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La piramide
dell’attività fisica
per l’adolescente
Palermo, 12 Giugno 2014
• La salute è una delle motivazioni che
spingono a praticare sport in tarda età, ma
non avviene altrettanto tra i giovani, anzi
spesso è vero il contrario.
Sport e nutrizione
La vita sedentaria è una condizione predisponente, insieme ad una cattiva alimentazione ad importanti patologie, quali:
• DM tipo 2
• disturbi cardiocircolatori (infarto, miocardico, ictus, insufficienza cardiaca)
• insufficienza venosa
• sovrappeso e obesità, S. Metabolica
• osteoporosi, artrite
• ipertensione arteriosa
• Ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia
• alcuni tumori
L’attività fisica regolare rappresenta un fattore protettivo per le malattie cardiovascolari e il diabete, sia in termini di mortalità che di morbilità.
In particolare, agisce riducendo la pressione arteriosa e i valori dei trigliceridi, aumentando il colesterolo HDL e migliorando la tolleranza al glucosio.
Lo sport è prevenzione: WHO 2008
Lo sport è prevenzione
• Obiettivo della prevenzione delle patologie croniche
non è solamente la promozione dell’attività motoria,
ma anche la riduzione del tempo trascorso in
attività sedentarie.
(Self-reported time spent watching television is associated with
arterial stiffness in young adults: the Amsterdam Growth and
Health Longitudinal Study Br J Sports Med, 2013)
La scuola e lo sport
Lo svolgimento di 6 ore di attività fisica a scuola
riduce il rischio di patologie cardiovascolari. (Klakk H, Andersen LB, Heidemann M, Møller NC, Wedderkopp N. Six physical
education lessons a week can reduce cardiovascular risk in school children aged 6-
13 years: A longitudinal study. Scand JPublic Health, 2013)
La scuola e lo sport
• Potenziare le ore scolastiche di attività motoria fra i
bambini e gli adolescenti riduce le ore trascorse in
attività sedentarie e migliora il loro stato di salute.
• Riduce la PAO Sistolica e la PAO Diastolica, il
colesterolo, il BMI, migliora la funzionalità
respiratoria.
(Dobbins M et al. School-based physical activity programs for
promoting physical activity and fitness in children and
adolescents aged 6 to 18.
Cochrane Database Syst Rev. 2013)
Attività fisica e sport: dati allarmanti
dall’Italia
Adolescenti e attività fisica
MIUR:
HBSC 2010
Adolescenti e attività fisica
MIUR:
HBSC 2010
• Il movimento, indipendentemente dallo stato di salute, è una necessità fisiologica per bambini e adolescenti: è parte integrante del loro processo di sviluppo e favorisce una crescita corporea armonica, fisica e psicologica;
• aumenta agilità, resistenza e forza e di conseguenza migliora l'autostima e il senso di benessere;
• favorisce l'apprendimento e riduce
l'ansia per la prestazione scolastica;
• favorisce la socializzazione;
• abitua al rispetto delle regole.
• Un ragazzo attivo diventerà quasi sicuramente un adulto attivo e sano.
• Gli adolescenti che svolgono una regolare attività fisica (sport di gruppo o individuali, giochi all’aria aperta, ginnastica) dimostrano maggior fiducia nelle proprie capacità, maggior autostima, facilità nei rapporti sociali, sopportazione dello stress.
• Sono in un certo senso più "al riparo" dall’eventuale propensione a disturbi come ansia e depressione e da dipendenze.
• Inoltre, l’esercizio fisico
migliora mobilità articolare,
tonicità muscolare e postura.
(Schneider M, Dunton GF, Cooper DM. Physical Activity and Physical Self-Concept among Sedentary Adolescent Females; An Intervention Study. Psychol Sport Exerc. 2008 Jan;9(1):1-14)
I dieci consigli degli esperti
1. Ricorda che il movimento è essenziale per prevenire molte patologie
2. Cerca di essere meno sedentario, infatti la sedentarietà predispone
all’obesità
3. Bambini e ragazzi devono potersi muovere sia a scuola sia nel tempo
libero, meglio se all’aria aperta
4. L’esercizio fisico è fondamentale anche per gli anziani
5. Muoversi significa camminare, giocare, ballare andare in bici
6. Se possibile, vai al lavoro o a scuola a piedi
7. Se puoi evita l’uso dell’ascensore e fai le scale
8. Cerca di camminare almeno 30 minuti al giorno, tutti i giorni, a passo
svelto
9. Sfrutta ogni occasione per essere attivo (lavori domestici, giardinaggio,
portare a spasso il cane, parcheggiare l’auto più lontano)
10. Pratica un’attività sportiva almeno 2 volte a settimana (o in
alternativa usa il fine settimana per passeggiare, andare in bici, nuotare,
ballare…)
(Ministero della Salute, luglio 2013)
SIP e stile di vita
• L’indagine della SIP su stili di vita in età evolutiva
mette in luce l’importanza di un intervento integrato
che miri a promuovere programmi di attività motoria
con continuità temporale, anche in età adolescenziale.
• 24,6% è il tasso di sedentarietà fra gli adolescenti
italiani.
SIP, adolescenti e drop out sportivo
• Allarmanti i dati sul drop out sportivo (> 30%
degli adolescenti), in parte attribuibile alla
scarsa compliance fra i programmi delle
società sportive e le loro esigenze, in parte ad
un linguaggio comunicativo poco empatico: la
richiesta di uno "sport a misura di
adolescente".
Drop-out sportivo nell'adolescenza
• Da numerose indagini svolte in diverse città italiane, emerge che i giovani sembrano non tollerare più la "corazza" imposta da un agonismo esasperato, che alberga più nei pensieri delle figure adulte che ruotano intorno al sistema sportivo.
• Vi è un senso di "riacquistata libertà", per uno "sport a misura di adolescente".
• Secondo altri vi è una minore disponibilità al sacrificio, all'impegno ed alle regole, che spinge i giovani verso una pratica più divertente, meno agonistica e stressante, oltre che verso scelte diverse dal contesto sportivo.
• Il fenomeno, però, può anche spiegarsi con l'incapacità del sistema sportivo di rinnovarsi, di offrire modelli nuovi e coinvolgenti, che metta in conto anche le molteplici "offerte" di una società profondamente mutata. Sembra così spiegarsi anche l'elevata percentuale di "abbandono sportivo" nell'attività sportiva giovanile. Bisogna imparare a “parlare” il loro linguaggio…anche nello sport!
Drop-out sportivo nell'adolescenza
• Circa il 33% di ex-praticanti sport fra gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, hanno perso interesse per lo sport.
• Emerge che il 77,9% dei ragazzi ha abbandonato dopo aver praticato da 1 a 3 anni una disciplina, mentre il restante 22,1 % ha dichiarato una ex-pratica saltuaria.
Drop-out sportivo nell'adolescenza
• Le risposte evidenziano fra i principali motivi di abbandono:
1. l'eccessivo impegno richiesto dallo studio (56,5%);
2. le modalità di svolgimento dell'attività ed il rapporto con allenatori e compagni: fare sport "è divenuto noioso" (65,4%);
3. istruttori troppo esigenti (19,4%);
4. istruttori che non seguono;
5. "troppa fatica” (24,4%);
6. difficoltà a socializzare.
E’ pertanto necessario rivedere
il modello organizzativo che
regola le Società Sportive.
Drop-out sportivo nell'adolescenza
Il mito di essere vincenti resta il problema più
grave, perché può causare:
• disaffezione allo sport;
• uso di farmaci o “integratori”, nella speranza
di stimolare la performance.
Le Raccomandazioni dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità
Al fine di migliorare le condizioni cardiorespiratorie, scheletriche e muscolari di bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni e i loro indicatori di salute metabolici e cardiovascolari:
• occorre realizzare almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, di intensità da moderata a elevata;
• se si supera l’ora giornaliera di esercizio fisico, l’organismo ne trarrà vantaggi in termini di benessere e salute;
• la maggior parte dell’esercizio fisico è bene sia di tipo aerobico (quello che aumenta cioè la richiesta di ossigeno da parte dell’organismo) e che attività di elevata intensità siano praticate almeno 3 volte la settimana, incluse quelle che rafforzano apparato muscolare e scheletrico (possono essere svolte nell’ambito di giochi: corsa, salto con la corda, etc).
("Global Recommendations on Physical Activity for Health“, WHO, 2004)
Attività aerobica, di rafforzamento
muscolare e scheletrico • Ogni giorno gli adolescenti dovrebbero svolgere almeno
un’ora di attività fisica.
• L’ora di attività fisica raccomandata dovrebbe essere attività aerobica moderata e/o intensa.
• Si dovrebbe svolgere attività fisica intensa almeno 3 volte/settimana.
• Si dovrebbe svolgere attività fisica di rafforzamento muscolare almeno 3 volte/settimana. Lo sforzo dovrebbe essere moderato-elevato e lavorare su gruppi muscolari.
• L’attività di rafforzamento dell’apparato scheletrico dovrebbe avvenire almeno 3 volte/settimana: stimola la mineralizzazione e rafforza il tessuto osseo secondo le linee di forza.
• Attività aerobica moderata: si riesce a parlare,
ma non a cantare durante lo svogimento.
• Attività aerobica intensa: si riesce a
pronunciare poche parole, fra 1 esercizio e
l’altro.
I vantaggi dell’attività fisica
• L’attività fisica regolare ha
ricadute positive a breve, medio
e lungo termine sulla salute
degli adolescenti.
• Alcuni benefici si riscontrano
solamente dopo un lungo
periodo di allenamento.
I vantaggi dell’attività aerobica
• Migliora l’efficienza cardiorespiratoria
aerobica e rafforza i muscoli.
• Rafforza le ossa.
• Migliora alcuni indicatori di salute metabolica
e cardiovascolare.
• Migliora la composizione corporea (massa
magra/massa grassa).
• Riduce il rischio di depressione.
L’intensità dell’attività aerobica
• Gli adolescenti non dovrebbero svolgere solo
attività aerobica di intensità moderata:
l’attività di intensità elevata migliora
l’efficienza cardiorespiratoria.
L’intensità dell’attività sportiva
• L’intensità dell’attività fisica si può valutare con due scale, entrambe utilizzabili per monitorare l’intensità dell’attività svolta:
1. INTENSITA’ ASSOLUTA: valuta l’energia consumata per l’attività; non considera lo sforzo cardiorespiratorio.
2. INTENSITA’ RELATIVA: valuta l’’efficienza cardiorespiratoria per misurare lo sforzo compiuto.
Attività aerobica moderata per gli
adolescenti
• Attività ricreative come escursioni, kayak, sci di
fondo, pattini
• Cammino veloce
• bicicletta* (o cyclette)
• Lavori domestici o in giardino (zappettare o
spingere il taglia-erba)
• Giochi con lanci e prese, come il baseball
Attività aerobica intensa per gli
adolescenti • Giochi con rincorsa, come palla prigioniera o rubabandiera
• bicicletta*
• Saltare la corda
• Arti marziali, come il karate
• corsa
• Sport come tennis, calcio, pallacanestro, nuoto, hockey sul ghiaccio o sull’erba
• Ballo intenso, aerobica
• Sci di fondo
• Giocare ad acchiapparsi o a fare la guerra
*Alcune attività possono essere moderate o
intense in relazione allo sforzo adoperato
Rafforzamento muscolare
• Flessioni, esercizi di resistenza usando gli
elastici, le macchine o i pesi
• Arrampicata
• Addominali
• Saltelli
• Saltare la corda
Rafforzamento osseo
• Corsa
• Sport come ginnastica, pallacanestro,
pallavolo, tennis…
• Gli adolescenti dovrebbero essere esortati a
svolgere attività sportiva divertente e varia,
adatta a sesso ed età, scelta in base alle
inclinazioni e ai desideri personali.
Promuovere l’attività fisica fra gli
adolescenti
DEDICARE DEI TEMPI ALL’ATTIVITA’
FISICA A SCUOLA E NON
• Gli adolescenti hanno bisogno di tempo
dedicato al gioco attivo: a scuola, dopo la
scuola, con gli amici o la famiglia, come
intervallo durante le ore di studio, come sport
programmato…
Promuovere l’attività fisica fra gli
adolescenti
FORNIRE UN ESEMPIO POSITIVO
• I genitori e gli educatori hanno un ruolo
fondamentale: essi stessi devono avere uno
stile di vita attivo.
Promuovere l’attività fisica fra gli
adolescenti
CREARE LE BASI PER IL MANTENIMENTO DELLO STILE DI VITA ATTIVO
• La gratificazione nello svolgimento di attività motorie non solo competitive, che potrebbero “allontanare” dallo sport i meno abili.
• Promuovere attività di squadra e di gruppo, anche di tipo ludico; garantire RICOMPENSA e gratificazione per l’impegno svolto, NON SOLO PER ATTIVITA’ COMPETITIVE
FARLI DIVERTIRE IN ATTIVITA’ CHE NON RICHIEDONO GRANDE ABILITA’ ATLETICA: GIOCARE LO SPORT, NON COMPETERE NELLO SPORT
Per uno stile di vita
“attivo”
• esercizio aerobico quotidiano (camminare, correre,
andare a scuola a piedi o in bicicletta, ecc.);
• incremento dell'attività fisica nella routine quotidiana
(a casa o a lavoro, usando meno l'automobile o
l’ascensore, dedicandosi ai lavori manuali, come il
giardinaggio);
• una maggiore partecipazione ad attività ricreazionali
(danza, golf, ecc).
• esercizio aerobico quotidiano: andare a scuola a piedi o in bicicletta, salire le scale a piedi, ordinare la stanza;
• 4 – 5 volte la settimana: lavori manuali, come il giardinaggio, giochi liberi con i coetanei all’aperto;
• 3 – 4 volte la settimana: attività motoria organizzata, meglio di squadra (basket, calcio, ecc);
• 1 volta la settimana: attività all’aperto, gite;
• 1 ora al giorno: TV, internet, videogiochi…
Computer, videogiochi,
TV: 1 ora al giorno
Attività motoria
organizzata: 3-4 volte la
settimana
Attività all’aperto, gite:
1 volta la settimana
Aiutare nei lavori
domestici, gioco libero
con coetanei: 4-5 volte
la settimana
Andare a scuola in bici o a piedi,
passeggiare, salire le scale a piedi,
ordinare la camera: ogni giorno
Il contrario di
ciò che avviene
in realtà…. dall’indagine SIP su
“Abitudini e stile di vita
degli adolescenti”
emerge una piramide
dell’attività fisica
capovolta
Computer, videogiochi, TV: 3-4
ore al giorno
Il 60% sta >10-11
ore/die seduto o
sdraiato
Il 40-44% non svolge
attività motoria
organizzata
Il 66% va a scuola in
macchina, in motorino,
con i mezzi
33% va a scuola in bici
o a piedi
Come non far abbandonare lo sport ai
nostri adolescenti
• Dai dati disponibili in letteratura (fonti Istat, Tavolo
nazionale per la promozione dello sport, Eurydice) si
rileva che, in dieci anni (2001-2011) tra i bambini di
età tra 6 - 10 anni, la pratica sportiva continuativa è
aumentata dal 48,8% al 54,3%.
• Ma, dopo la scuola primaria, i bambini italiani
cominciano ad allontanarsi dalla pratica sportiva
continuativa e a divenire
“sedentari”.
Come non far abbandonare lo sport ai
nostri adolescenti
• Fino a qualche anno fa l’età critica era tra 14 - 15 anni, ora il trend negativo comincia già a 11 anni.
• Nell’ultimo anno la quota dei praticanti continuativi nella fascia d’età 11-14 anni è passata dal 56% al 53,4%,
• al 48,5% tra i 15 e 17 anni,
• al 34,7% tra i 18 e i 19 anni. Una parabola discendente al crescere dell’età.
Le cause del drop out sportivo fra gli
adolescenti • Tra le cause ci sono Internet, TV e nuove tecnologie in
genere, che “distraggono”, ma da sole non bastano a spiegare perché il tasso di sedentarietà degli adolescenti italiani sia più che triplo rispetto a quello dei loro coetanei europei (24,6% contro 7% nella fascia di età 15-24 anni), i quali non sono da meno nell’uso di tecnologie digitali.
• Possibili interpretazioni:
1. una scarsa cultura dello sport che riguarda la maggioranza degli italiani, grandi tifosi ma molto poco sportivi;
2. la carenza di strutture e di opportunità per consentire ad un adolescente di svolgere adeguatamente una attività sportiva: in primis le scuole che, salvo rare eccezioni, hanno attrezzature e impianti sportivi inadeguati.
3. I “tagli economici” stanno soffocando le società sportive che tradizionalmente garantivano agli adolescenti la possibilità di praticare uno sport a basso costo.
• La stampa specializzata dovrebbe valorizzare
di più la pratica sportiva non agonistica e
l’attività fisica, perché l’agonismo esasperato,
le aspettative e le pressioni eccessive
allontanano i giovani dallo sport.
• Un’organizzazione della vita coerente con
questi obiettivi, che significa città più a misura
di bambino e di adolescente, con spazi
organizzati, più verde pubblico fruibile e
iniziative dei Comuni per fare in modo che si
possa andare a scuola a piedi in sicurezza.
La “Carta di Toronto per l’attività
fisica” • La programmazione, nel documento integrativo “Investimenti per
promuovere l’attività fisica” individua i migliori investimenti per aumentare il livello di attività fisica della popolazione che possono apportare un contributo significativo nel promuovere la salute:
• 1. programmi rivolti alla comunità scolastica;
• 2. politiche e sistemi di trasporto che favoriscono gli spostamenti a piedi, in bicicletta;
• 3. infrastrutture che promuovono opportunità eque e sicure di svolgere attività fisica ricreativa, di camminare, di andare in bicicletta nel tempo libero o come modalità di spostamento, per tutte le fasce di età;
• 4. l’attività fisica e gli interventi di prevenzione delle malattie non trasmissibili, integrati nei sistemi di cure primarie;
• 5. comunicazione e mass media;
• 6. Promuovere lo “Sport Per Tutti” e incoraggiare la partecipazione lungo l’intero arco della vita.
La scuola e lo sport e…”a scuola di sport”
• Incrementare e valorizzare le ore scolastiche di attività fisica, proponendo anche attività non convenzionali e coinvolgendo i ragazzi nella scelta;
• Garantire crediti formativi a studenti che svolgono attività motorie extra-curricolari;
• Favorire l’attività fisica anche in orario extrascolastico, suggerendo attività che si possono svolgere da soli, in famiglia o con compagni e amici;
• Realizzare percorsi sicuri casa-scuola da percorrere in bici o a piedi (pedibus) ;
• Offrire spazi e iniziative per svolgere attività a basso costo o gratuitamente, sfruttando gli spazi scolastici, degli enti locali e sportivi;
• Individuare degli “educatori” ad uno stile di vita in movimento.
I gruppi di cammino…
Un nuovo percorso pedonale casa-
scuola: il pedibus e un invito “alla
scala”
Progetto “Un mare di bambini”
• Nell’ambito dei programmi educativi e di prevenzione alla salute promossi dalla SIP, si colloca il progetto pilota “Sturt Up the Sail: UN MARE DI BAMBINI” della Lega Navale Italiana (LNI) Sezione Palermo Centro, avviato nel 2014.
• Il progetto, strutturato con attività in mare, è dedicato a bambini e adolescenti di età tra gli 8 e 14 aa, suddivisi in gruppi per fasce di età.
Progetto “Un mare di bambini”:
gli strumenti
• Son utilizzate imbarcazioni di minialtura la
cui conduzione richiede la presenza di un
equipaggio formato da almeno 5 membri,
diversamente da quanto avviene nei circoli
velici dove l’attività è svolta in singolo, al
fine di realizzare la pratica della vela come
sport di integrazione.
• Le imbarcazioni sono le AZZURRE 600
progettate e costruite a Palermo, per
permettere la pratica della vela ai
diversamente abili.
Progetto “Un mare di bambini”
• Il progetto si integra con un supporto
psicologico che metta in luce le problematiche
relazionali all’interno del gruppo, e con un
follow-up auxologico, nutrizionale, con un
programma di educazione alimentare, anche
mirata alla pratica sportiva.
Progetto “Un mare di bambini”:
gli obiettivi • Garantire lo svolgimento di una pratica sportiva in sicurezza;
• educare alla costanza nella pratica sportiva, al rispetto dell’ambiente e del mare;
• far assumere ai bambini e agli adolescenti un ruolo di promotori dell’educazione allo stile di vita e all’adesione all’attività motoria;
• prevenire drop out sportivo, rischi comportamentali, dipendenze, abitudini alimentari scorrette;
• favorire la socializzazione, migliorando l’autostima;
• educare al riconoscimento dei ruoli, al rispetto delle regole, alla solidarietà, lealtà, lavoro di squadra, autodisciplina, autostima, fiducia in sé e negli altri, comunicazione, leadership, capacità di affrontare i problemi, ma anche interdipendenza.
Progetto “Un mare di bambini”:
programmazione futura
La programmazione futura mira a rendere
questi “allievi” leader di un progetto
dedicato a loro coetanei con patologia
cronica, educandoli alla solidarietà
consapevole e attiva:
• per abolire le barriere architettoniche e
sociali di esclusione nei confronti di
bambini e adolescenti diversamente abili;
• per sostenere il rispetto delle diversità.
grazie per l’attenzione
Le cause del drop out sportivo fra gli
adolescenti
• Durante il periodo dell’adolescenza il corpo
subisce una serie di importanti cambiamenti
che conducono a uno stato di maturità fisica,
mentale e sessuale. Se l’impegno sportivo è a
livello agonistico, quindi con allenamenti
giornalieri di diverse ore, è necessario tenere in
considerazione il fatto che il corpo è molto
sollecitato.
Le cause del drop out sportivo fra gli
adolescenti
• A volte l’insuccesso nella disciplina sportiva diviene
motivo di stress per l’adolescente: la pressione per
una buona performance e le aspettative da parte
dell’ambiente circostante possono portare a creare
fattori di disagio.
• Se la prestazione è accompagnata da un’eccessiva
ansia, da insuccessi sportivi, il senso di utilità ed
efficacia viene ridotto portando a frustrazioni tali da
provocare la perdita di interesse per l’attività svolta e
infine l’abbandono della pratica sportiva.
• Piramide alla mano, secondo la SIP i bambini devono andare a scuola a piedi tutti i giorni, fare attività fisica all’aria aperta almeno 4-5 giorni alla settimana, di cui 3 o 4 volte in maniera organizzata, possibilmente con un gioco di squadra. Occasionali, ma importanti le attività all’esterno (eventualmente organizzate in forma di gita), mentre il tempo dedicato a tv Internet e videogiochi (ultimo livello della piramide) non deve superare un’ora al giorno. L’esatto contrario, suppergiù, di quello che avviene nella realtà (sono proprio gli ultimi dati dell’Osservatorio SIP sull’Adolescenza, età 12-14 anni, ad evidenziarlo), dove i teenagers trascorrono da tre a quattro ore al giorno davanti a uno schermo (tv, computer o smartphone che sia), solo uno su tre va a scuola a piedi e circa il 40% (44% delle femmine) non pratica alcuna attività sportiva o si limita alle due ore settimanali (scarse) dell’orario scolastico.
• Le attività proposte agli adolescenti dovrebbero essere svolte in sicurezza, supportando il normale sviluppo fisico.
• Dovrebbero compiere giornalmente almeno 60’ di attività fisica moderata-intensa.
• Lo svolgimento di attività fisica per un tempo superiore ai 60’ fornisce ulteriori benefici per la salute.
• L’attività fisica quotidiana dovrebbe essere prevalentemente aerobica.
• Almeno 3 volte/settimana dovrebbero esser previste attività di intensità elevata, che rinforzano l’apparato muscolare e scheletrico.
• Nel corpo centrale di ognuna delle tre piramidi sono descritti le attività del tempo libero, gli sport e gli esercizi raccomandati, con l’indicazione della frequenza con cui devono essere svolti. Le parti più interessanti delle piramidi sono però le basi e i vertici. Nelle basi sono descritte le azioni quotidiane che prevedono movimento come camminare, fare le scale, giocare liberamente, fare giardinaggio e le altre attività domestiche, enfatizzando così il concetto che la cosa più importante per ogni persona è condurre una vita attiva. Nei vertici delle piramidi, infine, sono disegnate le figure di bambini, adulti e anziani seduti in poltrona, per sottolineare che la sedentarietà è un fattore di rischio e deve essere praticata con molta moderazione.