Calcio Ed Educazione Motoria

8/8/2019 Calcio Ed Educazione Motoria

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Calcio edEducazione

Motoria


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Premessa:

Era della tecnologizzazione (tv,playstation, cellulare ecc...).

Motricit (esperienze, apprendimento,esplorazione). Il bambino non un adulto in miniatura e la sua mentalit non

solo quantitativamente, ma anche qualitativamente diversa da quelladegli adulti, e per questa ragione un bambino non soltanto pi

piccolo ma anche diverso Claparde 1937.


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Addestramento x Educazione:

Addestramento:Segue un approccio di tipo dualistico dove la

proposta mirata solo alla parte fisica-strutturale.

Educazione Motoria:Prevvede un approccio di tipo olistico in quanto

coinvolge le 4 aree della personalit (affettivo-emozionale, organica, sociale e cognitiva).

Apprendimento di tipo S-R (stimolo risposta)

Apprendimento attraverso la presa di coscienza


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Gli Schemi motori di Base:

Sono le situazioni stimolo le quali permettonol'assimilazione dei pre-requisiti funzionali e

strutturali finalizzata alla strutturazione dello

schema corporeo.

Camminare Correre Saltare Rotolarsi

Strisciare Arrampicarsi Lanciare Afferrare


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Pre- requisiti strutturali Pre- requisiti funzionali

Tutti i dispositivi anatomici efisiologici che sono coinvolti

nel movimento.

Scheletrici Legamentosi Cardiocircolatori Articolari Neurologici Respiratori

Sono strutture psichiche che incidono sullaprecisione del movimento e la funzionalitdel gesto. Respirazione psicomotoria Acquisizione e controllodell'equilibrio

Definizione e controllo dellalateralit Strutturazione e organizzazionespazio temporale Coordinazione segmentaria egenerale Controllo del tono e rilassamentomuscolare Controllo della postura


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Capacit Motorie:

Rappresentano i presupposti fondamentali per l'apprendimento e la realizzazione delle azioni motoriefisico-sportive.

Si suddividono in: Capacit condizionali Capacit coordinative


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Capacit Condizionali:

Resistenza: La capacit psicofisica dell'atleta diopporsi all'affaticamento.

Forza: Si po definire come un'entit che produceuna spinta o una trazione su di un corpo.

Rapidit: La capacit di raggiungere, in determinatecondizioni, la massima velocit di reazione e dimovimento possibile, sulla base di processi cognitivi, diimpegni massimi di volont e della funzionalit delsistema neuro-muscolare.(Grosser 1991, 13)


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Capacit Coordinative:

Sono le capacit motorie

dell'uomo che, prioritariamente,

sono determinate dalla coordinazione,

cio dai processi di controllo

e di regolazione dei movimenti (Hirtz 1981, 348).


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Tipi di capacit coordinative:

Capacit coordinative generali: sono ilprodotto di un addestramento multilaterale. Per cuianche nei vari campi della vita quotidiana e dellosport, si manifestano in modo tale che qualsiasiproblema o compito di movimento venga affrontatoe risolto in modo razionale e creativo (Harre, Deltow,Ritter citati da Raeder 1970, 69).

Capacit coordinative speciali: vengono formate,prevalentemente, nel quadro della relativadisciplina di gara.


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L'importanza delle capacitcoordinative:

(1) Per dominare e risolvere situazioni che richiedono di agirerapidamente ed in modo finalizzato.

(2) Come profilassi verso gli incidenti e gli infortuni, in quantoimpediscono collisioni, cadute, ecc.

(3) Rappresentano la base di una buona capacitsensomotoria di apprendimento.

(4) Elevata economia e precisione e controllo del movimento.

(5) Sulla base dello sviluppo di una buona capacit

coordinativa, anche negli anni successivi di allenamentopossono essere apprese nuove abilit tecnico-sportive.


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L'allenabilit delle capacitcoordinative:

Si po affermare che esse hanno la loro maggiorespinta di sviluppo dal 7 anno di et all'entrata

nella pubert (Stemmler 1977, 278; Hirtz 1976, 385).

Secondo Bringmann (1973, 846) , in questo periodo sipo osservare una rapida maturazione del SNC.


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Componenti delle capacitcoordinative:

Capacit di controllo: Capacit di adattamento:

Capacit di coordinazionesegmentaria. Capacit di differenziazzione. Capacit di equilibrio. Capacit di orientamento. Capacit di ritmo.

Capacit di reazione.

Capacit di trasformazione.


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Le basi biologichedell'allenamento dei bambini

e degli adolescenti:


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Suddivisione dei periodi di et secondol'et cronologica.

Et Et Cronologica (anni)Prima infanzia 0 1

Infanzia 1 3Et prescolare 3 6/7

Prima et scolare 6/7 10Seconda et scolarePrima et puberale F:11/12-13/14 M:12/13-14/15

Seconda et puberale F:13/14-17/18 M:14/15-18/19Et adulta 17/18 o 18/19

10 12 ( F: 11/12 m: 12/13) inizio pubert


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Prima infanzia (0-1 anni) el'infanzia (1-3 anni):

Hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo globaledel bambino.

Imparare a camminare assume una posizionecentrale per lo sviluppo motorio e l'integrazionesociale che l'accompagna.

Questa et NON HA UN IMPORTANZArilevante uninizio di un processo di esercitazione o di pre-

allenamento.


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L'et prescolare (3-6/7 anni):

Periodo caratterizzato da un elevato impulso a

muoversi ed a giocare, una grande curiosit versotuttoci che sconosciuto, una grande fantasia eduna DISPONIBILIT AFFETTIVA AD APPRENDE

SCARSA CAPACIT DI CONCENTRAZIONE(prevalere, nelcervello, dei processi di eccitazione rispetto a quelli di inibizione).

Predomina il pensiero di tipo intuitivo, pratico,strettamente legato alle sperienze personali,accompagnato da un'elevata emotivit non razionale.

Il suo sviluppo viene influenzato dal gioco e dalle susperienze motorie e dalle sue azioni pratiche dimovimento (Demeter 1981, 60).


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Le conseguenze per la pratica dell'allenamento: la grande gioia e ladisponibilit ad apprendere del bambino devono essere utilizzate eindirizzate in modo tale da ottenere che esso, attraverso un grande

numero di esercizi elementari e l'offerta di un grande numero diopportunit di apprendimento, acquisisca una base molto ampia di

abilit.I bambini di questa et hanno bisogno di possibilit di movimento

variabili che siano in grado di colpire la loro fantasia, che li stimolinoa correre, saltare, arrampicarsi, strisciare, ad appendersi, a tirare as, a spingere, lanciare e prendere al volo oggetti, ed altre forme di

movimento.L'attivit sportiva deve avere solo carattere ludico, essere divertente e

formativo allo stesso tempo.Il loro patrimonio motorio deve essere arrichito attraverso racconti che

li portino a compiere movimenti e facendo in modo che essi risolvan

da soli problemi motori, migliorandone la creativit motoria el'esperienza del proprio corpo.


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Prima et scolare (6/7-10 anni):

Periodo caratterizzato da un notevole interesse per losport. Migliore capacit di concentrazione, di ricezione ed

elaborazione delle informazioni. L'allenamento: Improntato verso l'acquisizione di

abilit motorie - in tutta la prima e la seconda etscolare ci sono l'ampliamento del patrimonio dimovimenti ed il miglioramento delle capacitcooridnative che devono essere utilizzati per apprendere una grande quantit di tecniche di base,nella loro forma coordinativa generale, per poiperfezionarle.


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La seconda et scolare (10-12 annicirca):

La migliore et per l'apprendimento, rappresenta una fasechiave per l'acquisizione della futura maestria motoria. L'allenamento: Deve garantire attraverso una attivit di

esercitazione finalizzata variabile, ed a misura di bambino, chevengano acquisite la forma grezza, e, se possibile, persino laforma precisa delle principali tecniche sportive. L'ampliamentopolivalente del patrimonio motorio deve consisterenell'apprendimento di abilit motorie in modo preciso e non inuna grande variet di movimenti in maniera approssimativa, discarso valore qualitativo. Si deve far attenzione che non vengaautomatizzato l'apprendimento di un movimento errato, per

impedire che sia necessario un successivo processo dicambiamento di quanto appreso.


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Tutti i periodi di et sonotra loro strettamente

interdipendenti: i livellisuccessivi si costruisconosempre sulla base di

quelli precedenti.


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La Programmazione:1. Analisi della situazione iniziale: test, osservazione sistematica.

2. Definizione degli obiettivi: pre-requisiti funzionali, pre-requisitistutturali, schema corporeo.

3. Mezzi: unit didattica.

4. Contenuti: esercizi pi adatti al raggiungimento degli obiettivi.

5. Metodologia: strategie di intervento.

6. Materiali e strumenti: palloni, palline da tennis, ostacoli, funi.

7. Verifica e valutazione: livello finale raggiunto, test, osservazionesistematica.


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Conclusioni:

Non dimentichiamo la responsabilit che noi allenatori-educatori abbiamo nei confronti dei bambini stessi, masopratutto della societ futura: il bimbo di oggi saral'adulto di domani.

Il mondo di oggi necessit molto di pi di personeoneste, educate e con dei veri valori che dei campionisenza scrupoli, dove i soldi e lo status sono le metepi ambite. Come dice il grande Prof. GiovanniNotarnicola non lasciamo che il Dio quattrino vinca ilDio trino per 4x3 nei tempi supplementari.

BUON LAVORO!


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Bibliografia:

Jurgen Weineck, L'allenamento ottimale. Aldo Carlo Cappellini, Anna Naldi, Francesca Nanni.Corpo

movimento sport moduli di educazione fisica. Claudio Macchi, Francesca Cecchi, Attivit motoria

nell'adulto e nell'anziano. Giovanni Notarnicola, Ambientalismo attivo (appunti attuali

e inattuali e loro convergenze sulle attivit motorie). Appunti del corso di teoria e metodologia del movimento

umano del corso di laurea in scienze motorie anno 2002.

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