DELLA MISERICORDIA PER IL MONDO DELLA GIUSTIZIA · perché hai stabilito in Maria di Nazareth,...

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GIUBILEO DELLA MISERICORDIA PER IL MONDO DELLA GIUSTIZIA Sabato 16 aprile 2016 DIOCESI DI BRESCIA Ufficio per l’Impegno Sociale

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GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

PER IL MONDO DELLA GIUSTIZIA

Sabato 16 aprile 2016

DIOCESI DI BRESCIAUffi cio per l’Impegno Sociale

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PER L’INDULGENZA

Per ottenere l’indulgenza plenaria annessaè necessario visitare la chiesa recitando un Padre Nostroe il Credo e adempiendo le seguenti tre condizioni:confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

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Primo momento – In Duomo vecchio

AFFIDAMENTO A MARIA

Cel.: Fratelli, eleviamo il nostro saluto alla madre di Cristo e madre nostra.Lei, che nella preghiera del Rosario invochiamo come “porta del cielo”, ci guidi nel cammino per varcare la porta della Misericordia della chiesa Cattedrale.

Canto: Gloria a Te, Cristo Gesù

Rit. Gloria a te, Cristo Gesù, oggi e sempre tu regnerai! Gloria a te! Presto verrai: sei speranza solo tu!

Sia lode a te! La benedettaVergine Madre prega per noi:tu l’esaudisci, tu la coroni.Solo in te pace e unità!Amen! Alleluia!

Rit. Gloria a te, Cristo Gesù, oggi e sempre tu regnerai! Gloria a te! Presto verrai: sei speranza solo tu!

Cel.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.Ass.: Amen.

Cel.: La grazia del Signore nostro Gesù Cristo l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con voi.Ass.: E con il tuo spirito.

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Cel.: Fratelli e sorelle, in comunione con Maria, pieni di gratitudine per la redenzione operata da Gesù Cristo, eleviamo al Padre nei cieli il nostro rendimento di grazie e invochiamo la sua misericordia.

Rit. Il Signore è bontà e misericordia.

Lettore 1: Noi ti rendiamo grazie, o Padre, perché hai stabilito in Maria di Nazareth, madre del Cristo Tuo Figlio, il culmine della storia del popolo eletto e l’inizio della Chiesa. Rit.

Lettore 2: Associata alla potenza del tuo Spirito al mistero di Cristo redentore, ella coopera a generare con la Chiesa nuovi figli, attirandoli a te con il suo esempio ed educandoli

maternamente alla carità perfetta. Rit.

Lettore 3: Donandocela come madre, ci chiami a seguirne l’esempio imparando da lei ad amarti con cuore filiale, a prenderci cura del nostro prossimo, a fare della nostra vita una lode a te gradita. Rit.

Cel.: Preghiamo. Padre Santo, che col mistero della morte e resurrezione del tuo Figlio hai stabilito la salvezza del genere umano, concedi a tutti gli uomini con la grazia del tuo Spirito di essere inclusi nel numero dei figli di adozione che Gesù morente sulla croce

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affidò alla vergine Madre. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Ass.: Amen.

Cel.: Salutiamo Maria come “Madre di Misericordia”.

Salve Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo esuli figli di Eva, a Te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.

Canto: Alleluia

Cel.: Dal vangelo secondo Luca (Capitolo 6)

1Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi di-scepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. 2Alcuni farisei dissero: “Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?”. 3Gesù rispose loro: “Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 4Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia leci-to mangiarli se non ai soli sacerdoti?”. 5E diceva loro: “Il Figlio dell’uomo è signore del sabato”.6Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare.

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C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata . 7Gli scri-bi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. 8Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: “Àlzati e mettiti qui in mezzo!”. Si alzò e si mise in mezzo. 9Poi Gesù disse loro: “Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?”. 10E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: “Tendi la tua mano!”. Egli lo fece e la sua mano fu guarita. 11Ma essi, fuori di sé dalla collera, si mise-ro a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.… C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sido-ne, 18che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri ve-nivano guariti. 19Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.

20Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:

“Beati voi, poveri,perché vostro è il regno di Dio.21Beati voi, che ora avete fame,perché sarete saziati.Beati voi, che ora piangete,perché riderete.22Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi met-teranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. 23Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Parola del Signore.

Tutti: Lode a Te o Cristo.

Canto: Alleluia.

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Momento meditativo – Mons. Giacomo Canobbio

Riflessione comunitaria

Lettore 3 - Dalla “Misericordiae vultus” di papa Francesco.

La misericordia non è contraria alla giustizia ma espri-me il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere. L’esperienza del profeta Osea ci viene in aiuto per mostrarci il superamento della giustizia nella direzione della misericordia. L’epoca di questo profeta è tra le più drammatiche della storia del popolo ebraico.

Il Regno è vicino alla distruzione; il popolo non è rima-sto fedele all’alleanza, si è allontanato da Dio e ha perso la fede dei Padri. Secondo una logica umana, è giusto che Dio pensi di rifiutare il popolo infedele: non ha osservato il patto stipulato e quindi merita la dovuta pena, cioè l’esilio.

Le parole del profeta lo attestano: «Non ritornerà al pa-ese d’Egitto, ma Assur sarà il suo re, perché non hanno voluto convertirsi» (Os 11,5).

Eppure, dopo questa reazione che si richiama alla giu-stizia, il profeta modifica radicalmente il suo linguaggio e rivela il vero volto di Dio: «Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all’ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Èfraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira» (11,8-9).

Sant’Agostino, quasi a commentare le parole del profeta dice: «È più facile che Dio trattenga l’ira più che la misericor-dia» È proprio così. L’ira di Dio dura un istante, mentre la sua misericordia dura in eterno.

Canto: Misericordias Domini in aeternum cantabo. (Canterò in eterno il Dio della misericordia)

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Lettore 4

Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e l’esperienza insegna che appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla. Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono. Ciò non signi-fica svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la te-nerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia. …

Questa giustizia di Dio è la misericordia concessa a tutti come grazia in forza della morte e risurrezione di Gesù Cristo. La Croce di Cristo, dunque, è il giudizio di Dio su tutti noi e sul mondo, perché ci offre la certezza dell’amore e della vita nuova.

Canto: Misericordias Domini in aeternum cantabo. (Canterò in eterno il Dio della misericordia)

Invocazione corale cantata

Tutti: Apri le tue braccia, corri incontro al Padre, oggi la sua casa sarà in festa per te.

Lettore 1:

Non ti abbiamo riconosciuto come Padre misericordio-so, ci siamo allontanati dalla tua casa, ma fiduciosi nel tuo amo-re ci rivolgiamo a te, Signore. Rit.

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Lettore 2:

Non abbiamo ascoltato la tua parola di riconciliazione, non abbiamo saputo rallegrarci e fare festa per il perdono che tu concedi ai nostri fratelli, ma fiduciosi nel tuo amore ci rivolgia-mo a te, Signore. Rit.

Padre nostro…

Cel.: Guarda con bontà, o Signore, i tuoi figli, che si riconoscono peccatori e fa’ che, liberati da ogni colpa per il ministero della Chiesa, rendano gloria a te e testimonino al mondo la gioia del tuo amore misericordioso. Per Cristo nostro Signore.

Cel.: Riconciliati con il Padre con l’abbraccio del Figlio, animati dallo Spirito ci portiamo verso la porta santa,

andiamo in pace.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

PASSAGGIO DELLA PORTADELLA MISERICORDIA

(Sul sagrato)

Tutti: Tu, Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, volgiti a me e abbi pietà: dona al tuo servo la tua forza, salva il figlio della tua serva. (dal Sal 86)

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Cel.: Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio. (2Cor 1,3-4)

Passaggio dalla Porta della Misericordia

Venite alle sue porte nella lode,nei suoi atrii con azioni di grazie, ringraziate,

benedite il suo nome.(ciascuno prega prima di passare la soglia)

È questa la porta del Signore: per essa entrano i giusti.(al passaggio della porta)

Venga a me la tua misericordia e vivrò,nel tuo amore io confido o Signore.

(oltrepassata la porta)

Sosta al Battistero

Lettore 2:

Il fonte è il luogo delle origini della vita cristiana.Al fonte ognuno di noi è rinato dall’acqua e dallo Spirito Santo.La rinnovazione della fede battesimale confermatanella Cresima diventa adesione ecclesialealla storia della salvezza.

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Cel.: Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?Tutti: Rinuncio.

Cel.: Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?Tutti: Rinuncio.

Cel.: Rinunciate a Satana, origine e causa di ogni peccato?Tutti: Rinuncio.

Cel.: Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?Tutti Credo.

Cel.: Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?Tutti: Credo.

Cel.: Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei Santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?Tutti: Credo.

Tutti: Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice:

Pater, Ave, Gloria… (da recitare nel cammino verso l’altare)

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S. MESSA GIUBILARE

Canto di ingresso

Rit.: “Misericordes sicut Pater” (“Misericordiosi come il Padre”)

Rendiamo grazie al Padre, perché è buono.In aeternum misericordia eius.Ha creato il mondo con sapienza.In aeternum misericordia eius.Conduce il suo popolo nella storia.In aeternum misericordia eius.Perdona e accoglie i suoi figli.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Rendiamo grazie al Figlio, luce delle genti.In aeternum misericordia eius.Ci ha amati con un cuore di carne.In aeternum misericordia eius.Da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo.In aeternum misericordia eius.Il cuore si apra a chi ha fame e sete.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”,

Chiediamo allo Spirito i sette santi doni.In aeternum misericordia eius.Fonte di ogni bene, dolcissimo sollievo.In aeternum misericordia eius.Da Lui confortati, offriamo conforto.In aeternum misericordia eius.

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L’amore spera e tutto sopporta.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Chiediamo la pace al Dio di ogni pace.In aeternum misericordia eius.La terra aspetta il vangelo del Regno.In aeternum misericordia eius.Grazia e gioia a chi ama e perdona.In aeternum misericordia eius.Saranno nuovi i cieli e la terra.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Rendiamo grazie al Padre, perché è buono.In aeternum misericordia eius.Ha creato il mondo con sapienza.In aeternum misericordia eius.Conduce il suo popolo nella storia.In aeternum misericordia eius.Perdona e accoglie i suoi figli.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Rendiamo grazie al Figlio, luce delle genti.In aeternum misericordia eius.Ci ha amati con un cuore di carne.In aeternum misericordia eius.Da Lui riceviamo, a Lui ci doniamo.In aeternum misericordia eius.Il cuore si apra a chi ha fame e sete.In aeternum misericordia eius.

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Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Chiediamo allo Spirito i sette santi doni.In aeternum misericordia eius.Fonte di ogni bene, dolcissimo sollievo.In aeternum misericordia eius.Da Lui confortati, offriamo conforto.In aeternum misericordia eius.L’amore spera e tutto sopporta.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Chiediamo la pace al Dio di ogni pace.In aeternum misericordia eius.La terra aspetta il vangelo del Regno.In aeternum misericordia eius.Grazia e gioia a chi ama e perdona.In aeternum misericordia eius.Saranno nuovi i cieli e la terra.In aeternum misericordia eius.

Rit.: “Misericordes sicut Pater”

Colletta:O Dio, che nell’acqua del Battesimo hai rigenerato coloro che credono in te, custodisci in noi la vita nuova, perché possiamo vincere ogni assalto del male e conversare fedelmente il dono del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Tutti: Amen.

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LITURGIA DELLA PAROLA (lettore: un familiare)

Prima Lettura Dal libro del profeta Isaia (Capitolo 61)

Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore,il giorno di vendetta del nostro Dio,per consolare tutti gli afflitti,per dare agli afflitti di Sionuna corona invece della cenere,olio di letizia invece dell’abito da lutto,veste di lode invece di uno spirito mesto.Essi si chiameranno querce di giustizia,piantagione del Signore, per manifestare la sua gloria.Riedificheranno le rovine antiche,ricostruiranno i vecchi ruderi,restaureranno le città desolate,i luoghi devastati dalle generazioni passate.Ci saranno estranei a pascere le vostre greggie figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,ministri del nostro Dio sarete detti.Vi nutrirete delle ricchezze delle nazioni,vi vanterete dei loro beni.Perché io sono il Signore che amo il dirittoe odio la rapina e l’ingiustizia:io darò loro fedelmente il salario,concluderò con loro un’alleanza eterna.

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Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,la loro discendenza in mezzo ai popoli.Coloro che li vedranno riconoscerannoche essi sono la stirpe benedetta dal Signore.Io gioisco pienamente nel Signore,la mia anima esulta nel mio Dio,perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,mi ha avvolto con il mantello della giustizia,come uno sposo si mette il diademae come una sposa si adorna di gioielli.Poiché, come la terra produce i suoi germoglie come un giardino fa germogliare i suoi semi,così il Signore Dio farà germogliare la giustiziae la lode davanti a tutte le genti. Parola di Dio.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 115

Rit.: Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai salvato. Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Rit. Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Rit.

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Ti prego, Signore, perché sono tuo servo; io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Rit.

Canto al Vangelo Gv 6,63.68

Alleluia, alleluia. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Alleluia.

Vangelo Gv 6, 60-69 Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna. Dal vangelo secondo Giovanni In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano ri-guardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non cre-devano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete

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andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Parola del Signore.

Tutti: Lode a Te o Cristo.

Omelia del Vescovo

Intercessioni

Vescovo:

Fratelli, il Signore rivolge a noi il suo volto misericordioso, perché rigenerati dalla sua presenza diventiamo noi stessi testimoni di amore verso ogni fratello e ogni creatura. Ritorniamo a Lui con le nostre invocazioni, per essere rinnovati.

Lettore 1: (un magistrato) Per la Chiesa e la sua missione di annuncio gioioso del

vangelo, di accoglienza fraterna noi ci offriamo a te e invochiamo la tua misericordia, o Signore.

Tutti: Sii per noi fonte di misericordia.

Lettore 2: (un carcerato) Per la famiglia e la sua missione di amore e di vita, per

le nostre famiglie con le loro speranze con le loro ferite noi ci offriamo a te e invochiamo la tua misericordia, o Signore.

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Tutti: Sii per noi fonte di misericordia.

Lettore 3: (un volontario)

Per la riconciliazione fra i tuoi figli, perchè nasca acco-glienza profonda che renda nuovo ogni futuro e ogni rapporto, noi ci offriamo a te e invochiamo la tua mise-ricordia, o Signore.

Tutti: Sii per noi fonte di misericordia.

Lettore 4: (un agente di polizia)

Per la riconciliazione fra i popoli del mondo, fra etnie diverse, tra le diverse fedi noi ci offriamo a te e invo-chiamo la tua misericordia, o Signore.

Tutti: Sii per noi fonte di misericordia.

Lettore 5: (un carabiniere)

Per la Pace nei cuori, la luce nelle menti di chi opera per la giustizia noi ci offriamo a te e invochiamo la tua misericordia, o Signore.

Tutti: Sii per noi fonte di misericordia.

Lettore 6: (un membro della direzione del carcere) Per la pace nel cuore di chi si trova in carcere, per chi

opera accanto a loro e per loro noi ci offriamo a te e in-vochiamo la tua misericordia, o Signore.

Tutti: Sii per noi fonte di misericordia.

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Vescovo:

Signore Gesù, noi crediamo e desideriamo credere sempre più fortemente che tu sei il Pane di vita, il cibo con cui il Padre, chinandosi pietoso su di noi, vuole saziare la nostra fame e sete di amore e di felicità. Nutriti di te e tenendo fisso su di te il nostro sguardo, fa’ che camminiamo in santità di vita, diffondendo attorno a noi l’amore che da te abbiamo ricevuto. Per Cristo nostro Signore.

Tutti: Amen. Canto all’offertorio: Ecco quel che abbiamo

Rit. Ecco quel che abbiamo nulla ci appartiene ormai ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai. Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi per dividere nel mondo il pane che tu hai dato a noi. Solo una goccia hai messo fra le mani mie solo una goccia che tu ora chiedi a me, una goccia che, in mano a Te, una pioggia diventerà e la terra feconderà. Rit. Le nostre gocce, pioggia fra le mani tue, saranno linfa di una nuova civiltà e la terra preparerà la festa del pane che ogni uomo condividerà. Rit. Sulle strade, il vento da lontano porterà il profumo del frumento, che tutti avvolgerà. E sarà l’amore che il raccolto spartirà e il miracolo del pane in terra si ripeterà.

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Sulle Offerte

Vescovo: Accogli, Padre misericordioso, l’offerta di questa tua famiglia, perché con la tua protezione custodisca i doni pasquali e giunga alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

Prefazio Pasquale III Cristo sempre vive e intercede per noi.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore. e soprattutto esaltarti in questo giorno nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. Egli continua a offrirsi per noi e intercede come nostro avvocato: sacrificato sulla croce più non muore, e con i segni della passione vive immortale. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo ...

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Comunione Gv 17,20-21

«Padre, prego per loro,perché siano in noi una cosa sola,e il mondo creda che tu mi hai mandato»,dice il Signore.

Canto di comunione: Pane del cielo

Rit. Pane del cielo sei tu Gesù, via d’amore, tu ci fai come te, 1. No, non è rimasta fredda la terra: Tu sei rimasto con noi per nutrirci di Te pane di vita, ed infiammare col Tuo amore tutta l’umanità. Rit. 2. Sì il cielo è qui su questa terra Tu sei rimasto con noi ma ci porti con Te nella tua casa dove vivremo insieme a Te tutta l’eternità. Rit. 3. No, la morte non può farci paura Tu sei rimasto con noi, e chi vive di Te, vive per sempre. Sei Dio con noi, sei Dio per noi “Dio in mezzo a noi”. Rit.

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Dopo la Comunione

Vescovo:

Proteggi, Signore, con paterna bontà il tuo popolo che hai salvato con il sacrificio della croce, e rendilo partecipe della gloria del Cristo risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Preghiera per il Giubileo

Un magistrato:

Signore Gesù Cristo,tu ci hai insegnato a essere misericordiosicome il Padre celeste,e ci hai detto che chi vede te vede Lui.Mostraci il tuo volto e saremo salvi.Il tuo sguardo pieno di amoreliberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;l’adultera e la Maddalenadal porre la felicità solo in una creatura;fece piangere Pietro dopo il tradimento,e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.

Un volontario del carcere:

Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a séla parola che dicesti alla samaritana:Se tu conoscessi il dono di Dio!Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,del Dio che manifesta la sua onnipotenzasoprattutto con il perdono e la misericordia:fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te,suo Signore, risorto e nella gloria.

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Hai voluto che i tuoi ministrifossero anch’essi rivestiti di debolezzaper sentire giusta compassioneper quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore;fa’ che chiunque si accosti a uno di lorosi senta atteso, amato e perdonato da Dio.

Un cappellano del carcere:

Manda il tuo Spiritoe consacraci tutti con la sua unzioneperché il Giubileo della Misericordiasia un anno di grazia del Signoree la sua Chiesa con rinnovato entusiasmopossa portare ai poveri il lieto messaggio,proclamare ai prigionieri e agli oppressila libertà e ai ciechi restituire la vista.

Tutti: Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Canto: Gloria a te, Cristo Gesù.

Rit.: Gloria a te, Cristo Gesù, oggi e sempre tu regnerai! Gloria a te! Presto verrai: sei speranza solo tu!

Sia lode a te! Cristo Signore, offri perdono, chiedi giustizia: l’anno di grazia apre le porte. Solo in te pace e unità. Amen! Alleluia!

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Benedizione conclusiva

Canto finale: Resta accanto a me

Rit.: Ora vado sulla mia strada, con l’amore tuo che mi guida O Signore, ovunque io vada, resta accanto a me (ti prego) Io ti prego, stammi vicino ogni passo del mio cammino Ogni notte, ogni mattino, resta accanto a me. (la notte) (il mattino)

Il tuo sguardo puro sia luce per me e la tua parola sia voce per me. Che io trovi il senso del mio andare solo in te,nel tuo fedele amare il mio perché. Rit.

Fa’ che chi mi guarda non veda che te fa’ che chi mi ascolta non senta che tee chi pensa a me, fa’ che nel cuore pensi a tee trovi quell’amore che hai dato a me.che hai dato a me. Rit.

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Papa Paolo VI alla casa di pena «REGINA COELI» Giovedì, 9 aprile 1964

Signore! Mi dicono che io devo pregare.

Ma come posso io pregare che sono tanto infelice? Come posso io parlare con Te nelle condizioni in cui mi trovo? Sono triste, sono sdegnato, alcune volte sono disperato. Avrei voglia di imprecare, piuttosto che di pregare. Soffro profondamente: perché tutti sono contro di me e mi giu-dicano male; perché sono qui, lontano dai miei, tolto dalle mie occupazioni, senza libertà e senza onore. E senza pace: come posso io pregare, O Signore? Ora guardo a Te, che fosti in croce. Anche tu, Signore, fosti nel dolore; sì, e quale dolore! Lo so: Tu eri buono, Tu eri saggio, Tu eri innocente; e Ti hanno calunniato, Ti hanno disonorato, Ti hanno processato, Ti hanno flagellato, Ti hanno crocifisso, Ti hanno ucciso. Ma perché? dov’è la giustizia? E Tu sei stato capace di perdonare a chi Ti ha trattato così ingiu-stamente e così crudelmente? Sei stato capace di pregare per loro? Anzi, mi dicono, che Tu ti sei lasciato ammazzare a quel modo per salvare i Tuoi carnefici, per salvare noi uomini peccatori: anche per salvare me ?

Se è così, Signore, è segno che si può essere buoni nel cuore an-che quando pesa sulle spalle una condanna dei tribunali degli uomini. Anch’io, Signore, in fondo al mio animo mi sento migliore di quanto gli altri non credano: So anch’io che cosa è la giustizia, che cosa è l’onestà, che cosa è l’onore, che cosa è la bontà.

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Davanti a Te mi sorgono dentro questi pensieri: Tu li vedi? vedi che sono disgustato delle mie miserie? vedi che avrei voglia di gridare e di piangere? Tu mi comprendi, o Signore? è questa la mia preghiera? Sì, questa è la mia preghiera: dal fondo della mia amarezza io innalzo a Te la mia voce; non la respingere.

Almeno Tu, che hai patito come me, più di me, per me, almeno Tu, o Signore, ascoltami. Ho tante cose da chiederti!

Dammi, o Signore, la pace del cuore, dammi la coscienza tran-quilla; una coscienza nuova, capace di buoni pensieri. Ebbene, o Signore, a Te lo dico: se ho mancato, perdonami! Tutti abbiamo bisogno di perdono e di misericordia: io Ti prego per me!

E poi, Signore, Ti prego per i miei cari, che mi sono ancora tanto cari! Signore, assistili; Signore, consolali; Signore di’ a loro che mi ricordino, che ancora mi vogliano bene! Ho tanto bisogno di sapere che qualcuno ancora pensa a me e mi vuol bene.

Ed anche per questi compagni di sventura e di afflizione, asso-ciati in questa casa di pena, Signore, abbi misericordia. Misericordia di tutti, sì, anche di quelli che ci fanno soffrire; di tutti; siamo tutti uomini di questo mondo infelice. Ma siamo, o Signore, Tue creature, Tuoi simili, Tuoi fratelli, o Cristo; abbi pietà di noi. Alla nostra povera voce aggiungeremo quella dolce e innocente della Madonna; quella di Maria Santissima, che è la Tua Madre, e che è anche per noi una madre di intercessione e di consola-zione. O Signore, da’ a noi la Tua pace; da’ a noi la speranza. E così sia.