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Corso di formazione
DIRIGENTI SCOLASTICIRLS
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Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
D.L. 81/08
I.I.S. Rosselli – Aprilia a.s. 2017/2018 Docente: Ing. Gabriele Asquer di Flumini

Modulo 3.
Individuazione eValutazione dei Rischi
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Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
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Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
D.L. 81/08
Criteri e strumenti per l’individuazione e la valutazione dei
rischi
Il rischio da stress lavoro-correlato
Il rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, alla
provenienza da altri paese e alla tipologia contrattuale
Il rischio interferenziale e la gestione del rischio nello
svolgimento di lavori in appalto
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Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
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Le misure tecniche, organizzative e procedurali di
prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio
La considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze
delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti
I Dispositivi di protezione individuale
La sorveglianza sanitaria
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Criteri e Strumenti per l’individuazione e
la valutazione dei rischi
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RISCHIO
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Definizione del Rischio
Il rischio è la combinazione tra la probabilità (P) che si manifesti un certo
evento dannoso e la gravità (Magnitudo, M) associata all’evento stesso.
R = f (P, M)generalmente si considera R = P x M
Si tratta di una indicazione generica che va associata al numero dei
lavoratori esposti.
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La prevenzione consiste nelle operazioni messe in atto per ridurre la
probabilità che si verifichi un determinato evento dannoso
R = f (P, M)
Il divieto di fumare è un intervento di prevenzione per il rischio
incendi.
La scelta di un disco silenziato per una smerigliatrice è un intervento
di prevenzione per il rischio rumore.
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Prevenzione

La protezione consiste nelle operazioni messe in atto per ridurre la
gravità associata a un determinato evento dannoso
R = f (P, M)
Una maschera è un intervento di protezione per il rischio chimico.
Una cuffia è un intervento di protezione per il rischio rumore.
L’airbag è un intervento di protezione dal rischio meccanico.
La prevenzione ha priorità rispetto alla protezione
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Protezione

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Valutazione dei rischi
1. La valutazione dei rischi e le relative misure dimiglioramento sono indicate nel DVR, il documento divalutazione dei rischi (art. 17 co. 1 del D.Lgs. 81/2008).
2. Il DVR è firmato da DL, RSPP, MC e consegnato alRLS.
3. Il DVR è il documento fondamentale per la gestionedell’igiene e della sicurezza dell’azienda.

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Valutazione dei rischiIl DVR deve contenere:
una relazione sulla VDR, nella quale siano specificati icriteri adottati per la valutazione stessa;
l'individuazione delle misure di prevenzione eprotezione attuate e dei DPI adottati;
il programma delle misure ritenute opportune pergarantire il miglioramento nel tempo dei livelli disicurezza;
l’individuazione delle procedure da seguire perl’attuazione delle misure;
individuazione delle mansioni che eventualmenteespongono i lavoratori a rischi specifici

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Valutazione dei rischiSecondo il D.Lgs. 81/08 per ogni misura di prevenzione/protezione conseguente alla VDR devono essereindividuate le risorse per l’attuazione
La sede per la discussione e pianificazione delle misureconseguenti alla valutazione è la riunione periodica
Dalla VDR si origina un programma dimiglioramento

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Metodologia dellaValutazione dei rischi
Valutazione oggettiva
RISCHIO = PROBABILITÀ X GRAVITÀ
Permette una valutazione quantitativa del rischio
Permette di individuare le criticità
Può essere messa in relazione alle priorità

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Metodologia dellaValutazione dei rischi
– 1 = IMPROBABILE = L' evento dannoso è improbabile. La suamanifestazione è legata al contemporaneo verificarsi di piùeventi sfavorevoli indipendenti e poco probabili.
– 2 = POSSIBILE = L'evento dannoso è poco probabile mapossibile. La sua manifestazione è legata al contemporaneoverificarsi di più' eventi sfavorevoli e di probabilità nontrascurabile.
– 3 = PROBABILE = L'evento dannoso è probabile. La suamanifestazione è legata al verificarsi di eventi sfavorevoli che sisono già verificati.
– 4 = FREQUENTE = L'evento dannoso è molto probabile. Lasua manifestazione è legata al verificarsi di eventi sfavorevoli
frequenti che si sono già verificati in altri casi.

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Metodologia dellaValutazione dei rischi
– 1 = LIEVISSIMO = Il danno ( lesione o patologia ) èrapidamente reversibile e di scarsa entità che non comportal'abbandono del posto di lavoro.
– 2 = LIEVE = Il danno comporta una parziale limitazionefunzionale reversibile in pochi giorni con completo ripristino dellacapacità lavorativa.
– 3 = GRAVE = Il danno è di media entità e comporta unalimitazione funzionale temporanea reversibile solo dopo un certoperiodo di prognosi.
– 4= GRAVISSIMO = Il danno è irreversibile e comporta unariduzione parziale ma permanente della capacità lavorativa ol'inabilità totale o la morte.

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Elevato = 12-16
Notevole = 8-9
Accettabile = 3-6
Basso = 1-2
4 8 12 16
3 6 9 12
2 4 6 8
1 2 3 4
Metodologia dellaValutazione dei rischi

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Contenuti dellaValutazione dei rischi
• Descrizione ambienti;
• Organizzazione di SSL;
• Cicli produttivi;
• Fattori di rischio e loro valutazione;
• Profili di rischio per mansioni;
• Programma di miglioramento.

Il rischio da stresslavoro-correlato
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Stress Lavoro - Correlato
Questi rischi si individuano nel rapporto tra l’operatoree “l’organizzazione del lavoro” in cui questo è inserito.
Le interazioni tra l’individuo e l’organizzazionepossono essere di tipo ergonomico, psicologico eorganizzativo.
Questi rapporti possono determinare ripercussionisulle condizioni di rischio per la sicurezza e per lasalute.

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Esempi di Stress Lavoro - Correlato
– Processi di lavoro usuranti come i lavori in continuo,il sistema a turni, il lavoro notturno;
– Incarichi di responsabilità, manutenzione e controllodi impianti a rischio;
– Lavoro in comparti a contatto giornaliero consituazioni critiche;
– Incarichi di responsabilità in condizioni di scarserisorse disponibili;
– Lavoro a contatto giornaliero con pubblico esterno.

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Eventi sentinella(indicatori)
Reiterate assenze dal lavoro
Scarsa motivazione al lavoro e ridottaproduttività
Maggiore incidenza infortuni “tradizionali”
Squilibri di pressione
Alterazioni del metabolismo
Disordini affettivi
Disordini comportamentali

Valutazione22
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Valutazionepreliminare
Valutazioneapprofondita
• Eventi sentinella• Fattori di contenuto del
lavoro• Fattori del contesto di
lavoro
• Questionari
• Focus group

Il rischio ricollegabile adifferenze di genere, età, provenienza e tipologia
contrattuale
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Differenze di Genere
Agenti chimici
Agenti cancerogeni e mutageni
Movimentazione manuale dei carichi
Vibrazioni
Stress e carichi di lavoro

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Differenze di Età
Rumore
Movimentazione manuale dei carichi
Vibrazioni
Stress e carichi di lavoro

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Differenze di Provenienza
Comprensione della lingua
Addestramento su segnaletica
Applicazione delle corrette procedureoperative
Diversa sensibilità all’esposizione di alcunitipi di rischio
Costumi derivanti da diverse religioni eabitudini culturali

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Differenze di Contratto
Limitata conoscenza dell’ambiente di lavoroe dell’organizzazione;
Formazione insufficiente;
Scarsa motivazione;

Rischi interferenziali per i contratti di appalto
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Automezzi29
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OperazioneRischio
interferente
Misure da adottare/
controllare
Transito mezzi Investimento
Regolamentazione del transito;Turnazione delleoperazioni dicarico/scarico;Controllo degli accessi

Imprese di pulizia30
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OperazioneRischio
interferente
Misure da adottare/
controllare
Lavaggiopavimenti
Pavimenti scivolosi
Delimitazione esegnalazione delle aree;Pulizie al di fuoridell’orario di lavoro.
Uso diprodottichimici
Esposizione adagenti chimici
Segnalazione delle aree;Pulizie al di fuoridell’orario di lavoro.

Rumore31
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OperazioneRischio
interferente
Misure da adottare/
controllare
Tosaerba, trapani, martelli
Esposizione al rumore
Delimitazione delle aree;Barriere fonoassorbenti;Lavorazioni al di fuori dell’orario di lavoro

Somministrazione32
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OperazioneRischio
interferente
Misure da adottare/
controllare
Preparazione alimenti
Fumi ed esalazioniInstallazione cappe aspiranti.
Lavaggio zone ristoro
Pavimenti scivolosi Esposizione adagenti chimici
Delimitazione esegnalazione delle aree;Pulizie al di fuoridell’orario di lavoro.

Misure tecniche, organizzativee procedurali di
prevenzione e protezione
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Gestione del rischio
Le misure di riduzione del rischio sono attività che, inordine di priorità, mirano alla:
– Eliminazione del rischio;
– Prevenzione dell’esposizione;
– Mitigazione degli effetti dell’esposizione.
Le misure di riduzione del rischio possono essere sia dinatura tecnica che gestionale e comportamentale

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Gestione del rischio
Qualora si rilevino carenze nell’applicazione dellalegge:
– L’attuazione non è programmabile nel tempo
– Viene data per scontata un’immediataattuazione
– Se non si riesce a mettere in attol’adeguamento devono essere adottate dellemisure compensative immediate chegarantiscano il livello di sicurezza di legge

Infortuni mancati
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Infortuni mancati37
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Perché studiare gli infortuni?
Si studiano gli infortuni per:
Definire le politiche di prevenzione
Studiare le cause per introdurre accorgimenti
tecnologici
Pianificazione controlli
Motivi assicurativi – INAIL (tassi di premio)

Infortuni mancati38
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Near misses – Quasi incidenti
• Il near miss o quasi incidente è un qualsiasievento, correlato al lavoro, che avrebbe potutocausare un danno alla salute e, per qualchemotivo da indagare, non lo ha fatto;
•Rientrano in questa categoria i piccolissimiinfortuni che non devono essere registrati.
I near misses sono i campanelli di allarme dellaprevenzione

Infortuni mancati39
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Quasi Infortuni
– si comprendono tutti gli eventi che avrebbero potuto condurre a lesioni e patologie
• Quasi Incidenti
– si comprendono sia gli eventi che avrebbero potuto determinare un infortunio, che quelli che non necessariamente lo avrebbero fatto

Infortuni mancati40
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“E’ inciampato ma è riuscito a non cadere” è unquasi infortunio.
“Il pannello del controsoffitto stava per cedere” èun quasi incidente.

Infortuni mancati41
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Su 1000 incidenti:
– 3 sono infortuni con conseguenze rilevanti,
– circa 90 determinano effetti minori,
– i restanti sono cosiddetti quasi infortuni o near
misses o ancora "near loss"
• episodi che, pur avendone il potenziale, nonhanno prodotto danni
I quasi infortuni sono proporzionalmente molto piùnumerosi, in rapporto di almeno 1 a 10, degliinfortuni registrabili.

Infortuni mancati42
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Devono essere analizzati non soltanto gli "incidenti", intesi come eventi che producono danni a cose, ma anche:
– la messa in atto di comportamenti pericolosi
– il mancato rispetto di prescrizioni e/o procedure di lavoro

Infortuni mancati43
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Il soggetto che più frequentemente può rilevare near miss è il preposto perché supervisione (e analizza) il lavoro in prossimità della produzione.
Le segnalazioni di near miss vanno inoltrate, per il tramite del superiore, al RSPP e al MC affinché le esaminino per adottare le opportune azioni.

Infortuni mancati44
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Il modo ottimale di gestire un near miss prevede,da parte dei soggetti titolati a farlo, l’adozione di:
AC - Azioni correttive: azioni messe in atto pergestire nell’immediato l’evento in esame;
AP - Azioni preventive: azioni messe in atto perevitare che l’evento in esame si ripeta nel futuro.

Dispositivi di Protezione Individuale
DPI
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”qualsiasi attrezzatura destinata ad essereindossata e tenuta dal lavoratore allo scopodi proteggerlo contro uno o più rischisuscettibili di minacciarne la sicurezza o lasalute durante il lavoro, nonché ognicomplemento o accessorio destinato a talescopo”
DPI(Titolo III Capo II art. 74)

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I DPI devono essere impiegati quando i ischinon possono essere evitati osufficientemente ridotti da misure tecniche diprevenzione, da mezzi di protezionecollettiva, da misure, metodi o procedimentidi riorganizzazione del lavoro.
DPI(Titolo III Capo II art. 75)

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Adottare DPI a norma e coerenti con i rischi rilevati(e ridotti)
Aggiornare la dotazione se cambia il rischio;
Mantenere in efficienza
Garantire l’uso conforme a norme e istruzioni delfabbricante
Garantire formazione e informazione necessaria (eaddestramento dove serve)
Adottare procedure per consegna e riconsegna
DPI – Obblighi del DL e Dirigenti(Titolo III Capo II art. 77)

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Sottoporsi alla formazione e addestramento lavoratori
Utilizzare i DPI conformemente all’informazione e allaformazione ricevute e all’addestramento
Provvedere alla cura dei DPI messi a loro disposizione
Non apportare modifiche ai DPI di propria iniziativa.
Seguire le procedure aziendali in materia diriconsegna dei DPI
Segnalare al DL o al dirigente o al preposto qualsiasidifetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI messi aloro disposizione.
DPI – Obblighi dei Lavoratori(Titolo III Capo II art. 78)

Sorveglianza Sanitaria
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Insieme di atti medici finalizzati alla tutela della salute e
sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro,
ai fattori di rischio professionali e alle modalità di
svolgimento dell’attività lavorativa
La sorveglianza sanitaria è un’attività che comporta la
partecipazione del medico alla valutazione del rischio.
Sorveglianza Sanitaria

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Programma ed effettua la sorveglianza sanitaria
Istituisce la cartella sanitaria e di rischio
Consegna al DL / al lavoratore / all’ISPESL la
documentazione sanitaria alla cessazione del rapporto
Informa sul significato sorveglianza sanitaria
Visita gli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno
Partecipa alla programmazione del controllo
dell’esposizione ai fini della sorveglianza sanitaria
Sorveglianza SanitariaObblighi del MC

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Trasmette al Servizio Sanitario competente per territoriole informazioni sulla sorveglianza sanitaria con leinformazioni di rischio
Allega gli esiti delle visite alla cartella sanitaria e di rischio
Sorveglianza SanitariaObblighi del MC

Giudizio di idoneità54
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Sulla base degli accertamenti effettuati il MC rilascia:
• Idoneità alla mansione specifica
• Idoneità alla mansione con prescrizioni (DPI, limitazionitemporali ecc.)
• Non idoneità alla mansione (giusta causa, possibilità diricorso)
Il giudizio di idoneità definisce la compatibilità o meno tra illavoro svolto e le condizioni di salute del lavoratore

Corso di formazione
DIRIGENTI SCOLASTICIRLS
Grazie per l’attenzione
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