Corriere Cesenate 20-2012

Giovedì 24 maggio 2012 anno XLV (nuova serie) numero 20 euro 1,20 2 0 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 ✔ CRETA - villaggio 5 stelle trattamento all inclusive da 677 euro ✔ RODI - villaggio 4 stelle trattamento all inclusive da 680 euro ✔ PALMA DI MAIORCA - villaggio 4 stelle trattamento all inclusive da 487 euro ✔ FORMENTERA - in hostal trattamento di mezza pensione da 590 euro ✔ TUNISIA - villaggio 4 stelle trattamento all inclusive da 380 euro ✔ ITALIA/PUGLIA - Bravo Club Village trattamento pensione completa da 347 euro GIUGNO 2012: SOLUZIONI PER UNA SETTIMANA DI VACANZA... Oltre 1.500 persone hanno incontrato Carrón Q uattro incontri per approfondire la propria vocazio- ne missionaria U n appuntamento che ha una pro- fonda valenza civile, sociale e culturale Diocesi 7 EDITORIALE Speranza affidabile di Francesco Zanotti Cesena 14 T em po di pr emi e borse di studio nelle scuole Cesena 12 Conad, dopo la benzina è arrivato il ristorante Cella 17 È morto a 88 anni don Clemente Matassoni Va lle sav io 17 Fine maggio di feste nelle comunità locali Cesena-Sarsina 7 Chiesa 9 Milano 10 Un altro terremoto. Ancora una volta crolli e vittime, sfollati, angoscia, dolore e distruzione. Le scosse che hanno messo in ginocchio l’Emilia non hanno avuto conseguenze così devastanti come quelle dell’Aquila, o di San Giuliano di Puglia, ma il dolore per le vittime non va con l’arit- metica. Anche una sola è di troppo. E poi c’è un territorio devastato, sfre- giato nei suoi simboli, come le chiese e i municipi, i riferimenti intorno ai quali si è costruita la comunità e intorno ai quali sarà possibile di nuovo ricompattare le persone. La macchina della solidarietà è scattata subito: nelle zone colpite già operano volontari cesenati. Primo piano alle pagg. 4-5 A lla solitudine si può rispondere con la “compagnia buona degli altri”. Allo strapotere del denaro e del “consumismo inesausto, basato sul debito” occorre contrapporre “la lezione del servizio” e “del dono”. Questi alcuni degli antidoti contro le crisi in atto proposti dal cardinale Angelo Bagnasco lunedì scorso, all’apertura dei lavori dell’assemblea della conferenza episcopale italiana. Dopo la crisi epocale, il cambiamento radicale che ha interrotto un ciclo, “il nuovo sarà comunque diverso”. Nulla sarà più come prima, come la realtà che ci sta davanti, fatta anche di attentati, bombe davanti alle scuole e di terremoto, mostra ogni giorno di più con una concretezza disarmante. Come in ogni occasione, nella sua prolusione il cardinale presidente traccia un’a ttenta analisi del momento e del nostro Paese. Parla anche di Europa, come di “un bene troppo grande perché resti un’in compiuta sospesa nell’aria, o un progetto abortito” . I cittadini desiderano non essere tali solo nel giorno delle elezioni, annota il cardinale punzecchiando il sistema-Europa, “ per poi tornare a fare i sudditi di una burocrazia tecnocratica”. La crisi economica, quella politica e delle istituzioni, oltre a quella di senso della vita, interroga tutti quanti. Ma non esiste solo ciò che non funziona. Nelle nostre città, nei nostri paesi, nei mille borghi d’Italia è presente uno straordinario che non viene raccontato, “ra cchiuso sotto forme abituali ma non per questo meno perentorie e incisive” . È quello che tiene ancora unito il tessuto sociale a qualcosa che non delude. Quello che spesso si vive e si sperimenta nelle parrocchie, nei movimenti e nelle associazioni cattoliche. Occorre ritornare alla politica, dopo le delusioni recenti ritmate da scandali che hanno fatto arrivare alla ri balta i “traditori della politica” che “è, invece, arte nobile e necessaria per servire la giustizia di un Paese”. Inoltre occorre salvaguardare e sostenere la famiglia che non è un aggregato di individui, ma “un ’ineguagliabile struttura antropologica, l’unica che ci consenta di proiettarci nel futuro”. Inﬁne “lavoro, lavoro, lavoro”, perché ad esso è legata in maniera inscindibile la dignità delle persone. Si deve andare oltre, con un orizzonte che non si fermi al contingente, spesso desolante e precario. C’è bisogno urgente, dice il c ardinale richiamando papa Benedetto, di tornare a vivere con uno sguardo pieno di una “speranza afﬁdabile”, quella che non delude. T utto il resto, per quanto possa apparire luccicante, importante e necessario, in realtà “è secondario”. T erremoto in Emilia a forza di rialzarsi U na grande serata per i 50 anni di Comunione e Libe- razione a Cesena La fabbrica di ceramiche crollata a Sant’Agostino, provincia di Ferrara (foto Giuseppe Mariggiò) Nuova proposta: al via la scuola di missionarietà Ange lo B agna sco: le attese concrete della gente Tutto pronto per l’incontro Family 2012 I l cardinale ha te- nuto la prolusione all’assemblea gene- rale della Cei

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