Coraggio Cerveteri - Numero 1

8
La nostra città sta morendo, asfissiata da una crisi poli- tica e amministrativa drammatica, che dura ormai da troppi anni. Al potere sempre la solita “casta”. Praticamente inamovibile. Cambiano ruoli, casacche, amicizie, partiti e alleanze, ma alla fine sono sempre le stesse facce. A regnare è un’assoluta autoreferenzialità, fra inciuci e giochetti di potere, goffamente mascherati dietro simboli di partito ormai svuotati di ogni signifi- cato. Una cerchia ristretta collegata a centri di potere più o meno noti. E quelle sporadiche figure positive, che pur ci sono, finiscono per essere fagocitate da un sistema ben collaudato, incapace di accettare critiche, intollerante ad ogni ipotesi di cambiamento. E mentre i partiti e i politici continuano a litigare fra loro, si allar- ga sempre più il distacco con i cittadini e con la realtà. Intanto, tutto intorno, è indecente decadenza, abban- dono, incuria. Nel panorama politico cerite è quasi impossibile scorgere professionalità e competenze serie. Ma ciò che più demoralizza è l’assoluta mancan- za di una pur minima visione politica, di progettualità importanti, di idee innovative. Si naviga a vista, peral- tro senza riuscire a risolvere neppure i più elementari problemi quotidiani. Un fallimento politico totale, dunque, sia dei grandi partiti, dilaniati da innumere- voli correnti interne, che non rappresentano molto di più dei pacchetti di tessere necessari per occuparli, sia delle innumerevoli liste civiche, che proliferano nei momenti elettorali, ma che di fatto si configurano al più come delle piccole lobby, a carattere ideologico, ter- ritoriale o, peggio, squisitamente personalistico, e che finiscono puntualmente per adeguarsi alle logiche e alle regole del palazzo. Rompere gli ingranaggi di un sistema di potere logoro e perverso. È in questa totale anarchia che gli interessi privati hanno trovato terreno fertile per allacciare rapporti con personaggi politici, in una commistione pericolosa che porta in sé un eviden- te, ed inevitabile conflitto di interessi: l’interesse priva- to finisce per trovare maggiore considerazione, o addi- rittura viene anteposto al bene comune e all’interesse collettivo. E poiché gli interessi privati sono spesso in competizione fra loro, quelle stesse conflittualità fini- scono per essere riprodotte all’interno dei luoghi della politica. Gli uni contro gli altri, in una guerra senza fine, a suon di dispetti, ricatti, maggioranze variabili, continue prove di forza. Grandi e possenti ingranaggi, che ruotano in direzioni opposte e che hanno finito quindi per incepparsi, bloccando un’intera città, ogni meccanismo politico, economico, sociale, imprendito- riale. Le ultime clamorose notizie testimoniano che la macchina sta ormai esplodendo. Non esistono cure miracolose, né bastano persone di buona volontà per invertire il meccanismo. Bisogna rompere gli ingranag- gi inceppati di questo sistema di potere perverso. Serve una risposta civica credibile, giovane, nuova, onesta, che abbia il coraggio di assumere sulle proprie spalle il peso della ricostruzione, la sfida di un risorgimento della politica che torni ad essere servizio e rapporto sano fra cittadini ed eletti. La spinta dal basso per l’uni- ca alternativa possibile. Per questo si è diffusa sempre più l’esigenza di qualcosa di diverso, di un elemento di rottura col passato, di un nuovo modo di intendere la politica e di conseguenza il rapporto con i cittadini. Si sono moltiplicati gli appelli perché le persone oneste, credibili, nuove, possibilmente giovani, si incontrasse- ro in un terreno comune, al di là degli steccati ideolo- gici. Una moltitudine di interventi di cittadini di ogni estrazione politica, riconsegna l’immagine di un’intera città alla ricerca di una nuova classe politica. Ed è pro- prio da queste spinte dal basso che è cresciuta l’idea di un Movimento, che non fosse solo il solito accordo fra sigle e gruppi già precostituiti, che andasse oltre le istanze di una sola zona o frazione, e che fosse invece capace di rompere gli schemi, di unire persone libere da condizionamenti e logiche di partito, pronte a rinunciare a privilegio e a facili rendite di posizione, pronto a coinvolgere le migliori risorse del territorio coniugando competenze, professionalità e bagagli cul- turali diversi, per riconsegnare infine una visione poli- tica nuova, pulita, alternativa. Questo è il Movimento. Un gesto di coraggio, un atto d’amore per la nostra città. Un atto d’amore Cerveteri - Cerenova - Campo di Mare - Valcanneto - Ceri - San Martino - I Terzi - Due Casette - Sasso - Furbara servizio a pagina 3 Manifesto del Movimento: il cittadino torna ad essere protagonista Urbanistica Solidale: regole certe per lo sviluppo del territorio Ipotesi “Thor”: sistemi innovativi per il riciclo dei rifiuti Frazioni al centro: investimenti certi, chiari e trasparenti servizio a pagina 5 servizio a pagina 7 servizio a pagina 2 Voltare pagina... Voltare pagina... è finalmente possibile è finalmente possibile Periodico d’informazione del Movimento Politico-Culturale “Coraggio Cerveteri” - Direttore responsabile Riccardo Dionisi sito www.coraggiocerveteri.it - [email protected] - distribuzione gratuita -Stampa C.S.R. Roma - Numero 0 - Dicembre 2011 Coraggio Cerveteri

description

Il nuovo mensile dedicato al territorio del Comune di Cerveteri

Transcript of Coraggio Cerveteri - Numero 1

  • La nostra citt stamorendo, asfissiata da una crisi poli-tica e amministrativa drammatica, che dura ormai datroppi anni. Al potere sempre la solita casta.Praticamente inamovibile. Cambiano ruoli, casacche,amicizie, partiti e alleanze, ma alla fine sono sempre lestesse facce.A regnare unassoluta autoreferenzialit,fra inciuci e giochetti di potere, goffamente mascheratidietro simboli di partito ormai svuotati di ogni signifi-cato. Una cerchia ristretta collegata a centri di poterepi o meno noti. E quelle sporadiche figure positive,che pur ci sono, finiscono per essere fagocitate da unsistema ben collaudato, incapace di accettare critiche,intollerante ad ogni ipotesi di cambiamento. E mentrei partiti e i politici continuano a litigare fra loro, si allar-ga sempre pi il distacco con i cittadini e con la realt.Intanto, tutto intorno, indecente decadenza, abban-dono, incuria. Nel panorama politico cerite quasiimpossibile scorgere professionalit e competenzeserie. Ma ci che pi demoralizza lassoluta mancan-za di una pur minima visione politica, di progettualitimportanti, di idee innovative. Si naviga a vista, peral-tro senza riuscire a risolvere neppure i pi elementariproblemi quotidiani. Un fallimento politico totale,dunque, sia dei grandi partiti, dilaniati da innumere-voli correnti interne, che non rappresentano molto dipi dei pacchetti di tessere necessari per occuparli, siadelle innumerevoli liste civiche, che proliferano neimomenti elettorali, ma che di fatto si configurano alpi comedelle piccole lobby, a carattere ideologico, ter-ritoriale o, peggio, squisitamente personalistico, e chefiniscono puntualmente per adeguarsi alle logiche ealle regole del palazzo. Rompere gli ingranaggi di unsistema di potere logoro e perverso. in questa totaleanarchia che gli interessi privati hanno trovato terrenofertile per allacciare rapporti con personaggi politici, inuna commistione pericolosa che porta in s un eviden-te, ed inevitabile conflitto di interessi: linteresse priva-to finisce per trovaremaggiore considerazione, o addi-rittura viene anteposto al bene comune e allinteressecollettivo. E poich gli interessi privati sono spesso incompetizione fra loro, quelle stesse conflittualit fini-scono per essere riprodotte allinterno dei luoghi dellapolitica. Gli uni contro gli altri, in una guerra senzafine, a suon di dispetti, ricatti, maggioranze variabili,continue prove di forza. Grandi e possenti ingranaggi,che ruotano in direzioni opposte e che hanno finitoquindi per incepparsi, bloccando unintera citt, ognimeccanismo politico, economico, sociale, imprendito-riale. Le ultime clamorose notizie testimoniano che lamacchina sta ormai esplodendo. Non esistono curemiracolose, n bastano persone di buona volont perinvertire ilmeccanismo. Bisogna rompere gli ingranag-gi inceppati di questo sistemadi potere perverso. Serveuna risposta civica credibile, giovane, nuova, onesta,che abbia il coraggio di assumere sulle proprie spalle ilpeso della ricostruzione, la sfida di un risorgimentodella politica che torni ad essere servizio e rapportosano fra cittadini ed eletti. La spinta dal basso per luni-ca alternativa possibile. Per questo si diffusa semprepi lesigenza di qualcosa di diverso, di un elemento dirottura col passato, di un nuovo modo di intendere lapolitica e di conseguenza il rapporto con i cittadini. Sisono moltiplicati gli appelli perch le persone oneste,credibili, nuove, possibilmente giovani, si incontrasse-ro in un terreno comune, al di l degli steccati ideolo-gici. Una moltitudine di interventi di cittadini di ogniestrazione politica, riconsegna limmagine di uninteracitt alla ricerca di una nuova classe politica. Ed pro-prio da queste spinte dal basso che cresciuta lidea diun Movimento, che non fosse solo il solito accordo frasigle e gruppi gi precostituiti, che andasse oltre leistanze di una sola zona o frazione, e che fosse invececapace di rompere gli schemi, di unire persone libereda condizionamenti e logiche di partito, pronte arinunciare a privilegio e a facili rendite di posizione,pronto a coinvolgere le migliori risorse del territorioconiugando competenze, professionalit e bagagli cul-turali diversi, per riconsegnare infine una visione poli-tica nuova, pulita, alternativa. Questo il Movimento.Un gesto di coraggio, un atto damore per la nostracitt.

    Un atto damoreCerveteri - Cerenova - Campo di Mare - Valcanneto - Ceri - SanMartino - I Terzi - Due Casette - Sasso - Furbara

    servizio a pagina 3

    Manifestodel Movimento:il cittadino

    torna ad essereprotagonista

    UrbanisticaSolidale:

    regole certeper lo sviluppodel territorio

    Ipotesi Thor:sistemi

    innovativiper il riciclodei rifiuti

    Frazionial centro:

    investimenticerti, chiarie trasparenti

    servizio a pagina 5 servizio a pagina 7 servizio a pagina 2

    Voltare pagina...Voltare pagina... finalmente possibile finalmente possibile

    Periodico dinformazione del Movimento Politico-Culturale Coraggio Cerveteri - Direttore responsabile Riccardo Dionisisito www.coraggiocerveteri.it - [email protected] - distribuzione gratuita -Stampa C.S.R. Roma - Numero 0 - Dicembre 2011

    Coraggio Cerveteri

  • Numero 0 - Dicembre 20112 Coraggio Cerveteri

    Sport, sviluppoe promozionedelluomo...

    Lunione fa la forza. Mutuando da questo antico proverbioil Movimento Coraggio Cerveteri ritiene che se da una parte i134 km che costituiscono lestensione territoriale comunale,rappresentano una sfida logistico-amministrativa, dallaltrasono la vera ricchezza di questa cittadina. Nel linguaggiocomune la frazione geografi-ca costituita da un'area delterritorio comunale compren-dente, di norma, un centroabitato, nonch nuclei abitati ecase sparse gravitanti sul cen-tro. Ma le frazioni diCerveteri significano molto dipi. Campo di Mare,Cerenova, Ceri, Due Casette,Furbara, I Terzi, Borgo SanMartino, Sasso, Valcanneto,Procoio, Casetta Mattei: bor-ghi storici, nuclei agricoli, cen-tri turistici e residenziali, real-t molto diverse fra loro checostituiscono un territorioricco di tesori paesaggistici,storici, culturali ed enogastro-nomici e che, nel loro insieme,definiscono lidentit stessadella Citt di Cerveteri. Realtmolto diverse che non sonomai state considerate, se nonin campagna elettorale, conpromesse improbabili e irrea-lizzabili. Il MovimentoCoraggio Cerveteri si proponedi affrontare le problematichedelle grandi distanze delnostro territorio con unapproccio diverso, allo scopodi individuare strumenti esoluzioni che rendano pifacile il controllo delloperatodellamministrazione e piagevole la fruizione di servizida parte del cittadino. Inprimo luogo occorre quindiimplementare strumenti tele-matici che consentano di for-nire servizi al cittadino senzacostringerlo a doversi recareper forza presso gli ufficicomunali. Per lazzeramentodelle distanze, internet rap-presenta infatti lo strumentopi comodo, facile e immedia-to. Il fatto che nessuno abbiamai investito in questo campodenota non solo scarsa culturain tema di moderne tecnolo-gie, ma anche un colpevoledisinteresse per i problemiquotidiani delle migliaia dicittadini che vivono nelle fra-zioni. In attesa di tale rivolu-zione digitale e delle oppor-tunit di azzerare il digitaldivide (ossia il ritardo in ter-mini di capacit di utilizzodegli strumenti digitali, maanche in termini di mancanzadi copertura della banda largain certe zone), dovranno esse-re riprese e potenziate, in termini di servizi erogabili, le dele-gazioni gi previste a Marina di Cerveteri e a Valcanneto.Rimanendo in tema di nuove tecnologie, il MovimentoCoraggio Cerveteri intende sviluppare un sistema di geomap-patura del territorio, proponendo un servizio similare a quel-li gi offerti online, per cui, attraverso smartphone dotati difotocamera e sistema satellitare, sar possibile inviare unafoto ad un centro di analisi per indicare, in tempo reale, unaqualsiasi problematica del territorio, ovunque ci si trovi. Uno

    strumento semplice ma dalle grandi potenzialit, attraverso ilquale i cittadini possono stabilire un contatto diretto e traspa-rente con lamministrazione, la quale a sua volta sar stimola-ta a fornire risposte tempestive in rapporto alle segnalazioniche arriveranno. Oltre alle novit di carattere tecnologico,

    assume rilievo determinantela possibilit di verificare lerisorse investite su ogni singo-la frazione. Il senso di abban-dono percepito dagli abitantidelle frazioni, ha riconsegnatoil convincimento di una fortediscriminazione in rapportoalla ricaduta di risorse sul pro-prio territorio. Tali dinamicherappresentano la normaleconseguenza di politiche scar-samente trasparenti, comequelle che si sono succedutefino ad oggi. Assume quindiunimportanza maggiore nonsolo la trasparenza degli atti,al fine di poter fornire un qua-dro chiaro e verificabile degliinterventi nelle varie zone delterritorio, ma anche e soprat-tutto la definizione di inter-venti pi diretti e concreti. Atal proposito, in rapporto allegrandi differenze e alle diver-se esigenze delle tante frazio-ni, saranno istituiti percorsipartecipativi attraverso i qualii cittadini, per ogni zonaomogenea (una o pi frazio-ni, a seconda della popolazio-ne), possano decidere comereinvestire, nella propriazona, una piccola quota per-centuale delle tasse versate afavore del Comune. Percorsipartecipativi che saranno ulte-riormente rafforzati da riunio-ni di Giunta e di Consigliocomunale itineranti, periodi-camente organizzate sul terri-torio, al fine di stabilire unrapporto pi diretto e vicinocon tutti i cittadini. Ancora inrapporto alla vicinanza del-lente alle frazioni del proprioterritorio, importante forniremassima attenzione alle tema-tiche legate alla sicurezza, nonsolo per quantoconcernel i l -

    luminazione pubblicao la manutenzionedelle strade, che sonocomunque temi legatialle disponibilit finanzia-rie, ma anche e soprattuttopianificando un diverso e picapillare controllo del territorio daparte della Polizia Municipale.

    Lo sport, non solo attivit fisica e gioco, ma anche e soprat-tutto un veicolo straordinario e sano per lo sviluppo e la pro-mozione delluomo, sia nella sua dimensione singola chesociale. La gestione delle aree e degli impianti sportivi comu-nali richiede una pianificazione chiara e coerente, modellataalle esigenze del territorio, finalizzata allo sviluppo dellestrutture esistenti, al recupero delle strutture fatiscenti ed allacreazione di nuovi spazi di interesse pubblico. La pianifica-zione delle aree sportive comunali articolata nei seguentiprogetti: 1) Avvio di un progetto unico per la riqualificazionedellarea in localit San Paolo (ex Ippodromo e campo GalliB), finalizzato al coordinamento ed al recupero dei progetti edelle attivit in essere, con lobiettivo di garantire la tuteladelle discipline sportive esistenti e la realizzazione di unospazio di interesse pubblico e sociale denominato Parcodello Sport; 2) Identificazione di spazi ed aree idonee allarealizzazione di campi di gioco allaperto (playground oimpianti pubblici di ridotte dimensioni) per garantire lo svol-gimento di pratiche sportive amatoriali minori come il basketo il pattinaggio a rotelle. La gestione degli impianti sar affi-data prioritariamente ad enti ed associazioni dilettantistichelocali e periferiche; 3) Attivazione di un fondo per lo sport peril mantenimento del decoro e della funzionalit degli impian-

    ti. Il fondo sar alimentato da quota parte delle tariffecomunali, dalla creazione di eventi specifici e dai

    contributi volontari derivanti dallutilizzodelle aree comuni ed infine dal pagamen-to dei parcheggi annessi ai grandiimpianti comunali; 4)Classificazione delle aree e degliimpianti comunali esistenti perstabilire le priorit di interventodelle risorse e predisporre unprogramma pluriennale pub-blico di manutenzione finaliz-zato al mantenimento deldecoro e della funzionalitdegli impianti; 5)Accentramento delle funzionidi coordinamento delle risorsedelle associazioni e dei rappre-sentanti delle istituzioni locali,in un Servizio Comunale per lo

    Sport e il tempo libero con lobietti-vo di individuare aree di ottimizza-

    zione economica e di promuovere losport e la cultura del tempo libero in tutte

    le sue manifestazioni.

    Azzerare le distanze nellerogazione di servizi al cittadino

    Frazioni al centroInvestimenti nelle frazioni trasparenti e verificabili

    Reinvestire nelle frazioniuna quota percentuale

    delle tasse versate

  • Numero 0 - Dicembre 2011 3Coraggio Cerveteri

    Coraggio Cerveteri unmovimento civico, trasversa-le, libero e indipendente,nato dallincontro di sensibi-lit ed esperienze diverse,provenienti dalla politica, daipartiti, dalla societ civile,dallassociazionismo, chehanno condiviso lesigenzadi condividere un luogocomune, un impegno nuovo,al di l delle proprie apparte-nenze, per contribuire acostruire unalternativa poli-tica seria, competente e pro-fessionale al servizio dellacitt. Il Movimento costitui-to da donne e uomini liberi,che vivono, lavorano, studia-no a Cerveteri, che si ricono-scono nellobiettivo di inter-pretare il proprio ruolo di cit-tadini in maniera attiva epartecipativa al governolocale, nel rispetto del piautentico significato grecodella Politica, intesa comepolis, in una concezionedemocratica e di uguaglianzadi tutti i cittadini davanti allalegge, nei diritti come neidoveri.

    Politica e cittadinanzaIl Movimento muove dalconvincimento che politica ecittadinanza siano due con-cetti strettamente connessifra loro. La politica, tantoattraverso lelaborazionedelle idee quanto attraversole dinamiche di confrontoelettorale, deve saper recupe-rare il senso autenticamentepositivo dellapporto cheessa pu e deve dare allacomunit cittadina. La citta-dinanza, tanto attraversolespressione della scelta elet-torale quanto attraverso lapartecipazione attiva allavita del governo della citt,deve riuscire ad interpretareal meglio il suo ruolo diinterlocutore primario di chiricopre incarichi di pubblicaresponsabilit. Il Movimentoritiene che i due concetti dipolitica e cittadinanza debba-no ritrovare il significato ori-ginale di reciproca utilemutualit, che la storia haloro assegnato, pur nelladiversit dei rispettivi ruoli:occorre per che esse dianovita ad una convergenzaverso un terreno comune, nelquale confrontarsi e cercareinsieme i contenuti nuovi perla visione della Cerveteri cheverr. Il Movimento indivi-dua il terreno comune diquesta auspicata convergen-za sia costituito da un nuovomodello di amministrazionecomunale, improntato aiprincipi ed ai valori di tra-sparenza, partecipazione,efficienza e modernit orga-

    nizzativa.

    Un nuovo modellodi governance

    Il Movimento crede ferma-mente in un modello digoverno locale che, realmen-te permeato da uno spirito diservizio verso i cittadini, rea-lizzi un passaggio epocale dicultura amministrativa,ormai auspicato dalle pimoderne e democratiche dot-trine pubblicistiche: il pas-saggio da una struttura digovernment (nel quale lapubblica amministrazione sipresenta solo come fonteautoritativa di regole calatedellalto verso il basso) adnuovo modello, chiamatogovernance, nel quale,invece, la pubblica ammini-strazione si considera illuogo di sintesi dei bisognidella cittadinanza, luogo nelquale il compito istituzionaleconsiste nella composizionedelle diverse istanze dellacomunit e dei diversi inte-ressi pubblici coinvolti, e nelquale i cittadini assumono ilruolo attivo di protagonistidella vita amministrativadella Citt.

    Legalite visione politica

    Il Movimento si riconoscepienamente nellobiettivostrategico di un nuovomodello di governantelocale, che intende persegui-re con una metodologia cul-turale che si fonda su duepilastri fondamentali: legali-t e visione politica. Per ilMovimento, fondamentalei perseguimento di una con-cezione di vita istituzionaleorientata al massimo rispettodei principi di legalit,imparzialit e correttezzadellazione amministrativapubblica. Per il Movimento,visione politica significadisegnare, condividendolo,un preciso modello di cittfutura e quindi elaborare isingoli progetti per Cerveterisulla base del disegno di que-sto modello e del complessi-vo orizzonte di valori che loispira. Per far questo, ilMovimento intende partireproprio dai concetti di comu-nit, interessi collettivi e svi-luppo che la legge indicacome gli ambiti fondamenta-li in cui si esprime il ruoloistituzionale del Comune. Ilcomune l'ente locale cherappresenta la propria comu-nit, ne cura gli interessi e nepromuove lo sviluppo. (art.3, comma 2, del DecretoLegislativo n. 267/2000 - pinoto come Testo Unico sugliEnti Locali).

    Un impegno nuovo, al di l delle appartenenze, per costruire unalternativa politica seria

    Il manifesto del MovimentoGovernance: un nuovo modello di governo locale dove il cittadino torna protagonista

    La comunitIl Movimento crede fermamente nel valore della comunit,intesa come insieme delle risorse storiche, culturali, persona-li e professionali utilmente finalizzate al raggiungimento delbene comune. Il Movimento promuove una cultura di gover-no cittadino che riconosce al concetto di persona ed al concet-to di famiglia la giusta centralit nel quadro sistematico dellapianificazione delle iniziative, nella assegnazione delle risor-se pubbliche, nella organizzazione dei servizi pubblici locali.Il Movimento riconosce alle associazioni ed al volontariatoun ruolo primario ed attivo nella promozione delle iniziativenel settore sociale e culturale della comunit, nel rispetto delprincipio di sussidiariet orizzontale dichiarato allart. 118della nostra Costituzione.

    Linteresse pubblicoIl Movimento si riconosce in uno spirito di governo cittadinoche, nellamministrare la cosa pubblica, tenga esclusivamen-te conto dellinteresse pubblico, concepito come mediazioneultima tra le diverse componenti di specifiche categorie coin-volte sullo stesso tema. Il Movimento crede nella valorizza-zione degli istituti di partecipazione popolare per lattuazio-ne del proprio modello di governance, e nella facilitazionedellaccesso alle informazioni dellazione amministrativapubblica.

    Lo sviluppoIl Movimento concepisce lo sviluppo in una accezione ter-ritoriale, sociale e culturale, nella quale laffermazione diciascuna di queste tre declinazioni garantita in modoprogressivo e coerente con le altre. Il fattore al quale ilMovimento riserva prioritaria importanza nella elabora-zione delle politiche di sviluppo il concetto di sviluppointegrato, vale a dire la massima integrazione tra compo-nenti appartenenti allo stesso insieme di crescita struttura-le. Ne esempio la pianificazione urbanistico-territoriale,da elaborarsi in modo coerente con la pianificazione delsistema dei servizi pubblici, con quello della mobilitsostenibile e con gli obiettivi delle politiche sul cd. terzosettore. Progressivit e coerenza degli interventi con ilsistema esistente sono elementi che il Movimento conside-ra necessari per garantire il costante equilibrio tra la pro-gettazione e la realizzazione di nuove iniziative edilizie edurbanistiche ed il valore primario della vivibilit del terri-torio. Il Movimento ritiene fondamentale che qualsiasilinea di sviluppo sia improntata al rispetto ed alla valoriz-zazione della sostenibilit ambientale, essendo anche lasalubrit dei luoghi e la tutela del verde e, pi in genera-le, il rispetto dellambiente, componenti imprescindibiliper la costruzione di una Cerveteri effettivamente miglio-re.

  • Numero 0 - Dicembre 20114 Coraggio Cerveteri

    Pubblicit dellazione amministrativa: pilastro irrinunciabile della democrazia

    Trasparenza e () partecipazione

    DallEuropa alla Regione, pool di esperti per la partecipazione ai bandi pubblici

    I soldi ci sonobasta saperli chiedere

    La trasparenza un principiogenerale del nostro ordina-mento, cui devono ispirarsitutte le pubbliche amministra-zioni. Lobiettivo garantire ilrispetto dei principi di impar-zialit, efficienza e semplicit.La trasparenza consiste nellac-cessibilit totale delle informa-zioni concernenti ogni aspettodellorganizzazione e delle atti-vit delle pubbliche ammini-strazioni, in modo da consenti-re il controllo dei cittadini sul-lesercizio del potere ammini-strativo. Riguarda sia i rappor-ti fra gli uffici (trasparenzainterna) sia i rapporti delleamministrazioni con i cittadini(trasparenza esterna). La tra-sparenza esterna si pu realiz-zare sia in seguito alleserciziodel diritto di accesso (traspa-renza su richiesta) sia in segui-to a iniziative autonome delleAmministrazioni (trasparenzaofferta). La trasparenzaamministrativa e con essa, lac-cesso agli atti, continua a rap-presentare un grave problema

    del nostro Comune, sia perscelta politica di chi ammini-stra, sia talvolta anche per lascarsa professionalit di alcuniuffici, dove non si conoscono lenorme o vengono interpretatesulla base di simpatie persona-li. Come ha puntualmente stig-matizzato il Prefetto di Romaintervenendo sulla questione,alle richieste di accesso agliatti, gli uffici talvolta sembra-no voler resistere per le pivarie ragioni, tra cui la segre-tezza amministrativa, lostina-ta tutela del proprio operato odelle scelte degli assessori diriferimento, il malcelato timoredi eccessiva pubblicizzazionedellazione amministrativa.Atteggiamenti lontani dal con-cetto di trasparenza ammini-strativa cui invece ogni Entedovrebbe tendere, rendendopubblica la propria organizza-zione interna e la propria atti-vit. Solo in questo caso, e cor-reggendo gli atteggiamenti elu-sivi delle norme e dei principidi trasparenza, si possono for-

    nire adeguati strumenti di con-trollo e partecipazione da partedel cittadino. I ritardi delnostro Comune su tale argo-mento sono inaccettabili, e get-tano inoltre dei sospetti sul-lazione politica e amministra-tiva, dal momento che, se nonsi avesse nulla da nascondere,non dovrebbero esserci proble-mi a rendere pubblici tutti gliatti della propria azione. Latrasparenza rappresenta unpilastro fondamentale dellademocrazia in quanto consenteai cittadini di poter conoscere,valutare, giudicare, interagirecon la pubblica amministrazio-ne. In una parola, partecipare.Per questo la trasparenzaamministrativa deve diventarela normalit, adottando glistrumenti necessari a valoriz-zarla e rimuovendo invecequegli ostacoli che ne impedi-scono o ne rallentano la suaeffettiva realizzazione. IlManifesto sulla trasparenzadella pubblica amministrazio-ne individua 7 regole per

    garantire la trasparenza, esono: Informatica.Unamministrazione traspa-rente quando utilizza efficace-mente le tecnologie dellinfor-mazione e della comunicazio-ne, garantendo laccesso ai datie alle informazioni, linterope-rabilit dei sistemi e lintegra-zione tra le diverse ammini-strazioni; Siti istituzionali.Unamministrazione traspa-rente quando il suo sito rispet-ta i principi di accessibilit,completezza di informazione,chiarezza, affidabilit, sempli-cit, omogeneit e interopera-bilit; Diritto di accesso.Unamministrazione traspa-rente quando adotta tutti iprovvedimenti per garantire erendere facile il diritto di acces-so da parte del cittadino.Pubblicazione di atti a caratteregenerale. Unamministrazione trasparente quando pubblicanel proprio sito tutti gli attiche dispongono sulle propriefunzioni, obiettivi e procedi-menti. Dati per la valutazione.

    Unamministrazione traspa-rente quando assicura la totaleaccessibilit dei dati relativi aiservizi da essa forniti per con-sentirne la valutazione.Programma per la trasparenza.Unamministrazione traspa-rente quando adotta un pro-gramma triennale per adegua-re lattivit dellamministrazio-ne ai principi di trasparenza. Aqueste regole il MovimentoCoraggio Cerveteri ne aggiun-ge unaltra: Elaborazione dati ecomunicazione.Unamministrazione traspa-rente quando offre elaborazio-ni dei dati in modo darenderli pifacilmentein t e l -

    legibili e li comunica attraversostrumenti accessibili a tutti.Pu sembrare superfluo, ma inrealt rappresenta il passo suc-cessivo per rendere la traspa-renza davvero concreta e frui-bile da tutti. Non basta infattipubblicare il bilancio, se non sispiega anche come leggerlo;non basta pubblicare una deli-bera, se non si pubblicano con-testualmente i relativi allegati.La politica della trasparenzarischia infatti di risultareincompleta se non accompa-gnata dallobiettivo di renderelazione amministrativa con-

    cretamente verificabile e,quindi, giudica-

    bile datutti.

    Le passate amministrazioniCerveterane non hanno attuatonessun piano organico per reperi-re fondi ma anzi hanno spessoutilizzato questo argomentocome alibi per mascherare la loroinefficienza e hanno sempre sot-taciuto ai cittadini i diversi modi,alcuni anche innovativi, che con-sentono di reperire le necessarierisorse. Questo perch la vecchia classepolitica non ha mai avuto partico-lare interesse nellintraprendereiter faticosi e complessi. Ora doveroso invertire la rotta e cam-biare passo rispetto al passato.Ogni programma serio devebasarsi sulle modalit di reperirele risorse per la sua attuazione.Nel caso contrario ogni insiemedi proposte diviene un libro deisogni senza nessuna credibilit.Per Coraggio Cerveteri quindifondamentale proporre progettie, contestualmente, prospettareil modo per reperire le necessarierisorse per attuarli. In questo ambito il primo obietti-vo da perseguire quello di sfrut-tare le ingenti risorse che - trami-

    te bandi pubblici - lo Stato, laRegione, la Provincia ma anche laComunit Europea mettono adisposizione delle amministra-zioni comunali per creare svilup-po e realizzare infrastrutture. Nello specifico i bandi europeirappresentano una fonte impre-scindibile di finanziamento perprogetti di ampio respiro.Sembrano argomentazioni scon-

    tate ma non per Cerveteri dovetroppi bandi sono stati persi,ignorati, o addirittura lasciatiscadere. Spesso per incuria, permancata attenzione e a volte per-ch occorrono competenze speci-fiche che Cerveteri sembra nonavere. Nel prossimo futuro occorrestrutturare la macchina ammini-strativa di Cerveteri in modo tale

    da poter cogliere tutte le opportu-nit che si presenteranno.Questo dovr avvenire introdu-cendo una figura di responsabili-t che monitorizzi costantementetutti i bandi disponibili, che sup-porti gli uffici nella redazione deiprogetti, che ne segua il percorsostimolando le azioni conseguentiper non perdere eventuali contri-buti assegnati.Obiettivo quello di creare unastruttura dedicata, a responsabili-t politica, che tenga costante-mente aggiornata, con azioni tra-sparenti, la situazione dei bandi edei relativi progetti. E per perse-guire questa strada si dovrannoattuare tutte le azioni possibili,come avviene in altri paesidellUnione e in altri comunidItalia. Al completo sfruttamento deibandi pubblici si dovrannoaffiancare altri metodi importantiper reperire risorse come lutiliz-zo intelligente e non invasivodelle sponsorizzazioni e linnova-tiva pratica del Fund raising, giapplicata in molti comuni italiani(es. Torino). Altro elemento fon-

    damentale per realizzare infra-strutture e reperire risorse econo-miche per lo sviluppo legatoallurbanistica solidale. Fino adora gli imprenditori che hannosfruttato il territorio non hannoconcesso alcun corrispettivo ocontropartite adeguate in terminidi servizi o infrastrutture. Anchein questo terreno si dovr cam-biare registro. Chi vorr investire nel territoriodovr ricompensare la comunitcon opere pubbliche adeguate checonsentano uno sviluppo armoni-co del territorio. Insomma, imodi ci sono, mentre il problema che nessuno sembra mai avercipensato. Immaginare un nuovomodo di governare e di intenderelamministrazione pubblica signi-fica anche superare logiche digoverno che per anni si sonocaratterizzate solo con loccupa-zione del potere. Ora inveceoccorre dedicarsi con spirito diservizio allindividuazione distrumenti e soluzioni innovative,anche originali, per fornire mag-giori e migliori servizi al cittadi-no.

  • Numero 0 - Dicembre 2011 5Coraggio Cerveteri

    Un nuovo modo di intendere lUrbanistica: regole certe per lo sviluppo del territorio

    UrbanisticaSolidale

    Lurbanistica pu rappre-sentare uno straordinariostrumento strategico per lagestione e la salvaguardiadel territorio, attraversouna pianificazione dello svi-luppo ordinata e coerentecon le vocazioni dellanostra citt. Una pianificazione che pue deve essere improntataallindividuazione di solu-zioni innovative indispen-sabili per colmare il graveritardo in termini di servizie infrastrutture, derivanteda decenni di cattiva gestio-ne e una crescita abnorme ecaotica su tutto il territorio.Non convincono affatto lescorciatoie proposte dal-lamministrazione uscente,che avrebbe voluto prose-guire sulla strada dei pianiintegrati (singoli progettiproposti dal privato senzaalcuna regola urbanistica)evitando la definiizone diuna nuovo piano regolatoregenerale. Lobiettivo ilmedesimo: ossia quello diindurre il privato a contri-buire maggiormente per larealizzazione dei serviziindispensabili che lente,per le note difficolt finan-ziarie, non pu affrontare.La vera differenza sta tutta-via nella corretta definizio-ne degli equilibri tra pubbli-co e privato. Se il vecchioPRG infatti, massimizzandola rendita fondiaria (inpochi guadagnavano tantis-simo), non si dimostratoin grado di sopperire alleesigenze di servizi e infra-strutture per i limiti dellerisorse pubbliche, spostare

    tale equilibrio tutto sul pri-vato (con i cosiddetti pianiintegrati) non rappresentauna soluzione efficace: nonbasta infatti a garantire unacorretta e coerente pianifi-cazione del territorio, pro-prio perch il pubblico siritrova in balia degli inte-ressi del privato, che andra proporre i propri inter-venti dove riterr pi van-taggioso. Ci comporta unacompetizione malsana, inquanto senza regole prefis-sate resta a discrezione del-lamminstrazione laccogli-mento di una proposta diintervento piuttosto cheunaltra e produce ulteriorecaos urbanistico (interventia macchia di leopardo) conil conseguente e implicitorischio di aggravare ulte-riormente le difficolt strut-turali e di fornitura di servi-zi. Questa la situazioneattuale e occorre quindiindividuare soluzioni alter-native e innovative. Partendo da principi difondo che devono essererispettati: una corretta pia-nificaizone del territorio chegarantisca una migliorequalit delal vita, il contri-buto del privato per colma-re il gap in termini di servi-zi e infrstrutture. Gli stru-menti esistono gi e sonosintetizzabili in un concettoche il Prof. Urbani(Avvocato iscritto allordinedi Roma, ordinario diDiritto Amministrativopresso lUniversit diChieti-Pescara G.DAnnunzio, titolare dellacattedra di Diritto

    Urbanistico presso laFacolt di ArchitetturadellUniversit degli Studidi Roma Tre, nonch pressola Facolt diGiurisprudenza delluni-versit LUISS Guido Carlidi Roma) ha definitoUrbanistica solidale.Non si tratta solo - scrive ilProf. Urbani - di ordinaresul territorio gli interessipubblici e privati attraversola conformazione dei suoli,ma di trovare il giusto equi-librio tra interessi pubblici einteressi privati attraversomodelli di pianificazioneche innovino rispetto allavigente disciplina e rag-giungano obiettivi maggio-ramente rispondenti sia agliinteressi delleconomia sia a

    quelli della collettivitche in quei territoririsiede: interessi nonsempre convergenti maspesso antagonisti poi-ch gli uni mirano alconsumo indiscrimina-to di territorio, gli altri -almeno in linea teorica -essendo funzionalizzatia un consumo misuratoche tenga conto delleaspettative delle gene-razioni future. Occorredunque immaginareuna diversa configura-zione del PRG, la cuivecchia struttura orga-nizzata per zonizzazio-ne, ossia individuazio-ne preliminare e rigidadelle zone di edificazio-ne, viene superata daun doppio livello dipianificazione: il pianostrutturale e la pianifi-cazione operativa. Ilpiano strutturale indi-vidua strategie, obietti-vi, finalit, invarianti,salvaguardie, rappre-sentando un percorsopolitico-programmaticoche non detta prescri-zioni generalizzate, noncrea aspettative nimpone vincoli di rin-vio cui deve necessaria-mente e preordinaria-

    mente confor-

    marsi la successiva pianifi-cazione attuativa. In sostan-za, a differenza del calssicoPRG che prescrive tutto esubito, anche se lattuazione protratta nel tempo, inquesto nuovo approccionon si disegnano scenaripredefiniti, se non quelliimposti dalla pianificazionesovraordinata o da inva-rianti di trasformazione oprecrizioni decise dallam-ministrazione, come il limi-te massimo di abitanti inse-diabili, la densit edilizia, lealtezze massime, le superfi-ci commerciali e produttivein un determinato ambito ecos via. Il resto demanda-to alla pianificazione opera-tiva, che rappresenta il pas-saggio da unurbanisticaprescrittiva a unurbanisticaconsensuale. Attraverso lapianificazione operativasaranno i privati a proporreipotesi di intervento, nelrispetto dei limiti e degliindirizzi prefissati. Tali pro-poste risponderanno a logi-che perequative e consen-suali, in cui troveranno ungiusto equilibrio le esigenzedel privato e quelle dellacitt pubblica. I contenutidegli accordi saranno quin-di oggetto di apposite con-venzioni urbanistiche, incui verranno definiti gliimpegni del privato in ter-mini di opere pubbliche,standard o altro. In estre-

    ma sintesi, il modellodi urbanistica soli-dale, rispondequindi alla esi-genza diconiugare gliinteressi deiprivati conquelli dellacitt pub-blica, infunz ionedi unapianifica-zione deisuoli con-creta, fattibi-le, in grado dip e r s e g u i r e

    lobiettivo pri-mario di una

    migliore qualitdella vita in tutto il ter-

    ritorio.

    Nella definizione del Piano Strutturale, bisognertener conto delle indicazioni e, soprattutto, delleprescrizioni del Piano di Gestione UNESCO, perindividuare in via preliminare non solo gli indirizzima anche le invarianti. Occorre quindi individuarelinee di sviluppo coerenti e sostenibili, sia dalpunto di vista infrastrutturale che ambientale,finalizzate ad una migliore vivibilit del territorio,alla valorizzazione delle sue risorse, al suo svilup-po, intorno alle quali si muover, nella fase succes-siva, la Pianificazione Operativa, che realizzer taliindirizzi in maniera progressiva, in divenire, attra-verso logiche perequative/compensative e per-corsi negoziali (contropartite per la citt pubbli-ca), allo scopo di colmare il deficit di strututre eservizi della citt. Il Piano strutturale dovr inoltreindividuare almeno 7 ambiti territoriali funzionalialla definizione e allo sviluppo di specifici settori,cui va individuata adeguata collocazione sul terri-torio: Parco Archeologico (strettamente funziona-le alla Necropoli etrusca e al centro storico);Parco Agricolo (connesso al duplice obiettivo ditutela del territorio e di reperimento fondi per ilsostegno di progetti legati allagricoltura); Parcodel Sole (sfruttare le grandi dimensioni del nostroterritorio per la realizzazione di impianti fotovol-taici capaci di generare introiti per il Comune);Parco dello Sport (partendo da quanto gi esi-stente per allargare ulteriormente lofferta distrutture e definendo quindi un comparto omo-geneo); Parco della Cultura (individuare un com-parto per la previsione di servizi e strutture qualiteatri, anfiteatri, cinema, centri scientifico-culturalie polifunzionali, ecc.); Percorsi naturalistici (valo-rizzare le risorse naturali del territorio rendendo-le fruibili al pubblico attraverso la definizione e lacostruzione di percorsi e sentieri, nonch distrutture eco-compatibili); Parco termale (favorirelo sfruttamento della risorsa termale, studiandocontestualmente percorsi archeologico-naturalisti-ci che colleghino le terme, alle terme antiche, alBorgo del Sasso).

    Sviluppo sostenibile,infrastrutture e servizi

  • Numero 0 - Dicembre 20116 Coraggio Cerveteri

    La sicurezza della propria citt non pu essere lasciata al caso: servono progetti seri e azioni concrete

    Forum per la sicurezza urbanaVivere in spazi urbani sicuri rap-presenta per tutti i cittadini unesi-genza imprescindibile, che nonpu essere scaricata unicamentesulle forze dellordine o sulle orga-nizzazioni sociali ed assistenziali,ma che chiama in causa moltepliciimportanti fattori, fra i quali, nonultimo, quello delle responsabilitlegate alla pianificazione, alla pro-gettazione e alla gestione dellacitt. Per questo CoraggioCerveteri, intende costruire ilprogetto Citt Sicura, affrontan-do lo studio di una adeguata pro-gettazione urbana, attraversolaiuto di professionalit impor-tanti, basata su criteri e soluzionivolte alla creazione di condizionidi vivibilit e sicurezza migliori,capaci di favorire la prevenzionedella criminalit nellambienteurbano. Il progetto intende affron-tare sia aspetti di sicurezza ogget-tiva che di sicurezza percepita daicittadini, e si sviluppa attraversoun sistema integrato di interventiche rafforzano la prevenzionesociale e territoriale, valorizzandola partecipazione della comunitnelle sue varie componenti. Il prin-cipio di fondo intende favorirelintegrazione delle attivit di con-trollo e di contrasto ai fenomeni dimicrocriminalit esercitate dalleforze dellordine e dalla PoliziaLocale comunale, con azioni dieducazione alla legalit, tutela ed

    animazione degli spazi urbani,realizzazione di percorsi protettiper utenti deboli, prevenzione deifenomeni di devianza. Emergequindi lesigenza di svilupparesinergie intersettoriali, attraversouna stretta collaborazione fra leforze dellordine, il Corpo diPolizia Locale, gli uffici comunalidei settori di competenza e le rap-presentanze dei diversi quartieri edelle frazioni (circoscrizioni, comi-tati di zona, ecc.). Tale collabora-zione dovr integrarsi con il com-plesso delle altre attivit, servizied interventi, che il Comune diCerveteri dovr promuovere sulterritorio, sia in ordine a specificheproblematiche riscontrate, che inordine ad azioni di promozione

    sociale e culturale. Lo scopo quindi la promozione del miglio-ramento della qualit della vita,iniziando dalla sicurezza - oggetti-va e percepita - dei propri cittadi-ni, mediante il rafforzamento dellaprevenzione sociale e territorialeche valorizzi il momento della par-tecipazione della comunit nellesue varie componenti. Un obietti-vo che pu essere raggiunto soloattraverso un progetto, complessoe articolato, che sappia ascoltare erecepire le istanze dei cittadini eriesca a creare le necessarie siner-gie fra tutti gli attori coinvolti. IlProgetto dovr essere guidato daun coordinamento unitario di tuttele realt coinvolte (Vigili Urbani,scuole, circoscrizioni, uffici comu-

    nali, ecc.) sotto la direzione di unassessorato appositamente predi-sposto, che curer anche la defini-zione e lo sviluppo dei singoli pro-getti, compreso il reperimento deifinanziamenti attraverso la parte-cipazione a bandi europei dedicati.Lidea del Progetto Citt sicuranasce da una rete di esperienze edi buone pratiche sviluppate dacentinaia di enti territoriali italianied europei, mediante la partecipa-zione al Forum italiano e al Forumeuropeo per la sicurezza urbana. Sitratta quindi di esperienze gi col-laudate, che hanno riscontratorisultati positivi e che quindi meri-tano di essere riprese e valorizzateanche nel nostro territorio. Il pro-getto si compone di molteplici atti-vit e azioni concrete, alcune chepossono essere messe in pratica finda subito, altre che necessitanoinvece di investimenti pi impor-tanti: educazione alla legalit ededucazione civica (progetti nellescuole); sicurezza stradale (forma-zione nelle scuole, manutenzionestradale, dissuasori, marker rifran-genti, ecc.); videosorveglianzacomunale; sicurezza sul lavoro(formazione e controlli); tutela deldecoro urbano (illuminazione,cura dei parchi e degli spazi pub-blici, ecc.); riqualificazione ed ani-mazione degli spazi urbani; pre-venzione e mediazione dei conflit-ti sociali e culturali.

    Il turismo la pratica, l'azione svolta da coloro cheviaggiano e visitano luoghi a scopo di svago,conoscenza e istruzione. Da anni si parla di turi-smo a Cerveteri, ma nessuno si mai propostopochi punti fermi e realizzabili per far s che que-sta parola prendesse vita. Il territorio, le ricchez-ze storico - archeologiche e naturalistiche, la nomi-na a sito Unesco, i nostri prodotti tipici e i nostrivini, dovrebbero portare fiumi di turisti ed escur-sionisti nel nostro Comune, quotidianamente. Mala situazione, ad oggi, appare piuttosto inadegua-ta, per non dire ridicola. Strutture ricettive: nessunalbergo; 8 agriturismi; 24 B&B; 1-2 aree per sostacamper autorizzate; 7 stabilimenti balneari. Lasituazione veramente grave sotto il punto divista ricettivo e il nostro biglietto da visita decisamente sbiadito, in bianco e nero allora chefare? Il problema va inquadrato sotto un dupliceaspetto: azioni immediate e azioni a lungo termi-ne. Ci significa smetterla di affidarsi al solitolibro dei sogni, o perdersi in voli pindarici e pen-sare di trasformare in poco tempo il turismo aCerveteri come se ci trovassimo in mano il flussoturistico delle piramidi dEgitto. Piuttosto, biso-gna rimboccarsi le maniche e pianificare pochi masignificativi interventi nel territorio, che riescano adare, nellimmediato, una boccata dossigeno alsettore turistico. Al contempo, occorre predisporreuna seria programmazione di interventi mirati alungo termine. Le due azioni sono strettamente

    interconnesse e luna, senza laltra, non produr-rebbe alcun effetto concreto. Azioni immediate:riqualificare subito, in accordo con laSoprintendenza, la zona della Banditaccia conrifacimento immediato della strada, del piazzale edelle indicazioni stradali per arrivare alla necro-poli; rifacimento di tutta la cartellonistica pubbli-citaria; acquisto di spazi/cartelloni pubblicitarisullautostrada e alla stazione Termini di Roma(accordi con FS), con indicazioni e modalit perraggiungere Cerveteri; stampa di depliant, pianti-ne turistiche, brochure, pieghevoli, materiale turi-stico qualificato e multilingue. Inoltre occorre sot-toscrivere contratti di collaborazione con le mag-giori compagnie crocieristiche con sbarco a

    Civitavecchia, affinch, gi a bordo delle navi, siparli della nostra localit come escursione da fare;collaborazione fattiva con il Punto diInformazione Turistica, come snodo importantis-simo per il flusso dei turisti/escursionisti; collabo-razione con la Pro Loco quale braccio destro del-lamministrazione comunale per la partecipazionea fiere turistiche, borse internazionali del turismo,tavoli di lavoro ed organizzazione di eventi nelnostro territorio. Bisogna poi incentivare lapertu-ra di attivit per la vendita di souvenir e prodottitipici e incentivare i ristoranti locali alla creazionedi men turistici. Non meno importante la pre-disposizione di progetti a lungo termine: incenti-vare lapertura di strutture alberghiere che possa-

    no ospitare almeno uno o due pullman di turisti(possibili accordi con compagnie alberghiere ericettive); riqualificazione della Valle delManganello per la creazione di un percorso/pontedi collegamento tra la Necropoli e il Centro stori-co. In questo modo i turisti potrebbero scenderecon lautobus alla Necropoli e risalire in piazza,creando movimento di turisti nel centro dellacitt e riattivando cos il commercio; riqualificareil centro storico e renderlo il vero cuore dellanostra citt (illuminazione, strade, decoro urbano,insegne dei negozi, colori dei palazzi, botteghe diprodotti tipici, ecc); creazione di percorsi perriqualificare le risorse naturalistiche (cascate ecolli ceriti); rivalutare e attivare un piano di svi-luppo per la zona termale di Pian della Carlotta;trasformare lo stabile del Granarone in MuseoCivico e polo culturale della citt. Questo ci dareb-be la possibilit di riportare a Cerveteri tutti queibeni storico-artistici ritrovati nella nostra citt, apartire dal cratere di Eufronio, ma conservati indiversi musei del mondo, o peggio, accatastati neimagazzini e non visibili al pubblico. Sarebbe poiparticolarmente importante, dal punto di vistaturistico, ma anche culturale, creare una scuola diarcheologia e incentivare rapporti con universited associazioni al fine di riattivare gli scavi e laricerca, per riportare alla luce le innumerevoli ric-chezze archeologiche che ancora nasconde ilnostro territorio.

    In tema di sicurezza, una delleproblematiche pi urgenti, inparticolare per alcune frazioni, rappresentata dalla vergo-gnosa situazione della illumi-nazione pubblica. Nessunapolitica per la sicurezza puprescindere da una buona illu-minazione delle strade e dellepiazze, quale deterrente effica-ce e immediato contro fenome-ni malavitosi di ogni genere.Particolarmente odiose sono leirruzioni dei cosiddetti topidappartamento che invadonoe violano la propria sfera priva-ta e il rifugio che dovrebbe rap-presentare il proprio focolare.Proprio ultimamente si sonoregistrati numerosi furti in caseprivate, soprattutto in zonelasciate colpevolmente al buio.Anche per questo il problemadellilluminazione pubblica anostro avviso necessita di unsacrificio iniziale in pi, al finedi poter garantire, su tutto ilterritorio, uguali standard disicurezza, dignit e qualitdella vita.

    Illuminazionepubblica

    Azioni mirate a breve e lungo periodo per riattivare fin da subito un settore incredibilmente abbandonato

    Turismo: risorsa da valorizzare

  • Quanto sia oneroso e problema-tico il trattamento dei rifiuti, lodimostra la tragedia dellaCampania. Un problema partico-larmente grave, con implicazioniin rapporto allinquinamentodellaria, dellambiente, dellefalde acquifere, ma anche conripercussioni economiche impor-tanti. La gestione del ciclo deirifiuti presenta infatti delle pos-sibilit di investimento e di lucroragguardevoli, a fronte di solu-zioni che per risultano deva-stanti per il territorio (come lediscariche e gli inceneritori). Occorre inoltre considerare unulteriore fattore con cui il nostroterritorio stato costretto a fare iconti negli ultimi tempi.Ignorare il problema, infatti, nonsolo non rappresenta una solu-zione, ma apre le porte a imposi-zioni dallalto, che possonodimostrarsi poco sensibili alleprerogative di una comunit. quanto sta accadendo con ilPiano dei Rifiuti della RegioneLazio, che sta distribuendo sututto il territorio soluzioni parti-colarmente gravose, a frontedella necessit di chiudere ladiscarica di Malagrotta. Uno dei siti individuati per lin-stallazione di un inceneritore(pericolosissimo dal punto divista dellinquinamento) nellazona di Pizzo del Prete, nelComune di Fiumicino, ma a circaun km dalla nostra frazione diValcanneto. Le importanti proteste organiz-zate da comitati cittadini nonsembrano aver incrinato ladeterminazione con cui laRegione sta andando avanti perla sua strada. Una risposta piefficace, per, potrebbe venireda una proposta alternativa econcreta, responsabile e corag-giosa. Esistono infatti delle tecnologieinnovative, stranamente nonmolto pubblicizzate, che posso-no determinare lautosufficienzadel nostro territorio, e non solo,in tema di trattamento dei rifiutisolidi urbani. in questa direzio-ne che si muove Thor (Totalhouse waste recycling - riciclag-gio completo dei rifiuti domesti-ci), una tecnologia ideata e svi-luppata dal Consiglio Nazionaledelle Ricerche attraverso unaricerca congiunta pubblica e pri-vata, che si basa su un processodi raffinazione meccanica (mec-cano-raffinazione) dei materialidi scarto, i quali vengono trattatiin modo da separare tutte lecomponenti utili dalle sostanzedannose o inservibili. Il sistema permette di recuperare

    e raffinare tutti i rifiuti e trasfor-marli in materiali da riutilizzaree in combustibile dallelevatopotere calorico, senza passareper i cassonetti separati dellaraccolta differenziata. Come un mulino di nuovagenerazione, limpianto Thorriduce i rifiuti a dimensionimicroscopiche, inferiori a diecimillesimi di millimetro. Il risul-tato dellintero processo unamateria omogenea, purificatadalle parti dannose e con unimportante contenuto calorifico,utilizzabile come combustibile.Un combustibile utilizzabilecon qualunque tipo di sistema

    termico, aggiunge PaoloPlescia, ricercatore dellIsmn-Cnr e inventore di Thor, com-presi i motori funzionanti a bio-diesel, le caldaie a vapore, isistemi di riscaldamento centra-lizzati e gli impianti di termova-lorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimi-che del prodotto che viene gene-rato dalla raffinazione meccani-ca dei rifiuti solidi urbani, unavolta eliminate le componentiinquinanti sono del tutto analo-ghe a quelle delle biomasse, marispetto a queste sono povere inzolfo ed esenti da idrocarburipoliciclici.

    Thor rappresenta quindi unaimportante risorsa, non solo per-ch separa materiali come vetroo ferro destinati al riuso, maanche perch produce combusti-bile non inquinante, quindi ener-gia che pu essere rivenduta.Ad oggi, quindi, Thor il siste-ma di riciclaggio dei rifiutidomestici pi pulito ed econo-mico attuabile, sia a confrontodei termovalorizzatori (costosi einquinanti) che della raccoltaporta a porta, troppo costosa inrapporto allestensione delnostro territorio, ma soprattuttoindissolubilmente legata allapresenza di una discarica.

    Numero 0 - Dicembre 2011 7Coraggio Cerveteri

    Il primo impianto THOR,attualmente in funzione inSicilia, riesce a trattare fino aotto tonnellate lora e non habisogno di unarea di stoccag-gio in attesa del trattamento; completamente meccanico,non termico e quindi non necessario tenerlo sempre infunzione, anzi pu essereacceso solo quando serve,limitando o eliminando cos lostoccaggio dei rifiuti e i conse-guenti odori. Inoltre, stato progettatoanche come impianto mobile,utile per contrastare le emer-genze e in tutte le situazionidove necessario trattare irifiuti velocemente, senza sco-rie e senza impegnare spazi digrandi dimensioni, con uncosto contenuto: un impiantoda 4 tonnellate/ora occupa unmassimo di 300 metri quadratie ha un costo medio di 2 milio-ni di euro. Un impianto di meccano-raf-finazione di taglia medio-pic-cola da 20 mila tonnellate dirifiuti lanno presenta costi dicirca 40 euro per tonnellata dimateriale, spiega PaoloPlescia. Per una identica quantit,una discarica ne richiederebbealmeno 100 e un inceneritore250 euro. A questi costi vanno aggiuntiquelli di gestione, e in partico-lare le spese legate allo smalti-mento delle scorie e ceneri pergli inceneritori, o della gestio-ne degli odori e dei gas dellediscariche, entrambi inesisten-ti nel Thor.

    I dati del primoesperimento...

    Lambiente, la natura e la salu-te dei cittadini, oggi sonomessi in pericolo da una seriedi insidie inquinanti che insi-diano il nostro territorio. Bastipensare alla centrale a carbonedi Torrevaldaliga Nord diCivitavecchia, alla discarica diCupinoro, agli scarichi abusivinei corsi dacqua o alla caren-za di zone verdi che non sonostate tutelate a fronte di unimportante e spesso disordina-to incremento di edilizia resi-denziale. Per difendere la salubrit delnostro territorio, valorizzandoal contempo lambiente,diventa importante attuareprogrammi di riqualificazionecome il progetto Alberi dalcemento. Unidea semplicema efficace, che consiste nelcreare una o pi aree verdipiantando alberi e vegetazionevaria in proporzione allenuove costruzioni che si svi-lupperanno sul nostro territo-rio. Piantando alberi non solo sivalorizza e si arricchisce lam-biente, ma si combatte anche ilproblema dellinquinamentodellatmosfera e dellaria cherespiriamo. In particolar modo la produ-zione di anidride carbonica dannosa per lambiente, per-ch causa leffetto serra e diconseguenza, il surriscalda-mento della terra, linnalza-mento della temperatura e perlogica tutti i danni che ne con-seguono. Piantando alberi, gliunici essere viventi a creareossigeno, possiamo ridurre laquantit di anidride carbonica.Pi alberi vuol dire: meno ani-dride carbonica; pi ossigeno;aria pulita; terreno fertile;riduzione delleffetto serra. Seprogrammi del genere fosserostati adottati nel passato, oggila nostra Citt avrebbe unaspetto diverso, pi verde, piricco, pi salubre.

    Alberi...dal cemento!

    Sistemi innovativi per la gestione non inquinante dei rifiuti

    Thor: riciclo totaledei rifiuti domesticiTotal house waste recycling, tecnologia meccanica sviluppata dal CNR

    Oggi il nostro Comune produce 19.300 tonnellate di rifiuti indifferenziati,che vengono trasportati alla discarica di Cupinoro, al costo di 89,00 atonnellata, per un totale di spesa annuale pari a 1.717.082,00. In questomodo, oltrech spendere cifre astronomiche, si continua ad alimentareuna discarica ormai esaurita e sullorlo del collasso, altamente inquinante,che dovrebbe invece essere chiusa. Con il sistema T.H.O.R., oltre adabbattere inquinamento ed esalazioni maleodoranti, le 19.300 tonnellatedi rifiuti indifferenziati costerebbero alle casse comunali solo 772.000,00con un risparmio di ben 945.082,00 rispetto al conferimento in discari-ca. Inoltre, dalle 19.300 tonnellate di rifiuti, si riuscirebbe a produrremediamente 11.580 tonnellate di combustibile (utilizzabile con qualunquetipo di sistema termico), 1.158 tonnellate di vetro, 772 tonnellate di ferroe 386 tonnellate di rifiuti iner ti, abbattendo ulteriormente il costo deltrattamento dei rifiuti.

    Ipotesi Thor a CerveteriIImmppiiaannttoo ddii TToorrrreennoovvaa ((MMeessssiinnaa))

  • www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

    AAuugguurriiCare concittadine, cari concittadini,

    c una parola, semplice e sincera, che abitualmente ci scambiamo in questo periodo.Questa parola Auguri!

    Auguri! non solo una parola abituale, di stretta consuetudine, ma per noi soprattuttola comunicazione di un sentimento, di un auspicio sincero che le cose vadano meglio,che le piccole e grandi fatiche che ogni giorno ci portiamo dietro possano alleggerirsi.

    Ma come?Proviamo un po ad immaginare quanto sarebbe meglio se potessimo affrontare

    le personali difficolt quotidiane senza dover fare i conti anche con tutte le cose pubblicheche non funzionano e ci rendono la vita ancora pi difficile.

    Quanto tempo e risorse siamo costretti a perdere dietro ai disservizi pubblicied allindifferenza diffusa!

    Che dovremmo fare, allora?Rassegnarci ad augurarci per Cerveteri il solito futuro migliore

    promesso e ripromesso la settimana prima delle elezioni dai soliti candidati di turno?Noi pensiamo di no.

    Siamo convinti che occorra fare un salto di qualit culturale, con unidea di politicaispirata ad una visione globale del territorio; con unidea di donna e uomo politicoportatori di competenze e professionalit concrete e di una autentica etica pubblica;

    con unidea di amministrazione comunale realmente al servizio dei cittadini,trasparente, responsabile, utile.

    Noi ci stiamo provando, mettendo insieme intelligenze e risorse che esistono, da tempo,nella nostra comunit, attraverso lascolto e la condivisione delle idee,

    con lobiettivo di elaborare progetti sociali e territoriali che facciano uscire la nostra Cittda quellangolo di decadenza e di declino in cui stata costretta.

    Laugurio pi grande, allora, da concittadini a concittadini, quello di poter partecipare da protagonistialla vita pubblica della nostra citt, di poter mettere in comune buona volont e sentimento civico

    per scrivere finalmente delle pagine di politica amministrativa pi belle e dignitosedi quelle che sin qui abbiamo dovuto leggere, nella convinzione che

    la qualit della vita, pubblica e privata, possa essere il naturale risultatodi un impegno serio, etico, condiviso con gli altri.

    Felice anno nuovo, di cuore!