Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

28
www.coraggiocerveteri.it - [email protected] Messaggio elettorale | Committente: Coraggio Cerveteri | Speciale elezioni amministrative 6 e 7 maggio 2012 Elezioni, cittadini nauseati. Ma la sfiducia rischia di favorire la vecchia politica. Così non cambierà mai nulla Programmi, credibilità e coerenza interessano poco. Prevale ancora il voto clientelare Circa 400 candidati consi- glieri. Facciamo due calcoli. Famiglia, genitori, figli, mo- gli: 3/4 voti di media. Fami- glia allargata, nonni, zii, ni- poti, cognati, ecc.: 8/10 voti di media. Amici stretti: 8/10 voti di media. Ogni candida- to, in partenza, potrà contare su almeno una ventina di voti, sicuri. Poi ci sono quelli che convincono una cerchia più ampia di amici, quelli che possono contare su persone che lavorano per lui, e che quindi a loro volta coinvol- geranno parenti, amici e conoscenti. Senza dimentica- re gli immancabili voti di scambio e quelli clientelari (richieste e promesse di fa- vori). Stando stretti, almeno 15 mila voti sono già pro- messi o prenotati. Se il ragio- namento non convince, pos- siamo fare un confronto numerico più concreto: sem- pre con riferimento ai dati del 2008, i 320 candidati avevano espresso complessi- vamente 12.622 preferenze, con una media di quasi 40 voti ciascuno. Oggi i candi- dati sono oltre 400(!). Un fatto senza precedenti a memoria d'uomo a Cervete- ri: la presentazione della squadra di Governo nella prima fase della campagna elettorale. Coraggio Cervete- ri ha già presentato, infatti, tutte le persone che verran- no nominate Assessori nella futura Giunta del Sindaco Juri Marini. Il livello di tra- sparenza e concretezza che questo gesto politico testi- monia, non può essere egua- gliato da alcun proclama, slogan, o semplice enuncia- zione di buone intenzioni. Con ciò, Coraggio Cerveteri chiude le porte a qualunque ipotesi di voti di scambio, di strani inciuci o di compra- vendita di poltrone. È possibile fare una politica diversa? CORAGGIO CERVETERI INAUGURA UN NUOVO CORSO segue a pag. 2 a pag. 3 SALUTE, PRIMO DOVERE DELLA VITA pag. 23 FARE SCUOLA È FARE POLITICA pag. 14 CAMPO di MARE, IL PROGETTO pag. 17 CONSORZIO DI BONIFICA, ILLEGITTIMO PAGARE DUE VOLTE pag. 22 VALCANNETO PALLONE GEODETICO: ESCUSSA LA FIDEJUSSIONE METANIZZAZIONE: UNA SENTENZA IMPORREBBE I LAVORI ALL’ITALGAS INTERVISTA DOPPIA PAGARE TUTTI PER PAGARE MENO a pag. 9 a pag. 13 a pag. 4 a pag. 5 PIAN DELLA CARLOTTA - SASSO NO AL BIOGAS È PERICOLOSO PER LA SALUTE CORAGGIO CERVETERI AL FIANCO DEL COMITATO CONTRO QUESTO SCEMPIO AMBIENTALE GUIDA AL VOTO a pag. 11 MARINI TRAVAGLIATI Vs CORAGGIO CERVETERI

description

Il nuovo numero del Magazine è online!

Transcript of Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

Page 1: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG.

Messaggio elettorale | Committente: Coraggio Cerveteri | Speciale elezioni amministrative 6 e 7 maggio 2012

Elezioni, cittadini nauseati. Ma la sfiducia rischia di favorire la vecchia politica.

Così non cambierà mai nulla Programmi, credibilità e coerenza interessano poco. Prevale ancora il voto clientelare

Circa 400 candidati consi-

glieri. Facciamo due calcoli.

Famiglia, genitori, figli, mo-

gli: 3/4 voti di media. Fami-

glia allargata, nonni, zii, ni-

poti, cognati, ecc.: 8/10 voti

di media. Amici stretti: 8/10

voti di media. Ogni candida-

to, in partenza, potrà contare

su almeno una ventina di

voti, sicuri. Poi ci sono quelli

che convincono una cerchia

più ampia di amici, quelli che

possono contare su persone

che lavorano per lui, e che

quindi a loro volta coinvol-

geranno parenti, amici e

conoscenti. Senza dimentica-

re gli immancabili voti di

scambio e quelli clientelari

(richieste e promesse di fa-

vori). Stando stretti, almeno

15 mila voti sono già pro-

messi o prenotati. Se il ragio-

namento non convince, pos-

siamo fare un confronto

numerico più concreto: sem-

pre con riferimento ai dati

del 2008, i 320 candidati

avevano espresso complessi-

vamente 12.622 preferenze,

con una media di quasi 40

voti ciascuno. Oggi i candi-

dati sono oltre 400(!).

Un fatto senza precedenti a

memoria d'uomo a Cervete-

ri: la presentazione della

squadra di Governo nella

prima fase della campagna

elettorale. Coraggio Cervete-

ri ha già presentato, infatti,

tutte le persone che verran-

no nominate Assessori nella

futura Giunta del Sindaco

Juri Marini. Il livello di tra-

sparenza e concretezza che

questo gesto politico testi-

monia, non può essere egua-

gliato da alcun proclama,

slogan, o semplice enuncia-

zione di buone intenzioni.

Con ciò, Coraggio Cerveteri

chiude le porte a qualunque

ipotesi di voti di scambio, di

strani inciuci o di compra-

vendita di poltrone.

È possibile fare una politica diversa?

CORAGGIO CERVETERI

INAUGURA UN NUOVO CORSO

segue a pag. 2

a pag. 3

SALUTE, PRIMO DOVERE DELLA VITA pag. 23

FARE SCUOLA È FARE POLITICA pag. 14

CAMPO di MARE, IL PROGETTO pag. 17

CONSORZIO DI BONIFICA, ILLEGITTIMO PAGARE DUE VOLTE pag. 22

VALCANNETO PALLONE GEODETICO:

ESCUSSA LA FIDEJUSSIONE

METANIZZAZIONE:

UNA SENTENZA IMPORREBBE

I LAVORI ALL’ITALGAS

INTERVISTA DOPPIA

PAGARE TUTTI

PER PAGARE MENO a pag. 9 a pag. 13 a pag. 4 a pag. 5

PIAN DELLA CARLOTTA - SASSO

NO AL BIOGAS È PERICOLOSO PER LA SALUTE

CORAGGIO CERVETERI AL FIANCO DEL COMITATO

CONTRO QUESTO SCEMPIO AMBIENTALE

GUIDA AL VOTO

a pag. 11

MARINI TRAVAGLIATI Vs

CORAGGIO CERVETERI

Page 2: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 2 CORAGGIO CERVETERI

Sui grandi numeri questi

calcoli non avrebbero

molto senso. Conterebbe

di più la persona, le sue

capacità politiche e ammi-

nistrative. Ma in una città

come Cerveteri, invece,

pesano, e pure parecchio.

Andiamo avanti. Dai dati

delle ultime elezioni emer-

ge che i partiti istituzionali

ricevono almeno il 40% di

voti di lista, ossia voti al

s i m b o l o s e n z a

l’espressione di alcuna

preferenza. Sono quegli

elettori che non seguono

la politica locale, ma che

nello svolgere il dovere

elettorale si affidano al

simbolo di appartenenza,

dando per scontato che sia

rispettata una pur minima

rispondenza di valori con i

partiti nazionali. Nelle

elezioni del 2008, quindi

non un secolo fa, i voti di

lista dei partiti sono stati

poco meno di 5 mila. Sep-

pure i partiti siano aumen-

tati, non ci si aspetta un

particolare incremento di

questo dato, in quanto è

proprio questa la fascia di

elettori che probabilmente

s a r à p i ù c o l p i t a

dall’astensionismo. Ci

sono poi i voti solo al

Sindaco. Sempre nel 2008,

con 6 candidati a Sindaco,

sono stati espressi 1.566

voti solo al Sindaco. Oggi

i candidati a Sindaco sono

9 e c’è stato un lieve au-

mento demografico. Ra-

gionevolmente, possiamo

aspettarci altri 2 mila voti,

o poco meno, solo ai Sin-

daci. Contiamo infine

l’astensionismo, che se-

condo la generalità degli

analisti politici quest’anno

sarà altissima, ma che,

attenzione, non colpirà le

preferenze, perché un

favore ad un amico non si

nega mai. Nel 2008 è stato

intorno al 18%, equivalen-

te a 5 mila elettori (su

26.882 totali). Rispetto agli

oltre 27.500 elettori del

2012, prendendo per buo-

na la previsione di una

forte astensione, quindi

aggiungendo qualche pun-

to percentuale in più, ad

occhio e croce dovremmo

aspettarci almeno 6.000

cittadini che non andran-

no a votare. Sommiamo

quindi tutti i fattori:

15.000 voti già promessi o

prenotati; 5.000 voti di

lista; 2.000 voti solo ai

Sindaci; 6.000 astensioni.

Totale 28.000: i voti sono

belli che finiti. Non resta più

alcuno spazio per movimenti

e idee politiche nuove. Uno

scenario cristallizzato per di

più da una forte e cronica

frattura fra “cervetrani

d’origine” e “forestieri”,

dove i primi, storicamente,

alimentano in grandissima

percentuale il voto di prefe-

renza (per l’amico o il paren-

te), mentre i secondi quella

dell’astensionismo, quale

ovvia conseguenza per certi

assurdi e anacronistici atteg-

giamenti di diffidenza che

pur ancora si registrano. Il

risultato? I soliti partiti, con i

soliti personaggi, i soliti si-

stemi e la solita politica, an-

cora una volta, si divideran-

no tutta la torta. Così non

cambierà mai nulla. Per

quanto queste riflessioni

dovrebbero scoraggiare chi-

unque pensi di intraprendere

strade alternative rispetto al

“solito”, Coraggio Cerveteri

ha scelto di mettersi in di-

scussione. A cominciare dal

suo candidato Sindaco, che

avrebbe avuto sicuramente

più opportunità rimanendo

“comodamente” nel partito.

Ma c’è una bella differenza

fra chi concepisce la politica

solo come carrierismo e chi

invece ne mantiene un’idea

molto più alta e dignitosa. È

la differenza che passa fra la

politica ciarlatana della casta,

delle chiacchiere, del sì a

tutti per non scontentare

nessuno e quella, invece, del

lavoro, del rispetto, dell’etica

dell’esempio, ossia il corag-

gio di essere coerenti con i

principi e le idee che si espri-

mono. Questo è “Coraggio

Cerveteri” e da questo impe-

gno nasce il nome del Movi-

mento. Buttare un voto per

un favore o una promessa?

Così non cambierà mai nulla.

Serve invece uno scatto

d’orgoglio cittadino! Per

questo rivolgiamo un appel-

lo a tutti gli elettori: nel se-

greto della cabina elettorale,

cerca il “cuore” sulla scheda,

spendi anche solo un secon-

do in più di riflessione. Cer-

ca il “cuore” e poi decidi:

vuoi essere complice della

solita vecchia politica oppure

protagonista di un vero cam-

biamento? Vota secondo

coscienza. Segna il cuore! Un

atto d’amore per la nostra

città.

Segue dalla prima.

Così non cambierà

mai nulla.

dico che tutto questo, è

quello che mi ha stimolato

a scrivere il seguente artico-

lo, in quanto i diversi e

numerosi Candidati, li vedo

molto impegnati, in questa

campagna elettorale, per

farsi conoscere e sensibiliz-

zare gli elettori ad andare a

votare. Mi permetto, inol-

tre, di dare un consiglio,

alle diverse forze politiche,

che, alla fine della corsa,

hanno trovato sufficiente

consenso, di "entrare" in

una vera e autentica colla-

borazione, per dare una

capace Giunta e ad un sag-

gio Sindaco, per non bru-

ciare la già consumata spe-

ranza degli elettori, che,

ancora, pazientemente li

spinge a votare.

Gino Belardinelli

Quello che mi ha colpito -

secondo la mia forma

mentis - è aver trovato nel

gruppo degli Operatori,

quella importante visione

umana, che li anima e li

rende capaci di affrontare

le normali e complesse

problematiche della popo-

lazione, perché, sorpren-

dentemente, ritengono

essere un insieme di

"persone", degne di rispet-

to e premure.

Prima di terminare il mio

semplice scritto, ci tengo a

dire che non sono un poli-

tico; non ho, quindi, inteso

fare una partigiana ovazio-

ne politica: anche se ho

espresso il mio doveroso

compiacimento a quei Pro-

gettisti che mi hanno gen-

tilmente donato il loro

"Progetto elettorale", frutto

del loro impegno politico:

Mi è stato offerto un

"Progetto elettorale", titola-

to "Coraggio Cerveteri";

strutturato da un gruppo di

giovani, che hanno dato

vita a un "Movimento poli-

tico", che loro hanno defi-

nito: "Libero, aperto, indi-

pendente", al fine di risve-

gliare nei cittadini quella

autentica coscienza civica,

che li farà diventare capaci

di partecipare alla "cosa"

pubblica.

Ho letto il "Progetto": è

molto ambizioso, comples-

so, ma comprensibile e

fattibile, perché i diversi

"Gruppi di lavoro" (che lo

hanno creato) si sono divisi

le diverse aree, di cui parla

il Progetto, per meglio riu-

scire a trovare le soluzioni

dei problemi reali, e portar-

le a conclusione in tempi

ragionevoli.

Un graditissimo appello al voto

Pensieri di un

anziano cerite

Page 3: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 3

l’ultima grande novità, forse

la più clamorosa: la dichiara-

zione, ben prima delle ele-

zioni, della squadra di go-

verno, ossia degli Assessori

che comporranno la sua

Giunta. Un fatto senza pre-

cedenti a memoria d'uomo a

Cerveteri, e non solo. La

storia politica recente dimo-

stra infatti che gli incarichi

assessorili, lo strumento più

concreto del potere politico

e amministrativo, troppo

spesso finiscono per rappre-

sentare una merce di scam-

bio, alla base di inciuci, trat-

tative sottobanco e cambi di

maggioranze. O al massimo

rispondono alla logica spar-

titoria del potere fra i partiti.

Coraggio Cerveteri si chia-

ma definitivamente fuori da

tali logiche della solita e

vecchia politica, e lo fa di-

chiarando fin da subito i

nomi, i volti e i curriculum

dei suoi assessori. Il livello

di trasparenza e concretezza

che questo fatto politico

testimonia, non può essere

eguagliato da alcun procla-

ma o enunciazione di buone

intenzioni.

visi, è assai più

importante che

vincere a tutti i

costi. Dopo

queste pre-

messe, Mari-

ni ha illustra-

to il pro-

gramma di

governo, un

lavoro di grande spesso-

re, come mai si era visto

sullo scenario politico

locale. L’approccio pro-

gettuale, quindi analisi del

problema, individuazione

degli obiettivi e proposta

delle soluzioni immedia-

tamente realizzabili, rap-

presenta una novità asso-

luta in un programma

amministrativo. Non

solo. Il programma di

Coraggio Cerveteri offre

anche una visione

d’insieme e di prospetti-

va, sulla base di indagini

statistiche sulla popola-

zione e sulle dinamiche

demografiche, per poter

programmare, fin da og-

gi, le soluzioni ai proble-

mi di domani. Nella pre-

sentazione delle temati-

che, Marini si è sofferma-

to su un altro aspetto

innovativo: il coraggio di

esporsi con posizioni

nette anche sulle questio-

ni più delicate e impopo-

lari. Solo con la chiarezza

dei propri intenti, infatti,

si può consentire ad un

elettore di scegliere in

modo davvero consape-

vole. Infine, il candidato

Sindaco ha presentato

veteri, invece, governare

bene, con unità di intenti e

con progetti chiari e condi-

Sabato 7 Aprile, nella Sala

Convegni del Movimento

Coraggio Cerveteri, il

candidato a Sindaco Juri

Marini ha incontrato la

stampa locale per presen-

tare una serie di grandi

novità, assolute e concre-

te, sullo scenario politico

locale. Marini ha iniziato

parlando del Movimento

Coraggio Cerveteri, che

non è la classica lista civi-

ca, ma un soggetto politi-

co nuovo, democratico,

indipendente, organizzato

in gruppi di lavoro auto-

nomi. Il Movimento è

composto da donne e

uomini liberi, con sensibi-

lità politiche e orienta-

menti culturali diversi, e si

pone l’obiettivo di risve-

gliare e rappresentare una

rinnovata e autentica co-

scienza civica. Il candida-

to Sindaco ha poi presenta-

to i candidati di Coraggio

Cerveteri, tutti provenienti

dalla società civile. Una lista

coesa e di grande spessore,

fortemente rappresentativa,

composta da medici, impie-

gati, operai, pensionati e

commercianti; professioni-

sti, studenti, laureati e diplo-

mati; candidati di tutte le

fasce d’età e tutte le zone

del nostro territorio. Corag-

gio Cerveteri si presenta con

una lista unica perché perse-

verare sulla strada delle lar-

ghe e improbabili coalizioni,

con liste civiche e partiti

messi insieme in pochi gior-

ni, rappresenta una scelta

irresponsabile: una logica

puramente aritmetica, volta

a conquistare qualche voto

in più, ma che difficilmente

potrà garantire stabilità di

governo. Per Coraggio Cer-

Coraggio Cerveteri annuncia 5 grandi novità sullo scenario politico locale

Demolita la vecchia politica Assessori già noti, lista unica, un programma vero, la persona al centro

Page 4: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 4 CORAGGIO CERVETERI

Un recente sentenza del TAR ha fatto finalmente giustizia dell’odiosa discriminazione che subiscono molti cittadini in zona Valcanneto e San Martino. Molti di quei terreni di campa-gna infatti, furono distaccati dal Comune di Roma e accorpati al Comune di Cerveteri, scontando una differenza di tratta-mento: un agricoltore a Cerveteri poteva costruire il proprio casolare con il lotto minimo di un ettaro. A Roma ne servivano almeno 5. Venne stabilito che, temporaneamente e fino “all’approvazione di apposito strumento attuativo in variante al PRG del Comune di Cerveteri”, per quei terreni avrebbe avuto vigore la normativa del Comune di Roma. Ma lo strumento attuativo non venne mai adottato e quella situazione, che dove-va essere temporanea, divenne di fatto definitiva. Una discrimi-nazione ingiusta, cui il TAR ha risposto sottolineando “la com-plessiva illegittimità dell’operato del Comune di Cerveteri” che non ha provveduto “alla necessaria ripianificazione urbanisti-ca”, anche con riferimento al lotto minimo di interveto.

sto del Patto Territoriale

degli Etruschi. Il “patto”

con il pubblico, attiene alle

procedure di approvazione

agevolate, in rapporto

all’importanza di tali iniziati-

ve (non residenziali) tutte

volte a creare nuova occupa-

zione. Tornando alla conclu-

sione del procedimento ine-

rente il Centro commerciale,

quando tornerà la parola al

Consiglio comunale, potran-

no emergere due diversi

scenari. Secondo alcuni ben

informati, infatti, permarreb-

bero dei problemi in ordine

alla procedura di approva-

zione della variante, che non

risulterebbe essere mai stata

perfezionata e che quindi

dovrebbe essere approvata

ex novo. Secondo questa

lettura, il Consiglio comuna-

le manterrebbe il pieno dirit-

to di decidere in autonomia

se consentire la Variante al

PRG per la realizzazione del

progetto, oppure no. Secon-

do un’altra autorevole lettu-

ra, invece, non ci sarebbe

più alcuno spazio di intere-

Il 13 Aprile scorso, la Regio-

ne Lazio ha espresso parere

favorevole alla Valutazione

di Impatto Ambientale

(VIA) relativa al progetto del

complesso commerciale in

località Beca, nell’ambito del

Patto Territoriale degli Etru-

schi. La determinazione rac-

coglie i pareri

degli altri Enti,

Provincia, Anas

e lo stesso Co-

mune di Cerve-

teri, ed eviden-

zia una serie di

importanti pre-

scrizioni, molte

delle quali coin-

cidono con le

condizioni che

Coraggio Cerve-

teri ha posto nel suo pro-

gramma. L’iter sembra quin-

di orami concluso e la palla

tornerà al Consiglio comu-

nale, dove si giocherà la par-

tita definitiva. Per comple-

tezza di informazione, essen-

do stati registrati numerosi

equivoci sul tema, pare op-

portuno sottolineare che il

progetto è a totale iniziativa

privata e che non un centesi-

mo verrà speso dal Comune.

Diversi cittadini avevano

i n f a t t i c o n t e s t a t o

l’opportunità che il Comune

spendesse dei soldi per co-

struire un Centro commer-

ciale. Evidentemente erano

stati informati male sul tema.

Si tratta infatti di un proget-

to esclusivamente privato,

come tutti quelli nel conte-

Valcanneto, centro sportivo

In breve

Escussa la fidejussione

vento per il Comune. Termi-

nato infatti l’iter dei pareri

degli enti preposti, il proget-

to tornerebbe in Consiglio

per la sola presa d’atto. Ciò

significa che, qualora il Con-

siglio dovesse decidere di

rompere il “patto” già sotto-

scritto, si esporrebbe a sicura

azione risarcitoria

da parte del priva-

to, per il danno

che questi subi-

rebbe e forse

anche per il man-

cato guadagno.

Data l’entità del

progetto, si può

immaginare che

potrebbe trattarsi

di somme impor-

tanti. Il che apre

la strada a due soluzioni: se

le motivazioni del Consiglio

per l’eventuale revoca del

“patto” dovessero risultare

giuste, fondate e valide, quel-

le somme potrebbero incide-

re solo sul bilancio dell’Ente

e l’Amministrazione dovrà

decidere quali altri servizi

tagliare per farvi fronte. Nel

caso invece la decisione non

dovesse risultare fondata su

fatti importanti e oggettivi,

quella responsabilità potreb-

be tradursi in un danno era-

riale contro il Comune di

Cerveteri e l’importo essere

quindi imputato ai singoli

consiglieri responsabili del

voto di revoca del “patto”.

Prosegue l’iter dell’investimento privato

Centro commerciale,

approvata la VIA La parola tornerà al Consiglio comunale:

nuova variante o semplice presa d’atto?

Con determinazione del 16 Aprile scorso, il Commissario pre-fettizio e il Segretario Generale hanno predisposto gli atti per rescindere il contratto con la ditta che avrebbe dovuto comple-tare i lavori del Centro sportivo polifunzionale di Valcanneto, meglio noto come Pallone Geodetico. La ditta, oltre ad una serie di inadempienze, prontamente contestate dall’ente, non avrebbe eseguito una serie di ulteriori lavori concordati a scomputo di molteplici penali accumulate nel tempo. Sono quindi emerse ragioni sufficienti per rescindere il contratto e con ciò, cosa più importante, per escutere la fidejussione. Si tratta di una somma di oltre 60 mila euro, una somma impor-tante che si spera vorrà essere reinvestita nell’impianto per completare i lavori e ripristinare le parti della struttura che nel frattempo avevano cominciato a rovinarsi.

Valcanneto, metanizzazione

Nuova rete in carico all’Italgas?

Il TAR Lazio, con una recentissima e importante sentenza, ha dato ragione al Comune di Cerveteri contro l’Italgas, segnando una svolta fondamentale nella gestione del gas metano. L’Italgas si era infatti opposta alla nuova gara indetta dal Co-mune, che metteva fine al vecchio accordo (risalente al 1987)per l’esclusiva della distribuzione del gas. Per paura di perdere il servizio, l’Italgas ha comunque partecipato alla gara, che pre-vede numerosi vantaggi per il Comune, fra cui l’ampliamento della rete a Valcanneto. Avendo perso il ricorso, ed essendo l’unica partecipante alla gara, l’Italgas si aggiudicherà l’appalto e dovrà rispettare le nuove condizioni e le migliorie proposte. Il nuovo contratto partirà dal 1° gennaio 2013 e i lavori dovreb-bero terminare entro 3 anni.

San Martino, lotto minimo

Sanatoria anche sotto i 5 ettari

Cosa sono i dehors? Si tratta di un

termine che sta ad indicare

l’allestimento di tavoli, sedie e om-

brelloni sul suolo pubblico, che gli

esercizi commerciali, in particolare

bar e ristoranti, approntano nel peri-

odo estivo. I dehors rispondono ad un

regolamento e a delle tariffe, che gli

esercenti pagano al Comune. Il pro-

blema è che il regolamento consente

tale occupazione temporanea del

suolo pubblico solo per il periodo dal

1° aprile al 30 settembre, mentre

ormai le belle giornate si sono allun-

gate fino a tutto novembre. In so-

stanza, senza modificare quel regola-

mento, non è possibile per un bar o

un ristorante apparecchiare all’aperto

dopo settembre. Una inutile rigidità,

che scontenta tutti: in una bella gior-

nata di sole è sicuramente piacevole

prendere un caffè, un gelato o man-

giare un buon piatto di pasta

all’aperto, senza contare che ciò aiu-

ta, e non poco, attività commerciali

in costante difficoltà. La passata am-

ministrazione non ci ha mai pensato,

fino a che, ad un mese e mezzo dalla

di sfiducia, qualcuno dalla maggio-

ranza aveva tentato un blitz demago-

gico e populista, presentando una

mozione sul tema. L’intento era già

allora puramente elettoralistico, per-

ché quella mozione era fatta male:

ossia impegnava il Sindaco e

l’Amministrazione ad apportare mo-

difiche ad un testo, che in realtà era

di competenza del Consiglio. Non

avrebbe avuto alcuna efficacia. A

notare l’errore grossolano, come

emerge dal resoconto del dibattito,

furono lo stesso Sindaco, il Presiden-

te del Consiglio e molti consiglieri,

s i a d i m a g g i o r a n z a c h e

d’opposizione. Ma il proponente non

volle modificare il testo che venne

giustamente bocciato. Per modificare

il rego lamento occorre fare

un’apposita proposta, che deve essere

obbligatoriamente vagliata dalla com-

missione competente e quindi votata

dall’aula. Coraggio Cerveteri ha già

predisposto il testo, congiuntamente

alla proposta di modifica delle tariffe,

che ovviamente non possono essere

le stesse: le entrate in bilancio per

questa voce devono essere rispettate,

ma sfruttare una giornata di sole a

ottobre o novembre, non può costare

quanto ad agosto.

Pronta la delibera per modificare il Regolamento dei “dehors” e le relative tariffe

Autorizzazioni più flessibili per i tavoli all’aperto, anche fuori stagione

Page 5: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 5

gas, tutelare il Sasso, Pian

della Carlotta, i suoi abitanti,

il suo ambiente e le sue ter-

me, è davvero difficile da

capire. C’è poi un altro ele-

mento poco chiaro, altret-

tanto preoccupante se letto

insieme al silenzio generale

che ha avvolto la vicenda, e

riguarda la società che do-

vrebbe realizzare

l’impianto.

L’autorizzazione alla

costruzione ed eserci-

zio, infatti, è stata

rilasciata dalla Provin-

cia di Roma alla So-

cietà Agricola Aurelia

Srl, dopo circa un

anno e mezzo dalla

richiesta. Appena un

mese più tardi, la so-

cietà richiede alla Pro-

vincia di

“volturare” (cedere)

quell’autorizzazione

ad un’altra società, la

Sasso Green Power

Srl. I motivi restano

ignoti. La nuova so-

cietà tuttavia sembra esser

stata creata appositamente

per l’operazione. La proprie-

tà risulta divisa

fra due Spa

che si occupa-

no di holding:

la Giombini

Finanziaria

Spa, con la

stessa sede

legale della

Sasso Green

Power e la

Giros Spa, con

la stessa sede

legale

dell’Agricola

Aurelia. Inol-

tre, i due am-

ministratori

della Sasso

Escherichia coli dell'estate 2011

che ha causato 18 morti e le mi-

gliaia di casi di botulismo negli

animali sono stati causati dalla

presenza delle centrali a biogas.”

Insomma, aggiornati studi

scientifici stanno dimostran-

do che il Biogas è pericoloso

e dannoso per la salute. An-

che per questo la strana pro-

cedura per il rilascio

dell’autorizzazione pone

inquietanti interrogativi.

Perché nessuno sapeva nul-

la? Perché nessuno si è pre-

murato di informare la citta-

dinanza? Un silenzio genera-

le davvero incomprensibile,

che ha reso tutti impotenti,

anche perché nel frattempo

sono scaduti i termini per

eventuali ricorsi al TAR. E

sembra fatto apposta, perché

i motivi per un ricorso ap-

paiono lampanti. La legge

prescrive infatti che

“l’autorizzazione è rilasciata nel

rispetto delle normative vigenti in

materia di tutela dell’ambiente, di

tutela del paesaggio e del patrimo-

nio storico-artistico”. Come

possa, quella centrale a bio-

Nel silenzio generale, la Pro-

vincia di Roma e una Confe-

renza dei Servizi presso la

Regione Lazio hanno auto-

rizzato una Centrale a Bio-

gas da 1 Megawatt (che si-

gnifica oltre 30.000 tonnella-

te di prodotti agricoli e di

rifiuti compatibili come li-

quami e biomassa vegetali),

in una zona di alto valore

ambientalistico, paesaggisti-

co e termale a Pian della

Carlotta (Sasso). Una scelta

assurda, perché ricade in una

zona che, oltre ad essere

oggetto di numerosi e im-

portanti vincoli, potrebbe

diventare un polo turistico di

straordinario pregio per la

presenza di acque termali a

43° e di un progetto per la

sua valorizzazione. Ma an-

che una decisione scellerata,

perché questi tipi di impianti

sono pericolosi per la salute

umana. Basta andare su Wi-

kipedia, dove, con tanto di

citazioni e puntuali riferi-

menti bibliografici, vengono

illustrate le

“controindicazioni” del bio-

gas: “Molte centrali

a biogas usano

liquami animali

combinati con vege-

tali […]. Per ali-

mentare una centrale

da 1 Mw serve

coltivare circa 300

ha di terreno, […]

con il serio problema

della conversione di

territorio agricolo a

fine alimentare, in

territorio agricolo a

fine energetico. […]

Questi terreni vengo-

no irrorati con dosi

massicce di fertiliz-

zanti e pesticidi,

provocando inquina-

mento del terreno e delle falde

acquifere sottostanti. […] Un

altro problema è legato ai cattivi

odori emessi dalla fermentazione

con conseguente pesante disagio

per le popolazioni […] e allo

spostamento di migliaia di camion

all'interno della zona con conse-

guente aumento dell'inquinamen-

to. […] Un ulteriore e preoccu-

pante svantaggio è che i digestori

non riescono a neutralizzare

completamente i batteri presenti,

in particolare i clostridi (batteri

che provocano botulismo e tetano).

Per questo motivo la regione Emi-

lia-Romagna ha stabilito che il

territorio di produzione del Par-

migiano-Reggiano è considerato

non idoneo per impianti di biogas.

In Germania alcuni ricercatori

hanno suggerito che l'epidemia di

Nel 2011, 18 morti per epidemia in Germania. Ricercatori puntano il dito sul biogas

G.P. sono anche gli ammini-

stratori delle due Spa che ne

detengono la proprietà. E

addirittura uno dei due risul-

ta essere anche

l’amministratore

dell’Agricola Aurelia. I lega-

mi fra le società sono lam-

panti. A quanto pare, quindi,

dopo aver acquisito la neces-

saria autorizzazione per

l’impianto, sarebbe stata

creata una nuova “scatola”

per la sua costruzione e ge-

stione. Una “scatola” che

però, come emerge dalla

visura, risulta essere, in ger-

go finanziario, “vuota”. La

Sasso Green Power non ha

ancora un bilancio e nasce

con un capitale sociale a dir

poco misero: solo 20.000

euro, di cui appena 5.000 già

versati. Non si capisce come

la Provincia abbia potuto

autorizzare questa operazio-

ne. Tra l’altro, nella determi-

na di autorizzazione, l’ipotesi

della “voltura” era prevista

solo in rapporto a eventuali

modifiche della struttura

societaria e del nominativo

del legale rappresentante. Ma

non è questo il caso, perché

qui si tratta di tutt’altra so-

cietà. Quali garanzie potrà

offrire questa nuova Srl, di

fatto “vuota”, nata apposita-

mente per gestire l’impianto

e priva di alcuna esperienza

nel campo? Come potrà

ripagare eventuali danni am-

bientali in una Zona a Prote-

zione Speciale? Possibile che

a nessuno si sia acceso un

campanello d’allarme, leg-

gendo la sua data di costitu-

zione? La Sasso Green

Power viene costituita il

18/10/2011. Per quanto la

Conferenza dei Servizi abbia

concluso i lavori il

4/10/2011 (ignorando in-

spiegabilmente i vincoli ZPS

e con discutibili pareri favo-

revoli della Regione, della

Provincia, e addirittura an-

che della Soprintendenza) la

Provincia di Roma rilascia

l’autorizzazione definitiva

solo il 27/10/2011. Quindi 9

giorni più tardi. Evidente-

mente avevano grande fidu-

cia che andasse tutto bene.

Dopo la discarica e

l’inceneritore (oggi ritirati

sulla parola) adesso ci ripro-

vano con l’impianto a bio-

gas: Regione Lazio (PDL,

Città Nuove, UDC) e Pro-

vincia di Roma (PD, IDV,

SEL, Verdi). È ora di finirla.

Giù le mani dal nostro terri-

torio! Coraggio Cerveteri si

schiera al fianco del Comita-

to contro il Biogas al Sasso e

metterà in campo ogni ini-

ziativa possibile per bloccare

questo scempio ambientale,

gestito in modo così poco

trasparente e che può diven-

tare un grave pericolo per la

salute di tutti gli abitanti

della zona.

“Acque Caeretane”. Sito archeologico recentemente scoperto a Pian della Carlotta - Sasso.

Centrali a biogas, sono pericolose

Coraggio Cerveteri al fianco del Comitato di Pian della Carlotta contro questo scempio

Regione Lazio (PDL, Città

Nuove, UDC) e Provincia di

Roma (PD, IDV, SEL, Verdi):

dopo la discarica e

l’inceneritore (oggi ritirati sulla

parola) adesso ci riprovano

con l’impianto a biogas.

Page 6: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 6 CORAGGIO CERVETERI

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

Page 7: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 7

voti di protesta che premieranno la

politica aggressiva, populista, che

parla allo stomaco. Noi abbiamo

fatto una scelta diametralmente op-

posta. Abbiamo puntato su una pro-

posta impegnativa, di elevata qualità e

professionalità. Per poter sperare in

un futuro migliore, dobbiamo crede-

re nella maturità di un elettorato più

attento, responsabile, critico. Noi

abbiamo scelto di parlare al cuore e

alla testa dei cittadini.

Hai affrontato tutti i grandi temi

di questo paese, qual è quello che

ti sta più a cuore?

Prima di tutto la Trasparenza, il no-

stro cavallo di battaglia. Quindi un

nuovo Piano Urbanistico, ossia rego-

le certe e uguali per tutti, capace di

creare lavoro, rilanciando l’economia,

valorizzando le nostre straordinarie

risorse, tutelando il paesaggio e

l’agricoltura. Un Piano solidale, che

sia anche capace di colmare la grave

mancanza di servizi e infrastrutture.

nunciato alla mia passione per la

buona politica, che ho potuto invece

coltivare appieno in questo nuovo

soggetto politico, coraggioso, libero,

indipendente.

Non rinneghi niente, quindi, ma

sperimenti una cosa nuova?

Non è un esperimento. Quando si

crede in qualcosa, non si sperimenta,

si opera, si lavora, al di là dei risultati.

Non ci interessa arrivare al potere

per forza, abbiamo scelto la coerenza

e la buona politica, intesa come par-

tecipazione e democrazia. Il parados-

so è che oggi queste idee appaiono

rivoluzionarie e innovative.

Cosa ti aspetti? Hai un termome-

tro dell’entusiasmo?

L’entusiasmo è alle stelle. Adesso,

però, non dipende più da noi, ma dal

coraggio che avranno i cittadini di

giudicare in libertà e coscienza. Pur-

troppo sentiamo ancora parlare di

voti già “promessi”, all’amico, al pa-

rente, a chi promette un favore. O di

Juri Marini e i suoi, hanno scelto

un’altra strada. Non si sono buttati

nella guerra delle bufale e degli insulti

da campagna elettorale. Hanno lavo-

rato sodo, tanto che se dovessero

andare ad amministrare avrebbero la

maggior parte del lavoro pronto,

perché già studiato e progettualizza-

to. Si rivolgono ai cittadini, chiedono

il consenso su ciò che hanno prodot-

to. È una politica coraggiosa, che

punta alla concretezza e all’essenza,

alla competenza e alla volontà. È di

sicuro un cambiamento, un esperi-

mento che parte dalle maglie strette

della società, dal locale.

Juri sei soddisfatto del percorso

del tuo movimento?

Di più, ne sono profondamente or-

goglioso. Abbiamo dimostrato che è

possibile fare una politica diversa,

dialogare, progettare, elevare il con-

fronto senza scadere nel populismo o

nella denigrazione dell’avversario. E

se questo è stato possibile, allora è

possibile anche cambiare il modo di

governare.

Quali sono le maggiori soddisfa-

zioni che hai avuto tra i tuoi e tra

la gente?

L’emozione di lavorare insieme, il

programma, l’affiatamento di un

gruppo libero, indipendente, solare.

Siamo partiti dalle esigenze delle per-

sone, come il lavoro, i servizi, la vivi-

bilità del territorio, e abbiamo studia-

to risposte concrete, elaborando dei

veri e propri progetti. La più grande

soddisfazione è stato il generale rico-

noscimento dell’eccellente lavoro che

abbiamo svolto. Se poi questo si tra-

sformerà in consenso oppure no,

dipenderà solo dal coraggio che a-

vranno i cittadini nel premiare un

vero cambiamento, serio e di qualità.

E le difficoltà?

Nessuna difficoltà. Anzi. Abbiamo

dimostrato che, quando si lavora

senza condizionamenti e si mette al

centro la persona, i risultati vengono

da soli. Forse l’unica piccola difficol-

tà è stata nella campagna elettorale,

un po’ per l’inesperienza di un grup-

po che non ha mai fatto politica, un

po’ per i fondi limitati: essendo gelosi

della nostra autonomia, abbiamo

contato solo sulle nostre forze, con

l’autofinanziamento e il sostegno dei

simpatizzanti.

Questa nuova impostazione poli-

tica è un po quello che avresti

voluto nel partito dal quale provie-

ni? Sicuramente sì. Ma nei partiti,

oggi, è impossibile fare un certo tipo

di politica. Prevale un’impostazione

gerarchica e verticistica, dove a deci-

dere sono in pochi e sono sempre gli

stessi. Una “casta” che non si mette

mai in discussione e utilizza il potere

per il potere. Per questo la mia pre-

senza nel partito è stata sempre un

problema e le mie idee un fastidio.

Dopo l’ultima inaccettabile imposi-

zione dall’alto, ho salutato tutti ricon-

segnando la tessera. Ma non ho ri-

Nel segreto del voto, “cerca il cuore, rifletti qualche istante, poi decidi. Liberamente”

Non meno importante è una concre-

ta rappresentanza delle frazioni. Sia-

mo stati gli unici, nella storia di Cer-

veteri, a prevedere un Assessorato

per le frazioni, con fondi propri e

pieni poteri.

Cosa ti senti di dire a chi è chia-

mato al voto?

Cerca il cuore, rifletti qualche secon-

do, poi decidi, liberamente. Certa

politica si è dimostrata ancora una

volta troppo populista, demagogica, a

tratti addirittura violenta. Parla allo

stomaco, invece di spiegare idee e

progetti. Ma così non cambierà mai

nulla. Il vero cambiamento, non può

nascere dall’odio, dalle accuse reci-

proche o dall’invidia; una nuova poli-

tica può emergere solamente dal cuo-

re, dallo studio, dal lavoro, dalla pro-

posta di idee chiare e precise.

Cerca il cuore, rifletti, poi decidi.

Liberamente.

Innovazione, competenza e qualità

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

Intervista a Juri Marini, candidato a Sindaco di Coraggio Cerveteri

Page 8: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 8 CORAGGIO CERVETERI

...

...

...

AL CUORE RAMON!

Page 9: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 9

Sergio Marini e Giulio

Travagliati. Due uomini

che hanno lasciato un

segno evidente nella storia

politica di questa città. Lo

dice la loro biografia che li

ha visti però su fronti op-

posti. Oggi insieme, in

seconda fila a condividere

e a sostenere un progetto.

Com’è che il diavolo apre

all’Acqua Santa o vicever-

sa?

Marini. Credo che dobbia-

mo prendere atto che le

ideologie che hanno fatto la

storia nel 1900 sono finite.

Destra e Sinistra hanno

perso il loro valore, non

scaldano gli animi delle per-

sone che nel bene o nel male

hanno contribuito alla co-

struzione dello Stato Italiano

e una chiara identità nazio-

nale soprattutto dal dopo

guerra fino alla caduta del

muro di Berlino. Dal 1990 in

poi siamo caduti in una spi-

rale perversa che ha modifi-

cato sostanzialmente la poli-

tica, da una partecipazione di

massa, con un ruolo del

popolo vivo e partecipato

che ha contribuito alle scelte

e ai disegni di governo dei

paesi, delle città e della na-

zione, alla affermazione di

aggregazioni personalistiche,

incentrate sul nome di una

persona che fa il bello e il

cattivo tempo a seconda

degli umori, delle convenien-

ze e delle circostanze. E

questo c’è nel Centro Destra

con Berlusconi, Bossi e Casi-

ni come nel Centro Sinistra,

con Di Pietro, Vendola e

Grillo. Sono la matrice di

uno stesso male. Per questo

oggi qui a Cerveteri non ha

più nessun senso continuare

a dividerci tra Destra e Sini-

stra. Occorre rimboccarsi le

maniche e contribuire da

protagonisti a cercare di

risolvere i problemi, che

sono tanti, e dare una spe-

ranza di cambiamento serio

e credibile.

Travagliati. Giorgio Almi-

rante fu il mio padre spiritu-

ale e politico ,mi trasmise

quei valori fondanti che han-

no segnato la mia vita..Nel

1968,ancora minorenne mi

proposero la segreteria del

partito nel Movimento So-

ciale Italiano sez. Cerveteri e

mi consegnarono il gagliar-

detto con la Fiamma Trico-

lore. Oggi penso che nelle

realtà locali, si debba cercare

e trovare lo stimolo per ri-

fondare schemi politici che

sostituiscano le contrapposi-

zioni ideologiche a noi tanto

care. E’ dal basso che può e

deve venire la spinta a privi-

legiare la concretezza, le

esigenze della quotidianità

espresse dalla partecipazione

e dalle capacità dei cittadini

che se ne prendono l’onere.

A Cerveteri, per esempio,

due sono le esigenze fonda-

mentali da tenere da conto:

lo sviluppo e la tutela

dell’ambiente che si configu-

ra nel meraviglioso territorio

ricco di storia e di tradizioni.

Ebbene il primo e il secondo

non possono più essere rap-

presentati da bandiere con-

trapposte che ammassano

interessi spesso ipocriti e al

di fuori dalla normale coe-

renza ma al contrario dal

merito, dalla capacità e dalla

creatività di chi riesce a fare

l’uno senza sacrificare l’altro

con competenza ed onestà

intellettuale. Queste due

qualità si trovano in soggetti

appartenenti ad ogni schiera-

mento ideologico

Coraggio Cerveteri ha nel

suo nome il significato di

esistere. Quel “coraggio”

è un grido disperato? Un

invito? Uno sprone?

Marini. E’ una speranza che

qualcosa cambi. Cerveteri è

incastrata in una spirale per-

versa da troppi anni e dopo

ben quattro Sindaci che non

sono riusciti a concludere il

proprio mandato credo che

sia arrivato il momento in

cui tutti dobbiamo fare un

serio esame di coscienza e

avere il Coraggio di dire

basta ai soliti giochi messi in

campo dai partiti, che a De-

stra come a Sinistra si porta-

no dietro rancori personali,

ambizioni sfrenate dei soliti

noti e una povertà program-

matica e di governo senza

fine. Credo che sia giunto il

momento dell’umiltà, dei

passi indietro della vecchia

classe politica per permettere

ad una nuova generazione di

prendere seriamente e con

responsabilità il ruolo che gli

compete per far uscire Cer-

veteri dall’immobilismo che

ormai l’attanaglia da troppo

tempo. Io e Giulio questo lo

abbiamo fatto. Siamo qui a

dare il nostro contributo al

Movimento di Coraggio

Cerveteri, senza nessun inca-

rico né oggi né per il futuro,

con passione, con umiltà e

felici di mettere a disposizio-

ne di questo Movimento

tutto il nostro bagaglio di

esperienze e le nostre capaci-

tà politiche e organizzative

per l’affermazione di questo

gruppo, forte, coeso, prepa-

rato e vincente.

Travagliati. La mia scelta di

appoggiare Coraggio Cerve-

teri trova fondamento nel

fatto che io trovo valori di

purezza e libertà. Di costru-

zione di un futuro migliore

espresso in un programma

ambizioso che ha frantuma-

to le mie barriere ideologi-

che. Per un uomo che si è

sempre sentito libero come

me, quel “Coraggio” è insie-

me un grido di richiesta di

salvezza, un invito a racco-

gliere le forze e senz’altro

uno sprone a reagire.

A proposito di coraggio, il

coraggio di indicare la

Giunta prima è forza o

ingenuità?

Marini. E’ senza dubbio

una grande prova di corag-

gio e di determinazione.

Questo significa rompere gli

schemi che si sono adottati

fino ad oggi. Significa sot-

trarsi al gioco perverso degli

inciuci e del mercato avvi-

lente delle poltrone. Se vuoi

il mio appoggio cosa mi dai?

Se ti appoggio, magari sotto

banco, al ballottaggio, me la

dai la Presidenza del Consi-

glio Comunale? Oppure la

Presidenza della Multiservi-

zi? Ebbene questo gioco

Coraggio Cerveteri l’ha rot-

to. In una affollata assemble-

a si sono scelti i componenti

della giunta all’unanimità,

allo stesso modo con il quale

si è scelto il candidato a Sin-

daco Juri Marini. E’ prevalsa

la competenza e la merito-

crazia, senza infingimenti,

senza subdoli giochi di squa-

dra, il tutto alla luce del sole.

Travagliati. E’ aver restitui-

to a tutti la libertà di poter

votare senza condiziona-

menti e senza ansie. Sapere

quello che si sta facendo,

avere la consapevolezza di

essere tu che scegli e che

eventualmente sbagli, non

sentirti usato per giochi e

patti successivi che possono

vanificare le tue attese e nel-

lo stesso tempo tagliarsi

alcune importanti possibilità

di manovra è coraggio o

ingenuità? La risposta la

delego a chi legge.

Quindi si risponde con la

ragione alla inadeguatez-

za e alla violenza, sia pure

verbale, di altri?

Marini. Senza dubbio. Ci

sono in campo due modi

contrapposti di fare politica,

di essere tra la gente, di pro-

porre soluzioni. C’è chi,

come Juri Marini e Coraggio

Cerveteri, portano avanti un

programma serio, partecipa-

to e concreto per il governo

della città e ci sono gli altri

che urlano, si accusano vi-

cendevolmente, si erigono a

giustizieri, gridano ai quattro

venti che saranno onesti,

puliti, ligi alle leggi e altri che

tapperanno le buche, mette-

ranno le lampadine o che

recinteranno alcune aree da

dedicare agli amici a quattro

zampe. E’ questa la differen-

za tra chi usa la ragione e chi

invece la violenza verbale o i

proclami lapalissiani molto

ridicoli. Ve lo immaginate un

candidato a Sindaco o un

candidato a Consigliere Co-

munale che proclama che

non sarà onesto, che non

osserverà le leggi e che non

tapperà nessuna buca e non

cambierà le lampadine fulmi-

nate? Mi sembra che alcuni

siano caduti nel ridicolo oltre

che in un delirio di comicità.

Travagliati. Basta vedere e

sentire gli altri. Non hanno

argomenti,sono tutti contro

tutti come se questa città

fosse una torta e ciascuno

volesse la fetta più grande.

Che tristezza. Mesi di lavo-

ro hanno prodotto il pro-

gramma più evolutivo che

la storia di Cerveteri ricordi.

Riguarda ogni settore della

società. Analizza e appro-

fondisce con azioni mirate e

dirette. Il Movimento, ha

consultato i rappresentanti

di tutte le categorie.

Coraggio Cerveteri: ana-

lizza, individua gli obietti-

vi, offre soluzioni. Nessu-

na promessa allora?

Marini e Travagliati ri-

spondono insieme: Coraggio

Cerveteri non promette.

Offre partecipazione al fare.

E scusate se è poco.

Intervista doppia a due personaggi storici della Destra e della Sinistra di Cerveteri

Sergio Marini Vs Giulio Travagliati Oggi insieme, tra i simpatizzanti di Coraggio Cerveteri, per aiutare il nuovo ad emergere

AL CUORE RAMON!

Page 10: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 10 CORAGGIO CERVETERI

sostegno a progetti per la

valorizzazione della Necro-

poli, la presa d’atto che il

nostro territorio potrebbe

offrire un centro termale di

primo livello che farebbe,

insieme alla Banditaccia e la

nuova Campo di Mare, il

vero sistema integrato del

nuovo turismo Cerite. Poi

un vero programma sulla

salute che viene esposto da

chi, per la salute, opera tutti

i giorni e, per professione,

programma e realizza per la

sanità pubblica. L'ecologia e

le fonti di energia alternative

trattate con serietà e propo-

ste come soluzioni, la fonta-

na ecologica come offerta

sana e conveniente a dispo-

sizione dei consumatori. La

purezza della trasparen-

za amministrativa come

componente del pro-

gramma politico che si

determinerà con l'ana-

grafe dei candidati e

degli eletti. Ogni com-

ponente del Consiglio

Comunale, della Giunta

o Delegato proveniente

dal Movimento Corag-

gio Cerveteri, metterà a

disposizione della citta-

dinanza l'informazione

dei principali dati eco-

nomici e patrimoniali perso-

nali. E poi tanto altro e

tanti maggiori dettagli che

troverete a breve sulla no-

stra pubblicazione: Il pro-

gramma che nessuno ha mai

avuto il Coraggio, la forza e

il Cuore di scrivere prima.

Ma niente sarà così emozio-

nante e forte, come parteci-

pare a questo laboratorio

civico nuovo in Piazza Ri-

sorgimento. Per questo, e

non per altro, Noi abbiamo

già vinto.

CORAGGIO

CERVETERI

L'analisi statistica della po-

polazione come base di ogni

pensiero di chi vuole sem-

pre la persona al centro e sa

che si programma solo at-

traverso la consapevolezza;

il progetto comunicazione

con le tecnologie tradiziona-

li e quelle più moderne. Poi

il risultato del Gruppo che

ha analizzato l'approvvigio-

namento di fondi tramite

bandi europei per dare ossi-

geno all'asfittico bilancio

comunale. La scuola, come

momento di incontro, che

diventa un occasione di

discussione e riflessione

emozionante. Poi i temi più

sensibili, quelli che corrono

nei discorsi di piazza o in-

torno al tavolo in famiglia,

ma mai visti e concretamen-

te analizzati in dettaglio,

come ha fatto seriamente e

pubblicamente Coraggio

Cerveteri: il progetto del

centro commerciale o quello

presentato dall' Ostilia per

Campo di Mare ormai tanto

tempo fa, con l'ottica e l'ap-

proccio laico di chi ama le

Frazioni e che crede nel

bisogno di lavoro come la

vera opportunità di miglio-

rare lo stile di vita della pro-

pria gente. Coraggio Cerve-

teri sa che si può dire si a

questi piani, ma a precise e

non negoziabili condizioni a

garanzia e a vantaggio della

comunità. Il turismo, con il

Nel cuore medioevale di

Cerveteri, a Piazza Risorgi-

mento, luogo testimone

degli eventi tra i più impor-

tanti per la nostra Città, si

sta consumando un altro

momento storico: il Movi-

mento Politico Coraggio

Cerveteri ha creato il primo

laboratorio civico e politico

dell'era moderna a Cervete-

ri. Un Centro Convegni

dove si incontrano settima-

nalmente gruppi di persone

sempre più numerosi, e

sempre più attenti a quelli

che sono i piani e le soluzio-

ni che compongono il pro-

gramma politico di Corag-

gio Cerveteri. Un libro an-

cora in fase di stampa, nel

quale scorrono pagine di

iniziative, di soluzioni e

di dati che i Gruppi di

Lavoro, fondamenta del

concetto stesso del Mo-

vimento, hanno elabora-

to dopo approfondite e

professionali analisi. Si

alternano, sul mega

schermo del Centro

Convegni, immagini e

informazioni collegate ai

problemi del territorio

sempre discussi, ma mai

affrontati con reale de-

terminatezza e caparbia

capacità. Al microfono, i

rappresentati del movimen-

to, gente che ha scelto di

mettere le loro preziose

professionalità al servizio

vero e disinteressato della

propria terra e dei propri

Concittadini per determina-

re l'unica alternativa possibi-

le. Scorrono, quindi, con

sempre maggiore enfasi, le

parti del programma politi-

co di Coraggio Cerveteri.

Nessuno slogan, né facile e

scontate critiche al passato

o agli incerti ed impreparati

concorrenti della prossima

sfida elettorale, ma solo dati,

informazioni, soluzioni e

spunti di riflessione.

Il primo laboratorio civico e politico di Cerveteri

Noi abbiamo già vinto Avviati studi e analisi statistiche della popolazione

l’assoluta mancanza di una pur

minima pianificazione demo-

grafica che avrebbe dovuto

guidare le scelte di investimen-

to di medio/lungo periodo e

tutte le politiche sociali e edili-

zie del territorio. Noi, che ci

affacciamo per la prima volta

sulla scena politica Ceretana,

sentiamo già il peso della ne-

cessità di trovare soluzioni a

questa situazione anche per

evitare il paradosso che la

ricchezza costituita dalla no-

stra gente venga invece solo

considerata un problema dai

vecchi e nuovi attori della

politica al solo fine di spot

elettorali e poco più. Chi ha

“coraggio” a Cerveteri, vuole

lavorare affinché i giovani

abbiano spazi per lo studio e

lo sport, e gli anziani centri di

socializzazione e un degno

servizio di assistenza nei casi

di comprovata necessità. Men-

tre abbiamo iniziato a studiare

i dati demografici che costitui-

scono la base per ogni ragio-

namento, ci proponiamo di

coinvolgere le persone territo-

rio nelle sue manifestazioni

più importanti e attive. Puntia-

mo a costituire commissioni

permanenti tra organi istitu-

zionali ed associazioni di vo-

lontariato, associazioni sporti-

ve e rappresentanti della scuo-

la, al fine di studiare, program-

mare e proporre piani di azio-

ne adeguati nei vari campi di

interesse come lo sport,

l’assistenza agli anziani, le

scuole. Per farlo sarà sufficien-

te modificare nei punti cardine

i regolamenti comunali delle

consulte già esistenti e rendere

queste commissioni organi

vivi, proattivi e con compiti

anche consultivi per affiancare

la Giunta ed il Consiglio Co-

munale quanto saranno chia-

mati a decidere su questi a-

spetti. Il tutto nella massima

condivisione e trasparenza.

Riteniamo anche che le fonti

di finanziamento ci siano e

non necessariamente si debba

sempre ricorrere ad aumenti

delle tasse locali. Noi sappia-

mo come agire per ottimizzare

la partecipazione a bandi euro-

pei e regionali, sappiamo co-

me supportare le associazioni

sportive per monitorare, par-

tecipare e vincere bandi delle

federazioni sportive. Abbiamo

idee e piani per affrontare il

tema della fiscalità nell’ottica

della disciplina e della traspa-

renza. Una rivoluzione cultu-

rale, che insieme alla giusta

dose di coraggio e competen-

ze, rende il nostro impegno

“la sola alternativa possibile”;

Augusto Monachesi

Nella nostra Città si sente

decisamente la necessità di

spazi per tutti i livelli di scola-

rità, per le attività sportive e di

socializzazione. Negli ultimi

anni la composizione e la

dimensione della popolazione

è radicalmente cambiata e le

strutture non sono state ade-

guate né alla crescente richie-

sta in termini numerici né,

tantomeno, alle diverse neces-

sità dell’utenza che assumeva

caratteristiche demografiche,

per la loro natura, sempre più

esigenti. Da un’analisi molto

recente effettuata da Coraggio

Cerveteri, si evince come una

parte molto rilevante dei no-

stri concittadini sia nelle tipi-

che fasce di età che richiedo-

no, per la loro peculiarità,

tempi, spazi e occasioni per

socializzare, per investire in

momenti culturali, per fare

sport o, semplicemente, con-

dividere un sano passatempo.

Se consideriamo le fasce tra i

26 ed i 60 anni come le più

impegnate in attività lavorati-

ve (troppo spesso in disagiato

pendolarismo), abbiamo solo

il 53% della popolazione co-

stantemente impegnata. Ne

deriva che il restante 47%,

corrispondente a più di 17

mila cittadini, necessità di

spazi dove crescere, studiare,

giocare e socializzare. Di

fronte a tale necessità, tra

l’altro in continua crescita, ci

confrontiamo con una Città

che non sa offrire adeguati

asili che possano aiutare i

piccini nei loro primi anni

della crescita e le loro famiglie,

né offrire scuole elementari e

medie adeguate in termini

strutturali alla crescente richie-

sta, e neppure fronteggiare la

particolare dislocazione geo-

grafica del Comune di Cerve-

teri caratterizzato da centri

“periferici”, anche questi, in

continua costante crescita.

Negli ultimi anni abbiamo

assistito a misure inadeguate e

intraprese solo per fronteggia-

re emergenze. Così sono ap-

parse specie di baraccopoli nei

cortili delle scuole ad uso aule

o mense scolastiche o plessi

scolastici in prefabbricati non

certo esempio della più mo-

derna architettura scolastica

collegati alla viabilità cittadina

in modo precario. Il tutto a

discapito degli studenti, della

loro sicurezza e del loro dirit-

to ad un livello di vita adegua-

to o dei loro insegnanti, spes-

so paladini impavidi della

gloria della scuola pubblica di

un tempo che fu. Quello che

noi di Coraggio Cerveteri

riteniamo, quindi, più grave è

Il sociale

nel sociale

Page 11: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 11

Alcuni casi per capire la differenza fra voti validi e voti non validi

L’incognita del voto disgiunto

Page 12: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 12 CORAGGIO CERVETERI

Parlare dei servizi da offrire ai Cittadini di Cerveteri, e so-prattutto pensare di migliorar-li ottimizzandone anche la gestione economica, significa oggi, essenzialmente, analizza-re la situazione della Multiser-vizi Caerite S.p.A., società che ne gestisce direttamente la gran parte. Il quadro che ne emerge è disarmante: servizi resi a un livello così scarso da raccogliere solo lamentele dalla cittadinanza e offerti a costi di gestione fuori dal controllo del potere politico locale. La gestione della So-cietà partecipata risulta in costante e grave perdita e l'amministrazione comunale ripiana i buchi senza un mini-mo controllo preventivo ed eludendo i Patti di Stabilità. Emergono anche singolari contenziosi legali in corso che, se si sviluppassero nega-tivamente come sembra mol-to probabile, affosserebbero definitivamente questo gigan-te dai piedi ormai di argilla. La Multiservizi Caerite S.p.A. La Società è totalmente parte-cipata dal Comune di Cerve-teri, la struttura impiega poco più di 50 dipendenti, ed è diretta da Commissari di no-mina sindacale. I compiti che le sono affidati, e di cui quindi è responsabile, sono fonda-mentali per la nostra Città, condizionando in maniera diretta il grado di benessere dei nostri Concittadini. Per comodità espositiva, si illu-strano i principali servizi nello schema in figura. L'analisi della Società La prima, importante precisa-zione, è che la Multiservizi si configura,giuridicamente, come una società di capitali, dotata di una propria struttura direzionale ed am-ministrativa che, pur essendo auto-noma nel processo imprenditoriale e decisionale, appar-tiene però al 100% all’ente Comune di Cerveteri, e quindi consolida e riversa, nei fatti, ogni ri-schio, perdita o utile sull’azionista unico. In altre pa-role il Comune, socio unico (si ricorda che nelle società di capitali la responsabilità, per definizione, è limitata al patri-monio dell’impresa stessa), è il responsabile ultimo verso i terzi, nel caso la società stessa venga sottoposta a procedi-menti fallimentari o di liquida-zione coatta amministrativa. E’ importante partire da que-sto concetto quando ci si vuole addentrare nella lettura dello stato di salute della par-tecipata attraverso i suoi dati di bilancio (ultimo disponibile è quello al 31.12.2010). Quel-lo che noi di Coraggio Cerve-

teri abbiamo immediatamente constatato è che la società in questione è costantemente ben al di sotto del livello che dovrebbe contraddistinguere una sana gestione operativa. Nei tre ultimi bilanci osserva-ti, (esercizi 2008, 2009 e 2010), infatti, il margine operati-vo lordo è pesantemente negati-vo (evidenziando una perdita di ben 157.000 Euro nel 2010). In economia il margine operativo lordo è un indicatore di redditività che si utilizza per capire se un’attività è redditi-zia o meno, dato che mette in evidenza il reddito prodotto dalla gestione, al netto della gestione finanziaria (interessi attivi o passivi), fiscale (tasse), deprezzamento di beni ed ammortamenti. In altre paro-le, se per gestire la vostra casa aveste bisogno, oltre alle spe-se per la dispensa, gas, luce e telefono (utenze essenziali all’andamento normale di un’abitazione) di un aiuto esterno di una domestica, siamo certi che ciascuno di voi farebbe in modo che il costo sostenuto per pagare la domestica non faccia andare in rosso i conti mensili della casa e, quindi, il margine ope-rativo lordo della famiglia. Anche perché dopo tali spese correnti, restano da pagare il mutuo e le tasse (nell’impresa: gli ammortamenti, le imposte, ecc.). Un’impresa appena sostenibile dal punto di vista economico, dovrebbe avere un margine lordo in grado di coprire almeno l'ammorta-mento dell’avviamento, men-tre la Multiservizi sembra non riuscire a coprire nemmeno il costo degli stipendi del perso-nale. L’avviamento, in questa Azienda, dovrebbe consistere (secondo gli scarsi dati a di-

sposizione) nel valore iniziale di conferimento delle attività da parte della precedente azienda o ente che ha lasciato il servizio (il valore economi-co delle farmacie e delle attivi-tà in genere). La perdita totale del bilancio 2010 è stata di euro 496.893, proseguendo un trend negativo costantemente verificato an-che negli anni precedenti: euro 991.760 nel 2009, euro 520.494 nel 2008 ed euro 602.626 nel 2007.

Il totale della gestione “economica” degli ultimi quattro anni evidenzia, quindi, una perdita secca di euro 2.611.773. Nella nota integrativa al bilan-cio 2010 si annuncia, con una allarmante arrendevolezza, lo stesso trend per il 2011. Gli unici impegni assunti per ottimizzare la gestione in perdita, sono quelli di interve-nire per migliorare il rendi-mento delle farmacie (unico settore in debole attivo) oltre a chiedere all’utente (il Comu-ne di Cerveteri) la rivisitazio-ne di alcune tariffe (uguale: più soldi dai cittadini). Per quanto riguarda poi lo stato del servizio di trasporto scolastico, abbiamo provato a leggere una spiegazione circa una pendente richiesta di aumento delle tariffe chilome-triche da parte del gestore tecnico (la ditta di pullman) ma, onestamente, la abbiamo trovata incomprensibile anche se i termini, preso uno ciascu-no, erano tutti in italiano. Provate voi, magari sarete più fortunati. Considerato il deprecabile stato del conto economico, abbiamo pensato di trovare un appiglio utile a giustificare la permanenza in vita di una simile azienda tra le pieghe dello stato patrimoniale. Ab-biamo, quindi, dato un veloce sguardo alle importanti infor-mazioni contenute. Quello che ha attirato la nostra atten-zione, è stato un credito nei confronti di una controllata (società di proprietà della Multiservizi) per più di 4 mi-lioni di euro, che giace non fatturato, dal lontano 2008. Non sappiamo se nel 2011 sia stato incassato, ma pare diffi-cile visto che il debitore è in

liquidazione (!). Allora, abbia-mo cercato qualche spiega-zione e abbia-mo trovato che la Multiservizi è anche debitri-ce nei confron-ti di questa società per un importo di circa 3 milioni e per entrambe le posizioni è in causa con la società di sua diretta proprie-tà che è in

liquidazione. Veramente para-dossale. Nei documenti alle-gati al bilancio, si spiega che nel 2009 la Multiservizi ha effettuato un accantonamento per rischi su crediti per circa un milione, pari alla differen-za delle due pendenze. Come a dire: se perdo da una parte e non incasso i 4 milioni, sicu-ramente vinco dall’altra e incasso i 3! Quindi ho perso solo un milione che, da bravo contabile, ho già spesato nel bilancio 2009. A parte che,

come cittadini, quel milione sarebbe pure nostro (come la Multiservizi che è al 100% del Comune) e quindi, per fare un esempio, toccherebbero euro 27 per ogni membro della mia famiglia, ma poi chi garantisce la Multiservizi che se perde da una parte, poi vince dall’altra e incassa da una società in liquidazione? A noi di Corag-gio Cerveteri, hanno comin-ciato a sorgere molti dubbi su tale operazione e cercheremo in tutti i modi legalmente possibili di andare a fondo ottenendo maggiori informa-zioni. Il Collegio Sindacale, nella sua relazione allegata al Bilancio 2010, ha esplicita-mente consigliato il management della Multiservizi di “seguire attentamente gli sviluppi della vicenda legale”, e ha fatto bene, secondo noi, forse poteva fare di più sul principio contabile applicato all'accantonamento per rischi e oneri futuri (è realmente adeguato o sarebbe opportu-no / richiesto incrementarlo a euro 4,6 milioni?). Ma chi sono i manager della Multiservizi? Secondo noi e secondo la legge, il Sindaco di Cerveteri è comunque il re-sponsabile ultimo dell’andamento dei servizi e del bilancio della controllata. I Revisori del bilancio comuna-le, nella loro relazione a quel-lo 2010, hanno reiterato infat-ti l’invito a gestire più diretta-mente la controllata per me-glio agire in questa situazione di palese dissesto. Raccoman-dazione forte, più volte disat-tesa, ma non adeguata secon-do noi, vista la situazione economico/patrimoniale. Se vi chiedete chi ha pagato i due milioni e seicentomila e rotti di perdite pregresse, chi pagherà la perdita 2011 prean-nunciata e chi pagherà i re-stanti 3 milioni e rotti di per-dite su crediti (qualcosa ci dice che perderemo entrambe le vertenze e ne saremo certi quando avremo capito le vere cause che le hanno determina-te e sapremo i nomi di chi le ha gestite) la risposta è: i Cit-tadini di Cerveteri attraverso il depauperato bilancio comu-nale e rinunciando a servizi e infrastrutture per mancanza di una sana gestione economica della Multiservizi. La proposta di Coraggio Cerveteri La nostra preoccupazione di politici seri, è quella di fornire servizi adeguati alla cittadi-nanza e garantire la stabilità del lavoro ai dipendenti del Comune e delle Società satel-lite. Considerato che né i servizi, ne la stabilità dei posti di la-voro sembrano garantiti visto il manifesto dissesto econo-mico di questa gestione, noi proponiamo di intervenire con una riorganizzazione radicale che abbia solo i sopra menzionati punti fermi:

1. Verranno redatti dettaglia-ti capitolati tecnici per i singo-li servizi al fine di individuare il livello qualitativo e quantita-tivo adeguato dei servizi;

2. Operare, attraverso bandi pubblici, delle gare per l’affidamento a società profes-sionali indipendenti esistenti sul mercato, i principali servi-zi ad oggi prestati dalla Multi-servizi (con esclusione delle Farmacie). Affidare a terzi i servizi, affinché oneri e pro-venti degli stessi, rimangano in capo alla società prestatrice, liberando il bilancio comunale dalla necessità di intervenire nel tempo a ripianamenti;

3. Anche il servizio di tra-sporto scolastico, dovrà esse-re dato in outsourcing senza la responsabilità gestionale ed ulteriore intervento economi-co da parte del Comune;

4. La gara tra i partecipanti al bando dovrà essere al ribas-so rispetto ai costi medi soste-nuti dalla Multiservizi negli ultimi tre anni.

5. Le farmacie rimarranno in gestione della Multiservizi dove il management sarà snel-lito riducendo drasticamente il numero dei Commissari e riporterà direttamente all'As-sessore al Bilancio e Persona-le, presentando sia i bilanci preventivi dettagliati che i report trimestrali di verifica e controllo. Verranno fissati obiettivi economici annuali ed i risultati verranno portati in Giunta e poi in Consiglio nell'ottica di garantire la mas-sima trasparenza (informazioni complete e per tempo).

6. Sia nella fase di outsour-cing che in quella di gestione successiva, verranno garantiti i gli attuali posti di lavoro e le relative condizioni economi-che, attraverso un sistema premiante nella gara di appal-to. Riteniamo che solo in questo modo si possa operare co-struendo un futuro più stabile per i lavoratori del mondo servizi a Cerveteri, ottimiz-zando il Bilancio Comunale e mettendolo al riparo da rischi di azienda non competenti ad un Ente Locale, incrementan-do la qualità dei servizi offerti e responsabilizzando tutti gli operatori del settore. In conclusione: molti fanno della loro asserita legalità ed onestà il loro unico valore, noi che le diamo per scontate al nostro interno, pensiamo che la chiarezza dei program-mi sia il vero valore aggiunto del buon amministratore e questa è solo una delle prove; per il resto, venite sul nostro sito o presso la nostra sede, troverete chiarezza e pro-grammazione su tutti i temi importanti per Cerveteri. Augusto Monachesi

L’analisi sulla “partecipata” del Comune di Cerveteri, in continua perdita

Multiservizi, un quadro disarmante Era una grande opportunità, è stata trasformata in un carrozzone ad uso della politica

Page 13: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 13

mezza quanto ha stanziato in bilancio

il Comune nel 2011 per i servizi a

"domanda individuale" come le

"mense scolastiche", le "colonie cli-

matiche minori" e i "soggiorni stagio-

nali anziani".

Noi di Coraggio Cerveteri, abbiamo

analizzato e studiato il problema e,

senza nasconderci dietro a proclami

elettorali facili e fini a se stessi, vi

sottoponiamo, con dati di fatto in-

confutabili, le uniche misure possibili

e chiediamo il vostro supporto. Sia-

mo convinti che solo in questo modo

si possa evitare l'ingiusto aumento

delle tasse locali e si possa raggiunge-

re quell'equità sociale che tutti troppo

spesso solo sventolano come una

ormai rattristata bandiera. Sappiamo

che per fare questo, ci vuole Corag-

gio, ma chi se non noi, Noi che sia-

mo fuori dai soliti schemi e potentati,

noi che ci chiamiamo Coraggio Cer-

veteri. Contattateci, contribuite con

le vostre idee alla fucina della nuova

politica di Cerveteri.

Augusto Monachesi

(Sarà Assessore al Bilancio, Tributi e

Personale della Giunta del Sindaco Juri

Marini)

tutti i Cittadini i quali, nelle sue ver-

sioni di preventivo, potranno rilevare

e controllare nel tempo la progettua-

lità vera della nostra Amministrazio-

ne.

5. Porremo in essere azioni di

management chiare, trasparenti e

condivise affinché le aziende parteci-

pate dall'Amministrazione (leggi Mul-

tiservizi) siano, a tutti gli effetti, con-

trollate dal Sindaco, dal Consiglio

Comunale e dalla loro strutture ope-

rative, come più volte raccomandato

anche dai Revisori in varie e disattese

Relazioni al Bilancio. In questo modo

siamo certi sin da ora di ridurre que-

gli eccessi che hanno obbligato il

Comune a dolorosi ripianamenti di

perdite effettuati costantemente nel

tempo sulle spalle del Bilancio

dell'Ente Comunale e a carico finale

di tutti i Cittadini, anzi, per meglio

dire, di tutti quelli onesti (pensionati

compresi) che pagano le imposte e le

tasse.

Solo applicando queste misure, che

non determinano rincari per il cittadi-

no, contiamo di recuperare fondi in

maniera costante nel tempo per ca.

900 mila Euro l'anno. Per dare un

ordine di idea del valore di questo

contributo sul bilancio della nostra

Città, diremo che é pari una volta e

seriamente il ruolo di un amministra-

tore in grado di guidare una vera

autonomia impositiva. Se si vuole

essere autonomi, bisogna assumersi

tutte le responsabilità, compresa

quella di applicare strumenti e con-

trolli, affinché tutti paghino le impo-

ste e le tasse dovute. É ormai accerta-

to, anche a livello nazionale, che l'a-

dagio "pagare tutti per pagare di me-

no" é un fatto che si può realizzare.

L'amministrazione a guida Coraggio

Cerveteri, si impegnerà in questo

senso, utilizzando tutti gli strumenti

possibili per stanare gli evasori e far

si che le entrate così determinate,

vengano investite per una costante

riduzione della tassazione in capo agli

onesti.

Questo si può fare, e lo faremo, in

questo modo:

1. Bilanceremo equamente l'impo-

sizione IMU (la nuova ICI) tra prime

case e quelle da turismo premiando le

famiglie e i residenti in genere e sal-

vaguardando le casse Comunali dai

nuovi criteri di centralizzazione Stata-

le previsti dalla normativa;

2. Stipuleremo una "convenzione di

collaborazione informatica" con l'A-

genzia delle Entrate, l'INPS e l'Agen-

zia del Territorio, al fine di poter

comunicare i dati tributari, nelle for-

me stabilite dalla Legge, dei contri-

buenti della nostra Città e segnalare

atti, fatti o negozi che soggettivamen-

te evidenzino comportamenti evasivi

o elusivi. In questo modo, contiamo

di ottenere le importanti entrate stra-

ordinarie previste dalla Legge per

quei Comuni che applicano tali mezzi

al fine di combattere il fenomeno

dell'evasione fiscale e contributiva.

Le comunità che si comportano in

questo modo, ricevono il 100% delle

tasse e dei contributi oltre alle sanzio-

ni che hanno contribuito a recupera-

re senza vincoli di destinazione degli

stessi. Potremo quindi utilizzarli per

ridurre l'imposizione tributaria o per

investimenti strutturali.

3. In piena trasparenza e condivisio-

ne con la Cittadinanza

(con il ricorso anche ad

un referendum consul-

tivo), verificheremo

ogni opportunità di

destinare la riduzione

delle imposte, possibile

dopo l'applicazione

delle precedenti misure,

ad una "imposta di

scopo" per finanziare la

costruzione di impor-

tanti opere di utilizzo pubblico di cui

Cerveteri non vede l'ombra da decen-

ni.

4. Opereremo sul bilancio del Co-

mune in maniera da renderlo uno

strumento propositivo ed un docu-

mento trasparente a disposizione di

Esistono esempi virtuosi in molte

città, alcune delle quali non troppo

lontane dai confini di Cerveteri. Si

possono attivare processi affinché la

disciplina e la trasparenza applicate

alla fiscalità si trasformino in efficien-

za ed uguaglianza sociale. Coraggio

Cerveteri, si impegna in questo setto-

re a perseguire questi obiettivi affin-

ché i Cittadini siano equamente trat-

tati attraverso un giusto ed equo pre-

lievo fiscale. Crediamo fortemente

che chi non contribuisce in relazione

alle proprie disponibilità ed evade le

imposte lo fa a discapito degli onesti,

dei lavoratori seri, dei pensionati e

delle aziende virtuose. Pensiamo che

un percettore di pensione sociale é

giustamente chiamato a contribuire

in ragione del suo reddito, ma troppo

spesso l'importo che gli viene tratte-

nuto é maggiorato a causa dal tasso

di evasione ed elusione praticato da

chi pretende, ma non da. Le aziende

che lavorano onestamente (chi non

paga le tasse e usa il lavoro nero non

può considerarsi tra queste, ricordia-

molo) non possono essere costrette a

subire la peggiore delle scorrette con-

correnze, quella di chi può abbassare

i prezzi perché non paga le tasse do-

vute o non regolarizza i suoi dipen-

denti.

Parlando dei servizi primari come le

scuole, i trasporti, le strade, la nettez-

za urbana, le farmacie, dobbiamo dire

che questi soffrono, non solo per la

disastrosa amministrazione che Cer-

veteri ha subito negli ultimi decenni,

ma anche per la mancanza di fondi a

questi destinati. Chiunque sarà chia-

mato a governare Cerveteri, dovrà

fare i conti con la situazione delle

casse comunali. Diffidate da chi pro-

mette impegni senza spiegare da do-

ve prenderà i fondi necessari o da chi

dichiara che dividendo tra Frazioni le

già misere risorse, qualcuno ne possa,

in futuro, beneficiare. I trasferimenti

dallo Stato e dagli Enti Territoriali si

sono, infatti, assottigliati a seguito

delle nuove leggi sul federalismo

fiscale e i patti di

stabilità. La nuova

IMU (vecchia ICI)

costringerà i Comuni

a trasferire il 50%

dell'imposta ricavata

dagli immobili non di

prima abitazione

(seconde case) allo

Stato. In controten-

denza, la popolazione

di Cerveteri é aumen-

tata considerevolmente. La Città si é

invecchiata e non riceve investimenti

strutturali da più di un ventennio.

Tali ristrettezze e limiti costituiscono

dei vincoli che le amministrazioni

comunali dovranno rispettare. Il Co-

mune dovrà finalmente assumere

Trasparenza e disciplina fiscale, forme di efficienza e strumenti di equità sociale

Pagare tutti per pagare meno Patto antievasione, fino al 100% degli importi recuperati resta al Comune

Page 14: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 14 CORAGGIO CERVETERI

l’ascolto delle problematiche

avanzate, la loro analisi e lo

studio insieme di possibili

soluzioni coraggiose perché

trovate insieme. Altre meto-

dologie di lavoro sono solo

fumo negli occhi.

Coraggio Cerveteri, non è

difficile migliorare!

Riccardo Agresti

(sarà Assessore alla Pubblica

Istruzione e ai Servizi Sociali

della Giunta Marini)

tutti sappiano cosa si possa e

cosa non si possa fare. Con-

divisione che non nasce da

accordi politici, ma da analisi

tecniche, in riunioni di pochi

delegati o assembleari, in cui

ciascuno porti il proprio

contributo di idee ed insieme

se ne analizzino i pro ed i

contro, giungendo poi alla

soluzione da attuare. Questo

è il mio metodo di lavoro.

Un metodo che non può

prevedere soluzioni precon-

fezionate ritenute aprioristi-

camente forzatamente la

migliori, ma che preveda

della conoscenza permette

allora ad un numero sempre

più grande di cittadini di

capire e quindi di difendersi.

Fare scuola è cioè una scelta

politica che ha come obietti-

vo non consentire la sopraf-

fazione dell’uno sugli altri,

del forte sul debole, di chi sa

su chi non sa. La scuola, se

ben funzionante, rende forte

il debole.

È troppo facile contestare,

polemizzare e criticare chi

faccia qualcosa, molto meno

facile è fare. Ho accettato

così l’invito a mettere la mia

conoscenza tecnica del mon-

do della scuola a disposizio-

ne del Comune di Cerveteri

per cercare di trovare solu-

zioni a problemi ormai in-

cancrenitisi sul territorio:

carenza di asili nido; liste di

a t t e s a n e l l a s c u o l a

dell’infanzia; mancanza di

sicurezza nei locali scolastici;

carenza di aule, strutture e

servizi; assurde viabilità che

mettono a repentaglio la

sicurezza dei bambini; inne-

gabile mancanza di pari op-

portunità per tutti per il rag-

giungimento del successo

scolastico … gravi difficoltà

cui si aggiungono problemi

nuovi quali il miope dimen-

sionamento delle scuole di

Cerveteri.

Soluzioni non sempre sem-

plici da trovare o facili da

attuare. Soluzioni che devo-

no essere condivise con do-

centi e famiglie non per tro-

vare consenso, ma perché

crocifisso fra Gesù e Barab-

ba. Democrazia non è sino-

nimo di giustizia e la giusti-

zia si distrugge diffondendo

informazioni incomplete o

scorrette, usando mezze

verità, mettendo in moto la

macchina del fango, in mo-

do che chi non sia preparato

sull’argomento, e quindi non

possieda tutte le informazio-

ni necessarie, sia indotto a

pensare ciò che altri voglio-

no egli pensi Si genera così

una falsa democrazia nella

quale la decisione non è

presa dalla maggioranza delle

teste, ma dalle molteplici

repliche di una soltanto. È

chiaro allora che, per effettu-

are correttamente una scelta

o per potere avere il diritto

di criticarla, occorre posse-

dere conoscenza ed informa-

zione. La stessa operazione

ritenuta sintomo di libertà

per eccellenza, quella di po-

ter giudicare se l’operato dei

governanti sia svolto real-

mente per il bene dei cittadi-

ni oppure no, diviene reale

libertà solo se si possiede

conoscenza e corretta infor-

mazione. In questo senso chi

insegna, come chi fa infor-

mazione, genera democrazia,

formando cittadini preparati

a gestire correttamente o a

sapere giudicare corretta-

mente chi gestisce la cosa

pubblica. L’impegno co-

sciente permette quindi la

realizzazione della democra-

zia. L’impegno per la Scuola

e la diffusione della cultura e

“L’operario conosce 100 parole, il

padrone 1000, per questo è lui il

padrone … Posso reagire

all’ingiustizia solo se la parola

giustizia è dentro di me, ne possie-

do il significato” altrimenti

sono vittima impotente

dell’ingiustizia. Queste paro-

le di don Lorenzo Milani

riassumono la ragione per la

quale fare scuola è di per sé

fare politica ed il motivo per

cui, da oltre 25 anni, faccio

scuola. È il mio modo di

fare politica, per me che non

sono capace di fare il politi-

co. Il politico che vuole arri-

vare al potere (o mantenerlo)

deve cercare consenso ac-

contentando tutti (o quanto-

meno il maggior numero

possibile di cittadini). Il tec-

nico non ha interesse ad

essere rieletto e quindi non

ha bisogno di scendere a

compromessi: agisce secon-

do la propria morale, la pro-

pria conoscenza e la propria

logica: il chirurgo non ha

necessità di risultare simpati-

co al malato, deve curarlo.

Ma come si concilia questa

visione con la democrazia?

Come può un tecnico essere

espressione di democrazia?

Occorre considerare che

democrazia non è “essere

liberi di votare”, ma è votare

con cognizione di causa.

Solo un ingenuo può pensa-

re che la decisione della

maggioranza sia sempre

giusta, basti pensare a chi sia

stato democraticamente

scelto dal popolo per essere

L’operaio conosce 100 parole, il padrone 1.000, per questo è lui il padrone...

Fare scuola è fare politica Democrazia non è “essere liberi di votare”, ma votare con cognizione di causa

Nella storia di Cerveteri ha sempre avuto un ruolo di primaria importanza l'agricoltura, che non va vista solo come una fonte di ricchezza economi-ca, ma anche culturale e sociale. La terra e la sua coltivazione fanno parte delle nostre tradizioni, del passato e dei ricordi di molti cittadini, quindi di un bagaglio culturale che può essere tenuto vivo e trasmesso valorizzando il lavoro agricolo. Per fare questo, e per creare iniziative popolari che coin-volgano gli anziani (e non solo), noi di

Coraggio Cerveteri proporremo un progetto di assegnazione di lotti co-munali a uso agricolo, a soggetti con appropriate caratteristiche economico-anagrafiche. Il progetto consiste nel pubblicare bandi che, tramite una graduatoria, attribuiscano ai cittadini ritenuti idonei piccoli appezzamenti di terreno da coltivare e manutenere con il proprio lavoro e tramite sistemi biologici. A tale scopo le macro aree di proprietà comunali indicate per tale

utilizzo verranno suddivise in lotti settorizzati, dotati di servizi (deposito attrezzi, acqua irrigua ove possibile) ed un deposito per il compostaggio dove smaltire gli scarti della produzione agricola e ricavarne concime gratuito e naturale. Una soluzione che favorisce l'incontro all'aria aperta e l'attività fisica tra persone di una certa età e che hanno una passione e/o una origine comune. Abbiamo parlato di cultura e di trasmissione delle conoscenze, quindi partendo da chi conosce la

terra, ci prefiggiamo anche lo scopo di insegnarne la lavorazione alle nuove generazioni, attraverso l'assegnazione di una minima parte di questi terreni (es. 10 su 100 individuati) ai più giova-ni, su cui "veglieranno" i veterani. In questo modo si potranno mettere a confronto spalla a spalla le diverse generazioni, in una materia che rischia di essere accantonata dalla gioventù, sempre più vincolata alla tecnologia, soprattutto l'informatica, a svantaggio

delle possibilità di fare esperienza nella vita rurale. Per l'assegnazione dei lotti verrà stilata una graduatoria, dove il punteggio del singolo candidato deri-verà dall'applicazione di criteri specifi-ci, quali:

Livello del reddito (punteggio alto per redditi bassi)

Situazione familiare (punteggio alto per nuclei piccoli)

Età del richiedente (punteggio alto per gli over 70, con riserva per gli under 30)

Disponibilità per coltivazione con-giunta del medesimo terreno (bonus in graduatoria)

Proprietà, o possedimento di altri diritti reali di godimento, su altri terreni agricoli (ciò comporta una forte penalizzazione in graduatoria)

Tale assegnazione sarà su base trienna-le a seguito della pubblicazione di un bando di gara, per permettere al mag-gior numero di persone possibili per

usufruire di tale iniziativa. Sarà inoltre richiesto come requisito essenziale l'essere residenti nel Comune di Cer-veteri, non svolgere alcuna attività lavorativa retribuita, ed essere in grado di provvedere direttamente alla manu-tenzione del lotto assegnato. Questo favorirà la nascita di una associazione per l'aggregazione sociale, legata alle attività agresti dove chiunque, oltre ai vincitori del bando, potranno farne parte e condividere le proprie cono-scenze in materia. E perché non pen-

sare che alle prossime sagre di paese possa essere presente una rappresen-tanza di questa associazione che faccia degustare i prodotti del loro lavoro e delle loro esperienze? Alessio Monachesi (candidato Consigliere per CORARGGIO CERVETERI) e Marco Di Battista

Buone idee: spazi pubblici ad uso agricolo

Page 15: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 15

e quindi da respingere. Fino

a circa la metà del secolo

scorso, il processo di cam-

biamento, è avvenuto in

modo più lento, tale che ha

permesso l’assorbimento e le

contaminazioni culturali in

modo più accettabile per

l’uomo. Oggi lo stimolo

vorticoso dei mutamenti

strumentali, la dominanza

nell’economia della finanza

s u l l ’ e c o n o m i a r e a l e ,

l’emergere di nazioni prima

depresse economicamente e

nel contempo prive di tutele

giuridiche nel lavoro, hanno

sconvolto l’ordine delle cose.

La complessità delle cose,

pertanto, oggi richiede un

grande sforzo cui deve ten-

dere la nostra società e quin-

di la politica, soprattutto

d’ordine culturale, nel senso

più largo e compiuto del

termine, cioè quello di capire

cosa fare, in quale direzione

andare, quali valori difendere

e seguire, come costruire

nuove radici, compatibili con

quelle grandi e prestigiose

della nostra storia, che met-

tano il Paese e i nostri terri-

tori in grado di competere

con successo, sapendo che

abbiamo tanto da offrire,

che deriva dalla nostra cultu-

ra millenaria, sia essa rappre-

sentata da testimonianze

storiche culturali a tutto

campo (archeologiche, archi-

tettoniche, pittoriche) sia

dalle bellezze naturalistiche,

che dai prodotti dei nostri

territori, cui saperi e tradizio-

ni hanno reso eccellenti e

apprezzati in tutto il mondo.

Valorizzare e non lasciar

degradare e svendere. Difen-

dere e non deturpare. Colti-

vare e non buttare. Mettere

in campo le forze migliori

capaci di farci uscire dallo

sbandamento nel quale ci

troviamo, forze giovani non

compromesse, motivate a

spingere la società a maggio-

re civiltà sociale, mortifican-

do chi pensa prevalentemen-

te al proprio tornaconto. In

Italia si potrebbe vivere bene

se soltanto si sapesse valoriz-

zare tutto il patrimonio sto-

rico, culturale ambientale, sia

sotto il profilo della qualità

della vita che del lavoro.

Facciamoci rappresentare da

gente onesta e capace, che

abbia a cuore tutto questo.

Premiare anche con il nostro

voto, coloro che siano in

grado di guidare i processi

del cambiamento in modo

lucido e intelligente, coloro

che presentino progetti vali-

di a conferire benessere so-

ciale ed equità alle nostre

popolazioni. Diffidare dei

populisti, che facendo appel-

lo alle nostre paure e alla

nostra sfiducia, promettano

facili soluzioni e scorciatoie.

La nostra Cerveteri, parte

importante della storia

d’Italia, per la presenza di

testimonianze della civiltà

etrusca, che con la sua ne-

cropoli ha ottenuto il ricono-

s c i m e n t o d a t o

dall’UNESCO ai luoghi del

mondo da preservare, ha

subìto e subisce la poca at-

tenzione, manutenzione e

valorizzazione da parte delle

istituzioni governative locali

che, oltretutto, non rivendi-

cano con forza opere e re-

perti di notevole bellezza

d’appartenenza del proprio

territorio, che hanno dato

vanto al Museo Etrusco di

Roma ove attirano visitatori

di tutto il mondo.

E’ in questo momento buio

della nostra politica dove

non ci sono iniziative o che

iniziative, anche lodevoli,

s o n o a f f l i t t e

dall’impossibilità di essere

realizzate per mancanza di

fondi, che si deve necessaria-

mente trovare qualcosa che

sia possibile attuare in qual-

che modo. Cerveteri anche

in questo senso non si disco-

sta dalle altre migliaia di città

che vivono la stessa crisi.

Tuttavia per rendere meno

aggressiva la crisi, la ricetta

non può che essere una buo-

na politica, cercando di pre-

miare i propositi a costo

zero e iniziative che possano

rendere la città centro di

attenzione e di ospitalità. Di

certo la Cerveteri politica di

questi ultimi 20 anni ha solo

espresso di volersi sedere

sugli scranni del potere e il

tornaconto personale, altro

non sembra che sia stato

espresso.

Le peculiarità storico artisti-

che di Cerveteri, potrebbero

essere valorizzate divenendo

fulcro di attività promozio-

nali che, partendo dalle sue

radici etrusche, aggreghino

altre città ad essa vicine e

dalle stesse radici culturali

come Pyrgi (S. Severa), Tar-

quinia, Veio (vicino Formel-

lo), Vulci (Montalto di Ca-

stro), Volsinii (Bolsena), il

Punico (S. Marinella), Al-

sium (Palo), Falerii (Civita

Castellana), Tuscania, Nor-

chia, Tolfa, Blera. In tutte

queste realtà appartenenti

alla Provincia di Roma e a

quella di Viterbo, anche rela-

tivamente vicine si potrebbe-

ro studiare progetti comuni,

iniziative volte a creare una

rete di interesse culturale,

che sia anche volano di una

economia non mordi e fuggi.

Pensando ad esempio alla

antica tradizione etrusca

delle “Dodecapoli”, dodici

citta-stato, tra le quali avve-

nivano scambi culturali con

feste, scambio di prodotti,

rituali religiosi, competizioni,

giochi e divertimenti per i

giovani, si potrebbe, in chia-

ve attuale, richiamarla, fa-

cendola rivivere nei rispettivi

territori annualmente.

Una ipotesi credibile che va

alimentata, in collaborazione

con l’amministrazione, attra-

verso idee e proposte per la

sua concreta realizzazione.

Gianfranco Mascelli

(Candidato consigliere per CO-

RAGGIO CERVETERI –

Sarà delegato all’Arte per

l’Amministrazione Marini)

Oggi con gli effetti della

globalizzazione viviamo una

sorta di dicotomia, da una

p a r t e l a t e n d e n z a

all’omologazione dei luoghi,

dei costumi e delle usanze,

dall’altra la difesa estremiz-

zata di una presunta identità

come scudo verso ciò che

risulta essere diverso da noi,

perciò vissuto come estraneo

Pietro” della Cappella Sistina

del 1481-82.

L’ordine architettonico di

queste cinque opere non

vogliono solo rappresentare

un’architettura civica di rior-

dino tenendo conto del ri-

spetto delle opere architetto-

niche del passato, ma si

proiettano verso un futuro

di possibilità filosofica di

una città a misura d’uomo

che, se per alcuni poteva

essere solo di utopia, per

altri, i vari nobili delle Signo-

rie dominanti, potevano

scommettere e gareggiare in

fatto di bellezza e utilità,

quanto di razionalità

nell’erigere edifici nelle loro

città. E qui siamo in pieno

Rinascimento, Michelangelo

lavora alla Basilica di San

Pietro, Leonardo progetta le

fortificazioni per le città

continuamente in guerra.

In qualunque città, di qualsi-

asi dimensione, la vita civica

deve essere formata da ele-

menti che si proiettano ver-

so il futuro, che raccolgano

in sé la storia del passato,

ben conservata, la cultura

d e l l a c o n o s ce n z a e

dell’ospitalità, l’agibilità di

percorrenza e la possibilità

di accesso facilitato a tutte

quelle che sono le funzioni

utili al cittadino. Una vita in

Comune volta al progresso e

non al regresso.

Gianfranco Mascelli

mente in un gran-

de piazzale che,

soprattutto in

quella di Baltimo-

ra, molto somi-

glia alla odierna

Via della Conci-

liazione di Roma,

per chi giunge dal

Lungotevere.

Successivamente

potremmo osser-

vare altre due

opere in concorso fra loro,

entrambe databili tra il 1501

e il 1504. Si tratta dello

“Sposalizio della Vergine ,”

quella di Raffaello conserva-

ta presso la Pinacoteca di

Brera a Milano e quella del

Perugino conservata al Mu-

sèe des Beaux Arts di Caen.

La prima con edificio pub-

blico sullo sfondo prospetti-

co a pianta circolare al quale

si giunge da un grande piaz-

zale dove si svolge, in primo

piano, l’evento coniugale e il

secondo, quello

del Perugino, che

mantiene presso-

ché la stessa scena

immettendo però

un edificio a pian-

ta ottagonale che

sarà la ripetizione

di quello dipinto

per “La Consegna

delle Chiavi a San

Per chiunque avesse cono-

scenza e in sua memoria due

dipinti riguardanti “La Città

ideale”, sia quella che è con-

servata al Walters Art Mu-

seum di Baltimora e quella

che è conservata alla Galleria

Nazionale di Urbino, en-

trambe attribuite a Luciano

Laurana e per quella di Urbi-

no, con più insistenza, attri-

buita a Piero della Francesca,

si rivelano un ideale urbani-

stico a ipotesi centralizzante,

dove gli elementi architetto-

nici partono da una unità

civica a pianta circolare e a

latere sia a destra che a sini-

stra si compendiano con

elementi architettonici storici

come può essere, per quella

di Baltimora, il Colosseo a

sinistra e la comunità della

fede a destra del dipinto.

Entrambe le opere sono

databili tra il 1470 e il 1480.

Da entrambe il fulcro di

visione si dilata prospettica-

Una vita in comune volta al progresso

Urbe Cerveteri

“La città ideale” di Urbino

“La città ideale” di Baltimora

“Sposalizio della Vergine” (Raffaello), Milano

“Sposalizio della Vergine” (Perugino), Caen

“La consegna delle chiavi a S.Pietro” (Perugino), Cappella Sistina

La cultura come volano per lo sviluppo. Riscopriamo l’antica tradizione etrusca

Una nuova “Dodecapoli”

Page 16: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 16 CORAGGIO CERVETERI

CHI SARANNO I FUTURI ASSESSORI? SOLO CORAGGIO CERVETERI HA GIÀ DICHIARATO NOMI, VOLTI E CURRICULUM.

SOLO QUESTA È VERA TRASPARENZA

Page 17: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 17

to su un tema ormai caldo da molti

anni. Per stessa ammissione degli

intervenuti, si è potuto finalmente

discuterne senza preconcetti e pre-

giudizi di sorta e alla luce di infor-

mazioni serie e studi approfonditi.

Gli organizzatori del meeting hanno

fatto trovare sui muri della sala riu-

nioni le mappe

dell'area potenzial-

mente interessata

dagli interventi,

con i dettagli delle

opere che verreb-

bero destinate ad

uso e proprietà

pubblica, oltre alle

strutture turistiche

ricettive private e

pubbliche e la ri-

strutturazione e

potenziamento

degli impianti idri-

ci, di comunicazio-

ne, di illuminazione

e fognari. Sono, tra l'altro, andate

esaurite le decine di copie del pro-

gramma amministrativo di Coraggio

Cerveteri (un libro di progetti lungo

più di 130 pagine) portate per l'oc-

casione, in quanto finalmente dispo-

nibili per tutti anche in formato

cartaceo. Durante il dibattito si è

anche potuto approfondire il tema

della possibile destinazione

"vincolata" su Campo di Mare dei

tributi riscossi dagli abitanti della

località marina. Sul

tema Juri Marini ha

chiarito la non le-

gittimità della così

detta autonomia

fiscale all'interno di

un singolo comune,

garantendo però un

impegno concreto

nel rispetto delle

varie realtà territo-

riali anche dal pun-

to di vista dei fon-

di, avendo già deci-

so e presentato

l'Assessorato alle

Frazioni, evento

mai verificatosi in precedenza. Au-

gusto Monachesi, futuro Assessore

al Bilancio, Personale e bandi, ha

poi dimostrato, statistiche demogra-

fiche alla mano, come, a causa della

specificità della composizione per

fasce di età e per la presenza in

maggioranza di proprietari di abita-

zioni non residenti, una ipotetica

quanto inapplicabile indipendenza

fiscale sarebbe a completo svantag-

gio dei cittadini di Cerenova e Cam-

po di Mare. Questo, in particolare,

anche alla luce dell'applicazione

della nuova normativa IMU la cui

entrata in vigore è stata anticipate

già al 2012 al fine di portare nelle

casse dello Stato quest'anno gli ef-

fetti positivi previsti dai Patti di Sta-

bilità.

Gli interpreti ed i protagonisti di

Coraggio Cerveteri, continuano a

parlare di fatti, di opzioni concrete e

chiare da porre al giudizio cosciente

degli elettori. Gli slogan elettorali

hanno lasciato lo spazio alla polita

vera, alla rivoluzione culturale che fa

di Coraggio Cerveteri l'unica alter-

nativa possibile.

Coraggio Cerveteri

Domenica 15 aprile presso il Bar

da Franco a Campo di Mare, Juri

Marini ha presentato il program-

ma di Coraggio Cerveteri ai Citta-

dini di Cerenova e Campo di Ma-

re. Ben coadiuvato da Orlando

Gobbi, candidato al Consiglio

Comunale e membro della futura

Giunta Marini con delega alle

Frazioni, alla comunicazione ed

alla trasparenza, Juri ha voluto

aprire per molti uno squarcio nel

buio dell'informazione locale illu-

strando nei dettagli quel piano che

giace in qualche cassetto del Co-

mune da anni e che, con le condi-

zioni e garanzie ulteriormente

individuate dal Gruppo di Lavoro

di Coraggio Cerveteri, potrebbe

rendere compiuta l'urbanizzazione

della località balneare al punto tale

da assegnarle il ruolo di motore

economico e turistico al fianco

della Necropoli, oltre a rendere la

località più vivibile e sicura per i

residenti.

La partecipazione popolare è stata

non solo numerosa ed attenta, ma

partecipativa ed aperta al confron-

Coraggio Cerveteri ha presentato il suo programma a Campo di Mare

Uscire dal degrado. Subito Piano Integrato Ostilia, il primo vero confronto pubblico su un tema concreto

Demagogia e

populismo

non risolvono

i problemi.

Servono idee

chiare e concrete

per superare

questo inaccettabile

degrado.

Piano Integrato Ostilia, presentato al Comune di Cerveteri nel 2006.

Page 18: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 18 CORAGGIO CERVETERI

Il mio profilo personale. Ho 54 anni,

sono sposato con 3 figli, sono laurea-

to in Ingegneria Elettronica (la Sa-

pienza, 1982) e da 26 anni lavoro

come Ingegnere Informatico a Roma

presso il CED dell’Anagrafe Tributa-

ria – Ministero delle Finanze. Vivo a

Marina di Cerveteri da circa 53 anni,

cioè dal 1959, ed ho vissuto anno per

anno la trasformazione di questo

territorio da quella che era una gran-

de azienda agricola, a quella che è la

situazione attuale di centro maritti-

mo, ma che praticamente è un dor-

mitorio per i numerosi pendolari che

lavorano a Roma, come il sottoscrit-

to.

Il degrado e l’abbandono di Marina

di Cerveteri e delle altre frazioni. E’

nota da decenni a me personalmente

che ci vivo da decenni, ma anche a

tutti i cittadini di Cerenova e Campo

di Mare, la necessità di far fronte ai

numerosi disagi e problemi della zo-

na, tra cui la viabilità, l’illuminazione

e quindi la sicurezza, il problema

acqua (qualità e disponibilità),

l’abbandono e il degrado del litorale,

la manutenzione e cura del verde

pubblico, i carenti servizi al cittadino

(asili nido, scuole, uffici comunali,

trasporti, strutture sportive, sociali e

aggregative, ecc.). Le cause di tale

situazione si possono ricondurre a

responsabilità sia delle precedenti

amministrazioni comunali che della

società Ostilia per Campo di Mare.

Analoghe situazioni di abbandono e

di distanza amministrativa le ho ri-

scontrate anche nelle altre frazioni

del comune.

Il mio recente ingresso nel movimen-

to Coraggio Cerveteri. Dopo anni e

decenni vissuti in queste condizioni,

come suddito passivo, ho deciso di

diventare un cittadino attivo e, pur

non avendo mai ricoperto incarichi

pubblici o politici, ho preso contatti

con Juri Marini a gennaio di

quest’anno ed è stato con immenso

Orlando, Gianfranco e Matteo, stufi dell’incapacità della “solita” poltiica

Gli amici di Marina di Cerveteri

Prima di cestinare il presente foglio…

Gentile Elettrice, Gentile Elettore, Prima di cestinare il presente foglio, desidero farle sapere che sono Gian-franco Mascelli, in età tutt’altro che scolare: 67 anni, alla vigilia dei 68, per cui non propenso ad iniziare una car-riera politica che sarebbe semplice-mente stupido e senza senso anche perchè la mia attività è di quelle che danno senso alla mia vita, con tutte le soddisfazioni che un uomo possa avere, senza attendere spasmodica-mente il raggiungimento della pensio-ne per dire basta con il lavoro. Sono stato un insegnante e sono un uomo d’arte che lavora ancora alacremente come autore e come critico, curo mo-stre ed eventi per altri autori e scrivo d’arte per un giornale di Napoli. Per cui il lavoro non mi manca. Vivo a Cerenova da più di 30 anni e conduco una vita abbastanza riservata in questa città con la mia famiglia, tuttavia conosco (non personalmente) i vari personaggi che si muovono da sempre nella politica e, visti i vari comportamenti da politici voltagabba-na e d’inciucioni professionali che ogni volta si candidano per le poltro-ne del Palazzo, magari con altre vesti rispetto alle volte precedenti, e propa-gandando sempre le stesse cose per le giunte in essere senza poi che l’abbiano risolte mai, mi hanno stan-cato. E allora cosa fare? Non votare più per nessuno? Questo è sbagliatis-simo, è come consentire a questi per-sonaggi di raggiungere l’obiettivo con meno voti, per poi finire come siamo finiti in queste ultime quattro legisla-ture completate tutte con i Commissa-ri Prefettizi. E noi sempre più in una squallida riserva che presto potrebbe diventare solo un campo di zingari con tutto il rispetto che ho per quelle comunità gitane. Ho visto l’arroganza della politica nel gestire con prepotenza l’antenna per la telefonia mobile, alla stazione, sor-da a tutti i richiami dei Comitati che la contrastavano per un diritto alla salu-te, chi l’ha gestita, un politichese gio-vane e rampante che, scientificamente ha dato su La Voce anche dei risultati in merito agli eventuali danni che l’antenna può portare a lunga esposi-zione, cioè zero. Ricordo nel 1966, l’effetto che mi fece, uscendo dalla stazione ferrovia-ria di Spoleto, vedendo nella piazza, la grande scultura di Alexander Calder, Beh, tutta un’altra cosa che uscire

dalla stazione di Cerenova! Altre emo-zioni. Ho visto la distruzione della pineta a fianco della stazione per un parcheggio becero, come chi lo ha disegnato e come è stato realizzato. Sono stato invitato da un amico a sentire il programma politico (che più che politico è amministrativo) e ne sono uscito entusiasta per la program-mazione. Si tratta del Movimento “Coraggio Cerveteri”, dal quale il mio amico ne è uscito per candidarsi con un partito e io invece ne sono entrato, come si dice a Roma, con tutte le scarpe e solo per questa affermazione: “puntare sulla centralità della PERSO-NA e dell’INTERESSE PUBBLICO” senza schemi dettati da Roma e senza congiungimenti presenti e futuri che possano dare luogo a possibili inciuci. Un movimento composto da idee e professionalità distinte, democratiche e molto preparate, per tentare di resti-tuire a Cerveteri e ai suoi cittadini tutto quello di cui è stata depredata dagli interessi privati dei politicanti che finora hanno solo fatto cattivo tempo. Mi piacerebbe che le persone potesse-ro assistere, almeno per una volta agli incontri settimanali del mercoledì nella sede del movimento in P.za Ri-sorgimento 6 alle ore 21.00, solo per rendersi conto di come si lavora, e prendere visione dell’intero program-ma, che è un bellissimo libretto. Io, probabilmente non ce la farò ad essere eletto perché facendo vita riser-vata, non mi conoscono né a Cereno-va né a Cerveteri anche se, per la Scuola Media S. D’Acquisto ho rico-perto il ruolo di Vice-Presidente del Consiglio d’Istituto, per cui mi sem-bra del tutto idiota fare dei grandi manifesti con la mia immagine. Reste-rò comunque nel movimento per dare una mano in quel che posso in fatto di cultura. Quello su cui confido è solo una fidu-cia al movimento Coraggio Cerveteri per Juri Marini Sindaco che è giovane, preparatissimo, ed ha una squadra di Assessori già formata (l’unica lista già formata, per cui non ci possono esse-re inciuci) e competente. Ora potete strappare e cestinare. Pos-sibilmente nella differenziata, alla voce: CARTA. Grazie per la cortese attenzione.

Gianfranco Mascelli

piacere che ho trovato un gruppo di

persone organizzate in maniera de-

mocratica, molto operative e concre-

te (gruppi di lavoro), e soprattutto

molto competenti, esperte e profes-

sionali. Abbiamo lavorato intensa-

mente per oltre due mesi nella pro-

duzione del programma elettorale,

che è innanzitutto un insieme di pro-

getti concreti, fattibili e che rispondo-

no all’esigenza di far sviluppare

l’intero territorio comunale.

I miei obiettivi nella giunta del sinda-

co Juri Marini. Ho contribuito alla

stesura del programma nei capitoli

riguardanti la Trasparenza (iniziativa

dell’Anagrafe Pubblica degli Eletti), le

Frazioni al Centro (Assessorato dedica-

to, geomappatura del territorio, Bi-

lancio partecipativo) e Marina di Cer-

veteri (Piano integrato Ostilia per

Campo di Mare, caso Cerelandia,

Centro Anziani, Multiservizi Cerite).

Voglio impegnarmi per realizzare,

con il contributo anche dei cittadini,

le soluzioni proposte nel programma,

che consentiranno di ottenere il mi-

glioramento della qualità della vita e

della trasparenza amministrativa e

l’incremento dello sviluppo, del turi-

smo e dell’occupazione. Nel mio

lavoro mi occupo di innovazione

tecnologica e metodologica e ho rico-

perto diversi incarichi di project

manager. Sono certo di poter sfrutta-

re questa mia esperienza per miglio-

rare e avvicinare i servizi del Comune

ai cittadini e ottimizzare il funziona-

mento della macchina amministrati-

va, in collaborazione con gli altri

assessori.

Orlando Gobbi

(Candidato consigliere per CORAGGIO

CERVETERI – Sarà Assessore alla

Rappresentanza delle Frazioni, Innovazio-

ne, Trasparenza e Comunicazione della

Giunta del Sindaco Juri Marini)

Superiamo l’immobilismo

che ha bloccato lo sviluppo,

soprattutto delle periferie

Page 19: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 19

Trasparenza e Fondi Co-

munitari. Sono due elemen-

ti cardine di tutta l’attività di

Coraggio Cerveteri, quando

sarà chiamata a condurre la

cosa pubblica attraverso il

suo candidato sindaco Juri

MARINI e tutta la sua giun-

ta.

La trasparenza è l’elemento

fondamentale contro la mala

gestione, in particolare in

questi momenti, ove corru-

zione e malaffare, a Cervete-

ri, sembrano avere la meglio,

non certo da oggi. Traspa-

renza vuol dire, come già

sottolineato a più riprese dal

candidato sindaco e nel no-

stro programma, avere in sé

un valore preciso. E i valori

non si acquistano al mercato:

o si hanno o non si hanno.

Coraggio Cerveteri e tutti i

suoi adepti lo hanno in sé,

ed i curricula dei loro candi-

dati – andateli a leggere uno

per uno – sono stampati

nero su bianco e si ricavano

da ciò che hanno fatto o

fanno per vivere. Non ci

sono professionisti della

politica, fra noi. Siamo tutti

cittadini di Cerveteri, come

voi. Lo stesso candidato

sindaco, Juri MARINI, che è

l’unico ad aver avuto una

breve esperienza comunale,

è stato perfino cacciato dal

suo partito per aver profes-

sato con forza e schiena

dritta, aggiungo io, questo

valore senza mai aver trova-

to orecchie disposte ad a-

scoltarlo in Consiglio comu-

nale, nemmeno fra i suoi.

La trasparenza è tutto in

democrazia. E’ il più forte

antidoto contro chi vuole

agire, in Consiglio ed al Co-

mune, contro l’interesse dei

cittadini di Cerveteri. In

questa città deve cambiare, e

di molto, la mentalità. Oc-

corre imporre agli eletti ed ai

responsabili dei servizi co-

munali il concetto che il

Comune è al servizio dei

cittadini e non il contrario,

come spesso accade. Senza

gli elettori e le loro tasse, chi

amministra avrebbe ben

poco da amministrare. Il

cittadino al centro è lo slo-

gan principe del nostro mo-

vimento. Gli atti, preparatori

e finali, ed allegati tecnici

devono essere accessibili ed

a tutti in tempo reale. Ormai

le moderne tecnologie non

ammettono scusanti. Non è

L’elemento fondamentale contro la mala gestione

bilancio). Ecco l’altro ele-

mento chiave su cui poggia

l’intera impalcatura del pro-

gramma di Coraggio Cerve-

teri e la forza per realizzare

le cose. Fino ad oggi, il Co-

mune ha completamente

ignorato questa ipotesi, co-

me l’intero Paese del resto,

ed i Fondi Comunitari resta-

no lì non utilizzati per centi-

naia di miliardi, anzi peggio

vengono dirottati verso i

nuovi arrivati (ex Paesi

dell’Est che hanno molta

fame di tali fondi), e per il

nostro Paese si riducono

sempre più opportunità,

investimenti, in sintesi lavo-

ro. Ma sapete perché accade

questo? Essenzialmente per-

ché gli amministratori comu-

nali non amano le regole

serie e la trasparenza, di cui

sopra. I fondi UE non am-

mettono scappatoie: occorre

una “seria” progettualità e

vengono erogati e controllati

man mano che procedono i

lavori. Anzi il meccanismo è

punitivo e premiale nello

stesso tempo. Cioè se ven-

gono stanziati i fondi e non

vi sono progetti seri per

adoperarli, l’anno successivo

la UE ti penalizza, e ne met-

te di meno a disposizione. Se

al contrario i fondi disponi-

bili il Comune o altro benefi-

ciario, vengono utilizzati,

l’anno successivo si riceve il

premio perché ne mette a

disposizioni di più. Questo

meccanismo, unito ad un

rigore molto pignolo e sco-

nosciuto nelle nostre aste

pubbliche, ove alle varie fasi,

pensabile, ormai, che un

atto, delibera, documento o

quant’altro non venga prepa-

rato per via elettronica al

Comune di Cerveteri: ed

allora perché restano chiusi

nelle segrete stanze ? Perfino

ai Consiglieri comunali, e

Juri ne sa qualcosa, è stato

impedito di avere accesso a

“tutta” la documentazione

prima di deliberare. Gli alle-

gati agli atti del Consiglio

non sono mai disponibili.

Prendendo una qualunque

delle convocazioni del Con-

siglio dell’ex Presidente Ra-

mazzotti, leggerete: “gli atti

ed allegati sono disponibili

per presa visione presso i

competenti Uffici o la Segre-

teria della Presidenza”.

“Presa visione”! Ma siamo

matti! Stiamo scherzando?

Non basta uno sguardo, una

fugace “presa visione”. I

C o n s i g l i e r i d e v o n o

“studiare” quegli atti, ad es.

gli atti e mappe allegate ad

una delibera, o un eventuale

“cambiamento della destina-

zione d’uso: da terreno agri-

colo a terreno edificabile”.

Oh! Guarda caso … La buc-

cia di banana giudiziaria su

cui è scivolata a Cerveteri

l’intera impalcatura di Go-

verno e maggioranza! Un

caso? O era tutto preparato a

tavolino e nel silenzio più

assoluto?

Il Bilancio e relativa nota

esplicativa, poi, per averne

copia è stato sempre un affa-

re di Stato. Quasi un gelosis-

simo segreto da custodire! E

gli atti, bilancio e gestione

della Multiservizi, poi? Se-

greti impenetrabili.

Ecco cosa vuol dire traspa-

renza. Tutto questo, sono

solo alcuni esempi, deve

venire fuori alla luce del sole.

Chi amministra deve sotto-

stare al controllo delle rego-

le, ed ancor prima al giudizio

dei cittadini: così deve, pri-

ma ancora dell’intervento

della magistratura, vergo-

gnarsi di fronte a chi lo ha

eletto. Questo, secondo noi,

è il valore della trasparenza.

E’ ora che questi valori ritor-

nino. E noi, di Coraggio

Cerveteri saremo là per ri-

cordarlo ad ogni piè sospin-

to in Comune.

Fondi Comunitari ed altre

fonti minori (recupero eva-

sione fiscale ed oculatezza

nell’impiego dei fondi di

obbligate, del progetto ven-

gono assegnati una serie di

punteggi e vince solo il pro-

getto serio che porta davve-

ro a investimenti produttivi,

non consente spazio per le

“mazzette”, altrimenti il

progetto viene considerato

fasullo o fuori mercato.

Conclusione, non potendo

pilotare il tutto, per gli amici

degli amici, i fondi restano lì.

Ovviamente sto estremiz-

zando e, per fortuna, non è

sempre così. Infatti i fondi

c’è chi li utilizza. Trasparen-

za e progettualità sono la

base dei fondi UE. Capite

perché il Comune di Cerve-

teri nei Bilanci degli ultimi 3

anni ha una previsione di 0

Euro? Non può, decente-

mente, presentarsi a richie-

dere fondi! E come poteva?

Avete visto cosa è successo

sol che la magistratura ha

infilato il naso nelle carte

comunali. Non è utile e so-

prattutto non conveniente,

evidentemente, creare Uffici

capaci ed istruire i giovani e

volenterosi impiegati e fun-

zionari del Comune ad ap-

prendere come si fa. Pensate

che la scorsa Consiliatura,

dietro mio suggerimento Juri

presentò in Consiglio una

proposta per spendere circa

20.000 Euro per avviare due

o tre volenterosi impiegati o

funzionari comunali a segui-

re appositi corsi alla Regio-

ne: la proposta non fu nean-

che presa in considerazione

dal Consiglio Comunale! Le

priorità erano altre ….! Ed

ecco perché noi di Coraggio

Cerveteri abbiamo inserito

nel nostro programma

(andate a leggerlo), una pos-

sibile soluzione almeno per

iniziare a risolvere questo

problema. Oltre, ovviamen-

te, all’oculato utilizzo dei

pochi fondi che saranno

disponibili. Il prossimo sin-

daco, chiunque esso sia, non

troverà un centesimo nelle

casse comunali, ma solo

debiti: come farà a fare un

minimo di investimenti?

Continuerà la lagna di Cio-

gliana memoria: “non ci

sono soldi”! Noi, invece,

proponiamo la via dei Fondi

UE. Pensate che nel 2010,

ultimi dati disponibili, il Co-

mune di Allumiere ha otte-

nuto dai Fondi UE quasi 3

milioni di Euro per un solo

progetto idrico! Allumiere

… 3 milioni di Euro …! Ma

scusate, Cerveteri non ha

menti all’altezza? Con quel

po’ po’ di patrimonio (non

solo la Banditaccia) che si

ritrova, per fare progetti seri

per ottenere fondi! Fino ad

oggi, purtroppo, è stato così.

Cambiamo, cari concittadini,

abbiate Coraggio e fiducia in

Cerveteri ed in voi stessi:

votate “Coraggio Cerveteri”,

ricordatevene il 6 e 7 mag-

gio.

Matteo Mariani

(Candidato consigliere per la lista

CORAGGIO CERVETERI

– Sarà delegato alla Trasparenza

nell’Amministrazione Marini)

Trasparenza e fondi comunitari Il Comune deve essere al servizio del cittadino e non viceversa

Page 20: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 20 CORAGGIO CERVETERI

Oltre queste macro-problematiche

andrà riorganizzato il sistema dei

mercati ambulanti, verificando

anche la possibilità di un mercato

coperto, già previsto dal PRG. Nel

contesto dei mercati, assume grande

rilievo e importanza il “mercato con-

tadino di prossimità”, un mercato

dove gli agricoltori possano vendere

direttamente i loro prodotti anziché

portarli ai mercati generali, rifornen-

do quindi gli stessi abitanti della città

con prodotti genuini, a “chilometri

zero”, direttamente dal produttore al

consumatore. Una straordinaria op-

portunità, quindi, per l’agricoltura e

per i prodotti tipici locali.

Insomma tutto questo per dire

“volere è potere” e tentare non nuo-

ce ma nulla viene dal nulla e per otte-

nere anche poco bisogna lavorare

tanto. Come dire ci vuole CORAG-

GIO bisogna acquisire la coscienza

che si può fare tutto con grande sfor-

zo ma lo sforzo è maggiore se si è

soli a tentare di risolvere i problemi

minore se ci si sente compresi ed

affiancati da persone che riconosco-

no il tentativo di ciò che vuoi fare per

loro. Inoltre il punto di forza secon-

do me sta nell'ascoltare le esigenze

dei cittadini e per il mio settore speci-

fico dei commercianti e degli artigia-

ni. Sta a loro venirmi a suggerire ciò

di cui hanno bisogno e magari pro-

porre da esperti commercianti le

eventuali soluzioni al problema men-

tre a me spetta poter soddisfare le

loro esigenze e proposte lavorando

sul piano del rispetto formale e so-

stanziale della normativa vigente.

Pertanto per creare una nuova Cerve-

teri bisogna avere coraggio, CO-

RAGGIO CERVETERI.

Rita Catalani

(Candidata consigliere per CORAGGIO

CERVETERI – Sarà Assessore al

Commercio e alle Attività Produttive nella

Giunta del Sindaco Juri Marini)

ta alle chiacchiere ma deve affrontata

in ogni suo aspetto perché possa

essere efficace. I dehors toccano

infatti una duplice questione: il rego-

lamento per la loro regolamentazione

e le tariffe da applicare per

l’occupazione del suolo pubblico.

Modificare solamente l’uno o l’altro

non avrebbe senso. Oggi il nostro

clima, infatti, è cambiato, pertanto la

bella stagione non finisce più il 31 di

agosto o il 30 settembre, ma si pro-

trae con belle giornate di sole fino ad

ottobre e spesso anche novembre.

Per consentire il prolungamento dei

dehors occorre quindi modificare il

regolamento, ma soprattutto occorre

uno sforzo aggiuntivo che metta

mano alle tariffe, cercando una me-

diazione come ad esempio applicare

magari delle tariffe più basse nel cal-

colo della tassa per l'occupazione del

suolo pubblico (o addirittura azze-

randole) con riferimento a questi

mesi ulteriori.

gnazione delle aree senza il ricorso a

strane fidejussioni in solido. Non

può infatti continuare a gravare sulle

loro spalle la garanzia della realizza-

zione di un’opera, che ha già avuto

fin troppo problemi progettuali. Riu-

scire a risolvere queste problematiche

con le alternative menzionate signifi-

ca incrementare le attività quindi

creare nuovi posti di lavoro. Il citta-

dino che lavora guadagna di conse-

guenza spende e quindi la moneta

ricomincia a circolare incrementando

sempre più l'economia. Le famiglie

sono più serene il paese è pronto ad

offrire di più per meglio dire oltre al

lavoro è pronto ad offrire ulteriori

servizi per soddisfare le esigenze dei

cittadini.

Dal punto di vista del commercio, la

priorità è senza dubbio la realizzazio-

ne di un Piano del Commercio, di

cui Cerveteri è sempre stata sprovvi-

sta. Questo strumento consente di

analizzare nel dettaglio le problemati-

che delle zone commerciali, indivi-

duando possibilità di sviluppo, po-

tenzialità e sofferenze. E quindi indi-

vidua le strade per risolvere quei pro-

blemi che hanno reso il commercio a

Cerveteri così difficoltoso e asfittico.

Si tratta di ripensare la viabilità, i

parcheggi, di riorganizzare intere

zone commerciali, di diversificare

l’offerta fra piccola, media e grande

distribuzione, perché ogni settore ha

diversi problemi e diverse esigenze.

In questo modo non entrano in com-

petizione, ma ognuno viene valoriz-

zato per le proprie potenzialità.

Altro argomento che merita attenzio-

ne è quello dei cosiddetti “dehors”,

ossia la possibilità di mettere tavoli e

sedie fuori del bar o del ristorante,

nei periodi di bella stagione. Una

questione che non può essere relega-

Per la mia persona ricoprendo la

qualifica e svolgendo l'attività di

commercialista ha riservato l'assesso-

rato al Commercio e Attività Produt-

tive che rispetta esattamente le mie

capacità operative. Ora mi è stato

assegnato un campo molto vasto,

molto spigoloso, molto importante

per lo sviluppo del commercio in

questo Comune. Da dove iniziare?

Le questioni più importanti ed evi-

denti sono rappresentate dalla grande

sofferenza in cui versa il commercio

e l’art igianato. Partendo da

quest’ultimo, la politica non ancora

stata in grado di approvare definitiva-

mente il progetto della Zona Arti-

gianale, di cui si parla ormai da de-

cenni, ma che ancora non vede la

luce. Ogni volta c’è un problema

nuovo, un intoppo. E questo succede

perché la politica non vigila o non

opera bene.

Occorre quindi riprendere subito in

mano la situazione, inducendo il

Consorzio ad apportare le opportune

modifiche al progetto che, con il

mancato rispetto delle prescrizioni

dell’Anas che vieta di aprire una via

d'accesso direttamente sulla Strada

Statale Aurelia, è rimasto impantana-

to nei cassetti della Regione. Una

soluzione importante, che tra l’altro

porterebbe grande pregio all’intera

Zona Artigianale, potrebbe essere

quella di una via interna parallela

all'Aurelia e direttamente collegata

all'uscita dell'Autostrada. Una solu-

zione di cui si è già accennato, rispet-

to alla quale la politica deve favorirne

l’attuazione, ma deve essere poi il

privato a curarne la realizzazione. Ciò

senza gravare ulteriormente sugli

artigiani, che si sono già esposti in

modo importante e ai quali va garan-

tito il diritto di procedere con l'asse-

Dehors. Basta demagogia, modificare subito regolamento e tariffe

Nuovo Piano del Commercio “Artigianato e Commercio versano in una condizione di grave sofferenza”

Planivolumetria della Zona Artigianale. Progetto dell’ottobre 2010

Page 21: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 21

l’impegno e il sacrificio di

tutti.

Stefano Bruschi

(Candidato consigliere per CO-

RAGGIO CERVETERI –

Sarà Vicesindaco e Assessore con

delega al Turismo, Cultura,

Manifestazioni e grandi eventi,

Sport nella Giunta del Sindaco

Juri Marini)

sono certamente i fattori che

hanno determinato il mio

impegno nella politica locale.

Per queste ragioni, insieme

ad alcuni amici, ho fondato il

Movimento CORAGGIO

CERVETERI, consapevole

del grande lavoro che ci

aspetta e certo che grandi

risultati si ottengono tramite

Nato a Roma 46 anni fa,

vivo a Cerveteri dal 1996

insieme a mia moglie Clau-

dia. Sono un manager con

esperienza pluriennale nel

campo della logistica aero-

portuale, ho gestito impor-

tanti progetti di sviluppo e di

innovazione tecnologica

riuscendo sempre a coniuga-

re l’avvento delle nuove

tecnologie con il rispetto dei

diritti e dei valori della per-

sona.

La gestione delle infrastrut-

ture e delle risorse è una

delle peculiarità che caratte-

rizzano il mio curriculum

professionale e che ho potu-

to mettere al servizio della

p i a n i f i c a z i o n e e

dell’attuazione di nuove poli-

tiche sociali. Le esperienze

professionali ed umane ac-

quisite mi consentono di

affermare che è possibile

creare un sistema sociale ed

economico non discrimina-

torio ed attento alle fasce

sociali più deboli.

Fin da giovane sono

i m p e g n a t o

nell’associazionismo

di ispirazione cri-

stiana. Come Presi-

dente e fondatore di

enti ed associazioni

di promozione so-

ciale, credo ferma-

mente nel recupero

dell’aspetto ludico e

r icreat ivo dello

s p o r t , n o n c h é

nell’importanza di educare le

nuove generazioni alla cultu-

ra dell’interesse pubblico e

dei valori cristiani.

Collaboro attivamente con

importanti fondazioni di

promozione sociale nella

provincia di Roma, con

l’Università salesiana di

Scienze dell’Educazione, con

l’Opera Nazionale per le

Città dei Ragazzi di Roma e

con L’Istituto Internazionale

per lo Studio dei Problemi

della Gioventù. A livello

locale sono attualmente Pre-

sidente dell’Associazione

Sportiva Dilettantistica ARS

ROMA ed infine, da sempre,

sono impegnato nell’attività

della pastorale giovanile della

diocesi.

L’interesse innato per

l’ambito politico e sociale e

l’impossibilità di instaurare

un dialogo costruttivo con le

passate amministrazioni,

Manifestiamo l’amore per la nostra Città e per noi stessi

La politica è un servizio e un dono

Sono nata a Roma il 1° aprile 1965,

risiedo a Cerveteri dal 1974, diploma-

ta in ragioneria nel 1983 iscritta nel

1995 all' ex Albo dei Ragionieri di

Roma, attualmente Albo dei Dottori

Commercialisti e degli Esperti Conta-

bili di Civitavecchia, sempre dal 1995

titolare di uno Studio in Cerveteri

dove svolgo l'attività di commerciali-

sta. Come si evince da questa brevis-

sima premessa ho trascorso quasi

tutta la mia vita in questo che ritengo

essere un meraviglioso paese. Perché

meraviglioso? Semplice, per tutto ciò

che offre ma sopratutto per tutto ciò

che potrebbe offrire. Cerveteri è un

paese che raccoglie in sé moltissime

meraviglie; dalla sua storia, iniziata

con lo stanziamento degli Etruschi

che già da allora scelsero queste terre

dove trascorrere la loro vita perché

per primi si resero conto della posi-

zione strategica e dominante di que-

sto paese, dall'aria che si respira, di

montagna mista a mare, dalla fertilità

della sua terra, in grado di produrre

ogni tipo di coltivazione dalla vite,

agli ulivi, ai carciofi e quant'altro.

Anche noi come loro abbiamo avuto

la grande fortuna di nascere, di cono-

scere e di scegliere di vivere in questo

Comune e dobbiamo cercare di trarre

il massimo beneficio possibile dalla

valorizzazione al meglio tutte le risor-

se naturali e non che ci offre il nostro

territorio. Come fare? Considerando

il nostro Comune come una grande

azienda. E cosa si deve fare in una

grande azienda per far si che dia il

massimo dei suoi frutti? Bisogna

saperla gestire attraverso una lunga

serie di meccanismi, di scelte, di orga-

nizzazioni che si intrecciano tra loro

e che se anche soltanto uno di questi

elementi non funziona, trascina con

sé nel disordine e nella confusione

tutta l'azienda. Cardini fondamentali

per una buona gestione innanzitutto

serenità dei lavoratori ed incentivi

che possano stimolarli a lavorare

sempre meglio. Quali potrebbero

essere questi incentivi? Innanzi tutto

rendere la città più vivibile, per chi ci

vive e per chi ci lavora, ma anche

aiutare l’economia a creare maggiore

ricchezza, creare ulteriori posti di

lavoro, ossia opportunità per un fu-

turo lavorativo senza trasferte fuori

porta, ma anche nuovi plessi scolasti-

ci che possano ricevere alunni senza

problemi di collocazione, spazi verdi

dove passeggiare o far giocare bambi-

ni, centri commerciali, botteghe arti-

giane, luoghi di ristoro, e così via.

Insomma, un tessuto vivo, prospero,

dove una famiglia possa vivere sere-

namente, trovando, nel proprio Co-

mune, un ambiente a dimensione

d’uomo dove soddisfare tutte le esi-

genze della propria vita lavorativa e

sociale. Tornando alla buona gestio-

ne dell'azienda, occorre poi sviluppa-

re anche le strategie di marketing

affinché gli sforzi lavorativi dei di-

pendenti siano per l'appunto com-

pensati dai risultati, che nel caso di

un'azienda sono di raggiungere alti

redditi che possano permettere la

continuazione del ciclo produttivo

quindi acquisti di prodotti, eventuali

lavorazioni, vendita degli stessi soste-

nimento di tutte le spese e reinvesti-

mento dei profitti. Ora in un Comu-

ne le esigenze sono numerosissime e

sopratutto in un Comune ciò che fa

la differenza è che non c'è un titolare

o dei soci che apportando un capitale

iniziale costituiscono un'impresa e

applicando tutti i buoni principi so-

pra esposti con una buona gestione la

portano a produrre reddito. In un

Comune sono gli abitanti che scelgo-

no gli organi dirigenziali ossia coloro

che poi gestiranno le risorse e do-

vranno far si di riuscire a far trarre al

Comune i profitti da reinvestire. Ec-

co perché è di fondamentale impor-

tanza scegliere le persone giuste, per-

sone competenti, esperte serie e dili-

genti in grado di fornire una risposta

alle domande dei cittadini e offrire il

soddisfacimento delle loro esigenze.

Vogliamo dare la possibilità a perso-

ne che non si sono mai candidate,

che vogliono tentare di migliorare le

sorti del nostro paese o addirittura a

persone che facenti parte delle ammi-

nistrazioni precedenti non soddisfatte

della conduzione e della gestione

hanno avuto il coraggio di dire NO e

di lasciare la poltrona. Forse questo è

un gesto ancor più da ammirare e che

dovrebbe far pensare molto gli elet-

tori quando si troveranno alle urne e

dovranno con la loro scelta decidere

a chi affidare le sorti del nostro pae-

se. Altro ostacolo allo sviluppo di

una buona amministrazione è che ci

troviamo per l'appunto in un paese

dove il nonno ha il nipote, il nipote

ha lo zio, lo zio ha il fratello, il fratel-

lo ha la cognata e così via. Pertanto

quando questi elettori si recano alle

urne e votano indicando il candidato

loro parente sono convinti di fare la

scelta giusta per il bene del proprio

familiare, invece non è affatto così

perché se purtroppo nonostante tutti

i buoni principi e la buona volontà il

candidato non ha le competenze

adatte e le qualifiche giuste, non sarà

mai in grado di migliorare le sorti del

paese e di far riflettere il suo lavoro

con il soddisfacimento delle sue stes-

se esigenze e di quelle della sua fami-

glia. Sarebbe quindi opportuno pro-

prio per il bene dello stesso familiare

non votarlo se non si è convinti delle

capacità professionali e delle compe-

tenze ed esperienza che può mettere

a disposizione del Comune. Ho deci-

so di candidarmi per la mia famiglia.

Vorrei che questo paese offrisse ai

ragazzi, come mia figlia, opportunità

di svago, di intrattenimento, di lavoro

futuro senza che siano costretti ad

andare a soddisfare queste esigenze

fuori dal nostro Comune. Così come

vorrei che le mamme possano lavora-

re sul posto cosicché abbattendo i

tempi, che spesso si traducono in ore

per raggiungere fuori le sedi di lavo-

ro, possano trascorrere più tempo

con i loro figli e dedicarsi con meno

sacrificio alla propria famiglia. Co-

munque i desideri sono tanti e come

si può tentare di soddisfarli? Avendo

tanto coraggio! Ed è per questo che

ho appoggiato la candidatura a Sinda-

co di Juri Marini che con il suo movi-

mento, denominato per l'appunto

Movimento Coraggio Cerveteri, è

riuscito a realizzare una lista di candi-

dati costituita da tutte persone com-

petenti e con capacità professionali

ed altresì ha già attribuito sempre nel

rispetto delle reciproche qualifiche

dei candidati gli assessorati.

Rita Catalani

Occorre cambiare. Diamo fiducia a persone nuove, preparate e competenti

Page 22: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 22 CORAGGIO CERVETERI

Profilo professionale. Sono

un esperto in logistica inte-

grata ed aeroportuale ed ho

coordinato importanti pro-

getti di sviluppo tecnico ed

economico. Inoltre ho coor-

dinato lo sviluppo e il rila-

scio in operativo di sistemi

di gestione integrati. Re-

sponsabile di organizzazioni

particolarmente dinamiche e

complesse con processi ope-

rativi atti ad assicurare servi-

zi definiti “pubblici”. Ho

maturato significative espe-

rienze nel marketing nella

pubblicità e nella organizza-

zione di eventi. Inoltre ho

curato importanti procedure

di outsourcing e di gestione

appalti inerenti servizi e

forniture. Sono impegnato

nel sociale come membro

giunta scuola comitato geni-

tori e come donatore di san-

gue.

Motivazioni. Residente a

Cerveteri dal 1993, sono

nato a Roma nel 1965 e

sono il quinto figlio di una

famiglia dove mio padre

commerciante e mia madre

casalinga, hanno da sempre

insegnato che la vita deve

essere affrontata sulla base

di valori sani e universal-

mente riconoscibili. Non a

caso mio padre fu insignito

della medaglia d’oro come

partigiano e della onorificen-

za con nomina di cavaliere

del lavoro. Questo tipo di

educazione è stata ed è an-

cora oggi alla base della mia

formazione culturale e com-

portamentale ed è anche il

riferimento per il mio impe-

gno nel sociale.

Impegnarsi per migliorare il

presente e per creare quelle

condizioni di sviluppo

“sano” che consentano un

f u t u r o

migl iore.

E’ questa

una delle

n o s t r e

responsa-

bilità e

una delle

sfide più

difficili da

superare,

che com-

porta un

c a m b i a -

m e n t o

radicale e

profondo

che passa

ponendo al centro la perso-

na e l’interesse pubblico.

Dove nulla deve essere la-

sciato al caso ma tutto deve

essere riconducibile alla per-

sona come valore assoluto.

Sono questi i valori e princi-

pi cui si ispira il nostro mo-

vimento Coraggio Cerveteri.

Per questo ho deciso di met-

tere a disposizione di Juri

Marini, della sua Giunta e

della nostra Città il mio im-

pegno e la mia professionali-

tà.

Domenico Frontoni

(Candidato a Consigliere per

CORAGGIO CERVETE-

RI, Sarà delegato ai Fondi euro-

pei nell’Amministrazione Mari-

ni)

Un impegno concreto per costruire un futuo migliore

Impegno per uno sviluppo “sano”

sorzio fa a noi

cittadini e so-

prattutto il

fatto che tutto

ciò ci rende

attori impoten-

ti e ci obbliga

ad un paga-

mento ingiu-

sto . Forse

qualcosa pos-

siamo contro

tutto ciò che

sembra irrever-

sibile e senza

via di uscita. La

legge ci offre

diverse oppor-

tunità. Una di

queste potreb-

b e e s s e r e

un’azione col-

lettiva: dobbiamo riunirci e

costituirci per evitare che

questa tassa ingiusta diventi

definitiva!

Il movimento può essere

l’occasione perché tutti colo-

ro vittime dell’ennesimo

balzello facciano sentire la

loro voce. Una voce che il

movimento Coraggio Cerve-

teri raccoglie per ricostruire

Mi chiamo Luciano Zammi-

to vivo a Cerveteri dal 1994

e in 18 anni di vita trascorsi

in questa piacevole cittadina

ho visto cambiare poco o

niente. E’ strano, perché non

penso ci sia bisogno di un

istinto particolare per intuire

che questa città abbia delle

potenzialità innate che pur-

troppo non riescono a de-

collare. Devo ammettere che

il mio spirito critico è dettato

dall’essere cresciuto profes-

sionalmente in una città co-

me Roma che, francamente,

di opportunità ne ha e ne

offre in quantità. Ma è anche

vero che stiamo parlando di

Cer vet er i non c er t o

dell’ultimo luogo al mondo

in quanto ad opportunità.

Opportunità che si chiama-

no necropoli, musei, natura,

mare, campagna, terme e chi

più ne ha più ne metta.

Cosa si può fare ? ho trovato

un'unica risposta: impegnar-

si.

Impegnarsi perché in questa

cittadina parta finalmente il

volano dello sviluppo. Quel-

lo sviluppo sinonimo di

crescita e di ricchezza, cultu-

rale e sociale, per il territorio

e per i cittadini che ci vivo-

no.

La consapevolezza, ormai

radicata nella nostra società,

di considerare il bene comu-

ne sempre più un ‘entità che

non ci riguarda, un’ entità

estranea, ha generato in me

quella reazione che dovreb-

be spingere ognuno di noi

ad essere protagonisti, anche

indiretti, della sua valorizza-

zione e gestione.

Il bene pubblico e come un’

immenso condominio e tutti

noi ne siamo i suoi condo-

mini. Essere vittima di un

sistema che non accetta il

dialogo, che non offre solu-

zioni, mi ha spinto a reagire

anche per raccogliere le voci

di tutti quelli che, come me,

si sentono impotenti davanti

a tutto ciò.

Un esempio su tutti: il caso

del Consorzio di Bonifica

Tevere e Agro Romano.

Molti, come me, avranno

ricevuto una cartella esatto-

riale nella quale il consorzio

chiede il versamento di un

tributo relativo al pagamento

della quota consortile. Di-

scutibile l’origine del tributo

e il modo in cui viene richie-

sto: la cartella esattoriale

lascia infatti poco spazio al

dialogo. E’ difficile per un

cittadino capire se il tutto è

dovuto oppure no; è difficile

accedere agli atti pubblici per

capire meglio; è difficile di-

fendersi, ma è ancor più

facile arrendersi e pagare.

Bèh, io questo non l’ho ac-

cettato, o meglio causa gioco

forza (cartella esattoriale)

non l’ho accettato del tutto.

Come un qualunque cittadi-

no, anche grazie a Juri che in

qualità di allora consigliere

mi ha prodotto i documenti

utili, ho cercato di oppormi

proprio perché è evidente

che il tributo non può appli-

carsi agli immobili ricadenti

nelle aree urbanizzate che già

pagano il servizio di

“depurazione delle ac-

que“alla Società ACEA

ATO2 (doppia contribuzio-

ne?).

Resta incomprensibile, per-

ciò, la richiesta che il Con-

quel rapporto ormai dissolto

tra cittadino ed istituzioni e

che è alla base di una politica

sana.

Luciano Zammito

(Candidato consigliere per CO-

RAGGIO CERVETERI –

Sarà delegato alle Politiche per lo

Sviluppo dell’Amministrazione

Marini)

Consorzio di Bonifica. Cartelle esattoriali odiose e illegittime

“Non mi arrendo alle ingiustizie”

Page 23: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 23

Mi chiamo Pietro Zacca-

gnino ho 41 anni e sono un

medico ospedaliero. A pre-

scindere dalle solite dietro-

logie, non ho mai fatto

politica e nel mio futuro

non avrei mai pensato di

fare politica, ma la politica

purtroppo serve anche per

il lavoro che svolgo tutti

giorni. Chi legge questo

articolo si chiederà a cosa

serve la politica nella sani-

tà? Vi rispondo in maniera

semplice, la politica è sulla

bocca di tutti è sulle prime

pagine dei giornali è un

mezzo di comunicazione

ed in certi casi può influire

sulla salute molto più di

quanto possano fare i me-

dici. Accanto alle restrizio-

ni nell’accesso alle cure

l’economia introduce delle

priorità nella vita quotidia-

na che competono con il

conseguimento della buona

salute. L’attenzione alla

dieta, alla regolarità

nell’assunzione dei farmaci,

agli appuntamenti per gli

screening viene meno

quando sono a rischio lo

stipendio, i risparmi, la

casa. Molte persone sosti-

tuiscono gli abituali esercizi

fisici con un secondo lavo-

ro. I bassi stipendi costrin-

gono altri a scelte non salu-

tari: le famiglie sostituisco-

no le verdure fresche con i

fast food, gli anziani caricano

i freezer di surgelati per

abbassare il costo della

spesa. Lo stress, insieme ai

suoi fisiologici effetti, indu-

ce l’uso di sigarette, alcol e

droghe e fomenta compor-

tamenti fondamentalmente

non salutari. La disperazio-

ne porta poi alla violenza

verso gli altri e verso sé

s t e s s i . M i g l i o r a r e

l’assistenza sanitaria quindi

è una risposta a metà se le

malattie sono provocate

dalle condizioni quotidiane

di vita. Nei miei progetti

quindi non c’è la volontà di

migliorare il mio lavoro o il

posto dove lavoro perché

viviamo in un paese dove

la salute è pubblica, dove

curarsi seppur con difficol-

tà è a costo zero, dove nei

piccoli centri esistono delle

grandi professionalità, ma

di ridurre gli accessi alle

strutture ospedaliere ed

ambulatoriali con una cam-

pagna di prevenzione ed

informazione che inizierà

nelle scuole e proseguirà

nella case di tutti i residenti,

con percorsi formativi,

campagne di interesse pub-

blico e soprattutto con

l’apertura di sportelli dedi-

cati in ambito comunale.

Grazie a Coraggio Cervete-

ri ho avuto la possibilità di

sognare la realizzazione di

alcuni progetti che in altri

Comuni d’Italia sono già da

anni realtà a costo zero, ad

esempio:

Educazione Cerveteri, un

programma di educazione

triennale con appuntamenti

settimanali o mensili per i

ragazzi delle scuole e fina-

lizzato a modificare il con-

testo culturale in cui cre-

scono i preadolescenti e gli

adolescenti, affronteremo

tematiche come dipenden-

ze, alimentazione, affettivi-

tà, salute e sessualità.

La Salute a domicilio,

con la consegna di farmaci

a domicilio ed il trasporto

degli aderenti ad esempio

in strutture sanitarie o o-

spedaliere o tramite auto-

vettura o ambulanza.

Progetto kit Salute “Sono

ancora utile”, con la pro-

posta di consegna di un kit

gratuito a casa composto

da quattro opuscoli plastifi-

cati con i consigli sui rischi

più comuni per le persone

sopra i 65 anni, educazione

alimentare e sugli spazi

verdi a meno di 1 km dal

domicilio e con le iniziative

culturali del quartiere di

appartenenza. Con questo

kit verrà consegnato un

piccolo questionario che i

singoli cittadini consegne-

ranno al proprio medico

curante.

Lo sportello donna, uno

sportello comunale dedica-

to alle donne residenti con

un servizio di ascolto, so-

stegno, consulenza legale,

psicologica, medica e con

un spazio di orientamento

al lavoro.

Tanti altri progetti con

costi zero ed un impatto

sociale mi auguro enorme.

La salute è il primo do-

vere della vita (Oscar Wil-

de) Perché ho scelto questo

slogan? Talvolta la salute-

dovere può avere una nobi-

le motivazione, ba-

sti pensare alle eroiche ma-

dri che non “possono per-

mettersi” di stare male per

curare i propri figli. Ma

quando la salute-dovere è

un diktat fine a se stes-

so, diventa essa stessa una

patologia, una ossessione;

per questo motivo il mio

impegno politico non mi

allontanerà mai dalle mie

professionalità e dal mio

lavoro perché il vero cam-

biamento oltre alla preven-

zione sarà nel ripensare il

modo di fare politica e la

sanità un giorno la faranno

i cittadini insieme ai medici.

Pietro Zaccagnino

(Candidato consigliere per la

lista CORAGGIO CERVE-

TERI – Sarà delegato alla

Sanità per l’Amministrazione

Marini)

Progetti importanti a costo zero, ma con un impatto sociale enorme

Salute, primo dovere della vita L’assistenza sanitaria non basta se le malattie sono provocate dalle condizioni quotidiane di vita

Page 24: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 24 CORAGGIO CERVETERI

Vivo in questa affascinante e

trascurata Città sin dalla

nascita e in questi 22 anni

vissuti qui con la mia bella

famiglia, ho potuto apprez-

zare quanto della storia rac-

contano i vicoli del Centro,

come la straordinaria diversi-

tà dei paesaggi e delle frazio-

ni così fortemente aggrappa-

te ai 160 kmq. del territorio

comunale. Si può ancora

crescere in maniera sana a

Cerveteri, si stringono amici-

zie vere, che durano. Ma

proprio quando tra amici,

raggiunta l'età della respon-

sabilità, si iniziano ad analiz-

zare le situazioni e a valutare

le opportunità perse dalla

Città e non offerte alla sua

gente, è da quel momento

che si inizia a pensare a cosa

si possa ancora fare, a come

si può contribuire a quella

rivoluzione culturale che è la

vera crescita. Mi confronto

spesso con le persone vicine,

amici e familiari, ed è chiaro

per me che c'è bisogno di un

vero cambiamento per Cer-

veteri: non un cambiamento

fine a se stesso, ma la neces-

Mi chiamo Loredana Conti. Sono imprenditrice da lun-ghissimo tempo. Ho guidato aziende di vario tipo, settore e dimensione, e questo mi ha portato ad avere grande dime-stichezza nella gestione dei problemi più diversi e nella valorizzazione delle opportunità. Non ho mai abiurato, pur essendo molto spesso “il capo”, al mio talento, che poi è il talento di tutte le ap-partenenti al mio genere (anche di quelle che non se ne sono mai accorte): l ’ a c c o g l i e n z a . Un’accoglienza mediatri-ce e conciliatrice. Nono-stante un interessante percorso di studi politici, nel passato l’idea di par-tecipare attivamente alla gestione della cosa pub-blica non mi ha mai sfio-rata: un po’ per impegni personali, un po’ per demotivazione: nel pa-norama “ordinario” nes-sun movimento politico mi è mai sembrato modificabile dall’interno e quindi interessa-to all’apporto di energie puli-te e innovatrici. Muovere le acque, quando queste sono già decisamente agitate, mi è sempre apparsa impresa titanica, e negli anni ho rifiutato proposte blasona-te.

sità di una svolta culturale e

infrastrutturale che possa

consentire ai nuovi giovani,

alle nuove generazioni lo

stesso grado di vivibilità di

cui ho potuto godere io ed i

miei amici poco più grandi.

Ho studiato, insieme agli

amici di Coraggio Cerveteri,

gli sviluppi demografici re-

centi della mia gente ed è

evidente come già dai prossi-

mi anni, il cambiamento ci

sarà imposto proprio dagli

sviluppi demografici che

vedono un chiaro e veloce

invecchiamento della popo-

lazione. Il cambiamento,

non si può solo subire, ma si

può governare, se si è seri e

preparati. Ho idee chiare su

cosa bisogna fare per Cerve-

teri e tutto passa attraverso

la costruzione di un tessuto

economico che dia lavoro

alla sua gente, che riduca il

fenomeno del pendolarismo

che sta lasciando a Cerveteri

il solo ruolo di dormitorio.

L'agricoltura, con la sua pun-

ta di diamante che potrebbe

ancora essere la Cantina di

Cerveteri (cantinone), è un

tema su cui ho dimostrato

già pubblicamente tutta la

mia attenzione e la mia capa-

cità di analisi. Il centro ter-

male o il centro commerciale

unita ad una nuova spiaggia

attrezzata a Campo di Mare,

potrebbero cambiare il volto

della nostra città e fornire a

tutti noi molte opportunità

di sviluppo economico e

professionale senza dover

per forza pianificare di emi-

grare altrove. L'attenzione

alle Associazioni che nel

territorio si occupano di

sport come degli anziani poi,

ci porterà ad abbracciare

tutte le fasce di età ed i biso-

gni di socialità che attendo-

no risposte da molto tempo.

In Coraggio Cerveteri ho

potuto trovare informazioni

ed approcci condivisi che mi

hanno dato comunque la

certezza che tutto ciò si pos-

sa fare nella realtà, malgrado

le restrizioni imposte dalle

scarse risorse presenti nelle

casse comunali. Le mie am-

bizioni hanno trovato spa-

zio, quindi, in questo Movi-

mento, una fucina di giovani

e meno giovani cittadini che,

anche insieme a me, hanno

progettato una Città nuova

dove il passato è la fonte di

finanziamento del presente

con il turismo, l'agricoltura e

l'artigianato ed il futuro può

essere pieno di buone op-

portunità. L'impegno che

garantisco dagli scranni del

Consiglio Comunale, è quel-

lo di contribuire affinché i

progetti proposti nel libro

del Programma Amministra-

tivo di Coraggio Cerveteri,

diventino realtà nel rispetto

del territorio, della gente e

delle giovani generazioni.

Inoltre mi impegnerò affin-

ché la nostra amministrazio-

ne si ammoderni, che offra

servizi in maniera moderna,

puntuale e trasparente.

Cosa dicono di me: La mia

prima qualità sarebbe la pun-

tualità e la precisione che

metto nelle attività che orga-

nizzo; la capacità di perse-

guire uno scopo fino alla

fine e quindi l’abnegazione

non sarebbe da meno; la

fedeltà, la forza e la volontà

di esserci sempre per gli

amici, mi contraddistinguo-

no; la determinazione messa

nel raggiungere gli obiettivi,

fa il mio stile di leadership

un pochino ruvido.

Alessio Monachesi

(Candidato consigliere per CO-

RAGGIO CERVETERI)

Ma si fa un bel dire che sap-piamo senz’altro a priori ciò che decideremo domani: non si mette nel conto che il caso è servitore del destino. Le cose son precipitate: uno stillicidio mediatico ha prova-

to a convincermi di rinunciare a sperare (e chiedeva pure l’applauso… c’è crimine più grande della distruzione della speranza?), ma io non mi son rassegnata, e nonostante l’aprioristico rifiuto di parteci-pazione diretta alla politica, nella mia anima ha preso sem-pre più corpo la convinzione che se davvero voglio cambia-

re il mondo, devo farlo io senza aspettare che qualcun altro inizi. Senza qualunqui-smo e senza snobismo. Ma come fare? I partiti cano-nici sono lontani dalla realtà, vivono su pianeti paralleli. E

questo non è qualun-quismo: è un fatto. Di molte liste tra le più conosciute, per quanto riconosca alcuni loro argomenti validi da un punto di vista sostan-ziale, vedo vanificati gli sforzi da una comunica-zione che punta solo al giustizialismo e alla vendetta. Non mi rico-nosco in questo. Perché adesso ci vuole cuore. Non odio. E questo non è snobismo: è os-servazione e ascolto. Ecco, esattamente in questa fase ho incrocia-to, per caso…?, Corag-gio Cerveteri. E mi sono innamorata delle persone che lo com-

pongono: Juri Marini natural-mente, e tutta la squadra. Una squadra dove si discute, dove ci si anima anche, ma in cui l’obiettivo comune (che poi è il benessere di Cerveteri e delle sue frazioni) è lì, presen-te; e guida ogni progetto, ogni azione. Con amorevolezza. Con trasparenza. E con one-stà.

L’obiettivo comune in realtà è una serie di obiettivi. Sono elencati nel Programma. Un Programma di cui io non rias-sumerò i punti, perché merita una lettura diretta. Mai si era visto (o almeno io non avevo mai visto) in ambito ammini-strativo uno studio con elabo-razione delle problematiche/azioni/soluzioni così detta-gliato. Nero su bianco. Scritto. Chiaro. Senza fumose e mol-teplici (trucco vecchissimo della politica) chiavi di lettura. Un impegno, una grande pro-messa. Un po’ scherzando (e un po’ no) io chiamo il Pro-gramma “la Cambiale”. Ne ha tutti i crismi: gli importi, le scadenze, i debitori (che siamo noi di Coraggio Cerveteri, e per non sbagliare oltre ai nomi sulla “Cambiale” ci abbiamo messo la faccia…), i creditori. I creditori sono i cittadini di Cerveteri e delle sue frazioni. Ma in verità siamo anche noi. Nel progettare la rinascita di tutto il territorio, noi abbiamo pensato anche a noi stessi: perché noi questo territorio lo viviamo. Qui ci sono i nostri figli, i nostri cari, i nostri an-ziani. I nostri animali. Le no-stre attività. Qui ci sono le nostre case. Qui ci siamo noi. Se ci verranno dati gli stru-menti, noi quella cambiale la pagheremo e si manifesterà nelle vite di tutti attraverso

aria pulita; acqua bevibile; territorio splendente, come merita, come è e come non si vede più purtroppo e, di con-seguenza, nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani e per i nostri meno giovani; ambiente sicuro per i bambini e recupero delle esperienze e delle tradizioni: dimentichia-mo troppo spesso (è una ma-lattia del nostro tempo) la preziosità degli anziani, dei loro consigli, delle loro capaci-tà, della loro forza. Anziani e bambini: il presente può esse-re armonizzato solo attraverso il legame tra memoria e futu-ro. Cosa porterò (porterei) io, personalmente? La forza del cuore. E tanta esperienza naturalmente. Ma chiunque di noi dovesse avere l’onore di partecipare al governo di Cer-veteri e le sue frazioni, sarà all’altezza del bellissimo com-pito. Amo sognare che faremo politica insieme alla gente che ci accompagnerà con le sue esigenze, con le sue riserve, con le sue proposte: e non sarà politica dal basso… ma dall’alto: perché quando c’è unione allora c’è spirito, allora c’è amore. Loredana Conti (Candidata consigliere per la lista CORAGGIO CERVETERI)

Per un’amministrazione più moderna

Una svolta culturale

Io devo essere il cambiamento che voglio vedere nel mondo

La forza del cuore

Page 25: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 25

Carissimi amici, molti di voi

si chiederanno perché, no-

nostante non avessi mai

fatto politica in vita mia,

oggi a 41 anni ha deciso di

presentarmi candidato alle

prossime elezioni comunali

di Cerveteri.

Come tanti di voi sono stan-

co e deluso di come viene

amministrata la nostra città

e di come, ormai da quasi 15

anni, nessuno sia riuscito a

concludere il proprio man-

dato.

Due Amministrazioni di

Centro Destra e due Ammi-

nistrazioni di Centro Sinistra

non sono riusciti non solo a

governare ma hanno prodot-

to sfiducia, delusione e rab-

bia in tantissimi concittadini.

I servizi pubblici sono quasi

inesistenti, l’economia della

città fatta di tante piccole

imprese sono ormai quasi

completamente al collasso,

tanti giovani in cerca di un

lavoro, che non c’è, conti-

nuano a girare per le vie

della città o seduti in qualche

bar o sulle scale e sui muretti

della piazza aspettando che

qualcosa cambi.

Perché fermarsi ad aspettare

che qualcosa cambi?

Purtroppo qui non cambia

nulla. I partiti che fino a ieri

erano quasi tutti insieme al

governo di Cerveteri oggi

sono tutti divisi; è diviso il

Centro Sinistra, è diviso il

Centro Destra ma poi, se

vanno al ballottaggio, pur di

vincere a tutti i costi, rifaran-

no gli inciuci di sempre,

metteranno insieme tutto e il

contrario di tutto e dopo la

vittoria esploderanno tutte le

contradizioni, le divisioni, le

liti e gli inevitabili cambi di

maggioranza, con consiglieri

che sono all’opposizione e

passano in maggioranza,

candidati a sindaco che pas-

sano da una parte all’altra

senza pudore alcuno, insom-

ma il solito balletto di sem-

pre con la conseguenza che

Cerveteri sarà in balia di

personaggi senza scrupoli e

senza dignità.

Per tutto questo mi sono

chiesto se non sia possibile

cambiare, andare oltre i falli-

mentari giochi dei partiti e

mettersi in gioco mettendoci

la faccia insieme a tanti altri

cittadini della società civile,

ognuno con la propria sensi-

bilità, le proprie esperienze,

le proprie professionalità,

per dare una speranza di

cambiamento vero, parteci-

pato che sappia finalmente

dare la certezza che un altro

modo di governare è possi-

bile.

Per questo in tanti abbiamo

scelto Coraggio Cerveteri,

un movimento politico libe-

ro, aperto e indipendente

che ha come obiettivo il

risveglio di una autentica

coscienza civica per condivi-

dere insieme un percorso

comune per costruire

un’alternativa seria, compe-

tente e professionale al servi-

zio della città e della perso-

na.

Con il Movimento Coraggio

Cerveteri ho trovato lo spa-

zio per idee e proposte, per-

ché in questo nuovo sogget-

to politico ognuno è vera-

mente protagonista e re-

sponsabile del suo impegno

e tutti insieme all’unanimità

abbiamo scelto come candi-

dato a Sindaco Juri Marini.

L’unico che abbia fatto il

Consigliere Comunale e che

nella sua esperienza ha fatto

della coerenza e della traspa-

renza uno stile di comporta-

mento politico sobrio, com-

petente, aperto al contributo

di tutti.

Insomma credo di non esa-

gerare se affermo che po-

trebbe essere come l’attuale

Presidente del Consiglio

Monti, una persona seria,

preparata e decisa che può

far uscire Cerveteri dalla

palude in cui l’hanno caccia-

ta da decenni tutti i governi

che si sono succeduti fino ad

oggi.

E’ per tutto questo che chie-

do un voto deciso e consa-

pevole per Coraggio Cerve-

teri e per Juri Marini Sindaco

e scrivendo il mio nome

Faraglia (si può scrivere an-

che solo DADDO) a fianco

del simbolo del Cuore.

Tutti quelli che mi conosco-

no sanno che ho avuto

“coraggio” a mettermi in

lista per il Consiglio Comu-

nale, perché come tanti di

voi sono sfiduciato, amareg-

giato, arrabbiato e avrei avu-

to voglia di non andare a

votare, ma ho volutamente

abbandonato l’idea perché

credo che un’altra Politica

(quella con la P maiuscola)

sia possibile e per questo vi

invito tutti ad avere il corag-

gio di andare a votare e a

votare per cambiare.

Alessandro Faraglia

(detto DADDO)

(Candidato consigliere per CO-

RAGGIO CERVETERI)

Bisogna trovare il coraggio di andare a votare, e votare per cambiare

Un’altra politica è possibile Nel movimento Coraggio Cerveteri ognuno è protagonista e responsabile del suo impegno

Che cos’è l’Illuminismo

(Immanuel Kant - Königsberg in Prussia, 30 settembre 1784)

L'illuminismo é l'uscita dell'uomo dallo stato di

minorità che egli deve imputare a se stesso.

Minorità é l' incapacità di servirsi del proprio

intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se

stessi é questa minorità se la causa di essa non

dipende da difetto di intelligenza, ma dalla

mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del

proprio intelletto senza essere guidati da un altro.

Sapere aude ! Abbi il coraggio di servirti della tua

propria intelligenza ! - é dunque il motto dell'

illuminismo. La pigrizia e la viltà sono le cause per

cui tanta parte degli uomini rimangono volentieri

minorenni per l' intera vita; e per cui riesce tanto

facile agli altri erigersi a loro tutori. E' tanto comodo

essere minorenni ! Se ho un libro che pensa per

me,un direttore spirituale che ha coscienza per me,

un medico che decide per me sulla dieta che mi

conviene, ecc., io non ho più bisogno di darmi

pensiero da me. Purché io sia in grado di pagare,

non ho bisogno di pensare: altri si assumeranno

per me questa noiosa occupazione.

Page 26: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 26 CORAGGIO CERVETERI

governo. Ho trovato cittadini che, stanchi delle polemiche come me, hanno deciso di mettere a disposizione del movimento le proprie com-petenze e le proprie capacità per un futuro migliore della città, dei nostri figli, ma an-che dei nostri padri e dei nostri nonni, parte importan-te della nostra comunità. Questa semplicità, questo

non dovere essere politici è la forza del movimento ed è il concetto che cerco di far trasparire nelle mie risposte quando mi chiedono "ma cos'è Coraggio Cerveteri, perché lo dovrei votare?".La situazione politica nazionale purtroppo è allo sbando, ed è difficile oggi, per un cittadino che non si interessa attiva-mente di politica scegliere chi votare, in molti casi le perso-ne sono talmente deluse che non ci vogliono neanche andare a votare. E' la vera sconfitta della democrazia, il voto è un diritto, ma anche un dovere e non votare o farlo senza coscienza dando il voto al partito senza sapere chi sono le persone che stai portando in comune è perico-loso. Vorrei invitare tutti i cittadini ad informarsi sui programmi dei 9 candidati a

dei lamenti sterili. Qualche mese fa tornando a casa ho visto un manifesto molto scarno,semplice, una sola scritta al centro "Coraggio Cerveteri" e mi sono doman-data cosa volesse dire. Poi qualche tempo dopo mia sorella mi ha invitata a parte-cipare ad una delle assemblee aperte che una nuova lista civica tiene ogni mercoledì

sera, mi dice che devo andare perché finalmente si sta costi-tuendo qualcosa di nuovo per le prossime elezioni, qualcosa che non ha niente a che fare con i "soliti noti" di Cerveteri e che si chiama "Coraggio Cerveteri". Ecco! Finalmente ho capito cosa volevano indi-care quei manifesti, così incu-riosita ancora di più mi pre-sento alla prima assemblea. Che vi devo dire, non ho più smesso di andare! I principi sui quali si fonda il movimen-to sono alla base della mia idea di democrazia, la perso-na al centro, la trasparenza, un modello di governo dove il cittadino non subisce regole dettate dall'alto, dove non è più alla base della piramide, un modello dove la pubblica amministrazione si confronta con il cittadino e gli rende un ruolo attivo nelle azioni di

Perché Coraggio Cerveteri. Nel 2002 quando le mie figlie erano delle bambine di 1 e 5 anni mi sono trasferita a Cer-veteri per avere un po’ di respiro, costretta come ero dai palazzi di Roma. L'ho vista come un paradiso a pochi chilometri dal Raccor-do Anulare. Aria pulita, storia etrusca, terra da coltivare e tanti bambini mi è sembrata

una città a misura di uomo e di famiglie. Certo venendo da una grande metropoli l'impat-to è stato esaltante, poi come per ogni cosa vivendo qui piano piano sono venute fuori situazioni che ho critica-to e che avrei voluto diverse; il problema è che per molto tempo mi sono limitata a criticare, a lamentarmi davan-ti la scuola mentre aspettavo mia figlia,ai compleanni dei bambini insieme alle altre mamme che la pensavano esattamente come me, con mio marito, con mia sorella con i miei amici. Non mi è mai passato per la testa che avrei potuto fare qualcosa di concreto, che gli uffici del comune non erano poi così lontani e che con un po’ di coraggio si poteva dire "Fermi!" è arrivato il momen-to di agire ed è finito quello

re quel senso di appartenenza che ci

accomunerà… Perché la parola è lo

strumento della democrazia.

Nazzareno Galosi

(Candidato consigliere per CORAGGIO

CERVETERI)

“Cos’è la politica se non l’arte di

mentire a proposito” (Voltaire)

Se volessi intraprendere la carriera da

politico, l’aforisma di Voltaire suone-

rebbe quantomeno fuori luogo. Ma

io sono qui, momentaneamente, per

un altro motivo: per dare un occhiata

e vederci più chiaramente, per cerca-

re di capire se veramente è cosi diffi-

cile o addirittura impossibile fare

semplicemente qualcosa di concreto

per la nostra città.

Poiché siamo ancora poco conosciuti

come gruppo, come Movimento, e

anche poco noti come singoli, alme-

no per la maggior parte di noi, credo

sia giusto prima di tutto dare spazio

ad un po’ di sana retorica. Che poi è

semplicemente l’arte del parlare e

dello scrivere correttamente, in modo

da persuadere, quindi convincere, i

nostri concittadini della nostra deter-

minazione nel voler dare gambe e

ossigeno alle nostre idee. Senza però

scadere nei soliti toni da campagna

elettorale, tipici del “bravo” politi-

cante, ossia in quei comportamenti

un po’ squallidi e del tutto privi di

contenuti, che mirano solo a conqui-

stare il voto, le simpatie, ad apparire

per forza più belli e più bravi degli

Agire nel concreto e ritrovare quel senso di appartenenza che ci accomuna

Fare di più, e farlo meglio altri. Infinite promesse e pompose

parole al vento, utili solo a conquista-

re la poltrone, ma che poi puntual-

mente svaniscono alla prova dei fatti,

tradendo le promesse e le aspettative

dei cittadini. È questo che accade

puntualmente, ormai da oltre

vent’anni, e che ha lasciato la nostra

città allo sbando. Vent’anni: tanti

quanti quelli che io posso ricordare, e

con i miei occhi e i voti persi, testi-

moniare.

Da quando posso votare ho assistito,

a volte interessato, altre meno, a di-

versi discorsi di campagna elettorale.

Alcuni sembrano potenti, colpiscono,

molti altri generano solo un tiepido

applauso di cortesia. Io sinceramente

non punto a nessuno dei due. Sono

solo profondamente interessato, pri-

ma di tutto all’argomento principale,

che è quello di fare qualcosa di co-

struttivo per la “rinascita” del paese,

e secondo poi al mio territorio, poi-

ché come tutti voi ci vivo, e sono

convinto che si possa sviluppare dav-

vero meglio, su tantissimi settori,

soprattutto grazie alle straordinarie

ricchezze storiche, archeologiche e

ambientali di cui è ricco.

Per questo ho deciso di mettermi a

disposizione del Mo-

vimento Coraggio

Cerveteri e di candi-

darmi alla carica di

Consigliere comunale.

Per mettere al servizio

della città la mia sto-

ria, la mia esperienza,

la voglia di fare e di

crescere che gli amici

mi riconoscono. Per

vedere se, anche solo

con un po’ di buon

senso, è davvero così

difficile fare qualcosa

di più, e di meglio.

Spero solo che questo

mio breve pensiero

iniziale da “apolitico”,

quale sono sempre

stato, non vi induca a

riflessioni ancor più

negative, visto anche il

momento di fango e veleni che sta

attraversando politicamente il nostro

paese ormai al collasso. Spero invece

che le mie parole, tanto sincere quan-

to forse un po’ ingenue, possano

diventare insieme a tutti voi condivi-

sione, emozione, voglia di intervenire

per poter agire nel concreto e ritrova-

sindaco, a conoscere i nomi dei candidati consiglieri e fare una scelta consapevole, ci vuole coraggio per fare que-sto, ed è importante averlo perché Winston Churchill diceva che il coraggio è la prima delle qualità umane,

perché è quella che garantisce tutte le altre. Paola Micozzi (Candidata consigliere per CO-RAGGIO CERVETERI)

Bisogna informarsi, per fare una scelta consapevole

Basta lamentarsi, serve agire

Page 27: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

CORAGGIO CERVETERI PAG. 27

Mantieni i tuoi valori positivi per-

ché i tuoi valori diventano il tuo

destino.(Mahatma Gandhi)

Sono residente a Cerveteri dal 1995.

Ho lavorato per diversi anni presso

una importante Spa di Roma nel

campo del Global Service occupan-

domi di amministrazione e della parte

commerciale legata a paghe e contri-

buti.

Con la nascita di mia figlia Ilaria, ho

fatto la mamma a tempo pieno. Nel

frattempo ho dato vita ad un sogno,

aprendo un’attività commerciale che

porto avanti da ormai circa 10 anni e

che oggi rappresenta la mia più gran-

de soddisfazione e il futuro per mia

figlia.

A Cerveteri mi trovo molto bene:

adoro questa città. Ma è una città che

potrebbe dare molto di più da tanti

punti di vista: turistico, commerciale,

culturale, di nuovo occupazione. Una

città che vive tantissimi problemi e

Non riesco a capire perché le per-

sone siano spaventate dalle nuove

idee. A me spaventano quelle vec-

chie. (John Cage)

Ho 21 anni. Sono diplomata

all’Istituto Professionale aziendale.

Impiegata dal 2010 presso una im-

portante catena di negozi di arreda-

mento. Quest’anno mi iscriverò

all’Università alla facoltà di Scienze

dello Sviluppo e delle Cooperazione

internazionale.

Nel 2006 sono stata eletta nel

“Consiglio comunale dei ragazzi”, di

cui sono stata Presidente per due

anni. Purtroppo il Consiglio dei ra-

gazzi non ha potuto lavorare al pieno

delle proprie potenzialità, per man-

canza di collaborazione da parte della

politica. L’unico lavoro importante è

stata l’organizzazione di alcuni eventi

nel contesto della Sagra dell’Uva, in

collaborazione con la Pro Loco.

Cari amici, come candidato consiglie-

re comunale del comune di Cerveteri,

mi presento brevemente e spiego le

motivazioni che mi hanno spinto a

questo impegno. Sono diplomato

all’istituto tecnico per geometri di

Bracciano , ho avuto diverse espe-

rienze lavorative , tra cui la più im-

portante ho partecipato alla realizza-

zione del l’Istituto Poligrafico e Zec-

ca dello stato di Roma.

Da molti anni sono appassionato di

Etruscologia, frequentando molti

corsi patrocinati sia dal comune di

Cerveteri che dall’Unesco

Pratico da sempre vari sport tra i

quali il tennis ,inoltre svolgo attività

ricreative come la musica (suonando

le percussioni) e modellando l’argilla

creare riproduzioni di ceramiche

antiche.

Ho accettato l’invito a presentare la

mia candidatura essenzialmente per

due motivi: penso che a Cerveteri sia

necessario un profondo cambiamen-

to della gestione pubblica, e noi gio-

vani questo cambiamento non dob-

biamo solo chiederlo, ma contribuire

in prima persona a conseguirlo.

Secondo ho trovato in Coraggio Cer-

veteri, competenze e onestà nelle

persone , inoltre un valido program-

ma e quindi tutte le condizioni per

svolgere un attività di corretta ammi-

nistrazione del comune.

Coerentemente con il mio carattere

non sono entrato in lista solo per far

numero, mi auguro di convincere

molti elettori e poter accedere di

fatto al consiglio comunale.

Costruiamo l’alternativa e liberia-

mo il nostro futuro.

Daniele Ciammaruchi

(Candidato consigliere per CORAGGIO

CERVETERI)

Ritengo che i giovani, e soprattutto i

giovanissimi, che si vogliano impe-

gnare in politica debbano essere sup-

portati meglio e in modo più concre-

to. Troppo spesso infatti la “politica”

parla a sproposito delle politiche

giovanili, solo per convenienze elet-

torali, ma nessuno è mai disposto ad

ascoltare veramente le istanze delle

nuove generazioni, tantomeno a met-

tere a disposizione strumenti concreti

per la realizzazione delle loro idee.

Per questo serve un impegno diretto

dei giovani, che devono conquistarsi,

con coraggio, uno spazio importante

e diventare protagonisti della costru-

zione del proprio futuro.

Martina Giacobbe

(Candidata consigliere per CORAGGIO

CERVETERI)

che sembra si stia trasformando in un

grande dormitorio. Una cosa inaccet-

tabile, per un territorio così bello. Per

questo ho deciso di impegnarmi in

politica e offrire il mio contributo,

sulla base di idee molto chiare.

Ritengo infatti che ci voglia molto

coraggio ad esporsi, perché significa

mettersi in discussione. Ma la situa-

zione che viviamo richiede l’impegno

di tutti, in prima linea. Occorre riu-

scire a portare nella politica una sana

coscienza civica, per superare le tante

chiacchiere e portare nuova concre-

tezza.

Solo con queste premesse si può

immaginare un vero cambiamento

del rapporto della politica e

dell’amministrazione con i cittadini.

Antonia Liberti

(Candidata consigliere per CORAGGIO

CERVETERI)

Noi giovani dobbiamo contribuire ad un profondo cambiamento della gestione pubblica

Costruiamo l’alternativa

Il coraggio di mettersi in discussione

I tuoi valori, il tuo destino

Nessuno ascolta mai le istanze dei giovani

Nuove idee, con coraggio

Page 28: Coraggio Cerveteri - Maggio 2012

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]

PAG. 28 CORAGGIO CERVETERI

www.coraggiocerveteri.it - [email protected]