Conselvano giu2015 n72

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Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 72 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015 del Conselvano Istituto Tommaseo tante le iniziative per i ragazzi Conselve pag. 6 Mercatone Uno scaffali vuoti e negozio chiuso Tribano pag. 10 Pro Loco al lavoro per ricostruire il bar incendiato Cartura, il caso pag. 15 pagg. 13, 16 Moro a Due Carrare Pittarello per Bovolenta Due nuovi sindaci nel Conselvano, entrambi giovani, entrambi alternativi alla maggioranza uscente, Moro con il centrosinistra, Pittarello con la sua lista civica D avide Moro è il nuovo sindaco di Due Carrare. Trentasette anni, sposato con Elisa, padre di due figli, ricercatore all’Istituto nazionale di fisica nucleare di Legnaro, consigliere di opposizione uscente, Moro succede a Sergio Vason, giunto alla fine dei due mandati amministrativi. Il can- didato della lista civica “PraticaMente Due Carrare”, sostenuta dal PD, ha ottenuto 2086 consensi, pari al 42,57% dei voti validi, superando nella contesa elettorale l’ex vicesindaco Claudio Garbo (Due Carrare per il futuro 29,71%), Giampietro Crivellaro (Carraresi Noi per Voi 18,86%) e Pierange- la Negrisolo (Per Due Carrare 8,86%). A Bovolenta invece si impone come sin- daco Anna Pittarello. 39 anni, dipendente di Veneto Agricoltura, e storica consigliere di opposizione del comune, ha ottenuto ben 620 voti, circa un centinaio più della secon- da lista guidata da Emiliano Baessato che ha ottenuto 505 consensi (lista Progetto Insieme). Al terzo posto il sindaco uscente Vittorio Meneghello con la lista “Insieme per Bovolenta- Meneghello Sindaco”) che si è dovuto accontentare di 423 voti. In consi- glio si dovrà accontentare di un solo seggio. Quarto posto per la lista “Bovolenta Futura” di Rosanna Zanettin (220 voti). MOVIMENTO 5 STELLE ATTACCA “PARALISI IN MUNICIPIO” “Non si placa l’agonia nella quale da molto tempo versa ormai il nostro comune di Conselve e i propri dipendenti.” Il portavoce del Movi- mento 5 Stelle Luca Martinello esordisce così nel nuovo attacco all’amministrazione. pag. 6 BAGNOLI RITROVA PALAZZETTO WIDMANN Una preziosa testimo- nianza storica e artistica di Bagnoli torna ad essere finalmente accessibile ai cittadini. Dopo mesi di trattative Palazzetto Widmann, dichiarato patrimonio nazionale da oltre novant’anni, riapre al pubblico. pag. 12 a pag. 34 alle pagg. 37-40 a pag. 33 All’interno del giornale PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD VENETO IN PRIMO PIANO da pagg. 20-22 pag. 23 pag. 24 continua a pag. 8 Editoriale N essun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione. Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca. Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani* *[email protected] - [email protected] L’informazione locale è sempre con te: +94% di visitatori www.lapiazzaweb.it CARTURA (Pd) · Via Pozzetto Nespolari, 76 PEGOLOTTE DI CONA (Ve) · Via Stazione, 13 • Visite cliniche • Visite domiciliari • Vaccinazioni • Ecografia • Radiologia • Laboratorio analisi • Profilassi filaria • Chirurgia • Laser terapie • Urgenze veterinarie Ambulatorio Veterinario Cartura Dr. Milan Roberto ord. Vet. PD 538 349 1202137 Dr. Lideo Luca ord. Vet. PD 602 349 4238734

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Conselvano giu2015 n72

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Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 72 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015

del Conselvano

Istituto Tommaseotante le iniziativeper i ragazzi

Conselve

pag. 6

Mercatone Unoscaffali vuotie negozio chiuso

Tribano

pag. 10

Pro Loco al lavoroper ricostruire il bar incendiato

Cartura, il caso

pag. 15

pagg. 13, 16

Moro a Due CarrarePittarello per BovolentaDue nuovi sindaci nel Conselvano, entrambi giovani,entrambi alternativi alla maggioranza uscente, Morocon il centrosinistra, Pittarello con la sua lista civica

Davide Moro è il nuovo sindaco di Due Carrare. Trentasette anni, sposato con Elisa, padre di due fi gli, ricercatore

all’Istituto nazionale di fi sica nucleare di Legnaro, consigliere di opposizione uscente, Moro succede a Sergio Vason, giunto alla fi ne dei due mandati amministrativi. Il can-didato della lista civica “PraticaMente Due Carrare”, sostenuta dal PD, ha ottenuto 2086 consensi, pari al 42,57% dei voti

validi, superando nella contesa elettorale l’ex vicesindaco Claudio Garbo (Due Carrare per il futuro 29,71%), Giampietro Crivellaro (Carraresi Noi per Voi 18,86%) e Pierange-la Negrisolo (Per Due Carrare 8,86%).

A Bovolenta invece si impone come sin-daco Anna Pittarello. 39 anni, dipendente di Veneto Agricoltura, e storica consigliere di opposizione del comune, ha ottenuto ben 620 voti, circa un centinaio più della secon-

da lista guidata da Emiliano Baessato che ha ottenuto 505 consensi (lista Progetto Insieme). Al terzo posto il sindaco uscente Vittorio Meneghello con la lista “Insieme per Bovolenta- Meneghello Sindaco”) che si è dovuto accontentare di 423 voti. In consi-glio si dovrà accontentare di un solo seggio. Quarto posto per la lista “Bovolenta Futura” di Rosanna Zanettin (220 voti).

MOVIMENTO 5 STELLE ATTACCA“PARALISI IN MUNICIPIO”

“Non si placa l’agonia nella quale da molto

tempo versa ormai il nostro comune di Conselve e i

propri dipendenti.” Il portavoce del Movi-mento 5 Stelle Luca Martinello esordisce

così nel nuovo attacco all’amministrazione.pag. 6

BAGNOLI RITROVAPALAZZETTO WIDMANN

Una preziosa testimo-nianza storica e artistica

di Bagnoli torna ad essere fi nalmente accessibile ai

cittadini. Dopo mesi di trattative Palazzetto Widmann, dichiarato patrimonio nazionale

da oltre novant’anni, riapre al pubblico.pag. 12

a pag. 34

alle pagg. 37-40

a pag. 33

All’interno del giornale

VENETO IN PRIMO PIANO

PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE

CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI

ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD

VENETO IN PRIMO PIANO

da pagg. 20-22

pag. 23

pag. 24

continua a pag. 8

Editoriale

Nessun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione.Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che

lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca.

Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

*[email protected] - [email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

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CARTURA (Pd) · Via Pozzetto Nespolari, 76PEGOLOTTE DI CONA (Ve) · Via Stazione, 13

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Dr. Milan Robertoord. Vet. PD 538

349 1202137

Dr. Lideo Lucaord. Vet. PD 602

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected] in redazione l’8 giugno 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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Superare le distanze, condividere la conoscenza. Due punti fermi dell’esperienza 2.0 a cui ci siamo ormai abituati grazie, in particolare, ai social network. E le potenzialità che la rete

offre sono così numerose, che sempre più spesso consentono di recuperare antiche consuetudini in una forma del tutto nuova.

Un esempio “made in Italy”? Dall’intuizione di tre studenti del Lazio ha preso forma un nuovo portale (www.letswitchit.it), una sorta di Facebook dello scambio dei libri, tutto in italiano e totalmente gratuito, nel quale ogni utente può disporre di un proprio profi lo personale e di una libreria virtuale nella quale aggiungere i titoli che vorrebbe scambiare e quelli che sta cercando. Una chat interna permette anche di aprire trattative e accordarsi per un eventuale scambio.

La scommessa dei creatori di letswitchit.it sta ora nel riuscire a convincere i librai di farsi a loro volta utenti, immettendo nel sistema un certo numero di titoli che magari giacciono da anni invenduti nel retrobottega: non per venderli, ma per ottenere in cambio pubblicità gratuita fra gli utenti, la possibilità di segnalare promozioni, offrire sconti o affi liazioni e dare risonanza alle proprie iniziative.

Soprattutto, le librerie ma anche locali di altro tipo potrebbero attrarre nuova clientela diventando i punti d’incontro preferenziali per gli scambi concordati in rete.

Il motto: “Passa i tuoi libri... alimenta la tua mente”, dice già molto della fi losofi a di un progetto che sfrutta al meglio le caratteristiche social della rete per superare però quell’isolamento virtuale in cui internet rischia sempre di gettarci. L’uso dei network per scambiarsi “cose reali” sembra infatti uno dei tratti emergenti di questo periodo.

Se per alcuni anni è sembrato che lo sharing fosse un fenomeno limitato ad ambiti facilmente “smaterializzabili”, com’è accaduto per i dischi e i fi lm, applicazioni come questa fi niscono per ribaltare la situazione e rispondere a esigenze più concrete.

Altri esempi in rete non mancano di certo: il vasto mondo dell’agricoltura biologica conosce per esempio da tempo pratiche come lo scambio delle sementi o il dono della “pasta madre”, attorno a cui si sono costruite comunità di utenti vaste e ramifi cate che si danno periodicamente appuntamento in giro per l’Italia. Ecco che allora scambiarsi un libro diventa anche il pretesto per incontrarsi di persona, magari davanti a un caffè, e stringere relazioni fondate sulle passioni comuni, ma anche sul senso del dono e sul recupero del gusto per la materialità degli oggetti.

Perché la “community” è importante, ma se non diventa “comunità” – fi sica e reale – alla nostra vita fi nirà sempre per mancare qualcosa.

Scambi un libro in rete, guadagni un amico nella vitaUn originale progetto nato da tre studenti italiani mostra come internet non debba limitarsi a essere un serbatoio di esperienze virtuali, ma possa aiutarci a ritrovare il gusto per la materialità degli oggetti. E anche delle relazioni

333news da laPiazzaweb

Sul versante sportivo “Giro d’Italia a Spinea pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Porto Tolle, il Polesine è volato all’Expo” e la “Notte Bianca di Cavarzere, si festeggia per due giorni”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team.seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

Sui social è volata la sezione #elezioniveneto2015 tutti i post, in particolare i video del voto di Zaia e Moretti. A seguire la sezione Il confronto elettorale di La Piazza a Chioggia sia su Fb che su Twitter, in diretta. Truffa a Rovigo per un corso di pasticceria ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa.seguici su www.facebook.com/

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LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Cavarzere, Rovigo e Adria. seguici su www.lapiazzaweb.it

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Piovese (recordo assoluto di sempre), PioveseSport, Conselvano e Cavarzere.seguici su www.issuu.com/

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Il 2 giugno nella casa di Albenga, El Montassir ha accoltellato ferocemente l’ex moglie Loredana Colucci davanti alla fi glia di 13 anni. Il direttore nel suo blog affronta il tema senza dimenticare che il gip Filippo Maffeo della procura di Savona rifi utò per tre volte di arrestare l’uomo che perseguitava Loredana.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Se cade il Governo siamo contenti? Con le riforme da approvare, Renzi adesso tentenna. Dopo le regionali gli equilibri politici delle forze di Governo non sono più gli stessi. A Palazzo Madama sembra proprio il premier e i suoi abbiano una maggioranza minima. O forse no. In commissione istruzione al Senato, dove si discute Ddl Scuola, Il PD al momento conterebbe su 14 voti contro i 12 dell’opposizione. Più di qualcuno si augura che cada il Governo. E poi?seguici su www.lapiazzaweb.it/

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IL SONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

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ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

E’ in uscita il secondo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social. seguici su www.lapiazzaweb.it/

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TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

LA CURIOSITÀ CON I SUOI 40 METRI È LA PIÙ PROFONDA DEL MONDO

A Montegrotto la piscina dei record

Ad un anno dall’apertura è già conosciuta come la piscina dei record,e non solo per la sua profondità: paradiso degli amanti dell’apnea e delle immer-

sioni ma anche set cinematografi co e “palestra” per esercitazioni oltre che luogo di svago e divertimento. Si chiama Y-40: la lettera richiama il sub in fase di im-mersione nella piscina più profonda del mondo, per di

più con acqua termale. 40 metri è appunto la profondità che ha fatto dell’impianto un punto di riferimento mondiale per le attività subacquee ma anche per molti altri eventi. Aperta a Montegrotto, hotel Millepini, la piscina è una realizzazione completamente italiana. Umberto Pelizzari ha effettuato la misurazione del record di profondità. In fondo alla piscina sia arriva con diverse profondità intermedie e grotte per attività tecniche. La piscina contiene 4300 metri cubi di acqua termale mantenuta ad una temperatura tra 32-34°C così da permettere di immergersi e nuotare in costume da bagno senza dover indossare la muta. In questi mesi è successo un po’ di tutto, perfi no un matrimonio da record in profondità, oltre a svariati servizi fotografi ci e video. Ma è soprattutto il paradiso dell’apnea grazie alla temperatura dell’acqua termale che favorisce il rilassamento e la concentrazione. E’ scelta per allenamenti agonistici e preparazioni atletiche, con Marco Mardollo e Umberto Pelizzari, in vista degli esami per di-ventare istruttori di apnea. Scenografi co anche il tunnel in plexiglass che permette di osservare la piscina stando “all’asciutto”. Il prezzo d’ingresso non è certo popolare, ma non stiamo parlando di una piscina qualunque.

Nelle spiagge di Rosolina mare e Albarella sventola la Bandiera blu. Il prestigioso riconoscimento internazio-nale conferito al Comune rivierasco dalla Foundation

for environmental education (FEE), corona una serie di ac-corgimenti, sforzi e di iniziative volti a migliorare la qualità ambientale del territorio. “L’idea di presentare domanda per la Bandiera blu nasce dalla volontà di far emergere le qualità che sono caratteristiche del nostro paese, raggiungendo così gli standard che erano già presenti in altre realtà turistiche – considera in proposito l’assessore all’Ambiente Giovanni Crivellari - Abbiamo investito sull’ambiente, incrementando il regime di raccolta differenziata, puntato sull’ottenimento della certifi cazione ambientale Emas, collaborato con le associazioni di volontariato ambientaliste e con le scuole per fornire una maggiore consapevolezza ed approfondimento sui temi della tutela ambientale. Tutto questo, unito ai severi controlli che da anni ormai ci restituiscono parametri conformi alle normative sulla salubrità delle acque. Il riconoscimento dona alla nostra località balneare un valore aggiunto in termini di qualità am-bientale, presupposto decisivo per migliorare l’offerta turistica

del territorio, tenendo conto delle specifi cità che lo rendono unico rispetto alle realtà limitrofe”.

Rosolina quest’anno rientra tra i 147 Comuni e i 66 ap-prodi turistici che possono vantare il vessillo assegnato dall’eco-label alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio con l’intento di indirizzare la politica di gestione locale, verso un processo di sostenibili-tà ambientale. Alla cerimonia che si è tenuta alla sede della Regione a Roma hanno partecipato il sindaco Franco Vitale e l’assessore al Turismo Daniele Grossato.

“Siamo soddisfatti ed orgogliosi di questo risultato – di-cono - che arriva dopo anni di lavoro spesi, tra le altre cose, per incentivare il turismo nel nostro territorio. Abbiamo portato avanti il progetto con convinzione, consapevoli della necessità di investire nel settore turistico per valorizzare il territorio e incentivare l’occupazione. Oggi anche la nostra località può vantare questo riconoscimento internazionale, che pone il no-stro comune ai vertici dell’offerta turistica per quanto riguarda in particolare la qualità ambientale. Un ringraziamento a quan-ti, sia dell’amministrazione sia nell’unità di progetto, hanno

contribuito al conseguimento dell’obiettivo”. La bandiera blu che quest’estate sventola lungo la riviera

rosolinese non deve però rappresentare un punto d’arrivo, ben-sì di partenza. “A questo punto non dobbiamo però fermarci e vivere di rendita – ha confermato in proposito il presidente del Cob e vicepresidente provinciale di Confcommercio Ascom Fer-dinando Ferro – bisogna portare avanti un impegno costante anche nel futuro. La Bandiera blu va ad onorare gli sforzi fatti anche da noi balneari che lavoriamo in spiaggia e quindi con l’ambiente di cui ci consideriamo i primi tutori, perché lo faccia-mo quotidianamente. Siamo le prime sentinelle del territorio con azioni di pulizia quotidiane, col setaccio, coi retini e con la pulizia del materiale piaggiato. In sintonia con gli sforzi dei balneari anche quest’anno in spiaggia ci sarà ‘l’ecologino’, un portacenere di carta che sarà distribuiti gratuitamente a tutti i fumatori per non disperdere tra la sabbia i mozziconi, si tratta di un messaggio di tutela del territorio”. “Il riconoscimento - ha considerato l’onorevole Diego Crivellari - consente anche al Po-lesine tutto di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità turistiche ed ambientali”.

di Elisa Cacciatori

Riconoscimento andato a 147 Comuni e 66

approdi: non è certo facile ottenerlo

Per rientrare tra i “papabili” è

necessario il rispetto di una serie di

requisiti molto severi

ECCELLENZA DEL TURISMOLa località del Basso Polesine inserita nel ristretto novero

di spiagge e approdi che tutelano anche l’ambiente.

Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale e del Consorzio degli operatori

balneari: “Premiati anni di sforzi, siamo noi le prime sentinelle

e i primi tutori del nostro patrimonio”. E adesso si pensa

a fare ancora meglio per il futuro Rosolina si gode la sua prima bandiera blu

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555Argomento del mese

Chioggia

Qualità delle acqueBandiera blu, Sottomarina fa il bisSottomarina si ri-

conferma e, anche quest’anno, dopo la

“prima volta” del 2014, sventola Bandiera Blu sul litorale chioggiotto. L’ambito riconoscimento è stato diret-tamente ritirato a maggio, perso Ministero a Roma, dal sindaco Giuseppe Casson e dall’assessore al Demanio, Elena Segato.

“La soddisfazione e l’en-tusiasmo sono enormi – ha dichiarato il sindaco - perché riconfermarsi non è mai semplice: è stato premiato il lavoro di squadra dell’intera città, che in ogni sua parte, Amministrazione, Associazioni di categoria e operatori turistici, ha interpretato e vissuto questo appuntamento come un momento fondamentale per garantire al nostro territorio un’immagine corrispondente alle bellezze naturali ed artistiche che lo caratterizzano”.

La “Bandiera Blu”, infatti, è un’iniziativa condotta dall’organizzazione non governa-tiva e no-profi t “Foundation for Environmental Education” (FEE) sin dal 1987. L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu è promuovere una conduzione sostenibile del terri-torio nei Comuni rivieraschi, rispondendo a una serie di indicazioni che pongono alla base delle scelte politiche proprio l’attenzione e la cura per l’ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente, in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo i problemi relativi alla ge-stione del territorio, al fi ne di un’attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle candidature, inviate ogni anno compilando uno specifi co questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti anche rappresentanti di importanti enti istituzionali. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto un complesso iter procedurale certifi cato.

“Ringrazio tutti singolarmente - aggiunge l’assessore all’ambiente, Elena Segato - i Presidenti delle Associazioni di categoria, i loro componenti, la Capitaneria di Porto ed i tanti operatori turistici che nel corso di questi ultimi mesi hanno fornito piena e convinta collaborazione per presentarsi al meglio all’appuntamento con la Bandiera Blu”.

Le fa eco il sindaco: “Sono molti i punti di eccellenza del nostro litorale, ciascuno dei quali ha contribuito al raggiungimento dell’importantissimo traguardo: tra tutti, è doveroso citare il progetto “Vacanze sicure”, frutto dell’eccellente lavoro dell’Asl 14 e del suo Dipartimento Emergenze. Cosicché anche quest’anno, il nostro litorale potrà fregiarsi del titolo di “spiaggia più sicura d’Italia”, con piena garanzia di servizi sanitari in favore dei turisti di assoluta eccellenza”. Sara Boscolo Marchi

Il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, l’assessore al Demanio Elena Segato e gli operatori sventolano la Bandiera Blu 2015

Rosolina si gode la sua prima bandiera bluIl Lido di Venezia punta al rilancioIntramontabili All’Excelsior e Des Bains le spiagge vip più esclusive

Lido di Venezia, la spiaggia esclusiva per eccellenza punta al rilancio. Per capire quando costa fare una vacanza balneare al Lido nei posti più esclusivi, bastano poche cifre. Alla “spiaggia Excelsior”, uno dei stabilimenti più esclusivi al mondo, punto d’incontro di attori e registi e legata al Festival internazionale

del Cinema di Venezia, le minicapanne in terza fi la ad agosto costano 52 euro al giorno comprese due sdraio. Per le ricercate capanne in tela bianca poste in seconda e prima fi la bisogna sborsare 140 - 245 euro al giorno. Sempre al Lido, la spiaggia Des Bains, davanti all’omonimo hotel, icona dei primi anni del ‘900, descritto da Thomas Mann nel suo “Morte a Venezia”, ha prezzi leggermente più contenuti: si va dai 43 euro per le mini capanne dal caratteristico tetto di paglia in quarta fi la (incluso, ombrellone, sdraio e lettino) ai 205 euro per un Tucul in prima fi la. La spiaggia dei vip però punta a riammodernarsi con un piano di ristrutturazione di Excelsior e Des Bains, mantenendo per entrambi la sola destinazione alberghiera. La società incaricata al piano industriale, Hines italia, prevede tra i 60 e i 120 milioni di euro di investimenti.

Sta selezionando gli operatori sia per il piano industriale, sia per la gestione alberghiera. I tempi tecnici sono di tre anni di lavori sia per il Des Bains, sia per l’Excelsior, mantenendo però quest’ultimo sempre aperto. L’operazione rilancio del Lido non può decollare con la sola ristrutturazione alberghiera. Serve la riqualifi cazione di tutto il Lungomare Marconi e quella dell’area del Palazzo del Cinema, nuovo palazzetto compreso, che spetta alla parte pubblica

di Alessandro Abbadir

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6 Conselve66 Conselve

L’Istituto Comprensivo Nicolò Tommaseo di Conselve anche quest’anno ha aderi-to a numerose proposte e progetti che

hanno arricchito l’esperienza dei ragazzi. Con la fi ne delle lezioni è il momento di tirare le somme di queste attività e della loro “rica-duta” sugli studenti. A partire dalle iniziative fi nalizzate all’educazione alla legalità. I pro-getti sono stati rivolti agli alunni della scuola secondaria di primo grado. Nei primi mesi dell’anno scolastico gli alunni hanno parteci-pato a tre interessanti iniziative: un incontro con gli esperti della Polizia Postale sui rischi della rete, l’attività teatrale Ame-rete fi naliz-zata a responsabilizzare gli alunni sull’utilizzo della rete e il progetto Fisco a scuola tenuto da una rappresentante dell’Agenzia delle En-trate. Nel secondo quadrimestre si è tenuto un incontro con i Carabinieri e un incontro con i detenuti nell’ambito del progetto Il carcere entra a scuola. A conclusione del percorsoi ragazzi hanno partecipato ad un incontro con i rappresentanti della Guardia di fi nanza e dell’Unità cinofi la. “Grazie a queste signifi -cative iniziative, - spiega il preside Massimo

Bertazzo - gli alunni hanno avuto la possibilità di conoscere alcune fi gure istituzionali e di confrontarsi con esperti di vari settori. Le pro-poste nell’ambito dell’educazione alla legalità consentono ai ragazzi di rifl ettere sull’impor-tanza di adottare sempre comportamenti re-sponsabili e corretti”. La scuola ha partecipato anche all’organizzazione di due interessanti percorsi per i genitori centrati su tematiche educative d’attualità per le famiglie. Il percor-so “Educazione come esperienza di libertà”, in collaborazione con il Comune di Conselve, l’Associazione famiglie attive e il Lions Club di Conselve, ha proposto incontri centrati in particolare all’educazione nel periodo dell’a-dolescenza. Il percorso “Vivere in famiglia: la via del cuore per affrontare i confl itti”, in colla-borazione con la scuola paritaria Maria Imma-colata di Terrassa Padovana ha promosso un confronto centrato sulla relazione educativa e la comunicazione effi cace in famiglia. “La fi -nalità di queste iniziative - aggiunge il dirigen-te - è di migliorare le abilità di comunicazione all’interno della famiglia per favorire un clima relazionale positivo in cui i ragazzi possano

trovare delle risposte ai loro bisogni”.Anche quest’anno attenzione poi alle lin-

gue straniere con il progetto “Trinity”. Come ogni anno la scuola ha preparato agli esami gli alunni che frequentano il corso attraverso un ciclo di lezioni specifi che che hanno per-messo loro di conseguire una certifi cazione riconosciuta e valutata a livello internazionale (Trinity). A maggio 19 alunni provenienti dalla scuola primaria e 72 alunni della scuola secondaria di primo grado di Conselve, Arre, Cartura e Terrassa hanno sostenuto e supera-to con successo la prova di conversazione in lingua inglese per la certifi cazione Trinity. Al-tri 21 studenti dell’istituto “E. Mattei” hanno superato l’esame per la certifi cazione.

Alla scuola “Tommaseo” rifl essioni sul dialogoin famiglia e nella società, certifi cazione Trinity

Scuola e progetti Il punto sulle iniziative proposte dall’Istituto Comprensivo

Dalla legalità all’inglese

L’incontro con i detenuti

“Non si placa l’agonia nella quale da molto tempo versa oramai il no-stro comune di Conselve e i propri

dipendenti.” Con queste parole il portavoce del Movimento 5 Stelle Luca Martinello esordisce nel nuovo attacco all’amministrazione comunale e, in particolare, alla gestione del personale dopo il ridimensionamento dell’Unione. Sotto accusa le scelte che hanno portato, secondo l’esponente dell’opposizione alla paralisi dell’attività in alcuni settori chiave del municipio..

“E’ sotto agli occhi di tutti - prosegue - l’e-morragia inarrestabile ed inesorabile che in questi ultimi anni ha colpito maggiormente gli Uffi ci Tecnici dei Lavori Pubblici e dell’Edilizia Privata. E’ sconvolgente che non si contano più solo nelle dita di una mano i responsabili e gli impiegati che via via si sono succeduti in un arco temporale limi-tato ed apparentemente incomprensibile. L’Uffi cio Tecnico oltre a non avere più nessun dipendente che segua questo settore e ciò pone gravi critici-tà nella gestione e nell’assolvimento del proprio ruolo amministrativo, è stato di fatto cancellato con l’uscita del suo Responsabile con il nullaosta del Sindaco Ruzzon. Questa uscita ha di fatto lasciato vacante anche il posto di Responsabile dell’Uffi cio dell’Edilizia Privata”. Martinello pro-segue ricordando l’avvidenzamento dei segretari comunali in questi mesi. cambiati anche dopo poche settimane. “A questo punto - aggiunge - ci si deve porre seriamente delle domande sul conclamato fallimento che emerge da tutta una serie di fatti ed eventi gravi accaduti che portano solo un nome: Antonio Ruzzon, il nostro sindaco di Conselve. Pensiamo sia ovvio a tutti che se i dipendenti “scappano” o si aggrappano a qualsi-

asi opportunità pur di essere trasferiti signifi ca che il malessere ha preso il sopravvento e costringe ad un vero e proprio esodo, se non addirittura un abbandono della nave che, forse, sta colando a picco! I sintomi quindi di una grave e irreversibile malattia ci sono tutti e portano alla constatazione che solo una gestione spesso caratterizzata da ombre e poca trasparenza induca poi ad effetti così drastici. D’altronde poi non ci si può lamen-tare se, come emerso mesi fa, si scoprono gravi ammanchi proprio in un uffi cio dove il sindaco è doppiamente responsabile. Per non parlare poi dei risvolti fallimentari dell Unione dei Comuni con tutti i retroscena e strascichi negativi che l’opera-zione ha poi determinato. Ci chiediamo quindi se obiettivamente il sindaco detiene ancora la capacità e la lucidità amministrativa per reggere coerentemente il proprio ruolo e mandato”.

I 5 STELLE: “PARALISI IN MUNICIPIO”

In breveDoppio premio alla “De Amicis” di Arre

La classe quarta della Scuola Primaria “E. De Amicis” di Arre, che fa parte dell’Istituto Com-prensivo di Conselve, ha partecipato, come terza classifi cata, alla premiazione del concorso storico- grafi co-pittorico: “Per un futuro di pace e solidarietà” indetto dall’Uffi cio Scolastico Territoriale di Padova in collaborazione con l’Associazione Nazionale vittime civili di guerra sezione di Padova. La stessa classe è stata premiata anche come seconda classifi cata della XXIX Edizione del concorso di Poesia: “Antico Ottorino ed Elisa Benvegnù Ortu” indetto dal

Gruppo Culturale K.F. e dalla Pro Loco di Pontelongo.

Giochi matematici, ragazzi qualifi catiPremiati i 12 alunni di quinta elementare e i 30 delle medie che si sono qualifi cati ai Giochi Matematici ospitati dall’Istituto Comprensivo Tommaseo. Uno dei ragazzi delle

medie ha partecipato anche alla fi nale del giochi internazionali a Milano. E’ stata l’occasine per festeggiare insieme i giovani studenti che hanno dimostrato di saper giocare con la

matematica e la logica. Organizzati dall’Università Bocconi di Milano, i giochi matematici a Conselve hanno coinvolto 57 alunni delle scuola primaria e 113 alunni della scuola media

con il coordinamento del professor Corrado Tietto.

Orazio e Maria sposi da mezzo secoloLo scorso 15 maggio Orazio Frizzarin e Maria

Suman hanno festeggiato con emozione e gioia il cinquantesimo anniversario del loro matrimonio.

“Il gesto più bello nella vita di due persone è sapersi ancora tenere per mano dopo tanti anni e saper sorridere insieme”. Questo il messaggio

d’augurio e di affetto rivolto loro dai fi gli Andrea, Marco e Silvia.

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I cittadini di Jászberény, città gemellata con Consel-ve da oltre vent’anni, hanno festeggiato lo scorso il 6 maggio il 270° anniversario del Jászkun

Redemptio. Ospitiamo un intervento con il quale due esperti di storia ungherese, Edit Bathó, direttrice del Jász Museo, e Zoltán Goda, ingegnere emerito, hanno voluto far conoscere agli amici di Conselve questo importante avvenimento della loro tradizione storica.

“Tutto ebbe inizio nel XIII° secolo, quando la gente Jász (Jassici) e la gente Kun (Cumani) arriva-rono nel bacino dei Carpazi, dove i magiari vivevano già da secoli. Gli Jassici occupavano un territorio continuo, che fu, ed anche oggi è nominato Jászság. I Cumani si dividevano in due parti, che erano, e sono anche ora Nagykunság (Grande Cumania), e Kiskunság (Piccola Cumania). Tutti i due piccoli popoli avevano le proprie lingue, ma ne restavano pochi ricordi in scritto. La storia degli Jassici e dei Cumani correva parallelamente durante i secoli. Più tardi i due piccoli popoli si assimilavano completa-mente alla popolazione ungherese.

Il re ungherese Béla IV annesse volentieri gli Jassici ed i Cumani, perché erano guerrieri bravi, e si poteva contare su loro nella difesa del paese. Il re assicura a loro anche privilegi, i quali furono rinnovati di tempo in tempo nelle diplome reali. Gli Jassici ed i Cumani non facevano parte del sistema amministrativo del paese, ma conservavano la loro identità, e la loro autonomia regionale.

Così non erano servi della gleba, e si chiama-vano coscientemente „liberi”. Ma dopo un periodo di indipendenza, all’inizio del XVI° secolo l’Unghe-ria venne conquistata degli ottomani. Nel periodo della dominazione turca anche gli Jassici ed i Cu-mani soffrivano, come tutta la gente ungherese. In quest’epoca i loro insediamenti quasi spopolavano. La dominazione ottomana fi nì nel 1699 con l’aiuto dell’Austria, che estendeva il suo dominio su tutta l’Ungheria. Riuscito ottenere la libertà incominciò una ricostruzione del paese. Ma per gli Jassici e per

i Cumani fi ní presto la prosperità speranzosa, per-ché tutto il loro territorio fu venduto dall’imperatore Leopoldo I° d’Asburgo ad un ordine cavalleresco germano. Il nuovo proprietario opprimeva gli Jassici ed i Cumani con imposte dure. Più tardi la vendita fu trasformata a un affi tto, ma la loro posizione non cambiava. I due piccoli popoli erano “liberi” per se-coli, per questo sopportavano malamente la servitù. Dopo 4 decenni d’umiliazione giungevano a una decisione importante; con cooperazione della loro gente si redimevano gli stessi dalla servitù. Maria Teresa d’Asburgo, regina d’Ungheria fi rmò il 6 mag-gio 1745 il diploma del Redemptio (redenzione). La libertà costava molto: gli Jassici e i Cumani doveva-no pagare 500.000 fi orini, quale somma fu raccolta dalla gente, che assumeva un debito grave. Tutti i partecipanti all’accordo ricevevano terreni, propor-zionali ai loro apporti. La diploma del Redemptio ga-rantiva di nuovo i privilegi di altri tempi agli Jassici ed ai Cumani. La loro autonomia funzionava in poi sotto il nome: Jászkun Regione Triplice (Jászság, Grande e Piccola Cumania), la cui sede era Jászberény. Nelle

tre parti separatamente furono eletti Capitani, che esercitano il potere. Il loro superiore era il Jászkun Capitano. Emancipatosi dalla servitù tramite la re-denzione incominciò uno sviluppo enorme, che dura-va fi no al 1876 quando la Regione Triplice diventò parte della sistema amministrativo delle province.

Gli Jassici ed i Cumani non dimenticavano mai la grande impresa dei loro antenati. Nei decenni passati si metteva sempre più in evidenza il culto delle tradizioni. Prima soltanto a Jászberény c’era commemorazione del Redemptio il 6 maggio in ogni anno. Poi anche altre città di Jászság aderivano alla festa. Per ora anche i Cumani festeggiavano l’anni-versario del Redemptio.

Gli Jassici ed i Cumani eleggono di nuovo Ca-pitani in ogni anno, i quali stessi coltivano le tra-dizioni. C’é un riconoscimento nuovo del grande evento; il Parlamento Ungherese dichiarò nel suo decreto 4/2014 (07. 02.) il 6 maggio al giorno commemorativo del Redemptio, della redenzione della Jászkun Regione Triplice. Siamo orgogliosi dei nostri antenati”.

Gemellaggio Due esperti di storia ungherese raccontano la genesi della ricorrenza tradizionale

La “liberazione” di Jaszbereny

Nella fototratta dalperiodicodel Jasz Musemla ricostru-zione diun combat-timento in terra ma-giara

La città gemellata con Conselve ha festeggiato il 6 maggio scorso l’anniversario della “Redemptio”

Finalmente anche a Conselve arriva internet wi-fi gratuito per tutti. Fra pochi giorni saranno attivati i primi “hot spot” per collegarsi libe-

ramente alla rete dai principali luoghi pubblici citta-dini: il Municipio, il Prato Comunale, l’area esterna della piscina, piazza XX Settembre, piazza Dante e la palestra comunale. Soddisfatto il Movimento 5 Stelle che dai banchi dell’opposizione ha marcato stretto gli amministratori per arrivare ad “accende-

re” il wi-fi . “La nostra proposta risale ancora ad un anno

fa - ricorda il consigliere Daniele Bianchi - ed era stata approvata dal consiglio comunale. Purtroppo, a causa della mala gestione dell’Unione dei Comuni e dell’uscita di cinque amministrazioni, la Regione ha dovuto rimodulare l’intervento solo su Conselve e Terrassa, per un importo di spesa di 38 mila euro. il sindaco ha confermato che siamo a buon punto.

Anche da dai banchi della minoranza il Movimento 5 Stelle propone e fa realizzare queste opere a fa-vore dei cittadini. Peccato però che questo dettaglio nessuno poi lo faccia presente, al punto che sembri quasi che il provvedimento arrivi su iniziativa della stessa amministrazione. Il prossimo intervento che abbiamo richiesto sarà l’installazione delle colonni-ne d’acqua che il Comune andrà a porre sui luoghi che abbiamo segnalato”.

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Anche a Conselve internet gratis

segue da pag. 1Lo chiamavano per nome ovunque durante la campagna

elettorale e a farlo, non erano solo i suoi elettori conclamati. Erano gli imprenditori, gli operai, i pensionati, i bambini abituati a vederlo alle sagre di paese. Un segnale evidente del fatto che i cittadini non sentivano e non sentono distanze con lui, di lui ci si può fi dare.

Infatti le urne hanno confermato ciò che già sospettavamo tutti: le inchieste che hanno coinvolto uffi ci e politici di spicco a lui vicini non hanno per nulla scalfi to la sua popolarità. Qualco-sina ha perso rispetto al 2010, è vero. Qualche commentato-re conta la bellezza di 420.000 voti, di cui solo poco più di 100.000 sono migrati verso il sindaco di Verona, ex compagno di partito. Ma poco importa a Luca che in questi giorni si gode il podio di Governatore più votato d’Italia e disegna una giunta di fedelissimi molto diversa dalla precedente.

Molto diversa perché sotto la ruspa di Salvini sembra essere fi nita soprattutto l’area centrista e moderata che ha governato la regione per due lustri, prima con Galan e ultimamente con lo stesso Zaia. Forza Italia è stata polverizzata, ridotta al 6%, con scivolata al ribasso alle amministrative di Venezia, città dell’onni-presente televisivo Brunetta, dove raggiunge un faticoso 3,7%. Toccherà a Tosi raccogliere questi voti alle prossime politiche? C’è chi giura che la sua mossa sulle regionali sia servita proprio a scaldare i motori per le prossime sfi de nazionali.

Quanto al Pd che dire? Il partito che alle Europee di un anno fa era volato al 37,52% precipita al 16,7% e la coali-zione attorno ad Alessandra Moretti si ferma ad un deludente 22,8%. Ne avranno da discutere i democratici per capire che cosa è successo. E chissà che questa volta non imbocchino la strada del cambiamento visto che neanche dopo aver perduto indecorosamente la città di Padova hanno deciso di fermarsi e di rinnovare tutto, dalla testa ai piedi. Renzi non fa miracoli, vuole fare delle riforme che non piacciono alla maggioranza dei veneti evidentemente. Ma sarà solo colpa del Premier? Sarà solo colpa del Governo se i veneti hanno scelto Luca? Credo che il centrosinistra debba andare più a fondo nelle sue analisi e darsi le risposte giuste.

Che forse non stanno nel renzismo tout court ma nelle scelte radicali promesse fi n dalla nascita del Pd ma che fi no ad oggi non si sono ancora viste.

EditorialeLuca, il più votato d’Italia

*[email protected] - [email protected]

di Germana Urbani*

Page 9: Conselvano giu2015 n72

999Ambiente

Tommaso aveva dieci anni. Amava la vita all’aria aperta, gli amici, lo sport, dal nuoto al tennis allo sci fi no al ba-

sket. Fino a quando un grave forma di tu-more al cervello se l’è portato via. Ha lotta-to, per dieci mesi, Tommaso. Con lui anche i genitori e il fratellino. Ma non c’è stato nulla da fare. Nemmeno quando sembrava ce l’avesse fatta, a gennaio 2011. Il ra-gazzino trevigiano, purtroppo, è morto due mesi dopo. Da quella perdita la sua famiglia ha deciso di non dimenticare e di fare qual-cosa per non lasciarsi sopraffare dal dolore.

Grazie alla raccolta fondi lanciata dai due genitori, Stefano Vendramini e Lorenza Da-nesin, all’Istituto oncologico veneto di Pado-va i bambini potranno essere curati meglio grazie a un lettino robotizzato che segue i movimenti del respiro durante le sedute di radioterapia, permettendo così di essere più precisi e limitare le dosi di radiazioni. Grazie al loro coraggio e alla generosità di un’inte-ra città è stata acquistata “Exac Track”. Il macchinario è costato 500 mila euro, cifra coperta anche grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e alla Re-

gione Veneto. “Non abbiamo fatto nulla di straordina-

rio – spiega il papà di Tommaso, Stefano Vendramini -. E’ stato tutto naturale. A vol-te Tommaso era costretto a saltare le sedute di radioterapia perché il macchinario non era disponibile. Così abbiamo cercato di miglio-rare la situazione invece che fare donazioni alle associazioni”.

In circa 4 anni sono stati raccolti oltre 40 mila euro grazie al silenzioso contributo di centinaia di persone. Una catena di solida-rietà che ha coinvolto imprenditori, scuole,

ristoratori, compagnie teatrali come quella dei “Genitori sconosciuti” che ha promosso uno spettacolo teatrale, cittadini e persino un’anziana signora che ha versato 5 euro al mese sul conto corrente dedicato al pro-getto. Il conto corrente è ancora aperto per-ché altre iniziative di benefi cenza saranno promosse. “Ci auguriamo che questo stru-mento d’ultima generazione offra maggiori possibilità di guarigione ai bambini colpiti dal tumore”.

Le pesanti cure a cui sono sottoposti rischiano di compromettere, infatti, pesan-

temente la qualità di vita. Infatti dopo 30 anni dal termine della terapia, il 42 per cento si porta dietro disabilità e il 18 per cento muore a causa di malattie croniche. I danni sono dovuti alle radiazioni, le stesse che bersagliano il tumore durante le sedute. «Il nuovo lettino aiuta a preservare le zone sane perché segue con precisione millimetri-ca gli spostamenti del paziente pediatrico, respiro compreso. È guidato da un software e da un elaborato sistema meccanico”, ha spiegato Giovanni Scarzello, direttore della Radioterapia dello Iov.

di Nicoletta Masetto

Iniziativa dei genitori in memoria del loro fi glioil letto automatizzato sarà usato per le terapie

La storia Una silenziosa e generosa raccolta ha permesso l’acquisto del robot allo Ior

Dopo oltre 3 mesi trattative senza esito e che poteva por-tare alla chiusura totale di tutti gli sportelli, la situazione presso il Cup di Schiavonia e gli analoghi uffi ci di sportello

negli ospedali dell’ULSS 17 si è risolta con l’accordo raggiunto tra direzione dell’Uls 17, l’azienda Software e Servizi di Milano

e i 53 lavoratori rappresentati dalla Cisl di Padova. Si è temuto che l’ospedale nuovo di Schiavonia e tutti gli altri sportelli cup potessero registrare una interruzione perché inizialmente tutte e 53 lavoratrici avevano rifi utato le condizioni di lavoro offerte della ditta privata che gestisce il Cup. Per gli utenti il danno sarebbe stato incalcolabile. Sulle 53 persone impegnate anche da molti anni in tale servizio presso gli sportelli dell’Uls 17 la ditta che ha la gestione del servizio dopo 6 mesi di precariato

intendeva stabilizzarne solo 32 lasciando a casa gli altri 21. Invece, raccontano i rappresentanti sindacali della Cisl, “tutte le lavoratrici con grande spirito di solidarietà hanno manifestato prima unità nel rifi utare insieme il lavoro nonostante i 30 posti liberi, poi hanno deciso di aprire il tavolo sindacale per avere la soddisfazione del contratto a tempo indeterminato e garantire fi n dal giorno successivo l’apertura di tutti gli sportelli. E’ stato fondamentale il ruolo della direzione generale”.

CUP DEGLI OSPEDALI ULS 17GARANTITI POSTI E SERVIZIO

L’accordo

I bimbi malati saranno curati meglio

La presentazione del lettino robotizzato

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10 Tribano1010 Tribano

Ultimo atto nella travagliata crisi che ha investito il gruppo Mercatone Uno con i punti vendita di Tribano e

Curtarolo. Dal 15 giugno i due negozi insie-me agli altri 33 del gruppo hanno chiuso i battenti. Così anche per i 29 lavoratori di Tribano scatta la cassa integrazione straor-dinaria. A fi ne maggio infatti era arrivata la notizia dell’accordo sulla cassa integrazione straordinaria a zero ore, fi no al prossimo dicembre, per i 3.071 dipendenti della so-cietà M. Business che gestisce i 78 punti vendita sul territorio.

“Nel corso della riunione - spiegava l’azienda in una nota - i commissari hanno confermato la situazione di grave diffi coltà economico fi nanziaria del gruppo che, in at-tesa di poter accedere alle garanzie statali per le grandi imprese, può disporre di risorse molto limitate. Per questo motivo è stata preannunciata la sospensione temporanea delle attività di circa 35 punti vendita entro il 15 giugno e l’adozione della cassa inte-grazione straordinaria per tutti i lavoratori coinvolti.

I commissari, tuttavia, ritengono che, una volta reperite le risorse fi nanziarie, entro l’anno possa riattivarsi una parte consistente dei punti vendita e ritrovare così un equilibrio di cassa. Il collegio com-missariale ha ribadito la frema intenzione di voler attuare tutte le iniziative per garantire la continuità del gruppo mantenendo come obiettivo la salvaguardia dei livelli occupa-zionali”. Un ottimismo che i lavoratori non riescono a condividere, ormai sfi duciati da

un lungo periodo di incertezze, silenzi e diffi coltà. “Ormai non sappiamo più cosa pensare - spiegano - alcuni di noi avevano ricevuto una raccomandata nella quale si parlava della chiusura dal primo giugno. Poi ci hanno detto che si erano sbagliati e che avremo lavorato altre due settimane. In queste condizioni è diffi cile aver fi ducia nel futuro. L’unica svolta potrebbe venire dalla cessione della catena ad un altro gruppo ma onestamente in queste condizioni non sappiamo a chi possa interessare un simile investimento”.

MERCATONE UNO ULTIMO ATTO

C.L.

Il successo ottenuto dalla Sagra dell’E-state e da quella di San Martino, organizzate lo scorso anno a Triba-

no, ha dato ulteriore entusiasmo agli organizzatori delle due manifestazioni, il cui pensiero è già proiettato verso le edizioni di quest’anno. “Prevediamo di allestire i due eventi seguendo la formu-la già collaudata, che prevede il coinvol-gimento dell’amministrazione comunale e di tutte le associazioni di volontariato di Tribano – spiega il consigliere comu-nale con delega all’associazionismo, Bruno Brasolin – L’anno scorso le due manifestazioni hanno avuto un buon successo in termini sia di affl uenza sia di interesse. La gente è stata soddisfatta, pur proponendo cose semplici.

Con la sagra di San Martino ab-biamo anche raccolto dei fondi, che abbiamo destinato alla scuola materna. Adesso siamo concentrati sulle prossime edizioni delle due manifestazioni, ma siamo sempre pronti a collaborare con le associazioni. Lo spirito e l’obiettivo di questa collaborazione è di mettere as-sieme le varie realtà associazionistiche, farle lavorare tra loro, condividendo gli stessi obiettivi, in modo da creare un circuito virtuoso delle associazionisti di volontariato”.

EVENTI

Positivo il bilancio“MANIFESTAZIONIPER FARE SQUADRA”

C.L.

Il concerto Associazione “Gianni Zamborlin”

Si terrà il 20 giugno prossimo alle ore 18.00, in Piazza Municipio a Terrassa Padovana, la 1° Edizione del “..Sag-

giamente..” manifestazione ideata e creata dall’Associazione Musicale Culturale “Gianni Zamborlin” di Terrassa Padovana, in collabo-razione con il comune di Terrassa Padovana. Nel corso della serata si esibiranno gli allievi dei corsi musicali 2014/15 Salvatore Zim-bardo e Marco Trivellin al fl auto traverso, Aurora Bertin, Matteo Masola e Giovanni Franzolin alla chitarra, Martina Esperti, Isabella Peloza, Andrea Zanovello, Emma e Sofi a Piazzon al pianoforte. Oltre a loro ci sarà anche la partecipazione di Roberto Bardi (Clarinetto), Giovanni Ottaviani (chi-tarra acustica), Raffaele Biasin e Alessan-dro Perin (pianoforte), Gabriella Bottaro (tuba) e dell’Ensam-ble Euganeus Music. L’Associazione Musi-cale Culturale “Gianni Zamborlin” è nata il 16 luglio dello scorso anno, a due anni esatti dalla scomparsa del maestro, con l’intento di creare degli ambienti Musicali e Culturali dove aggregare musicisti ed artisti di tutto il territorio del Conselvano, al fi ne di offrire loro la possibilità di sviluppare le proprie ca-pacità o le semplici passioni, condividendo le idee con tutti gli associati, creando eventi,

partecipazioni a manifestazioni su scala na-zionale e non, gruppi di ascolto, gite socio-culturali, stage, corsi di musica e di perfe-zionamento con docenti di fama nazionale

preparazione ad esami per ammissioni al Conservatorio o per Audizioni o Concorsi vari. L’Associazione collabora con l’Orche-stra di Fiati del Veneto

del Maestro EnricoMaria Bassan, con i quali ha già realizzato diversi progetti avvalendosi inoltre della collaborazione di musicisti affer-mati come la soprano Lucia Beltrame, del Flautista Denis Garzotto, dell’organista Raf-faele Biasin, del trombettista Diego Bissacco e del saxista Matteo Barbierato. C.L.

Giovani musicisti salgonosul palcoscenico

Il Mercatone Uno ha chiuso i battenti il 15 giugno

Si è concluso a maggio scorso parte del progetto “A scuola di turismo” organizzato dall’associazione CTG

“La Torre” di Tribano, assieme all’Istituto Comprensivo Cattaneo che ha vinto il bando regionale “Giovani, Citadinanza Attiva e vo-lontariato” 3^ edizione.

Per una settimana infatti, una trentina di studenti tra i 15 e i 18 anni, che fre-quentano le scuole superiori di Monselice, si sono trasformati in guide per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Per i loro giovanissimi amici hanno fatto da ciceroni nel percorso delle Sette Chiesette e hanno preparato un video della Monselice Lombarda. La cosa più importante è che questo video verrà presentato all’Expo di Milano il 20 luglio prossimo. Nella doman-da di partecipazione, alcune associazioni di Monselice e del territorio limitrofo hanno ga-rantito la loro disponibilità operativa per sup-portare il lodevole percorso di arricchimento storico-culturale, rivolto ai giovani tra i 15 e i 30 anni, qualitativamente non lontano da

un master universitario. Il progetto è iniziato mesi fa con la prima parte, che ha visto gli studenti impegnati in approfondimenti ed uscite didattiche con docenti ed esperti per ricostruire la storia del periodo Longobardo e ritrovare i collegamenti con le architetture rimaste nella cittadina.

Signifi cative le visite guidate al Mastio Federiciano sulla sommità del Colle della Rocca di Monselice, all’Antiquarium Longo-bardo, al suggestivo Castello Cini, posto alle pendici del Colle e al santuario delle Sette Chiesette. Gli appuntamenti che hanno chiuso questa prima fase di formazione del gruppo classe si sono focalizzati per la rea-lizzazione di una guida web su Monselice Longobarda.

La seconda fase ha previsto la condivi-sione delle conoscenze acquisite mediante due laboratori. Il primo ha interessato il gruppo classe in veri e propri Focus Group organizzativi della durata media di un’ora e mezza, volti a far emergere le proprie attitudini, opinioni più eterogenee e la rac-

colta di una maggior ricchezza di spunti per organizzare la visita guidata al santuario delle Sette Chiesette. Le visite al santuario, previste per le scuole primarie e secondarie di primo grado di Monselice, si sono svolte dal 25 al 29 maggio scorso, dividendo le classi in gruppi di otto alunni che venivano seguiti da un referente e supportati da otto giovani animatori di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

Nel corso della visita è stata letta anche la poesia scritta dalla giovane studentessa

Gloria che ha messo in rima le caratteristiche artistiche delle Sette Chiesette. La seconda attività ha come scopo la realizzazione della video guida di Monselice Longobarda. Sono già state prodotte le riprese e le foto neces-sarie alla produzione del video, e alcuni gio-vani hanno autonomamente studiato come si nutrivano i Longobradi per poter dare informazioni in video. Infatti questo video verrà presentato all’Expo Milano e i ragazzi hanno pensato che il tema della nutrizione non potesse mancare.

di Cristina Lazzarin

Gli studenti superiori di Monselice hanno accompagnato i ragazzidella primaria alle Sette Chiesette

L’iniziativa Il progetto “A scuola di Turismo” del Ctg “La Torre” con l’istituto comprensivo Cattaneo

Giovani guide turistiche crescono

Una delle visite guidate dagli studenti a Monselice

Il comune ha prorogato di un altro anno la convenzione per la gestione associata del servizio di igiene urbana

con il Consorzio Padova sud. L’accordo, valido per tutto il 2015, è stato sigla-to alle stesse condizioni economiche del 2014. A parità di costo, tuttavia, il comune di Tribano ha ottenuto delle prestazioni e dei servizi aggiuntivi rispet-to l’anno precedente. Il Bacino Padova sud, infatti, si è impegnato a garantire nel 2015: pulizia delle 912 caditoie stradali presenti sul territorio comunale; interventi annui di disinfestazione contro le zanzare (4 trattamenti adulticida) presso le aree verdi comunali (zona municipio, quartiere Magnolia, quartiere Galilei, quartiere Verdi e quartiere Mimo-se); interventi larvicida (4 trattamenti sulle 912 caditorie stradali); interventi di derattizzazione in 50 postazioni in-dividuate nel territorio, con posiziona-mento di erogatori e cambio esche tri-mestrale; posizionamento cassone per il verde presso l’area del campo sportivo; fornitura annuale di sacchetti per il sec-co a tutte le utenze; fornitura di 3 mila coperti biodegradabili per feste paesane e altro ancora.

AMBIENTE

Consorzio Padova SudSERVIZIO IGIENEURBANA CONFERMATO

L’associazione è nata a luglio 2014 a due annidalla scomparsadel maestro

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Una preziosa testimonianza storica e artistica di Bagnoli torna ad essere fi nalmente accessibile ai cittadini. Dopo mesi di attesa e di trattative Pa-lazzetto Widmann, dichiarato patrimonio nazionale da oltre novant’anni,

è stato restituito alla comunità. Da alcune settimane il prezioso gioiello sette-centesco, uno dei principali edifi ci storici del centro di Bagnoli con la chiesa e la villa del Dominio, ha riaperto al pubblico che ha potuto ammirare le eleganti sale affrescate e restaurate alcuni anni fa insieme all’originale scala che sale al primo piano.

Il Comune ha raggiunto un accordo con i curatori fallimentari di Attiva, la Spa proprietaria dello stabile, per la cessione in comodato gratuito del palazzo per un anno, successivamente rinnovabile. “E’ un patrimonio che torna alla nostra comunità - afferma il sindaco Roberto Milan - lo useremo per incontri, eventi di associazioni o aziende, ma anche per i matrimoni. Abbiamo già richie-ste per questo periodo prima delle ferie. Inoltre l’associazione Kaleidoscopio organizzerà delle visite guidate. Abbiamo già aperto il Palazzetto in occasione della manifestazione dell’Ais sulle Docg e ora metteremo a punto il calendario

dei prossimi appuntamenti”. Una quindicina di anni fa Palazzetto Widmann fu restaurato dall’allora Cosecon, la potente società per lo sviluppo del Conselvano, poi naufragata in un mare di debiti e di scandali fi no al fallimento. L’intervento costò 1,2 milioni di euro, la maggior parte denaro pubblico del ministero dei beni culturali e del Patto territoriale della Bassa Padovana. In cambio il Comune aveva ceduto la proprietà ricevendo 800 milioni di lire in azioni. Titoli che oggi valgono zero, a causa del fallimento della Spa che ha di fatto azzerato il capitale sociale e il valore delle azioni. Dopo il restauro la villa era diventata la sede della Spa che aveva sottoscritto una convenzione con il Comune in cui garantiva la “fruibilità pubblica degli spazi più rappresentativi dell’edifi cio”. Invece, tranne qualche sporadica occasione e qualche visita guidata, però, il palazzo è stato quasi inaccessibile.

Finché al punto che il sindaco Milan non ha scritto, ancora lo scorso anno, ai liquidatori di Attiva, alla direzione regionale per i Beni Culturali e al Ministero chiedendo la restituzione di questo bene alla collettività. Ora fi nalmente per il palazzo inizia una nuova vita, aperta alla comunità.

di Cristina Lazzarin

Finalmente accessibile a tutti l’ex sede di Cosecon - Attiva, per anni diventata inaccessibile

Aperto al pubblico Raggiunto l’accordo fra comune e curatore fallimentare

Palazzetto Widmann restituito a Bagnoli Con la fi ne dell’anno scolastico, la scuola primaria Giuseppe

Ungaretti di Bagnoli di Sopra, conclude due progetti di spes-sore che hanno coinvolto tutti gli alunni. E’ la coordinatrice di

plesso, insegnante Marzia Muraro, ad illustrarceli. Si parte dalla festa dello sport che si è svolta il 29 maggio scorso attraverso un percorso che ha coinvolto la scuola, i genitori e i ragazzi presso le strutture del territorio (pattinodromo, tennis club- interno/esterno, palestra). Questa festa ha chiuso un progetto annuale che ha visto la partecipazione delle associazioni che hanno promosso la loro disciplina, a titolo gratuito, per un paio di settimane ciascuna: l’as-sociazione “La Fenice Bagnoli per minivolley” (con referente Alice Bettonte); l’associazione “Pattinatori S.Siro” Pattinaggio (grazie a Guerrino Maggio e ai suoi collaboratori); l’associazione Basket Conselve (con Carlo Sguotti e Loris Lain); il Tennis Club Bagnoli (con il presidente Marchioro e gli istruttori Massimo Tolone e Mat-teo Penzo); nonché il professor Luca Bergo che ha svolto l’attività motoria nel corso dell’intero anno e in tutte le classi. E’ arrivato a conclusione anche il progetto legato al racconto e alla narrazione ideato e curato da tutte le insegnanti della scuola primaria di Ba-gnoli di Sopra. E così lo scorso 8 giugno, al Teatro Carlo Goldoni, gli alunni di prima, seconda e terza hanno interpretato la storia di Pinocchio. E’ stata l’occasione per misurarsi con una storia classica della letteratura per l’infanzia. I bambini delle classi quarta e quin-ta si sono confrontati invece con il racconto mitologico di Teseo e Arianna: tutto ciò perché gli alunni hanno familiarizzato con i con-tenuti di miti e leggende come previsto dai programmi ministeriali. Ad accompagnarli nella preparazione è stata la docente di danza e coreografa Tiziana Contin che ha scelto musiche e danze. Va sottolineato che già dal marzo scorso ogni classe ha lavorato con la coreografa per un’ora a settimana.

SCUOLA

Primaria Giuseppe UngarettiFESTA DELLO SPORT E DELLA NARRAZIONE

C.L.

12 Bagnoli1212 Bagnoli

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Seguendo il trend nazionale anche a Due Carrare la percentuale dei votanti ha subito una fl essio-ne, passando dal 77,04% delle amministrative

del 2010 al 70,25% di quelle del 2015. Un dato sintomatico della crescente disaffezione dei cittadini verso la politica, anche a livello locale. Su 7.283 aventi diritto, i carraresi che si sono recati alle urne sono stati 5.117. I voti validi sono stati 4.900, le schede nulle 111, quelle bianche 106. Il candidato sindaco più votato è stato Davide Moro con 2086 pre-ferenze (42,57%), seguito da Claudio Garbo 1456 (29,71%), Giampietro Crivellaro 924 (18,86%), Pierangela Negrisolo 434 (8,86%). In virtù di questi numeri, i dodici seggi in consiglio comunale sono stati ripartiti tra le liste dei primi tre candidati, con esclusione della compagine guidata da Pieran-gela Negrisolo. Alla lista “PraticaMente Due Carrare” di Moro sono andati otto seggi, tre a “Due Carrare per il futuro” di Garbo e uno a “Carraresi noi per voi” di Crivellaro.

In perfetto pareggio, sei a sei, il rapporto maschi-femmine in consiglio comunale. Tra i consiglieri comunali, quelli che hanno ottenuto più preferenze sono stati Andrea Rosina, ex capogruppo di opposizione nel secondo mandato Vason, che ha raccolto 285 consensi e Filippo Mattiolo con 146, entrambi della lista “PraticaMente Due Carrare”, mentre tra le fi la dell’opposizione la più votata è stata Roberta Amati, ex assessore alla Cultura ed esponente della Lista “Due Carrare per il futuro”, che ha ottenuto 124 suffragi. Il sindaco uscente, Sergio Vason, non è entrato in consiglio comunale; l’ex primo cittadino è il primo dei non eletti della lista “Due Carrare per il futuro”.

Il consiglio comunale di Due Carrare è composto da Andrea Rosina, Filippo Mattiolo, Gino Favaro, Alice Carpanese, Laura Penello, Serena Gazzabin, Giovanni Pizzo, Cinzia Me-negazzo (PraticaMente Due Carrare), Claudio Garbo, Roberta Amati, Giulia Gallinaro (Due Carrare per il futuro), Giampietro Crivellaro (Carraresi Noi per Voi).

RISULTATI

Esclusa la quarta classifi cata, Pierangela NegrisoloPARITÀ FRA UOMINI E DONNE IN CONSIGLIO

F.S.

Davide Moro è il nuovo sindaco di Due Car-rare. Trentasette anni, sposato con Elisa, padre di due fi gli, ricercatore all’Istituto

nazionale di fi sica nucleare di Legnaro, consi-gliere di opposizione uscente, Moro succede a Sergio Vason, giunto alla fi ne dei due mandati amministrativi. Il candidato della lista civica “PraticaMente Due Carrare”, sostenuta dal PD, ha ottenuto 2086 consensi, pari al 42,57% dei voti validi, superando nella contesa elettora-le l’ex vicesindaco Claudio Garbo (Due Carrare per il futuro 29,71%), Giampietro Crivellaro (Carraresi Noi per Voi 18,86%) e Pierange-la Negrisolo (Per Due Carrare 8,86%). “La squadra e il nuovo modo di fare politica, cha abbiamo inaugurato, hanno fatto la differen-za in questa campagna elettorale – è stato il commento a caldo del neosindaco Davide Moro – Siamo partiti dai problemi del paese e da qui abbiamo pensato ai progetti che po-tevano dare soluzione ai problemi evidenziati. Un lavoro che ha coinvolto tutta la squadra”. Il nuovo sindaco ha già individuato le priorità del-la sua azione amministrativa. “La prima que-

stione da risolvere è quella relativa alla nostra scuola e, in particolare, al mantenimento della dirigenza dell’istituto comprensivo – afferma Moro – dobbiamo rivedere i capitoli di spesa del Comune e confrontarci con la proprietà dell’area del centro commerciale per capire cosa intende fare. Vogliamo rimettere in piedi le commissioni comunali, braccio consultivo del Comune. Inoltre, dobbiamo aprire un tavolo di confronto con Cartura e San Pietro Viminario per valutare le convenzioni in essere. Di fusione non ne vogliamo sapere, perché è una soluzio-ne dispendiosa – precisa il neo sindaco – cer-

cheremo di allargare le convenzioni ai comuni vicini”. Nel suo compito di governo, Moro sarà coadiuvato non solo dagli assessori, ma anche dai consiglieri di maggioranza, che il sindaco vuole coinvolgere e responsabilizzare maggior-mente nella vita amministrativa, assegnando a ciascuno una delega. Dopo la vittoria, Davide Moro ha avuto parole di elogio anche per i rivali: “Rivolgo un grazie a tutti i candidati e ai rappresentanti di lista, perché hanno dato un esempio di cittadinanza attiva e di senso civico. Un grazie va a tutti i sostenitori della mia lista e ai miei candidati consiglieri, che hanno fatto la vera differenza. Un ringraziamento speciale lo rivolgo ai miei rappresentanti di lista Moreno Salvò e Marta Levorato. Ho l’onere e l’onore di essere stato eletto sindaco di Due Carrare – conclude Moro - assicuro che saremo aperti anche alle idee dell’opposizione”.

di Francesco Sturaro

Dopo due mandati al centrodestra il cambiodi schieramento: “Abbiamo fatto la differenza”

Elezioni amministrative 37 anni, ricercatore, la sua lista sostenuta anche dal Pd

Con Moro la svolta

Davide Moro

Con il voto del 31 maggio i carraresi hanno scelto il cambiamento, rispetto alla continui-tà rappresentata dalla lista “Due Carrare per

il futuro”, che candidava il vicesindaco uscente Claudio Garbo, sostenuto dall’ex primo cittadino Sergio Vason al governo del paese negli ultimi dieci anni. “Il passaggio dal secondo al terzo mandato è sempre diffi cile – è la rifl essione di Garbo – la gente è portata a guardare più a quello che non è stato fatto, rispetto a quello che è stato realizzato. In questo senso, il Patto di stabilità ci ha messo in diffi coltà, in quanto per rispettarlo, pur avendo le risorse economiche a disposizione, non abbiamo potuto dar seguito al programma di opere pubbliche e di manutenzioni che avevamo pianifi cato”. Per quanto riguarda il futuro della lista, Garbo ha le idee chiare: “Vo-gliamo mantenere la nostra squadra coesa e preparare in questi anni potenziali amministratori per la prossima sfi da elettorale”. Promette un’op-posizione propositiva Giampietro Crivellaro, già assessore nell’amministrazione Vason prima della rottura con l’ex sindaco. “Abbiamo speso il nostro tempo per proporci – commenta Crivellaro

– poi se i cittadini hanno preferito altri candidati lo accettiamo serenamente. Dai banchi dell’oppo-sizione ci impegneremo per portare avanti i punti fermi del nostro programma elettorale. Verso la maggioranza avrò un atteggiamento propositivo come del resto ho sempre avuto, approvando quelle delibere che andavano incontro alle esigen-ze dei cittadini”.

Nonostante la sconfi tta, Pierangela Negri-solo, candidata della lista “Per Due Carrare”, non perde il piglio battagliero. All’ex assessore nel pri-mo mandato Vason le preferenze ottenute sono sono bastate per entrare in consiglio comunale.

“Ho pagato l’uscita dalla Lega per sostenere Flavio Tosi – spiega Negrisolo – comunque il gruppo Tosi continuerà a lavorare per Due Carrare. Il progetto continua, forte di un gruppo di lavoro che può contare su molti giovani, che hanno vo-glia di impegnarsi per il territorio”.

COMMENTI E REAZIONI DEGLI SCONFITTI

F.S.

Pierangela Negrisolo

Claudio Garbo GIampietro Crivellaro

131313Due Carrare

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151515Cartura

Ammontano a diverse migliaia di euro i danni provocati dall’incendio, che lo scorso 20 maggio ha distrutto comple-

tamente il chiosco in legno della Pro Loco, allestito ai Giardini dell’Arena in centro a Cartura. Pare che il fuoco sia stato acciden-talmente provocato da un ragazzino, che si trovava a giocare nei pressi dello stand con un accendino. La nube di fumo, levatasi in cielo, è stata vista a diversi chilometri di di-stanza. L’incendio, domato dai vigili del fuo-co di Piove di Sacco e di Abano Terme, ha bruciato tutto il contenuto e la struttura del chiosco, allestito alcuni anni fa e migliorato nel tempo dalla Pro loco che lo gestiva, in particolare, in occasione dei due principali eventi estivi di Cartura, la rassegna di ma-nifestazioni e spettacoli “Estate in Arena” e la sagra agostana dell’Assunta.

La distruzione del punto ristoro ha destato amarezza e sconcerto nella citta-dinanza. “Quanto accaduto ha colpito me e i cittadini di Cartura, in quanto è andato distrutto un bene che serviva per la collet-tività e che era il frutto di anni di lavoro volontario e di impegno da parte dei volon-tari della Pro Loco – commenta il sindaco Massimo Zanardo – naturalmente i mem-bri della Pro Loco sono stati profondamente dispiaciuti per l’accaduto, ma hanno già detto che si rimetteranno subito all’opera, per far sì che già a luglio il punto ristoro tor-ni in funzione. L’amministrazione comunale non farà mancare il suo appoggio”.

Agli amministratori locali e, soprattut-to, ai volontari della Pro Loco, che in questi giorni hanno ricevuto numerosi attestati di stima da parte dei concittadini per l’attivi-tà svolta a favore della comunità, resta la consolazione che l’incendio non sia stato provocato da un atto doloso, ma da una ragazzata dal malaugurato epilogo. “L’in-cidente è stato causato dalla imperizia di un ragazzino – conclude il sindaco Zanardo - tralasciando quale sarà l’autonomo iter legale che non dipende da noi, ci tengo ad invitare tutti i ragazzi, e non solo, a far tesoro di quanto è accaduto, affi nché tutti noi capiamo l’importanza del rispettare, nel caso specifi co, i beni della collettività e del portarci rispetto reciproco. Il ragazzo, che ha sbagliato, ha ammesso la sua respon-sabilità e di questo gliene va dato atto, pertanto l’auspicio è che questo possa es-sere di insegnamento per tutti. Cerchiamo, senza voler incriminare nessuno, di trarre tutti una lezione da questo grosso errore”.

di Francesco Sturaro

Pesante danno alla strutturaallestita nei Giardini dell’Arena,volontari subito al lavoro

Individuato il responsabile dell’incendio Il tredicenne stava giocando con un accendino

Ad inizio estate nuovochiosco della Pro Loco

Un’immagine del pauroso incendio che ha distrutto il chiosco della Pro Loco ai Giardini dell’Arena

Amareggiatoil sindaco Zanardo“Non faremomancare ilnostro appoggio”

Il conto consuntivo 2014 si è chiuso con il segno positivo, nonostante il bilancio abbia risentito dell’esborso

straordinario effettuato dall’ente locale per ottemperare alla sentenza sul Pip di Cagnola, emessa dalla Corte d’Appello di Venezia nel 2013. La vicenda, che trae origine agli inizi degli anni ’80, è relativa la realizzazione della Zona arti-gianale della frazione con lo strumento del Piano per gli Insediamenti Produttivi. All’epoca, l’allora amministrazione per conto degli assegnatari espropriò dei ter-reni, ma uno dei proprietari, non accet-tando il valore dell’esproprio, citò in giu-dizio il Comune. Dopo quasi trent’anni di vertenza, nel 2013 la Corte d’Appello di Venezia ha stabilito che il Comune do-veva versare al proprietario del terreno espropriato una differenza di indenni-tà, comprensiva degli interessi, pari a 547.000 euro. “Nel 2014 la gestione è stata fortemente appesantita dagli oneri derivanti dalla sentenza sul PIP di Cagnola – afferma il sindaco Mas-simo Zanardo - Ad oggi su 547.000 euro ne sono stati pagati 507.000, ne rimangono ancora da pagare 40.000. A causa della condanna per la zona artigianale di Cagnola abbiamo rivisto tutto il Piano degli interventi e ridimen-sionato e rinviato le opere pubbliche per non rischiare il default del Comune. Abbiamo fatto la scelta di salvaguardare l’ente per evitare il pignoramento, an-che rinunciando ad interventi per quanto riguarda le opere pubbliche. Purtroppo è un’eredità pesante, che si trascina da 33 anni”. Malgrado queste straordinarie voci di uscita, nel 2014 il Comune ha mantenuto lo standard di servizi ai cit-tadini, chiudendo al contempo il bilancio con un avanzo di amministrazione di 344.159,82, formato da 192.607,16 di saldo della gestione di competenza, 103.480,10 di saldo della gestione re-sidui e 48.072,56 euro di avanzo degli esercizi precedenti.

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Non nasconde la grande soddisfazione per questa vittoria la pasionaria Anna Pittarello che, con la solita tenacia che la contraddistingue è riuscita

questa volta ad essere votata dai suoi concittadini come sindaco del suo paese nella lista “Bovolenta Viva”. La Pittarello ci aveva già provato altre tre volte, e fi nalmen-te è riuscita a coronare questo suo sogno coadiuvata da una squadra di giovani collaboratori che l’hanno soste-nuta nel corso di questi mesi. Si è trattato di una decisa vittoria visto che i bovolentani hanno deciso di cambiare rotta, premiando la Pittarello e non altri candidati che rappresentavano la compagine di governo del paese ne-gli ultimi decenni.

Anna Pittarello, 39 anni, dipendente di Veneto Agri-coltura, e storica consigliere di opposizione del comune, ha ottenuto ben 620 voti, circa un centinaio più della se-conda lista guidata da Emiliano Baessato che ha ottenuto 505 consensi (lista Progetto Insieme).

Baessato, ex consigliere di maggioranza dell’ammi-nistrazione Meneghello, aveva lasciato il gruppo alcuni mesi fa e in poche settimane è riuscito a costruire questo gruppo grazie alla collaborazione di alcuni veterani della politica come Paolo Bonato, che siederà con lui in con-siglio.

Al terzo posto il sindaco uscente Vittorio Meneghello con la lista “Insieme per Bovolenta- Meneghello Sinda-co”) che si è dovuto accontentare di 423 voti. In consi-glio si dovrà accontentare di un solo seggio. Quarto posto per la lista “Bovolenta Futura” di Rosanna Zanettin (220

voti), ex insegnante in pensione che è ritornata a vivere a Bovolenta dove conduce una piccola azienda agricola di famiglia e che si è gettata ora in politica. Risultato molto risicato per l’ex sindaco Antonio Sorgato, che dopo un decennio di panchina, aveva deciso di riproporsi al suo elettorato spinto dal desiderio di rinnovare il paese: la sua lista “Insieme per Bovolenta” si è dovuta acconten-tare di 161 preferenze.

Il risultato ottenuto non permetterà alla lista di avere rappresentanti nel consiglio comunale. La neo sindaco spiega così il suo successo: “Abbiamo condotto una cam-pagna elettorale serena e costruttiva, abbiamo fatto le nostre proposte e la gente ha capito. Bovolenta fi nalmen-

te è pronta a voltare pagina; un grazie al lavoro di tutta la squadra, a un gruppo di giovani validissimi, preparati e motivati. Adesso comincia una nuova stagione, ringrazio tutti gli elettori per la fi ducia e sono pronta a mettermi al lavoro per far ripartire il paese. Il nostro primo impegno sarà, come annunciato, la sistemazione del Parco Salvo d’Acquisto e gli interventi nella frazione di Brusadure. Vogliamo favorire l’aggregazione e le occasioni di ri-trovo, vogliamo far rinascere Bovolenta partendo dalle persone e dai servizi. Penseremo anche ad un progetto realizzabile per il centro storico, senza grandi opere. Non mancherà poi l’impegno per la sicurezza idraulica e la tutela del nostro territorio dal rischio alluvioni”.

di Cristina Lazzarin

“Bovolenta Viva” si impone sulle cinque liste sfi danti, dopo16 anni deciso cambio di rotta nella compagine di governo

Elezioni amministrative 39 anni, una lunga militanza all’opposizione e tante battaglie

Anna Pittarello sbaraglia tutti

Anna Pittarello con la fascia tricolore e i componenti della sua squadra

Piena di entusiasmo e di voglia di fare la neo sin-daco Anna Pittarello ha convocato per martedì 16 giugno il primo consiglio comunale nel quale

sfoggerà il tricolore. In queste settimane si è messa al la-voro per preparare la squadra di governo. Ad affi ancarla ci saranno quattro assessori, tutti scelti fra gli eletti del suo gruppo, mentre gli altri quattro consiglieri avranno comunque delle specifi che deleghe. “C’è tanto da fare- spiega Pittarello - per questo è importante coinvolgere tutta la squadra e dividerci i compiti. Accogliamo con entusiasmo questa nuova sfi da, in fondo erano sei anni che aspettavamo questo momento e abbiamo tante idee per far ripartire Bovolenta”. Entrano in giunta il vice sindaco Mauro Tassinato, 36 anni, assessore alla sanità, edilizia privata, e agricoltura. Veronica Pengo, 32 anni, seguirà l’assessorato alla cultura e alla pubblica istru-zione. Linda Bollettin, 34 anni, è assessore al sociale, pari opportunità e comunicazione. Gian Paolo Zanetti, 58 anni, rseguirà infi ne l’assessorato al commercio, allo sport, alla sicurezza e alla polizia locale. Il sindaco inve-ce si occuperà in prima persona di ambiente, lavori pub-blici, personale, bilancio e tributi. Agli altri quattro consi-glieri di maggioranza le deleghe. Davide Pompolani, 40 anni, segue la protezione civile e le energie rinnovabili mentre Valeria Minella, 24 anni, seguirà le associazioni. Emanuele Pittarello, 34 anni, si occuperà di industria, artigianato e lavoro. La nuova delega ai rapporti con le frazioni va a Jessica Garano, 27 anni, impiegata ammi-nistrativa, che si occuperà anche di politiche giovanili. Tra i banchi dell’opposizione due seggi vanno a “Progetto insieme”, rispettivamente al candidato sindaco Emiliano Baessato, 37 anni, e a Paolo Bonato, 50 anni. Il seggio assegnato al sindaco uscente Antonio Meneghello va a Patrizio Borile, assessore uscente. Entra per la prima vol-ta invece Rosanna Zanettin, 67 anni, in rappresentanza di “Bovolenta Futura”.

Deleghe anche ai consiglieri TANTI GIOVANI AL DEBUTTOIN GIUNTA 4 ASSESSORI

C.L.

Nonostante tutto è stato un lunsighiero risultato quello raggiunto da Emiliano Baessato, ex vicesindaco, candidato della lista “Progetto Insieme”. Il trentaset-tenne, amministratore per 11 anni, spiega così il secondo posto raggiunto: “In

poche settimane siamo riusciti a mettere insieme un gruppo che ha aperto un confron-to sui contenuti. Il secondo posto è buono e continueremo il nostro impegno nei banchi dell’opposizione. Ogni nostro candidato in lista ringrazia i cittadini che ci hanno scelto.

Il nostro progetto di lista rimane perché siamo un riferimento, anzi faremo in modo di allargare il gruppo e daremo il nostro contributo positivo all’attività consilia-re”. In consiglio oltre ad Emiliano Baessato, siederà Paolo Bonato, 50 anni, tecnico controllo qualità, impegnato nel volontariato, già assessore comunale con una lunga militanza in consiglio. Terza posizione per la lista dell’ex sindaco uscente Vittorio Me-neghello che non appena ha saputo i risultati ha annunciato di voler rinunciare al suo ruolo di opposizione: “Faccio tanti auguri ai miei concittadini affi nché questa nuova amministrazione riesca a fare di più e meglio di quanto abbiamo fatto noi. Io mi ero proposto per portare a termine i progetti importanti già avviati, gli elettori hanno scelto diversamente pertanto la mia esperienza fi nisce qui. Stare all’opposizione non è mai

stato il mio ruolo, ormai ho settant’anni e preferisco passare il testimone”. In consiglio per la lista “Insieme per BOvolenta- Meneghello sindaco” siederà così Patrizio Borile che ha ottenuto 29 preferenze. Nel nuovo consiglio comunale ci sarà anche una new entry come quella della candidato sindaco Rosanna Zanettin per la lista “Bovolenta Futura” che promette di fare un’opposizione costruttiva: “I 220 voti conquistati sono stati pochi e non nascondo che il mio gruppo si aspettava qualcosa in più.

Probabilmente la gente non ha capito le novità della nostra proposta. Io con-tinuerò a mettercela tutta così come ho fatto in campagna elettorale. Spero che il nuovo sindaco Pittarello riesca a portare a termine gli impegni presi. Da parte nostra ci sarà un confronto costruttivo”. Dei quattro seggi riservati all’opposizione resta esclusa la lista “Insieme per Bovolenta” con il suo candidato sindaco Antonio Sorgato, già primo cittadino per due mandati. “Noi ci eravamo presentati con una nostra proposta per il centro e le frazioni, inoltre avevamo detto un chiaro no al progetto del forno crematorio e avevamo messo a punto un progetto per le frazioni e per valorizzare le aree verdi. I cittadini hanno scelto diversamente e rispettiamo il loro volere. Auguriamo buon lavoro a tutti per una reale rinascita di Bovolenta”. F.S.

Le reazioni degli sconfi tti Baessato e Zanettin all’opposizione, Meneghello lascia

La proclamazione ai seggial termine dello spoglio

16 Bovolenta1616 Bovolenta

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171717Agna

Otto settimane “all’aria aperta” per i bambini della bassa padovana all’in-terno dell’area piscina del centro

sportivo “Le Tre piume” di Agna, progetto organizzato con il patrocinio del comune di Agna. Il Centro Estivo, come spiega Om-bretta Barcaro della Sos Educazione Coop Sociale, si confi gura come servizio educa-tivo a pieno titolo caratterizzato come un insieme di attività organizzate e coordinate mediante una preparazione degli operatori in chiave fortemente educativa. Un giusto equilibrio tra esperienze ludiche, anima-zioni, laboratori espressivi, potenziamento delle autonomie individuali e competenze relazionali di gruppo ed attività sportive. Pur non sottovalutando l’aspetto di servizio reso alle famiglie, l’accento va posto sulla neces-sità di impiegare il tempo libero dei ragazzi in attività di socializzazione, progettazione, costruzione, esplorazione e ricerca, favoren-do esperienze in campo pittorico, motorio, pre-sportivo, espressivo e ludico nonché esplorazioni d’ambiente e la cura dei propri

materiali. Durante tutto il periodo che va dal 15 giugno al 7 agosto, diviso per settimane, è possibile scegliere le settimane e la fascia oraria di frequenza. Ad accogliere bambini e ragazzini gli educatori ed animatori della cooperativa, in luogo accogliente e immerso nel verde dell’area piscina del centro spor-tivo.

“Puntiamo a due principali obiettivi – spiega Barcaro - il primo far sì che i bambini si divertano di più e meglio e il secondo promuovere una formazione e uno sviluppo più completi dei bambini anche mediante le strategie del Progetto Gaia, il “Programma di educazione alla consapevolezza globale di sé e degli altri, per la tutela dell’infan-zia e dell’adolescenza che è stato appro-vato e fi nanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Gaia è sviluppato in collaborazione con l’Unesco nell’ambito del “Decennio di Educazione allo Sviluppo Sostenibile.” Per ogni altra info. contattare: [email protected].

E’ tempo d’estate, anche per i bambini

più piccoli e così anche per loro la scuola sta per fi nire, il sole riscalda le giornate e cresce sempre più la voglia di spensieratez-za, giochi e allegria. Per loro c’è l’occasione di divertirsi con l’animazione estiva, che anche quest’anno l’Associazione “Io vorrei …”propone ai bambini del Nido e della Scuola dell’Infanzia di Agna, dal 6 al 31 luglio.

Nata lo scorso anno, l’Associazione si occupa della gestione del Nido Integrato

“Madonna di Fatima”, propone inoltre attività di lettura animata e per la prima volta quest’ estate collabora con i giovani dell’Unità Pastorale nell’organizzazione del Grest, per bambini della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado. La squadra di animatori è pronta per offrire e trascorrere insieme, giornate ricche di avventure e tan-to divertimento. Per informazioni e iscrizio-ni contattare la responsabile Erika Duranti all’indirizzo email: [email protected].

di Cristina Lazzarin

Per i più grandi otto settimane di divertimento alle “Tre Piume”per i piccoli un mese di giochi

Le attività in paese Le iniziative delle associazioni “Sos Educazione” e “Io vorrei”

Estate all’aperto per i ragazziCon una ordinanza il sindaco Piva ha

chiesto a tutti i cittadini di provve-dere al più presto alla pulizia dei

fossi ed all’eventuale rimozione del materiale esistente sopra i canali e fossi che ostruiscono il normale defl usso delle acque, tutto questo in seguito alle fre-quenti e copiose precipitazioni piovose che hanno evidenziato la scarsa tenuta delle sponde dei fossi e dei canali, con il conseguente rischio di tracimazione d’acqua e di possibili situazioni di pe-ricolo. La mancata pulizia dei fossi e canali, infatti, non permette il regolare defl usso delle acque, ma ne provoca il ri-stagno, con conseguente rischio igienico sanitario oltreché al rischio idraulico. Ai contravventori della presente Ordinanza, verrà applicata la sanzione Amministrati-va prevista dalla normativa vigente pari a una somma da euro 155 a euro 624. “Con questa ordinanza – spiega Gian-luca Piva - tutti i proprietari frontisti dei fondi laterali alle strade comunali e vici-nali e tutti i proprietari frontisti di fossi, rii e corsi d’acqua in genere, compresi gli utilizzatori e benefi ciari dei medesimi, devono provvedere al più presto”.

AMBIENTE

Ordinanza del sindacoFOSSI DA PULIREORA È OBBLIGATORIO

C.L.

Page 18: Conselvano giu2015 n72

18 Cultura provinciale1818 Cultura provinciale1 Cultura provinciale

Quando si pensa all’Università di Pa-dova e alla sua storica sede, viene subito in mente il teatro anatomico,

la cattedra di galileo, il Cortile Antico con le centinaia di stemmi che evocano la millena-ria tradizione di scienza e cultura della città. Eppure tra le mura dell’ateneo c’è molto di più, e a partire da questo mese sarà possi-bile scoprilo. Durante tutti i fi ne settimana l’intero complesso monumentale apre i battenti al pubblico, offrendo visite guidate della durata di circa un’ora che porteranno alla scoperta dei luoghi più classici e del patrimonio più recente e meno conosciuto. “Nella percezione del turista, ma anche del padovano, il Bo è solo quello “storico”, ov-vero il comparto più antico del Palazzo con-centrato intorno al Cortile Antico - afferma il Rettore, professor Giuseppe Zaccaria. Il resto, volumetricamente ben più rilevante, è considerato quasi una aggiunta posticcia e trascurabile della parte “nobile”. In realtà il “nuovo Bo” è, ormai, esso stesso, sede sto-rica e non meno importante del Bo “antico”,

sia in termini di architettura che di contenuto artistico”.

Nella percezione – o mancata perce-zione – pesa il marchio dell’epoca in cui il nuovo Bo è stato pensato e realizzato: il Ventennio Fascista: “Al di là del giudizio ideologico – continua Zaccaria – non si può non ammirare ciò che la volontà del Rettore Carlo Anti, unita alla creatività di Gio Ponti, ci ha lasciato. Qui e al Liviano si concentrano pagine fondamentali della storia dell’arte, del design e dell’architettura italiana della prima metà del Novecento, pagine scono-sciute ai più che riteniamo doveroso svelare alla città e a chi visita Padova.”

Il nuovo percorso, dopo aver attraversa-to il cuore più antico del complesso, prose-gue, attraverso la Basilica – chiamata così per la presenza delle colonne in cemento rivestito di stucco rosso – nel Bo Novecen-tesco.

Ci si potrà addentrare negli spazi del Rettorato, prima non aperti alle visite, in cui, sala dopo sala, si evidenzia il genio cre-

ativo di Gio Ponti: tutto è suo, dai disegni dei pavimenti marmorei, ai colori delle pareti, ai mobili, lampadari e ogni genere di arredo, posaceneri e maniglie comprese. E tutto è stato conservato senza stravolgimenti, of-frendoci oggi una testimonianza unitaria e perfetta di design italiano ai massimi livelli. Così nel Circolo dei Professori, con la Sala di Lettura, la Sala da Pranzo, la Sala del Caminetto e persino nella cucina. Ponti e il Rettore Carlo Anti chiamarono a lavorare al nuovo Bo artisti di fama, secondo un proget-to perfettamente coerente. Nel percorso tro-

viamo tra gli altri Gino Severini, Achille Funi, Ferruccio Ferrazzi, Pino Casarini, Arturo Martini, Carlo Scarpa, Filippo De Pisis, Paolo De Poli, Antonio Fasan. Persino lo Studio del Rettore, anch’esso arredato da Gio Ponti, sarà offerto ad uno sguardo del visitatore.

È il connubio tra scienza, vicende uma-ne, grande storia, arte, architettura e vita quotidiana, a dare un fascino unico a questa visita che, in una sola ora, conduce attraver-so otto secoli di vita di un Ateneo che è stato e continua ad essere una delle eccellenze del nostro Paese. (info: www.unipd.it)

Aperta alle visite anche tutta la parte Novecentesta, meno notaal pubblico ma di grande pregio

Università di Padova Accessibile l’intero complesso monumentale con le sale realizzate da Gio Ponti

Il Rettorato del Bo si svela

La cosiddetta “Basilica” del Bo che conduce al Rettorato

Con 38 voti su 75 al suo La realtà non è come ci appare. La struttura ele-mentare delle cose (Raffaello Cortina)

il fi sico Carlo Rovelli si è aggiudicato l’edi-zione 2015 del Premio Letterario Galileo. Il libro traccia un percorso storico della visione fi sica del mondo, chiarisce il contenuto di teorie come la relatività generale e la mec-canica quantistica, conduce al bordo del sa-pere attuale e offre una versione originale e articolata delle principali questioni oggi aperte, il tutto trasmettendo la passione per la ricerca. Il presidente della Giuria scienti-fi ca Vittorino Andreoli, ha affermato: “è stato bello constatare l’alto livello che la di-vulgazione scientifi ca ha raggiunto e vedere che sono gli stessi scienziati a raccontarsi. Segno che la scienza non rimane chiusa su se stessa, ma si apre per parlare a tutti.”

PREMIO GALILEO

L.O.

Il fi sico Carlo Rovelli“La realtà non è come ci appare”

Carlo Rovellidi Laura Organte

Esposizione al Pedrocchi Le incursioni in città furono 19, gli edifi ci colpiti 211

Durante la Grande Guerra Padova fu duramente colpita dai bombardamenti aerei: ben 19 incursioni, a partire dall’a-

prile 1916, per un totale di almeno 912 bom-be sganciate (una, inesplosa, alta 2,75 m e del peso di 290 chilogrammi, è conservata al Museo Civico del Risorgimento e dell’Età Contemporanea). Al termine del confl itto, il bilancio contava 129 morti e 108 feriti.

Ma a riportare le ferite della guerra non furono soltanto i cittadini: 211 furono gli edifi ci danneggiati dalle bombe, e per alcu-ni di essi il danno fu irreparabile. Anche se oggi appaiono integri, la cupola del santuario del Carmine, il fronte del Duomo, la scoletta del Santo, non furono risparmiati dalla furia nemica nonostante il valore inestimabile. Alla fi ne delle ostilità, la rovina del paesaggio, dei villaggi e di parecchi siti d’arte cittadini sarà rilevante: mentre i capolavori iniziano a rifl u-ire nelle sedi d’origine, la ricostruzione dovrà confrontarsi con l’annientamento totale o par-ziale di larghe porzioni della nostra memoria artistica.

Al tema degli sfregi riportati dal patri-monio artistico a causa della guerra e delle iniziative di tutela è dedicata la mostra “L’arte ferita. Salvaguardia, danni e restituzioni nel periodo della Grande Guerra”, in esposizione fi no al 4 ottobre nelle sale del Piano Nobile

dello Stabilimento Pedrocchi contigue a quelle del Museo del Risorgimento e dell’Età Con-temporanea.

Vengono presentate oltre cento fotogra-fi e e alcuni volumi d’epoca che illustrano e spiegano l’impatto del confl itto sul patrimo-nio storico-artistico nel nord Italia. Si tratta di una selezione effettuata nei fondi conservati presso la Biblioteca Civica di Padova, il Gabi-netto Fotografi co dei Musei Civici di Padova, il Museo Centrale del Risorgimento di Roma, la Biblioteca del Seminario Vescovile di Treviso, l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini onlus di Venezia e l’Archivio Fo-tografi co della Soprintendenza Belle Arti e

Paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso di Venezia.

La mostra costituisce la prima di una serie di iniziative dedicate al confl itto, inizia-tive che, nel loro insieme, compongono il più ampio progetto Paesaggi di guerra: società e territori. Tale programma, di cui è capofi la l’Ateneo patavino e al quale hanno partecipa-to altri enti pubblici, nonché le forze armate, in qualità di partner, ha ricevuto il contributo della Regione del Veneto in seguito a un ban-do relativo alla valorizzazione dei beni e alla promozione della conoscenza delle vicende storiche della Prima Guerra Mondiale.

Padova ferita dalle bombedella Grande Guerra

Ciò che restava di Villa Guarnieri dopo il bombardamento

Laura Organte

TEATRO E MUSICA

“JESUS CHRIST SUPERSTAR” Il 23 e 24 ottobre arriva a Padova un pezzo di storia dello spettacolo mondiale. “Jesus Christ Superstar”, il capolavoro di Andrew Lloyd Web-ber e Tim Rice, nella versione italiana in lingua originale fi rmata da Massimo Romeo Piparo 20 anni fa, torna in scena al Gran Teatro Geox con un protagonista d’eccezione conosciuto in tutto il mondo nel ruolo del titolo: Ted Neeley, colui che diede un’impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù nello storico fi lm di Norman Jewison del 1973.

LOCATION PER I NEO SPOSIVi sposate in comune a Padova e cercate la location perfetta per il servizio fotogra-fi co? Da oggi nel giorno delle nozze ai novelli sposi è offerto l’ingresso gratuito a Palazzo della Ragione. Uno dei simboli della città diventa lo scenario perfetto per immortalare un giorno speciale. Per approfi ttare di questa possibilità basta sottoscri-vere il modulo di autorizzazione scaricabile nel sito http://padovacultura.padovanet.it, da consegnare direttamente agli operatori della sede il giorno stesso delle nozze e poter immortalare il giorno più bello in un posto carico di storia e arte.

CROSBY, STILL & NASHCrosby, Stills & Nash hanno annunciato le date del loro tour europeo che si terrà a settembre e ottobre. Il tour partirà da Londra il 12 settembre con due serate all’Eventim Apollo e si chiuderà l’11 ottobre allo Spektrum di Oslo. Il tour prevede anche due serate all’Olympia di Parigi oltre a spettacoli in Olanda, Belgio, Svizzera, Italia, Ger-mania e Danimarca. La tappa padovana – sul palco del Gran Teatro Geox – è fi ssata per sabato 3 ottobre prossimo. Il gruppo eseguirà brani dal loro vastissimo catalogo insieme al nuovo materiale di ogni singolo membro.

a cura di Laura Organte

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2Sport

Sono passati 5 anni: la tappa era Ferrara- Asolo, la corsa in quel mag-gio 2010 lambì solo la città murata

della Rocca, passò sulla statale senza per-correrne l’interno, di quel giorno si ricorda il passaggio di una fuga a quattro con Fi-lippo Pozzato fasciato dal tricolore, il loro tentativo svanì sulle pendici del Grappa che consacrarono Vincenzo Nibali vincitore ad Asolo. Quest’anno la festa è all’interno tra il vialone d’accesso delimitato dai platani al maestoso duomo un delle tante bellezze di Monselice. All’entrata della città un grande striscione della Biciverde di Paolo Bernardini ha dato il benvenuto ai girini insieme all’ar-co gonfi abile dell’Avis locale. Poi gelato rosa al prosecco gratis a tutti con l’iniziativa del-la gelateria artigiana da Carlo-Take- Awwai. Ma ecco la cronaca di quei minuti. Da Boara sul punto del rifornimento possibil-mente per raccattare borracce e sacchetti, cimeli ricercati e importanti per gli amanti della bicicletta. Alle 13.45 impazza la ca-rovana pubblicitaria, un tourbillon infi niti di macchine pubblicitarie che portano allegria sorrisi e colori. Intanto il cielo si gonfi a di nuvoloni minacciosi e proprio quando i cor-ridori lasciano la statale e imboccano via

Rovigana si scatena la pio ggia, le grosse gocce beffarde frustano l’asfalto, sembrano perline trasparenti quando battono sui casci e sulle esili mantelline dei corridori. Davanti al gazebo della Biciverde passano i fuggiti-vi trainati dal vicentino Enrico Barbin della Bardiani, sulla sua scia Gretsch, Appollonio, Vander Lijke e Elissonde, imboccano via delle grole e spariscono agli occhi dei nu-merosissimi presenti che incitano e gridano cominciando via Verdi.

E ‘ solo il prologo: a 1’14” il gruppo tirato da un suo scudiero ecco Contador, fi n qui re incontrastato che nasconde la rosa sotto una mantellina gialla, subito dopo Richi Porte, guerriero tasmaniano ferito per la penalizzazione di 2’ per un cambio

di ruota irregolare nella tappa di Forl’, c’è Bonen, 4 Roubaix e tre Fiandre un mondiale che fi uta l’occasione nell’arrivo alla basilica del monte Berico, protetto da una macchia di maglie azzurre ecco Fabio Aru, fasciato dalla maglia color giglio che va al miglior giovane, a centro gruppo il belga Philip Gil-bert vincitore di tutto, addenta un panino, poi sullo strappo fi nale addenterà anche una strepitosa vittoria.

Attimi, solo attimi che sanno di eternità, la lunga teoria delle ammiraglie chiude l’e-mozionate giornata pioggia o no, tutti cor-rono a casa davanti alla tv, c’è da vedere la scalata al Castelnuovo, e per le scolaresche, il giorno dopo, compito in classe tema: al mio paese è passato il giro.

di Walter Lotto

Il giro a Monselice, festa per le stradePESCA

Il fi ume Bacchiglione è stato teatro del primo trofeo di pesca al colpo, organizzato dal team Fishing Saccese, una società sorta da sei mesi grazie all’impegno di un gruppo di giovani di Pontelongo e paesi limitrofi appassionati alla cattura di pesce

bianco e carp fi shig. L’evento organizzato in collaborazione con l’assessorato allo sport di Pontelongo ha visto gareggiare 27 concorrenti tra i quali si sono distinti Alberto Monasteri, Marco Falasco e Guido Finotto che hanno occupato i primi posti del podio. A tutti i partecipanti premi con articoli sportivi e generi alimentari, questi ultimi offerti dal comune di Pontelongo. Alla fi ne grande soddisfazione per il team organizzatore per la buona riuscita della manifestazione dovuta all’impegno di tutti con l’auspicio che sia il primo appuntamento di una lunga serie.

A Pontelongo il trofeo del Team Fishing SacceseGARA SULLE RIVE DEL BACCHIGLIONE

W.L.

Vincere nella corsa di casa, organizzata dalla società di appartenenza, dove papà Edy, signor Eurotermoidrailica è

il maggior sponsor, più bello di un sogno: è capitato ad Alex Sturaro biancorosso della Cartura Nalin che sul circuito ricavato all’in-terno della zona industriale di Cagnola si è imposto con una volata regale di gruppo tra gli esordienti del primo anno nel Gp città di Cartura “ ho seguito le indicazioni di Massi-mo Betto mio diesse- ha detto Alex- è una vittoria dedicata a papà.”

Spumeggiante la gara tra i secondi anno con i ferraresi del Gs S. Maria Codifi ume a farla da padroni, su tutti Tommaso Gozzi, al 5. centro stagionale che subito dopo il via ha selezionato una fuga di un sestetto e poi si è imposto nettamente in volata.

A premiare i vincitori il vice sindaco car-turano Romano Terrassan, il vice presidente del club organizzatore Giorgio Nalin e lo sponsor Edy Sturaro.

Esordienti primo anno: 1. Alex Stura-ro (Cartura Nalin) km 26 in 45’53” me-dia 36,378; 2. Davide De Pretto (Schio 1902); 3. Mattia Sabadin (Guadense Ro-togal); 4.Gabriele Cecchin ( Fiumicello); 5. Giacomo Panin (Acd Monselice); 6. Riccar-do Sabbion (Cartura Nalin); 7.Andrea Stura-ro (acd Monselice); 8. Giovanni Reghin (Vc Montebelluna);9. Mattia Lucatello ( fi umi-cello); 10. Tommaso Stocco (Vc Tombolo).

Esordienti secondo anno: 1. Tomma-so Gozzi (S.Maria Codifi ume) km 36 in 51’25” media km 42,010; 2. Nicola Chia-rentin (Gc Noventana); 3. Andrea Bressan ( Guadense Rotogal); 4. Nicola Campagnaro (Bicisport); 5. Alberto Dainese (Acd Mon-selice); 6. Federico Chiccoli (S.Maria Codi-fi ume) 7. Matteo Giglioli (idem) a 2’25; 8. Piercarlo Pressenda (Acd Monselice); 9. Elia Alessio ( Bicisport) 10. Ferenc Rocchi (S.Maria Codifi ume).

CICLISMO. Gran premio Città di Cartura per esordientiVITTORIA CASALINGA IN VOLATA PER ALEX

W.L.

Ciclismo Il racconto dell’emozionante passaggio della carovana rosa

Il passaggio a Monselice, sulla destra Contador

L’esordiente Alex Sturaro sul gradino più alto del podiofesteggiala vittoria

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1

IL VENETOin PRIMO PIANO

L’effetto Renzi che la scorsa tornata eletto-rale, quella delle europee, aveva avuto il suo appeal anche in Veneto, consentendo

ai Democratici di contare ben il 37,5 per cento dei consensi dalle nostre parti, invece non trova riscontro questa volta. E, anzi, si trasforma in una debacle la corsa del Pd a Palazzo Balbi di fronte all’Italia intera che aveva messo sotto la lente d’ingrandimento lo scenario Veneto, quale laboratorio politico di notevole interesse anche nazionale.

Luca Zaia si conferma dunque presidente con un risultato personale clamoroso per il bot-tino di voti ottenuti, oltre il 50 per cento delle preferenze dei veneti che sono andati a votare e un distacco di 27 punti percentuali rispetto ad Alessandra Moretti, e una vittoria della Lega che si prende la sua rivincita, anche in casa del Car-roccio dopo lo strappo con Flavio Tosi. Quest’ul-timo porta a casa l’11,9 per cento, rosicchiando preferenze anche al Pd.

“Un risultato stratosferico” defi nisce il pro-prio successo il riconfermato governatore, all’in-domani del voto, mentre tutti i commentatori gli riconoscono il peso personale che ha avuto in questa affermazione.

Si assume le proprie responsabilità Alessan-dra Moretti, osserva che hanno avuto più riscon-tro i temi di pancia dell’avversario leghista - in particolare le dispute sui profughi e gli immigrati

- rispetto al suo approccio costruttivo attento alle questioni del sociale e della sanità.

Ma il dibattito in casa Pd va ben oltre la que-stione personale e riguarda il modo di gestire il consenso in Veneto.

“Al cambiare verso al Paese da parte di Ren-zi - rifl ette Paolo Giaretta, ex senatore Pd ed ex sindaco di Padova - doveva seguire a ruota un cambiare verso al Veneto. E invece la dirigenza locale del Pd ha solo pensato di tenersi il “teso-retto” conquistato alle europee, senza spiegare ai veneti che cosa avrebbe fatto il Pd se avesse vinto le regionali”.

Altro spunto da non trascurare per Giaretta e che merita una rifl essione ben più ampia del contesto regionale, è la scelta di quell’elettorato di sinistra all’interno del Pd che non si riconosce nella politica di Renzi e soprattutto nelle sue rifor-me - elettorale, jobs act, scuola... - e che piutto-

sto ha preferito, questa volta, astenersi dal voto o virare verso altri lidi, Movimento Cinque Stelle ma in Veneto anche Lega e Flavio Tosi.

In Veneto anche il Movimento Cinque Stelle con il suo candidato alla presidenza della Regio-ne Jacopo Berti non brilla e non riesce a bissare il risultato elettorale delle scorse europee, ottenen-do l’11,9 per cento dei consensi, vale a dire - 8 per cento dei voti.

Interessante tuttavia sarà capire come il M5S si muoverà in Consiglio regionale, dove de-butta in Veneto. Zaia promette un atteggiamento di dialogo verso i pentastellati.

Un’ultima rifl essione sull’astensionismo: in Veneto hanno votato il 57 per cento degli aventi diritto. Una percentuale record in senso negativo, eppure la nostra in questo appuntamento con il voto è risultata la regione con più alta affl uenza alle urne.

di Ornella Jovane

I democratici veneti analizzano le ragioni della sconfi tta. Tosi porta a casa l’11,9 per cento dei voti, analogo risultato per il Movimento 5 Stelle. Vota solo il 57 per cento degli aventi diritto

Elezioni regionali Il governatore uscente si afferma con oltre il 50 per cento dei voti, e 27 punti percentuali in più rispetto ad Alessandra Moretti

Zaia vince facile, Pd sconfi tto: l’effetto Renzi si è esaurito in Veneto

PROVINCIA DI VENEZIA

Sono 9 i consiglieri regionali che sono stati eletti nell’ultima tornata elettorale in provincia di Venezia. Ci sono fra questi 9, ben 8 new entry e una sola conferma. Così ripartiti: due consiglieri alla Lista

Zaia, uno alla Lega Nord, uno ad “Indipendenza Veneto per Zaia”, due al Pd, uno al Movimento 5 stelle, uno alla Lista Moretti e uno Ncd-Udc-Area popolare. Partiamo dalle liste collegate al governatore riconfermato Luca Zaia che hanno fatto il pieno soprattutto nel Veneto Orientale. La Lista Zaia ha portato a palazzo Ferro Fini l’ex sindaco di Jesolo e imprenditore alberghiero Francesco Calzavara e Fabio Barbisan, alla sua prima esperien-za politica. La Lega Nord veneziana porta in consiglio regionale il sindaco di Musile, nonché commissario della Lega del Veneto orientale Gianluca Forcolin. La ripartizione regionale dei “resti” ha poi portato alla nomina di

Ilaria Padoan all’interno della coalizione che ha sostenuto Luca Zaia. E’ un medico ana-tomo patologo di Chioggia. Nella debacle del candidato Alessandra Moretti che si è verifi cata anche in provin-

cia di Venezia, si sono salvati in tre. Così il Pd riconferma il consigliere uscente Bruno Pigozzo ex sindaco di Salzano e porta a Palazzo Ferro Fini Francesca Zottis, assessore al Comune di San Donà, che si dimetterà come prevede la legge In Consiglio entra poi per la lista Moretti presidente rappresentando la Riviera del Brenta Franco Ferrari, imprenditore di Cam-ponogara, presidente della squadra di calcio, già consigliere con Cacciari sindaco in consiglio comunale a Venezia. Entra in consiglio Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle: 26 anni, laurea in Scienze politiche e laurea, che subito ha annunciato che si dimezzerà lo stipendio, e darà i soldi ad un fondo per micro prestiti agli imprenditori. II riparto dei residui infi ne porta in Regione anche il medico chioggiotto Massimo Mancini: il più votato nel Veneto per la lista Ncd-Udc-Area popolare.

Chi siederà in consiglioSU NOVE ELETTI 8 NUOVE ENTRATE E UNA SOLA RICONFERMA

A.A.

Boom Zaia nel Veneto orientale, male la Moretti anche nelle sue roccaforti

1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

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Page 21: Conselvano giu2015 n72

1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

Claudio Sinigaglia Piero Ruzzante

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Page 22: Conselvano giu2015 n72

4 Il Veneto in primo piano

Luca Zaia ha stravinto e risulta il più votato fra i candidati presidente nella quasi totalità del Veneto. Nel “mare

verde”, tuttavia, ci sono tre isole “rosse” ed una “gialla” che spiccano per i loro risultati: sono quattro comuni polesani nei quali Zaia non è risultato vincitore.

Si tratta di Castelmassa, Ficarolo e Ca-naro dove Alessandra Moretti ha ottenuto più voti dello sfi dante e di Gaiba, dove, inve-ce il numero maggiore di consensi è andato a Flavio Tosi. Un dato che ha una chiara chiave di lettura. A Castelmassa, per esempio, era candidato Alberto Simi, che con le sue preferenze ha portato in alto il Pd che raggiunge il 33% e fa arrivare Alessandra Moretti al 36%, mentre Zaia si ferma al 34%. Discorso analogo per Ficarolo, “patria” di un’altra candidata Pd che in casa ha raccolto un ampio consenso, portando la coalizione a sostegno di Alessandra Moretti al 35,4%. Qui, tuttavia, la sorpresa è doppia, dal momento che anche Gianni Tessari, candidato fi carolese nella Lista Tosi, ha drenato voti a Luca Zaia: il sindaco di Verona ha infatti totalizzato nel comune altopolesano il 32,9% di voti, mentre Zaia chiude terzo con appena il 21,8%. E se Canaro, che pure non aveva candidati “di casa”, si laurea il comune più rosso del Polesine, con Alessandra Moretti che raggiunge addirittura il 40,8%, lasciando Zaia sotto di un punto in un vero e proprio referendum fra due, a Gaiba la situazione è ancora diversa, visto che a trionfare è Flavio Tosi.

IL DETTAGLIO

Ci sono quattro “eccezioni”IL GOVERNATORE NON HA VINTO DAPPERTUTTO

Fr. Ca.

Magra consolazione

In Polesine i risultati per le regionali non hanno fatto registrare un segno diverso rispetto a quanto accaduto nel resto del

Veneto, con un’affermazione straripante del presidente uscente Luca Zaia, riconfer-mato a furor di popolo.

La dinamica polesana, tuttavia, ha vi-sto la distanza fra la candidata del Pd e quello della Lega assottigliarsi rispetto alla media regionale. Il voto complessivo del Veneto, infatti ha visto Zaia aggiudicarsi il consenso di oltre la metà degli elettori (50,8%), mentre Alessandra Moretti si è fermata al 22,4%. In provincia di Rovigo, invece, Zaia si è “fermato” al 45,38% ed alla sua prima sfi dante sono andanti il 28.95% dei consensi. Il distacco, dunque, è stato più contenuto, ovvero di 16 punti percentuali che sono sì una distanza note-vole, ma non siderale come è risultata inve-ce a livello regionale con la Moretti più che doppiata e 28 punti percentuali di distacco.

Per quanto riguarda il voto ai partiti, un’altra differenza fra il voto polesano e la

media del voto regionale riguarda le liste: il successo più ampio in Veneto l’ha infatti avuto la lista Zaia, primo “partito” con il 23%, davanti a Lega con il 17% e Pd con il 16. Fra Adige e Po, l’ordine d’arrivo è completamente mescolato (anche se, di fatto, si potrebbe dire che anche invertendo l’ordine degli addenti il risultato non cam-bia): il primo partito a livello provinciale è il Pd con il 23,4%, perdendo in percentuale rispetto al 2010 solo 2 punti (aveva preso il 25,4%) seguito dalla Lega con il 18,3% (che come partito perde voti rispetto al

2010 quando ottenne il 22,6%), e poi dalla lista Zaia con il 14,5%, novità e rive-lazione di questa tornata.

Nella coalizione a sostegno del pre-sidente rieletto fa un po’ meglio del disa-stro generale Forza Italia, che si attesta sull’8,5%. Per carità, nulla per cui esulta-re, visto che le scorse regionali il Pdl, ora frantumato, aveva preso il 32,9%. Supe-riore alla media regionale anche il risultato di Flavio Tosi, che si attesta in Polesine sull’11,3%, di poco sotto al Movimento 5 Stelle che arriva praticamente al 12%.

di Francesco Campi

In regione il distacco dal vincitore Zaia ha sfi orato i 28 punti percentuali, qui sono “solo” 16

Elezioni regionali In Polesine la Moretti fa meno peggio che nel resto del Veneto

Pd rodigino bastonato, ma resta il primo partito...

Luca Zaia, qui a Rovigo, ha stracciato tutti

E’ Graziano Azzalin del Pd il polesano più vota-to: con le sue 3.192 pre-

ferenze il consigliere uscente stacca, infatti, il compagno di partito Sandro Gino Spi-nello che, grazie al supporto della segreteria provinciale, è riuscito comunque ad arrivare secondo assoluto con 2.977 preferenze. Terza all’interno del Pd, Mirella Zambello che ottiene comunque un buon bottino personale di 1.019, mentre quarta arriva Manuela Nicoletti con 715 preferenze.

Isi Coppola che da regina incontrasta-ta delle preferenze nel 2010, quando ne mise insieme 16.583, subisce un tracollo disastroso ottenendone 2.697. Un risultato comunque di rilievo in assoluto, ma non se si pensa alle 13886 preferenze lasciate per strada nonostante i cinque anni da assessore, da sommarsi agli altri 10 nella Giunta Galan. Una bocciatura, dunque, che la vede staccare ma non di moltissimo Valter Roana 1.093, che insieme a lei è riuscito comunque a far ottenere a Forza Italia un risultato superiore alle media regionale.

Ad aggiudicarsi insieme ad Azzalin il seg-gio in consiglio regionale, è un altro uscente, ovvero Stefano Falconi, primo nella Lega Nord (secondo partito in Polesine) con 789 preferenze, una manciata di voti in più rispet-to a Guglielmo Ferrarese con 640, mentre Antonello Contiero si piazza terzo con 352.

Il quarto più votato in assoluto è, invece, Cristiano Corazzari, primo nella Lista Zaia con 1.231 preferenze. Un bottino personale di tutto rispetto anche per Gianni Tessari che con la Lista Tosi ha inanellato poco meno di mille voti (987). Buono ma non ottimo, in-vece, il risultato del sindaco di Fratta ed ex presidente della Provincia Tiziana Virgili che, prima della lista Veneto Civico, mette insie-me 754 preferenze. Appena 438, invece, per Giovanni Mandoliti, nonostante la lista Alessandra Moretti presidente abbia ottenuto il 3,6% dei consensi.

Nel Movimento 5 stelle la più votata è Patrizia Bertelle con 538 preferenze, mentre nell’Altro Veneto, che non riesce come lista a superare il muro dei mille voti e chiude la clas-sifi ca, dietro anche ad Indipendenza veneta di Morosin, un risultato personale comunque importante lo ottiene Lorenzo Feltrin con 279 preferenze.

DUE GLI ELETTI: AZZALIN E FALCONI

Fr. Ca.

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1 Voci da palazzo

Il nuovo Consiglio regionale del Veneto uscito dalle urne di domenica 31 maggio conterà 49 consiglieri più il presidente Luca Zaia e il candidato dell’opposi-

zione più votato, Alessandra Moretti. Grazie al risultato di coalizione messo a segno da Zaia che ha supera-to la soglia del 50 per cento dei voti validi, la nuova maggioranza sarà composta da 29 consiglieri più il presidente: 13 della lista Zaia, 10 della Lega Nord, 3 di Forza Italia, 2 di Indipendenza Noi Veneto e 1 di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Sui banchi dell’opposizione siederanno 20 consiglieri, oltre ad Alessandra Moretti, in rappresentanza delle tre coalizioni: 11 consiglieri del centrosinistra (8 del Pd, 2 della lista Moretti, 1 di Veneto Civico), 5 della coalizione di Tosi (3 lista Tosi, 1 Ncd-Area popolare e di 1 Veneto del Fare), 4 del Movimento 5 stelle.

In Giunta con Zaia siederanno, invece, 10 assessori di cui almeno la metà dovranno essere scelti tra gli eletti in consiglio. “Lo Statuto è molto chiaro – ha commen-tato il Governatore - e prevede che quantomeno cinque consiglieri debbano diventare assessori”

Nelle idee Luca, come lo chiamano i Veneti che gli hanno rinnovato la fi ducia, la Giunta dovrà essere competitiva, “assolutamente fatta da persone che han-no professionalità e, soprattutto, operatività. Perché i veneti ci dicono ogni istante: “Adesso andare avanti, pancia a terra perché non avete alibi”.

Clodovaldo Ruffato, nella sua carica di presidente uscente del Consiglio Regionale del Veneto ha commen-

tato i risultati del voto veneto esprimendo soddisfazione. “Il primo giudizio doveroso che mi sento di dare come rappresentante dell’assemblea regionale, è di grande soddisfazione nei confronti del dato di affl uenza. Il Ve-neto si è recato alle urne al di al di ogni pessimismo e superando ogni previsione di possibile assenteismo. Questo dimostra a mio parere la maturità dei nostri concittadini, che hanno voluto dare il proprio giudizio politico nonostante una campagna elettorale sottotono.

Entrando nel merito delle sentenze dell’urna, il presidente del Consiglio Regionale sottolinea che “se uniamo il risultato di Zaia, della Lega, di Forza Italia e di Tosi, vediamo che oltre il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista,

di matrice popolare, legata alle tradizioni di buon go-verno. Questo è la conferma sostanziale del voto del 2010 e dimostra ancora una volta che il Veneto vuole rinnovamento consapevole, e non è terra di ribaltoni o cambiamenti radicali”.

L’analisi della composizione del Consiglio Regionale per la X legislatura permette a Ruffato ulteriori conside-razioni: “Il nuovo Consiglio registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento. Tutto questo ci indica che per cambiare la rappresentanza politica forse non sono così necessarie leggi ad hoc, come ad esempio quella sulla preferenza di genere: oggi più che mai il cambiamento avviene se ci sono persone valide cui dare la propria preferenza”.

di Maria Pavan

Intorno al 20 hiugno l’insediamento

Neoeletto Consiglio regionale: più rosa e con molti volti nuoviLa nuova assemblea registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento anche se il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista

All’indomani dello spoglio al Partito democratico veneto non rima-ne che raccogliere i cocci. “Il dato elettorale regionale – affer-ma una nota del Pd regionale - ci consegna una inequivocabile

riduzione di consenso verso il Pd e va assunto come paradigma per una ripartenza in termini nuovi del nostro impegno politico. Il perché la spinta al cambiamento che Alessandra Moretti ha cercato di tra-smettere non abbia raccolto il coraggio sperato. Dobbiamo capire se è una questione di credibilità (persone), di capacità mediatica (forma), di contenuto (sostanza), di approccio (metodo). Cominciamo da noi. Mettiamoci tutti in discussione propositiva, con responsabilità e tenacia, per una seria opposizione politica in difesa dell’equità e della

trasparenza, a servizio del bene comune”. Nelle prossime settimane il segretario Roger De Menech e Alessandra Moretti avvieranno un percorso di approfondimento nel Pd Veneto, partendo dai territori. Sa-ranno coinvolti i circoli, le segreterie comunali, le segreterie provinciali e gli amministratori del Pd. “Questo è il momento di uno sforzo corale ricostruttivo – affermano dal Pd -. Vanno riannodate le connessioni con la nostra base, i nostri militanti e il nostro elettorato. Metteremo davvero al centro il territorio, la formazione politica, l’innovazione e la crescita amministrativa. Dobbiamo attivare e valorizzare le migliori energie della nostra regione e del nostro partito per crescere insieme”. “Serviranno mesi e forse anni di lavoro per ricostruire il centrosinistra

veneto – commenta la senatrice Laura Puppato, papabile candidata alle regionali sia nel 2010 che nel 2015 -. E’ normale che, quando un partito passa dal 40 al 20, l’opzione del Congresso straordinario sia valutata e, nel caso, perseguita, ma va fatta nei tempi giusti e a mente serena e lucida”. “Per quanto riguarda me – conclude la sena-trice - ho già dimostrato molte volte quanto sia dedita al partito, sono già stata tra i papabili candidati alla Regione nel 2010 e quest’anno. Sempre esclusa, ho sempre appoggiato il candidato scelto con lealtà e onestà intellettuale, dovendo poi vedere crollare in entrambi i casi il PD. La mia persona è sempre stata e sarà sempre a disposizione del progetto comune, mai di correnti o appetiti personali”.

PD VENETO OCCORRE RIFLETTERE E RICOSTRUIRE O ANDARE A CONGRESSO?

M.P.

“I risultati del voto per le r e g i o n a l i

in Veneto è stato a doppia sorpresa, anche per gli stessi protagonisti”. E’ il commento di sin-tesi del politologo Paolo Feltrin, ‘guru’ dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto. “La prima sorpresa – ricapitola Feltrin – è il risultato eccezionale conseguito da Luca Zaia, superiore ad ogni previsione e alle stesse proiezioni. Un risultato che fa della Lega l’erede quasi naturale della Democrazia Cristiana. Infatti, con 25 seggi su 29, gli esponenti della lista civica del presi-dente Zaia insieme a quelli della Lega Nord costituiran-no – almeno sulla carta - una forza politica compatta che rimanda agli storici monocolori scudocrociati”.

“L’altra sorpresa – prosegue Feltrin - è il risulta-to amaro e deludente del Pd e del centrosinistra, che arriva a soli 12 mesi dal boom delle europee”. “Toc-ca ora ai dirigenti del Pd – avverte Feltrin - rifl ettere seriamente sulle ragioni di un risultato così inatteso”. E il politologo non usa mezzi termini nel defi nire il risultato elettorale conseguito dalla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Alessandra Moretti come il “peggiore della storia elettorale del Veneto”. Sui mo-tivi della sconfi tta della coalizione di centrosinistra pe-sano molti fattori, “compreso – fa notare Feltrin – un astensionismo aggiuntivo, che ha penalizzato proprio la coalizione della Moretti”.

Dall’altra parte, invece, i consensi raccolti da Zaia rappresentano un’affermazione superiore alle aspetta-tive. “Il risultato conseguito, superiore al 50 per cento – sottolinea Feltrin – è più ampio di quanto previsto”. Ma Feltrin non tralascia di sottolineare anche la fl es-sione subita da Forza Italia, ridimensionata al 5,7 per cento, rispetto al 24,7 di cinque anni fa.

Paolo Feltrin, politologoZAIA COME LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

L’opinioneL’opinione

Paolo Feltrin

Sora il Consiglio Regionale veneto e Clodovaldo Ruffato, presidente uscente del Consiglio Regionale

Laura Puppato

232323Voci da palazzo

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IL DIRITTO DI CAMBIARE

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24 Cultura veneta2424 Cultura veneta1 Cultura veneta

Scelto dal curatore del Padiglione Italia tra moltissimi altri artisti italiani, Paolo Gioli par essere una elle voci più interessanti presenti

attraverso le quali Trione prova ad affrontare il tema dell’attualità e del futuro possibili nonostante la crisi. Artisti capaci di disegnare uno scenario che porti lo spettatore lontano da “nostalgie, anacroni-smi, ripiegamenti, citazioni”, assicura lui. Il passato in quanto tale, pare non interessare il curatore e quindi Gioli viene ospitato ed esposto per quanto le sue opere sanno “riattivare e rilanciare” l’attuale, in maniera problematica e inquieta. Basta fermarsi ad ammirarle per coglierne la straordinaria attualità e la forza dirompente necessaria per scongelare una stasi che soffoca il presente. Sullo sfondo del mondo dell’arte il contemporaneo è disorientato, ma proprio le opere di Gioli dimostrano come sia possibile estrarre da tutto questo delle energie esplosive. Sono esposte a Venezia opere rappresentative dell’intera produzione dell’artista che pone al centro della sua ricerca lo studio anatomico e di genere che gli permette di misurarsi con la carnalità della superfi cie polaroid trasferita su carta,

seta e pittura. I soggetti sono riferimenti di un corpo intimo che aderisce alla fotografi a stessa.

Nei “Torsi” (1997-2007) Gioli affronta l’icono-grafi a classica del corpo “martirizzato”, sublimato nel celebre autoritratto “Omaggio a Hyppolite Bayard” (1981), fi no alle ultime ricerche delle “Vessazioni” (2009-2010) dove ritorna il tema della maschera.

Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e statunitensi e ora è dedicata a lui un’intera sala al Padiglione Italia

Grandi artisti Vive a lavora a Lendinara, espone in tutto il mondo

Paolo Gioli, artista rodigino alla Biennale

28 anni di festival blues

Due Delta, un’unica passione musicale. È su questo intreccio che dal 1988 in Polesine inizia il percorso di Deltablues, tra i festival di maggior tradizione e longe-

vità nel panorama europeo, da sempre attento a proporre con rinnovata freschezza il Blues in tutte le sue sfaccettature, ed in particolare il Blues del Delta del Mississippi in un ideale gemel-laggio con il nostro Po. L’altra grande attenzione del Festival è sempre stata rivolta alla promozione della terra Polesana, delle sue bellezze artistiche e ambientali, dei suoi prodotti e della sua cucina.

In questa edizione Deltablues propone, con la partnership prestigiosa di Slow Food Rovigo, una serie di appuntamenti in cui la musica si accompagna alla conoscenza dei buoni prodotti di questa terra.

Il primo di questi appuntamenti è la Blues Cruise nel cuore del Delta del Po, alla scoperta dei luoghi più suggestivi dove il fi ume incontra il mare.

Il concerto che apre questa ventottesima edizione del Fe-stival vede due dei maggiori interpreti del Blues del Delta Terry Evans & Hans Theessink che resentano nel loro unico concerto in Italia il loro ultimo lavoro discografi co “TRUE & BLUE” regi-strato dal vivo a Vienna e pubblicato all’inizio di quest’anno.

La crociera prevede l’imbarco presso l’attracco fl uviale di Cà Dolfi n di Porto Tolle ore 18.30 – inizio Crociera ore 19,00 - e seguirà questo itinerario: si risale il Po di Tolle fi no al punto in cui il fi ume si dirama formando l’isola di Bonelli, laguna del Parco dove è ancora visibile il borgo agricolo immerso nel can-neto. Scendendo verso la foce della Busa Bastimento si arriva al canneto che ci divide dalla sacca del Canarin. Costeggiati gli scanni di Bastimento e Barricata si risale il Po di Tolle e si rien-tra al punto d’imbarco. Al termine della crociera-concerto, Slow Food propone una cena dove i protagonisti d’obbligo sono i prodotti della pesca del Delta del Po. Ma il programma è vasto e appassionante: http://www.deltablues.it/

Deltablues, non solo musicaPier Franco Brandimarte, con L’Amalassunta, Giunti, Francesco

Paolo Maria Di Salvia, con La Circostanza, Marsilio, Enrico Ianniello, con La vita prodigiosa di Isidoro Siffl otin, Feltrinel-

li, Marco Peano, con L’invenzione della madre, Minimum Fax, e Elena Rausa, con Marta nella corrente, Neri Pozza. E’ questa la cinquina dei fi nalisti dell’edizione 2015 del Premio Letterario Giu-seppe Berto scelta, tra una cinquantina di opere a concorso, dalla Giuria del Premio, presieduta Da Antonio D’Orrico, critico e giorna-lista del Corriere della Sera. Il vincitore di questa XXIII edizione del “Berto”, che riprende a vivere quest’anno dopo una breve pausa, sarà proclamato a Mogliano Veneto, città natale dello scrittore cui è intitolato il Premio, nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato 4 luglio (Villa La Marignana-Benetton). Al vincitore del Pre-mio 2015 sarà corrisposta la somma di Euro 5.000,00. Com’è prerogativa del Premio fi n dalla prima edizione lanciata nel 1988, a dieci anni dalla scomparsa di Berto, si tratta di opere prime e, quindi, di scrittori esordienti. Il Berto rinasce per continuare a svolgere il suo compito di talent scout per la letteratura italiana. “Abbiamo esaminato una cinquantina di opere prime che appar-tengono a vari generi (autobiografi co, epico, realistico, fantastico, comico). Fino a qualche tempo fa si diceva che tutti gli italiani avevano un libro di poesie nel cassetto ma non erano libri di buona poesia. Adesso, a quanto pare, il libro nel cassetto degli italiani è diventato un romanzo. La novità è che non sono cattivi romanzi. Ce lo confermano proprio i cinque fi nalisti del Premio Berto” ha commentato Antonio D’Orrico, Presidente della Giuria. La rinascita del Premio Berto, dopo alcuni anni di sosta forzata, si deve in par-ticolare all’Associazione Culturale Giuseppe Berto – nata agli inizi del 2013 su iniziativa di Manuela e Antonia Berto, moglie e fi glia dello scrittore, e di un gruppo di intellettuali, scrittori, critici – ed è stata resa possibile dall’impegno dell’amministrazione Comunale di Mogliano Veneto, città natale di Berto, della Regione Veneto e dal supporto economico privato fornito da CGIA di Mestre, Colorifi -cio San Marco e Despar.

Letteratura

TORNA IL PREMIO BERTO: IL VINCITORE IL 4 LUGLIO

di Maria Pavan Cerca l’infi nito Daniele Soncin, fotografo del

Delta del Po che espo-ne le sue opere nei rustici di Cà Cornera a Porto Viro. I suoi scatti rievocano bene alcune pagine di Gian Antonio Cibotto:“Seduto a riva, contemplo da una parte il mare d’erba e dall’altra l’immensa distesa d’acqua sulla quale respira il cielo. Insomma contemplo l’infi nito, come non accade mai da nessuna parte.” Per entrambi, nella terra che li ha cresciuti ed educati al piacere del silenzio e alla contemplazione della natura, sono nate le loro espressioni più di valore. In mostra, fi no al 28 giugno, una selezione di scatti storici in bianco e nero di Soncin, uniti uno accanto all’altro proprio come un’inedita autobiografi a del fotografo realizzati dal 1981 al 2013. Sono immagini di una grande energia e armonia, un piacere visivo e sensoriale, un’immersione nella luce e nello spazio, per avvolgere e accogliere. La scelta del bianco e nero genera meraviglia e il ba-gliore discontinuo di un aldilà misterioso, lontano ma anche terreno. Una ricerca di infi nito per scoprire che la poesia è ovunque, dentro di noi, appena fuori dalla nostra pelle e oltre ogni orizzonte, basta sedersi e guardare…e ascoltare il fruscio dei pensieri, le vibrazioni dell’anima.

FOTOGRAFIA

DANIELE SONCIN E LA RICERCA DI INFINITO

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E’ stata una festa nonostante le alte temperature anche all’ U.S. Torre che ha aperto le porte dei suoi impianti sportivi di via Luxardo in occasione della

tradizionale Festa dello Sport. Un bel momento di condi-visione, divertimento e agonismo.

“In occasione di questa prima tappa di giugno - fan-no sapere gli organizzatori - il Technical Sponsor Un Se-

sto Acca ha lanciato l’offerta bomba: solo per gli iscritti alla Corri X Padova e in anteprima al villaggio di Torre a messo a disposizione tutte le scarpe Diadora Running presenti allo stand con il 50% di sconto. Non è una sven-dita, è un regalo che gli amici Alberto, Franco e Luca ci fanno per la grande sintonia raggiunta con lo staff e con tutti i partecipanti registrati”.

CXP ospite dell’U.S. Torre

Di corsa alla festa dello sport di via Luxardo

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

L’ultima tappa di maggio ha portato gli atleti della Cxp alla caserma dei Vigili del Fuoco. Emozionanti i colori di questi eroi dei gironi nostri e dei loro mezzi. Così l’evento è stato vissuto come la Festa di “Grisù”:

una bellissima occasione per incontrare i grandi amici della CXP: i Vigili del Fuoco. “La splendida accoglienza che abbiamo avuto - hanno commentato gli organizzatori - ha colpito tutti noi, convincendoci, semmai ve ne fosse stato ancora bisogno, della straordinaria effi cienza e generosità di questo gruppo di “angeli custodi” che sono a disposizione 24 ore su 24 di noi cittadini con professionalità e competenza ... e simpatia !! Grazie al co-mandante Mauro Luongo (che ha fatto anche da pace-maker dei 5.30) ed ai suoi ragazzi veramente speciali !!”

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I conti Della Gherardesca, signori della vicina Castagneto Carducci nonchè di quell’angolo di Toscana caro ai poeti e

baciato da un microclima che ha reso i suoi vini celebri in tutto il mondo, si innamora-rono di quel litorale selvaggio prossimo a Bolgheri nei primi anni Cinquanta. Un luogo appartato e incontaminato che si affaccia su una spiaggia di sabbia argentea ampia e levigata, protetta da una pineta ultra-secolare, dove persino il Tirreno sembra ammansirsi all’improvviso. Oggi è Marina di Castagneto Carducci. I Della Gherar-desca in questa piccola oasi naturalistica intravidero allora la possibilità di realizzare qualche piccolo insediamento turistico, così da creare le condizioni per un’attività di ac-coglienza rispettosa dell’ambiente. Realiz-zarono il primo albergo della nuova stazio-ne balneare nel lontano 1954, allora era quasi un rifugio adatto a pensatori e poeti. Qualche anno dopo fu la famiglia Dughera a prendere il testimone dai conti di Casta-gneto e a trasfomare quella struttura in un hotel dotato di attrezzature al passo con i tempi. Pur senza sottrargli quel fascino un po’ bohemienne che lo caratterizzava fi n dalla sua edifi cazione, sperduto com’era fra pini marittimi e tamerici e circondato dalla spiaggia argentea della Costa degli Etruschi. Alessandro Dughera allora era un giovane di belle speranze: “Lasciammo un avviato albergo nel centro storico di Fi-renze. Venire qui non fu una scelta facile: signifi cava tagliare defi nitivamente con il passato. Cambiare vita in tutto e per tut-to, senza alcuna garanzia che Marina di Castagneto Carducci sarebbe diventata poi quello che è oggi e senza poter immagi-nare di poter realizzare un giorno il sogno di creare un albergo come lo intendevamo noi, con accesso diretto al mare. Dotato di

La spiaggiasolitariache ispirò Carducci

Lombardia

di Renato Malaman

A due passi da Bolgherie dal suo poetico viale alberato

il Tirreno si fa più dolceSiamo a Marina di Castagneto

una piccola oasi naturalepiù che un litorale alla modadove il turismo ha ritmi slow

SÌ, VIAGGIARE

“I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice fi lar...”. Chi non li ha imparati a memoria a scuola questi versi del Carducci? Sono quelli della bellissima poesia “Davanti San Guido” in cui il Carducci ricorda con sentimenti struggenti la sua

infanzia. E chi vedendoli dal vivo quei cipressi slanciati non si è lasciato prendere dall’emozione? Tre miglia di viale costellato da quei giganti verdi e poi Castagneto Carducci con il castello dei Della Gherardesca, la statua bronzea della nonna del Carducci in piazza e poi la bella chiesetta di San Guido. Tutto qui invita alla scoperta delle memorie del poeta di Pietrasanta. Il luogo è davvero incantevole, incastonato com’è fra il mare e le colline pisane. Un’escursione da fare.

I cipressi di Bolgheri, echi di poesiaL’ultimo grande produttore italiano in ordine di tempo ad investire nella zona di Castagneto Carducci è Angelo Gaia, piemontese dalle grandi intuizioni. Ca’ Marcanda, tenuta di 60 ettari, è uno dei gioielli fi rmati da archistar di cui l’Italia centrale è ricca. Il progetto della vasta cantina, che si sviluppa quasi tutta sotto terra, è dell’archi-

tetto astigiano Giovanni Bò. Impressiona per la modernità degli ambienti, con le piastrelle in basalto e i tubi dell’oleodotto riutilizzati come colonne portanti. Tre soli vini, ma grandi vini. In ordine crescente: il Promis, il Magari e il Camarcanda. Quest’ultimo un Bolgheri rosso a base Merlot che ha conquistato la critica internazionale. Una visita in cantina (da prenotare) riserva molte emozioni, perchè il “tempio” rivela tutto il genio di Gaja.

Ca’ Marcanda, il gioiello di Angelo Gaja

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292929Turismo 3Turismo

ALCUNE IMMAGINI DELLA SPIAGGIA DI MARINA DI CASTAGNETO CARDUCCI, IMMERSA NELL’ANTICA PINETA DELLA COSTA DEGLI ETRUSCHI IN BASSO A SINISTRA NEL DETTAGLIO

L’HOTEL I GINEPRI E LA SUA PISCINA (A FIANCO L’ALBERGO COM’ERA

NEL 1956 E UNA CAMERA DOPO LA RISTRUTTURAZIONE) NEI TRE BOX, RISPETTIVAMENTE, LE IMMAGINI DI CA’MARCANDA, DEL VIALE DI CIPRESSI DI BOLGHERI

E DELL’AGRITURISMO MARCAMPO DI VOLTERRA

Furono i conti Della Gherardescaa costruire nel 1954 il primo albergo

della nascente stazione balneareLa famiglia Dughera

di recente lo ha trasformatoin un buen retiro discreto

con accesso diretto al mare

SÌ, VIAGGIARE

ogni comfort, idromassaggio nel balcone compreso, perchè no? Ma senza rinunciare alla sobrietà. Anzi, puntando anche sulla cucina di mare, quella semplice. Dettaglio non da poco che ci ha consentito e ci consen-te, grazie alla passione di mia moglie Paola e dello chef Marco Paperini, di far conoscere anche le cose buone che il nostro mare ogni giorno ci regala”.

L’hotel I Ginepri oggi è così, come lo sognavano i Dughera. Specie dopo la recen-te ristrutturazione che lo ha trasformato in chiave minimal in un gradevole buen retiro. Tre stelle, ma con servizi da quattro. Giu-sto riconoscerlo. “E’ stata dura - osserva Dughera - ma sentiamo di avere vinto la scommessa. E con noi le altre famiglie che hanno deciso di investire qui”.

L’imprenditore toscano, pioniere anni fa

in questa zona, è orgoglioso del fatto che Marina di Castagneto in fondo non si è mai snaturata, non cedendo in nessun modo alle lusinghe del turismo di massa, respingen-do con convinzione anche le sirene che ci avrebbero visto bene affollati locali notturni alla moda. Un luogo che ancora oggi non è mai super affollato e tanto meno smanioso di esibire lusso. E’ rimasto un posto discreto e tranquillo, in cui si sta bene, dove si può fare mare uscendo direttamente dall’alber-go e da dove si può partire per interessanti escursioni culturali e naturalistiche nella zona.

Castagneto Marina si trova a due passi da Bogheri, dove l’orizzonte è dominato dal fi lare di cipressi cantato dal Carducci, e dalle zone di produzione di vini come il Sassicaia, l’Ornellaia e il Masseto che hanno stregato

gli americani e hanno reso celebre questa zona in tutti i continenti.

Vicina è anche Volterra, una dei prin-cipali centri etruschi, resa grande anche dai Romani come testimonia la presenza di un anfi teatro. Città ricca di miniere di ferro e di rame, famosa anche per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro.

La piazza con il suo caratteristico Palaz-zo dei Priori è ormai un’icona del turismo internazionale. Vicini sono anche i soffi oni di Larderello, un fenomeno naturale che l’Enel sfrutta per produrre energia geotermi-ca. Quindi energia pulita. Ma basta puntare il dito sulla mappa per scoprire che questa zona è uno scrigno di piccoli tesori. Di borghi ricchi di arte e di cultura, abitati da gente schietta. Luoghi dove il buon vivere è ancora un valore.

Genuino Del Duca è un pioniere del turismo volterrano. Il suo agriturismo Marcampo, che sorge in splendida posizione tra le spetta-colari balze di Volterra, è il sogno realizzato a colpi di passione e di tenacia da lui e dalla sua famiglia. Un luogo capace di trasmettere valori di ospitalità autentici, in un ambiente

naturale unico. Del Duca, che è uno dei soci fondatori dell’associazione Ristoranti Regionali - Cucina Doc, ha realizzato con la moglie Ivana anche un altro sogno: un ristorante in centro. Il suo Enoteca Del Duca, che si trova a due passi da piazza dei Priori, è uno dei meglio segnalati nelle guide per la sua cucina tipica schietta e curata. Sorge in un palazzo del XII secolo con un bell’esterno.

Genuino Del Duca, ospitalità tra le balze

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2

IN VENETO EVENTI

La 28° edizione fi no al 12 luglioDELTABLUES 2015, IN POLESINE E NEL DELTA DEL PO SI SUONA IL BLUES DEL FUTUROLa 28° edizione di Delta-blues omaggerà la tradizio-ne musicale del Mississippi, divenendo vetrina per i volti nuovi del Blues, un genere che si sta rinnovando nella continuità con una storia ormai ultracentenaria. Sabato 20 giugno la ras-segna arriverà a Rovigo con l’avvio delle ormai tradizio-nali Masterclass, organizza-te insieme al conservatorio statale “Venezze”. Domenica 21 giugno, Linda Valori si esibirà in piazza Vittorio Emanuele II con l’ensemble Rovigo Jazz Department, diretto da Tam-burini e formato da docenti del Venezze con alcuni tra i migliori allievi del conservatorio rodigino.Sabato 27 giugno ci si sposterà a Occhiobello dove, nel parco golenale del Pontile di Santa Maria Maddalena, dalle 21 si svolgeranno le fi nali italiane dell’International Blues Challenge (Ibc). Headliner della serata Frankie Chavez, uno dei più interessanti chitarristi emergenti sulla scena internazionale e rivelazione nel panorama rock blues. Domenica 28 giugno seconda serata a Occhiobello, con partenza delle attività alle 18.30, quando dall’attracco Il Pontile, il battello salperà per la crociera-concerto sulle note di Angela Esmeralda e Sebastiano Lilloi.Dal 3 al 5 luglio tutti a Rosolina Mare per la sezione “Rock Around the Blues”, dedicata alla musica nera e americana degli anni ‘50. Si comincia il venerdì con l’anteprima in piazza San Giorgio con i francesi Fabulous Daddy. Nel weekend sul palco di piazzale Europa gli headliner saranno il sabato i francesi Jake Calypso & His Reds Hot e gli olandesi Hayspack e la domenica i danesi Johnny Horsepower Band e gli italiani Marco Di Maggio R’n’R Band.Ad animare Adria venerdì 10 luglio all’ora dell’aperitivo quattro concerti in contemporanea in altrettanti punti del centro storico con il Deltablues on the Road, che culminerà dalle 22 nel gran fi nale sul palco di piazza del Tribunale con i Mandolin Brothers.La carovana arriverà sabato 11 luglio a Porto Viro, con appuntamen-to Corte Ca’ Cornera con Veronica Sbergia & The Red wine serenaders. L’esibizione sarà preceduta alle 20.30 dalla cena con piatti tipici del ter-ritorio curata da Slow Food Rovigo in collaborazione con “L’Osteria di Ca Cornera”.Gran fi nale domenica 12 luglio con l’ultima crociera-concerto co-organiz-zata con Voci per la libertà. Appuntamento alle 18.30 all’attracco fl uviale di Ca’Tiepolo di Porto Tolle. Si esibiranno Paolo Bonfanti e Martino Coppo, icone della scena blues genovese. In programma anche l’esibizione di Mud, vincitore dell’edizione 2014 di Voci per la libertà.

POLESINE

23 luglio – Villafranca di VeronaNEGRITA, PRIMA DATA DEL TOUR ESTIVODopo il recente successo registrato nei palazzetti, a grande richiesta, i NEGRITA torneranno in tour nella imminente e calda estate 2015!Oltre ai loro maggiori successi, la rock band eseguirà anche i brani del nuovo album “9”.

A VERONA

tutte le info: www.ecoveneto.it

Torna “Lo spirito della musica a Venezia”: gli appuntamentiIL FESTIVAL INIZIATO IL 15 GIUGNO TERMINERÀ IL 26 LUGLIO IN VARIE SEDI DEL VENEZIANO Il FESTIVAL si articolerà in dieci sezioni, con oltre una cinquantina di spettacoli: dal teatro musicale alla danza, dai concerti sinfonici ai con-certi da camera, dal barocco al contemporaneo al jazz che si terranno in varie sedi cittadine. Ecco il programma (secon-da parte):Sale Apollinee | Concerto | violoncello Natalia Gutman |mercoledì 15 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neu-meier | Hamburg Ballett |mercoledì 15 luglio ore 20.00 Palazzo Ducale - Sala dello Scrutinio | Concerto | Lucis eterne splendor | direttore Michele Pasotti | La fonte musica |giovedì 16 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 14.00 Palazzo Barbarigo della Terrazza | John Neumeier e l’Hamburg Ballett a Venezia | Intervista a John Neumeier e Silvia Azzoni | Ingresso liberovenerdì 17 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 20.30 Basilica di San Marco | I solisti della Cappella Mar-ciana | direttore Marco Gemmani | Ingresso su invitodomenica 19 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Adrian Nicodim |domenica 19 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto Veneto Jazz |mercoledì 22 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Canto Barocco | so-prano Rodica Vica | pianoforte Diana Ionescu |martedì 21 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Liriche veneziane | soprano Tatiana Aguiar | pianoforte Alberto Boischio |mercoledì 22 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |giovedì 23 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Dagli archivi musicali della Fondazione Cini | pianoforte Jakub Tchorzewski | Quartetto Guadagnini |giovedì 23 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |venerdì 24 luglio ore 21.00 Sale Apollinee | Concerto | Duetti veneziani |sabato 25 luglio ore 19.00 Sale Apollinee | Concerto | Ensemble L’Arsenale |domenica 26 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Alessandro Marchetti |domenica 26 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto | Dimitri Naiditch Trio |domenica 26 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Luoghi del non-riposo |

VENEZIA E PROVINCIA

Dal 4 al 18 luglio 2015MAROSTICA SUMMER FESTIVALMarostica Summer Festival, il festival dell’estate in Veneto Dal 4 al 18 luglio 2015, nella bellissi-ma Piazza degli Scacchi, ospiti internazionali, divertimento e solidarietà. Il 17 luglio atteso ritorno de “Il Volo”. E poi: Renga, Fedez, Bregovic. “Il Volo”, reduci dal primo posto al Festival di Sanremo e ormai un incontenibile successo interna-zionale (17 luglio). La data de “Il Volo” non è l’unico importante evento della rassegna che vanta nomi altrettanto prestigiosi: Francesco Renga con il suo “Tempo Reale Tour” (7 luglio), il rapper Fedez e il suo fortunatissimo “Pop-Hoolista Tour” (11 luglio), Goran Bregovic e la musica balcanica della sua “Wedding and funeral orchestra” (13 luglio), reduce dagli unanimi consensi dell’esibizione al concerto del Primo Maggio a Roma.Tutto il programma su www.marosticasummerfestival.it

MAROSTICA (VI)8 agosto – Lignano SabbiadoroSPANDAU BALLET, IL GRANDE RITORNO IN ITALIASabato 8 agosto 2015 gli spandau ballet, autori di hits come “gold”, “true” e “i’ll fl y for you” porteran-no a lignano il loro tour dei grandi successi.Nati a londra sul fi nire degli anni ’70, sono stati il simbolo del new romantic, ed icone mondiali di un pop raffi nato ed elegante. Dopo 5 concerti sold out a marzo nel nostro paese, tony hadley e compagni tornano in italia: saranno all’arena alpe adria sabato 8 agosto 2015

LIGNANO SABBIADORO

Dal 26 giugno al 17 luglio “GRADO FESTIVAL OSPITI D’AUTORE” – 8° EDIZIONEDal 26 giugno al 17 luglio 2015 4 appuntamenti con la grande musica italiana e internazionale.Ad aprire il calendario il 26 giugno nina zilli che porterá all’isola d’oro il suo “frasi&fumo tour”. Il 29 giugno il primo appuntamento internaziona-le vedrá protagonista la musica dei Dire Straits con il suo fondatore John Illsley e una super band, per rivivere tutti i successi del gruppo.Fiorella Mannoia emozionerá il pubblico il 9 luglio con la sua classe e raffi natezza per una grande festa in musica.Chiuderá il programma l’icona mondiale del genere balkan, Goran Bregovic, con un travolgente concerto il 17 luglio.Grado, Diga Nazario SauroTutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21.30 - www.gradofestival.it

SGUARDO A NORDEST

30 giugno, stadio Eugnaeo JOVANOTTI TOUR 2015

12 luglio, stadio Eugnaeo VASCO ROSSI IN CONCERTO

30 ottobre, Palafabris DEEP PURPLE

PADOVA

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Teatro La Fenice27 giugno ore 19.00 | 29 giugno ore 15.301, 3 luglio ore 19.00 | 5 luglio ore 17.30

The Rake’s Progress di Igor StravinskijDiego Matheuz • Damiano Michieletto

Ca’ Pesaro8, 10, 11 luglio ore 21.00

L’Eritrea di Francesco CavalliStefano Montanari • Olivier Lexa

Teatro La Fenice, Sale Apollinee9 luglio ore 18.00

Ça iradi Roger Watersvideoproiezione

Teatro La Fenice, Sale Apollinee12 luglio ore 10.00 e ore 14.30

A metà secolo, 1650-1656giornata di studio su Francesco Cavalli

Teatro La Fenice, Sale Apollinee30 giugno ore 20.00Mestre, Centro Culturale Santa Maria delle Grazie1 luglio ore 21.00Ca’ Pesaro2 luglio ore 21.00

In stile da cameraStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Salvador14 luglio ore 20.30Murano, Chiesa di San Donato15 luglio ore 20.30

In stile spiritualeStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Rocco28 giugno ore 20.00

Mestre, Duomo di San Lorenzo30 giugno ore 21.00

Organo e trombaUlisse Trabacchin • Piergiuseppe Doldi

Teatro La Fenice4 luglio ore 20.00

Armonia del violinoUto Ughi • Claudio ScimoneI Solisti Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee11 luglio ore 11.00 e ore 15.00

Maratona contemporanea40 prime assolute di compositori veneziani e francesiEx Novo Ensemble

Teatro La Fenice11 luglio ore 20.00Hôtel Europedi Bernard-Henri Lévyprima rappresentazione assoluta

Teatro La Fenice, Sale Apollinee16 luglio ore 18.00Monica BacelliWeill, Satie, DebussyMonica Bacelli • Claudio Marino Moretti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee18 luglio ore 18.00Arpa franceseNabila Chajai

Basilica di San Marco25 luglio ore 20.30La scuola marcianamusiche di Cavalli e GrandiMarco GemmaniI Solisti della Cappella Marciana

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 giugno ore 14.3027 e 28 giugno ore 9.30

Ritorno a Viganòconvegno di studi su Salvatore Viganò

Teatro La Fenice15 luglio ore 20.00Gala internazionaledi danzagiovani talenti diplomati presso le migliori accademie internazionali

Teatro La Fenice17 e 18 luglio ore 20.00Dall’Inferno al Paradisodi Emiliano PellisariNo Gravity Dance Company

Teatro La Fenice25 e 26 luglio ore 20.00Progetto danzae arti visiveSasha Riva • John NeumeierPatrick Eberts e Isaac JulienBundes Jugend Ballett

Cortile di Palazzo Ducale9 luglio ore 21.30Diego MatheuzDonaggio, Verdi, Rossini, StravinskijOrchestra del Teatro La Fenice

Cortile di Palazzo Ducale12 luglio ore 21.30John AxelrodDvorákOrchestra del Teatro La Fenice

Teatro La Fenice, Sale Apollinee7 luglio ore 18.00Orazio SciortinoFauré, Ravel, Debussy, Bizet

Teatro La Fenice, Sale Apollinee14 luglio ore 18.00André GalloDebussy, Poulenc, Dutilleux, Ravel, Di Bari

Teatro La Fenice, Sale Apollinee21 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico12 agosto ore 21.00Giulia RossiniChopin, Mendelssohn, Debussy, Liszt

Teatro La Fenice, Sale Apollinee28 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico4 agosto ore 21.00Alexander GadjievDebussy, Chopin, Ravel,Prokof’ev, Skrjabin

Chiesa della Pietà29 giugno, 5 luglio ore 20.30I Virtuosi ItalianiAlberto Martini

Basilica dei Frari6 luglio ore 21.00Architetture sonoreDiana D’Alessio • Coro Senior deiPiccoli Cantori Veneziani

Teatro La Fenice, Sale Apollinee8 luglio ore 18.00Un ponte flautisticotra Venezia e l’EuropaEnzo Caroli • Lidia Kawecka

Teatro La Fenice, Sale Apollinee24 luglio ore 18.00Magie flautistichebaroccheGinevra PetrucciMembri del Quartetto Kodály

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 luglio ore 18.00Tromba e AlphornI Virtuosi Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee29 luglio ore 18.00Tra barocco e jazzSonig Tchakerian • Pietro Tonolo Orchestra di Padova e del Veneto

Chiesa di San Rocco31 luglio ore 19.00Il morto redivivooratorio di Antonio CaldaraRoberto Zarpellon Orchestra Lorenzo Da Ponte

Teatro La Fenice, Sale Apollinee4 luglio ore 18.00

Canti venezianidi Wolfgang Florey e Riccardo HeldSilvia Regazzo • Ex Novo Ensemble

Mestre, Chiesa di Santa Rita da Cascia6 luglio ore 21.00Il leggio di Wolfango Dalla VecchiaSilvio Celeghin • Francesco ErleSchola S. Rocco di Vicenza

Teatro Fondamenta Nuove18 luglio ore 21.00La fisarmonica oggiLuca Piovesan

Teatro La Fenice, Sale Apollinee22 luglio ore 18.00

L’isola irregolarecompositori contemporanei a VeneziaDuo del Laboratorio Novamusica

Teatro La Fenice, Sale Apollinee23, 25, 30 luglio ore 18.00

Dagli archividell’Istituto per la Musica della Fondazione Cini Carlo Tamponi • Dejan BogdanovicJakub Tchorzewski

Teatro Fondamenta Nuove26 e 27 luglio ore 21.00Mediterranean Voicesvideo-concerto-architettura su 12 identità mediterraneeNeue Vocalsolisten Stuttgart

Cortile di Palazzo Ducale2 luglio ore 21.00Paolo Contein collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice, Sale Apollinee3 luglio ore 17.00Una sera conPino Donaggioconferenza di Roberto Pugliese

Teatro La Fenice6 luglio ore 20.00Peppe BarraTeatro La Fenice8 luglio ore 20.00Keith Jarrett Piano Soloin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice20 luglio ore 20.00Burt Bacharachin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice27 luglio ore 20.00Cassandra Wilsonin collaborazione con Veneto Jazz

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Page 33: Conselvano giu2015 n72

Pulci nei gatti e cani: i pericoliIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

Le pulci (in prevalenza del genere Ctenocephalides) sono parassiti

molto comuni negli animali da compagnia. La pul-ce adulta vive sul corpo dell’animale annidandosi tra il pelo e nutrendosi del suo sangue. Ogni sin-gola pulce può vivere per diverse setti mane e le femmine producono decine di uova al giorno dalle quali, att raverso un ciclo che prevede la formazio-ne di un bozzolo e di larve, si svilupperanno le pulci adulte pronte a parassitare il primo animale nelle vicinanze. Cani e gatti si infestano più facilmente all’esterno sopratt utt o in caso di convivenza tra diversi soggetti . Tutt avia è possibile che il proble-ma si presenti anche in animali che vivono sempre in casa perché le pulci possono essere veicolate all’interno accidentalmente ed è suffi ciente la presenza di un’unica pulce femmina per iniziare il ciclo di infestazione.Nel periodo primaverile-esti vo la presenza delle pulci è maggiore ma grazie alle condizioni otti -mali garanti te dai sistemi di riscaldamento, questi insetti possono vivere tranquillamente nelle case tutt o il periodo dell’anno e causare problemi a cani e gatti in qualsiasi stagione. Le pulci del cane

e del gatt o possono occasionalmente infestare an-che l’uomo. I sintomi più frequentemente causati dalle pulci sono: prurito, irritazione ed arrossa-mento cutaneo, leccamento frequente e perdita di pelo. Solitamente le lesioni sono più frequenti nella zona del dorso ed alla base della coda. Non è semplice trovare le pulci sul pelo dell’animale per via delle loro piccole dimensioni e la rapidità con cui si spostano; più facile osservare sulla cute e tra il pelo le loro feci, punti ni neri simili a granelli di sabbia. Forti infestazioni, sopratt utt o in soggetti giovani, possono causare anemia. Una patologia frequente è la DAP(dermati te da allergia alle pulci) caratt erizzata da prurito insop-portabile anche in presenza di una singola pulce a causa di una allergia alla sua saliva. La pulce può inoltre trasmett ere al soggett o infestato la tenia, un parassita intesti nale. Ogni Medico Veterinario potrà consigliare il tratt amento più opportuno nel-la lott a alle pulci in base alla situazione del singolo soggett o; oggi in commercio esistono una vasta gamma di prodotti anti pulci molto validi come fi a-lett e da applicare sulla cute o compresse da som-ministrare per via orale.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

nimaliAdei nostri amici

TUONO Maschio, taglia me-dio-piccola, di circa 3-4 anni.

Tuono, detto mordicchio, è stato recuperato un sabato

sera che girovagava da solo. Tuono era tranquillo, in lungomare, a Sottomarina, che passeggiava

tra le persone. Dopo il controllo veterinario Tuono è stato portato in rifugio, in attesa di una nuova

famiglia! Ha un carattere un po’ peperino.

SALLY Femmina, taglia piccola, cir-ca kg.6-7, 8 anni

circa. Carattere buono e molto

coccolona. Cerchiamo nuova

famiglia per restituire dignità a questa creatura

NONNINE Pina-Tina Due non-

nine abbastanza anziane e molto unite. Taglia piccolina, circa 10

kg, carattere mite e molto mansuete, circa 10-12 anni. Purtroppo nonna Pina non sta bene e gli

esami indicano tutti i valori sballati. Naturalmente le cure non mancheranno! Nonna Tina è sempre

davanti alla cuccia a vegliarla.

TIFFANY Femmina lupetta, taglia

medio-contenuta, circa kg.15-18, più o meno di 1 anno. Carattere esuberante e gioiosa. Di lei non sappiamo nulla, è stata recuperata

in spiaggia. Non avendo né collare né chip, Tiffany è diventata un’ospite Apa.

Naturalmente sarà sterilizzata

ADOTTAMI

FORREST Maschio taglia medio-

contenuta, circa 12-14 kg, di circa 3-4 anni. Forrest è stato dimenticato

da tutti. Ora il piccolo rasta è stata lavato spulciato ed è in attesa di una casa.

Carattere vivace ma molto coccolo. Ama giocare correre ed è amante delle coccole.

3 LUPETTINI Una femmina e due

maschietti di circa 3 mesi, futura taglia

media. Queste creature sono i

sopravvissuti di una cucciolata casalinga di mamma lupoide. I 3 piccoli cercano casa.

Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi. No staffette solo adozione in sede.

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233

Per partecipare a questa rubrica scrivete a: [email protected] - Tel. 049 8704884

PINCHERINA Femmina, circa 4 anni, taglia piccola,

4-5 kg circa. Carattere timido e un po’ paurosa. Dopo la

morte del suo padrone si è trovata catapultata in un terreno assieme ad un altro cane. Una

persona dall’animo sensibile ha preso a cuore la situazione ed eccoli entrambi all’A.p.a.

Questa pincherina cerca famiglia con urgenza; troppo sensibile per un altro cambiamento.

MISTICA 4 anni, taglia medio-contenuta, femmina. Arriva in

famiglia un bimbo, allergico, e in meno di 24 ore il cane si trova catapultato dentro un recinto di un canile. Mistica ha un carattere schivo e per il momento pauroso,

poco socializzata e molto impaurita. Naturalmente i volontari del canile dovranno sobbarcarsi tutte le spese in quanto, oltre a non essere sterilizzata, è

priva di libretto sanitario veterinario!

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su

Centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery

www.lapiazzaweb.it/category/animali

Oltre la vita...L’ESPERTO A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Nei miei lunghi anni di esperienza come “personal dog trai-ner” e come opinionista per i più importanti giornali locali e nazionali, non ho mai citato espressamente nomi di per-sone o di cani per non creare invidie o gelosie anche legit-ti me. Solo oggi, in occasione della scomparsa di due cani ai quali ero molto aff ezionato, e proprio per introdurre un ar-gomento sicuramente molto senti to da tanti ssime persone, voglio citare Andrea Schiavon, responsabile per il Veneto della Scuola Italiana Cani Salvataggio (S.I.C.S.), Alessandro de Fato e Nicolett a Ferulli. Tre grandi personaggi che han-no vissuto con i loro cani (Buggy, Ljuba e Siska) esperienze forti ssime che hanno lasciato un segno indelebile nelle loro vite. Tre cani super addestrati al salvataggio in acqua di vite umane. Ljuba poi, insieme al suo condutt ore Alessandro, è stata protagonista di un diffi cile salvataggio a Caorle e di lei si è parlato molto anche nei telegiornali nazionali. Poco tempo fa Andrea mi ha informato della scomparsa di Siska, dicendomi una frase che mi ha molto colpito e che ritengo giusto rendere pubblica, anche con l’intento di conoscere le opinioni di Voi lett ori. TI INNAMORERAI SEMPRE DI UN ALTRO CANE…SARA’ UNA STORIA NUOVA…UN NUOVO LI-BRO, MA I VECCHI LIBRI SARANNO SEMPRE DENTRO DI TE. A prescindere dalle caratt eristi che di ogni singolo cane o gatt o, siano essi meti cci o di razza, la loro vita si intreccia e

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si lega alla nostra in un modo così totale che tante perso-ne, tra cui anch’io, conti nuano a soff rire per la loro perdita per un tempo molto lungo. La vita di ogni essere vivente è strett amente legata ad un ciclo che prevede la nascita, la vita e un giorno poi la morte, ma l’essere pronti oppure no ad accett are queste regole è molto soggetti vo e ognu-no di noi le interpreta comunque secondo il suo caratt ere. Un’anti ca leggenda indiana narra che ogni animale che ci è stato vicino arriverà un giorno al PONTE DELL’ARCOBA-LENO, e lì correrà felice e libero negli immensi prati verdi insieme ai suoi amici...felice e contento tranne che per una piccola cosa…la mancanza di qualcuno che ha molto amato e che ha dovuto lasciare indietro. Ma un bel giorno anche noi umani arriveremo in quel luogo, il nostro amato anima-le ci riconoscerà e ci correrà incontro, pazzo di gioia, e noi faremo altrett anto…e insieme att raverseremo il PONTE, per non separarci mai più. E, come nella leggenda, il mio desiderio è di re-incontrare un giorno il mio cane Argo e di stare di nuovo insieme… Questo arti colo, come già anti -cipato, non è quindi fonte di consigli né di tecniche di ad-destramento. Questo arti colo vuole semplicemente essere una DEDICA a TUTTI i Buggy, Ljuba, Siska…che ci hanno re-galato momenti di felicità e che ognuno di noi terrà dentro al proprio cuore. A voi TUTTI…GRAZIE DI CUORE!!!

3 CUCCIOLI CIOCCO-LATO Tre femmine di 4 mesi circa, futura taglia

piccolina. Recuperate da un contadino che non sa cosa farci. Noi

volontari Apa siamo impegnati a trovare una casa e una famiglia a queste tre per-line. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Adozioni solo in sede no staffette.

LILLA Simil malte-sina, femmina di 8-9

anni, circa 6-7 kg. Arrivata in pessime

condizione fi siche ma di carattere ottimo.

Sicuramente Lilla sarà una stupenda cagnetta dal manto bianco. Ha avuto

una triste storia. Vorremmo fosse possibile darle un po’ di felicità.

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Page 34: Conselvano giu2015 n72

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

DIRITTO TURISTICO DIRITTO PRIVATO

Il Trust è un istituto giuridico che nasce in Inghilterra nel XIII secolo. A seguito della convenzione dell’Aia (1985), in Italia viene applicato a partire dal 1992.

Trust signifi ca “fi ducia”; in altri termini affi damento di un bene con determinazione delle fi nalità. Con esso il disponente (c.d. settlor) trasferisce un bene/diritto ad un altro soggetto (c.d. trustee), che ha l’obbligo di detenere il bene o esercitare il diritto a favore di un terzo (bene-fi ciario). Gli effetti giuridici derivanti dall’istituzione del trust sono la segregazione del patrimonio (il disponente non è più proprietario del bene), lo spossessamento dei beni (il disponente perde ogni contatto giuridico con il bene) e l’assunzione da parte del trustee di obblighi nei confronti del benefi ciario. Diversi possono essere gli usi del trust: l’ottimizzazione della disciplina fi scale, il trasfe-rimento di beni, la creazione di fondi speciali per persone non autosuffi cienti, la costituzione di usufrutto con durata superiore a 99 anni, la protezione di patrimoni, etc.

Lo scopo del trust deve essere quello di perseguire interessi e/o scopi meritevoli di tutela giuridica. Esso non può essere utilizzato per eludere la protezione di minori/

incapaci; gli effetti personali e patrimoniali derivanti dal matrimonio; i testamenti e la devoluzione di beni succes-sori; il trasferimento di proprietà e garanzie reali; la pro-tezione di creditori in casi di insolubilità; la protezione di terzi che agiscono in buona fede. La convenzione dell’Aia riconosce in Italia i trusts disciplinati da una legge stra-niera. La legge regolatrice è quella scelta dal disponente (settlor); deve essere espressa o desumibile dall’atto o da altre circostanze. E’ anche possibile mescolare discipli-ne giuridiche di diversi paesi (c.d. depecage).

In Italia le norme di riferimento sono l’art.16 delle preleggi, l’art. 1322 (anatomia contrattuale) e l’art. 2740 (responsabilità patrimoniale) del codice civile.

AVV. PASCALE DE FALCOChe cosa è il Trust

Avvocato Pascale De Falco giurista d’impresa esperto di Trust e di legislazione anti trustI studio: Santa Maria di Sala (VE) – v. Cavin di Sala 55/D - II studio: Camponogara (VE) – v. Giacomo Matt eotti 41/1

tel 0415760195 fax 041.5768342 - Mail: [email protected]

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de falco ok

Il nuovo divorzio all’italianaDIRITTO MATRIMONIALE

AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN

zandolin begozzo ok

Non si può non parlare della nuova legge sul divor-zio “breve”, novità normativa da tanto tempo attesa, con entrata in vigore il 26 maggio (l.

n. 55/2015). Da questa data, dunque, dire defi niti-vamente “addio” al coniuge dal quale ci si è separati, sarà molto più facile e veloce. Con la modifi ca dell’art. 3 della l. n. 898/1970, in luogo dei tre anni prima previ-sti per la cessazione o scioglimento degli effetti civili del matrimonio (così si chiama “tecnicamente” il divorzio), ora, in caso di separazione giudiziale, basterà 1 anno per porre fi ne al matrimonio. Il termine decorre sempre dalla comparsa dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.

Rimane fermo, inoltre, il requisito della mancata interruzione: la separazione dovrà essersi “protratta inin-terrottamente” e l’eventuale sospensione dovrà essere eccepita dalla parte convenuta.

Il termine di un anno si riduce, ulteriormente, a sei mesi, secondo il nuovo testo dell’art. 3 lett. b), n. 2 della l. n. 898/1970, nelle separazioni consensuali.

Ciò avverrà indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli e anche se le separazioni erano nate inizial-

mente come contenziose. L’art. 2 della l. n. 55/2015 aggiunge un comma all’art. 191 c.c. andando così ad anticipare il momento dello scioglimento della comunio-ne tra i coniugi. Finora previsto con il passaggio in giudi-cato della sentenza di separazione, lo scioglimento infatti avverrà nel momento in cui “il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati” (all’udienza di com-parizione, per le separazioni giudiziali), ovvero “alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione con-sensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omo-logato” (per le consensuali). L’ordinanza, inoltre, con la quale i coniugi vengono autorizzati a vivere separati deve essere inviata all’uffi ciale dello stato civile ai fi ni dell’an-notazione dello scioglimento della comunione dei beni sull’atto di matrimonio. Altro punto cardine della riforma è l’applicazione dei nuovi termini per la domanda di di-vorzio e lo scioglimento della comunione legale, anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della l. n. 55/2015. Pertanto, le regole saranno valide anche per le separazioni personali pendenti al 26 maggio.

Studio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: [email protected]

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trevisan

La Ricostruzione degli incidenti stradali in VenetoDIRITTO STRADALE

STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA

Il Team dello Studio Trevisan è lieto di annunciare la partener-ship con i migliori specialisti a livello nazio-nale per l’analisi degli incidenti stradali con l’uso dei

più accreditati soft-house: Pro-impact e P.C. crash.La meccanica del sinistro stradale deve necessaria-

mente includere una numerosa serie di fattori che con-tribuiscono al verifi carsi dell’evento. Tali fattori, i quali possono essere di varia natura includono ad esempio il campo di visibilità del con-ducente del veicolo, ovvero la distanza di avvistamento con altri veicoli o altri oggetti, la velocità, l’accelerazione o de-celerazione, fattori ambientali, etc. Non di minore importanza è il fattore relativo al lasso di tempo che intercorre dal mo-mento in cui il conducente del veicolo percepisce un po-tenziale pericolo…prende una decisione a tale riguardo e reagisce ponendo in essere una manovra evasiva e/o una frenata di emergenza, tale lasso di tempo è meglio conosciuto come Tempo psicotecnico di percezione e re-azione. Tutti questi fattori vengono analizzati dai Nostri esperti e contribuiscono alla serie degli eventi che incidono

nel verifi carsi dell’incidente stradale per cui vanno corret-tamente considerati durante l’analisi della ricostruzione meccanica e cinematica dei fatti. Un particolare riguardo viene rivolto alla ricostruzione grafi ca in scala del luogo e delle fasi ante ante e post-urto con l’applicazione di un software dedicato alla ricostruzione tridimensionale dell’evento. Lo Studio Trevisan è in grado di sviluppare

un modello di valutazione delle energie sviluppatesi nell’incidente che consiste in un’ indagine di tipo meccanico delle deformazioni subite dai veicoli coinvolti, per arrivare a determinare, attraverso le forze d’urto che si sprigionano, la probabile sollecitazione sugli occupanti dei veicoli. Il Team dello Studio Trevisan

esprime entusiasmo per questa nuova ed importante par-tenership, che potrà contribuire al successo reciproco ed alla crescita professionale necessaria per poter fornire agli utenti del Veneto il miglior stand di tecnologie ed esperti all’avanguardia.

Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunisti ca Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - [email protected]

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Il Regolamento CE n. 261/2004 istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione

del volo o di ritardo prolungato. Detta tutela si applica ai voli in partenza da un aeroporto comunitario e ai voli in partenza da un aeroporto situato in un Paese non co-munitario ma con destinazione un aeroporto comunitario (sempre che la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefi ci di legge locali). In particolare, qualora si verifi chi la cancellazione del volo il passeggero ha diritto, entro 7 giorni, al rimborso pieno del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non effet-tuata oppure, in alternativa, all’imbarco il prima possibile (art. 8). La tutela del passeggero si estende poi al diritto all’assistenza (tra cui pasti e bevande, diritto a effettuare due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail). Nei casi in cui, invece, il volo alternativo sia rinvia-to di almeno un giorno il passeggero ha diritto anche alla sistemazione in albergo e il trasferimento tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione e viceversa. La cancellazione del volo dà diritto, inoltre, alla compensazione pecuniaria che si estenda da un minimo di 250 euro a un massimo

I diritti del passeggero

Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO)tel. e fax 0426.340007 - e-mail: [email protected]

AVV. TOMMASO ROSSIdi 600 euro (in base alla tratta e alla distanza percorsa, art. 7). Le eccezioni che comportano il venir meno della compensazione sono contenute tassativamente nell’art. 5 e si verifi cano qualora la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali, ovvero che il passeggero sia stato informato con almeno due settimane di preavviso, oppure in altre particolari circostanze. Nei casi, invece, in cui il volo sia ritardato rispetto all’orario di partenza previsto di almeno due ore (art. 6), il passeggero ha diritto - a titolo gratuito - a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa e all’effettuazione di due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. In alcuni casi di ritardo prolungato, anche ad una adeguata sistemazione in albergo e al trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione. In ogni caso, se il ritardo del volo è di almeno cinque ore, il passeggero ha il diritto di rinunciare al volo senza dover pagare pe-nali e di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.

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rossi okMaltarello ok franceschettiSTUDIO COMMERCIALISTA

Di modello precompilato si parla da oltre un decennio. L’idea di fondo potrebbe essere condivisibile, se non fosse che si innesta in un sistema fi scale ormai compli-

catissimo. Da quest’anno nel sito dell’Agenzia delle Entrate, previo ottenimento di un PIN, è disponibile il modello 730 precompilato per i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno presentato l’anno precedente il modello 730/Unico e, inoltre, hanno ricevuto dal sostituto d’imposta la certifi ca-zione unica contenente i redditi percepiti nell’anno 2014.

Le informazioni già presenti nel modello 730 precom-pilato sostanzialmente sono poche e a volte imprecise, al-cune giungono dal catasto edilizio, altre ancora sono state trasmesse all’amministrazione fi nanziaria da banche (inte-ressi passivi su mutui), assicurazioni (premi assicurazioni vita-infortuni) ed enti previdenziali (contributi e previdenza complementare). Dunque in questa prima fase sperimentale del modello 730 precompilato vengono esclusi numerosi altri dati rilevanti, primi fra tutti quelli sulle spese mediche, interventi di ristrutturazione e risparmio energetico e altri oneri detraibili e deducibili, i quali dovranno essere inseriti manualmente modifi cando il prospetto predisposto automa-ticamente dall’Agenzia. In sintesi l’unico dato che con una

730 precompilato: possibilità e perplessità

Studio Commercialista dott . Sergio Franceschetti – Viale Venezia n. 11 – 35026 Conselve (PD) Tel. 049.5385120 Fax. 049.9514826 - dott .sergio@studiofranceschetti .com

DOTT. SERGIO FRANCESCHETTIcerta probabilità rimarrà invariato è quello del reddito di lavoro dipendente/assimilato o del reddito di pensione, mentre tutte le altre informazioni presenti nel modello 730 precompilato sono suscettibili di variazioni e/o integrazio-ni, basti pensare alla ripartizione dei familiari a carico, alla gestione degli immobili (locazioni, cedolare secca), nonché per l’appunto il complicato panorama degli oneri deducibili e detraibili. In generale, però, questo sistema e le sue dif-fi coltà oggettive impongono di controllare con accuratezza i dati inseriti ed è per questo che molti contribuenti si rivol-gono ad un professionista abilitato o ad un Caf che dovrà rilasciare il visto di conformità sui dati dichiarati nel modello 730 e ne è responsabile del contenuto. Questo vale in tutte le circostanze in cui l’errore non sia da attribuire a dolo o colpa grave del contribuente. Inoltre, i controlli svolti dall’Agenzia delle Entrate sui documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione saranno effettuati tramite il professionista o Caf che ha apposto il visto di conformità e, in aggiunta, non verrà eseguito il controllo preventivo sui rimborsi d’imposta superiori a 4.000 euro.

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DIRITTO MATRIMONIALE

Con la legge 6 maggio 2015 n. 55, entrata in vigore lo scorso 26 maggio, si dice addio ad una normativa vec-chia di quarant’anni. Un passo a dir poco doveroso, che

consente al nostro Paese di adeguarsi alle normative esistenti all’estero, ma soprattutto di rispondere alle esigenze di una società che nel corso del tempo si è totalmente trasformata. La nuova legge, che ha valenza anche per i procedimenti pen-denti, introduce numerose novità. Innanzitutto, fi no da oggi, lo scioglimento o meglio la cessazione degli effetti civili del matri-monio potevano essere chiesti da uno dei coniugi non prima di tre anni dalla separazione. Con il “divorzio breve” il termine scende a dodici mesi per la separazione giudiziale ed a sei mesi per quella consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli. La nuova tempistica risulta valida anche nel caso in cui le separazioni, iniziate come contenzio-se, diventino poi consensuali. Il termine per calcolare la durata della separazione decorre dalla comparsa dei coniugi davanti al Presidente del tribunale nella procedura di separazione per-sonale. Inoltre, nel caso della separazione consensuale, i co-niugi potranno anche evitare di comparire dinanzi al Tribunale, preferendo la negoziazione assistita, e dunque sottoscrivendo un accordo redatto dal medesimo avvocato per entrambe le

Divorzio breve: come diventa più facile dirsi addio

Studio Legale Avvocato Lorenzo Maltarello - Piazzett a Pescheria n.14 – 45011 ADRIA (Rovigo) Tel. 042 621 382 - PEC: lorenzo.maltarello@rovigoavvocati .it

AVV. LORENZO MALTARELLOparti, ovvero presentarsi al Comune per il cosiddetto “divorzio fai da te”, a condizione che non vi siano fi gli minori o, mag-giorenni non economicamente autosuffi cienti ovvero ancora portatori di grave handicap da tutelare. Altra novità, riguarda la comunione dei beni, la quale si scioglierà, ai sensi dell’art. 2 della legge 55/2015, nel caso di giudiziale, al momento in cui il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati, ovvero, per la separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione dei coniugi dinanzi al Presidente, purché omologato. L’ordinanza con la quale i coniugi sono autorizzati a vivere separati viene comu-nicata all’Uffi ciale dello Stato Civile del comune competente ai fi ni dell’annotazione dello scioglimento della comunione. Se si volesse muovere una critica a tale normativa, potreb-be dirsi che, in vista della radicale diminuzione dei tempi, il passaggio obbligatorio attraverso la “separazione” sembra quasi superfl uo, data l’originaria funzione di rifl essione per i coniugi, che nell’arco dei tre anni avrebbero avuto il tempo di meditare sul passo decisivo ed irreversibile che si stava per compiere.

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xDIRITTO DEL LAVORO

x

Studio legale Violato – Avv. Cristi ano Violato e Avv. Federico Soatti n - via Germania n. 7 - Vigonza 35010 (PD)tel. 049.9802478 – fax. 178.4415820 - e-mail: [email protected]

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AVV. CRISTIANO VIOLATO e AVV. FEDERICO SOATTIN

DIRITTO TURISTICO DIRITTO PRIVATO

Il Trust è un istituto giuridico che nasce in Inghilterra nel XIII secolo. A seguito della convenzione dell’Aia (1985), in Italia viene applicato a partire dal 1992.

Trust signifi ca “fi ducia”; in altri termini affi damento di un bene con determinazione delle fi nalità. Con esso il disponente (c.d. settlor) trasferisce un bene/diritto ad un altro soggetto (c.d. trustee), che ha l’obbligo di detenere il bene o esercitare il diritto a favore di un terzo (bene-fi ciario). Gli effetti giuridici derivanti dall’istituzione del trust sono la segregazione del patrimonio (il disponente non è più proprietario del bene), lo spossessamento dei beni (il disponente perde ogni contatto giuridico con il bene) e l’assunzione da parte del trustee di obblighi nei confronti del benefi ciario. Diversi possono essere gli usi del trust: l’ottimizzazione della disciplina fi scale, il trasfe-rimento di beni, la creazione di fondi speciali per persone non autosuffi cienti, la costituzione di usufrutto con durata superiore a 99 anni, la protezione di patrimoni, etc.

Lo scopo del trust deve essere quello di perseguire interessi e/o scopi meritevoli di tutela giuridica. Esso non può essere utilizzato per eludere la protezione di minori/

incapaci; gli effetti personali e patrimoniali derivanti dal matrimonio; i testamenti e la devoluzione di beni succes-sori; il trasferimento di proprietà e garanzie reali; la pro-tezione di creditori in casi di insolubilità; la protezione di terzi che agiscono in buona fede. La convenzione dell’Aia riconosce in Italia i trusts disciplinati da una legge stra-niera. La legge regolatrice è quella scelta dal disponente (settlor); deve essere espressa o desumibile dall’atto o da altre circostanze. E’ anche possibile mescolare discipli-ne giuridiche di diversi paesi (c.d. depecage).

In Italia le norme di riferimento sono l’art.16 delle preleggi, l’art. 1322 (anatomia contrattuale) e l’art. 2740 (responsabilità patrimoniale) del codice civile.

AVV. PASCALE DE FALCOChe cosa è il Trust

Avvocato Pascale De Falco giurista d’impresa esperto di Trust e di legislazione anti trustI studio: Santa Maria di Sala (VE) – v. Cavin di Sala 55/D - II studio: Camponogara (VE) – v. Giacomo Matt eotti 41/1

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Il nuovo divorzio all’italianaDIRITTO MATRIMONIALE

AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN

zandolin begozzo ok

Non si può non parlare della nuova legge sul divor-zio “breve”, novità normativa da tanto tempo attesa, con entrata in vigore il 26 maggio (l.

n. 55/2015). Da questa data, dunque, dire defi niti-vamente “addio” al coniuge dal quale ci si è separati, sarà molto più facile e veloce. Con la modifi ca dell’art. 3 della l. n. 898/1970, in luogo dei tre anni prima previ-sti per la cessazione o scioglimento degli effetti civili del matrimonio (così si chiama “tecnicamente” il divorzio), ora, in caso di separazione giudiziale, basterà 1 anno per porre fi ne al matrimonio. Il termine decorre sempre dalla comparsa dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.

Rimane fermo, inoltre, il requisito della mancata interruzione: la separazione dovrà essersi “protratta inin-terrottamente” e l’eventuale sospensione dovrà essere eccepita dalla parte convenuta.

Il termine di un anno si riduce, ulteriormente, a sei mesi, secondo il nuovo testo dell’art. 3 lett. b), n. 2 della l. n. 898/1970, nelle separazioni consensuali.

Ciò avverrà indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli e anche se le separazioni erano nate inizial-

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La Ricostruzione degli incidenti stradali in VenetoDIRITTO STRADALE

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I diritti del passeggero

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AVV. TOMMASO ROSSIdi 600 euro (in base alla tratta e alla distanza percorsa, art. 7). Le eccezioni che comportano il venir meno della compensazione sono contenute tassativamente nell’art. 5 e si verifi cano qualora la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali, ovvero che il passeggero sia stato informato con almeno due settimane di preavviso, oppure in altre particolari circostanze. Nei casi, invece, in cui il volo sia ritardato rispetto all’orario di partenza previsto di almeno due ore (art. 6), il passeggero ha diritto - a titolo gratuito - a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa e all’effettuazione di due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. In alcuni casi di ritardo prolungato, anche ad una adeguata sistemazione in albergo e al trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione. In ogni caso, se il ritardo del volo è di almeno cinque ore, il passeggero ha il diritto di rinunciare al volo senza dover pagare pe-nali e di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

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L’EditorialeL’Editoriale

La qualità delle azioni di ascolto, sostegno, supporto alle persone è un tema che, non solo recentemen-te, riscuote molto interesse da parte di chi pensa di

voler intraprendere un percorso per migliorare il proprio benessere, gestire una situazione di disagio o lavorare sulla propria individualità. A tale proposito è bene spie-gare la specifi cità della professione di psicologo, le sue peculiarità e alcune norme che la defi niscono.

La professione psicologica è regolamentata in quanto professione sanitaria. Questo non signifi ca che l’attività dello psicologo è legata alla malattia, oppure che recarsi dallo psicologo voglia dire “stare male” o “avere problemi”. Professione sanitaria indica il fatto che l’accesso è basato su regole ben precise, defi nite a livello ministeriale, e che alle persone viene garantita la formazione di ciascuno psicologo e la deontologia del loro agire. Una professione sanitaria si lega al concetto di salute, oggi defi nito come “completo stato di benes-sere psicofi sico”, dunque opera su uno spettro ampio di situazioni che, molto spesso, non hanno a che fare con la malattia.

Caratteristica dei professionisti in ambito sanitario è quella di afferire ad ordini professionali che tra i loro compiti hanno quello di garantire l’eticità, la scientifi -cità e il rispetto per le persone e le loro specifi ità indi-viduali del loro agire professionale. Questa funzione è prerogativa obbligatoria soltanto degli ordini, che sono enti pubblici, e non di società scientifi che o professio-nali. Pertanto la qualità del professionista psicologo è garantita in modo diverso da qualunque professione non normata.

La possibilità di vivere le proprie giornate in modo soddisfacente, di lavorare con maggiore effi cacia, di avere l’esperienza del vero benessere, di avere rela-zioni più ricche e soddisfacenti è una cosa molto seria e vale la pena di affi darsi a professionisti che possano dare garanzie come gli psicologi.

dott. Alessandro De Carlo*

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*Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto

La sperimentazione animale è necessaria?

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AstigmatismiContinua a pag. 39Continua a pag. 39

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Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

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L’interventoL’intervento

L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la Vigilanza del Ministero della Salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chi-

rurghi e degli Odontoiatri, un organo ausiliario dello Stato a tutela dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteggerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettissimo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza. Su di loro intervengono le leggi dello Stato applicate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ripercussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odontoiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odontoiatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della profes-sione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo trascurabile. Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazione oltre che al professionista abilitato all’eser-cizio anche all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso percorso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso formativo adeguato. Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sanitario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono? L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emanazione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adeguato. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costano meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIdi Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’interventoL’intervento

L’uomo ha condiviso con le specie animali gran parte del cammino evolutivo da cui sono derivate varie funzioni biologiche che si sono sviluppate nel tempo con gli stessi principi e affi nità. Per le molte

analogie del patrimonio genetico gli animali costituiscono il modello più attendibile per la comprensione della fi siopatologia di molte malattie e per la ricerca di terapie da trasferire poi sull’ uomo.

Il poter disporre di animali transgenici, cioè con gli stessi geni interessati nello svilup-po delle patologie umane ha consentito e consente di ottenere maggiori informazioni da tradurre nella pratica medica. Si pensi ultimamente solo all’ introduzione degli anticorpi monoclonali che hanno portato alla completa guarigione di alcune diffi cili malattie.

Sperimentare una nuova molecola effettuando test su animali ha la sua primaria giu-stifi cazione, oltre che in una prima valutazione dell’ effi cacia della stessa, nell’ esclusione di effetti tossici per l’ uomo. L’unica alternativa per testare l’ effi cacia e la sicurezza di un trattamento passa per la diretta sperimentazione sui pazienti sia adulti che bambini. Il che è francamente inaccettabile e ci riporta a tempi bui dell’esistenza umana non troppo distanti dalla nostra epoca e sa tanto di fi lo spinato e di campi di sterminio e inorridisce il solo pen-sarlo. Il cardiochirurgo C. Barnard effettuò il suo primo trapianto di cuore dopo anni di studi e di esperimenti su animali e oggi possiamo dire che tale tecnica chirurgica,ormai consolidata, consente di prolungare la vita e la qualità di vita di molte persone. Siamo ben consci che per questo sono stati sacrifi cati molti animali ,ma dobbiamo allo stesso tempo ammettere che non esistevano alternative.

La stessa ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione sull’animale non può che passare dallo studio dell’ animale in vivo.

Esiste un fi ne etico della sperimentazione sugli animali ed è quello di conoscere la ma-lattia nei suoi aspetti biologici e fi siopatologici nonchè nella sua evoluzione al fi ne di poterla curare. Il fi ne etico in ogni caso non può giustifi care né tollerare abusi e sofferenze inutili quando , non oso nemmeno pensarlo, episodi di crudeltà ;non può pertanto esser disgiunto da regole che ne seguano tutto il percorso e necessariamente deve esser acquisito il parere da parte di comitati etici che valutino la validità dei protocolli della sperimentazione.

Con la direttiva (DE) 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati per fi ni scientifi ci la comunità europea si è dotata di uno strumento per armonizzare fra gli stati membri le disposizioni legislative,regolamentari ed amministrative sull’ argomento.

Non è inutile sottolineare che la DE 2010/63 ha ottenuto l’ approvazione del Eurogrup for animals,l’ organizzazione animalista che comprende le maggiori associazioni animaliste dei paesi europei,compresa la LAV“Lega antivivisezione”.

La direttiva prevede che per ogni sperimentazione i ricercatori dimostrino che non sono disponibili metodi alternativi alla sperimentazione su animali e illustrino come intendono ridurre al minimo il numero, in caso di loro utilizzo, e come minimizzare il dolore e lo stress.

Il Governo Italiano,nel recepire la DE con DL 26/2014 ha introdotto alcune limitazioni che riguardano : il divieto di allevamento di cani,gatti e primati non umani da destinare alla ricerca;il divieto dell’utilizzo di animali per ricerche sulle sostanze d’abuso e per xenotrapianti ( trapianti eseguiti con l’ utilizzo di organi o tessuti prelevati da esseri viventi di una specie di-versa da quella del ricevente); il divieto per l’utilizzo di animali nelle esercitazioni didattiche dei corsi universitari ad eccezione degli studi di veterinaria o di alta specializzazione medica; il monitoraggio da parte degli organi competenti sulla effettiva disponibilità di metodi al-ternativi entro il 30 giugno 2016. Queste disposizioni, difformi dalla normativa europea, non hanno alcuna giustifi cazione logica né scientifi ca: non ha senso impedire l’allevamento di alcune specie quando ne è consentito l’ utilizzo;i costi della ricerca aumentano dovendo acquistare gli animali all’ estero;gli animali sono costretti a lunghi e disagevoli trasporti;non si capisce la ratio scientifi ca del divieto di xenotrapianti o del divieto dell’ utilizzo di animali nelle ricerche sulle sostanze d’ abuso. Si mettono invece i nostri ricercatori in posizioni di netto svantaggio rispetto ai ricercatori agli altri paesi europei che hanno correttamente rece-pito la DE e si costringono i più giovani ad emigrare all’ estero. Non ultimo si pone un serio freno alla ricerca scientifi ca con tutte le possibili gravi ripercussioni sulla salute dell’uomo.

UN DECRETO LEGGE DA MODIFICARELA SPERIMENTAZIONE ANIMALE QUANTO È NECESSARIA? di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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Ecco allora qualche consiglio di “igiene del sonno“, come è stata ribattezzata dal professor Colin Espie, che insegna Psicologia clinica ed è Direttore del Cen-

tro del Sonno dell’Università di Glasgow. Si tratta di una serie di azioni da seguire prima di mettersi a letto.

La luce È dimostrato che la luce ha un’importanza fondamentale per conciliare il sonno, per questo sarebbe bene evitare le cosiddette luci blu come quelle di tablet, smartphone e computer, che secondo alcuni ricercatori newyorkesi stimolerebbero lo stato di allerta. Importanti sono poi anche la temperatura della camera da letto, che non dovrebbe superare i 18 gradi, il letto e i cuscini, che dovrebbero essere confortevoli al punto giusto.

Cibo, bevande ed esercizio fi sico Tutto ciò che stimola l’organismo, come caffeina, alcol, cioccolato, tabacco o esercizi fi sici impegnativi, può rendere dif-fi cile addormentarsi. Naturalmente andrebbero anche evitati cibi pesanti da digerire. I carboidrati, al contra-rio, possono produrre serotonina, che concilia il sonno. Un aiuto, insomma, arriva da una dieta equilibrata, regolare e senza eccessi serali. Infi ne, 20 minuti di attività fi sica al giorno possono aiutare a regolarizzare il sonno, ma non dovrebbero mai essere fatti prima di andare a dormire.

Troppo riposo Passare il fi ne settimana a riposo o dormire fi no al primo pomeriggio può creare più danni che benefi ci. Per far fronte alla carenza di sonno, una ricerca della Southwestern University del Texassuggerisce di alzarsi presto al mattino e andare a letto a orari rego-lari, piuttosto che sballare l’orologio biologico. Insomma, sarebbe bene resistere, nonostante la stanchezza, fi no all’ora di andare a dormire, evitando i sonnellini pomeri-diani a meno di non essere esausti.

L’età Non è una regola di “igiene del sonno”, ma sape-re che il sonno cambia con l’età può aiutare a compren-dere meglio cosa ci può accadere nel corso degli anni. Secondo una ricerca del Centro di Medicina del Sonno dell’Università di Washington, ad esempio, esiste una “architettura del sonno” che cambia con l’età: le persone più in là con gli anni hanno una minor quantità di sonno cosiddetto profondo, la fase non-REM, e il loro intero oro-logio biologico è spostato in avanti.

In conclusione, chi non dorme bene e per almeno sette ore per notte può andare incontri ad alcuni mec-canismi che modifi cano il metabolismo e che incidono sul bilancio energetico e sull’appetito, con conseguenze anche gravi, quali un aumento del rischio di diabete di tipo 2 e un incremento del peso corporeo.

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Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

I difetti visivi possono essere leggeri (entro 3 diottrie), medi (da 3 a 8) ed elevati (oltre le 8 diottrie). Per un paziente, da un punto di vista funzionale, anche

un difetto leggero quale una miopia di sole 3 diottrie, è fortemente invalidante. La distanza di messa a fuoco è infatti in questo caso limitata a circa 33 cm. In relazione all’entità del difetto, possono essere utilizzate tecniche chirurgiche differenti ed in particolare per difetti legge-ri-medi, si può usare un trattamento laser, mentre questo non è indicato se il difetto è elevato in quanto il tessuto da asportare con il laser sarebbe eccessivo ed il processo di guarigione potenzialmente più turbolento. Per elimina-re quindi una miopia, per esempio, di 15 diottrie, non potendo effettuare un trattamento laser, possiamo agire inserendo una lente all’interno dell’occhio. Queste lenti sono state utilizzate in diverse foggie e materiali, ma il migliore ed ormai collaudato è un collamero brevettato da una ditta americana. La mia esperienza personale con questi impianti data da oltre 20 anni e le migliorie intro-dotte in questo lungo periodo hanno visto modifi care la forma di queste piccole lenti che, essendo inserite dietro all’iride, sono posizionate davanti al cristallino (piccola lente dietro la pupilla). Le migliorie di forma hanno per-messo al giorno d’oggi di correggere anche ipermetropie ed astigmatismi di grado elevato con una qualità ottica diffi cilmente raggiungibile con altre chirurgie. In sintesi, possiamo immaginare che, come una lente a contatto esterna rimane appoggiata sulla cornea, così una lente fachica (signifi ca che è presente assieme al cristallino naturale) viene appoggiata, all’interno dell’occhio, sul cristallino. Uno dei pregi di questa chirurgia è la reversibi-lità ossia la possibilità di rimuovere la lente. Se nel corso

della vita dovesse manifestarsi per esempio una cataratta o qualunque altra malattia, è possibile rimuovere la prote-si ottica in quanto questa con comporta alcuna aderenza con i tessuti oculari. L’intervento si esegue in anestesia locale (una piccola infi ltrazione di anestetico sotto alla palpebra addormenta l’occhio) od in anestesia topica (gocce di anestetico che addormentano la superfi cie). La scelta dell’anestesia è legata alla collaborazione del paziente e può essere decisa anche all’ultimo momento. Si effettua un piccolissimo taglio di 3mm alla periferia superiore della cornea ed attraverso questo taglio la lente viene iniettata arrotolata su se stessa. Una volta all’inter-no dell’occhio questa si svolge e viene posizionata al di sotto dell’iride.

L’intervento dura mediamente cinque minuti ed il paziente rimane bendato due giorni. Il recupero visivo è veloce e già in seconda giornata la visione è ottima. Abbiamo parlato di difetti miopici ma esiste anche l’a-stigmatismo e l’ipermetropia. L’astigmatismo (legato alla non sfericità della superfi cie corneale, simile ad un pallone da rugby invece che sferica) può essere associato alla miopia o all’ipermetropia.

L’ipermetropia è il contrario della miopia e qui l’oc-chio è più corto. Una preoccupazione dei pazienti è la durata di queste lenti. Il materiale è perfettamente bio-compatibile e la durata eterna!

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Cosa sono i disturbi psicosomatici? Spieghiamoli con qualche esempio preso da casi seguiti in

studio. Giulia tutte le mattine prima di andare a scuola ha mal di

pancia, proprio sotto l’ombelico e spesso rimane a casa. Matteo vomita quando deve affrontare esperienze nuove. Federica sof-fre di bronchite asmatica, Paolo ha una strana tosse.. sarà tosse nervosa? Matilde soffre di diarrea cronica che le impedisce la regolare frequenza alla Scuola Secondaria. Mamma e papà si sentono dire dagli specialisti “è un disturbo psicosomatico” e si domandano “ma allora fi ngono?”

Per niente! I disturbi psicosomatici sono a tutti gli effetti dei malesseri percepiti dal corpo, la sofferenza è vera. L’origine di tale malessere va ricercata nella psiche, i bambini vivono dei disa-gi emotivi che non riescono ad esprimere attraverso il linguaggio, ma lo riferiscono attraverso il corpo. A tutti gli effetti con i loro sintomi mandano un SOS agli adulti perché si accorgano del loro star male. Mandano un messaggio e sta a noi decifrare cosa ci stanno comunicando. Giulia ad esempio potrebbe essere in ansia per il distacco dalla mamma quando deve andare all’asilo, oppure esprimere una diffi cile relazione con i compagni o con la maestra, Matteo ha una bassa autostima e crede di non riusci-re, di non farcela soprattutto di fronte alle nuove cose, Federica potrebbe sentirsi soffocata da una madre troppo apprensiva e ancora Paolo potrebbe esprimere la sua poca tolleranza rispetto ad una tensione familiare. Ad ogni disturbo psicosomatico va data” una lettura generale” e specifi ca della situazione.Ma quali sono i disturbi psicosomatici? I disturbi psicosomatici dell’infanzia possono essere ricondotti a

tre categorie: quelli riguardanti la digestione (es. mal di pancia, vomito, stitichezza cronica, coliche), quelli della respirazione (es. asma, tosse, laringospasmi) e quelli cutanei (es. dermatite, aller-gie, alopecia) e altri ancora come cefalea ricorrente, disturbi del sonno ecc., la cosa fondamentale è che sono sempre un modo attraverso il quale i bambini richiedono attenzioni e affetto.Come vanno affrontati i disturbi psicosomatici?

La cosa fondamentale è riuscire a cogliere il messaggio in codice che il bambino ci sta inviando, per offrire a lui delle stra-tegie per soddisfare il suo bisogno emotivo. Per fare questo è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta infantile che con gli adeguati strumenti come il gioco, il disegno e le favole è in grado di far emergere il vissuto emotivo del bambino e dare adeguate indicazioni alla famiglia.

Personalmente mi occupo da molti anni di psicoterapia infantile e spesso seguo casi di malattie psicosomatiche che destabilizzano i genitori che vanno in ansia e si preoccupano perché dopo vari tentativi non sono riusciti a trovare il modo effi cace per affrontare la situazione. La prassi generalmente prevede un incontro con i genitori, a cui seguono degli incontri con il bambino o ragazzo e in un ambiente accogliente e con adeguati strumenti si identifi ca il malessere che origina i sintomi, si aiuta il bambino a far emergere questo disagio e si danno indicazioni ai genitori utili a far ritrovare l’armonia nel loro fi glio e nella famiglia.

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Quello strano mal di panciaI Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

Laboratori rivolti a bambini e ragazzi dai 5anni alla scuola superiore. Il percorso mira ad acquisire consapevolezza e migliorare le abilità cognitive

e l’autostima attraverso la mediazione, con l’uso di strumenti specifi ci del Metodo Feuerstein, oltre ad attività pratiche correlate e all’intervento

della neuropsicomotricista per il gruppo dei bambini più piccoli.I laboratori saranno organizzati in piccoli gruppi omogenei per età nel periodo

tra il 20 e il 31 luglio 2015, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, presso il Centro abc, via Calà Forca, 41 a Badia Polesine.

Per informazioni e adesioni: dott.ssa Tomii Alessia cell.3358386277

LABORATORI METODO FEUERSTEIN PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO

Sopra le dottoresse del Centro Abc Roberta Ferrari, Alessia Tomii, Anna Lucia Riberto, Sara Maria Campo e Chiara Zambon

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Dottor Manfrini, da cosa puo’ essere dovuto il dolore alle gambe?

“I disturbi riferiti alle gambe, possono avere manifesta-zioni e cause diverse. La sensazione di pesantezza, accentuata dallo stare a lungo in piedi, magari accompagnata da un gon-fi ore delle caviglie, è spesso dovuta ad una insuffi cienza ve-nosa. Tale insuffi cienza può essere evidente, associandosi alla presenza di vene varicose o di estese aree di teleangectasie(ca-pillari), oppure non ancora manifesta, magari per un danno val-volare del circolo venoso profondo o delle vene safene, senza che si sia ancora realizzata una dilatazione delle vene stesse. Tale sensazione di pesantezza si accentua con il caldo e nelle donne in età fertile, spesso, in coincidenza con il ciclo mestrua-le. Di fronte a tale sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che attraverso la visita ed un approfondimento con Ecocolordoppler potrà stabilire la reale presenza ed entità della insuffi cienza venosa e procedere alla opportuna terapia. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo da non sottovalutare”.

E se il dolore compare durante il cammino?“In questo caso, la comparsa di un dolore crampiforme

ai polpacci e/o alle cosce, che impedisce spesso di proseguire la marcia, obbligando a qualche attimo o qualche minuto di sosta, può essere legato ad un defi cit della circolazione ar-teriosa degli arti inferiori. Il dolore della arteriopatia periferica è generalmente un dolore che compare sempre dopo aver percorso una stessa distanza alla stessa velocità e che presenta poca variabilità di giorno in giorno. in caso di aggravamento, sempre possibile, si può arrivare ad una drastica riduzione dell capacita’ di camminare fi no alla comparsa di dolore a riposo. Molto spesso questo dolore è presente o più accentuato in un arto rispetto all’altro. se compare prevalentemente o prima alle coscie in particolare camminando in salita o facendo le scale, è piu’ frequentemente dovuto ad un restringimento di una arteria iliaca, (arteria che si trova in addome , a grandi linee da sotto all’ombelico, fi no a poco sopra la piega inguinale) quando il

dolore colpisce contemporaneamente entrambe le gambe, in misura simile, si può pensare ad un interessamentoiliaco di en-trambi i lati o ad un restringimento dell’aorta addominale. Nel caso di dolore prevalente al polpaccio, l’ostruzione od il restrin-gimento, riguarda una delle arterie della coscia o della gamba (femorale, poplitea o tibiali). Anche in questo caso e a maggior ragione per le gravi conseguenze che può portare il trascurarlo, tale sintomo va assolutamente accertato con una valutazione del chirurgo vascolare, che sarà in grado di appurare la natura e la sede del disturbo, attraverso una valutazione clinica e con l’indispensabile aiuto di un approfondimento Ecocolordoppler. Il sintomo va distino fra cause vascolari ed ortopediche o neuro-logiche, che spesso possono presentare manifestazioni simili ma che un occhio clinico esperto, con l’aiuto strumentale, è sicuramente in grado di distinguere con sicurezza”.

In caso di ostruzione di una arteria cosa si puo fare?

“Le possibili terapie variano a seconda dell’entità del sin-tomo, tenendo conto anche dell’età e delle esigenze di vita del paziente: dalla sola terapia medica, di solito anti aggregante, fi no all’intervento di rivascolarizzazione, che puo’ essere effet-tuato o per via endovascolare (palloncino) o per via chirurgica tradizionale, procedendo ad una disotruzione o alla sostituzio-ne del tratto arterioso occluso (by pass). Ovviamente, prima si procede ad una diagnosi corretta, più è agevole il controllo della malattia, ricordando che le patologie vascolari degli artii inferiori, se trascurate posso portare ad una marcata riduzione della qualità della vita se non a menomazioni vere e proprie”.

Dolore alle gambe: le possibili cause

Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460

Dr. Predebon oggi parliamo di L.E.S.C. (lipoemulsione sot-tocutanea). Ci può brevemente spiegare di cosa si tratta ?

“Oggi chi si rivolge al medico estetico cerca risultati veloci, sicuri ed effi caci. La lipoemulsione sottocutanea (o LESC) risponde in pieno a queste caratteristiche offrendo una metodica non invasiva, veloce, totalmente sicura ed effi cacie che permette al paziente di riprendere le normali attività fi n dallo stesso giorno e vedendo subito i risultati. Ma analizziamo velocemente perché. Innanzi tutto il trattamento può essere eseguito in studio, senza necessitare di una sala operatoria, cosa che tranquillizza molto il paziente. In secondo luogo la sicurezza è garantita perché il grasso, reso fl uido, viene eliminato naturalmente o, in caso di necessità, può essere asportato con una siringa, ed inoltre complicazioni medi-che come edemi, embolie o versamenti sono del tutto inesistenti”

In quali casi è indicata la LESC?“LESC è ideale per tutte quelle zone in cui si accu-

mula il grasso in eccesso e per andare ad agire su quegli inestetismi che maggiormente infastidiscono i pazienti in varie zone del corpo come fi anchi, interno ed esterno coscia, glutei o pancia, e ancora caviglie, mento, braccia e ginocchia. Oltre ai benefi ci subito visibili poi, il pazien-te potrà godere di vantaggi apprezzabili quali una micro incisione di soli 2 mm che eliminano il fastidio dei punti

di sutura, garantendo la perfetta riu-scita del trattamento in ambulatorio, la possibilità di operare anche i piani più superfi ciali del pannicolo adiposo e l’effetto lifting prodotto dalla multi-frequenza pulsata che agisce anche sulla struttura fi brotica di sostegno del grasso e della pelle. Insomma la lipoemulsione sottocutanea è una me-todica sicura e che garantisce risultati veloci”.

Lipoemulsione sottocuta-nea quindi per un corpo da star?

“Non esageriamo: la LESC è una nuova tecnica mini invasiva (viene effettuata in ambulatorio, in anestesia

locale, totalmente sicura ed indolore. Al termine della seduta la paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane) per il trattamento delle adi-posità localizzate, e non va confusa con la liposuzione tradizionale: e’ indicata a livello addominale “pancetta, ai fi anchi “manigliette dell’amore”, alle cosce interne ed esterne “coulotte de cheval”, interno ginocchia..ecc.! E’ un trattamento estremamente gradito per la sua innocui-tà, facilità, sicurezza di esecuzione ed effi cacia”.

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Lipoemulsione: una metodica soft per trattare gli accumuli adiposi

Quando si sceglie un professionista, in qualsiasi settore, lo si fa assecondando molte diverse attitudini nostre o di qual-

cuno che ci sta vicino e del quale ci fi diamo. Molti studi dimostrano che nn necessaria-

mente lo scegliamo in base alla sua profes-sionalita’ o abilita’ tecnica. Questo accade in molte circostanze, e infatti esistono ottimi professionisti o commercianti che pur essendo preparatissimi e tecnicamente ineccepibili, al lato pratico non riescono a creare un buon fee-ling con il potenziale cliente, il quale magari si rivolge verso offerte meno valide tecnicamen-te ma piu’ ‘facili’ dal punto di vista umano.

Un esempio che mi piace sempre fare e’ quello dei ristoranti. Ne esistono di sempre pie-ni, dove si mangia francamente male, ma si creano situazioni di fi delizzazione del cliente per cui questo torna e lo consiglia pure ad ami-ci e conoscenti, i quali partecipano volentieri a questo passaparola, perche’, se ci vanno in tanti vuol dire che si mangia bene!

Altri clienti, viceversa, non amano i locali affollati o troppo conosciuti e cercano il risto-rante di nicchia che ‘conoscono solo loro’ e sono talmente ‘gelosi’ delle loro scelte che nemmeno le condividono e quindi non parteci-pano ad alcun passaparola.

Potremmo dire che esiste uno stile di pro-posta per ogni pubblico e ogni pubblico ha il servizio che merita.

Tutto questo per dire che in una societa’ sempre piu’ complessa, come la nostra, e’

molto diffi cile discernere il livello qualitativo di qualsiasi prestazione e/o servizio perche’ non esiste un modo univoco per defi nire il concetto di qualita’. Ognuno segue come dicevamo le proprie attitudini e/o abitudini.

D’altro canto, il mercato cerca di cogliere queste attitudini del potenziale cliente e di accoglierle nella propria organizzazione, ben sapendo che spesso nulla hanno a che fare con una reale qualita’.

I sistemi ancora piu’ forti e strutturati rie-scono nn solo a intercettare tali bisogni della clientela, ma ne sa creare di nuovi e diversi, in modo di, non solo seguire i possibili bisogni ma addirittura guidare le scelte.

Anche gli studi dentistici stanno cercando di adeguarsi a questa strategia di mercato, che come dice il termine, e’ mercantile, quindi nn necessariamente orientata verso i bisogni e la salute del paziente ma si avvia verso logiche di profi tto.

Nel prossimo numero vedremo a cosa stiamo assistendo e assisteremo.

Lo studio dentistico come lo vogliamo?

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Trova all’interno del puzzle le parole chiave evidenziate in grassetto nella trama del film.

Nel 1947, il diciannovenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Refrattario ad instaurare rapporti sociali, Nash ha solo un amico: Charles, il suo compagno di stanza. Ossessionato dal pensiero di trovare un’idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della “teoria dei giochi”, facendo così diventare obsolete le teorie economi-che di Adam Smith.Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al MIT di Boston, dove conferma la sua intelligenza matematica. In piena “guerra fredda” viene contatta-to dall’esercito per la sua incredibile capacità di decodificatore. Entra così in contatto con “l’eminenza grigia” William Parcher, oscuro personaggio del governo che lo assolda per una missione top secret relativa a un piccolo ordigno nucleare. Contemporaneamente John trova anche l’amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica, che diventa sua moglie.La vita di Nash viene a questo punto sconvolta da una terribile scoperta. Charles, la sua nipotina e lo stesso Parcher sono in realtà solo proiezioni della sua mente malata, affetta da una grave forma di schizofrenia. Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci. Gra-zie all’affetto ed alla vicinanza dei familiari, Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riesce ad ignorare le sue allucinazioni e a convivere sia pure con sofferenza con la malattia, tornando Nash diventa docente a Princeton, e nel 1994 è insignito del Premio Nobel per l’economia. La difficile ma riuscita convivenza di Nash con la sua malattia è simboleggiata dalla visione dei suoi tre fantasmi uno accanto all’altro che lo osservano dopo la cerimonia di premiazione.

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RIDIAMOCI SU…

za.” “Bene, allora facciamo senza anestesia!” “Compli-menti signor Rossi, lei è dav-vero coraggioso!” “Non si confonda dottore, il dente se lo deve togliere mia moglie!”Sposi moderni… Vi dichiaro marito e moglie! Potete ag-giornare i vostri stati su Face-book.Dal dottore… “Perché sei scappato dalla sala operatoriaprima dell’intervento?” “Per-ché l’infermiera diceva: “Co-raggio, non si preoccupi, è un’operazione facile.” “E que-sto non ti ha tranquillizzato?” “Il fatto è che parlava con il chirurgo!”Le grandi domande della vita… ma anche le rispo-ste… • Come si può rico-noscere il contadino che ha

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454545A tavola

MANUELA E SILVIA BIZZO

La rubrica di cucina

40g farina di mais60g farina manitoba2 cucch miele d’acacia6 pomodori secchi sott’olio

fi nocchietto fresco25g lievito madre seccosale

Altro pane sempre all’insegna dell’originalità e del sapore deciso. Poichè ci piace moltissimo la consistenza che rende la farina di mais negli impasti, quasi granulosa ma pur sempre morbida, abbiamo voluto realizzare questi solari fagottini di pane. Nonostante la percentuale di farina di mais utilizzata sia inferiore alla metà, il risultato è stato quello atteso per sostanza, gusto e colore. Anzichè arricchire l’impasto, ci è piaciuta l’idea di mettere la nostra farcia nel mezzo dei fagottini: i saporiti pomodori secchi ben si son sposati al profumo fresco del fi nocchietto (perchè....mica solo il basilico e l’origano si sposano con il pomodoro!!!), raccolto direttamente dal nostro orto. Per noi quindi dei panini originali e che cominciano già a portarci verso i sapori estivi. A piacere si possono arricchire con ulteriori pomodori secchi, oppure con l’aggiunta di capperi, o tonno o formaggio, per farli diventare bocconcini di pane da antipasto.

Setacciare le farine con il lievito, unire quindi il miele e alcuni cucchiai di olio di conserva dei pomodori. Impastare aiutandosi con acqua tiepida.

Aggiungere all’impasto il fi nocchietto sminuzzato ed insaporire con il sale.Dividere il composto in quattro panetti e stenderli in rettangoli

di circa 13cm x 4cm; porre al centro di ogni rettangolo i pomodori secchi, quindi arrotolarli. Spennellare la superfi cie dei fagottini con un’emulsione

di olio dei pomodori, acqua e sale, poi lasciarli lievitare per circa 3 ore in un ambiente umido. Cuocere in forno, con funzione statico a 190°,

per circa 20-25 minuti.

Ingredienti per 4 fagottini

FAGOTTINI GIALLI AL MAIS CON POMODORI SECCHI E FINOCCHIETTO

Procedimento

2A tavola

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46 Oroscopo4646 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09

AL 22/10L’AMORE NON È APPICCICOSO

E CHI VI STA ACCANTO VE LO RIP-ETE SPESSO. I CUORI SI METTONO AL RIPARO DA SITUAZIONI COMPLICATE IDEALIZZANDO L’AMATO E SBAGLI-ANDO!

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11CUPIDO VI STA AS-

PETTANDO GIÀ CON LA FRECCIA TESA E ANCHE I PIÙ LIBERTINI POTRANNO CADERE VITTIMA DEI SUOI PROGETTI: È ORA DI FERMARSI VIAG-GIATORI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

COMPLICE UN VI-AGGETTO CON NOTA ROMANTICA, L’INTESA CON IL PARTNER USCIRÀ

RAFFORZATA. COLPO DI FULMINE PER CUORI SOLITARI, IN AEROPORTO O IN TRENO, SENZA TRALASCIARE L’ONLINE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01PER BUONA PARTE DEL MESE VIVRETE IL RAPPORTO A DUE IN BUONA AR-MONIA. POI QUALCOSA SI INCRINA E NON TROVA SPONDE: TENETE DURO

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

LA FEDELTÀ, L’ALLEGRIA, NON SOLO IL PARTNER È PAZZO DI VOI, VI STIMA,

VI RISPETTA E NON FA MAI NULLA CHE NON CONDIVIDIATE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PERSISTE LA NEB-BIA INTORNO A VOI: NON ESPONETEVI

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER GLI AMORI ROMANTICI, NIENTE DI FATTO FINO A FINE MESE MA NON DISPERATE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04LA FORTUNA È DALLA VOSTRA. VOGLIA DI

NUOVE CONOSCENZE, CONFERME E CONQUISTE, BENE ANCHE LE COPPIE GIÀ COLLAUDATE: TUTTO A MERAVI-GLIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05

LA DIVERSITÀ DEI CARATTERI SALTA FUORI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI LIBERTÀ E IN VOI CRESCE L’ATAVICA GELOSIA. MEGLIO COMPRENDERLO IN TEMPO E DARSI ALTRI OBIETTIVI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06

L A COPPIA SARÀ MESSA A DURA PROVA. FATE INGELOSIRE IL PARTNER, TESTATE I SUOI SENTI-MENTI, SE IL CUORE È ANCORA PRESO PER VOI SI DARÀ UNA MOSSA

CANCRODAL 22/06AL 22/07

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

ANDARE, RISCHIANDO L’ENNESIMA FREGATURA, VI FARÀ TORNARE SUI VOSTRI PASSI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SE DATE AMORE, AMORE RICEVERETE ANCHE SE LA TENA-CIA DEL CUORE SARÀ

MESSA ALLA PROVA DA UN BEL TIPO CHE SI FARÀ DESIDERARE, UNA BELLA LEZIONCINA PER IL VOSTRO ORGO-GLIO…

VERGINEDAL 24/08AL 22/09SERENITÀ PER LE COPPIE

COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI ATTIZZARE LA PASSIONE AIUTANDOSI CON IL DIALOGO E LA CONDIVISIONE DI INTERESSI E PIACERI. LAVORATE MENO E DATE SPAZIO ALL’AMORE

Oroscopo

VERGINEVERGINE

SERENITÀ PER LE COPPIE COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08SE DATE AMORE,

CIA DEL CUORE SARÀ

CANCROCANCRO

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BIA INTORNO A VOI:

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

PAZZO DI VOI, VI STIMA,

DAL 22/12DAL 22/12AL 20/01AL 20/01

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

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CON IL PARTNER USCIRÀ

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