Bassapadovana giu2015 n71

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Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 71 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015 della Bassa Padovana Troppi incendi, vandalismo o criminalità? Monselice pag. 6 Il Vescovo all’ospedale: pensiamo alle persone Este, la visita pag. 10 Crediveneto torna a crescere dopo anni di difficoltà Montagnana pag. 13 pag. 8 Monselice discute e frena sul centro commerciale Battuta d’arresto per il progetto della grande area di vendita alle porte della città, l’opinione pubblica si divide mentre i commercianti protestano vivacemente U n’altra area commerciale ebbene sì. Ma forse anche no. E’ ancora tutto da decidere sul futuro del nuovo centro commerciale che potrebbe sorgere in via Colombo nei pressi della sede del Cvs. Un progetto subito contestato e fortemente di- battuto con qualche leggera tensione anche in consiglio comunale. A levare un muro di scudi sono i commercianti che proprio non ci stanno a veder sorgere l’ennesima area di grande distribuzione che metterebbe ancora più in ginocchio i negozi del centro storico fiaccati dalla crisi. Ma attualmente l’iter di avanzamento del progetto si è arenato in consiglio comunale e la strada verso un pos- sibile cantiere è ancora lunga. IL PROGETTO. L’idea si fonda su tre grandi corpi di fabbrica per la zona di nuova costruzione che dovrebbe sorgere a ridosso dell’ortofrutta Boaretto. Il primo sarebbe quello per il nuovo ipermercato della catena Famila: 2.500 metri quadri di superficie di vendita. Davanti a questa struttura commer- ciale è previsto un parcheggio da 1.500 me- tri quadri. Sul lato opposto, invece, ci sono altre due strutture. Nel Pua è previsto, per la struttura in posizione più arretrata rispetto alla strada regionale, una destinazione a bar ristorante. Potrebbe sorgere addirittura un fast food. ESTE, STUDENTI DELL’ITIS CAMPIONI DI BADMINTON Gli studenti dell’Iis Euganeo di Este sono campioni regionali di bad- minton. L’istituto atestino ha trionfato a livello veneto nella categoria Allievi. Continua con successo dunque la tradizione del badminton all’Euganeo. pag. 10 LA PISTA DI MONTAGNANA POTREBBE SALVARE I COLLI La nuova pista di enduro della città murata è realtà: il Motoclub del Montagnanese e il Comune hanno tagliato il nastro del nuovo impianto: 100 mila metri quadri di superfi- cie, un tracciato lungo oltre 4 chilometri. pag. 14 a pag. 35 alle pagg. 37-41 a pag. 32 All’interno del giornale PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD VENETO IN PRIMO PIANO da pagg. 18-20 pag. 24 pag. 26 continua a pag. 8 Editoriale N essun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione. Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca. Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani* *[email protected] - [email protected] L’informazione locale è sempre con te: +94% di visitatori www.lapiazzaweb.it

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Bassapadovana giu2015 n71

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Periodico d’informazione locale. Anno XXII n. 71 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD Giugno 2015

della Bassa Padovana

Troppi incendi, vandalismo o criminalità?

Monselice

pag. 6

Il Vescovo all’ospedale:pensiamo alle persone

Este, la visita

pag. 10

Crediveneto tornaa crescere dopoanni di diffi coltà

Montagnana

pag. 13

pag. 8

Monselice discute e frenasul centro commercialeBattuta d’arresto per il progetto della grande areadi vendita alle porte della città, l’opinione pubblica sidivide mentre i commercianti protestano vivacemente

Un’altra area commerciale ebbene sì. Ma forse anche no. E’ ancora tutto da decidere sul futuro del nuovo centro

commerciale che potrebbe sorgere in via Colombo nei pressi della sede del Cvs. Un progetto subito contestato e fortemente di-battuto con qualche leggera tensione anche in consiglio comunale. A levare un muro di scudi sono i commercianti che proprio non ci stanno a veder sorgere l’ennesima area di

grande distribuzione che metterebbe ancora più in ginocchio i negozi del centro storico fi accati dalla crisi. Ma attualmente l’iter di avanzamento del progetto si è arenato in consiglio comunale e la strada verso un pos-sibile cantiere è ancora lunga.

IL PROGETTO. L’idea si fonda su tre grandi corpi di fabbrica per la zona di nuova costruzione che dovrebbe sorgere a ridosso dell’ortofrutta Boaretto. Il primo sarebbe

quello per il nuovo ipermercato della catena Famila: 2.500 metri quadri di superfi cie di vendita. Davanti a questa struttura commer-ciale è previsto un parcheggio da 1.500 me-tri quadri. Sul lato opposto, invece, ci sono altre due strutture. Nel Pua è previsto, per la struttura in posizione più arretrata rispetto alla strada regionale, una destinazione a bar ristorante. Potrebbe sorgere addirittura un fast food.

ESTE, STUDENTI DELL’ITISCAMPIONI DI BADMINTON

Gli studenti dell’Iis Euganeo di Este sono

campioni regionali di bad-minton. L’istituto atestino

ha trionfato a livello veneto nella categoria Allievi. Continua con successo dunque la

tradizione del badminton all’Euganeo.pag. 10

LA PISTA DI MONTAGNANAPOTREBBE SALVARE I COLLI

La nuova pista di enduro della città murata

è realtà: il Motoclub del Montagnanese e il

Comune hanno tagliato il nastro del nuovo impianto: 100 mila metri quadri di superfi -

cie, un tracciato lungo oltre 4 chilometri.pag. 14

a pag. 35

alle pagg. 37-41

a pag. 32

All’interno del giornale

VENETO IN PRIMO PIANO

PAOLO GIOLI, ARTISTA RODIGINO ALLA BIENNALE

CONSIGLIO REGIONALE MOLTI VOLTI NUOVI

ZAIA GOVERNATORE, DEBACLE PER IL PD

VENETO IN PRIMO PIANO

da pagg. 18-20

pag. 24

pag. 26

continua a pag. 8

Editoriale

Nessun ribaltone in terra Veneta. Anzi. Un’incoronazione.Nonostante lo strappo di Tosi, il Governatore uscente, la sua grande popolarità e i suoi temi hanno convinto i cittadini che

lui, ancora una volta, era la scelta migliore possibile. I veneti hanno eletto di gran carriera Luca.

Luca, il più votato d’Italia di Germana Urbani*

continua a pag. 8

“Anche quest’uano a posarsi tuttora sulle infrastrutture stradali.

“Manca interesse politico nei confront di Ornella Jovane*

*[email protected] - [email protected]

Editoriale

*[email protected] [email protected]

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È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)GERMANA URBANI [email protected] JOVANE [email protected] in redazione l’8 giugno 2015 CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

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Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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Superare le distanze, condividere la conoscenza. Due punti fermi dell’esperienza 2.0 a cui ci siamo ormai abituati grazie, in particolare, ai social network. E le potenzialità che la rete

offre sono così numerose, che sempre più spesso consentono di recuperare antiche consuetudini in una forma del tutto nuova.

Un esempio “made in Italy”? Dall’intuizione di tre studenti del Lazio ha preso forma un nuovo portale (www.letswitchit.it), una sorta di Facebook dello scambio dei libri, tutto in italiano e totalmente gratuito, nel quale ogni utente può disporre di un proprio profi lo personale e di una libreria virtuale nella quale aggiungere i titoli che vorrebbe scambiare e quelli che sta cercando. Una chat interna permette anche di aprire trattative e accordarsi per un eventuale scambio.

La scommessa dei creatori di letswitchit.it sta ora nel riuscire a convincere i librai di farsi a loro volta utenti, immettendo nel sistema un certo numero di titoli che magari giacciono da anni invenduti nel retrobottega: non per venderli, ma per ottenere in cambio pubblicità gratuita fra gli utenti, la possibilità di segnalare promozioni, offrire sconti o affi liazioni e dare risonanza alle proprie iniziative.

Soprattutto, le librerie ma anche locali di altro tipo potrebbero attrarre nuova clientela diventando i punti d’incontro preferenziali per gli scambi concordati in rete.

Il motto: “Passa i tuoi libri... alimenta la tua mente”, dice già molto della fi losofi a di un progetto che sfrutta al meglio le caratteristiche social della rete per superare però quell’isolamento virtuale in cui internet rischia sempre di gettarci. L’uso dei network per scambiarsi “cose reali” sembra infatti uno dei tratti emergenti di questo periodo.

Se per alcuni anni è sembrato che lo sharing fosse un fenomeno limitato ad ambiti facilmente “smaterializzabili”, com’è accaduto per i dischi e i fi lm, applicazioni come questa fi niscono per ribaltare la situazione e rispondere a esigenze più concrete.

Altri esempi in rete non mancano di certo: il vasto mondo dell’agricoltura biologica conosce per esempio da tempo pratiche come lo scambio delle sementi o il dono della “pasta madre”, attorno a cui si sono costruite comunità di utenti vaste e ramifi cate che si danno periodicamente appuntamento in giro per l’Italia. Ecco che allora scambiarsi un libro diventa anche il pretesto per incontrarsi di persona, magari davanti a un caffè, e stringere relazioni fondate sulle passioni comuni, ma anche sul senso del dono e sul recupero del gusto per la materialità degli oggetti.

Perché la “community” è importante, ma se non diventa “comunità” – fi sica e reale – alla nostra vita fi nirà sempre per mancare qualcosa.

Scambi un libro in rete, guadagni un amico nella vitaUn originale progetto nato da tre studenti italiani mostra come internet non debba limitarsi a essere un serbatoio di esperienze virtuali, ma possa aiutarci a ritrovare il gusto per la materialità degli oggetti. E anche delle relazioni

333news da laPiazzaweb

Sul versante sportivo “Giro d’Italia a Spinea pubblicata tra le pagine regionali. Ma i lettori hanno giudicato anche molto interessante l’articolo “Porto Tolle, il Polesine è volato all’Expo” e la “Notte Bianca di Cavarzere, si festeggia per due giorni”. Ci fa molto piacere visto che La Piazza è anche sponsor del team.seguici su www.lapiazzaweb.it

LE NOTIZIEPIÙ VISTESUL SITO

Sui social è volata la sezione #elezioniveneto2015 tutti i post, in particolare i video del voto di Zaia e Moretti. A seguire la sezione Il confronto elettorale di La Piazza a Chioggia sia su Fb che su Twitter, in diretta. Truffa a Rovigo per un corso di pasticceria ha interessato molto. Qui continuano i focus di Piazzaweb sui Saloni dell’auto più importanti d’Europa.seguici su www.facebook.com/

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LE NOTIZIEPIÙ VISTESUI SOCIAL

Le edizioni più lette dai lettori della piazzaweb sono state quelle di: Piovese, Cavarzere, Rovigo e Adria. seguici su www.lapiazzaweb.it

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Piovese (recordo assoluto di sempre), PioveseSport, Conselvano e Cavarzere.seguici su www.issuu.com/

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Il 2 giugno nella casa di Albenga, El Montassir ha accoltellato ferocemente l’ex moglie Loredana Colucci davanti alla fi glia di 13 anni. Il direttore nel suo blog affronta il tema senza dimenticare che il gip Filippo Maffeo della procura di Savona rifi utò per tre volte di arrestare l’uomo che perseguitava Loredana.seguici su www.lapiazzaweb.it/category/il-blog-del-direttore/

Il BLOGDELDIRETTORE

Se cade il Governo siamo contenti? Con le riforme da approvare, Renzi adesso tentenna. Dopo le regionali gli equilibri politici delle forze di Governo non sono più gli stessi. A Palazzo Madama sembra proprio il premier e i suoi abbiano una maggioranza minima. O forse no. In commissione istruzione al Senato, dove si discute Ddl Scuola, Il PD al momento conterebbe su 14 voti contro i 12 dell’opposizione. Più di qualcuno si augura che cada il Governo. E poi?seguici su www.lapiazzaweb.it/

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IL SONDAGGIO

L’attenzione verso questa rubrica e i suoi protagonisti è altissima. Questo mese in special modo abbiamo pubblicato le foto di fortunati cagnolini scelti da belle famiglie. Continuamo a ricevere tante foto di cuccioli che cercano casa. Segno della sensibilità dei nostri lettori e della bontà del nostro lavoro per gli animali.seguici su www.lapiazzaweb.it/

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ADOTTAMI,I NOSTRIAMICIANIMALI

E’ in uscita il secondo numero del nostro supplemento cartaceo Turismo&Sapori, anche le pagine web dedicate ai viaggi e all’enogastronomia hanno avuto un grande successo sia sul sito che sui social. seguici su www.lapiazzaweb.it/

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TURISMO E SAPORI

In continua crescita i visitatori nuovi e di rirorno

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In allegato al giornale e suwww.lapiazzaweb.it/turismo

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

LA CURIOSITÀ CON I SUOI 40 METRI È LA PIÙ PROFONDA DEL MONDO

A Montegrotto la piscina dei record

Ad un anno dall’apertura è già conosciuta come la piscina dei record,e non solo per la sua profondità: paradiso degli amanti dell’apnea e delle immer-

sioni ma anche set cinematografi co e “palestra” per esercitazioni oltre che luogo di svago e divertimento. Si chiama Y-40: la lettera richiama il sub in fase di im-mersione nella piscina più profonda del mondo, per di

più con acqua termale. 40 metri è appunto la profondità che ha fatto dell’impianto un punto di riferimento mondiale per le attività subacquee ma anche per molti altri eventi. Aperta a Montegrotto, hotel Millepini, la piscina è una realizzazione completamente italiana. Umberto Pelizzari ha effettuato la misurazione del record di profondità. In fondo alla piscina sia arriva con diverse profondità intermedie e grotte per attività tecniche. La piscina contiene 4300 metri cubi di acqua termale mantenuta ad una temperatura tra 32-34°C così da permettere di immergersi e nuotare in costume da bagno senza dover indossare la muta. In questi mesi è successo un po’ di tutto, perfi no un matrimonio da record in profondità, oltre a svariati servizi fotografi ci e video. Ma è soprattutto il paradiso dell’apnea grazie alla temperatura dell’acqua termale che favorisce il rilassamento e la concentrazione. E’ scelta per allenamenti agonistici e preparazioni atletiche, con Marco Mardollo e Umberto Pelizzari, in vista degli esami per di-ventare istruttori di apnea. Scenografi co anche il tunnel in plexiglass che permette di osservare la piscina stando “all’asciutto”. Il prezzo d’ingresso non è certo popolare, ma non stiamo parlando di una piscina qualunque.

Nelle spiagge di Rosolina mare e Albarella sventola la Bandiera blu. Il prestigioso riconoscimento internazio-nale conferito al Comune rivierasco dalla Foundation

for environmental education (FEE), corona una serie di ac-corgimenti, sforzi e di iniziative volti a migliorare la qualità ambientale del territorio. “L’idea di presentare domanda per la Bandiera blu nasce dalla volontà di far emergere le qualità che sono caratteristiche del nostro paese, raggiungendo così gli standard che erano già presenti in altre realtà turistiche – considera in proposito l’assessore all’Ambiente Giovanni Crivellari - Abbiamo investito sull’ambiente, incrementando il regime di raccolta differenziata, puntato sull’ottenimento della certifi cazione ambientale Emas, collaborato con le associazioni di volontariato ambientaliste e con le scuole per fornire una maggiore consapevolezza ed approfondimento sui temi della tutela ambientale. Tutto questo, unito ai severi controlli che da anni ormai ci restituiscono parametri conformi alle normative sulla salubrità delle acque. Il riconoscimento dona alla nostra località balneare un valore aggiunto in termini di qualità am-bientale, presupposto decisivo per migliorare l’offerta turistica

del territorio, tenendo conto delle specifi cità che lo rendono unico rispetto alle realtà limitrofe”.

Rosolina quest’anno rientra tra i 147 Comuni e i 66 ap-prodi turistici che possono vantare il vessillo assegnato dall’eco-label alle località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio con l’intento di indirizzare la politica di gestione locale, verso un processo di sostenibili-tà ambientale. Alla cerimonia che si è tenuta alla sede della Regione a Roma hanno partecipato il sindaco Franco Vitale e l’assessore al Turismo Daniele Grossato.

“Siamo soddisfatti ed orgogliosi di questo risultato – di-cono - che arriva dopo anni di lavoro spesi, tra le altre cose, per incentivare il turismo nel nostro territorio. Abbiamo portato avanti il progetto con convinzione, consapevoli della necessità di investire nel settore turistico per valorizzare il territorio e incentivare l’occupazione. Oggi anche la nostra località può vantare questo riconoscimento internazionale, che pone il no-stro comune ai vertici dell’offerta turistica per quanto riguarda in particolare la qualità ambientale. Un ringraziamento a quan-ti, sia dell’amministrazione sia nell’unità di progetto, hanno

contribuito al conseguimento dell’obiettivo”. La bandiera blu che quest’estate sventola lungo la riviera

rosolinese non deve però rappresentare un punto d’arrivo, ben-sì di partenza. “A questo punto non dobbiamo però fermarci e vivere di rendita – ha confermato in proposito il presidente del Cob e vicepresidente provinciale di Confcommercio Ascom Fer-dinando Ferro – bisogna portare avanti un impegno costante anche nel futuro. La Bandiera blu va ad onorare gli sforzi fatti anche da noi balneari che lavoriamo in spiaggia e quindi con l’ambiente di cui ci consideriamo i primi tutori, perché lo faccia-mo quotidianamente. Siamo le prime sentinelle del territorio con azioni di pulizia quotidiane, col setaccio, coi retini e con la pulizia del materiale piaggiato. In sintonia con gli sforzi dei balneari anche quest’anno in spiaggia ci sarà ‘l’ecologino’, un portacenere di carta che sarà distribuiti gratuitamente a tutti i fumatori per non disperdere tra la sabbia i mozziconi, si tratta di un messaggio di tutela del territorio”. “Il riconoscimento - ha considerato l’onorevole Diego Crivellari - consente anche al Po-lesine tutto di poter esprimere al meglio le proprie potenzialità turistiche ed ambientali”.

di Elisa Cacciatori

Riconoscimento andato a 147 Comuni e 66

approdi: non è certo facile ottenerlo

Per rientrare tra i “papabili” è

necessario il rispetto di una serie di

requisiti molto severi

ECCELLENZA DEL TURISMOLa località del Basso Polesine inserita nel ristretto novero

di spiagge e approdi che tutelano anche l’ambiente.

Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale e del Consorzio degli operatori

balneari: “Premiati anni di sforzi, siamo noi le prime sentinelle

e i primi tutori del nostro patrimonio”. E adesso si pensa

a fare ancora meglio per il futuro Rosolina si gode la sua prima bandiera blu

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555Argomento del mese

Chioggia

Qualità delle acqueBandiera blu, Sottomarina fa il bisSottomarina si ri-

conferma e, anche quest’anno, dopo la

“prima volta” del 2014, sventola Bandiera Blu sul litorale chioggiotto. L’ambito riconoscimento è stato diret-tamente ritirato a maggio, perso Ministero a Roma, dal sindaco Giuseppe Casson e dall’assessore al Demanio, Elena Segato.

“La soddisfazione e l’en-tusiasmo sono enormi – ha dichiarato il sindaco - perché riconfermarsi non è mai semplice: è stato premiato il lavoro di squadra dell’intera città, che in ogni sua parte, Amministrazione, Associazioni di categoria e operatori turistici, ha interpretato e vissuto questo appuntamento come un momento fondamentale per garantire al nostro territorio un’immagine corrispondente alle bellezze naturali ed artistiche che lo caratterizzano”.

La “Bandiera Blu”, infatti, è un’iniziativa condotta dall’organizzazione non governa-tiva e no-profi t “Foundation for Environmental Education” (FEE) sin dal 1987. L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu è promuovere una conduzione sostenibile del terri-torio nei Comuni rivieraschi, rispondendo a una serie di indicazioni che pongono alla base delle scelte politiche proprio l’attenzione e la cura per l’ambiente. I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente, in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere e migliorare nel tempo i problemi relativi alla ge-stione del territorio, al fi ne di un’attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle candidature, inviate ogni anno compilando uno specifi co questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti anche rappresentanti di importanti enti istituzionali. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto un complesso iter procedurale certifi cato.

“Ringrazio tutti singolarmente - aggiunge l’assessore all’ambiente, Elena Segato - i Presidenti delle Associazioni di categoria, i loro componenti, la Capitaneria di Porto ed i tanti operatori turistici che nel corso di questi ultimi mesi hanno fornito piena e convinta collaborazione per presentarsi al meglio all’appuntamento con la Bandiera Blu”.

Le fa eco il sindaco: “Sono molti i punti di eccellenza del nostro litorale, ciascuno dei quali ha contribuito al raggiungimento dell’importantissimo traguardo: tra tutti, è doveroso citare il progetto “Vacanze sicure”, frutto dell’eccellente lavoro dell’Asl 14 e del suo Dipartimento Emergenze. Cosicché anche quest’anno, il nostro litorale potrà fregiarsi del titolo di “spiaggia più sicura d’Italia”, con piena garanzia di servizi sanitari in favore dei turisti di assoluta eccellenza”. Sara Boscolo Marchi

Il sindaco di Chioggia Giuseppe Casson, l’assessore al Demanio Elena Segato e gli operatori sventolano la Bandiera Blu 2015

Rosolina si gode la sua prima bandiera bluIl Lido di Venezia punta al rilancioIntramontabili All’Excelsior e Des Bains le spiagge vip più esclusive

Lido di Venezia, la spiaggia esclusiva per eccellenza punta al rilancio. Per capire quando costa fare una vacanza balneare al Lido nei posti più esclusivi, bastano poche cifre. Alla “spiaggia Excelsior”, uno dei stabilimenti più esclusivi al mondo, punto d’incontro di attori e registi e legata al Festival internazionale

del Cinema di Venezia, le minicapanne in terza fi la ad agosto costano 52 euro al giorno comprese due sdraio. Per le ricercate capanne in tela bianca poste in seconda e prima fi la bisogna sborsare 140 - 245 euro al giorno. Sempre al Lido, la spiaggia Des Bains, davanti all’omonimo hotel, icona dei primi anni del ‘900, descritto da Thomas Mann nel suo “Morte a Venezia”, ha prezzi leggermente più contenuti: si va dai 43 euro per le mini capanne dal caratteristico tetto di paglia in quarta fi la (incluso, ombrellone, sdraio e lettino) ai 205 euro per un Tucul in prima fi la. La spiaggia dei vip però punta a riammodernarsi con un piano di ristrutturazione di Excelsior e Des Bains, mantenendo per entrambi la sola destinazione alberghiera. La società incaricata al piano industriale, Hines italia, prevede tra i 60 e i 120 milioni di euro di investimenti.

Sta selezionando gli operatori sia per il piano industriale, sia per la gestione alberghiera. I tempi tecnici sono di tre anni di lavori sia per il Des Bains, sia per l’Excelsior, mantenendo però quest’ultimo sempre aperto. L’operazione rilancio del Lido non può decollare con la sola ristrutturazione alberghiera. Serve la riqualifi cazione di tutto il Lungomare Marconi e quella dell’area del Palazzo del Cinema, nuovo palazzetto compreso, che spetta alla parte pubblica

di Alessandro Abbadir

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6 Monselice66 Monselice

Escalation di criminalità a Monse-lice? Forse no, ma certamente i cittadini iniziano ad aver paura.

Tutto scaturisce da qualche episodio violento che ha fatto il giro su Fa-cebook scatenando una polemica di fuoco. Tra gli episodi più eclatanti vanno ricordati due roghi dolosi: pri-ma dei cassonetti e poi addirittura un container con degli attrezzi di cantiere. Ignoti potrebbero essere entrati nel container per rubare qual-che attrezzo. L’episodio è di fatto il seguito di un doppio incendio della sera precedente. Un bidone delle im-mondizie infatti è stato dato alle fi amme in via Ponticello, laterale di via Costa Calcinara. Altro cassonetto dato alle fi amme pure in via Vo’ De’ Buffi . Ma non è fi nita qui: pochi giorni fa, in pieno centro storico, si è verifi cata una lite tra marocchini fi nita nel sangue con un tentato omicio. Un litigio tra parenti che però è indicativo di un clima tutt’altro che sereno. In internet intanto scoppia la polemica attraverso Facebook nella pagina “sei di Monselice se...” con chi accusa l’amministrazione di non vigilare “d’altronde se un amministrazione non vigila anzi è propensa alla benevolenza ...questo e altro” oppure su chi invoca un intervento più deciso delle forze dell’ordine “ma i vigili non hanno le pistole...che sparino! o no?”. Dal canto suo l’amministrazione comunale ha fatto sapere che si continua a lavorare sulla videosorveglianza. Un sistema di video controllo potrebbe dissuadere la microcrimina-lità e potrebbe servire anche da supporto per trovare gli autori di vandalismi. “Utilizzeremo le telecamere mobili per contrastare questi episodi inaccettabili” ha promesso il sindaco Francesco Lunghi. Sulla stessa linea anche il consigliere comunale Emanuele Rosina che ha più volte invocato un utilizzo sistematico della videosorveglianza.

SICUREZZA

Dopo i cassonetti a fuoco anche i container in alcuni cantieriINCENDI E CRIMINALITÀ, CRESCE L’ANSIA

E.M.

Uno dei container bruciati

Questione Italcementi arenata? Proprio no. Anche se l’attenzione sul tema è un po’ calata, arrivano notizie impor-

tanti: il consiglio comunale ha detto sì al piano per la riconversione dell’area del cementifi cio. A Palazzo Tortorini una votazione unanime ha accolto la bozza di protocollo di intesa tra il Comune e Italcementi, per iniziare a dise-gnare il futuro dell’area dopo la chiusura dello stabilimento.

“Dopo ampie discussioni – ha esordito soddisfatto il primo cittadino Francesco Lun-ghi - Italcementi per la prima volta nella sua storia ha dato la disponibilità a essere primo attore nella riconversione dell’area”. Il pro-tocollo di intesa votato dal consiglio dovrà essere sottoscritto dall’azienda: il documento in pratica detta le prime linee guida per lo sviluppo dell’area, che potrà essere in chiave turistica, commerciale, ricreativa e altre fi nali-tà in linea con l’ambiente e nell’ottica della riduzione dell’impatto. Seguirà un masterplan che l’azienda preparerà avviando una fase di ricerca di soggetti interessati a investire nell’a-

rea. Ma la vera sfi da resta sempre la stessa: trovare un progetto economicamente sosteni-bile e che abbia alle spalle dei fi nanziatori seri pronti ad attuare l’idea. Di questi tempi, si sa, non è mica una richiesta da poco. “Italcemen-ti si impegna a realizzare il masterplan entro fi ne anno, per poter rapidamente iniziare il primo stralcio della riconversione nell’estate 2016 – ha spiegato Lunghi - per iniziare a ridare occupazione ai dipendenti Italcementi in cassa integrazione o mobilità”.

La cassa integrazione infatti scadrà a fi ne gennaio del prossimo anno. “Durante l’ultimo consiglio comunale è successa una cosa di grande importanza – si legge in una nota del Partito Democratico di Monselice - all’u-nanimità è stata approvata la bozza di pro-tocollo da sottoscriversi con Italcementi che ha acconsentito di condurre in prima persona l’operazione, redigendo un piano di riconver-sione che dovrebbe nascere dall’ascolto e dal-le proposte di chi vorrà contribuire con idee e progetti, i quali dovranno però precisare sicure fonti di fi nanziamento per la loro stessa rea-

lizzazione. La vicenda Italcementi ha segnato un’epoca per la nostra città, un’epoca di divi-sioni e rancori, di scelte gravi e di vite sconvol-te: speriamo ora che questo sia il primo passo per chiudere defi nitivamente questo periodo ed aprirne un altro in cui si possano coniugare il lavoro, l’ambiente e la salute mettendoli al servizio del bene collettivo. Un’alternativa che alcuni negavano”.

di Emanuele Masiero

Via libera dal Consiglio Comunale al piano che riguardal’area del cementifi cio e detta le prime linee guida

Italcementi Approvazione unanime della bozza di protocollo d’intesa

Ok alla riconversione

Il cementifi cio di Monselice

Dell’ascensore della Rocca non si è più parlato, ma sono in arrivo grandi novi-tà. Entro l’anno i lavori riprenderanno,

parola di ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. In realtà il tema discusso dal Ministe-ro dell’ambiente è molto più ampio e riguar-da il contrasto del dissesto idrogeologico nel Nord Italia. Proprio su questo tema il ministe-ro avrebbe stanziato ben 600milioni di euro per chiudere gli accordi di programma risalenti al 2010 con altrettanti fondi pronti per luglio. “È in discussione al Parlamento un disegno di legge per consumo di suolo zero - ha an-nunciato poi il ministro - vale a dire puntando sul riuso e sulla rigenerazione del terreno ab-bandonato”. Per quanto riguarda l’ascensore sulla Rocca va ricordato il recente stanzia-mento di 5,4 milioni di euro di fondi Fas per portare a compimento varie azioni a benefi cio del patrimonio del colle. Tra queste anche l’a-scensore scavato nella Rocca, che permettereb-be un maggior affl usso di visitatori al mastio federiciano, facilitando l’accesso alla sommità del colle. Attualmente sulla Rocca verrebbero in visita circa 25mila persone all’anno. Numeri che potrebbero però crescere in modo ancora con l’ascensore. Ma per non perdere il fi nanziamento sarà neces-sario avviare l’intervento entro il prossimo 31 dicembre. “Viene da chiedersi il perché di tan-ta testardaggine nel voler imporre un progetto simile, quando le alternative, meno costose, meno impattanti, più funzionali sono state

più volte indicate – ha spiegato Francesco Miazzi - Un semplice impianto di risalita, posi-zionato nel parcheggio laterale di Villa Duodo, potrebbe permettere a piccoli mezzi elettrici

di superare il dislivello e le barriere per riprendere il sentiero presente. La Regione, che per legge dovrebbe esplicare fun-zioni di tutela, vigilanza e controllo, fi no adesso

per la Rocca, ha dimostrato un interesse marginale. Di fronte ad un colle che continua a franare, a famiglie che vengono evacuate, agli edifi ci storici bisognosi d’interventi con-servativi, alle mura in stato di abbandono e in procinto di crollare, alla pavimentazione in completo dissesto, sprecare denaro pubblico per quest’ascensore rappresenta una follia inaccettabile”.

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Stanziati 5,4 milioni,i dubbi di Miazzi:“Ci sarebbero soluzioni meno costose e di minor impatto”

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8 Monselice88 Monselice

Un’altra area commerciale ebbene si. Ma for-se anche no. E’ ancora tutto da decidere sul futuro del nuovo centro commerciale che po-

trebbe sorgere in via Colombo nei pressi della sede del Cvs. Un progetto subito contestato e fortemente dibattuto con qualche leggera tensione anche in consiglio comunale. A levare un muro di scudi sono i commercianti che proprio non ci stanno a veder sorgere l’ennesima area di grande distribuzione che metterebbe ancora più in ginocchio i negozi del cen-tro storico fi accati dalla crisi. Ma attualmente l’iter di avanzamento del progetto si è arenato in consiglio comunale e la strada verso un possibile cantiere è ancora lunga.

IL PROGETTO L’idea si fonda su tre grandi corpi di fabbrica per la zona di nuova costruzione che do-vrebbe sorgere a ridosso dell’ortofrutta Boaretto. Il primo sarebbe quello per il nuovo ipermercato della catena Famila: 2.500 metri quadri di superfi cie di vendita. Davanti a questa struttura commerciale è previsto un parcheggio da 1.500 metri quadri. Sul lato opposto, invece, ci sono altre due strutture. Nel Pua è previsto, per la struttura in posizione più arre-trata rispetto alla strada regionale, una destinazione a bar ristorante. Se l’ipotesi si dovesse concretizza-re, potrebbe sorgere addirittura un fast food di qual-che marchio blasonato. L’altro stabile, sul davanti, potrebbe invece essere destinato a ortofrutta. Tra le prescrizioni stabilite nel Pua, le nuove costruzio-ni non potranno superare l’altezza massima di 13 metri, con non più di quattro piani fuori terra. Inoltre tutte le aree esterne dovranno essere sistemate a giardino o a parco alberato. Verde e parcheggi saran-no almeno il 40% della superfi cie. Essendo la zona perequata di 35.000 metri quadri, saranno circa 14.000 metri quadrati. Il nuovo comparto prevede anche opere sul piano della viabilità. Ma al momen-to non c’è ancora nulla di sicuro.

I COMMERCIANTI A fare la voce grossa è prima di tutto l’Ascom sia a livello locale che provinciale.

“Per fortuna al momento è tutto bloccato - ha com-mentato Mirta Fiocco, commerciante di Monselice e Presidente del mandamento Ascom locale – Siamo ovviamente contrari a questo tipo di progetto. La no-stra posizione è chiarissima: Monselice ha già dato anche troppo alla grande distribuzione. E’ arrivato il momento di fare qualcosa anche per i negozi del cen-tro storico”. Il presidente di Ascom Padova Confcom-mercio sceglie la metafora calcistica per commentare la situazione. “La partita – spiega Patrizio Bertin – è come una semifi nale di Champions: c’è un’andata e c’è un ritorno. Diciamo che noi adesso siamo in vantaggio perché abbiamo fatto un gol e l’abbiamo fatto in trasferta. Fuori di metafora – continua Bertin – va detto che il consiglio comunale di Monselice ha evidenziato che non ci sono giustifi cazioni né econo-miche, né sociali, né giuridiche ad un provvedimento

che avrebbe avuto l’effetto di mettere in diffi coltà i negozi del centro cittadino, “aprire” al degrado e cementifi care un territorio che proprio in questi giorni l’Ispra individua come uno dei più compromessi con gravi rischi idrogeologici”.

I CITTADINI Mentre il sindaco Francesco Lunghi ribadisce che il progetto è importante anche dal pun-to di vista occupazionale, la cittadinanza si divide. “Io non sono contraria per principio alla grande distri-buzione – ha commentato Erika Muraro, cittadina di Monselice – Non dico che debbano nascere centri commerciali come funghi, ma non è neanche possi-bile fermare l’evoluzione del commercio: la grande distribuzione va incontro alle esigenze sempre più specifi che della gente comune che, per esempio, ha tempo per fare la spesa solo al sabato o addirittura alla domenica”.

di Emanuele Masiero

Stop al centro commerciale

Un dettaglio del progettodel nuovocentrocommerciale previstoin via Colombo ma fortementeosteggiatodai commercianti locali

Ferma opposizione dei commerciantiverso la nuova stuttura da 2.500 metri quadri con un fast food

Sulla questione centro commerciale si o centro commerciale no, si schiera anche la politica nazionale. E’ contraria alla nuova area il de-

putato Giulia Narduolo che richiama l’attenzione sull’importanza dei presìdi territoriali. “Capisco che non si può fermare il progresso e che i centri commerciali sono una realtà che va accettata - ha spiegato Narduolo - ma questo non signifi ca che si debbano costruire senza una logica precisa e senza

considerare il danno che possono causare al territo-rio: personalmente sono più favorevole ai presìdi ter-ritoriali e sociali dei piccoli negozi soprattutto quando parliamo di centri storici come quello di Monselice. Non si tratta solo di difendere la tradizione e i pro-dotti locali: le piccole attività commerciali sono una garanzia anche per la sicurezza. La desertifi cazione commerciale delle città genera abbandono e lascia spazio alla microcriminalità. Al contrario, un centro

vivo con un tessuto sociale vivace scoraggia l’illegali-tà e favorisce un clima positivo in tutta la città”. Pro-blema non minore la cementifi cazione del territorio. “L’altro tema da considerare è la cementifi cazione - ha concluso Narduolo - i dati di quest’anno mettono il Veneto al secondo posto in Italia per metri quadri di suolo consumato. Una situazione che va affrontata subito e con vigore per evitare di trovarci a vivere in un territorio irrimediabilmente rovinato”.

REAZIONI La parlamentare del Pd Giulia Narduolo chiede un diverso approccio al problema“NO ALLA CEMENTIFICAZIONE E ALL’ABBANDONO DEL CENTRO STORICO”

E.M. La protesta dei commercianti

La polemica L’iter si è arenato in consiglio comunale e la strada appare ancora lunga

segue da pag. 1Lo chiamavano per nome ovunque durante la campagna

elettorale e a farlo, non erano solo i suoi elettori conclamati. Erano gli imprenditori, gli operai, i pensionati, i bambini abituati a vederlo alle sagre di paese. Un segnale evidente del fatto che i cittadini non sentivano e non sentono distanze con lui, di lui ci si può fi dare.

Infatti le urne hanno confermato ciò che già sospettavamo tutti: le inchieste che hanno coinvolto uffi ci e politici di spicco a lui vicini non hanno per nulla scalfi to la sua popolarità. Qualco-sina ha perso rispetto al 2010, è vero. Qualche commentato-re conta la bellezza di 420.000 voti, di cui solo poco più di 100.000 sono migrati verso il sindaco di Verona, ex compagno di partito. Ma poco importa a Luca che in questi giorni si gode il podio di Governatore più votato d’Italia e disegna una giunta di fedelissimi molto diversa dalla precedente.

Molto diversa perché sotto la ruspa di Salvini sembra essere fi nita soprattutto l’area centrista e moderata che ha governato la regione per due lustri, prima con Galan e ultimamente con lo stesso Zaia. Forza Italia è stata polverizzata, ridotta al 6%, con scivolata al ribasso alle amministrative di Venezia, città dell’onni-presente televisivo Brunetta, dove raggiunge un faticoso 3,7%. Toccherà a Tosi raccogliere questi voti alle prossime politiche? C’è chi giura che la sua mossa sulle regionali sia servita proprio a scaldare i motori per le prossime sfi de nazionali.

Quanto al Pd che dire? Il partito che alle Europee di un anno fa era volato al 37,52% precipita al 16,7% e la coali-zione attorno ad Alessandra Moretti si ferma ad un deludente 22,8%. Ne avranno da discutere i democratici per capire che cosa è successo. E chissà che questa volta non imbocchino la strada del cambiamento visto che neanche dopo aver perduto indecorosamente la città di Padova hanno deciso di fermarsi e di rinnovare tutto, dalla testa ai piedi. Renzi non fa miracoli, vuole fare delle riforme che non piacciono alla maggioranza dei veneti evidentemente. Ma sarà solo colpa del Premier? Sarà solo colpa del Governo se i veneti hanno scelto Luca? Credo che il centrosinistra debba andare più a fondo nelle sue analisi e darsi le risposte giuste.

Che forse non stanno nel renzismo tout court ma nelle scelte radicali promesse fi n dalla nascita del Pd ma che fi no ad oggi non si sono ancora viste.

EditorialeLuca, il più votato d’Italia

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di Germana Urbani*

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999Ambiente

Tommaso aveva dieci anni. Amava la vita all’aria aperta, gli amici, lo sport, dal nuoto al tennis allo sci fi no al ba-

sket. Fino a quando un grave forma di tu-more al cervello se l’è portato via. Ha lotta-to, per dieci mesi, Tommaso. Con lui anche i genitori e il fratellino. Ma non c’è stato nulla da fare. Nemmeno quando sembrava ce l’avesse fatta, a gennaio 2011. Il ra-gazzino trevigiano, purtroppo, è morto due mesi dopo. Da quella perdita la sua famiglia ha deciso di non dimenticare e di fare qual-cosa per non lasciarsi sopraffare dal dolore.

Grazie alla raccolta fondi lanciata dai due genitori, Stefano Vendramini e Lorenza Da-nesin, all’Istituto oncologico veneto di Pado-va i bambini potranno essere curati meglio grazie a un lettino robotizzato che segue i movimenti del respiro durante le sedute di radioterapia, permettendo così di essere più precisi e limitare le dosi di radiazioni. Grazie al loro coraggio e alla generosità di un’inte-ra città è stata acquistata “Exac Track”. Il macchinario è costato 500 mila euro, cifra coperta anche grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e alla Re-

gione Veneto. “Non abbiamo fatto nulla di straordina-

rio – spiega il papà di Tommaso, Stefano Vendramini -. E’ stato tutto naturale. A vol-te Tommaso era costretto a saltare le sedute di radioterapia perché il macchinario non era disponibile. Così abbiamo cercato di miglio-rare la situazione invece che fare donazioni alle associazioni”.

In circa 4 anni sono stati raccolti oltre 40 mila euro grazie al silenzioso contributo di centinaia di persone. Una catena di solida-rietà che ha coinvolto imprenditori, scuole,

ristoratori, compagnie teatrali come quella dei “Genitori sconosciuti” che ha promosso uno spettacolo teatrale, cittadini e persino un’anziana signora che ha versato 5 euro al mese sul conto corrente dedicato al pro-getto. Il conto corrente è ancora aperto per-ché altre iniziative di benefi cenza saranno promosse. “Ci auguriamo che questo stru-mento d’ultima generazione offra maggiori possibilità di guarigione ai bambini colpiti dal tumore”.

Le pesanti cure a cui sono sottoposti rischiano di compromettere, infatti, pesan-

temente la qualità di vita. Infatti dopo 30 anni dal termine della terapia, il 42 per cento si porta dietro disabilità e il 18 per cento muore a causa di malattie croniche. I danni sono dovuti alle radiazioni, le stesse che bersagliano il tumore durante le sedute. «Il nuovo lettino aiuta a preservare le zone sane perché segue con precisione millimetri-ca gli spostamenti del paziente pediatrico, respiro compreso. È guidato da un software e da un elaborato sistema meccanico”, ha spiegato Giovanni Scarzello, direttore della Radioterapia dello Iov.

di Nicoletta Masetto

Iniziativa dei genitori in memoria del loro fi glioil letto automatizzato sarà usato per le terapie

La storia Una silenziosa e generosa raccolta ha permesso l’acquisto del robot allo Ior

Dopo oltre 3 mesi trattative senza esito e che poteva por-tare alla chiusura totale di tutti gli sportelli, la situazione presso il Cup di Schiavonia e gli analoghi uffi ci di sportello

negli ospedali dell’ULSS 17 si è risolta con l’accordo raggiunto tra direzione dell’Uls 17, l’azienda Software e Servizi di Milano

e i 53 lavoratori rappresentati dalla Cisl di Padova. Si è temuto che l’ospedale nuovo di Schiavonia e tutti gli altri sportelli cup potessero registrare una interruzione perché inizialmente tutte e 53 lavoratrici avevano rifi utato le condizioni di lavoro offerte della ditta privata che gestisce il Cup. Per gli utenti il danno sarebbe stato incalcolabile. Sulle 53 persone impegnate anche da molti anni in tale servizio presso gli sportelli dell’Uls 17 la ditta che ha la gestione del servizio dopo 6 mesi di precariato

intendeva stabilizzarne solo 32 lasciando a casa gli altri 21. Invece, raccontano i rappresentanti sindacali della Cisl, “tutte le lavoratrici con grande spirito di solidarietà hanno manifestato prima unità nel rifi utare insieme il lavoro nonostante i 30 posti liberi, poi hanno deciso di aprire il tavolo sindacale per avere la soddisfazione del contratto a tempo indeterminato e garantire fi n dal giorno successivo l’apertura di tutti gli sportelli. E’ stato fondamentale il ruolo della direzione generale”.

CUP DEGLI OSPEDALI ULS 17GARANTITI POSTI E SERVIZIO

L’accordo

I bimbi malati saranno curati meglio

La presentazione del lettino robotizzato

IISTITUTOSTITUTO DD’I’ISTRUZIONESTRUZIONE SSUPERIOREUPERIORE ““J.F. KJ.F. KENNNEDYENNNEDY” ”

MMONSELICEONSELICE (PD)(PD)

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10 Este1010 Este

E’ stata probabilmente una delle sue ul-time visite pastorali prima della fi ne del suo lungo mandato. Il vescovo Antonio

Mattiazzo ha visitatoalla fi ne di maggio l’ospedale “Madre Teresa” di Schiavonia, struttura che l’aveva già visto protagonista nel giorno dell’inaugurazione. Il vescovo è stato accompagnato dal cappellano don Mar-co Galante, dal diretto-re generale Giovanni Pavesi e dai vertici dell’amministrazione dell’Usl 17.

”E’ un ospedale che mette al centro di tutto il malato, e per questo ne sono rimasto piacevolmente impressionat”, ha affermato a fi ne visita Mattiazzo, che ha messo piede nei principali reparti dell’ospedale, scambian-do con i pazienti qualche battuta, imparten-

do benedizioni e dispensando parole di spe-ranza. I malati del “Madre Teresa” hanno confi dato al vescovo le proprie condizioni, ma anche richiesto particolari benedizioni o ringraziato il religioso per quanto compiuto in questi anni alla guida della Chiesa di Padova.

Dopo il tour nei reparti, Mattiazzo è stato accolto in auditorium da una rappresen-

tanza di dipendenti, vo-lontari e amministratori del territorio: “Questo è un ospedale fatto di uo-mini e costruito grazie alla buona politica” ha sottolineato il direttore

Pavesi, mentre il rappresentante dei medici Fabio Manoni ha voluto esprimere un forte ringraziamento “per questa vicinanza che arriva proprio in un momento delicato vista l’imminente conclusione del mandato”. Il

vescovo, tra le varie rifl essioni, ha voluto sostenere una particolare causa legata al nuovo ospedale: “Già all’inizio della mia carriera sacerdotale questo territorio parlava della strada regionale 10. Oggi non la vedo ancora: abbiamo un ospedale di qualità, ma bisogna pur arrivarci. Auspico che quest’ope-ra venga portata a termine”.

Mattiazzo ha inoltre raccontato la sua esperienza in Africa, sia quella prima di diventare pastore della Chiesa di Padova, sia quella recente in Etiopia, rimarcando le

abissali distanze tra l’eccellenza sanitaria no-strana e quella dei Paesi in via di sviluppo. La visita si è quindi chiusa con una messa nella quale il vescovo ha uffi cialmente istituito la cappellania dell’ospedale e ha consegnato il mandato pastorale ai membri della nuova cappellania ospedaliera: il cappellano don Marco Galante e i cinque ministri straordi-nari della comunione Tatiana Bovo, Andrea Gastaldo, Francesca Morato, Liviana Piva e Aureliano Ferraretto, e una religiosa, suor Biancalucia Zanon.

di Nicola Cesaro

Mattiazzo ha visitato i nuovi reparti e i pazienti, ha chiesto che venga completata la nuova Sr 10

La visita Il vescovo di Padova a Schiavonia in una delle sue ultime uscite pastorali

“Al centro si metta la persona”

Mattiazzo con il sindaco Piva e il direttore Pavesi

Don MarcoGalante è il cappellanodell’ospedaleMadre Teresa

E’ partita uffi cialmente l’operazione di “social housing” voluta dall’ammini-strazione comunale: l’ente ha avviato

una collaborazione con la Società Condotte d’Acqua di Roma per offrire sedici alloggi in zona Peep a prezzi abbordabili e condizioni vantaggiose. Gli alloggi in questione si trova-no in via Giovanni XXIII e appartengono alla società romana che in quella zona vanta un complesso residenziale notevole, noto come “La Barchessa”. In virtù della convenzione fi rmato con la società, gli appartamenti sa-ranno dati in locazione con canoni mensili che vanno dai 280 ai 380 euro. Entro i cin-que anni il titolare dell’affi tto potrà decidere di acquistare l’immobile riscattando l’affi tto pagato sino a quel momento. Le tariffe di lo-cazione sono peraltro state valutate da Ater, che ha valutato positivamente l’offerta com-merciale frutto della convenzione. Il bando che assegna i sedici appartamenti garantisce il massimo dei punti a chi vive da almeno cinque anni ad Este e ai nuclei familiari in cui i componenti non hanno superato i 40 anni, reddito complessivo fra 20 e 60 mila euro. Domande entro il 19 giugno.

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Gli studenti dell’Iis Euganeo di Este sono campioni regionali di badminton. L’istituto atestino ha

trionfato a livello veneto nella categoria Allievi. Continua dunque la tradizione del badminton all’Euganeo, che ne-gli ultimi dieci anni si è quasi sempre classifi cato ai primi posti nei campionati studenteschi regionali di questa disci-plina, ed in generale si irrobustisce la fama sportiva della scuola atestina che eccelle sempre in numerose discipline. Quest’anno un nuovo gruppo di giovani leve si è distinto alle fi nali regionali di badminton battendo in fi nale, per 4 a 1, la temibile formazione del liceo Einaudi di Verona. Hanno vinto con il singolo maschile, singolo femminile, doppio misto e doppio femminile. La formazione, allenata dal professor Fabio Baù, era com-posta da Martin Marzari (singolo e doppio maschile), Andrea Saorin (doppio maschile e doppio misto), Anna Vergoli (singolo e doppio femminile), Simona Sandrin (doppio femminile e doppio misto). Completano la rosa, come sostituti, Maila Liziero e Nicolò Garolla. Quest’ultimo ha preso il posto di Saorin che si è infortunato alla spalla durante l’ultimo incontro. Il prossimo obiettivo per gli atleti iridati dell’Euganeo è quello di aggiudicarsi le fi nali nazionali di Alba.

Campionati studenteschi, le fi naliI RAGAZZI DELL’ITIS EUGANEO LAUREATICAMPIONI REGIONALI DI BADMINTON

N.C.

NEWS

La parrocchia di Santa Maria delle Grazie ha ricordato il mese scorso i novant’anni dall’incoronazione dell’icona mariana

contenuta all’interno della basilica minore. Era infatti il 1925 quando l’immagine ven-ne solennemente presentata nel suo nuovo aspetto, alla presenza del patriarca di Vene-zia Pietro La Fontaine. In quest’occasione l’edifi cio sacro di Este ottenne il titolo di basilica. L’immagine di Maria, di fattura orientale e appartenente alla scuola veneto-cretese è giunta ad Este nella seconda metà del quindi-cesimo secolo. È dovuta all’impegno di don Carlo Riva la decisione, datata 1925, di ornare con una corona sia il ritratto della Madonna che quello del Bambino Gesù che la stessa porta sul braccio sinistro, e di adornare lo stesso dipinto con alcuni diademi, frutto della generosità degli abitanti. Le celebrazioni per l’anniversario hanno visto nei giorni di maggio numerosi eventi, oltre alla recita del rosario ma anche, nei tre giovedì, la presenza di studiose di iconografi a che si sono alternate nella presentazione degli aspetti storici e spirituali dell’immagine.

Si è inoltre tenuta una celebrazione solenne presieduta dall’arcive-scovo monsignor Giampiero Gloder, vicecamerlengo vaticano e presidente della Pontifi ca Accademia Ecclesiastica.

Nel 1925 l’omaggio all’immagine marianaSANTA MARIA DELLE GRAZIE RICORDAL’INCORONAZIONE DELL’ICONA

N.C.

L’Usl 17 e i cittadini del territorio si confermano ai primi posti regionali nella particolare graduatoria dei territori

maggiormente impegnati nella donazione. In Veneto l’Usl della Bassa è al terzo posto assoluto per donatori di organi e addirittura al primo posto se non si considerano le do-nazioni di neurochirurgia, il reparto in cui avvengono i decessi che gene-ralmente consentono la donazione di organi. Nel dettaglio, tra il 2005 e il 2014 ogni anno l’Usl 17 ha registrato la donazione di 289 cornee. Il raffronto con i dati regionali è emblatico: la Bassa è stata protagonista di 678 donazioni di cornee all’anno per milione di abitanti, contro una media regionale che si ferma a 328. Sempre con lo stesso criterio di conteggio, ci sono stati ogni anno 60,7 donatori di tessuto osseo (media regionale ferma a 30,4), 38 di tessuti vascolari (19,1), 58,6 di valvole cardiache (25,1), 33,6 di pericardio (14,2), 24,9 di tessuto cutaneo (11,4). L’Usl 17, in virtù di questi numeri, è al primo posto regionale per la donazione di cornee e tessuto vascolare e al secondo per quella di tessuto osseo. Tra i primati dell’Usl 17 c’è anche la tempestività dell’intervento: il 50% dei prelievi oculari avviene entro le 11 ore e 10 minuti dal decesso, dato che migliora la media veneta di 11 ore e 40.

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“Cuore di Carta” ripor-ta la grande cultura ad Este. Dopo il

successo della rassegna “Paro-le d’Autore” dell’anno scorso, l’associazione conferma ad Este una delle più prestigiose rassegne del territorio: dal 24 giugno al 6 settembre sono infatti ben undici gli appunta-menti che l’associazione pata-vina proporrà in piazza Trento.

Si parte il 24 giugno con l’ex magistrato Gherardo Colombo, per continuare il 3 luglio con la scrittrice e drammaturga fi esolana Dacia Maraini. L’11 luglio l’evento clou della rassegna, l’incontro con il cantautore modenese Francesco Guccini, uno degli autori più affezionati a Cuore di Carta. Il 17 luglio tocca invece a Mario Tozzi, geologo e saggista tra i più amati anche grazie alle sue frequen-tazioni televisive; quindi il 24 luglio a salire in cattedra sarà il comico Dario Vergassola, per cedere il testimone il venerdì successivo al teologo brianzolo Vito Mancuso. Ad agosto gli appuntamenti sono due: il 7 con il duo di giornalisti Giovanna Zucconi-Marino Sinibaldi, il 21 con l’attivista veronese Daria Colombo.

La chiusura della rassegna vedrà un interprete particolare: domenica 6 settembre è atteso infatti il violinista Uto Ughi. Sono previsti anche due “fuori-programma”, ossia due appuntamenti oltre confi ne ad Ospedaletto Euganeo: l’8 luglio arriverà lo psichiatra e socio-logo Paolo Crepet, il 15 luglio il giornalista e conduttore televisivo Bruno Gambarotta. Anima della rassegna, che ovviamente ha ottenuto il patrocinio del Comune, è la curatrice Bruna Coscia, già “regista” della “Fiera delle Parole” di Padova:”Investiamo molto su Este sia per la straordinaria accoglienza dell’anno scorso, sia perché è proprio da qui che siamo partiti con le nostre rassegne letterarie”.

INCONTRI

Dal 24 giugno gli appuntamenti con l’assocazione Cuore di Carta“PAROLE D’AUTORE” PER TUTTA L’ESTATE

N.C.

Dacia Maraini e Gherardo Colombo

I sindaci e gli amministratori della Bassa Padovana e non solo in “missione” ad Expo con gli agricoltori padovani per

la giornata dedicata alle tipicità della pro-vincia nel padiglione allestito da Coldiretti all’interno dell’esposizione universale. la squadra di produttori, operatori agrituristici e chef è stata scortata dai sindaci e dagli amministratori con tanto di fascia tricolore. Presenti Montagnana, Urbana. Anguillara, Campodoro, Veggiano, Noventa, Loreggia, Torreglia, Rovolon e Sant’Angelo di Piove insieme al vice presidente della provincia Fabio Bui. I ragazzi della scuola elementare “Marconi” di Casale di Scodosia hanno por-tato una ventata di freschezza e allegria tra i padiglioni. Hanno visitato il roof garden del padiglione Coldiretti “no farmers no party” questa settimana completamente dedicato alle tipicità venete.

Dietro ad ogni prodotto padovano c’è il talento di un imprenditore con la sua storia personale. Dalla scelta professionale a quel-la di vita e ovviamente di gusto. Nel crocevia

delle genti tra decumano e cardo l’agroali-mentare patavino si affaccia dal roof garden attraverso i volti di Alberto Zambon giovane agricoltore locale che da una manciata di grano analizzato ha scoperto che si trattava di una genetica del tutto naturale e parti-colare. Varietà abbandonata e praticamente sconosciuta perché poco produttiva in sette anni di dedizione è diventata la base del “Nero d’Abano”, un pane realizzato con il chicco ritrovato Timilia. Anche a Nicola Zaggia presidente under 35 della Cantina Sansovino Vigneti il merito di aver rilanciato un vino in via d’estinzione come il Friula-

no facendone il prodotto ambasciatore. E ancora Ampelio Bianco che da impiegato ha mollato tutto per dedicarsi alla coltiva-zione di olivi sui Colli Euganei per ricavarne dell’olio di nicchia dal futuro promettente. Gianluca De Bortoli è il neo agriturista che ha dato una svolta all’azienda vitivinicola di varie generazioni fa. Ebbene è lui ad aver sperimentato la ricetta della nonna ‘torta rosegota’ con nocciole e grappa facendo di un dolce dimenticato il must della pasticce-ria rurale. Subito dopo Ferragosto il secondo appuntamento dell’agricoltura padovana ad Expo, con altri prodotti tipici.

di Nicola Cesaro

Ad Expo a fi anco dei produttori per “difendere” le vere tipicità

Economia locale Folta rappresentanza degli amministratori della Bassa

Sindaci e contadini alleati

I sindaci padovani ad Expo con gli agricoltori Coldiretti

Rotatorie numero sette e otto. Il Comune di Este è pronto a realizzare altre due nuove rotonde nel suo tratto di regionale 10. La

prima è quella all’incrocio tra la “Padana Inferio-re” e la provinciale 91 “Moceniga”, realizzata grazie all’investimento e alla supervisione della Provincia di Padova. L’intervento è notevole: il cantiere durerà 230 giorni e richiederà un in-vestimento di 800 mila euro. Di questi, 620 mila arrivano dal Ministero dello Sviluppo eco-nomico, 40 mila dal Comune e 140 mila dalla Provincia di Padova. La nuova rotonda ha una doppia valenza: è pensata per agevolare le ma-novre dei mezzi pesanti ma anche per tutelare la mobilità debole, a partire dagli studenti che frequentano il vicino istituto professionale Man-fredini. Proprio per rendere sicuro il passaggio di camion e tir e per rendere agevole la loro svolta verso la nuova Sr 10, la rotonda toccherà i 47 metri di diametro (carreggiata compresa) e avrà due corsie di percorrenza. Il progetto prevede un cuore “verde” e degli spartitraffi co con pavimentazione a sasso lavato, oltre a ben trenta punti luce con led di ultima generazione.

Oltre alla realizzazione della rotatoria e alla rivoluzione dell’incrocio, verranno allargati

i marciapiedi (uno sarà ricavato ex novo) e sarà creata anche una fermata per gli autobus, un “golfo di rientro” che permetterà ai mezzi pubblici di raccogliere e far scendere gli studenti e i pendolari in sicurezza. L’ottava rotatoria in appena cinque chilometri è invece quella del Lidl in via Gambina. La convenzione fi rmata proprio tra la catena di supermercati e il Comune vede Lidl impegnarsi economicamente per la realiz-zazione della nuova infrastruttura, accollandosi i 140 mila euro di investimento. Lidl sta infatti “ampliando” i propri servizi e il rondò agevolerà l’accesso dei clienti al supermercato dalla Sr 10 a tal punto da giustifi care il cospicuo investimen-to. Ricorda peraltro il sindaco Giancarlo Piva: “Non è la prima esperienza di collaborazione con il privato: anche la rotatoria del Famila è stata fi nanziata dalla catena commerciale che si trova lungo la Sr 10. Ovviamente la notizia è doppiamente positiva: sia per il risparmio di risorse pubbliche, sia per il fatto che Lidl con-ferma la propria presenza nella nostra città”. Il nuovo incrocio di via Gambina, oltre che per i clienti del Lidl, sarà utile anche per i residenti del quartiere e anche per i futuri cittadini della lottizzazione “ex Ferro”.

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Dopo il quinquennio nero – o meglio, in rosso – la Crediveneto ritorna a vedere positivo. L’istituto di credito montagnanese, reduce da quattro anni di

bilanci in rosso, ha presentato nelle scorso settimane il proprio bilancio 2014 all’assemblea dei soci. I numeri si discostano nettamente da quelli degli ultimi anni. L’eser-cizio si è chiuso infatti con un utile di 805.250 euro, pri-mo risultato positivo dopo un quinquennio. L’assemblea dei soci si è radunata come da tradizione alla Cantina di Soave di Borgo Rocca Sveva, per la prima volta sotto la guida nuovo presidente Piergiorgio Agostini. Credivene-to era reduce da 30 milioni di perdite in un quadriennio: una situazione, questa, che oltre a pesanti polemiche e tensioni aveva comportato anche le dimissioni dalla pre-sidenza di Alfredo Belluzzo, alla guida di Crediveneto dal 2005. Oltre agli 805.250 euro di utili (l’anno scorso il negativo era di 7,63 milioni di euro), l’ente monta-gnanese ha registrato nell’ultimo bilancio una raccolta di 1.049 milioni di euro (contro i 1.156 del 2012) ed una indiretta leggermente lievitata, dai 247 milioni del 2013 ai 286 di quest’anno.

Calano anche gli impieghi (823 milioni contro i 908 del 2013) e sale leggermente il patrimonio net-to (119.681.263 euro contro i 119.638.795). Tier

One e Totale capital ratio si sono assestati al 13,68% e 13,95%, mentre le rettifi che su crediti sono state di –16.694.834 euro (-21.189.446 nel 2013). Il bilancio è stato approvato all’unanimità. Non può che essere soddisfatto il presidente Agostini: “Abbiamo se-gnato un’inversione di tendenza dopo cinque anni. La banca proveniva da una forte espansione che però si è scontrata con un’economia che andava al contrario. Ab-biamo reagito bene, lavorando soprattutto sulla gestione delle commissioni. La nota più positiva è stata tuttavia la fi ducia dimostrata da soci e clienti”. Per il futuro il presi-dente è fi ducioso: “Lavoreremo in particolare nel gestire

l’anomalo, continuando però a servire famiglie ed mi-croimprese: il futuro delle Bcc non può che continuare su questa strada”. Crediveneto vanta 9 mila soci e 30 fi liali, di cui 6 nel Padovano. Nell’ultima festa del prosciutto montagnanese, Crediveneto è stata inoltre al centro di un’iniziativa di successo: il piano nobile di palazzo Valeri, sede dell’istituto, ha ospitato la mostra “Gioiello d’Autore a Montagnana”. Erano esposte opere di pregevole fattu-ra artigianale, opera di artisti italiani e stranieri di fama mondiale: Adrean Bloomard, Clara Del Papa, Corrado De Meo, Elisabetta Duprè, Maria Rosa Franzin, Nahoko Fuji-moto, Takakao Komiya e molti altri.

di Nicola Cesaro

Il bilancio 2014 chiude con un risultato positivo di 805 milaeuro. Agostini: “inversione di tendenza, fi ducia dai clienti”

Economia locale La Crediveneto riprende fi ato dopo quattro anni in rosso assai diffi cili

Conti in attivo, torna l’utile

Un momentodell’assemblea dei soci di Crediveneto a Montagnana per la presentazione del bilancio 2014

Tre mesi di lavoro e 237 mila euro di investi-mento. Tanto è servito per tirare a lustro via Matteotti, una delle strade principali del centro

storico. A metà maggio il sindaco Loredana Bor-ghesan ha inaugurato la nuova pavimentazione della via centrale della città murata. Via Matteotti collega infatti piazza Vittorio Emanuele II a via Al-beri e costituisce l’asse viario principale, mettendo in comunicazione Porta Padova e Porta Legnago.

Ha commentato la Borghesan: “Da troppo tem-po la via si trovava in uno stato indecoroso tra buche e ripristini temporanei e impropri, con asfalto invece dell’originario porfi do. Dopo i lavori di realizzazione della rete fognaria, in particolare, non si era dato seguito al ripristino dell’originaria pavimentazione in porfi do. La via ha patito forti disagi sia in merito alla sicurezza, in particolare per pedoni e ciclisti, sia per l’immagine estetica del centro storico”.

Per i lavori sono stati investiti 237.000 euro, dei quali 100.000 fi nanziati dalla Regione Veneto. Il cantiere ha visto al lavoro la ditta Salima srl di Limena.

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La nuova pista di enduro della città murata è realtà. Lo scorso 25 maggio il Motoclub del Montagnanese e l’amministrazione comu-

nale hanno tagliato il nastro del nuovo impian-to: quasi 100 mila metri quadri di superfi cie, un tracciato lungo oltre 4 chilometri, 6.500 camion di terra movimentati e un investimento da 600 mila euro che raddoppierà entro pochi mesi. Il circuito di enduro si trova in Palù, calato nel crossodromo del motoclub locale: si affi anca dunque all’ormai storica pista da motocross e, a detta del club della città murata, si conferma come unica pista “pura” da enduro di tutto il Ve-neto. Tecnicamente parlando, il nuovo circuito si sviluppa su 99.500 metri quadri ed è lungo 4.300 metri. Numeri importanti, così come è notevole la valenza di questo impianto: “Non esiste una pista simile in tutta la regione - spie-ga Francesco Loro, anima del motoclub locale - visto che questa è stata progettata e realizzata

proprio per essere destinata esclusivamente a questa specialità”. Finora gli amanti della due-ruote enduro avevano come punto di riferimen-to il circuito di Lendinara, a cui inevitabilmente la struttura montagnanese sottrarrà “clientela”.

Rispetto alla pista da motocross (1.870 metri di percorso), il circuito di enduro è più lungo e meno accidentato: “L’enduro è simile al motocross, solo che il mezzo in questo caso è omologato anche per viaggiare in strada - continua Loro - Molti appassionati della zona, in assenza di una pista, si riversano sui Colli Euga-nei, dove la corsa attraverso i sentieri è vietata: il nostro impianto vuole essere un’alternativa a questo e siamo sicuri che la nostra attività gioverà anche alla manutenzione dei sentieri collinari, togliendo qualche endurista dai colli”.

Per realizzare il circuito, il motoclub ha speso ben 600 mila euro, nella speranza ov-viamente che l’utenza faccia ritornare il corposo

investimento: altri 600 mila serviranno nei pros-simi mesi per dotare l’impianto di nuovi servizi e fabbricati, oltre che di un’area parcheggi ag-giuntiva. Per questo secondo stralcio di interven-ti, dalla Regione Veneto sono arrivati 480 mila euro. Continua Loro: “L’utenza non manca: cre-diamo che la pista possa diventare importante per gli appassionati veneti della disciplina”. Il terreno su cui nasce la pista è stato concesso dal Comune di Montagnana, che per realizzare questo “Parco sportivo del Palù” – come viene uffi cialmente chiamata l’area – ha stretto una convenzione con il Motoclub del Montagnane-se. La cerimonia di apertura dell’impianto ha visto la presenza dell’assessore regionale Mas-simo Giorgetti, del presidente veneto del Coni Gianfranco Bardelle e del sindaco Loredana Borghesan. La pista è aperta solamente in orari diurni, il sabato pomeriggio e l’intera giornata di domenica.

di Nicola Cesaro

Il circuito sorge a fi anco della pista di motocross ed è unico in tutta la nostra regione

Motoclub Montagnanese Inaugurato il tracciato di oltre 4 chilometri

Nuova pista di enduroper “liberare” i Colli

Uno scorcio del tracciato della pista di enduro che si snoda su una superfi cie di quasi 100 mila metri quadrati

E’ nato uffi cialmente il prosciutto a “km 0”. Il Comune ha lanciato un progetto pilota mirato a rilanciare ulteriormente l’eccellenza del prosciutto dolce. L’iniziativa mira a creare una vera e propria tipologia di prosciutto, denominata “Prosciutto veneto

berico-euganeo dopo Km 0”, in cui la differenza non è fatta solamente da produzione e lavorazione del prodotto, bensì dall’intera fi liera. L’accordo che dà il via al progetto è stato siglato da Comune e da altri tredici enti, tra cui il Consorzio di tutela del Prosciutto veneto berico-euganeo, Veneto Agricoltura, Camera di Commercio, Usl 17, Crediveneto e asso-ciazioni di categoria. “L’idea è quella di valorizzare l’intera fi liera legata alla produzione del nostro prosciutto - spiega il sindaco Loredana Borghesan - garantendo un’adeguata informazione sull’origine e la specifi cità dei prodotti: vogliamo che il consumatore conosca azienda e luogo di coltivazione dei cereali con cui si è alimentato il suino, dove è stato allevato il capo, dove è avvenuta la macellazione e ovviamente l’azienda che ha trasfor-mato il prodotto”. L’accordo si propone di arrivare entro cinque mesi ad un documento programmatico e di avviare una sperimentazione di almeno tre anni.

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Quando si pensa all’Università di Pa-dova e alla sua storica sede, viene subito in mente il teatro anatomico,

la cattedra di galileo, il Cortile Antico con le centinaia di stemmi che evocano la millena-ria tradizione di scienza e cultura della città. Eppure tra le mura dell’ateneo c’è molto di più, e a partire da questo mese sarà possi-bile scoprilo. Durante tutti i fi ne settimana l’intero complesso monumentale apre i battenti al pubblico, offrendo visite guidate della durata di circa un’ora che porteranno alla scoperta dei luoghi più classici e del patrimonio più recente e meno conosciuto. “Nella percezione del turista, ma anche del padovano, il Bo è solo quello “storico”, ov-vero il comparto più antico del Palazzo con-centrato intorno al Cortile Antico - afferma il Rettore, professor Giuseppe Zaccaria. Il resto, volumetricamente ben più rilevante, è considerato quasi una aggiunta posticcia e trascurabile della parte “nobile”. In realtà il “nuovo Bo” è, ormai, esso stesso, sede sto-rica e non meno importante del Bo “antico”,

sia in termini di architettura che di contenuto artistico”.

Nella percezione – o mancata perce-zione – pesa il marchio dell’epoca in cui il nuovo Bo è stato pensato e realizzato: il Ventennio Fascista: “Al di là del giudizio ideologico – continua Zaccaria – non si può non ammirare ciò che la volontà del Rettore Carlo Anti, unita alla creatività di Gio Ponti, ci ha lasciato. Qui e al Liviano si concentrano pagine fondamentali della storia dell’arte, del design e dell’architettura italiana della prima metà del Novecento, pagine scono-sciute ai più che riteniamo doveroso svelare alla città e a chi visita Padova.”

Il nuovo percorso, dopo aver attraversa-to il cuore più antico del complesso, prose-gue, attraverso la Basilica – chiamata così per la presenza delle colonne in cemento rivestito di stucco rosso – nel Bo Novecen-tesco.

Ci si potrà addentrare negli spazi del Rettorato, prima non aperti alle visite, in cui, sala dopo sala, si evidenzia il genio cre-

ativo di Gio Ponti: tutto è suo, dai disegni dei pavimenti marmorei, ai colori delle pareti, ai mobili, lampadari e ogni genere di arredo, posaceneri e maniglie comprese. E tutto è stato conservato senza stravolgimenti, of-frendoci oggi una testimonianza unitaria e perfetta di design italiano ai massimi livelli. Così nel Circolo dei Professori, con la Sala di Lettura, la Sala da Pranzo, la Sala del Caminetto e persino nella cucina. Ponti e il Rettore Carlo Anti chiamarono a lavorare al nuovo Bo artisti di fama, secondo un proget-to perfettamente coerente. Nel percorso tro-

viamo tra gli altri Gino Severini, Achille Funi, Ferruccio Ferrazzi, Pino Casarini, Arturo Martini, Carlo Scarpa, Filippo De Pisis, Paolo De Poli, Antonio Fasan. Persino lo Studio del Rettore, anch’esso arredato da Gio Ponti, sarà offerto ad uno sguardo del visitatore.

È il connubio tra scienza, vicende uma-ne, grande storia, arte, architettura e vita quotidiana, a dare un fascino unico a questa visita che, in una sola ora, conduce attraver-so otto secoli di vita di un Ateneo che è stato e continua ad essere una delle eccellenze del nostro Paese. (info: www.unipd.it)

Aperta alle visite anche tutta la parte Novecentesta, meno notaal pubblico ma di grande pregio

Università di Padova Accessibile l’intero complesso monumentale con le sale realizzate da Gio Ponti

Il Rettorato del Bo si svela

La cosiddetta “Basilica” del Bo che conduce al Rettorato

Con 38 voti su 75 al suo La realtà non è come ci appare. La struttura ele-mentare delle cose (Raffaello Cortina)

il fi sico Carlo Rovelli si è aggiudicato l’edi-zione 2015 del Premio Letterario Galileo. Il libro traccia un percorso storico della visione fi sica del mondo, chiarisce il contenuto di teorie come la relatività generale e la mec-canica quantistica, conduce al bordo del sa-pere attuale e offre una versione originale e articolata delle principali questioni oggi aperte, il tutto trasmettendo la passione per la ricerca. Il presidente della Giuria scienti-fi ca Vittorino Andreoli, ha affermato: “è stato bello constatare l’alto livello che la di-vulgazione scientifi ca ha raggiunto e vedere che sono gli stessi scienziati a raccontarsi. Segno che la scienza non rimane chiusa su se stessa, ma si apre per parlare a tutti.”

PREMIO GALILEO

L.O.

Il fi sico Carlo Rovelli“La realtà non è come ci appare”

Carlo Rovellidi Laura Organte

Esposizione al Pedrocchi Le incursioni in città furono 19, gli edifi ci colpiti 211

Durante la Grande Guerra Padova fu duramente colpita dai bombardamenti aerei: ben 19 incursioni, a partire dall’a-

prile 1916, per un totale di almeno 912 bom-be sganciate (una, inesplosa, alta 2,75 m e del peso di 290 chilogrammi, è conservata al Museo Civico del Risorgimento e dell’Età Contemporanea). Al termine del confl itto, il bilancio contava 129 morti e 108 feriti.

Ma a riportare le ferite della guerra non furono soltanto i cittadini: 211 furono gli edifi ci danneggiati dalle bombe, e per alcu-ni di essi il danno fu irreparabile. Anche se oggi appaiono integri, la cupola del santuario del Carmine, il fronte del Duomo, la scoletta del Santo, non furono risparmiati dalla furia nemica nonostante il valore inestimabile. Alla fi ne delle ostilità, la rovina del paesaggio, dei villaggi e di parecchi siti d’arte cittadini sarà rilevante: mentre i capolavori iniziano a rifl u-ire nelle sedi d’origine, la ricostruzione dovrà confrontarsi con l’annientamento totale o par-ziale di larghe porzioni della nostra memoria artistica.

Al tema degli sfregi riportati dal patri-monio artistico a causa della guerra e delle iniziative di tutela è dedicata la mostra “L’arte ferita. Salvaguardia, danni e restituzioni nel periodo della Grande Guerra”, in esposizione fi no al 4 ottobre nelle sale del Piano Nobile

dello Stabilimento Pedrocchi contigue a quelle del Museo del Risorgimento e dell’Età Con-temporanea.

Vengono presentate oltre cento fotogra-fi e e alcuni volumi d’epoca che illustrano e spiegano l’impatto del confl itto sul patrimo-nio storico-artistico nel nord Italia. Si tratta di una selezione effettuata nei fondi conservati presso la Biblioteca Civica di Padova, il Gabi-netto Fotografi co dei Musei Civici di Padova, il Museo Centrale del Risorgimento di Roma, la Biblioteca del Seminario Vescovile di Treviso, l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini onlus di Venezia e l’Archivio Fo-tografi co della Soprintendenza Belle Arti e

Paesaggio per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso di Venezia.

La mostra costituisce la prima di una serie di iniziative dedicate al confl itto, inizia-tive che, nel loro insieme, compongono il più ampio progetto Paesaggi di guerra: società e territori. Tale programma, di cui è capofi la l’Ateneo patavino e al quale hanno partecipa-to altri enti pubblici, nonché le forze armate, in qualità di partner, ha ricevuto il contributo della Regione del Veneto in seguito a un ban-do relativo alla valorizzazione dei beni e alla promozione della conoscenza delle vicende storiche della Prima Guerra Mondiale.

Padova ferita dalle bombedella Grande Guerra

Ciò che restava di Villa Guarnieri dopo il bombardamento

Laura Organte

TEATRO E MUSICA

“JESUS CHRIST SUPERSTAR” Il 23 e 24 ottobre arriva a Padova un pezzo di storia dello spettacolo mondiale. “Jesus Christ Superstar”, il capolavoro di Andrew Lloyd Web-ber e Tim Rice, nella versione italiana in lingua originale fi rmata da Massimo Romeo Piparo 20 anni fa, torna in scena al Gran Teatro Geox con un protagonista d’eccezione conosciuto in tutto il mondo nel ruolo del titolo: Ted Neeley, colui che diede un’impronta mitica e indelebile al ruolo di Gesù nello storico fi lm di Norman Jewison del 1973.

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CROSBY, STILL & NASHCrosby, Stills & Nash hanno annunciato le date del loro tour europeo che si terrà a settembre e ottobre. Il tour partirà da Londra il 12 settembre con due serate all’Eventim Apollo e si chiuderà l’11 ottobre allo Spektrum di Oslo. Il tour prevede anche due serate all’Olympia di Parigi oltre a spettacoli in Olanda, Belgio, Svizzera, Italia, Ger-mania e Danimarca. La tappa padovana – sul palco del Gran Teatro Geox – è fi ssata per sabato 3 ottobre prossimo. Il gruppo eseguirà brani dal loro vastissimo catalogo insieme al nuovo materiale di ogni singolo membro.

a cura di Laura Organte

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2Sport

Sono passati 5 anni: la tappa era Ferrara- Asolo, la corsa in quel mag-gio 2010 lambì solo la città murata

della Rocca, passò sulla statale senza per-correrne l’interno, di quel giorno si ricorda il passaggio di una fuga a quattro con Fi-lippo Pozzato fasciato dal tricolore, il loro tentativo svanì sulle pendici del Grappa che consacrarono Vincenzo Nibali vincitore ad Asolo. Quest’anno la festa è all’interno tra il vialone d’accesso delimitato dai platani al maestoso duomo un delle tante bellezze di Monselice. All’entrata della città un grande striscione della Biciverde di Paolo Bernardini ha dato il benvenuto ai girini insieme all’ar-co gonfi abile dell’Avis locale. Poi gelato rosa al prosecco gratis a tutti con l’iniziativa del-la gelateria artigiana da Carlo-Take- Awwai. Ma ecco la cronaca di quei minuti. Da Boara sul punto del rifornimento possibil-mente per raccattare borracce e sacchetti, cimeli ricercati e importanti per gli amanti della bicicletta. Alle 13.45 impazza la ca-rovana pubblicitaria, un tourbillon infi niti di macchine pubblicitarie che portano allegria sorrisi e colori. Intanto il cielo si gonfi a di nuvoloni minacciosi e proprio quando i cor-ridori lasciano la statale e imboccano via

Rovigana si scatena la pio ggia, le grosse gocce beffarde frustano l’asfalto, sembrano perline trasparenti quando battono sui casci e sulle esili mantelline dei corridori. Davanti al gazebo della Biciverde passano i fuggiti-vi trainati dal vicentino Enrico Barbin della Bardiani, sulla sua scia Gretsch, Appollonio, Vander Lijke e Elissonde, imboccano via delle grole e spariscono agli occhi dei nu-merosissimi presenti che incitano e gridano cominciando via Verdi.

E ‘ solo il prologo: a 1’14” il gruppo tirato da un suo scudiero ecco Contador, fi n qui re incontrastato che nasconde la rosa sotto una mantellina gialla, subito dopo Richi Porte, guerriero tasmaniano ferito per la penalizzazione di 2’ per un cambio

di ruota irregolare nella tappa di Forl’, c’è Bonen, 4 Roubaix e tre Fiandre un mondiale che fi uta l’occasione nell’arrivo alla basilica del monte Berico, protetto da una macchia di maglie azzurre ecco Fabio Aru, fasciato dalla maglia color giglio che va al miglior giovane, a centro gruppo il belga Philip Gil-bert vincitore di tutto, addenta un panino, poi sullo strappo fi nale addenterà anche una strepitosa vittoria.

Attimi, solo attimi che sanno di eternità, la lunga teoria delle ammiraglie chiude l’e-mozionate giornata pioggia o no, tutti cor-rono a casa davanti alla tv, c’è da vedere la scalata al Castelnuovo, e per le scolaresche, il giorno dopo, compito in classe tema: al mio paese è passato il giro.

di Walter Lotto

Il giro a Monselice, festa per le stradePESCA

Il fi ume Bacchiglione è stato teatro del primo trofeo di pesca al colpo, organizzato dal team Fishing Saccese, una società sorta da sei mesi grazie all’impegno di un gruppo di giovani di Pontelongo e paesi limitrofi appassionati alla cattura di pesce

bianco e carp fi shig. L’evento organizzato in collaborazione con l’assessorato allo sport di Pontelongo ha visto gareggiare 27 concorrenti tra i quali si sono distinti Alberto Monasteri, Marco Falasco e Guido Finotto che hanno occupato i primi posti del podio. A tutti i partecipanti premi con articoli sportivi e generi alimentari, questi ultimi offerti dal comune di Pontelongo. Alla fi ne grande soddisfazione per il team organizzatore per la buona riuscita della manifestazione dovuta all’impegno di tutti con l’auspicio che sia il primo appuntamento di una lunga serie.

A Pontelongo il trofeo del Team Fishing SacceseGARA SULLE RIVE DEL BACCHIGLIONE

W.L.

Vincere nella corsa di casa, organizzata dalla società di appartenenza, dove papà Edy, signor Eurotermoidrailica è

il maggior sponsor, più bello di un sogno: è capitato ad Alex Sturaro biancorosso della Cartura Nalin che sul circuito ricavato all’in-terno della zona industriale di Cagnola si è imposto con una volata regale di gruppo tra gli esordienti del primo anno nel Gp città di Cartura “ ho seguito le indicazioni di Massi-mo Betto mio diesse- ha detto Alex- è una vittoria dedicata a papà.”

Spumeggiante la gara tra i secondi anno con i ferraresi del Gs S. Maria Codifi ume a farla da padroni, su tutti Tommaso Gozzi, al 5. centro stagionale che subito dopo il via ha selezionato una fuga di un sestetto e poi si è imposto nettamente in volata.

A premiare i vincitori il vice sindaco car-turano Romano Terrassan, il vice presidente del club organizzatore Giorgio Nalin e lo sponsor Edy Sturaro.

Esordienti primo anno: 1. Alex Stura-ro (Cartura Nalin) km 26 in 45’53” me-dia 36,378; 2. Davide De Pretto (Schio 1902); 3. Mattia Sabadin (Guadense Ro-togal); 4.Gabriele Cecchin ( Fiumicello); 5. Giacomo Panin (Acd Monselice); 6. Riccar-do Sabbion (Cartura Nalin); 7.Andrea Stura-ro (acd Monselice); 8. Giovanni Reghin (Vc Montebelluna);9. Mattia Lucatello ( fi umi-cello); 10. Tommaso Stocco (Vc Tombolo).

Esordienti secondo anno: 1. Tomma-so Gozzi (S.Maria Codifi ume) km 36 in 51’25” media km 42,010; 2. Nicola Chia-rentin (Gc Noventana); 3. Andrea Bressan ( Guadense Rotogal); 4. Nicola Campagnaro (Bicisport); 5. Alberto Dainese (Acd Mon-selice); 6. Federico Chiccoli (S.Maria Codi-fi ume) 7. Matteo Giglioli (idem) a 2’25; 8. Piercarlo Pressenda (Acd Monselice); 9. Elia Alessio ( Bicisport) 10. Ferenc Rocchi (S.Maria Codifi ume).

CICLISMO. Gran premio Città di Cartura per esordientiVITTORIA CASALINGA IN VOLATA PER ALEX

W.L.

Ciclismo Il racconto dell’emozionante passaggio della carovana rosa

Il passaggio a Monselice, sulla destra Contador

L’esordiente Alex Sturaro sul gradino più alto del podiofesteggiala vittoria

171717Sport

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Page 18: Bassapadovana giu2015 n71

1

IL VENETOin PRIMO PIANO

L’effetto Renzi che la scorsa tornata eletto-rale, quella delle europee, aveva avuto il suo appeal anche in Veneto, consentendo

ai Democratici di contare ben il 37,5 per cento dei consensi dalle nostre parti, invece non trova riscontro questa volta. E, anzi, si trasforma in una debacle la corsa del Pd a Palazzo Balbi di fronte all’Italia intera che aveva messo sotto la lente d’ingrandimento lo scenario Veneto, quale laboratorio politico di notevole interesse anche nazionale.

Luca Zaia si conferma dunque presidente con un risultato personale clamoroso per il bot-tino di voti ottenuti, oltre il 50 per cento delle preferenze dei veneti che sono andati a votare e un distacco di 27 punti percentuali rispetto ad Alessandra Moretti, e una vittoria della Lega che si prende la sua rivincita, anche in casa del Car-roccio dopo lo strappo con Flavio Tosi. Quest’ul-timo porta a casa l’11,9 per cento, rosicchiando preferenze anche al Pd.

“Un risultato stratosferico” defi nisce il pro-prio successo il riconfermato governatore, all’in-domani del voto, mentre tutti i commentatori gli riconoscono il peso personale che ha avuto in questa affermazione.

Si assume le proprie responsabilità Alessan-dra Moretti, osserva che hanno avuto più riscon-tro i temi di pancia dell’avversario leghista - in particolare le dispute sui profughi e gli immigrati

- rispetto al suo approccio costruttivo attento alle questioni del sociale e della sanità.

Ma il dibattito in casa Pd va ben oltre la que-stione personale e riguarda il modo di gestire il consenso in Veneto.

“Al cambiare verso al Paese da parte di Ren-zi - rifl ette Paolo Giaretta, ex senatore Pd ed ex sindaco di Padova - doveva seguire a ruota un cambiare verso al Veneto. E invece la dirigenza locale del Pd ha solo pensato di tenersi il “teso-retto” conquistato alle europee, senza spiegare ai veneti che cosa avrebbe fatto il Pd se avesse vinto le regionali”.

Altro spunto da non trascurare per Giaretta e che merita una rifl essione ben più ampia del contesto regionale, è la scelta di quell’elettorato di sinistra all’interno del Pd che non si riconosce nella politica di Renzi e soprattutto nelle sue rifor-me - elettorale, jobs act, scuola... - e che piutto-

sto ha preferito, questa volta, astenersi dal voto o virare verso altri lidi, Movimento Cinque Stelle ma in Veneto anche Lega e Flavio Tosi.

In Veneto anche il Movimento Cinque Stelle con il suo candidato alla presidenza della Regio-ne Jacopo Berti non brilla e non riesce a bissare il risultato elettorale delle scorse europee, ottenen-do l’11,9 per cento dei consensi, vale a dire - 8 per cento dei voti.

Interessante tuttavia sarà capire come il M5S si muoverà in Consiglio regionale, dove de-butta in Veneto. Zaia promette un atteggiamento di dialogo verso i pentastellati.

Un’ultima rifl essione sull’astensionismo: in Veneto hanno votato il 57 per cento degli aventi diritto. Una percentuale record in senso negativo, eppure la nostra in questo appuntamento con il voto è risultata la regione con più alta affl uenza alle urne.

di Ornella Jovane

I democratici veneti analizzano le ragioni della sconfi tta. Tosi porta a casa l’11,9 per cento dei voti, analogo risultato per il Movimento 5 Stelle. Vota solo il 57 per cento degli aventi diritto

Elezioni regionali Il governatore uscente si afferma con oltre il 50 per cento dei voti, e 27 punti percentuali in più rispetto ad Alessandra Moretti

Zaia vince facile, Pd sconfi tto: l’effetto Renzi si è esaurito in Veneto

PROVINCIA DI VENEZIA

Sono 9 i consiglieri regionali che sono stati eletti nell’ultima tornata elettorale in provincia di Venezia. Ci sono fra questi 9, ben 8 new entry e una sola conferma. Così ripartiti: due consiglieri alla Lista

Zaia, uno alla Lega Nord, uno ad “Indipendenza Veneto per Zaia”, due al Pd, uno al Movimento 5 stelle, uno alla Lista Moretti e uno Ncd-Udc-Area popolare. Partiamo dalle liste collegate al governatore riconfermato Luca Zaia che hanno fatto il pieno soprattutto nel Veneto Orientale. La Lista Zaia ha portato a palazzo Ferro Fini l’ex sindaco di Jesolo e imprenditore alberghiero Francesco Calzavara e Fabio Barbisan, alla sua prima esperien-za politica. La Lega Nord veneziana porta in consiglio regionale il sindaco di Musile, nonché commissario della Lega del Veneto orientale Gianluca Forcolin. La ripartizione regionale dei “resti” ha poi portato alla nomina di

Ilaria Padoan all’interno della coalizione che ha sostenuto Luca Zaia. E’ un medico ana-tomo patologo di Chioggia. Nella debacle del candidato Alessandra Moretti che si è verifi cata anche in provin-

cia di Venezia, si sono salvati in tre. Così il Pd riconferma il consigliere uscente Bruno Pigozzo ex sindaco di Salzano e porta a Palazzo Ferro Fini Francesca Zottis, assessore al Comune di San Donà, che si dimetterà come prevede la legge In Consiglio entra poi per la lista Moretti presidente rappresentando la Riviera del Brenta Franco Ferrari, imprenditore di Cam-ponogara, presidente della squadra di calcio, già consigliere con Cacciari sindaco in consiglio comunale a Venezia. Entra in consiglio Erika Baldin, del Movimento 5 Stelle: 26 anni, laurea in Scienze politiche e laurea, che subito ha annunciato che si dimezzerà lo stipendio, e darà i soldi ad un fondo per micro prestiti agli imprenditori. II riparto dei residui infi ne porta in Regione anche il medico chioggiotto Massimo Mancini: il più votato nel Veneto per la lista Ncd-Udc-Area popolare.

Chi siederà in consiglioSU NOVE ELETTI 8 NUOVE ENTRATE E UNA SOLA RICONFERMA

A.A.

Boom Zaia nel Veneto orientale, male la Moretti anche nelle sue roccaforti

1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

Claudio Sinigaglia Piero Ruzzante

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1Il Veneto in primo piano

Lista Zaia e Lega pigliatutto anche a Padova, soprattutto in provincia, dove i due schieramenti sono in testa rispet-

tivamente con il 24 e il 18% delle preferen-ze. Il Partito Democratico resta in primo par-tito solo in città ma con appena 200 voti di distacco dalla Lista Zaia. Insomma anche a Padova e provincia Zaia trionfa conferman-do il 50 per cento a livellio regionale mentre la Moretti si lecca le ferite solo in città dove racimola dieci punti in più. A parte il capo-luogo il risultato in provincia rispecchia le dinamiche regionali e conferma il successo del governatore uscente e in particolare del Carroccio.

Crolla, anzi tracolla Forza Italia che comunque, in virtù dell’alleanza con Zaia, riesce ad esprimere un consigliere regiona-le. La parte del leone ovviamente la fanno i leghisti, a partire da Roberto Marcato, ex vice presidente ed ex assessore della Pro-vincia, che da solo ha raccolto oltre 7.200 preferenze.

Un successo personale premiato, come

afferma lo stesso Marcato, da un’intensa campagna elettorale “on the road”, spesso al seguito del leader nazionale della Lega Matteo Salvini, e dall’incontro con migliaia di persone.

Ovviamente fra i cavalli di battaglia di Marcato l’emergenza profughi e la pressio-ne fi scale. Ottima anche la prova dell’asses-sore padovano Fabrizio Boron che fa esulta-re il sindaco Bitonci. E a proposito di sindaci sono ben tre i primi cittadini padovani che si toglieranno la fascia tricolore per entrare in Consiglio Regionale.

Massimiliano Barison, sindaco di Albi-gnasego, rappresenterà Forza Italia con i sui 5.500 voti, mentre nelle fi la della Lega troviamo Giuseppe Pan, sindaco di Cittadel-la e Tiberio Businaro, di Carceri, eletto con la Lista Zaia, come Luciano Sandonà, vice-sindaco di Campo San Martino. All’opposi-zione il Partito Democratico ha confermato i due consiglieri uscenti, Claudio Singaglia e Pietro Ruzzante, forti delle preferenze rac-colte soprattutto nel capoluogo.

Non ce l’ha fatta invece Giancarlo Piva, sindaco di Este. E’ padovano anche il lea-der o meglio, portavoce, del Movimento 5 Stelle Jacopo Berti: la candidatura a presi-dente ha fatto da traino per le sue 7.800 preferenze personali. Guardando agli esclusi eccellenti, il più votato è del Nuovo Centro Destra: Marino Zorzato.

Non ce l’ha fatta nemmeno il suo col-lega ex assessore Maurizio Conte. Sono ri-masti esclusi anche gli ex consiglieri Arianna Lazzarini, Stefano Peraro e Santino Bozza. Con la nomina della giunta, però, qualcuno potrebbe essere “ripescato”.

di Nicola Stievano

Il voto nel padovano Lista Zaia e Lega in vetta, Pd solamente terzo ma si impone in città

Padova: nove consiglieri, cinque sono leghistiExploit di preferenze per Marcato, bene anche Barison. Il Partito Democratico conferma i consiglieri uscenti

Roberto Marcato Fabrizio Boron Massimiliano Barison

Claudio Sinigaglia Piero Ruzzante

191919Il Veneto in primo piano

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4 Il Veneto in primo piano

Luca Zaia ha stravinto e risulta il più votato fra i candidati presidente nella quasi totalità del Veneto. Nel “mare

verde”, tuttavia, ci sono tre isole “rosse” ed una “gialla” che spiccano per i loro risultati: sono quattro comuni polesani nei quali Zaia non è risultato vincitore.

Si tratta di Castelmassa, Ficarolo e Ca-naro dove Alessandra Moretti ha ottenuto più voti dello sfi dante e di Gaiba, dove, inve-ce il numero maggiore di consensi è andato a Flavio Tosi. Un dato che ha una chiara chiave di lettura. A Castelmassa, per esempio, era candidato Alberto Simi, che con le sue preferenze ha portato in alto il Pd che raggiunge il 33% e fa arrivare Alessandra Moretti al 36%, mentre Zaia si ferma al 34%. Discorso analogo per Ficarolo, “patria” di un’altra candidata Pd che in casa ha raccolto un ampio consenso, portando la coalizione a sostegno di Alessandra Moretti al 35,4%. Qui, tuttavia, la sorpresa è doppia, dal momento che anche Gianni Tessari, candidato fi carolese nella Lista Tosi, ha drenato voti a Luca Zaia: il sindaco di Verona ha infatti totalizzato nel comune altopolesano il 32,9% di voti, mentre Zaia chiude terzo con appena il 21,8%. E se Canaro, che pure non aveva candidati “di casa”, si laurea il comune più rosso del Polesine, con Alessandra Moretti che raggiunge addirittura il 40,8%, lasciando Zaia sotto di un punto in un vero e proprio referendum fra due, a Gaiba la situazione è ancora diversa, visto che a trionfare è Flavio Tosi.

IL DETTAGLIO

Ci sono quattro “eccezioni”IL GOVERNATORE NON HA VINTO DAPPERTUTTO

Fr. Ca.

Magra consolazione

In Polesine i risultati per le regionali non hanno fatto registrare un segno diverso rispetto a quanto accaduto nel resto del

Veneto, con un’affermazione straripante del presidente uscente Luca Zaia, riconfer-mato a furor di popolo.

La dinamica polesana, tuttavia, ha vi-sto la distanza fra la candidata del Pd e quello della Lega assottigliarsi rispetto alla media regionale. Il voto complessivo del Veneto, infatti ha visto Zaia aggiudicarsi il consenso di oltre la metà degli elettori (50,8%), mentre Alessandra Moretti si è fermata al 22,4%. In provincia di Rovigo, invece, Zaia si è “fermato” al 45,38% ed alla sua prima sfi dante sono andanti il 28.95% dei consensi. Il distacco, dunque, è stato più contenuto, ovvero di 16 punti percentuali che sono sì una distanza note-vole, ma non siderale come è risultata inve-ce a livello regionale con la Moretti più che doppiata e 28 punti percentuali di distacco.

Per quanto riguarda il voto ai partiti, un’altra differenza fra il voto polesano e la

media del voto regionale riguarda le liste: il successo più ampio in Veneto l’ha infatti avuto la lista Zaia, primo “partito” con il 23%, davanti a Lega con il 17% e Pd con il 16. Fra Adige e Po, l’ordine d’arrivo è completamente mescolato (anche se, di fatto, si potrebbe dire che anche invertendo l’ordine degli addenti il risultato non cam-bia): il primo partito a livello provinciale è il Pd con il 23,4%, perdendo in percentuale rispetto al 2010 solo 2 punti (aveva preso il 25,4%) seguito dalla Lega con il 18,3% (che come partito perde voti rispetto al

2010 quando ottenne il 22,6%), e poi dalla lista Zaia con il 14,5%, novità e rive-lazione di questa tornata.

Nella coalizione a sostegno del pre-sidente rieletto fa un po’ meglio del disa-stro generale Forza Italia, che si attesta sull’8,5%. Per carità, nulla per cui esulta-re, visto che le scorse regionali il Pdl, ora frantumato, aveva preso il 32,9%. Supe-riore alla media regionale anche il risultato di Flavio Tosi, che si attesta in Polesine sull’11,3%, di poco sotto al Movimento 5 Stelle che arriva praticamente al 12%.

di Francesco Campi

In regione il distacco dal vincitore Zaia ha sfi orato i 28 punti percentuali, qui sono “solo” 16

Elezioni regionali In Polesine la Moretti fa meno peggio che nel resto del Veneto

Pd rodigino bastonato, ma resta il primo partito...

Luca Zaia, qui a Rovigo, ha stracciato tutti

E’ Graziano Azzalin del Pd il polesano più vota-to: con le sue 3.192 pre-

ferenze il consigliere uscente stacca, infatti, il compagno di partito Sandro Gino Spi-nello che, grazie al supporto della segreteria provinciale, è riuscito comunque ad arrivare secondo assoluto con 2.977 preferenze. Terza all’interno del Pd, Mirella Zambello che ottiene comunque un buon bottino personale di 1.019, mentre quarta arriva Manuela Nicoletti con 715 preferenze.

Isi Coppola che da regina incontrasta-ta delle preferenze nel 2010, quando ne mise insieme 16.583, subisce un tracollo disastroso ottenendone 2.697. Un risultato comunque di rilievo in assoluto, ma non se si pensa alle 13886 preferenze lasciate per strada nonostante i cinque anni da assessore, da sommarsi agli altri 10 nella Giunta Galan. Una bocciatura, dunque, che la vede staccare ma non di moltissimo Valter Roana 1.093, che insieme a lei è riuscito comunque a far ottenere a Forza Italia un risultato superiore alle media regionale.

Ad aggiudicarsi insieme ad Azzalin il seg-gio in consiglio regionale, è un altro uscente, ovvero Stefano Falconi, primo nella Lega Nord (secondo partito in Polesine) con 789 preferenze, una manciata di voti in più rispet-to a Guglielmo Ferrarese con 640, mentre Antonello Contiero si piazza terzo con 352.

Il quarto più votato in assoluto è, invece, Cristiano Corazzari, primo nella Lista Zaia con 1.231 preferenze. Un bottino personale di tutto rispetto anche per Gianni Tessari che con la Lista Tosi ha inanellato poco meno di mille voti (987). Buono ma non ottimo, in-vece, il risultato del sindaco di Fratta ed ex presidente della Provincia Tiziana Virgili che, prima della lista Veneto Civico, mette insie-me 754 preferenze. Appena 438, invece, per Giovanni Mandoliti, nonostante la lista Alessandra Moretti presidente abbia ottenuto il 3,6% dei consensi.

Nel Movimento 5 stelle la più votata è Patrizia Bertelle con 538 preferenze, mentre nell’Altro Veneto, che non riesce come lista a superare il muro dei mille voti e chiude la clas-sifi ca, dietro anche ad Indipendenza veneta di Morosin, un risultato personale comunque importante lo ottiene Lorenzo Feltrin con 279 preferenze.

DUE GLI ELETTI: AZZALIN E FALCONI

Fr. Ca.

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1 Voci da palazzo

Il nuovo Consiglio regionale del Veneto uscito dalle urne di domenica 31 maggio conterà 49 consiglieri più il presidente Luca Zaia e il candidato dell’opposi-

zione più votato, Alessandra Moretti. Grazie al risultato di coalizione messo a segno da Zaia che ha supera-to la soglia del 50 per cento dei voti validi, la nuova maggioranza sarà composta da 29 consiglieri più il presidente: 13 della lista Zaia, 10 della Lega Nord, 3 di Forza Italia, 2 di Indipendenza Noi Veneto e 1 di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Sui banchi dell’opposizione siederanno 20 consiglieri, oltre ad Alessandra Moretti, in rappresentanza delle tre coalizioni: 11 consiglieri del centrosinistra (8 del Pd, 2 della lista Moretti, 1 di Veneto Civico), 5 della coalizione di Tosi (3 lista Tosi, 1 Ncd-Area popolare e di 1 Veneto del Fare), 4 del Movimento 5 stelle.

In Giunta con Zaia siederanno, invece, 10 assessori di cui almeno la metà dovranno essere scelti tra gli eletti in consiglio. “Lo Statuto è molto chiaro – ha commen-tato il Governatore - e prevede che quantomeno cinque consiglieri debbano diventare assessori”

Nelle idee Luca, come lo chiamano i Veneti che gli hanno rinnovato la fi ducia, la Giunta dovrà essere competitiva, “assolutamente fatta da persone che han-no professionalità e, soprattutto, operatività. Perché i veneti ci dicono ogni istante: “Adesso andare avanti, pancia a terra perché non avete alibi”.

Clodovaldo Ruffato, nella sua carica di presidente uscente del Consiglio Regionale del Veneto ha commen-

tato i risultati del voto veneto esprimendo soddisfazione. “Il primo giudizio doveroso che mi sento di dare come rappresentante dell’assemblea regionale, è di grande soddisfazione nei confronti del dato di affl uenza. Il Ve-neto si è recato alle urne al di al di ogni pessimismo e superando ogni previsione di possibile assenteismo. Questo dimostra a mio parere la maturità dei nostri concittadini, che hanno voluto dare il proprio giudizio politico nonostante una campagna elettorale sottotono.

Entrando nel merito delle sentenze dell’urna, il presidente del Consiglio Regionale sottolinea che “se uniamo il risultato di Zaia, della Lega, di Forza Italia e di Tosi, vediamo che oltre il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista,

di matrice popolare, legata alle tradizioni di buon go-verno. Questo è la conferma sostanziale del voto del 2010 e dimostra ancora una volta che il Veneto vuole rinnovamento consapevole, e non è terra di ribaltoni o cambiamenti radicali”.

L’analisi della composizione del Consiglio Regionale per la X legislatura permette a Ruffato ulteriori conside-razioni: “Il nuovo Consiglio registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento. Tutto questo ci indica che per cambiare la rappresentanza politica forse non sono così necessarie leggi ad hoc, come ad esempio quella sulla preferenza di genere: oggi più che mai il cambiamento avviene se ci sono persone valide cui dare la propria preferenza”.

di Maria Pavan

Intorno al 20 hiugno l’insediamento

Neoeletto Consiglio regionale: più rosa e con molti volti nuoviLa nuova assemblea registra una forte presenza femminile e un importante rinnovamento anche se il 60% dei veneti continua a gravitare all’interno di un’area moderata, centrista

All’indomani dello spoglio al Partito democratico veneto non rima-ne che raccogliere i cocci. “Il dato elettorale regionale – affer-ma una nota del Pd regionale - ci consegna una inequivocabile

riduzione di consenso verso il Pd e va assunto come paradigma per una ripartenza in termini nuovi del nostro impegno politico. Il perché la spinta al cambiamento che Alessandra Moretti ha cercato di tra-smettere non abbia raccolto il coraggio sperato. Dobbiamo capire se è una questione di credibilità (persone), di capacità mediatica (forma), di contenuto (sostanza), di approccio (metodo). Cominciamo da noi. Mettiamoci tutti in discussione propositiva, con responsabilità e tenacia, per una seria opposizione politica in difesa dell’equità e della

trasparenza, a servizio del bene comune”. Nelle prossime settimane il segretario Roger De Menech e Alessandra Moretti avvieranno un percorso di approfondimento nel Pd Veneto, partendo dai territori. Sa-ranno coinvolti i circoli, le segreterie comunali, le segreterie provinciali e gli amministratori del Pd. “Questo è il momento di uno sforzo corale ricostruttivo – affermano dal Pd -. Vanno riannodate le connessioni con la nostra base, i nostri militanti e il nostro elettorato. Metteremo davvero al centro il territorio, la formazione politica, l’innovazione e la crescita amministrativa. Dobbiamo attivare e valorizzare le migliori energie della nostra regione e del nostro partito per crescere insieme”. “Serviranno mesi e forse anni di lavoro per ricostruire il centrosinistra

veneto – commenta la senatrice Laura Puppato, papabile candidata alle regionali sia nel 2010 che nel 2015 -. E’ normale che, quando un partito passa dal 40 al 20, l’opzione del Congresso straordinario sia valutata e, nel caso, perseguita, ma va fatta nei tempi giusti e a mente serena e lucida”. “Per quanto riguarda me – conclude la sena-trice - ho già dimostrato molte volte quanto sia dedita al partito, sono già stata tra i papabili candidati alla Regione nel 2010 e quest’anno. Sempre esclusa, ho sempre appoggiato il candidato scelto con lealtà e onestà intellettuale, dovendo poi vedere crollare in entrambi i casi il PD. La mia persona è sempre stata e sarà sempre a disposizione del progetto comune, mai di correnti o appetiti personali”.

PD VENETO OCCORRE RIFLETTERE E RICOSTRUIRE O ANDARE A CONGRESSO?

M.P.

“I risultati del voto per le r e g i o n a l i

in Veneto è stato a doppia sorpresa, anche per gli stessi protagonisti”. E’ il commento di sin-tesi del politologo Paolo Feltrin, ‘guru’ dell’Osservatorio elettorale del Consiglio regionale del Veneto. “La prima sorpresa – ricapitola Feltrin – è il risultato eccezionale conseguito da Luca Zaia, superiore ad ogni previsione e alle stesse proiezioni. Un risultato che fa della Lega l’erede quasi naturale della Democrazia Cristiana. Infatti, con 25 seggi su 29, gli esponenti della lista civica del presi-dente Zaia insieme a quelli della Lega Nord costituiran-no – almeno sulla carta - una forza politica compatta che rimanda agli storici monocolori scudocrociati”.

“L’altra sorpresa – prosegue Feltrin - è il risulta-to amaro e deludente del Pd e del centrosinistra, che arriva a soli 12 mesi dal boom delle europee”. “Toc-ca ora ai dirigenti del Pd – avverte Feltrin - rifl ettere seriamente sulle ragioni di un risultato così inatteso”. E il politologo non usa mezzi termini nel defi nire il risultato elettorale conseguito dalla coalizione che ha sostenuto la candidatura di Alessandra Moretti come il “peggiore della storia elettorale del Veneto”. Sui mo-tivi della sconfi tta della coalizione di centrosinistra pe-sano molti fattori, “compreso – fa notare Feltrin – un astensionismo aggiuntivo, che ha penalizzato proprio la coalizione della Moretti”.

Dall’altra parte, invece, i consensi raccolti da Zaia rappresentano un’affermazione superiore alle aspetta-tive. “Il risultato conseguito, superiore al 50 per cento – sottolinea Feltrin – è più ampio di quanto previsto”. Ma Feltrin non tralascia di sottolineare anche la fl es-sione subita da Forza Italia, ridimensionata al 5,7 per cento, rispetto al 24,7 di cinque anni fa.

Paolo Feltrin, politologoZAIA COME LA DEMOCRAZIA CRISTIANA

L’opinioneL’opinione

Paolo Feltrin

Sora il Consiglio Regionale veneto e Clodovaldo Ruffato, presidente uscente del Consiglio Regionale

Laura Puppato

22 Voci da palazzo2222 Voci da palazzo

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26 Cultura veneta2626 Cultura veneta1 Cultura veneta

Scelto dal curatore del Padiglione Italia tra moltissimi altri artisti italiani, Paolo Gioli par essere una elle voci più interessanti presenti

attraverso le quali Trione prova ad affrontare il tema dell’attualità e del futuro possibili nonostante la crisi. Artisti capaci di disegnare uno scenario che porti lo spettatore lontano da “nostalgie, anacroni-smi, ripiegamenti, citazioni”, assicura lui. Il passato in quanto tale, pare non interessare il curatore e quindi Gioli viene ospitato ed esposto per quanto le sue opere sanno “riattivare e rilanciare” l’attuale, in maniera problematica e inquieta. Basta fermarsi ad ammirarle per coglierne la straordinaria attualità e la forza dirompente necessaria per scongelare una stasi che soffoca il presente. Sullo sfondo del mondo dell’arte il contemporaneo è disorientato, ma proprio le opere di Gioli dimostrano come sia possibile estrarre da tutto questo delle energie esplosive. Sono esposte a Venezia opere rappresentative dell’intera produzione dell’artista che pone al centro della sua ricerca lo studio anatomico e di genere che gli permette di misurarsi con la carnalità della superfi cie polaroid trasferita su carta,

seta e pittura. I soggetti sono riferimenti di un corpo intimo che aderisce alla fotografi a stessa.

Nei “Torsi” (1997-2007) Gioli affronta l’icono-grafi a classica del corpo “martirizzato”, sublimato nel celebre autoritratto “Omaggio a Hyppolite Bayard” (1981), fi no alle ultime ricerche delle “Vessazioni” (2009-2010) dove ritorna il tema della maschera.

Le sue opere sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei europei e statunitensi e ora è dedicata a lui un’intera sala al Padiglione Italia

Grandi artisti Vive a lavora a Lendinara, espone in tutto il mondo

Paolo Gioli, artista rodigino alla Biennale

28 anni di festival blues

Due Delta, un’unica passione musicale. È su questo intreccio che dal 1988 in Polesine inizia il percorso di Deltablues, tra i festival di maggior tradizione e longe-

vità nel panorama europeo, da sempre attento a proporre con rinnovata freschezza il Blues in tutte le sue sfaccettature, ed in particolare il Blues del Delta del Mississippi in un ideale gemel-laggio con il nostro Po. L’altra grande attenzione del Festival è sempre stata rivolta alla promozione della terra Polesana, delle sue bellezze artistiche e ambientali, dei suoi prodotti e della sua cucina.

In questa edizione Deltablues propone, con la partnership prestigiosa di Slow Food Rovigo, una serie di appuntamenti in cui la musica si accompagna alla conoscenza dei buoni prodotti di questa terra.

Il primo di questi appuntamenti è la Blues Cruise nel cuore del Delta del Po, alla scoperta dei luoghi più suggestivi dove il fi ume incontra il mare.

Il concerto che apre questa ventottesima edizione del Fe-stival vede due dei maggiori interpreti del Blues del Delta Terry Evans & Hans Theessink che resentano nel loro unico concerto in Italia il loro ultimo lavoro discografi co “TRUE & BLUE” regi-strato dal vivo a Vienna e pubblicato all’inizio di quest’anno.

La crociera prevede l’imbarco presso l’attracco fl uviale di Cà Dolfi n di Porto Tolle ore 18.30 – inizio Crociera ore 19,00 - e seguirà questo itinerario: si risale il Po di Tolle fi no al punto in cui il fi ume si dirama formando l’isola di Bonelli, laguna del Parco dove è ancora visibile il borgo agricolo immerso nel can-neto. Scendendo verso la foce della Busa Bastimento si arriva al canneto che ci divide dalla sacca del Canarin. Costeggiati gli scanni di Bastimento e Barricata si risale il Po di Tolle e si rien-tra al punto d’imbarco. Al termine della crociera-concerto, Slow Food propone una cena dove i protagonisti d’obbligo sono i prodotti della pesca del Delta del Po. Ma il programma è vasto e appassionante: http://www.deltablues.it/

Deltablues, non solo musicaPier Franco Brandimarte, con L’Amalassunta, Giunti, Francesco

Paolo Maria Di Salvia, con La Circostanza, Marsilio, Enrico Ianniello, con La vita prodigiosa di Isidoro Siffl otin, Feltrinel-

li, Marco Peano, con L’invenzione della madre, Minimum Fax, e Elena Rausa, con Marta nella corrente, Neri Pozza. E’ questa la cinquina dei fi nalisti dell’edizione 2015 del Premio Letterario Giu-seppe Berto scelta, tra una cinquantina di opere a concorso, dalla Giuria del Premio, presieduta Da Antonio D’Orrico, critico e giorna-lista del Corriere della Sera. Il vincitore di questa XXIII edizione del “Berto”, che riprende a vivere quest’anno dopo una breve pausa, sarà proclamato a Mogliano Veneto, città natale dello scrittore cui è intitolato il Premio, nel corso di una cerimonia che si svolgerà sabato 4 luglio (Villa La Marignana-Benetton). Al vincitore del Pre-mio 2015 sarà corrisposta la somma di Euro 5.000,00. Com’è prerogativa del Premio fi n dalla prima edizione lanciata nel 1988, a dieci anni dalla scomparsa di Berto, si tratta di opere prime e, quindi, di scrittori esordienti. Il Berto rinasce per continuare a svolgere il suo compito di talent scout per la letteratura italiana. “Abbiamo esaminato una cinquantina di opere prime che appar-tengono a vari generi (autobiografi co, epico, realistico, fantastico, comico). Fino a qualche tempo fa si diceva che tutti gli italiani avevano un libro di poesie nel cassetto ma non erano libri di buona poesia. Adesso, a quanto pare, il libro nel cassetto degli italiani è diventato un romanzo. La novità è che non sono cattivi romanzi. Ce lo confermano proprio i cinque fi nalisti del Premio Berto” ha commentato Antonio D’Orrico, Presidente della Giuria. La rinascita del Premio Berto, dopo alcuni anni di sosta forzata, si deve in par-ticolare all’Associazione Culturale Giuseppe Berto – nata agli inizi del 2013 su iniziativa di Manuela e Antonia Berto, moglie e fi glia dello scrittore, e di un gruppo di intellettuali, scrittori, critici – ed è stata resa possibile dall’impegno dell’amministrazione Comunale di Mogliano Veneto, città natale di Berto, della Regione Veneto e dal supporto economico privato fornito da CGIA di Mestre, Colorifi -cio San Marco e Despar.

Letteratura

TORNA IL PREMIO BERTO: IL VINCITORE IL 4 LUGLIO

di Maria Pavan Cerca l’infi nito Daniele Soncin, fotografo del

Delta del Po che espo-ne le sue opere nei rustici di Cà Cornera a Porto Viro. I suoi scatti rievocano bene alcune pagine di Gian Antonio Cibotto:“Seduto a riva, contemplo da una parte il mare d’erba e dall’altra l’immensa distesa d’acqua sulla quale respira il cielo. Insomma contemplo l’infi nito, come non accade mai da nessuna parte.” Per entrambi, nella terra che li ha cresciuti ed educati al piacere del silenzio e alla contemplazione della natura, sono nate le loro espressioni più di valore. In mostra, fi no al 28 giugno, una selezione di scatti storici in bianco e nero di Soncin, uniti uno accanto all’altro proprio come un’inedita autobiografi a del fotografo realizzati dal 1981 al 2013. Sono immagini di una grande energia e armonia, un piacere visivo e sensoriale, un’immersione nella luce e nello spazio, per avvolgere e accogliere. La scelta del bianco e nero genera meraviglia e il ba-gliore discontinuo di un aldilà misterioso, lontano ma anche terreno. Una ricerca di infi nito per scoprire che la poesia è ovunque, dentro di noi, appena fuori dalla nostra pelle e oltre ogni orizzonte, basta sedersi e guardare…e ascoltare il fruscio dei pensieri, le vibrazioni dell’anima.

FOTOGRAFIA

DANIELE SONCIN E LA RICERCA DI INFINITO

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1 sport intera x piazza 1

E’ stata una festa nonostante le alte temperature anche all’ U.S. Torre che ha aperto le porte dei suoi impianti sportivi di via Luxardo in occasione della

tradizionale Festa dello Sport. Un bel momento di condi-visione, divertimento e agonismo.

“In occasione di questa prima tappa di giugno - fan-no sapere gli organizzatori - il Technical Sponsor Un Se-

sto Acca ha lanciato l’offerta bomba: solo per gli iscritti alla Corri X Padova e in anteprima al villaggio di Torre a messo a disposizione tutte le scarpe Diadora Running presenti allo stand con il 50% di sconto. Non è una sven-dita, è un regalo che gli amici Alberto, Franco e Luca ci fanno per la grande sintonia raggiunta con lo staff e con tutti i partecipanti registrati”.

CXP ospite dell’U.S. Torre

Di corsa alla festa dello sport di via Luxardo

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

L’ultima tappa di maggio ha portato gli atleti della Cxp alla caserma dei Vigili del Fuoco. Emozionanti i colori di questi eroi dei gironi nostri e dei loro mezzi. Così l’evento è stato vissuto come la Festa di “Grisù”:

una bellissima occasione per incontrare i grandi amici della CXP: i Vigili del Fuoco. “La splendida accoglienza che abbiamo avuto - hanno commentato gli organizzatori - ha colpito tutti noi, convincendoci, semmai ve ne fosse stato ancora bisogno, della straordinaria effi cienza e generosità di questo gruppo di “angeli custodi” che sono a disposizione 24 ore su 24 di noi cittadini con professionalità e competenza ... e simpatia !! Grazie al co-mandante Mauro Luongo (che ha fatto anche da pace-maker dei 5.30) ed ai suoi ragazzi veramente speciali !!”

UNA SERATA CHE INFIAMMA I CUORI AL COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO

272727Sport

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28 Turismo2828 Turismo2 Turismo

I conti Della Gherardesca, signori della vicina Castagneto Carducci nonchè di quell’angolo di Toscana caro ai poeti e

baciato da un microclima che ha reso i suoi vini celebri in tutto il mondo, si innamora-rono di quel litorale selvaggio prossimo a Bolgheri nei primi anni Cinquanta. Un luogo appartato e incontaminato che si affaccia su una spiaggia di sabbia argentea ampia e levigata, protetta da una pineta ultra-secolare, dove persino il Tirreno sembra ammansirsi all’improvviso. Oggi è Marina di Castagneto Carducci. I Della Gherar-desca in questa piccola oasi naturalistica intravidero allora la possibilità di realizzare qualche piccolo insediamento turistico, così da creare le condizioni per un’attività di ac-coglienza rispettosa dell’ambiente. Realiz-zarono il primo albergo della nuova stazio-ne balneare nel lontano 1954, allora era quasi un rifugio adatto a pensatori e poeti. Qualche anno dopo fu la famiglia Dughera a prendere il testimone dai conti di Casta-gneto e a trasfomare quella struttura in un hotel dotato di attrezzature al passo con i tempi. Pur senza sottrargli quel fascino un po’ bohemienne che lo caratterizzava fi n dalla sua edifi cazione, sperduto com’era fra pini marittimi e tamerici e circondato dalla spiaggia argentea della Costa degli Etruschi. Alessandro Dughera allora era un giovane di belle speranze: “Lasciammo un avviato albergo nel centro storico di Fi-renze. Venire qui non fu una scelta facile: signifi cava tagliare defi nitivamente con il passato. Cambiare vita in tutto e per tut-to, senza alcuna garanzia che Marina di Castagneto Carducci sarebbe diventata poi quello che è oggi e senza poter immagi-nare di poter realizzare un giorno il sogno di creare un albergo come lo intendevamo noi, con accesso diretto al mare. Dotato di

La spiaggiasolitariache ispirò Carducci

Lombardia

di Renato Malaman

A due passi da Bolgherie dal suo poetico viale alberato

il Tirreno si fa più dolceSiamo a Marina di Castagneto

una piccola oasi naturalepiù che un litorale alla modadove il turismo ha ritmi slow

SÌ, VIAGGIARE

“I cipressi che a Bolgheri alti e schietti van da San Guido in duplice fi lar...”. Chi non li ha imparati a memoria a scuola questi versi del Carducci? Sono quelli della bellissima poesia “Davanti San Guido” in cui il Carducci ricorda con sentimenti struggenti la sua

infanzia. E chi vedendoli dal vivo quei cipressi slanciati non si è lasciato prendere dall’emozione? Tre miglia di viale costellato da quei giganti verdi e poi Castagneto Carducci con il castello dei Della Gherardesca, la statua bronzea della nonna del Carducci in piazza e poi la bella chiesetta di San Guido. Tutto qui invita alla scoperta delle memorie del poeta di Pietrasanta. Il luogo è davvero incantevole, incastonato com’è fra il mare e le colline pisane. Un’escursione da fare.

I cipressi di Bolgheri, echi di poesiaL’ultimo grande produttore italiano in ordine di tempo ad investire nella zona di Castagneto Carducci è Angelo Gaia, piemontese dalle grandi intuizioni. Ca’ Marcanda, tenuta di 60 ettari, è uno dei gioielli fi rmati da archistar di cui l’Italia centrale è ricca. Il progetto della vasta cantina, che si sviluppa quasi tutta sotto terra, è dell’archi-

tetto astigiano Giovanni Bò. Impressiona per la modernità degli ambienti, con le piastrelle in basalto e i tubi dell’oleodotto riutilizzati come colonne portanti. Tre soli vini, ma grandi vini. In ordine crescente: il Promis, il Magari e il Camarcanda. Quest’ultimo un Bolgheri rosso a base Merlot che ha conquistato la critica internazionale. Una visita in cantina (da prenotare) riserva molte emozioni, perchè il “tempio” rivela tutto il genio di Gaja.

Ca’ Marcanda, il gioiello di Angelo Gaja

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ALCUNE IMMAGINI DELLA SPIAGGIA DI MARINA DI CASTAGNETO CARDUCCI, IMMERSA NELL’ANTICA PINETA DELLA COSTA DEGLI ETRUSCHI IN BASSO A SINISTRA NEL DETTAGLIO

L’HOTEL I GINEPRI E LA SUA PISCINA (A FIANCO L’ALBERGO COM’ERA

NEL 1956 E UNA CAMERA DOPO LA RISTRUTTURAZIONE) NEI TRE BOX, RISPETTIVAMENTE, LE IMMAGINI DI CA’MARCANDA, DEL VIALE DI CIPRESSI DI BOLGHERI

E DELL’AGRITURISMO MARCAMPO DI VOLTERRA

Furono i conti Della Gherardescaa costruire nel 1954 il primo albergo

della nascente stazione balneareLa famiglia Dughera

di recente lo ha trasformatoin un buen retiro discreto

con accesso diretto al mare

SÌ, VIAGGIARE

ogni comfort, idromassaggio nel balcone compreso, perchè no? Ma senza rinunciare alla sobrietà. Anzi, puntando anche sulla cucina di mare, quella semplice. Dettaglio non da poco che ci ha consentito e ci consen-te, grazie alla passione di mia moglie Paola e dello chef Marco Paperini, di far conoscere anche le cose buone che il nostro mare ogni giorno ci regala”.

L’hotel I Ginepri oggi è così, come lo sognavano i Dughera. Specie dopo la recen-te ristrutturazione che lo ha trasformato in chiave minimal in un gradevole buen retiro. Tre stelle, ma con servizi da quattro. Giu-sto riconoscerlo. “E’ stata dura - osserva Dughera - ma sentiamo di avere vinto la scommessa. E con noi le altre famiglie che hanno deciso di investire qui”.

L’imprenditore toscano, pioniere anni fa

in questa zona, è orgoglioso del fatto che Marina di Castagneto in fondo non si è mai snaturata, non cedendo in nessun modo alle lusinghe del turismo di massa, respingen-do con convinzione anche le sirene che ci avrebbero visto bene affollati locali notturni alla moda. Un luogo che ancora oggi non è mai super affollato e tanto meno smanioso di esibire lusso. E’ rimasto un posto discreto e tranquillo, in cui si sta bene, dove si può fare mare uscendo direttamente dall’alber-go e da dove si può partire per interessanti escursioni culturali e naturalistiche nella zona.

Castagneto Marina si trova a due passi da Bogheri, dove l’orizzonte è dominato dal fi lare di cipressi cantato dal Carducci, e dalle zone di produzione di vini come il Sassicaia, l’Ornellaia e il Masseto che hanno stregato

gli americani e hanno reso celebre questa zona in tutti i continenti.

Vicina è anche Volterra, una dei prin-cipali centri etruschi, resa grande anche dai Romani come testimonia la presenza di un anfi teatro. Città ricca di miniere di ferro e di rame, famosa anche per l’estrazione e la lavorazione dell’alabastro.

La piazza con il suo caratteristico Palaz-zo dei Priori è ormai un’icona del turismo internazionale. Vicini sono anche i soffi oni di Larderello, un fenomeno naturale che l’Enel sfrutta per produrre energia geotermi-ca. Quindi energia pulita. Ma basta puntare il dito sulla mappa per scoprire che questa zona è uno scrigno di piccoli tesori. Di borghi ricchi di arte e di cultura, abitati da gente schietta. Luoghi dove il buon vivere è ancora un valore.

Genuino Del Duca è un pioniere del turismo volterrano. Il suo agriturismo Marcampo, che sorge in splendida posizione tra le spetta-colari balze di Volterra, è il sogno realizzato a colpi di passione e di tenacia da lui e dalla sua famiglia. Un luogo capace di trasmettere valori di ospitalità autentici, in un ambiente

naturale unico. Del Duca, che è uno dei soci fondatori dell’associazione Ristoranti Regionali - Cucina Doc, ha realizzato con la moglie Ivana anche un altro sogno: un ristorante in centro. Il suo Enoteca Del Duca, che si trova a due passi da piazza dei Priori, è uno dei meglio segnalati nelle guide per la sua cucina tipica schietta e curata. Sorge in un palazzo del XII secolo con un bell’esterno.

Genuino Del Duca, ospitalità tra le balze

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IN VENETO EVENTI

La 28° edizione fi no al 12 luglioDELTABLUES 2015, IN POLESINE E NEL DELTA DEL PO SI SUONA IL BLUES DEL FUTUROLa 28° edizione di Delta-blues omaggerà la tradizio-ne musicale del Mississippi, divenendo vetrina per i volti nuovi del Blues, un genere che si sta rinnovando nella continuità con una storia ormai ultracentenaria. Sabato 20 giugno la ras-segna arriverà a Rovigo con l’avvio delle ormai tradizio-nali Masterclass, organizza-te insieme al conservatorio statale “Venezze”. Domenica 21 giugno, Linda Valori si esibirà in piazza Vittorio Emanuele II con l’ensemble Rovigo Jazz Department, diretto da Tam-burini e formato da docenti del Venezze con alcuni tra i migliori allievi del conservatorio rodigino.Sabato 27 giugno ci si sposterà a Occhiobello dove, nel parco golenale del Pontile di Santa Maria Maddalena, dalle 21 si svolgeranno le fi nali italiane dell’International Blues Challenge (Ibc). Headliner della serata Frankie Chavez, uno dei più interessanti chitarristi emergenti sulla scena internazionale e rivelazione nel panorama rock blues. Domenica 28 giugno seconda serata a Occhiobello, con partenza delle attività alle 18.30, quando dall’attracco Il Pontile, il battello salperà per la crociera-concerto sulle note di Angela Esmeralda e Sebastiano Lilloi.Dal 3 al 5 luglio tutti a Rosolina Mare per la sezione “Rock Around the Blues”, dedicata alla musica nera e americana degli anni ‘50. Si comincia il venerdì con l’anteprima in piazza San Giorgio con i francesi Fabulous Daddy. Nel weekend sul palco di piazzale Europa gli headliner saranno il sabato i francesi Jake Calypso & His Reds Hot e gli olandesi Hayspack e la domenica i danesi Johnny Horsepower Band e gli italiani Marco Di Maggio R’n’R Band.Ad animare Adria venerdì 10 luglio all’ora dell’aperitivo quattro concerti in contemporanea in altrettanti punti del centro storico con il Deltablues on the Road, che culminerà dalle 22 nel gran fi nale sul palco di piazza del Tribunale con i Mandolin Brothers.La carovana arriverà sabato 11 luglio a Porto Viro, con appuntamen-to Corte Ca’ Cornera con Veronica Sbergia & The Red wine serenaders. L’esibizione sarà preceduta alle 20.30 dalla cena con piatti tipici del ter-ritorio curata da Slow Food Rovigo in collaborazione con “L’Osteria di Ca Cornera”.Gran fi nale domenica 12 luglio con l’ultima crociera-concerto co-organiz-zata con Voci per la libertà. Appuntamento alle 18.30 all’attracco fl uviale di Ca’Tiepolo di Porto Tolle. Si esibiranno Paolo Bonfanti e Martino Coppo, icone della scena blues genovese. In programma anche l’esibizione di Mud, vincitore dell’edizione 2014 di Voci per la libertà.

POLESINE

23 luglio – Villafranca di VeronaNEGRITA, PRIMA DATA DEL TOUR ESTIVODopo il recente successo registrato nei palazzetti, a grande richiesta, i NEGRITA torneranno in tour nella imminente e calda estate 2015!Oltre ai loro maggiori successi, la rock band eseguirà anche i brani del nuovo album “9”.

A VERONA

tutte le info: www.ecoveneto.it

Torna “Lo spirito della musica a Venezia”: gli appuntamentiIL FESTIVAL INIZIATO IL 15 GIUGNO TERMINERÀ IL 26 LUGLIO IN VARIE SEDI DEL VENEZIANO Il FESTIVAL si articolerà in dieci sezioni, con oltre una cinquantina di spettacoli: dal teatro musicale alla danza, dai concerti sinfonici ai con-certi da camera, dal barocco al contemporaneo al jazz che si terranno in varie sedi cittadine. Ecco il programma (secon-da parte):Sale Apollinee | Concerto | violoncello Natalia Gutman |mercoledì 15 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neu-meier | Hamburg Ballett |mercoledì 15 luglio ore 20.00 Palazzo Ducale - Sala dello Scrutinio | Concerto | Lucis eterne splendor | direttore Michele Pasotti | La fonte musica |giovedì 16 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 14.00 Palazzo Barbarigo della Terrazza | John Neumeier e l’Hamburg Ballett a Venezia | Intervista a John Neumeier e Silvia Azzoni | Ingresso liberovenerdì 17 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Terza sinfonia di Gustav Mahler | di John Neumeier | Hamburg Ballett |venerdì 17 luglio ore 20.30 Basilica di San Marco | I solisti della Cappella Mar-ciana | direttore Marco Gemmani | Ingresso su invitodomenica 19 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Adrian Nicodim |domenica 19 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto Veneto Jazz |mercoledì 22 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Canto Barocco | so-prano Rodica Vica | pianoforte Diana Ionescu |martedì 21 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Liriche veneziane | soprano Tatiana Aguiar | pianoforte Alberto Boischio |mercoledì 22 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |giovedì 23 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Dagli archivi musicali della Fondazione Cini | pianoforte Jakub Tchorzewski | Quartetto Guadagnini |giovedì 23 luglio ore 19.00 Teatro La Fenice | Danza | Gala internazionale di danza |venerdì 24 luglio ore 21.00 Sale Apollinee | Concerto | Duetti veneziani |sabato 25 luglio ore 19.00 Sale Apollinee | Concerto | Ensemble L’Arsenale |domenica 26 luglio ore 12.00 Sale Apollinee | Concerto pianistico | Alessandro Marchetti |domenica 26 luglio ore 21.00 Teatro La Fenice | Concerto | Dimitri Naiditch Trio |domenica 26 luglio ore 18.00 Sale Apollinee | Concerto | Luoghi del non-riposo |

VENEZIA E PROVINCIA

Dal 4 al 18 luglio 2015MAROSTICA SUMMER FESTIVALMarostica Summer Festival, il festival dell’estate in Veneto Dal 4 al 18 luglio 2015, nella bellissi-ma Piazza degli Scacchi, ospiti internazionali, divertimento e solidarietà. Il 17 luglio atteso ritorno de “Il Volo”. E poi: Renga, Fedez, Bregovic. “Il Volo”, reduci dal primo posto al Festival di Sanremo e ormai un incontenibile successo interna-zionale (17 luglio). La data de “Il Volo” non è l’unico importante evento della rassegna che vanta nomi altrettanto prestigiosi: Francesco Renga con il suo “Tempo Reale Tour” (7 luglio), il rapper Fedez e il suo fortunatissimo “Pop-Hoolista Tour” (11 luglio), Goran Bregovic e la musica balcanica della sua “Wedding and funeral orchestra” (13 luglio), reduce dagli unanimi consensi dell’esibizione al concerto del Primo Maggio a Roma.Tutto il programma su www.marosticasummerfestival.it

MAROSTICA (VI)8 agosto – Lignano SabbiadoroSPANDAU BALLET, IL GRANDE RITORNO IN ITALIASabato 8 agosto 2015 gli spandau ballet, autori di hits come “gold”, “true” e “i’ll fl y for you” porteran-no a lignano il loro tour dei grandi successi.Nati a londra sul fi nire degli anni ’70, sono stati il simbolo del new romantic, ed icone mondiali di un pop raffi nato ed elegante. Dopo 5 concerti sold out a marzo nel nostro paese, tony hadley e compagni tornano in italia: saranno all’arena alpe adria sabato 8 agosto 2015

LIGNANO SABBIADORO

Dal 26 giugno al 17 luglio “GRADO FESTIVAL OSPITI D’AUTORE” – 8° EDIZIONEDal 26 giugno al 17 luglio 2015 4 appuntamenti con la grande musica italiana e internazionale.Ad aprire il calendario il 26 giugno nina zilli che porterá all’isola d’oro il suo “frasi&fumo tour”. Il 29 giugno il primo appuntamento internaziona-le vedrá protagonista la musica dei Dire Straits con il suo fondatore John Illsley e una super band, per rivivere tutti i successi del gruppo.Fiorella Mannoia emozionerá il pubblico il 9 luglio con la sua classe e raffi natezza per una grande festa in musica.Chiuderá il programma l’icona mondiale del genere balkan, Goran Bregovic, con un travolgente concerto il 17 luglio.Grado, Diga Nazario SauroTutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 21.30 - www.gradofestival.it

SGUARDO A NORDEST

30 giugno, stadio Eugnaeo JOVANOTTI TOUR 2015

12 luglio, stadio Eugnaeo VASCO ROSSI IN CONCERTO

30 ottobre, Palafabris DEEP PURPLE

PADOVA

Per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti / Information and ticket bookingwww.teatrolafenice.it - call center Hellovenezia (+39) 041.24.24 - filiali Banca Popolare di Vicenza

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Teatro La Fenice27 giugno ore 19.00 | 29 giugno ore 15.301, 3 luglio ore 19.00 | 5 luglio ore 17.30

The Rake’s Progress di Igor StravinskijDiego Matheuz • Damiano Michieletto

Ca’ Pesaro8, 10, 11 luglio ore 21.00

L’Eritrea di Francesco CavalliStefano Montanari • Olivier Lexa

Teatro La Fenice, Sale Apollinee9 luglio ore 18.00

Ça iradi Roger Watersvideoproiezione

Teatro La Fenice, Sale Apollinee12 luglio ore 10.00 e ore 14.30

A metà secolo, 1650-1656giornata di studio su Francesco Cavalli

Teatro La Fenice, Sale Apollinee30 giugno ore 20.00Mestre, Centro Culturale Santa Maria delle Grazie1 luglio ore 21.00Ca’ Pesaro2 luglio ore 21.00

In stile da cameraStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Salvador14 luglio ore 20.30Murano, Chiesa di San Donato15 luglio ore 20.30

In stile spiritualeStefano MontanariOrchestra Barocca del Festival

Chiesa di San Rocco28 giugno ore 20.00

Mestre, Duomo di San Lorenzo30 giugno ore 21.00

Organo e trombaUlisse Trabacchin • Piergiuseppe Doldi

Teatro La Fenice4 luglio ore 20.00

Armonia del violinoUto Ughi • Claudio ScimoneI Solisti Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee11 luglio ore 11.00 e ore 15.00

Maratona contemporanea40 prime assolute di compositori veneziani e francesiEx Novo Ensemble

Teatro La Fenice11 luglio ore 20.00Hôtel Europedi Bernard-Henri Lévyprima rappresentazione assoluta

Teatro La Fenice, Sale Apollinee16 luglio ore 18.00Monica BacelliWeill, Satie, DebussyMonica Bacelli • Claudio Marino Moretti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee18 luglio ore 18.00Arpa franceseNabila Chajai

Basilica di San Marco25 luglio ore 20.30La scuola marcianamusiche di Cavalli e GrandiMarco GemmaniI Solisti della Cappella Marciana

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 giugno ore 14.3027 e 28 giugno ore 9.30

Ritorno a Viganòconvegno di studi su Salvatore Viganò

Teatro La Fenice15 luglio ore 20.00Gala internazionaledi danzagiovani talenti diplomati presso le migliori accademie internazionali

Teatro La Fenice17 e 18 luglio ore 20.00Dall’Inferno al Paradisodi Emiliano PellisariNo Gravity Dance Company

Teatro La Fenice25 e 26 luglio ore 20.00Progetto danzae arti visiveSasha Riva • John NeumeierPatrick Eberts e Isaac JulienBundes Jugend Ballett

Cortile di Palazzo Ducale9 luglio ore 21.30Diego MatheuzDonaggio, Verdi, Rossini, StravinskijOrchestra del Teatro La Fenice

Cortile di Palazzo Ducale12 luglio ore 21.30John AxelrodDvorákOrchestra del Teatro La Fenice

Teatro La Fenice, Sale Apollinee7 luglio ore 18.00Orazio SciortinoFauré, Ravel, Debussy, Bizet

Teatro La Fenice, Sale Apollinee14 luglio ore 18.00André GalloDebussy, Poulenc, Dutilleux, Ravel, Di Bari

Teatro La Fenice, Sale Apollinee21 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico12 agosto ore 21.00Giulia RossiniChopin, Mendelssohn, Debussy, Liszt

Teatro La Fenice, Sale Apollinee28 luglio ore 18.00Bassano del Grappa, Chiostro del Museo Civico4 agosto ore 21.00Alexander GadjievDebussy, Chopin, Ravel,Prokof’ev, Skrjabin

Chiesa della Pietà29 giugno, 5 luglio ore 20.30I Virtuosi ItalianiAlberto Martini

Basilica dei Frari6 luglio ore 21.00Architetture sonoreDiana D’Alessio • Coro Senior deiPiccoli Cantori Veneziani

Teatro La Fenice, Sale Apollinee8 luglio ore 18.00Un ponte flautisticotra Venezia e l’EuropaEnzo Caroli • Lidia Kawecka

Teatro La Fenice, Sale Apollinee24 luglio ore 18.00Magie flautistichebaroccheGinevra PetrucciMembri del Quartetto Kodály

Teatro La Fenice, Sale Apollinee26 luglio ore 18.00Tromba e AlphornI Virtuosi Veneti

Teatro La Fenice, Sale Apollinee29 luglio ore 18.00Tra barocco e jazzSonig Tchakerian • Pietro Tonolo Orchestra di Padova e del Veneto

Chiesa di San Rocco31 luglio ore 19.00Il morto redivivooratorio di Antonio CaldaraRoberto Zarpellon Orchestra Lorenzo Da Ponte

Teatro La Fenice, Sale Apollinee4 luglio ore 18.00

Canti venezianidi Wolfgang Florey e Riccardo HeldSilvia Regazzo • Ex Novo Ensemble

Mestre, Chiesa di Santa Rita da Cascia6 luglio ore 21.00Il leggio di Wolfango Dalla VecchiaSilvio Celeghin • Francesco ErleSchola S. Rocco di Vicenza

Teatro Fondamenta Nuove18 luglio ore 21.00La fisarmonica oggiLuca Piovesan

Teatro La Fenice, Sale Apollinee22 luglio ore 18.00

L’isola irregolarecompositori contemporanei a VeneziaDuo del Laboratorio Novamusica

Teatro La Fenice, Sale Apollinee23, 25, 30 luglio ore 18.00

Dagli archividell’Istituto per la Musica della Fondazione Cini Carlo Tamponi • Dejan BogdanovicJakub Tchorzewski

Teatro Fondamenta Nuove26 e 27 luglio ore 21.00Mediterranean Voicesvideo-concerto-architettura su 12 identità mediterraneeNeue Vocalsolisten Stuttgart

Cortile di Palazzo Ducale2 luglio ore 21.00Paolo Contein collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice, Sale Apollinee3 luglio ore 17.00Una sera conPino Donaggioconferenza di Roberto Pugliese

Teatro La Fenice6 luglio ore 20.00Peppe BarraTeatro La Fenice8 luglio ore 20.00Keith Jarrett Piano Soloin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice20 luglio ore 20.00Burt Bacharachin collaborazione con Veneto Jazz

Teatro La Fenice27 luglio ore 20.00Cassandra Wilsonin collaborazione con Veneto Jazz

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Pagina a cura di Graziano Edi Corazza1148

30 Concerti e non solo3030 Concerti e non solo

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Page 32: Bassapadovana giu2015 n71

Pulci nei gatti e cani: i pericoliIL VETERINARIO A cura del Dottore Andrea Feliciati

Le pulci (in prevalenza del genere Ctenocephalides) sono parassiti

molto comuni negli animali da compagnia. La pul-ce adulta vive sul corpo dell’animale annidandosi tra il pelo e nutrendosi del suo sangue. Ogni sin-gola pulce può vivere per diverse setti mane e le femmine producono decine di uova al giorno dalle quali, att raverso un ciclo che prevede la formazio-ne di un bozzolo e di larve, si svilupperanno le pulci adulte pronte a parassitare il primo animale nelle vicinanze. Cani e gatti si infestano più facilmente all’esterno sopratt utt o in caso di convivenza tra diversi soggetti . Tutt avia è possibile che il proble-ma si presenti anche in animali che vivono sempre in casa perché le pulci possono essere veicolate all’interno accidentalmente ed è suffi ciente la presenza di un’unica pulce femmina per iniziare il ciclo di infestazione.Nel periodo primaverile-esti vo la presenza delle pulci è maggiore ma grazie alle condizioni otti -mali garanti te dai sistemi di riscaldamento, questi insetti possono vivere tranquillamente nelle case tutt o il periodo dell’anno e causare problemi a cani e gatti in qualsiasi stagione. Le pulci del cane

e del gatt o possono occasionalmente infestare an-che l’uomo. I sintomi più frequentemente causati dalle pulci sono: prurito, irritazione ed arrossa-mento cutaneo, leccamento frequente e perdita di pelo. Solitamente le lesioni sono più frequenti nella zona del dorso ed alla base della coda. Non è semplice trovare le pulci sul pelo dell’animale per via delle loro piccole dimensioni e la rapidità con cui si spostano; più facile osservare sulla cute e tra il pelo le loro feci, punti ni neri simili a granelli di sabbia. Forti infestazioni, sopratt utt o in soggetti giovani, possono causare anemia. Una patologia frequente è la DAP(dermati te da allergia alle pulci) caratt erizzata da prurito insop-portabile anche in presenza di una singola pulce a causa di una allergia alla sua saliva. La pulce può inoltre trasmett ere al soggett o infestato la tenia, un parassita intesti nale. Ogni Medico Veterinario potrà consigliare il tratt amento più opportuno nel-la lott a alle pulci in base alla situazione del singolo soggett o; oggi in commercio esistono una vasta gamma di prodotti anti pulci molto validi come fi a-lett e da applicare sulla cute o compresse da som-ministrare per via orale.

Presidente del Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Rovigo e Direttore Sanitario dell’ambulatorio del Rifugio C.I.P.A.

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore

nimaliAdei nostri amici

TUONO Maschio, taglia me-dio-piccola, di circa 3-4 anni.

Tuono, detto mordicchio, è stato recuperato un sabato

sera che girovagava da solo. Tuono era tranquillo, in lungomare, a Sottomarina, che passeggiava

tra le persone. Dopo il controllo veterinario Tuono è stato portato in rifugio, in attesa di una nuova

famiglia! Ha un carattere un po’ peperino.

SALLY Femmina, taglia piccola, cir-ca kg.6-7, 8 anni

circa. Carattere buono e molto

coccolona. Cerchiamo nuova

famiglia per restituire dignità a questa creatura

NONNINE Pina-Tina Due non-

nine abbastanza anziane e molto unite. Taglia piccolina, circa 10

kg, carattere mite e molto mansuete, circa 10-12 anni. Purtroppo nonna Pina non sta bene e gli

esami indicano tutti i valori sballati. Naturalmente le cure non mancheranno! Nonna Tina è sempre

davanti alla cuccia a vegliarla.

TIFFANY Femmina lupetta, taglia

medio-contenuta, circa kg.15-18, più o meno di 1 anno. Carattere esuberante e gioiosa. Di lei non sappiamo nulla, è stata recuperata

in spiaggia. Non avendo né collare né chip, Tiffany è diventata un’ospite Apa.

Naturalmente sarà sterilizzata

ADOTTAMI

FORREST Maschio taglia medio-

contenuta, circa 12-14 kg, di circa 3-4 anni. Forrest è stato dimenticato

da tutti. Ora il piccolo rasta è stata lavato spulciato ed è in attesa di una casa.

Carattere vivace ma molto coccolo. Ama giocare correre ed è amante delle coccole.

3 LUPETTINI Una femmina e due

maschietti di circa 3 mesi, futura taglia

media. Queste creature sono i

sopravvissuti di una cucciolata casalinga di mamma lupoide. I 3 piccoli cercano casa.

Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi. No staffette solo adozione in sede.

Per le adozioni: Loretta, associazione protezione animali di Chioggia Onlus - Tel. 3289620233

Per partecipare a questa rubrica scrivete a: [email protected] - Tel. 049 8704884

PINCHERINA Femmina, circa 4 anni, taglia piccola,

4-5 kg circa. Carattere timido e un po’ paurosa. Dopo la

morte del suo padrone si è trovata catapultata in un terreno assieme ad un altro cane. Una

persona dall’animo sensibile ha preso a cuore la situazione ed eccoli entrambi all’A.p.a.

Questa pincherina cerca famiglia con urgenza; troppo sensibile per un altro cambiamento.

MISTICA 4 anni, taglia medio-contenuta, femmina. Arriva in

famiglia un bimbo, allergico, e in meno di 24 ore il cane si trova catapultato dentro un recinto di un canile. Mistica ha un carattere schivo e per il momento pauroso,

poco socializzata e molto impaurita. Naturalmente i volontari del canile dovranno sobbarcarsi tutte le spese in quanto, oltre a non essere sterilizzata, è

priva di libretto sanitario veterinario!

Tanti altri approfondimenti e notizie in più su

Centinaia di piccoli amici da adottare vai su www.lapiazzaweb.it sezione ”Animali” e guarda le fotogallery

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Oltre la vita...L’ESPERTO A cura di Lodovico Damiani Personal Dog Trainer

Nei miei lunghi anni di esperienza come “personal dog trai-ner” e come opinionista per i più importanti giornali locali e nazionali, non ho mai citato espressamente nomi di per-sone o di cani per non creare invidie o gelosie anche legit-ti me. Solo oggi, in occasione della scomparsa di due cani ai quali ero molto aff ezionato, e proprio per introdurre un ar-gomento sicuramente molto senti to da tanti ssime persone, voglio citare Andrea Schiavon, responsabile per il Veneto della Scuola Italiana Cani Salvataggio (S.I.C.S.), Alessandro de Fato e Nicolett a Ferulli. Tre grandi personaggi che han-no vissuto con i loro cani (Buggy, Ljuba e Siska) esperienze forti ssime che hanno lasciato un segno indelebile nelle loro vite. Tre cani super addestrati al salvataggio in acqua di vite umane. Ljuba poi, insieme al suo condutt ore Alessandro, è stata protagonista di un diffi cile salvataggio a Caorle e di lei si è parlato molto anche nei telegiornali nazionali. Poco tempo fa Andrea mi ha informato della scomparsa di Siska, dicendomi una frase che mi ha molto colpito e che ritengo giusto rendere pubblica, anche con l’intento di conoscere le opinioni di Voi lett ori. TI INNAMORERAI SEMPRE DI UN ALTRO CANE…SARA’ UNA STORIA NUOVA…UN NUOVO LI-BRO, MA I VECCHI LIBRI SARANNO SEMPRE DENTRO DI TE. A prescindere dalle caratt eristi che di ogni singolo cane o gatt o, siano essi meti cci o di razza, la loro vita si intreccia e

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si lega alla nostra in un modo così totale che tante perso-ne, tra cui anch’io, conti nuano a soff rire per la loro perdita per un tempo molto lungo. La vita di ogni essere vivente è strett amente legata ad un ciclo che prevede la nascita, la vita e un giorno poi la morte, ma l’essere pronti oppure no ad accett are queste regole è molto soggetti vo e ognu-no di noi le interpreta comunque secondo il suo caratt ere. Un’anti ca leggenda indiana narra che ogni animale che ci è stato vicino arriverà un giorno al PONTE DELL’ARCOBA-LENO, e lì correrà felice e libero negli immensi prati verdi insieme ai suoi amici...felice e contento tranne che per una piccola cosa…la mancanza di qualcuno che ha molto amato e che ha dovuto lasciare indietro. Ma un bel giorno anche noi umani arriveremo in quel luogo, il nostro amato anima-le ci riconoscerà e ci correrà incontro, pazzo di gioia, e noi faremo altrett anto…e insieme att raverseremo il PONTE, per non separarci mai più. E, come nella leggenda, il mio desiderio è di re-incontrare un giorno il mio cane Argo e di stare di nuovo insieme… Questo arti colo, come già anti -cipato, non è quindi fonte di consigli né di tecniche di ad-destramento. Questo arti colo vuole semplicemente essere una DEDICA a TUTTI i Buggy, Ljuba, Siska…che ci hanno re-galato momenti di felicità e che ognuno di noi terrà dentro al proprio cuore. A voi TUTTI…GRAZIE DI CUORE!!!

3 CUCCIOLI CIOCCO-LATO Tre femmine di 4 mesi circa, futura taglia

piccolina. Recuperate da un contadino che non sa cosa farci. Noi

volontari Apa siamo impegnati a trovare una casa e una famiglia a queste tre per-line. Obbligo di sterilizzazione a 6 mesi.

Adozioni solo in sede no staffette.

LILLA Simil malte-sina, femmina di 8-9

anni, circa 6-7 kg. Arrivata in pessime

condizione fi siche ma di carattere ottimo.

Sicuramente Lilla sarà una stupenda cagnetta dal manto bianco. Ha avuto

una triste storia. Vorremmo fosse possibile darle un po’ di felicità.

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Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it/category/diritti/Per partecipare alla rubrica chiamare il numero 049 8704884

Il nuovo divorzio all’italianaDIRITTO MATRIMONIALE

AVV. MAURO ZANDOLIN - STUDIO LEGALE BEGOZZO-ZANDOLIN

Non si può non parlare della nuova legge sul divor-zio “breve”, novità normativa da tanto tempo attesa, con entrata in vigore il 26 maggio (l.

n. 55/2015). Da questa data, dunque, dire defi niti-vamente “addio” al coniuge dal quale ci si è separati, sarà molto più facile e veloce. Con la modifi ca dell’art. 3 della l. n. 898/1970, in luogo dei tre anni prima previ-sti per la cessazione o scioglimento degli effetti civili del matrimonio (così si chiama “tecnicamente” il divorzio), ora, in caso di separazione giudiziale, basterà 1 anno per porre fi ne al matrimonio. Il termine decorre sempre dalla comparsa dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale.

Rimane fermo, inoltre, il requisito della mancata interruzione: la separazione dovrà essersi “protratta inin-terrottamente” e l’eventuale sospensione dovrà essere eccepita dalla parte convenuta.

Il termine di un anno si riduce, ulteriormente, a sei mesi, secondo il nuovo testo dell’art. 3 lett. b), n. 2 della l. n. 898/1970, nelle separazioni consensuali.

Ciò avverrà indipendentemente dalla presenza o meno di fi gli e anche se le separazioni erano nate inizial-

mente come contenziose. L’art. 2 della l. n. 55/2015 aggiunge un comma all’art. 191 c.c. andando così ad anticipare il momento dello scioglimento della comunio-ne tra i coniugi. Finora previsto con il passaggio in giudi-cato della sentenza di separazione, lo scioglimento infatti avverrà nel momento in cui “il presidente del tribunale autorizza i coniugi a vivere separati” (all’udienza di com-parizione, per le separazioni giudiziali), ovvero “alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione con-sensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omo-logato” (per le consensuali). L’ordinanza, inoltre, con la quale i coniugi vengono autorizzati a vivere separati deve essere inviata all’uffi ciale dello stato civile ai fi ni dell’an-notazione dello scioglimento della comunione dei beni sull’atto di matrimonio. Altro punto cardine della riforma è l’applicazione dei nuovi termini per la domanda di di-vorzio e lo scioglimento della comunione legale, anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della l. n. 55/2015. Pertanto, le regole saranno valide anche per le separazioni personali pendenti al 26 maggio.

Studio legale Begozzo-Zandolin - via Cavour 2 Este tel. e fax 0429.603807 email: [email protected]

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

La Ricostruzione degli incidenti stradali in VenetoDIRITTO STRADALE

STUDIO TREVISAN DI TREVISAN SUSANNA

Il Team dello Studio Trevisan è lieto di annunciare la partener-ship con i migliori specialisti a livello nazio-nale per l’analisi degli incidenti stradali con l’uso dei

più accreditati soft-house: Pro-impact e P.C. crash.La meccanica del sinistro stradale deve necessaria-

mente includere una numerosa serie di fattori che con-tribuiscono al verifi carsi dell’evento. Tali fattori, i quali possono essere di varia natura includono ad esempio il campo di visibilità del con-ducente del veicolo, ovvero la distanza di avvistamento con altri veicoli o altri oggetti, la velocità, l’accelerazione o de-celerazione, fattori ambientali, etc. Non di minore importanza è il fattore relativo al lasso di tempo che intercorre dal mo-mento in cui il conducente del veicolo percepisce un po-tenziale pericolo…prende una decisione a tale riguardo e reagisce ponendo in essere una manovra evasiva e/o una frenata di emergenza, tale lasso di tempo è meglio conosciuto come Tempo psicotecnico di percezione e re-azione. Tutti questi fattori vengono analizzati dai Nostri esperti e contribuiscono alla serie degli eventi che incidono

nel verifi carsi dell’incidente stradale per cui vanno corret-tamente considerati durante l’analisi della ricostruzione meccanica e cinematica dei fatti. Un particolare riguardo viene rivolto alla ricostruzione grafi ca in scala del luogo e delle fasi ante ante e post-urto con l’applicazione di un software dedicato alla ricostruzione tridimensionale dell’evento. Lo Studio Trevisan è in grado di sviluppare

un modello di valutazione delle energie sviluppatesi nell’incidente che consiste in un’ indagine di tipo meccanico delle deformazioni subite dai veicoli coinvolti, per arrivare a determinare, attraverso le forze d’urto che si sprigionano, la probabile sollecitazione sugli occupanti dei veicoli. Il Team dello Studio Trevisan

esprime entusiasmo per questa nuova ed importante par-tenership, che potrà contribuire al successo reciproco ed alla crescita professionale necessaria per poter fornire agli utenti del Veneto il miglior stand di tecnologie ed esperti all’avanguardia.

Studio Trevisan di Trevisan Susanna. Recupero Danni - Infortunisti ca Stradale Este (PD) - Tel:0429603778 - Via Atheste, 44/F - [email protected]

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STUDIO COMMERCIALISTA

Di modello precompilato si parla da oltre un decennio. L’idea di fondo potrebbe essere condivisibile, se non fosse che si innesta in un sistema fi scale ormai compli-

catissimo. Da quest’anno nel sito dell’Agenzia delle Entrate, previo ottenimento di un PIN, è disponibile il modello 730 precompilato per i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno presentato l’anno precedente il modello 730/Unico e, inoltre, hanno ricevuto dal sostituto d’imposta la certifi ca-zione unica contenente i redditi percepiti nell’anno 2014.

Le informazioni già presenti nel modello 730 precom-pilato sostanzialmente sono poche e a volte imprecise, al-cune giungono dal catasto edilizio, altre ancora sono state trasmesse all’amministrazione fi nanziaria da banche (inte-ressi passivi su mutui), assicurazioni (premi assicurazioni vita-infortuni) ed enti previdenziali (contributi e previdenza complementare). Dunque in questa prima fase sperimentale del modello 730 precompilato vengono esclusi numerosi altri dati rilevanti, primi fra tutti quelli sulle spese mediche, interventi di ristrutturazione e risparmio energetico e altri oneri detraibili e deducibili, i quali dovranno essere inseriti manualmente modifi cando il prospetto predisposto automa-ticamente dall’Agenzia. In sintesi l’unico dato che con una

730 precompilato: possibilità e perplessità

Studio Commercialista dott . Sergio Franceschetti – Viale Venezia n. 11 – 35026 Conselve (PD) Tel. 049.5385120 Fax. 049.9514826 - dott .sergio@studiofranceschetti .com

DOTT. SERGIO FRANCESCHETTIcerta probabilità rimarrà invariato è quello del reddito di lavoro dipendente/assimilato o del reddito di pensione, mentre tutte le altre informazioni presenti nel modello 730 precompilato sono suscettibili di variazioni e/o integrazio-ni, basti pensare alla ripartizione dei familiari a carico, alla gestione degli immobili (locazioni, cedolare secca), nonché per l’appunto il complicato panorama degli oneri deducibili e detraibili. In generale, però, questo sistema e le sue dif-fi coltà oggettive impongono di controllare con accuratezza i dati inseriti ed è per questo che molti contribuenti si rivol-gono ad un professionista abilitato o ad un Caf che dovrà rilasciare il visto di conformità sui dati dichiarati nel modello 730 e ne è responsabile del contenuto. Questo vale in tutte le circostanze in cui l’errore non sia da attribuire a dolo o colpa grave del contribuente. Inoltre, i controlli svolti dall’Agenzia delle Entrate sui documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione saranno effettuati tramite il professionista o Caf che ha apposto il visto di conformità e, in aggiunta, non verrà eseguito il controllo preventivo sui rimborsi d’imposta superiori a 4.000 euro.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

DIRITTO TURISTICO

Il Regolamento CE n. 261/2004 istituisce regole comuni in materia di compensazione e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione

del volo o di ritardo prolungato. Detta tutela si applica ai voli in partenza da un aeroporto comunitario e ai voli in partenza da un aeroporto situato in un Paese non co-munitario ma con destinazione un aeroporto comunitario (sempre che la compagnia aerea sia comunitaria e salvo che non siano già stati erogati i benefi ci di legge locali). In particolare, qualora si verifi chi la cancellazione del volo il passeggero ha diritto, entro 7 giorni, al rimborso pieno del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non effet-tuata oppure, in alternativa, all’imbarco il prima possibile (art. 8). La tutela del passeggero si estende poi al diritto all’assistenza (tra cui pasti e bevande, diritto a effettuare due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail). Nei casi in cui, invece, il volo alternativo sia rinvia-to di almeno un giorno il passeggero ha diritto anche alla sistemazione in albergo e il trasferimento tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione e viceversa. La cancellazione del volo dà diritto, inoltre, alla compensazione pecuniaria che si estenda da un minimo di 250 euro a un massimo

I diritti del passeggero

Studio Legale avv. Tommaso Rossi, via I° Maggio n. 3, Rosolina (RO)tel. e fax 0426.340007 - e-mail: [email protected]

AVV. TOMMASO ROSSIdi 600 euro (in base alla tratta e alla distanza percorsa, art. 7). Le eccezioni che comportano il venir meno della compensazione sono contenute tassativamente nell’art. 5 e si verifi cano qualora la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali, ovvero che il passeggero sia stato informato con almeno due settimane di preavviso, oppure in altre particolari circostanze. Nei casi, invece, in cui il volo sia ritardato rispetto all’orario di partenza previsto di almeno due ore (art. 6), il passeggero ha diritto - a titolo gratuito - a pasti e bevande in congrua relazione alla durata dell’attesa e all’effettuazione di due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. In alcuni casi di ritardo prolungato, anche ad una adeguata sistemazione in albergo e al trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione. In ogni caso, se il ritardo del volo è di almeno cinque ore, il passeggero ha il diritto di rinunciare al volo senza dover pagare pe-nali e di ottenere il rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata.

Hai delle domande inerenti a questo argomento?scrivi a [email protected]

Page 36: Bassapadovana giu2015 n71

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L’EditorialeL’Editoriale

La qualità delle azioni di ascolto, sostegno, supporto alle persone è un tema che, non solo recentemen-te, riscuote molto interesse da parte di chi pensa di

voler intraprendere un percorso per migliorare il proprio benessere, gestire una situazione di disagio o lavorare sulla propria individualità. A tale proposito è bene spie-gare la specifi cità della professione di psicologo, le sue peculiarità e alcune norme che la defi niscono.

La professione psicologica è regolamentata in quanto professione sanitaria. Questo non signifi ca che l’attività dello psicologo è legata alla malattia, oppure che recarsi dallo psicologo voglia dire “stare male” o “avere problemi”. Professione sanitaria indica il fatto che l’accesso è basato su regole ben precise, defi nite a livello ministeriale, e che alle persone viene garantita la formazione di ciascuno psicologo e la deontologia del loro agire. Una professione sanitaria si lega al concetto di salute, oggi defi nito come “completo stato di benes-sere psicofi sico”, dunque opera su uno spettro ampio di situazioni che, molto spesso, non hanno a che fare con la malattia.

Caratteristica dei professionisti in ambito sanitario è quella di afferire ad ordini professionali che tra i loro compiti hanno quello di garantire l’eticità, la scientifi -cità e il rispetto per le persone e le loro specifi ità indi-viduali del loro agire professionale. Questa funzione è prerogativa obbligatoria soltanto degli ordini, che sono enti pubblici, e non di società scientifi che o professio-nali. Pertanto la qualità del professionista psicologo è garantita in modo diverso da qualunque professione non normata.

La possibilità di vivere le proprie giornate in modo soddisfacente, di lavorare con maggiore effi cacia, di avere l’esperienza del vero benessere, di avere rela-zioni più ricche e soddisfacenti è una cosa molto seria e vale la pena di affi darsi a professionisti che possano dare garanzie come gli psicologi.

dott. Alessandro De Carlo*

PSICOLOGO: GARANZIA DI QUALITÀ

*Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto

La sperimentazione animale è necessaria?

I noduli della Tiroide: affi diamoci all’endocrinologo

I noduli della Tiroide:

all’endocrinologoContinua a pag. 41Continua a pag. 39

Cuscinetti di grasso? Addio! (e per sempre, fi nalmente!!!)

Cuscinetti di grasso?

fi nalmente!!!)Continua a pag. 42

I Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

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FARMACIAFarmacia PedrazzoliDott. Carlo PedrazzoliVia Cavour, 17 - 35042 Este (PD) Tel. 0429 2578 Fax 0429 611645e-mail: [email protected] www.farmaciapedrazzoli.it

STUDIO DENTISTICODr. Massimiliano VeroneseStudio dentisticoVia Giacomo Matteotti - Este(Pd)Tel. 0429 601485 [email protected]

PATOLOGIE POSTURALIDormiflex- via del Commercio ,12 località Borsea - Rovigo tel.0425474954- Via Brunacci 10 zona Panorma Marghera ve tel 041922692- www.dormiflex.it

OFTALMOLOGIADott. Massimo Camellin:Via Dunant, 10 - Rovigo tel. 0425 411357mail: [email protected]: www.lasek.it

CHIRURGIA VASCOLAREDr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine - Tel. 347/8043460

PSICOTERAPIA-LOGOPEDIA-NEUROPSICOMOTRICITÀ-PEDIATRIACentro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) [email protected]

MEDICINA ESTETICADr. Enzo PredebonMaster Medicina EsteticaVia Ferrari 10 - Ospedaletto Euganeo (Pd)Tel. 0429 90934 - cell. 338 5940563

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Siamo felici davvero se stiamo bene

Prevenire le malattie e curarsial meglio è una buona regola.

Il consiglio giusto?Rivolgersi a medici esperti

vicini a casa nostra

Per collaborare all’inserto La Piazza Salute contattare 049 8704884 - [email protected]

L’intervento

L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la Vigilanza del Ministero della Salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chi-

rurghi e degli Odontoiatri, un organo ausiliario dello Stato a tutela dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteggerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettissimo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza. Su di loro intervengono le leggi dello Stato applicate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ripercussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odontoiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odontoiatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della profes-sione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo trascurabile. Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazione oltre che al professionista abilitato all’eser-cizio anche all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso percorso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso formativo adeguato. Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sanitario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono? L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emanazione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adeguato. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costano meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIdi Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

L’interventoL’intervento

L’uomo ha condiviso con le specie animali gran parte del cammino evolutivo da cui sono derivate varie funzioni biologiche che si sono sviluppate nel tempo con gli stessi principi e affi nità. Per le molte

analogie del patrimonio genetico gli animali costituiscono il modello più attendibile per la comprensione della fi siopatologia di molte malattie e per la ricerca di terapie da trasferire poi sull’ uomo.

Il poter disporre di animali transgenici, cioè con gli stessi geni interessati nello svilup-po delle patologie umane ha consentito e consente di ottenere maggiori informazioni da tradurre nella pratica medica. Si pensi ultimamente solo all’ introduzione degli anticorpi monoclonali che hanno portato alla completa guarigione di alcune diffi cili malattie.

Sperimentare una nuova molecola effettuando test su animali ha la sua primaria giu-stifi cazione, oltre che in una prima valutazione dell’ effi cacia della stessa, nell’ esclusione di effetti tossici per l’ uomo. L’unica alternativa per testare l’ effi cacia e la sicurezza di un trattamento passa per la diretta sperimentazione sui pazienti sia adulti che bambini. Il che è francamente inaccettabile e ci riporta a tempi bui dell’esistenza umana non troppo distanti dalla nostra epoca e sa tanto di fi lo spinato e di campi di sterminio e inorridisce il solo pen-sarlo. Il cardiochirurgo C. Barnard effettuò il suo primo trapianto di cuore dopo anni di studi e di esperimenti su animali e oggi possiamo dire che tale tecnica chirurgica,ormai consolidata, consente di prolungare la vita e la qualità di vita di molte persone. Siamo ben consci che per questo sono stati sacrifi cati molti animali ,ma dobbiamo allo stesso tempo ammettere che non esistevano alternative.

La stessa ricerca di metodi alternativi alla sperimentazione sull’animale non può che passare dallo studio dell’ animale in vivo.

Esiste un fi ne etico della sperimentazione sugli animali ed è quello di conoscere la ma-lattia nei suoi aspetti biologici e fi siopatologici nonchè nella sua evoluzione al fi ne di poterla curare. Il fi ne etico in ogni caso non può giustifi care né tollerare abusi e sofferenze inutili quando , non oso nemmeno pensarlo, episodi di crudeltà ;non può pertanto esser disgiunto da regole che ne seguano tutto il percorso e necessariamente deve esser acquisito il parere da parte di comitati etici che valutino la validità dei protocolli della sperimentazione.

Con la direttiva (DE) 2010/63 sulla protezione degli animali utilizzati per fi ni scientifi ci la comunità europea si è dotata di uno strumento per armonizzare fra gli stati membri le disposizioni legislative,regolamentari ed amministrative sull’ argomento.

Non è inutile sottolineare che la DE 2010/63 ha ottenuto l’ approvazione del Eurogrup for animals,l’ organizzazione animalista che comprende le maggiori associazioni animaliste dei paesi europei,compresa la LAV“Lega antivivisezione”.

La direttiva prevede che per ogni sperimentazione i ricercatori dimostrino che non sono disponibili metodi alternativi alla sperimentazione su animali e illustrino come intendono ridurre al minimo il numero, in caso di loro utilizzo, e come minimizzare il dolore e lo stress.

Il Governo Italiano,nel recepire la DE con DL 26/2014 ha introdotto alcune limitazioni che riguardano : il divieto di allevamento di cani,gatti e primati non umani da destinare alla ricerca;il divieto dell’utilizzo di animali per ricerche sulle sostanze d’abuso e per xenotrapianti ( trapianti eseguiti con l’ utilizzo di organi o tessuti prelevati da esseri viventi di una specie di-versa da quella del ricevente); il divieto per l’utilizzo di animali nelle esercitazioni didattiche dei corsi universitari ad eccezione degli studi di veterinaria o di alta specializzazione medica; il monitoraggio da parte degli organi competenti sulla effettiva disponibilità di metodi al-ternativi entro il 30 giugno 2016. Queste disposizioni, difformi dalla normativa europea, non hanno alcuna giustifi cazione logica né scientifi ca: non ha senso impedire l’allevamento di alcune specie quando ne è consentito l’ utilizzo;i costi della ricerca aumentano dovendo acquistare gli animali all’ estero;gli animali sono costretti a lunghi e disagevoli trasporti;non si capisce la ratio scientifi ca del divieto di xenotrapianti o del divieto dell’ utilizzo di animali nelle ricerche sulle sostanze d’ abuso. Si mettono invece i nostri ricercatori in posizioni di netto svantaggio rispetto ai ricercatori agli altri paesi europei che hanno correttamente rece-pito la DE e si costringono i più giovani ad emigrare all’ estero. Non ultimo si pone un serio freno alla ricerca scientifi ca con tutte le possibili gravi ripercussioni sulla salute dell’uomo.

UN DECRETO LEGGE DA MODIFICARELA SPERIMENTAZIONE ANIMALE QUANTO È NECESSARIA? di Francesco Noce*

*Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Rovigo

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L’intervento

L’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri è un Ente di Diritto Pubblico, dotato di una propria autonomia gestionale e decisionale, posto sotto la Vigilanza del Ministero della Salute e coordinato nelle sue attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chi-

rurghi e degli Odontoiatri, un organo ausiliario dello Stato a tutela dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteggerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettissimo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza. Su di loro intervengono le leggi dello Stato applicate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ripercussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odontoiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odontoiatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della profes-sione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo trascurabile. Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazione oltre che al professionista abilitato all’eser-cizio anche all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso percorso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso formativo adeguato. Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sanitario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono? L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emanazione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adeguato. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costano meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIdi Dott. Bruno Noce*

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L’intervento

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UN DECRETO LEGGE DA MODIFICARELA SPERIMENTAZIONE ANIMALE QUANTO È NECESSARIA? di Francesco Noce*

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L’interventoL’intervento

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dei diritti dei cittadini. Cittadini sono però anche i medici ed i dentisti, ne discende quindi che l’Ordine tra i compiti ad esso affi dati assomma anche quello di vigilare sui comportamenti dei propri iscritti e, sembrerà strano ma non lo è, provvedere a proteggerli anche dal comportamento dei colleghi scorrettissimo. Sulle persone che collaborano nel pubblico e nel privato con diverse mansioni al fi anco dei medici e dei dentisti l’Ordine non ha invece competenza. Su di loro intervengono le leggi dello Stato applicate dalla Magistratura Ordinaria. Questa differenza sostanziale in vigilando ha sempre avuto grandi ripercussioni sui delicati equilibri presenti negli ambiti sanitari. I casi di abusivismo della professione odontoiatrica di competenza ordinistica sono quelli legati al prestanomismo; è competenza dell’ordine infatti intervenire nel caso in cui un iscritto all’Albo Odontoiatri si “presta” a fare da copertura ad un esercente abusivo della professione odontoiatrica.Per quanto riguarda le attività sanitarie ausiliarie, il problema è particolarmente complesso, ma non per questo trascurabile. Anche qui a latitare sono le norme, è ciò mette in diffi coltà chi deve vigilare sulla loro applicazione.Per esempio, l’igiene orale è consentito eseguirla, dopo diagnosi dell’odontoiatra che ne individui l’indicazione oltre che al professionista abilitato all’esercizio anche all’igienista dentale, fi gura formata secondo un percorso universitario, normato per legge. Oggi molti segnali fanno capire che le aspettative che stavano dietro la pressante richiesta di questo gravoso percorso di studi da parte delle rappresentanze sindacali delle igieniste erano diverse dal l’esecuzione della sola igiene dentale su prescrizione. Le assistenti di studio odontoiatrico sono fi gure indispensabili negli studi dentistici ma fi nora prive di un percorso formativo ade-guato. Anche esse potrebbero per assurdo trovarsi in una situazione defi nita di abusivismo professionale (con connesso prestanomismo da parte del dentista datore di lavoro) per qualsiasi attività di ambito sanitario svolgano, quale sterilizzare, aspirare etc. Se non fanno queste cose a cosa servono? L’Ordine ha bisogno che lo Stato di cui è emanazione lo aiuti a dirimere queste incertezze dotando le assistenti di un percorso formativo uffi ciale adeguato. Da noi le assistenti sono formate dalla Regione seguendo il percorso uffi ciale dell’Operatore Socio Sanitario. L’importante è portare proposte concrete senza creare traumatismi ed aspettative infondate. Le pubblicità dei dentisti Croati, Rumeni, Albanesi, Ungheresi, Bulgari, delle Cliniche lowcost che costano meno ci deve fare sorridere perché il cittadino sa cosa scegliere ed alla fi ne sceglie sempre la qualità! Dobbiamo lavorare sempre più serenamente ognuno nel rispetto delle proprie competenze e della legge.

UN PERCORSO DI STUDI PER IGIENISTI DENTALIdi Dott. Bruno Noce*

*Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Rovigo

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I noduli tiroidei, singoli o multipli, rappresentano le pato-logie endocrine di maggior riscontro nella pratica clinica dell’endocrinologo.

Spesso il riscontro di un nodulo avviene in maniera casuale. La scoperta accidentale di noduli tiroidei non palpabili nella popolazione generale sta aumentando progressivamente come conseguenza dell’uso sempre più diffuso della valutazione ecografi ca della regione cer-vicale o dello studio doppler dei vasi del collo.

La palpazione permette di rilevare soltanto dal 5 al 20% dei noduli, mentre la valutazione ecografi ca della regione tiroidea mostra una prevalenza tra il 16 e il 67 % a seconda delle casistiche.

La prevalenza dei noduli tiroidei aumenta con l’avan-zare dell’età. Essi sono più frequenti nel sesso femminile, nelle aree a carenza di iodio e nei soggetti sottoposti ad irradiazione tiroidea.

Di fronte al riscontro di noduli tiroidei devono essere stabiliti la loro natura, la funzione dei noduli e la funzione globale della ghiandola e gli eventuali effetti meccanici esercitati dai noduli sulle strutture adiacenti. Non esiste una chiara correlazione tra le dimensioni della tiroide, la presenza di noduli e la sintomatologia lamentata dal pa-ziente. La maggior parte dei pazienti con struma o gozzo multinodulare è asintomatica.

I segni e sintomi più frequenti sono caratterizzati da: massa a lenta crescita a livello della regione tiroidea del collo, senso di soffocamento e tosse stizzosa, disfagia soprattutto per i liquidi, diffi coltà a dormire in posizione supina o coricati dalla parte di maggiore sviluppo dello struma.

Nei casi più gravi con compressione tracheale posso-no comparire dispnea e stridore inspiratorio che si accen-tuano nel sollevare le braccia verso l’alto. Molto rare sono la disfonia da paralisi del ricorrente o la paresi del nervo frenico o della catena del simpatico cervicale. In caso di riscontro di un nodulo singolo o di noduli multipli della

tiroide è importante considerare il rischio di carcinoma.L’introduzione dell’ecografi a ha drammaticamente

modifi cato l’iter diagnostico della patologia nodulare tiroi-dea. L’ecografi a rappresenta una metodica ormai diffusa anche nella pratica ambulatoriale, a basso costo non inva-siva, con limitato disagio per il paziente e non associata a somministrazione di radiazioni: pertanto l’ecografi a può essere effettuata a qualsiasi età ed in qualsiasi periodo della vita fertile.

L’ecografi a tiroidea permette di misurare il volume dei noduli o dell’intero struma ed è quindi particolar-mente adatta a studi epidemiologici di iodioprofi lassi. Permette inoltre di distinguere le lesioni solide da quelle cistiche. Meno sicura risulta la distinzione ecografi ca tra noduli benigni e maligni essendo l’ecografi a meno sensi-bile rispetto all’agoaspirato tiroideo. Alcune caratteristiche ecografi che dei noduli tiroidei possono orientare verso il sospetto di malignità.

Attualmente l’agoaspirato viene considerato il me-todo più affi dabile per distinguere la natura dei noduli tiroidei.

Dott.ssa Stefania LeoniMedico Chirurgo specialista in Endocrinologia e

Malattie del Ricambiowww.poliambulatoriosanfermo.it

Il tuo bambino ha prurito? Ha delle chiazze rosse? Ha la pelle “ruvida”?

Queste possono essere manifestazioni di dermatite atopica. E’ la malattia cutanea più frequente nel bambino e può essere un segno di predisposizione alle allergie. E’ una malattia non contagiosa, genetica, che dipende da un’alterata barriera cutanea a causa della carenza di un grasso, detto ceramide. Questo fa si che la pelle sia molto più vulnerabile e reattiva. E’ una malattia cronica, con periodi di peggioramento, nella gran parte dei bam-bini, lieve e in alcuni casi severo, alternati a periodi di benessere. Per i momenti di peggioramento è necessario imparare ad utilizzare delle creme farmacologiche adatte per i bambini.

Il tuo bambino ha dei “brufoletti” che non vanno via?

Può trattarsi di impetigine, che è molto contagiosa e necessita una terapia antibiotica o possono essere delle verruche o dei molluschi contagiosi, che possono essere trasmessi ad altri bambini e adulti e quindi è bene trattarli al più presto.

Il tuo bambino ha dei nei e non sai quando è il caso di farli controllare?

In età pediatrica è normale che i nei aumentino di numero nel corso degli anni e che crescano progressiva-

mente con la crescita del bambino. Se il tuo bambino ha un neo congenito, cioè presente alla nascita o comparso poco dopo o ha un neo che cresce velocemente o ha colo-re disomogeneo, forma irregolare o un familiare ha avuto il melanoma, è meglio fare un controllo dal dermatologo.

Sebbene il melanoma sia raro in età infantile, non va comunque sottovalutato, considerando anche il fatto che nei bimbi può avere caratteristiche comuni a lesioni benigne ed è quindi diffi cile riconoscerlo.

La dermatoscopia a epiluminescenza è una tecnica non invasiva, indolore che aiuta il dermatologo a capire la natura del neo.

Fondamentale nei bambini è la prevenzione. Le scot-tature solari che accadono in età pediatrica sono state indicate tra i maggiori fattori di rischio per l’insorgenza del melanoma, il tumore maligno dei nei, nell’adulto. L’esposizione al sole dei bambini deve essere graduale e utilizzando, in base alla fascia di età e al fototipo cuta-neo, il tipo di protezione più adeguato.

Dott.ssa Barbara Pigozzi Specializzata in Dermatologia e Venereologia

Perfezionamento in Dermatologia Infantile e diagnosi precoce del melanoma con utilizzo di

Videodermatoscopio digitale

Poliambulatorio San Fermovia S. Fermo 17/19 - 35042 Este (Pd)Tel e fax: 0429 4347info@polimabulatoriosanfermo.itwww.poliambulatoriosanfermo.it

I noduli della Tiroide: affidiamoci all’endocrinologo

Prenditi cura della pelle del tuo bambino

Direttore Sanitario Dr.ssa Federica Corrà - Medico Chirurgo

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La pelle è il confi ne tra il nostro organismo e l’am-biente esterno, la prima difesa verso il mondo che ci circonda; proprio per questo è l’organo più esposto

ai fattori ambientali. Da qui nasce l’importanza di pro-teggerla in maniera adeguata.

La sovraesposizione ai raggi ultravioletti (UV) sommata alle scottature avvenute nel corso della vita, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza, è un fatto-re di rischio legato alla comparsa di tumori cutanei e melanomi. L’abbronzatura è un meccanismo di difesa della pelle e consiste nell’attivazione dei melanociti, cellule specializzate nella produzione di melanina, un pigmento che rende la pelle più resistente sia ai dan-ni immediati come le scottature, sia a quelli ritardati nel tempo come il foto-invecchiamento precoce e la cancerogenesi. Nonostante gli aspetti negativi, al sole sono riconosciute notevoli proprietà benefi che: i raggi solari hanno un effetto antidepressivo (aumentano la produzione di serotonina ed endorfi ne), stimolano la produzione di vitamina D, essenziale per la crescita e il mantenimento della salute delle ossa, aiutano la guarigione di alcune malattie della pelle come psoriasi e altri tipi di dermatite, riducono l’intensità dei dolori articolari. Da qui nasce l’esigenza da un lato di non rinunciare all’esposizione solare, dall’altro di esporsi utilizzando creme e integratori specifi ci che contribui-scono a difendere la pelle dai danni dei raggi UV e a ottenere un’abbronzatura sana e omogenea. Grazie a questi prodotti è possibile stare al sole più a lungo evi-tando irritazioni come fotodermatite, orticaria solare, dermatosi da sole.

E’ stato dimostrato che l’assunzione di carotenoi-

di attraverso la dieta incrementa di circa il cinquanta per cento l’attività dei fi ltri solari applicati sulla cute, aumentandone il fattore di protezione e riducendo la presenza di radicali liberi nel sangue. Ecco perché gli in-tegratori solari di ultima generazione contengono, oltre ad antiossidanti come vitamine C ed E, anche vitamina PP e carotenoidi quali licopene e zeaxantina, che han-no attività antiossidante e proteggono dai danni delle radiazioni solari.

Il colore dei capelli, degli occhi e della pelle insie-me alla capacità o meno di abbronzarsi determinano il livello di fragilità al sole di ogni individuo. Proprio grazie a queste variabili personali possono essere defi niti sei fototipi: a seconda del fototipo varia il tempo di espo-sizione al sole prima che compaiano eritemi e ustioni solari. I più sensibili sono i soggetti con pelle molto chiara, occhi azzurri e capelli rossi o biondi (fototipo

I) che a causa della scarsa produzione di pigmento non sono in grado di proteggere adeguatamente l’e-pidermide dai raggi UV. Tuttavia anche il fototipo III, il più diffuso in occidente, è soggetto a scottature e deve proteggersi adeguatamente per evitare gli effetti dannosi del sole.

Venerdì 3 luglio presso la Farmacia Pedrazzoli un’esperta effettuerà gratuitamente l’analisi della pel-le verifi candone il livello di idratazione e accertando l’eventuale presenza di macchie e discromie. Dopo aver individuato il fototipo di appartenenza potrà dare consigli su quale sia il fattore di protezione più adatto, quale integratore sia più importante assumere e quan-te settimane prima dell’esposizione al sole sia meglio iniziarne l’utilizzo.

Dott.ssa Martina Pedrazzoli

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Ecco allora qualche consiglio di “igiene del sonno“, come è stata ribattezzata dal professor Colin Espie, che insegna Psicologia clinica ed è Direttore del Cen-

tro del Sonno dell’Università di Glasgow. Si tratta di una serie di azioni da seguire prima di mettersi a letto.

La luce È dimostrato che la luce ha un’importanza fondamentale per conciliare il sonno, per questo sarebbe bene evitare le cosiddette luci blu come quelle di tablet, smartphone e computer, che secondo alcuni ricercatori newyorkesi stimolerebbero lo stato di allerta. Importanti sono poi anche la temperatura della camera da letto, che non dovrebbe superare i 18 gradi, il letto e i cuscini, che dovrebbero essere confortevoli al punto giusto.

Cibo, bevande ed esercizio fi sico Tutto ciò che stimola l’organismo, come caffeina, alcol, cioccolato, tabacco o esercizi fi sici impegnativi, può rendere dif-fi cile addormentarsi. Naturalmente andrebbero anche evitati cibi pesanti da digerire. I carboidrati, al contra-rio, possono produrre serotonina, che concilia il sonno. Un aiuto, insomma, arriva da una dieta equilibrata, regolare e senza eccessi serali. Infi ne, 20 minuti di attività fi sica al giorno possono aiutare a regolarizzare il sonno, ma non dovrebbero mai essere fatti prima di andare a dormire.

Troppo riposo Passare il fi ne settimana a riposo o dormire fi no al primo pomeriggio può creare più danni che benefi ci. Per far fronte alla carenza di sonno, una ricerca della Southwestern University del Texassuggerisce di alzarsi presto al mattino e andare a letto a orari rego-lari, piuttosto che sballare l’orologio biologico. Insomma, sarebbe bene resistere, nonostante la stanchezza, fi no all’ora di andare a dormire, evitando i sonnellini pomeri-diani a meno di non essere esausti.

L’età Non è una regola di “igiene del sonno”, ma sape-re che il sonno cambia con l’età può aiutare a compren-dere meglio cosa ci può accadere nel corso degli anni. Secondo una ricerca del Centro di Medicina del Sonno dell’Università di Washington, ad esempio, esiste una “architettura del sonno” che cambia con l’età: le persone più in là con gli anni hanno una minor quantità di sonno cosiddetto profondo, la fase non-REM, e il loro intero oro-logio biologico è spostato in avanti.

In conclusione, chi non dorme bene e per almeno sette ore per notte può andare incontri ad alcuni mec-canismi che modifi cano il metabolismo e che incidono sul bilancio energetico e sull’appetito, con conseguenze anche gravi, quali un aumento del rischio di diabete di tipo 2 e un incremento del peso corporeo.

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Dormire poco o tanto, quanto fà bene alla salute?

I difetti visivi possono essere leggeri (entro 3 diottrie), medi (da 3 a 8) ed elevati (oltre le 8 diottrie). Per un paziente, da un punto di vista funzionale, anche

un difetto leggero quale una miopia di sole 3 diottrie, è fortemente invalidante. La distanza di messa a fuoco è infatti in questo caso limitata a circa 33 cm. In relazione all’entità del difetto, possono essere utilizzate tecniche chirurgiche differenti ed in particolare per difetti legge-ri-medi, si può usare un trattamento laser, mentre questo non è indicato se il difetto è elevato in quanto il tessuto da asportare con il laser sarebbe eccessivo ed il processo di guarigione potenzialmente più turbolento. Per elimina-re quindi una miopia, per esempio, di 15 diottrie, non potendo effettuare un trattamento laser, possiamo agire inserendo una lente all’interno dell’occhio. Queste lenti sono state utilizzate in diverse foggie e materiali, ma il migliore ed ormai collaudato è un collamero brevettato da una ditta americana. La mia esperienza personale con questi impianti data da oltre 20 anni e le migliorie intro-dotte in questo lungo periodo hanno visto modifi care la forma di queste piccole lenti che, essendo inserite dietro all’iride, sono posizionate davanti al cristallino (piccola lente dietro la pupilla). Le migliorie di forma hanno per-messo al giorno d’oggi di correggere anche ipermetropie ed astigmatismi di grado elevato con una qualità ottica diffi cilmente raggiungibile con altre chirurgie. In sintesi, possiamo immaginare che, come una lente a contatto esterna rimane appoggiata sulla cornea, così una lente fachica (signifi ca che è presente assieme al cristallino naturale) viene appoggiata, all’interno dell’occhio, sul cristallino. Uno dei pregi di questa chirurgia è la reversibi-lità ossia la possibilità di rimuovere la lente. Se nel corso

della vita dovesse manifestarsi per esempio una cataratta o qualunque altra malattia, è possibile rimuovere la prote-si ottica in quanto questa con comporta alcuna aderenza con i tessuti oculari. L’intervento si esegue in anestesia locale (una piccola infi ltrazione di anestetico sotto alla palpebra addormenta l’occhio) od in anestesia topica (gocce di anestetico che addormentano la superfi cie). La scelta dell’anestesia è legata alla collaborazione del paziente e può essere decisa anche all’ultimo momento. Si effettua un piccolissimo taglio di 3mm alla periferia superiore della cornea ed attraverso questo taglio la lente viene iniettata arrotolata su se stessa. Una volta all’inter-no dell’occhio questa si svolge e viene posizionata al di sotto dell’iride.

L’intervento dura mediamente cinque minuti ed il paziente rimane bendato due giorni. Il recupero visivo è veloce e già in seconda giornata la visione è ottima. Abbiamo parlato di difetti miopici ma esiste anche l’a-stigmatismo e l’ipermetropia. L’astigmatismo (legato alla non sfericità della superfi cie corneale, simile ad un pallone da rugby invece che sferica) può essere associato alla miopia o all’ipermetropia.

L’ipermetropia è il contrario della miopia e qui l’oc-chio è più corto. Una preoccupazione dei pazienti è la durata di queste lenti. Il materiale è perfettamente bio-compatibile e la durata eterna!

Il Dr. Massimo Camellin

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Quando si sceglie un professionista, in qualsiasi settore, lo si fa assecondando molte diverse attitudini nostre o di qual-

cuno che ci sta vicino e del quale ci fi diamo. Molti studi dimostrano che nn necessaria-

mente lo scegliamo in base alla sua profes-sionalita’ o abilita’ tecnica. Questo accade in molte circostanze, e infatti esistono ottimi professionisti o commercianti che pur essendo preparatissimi e tecnicamente ineccepibili, al lato pratico non riescono a creare un buon fee-ling con il potenziale cliente, il quale magari si rivolge verso offerte meno valide tecnicamen-te ma piu’ ‘facili’ dal punto di vista umano.

Un esempio che mi piace sempre fare e’ quello dei ristoranti. Ne esistono di sempre pie-ni, dove si mangia francamente male, ma si creano situazioni di fi delizzazione del cliente per cui questo torna e lo consiglia pure ad ami-ci e conoscenti, i quali partecipano volentieri a questo passaparola, perche’, se ci vanno in tanti vuol dire che si mangia bene!

Altri clienti, viceversa, non amano i locali affollati o troppo conosciuti e cercano il risto-rante di nicchia che ‘conoscono solo loro’ e sono talmente ‘gelosi’ delle loro scelte che nemmeno le condividono e quindi non parteci-pano ad alcun passaparola.

Potremmo dire che esiste uno stile di pro-posta per ogni pubblico e ogni pubblico ha il servizio che merita.

Tutto questo per dire che in una societa’ sempre piu’ complessa, come la nostra, e’

molto diffi cile discernere il livello qualitativo di qualsiasi prestazione e/o servizio perche’ non esiste un modo univoco per defi nire il concetto di qualita’. Ognuno segue come dicevamo le proprie attitudini e/o abitudini.

D’altro canto, il mercato cerca di cogliere queste attitudini del potenziale cliente e di accoglierle nella propria organizzazione, ben sapendo che spesso nulla hanno a che fare con una reale qualita’.

I sistemi ancora piu’ forti e strutturati rie-scono nn solo a intercettare tali bisogni della clientela, ma ne sa creare di nuovi e diversi, in modo di, non solo seguire i possibili bisogni ma addirittura guidare le scelte.

Anche gli studi dentistici stanno cercando di adeguarsi a questa strategia di mercato, che come dice il termine, e’ mercantile, quindi nn necessariamente orientata verso i bisogni e la salute del paziente ma si avvia verso logiche di profi tto.

Nel prossimo numero vedremo a cosa stiamo assistendo e assisteremo.

Lo studio dentistico come lo vogliamo?

Dr. Massimiliano VeroneseStudio dentisticoVia Giacomo Matteotti - Este (Pd)Tel. 0429 601485 [email protected]

Cosa sono i disturbi psicosomatici? Spieghiamoli con qualche esempio preso da casi seguiti in

studio. Giulia tutte le mattine prima di andare a scuola ha mal di

pancia, proprio sotto l’ombelico e spesso rimane a casa. Matteo vomita quando deve affrontare esperienze nuove. Federica sof-fre di bronchite asmatica, Paolo ha una strana tosse.. sarà tosse nervosa? Matilde soffre di diarrea cronica che le impedisce la regolare frequenza alla Scuola Secondaria. Mamma e papà si sentono dire dagli specialisti “è un disturbo psicosomatico” e si domandano “ma allora fi ngono?”

Per niente! I disturbi psicosomatici sono a tutti gli effetti dei malesseri percepiti dal corpo, la sofferenza è vera. L’origine di tale malessere va ricercata nella psiche, i bambini vivono dei disa-gi emotivi che non riescono ad esprimere attraverso il linguaggio, ma lo riferiscono attraverso il corpo. A tutti gli effetti con i loro sintomi mandano un SOS agli adulti perché si accorgano del loro star male. Mandano un messaggio e sta a noi decifrare cosa ci stanno comunicando. Giulia ad esempio potrebbe essere in ansia per il distacco dalla mamma quando deve andare all’asilo, oppure esprimere una diffi cile relazione con i compagni o con la maestra, Matteo ha una bassa autostima e crede di non riusci-re, di non farcela soprattutto di fronte alle nuove cose, Federica potrebbe sentirsi soffocata da una madre troppo apprensiva e ancora Paolo potrebbe esprimere la sua poca tolleranza rispetto ad una tensione familiare. Ad ogni disturbo psicosomatico va data” una lettura generale” e specifi ca della situazione.Ma quali sono i disturbi psicosomatici? I disturbi psicosomatici dell’infanzia possono essere ricondotti a

tre categorie: quelli riguardanti la digestione (es. mal di pancia, vomito, stitichezza cronica, coliche), quelli della respirazione (es. asma, tosse, laringospasmi) e quelli cutanei (es. dermatite, aller-gie, alopecia) e altri ancora come cefalea ricorrente, disturbi del sonno ecc., la cosa fondamentale è che sono sempre un modo attraverso il quale i bambini richiedono attenzioni e affetto.Come vanno affrontati i disturbi psicosomatici?

La cosa fondamentale è riuscire a cogliere il messaggio in codice che il bambino ci sta inviando, per offrire a lui delle stra-tegie per soddisfare il suo bisogno emotivo. Per fare questo è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta infantile che con gli adeguati strumenti come il gioco, il disegno e le favole è in grado di far emergere il vissuto emotivo del bambino e dare adeguate indicazioni alla famiglia.

Personalmente mi occupo da molti anni di psicoterapia infantile e spesso seguo casi di malattie psicosomatiche che destabilizzano i genitori che vanno in ansia e si preoccupano perché dopo vari tentativi non sono riusciti a trovare il modo effi cace per affrontare la situazione. La prassi generalmente prevede un incontro con i genitori, a cui seguono degli incontri con il bambino o ragazzo e in un ambiente accogliente e con adeguati strumenti si identifi ca il malessere che origina i sintomi, si aiuta il bambino a far emergere questo disagio e si danno indicazioni ai genitori utili a far ritrovare l’armonia nel loro fi glio e nella famiglia.

Centro ABC Apprendimento e Benessere Consapevole Via Calà Forca 41, Badia Polesine (RO) - [email protected]

Quello strano mal di panciaI Disturbi psicosomatici: cosa ci vogliono dire?

Laboratori rivolti a bambini e ragazzi dai 5anni alla scuola superiore. Il percorso mira ad acquisire consapevolezza e migliorare le abilità cognitive

e l’autostima attraverso la mediazione, con l’uso di strumenti specifi ci del Metodo Feuerstein, oltre ad attività pratiche correlate e all’intervento

della neuropsicomotricista per il gruppo dei bambini più piccoli.I laboratori saranno organizzati in piccoli gruppi omogenei per età nel periodo

tra il 20 e il 31 luglio 2015, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, presso il Centro abc, via Calà Forca, 41 a Badia Polesine.

Per informazioni e adesioni: dott.ssa Tomii Alessia cell.3358386277

LABORATORI METODO FEUERSTEIN PER IL POTENZIAMENTO COGNITIVO

Sopra le dottoresse del Centro Abc Roberta Ferrari, Alessia Tomii, Anna Lucia Riberto, Sara Maria Campo e Chiara Zambon

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Dottor Manfrini, da cosa puo’ essere dovuto il dolore alle gambe?

“I disturbi riferiti alle gambe, possono avere manifesta-zioni e cause diverse. La sensazione di pesantezza, accentuata dallo stare a lungo in piedi, magari accompagnata da un gon-fi ore delle caviglie, è spesso dovuta ad una insuffi cienza ve-nosa. Tale insuffi cienza può essere evidente, associandosi alla presenza di vene varicose o di estese aree di teleangectasie(ca-pillari), oppure non ancora manifesta, magari per un danno val-volare del circolo venoso profondo o delle vene safene, senza che si sia ancora realizzata una dilatazione delle vene stesse. Tale sensazione di pesantezza si accentua con il caldo e nelle donne in età fertile, spesso, in coincidenza con il ciclo mestrua-le. Di fronte a tale sintomatologia è consigliabile rivolgersi ad uno specialista, che attraverso la visita ed un approfondimento con Ecocolordoppler potrà stabilire la reale presenza ed entità della insuffi cienza venosa e procedere alla opportuna terapia. Si tratta, in ogni caso, di un disturbo da non sottovalutare”.

E se il dolore compare durante il cammino?“In questo caso, la comparsa di un dolore crampiforme

ai polpacci e/o alle cosce, che impedisce spesso di proseguire la marcia, obbligando a qualche attimo o qualche minuto di sosta, può essere legato ad un defi cit della circolazione ar-teriosa degli arti inferiori. Il dolore della arteriopatia periferica è generalmente un dolore che compare sempre dopo aver percorso una stessa distanza alla stessa velocità e che presenta poca variabilità di giorno in giorno. in caso di aggravamento, sempre possibile, si può arrivare ad una drastica riduzione dell capacita’ di camminare fi no alla comparsa di dolore a riposo. Molto spesso questo dolore è presente o più accentuato in un arto rispetto all’altro. se compare prevalentemente o prima alle coscie in particolare camminando in salita o facendo le scale, è piu’ frequentemente dovuto ad un restringimento di una arteria iliaca, (arteria che si trova in addome , a grandi linee da sotto all’ombelico, fi no a poco sopra la piega inguinale) quando il

dolore colpisce contemporaneamente entrambe le gambe, in misura simile, si può pensare ad un interessamentoiliaco di en-trambi i lati o ad un restringimento dell’aorta addominale. Nel caso di dolore prevalente al polpaccio, l’ostruzione od il restrin-gimento, riguarda una delle arterie della coscia o della gamba (femorale, poplitea o tibiali). Anche in questo caso e a maggior ragione per le gravi conseguenze che può portare il trascurarlo, tale sintomo va assolutamente accertato con una valutazione del chirurgo vascolare, che sarà in grado di appurare la natura e la sede del disturbo, attraverso una valutazione clinica e con l’indispensabile aiuto di un approfondimento Ecocolordoppler. Il sintomo va distino fra cause vascolari ed ortopediche o neuro-logiche, che spesso possono presentare manifestazioni simili ma che un occhio clinico esperto, con l’aiuto strumentale, è sicuramente in grado di distinguere con sicurezza”.

In caso di ostruzione di una arteria cosa si puo fare?

“Le possibili terapie variano a seconda dell’entità del sin-tomo, tenendo conto anche dell’età e delle esigenze di vita del paziente: dalla sola terapia medica, di solito anti aggregante, fi no all’intervento di rivascolarizzazione, che puo’ essere effet-tuato o per via endovascolare (palloncino) o per via chirurgica tradizionale, procedendo ad una disotruzione o alla sostituzio-ne del tratto arterioso occluso (by pass). Ovviamente, prima si procede ad una diagnosi corretta, più è agevole il controllo della malattia, ricordando che le patologie vascolari degli artii inferiori, se trascurate posso portare ad una marcata riduzione della qualità della vita se non a menomazioni vere e proprie”.

Dolore alle gambe: le possibili cause

Dr. Stefano Manfrini - Specialista in Chirurgia vascolare-responsabile U.O. di Chirurgia Vascolare ospedale accreditato Salus Ferrara. Visita a Rovigo, Este, Monselice e Badia Polesine 347/8043460

Dr. Predebon oggi parliamo di L.E.S.C. (lipoemulsione sot-tocutanea). Ci può brevemente spiegare di cosa si tratta ?

“Oggi chi si rivolge al medico estetico cerca risultati veloci, sicuri ed effi caci. La lipoemulsione sottocutanea (o LESC) risponde in pieno a queste caratteristiche offrendo una metodica non invasiva, veloce, totalmente sicura ed effi cacie che permette al paziente di riprendere le normali attività fi n dallo stesso giorno e vedendo subito i risultati. Ma analizziamo velocemente perché. Innanzi tutto il trattamento può essere eseguito in studio, senza necessitare di una sala operatoria, cosa che tranquillizza molto il paziente. In secondo luogo la sicurezza è garantita perché il grasso, reso fl uido, viene eliminato naturalmente o, in caso di necessità, può essere asportato con una siringa, ed inoltre complicazioni medi-che come edemi, embolie o versamenti sono del tutto inesistenti”

In quali casi è indicata la LESC?“LESC è ideale per tutte quelle zone in cui si accu-

mula il grasso in eccesso e per andare ad agire su quegli inestetismi che maggiormente infastidiscono i pazienti in varie zone del corpo come fi anchi, interno ed esterno coscia, glutei o pancia, e ancora caviglie, mento, braccia e ginocchia. Oltre ai benefi ci subito visibili poi, il pazien-te potrà godere di vantaggi apprezzabili quali una micro incisione di soli 2 mm che eliminano il fastidio dei punti

di sutura, garantendo la perfetta riu-scita del trattamento in ambulatorio, la possibilità di operare anche i piani più superfi ciali del pannicolo adiposo e l’effetto lifting prodotto dalla multi-frequenza pulsata che agisce anche sulla struttura fi brotica di sostegno del grasso e della pelle. Insomma la lipoemulsione sottocutanea è una me-todica sicura e che garantisce risultati veloci”.

Lipoemulsione sottocuta-nea quindi per un corpo da star?

“Non esageriamo: la LESC è una nuova tecnica mini invasiva (viene effettuata in ambulatorio, in anestesia

locale, totalmente sicura ed indolore. Al termine della seduta la paziente può tornare immediatamente alle proprie attività quotidiane) per il trattamento delle adi-posità localizzate, e non va confusa con la liposuzione tradizionale: e’ indicata a livello addominale “pancetta, ai fi anchi “manigliette dell’amore”, alle cosce interne ed esterne “coulotte de cheval”, interno ginocchia..ecc.! E’ un trattamento estremamente gradito per la sua innocui-tà, facilità, sicurezza di esecuzione ed effi cacia”.

Cuscinetti di grasso? Addio! (e per sempre, finalmente!!!)

Dr. Enzo PredebonMaster Medicina EsteticaVia Ferrari 10 - Ospedaletto Euganeo (Pd)Tel. 0429 90934 cell. 338 5940563

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Il Gioco del Mese - Film’s Puzzle: A beautiful mind

Chiave (7,5,1,8,8) - Due interpreti del film........................................................................................

Trova all’interno del puzzle le parole chiave evidenziate in grassetto nella trama del film.

Nel 1947, il diciannovenne e talentuoso matematico John Nash entra nella prestigiosa Università di Princeton con una borsa di studio per il dottorato. Refrattario ad instaurare rapporti sociali, Nash ha solo un amico: Charles, il suo compagno di stanza. Ossessionato dal pensiero di trovare un’idea originale a cui applicare le sue formule, John riesce nel suo obiettivo: in una tesi di dottorato di sole 27 pagine espone geniali intuizioni fondamentali allo sviluppo della “teoria dei giochi”, facendo così diventare obsolete le teorie economi-che di Adam Smith.Le sue idee gli procurano fama e un importante posto di ricercatore al MIT di Boston, dove conferma la sua intelligenza matematica. In piena “guerra fredda” viene contatta-to dall’esercito per la sua incredibile capacità di decodificatore. Entra così in contatto con “l’eminenza grigia” William Parcher, oscuro personaggio del governo che lo assolda per una missione top secret relativa a un piccolo ordigno nucleare. Contemporaneamente John trova anche l’amore di Alicia, una giovane studentessa di fisica, che diventa sua moglie.La vita di Nash viene a questo punto sconvolta da una terribile scoperta. Charles, la sua nipotina e lo stesso Parcher sono in realtà solo proiezioni della sua mente malata, affetta da una grave forma di schizofrenia. Vagando come un fantasma tra cliniche e manicomi viene sottoposto a numerose sedute di shock insulinico e ad una massiccia dose di farmaci. Gra-zie all’affetto ed alla vicinanza dei familiari, Alicia in particolare, e alla sua forza mentale riesce ad ignorare le sue allucinazioni e a convivere sia pure con sofferenza con la malattia, tornando Nash diventa docente a Princeton, e nel 1994 è insignito del Premio Nobel per l’economia. La difficile ma riuscita convivenza di Nash con la sua malattia è simboleggiata dalla visione dei suoi tre fantasmi uno accanto all’altro che lo osservano dopo la cerimonia di premiazione.

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Dal dentista… Salve dottore, quanto costa estrarre un den-te?” “100 euro se si procede con anestesia e 50 euro sen-

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za.” “Bene, allora facciamo senza anestesia!” “Compli-menti signor Rossi, lei è dav-vero coraggioso!” “Non si confonda dottore, il dente se lo deve togliere mia moglie!”Sposi moderni… Vi dichiaro marito e moglie! Potete ag-giornare i vostri stati su Face-book.Dal dottore… “Perché sei scappato dalla sala operatoriaprima dell’intervento?” “Per-ché l’infermiera diceva: “Co-raggio, non si preoccupi, è un’operazione facile.” “E que-sto non ti ha tranquillizzato?” “Il fatto è che parlava con il chirurgo!”Le grandi domande della vita… ma anche le rispo-ste… • Come si può rico-noscere il contadino che ha

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Page 45: Bassapadovana giu2015 n71

454545A tavola

MANUELA E SILVIA BIZZO

La rubrica di cucina

40g farina di mais60g farina manitoba2 cucch miele d’acacia6 pomodori secchi sott’olio

fi nocchietto fresco25g lievito madre seccosale

Altro pane sempre all’insegna dell’originalità e del sapore deciso. Poichè ci piace moltissimo la consistenza che rende la farina di mais negli impasti, quasi granulosa ma pur sempre morbida, abbiamo voluto realizzare questi solari fagottini di pane. Nonostante la percentuale di farina di mais utilizzata sia inferiore alla metà, il risultato è stato quello atteso per sostanza, gusto e colore. Anzichè arricchire l’impasto, ci è piaciuta l’idea di mettere la nostra farcia nel mezzo dei fagottini: i saporiti pomodori secchi ben si son sposati al profumo fresco del fi nocchietto (perchè....mica solo il basilico e l’origano si sposano con il pomodoro!!!), raccolto direttamente dal nostro orto. Per noi quindi dei panini originali e che cominciano già a portarci verso i sapori estivi. A piacere si possono arricchire con ulteriori pomodori secchi, oppure con l’aggiunta di capperi, o tonno o formaggio, per farli diventare bocconcini di pane da antipasto.

Setacciare le farine con il lievito, unire quindi il miele e alcuni cucchiai di olio di conserva dei pomodori. Impastare aiutandosi con acqua tiepida.

Aggiungere all’impasto il fi nocchietto sminuzzato ed insaporire con il sale.Dividere il composto in quattro panetti e stenderli in rettangoli

di circa 13cm x 4cm; porre al centro di ogni rettangolo i pomodori secchi, quindi arrotolarli. Spennellare la superfi cie dei fagottini con un’emulsione

di olio dei pomodori, acqua e sale, poi lasciarli lievitare per circa 3 ore in un ambiente umido. Cuocere in forno, con funzione statico a 190°,

per circa 20-25 minuti.

Ingredienti per 4 fagottini

FAGOTTINI GIALLI AL MAIS CON POMODORI SECCHI E FINOCCHIETTO

Procedimento

2A tavola

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.IT

V E N E Z I A

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46 Oroscopo4646 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09

AL 22/10L’AMORE NON È APPICCICOSO

E CHI VI STA ACCANTO VE LO RIP-ETE SPESSO. I CUORI SI METTONO AL RIPARO DA SITUAZIONI COMPLICATE IDEALIZZANDO L’AMATO E SBAGLI-ANDO!

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11CUPIDO VI STA AS-

PETTANDO GIÀ CON LA FRECCIA TESA E ANCHE I PIÙ LIBERTINI POTRANNO CADERE VITTIMA DEI SUOI PROGETTI: È ORA DI FERMARSI VIAG-GIATORI

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

COMPLICE UN VI-AGGETTO CON NOTA ROMANTICA, L’INTESA CON IL PARTNER USCIRÀ

RAFFORZATA. COLPO DI FULMINE PER CUORI SOLITARI, IN AEROPORTO O IN TRENO, SENZA TRALASCIARE L’ONLINE

CAPRICORNODAL 22/12

AL 20/01PER BUONA PARTE DEL MESE VIVRETE IL RAPPORTO A DUE IN BUONA AR-MONIA. POI QUALCOSA SI INCRINA E NON TROVA SPONDE: TENETE DURO

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

LA FEDELTÀ, L’ALLEGRIA, NON SOLO IL PARTNER È PAZZO DI VOI, VI STIMA,

VI RISPETTA E NON FA MAI NULLA CHE NON CONDIVIDIATE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03PERSISTE LA NEB-BIA INTORNO A VOI: NON ESPONETEVI

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER GLI AMORI ROMANTICI, NIENTE DI FATTO FINO A FINE MESE MA NON DISPERATE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04LA FORTUNA È DALLA VOSTRA. VOGLIA DI

NUOVE CONOSCENZE, CONFERME E CONQUISTE, BENE ANCHE LE COPPIE GIÀ COLLAUDATE: TUTTO A MERAVI-GLIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05

LA DIVERSITÀ DEI CARATTERI SALTA FUORI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI LIBERTÀ E IN VOI CRESCE L’ATAVICA GELOSIA. MEGLIO COMPRENDERLO IN TEMPO E DARSI ALTRI OBIETTIVI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06

L A COPPIA SARÀ MESSA A DURA PROVA. FATE INGELOSIRE IL PARTNER, TESTATE I SUOI SENTI-MENTI, SE IL CUORE È ANCORA PRESO PER VOI SI DARÀ UNA MOSSA

CANCRODAL 22/06AL 22/07

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

ANDARE, RISCHIANDO L’ENNESIMA FREGATURA, VI FARÀ TORNARE SUI VOSTRI PASSI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SE DATE AMORE, AMORE RICEVERETE ANCHE SE LA TENA-CIA DEL CUORE SARÀ

MESSA ALLA PROVA DA UN BEL TIPO CHE SI FARÀ DESIDERARE, UNA BELLA LEZIONCINA PER IL VOSTRO ORGO-GLIO…

VERGINEDAL 24/08AL 22/09SERENITÀ PER LE COPPIE

COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI ATTIZZARE LA PASSIONE AIUTANDOSI CON IL DIALOGO E LA CONDIVISIONE DI INTERESSI E PIACERI. LAVORATE MENO E DATE SPAZIO ALL’AMORE

Oroscopo

VERGINEVERGINE

SERENITÀ PER LE COPPIE COLLAUDATE PURCHÉ RICORDINO DI

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08SE DATE AMORE,

CIA DEL CUORE SARÀ

CANCROCANCRO

LA VOGLIA DI AMORE C’È, E TANTA, SARETE APPETIBILI

COME UN CIOCCOLATINO, POI PERÒ LA PAURA DI LASCIARVI

GEMELLIGEMELLI

L A COPPIA SARÀ MESSA L A L A L A L A L A L A

TOROTORO

AL 20/05

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

DAL 20/02 DAL 20/02

BIA INTORNO A VOI:

PRIMA DI CAPIRCI QUALCOSA. PER

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02PERIODO FAVOLOSO, AVETE TUTTO: L’AMORE,

PAZZO DI VOI, VI STIMA,

DAL 22/12DAL 22/12AL 20/01AL 20/01

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

COMPLICE UN VI-AGGETTO CON NOTA

CON IL PARTNER USCIRÀ

AL 22/11AL 22/11CUPIDO VI STA AS-

PETTANDO GIÀ CON LA

AL AL 22/1022/10L’AMORE NON È APPICCICOSO

L’AMORE ROMANTICO, LA PASSIONE

TRAVOLGENTE, UN BACIO RUBATO,

UNA PROMESSA...ECCO L’ESTATE

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