Agricolturamoderna mag-giu2015
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DIRETTORE REDAZIONERosetta Bevilacqua
REDAZIONEFrancesco Mezzapelle Antonio Dalla FontanaFrancesco MangiapaneDonata Faraci
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Dall’Editore
Il Cambiamento e’ in Atto
Dal Direttore
Agricoltura Italiana e Giovani
Filiera Corta
Raggiungi Direttamente i Consumatori
Dalle Aziende
JCB: Piu’ efficienza, meno carburante
John Deere: Nuovi Trattori Compatti
Landini: Nuova Generazione Serie 7-T4I
New Holland: Intellicruise
Deutz-Fahr: Edizione Limitata
Concessionari in Vetrina
Meccano Agricola Meridionale
Speciale Revisione
Prorogata la Revisione
Speciale Bio
Xyella Fastidiosa
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AM/Dall’Editore
IL CAMBIAMENTOE’ IN ATTOSecondo gli dati l’agricoltura è l’unico comparto economico che fa registrare una crescita nell’occupazione. Questo dato conferma quello che pensiamo da tempo: l’agricoltura può essere la leva primaria per far decollare una nuova economia e il ritorno alla terra diventa una speranza concreta per le generazioni future.
Questo tipo di mutamento ha radici lontane e trova il suo punto d’inizio nell’approvazione della legge di orientamento del 2001. Questa legge ha di fatto rivoluzionato la concezione dell’impresa agricola nelle campagne italiane perché ha permesso di innovare le imprese che, proponendo nuovi servizi, hanno cambiato il settore e quindi anche il modo in cui i cittadini si rapportano con l’impresa agricola.
L’agricoltore non si limita più alla coltivazione dei prodotti o all’allevamento, esso ha la possibilità di trasformare e vendere i propri prodotti nella stessa azienda o nei mercati degli agricoltori.
Oltre a ciò non dobbiamo trascurare le esperienze di agriturismo che, oltre a permettere ai vacanzieri di trascorrere del tempo immersi nei ritmi e nell’atmosfera agricola offre all’agricoltore la possibilità di incrementare le entrate e diversificare il raggio di azione nella qualità di imprenditore.
Altro esempio importante che facilita il contatto con la natura e la vita in campagna sono le fattorie didattiche che stanno avendo tanto successo così come sicuramente sono innovativi gli agriasili con i bambini che crescono in un ambiente naturale a stretto contatto con piante e animali.
Con gli stessi obbiettivi ma rivolti agli anziani nascono i primi agriospizi.
A tutto questo bisogna aggiungere il comparto del biologico la cui crescita è continua e costante.
Sono soprattutto i giovani con un elevato grado di cultura che sono pronti a raccogliere queste nuove opportunità e che vedono nel nuovo modo di fare agricoltura la possibilità di trovare la propria realizzazione lavorativa contribuendo, allo stesso tempo, a creare una nuova economia.
Il nostro paese può ricominciare a crescere sul mercato globale se scommette su ciò che è unico che gli appartiene: l’unicità del nostro territorio e della nostra tradizione
culinaria, i nostri talenti e la nostra creatività.
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Il Ministero delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali rende noto che
la Banca Europea degli Investimenti ha
approvato una linea di credito dedicata
agli investimenti nelle imprese agricole
italiane per un totale di 400 milioni
di euro a cui si affiancano altri 400
milioni dalle banche. Queste linee di
credito attiveranno prestiti a condizioni
competitive per 800 milioni di euro. È
quanto ha reso noto, in un’intervista
a “Italia Oggi”, Dario Scannapieco,
vicepresidente BEI responsabile per
le operazioni in Italia, Malta e Balcani
Occidentali, spiegando che non si tratta
di erogazioni direttamente alle imprese
ma di risorse messe a disposizione delle
banche che provvederanno a finanziare
piccole e medie aziende agricole.
Le banche selezioneranno i progetti ma
dovranno erogare i prestiti nel giro di
18-24 mesi aggiungendo anche risorse
proprie, con l’obiettivo di raddoppiare
i fondi complessivi e arrivare a un
ammontare totale di 800 milioni. Alla
fine del periodo le banche dovranno
fornire alla Bei l’elenco e l’importo dei
finanziamenti, in modo da poter avere
una mappatura completa dell’utilizzo
dei fondi.
“E’ la prima volta che apriamo agli
investimenti per le aziende agricole in
Italia - spiega Scannapieco - Si tratta
di un settore molto frammentato ma
con potenzialità enormi, come ha
dimostrato durante la crisi, quando ha
fatto vedere non solo forte capacità
di reagire ma anche di continuare a
crescere sostenendo l’occupazione”.
La Banca Europea degli Investimenti
(BEI), infatti, interviene attraverso
finanziamenti alle banche, ma
vincolati al sostegno di progetti di
piccole e medie imprese del settore
agricolo, forestale, della pesca e della
produzione alimentare. Gli investimenti
finanziati potranno essere destinati,
ad esempio, al leasing per l’acquisto
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AGRICOLTURA ITALIANA E GIOVANI:NUOVA CARNE AL FUOCO…
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di macchinari agricoli, al rinnovo delle
linee di produzione o allo sviluppo di
nuovi prodotti, ma anche ad interventi
per l’ampliamento delle infrastrutture e
dei magazzini.
“Abbiamo una grande occasione –
ha commentato Maurizio Martina,
Ministro delle Politiche Agricole
Alimentari e Forestali– per rilanciare
gli investimenti e creare in Italia
occupazione in agricoltura. Per la
prima volta la Bei interviene con
una linea di credito specificamente
per questo settore e con una
dotazione importante che può
attivare finanziamenti per 800 milioni
di euro. E’ il risultato del lavoro
costruito in questi mesi dal Ministero
delle politiche agricole con la Banca
europea degli investimenti, il Ministero
dell’Economia e la Cassa Depositi e
Prestiti. Nei prossimi 18 mesi sarà più
facile l’accesso al credito per le nostre
imprese, che potranno così sostenere
meglio i piani di sviluppo e accrescere
la competitività del sistema. Allo stesso
tempo stiamo lavorando a un’ulteriore
linea di credito specifica per i giovani
che integra i mutui a tasso zero
per gli under 40, perché il ricambio
generazionale nel settore è sempre più
urgente. La decisione di queste ore
della Bei – ha concluso il Ministro – è
la conferma che l’agricoltura italiana
è un campo nel quale si può e si deve
investire”.
A proposito di giovani in agricoltura
sarebbe già attivo il bando, gestito
da ISMEA, del “primo insediamento”.
Devono avere meno di 39 anni,
presentare un piano aziendale
articolato in almeno cinque anni
in aziende agricole che rispettino il
numero di UDE (unità di dimensione
economica minimo) e ULU (unità
lavoratrice uomo), previsto dall’ultimo
Piano di Sviluppo Rurale.
Potranno beneficiare delle
agevolazioni,previste dal Ministero
dell’Agricoltura, imprenditori dai 18 ai
39 anni o società che vorranno mettere
su un’azienda agricola ex novo, quindi
non è previsto finanziamento per
aziende già esistenti.
Il Piano deve dimostrare la
sostenibilità economica e finanziaria
dell’operazione. Il “premio
d’insediamento”, 70 mila euro è
concesso da ISMEA in due rate in
cinque anni in conto interessi da
restituire tra un minimo di cinque
anni e un massimo di trenta in rate
semestrali. La somma concessa
dall’ISMEA non può superare i 70
mila euro. Ma a quali condizioni si è
ammessi per avere le agevolazioni?
Il piano aziendale, come detto, deve
essere articolato in cinque anni e deve
prevedere anche l’ammodernamento
dell’azienda agricola con investimenti
finanziati anche da istituti di credito.
I giovani imprenditori dovranno
possedere capacità manageriali e
titoli di studio adeguati o dovranno
dimostrare che per almeno due anni
hanno lavorato nel settore, e quindi
aver versato i contributi previdenziali.
Viene data la possibilità per un
periodo di 36 mesi, dal momento di
concessione dell’aiuto, di colmare
lacune professionali, purché indicato
al momento della presentazione del
piano aziendale. La misura che sarà
attiva fino ad esaurimento risorse,
prevede dei criteri di valutazione
della domanda che dovrà presentare
caratteristiche imprescindibili. Saranno
esclusi coloro i quali hanno partecipato
ad altri bandi di “primo insediamento”,
o società delle quali fa parte anche
un giovane agricoltore che ha già
beneficiato della domanda, contitolari
di altre aziende agricole o che svolgono
attività di agromeccanica e ovviamente
operazioni tra parenti entro il primo
grado, oltre che tra coniugi e figli. Non
avranno il finanziamento quando tra
società uno dei soci amministratori
della società venditrice è già socio
o amministratore della società
acquirente.
Insomma, che dire? Vi è molta carne
al fuoco… Speriamo che non sia
sprecata.
Francesco Mezzapelle
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La figura classica del consumatore,
negli ultimi anni, ha subito un
radicale mutamento. Ciò è dimostrato
dal fatto che il consumatore è
sempre più esigente e competente,
ma soprattutto è attento a ciò che
acquista. Il consumatore, infatti,
non solo esige prodotti che siano
di qualità, ma pretende anche che
siano controllati e certificati dal
punto di vista dell’igiene e della
provenienza. Tutto questo ha portato
le aziende a utilizzare tecniche di
vendita che permettano un rapporto
più diretto tra l’impresa stessa e il
consumatore. La filiera, dunque, ovvero
l’itinerario seguito da un prodotto
all’interno del sistema produttivo, che
va dalla creazione, trasformazione,
distribuzione, commercializzazione
e fornitura del prodotto fino al suo
stadio finale, quando cioè è pronto
al consumo, diventa inadeguata a
soddisfare le esigenze del “nuovo”
consumatore. E’ così che nasce,
pertanto, la filiera corta, ovvero un
particolare tipo di filiera che prevede
un rapporto diretto tra produttore
e consumatore, senza che questa
relazione venga ostacolata dagli
intermediari. Grazie a questa tecnica
l’itinerario seguito dal prodotto viene
accorciato e il prezzo del prodotto
viene diminuito, arrecando dei
vantaggi non solo al consumatore
ma anche al produttore. Quest’ultimo
infatti potrà vendere i prodotti
di sua produzione direttamente
al consumatore guadagnando
maggiormente rispetto a quando
doveva rivolgersi alle grandi catene di
distribuzione, mentre il consumatore,
dal canto suo, potrà acquistare
il prodotto desiderato a minor
prezzo, direttamente dall’azienda
produttrice, senza che vi sia nessun
intermediario. Uno dei vantaggi della
filiera corta, infatti, è assolutamente
l’economicità, oltre che il rapporto
diretto tra produttore e consumatore,
e addirittura un minor impatto
ambientale dovuto all’accorciamento
dei passaggi produttivi. La filiera corta,
inoltre, non fa altro che incentivare la
biodiversità delle produzioni.
Negli ultimi anni la ricerca di prodotti
genuini da parte dei consumatori
da acquistare direttamente dai
produttori è nettamente in incremento.
I nuovi mezzi di comunicazione
permettono uno sviluppo in tal senso,
agevolando quanti sono alla ricerca
di questi prodotti e quanti, invece,
si affacciano a questa tipologia di
distribuzione.
Agricoltura Moderna & Agriusato,
consapevoli che questo tipo di
domanda è in una fase decisamente
crescente e avvalendosi di diversi
canali in contemporanea, hanno
seguito la tendenza di mercato,
addirittura anticipandola. Agricoltura
Moderna & Agriusato, infatti,
hanno creato una Organizzazione
di Produttori che permette di far
incontrare la domanda e l’offerta,
ovvero chi acquista e chi produce
incentivando, in tal modo, la filiera
corta.
Agricoltura Moderna & Agriusato,
inoltre, incrementano sempre nuovi
contatti al fine di facilitare sia chi
deve acquistare che chi deve vendere,
evitando ad entrambe le parti la fatica
di dover fare tutto da soli.
Donata Faraci
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Un nuovo motore che offre prestazioni maggiori, eccellente risparmio di carburante, e minori emissioni dei gas di scarico e ottimizzazione dei costi di esercizio: è questa la novità di maggiore spicco, ma non l’unica, delle nuove pale telescopiche compatte della gamma JCB Agri.
Il TM di JCB è un modello di macchina
unico nel suo genere. Permette
infatti di avere in un’unica soluzione
quelli che sono i vantaggi di una pala
gommata - potenza, forza motrice e
compattezza -, uniti a quelli tipici di
un sollevatore telescopico - altezza di
carico e agilità.
A queste importanti caratteristiche,
ora JCB ha aggiunta la nuova
motorizzazione. Il nuovo motore diesel
da 2,5 litri JCB DIESEL by KOHLER
2504 TCR è ora il propulsore delle
nuove pale telescopiche compatte
TM180 e TM220. Ai vantaggi della
nuova motorizzazione, inoltre, i nuovi
modelli affiancano tutte una serie di
miglioramenti e nuove funzioni per
consentire una maggiore produttività.
Il nuovo motore raffreddato a liquido
sostituisce un’unità raffreddata ad
aria ed è il risultato della stretta
collaborazione tra i tecnici JCB e
Kohler Engines, con l’obiettivo di
realizzare un’unità di propulsione
concepita appositamente per le
attrezzature compatte JCB e che
sposa la filosofia del costruttore
britannico di controllo delle emissioni
con soluzioni senza filtro anti-
particolato (no DPF). Il risultato di
questa strategia si rispecchia nel
nuovo motore che garantisce la
conformità Stage IV/Tier 4 Final
senza ricorrere un ingombrante DPF.
L’assenza di un sistema di post-
trattamento dei gas di scarico sotto
forma di iniezione di AdBlue o di un
filtro antiparticolato
diesel per ottenere
la conformità ai
requisiti imposti dalla
legislazione vigente
rappresenta una
grande caratteristica
per i clienti del
settore agricolo.
L’utilizzo di questo
nuovo propulsore
PIÙ EFFICIENZA E MENO CARBURANTECON LE PALE TELESCOP ICHE COMPATTE JCB
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AM/Dalle Aziende
più compatto offre una maggiore
flessibilità in termini di installazione
del motore: la linea del cofano, infatti,
è bassa e permette di mantenere
un’eccellente visibilità posteriore nelle
pale compatte. Inoltre, si evitano
costi di esercizio o di manutenzione
aggiuntivi. Il ridotto consumo di olio
e gli intervalli del cambio del filtro
dell’olio pari a 500 ore permettono di
ridurre e mantenere sotto controllo
i costi di esercizio di questa pala
estremamente efficiente e versatile.
Per quanto riguarda le prestazioni, gli
operatori delle nuove pale possono
essere soddisfatti: la nuova pala
telescopica compatta TM180 vanta un
aumento del 4% della potenza di picco
a 48 kW, mentre la TM220 conferma
i 56 kW. Ma è la coppia che fa la vera
differenza: il nuovo motore, infatti,
offre un aumento del 58% del picco di
coppia per la TM180 e del 20% per la
TM220, a un regime di 1.500 giri/min
rispetto ai 1.700 giri/min del vecchio
motore.
Altrettanto eccezionale è la quantità
di coppia disponibile quando il motore
viene impiegato nelle applicazioni
più gravose: a soli 1.000 giri/min, è
disponibile quasi il 90% del picco di
coppia; questo permette di inforcare
un cumulo di letame, far scivolare una
benna in un cumulo di mangime o
spingere una ruspa piena di liquame in
una fossa di stoccaggio.
La generosa coppia permette inoltre
all’operatore di svolgere molto del
proprio lavoro ai bassi regimi, con
conseguente maggiore silenziosità e
risparmio di carburante, soprattutto
grazie alla precisione di dosaggio e
alimentazione carburante del motore
diesel JCB DIESEL by Kohler, ottenuta
grazie all’avanzato sistema di iniezione
common rail ad alta pressione con
controllo elettronico.
Oltre al motore, le più recenti pale
telescopiche compatte, come del
resto tutta la linea di pale compatte,
di JCB Agriculture offrono numerosi
altri miglioramenti, tra cui uno chassis
posteriore riprogettato che consente,
per la prima volta, di trainare fino a
3,5 t e la nuova opzione di blocco
differenziale anteriore al 100%.
Inoltre, l’opzione ad alta velocità
disponibile per il modello TM180 porta
la velocità massima da 20 a 35 km/h,
fornendo una velocità di trasferimento
più elevata da un sito all’altro,
avvicinandosi così alla TM220 che offre
già una velocità massima opzionale di
40 km/h.
La versione con braccio telescopico
della TM180 ha una capacità di
sollevamento di 1.800 kg a 4,5 m di
altezza misurata con le forche per
pallet, e può movimentare oltre 1 t con
il braccio telescopico completamente
esteso. Se serve più forza, la TM220
può arrivare a movimentare fino a
2.200 kg alla massima altezza e fino
a 1.250 kg alla massima estensione,
in modo da poter scaricare un intero
rimorchio di sacche di fertilizzante o
collocare l’insilato in un alimentatore.
Ulteriori caratteristiche delle nuove
pale telescopiche TM180 e TM220
comprendono lo smorzamento del
fine corsa del braccio e il controllo
adattativo del carico per proteggere
dall’instabilità in avanti. Inoltre, la
possibilità di scegliere fra tre attacchi
rapidi aumenta il comfort, la sicurezza
e la versatilità di queste macchine.
I cambiamenti interni riguardano un
nuovo controllo joystick con pulsante
di cambio gamma di velocità oltre
al comodo interruttore di cambio
di direzione e un nuovo gruppo
di strumenti della cabina in grado
di offrire maggiori informazioni.
All’esterno, infine, il nuovo design
del contrappeso e del cofano motore
permette di identificare la gamma
più recente di pale compatte e di
pale telescopiche compatte di JCB
Agriculture.
www.jcb.com
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Le nuove serie 3R a telaio medio e 4R a telaio grande di John Deere sostituiranno i modelli delle precedenti serie 3020 e 4020. I nuovi modelli sono dotati potenti motori Yanmar a tre o quattro cilindri da 33 a 66 HP, trazione integrale e trasmissione eHydro.
L’affermata trasmissione eHydro
di John Deere combina un’unità
idrostatica elettronica a tre gamme
serie di tre con i pedali di marcia avanti
e indietro del sistema TwinTouch,
mentre la trasmissione 12x12
PowrReverser (disponibile in via
opzionale per il solo modello 3038R)
consente cambi di marcia senza utilizzo
della frizione con l’azionamento di una
singola leva.
La trasmissione eHydro vanta anche
tre caratteristiche dalle prestazioni
uniche, adatte a un’ampia gamma di
applicazioni per trattori:
• la funzione LoadMatch regola
automaticamente la velocità della
macchina in funzione del carico del
motore in modo da massimizzare le
prestazioni senza strappi al motore,
utile in fase di trasporto di carichi o
di falciatura di erba particolarmente
folta;
• la funzione MotionMatch regola
in tempo reale la risposta della
trasmissione in funzione del tipo di
lavoro, risultando ad esempio utile
nell’utilizzo della macchina con
caricatore frontale;
• la funzione SpeedMatch consente
all’operatore di preimpostare
una velocità massima quando il
pedale è completamente premuto,
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I NUOVI TRATTORI COMPATTI SERIE 3R E 4RJOHN DEERE
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particolarmente utile quando si opera
con attrezzature posteriori.
La nuova cabina ComfortGard è
installata di serie sui modelli 4R e
in via opzionale sulla serie 3R. Con
un livello di rumorosità di soli 79 dB
(A), la cabina è progettata per offrire
un’eccellente visibilità panoramica
e il massimo comfort all’operatore
grazie ad ampie e robuste vetrature, a
un sedile a sospensione pneumatica,
impianto di climatizzazione ad alta
efficienza e manipolatori ergonomici.
Un joystick standard consente di
pilotare le attrezzature frontali e
ventrali, fra cui un nuovo caricatore
frontale John Deere Serie H e un
sollevatore anteriore opzionale con
presa di forza. I caricatori frontali H165
(per la serie 3R) e H180 (per la serie
4R) risultano di facile installazione e
smontaggio, e offrono una capacità di
sollevamento massima rispettivamente
di 678 e 1.006 kg (misurati al perno) a
una altezza massima di sollevamento
di 2,6 e 2,8 m. Un sistema di freno
di stazionamento integrato viene
ingaggiato automaticamente quando il
caricatore si abbassa.
I trattori della Serie 3R sono dotati
di serie di prese di forza anteriori e
ventrali in grado
di comandare
una vasta gamma
di attrezzature
e accessori,
tra cui svariati
piatti falcianti
con tecnologia
AutoConnect e
sistemi di raccolta
opzionali. Grazie
alla tecnologia
AutoConnect,
piatto falciante
e albero
di trasmissione si collegano
automaticamente semplicemente
posizionando la macchina sopra
il piatto, mentre per scollegarlo è
sufficiente inserire la retromarcia,
sempre senza che l’operatore debba
lasciare il posto di guida. I piatti
falcianti a scarico laterale sono
disponibili con larghezze di taglio da
1,5 e 1,8 m.
Il pluripremiato sistema Hitch Assist, di
serie sui modelli 4R, rende l’aggancio
di attrezzature e rimorchi al sollevatore
posteriore ed al gancio di traino
più veloce e sicuro, consentendo
all’operatore di lasciare il posto guida
una sola volta. Gli interruttori esterni
montati sul parafango posteriore
permettono all’operatore di far
avanzare il trattore in avanti o in
retromarcia a una velocità massima di
12 mm al secondo e alzare o abbassare
il sollevatore posteriore secondo le
necessità.
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Il marchio McCormick è da sempre
sinonimo di prestazioni, tecnologia
ed evoluzione. Un’evoluzione
che il marchio rivolge anche alla
comunicazione, dove McCormick
ha recentemente compiuto un
salto di qualità, allineandosi sempre
più ai mezzi messi a disposizione
dall’era digitale.
Il rinnovamento parte dal restyling
del sito www.mccormick.it, che
ad una grafica lineare e ad una
navigabilità più intuitiva, aggiunge
ora immagini più accattivanti, nuovi
video e, soprattutto, aggiunge nella
sezione prodotti il nuovo strumento
di selezione prodotti per aiutare
l’agricoltore nella scelta del trattore
più adatto alle proprie esigenze in
funzione dell’impiego, del motore e
del tipo di trasmissione desiderata.
Per offrire un servizio sempre
più completo e performante
McCormick ha anche aggiornato
il catalogo gamma trattori con le
novità introdotte negli ultimi mesi
nell’app McCormick Digital Library,
scaricabile gratuitamente su tablet
e smartphone e prevista sia per
piattaforme IOS sia per piattaforme
Android.
Nell’affacciarsi al mondo digitale
con una presenza sempre più
importante McCormick ha pensato
anche al social network Facebook,
dove è stata recentemente
implementata una pagina ad hoc
per i trattori McCormick, https://
www.facebook.com/tractors.
mccormick, sulla quale verranno
pubblicati immagini storiche,
curiosità, video-filmati, video-
interviste, contributi di clienti e
appassionati ed informazioni su
eventi italiani e internazionali dove
è prevista la presenza dei trattori
McCormick.
www.mccormick.it
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La nuova serie 7 T4i Landini è sinonimo
di innovazione. Progettata su misura
per i clienti più esigenti permette
di soddisfare ogni problematica di
lavorazione e trasporto, grazie a
design, comfort e prestazioni tali da
elevare al massimo la produttività.
La gamma è composta di 3 modelli
equipaggiati dai nuovi motori “F.P.T.
(NEF 6 CYL CR TAA) a 6 cilindri, con
24 valvole, turbocompressore ed
iniezione Common Rail, capaci di
esprimere una coppia eccezionale e
una notevole flessibilità di impiego,
grazie anche al sistema Dual Power
che aumenta la potenza alla P. di
F. e in trasporto. I propulsori sono
supportati da un robusto telaio in
ghisa che contribuisce attivamente
a isolare la cabina da vibrazioni e
rumore e rispettano la normativa
antinquinamento Tier4i grazie ad un
sistema di post-trattamento dei gas di
scarico S.C.R, senza alterazione delle
prestazioni. La trasmissione “Roboshift”
con 24 marce su 6 gamme, prevede
4 marce Powershift sotto carico con
cambio gamma robotizzato e inversore
idraulico a volante. Il cambio è gestito
elettronicamente tramite pulsanti
sul nuovo joystick multifunzione
e dispone, in tutte le gamme,
della funzione cambio automatico
“Autoshift”, particolarmente utile
per il trasporto su strada. Di serie
è disponibile il superriduttore per
40AV+40RM velocità complessive.
La P. di F. posteriore ad innesto
elettroidraulico offre di serie le quattro
velocità 540/540E/1000/1000E rpm,
con albero a 6 e a 21 scanalature.
La gestione elettronica dell’innesto
garantisce sempre un avvio graduale
degli attrezzi a vantaggio del comfort
e della buona manutenzione della
trattrice e degli attrezzi. Il circuito
idraulico a centro chiuso è di nuova
concezione ad alta efficienza e
costruito con tecniche che ne
garantiscono una elevata affidabilità.
Dispone di pompa a cilindrata
variabile con una portata di 123 l/
min interamente dedicata ai servizi
ed è disponibile con allestimenti fino
a 6 distributori elettroidraulici. Il
sollevatore posteriore elettronico
garantisce una capacità di
sollevamento fino a 9300 kg
con il sensore di sforzo sui tiranti
inferiori. È disponibile anche un
sensore radar per le lavorazioni
più impegnative. Su richiesta
si può dotare la macchina di
sollevatore anteriore con capacità
di 3500 kg e P. di F. anteriore,
entrambi sono perfettamente
integrati alla struttura del trattore
aumentandone la versatilità.
L’assale anteriore in versione rigida
o con sospensioni indipendenti a
controllo elettronico offre un angolo
di sterzo di 55°, rendendo questi
trattori particolarmente maneggevoli.
La cabina “Lounge Cab” è un vero
e proprio salotto tecnologico che
permette di gestire la macchina in
modo semplice e con comfort assoluto.
Quello che colpisce oltre al design,
all’ergonomia e alla funzionalità dei
comandi è la qualità degli arredi
interni con utilizzo di materiali di tipo
automotive che ne rendono ancor più
accogliente l’abitacolo.
Donata Faraci
NUOVA GENERAZIONE SERIE 7-T4IINNOVAZIONE A TUTTO CAMPO
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LA SOL ID ITÀ DELLA TRADIZ IONE UN ITA AD UNA MODERNA CAPACITÀ D I INNOVAZIONE E SERVIZ I SU M ISURA PETTA MACCHINE AGR ICOLE
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AM/Speciale Cultivar
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New Holland ha adottato il nuovo sistema di controllo della velocità di alimentazione IntelliCruise™ sulle versioni Standard e CropCutter™ delle presse per BigBaler 1270 e BigBaler 1290,
che possono essere azionate con il nuovo trattore T7 AutoCommand™ compatibile solo con ISOBUS Classe III. Questo sistema affronta le principali sfide che si presentano agli agricoltori durante la pressatura delle balle. La variabilità della resa in campo significa che le andane risultanti non sono uniformi, il che rende difficile mantenere una velocità di alimentazione costante e sfruttare la piena capacità della pressa. Tramite la regolazione della velocità del trattore, il sistema IntelliCruise™ consente alla pressa di funzionare a un livello di prestazioni ottimale.
Spiega Bob Hatz, responsabile Gestione Prodotti Fienagione: “L’IntelliCruise™ regola automaticamente la velocità di avanzamento del trattore in funzione del carico di prodotto che entra nella pressa, ottenendo così una velocità di alimentazione corretta. Con questa funzione non è necessario tenere sempre sotto controllo la velocità del trattore, riducendo quindi di molto l’affaticamento di chi guida, inoltre anche gli operatori meno esperti possono raggiungere livelli di produttività elevati.”
Il sistema IntelliCruise™ regola la velocità del trattore in base al carico del prodotto, consentendo una velocità di alimentazione adeguata alle condizioni del raccoltoCon il sistema IntelliCruise™, la pressa controlla la velocità di avanzamento del trattore tramite l’ISOBUS Classe III, mantenendo la capacità nominale tramite
l’utilizzo di un sensore di carico. Il sistema calcola la velocità più adatta in base ai dati ricevuti dai sensori, assicurando che la velocità di alimentazione sia mantenuta costante indipendentemente dalle variazioni del campo o del prodotto. L’IntelliCruise™ ha due modalità di funzionamento: nella modalità di Controllo del carico, disponibile solo sui modelli Rotor Cutter, la velocità del trattore viene adattata in modo da raggiungere la capacità massima. Le alette del sensore misurano il flusso di prodotto che entra nel canale alimentatore e il tempo necessario per riempirela precamera di pressatura. Nella modalità di Controllo sezioni, disponibile sia sui modelli Standard che Rotor Cutter, la velocità del trattore viene regolata in base allo spessore delle sezioni della balla, e il sistema tenta di ottenere la quantità di sezioni (o lo spessore corrispondente basato sulla lunghezza della balla predefinita) definita dall’operatore.
Richiede meno interventi da parte dell’operatore, aumentando quindi il comfort e riducendo l’affaticamentoLa pressatura delle balle con il sistema IntelliCruise™ non richiede all’operatore di tenere sotto controllo la velocità del
trattore o il grafico della capacità . Inoltre assicura il mantenimento di prestazioni ottimali per tutta la giornata di lavoro, indipendentemente dalla sua durata. Il sistema IntelliCruise™ è dotato di funzioni che facilitano notevolmente la pressatura delle balle in modo che, se il carico è molto elevato e l’andana molto grande, la velocità di avanzamento si adatta in automatico al fine di garantire la massima produttività in tutte le condizioni.
Aumento fino al 9% della produttivitàIl sistema IntelliCruise™ assicura automaticamente un’efficiente variazione della velocità del trattore e una velocità di alimentazione ottimalepermettendo di raggiungere una velocità di alimentazione maggiore anche del 9% in termini di tonnellate/ora. Minori consumi di combustibile e costi di gestioneL’IntelliCruise™ assicura che il trattore rimanga a una velocità ottimale, effettuando solo le regolazioni necessarie, con conseguente risparmio di combustibile.. Il consumo di carburante può essere inferiore anche del 4%.
NEW HOLLAND : INTELL ICRU ISE IL S ISTEMA D I CONTROLLO DELLA VELOC ITÀ D I AL IMENTAZIONE
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La speciale verniciatura in nero
lucido(*) e il terminale di scarico
con un rivestimento in acciaio inox
garantiscono un look che esprime
potenza e danno un tocco imponente
ed esclusivo allo stile del WARRIOR.
Il pacchetto luci del WARRIOR, che
completa la sua esclusiva dotazione
opzionale, include una lampada rotante
XENON e fari di lavoro a LED HELLA di
ultima generazione, fino a 2470 lumen.
All’interno il 7250 TTV WARRIOR offre
un sedile con inserti in pelle di qualit‡
superiore e un tappetino WARRIOR
anch’esso in nero mentre il sollevatore
posteriore puÚ essere dotato di terzo
punto a regolazione idraulica. Il trattore
puÚ offrire fino a sette distributori
a comando elettronico, connessioni
Power Beyond e una presa ISOBUS.
Il 7250 TTV WARRIOR offre un livello
di affidabilit‡ mai raggiunto prima.
Per la prima volta, DEUTZ-FAHR offre
infatti una garanzia di tre anni, ben
oltre la durata standard del settore e di
qualsiasi requisito legale.
La trazione del 7250 TTV WARRIOR
Ë generata dal motore DEUTZ, che
eroga una potenza fino a 263 CV (194
kW). La trasmissione ZF a variazione
continua garantisce un controllo fluido
della guida e della dinamica in campo,
oltre ad un’efficienza ottimale dei
consumi.
DEUTZ FAHR : ED IZ IONE L IM ITATADOTAZIONE A I MASSIM I L IVELL I . TRE ANNI D I GARANZIA .
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La Meccanica Agricola di Orlando è un’azienda che mira al futuro e che si pone come obiettivo il continuo miglioramento.
Fondata da Antonio Orlando nel 1971, La Meccanica Agricola si è da sempre contraddistinta per la serietà e la correttezza delle attività svolte, ma anche, e soprattutto, per la realizzazione di prodotti affidabili e ad alte prestazioni, che assicurano un preciso sistema di qualità.Ciò che garantisce all’azienda La Meccanica Agricola di Orlando di acquisire una forte e consolidata tradizione industriale sono le strategie di sviluppo orientate all’innovazione tecnologica e alla continua formazione del personale, oltre che l’organizzazione aziendale molto efficiente.
La Meccanica Agricola di Orlando è dotata di due distinti siti industriali ed è specializzata nella produzione di attrezzature per l’agricoltura e serbatoi, realizzati con materiali di primissima scelta da personale altamente qualificato attraverso
processi produttivi all’avanguardia.In particolar modo, l’attività produttiva dei serbatoi, soprattutto quelli per il gasolio, ha da qualche anno assunto una rilevanza anche giuridica per via delle severe normative che regolano la legislazione italiana in tema di ecologia, ambiente e sicurezza. All’inquinamento del sottosuolo o delle falde acquifere, infatti, contribuiscono sensibilmente anche i serbatoi in stato di degrado. A ciò si aggiungono anche sprechi economici dovuti alla minor efficienza di un serbatoio non perfettamente costruito ed ecco spiegata l’importanza di affidarsi ad un’azienda come La Meccanica Agricola di Orlando che
garantisce rigidi controlli di qualità dei serbatoi oltre che omologazioni e certificazioni rilasciate dal Ministero degli Interni, dal Ministero dei Trasporti e dal RINA.L’obiettivo principale dell’azienda La Meccanica Agricola di Orlando è
riuscire sempre a soddisfare quelle che sono diventate oggi le esigenze crescenti non solo del mercato, ma anche della singola clientela. Rivolgersi all’azienda La Meccanica Agricola di Orlando equivale, dunque, ad affidarsi a più di quarant’anni di professionalità, serietà e qualità.
Donata Faraci
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AM/Speciale Cultivar
IL CONTINUO MIGLIORAMENTO LA MECCANICA AGRICOLA D I ORLANDO ANTONIO
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AM/Speciale Cultivar
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AM/Concessionaria in Vetrina
La mission dell’azienda Meccano Agricola Meridionale è la continua soddisfazione dei bisogni del cliente. Spinta da questo obiettivo, l’azienda Meccano Agricola Meridionale, fondata a Partinico nel 1990 da Domenico Provenzano, raggiunge fin da subito ottimi risultati in termini di vendite. Grazie al forte spirito di intraprendenza, alla professionalità e all’esperienza ventennale maturata in campo meccanico come riparatore di macchine e attrezzature agricole, Domenico Provenzano riesce a far diventare l’azienda Meccano Agricola Meridionale da lui fondata, competitiva nel settore agricolo. Un anno dopo la sua nascita, ovvero nel 1991, la Meccano Agricola Meridionale prende accordi con il gruppo BSC e intraprende così la vendita dei marchi Ferrari e BSC. Ciò non fa altro che contribuire alla crescita dell’azienda stessa, sia in termini di prestigio, che come bacino di clientela.
L’azienda Meccano Agricola Meridionale ha puntato, sin dalla sua nascita, all’innovazione e alla messa in commercio di prodotti sempre all’avanguardia, tanto che può vantare
anni di crescita continua dovuti all’incremento e alla messa in commercio di nuovi prodotti. E’ grazie a questo spirito di sviluppo imprenditoriale che nel 2008 si insediano nell’azienda del padre Domenico Provenzano due nuove leve imprenditoriali, Michele Provenzano, che ricopre il ruolo di responsabile vendite/acquisti e Caterina Provenzano che è responsabile del magazzino ricambi.L’azienda Meccano Agricola Meridionale ha altresì puntato alla fidelizzazione del cliente grazie agli investimenti effettuati nel settore dell’assistenza tecnica. L’azienda Meccano Agricola Meridionale, infatti, dal Settembre del 2012, data di inaugurazione dei nuovi locali, vanta di 150 mq di uffici, di cui uno studio tecnico Agronomico a disposizione della clientela, oltre che di 4000 mq di esposizione all’aperto con la possibilità di effettuare prove in campo, 200 mq di officina dedicata all’assistenza dei prodotti venduti, 250 mq di mazzino ricambi e 600 mq di esposizione al
coperto.Oggi la Meccano Agricola Meridionale non solo conta 9 dipendenti, ma occupa una vasta fetta di mercato offrendo una svariata gamma di prodotti del settore agricolo. Venticinque anni di professionalità sempre al servizio dei propri clienti.
Donata Faraci
MISS ION : SODD ISFAZIONE DEL CL IENTE MECCANO AGRICOLA MERID IONALE
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AM/Speciale Revisione
PROROGATA LA REVISIONEDELLE MACCHINE AGRICOLE
Con il decreto legge 192 del 31
dicembre 2014 contenente la
“Proroga di termini previsti da
disposizioni legislative”, il cosiddetto
“Milleproroghe”, sono prorogati i
termini per la revisione delle macchine
agricole prevista dall’art. 111 del
Codice della strada.
Entro il 30 giugno 2015 il decreto
attuativo. Il decreto con cui si dispone
la revisione obbligatoria delle macchine
agricole in circolazione soggette ad
immatricolazione dovrà essere emanato
dal ministro delle Infrastrutture e dei
Trasporti, di concerto con il ministro
delle Politiche agricole alimentari e
forestali, entro e non oltre il 30 giugno
2015. La revisione, quindi, partirà dal
31 dicembre 2015, con precedenza
per le macchine immatricolate
antecedentemente al 1 gennaio 2009.
Revisione prorogata di un anno:
entro 31 dicembre 2015. “Viene
ulteriormente prorogata l’entrata in
vigore dell’obbligo della revisione delle
macchine agricole in considerazione
della complessità delle procedure
di accertamento dell’idoneità alla
circolazione stradale del parco
macchine esistente (quasi un milione
e mezzo di macchine agricole ed
operatrici), tenuto conto della necessità
per molti di essi di adeguamenti alle
vigenti disposizioni del Codice della
strada”, si legge nel comunicato
stampa diffuso da Coldiretti. “Con
questa proroga, che dovrà disciplinare
le modalità di applicazione dell’obbligo
di revisione delle
macchine agricole –
si legge sempre nel
comunicato stampa – i
ministeri competenti
(Mipaaf e Trasporti)
potranno valutare in
modo più attento,
come sollecitato da
Coldiretti, la definizione
dei criteri di controllo
dell’idoneità alla
circolazione su strada
di detti veicoli”.
In particolare, per
Coldiretti la revisione
deve riguardare il
controllo delle caratteristiche essenziali
delle macchine agricole al pari delle
altre tipologie di veicoli attualmente
assoggettati a tale adempimento, senza
estendere il controllo anche ad aspetti
concernenti la sicurezza nei luoghi di
lavoro, già disciplinati e resi operativi
da altre normative ed altri Enti,
evitando duplicazioni di competenze e
di controlli.
Fonte: Coldiretti
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AM/Speciale Bio
Un batterio Gram negativo della classe Gammaproteobacteria esplica il suo ciclo vitale all’interno dei vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali nelle piante, ovvero gli apparati conduttori della linfa. Ciò rende la X. fastidiosa in grado di spostarsi con estrema facilità in ogni parte della pianta, causando pesantissime alterazioni al vegetale ospite, che spesso risultano essere di carattere letale. Queste peculiarità hanno reso noto il microrganismo per i gravi danni che è in grado di arrecare a varie coltivazioni agricole,
essendo all’origine di malattie quali la pierce nella vite, la clorosi variegata (CVC) degli agrumi in Brasile, etc. Il batterio, di difficile isolamento, è a crescita molto lenta in coltura pura e purtroppo ai ricercatori questo causa moltissime difficoltà nell’isolarlo e studiarlo per poterne controllare la sua propagazione il più rapidamente possibile. Una sottospecie di X. Fastidiosa, come è noto, è all’origine del CoDiRo (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo), una fitopatologia che colpisce le piante di ulivo manifestandosi con
disseccamenti del lembo delle foglie (bruscatura), dapprima limitati a rami isolati, poi estesi a intere branche della chioma fino a colpire anche l’intera pianta, portandola alla morte. Questa gravissima fitopatologia ha fatto la sua comparsa nell’agricoltura italiana negli ultimi anni ed in particolare ha colpito in modo pesante gli impianti olivicoli del Salento. Il CoDiRO rappresenta un’enorme minaccia potenziale per l’intero comparto dell’olivicoltura italiana e non è da escludere una possibile espansione nel bacino mediterraneo.
LA XYLELLA FASTIDIOSA CAUSE , S INTOMI E R IMED I PREVENT IV I
Come riconoscere la malattia: I sintomi del CoDiRO sono quelli tipici che si associano frequentemente alle infezioni già note di X. Fastidiosa. Inizialmente si ha un diffuso ingiallimento delle foglie per disidratazione, seguito da una rilevante filloptosi ed un deperimento generale della pianta. In particolare si manifesta una severa bruscatura delle foglie, con notevoli disseccamenti del lembo . Il fenomeno, come tutte le malattie batteriche, colpisce dapprima rami e piccole aree della chioma, soprattutto a partire dai palchi superiori, per poi allargarsi all’intera porzione aerea della pianta. La sintomatologia colpisce con particolare gravità gli esemplari più grandi e vetusti, anche pluricentenari, ovviamente più esposti alle malattie rispetto alle piante giovani, dove l’alterazione può limitarsi a disseccamenti terminali che non sempre
portano alla morte della pianta, specie se si interviene con drastiche potature. Purtroppo uno dei principali fattori che hanno favorito la diffusione del CoDiRO, è stata la condizione di semi-abbandono colturale di molti oliveti. Tale stato può essere imputato ad alcune dinamiche socio-economiche recenti, tra le quali, la scarsa presenza di giovani imprenditori e la parcellizzazione del tessuto produttivo, costituito da aziende agricole di piccole dimensioni incapaci in tal modo di garantire un reddito ai loro conduttori. Ad oggi la ricerca non ha prodotto risultati significativi per controllare la malattia. Le uniche misure possibili sono l’isolamento delle zone interessate, un attento monitoraggio, l’estirpazione delle piante colpite e la bruciatura delle stesse direttamente in loco.
Altro fattore estremamente importante risulta essere una buona manutenzione degli impianti e una potatura ad intervalli regolari, per migliorare lo stato vegetativo della pianta e per eliminare le erbacce infestanti , le quali rappresentano un contenitore sia per il batterio che per i sui vettori.
Dr. Francesco Mangiapane
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