Agricolturamoderna mag-giu2015

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Normative

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DIRETTORE RESPONSABILEFrancesco Mezzapelle

DIRETTORE REDAZIONERosetta Bevilacqua

REDAZIONEFrancesco Mezzapelle Antonio Dalla FontanaFrancesco MangiapaneDonata Faraci

DIRETTORE CREATIVO Anthony M. La Pusata

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GRAFICA & IMPOSTAZIONE

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Dall’Editore

Il Cambiamento e’ in Atto

Dal Direttore

Agricoltura Italiana e Giovani

Filiera Corta

Raggiungi Direttamente i Consumatori

Dalle Aziende

JCB: Piu’ efficienza, meno carburante

John Deere: Nuovi Trattori Compatti

Landini: Nuova Generazione Serie 7-T4I

New Holland: Intellicruise

Deutz-Fahr: Edizione Limitata

Concessionari in Vetrina

Meccano Agricola Meridionale

Speciale Revisione

Prorogata la Revisione

Speciale Bio

Xyella Fastidiosa

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AM/Dall’Editore

IL CAMBIAMENTOE’ IN ATTOSecondo gli dati l’agricoltura è l’unico comparto economico che fa registrare una crescita nell’occupazione. Questo dato conferma quello che pensiamo da tempo: l’agricoltura può essere la leva primaria per far decollare una nuova economia e il ritorno alla terra diventa una speranza concreta per le generazioni future.

Questo tipo di mutamento ha radici lontane e trova il suo punto d’inizio nell’approvazione della legge di orientamento del 2001. Questa legge ha di fatto rivoluzionato la concezione dell’impresa agricola nelle campagne italiane perché ha permesso di innovare le imprese che, proponendo nuovi servizi, hanno cambiato il settore e quindi anche il modo in cui i cittadini si rapportano con l’impresa agricola.

L’agricoltore non si limita più alla coltivazione dei prodotti o all’allevamento, esso ha la possibilità di trasformare e vendere i propri prodotti nella stessa azienda o nei mercati degli agricoltori.

Oltre a ciò non dobbiamo trascurare le esperienze di agriturismo che, oltre a permettere ai vacanzieri di trascorrere del tempo immersi nei ritmi e nell’atmosfera agricola offre all’agricoltore la possibilità di incrementare le entrate e diversificare il raggio di azione nella qualità di imprenditore.

Altro esempio importante che facilita il contatto con la natura e la vita in campagna sono le fattorie didattiche che stanno avendo tanto successo così come sicuramente sono innovativi gli agriasili con i bambini che crescono in un ambiente naturale a stretto contatto con piante e animali.

Con gli stessi obbiettivi ma rivolti agli anziani nascono i primi agriospizi.

A tutto questo bisogna aggiungere il comparto del biologico la cui crescita è continua e costante.

Sono soprattutto i giovani con un elevato grado di cultura che sono pronti a raccogliere queste nuove opportunità e che vedono nel nuovo modo di fare agricoltura la possibilità di trovare la propria realizzazione lavorativa contribuendo, allo stesso tempo, a creare una nuova economia.

Il nostro paese può ricominciare a crescere sul mercato globale se scommette su ciò che è unico che gli appartiene: l’unicità del nostro territorio e della nostra tradizione

culinaria, i nostri talenti e la nostra creatività.

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Il Ministero delle Politiche Agricole

Alimentari e Forestali rende noto che

la Banca Europea degli Investimenti ha

approvato una linea di credito dedicata

agli investimenti nelle imprese agricole

italiane per un totale di 400 milioni

di euro a cui si affiancano altri 400

milioni dalle banche. Queste linee di

credito attiveranno prestiti a condizioni

competitive per 800 milioni di euro. È

quanto ha reso noto, in un’intervista

a “Italia Oggi”, Dario Scannapieco,

vicepresidente BEI responsabile per

le operazioni in Italia, Malta e Balcani

Occidentali, spiegando che non si tratta

di erogazioni direttamente alle imprese

ma di risorse messe a disposizione delle

banche che provvederanno a finanziare

piccole e medie aziende agricole.

Le banche selezioneranno i progetti ma

dovranno erogare i prestiti nel giro di

18-24 mesi aggiungendo anche risorse

proprie, con l’obiettivo di raddoppiare

i fondi complessivi e arrivare a un

ammontare totale di 800 milioni. Alla

fine del periodo le banche dovranno

fornire alla Bei l’elenco e l’importo dei

finanziamenti, in modo da poter avere

una mappatura completa dell’utilizzo

dei fondi.

“E’ la prima volta che apriamo agli

investimenti per le aziende agricole in

Italia - spiega Scannapieco - Si tratta

di un settore molto frammentato ma

con potenzialità enormi, come ha

dimostrato durante la crisi, quando ha

fatto vedere non solo forte capacità

di reagire ma anche di continuare a

crescere sostenendo l’occupazione”.

La Banca Europea degli Investimenti

(BEI), infatti, interviene attraverso

finanziamenti alle banche, ma

vincolati al sostegno di progetti di

piccole e medie imprese del settore

agricolo, forestale, della pesca e della

produzione alimentare. Gli investimenti

finanziati potranno essere destinati,

ad esempio, al leasing per l’acquisto

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AM/Dal Direttore

AGRICOLTURA ITALIANA E GIOVANI:NUOVA CARNE AL FUOCO…

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AM/Dal Direttore

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di macchinari agricoli, al rinnovo delle

linee di produzione o allo sviluppo di

nuovi prodotti, ma anche ad interventi

per l’ampliamento delle infrastrutture e

dei magazzini.

“Abbiamo una grande occasione –

ha commentato Maurizio Martina,

Ministro delle Politiche Agricole

Alimentari e Forestali– per rilanciare

gli investimenti e creare in Italia

occupazione in agricoltura. Per la

prima volta la Bei interviene con

una linea di credito specificamente

per questo settore e con una

dotazione importante che può

attivare finanziamenti per 800 milioni

di euro. E’ il risultato del lavoro

costruito in questi mesi dal Ministero

delle politiche agricole con la Banca

europea degli investimenti, il Ministero

dell’Economia e la Cassa Depositi e

Prestiti. Nei prossimi 18 mesi sarà più

facile l’accesso al credito per le nostre

imprese, che potranno così sostenere

meglio i piani di sviluppo e accrescere

la competitività del sistema. Allo stesso

tempo stiamo lavorando a un’ulteriore

linea di credito specifica per i giovani

che integra i mutui a tasso zero

per gli under 40, perché il ricambio

generazionale nel settore è sempre più

urgente. La decisione di queste ore

della Bei – ha concluso il Ministro – è

la conferma che l’agricoltura italiana

è un campo nel quale si può e si deve

investire”.

A proposito di giovani in agricoltura

sarebbe già attivo il bando, gestito

da ISMEA, del “primo insediamento”.

Devono avere meno di 39 anni,

presentare un piano aziendale

articolato in almeno cinque anni

in aziende agricole che rispettino il

numero di UDE (unità di dimensione

economica minimo) e ULU (unità

lavoratrice uomo), previsto dall’ultimo

Piano di Sviluppo Rurale.

Potranno beneficiare delle

agevolazioni,previste dal Ministero

dell’Agricoltura, imprenditori dai 18 ai

39 anni o società che vorranno mettere

su un’azienda agricola ex novo, quindi

non è previsto finanziamento per

aziende già esistenti.

Il Piano deve dimostrare la

sostenibilità economica e finanziaria

dell’operazione. Il “premio

d’insediamento”, 70 mila euro è

concesso da ISMEA in due rate in

cinque anni in conto interessi da

restituire tra un minimo di cinque

anni e un massimo di trenta in rate

semestrali. La somma concessa

dall’ISMEA non può superare i 70

mila euro. Ma a quali condizioni si è

ammessi per avere le agevolazioni?

Il piano aziendale, come detto, deve

essere articolato in cinque anni e deve

prevedere anche l’ammodernamento

dell’azienda agricola con investimenti

finanziati anche da istituti di credito.

I giovani imprenditori dovranno

possedere capacità manageriali e

titoli di studio adeguati o dovranno

dimostrare che per almeno due anni

hanno lavorato nel settore, e quindi

aver versato i contributi previdenziali.

Viene data la possibilità per un

periodo di 36 mesi, dal momento di

concessione dell’aiuto, di colmare

lacune professionali, purché indicato

al momento della presentazione del

piano aziendale. La misura che sarà

attiva fino ad esaurimento risorse,

prevede dei criteri di valutazione

della domanda che dovrà presentare

caratteristiche imprescindibili. Saranno

esclusi coloro i quali hanno partecipato

ad altri bandi di “primo insediamento”,

o società delle quali fa parte anche

un giovane agricoltore che ha già

beneficiato della domanda, contitolari

di altre aziende agricole o che svolgono

attività di agromeccanica e ovviamente

operazioni tra parenti entro il primo

grado, oltre che tra coniugi e figli. Non

avranno il finanziamento quando tra

società uno dei soci amministratori

della società venditrice è già socio

o amministratore della società

acquirente.

Insomma, che dire? Vi è molta carne

al fuoco… Speriamo che non sia

sprecata.

Francesco Mezzapelle

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Speciale Cultivar

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La figura classica del consumatore,

negli ultimi anni, ha subito un

radicale mutamento. Ciò è dimostrato

dal fatto che il consumatore è

sempre più esigente e competente,

ma soprattutto è attento a ciò che

acquista. Il consumatore, infatti,

non solo esige prodotti che siano

di qualità, ma pretende anche che

siano controllati e certificati dal

punto di vista dell’igiene e della

provenienza. Tutto questo ha portato

le aziende a utilizzare tecniche di

vendita che permettano un rapporto

più diretto tra l’impresa stessa e il

consumatore. La filiera, dunque, ovvero

l’itinerario seguito da un prodotto

all’interno del sistema produttivo, che

va dalla creazione, trasformazione,

distribuzione, commercializzazione

e fornitura del prodotto fino al suo

stadio finale, quando cioè è pronto

al consumo, diventa inadeguata a

soddisfare le esigenze del “nuovo”

consumatore. E’ così che nasce,

pertanto, la filiera corta, ovvero un

particolare tipo di filiera che prevede

un rapporto diretto tra produttore

e consumatore, senza che questa

relazione venga ostacolata dagli

intermediari. Grazie a questa tecnica

l’itinerario seguito dal prodotto viene

accorciato e il prezzo del prodotto

viene diminuito, arrecando dei

vantaggi non solo al consumatore

ma anche al produttore. Quest’ultimo

infatti potrà vendere i prodotti

di sua produzione direttamente

al consumatore guadagnando

maggiormente rispetto a quando

doveva rivolgersi alle grandi catene di

distribuzione, mentre il consumatore,

dal canto suo, potrà acquistare

il prodotto desiderato a minor

prezzo, direttamente dall’azienda

produttrice, senza che vi sia nessun

intermediario. Uno dei vantaggi della

filiera corta, infatti, è assolutamente

l’economicità, oltre che il rapporto

diretto tra produttore e consumatore,

e addirittura un minor impatto

ambientale dovuto all’accorciamento

dei passaggi produttivi. La filiera corta,

inoltre, non fa altro che incentivare la

biodiversità delle produzioni.

Negli ultimi anni la ricerca di prodotti

genuini da parte dei consumatori

da acquistare direttamente dai

produttori è nettamente in incremento.

I nuovi mezzi di comunicazione

permettono uno sviluppo in tal senso,

agevolando quanti sono alla ricerca

di questi prodotti e quanti, invece,

si affacciano a questa tipologia di

distribuzione.

Agricoltura Moderna & Agriusato,

consapevoli che questo tipo di

domanda è in una fase decisamente

crescente e avvalendosi di diversi

canali in contemporanea, hanno

seguito la tendenza di mercato,

addirittura anticipandola. Agricoltura

Moderna & Agriusato, infatti,

hanno creato una Organizzazione

di Produttori che permette di far

incontrare la domanda e l’offerta,

ovvero chi acquista e chi produce

incentivando, in tal modo, la filiera

corta.

Agricoltura Moderna & Agriusato,

inoltre, incrementano sempre nuovi

contatti al fine di facilitare sia chi

deve acquistare che chi deve vendere,

evitando ad entrambe le parti la fatica

di dover fare tutto da soli.

Donata Faraci

agricolturamoderna.com

AM/Speciale Filiera Corta

RAGGIUNGI I TUOI CONSUMATORI DIRETTAMENTEFIL IERA CORTA

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AM/Eventi & Manifestazioni

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AM/Dalle Aziende

Un nuovo motore che offre prestazioni maggiori, eccellente risparmio di carburante, e minori emissioni dei gas di scarico e ottimizzazione dei costi di esercizio: è questa la novità di maggiore spicco, ma non l’unica, delle nuove pale telescopiche compatte della gamma JCB Agri.

Il TM di JCB è un modello di macchina

unico nel suo genere. Permette

infatti di avere in un’unica soluzione

quelli che sono i vantaggi di una pala

gommata - potenza, forza motrice e

compattezza -, uniti a quelli tipici di

un sollevatore telescopico - altezza di

carico e agilità.

A queste importanti caratteristiche,

ora JCB ha aggiunta la nuova

motorizzazione. Il nuovo motore diesel

da 2,5 litri JCB DIESEL by KOHLER

2504 TCR è ora il propulsore delle

nuove pale telescopiche compatte

TM180 e TM220. Ai vantaggi della

nuova motorizzazione, inoltre, i nuovi

modelli affiancano tutte una serie di

miglioramenti e nuove funzioni per

consentire una maggiore produttività.

Il nuovo motore raffreddato a liquido

sostituisce un’unità raffreddata ad

aria ed è il risultato della stretta

collaborazione tra i tecnici JCB e

Kohler Engines, con l’obiettivo di

realizzare un’unità di propulsione

concepita appositamente per le

attrezzature compatte JCB e che

sposa la filosofia del costruttore

britannico di controllo delle emissioni

con soluzioni senza filtro anti-

particolato (no DPF). Il risultato di

questa strategia si rispecchia nel

nuovo motore che garantisce la

conformità Stage IV/Tier 4 Final

senza ricorrere un ingombrante DPF.

L’assenza di un sistema di post-

trattamento dei gas di scarico sotto

forma di iniezione di AdBlue o di un

filtro antiparticolato

diesel per ottenere

la conformità ai

requisiti imposti dalla

legislazione vigente

rappresenta una

grande caratteristica

per i clienti del

settore agricolo.

L’utilizzo di questo

nuovo propulsore

PIÙ EFFICIENZA E MENO CARBURANTECON LE PALE TELESCOP ICHE COMPATTE JCB

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AM/Dalle Aziende

più compatto offre una maggiore

flessibilità in termini di installazione

del motore: la linea del cofano, infatti,

è bassa e permette di mantenere

un’eccellente visibilità posteriore nelle

pale compatte. Inoltre, si evitano

costi di esercizio o di manutenzione

aggiuntivi. Il ridotto consumo di olio

e gli intervalli del cambio del filtro

dell’olio pari a 500 ore permettono di

ridurre e mantenere sotto controllo

i costi di esercizio di questa pala

estremamente efficiente e versatile.

Per quanto riguarda le prestazioni, gli

operatori delle nuove pale possono

essere soddisfatti: la nuova pala

telescopica compatta TM180 vanta un

aumento del 4% della potenza di picco

a 48 kW, mentre la TM220 conferma

i 56 kW. Ma è la coppia che fa la vera

differenza: il nuovo motore, infatti,

offre un aumento del 58% del picco di

coppia per la TM180 e del 20% per la

TM220, a un regime di 1.500 giri/min

rispetto ai 1.700 giri/min del vecchio

motore.

Altrettanto eccezionale è la quantità

di coppia disponibile quando il motore

viene impiegato nelle applicazioni

più gravose: a soli 1.000 giri/min, è

disponibile quasi il 90% del picco di

coppia; questo permette di inforcare

un cumulo di letame, far scivolare una

benna in un cumulo di mangime o

spingere una ruspa piena di liquame in

una fossa di stoccaggio.

La generosa coppia permette inoltre

all’operatore di svolgere molto del

proprio lavoro ai bassi regimi, con

conseguente maggiore silenziosità e

risparmio di carburante, soprattutto

grazie alla precisione di dosaggio e

alimentazione carburante del motore

diesel JCB DIESEL by Kohler, ottenuta

grazie all’avanzato sistema di iniezione

common rail ad alta pressione con

controllo elettronico.

Oltre al motore, le più recenti pale

telescopiche compatte, come del

resto tutta la linea di pale compatte,

di JCB Agriculture offrono numerosi

altri miglioramenti, tra cui uno chassis

posteriore riprogettato che consente,

per la prima volta, di trainare fino a

3,5 t e la nuova opzione di blocco

differenziale anteriore al 100%.

Inoltre, l’opzione ad alta velocità

disponibile per il modello TM180 porta

la velocità massima da 20 a 35 km/h,

fornendo una velocità di trasferimento

più elevata da un sito all’altro,

avvicinandosi così alla TM220 che offre

già una velocità massima opzionale di

40 km/h.

La versione con braccio telescopico

della TM180 ha una capacità di

sollevamento di 1.800 kg a 4,5 m di

altezza misurata con le forche per

pallet, e può movimentare oltre 1 t con

il braccio telescopico completamente

esteso. Se serve più forza, la TM220

può arrivare a movimentare fino a

2.200 kg alla massima altezza e fino

a 1.250 kg alla massima estensione,

in modo da poter scaricare un intero

rimorchio di sacche di fertilizzante o

collocare l’insilato in un alimentatore.

Ulteriori caratteristiche delle nuove

pale telescopiche TM180 e TM220

comprendono lo smorzamento del

fine corsa del braccio e il controllo

adattativo del carico per proteggere

dall’instabilità in avanti. Inoltre, la

possibilità di scegliere fra tre attacchi

rapidi aumenta il comfort, la sicurezza

e la versatilità di queste macchine.

I cambiamenti interni riguardano un

nuovo controllo joystick con pulsante

di cambio gamma di velocità oltre

al comodo interruttore di cambio

di direzione e un nuovo gruppo

di strumenti della cabina in grado

di offrire maggiori informazioni.

All’esterno, infine, il nuovo design

del contrappeso e del cofano motore

permette di identificare la gamma

più recente di pale compatte e di

pale telescopiche compatte di JCB

Agriculture.

www.jcb.com

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Le nuove serie 3R a telaio medio e 4R a telaio grande di John Deere sostituiranno i modelli delle precedenti serie 3020 e 4020. I nuovi modelli sono dotati potenti motori Yanmar a tre o quattro cilindri da 33 a 66 HP, trazione integrale e trasmissione eHydro.

L’affermata trasmissione eHydro

di John Deere combina un’unità

idrostatica elettronica a tre gamme

serie di tre con i pedali di marcia avanti

e indietro del sistema TwinTouch,

mentre la trasmissione 12x12

PowrReverser (disponibile in via

opzionale per il solo modello 3038R)

consente cambi di marcia senza utilizzo

della frizione con l’azionamento di una

singola leva.

La trasmissione eHydro vanta anche

tre caratteristiche dalle prestazioni

uniche, adatte a un’ampia gamma di

applicazioni per trattori:

• la funzione LoadMatch regola

automaticamente la velocità della

macchina in funzione del carico del

motore in modo da massimizzare le

prestazioni senza strappi al motore,

utile in fase di trasporto di carichi o

di falciatura di erba particolarmente

folta;

• la funzione MotionMatch regola

in tempo reale la risposta della

trasmissione in funzione del tipo di

lavoro, risultando ad esempio utile

nell’utilizzo della macchina con

caricatore frontale;

• la funzione SpeedMatch consente

all’operatore di preimpostare

una velocità massima quando il

pedale è completamente premuto,

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AM/Dalle Aziende

I NUOVI TRATTORI COMPATTI SERIE 3R E 4RJOHN DEERE

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particolarmente utile quando si opera

con attrezzature posteriori.

La nuova cabina ComfortGard è

installata di serie sui modelli 4R e

in via opzionale sulla serie 3R. Con

un livello di rumorosità di soli 79 dB

(A), la cabina è progettata per offrire

un’eccellente visibilità panoramica

e il massimo comfort all’operatore

grazie ad ampie e robuste vetrature, a

un sedile a sospensione pneumatica,

impianto di climatizzazione ad alta

efficienza e manipolatori ergonomici.

Un joystick standard consente di

pilotare le attrezzature frontali e

ventrali, fra cui un nuovo caricatore

frontale John Deere Serie H e un

sollevatore anteriore opzionale con

presa di forza. I caricatori frontali H165

(per la serie 3R) e H180 (per la serie

4R) risultano di facile installazione e

smontaggio, e offrono una capacità di

sollevamento massima rispettivamente

di 678 e 1.006 kg (misurati al perno) a

una altezza massima di sollevamento

di 2,6 e 2,8 m. Un sistema di freno

di stazionamento integrato viene

ingaggiato automaticamente quando il

caricatore si abbassa.

I trattori della Serie 3R sono dotati

di serie di prese di forza anteriori e

ventrali in grado

di comandare

una vasta gamma

di attrezzature

e accessori,

tra cui svariati

piatti falcianti

con tecnologia

AutoConnect e

sistemi di raccolta

opzionali. Grazie

alla tecnologia

AutoConnect,

piatto falciante

e albero

di trasmissione si collegano

automaticamente semplicemente

posizionando la macchina sopra

il piatto, mentre per scollegarlo è

sufficiente inserire la retromarcia,

sempre senza che l’operatore debba

lasciare il posto di guida. I piatti

falcianti a scarico laterale sono

disponibili con larghezze di taglio da

1,5 e 1,8 m.

Il pluripremiato sistema Hitch Assist, di

serie sui modelli 4R, rende l’aggancio

di attrezzature e rimorchi al sollevatore

posteriore ed al gancio di traino

più veloce e sicuro, consentendo

all’operatore di lasciare il posto guida

una sola volta. Gli interruttori esterni

montati sul parafango posteriore

permettono all’operatore di far

avanzare il trattore in avanti o in

retromarcia a una velocità massima di

12 mm al secondo e alzare o abbassare

il sollevatore posteriore secondo le

necessità.

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AM/Dalle Aziende

Il marchio McCormick è da sempre

sinonimo di prestazioni, tecnologia

ed evoluzione. Un’evoluzione

che il marchio rivolge anche alla

comunicazione, dove McCormick

ha recentemente compiuto un

salto di qualità, allineandosi sempre

più ai mezzi messi a disposizione

dall’era digitale.

Il rinnovamento parte dal restyling

del sito www.mccormick.it, che

ad una grafica lineare e ad una

navigabilità più intuitiva, aggiunge

ora immagini più accattivanti, nuovi

video e, soprattutto, aggiunge nella

sezione prodotti il nuovo strumento

di selezione prodotti per aiutare

l’agricoltore nella scelta del trattore

più adatto alle proprie esigenze in

funzione dell’impiego, del motore e

del tipo di trasmissione desiderata.

Per offrire un servizio sempre

più completo e performante

McCormick ha anche aggiornato

il catalogo gamma trattori con le

novità introdotte negli ultimi mesi

nell’app McCormick Digital Library,

scaricabile gratuitamente su tablet

e smartphone e prevista sia per

piattaforme IOS sia per piattaforme

Android.

Nell’affacciarsi al mondo digitale

con una presenza sempre più

importante McCormick ha pensato

anche al social network Facebook,

dove è stata recentemente

implementata una pagina ad hoc

per i trattori McCormick, https://

www.facebook.com/tractors.

mccormick, sulla quale verranno

pubblicati immagini storiche,

curiosità, video-filmati, video-

interviste, contributi di clienti e

appassionati ed informazioni su

eventi italiani e internazionali dove

è prevista la presenza dei trattori

McCormick.

www.mccormick.it

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La nuova serie 7 T4i Landini è sinonimo

di innovazione. Progettata su misura

per i clienti più esigenti permette

di soddisfare ogni problematica di

lavorazione e trasporto, grazie a

design, comfort e prestazioni tali da

elevare al massimo la produttività.

La gamma è composta di 3 modelli

equipaggiati dai nuovi motori “F.P.T.

(NEF 6 CYL CR TAA) a 6 cilindri, con

24 valvole, turbocompressore ed

iniezione Common Rail, capaci di

esprimere una coppia eccezionale e

una notevole flessibilità di impiego,

grazie anche al sistema Dual Power

che aumenta la potenza alla P. di

F. e in trasporto. I propulsori sono

supportati da un robusto telaio in

ghisa che contribuisce attivamente

a isolare la cabina da vibrazioni e

rumore e rispettano la normativa

antinquinamento Tier4i grazie ad un

sistema di post-trattamento dei gas di

scarico S.C.R, senza alterazione delle

prestazioni. La trasmissione “Roboshift”

con 24 marce su 6 gamme, prevede

4 marce Powershift sotto carico con

cambio gamma robotizzato e inversore

idraulico a volante. Il cambio è gestito

elettronicamente tramite pulsanti

sul nuovo joystick multifunzione

e dispone, in tutte le gamme,

della funzione cambio automatico

“Autoshift”, particolarmente utile

per il trasporto su strada. Di serie

è disponibile il superriduttore per

40AV+40RM velocità complessive.

La P. di F. posteriore ad innesto

elettroidraulico offre di serie le quattro

velocità 540/540E/1000/1000E rpm,

con albero a 6 e a 21 scanalature.

La gestione elettronica dell’innesto

garantisce sempre un avvio graduale

degli attrezzi a vantaggio del comfort

e della buona manutenzione della

trattrice e degli attrezzi. Il circuito

idraulico a centro chiuso è di nuova

concezione ad alta efficienza e

costruito con tecniche che ne

garantiscono una elevata affidabilità.

Dispone di pompa a cilindrata

variabile con una portata di 123 l/

min interamente dedicata ai servizi

ed è disponibile con allestimenti fino

a 6 distributori elettroidraulici. Il

sollevatore posteriore elettronico

garantisce una capacità di

sollevamento fino a 9300 kg

con il sensore di sforzo sui tiranti

inferiori. È disponibile anche un

sensore radar per le lavorazioni

più impegnative. Su richiesta

si può dotare la macchina di

sollevatore anteriore con capacità

di 3500 kg e P. di F. anteriore,

entrambi sono perfettamente

integrati alla struttura del trattore

aumentandone la versatilità.

L’assale anteriore in versione rigida

o con sospensioni indipendenti a

controllo elettronico offre un angolo

di sterzo di 55°, rendendo questi

trattori particolarmente maneggevoli.

La cabina “Lounge Cab” è un vero

e proprio salotto tecnologico che

permette di gestire la macchina in

modo semplice e con comfort assoluto.

Quello che colpisce oltre al design,

all’ergonomia e alla funzionalità dei

comandi è la qualità degli arredi

interni con utilizzo di materiali di tipo

automotive che ne rendono ancor più

accogliente l’abitacolo.

Donata Faraci

NUOVA GENERAZIONE SERIE 7-T4IINNOVAZIONE A TUTTO CAMPO

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AM/Speciale Cultivar

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SYNTHES ISCAFFIN I

AM/Dalle Aziende

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AM/Dalle Aziende

LA SOL ID ITÀ DELLA TRADIZ IONE UN ITA AD UNA MODERNA CAPACITÀ D I INNOVAZIONE E SERVIZ I SU M ISURA PETTA MACCHINE AGR ICOLE

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Dalle Aziende

New Holland ha adottato il nuovo sistema di controllo della velocità di alimentazione IntelliCruise™ sulle versioni Standard e CropCutter™ delle presse per BigBaler 1270 e BigBaler 1290,

che possono essere azionate con il nuovo trattore T7 AutoCommand™ compatibile solo con ISOBUS Classe III. Questo sistema affronta le principali sfide che si presentano agli agricoltori durante la pressatura delle balle. La variabilità della resa in campo significa che le andane risultanti non sono uniformi, il che rende difficile mantenere una velocità di alimentazione costante e sfruttare la piena capacità della pressa. Tramite la regolazione della velocità del trattore, il sistema IntelliCruise™ consente alla pressa di funzionare a un livello di prestazioni ottimale.

Spiega Bob Hatz, responsabile Gestione Prodotti Fienagione: “L’IntelliCruise™ regola automaticamente la velocità di avanzamento del trattore in funzione del carico di prodotto che entra nella pressa, ottenendo così una velocità di alimentazione corretta. Con questa funzione non è necessario tenere sempre sotto controllo la velocità del trattore, riducendo quindi di molto l’affaticamento di chi guida, inoltre anche gli operatori meno esperti possono raggiungere livelli di produttività elevati.”

Il sistema IntelliCruise™ regola la velocità del trattore in base al carico del prodotto, consentendo una velocità di alimentazione adeguata alle condizioni del raccoltoCon il sistema IntelliCruise™, la pressa controlla la velocità di avanzamento del trattore tramite l’ISOBUS Classe III, mantenendo la capacità nominale tramite

l’utilizzo di un sensore di carico. Il sistema calcola la velocità più adatta in base ai dati ricevuti dai sensori, assicurando che la velocità di alimentazione sia mantenuta costante indipendentemente dalle variazioni del campo o del prodotto. L’IntelliCruise™ ha due modalità di funzionamento: nella modalità di Controllo del carico, disponibile solo sui modelli Rotor Cutter, la velocità del trattore viene adattata in modo da raggiungere la capacità massima. Le alette del sensore misurano il flusso di prodotto che entra nel canale alimentatore e il tempo necessario per riempirela precamera di pressatura. Nella modalità di Controllo sezioni, disponibile sia sui modelli Standard che Rotor Cutter, la velocità del trattore viene regolata in base allo spessore delle sezioni della balla, e il sistema tenta di ottenere la quantità di sezioni (o lo spessore corrispondente basato sulla lunghezza della balla predefinita) definita dall’operatore.

Richiede meno interventi da parte dell’operatore, aumentando quindi il comfort e riducendo l’affaticamentoLa pressatura delle balle con il sistema IntelliCruise™ non richiede all’operatore di tenere sotto controllo la velocità del

trattore o il grafico della capacità . Inoltre assicura il mantenimento di prestazioni ottimali per tutta la giornata di lavoro, indipendentemente dalla sua durata. Il sistema IntelliCruise™ è dotato di funzioni che facilitano notevolmente la pressatura delle balle in modo che, se il carico è molto elevato e l’andana molto grande, la velocità di avanzamento si adatta in automatico al fine di garantire la massima produttività in tutte le condizioni.

Aumento fino al 9% della produttivitàIl sistema IntelliCruise™ assicura automaticamente un’efficiente variazione della velocità del trattore e una velocità di alimentazione ottimalepermettendo di raggiungere una velocità di alimentazione maggiore anche del 9% in termini di tonnellate/ora. Minori consumi di combustibile e costi di gestioneL’IntelliCruise™ assicura che il trattore rimanga a una velocità ottimale, effettuando solo le regolazioni necessarie, con conseguente risparmio di combustibile.. Il consumo di carburante può essere inferiore anche del 4%.

NEW HOLLAND : INTELL ICRU ISE IL S ISTEMA D I CONTROLLO DELLA VELOC ITÀ D I AL IMENTAZIONE

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32 agricolturamoderna.com

AM/Dalle Aziende

La speciale verniciatura in nero

lucido(*) e il terminale di scarico

con un rivestimento in acciaio inox

garantiscono un look che esprime

potenza e danno un tocco imponente

ed esclusivo allo stile del WARRIOR.

Il pacchetto luci del WARRIOR, che

completa la sua esclusiva dotazione

opzionale, include una lampada rotante

XENON e fari di lavoro a LED HELLA di

ultima generazione, fino a 2470 lumen.

All’interno il 7250 TTV WARRIOR offre

un sedile con inserti in pelle di qualit‡

superiore e un tappetino WARRIOR

anch’esso in nero mentre il sollevatore

posteriore puÚ essere dotato di terzo

punto a regolazione idraulica. Il trattore

puÚ offrire fino a sette distributori

a comando elettronico, connessioni

Power Beyond e una presa ISOBUS.

Il 7250 TTV WARRIOR offre un livello

di affidabilit‡ mai raggiunto prima.

Per la prima volta, DEUTZ-FAHR offre

infatti una garanzia di tre anni, ben

oltre la durata standard del settore e di

qualsiasi requisito legale.

La trazione del 7250 TTV WARRIOR

Ë generata dal motore DEUTZ, che

eroga una potenza fino a 263 CV (194

kW). La trasmissione ZF a variazione

continua garantisce un controllo fluido

della guida e della dinamica in campo,

oltre ad un’efficienza ottimale dei

consumi.

DEUTZ FAHR : ED IZ IONE L IM ITATADOTAZIONE A I MASSIM I L IVELL I . TRE ANNI D I GARANZIA .

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AM/Speciale Cultivar

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La Meccanica Agricola di Orlando è un’azienda che mira al futuro e che si pone come obiettivo il continuo miglioramento.

Fondata da Antonio Orlando nel 1971, La Meccanica Agricola si è da sempre contraddistinta per la serietà e la correttezza delle attività svolte, ma anche, e soprattutto, per la realizzazione di prodotti affidabili e ad alte prestazioni, che assicurano un preciso sistema di qualità.Ciò che garantisce all’azienda La Meccanica Agricola di Orlando di acquisire una forte e consolidata tradizione industriale sono le strategie di sviluppo orientate all’innovazione tecnologica e alla continua formazione del personale, oltre che l’organizzazione aziendale molto efficiente.

La Meccanica Agricola di Orlando è dotata di due distinti siti industriali ed è specializzata nella produzione di attrezzature per l’agricoltura e serbatoi, realizzati con materiali di primissima scelta da personale altamente qualificato attraverso

processi produttivi all’avanguardia.In particolar modo, l’attività produttiva dei serbatoi, soprattutto quelli per il gasolio, ha da qualche anno assunto una rilevanza anche giuridica per via delle severe normative che regolano la legislazione italiana in tema di ecologia, ambiente e sicurezza. All’inquinamento del sottosuolo o delle falde acquifere, infatti, contribuiscono sensibilmente anche i serbatoi in stato di degrado. A ciò si aggiungono anche sprechi economici dovuti alla minor efficienza di un serbatoio non perfettamente costruito ed ecco spiegata l’importanza di affidarsi ad un’azienda come La Meccanica Agricola di Orlando che

garantisce rigidi controlli di qualità dei serbatoi oltre che omologazioni e certificazioni rilasciate dal Ministero degli Interni, dal Ministero dei Trasporti e dal RINA.L’obiettivo principale dell’azienda La Meccanica Agricola di Orlando è

riuscire sempre a soddisfare quelle che sono diventate oggi le esigenze crescenti non solo del mercato, ma anche della singola clientela. Rivolgersi all’azienda La Meccanica Agricola di Orlando equivale, dunque, ad affidarsi a più di quarant’anni di professionalità, serietà e qualità.

Donata Faraci

agricolturamoderna.com

AM/Speciale Cultivar

IL CONTINUO MIGLIORAMENTO LA MECCANICA AGRICOLA D I ORLANDO ANTONIO

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AM/Speciale Cultivar

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AM/Concessionaria in Vetrina

La mission dell’azienda Meccano Agricola Meridionale è la continua soddisfazione dei bisogni del cliente. Spinta da questo obiettivo, l’azienda Meccano Agricola Meridionale, fondata a Partinico nel 1990 da Domenico Provenzano, raggiunge fin da subito ottimi risultati in termini di vendite. Grazie al forte spirito di intraprendenza, alla professionalità e all’esperienza ventennale maturata in campo meccanico come riparatore di macchine e attrezzature agricole, Domenico Provenzano riesce a far diventare l’azienda Meccano Agricola Meridionale da lui fondata, competitiva nel settore agricolo. Un anno dopo la sua nascita, ovvero nel 1991, la Meccano Agricola Meridionale prende accordi con il gruppo BSC e intraprende così la vendita dei marchi Ferrari e BSC. Ciò non fa altro che contribuire alla crescita dell’azienda stessa, sia in termini di prestigio, che come bacino di clientela.

L’azienda Meccano Agricola Meridionale ha puntato, sin dalla sua nascita, all’innovazione e alla messa in commercio di prodotti sempre all’avanguardia, tanto che può vantare

anni di crescita continua dovuti all’incremento e alla messa in commercio di nuovi prodotti. E’ grazie a questo spirito di sviluppo imprenditoriale che nel 2008 si insediano nell’azienda del padre Domenico Provenzano due nuove leve imprenditoriali, Michele Provenzano, che ricopre il ruolo di responsabile vendite/acquisti e Caterina Provenzano che è responsabile del magazzino ricambi.L’azienda Meccano Agricola Meridionale ha altresì puntato alla fidelizzazione del cliente grazie agli investimenti effettuati nel settore dell’assistenza tecnica. L’azienda Meccano Agricola Meridionale, infatti, dal Settembre del 2012, data di inaugurazione dei nuovi locali, vanta di 150 mq di uffici, di cui uno studio tecnico Agronomico a disposizione della clientela, oltre che di 4000 mq di esposizione all’aperto con la possibilità di effettuare prove in campo, 200 mq di officina dedicata all’assistenza dei prodotti venduti, 250 mq di mazzino ricambi e 600 mq di esposizione al

coperto.Oggi la Meccano Agricola Meridionale non solo conta 9 dipendenti, ma occupa una vasta fetta di mercato offrendo una svariata gamma di prodotti del settore agricolo. Venticinque anni di professionalità sempre al servizio dei propri clienti.

Donata Faraci

MISS ION : SODD ISFAZIONE DEL CL IENTE MECCANO AGRICOLA MERID IONALE

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38 agricolturamoderna.com

AM/Speciale Revisione

PROROGATA LA REVISIONEDELLE MACCHINE AGRICOLE

Con il decreto legge 192 del 31

dicembre 2014 contenente la

“Proroga di termini previsti da

disposizioni legislative”, il cosiddetto

“Milleproroghe”, sono prorogati i

termini per la revisione delle macchine

agricole prevista dall’art. 111 del

Codice della strada.

Entro il 30 giugno 2015 il decreto

attuativo. Il decreto con cui si dispone

la revisione obbligatoria delle macchine

agricole in circolazione soggette ad

immatricolazione dovrà essere emanato

dal ministro delle Infrastrutture e dei

Trasporti, di concerto con il ministro

delle Politiche agricole alimentari e

forestali, entro e non oltre il 30 giugno

2015. La revisione, quindi, partirà dal

31 dicembre 2015, con precedenza

per le macchine immatricolate

antecedentemente al 1 gennaio 2009.

Revisione prorogata di un anno:

entro 31 dicembre 2015. “Viene

ulteriormente prorogata l’entrata in

vigore dell’obbligo della revisione delle

macchine agricole in considerazione

della complessità delle procedure

di accertamento dell’idoneità alla

circolazione stradale del parco

macchine esistente (quasi un milione

e mezzo di macchine agricole ed

operatrici), tenuto conto della necessità

per molti di essi di adeguamenti alle

vigenti disposizioni del Codice della

strada”, si legge nel comunicato

stampa diffuso da Coldiretti. “Con

questa proroga, che dovrà disciplinare

le modalità di applicazione dell’obbligo

di revisione delle

macchine agricole –

si legge sempre nel

comunicato stampa – i

ministeri competenti

(Mipaaf e Trasporti)

potranno valutare in

modo più attento,

come sollecitato da

Coldiretti, la definizione

dei criteri di controllo

dell’idoneità alla

circolazione su strada

di detti veicoli”.

In particolare, per

Coldiretti la revisione

deve riguardare il

controllo delle caratteristiche essenziali

delle macchine agricole al pari delle

altre tipologie di veicoli attualmente

assoggettati a tale adempimento, senza

estendere il controllo anche ad aspetti

concernenti la sicurezza nei luoghi di

lavoro, già disciplinati e resi operativi

da altre normative ed altri Enti,

evitando duplicazioni di competenze e

di controlli.

Fonte: Coldiretti

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39agricolturamoderna.com

AM/Speciale Cultivar

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40 agricolturamoderna.com

AM/Speciale Bio

Un batterio Gram negativo della classe Gammaproteobacteria esplica il suo ciclo vitale all’interno dei vasi xilematici, portatori di acqua e sali minerali nelle piante, ovvero gli apparati conduttori della linfa. Ciò rende la X. fastidiosa in grado di spostarsi con estrema facilità in ogni parte della pianta, causando pesantissime alterazioni al vegetale ospite, che spesso risultano essere di carattere letale. Queste peculiarità hanno reso noto il microrganismo per i gravi danni che è in grado di arrecare a varie coltivazioni agricole,

essendo all’origine di malattie quali la pierce nella vite, la clorosi variegata (CVC) degli agrumi in Brasile, etc. Il batterio, di difficile isolamento, è a crescita molto lenta in coltura pura e purtroppo ai ricercatori questo causa moltissime difficoltà nell’isolarlo e studiarlo per poterne controllare la sua propagazione il più rapidamente possibile. Una sottospecie di X. Fastidiosa, come è noto, è all’origine del CoDiRo (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo), una fitopatologia che colpisce le piante di ulivo manifestandosi con

disseccamenti del lembo delle foglie (bruscatura), dapprima limitati a rami isolati, poi estesi a intere branche della chioma fino a colpire anche l’intera pianta, portandola alla morte. Questa gravissima fitopatologia ha fatto la sua comparsa nell’agricoltura italiana negli ultimi anni ed in particolare ha colpito in modo pesante gli impianti olivicoli del Salento. Il CoDiRO rappresenta un’enorme minaccia potenziale per l’intero comparto dell’olivicoltura italiana e non è da escludere una possibile espansione nel bacino mediterraneo.

LA XYLELLA FASTIDIOSA CAUSE , S INTOMI E R IMED I PREVENT IV I

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Come riconoscere la malattia: I sintomi del CoDiRO sono quelli tipici che si associano frequentemente alle infezioni già note di X. Fastidiosa. Inizialmente si ha un diffuso ingiallimento delle foglie per disidratazione, seguito da una rilevante filloptosi ed un deperimento generale della pianta. In particolare si manifesta una severa bruscatura delle foglie, con notevoli disseccamenti del lembo . Il fenomeno, come tutte le malattie batteriche, colpisce dapprima rami e piccole aree della chioma, soprattutto a partire dai palchi superiori, per poi allargarsi all’intera porzione aerea della pianta. La sintomatologia colpisce con particolare gravità gli esemplari più grandi e vetusti, anche pluricentenari, ovviamente più esposti alle malattie rispetto alle piante giovani, dove l’alterazione può limitarsi a disseccamenti terminali che non sempre

portano alla morte della pianta, specie se si interviene con drastiche potature. Purtroppo uno dei principali fattori che hanno favorito la diffusione del CoDiRO, è stata la condizione di semi-abbandono colturale di molti oliveti. Tale stato può essere imputato ad alcune dinamiche socio-economiche recenti, tra le quali, la scarsa presenza di giovani imprenditori e la parcellizzazione del tessuto produttivo, costituito da aziende agricole di piccole dimensioni incapaci in tal modo di garantire un reddito ai loro conduttori. Ad oggi la ricerca non ha prodotto risultati significativi per controllare la malattia. Le uniche misure possibili sono l’isolamento delle zone interessate, un attento monitoraggio, l’estirpazione delle piante colpite e la bruciatura delle stesse direttamente in loco.

Altro fattore estremamente importante risulta essere una buona manutenzione degli impianti e una potatura ad intervalli regolari, per migliorare lo stato vegetativo della pianta e per eliminare le erbacce infestanti , le quali rappresentano un contenitore sia per il batterio che per i sui vettori.

Dr. Francesco Mangiapane

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AM/Speciale Bio

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42 agricolturamoderna.com

AM/Speciale EIMA

STOCCAGGIO E NON SOLOSIDER .MAN

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