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ISSUE #7 JUN/JUL/AUG 2009 text: italian/english - www.picamemag.com free

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art,photo aibum,creation

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ISSUE #7 JUN/JUL/AUG 2009text: italian/english - www.picamemag.com

free

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PER ALCUNI IL 7 PORTA SFORTUNA, PER ALTRI È SEGNO DI BUON AUSPICIO

PERCHÈ È IL NUMERO CHE RAPPRESENTA DIO. PER NOI SIGNIFICA SEMPLICEMENTE CHE PÌCAME MAG È

ORMAI PER TANTI UN APPUNTAMENTO FISSO, UN EVENTO ATTESO. MIGLIAIA

E MIGLIAIA DI DOWNLOAD OGNI MESE NE SONO LA CONFERMA.

SONO STATE SETTIMANE INTENSE QUELLE TRASCORSE DALL’ULTIMA

USCITA, PIENE DI LAVORO E SODDISFAZIONE. PRIMA DI TUTTO CON L’EVENTO AHI! SVOLTOSI IL 24 APRILE

SCORSO DURANTE IL FUORISALONE DI MILANO (AL QUALE MOLTI DI VOI HANNO PARTECIPATO CON NOSTRO

GRANDE PIACERE). E ANCORA CON IL WORKSHOP PRESSO LA SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS DI

PADOVA, CON IL NOSTRO MAGICO VIAGGIO A NEW YORK E CON MOLTE

ALTRE INIZIATIVE CHE AVETE POTUTO SEGUIRE TRAMITE IL BLOG.

UN BLOG TUTTO NUOVO, COMPLETAMENTE RIPROGETTATO PER

OFFRIRVI, OGNI GIORNO, TANTI CONTENUTI E TANTA ISPIRAZIONE IN

PIÙ. PÌCAME MAGAZINE SI FERMA PER LA PAUSA ESTIVA E VI DÀ

APPUNTAMENTO A SETTEMBRE PER FESTEGGIARE INSIEME IL NOSTRO

PRIMO COMPLEANNO! A TUTTI VOI BUONE VACANZE.

ANDREA BERRETTA

FOR SOME PEOPLE THE NUMBER 7 MEANS BAD LUCK, FOR OTHER IS A GOOD SIGN AS IT REPRESENTS GOD. FOR US MEANS THAT PÌCAME MAG IS FOR MOST OF YOU A FIXED APPOINTMENT, AN AWAITED EVENT. THOUSAND AND THOUSAND OF DOWNLOADS EVERY MONTH CONFIRM IT.TWO REALLY BUSY MONTHS HAVE PASSED BY SINCE OUR LAST ISSUE, FULL OF WORK AND SATISFACTION. FIRST OF ALL THE EVENT AHI! DURING THE MILAN DESIGN WEEK TO WHICH LOTS OF YOU TOOK PART, THE WORKSHOP AT THE SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS OF PADUA, THE MAGIC JOURNEY TO NEW YORK AND THE MANY INITIATIVES YOU HAVE FOLLOWED THROUGH THE BLOG.A BRAND NEW BLOG COMPLETELY REDESIGNED FOR OFFERING YOU NEW CONTENTS EVERYDAY AND A FRESH DOSE OF INSPIRATION.PÌCAME MAGAZINE STOPS FOR THE SUMMER HOLIDAY BUT SEE YOU IN SEPTEMBER READY TO CELEBRATE OUR FIRST BIRTHDAY TOGETHER! ENJOY THE SUMMER!

CREATIVE DIRECTOR

INDEX

ILLUSTRATION / shout

ILLUSTRATION / serge seidlitz

ILLUSTRATION/ birgit amadori

AU CONTRAIRE / marco tavernesi

OFFICINA CREATIVA / yocci

PÌC MY PIC / christoph martin schmid

IN YOUR SHOES

DESIGN CANDIES / chiara moreschi

CONTAMINATION / frankie hi nrg mc

AHI!

credits

translations

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shoutShout, all’anagrafe Alessandro Gottardo è un illustratore 32enne italiano. Lavora e vive a Milano, non si definisce artista, piuttosto creativo. Eccezion fatta per i “romani” Internazionale e Minimum Fax collabora solo con clienti esteri in particolare americani e inglesi tra cui NY Times, Le Monde, Guardian, Time, Sandstrom Design, DDB ecc. Il suo lavoro parte sempre, o quasi, da un idea attorno alla quale è costruita l’immagine. Lo stile è sempre  funzionale al concetto. Ogni tanto, quando si crea l’opportunità, abbandona la via concettuale pura per quella evocativa.

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ROBERTA ZETA

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serge seidlitzMezzo inglese e mezzo tedesco, nato in Kenya nel 1977, Serge Seidlitz è cresciuto viaggiando tra l’Inghilterra e l’Asia dove una dieta a base di MTV & Mad magazine ha alimentato il suo desiderio di diventare un illustratore. Serge combina elementi di cultura popolare con le influenze del suo passato creando un mondo caratterizzato da un linguaggio grafico iconico, capace di sviluppare contemporaneamente idee originali e innovative utilizzando mappe, grafici e molto altro.

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ANDREA BERRETTA

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birgit amadoriRecentemente apparsa sulle pagine di D la Repubblica, Birgit è un’illustratrice ed artista di 32 anni originaria di Francoforte che ora vive in California, a 30 minuti da Los Angeles nella bellissima Redondo Beach con la sua famiglia. Birgit disegna da sempre e nessuno si è mai sorpreso del fatto che questa sarebbe diventata la sua professione. Lavora su commissione realizzando illustrazioni per libri, copertine e riviste unendo tecniche diverse, combinando multimedialità e manualità. Ama particolarmente il ricamo e vi si sta dedicando da circa due anni.Quando Birgit ricama unisce la pittura ai disegni vettoriali ma tutto interamente fatto a mano, processo che trova molto più soddisfacente e vero. Le sue opere sono esposte presso importanti gallerie.

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MICHELA BADO 17

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AU CONTRAIRE / MARCO TAVERNESI

L’illustrazione non va mai presa alla leggera. Di illustratori ne vediamo tanti, presunti artistes e conceptuels. Prendere una matita non basta, dovete aggiungere dei valori e trasmetterli con il vostro talento. Qualcosa che resti e si faccia ricordare per quel che comunica, che sia significato o bellezza. Anche in italia ci sono alcuni talenti. Ho incontrato per voi Marco Tavernesi.

DISEGNATORE... MA NON TROPPO. STUDIA DA QUALCHE MESE PRESSO L’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA A MILANO. É UN FETICISTA DELLA POLAROID, ADORA LA SPUMA, ED HA UNA MORBOSA PASSIONE PER I DENTI (ENTRAMBE LE ARCATE).

21HERCULE AU CONTRAIRE

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OFFICINA CREATIVA / A CHIACCHIERA CON YOCCI

Officina Creativa è sempre alla scoperta di talenti, anche internazionali, e il lontano oriente da sempre risveglia i nostri interessi e affascina i nostri sensi. Yoshiko Noda, in arte Yocci, è nata in Giappone a Osaka, ma abita in Italia, dove “ha trovato il suo principe”. È un’illustratrice con una sensibilità innata per le piccole cose, e incanta il pubblico con i suoi delicati disegni, le xilografie, le litografie. Oltre a colla-borare con la casa editrice Corraini, Yocci pubblica una striscia settimanale su Internazionale, sulle cui pagine offre il suo delicato e spontaneo punto di vista su tutto ciò che la colpisce dell’Italia. E quando Officina Creativa le ha chiesto un’intervista, Yocci ha deciso di risponderci in un modo tutto suo…

ELENA LOMBARDI

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PÌC MY PIC / CHRISTOPH MARTIN SCHMID

Il background di Christoph è la fotografia. Dal suo debutto a Parigi nel 1989 ha iniziato a lavorare per servizi editoriali, nella pubblicità e nel mondo della musica. Dopo cinque anni si è trasferito a New York per studiare cinema presso la NYFA.“E’ stato attraverso la fotografia che ho scoperto il cinema e poi da li sono tornato di nuovo alla fotografia”. Così Christoph descrive il suo percorso professionale. Il suo ultimo lavoro “Trouble in paradise”, una serie di scatti fotografici, combina una narrazione concettuale a un immaginario multisfacettato e poliedrico. Il progetto è stato esposto a Berlino e in importanti location a livello internazionale. SBROKKED

SCREAM!!

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chanel

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TROUBLE IN PARADISE / DAY / 10 AMTROUBLE IN PARADISE / DAY / 05 PM

TROUBLE IN PARADISE / DAY / 01 PM SCREAM!!

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TROUBLE IN PARADISE / DAY / 11 AM

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TROUBLE IN PARADISE / NIGHT / 06 AM

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IN YOUR SHOES / PHOTO CONTEST

Qualche tempo fa Officina Creativa ha chiesto ai giovani creativi di tutta italia di scatenarsi in un nuovo contest fotografico. Il tema è stato “In Your Shoes” ovvero “nei tuoi panni”. Un gioco di parole, nato per creare il filo conduttore che potesse accompagnare tutte le immagini: le scarpe. Un allegro pretesto per confrontarsi a suon di colori e scatti. Il risultato é stato sorprendente. Tanti creativi si sono messi a confronto e dati battaglia in questa sfida tutta fotografica. Un’esplosione di immagini, una contaminazione di idee. Il contest è ormai concluso; non è stato facile scegliere un vincitore tra le tante foto arrivate ma siamo lieti di annunciare sulle pagine di Pìcame che la vittoria è andata alla bravissima Iaia Cocoi!

Approfittiamo dunque di questo spazio per mostrarvi la prima classificata e alcune delle migliori foto pervenute, quelle che ci hanno piú divertito ed emozionato. Mettetevi “nei nostri panni...”

1° CLASSIFICATO / IAIA COCOI “MILAN KILLED ME”

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a. MELA BIGI “DOPO TANTO CAMMINARE”

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b. MAURIZIO DEL GIUDICE “AL FIATO”

d. CLARA PORTA “PRIMAVERA”

e. VERONICA MARCUCCI “IN BILICO”

c. GIULIA BROLESE “CAMINANTE NO HAY CAMINO”

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a. ALBERTO BOLZONETTI “QUATTROCHIACCHIERE”

b. ALESSIO BONATTI “TWO DAYS IN LONDON”

b. ALICE SPADARO “TANTO VA LA GATTA AL LACCIO…”

d. ELISABETTA LAMI E MARIA SOLE CERI “LE SCARPE DEI RICORDI”

e. DAVIDE ONDERTOLLER “SPRING ATTACK”

f. IRENE ROSÀ “AUTUMN GARDEN”

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DESIGN CANDIES / CHIARA MORESCHI

MICHELA BADO

Design Candies vi presenta una giovane designer, ligure di nascita ma milanese di adozione: Chiara Moreschi.

Ciao Chiara, prima di tutto benvenuta su Pìcame e grazie di aver accettato il nostro in-vito. Partiamo dal tuo progetto più recente: DISMETTIAMO-LA! presentato in occasione del Salone del Mobile appena conclusosi. Parlaci di questa esperienza.Tengo molto a Dismettiamola!, si tratta di un lavoro che ha rappresentato in tutto e per tutto una sfida, un’avventura nuova che abbiamo affrontato con rocambolesco entusiasmo. Dico abbiamo perché l’ide-azione e il coordinamento di questa iniziativa l'ho condiviso con Andreas Boccone, Philippe Cordola, Daniela Maurer e An-gela Ponzini. Il nostro obiettivo era di riuscire a mostrare il ta-lento dei giovanissimi designer italiani (under 30), attraverso progetti legati al tema della raccolta e differenziazione dei rifiuti che ci sembra essere di

essenziale attualità. Abbiamo affrontato il coordinamento di questa cosa da neofiti, nes-suno di noi aveva esperienza ma questo in un certo senso ci ha aiutati, ha mantenuto alta la nostra concentrazione, le difficoltà cementano il team! Sentivamo di avere un buon progetto per le mani, e di ave-re anche una grossa respon-sabilità nei confronti dei de-signer che avevano deciso di aderire e darci fiducia, quindi abbiamo lavorato tantissimo, fino all’ultimo secondo cercan-do di non tralasciare nessun particolare. Ci siamo fatti aiu-tare da un bravissimo artista, Matteo Capobianco, che ha realizzato un allestimento davvero scenografico, e da un promettente giovane fotografo, Andrea Poggesi, che ha scat-tato i prototipi in mostra … è davvero il caso di dire che l’unione fa la forza, e dove non si ha la possibilità di arrivare da soli, si arriva in squadra. Mi piacerebbe che fosse que-sto l’approccio per la nostra generazione di designer.

Per un designer che esce dall’università l’esperienza in studio è fondamentale e quasi una tappa obbligatoria. Come hai vissuto la tua e quando hai deciso di fare il grande passo ed iniziare un tuo percorso personale?É veramente così, non ho nulla da criticare a proposito della mia preparazione universita-ria, ma credo che l’esperienza di studio ne sia il naturale e obbligatorio completamento. Per quanto riguarda poi la mia esperienza, è stato un periodo incredibilmente bello della mia crescita professionale e perso-nale, lavorare accanto a Giulio Iacchetti e Matteo Ragni è sta-ta una vera fortuna, per quello che ho potuto fare e imparare da loro e dagli altri ragazzi che collaboravano con loro, uno per tutti Alessandro Gnocchi, un piccolo maestro. Ho scelto di andare via dallo studio quando la curiosità e la voglia di crescere e misurarmi con cose nuove hanno supera-to di gran lunga la paura...

DISMETTIAMOLAIMMAGINE DELL’ALLESTIMENTO REALIZZATO IN CARTA DA PLOTTER INTAGLIATA A MANO A CURA DI MATTEO CAPOBIANCO.

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Quale è il tuo maestro, quello che in assoluto ha influenzato di più la tua progettualità?Sicuramente Paolo Ulian ha giocato un ruolo decisivo e inconsapevole nella mia formazione. Nei primi mesi del mio primo anno universi-tario, quando, confesso senza pudore, non avevo ancora capito dove mi avrebbe por-tato il mio percorso di studi, è venuto ospite all’interno di un corso di progettazione e ci ha mostrato i suoi progetti… ho pensato che avevo trovato il lavoro che avrei voluto fare “da grande”. Oltre ad Ulian poi, i veri maestri sul campo sono stati Giulio Iacchetti e Matteo Ragni. Il talento non si può certo imparare, ma la dedizione, il rispetto, l’etica profonda del loro lavoro, sono di certo l’esempio da seguire.

Qual è il prodotto che hai ide-ato di cui vai più fiera e quello che vorresti progettare.Se devo essere sincera non c’è un prodotto di cui mi senta

di andare veramente fiera, sono sempre un po’ inquieta quando vedo diventare reale ciò che avevo immaginato, percepisco la sensazione che quello che ho fatto non è più mio, diventa di tutti, e ho bisogno di pensare a qualcosa di nuovo. Sono molto affezio-nata comunque al progetto del fermaporte Cipì per Out-look Zelco, si tratta del primo prodotto entrato in produzione da quando ho iniziato il mio percorso “solista”.So che può sembrare un po’ strano ma il mio pallino al mo-mento è di progettare un set di arredi funebri low cost (lu-mino, vaso per i fiori, ecc…), trovo assurdo il ricatto morale di dover essere costretti a comprare per i propri cari pez-zi costosissimi e dall’estetica a dir poco imbarazzante senza avere alternative.

Grazie mille Chiara per la tua disponibilità. Pìcame ed i suoi lettori aspettano di vedere i tuoi prossimi progetti! CARTOCCIO

FOOD PACKAGING PER STREETFOODMOBILE 2008. REALIZZATO INTERAMENTE IN CARTA, SI PORTA COME UNA BORSETTA E CONTIENE DA UN LATO IL CIBO E DALL’ALTRO UN FLUTE DI VINO.

IN SENSO ORARIO DALL’ALTO:

SOLITAIREP&V LIGHTING 2009. LAMPADARIO A SOSPENSIONE IN POLIURETANO RIGIDO E CRISTALLI, SOLITARIE HA UN CORPO CIRCOLARE CHE PROPRIO COME LA MONTATURA DI UN ANELLO ACCOGLIE LE PREZIOSE GEMME.

HEREPLEASEDISMETTIAMOLA 2009. SET DI BANDIERINE A CLIP IN PLASTICA DA FISSARE SU CESTINI E SCATOLONI, INDICANO QUALE TIPO DI RIFIUTO VA GETTATO NEL CONTENITORE SU CUI SONO COLLOCATE.

CIPÌPARACOLPI, FERMAPORTE, OUTLOOK ZELCO, 2009. CIPÌ È COSTITUITO DA UN UNICO PEZZO IN PLASTICA/GOMMA, CHE PUÒ ESSERE UTILIZZATO COME CLASSICO FERMAPORTE, O CALZATO SULLA MANIGLIA DELLA PORTA STESSA E FUNZIONARE COME PARACOLPI.

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ALBERTO FERRARI

FRANKIE HI-NRG MC, ALL’ANAGRAFE FRANCESCO DI GESÙ (TORINO, 18 LUGLIO 1969), È UN RAPPER ITALIANO. DI ORIGINI SICILIANE, NATO A TORINO E CRESCIUTO A CASERTA, È ATTIVO FIN DAGLI ALBORI DEL MOVIMENTO HIP HOP IN ITALIA. I SUOI TESTI AFFRONTANO PREVALENTEMENTE TEMATICHE RIGUARDANTI LA POLITICA E LA SOCIETÀ. PÌCAME LO HA INCONTRATO PER VOI.

FRANKIE HI NRG MC

Ciao Frankie, benvenuto su Pìcame Mag! Questa intervista nasce da un nostro casuale incontro durante la settimana milanese del design, qual’è il tuo rapporto con questo mondo?Sono incuriosito dal design, mi ha sempre interessato, in un certo senso coniuga il senso di arte a quello di utilità un po’ come faccio io con la mia musica. Il design rie-sce ad affrontare i problemi con un atteggiamento risolutivo, utilizzan-do l’arte come chiave per risolverli.

Nel 1992 aprivi i concerti di artisti del calibro dei Run DMC e Beastie Boys, nel 1997 c’è stata la consa-crazione di “Quelli che benpensa-no”, com’è cambiato e come si è

evoluto Frankie HI-NRG in questi anni? Come è naturale che si evolva nella vita un uomo che da 22 pas-sa a 40 anni. L’evoluzione che il mondo musicale e la mia persona hanno subito cooperano affinché la mia musica di oggi sia diversa da quella di ieri. Non sono però la persona adatta a poter identificare un cambiamento, forse un critico potrebbe definirlo meglio.

Raccontaci di quell’astuta opera-zione di marketing associata ad eMule che ha anticipato il festival di Sanremo del 2008 e l’uscita del tuo brano “Rivoluzione”. Secondo te ci sono le armi per combattere la pirateria musicale su internet?

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Quell’operazione doveva essere una sorta di arma a doppio taglio, non volevo combattere la pirate-ria su internet, ma diffondere una canzone e comunicare al mondo esterno che la pirateria musicale è un network, e in quanto tale può essere utilizzato in diversi modi, positivi o negativi. Non fu che un simpatico sfottò nei confronti di chi, scaricando quel brano da eMule con delle aspettative, le vedeva tradite una volta termina-to il download, poiché la canzone scaricata non era “Rivoluzione”. Io sono assolutamente a favore del download da Internet, sarebbe bel-lo se avvenisse in maniera etica, non è vietando alla gente di sca-ricare le canzoni che si combatte la pirateria, molto probabilmente la si favorirebbe; un atteggiamen-to meno punitivo in questo senso garantirebbe a noi artisti la giusta valutazione per il nostro lavoro.

Qual’è il tuo giudizio sul mercato discografico di oggi? Realmente le classifiche rispecchiano quelle che sono le qualità artistiche o sono il risultato di compromessi e strate-gie? Il mercato discografico per quello che viene normalmente conside-rato, ovvero lo scambio di dischi o di files legali, credo rispecchi quelli che sono i numeri delle vendite, anche se non sono del tutto convinto. La cosa importante è che non si tiene conto di tutta un’altra serie di aspetti. Se ad esempio un mio video su YouTube

è stato visualizzato da 10mila persone in una settimana, questa notizia dovrebbe avere il giusto valore all’interno del mercato, sono 10mila contatti che hanno volutamente cercato il mio video, non l’hanno visto per caso in programmazione su Mtv. Pur-troppo viene considerata merca-to discografico solo quella fetta che riesce ad essere controllata dall’industria, che però è sem-pre più piccola e contratta su se stessa.

I tuoi testi affrontano prevalen-temente tematiche riguardanti la politica e la società, l’Italia in questo è una fucina di spunti e ispirazioni ed è un paese dove, fino a prova contraria, vige an-cora la libertà di pensiero. Come avrebbe affrontato la sua carriera Frankie HI-NRG in uno stato come la Cina, dove la censura è par-ticolarmente diffusa e all’ordine del giorno?Questo sinceramente non saprei, dovrei essere nato in Cina, non ri-esco ad immaginarlo da qui come sarebbe vivere là. Posso darti il mio giudizio su come sia vivere in Italia e andrei cauto sul dire che nel nostro paese vige ancora la libertà di pensiero, io sto lavo-rando per trovare queste prove contrarie. Questa libertà non c’è, non perché ci venga vietato di pensare qualcosa, ma perchè ci viene dato da pensare tanto altro che ci dimentichiamo degli aspet-ti più importanti e che andrebbe-

ro sanati nella nostra società.Numerose sono le tue collabora-zioni con artisti nazionali ed inter-nazionali, non ultimo il progetto Artisti Uniti per l’Abruzzo, quale ricordi con maggior piacere?Ad ognuno sono legato partico-larmente, questo dell’Abruzzo è stata una bellissima esperienza e sono contento di aver partecipato ad un evento così importante per la musica italiana. Parallelamente alla raccolta fondi, che sta an-dando molto bene, e alla qualità della canzone, è stato importante perchè è stata la prima volta che in Italia tanti artisti si sono uniti per loro iniziativa. Io sono sta-to contattato da Jovanotti, alla registrazione del brano non era presente neanche un discogra-fico, ad eccezione di Caterina Caselli che però è cantante pure lei quindi non fa testo! Nella mia

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carriera ho avuto la fortuna di colla-borare sempre con gente interessante che ha arricchito maggiormente il mio bagaglio artistico e umano.

Forse non tutti sanno che sei anche attore, sceneggiatore e regista, Frankie HI-NRG può quindi ritenersi un artista completo a 360gradi. Quali sono i pros-simi obiettivi da raggiungere nella tua carriera? Non mi definirei artista completo a 360 gradi, ho avuto un paio di occasioni nel-le quali mi sono cimentato come attore, ma non è il mio mestiere. Il mio obiettivo futuro è quello di continuare a scrivere testi, siano essi di musica, di cinema o letteratura.

Per concludere una domanda che ri-guarda direttamente il nostro progetto Pìcame. Diverse testate giornalistiche presto concentreranno i loro sforzi esclusivamente sulle versioni online dei

loro quotidiani, abbandonando la pro-duzione cartacea. Ritieni che il futuro dell’informazione sia quello dell’e-ma-gazine?Ritengo che vi sia da una parte un’infor-mazione caratterizzata da un linguaggio moderno e che quindi sia perfettamen-te tagliata per una versione digitale, dall’altra un’informazione culturale che perderebbe quello che è il suo valore se abbandonasse la versione cartacea, poiché prevede una diversa velocità di fruizione. Ci sono però alcune testate giornalistiche per le quali sarebbe spre-cata perfino una versione online (non è questo il caso di Pìcame che è struttu-rato benissimo e parla di quello di cui sa parlare) mi riferisco piuttosto ai diversi quotidiani che trattano sempre degli stessi argomenti proponendoli diluiti in tutte le pagine dei loro numeri.

WWW.FRANKIE.TV

DISCOGRAFIA

1993 - Verba manent

1997 - La morte dei miracoli

2003 - Ero un autarchico

2005 - Rap©ital

2008 - DePrimoMaggio

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Ahi! Milan Design Week 25.04.2009

1500 palloncini gonfiati200 litri di elio inalati

2000 stickers appiccicati1000 pizzichi provocati

1000 pizzichi ricevuti10 mele mangiate20 red bull bevute

300 bambini soddisfatti100 bambini incazzati

1 furgone veramente figo1 furgone meno figo ma assai utile

2 vigili evitati10 pazzi in giro per zona tortona

& tanti tanti amici…

Pìcame loves you.

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WATCH THE PHOTOS AND THE VIDEO REPORT ON:

vimeo.com/picameflickr.com/photos/picamemag

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CREATIVE DIRECTORANDREA BERRETTA [[email protected]]

EDITORALBERTO FERRARI [[email protected]]

PRESS OFFICEMICHELA BADO [[email protected]]

MANAGEMENTFABIO PERUGINI [[email protected]]

COLUMNSAU-CONTRAIRE / HERCULE AU CONTRAIRECONTAMINATION / ALBERTO FERRARIDESIGN CANDIES / MICHELA BADOILLUSTRATION / ANDREA BERRETTA - ROBERTA ZETA - MICHELA BADOOFFICINA CREATIVA / WWW.OFFICINA-CREATIVA.NETPÌC MY PIC / SBROKKED

GRAPHIC DESIGNANDREA BERRETTA

WEB AND APPLICATIONSALBERTO FERRARI

TRANSLATIONSMICHELA BADO

COVERSERGE SEIDLITZ

COPYRIGHT ©PÌCAME ALL RIGHTS RESERVEDNO PORTION OF THIS DOCUMENTMAY BE REPRODUCED WITHOUTPERMISSION FROM PÌCAME MAG

FOR ADVERTISING PLEASE CONTACT: [email protected]

PÌCAME MAG ISSUE #7JUN/JUL/AUG 2009FREE

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TRANSLATIONS

PAG. 4 / SHOUT

Alessandro Gottardo, aka Shout is an Italian graphic designer aged 32. He lives and works in Milan and he doen’t like to be defined as an artist, he preferes creative. The Internazionale and Minimum Fax are the only Italian magazine for which he works collaborating most of all with foreign realities as the NY Times, Le Monde, the Guardian, The Time, Sandrom Design, DDB etc. His works come out from an idea around which the final image is bu-ilt. Style follows concept and some-times, when there is the chance, he leaves the conceptual approach for the evocative one.

PAG. 10 / SERGE SEIDLITZ

An English/German hybrid, born in Kenya in 1977, Serge Seidlitz grew up traveling between the UK and Asia, where a diet of MTV & Mad magazine fuelled his desire to be-come an illustrator. Serge combines elements of popular culture with these diverse influences to create a body of work which both relates back to an iconic graphic language and also explores innovative and original ideas through maps, infor-mation graphics, character design and much more.

PAG. 16 / BIRGIT AMADORI

Birgit is a 32 year old illustrator and artist originally from Frankfurt Germany and now in California. She lives about 30 minutes south of Los Angeles in beautiful Redondo Beach with her family. She has been drawing ever since she can remember so it’s not sur-prise to anyone that she would try to make this her profession. She is doing work for hire (commercial illustration like book covers or for magazines) as well as creating fine art using mixed media. She is especially interested in art using embroidery and she has been doing this for the past 2 years. When she started the embroidery, she mixed it with prints and vectors but now she does everything by hand, which she finds more rewar-ding and “real”. She is exhibiting the artwork at local venues and galleries.

PAG. 20 / AU CONTRAIRE

Drawer...but not too much. He stu-dies at the Accademia di Belle Arti of Brera in Milan. He is a Polaroid fetishist, he loves the Spuma (an Italian soft drink of the ‘80s) and has an unhealthy passion for teeth (both arches).

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PAG. 24 / OFFICINA CREATIVA

Officina Creativa is always in search for new talents, also international ones and the far east mismerizes and fascinates us. Yoshiko Noda, aka Yocci is Japanese from Osaka but lives in Italy where she has found her Prince Charming. She is an illustrator with a spontaneous sensi-bility towards tiny things and charms everyone with her delicate drawings, xylographies and lithographies. Besi-de collaborating with the publishing house Corraini, Yocci publishes her weekly strip on the Internazionale where she offers her delicate and spontaneous point of view on Italy crucial facts. And when Officina Cre-ativa asked her for an interview she answered in her own way...

PAG. 28 / PÌC MY PIC

Christoph’s background is in the photography. Following his debut in Paris in 1989 he has been working on fashion editorials, in advertising and for the music industry. Then after five years in Paris he moved to New York to study film at the NYFA. “It was via photography that I discovered film which eventually brought me back again to photogra-phy”. Christoph describes his true professional path. This is born out by his recently completed series of photos “Trouble in paradise” which combines conceptual storytelling with a multi faceted imagery. The project has been exhibited in Berlin

and showcased in various interna-tional publications.

PAG. 37 / IN YOUR SHOES

A short time ago Officina Creativa asked to young creatives from all around Italy to take part to a contest of photography. The subject was “In Your Shoes”. A word play born with the aim to create a fil rouge able to link all the pictures: the presence of shoes. A funny way to challenge one another with shots and colours.The result has been surprising. A lots of creatives asnwered, crea-ting a wonderful mix of images and ideas. The contest is now over and the choice of the winner has been a hard one and Pìcame is happy to announce through its pages that the winner is Iaia Cocoi! So let’s have a look at the winner works and at some of the most interesting pictures we received. Enjoy and spend a while in our shoes...

PAG. 42 / DESIGN CANDIES

Design Candies presents on the occasion of this issue of Pìcame a young designer, born in Liguria but adopted by Milan: Chiara Moreschi.

Hi Chiara, first of all welcome and thanks you. Let’s talk about the most recent event: DISMETTIAMOLA! pre-sented on the occasion of the Milan

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Design Week just over. I’m really proud of Dismettiamola! A project that represented first of all a challenge and an adventure we have all faced with great enthusia-sm. I use the plural because I shared the idea and the coordination of the event with Andreas Boccone, Phi-lippe Cordola, Daniela Maurer and Angela Ponzini. Our aim was to demonstrate the talent of the Italian young designers (under 30) through projects around the topic of the differentiated garba-ge disposal, a really current matter. We have faced the coordination as neophytes; no one had any expe-rience that has helped us to keep high the level of concentration and to build the team! We felt the importance of the project and the responsibility towards the other designers that took part at the project deciding to trust in us and we worked hard until the last second for ensuring that everything was perfect. Matteo Capobianco, a great artist helped us in the creation of the exhibition setting together with a promising photographer, Andrea Poggesi that shot the prototypes…we arrived at the end all together, no one alone, all in team. I would like that this become the approach and the way of thinking of the new desi-gner generation.

For a designer that has just ended the university, the experience in a studio is fundamental and a sort of compulsory step. How was your experience and when did you decide

to become a free lance?You are right, I have nothing to blame to my university background but the experience in a studio is the natural evolution and compulsory comple-tion. My experience was wonderful from the private as well as from the professional point of view, working side to side with Giulio Iacchetti and Matteo Ragni has been a great chan-ce. I learnt a lot from them as well as from the people working with them, most of all from Alessandro Gnocchi, a young master.I decided to go away and start my freelance career when the curiosity and the will to grow up and face new challenges became greater than fear.

Which is your master, the one that has influenced your design approach the most?Paolo Ulian for sure. During my first year at university he held a lecture during the design course and sho-wed us his works… I realized what I would have liked to do in my life. Beside Ulian, Matteo Ragni and Giu-lio Iacchetti have been great masters for me. Talent can’t be learnt but the respect, the devotion, the ethical approach to work they showed have been examples to be followed.

Which is the product you designed you are most proud of and which one would you like to project.Well, I’m not proud of any particu-lar project, I’m always a bit worried when what I imagined become true, I fell that it’s no longer mine and will belong to everyone so I need to think

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to something new. I’m really devoted to the door holder Cipì for Outlook Zelco, it’s the first project got into production since I started my free-lance adventure.I know it could sound odd but my idea is to design a set of funeral low cost complements (grave lamp, pots for flower etc…) I find absurd the moral blackmail to buy expensive things with a bad design with basi-cally no alternative.

Thanks a lot Chiara . Pìcame and its readers wait to see your next pro-ducts!

HEREPLEASEDismettiamola 2009. Set of small flags in plastic to be fixed on bins and boxes indicating what to throw out.

DISMETTIAMOLAExhibition setting realized with paper for plotter handcraft cut by Matteo CapobiancoCIPI’Door holder for Outlook Zelco, 2009. Cipì is made with a single piece of plastic/rubber that could be used as door holder or put on the handle to protect from blows.

SOLITAIREP&V Lighting 2009. Suspension lamp in hard polyurethane and crystals, Solitaire has a round shape that as a ring, surrounds the precious stones.

CARTOCCIOFood packaging for StreetFoodMobi-

le 2008. Entirely produced in paper, it could be hold as a bag with food basket on one side and a glass of wine on the other.

PAG. 52 / AHI!

1500 ballons blown up200 litres of helium inhalated2000 stickers sticked1000 pinches provoked1000 pinches received10 apples eaten20 red bull drunk300 happy kids100 angry kids1 really really cool van2 policemen avoided10 crazy people around Zona Tortona& a lot of friends...Pìcame loves you.

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