CONDIZIONALITA’ Torino - 27 novembre 2014 Regolamenti (CE) n. 73/2009, n. 1122/2009, n. 1234/2007,...

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CONDIZIONALITA’ Torino - 27 novembre 2014 Regolamenti (CE) n. 73/2009, n. 1122/2009, n. 1234/2007, n. 479/2008, n. 1698/2005, n. 484/2009 e (UE) n. 1310/2013

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CONDIZIONALITA’

Torino - 27 novembre 2014

Regolamenti (CE) n. 73/2009, n. 1122/2009, n. 1234/2007,n. 479/2008, n. 1698/2005, n. 484/2009 e (UE) n. 1310/2013

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Reg. (CE) 73/2009 fissa rispetto obblighi di condizionalità che vanno sotto nome di

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Sistema Condizionalità

CGO Criteri di Gestione

Obbligatoria:

Ambiente

Sanità pubblica, salute degli animai e delle piante

Benessere degli animali

BCAABuone Condizioni

Agronomiche e Ambientali:

Misure per la protezione del suoloMisure per il mantenimento dei livelli di sostanza organicaMisure per la protezione della struttura del suoloMisure per il mantenimento di terreni e habitatProtezione e gestione delle risorse idriche

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Sistema Condizionalità in Italia

Ministero delle Politiche AgricoleAlimentari e Forestali – MIPAAF

Decreto Ministeriale

Annualmente i soggetti responsabili emanano la normativa di riferimento:

AGEA CoordinamentoCircolare di coordinamento

Organismi Pagatori RegionaliCircolari per il territorio di competenza

RegioniDelibere di Giunta Regionale

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Ai sensi del Reg. CE 1290/05,fatta eccezione per il pagamento,

l’esecuzione dei compiti può essere delegata.

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Province Comunità Montane

CorpoForestale

dello Stato

CAA

AGEA Coordinamento

Regione Piemonte – Direzioni

varie

Regione Piemonte – Direzione

Sanità (SSVV)

SIN S.r.l.

I principali Enti convenzionati con ARPEA: per la

Condizionalità

Sistema Condizionalità in Piemonte

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Sistema Condizionalità in Piemonte

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Sistema Condizionalità in Piemonte

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Enti convenzionati: SIN S.r.l.

Con protocollo d’intesa tra ARPEA ed AGEA Coordinamento,è stato sancito che l’organismo pagatore ARPEA,

può delegare/affidare lo svolgimento di proprie funzioni istituzionali all’AGEA,che per la realizzazione delle stesse si avvale della SIN S.r.l.

SIN S.r.l.Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura

CAI Controlli integrati aziendali

Ambiente (A1, A2, A3, A4, Rm FER,A5)Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante (B9, B11 vegetale, Rm FIT) BCAA (4.6, 5.1) AMMISSIBILITA’ ZOOTECNIA (trasposto in A7, A8)

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Operatività di SIN S.r.l.

Esecuzione controlli aziendali di condizionalità attraverso utilizzo di

postazione PC con software CAI (Controlli Aziendali Integrati) e di

periferiche (scanner, stampante) per la registrazione dei dati del controllo su

check-list informatiche e rilascio copia all’allevatore;

Consultazione di banche dati informatiche:

• Anagrafe agricola piemontese (SIAP)

• Banca dati zootecnica nazionale (BDN)

Esecuzione del controllo secondo manualistica ufficiale:

• “Specifiche tecniche per i controlli aziendali integrati: ammissibilità zootecnia, PSR, condizionalità”

• “Controlli Aziendali Integrati - Specifiche tecniche controlli”

Mezzi e Strumenti di lavoro

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CAI – Organizzazione della piattaforma

- i dati generali dell’azienda sono precaricati su CAI a partire dai dati del

fascicolo aziendale, dalle dichiarazioni di condizionalità e recuperati

dalle banche dati esistenti attraverso strumenti di cooperazione

applicativa;

- il tecnico è guidato da un flusso di lavoro durante in controllo, che si

adatta automaticamente alla situazione aziendale incontrata;

- dotata di strumenti per l’acquisizione contestualizzata di foto e

documenti;

- dotata di algoritmi per valutare automaticamente gli impegni più

complessi (correttezza dei trattamenti fitosanitari, del dimensionamento

degli stoccaggi degli effluenti zootecnici, del carico di bestiame, ecc.).

Piattaforma CAI

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CAI – Iter di controllo

la verifica della documentazione di base richiesta all’azienda, attraverso

l’acquisizione (scansione) di informazioni alfanumeriche e di documenti di

riscontro

Fase preliminare

verifica della realtà aziendale attraverso l’acquisizione delle informazioni

alfanumeriche e delle foto necessarie alla valutazione delle strutture

aziendali (depositi, stoccaggi, ecc.) e/o della consistenza zootecnica della

stessa(registri di stalla) o altra documentazione (fatture di acquisto, PUA,

AIA, patentino, ecc).

Fase oggettiva

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CAI – Iter di controllo

verifica della rispondenza dell’azienda agli impegni della condizionalità,

attraverso l’elaborazione delle informazioni precedentemente acquisite,

opportunamente integrate da specifiche valutazioni del tecnico;

Fase di controllo

Relazione controllo

Dati generali dell’azienda (estremi controllo, applicabilità)

Esito tecnico per atto (portata, gravità, durata, intenzionalità )

Riepilogo impegni violati

Azioni correttive previste per le inadempienze di importanza minore

Impegni di ripristino per gli atti violati

Note del tecnico /beneficiario

Data e sottoscrizione

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CAI – Iter di controllo

Se durante il primo controllo sono state prescritte delle azioni correttive

il tecnico controllore verificherà con un secondo controllo la corretta

esecuzione delle attività previste nei modi e tempi stabiliti .

VERIFICA DELL’ESECUZIONEDEGLI IMPEGNI DI RIPRISTINO E/O AZIONI CORRETTIVE

RELAZIONE DI CONTROLLO – VERIFICA ESECUZIONE IMPEGNIDI RIPRISTINO E/O AZIONE CORRETTIVA

Dati generali

Check-list esecuzione deli impegni di ripristino e/o azioni correttive

con esito (POSITIVO/NEGATIVO)

Documentazione a supporto

Note, data e sottoscrizione

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ARPEA - Fase di valutazione esiti CAI

Fase di valutazione -ARPEA

qualora uno o più dei requisiti risulti violato, ARPEA provvede a

calcolare il livello di infrazione e la percentuale di riduzione del

contributo assegnato all’azienda

informazioni precedentemente acquisite vengono elaborate per verificare il

soddisfacimento (esito) dei requisiti normativi attraverso l’utilizzo di

algoritmi di calcolo appositamente predisposti.

% riduzione Pagamenti DPU

Premi PSR

OCM vitivinicolo

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Enti convenzionati: Servizi Veterinari.

Con protocollo d’intesa tra il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero della Salute, le Regioni e le Provincie Autonome e l’AGEA Coordinamento,è stato sancito che la competenza specialistica richiesta per l’esecuzione di parte dei controlli previsti dalla normativa comunitaria rende opportuno l’affidamento di tali controlli all’Amministrazione specializzata,individuata nei Servizi Veterinari (SSVV) delle Aziende Sanitarie Locali.

SSVVServizi Veterinari della Regione Piemonte

Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante (A6, A7, A8, , B10, B11 zootecnia, B12, B13, B14, B15)

Benessere (C16, C17, C18)

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Dettaglio attività in convenzione con SSVV

Estrazione campioni (identificazione e registrazione, benessere, presenza sostanze vietate e epizoozie degli animali in allevamento) in base alla valutazione del rischio; l’estrazione è effettuata dai SSVV delle ASL;

Integrazione del campione con un’estrazione casuale di allevamenti che hanno presentato domanda presso ARPEA; l’estrazione è effettuata dalla Direzione Sanità-Settore Prevenzione e Veterinaria;

Esecuzione controlli con l’utilizzo delle check-list di controllo ministeriali e della Banca Dati Zootecnica Nazionale (BDN);

Inserimento dati di controllo sulle schede degli allevamenti registrati sulla Banca Dati Zootecnica Nazionale e su ARVET;

Trattamento dei documenti e archiviazione dei fascicoli di controllo;

Fornitura di reportistica dei controlli effettuati e degli esiti.

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Operatività dei SSVV

Esecuzione controlli aziendali di condizionalità attraverso utilizzo di

check-list cartacee e riporto dei dati su BDN;

Consultazione di banche dati informatiche:

• Banca dati zootecnica nazionale (BDN)

• Sistema Informativo Regionale Veterinario (ARVET)

Esecuzione del controllo secondo normativa e manualistica ufficiale:

• Identificazione e registrazione (IR)

• Benessere

• Piano Nazionale Residui (PNR)

• Piano nazionale Alimenti (PNA)

Mezzi e Strumenti di lavoro

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SSVV – Identificazione e registrazione

A6 – Identificazione e Registrazione dei suini

A7 – Identificazione e Registrazione dei bovini

A8 – Identificazione e Registrazione degli ovi-caprini

IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE (IR)

CHECKLIST di controllo

Dati generali dell’azienda, allevamento, detentore e proprietario Totale capi controllati Totale capi privi di qualsiasi elemento di identificazione Totale capi con identificazione irregolare Identificazione dei capi con irregolarità e codice dell’anomalia Eventuali prescrizioni/azioni correttive eseguite Eventuale esito della riverifica

eventuale VERBALE DI SANZIONE AMMINISTRATIVA

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SSVV – Benessere

C16 – Norme minime per la protezione dei vitelli C17 – Norme minime per la protezione dei suini C18 – Protezione degli animali in allevamento

BENESSERE

CHECKLIST di controllo

Contiene tutti gli elementi di verifica distinti per categoria (personale, controllo animali, tenuta dei registri, ecc)

Indicazioni sul eventuali irregolarità riscontrate e numero di irregolarità e numero

Indicazione del numero di provvedimenti adottati. Non conformità A : richiesta di rimediare entro 3 mesi Non conformità B : richiesta di rimediare superiore 3 mesi Non conformità C : sanzione amministrativa e penale immediata

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SSVV – Benessere

VERBALE di controllo

Dati generali dell’azienda (estremi controllo, presenti, ecc) TIPOLOGIA DI CONTROLLO ( primo controllo /secondo controllo per

verifica interventi correttivi) Esito tecnico per atto : FAVOREVOLE : nessuna irregolarità CONDIZIONATO: irregolarità A/B con richiesta di rimediare alle

INADEMPIENZE MINORI indicate SFAVOREVOLE: irregolarità C a seguito di infrazione riscontrata Dettaglio inadempienze riscontrate, modalità e tempo di risoluzione Nel caso di secondo controllo ESITO DELLA RIVERIFICA Data e sottoscrizione

eventuale VERBALE DI SANZIONE AMMINISTRATIVA

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SSVV – PNR e PNA

B10 – Divieto di utilizzo di sostanze ad azione ormonica e delle sostanze Beta-antagonistiche

B11 – Principi e requisiti della legislazione alimentare e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare

PNR e PNA

VERBALE DI PRELEVAMENTO CAMPIONI

Dati generali sulla tipologia di campionamento Dati generali sull’allevamento ( proprietario, detentore, specie,ecc) Indicazioni sul soggetto su cui è effettuato il prelievo (marchio, razza., sesso) Tipologia di campione e prelievo ( muscolo, urina, ecc)

eventuale SEGNALAZIONE DI POSITIVITA’

Esiti delle analisi effettuate su campioni prelevati

VERBALE DI SANZIONE AMMINISTRATIVA

NOTIZIA DI REATO per non conformità PNR

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TRASMISSIONE ALL’ARPEA DELLE RISULTANZE DEI CONTROLLI

Monitoraggio continuo da parte di ARPEA attraverso l’accesso alla reportistica disponibile sul portale della BDN; Fornitura da parte dei SSVV di scansioni o copia conforme all’originale delle check-list di controllo e dei verbali di sanzione amministrativa conseguenti a controlli su aziende zootecniche.

ARPEA - Fase di valutazione esiti SSVV

Fase di valutazione - ARPEAqualora uno o più dei requisiti risulti violato, ARPEA provvede a calcolare il livello di infrazione e la percentuale di riduzione del contributo assegnato all’azienda

% riduzione Pagamenti DPU

Premi PSR

OCM vitivinicolo

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Acquisizione e archiviazione delle relazioni di controllo

ARPEA: attività peculiari – campioni e esiti

AGEA OC

CGO superfici e BCAA

SIN

CGO superfici e BCAA

SSVV

CGO zootecnia

ALTRI ENTI COMPETENTI

(Corpo Forestale dello Stato,

Province piemontesi, Enti

Parco…)

Atti e Norme vari

Relazioni di controllo

Relazioni di controllo

Relazioni di controllo

Relazioni di controllo

ARPEA

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TIPOLOGIA DI INFRAZIONI DI CONDIZIONALITA’

NEGLIGENZA

Tutte le infrazioni a cui non sia attribuito un carattere di intenzionalità

In seguito a rilievo di negligenza puo’ essere assegnato all’azienda:

ESEGUITO NON ESEGUITO

IMPEGNO DI RIPRISTINO

Intervento obbligatori da eseguirsi da parte dell’agricoltore

Negligenza persiste

Confermata % riduzione

Inadempienza reiterata

Reiterazione % riduzione * 3

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TIPOLOGIA DI INFRAZIONI DI CONDIZIONALITA’

INADEMPIENZA DI IMPORTANZA MINORE

Infrazione di lieve entità che può essere sanata con

ESEGUITA NON ESEGUITA

AZIONE CORRETTIVA

Azione di natura agronomica, ambientale, sanitaria strutturale, eseguita dall’agricoltore che ha come obiettivo il ripristino delle condizioni precedenti

all’infrazione o eliminazione degli effetti negativi

Inadempienza è annullata

Cancellata % di riduzione

Inadempienza reiterata

Reiterazione % riduzione *3

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TIPOLOGIA DI INFRAZIONI DI CONDIZIONALITA’

INTENZIONALITA’

Alle infrazioni si attribuisce carattere di intenzionalità quando:

Indici di verifica superano i limiti fissati per alcuni Atti e Norme (es:

violazione > 8 ha per standard 2.2)

Carattere intenzionale attribuito da Ente di controllo specializzato

Violazione di un atto successivamente ad una precedente reiterazione

(Ammonizione)

RIDUZIONE 20%

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Il meccanismo di calcolo delle riduzioni applicabili a seguito del riscontro di violazioni rispetto agli atti ed agli standard della condizionalità è determinato in funzione del Reg. CE 73/2009 artt. 23 e 24 e del Reg. CE 1122/09 artt. 70, 71 e 72.La riduzione degli aiuti è graduata in funzione dei seguenti criteri:

(P) portata dell’infrazione: determinata tenendo conto in particolare dell’impatto dell’infrazione stessa, che può essere limitato all’azienda agricola oppure più ampio;(G) gravità dell’infrazione: che dipende in particolare dalla rilevanza delle conseguenze dell’infrazione medesima alla luce degli obiettivi del requisito o dello standard in questione;(D) durata di una infrazione: dipendente in particolare dal lasso di tempo nel corso del quale ne perdura l’effetto e dalla possibilità di eliminarne l’effetto con mezzi ragionevoli.

ARPEA: attività peculiari – calcolo degli esiti

NB: Nel caso in cui il produttore convocato per il controllo di condizionalità non si presenti, e non si tratti di un caso di forza maggiore, si ha l’applicazione della percentuale di riduzione del 100%.

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PROCEDIMENTO PER IL CALCOLO DELLA RIDUZIONE: in relazione alle caratteristiche delle infrazioni riscontrate per ogni Atto o Norma, descritte nella Circolare di Condizionalità, i parametri di condizionalità P, G, D possono assumere un livello basso, medio o alto, corrispondente ai valori 1, 3 o 5, rispettivamente (ove non sia indicato diversamente, i parametri assumono un valore pari a 3); si sommano i tre valori corrispondenti e si calcola la media aritmetica; si sommano i punteggi medi ottenuti per ogni infrazione riscontrata in ciascun campo di condizionalità, pervenendo così ad un punteggio totale riferito a quel campo di condizionalità; il punteggio si confronta con la griglia di valori per ottenere la riduzione per ogni campo di condizionalità:

ARPEA: attività peculiari – calcolo degli esiti

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Una volta definita la riduzione applicabile per ogni campo di condizionalità, sono sommate le percentuali ottenute e si verifica che, per violazioni dovute a negligenza, non si superi il 5% dell’importo complessivo dei pagamenti soggetti alla condizionalità (limite fissato dall’art. 71 del Reg.(CE) 1122/09, paragrafi da 1 a 4); Le percentuali di riduzione così definite sono applicate all’importo complessivo dei pagamenti, che sono stati o che dovrebbero essere erogati all’agricoltore in base alle domande di aiuto che ha presentato o che intende presentare nel corso dell’anno civile in cui è stata commessa l’infrazione rilevata (art. 23 del Reg. 73/2009, artt. 71 e 72 del Reg. (CE) 1122/09 e art. 19 del Reg. (UE) 65/2011).

ARPEA: attività peculiari – calcolo degli esiti

Per approfondimenti si rimanda all’allegato 9 della Circolare Condizionalità 2014 di AGEA, recepita da

ARPEA.

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Applicazione di riduzioni, esclusioni e recuperi

In seguito alla definizione della percentuale di riduzione, viene attivato un procedimento amministrativo, come previsto dalla normativa nazionale, con: •comunicazione all’azienda di avvio del procedimento amministrativo,•valutazione di eventuali controdeduzioni,•comunicazione all’azienda di chiusura del procedimento amministrativo.

La riduzione o esclusione degli importi per mancato rispetto degli obblighi di condizionalità viene applicata creando una scheda di credito con l’indicazione del campo % di riduzione e con l’importo corrispondente ai pagamenti già erogati.

Si tratta di un sistema automatico che, trascorsi i tempi di legge, in seguito alla comunicazione all’azienda di chiusura del procedimento amministrativo, intercetta anche gli eventuali pagamenti successivi alla creazione della scheda di credito e che applica la percentuale di trattenuta di condizionalità sui contributi durante la fase di liquidazione.

ARPEA: attività peculiari – gestione amministrativa e contabile

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30

Flusso gestione amministrativa

ARPEA: attività peculiari – gestione amministrativa

Avvio Procedimento(PEC o AR)

Ricezione RicevutaAvvio (PEC o AR)

TempoScadutoEventuale

Controdeduzione (PEC)

GestioneControdeduzione

CHIUSURA (PEC o AR)

EventualeRicorso

Gestione Ricorso

ARCHIVIATO

Presa in CARICOControdeduzione

TempoScaduto

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31

CAMPIONI CONDIZIONALITÀ 2014

Regolamento 1122/2009 articolo 9(pagamento degli aiuti in relazione ai controlli sulla condizionalità):

«per quanto riguarda i controlli relativi alla condizionalità, ove non sia possibili ultimare tali controlli prima del pagamento, ogni importo

indebitamente erogato è recuperato a norma dell’art. 80.»

Blocco del campione di condizionalità sino a esito completato

Anomalie di lista bloccanti:

EC-CZ1: IR, Benessere, PNR

EC-CZ2: Ammissibilità zootecnia

EC-CS1: BCAA

EC-CS2: CGO e BCAA (CAI)

Gestione pagamento aziende estratte a controllo:

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32

GESTIONE DELLO SBLOCCO DEI CAMPIONI

1. per le aziende di cui l’esito del controllo condizionalità è conforme verrà spenta l’anomalia massivamente;

2. per le aziende di cui l’esito del controllo condizionalità è non conforme: verrà effettuata l’istruttoria della pratica per determinare la percentuale di riduzione; nei casi in cui non sarà possibile si considererà cautelativamente l’esito di condizionalità sia pari al 20%. Si aprirà una scheda di credito e verrà comunicato al beneficiario la trattenuta, in attesa di completare l’istruttoria, procedendo al pagamento. A seguito di istruttoria verranno fatte le opportune compensazioni.

CAMPIONI CONDIZIONALITÀ 2014

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33

REG. 1305/2013: PSR

CONDIZIONALITÀ 2015

REG. 808/2014: applicativo

NUOVA PAC

REG. 1306/2013: CONDIZIONALITA’

REG. 1307/2013: RPU

REG. 1308/2013: OCM

• REG. 640/2014: integrazioni

• REG. 809/2014: applicativo

• Decreto MIPAAF: in corso di

definizione

Decreto MIPAAF n. 6513 del

18/11/2014 “Disposizioni nazionali

di applicazione del regolamento

(UE) n. 1307/2013”

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34

REG. 1306/2013 – allegato 2: CGO e BCAA

SETTORE: Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del terrenoTEMA PRINCIPALE: Acque

NUOVO VECCHIO

CGO 1 Dir. 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre

1991, relativa alla protezione delle acque

dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti

da fonti agricole

A4

BCAA 1 Introduzione di fasce tampone lungo i corsi

d'acqua

5.2

BCAA 2 Rispetto delle procedure di autorizzazione quando

l'utilizzo delle acque a fini di irrigazione è

soggetto ad autorizzazione

5.1

BCAA 3 Protezione delle acque sotterranee

dall'inquinamento: divieto di scarico diretto nelle

acque sotterranee e misure per prevenire

l'inquinamento indiretto delle acque sotterranee

attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione

nel suolo delle sostanze pericolose elencate

nell'allegato della direttiva 80/68/CEE nella sua

versione in vigore l'ultimo giorno della sua validità,

per quanto riguarda l'attività agricola

5.3 (A2)

CONDIZIONALITÀ 2015

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35

TEMA PRINCIPALE: Suolo e stock di carbonio

NUOVOVECCHIO

BCAA 4 Copertura minima del suolo 1.2

BCAA 5 Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche per limitare l'erosione

1.1

BCAA 6 Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante pratiche adeguate, compreso il divieto di bruciare le stoppie, se non per motivi di salute delle piante

2.1

TEMA PRINCIPALE: Biodiversità

NUOVO VECCHIO

CGO 2 Dir. 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici

A1

CGO 3 Dir. 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche

A5

CONDIZIONALITÀ 2015

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36

TEMA PRINCIPALE: Livello minimo di mantenimento dei paesaggi

NUOVO VECCHIO

BCAA 7 Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio, compresi, se del caso, siepi, stagni, fossi, alberi in filari, in gruppi o isolati, margini dei campi e terrazze e compreso il divieto di potare le siepi e gli alberi nella stagione della riproduzione e della nidificazione degli uccelli e, a titolo facoltativo, misure per combattere le specie vegetali invasive

4.4

SETTORE: Sanità pubblica, salute degli animali e delle pianteTEMA PRINCIPALE: Sicurezza alimentare

NUOVOVECCHIO

CGO 4 Reg. (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare

B11

CGO 5 Dir. 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze β-agoniste nelle produzioni animali e che abroga le direttive 81/602/CEE, 88/146/CEE e 88/299/CEE

B10

CONDIZIONALITÀ 2015

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37

TEMA PRINCIPALE: Identificazione e registrazione degli animali

NUOVO VECCHIO

CGO 6 Dir. 2008/71/CE del Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa all'identificazione e alla registrazione dei suini

A6

CGO 7 Reg. (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all'etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il regolamento (CE) n. 820/97 del Consiglio

A7

CGO 8 Reg. (CE) n. 21/2004 del Consiglio, del 17 dicembre 2003, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione degli ovini e dei caprini che modifica il regolamento (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE

A8

CONDIZIONALITÀ 2015

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38

TEMA PRINCIPALE: Malattie degli animali

NUOVOVECCHIO

CGO 9 Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1)

B12

TEMA PRINCIPALE: Prodotti fitosanitari

NUOVOVECCHIO

CGO 10 Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE (GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1)

B9

CONDIZIONALITÀ 2015

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39

SETTORE: Benessere degli animaliTEMA PRINCIPALE: Benessere degli animali

NUOVO VECCHIO

CGO 11 Direttiva 2008/119/CE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (GU L 10 del 15.1.2009, pag. 7)

C16

CGO 12 Direttiva 2008/120/CEE del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini (GU L 47 del 18.2.2009, pag. 5)

C17

CGO 13 Direttiva 98/58/CE del Consiglio, del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti (GU L 221 dell'8.8.1998, pag. 23)

C18

NUOVO VECCHIO

RM FER Requisiti minimi relativi all'uso di fertilizzanti RM FER

RM FIT Requisiti minimi relativi all'uso di prodotti fitosanitari RM FIT

REG. 1305/2013 – art. 28 par. 3 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” e art. 29 par. 2 “Agricoltura biologica”: REQUISITI MINIMI

CONDIZIONALITÀ 2015

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40

Atti e Norme tolti:

Atto A3 (utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura), Atto B13 (afta epizootica), Atto B14 (malattia vescicolare dei suini), Atto B15 (febbre catarrale degli ovini),

Standard 1.3 (Mantenimento dei terrazzamenti), Standard 2.2 (Avvicendamento delle colture), Standard 3.1 (Uso adeguato delle macchine), Standard 4.1 (Protezione del pascolo permanente), Standard 4.2 (Propagazione vegetazione indesiderata su terreni agricoli), Standard 4.3 (Mantenimento oliveti e vigneti in buone condizioni vegetative), Standard 4.5 (Divieto di estirpazione degli olivi), Standard 4.6 (Densità di bestiame minime e/o regimi adeguati).

GREENING

CONDIZIONALITÀ 2015

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Grazie