COMEVENDEREDI PIÙ A CHI CONSUMERÀ MENO · Una diversa e migliore organizzazione della filiera...

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COME VENDERE DI PIÙ A CHI CONSUMERÀ MENO Dai nuovi modelli di consumo post crisi: strategie, offerte, comunicazione. Andrea Baracco vicepresidente Assolowcost

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COME VENDERE DI PIÙ A CHI CONSUMERÀ MENODai nuovi modelli di consumo post crisi: strategie, offerte, comunicazione.

Andrea Baracco vicepresidente Assolowcost

Brigadier General Norman Cota, Asst.

Commander 29th

Infantry Div.

Carl von Clausewitz,

Generale austriaco Massimo Gaggi,giornalista

Brian Solis,

scrittore

LA CRISI è FINITA

Siamo dentro una nuova dimensione

del consumo

CETO MEDIO

COME ERAVAMO......

Globalizzazione

Stretta finanziaria

Efficientamento

Riduzione potere di acquisto

Decrescita

Delocalizzazione

... I FENOMENI INTERVENUTI...

AREA DEL “PLUSVALORE”

AREA DEL “LOW COST”

« Prima o poi bisognerà convincersi che oggi è il consumo di massa a basso costo la lente più adatta per leggere le trasformazioni epocali e gli incredibili sconvolgimenti che il bulldozer della globalizzazione sta provocando sull’intero pianeta. »

28 gennaio 2006

COME STIAMO MODIFICANDOCI

CETO MEDIO

+

-

B E

N E

S S

E R

E

AREA DEL “PLUSVALORE”

AREA DEL “LOW COST”

IN SINTESI

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AREA DEL “PLUSVALORE”

AREA DEL “LOW COST”

IN SINTESI

ll ceto medio sta per uscire di scena, dopo essere stato per oltre due secoli l'elemento fondante della società occidentale. Esaurite le ragioni economiche, politiche e sociali che l'avevano fatta emergere, questa classe non riesce piú a adattarsi ai cambiamenti imposti dalla globalizzazione. Il bastone del comando passa dai produttori ai consumatori. Nella società prende forma un ceto indistinto, la classe della massa, che vuole soprattutto consumare di piú. È una rivoluzione insidiosa per la politica, ma non priva di contenuti democratici. Sulle sue bandiere sono impressi i marchi di Ryanair, Ikea, Wal-Mart, Skype, Zara, Google. È la rivoluzione «low cost» prodotta da un capitalismo capace di standardizzare ogni cosa ma anche di personalizzare la sua offerta. Condannando al tramonto anche il costoso welfare del dopoguerra europeo e disegnando un futuro «low cost» anche per i servizi pubblici.

ATTENZIONE A CIO’ CHE ACCADE

Presentazione 2ita.mpg

CONSUMER REVOLUTION

Presentazione 3ita.mpg

INVENTARE UNA NUOVA STRATEGIA

AREA DEL “PLUSVALORE”

AREA DEL “LOW COST”

7 PERCEZIONI SULLA “CRISI”

AREA DEL “PLUSVALORE”

6 TRENDS DI CONSUMO INTERCONNESSI

Lowcost Digitale

Sostenibile

Etico

Democratico

Accessibile

AREA DEL “PLUSVALORE”

SPAZIO LIBERO

IKEA

ING DIRECT

Hard Discount

Decathlon

Progetto DentaleApollonia

'80 '90 '95 '00 '05

Dacia

Stazioni dirifornimento"un-manned"

Bravofly

Low CostCarrier

Genialloyd

Genertel

IL LOWCOST ARRIVA DA LONTANO...

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AREA DEL “LOW COST”

... AFFERMANDOSI IN TUTTI I SETTORI

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AREA DEL “LOW COST”

� Innovato il processo (non il prodotto)

� Una diversa e migliore organizzazione della filiera

produttiva e distributiva

� Una ottimizzazione dei costi ottenuta in diversi anelli

della catena del valore ben individuabili

� La capacità di soddisfare i criteri di assegnazione di valore

del cliente

HANNO MODIFICATO IL SISTEMA DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO

COSA HANNO FATTO

AREA DEL “PLUSVALORE”

AREA DEL “LOW COST”

Settore Fatturato Incremento su anno

Auto 0.592 +15%

Farmaci Equivalenti 0.813 +10%

TLC 0.813 +8%

GDO 2.86 +3%

CARBURANTI 4.1 +12%

ASSICURAZIONI 3.4 +10.2

TURISMO 1.7 +8%

ABBIGLIAMENTO 2.1 +5%

GDA 19 +16%

BANCHE 37 +8%

TOTALE FATTURATO 72.378 +6.4%

Fonte Assolowcost - Valori espressi in miliardi di euro

TENDENZA POSITIVA

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Livello tecnico prodotto elevato Livello tecnico prodotto basso

Alto livello di servizio al PdV Livello minimo di assistenza al cliente

High Value tradizionale Low Price tradizionale

Prodotti ad alto contenuto moda Prodotti basici

Negozi attrattivi ed eccitanti in “high-end street”

Negozi no-frills – periferici

Value for moneyPrezzo d’accesso elevato

Brand experience elevata Nessun investimento emotivo nel brand

Fashion lowcost

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Importanza per il consumatore"budget-business”BASSA ALTA

Posizionamento relativoBASSO ALTO

Location centrale

Tranquillità

Igiene

Letto

Arredo camera

Reception

Dim. camera

Lounges

Architettura

Ristorante Hotel

business

0-1 stelle

Hotel

business

2 stelle

Dormi per 39 € a notte ... in un letto confortevole ... in una camera pulita... silenziosa e tranquilla ...

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CASE HISTORY DACIA

1 MODELLO di partenza: commercializzazione in Italia gennaio 2006 su un mercato in cui le berline rappresentano solo un segmento del 4%

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CASE HISTORY DACIA

un NUOVO CONSUMATORE, che si chiama Mr NO FRILLS

men

o

più

• Vincolato dal desiderio di apparizione sociale

• “status symbol” dipendente

• Passivo di fronte alla comunicazione “istituzionale” dei brand

• Attratto dall’autenticità e dal contenuto

• Orientato alla frugalità per scelta consapevole

• Aperto al cambiamento se gestito attraverso una forte coscienza critica

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AREA DEL “LOW COST”

MI PIACE APPARIRE

L’AUTO PER ME L’AUTO PER NOI

MI SERVE

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The first, the supreme, the most far-

reaching act of judgment that a

statesman commander has to make is

to establish the kind of war on which

they are embarking; neither mistaking

it for, nor trying to turn it into

something that is alien to its nature.

General Karl Von Clausewitz

CASE HISTORY DACIA

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Il primo marchio lowcost del mercato automobilistico

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AREA DEL “LOW COST”

PERCHÉ DACIA E’

LOW COST

NEL DNA?

Progettata per essere low cost:

• carry over

• design to cost

6950 €

Ottimizzazione e sinergie commerciali: concessionari Renault-Dacia

Autenticità dei contenuti

Prezzi low cost: ad es.

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AREA DEL “LOW COST”

Apertura

Chiusura

Ris

chio

Sic

ure

zza

… capriccio e celebrazione del consumo

IL LOW COST RESIDUALE

… espansione dell’esperienza

e del sé

IL LOW COST SMART

… risparmio subìto e rinuncia

IL LOW COST PER NECESSITÀ

… sobrietà ed equilibrio

IL LOW COST ETICO

… consumo critico ed esibizione

IL LOW COST IDEOLOGICO

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2009

2010

2011

EuropaItalia

21.581 290.000

23.328 349.500

26.928 343.000

Da Gennaio 2006 ad oggi circolano in Italia 100.000 Dacia

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CASE HISTORY DACIA

Best seller DUSTER 19.260 venduti nel 2011

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LETTURE CONSIGLIATE

The era of mindless consumption is over. Consumers now want a simple sustainable and self-sufficient life.

Admap october 2010

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Grazie per la vostra attenzione

[email protected]@renault.it

babele60

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