CATANZARO vs Melfi

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OMAGGIO Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 10 - domenica 08/01/2012 Via Italia, 51-53 - 88100 Catanzaro Tel. 0961.743398 Acquisto immobili all’asta per conto terzi, con possibilità di mutui con banche convenzionate. Cancellazione e riabilitazione da assegni e cambiali postali. Assistenza legale in sede. Istruzione pratiche di finanza agevolata. Il presidente Giuseppe Cosentino e Mimmo Giampà Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport Comune di Catanzaro Assessorato allo Sport

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CATANZARO vs Melfi

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OMAGGIO

Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 10 - domenica 08/01/2012

Via Italia, 51-53 - 88100 CatanzaroTel. 0961.743398

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Comune di CatanzaroAssessorato allo Sport

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Come un vero giornalista sportivo! Mi accingo,cioè, a fare un’analisi del cammino del Catan-zaro alla fine del girone d’andata, ad imita-

zione dei grandi giornalisti che hannoaccompagnato la mia giovinezza, come GianniBrera e Antonio Ghirelli, o come il Marino Bartolettidei tempi del “Guerin Sportivo” o ancora comeGianni Mura, il mio preferito nella maturità. Ovvia-mente, il paragone ha solamente un sapore oniricoe non ha nulla a che vedere con la misera realtà per-sonale: ma il volo alto dell’immaginazione non costanulla ed in più espande all’infinito la felicità di un mo-mento. Alla maniera di Mario Sconcerti bisogna prendereavvio dal riepilogo dei numeri, che dicono che il Ca-tanzaro ha totalizzato nel girone d’andata 37 punti,con 10 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte, queste ultimesubite tutte in trasferta, ma compensate da tre vit-torie esterne, tra cui quella piuttosto netta control’attuale capolista Perugia. Il bilancio tecnico è sicu-ramente positivo, ma qualche rapida considerazionepuò essere svolta. Risalta, infatti, la circostanza chetanto le sconfitte quanto i pareggi, sia esterni che in-terni, sono arrivati contro compagini di media cara-tura, a dimostrazione della qualità dei giallorossi,capaci di imporsi ad avversari tecnicamente validi,ma, purtroppo, costretti a far fronte alle strategie di-fensivistiche e rinunciatarie di squadre più deboli. Vaevidenziato poi che la fase di rallentamento si è già

verificata tra la dodicesima e la ventesima giornata,allorché sono stati collezionati quattro pareggi con-secutivi e due sconfitte esterne: ciò significa chel’assestamento della squadra dovrebbe essere statoultimato ed ora l’orizzonte appare più sereno. Ancorpiù alla luce delle notizie degli ultimi giorni, con l’ar-rivo di calciatori di grande qualità, idonei a dare il giu-sto tocco di classe ed esperienza ad una squadragià “bella”.Il risultato più importante è stato, però, il ritorno delcalcio a Catanzaro, grazie ad un nuovo presidente,che ha riportato serietà e serenità nell’ambiente e hacostruito con pazienza i tasselli di un’insperata rina-scita, e ad un allenatore che in operoso silenzio hadato identità e gioco ad un mosaico di calciatori, rin-verdendo l’entusiasmo dei tifosi e alimentando lesperanze di un ritorno in serie calcistiche più rispon-denti alla tradizione della città. È una gioia sentire dinuovo i saloni dei barbieri animati dalle discussionicalcistiche e vedere capannelli di persone davanti aibar impegnati in vivaci dissertazioni tecniche, quasisi trattasse di allenatori di professione, opinionisti te-levisivi o esperti cronisti sportivi! Ed io insieme a lorocon queste poche righe, a partecipare al magico ritocollettivo dell’amore per i colori della propria anima.Per continuare a vivere nel solco del passato, macon lo sguardo rivolto all’avvenire.

A. S.

Con lo sguardo rivolto all’avvenire

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Non fidarsi mai del troppo facile

Si è detto che lasconfitta subitadal Catanzaro a

Lamezia nell'ultimagiornata del girone diandata sia stata de-terminata dal mag-giore impegnoespresso dagli avver-sari, dal non aver av-vertito i giallorossil'aria del “derby”,forse anche da unacerta supponenzanell'affrontare la gara.In effetti le cose sono più semplici.Il Catanzaro ha perso per aver incassato una reteevitabile (come già accaduto in altre occasioni) e peraver sbagliato un paio di reti più facili da realizzarsiche da mancare (anche qui sulla scia di un copionegià visto). E poiché, in questa gara, non c'è stato il“miracolo” del recupero in extremis, ecco che lasconfitta è stata semplicemente la conseguenza diun paio di errori, senza tante altre implicazioni cheinteressano più la psicologia che il gioco del calcio.Quanto detto ci riporta ad un discorso che datempo si dibatte tra gli sportivi, i media e la stessasocietà in ordine alla necessità di reperire qualchepuntello valido per poter considerare la squadracompleta in ogni reparto. Tutto fatto: il ritorno acasa di Giampà, l’innesto di Quadri, oltre a quelloavvenuto del difensore Sirignano, colmaranno orail divario certamente esistente col Perugia e mante-nersi in linea con le altre pretendenti alla promozionediretta?Certamente Giampà è elemento dotato di qualitàtecniche e tattiche e, sopratutto, di quella espe-rienza che qualche volta è mancata nelle file giallo-rosse, mentre Quadri, da parte sua, potrebbecolmare qualche lacuna nel centrocampo calabrese.E poiché Sirignano sta già facendo la sua parte nelreparto arretrato, si dovrà ora risolverere il problema,sempre denunciato, relativo alla mancanza di unapunta in grado di concretizzare le tante occasionicreate in ogni partita. Cosentino e Cozza sono cer-tamente consapevoli di tale necessità, tanto da an-nunciare in conferenza stampa l’acquisto di unattaccante d’esperienza proprio per giungere alla

quadratura del cer-chio. Intanto si riparte edando uno sguardo equanto finora acca-duto, è facile conclu-dere che il Perugia,dopo qualche sban-damento iniziale, ap-pare la più seriacandidatura al pri-mato; tra L'Aquila e laPaganese conti-nuiamo a temere più icampani che gli

abruzzesi, mentre la Vigor Lamezia viaggia, più chesulle risorse tecniche, sull'entusiasmo derivante daun cammino non previsto alla vigilia. Le altre poten-ziali concorrenti sembra debbano rassegnarsi sol-tanto a conquistare un posto tra i play off.Detto questo, è evidente che i margini di errore, fi-nora accertati, debbono ridursi drasticamente, spe-cie considerando che il Catanzaro ha “toppato”contro avversari ritenuti facili (Milazzo e Vibonese incasa, Arzanese, Isola Liri, Melfi in trasferta). Ed èproprio nel non aver saputo superare tali modestiostacoli che sta tutta la differenza in classifica ri-spetto alle altre concorrenti alla promozione, le quali,invece, contro squadre di bassa classifica, hannosempre fatto risultato.Ed è proprio il Melfi, che all’andata inchiodò il Ca-tanzaro sullo zero a zero, a rendere oggi visita a Car-boni e compagni.Il ritornello è sempre lo stesso: non fidarsi mai deltroppo facile, esprimere la massima concentrazionee sopratutto non commettere gli errori grossolanisotto rete, che finora hanno condizionato negativa-mente parecchie gare, ultima quella di Lamezia.Sarà la solita partita da giocare all'arma bianca; i“nostri” troveranno le solite barricate, per cui sarànecessario cercare di sbloccare subito il risultato,perché tutto divenga poi più facile nel rispetto deglieffettivi valori in campo.Bisogna, insomma, ripartire col piede giusto, perconvalidare le proprie ambizioni e mettere a tacerequelle altrui.

Gianni Bruni

Il presidente Cosentino con il tecnico Ciccio Cozza

Il fondo del Direttore

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“Voglio ritornare, con il Catanzaro, in Prima Divisione”

di Francesco Calvano

Uno degli ultimi arrivati in casa giallorossa, CiroSirignano, rappresenta quel classico giocatoredi categoria (anche superiore) che può dav-

vero tornare utile alla “causa” Catanzaro. D’al-tronde, nelle poche apparizioni fin qui fatte, hadimostrato di essere davvero all’altezza, trovandoanche la via della rete nella gara di Coppa Italia con-tro il Trapani, in cui ha superato il portiere ospite conun bel colpo di testa, che è poi la sua arma migliore.Ma come si è ambientato Sirignano a Catanzaro,che gruppo ha trovato e sopratutto quale la suacondizione fisica, visto che da tanto che non gio-cava ?«Ho trovato davvero un ambiente ottimo – risponde- con una società che vuole operare bene. Il restol’ha fatto il mister, bravo a creare un gruppo, cheha voglia di vincere ed arrivare il più alto possibile.La stessa voglia che, del resto, ho io, visto che loscorso anno giocavo titolare in C1, categoria doveintendo ritornare. Per quanto riguarda lacondizione fisica, la stessa non è altop, considerato che sono statofermo in questi primi mesi della sta-gione. In ogni caso ho approfittatodella pausa natalizia per migliorare laforma fisica e stare al passo con i compagni disquadra”.Dove può arrivare questo Catanzaro?«Può senza altro ambire a tutto e lo ha dimostratonel girone d’andata dove, a parte col Perugia nelprimo tempo, non è stato messo sotto da nessunavversario. Giochiamo il miglior calcio della catego-ria con palla a terra e rapidi fraseggi». Ma cosa manca alla squadra per essere al top?«Credo che le cause siano essenzialmente due: laprima è certamente un po’ di sfor-tuna, che non ti consente di tro-vare la via della rete e quindivincere le partite; la seconda è chepecchiamo di cattiveria agonistica,specie in trasferta. Al Ceravolo, in-fatti, con gli spalti pieni e con ilpubblico che ti incita dal primo alnovantesimo minuto, diventa tuttopiù facile».Come vedi questo campionato circa

le posizioni di vertice?“Sena dubbio si tratta di un bel torneo, con il Peru-gia che sicuramente salirà di categoria, per cui, perla promozione diretta, bisognerà lottare per il se-condo posto. Una lotta sicuramente dura, poichéci sono molte formazioni attrezzate, anche se sem-bra che, per quanto concerne la Paganese, esi-stono grossi problemi societari, che potrebberoincidere sui risultati della squadra. Bisognerà, poi,tenere d’occhio il Chieti, squadra composta dabuoni giocatori, che corrono tanto. Peccato chel’affronteremo in trasferta, anche se, unitamente allaPaganese, saranno le uniche squadre di vertice con

cui giocheremo lontanodal nostro campo, in ungirone di ritorno, con ilfattore campo chepotrà essere determi-

nante”.

Sirignano

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di Claudio Asta

Non poteva finire peggio, cari amici, il 2011!La sconfitta di Lamezia ci ha lasciato unamaro in bocca che, a confronto, un aperi-

tivo al…fiele sarebbe sembrato uno sciroppo dimiele. “Colpa del vento” ha provato a dire qual-cuno della dirigenza giallorossa. Balle!! Forse sa-rebbe stato meglio affermare che i “Nostri”avevano le pile scariche e già pensavano al cenonedi Natale: avrebbero fatto, di certo, una migliore fi-gura. Ma tant’è! L’importante è riprendere imme-diatamente la retta via. I media hanno riportatonotizie di grande “fair play” tra giocatori e dirigenti.Un uccellino, invece, mi ha riferito di tutt’altro climacon parolacce e invii …a quel paese degni di oste-ria da bassifondi. Non volendo credere né agli uniné agli altri, diciamo che è stato un derby ..sentitoe molto maschio. E chiudiamola qui!

Un altro pezzo pregiato della storia giallorossanon è più di questa terra. Sergio Buso, l’ul-timo degli allenatori del Catanzaro in serie B

(stagione 2005\2006), è morto proprio alla vigiliadi Natale. Di Sergio si ricorda, oltre alla straordina-ria carriera, anche la grande professionalità, serietàe meticolosità. Dall’aspetto burbero, ma buono egeneroso. Insomma, cari amici, un signore di altritempi. Sergio va ad unirsi alla schiera dei giallorossiDOC, che ora godono a seguire le gesta dei Nostrida lassù. Naturalmente siamo vicini ai familiari nelloro dolore, con la consapevolezza che nella cittàdei tre colli non verrà mai dimenticato.

Finalmente il calciomercato di riparazione! Buonanno, cari amici! I botti sono già iniziati conGiampà e Quadri ed è in dirittura d’arrivo un

attaccante da doppia cifra in fatto di gol. Se a ciòsi aggiunge la conferma per il prossimo triennio diCiccioCozza, diventa chiaro quello che è il pro-getto vincente del Presidente Cosentino. Il Presi-dentissimo, lo ha detto a chiare lettere, vuolevincere questo campionato e arrivare, entro due-tre anni, in serie B. Meraviglioso suono per le no-stre orecchie. I due acquisti sono un autenticolusso per la categoria e Perugia sembra esseresempre più vicina. Come dimostrare gratitudineall’operato di Cosentino? Semplice: accorrendosempre più numerosi allo stadio.

Aproposito! Qualcuno, nei giorni scorsi si è di-vertito a centellinare la media spettatori degliultimi anni. Ebbene, quest’anno il pubblico

giallorosso è secondo solo, in fatto di presenzesugli spalti, a quello perugino, il che la dice lungasul ritrovato entusiasmo della torcida giallorossa.Ed oggi, cari amici, Il Melfi: penultima in classificae vittima sacrificale predestinata ad essere immo-lata sull’altare del Ceravolo per ingraziarsi gli deipallonari. Oggi bisogna vincere e, soprattutto, con-vincere. Le nostre dirette avversarie hanno tuttepartite insidiose e noi non possiamo non iniziare almeglio il girone di ritorno. Quello che ci porteràdritto in categorie più consone al nostro blasone.Ad maiora!

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Nel 2012, l’obiettivo del club lucanosarà fare dieci, ovvero conquistare, peril decimo anno consecutivo, il diritto di

disputare la vecchia C2. Un torneo, quest’ul-timo, che viene considerato un patrimonioda tutta la Melfi sportiva e che rappresental’apice della storia sportiva della società,che, fondata nel 1929, sino al 2003 ha sem-pre militato nei campionati dilettantistici. UnaSeconda Divisione alla quale, sin qui, la for-mazione gialloverde ha sempre partecipato in ma-niera dignitosa, sfiorando addirittura l’accesso allafinalissima play-off nella stagione 2005/2006. Riu-scire a salvarsi, in questa stagione, però, non saràfacilissimo. E non solo per il penultimo posto occu-pato dalla formazione di Rodolfi. Il Melfi, infatti, nonsta attraversando un gran periodo di forma. Nell’ul-tima giornata del girone d’andata, è caduto rovino-samente dinanzi al pubblico amico contro un’Aprilia,che, ben messa in campo, haconcesso davvero poco. DopoGavorrano è stato il secondo stopcasalingo consecutivo, il quartonelle ultime cinque partite, nelcorso delle quali si è racimolatosoltanto un punto. Un pessimorendimento, quello dell’ultimomese di campionato, che ha inparte vanificato quanto di buonofatto vedere tra ottobre e novem-bre. L’ultima sconfitta è giustifi-cabile solo in parte con lasuperiorità tecnica degli avversari.

Mister Rodolfi, al termine della gara con l’Apri-lia, amareggiato e deluso, ha ammesso chela sua squadra sta mostrando evidenti limitidi personalità nella gestione della gara e delrisultato. Limiti che hanno condizionato, peresempio, anche la trasferta di Frattamag-giore, dove i gialloverdi si sono fatti recupe-rare nel giro di pochi minuti il doppiovantaggio, rischiando anche di capitolare. Li-miti che si sono palesati in una reazione sterile

contro l’Aprilia dove, nonostante il gol di Ambrogettiin chiusura di primo tempo, il Melfi non è riuscito ariprendere in mano la gara. E’ evidente, quindi, chemister Rodolfi avrà molto da lavorare per far sì che isuoi uomini ritrovino la lucidità dei tempi migliori. Inquesto senso, manco a dirlo, è giunta più che op-portuna la lunga sosta natalizia, utile, tra l’altro,anche per recuperare gli infortunati Scarsella e Spa-gna, mentre ci vorrà ancora qualche mese per rive-

dere in campo Muratore. Il rientrodi quest’ultimo, sul quale si pun-tava molto in questo torneo, po-trebbe essere considerato allastregua di un nuovo acquisto peril Melfi, ma ovviamente non ba-sterà. Facile immaginare che, conla riapertura del calciomercato,qualcosa si muoverà anche incasa gialloverde, con probabilimovimenti in entrata, tutti comun-que rigorosamente giovani, cheandranno a compensare even-tuali cessioni.

L’avversario di turno:

Il Melfi

di Vittorio Ranieri

L’allenatore del Melfi Paolo Rodolfi

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di Giovanni Bevacqua

Il punto di vista

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Samba giallorossa, la musica delle Aquile. Unsuono ipnotico, dai ritmi sincopati, che passaa tempo di rullante. Samba catanzarese, la

musica del cuore. Un suono allegro, ritmo di vita, chepassa a tempo del tempo che passa. Il Catanzarosuona, Catanzaro balla.Arriva il 2012 e nel capoluogo calabrese, un po’ incontraddizione con il resto del mondo, si ha la sen-sazione che la musica sia cambiata, che quello dapoco iniziato non sia l’anno della fine - come pensatodai più catastrofici! - ma quello della rinascita. C’èchi guarda al prossimo futuro, più precisamente alprossimo 21 dicembre, e non riesce proprio a guar-dare oltre. A Catanzaro c’è chi guarda al prossimofuturo e ci vede la Prima Divisione, la Serie B e poichissà. Se l’uomo che ha ridato vita alle Aquile, le hasvegliate dal sonno che le ha tenute nascoste dallaluce in tutti questi anni, arriva a parlare di Europa,perché un tifoso comune, un semplice innamoratodi questi colori, non può sognare la Seconda Serie?Del resto è di questo che si parla ormai. Ne parlaCiccio, che ha rinnovato di tre anni il suo contrattocol Catanzaro, fissando come obiettivo minimo - siachiaro: obiettivo minimo! - la cadetteria. Ne parla ilpiccolo grande uomo coi baffi, idolo di un’intera cittàsportiva a cui luccicano gli occhi quando pensa acome è cambiata questa città dal suo arrivo. Che

vengano i nostri più cari nemici a dirci basta, tantonoi ci fermeremo alla “B”. Il resto sarà solo musica,musica per le nostre orecchie. Ci balleremo a ritmodi chi sa cosa vuole fare da grande, di chi ha le ideefin troppo chiare, di chi è libero da compromessi enon ha paura della pioggia. Balleremo su chi fino aqualche tempo fa ci ha impedito di ballare. Il tuttomentre il Catanzaro si riprenderà ciò che qualcunogli ha tolto, si riporterà là dove qualcuno ha decisoche non dovesse più stare, inizierà a vincere comequalcuno non è stato capace di fare. È un 2012 cheinizia all’insegna della musica per Catanzaro chetorna sul campo a ritmo di samba. Ci torna con al-cuni volti nuovi, ballerini di prima scelta, soffiati perun pelo ai più rigidi direttori artistici della Scala. Li havoluti Ciccio perché necessari per la messa in scenadel suo primo grande spettacolo, più rumoroso delBig Bang. Tanto noi continueremo a fermarci alla “B”,non sentiremo altro e continueremo a ballare. È il re-galo che il nostro piccolo grande uomo coi baffi ciha voluto concedere, uno dei tanti che continuerà afarci di cuore. E noi col cuore ricambieremo ballandosulla sua musica. È un 2012 a ritmo di cuore cheparte con il Catanzaro di scena al “Ceravolo”. Partela samba giallorossa, ricomincia il volo delle Aquile.La tifoseria tutta è chiamata a ballare e a gridare inserie B… uon anno Catanzaro.

Si balla a ritmo di B...uona musica

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AVERSA NORMANNA - PERUGIA

CHIETI - MILAZZO

FONDI - ARZANESE

GAVORRANO - EBOLITANA

GIULIANOVA - APRILIA

L´AQUILA - CAMPOBASSO

MELFI - CATANZARO

NEAPOLIS - VIBONESE

PAGANESE - CELANO

VIGOR LAMEZIA - FANO A.J.

Riposa: ISOLA LIRI

1ª GIORNATA04-09-11 08-01-12

ARZANESE - GAVORRANO

CAMPOBASSO - GIULIANOVA

CATANZARO - NEAPOLIS

CELANO - VIGOR LAMEZIA

EBOLITANA - L´AQUILA

FANO A.J. - MELFI

ISOLA LIRI - A. NORMANNA

MILAZZO - PAGANESE

PERUGIA - CHIETI

VIBONESE - FONDI

Riposa: APRILIA

2ª GIORNATA11-09-11 15-01-12

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APRILIA - CAMPOBASSO

AVERSA NORMANNA - CELANO

CHIETI - FONDI

GAVORRANO - FANO A.J.

GIULIANOVA - ARZANESE

L´AQUILA - VIBONESE

MELFI - PERUGIA

NEAPOLIS - EBOLITANA

PAGANESE - ISOLA LIRI

VIGOR LAMEZIA - MILAZZO

Riposa: CATANZARO

3ª GIORNATA14-09-11 22-01-12

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ARZANESE - L´AQUILA

CAMPOBASSO - A. NORMANNA

CELANO - GAVORRANO

EBOLITANA - CATANZARO

FANO A.J. - GIULIANOVA

FONDI - VIGOR LAMEZIA

ISOLA LIRI - NEAPOLIS

MILAZZO - APRILIA

PERUGIA - PAGANESE

VIBONESE - MELFI

Riposa: CHIETI

4ª GIORNATA18-09-11 29-01-12

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APRILIA - FANO A.J.

CAMPOBASSO - PERUGIA

CATANZARO - MILAZZO

GAVORRANO - FONDI

GIULIANOVA - CELANO

L´AQUILA - CHIETI

MELFI - EBOLITANA

NEAPOLIS - ARZANESE

PAGANESE - VIBONESE

VIGOR LAMEZIA - ISOLA LIRI

Riposa: AVERSA NORMANNA

5ª GIORNATA25-09-11 05-02-12

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A. NORMANNA - GIULIANOVA

CELANO - APRILIA

CHIETI - NEAPOLIS

EBOLITANA - CAMPOBASSO

FANO A.J. - CATANZARO

FONDI - PAGANESE

ISOLA LIRI - GAVORRANO

MILAZZO - L´AQUILA

PERUGIA - ARZANESE

VIBONESE - VIGOR LAMEZIA

Riposa: MELFI

6ª GIORNATA28-09-11 12-02-12

0-2

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0-0

APRILIA - VIBONESE

ARZANESE - CELANO

CAMPOBASSO - FANO A.J.

CATANZARO - CHIETI

GAVORRANO - MILAZZO

GIULIANOVA - PERUGIA

L´AQUILA - FONDI

MELFI - ISOLA LIRI

NEAPOLIS - A. NORMANNA

VIGOR LAMEZIA - PAGANESE

Riposa: EBOLITANA

7ª GIORNATA02-10-11 15-02-12

3-2

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A. NORMANNA - CATANZARO

CELANO - CAMPOBASSO

CHIETI - ARZANESE

FANO A.J. - EBOLITANA

FONDI - MELFI

ISOLA LIRI - L´AQUILA

MILAZZO - GIULIANOVA

PAGANESE - APRILIA

PERUGIA - NEAPOLIS

VIBONESE - GAVORRANO

Riposa: VIGOR LAMEZIA

8ª GIORNATA09-10-11 19-02-12

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APRILIA - PERUGIA

ARZANESE - VIBONESE

CAMPOBASSO - MILAZZO

CATANZARO - CELANO

EBOLITANA - FONDI

GAVORRANO - CHIETI

GIULIANOVA - ISOLA LIRI

L´AQUILA - PAGANESE

MELFI - AVERSA NORMANNA

NEAPOLIS - VIGOR LAMEZIA

Riposa: FANO A.J.

9ª GIORNATA12-10-11 26-02-12

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AVERSA NORMANNA- APRILIA

CELANO - L´AQUILA

CHIETI - MELFI

FONDI - NEAPOLIS

ISOLA LIRI - ARZANESE

MILAZZO - FANO A.J.

PAGANESE - GIULIANOVA

PERUGIA - CATANZARO

VIBONESE - EBOLITANA

VIGOR LAMEZIA - GAVORRANO

Riposa: CAMPOBASSO

10ª GIORNATA16-10-11 04-03-12

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1-0

2-1

2-1

0-0

1-1

2-1

0-2

0-1

2-2

ARZANESE - VIGOR LAMEZIA

CATANZARO - APRILIA

CHIETI - ISOLA LIRI

EBOLITANA - MILAZZO

FANO A.J. - CELANO

GAVORRANO - PAGANESE

L´AQUILA - A. NORMANNA

MELFI - GIULIANOVA

NEAPOLIS - CAMPOBASSO

VIBONESE - PERUGIA

Riposa: FONDI

11ª GIORNATA23-10-11 07-03-12

1-4

3-2

3-1

0-1

3-2

1-1

1-0

2-0

3-3

1-1

APRILIA - EBOLITANA

A. NORMANNA - FANO A.J.

CAMPOBASSO - CATANZARO

CELANO - VIBONESE

GIULIANOVA - L´AQUILA

ISOLA LIRI - FONDI

MILAZZO - MELFI

PAGANESE - NEAPOLIS

PERUGIA - GAVORRANO

VIGOR LAMEZIA - CHIETI

Riposa: ARZANESE

12ª GIORNATA26-10-11 11-03-12

1-0

1-0

2-2

3-5

0-3

2-0

3-1

1-1

1-1

1-0

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Page 17: CATANZARO vs Melfi

ARZANESE - MILAZZO

CHIETI - APRILIA

EBOLITANA - PAGANESE

FONDI - PERUGIA

GAVORRANO - CAMPOBASSO

ISOLA LIRI - FANO A.J.

L´AQUILA - CATANZARO

MELFI - CELANO

NEAPOLIS - GIULIANOVA

V. LAMEZIA - A. NORMANNA

Riposa: VIBONESE

13ª GIORNATA30-10-11 18-03-12

APRILIA - VIGOR LAMEZIA

A. NORMANNA - EBOLITANA

CAMPOBASSO - ARZANESE

CATANZARO - VIBONESE

CELANO - ISOLA LIRI

FANO A.J. - FONDI

GIULIANOVA - GAVORRANO

L´AQUILA - MELFI

MILAZZO - NEAPOLIS

PAGANESE - CHIETI

Riposa: PERUGIA

14ª GIORNATA06-11-11 25-03-12

3-0

0-0

1-1

0-0

0-0

1-0

2-0

4-1

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1-2

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1-2

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4-0

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0-0

ARZANESE - A. NORMANNA

CHIETI - FANO A.J.

FONDI - CELANO

GAVORRANO - APRILIA

ISOLA LIRI - CATANZARO

MELFI - CAMPOBASSO

NEAPOLIS - L´AQUILA

PERUGIA - EBOLITANA

VIBONESE - MILAZZO

VIGOR LAMEZIA - GIULIANOVA

Riposa: PAGANESE

15ª GIORNATA13-11-11 01-04-12

1-0

2-1

5-2

0-1

0-0

0-1

3-1

1-0

1-1

APRILIA - ARZANESE

AVERSA NORMANNA - FONDI

CAMPOBASSO - PAGANESE

CATANZARO - GAVORRANO

EBOLITANA - ISOLA LIRI

FANO A.J. - VIBONESE

GIULIANOVA - CHIETI

L´AQUILA - VIGOR LAMEZIA

MELFI - NEAPOLIS

MILAZZO - PERUGIA

Riposa: CELANO

16ª GIORNATA16-11-11 04-04-12

ARZANESE - CATANZARO

CELANO - MILAZZO

CHIETI - EBOLITANA

FONDI - GIULIANOVA

GAVORRANO - L´AQUILA

ISOLA LIRI - APRILIA

PAGANESE - A. NORMANNA

PERUGIA - FANO A.J.

VIBONESE - CAMPOBASSO

VIGOR LAMEZIA - MELFI

Riposa: NEAPOLIS

17ª GIORNATA20-11-11 15-04-12

1-0

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1-0

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1-1

2-0

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3-1

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2-0

2-0

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0-1

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0-0

APRILIA - FONDI

AVERSA NORMANNA - CHIETI

CAMPOBASSO - VIGOR LAMEZIA

CATANZARO - PAGANESE

EBOLITANA - ARZANESE

FANO A.J. - NEAPOLIS

GIULIANOVA - VIBONESE

MELFI - GAVORRANO

MILAZZO - ISOLA LIRI

PERUGIA - CELANO

Riposa: L´AQUILA

18ª GIORNATA27-11-11 18-04-12

3-1

2-0

0-1

2-1

3-2

3-1

3-1

0-1

3-2

2-0

ARZANESE - FANO A.J.

CELANO - EBOLITANA

CHIETI - VIBONESE

FONDI - MILAZZO

GAVORRANO - A. NORMANNA

ISOLA LIRI - CAMPOBASSO

L´AQUILA - PERUGIA

NEAPOLIS - APRILIA

PAGANESE - MELFI

VIGOR LAMEZIA - CATANZARO

Riposa: GIULIANOVA

19ª GIORNATA04-12-11 22-04-12

APRILIA - L´AQUILA

ARZANESE - MELFI

CAMPOBASSO - CHIETI

CATANZARO - FONDI

CELANO - NEAPOLIS

EBOLITANA - GIULIANOVA

FANO A.J. - PAGANESE

MILAZZO - AVERSA NORMANNA

PERUGIA - VIGOR LAMEZIA

VIBONESE - ISOLA LIRI

Riposa: GAVORRANO

20ª GIORNATA11-12-11 29-04-12

1-2

2-2

0-3

2-0

1-2

2-1

1-1

1-1

3-2

3-2

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0-1

2-2

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0-1

3-2

3-1

1-0

A. NORMANNA - VIBONESE

CHIETI - CELANO

FONDI - CAMPOBASSO

GIULIANOVA - CATANZARO

ISOLA LIRI - PERUGIA

L´AQUILA - FANO A.J.

MELFI - APRILIA

NEAPOLIS - GAVORRANO

PAGANESE - ARZANESE

VIGOR LAMEZIA - EBOLITANA

Riposa: MILAZZO

21ª GIORNATA18-12-11 06-05-12

0-0

1-1

1-1

1-1

0-2

2-1

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1-2

1-1

4-0

1-0

17

PERUGIA 45 34 16L’AQUILA 40 23 10CATANZARO 37 27 15PAGANESE 37 26 15VIGOR LAMEZIA 37 26 15CHIETI 34 29 22APRILIA 28 29 24GAVORRANO 28 28 26GIULIANOVA 27 21 22ARZANESE 27 25 27CAMPOBASSO (-2) 24 20 23

AVERSA N. (-1) 24 15 18VIBONESE 22 23 28EBOLITANA (-1) 22 17 23FANO (-5) 20 23 25MILAZZO 20 15 20NEAPOLIS (-2) 19 25 31FONDI 19 18 28ISOLA LIRI (-2) 17 22 26MELFI (-4) 16 22 30CELANO 10 18 42

* UNA PARTITA IN MENO

LA CLASSIFICA

Squadra Punti Reti Squadra Punti RetiF. S. Fioretti (Gavorrano)

Clemente (Perugia)

Orlando L. (Paganese), Ceccarelli (Aprilia)

Balistreri (Campobasso), Carotenuto (Arza-nese), Doukara (Vibonese)

Improta (Aquila)

CLASSIFICA MARCATORI

F. S.17 Reti

15 Reti

11 Reti

9 Reti

8 Reti

Page 18: CATANZARO vs Melfi

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Partita Risultato Arbitro Marcatori

MELFI - CATANZARO 0-0 Strocchia di Nola -CATANZARO - NEAPOLIS 3-0 Zappatore di Taranto Carboni (2), SquillaceEBOLITANA - CATANZARO 1-2 Brodo di Viterbo Carboni, EspositoCATANZARO - MILAZZO 1-1 Illuzzi di Molfetta MasiniFANO A.J. - CATANZARO 1-2 Colarossi di Roma Carboni, MasiniCATANZARO - CHIETI 2-1 Martinelli di Roma Carboni, Masini (rig.)AVERSA NORMANNA - CATANZARO 2-1 Mangialardi di Pistoia MasiniCATANZARO - CELANO 1-0 Albertini di Ascoli Piceno EspositoPERUGIA - CATANZARO 0-2 Ripa di Nocera Inf. Accursi, GigliottiCATANZARO - APRILIA 3-2 Piccinici di Forlì Bugatti (2), PapasideroCAMPOBASSO - CATANZARO 2-2 Castrignano di Roma Ulloa, BruzzeseL’AQUILA - CATANZARO 1-1 Todaro di Palermo EspositoCATANZARO - VIBONESE 0-0 Giorgetti di Cesena -ISOLA LIRI - CATANZARO 0-0 Aloisi di Avezzano -CATANZARO - GAVORRANO 2-0 Zappatore di Taranto Mariotti, AccursiARZANESE - CATANZARO 1-0 Soricaro di BarlettaCATANZARO - PAGANESE 2-1 Cifelli di Campobasso Masini, CarboniVIGOR LAMEZIA - CATANZARO 1-0 Abbattista di MolfettaCATANZARO - FONDI 2-0 Sacchi di Macerata Masini, CarboniGIULIANOVA - CATANZARO 1-1 Fiore di Barletta MaistoCATANZARO - MELFINEAPOLIS - CATANZAROCATANZARO - EBOLITANA MILAZZO - CATANZAROCATANZARO - FANO A.J. CHIETI - CATANZAROCATANZARO - AVERSA NORMANNACELANO - CATANZAROCATANZARO - PERUGIAAPRILIA - CATANZAROCATANZARO - CAMPOBASSOCATANZARO - L’AQUILA VIBONESE - CATANZAROCATANZARO - ISOLA LIRI GAVORRANO - CATANZAROCATANZARO - ARZANESE PAGANESE - CATANZAROCATANZARO - VIGOR LAMEZIA FONDI - CATANZAROCATANZARO - GIULIANOVA

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Aut. Trib. di CZ n. 60 del 2.9.1988-Anno XXIVTiratura: 8.500 copie

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Raccontare la “notizia” attraverso l'occhio di-screto e perfetto che si nasconde dietro unamacchina fotografica. Fare informazione e do-

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di Pier Santo Gallo

Il punto sul campionato

L’anno che sta per essere inaugurato dalla primagiornata di ritorno vede poche certezze e tantidubbi riguardanti i problemi economici di molte

squadre, che potrebbero cambiare gli equilibri delcampionato. Tra le certezze assolute abbiamo la ca-polista Perugia e il Catanzaro. I “grifoni” nelle ultimegiornate sono stati un vero e proprio rullo compres-sore, andandosene in fuga e mostrando alle preten-denti tutto il loro potenziale offensivo, con ildevastante trio Bueno-Clemente-Tozzi Borsoi chepromette spettacolo e gol pure in questo girone diritorno. Tra l’altro anche le frizioni interne alla societàumbra sembrano essere state dipanate per il benedella squadra e con l’obiettivo di stare tutti uniti perconquistare la Prima Divisione. Il Catanzaro, invece,può contare su un solidissimo rapporto tra società,squadra e tifosi, che hanno già digerito la sconfittanel “derby” contro la Vigor grazie al doppio regalodel presidente Cosentino, che sotto l’albero ha fattotrovare a Cozza (fresco di rinnovo) due giocatori delcalibro di Mimmo Giampà e di Quadri, i cui innestinon possono che porre ufficialmente le Aquile tra lefavorite per la promozione. E il mercato di gennaiopotrebbe portare ancora un attaccante, il tassello dicui a nostro parere necessita di più la squadra. Co-munque siamo sicuri che ci sarà da divertirsi in que-sto 2012 per i tifosi giallorossi! E la Paganese? Almomento di andare in stampa notizie provenientidalla Campania danno per scongiurata quasi deltutto l’ipotesi di veder smantellata l’intelaiatura por-tante della squadra, che è in piena lotta per la PrimaDivisione, ma che dovrà necessariamente rimpiaz-

zare in maniera adeguata due pezzi da novanta an-dati via come Morello e Vicentin, se non vuole ri-schiare di doversi giocare tutto nella lotteria play-off.Nel 2012 occhio all’Aquila, formazione che ha tutto,entusiasmo della piazza compreso, per insidiare lemaggiori contendenti alla promozione. Stesso di-scorso per la Vigor Lamezia, caricata a mille dal suc-cesso nella “partita dell’anno” contro il Catanzaro epronta a dire la sua anche nel girone di ritorno. Te-mibilissimo anche il Chieti, che nell’ultimo periodo hainfilato una serie impressionante di vittorie e che agennaio si rinforzerà con alcuni giovani provenientidal Chievo e con un attaccante d’area, capaci, se-condo quanto emerge dagli ambienti teatini, di farcompiere alla squadra il salto di qualità.Troviamo, poi, Aprilia, Campobasso e Giulianova,protagoniste di un buon inizio campionato, ma con-dizionate da gravi problemi economici, che potreb-bero vederle indebolite da qui a fine gennaio (vedi ilCampobasso, che si è privato di Quadri e l’Aprilia,che ha lasciato andare via i protagonisti della pro-mozione in Seconda Divisione, Branicki, Foderaro eSiclari). Puntano ad una tranquilla salvezza Arza-nese e Gavorrano, che dovrà comunque cercare intutti i modi di trattenere il “bomber” Fioretti, cosìcome la Vibonese nel cercare di tenersi stretto Dou-kara, i cui gol la stanno trascinando nella lotta perevitare i play-out. Una lotta salvezza che vedrà duel-lare fino all’ultimo, se non interverranno in manieraimportante sul mercato, anche Aversa Normanna,Ebolitana, Neapolis, Fano, Milazzo, Fondi, Isola Liri,Melfi e Celano.

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Parlare con lui mi ha emozionato. E nonperché è un giocatore di serie A. Nossi-gnore. Mi ha emozionato perché questo

signore è un uomo da serie A. E questo valepiù di tutto. Più di ogni altro gol, più di ognicorsa sulla fascia. Il suo nome è MimmoGiampà, la sua bontà d’animo è da palloned’oro. Il giocatore non ha bisogno di presenta-zioni ed è proprio per questo che colpisce lasua umiltà, i suoi pensieri, il suo attaccamento.Catanzaro e il Catanzaro riabbracciano il figliolprodigo. Ritorna in città un calciatore vero e unprofessionista che può tornare utile oggi comegiocatore e tra dieci anni come tutto quello cheè necessario per creare una società calcistica di alto livello.Uesse e tifoseria farebbero bene ad accorgersene subito. “Ri-torno a Girifalco, ritrovo Pablo, il mio primo figlio”. Giampà sipresenta così, con il sorriso e tante cose da dire. Quando parlaha sempre il cuore in mano e nonostante abbia avuto ragionelui, non lo fa pesare a nessuno. Pablo è un labrador di 12 anniche “mi ha seguito ovunque, ogni città raggiunta per motiviprofessionali. Ma la gravidanza e i primi mesi di vita dei miei figlimi hanno costretto a lasciarlo con i miei suoceri. Oggi, dopodue anni, ritrovo la mia Girifalco e il mio Pablo”. Sentimentale ilnostro nuovo fuoriclasse. Una storia da documentario, dal pic-colo paese alla conquista del mondo pallonaro. Giampà nascea Girifalco il 15 febbraio del 1977 da papà Filippo e mammaAntonietta. Ha una sorella, Mariateresa, e il valore della famigliaè stato sempre forte nel cuore di Mimmo. “Ho iniziato a giocaresotto casa, per strada. Eravamo sempre gli stessi ma c’era unmio amichetto, Graziano Burdino, che è sempre stato vicino ame e tuttora lo sento. Siamo cresciuti nella stessa piazzetta,lui adesso lavora a Roma. Poi mio zio, che allenava il Girifalco,mi portò con lui e ho iniziato a giocare. Dopo un anno con Si-lipo ai Giallorossi 87 e poi ancora Girifalco. Dai giovanissimi inpoi c’è stato solo il Catanzaro”. Li, quel giorno, inizia la favolaGiampà. Disegnata da situazioni commoventi che riguardanolui e la sua famiglia. “Avevo 15 anni e guardavo Elisabetta – at-tuale moglie- fare sempre la stessa strada per tornare a casa.Non ci siamo calcolati per quattordici anni, ma un giorno hoavuto il coraggio di fermarla. La sposai nel 2002 e da poco miha regalato i miei due gioielli, Filippo e Giorgia. Elisabetta, unicoe primo grande amore”. Giampà, marito fedele e padre pre-sente, vive da giocatore ma con i valori convinti di un calabrese“comune”. “Sono tornato perché non bisogna scappare.Siamo noi che dobbiamo fare grande la nostra terra, così riccae bella. In Emilia hanno un mare che puzza di fogna, lo sannoanche loro, ma ci fanno soldi. Spetta a noi darci da fare perconvincere mia moglie che i miei figli, qui in Calabria, avrannole stesse opportunità che avrebbero avuto in Emilia”. Giampàrimbalza tra calcio, vita e società. Dalla moglie al padre, dalModena al Messina. Un vissuto di ricordi che ti immergono in

34 anni di vita speciale. “Mio padre era un emi-grato in Svizzera. Non c’era mai, eppure ognisabato prendeva il treno per venire a vedermigiocare in qualunque parte d’Italia. Lo sapevoin Svizzera e invece ogni partita guardavo la tri-buna e c’era lui. Stava con me mezzoretta e poidi nuovo in treno per andare a lavorare. Terni,Messina, Milano, Crotone, Ascoli, Salerno. Sel’è fatte tutte. Finalmente non partirà dalla Sviz-zera per venire al Ceravolo a vedermi giocare”.Potrebbe bastare per far scendere una lacrima,ma non è tutto. “Mia madre e mia sorella – in-vece – mi accompagnavano al campo tutti igiorni. Mia madre guidava, mia sorella con un

libro sulle gambe per fare i compiti. Non sono mai stato solo”.Banelli, Laporta, Aloi, Infusino crescono Mimmo nel settore gio-vanile. Ne fanno un giocatore, ma il presidente Soluri nel 1996decise di cederlo al Crotone. “Ogni allenatore mi ha dato qual-cosa. E sono stati tutti importanti. Con Banelli mi sento ancoraoggi ed è stato quello che mi ha fatto esordire in prima squa-dra. Nei professionisti ne ho avuto tanti e tutti bravi. Giampaoloè uno scienziato del calcio, ma ricordo sempre Mutti con pia-cere. Una serie A conquistata sul campo e un settimo postonon si possono dimenticare. Soluri? Non posso avercela conlui. Fa parte del gioco. Sbagliano Juve, Milan e Inter figurarsise non poteva sbagliare la società di Soluri. In quel momentonon hanno creduto in me e ci può stare, capita spesso che poiquello messo da parte riesce ad emergere. Anzi, grazie a quellaesclusione sono cresciuto e ho avuto più fame. Dalle cosebrutte si viene fuori e si forma il carattere. Quando mi tranciai ilmuscolo dicevano che ero finito, invece dopo due mesi ero incampo e dopo sei mesi andavo a duemila in serie A. Anche inquel momento Mutti e mia moglie furono importantissimi”.Così, come un fiume che scorre veloce ma pieno di acqua lim-pida e cristallina Giampà aggiunge altre storie: “Non so qual èla partita più bella della mia vita, ma sono convinto che non di-menticherò mai Milan – Messina 1 a 2. Vincere a San Siro harappresentato la leggenda messinese e sono fiero di essernestato un protagonista. Lì ho conosciuto Zampagna, attaccanteformidabile che rimane, nonostante gente come D’Agostino etanti altri, il giocatore più forte con cui ho giocato. Lui è diven-tato mio fratello, ha battezzato mio figlio e io ho battezzato ilsuo. Poi tanti buoni rapporti con tutti i giocatori calabresi, ci co-nosciamo tutti e parliamo molto tra noi. Perrotta, Gattuso, Floc-cari e lo stesso Cozza che con quel fisico che si ritrovapotrebbe ancora fare la sua parte in campo. Oggi eccomi qua,nella mia Catanzaro, la squadra che mi ha cresciuto e dovespero di lasciare qualcosa. Con mia moglie decidiamo tutto insintonia, ma sotto l’aspetto professionale ho sempre decisoda solo. E adesso ho scelto Catanzaro perché, ripeto, devolasciare qualcosa”. A me, francamente, hai lasciato già tanto.Bentornato a casa Mimmo!

Mimmo Giampà

Visti da vicinodi Gianluigi Mardente

Giampà: “Sono tornato perché non bisogna scappare dalla propria terra”

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Un Catanzaro diverso nellamentalità e nell’organico,quello che da oggi inizierà il

girone di ritorno di un campionatoche sarà sicuramente differente daquello che è stato dallo scorsoagosto in avanti, così come sa-ranno diverse le aspettative delle

squadre e dissimili le motivazioni. La squadra di Cic-cio Cozza (che sotto l’albero di Natale ha trovato unben augurante triennale alla corte di Cosentino) è ar-rivata al giro di boa forte di un terzo posto, seppurein condominio con Paganese e Vigor Lamezia, a solitre punti da L’Aquila e ad otto dalla capolista Perugia.Da oggi, contro il Melfi, dovrà essere tutta un’altrastoria. I protagonisti saranno sempre gli stessi: lasquadra, la dirigenza ed il pubblico ed ognuno avràl’obbligo morale di fare la propria parte. La società,a dire il vero, non ha mai smesso di lavorare per ilraggiungimento della promozione in Prima divisione.Un obiettivo che segnerebbe il primo passo di quelloche è il progetto Cosentino per la squadra giallo-rossa. Se l’intenzione era quella di cambiare voltoalla squadra e di dare maggiore qualità tecnica al-l’organico messo a disposizione di Cozza, gli arrividi Sirignano prima e di Giampà e Quadri dopo,hanno di sicuro messo il sale su quelli che saranno i

movimenti di mercato che si potranno concretizzaresino al prossimo 31 gennaio. Domenico Giampà,come promesso, è arrivato in città dopo Natale perdefinire gli ultimi dettagli dell’accordo e sarà oggidella partita contro il Melfi. Il centrocampista di Giri-falco ritorna in giallorosso dopo quasi venti stagionigiocate tra serie A e serie B. Sicuramente un lussoper questa categoria. A lui si aggiunge AlessandroQuadri, ex capitano del Campobasso che, dopoaver rescisso con la società molisana, ha formaliz-zato il suo passaggio con la società giallorossa. Oltrea quelli che saranno i movimenti di mercato, a con-tribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati, unruolo importante lo giocherà la solidità economicadelle società. Non sono molte, infatti, quelle che pos-sono contare su disponibilità economiche rassicu-ranti. Un argomento, questo, che al momento toccauna delle sei società che occupano le prime posizionidi classifica: la Paganese che, dopo le vicissitu¬dinipersonali che hanno investito il presidente RaffaeleTrapani, deve decidere se puntare alla pro¬mozionein Prima Divisione o ridimensionare le aspettativedando via libera a cessioni eccellenti e provare a di-fendere la categoria in attesa di nuovi acquirenti. Madegli altri non deve interessarci. Quello che è impor-tante è che il Catanzaro c’é. Il resto sarà appassio-nante viverlo domenica dopo domenica.

Risponde il giornalista FRANCESCO IULIANO

Che Catanzaro sarà nel girone

di ritorno ?

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Iregali di Babbo Natale per i ti-fosi giallorossi si sono sprecati:sotto l’albero si sono materializ-

zati i vari Sirignano, Quadri eGiampà. Inoltre, il “bomber” Fio-retti e forse qualcun altro potreb-bero ancora arrivare da unaBefana leggermente ritardata-ria... A tutti sembra davvero di vi-vere una favola, soprattuttoripensando alle ultime due festi-vità passate sui tre colli: quelle didue anni fa, con la squadra,prima in graduatoria, che si rifiu-tava di allenarsi per il mancatopagamento degli stipendi, equelle dello scorso anno, conuna formazione che addiritturaera sottozero in classifica. Tutto merito del Messiagiallorosso, naturalmente, quel Giuseppe Cosentinoche pur non avendo nessun debito di riconoscenzaverso Catanzaro ed i catanzaresi, in pochi mesi è riu-scito a dare quel qualcosa che invece sarebbe do-vuto arrivare dagli imprenditori nostrani, che dallacittà hanno avuto fama e ricchezza. Se fosse statoper loro, invece, a quest’ora a Catanzaro si parle-rebbe di derby con il Sersale e il Soverato, o peggioancora. Ma meglio così. Una raccomandazione cisentiamo però di fare proprio alla nuova società gial-lorossa: prudenza. Capiamo l’entusiasmo, apprez-

ziamo la voglia di vincere, ma at-tenzione al bilancio. Certo, nes-suno si aspettava di trovarsi inpiena zona promozione dopoche la squadra era stata co-struita in extremis ed ex novo,ed è giusto che quando si è inballo occorra ballare. Però siamocerti che i tifosi giallorossi non sela prenderebbero più di tanto sesi dovesse soffrire magari un pòdi più per uscire da questa ma-ledetta categoria, purchè non ri-tornino mai più le ansie e leumiliazioni subite specie negli ul-timi sette anni. Ricordiamo tutti ilgrande entusiasmo seguito al ri-torno in serie B nel 2004, a cui

fece seguito, appena due anni dopo, il triste falli-mento. Certo, la situazione attuale è assolutamentepiù rosea, con una società solida ed ambiziosa sullaquale pende però ancora la spada di Damocle divecchi contratti sottoscritti dalla fallita FC. Nel mondodel calcio, purtroppo, il pallone, inteso come sfera dicuoio, sembra ormai essere passato in secondopiano, avendo lasciato il posto a numeri e bilanci, ecosì per una società avere un buon commercialistaè divenuto quasi più importante che avere un ottimoattaccante. Comunque grazie presidente, per avercirestituito la dignità perduta.

CATANZARO:Viale Pio X, 64 - Tel. 0961.532615

CATANZARO LIDO:V.le Magna Grecia, 197 - Tel. 0961.789275

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di Claudio Pileggi

Il presidente del Catanzaro Cosentino

Via Degli Angioini - CATANZARO

Tel. 0961.751838 - 320.7564570

AUTORIZZATOCELIACI

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Viale Emilia, 98 - CATANZARO - Tel. 0961.764531e-mail: [email protected]

Via T. Campanella, 103 - 88100 CatanzaroTel. 0961.772418

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La sosta di fine anno, in coinci-denza con il penultimo turno delgirone di andata del campionato

di Divisione Nazionale di serie C, havisto la Planet Group, attestarsi all’ot-tavo posto della classifica, con dodicipunti, in coabitazione con Airola eMonopoli. E’ vero che la compaginedel presidente Saladini a metà no-vembre viaggiava al quarto postodella graduatoria, per cui si potrebbepensare ad una fase di declino dellaformazione allenata da FabrizioTunno, ma è altrettanto vero che, non più tardi diqualche giornata di calendario precedente, la com-pagine cestistica catanzarese era appena sotto didue punti dal gruppo delle prime, ovvero Monte diProcida, Venafro e Cus Taranto. Va in ogni caso ri-cordato l’iter estivo di una società nata per il sacrifi-cio economico e l’esporsi per amore di un gruppodi dirigenti, che non ha voluto che Catanzaro re-stasse senza la possibilità di disputare un campio-nato di tale importanza, dopo avere dovutodolorosamente rinunciare alla partecipazione nel tor-neo di Divisione Nazionale di serie B. Tale ritardo ac-cusato dalla“neonata” Planetha quindi motivioggettivi, chevanno debita-mente conside-rati, per nonparlare che il ca-lendario ha pro-p o s t oinizialmente allastessa gli impe-gni con due delle quattro squadre che in classificala precedono di un solo gradino. A Venafro il risultatoè stato sfavorevole, dopo un vantaggio di sette lun-ghezze al minuto 36, mentre a Monte di Procida lacompagine catanzarese ha dovuto subire la battuta

di arresto dopo un tempo supplemen-tare. Tra l’altro la serie di infortuni subitihanno condizionato e non poco leprestazioni della squadra, con il capi-tano Andrea Cattani che ha potuto di-sputare, in piena forma fisica, solo leprime sei gare in programma. Amezzo servizio, infatti, il settimo e l’ot-tavo incontro, mentre nelle successivequattro gare lo stesso Cattani ha do-vuto dare forfait. Non a caso in questesei partite la Planet ha rimediato quat-tro sconfitte, a monte di due successi

interni ottenuti su Trani e su Mola. Da osservare, inogni caso, che la Planet, fatta eccezione per lasconfitta interna subita con la capolista Beneventoed il quarto periodo sofferto contro Molfetta nell’an-ticipo pre-natalizio, mai ha palesemente subito gliavversari di turno, sia in casa, che lontano dal “PalaGiovino”. Certamente l’ultima sconfitta subita nonva affatto a demerito della squadra, costituita per lopiù da giovani talenti, su tutti la punta di diamanteAndrea Scuderi, pedina chiave, insieme ad altri gio-vani, del quintetto schierato dal “coach” Tunno.L’esperienza, talvolta, ha pagato dazio, non consen-

tendo allo stessoTunno una certarotazione neicambi. In tema dibilancio, quindi,la Planet ha ri-spettato piena-mente ipronostici di ini-zio campionato.Non diciamo chesi è andati al di là

delle aspettative; piuttosto vi è da rendere merito aduna squadra, ad uno staff tecnico, ad una società,che, all’unisono, hanno impostato un progetto in-teso a dare qualcosa di importante alla città ed aitanti appassionati del mondo cestistico.

di Marino Gentile

Planet Group Catanzaro:rispettati i pronosticid’inizio campionato

Il coach Fabrizio Tunno

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Icalciatori vanno e vengono, gliallenatori si susseguono, le ge-stioni si avvicendano. Il Catan-

zaro appartiene alla sua gente. Levere bandiere, sono consideratein città come “istituzioni”; queisimboli, quelle colonne portantidella tifoseria che resteranno in

piedi finché esisterà una casacca giallorossa. E’ ilcaso di Carlo Veraldi, anzi, “Carletto del Rocks”,noto per la sua innata “catanzaresità”. Da sempre,il binomio “Rocks Bar + Stadio”, rappresenta il“diktat” del tifoso medio giallorosso. Magari potràsembrare una inutilità, vista la popolarità del pro-tagonista di questa chiacchierata, ma occorre co-noscere meglio Carlo, mettendo alla luce aneddotie curiosità del suo modo di vivere il Catanzaro.Possiamo ripercorrere brevemente la storia del“Rocks”, legata alle Aquile?“Io e i miei fratelli abbiamo quest’attività da circavent’anni e ho avuto modo di vivere in prima per-sona la storia del Catanzaro, al di là della mia at-tività commerciale; ho 42 anni, ho fatto l’asilopraticamente ‘dentro’ lo stadio, sono cresciutocon le scarpette di Massimo Palanca!”Lei è l’ultima persona che, il tipico tifoso giallorosso,incontra nei momenti che precedono la partita, e laprima, subito dopo. Si sente, in un certo senso, “psi-cologo”, dovendo entrare a diretto contatto con lostato d’animo del tifoso (felice o deluso, per l’esitodella gara)?“Può darsi! In generale, il catanzarese è un tifosomolto fiducioso, ma nel contempo volubile, in fun-zione dei risultati. Per questo, ho vissuto tante si-tuazioni che mi avvicinano allo spirito dellepersone”.“Play off”. Qual è il primo pensiero che le viene inmente?“Sicuramente un sentimento di amarezza. Ri-cordo l’entusiasmo che accompagnò il primo deitanti spareggi promozione, allorquando una tortadi circa 7 chilogrammi, recante la scritta “C1”,

venne gettata via nello spogliatoio a fine partita,per la cocente delusione. Altro episodio emble-matico, si verificò dopo la semifinale persa controil Pescina, pochi anni fa: un ragazzo piangeva adirotto nel mio bar e alla mia domanda sul perchéstesse disperandosi in quel modo, mi lasciò distucco, rispondendomi ‘Sono arrivato dalla Nor-vegia solo per vedere il Catanzaro!’”.Rievocando le gioie che l’US ha regalato ai suoi tifosi,c’è un episodio che spicca tra i suoi ricordi? “Nella mente e nel cuore porto tantissime gioie.Penso però alla cavalcata verso la B: la gentestappava lo champagne a fine partita, ballandosui miei tavoli!”. Tra tutte le figure giunte a Catanzaro(calciatori/tecnici/presidenti), a quale personaggio èaffezionato maggiormente?“Ricordo con enorme affetto il grandissimo Presi-dente Pino Albano, le cui vicissitudini familiari esocietarie sono state vissute anche da me stesso,in quanto aspirante elemento della Primavera diFausto Silipo. Albano merita una menzione spe-ciale per il suo coraggio”.Se dico “derby”, cosa mi risponde?“Io penso sempre al derby del Sud, contro Napolio Bari. Il derby contro il Cosenza è più che altrouna conseguenza logica della nostra ‘calabresità’.Sono cresciuto in Serie A, ragion per cui nonposso non riferirmi a quelle sfide".Il mercato di gennaio ha appena aperto i battenti e ilCatanzaro ha messo a segno alcuni colpi importanti.“La società sta investendo per un salto di qualità,al di là della Seconda Divisione, per giungere ilprima possibile in Cadetteria. Magari con un altroattaccante in rosa, questa squadra avrà le cartein regola per un doppio salto, in futuro”.Al “Ceravolo” è di scena il Melfi.“Il Catanzaro, da squadra ambiziosa, affronteràcon le giuste misure e le dovute cautele l’avver-sario di turno, ma non può soffermarsi su questagara, se vuole porre le basi per la vittoria finale”.

Cosimo Simonetta

“Quelli che … il ‘Rocks’! Un caffè con Carlo Veraldi”

Prenota la tua intervista, CHIAMA al numero 0961.771879 dalle 15.00 alle 17.00 o al 333.8247197

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La pausa natalizia ritempra fisico e idee. Chesia prima o ultima della classe, il logorio psico-fisico colpisce tutti, indistintamente; tirare il

fiato è una necessità, al giro di boa. La secondaparte del torneo è quellache decide il destino dellesquadre che ogni sabatosi danno battaglia, cia-scuna con i propri obiet-tivi. In casa Atletico, gliallenamenti sono conti-nuati regolarmente, sindall’ultimo impegno uffi-ciale, alternati a gare ami-chevoli di buon livellotecnico. Mister Le Pera,come sempre, guida gli al-lenamenti per mantenerealto il tono fisico e moraledella sua squadra. L’ot-tima prima parte di cam-pionato è ormai alle spallee non scalfisce minima-mente il realismo del tecnico giallorosso. Questo ilpensiero del mister.“Il bilancio è indubbiamente positivo per il totale deipunti conquistati e per la sensazione che la squadraha dato di se. E’ stata molto propositiva, con orga-nizzazione di gioco e la forza tecnica di primeggiare.Il giudizio sulla squadra è ovviamente positivo. C’èda aggiungere che quanto di buono, anzi direi di ot-timo, fatto vedere, è solo una parte del camminoverso il traguardo finale; resta da percorre quellapiù difficile. I punti, fin qui accumulati, sono un bot-tino importante, ma non sufficiente per quello chevogliamo. Dobbiamo ricominciare con la stessa in-tensità con la quale abbiamo affrontato la parte dicampionato appena conclusa. E’ necessariagrande continuità, visto che le partite saranno piùdure, perché gli interessi sono più importanti. Ilcampionato si deciderà alla fine e bisognerà esserefreddi nei suoi momenti più caldi”. Mister Le Peraesprime razionalità, in modo chiaro ed inequivoca-bile, quando afferma che “interessa poco il bel

gioco. Gli stessi ventisette punti sono un buonpunto di partenza e nulla più. A gennaio cominciaun altro campionato, con avversari diversi da quelliincontrati in precedenza, perché molti si sono rin-

forzati. I punti sono piùpesanti, in quanto l’obiet-tivo si avvicina, motivandoin misura maggiore cia-scuna squadra. Necessitala conferma, non semprefacile nel calcio. Lo stessoIozzino, nostro punto diforza in questa primaparte di stagione, con isuoi spettacolari goal, èl’espressione dell’ottimorendimento della squadra.Speriamo che riesca aconservare il livello diforma attuale, su cui noitutti confidiamo, pur sa-pendo che ciò sarà moltodifficile”.

Intanto sull’altra sponda giallorossa della C1, l’AsdCatanzarese Stefano Gallo ha interrotto il propriorapporto con il bravo tecnico Lombardo (ottimo illavoro da lui svolto per tutto il periodo del suo inca-rico), scegliendo, come suo sostituto, l’esperto Fi-lippo Romano, ex tecnico di Atletico Catanzaro edEnotria, con tanti anni di esperienza nel calcio acinque sulle spalle: il giusto premio alla sua irrepren-sibile condotta di tecnico preparato e di uomo serioe professionale. Alla ripresa del campionato le compagini catanza-resi saranno impegnate in due difficilissimi incontri:l’Atletico Catanzaro sarà ospite del Fabrizio C5,compagine ostica e molto preparata sotto l’aspettocondizionale e tecnico tattico; la Catanzarese, in-vece, proverà a fare lo sgambetto alla sua ospite,la capolista Odissea 2000, facendo così, indiretta-mente, un “favore” ai cugini dell’Atletico Catanzaro,i quali, in caso di vittoria, riuscirebbero a riconqui-stare la vetta che al momento dista di un solopunto.

Il tecnico dell’Atletico, Carlo Le Pera

Le squadre catanzaresi pronte per iniziareal meglio il girone di ritorno

di Toni Rotundo

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