Catanzaro vs Celano

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OMAGGIO Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 04 - mercoledì 12/10/2011 Via Italia, 51-53 - 88100 Catanzaro Tel. 0961.743398 Acquisto immobili all’asta per conto terzi, con possibilità di mutui con banche convenzionate. Cancellazione e riabilitazione da assegni e cambiali postali. Assistenza legale in sede. Istruzione pratiche di finanza agevolata.

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Catanzaro vs Celano

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OMAGGIO

Periodico Indipendente - Anno XXIV - n. 04 - mercoledì 12/10/2011

Via Italia, 51-53 - 88100 Catanzaro

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Dopo tanti anni sono ritornato a vedere unapartita di allenamento del Catanzaro. Lesensazioni sono sempre le stesse, perché

si riesce a recuperare comunque un’atmosferadel tutto particolare, completamente diversa daquella della partita ufficiale, ma che consente diverificare la situazione reale della squadra. Senzaalcuna necessità di leggere le cronache giornali-stiche. E senza doversi affidare alle voci popolari.La squadra è lì, davanti. Con tutti i suoi mecca-nismi di vita visibili, evidenti. Non si può fingeresull’armonia tra calciatori. E neppure sul rapportoesistente tra allenatore e giocatori. Si comprendebenissimo se ci si diverte a giocare insieme e sela squadra è unita per raggiungere il medesimoobiettivo. Sono andato via contento, dopo averrivissuto i commenti perentori, acuti ed anchescherzosi, dei tifosi ed avere anche vissuto unaparentesi di gioia antica nella corsa incessantedelle giornate monotone e affannose che carat-terizzano la vita quotidiana. Accompagnato dallestesse emozioni di un tempo e illuminato dallavista di alcuni volti conosciuti, intravisti nei cam-pionati giovanili e ora giocatori veri. I ragazzi di oggi mi rammentano quelli di ieri. Avolte sono soltanto nomi, che si affacciano indi-

stinti alla memoria: Nisticò! Corrisponde alla re-altà o è frutto della mia fantasia? Altre volte sonofigure nitide, ben precise, di un tempo per me vi-cino, ma ormai lontano: Silipo, splendido difen-sore del Catanzaro in Serie A, ma ancheBarbuto, roccioso e deciso nei ruoli chiamato aricoprire di volta in volta. E come dimenticareMassimo Mauro, tecnicamente di un altro livello,ma anche spavaldo, a volte irriverente nei con-fronti dei terzini delle grandi squadre, anche diquelli che giocavano in Nazionale, con la sfac-ciata consapevolezza del proprio valore e delleproprie qualità. E il fratello Gregorio, giocatorecompleto con grande visione di gioco, il pos-sente e maestoso Pino Lorenzo, Scarfone,Brutto e tutti quelli più vicini ai nostri tempi. Ementre mi allontano un ricordo improvviso. Perqualche tempo alle partite di allenamento sonoandato con mio padre. E lui si incantava a vederegiocare un ragazzo della Primavera, esile fisica-mente, ma bravo, di raffinata eleganza. Avrebbevoluto vederlo giocare stabilmente in Serie A. Econ lui anch’io. Perché se lo meritava. Era EmilioBarone.

A. S.

Entusiasmi ritrovati e ricordi

di un tempo ormai lontano

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Occhi sempre aperti

Al momento in cui scriviamo ed andiamo inmacchina non conosciamo l’esito dellatrasferta di Aversa.

Cerchiamo, quindi, di fare di necessità virtù, ri-chiamando gli auspici vittoriosi della precedentegara infrasettimanale.Intanto contro il Chieti, quello che può apparireuno striminzito successo di misura poteva e do-veva essere invece una vittoria chiara e senzapatemi finali. Purtroppo, come già evidenziato inprecedenza, la squadra costruisce molto marealizza poco nonostante le prove apprezzabili diMasini e Carboni, attuali punte di diamante deigiallorossi.I mugugni in merito si riferiscono ad una certa le-ziosità nel condurre la manovra finendo per fa-vorire i ripiegamenti avversari, mentre si avverteanche una certa idiosincrasia nel tentare le con-clusioni da lontano nonostante i “piedi buoni” ditanti elementi. Come che sia non sembrano in-convenienti insuperabili e Cozza non mancheràdi trovare i rimedi necessari specie in attesa degliscontri diretti con le altre big del torneo.Fatto sta che il Catanzaro sta rispettando ap-pieno i programmi della vigilia e se non ci fossestato l’assurdo pareggio interno col Milazzo sa-rebbe meritatamente in testa alla classifica, an-corché con una gara disputata in meno rispettoagli altri inquilini dei quartieri alti della classifica.Una circostanza, questa, da non sottovalutaresempre che si sappi approfittare delle “soste”degli avversari, traendo il massimo utile in terminidi classifica.Altra notiziapositiva, chei m p e g n e r àCozza nella ri-cerca di ulte-riori, migliorisoluzioni nel-l ’ a p p r o n t a -mento dellasquadra, èquella relativaa l l ’ a t t e s o“transfert” deigiocatori brasi-liani, mentreancora si solle-cita quello per idue argentiniUlloa e Bu-gatti.

Sono tutti elementi che bene hanno impressio-nato in allenamento e nelle gare amichevoli, mache debbono fornire adeguate conferme in uncampionato lungo e per tanti versi difficile qualequello in corso.Certamente, se confermeranno le qualitàespresse sinora, sembrano in grado di offrire uncontributo non indifferente alla causa giallorossa.E parliamo, infine, della gara col Celano che, pa-rimenti a quella disputata contro il Milazzo, ap-parterebbe alla categoria del “tutto facile”.Eppure proprio il mezzo passo falso con i sicilianideve servire da esempio e da monito a non sot-tovalutare nessun avversario, specie quelli conl’acqua alla gola che esprimeranno la forza delladisperazione.Anche in questo caso mister Cozza non man-cherà certo di indottrinare nel giusto i suoi ra-gazzi, considerando, tra l’altro,che subito dopoil Celano, il Catanzaro sarà chiamato ad affron-tare il primo scontro diretto della stagione in queldi Perugia.Allora occhi aperti, massima attenzione e con-centrazione, visto che alcuni gol-beffa subito,primo fra tutti quello del Milazzo, sono nati pro-prio da superficialità e supponenza nel valoresingoli episodi di gioco. A Perugia si dovrà andare con un buon bagagliodi punti ed il morale alle stelle.

Gianni Bruni

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Il direttore sportivo. Una figura sempre più impor-tante nel mondo del calcio moderno e quindi anchenel nuovo Catanzaro, targato Cosentino. Un ruolo

ricoperto con serietà e professionalità da Angelo So-race, un pò il factotum della squadra giallorossa,dato che oltre alla scelta dei giocatori da impiegarein rosa, si sta occupando a trecentosessanta gradianche di altre questioni, quali, ad esempio, quella delcampo di allenamento.Direttore Sorace, un primo bilancio tecnico di questomese di gare effettuato dai giocatori che Lei, insieme almister Cozza, avete voluto qui a Catanzaro.“Credo che si debba parlare di bilancio assoluta-mente positivo. Abbiamo dimostrato sul campodi avere una formazione che se la può giocarecon qualsiasi avversario. I giocatori che compon-gono la squadra, benché quasi tutti giovanistanno mettendo in mostra qualità importanti, fa-cendo tra l’altro vedere di essere maturi per la ca-tegoria, grazie anche all’ottimo assetto tatticovoluto dal tecnico. In ogni caso ritengo sia giustoguardare partita per partita, senza montarsi troppola testa, ma rimanendo sempre coi piedi per terra”.Intanto il Catanzaro è a due punti dalla vetta e conuna partita in meno rispetto alle squadreche lo precedono in classifica.“Si, è vero e di questo siamo moltofelici ma, ribadisco, bisogna es-sere cauti, onorando gli impegnivolta. Vietato, quindi, fare tabelle eprogrammi, considerato ancheche questo è un campionatolungo e ricco d’insidie”.La rosa del Catanzaro, con gli in-nesti degli stranieri, è davveromolto ampia. Alla lunga potràessere un problema per lospogliatoio?“Assolutamente no!Sono convinto, in-fatti, che una rosavasta sia funzio-nale per quelli

che sono i nostri obbiettivi. Non dimentichiamo chesiamo qualificati per la fase finale di Coppa Italia, ma-nifestazione alla quale teniamo molto, mentre, perquel che concerne il campionato, ci sono da affron-tare molti turni di calendario infrasettimanali. A parteil turn over al quale il mister potrebbe eventualmentericorrere, una rosa ampia stimola, tra l’altro, la sanacompetizione tra i ragazzi, spingendoli a dare sem-

pre di più per guadagnarsi ilposto nell’undici titolare”.

“Un Catanzaro senz’altro competitivo ma

attenzione alle insidie sempre dietro l’angolo”

di Francesco Calvano

Il direttore sportivo

del Catanzaro

Angelo Sorace

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di Claudio Asta

Alleluja alleluja! Potenzialmente siamo primi,cari amici! Le squadre che ci precedono, in-fatti, hanno tutte un turno in più, non avendo

usufruito del turno di riposo che, quest’anno, a ro-tazione, tocca a tutti. Ed è stato fantastico vedereil presidente Cosentino andare sotto la curva“Massimo Capraro” felice come un bambino difronte ad una vagonata di nutella. Dopo tanti figuridel passato, che facevano di tutto per nascondersidi fronte alle malefatte che combinavano ed ai pes-simi risultati sul campo, finalmente un imprenditoreche non ha voglia di nascondersi e che si con-fronta con tifo più vero del “Ceravolo”. Grande Co-sentino!

Non avete idea, cari amici, di quanti tifosi miabbiano contattato perché incazzati dibrutto. All’uscita dal “Ceravolo”, domenica

scorsa, la brutta sorpresa: un sfilza di multe chesolerti vigili hanno inflitto a tutte le auto dei tifosi neidintorni dello stadio. Per carità, se l’infrazione c’èè giusto che la multa venga fatta; e su questo nonci piove. Mi viene da ridere, piuttosto, se pensoche il sindaco Traversa, a cui il Comando dei Vigilifa capo, ha lanciato diversi appelli ai tifosi perchéaccorressero in massa allo stadio. E mi viene an-cora più da ridere se penso a quei politici che, intempi in cui si profilava l’idea di un nuovo impiantoa Germaneto, consideravano l’idea una follia per-ché il “Ceravolo” stava bene dove stava. Ed ora lemulte che forse potrebbero fare più male alle

Aquile che ai tifosi stessi!

Anche se stiamo vivendo un momento di par-ticolare euforia, cari amici, non posso nonevidenziare quello che ancora non va. E mi

riferisco alla mancanza di un Direttore Generale inambito societario, cioè di un uomo forte e carisma-tico che si addossi sulle spalle il fardello Catanzarocon competenza e passione e, soprattutto, di unimpianto sportivo dove le Aquile possano allenarsidurante la settimana preservando il delicato mantoerboso del “Ceravolo”. Se la prima incombenzatocca al presidente Cosentino, la seconda spettaal sindaco Traversa che dovrebbe trovare i soldiniper restaurare il campo di Giovino. Un suggeri-mento al sindaco: se non ha soldi freschi da inve-stite, usi i proventi delle multe inflitte ai tifosigiallorossi domenica scorsa. O no?

Oggi, cari amici, il Celano, padrone indi-scusso dei bassifondi della classifica. In-somma, un fetta di pane e nutella da

gustare, sotto forma di vittoria, con aria sognantee godereccia. Meravigliosa è stata, con il Chieti, lacurva “Capraro”. So che per oggi è stata organiz-zata una coreografia da sballo. Ma la mia speranzaè quella espressa da Cosentino: vedere semprepiù gente allo stadio. Con il Chieti c’erano quattro-mila persone circa. Scommettiamo che oggi sa-ranno di più? Ad maiora!

Piazza Stocco, 12 - 88100 Catanzaro Cell. 328.1262307Piazza Stocco, 12 - 88100 Catanzaro Cell. 328.1262307

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Da Modica a Facciolo, nel segno dellacontinuità e con un solo obiettivo:conquistare una nuova, ennesima

salvezza, con un occhio al bilancio, che peril Celano equivale alla vittoria del campio-nato! E guarda caso, il Catanzaro ha incon-trato sulla propria strada, per l’ultima volta, gliabruzzesi (2-1 al Ceravolo e 0-0 al ritorno) in quellastagione 2007/2008 che ha cambiato un po’ lastoria calcistica dei biancazzurri. Infatti, nell’estate2007, il Celano, inserito nel girone meridionale diC2, ha cambiato filosofia. Salutato il mister del ri-torno in C2, ovvero Pino Petrelli, si è affidato aGiacomo Modica, allievo di Zeman e sostenitoredel 4-3-3. Un nuovo progetto tecnico che ha por-tato gli abruzzesi a giocare il miglior calcio dellacategoria, in virtù di una squadra gio-vane e tutta votata all'attacco. Tra l’altro, in avanti, in quel campio-nato, brillò la stella di due giovanissimie promettenti bomber: Ciofani e Dio-nisi. Nella fase regolare il piccolo Ce-lano si era meritato l’appellativo disorpresa del campionato, riuscendo aconquistare sorprendentemente unposto nei play off. Superati in semifi-nale i cugini del Pescina Valle del Gio-venco, in finale, Ciofani e compagnisono poi stati costretti ad arrendersi

al Marcianise. Negli anni successivi, il Celanoha continuato a mantenere la categoria. Lastagione 2009-2010, per esempio, ha rega-lato agli abruzzesi la permanenza in Se-conda Divisione per il quinto anno

consecutivo: un risultato mai raggiunto nellastoria calcistica degli abruzzesi. L’anno scorso,sempre sotto la guida di Modica, è stato disputatoun campionato incentrato solo ed esclusivamentealla conquista della salvezza. Missione compiutacon 25 punti in cascina e con l’obiettivo centratoad una giornata dal termine del torneo. Dopoquattro anni, in estate, le strade di Modica e delCelano però si sono separate ed al timone deibiancazzurri è subentrato mister Michele Facciolo.Quest’ultimo, guarda caso, per quattro anni è

stato il vice di Modica. Anche per l’at-tuale campionato, l'obiettivo della so-cietà rimane sempre lo stesso:mantenere la categoria e valorizzare igiovani. Un traguardo che, allo stato,appare più difficile degli altri anni, nonfosse altro per lo score iniziale degliabruzzesi che, nelle ultime settimane,hanno incassato anche cinque scon-fitte consecutive ed una debacle ca-salinga e a dir poco clamorosa comequella con l’Aprilia (1-5).

L’avversario di turno:

Il Celano

di Vittorio Ranieri

Michele Facciolo All. Celano

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S. MARIA DI CATANZARO - CATANZARO LIDO (P.zza Dogana)CATANZARO - SOVERATO - LAMEZIA TERME

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di Giovanni Bevacqua

Il punto di vista

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Per quanto la scaramanzia sia parte indelebile del-l’io del tifoso giallorosso, il primo mese sul camposta tracciando una linea ben definita verso l’oriz-

zonte in cui si può arrivare. Certo, si parla sempre diprime indicazioni che, per quanto possano alimentarele speranze e nutrire i sogni del popolo delle Aquile, re-stano comunque ballerine. Vero è che il buon giorno sivede dal mattino, ma sono gli eventi imprevedibili a faredella quotidianità un momento unico ed irripetibile. Edè questa la ragione per cui è sempre meglio evitare difare voli pindarici e rimanere ben saldi coi piedi perterra, anche quando tutto lascia presagire al meglio.Bisognerebbe invece cercare di sfruttare l’energia de-rivante dall’entusiasmo per provare ad arrivare il primapossibile più in alto di tutti, in modo tale che nella se-conda metà della stagione si debba “solamente” ge-stire il vantaggio. Perché poi, è bene non dimenticarlo,quest’anno saranno ben due le promozioni dirette. Ilche permette a più squadre di creder… C1. E il Ca-tanzaro, inutile girarci intorno, è una di queste. Ci credeperché poco a poco, domenica dopo domenica edanche mercoledì dopo mercoledì, sta acquisendomaggiore consapevolezza sulle proprie capacità, sulleproprie potenzialità. Ci crede perché di volta in volta,di partita in partita sta dando prova ai suoi tifosi e a sestesso di avere tutte le carte in regola per riuscire nel“colpaccio”. E, cosa più importante, è giusto crederciperché, senza un credo, il cammino di chiunque non

avrebbe un senso. Le Aquile sanno dove vogliono ar-rivare e sanno fin dove sono disposte a spingersi purdi riuscirci. E poco a poco, di gara in gara stanno ren-dendosi conto di poter contare su un’arma in più,un’arma nucleare per la categoria: la tifoseria giallo-rossa. Le presenze che si stanno registrando in questoavvio di stagione inducono a credere che nel giro diqualche mese il “Ceravolo”, lavori permettendo, possatornare a riempirsi e a diventare letale per ogni avver-sario. Il numero sempre crescente di tifosi sugli spaltiinduce a creder… C1. E non potrebbe essere altri-menti. Del resto, perché privarsi della speranza, deipropri sogni quando nel cielo c’è spazio per tutti? Per-ché tagliarsi le ali invece di provare ad usarle per tor-nare a sentire l’aria di alta quota riempire i polmoni edare la forza di continuare a salire? È dovere di ognunocredere nelle proprie possibilità, è dovere di ognunotrovare in sè la forza per risollevarsi e tornare a cammi-nare. Specie quando c’è chi è disposto a tenderci unamano e aiutarci a rimetterci in piedi. A Catanzaro c’èchi ha teso la mano ed è disposto a tenderla ancora.E adesso che ci si è rialzati e a gran voce gli si chiededi crederci, lui non può che alimentare questo credo.E come Nerone, che decideva la vita o la morte deipropri sudditi con un semplice gesto della mano, quelpiccolo grande uomo con baffi ha alzato il pollice in su:Catanzaro prepari le valigie, perché il Catanzaro ha de-ciso di tornare a volare, il Catanzaro vuole creder… C1.

Il Catanzaro ha deciso di creder...CI

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AVERSA NORMANNA - PERUGIA

CHIETI - MILAZZO

FONDI - ARZANESE

GAVORRANO - EBOLITANA

GIULIANOVA - APRILIA

L´AQUILA - CAMPOBASSO

MELFI - CATANZARO

NEAPOLIS - VIBONESE

PAGANESE - CELANO

VIGOR LAMEZIA - FANO A.J.

Riposa: ISOLA LIRI

1ª GIORNATA04-09-11 08-01-12

ARZANESE - GAVORRANO

CAMPOBASSO - GIULIANOVA

CATANZARO - NEAPOLIS

CELANO - VIGOR LAMEZIA

EBOLITANA - L´AQUILA

FANO A.J. - MELFI

ISOLA LIRI - A. NORMANNA

MILAZZO - PAGANESE

PERUGIA - CHIETI

VIBONESE - FONDI

Riposa: APRILIA

2ª GIORNATA11-09-11 15-01-12

4-3

1-0

3-0

1-1

1-1

1-0

4-0

0-2

4-2

0-3

2-1

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2-2

3-1

1-0

0-0

0-0

2-2

2-0

1-0

APRILIA - CAMPOBASSO

AVERSA NORMANNA - CELANO

CHIETI - FONDI

GAVORRANO - FANO A.J.

GIULIANOVA - ARZANESE

L´AQUILA - VIBONESE

MELFI - PERUGIA

NEAPOLIS - EBOLITANA

PAGANESE - ISOLA LIRI

VIGOR LAMEZIA - MILAZZO

Riposa: CATANZARO

3ª GIORNATA14-09-11 22-01-12

0-2

1-0

3-0

2-1

1-2

1-0

0-2

0-0

2-1

2-1

ARZANESE - L´AQUILA

CAMPOBASSO - A. NORMANNA

CELANO - GAVORRANO

EBOLITANA - CATANZARO

FANO A.J. - GIULIANOVA

FONDI - VIGOR LAMEZIA

ISOLA LIRI - NEAPOLIS

MILAZZO - APRILIA

PERUGIA - PAGANESE

VIBONESE - MELFI

Riposa: CHIETI

4ª GIORNATA18-09-11 29-01-12

0-1

1-0

0-2

1-2

1-2

0-1

2-2

0-0

2-1

1-1

APRILIA - FANO A.J.

CAMPOBASSO - PERUGIA

CATANZARO - MILAZZO

GAVORRANO - FONDI

GIULIANOVA - CELANO

L´AQUILA - CHIETI

MELFI - EBOLITANA

NEAPOLIS - ARZANESE

PAGANESE - VIBONESE

VIGOR LAMEZIA - ISOLA LIRI

Riposa: AVERSA NORMANNA

5ª GIORNATA25-09-11 05-02-12

0-0

1-2

1-1

2-0

1-0

1-1

1-0

1-1

2-1

1-0

A. NORMANNA - GIULIANOVA

CELANO - APRILIA

CHIETI - NEAPOLIS

EBOLITANA - CAMPOBASSO

FANO A.J. - CATANZARO

FONDI - PAGANESE

ISOLA LIRI - GAVORRANO

MILAZZO - L´AQUILA

PERUGIA - ARZANESE

VIBONESE - VIGOR LAMEZIA

Riposa: MELFI

6ª GIORNATA28-09-11 12-02-12

0-2

1-5

1-2

2-0

1-2

0-1

1-0

0-1

0-1

0-0

APRILIA - VIBONESE

ARZANESE - CELANO

CAMPOBASSO - FANO A.J.

CATANZARO - CHIETI

GAVORRANO - MILAZZO

GIULIANOVA - PERUGIA

L´AQUILA - FONDI

MELFI - ISOLA LIRI

NEAPOLIS - A. NORMANNA

VIGOR LAMEZIA - PAGANESE

Riposa: EBOLITANA

7ª GIORNATA02-10-11 15-02-12

3-2

3-2

1-3

2-1

1-1

0-1

0-0

1-2

2-1

1-1

A. NORMANNA - CATANZARO

CELANO - CAMPOBASSO

CHIETI - ARZANESE

FANO A.J. - EBOLITANA

FONDI - MELFI

ISOLA LIRI - L´AQUILA

MILAZZO - GIULIANOVA

PAGANESE - APRILIA

PERUGIA - NEAPOLIS

VIBONESE - GAVORRANO

Riposa: VIGOR LAMEZIA

8ª GIORNATA09-10-11 19-02-12

APRILIA - PERUGIA

ARZANESE - VIBONESE

CAMPOBASSO - MILAZZO

CATANZARO - CELANO

EBOLITANA - FONDI

GAVORRANO - CHIETI

GIULIANOVA - ISOLA LIRI

L´AQUILA - PAGANESE

MELFI - AVERSA NORMANNA

NEAPOLIS - VIGOR LAMEZIA

Riposa: FANO A.J.

9ª GIORNATA12-10-11 26-02-12

AVERSA NORMANNA- APRILIA

CELANO - L´AQUILA

CHIETI - MELFI

FONDI - NEAPOLIS

ISOLA LIRI - ARZANESE

MILAZZO - FANO A.J.

PAGANESE - GIULIANOVA

PERUGIA - CATANZARO

VIBONESE - EBOLITANA

VIGOR LAMEZIA - GAVORRANO

Riposa: CAMPOBASSO

10ª GIORNATA16-10-11 04-03-12

ARZANESE - VIGOR LAMEZIA

CATANZARO - APRILIA

CHIETI - ISOLA LIRI

EBOLITANA - MILAZZO

FANO A.J. - CELANO

GAVORRANO - PAGANESE

L´AQUILA - A. NORMANNA

MELFI - GIULIANOVA

NEAPOLIS - CAMPOBASSO

VIBONESE - PERUGIA

Riposa: FONDI

11ª GIORNATA23-10-11 07-03-12

APRILIA - EBOLITANA

A. NORMANNA - FANO A.J.

CAMPOBASSO - CATANZARO

CELANO - VIBONESE

GIULIANOVA - L´AQUILA

ISOLA LIRI - FONDI

MILAZZO - MELFI

PAGANESE - NEAPOLIS

PERUGIA - GAVORRANO

VIGOR LAMEZIA - CHIETI

Riposa: ARZANESE

12ª GIORNATA26-10-11 11-03-12

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ARZANESE - MILAZZO

CHIETI - APRILIA

EBOLITANA - PAGANESE

FONDI - PERUGIA

GAVORRANO - CAMPOBASSO

ISOLA LIRI - FANO A.J.

L´AQUILA - CATANZARO

MELFI - CELANO

NEAPOLIS - GIULIANOVA

V. LAMEZIA - A. NORMANNA

Riposa: VIBONESE

13ª GIORNATA30-10-11 18-03-12

APRILIA - VIGOR LAMEZIA

A. NORMANNA - EBOLITANA

CAMPOBASSO - ARZANESE

CATANZARO - VIBONESE

CELANO - ISOLA LIRI

FANO A.J. - FONDI

GIULIANOVA - GAVORRANO

L´AQUILA - MELFI

MILAZZO - NEAPOLIS

PAGANESE - CHIETI

Riposa: PERUGIA

14ª GIORNATA06-11-11 25-03-12

ARZANESE - A. NORMANNA

CHIETI - FANO A.J.

FONDI - CELANO

GAVORRANO - APRILIA

ISOLA LIRI - CATANZARO

MELFI - CAMPOBASSO

NEAPOLIS - L´AQUILA

PERUGIA - EBOLITANA

VIBONESE - MILAZZO

VIGOR LAMEZIA - GIULIANOVA

Riposa: PAGANESE

15ª GIORNATA13-11-11 01-04-12

APRILIA - ARZANESE

AVERSA NORMANNA - FONDI

CAMPOBASSO - PAGANESE

CATANZARO - GAVORRANO

EBOLITANA - ISOLA LIRI

FANO A.J. - VIBONESE

GIULIANOVA - CHIETI

L´AQUILA - VIGOR LAMEZIA

MELFI - NEAPOLIS

MILAZZO - PERUGIA

Riposa: CELANO

16ª GIORNATA16-11-11 04-04-12

ARZANESE - CATANZARO

CELANO - MILAZZO

CHIETI - EBOLITANA

FONDI - GIULIANOVA

GAVORRANO - L´AQUILA

ISOLA LIRI - APRILIA

PAGANESE - A. NORMANNA

PERUGIA - FANO A.J.

VIBONESE - CAMPOBASSO

VIGOR LAMEZIA - MELFI

Riposa: NEAPOLIS

17ª GIORNATA20-11-11 15-04-12

APRILIA - FONDI

AVERSA NORMANNA - CHIETI

CAMPOBASSO - VIGOR LAMEZIA

CATANZARO - PAGANESE

EBOLITANA - ARZANESE

FANO A.J. - NEAPOLIS

GIULIANOVA - VIBONESE

MELFI - GAVORRANO

MILAZZO - ISOLA LIRI

PERUGIA - CELANO

Riposa: L´AQUILA

18ª GIORNATA27-11-11 18-04-12

ARZANESE - FANO A.J.

CELANO - EBOLITANA

CHIETI - VIBONESE

FONDI - MILAZZO

GAVORRANO - A. NORMANNA

ISOLA LIRI - CAMPOBASSO

L´AQUILA - PERUGIA

NEAPOLIS - APRILIA

PAGANESE - MELFI

VIGOR LAMEZIA - CATANZARO

Riposa: GIULIANOVA

19ª GIORNATA04-12-11 22-04-12

APRILIA - L´AQUILA

ARZANESE - MELFI

CAMPOBASSO - CHIETI

CATANZARO - FONDI

CELANO - NEAPOLIS

EBOLITANA - GIULIANOVA

FANO A.J. - PAGANESE

MILAZZO - AVERSA NORMANNA

PERUGIA - VIGOR LAMEZIA

VIBONESE - ISOLA LIRI

Riposa: GAVORRANO

20ª GIORNATA11-12-11 29-04-12

A. NORMANNA - VIBONESE

CHIETI - CELANO

FONDI - CAMPOBASSO

GIULIANOVA - CATANZARO

ISOLA LIRI - PERUGIA

L´AQUILA - FANO A.J.

MELFI - APRILIA

NEAPOLIS - GAVORRANO

PAGANESE - ARZANESE

VIGOR LAMEZIA - EBOLITANA

Riposa: MILAZZO

21ª GIORNATA18-12-11 06-05-12

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Partita Risultato Arbitro Marcatori

MELFI - CATANZARO 0-0 Strocchia di Nola -CATANZARO - NEAPOLIS 3-0 Zappatore di Taranto Carboni (2), SquillaceEBOLITANA - CATANZARO 1-2 Brodo di Viterbo Carboni, EspositoCATANZARO - MILAZZO 1-1 Illuzzi di Molfetta MasiniFANO A.J. - CATANZARO 1-2 Colarossi di Roma Carboni, MasiniCATANZARO - CHIETI 2-1 Martinelli di Roma Carboni, Masini (rig.)AVERSA NORMANNA - CATANZAROCATANZARO - CELANOPERUGIA - CATANZAROCATANZARO - APRILIACAMPOBASSO - CATANZAROL�AQUILA - CATANZAROCATANZARO - VIBONESEISOLA LIRI - CATANZAROCATANZARO - GAVORRANOARZANESE - CATANZAROCATANZARO - PAGANESEVIGOR LAMEZIA - CATANZAROCATANZARO - FONDIGIULIANOVA - CATANZAROCATANZARO - MELFINEAPOLIS - CATANZAROCATANZARO - EBOLITANA MILAZZO - CATANZAROCATANZARO - FANO A.J. CHIETI - CATANZAROCATANZARO - AVERSA NORMANNACELANO - CATANZAROCATANZARO - PERUGIAAPRILIA - CATANZAROCATANZARO - CAMPOBASSOCATANZARO - L�AQUILA VIBONESE - CATANZAROCATANZARO - ISOLA LIRI GAVORRANO - CATANZAROCATANZARO - ARZANESE PAGANESE - CATANZAROCATANZARO - VIGOR LAMEZIA FONDI - CATANZAROCATANZARO - GIULIANOVA

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di Pier Santo Gallo

Il punto sul campionato

Dopo più di un mese di campionato è tempodi fare un bilancio nel girone B di Lega Pro.Utilizzando una metafora ciclistica possiamo

dire che questo primo mese ha spezzato il gruppoin due tronconi, ma che non ha ancora fattogrande selezione, con una decina di squa-dre, che per il momento stanno dimo-strando tutte di poter ambire aposizioni importanti, raccolte in pochipunti. Tra le formazioni che fino ad orastanno rispettando in pieno i prono-stici dopo il mercato estivo c’è la Pa-ganese, squadra solida, vincente, cheal momento sta mettendo in mostra ilmiglior gioco del girone, e il Perugia, cheha fatto suo lo scontro diretto con gli az-zurrostellati, ma che si è reso protagonista diqualche scivolone inaspettato. Bene fino ad oraanche la Vigor, nonostante le difficoltà di inizio sta-gione, un bel 7 e mezzo lo diamo anche alla par-tenza del nuovo Catanzaro targato Cosentino.Tenuto conto che la squadra di Cozza ha iniziatola preparazione in netto ritardo rispetto alle altre,fino ad ora non si può non essere soddisfatti: l’ar-rivo dei transfer degli argentini Bugatti e Ulloa, chehanno ben impressionato il trainer cariatese du-rante gli allenamenti e l’entusiasmo che si respiranuovamente in città potrebbero ulteriormente lan-

ciare i giallorossi verso traguardi importanti, anchese al momento Paganese e Perugia sembrano ungradino sopra tutte. Grandi sorprese fino ad oral’Arzanese e il Gavorrano, trascinato dal suo “top

player” Fioretti, già in doppia cifra dopo ottogiornate disputate.

La classica “pareggite” ha invece fre-nato un’altra pretendente per la vit-toria finale, L’Aquila, che ogniqualvolta è stata sul punto di spic-care il volo, è sempre incappata ingiornate opache. In picchiata in-vece è tornato sulla terra il Cam-pobasso di Provenza dopo una

partenza sprint, mentre per il Nea-polis un inizio sicuramente “normale”

rispetto all’exploit della scorsa stagione.Start positivo anche per l’Isola Liri, soprat-

tutto se lo mettiamo a confronto con quello disa-stroso dell’annata passata. Discreto anche l’avvioper Chieti, Aprilia e Aversa Normanna, negativoquello di Fano ed Ebolitana, che però sembranointravedere qualche spiraglio di luce dopo i rispet-tivi avvicendamenti tecnici. Anche per Fondi, Melfie Milazzo c’è ancora tanto da lavorare, mentre aVibo si prospetta un’altra stagione in sofferenza, incui sarà davvero dura riuscire a mantenere la ca-tegoria, nonostante un Puntoriere in gran forma.Stesso discorso infine per il Celano.

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Tre gol nelle ultime tre partite. Piacere, michiamo Simone Masini. E’ questo il suo bi-glietto da visita. Sbarca in città con la fama

dell’attaccante che non segna tantissimo. Poi entrain campo e fa centro tre volte, consegnando puntipesanti ai giallorossi. Lucca gli ha dato notorietà egli ha consentito di superare la doppia cifra in cam-pionati di serie B. Masini, calciatore poco cantante,chiama il suo compagno Ricciardi, si fa fare lachioma e poi gonfia la rete.“Ricciardi – dice l’attaccante toscano – è il barbieredella squadra. Taglia i capelli a tutti. Per scaramanzia,visto che non avevo ancora segnato, diversi giocatorici siamo fatti fare i capelli da lui. Io, Scerbo, Squillace,Esposito siamo entrati in campo con quella capiglia-tura. Ho fatto gol al Milazzo e adesso quando segnomi tocco la chioma”. Simone Masini, capello rasato e testa simpa-ticamente “liquida”, nasce a Pisa il 23 ot-tobre del 1984. Papà Alessandro emamma Lucia gli danno i valori e “lidevo solo ringraziare”. Famiglia stu-diosa, ma lui sceglie il calcio. Ad undicianni giocava nell’Alberone, poi Empoli eFiorentina gli fanno la corte. “Scelsi Luccaperché è a venti minuti da Pisa. Lì mi sono sempresentito a casa e in quella società son partito dal set-tore giovanile fino ad arrivare alla prima squadra.Barbuti è stato il mio allenatore del settore giovanile,quello che mi ha fatto maturare e che mi ha inse-gnato i segreti del mestiere. A diciotto anni mister Vi-scidi mi ha dato un posto da titolare in C1: undici gole un play off, annata strepitosa”. Un ragazzo cresciuto a pane e pallone, ma con la fa-miglia sempre accanto. Lucca e Pisa sembrano duequartieri vicini. Suo fratello Gabriele studia medicina,suo moglie Antonella si è laureata una settimana fain psicologia. “Io, il ciucciarello di famiglia. Studiavo al geometra,ma per fortuna il calcio è diventato il mio lavoro. Houna figlia di nome Virgina, ha due anni e la vizio damorire. Con me fa quello che vuole e mi definisco unpapà giocherellone”. Masini dice di avere un solo rammarico, tre play offpersi. “Sono qui per fare festa. Mi auguro che allafine si possa festeggiare qualcosa di importante. Mimanca un campionato vinto”. Finora c’è andato vicino, ma la torta è venuta senzala classica ciliegina. Masini ricorda con orgoglio una

doppietta al Genoa in serie B allo stadio Marassi, maper lo spirito che lo contraddistingue “voglio vincereun campionato, perché le gioie di squadra sono piùimportanti di quelle personali”. Parole di un giocatore che a ventiquattro anni facevail capitano della Lucchese e che oggi si fa tagliare icapelli da un compagno di squadra. E’ sempre statocosì, pazzia e saggezza abitano nella stessa casa.

Vai Masini, prendi la palla e falla cantare.

Visti da vicino

di Gianluigi Mardente

Masini: “Sono qui per fare festa”

Simone Masini

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Affiatamento, compattezza:in sintesi spirito di squadra.A leggere frequentemente

sul taccuino dei marcatori i nomidei soliti noti (Carboni e Masini) cisi crede a stento. Invece è pro-

prio il collettivo il punto di forza di questo primis-simo scorcio di stagione del nuovo Catanzarotargato Cozza-Cosentino. Mancano i nomi altiso-nanti nel gruppo giallorosso: i Clemente, i Buenonon hanno certo preso casa sui tre colli; eppure siconsolida partita dopo partita soprattutto in casa- percorso netto inclusa la Coppa tranne il pari colMilazzo - la consapevolezza che questo manipolodi sconosciuti (fino a poco più di un mese fa) siagente tosta: di categoria, che in campo ci mettel’anima. La ragionevole certezza nel futuro chesolo una nuova società sa e può dare non fa altroche motivare ulteriormente un gruppo che dallacurva “Capraro”, dai cori e striscioni ritrovati, ri-ceve ulteriore benzina per affrontare il viaggiolungo e tortuoso del campionato di Seconda Divi-sione. Sì tortuoso. Perché ci saranno anche i mo-menti difficili, non ci si può illudere, e sarà allorache la banda Cozza dovrà dimostrare la maturitàper superarli. Le premesse da questo punto di

vista sono comunque positive. E poi come nonconsiderare un pregio la capacità della squadra digiocare sempre a viso aperto aborrendo il difensi-vismo? Un comportamento, e un temperamentoche appassionano la tifoseria. Intendiamoci siamoben lontani dal coefficiente di spettacolarità garan-tito dal Catanzaro di Auteri, ma quell’organicoaveva la qualità di elementi tecnicamente in gradodi fare la differenza in categoria superiore. Oggiinevitabilmente non è così eppure si riesce a con-durre il gioco anche se non lo si riesce a concre-tizzare con la stessa puntualità e con lo stessocinismo. Ed è questa una delle ragioni per cui sor-ridere di meno. Le Aquile raccolgono in percen-tuale ancora troppo bassa i frutti della lorosupremazia, che con squadre più attrezzate diChieti o Fano potrebbe non bastare per portare acasa punti. Altri difetti, in una squadra nuova di zecca, fran-camente fatichiamo a trovarne. Forse si attendevaun rendimento diverso da alcuni elementi. Se ilpromettente Corso paga la giovane età e una cre-scita tecnica ancora non completa, da SalvatoreAccursi, 33enne, con trascorsi in serie B, era lecitoattendersi qualcosa in più. Ma tempo per invertirela tendenza certamente non manca. Per tutti.

Risponde il giornalista ROBERTO TOLOMEO

Quali pregi e difetti

riscontrati nel Catanzaro

in questa prima parte

di campionato?

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Ci piace questo presidente, sempre più calatonel ruolo di salvatore del calcio catanzarese.Ci piace per la sua semplicità, mista però ad

una insospettabile intelligenza per un esordiente nelcalcio professionistico . Intelligenza, e lo avevamosottolineato la volta scorsa, a non affidarsi a me-stieranti del calcio che non fanno altro che spillarequattrini a sprovveduti dirigenti. E poi lo schiaffomorale dato ai mitici im-prenditori catanzaresi, in-capaci di mantenere la piùbanale delle promesse esempre più, ed era ora, in-visi all’opinione pubblicacittadina. Ci è piaciuto so-prattutto domenica scorsa,a fine partita, andato a rac-cogliere gli applausi dellacurva emozionatissimo ecommosso. Davvero a Ca-tanzaro può tornare ilgrande calcio, ci sono lecondizioni giuste: c’è unasocietà seria e un presidente economicamenteforte; c’è una squadra che vince e diverte e che hatutte le potenzialità per ottenere l’obiettivo della pro-mozione; c’è un allenatore capace e vincente, a cuinon interessa il pareggio; c’è un pubblico che statornando numeroso ed entusiasta, che parla del

Catanzaro tutti i giorni della settimana, come ai vec-chi tempi; c’è la provincia e parte della regione chesono tornati al “Ceravolo” a tifare giallorosso, comeai tempi in cui la formazione guida calabrese erasolo il Catanzaro. Dicevamo della squadra: non ri-cordavano da tantissimi anni un gruppo così affia-tato e coinvolto con la città. Capita spesso diincontrare qualche calciatore per strada, oppure,

come successo domenicascorsa, uscire dopo la par-tita a piedi dallo stadio esoffermarsi a raccogliere gliabbracci dei tifosi. Tuttiatleti entusiasti ed orgo-gliosi di vestire la casaccagiallorossa. Ha fatto unvero miracolo il presidenteCosentino. Lo scorso annoeravamo la società più ridi-cola d’Italia, tutti coloroche sono riusciti a scap-pare lo hanno fatto. Nel-l’ambiente dei calciatori era

sconsigliato accettare la destinazione Catanzaro.Insomma, la reputazione costruita in decenni di cal-cio ad alti livelli era stata vanificata dagli ultimi annidi scellerata gestione. Sembra davvero un sognoche nel giro di pochi mesi soltanto le cose siano oracosì cambiate. Per favore non svegliateci

CATANZARO:Viale Pio X, 64 - Tel. 0961.532615

CATANZARO LIDO:V.le Magna Grecia, 197 - Tel. 0961.789275

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di Claudio Pileggi

Il Presidente Cosentino saluta il pubblico

Via Degli Angioini - CATANZAROTel. 0961.751838 - 320.7564570

AUTORIZZATOCELIACI

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Viale Emilia, 98 - CATANZARO - Tel. 0961.764531e-mail: [email protected]

Via T. Campanella, 103 - 88100 CatanzaroTel. 0961.772418

Via T. Campanella, 90 - Mater Domini (CZ)Tel. e Fax 0961.775370

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La prima sconfitta stagionale subitadalla “Planet Basket Catanzaro” nonha lasciato strascichi, avvenuta al co-

spetto di un avversario, il Caffè Monteroni,fra i più accreditati alla promozione nellacategoria superiore.“Proprio da questa sconfitta – consideracoach Tunno – abbiamo avuto confermadel potenziale che questo gruppo può of-frire a medio e a lungo termine, riguardo aprestazioni e risultati. Purtroppo a Monte-roni non abbiamo potuto disporre di una pedina fon-damentale del nostro scacchiere come Pate, ma laquadra è stata in grado di tenere testa ai pugliesisino al termine della gara. Davvero un vero peccatose, sul – 2 a quaranta secondi dal termine, non sifosse perso il possesso della palla che avrebbe po-tuto portare alla parità. In ogni caso sono contentolo stesso, in particolare se penso che i giovani sonoin crescita”.Uno di questi, aggiungiamo, è Andrea Scuderi,classe ’92, play-guardia, proveniente dal vivaio dellaPallacanestro Catanzaro. “Un campionato che co-stituisce – sottolinea proprio Scuderi – un banco diprova per tutti noi giovani, che abbiamo disputatocampionati regionali e juniores nelle passate stagioni.In ogni caso siamo agevolati molto dal fatto di co-noscere giocatori come Saccardo e Pellicanò , oltreche avere con Yande Fall un rapporto di conoscenzache si estende fuori dal campo, considerato che ogniestate la si trascorre insieme. I nuovi innesti nel roster– prosegue il play- guardia – hanno quindi portatoancora più solidità in ungruppo che già per noigiovani si era consoli-dato nel corso deglianni”.Ed a proposito di ele-menti nuovi, ToninoPate è uno di quelli chesi è integrato fin da su-bito nello spogliatoio,grazie al carisma ed allapersonalità. Proprio Pate

si stà rivelando fondamentale in una for-mazione che vive non solo lo spogliatoio,ma anche altri momenti della vita quoti-diana.Tra gli “anziani”, poi, il capitano AndreaCattani, che con lo stesso coach FabrizioTunno si è dedicato alla crescita umana etecnica dei giovani. “Potere giocare conlui – è sempre Scuderi a parlare – è mo-tivo, per noi giovani, di grande stimolo”. Una grande verità! Andrea Cattani (otto

anni dedicati al basket catanzarese) è senza ombradi dubbio un atleta da emulare per i giovani virgultigiallorossi, oltre ad essere il leader carismatico dellasquadra. “Non fosse stato per il poter dare ancora un contri-buto alla causa cestistica della mia città – ci confidal’attuale capitano della Planet Basket ed ancoraprima della Pallacanestro Catanzaro – non mi sa-rebbe andato di disputare un campionato di catego-ria inferiore rispetto alla Divisione Nazionale B. Hodeciso di restare anche perché è motivo di soddisfa-zione vedere in campo atleti che in passato ho avutomodo di allenare . Noto con piacere che si stannoamalgamando sempre di più con noi più esperti, se-guendo nel contempo le direttive della condizionetecnica con grande abnegazione, pronti sempre adare il loro apporto in ogni fase della gara. Certo,l’esperienza si accresce anche con gli errori che sicommettono, ma quello che è importante è che que-sti ragazzi non si sentano gravati da responsabilitàeccessive. Devono sì fare bene, ma con la consape-

volezza della grande fi-ducia che si ripone inloro, anche affron-tando formazioni chedispongono di organicipiù esperti rispetto alnostri, organici, co-munque, concludeCattani – cui potremocontendere la vittoria inogni gara e su qual-siasi parquet”.

di Marino GentileSoddisfa l’avvio di stagionedella Planet Basket Catanzaro

Tunno coach della Planet

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Costante e faticoso èstato, dal 30 agostoad oggi, il lavoro

svolto, nella preparazionepre-campionato, dai ragazzidell’Atletico Catanzaro junio-res di mister Rubino. Nellepoche uscite amichevolihanno dimostrato di volerapplicare gli schemi tantoprovati in allenamento e ineffetti le manovre viste con-vincono in pieno. Ad ognimodo c´è ancora molto la-voro da fare, così come lostesso allenatore GiuseppeRubino ed il giovane capi-tano Stefano Aversa, dichia-rano: “Sono soddisfatto – commenta mister Rubino- di come i ragazzi lavorano in allenamento e per lavoglia, che traspare in partita, di applicare i concettiche analizziamo nelle sedute. Guido un gruppo to-talmente rinnovato rispetto a quello della precedentestagione, ma vedo anche la stessa “fame” di appren-dimento dello scorso anno. Ora dobbiamo solo la-vorare, non badando ai risultati sul campo, maall´obiettivo prefissato, ovvero quello di crescere, cer-cando, nel contempo, di esprimere un buon gioco.Abbiamo ancora due settimane di lavoro intenso perentrare in quello che dovrà essere il clima campio-nato, ma sono fiducioso e convinto che le motiva-zioni per fare bene non mancheranno neanchequest´anno” .Particolarmente convinto e motivato appare il pro-mettente Stefano Aversa, capitano della baby squa-dra giallorossa: “Innanzitutto un grazie per avermidato la possibilità di farmi conoscere dai nuovi tifosi,ma, soprattutto dall’intero movimento del cittadino.Le mie aspettative sono quelle di fare gruppo, cer-cando di non disattendere le aspettative del mister,che crede molto nelle mie qualità di aggregatore. Bi-sognerà essere sempre compatti, poichè in questacategoria le partite si vincono con la testa. Stiamofacendo notevoli sforzi per riuscire ad adattarci aduna disciplina, le cui dinamiche di gioco risultano es-sere, per i più, nuove e ciò implica una concentra-

zione maggiore rispetto aquella abitualmente impie-gata. In passato ho datosempre il massimo e spero dicontinuare su questa squadraassieme ai miei splendidicompagni, anche in questanuova e appassionante av-ventura. Abbiamo capito, dasubito, che in questa societàle cose si fanno con serietà eprofessionalità. Da parte no-stra c’è la consapevolezza didover lavorare tanto, per di-ventare dei protagonisti incampionato. Un tecnico pre-parato, una società seria edesperta, tanta buona volontà

da parte nostra: gli ingredienti ci sono tutti per unaricetta vincente. Non resta altro che rimboccarsi lemaniche, lavorare tanto e sperare di poter offrire, allafine di questa stagione, un’ ottima pietanza”.

Toni Rotundo

Al via la stagione agonistica della formazione “juniores” dell’Atletico Catanzaro

Mister Giuseppe Rubino

Stefano Aversa

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