Catanzaro - Latina

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Domenica Giallorossa periodico settimanale - Anno XXV

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L’editoriale di ROMANA MONTEVERDE

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L’editoriale

Nessun proclama trionfale, ma si può sperare in una risalita

Le festività natalizie hanno sempre rappresentato per me un momento di autenti-

ca sospensione dal lavoro, dagli affanni e dai problemi del quotidiano. Negli ultimi due anni sono diventate anche un periodo di profonda riflessione sull’esistenza ter-rena e sul destino dell’uomo, aggiungen-do un velo di tristezza alla malinconia che si addensa con il passare delle stagioni. Purtroppo chi ha incontrato una volta la morte finisce per portarla sempre dentro di sé, anche se la cupa atmosfera creata dagli spettri che si annidano nella parte più recondita dell’anima è mitigata dal sorriso delle persone care e dal mistero di una luce bionda apparsa d’improvviso ad illuminare il cammino dissestato di un cuore perduto.Con questo spirito riassaporo in maniera ancora più intensa la gioia di riannoda-re i fili della vita abituale e riascolto con gusto le vibrazioni dettate dalla passione sportiva. E quale migliore ripresa se non quella di ricominciare a seguire le vicen-de calcistiche del Catanzaro, per giunta puntellate da una preziosa e convincente vittoria in trasferta! Si potrebbe sostene-

re che non si tratta di un grande risultato, visto che il Barletta è ultimo in classifi-ca, ma, a parte il fatto che vincere fuori casa non è mai semplice e scontato, non dimentichiamoci del rosario di sconfitte che ha accompagnato il percorso dei gial-lorossi nel girone d’andata e delle funeste predizioni di fallimento che ne sono se-guite. Sono state messe in discussione le capacità dell’allenatore, si è discettato de-gli schemi di gioco, sono stati criticati in maniera velata anche le qualità di qualche giocatore acquistato in estate. Per fortuna il Presidente è sempre stato irremovibile nelle sue decisioni ed il tempo gli ha dato ragione. Cozza è ritornato ad essere bravo e Fioretti ha iniziato a segnare con regola-rità. Diciamo, però, la verità: un contribu-to fondamentale alla rinascita del Catan-zaro è venuto dall’arrivo di Russotto, un calciatore di qualità nettamente superiore, che ha dato un sostanziale apporto di va-lore ed equilibrio alla squadra.Il campionato si continua a caratterizza-re per la fondamentale incertezza, poiché soltanto l’Avellino sembra avere imboc-cato la strada della continuità nei risulta-ti, mentre le altre avversarie si alternano

continuamente in classifica, passando da vittorie eclatanti a sconfitte inattese. Il Catanzaro, nonostante le sette sconfitte, di cui quattro consecutive, subite nel girone di andata, al giro di boa si ritrova ad un punto da Gubbio, Viareggio e Prato, a tre dal Perugia, a cinque dalla Nocerina e a sei dal Frosinone: nessun proclama trion-fale, ma, certamente, in silenzio e con l’u-suale umiltà si può sperare in una costante risalita. L’impegno casalingo con il Latina diventa in questa ottica particolarmente significa-tivo, e non soltanto perché si tratta di una squadra di vertice, a cui recuperare punti preziosi, ma anche per l’opportunità di dimostrare i reali meriti di questo nuovo Catanzaro. Il Latina dell’andata non mi aveva affatto impressionato, ragion per cui non ho dige-rito l’immeritata sconfitta subita allora. E perciò, tanta attenzione per un avversario che fuori casa è spesso implacabile, ma nessun timore perché il Catanzaro ormai c’è e ha ritrovato il suo cuore più puro.

A.S.

L’impegno casalingo con il Latina diventa particolarmente significativo

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PRIMARIA IMPRESA FUNEBRE

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L’editoria- le di ROMANA MONTEVERDE

Periodico sportivo Indipendente - Anno XXV Aut. Trib. di CZ n. 60 del 02.09.1988 - Tiratura 9.000 copie

Il numero e’ stato chiuso in redazionelunedi 7 Gennanio 2013

EditoreSalvatore Monteverde

Direttore ResponsabileGianni Bruni

Coordinamento giornalisticoMario Mirabello

FotoIcaro Fotocronache - Tel. 0961.725028

Grafica e impaginazione di De Girolamo Vincenzo

Tel. 0961.754331 - [email protected]

Concessionario di pubblicitàIcaro Fotocronache Largo Serravalle, 9 - 88100 Catanzaro Tel. 0961.725028

StampaAbramo Printing & Logistics S.p.A.

pag. 1 InCopertina Calma e concentrazionepag. 3 Editoriale Nessun proclama trionfale, ma si può sperare in una risalitapag. 7 Il fondo del direttore Un Catanzaro concreto: tenace nel difen dersi, opportunista nell’attaccarepag. 9 Pallone e dintorni Quando il razzismo è di casa al nordpag. 11 Area di Rigore

pag. 12 I volti nuovi Sabatino e Bacchetti alla corte di Cozzapag. 14 Focus Emergenza Strutture: adesso basta! pag. 17 Il punto sul campionato L’Avellino sbanca Prato e consolida la vetta della classificapag. 19 Calcio Mercato I primi botti del duemilatredicipag. 21 Cosi in campo pag. 22 Risultati e Classifica

pag. 24 Tabellini

pag. 26 Highlights

pag. 27 Avversio di turno Il Latinapag. 29 Controcronaca Anno nuovo, vita vecchiapag. 31 Quelli che lo striscione “Il veglione più bello che ci sia”pag. 32 Meteore Pasquale Luiso, il “Toro di Sora” ai tempi del Catanzaropag. 34 UeSse domani...Settore Giovanile Riparte la stagione degli aquilottipag. 37 Dalla redazione Nasce 88100TV.itpag. 39 Stati D’animo Asfaltato il Barletta di Martino, ora tutti a scuola di latinopag. 40 Campus Giallorosso Dopo la mini-serie positiva, il Catanzaro può ancora sognare i play-off ?pag. 41 Spidercam Pisseri: inumeri, le parate e il beach-volleypag. 42 I nostri inserzionisti

La foto di copertina è di Salvatore Monteverde

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Il fondo del direttore

Il successo conquistato a Bar-letta, a spese di un avversa-rio certamente debole come

dimostra la sua classifica ed ulte-riormente penalizzato da numerose assen-ze, assume un valore che va decisamente oltre i punti conquistati. Direi che può se-gnare una svolta nel campionato ed aprire nuove prospettive per una squadra, appe-na un paio di mesi fa, sull’orlo del baratro.Certo, conquistare sedici punti nelle ul-time sette gare, significa marciare con numeri da promozione; è stato proprio il successo in terra pugliese a determinare, finalmente, l’abbandono della zona play out ed il posizionamento a ridosso dell’a-rea di tranquillità. Che poi questa area di-sti solo tre punti dalla zona play off è un altro discorso che al momento è prematu-ro affrontare.Non sempre una vittoria, per quanto pre-ziosa, si coniuga con una bella prestazio-ne, ed anche Cozza, a fine gara, lo ha ri-conosciuto. Lo stesso Cozza ha aggiunto che, nell’at-tuale contingenza, l’importante è fare punti senza pensare al bel gioco: e qui, possiamo dirlo, il Catanzaro ha mostrato una nuova faccia positiva, quella della concretezza e del cinismo sportivo, finora sempre mancata.Abbiamo avuto occasione, in questa pri-ma parte del campionato, di parlare di un Catanzaro sfortunato, di un Catanzaro

pasticcione, di un Catanzaro poco equi-librato, di un Catanzaro distratto, di un Catanzaro comunque da rinforzare. Ora, nel dopo Barletta, possiamo parlare di un Catanzaro concreto, tenace nel difendersi ed opportunista nell’attaccare, capace di conquistare il vantaggio e, questa volta, di mantenerlo sino al fischio finale.Il Barletta era una squadra incerottata? Il rigore di Fioretti è stato concesso con generosità ? Pisseri, nel finale, ha salvato i tre punti ? E chi se ne importa. L’essen-ziale era tornare a casa con la vittoria, con i 400 tifosi giallorossi al seguito festanti e, come dicevamo prima, con nuove pro-spettive.Al momento in cui leggerete questa ri-ghe, probabilmente, si conosceranno già i nomi dei nuovi acquisti, quelli annun-ciati dal presidente Cosentino e richiesti da Cozza ed è proprio sulla base di questi arrivi che potremo parlare concretamente di nuove prospettive: la squadra, non se lo nasconde nessuno, necessita di nuova linfa, anche se sarà necessario, specie in difesa, bilanciare le uscite con gli arrivi. A tal proposito è bene ricordare il positi-vo esordio di Cruz e Carbonaro nell’Hin-tereggio e forse altri giallorossi faranno le valige verso Reggio Calabria.Tali considerazioni, in ordine alla neces-sità di nuovi acquisti, ci suggeriscono di restare con i piedi ben saldi in terra in attesa, tanto per cominciare, dell’ambi-

zioso Latina con cui il Catanzaro ha un “conticino” da regolare, con riferimento alla gara di andata.Il Catanzaro, reduce dal successo per 4 a 3 sul Barletta, affrontava un Latina che aveva rimediato una brutta “scoppola” in quel di Pisa. Ebbene, contro un avversa-rio preoccupatissimo, il Catanzaro, pur mantenendo sempre il controllo del gio-co, non fece praticamene un solo tiro in porta: E venne punito dall’unico tentativi dei toscani che ci fece parlare di un Ca-tanzaro “ingenuo”: un calcio d’angolo battuto verso l’esterno dell’area, con un neroazzurro, tutto solo, pronto a mettere il pallone in rete.Naturalmente le cronache di parte parla-rono tutte di un Latina super, ignorando che si trattò soltanto del regalo di un Ca-tanzaro non ancora “assuefatto” ai tranelli della prima categoria.Ora giunge l’occasione per rifarsi, anche perché un successo sui laziali, difficile ma non impossibile, aprirebbe davvero le porte al discorso su nuove prospettive. Attenzione, dunque, a non smarrire cal-ma e concentrazione: aver vinto cinque delle ultime sette partite significa che, anche con qualche deficienza denunciata, la squadra c’è ed ha voglia di far bene. Che poi l’avversario Latina proclami di puntare alla promozione diretta sarà cer-tamente uno stimolo in più per Fioretti e compagni.

Un Catanzaro concreto: tenace nel difendersi, opportunista nell’attaccare

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Pallone e dintorni di FiLIPPO VELTRI

E’ storia gia’ ampiamente di-gerita quella dei cori razzisti contro il milanista Boateng

in quel di Busto Arsizio, la partita sospe-sa, le polemiche, le curiose dichiarazioni dei vari Blatter e dei sindaci varesotti in sintonia praticamente su tutto, ma e’ bene tornarci su in questo mondo pallonaro no-strano, in cui tutto si dimentica, tutto si tritura e rischia di non restare memoria di nulla. Innanzitutto il dato inequivocabile e’ quello di una stupidita’ dilagante nelle curve (e non solo) dei nostri stadi, frutto di una stupidita’ piu’ generale che e’ sta-ta tollerata e che ora da i suoi frutti. Non e’ la prima volta che accade e non sara’, purtroppo, l’ultima almeno fino a che non saranno adottati provvedimenti pesanti ed esemplari contro le societa’ che ospitano gli avvenimenti sportivi, che forse finiran-no cosi’ di cinguettare con le frange piu’ estreme e violente delle loro tifoserie, in omaggio ad un quieto vivere che poi sfo-cia in episodi come quello di Busto. In secondo luogo il dato geografico che induce a piu’ di una riflessione: altre volte in stadi del sud si e’ assistito a questi odio-si buuu antineri ma in misura sicuramente inferiore rispetto a quello che accade in stadi del nord Europa o della Spagna. Ma il fatto che stavolta sia tutto avvenuto in quel di Busto, provincia di Varese, Lom-bardia, Italia, e’ segno che forse il clima di intolleranza verso le minoranze o verso chi ha altro colore della pelle o altra reli-gione, va facendosi pesante assai in quelle latitudini. Anche qui, senza esagerare e senza trarre conclusioni affrettate o stupidi sillogismi, un problema lo mette in evidenza quel che e’ avvenuto nello stadio di Busto: quando si mettono in giro troppe parole e troppe stupidaggini nella politica e nella societa’ e’ poi inevitabile che nella parte piu’ de-licata di questa stessa nostra societa’ – e cioe’ gli stadi di calcio – poi si finisce ad insulti e ad epiteti irripetibili contro i vari Boateng, Muntari o Niang. Da noi non e’ mai avvenuto tutto cio’, almeno a mia memoria. Magari i problemi delle nostre curve sono altri ma che il raz-

zismo non abiti dalle nostre parti e’ gia’ un bel risultato, figlio di una passione spor-tiva che non si e’ lasciata contagiare dal-le stupidita’ pseudopolitiche di una certa classe dirigente (a tal proposito sono em-blematiche le parole del Sindaco di Busto Arsizio che se la prendeva con Boateng per aver lasciato il campo!!!!) ed e’ rima-sta sempre ancorata ad una passione vera e forte per la squadra. Insomma, per una volta lasciateci dire che il sud ha dato una lezione al nord. Anche qui – e credeteci per una seconda volta – non sara’ l’ultima. Voglio infatti ricordare, ancora una vol-ta, l’atteggiamento seguito dalla tifoseria giallorossa nei momenti piu’ bui di questo avvio di stagione, quando bastava poco per incendiare gli animi o rifugiarsi nel solito attacco al povero allenatore di tur-no. Mente fredda, animi caldi, sostegno a Cosentino e Cozza ed ora i risultati si vedono. Buon anno a tutti.

Quando il razzismo è di casa al nord

Riprovevole episodio a Busto Arsizio: protagonisti i tifosi della Pro Patria e il giocatore di colore del Milan Kevin Prince Boateng

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Area di rigore di CLAUDIO ASTA

Chi ben comincia è a metà dell’opera! E la vittoria corsara di

domenica scorsa nel “Tavoliere” ha consentito di iniziare nel migliore dei modi questo 2013. Se, poi, cari ami-ci, si tiene conto che abbiamo anche “ben finito” , chiudendo col botto, il 2012 (splendida la “manita” ai danni del Gubbio), ecco che, inaspettata-mente fino a qualche domenica fa, si riaprono scenari futuri estremamente affascinanti per i “Nostri”. Per carità, cari amici, non voglio certo fare voli pindarici e sogni…osceni (e, d’altra parte, finchè siamo nella colonna di destra della classifica sarebbe ridi-colo farlo!) ma, dando credito alle statistiche, intanto non siamo più la peggiore difesa del torneo e l’attacco si conferma tra i migliori della Prima Divisione. E, zitti zitti, siamo solo a sei punti dalla zona play off. Tocco ferro e…faccio finta di niente!

Grande Cosentino! Il Presidentissimo, come promesso, sta

rinforzando la squadra con decisione e…voglia di stupire. Nel momento in cui scrivo, nuovi giocatori sono arri-vati e altri (dalla serie B, come dice Cosentino) arriveranno. Insomma, cari amici, la Società sta facendo di tutto per rilanciare le Aquile e farci approdare ad una salvezza tranquilla. Peccato che la Società resti ancora da sola, senza aiuti economici dal-la imprenditoria locale. Peccato che l’entusiasmo di Cosentino non riesca a contagiare i “berlusca” locali. Mi è giunta notizia che uno di questi, pro-babilmente, si presenterà alle prossi-

me elezioni politiche di primavera. Sarò curioso di ascoltare quello che dirà agli elettori catanzaresi in tema di “amore e interessamento” verso tutto ciò che avviene nell’ambito dei Tre Colli. Secondo me ci sarà da ri-dere!

Ipse dixit! Il collegio arbi-trale della Lega Pro intima al presidente Cosentino

che dovrà sborsare 120 mila euro a favore di ex calciatori della fallita F.C. Catanzaro. E “chissenefrega” della Procura di Catanzaro che, intan-to, sta indagando su calciatori e diri-genti (con rinvii a giudizio in sede di giustizia penale e deferimenti sporti-vi); e “chisenefotte” che un Sostituto Procuratore della Repubblica abbia bloccato conti correnti ad alcuni cal-ciatori in questione. Cose da pazzi! Conoscendo ormai l’intera vicenda siamo certi che la società gialloros-sa continuerà a proseguire per la sua strada ed è già pronta con le prossime mosse. Resta, cari amici, l’amarezza per la superficialità con cui le istitu-zioni pallonare abbiano affrontato il problema e per il fatto che, noi tifosi, non possiamo ancora dare un taglio netto con quel passato che tanto male ha fatto alle nostre…viscere.

Oggi, cari amici, il La-tina. E ne sono felice! Dopo le ultime due

vittorie dei “Nostri”, affrontare una corazzata potrebbe farci scrollare di dosso le ultime scorie fatte di paure e incertezze. Vincere oggi signifi-cherebbe rilanciare alla grande le ambizioni dei ragazzi di Cozza. Si-gnificherebbe, anche alla luce di un importante rafforzamento della squa-dra, dare ulteriori stimoli a giocatori che vedrebbero crescere la propria autostima. Questo campionato è to-sto e, se è vero che siamo a cinque punti dai play off e a due punti dai play out, ha tutte le carte in regola per diventare sempre più difficile da qui alla fine. Per questo motivo, noi tifosi dobbiamo sempre più stare vicini alla squadra e non farle mancare il nostro incoraggiamento. Il “Ceravolo sia oggi una bolgia e, sono sicuro, alla fine…..(tocchiamo ferro!).Ad maiora!

Francesco Cozza

Il presidente Cosentino

L’avvocato Sabrina Rondinelli

Fase di gioco Catanzaro-Gubbio

I volti nuovi

Sabatino e Bacchettialla corte di CozzaI primi due acquisti della campagna invernale dei giallorossipresentati prima della gara di Barletta

di ROBERTO TOLOMEO

Ancora in azione non li ab-biamo visti, ma è solo que-stione di tempo. Forse già

con il Latina potrebbe esserci spazio per uno dei due o per entrambi. Sono Sergio Sabatino e Loris Bacchetti i due rinforzi della fascia sinistra che fanno parte della truppa giallorossa dagli ultimi giorni del 2012 anche se formalmente sono stati in-seriti in una virtuale calza della Befana e presentati a stampa e tifosi due giorni pri-ma la sfida con il Barletta. Sabatino arriva da Nocera Inferiore dove era stato accolto con molte speranze ma ha trovato più di una difficoltà di inserimento. L’ex tecni-co giallorosso Auteri ora sulla panca dei molossi gli ha dato tutto sommato poca fiducia. Cinque presenze fino a questo momento ma in Campania ancora sono convinti delle sue qualità. Niente rescis-sione a differenza di come si era vocife-rato nei giorni precedenti all’ufficializza-zione. Prestito oneroso fino alla fine del campionato, poi si tireranno le somme. “ A me piacciono le piazze calde – ha detto Sabatino che ricopre un ruolo di esterno di centrocampo disposto se nel caso a fare anche il quarto di difesa – Catanzaro è una piazza calda in cui spero di rilanciarmi.

Le mie prime impressioni qui sono posi-tive. Voglio fare bene”. Sabatino, 24 anni, vanta già una discreta carriera tra terza e quarta serie. Prima di Nocera ha militato nel Trapani, nel Taranto e nel Manfredo-nia con alterne fortune. E’ un giocatore di categoria che cerca la consacrazione. Chissà che possa trovarla proprio sui tre colli. E’ invece da considerarsi una gio-vane promessa o poco più l’altro acquisto giallorosso di dicembre: il difensore Bac-chetti. Nome tipicamente romagnolo, Lo-ris, ma origini abruzzese per questo timi-do esterno di proprietà del Pescara. Classe 1993, come Orchi. Un’apparizione del settore giovanile della Sampdoria e poi il passaggio al Pescara nel 2011/2012. Era il Pescara dei miracoli di Zeman ma anche di Insigne, di Immobile, di Verratti che al termine della stagione alzò al cielo il tro-feo del campionato cadetto ma soprattutto ottenne una promozione in serie A. In quel torneo di B, lo scorso, e in quello squadro-ne Bacchetti ebbe collezionò tre presenza. La scorsa estate l’avventura nella lontana Lanciano sempre nel suo Abruzzo. Anche nella Virtus, neopromossa in B e allena-ta da Gautieri, Bacchetti ha uno spazio marginale. Due sole presenze per lui,

coincidenti con altrettanti sconfitte di una squadra che comunque in questa prima fase di stagione non ha certamente brilla-to. Bacchetti è stato schierato nell’undici titolare in Lanciano-Empoli del 20 ottobre scorso e Lanciano-Bari del 17 novembre. Ora l’esperienza in giallorosso, la prima nell’ex serie C. “Mi trovo già bene nel gruppo del Catanzaro – ha detto il gio-vane difensore nel corso della conferenza stampa di presentazione – La concorrenza nel ruolo? Fa parte del gioco. Spero di ri-tagliarmi il mio spazio”. Anche per Bac-chetti prestito fino alla conclusione della stagione. Il futuro è tutto da programmare anche se Cozza che ha fissato, sempre nel corso dello stesso incontro con i media, i requisiti fondamentali che i nuovo acqui-sti che arriveranno da qui a fine mese do-vranno possedere, intende contare su gio-catori che sposino il progetto giallorosso almeno per due anni. Staremo a vedere quello che succederà sino alla conclusio-ne del mercato invernale. Al momento di andare in stampa il presidente Cosentino e l’amministratore delegato Pecora non hanno ancora ufficializzato nuovi ingaggi che comunque dovrebbero essere resi noti nei prossimi giorni.

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Focus

Dopo essere stata eletta la squadra più prolifica (in termini di punti conquista-

ti sul campo) e in forma dell’anno solare appena trascorso, il Catanzaro ha iniziato il 2013 con il botto grazie alla bella vit-toria conquistata in trasferta a Barletta. Mister Cozza, la squadra, il presidente Cosentino e il sodalizio giallorosso tutto, stanno dimostrando di tenere alla cau-sa Catanzaro ora più che mai portando entusiasmo, bel gioco, punti e vigore ad una piazza calcistica che sembrava pri-ma della gestione Gicos, destinata a ben altri catastrofici epiloghi. La società gial-lorossa sta rispondendo dunque presente anche nel corso di questa stagione in ter-mini di sforzi economici, fisici e menta-li. E le istituzioni? Dove sono? O meglio dove si trova la vicinanza di coloro che dovrebbero dare supporto ad una delle ultime vere e proprie fonti di svago della città capoluogo? Il concetto è semplice e a buon intenditore poche parole bastano. Politici, amministratori della “cosa pub-blica”, date a Catanzaro e ai catanzaresi la possibilità di avere un futuro, di non di-sperdere i continui, indefessi e smisurati sforzi che il presidente dell’Uesse Catan-zaro Giuseppe Cosentino sta facendo da qualcosa come 15 mesi a questa parte. Il primo vero pensiero deve essere per for-za di cose dedicato alle strutture sportive cittadine. Il vecchio “Ceravolo”, costrui-to in tempi record al secolo della prima serie A, ha finora tamponato l’emorragia in seno alla carenza di impianti relega-ti alle partite di calcio. Seppur in mezzo a tante difficoltà l’ex “Militare” si è co-

munque sempre ben difeso dall’attacco di Osservatori sulle manifestazioni spor-tive, tecnici, ingegneri dell’impiantisti-ca mandati fino in Calabria per “testare” l’agibilità dell’impianto di Via Paglia. Ne abbiamo viste di tutti i colori negli ultimi anni. Partite disputate a porte chiuse per motivi di “ordine pubblico”, altrettante giocate senza il pubblico sugli spalti per-chè mancavano le condizioni minime per la messa in sicurezza dell’impianto, mi-nacce degli ispettori sul far disputare o meno le gare interne dell’Uesse, fino ad arrivare alla “genialata” della cosiddetta “capienza ridotta” che dai 30 mila spet-tatori del “Ceravolo” ai “tempi d’oro” si è ora stabilizzata alle circa 7 mila unità. Ma non è tanto questo il punto. Alla fine i numeri parlano chiaro. Nonostante Ca-tanzaro sia una delle piazze con più se-guito e che porta la domenica più gente allo stadio in tutta la Lega Pro, non si sono mai avuti problemi di indisponibilità nell’emissione dei tagliandi. Il “sold-out” al “Ceravolo” è stato sfiorato ultimamente solo nelle gare interne della passata sta-gione contro Perugia e Vigor Lamezia. Ma ciò per cui gli addetti ai lavori, la clas-se politica e dirigente deve assolutamente lavorare è la realizzazione o la riqualifi-cazione di alcune strutture sportive per consentire quantomeno alla prima squa-dra di allenarsi in condizioni “ortodosse” e plausibili per una squadra di calcio a livello professionistico. Rendiamo così pubblico il pensiero di tutto l’entourage giallorosso in tempi non a caso fertili in termini di fermento politico. Le elezioni sono vicine, presto i catanzaresi saranno

chiamati a decidere chi dovrà amministra-re la propria città per uscire dall’impasse del commissariato. D’altra parte è stato lo stesso tecnico Ciccio Cozza a fare pubbli-ca ammenda a margine di una delle ultime esternazioni in sede di conferenza stampa con i giornalisti. «Stiamo preparando le partite in mezzo a tante difficoltà per la mancanza delle strutture. Non abbiamo una struttura, non abbiamo un campo per allenarci. Ci alleniamo in un campo in cui abbiamo gli orari limitati(il “Curto”, ndr) e il pomeriggio non possiamo allenarci. Mi dispiace perché non ci mettono nelle condizioni di lavorare bene». Subentrano esigenze importanti anche in termini di ri-fondazione del settore giovanile. E’ bene anche sottolineare gli sforzi immani che la società giallorossa sta facendo in condi-zioni disastrose per la mancanza di strut-ture adibite alla crescita dei giovani atleti. Il Catanzaro in poche parole ha bisogno di strutture se vuole crescere. Allenar-si in 20 metri di campo dietro la “Curva Est” all’ombra dello “stricatura” non va più bene, non per una società forte,sana e ambiziosa, capeggiata da un uomo con la “U” maiuscola: Giuseppe Cosentino.

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Emergenza strutture: adesso basta!

di SIMONE NISTICO’

Sull’argomento è intervenuto anche Cozza: “Non abbiamo una struttura. Così non ci mettono nelle condizioni di lavorare bene”.

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L’Avellino sbanca Prato e consolida la vetta della classifica

Il punto sul campionato di PIERSANTO GALLO

Nocerina corsara ad Andria, nel posticipo Latina-Pisa termina 1-0

Nella giornata che ha inau-gurato il nuovo anno e il girone di ritorno della Pri-

ma Divisione/B balzano subito all’occhio i sei successi esterni sulle otto partite di-sputate, quasi un record! Al di là dei nu-meri, il sedicesimo turno ha suggellato la forza dell’Avellino, sempre più al coman-do della classifica e corsaro sull’insidioso campo del Prato (seconda migliore difesa del campionato fino a domenica scorsa), a cui i biancoverdi hanno rifilato tre gol. Per gli irpini quarto successo consecu-tivo. Qualche mese fa parlavamo della mancanza di continuità nei risultati che aveva condizionato il cammino della for-mazione di mister Rastelli, sulla cui for-za dell’organico non abbiamo mai avuto dubbi, essendo costituito interamente da giocatori che fanno la differenza in questa categoria: ebbene, ora che i campani sem-brano aver trovato la marcia giusta, sarà davvero difficile fermarli. E il tutt’altro che proibitivo impegno di oggi nel fortino del “Partenio” contro la Carrarese potreb-be permettere a Biancolino (il “pitone” sta dimostrando che a 35 anni sa ancora essere decisivo) e compagni di allungare ulteriormente la loro striscia di vittorie.

Nel “Monday night” di Raisport il Latina si è aggiudicato il big-match contro il Pisa (alla terza sconfitta consecutiva, ma co-munque autore di una buona prestazione), grazie ad un gol del “solito” Barraco, can-didandosi come l’anti-Avellino. La for-mazione di Pecchia, tra l’altro, aspetta la decisione del Giudice Sportivo in merito al match con la Paganese sospeso lo scor-so 16 dicembre per l’incredibile voragine apertasi sul terreno di gioco del “Torre”, visto che i laziali hanno presentato ricor-so, reclamando lo 0-3 a tavolino.Tre punti di sostanza, ma sempre tre pun-ti, per il Frosinone contro la Carrarese. Ai ciociari è bastato un colpo di testa vincen-te di Santoruvo per avere la meglio sui to-scani, che hanno riassaporato il successo dopo una sconfitta e cinque pareggi di fila nelle ultime sei giornate.Importante affermazione anche per la No-cerina, trascinata dal suo bomber Felice Evacuo, già a nove centri. I Molossi han-no vìolato il campo dell’Andria rischian-do solo nel finale e hanno coronato il loro inseguimento alla zona play-off, ritornan-do ad essere un avversario temibile per tutte le contendenti alla promozione.Stesso discorso per il Perugia: gli umbri

stanno rimontando posizioni, ma soprat-tutto sembrano aver pienamente ritrovato il loro maggiore terminale offensivo, Cio-fani, che, dopo la tripletta alla Paganese, ha regalato agli umbri con una delle sue “proverbiali” incornate un altro succes-so, questa volta al “Santa Colomba” di Benevento.A proposito di rimonta, anche il Catanzaro sta risalendo la china grazie agli ultimi positivi risultati. Bene davvero i giallorossi, che stanno notevolmente be-neficiando dell’inserimento in rosa di un giocatore come Russotto, del “rispolvero” da parte di Cozza del più che valido Or-chi e della scelta del trainer di Cariati di schierare solo una delle due prime punte Masini e Fioretti. Proprio l’ex Gavorra-no si sta confermando come un valore aggiunto in fase realizzativa: se i nuovi arrivati Sabbatino e Bacchetti si dimo-streranno capaci di fare la differenza, così come gli altri acquisti promessi dal presi-dente Cosentino, per le Aquile è tutt’altro che proibito coltivare ambizioni play-off, anche alla luce della cortissima classifica. Nel difficilissimo match di oggi al “Cera-volo” contro il Latina avremo un’ulteriore prova, che ci dirà se Cozza sarà veramente riuscito a trovare la quadratura del cerchio alla sua squadra.Chi invece sembra desti-nato ad un campionato anonimo, facendo attenzione a non rimanere immischiato nella “zona rossa” è il Benevento, che proprio non riesce ad ingranare la marcia nonostante il cambio di allenatore e una rosa costruita per arrivare in alto che sta deludendo tutte le aspettative.Clamorosa e inaspettata sconfitta per il Gubbio, che ha perso l’imbattibilità interna contro il Sorrento, scivolando in quella parte de-stra della classifica, le cui squadre facenti parte, fino ad ora, hanno costituito un vero e proprio tabù per gli umbri. Per Musetti e compagni, invece, sono maturati tre punti d’oro che permettono loro di abbandonare l’ultimo posto della graduatoria.A completare il quadro il mezzo sorriso, tra l’altro amaro, per la Paganese, che ha raccolto solo un punto nel match interno contro il Viareggio dopo essere stata rag-giunta al 95’ da un gol di Maltese

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Calciomercato

I primi botti del duemilatredici

Iniziato da poco, il calciomer-cato di Lega Pro somiglia all’uragano Sandy che spazza

via certezze e da il via a ipotesi anche da fantacalcio. Si sa, il mese di gennaio rappresenta lo snodo principale per una stagione, come non mai incerta. E allora puoi trovarti squadre come il Benevento, impelagate nelle zone calde della classifi-ca, costrette a vere e proprie rifondazione per cercare di non perdere quantomeno la categoria. E’ anche questo il calciomerca-to, capace di regalare sorprese. Pocanzi, abbiamo messo in risalto le difficoltà del-la formazione allenata da mister Ugolotti, anche domenica scorsa sconfitta in casa. In partenza, oltre a bomber Germinale, anche il centrocampista classe’91 Carlo De Risio, che interessa a Sorrento e Bar-letta, formazioni in lotta per non retroce-dere. Cessioni protagoniste anche in casa Perugia, rinfrancato dalla cura Camplone, che pensa alla vendita del forte mediano Francesco Di Tacchio. Il calciatore, di proprietà della Fiorentina, non si è espres-so al massimo dei suoi livelli e potrebbe lasciare la città del cioccolato dopo solo sei mesi di permanenza. Da due squadre che hanno fin qui deluso, passiamo alla sorpresa del girone B, ovvero quel Latina

capace di occupare posizioni importanti di graduatoria. La dirigenza laziale, or-mai, non si nasconde e punta senza mezzi termini alla serie cadetta. Pochi nomi, ma molti affari conclusi, o quasi. E’ pratica-mente fatta per Tomas Danilevicius, cen-

travanti lituano della Juve Stabia, ormai rassegnata a perdere il suo calciatore prin-cipe. Contratto fino al 2014 e supporter pontini che già sognano in grande. Oltre all’ex Livorno, il club del presidente Pa-ola Cavicchi ha acquistato anche Antonio Schetter, bomber che da poco ha rescisso il suo contratto con la Nocerina. Proprio i rossoneri campani, nei giorni scorsi, han-no chiuso per l’arrivo di Nicolas Martin Gorobsov, mediano 23enne che arriva in prestito dal Torino. Per un giocatore che arriva, c’è anche chi saluta. Stiamo par-lando di Francesco Ripa, 26enne centra-vanti vicinissimo a L’Aquila, formazione che milita in Seconda divisione. In casa Andria Bat, dopo il cocente ko casalin-go subito contro la Nocerina, è vicina a salutare Gianmarco Mascolo, in procin-to di trasferirsi all’Arzanese. Chi, inve-ce, non abbandonerà la nave, ma quella del Frosinone, è Vincenzo Santoruvo, ormai bandiera dei “canarini”. La for-mazione di mister Stellone, comunque, rinforzerà il reparto offensivo. Interes-sa, e anche molto, Alessandro Marotta, centravanti di 26 anni della Cremonese, in rotta con la tifoseria grigiorossa. Su di lui, però, c’è anche l’Avellino. Fino a fine mese, comunque, sono attesi al-tri botti, ma non quelli di San Silvestro.

Latina scatenato: colpi Danilevicius e Schetter. Gorobsov dal Torino alla Nocerina, Di Tacchio in partenza da Perugia

di MATTEO BRANCATI

Vincenzo SantoruvoTomas Danilevicius

Francesco Di Tacchio

20

LAVANDERIA SUPER BIANCO

21

Cosi in campo

CATANZARO-BARLETTA 4-3 Intagliata di Siracusa Carboni (2), Fioretti, CruzLATINA-CATANZARO 1-0 Maresca di Napoli CATANZARO-BENEVENTO 1-2 Ghersini di Genova PapasideroPAGANESE-CATANZARO 0-0 Pezzuto di Lecce CATANZARO-ANDRIA 0-0 Minelli di Varese VIAREGGIO-CATANZARO 3-1 Verdenelli di Foligno FiorettiCATANZARO-NOCERINA 2-3 Aureliano di Bologna Masini, BorghettiPISA-CATANZARO 4-1 Cifelli di Campobasso NarducciCATANZARO-FROSINONE 0-3 Benassi di BolognaPERUGIA-CATANZARO 2-4 Lanza di Nichelino Fioretti(2), Quadri,autorete(P) CATANZARO-PRATO 2-1 ChieffidiPadova Ulloa,RussottoCARRARESE-CATANZARO 2-2 Morreale di Roma Fioretti, RussottoCATANZARO-SORRENTO 1-0 Pelagatti di Arezzo FiorettiAVELLINO-CATANZARO 2-0 Martinelli di Roma CATANZARO-GUBBIO 5-2 Lanza di Nichelino Fioretti, Russotto (2), Fiore, D’AlessandroBARLETTA-CATANZARO 0-1 Maresca di Napoli FiorettiCATANZARO-LATINABENEVENTO-CATANZARO CATANZARO-PAGANESEANDRIA-CATANZARO CATANZARO-VIAREGGIONOCERINA-CATANZARO CATANZARO-PISAFROSINONE-CATANZAROCATANZARO-PERUGIAPRATO-CATANZARO CATANZARO-CARRARESE SORRENTO-CATANZAROCATANZARO-AVELLINO GUBBIO-CATANZARO

22

Calendario Lega Pro 1a Divisione Girone B - Stagione 2012/13

1-1 1-0

1-0 1-1 0-1

0-0 0-3

1-3 0-1 3-1

1-2 0-0

2-1 1-0 1-4

1-3 2-2

1-0 2-3 3-0

2-1 1-0

2-0 0-0 4-1

1-0 1-2

3-1 0-0 0-1

0-0 0-2

2-1 0-0 1-1

0-1 1-1

3-1 1-1 1-1

3-0

1-0

1-0

1-0

1-0

0-1

2-1

1-1

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Girone B - Stagione 2012/13

LA CLASSIFICA

* 1 Punto di penalizzazione ** 2 Punti di penalizzazione Latina e Paganese, una partita inmeno

3-0

1-1

2-0 2-0

0-2

2-0 2-2

0-1

0-0

2-1 2-2

2-2

2-2 2-0

1-2

2-2

2-1 5-2

1-0

1-2 0-1

0-3

2-1

1-1 1-1

1-0

2-2

1-0 2-1

2-1

2-2

sosp

2-0

2-4 2-2

3-1

1-0

2-0 3-1

3-2

4-0 2-1

2-0

0-0

2-2 3-0

4-1

1-1

1-2 2-2

1-1

2-2

3-0 0-3

1-0 2-0

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ANDRIA BAT (4-4-2): Rossi, Scrugli (88’ Tartaglia), Contes-sa, Arini, Migliaccio, Zaffagni-ni, Loiodice (75’ Salvemini), Giorgino, Maccan, Innocenti (50’ Comini), Taormina. A disp: Sansonna, Lanteri, Nocerino, Malerba. All: CoscoPRATO (4-3-1-2): Layeni, Beduschi (46’. Oussama Essabr), Carminati, Corvesi, Malomo (46’ Saitta), Ghinassi, Casini, Cristofari, Napoli, Di-sabato (68’ Papini), Benedetti. A disp: Brunelli, Kostadinovic, Bisoli, Palavisini. All:EspositoARBITRO: Marini di Roma1MARCATORI: 43’ (rig.) e 45’ (rig) Innocenti (A)

BARLETTA (3-5-2): Pane; Molina, Mazzarani, De Leidi, Burzigotti; Allegretti, Piccinni, Meduri (16’ Romeo); Ferreira, Barbuti, La Mantia (7’ Menegaz (65’ Carretta)). A disp: Liverani, Dezi, Meucci, Simoncelli. All: NovelliBENEVENTO (4-4-2): Gori; D’Anna, Anaclerio, Rinal-di, Signorini; Davì, Rajcic, Buonaiuto (22’ Bolzan), Man-cosu; Altinier (76’ Germinale), Marchi (52’Montini). A disp: Errico, Siniscalchi, Carotti, Cristiani. All: UgolottiARBITRO: Saia di PalermoMARCATORI: 52’ Burzigotti (BA), 57’ Mancosu (BE), 80’ Carretta (BA), 89’ Montini (BE)

CATANzARO (3-5-1-1): Pisseri; Conti, Orchi, Papa-sidero; Fiore, Quadri, Ulloa (11’ D’Alessandro), Benedetti, Squillace; Russotto; Fioretti (58’ Masini) . A disp: Faraon, Narducci, Mariotti, Carboni, Tuzzato. All: CozzaGUBBIO (4-3-1-2): Venturi; Semeraro, Pambianchi (51’ Nappello – 71’ Manzoni), Radi, Bartolucci; Malaccari (80’ Scardina), Boisfer, Guerri; Grea; Galabinov, Caccavallo. All.: Sottil. A disp: Farabbi, Galimberti, Lupi, Baldinelli. All: SottilARBITRO: Lanza di NichelinoMARCATORI: 26’ Guerri (G), 30ì Fioretti (C), 35’e 70’ Russotto (C), 46’ Fiore (C), 67’ Galabinov (G), 89’ D’Alessan-dro (C)

FROSINONE (4-3-3): Zap-pino; Frabotta, Guidi, Biasi, Blanchard; Gori (73’ Carrus), Gucher, Frara; Aurelio (93’ Bertoncini), Ganci, Cesaretti (81’ Paganini). A disp: Vacca-recci, Amelio, Crescenzi, De Onofre. All: StelloneVIAREGGIO (3-5-2): Gazzoli; Carnesalini, Trocar (84’ Sor-bo), Tomas; Pellegrini, Pizza, Maltese, Calamai (88’ Con-son), Peverelli; De Vena (75’ Gerevini), Magnaghi. A disp: Furlan, Lamorte, Gemignani, Sandrini). All: Cuoghi.ARBITRO: Sacchi di Ma-cerataMARCATORI: 60’ Frara (F), 93’ Conson (V)

LATINA (4-3-3): Bindi, Milani, Giacomini (79’ Cafiero), Cejas, Agius, De Giosa, Barraco (20’Tortolano), Burrai, Agodirin, Sacilotto, Gerbo (53’ Jefferson). A disp: Ioime, Bruscagin, Pagliaroli, Tulli. All: PecchiaCARRARESE (4-2-3-1): Ci-cioni, Lanzoni, Alvaro, Pestrin, Benassi, Melucci, Corticchia (62’ Tognoni), Corrent (32’ Margiotta), Mancuso, Belca-stro, Orlandi (36’st Ciciretti). A disp: Piscitielli, Alcibiade, Chella, Bregliano. All: Di CostanzoARBITRO: Pelagatti di Arezzo)MARCATORI: 15’ Agodirin (L)

NOCERINA (4-3-3): Russo G.; Daffara, Andelkovic, Scar-dina, Chiosa (65’ Crescenzi); Garufo, De Liguori, Corapi; Negro (68’ Russo N.), Maz-zeo, Evacuo (69’ Schetter). A disp: Aldegani, De Franco, Merino, Rizza All:AuteriSORRENTO (4-3-3): Rossi, Balzano, Di Nunzio, Nocen-tini, Bonomi; A. Esposito, Arcuri, Zanetti; Corsetti (71’ Ferrara), Bernardo, Schenetti (63’ Beati). A disp: Polizzi, Ciampi, Terminello, Guitto, R. Esposito. All: BucaroARBITRO: Bietolini di FirenzeMARCATORI: 22’ Mazzeo (N), 47’ Daffara (N), 62’ Negro (N), 75’ Bernardo (S)

PERUGIA (4-3-3): Koprivec; Russo, Cacioli, Lebran, Livie-ro; Moscati, Esposito, Carloto; Politano (91’ Barra), Ciofani (88’ Tozzi Borsoi), Fabinho (66’ Rantier). A disp: Giordano, Jefferson, Garcia, Moneti. All: CamplonePAGANESE (3-5-2): Rober-tiello; Pepe, Fusco, Agresta (62’ Ciarcià); Calvarese, So-ligo, Romondini, Scarpa (72’ Tortori), Nunzella; Caturano (60’ Girardi), Orlando. A disp: Pergamena, Pastore, Franco, Fava Passaro. All: GrassadoniaARBITRO: D’Angelo di Ascoli Piceno MARCATORI: 3’, 56’ e 87’ Ciofani (PE)

PISA (3-5-2): Sepe; Sbraga, Colombini, Sabato; Buscè, Rizzo (33’ st Gatto), Mingaz-zini (33’ st Barberis), Favasuli, Benedetti; Tulli (40’ st Scap-pini), Perez. A disp. Pugliesi, Rozzio, Carroccio, Fondi. All. Alessandro PaneAVELLINO (4-3-3): Fumagalli; Bittante, Fabbro, Izzo, Pez-zella (33’st Bianco); Massimo, D’Angelo, Angiulli ,De Ange-lis, (9’ st Millesi), Castaldo, Biancolino (38’st Bariti). A disp. Orlandi, Panatti, Giosa, Herrera. All. Massimo RastelliARBITRO: Aureliano di Bologna MARCATORI: 4’ Biancolino (rig.); 69 ’Castaldo (rig.), 93’ Bariti

15a GIORNATARisultati

Lega Pro 1a Div. - Gir. B

ANDRIA BAT 2

PRATO 0

BARLETTA 2

BENEVENTO 2

CATANzARO 5

GUBBIO 2 VIAREGGIO 1

FROSINONE 1 LATINA 1

NOCERINA 3

SORRENTO 1 PAGANESE 0

PERUGIA 3 PISA 0

AVELLINO 3

CARRARESE 0

occhiello1occhiello2

25

ANDRIA (4-4-2): Rossi; Scrugli (46’ Loiodice), Mi-gliaccio, Zaffagnini, Contessa; D’Errico, Arini, Giorgino, La-rosa; Taormina (48’ Lanteri), Innocenti. A disposizione: Sansonna, Tartaglia, Bruno, Nocerino, Malerba. Allenatore: CoscoNOCERINA (3-4-3): G. Russo; Baldan, Andelkovic, Scardina, Daffara; Corapi (90’ Garobsov), Bruno (88’ Rizza), Garufo; Negro (81’ Chiosa), Evacuo, Mazzeo. A disposizione: Aldegani, Aprile, N. Russo, De Franco. Allenatore: AuteriARBITRO: Tardino di Milano (Croce-Serpilli) MARCATORI:37’ Evacuo (N)

BARLETTA (4-3-3): Liverani; Molina, Romeo, Burzigot-ti, Mazzarani; Meduri (67’ Barbuti), Allegretti, Piccinni (53’ Meucci); Carretta (75’ Simoncelli), Lamantia, Dezi. A disposizione: Pane, Petteri-ni, Angeletti, Cicerelli. Allenatore: Novelli.CATANzARO (3-5-2): Pisseri; Conti, Orchi (46’ Quadri), Papasidero; Fiore, Ulloa (46’ D’Alessandro), Sirignano, Benedetti, Squillace; Russotto; Fioretti (75’ Masini). A disposizione: Faraon, Bac-chetti, Sabatino, Carboni. Allenatore: CozzaARBITRO: Maresca di Napoli (Mostafa-Squarcia)MARCATORI: 59’ (rig) Fioretti (C)

BENEVENTO (4-4-2): Gori; D’Anna, Mengoni, Signorini, Bolzan (66’ Pedrelli); Davì, Ca-rotti, Buonaiuto (55’ Cristiani), Mancosu; Cipriani, Marchi (42’ Montini). A disposizione: Mancinelli, Siniscalchi, Rinaldi, De Risio. Allenatore: UgolottiPERUGIA (4-3-3): Koprivec; Cangi, Russo, Lebran, Liviero; Esposito, Politano (80 Ayres), Di Tacchio; (64’ Nicco), Mo-scati, Rantier, Ciofani. A disposizione: Giordano, Garcia, Moneti, Barra, Tozzi Borsoi. Allenatore: CamploneARBITRO: Benassi di Bolo-gna (Stasi-Di Salvo)MARCATORI: 37’ Ciofani (P)

CARRARESE (4-2-3-1): Cicioni; Alcibiade, Melucci, Anzalone, Bregliano (65’ Ciciretti); Pestrin, Venitucci (75’ Pedrelli); Partipilo (83’ Orlandi), Belcastro, Mancuso; Makinwa. A disposizione: Piscitelli, Bat-tistini, Corticchia, Tognoni. Allenatore: Di CostanzoFROSINONE (4-3-3): Zappino; Frabotta, Guidi, Biasi, Blanchard; Carrus (87’ Marchi), Gori, Frara; Aurelio, Santoruvo (77’ De Onofre), Ganci (63’ Cesaretti). A disposizione: Vaccarecci, Amelio, Bertoncini, Gucher. Allenatore: StelloneARBITRO: Adducci di Paola (Borzomì-Di Federico)MARCATORI: 23’ Santoruvo (F)

GUBBIO (4-3-3): Venturi; Regno, Bartolucci, Brigan-ti, Galimberti; Guerri (46’ Malaccari), Palermo, Baccolo (67’ Carroccio); Galabinov, Manzoni, Caccavallo (72’ Bazzoffia).A disposizione: Farabbi, Pam-bianchi, Grea, Scardina. Allenatore: SottilSORRENTO (5-3-2): Rossi, Balzano, Bonomi, Beati, Ciampi, Terminiello; Didio (80’ Ferrara), Esposito, Arcuri; Bernardo (72’ Musetti) Corset-ti (90’ Schenetti). A disposizione: Frasca, Espo-sito, Juliano, Guitto. Allenatore: BucaroARBITRO: Cifelli di Campo-basso (De Filippis-Lanotte)MARCATORI: 31’ (rig.) Cor-setti (S), 89’ Bernardo (S), 90’ Galabinov (G)

LATINA (4-3-3): Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Brusca-gin; Sacilotto, Cejas, Burrai; Agodirin, Jefferson, Barraco. A disp. Forzati, Giacomini, Agius, Cafiero, Tortolano, Schetter, Tulli A.. All. Fabio PecchiaPISA (3-5-2): Sepe; Rozzio, Benedetti, Mingazzini, Sbraga, Carini, Buscè, Rizzo, Perez, Barberis, Tulli G. A disp. Pugliesi, Mattioli, Fondi, Bianchi, Scappini, Gatto, Strizzolo. All. Alessandro Pane ARBITRO: Chiffi di PadovaMARCATORE: 21’Barraco (L)

PAGANESE (3-5-2): Rober-tiello; Puglisi, Fusco, Pepe; Ciarcià (88’ Pastore), Soligo, Franco, Scarpa (75’ Romon-dini), Agresta; Caturano (69’ Tortori), Girardi. A disposizione: Pergamena, Perrotta, Neglia, Fava. Allenatore: GrassadoniaVIAREGGIO (3-5-2): Gazzoli; Carnesalini, Tomas, Trocar; Pellegrini, Pizza, Maltese, Ca-lamai (61’ Gerevini), Peverelli; Giovinco (61’ Magnaghi), De Vena (85’ Sandrini).A disposizione: Furlan, Con-son, Fiale, Lamorte). Allenatore: CuoghiARBITRO: Brasi di Seregno (Dal Cin-Mondin)MARCATORI: 58’ (rig.) Scar-pa (P), 94’ Maltese (V)

PRATO (4-3-1-2): Layeni; Corvesi, De Agostini, Di Sa-bato (58’ Essabr), Beduschi; Casini, Cavagna (82’ Bisoli), Malomo; Silva Reis; Napoli, Tiboni (28’ Carminati). A disposizione: Brunelli, Sait-ta, Cristofari, Benedetti. Allenatore: EspositoAVELLINO (4-3-1-2): Fuma-galli; Bittante, Fabbro, Izzo, Pezzella; Panatti, D’Angelo, Angiulli (26’ Millesi); De Ange-lis (75’ Bariti); Biancolino (83’ Herrera), Castaldo. A disposizione:Orlandi, Zap-pacosta, Bianco, Ricci. Allenatore: RastelliARBITRO: Pezzuto di Lecce (Calò-Grillo)MARCATORI: 24’ (rig.) Bian-colino (A), 75’ Millesi (A), 92’ Herrera (A)

9 RETI Ciofani D. (Perugia), Evacuo F. (Nocerina)

8 RETI Biancolino (Avellino), Castaldo (Avellino), Fioretti (Catanzaro)7 RETI Favasuli (Pisa), Galabinov (Gubbio)6 RETI Altinier (Benevento), Magnaghi (Viareggio), Mancuso L. (Carrarese), Napoli A (Prato), Politano (Peru-gia), Scarpa (Paganese), Barraco (Latina)5 RETI Frara(Frosinone), Girardi (Paganese), Innocenti (Andria), Mancosu M. (Benevento), Perez (Pisa), Tulli (Pisa)

16a GIORNATARisultati e marcatori

ANDRIA 0

NOCERINA 1 CATANzARO 1

BARLETTA 0 BENEVENTO 0

PERUGIA 1 FROSINONE 1

CARRARESE 0 GUBBIO 1

LATINA 1

PISA 0 VIAREGGIO 1

PAGANESE 1 PRATO 0

AVELLINO 3MARCATORI

SORRENTO 2

L’attacante del Perugia Daniel Ciofani

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Highlights

Catanzaro-Gubbio 5-2

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L’avversario di turno

Il Latina

E’ una donna il patron dei laziali

Nella cadetteria, il Latina ormai ci crede. Anzi, ec-come se ci crede! Un indizio su tutti? L’acquisto di Antonio Schetter, attaccante 31enne di origini

napoletane, passato dalla Nocerina (dove non è mai entrato in sintonia col tecnico e la “piazza”) alle fila pontine. rappresenta un segno chiaro della volontà dei nerazzurri di giocarsi sino in fondo le chance-promozione. L’ex bomber di Cavese e Messina, è il primo rinforzo (di lusso) per Fabio Pecchia, che, chiamato in estate a guidare il Latina verso una tranquilla salvezza, adesso si ritrova nella lotta per il primo posto. Pur costruita con gente di categoria (Cottafava, Burrai, Cejas, Sacillotto e Barraco non sono infatti gli ultimi arrivati in prima divisione), la squadra nerazzur-ra ha impressionato per continuità di risultati e per il fatto di non soffrire affatto di vertici nel corso del girone d’andata. Infatti, l’attuale società dell’antica Littoria, ovvero l’Unione Sportiva Latina, sta conseguendo risultati impensabili sino a qualche sta-gione fa. Il primo maggio 2011, per esempio, il club pontino ha conquistato una storica promozione in Prima divisione, a distan-za di quasi trent’anni dalla sua ultima apparizione nella vecchia e cara C1. Correva infatti l’anno 1982 quando i nerazzurri salu-tarono mestamente la terza serie nazionale. Appena un lustro fa, poi, il calcio era praticamente scomparso dal capoluogo pontino, prima che si registrassero qualcosa come ben quattro incredibili promozioni consecutive. Promozioni che sono entrate di diritto nella storia del calcio latinense. Ma non è tutto. Il 28 maggio 2012 vincendo i playout contro una nobile decaduta del calcio italiano come la Triestina (2-0 allo stadio “Francioni” nell’an-

data e 2-2 nel ritorno a Trieste), il Latina ha ottenuto una storica salvezza. Una pagina leggendaria per il club pontino che, quindi, a distanza di un anno dalla promozione ha potuto nuovamente far festa sempre con il tecnico Stefano Sanderra. A bocce ferme, il 5 giugno 2012, lo stesso Sanderra ha comunica di aver preso la decisione di non rinnovare il contratto con la società nerazzurra e, dieci giorni più tardi, la società pontina ha voltato pagina, pre-sentando quale nuovo l’ex mediano del Napoli, Fabio Pecchia. Per lui, pontino doc, una scelta di cuore, una sorta di ritorno alle origini, con la sua squadra (un mix di giovani e meno giovani) che pratica un football decisamente offensivo ed essenziale. Dal 4-2-3-1 di inizio stagione, mister Pecchia s’è convertito ad un 4-3-3 che in avanti si fonda sulla classe e l’imprevedibilità del folletto Barraco (castigatore dei giallorossi nella gara d’andata), sul dinamismo di Jefferson e adesso sul fiuto del gol di Schetter.

Il Catanzaro, nella partita di andata, ha tenuto a battesi-mo la prima presidenza in rosa della storia nerazzurra. Infatti, a settembre, quando le Aquile si sono recate a

Latina per disputare quello che fu l’anticipo (in diretta-tv) del-la seconda giornata di campionato, era avvenuto da pochissimi giorni l’avvicendamento alla guida della società pontina. Paola Cavicchi, proprio in occasione della partita serale contro l’Ues-se, faceva così il suo esordio quale massimo dirigente laziale, bagnando il tutto con una vittoria. Imprenditrice molto nota a Latina, consulente delle società di autotrasporto merci per quan-to riguarda la gestione aziendale nonché segretaria provinciale della Fai (Federazione autotrasportatori italiani che conta nella sola provincia pontina ben 400 iscritti) e, non ultimo, titolare da trent’anni della Lepincar (società di servizi per autotrasporti), ha ereditato quella che, sino all’anno precedente, era stata la pol-trona occupata dall’indimenticato Michele Condò. Quest’ultimo, originario di Polistena e scomparso recentemente, è stato il più

grande presidente della storia del Latina, portando i pontini dalle categorie dilettantistiche sino alla Prima divisione.

FabioPecchiaAll. Latina

La vera sorpresa del girone d’andata

L’imprenditrice Paola Cavicchi hai vertici della società da settembre

Il presidente del Latina Paola Cavicchi

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L’editoriale di ROMANA MONTEVERDE

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Controcronaca di SIMONE NISTICO’

Per una squadra di calcio arriva il momento in una stagione in cui bisogna de-

cidere per quale obiettivo lottare, verso quale direzione correre, stabilire la meta da raggiungere. Nessuno avrà le idee più chiare di loro. Nessuno meglio di loro, degli atleti con la maglia a strisce gialle e rosse e aquile reale impressa sul petto, sa che ora si fa veramente sul serio e la posta in gioco è veramente alta, troppo alta, per provare ad arrestarsi in un mo-mento che sorride al Catanzaro. E allora affilate le armi, sguainate le spade, alza-te la testa, un coro vi accompagnerà fino alla fine, sarà pronto a scaldare i cuori e a unire gli intenti verso l’unico obiettivo: la vittoria. Perchè vincere si può, sognare si può, di fronte l’avversario è forte ma non invincibile. Allo stadio “Nicola Cera-volo” va in scena Catanzaro-Latina. Effet-tuato il classico giro di boa, i giallorossi hanno ricominciato da dove erano partiti. La sete di vittoria non è stata soddisfat-ta né dai tre punti conquistati contro il Gubbio nell’ultimo impegno prima della sosta natalizia, né tanto meno dallo spu-mante versato nei calici durante le feste. No, a Barletta l’intera truppa capitanata dall’ “ufficiale e gentiluomo” Francesco Cozza ha irretito e annichilito la com-pagine pugliese per la seconda volta nel corso della stagione. Il “filo di Arianna”, che si era ingarbugliato nella difficile e insidiosa trasferta di Avellino, ha perciò continuato il proprio cammino rendendo il gomitolo più stretto e il periodo di glo-ria sempre più schietto. Anno nuovo, vita vecchia perciò. Gli astri del 2013 sorri-dono al segno delle aquile che sembrano avere dalla loro tutti i pianeti. Il sole ad esempio, espressione di vitalità e vigore, ha sorriso guardando in faccia il Catan-zaro, una delle squadre più in forma del momento. Poi c’è la luna, che, assieme a Nettuno in astrologia, segna la sensibili-tà, l’intuizione, l’istinto, tutte armi queste che mister Cozza ha sempre portato con

sé sin dal primo giorno del suo approdo nella città capoluogo. Mercurio e Marte, rispettivamente percettori di intelletto e iniziativa, sono in piena alchimia con l’e-quipe calabrese. La cartina al tornasole è data dagli ultimi innesti fortemente voluti dalla dirigenza giallorossa che ha dichia-rato di non voler lesinare sforzi di nessun tipo pur di rafforzare ancor si più questo gruppo. Venere, pianeta che porta con sé ineludibili connotati armoniosi, viaggia a favore delle aquile se è vero, come è vero, che il ritrovato appeal fra squadra, tifosi, tecnico e città, ha risollevato(finalmente) il morale di tutti. Urano e Plutone porte-ranno cambiamento e aria di rinnovato entusiasmo sui tre colli, mentre Giove, portatore di espansione tanto intellettua-le, quanto fisica, aiuterà il team e l’am-biente a costruire un sogno non troppo irrealizzabile. Solo Saturno, che anche il titolo di un celebre film virgolettava come “contro”, sembra ostile nei confronti del Catanzaro. Ma, cari tifosi giallorossi, non preoccupatevi! Di restrizione, limitazione e controllo(queste le caratteristiche di Sa-turno) le aquile badano bene a starne alla larga. E allora godiamoci la benevolenza dei pianeti in questo ideale ma benaugu-rante quadro astrologico. Fioretti, con il suo ennesimo gol ha iniziato l’opera mo-strando nuovamente la mitraglia dopo il rigore(con tanto di saltello come nel suo inconfondibile stile) trasformato a Barlet-ta. Adesso facciamo in modo che la festa continui.

Anno nuovo, vita vecchia

Per il 2013 tutti i pianeti sorridono alle aquile. Fioretti ha iniziato l’opera mostrando la mitraglia anche a Barletta. E ora... che la festa continui

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L’editoriale di ROMANA MONTEVERDE

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Quelli che lo striscione di ROMANA MONTEVERDE

“Il veglione più bello che ci sia”

Era il 31 dicembre del 2010, l’Uesse, lo ricordiamo tutti attraversava il periodo più

difficile e doloroso della sua gloriosa sto-ria. Ma di questo preferiremmo non par-lare. Sugli spalti, però, nonostante il delicato momento, la fede e la passione non riu-scivano proprio ad affievolirsi. Lassù, sui gradoni della Massimo Capraro, lo spettacolo non aveva intenzione di fini-re, ancora una volta, anche quella volta, nell’ultimo giorno dell’anno, gli Ultras Catanzaro avevano deciso di dare l’en-nesimo schiaffo morale a chi, fino a quel momento, e per l’ennesima stagione, aveva tradito promesse e belle speranze, mandando in frantumi ciò che per anni era stato costruito, mattone dopo matto-ne, gara dopo gara, con delusioni, soffe-renze, gioie e splendide e indimenticate magie di cui solo le Aquile sanno e hanno saputo rendersi protagoniste.

Quel giorno, mentre tutti, erano intenti a preparare il cenone di fine anno, tra vino, cotechino e lenticchie, loro erano li. Non erano tantissimi, ma erano fieri, non era-no neppure pochi ma erano innamorati di quei due colori, di quel giallo e di quel rosso che bisogna difendere a tutti i costi, a denti destri e a testa alta. Tra le nuvole di un desolato “Ceravolo”, allora, uno striscione simbolo non ave-va avuto remore ad innalzarsi: “IL VE-GLIONE PIU’ BELLO CHE CI SIA…CON GLI ULTRAS A CASA MIA!”. Quello, come anche spiegato, da un loro comunicato diramato qualche ora dopo il simbolico gesto, fu un modo per grida-re ancora una volta la volontà di ripren-dersi la propria squadra, la propria fede, il proprio posto su quei gradoni che in quell’annata non erano stati neanche per un giorno culla di festa, di cori e di colori. Quell’azione, non fu, quindi, un semplice goliardata, ma – riportando proprio le pa-

role degli Uc – “un appello disperato, af-finché qualcuno, si mettesse la mano alla coscienza e al portafoglio per far uscire il Catanzaro dall’oblio che lo attanaglia”. “Cosi ci affidiamo al fato e sogniamo ad occhi aperti, sperando che qualcuno dal buio raccapricciante del tribunale ci riporti nell’olimpo al fianco degli Dei, per far si che i nostri occhi rivedano le inconfondibili strisce giallorosse e le no-stre orecchie risentano il boato della Ca-praro”. Ora, oggi, e speriamo per lungo tempo ancora, quel “qualcuno” è arrivato e porta il nome di Giuseppe Cosentino. Il buio ha lasciato posto ad una luce sem-pre più raggiante che da due anni colora e infonde voglia di riscatto e di vittoria. L’olimpo degli Dei ci aspetta e questo anno nuovo appena cominciato porta con sé gli auspici migliori per far si che certe cose non accadano più.

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Meteore

A gennaio, si sa, le squadre si rifanno il look pensando al nuovo campionato che ini-

zia dopo l’ormai celeberrimo giro di boa, espressione mutuata dagli sport nautici. Il primo mese dell’anno solare, in una socie-tà sportiva, è fondamentale per tracciare una linea e vedere cosa manca per prova-re in tutti i modi a raggiungere l’obiettivo prefissato a inizio stagione o quello so-praggiunto nel corso del campionato. Tut-te (o quasi) le compagini di tutti (o quasi) i tornei, diventano dei veri e propri porti di mare grazie alle innumerevoli com-pravendite in sede di calciomercato che incuriosiscono gli sportivi e i diretti inte-ressati. Anche il Catanzaro nel corso del suo non troppo lontano passato ha avu-to degli innesti importanti (almeno sulla carta) nel famoso “mercato di riparazio-ne” o “mercato invernale”,che dir si voglia, ma che sono risultati interessanti più ai fini delle statistiche e a riempire gli alma-nacchi sportivi, che per il vero e proprio apporto dato alla squadra da un punto di vista tecnico. E’ il caso, ad esempio, di un certo Pasquale Luiso che, nella stagione

2004/2005 - dai più ricordata come quella della promozione in serie B delle aquile giallorosse dopo ben 14 anni di penombra disputati in terza e quarta serie – approdò a Catanzaro come vera e propria bomba di mercato. Luiso, infatti, dopo tante stagio-ni disputate in serie A e in serie B con le maglie di Torino, Piacenza, Vicenza, Sam-pdoria e Ancona(tanto per citarne qual-cuna), fu ingaggiato dall’allora sodalizio di Poggi e Parente per rinfoltire il parco attaccanti che aveva in “Re” Giorgio Coro-na il porta bandiera. L’apice della carriera agonistica di Luiso comunque, capace di mettere a segno ben 14 reti in massima serie con la maglia del Piacenza, si con-cretizzò proprio nella stagione 1996/1997 con la maglia biancorossa emiliana. In quel campionato l’attaccante campano ri-uscì ad entrare nella storia realizzando un gran gol di rovesciata al Milan di Taba-rez. Giunto al Catanzaro di Piero Braglia però, l’attaccante nativo di Aversa, si rese protagonista soltanto di alcuni scampoli di partita. Decisivo(in positivo) fu quello giocato nella famosa trasferta di Taranto che in molti, frani tifosi giallorossi, ricor-deranno. Entrato nel corso del secondo tempo, a pochi minuti dalla fine, Luiso prese palla e si rese protagonista di una di-

scesa palla al piede verso la porta rossoblù al termine della quale cedette palla all’ac-corrente “insolito” Ivano Pastore che, con un bel lob a scavalcare l’estremo difensore pugliese, regalò la gioia della vittoria ai suoi. Altro match per il quale Luiso viene ricordato(stavolta in negativo) dai tifosi del Catanzaro è quello relativo alla gara di ritorno della finale di Supercoppa ita-liana di serie C. In un Catanzaro-Arezzo giocatosi a fine maggio del 2004 fra le vin-citrici dei due gironi della regoular season in C1, Pasquale Luiso venne incaricato di battere un calcio di rigore che il portiere aretino Pagotto riuscì però a neutralizza-re spegnendo ogni minima speranza per i giallorossi di rimontare il pesante passi-vo di 3-0 maturato nella gara d’andata ad Arezzo. Giocatore caratterizzato da gran-de irruenza dentro e fuori dallo spoglia-toio (connotato questo che gli consegnò l’indelebile soprannome “toro di Sora” so-prattutto per effetto della bella esperien-za nella cittadina ciociara all’inizio della carriera), Luiso riuscì, dopo la parentesi a Catanzaro e alla veneranda età di 36 anni, a giocare qualche altro anno in Lega Pro e nelle categorie minori prima di appendere le scarpe al chiodo.

di SIMONE NISTICO’

Pasquale Luiso, il “Toro di Sora” ai tempi del Catanzaro

Arrivò a gennaio con molte speranze, in buona parte poi deluse

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Cenoni, panettoni, fuochi d’artifi-cio, auguri sono ormai un lontano ricordo per tutti, comprese anche

le giovanili dell’U.S.Catanzaro, pronti a dar battaglia, sportivamente parlando, a tutte le compagini. Il 2012 si è chiuso, nonostante l’ennesimo “anno zero”, nel migliore dei modi, anche in virtù di risul-tati soddisfacenti. Soprattutto la compa-gine “Berretti”, allenata da mister Giulio Spader, sta letteralmente sorprendendo in positivo tutti gli addetti ai lavori. Sette successi nelle ultime altrettante gare fan-no, di Morello e compagni, una squadra in grado dire la sua, magari anche alle fasi finali. Piedi per terra e tanto lavoro, devono essere questi gli ingredienti giusti per continuare a sognare in grande. Non abbiamo dubbi su questo, anche perché a capo del settore giovanile “siede” Franco Modestia, persona serissima, di cui ab-biamo parlato recentemente. Il bello arri-va adesso, con un 2013 che deve essere l’anno della continuità di risultati, e siamo sicuri che i giovani aquilotti non delude-ranno le aspettative. Stesso discorso vale anche per “Allievi” e “Giovanissimi”, ri-spettivamente guidati da Gianluca Proco-pio e Giuseppe Teti, autori di un ottimo lavoro fino a questo momento. Oltre ai ri-sultati, vorremmo che questo nuovo anno sia quello della svolta, “strutturalmente” parlando, anche perché si sta raschiando il fondo della vergogna per quanto riguarda l’annoso problema delle strutture di alle-namento nella città capoluogo di regione. Partendo dalla prima squadra fino ad arri-vare alla Scuola Calcio, tutti i ragazzi han-no dei serissimi problemi a dover sostene-re una normale seduta di allenamento. E’ vero, sono cose sapute e risapute, ma ciò

che è successo nell’anno appena trascorso deve far riflettere tutti. Una vicenda che rischia di protrarsi per molti anni, un vero peccato considerato che, finalmente, alla guida della società giallorossa vi è un pre-sidente con la P maiuscola, quello che è Giuseppe Cosentino. La speranza, forse inutile, è quella di non dover più trattare questo “scomodo”, usiamo tale eufemi-smo, argomento. “Che il nuovo anno ap-pena iniziato, porti una svolta importante anche su questo campo”. Potremmo usare questa frase per racchiudere l’auspicio di tutti i tifosi giallorossi, e non solo. Ma il nuovo anno, potrebbe, il condizionale è obbligatorio, portare alla ribalta le gio-vanili dell’U.S.Catanzaro anche alle fasi finali dei vari campionati. Se per “Allie-vi” e “Giovanissimi” il discorso assume i contorni di una montagna da scalare, stesso discorso non può essere fatto per la “Berretti”. In precedenza avevamo par-lato dei meriti della compagine di mister Spader, tutt’ora formazione più vicina a disputare altre partite importanti dopo la fine della regular season. E’ vero, man-ca ancora l’intero girone di ritorno, ma la compattezza, l’abnegazione, il corag-gio che ha contraddistinto la prima parte della stagione, rappresenta quel valore in più della formazione giallorossa. Alle fasi finali, già citate pocanzi, si qualificano le prime tre classificate, più la migliore quarta tra i gironi a 15 squadre. Ad oggi, il Catanzaro occupa la terza posizione, frutto dei suoi 27 punti, a -2 dalla Noce-rina (seconda a quota 29), ma a +9 sulla quarta piazza, posizione occupata dalla Salernitana, ferma a 20 punti. Un vantag-gio rassicurante o quasi, anche se i cali di tensione non sono ammessi per non cade-

re in pericolose trappole. Infine, vorremmo che i prossimi 365 gior-ni siano sempre all’insegna del sorriso per tutti i visi di chi fa parte, ma non solo, del-la Scuola Calcio dell’U.S.Catanzaro. Un progetto voluto fortemente dalla società calabrese che si è avvalsa dell’importante collaborazione di Carmelo Moro, princi-pale punto di riferimento per chi coltiva il sogno di giocare (chissà un giorno…) nella squadra della propria città. Tanti consigli per un “evento” che ha richia-mato l’attenzione di moltissimi ragazzi di piccola- media età, che nel calcio ve-dono una sorta di luce dinanzi a un mon-do sempre più in crisi. Crisi economica, dell’occupazione, sono solo l’antipasto della vera crisi, quella dei valori. Valo-ri ormai persi, con il passare degli anni, con i giovani sempre più “innamorati” di atteggiamenti, calcistici ovviamente, che una volta non venivano presi nemmeno in considerazione. Esultanze scellerate, gesti sconsiderati già dai primi calci, sono que-sti alcuni fattori che fanno male al calcio nostrano. Fortunatamente, qui nella città dei “tre colli” vi è un progetto serio, con persone preparate che conoscono a me-moria il significato della parola lavoro, dell’educazione sin dai primi anni. Il futu-ro, seguendo queste linee guida, non potrà che essere roseo per l’U.S.Catanzaro. Ne siamo sicuri.

UeSse domani ... giovani aquilotti crescono

Riparte la stagione degli Aquilotti

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di MATTEO BRANCATI

ANDRIA  BAT  -­‐  MELFI SabatoHINTERREGGIO  -­‐  CATANZARO "

LECCE  -­‐  PAGANESE "MILAZZO  -­‐  SORRENTO "NOCERINA    -­‐  BARLETTA "TRAPANI  -­‐  SALERNITANA "

VIGOR  LAMEZIA  -­‐  MARTINA  FRANCA "

14^  GIORNATA  CAMPIONATO    "  DANTE  BERRETTI"  -­‐  GIRONE  E

JUVE  STABIA  -­‐  ANDRIA  BAT DomenicaPAGANESE  -­‐  ARZANESE "

MARTINA  FRANCA    -­‐  BARLETTA "NOCERINA  -­‐  CATANZARO "

HINTERREGGIO  -­‐  SORRENTO "AVELLINO  -­‐  TRAPANI "

SALERNITANA  -­‐  VIGOR  LAMEZIA "

14^  GIORNATA    CAMPIONATO    ALLIEVI  -­‐  GIRONE  G

CROTONE  -­‐  HINTERREGGIO DomenicaREGGINA  -­‐  MARTINA  FRANCA "

PAGANESE  -­‐  NAPOLI "CATANZARO  -­‐  NOCERINA "TRAPANI  -­‐  SALERNITANA "

VIGOR  LAMEZIA  -­‐  CITTA'  DI  PALERMO "RIPOSA:    CATANIA

14^  GIORNATA  CAMPIONATO    GIOVANISSIMI  -­‐  GIRONE  H

Riparte la stagione degli Aquilotti

Cenoni, panettoni, fuochi d’artificio e auguri sono ormai un lontano ricordo per tutti, anche per il settore giovanile dell’U.S.Catanzaro, pronto a dar battaglia, sportivamente parlando, a tutte le compagini

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Dalla redazione

Parte il nuovo progetto editoriale “88100 TV - Ca-tanzaro in presa diretta”. Nasce anche nella città capoluogo un portale interamente arricchito con

video-servizi realizzati estemporaneamente. La città verrà rac-contata minuto per minuto grazie all’occhio attento della nostra redazione che seguirà gli avvenimenti più importanti. Tutti colo-ri della cronaca, politica, sport, cultura e spettacoli: tutto questo all’interno del ricco contenitore consultabile allì’indirizzo inter-

net www.88100tv.it. Verranno inoltre realizzati quotidianamente due edizioni di telegiornale e un’ampia rassegna stampa. Ag-giornamenti costanti nel corso dell’intera giornata, tanti repor-tage suddivisi per categoria e una photogallery con gli scatti più belli di tutti gli eventi. Tutto, ma proprio tutto quello che vuoi sapere, ma soprattutto vedere, a portata di click…in presa diretta.

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Se l’agonistica bellezza fosse reato, questo Catanza-ro sarebbe da sedia elettrica. La squadra calabrese inizia con una vittoria esterna il suo girone discen-

dente. Un successo meritato, cercato ed alla fine ottenuto. La tra-sferta non era facile. Rispettive preoccupazioni di classifica, la novità dell’arrivo a Barletta di un personaggio di spessore come Gabriele Martino, imponevano alla formazione giallorossa un andamento operaio, attento, che, alla lunga, si rivela vincente. Se a tutto ciò azzardiamo che, specie nella ripresa si sia dispu-tata una gara della quale resterà un sontuoso ricordo, si insinua nel nostro intimo la convinzione che, con oculatezza e misura, questa Società, questo tecnico, questa concreta dirigenza sa per-fettamente cosa è destinato a fare da grande il nostro Catanzaro. Con i debiti scongiuri, sembra che tutti, ma proprio tutti, abbia-no assimilato l’agonistica, durissima filosofia di questo torneo che, ogni domenica, distribuisce sorprese assolutamente. Tor-nando rapidamente alla gara del “Cosimo Puttilli”, c’è da dire che, in questa giornata, prima di ritorno, si è registrato un com-pleto crollo del fattore campo, con diverse vittorie esterne e, di conseguenza, anche il Catanzaro si è adeguato a questa allegra tavolata, animata da agonistici corsari. Dopo un primo tempo durante il quale i taccuini sono andati in vacanza autorizzata, entra sul terreno di gioco, il fosforo tattico di Francesco Cozza, il quale concede, ed ancora una volta in corsa, perle di agoni-stica saggezza: dentro uno stoico Quadri, in campo un sempre

più concreto D’Alessandro, restituendo Ciro Sirignano, che così vogliamo sempre vedere, nel proprio ruolo di competenza. Arri-va il momento dell’apoteosi giallorossa, con il rigore concesso al Catanzaro. Il difensore centrale dei pugliesi Burzigotti, pensa alla Boheme di Giacomo Puccini, e, segnatamente, alla romanza “che gelida manina”; tocca la sfera, notato, però, dall’assistente che segnala al direttore di gara il tocco galeotto. E’ calcio di rigore magistralmente realizzato da Giordano Fioretti; stavolta per Liverani non c’è nulla da fare. Il Barletta resta in dieci uo-mini, quando, però, un Catanzaro operaio ha già messo in cas-saforte questo prezioso, sofferto successo. E quella del collega Vittorio Giummo diventa, inevitabilmente agonistico lessico, musica, sparata da un ideale faraonico impianto a decibel vietati anche ai proprietari di discoteche, specie quando il bravissimo Matteo Pisseri mette a tacere le ultime, residue velleità pugliesi. Ottima,poi, la prova di Conti, che continua, con intelligenza, ad assimilare i contesti tecnico-tattici della squadra. Lo vogliamo etichettare come un bellissimo pulcino, bisognoso di crescere sempre più, e lo farà, completando il piumaggio. Dunque la vittoria esterna spalanca ai calabresi splendidi fram-menti di futuro con gli atleti che attendono, domenica, al “Ce-ravolo” l’abbraccio imperioso, atteso della sua impagabile tifo-seria, il tutto mentre al Barletta resta riservata una mefistofelica, agonistica ipotermia.

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Stati d’animo di ERNESTO TRONCA

Asfaltato il Barletta di Martino, ora tutti a scuola di latino

Un successo meritato, cercato ed alla fine ottenuto

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Campus giallorosso

Dopo la mini-serie positiva, il Catanzaro può ancora sognare i play-off ?

Alcuni studenti fuori sede dimostrano fiducia e ottimismo nel team Giallorosso che ha appena cominciato il girone di ritorno

Continua il nostro viaggio at-traverso tutta l’Italia che vi sta raccontando le impres-

sioni degli studenti, tifosi del Catanzaro che, per motivi di studio, si trovano fuori regione. Campus Giallorosso in questa edizione si è spostato a Roma e Perugia, luogo in cui risiedono diversi studenti universitari calabresi, nonché tifosi delle “aquile”. Abbiamo incontrato Eugenio, Alessandro e Rino, ai quali abbiamo fatto la seguente domanda: “Il Catanzaro riparte nella maniera in cui si era fermato prima della sosta na-talizia, conquistando tre punti vitali per la sua stagione. Visti gli innesti appena ufficializzati e probabilmente quelli di categoria superiore che arriveranno, il Catanzaro può ancora sognare i play-off?”

Eugenio Marino (Roma): “Sicuramen-te sognare non fa mai male, ma ci sono almeno tre o quattro squadre che in que-sto momento sono superiori a noi, come Avellino, Nocerina e Frosinone, mentre con le altre penso che con qualche innesto di categoria superiore possiamo giocarce-la a viso aperto. Il presidente sembra avere grandi ambi-zioni e quindi tutto è possibile, ma al mo-mento è fondamentale acquistare un cen-trocampista che ci faccia fare il salto di

qualità, visti i continui infortuni di Quadri Per quanto concerne il reparto difensivo penso che oltre a qualche acquisto è ne-cessario motivare e recuperare Sirignano, che come ricordiamo tutti faceva netta-mente la differenza l’anno scorso e oggi è ancora alla ricerca della forma migliore. Il reparto offensivo mi sembra ben messo, salvo che Masini recuperi quella forma fi-sica che gli può permettere di concorrere per una maglia con Fioretti, poiché la con-correnza non fa mai male. Voglio inoltre complimentarmi con la so-cietà per l’arrivo di Russotto, davvero un giocatore di categoria superiore che di-verte e incrementa notevolmente il tasso tecnico della squadra. Finisco dicendo che ho molta fiducia nel progetto Cosentino e che sono uno dei po-chi che non ha contestato Cozza nel mo-mento in cui le cose non giravano, perché ho tanta fiducia in Ciccio e mi piacciono le persone ambiziose come lui. Sempre forza Catanzaro”.

Alessandro Costanzo (Perugia): “Se-condo me il Catanzaro, arrivato a questo punto, con gli acquisti nuovi e con la rosa che abbiamo a disposizione deve punta-re ai play-off, con grandi giocatori come

Russotto che è nettamente di categoria su-periore e un grande bomber come Fioretti. Adesso c’è il Latina, che è una concorrente per i play-off, perciò un risultato positivo è fondamentale. Con il passare del tempo sta tornando a farsi sentire, come i vecchi tempi, anche il dodicesimo uomo, che ha fiducia nella società e che dopo tanti anni di purgatorio vorrebbe tornare ad essere una tifoseria che abbia considerazione nel panorama italiano, e sopratutto tornare a sostenere una squadra di prima qualità”.

Rino Gemelli (Perugia): “Sognare non costa nulla, però non sarà facile raggiun-gere una posizione utile per disputare gli spareggi promozione perché quest’anno il Campionato di Prima Divisione è tecnica-mente di buon livello.I punti persi nel girone di andata peseran-no tantissimo, però se il “Nicola Ceravo-lo” tornerà ad essere un fortino inespu-gnabile, se la società continua a metterci questa passione e questa professionalità, e se i nuovi acquisti, che di certo arrive-ranno da qui alla fine del calcio mercato, dimostreranno di essere utile alla causa giallorossa allora credo che sia molto più reale parlare di play-off.

di GIOVANNI CRISTIANO

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Spidercam di ROBERTO TOLOMEO

Nella famiglia del numero uno delle Aquile un sottile legame con un portiere giallorosso del passato

Pisseri: i numeri, le parate e il beach volley

Certo, non hanno la stessa importanza del fantacalcio ma i numeri, le cifre, le sta-

tistiche, anche nel calcio giocato contano, eccome. Sempre gelide, talvolta emble-matiche ma spesso, troppo spesso fuor-vianti. Prendete, per esempio, quelle che definiscono il valore della difesa del Ca-tanzaro: 28 gol subiti nelle prime 16 gare di campionato, quasi la peggiore in Prima Divisione. Se un “non appassionato” di pallone si limitasse a leggerle esclame-rebbe sicuramente: “Cielo, questa squadra tra i pali avrà proprio un pippone”. Ma quando si subisce un gol, si sa, non sem-pre si deve gettare la croce addosso all’e-stremo difensore. Le reti possono essere subìte in seguito ad episodi semifortuiti, a meccanismi difensivi non oleati, a inespe-rienza, a sviste arbitrali, alla giocata non impeccabile di un terzino non pronto per la categoria, a uno spruzzo di malasuerte. Le cifre, nel caso del Catanzaro di oggi, hanno il demerito di mettere nell’ombra il signor numero uno su cui Cozza può contare dal primo giorno di ritiro la scorsa estate in quel di Polistena. Matteo Pisseri, classe 1991, un giovincello su cui il Par-ma, mica l’Atletico Van Goof, punta pa-recchio in prospettiva futura. Matteo, al momento in giallorosso per farsi le ossa e poi chissà, ha dimostrato in questi primi mesi di permanenza sprazzi di quella clas-se che più volte era stata reclamizzata nei mesi scorsi. Pisseri non fa parte della ca-tegoria dei portieri istrionici-protagonisti. E’ un onesto “salvatore di risultati” che va avanti per la sua strada. Decisivo almeno in una occasione in quasi tutte le partite anche quando, erano stati i giallorossi a creare il maggior numero di occasioni gol. Anche il giorno dell’Epifania, nella brutta vittoria di Barletta lui nel finale ha tim-brato il cartellino. Il vero grande portiere,

soprattutto se ha poco più di 20 anni, non è acrobata, non cerca l’applauso o il fo-tografo, non salva un pallone sulla linea per poi, nell’azione successiva esibirsi magari nella madre di tutte le papere. Il goalkeeper di qualità fa il suo dovere con

costanza. Come Pisseri. In campo e du-rante gli allenamenti. Con serietà, senza dare nell’occhio.Qualche settimana fa, hanno dovuto im-piegare qualche minuto prima di rico-noscerlo in azione anche suo padre e suo fratello piombati al Curto dall’Emilia Romagna per vederlo al lavoro. Il fra-tello maggiore del portiere, Nicola, ha 23 anni e da parte sue le sue soddisfa-zioncine agonistiche alcuni anni fa se le è tolte anche se alcuni anni fa. Pisseri. Per lui un titolo italiano under 21 e un quinto posto europeo in una disciplina olimpica tanto praticata quanto completa-mente differente dal calcio: il beach vol-ley.E allora la mente torna indietro nel tempo, quasi un decennio e dai ricor-di emeerge una circostanza e maga-ri beneaugurante coincidenza. Si ri-corda l’ultimo portiere che portò i giallorossi in serie B, Silvio Lafuenti. Altre caratteristiche tecniche, altra pro-venienza geografica, altro fisico, ma un sottile legame con Pisseri: avere in famiglia un giocatore di beach volley. Anzi, nel caso di Lafuenti, una gio-catrice: la moglie Lucilla Perrotta. Che, in una serata di agosto di otto anni fa, non potè seguire neanche in tv perché proprio nei momenti si giocava una me-daglia olimpica poi solo sfiorata lui era ad Avellino per una gara di Coppa Italia. Tre mesi prima Lafuenti, il suo tec-nico toscano ei suoi compagni tra cui una tale Corona, festeggiavano la se-rie B insieme a una città impazzita. Perché Pisseri possa sperare di fare la stessa cosa ragionevolmente dovrà restare a Catanzaro per un altro anno. Fattibile, visto in Patria lo reclameranno? Ipotizzar-lo è solo fantacalcio, appunto? Ai poste-ri…

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I nostri inserzionisti

“Droga e alcool”. Prosegue la sensibilizzazione di Federfarma

Per combattere e vincere le droghe non è sufficiente li-mitarsi alla repressione del

narcotraffico o alla distruzione di certe coltivazioni, né basterà la profilassi sa-nitaria e l’informazione dettagliata, at-traverso documentari e depliant, sugli effetti delle sostanze e sulle conseguenze fisiche, psichiche e sociali della tossicodi-pendenza. Gli effetti nocivi dell’alcool e del tabacco sono ben conosciuti da tutti: eppure milioni di persone continuano ad abusarne”.Lo afferma il presidente di Federfarma Calabria, dr. Vincenzo Defilippo, che pro-segue il suo dire su un tema scottante qua-le la droga e l’alcol. La droga non è un virus che contagia a nostra insaputa. La droga c’è: nessuno può sentirsi estraneo al problema, per-ché ci tocca tutti più o meno da vicino. Siamo quindi chiamati in prima persona a coinvolgerci, a dialogare con gli ammi-nistratori e con i servizi, con i legislatori e i professionisti, perché le nostre città e i nostri paesi siano a misura d’uomo e i nostri giovani non debbano vivere come comparse pronte a ritirarsi dallo scenario della vita per mancanza di ruoli significa-tivi da interpretare”. Un’altra forma di tossicodipendenza lega-le è quella del tabagismo.“Il fumo, come si sa, compromette la salu-te dell’uomo. L’azione della sigaretta può variare in relazione alle caratteristiche del tabacco usato, alla quantità e durata del-le aspirazioni, alle pause tra una fumata e l’altra e alle condizioni soggettive del

fumatore, ma in ogni caso il fumo produ-ce attività tossica e cancerogene, a causa dell’ossido di carbonio, dell’acido ciani-drico, dell’ossido di azoto, della nicotina, del catrame e delle molte altre sostanze assorbite con il fumo. Senza dimenticare che l’ossido di carbonio che si sprigiona nella fase gassosa del fumo è nocivo non solo per chi fuma, ma anche per chi respi-ra nello stesso ambiente”.C’è fumatore e fumatore, comunque”.“D’accordo! Provate allora a riconoscervi in una delle categorie che Tomkins, uomo di scienza americano, ha delineato a pro-posito della tipologia del fumatore:quello abituale, che accende meccani-camente le sue sigarette, senza provare particolari sensazioni; quello positivo, nel senso che fuma con un obiettivo specifi-co: cercare una forma di eccitazione (in stato di apprensione) o, al contrario, un modo di rilassarsi (in fase di relax); quello negativo, che fuma per diminuire il senso di frustrazione, ansia, disagio o comunque

fastidio che prova ed infine il fumatore tossicomane, legato al fumo da una grave dipendenza fisiologica. Non va dimentica-ta la componente psicosociale: molte per-sone hanno iniziato a fumare per sentirsi più integrate in un gruppo, per non essere emarginate, per non essere considerate, da adolescenti, dei bambini. Ma non è questa una delle ragioni per le quali si finiscono per provare anche le droghe illegali, per esempio lo spinello di marijuana? Per abbandonare allora la sigaretta?“Si potrebbe rispondere: lasciare la si-garetta è davvero difficile. Negli ultimi vent’anni ci sono riuscite soltanto alcune decine di milioni di persone.Il Comitato francese contro il tabagismo offre i suoi consigli per smettere, a co-minciare dal primo: volerlo per davvero. Per rafforzare la volontà, occorre ricorda-re che il fumo è un pericolo per la salute, specie per la donna incinta.Il migliore suggerimento è quello di smet-tere completamente e una volta per tutte. Diciamo, comunque, che quando il biso-gno di fumare si fa sentire, respirare pro-fondamente, vuotare bene i polmoni e bere un pò d’acqua; fare del moto, idroterapia, altri esercizi fisici per attivare la circola-zione sanguigna; dormire a sufficienza. Infine, è utile migliorare l’alimentazione, ovvero: non mangiare troppo, evitare gli eccitanti (caffè, thè, alcool, spezie) e gli alimenti pesanti e indigesti. Scegliere ac-qua, succhi di frutta e di legumi, alimenti naturali freschi, frutta, cibi ricchi di sali minerali, cereali, formaggi, uova, pesce”.(continua)

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I nostri inserzionisti

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• possibilità di integrare il piano con versamenti aggiuntivi senza costi di ingresso;• bonus speciale che incrementa il risultato a scadenza;• facoltà di accedere al propriori-sparmio prima della scadenza per far fronte a spese impreviste.

INA ASSITALIA offre anche un piano sanitario dedicato, estendi-bile anche al nucleo familiare, con agevolazioni (figli fino a 10 anni gratis e sconti per gli altri familia-ri), con le seguenti caratteristiche:

• un indennizzo in caso di inter-vento chirurgico presso strutture sia pubbliche, che private, di im-porto variabile in base alla tipolo-gia di intervento subito;• un programma di prevenzione sanitaria, un check-up con visita ginecologica ed analisi specialisti-che per la salvaguardia della salu-te della donna;• il rimborso delle spese sanitarie per danni estetici derivanti da in-fortunio (fino a 5.000 euro);• la garanzia assistenza operativa in tutto il mondo, 24 ore su 24, per consulti medici, consulenze ed aiuti in ambito medico, l’invio di una baby sitter /old sitter e di una collaboratrice familiare in caso di ricovero dovuto ad infortunio o malattia, l’invio di un insegnante di sostegno in caso di infortunio o ma-lattia dei figli.

E, in più… Tutte le donne assicu-rate con Ina Assitalia per l’auto-vettura privata, con l’Assistenza Stradale, riceveranno in omaggio il Soccorso Stradale in caso di “fora-tura gomma”.

Piazza Basilica Immacolata, 11