Case study MMC: Analisi di bilancio Fratelli Ceresa
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D A L M A Z Z O , G A L L O , G I A C O N E , L O N G O , M A N C E
ANALISI DI BILANCIO
F.LLI CERESA S.P.A.Professor Adriano Gios
2Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance
• Volume d’affari -41,22%• Risultato netto passa da 0,84% a 4,31%
-50%
-40%
-30%
-20%
-10%
0%
10%
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
RN in funzione del volume d'affari
Volume d'affari
Net profit
Periodo di riferimento: 2003-2010
3Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance
• Maggiore efficienza nei costi ha permesso un aumento percentuale dell’EBIT
Periodo di riferimento: 2003-2010
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
56.82%61.19%
67.73%72.08%
65.80% 67.93% 64.64% 61.93%
24.68% 19.61%
17.21%13.25%
13.25%14.52%
16.16% 17.86%
15.51% 16.13%14.34% 10.50%
15.03% 11.70% 14.27% 12.97%
2.99% 3.07% 0.72% 4.16% 5.92% 5.85% 4.92% 7.24%
Analisi Costi e EBIT
Ebit
Costi fissi
Costi variabili
Costi del venduto
4Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance
0.00%
2.00%
4.00%
6.00%
8.00%
10.00%
12.00%
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Capacità economica
EBIT
EBITDA
RISULTATO NETTO
ANALISI ECONOMICA
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 5
83.84%
84.02%
95.22%
71.63%
71.74%
66.65%
74.36%
64.19%
16.16%
15.98%
4.78%
28.37%
28.26%
33.35%
25.64%
35.81%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
BEP e Margine di sicurezza
BEP
MARGINE DI SICUREZZA
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 6
• Dall’analisi economica emerge un trend positivo dell’EBIT, dell’EBITDA e delRisultato Netto;
• Situazione anomala nel 2005 con picco negativo dell’EBIT e dell’EBITDA acausa della crescita dei costi del venduto. Il Risultato Netto è statocomunque positivo, ma solo per effetto di una sopravvenienza attiva;
• BEP e Margine di sicurezza hanno un trend positivo durante il periodo inesame;
• Situazione anomala nel 2005 con BEP al 95% che lascia poco spazio almargine di sicurezza.
ANALISI ECONOMICA
ANALISI PATRIMONIALE
7Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance
-
0.20
0.40
0.60
0.80
1.00
1.20
1.40
1.60
1.80
2.00
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Margine di struttura
Margine di struttura
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 8
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
D/E 6.53 3.70 0.94 0.05 -0.23 -0.21 -0.26 -0.34
-1.00
0.00
1.00
2.00
3.00
4.00
5.00
6.00
7.00
Debts/Equity
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 9
ANALISI PATRIMONIALE
• Il Margine di struttura ha un trend positivo. Il patrimonio netto arriva acoprire per quasi il doppio l’attivo immobilizzato;
• Il rapporto Debts/Equity dimostra come l’azienda ha avuto la capacità diessere indipendente da finanziatori esterni;
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 10
ANALISI REDDITUALE
0.00%
10.00%
20.00%
30.00%
40.00%
50.00%
60.00%
70.00%
0.00
2.00
4.00
6.00
8.00
10.00
12.00
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
ROI - ROS - T/O
T/O
ROI
ROS
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 11
0%
100%
200%
300%
400%
500%
600%
0.00%
5.00%
10.00%
15.00%
20.00%
25.00%
30.00%
35.00%
40.00%
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
ROE e Equity
ROE
EQUITY
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 12
ANALISI REDDITUALE
• Nonostante la diminuzione del capitale investito netto, il ROI ha trendpositivo grazie all’aumentare del Risultato operativo frutto di unamaggiore efficienza nella gestione dei costi.
• Il ROS ha raggiunto il 7,24% di margini sul totale del volume d’affarisempre grazie all’ottimizzazione dei costi.
• Il T/O ha un picco positivo nel 2006 e uno negativo nel 2009 per effettodell’abbassamento e dell’innalzamento del CIN.
• Il ROE ha un trend altalenante poiché il patrimonio netto non è cresciutoproporzionalmente al risultato netto. Si è così creato un patrimonio nettoconsistente, ma una bassa redditività per gli azionisti.
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 13
ANALISI MONETARIA
1.021.07
0.61
0.98
1.26
0.86
1.26
3.79%
4.23%
2.66%
4.96%
5.69%
5.06%
7.53%
0.00%
1.00%
2.00%
3.00%
4.00%
5.00%
6.00%
7.00%
8.00%
0
0.2
0.4
0.6
0.8
1
1.2
1.4
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
AUTOFINANZIAMENTO
AUTOFIN/RICAVI
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 14
Periodo di riferimento: 2003-2010
• L’autofinanziamento rapportato ai ricavi netti ha un andamento oscillantein particolar modo negli anni 2005 e 2009 per effetto di variazione deicosti su volumi di vendita differenti. La tendenza è comunque positivapoiché rispetto ai ricavi si genera una quota sempre maggiore di monetapotenziale.
ANALISI MONETARIA
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 15
0
1000000
2000000
3000000
4000000
5000000
6000000
7000000
8000000
9000000
10000000
2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
CASH FLOW
Cash flow cumulata
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 16
Periodo di riferimento: 2003-2010
• Raffontando le curve relative al Cash Flow e al Cash Flow cumulato si puònotare come in termini assoluti la generazione di cassa sia moltopositiva, arrivando alla soglia dei 9 milioni di euro. Osservando peròl’andamento puntuale è evidente che si ha un aumento importantedurante i primi tre anni.
ANALISI MONETARIA
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 17
€ -
€ 500,000.00
€ 1,000,000.00
€ 1,500,000.00
€ 2,000,000.00
€ 2,500,000.00
€ 3,000,000.00
0.00
0.50
1.00
1.50
2.00
2.50
3.00
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
Efficienza/Efficacia
CASH FLOW/AUTOFIN
CASH FLOW
AUTOFINANZIAMENTO
Periodo di riferimento: 2003-2010
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 18
Periodo di riferimento: 2003-2010
• Osservando l’andamento del Cash Flow in rapporto all’autofinanziamentosi nota che durante i primi tre anni vi è stata particolare efficacia nellagestione del credito. Durante gli anni successivi si evidenzia, invece, che ilrapporto tra Cash Flow e Autofinanziamento si attesta su valori intorno al100%.
ANALISI MONETARIA
Dalmazzo, Gallo, Giacone, Longo, Mance 19
CONCLUSIONI
• Miglioramento capacità della gestione dei crediti
• Ottimizzazione struttura dei costi
• Aumento Patrimonio Netto
• Aumento Risultato Operativo
• EBIT aumenta non proporzionalmente agli investimenti
• Passaggio da posizione debitoria a creditoria