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03.VIII WEB E TRIMESTRALE FREE ARTIGIANATO DEL PINEROLESE: IL PROGRAMMA INFANZIA: SCEGLIERE LO SPORT di Fabio Giovannini SCUOLA FAMIGLIARE: LIBERA CRESCITA di Valentina Costantino CARLO GALFIONE ARTE CONTEMPORANEA TRA SIT-COM E CARTOON DA PRAGELATO AL KIRGHIZISTAN Lo Snowleopard Ski Project L’AFRICA Il grande amore di una famiglia pinerolese PROTAGONISTI DEL PINEROLESE

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03.VIII WEB E TRIMESTRALE FREE

ARTIGIANATODEL PINEROLESE:

IL PROGRAMMA

INFANZIA:SCEGLIERE LO SPORT

di Fabio Giovannini

SCUOLA FAMIGLIARE:LIBERA CRESCITA

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Il settembre dei pinerolesi ha, da sempre, il profumo della Rassegna dellArtigianato. La formula continua a piacere ed avere grande successo. Piace perch unottima occasione per ritardare laddio allestate e alle tiepide uscite serali, piace perch bello ritro-vare di anno in anno gli artigiani nelle piazze e gli amici tra le bancarelle. Piace perch muove la citt, perch un ultimo respiro di libert prima della ria-pertura delle scuole, perch il centro storico diventa, per quattro sere, vivo e luminoso.Qualcosa poi si compra sempre, magari quello che non si acquistato al mercatino al mare. Se si andati al mare. La crisi continua a colpire in lungo e in largo, ma il pubblico per alcuni grandi eventi non manca mai. La Rassegna dellArtigianato cos come la Maschera di Ferro, sono le due pi impor-tanti manifestazioni di Pinerolo, ma sono solo due tra i tanti eventi che animano la citt durante lanno, appuntamenti di ogni sorta che la rendono cultural-mente molto attiva ma, spesso purtroppo, con scarsi riscontri di pubblico. Ma vorremmo avere una visio-ne positiva del futuro, bandire le lamentele e i para-goni e confidare in pi attenzione e partecipazione, linformazione non manca.

Settembre anche il mese del ritorno alle abitudini, come la scuola. Tema che affrontiamo da un punto di vista tutto particolare con due esperte: lhome-schooling o educazione parentale. C chi invece non ne vuole sapere di una vita ordinaria: sono i viaggiatori che troverete nelle interviste allinterno del magazine, la famiglia pinerolese innamorata dellAfrica e il pittore originario di Vigone.In questo numero di fine estate abbiamo messo tanta avventura per sognare, qualche curiosit per riflettere e sempre lo stesso attaccamento al territo-rio che ci contraddistingue.

Buona lettura!

EDITORIALE

IN QUESTO NUMERO

5 / Perch la tua storia una favola da raccontare

7 / Il boom dei corsi di cucina

9 / Entra anche tu nelmeraviglioso mondo delle vasche Hotspring

10 / Quell'indice che fa ladifferenza

13 / Tecnologia in cucina: perun elevato standard di cottura e di qualit

15 / Ricetta: Torta Vval

17 / Qualit e consapevolezzasulla nostra tavola

19 / Prepariamo all'autunnogiardini, orti e balconi

21 / Carlo Galfione:arte contemporanea tra sit-com e cartoon

24 / L'Africa, il grande amoredi una famiglia

27 / Artigianato 2014:protagonistaGenerazione Futuro

29 / Vigone, terra di mais ecampioni

31 / Da Pragelato al Kirghizistan:lo Snowleopard Ski Project

32 / Pinerolo e le valli:dal territorio tante proposte eattivit per i giovani studenti

34 / Svolta Donna: il 2014anno importante

37 / Chi vive meglio lavorameglio. Il telelavoro

41 / Progetto Format, formazione e mobilit in ambito turistico

43 / La valutazione dei rischi:rischio sismico nei luoghi di lavoro

44 / Scuola famigliare:libero apprendimento, libera crescita

47 / Giochi creativi "fai da te"

49 / Infanzia: come sceglierelo sport da praticare

50 / Una sana alternativa allozucchero: la stevia

47GIOCHI CREATIVI

"FAI DA TE"

29VIGONE,TERRA DI MAISE CAMPIONI

di Valentina [email protected]

SOMMARIO

7IL BOOM

DEI CORSIDI CUCINA

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RedazioneErica MulticomunicazioneCorso Torino, 84 - Pinerolo Tel. 0121 794257www.studioerica.it - www.caprilli.com

Direttore ResponsabileMauro Deidier

Redazione Valentina CostantinoHanno collaborato Gigliola Braga, Fabio Giovannini, Giovanni Polidoro,Laura Zoggia

Grafica Bruno Depetris, Laura PonsCaprilli.comSupplemento alla testata webReg.Tribunale di Pinerolo n.05/06 del 21/11/2006. Progetto grafico e impaginazione:ERICA multicomunicazione.Stampa: CDN Litografica. Questo numero stato chiuso in tipografia il 28/08/2014 e distribuito gratuitamente presso inserzionisti sponsor, attivit commerciali di Pinerolo e cintura e punti di interesse pubblico (ATL, ASL, URP Pinerolo, ecc.).

Stampato su carta FSC certificata

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caprilli web

Leggende delle nostre valliA San Secondo, sul cucuzzolo allimbocco della Val Chisone, si ergeva un castello degli Acaja. La leggenda racconta che, gi diroccato, ospit un personaggio misterioso che viveva con molti gatti e un agnello che attir un lupo: i gatti difesero lagnello e lo fecero precipitare. Da qui il nome Castel del Lupo che oggi d il nome alla via che raggiunge la cima della collina.Sulla roccia chiamata La Cerpeniera, tra Pramollo e San Germano, cera una fata bellissima dedita alla filatura. La leggenda dice che filava notte e giorno per aiutare i montanari nella loro dura esistenza. Si narra che il Vallone di Bourcet in Val Chisone venne colonizzato da predoni saraceni in fuga che rapirono delle donne al fondovalle. Essi, per far perdere le loro tracce, misero le calzature al contrario in modo che le impronte segnassero una fuga dalla valle.Si racconta che nelle montagne tra Grand Puy (Pragelato) e lAssietta si sent per molti anni un rumore di tamburi dopo che un gruppo di granatieri francesi era morto su una mina poco prima della famosa battaglia. Il rumore cess quando lunico superstite, un ufficiale, torn in quei luoghi restando sepolto sotto una valanga.

Scopri altre leggende sul sito www.caprilli.com

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Solitamente, la cornice un contorno che serve a valo-rizzare loggetto per poi quasi farsi dimenticare, defilarsi silenziosamente dalla scena.Mettiamo per che la suddetta cornice acquisisca una sua identit, senza trascendere da quello che il suo ruolo diventerebbe un veicolo fondamentale verso loggetto che, incuriosito da tale sfacciata presa di posizione, decide di cambiare anch'esso ruolo e diventare VIVO. La cornice ha il potere di valorizzare ci che di pi prezio-so abbiamo: i pezzi della nostra Vita! Un ornamento che diventa meta degli sguardi, che racconta le storie, rivela i luoghi, incornicia gli eventi e gli stati d'animo di colui al quale appartiene. Tutte le cornici sono Made in Italy e vengono contraddistinte da un marchio che certifica la qualit e che permette di archiviare ogni prodotto come limited edition. Letichetta numerata ne attesta lunicit della serie.

Ho conosciuto Cristina Laguzzi, architetto e designer to-rinese che ha progettato Point of View/You, ed ho subito colto e apprezzato la forza di quest'idea, complemento d'arredo versatile e volubile. Ho scelto il legno di Rovere perch, grazie ai giochi di colore e alle venature, interpreta perfettamente lo spirito eclettico del progetto: ogni combi-nazione sempre unica! - Mario Moro, falegname

POINT OF VIEW YOU! prende forma da un opera darte selezionata tra i vincitori del concorso SUNLAB 2011. Il progetto nasce durante il 150 anniversario dellUnit dItalia come installazione urbana simbolo del Tricolore. Una cornice dalla marcata personalit estetica che va con-trocorrente.

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il boom dei corsi di cucina di Annamaria Chiale

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Luomo da due salti in padella e la don-na che scongela i bastoncini di pesce han-no i giorni contati. Se c un settore che pu vantare un trend ascendente infatti, quello dei corsi di cucina. La televisione ha lanciato la moda con decine di program-mi a tema, gli chef pi famosi scrivono best-seller, compaiono nelle pubblicit e nelle classifiche dei sex-symbol; la moda cavalca la voglia di esprime-re la propria creativit, ma anche di riscoprire le ricette della nonna, ri-visitandole in chiave moderna e con le tecnologie attuali.

I partecipanti ai corsi di cucina sono ete-rogenei, dalla casalinga che vuole rinnova-re il proprio ricettario fino al manager che allhappy hour preferisce invitare gli amici a cena; di trasversale c il desiderio di mettere maggior consapevolezza nel proprio piatto.

Nelle grandi citt non si contano le occasioni per frequentare corsi di cucina: ce ne sono per tutti, per chi ha poco tempo da passare ai fornelli e per chi non distingue una barbabietola da una rapa. La parola dordine creare e stupire, possibilmente con un piatto trendy e bello da vedere.Ci sono i corsi che promettono di imparare men com-pleti e quelli che propongono serate a tema, tutto sul radicchio di Chioggia o sul porro di Cervere. Non solo mondare e soffriggere per, ma anche abbi-nare i piatti ai vini e conoscere le birre artigianali.Quindi meno palestra e pi fornelli, che sembra anche un ottimo modo per socializzare.

La ditta Chiale si conferma al passo con i tempi! Presso lo showroom Chiale Arreda, esperti chef condurranno serate tematiche dove si imparer a cucinare stuzzicanti men e ad utilizzare al meglio le risorse e gli strumenti che abbiamo in cucina.

Venerd 26 settembre, alla presenza del famoso chef Erny, verr presentato il calendario dei corsi, che si terranno i gioved sera dalle 19,30 alle 23,00. I partecipanti ai corsi di cucina potranno imparare i segreti degli chef di rinomate aziende, cucinando con gli innovativi elettrodomestici Franke e sperimentando la cottura ad induzione. Nel corso si potranno utilizzare le attrezzature delle migliori marche sul mercato (Le Creuset, Alessi, KitchenAid, Giannini, Guzzini e Berndes) e imparare sul campo. Nell'anno nuovo i corsi di cucina proseguiranno con serate tenute da esperti chef del pinerolese e del saluzzese.Per maggiori informazioni:www.chiale.it - [email protected]

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Fino a circa trent'anni fa si credeva che i carboidrati avessero un comportamento metabolico coerente alla loro composi-zione chimica secondo cui gli zuccheri semplici della frutta vengono assimila-ti pi velocemente dei complessi della pasta, del riso, delle fette biscottate, del pane, ecc.Infatti si pensava che l'organismo impiegasse meno tempo a spezzettare le molecole piccole rispetto alle grandi, rendendo immediatamente utilizzabili gli zuc-cheri provenienti dai carboidrati semplici e in tempi successivi quelli formati da catene complesse che, entrando in circolo pi lentamente, scongiuravano i rischiosi picchi glicemici. Di conseguenza, si crede-va che mangiando la frutta, gli effetti energetici fossero veloci e immediati, mentre con la pasta e il pane le energie fossero disponibili in tempi pi lenti e prolungati.

Nei primi anni 80 un professore canadese dell'Universi-t di Toronto, David Jenkins, prov a verificare sulluomo se queste aspettative fossero vere, effettuando prelievi di sangue finalizzati a riscontrare la reale variazione degli zuc-cheri nel sangue dopo il consumo dei due diversi tipi di carboidrati. Sorprendentemente scopr che molti dati risul-tavano completamente diversi dalle previsioni, determina-te fino ad allora pi dell'immaginazione umana che dalla pratica, la quale evidenziava che i carboidrati complessi della pasta, del pane e del riso entrano in circolo molto pi rapidamente degli zuccheri semplici della maggior parte della frutta. Questa osservazione verificata e confermata scientificamente nei decenni successivi diede l'avvio all'a-nalisi di molti alimenti portando alla formulazione dellin-dice glicemico (IG), un parametro rappresentato da un numero che definisce la reale velocit con cui i carboidrati entrano in circolo: quanto pi alto, tanto pi veloce lassimilazione.

L'IG non dipende dalla semplicit o dalla complessit del-la molecola, ma dal tipo di zucchero presente nella fonte di carboidrati. Poich, tutti possono venire assimilati solo sotto forma di glucosio, un alimento composto da gluco-sio come per esempio la pasta, entra in circolo molto pi velocemente di un altro in cui lo zucchero prevalente il fruttosio, il quale, per essere assimilato, deve prima subire la trasformazione in glucosio da parte del fegato. Poich questo processo lento e difficoltoso, il fruttosio entra in circolo molto pi lentamente rispetto al glucosio e quindi la pasta ha un IG pi alto di molti frutti che hanno il fruttosio come zucchero princi-pale. Analogo discorso per il pane, le fette biscottate, il riso ecc. perch sono costituiti da zuccheri a rapido assor-bimento che innalzano la glicemia velocemente creando un'iperglicemia dopo il pasto che nel tempo pu favorire l'insorgere di problemi di vario tipo come il diabete oggi in aumento.

L'IG spiega come mai dopo un paio d'ore da un pa-sto troppo ricco di carboidrati o di zuccheri (sono termini sinonimi), come potrebbe essere una cola-zione all'italiana con fette biscottate e marmellata, non c' l'efficienza attesa nell'intera mattinata: gli zuccheri semplici della marmellata e i complessi delle fette biscottate vengono assimilati con la stessa velocit e quindi non forniscono energie degradanti, ma solo nel periodo immediatamente successivo al pasto, poi pi nul-la. Anzi, con questo tipo di colazione, l'organismo si trova doppiamente in difficolt, perch dapprima deve gestire un quantitativo di zuccheri eccessivo che spesso compro-mette la sua funzionalit, poi la loro carenza. Allo stesso modo un piatto di pasta o di riso che molte volte rendono cos pesanti i pomeriggi lavorativi o di studio, oberati pri-ma da un'immediata e controproducente iperglicemia, poi dalla conseguente ipoglicemia reattiva, una condizione in cui gli zuccheri nel sangue non sono sufficienti a garantire l'efficienza prolungata del cervello che, funzionando solo a zuccheri e non potendo immagazzinarli, ne deve ricevere un adeguato e costante rifornimento per funzionare bene.

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Dott.ssa Gigliola Braga

Quell'indice che fa la differenza

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Quando questi sono scarsi, avverte come pu dello stato di emergenza in cui potrebbe venirsi a trovare e quindi provoca svogliatezza, sensazione di fame, buco allo sto-maco, nervosismo, sbadiglio, stanchezza che magica-mente passano mangiando proprio quei carboidrati a rapida assimilazione che l per l arginano il problema, ma poi lo creano di nuovo obbligando le persone a una fame perenne per gli sbalzi glicemici continuativi.

Per avere un apporto di carboidrati adeguato alle necessi-t, i pasti ideali dovrebbero quindi tenere conto dell'indi-ce glicemico e della densit degli zuccheri presenti in un alimento (carico glicemico o CG): se si utilizzano quelli ad alto o altissimo IG bisogna mangiarne meno rispetto a quelli a medio IG e cos via. In pratica, una colazione tipo potrebbe prevedere due tipi di carboidrati a IG diverso (frutta e fette biscottate) in quantita-tivi convenienti, per esempio un frutto e 1 fetta biscottata anzich 2 fette biscottate con la mar-mellata, ecc. Meglio ancora se, invece di farla esclusiva-mente con i carboidrati, si aggiunge una modesta quota proteica che aiuta a ritardare l'ipoglicemia naturale che si instaura man mano che ci si allontana dalla colazione: un toast con mezzo etto di ripieno tra prosciutto e formaggio oppure una fetta biscottata con un frutto e 50g di pro-sciutto danno un senso di benessere e di saziet pi pro-lungati nel tempo rispetto al solo uso dei carboidrati. Lo stesso principio vale per il pranzo e la cena che come car-boidrati potrebbero essere composti secondo le seguenti alternative a cui aggiungere una porzione di pesce o di carne e una porzione di verdure a basso IG:- il volume di 1 pugno se si utilizzano alimenti ad alto o

altissimo IG come pane, pasta, riso, patate, ecc. - il volume di 2 pugni se si utilizzano alimenti a medio e

basso IG come la maggior parte della frutta - il volume di mezzo pugno se si utilizza il dolce

L'indice glicemico una base valutativa indispensabile per i diabetici, per approntare un'alimentazione adatta alla loro condizione, ma anche per chi non vuole ingrassa-re o vuole dimagrire per motivi estetici o di salute, perch gli zuccheri che si trovano in eccesso nel sangue vengono rapidamente immagazzinati in grasso e non permettono il dimagrimento. Nonostante la maggior parte della po-polazione mondiale corra questo rischio, pu essere una sorpresa per molti sapere che, secondo l'IG, consumare un piatto di pasta equivale a mangiare una tazza di zuc-chero pi o meno dello stesso peso. Quante volte capita che, nell'intento di dimagrire o di tenere controllata la glicemia, si evitano i dolci e la frutta ma poi si mangia tranquillamente un primo piatto di carboidrati...

Su www.caprilli.com/alimentazione trovi larticolo com-pleto con le tabelle dellindice glicemico degli alimenti.

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tecnoloGia in cucina: Per un elevato standard di cotturae di Qualitdi Carlo Priotto

Che cos cambiato nelle nostre cucine professio-nali dai tempi in cui si ac-cendevano le stufe con la legna? Parecchie cose!Ora la stufa si accende con una manopola e il calore sempre disponibile e distribuito in base alle esigenze. Disponiamo di arredi inos-sidabili, di frigoriferi con temperature differen-ziate e di robot che tritano, impastano, tagliano; ma la vera rivoluzione riguarda la possibilit di controllare in modo efficiente ed automati-co il clima di cottura.I forni a convezione hanno rappresentato unimportante svolta: le pietanze a vista, tempi ridotti e poi il vapore. Con un buon forno com-binato (convezione-vapore) con caldaia, diven-tato possibile cuocere insieme le pietanze, ma ancora la cottura doveva essere controllata passo passo. Bisognava trovare dei riferimenti, un si-stema per risparmiare tempo! Questo stato il vero progresso: attrezzature per verificare il pun-to di cottura e gli altri parametri da sempre gestiti ad occhio. Nulla pu sostituire lesperienza del cuoco, ma la pos-sibilit di creare uno standard di cottura con elevate caratteristiche a portata di mano!Il Rational Selfcooking cen-ter Whitefficiency in grado di creare il clima giusto, la giusta umidit e temperatura per far cuocere il mio arrosto proprio come voglio, salvaguardando le preferenze e le peculiarit della mia cucina. Riconosce la quantit di carico, il tipo di carne

e adatta i parametri di cottura in base alle mie esigenze, con-sumando il meno possibile. Questa macchina pu controllare

gli alimenti ed evitare che superino le temperature critiche, quelle che alterano sapore, colore, salubrit.A prima vista sembra un forno, ma molto di pi, un centro di cottura per gli usi tradizionali, la pasticceria, ma anche per brasare, grigliare, spadellare, bollire e persino friggere (alimenti fritti con il 95% di olio in meno!).

Unaltra innovazioni nellalleggerire il lavoro di cucina labbattitore di temperatura,

una vera macchina del tempo che permette di lavorare gli alimenti con tranquillit, raffreddarli

rapidissimamente e trovarli pronti alluso quando ve n necessit. Labbattitore un super-frigo e fun-ziona con un principio molto semplice: riducendo il tempo che i batteri hanno a disposizione per intacca-re il cibo, lo preservano e lo mantengono inalterato pi a lungo. Se la conservazione molto lunga, ci

permette di surgelare gli alimenti senza che in essi si formino macro cristalli di acqua. In questo ciclo di cottura-conservazione si inserisce la macchina per il confezionamento sottovuoto, utilizzando appositi sacchetti, la materia prima impiegata viene esaltata in modo impressionante. Se poi si combina la cottura al sottovuoto, Il principio per la conservazione chiaro a tutti: togliendo lossigeno i batteri che ne hanno bisogno, vengono debellati.

I grandi cuochi del passato ci hanno consegnato una cucina tra le pi grandi al mondo. Chiss cosa sarebbero riusciti ad inventare disponendo delle moderne attrezzature? AI NOSTRI GIOVANI CHEF STA RACCOGLIERE LA SFIDA!

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150 gr6

500 ml120 gr

2100 gr

5

farinafecola di patatezuccherouovavanillinaun pizzico di sale

lattezuccherocucchiai di farinacioccolato fondentetuorli

Persone 12

Montate i rossi con zucchero e aggiun-gete farina, fecola e vanillina setacciate. A parte montate gli albumi a neve con un pizzico di sale. Unite i due composti mescolando delicatamente. Imburrate una teglia e versatevi il composto: in-fornate a 180 per 35 minuti. Provate la cottura con uno stuzzicadenti: se ancora unico, cuocere altri 5 minuti.

Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa. Aggiun-gete la farina setacciata e lentamente il latte, mescolando. Mettere il compo-sto in una pentola con fondo spesso, mescolare continuamente e cuocere a fiamma bassa. Raggiunto il bollore, to-gliere dal fuoco e aggiungere il ciocco-lato tritato grossolanamente. Mescolare fino a che il cioccolato non sar sciolto. Far raffreddare in frigo.

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Linaugurazione

di Vival 2014,

lo

scorso giugno pr

esso la Cavalleriz

za Caprilli,

stata addolcita d

a una torta tutta

dedicata al

Festival.

Lo chef Ivan M

urdocco, titolare

del Bar Ma-

miani di Pinero

lo. Originario di

Roccella Ioni-

ca, si diploma all

Istituto Alberghie

ro di Locri nel

2006. A Pinerolo

lavora in alcune

realt leader

nella ristorazione

del territorio.

Ho sempre avut

o la passione per

la sala bar ma

anche per la cuc

ina. Seguendo il

programma Il

boss delle torte, m

i sono appassiona

to al cake de-

sign e ho deciso d

i mettermi alla pro

va! racconta

Ivan con entusias

mo.

Oggi, la passione

per i dolci lo por

ta a creare veri

e propri capolavo

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Qualit econsaPevolezzasulla nostratavola

ALIMENTAZIONE

Siamo italiani e, si sa, ci piace mangiare bene! La dieta mediterranea e i piatti re-gionali sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.Ma dal punto di vista dellalimentazione ci sono stati pe-riodi bui, in cui si badava soprattutto alla quantit e alla velocit, in cui veniva esaltato il prodotto pronto, surgela-to, precotto, il fast a discapito del sano, paradossalmente proprio negli anni in cui di crisi non si parlava. Oggi in-vece, nonostante le difficolt economiche per molte per-sone, le scelte alimentari sono migliorate, c una nuova consapevolezza che porta a scoprire il piacere di gustare cibo buono e genuino, a rivalutare le tradizioni culinarie e i prodotti di nicchia. basandosi su questa con-sapevolezza che a Luserna, un anno fa, Andrea Cava-liere ha aperto Sapori e tradizioni, unaccogliente gastronomia in cui trovare ogni giorno la tipologia di prodotti che, da pi di ventanni, propone anche con il suo banco nei mer-cati della valle.Sapori e tradizioni ha scelto di proporre principalmente i prodotti Alfieri, pastificio di Alba specializzato in pasta e prodotti tipici piemontesi di alta qualit. Non manca-no prodotti di gastronomia, salumeria, formaggi e vini piemontesi.

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Settembre ed ottobre ci riservano ancora gli ultimi lavori da fare nei nostri giardini, orti e balconi. Oltre ai soliti lavori di manutenzione, va effettuata la pulizia delle piante dalle parti essiccate a causa del caldo estivo, mentre le piante annua-li vanno estirpate essendo arrivate alla fine del loro ciclo vegetativo.

Negli orti si deve preparare il terreno per la messa a di-mora delle ultime verdure invernali: cicoria, spinaci e valeriana.Nei giardini si possono interrare le piante bulbose a fio-ritura primaverile come tulipani, narcisi, giacinti e iris.Anche il balcone si pu abbellire con un pizzico di co-lore grazie a piante a fioritura invernale come le viole del pensiero, le eriche, gli hellebori oppure agrifogli e skimmie dalle bacche rosso acceso.I primi freddi ci portano a stare di pi in casa e possiamo occuparci della cura e della manutenzione delle piante da interno e, perch no, aggiungere un po di colore alla casa con ciclamini, azalee, orchidee oppure, per chi ha poco tempo, delle composizioni di fiori finti ed essiccati. La stagione autunnale riserva anche delle festivit in

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cui i fiori hanno molta importanza, a comin-ciare da Ognissanti (1 novembre), seguita dalla Commemorazione dei Defunti (2 novembre), festa di origine Cristiana in cui tradizione omaggiare i nostri cari con un vaso o un mazzo di crisantemi, fiori eleganti e duraturi, il cui nome deriva dal greco e significa "fiore doro, un piccolo e prezioso omaggio in ricordo di chi non c pi. Si avvicina poi il momento di pensare alla festivit pi gioiosa e colorata, il Natale. Di proposte con cui sbizzar-rirvi ne abbiamo molte! Oltre alle belle e colorate Stelle di Natale, vi proponiamo elegantissime orchidee, an-thurium, ciclamini, composizioni finte, centritavola, piccoli abeti gi addobbati.Insomma, in occasione di una festivit, oppure sempli-cemente per abbellire la vostra casa, venite a trovarci e cercheremo di soddisfare ogni vostra esigenza.

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Carlo Galfione, classe 1969, pittore e art desi-gner, nato a Pinerolo e oggi vive e lavora a Torino. Galfione utilizza tessuti o carta da parati su cui dipinge e disegna ritratti analizzando, in una particolare ricerca, il rapporto tra alta e bas-sa cultura. I soggetti delle sue opere sono ami-ci, personaggi storici o provenienti da sit-com e cartoni animati, ma sempre quelli marginali, secondari, che diventano quindi protagonisti unici di unopera darte. La tecni-ca del ritratto classica, di profilo, primo piano o tre quarti, ma con alle spalle un grande studio con-cettuale che porta a collegamenti improbabili e sorprendenti. I mo-tivi decorativi dello sfondo crea-no una texture che si fonde con il personaggio diventando la sua stessa epidermide.

Carlo, come hai cominciato la tua vita di artista?Ho frequentato il liceo artistico a Torino poi lAccademia dArte dove mi sono di-plomato nel 1993. In seguito ho portato avanti un percorso di studi personale per implementare la formazione dellAc-cademia. A met degli anni Novanta

lArte Contemporanea ha avuto un risveglio, Torino usciva dal grigiore grazie anche alle opere dei medialisti, la pittura tornava protagonista, senza dimenticare che proprio in quegli anni si mise in luce Daniele Gal-liano, uno dei migliori pit-tori italiani. Nella galleria En Plein Air Arte Contemporanea di Pinerolo diretta da Enrico Pettigiani ho esposto la mia prima collettiva nel 1996 e la prima personale lanno successivo, la nostra col-laborazione stata lunga e proficua. Enrico manca tantis-simo al mondo dellarte: da Pinerolo si rivolgeva ad una platea nazionale, spostava appassionati ed esperti dalle grandi citt alla campagna. Dopo la sua morte sono pas-sati cinque anni prima di esporre nuovamente (alla GAS Art Gallery di Torino con la personale Wallpaper) e nel frat-tempo sono stato a New York per respirare e riprender-mi. Ho vissuto a Vigone fino al 2005 poi mi sono spostato a Torino dove oggi vivo e lavoro.

Hai mai pensato di trasferirti, magari proprio a New York?No, a quel tempo motivi personali me lavrebbero impe-dito e comunque tendo a non mitizzare mai un luogo, nemmeno New York; penso che la percentuale di persone

interessanti sia uguale ovunque si vada. Inoltre bisogna riconoscere che in Italia poche realt di provincia sono attente all'arte contemporanea quanto Vigone, ma per me diventava vitale essere dove succedono le cose. Oggigiorno sono si-curamente pi sicuro delle mie opere di quanto lo fossi allora.

Nel tuo lavoro cosa ha significato la crisi economica?Sicuramente la crisi porta a fare il pun-to della situazione, a mettere i puntini sulle i anche nel mondo dellarte, a eli-minare la troppa fuffa e gli improvvisati che negli ultimi anni di vacche grasse si sono affacciati nel nostro mondo. in-negabile che il momento durissimo, e che si rischia di buttare il bambino con l'acqua sporca. Ma penso anche che possa generare nuova linfa grazie al fatto che siamo obbligati a ripensa-re sotto nuova luce ci che facciamo. Quello attuale per me un momento molto stimolante, dalla seconda met

(continua a pag. 23)

carlo Galfione:arte contemPoranea tra sit-com e cartoondi Valentina Costantino

TERRITORIO

Being Selma Bouvier, 2013,acrilico su carta da parati, cm. 150 x 50

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del 2013 lavoro con il gallerista Riccardo Costantini, un professionista molto serio. Sembra un paradosso, ma fi-nalmente da lui in galleria si torna a parlare di arte... e grazie a questo approccio nell'ultima mostra ho creato la mia prima installazione, un azzardo che ha avuto un buo-nissimo riscontro da parte di pubblico e critica. Il mio lavoro viene anche trattato dall'associazione ACIB di Renato Scalon, che si occupa di far conoscere artisti italiani in Brasile. Renato mi segue dal 2008 e quest'in-verno, su suo invito, sono stato a Natal e a San Paolo per meglio conoscere la realt artistica locale. San Paolo paz-zesca, eccitante come Londra o New York, ma con un clima decisamente migliore...

Chi sono i tuoi personaggi?Spesso sono amici o persone incontrate, soggetti di fo-tografie o di fantasia. Nellultimo periodo mi sono dedi-cato allincontro tra cultura alta e cultura bassa: ho crea-to tutta una serie di personaggi presi dalle sit-com o dai cartoon ritraendoli in modo classico e poi nobilitandoli attraverso la pittura. Sono personaggi inventati, come ad esempio il padre del Dottor House, ci costruisco so-pra una storia che per me importante tanto quanto il dipinto. Nel caso del dipinto del dittatore africano ad esempio, ho preso spunto da una serie di articoli gior-nalistici, lho dipinto su un tessuto che ha preso piede in Europa nel periodo coloniale e gli ho dato il nome ri-dicolo di un personaggio dei cartoni animati (Cleveland Brown from Stoolbend - I Griffin).

La televisione, quindi, ha un ruolo importante nel-la tua arte.Molto. A Hollywood ormai non ci sono pi sceneggiature originali, i migliori sceneggiatori lavorano per le major televisive e gli attori del cinema stanno tornando alla tv. Si raccontano belle storie diluite nel tempo, c molta at-tenzione ai costumi. Molte serie tv sono per un pubblico culturalmente preparato.

Se, come dici, le opere sono un diario personale, come ci si sente a vedersi a nudo nelle gallerie, nelle abitazioni?In fondo sono esibizionista come tutti gli artisti, ma non nego che a volte sei veramente vulnerabile. Desideri che la gente parli di te ma devi accettare che pu non parlar-ne affatto! Una cosa sono fiero di aver imparato: l'amore e la dedizione per ci che faccio, il metterci tutta la passione possibile, e farlo per rispetto del lavoro che, in ultima anali-si, rispetto per se stessi. Sono fortunato perch anche se vincessi alla lotteria farei esattamente quello che faccio ora, ogni mattina quando mi sveglio cerco di fare una ricerca che abbia un senso, non detto che il risultato sia immediato, ma provo a non pensare ai giudizi. Credo che ognuno di noi dovrebbe portare massimo rispetto per la propria profes-sione, se tutti facessimo le cose amandole ci sarebbe una qualit della vita e dei rapporti interpersonali impensabile rispetto agli standard a cui siamo abituati. Pur non essendo un economista penso ne gioverebbe anche il famigerato Pil.

Progetti in corso e futuri?Attualmente espongo in una collettiva in Brasile dove spe-ro nel 2015 germoglino i semi gettati qualche mese fa. In autunno vedremo anche gli impegni che matureranno con Costantini Contemporary Art.

Puoi vedere la galleria online delle opere diCarlo Galfione su: www.carlogalfione.ite seguirlo su Facebook:www.facebook.com/carlo.galfione.art

TERRITORIO CARLO GALFIONE

Cleveland Brown from Stoolbend, Virginia (particolare), 2013,olio su tessuto stampato, cm. 150 x 100

Lisa's pony 8F06 (particolare), 2013, olio e acrilico su tessuto stampato, cm. 223 x 200

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TERRITORIO

C chi i sogni li conserva chiusi in un cassetto anche per tutta la vita e c chi ha il coraggio di realizzarli. Lamore per lAfrica non lo puoi chiudere in un cassetto, totalizzante: Valentina Cassinelli e Claudio Meirone non hanno opposto resistenza al suo richiamo ancestrale e quando la famiglia si allargata, una, due, infine tre volte, lunico cambiamento nelle loro abitudini di viaggiatori stato un Land Rover pi grande.

Lavventura dei pinerolesi Valentina e Claudio comin-cia nel 1986 con la loro storia damore. Entrambi ap-passionati di viaggi in moto, scoprono lAfrica e ne ri-mangono completamente affascinati. Nei primi anni Novanta visitano il Kenia, la Tanzania, la Namibia. Viaggiano anche in Oriente ma il paragone sempre l, con lAfrica...Le ferie d'agosto cominciano a stare strette, difficile soddisfare la sete di avventura in due settimane! La loro voglia di libert li porta a lasciare il lavoro sicuro e a partire. Era il 1998 ed era arrivato il momento di concretizzare il nostro sogno: lasciare tutto e andare in Africa. Eravamo una giovane coppia senza figli e vo-

levamo vivere appieno la nostra passione ci spiega Claudio. Limportante per noi era essere completa-mente autonomi, cos abbiamo attrezzato un Land Rover con tutto il necessario per un lungo viaggio continua Valentina.

Claudio e Valentina tornano in Namibia, il paese di cui si erano innamorati anni prima, trovano lavoro come accompagnatori turistici e gestori di una tenuta di propriet di italiani. Per qualche mese la loro vita stanziale, ma che ne del loro desiderio di liber-t? Abbiamo ripreso il fuoristrada e cominciato un viaggio di quattro mesi nel deserto partendo in auto dallItalia: Tunisia, Libia, Niger, Mali, Senegal, Maurita-nia, Marocco racconta Claudio, con gli occhi che brilla-no evocando quei giorni. I ricordi sono tanti, innanzi tutto la bella gente che abbiamo conosciuto. Erano gli anni antecedenti l'11 settembre, prima della minaccia di Al Quaeda e del fondamentalismo islamico che ha

l'africa,il Grande amore di una famiGliadi Valentina Costantino

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LA gRANDE FAMIgLIA MEIRONE NON HA

MAI SMESSO DI VIVERE IL PROPRIO

SOgNO: OgNI ANNO TRASCORRE 30/40 gIORNI IN AFRICA

poi attecchito in molti paesi arabi. Mai per un attimo avete avuto voglia di tornare a casa? La risposta rapida e spontanea: Mai! Nemmeno per un istante. Quello era il nostro sogno, la nostra voglia di libert.

Durante il viaggio, ogni sera Claudio e Valentina scrivono un diario che, al rientro in Italia, diventa un racconto dal titolo Professione turisti: lo in-viano alla casa editrice Polaris che risponde entusiasticamente, chie-dendo loro di redigere una guida tu-ristica della Namibia, dove ritornano per raccogliere ulteriori informazioni; la guida viene pubblicata e aggiornata con i viaggi successivi.Intanto in arrivo il primo figlio, Claudio comincia a lavorare in proprio in modo da gestirsi le ferie. I ritmi di viaggio rallentano ma lAfrica sempre l, a portata di cuore. La pausa dura poco, con il primogenito di quattro mesi tornano in Namibia: allin-terno della farm che li ospita, la famiglia con il piccolo, trova accoglienza ed aiuto, la comunit li abbraccia come amici di vecchia data. Ma il Land Ro-ver scalpita ed il trio riparte per tre mesi del deserto del deserto del Sahara. Rientra-no quindi per qualche tem-po in Italia per poi ripartire, destinazione Senegal: il 2003 ed oltre al primogeni-to di 2 anni, c una sorelli-na di pochi mesi. In questo viaggio viene redatta la gui-da Senegal e Gambia, uscita nel 2006 per Polaris.Per raggiungere il Senegal attraversano la Mauritania e se ne rimangono affascina-ti, ci tornano nel 2009 per redigere una guida proprio mentre in arrivo il terzo figlio.

La grande famiglia Meirone non ha mai smesso di vivere il proprio sogno: ogni anno trascorre 30/40 giorni in Africa, i bambini imparano a riconoscere gli animali e a vivere a contatto con culture diffe-renti, con il benestare degli insegnanti che orga-nizzano loro i compiti da fare durante il viaggio. LAfrica insegna moltissimo, soprattutto ai bam-bini. Spesso si viene a contatto con il dolore, ma anche questa una sfida da affrontare, i bambini

lhanno capito spiega Valentina con orgoglio. Ci sono stati momenti difficili, come quando ci siamo persi tra le dune della Mauritania, ma siamo restati uniti e abbiamo sempre trovato un aiuto ed una soluzione.

Nei lunghi spostamenti in auto i bambini non si annoiano, non cercano le comodit di casa? I bambini fanno scoperte in continuazione, im-parano e giocano con quello che trovano, nei lunghi spostamenti fanno i compiti, impara-no le poesie. Insegniamo loro come compor-tarsi con un animale pericoloso e come accen-dere un fuoco. Non vogliono tornare a casa,

anzi piangono sempre al momento del rientro in aereo. Il primogenito desidera fare il ranger da

grande!. Le mete degli ultimi viaggi sono stati il Botswana, lo Zambia, il Malawi, oltre allormai

classica Namibia.

Le guide di viaggio scritte da Valentina e Claudio non sono solo una raccolta di luoghi turistici e informazioni tecniche,

emerge anche una parte pi persona-le, scritta sulla base dellesperienza: da come distinguere una traccia di un ani-

male o come riconoscere un albero, fino a consigli compor-tamentali.

Oggi, i viaggi della famiglia Meirone sono delle occasioni per aggiornare le loro ed altre guide turistiche, per scrivere per siti e pubblicazioni di viag-gio, ma soprattutto sono un grande gesto damore verso i loro figli che hanno la stessa passione per lavventura dei loro straordinari genitori!

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EVENTI

La Rassegna, riconosciuta e apprez-zata dai suoi oltre centomila visita-tori, deve ogni anno saper presenta-re elementi innovativi. Infatti, come sottolinea limmagine simbolo del manifesto, sono i bambini il tema di quest'anno, la generazione futuro del mondo artigiano.

Oltre cento sono gli stand allestiti nel centro storico della citt, una grande vetrina per mettere in mostra lartigiana-to deccellenza, quello artistico, per dare spazio ai tecnoar-tigiani e valorizzare il settore gastronomico.

Novit edizione 2014: 1 Concorso Fotografico "Fo-tografa il tuo artigiano (scadenza 5 ottobre 2014).

Piazza Facta, il salotto istituzionale della manifestazio-ne, presenta:- il Museo del Gusto, con i suoi classici appuntamenti

enogastronomici di degustazione;- le citt gemelle di Gap e Traunstein: quest'ultima

proporr un vero e proprio Oktoberfest in miniatura, con birre e specialit gastronomiche tipiche.

Piazza Cavour: Artigiovani, pregevole iniziativa dallAssessorato al lavoro del Comune di Pinerolo: uno spazio dedicato ai giovani alla ricerca di unoccupazione, in sintonia con il consolidato evento, promosso dalla Re-gione Piemonte, Io lavoro. Presenze enogastronomiche.Show Cooking: alcuni tra i migliori chef del pinerolese proporranno piatti della cucina piemontese.

Largo Lequio: Artigianato di servizio e prodotti eno-gastronomici.Oasi Bimbi: un'ampia area dedicata ai bambini conlaboratori gratuiti (disegno e pittura, cucina, astrono-mia, lavorazione terracotta, origami), parco giochi gon-fiabili; domenica 14 settembre la "Fiera in miniatura"

(trattori e camion giocattolo) e "GEA La terra si trasforma in ciotola", a cura del CISS.

Piazza del Duomo: le eccellenze artigiane.

Via Savoia, Via Trento, Via Principi d'Acaja e Via Duomo: operatori dell'ingegno e piccoli artigiani.

Piazza Marconi: la piazza del buon gusto, con le spe-cialit enogastronomiche locali e nazionali.

Museinsieme: "contorno" culturale alla Rassegna, con una ricca proposta di mostre e musei con eventi speciali: dalla pinacoteca all'arte preistorica e contemporanea, dal museo storico, etnografico e dell'arma di cavalleria a quello scientifico e naturalistico. Quest'anno il Museo d'Arte Preistorica presenta la mostra "Gli spiriti della na-tura", la persistenza della sacralit attraverso i millenni.

Spettacoli:- Gioved 11 settembre, Veloce Club, ore 21,00:

serata danzante con orchestra Matteo Tarantino.Ingresso 8 euro.

- Venerd 12 settembre, Teatro Sociale, ore 21,00:Eugenio Finardi in "Fibrillante Tour".Ingresso 10 euro.

Inaugurazione:Gioved 11 settembre, Piazza Cavour, ore 17,00.

Orari:Gioved 11 e venerd 12 settembre: 17,00 - 23,30Sabato 13 settembre: 16,00 - 24,00Domenica 14 settembre: 10,00 - 21,30INGRESSO GRATUITO

Il Trenino dell'Artigianato:Scopri il centro citt con il trenino in partenza da piazza Facta.

Organizzazione(escluso somministrazione e parti istituzionali):ERICA multicomunicazione, PINEMOTION, LINEA G.

artiGianato 2014:ProtaGonistaGenerazione futuro

Programma e info su: www.artigianatodelpinerolese.it

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EVENTI

viGoneterra di maise di camPioniTerra fertile la pianura pinerolese, quella di Mais e Cavalli, dove siot-tengono le migliori produzioni di mais europee e in cui si allevano cavalli de-stinati a diventare campioni.

La XVI edizione di "Mais & Cavalli" conferma quanto lagricoltura, e in particolare la coltivazione del mais e lal-levamento del cavallo, siano fondamentali per la citt di Vigone e il circondario.Oltre alla grande fertilit della terra, bisogna dar merito alla professionalit degli addetti ai lavori che hanno per-messo che questo settore economico prendesse piede e ottenesse progressivamente una resa sempre maggiore, grazie anche al continuo essere al passo con le nuove tecnologie. Molte sono le ditte artigiane, commerciali e le cooperative agricole insediatesi sul territorio nel campo della coltivazione del mais e dellindotto.

Vigone anche importante centro nazionale di allevamen-to cavalli, con realt che hanno raggiunto una riconosciuta eccellenza a livello nazionale ed internazionale, con cavalli nati allevati e allenati per diventare campioni di trotto.Non possiamo non ricordare Varenne, attuale ospite dell'allevamento Il Grifone, magnifico esemplare nato nel 1995 e considerato uno dei migliori trottatori di tutti i tem-pi. Varenne l'unico cavallo ad avere vinto, nel 2001, le corse pi importanti del mondo nello stesso anno.

CONOSCIAMO IL MAISIl mais, pianta erbacea della famiglia delle gra-minacee, detta anche granoturco, uno dei prin-cipali cereali e pu essere coltivato sia in climi caldi che temperati. Originaria del Sud America (importata da Colombo in Europa), stato la base dellalimentazione dei ceti contadini e oggi prin-cipalmente dedicato allalimentazione animale. Le caratteristiche del mais sono la sua alta digeri-bilit e la presenza di vitamine A e B, fosforo, ferro e calcio. Contrasta il colesterolo cattivo e aiuta a mantenere sotto controllo la glicemia. Inoltre consuma-bile dai celiaci in quanto privo di glutine.

Varenne - foto Piera Grella

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Cinque cime oltre i 7.000 metri in quella che era lUnione delle Repubbliche Sociali-ste Sovietiche, cinque montagne raggiunte da qualche centinaio di alpinisti, pochissimi occidentali e nessun italiano, che valgono lo Snowleopard, alta onorificenza data dalla fe-derazione alpinistica russa. questo il proget-to di Carlalberto Cala Cimenti, alpinista trentanovenne di Pragelato con alle spalle il Cho Oyu e il Manaslu scesi con gli sci.

Nellestate 2013, partito con un amico e un furgone da Pragelato, ha tentato di scalare tutte e cinque le monta-gne con gli sci, la sua attrezzatura preferita. Ne ha con-cluse tre, il maltempo lo ha fermato... ma per poco! Ri-partito a luglio scorso per il Kirghizistan, mercoled 12 agosto ha raggiunto la vetta del Pobeda Peak, la pi difficile, montagna che laveva fermato due volte nel 2013 (vetta inviolata nell'anno) e ben tre questanno prima del successo.Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, la tenacia ha premiato Cala che risulta cos essere il primo

Italiano a raggiungere la vetta: L'ascesa al Pobeda, nell'ultima parte, un'esperienza mistica, - racconta Cala appena rientrato - cammini in un'altra dimensione, sempre in cresta e attorno a 7000 metri. Poi dopo l'Obelisque, la scalata si fa pi impegnativa, c il vento e la cresta diventa sempre pi affilata e ghiacciata. In cima il cielo si fatto lattiginoso, la macchina foto si congelata permettendomi di fare solo una breve ripresa e poi, iniziata la discesa, arrivata la bu-fera. Le mie tracce di salita erano gi state cancellate e ho rischiato di sbagliare, scendendo dal versante cinese Ci sono volute tredici ore per completare limpresa.Rimane ancora una vetta quindi per essere il primo ita-liano ad ottenere lo Snowleopard ed entrare nel gotha dellalpinismo mondiale, il Communism Peak; ma visto il lungo soggiorno di Cala ai piedi del Pobeda che lha prosciugato di energie, la conclusione del progetto ri-mandata al 2015.

A settembre Cala affronter il Tor des Geants, enduran-ce trail di 330 km e 24.000 metri di dislivello tra le Alte Vie della Valle dAosta, confermandosi un atleta comple-to in ogni disciplina outdoor.

possibile seguire loSnowleopard-Ski-Projectsulla pagina Facebook.

Le cime delloSnowleopard AwardLenin Peak - Pamir (confine tra Kirghizistan e Tagikistan) 7.134 mKhan Tengri - Tien Shan(Kazakistan) 7.010 mPobeda Peak - Tien Shan(confine tra Kirghizistan/Cina)7.439 mIsmail Somoni (Communism)Peak - Pamir(Tagikistan)7.495 mKorjenevskayaPeak - Pamir (Tagikistan)7.105 m

da PraGelatoal KirGhizistan:lo snoWleoPard sKi Project

TERRITORIO

Pobeda Peak - 7.439 m

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Pinerolo e le valli:dal territorio tante ProPoste e attivit Per i Giovani studenti

TERRITORIO

Settembre: dopo le giorna-te estive di vacanza e relax durante le quali avete avuto modo di scoprire le bellezze naturalistiche e paesaggi-stiche del pinerolese e delle valli, tempo di tornare sui banchi di scuola. Ma, anche in questo caso, le attivit per i pi piccoli non mancano. Tra i comuni del progetto Pinerolo e le Valli: cammini di libert tra arte e cultura sono numerose le propo-ste per la didattica, proget-ti studiati appositamente per bambini e ragazzi per affascinare, entusiasmare, scoprire cose nuove e far apprendere in modo diver-tente. Ecco alcuni esempi.

MUSEANDO

Il progetto Museando nasce nel 2000 dalla sinergia tra i Musei Civici di Pinerolo: Museo di Arche-ologia e Antropologia, Museo Etno-grafico e Museo di Scienze Naturali. I quattordici percorsi che lo com-pongono sono strutturati su diversi livelli a seconda dellet dei visitato-ri; prevedono attivit di laboratorio e di gioco-lavoro che permettono linterazione e la comprensione tec-nica grazie alla sperimentazione, al fine di favorire la migliore com-prensione dellesperienza vissuta.Ogni gruppo guidato da educato-ri museali laureati, competenti in ciascun settore, o studenti universi-tari, di cui il CeSMAP, Centro Studi e Museo di Arte Preistorica, garan-tisce la formazione professionale.La durata media di ogni laboratorio, comprensivo di attivit didattiche scientifiche di circa tre ore. necessaria la prenotazione al numero 0121.794382 dal luned al venerd alle ore 9.30 alle ore 12.30. Lofferta aperta anche alle Estati Ragazzi, e-mail: [email protected].

Val Sangone...Una Montagna di Gite

La Val Sangone: un territorio che si apre ai visitatori per mostrare tutti i suoi tesori, taluni conosciuti dai pi, altri celati gelosamente. Tutti quanti comunque rappresentano la parte autentica e vera di questo ter-ritorio poco distante dalla citt ma molto vicino alle tradizioni ed alle usanze tramandate di generazione in generazione. Il polo didattico La Madlena nasce per guidare i pi piccoli alla scoper-ta di come si allevano gli animali, come si coltiva la terra, come si cercano e si riconoscono i funghi, come si fa il pane oppure come si riconoscono le varie specie di alberi ed il relativo utilizzo.A condurre i visitatori saranno per-sone con molte ore di esperienza alle spalle nella gestione di gruppi, quali educatori e guide naturalisti-che. Spesso saranno gli stessi agri-coltori, gestori di attivit, a raccon-tare la propria esperienza di vita.A disposizione dei visitatori venti percorsi tematici, per tutte le fasce det, dalla scuola dellinfanzia alla secondaria di secondo grado. Per maggiori informazioni:

a cura di Cammini di Libert

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Rifugio - Polo didattico "Don Fernando Demarchi" Frazione Maddalena, 10 - Giaveno (TO) - Tel. Rifugio/Ristorante: 334.1057494 - Tel. Didattica/Scuole: 339.1792674 - www.lamadlena.it.

Laboratorio Territoriale di

educazione ambientale del Pinerolese

uno dei dodici Laboratori della Rete Regionale di Servizi per lEducazione Ambientale gestito dalla Comunit Montana del Pinerolese. Grazie al soste-gno degli Assessorati allAmbiente della Regione Piemonte e della Provincia di To-rino nellambito delle iniziative INFEA, re-alizza progetti rivolti alla scuola e alla citta-dinanza adulta, fornisce servizi formativi e informativi, coordina i diversi interventi in ambito di educazione ambientale.

Il Laboratorio centro di documen-tazione: in questi dodici anni ha sviluppato una propria ricerca sulle-tica ambientale quotidiana prenden-do le distanze sia dal catastrofismo sia dallidealismo, perseguendo un approccio costruttivo che, pur consa-pevole dei problemi reali, si traduce in un messaggio di ottimismo e di speranza. Infatti, i comportamenti di ogni giorno possono avere effetti positivi sullambiente, proprio perch frequentemente attuati da un alto nu-mero di persone.Il Laboratorio territoriale ha partecipa-to al percorso di riflessione condotto dalla Regione Piemonte e dalla Pro-vincia di Torino per la creazione del Sistema degli Indicatori di Qualit (S.I.Qua.) per la valutazione delle pro-gettualit nellambito delleducazio-ne ambientale alla sostenibilit sul territorio piemontese.Lobiettivo primario quello di dare alleducazione ambientale il ricono-scimento della sua funzione culturale e sociale: essa infatti mira alla sosteni-bilit ambientale, alleducazione alla convivenza, alla tutela dei beni co-muni. In questottica il Laboratorio ha accresciuto una rete di collaborazioni e sinergie con Scuole, Enti Locali, As-

sociazioni, gruppi spontanei, musei, imprenditori, sindacati, cittadini.Tra le numerose e significative collabo-razioni che il Laboratorio Territoriale sta sviluppando, si sta consolidando quel-la con lassociazione Pensieri in Piazza, in particolare nella realizzazione del terzo documentario di Paesaggi del mondo. Il Laboratorio collaborer inol-tre nella realizzazione della creazione del terzo documentario Ecologia e futuro nel pinerolese dei registi Diego Mometti e Andrea Fenoglio, sia nella fase iniziale di ricerca sia programman-do incontri con scuole e cittadini per va-lorizzare i contenuti del documentario come strumenti informativi e didattici.Per maggiori informazioni sulle attivit del Laboratorio Territoriale di educazione ambientale del Pinerolese: Tel. 0121.802585 - 0121.802566 / e-mail: [email protected]

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Il 2014 iniziato per Svolta Donna con delle grandi novit che ci aiutano a crescere in modo concreto.lo sportello di ascolto che risponde al numero verde 800.093900 si trasferito, grazie alla sensibilit della dirigenza ASL TO3, presso lospedale agnelli in loca-li pi spaziosi. Questa nuova ubicazione permette di dialogare direttamente con il Pronto Soccorso e rappresenta una nuo-va opportunit per le donne bisognose di supporto. Mancava un tassello importan-te: poter allargare i servizi a tutto il ter-ritorio dellASL TO3 che comprende ben 109 comuni. Questo sogno si concretiz-zato il 3 aprile scorso con un nuovo sportello ad avigliana dedicato alle donne vittime di violenza che risponde allo stesso numero verde gratuito unico: qui o in altri luoghi concordati di quellampia area territoriale, le don-ne avranno la possibilit di ottenere i servizi legali, sanitari, assistenziali o psicologici nonch i col-loqui di ascolto con le vo-lontarie.da ricordare che tutti i servizi forniti dallasso-ciazione sono a titolo to-talmente gratuito.

Ora c un'altra scommessa ambiziosa da realizzare. Dotarsi di una casa rifugio da mettere a disposizione delle donne che stanno iniziando un percorso di uscita dalla violenza. LAssociazione ha par-tecipato al bando della Chiesa Valdese che questanno ha finalizza-to il suo 8xmille a questa causa e a breve sapremo se otterremo il finanziamento. Inoltre, in occasione della festa di Pentecoste dell8 giugno scorso, la chiesa valdese Val Germanasca ha raccolto e ci ha donato 534,32 .Dal 2007 il comune di Porte organizza la manifestazione Corri in Rosa per supportare i progetti di Svolta Donna. Molte le parteci-panti allultima edizione del 9 luglio scorso e tante le aziende che hanno permesso un buon introito che permetter un minimo di sostegno economico alle donne e i bambini ospitati temporanea-mente in alcune strutture. Continua la collaborazione con OrtoBra che gestisce il reparto frut-ta e verdura di Eataly e inserisce donne in difficolt per un tirocinio

formativo retribuito. Lo spettacolo teatrale Io lavoro e tu, ideato nellambito del progetto finanziato con Il programma Pari op-portunit delle Regione Piemonte su fondi FSE (Fondo Sociale Europeo), si concretizzato in un laboratorio e in uno spettacolo teatrale sulle pari opportunit nei luoghi di lavo-ro. Sono stati coinvolti lavoratori e lavoratrici che hanno avuto anche un supporto individualizzato. Interveni-re sui linguaggi nei luoghi di lavoro fondamentale per far passare la cultura del rispetto. Lo spettacolo stato presentato a Pinerolo con due serate che hanno visto una grande partecipazione di pubblico, richiesto a Beinasco dallassessora alle Pari Op-portunit e sar in seguito a Modena il 6 e 7 settembre.

di Laura Zoggia

svolta donna: il 2014 anno imPortante

DAL 2007 IL COMuNE DI PORTE ORgANIZZA CORRI IN ROSA PER

SuPPORTARE I PROgETTI DI SVOLTA DONNA

TERRITORIO

La madrina di "Corri in Rosa", lassessora regionale Gianna Pentenero.

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Il 26 maggio scorso, allUniversit di Bologna, sono stati consegnati i diplomi Master Microcredito e Impren-ditoria Sociale alle partecipanti. Anche Svolta Donna ha formato delle volontarie utili a sviluppare progetti mirati per le donne. Abbiamo partecipato al progetto "Piccoli Punti promos-so dallA.V.O. in collaborazione con LAUSER Volontariato Val Pellice, realizzato in coprogettazione con il Cesvol IDEA SOLIDALE. Il nostro pensiero va a Fiammetta Geymonat che ci ha improvvisamente lasciato con un vuoto incolmabile, che stata lanima di questo progetto e un grande supporto da quando lassociazione nata. Si tenuto un corso destinato a donne in situazione fami-gliare ed economica fragile, atto ad offrire una formazione professionale nel campo delle piccole riparazioni sartoriali (riparazioni a mano e uso della macchina da cucire) e volto ad un possibile sviluppo lavorativo; ha raccolto una buona partecipazione ed un ottimo affiatamento fra le partecipan-ti. Si chiuso con una festicciola che ha rappresentato uno spaccato di questo incontro fra varie le etnie rappresentate. Visto il successo, a settembre il laboratorio riprender le sue attivit.Abbiamo rinnovato con lAsl, la programmazione nelle scuole superiori degli incontri del gruppo delle volonta-rie di Svolta Donna che, in collaborazione con gli insegnan-ti, promuovono la cultura del rispetto dellaltro.Infine abbiamo rinnovato ladesione al Progetto A.S.I.I.R. - Ampliamento del Coordinamento Cittadino e Provinciale Contro la Violenza sulle Donne con un nuovo protocollo dintesa.Con cos tante attivit abbiamo bisogno di crescere an-che in risorse umane! Chi avesse un po di tempo libero e fosse interessata alla nostra associazione, pu mettersi in contatto scrivendo a [email protected].

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Il telelavoro una modalit lavorativa che non vincola ad una sede fissa, ed resa possibile dalluso di strumenti informati-ci che suppliscono alla lontananza fisica: computer collegati in rete, videochiamate, condivisione di documenti in tempo rea-le, webinar (seminari online), ecc; la sua caratteristica la flessibilit sia nellor-ganizzazione che nella modalit di svol-gimento dei compiti da parte di lavoratori dipendenti.

Il lavoro da casa (o da qualsivoglia altra sede, vedi il coworking), ampiamente utilizzato nelle societ nord europee (adottato dal 25% dei lavoratori scandinavi con-tro il 3% degli italiani), ma argomento ancora taboo per il nostro paese: spesso infatti, il primo commento bello, ma non fa per me/per la mia azienda. Il telelavoro consuetudine non solo nei paesi del nord Europa, ma anche negli Stati Uniti dove le ore lavorate da casa stan-no crescendo esponenzialmente: nato anche lHome Office Day, giorno in cui tutti i dipendenti sono invitati a lavorare da casa.

Monica Farronato, laureata in Architettura a Torino, nel 1998 present una tesi su come sarebbe potuta cambia-re lurbanistica e lorganizzazione logistica delle citt con la diffusione delle nuove tecnologie informatiche:Nei miei studi su questo argomento il telelavoro aveva un ruolo fondamentale. Infatti, con la diffusione di questo innovativo sistema, la gente non si sarebbe pi ammassa-ta nelle citt agli stessi orari eliminando potenzialmente le problematiche legate al traffico e modificando le logi-che dellurbanizzazione. Cosa cambiato in poco meno di ventanni? In Italia molto poco purtroppo, anche se le tecnologie esistono da

chi vive meGliolavora meGlio.il telelavoro

FORMAZIONE E LAVORO

tempo. Diciamo che intellettualmente siamo molto oltre il telelavoro, nella pratica invece no... Penso che il proble-ma sia principalmente psicologico. Il datore di lavoro ha ancora la necessit di dover controllare il dipendente a tempo e a vista, il che non sempre significa ottenere pro-duttivit. Naturalmente, gestire unattivit sulla base del risultato pi impegnativo da entrambi i lati: il datore di lavoro deve rivedere lorganizzazione e il lavoratore deve avere autodisciplina. In una societ in cui spesso il lavo-ratore freelance ha i paletti del dipendente, il concetto opposto difficile da accettare.Secondo Monica, i cambiamenti repentini della societ e levoluzione delle coscienze in atto, sono processi che avranno un riscontro anche nel mondo del lavoro anche se le dinamiche oggi purtroppo non seguono ancora la logica del benessere ma quella del denaro. Quando le azienda capiranno che tutto questo anche conveniente, allora il telelavoro potr prendere piede conclude Monica.

i beneficiPer il lavoratori, soprattutto donne, il lavoro a domici-lio permette di conciliare con facilit la propria man-sione con la cura dei famigliari, anziani, bambini, disabili. Una giornata lavorativa flessibile, che pur rispettando le condizioni del contratto e gli obbiettivi, permette una migliore organizzazione delle necessit della famiglia, di assecondare i propri ritmi e di ridur-re notevolmente una delle malattie del nostro secolo, lo stress. Diminuiscono i tempi di spostamento, il che significa pi tempo libero e meno costi per auto, ben-zina e autostrade, non si hanno frustranti tempi morti e spese per il pranzo fuori casa.Inoltre, il telelavoratore maggiormente motivato poich pi sereno, pu fare a meno di aiuti esterni e

(continua a pag. 35)

di Valentina Costantino

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aumenta anche il proprio senso di responsabilit grazie alle minori pressioni e alla fiducia accordatagli. Soprattutto i lavoratori creativi traggono beneficio dal poter lavorare nei momenti pi svariati e fuori dagli sche-mi, ottenendo risultati pi produttivi. Inoltre, un lavora-tore che non ha rientri periodici molto ravvicinati, pu contemplare di trasferirsi di abitazione o di citt senza ricorrere al licenziamento e un lavoratore disabile non deve affondare i disagi dello spostamento.

Anche per lazienda i benefici sono innumerevoli. Gli studi sul telelavoro dimostrano come i dipendenti si-ano mediamente pi produttivi (fino al 35-40%) grazie a vari fattori: la maggiore qualit e il numero superiore di ore lavorate, la serenit personale ottenuta lavorando in un ambiente casalingo (non ci sono colleghi o superiori con cui interfacciarsi di continuo). Inoltre, le statistiche dicono che diminuiscono lassenteismo e i giorni di assenza per malattia poich molto spesso il dipendente, in caso di di-sturbi lievi, continua il proprio lavoro a casa.Logisticamente, lazienda abbatte i costi di gestione dellufficio: elettricit, affitto, tasse sugli immobili, spe-se di manutenzione. sufficiente una sala riunioni in cui incontrarsi periodicamente e ricevere i clienti e, nel caso di necessit, di un front office.

Grazie alla possibilit di cambiare residenza senza per-dere il lavoro, si riducono i turnover e la sostituzione dei dipendenti e viene garantita cos la conservazione dei talenti e il rientro al lavoro dopo malattie e maternit. Inoltre, non essendo pi la distanza fisica un impedi-mento, il bacino delle candidature si allarga notevol-mente: ad esempio possono essere assunti venditori direttamente in un altro luogo di mercato, aumentando il raggio di operativit e diminuendo le spese di coper-tura dei trasferimenti.Non ultimi sono i benefici che il lavoro da casa porta allambiente e alla societ. Un minore spo-stamento di persone riduce linquinamento nelle citt, decongestiona il traffico, riduce il problema dei parcheg-gi, gli incidenti stradali e la necessit di manutenzione stradale, insomma rende il mondo pi vivibile.

Problemi da affrontare

Per contro, corretto affrontare anche le problema-tiche che si legano al telelavoro. Alcuni lavoratori potrebbero soffrire la mancata interazione quo-tidiana con colleghi, i piacevoli momenti di pausa in gruppo e la frequentazione di luoghi affollati: in poche parole soffrire di solitudine.

Il lavoratore casalingo vedr aumentare le spese domestiche (illuminazione, energia elettrica), non sar sottoposto alle norme di sicurezza sul posto di la-voro (postura, illuminazione, limite di ore consecutive davanti allo schermo), dovr ricavare un luogo dedi-cato allinterno della propria abitazione e potrebbe eccedere nelle ore lavorative quotidiane.

Il datore di lavoro, da parte sua, dovr stabilire a pri-ori obbiettivi ben chiari da raggiungere e progetti da concludere, modificando un modus operandi ormai consolidato.

FORMAZIONE E LAVORO - CHI VIVE MEGLIO LAVORA MEGLIO. IL TELELAVORO

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FORMAZIONE PRATICA DEL SETTORE TuRISTICO

ALBERgHIERO CON TIROCINI IN FRANCIA, RIVOLTO A gIOVANI E

ADuLTI TRA I 18 E I 35 ANNI

Nellambito del II Av-viso Regionale per la Presentazione di Pro-getti di Mobilit Trans-nazionale - Periodo 2013-2014, il Consorzio per la Formazione, lIn-novazione e la Qualit (CFIQ) ha presentato un progetto di mobilit transnazionale per gio-vani e adulti inoccupati/disoccupati disponibili sul mercato del lavoro, denominato format - formazione e mobili-t in ambito turistico, approvato e finanziato dalla Regione Piemon-te (Determinazione n. 411 del 09/06/2014).Il progetto rivolto a 14 giovani e adulti tra i 18 e i 35 anni, disoccupati o inoccupati, residenti in Regio-ne Piemonte e le cui competenze acquisite meglio si sposano con i temi relativi al settore turistico/alber-ghiero ed in particolare alla sua sostenibilit. FORMAT mira ad incrementare la formazione pratica nellam-bito in questo settore attraverso tirocini in Francia presso strutture turistico-alberghiere selezionate dl un partner inter-mediario Maison Familiale Rurale di Ventavon. I partecipanti dovranno avere una conoscenza base della lingua francese (almeno livello A2), con preferenza per coloro che hanno seguito un percorso di studi e/o professionale in linea con i contenuti proposti.

ProGetto formatformazionee mobilit inambito turistico

FORMAZIONE E LAVORO

a cura di Manuela Audenino e Elena Paciello, CFIQ

La selezione prediliger anche aspetti motivazio-nali, compresa la volont di tornare a lavorare nella Regio-ne di provenienza con un bagaglio di esperienze personali e lavorative arricchito e capitalizzabile nella ricerca di un impiego. Al fine di garantire le pari opportunit, almeno il 50% dei partecipanti sar di sesso femminile.A seguito delle procedure di valutazione, i candidati sele-zionati dovranno partecipare ad un corso preparatorio di lingua e cultura francese della durata di 80 ore e ciascun candidato selezionato verr dato in gestione autonoma limporto di 2.400 per le spese di sussistenza. Il CFIQ si occuper direttamente della gestione dei costi relativi alla preparazione pedagogica e linguistica, dei costi di viaggio,

pernottamento e copertura as-sicurativa. Il tirocinio formativo avr una durata di 16 settimane. Inoltre, nella settimana compre-sa tra il 29 giugno e il 5 luglio 2014 un gruppo di operatori composto da risorse del CFIQ, del Centro per lImpiego di Pi-nerolo e del Comune di Pinerolo ha potuto vivere unesperienza di scambio presso la sede della Maison Familiale Rurale di Ven-tavon durante il quale stato possibile venire a conoscenza del sistema di funzionamento dei servizi al lavoro, delle meto-dologie pedagogiche alla base della formazione professionale in Francia e dellistruzione e della formazione formatori, con parti-colare attenzione allapprendista-to e alla formazione in impresa.

Durante la settimana di scambio sono state organizza-te viste-studio presso: il Lyce Htelier de Sisteron (scuola superiore ad indirizzo turistico alberghiero), il Pole Empli e la Chambre Agriculture di Gap, il Chantier dInsertion(Jardins du Buch - cantiere di inserimento lavorativo), il Relais Services Publics du La-ragnais (rete di servizi di prossimit con caratteristiche simili ai servizi al lavoro della Regione Piemonte) e la Prfcture des Hautes Alpes.A partire dal 2 settembre sar possibile conse-gnare la domanda di partecipazione al progetto negli orari e secondo le modalit dettagliate nellInvito pubblicato sul sito www.consorzio-fiq.it e consultabile presso la segreteria didat-tica (CFIQ, Via Trieste 42 - Pinerolo).

Il gruppo di operatori CFIQ, del CPI e del Comune di Pinerolo durante lo scambio presso l'MFR di Ventavon insieme alla tutor Nelly Chaix.

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Un argomento attorno al quale vi oggi unampia discussione la sicurezza delle costruzioni e degli edifici esistenti quando ospitano delle attivit lavorative.Il problema, bench fosse acclarato allinterno del quadro normativo, balzato allattenzione dopo gli eventi sismici che hanno interessato lEmilia Romagna nel maggio del 2012 in seguito ai quali si sono registrati vari collassi di edifici indu-striali, sia di elementi strutturali che non strutturali (es. pareti perimetrali, pannelli prefabbricati, scaffalature interne ecc.).Tali eventi hanno portato allattuale discussione sulla messa in sicurezza, rispetto alle azioni sismiche, delle strutture esistenti ove si esercitano attivit lavorative.Tra le attivit intraprese si segnalano le seguenti iniziative:- Procura della Repubblica di Torino: impartite disposizioni

alle ASL competenti di effettuare specifici sopralluoghi finalizzati alle verifiche sulla gestione del rischio sismico negli ambienti di lavoro.

- ASL Emilia Romagna: promozione di apposite campagne informative.

- Organizzazioni sindacali: studi per la diffusione della conoscenza del fenomeno e delle problematiche di gestione connesse.

importante porre allattenzione, da subito, che gli eventi del 2012 non evidenziano una carenza gene-rale del sistema di costruzione prefabbricato, o di al-tri sistemi strutturali, ma dimostrano come lincom-pleta gestione degli immobili, in termini di sicurezza statica, possa generare sciagure sociali ed economi-che di quella portata. poco coerente cercare nei tecnici strutturisti o nei costruttori in generale responsabilit che, come si cercher di chiarire, sono, se non si stretta pertinenza, quantomeno di cor-respon-sabilit daltre aree.Nella sostanza, levento del 2012 non ha fatto altro che esalta-re drammaticamente le ovvie criticit di strutture che, legitti-mamente edificate nel rispetto di previgenti regimi normativi, non prevedevano il sisma tra le azioni di esercizio. In altri ter-

mini sono state esaltate le intrinseche vulnerabilit.E come tali strutture, sul territorio, sono dislocati innumerevoli altri scenari industriali in cui il rischio sismico divenuto non nullo in seguito allassegnazione, ex lege, di un livello di peri-colosit sismica non nulla. Ricordiamo brevemente alcuni concetti.In linea generale il rischio sismico dato dalla combinazio-ne di tre elementi base:

R = P*V*E- La pericolosit sismica P (definita anche sismicit del

luogo) costituita dalla probabilit che si verifichino terre-moti di una certa entit, in un data zona ed in un prefissato intervallo di tempo.

- La vulnerabilit sismica V misura la predisposizione di una costruzione, di una infrastruttura o di una parte del territorio a subire danni per effetto di un sisma di prefissata entit.

- Lesposizione E costituita dal complesso dei beni e delle attivit che possono subire perdite per effetto del sisma.

quindi chiaro che, anche in presenza di una bassa pericolosi-t P, elevati valori della vulnerabilit V e/o dellesposizione E, possono portare ad un livello di rischio R significativo.E questo quanto pu accadere anche in zone a bassa sismi-cit, dove si possono avere strutture sensibili allinput sismico e la significativa presenza di persone.Nel caso del sisma, la vulnerabilit di unopera un suo ca-rattere comportamentale, descritto attraverso una legge cau-sa-effetto in cui la causa il terremoto e leffetto il danno.In altri termini essa:- misura la predisposizione di una costruzione, di una infra-

struttura o di una parte del territorio a subire danni per effet-to di un sisma di prefissata entit;

- misura lincapacit , congenita e/o dovuta ad obsolescenza, di resistere ad azioni simiche. (Sandi 1986).

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la valutazionedei rischi:rischio sismico nei luoGhi di lavoro di Giovanni Polidoro, esperto tecnico e Ing. Dino Bertetto | Gruppo POLARIS

FORMAZIONE E LAVORO

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Home schooling, unschooling, scuola famigliare, istruzione domiciliare o edu-cazione parentale sono molti i nomi per indicare leducazione alternativa alla scuola, una tendenza in continua crescita anche in Italia.Abbiamo cercato di saperne di pi, poich leducazione parentale molto pi che non frequentare la scuola. Larticolo 30 della Costituzione Italiana reci-ta: E dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacit dei genito-ri, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti. La Costituzione dice quindi che ogni bambino deve avere accesso allistruzione ma non dice come, anzi, sostiene che siano proprio i genitori a farsene carico.Una famiglia che decide di non avvalersi del-la scuola deve quindi solamente comunicare al Comune di residenza che il proprio bam-bino non frequenter. Se le esigenze doves-sero cambiare, sar sufficiente un esame per lammissione allanno scolastico. Leducazione parentale ha radici lontane, molto praticata in alcuni paesi per motivi reli-giosi (da parte di minoranze, in nuclei sociali molto caratterizzati religiosamente), oppure nelle zone rurali lontane da centri abitati. Oggi le motivazione sono molto diverse, il genitore sce-glie leducazione parentale in contrasto con le modalit di insegnamento della scuola tradizionale, preferendo approcci diversi.Le modalit di applicazione sono varie: ci sono ge-nitori che, avendo le competenze, si fanno carico dellinsegnamento, altri che propendono per un in-segnante privato ed altri ancora che si organizzano

per riunire pi bambini. Alcune famiglie adottano libri di testo, altre no, ma la peculiarit trasversale a tutte le modalit quella di lasciare il bambino libero di imparare grazie a stimoli esterni, seguendo la curiosit, visitando musei, spettacoli teatrali, con esperienze sul campo, esperimenti scientifici e giochi liberi ed educativi. Marika Novaresio e Silvia Mezzanatto sono le fondatrici dellAsso-ciazione Cocun di Pinerolo e sono anche due mamme convinte che

lhome schooling la strada per i loro figli: La famiglia il nucleo pi importante per listruzione perch conosce il bambino, ha senso quindi che gli interventi scolastici sia-no progettati dai genitori che possono farlo affermano, e continuano: I genitori in linea con leducazione parentale sono molti, ma non tutti ne hanno la possibilit e le conoscenze. Cocun nasce proprio per dare appoggio alle famiglie a cui listruzione standardizzata sta stretta. Lobbiettivo offrire spunti sulla didatti-ca alternativa ma anche su argomenti sociali e culturali. Nelleducazione parentale il tempo

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a mente fresca, uscire quando il tempo bello e approfittare del brutto tempo per le attivit di studio in casa, indipendentemen-te dallorologio. Il bambino il nucleo e poi attorno a lui ruota la realt, in cerchi concentrici: la famiglia, gli amici, il paese, la societ. Il primo cerchio sempre composto da chi li ha messi al mondo e li conosce sostiene Silvia. Purtroppo il problema dellistruzione classica il non badare al presupposto di base, cio che lappren-dimento nasce dalla curiosit. Ci sono insegnanti molto validi ma che non hanno gli spazi, le risorse e le competenze per incuriosire i bimbi, conoscerli ed esaltare le loro peculiarit continua Marika.Programmi da terminare, voti, esami, obblighi scolastici da cui difficile scappare: diventa quindi impossibile rallentare, rispet-tare i tempi del singolo; un bambino forzato ad apprendere si inibisce, spesso compare un rifiuto, si pensi alla fatica di portare a termine i compiti a casa oppure la noia che assale i bambini sui banchi di scuola, la conseguente distrazione e le ammoni-zioni degli insegnanti. La scuola, oggi come oggi, non ha suffi-cienti momenti dedicati allapprendimento pratico e alla fisicit del bambini (un intervallo breve e standardizzato nellimmobi-lit delle ore di lezione), manca uneducazione spirituale, poco tempo dedicato allarte e alla musica. Lesclusivit del bambi-no sacrificata alle necessit economiche e ai percorsi didattici, le valutazioni mettono tutti i bambini sullo stesso piano mentre ognuno ha tempi, maturit ed inclinazioni differenti: Ridurre la complessit di un piccolo essere umano allomologazione sco-lastica riduttivo e dannoso spiegano ancora Marika e Silvia, nascono competizioni e spesso la valutazione scolastica diventa lo

specchio della valuta-zione della persona.

La scelta delledu-cazione alternativa nasce da un approc-cio empatico col bambino fin dalla nascita, fatto di com-prensione, ascolto e verbalizzazione; uneducazione non violenta che ab-

bandona il metodo gerarchico, dominatore e direttivo (fai il bravo!). Lobbiettivo quello di donare sicurezza e spontaneit ai bambini, che diventeranno adulti sicuri di s domani. Co-municazione non violenta non significa lassismo tengono a precisare Marika e Silvia, semplicemente il potere non da nessuna parte, n in mano al genitore, n al piccolo. E neces-sario uscire dalla logica del braccio di ferro adulto-bambino.

Scegliere questo metodo educativo significa intraprendere un cammino di consapevolezza, pazienza, voglia di impara-re e crescere insieme ai bambini. E fondamentale riuscire a riconoscere i propri sentimenti e i bisogni, lasciare da parte i condizionamenti e togliersi la corazza di atavici sensi di colpa, solo cos ci si aprir totalmente allaltro che, in questo caso, il nostro bambino.

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Le giornate di sole autunnali sono me-ravigliose per stare allaperto, godersi la temperatura tiepida e i colori caldi e vivaci. Ma le giornate piovo-se non mancano, ed bello anche ritro-varsi al calduccio di casa per giocare con mamma e pap. Ecco alcuni suggerimenti per aiutare i bambini a realizzare giochi creativi fatti in casa si-curi e divertenti.

FLUIDO NON NEWTONIANOVersate 250 gr di amido di mais (maizena) o fecola di patate in una ciotola, aggiungete acqua fino ad otte-nere un composto denso (circa 200 grammi). Il gioco divertente che se pizzicherete un poco del composto con le dita non potrete trattenerlo, perch liquido. Ma se proverete a mescolare velocemente il composto con le dita... Magia! Diventer solido! Per poi tornare liquido se lo tratterete dolcemente.

COLORI A DITAAggiungete a tre cucchiai di farina un quarto di tazza di acqua fredda, mescolate togliendo tutti i grumi.Aggiungete ancora una taz-za di acqua bollente e m e s c o l a t e nuovamente. Mettete i tutto in un pentolino, aggiungete tre gocce di olio di oliva e fate bollire

Giochi creativi"fai da te"di Valentina Costantino

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fino a raggiungere la consistenza dei

colori a dita. Divi-dete il composto in

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