Bollettino Pd Comunità di Valle Alta Valsugana Luglio 2012

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PD Alta Valsugana luglio 2012

COMUNITÀ DI VALLE

ALTA VALSUGANA

LUGLIO 2012

Gestioni associate. Dal 1 gennaio 2013 i Comuni con popolazione

inferiore ai 10mila abitanti (tutti i quelli della Comunità Alta Valsugana,

esclusa Pergine) dovranno gestire in forma associata i compiti e le attività

relativi ai servizi entrate, contratti-appalti e informatica. Alla Comunità di Valle sarà attribuito il ruolo di ente capofila di tali gestioni; le competenze

verranno esercitate mediante una convenzione stipulata fra i Comuni e la

Comunità (uno schema di convenzione dovrà essere approvato dalla Giunta

entro il 31 ottobre, d’intesa con la conferenza dei Sindaci; i comuni la do-vranno approvare entro il 31 dicembre). Sembrano temi tecnici, ma vi è an-

che una componente politica: è un passo per rilanciare il ruolo delle Comu-

nità dopo l’esito referendario. È opportuno che si apra una discussione sulla gestione associata di funzioni e servizi fino a oggi svolti dai Comuni: i cir-

coli del PD e il Coordinamento sono pronti ad occuparsene.

Giuliano Gaigher, coordinatore PD Alta Valsugana e Bernstol

Chi ci crede e chi no. Il

consigliere di valle Devis Tamanini

ha espresso pubblicamente giudizi

molto pesanti sul senso della piani-ficazione territoriale. Lo ha fatto

attaccando la Commissione Pae-

saggistica su una questione che in sé è di poco peso, ma che dimostra

che l’esistenza stessa della Comuni-

tà di Valle è percepita come un fa-

stidio da alcuni esponenti del PATT. Il PD crede nell’importanza della

Commissione, una delle prime com-

petenze che la Riforma istituzionale ci ha assegnato. Altri, pure appar-

tenenti a partiti che a livello pro-vinciale hanno portato avanti la ri-

forma, evidentemente no.

In questo numero anche:

Verso il Piano territoriale di comunità

La funivia per la Panarotta

La pista ciclabile Trento-Pergine

La Commissione politiche sociali

CdV quiz

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Attività dell’Assessorato all’Urbanistica

Verso il Piano Territoriale di Comunità:

è il momento del Tavolo di confronto e consultazione

Il 19 giugno scorso la Giunta della Comunità ha appro-

vato il “Documento Preliminare per la redazione del

Piano Territoriale della Comunità Alta Valsugana e Ber-

sntol”, consegnato dal consulente Bruno Zanon (Dipar-timento di Ingegneria dell’Università di Trento). Il Do-

cumento Preliminare (www.altavalsuganaebersntol.it;

www.albotelematico.tn.it/bacheca/alta-valsugana) con-tiene gli indirizzi generali, le strategie e gli obiettivi che la Comunità inten-

de perseguire con il Piano territoriale di comunità. La Comunità ha attivato

di conseguenza il “Tavolo di confronto e consultazione”.

Che cos’è il Tavolo di confronto e consultazione?

Nell’articolo 22 della legge urbanistica si prevede che l’adozione del Piano territoriale sia preceduta dall’attivazione di un Tavolo di confronto e con-

sultazione al quale “partecipano i soggetti pubblici e le associazioni porta-

trici di interessi a carattere economico, sociale, culturale e ambientale rile-vanti per ambito della comunità”. I partecipanti al Tavolo saranno dunque

chiamati a confrontarsi sui contenuti del Documento preliminare; i lavori si

svolgeranno da agosto a settembre. In autunno si svolgeranno poi cinque incontri pubblici, uno in ogni ambito omogeneo, per divulgare i risultati del

processo. Gli esiti del Tavolo verranno riportati in un Documento di sinte-

si, a partire dal quale la Comunità convocherà una conferenza per la stipula

di un accordo-quadro di programma tra la Comunità stessa e i Comuni.

Perché il Piano Territoriale di Comunità è importante?

Il Piano contiene l’idea di futuro che l’Alta Valsugana vuole attuare nei

prossimi anni. Quanto più questa idea sarà frutto della collaborazione e del-

la responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti, tanto più avrà la possibi-lità di diventare realtà. Si tratta di un percorso impegnativo, che obbliga

ciascuno di noi a considerare le aspettative e le esigenze della propria realtà

locale con uno sguardo comunitario, cioè tenendo conto anche delle aspetta-

tive e delle esigenze della altre realtà che insieme costituiscono la Comuni-tà. Possiamo essere protagonisti di questo cambiamento, ciascuno con il

proprio ruolo e tutti insieme responsabili della riuscita di un progetto comu-

ne per costruire, le premesse del nostro futuro. (Anita Briani)

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Notizie dal Circolo PD di Levico

La funivia per la Panarotta: opportunità e rischi Da anni l’amministrazione comunale di Le-vico discute della realizzazione di una funi-

via che colleghi Levico con la Panarotta.

Un’analisi seria e completa del perché si

debba fare o di quali realizzazioni serva-

no poi per sviluppare appieno le poten-

zialità offerte dalla realizzanda funivia

non è però mai stata presentata. In assen-za di strutture e servizi adeguati, la costruzione della funivia rischia infatti

di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto: servono infatti infrastrutture

a monte e a valle, un rilancio delle Terme di Vetriolo, una pista di down

hill, piste di mountain bike in quota, un osservatorio panoramico, strutture per chi desidera praticare il parapendio o il deltaplano, servizi per le fami-

glie, una connettività ad internet adeguata.

In questi tempi anche la nostra autonomia non può certo permettersi di rea-

lizzare un investimento che non abbia un adeguato ritorno economico. Il

calcolo non può basarsi solo nella redditività della funivia intesa come si-stema di trasporto alternativo, ma dovrà tener conto dei benefici che posso-

no ricadere sul tessuto economico e sociale. L’analisi è sicuramente com-

plessa: tuttavia vale la pena - prima di investire una decina di milioni di eu-

ro – di fare valutazioni attente. Se è vero che le opportunità sono notevoli (l’investimento nella funivia potrebbe essere il traino per tutti gli altri inve-

stimenti e potrebbe allungare la stagione turistica), è altresì vero che lo sci

deve confrontarsi sempre più con altre attrattive turistico-sportive e che la crisi economica riduce il potere di spesa delle famiglie; il progetto della fu-

nivia verso Vezzena sembrerebbe invece più interessante, sia come vera

mobilità alternativa, sia per la sinergia con il complesso sciistico di Folgaria e Lavarone.

L’analisi fatta dal PD non dà risposte: è solo una spinta a intavolare un di-

battito sulle ragioni di una scelta di investimento. È compito poi degli am-ministratori decidere se le opportunità e i punti di forza sono maggiori delle

minacce e dei punti di debolezza, e in quel caso dare il via all’investimento.

In tal caso, l’amministrazione comunale dovrà far sì che questo progetto di-venti il Progetto, attorno al quale far ruotare altri progetti ed obiettivi.

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Notizie dal Consiglio Provinciale

A che punto è la pista ciclabile fra Trento-Pergine? Il 6 luglio il consigliere provinciale Luca

Zeni, capogruppo del PD del Trentino, ha

presentato un’interrogazione in cui chiede

quale sia lo stato di realizzazione della pista

ciclabile che dovrebbe collegare Trento a Pergine Valsugana. Ha ricordato che già il

17 dicembre 2009 il Consiglio provinciale

aveva approvato un ordine del giorno il cui dispositivo impegnava la Giunta provinciale «a rendere prioritaria la

realizzazione della pista ciclabile che collega Trento e la Valle

dell’Adige con la Valsugana, sino al collegamento con la ciclabile esi-

stente lungo il Lago di Caldonazzo a San Cristoforo». Ogni anno sono molti i turisti che svolgono attività sportiva, e in particolare la provincia di

Trento risulta attrattiva per gli amanti del ciclismo, sport pericoloso se pra-

ticato su strade da condividere con moto, automobili e camion. La rete delle piste ciclabili trentine è tra le migliori del panorama nazionale, con più di

400 chilometri; sulla sola ciclabile della Valsugana ogni anno sono segnala-

ti oltre 160.000 passaggi. Manca tuttavia il collegamento che consenta di muoversi da Trento a Pergine in sicurezza senza doversi avventurare su

strade con grosse pendenze e grosse percorrenze. Il comune di Pergine ha

recentemente approvato un progetto di individuazione del percorso di una

pista ciclabile da San Cristoforo sino al confine con il territorio del co-mune di Civezzano, sfruttando alcune strade secondarie esistenti e senza

entrare in conflitto con l’attività agricola. Zeni nella sua interrogazione

chiede al Presidente della Provincia e all’Assessore competente di sapere (a) quale sia lo stato di attuazione, (b) quale sia il progetto che si intende

realizzare per collegare Trento e la Valsugana tramite una pista ciclabile e

(c) quale sia l’iter previsto per la progettazione, il finanziamento e la rea-lizzazione del collegamento.

Quiz estivo. Vedete questo foglio? È prodotto gratuitamente. Ora prendete in mano il notiziario della Comunità di Valle (lo potete scaricare dal sito

http://www.altavalsuganaebersntol.it). Domanda: quanto denaro pubblico

va al giornalista – al giornalista, non alla tipografia – incaricato di pro-

durlo? La soluzione sul prossimo numero.

Hanno collaborato: Anita Briani, Emanuele Curzel, Giuliano Gaigher, Luca Zeni