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762 MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017 XVII LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMMISSIONI RIUNITE (III-IV Camera e 3 a -4 a Senato) .. Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (V Camera e 5 a Senato) ........ » 4 COMMISSIONI RIUNITE (VIII Camera e 8 a Senato) ...... » 5 COMMISSIONI RIUNITE (XIII Camera e 9 a Senato) ...... » 7 COMMISSIONI RIUNITE (III e IV) .................... » 8 COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X) .................... » 17 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 24 GIUSTIZIA (II) ................................. » 31 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 41 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 43 FINANZE (VI) .................................. » 49 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 75 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 81 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) ........... » 89 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Area Popolare-NCD-Centristi per l’Italia: AP-NCD-CpI; Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà: SI-SEL; Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA); Scelta civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; Civici e Innovatori (CI); Democrazia Solidale-Centro Democratico (DeS-CD); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN); Misto: Misto; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI; Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P; Misto-Conservatori e Riformisti: Misto-CR; Misto-USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI-IDEA; Misto-FARE! - Pri: Misto-FARE! - Pri; Misto-UDC: Misto-UDC.

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762 MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2017

XVII LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMMISSIONI RIUNITE (III-IV Camera e 3a-4a Senato) . . Pag. 3

COMMISSIONI RIUNITE (V Camera e 5a Senato) . . . . . . . . » 4

COMMISSIONI RIUNITE (VIII Camera e 8a Senato) . . . . . . » 5

COMMISSIONI RIUNITE (XIII Camera e 9a Senato) . . . . . . » 7

COMMISSIONI RIUNITE (III e IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 17

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 24

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 31

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 41

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 43

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 49

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 75

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 81

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 89

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolo dellaLibertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Area Popolare-NCD-Centristi per l’Italia: AP-NCD-CpI; SinistraItaliana-Sinistra Ecologia Libertà: SI-SEL; Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA);Scelta civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; Civici e Innovatori (CI);Democrazia Solidale-Centro Democratico (DeS-CD); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN); Misto:Misto; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali perl’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI; Misto-Alternativa Libera-Possibile: Misto-AL-P; Misto-Conservatori e Riformisti:Misto-CR; Misto-USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani): Misto-USEI-IDEA; Misto-FARE! - Pri:Misto-FARE! - Pri; Misto-UDC: Misto-UDC.

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ATTIVITÀ PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . Pag. 104

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 123

AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 128

AGRICOLTURA (XIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 145

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 153

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLE

MAFIE E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE

STRANIERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 157

COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUB-BLICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 158

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITÀ IL-LECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI

AMBIENTALI AD ESSE CORRELATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 159

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA . » 161

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL LIVELLO DI

DIGITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMI-NISTRAZIONI E SUGLI INVESTIMENTI COMPLESSIVI RIGUARDANTI

IL SETTORE DELLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA

COMUNICAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 162

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE CONDIZIONI DI

SICUREZZA E SULLO STATO DI DEGRADO DELLE CITTÀ E DELLE

LORO PERIFERIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 164

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 166

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COMMISSIONI RIUNITE

III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa)della Camera dei deputati

e 3a (Affari esteri, emigrazione) e 4a (Difesa)del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO:

Sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali di cui alla deliberazione del Consigliodei ministri del 14 gennaio 2017 (Doc. CCL, n. 1) (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . 3

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente della 4a Commissione delSenato della Repubblica, Nicola LATORRE.— Intervengono il Ministro per gli affariesteri e la cooperazione internazionale, An-gelino Alfano, la Ministra della difesa, Ro-berta Pinotti, e il sottosegretario di Statoper la difesa Domenico Rossi.

La seduta comincia alle 14.05.

Sulla partecipazione dell’Italia alle missioni interna-

zionali di cui alla deliberazione del Consiglio dei

ministri del 14 gennaio 2017 (Doc. CCL, n. 1).

(Svolgimento e conclusione).

Nicola LATORRE, presidente, comunicache è stata richiesta l’attivazione dell’im-pianto audiovisivo e che la Presidenza hafatto preventivamente conoscere il proprioassenso.

Non essendovi obiezioni, tale forma dipubblicità è dunque adottata per il pro-sieguo dei lavori.

I ministri Angelino ALFANO e RobertaPINOTTI rendono comunicazioni sull’ar-gomento in titolo.

Intervengono, quindi, per porre quesitie formulare osservazioni, i senatori MarioMAURO (GAL (GS, PpI, M, Id, E-E, MPL))e Maurizio GASPARRI (FI-Pdl XVII), ildeputato Manlio DI STEFANO (M5S), ilsenatore Gian Carlo SANGALLI (PD), ideputati Massimo ARTINI (Misto-AL-P) eTrifone ALTIERI (Misto-CR) e i senatoriAntonio D’ALÌ (FI-PdL XVII) e BrunoALICATA (FI-PdL XVII).

I Ministri Roberta PINOTTI e AngelinoALFANO rispondono ai quesiti posti eforniscono ulteriori precisazioni.

Nicola LATORRE, presidente, dichiaraconcluse le comunicazioni del Governo.

La seduta termina alle 16.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Martedì 7 febbraio 2017 — 3 — Riunite III-IV C. e 3a-4a S.

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COMMISSIONI RIUNITE

V (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei deputatie 5a (Programmazione economica, bilancio)

del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

AUDIZIONI:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Audizione del Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, sul dialogo in corsocon l’Unione europea in materia di sorveglianza fiscale (Svolgimento e conclusione) . . . . 4

AUDIZIONI

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel Presidente della 5a Commissione delSenato della Repubblica Giorgio TONINI.

La seduta comincia alle 20.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

Giorgio TONINI, presidente, avverte chela pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione dell’impianto audiovisivo acircuito interno e la trasmissione sul ca-nale satellitare del Senato e sulla web-TVdel Senato.

Introduce quindi l’audizione.

Audizione del Ministro dell’economia e delle finanze,

Pier Carlo Padoan, sul dialogo in corso con l’Unione

europea in materia di sorveglianza fiscale.

(Svolgimento e conclusione)

Giorgio TONINI, presidente, introducel’audizione.

Pier Carlo PADOAN, Ministro dell’eco-nomia e delle finanze, svolge una relazionesul tema oggetto dell’audizione.

Intervengono per formulare quesiti edosservazioni i deputati Rocco PALESE(Misto-CR) Carlo DELL’ARINGA (PD),Giulio MARCON (SI-SEL), Girgis GiorgioSORIAL (M5S), il presidente della V Com-missione Francesco BOCCIA (PD) e i se-natori Barbara LEZZI (M5S), Silvana CO-MAROLI (LN-Aut), Andrea MANDELLI(FI-PdL), Giorgio SANTINI (PD), cui re-plica Pier Carlo PADOAN, Ministro dell’e-conomia e delle finanze.

Giorgio TONINI, presidente, ringraziaPier Carlo PADOAN, Ministro dell’econo-mia e delle finanze, per l’esauriente rela-zione svolta e dichiara conclusa l’audi-zione.

La seduta termina alle 21.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Martedì 7 febbraio 2017 — 4 — Commissioni riunite V-C. e 5a S.

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COMMISSIONI RIUNITE

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici)della Camera dei deputati

e 8a (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 5

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplinasui contratti pubblici.

Audizione del Capo Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio e del Commissariostraordinario del Governo per la ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti daglieventi sismici del 2016, Vasco Errani (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 144, comma 1, delRegolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 7 febbraio 2017.

Gli uffici di presidenza si sono riunitidalle 13.20 alle 13.35.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 7 febbraio 2017 — Presidenzadel presidente della 8a Commissione delSenato della Repubblica, Altero MATTE-OLI.

La seduta comincia alle 13.35.

Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle

ipotesi di modifica della nuova disciplina sui con-

tratti pubblici.

Audizione del Capo Dipartimento Protezione Civile,

Fabrizio Curcio e del Commissario straordinario

del Governo per la ricostruzione nei territori del

centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016,

Vasco Errani.

(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 144,comma 1, del Regolamento, e conclusione).

Altero MATTEOLI, presidente della 8a

Commissione del Senato della Repubblica,avverte che la pubblicità dei lavori dellaseduta odierna sarà assicurata anche at-traverso la trasmissione televisiva sul ca-nale satellitare del Senato, nonché la tra-smissione diretta sulla web tv.

Introduce, quindi, l’audizione.

Fabrizio CURCIO, Capo del Diparti-mento Protezione Civile, svolge una rela-zione sui temi oggetto dell’audizione.

Vasco ERRANI, Commissario straordi-nario per la ricostruzione nelle aree colpitedal terremoto del Centro Italia, svolge unarelazione sui temi oggetto dell’audizione.

Martedì 7 febbraio 2017 — 5 — Riunite VIII-C e 8a-S

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Intervengono, per porre quesiti e for-mulare osservazioni, i senatori StefanoESPOSITO (PD) e Andrea CIOFFI (M5S),la deputata Patrizia TERZONI (M5S), ilsenatore Marco FILIPPI (PD), nonché ledeputate Raffaella MARIANI (PD), SerenaPELLEGRINO (SI-SEL) e Claudia MAN-NINO (M5S).

Fabrizio CURCIO, Capo del Diparti-mento Protezione Civile, e Vasco ERRANI,Commissario straordinario per la ricostru-zione nelle aree colpite dal terremoto del

Centro Italia forniscono ulteriori precisa-zioni.

Altero MATTEOLI, presidente della 8a

Commissione del Senato della Repubblica,ringrazia Vasco ERRANI, Commissariostraordinario per la ricostruzione nelle areecolpite dal terremoto del Centro Italia eFabrizio CURCIO, Capo del DipartimentoProtezione Civile e dichiara concluso losvolgimento dell’audizione.

La seduta termina alle 15.30.

Martedì 7 febbraio 2017 — 6 — Riunite VIII-C e 8a-S

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COMMISSIONI RIUNITE

XIII (Agricoltura) della Camera dei deputatie 9a (Agricoltura e produzione agroalimentare)

del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Audizione informale di rappresentanti di Assodistil, di Federvini e del Dipartimento dellepolitiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale (Direzione generale delle politicheinternazionali e dell’Unione europea) del Ministero delle politiche agricole alimentari eforestali sull’etichettatura delle bevande spiritose . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 7 febbraio 2017.

Audizione informale di rappresentanti di Assodistil,

di Federvini e del Dipartimento delle politiche eu-

ropee e internazionali e dello sviluppo rurale (Di-

rezione generale delle politiche internazionali e

dell’Unione europea) del Ministero delle politiche

agricole alimentari e forestali sull’etichettatura delle

bevande spiritose.

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.05 alle 14.50.

Martedì 7 febbraio 2017 — 7 — Commissioni riunite XIII-C. e 9a S.

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COMMISSIONI RIUNITE

III (Affari esteri e comunitari)e IV (Difesa)

S O M M A R I O

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE21 LUGLIO 2016, N. 145:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alle missioniinternazionali adottata il 14 gennaio 2017. Doc. CCL, n. 1 (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . 8

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI

SENSI DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE 21 LU-

GLIO 2016, N. 145

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente della IV Commissione, Fran-cesco Saverio GAROFANI. — Intervengonoil viceministro per gli affari esteri e lacooperazione internazionale Mario Giro e ilsottosegretario di Stato per la difesa Do-menico Rossi.

La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

Francesco Saverio GAROFANI, presi-dente, avverte che è pervenuta la richiestache della seduta sia data pubblicità me-diante gli impianti audiovisivi a circuitochiuso. Non essendovi obiezioni, ne di-spone l’attivazione.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito

alla partecipazione dell’Italia alle missioni interna-

zionali adottata il 14 gennaio 2017.

Doc. CCL, n. 1.

(Esame e rinvio).

Le Commissioni iniziano l’esame delladeliberazione.

Francesco Saverio GAROFANI, presi-dente, ricorda che la legge n. 145 del 2016ha previsto il coinvolgimento delle Camerein materia di missioni internazionali in tredistinti momenti: per l’autorizzazione dinuove missioni per il primo anno (articolo2, comma 2); per l’autorizzazione dellaprosecuzione oltre il primo anno di mis-sioni già autorizzate e per un generaledibattito sul complesso delle missionisvolte nell’anno precedente (articolo 3,comma 1); e per il finanziamento dellemissioni autorizzate (articolo 2, comma 3,e articolo 4, comma 3).

Sottolinea, quindi, che il Governo –come emerge dalla deliberazione del 14gennaio 2017 – ha giudicato che « in fasedi prima applicazione tutte le missioniinternazionali, siano esse già in corso o dinuova attivazione, devono essere autoriz-zate ex novo, attivando il procedimentostabilito dall’articolo 2 ». In sostanza, ladeliberazione del Consiglio dei ministri del14 gennaio scorso presenta come nuovemissioni sia la prosecuzione nel 2017 di

Martedì 7 febbraio 2017 — 8 — Commissioni riunite III e IV

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missioni già in corso, sia l’avvio di alcunenuove missioni o la riattivazione di mis-sioni sospese.

Quanto alle modalità di esame parla-mentare di questo tipo di deliberazioni,ricorda che l’articolo 2, comma 2, dellalegge n. 145 prevede che le Camere « tem-pestivamente le discutono e, con appositiatti di indirizzo, secondo le norme deirispettivi regolamenti, autorizzano per cia-scun anno la partecipazione dell’Italia allemissioni internazionali, eventualmente de-finendo impegni per il Governo, ovvero nenegano l’autorizzazione ».

Comunica quindi che la Conferenza deipresidenti di gruppo riunitasi il 31 gennaioha stabilito come regola generale che talideliberazioni saranno esaminate a livellodi Commissioni competenti, con votazionein tale sede degli atti di indirizzo conclu-sivi, a meno che uno o più gruppi nechiedano la discussione in Assemblea, nelquale caso la votazione degli atti di indi-rizzo avverrà in Aula. In questo secondocaso, le Commissioni presenteranno all’As-semblea una relazione, che sarà discussacon le forme ordinarie di discussione dellerelazioni delle Commissioni di cui all’ar-ticolo 143, comma 1, del regolamento. Taliforme prevedono, al termine della discus-sione in Aula, la presentazione e la vota-zione di risoluzioni.

Per quanto riguarda nello specifico ladeliberazione del 14 gennaio scorso, og-getto dei lavori di oggi, riferisce che nellaConferenza dei Presidenti di gruppo del 31gennaio è emerso un orientamento una-nime alla discussione in Assemblea, di cuiqueste Commissioni non possono cheprendere atto.

Ciò premesso, avverte che gli uffici dipresidenza integrati dai rappresentanti deigruppi delle Commissioni III e IV, riunitisigiovedì 1o febbraio, hanno organizzatol’esame del provvedimento a livello diCommissioni per quanto riguarda sia leconcrete modalità di esame, sia i tempi diesame.

Quanto alle modalità di esame deldocumento, premesso che le Commissionisono chiamate a presentare una Relazioneall’Assemblea, i lavori per addivenire alla

formulazione di questa Relazione si arti-coleranno nei seguenti passaggi: relazioneintroduttiva dei relatori sul documento delGoverno, prevista per oggi; comunicazionidel Governo, previste per oggi; dibattitosulle linee generali del documento delGoverno, prevista per domani; presenta-zione, da parte dei relatori, di una pro-posta di Relazione per l’Assemblea, pre-vista per domani; discussione sulla propo-sta di Relazione per l’Assemblea e suaeventuale modifica, previste tra giovedì 9 emartedì 14 febbraio; approvazione dellaRelazione per l’Assemblea, prevista permartedì 14 febbraio.

Osserva che il calendario dei lavoritiene conto sia dell’esigenza di garantiretempi di discussione adeguati alla com-plessità della materia, sia di assicurare latempestività della pronuncia delle Camere,come previsto dalla stessa legge n. 145.Ricorda infatti che la tempestività delladecisione è ora essenziale in quanto senzal’autorizzazione di entrambe le Camere ilGoverno non può procedere al rifinanzia-mento delle missioni già in corso. Eviden-zia peraltro che la Conferenza dei presi-denti di gruppo non ha al momento sta-bilito una data per la discussione dellaRelazione in Assemblea.

Secondo quanto convenuto nell’ambitodegli uffici di presidenza, integrati dairappresentanti dei gruppi, la proposta diRelazione dei relatori elencherà le mis-sioni una per una, per consentire unadiscussione articolata per singole mis-sioni. Nell’ambito della discussione dellaproposta potranno essere presentati even-tuali emendamenti riferiti al testo dellaproposta di Relazione e quindi alle sin-gole missioni. Gli emendamenti dovrannoessere presentati per iscritto entro le ore15 di giovedì 9 febbraio. Non sarannoammessi emendamenti non riferiti allaproposta di Relazione dei relatori: peresempio emendamenti riferiti diretta-mente al testo dell’atto del Governo. Gliemendamenti saranno votati previa ac-quisizione dei pareri dei relatori e delGoverno. L’esito delle votazioni confluiràin tal modo nella Relazione finale delleCommissioni all’Assemblea, la quale sarà

Martedì 7 febbraio 2017 — 9 — Commissioni riunite III e IV

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in ogni caso fatta oggetto di un votocomplessivo finale delle Commissioni.Non sarà ammessa la votazione per ap-pello nominale, trattandosi di votazioninon definitive ma solo istruttorie. Lavotazione nominale potrà aver luogoquindi solo in Assemblea sulla risolu-zione. Il numero legale in Commissionesarà quello ordinariamente previsto per ilavori istruttori, vale a dire un quarto deicomponenti.

Massimo ARTINI (Misto-AL-P), inter-venendo sull’organizzazione dei lavori, os-serva che, trattandosi della prima occa-sione in cui viene applicata la proceduraprevista dalla legge n. 145 del 2016 e nonessendo pertanto chiaro come sarà strut-turata la proposta di Relazione dei rela-tori, sarebbe utile ai gruppi poter disporredi più tempo per la formulazione delleproprie proposte emendative. Auspica,quindi, che il termine per la presentazionedi emendamenti fissato per le ore 15 digiovedì 9 febbraio possa essere posticipatodi almeno un giorno.

Manlio DI STEFANO (M5S), interve-nendo sull’organizzazione dei lavori, con-divide la richiesta del deputato Artini diposticipare il termine per la presentazionedegli emendamenti, anche in considera-zione del fatto che la proposta dei relatorinon è stata ancora formalizzata e che ladiscussione del provvedimento non è stataancora programmata nel calendario deilavori dell’Assemblea.

Francesco Saverio GAROFANI, presi-dente, dopo aver ricordato che la program-mazione dei lavori da lui precedentementeillustrata è stata concordata senza obie-zioni nella riunione congiunta degli ufficidi presidenza, integrati dai rappresentantidei gruppi, svoltasi giovedì 1o febbraio,rileva che le presidenze non sono comun-que contrarie a rivederla. Si riserva per-tanto di convocare nella giornata di do-mani, d’intesa con il presidente della Com-missione Affari esteri, una nuova riunionedegli uffici di presidenza, integrati dairappresentanti, per affrontare nuovamente

il tema della programmazione dei lavori.Rilevato quindi che non vi sono altrerichieste di intervento sull’organizzazionedei lavori, dà la parola al relatore per laIII Commissione perché svolga la sua re-lazione introduttiva.

Andrea MANCIULLI (PD), relatore perla III Commissione, rileva che la presen-tazione della prima deliberazione gover-nativa circa la partecipazione italiana amissioni internazionali costituisce un fon-damentale passaggio attuativo della nuovalegge n. 145 del 2016, con la quale ilnostro Parlamento ha sanato una lacuna,non più procrastinabile, in materia d’inviodi contingenti militari all’estero, a causadelle numerose missioni in cui l’Italia èimpegnata, nel quadro delle Nazioni Unite,della Nato e dell’Unione europea, defi-nendo le principali tipologie di missione, iprincìpi generali da osservare e configu-rando un procedimento.

Osserva, quindi, che dal punto di vistadegli ambiti di competenza della Commis-sione Affari esteri, dalla lettura del docu-mento si confermano le principali diret-trici d’intervento della nostra politicaestera e di sicurezza: il contrasto allaminaccia terroristica internazionale; la ga-ranzia della sicurezza dell’area euro-me-diterranea, il supporto all’azione dell’Alle-anza atlantica per i rischi provenienti daisuoi confini orientali e – soprattutto –meridionali; e, infine, il sostegno alle ini-ziative delle Nazioni Unite per la pace e lastabilità internazionali.

Il documento sottolinea come l’attualesituazione internazionale continui ad es-sere caratterizzata da una diffusa instabi-lità, derivante dai numerosi conflitti irri-solti presenti anche nelle aree del vicinatoeuropeo, in particolare nell’arco di crisiche va dall’Africa occidentale all’Afghani-stan. Il Mediterraneo, in particolare, sicolloca al centro di quest’area di instabi-lità e ha visto negli ultimi anni accrescersifenomeni preoccupanti: conflitti locali, mi-naccia terroristica, collasso di realtà sta-tuali e dilagare incontrollato dei fenomenimigratori.

Martedì 7 febbraio 2017 — 10 — Commissioni riunite III e IV

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Se si dà uno sguardo alla mappa delnostro impegno all’estero, appare evidenteche la mappa delle missioni è la stessadell’instabilità del pianeta. Si pensi, oltrealle missioni citate, a quelle di contrastoalla pirateria al largo del Corno d’Africa enell’Oceano indiano, di difesa area inte-grata lungo i confini dell’Alleanza atlan-tica, di assistenza militare e civile in Mali,senza dimenticare anche missioni piùprettamente scientifiche, come quella inAntartide e di salvaguardia del patrimonioculturale condotte da apposite Task Forcedei cosiddetti « Caschi blu della Cultura »nel contesto della coalizione globale Une-sco Unite4Heritage.

Dal 2014 l’Italia continua ad essereimpegnata sul territorio, partecipandoalla Coalizione multinazionale anti-Daesh(63 Paesi e 3 organizzazioni internazio-nali partecipanti). Tra i compiti del con-tingente italiano, il secondo nei numeridopo quello statunitense, si annoveranoquelli umanitari, di fornitura di equipag-giamento, ricognizione e sorveglianza, re-cupero del personale (recovery personnel)civile e militare e addestramento delleforze di sicurezza curde ed irachene. Ilnostro Paese si è aggiudicato anche ilavori di messa in sicurezza della diga diMosul, in una delle zone più strategicheper gli equilibri della regione, presidiataal riguardo da una Task Force italiana di500 unità.

A fronte di uno scenario così com-plesso, il documento conferma ancorauna volta l’approccio multilateralista delnostro Paese, con un impegno volto alsostegno di quelle attività e missioni at-traverso cui la comunità internazionalepunta alla stabilizzazione delle aree cri-tiche e al superamento degli scenari con-flittuali.

È opportunamente confermato l’impe-gno a coniugare la dimensione militarecon quella civile, che è una delle caratte-ristiche più apprezzate del nostro impegnoall’estero, con l’obiettivo di una stabiliz-zazione che sia più duratura di quella chepuò essere conseguita con il solo stru-mento militare. Ciò si traduce in unamaggiore disponibilità di risorse per ini-

ziative in ambito umanitario, di rafforza-mento dello Stato di diritto, di sostegnoalle amministrazioni locali, di consolida-mento delle strutture di governo e dimiglioramento economico e sociale; tutteattività che si affiancano alle missioniinternazionali in senso stretto.

Nel corso degli anni, in Italia e nellemissioni internazionali, le donne e gliuomini delle nostre Forze armate si sonodistinti come modello di professionalità ededizione che è riconosciuto internazio-nalmente in tutte le sedi.

Nell’ambito di molteplici missioni eoperazioni multinazionali condotte sottol’egida delle Nazioni Unite e delle Orga-nizzazioni cui apparteniamo in conformitàal diritto internazionale, l’Italia si è di-stinta grazie al possesso di adeguati livellidi preparazione, affidabilità e prontezza.

Si sofferma, quindi, più diffusamentesul capitolo V del documento che illustralo stato degli interventi di cooperazioneallo sviluppo a sostegno dei processi dipace e di stabilizzazione.

Il punto di partenza è rappresentatodagli impegni finanziati assunti nel decre-to-legge n. 67 del 2016 per le diverseiniziative di cooperazione, per interventi disminamento umanitario, per le azioni asostegno dei processi di pace e della sta-bilizzazione delle istituzioni, per interventidi emergenza a tutela dei cittadini e degliinteressi italiani, nonché per gli impegni dipartecipazione a missioni PESC-PSDC,OSCE e di altre organizzazioni interna-zionali.

Per il 2017 il documento evidenzia lanecessità di proseguire tali interventi, apartire dalle iniziative di cooperazione allosviluppo e sminamento umanitario.

La scheda 45, in particolare, illustra inmodo circostanziato le aree geografiche diintervento, che vanno dall’Afghanistan al-l’Etiopia, dalla Repubblica centrafricanaalla Libia, alla Siria e all’Iraq, fino ai Paesimaggiormente interessati all’assistenza deirifugiati nell’area mediterranea, come ilLibano e la Giordania.

È il caso di ricordare in questa sede laprofessionalità e l’affidabilità dell’operatodelle nostre Forze armate anche in Li-

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bano, dove l’Italia ha guidato fino ad orala missione UNIFIL (37 Stati, 10.000 sol-dati complessivamente) a sostegno del Go-verno libanese nell’esercizio dei propripoteri, nella stabilizzazione dell’area edella sicurezza dei confini.

Il documento evidenzia altresì come,per fronteggiare l’emergenza migratoria,l’Italia continuerà a contribuire alle ini-ziative europee ed internazionali in temadi migrazioni e sviluppo, a partire dalfondo europeo istituito dal vertice de LaValletta nel novembre 2015 e confermatonel summit informale sull’immigrazionesvoltosi nei giorni nella capitale malteseche ha valutato positivamente il memo-randum d’intesa italo-libico per la gestionedei flussi migratori provenienti dall’Africasub-sahariana.

Il fabbisogno complessivo per questiinterventi è valutato in 111 milioni di europer il 2017 (mentre per i medesimi inter-venti il decreto-legge n. 67 del 2016 avevaautorizzato una spesa, per l’anno 2016,per 90 milioni di euro, nonché per 1,7milioni di euro per la realizzazione diprogrammi integrati di sminamento uma-nitario).

Gli interventi di sostegno dei processidi pace, stabilizzazione e rafforzamentodella sicurezza, sono indirizzati principal-mente a favorire la riconciliazione nazio-nale e la transizione in Libia, a stabiliz-zare il processo democratico in atto inTunisia, a sostenere la ricostruzione inAfghanistan, Iraq e Libia, nonché a soste-nere quei Paesi del Medio Oriente mag-giormente esposti a rischi di destabilizza-zione come Libano e Giordania (scheda46).

Un impegno ulteriore riguarda la fasciadi instabilità che corre dalla Mauritania alCorno d’Africa – ovvero i luoghi da cui sioriginano i principali flussi dei richiedentiasilo e dei migranti economici che arri-vano in Europa – mediante iniziative dipace di rafforzamento dei settori dellasicurezza. Per tali interventi è previsto unfabbisogno complessivo per il 2017 di 12milioni di euro (rispetto ai 6 milioni del2016).

Nell’ambito della partecipazione alleiniziative delle organizzazioni internazio-nali, il documento ricorda il mandato delnostro Paese quale membro non perma-nente del Consiglio di sicurezza delleNazioni Unite nel 2017, ed il suo ruoloalla Presidenza del G7. Sono previsti –fra gli altri – contributi ai fondi fiduciaridella NATO e delle Nazioni Unite, per ilsostegno al Tribunale speciale per il Li-bano, per l’Unione per il Mediterraneo eil Centro mediterraneo per l’integrazione,nonché per le iniziative della UE inambito PESC-PSDC e dell’Organizzazioneper la sicurezza e la cooperazione inEuropa (OSCE). La scheda 47, dedicataad illustrare tali interventi, quantifica peril 2017 un fabbisogno di 22 milioni dieuro (in aumento rispetto ai 13,8 milionidel 2016).

Le ultime due schede della delibera-zione (n. 48 e n. 49) illustrano le iniziativedi sostegno delle forze di sicurezza inAfghanistan (con un fabbisogno stimatoper il 2017 in 120 milioni di euro, comenel 2016) e gli interventi operativi diemergenza e di sicurezza in diverse aree dicrisi (con un fabbisogno stimato di 30milioni di euro, di poco superiore aquanto previsto lo scorso anno).

Il fabbisogno finanziario complessivoper il 2017 per i diversi interventi dicooperazione allo sviluppo a sostegno deiprocessi di pace e di stabilizzazione èstimato in 295 milioni di euro.

In conclusione, auspica che questaprima sessione parlamentare sull’invio dicontingenti militari all’estero possa raffor-zare nel nostro Parlamento la consapevo-lezza di superare la tradizionale distin-zione tra sicurezza interna ed esterna afronte di minacce sempre più multidimen-sionali e pervasive: in questa nuova « etàdell’incertezza » che siamo chiamati a vi-vere, le missioni internazionali rappresen-tano un fattore concreto e di continuitàtra la politica estera e la politica di difesadel nostro Paese, nonché il presuppostoper il conseguimento di una maggiorecentralità dell’Italia nelle relazioni inter-

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nazionali, in considerazione della nostraproiezione di Paese cerniera tra Europa eMediterraneo.

Francesco Saverio GAROFANI, presi-dente, sostituendo il relatore per la IVCommissione, deputato Causin, impossibi-litato a prendere parte alla seduta, avverteche si soffermerà più diffusamente suldettaglio delle missioni oggetto della deli-berazione del Governo. Rileva quindi cheil Governo propone di svolgere nel 2017una quarantina di missioni, che in partesono già in corso e in parte sono invecenuove. Per la precisione, in alcuni casi sitratta di missioni nuove e, in altri casi, diriattivazioni o trasformazioni di missionirispettivamente sospese o riviste nelle sediinternazionali.

Nel complesso, nel 2017 è previsto unimpiego massimo di 7.459 unità di perso-nale delle Forze armate e di 167 unità dipersonale delle Forze di polizia. Il fabbi-sogno finanziario complessivo è pari acirca 1.132 milioni di euro, in lieve incre-mento rispetto al 2016.

Venendo alle singole missioni, evidenziainnanzitutto le missioni nuove, che sonopreviste in Lettonia, Bulgaria e Islandanell’ambito di operazioni NATO. Si trattadi missioni volte a potenziare il dispositivodi protezione NATO nei tre Paesi anzidetti,e quindi lungo il confine orientale dell’Al-leanza.

In particolare, l’operazione in Lettoniasi inquadra in un insieme di operazioniche investe anche Estonia, Lituania e Po-lonia. In ciascuno di questi Stati è previstala costituzione di un battaglione (battle-group) multinazionale alimentato da unanazione Nato di riferimento (frameworknation), a sua volta supportata da altrialleati. In Lettonia la nazione di riferi-mento è il Canada. L’Italia parteciperà albattaglione multinazionale a inquadra-mento canadese con 160 unità di perso-nale militare per otto mesi, con una pre-senza media nell’anno di 105 persone, econ 50 mezzi terrestri.

L’operazione in Bulgaria è volta alpotenziamento del dispositivo NATO disorveglianza dello spazio aereo (Air Poli-

cing) dell’Alleanza sul fianco orientale.L’Italia parteciperà con 110 unità di per-sonale militare, con una presenza medianell’anno di 36 persone, e con 4 mezziaerei.

L’operazione in Islanda ha una fun-zione analoga, dovendo anch’essa servireal potenziamento del dispositivo NATO disorveglianza dello spazio aereo dell’Alle-anza sul fianco orientale, anche in consi-derazione del fatto che l’Islanda non di-spone di sufficienti capacità e struttureper la difesa aerea autonoma. L’Italiaparteciperà con 145 unità di personalemilitare, con una presenza media di 8persone nell’anno, e con 6 mezzi aerei.

Rimanendo nell’ambito delle iniziativedella NATO, è prevista anche la prosecu-zione del contributo italiano al potenzia-mento del dispositivo di difesa dei confinisud-orientali dell’Alleanza con base inTurchia (Active Fence e sorveglianza dellospazio aereo dell’area sud-orientale:schede 37 e 38).

L’Italia parteciperà inoltre all’opera-zione NATO Sea Guardian nel Mediterra-neo, che – in attuazione delle decisioni delVertice Nato tenutosi a Varsavia nel luglio2016 – subentra alla missione Active En-deavour. Ricorda, infatti, che a Varsavia laNATO ha stabilito di cambiare caratterealla missione Active Endeavour, trasfor-mandola nell’operazione Sea Guardian, laquale verrà condotta in sinergia con l’o-perazione UE Sophia e in coordinamentocon la Guardia costiera e di frontiera delsistema Frontex dell’Unione europea. Adifferenza di Active Endevour, l’opera-zione Sea Guardian non è condotta in basealla clausola di difesa collettiva dell’Alle-anza di cui all’articolo 5 del Trattato.Tuttavia – come chiarito dal Governonella deliberazione in esame – potrà avereuna componente basata su tale clausola, seil Consiglio Nord Atlantico deciderà in talsenso. L’Italia parteciperà con 287 unità dipersonale militare.

È prevista anche la prosecuzione dellapartecipazione al dispositivo NATO nelMare Mediterraneo per la sorveglianzanavale dell’area sud dell’Alleanza (scheda

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39), cui l’Italia partecipa con 44 unità, conpresenza media nell’anno di 13 persone, econ un’unità navale.

Passando al teatro libico, la delibera-zione prevede la prosecuzione per il 2017dell’operazione nazionale Mare Sicuro,volta al controllo del Mare Mediterraneo,che vede l’impiego di 700 unità di perso-nale militare, 4 mezzi navali e 5 mezziaerei (scheda 35).

È prevista poi la partecipazione allamissione dell’Unione europea EUBAMLybia (EU Border Assistance Mission),che costituisce ripresa di una missioneche era stata interrotta nel 2016 a causadella seconda guerra civile libica. Lamissione ha lo scopo di assistere leautorità libiche, ossia il Governo ricono-sciuto di al-Serraj, nello sviluppo e nellagestione di controlli alle frontiere terre-stri, marittime e aeree. Il contributo del-l’Italia nel 2017 sarà di 3 unità di per-sonale. Attualmente la missione UE hascadenza nel 21 agosto 2017.

Sempre nel teatro libico, il Governoprevede la riattivazione di una missioneparimenti sospesa nel 2015 per il deterio-rarsi della situazione in Libia: quella perl’assistenza e l’addestramento della Guar-dia costiera libica, cui provvederà la Guar-dia di finanza italiana, con la partecipa-zione di 50 unità di personale. Questaattività si affianca a quella della missioneUE Sophia, tra i cui compiti è compresoora quello di svolgere attività addestrativea favore della Guardia costiera libica. Leattività si svolgono a bordo delle navi deldispositivo di Sophia. L’Italia continua apartecipare all’operazione Sophia in posi-zione di nazione guida e con l’impiego di585 unità di personale militare.

La missione UE Sophia e le altre mis-sioni relative al teatro libico già citate sicollegano, per unità di intenti, ad altremissioni riguardanti la Libia.

In primo luogo, è prevista la prosecu-zione della partecipazione di 300 unità dipersonale militare, incluso il personale delCorpo delle infermiere volontarie dellaCroce rossa, alla missione bilaterale disupporto sanitario in Libia denominataoperazione Ippocrate, il cui obiettivo è

fornire supporto sanitario al Governo diAccordo nazionale libico, mediante unospedale da campo installato presso l’ae-roporto di Misurata. Sono previste poi laprosecuzione della partecipazione di 3unità di personale militare alla missionepolitica speciale integrata denominataUnited Nations Support Mission in Libya(UNSMIL) posta sotto la direzione delRappresentante Speciale del SegretarioGenerale dell’ONU (dal novembre 2015 ildiplomatico tedesco Martin Kobler).

Restando in Africa (Schede da 22 a34), è prevista la prosecuzione della par-tecipazione di 407 unità di personalemilitare alla missione UE antipirateriaEUNAVFOR Atalanta, che opera al largodella Somalia; la prosecuzione della par-tecipazione di 123 unità di personalemilitare alla missione dell’Unione europeadi addestramento in Somalia EUTM So-malia; la prosecuzione della partecipa-zione di 7 unità di personale militare allamissione civile PSDC dell’Unione europeain Somalia EUCAP Somalia; la prosecu-zione della partecipazione di 26 unità dipersonale militare alla missione bilateraledi addestramento delle forze di poliziasomale e gibutiane nella base nazionaledi Gibuti; la prosecuzione della parteci-pazione di 90 unità di personale militarepresso la base militare nazionale di Gi-buti per le esigenze connesse con lemissioni internazionali nell’area delCorno d’Africa; la prosecuzione della par-tecipazione di 7 unità di personale mi-litare alla missione delle Nazioni Unite inMali Multidimensional Integrated Stabili-zation Mission in Mali (MINUSMA); laprosecuzione della partecipazione di 12unità di personale militare alla missionedell’Unione europea EUTM Mali; la pro-secuzione della partecipazione di 4 unitàdi personale militare alla missione del-l’Unione Europea EUCAP Sahel Mali; laprosecuzione della partecipazione di 2unità di personale militare alla missionedell’Unione europea EUCAP Sahel Niger;infine, la prosecuzione della partecipa-zione di 75 unità di personale militare

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alla missione multinazionale in EgittoMultinational Force and Observers inEgitto (MFO).

Per l’Europa (schede da 1 a 10), èprevista la prosecuzione della partecipa-zione di 538 unità di personale militarealla missione NATO nei Balcani JointEnterprise; la prosecuzione della parteci-pazione di 4 unità di personale militare, di23 unità di personale della polizia di Statoe di due magistrati collocati fuori ruoloalla missione dell’Unione europea EULEXKosovo (European Union Rule of LawMission in Kosovo); la prosecuzione dellapartecipazione di una unità di personaledella Polizia di Stato alla missione delleNazioni Unite in Kosovo UNMIK (UnitedNations Mission in Kosovo); la prosecu-zione della partecipazione di 5 unità dipersonale militare alla missione dell’U-nione Europea in Bosnia-Erzegovina AL-THEA, all’interno della quale opera anchela missione IPU (Integrated Police Unit); laprosecuzione della partecipazione di 57unità di personale della Polizia di Stato,dell’Arma dei carabinieri e della Guardiadi finanza alla missione bilaterale di co-operazione in Albania e nei paesi dell’areabalcanica; la prosecuzione della parteci-pazione di 4 unità di personale militarealla missione delle Nazioni Unite a CiproUNFICYP (United Nations PeacekeepingForce in Cyprus).

Per l’Asia (schede da 11 a 21) è previstala prosecuzione della partecipazione di1.497 unità di personale militare alle at-tività della coalizione internazionale dicontrasto alla minaccia terroristica delDaesh; la prosecuzione della partecipa-zione di 900 unità di personale militare,incluso il personale del Corpo militarevolontario della Croce rossa, alla missioneNATO in Afghanistan Resolute SupportMission; la prosecuzione della partecipa-zione di 1.100 unità di personale militarealla missione delle Nazioni Unite in Li-bano UNIFIL (United Nations InterimForce in Lebanon); la prosecuzione dellapartecipazione di 25 unità di personalemilitare alla missione bilaterale di adde-stramento delle Forze di sicurezza liba-nesi; la prosecuzione della partecipazione

di 16 unità di personale militare allamissione multilaterale TIPH2 (TemporaryInternational Presence in Hebron); la pro-secuzione della partecipazione di 18 unitàdi personale militare alla missione bilate-rale in Cisgiordania di addestramentodelle forze di sicurezza palestinesi; laprosecuzione della partecipazione di 1unità di personale militare alla missionedell’Unione europea di assistenza allefrontiere per il valico di Rafah EUBAMRafah (European Union Border AssistanceMission in Rafah); la prosecuzione dellapartecipazione di 3 unità di personaledella Polizia di Stato, nonché di 2 magi-strati collocati fuori ruolo alle missioni inPalestina denominate EUPOL COPPS (Eu-ropean Union Police Mission for the Pale-stinian Territories); la prosecuzione dellapartecipazione di 2 unità di personalemilitare alla missione delle Nazioni Unitein India e Pakistan, United Nations Mili-tary Observer Group in India and Pakistan(UNMOGIP); infine, la prosecuzione dellapartecipazione di 126 unità di personalemilitare, incluso il personale del Corpomilitare volontario della Croce rossa, negliEmirati Arabi Uniti, in Bahrain, in Qatare a Tampa e per esigenze connesse con lemissioni in Asia e in Medio Oriente.

Maria Edera SPADONI (M5S), dopoaver ribadito anche in questa occasione,come ha già fatto in sede di esame didecreti-legge in materia di missioni inter-nazionali, l’importanza dei fondi per lacooperazione allo sviluppo, prende attocon rammarico che la deliberazione intitolo ne tratta in modo assai laconico.Sottolinea che dalla scheda dedicata adessi si evince che i 111 milioni di euroappostati per queste finalità saranno de-stinati a interventi disparati, che vannodalla gestione dei flussi migratori a pro-getti di cooperazione allo sviluppo. Ritienesi tratti di indicazioni oltremodo genericheed auspica che i rappresentanti del Go-verno possano fornire nel prosieguo del-l’esame elementi di dettaglio sugli specificiimpieghi di tali fondi.

Massimo ARTINI (Misto-AL-P) osservache le schede relative alle missioni militari

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e del personale di Polizia sono assai det-tagliate e ricche di elementi di informa-zione, mentre lo sono meno quelle con-cernenti gli interventi di cooperazione ci-vile. Auspica, quindi, che nel prosieguo deilavori il Governo fornisca dati con mag-giore dovizia anche con riguardo agli in-terventi di cooperazione.

Tatiana BASILIO (M5S) riferisce che,da notizie in suo possesso, la missione

EUBAM Lybia non sarebbe stata al mo-mento riattivata. Chiede pertanto un chia-rimento al Governo sull’effettiva attiva-zione della missione.

Francesco Saverio GAROFANI, presi-dente, nessuna altro chiedendo di interve-nire, rinvia il seguito dell’esame alla se-duta già convocata per domani.

La seduta termina alle 13.40.

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COMMISSIONI RIUNITE

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici)e X (Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2015/652 che stabiliscei metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi della direttiva 98/70/CE relativaalla qualità della benzina e del combustibile diesel e della direttiva (UE) 2015/1513 chemodifica la direttiva 98/70/CE, relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel,e la direttiva 2009/28/CE, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Atton. 369 (Seguito esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . 17

ALLEGATO (Proposta di parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente della VIII Commissione Er-mete REALACCI.

La seduta comincia alle 12.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva (UE) 2015/652 che stabilisce i metodi

di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi

della direttiva 98/70/CE relativa alla qualità della

benzina e del combustibile diesel e della direttiva

(UE) 2015/1513 che modifica la direttiva 98/70/CE,

relativa alla qualità della benzina e del combustibile

diesel, e la direttiva 2009/28/CE, sulla promozione

dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

Atto n. 369.

(Seguito esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del Regolamento, e rinvio).

Le Commissioni proseguono l’esamedello schema di decreto all’ordine delgiorno, rinviato nella seduta del 1o feb-braio 2017.

Ermete REALACCI, presidente, avverteche non è stato trasmesso parere espressodalla Conferenza unificata lo scorso 2febbraio e che pertanto le Commissioninon sono ancora in grado di deliberare laproposta di parere.

Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatoreper la VIII Commissione, illustra la pro-posta di parere predisposta insieme allacollega Bargero (vedi allegato 1) manife-stando sin d’ora disponibilità ad integrarlasulla base di eventuali rilievi dei colleghi.

Alberto ZOLEZZI (M5S) interviene persollevare alcune osservazioni sulla propo-sta di parere, anche con riferimento allavoro di approfondimento svolto dai com-ponenti del M5S in Commissione Am-biente. In primo luogo stigmatizza il fattoche, nello schema di recepimento delledirettive e nella proposta di parere, si siaandati oltre gli intendimenti del legislatoreeuropeo, introducendo distorsioni alla ge-rarchia dei rifiuti e definendo il recuperoenergetico prioritario rispetto alla preven-zione dei rifiuti e al compostaggio dell’or-

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ganico. Rileva inoltre come nel testo ci silimiti alla riduzione delle emissioni dellasola anidride carbonica, a differenza diquanto contenuto nella direttiva (UE)2015/1513, che si riferisce invece a tutti igas climalteranti. Aggiunge che – nono-stante nel testo della direttiva non siaprevista alcuna deroga per il digestato –tale misura viene introdotta dallo schemadel Governo e citata anche nella propostadi parere, che si configura dunque comeun parere di maggioranza. Con riferi-mento all’introduzione di una nuova de-finizione, vale a dire quella del digestatoagroindustriale, chiede se l’intento delprovvedimento sia promuovere l’utilizzodei biocarburanti, diffondere nell’ambienteil maggior numero possibile di rifiuti oprodurre energia impoverendo ulterior-mente il terreno e impedendo la già scar-sissima produzione di compost in Italia.Ritiene che il provvedimento vada in sensocontrario all’economia circolare – consi-derato che definisce la digestione anaero-bica una forma di riciclaggio, nel caso incui il digestato sia utilizzato come ferti-lizzante – e rileva la necessità di unapprofondimento. Segnala il rischio che, inpresenza di impianti anaerobici, si siacostretti – come avvenuto per gli incene-ritori – a continuare a produrre rifiuti perconsentirne il funzionamento. Quanto alcompostaggio aerobico in loco, segnala chesecondo l’Ente regionale per i servizi al-l’agricoltura e alle foreste (ERSAF) in talmodo si potrebbe arrivare a produrre inmaniera organica circa il 90 per cento deifertilizzanti, invertendo completamentel’attuale proporzione. Considerato che l’a-gricoltura arriva ad emettere anche il30-35 per cento delle emissioni, ritiene checon un intervento simile non si possa chepeggiorare la situazione.

Nel considerare del tutto fuorviante epretestuoso il riferimento alle discariche,dal momento che il pre-trattamento deirifiuti è un obbligo, ritiene che debbaessere incentivata la produzione di rifiutoorganico di buona qualità da utilizzare afini agronomici. Ricorda inoltre che ilmetano utilizzato nelle centrali a biogas oa biometano produce in fase di combu-

stione emissioni 400 volte superiori ri-spetto all’anidride carbonica, come eviden-ziato anche da uno studio del Joint Re-search Center relativo alla Lombardia erealizzato nel 2010, che disincentivaval’uso dei biocarburanti.

Nel sottolineare che l’obiettivo delprovvedimento appare la deroga alla pro-duzione di digestato, rileva che, a diffe-renza di quanto riportato nella propostadi parere, nel testo della direttiva (UE)2015/1513 non si dichiara in alcun modoche i residui di colture agricole hannoemissioni di gas ad effetto serra pari azero.

Sottolineata la difficoltà di consideraredal punto di vista scientifico l’impattoambientale del ciclo vita, ritiene che bi-sognerebbe concentrarsi sulle direttive eu-ropee su cui è aperta una procedura diinfrazione nei nostri confronti, a comin-ciare da quella relativa alla direttiva 2000/60/CE sullo stato chimico delle acquesuperficiali, senza contare gli impianti abiogas che utilizzano cromo esavalente. Aproposito di sostanze dannose, richiamagli illeciti utilizzi negli impianti dell’olio dipalma, la cui produzione sta determi-nando l’impoverimento di molti territoried una conseguente immigrazione incon-trollata. Da ultimo, nel chiedere che nonvengano previsti incentivi – sull’esempiodella Germania che non incentiva gli in-ceneritori – ricorda che l’uso del biome-tano ad oggi non è autorizzabile, dalmomento che la Commissione europeanon si è ancora espressa sulla sua sicu-rezza.

Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatoreper la VIII Commissione, nell’esprimere lapropria perplessità per l’intervento delcollega, chiarisce che per quanto riguardail tema del digestato non si può ipotizzareun intervento di modifica dell’allegato alloschema di decreto del Governo, dal mo-mento che esso riprende esattamente ilcontenuto dell’allegato IX della direttiva(UE) 2015/1513, il cui ampliamento èperaltro oggetto di esame da parte delParlamento europeo, all’interno di unaproposta di direttiva presentata lo scorso

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30 novembre e volta a modificare la di-rettiva 2009/28/CE sulla promozione del-l’uso di energia da fonti rinnovabili. Nelrilevare pertanto che l’intervento saràeventualmente possibile in una fase suc-cessiva, chiede al Governo di tenere contodell’orientamento indicato. Sottolinea inol-tre l’intento di eliminare alcune discrasiedello schema di decreto, con il rinvio adun decreto attuativo per le modalità diassolvimento dell’obbligo di comunica-zione e riduzione della CO2 in base aivalori (misurati o calcolati) disponibili e aiparametri di emissione resi disponibili daISPRA.

Ermete REALACCI, presidente, con ri-ferimento alla questione del digestato, ri-corda che il tema è posto anche dallaCommissione XIII, che tra i rilievi avanzatichiede che venga valutata l’opportunità diprecisare che anche i prodotti inizialmentedestinati al consumo alimentare e poirisultati non conformi alla normativa inmateria possono essere considerati residuidell’industria agroalimentare, ai fini del-l’alimentazione di impianti a biogas.

Alberto ZOLEZZI (M5S), in merito allaquantità di emissioni prodotte dalla com-bustione di biometano e biogas, ribadiscela necessità di chiarimenti da parte di unsoggetto specializzato, ritenendo che nonsi possa affermare che le emissioni sianopari a zero.

Ermete REALACCI, presidente, rilevache occorre analizzare l’intero ciclo divita, valutando la quantità di emissioniprodotte in fase di combustione in rela-

zione alla quantità di anidride carbonicaimmagazzinata in precedenza.

Alberto ZOLEZZI (M5S) stigmatizza co-munque il fatto che l’argomento non siastato approfondito.

Cristina BARGERO (PD), relatrice perla X Commissione, desidera precisarecome, in riferimento ai residui di coltureagricole e della lavorazione, nella propostadi parere si faccia riferimento a emissionidi gas serra pari a zero sia nelle premesseche nella parte dispositiva; in quest’ultimaed in particolare alla lettera g) delle os-servazioni si propone di inserire all’Alle-gato V-bis 1 una specifica metodologia dicalcolo o di misura nell’ambito del decretodi cui all’articolo 4, comma 1 dello schemadi decreto in esame.

Alberto ZOLEZZI (M5S) ribadisce che,mentre nel testo della direttiva si fa rife-rimento a emissioni climalteranti, nellaproposta di parere sono citate esclusiva-mente le emissioni di anidride carbonica.In ogni caso, preannuncia un’attenta va-lutazione della proposta di parere sotto-posta dai relatori, che potrebbe indurreconsiderazioni diverse.

Ermete REALACCI, presidente, invita icolleghi a sottoporre ai relatori eventualisuggerimenti, ai fini di un’integrazionedella proposta di parere oggi illustrata.

Nessuna altro chiedendo di parlare,rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.30.

Martedì 7 febbraio 2017 — 19 — Commissioni riunite VIII e X

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ALLEGATO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE)2015/652 che stabilisce i metodi di calcolo e gli obblighi di comuni-cazione ai sensi della direttiva 98/70/CE relativa alla qualità dellabenzina e del combustibile diesel e della direttiva (UE) 2015/1513 chemodifica la direttiva 98/70/CE, relativa alla qualità della benzina e delcombustibile diesel, e la direttiva 2009/28/CE, sulla promozione

dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (Atto n. 369).

PROPOSTA DI PARERE

Le Commissioni riunite VIII e X,

esaminato lo schema di decreto legi-slativo recante attuazione della direttiva(UE) 2015/652 che stabilisce i metodi dicalcolo e gli obblighi di comunicazione aisensi della direttiva 98/70/CE relativa allaqualità della benzina e del combustibilediesel e della direttiva (UE) 2015/1513 chemodifica la direttiva 98/70/CE, relativaalla qualità della benzina e del combusti-bile diesel, e la direttiva 2009/28/CE, sullapromozione dell’uso dell’energia da fontirinnovabili;

considerato che:

l’articolo 22 del decreto intermini-steriale 25 febbraio 2016 n. 5046 elenca imateriali e le sostanze, da soli, o miscelatitra loro, che possono essere usati in in-gresso in un biodigestore, affinché il di-gestato prodotto possa essere conseguen-temente destinato all’utilizzazione agrono-mica;

in questo elenco rientrano: paglia,sfalci, potature, materiale agricolo deri-vante da colture agrarie, effluenti da al-levamento, acque reflue, acque di vegeta-zione dei frantoi oleari, sottoprodotti diorigine animali e materiale agricolo eforestale non destinato al consumo ali-mentare;

gli scarti organici provenienti dal-l’industria alimentare e dalla lavorazione

agroalimentare sono inseriti nell’elenco delpossibile utilizzo per la produzione didigestato agroindustriale;

il decreto non prevede esplicita-mente, invece, la possibilità di lavoraremeccanicamente, senza alterarne le carat-teristiche chimiche e biologiche, queglistessi materiali provenienti dall’industriaalimentare e quindi il digestato conse-guente è considerato « rifiuto » e non puòessere utilizzabile a fini agronomici, pe-nalizzando così un sistema produttivo vir-tuoso, perché l’utilizzo di quel materialemigliorerebbe il rendimento dell’impiantodi biodigestione grazie a un puntuale bi-lanciamento e controllo della matrice d’in-gresso, il cui potere metanigeno è netta-mente superiore dopo la miscelazione;

tutto questo penalizza lo sviluppodi una economia circolare, perseguita sia alivello nazionale che europeo, consideratoche le tonnellate di scarti provenientidall’industria agroalimentare, che potreb-bero essere valorizzati destinandoli agliimpianti di biodigestione, con un rispar-mio anche in termini di riduzione delleemissioni di CO2, sono ora destinate allosmaltimento in discarica o verso altreforme di recupero;

andrebbe attentamente valutataquindi l’opportunità di disposizioni cheprevedano che gli scarti organici prove-

Martedì 7 febbraio 2017 — 20 — Commissioni riunite VIII e X

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nienti dall’industria alimentare e dallalavorazione agroalimentare, lavorati mec-canicamente a freddo in impianti autoriz-zati, costituiscano matrice d’ingresso per ildigestato;

la direttiva (UE) 2015/1513 con-ferma quanto stabilito dalla direttiva RED28/2009, e cioè che i rifiuti, i residui dicolture agricole e i residui della lavora-zione sono considerati come se avesseroemissioni di gas serra pari a zero nel corsodel ciclo vita fino alla raccolta;

i biocarburanti provenienti da tuttii rifiuti e residui, e non solo quelli presentinell’allegato IX della direttiva UE 2015/1513, concorrono al raggiungimento deltarget del 10 per cento previsto dallanormativa; ancorché non direttamente re-lativo al provvedimento in oggetto e tenutoconto dell’orientamento della Commis-sione europea che ha spostato la valuta-zione di un ampliamento dell’allegato IXall’interno della proposta di direttiva delParlamento e del Consiglio europeo, pre-sentata lo scorso 30 novembre (COM(2016)767 final), che emenda la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso di energiada fonti rinnovabili è opportuno che ilGoverno tenga in debita considerazione lanecessità di tale evoluzione normativa;

l’articolo 2, al comma 1, lettera b),novellando l’articolo 2, comma 1, letterai-sexies) del decreto legislativo 21 marzo2005, n. 66, definisce come fornitore ilsoggetto obbligato al pagamento dell’accisaai sensi del decreto legislativo 26 ottobre1995, n. 504, sui prodotti e per gli impie-ghi oggetto del presente decreto legislativo,mentre la definizione vigente fa riferi-mento al « il soggetto responsabile delpassaggio di combustibile attraverso unpunto di riscossione delle accise nonché ilfornitore di energia elettrica utilizzata neiveicoli stradali alle condizioni previste al-l’articolo 7-bis, comma 6. »;

l’articolo 4, con la novella di cui alcomma 1, lettera a), prevede che i fornitoridi elettricità sono obbligati al rispetto diquanto previsto dallo stesso articolo 7-bis,:viene quindi soppresso il richiamo al

comma 9 dell’articolo 7-bis, in forza delquale tali operatori sono designati comefornitori solo nel caso siano in grado dimisurare e monitorare l’elettricità fornita;a tal fine, si prevede che i fornitori devonoassicurare che le emissioni di gas adeffetto serra prodotte durante il ciclo divita per unità di energia dell’elettricità(anziché dell’energia come previsto attual-mente) fornita nel 2020 siano inferiorialmeno del 6 per cento rispetto al valoredi riferimento;

il combinato disposto delle modi-fica sopra citate di cui all’articolo 2,comma 1, lettera b), e all’articolo 4,comma 1, lettera a), comporta criticità inquanto risulta essere di fatto inapplicabileal settore elettrico, considerato che il « for-nitore » di energia quale « soggetto obbli-gato al pagamento dell’accisa ai sensi deldecreto legislativo 26 ottobre 1995 n. 504(...) » è il venditore di energia elettrica aiclienti finali il quale non è in grado diincidere sull’obbligo di riduzione delleemissioni di gas serra in quanto è soggettoesso stesso che acquista energia dal mer-cato la cui « qualità » e « composizione »dipende dal mix energetico nazionale di-sponibile in quel determinato momentostorico;

l’obbligo di comunicazione dei dati,a partire dal 2018, è dettato dalla disci-plina comunitaria ed è perciò opportunal’emanazione del decreto previsto dall’ar-ticolo 4, comma 1, lettera g) almeno entro120 giorni dalla pubblicazione del decretolegislativo in oggetto;

l’articolo 7-bis, comma 2, del citatodecreto legislativo n. 66 del 2005, sullabase delle proposte di modifica delloschema di decreto in esame, prevede l’ob-bligo per i fornitori di energia elettrica dicomunicare annualmente al Ministero del-l’ambiente sia il quantitativo totale diciascun tipo di elettricità fornita che lerelative emissioni di gas ad effetto serraprodotte durante il ciclo di vita per unitàdi energia;

la misurazione dei consumi dienergia elettrica per i veicoli elettrici può

Martedì 7 febbraio 2017 — 21 — Commissioni riunite VIII e X

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essere ottenuta attualmente, per quantoriguarda le ricariche effettuate: a) tramitecolonnine di ricariche pubbliche, inquanto dotate di contatori predisposti a talfine; b) nel caso di ricarica privata, qua-lora sia effettuata per mezzo di un puntodi consegna ad hoc dedicato alla ricaricadel veicolo elettrico;

oggi l’energia utilizzata per la ri-carica dei veicoli elettrici in ambito privatonon sempre viene erogata attraverso si-stemi dedicati;

il fornitore di energia elettrica nonè quindi in grado di misurare in modounivoco tutta l’energia elettrica erogataper la ricarica dei veicoli elettrici, potendooggettivamente misurare e comunicare lasola energia elettrica erogata per ricaricaattraverso sistemi e contatori allo scopodedicati;

lo schema di decreto propone inalternativa alla misurazione diretta unastima basata sul prodotto tra la distanzapercorsa e l’efficienza del consumo dielettricità: si tratta di un metodo di stimaproposto che presuppone la conoscenza didati relativi ai veicoli elettrici di cui ilfornitore non dispone;

tenuto conto che l’articolo 16,comma 1, lettera. b), della legge n. 170 del2016 (legge di delegazione europea 2015)prevede tra i criteri di delega che i bio-carburanti utilizzabili per il settore deltrasporto aereo civile possano concorrereall’adempimento degli obblighi di cui alladirettiva 98/70/CE,

esprimono

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) si valuti con attenzione, nell’ado-zione dell’atto, l’orientamento della Com-missione Europea che ha posposto la de-cisione relativa all’ampliamento dell’alle-gato IX della direttiva (UE) 2015/1513all’interno della proposta di direttiva delParlamento e del Consiglio Europeo, pre-sentata lo scorso 30 novembre (COM(2016)

767 final), che modifica la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso di energiada fonti rinnovabili;

b) si valuti l’opportunità di modifi-care l’articolo 2, comma 1, lettera b),individuando il « fornitore » nel soggettoche produce o importa l’energia elettricautilizzata per alimentare i veicoli elettrici,e non nel soggetto responsabile della ri-scossione delle accise;

c) all’articolo 2, comma 1, lettera d),capoverso 1-bis, lettera a), sostituire leparole « di cui all’allegato V-ter » con leseguenti: « di cui all’allegato V-bis;

d) all’articolo 2, comma 1, lettera d),capoverso 1-bis, lettera e), dopo le parole:« petrolio greggio convenzionale » soppri-mere le seguenti: « petrolio greggio con-venzionale »;

e) si valuti l’opportunità di prevedere,nell’ambito del decreto di cui all’articolo 4,le modalità di assolvimento dell’obbligo dicomunicazione e riduzione della CO2 inbase ai valori (misurati o calcolati) dispo-nibili e ai parametri di emissione residisponibili da ISPRA nonché altre dispo-sizioni che specifichino che gli obblighiprevisti dall’articolo 7-bis comma 1 deldecreto legislativo n. 66 del 2005 si appli-cano nei casi di effettiva fornitura dielettricità per veicoli elettrici;

f) all’articolo 11, comma 1, capoversolettera a. « Allegato V-bis.1. Metodo dicalcolo e comunicazione, a uso dei forni-tori, dell’intensità delle emissioni di gas aeffetto sera prodotte durante il ciclo divita dei combustibili e dell’elettricità », allaParte I, numero 3, lettera c), numero 1), leparole da: « Trattamento simultaneo dicombustibili fossili » a « Parlamento euro-peo e del Consiglio » dovrebbero essereelencate come numero « 2 » in conformitàcon l’allegato 1 della direttiva (UE) 2015/652;

g) all’articolo 11, comma 1, capoversolettera a. « Allegato V-bis.1. Metodo dicalcolo e comunicazione, a uso dei forni-tori, dell’intensità delle emissioni di gas aeffetto sera prodotte durante il ciclo di

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vita dei combustibili e dell’elettricità », allaParte I, numero 3, lettera c), numero 2),aggiungere, in fine, le seguenti parole: « osulla base di una metodologia di misura ocalcolo specifica definita dal decreto di cuiall’articolo 4, comma 1, lettera g), delpresente decreto legislativo »;

h) all’articolo 11, si valuti l’opportu-nità di fissare il termine di 120 giorni dallapubblicazione del decreto legislativo perl’emanazione del decreto previsto dall’ar-ticolo 4, comma 1, lettera g), con il qualesono definite le disposizioni ai fini delcalcolo dell’elettricità fornita in terminiquantitativi e dell’intensità di emissioni digas a effetto serra ad essa correlate;

i) all’articolo 17, comma 5, si chia-risca se il limite temporale del 30 giugno

2018 è da intendersi come giacenza fisicadi prodotto ovvero solo come un intervallodi tempo sufficiente, dato agli operatoriper adeguarsi al nuovo regime incenti-vante;

j) si valuti l’opportunità di coordinarei tempi dell’obbligo di riduzione delleemissioni per colui che importa o produceenergia elettrica e dell’obbligo di provve-dere alla comunicazione dei dati sullaquantità e sulle relative emissioni per ilvenditore di energia;

k) si valuti l’opportunità di conteg-giare l’utilizzo di biocarburanti nel settoredell’aviazione civile anche ai fini dell’o-biettivo di utilizzo del 10 per cento dienergia da fonte rinnovabile nel settore deitrasporti, come previsto dalla direttiva2009/28/CE.

Martedì 7 febbraio 2017 — 23 — Commissioni riunite VIII e X

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I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolareriferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. C. 4200-A Governo(Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Trattati internazionali, basi e servitù militari. C. 2-A di iniziativa popolare (Parereall’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259-B e abb.,approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

ALLEGATO (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Alessandro NACCARATO.

La seduta comincia alle 15.15.

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione

sociale e territoriale, con particolare riferimento a

situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno

C. 4200-A Governo.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere).

Il Comitato inizia l’esame degli emen-damenti.

Luigi FAMIGLIETTI (PD), relatore, ri-leva che gli emendamenti contenuti nelfascicolo n. 1 non presentano profili criticiper quanto attiene al rispetto del ripartodi competenze legislative di cui all’articolo117 della Costituzione e propone pertanto

di esprimere su di essi il parere di nullaosta.

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Trattati internazionali, basi e servitù militari.

C. 2-A di iniziativa popolare.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere).

Il Comitato inizia l’esame degli emen-damenti.

Alessandro NACCARATO, presidente erelatore, rileva che gli emendamenti con-tenuti nel fascicolo n. 1 non presentanoprofili critici per quanto attiene al rispettodel riparto di competenze legislative di cuiall’articolo 117 della Costituzione e pro-pone pertanto di esprimere su di essi ilparere di nulla osta.

Martedì 7 febbraio 2017 — 24 — Commissione I

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Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e

della persona assistita, nonché in materia di respon-

sabilità professionale degli esercenti le professioni

sanitarie.

C. 259–B e abb., approvata, in un testo unificato,

dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Alessandro NACCARATO, presidente, insostituzione della relatrice impossibilitataa partecipare alla seduta, osserva che iltesto unificato delle proposte di legge A.C.259 ed abbinate (Disposizioni in materia disicurezza delle cure e della persona assi-stita nonché in materia di responsabilitàprofessionale degli esercenti le professionisanitarie) è stato approvato in prima let-tura dalla Camera dei deputati il 28 gen-naio scorso. Approvato con modifiche dalSenato nella seduta dell’11 gennaio, è oraall’esame della Camera in seconda lettura,in sede referente, presso la XII Commis-sione affari sociali. Nel corso dell’esame inCommissione non sono state approvatemodifiche rispetto al testo trasmesso dalSenato. Procede ad un’illustrazione sinte-tica del contenuto del testo soffermandosi,in particolare, sulle modifiche approvatenel corso dell’esame al Senato.

Il provvedimento affronta e disciplina itemi della sicurezza delle cure e del ri-schio sanitario, della responsabilità dell’e-sercente la professione sanitaria e dellastruttura sanitaria e socio-sanitaria pub-blica o privata in cui opera, le modalità ecaratteristiche dei procedimenti giudiziariaventi ad oggetto la responsabilità sanita-ria, l’obbligo di assicurazione e l’istitu-zione del Fondo di garanzia per i danniderivanti da responsabilità sanitaria. Iltesto si compone di 17 articoli.

L’articolo 1 qualifica la sicurezza dellecure come parte costitutiva del diritto allasalute e precisa che essa si realizza anchemediante l’insieme di tutte le attività fi-nalizzate alla prevenzione e gestione delrischio connesso all’erogazione di presta-zioni sanitarie e mediante l’utilizzo appro-priato delle risorse strutturali, tecnologi-che ed organizzative. Nel corso dell’esameal Senato, al comma 3 è stata aggiunta laspecificazione che le attività di preven-zione del rischio – alle quali concorretutto il personale – siano messe in attodalle strutture sanitarie e sociosanitarie,pubbliche e private – invece che dalleaziende sanitarie pubbliche come previstonel testo approvato dalla Camera.

L’articolo 2 prevede che le Regioni e leprovince autonome possono affidare al-l’Ufficio del difensore civico la funzione diGarante del diritto alla salute, disciplinan-done la struttura organizzativa – al Se-nato è stato eliminato il riferimento allarappresentanza delle associazioni dei pa-zienti – ed il supporto tecnico. In tale suafunzione il Difensore civico può essereadito gratuitamente dai destinatari di pre-stazioni sanitarie per la segnalazione, an-che anonima, di disfunzioni nel sistemadell’assistenza sanitaria e – con una pre-visione aggiunta al Senato – socio-sanita-ria. Il difensore acquisisce gli atti e nelcaso di fondatezza della segnalazione agi-sce a tutela del diritto leso. Viene poicontemplata l’istituzione in ogni Regione,senza nuovi o maggiori oneri per la fi-nanza pubblica, del Centro per la gestionedel rischio sanitario e la sicurezza delpaziente, che raccoglie i dati regionali suirischi ed eventi avversi – previsione ag-giunta al Senato – e sul contenzioso e litrasmette annualmente, mediante proce-dura telematica unificata a livello nazio-nale – tali modalità sono state inserite nelcorso dell’esame al Senato – all’Osserva-torio nazionale delle buone pratiche sullasicurezza in sanità disciplinato dall’arti-colo 3. Nel corso dell’esame al Senato èstato inserito il comma 5 che, aggiungendola lettera d-bis al comma 539 dell’articolo1 della legge n. 208 del 2015 (Legge distabilità per il 2016) inserisce, tra i compiti

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ai quali è finalizzata l’attività di monito-raggio, prevenzione e gestione del rischiosanitario da parte delle strutture pubbli-che e private che erogano prestazionisanitarie, quello della predisposizione diuna relazione semestrale sugli eventi av-versi verificatisi nella struttura, sulle causeche li hanno prodotti e sulle conseguentiiniziative messe in atto: tale relazione èpubblicata sul sito internet della strutturasanitaria.

L’articolo 3 rimette ad un decreto delMinistro della salute, previa intesa con laConferenza Stato-Regioni, da emanare en-tro tre mesi dall’entrata in vigore dellalegge, l’istituzione presso l’Agenzia nazio-nale per i servizi sanitari regionali (AGE-NAS) dell’Osservatorio nazionale dellebuone pratiche sulla sicurezza nella sa-nità. Spetta all’Osservatorio il compito diacquisire dai Centri per la gestione delrischio sanitario di cui all’articolo 2, i datiregionali relativi ai rischi ed eventi avversi– locuzione introdotta al Senato in luogodi quella di « errori sanitari » – nonchéalle caratteristiche del contenzioso e diindividuare idonee misure, anche attra-verso la predisposizione con l’ausilio dellesocietà scientifiche e delle associazionitecnico – scientifiche delle professioni sa-nitarie di cui all’articolo 5 – periodoaggiunto al Senato –, di linee di indirizzo,per la prevenzione e gestione del rischiosanitario e il monitoraggio delle buonepratiche per la sicurezza delle cure non-ché per la formazione e aggiornamento delpersonale esercente le professioni sanita-rie. L’Osservatorio, nell’esercizio delle suefunzioni, si avvale del Sistema informativoper il monitoraggio degli errori in sanità(SIMES).

L’articolo 4 disciplina la trasparenzadei dati, assoggettando all’obbligo di tra-sparenza le prestazioni sanitarie erogatedalle strutture pubbliche e private nelrispetto della normativa in materia diprotezione dei dati personali di cui aldecreto legislativo n. 196 del 2003. Ladirezione sanitaria della struttura entrosette giorni – termine modificato nel corsodell’esame al Senato, precedentemente eradi trenta giorni – dalla presentazione della

richiesta fornisce la documentazione sani-taria disponibile relativa al paziente, inconformità alla disciplina sull’accesso aidocumenti amministrativi e a quanto pre-visto dal Codice in materia di protezionedei dati personali (decreto legislativon. 196 del 2003). Con una disposizioneaggiunta al Senato è stato previsto che leeventuali integrazioni sono fornite entro iltermine massimo di trenta giorni dallapresentazione della richiesta e che entronovanta giorni dalla data di entrata invigore della legge le strutture sanitariepubbliche e private adeguano i propriregolamenti interni, in attuazione dellalegge n. 241 del 1990, alle citate disposi-zioni sulla trasparenza. Viene infine pre-visto che le medesime strutture sanitariepubbliche e private rendono disponibilimediante la pubblicazione sul proprio sitoInternet, i dati relativi ai risarcimentierogati nell’ultimo quinquennio. Nel corsodell’esame al Senato è stato anche ag-giunto un comma 4 che, integrando con unnuovo comma (2-bis) l’articolo 37 delRegolamento di polizia mortuaria (decretodel Presidente della Repubblica n. 285/1990) prevede che, sia nel caso di decessoospedaliero che in altro luogo, i familiario gli altri aventi titolo del deceduto pos-sono concordare con il direttore sanitarioo socio-sanitario l’esecuzione del riscontrodiagnostico, e possono disporre la pre-senza di un medico di loro fiducia.

L’articolo 5 disciplina le buone praticheclinico-assistenziali e le raccomandazionipreviste dalle linee guida prevedendo chegli esercenti le professioni sanitarie nell’e-secuzione delle prestazioni sanitarie confinalità preventive, diagnostiche, terapeu-tiche, palliative, riabilitative e di medicinalegale, si attengono, salve le specificità delcaso concreto, alle raccomandazioni pre-viste dalle linee guida pubblicate ai sensidel comma 3 ed elaborate da enti eistituzioni pubblici e privati nonché dallesocietà scientifiche e dalle associazionitecnico-scientifiche delle professioni sani-tarie iscritte in apposito elenco istituito edisciplinato con decreto del Ministro dellasalute da emanarsi entro 90 giorni dal-l’entrata in vigore della legge e da aggior-

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nare con cadenza biennale. In mancanzadelle suddette raccomandazioni gli eser-centi le professioni sanitarie si attengonoalle buone pratiche clinico-assistenziali.Nel corso dell’esame presso il Senato sonostati aggiunti i commi 2, 3 e 4. Il comma2 disciplina alcuni contenuti del decretoministeriale diretto ad istituire e discipli-nare l’elenco degli enti, delle istituzioni,delle società scientifiche e delle associa-zioni tecnico-scientifiche delle professionisanitarie che elaborano le raccomanda-zioni e le linee guida cui si attengono gliesercenti le professioni sanitarie nell’ese-cuzione delle relative prestazioni. Ilcomma 3 prevede che le linee guida ed irelativi aggiornamenti sono integrati nelSistema nazionale per le linee guida(SNLG) disciplinato con decreto del Mini-stro della salute, previa intesa in sede diConferenza Stato-Regioni, da emanare en-tro centoventi giorni dalla data di entratain vigore della legge. Viene inoltre previstoche l’Istituto superiore di sanità pubblicasul proprio sito Internet gli aggiornamentie le linee guida indicati dal SNLG previaverifica di conformità della metodologiaadottata a standard definiti e resi pubblicidallo stesso Istituto. Il comma 4 prevede laclausola di invarianza degli oneri finan-ziari in relazione alle attività di cui alcomma 3.

L’articolo 6 – modificato nel corsodell’esame al Senato – introduce nel co-dice penale il nuovo articolo 590-sexies,che disciplina la responsabilità colposa permorte o per lesioni personali in ambitosanitario. Viene previsto (comma 1 dell’ar-ticolo 6) che se i fatti di cui agli articolo589 del codice penale (omicidio colposo) earticolo 590 del codice penale (lesionipersonali colpose) sono commessi nell’e-sercizio della professione sanitaria, si ap-plicano le pene ivi previste in caso dicondotta negligente o imprudente del me-dico. Solo se l’evento si sia verificato acausa di imperizia la punibilità è esclusa,purché risultino rispettate le raccomanda-zioni previste dalle linee guida o, in man-canza di queste, le buone pratiche clinico– assistenziali, sempre che le raccoman-dazioni previste dalle linee guida risultino

adeguate alle specificità del caso concreto.Il comma 2 dell’articolo in esame, infine,abroga, con finalità di coordinamento, ilcomma 1 dell’articolo 3 della legge n. 189del 2012 (di conversione del decreto-leggen. 158 del 2012) che attualmente disci-plina la materia. Rispetto alla vigentedisciplina della legge Balduzzi, le novitàintrodotte dall’articolo 589-sexies del co-dice penale per la responsabilità penaledel medico riguardano, in particolare: lamancata distinzione tra gradi della colpa,con la soppressione del riferimento allacolpa lieve; stante l’esclusione dell’illecitopenale nel solo caso di imperizia (sempreove siano rispettate le citate linee guida ole buone pratiche), la punibilità dell’omi-cidio colposo e delle lesioni colpose cau-sate dal sanitario per negligenza o impru-denza (gli ulteriori elementi del reatocolposo previsti dall’articolo 43 del codicepenale), indipendentemente dalla gravitàdella condotta, quindi anche per negli-genza o imprudenza lieve.

L’articolo 7 pone poi alcuni principirelativi alla responsabilità civile dellastruttura e dell’esercente la professionesanitaria.

L’articolo 8 prevede, invece, un mecca-nismo finalizzato a ridurre il contenziosoper i procedimenti di risarcimento daresponsabilità sanitaria mediante un ten-tativo obbligatorio di conciliazione daespletare da chi intende esercitare in giu-dizio un’azione risarcitoria.

L’articolo 9 reca un’ulteriore disposi-zione, a completamento del nuovo regimedella responsabilità sanitaria, discipli-nando l’azione di rivalsa o di responsabi-lità amministrativa – questa seconda pos-sibilità è stata aggiunta al Senato – dellastruttura sanitaria nei confronti dell’eser-cente la professione sanitaria, in caso didolo o colpa grave di quest’ultimo, suc-cessivamente all’avvenuto risarcimento(sulla base di titolo giudiziale o stragiudi-ziale) ed entro un anno dall’avvenuto pa-gamento.

L’articolo 10 mira a integrare il quadrodelle tutele per il ristoro del danno sani-tario in coerenza con la disciplina sullaresponsabilità civile. Si prevede l’obbligo

Martedì 7 febbraio 2017 — 27 — Commissione I

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di assicurazione (o di adozione di un’a-naloga misura) per la responsabilità con-trattuale (ex articoli 1218 e 1228 del codicecivile) verso terzi e verso i prestatorid’opera, a carico delle strutture sanitarie esociosanitarie, pubbliche e private, ancheper i danni cagionati dal personale aqualunque titolo operante presso le strut-ture medesime, compresi coloro che svol-gono attività di formazione, aggiorna-mento nonché di sperimentazione e ri-cerca clinica; si specifica inoltre che l’ob-bligo concerne anche le strutturesociosanitarie e le prestazioni sanitariesvolte in regime di libera professione in-tramuraria ovvero – come aggiunto dalSenato – in regime di convenzione con ilServizio sanitario nazionale, nonché attra-verso la telemedicina; con un periodoaggiunto al Senato, si prevede poi l’ob-bligo, per le strutture in esame, di stipu-lare altresì una polizza assicurativa (o diadottare un’analoga misura) per la coper-tura della responsabilità extracontrattuale(ex articolo 2043 del codice civile) versoterzi degli esercenti le professioni sanitarie(con riferimento all’ipotesi in cui il dan-neggiato esperisca azione direttamente neiconfronti del professionista). Tali disposi-zioni tuttavia non si applicano agli eser-centi la professione sanitaria di cui alcomma 2.

L’articolo 11 definisce i limiti temporalidelle garanzie assicurative.

L’articolo 12 introduce un’importantenovità nel sistema del contenzioso in am-bito sanitario con la previsione di unaulteriore modalità di azione per il dan-neggiato ovvero l’azione diretta nei con-fronti dell’impresa di assicurazione dellastruttura sanitaria e del libero professio-nista.

L’articolo 13 prevede che le strutturesanitarie e sociosanitarie e le compagnie diassicurazione comunicano all’esercente laprofessione sanitaria l’instaurazione delgiudizio promosso nei loro confronti daldanneggiato, entro dieci giorni dalla rice-zione della notifica dell’atto introduttivo,mediante posta elettronica certificata olettera raccomandata con avviso di rice-vimento contenente copia dell’atto intro-

duttivo del giudizio. In forza delle modi-fiche approvate al Senato il suddetto ob-bligo (con i relativi effetti, in caso diinadempimento) è esteso anche alla co-municazione (all’esercente la professionesanitaria) dell’avvio di trattative stragiudi-ziali con il danneggiato (comunicazioneche deve recare l’invito a prendervi parte):l’omissione, la tardività o l’incompletezzadelle comunicazioni preclude l’ammissibi-lità delle azioni di rivalsa o di responsa-bilità amministrativa di cui all’articolo 9.

Un’ulteriore disposizione volta a tute-lare i soggetti danneggiati è l’articolo 14,che prevede l’istituzione, nello stato diprevisione del Ministero della salute, di unFondo di garanzia per i danni derivanti daresponsabilità sanitaria. Il Fondo di ga-ranzia è alimentato dal versamento di uncontributo annuale dovuto dalle impreseautorizzate all’esercizio delle assicurazioniper la responsabilità civile per i dannicausati da responsabilità sanitaria. A talfine il predetto contributo è versato al-l’entrata del bilancio dello Stato per essereriassegnato al fondo di garanzia. Il Mini-stero della salute con apposita conven-zione affida alla CONSAP spa (Concessio-naria servizi assicurativi pubblici) la ge-stione delle risorse del Fondo di garanzia(tale periodo è stato aggiunto nel corsodell’esame al Senato).

L’articolo 15 riforma la disciplina sullanomina dei CTU (consulenti tecnici d’uf-ficio) in ambito civile e dei periti in ambitopenale; tale modifiche appaiono di parti-colare rilievo, costituendo le perizie i car-dini del giudizio nell’ambito del conten-zioso e dei giudizi sanitari. Sono, in par-ticolare, rafforzate le procedure di verificadelle competenze e resi trasparenti i pos-sibili conflitti d’interesse rendendo di fattodisponibili al giudice tutti gli albi presentia livello nazionale, da aggiornare ogni 5anni. Una modifica introdotta al Senato haintrodotto una disciplina speciale preve-dendo, in particolare: che l’autorità giudi-ziaria debba affidare sempre la consulenzae la perizia a un collegio costituito da unmedico specializzato in medicina legale ea uno o più specialisti aventi specifica epratica conoscenza di quanto oggetto del

Martedì 7 febbraio 2017 — 28 — Commissione I

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procedimento e riferite a tutte le profes-sioni sanitarie; che i CTU da nominare neltentativo di conciliazione obbligatoria (dicui all’articolo 8, comma 1), siano inpossesso di adeguate competenze nell’am-bito della conciliazione acquisite anchemediante specifici percorsi formativi; l’i-napplicabilità ai componenti del collegiodella disciplina dei compensi di cui all’ar-ticolo 53 del Tu spese di giustizia (secondocui, quando l’incarico è stato conferito adun collegio di ausiliari, il compenso glo-bale è determinato sulla base di quellospettante al singolo, aumentato del 40 percento).

L’articolo 16, non modificato nel corsodell’esame al Senato, modificando i commi539 e 540 della legge di stabilità 2016(legge n. 208 del 2015) che hanno dettatonorme in materia di attività di preven-zione e gestione del rischio sanitario pre-vede che i verbali e gli atti conseguentiall’attività di gestione del rischio cliniconon possono essere acquisiti o utilizzatinell’ambito di procedimenti giudiziari, eche l’attività di gestione del rischio sani-tario sia coordinata da personale medicodotato delle specializzazioni in igiene, epi-demiologia e sanità pubblica o equipol-lenti, in medicina legale, ovvero da perso-nale dipendente con adeguata formazionee comprovata esperienza almeno triennalenel settore.

L’articolo 17 – non modificato dalSenato – contiene una clausola di salva-guardia in base alla quale le disposizionidel provvedimento in oggetto sono appli-

cabili nelle regioni a statuto speciale enelle province autonome di Trento e diBolzano compatibilmente con i rispettiviStatuti e le relative norme di attuazione,anche con riferimento alla legge costitu-zionale n. 3 del 2001.

L’articolo 18, infine, contiene la clau-sola di invarianza finanziaria.

Quanto al rispetto delle competenzelegislative costituzionalmente definite, ledisposizioni recate dalla proposta di leggein tema di responsabilità professionaleappaiono riconducibili, da una parte, allematerie « giurisdizione e norme proces-suali; ordinamento civile e penale », attri-buite alla competenza esclusiva statale aisensi dell’articolo 117, secondo comma,lettera l), della Costituzione, investendoaltresì, per taluni profili, la materia « tu-tela della salute », ascritta alla competenzalegislativa concorrente tra lo Stato e leregioni ai sensi dell’articolo 117, terzocomma, della Costituzione e la materia« ordinamento e organizzazione ammini-strativa delle Regioni », spettante alla com-petenza legislativa residuale delle regioniin base all’articolo 117, quarto comma,della Costituzione.

Formula, quindi, una proposta di pa-rere favorevole (vedi allegato).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

La seduta termina alle 15.20.

Martedì 7 febbraio 2017 — 29 — Commissione I

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ALLEGATO

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della personaassistita, nonché in materia di responsabilità professionale degliesercenti le professioni sanitarie (C. 259-B e abb., approvata, in un

testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo della proposta dilegge C. 259 e abb.-B approvata, in untesto unificato, dalla Camera e modificatadal Senato, recante « Disposizioni in ma-teria di sicurezza delle cure e della per-sona assistita, nonché in materia di re-sponsabilità professionale degli esercentile professioni sanitarie »;

rilevato, quanto al rispetto delle com-petenze legislative costituzionalmente de-finite, che le disposizioni recate dal prov-vedimento in tema di responsabilità pro-fessionale appaiono riconducibili alle ma-terie « giurisdizione e norme processuali;ordinamento civile e penale », attribuitealla competenza esclusiva statale ai sensidell’articolo 117, secondo comma, lettera

l), della Costituzione, investendo altresì,per taluni profili, la materia « tutela dellasalute », ascritta alla competenza legisla-tiva concorrente tra lo Stato e le regioni aisensi dell’articolo 117, terzo comma, dellaCostituzione e la materia « ordinamento eorganizzazione amministrativa delle Re-gioni », spettante alla competenza legisla-tiva residuale delle regioni, in base all’ar-ticolo 117, quarto comma, della Costitu-zione;

preso atto che, nel corso dell’esamein sede referente in prima lettura dellaCamera dei deputati, la Commissione XIIha recepito la condizione formulata nelparere espresso dal Comitato permanenteper i pareri della I Commissione,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Martedì 7 febbraio 2017 — 30 — Commissione I

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II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 3343 Fiano, recante l’introduzionedell’articolo 293-bis del codice penale, concernente il reato di propaganda del regimefascista e nazifascista, di Giorgio Sacerdoti, professore emerito di diritto internazionalepresso l’Università degli studi di Milano-Bicocca e di rappresentanti dell’Unione delleCamere penali italiane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore deltrasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fattoa Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoiStati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, eil Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazionedell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altrolato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011. C. 2714 Governo (Parere allaIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia diresponsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259 e abb.-B, appro-vata dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e rinvio) . 33

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 7 febbraio 2017.

Audizione nell’ambito dell’esame della proposta di

legge C. 3343 Fiano, recante l’introduzione dell’ar-

ticolo 293-bis del codice penale, concernente il reato

di propaganda del regime fascista e nazifascista, di

Giorgio Sacerdoti, professore emerito di diritto in-

ternazionale presso l’Università degli studi di Mila-

no-Bicocca e di rappresentanti dell’Unione delle

Camere penali italiane.

L’audizione informale è stata svoltadalle 12.05 alle 13.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel Vicepresidente Franco VAZIO. — Inter-viene il Sottosegretario di Stato alla Giu-stizia Cosimo Maria Ferri.

La seduta comincia alle 13.10.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a)

Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto

aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da

un lato, e il Governo dello Stato d’Israele, dall’altro,

Martedì 7 febbraio 2017 — 31 — Commissione II

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fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo

sullo spazio aereo comune tra l’Unione europea e i

suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fatto a

Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti

aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da

un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato,

l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro

lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16

e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra

l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,

l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro

lato, riguardante l’applicazione dell’Accordo sui tra-

sporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati

membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro

lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia,

d’altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21

giugno 2011.

C. 2714 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Michela ROSTAN (PD), relatrice, fa pre-sente che la Commissione è chiamata adesaminare, nella seduta odierna, il disegnodi legge di autorizzazione alla ratifica edesecuzione dei seguenti Accordi: Accordoeuromediterraneo nel settore del trasportoaereo tra l’Unione europea e i suoi Statimembri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussem-burgo il 10 giugno 2013; Accordo sullospazio aereo comune tra l’Unione europeae i suoi Stati membri e la Repubblicamoldova, fatto a Bruxelles il 26 giugno2012; Accordo sui trasporti aerei fra l’U-nione europea e i suoi Stati membri, da unlato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Nor-vegia, d’altro lato, con Allegato, fatto aLussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno2011, e Accordo addizionale fra l’Unioneeuropea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Nor-vegia, d’altro lato, riguardante l’applica-zione dell’Accordo sui trasporti aerei fral’Unione europea e i suoi Stati membri, daun lato, gli Stati Uniti d’America, d’altrolato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di

Norvegia, d’altro lato, fatto a Lussemburgoe Oslo il 16 e il 21 giugno 2011 (A.C. 2714).

Per quanto concerne l’Accordo euro-mediterraneo nel settore del trasporto ae-reo tra l’Unione europea e i suoi Statimembri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, concluso a Lus-semburgo il 10 giugno 2013, segnala che lafinalità dello stesso è rappresentata dall’i-stituzione di uno spazio aereo liberaliz-zato, nel cui ambito i vettori di entrambele Parti potranno stabilirsi liberamente,fornire liberamente i loro servizi sullabase dei princìpi commerciali, competeresu base equa e paritaria nonché esseresoggetti a condizioni regolamentari equi-valenti e armonizzate.

In particolare, l’intesa risponde all’esi-genza di liberalizzare l’accesso al mercato,di creare nuove opportunità di investi-mento per gli Stati membri e di garantirepari diritti e opportunità ai vettori aereisia dell’Unione europea sia israeliani.L’entrata in vigore dell’Accordo, destinatoa sostituire gli accordi bilaterali esistenti eattualmente in vigore tra gli Stati membridell’Unione europea e lo Stato d’Israele,contribuirà ad agevolare, come si sottoli-nea nella relazione illustrativa che accom-pagna il disegno di legge di autorizzazionealla ratifica, i necessari processi di fusionee di consolidamento di soggetti imprendi-toriali dell’Unione in grado di confrontarsicon le dinamiche di mercato mondiali.

Ritiene che analoghe considerazionivalgano anche per l’Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e laMoldova, concluso il 26 giugno 2012.

Relativamente all’Accordo, fatto a Lus-semburgo e Oslo il 16 e 21 giugno 2011,tra l’Unione europea, gli Stati Uniti, l’I-slanda e la Norvegia, nonché all’accordoaddizionale stipulato tra l’Unione europea,l’Islanda e la Norvegia, segnala che l’in-sieme di tali strumenti è volto ad esten-dere a tali due ultimi paesi, cui già siapplica l’accordo sui trasporti aerei traStati Uniti e Unione europea del 2007,anche la versione di detto accordo comemodificata dal protocollo del 24 giugno2010. Al riguardo, fa notare che la rela-zione introduttiva ai due provvedimenti

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ricorda come Islanda e Norvegia abbianopreso parte come osservatori già alla fasenegoziale che condusse poi alla stipula delprotocollo del 2010: al termine di talinegoziati fu concordato in merito allapossibilità di una proposta di Islanda eNorvegia per poter accedere anche alprotocollo. In proposito, rammenta cheentrambi i paesi, pur non appartenentiall’Unione europea, sono parti integranti,con numerosi altri paesi del Vecchio Con-tinente, dello spazio aereo comune euro-peo cui ha dato vita l’accordo ECAA del 9giugno 2006 (ratificato dall’Italia con lalegge 4 giugno 2010, n. 91).

In riferimento all’Accordo sul trasportoaereo tra la Comunità europea e gli StatiUniti d’America, concluso il 30 aprile2007, fa presente che lo stesso costituisceun significativo superamento della prece-dente, e tuttora vigente, dimensione bila-terale nel campo degli accordi sui serviziaerei. Infatti, oltre ad aprire gradualmentei rispettivi mercati del trasporto aereo,realizzando in prospettiva un mercatounico transatlantico del trasporto aereo,esso prevede l’allineamento delle relazionitra gli USA e i vari Stati membri della UEnel settore aereo ad alcuni elementi dibase della legislazione comunitaria, comela sicurezza dei voli, la tutela della con-correnza, la gestione del traffico aereo, latutela dei consumatori e dell’ambiente. Intal modo viene, inoltre, risolto il problemadell’incompatibilità con la pertinente nor-mativa comunitaria di alcuni degli accordibilaterali con gli USA tuttora in vigore, asuo tempo rilevata dalla Corte di giustiziaUE. In particolare, l’Allegato 4 al predettoAccordo contiene previsioni aggiuntive inmateria di proprietà, investimenti e con-trollo: in particolare vengono fissati precisilimiti alla proprietà di azioni di unacompagnia aerea di una Parte, detenute dacittadini dell’altra parte contraente. Inol-tre, si dispone in ordine all’eventuale pro-prietà e controllo di compagnie aeree diPaesi terzi nelle mani di cittadini di unadelle Parti.

Quanto al Protocollo firmato a Lussem-burgo il 24 giugno 2010, evidenzia come lostesso modifichi l’Accordo sui trasporti

aerei tra la Comunità europea e i suoiStati membri, da una parte, e gli StatiUniti, dall’altra, concluso il 30 aprile 2007.Il Protocollo di modifica è stato a suotempo negoziato dalle parti in ottempe-ranza all’obbligo stabilito dall’articolo 21dell’Accordo del 2007 di avviare una se-conda fase negoziale, al fine di progredirenella realizzazione in un mercato transat-lantico del trasporto aereo sempre piùaperto e integrato, entro 60 giorni a de-correre dal 30 marzo 2008. Lo stessoarticolo 21, paragrafo 3, autorizzava leParti a sospendere in tutto o in parte idiritti di cui all’Accordo stesso, in caso dimancata conclusione di un accordo diseconda fase.

In merito, infine, al disegno di legge diratifica, segnala che lo stesso si componedi quattro articoli.

Nello specifico, l’articolo 1 e l’articolo 2contengono come di consueto rispettiva-mente l’autorizzazione alla ratifica e l’or-dine di esecuzione degli accordi richia-mati. L’articolo 3 riporta una clausola diinvarianza finanziaria. Infine, l’articolo 4prevede l’entrata in vigore della legge diautorizzazione alla ratifica il giorno suc-cessivo a quello della sua pubblicazione inGazzetta Ufficiale.

Franco VAZIO, presidente, nessunochiedendo di intervenire, rinvio il seguitodell’esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e

della persona assistita, nonché in materia di respon-

sabilità professionale degli esercenti le professioni

sanitarie.

C. 259 e abb.-B, approvata dalla Camera e modifi-

cata dal Senato.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Franco VAZIO (PD), presidente e rela-tore, fa presente che la Commissione èchiamata ad esaminare, nella seduta

Martedì 7 febbraio 2017 — 33 — Commissione II

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odierna, il testo unificato delle proposte dilegge A.C. 259 ed abb. (Disposizioni inmateria di sicurezza delle cure e dellapersona assistita nonché in materia diresponsabilità professionale degli esercentile professioni sanitarie), che è stato ap-provato in prima lettura dalla Camera deideputati il 28 gennaio 2016. Rammentache tale testo, approvato con modifiche dalSenato nella seduta dell’11 gennaio 2017,torna ora all’esame della Camera in se-conda lettura.

Al riguardo, osserva che il provvedi-mento, che si compone di 17 articoli,affronta e disciplina i temi della sicurezzadelle cure e del rischio sanitario, dellaresponsabilità dell’esercente la professionesanitaria e della struttura sanitaria e so-cio-sanitaria pubblica o privata in cuiopera, le modalità e caratteristiche deiprocedimenti giudiziari aventi ad oggettola responsabilità sanitaria, l’obbligo di as-sicurazione e l’istituzione del Fondo digaranzia per i danni derivanti da respon-sabilità sanitaria.

Nel soffermarsi sui profili di compe-tenza della Commissione giustizia, segnalache l’articolo 1 qualifica la sicurezza dellecure come parte costitutiva del diritto allasalute e precisa che essa si realizza anchemediante l’insieme di tutte le attività fi-nalizzate alla prevenzione e gestione delrischio connesso all’erogazione di presta-zioni sanitarie e mediante l’utilizzo appro-priato delle risorse strutturali, tecnologi-che ed organizzative. Nel corso dell’esameal Senato, al comma 3, è stata aggiunta laspecificazione che le attività di preven-zione del rischio, alle quali concorre tuttoil personale, siano messe in atto dallestrutture sanitarie e sociosanitarie, pub-bliche e private, invece che dalle aziendesanitarie pubbliche come previsto nel testoapprovato dalla Camera.

L’articolo 4 disciplina la trasparenzadei dati, assoggettando all’obbligo di tra-sparenza le prestazioni sanitarie erogatedalle strutture pubbliche e private nelrispetto della normativa in materia diprotezione dei dati personali di cui aldecreto legislativo n. 216 del 2003. Ladirezione sanitaria della struttura entro

sette giorni (termine modificato nel corsodell’esame al Senato, precedentemente eradi trenta giorni) dalla presentazione dellarichiesta fornisce la documentazione sani-taria disponibile relativa al paziente, inconformità alla disciplina sull’accesso aidocumenti amministrativi e a quanto pre-visto dal Codice in materia di protezionedei dati personali (decreto legislativon. 196 del 2003). L’articolo 84 del citatoCodice prevede che i dati personali idoneia rivelare lo stato di salute possono essereresi noti all’interessato o, in caso di suaimpossibilità fisica, di agire o incapacità diintendere o di volere, dagli altri soggettiresponsabili (prossimi congiunti, familiari,conviventi o, in loro assenza, dal respon-sabile della struttura presso cui dimoral’interessato), da parte di esercenti le pro-fessioni sanitarie ed organismi sanitari,solo per il tramite di un medico designatodall’interessato o dal titolare. Con unadisposizione aggiunta al Senato è statoprevisto che le eventuali integrazioni sonofornite entro il termine massimo di trentagiorni dalla presentazione della richiesta eche entro novanta giorni dalla data dientrata in vigore della legge le strutturesanitarie pubbliche e private adeguano ipropri regolamenti interni, in attuazionedella legge n. 241 del 1990, alle citatedisposizioni sulla trasparenza. Viene infineprevisto che le medesime strutture sani-tarie pubbliche e private rendono dispo-nibili mediante la pubblicazione sul pro-prio sito Internet, i dati relativi ai risar-cimenti erogati nell’ultimo quinquennio.Nel corso dell’esame al Senato è statoanche aggiunto un comma 4 che, inte-grando con un nuovo comma (2-bis) l’ar-ticolo 37 del Regolamento di polizia mor-tuaria (decreto del Presidente della Re-pubblica n. 285 del 1990) prevede che, sianel caso di decesso ospedaliero che inaltro luogo, i familiari o gli altri aventititolo del deceduto possono concordarecon il direttore sanitario o socio-sanitariol’esecuzione del riscontro diagnostico, epossono disporre la presenza di un medicodi loro fiducia.

L’articolo 5 disciplina le buone praticheclinico-assistenziali e le raccomandazioni

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previste dalle linee guida prevedendo chegli esercenti le professioni sanitarie nell’e-secuzione delle prestazioni sanitarie confinalità preventive, diagnostiche, terapeu-tiche, palliative, riabilitative e di medicinalegale, si attengono, salve le specificità delcaso concreto, alle raccomandazioni pre-viste dalle linee guida pubblicate ai sensidel comma 3 ed elaborate da enti eistituzioni pubblici e privati nonché dallesocietà scientifiche e dalle associazionitecnico-scientifiche delle professioni sani-tarie iscritte in apposito elenco istituito edisciplinato con decreto del Ministro dellasalute da emanarsi entro 90 giorni dal-l’entrata in vigore della legge e da aggior-nare con cadenza biennale. In mancanzadelle suddette raccomandazioni gli eser-centi le professioni sanitarie si attengonoalle buone pratiche clinico-assistenziali.

L’articolo 6, modificato nel corso del-l’esame al Senato, introduce nel codicepenale il nuovo articolo 590-sexies, chedisciplina la responsabilità colposa permorte o per lesioni personali in ambitosanitario. Viene previsto (comma 1 dell’ar-ticolo 6) che se i fatti di cui agli articolo589 c.p. (omicidio colposo) e articolo 590c.p. (lesioni personali colpose) sono com-messi nell’esercizio della professione sani-taria, si applicano le pene ivi previste incaso di condotta negligente o imprudentedel medico. Solo se l’evento si sia verifi-cato a causa di imperizia la punibilità èesclusa, purché risultino rispettate le rac-comandazioni previste dalle linee guida o,in mancanza di queste, le buone praticheclinico assistenziali, sempre che le racco-mandazioni previste dalle linee guida ri-sultino adeguate alle specificità del casoconcreto. Il comma 2 dell’articolo inesame, infine, abroga, con finalità di co-ordinamento, il comma 1 dell’articolo 3della legge 189 del 2012 (di conversionedel decreto-legge n.158/2012) che attual-mente disciplina la materia.

In proposito, rammenta che la legge189 del 2012 (cd. legge Balduzzi, dal nomedell’allora Ministro della salute) ha sensi-bilmente riformato il settore della respon-sabilità penale del medico, lasciando tut-tavia inalterata quella civile. L’articolo 3,

comma 1, della legge 189 prevede attual-mente che l’esercente la professione sani-taria che, nello svolgimento della propriaattività, si attiene a linee guida e buonepratiche accreditate dalla comunità scien-tifica non risponde penalmente per colpalieve (ma solo per colpa grave).

Rispetto alla vigente disciplina dellalegge Balduzzi, le novità introdotte dall’ar-ticolo 589-sexies del codice penale per laresponsabilità penale del medico riguar-dano, in particolare:

la mancata distinzione tra gradi dellacolpa, con la soppressione del riferimentoalla colpa lieve;

stante l’esclusione dell’illecito penalenel solo caso di imperizia (sempre ovesiano rispettate le citate linee guida o lebuone pratiche), la punibilità dell’omicidiocolposo e delle lesioni colpose causate dalsanitario per negligenza o imprudenza (gliulteriori elementi del reato colposo previ-sti dall’articolo 43 c.p.), indipendente-mente dalla gravità della condotta, quindianche per negligenza o imprudenza lieve.

A tale riguardo, ricorda che il testodell’articolo 6, approvato in prima letturadalla Camera, affrontava da diverso angolovisuale il tema, in quanto stabiliva chel’esercente la professione sanitaria che,nello svolgimento della propria attivitàcagiona a causa di imperizia la morte o lalesione personale della persona assistitarisponde dei reati di omicidio colposo(articolo 589 c.p.) o di lesioni personalicolpose (articolo 590 c.p.) solo in caso dicolpa grave. La colpa grave, nella formu-lazione approvata dalla Camera in primalettura, era in ogni caso esclusa quando,salve le rilevanti specificità del caso con-creto, sono rispettate le buone praticheclinico-assistenziali e le raccomandazionipreviste dalle linee guida.

L’articolo 7 pone poi alcuni principirelativi alla responsabilità civile dellastruttura e dell’esercente la professionesanitaria. Si prevede che la struttura sa-nitaria o sociosanitaria pubblica o privatache nell’adempimento della propria obbli-gazione si avvalga dell’opera di esercenti la

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professione sanitaria, anche se scelti dalpaziente e anche se non dipendenti dallastruttura, risponde delle loro condotte do-lose e colpose ai sensi degli articoli 1218(Responsabilità del debitore) e 1228 (Re-sponsabilità per fatto degli ausiliari) delcodice civile. Tale disposizione si applicaanche alle prestazioni sanitarie svolte inregime di libera professione intramurariaovvero nell’ambito di attività di sperimen-tazione e di ricerca clinica ovvero inregime di convenzione con il Serviziosanitario nazionale nonché attraverso latelemedicina. In ogni caso l’esercente laprofessione sanitaria risponde ai sensi del-l’articolo 2043 del codice civile, salvo che(con un inciso aggiunto nel corso dell’e-same al Senato) abbia agito nell’adempi-mento di obbligazione contrattuale as-sunta con il paziente. Nella determina-zione del risarcimento del danno il giudicetiene conto della condotta dell’esercente laprofessione sanitaria ai sensi dell’articolo5 (e quindi del rispetto delle buone pra-tiche clinico-assistenziali e delle racco-mandazioni previste dalle linee guida) edell’articolo 590-sexies del codice penale,introdotto dall’articolo 6 del provvedi-mento: anche tale periodo è stato aggiuntonel corso dell’esame al Senato.

Viene quindi previsto un regime didoppia responsabilità civile, qualificatocome:

responsabilità contrattuale per lastruttura, con onere della prova a caricodella struttura stessa e termine di prescri-zione di dieci anni;

responsabilità extra-contrattuale perl’esercente la professione sanitaria (qua-lora direttamente chiamato in causa) aqualunque titolo operante in una strutturasanitaria e sociosanitaria pubblica o pri-vata, salvo il caso di obbligazione contrat-tuale assunta con il paziente, con oneredella prova a carico del soggetto che siritiene leso e termine di prescrizione dicinque anni.

I commi 4 e 5 sono stati aggiunti nelcorso dell’esame al Senato.

Il comma 4 disciplina le modalità dirisarcimento del danno conseguente all’at-tività della struttura sanitaria o socio sa-nitaria, pubblica o privata, e dell’esercentela professione sanitaria prevedendo la sualiquidazione sulla base delle tabelle di cuiagli articoli 138 (Danno biologico per le-sioni di non lieve entità) e 139 (Dannobiologico per lesioni di lieve entità) delcodice delle assicurazioni private (decretolegislativo n. 209 del 2005). Il riferimentoè alle tabelle uniche nazionali dei valorieconomici del danno biologico il cui ag-giornamento è disposto annualmente condecreto del Ministero dello Sviluppo Eco-nomico.

Il comma 5 qualifica le disposizionidell’articolo in esame come « norme im-perative » ai sensi del codice civile. Laprecisazione intende sancire l’inderogabi-lità delle disposizioni sulla responsabilitàcivile per danno sanitario anche ove ilcontratto tra le parti disponga diversa-mente. La contrarietà a norme imperativedetermina l’illiceità di un negozio giuri-dico.

L’articolo 8 prevede, invece, un mecca-nismo finalizzato a ridurre il contenziosoper i procedimenti di risarcimento daresponsabilità sanitaria mediante un ten-tativo obbligatorio di conciliazione daespletare da chi intende esercitare in giu-dizio un’azione risarcitoria. Più in parti-colare, viene disposta l’applicazione dell’i-stituto del ricorso (presso il giudice civilecompetente) per l’espletamento di unaconsulenza tecnica preventiva ai sensi del-l’articolo 696-bis del codice di proceduracivile (ricorso che è, di regola, facoltativo)ai fini dell’accertamento e della relativadeterminazione dei crediti derivanti dallamancata o inesatta esecuzione di obbliga-zioni contrattuali o da fatto illecito. Sonoprevisti meccanismi procedurali volti arendere improcedibile la domanda ovenon sia stata esperito il tentativo di con-ciliazione. La domanda diviene, pertanto,procedibile, solo se la conciliazione nonriesce o il relativo procedimento non siconclude entro il termine perentorio di seimesi dal deposito del ricorso.

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La mancata partecipazione delle parti(comprese le assicurazioni) al procedi-mento di consulenza tecnica preventivaobbliga il giudice a condannarle, con ilprovvedimento che definisce il giudizio, alpagamento delle spese di consulenza e dilite, a prescindere dall’esito del giudizio,oltre che ad una pena pecuniaria, deter-minata equitativamente, in favore dellaparte che è comparsa alla conciliazione. AlSenato sono state apportate limitate mo-difiche all’articolo in esame. Al comma 2viene consentita la possibilità di esperirein alternativa il procedimento di media-zione – ai sensi dell’articolo 5, comma1-bis, del decreto legislativo n. 28 del 2010– possibilità negata dal testo approvatoalla Camera. Inoltre sono state approvatealcune modifiche al comma 4 relativa-mente al procedimento di consulenza tec-nica preventiva, da effettuarsi secondo ildisposto dell’articolo 15, con obbligo per leparti, oltre che di partecipazione, anche diformulare l’offerta di risarcimento deldanno o di comunicare i motivi per cuiritengono di non formularla. In caso disentenza a favore del danneggiato, quandol’impresa di assicurazione non ha formu-lato l’offerta di risarcimento nell’ambitodel procedimento di consulenza tecnicapreventiva di cui ai commi precedenti, ilgiudice trasmette copia della sentenza al-l’Istituto per la vigilanza sulle assicura-zioni (IVASS) per gli adempimenti di pro-pria competenza.

L’articolo 9 reca un’ulteriore disposi-zione, a completamento del nuovo regimedella responsabilità sanitaria, discipli-nando l’azione di rivalsa o di responsabi-lità amministrativa – questa seconda pos-sibilità è stata aggiunta al Senato – dellastruttura sanitaria nei confronti dell’eser-cente la professione sanitaria, in caso didolo o colpa grave di quest’ultimo, suc-cessivamente all’avvenuto risarcimento(sulla base di titolo giudiziale o stragiudi-ziale) ed entro un anno dall’avvenuto pa-gamento. La decisione pronunciata nelgiudizio promosso contro la struttura sa-nitaria o la compagnia assicuratrice non fastato nel giudizio di rivalsa se l’esercentela professione sanitaria non è stato parte

del giudizio. I commi da 2 a 4 e 6dell’articolo 9 recano una disciplina spe-cifica dell’azione di rivalsa summenzio-nata, mentre il comma 5, modificato nelcorso dell’esame al Senato, reca normespecifiche per l’azione di responsabilitàamministrativa.

In particolare, in caso di accoglimentodella domanda di risarcimento propostadal danneggiato nei confronti della strut-tura sanitaria o socio-sanitaria pubblica odell’esercente la professione sanitaria ilcomma 5 stabilisce che:

titolare dell’azione di responsabilitàamministrativa, per dolo o colpa grave, èil pubblico ministero presso la Corte deiconti;

ai fini della quantificazione deldanno il giudice tiene conto delle situa-zioni di fatto di particolare difficoltà, an-che di natura organizzativa, della strutturasanitaria o sociosanitaria pubblica, in cuil’esercente la professione sanitaria abbiaoperato;

per l’importo della condanna in baseall’azione di responsabilità amministrativa(con esclusione dei casi di dolo) si prevedeun limite, per singolo evento, pari al valoremaggiore della retribuzione lorda (o delcorrispettivo convenzionale) conseguitanell’anno di inizio della condotta causadell’evento (o nell’anno immediatamenteprecedente o successivo), moltiplicato peril triplo; tale limite si applica sia all’im-porto della condanna suddetta sia all’im-porto dell’azione di surrogazione da partedell’assicuratore che abbia pagato l’inden-nità (surrogazione, fino alla concorrenzadell’ammontare della suddetta indennità,nei diritti dell’assicurato verso il terzoresponsabile);

per i tre anni successivi al passaggioin giudicato della decisione di accogli-mento della domanda di risarcimento pro-posta dal danneggiato, l’esercente la pro-fessione sanitaria, nell’ambito delle strut-ture sanitarie o sociosanitarie pubbliche,non può essere preposto ad incarichi pro-fessionali superiori rispetto a quelli rico-perti e che il giudicato costituisca oggetto

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di specifica valutazione da parte dei com-missari nei pubblici concorsi per incarichisuperiori (a quest’ultimo riguardo, il testotrasmesso dalla Camera poneva un divieto,sempre triennale, di partecipazione a taliconcorsi).

In relazione all’azione di rivalsa, ilcomma 6 prevede che, se è accolta ladomanda del danneggiato nei confrontidella struttura sanitaria o sociosanitariaprivata, o nei confronti dell’impresa diassicurazione titolare di polizza con lamedesima struttura, l’azione nei confrontidell’esercente la professione sanitaria deveessere esercitata innanzi al giudice ordi-nario, e la misura della rivalsa e quelladella surrogazione richiesta dall’impresadi assicurazione – ai sensi dell’articolo1916, primo comma, del codice civile –per singolo evento, in caso di colpa grave,non possono superare una somma pari alvalore maggiore del reddito professionale,ivi compresa la retribuzione lorda, conse-guita nell’anno di inizio della condottacausa dell’evento o nell’anno immediata-mente precedente o successivo, moltipli-cato per il triplo. Tale limite non si applicanei confronti degli esercenti la professionesanitaria di cui all’articolo 10, comma 2.Nel giudizio di rivalsa e in quello diresponsabilità amministrativa, il giudicepuò desumere argomenti di prova dalleprove assunte nel giudizio instaurato daldanneggiato nei confronti della strutturasanitaria o sociosanitaria o dell’impresa diassicurazione solo se l’esercente la profes-sione sanitaria ne sia stato parte (quest’ul-tima condizione è stata inserita nel corsodell’esame al Senato).

L’articolo 10 mira a integrare il quadrodelle tutele per il ristoro del danno sani-tario in coerenza con la disciplina sullaresponsabilità civile.

In particolare, la disposizione prevede:

l’obbligo di assicurazione (o di ado-zione di un’analoga misura) per la respon-sabilità contrattuale (ex artt. 1218 e 1228c.c.) verso terzi e verso i prestatori d’o-pera, a carico delle strutture sanitarie esociosanitarie, pubbliche e private, anche

per i danni cagionati dal personale aqualunque titolo operante presso le strut-ture medesime, compresi coloro che svol-gono attività di formazione, aggiorna-mento nonché di sperimentazione e ri-cerca clinica; si specifica inoltre che l’ob-bligo concerne anche le strutturesociosanitarie e le prestazioni sanitariesvolte in regime di libera professione in-tramuraria ovvero – come aggiunto dalSenato – in regime di convenzione con ilServizio sanitario nazionale, nonché attra-verso la telemedicina;

con un periodo aggiunto al Senato,l’obbligo, per le strutture in esame, distipulare altresì una polizza assicurativa (odi adottare un’analoga misura) per lacopertura della responsabilità extracon-trattuale (ex articolo 2043 c.c.) verso terzidegli esercenti le professioni sanitarie (conriferimento all’ipotesi in cui il danneggiatoesperisca azione direttamente nei con-fronti del professionista). Tali disposizionituttavia non si applicano agli esercenti laprofessione sanitaria di cui al comma 2.

Il comma 2 prevede l’obbligo di assi-curazione a carico del professionista sa-nitario che svolga l’attività al di fuori diuna delle strutture di cui al comma 1 oche presti la sua opera all’interno dellastessa in regime libero-professionale ov-vero che si avvalga della stessa nell’adem-pimento della propria obbligazione con-trattuale assunta con il paziente, per irischi derivanti dall’esercizio della mede-sima attività.

In una logica più generale di equilibrioe solvibilità del risarcimento è stata pre-vista al comma 3 l’obbligatorietà per gliesercenti le professioni sanitarie, passibilidi azione amministrativa della Corte deiconti per danno erariale o di rivalsa insede civile, se operanti in strutture private,di stipulare idonee polizze assicurative percolpa grave (la limitazione alla colpa graveè frutto di una modifica del Senato).

L’articolo 11 definisce i limiti temporalidelle garanzie assicurative. In particolare,la garanzia assicurativa – in base ad unamodifica approvata dal Senato – deve

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prevedere un’operatività temporale ancheper gli eventi accaduti nei dieci anniantecedenti la conclusione del contrattoassicurativo, purché denunciati all’impresadi assicurazione durante la vigenza tem-porale della polizza. Inoltre, in caso dicessazione definitiva dell’attività professio-nale per qualsiasi causa, deve essere pre-visto un periodo di ultrattività della co-pertura per le richieste di risarcimentopresentate per la prima volta entro i diecianni successivi e riferite a fatti generatoridella responsabilità verificatisi nel periododi efficacia della polizza, periodo nel qualeè incluso quello suddetto di retroattivitàdella copertura.

L’articolo 12, introduce un’importantenovità nel sistema del contenzioso in am-bito sanitario con la previsione di unaulteriore modalità di azione per il dan-neggiato ovvero l’azione diretta nei con-fronti dell’impresa di assicurazione dellastruttura sanitaria e del libero professio-nista.

L’esercizio dell’azione, subordinato alfallimento del tentativo di conciliazioneobbligatorio (di cui all’articolo 8), potràcomunque portare, al massimo, al ricono-scimento delle somme per le quali lastruttura o il sanitario hanno stipulato ilcontratto di assicurazione.

Si prevede, inoltre (commi 2-5):

l’inopponibilità al danneggiato, perl’intero massimale di polizza, di eccezionicontrattuali diverse da quelle stabilite daldecreto del Ministro dello sviluppo econo-mico di cui all’articolo 10, comma 6, cheindividuerà i requisiti minimi delle polizzeassicurative;

che l’impresa di assicurazione abbiadiritto di rivalsa verso l’assicurato nelrispetto dei requisiti minimi delle polizzeassicurative, non derogabili contrattual-mente, previsti dal citato decreto del Mi-nistro dello sviluppo economico;

il litisconsorzio necessario, sia deimedici sia delle strutture sanitarie e so-ciosanitarie pubbliche e private, nellecause di risarcimento intentate dai dan-neggiati contro le imprese assicurative;

il diritto d’accesso (del sanitario, deldanneggiato e dell’impresa assicurativa) atutta la documentazione della struttura suifatti oggetto del giudizio;

una durata del termine di prescri-zione dell’azione diretta pari a quellodell’azione contro la struttura sanitaria osociosanitaria (pubblica o privata) o con-tro l’esercente la professione sanitaria.

Il comma 6 precisa l’applicazione delladisciplina dell’azione diretta a decorreredall’entrata in vigore del citato decreto delMinistro dello sviluppo economico con cuivengono determinati i requisiti minimidelle polizze assicurative.

L’articolo 13 prevede che le strutturesanitarie e sociosanitarie e le compagnie diassicurazione comunicano all’esercente laprofessione sanitaria l’instaurazione delgiudizio promosso nei loro confronti daldanneggiato, entro dieci giorni dalla rice-zione della notifica dell’atto introduttivo,mediante posta elettronica certificata olettera raccomandata con avviso di rice-vimento contenente copia dell’atto intro-duttivo del giudizio. In forza delle modi-fiche approvate al Senato il suddetto ob-bligo (con i relativi effetti, in caso diinadempimento) è esteso anche alla co-municazione (all’esercente la professionesanitaria) dell’avvio di trattative stragiudi-ziali con il danneggiato (comunicazioneche deve recare l’invito a prendervi parte):l’omissione, la tardività o l’incompletezzadelle comunicazioni preclude l’ammissibi-lità delle azioni di rivalsa o di responsa-bilità amministrativa di cui all’articolo 9.

Un’ulteriore disposizione volta a tute-lare i soggetti danneggiati è l’articolo 14,che prevede l’istituzione, nello stato diprevisione del Ministero della salute, di unFondo di garanzia per i danni derivanti daresponsabilità sanitaria. Il Fondo di ga-ranzia è alimentato dal versamento di uncontributo annuale dovuto dalle impreseautorizzate all’esercizio delle assicurazioniper la responsabilità civile per i dannicausati da responsabilità sanitaria. A talfine il predetto contributo è versato al-

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l’entrata del bilancio dello Stato per essereriassegnato al fondo di garanzia. Il Mini-stero della salute con apposita conven-zione affida alla CONSAP spa (Concessio-naria servizi assicurativi pubblici) la ge-stione delle risorse del Fondo di garanzia– tale periodo è stato aggiunto nel corsodell’esame al Senato –.

L’articolo 15 riforma la disciplina sullanomina dei CTU (consulenti tecnici d’uf-ficio) in ambito civile e dei periti in ambitopenale; tale modifiche appaiono di parti-colare rilievo, costituendo le perizie i car-dini del giudizio nell’ambito del conten-zioso e dei giudizi sanitari.

Sono, in particolare, rafforzate le pro-cedure di verifica delle competenze e resitrasparenti i possibili conflitti d’interesserendendo di fatto disponibili al giudicetutti gli albi presenti a livello nazionale, daaggiornare ogni 5 anni.

Una modifica introdotta al Senato haintrodotto una disciplina speciale preve-dendo, in particolare:

che l’autorità giudiziaria debba affi-dare sempre la consulenza e la perizia aun collegio costituito da un medico spe-cializzato in medicina legale e a uno o piùspecialisti aventi specifica e pratica cono-

scenza di quanto oggetto del procedimentoe riferite a tutte le professioni sanitarie;

che i CTU da nominare nel tentativodi conciliazione obbligatoria (di cui all’ar-ticolo 8, comma 1), siano in possesso diadeguate competenze nell’ambito dellaconciliazione acquisite anche mediantespecifici percorsi formativi;

l’inapplicabilità ai componenti delcollegio della disciplina dei compensi dicui all’articolo 53 del Testo Unico inmateria di spese di giustizia (secondo cui,quando l’incarico è stato conferito ad uncollegio di ausiliari, il compenso globale èdeterminato sulla base di quello spettanteal singolo, aumentato del 40 per cento).Nessun altro chiedendo di intervenire,quindi, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 13.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-10421 Damiano: Sulla reiterazionedei cosiddetti delitti predatori.

Martedì 7 febbraio 2017 — 40 — Commissione II

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III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI ESTERI:

Incontro informale con una delegazione della Commissione per le petizioni del Bundestag . 41

COMITATO PERMANENTE SULL’ATTUAZIONE DELL’AGENDA 2030 E GLI OBIETTIVI DISVILUPPO SOSTENIBILE

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Audizione di rappresentanti del Forum permanente per il Sostegno a Distanza (ForumSaD)(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

COMITATO DEI NOVE:

Trattati internazionali, basi e servitù militari. C. 2-A di iniziativa popolare . . . . . . . . . . . . . . . 42

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

INCONTRI CON DELEGAZIONI

DI PARLAMENTI ESTERI

Martedì 7 febbraio 2017.

Incontro informale con una delegazione della Com-

missione per le petizioni del Bundestag.

L’incontro informale si è svolto dalle10.05 alle 11.05.

COMITATO PERMANENTE SULL’ATTUAZIONE

DELL’AGENDA 2030 E GLI OBIETTIVI DI SVI-

LUPPO SOSTENIBILE

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadella presidente Maria Edera SPADONI

La seduta comincia alle 11.40.

Indagine conoscitiva sull’Agenda 2030 per lo svi-

luppo sostenibile.

Audizione di rappresentanti del Forum permanente

per il Sostegno a Distanza (ForumSaD).

(Svolgimento e conclusione).

Maria Edera SPADONI, presidente, av-verte che la pubblicità dei lavori dellaseduta odierna sarà assicurata anche at-traverso la trasmissione diretta sullaweb-tv della Camera dei deputati. Intro-duce quindi l’audizione.

Vincenzo CURATOLA, presidente delForum permanente per il Sostegno a Di-stanza (ForumSaD), Corrado OPPEDI-SANO e Simona CHIAPPARO, rappresen-tanti del Forum permanente per il Sostegnoa Distanza (ForumSaD), svolgono una re-lazione sui temi dell’indagine conoscitiva.

Intervengono per porre quesiti e svol-gere considerazioni, Pia Elda LOCATELLI

Martedì 7 febbraio 2017 — 41 — Commissione III

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(Misto-PSI-PLI) e Maria Edera SPADONI,presidente.

Maria Edera SPADONI, presidente, di-chiara quindi conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 12.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 7 febbraio 2017.

Trattati internazionali, basi e servitù militari.

C. 2-A di iniziativa popolare.

Il Comitato dei nove ha avuto luogodalle 12.45 alle 13.

Martedì 7 febbraio 2017 — 42 — Commissione III

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V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Trattati internazionali, basi e servitù militari. C. 2-A. (Parere all’Assemblea) (Esame erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259-B, approvatodalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e rinvio) . 45

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante criteri e modalità diattuazione dell’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di ricorsoall’indebitamento da parte delle regioni e degli enti locali, ivi incluse le modalità attuativedel potere sostitutivo dello Stato, in caso di inerzia o ritardo da parte delle regioni e delleprovince autonome di Trento e di Bolzano. Atto n. 385 (Seguito esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni eosservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

COMITATO DEI NOVE:

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolareriferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. C. 4200-A Governo . . 48

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Francesco BOCCIA, indi delvicepresidente Rocco PALESE. – Intervieneil Viceministro dell’economia e delle finanzeEnrico Morando.

La seduta comincia alle 14.45.

Trattati internazionali, basi e servitù militari.

C. 2-A.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Giampiero GIULIETTI (PD), relatore,segnala che la proposta di legge, d’inizia-tiva popolare, reca disposizioni in materiadi trattati internazionali, basi e servitùmilitari. Il provvedimento, composto di 13articoli, non è corredato di relazione tec-nica. Sottolinea che nella seduta del 25novembre 2016, la III Commissione haconferito al relatore mandato a riferire insenso contrario in Assemblea sul provve-dimento. Esaminando le disposizioni su-scettibili di determinare effetti finanziari,fa presente quanto segue.

In merito agli articoli da 1 a 4, cherecano disposizioni in materia di Trattatimilitari, per quanto riguarda i profili diquantificazione, rileva preliminarmenteche gli stessi introducono una disciplinaordinamentale e procedurale relativa alla

Martedì 7 febbraio 2017 — 43 — Commissione V

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ratifica di trattati e accordi militari, com-presi quelli esistenti alla data di entrata invigore del provvedimento, ponendo altresìspecifici divieti per determinate categoriedi accordi. Data la formulazione dellenorme, gli effetti e le dirette implicazioniper la finanza pubblica potranno esserevalutati in relazione ai singoli accordi etrattati sottoposti a ratifica e rinnovo.Considerato peraltro che le norme dispon-gono anche in merito a trattati già inessere e che l’articolo 4 impone che questiultimi siano sottoposti entro un anno adun procedimento di ratifica che tengaconto delle preclusioni previste dal prov-vedimento in esame, per il solo profilofinanziario e prescindendo quindi da va-lutazioni relative ai rapporti tra le fonti,ritiene opportuno acquisire la valutazionedel Governo in merito alle eventuali con-seguenze sui conti pubblici anche in re-lazione all’eventuale inadempimento diobblighi internazionali.

Il provvedimento reca, altresì, agli ar-ticoli da 5 a 12, una disciplina in materiadi basi, caserme e installazioni militari,individuando specifici adempimenti rela-tivi al loro impiego operativo. Sul punto,ritiene che andrebbero chiariti gli effettifinanziari delle seguenti disposizioni, chesono volte ad incidere anche sulle strut-ture in essere e non soltanto sui nuoviprogetti: l’articolo 7, che prevede l’obbligodi riconversione a scopi esclusivamentecivili di tutte le strutture militari in essereda più di dieci anni; l’articolo 10, cheprevede l’obbligo di sottoporre le struttureesistenti ad una valutazione di opportunitàin merito alla loro permanenza, anche inderoga ad accordi internazionali vigenti,nonché la sospensione dei progetti incorso, in attesa dell’adeguamento alla di-sciplina in esame; l’articolo 13, che pre-vede obblighi di adeguamento alle dispo-sizioni del provvedimento in esame ed unasospensione, in attesa di tale adeguamento,dei progetti militari in corso.

Ritiene che analoghe valutazioni an-drebbero acquisite con riferimento all’ar-ticolo 11, che prevede, per tutte le strut-ture militari, la predisposizione, entro unanno dall’entrata in vigore del provvedi-

mento in esame, di un piano di riconver-sione ad usi civili con il completo riassor-bimento di tutti i lavoratori civili. A talriguardo, andrebbero in primo luogo chia-riti i termini temporali per il completa-mento di tale riconversione, tenuto contoche la norma non richiama espressamentel’articolo 7, che fissa i termini per lacessazione delle funzioni militari dellestrutture. Andrebbero inoltre valutati ipossibili costi per l’eventuale realizzazionedi nuovi insediamenti militari nonchéquelli connessi alla riconversione dellestrutture in essere e al riassorbimento delpersonale civile nei casi in cui tale per-sonale sia, anche in parte, esterno allapubblica amministrazione.

Per quanto attiene ai progetti per larealizzazione delle nuove strutture, le pre-scrizioni di cui agli articoli 6 e 7 preve-dono una destinazione ad uso militare chenon può eccedere i 10 anni e l’obbligo dicorredare i progetti dei relativi piani diriconversione ad usi civili: anche a talriguardo, ritiene che andrebbe acquisita lavalutazione del Governo in merito all’e-ventualità di un incremento dei costi com-plessivi legati alla realizzazione delle strut-ture per effetto di tali prescrizioni.

Quanto agli adempimenti previsti inmateria ambientale dagli articoli 5, 8 e 9,non ha osservazioni da formulare nelpresupposto, sul quale considera oppor-tuno acquisire la conferma del Governo,che i soggetti e le amministrazioni pub-bliche competenti possano far fronte aglistessi nell’ambito delle risorse disponibili equindi in condizioni di neutralità finan-ziaria.

Il Viceministro Enrico MORANDO siriserva di fornire i chiarimenti richiesti,osservando che, in assenza di un’esattaquantificazione degli oneri, da una parte,e degli eventuali risparmi, dall’altra, che ilprovvedimento è suscettibile di determi-nare, il parere non potrebbe che esserecontrario.

Francesco BOCCIA, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Martedì 7 febbraio 2017 — 44 — Commissione V

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Disposizioni in materia di sicurezza delle cure edella persona assistita, nonché in materia di respon-sabilità professionale degli esercenti le professionisanitarie.C. 259-B, approvato dalla Camera e modificato dalSenato.(Parere alla XII Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Ernesto PREZIOSI (PD), relatore, fapresente che la proposta di legge, di ini-ziativa parlamentare, reca disposizioni inmateria di responsabilità professionale delpersonale sanitario e che il provvedimento,già approvato dalla Camera, è stato mo-dificato in seconda lettura dal Senato.

Con riferimento all’articolo 2, comma5, recante disposizioni in materia di mo-nitoraggio, prevenzione e gestione del ri-schio sanitario, non ha osservazioni daformulare nel presupposto che a taleadempimento le strutture pubbliche pos-sano far fronte nell’ambito delle risorseumane, strumentali e finanziarie disponi-bili a legislazione vigente. Sul punto ritieneutile una conferma da parte del Governo.

In merito all’articolo 4, recante Tra-sparenza dei dati, osserva, con riferimentoal comma 2, che le modifiche intervenutedurante l’esame al Senato riducono itempi entro i quali le strutture sanitarie,comprese quelle pubbliche, sono tenute afornire la documentazione clinica. In pro-posito, appare utile acquisire conferma daparte del Governo che gli adempimentisiano comunque sostenibili da parte deisoggetti pubblici nell’ambito delle risorseumane, strumentali e finanziarie disponi-bili a legislazione vigente. Segnala che, perquanto riguarda le modifiche al Regola-mento di polizia mortuaria, appare neces-sario acquisire l’avviso del Governo circal’eventualità che le disposizioni, incremen-tando il ricorso al riscontro diagnostico,possano determinare riflessi per la finanzapubblica. In proposito andrebbe altresìprecisato il soggetto su cui, in relazionealla fattispecie introdotta dalla novella in

esame, gravino le spese derivanti dai pre-detti riscontri diagnostici, al fine di valu-tare i possibili effetti finanziari per lestrutture pubbliche interessate.

Con riferimento all’articolo 5, in ma-teria di buone pratiche clinico-assistenzialie raccomandazioni previste dalle lineeguida, pur rilevando che le disposizioni inesame specificano che le attività sarannosvolte senza nuovi o maggiori oneri acarico della finanza pubblica, ritiene cheandrebbero acquisiti elementi volti a con-fermare tale possibilità, con particolareriguardo agli adempimenti posti a caricodei soggetti pubblici interessati.

Per quanto riguarda l’articolo 7, inmateria di responsabilità civile della strut-tura e dell’esercente la professione sani-taria, ritiene utile acquisire dati ed ele-menti di valutazione da parte del Governovolti a chiarire se le modifiche intervenutedurante l’esame al Senato siano suscettibilidi determinare riflessi negativi sulla fi-nanza pubblica, innovando rispetto allasituazione esistente in materia di respon-sabilità delle strutture interessate e diconseguente possibilità di rivalsa nei con-fronti degli esercenti la professione sani-taria. Ciò con riferimento, tra l’altro, al-l’estensione dell’ambito applicativo delledisposizioni (attività di sperimentazione ericerca clinica) e alle modalità di deter-minazione del risarcimento dovuto, stabi-lito mediante richiamo agli articoli 138 e139 del Codice delle assicurazioni private.

In merito all’articolo 9, in materia diazione di rivalsa o di responsabilità am-ministrativa, osserva preliminarmente chele modifiche intervenute durante l’esameal Senato prevedono, nel caso di accogli-mento della domanda del danneggiato diuna struttura pubblica, in luogo di un’a-zione di rivalsa, un’azione di responsabi-lità amministrativa, per dolo o colpa grave,esercitata dal pubblico ministero presso laCorte dei conti. In proposito, ritiene utileacquisire l’avviso del Governo circa latempistica dell’azione di responsabilitàamministrativa e i conseguenti riflessi suitempi di acquisizione delle somme daparte della struttura sanitaria o sociosa-nitaria pubblica interessata. Inoltre, viene

Martedì 7 febbraio 2017 — 45 — Commissione V

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modificata la definizione dell’importomassimo relativo all’azione amministrativache, per singolo evento, non potrà supe-rare una somma pari al valore maggioredella retribuzione lorda o del corrispettivoconvenzionale conseguiti nell’anno di ini-zio della condotta causa dell’evento onell’anno immediatamente precedente osuccessivo. Tale modifica sembra maggior-mente cautelativa nei confronti della strut-tura pubblica. Tuttavia, è previsto altresìche nella quantificazione del danno sitenga conto della « situazione di fatto diparticolare difficoltà » in cui l’esercente laprofessione sanitaria ha operato. Sullabase di tali nuovi criteri ritiene che an-drebbe chiarito se possa prefigurarsi unapotenziale riduzione del ristoro dellestrutture sanitarie pubbliche che hannoprovveduto al risarcimento del danno.

Con riferimento agli articoli 10 e 11,recanti disposizioni in materia di obblighidi assicurazione e estensione della garan-zia, tenuto conto che, riguardo al prece-dente testo dell’articolo 10 la relazionetecnica affermava l’assenza di oneri inconsiderazione della natura ricognitivadelle norme, ritiene che andrebbero ac-quisiti elementi volti a verificare se lemodifiche introdotte dal Senato siano su-scettibili di determinare riflessi per lafinanza pubblica. Ciò con particolare ri-guardo alle diverse estensioni degli obbli-ghi assicurativi per le strutture interessate,previste dalle modifiche apportate durantel’esame al Senato. Riguardo all’articolo 11ritiene che andrebbero acquisiti chiari-menti al fine di verificare se si tratti dinorme ricognitive di clausole contrattualigià normalmente praticate ovvero se lestesse assumano portata innovativa, su-scettibile di determinare un incrementodei premi assicurativi a causa della mag-giore estensione temporale della garanzia,e possano quindi riflettersi sulle strutturesociosanitarie in termini di maggiori costi.

In merito all’articolo 13, in materia diobbligo di comunicazione all’esercente laprofessione sanitaria del giudizio basatosulla sua responsabilità, rileva che le di-sposizioni introdotte durante l’esame alSenato prevedono espressamente la pre-

clusione dell’azione di responsabilità am-ministrativa nei confronti dell’esercente ilservizio sanitario in caso di difetto ditalune comunicazioni. In proposito, ritieneutile acquisire il parere del Governo sullepossibili limitazioni del ristoro in favoredella struttura pubblica e sugli eventualiriflessi per la finanza pubblica.

Con riferimento all’articolo 14, in ma-teria di Fondo di garanzia per i danniderivanti da responsabilità sanitaria, nonha osservazioni da formulare, atteso che lemodifiche intervenute durante l’esame alSenato accolgono la condizione posta dallaRagioneria generale dello Stato ai finidella neutralità finanziaria delle disposi-zioni.

Il Viceministro Enrico MORANDO siriserva di fornire quanto prima i chiari-menti richiesti dal relatore, avvertendoinoltre che è in corso di predisposizione,da parte della Ragioneria generale delloStato, la relazione tecnica, ai sensi dell’ar-ticolo 17, comma 8, della legge n. 196 del2009, sul testo del provvedimento in og-getto trasmesso dal Senato.

Rocco PALESE, presidente, nessun altrochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Rocco PALESE. – Inter-viene il Viceministro dell’economia e dellefinanze Enrico Morando.

La seduta comincia alle 14.55.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei

ministri recante criteri e modalità di attuazione

dell’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 243,

in materia di ricorso all’indebitamento da parte delle

regioni e degli enti locali, ivi incluse le modalità

attuative del potere sostitutivo dello Stato, in caso di

Martedì 7 febbraio 2017 — 46 — Commissione V

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inerzia o ritardo da parte delle regioni e delle

province autonome di Trento e di Bolzano.

Atto n. 385.

(Seguito esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del Regolamento, e conclusione –Parere favorevole con condizioni e osser-vazione).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno,rinviato nella seduta del 31 gennaio 2017.

Rocco PALESE, presidente, ricorda chenella seduta dello scorso 31 gennaio ilrappresentante del Governo si era riser-vato di fornire i chiarimenti richiesti dalrelatore.

Il Viceministro Enrico MORANDO ri-tiene che sarebbe opportuno prevedere,nell’ambito dell’ordine di priorità che leintese per l’attribuzione degli spazi finan-ziari disponibili devono considerare, aisensi dell’articolo 2, comma 6, anche ilcriterio relativo ai comuni istituiti a se-guito dei processi di fusione previsti dallalegislazione vigente, in analogia a quantoprevisto per l’assegnazione agli enti localidi spazi finanziari nell’ambito del patto disolidarietà nazionale « verticale », ai sensidell’articolo 1, commi da 485 a 494, dellalegge di bilancio per il 2017.

Chiarisce quindi che le regioni possonocedere agli enti locali del proprio territo-rio, per uno o più esercizi successivi, spazifinanziari per i quali non viene prevista larestituzione, ai sensi dell’articolo 2,comma 8, solo qualora la regione presentirisorse disponibili per la copertura, comenel caso del patto di solidarietà « verti-cale » (dello Stato verso le regioni) di cuiai commi da 495 a 501 dell’articolo 1 dellalegge di bilancio per il 2017.

Tenendo conto che l’iter del provvedi-mento in esame è ancora in corso, evi-denzia che sarebbe opportuno sostituire iltermine, di cui all’articolo 2, comma 15,per l’avvio della procedura delle intese dal15 febbraio al 15 marzo 2017, anche inconsiderazione del fatto che, in tal modo,intercorrerebbe comunque tra l’avvio della

procedura delle intese e quello della pre-sentazione delle domande di cessione/ri-chiesta, un periodo di circa un mese emezzo analogamente a quanto previsto peril 2018.

Segnala infine che dovrebbe essere va-lutata l’opportunità di prevedere espres-samente un richiamo alle disposizioni dicarattere sanzionatorio previste dai commida 506 a 508 dell’articolo 1 della legge dibilancio per il 2017, per le ipotesi dimancata intesa o di incompleto utilizzodegli spazi finanziari ottenuti, posto chetali disposizioni vengono sostanzialmente acompletare, con rango normativo prima-rio, la disciplina dettata dal provvedimentoin esame.

Rocco PALESE, presidente, in sostitu-zione del relatore, formula quindi la se-guente proposta di parere:

« La V Commissione bilancio, tesoro eprogrammazione,

esaminato lo schema di decreto delPresidente del Consiglio dei ministri re-cante criteri e modalità di attuazione del-l’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012,n. 243, in materia di ricorso all’indebita-mento da parte delle regioni e degli entilocali, ivi incluse le modalità attuative delpotere sostitutivo dello Stato, in caso diinerzia o ritardo da parte delle regioni edelle province autonome di Trento e diBolzano (atto n. 385),

preso atto dei chiarimenti forniti dalGoverno, da cui si evince che:

sarebbe opportuno prevedere, nel-l’ambito dell’ordine di priorità che le in-tese per l’attribuzione degli spazi finan-ziari disponibili devono considerare, aisensi dell’articolo 2, comma 6, anche ilcriterio relativo ai comuni istituiti a se-guito dei processi di fusione previsti dallalegislazione vigente, in analogia a quantoprevisto per l’assegnazione agli enti localidi spazi finanziari nell’ambito del patto di

Martedì 7 febbraio 2017 — 47 — Commissione V

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solidarietà nazionale « verticale », ai sensidell’articolo 1, commi da 485 a 494, dellalegge di bilancio per il 2017;

le regioni possono cedere agli entilocali del proprio territorio, per uno o piùesercizi successivi, spazi finanziari per iquali non viene prevista la restituzione, aisensi dell’articolo 2, comma 8, solo qua-lora la regione presenti risorse disponibiliper la copertura, come nel caso del pattodi solidarietà « verticale » (dello Statoverso le regioni) di cui ai commi da 495 a501 dell’articolo 1 della legge di bilancioper il 2017;

tenendo conto che l’iter del provve-dimento in esame è ancora in corso, sa-rebbe opportuno sostituire il termine, di cuiall’articolo 2, comma 15, per l’avvio dellaprocedura delle intese dal 15 febbraio al 15marzo 2017, anche in considerazione delfatto che, in tal modo, intercorrerebbe co-munque tra l’avvio della procedura delleintese e quello della presentazione delledomande di cessione/richiesta, un periododi circa un mese e mezzo analogamente aquanto previsto per il 2018;

dovrebbe infine essere valutatal’opportunità di prevedere espressamenteun richiamo alle disposizioni di caratteresanzionatorio previste dai commi da 506 a508 dell’articolo 1 della legge di bilancioper il 2017, per le ipotesi di mancataintesa o di incompleto utilizzo degli spazifinanziari ottenuti, posto che tali disposi-zioni vengono sostanzialmente a comple-tare, con rango normativo primario, ladisciplina dettata dal provvedimento inesame,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) appare necessario prevedere, al-l’articolo 2, comma 6, con riferimentoall’ordine di priorità che le intese per

l’attribuzione degli spazi finanziari dispo-nibili devono considerare, anche il criteriorelativo ai comuni istituiti a seguito deiprocessi di fusione previsti dalla legisla-zione vigente;

2) all’articolo 2, comma 15, sostituirele parole: « 15 febbraio » con le seguenti:« 15 marzo »;

e con la seguente osservazione:

si valuti l’opportunità di prevedereespressamente un richiamo alle disposi-zioni di carattere sanzionatorio previstedai commi da 506 a 508 dell’articolo 1della legge di bilancio per il 2017, per leipotesi di mancata intesa o di incompletoutilizzo degli spazi finanziari ottenuti. ».

Il Viceministro Enrico MORANDO con-corda con la proposta di parere formulatadal relatore.

Fabio MELILLI (PD) preannuncia ilproprio voto favorevole sulla proposta diparere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 15.

COMITATO DEI NOVE

Martedì 7 febbraio 2017.

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione

sociale e territoriale, con particolare riferimento a

situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno.

C. 4200-A Governo.

Il Comitato si è riunito dalle 15 alle15.30.

Martedì 7 febbraio 2017 — 48 — Commissione V

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VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. (COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. (Doc. LXXXVII-bis, n. 5) (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259 e abb.-B,approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIICommissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis del Regolamento, e rinvio) . 62

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale per l’individuazione delle manifestazioni da abbinare allelotterie nazionali da effettuare nell’anno 2017. Atto n. 386 (Esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Sestino GIACOMONI. –Interviene il viceministro dell’economia edelle finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

Sestino GIACOMONI, presidente, comu-nica che il deputato Giulio Cesare Sotta-nelli entra a far parte della Commissione,mentre cessa di farne parte il deputatoFrancesco Saverio Romano.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017

– Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e

difende.

(COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2017.

(Doc. LXXXVII-bis, n. 5).

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l’esame con-giunto dei provvedimenti.

Emanuele LODOLINI (PD), relatore, ri-leva come la Commissione sia chiamata aesaminare congiuntamente, ai fini della

Martedì 7 febbraio 2017 — 49 — Commissione VI

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formulazione del parere alla XIV Com-missione Politiche dell’Unione europea, laRelazione programmatica sulla partecipa-zione dell’Italia all’Unione europea riferitaall’anno 2017 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5) e ilProgramma di lavoro della Commissioneeuropea per il 2017 – Realizzare un’Eu-ropa che protegge, dà forza e difende(COM(2016)710 final).

Segnala innanzitutto come sulle tema-tiche relative alla partecipazione dell’Italiaall’Unione abbia inciso la riforma realiz-zata con la legge n. 234 del 2012, la qualeha innovato, sostituendola integralmente,la legge n. 11 del 2005, realizzando unariforma organica delle norme che regolanola partecipazione dell’Italia alla forma-zione e all’attuazione della normativa eu-ropea, anche in ragione delle modificheintervenute nell’assetto dell’Unione euro-pea a seguito dell’entrata in vigore delTrattato di Lisbona.

Le principali novità apportate dallalegge n. 234 riguardano, in particolare:

il rafforzamento del raccordo traParlamento e Governo nella formazionedella posizione italiana nei processi deci-sionali dell’UE, prevedendo nuovi o piùarticolati obblighi di informazione del Go-verno alle Camere, ribadendo l’obbligo delGoverno di assicurare la coerenza delleposizioni assunte in sede europea con gliatti di indirizzo delle Camere, precisandomeglio i presupposti per l’attivazione dellariserva di esame parlamentare e preve-dendo inoltre la consultazione delle Ca-mere su accordi in materia finanziaria omonetaria conclusi anche al di fuori delledisposizioni dei trattati;

una più efficace applicazione delleprerogative attribuite alle Camere dalTrattato di Lisbona, tenendo conto dialcune novità introdotte dal medesimoTrattato: in tale ambito vengono richia-mati i poteri delle Camere sul rispetto delprincipio di sussidiarietà e viene previstol’intervento parlamentare per l’attivazionedel meccanismo del cosiddetto « freno d’e-mergenza »;

il rafforzamento delle prerogative diinformazione e controllo parlamentare

sulle procedure giurisdizionali e di con-tenzioso riguardanti l’Italia, stabilendo laprevia informazione delle Camere sulleproposte di nomina e designazioni daparte del Governo dei componenti di ta-lune Istituzioni dell’UE;

la riorganizzazione del processo direcepimento della normativa europea, pre-vedendo, in particolare, lo sdoppiamentodella legge comunitaria in due distintiprovvedimenti: la legge di delegazione eu-ropea, il cui contenuto è limitato alledisposizioni di delega necessarie per ilrecepimento delle direttive comunitarie, ela legge europea, che, più in generale,contiene disposizioni volte a garantire l’a-deguamento dell’ordinamento interno al-l’ordinamento europeo.

In tale contesto l’articolo 13 della leggen. 234 del 2012 prevede due distinte re-lazioni del Governo sulla partecipazionedell’Italia all’Unione europea:

una, programmatica, da presentareentro il 31 dicembre di ogni anno, recanteindicazione di obiettivi, priorità e orien-tamenti che il Governo intende seguire alivello europeo nell’anno successivo;

l’altra, consuntiva, da presentare en-tro il 31 gennaio di ogni anno, delleattività svolte dal Governo nell’anno pre-cedente con indicazione del seguito datoagli indirizzi del Parlamento.

Rileva quindi come la scelta di esami-nare la relazione programmatica congiun-tamente agli strumenti di programmazionelegislativa e politica delle Istituzioni euro-pee consenta di realizzare un’apposita ses-sione parlamentare di fase ascendente de-dicata alla valutazione e al confronto, perciascun anno, tra le priorità politiche elegislative delle Istituzioni dell’Unione eu-ropea, da un lato, e quelle del Governo,dall’altro.

Passando a illustrare il contenuto dellaRelazione programmatica sulla partecipa-zione dell’Italia all’Unione europea riferitaall’anno 2017 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5),essa fornisce, ai sensi del già citato arti-

Martedì 7 febbraio 2017 — 50 — Commissione VI

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colo 13 della legge n. 234 del 2012, gliorientamenti programmatici e le prioritàdell’Esecutivo in materia di integrazioneeuropea, di gestione delle fasi ascendentee discendente delle politiche europee, non-ché in merito agli sviluppi attesi dellepolitiche dell’Unione europea.

La Relazione si articola in cinque parti:la I Parte affronta le tematiche legate allosviluppo del processo di integrazione e allequestioni istituzionali, la II Parte si occupadelle principali politiche orizzontali e set-toriali, la III Parte attiene ai rapporti tral’Italia e la dimensione esterna dell’Unioneeuropea, la IV Parte riguarda la comuni-cazione e formazione sull’attività dell’U-nione europea, mentre la V Parte concerneil coordinamento nazionale delle politicheeuropee.

Alla Relazione è inoltre allegato, tral’altro (come Appendice III), il Programmadi lavoro di 18 mesi del Consiglio dell’U-nione europea, relativo al periodo 1o gen-naio 2016 – 30 giugno 2017, elaboratodalle presidenze olandese, slovacca e mal-tese.

Per quanto riguarda i singoli aspetti dimerito della Relazione, con particolareriferimento a quelli che investono i profilidi competenza della Commissione Fi-nanze, nel Capitolo 2 della I Parte (alparagrafo 2.2) viene evidenziato innanzi-tutto come, tra il 2013 e il 2015, siano staticonseguiti progressi significativi nel campodella stabilità di bilancio e dell’Unionebancaria, i quali costituiscono elementicruciali per il percorso verso una completaUnione economica e fiscale.

In tale ambito viene ricordato in par-ticolare che è stato approvato in Europaun complesso di provvedimenti normativi,di rilevanza senza precedenti, e si sotto-linea come tale processo proseguirà nelcorso del 2017.

Nel rilevare come non sia realizzabileun sistema normativo e di vigilanza chepossa evitare del tutto le crisi bancarie, laRelazione evidenzia come il quadro nor-mativo sulla gestione delle crisi miri, lad-dove emergano situazioni di difficoltà, aevitare liquidazioni disordinate, che am-plifichino gli effetti e i costi della crisi,

dotando le autorità di risoluzione di stru-menti che possano consentire un inter-vento precoce ed efficace, riducendo alminimo l’impatto del dissesto sull’econo-mia e sul sistema finanziario.

In merito segnala come il disegno del-l’Unione bancaria non sia, peraltro, com-pletato: infatti al Fondo di RisoluzioneUnico dovranno essere rapidamente af-fiancati un dispositivo comune credibile dibackstop – sostenuto con forza dal Go-verno – e la definizione di un Sistemaeuropeo di garanzia dei depositi, cometerzo pilastro dell’Unione bancaria.

Al riguardo evidenzia come la Commis-sione europea abbia indicato come prio-ritaria la rapida adozione da parte deico-legislatori della proposta relativa alsistema europeo di assicurazione dei de-positi – la quale prevede una gradualecostruzione di un sistema unico, che por-terebbe a realizzare la piena assicurazioneeuropea a partire dal 2024, in coincidenzacon la piena mutualizzazione del Fondo dirisoluzione unico – e la continuazione deilavori sulla riduzione dei rischi nell’U-nione bancaria.

In tale ambito la Relazione evidenziacome il Governo sostenga con convinzionela creazione di un Sistema comune diassicurazione dei depositi (EDIS), inquanto esso permetterebbe di realizzareuna più completa mutualizzazione del ri-schio bancario nell’area euro e contribui-rebbe ad allentare il legame fra le banchee gli Stati sovrani, garantendo a tutti idepositanti lo stesso livello e garanzia diprotezione ovunque ubicati.

In proposito merita ricordare che laCommissione Finanze ha già approfonditospecificamente tale tematica, attraversol’esame della Proposta di regolamento chemodifica il regolamento (UE) n. 806/2014al fine di istituire un sistema europeo diassicurazione dei depositi (COM (2015)586 final) e della Comunicazione « Verso ilcompletamento dell’Unione bancaria »(COM (2015) 587 final), approvando, l’11gennaio 2017, un documento finale nelquale viene richiamata la strategicità ditale iniziativa e il particolare interesse

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dell’Italia a giungere alla definizione ditale sistema di assicurazione a livello eu-ropeo.

La Relazione segnala quindi come ilGoverno italiano condivida l’idea che ilcompletamento della Unione bancaria sidebba basare sulle due dimensioni di con-divisione e riduzione dei rischi, che do-vrebbero procedere in parallelo rinforzan-dosi a vicenda, ma senza condizionamentireciproci quanto a tempi e modalità, ac-quisendo così credibilità di fronte ai mer-cati finanziari. Viene altresì fatto presenteche altre misure di riduzione dei rischisaranno presto oggetto di negoziato, postoche i lavori sulla proposta EDIS e ilmeccanismo di sostegno pubblico comuneal Fondo di risoluzione unico stentano adecollare.

La Relazione rileva altresì come il Mec-canismo permanente per la Stabilità Fi-nanziaria (ESM), operativo dal 2012, nel2017 sarà impegnato nel finanziamentodei programmi di sostegno attualmente incorso a favore della Grecia.

Per quanto riguarda gli aspetti inter-nazionali, si punterà al rafforzamentodella posizione comune dell’area dell’euronelle sedi del G8, del G20 e del FMI suquestioni economiche e finanziarie inter-nazionali; inoltre si procederà a un attentomonitoraggio della situazione economica edei mercati finanziari.

Nel Capitolo 1 della II Parte, nell’am-bito delle politiche per il Mercato Unico,(al paragrafo 1.1.3) la Relazione illustra ilPiano d’azione per l’Unione dei mercati dicapitali.

In tale ambito viene evidenziato innan-zitutto come l’Unione dei mercati dei ca-pitali sia un progetto a medio termine, cheabbraccia l’intero mandato della Commis-sione, con l’obiettivo di contribuire a cre-are un vero e proprio mercato unico deicapitali in tutti gli Stati membri dell’UE.

La Relazione ricorda quindi che ilPiano di azione, presentato dalla Commis-sione il 30 settembre del 2015, contienepiù di trenta proposte legislative e non,volte a completare l’Unione del Mercatodei Capitali, alcune delle quali sono stategià presentate formalmente dalla Commis-

sione europea e sono quindi state oggettodi discussione in seno al Consiglio. Nellalettera di intenti del 14 settembre 2016, laCommissione europea ha proposto di at-tuare e accelerare il piano d’azione al finedi agevolare gli investimenti, espandere ediversificare le fonti di finanziamento perle imprese dell’UE e rafforzare la stabilitàfinanziaria con la condivisione del rischiosul mercato privato.

Al riguardo viene fatto presente che ilGoverno italiano continuerà a sostenere lapredetta iniziativa, in quanto essa costi-tuisce un progetto valido, capace di ap-profondire il Mercato Unico e rafforzarel’Unione Economica e Monetaria (UEM).In particolare, si continuerà a incoraggiareun approccio determinato e ambizioso, fragli altri, nei seguenti ambiti indicati dallaCommissione: finanziamento per l’innova-zione, start up e società non quotate,investimenti infrastrutturali, istituzionali etransfrontalieri.

Il Governo, come già avvenuto, si im-pegna a evidenziare nei consessi europei lanecessità di progressi significativi in tuttele aree di intervento e continuerà a valo-rizzare gli stretti elementi di connessionedella Capital Market Union (CMU) con ilcompletamento dell’Unione Bancaria, so-stenendo l’esercizio periodico di monito-raggio previsto dalla Commissione e au-spicando che esso sia rigoroso e basato suevidenze empiriche. In tale contesto, tra leazioni che saranno poste in essere, sicitano i Prodotti Pensionistici Pan Europei(PEPPs).

La Relazione evidenzia altresì come laCommissione europea dovrebbe proporrenel 2017 l’introduzione di un regime ar-monizzato per i cosiddetti Pan EuropeanPension Products (PEPPs), ossia prodottipensionistici ad accumulazione di naturapersonale e non occupazionale, che affian-chi quelli attualmente previsti dalle varielegislazioni nazionali (cosiddetto 29o re-gime). Tali prodotti sarebbero istituiti inbase a un Regolamento europeo che nedefinirebbe nel dettaglio le caratteristiche,senza possibilità di deroga da parte degliordinamenti nazionali. Essi si affianche-rebbero a quelli già esistenti a livello

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nazionale, senza la necessità che questiultimi si convertano al nuovo standard. Alriguardo la Relazione segnala come laprospettiva dell’introduzione dei PEPPspotrà essere nel complesso accolta positi-vamente dall’Italia. Infatti, la struttura dibase di tali prodotti appare molto simile aquella dei fondi pensione aperti esistentiin Italia e gli elementi tendenti a favorirela comparabilità e la concorrenza si pon-gono in linea con l’ordinamento italiano econ le sue più recenti prospettive di evo-luzione.

Dal punto di vista dei potenziali ade-renti, la Relazione evidenzia come vadavalutata con favore la possibilità che tra-mite l’introduzione dei PEPPs la dinamicadel mercato possa favorire una discesa deicosti dei prodotti individuali. Dal punto divista, infine, degli operatori nazionali, l’e-sperienza già maturata con prodotti similiai PEPPs pone tali operatori in una buonaposizione competitiva rispetto ai concor-renti esteri e potrebbe loro consentire disviluppare la propria attività anche in altriPaesi dell’Unione.

Pertanto, l’Italia potrà mantenere unaposizione aperta rispetto agli intenti dellaCommissione europea in materia, fermorestando che una valutazione più appro-fondita potrà essere effettuata solo unavolta che la proposta sarà stata formaliz-zata da parte della Commissione.

Con riferimento ai temi della fiscalitàsocietaria, sempre nell’ambito del CapitoloI della II Parte (al paragrafo 1.2.4) laRelazione segnala come la Commissioneeuropea abbia avanzato una proposta diDirettiva che modifica la direttiva 2013/34/UE, per quanto riguarda la comunica-zione delle informazioni sull’imposta sulreddito da parte di talune imprese esuccursali.

In particolare, la Relazione precisa chela Commissione europea ha presentato alriguardo la proposta di direttiva sulCountry by Country reporting, al fine diaumentare la trasparenza fiscale deigruppi multinazionali che operano nell’UEe contrastare l’elusione fiscale e la piani-ficazione fiscale aggressiva. Essa imponealle maggiori imprese UE e non UE – che

operano in Europa per il tramite di al-meno una forma di stabilimento e con unfatturato superiore a 750 milioni di euro– di rendere pubbliche, con un elevatogrado di dettaglio, le informazioni sulluogo dove generano i profitti e quello incui pagano le tasse, con una ripartizionedistinta Paese per Paese per quanto ri-guarda gli Stati membri.

Per le operazioni extra-UE è previstainvece una rendicontazione per dato ag-gregato, ad eccezione delle giurisdizioni diPaesi terzi che non rispettano le normeinternazionali di buona governance, lequali saranno individuate attraversoun’apposita « lista nera ». La proposta ècomplementare all’iniziativa congiuntaG20/OCSE su « Base Erosion ProfitShifting » (BEPS) – che, in ambito euro-peo, sarà attuata con la Direttiva FiscaleDAC 4 – la quale introduce l’obbligo acarico di alcune multinazionali di presen-tare in via riservata una rendicontazione,distinta paese per paese, alle Autoritàfiscali nazionali.

In tale contesto viene rilevato come laposizione italiana sia di supporto al perse-guimento dell’obiettivo di rendere traspa-renti le attività dei gruppi multinazionali, alfine di disincentivare pratiche elusive o dipianificazione fiscale aggressiva da partedelle imprese multinazionali. Nel con-tempo, tenendo conto del rischio che ladivulgazione di tali informazioni a benefi-cio del pubblico potrebbe generare confu-sione e pregiudizi non fondati, la Relazioneauspica si possa giungere a un testo condi-viso che non pregiudichi la corretta imple-mentazione dell’Accordo OCSE e, in sedeeuropea, della Direttiva Fiscale DAC 4.

Sotto questo profilo l’obiettivo è, per-tanto, di massimizzare l’impatto positivodella normativa proposta e di mitigare irischi rappresentati.

Passando quindi agli aspetti della fisca-lità generale e dell’Unione doganale, af-frontati dal Capitolo 3 della II Parte, perquanto attiene alle tematiche della fiscalitàdiretta, al paragrafo 3.1 la Relazione evi-denzia in primo luogo come molti temi dadiscutere siano legati all’attuazione delpiano d’azione della Commissione adottato

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nel giugno 2015, volto al raggiungimento diun equo ed efficiente sistema di imposi-zione fiscale nell’Unione europea. Al ri-guardo la Relazione fa presente come siaattesa una nuova proposta di Direttiva peruna base imponibile comune consolidataper l’imposta sulla società (Common Con-solidated Corporate Tax Base).

L’obiettivo principale è rimuovere gliostacoli fiscali alla realizzazione del Mer-cato interno, derivanti soprattutto dall’e-sistenza di sistemi fiscali differenti tra gliStati membri, dall’applicazione dei prezzidi trasferimento nelle operazioni intra-gruppo, dall’impossibilità di compensare leperdite transfrontaliere e dai rischi didoppia imposizione. La nuova propostariprenderà quella adottata dalla Commis-sione il 16 marzo 2011, ma verrà suddivisain due provvedimenti distinti per renderepiù agevoli le negoziazioni sul tema.

Il primo provvedimento riguarderà soloregole di formazione della base imponi-bile, l’altro sarà comprensivo anche dellaparte sul consolidamento. Inoltre, in ma-teria di disallineamenti del trattamentofiscale (hybrid mismatches) nei pagamentidiscendenti dall’utilizzo di strumenti fi-nanziari e pagamenti effettuati da entitàsituate in differenti Paesi, la Commissionepresenterà una nuova proposta di Diret-tiva, cosiddetta « Direttiva ATAD 2 » (AntiTax Avoidance Directive), con la qualeverrà proposto un emendamento all’arti-colo 9 della Direttiva ATAD n. 2016/0011già in vigore, al fine di ottenere unamaggiore coerenza con gli esiti dell’Action2 dei BEPS (Base Erosion and ProfitShifting). In particolare, si intende preci-sare ed estendere la portata dell’attualearticolo 9, in modo da ricomprenderesotto la sua previsione anche i disalline-amenti nel trattamento fiscale per paga-menti intercorrenti con entità di Paesi noneuropei, quelli derivanti dall’utilizzo difiliali e quelli conseguenti a differenzenella qualificazione giuridica dei paga-menti tramite strumenti finanziari effet-tuati con i Paesi terzi.

Nell’ambito della programmazione del-l’attività in materia di fiscalità indirettaper l’anno 2017, relativamente al dibattito

sulla riforma dell’IVA avviato nel 2010 conil « Libro Verde sul futuro dell’IVA », poiproseguito nel 2011 con la « Comunica-zione della Commissione sul futuro del-l’IVA » (Libro Bianco) e, da ultimo, for-malizzato nel Piano d’Azione IVA del 7aprile 2016, la Relazione segnala (al pa-ragrafo 3.2) che saranno adottate diverseiniziative legislative volte a rendere il si-stema dell’IVA più semplice, solido edefficiente.

In particolare la Commissione europeaha ipotizzato il seguente Cronoprogrammaa tre fasi di presentazione delle proposteche saranno trattate nel corso del 2017:

l’adattamento del sistema dell’IVA al-l’economia digitale e alle esigenze dellePMI con una proposta di rimozione degliostacoli connessi all’IVA che frenano ladiffusione del commercio elettronico tran-sfrontaliero (mercato unico digitale – RE-FIT – Regulatory Fitness and PerformanceProgramme) – pubblicazioni elettroniche eil pacchetto IVA per le PMI;

misure per migliorare la coopera-zione tra le amministrazioni fiscali e conle dogane, nonché con gli organismi pre-posti all’applicazione della legge, e perrafforzare la capacità delle amministra-zioni fiscali; relazione di valutazione delladirettiva sull’assistenza reciproca in mate-ria di riscossione delle imposte dovute;

proposta per rafforzare la coopera-zione amministrativa in materia di IVA edEurofisc e proposta di un sistema dell’IVAdefinitivo per gli scambi transfrontalieri;

la riforma delle aliquote IVA.

Con riguardo alle accise, allo statoattuale, la Relazione fa presente che sonoprevisti lavori istruttori da parte dellaCommissione europea per la presenta-zione, se del caso, di una proposta direvisione della Direttiva 2011/64/UE, rela-tiva alla struttura e alle aliquote dell’accisaapplicata al tabacco lavorato.

Nel corso del 2017, inoltre, continue-ranno i lavori finalizzati all’attuazione,all’interno dell’UE, della Convenzione qua-dro sul controllo del tabacco (FCTC –

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Framework Convention on Tobacco Con-trol), la quale richiede ai firmatari deltrattato di intraprendere misure specificheper eliminare tutte le forme di commercioillecito del tabacco.

Proseguiranno quindi i lavori, in coo-perazione rafforzata, finalizzati all’intro-duzione di un’imposta armonizzata sulletransazioni finanziarie (FTT – FinancialTransaction Tax). A tal fine il Governoparteciperà attivamente alle sessioni dilavoro, sia formali sia informali, in vistadella definizione di una bozza di modificadella proposta originaria della Commis-sione, che sarà presentata in Consiglioentro la fine del 2017.

In materia di e-commerce è previstaun’attenta valutazione riguardo l’opportu-nità del mantenimento dell’esenzione sulleimportazioni di valore trascurabile, inconsiderazione dei suoi effetti distorsividella concorrenza a danno del mercatointerno e perché essa può dar adito a frodied evasioni.

Nel contrasto alle frodi intracomunita-rie cosiddette « carosello », si favorirà unamaggiore specializzazione delle Ammini-strazioni fiscali degli Stati membri ri-guardo alla minaccia posta in essere dalfenomeno e i suoi effetti distorsivi delmercato. Il Governo proseguirà, altresì, aoperare nel network Eurofisc, al fine dipromuovere e facilitare la cooperazionemultilaterale nel settore delle frodi IVAattraverso lo scambio rapido di informa-zioni mirate tra gli Stati membri.

Proseguiranno anche i controlli multi-laterali che hanno consentito, sul pianointernazionale, l’integrazione e il coordi-namento dei controlli sui contribuenti de-gli Stati membri coinvolti in sistemi evasivio di frode fiscale e, sul piano nazionale, ilconseguimento di ragguardevoli risultati diservizio.

Al paragrafo 3.4 la Relazione affrontaquindi i temi dell’Unione doganale, evi-denziando come la Commissione europeaintenda formulare alcune modifiche alledisposizioni di attuazione del Codice do-ganale dell’Unione, al fine di superaretalune difficoltà operative emerse in me-rito. In tale contesto il Governo italiano

condivide tale esigenza e esprime il pro-prio impegno a partecipare in terminipropositivi a questo progetto.

Inoltre la Relazione segnala l’obiettivodi procedere nella riforma della gover-nance dell’Unione doganale, semplifican-done i processi decisionali relativi allagestione del confine comune e l’esazionedelle risorse proprie.

In tale contesto viene confermata lapartecipazione dell’Italia al ProgrammaFISCALIS 2014-2020, il quale prevedescambi di funzionari e incontri seminarialiin materia.

Nell’ambito delle politiche a carattereindustriale, il Capitolo 4 della II Parterichiama innanzitutto (al paragrafo 4.1) lanuova strategia di politica industriale in-dicata con il « Piano nazionale Industria4.0 2017-2020 » sulla trasformazione digi-tale del manifatturiero, la cosiddetta« quarta rivoluzione industriale », o Indu-stria 4.0, presentato dal Governo a Milanoil 21 settembre 2016, precisando che ilPiano si articola in una serie di iniziativemolto concrete, alcune delle quali hannogià trovato spazio nella legge di bilancio2017.

Con riferimento agli aspetti di compe-tenza della Commissione Finanze, ram-menta che il pacchetto degli interventi sisostanzia nelle seguenti misure di detta-glio:

proroga del super ammortamento al140 per cento sugli investimenti in benistrumentali materiali fatti dal 1/1/2017fino al 30 giugno 2018 e varo del cosid-detto « iper ammortamento » al 250 percento sugli investimenti in beni strumen-tali funzionali alla trasformazione tecno-logica e digitale delle imprese in chiaveindustria 4.0, con estensione del campo diapplicazione anche ai software/sistemi in-formatici e ad altri beni immateriali ca-pitalizzati connessi agli investimenti chebeneficiano dell’« iper ammortamento »,per un impegno pubblico di 10 miliardi(dal 2018 al 2024) con l’obiettivo di mo-bilitare oltre 10 miliardi di euro di inve-stimenti privati aggiuntivi nel 2017;

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rafforzamento, semplificazione econferma fino al 2020 del credito di im-posta in favore delle attività di ricerca esviluppo, prevedendo che tutte le speseincrementali in ricerca e sviluppo per ilprossimo quadriennio saranno incentivateal 50 per cento, con un beneficio massimoper ogni singola impresa elevato da 5 a 20milioni di euro, per un impegno pubblicodi 3,5 miliardi, con l’obiettivo di mobilitare11,3 miliardi di investimento privato nelperiodo 2017-2020.

finanza per la crescita, con potenzia-mento dal 19 per cento al 30 per centodelle detrazioni fiscali, per investimentifino a 1 milione di euro in PMI innovative;al riguardo si prevede di incrementare estabilizzare gli incentivi fiscali agli inve-stimenti in equity di start-up e PMI inno-vative da parte di investitori individuali,imprese e fondi; inoltre, per quanto ri-guarda l’assorbimento di perdite dellestart-up da parte di società sponsor, vieneintrodotta la possibilità, per le start-uppartecipate da società quotate, di cedere leperdite anche in deroga alle regole delcosiddetto consolidato fiscale; viene altresìprevista l’eliminazione della tassazione sulcapital gain su investimenti a medio lungo(con holding period di 5 anni) per i PianiIndividuali di Risparmio (PIR) fino a 30mila euro all’anno, per un impegno pub-blico negli anni 2017-2020 di 0,45 miliardidi euro, con l’obiettivo di mobilitare ri-sorse private per 2,6 miliardi di euro;

costituzione di centri di competenzaad alta specializzazione (Competence Cen-ter), nella forma del partenariato pubblico– privato, aventi lo scopo di promuoveree realizzare progetti di ricerca applicata,di trasferimento tecnologico e di forma-zione su tecnologie avanzate, nel quadrodegli interventi previsti nel piano nazio-nale Industria 4.0, per uno stanziamentopubblico di 0,1 miliardi di euro nel pe-riodo 2017- 2020, con l’obiettivo di mobi-litare nello stesso periodo 100 milioniaddizionali da parte di investitori privati;

defiscalizzazioni maggiorate sul sala-rio di produttività (con soglie innalzate

fino a 4 mila euro di premio e 80 milaeuro di reddito) e potenziamento dellemisure a favore del welfare aziendale pertradurre gli incrementi di produttività at-tesi dal piano in maggiori salari e poteredi acquisto nelle famiglie, per un impegnopubblico di circa 1,3 miliardi di euro nelperiodo 2017-2020.

In tale ambito ricorda inoltre che ilGoverno, con decreto del Ministro dell’e-conomia e delle finanze, di concerto con ilMinistro dello Sviluppo economico, del 25febbraio 2016, ha disposto il potenzia-mento e l’estensione al 2016 degli incentivifiscali per gli investimenti in start-up in-novative e che il 2017 permetterà di dareconcreta attuazione a tale disciplina, no-tificando il relativo provvedimento attua-tivo alla Commissione europea per assi-curare la compatibilità con il Regolamentodel 2014 sugli aiuti di Stato agli investi-menti in capitale di rischio.

Per quanto riguarda la materia deiservizi assicurativi la Relazione evidenzia(al paragrafo 4.5) che il Governo saràimpegnato nella conclusione dei lavori direcepimento della Direttiva IDD 2016/97-Insurance distribution directive – a seguitodi una serie di riunioni e di confrontitecnici, in collaborazione con l’IVASS e leassociazioni di rappresentanza dei settoridell’intermediazione assicurativa interes-sati, per le valutazioni d’impatto dellaregolamentazione.

Inoltre, la Relazione evidenzia come losviluppo di prodotti pensionistici indivi-duali costituisca uno dei dossier a cui laCommissione europea intende dare prio-rità nel prossimo futuro, anche al fine didefinire i contenuti di un prodotto stan-dardizzato pan-europeo che possa appli-carsi in alternativa al regime nazionalevigente in ogni Stato membro. In propositosi dà conto del fatto che la Commissioneeuropea intende procedere nel breve pe-riodo a una pubblica consultazione deglistakeholders e a uno studio di fattibilità.

Con riferimento alla materia della pre-venzione e soluzione delle infrazioni didiritto dell’Unione europea, il Capitolo 2della V Parte, relativo alla prevenzione e

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soluzione delle infrazioni UE, dopo aversegnalato che al 20 novembre 2016 ilnumero delle infrazioni pendenti nei con-fronti dell’Italia erano 71, di cui 57 perviolazione del diritto UE e 14 per mancatorecepimento di direttive, indica innanzi-tutto gli obiettivi principali del Governo, ilquale intende proseguire nell’azione dirafforzamento della prevenzione delle in-frazioni; intensificare le attività per lamigliore soluzione dei casi pendenti eproseguire nelle iniziative ai fini dellachiusura di alcuni casi, anche attraverso ilrafforzamento del dialogo e la partecipa-zione ad incontri con la Commissioneeuropea.

A tale proposito il Governo intende inprimo luogo continuare ad attivare glistrumenti normativi del disegno di legge didelegazione europea e del disegno di leggeeuropea, anche utilizzandoli in chiave pre-ventiva con riguardo ai cosiddetti casi EUPilot, al fine di risolvere i problemi di nonconformità col diritto UE, contestati dallaCommissione europea, prima che questidiano origine all’apertura formale di pro-cedure d’infrazione a carico dell’Italia.

In secondo luogo, il Governo vuoleproseguire nell’azione di rafforzamentodella prevenzione delle infrazioni e dellarisoluzione di quelle pendenti, garantendoil coordinamento delle amministrazionicentrali e locali nonché l’attività di assi-stenza e vigilanza delle amministrazionicompetenti per materia, favorendo il con-fronto con i Servizi europei per il supe-ramento delle criticità in ordine alla com-patibilità col diritto UE.

È previsto inoltre di intensificare lapromozione dell’organizzazione di riu-nioni tra le Autorità nazionali e le Dire-zioni Generali della Commissione europea,per la trattazione congiunta dei casi affe-renti ad uno stesso settore (cosiddette« riunioni pacchetto »).

Anche per il 2017 il Governo intendealtresì garantire, fin dalle fasi iniziali dellaprocedura d’infrazione, le condizioni piùfavorevoli a un’adeguata difesa della po-sizione nazionale ove si instauri il futurogiudizio dinanzi alla Corte di giustizia. Atal fine, sarà rafforzata la collaborazione

con l’Avvocatura dello Stato ogni volta visiano in discussione questioni giuridica-mente complesse e le Amministrazioninazionali di settore intendano resisterealle contestazioni sollevate dalla Commis-sione europea.

Per quanto riguarda le procedure d’in-frazione per mancato recepimento di di-rettive europee, sarà necessario proseguirenel rafforzamento dell’attività di controllocentralizzato del rispetto da parte dellesingole Amministrazioni del termine direcepimento delle direttive da attuare invia amministrativa.

In tale contesto la Relazione ricordache, nel corso dell’anno 2017, l’Italia èchiamata a trasporre complessivamente 44direttive, 23 delle quali dovranno essereattuate in via amministrativa.

Passando quindi ad illustrare breve-mente il Programma di lavoro della Com-missione europea per il 2017, titolato « Re-alizzare un’Europa che protegge, dà forzae difende » (COM(2016)710 final), il qualesi articola in 3 capitoli e in 5 allegati, essoillustra innanzitutto le principali iniziativeche l’Esecutivo europeo intende avviarenel 2017.

In tale ambito, dopo aver evidenziatogli elementi di criticità con la quale l’U-nione europea deve confrontarsi, costituitiprincipalmente dalla debolezza della ri-presa economica, dai flussi migratori,dalla minaccia terroristica e dall’instabilitàpolitica delle aree di confine orientali emeridionali, il Programma richiama i con-creti progressi realizzati nell’ultimo anno,segnatamente per quanto riguarda il Pianodi investimenti per l’Europa; il mercatounico digitale; l’Unione dell’energia; l’U-nione dei mercati dei capitali; il pianod’azione per una tassazione societariaequa ed efficiente; il completamento del-l’Unione economica e monetaria; la stra-tegia per il mercato unico.

In particolare il Programma segnalacome nell’ultimo anno il Fondo europeoper gli investimenti strategici sia statoattivato in 27 Stati membri, portandoinvestimenti per 138 miliardi di euro, tracui nuovi finanziamenti per circa 300 milaPMI.

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Sulla scorta di tali risultati la Commis-sione europea sottolinea comunque l’im-pegno a migliorare la propria azione, an-che al fine di incrementare la fiducia deicittadini europei nelle istituzioni della UE:a tal fine viene affermata in particolarel’intenzione di promuovere l’utilizzo delFondo europeo per gli investimenti stra-tegici, di rimuovere gli ostacoli agli inve-stimenti e di creare un ambiente favore-vole alla realizzazione degli obiettivi del-l’Unione anche attraverso la mobilitazionedei mezzi finanziari a disposizione. LaCommissione evidenzia, infatti, l’esigenzadi lavorare più intensamente sull’attua-zione delle misure normative, al fine direalizzare risultati concreti che possanorisultare tangibili per i cittadini europei, inun’ottica di sempre maggiore trasparenzae responsabilità nei confronti di questiultimi.

In tale quadro il Programma ribadiscel’impegno a favore delle dieci prioritàindicate negli orientamenti politici presen-tati dal presidente della CommissioneJuncker nel luglio 2014.

Tali dieci priorità – che rappresentanoil mandato politico della CommissioneJuncker e la base programmatica sullaquale essa è stata nominata – sono:

1) un nuovo impulso all’occupazione,alla crescita e agli investimenti;

2) un mercato unico digitale con-nesso;

3) un’Unione dell’energia resilientecon politiche lungimiranti in materia dicambiamenti climatici;

4) un mercato unico più profondo epiù equo con una base industriale piùsolida;

5) un’Unione economica e monetariapiù profonda e più equa;

6) un accordo di libero scambio congli Stati Uniti realistico ed equilibrato;

7) uno Spazio di giustizia e di dirittifondamentali basato sulla reciproca fidu-cia;

8) verso una nuova politica dellamigrazione;

9) un ruolo più incisivo a livellomondiale;

10) un’Unione di cambiamento de-mocratico.

Nell’ambito della priorità n. 2, concer-nente il mercato unico digitale, segnala,con riferimento agli ambiti di competenzadella Commissione Finanze, un pacchettodi misure normative sull’IVA, che com-prende le proposte sul commercio elettro-nico, le pubblicazioni online e i libridigitali, nonché le iniziative sulla promo-zione dell’economia dei dati.

Nell’ambito della priorità n. 4, concer-nente un mercato interno più profondo epiù equo, evidenzia, sempre in merito aiprofili di interesse della Commissione Fi-nanze, l’obiettivo di progredire rapida-mente nella direzione di garantire un piùfacile accesso ai finanziamenti per le im-prese. A tal fine la Commissione europeapresenterà una revisione intermedia delpiano d’azione per l’Unione dei mercatidei capitali; inoltre saranno proposte unarevisione del regolamento sulle infrastrut-ture del mercato europeo; una strategiasul finanziamento sostenibile; misure peragevolare il finanziamento delle impreseoperanti nel settore delle infrastrutture;un piano d’azione per i servizi finanziarial dettaglio, volto ad eliminare gli ostacoliche impediscono ai consumatori di otte-nere maggiore qualità, prezzi migliori e dibeneficiare delle nuove tecnologie finan-ziarie.

Sempre in merito a tale priorità, ilProgramma afferma che il quadro fiscaledeve risultare semplice ed efficace per leimprese operanti a livello transfrontaliero,nonché garantire che esse versino un con-tributo equo ed effettivo all’erario deiluoghi in cui realizzano i propri utili. Intale contesto si prevedono: il rilancio dellabase imponibile consolidata comune; lapresentazione di ulteriori misure per con-trastare le frodi e le evasioni fiscali; ilrafforzamento dei controlli sui promotorie sui facilitatori di schemi di pianifica-

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zione fiscale aggressiva; la redazione di unelenco dei Paesi terzi che non rispettano lenorme internazionali di buona governancein materia fiscale e non attuano gli accordicontro il trasferimento dei profitti e l’e-rosione della base imponibile.

Per quanto riguarda specificamente ilsettore dell’IVA è prevista la semplifica-zione degli obblighi IVA per le PMI e larealizzazione di un regime IVA più effi-ciente e moderno, favorevole alle impresee resistente alle frodi.

Nell’ambito della priorità n. 5, relativaa un’Unione economica e monetaria piùprofonda ed equa, segnala, per quantoattiene agli ambiti di competenza dellaCommissione Finanze, l’obiettivo priorita-rio del completamento dell’Unione banca-ria, con particolare riferimento al raggiun-gimento di un accordo sulla propostarelativa alla realizzazione di un sistemaeuropeo comune di rassicurazione dei de-positi.

Inoltre viene previsto: di rivedere partedella legislazione bancaria, in particolareper quanto riguarda i requisiti patrimo-niali, il risanamento e la risoluzione dellebanche, rendendole ancor più resistenti adeventuali crisi; di semplificare le regoleper le banche stesse; di promuovere gliinvestimenti nelle PMI; di rafforzare lemisure di mitigazione dei rischi, in parti-colare in materia di capacità di assorbi-mento delle perdite da parte delle banchesistemiche.

Sottolinea altresì l’importanza della re-alizzazione dell’Unione dei mercati deicapitali, accelerando in tale contesto l’a-dozione delle proposte legislative sulle car-tolarizzazioni e sui prospetti.

Nell’ambito della priorità n. 7, relativaallo spazio di giustizia, segnala, relativa-mente ai profili di interesse della Com-missione Finanze, l’impegno della Com-missione europea ad attuare il piano d’a-zione per la lotta al finanziamento delterrorismo, attraverso proposte di sanzioniarmonizzate per scoraggiare il riciclaggiodi denaro e i movimenti illeciti di denarocontante.

In tale ambito vengono individuate 21nuove iniziative, indicate nell’Allegato 1, lequali comprendono:

il pacchetto di misure sull’economiacircolare, che la Commissione ha presen-tato nel dicembre 2015;

misure volte a dare seguito alla stra-tegia per il mercato unico digitale, allastrategia per il mercato unico, alla stra-tegia sul commercio e gli investimenti e adare attuazione all’Unione dell’energia;

misure volte a dare seguito alla re-lazione dei cinque Presidenti sull’appro-fondimento dell’Unione economica e mo-netaria, includendovi un pilastro sui dirittisociali;

misure volte a realizzare un’autenticaed efficace Unione della sicurezza;

l’attuazione dell’Agenda europeasulla migrazione e la gestione delle fron-tiere;

l’attuazione del Piano d’azione euro-peo in materia di difesa;

misure per l’applicazione l’attuazionee l’esecuzione del diritto dell’Unione e perassicurare una migliore esecuzione delleregole del mercato unico.

Inoltre, per poter far leva su tutti glistrumenti a disposizione dell’Unione alfine di raggiungere gli obiettivi che siprefigge, la Commissione europea prean-nuncia una proposta globale per il pros-simo Quadro finanziario pluriennale posto2020.

Passando quindi alle iniziative previstedall’Allegato 1 attinenti agli specifici am-biti di competenza della Commissione Fi-nanze, segnala innanzitutto l’iniziativavolta alla realizzazione di una tassazionepiù equa sulle imprese, la quale com-prende:

un Piano d’azione in materia di IVArelativo al sistema dell’IVA definitivo e allealiquote;

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un pacchetto di misure relative a unamigliore cooperazione amministrativa ealla semplificazione degli oneri per leimprese;

la definizione di un elenco di Paesiche non rispettano le norme di buonagovernance fiscale;

l’attuazione dell’accordo internazio-nale sull’erosione di base imponibile e sultrasferimento di utili (BERS).

L’Allegato 1 prevede inoltre un’inizia-tiva per l’attuazione del piano d’azione perl’Unione dei mercati dei capitali, che siarticolerà attraverso:

possibili misure supplementari permigliorare il funzionamento dell’economia;

la revisione del regolamento sulleinfrastrutture del mercato europeo deicapitali (EMIR);

un piano d’azione sui servizi finan-ziari al dettaglio;

ulteriori atti volti a facilitare il fi-nanziamento da parte di investitori istitu-zionali delle società operanti nel settoredelle infrastrutture.

Il medesimo Allegato 1 comprende al-tresì un’iniziativa per l’attuazione dellastrategia per il mercato unico, nel cuiambito segnala un’iniziativa in materia didiritto societario, volta a facilitare l’usodelle tecnologie digitali nel corso di vita diun’impresa, nonché le fusioni e scissionitransfrontaliere.

Per quel che concerne l’Allegato 2 delProgramma, il quale elenca le iniziative direvisione della normativa comunitaria chela Commissione europea intende adottare,richiama, in quanto rilevanti per gli ambitidi competenza della Commissione Fi-nanze:

la revisione della direttiva 2008/118/CE, al fine di allineare la normativa inmateria doganale e sulle accise, così dagarantire la coerenza, la certezza del di-ritto e l’uniforme applicazione della legi-slazione UE;

la revisione della direttiva 92/83/CEE,relativa all’armonizzazione della strutturadelle accise sull’alcole e sulle bevandealcoliche;

la revisione del regolamento (CE)n. 924/2009, relativo ai pagamenti tran-sfrontalieri, al fine di estenderne l’appli-cazione a tutte le valute diverse dall’euro,migliorare la diffusione dell’informazionee ridurre i costi delle transazioni tran-sfrontaliere.

Per quanto riguarda l’Allegato 3 delProgramma, il quale individua le propostein sospeso da considerarsi prioritarie, se-gnala, in riferimento ai profili di compe-tenza della Commissione Finanze, i se-guenti aspetti.

In primo luogo la proposta di regola-mento relativo a un sistema europeo digaranzia sui depositi bancari fino a 100mila euro, nell’ambito dell’Unione banca-ria (COM(2015)586), che, come ricordatoin precedenza, è già stata oggetto di esameda parte della Commissione Finanze, laquale ha approvato recentemente un do-cumento finale nel quale viene segnalatal’esigenza di giungere in tempi rapidi al-l’approvazione definitiva della proposta.

In merito ricorda che il nuovo sistemaeuropeo di assicurazione dei depositi(EDIS) avrebbe le seguenti caratteristiche:

i depositanti continuerebbero a go-dere dello stesso livello di protezione (100mila euro) garantito dai vigenti sisteminazionali di garanzia (armonizzati dalladirettiva 2014/49/UE);

esso sarebbe sostanzialmente neu-trale in termini di costi per il settorebancario, in quanto i contributi delle ban-che all’EDIS potranno essere dedotti dailoro contributi ai sistemi nazionali di ga-ranzia dei depositi;

esso sarebbe ponderato per il rischio(in quanto le banche che detengono atti-vità ad elevato rischio verserebbero con-tributi più elevati);

sarebbe obbligatorio per gli Statimembri della zona euro le cui banche

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sono attualmente coperte dal meccanismodi vigilanza unico, ma aperto agli altriStati membri che desiderano aderire al-l’Unione bancaria.

Inoltre richiama, sempre in merito agliaspetti di competenza della CommissioneFinanze:

la proposta di regolamento che sta-bilisce norme comuni sulla cartolarizza-zione, al fine di stabilire un quadro eu-ropeo per le cartolarizzazioni che sianosemplici, trasparenti e standardizzate;

la proposta di regolamento relativo alprospetto da pubblicare per l’offerta alpubblico o l’ammissione alla negoziazionedi titoli, la quale persegue la finalità diridurre gli oneri amministrativi per lesocietà che redigono un prospetto (in par-ticolare le PMI), facendo di quest’ultimouno strumento di informazione ancora piùprezioso per i potenziali investitori.

Relativamente all’Allegato 4 del Pro-gramma, il quale elenca le proposte riti-rate, segnala, in merito agli ambiti dicompetenza della Commissione Finanze:

il ritiro della proposta di direttivarelativa a una base imponibile consolidatacomune per l’imposta sulle società(CCCTB), ritiro motivato dal fatto che laCommissione europea intende seguire unnuovo approccio graduale in materia, edha adottato conseguentemente una nuovaproposta legislativa: al riguardo ricordainfatti che in materia di evasione ed elu-sione fiscale la Commissione europea haelaborato nel giugno 2015 un Piano diazione con la Comunicazione « Un regimeequo ed efficace per l’imposta societarianell’Unione europea: i 5 settori principalid’intervento » (COM(2015)302): in tale te-sto venivano individuati obiettivi a brevis-simo, medio e lungo termine per coordi-nare i regimi fiscali degli Stati membri aifini di una più efficiente lotta contro lapianificazione fiscale aggressiva; in parti-colare, a breve termine veniva ipotizzata ladiscussione di questioni connesse all’ero-sione della base imponibile e al trasferi-

mento degli utili, affrontando la questionedella tassazione effettiva degli utili nelmercato unico; a medio – lungo termine,si poneva l’obiettivo della revisione dellaproposta sulla base imponibile consolidatacomune per l’imposta sulle società(CCCTB);

il ritiro della proposta di decisionerelativa conclusione dell’accordo tra UE eUSA sul trattamento e il trasferimento didati di messaggistica finanziaria al fine dicontrollare le transazioni finanziarie deiterroristi, ritiro motivato dal fatto che taleproposta appare ormai obsoleta, in quantoè stata adottata un’altra proposta in ma-teria.

Riguardo all’Allegato 5 del Programma,il quale elenca le abrogazioni, segnala, inmerito agli aspetti di interesse della Com-missione Finanze:

l’abrogazione del Regolamento (CEE)n. 3510/80, relativo alla definizione dellanozione di prodotti originari per l’appli-cazione delle preferenze tariffarie accor-date a taluni Paesi in via di sviluppo,abrogazione motivata dal fatto che taleregolamento è ormai obsoleto alla luce disuccessive riforme in materia;

l’abrogazione del Regolamento (CE)n. 1147/2002, il quale sospende tempora-neamente i dazi autonomi della tariffadoganale comune su alcune merci impor-tate con certificati di idoneità alla navi-gazione aerea, abrogazione motivata dallapresentazione di una nuova proposta diregolamento in materia;

l’abrogazione del Regolamento (CE)n. 209/2005, che fissa l’elenco dei prodottitessili per i quali non è richiesta provadell’origine in occasione della loro immis-sione in libera pratica nella UE, abroga-zione motivata dall’abrogazione di un altroregolamento che il Regolamento n. 209eseguiva;

l’abrogazione della Decisione 70/2008/CE, concernente un ambiente privodi supporti cartacei per le dogane e ilcommercio, abrogazione motivata dal fatto

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che i contenuti fondamentali della Deci-sione sono ormai superati dall’evoluzionedella normativa doganale circa l’uso disistemi elettronici;

l’abrogazione della Decisione di ese-cuzione 2011/544/UE, relativa all’introdu-zione di un marcatore fiscale comune peri gasoli e il petrolio lampante, abrogazionemotivata dal fatto che essa sarà sostituitada una nuova Decisione.

Si riserva quindi di formulare unaproposta di parere sui documenti inesame.

Sestino GIACOMONI, presidente, se-gnala come la XIV Commissione abbiachiesto che le Commissioni di settore con-cludano l’esame dei documenti entro lasettimana in corso.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito dell’esame con-giunto alla seduta già convocata per lagiornata di domani.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Sestino GIACOMONI. –Interviene il viceministro dell’economia edelle finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e

della persona assistita, nonché in materia di respon-

sabilità professionale degli esercenti le professioni

sanitarie.

C. 259 e abb.-B, approvata, in un testo unificato,

dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Renzo CARELLA (PD), relatore, rilevacome la Commissione sia chiamata a esa-minare, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del Regolamento, ai fini del parerealla XII Commissione Affari sociali, il testounificato delle proposte di legge C. 259 eabbinate-B, approvato dalla Camera e mo-dificato dal Senato, recante disposizioni inmateria di sicurezza delle cure e dellapersona assistita, nonché in materia diresponsabilità professionale degli esercentile professioni sanitarie.

In merito ricorda innanzitutto che ilprovvedimento è già stato esaminato insede consultiva dalla Commissione Fi-nanze nel corso dell’esame in prima let-tura alla Camera, esprimendo su di esso,nella seduta del 17 dicembre 2015, parerefavorevole con due condizioni, le qualisono state sostanzialmente accolte nel pro-sieguo dell’esame del provvedimento, chesegnalavano l’esigenza di apportare talunemodifiche agli articoli 10 e 11 (ora 12) delprovvedimento.

Ricorda quindi, in linea generale, comeil provvedimento affronti e disciplini i temidella sicurezza delle cure e del rischiosanitario, della responsabilità dell’eser-cente la professione sanitaria e della strut-tura sanitaria e socio-sanitaria pubblica oprivata in cui opera, le modalità e carat-teristiche dei procedimenti giudiziariaventi ad oggetto la responsabilità sanita-ria, l’obbligo di assicurazione e l’istitu-zione del Fondo di garanzia per i danniderivanti da responsabilità sanitaria.

Passando a sintetizzare il testo delprovvedimento, che si compone ora di 18articoli, con particolare riferimento allemodifiche apportate dall’altro ramo delParlamento, l’articolo 1, modificato dalSenato, al comma 1 qualifica la sicurezzadelle cure come parte costitutiva del di-ritto alla salute e precisa, al comma 2, cheessa si realizza anche mediante l’insiemedi tutte le attività finalizzate alla preven-zione e gestione del rischio connesso al-l’erogazione di prestazioni sanitarie e me-diante l’utilizzo appropriato delle risorsestrutturali, tecnologiche ed organizzative.

Nel corso dell’esame al Senato, alcomma 3 è stata aggiunta la specificazione

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che le attività di prevenzione del rischio –alle quali concorre tutto il personale –siano messe in atto dalle strutture sani-tarie e sociosanitarie, pubbliche e private– invece che dalle aziende sanitarie pub-bliche come previsto nel testo approvatodalla Camera.

L’articolo 2 prevede, al comma 1, che leRegioni e le province autonome possanoaffidare all’Ufficio del difensore civico lafunzione di Garante del diritto alla salute,disciplinandone la struttura organizzativa(al riguardo al Senato è stato eliminato ilriferimento alla rappresentanza delle as-sociazioni dei pazienti) e il supporto tec-nico. In tale funzione il comma 2 precisache il Difensore civico può essere aditogratuitamente dai destinatari di presta-zioni sanitarie per la segnalazione, ancheanonima, di disfunzioni nel sistema del-l’assistenza sanitaria e – con una previ-sione aggiunta al Senato – socio-sanitaria.

Ai sensi del comma 3 il difensoreacquisisce gli atti e nel caso di fondatezzadella segnalazione agisce a tutela del di-ritto leso. Il comma 4 contempla quindil’istituzione in ogni Regione, senza nuovi omaggiori oneri per la finanza pubblica, delCentro per la gestione del rischio sanitarioe la sicurezza del paziente, che raccoglie idati regionali sui rischi ed eventi avversi –previsione aggiunta al Senato – e sulcontenzioso e li trasmette annualmente,mediante procedura telematica unificata alivello nazionale (modalità inserite nelcorso dell’esame al Senato) all’Osservato-rio nazionale delle buone pratiche sullasicurezza in sanità disciplinato dall’arti-colo 3.

Durante l’esame al Senato è stato in-serito il comma 5 che, aggiungendo unanuova lettera d-bis) al comma 539 dell’ar-ticolo 1 della legge n. 208 del 2015 (Leggedi stabilità per il 2016) inserisce, tra icompiti ai quali è finalizzata l’attività dimonitoraggio, prevenzione e gestione delrischio sanitario da parte delle strutturepubbliche e private che erogano presta-zioni sanitarie, quello della predisposi-zione di una relazione semestrale suglieventi avversi verificatisi nella struttura,sulle cause che li hanno prodotti e sulle

conseguenti iniziative messe in atto: talerelazione è pubblicata sul sito internetdella struttura sanitaria.

L’articolo 3, comma 1, rimette ad undecreto del Ministro della salute, previaintesa con la Conferenza Stato-Regioni, daemanare entro tre mesi dall’entrata invigore della legge, l’istituzione presso l’A-genzia nazionale per i servizi sanitariregionali (AGENAS) dell’Osservatorio na-zionale delle buone pratiche sulla sicu-rezza nella sanità.

Ai sensi del comma 2 spetta all’Osser-vatorio il compito di:

acquisire dai Centri per la gestionedel rischio sanitario di cui all’articolo 2, idati regionali relativi ai rischi ed eventiavversi (locuzione introdotta al Senato inluogo di quella di « errori sanitari ») non-ché alle caratteristiche del contenzioso;

individuare, anche attraverso la pre-disposizione di linee di indirizzo (conl’ausilio delle società scientifiche e delleassociazioni tecnico-scientifiche delle pro-fessioni sanitarie di cui all’articolo 5, se-condo quanto specificato dal Senato), ido-nee misure per la prevenzione e gestionedel rischio sanitario e il monitoraggio dellebuone pratiche per la sicurezza delle cure,nonché per la formazione e l’aggiorna-mento del personale esercente le profes-sioni sanitarie.

In base al comma 4 l’Osservatorio,nell’esercizio delle sue funzioni, si avvaledel Sistema informativo per il monitorag-gio degli errori in sanità (SIMES).

L’articolo 4 disciplina la trasparenzadei dati, assoggettando, al comma 1, al-l’obbligo di trasparenza le prestazioni sa-nitarie erogate dalle strutture pubbliche eprivate, nel rispetto della normativa inmateria di protezione dei dati personali.

In tale ambito il comma 2 prevede chela direzione sanitaria della struttura entrosette giorni (tale termine, che precedente-mente era di trenta giorni, è stato ridottonel corso dell’esame al Senato) dalla pre-sentazione della richiesta fornisce la do-cumentazione sanitaria disponibile relativaal paziente, in conformità alla disciplina

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sull’accesso ai documenti amministrativi ea quanto previsto dal Codice in materia diprotezione dei dati personali.

Con una disposizione aggiunta al Se-nato è stato previsto che le eventualiintegrazioni di tale documentazione sonofornite entro il termine massimo di trentagiorni dalla presentazione della richiesta eche entro novanta giorni dalla data dientrata in vigore della legge le strutturesanitarie pubbliche e private adeguano ipropri regolamenti interni alle citate di-sposizioni sulla trasparenza.

Al comma 3 vien stabilito inoltre che lemedesime strutture sanitarie pubbliche eprivate rendono disponibili, mediante lapubblicazione sul proprio sito Internet, idati relativi ai risarcimenti erogati nell’ul-timo quinquennio.

Nel corso dell’esame al Senato è statoanche aggiunto il comma 4 che, integrandocon un nuovo comma 2-bis l’articolo 37del Regolamento di polizia mortuaria dicui al decreto del Presidente della Repub-blica n. 285 del 1990 prevede che, sia nelcaso di decesso ospedaliero sia in caso didecesso in altro luogo, i familiari o gli altriaventi titolo del deceduto possono concor-dare con il direttore sanitario o socio-sanitario l’esecuzione del riscontro diagno-stico, e possono disporre la presenza di unmedico di loro fiducia.

L’articolo 5 disciplina le buone praticheclinico-assistenziali e le raccomandazionipreviste dalle linee guida, prevedendo alcomma 1 che gli esercenti le professionisanitarie nell’esecuzione delle prestazionisanitarie con finalità preventive, diagno-stiche, terapeutiche, palliative, riabilitativee di medicina legale, si attengono, salve lespecificità del caso concreto, alle racco-mandazioni previste dalle linee guida pub-blicate ai sensi del comma 3 ed elaborateda enti e istituzioni pubblici e privatinonché dalle società scientifiche e dalleassociazioni tecnico-scientifiche delle pro-fessioni sanitarie iscritte in appositoelenco istituito e disciplinato con decretodel Ministro della salute da emanarsi en-tro 90 giorni dall’entrata in vigore dellalegge e da aggiornare con cadenza bien-nale. In mancanza delle suddette racco-

mandazioni gli esercenti le professioni sa-nitarie si attengono alle buone praticheclinico-assistenziali.

Nel corso dell’esame presso il Senatosono stati aggiunti i commi 2, 3 e 4. Ilcomma 2 disciplina alcuni contenuti deldecreto ministeriale diretto ad istituire edisciplinare l’elenco degli enti, delle isti-tuzioni, delle società scientifiche e delleassociazioni tecnico-scientifiche delle pro-fessioni sanitarie che elaborano le racco-mandazioni e le linee guida cui si atten-gono gli esercenti le professioni sanitarienell’esecuzione delle relative prestazioni.

In particolare, il decreto ministeriale,nel regolamentare l’iscrizione in appositoelenco delle società scientifiche e delleassociazioni tecnico-scientifiche, stabilisce:

i requisiti minimi di rappresentativitàsul territorio nazionale;

la costituzione mediante atto pub-blico e le garanzie da prevedere nellostatuto in riferimento al libero accesso deiprofessionisti aventi titolo, alla loro par-tecipazione alle decisioni, all’assenza discopo di lucro, alla pubblicazione deibilanci preventivi, dei consuntivi e degliincarichi retribuiti, alla dichiarazione eregolazione dei conflitti di interesse;

le procedure di iscrizione all’elenco,le verifiche sul mantenimento dei requisitie le modalità di sospensione o cancella-zione dallo stesso.

Il comma 3 prevede che le linee guidaed i relativi aggiornamenti siano integratinel Sistema nazionale per le linee guida(SNLG) disciplinato con decreto del Mini-stro della salute, previa intesa in sede diConferenza Stato-Regioni.

Il comma 4 reca la clausola di inva-rianza degli oneri finanziari in relazionealle attività di cui al comma 3.

L’articolo 6, al comma 1 introduce nelcodice penale il nuovo articolo 590-sexies,che disciplina la responsabilità colposa permorte o per lesioni personali in ambitosanitario.

In particolare il nuovo articolo 590-sexies prevede che se i fatti di cui agli

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articoli 589 del codice penale (omicidiocolposo) e articolo 590 del codice penale(lesioni personali colpose) sono commessinell’esercizio della professione sanitaria, siapplicano le pene ivi previste in caso dicondotta negligente o imprudente del me-dico.

Solo se l’evento si sia verificato a causadi imperizia la punibilità è esclusa, purchérisultino rispettate le raccomandazionipreviste dalle linee guida o, in mancanzadi queste, le buone pratiche clinico-assi-stenziali, sempre che le raccomandazionipreviste dalle linee guida risultino ade-guate alle specificità del caso concreto.

Il comma 2 abroga, con finalità dicoordinamento, il comma 1 dell’articolo 3della legge 189 del 2012 (cosiddetta « leggeBalduzzi ») che attualmente disciplina lamateria.

Rispetto alla vigente disciplina dellalegge Balduzzi, le novità introdotte dall’ar-ticolo 589-sexies del codice penale per laresponsabilità penale del medico riguar-dano, in particolare:

la mancata distinzione tra gradi dellacolpa, con la soppressione del riferimentoalla colpa lieve;

stante l’esclusione dell’illecito penalenel solo caso di imperizia (sempre ovesiano rispettate le citate linee guida o lebuone pratiche), la punibilità dell’omicidiocolposo e delle lesioni colpose causate dalsanitario per negligenza o imprudenza,indipendentemente dalla gravità della con-dotta, quindi anche per negligenza o im-prudenza lieve.

L’articolo 7 stabilisce alcuni principirelativi alla responsabilità civile dellastruttura e dell’esercente la professionesanitaria, intervenendo anche su aspetti dicompetenza della Commissione Finanze.

In particolare, il comma 1 prevede chela struttura sanitaria o sociosanitaria pub-blica o privata che nell’adempimento dellapropria obbligazione si avvalga dell’operadi esercenti la professione sanitaria, anchese scelti dal paziente e anche se nondipendenti dalla struttura, risponde delleloro condotte dolose e colpose ai sensi

degli articoli 1218 (Responsabilità del de-bitore) e 1228 (Responsabilità per fattodegli ausiliari) del codice civile.

Ai sensi del comma 2 tale disposizionesi applica anche alle prestazioni sanitariesvolte in regime di libera professione in-tramuraria ovvero nell’ambito di attività disperimentazione e di ricerca clinica ovveroin regime di convenzione con il Serviziosanitario nazionale nonché attraverso latelemedicina.

In ogni caso il comma 3 stabilisce chel’esercente la professione sanitaria ri-sponde ai sensi dell’articolo 2043 del co-dice civile, salvo che – con un incisoaggiunto nel corso dell’esame al Senato –abbia agito nell’adempimento di obbliga-zione contrattuale assunta con il paziente.Nella determinazione del risarcimento deldanno il giudice tiene conto della condottadell’esercente la professione sanitaria aisensi dell’articolo 5 – e quindi del rispettodelle buone pratiche clinico-assistenziali edelle raccomandazioni previste dalle lineeguida – e dell’articolo 590-sexies del co-dice penale introdotto dall’articolo 6 delprovvedimento.

In tal modo viene stabilito quindi unregime di doppia responsabilità civile,qualificato come:

responsabilità contrattuale per lastruttura – con onere della prova a caricodella struttura stessa e termine di prescri-zione di dieci anni;

responsabilità extra-contrattuale perl’esercente la professione sanitaria (qua-lora egli sia direttamente chiamato incausa) a qualunque titolo operante in unastruttura sanitaria e sociosanitaria pub-blica o privata – salvo il caso di obbliga-zione contrattuale assunta con il paziente– con onere della prova a carico delsoggetto che si ritiene leso e termine diprescrizione di cinque anni.

I commi 4 e 5 sono stati aggiunti nelcorso dell’esame al Senato.

Il comma 4, il quale disciplina profili diinteresse della Commissione Finanze, sta-bilisce le modalità di risarcimento deldanno conseguente all’attività della strut-

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tura sanitaria o socio sanitaria, pubblica oprivata, e dell’esercente la professione sa-nitaria, prevedendo la sua liquidazionesulla base delle tabelle di cui agli articoli138 (Danno biologico per lesioni di nonlieve entità) e 139 (Danno biologico perlesioni di lieve entità) del codice delleassicurazioni private di cui al decretolegislativo n. 209 del 2005. Tale disposi-zione fa quindi riferimento alle tabelleuniche nazionali dei valori economici deldanno biologico, il cui aggiornamento èdisposto annualmente con decreto del Mi-nistero dello Sviluppo Economico.

Il comma 5 qualifica le disposizionidell’articolo come « norme imperative » aisensi del codice civile: tale precisazioneintende sancire l’inderogabilità delle di-sposizioni sulla responsabilità civile perdanno sanitario anche ove il contratto trale parti disponga diversamente, posto chela contrarietà a norme imperative deter-mina l’illiceità di un negozio giuridico.

L’articolo 8 introduce un meccanismofinalizzato a ridurre il contenzioso per iprocedimenti di risarcimento da respon-sabilità sanitaria mediante un tentativoobbligatorio di conciliazione da espletareda chi intende esercitare in giudizio un’a-zione risarcitoria.

Più in particolare, al comma 1 vienedisposta l’applicazione dell’istituto del ri-corso presso il giudice civile competenteper l’espletamento di una consulenza tec-nica preventiva ai sensi dell’articolo 696-bis del codice di procedura civile, ai finidell’accertamento e della relativa determi-nazione dei crediti derivanti dalla mancatao inesatta esecuzione di obbligazioni con-trattuali o da fatto illecito. Ai commi 2 e3 sono previsti meccanismi proceduralivolti a rendere improcedibile la domandaove non sia stata esperito il tentativo diconciliazione. La domanda diviene, per-tanto, procedibile, solo se la conciliazionenon riesce o il relativo procedimento nonsi conclude entro il termine perentorio disei mesi dal deposito del ricorso. In taleambito nel corso dell’esame al Senato èstata introdotta la possibilità di esperire in

alternativa il procedimento di mediazione,ai sensi dell’articolo 5, comma 1-bis, deldecreto legislativo n. 28 del 2010.

Per quanto riguarda gli aspetti di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala le disposizioni contenute nel comma4, in base al quale la mancata partecipa-zione delle parti, ivi comprese le assicu-razioni, al procedimento di consulenzatecnica preventiva obbliga il giudice acondannarle, con il provvedimento chedefinisce il giudizio, al pagamento dellespese di consulenza e di lite, a prescinderedall’esito del giudizio, oltre che a una penapecuniaria, determinata equitativamente,in favore della parte che è comparsa allaconciliazione.

Le modifiche apportate al Senato rela-tivamente al predetto procedimento diconsulenza tecnica preventiva, da effet-tuarsi secondo il disposto dell’articolo 15,hanno introdotto l’obbligo per le parti,oltre che di partecipare al medesimo pro-cedimento, anche di formulare l’offerta dirisarcimento del danno o di comunicare imotivi per cui ritengono di non formu-larla. In caso di sentenza a favore deldanneggiato, quando l’impresa di assicu-razione non ha formulato l’offerta di ri-sarcimento nell’ambito del procedimentodi consulenza tecnica preventiva, si stabi-lisce che il giudice trasmette copia dellasentenza all’Istituto per la vigilanza sulleassicurazioni (IVASS) per gli adempimentidi propria competenza.

L’articolo 9 reca ulteriori disposizioni acompletamento del nuovo regime dellaresponsabilità sanitaria, disciplinando l’a-zione di rivalsa o di responsabilità ammi-nistrativa – questa seconda possibilità èstata aggiunta al Senato – della strutturasanitaria nei confronti dell’esercente laprofessione sanitaria, in caso di dolo ocolpa grave di quest’ultimo, successiva-mente all’avvenuto risarcimento (sullabase di titolo giudiziale o stragiudiziale) edentro un anno dall’avvenuto pagamento.

I commi da 2 a 4 e il comma 6 recanouna disciplina specifica dell’azione di ri-valsa (prevedendo, tra l’altro, che la deci-sione pronunciata nel giudizio contro lastruttura sanitaria o la compagnia assicu-

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ratrice non fa stato nel giudizio di rivalsase l’esercente la professione sanitaria nonè stato parte del giudizio), mentre ilcomma 5, modificato nel corso dell’esameal Senato, reca norme specifiche per l’a-zione di responsabilità amministrativa.

In particolare, in caso di accoglimentodella domanda di risarcimento propostadal danneggiato nei confronti della strut-tura sanitaria o socio-sanitaria pubblica odell’esercente la professione sanitaria ilcomma 5 stabilisce che:

titolare dell’azione di responsabilitàamministrativa, per dolo o colpa grave, èil pubblico ministero presso la Corte deiconti;

ai fini della quantificazione deldanno il giudice tiene conto delle situa-zioni di fatto di particolare difficoltà, an-che di natura organizzativa, della strutturasanitaria o sociosanitaria pubblica, in cuil’esercente la professione sanitaria abbiaoperato;

per l’importo della condanna in baseall’azione di responsabilità amministrativa(con esclusione dei casi di dolo) vieneprevisto un limite, per singolo evento, parial valore maggiore della retribuzione lorda(o del corrispettivo convenzionale) conse-guita nell’anno di inizio della condottacausa dell’evento (o nell’anno immediata-mente precedente o successivo), moltipli-cato per il triplo; tale limite si applica siaall’importo della condanna suddetta siaall’importo dell’azione di surrogazione daparte dell’assicuratore che abbia pagatol’indennità;

per i tre anni successivi al passaggioin giudicato della decisione di accogli-mento della domanda di risarcimento pro-posta dal danneggiato, l’esercente la pro-fessione sanitaria, nell’ambito delle strut-ture sanitarie o sociosanitarie pubbliche,non può essere preposto ad incarichi pro-fessionali superiori rispetto a quelli rico-perti e che il giudicato costituisca oggettodi specifica valutazione da parte dei com-missari nei pubblici concorsi per incarichisuperiori.

In relazione all’azione di rivalsa, ilcomma 6 prevede che, se è accolta ladomanda del danneggiato nei confrontidella struttura sanitaria o sociosanitariaprivata, o nei confronti dell’impresa diassicurazione titolare di polizza con lamedesima struttura, l’azione nei confrontidell’esercente la professione sanitaria deveessere esercitata innanzi al giudice ordi-nario, e la misura della rivalsa e quelladella surrogazione richiesta dall’impresadi assicurazione per singolo evento, in casodi colpa grave, non possono superare unasomma pari al valore maggiore del redditoprofessionale, ivi compresa la retribuzionelorda, conseguita nell’anno di inizio dellacondotta causa dell’evento o nell’anno im-mediatamente precedente o successivo,moltiplicato per il triplo. Tale limite non siapplica nei confronti degli esercenti laprofessione sanitaria di cui all’articolo 10,comma 2 (cioè dei soggetti che svolgono laprofessione fuori delle strutture sanitarie esociosanitarie o all’interno delle stesse inregime libero – professionale).

Ai sensi del comma 7, nel giudizio dirivalsa e in quello di responsabilità am-ministrativa, il giudice può desumere ar-gomenti di prova dalle prove assunte nelgiudizio instaurato dal danneggiato neiconfronti della struttura sanitaria o socio-sanitaria o dell’impresa di assicurazionesolo se l’esercente la professione sanitariane sia stato parte.

Ancora con riferimento ai profili dicompetenza della Commissione Finanze,richiama l’articolo 10, il quale integra ilquadro delle tutele per il ristoro del dannosanitario, in coerenza con la disciplinasulla responsabilità civile.

In particolare, al comma 1 è previsto:

l’obbligo di assicurazione per la re-sponsabilità contrattuale, di cui agli arti-coli 1218 e 1228 del codice civile, versoterzi e verso i prestatori d’opera, a caricodelle strutture sanitarie e sociosanitarie,pubbliche e private, anche per i dannicagionati dal personale a qualunque titolooperante presso le strutture medesime,compresi coloro che svolgono attività diformazione, aggiornamento nonché di spe-rimentazione e ricerca clinica (ovvero di

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altre analoghe misure per la coperturadella responsabilità civile); viene inoltrespecificato che l’obbligo concerne anche lestrutture sociosanitarie e le prestazionisanitarie svolte in regime di libera profes-sione intramuraria ovvero – come ag-giunto dal Senato – in regime di conven-zione con il Servizio sanitario nazionale,nonché attraverso la telemedicina;

con un periodo aggiunto al Senato,l’obbligo, per le strutture sanitarie e so-ciosanitarie, di stipulare altresì una po-lizza assicurativa (o di adottare un’analogamisura) per la copertura della responsa-bilità extracontrattuale, di cui all’articolo2043 del codice civile, verso terzi degliesercenti le professioni sanitarie (con ri-ferimento all’ipotesi in cui il danneggiatoesperisca azione direttamente nei con-fronti del professionista).

Il comma 2 prevede l’obbligo di assi-curazione a carico del professionista sa-nitario che svolga l’attività al di fuori diuna delle strutture sanitarie e sociosani-tarie o che presti la sua opera all’internodelle stesse in regime libero-professionaleovvero che si avvalga della struttura nel-l’adempimento della propria obbligazionecontrattuale assunta con il paziente, per irischi derivanti dall’esercizio della mede-sima attività.

In una logica più generale di equilibrioe solvibilità del risarcimento, al comma 3viene sancita l’obbligatorietà per gli eser-centi le professioni sanitarie, passibili diazione amministrativa della Corte deiconti per danno erariale o di rivalsa insede civile, se operanti in strutture private,di stipulare idonee polizze assicurative percolpa grave (la limitazione alla colpa graveè frutto di una modifica del Senato).

L’articolo 10 contempla altresì misuredi garanzia del funzionamento del sistemaassicurativo, prevedendo:

al comma 4, che le strutture sanitariee sociosanitarie rendano note, mediantepubblicazione sul proprio sito internet,informazioni analitiche concernenti la co-pertura assicurativa prescelta;

al comma 5, che con decreto delMinistro dello sviluppo economico, daemanarsi di concerto con il Ministro dellasalute, siano definiti i criteri e le modalitàdi vigilanza e controllo che l’Istituto per lavigilanza sulle assicurazioni (IVASS) è te-nuto ad effettuare sulle compagnie assi-curatrici che intendano contrarre polizzecon le strutture e con gli esercenti laprofessione sanitaria.

Nell’ambito del comma 6 è stata so-stanzialmente accolta la condizione nu-mero 1) contenuta nel parere espressodalla Commissione Finanze in prima let-tura, con la quale si chiedeva di prevedereche, con decreto del Ministro dello svi-luppo economico, di concerto con il Mi-nistro della salute e quello dell’economia edelle finanze, previa intesa in sede diConferenza Stato-regioni, sentiti l’Istitutoper la vigilanza sulle assicurazioni, l’ANIA,le Associazioni nazionali rappresentativedelle strutture private che erogano presta-zioni sanitarie e socio-sanitarie, la Fede-razione nazionale dei medici chirurghi edegli odontoiatri, le Federazioni nazionalidegli ordini e dei collegi delle professionisanitarie e le organizzazioni sindacalimaggiormente rappresentative delle cate-gorie professionali interessate, nonché leassociazioni di tutela dei cittadini e deipazienti, sono determinati i requisiti mi-nimi delle polizze assicurative per le strut-ture sanitarie e sociosanitarie pubbliche oprivate e per gli esercenti le professionisanitarie, prevedendo l’individuazione diclassi di rischio a cui far corrisponderemassimali differenziati.

Il comma stabilisce inoltre che il pre-detto decreto:

fissi requisiti minimi di garanzia e dioperatività delle altre analoghe misure perla copertura della responsabilità civile;

fissi le regole per il trasferimento delrischio nel caso di subentro di un’impresadi assicurazione;

preveda che nel bilancio delle strut-ture sanitarie o sociosanitarie sia istituitoun fondo rischi e un fondo di riserva per

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i risarcimenti relativi ai sinistri denunciati;tali fondi non sono sottoposti ad esecu-zione forzata.

Il comma 7 stabilisce che, con decretodel Ministro dello sviluppo economico daemanare di concerto con il Ministro dellasalute e sentito l’IVASS, sono individuati idati relativi alle polizze di assicurazionestipulate ai sensi dei commi 1 e 2 e allealtre analoghe misure adottate e sonostabilite altresì le modalità per la comu-nicazione di tali dati all’Osservatorio daparte delle strutture sanitarie e sociosani-tarie e degli esercenti le professioni sani-tarie.

Sempre per gli aspetti di interesse dellaCommissione Finanze segnala inoltre l’ar-ticolo 11, inserito durante l’esame in sedereferente, il quale definisce i limiti tem-porali delle garanzie assicurative. In par-ticolare si stabilisce che la garanzia assi-curativa – in base ad una modifica ap-provata dal Senato – deve prevedere un’o-peratività temporale anche per gli eventiaccaduti nei dieci anni antecedenti laconclusione del contratto assicurativo,purché denunciati all’impresa di assicura-zione durante la vigenza temporale dellapolizza. Inoltre, in caso di cessazione de-finitiva dell’attività professionale per qual-siasi causa, deve essere previsto un pe-riodo di ultrattività della copertura per lerichieste di risarcimento presentate per laprima volta entro i dieci anni successivi eriferite a fatti generatori della responsa-bilità verificatisi nel periodo di efficaciadella polizza, periodo nel quale è inclusoquello suddetto di retroattività della co-pertura.

Con riferimento all’articolo 12 (ex ar-ticolo 11 del testo esaminato in primalettura dalla Commissione), anch’esso inparte relativo ad ambiti di competenzadella Commissione Finanze, il comma 1introduce un’importante novità nel si-stema del contenzioso in ambito sanitario,prevedendo un’ulteriore modalità diazione per il danneggiato, ossia l’azionediretta nei confronti dell’impresa di assi-curazione della struttura sanitaria e dellibero professionista.

L’esercizio dell’azione, subordinato alfallimento del tentativo di conciliazioneobbligatorio di cui all’articolo 8, potràcomunque portare, al massimo, al ricono-scimento delle somme per le quali lastruttura o il sanitario hanno stipulato ilcontratto di assicurazione.

È previsto, inoltre, ai commi da 2 a 5:

l’inopponibilità al danneggiato, perl’intero massimale di polizza, di eccezionicontrattuali diverse da quelle stabilite daldecreto del Ministro dello sviluppo econo-mico di cui all’articolo 10, comma 6, cheindividuerà i requisiti minimi delle polizzeassicurative;

che l’impresa di assicurazione abbiadiritto di rivalsa verso l’assicurato nelrispetto dei requisiti minimi delle polizzeassicurative, non derogabili contrattual-mente, previsti dal citato decreto del Mi-nistro dello sviluppo economico;

il litisconsorzio necessario, sia deimedici sia delle strutture sanitarie e so-ciosanitarie pubbliche e private, nellecause di risarcimento intentate dai dan-neggiati contro le imprese assicurative;

il diritto d’accesso del sanitario, deldanneggiato e dell’impresa assicurativa atutta la documentazione della struttura suifatti oggetto del giudizio;

una durata del termine di prescri-zione dell’azione diretta pari a quellodell’azione contro la struttura sanitaria osociosanitaria o contro l’esercente la pro-fessione sanitaria.

In tale ambito il comma 6, recependo lacondizione numero 2) contenuta nel pa-rere espresso dalla Commissione Finanze,precisa l’applicazione della disciplina del-l’azione diretta a decorrere dall’entrata invigore del citato decreto del Ministro dellosviluppo economico con cui vengono de-terminati i requisiti minimi delle polizzeassicurative.

L’articolo 13 prevede che le strutturesanitarie e sociosanitarie e le compagnie diassicurazione comunichino all’esercente laprofessione sanitaria l’instaurazione del

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giudizio promosso nei loro confronti daldanneggiato, entro dieci giorni dalla rice-zione della notifica dell’atto introduttivo,mediante posta elettronica certificata olettera raccomandata con avviso di rice-vimento contenente copia dell’atto intro-duttivo del giudizio.

In forza delle modifiche approvate alSenato, il suddetto obbligo, con i relativieffetti, in caso di inadempimento, è estesoanche alla comunicazione all’esercente laprofessione sanitaria dell’avvio di tratta-tive stragiudiziali con il danneggiato: l’o-missione, la tardività o l’incompletezzadelle comunicazioni preclude l’ammissibi-lità delle azioni di rivalsa o di responsa-bilità amministrativa di cui all’articolo 9.

Un’ulteriore disposizione concernenteaspetti di interesse della Commissione Fi-nanze è contenuta nell’articolo 14, laddovesi prevede, al comma 1, l’istituzione, nellostato di previsione del Ministero dellasalute, di un Fondo di garanzia per i danniderivanti da responsabilità sanitaria, ilquale è alimentato dal versamento di uncontributo annuale dovuto dalle impreseautorizzate all’esercizio delle assicurazioniper la responsabilità civile per i dannicausati da responsabilità sanitaria. A talfine il predetto contributo è versato al-l’entrata del bilancio dello Stato per essereriassegnato al fondo di garanzia. In base auna previsione aggiunta nel corso dell’e-same al Senato, il Ministero della salutecon apposita convenzione affida alla CON-SAP spa (Concessionaria servizi assicura-tivi pubblici) la gestione delle risorse delFondo di garanzia.

Al comma 2 si prevede inoltre che, conregolamento adottato con decreto del Mi-nistro della salute, da emanare entro cen-toventi giorni dalla data di entrata invigore della legge, di concerto con il Mi-nistro dello sviluppo economico e con ilMinistro dell’economia e delle finanze,sentita la Conferenza Stato-Regioni, sonodefiniti la misura del contributo dovutodalle imprese autorizzate all’esercizio delleassicurazioni per la responsabilità civileper i danni causati da responsabilità sa-nitaria, le modalità di versamento dellostesso, i principi a cui dovrà uniformarsi

la convenzione tra il Ministero della salutee la Consap S.p.A, nonché le modalità diintervento, di funzionamento e di regressodel Fondo di garanzia nei confronti delresponsabile del sinistro.

Ai sensi del comma 3 Il Fondo digaranzia concorre al risarcimento deldanno nei limiti delle effettive disponibilitàfinanziarie.

Il comma 4 specifica che la misura delcontributo è determinata e aggiornata concadenza annuale con apposito decreto delMinistro della salute, di concerto conquello dello sviluppo economico e dell’e-conomia e delle finanze, in relazione alleeffettive esigenze del Fondo di garanzia. Atal fine il comma 5 precisa che la CONSAPtrasmette annualmente al Ministero dellosviluppo economico un rendiconto dellagestione del Fondo.

In base al comma 7 il Fondo di ga-ranzia risarcisce i danni cagionati da re-sponsabilità sanitaria nei seguenti casi:

a) il danno sia di importo eccedenterispetto ai massimali previsti dai contrattistipulati dalla struttura sanitaria o socio-sanitaria pubblica o privata ovvero dall’e-sercente la professione sanitaria;

b) la struttura sanitaria o sociosani-taria pubblica o privata ovvero l’esercentela professione sanitaria risultino assicuratipresso un’impresa che al momento delsinistro si trovi in stato di insolvenza o diliquidazione coatta o vi venga posta suc-cessivamente;

c) la struttura sanitaria o sociosani-taria pubblica o privata ovvero l’esercentela professione sanitaria siano sprovvisti dicopertura assicurativa per recesso unila-terale dell’impresa assicuratrice ovvero perla sopravvenuta inesistenza o cancella-zione dall’albo dell’impresa assicuratricestessa.

In tale contesto il comma 8, inserito dalSenato, stabilisce che il decreto del Mini-stro dello sviluppo economico (previstodall’articolo 10, comma 6), con cui sonodeterminati i requisiti minimi delle polizzeassicurative per le strutture sanitarie e

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sociosanitarie pubbliche o private e per gliesercenti le professioni sanitarie, prevedeche il massimale minimo delle polizzeassicurative sia rideterminato in relazioneall’andamento del Fondo, nei casi in cui ildanno sia superiore ai massimali previstidai contratti di assicurazione stipulatidalla struttura sanitaria o sociosanitaria odal professionista.

L’articolo 15 riforma la disciplina sullanomina dei consulenti tecnici d’ufficio(CTU) in ambito civile e dei periti inambito penale, intervenendo dunque su unaspetto fondamentale, le perizie, del giu-dizio nell’ambito del contenzioso e deigiudizi sanitari.

Sono, in particolare, rafforzate le pro-cedure di verifica delle competenze e resitrasparenti i possibili conflitti d’interesserendendo di fatto disponibili al giudicetutti gli albi presenti a livello nazionale, daaggiornare ogni 5 anni.

Una modifica introdotta al Senato haintrodotto una disciplina speciale preve-dendo, in particolare:

che l’autorità giudiziaria debba affi-dare sempre la consulenza e la perizia aun collegio costituito da un medico spe-cializzato in medicina legale e a uno o piùspecialisti aventi specifica e pratica cono-scenza di quanto oggetto del procedimentoe riferite a tutte le professioni sanitarie;

che i CTU da nominare nel tentativodi conciliazione obbligatoria (di cui all’ar-ticolo 8, comma 1), siano in possesso diadeguate competenze nell’ambito dellaconciliazione acquisite anche mediantespecifici percorsi formativi;

l’inapplicabilità ai componenti delcollegio della disciplina dei compensi dicui all’articolo 53 del Testo unico sullespese di giustizia (secondo il quale, quandol’incarico è stato conferito ad un collegiodi ausiliari, il compenso globale è deter-minato sulla base di quello spettante alsingolo, aumentato del 40 per cento).

L’articolo 16, modificando i commi 539e 540 della legge di stabilità 2016 chehanno dettato norme in materia di attività

di prevenzione e gestione del rischio sa-nitario, prevede che i verbali e gli atticonseguenti all’attività di gestione del ri-schio clinico non possono essere acquisitio utilizzati nell’ambito di procedimentigiudiziari, e che l’attività di gestione delrischio sanitario sia coordinata da perso-nale medico dotato delle specializzazioniin igiene, epidemiologia e sanità pubblicao equipollenti, in medicina legale, ovveroda personale dipendente con adeguata for-mazione e comprovata esperienza almenotriennale nel settore.

L’articolo 17 contiene una clausola disalvaguardia in base alla quale le dispo-sizioni del provvedimento sono applicabilinelle regioni a statuto speciale e nelleprovince autonome di Trento e di Bolzanocompatibilmente con i rispettivi statuti.L’articolo 18 reca la clausola di invarianzafinanziaria.

Si riserva quindi di formulare unaproposta di parere sul provvedimento.

Sestino GIACOMONI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito dell’esame alla seduta già con-vocata per la giornata di domani.

La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Sestino GIACOMONI. –Interviene il viceministro dell’economia edelle finanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto ministeriale per l’individuazione

delle manifestazioni da abbinare alle lotterie nazio-

nali da effettuare nell’anno 2017.

Atto n. 386.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto ministeriale.

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Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore,rileva come la Commissione Finanze siachiamata a esaminare, ai fini dell’espres-sione del parere al Governo, lo schema didecreto ministeriale recante l’individua-zione delle lotterie nazionali da effettuarenell’anno 2017 (Atto n. 386).

In base a quanto previsto dall’articolo1, comma 2, della legge n. 722 del 1955, laCommissione dovrà esprimere il parere sulprovvedimento entro il 2 marzo prossimo.

Per quanto riguarda il contesto norma-tivo in cui si inquadra lo schema didecreto, ricorda in primo luogo che, aisensi dell’articolo 1 della citata leggen. 722 del 1955, come sostituito dall’arti-colo 1 della legge n. 62 del 1990, l’indivi-duazione, fino ad un massimo di dodici,delle lotterie nazionali da effettuare ognianno, oltre ad una lotteria internazionale,è rimessa ad un decreto del Ministrodell’economia e delle finanze, da emanareentro il 15 dicembre di ogni anno, previoparere parlamentare.

Quanto agli utili di ciascuna lotteria, lanormativa stabilisce che essi siano versatiin conto entrata al Bilancio dello Stato, eche, per le lotterie eventualmente abbinatea manifestazioni organizzate dai comuni,un terzo degli utili sia devoluto ai comunistessi, con uno specifico vincolo di desti-nazione. Tali introiti, infatti, devono essereutilizzati dagli enti locali per il persegui-mento di finalità educative, culturali, diconservazione e recupero del patrimonioartistico, culturale e ambientale, di poten-ziamento delle strutture turistiche e spor-tive e di valorizzazione della manifesta-zione collegata.

La gestione e l’esercizio delle lotterienazionali a estrazione differita sono riser-vati al Ministero dell’economia e dellefinanze – Amministrazione autonoma deimonopoli di Stato, ora Agenzia delle Do-gane e dei Monopoli, a seguito dell’accor-pamento operato ai sensi dell’articolo 23-quater del decreto – legge n. 95 del 2012,la quale vi provvede direttamente ovveromediante una società a totale partecipa-zione pubblica.

A partire dalla Lotteria Italia 2010, lagestione delle lotterie non viene espletata

secondo meccanismi basati sul regimeconcessorio, ma direttamente dall’Agenziadelle Dogane e dei Monopoli avvalendosidella fornitura di alcuni servizi da parte diLotterie Nazionali s.r.l. (Lottomatica), inquanto concessionario delle lotterie istan-tanee (cosiddetti « gratta e vinci »), aventel’obbligo, a titolo gratuito, di distribuirenella sua rete di vendita i biglietti dellelotterie nazionali ad estrazione differita. Atale soggetto sono state in particolareaffidate, con apposita convenzione, tutti gliaspetti relativi alla gestione della stampa edistribuzione dei biglietti, nonché all’assi-stenza alle procedure di estrazione, alpagamento dei premi ed alla realizzazionedi attività promozionali.

In merito la Relazione tecnica allegataallo schema di decreto evidenzia comeLotterie Nazionali s.r.l. sia stato l’unicosoggetto, tra quelli invitati mediante pro-cedure selettive ristrette tra i maggiorioperatori del settore, che ha manifestatointeresse in merito.

Passando a esaminare il contenutodello schema di decreto, evidenzia innan-zitutto come, anche per l’anno 2017, si siaritenuto opportuno confermare sostanzial-mente il processo di riduzione del numerodelle lotterie nazionali a estrazione diffe-rita già avviato negli anni scorsi (per il2008 ne erano state previste 4, per il 2009ne erano previste 3, per il 2010 ne sonostate previste 2, per il 2011, il 2012, il 2013e il 2014 una sola, per il 2015 e per il 2016di nuovo 2 lotterie), fissandone il numeroa due sole lotterie nazionali a estrazionedifferita (laddove la disciplina vigente inmateria consentirebbe in astratto, comericordato in precedenza, di istituire unnumero massimo di dodici lotterie, piùuna internazionale).

In particolare, lo schema di decretoprevede, per l’anno in corso, come giàprevisto per il 2016, lo svolgimento di duelotterie: la tradizionale Lotteria Italia, allaquale, come d’uso, non è stata abbinata adalcuna manifestazione o evento, nonchéun’altra lotteria, cui sarà abbinata la ma-nifestazione « Premio Louis Braille », or-ganizzata dall’Unione Italiana dei Ciechi edegli Ipovedenti (UCI).

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Come già avvenuto negli anni scorsi, laLotteria Italia è collegata a trasmissioniradiofoniche e televisive di notevole ri-chiamo che possono assicurare un impattomediatico positivo sull’andamento dellapredetta Lotteria.

Secondo quanto indicato dalla Rela-zione tecnica allegata allo schema di de-creto, la scelta di ridurre nel tempo ilnumero delle lotterie nazionali è legatainnanzitutto a ragioni di carattere econo-mico, in quanto il pubblico ha dimostratogià da diversi anni una crescente disaffe-zione nei confronti delle lotterie tradizio-nali ad estrazione differita, le quali hannopertanto realizzato un andamento sostan-zialmente negativo e non sono più risultateremunerative per lo Stato.

La Relazione tecnica ribadisce quantogià affermato in relazione ai decreti mi-nisteriali emanati in materia negli anniprecedenti, sottolineando come le ragionidi tale disaffezione dei giocatori nei con-fronti di questa tipologia di gioco, risie-dano, da un lato, nella circostanza che essisono ormai più attratti da altre formule digioco che assicurano una prospettiva divincita immediata, e, dall’altro lato, nelfatto che si è ormai perso il senso del-l’abbinamento a manifestazioni ed eventitradizionali, da cui deriva il disinteressedegli organizzatori di tali manifestazioni.

In tale contesto la Relazione segnalacome, per far fronte a tali problematiche,il Governo, oltre a ridurre il numero dilotterie a estrazione differita, abbia decisodi accentuare il carattere solidaristico ditali manifestazioni, procedendo conse-guentemente, già dal 2015, a indire lalotteria abbinata al « Premio LouisBraille », organizzato dall’Unione ItalianaCiechi.

Per quanto riguarda i risultati di rac-colta nel 2016 delle lotterie a estrazionedifferita la Relazione, con riferimentoalla lotteria associata al « Premio LouisBraille » indica una minore raccolta ri-spetto al 2015 (1.805.760 euro) e unminor valore dell’utile di spettanza era-riale (498.333 euro rispetto ai 829.667euro dell’anno precedente), al netto dellespese di organizzazione e gestione della

lotteria (310.760 euro), oltre alla quota di249.167 euro destinata per legge all’as-sociazione stessa in qualità di ente or-ganizzatore della manifestazione abbinataalla lotteria. Nonostante ciò, il caratteresolidaristico di tale manifestazione ed ilsignificativo lavoro svolto dall’UCI per lapromozione e la vendita dei biglietti dellalotteria (impegno che in passato non èstato riscontrato in altre manifestazioniabbinate a lotterie) con oltre 200.000biglietti venduti, ha determinato comun-que il raggiungimento di un risultatopositivo per tale lotteria, che ha consen-tito di non fare ricorso al meccanismo diintegrazione della massa premi a caricodel Bilancio dello Stato.

Per quanto concerne invece la LotteriaItalia la predetta Relazione governativaevidenzia i buoni risultati ottenuti dall’e-dizione la cui estrazione ha avuto luogo il6 gennaio 2016 (Lotteria Italia 2015): laraccolta è stata pari a 43.449.300 euro,con un incremento di oltre il 13 per centorispetto alla precedente edizione, mentrel’utile di spettanza erariale, al netto dellespese per la gestione della lotteria cheammontano complessivamente a22.212.300 euro, è stato pari a 10.618.500euro anch’esso con un incremento di circail 17 per cento. Tale positivo andamentoha conseguentemente ridotto anche l’entitàdell’integrazione della massa premi a va-lere sull’apposito capitolo 3922 del Bilan-cio dello Stato.

In tale contesto segnala come anchel’edizione della Lotteria Italia 2016 (estra-zione del 6 gennaio 2017) abbia registratoun andamento positivo, in quanto, secondodati forniti da un comunicato stampadell’Agenzia delle dogane e dei monopolidel 6 gennaio 2017, sono stati venduti8.805.040 biglietti, per una raccolta com-plessiva di 44.025.200 euro, con un incre-mento dell’1,3 per cento rispetto all’annoprecedente.

I suddetti risultati hanno quindi in-dotto l’Esecutivo a confermare entrambele lotterie anche per l’anno 2017.

La Relazione conferma inoltre, perquanto attiene alla Lotteria Italia, come ilcollegamento di quest’ultima Lotteria a

Martedì 7 febbraio 2017 — 73 — Commissione VI

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trasmissioni televisive e/o radiofoniche digrande richiamo costituisca un elementoimprescindibile per suscitare l’interessedei giocatori.

Si riserva quindi di formulare unaproposta di parere sul provvedimento.

Sestino GIACOMONI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito dell’esame alla seduta già con-vocata per la giornata di domani.

La seduta termina alle 14.20.

Martedì 7 febbraio 2017 — 74 — Commissione VI

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VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Sui profili attuativi della legge n. 107 del 2015, audizione di rappresentanti della ConferenzaStato-Regioni, dell’ANCI e dell’UPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quotadel Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2016 destinata alfinanziamento premiale di specifici programmi e progetti. Atto n. 371 (Seguito dell’esame,ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente integrazioni al regolamentodi cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, recante norme peril riordino degli istituti professionali.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente integrazioni al regolamentodi cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88, recante norme peril riordino degli istituti tecnici. Atti nn. 375 e 376 (Esame congiunto, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Nulla osta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

SEDE REFERENTE:

Introduzione dell’educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistemanazionale di istruzione. C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani,C. 3423 Castiello, C. 3975 Centemero e C. 4049 Buttiglione (Seguito dell’esame e rinvio –Adozione di un testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

ALLEGATO (Testo unificato, elaborato dal Comitato ristretto, adottato come testo base) . . . . 79

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 7 febbraio 2017.

Sui profili attuativi della legge n. 107 del 2015,

audizione di rappresentanti della Conferenza Stato-

Regioni, dell’ANCI e dell’UPI.

L’audizione informale si è svolta dalle10.35 alle 12.20.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadella presidente Flavia PICCOLI NAR-DELLI. — Interviene il sottosegretario di

Stato per l’istruzione, l’università e la ri-cerca, Vito De Filippo.

La seduta comincia alle 12.25.

Schema di decreto ministeriale concernente defini-

zione dei criteri di ripartizione della quota del

Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca

per l’anno 2016 destinata al finanziamento premiale

di specifici programmi e progetti.

Atto n. 371.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto, rinviato nella sedutadel 1o febbraio 2017.

Martedì 7 febbraio 2017 — 75 — Commissione VII

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Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente,avverte che la pubblicità dei lavori ègarantita dal circuito chiuso.

Umberto D’OTTAVIO (PD) vuole appro-fittare della circostanza offerta dalla di-scussione odierna in materia di enti diricerca per segnalare che presso alcuni diessi, dopo l’affidamento ai dipendenti diincarichi di livello superiore, è stata lororichiesta la restituzione di quanto perce-pito per tali incarichi. Ricordando di avergià posto la questione in occasione dell’e-same sui decreti di riorganizzazione degliEnti di ricerca, ribadisce la propria co-sternazione rispetto a quanto avvenuto.

Luigi DALLAI (PD), relatore, chiede unrinvio dell’esame alla seduta di domani.

Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente,nessun altro chiedendo di intervenire, rin-via il seguito dell’esame alla seduta didomani.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica

concernente integrazioni al regolamento di cui al

decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo

2010, n. 87, recante norme per il riordino degli

istituti professionali.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica

concernente integrazioni al regolamento di cui al

decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo

2010, n. 88, recante norme per il riordino degli

istituti tecnici.

Atti nn. 375 e 376.

(Esame congiunto, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, e conclusione –Nulla osta).

La Commissione inizia l’esame con-giunto degli schemi di decreto.

Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente,ricorda che tali atti costituiscono il neces-sario seguito di due sentenze dell’Autoritàgiurisdizionale amministrativa (Tar Lazioe Consiglio di Stato), la quale ha accertatol’illegittimità del monte orario negli istituti

tecnici e professionali. Gli atti adottati dalMIUR sono pertanto conseguenti a questesentenze, le quali sono state acquisite. Dàquindi la parola alla relatrice, on. Rocchi.

Maria Grazia ROCCHI (PD), relatrice,dopo aver ricordato che i due atti tra-smessi per il parere ineriscono alla disci-plina dell’orario scolastico degli istitutiprofessionali e degli istituti tecnici, speci-fica che questi aspetti erano regolati dadue decreti del Presidente della Repub-blica del 2010, nn. 87 e 88, i quali pre-vedevano, tra l’altro, che l’orario scolasticosi articolasse su 32 ore settimanali. Questidue provvedimenti si basavano sull’arti-colo 64, comma 4, del decreto-legge n. 112del 2008, che fissava misure di conteni-mento della spesa pubblica. Ricordaquindi che il decreto legislativo n. 226 del2005 prevedeva i livelli essenziali di pre-stazioni in questi ambiti: sicché, le 34 oresettimanali erano comunemente ritenuteconformi a quei livelli, mentre le 32 oresettimanali erano considerate lesive dellastatuizione di quei livelli. Per queste ra-gioni, i sindacati autonomi della scuola,nonché un nutrito gruppo di insegnanti egenitori impugnarono già nel 2010 i dueregolamenti ritenendoli lesivi dei livelliessenziali delle prestazioni previsti daldecreto legislativo 226 del 2005 poiché imedesimi regolamenti operavano una ri-duzione del monte orario precedente-mente operativo e del numero di oreattribuite a diverse discipline soprattuttodi area tecnica e professionalizzante. Imotivi di ricorso, ricollegabili alla disci-plina previgente, facevano comunque levasull’articolo 97 della Costituzione (princi-pio di buon andamento della pubblicaamministrazione) e sull’obbligo di chiedereil parere del Consiglio nazionale dellapubblica istruzione, previsto dal testounico n. 297 del 1994. Il TAR Lazio dap-prima sospese l’efficacia del provvedi-mento in via cautelare, poi – con lasentenza n. 3527 del 2013 – accolse ilricorso. Il Consiglio di Stato, adìto dalMinistero dell’istruzione, per l’annulla-mento dell’ordinanza cautelare del TAR,confermò la pronuncia di quest’ultimo e

Martedì 7 febbraio 2017 — 76 — Commissione VII

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non risulta mai adìto per l’appello sulmerito. Dalle motivazioni della sentenzadel TAR si comprende come i giudiciamministrativi abbiano, senz’altro, condi-viso la motivazione per cui l’unico criterioguida seguito dal Ministero dell’istruzionenell’emanazione dei due regolamenti siastato quello del contenimento della spesapubblica, senza alcuna indicazione di cri-teri specifici di modulazione nell’uso dellerisorse rispetto alle peculiarità e alla ti-pologia degli istituti professionali e tecnici.La sentenza del TAR è divenuta definitiva,ma il Ministero non vi si era mai confor-mato. È per questo che i ricorrenti hannonuovamente adìto il TAR Lazio nel 2014per l’ottemperanza. Il relativo giudizio haavuto esito favorevole ai ricorrenti, con lanomina del prefetto di Roma quale com-missario ad acta per l’adozione dei prov-vedimenti necessari all’attuazione del giu-dicato amministrativo. Il MIUR ha prov-veduto a predisporre gli schemi di rego-lamento all’esame. Sottolinea che si tratta,in realtà, di due atti che modificano iprecedenti regolamenti, introducendo nel-l’articolo 5 di entrambi un comma aggiun-tivo, in cui sono indicati i criteri di for-mazione dell’orario annuale complessivodegli istituti che stiamo considerando.Questi criteri sono elencati in una littera-zione da a) ad h). Rimanda quindi al testotrasmesso per ulteriori ragguagli. Osservache le motivazioni della sentenza del TARdel Lazio del 2013 facevano trasparireun’evidente critica ad un riordino deiquadri orari degli istituti tecnici e profes-sionali operato in ossequio di un pro-gramma di contenimento di spese, tantoche esso veniva ritenuto in contrasto coni LEP. A questo vizio sostanziale i rego-lamenti trasmessi non potevano porre ri-medio. Tuttavia, da un punto di vistastrettamente formale, questi due schemi diregolamento rispettano il giudicato ammi-nistrativo pervenuto ad annullare i rego-lamenti, in ragione che essi non contene-vano alcun criterio di fissazione del monteore settimanale. Ciò considerato, formulauna proposta di nulla osta.

Maria MARZANA (M5S) coglie l’occa-sione per ricordare che il suo Gruppoaveva presentato un’interrogazione sul ta-glio delle ore negli Istituti tecnici e pro-fessionali, alla quale il Governo aveva datouna risposta per nulla soddisfacente. Pre-annuncia pertanto il voto contrario del suoGruppo alla proposta di nulla osta for-mulata dalla relatrice. Pur tenendo contoche i due atti vengono emanati in ottem-peranza ad una sentenza, considera tar-dive le motivazioni addotte per giustificareil taglio delle ore. Infatti, un intervento inmateria di ridefinizione dei quadri oraririchiederebbe che i criteri con cui questivengono ridefiniti siano esplicitati non expost, ma nella fase di emanazione deldecreto di riorganizzazione. Peraltro ri-sulta evidente che questi criteri rispon-dono soltanto a logiche economico-finan-ziarie invece che pedagogiche.

Maria COSCIA (PD) chiarisce che an-che il suo Gruppo si era dichiarato con-trario ai tagli effettuati in forza del de-creto-legge 112 del 2008 che rispondevanoad esigenze di spending-review e di avervoluto porvi rimedio con gli stanziamentiprevisti dalla legge sulla « buona scuola ».Tuttavia, i decreti in esame vengono ema-nati in applicazione di una sentenza e laCommissione non può che prenderne atto,fermo restando il giudizio negativo suitagli orari, frutto di scelte del passato e diGoverni diversi.

Il sottosegretario Vito DE FILIPPO siassocia alle considerazioni formulate dalladeputata Coscia.

Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente,mette ai voti la proposta di nulla ostaformulata dalla relatrice.

La Commissione approva.

La seduta termina alle 12.35.

SEDE REFERENTE

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadella presidente Flavia PICCOLI NAR-DELLI. — Interviene il sottosegretario di

Martedì 7 febbraio 2017 — 77 — Commissione VII

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Stato per l’istruzione, l’università e la ri-cerca, Vito De Filippo.

La seduta comincia alle 12.35.

Introduzione dell’educazione di genere nelle attività

didattiche delle scuole del sistema nazionale di

istruzione.

C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno

Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 Valeria Valente,

C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani,

C. 3423 Castiello, C. 3975 Centemero e C. 4049

Buttiglione.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione diun testo base).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 13 ottobre 2016.

Mara CAROCCI (PD), relatrice, illustrail testo unificato elaborato dal Comitatoristretto, proponendo di adottarlo qualetesto base per il prosieguo dell’esame.

Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente,nessuno chiedendo di intervenire e se nonvi sono obiezioni, considera concluso l’e-same preliminare e ritiene adottato cometesto base il testo unificato elaborato dalComitato ristretto (vedi allegato).

(Così rimane stabilito).

Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente,rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.40.

Martedì 7 febbraio 2017 — 78 — Commissione VII

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ALLEGATO

Introduzione dell’educazione di genere nelle attività didattiche dellescuole del sistema nazionale di istruzione. C. 1230 Tentori, C. 1510Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 ValeriaValente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423

Castiello, C. 3975 Centemero e C. 4049 Buttiglione.

TESTO UNIFICATO, ELABORATO DAL COMITATO RISTRETTO,ADOTTATO COME TESTO BASE

ART. 1.

(Finalità. Competenze socio-affettivee di genere).

1. Le finalità dell’articolo 1, commi 7,lettera e), e 16, della legge 13 luglio 2015,n. 107, sono perseguite attraverso l’offertaformativa inerente alle competenze socio-affettive e di genere.

2. Le competenze socio-affettive e digenere coinvolgono le dimensioni cogni-tiva, dei valori e degli atteggiamenti. Alfine di acquisire tali competenze, i curri-cula scolastici di ogni ordine e grado sonointegrati con l’educazione interdisciplinareai principi di pari opportunità, all’educa-zione alla parità tra i sessi e al rispettodelle differenze di genere, all’educazionesocio-affettiva, alla soluzione non violentadei conflitti interpersonali, alla preven-zione della violenza e di tutte le discrimi-nazioni e al contrasto dei discorsi di odio.

ART. 2.

(Compiti del Ministro dell’istruzione,dell’università e delle ricerca).

1. Il Ministro dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca adotta un decreto etutti gli ulteriori provvedimenti necessariper includere nelle indicazioni nazionaliper il curricolo della scuola dell’infanzia edel primo ciclo di istruzione, nelle indi-cazioni nazionali per i licei e nelle linee

guida degli istituti tecnici e degli istitutiprofessionali, i contenuti e le modalitàtematiche delle pari opportunità, dell’edu-cazione alla parità tra i sessi e alle diffe-renze di genere, dell’educazione socio-affettiva, della soluzione non violenta deiconflitti interpersonali, della prevenzionedella violenza e di tutte le discriminazionie del contrasto dei discorsi di odio.

2. I contenuti e le modalità delle te-matiche di cui al comma 1 sono adeguatiall’età e al grado di maturità fisica epsicologica degli studenti e delle studen-tesse rispettano il pluralismo culturale.

3. I provvedimenti di cui al comma 1definiscono la valutazione dei relativi con-tenuti all’interno delle competenze sociali edi cittadinanza e forniscono indicazioni re-lative all’uso del linguaggio di genere. Essisono adottati entro 90 giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge.

ART. 3.

(Piano per l’educazione socio-affettivae di genere. Referente).

1. Nel piano triennale dell’offerta for-mativa è predisposto il piano per l’educa-zione socio-affettiva e di genere. Esso èvolto allo sviluppo delle competenze socio-affettive e di genere attraverso la promo-zione di cambiamenti nei modelli compor-tamentali, l’eliminazione di stereotipi, pre-giudizi, costumi, tradizioni e altre pratiche

Martedì 7 febbraio 2017 — 79 — Commissione VII

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socio-culturali fondati sulla discrimina-zione delle persone in base al sesso. Nelpiano, che può essere aggiornato annual-mente, sono indicati i progetti, le azionipositive e la rendicontazione degli inter-venti attuati dall’istituzione scolastica aisensi della presente legge.

2. Il piano per l’educazione socio-affet-tiva e di genere prevede misure, tempidedicati e contenuti di carattere interdi-sciplinare, disciplinare, laboratoriale, cur-ricolare ed extracurriculare rivolti aglialunni e alle alunne, agli studenti e allestudentesse. Esso indica i criteri di ado-zione di libri di testo e materiali didatticiin conformità alle previsioni del codice diautoregolamentazione POLITE.

3. Il piano per l’educazione socio-affet-tiva e di genere prevede altresì momenti dicoinvolgimento delle famiglie e del perso-nale non docente nell’attuazione dei rela-tivi misure, tempi dedicati e contenuti.

4. Il collegio dei docenti nomina tra idocenti un referente dell’educazione socio-affettiva e di genere, con il compito dipromuovere azioni e iniziative mirate alrispetto e all’applicazione nel sistema edu-cativo dei valori dell’uguaglianza dei dirittitra uomini e donne, in collaborazione configure e con organismi di parità del ter-ritorio preposti alle politiche per le pariopportunità e con le università. Il refe-rente coordina la programmazione ine-rente alle competenze socio-affettive e digenere secondo le modalità didattico-or-ganizzative previste dal piano dell’offertaformativa.

5. La valutazione della qualità delpiano per l’educazione socio-affettiva e digenere è parte integrante del procedi-mento di valutazione delle istituzioni sco-lastiche previsto dall’articolo 6 del rego-lamento di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 28 marzo 2013, n. 80.

ART. 4.

(Condivisione e pubblicità).

1. Il Ministero dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca individua, anche

attraverso piattaforme telematiche e stru-menti digitali, forme di condivisione degliinterventi, dei progetti e dei materialirealizzati dalle istituzioni scolastiche aisensi della presente legge.

2. Le istituzioni scolastiche assicuranol’informazione, la pubblicità e la comuni-cazione alle famiglie degli interventi edu-cativi deliberati ai sensi della presentelegge attraverso apposite comunicazioni emediante pubblicazione nei propri siti In-ternet in attuazione del patto educativo dicorresponsabilità sottoscritto dai genitoridegli studenti e delle studentesse ai sensidell’articolo 5-bis del regolamento dei cuial decreto del Presidente della Repubblica24 giugno 1998, n. 249.

ART. 5.

(Formazione del personale docentee non docente).

1. Per il triennio 2017-2019, il Mini-stero dell’istruzione, dell’università e dellaricerca, inserisce tra le priorità del pianonazionale di formazione di cui all’articolo1, comma 124, della legge 13 luglio 2015,n. 107, la formazione del personale sco-lastico, docente e non docente, alla paritàdi genere, alla prevenzione della violenza,alla non discriminazione e al contrasto deidiscorsi di odio.

2. Le istituzioni scolastiche, nell’ambitodegli adempimenti connessi alla funzionedocente e alle attività formative del per-sonale scolastico, mettono in atto attivitàformative, anche in raccordo con gli enti,con le associazioni del territorio, con leuniversità e con gli uffici scolastici terri-toriali e regionali, finalizzate all’acquisi-zione di conoscenze e di competenze sul-l’uguaglianza di genere, sulla non discri-minazione e sulla parità tra donne euomini e atte a prevenire e a contrastarei discorsi di odio e i fenomeni di violenza.

3. Gli studi educativi e didattici per losviluppo delle competenze socio-affettive edi genere sono inseriti tra gli obiettivi for-mativi dei corsi di laurea per la formazionedegli insegnanti di ogni ordine e grado, se-condo le finalità della presente legge.

Martedì 7 febbraio 2017 — 80 — Commissione VII

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016) 710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto e rinvio) . . . 81

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore deltrasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fattoa Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoiStati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, eil Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazionedell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altrolato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011. C. 2714 Governo (Parere allaIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Ermete REALACCI. – Inter-viene la sottosegretaria di Stato per l’am-biente e la tutela del territorio, Silvia Velo.

La seduta comincia alle 11.35.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017

– Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e

difende.

COM(2016) 710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2017.

Doc. LXXXVII-bis, n. 5.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l’esame con-giunto dei provvedimenti in titolo.

Maria Chiara GADDA (PD), relatrice, se-gnala ai colleghi che la Commissione avviaoggi l’esame di due importanti documentiprogrammatici in materia di politiche euro-pee: il programma di lavoro della Commis-sione europea per il 2017, presentato adottobre scorso e corredato dall’elenco delleiniziative da assumere, e la relazione pro-grammatica sulla partecipazione del nostroPaese all’UE per il medesimo anno, predi-sposta dal Governo ai sensi dell’articolo 13della legge n. 234 del 2012, in cui vengonofornite indicazioni su obiettivi, priorità eorientamenti che il Governo intende seguirea livello europeo.

Ricorda che la discussione su tali do-cumenti programmatici si svolge in primo

Martedì 7 febbraio 2017 — 81 — Commissione VIII

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luogo nella sede primaria della XIV Com-missione Politiche dell’Unione europea mapotrà avvalersi dei contributi delle Com-missioni di merito, tra cui la Commissioneambiente, per tradursi infine in un dibat-tito da svolgere in Aula alla presenza delGoverno.

Rileva che si tratta dunque di una dellerare occasioni a disposizione per svolgereun’approfondita discussione sulle strategiepolitiche dell’Unione Europea e sulle prio-rità del nostro Paese al riguardo.

Ritiene che occorra, quindi, valorizzareal massimo questa opportunità, tanto piùin considerazione del fatto che l’Unioneeuropea sta vivendo una fase difficile ed incostante evoluzione. Segnala che è lastessa Commissione europea che, nellapremessa al programma di lavoro, eviden-zia le importanti sfide da affrontare, apartire dalla ripresa economica, che èancora in una fase iniziale e deve ancoraportare vantaggi a tutti, in particolare perquanto riguarda la creazione di posti dilavoro per i giovani e la riduzione delledisparità. In secondo luogo, i flussi migra-tori, che hanno messo a dura prova lenostre frontiere esterne, restano una sfidaper la capacità dell’Unione di garantiresolidarietà, nonostante i progressi che se-condo la Commissione europea sono staticompiuti negli ultimi mesi in termini diricollocazione dei profughi e di controllodelle frontiere, grazie anche all’azionedella neo-istituita guardia di frontiera ecostiera europea. A ciò si aggiunga che laminaccia terroristica è aumentata, l’insta-bilità è ancora presente nel vicinato orien-tale e meridionale dell’UE e che il risultatodel referendum del Regno Unito ha con-tribuito all’incertezza del quadro.

Sulla base di tali considerazioni, nel2017 la Commissione europea intendeconcentrarsi sulle questioni più impor-tanti, quelle su cui un’azione europeaefficace può fare realmente la differenzanell’affrontare le sfide con cui si confron-tano i cittadini, gli Stati membri e l’Unionenel suo insieme, individuando un numerolimitato di iniziative prioritarie con l’o-biettivo di « realizzare un’agenda positiva e

mirata che porti risultati concreti al fine diproteggere, difendere i cittadini e dare loroforza ».

L’opinione del Governo, come eviden-ziato nella relazione programmatica sullapartecipazione dell’Italia all’UE, è che nel2017 si debbano mettere a punto nuovepolitiche che recuperino i valori fondantidell’UE, sulla base dei processi già avviatinell’anno appena trascorso con il forteimpulso propulsivo dell’Italia. La relazionesi riferisce in primo luogo al fronte eco-nomico in cui, secondo il Governo italiano,si tratta di procedere con corretta e in-telligente applicazione delle regole europeein materia di flessibilità di bilancio, perfavorire le riforme e la crescita. In tema diimmigrazione, nella relazione si rileva che,grazie all’impegno dell’Italia, oggi la granparte dei partner dell’UE concordano sullanecessità di considerare le frontiere degliStati membri finalmente a tutti gli effettifrontiere comuni e quindi di realizzareuna politica autenticamente europea pergovernare i flussi migratori. Ciò nono-stante, secondo il Governo italiano, restaancora molto da fare per far rispettarepienamente e da tutti gli obblighi di soli-darietà in materia di asilo e diritti fon-damentali. Parallelamente, nella relazionesi segnala la necessità di lavorare sulfronte del finanziamento delle politicheeuropee, tema sul quale l’Italia haespresso, nel 2016, la sua posizione dicontrarietà a ridurre le risorse già esiguedestinate a settori assolutamente prioritariper il presente e il futuro dell’Europa:oltre all’immigrazione, la disoccupazione,soprattutto quella giovanile, gli investi-menti pubblici, la mobilità, la sicurezza ela formazione dei giovani.

Entrambi i documenti programmaticisegnalano l’importanza del 60o anniversa-rio della firma dei Trattati di Roma, nelmarzo 2017, come occasione di riflessionesul processo di rinnovamento dell’Unioneeuropea, riflessione alla quale la Commis-sione europea contribuirà – oltre che conl’impegno assunto di portare risultati con-creti ai cittadini – anche con la pubbli-cazione di un Libro bianco sul futurodell’Europa. Come ricordato dal Governo

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nella relazione programmatica, tale ap-puntamento potrà rappresentare un mo-mento importante per confermare l’impe-gno comune nel progetto europeo e perindividuare nuovi obiettivi politici volti arafforzare l’integrazione europea. L’anni-versario sarà celebrato con una serie dieventi culminanti nel Vertice dei Capi diStato e di Governo dei 27 Paesi Membri,che si riuniranno a Roma per il rilanciodel processo di integrazione europea, par-tendo – come ricordato nella relazione delGoverno – da iniziative concrete comequelle a favore della crescita economica edell’occupazione, sulle prospettive per igiovani, sulla sicurezza interna ed esterna,nonché su una politica migratoria europeaefficace e di lungo termine.

Venendo più in particolare ai contenutidel programma di lavoro della Commis-sione europea, composto da una comuni-cazione e da cinque allegati – relativi,oltre che alle proposte da assumere o dasollecitare, anche alle proposte e alle di-sposizioni legislative da ritirare o abrogare– segnalo che esso ribadisce l’impegno afavore delle dieci priorità indicate negliorientamenti politici presentati dal presi-dente Juncker nel luglio 2014 e, comeanticipato, si concentra su un numerolimitato di iniziative che ritiene prioritarie.

Con riguardo alle materie di compe-tenza della Commissione Ambiente, nel-l’ambito della prima priorità, denominata« Un nuovo impulso all’occupazione allacrescita e agli investimenti », la Commis-sione europea continuerà a lavorare perconseguire gli obiettivi di sviluppo soste-nibile, puntando sull’economia circolareche – oltre a rappresentare una sceltaobbligata in termine di risparmio dellerisorse del pianeta – offre anche ungrande potenziale in termini di innova-zione, crescita e occupazione. A tale pro-posito ricorda ai colleghi che la Commis-sione ambiente ha esaminato la comuni-cazione del 2015 « L’anello mancante –Piano d’azione dell’Unione europea perl’economia circolare », con cui è statainaugurata l’iniziativa, approvando un do-cumento finale in cui – oltre a chiedere diintervenire sul piano delle risorse finan-

ziarie, della formazione del capitaleumano e dell’informazione ai cittadini, delrafforzamento del sistema sanzionatoriononché della revisione di tutti gli incentiviesistenti nei diversi paesi – sono statesollecitate la definizione e l’attuazione diinterventi coordinati che rispondano aduna logica organica e non si contraddi-cano, anche allo scopo di massimizzare irisultati conseguibili con le risorse cherisulteranno disponibili. Il piano d’azioneper l’attuazione dell’economia circolare,preannunciato dalla Commissione europeanel programma di lavoro per il 2017,conterrà una strategia per l’utilizzo, ilriutilizzo e il riciclaggio delle materieplastiche; una proposta di regolamentoche stabilisce i requisiti qualitativi minimiper le acque riutilizzate; una revisionedella direttiva sull’acqua potabile che diaseguito all’iniziativa dei cittadini europei« Right2Water », nonché un quadro di mo-nitoraggio che verifichi i progressi verso larealizzazione dell’economia circolare ed ibenefici alla crescita ed all’ambiente.

Secondo quanto riportato nella rela-zione programmatica, il Governo intendedare il suo appoggio all’attuazione dell’e-conomia circolare sulla base delle indica-zioni venute fuori dal dibattito in sede diConsiglio ambiente, vale a dire puntandosu approcci politici integrati; politiche re-lative ai prodotti ed efficienza delle ri-sorse; sostegno all’innovazione circolare ealle imprese; processo di monitoraggio,riesame e cooperazione. Con specifico ri-ferimento alla revisione della direttivaquadro sulle acque (direttiva 2000/60/CE),il Governo auspica l’inclusione di aspettiquantitativi, oltre che qualitativi, per fa-vorire una migliore efficienza della risorsaidrica ed una sua più razionale alloca-zione. L’obiettivo è applicare adeguate me-todologie per la redazione dei bilanciidrici, che consentano di calcolare concontinuità il saldo tra la disponibilità ed iprelievi nei diversi ambiti territoriali e diprogrammare le scelte di destinazione. Intale contesto, l’ambizione del Governo èquella di proporre alla Commissione eu-ropea l’inserimento nell’articolato della di-rettiva quadro sulle acque di una proroga

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oltre il 2027 così da assicurare il raggiun-gimento dell’obiettivo di buono stato per icorpi idrici con maggior garanzia e minorimpatto sociale ed economico. Per quantoriguarda invece la citata proposta di re-golamento sui requisiti minimi di qualitàper le acque riutilizzate, il Governo, nelsostenere l’iniziativa della Commissioneeuropea, riaffermerà tra le altre cose, ilruolo del riutilizzo delle acque reflue,quale strumento per affrontare i problemidi scarsità idrica e per l’adattamento aicambiamenti climatici.

Sempre in tema di economia circolare,nel 2017 continuerà la discussione iniziatalo scorso anno sulla revisione del pac-chetto rifiuti – anch’esso esaminato dallaCommissione ambiente – che comprendela modifica di sei direttive concernenti lagestione dei rifiuti, delle discariche e dialcune tipologie specifiche di rifiuti –quali gli imballaggi, i veicoli a fine vita, lepile ed i rifiuti di apparecchiature elettri-che ed elettroniche. In tale ambito, ilGoverno, anche in linea con le indicazionidel Parlamento, continuerà a sostenere:l’introduzione di una metodologia unica earmonizzata di calcolo delle quantità dirifiuti riciclate; il chiarimento dei concettichiave di recupero, riciclaggio, recupero dimateria, riempimento, cessazione dellaqualifica di rifiuto e trattamento prima delconferimento in discarica; il rafforza-mento delle politiche di prevenzione; l’in-cremento del riciclo dei rifiuti rispetto adaltre forme di recupero e smaltimento;nonché l’aumento degli obiettivi di rici-claggio degli imballaggi. Inoltre, sempresulla base delle indicazioni fornite nellarelazione programmatica, il Governo in-tende promuovere la fissazione di unobiettivo più ambizioso per quanto ri-guarda la riduzione di tutte le operazionidi smaltimento (non solo la discarica, maanche l’incenerimento senza recuperoenergetico e le altre operazioni di smalti-mento) di tutti i rifiuti prodotti al postodell’obiettivo di riduzione della sola ope-razione di discarica per i rifiuti urbani,così come proposto dalla Commissioneeuropea. Per quanto riguarda, poi, il rici-clo dei rifiuti, verrà dato rilievo al con-

tributo dei sistemi a responsabilità estesadel produttore. In tale ottica, il Governo èfavorevole a stabilire un set di criteriminimi di trasparenza ed efficienza cuidevono attenersi i sistemi che operanosotto il principio della responsabilitàestesa dei produttori.

Nell’ambito della terza priorità indicatadal presidente Juncker, Un’Unione dell’e-nergia resiliente con politiche lungimirantiin materia di cambiamenti climatici, ilprogramma di lavoro della Commissioneeuropea e la relazione programmatica se-gnalano per il 2017 l’importanza di man-tenere fede agli impegni assunti a livellointernazionale, dando seguito alle deci-sioni adottate dalla Conferenza di Marra-kech (COP22) sui cambiamenti climatici,tenutasi a novembre 2016, nel corso dellaquale si è discusso su come dare attua-zione all’Accordo di Parigi sul clima, si-glato nel dicembre 2015 ed entrato invigore il 4 novembre 2016. Ricorda che laConferenza di Marrakech ha stabilito cheentro dicembre 2018 dovrà essere definitoil regolamento attuativo dell’Accordo diParigi, nel quale dovranno essere fissate lemodalità con cui i paesi monitoreranno iloro impegni per il taglio dei gas a effettoserra. Il regolamento dovrà inoltre preve-dere l’istituzione, entro il 2020, del Fondoverde (Green Fund) per aiutare i paesi invia di sviluppo nella lotta ai cambiamenticlimatici. Il Fondo verde, che è statodeciso dalla Conferenza di Parigi (COP21),avrà una dotazione di 100 miliardi didollari l’anno. In tale contesto il Governointende far progredire il lavoro a livellotecnico per:

rafforzare i meccanismi di monito-raggio e rendicontazione degli impegnipresi sia riguardo alla riduzione delleemissioni che all’assistenza ai Paesi in viadi sviluppo;

individuare le informazioni e le ca-ratteristiche comuni degli impegni nazio-nali volontari di mitigazione e adatta-mento;

determinare le modalità di svolgi-mento della valutazione globale degli im-pegni di riduzione delle emissioni;

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definire le modalità per contabiliz-zare le risorse finanziarie a favore deiPaesi in via di sviluppo.

Sempre nel quadro delle iniziative voltea conciliare la politica energetica con lalotta ai cambiamenti climatici, segnalainoltre che – come preannunciato nelprogramma di lavoro – il 30 novembrescorso la Commissione europea ha pre-sentato, a completamento delle iniziativepreviste nell’Unione dell’energia, il pac-chetto « Energia pulita per tutti gli euro-pei », volto a gestire la modernizzazionedell’economia mettendo l’efficienza ener-getica al primo posto, con l’obiettivo didiventare il leader mondiale nel campodelle energie rinnovabili e garantire untrattamento equo ai consumatori. Il pac-chetto prevede misure legislative in mate-ria di efficienza energetica, energie rinno-vabili, compresa la sostenibilità delle bio-energie, assetto del mercato dell’energiaelettrica e norme di governance per l’U-nione dell’energia nonché un’iniziativa peraccelerare l’innovazione nel settore dell’e-nergia pulita, che è attualmente all’esamedelle Commissioni riunite ambiente e at-tività produttive. Le altre iniziative annun-ciate dalla Commissione europea riguar-dano l’attuazione della Strategia europeaper una mobilità a basse emissioni, pre-sentata nel luglio 2016, che mira ad au-mentare l’efficienza dei trasporti e a ri-durre le emissioni fino a giungere gradual-mente ai veicoli a emissioni zero. Tra lemisure preannunciate per il secondo tri-mestre del 2017, segnala in particolare larevisione dell’attuale direttiva « veicoli pu-liti », che si prefigge di migliorarne ilcontributo al raggiungimento degli obiet-tivi dell’UE in materia di lotta al cambia-mento climatico e all’inquinamento dell’a-ria e di stimolare il mercato a produrreveicoli sempre più puliti e ad incrementarela competitività.

Per l’attuazione degli obiettivi in ma-teria di clima e energia fissati dal Consi-glio europeo per il 2030, secondo il Go-verno è inoltre prioritario concludere en-tro il 2017 il processo di riforma delsistema di scambio delle quote di emis-

sione (sistema ETS) dei gas ad effettoserra, su cui permangono importanti di-vergenze tra gli Stati membri, tra l’altroper quanto riguarda: la percentuale dellequote da mettere all’asta; gli strumentifinanziari e il generale livello di ambizionedella normativa. Nell’ambito di tale pro-cesso di riforma, il Governo sostiene lanecessità di creare un meccanismo cen-tralizzato a livello europeo in grado diridurre le distorsioni del mercato internoe di compensare gli operatori soggetti adifficoltà, con metodi di assegnazione dellequote gratuite di emissioni che tenganoconto del progresso tecnologico e dell’ef-ficienza degli impianti e con regole armo-nizzate per la gestione del rischio dirilocalizzazione. Nel documento finale ap-provato a conclusione dell’esame dellaproposta di riforma, la Commissione am-biente ha chiesto che si assicurasse lapiena efficacia del sistema ETS, nel sensodi: attribuire un prezzo adeguato al car-bonio e di indirizzare gli investimenti delleimprese verso la decarbonizzazione, evi-tando alle imprese stesse oneri di adegua-mento sproporzionati; garantire che lanuova metodologia prevista per l’indivi-duazione dei settori esposti a rischio dirilocalizzazione non comporti una ridu-zione dei settori inclusi tale da determi-nare un pregiudizio per la competitivitàdelle aziende europee più esposte allaconcorrenza; valutare l’opportunità di uti-lizzare strumenti fiscali volti a disincenti-vare le emissioni maggiormente inqui-nanti, e, al contempo, eliminare facilita-zioni e sussidi per le fonti maggiormenteinquinanti.

Ricorda ai colleghi che le iniziativedell’UE in materia di emissioni di gas adeffetto serra comprendono anche il cosid-detto « pacchetto non-ETS », composto dadue proposte di regolamento, la primarelativa alla riduzione delle emissioni neisettori non coperti dal sistema di scambiodi quote di emissione ETS – tuttora al-l’esame della nostra Commissione – e laseconda volta a considerare anche le emis-sioni di gas a effetto serra risultanti dal-l’uso del suolo e dalla silvicultura (LU-LUCF) ai fini del raggiungimento degli

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impegni assunti con il pacchetto climaenergia al 2030. Sul « pacchetto non-ETS »,sul quale si è registrato uno stallo in senoal Consiglio dell’UE, il Governo sostienel’importanza di norme eque e bilanciateche valorizzino gli sforzi dei paesi che,come l’Italia, hanno già ridotto in anticipole proprie emissioni.

Segnala inoltre che la lotta ai cambia-menti climatici costituisce uno degli obiet-tivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo so-stenibile, adottata nel settembre 2015 nel-l’ambito dello storico Summit delle Na-zioni Unite ed entrata in vigore il 1o

gennaio 2016. Il Governo ritiene che l’U-nione europea debba giocare un ruologuida nell’attuazione dell’agenda dotandosidi un quadro di riferimento chiaro e di unpercorso di attuazione interno. In questadirezione sembra muoversi la comunica-zione « Il futuro sostenibile dell’Europa:prossime tappe », presentata dalla Com-missione europea il 22 novembre scorso esollecitata dal Governo.

In conclusione, ribadisce che l’esamedei due documenti programmatici all’or-dine del giorno costituisce un’occasionepreziosa, per discutere, in primo luogoconfrontandosi con il Governo, sulle pro-spettive dell’Unione europea e sulle inizia-tive che essa dovrà assumere nel prossimofuturo per riconquistare un ruolo da pro-tagonista.

Tutto ciò premesso, si riserva di pre-sentare una proposta di parere anche sullabase dei rilievi che dovessero emergere nelcorso del dibattito.

Ermete REALACCI (PD), presidente, nelcondividere l’opinione della relatrice sul-l’opportunità rappresentata dall’esame deidue documenti programmatici all’ordinedel giorno, invita i colleghi ad utilizzare ilparere per la XIV Commissione comeun’occasione per fornire gli indirizzi dellaCommissione Ambiente su alcune que-stioni rilevanti. Da parte sua, a titoloesemplificativo, sottopone alla valutazionedei colleghi l’ipotesi di un’Unione europeaa due velocità anche su temi diversi daquelli economici.

Maria Chiara GADDA (PD), relatrice,anche con riferimento alle sollecitazionidel presidente, manifesta l’intenzione diprendere spunto, nella predisposizionedella proposta di parere, dagli indirizziforniti dalla Commissione Ambiente inesito all’esame di rilevanti iniziative del-l’UE, quali l’economia circolare, il pac-chetto rifiuti e la riforma del sistema ETS.In particolare, con riguardo ai rifiuti se-gnala l’importanza delle scelte terminolo-giche, che si rivelano determinanti per lacorretta applicazione della normativa inmateria. Invita da ultimo i colleghi asottoporle sollecitazioni e suggerimenti invista della predisposizione della propostadi parere.

Ermete REALACCI (PD) presidente,nessun altro chiedendo di intervenire, rin-via il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.45.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Ermete REALACCI.

La seduta comincia alle 11.45.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a)

Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto

aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da

un lato, e il Governo dello Stato d’Israele, dall’altro,

fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo

sullo spazio aereo comune tra l’Unione europea e i

suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fatto a

Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti

aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da

un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato,

l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro

lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16

e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra

l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,

l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro

lato, riguardante l’applicazione dell’Accordo sui tra-

sporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati

membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro

lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia,

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d’altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21

giugno 2011.

C. 2714 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Umberto MARRONI (PD), relatore, ri-corda ai colleghi che la VIII Commissioneè chiamata ad esprimere il prescritto pa-rere alla III Commissione Affari esteri suldisegno di legge di ratifica di tre Accordistipulati dall’Unione europea in materia ditrasporto aereo. Si tratta di accordi dicompetenza mista che, oltre alle disposi-zioni più strettamente economico-com-merciali, da tempo delegate all’UE, con-tengono anche ulteriori previsioni di com-petenza del diritto interno; pertanto, sonoda sottoporre alla firma e alla ratifica deisingoli Stati membri, secondo le procedurepreviste dal rispettivo ordinamento.

Come ricordato nella relazione illustra-tiva allegata al disegno di legge di auto-rizzazione alla ratifica, tradizionalmente ilsettore del trasporto aereo internazionaleè disciplinato da accordi bilaterali frasingoli Stati. Tuttavia – dopo le sentenzepronunciate dalla Corte di giustizia euro-pea nel novembre 2002 (le cosiddette OpenSkies), che giudicarono incompatibili con ildiritto comunitario alcune clausole conte-nute negli accordi aerei bilaterali stipulatida alcuni Stati membri con gli Stati Unitid’America (USA) – la Commissione euro-pea ha avviato e concluso una serie diaccordi globali tra l’Unione europea e iPaesi terzi, perseguendo il fine di raffor-zare le prospettive di promozione dell’in-dustria europea, di ampliare le opportu-nità del trasporto aereo e di garantireeque condizioni di concorrenza, contri-buendo al contempo alla riforma dell’a-viazione civile internazionale.

Rientra in quest’ottica l’Accordo euro-mediterraneo sul trasporto aereo tra l’U-nione europea e Israele, concluso il 10giugno 2013, la cui entrata in vigore,destinata a sostituire gli accordi bilaterali

esistenti tra gli Stati membri dell’Unioneeuropea e lo Stato d’Israele, contribuirà adagevolare, come si sottolinea nella citatarelazione illustrativa, i necessari processidi fusione e di consolidamento di soggettiimprenditoriali dell’Unione in grado diconfrontarsi con le dinamiche di mercatomondiali.

L’accordo con Israele è basato su ana-loghe esperienze con altri paesi. Ricordoin particolare che due analoghi accordi,con il Marocco e la Giordania, fatti aBruxelles rispettivamente il 12 dicembre2006 e il 15 dicembre 2010 sono statiratificati dall’Italia con la legge n. 158 del13 ottobre 2009 e con la legge n. 8 del 2febbraio 2012.

La finalità dell’Accordo è rappresentatadunque dall’istituzione di uno spazio aereoliberalizzato tra l’Unione europea e i suoiStati membri e lo Stato d’Israele, nel cuiambito i vettori di entrambe le Partipotranno stabilirsi liberamente, fornire li-beramente i loro servizi sulla base deiprincìpi commerciali, competere su baseequa e paritaria nonché essere soggetti acondizioni regolamentari equivalenti e ar-monizzate.

Le medesime osservazioni di caratteregenerale valgono anche per l’Accordo sullospazio aereo comune tra l’Unione europeae i suoi Stati membri e la Repubblicamoldova, fatto a Bruxelles il 26 giugno2012.

Con riguardo alle competenze dellaCommissione ambiente, segnalo che inentrambi gli accordi, le Parti riconosconol’importanza della protezione dell’am-biente in sede di definizione e di attua-zione della politica dell’aviazione nonchéla necessità di adottare misure efficaci alivello mondiale, nazionale e locale perridurre al minimo gli impatti dell’avia-zione civile sull’ambiente.

Per quanto concerne l’Accordo, fatto aLussemburgo e Oslo il 16 e 21 giugno2011, tra l’Unione europea, gli Stati Uniti,l’Islanda e la Norvegia, nonché l’accordoaddizionale tra l’Unione europea, l’Islandae la Norvegia, l’insieme di tali strumenti èvolto ad estendere all’Islanda e alla Nor-vegia il protocollo del 24 giugno 2010, che

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modifica l’accordo sui trasporti aerei traStati Uniti e Unione europea del 2007.

La relazione illustrativa del Governoricorda come Islanda e Norvegia abbianopreso parte come osservatori già alla fasenegoziale che condusse poi alla stipula delprotocollo del 2010: al termine di talinegoziati fu concordato che i due Paesisviluppassero una proposta concernente lecondizioni e la procedura per il loroaccesso al protocollo. Viene peraltro ri-cordato come entrambi i paesi, pur nonappartenenti all’Unione europea, sianoparti integranti dello spazio aereo comuneeuropeo cui ha dato vita l’accordo ECAAdel 9 giugno 2006 (ratificato dall’Italia conla legge 4 giugno 2010, n. 91).

Per quanto concerne le finalità e laportata dello spazio aereo comune tran-satlantico, cui l’accordo tra Stati Uniti eUnione europea del 2007 ha dato vita,valgano le considerazioni già formulate aproposito dell’accordo tra Unione europeae Israele.

In merito al protocollo di modifica,ricordo che esso è stato a suo temponegoziato dalle parti in ottemperanza al-l’obbligo stabilito dall’articolo 21 dell’Ac-cordo del 2007 di avviare una seconda fasenegoziale, al fine di progredire nella rea-lizzazione in un mercato transatlantico deltrasporto aereo sempre più aperto e inte-grato. Segnalo in particolare che l’articolo3 del protocollo, nel sostituire l’articolo 15dell’Accordo in materia di protezione del-l’ambiente, dettaglia i nuovi ambiti neiquali si svolgerà la cooperazione su taleaspetto: la ricerca e lo sviluppo di tecno-logia aeronautica rispettosa dell’ambiente;

lo studio dell’impatto delle emissioni del-l’aviazione; la ricerca e sviluppo di carbu-ranti verdi.

Con riguardo al contenuto del disegnodi legge di ratifica, esso si compone diquattro articoli. L’articolo 1 e l’articolo 2contengono come di consueto rispettiva-mente l’autorizzazione alla ratifica e l’or-dine di esecuzione degli accordi richia-mati. L’articolo 3 riporta una clausola diinvarianza finanziaria, per la quale dal-l’attuazione della legge di autorizzazionealla ratifica non devono derivare nuovi omaggiori oneri a carico della finanza pub-blica (comma 1). Ne consegue (comma 2)che le amministrazioni interessate provve-dono agli adempimenti previsti dalla leggedi autorizzazione alla ratifica con le ri-sorse umane, strumentali e finanziarie alegislazione vigente. Infine, l’articolo 4 pre-vede l’entrata in vigore della legge diautorizzazione alla ratifica il giorno suc-cessivo a quello della sua pubblicazione inGazzetta Ufficiale.

Tutto ciò premesso, preannuncia laproposta di parere favorevole sul provve-dimento in esame, non ravvisandosi profiliproblematici in relazione agli ambiti dicompetenza della VIII Commissione.

Ermete REALACCI (PD) presidente, in-vita i colleghi a valutare se vi siano a loroavviso eventuali elementi di criticità, dasottoporre al relatore in vista della predi-sposizione della proposta di parere.

Nessuno chiedendo di intervenire, rin-via il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.50.

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IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

5-10307 Battaglia: Nomina del presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirrenomeridionale e Jonio e dello Stretto e profili di conflitto di interesse relativi a un possibilecandidato secondo notizie di stampa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

5-09446 Liuzzi: Mancata incorporazione del personale della società Techno Sky da parte diENAV e interruzione dell’internalizzazione dei suoi servizi tecnici presso di essa . . . . . . 90

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

5-10158 Sgambato: Peggioramento del servizio di trasporto ferroviario sulla tratta Roma-Napoli con particolare penalizzazione degli utenti della stazione Sessa Aurunca-Rocca-monfina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di contratto di programma 2016-2021 – parte servizi tra il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti e la società Rete ferroviaria italiana SpA. Atto n. 374 (Seguitodell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . 91

ALLEGATO 4 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto e rinvio) . . . 91

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

INTERROGAZIONI

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Michele Pompeo META. —Interviene il sottosegretario di Stato per leinfrastrutture e i trasporti Umberto DelBasso De Caro.

La seduta comincia alle 12.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

Michele Pompeo META, presidente, co-munica che il deputato Giulio Cesare

Sottanelli, appartenente al gruppo Sceltacivica-ALA per la Costituente Liberale ePopolare-MAIE, ha cessato di far partedella Commissione ed è entrato a farneparte il deputato Francesco Saverio Ro-mano, appartenente al medesimo gruppo.

Michele Pompeo META, presidente,propone che la pubblicità dei lavori siaassicurata anche mediante impianti audio-visivi a circuito chiuso.

Non essendovi obiezioni, così rimanestabilito.

Martedì 7 febbraio 2017 — 89 — Commissione IX

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5-10307 Battaglia: Nomina del presidente dell’Auto-

rità di sistema portuale dei Mari Tirreno meridio-

nale e Jonio e dello Stretto e profili di conflitto di

interesse relativi a un possibile candidato secondo

notizie di stampa.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSODE CARO risponde all’interrogazione intitolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 1).

Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), repli-cando in qualità di cofirmataria, e allaluce di quanto affermato dal sottosegre-tario, si dichiara soddisfatta. Segnala, peraltro, che non cesserà di vigilare su quelloche ritiene essere stato più di un merogossip riportato dagli organi di informa-zione, cui ha fatto riferimento l’atto disindacato ispettivo.

5-09446 Liuzzi: Mancata incorporazione del perso-

nale della società Techno Sky da parte di ENAV e

interruzione dell’internalizzazione dei suoi servizi

tecnici presso di essa.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSODE CARO risponde all’interrogazione intitolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 2).

Mirella LIUZZI (M5S), replicando, purringraziando il sottosegretario per l’appro-fondita serie di informazioni fornite, sidichiara insoddisfatta della risposta inquanto si è voluto eludere la domandacentrale e cioè perché il personale diTechno Sky non può essere assorbito daENAV. Resta ancora incomprensibile, asuo avviso, il motivo per il quale solo inItalia i servizi di navigazione aerea sianoforniti da due diverse società. Conclu-dendo, ritiene che non vi siano ragioni cheimpediscano l’integrale incorporazione diTechno Sky in ENAV che invece rappre-senterebbe, senza dubbio, una misura dirazionalizzazione dei costi e di efficienza.

5-10158 Sgambato: Peggioramento del servizio di

trasporto ferroviario sulla tratta Roma-Napoli con

particolare penalizzazione degli utenti della stazione

Sessa Aurunca-Roccamonfina.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSODE CARO risponde all’interrogazione intitolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 3).

Camilla SGAMBATO (PD), replicando,si dichiara parzialmente soddisfatta giac-ché deve confermare che i disagi lamentatied esposti nell’interrogazione in titolo per-sistono immutati. Segnalando che sarà suacura continuare a insistere presso le com-petenti autorità regionali della Campania edel Lazio per arrivare ad una soluzionedelle indicate problematiche, chiede che ilGoverno faccia, per parte sua, quanto gliè possibile.

Ricorda che i disagi segnalati vanno acolpire, oltre che il mondo del pendola-rismo per motivi di lavoro, anche ildiritto allo studio dei moltissimi studentidel territorio aurunco che quotidiana-mente devono raggiungere i loro luoghi diistruzione nelle province di Roma e La-tina.

Michele Pompeo META, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Michele Pompeo META. —Interviene il sottosegretario di Stato per leinfrastrutture e i trasporti Umberto DelBasso De Caro.

La seduta comincia alle 13.

Martedì 7 febbraio 2017 — 90 — Commissione IX

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Schema di contratto di programma 2016-2021 –parte servizi tra il Ministero delle infrastrutture edei trasporti e la società Rete ferroviaria italianaSpA.Atto n. 374.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di contratto di programma all’or-dine del giorno, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 2 febbraio 2017.

Michele Pompeo META, presidente,propone che la pubblicità dei lavori siaassicurata anche mediante impianti audio-visivi a circuito chiuso.

Non essendovi obiezioni, così rimanestabilito.

Michele Pompeo META, presidente, ri-corda che nella seduta del 25 gennaio èstata svolta la relazione introduttiva e chenella giornata del 31 gennaio si è tenutal’audizione dell’Amministratore delegato diRete ferroviaria italiana SpA, MaurizioGentile.

Roberta OLIARO (CI), invita il relatorea valutare se inserire nella proposta diparere uno specifico rilievo concernente laprevisione di modalità consultive deglioperatori di mercato prima di decidere ilfermo ferroviario per attività di manuten-zione non indifferibili. Ritiene, infatti, checiò potrebbe minimizzare i possibili disagidegli operatori che si servono del servizioferroviario ed evitare, così, quanto avve-nuto, ad esempio, lo scorso ottobrequando il fermo ferroviario per l’esecu-zione di lavori manutentivi a Genova Vol-tri, in combinazione con il coincidentedivieto della circolazione dei mezzi adibitial traffico merci per festività, ha provocatoil blocco dei lavori manutentivi al porto diGenova per diversi giorni.

Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) chiededi conoscere quando la Commissione po-trà procedere all’esame del contratto di

programma tra il Ministero delle infra-strutture e dei trasporti e la società Reteferroviaria italiana SpA, riguardante laparte investimenti.

Emiliano MINNUCCI (PD), relatore, se-gnala alla collega Bruno Bossio che l’e-same del nuovo contratto di programmaavrà luogo presumibilmente nei prossimimesi, mentre, come noto, non sarà oggettodi esame l’aggiornamento della parte ri-guardante gli investimenti per il 2016.

Tenuto anche conto delle indicazioniespresse dalla collega Oliaro, che condi-vide, formula una proposta di parere conosservazioni (vedi allegato 4).

Michele Pompeo META, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito dell’esame alla seduta già pre-vista per domani, in cui si procederà allavotazione della proposta di parere formu-lata dal relatore.

La seduta termina alle 13.10.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Michele Pompeo META. —Interviene il sottosegretario di Stato per leinfrastrutture e i trasporti Umberto DelBasso De Caro.

La seduta comincia alle 13.10.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017

– Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e

difende.

COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2017.

Doc. LXXXVII-bis, n. 5.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l’esame con-giunto dei provvedimenti in oggetto.

Martedì 7 febbraio 2017 — 91 — Commissione IX

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Michele Pompeo META, presidente,propone che la pubblicità dei lavori siaassicurata anche mediante impianti audio-visivi a circuito chiuso.

Non essendovi obiezioni, così rimanestabilito.

Michele Pompeo META, presidente, in-vita il relatore a svolgere la relazioneintroduttiva.

Vincenzo GAROFALO (AP-NCD-CpI),relatore, ricorda che la Commissione èchiamata ad esaminare il Programma dilavoro della Commissione europea per il2017 – Realizzare un’Europa che pro-tegge, dà forza e difende (COM(2016)710final) e i relativi allegati e la Relazioneprogrammatica sulla partecipazione dell’I-talia all’Unione europea riferita all’anno2017 (Doc. LXXXVII-bis, n. 5) ai fini del-l’espressione del parere.

Il programma di lavoro della Commis-sione europea per il 2017, che consta diuna Comunicazione e di cinque allegati,illustra le principali iniziative che la Com-missione europea intende avviare nel 2017.Nelle premesse della comunicazione, laCommissione europea evidenzia un qua-dro difficile e in evoluzione, contraddi-stinto da una ripresa economica ancora infase iniziale segnalando che restano daaffrontare le sfide connesse ai flussi mi-gratori – che hanno messo a dura provale frontiere esterne dell’Unione –, allapersistente minaccia terroristica, all’insta-bilità del vicinato orientale e meridionalee all’incertezza che ha fatto seguito alreferendum del Regno Unito.

Segnala che la Commissione europea,pur rivendicando alcuni importanti risul-tati ottenuti nel corso del 2016 – dall’at-tivazione del Fondo europeo per gli inve-stimenti strategici alla rapida attivazionedella Guardia di frontiera e costiera eu-ropea –, si dichiara consapevole di doverprodurre un impegno ulteriore e signifi-cativo, lavorando nell’ambito delle diecipriorità indicate negli orientamenti politicipresentati all’inizio del proprio mandato.

Ricorda che il 2017 sarà l’anno delsessantesimo anniversario dei Trattati diRoma. Il 25 marzo 2017 rappresenteràquindi l’occasione per una serie di eventie celebrazioni il cui approdo finale, d’in-tesa con la presidenza maltese di turno delConsiglio UE, sarà un Vertice in cui i 27Paesi membri si riuniranno a Roma per ilrilancio del processo di integrazione eu-ropea partendo proprio da iniziative con-crete come quelle dirette a favorire lacrescita economica e l’occupazione, a cre-are prospettive per i giovani, al rafforza-mento della sicurezza interna ed esterna ea realizzare una politica migratoria effi-cace e di lungo termine.

Sottolinea che la Commissione europeadelinea, quindi, le iniziative assunte nel-l’ambito dei dieci ambiti prioritari di in-tervento che, ricorda, sono: un nuovoimpulso all’occupazione, alla crescita e agliinvestimenti; la creazione di un mercatounico digitale connesso; un’Unione dell’e-nergia resiliente con politiche lungimirantiin materia di cambiamenti climatici; lacreazione di un mercato unico più pro-fondo e più equo con una base industrialepiù solida; maggiore integrazione e mag-giore equità nell’Unione economica e mo-netaria; un accordo realistico e equilibratodi libero scambio con gli Stati Uniti; lacreazione di uno spazio di libertà, sicu-rezza, giustizia e di diritti fondamentalibasato sulla reciproca fiducia; una nuovapolitica della migrazione; un ruolo piùincisivo a livello mondiale ed un’Unione dicambiamento democratico.

Aggiunge che, rispetto a tale quadro diobiettivi, il Programma di lavoro reca 5allegati: il primo raccoglie le 17 nuoveiniziative legislative che saranno propostedalla Commissione europea nell’arco del2017; il secondo contiene ulteriori 18 ini-ziative legislative che la Commissione eu-ropea ha intenzione di intraprendere, volteesclusivamente a riesaminare e rivedereambiti fondamentali della legislazione vi-gente, nell’ottica della semplificazionedella normativa settoriale e di semplifica-zione normativa e burocratica delle di-verse politiche dell’Unione (programma« REFIT »); l’allegato III individua 35 pro-

Martedì 7 febbraio 2017 — 92 — Commissione IX

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poste legislative già presentate, ritenuteprioritarie e quindi meritevoli di essereadottate in tempi brevi; l’allegato IV indicale proposte legislative pendenti che laCommissione europea intende ritirare nel-l’arco di sei mesi (entro aprile 2017), inquanto non più coerenti con le prioritàpolitiche del Programma; l’allegato V recainfine un elenco di atti normativi in vigoreda abrogare in quanto obsoleti.

Sottolinea che anche la Relazione pro-grammatica del Governo, è strutturata incinque parti speculari in linea di massimaal suddetto Programma.

A fini illustrativi darà conto di seguitodelle principali iniziative che l’Esecutivoeuropeo intende avviare nel 2017, negliambiti di interesse della IX CommissioneTrasporti, riportando la posizione del Go-verno italiano sui medesimi argomenti.

Cominciando dal settore delle comuni-cazioni, segnala che la Commissione eu-ropea tratta ampiamente il tema del mer-cato digitale, anche considerato che incima all’agenda della Commissione euro-pea per il 2017 vi è il completamentodell’attuazione della Strategia per il mer-cato unico digitale, presentata nel maggio2015 e già oggetto di esame da parte dellanostra Commissione. In questo ambito, laCommissione europea intende accelerarel’adozione delle proposte legislative su trespecifici settori, che sono stati già oggettodi attenzione da parte della IX Commis-sione Trasporti.

Ricorda, infatti, con riguardo alla ma-teria dei contratti digitali, che le Commis-sioni riunite IX Trasporti e X Attivitàproduttive hanno approvato un documentofinale con osservazioni essenzialmente ri-ferite alla tutela dei dati personali dapratiche di profilazione commerciale e allaprotezione dei consumatori a livelli noninferiori alle attuali discipline nazionali.

Quanto al tema degli abbonamenti acontenuti audiovisivi online e della porta-bilità transfrontaliera dei servizi di con-tenuti online nel mercato interno, an-ch’esso, ricorda, è stato trattato dalleCommissioni riunite IX Trasporti e XAttività produttive, che hanno approvatoun documento finale con osservazioni, con

particolare riferimento alla necessità didefinire puntualmente il concetto di tem-poraneità della presenza in altro Statomembro sulla base di criteri inequivoci.

Infine, segnala, è stata oggetto di at-tenzione della IX Commissione Trasporti– che ha esaminato la proposta normativain questione (COM(2016)43) – anche ladelicata materia riguardante l’utilizzodella banda 700 MHz con specifico rife-rimento alla liberazione coordinata entroil 2020 della banda 694-790 MHz (« co-siddetta dei 700 MHz »), attualmente am-piamente utilizzata soprattutto in Italiaper la televisione digitale terrestre. Ri-corda che nel documento finale approvatodalla IX Commissione Trasporti sono stateformulate osservazioni con particolare ri-ferimento alla necessità di prorogare iltermine per la liberazione della banda al2022 e di riservare l’uso della banda difrequenza 470-694 MHz alla fornitura diservizi di media audiovisivi mediante di-gitale terrestre e alle apparecchiaturePMSE audio senza fili fino al 2030.

Al riguardo, segnala che sulla citataproposta normativa COM(2016)43 loscorso 14 dicembre le tre istituzioni eu-ropee hanno raggiunto un accordo politicosu un approccio a livello dell’Ue checonsentirà di fornire entro il 30 giugno2030 servizi internet mobili di alta qualitàin qualsiasi luogo (autostrade, spazi chiusi,grandi città, paesi isolati) e spianerà lastrada a nuove applicazioni transfronta-liere, facilitando l’introduzione del 5G,ovvero la quinta e prossima generazione ditecnologia delle comunicazioni mobili, apartire dal 2020.

Evidenzia che la Commissione europeaintende inoltre favorire un rapido iterdelle proposte normative in tema di geo-blocking, sviluppo delle reti ad altissimacapacità nonché della proposta in materiadi media audiovisivi (2010/13/UE), relativaal coordinamento delle disposizioni degliStati membri concernenti la fornitura diservizi di media audiovisivi, in considera-zione dell’evoluzione delle realtà del mer-cato. Segnala, altresì, che la Commissioneeuropea intende adottare anche un’inizia-tiva per garantire alle autorità pubbliche

Martedì 7 febbraio 2017 — 93 — Commissione IX

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servizi di comunicazione via satellite affi-dabili, sicuri ed efficienti in termini dicosti (GOVSATCOM – comunicazioni sa-tellitari governative), nonché misure perfacilitare la commercializzazione di servizie dati spaziali.

Quanto al settore postale, rileva cheviene considerata prioritaria dalla Com-missione europea la regolamentazione inmateria di consegna dei pacchi(COM(2016)285), volta ad aumentare latrasparenza dei prezzi e la sorveglianzaregolamentare sui servizi di consegnatransfrontaliera dei pacchi. Infine ritieneche si può esprimere soddisfazione per laconferma di abolire le tariffe di roaminginternazionale entro il primo semestre del2017.

Rileva che in questi ambiti il Governoitaliano, per quanto emerge dalla relazioneprogrammatica, si dichiara impegnato aportare avanti le azioni per l’attuazionedella Strategia, in particolare in materia diportabilità transfrontaliera dei servizi dicontenuti on-line, di geoblocking, nonchéle iniziative concernenti il nuovo codicedelle comunicazioni elettroniche e la mo-dernizzazione del quadro dell’audiovisivocontinuando altresì a seguire con partico-lare attenzione le azioni e i negoziati inmateria di standardizzazione al fine diconsentire che dispositivi connessi (tele-foni, computer e sensori) possano comu-nicare in modo sicuro e senza difficoltà.Viene inoltre manifestato eguale consensoe sostegno all’iniziativa relativa ai servizidi consegna transfrontaliera dei pacchi.

Passando all’esame della materia deitrasporti e della mobilità, sottolinea che laCommissione europea ha innanzi tuttoconfermato l’intenzione di dare prontaattuazione dell’Accordo internazionalesulle emissioni degli aeromobili.

Segnala, inoltre, che essa intende pro-seguire nell’attuazione della Strategia eu-ropea per una mobilità a basse emissionipresentata nel luglio 2016, che mira adaumentare l’efficienza dei trasporti e aridurre le emissioni fino a giungere gra-dualmente ai veicoli a emissioni zero. Perconseguire questo obiettivo, viene annun-ciata la presentazione delle revisioni RE-

FIT dei regolamenti relativi alle autovet-ture e ai veicoli commerciali leggeri, de-lineando strategie intese a introdurrenorme sulle emissioni basse o zero per ilperiodo successivo al 2020, e la direttivasui veicoli puliti per migliorare gli incentivie le norme nel settore degli appalti. Inol-tre, sempre nell’ambito delle iniziative RE-FIT, indicate nell’Allegato II al Programmadi lavoro, la Commissione europea annun-cia la revisione delle norme in materia ditrasporto combinato di merci, che saràrealizzata nel quarto trimestre 2017.

Con riferimento al Trasporto stradale,si evidenzia che nella relazione il Governoindica il suo sostegno per quelle iniziative,già definite « Pacchetto stradale », riguar-danti molteplici argomenti quali l’autotra-sporto, il mercato interno, gli aspetti so-ciali e la tariffazione delle infrastrutture.Al riguardo, sottolinea che si evidenziacome la problematica più sensibile perl’Italia sia quella concernente il trasportodi cabotaggio, rispetto al quale, negli annie a più riprese, è stata manifestata –anche attraverso iniziative di stimolo allaCommissione europea con altri Stati mem-bri – una forte contrarietà ad ipotesi dimaggiore liberalizzazione, richiedendo in-terventi di chiarificazione della disciplinavigente al fine di renderne più semplicil’applicazione ed il controllo. In ogni caso,rimarca, l’obiettivo primario del Governoitaliano è quello di giungere ad una so-stanziale armonizzazione delle regole ealla loro effettiva applicazione in ambitoeuropeo.

Evidenzia, inoltre, che con riferimentoal trasporto marittimo, nella relazione delGoverno si evidenzia che esso contribuiràa consolidare, nel settore marittimo, lapolitica europea in materia di safety, men-tre, in materia di trasporto ferroviario, nelcorso del 2017, provvederà a recepire ledirettive e a dare attuazione ai regola-menti dell’Unione europea inerenti ilquarto pacchetto ferroviario. Nel settoredel trasporto aereo proseguiranno le atti-vità negoziali per la stipula di accordiaerei tra l’Unione europea e altri paesiextracomunitari.

Martedì 7 febbraio 2017 — 94 — Commissione IX

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Segnala, infine, che nella Relazioneprogrammatica il Governo annuncia in-nanzitutto che seguirà tutti i settori dellapolitica dei trasporti che beneficiano dicontributi europei e concorrerà, nell’am-bito del CEF (Connecting Europe Facility),alla programmazione delle politiche dicoesione 2014-2020 e, nell’ambito del FEIS(Fondo europeo per gli investimenti stra-tegici), ai bandi della programmazione, incoerenza con il nuovo assetto delle RetiTEN-T e dei Corridoi multimodali. Nelcorso del 2017, il Governo sarà, inoltre,impegnato nell’attuazione del PON « Infra-strutture e Reti 2014-2020 », volto a pro-muovere sistemi di trasporto sostenibili edeliminare le strozzature delle principaliinfrastrutture di rete.

Conclusivamente, alla luce dei molte-plici spunti che i documenti all’esameforniscono, si riserva di formulare unaproposta di parere sulla base degli ele-menti che emergeranno nel corso del di-battito.

Michele Pompeo META, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame congiunto ad altra se-duta.

La seduta termina alle 13.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-09966 Fabbri: Riallocazione della ca-serma Polfer della stazione di Bolognapresso lo scalo merci San Donato e pro-blematiche sui livelli di sicurezza della

stazione e dei passeggeri in transito.

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ALLEGATO 1

5-10307 Battaglia: Nomina del presidente dell’Autorità di sistemaportuale dei Mari Tirreno meridionale e Jonio e dello Stretto e profilidi conflitto di interesse relativi a un possibile candidato secondo

notizie di stampa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento al quesito posto se-gnalo che, come correttamente evidenziatodagli onorevoli interroganti, ai sensi del-l’articolo 8 della legge n. 84 del 1994,come sostituito dall’articolo 10 del decretolegislativo n. 169 del 2016, il Presidentedell’Autorità di sistema portuale è nomi-nato dal Ministro delle infrastrutture e deitrasporti, d’intesa con il Presidente o iPresidenti della regione interessata.

Il Presidente è scelto fra cittadini deiPaesi membri dell’Unione europea aventi

comprovata esperienza e qualificazioneprofessionale nei settori dell’economia deitrasporti e portuale.

Nel caso in esame, informo che ad oggialcuna proposta è stata sottoposta alleregioni interessate per il rilascio dellaprescritta intesa.

Si rassicura, in ogni caso, che qualsiasicandidatura sarà adeguatamente valutatae verificata anche per i profili connessiall’inconferibilità ed incompatibilità aisensi della normativa vigente.

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ALLEGATO 2

5-09446 Liuzzi: Mancata incorporazione del personale della societàTechno Sky da parte di ENAV e interruzione dell’internalizzazione dei

suoi servizi tecnici presso di essa.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento ai quesiti posti è statointeressato l’Ente nazionale per l’assi-stenza al volo (ENAV). La società TechnoSky, il cui intero capitale è detenuto daENAV, nasce dal conferimento, nel 2006,in Vitrociset Sistemi S.r.l. del ramo d’a-zienda di Vitrociset S.p.A. afferente lalogistica ATC (Air Traffic Control), attra-verso un complesso ed articolato processoche ha visto intervenire tutti gli attoriistituzionali competenti per ENAV, tra iquali si ricorda, a titolo esemplificativo, ilMinistero azionista (MEF), il Ministerovigilante (MIT), le competenti commissioniparlamentari, l’Autorità Garante dellaConcorrenza e del Mercato e, da ultimo, laCorte dei conti.

Pertanto, Techno Sky dal gennaio 2007svolge attività di conduzione e manuten-zione degli impianti e dei sistemi per ilcontrollo dei traffico aereo nazionale.

Per la tipologia di attività che TechnoSky svolge, nonché per la destinazionepressoché esclusiva delle medesime, dicarattere strumentale e/o complementarea favore della controllante, essa si pre-senta come una tipica società in-house;per l’oggetto e per le modalità con le qualiviene effettuata, l’attività rientra nelcampo d’applicazione del vigente CCNLdell’industria metalmeccanica e dell’instal-lazione di impianti, applicato anche inepoca antecedente all’operazione di acqui-sizione del ramo d’azienda da Vitrociset.

Techno Sky opera in favore di ENAVsulla base di contratti di servizio inter-company con la società controllante. Il

CCNL metalmeccanico, come è noto, èscaduto il 31 dicembre 2015 ed è attual-mente in fase di rinnovo.

Techno Sky è certificata dall’Organismodi Certificazione DNV-GL per la proget-tazione ed erogazione di servizi di instal-lazione, manutenzione e assistenza tecnicaHW e SW per impianti e sistemi elettronicied infrastrutture a supporto delle opera-zioni relative alla navigazione aerea (set-tore EA: 19-28-33 della UNI EN ISO9001:2008), un ambito dunque più ampiodella conduzione degli impianti di condi-zionamento.

Il Regolamento (CE) 550/2004 stabiliscel’obbligo di certificazione per i fornitori diservizi della navigazione aerea che operinonel contesto del Cielo Unico Europeo.ENAV ha quindi conseguito tale certifica-zione dell’Autorità nazionale di vigilanzaitaliana – ENAC – fin dal 2007 per iservizi del traffico aereo, di informazioneaeronautica, di meteorologia, di comuni-cazione, navigazione e sorveglianza, di-chiarando che, per quanto attiene alleattività tecniche relative alla conduzione emanutenzione degli impianti operativi siavvale di Techno Sky.

ENAV mantiene il pieno controllo delleattività eseguite da Techno Sky, approvan-done la pianificazione e le procedure or-ganizzative, verificando l’esecuzione delleprestazioni anche tramite audit presso ivari siti presenti sul territorio nazionale.

L’assetto del gruppo ENAV in meritoalla fornitura dei servizi della navigazioneaerea è stato tra l’altro verificato dall’A-

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genzia Europea per la sicurezza aerea(EASA) durante i controlli condotti suENAC nel 2013 e nel 2015.

Il regolamento sui requisiti specifici delpersonale ATSEP (Air Traffic Safety Engi-neering Personnel) si applica ad ENAV inquanto fornitore di servizi della naviga-zione aerea e la sua applicazione vieneestesa anche al personale Techno Sky inquanto organizzazione operativa subcon-traente di ENAV. Per tale ragione inTechno Sky è stata emessa la proceduraaddestramento del personale tecnico edingegneristico, approvata da ENAV e piùvolte verificata da parte di ENAC.

Nell’ambito del più generale CCNL deltrasporto aereo, è presente una parte spe-ciale – i servizi complementari –, desti-nata anche ad aziende come Techno Sky,che, come detto, oggi applica il CCNLmetalmeccanico. Il 21 gennaio 2015, As-socontrol, ENAV, Techno Sky e le OO.SS.dei settori del trasporto aereo e metal-meccanico hanno sottoscritto un verbaledi incontro nel quale hanno convenuto diavviare un percorso di confronto con-giunto al fine di valutare tutti gli aspetti dipossibile armonizzazione contrattuale,pervenendo ad un nuovo e migliore assettonormativo unitario, che possa essere in-clusivo di tutti i principi e valori diriferimento delle Società del GruppoENAV; il confronto è tutt’oggi in corso.

Riassumendo, quanto ai quesiti posti,ENAV ha precisato che, allo stato, non èprevista l’incorporazione della controllataTechno Sky in ENAV; ogni vigente normasulla sicurezza del traffico aereo è piena-mente rispettata dall’attuale assetto delGruppo ENAV, certificata da ENAC, se-condo le previsioni del Regolamento (CE)550/04. Relativamente alle attività di con-duzione e manutenzione degli impiantioperativi, ENAV si avvale della controllataTechno Sky cui affida in house l’esecu-zione di tali attività, mantenendone ilpieno governo; tale assetto è, come detto,certificato da ENAC fin dal 2007 ed è statoverificato dall’Agenzia Europea per la si-curezza aerea.

Il Regolamento ATSEP è stato emessoda ENAC il 25 marzo 2015. In un periodo

di tempo antecedente l’emissione, ENACha proceduto alla consultazione pubblicadel Regolamento tramite pubblicazione sulproprio sito web. In tale occasione ENAVsi è limitata esclusivamente a segnalareaspetti di dettaglio.

Quanto alla maggiore aderenza allenormative vigenti sulla sicurezza del traf-fico aereo, ENAC, interessata al riguardo,ha precisato che la corrispondente nor-mativa sugli ATSEP, contenuta nel Rego-lamento 1377/2016 requisiti comuni, èstata estesa anche al personale delle ditteappaltatrici.

La normativa ATSEP prevede, tra l’al-tro, che il fornitore di servizi che assumepersonale ATSEP istituisce un programmadi addestramento e valutazione delle com-petenze che comprenda le mansioni e leresponsabilità del personale ATSEP. Qua-lora il personale ATSEP sia impiegato daun’organizzazione appaltatrice, il fornitoredi servizi garantisce che tale personaleabbia ricevuto l’addestramento e dispongadelle competenze previste in questa sotto-parte.

Quanto al quesito su come si concilicon il regolamento (CE) 550/04 la scelta diENAV di delegare la funzione di controlload un server provider su personale di terzi,quale Techno Sky, ENAC ha rappresentatoche l’articolo 1 del regolamento europeo550/2004 evidenzia che lo stesso riguardala fornitura di servizi di navigazione aereanel cielo unico europeo; è inteso a fissarerequisiti comuni per la sicurezza e l’effi-cienza della fornitura dei servizi di navi-gazione aerea nella Comunità; si applicaalla fornitura dei servizi di navigazioneaerea per il traffico aereo generale, aisensi e nell’ambito di applicazione delregolamento quadro.

La Società ENAV è certificata dall’E-NAC quale fornitore dei servizi della na-vigazione aerea sulla base della rispon-denza ai requisiti comuni del regolamentoeuropeo 1035/2011, in tale contesto e perconto di ENAV, Techno Sky, in qualità diorganizzazione operativa subcontraente,fornisce i servizi ingegneristici e tecnici a

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sostegno del traffico aereo e servizi dicomunicazione, navigazione e sorve-glianza.

ENAV, nell’ambito del proprio sistemadi gestione della qualità svolge un’attivitàsistematica e continuativa di supervisionee controllo sull’operato di Techno Sky.

Inoltre, ENAV, in accordo al regola-mento (CE) 1035/2011 e alle norme didettaglio emanate appositamente da ENACassicura che il personale ingegneristico etecnico, che utilizza e effettua la manu-tenzione di attrezzature ATM omologateper il loro utilizzo operativo, possieda emantenga adeguate conoscenze che gliconsentano di avere un’appropriata com-prensione dei servizi per i quali opera cosìcome degli effetti reali e potenziali dellasua azione sulla sicurezza di tali servizi,nonché una comprensione sufficiente degliappropriati limiti operativi.

Da ultimo, in ordine al quarto quesitorelativo alle ragioni per le quali siano statenegoziate e generate normative che nonadempiono ai regolamenti vigenti in ma-teria di sicurezza del volo e a giudiziodell’interrogante pongono ENAV in con-

flitto con essi, ENAC ha segnalato che afronte del ritardo dell’emissione del rego-lamento 1377/2016, i cui requisiti per itecnici elettronici entreranno in vigore il1o gennaio 2019, ha emesso un proprioregolamento di dettaglio, in attuazione delregolamento 1035/2011, antecedente al re-golamento 1377/2016 che cesserà la suavigenza al 31 dicembre 2018. Detto Rego-lamento ENAC è allineato con i requisitivigenti e ha già recepito il percorso ad-destrativo innovato dal successivo regola-mento 1377/2016.

Infatti, al momento della realizzazionedel regolamento ENAC sugli ATSEP ilnuovo percorso formativo che sarebbestato introdotto dal regolamento 1377/2016 era già noto nei suoi elementi tecnici.Anche in questo caso, proprio in relazionealla situazione nazionale, il regolamentoATSEP prevede che lo stesso si applichi aifornitori di servizio che impiegano perso-nale ATSEP, ivi incluso il personale delleorganizzazioni operative subcontraenti;pertanto, l’attuale normativa è allineataagli standard più moderni disponibili, sianazionali che europei.

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ALLEGATO 3

5-10158 Sgambato: Peggioramento del servizio di trasporto ferroviariosulla tratta Roma-Napoli con particolare penalizzazione degli utenti

della stazione Sessa Aurunca-Roccamonfina.

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione all’interrogazione in esamericordo, in premessa, che la programma-zione dei servizi regionali, che assicuranoprincipalmente la mobilità della clientelapendolare, è di competenza delle singoleRegioni, i cui rapporti con Trenitalia sonodisciplinati da Contratti di Servizio, nel-l’ambito dei quali vengono definiti il vo-lume e le caratteristiche dei servizi daeffettuare, sulla base delle risorse econo-miche rese disponibili dalle Regioni stesse.

Al riguardo Ferrovie dello Stato hacomunicato che la stazione di Sessa Au-runca è servita da collegamenti che rien-trano nel Contratto di Servizio sia dellaRegione Lazio (FL/7) che della RegioneCampania.

In particolare, ha evidenziato che lalinea FL7 è una linea abbastanza critica intermini di puntualità e regolarità; la cir-colazione ferroviaria nelle ore con forteafflusso pendolare, infatti, è particolar-mente intensa e i collegamenti ferroviariregionali viaggiano su una linea caratte-rizzata da diverse tipologie di treni: regio-nali, treni a media/lunga percorrenza etreni merci.

Nel 2016 la puntualità percepita dal-l’utenza, senza alcuna esclusione, non ri-usciva a superare l’80 per cento durantel’intera giornata e nella fascia pomeridiana– 16/20 – la puntualità media era addi-rittura del 75 per cento (dati da gennaioa dicembre 2016).

Con il cambio orario di dicembre2016, pertanto, soprattutto al fine dimigliorare la regolarità dei collegamentiTrenitalia, d’intesa con la Regione, haelaborato per la linea FL7 un nuovo

modello di esercizio, diversificando il ser-vizio tra extraurbano, con tutte le fer-mate, e regionale veloce da/per Napoli,con poche fermate e tempi di percor-renza notevolmente ridotti rispetto all’o-rario precedente.

Inizialmente, per i servizi veloci traRoma e Napoli erano previste solo lefermate di Aversa, Villa Litemo, Formia eLatina; in aggiunta a tali servizi, sono statiinseriti servizi di « adduzione », trattasi ditreni con tutte le fermate tra Napoli eFormia e tra Formia e Roma.

Inoltre, a seguito dei tavoli tecnici te-nutisi nel mese di novembre 2016 con laRegione Lazio, anche con la presenza delleistituzioni locali, già con l’orario varatol’11 dicembre 2016, sono state apportatealcune variazioni al modello di offerta, conl’arretramento/prolungamento di alcunitreni della tratta Roma-Formia a Min-turno e 1 treno in fascia pendolare mat-tutina (12202) arretrato a Sessa Aurunca.

A partire dai primi giorni di gennaio2017, un secondo intervento ha previsto –al fine di soddisfare la clientela prove-niente dal territorio campano e da Min-turno ed evitare il cambio a Formia –l’arretramento di 9 treni da Formia aMinturno e il prolungamento di 6 treni daFormia su Minturno.

Infine, d’intesa con la Regione Cam-pania, dal 2 gennaio scorso sono statealtresì inserite tre nuove coppie di col-legamenti regionali veloci tra Roma eNapoli con servizio viaggiatori anche aSessa Aurunca ed è stata assegnata la

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fermata di Sessa Aurunca al regionaleveloce delle ore 17.56 da Roma Termini.

Da ultimo, Trenitalia e RFI (gestoredell’infrastruttura) hanno comunicato che,su indicazione e in accordo con le due

Regioni committenti, stanno verificandoulteriori soluzioni atte a risolvere le cri-ticità che ancora vengono evidenziatecome persistenti a seguito dell’adozionedel nuovo modello.

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ALLEGATO 4

Schema di contratto di programma 2016-2021 – parte servizi tra ilMinistero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Rete

ferroviaria italiana SpA (Atto n. 374).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La IX Commissione (Trasporti, poste etelecomunicazioni),

esaminato lo schema di contratto diprogramma 2016-2021 – parte servizi trail Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti e la società Rete ferroviaria italianaSpa (Atto n. 374),

premesso che:

il precedente Contratto di pro-gramma, parte servizi, riferito al periodo2012-2014, è stato prorogato, in via con-trattuale, fino al 2015, per poi essereulteriormente prorogato con legge per ilperiodo necessario alla stipula del nuovocontratto, ai medesimi patti e condizionigià previsti, comunque non oltre il 31dicembre 2016 (articolo 7, comma 9, deldecreto-legge n. 210 del 2015);

lo schema di Contratto di pro-gramma in esame per la disciplina delfinanziamento delle attività di gestione emanutenzione ordinaria e straordinariadella rete ferroviaria ha durata di 6 anni,prorogabili, già in via contrattuale di altri2 (ex articolo 4 del testo del contratto diprogramma) e prende data dal 1o gennaio2016;

non sarà sottoposto all’esame dellaCommissione l’Aggiornamento 2016 delcontratto di programma 2012-2016, parteinvestimenti, che risulta essere stato ap-provato in via legislativa ai sensi dell’ar-ticolo 10, comma 1, del decreto-leggen. 193 del 2016;

l’articolo 7, per i sei anni di duratadel contratto, riconosce risorse pari a

5.853 milioni di euro per le manutenzioniordinarie e le spese relative alla safety, allasecurity e alla navigazione e 4.500 milionidi euro per le manutenzioni straordinarie,di cui risultano finanziati a legislazionevigente 3.991 milioni di euro mentre nonrisulta coperto il fabbisogno relativo al-l’annualità 2021, pari a 750 milioni dieuro;

a tale fabbisogno occorre aggiun-gere 222 milioni di euro per il progetto« Gate » (volto al miglioramento delle con-dizioni di sicurezza nelle stazioni ferro-viarie) e per i servizi di assistenza allepersone con mobilità ridotta (PMR), la cuicrescente domanda genera un incrementodegli oneri di cui il gestore ha evidenziatola necessità di copertura con ulteriorifinanziamenti ovvero con l’applicazione dicoefficienti di maggiorazione del canone;

preso atto che le Commissioni par-lamentari sono chiamate ad esprimersi adistanza di circa tredici mesi dall’iniziodella sua validità, secondo una tempisticacomunque più stringente rispetto al pas-sato;

rilevato che il testo all’esame pre-senta alcuni elementi di novità riferiti alladurata, all’oggetto nonché agli obblighi chericadono sul gestore e all’inserimento dinuovi indicatori di performance orientatiagli utenti su tematiche relative alla sicu-rezza customer satisfaction ed ambiente;

condivisa l’impostazione programma-tica a valenza pluriennale degli impegni edegli obiettivi concernenti la manuten-zione ordinaria e straordinaria definita nelContratto in esame;

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preso atto positivamente dell’impegnoespresso nel corso dell’audizione dell’Am-ministratore delegato di RFI, volto a fa-vorire l’uso della rete ad alta velocitàanche per il trasporto delle merci in unquadro di suo sviluppo intermodale;

considerate le problematiche, ancorarecentemente emerse, nella fruizione delservizio ferroviario, principalmente ad altavelocità, da parte dei pendolari cui ènecessario dare risposta su più versanti, ivicompreso quello relativo al grado di in-tensità nell’utilizzo della rete ferroviaria;

evidenziato che il prevedibile incre-mento della domanda di trasporto su ferrorischia di incontrare una rigidità nell’of-ferta conseguente alla congestione deiprincipali nodi ferroviari cui occorre ov-viare anche attraverso un ampliamentodella rete nazionale attualmente disponi-bile;

apprezzati i risultati conseguiti daRFI negli ultimi anni, in termini di incre-mento dei livelli di sicurezza sulla retenazionale e richiamato il termine delmarzo 2017 fissato dal decreto ministe-riale 5 agosto 2018 in relazione al rilasciodelle autorizzazioni di sicurezza ai gestoridelle infrastrutture ferroviarie regionali edei connessi requisiti di cui devono esseredotate le medesime reti ferroviarie;

segnalato infine che l’articolo 6,comma 3, reca erroneamente il riferi-mento interno al comma 2 dell’articolo 7,da correggere con il riferimento al comma4 del medesimo articolo, e che il portatodispositivo dell’articolo 9 comma 4 apparemeramente ripetitivo rispetto a quantostatuito dal comma 2 del medesimo arti-colo,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) sia valutata l’opportunità di ade-guare il Contratto e le relative risorse perrispondere alla crescente richiesta di ser-vizi di assistenza alle persone con mobilitàridotta al fine di estenderne e potenziarnel’offerta su tutto il territorio nazionale;

b) sia valutata altresì l’opportunità dimodulare gli impegni contrattuali alloscopo di estendere il progetto « Gate » allealtre stazioni a grande afflusso di viaggia-tori, a partire da quella di Napoli;

c) si verifichi l’opportunità di privi-legiare l’attività di manutenzione straordi-naria contrattualmente prevista – ivi com-presa l’adozione di innovativi strumentitecnologici – al fine di rendere possibileuna maggiore intensità di traffico sulletratte più utilizzate dai pendolari;

d) con riferimento alle attività volteal decongestionamento dei principali nodiferroviari e all’incremento dell’offerta at-traverso la configurazione di una reteferroviaria con maggiore capacità, si veri-fichi la possibilità di utilizzare anche lineeattualmente in gestione ad enti territorialiaffidando a RFI i compiti di gestione e diattrezzaggio secondo i più avanzati stan-dard;

e) si verifichi la possibilità che lepluriennali competenze sviluppate da RFIpossano essere utilizzate nel processo diadeguamento tecnico volto a rendere com-patibili le reti regionali alla rete nazionalecon particolare riguardo alla sicurezzadella rete;

f) a valutare l’opportunità di preve-dere una specifica clausola contrattualeche renda possibile – al fine di daremaggiori certezze agli operatori di mer-cato – per i soggetti economici interessatidi concordare con RFI i tempi di svolgi-mento di interventi manutentivi ove nonsiano di particolare urgenza o tassatività.

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X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore deltrasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fattoa Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoiStati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, eil Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazionedell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altrolato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011. C. 2714 Governo (Parere allaIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto e rinvio) . . . 106

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio:Verso una politica commerciale solida per l’UE nell’interesse della crescita e dell’occu-pazione. (COM(2016) 690 final e Allegato).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento(UE) 2016/1036 relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte dipaesi non membri dell’Unione europea e il regolamento (UE) 2016/1037 relativo alla difesacontro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri dell’Unioneeuropea. (COM(2016) 721 final) (Seguito esame congiunto, ai sensi dell’articolo 127, comma1, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

ALLEGATO (Proposta di documento finale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. – Presidenzadel presidente Guglielmo EPIFANI.

La seduta comincia alle 14.30.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a)

Accordo euromediterraneo nel settore del trasporto

aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da

un lato, e il Governo dello Stato d’Israele, dall’altro,

fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo

sullo spazio aereo comune tra l’Unione europea e i

suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fatto a

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Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti

aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da

un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato,

l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro

lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16

e il 21 giugno 2011, e Accordo addizionale fra

l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,

l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro

lato, riguardante l’applicazione dell’Accordo sui tra-

sporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati

membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro

lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia,

d’altro lato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21

giugno 2011.

C. 2714 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Maria IACONO (PD), relatrice, illustra icontenuti del provvedimento in titolo.

L’Accordo euromediterraneo sul tra-sporto aereo tra l’Unione europea e Isra-ele, concluso il 10 giugno 2013, rispondeall’esigenza di liberalizzare l’accesso almercato, di creare nuove opportunità diinvestimento per gli Stati membri e digarantire pari diritti e opportunità ai vet-tori aerei sia dell’Unione europea sia isra-eliani. L’entrata in vigore dell’Accordo,destinato a sostituire gli accordi bilateraliesistenti e attualmente in vigore tra gliStati membri dell’Unione europea e loStato d’Israele, contribuirà ad agevolare,come si sottolinea nella relazione illustra-tiva che accompagna il disegno di legge diautorizzazione alla ratifica, i necessariprocessi di fusione e di consolidamento disoggetti imprenditoriali dell’Unione ingrado di confrontarsi con le dinamiche dimercato mondiali. Ricordo che due ana-loghi accordi, con il Marocco e la Gior-dania, fatti a Bruxelles rispettivamente il12 dicembre 2006 e il 15 dicembre 2010 –i primi stipulati con Paesi non europeisulla scia delle linee-guida inauguratedalla Commissione europea nel marzo2005 allo scopo di giungere alla confor-mità degli accordi bilaterali con la nor-

mativa comunitaria in vigore – sono statiratificati dall’Italia rispettivamente con leleggi n. 158 del 13 ottobre 2009 e n. 8 del2 febbraio 2012. La finalità dell’Accordo èrappresentata dall’istituzione di uno spa-zio aereo liberalizzato tra l’Unione euro-pea e i suoi Stati membri e lo Statod’Israele, nel cui ambito i vettori di en-trambe le Parti potranno stabilirsi libera-mente, fornire liberamente i loro servizisulla base dei princìpi commerciali, com-petere su base equa e paritaria, nonchéessere soggetti a condizioni regolamentariequivalenti e armonizzate.

Per quanto concerne la seconda delleintese in esame, l’Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e laMoldova, valgono pienamente le conside-razioni generali già formulate con ri-guardo all’Accordo UE-Israele sul tra-sporto aereo. L’Accordo si compone di 29articoli e quattro Allegati: anche in questocaso le disposizioni corrispondono in mas-sima parte a quelle già illustrate nell’e-same dell’accordo UE-Israele.

Passando al contenuto dell’Accordo, delgiugno 2011, tra l’Unione europea, gli StatiUniti, l’Islanda e la Norvegia ed all’Ac-cordo addizionale applicativo tra l’Unioneeuropea, l’Islanda e la Norvegia, l’insiemedi tali strumenti è volto ad estendereall’Islanda e alla Norvegia, cui già si ap-plica l’Accordo sui trasporti aerei tra StatiUniti e Unione europea del 2007, anche laversione di detto accordo come modificatadal Protocollo del 24 giugno 2010. Larelazione introduttiva ricorda comeIslanda e Norvegia abbiano preso partecome osservatori già alla fase negozialeche condusse poi alla stipula del proto-collo del 2010: al termine di tali negoziatifu concordato in merito alla possibilità diuna proposta di Islanda e Norvegia dipoter accedere anche al protocollo. Vieneperaltro evidenziato che entrambi i Paesi,pur non appartenenti all’Unione europea,sono parti integranti – con numerosi altriPaesi del Vecchio Continente – dello spa-zio aereo comune europeo cui ha dato vital’accordo ECAA del 9 giugno 2006, ratifi-cato dall’Italia con la legge 4 giugno 2010,n. 91. Per quanto concerne le finalità e la

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portata dello spazio aereo comune tran-satlantico – va tra l’altro ricordato anchel’accordo sui trasporti aerei tra il Canadae l’Unione europea del 17 dicembre 2009,ratificato dal nostro Paese con la legge 1o

febbraio 2012, n. 6 – cui l’accordo traStati Uniti e Unione europea del 2007 eil successivo protocollo di modifica hannodato vita, valgono le considerazioni giàformulate a proposito dell’accordo traUnione europea e Israele.

Da ultimo, l’Accordo sul trasporto ae-reo tra la Comunità europea e gli StatiUniti d’America, concluso il 30 aprile2007, costituisce un significativo supera-mento della precedente – e tuttora vigente– dimensione bilaterale nel campo degliaccordi sui servizi aerei. Infatti, oltre adaprire gradualmente i rispettivi mercatidel trasporto aereo – realizzando in pro-spettiva un mercato unico transatlanticodel trasporto aereo –, esso prevede l’alli-neamento delle relazioni tra gli Stati Unitie i vari Stati membri della UE nel settoreaereo ad alcuni elementi di base dellalegislazione comunitaria, come la sicu-rezza dei voli, la tutela della concorrenza,la gestione del traffico aereo, la tutela deiconsumatori e dell’ambiente. In tal modoviene inoltre risolto il problema dell’in-compatibilità con la pertinente normativacomunitaria di alcuni degli accordi bila-terali con gli USA tuttora in vigore, a suotempo rilevata dalla Corte di giustizia UE.Si segnala che l’Accordo in oggetto appar-tiene alla categoria degli accordi cosiddetti« misti », in quanto esso, oltre alle dispo-sizioni più strettamente economico-com-merciali, da tempo delegate all’Unione eu-ropea, contiene anche ulteriori previsionidi competenza del diritto interno degliStati membri, dei quali pertanto è neces-saria la ratifica. Nel giugno 2010 è statosottoscritto a Lussemburgo un protocollodi modifica, negoziato dalle Parti in ot-temperanza all’obbligo stabilito dall’arti-colo 21 dell’Accordo del 2007, di avviareuna seconda fase negoziale, al fine diprogredire nella realizzazione in un mer-cato transatlantico del trasporto aereosempre più aperto e integrato, entro 60giorni a decorrere dal 30 marzo 2008. Lo

stesso articolo 21, paragrafo 3, autorizzavale Parti a sospendere in tutto o in parte idiritti di cui all’Accordo stesso, in caso dimancata conclusione di un accordo diseconda fase. Si riserva quindi di formu-lare una proposta di parere favorevole.

Guglielmo EPIFANI, presidente, nes-suno chiedendo di parlare, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Guglielmo EPIFANI.

La seduta comincia alle 14.35.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017

– Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e

difende.

COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2017.

Doc. LXXXVII-bis, n. 5.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Guglielmo EPIFANI, presidente, ricordache la Relazione programmatica è esami-nata congiuntamente con gli strumenti diprogrammazione politica e legislativa del-l’UE, secondo la procedura prevista dalparere della Giunta per il regolamentodella Camera del 14 luglio 2010 in basealla quale tutte le Commissioni perma-nenti (per i profili ricadenti nell’ambitodelle rispettive competenze) esprimono unparere, mentre l’esame generale è svoltodalla XIV Commissione Politiche dell’UE,che presenta una relazione all’Assemblea.La discussione in Assemblea di norma si

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conclude con l’approvazione di atti diindirizzo al Governo. Osserva che nellaseduta odierna si apre l’unica proceduraannuale che consente potenzialmente atutti gli organi parlamentari – le 14 Com-missioni permanenti e l’Assemblea – diesprimersi in modo organico, coerente e,al tempo stesso, approfondito sulle linee diazione del nostro Paese a livello europeo.

Adriana GALGANO (CI), relatrice,espone in sintesi i contenuti dei documentiin titolo.

Osserva che I provvedimenti in esamerappresentano una vera e propria « ses-sione europea di fase ascendente », dedi-cata alla valutazione e al confronto tra lepriorità delle istituzioni europee e quelledel Governo, introdotta a partire dal 2011per effetto della combinazione di modifi-che legislative e di pronunce della Giuntaper il regolamento della Camera. In par-ticolare, la Relazione programmatica è pre-disposta ai sensi dell’articolo 13 della leggen. 234 del 2012 (che riproduce in largamisura l’articolo 15 della legge n. 11 del2005). In base a questa disposizione, ilGoverno presenta ogni anno, entro il 31dicembre, una relazione recante indica-zione di obiettivi, priorità e orientamentiche intende seguire a livello europeo nel-l’anno successivo ed entro il 28 febbraio,una Relazione consuntiva, recante indica-zione delle attività svolte a livello europeonell’anno precedente.

Si segnala che il 25 ottobre 2016 laCommissione europea ha presentato ilproprio Programma di lavoro per il 2017,che consta di una comunicazione(COM(2016)710), accompagnata da cinqueallegati relativi, rispettivamente, alle nuoveiniziative da presentare (allegato I); alleiniziative connesse al programma REFIT(Regulatory Fitness and Performance Pro-gramme), che fanno dunque seguito a unriesame dell’adeguatezza e dell’efficaciadella regolamentazione (allegato II); alleproposte prioritarie in sospeso (allegatoIII); alle proposte legislative pendenti chela Commissione intende ritirare nell’arcodi sei mesi, dunque entro il mese di aprile

(allegato IV) e alle disposizioni legislativein vigore da abrogare in quanto superateo obsolete (allegato V).

La Relazione programmatica è struttu-rata in cinque parti, nelle quali i capitoliseguono, in generale, il Programma dilavoro della Commissione europea per il2017. La prima parte, che riguarda losviluppo del processo di integrazione eu-ropea e le questioni istituzionali, riportal’azione che il Governo intende assumereper un rilancio dell’integrazione politicaeuropea e un rilancio dei rapporti con leistituzioni dell’Unione europea. La se-conda parte è dedicata alle priorità daadottare nel quadro di politiche orizzon-tali (come le politiche per il mercato unicodell’Unione) e settoriali quali le strategiein materia di migrazione, politiche perl’impresa, politiche per il rafforzamento diuno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.La terza parte illustra gli orientamenti delGoverno in materia di politica estera e disicurezza comune, politica di allarga-mento, vicinato e di collaborazione conPaesi terzi. La quarta parte è dedicata allestrategie di comunicazione e di forma-zione del Governo in merito all’attivitàdell’Unione europea e alla partecipazioneitaliana all’Unione europea con particolareriguardo alle celebrazioni del 60o anniver-sario dei Trattati di Roma. Infine, laquinta parte completa il quadro con unasezione dedicata al ruolo di coordina-mento delle politiche europee, svolto dalComitato Interministeriale per gli Affarieuropei e al tema dell’adeguamento deldiritto interno al diritto dell’Unione euro-pea, con la consueta finestra sulle attivitàdi prevenzione e soluzione delle proceduredi infrazione. Completano il testo quattroAppendici con specifici riferimenti al Pro-gramma di lavoro della Commissione eu-ropea per il 2017, al Programma del Triodi Presidenza del Consiglio dell’Unioneeuropea (valido fino al 30 giugno 2017) ead un prospetto dedicato alle risorse delbilancio dell’Unione europea per il 2017.

In relazione alle competenze dellaCommissione Attività produttive si eviden-ziano le seguenti priorità indicate nelProgramma di lavoro, le eventuali nuove

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proposte evidenziate nell’ambito degli al-legati e quanto intende porre in essere ilGoverno italiano così come descritto nellaRelazione programmatica.

In cima all’agenda della Commissioneeuropea per il 2017 vi è il completamentodell’attuazione della Strategia per il mer-cato unico digitale (COM(2015) 192), pre-sentata nel maggio 2015 attraverso laquale l’Esecutivo europeo mira a « liberareil potenziale del commercio elettronico inEuropa », sviluppando un’economia digi-tale in grado di espandere i mercati ecreare nuova occupazione attraverso ilsuperamento della frammentazione esi-stente. La Strategia, secondo la Commis-sione europea, potrebbe inoltre generarein Europa fino a 250 miliardi di euro dicrescita aggiuntiva nel corso del suo man-dato. Si ricorda che la X Commissione hadeliberato insieme alla Commissione Tra-sporti il 18 maggio 2016 il documentofinale XVIII, n. 37, in cui tra le numeroseosservazioni, alla lettera d) si sollecita che« la circolazione dei dati avvenga in unambiente che garantisca la massima sicu-rezza...in particolare, appare assoluta-mente indispensabile garantire una ade-guata tutela dei minori, i cui dati nonpossono essere oggetto di trasferimento ocessione, in coerenza con gli standarddella normativa nazionale ». A questo do-cumento la Commissione ha risposto, nel-l’ambito del dialogo politico, con letteradel 26 agosto 2016.

Congiuntamente alla ComunicazioneCOM (2015) 192, le Commissioni IX e Xhanno esaminato anche le seguenti comu-nicazioni:

COM(2015) 627: « Proposta di Rego-lamento del Parlamento europeo e delConsiglio che garantisce la portabilitàtransfrontaliera dei servizi di contenutionline nel mercato interno »;

COM(2015) 633: « Contratti nel set-tore digitale per l’Europa – Sfruttare almassimo il potenziale del commercio elet-tronico »;

COM(2015) 634: « Proposta di diret-tiva del Parlamento europeo e del Consi-

glio relativa a determinati aspetti dei con-tratti di fornitura di contenuto digitale »;

COM(2015) 635: « Proposta di diret-tiva del Parlamento europeo e del Consi-glio relativa a determinati aspetti dei con-tratti di vendita online e di altri tipi divendita a distanza di beni ».

Su queste ultime comunicazioni leCommissioni IX e X hanno approvato iseguenti documenti finali:

Doc. XVIII, n. 38, che esprime unavalutazione favorevole con osservazionisulla COM(2015) 627;

Doc. XVIII, n. 39, che esprime unavalutazione favorevole con una condizioneosservazioni sulle COM(2015) 633 eCOM(2015) 634. Si ricorda che la condi-zione, relativa alla previsione che i con-tenuti digitali possono essere forniti anchein cambio di una controprestazione nonpecuniaria consistente nel consenso all’ac-cesso a dati personali, sottolinea la neces-sità di garantire l’esclusione della confi-gurabilità della pratica del cosiddetto pro-filing commerciale, ossia dell’insieme delleattività che, attraverso l’elaborazione deidati conferiti, consentono all’azienda di« etichettare » il cliente, mediante opera-zioni di classificazione basate sulla sele-zione dei suoi gusti e preferenze;

Doc. XVIII, n. 40, che esprime unavalutazione favorevole con osservazionisulla COM(2015) 635.

A tutti questi documenti inviati, oltreche al Senato e al Governo italiano, allaCommissione europea, al Parlamento eu-ropeo e al Consiglio dell’Unione europea,la Commissione ha risposto con letteranell’ambito del dialogo politico tra istitu-zioni europee e Stati nazionali.

Nell’ambito della Strategia del mercatounico digitale le Commissioni riunite IX eX hanno inoltre esaminato le seguenticomunicazioni:

COM(2016) 176: « Priorità per lanormazione delle TIC per il mercato unicodigitale »;

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COM(2016) 178: « Iniziativa europeaper il cloud computing – Costruire un’e-conomia competitiva dei dati e della co-noscenza in Europa »;

COM(2016) 180: « Digitalizzazionedell’industria europea Cogliere appieno ivantaggi di un mercato unico digitale ».

Su queste tre Comunicazioni le Com-missioni hanno approvato il Doc. XVIII,n. 48, che ha espresso una valutazionefavorevole con osservazioni sullaCOM(2016) 176, il Doc. XVIII, n. 49, cheha espresso una valutazione favorevolecon osservazioni sulla COM (2016) 178, eil Doc. XVIII, n. 50, che ha espresso unavalutazione favorevole con osservazionisulla COM(2016) 180. Sui documenti ap-provati, come di consueto, la Commissioneeuropea ha fornito il suo riscontro nel-l’ambito del dialogo politico.

Come preannunciato nel Programma dilavoro, la Commissione europea ha pre-sentato:

un pacchetto REFIT sull’IVA;

un pacchetto sulla protezione deidati;

iniziative in materia di economia deidati.

La Commissione europea segnala al-cune importanti proposte pendenti sullequali nel 2017 prevede di collaborarestrettamente con il Parlamento europeo eil Consiglio dell’UE al fine di accelerarnel’iter negoziale e di assicurarne ad unarapida adozione. La Commissione annun-cia inoltre che lavorerà in stretta collabo-razione con i colegislatori al fine di farprogredire rapidamente le proposte attua-tive della Strategia già presentate.

La Commissione, infine, intende tenerefede alla promessa di abolire le tariffe diroaming internazionale entro il primo se-mestre del 2017.

Si tratta in particolare delle propostelegislative in materia di:

1. Contratti digitali. Il 9 dicembre2015 la Commissione europea ha presen-

tato un pacchetto di misure concernenti ilcommercio elettronico che mirano a sfrut-tarne appieno il potenziale. Il pacchetto sicompone di tre provvedimenti: una comu-nicazione concernente i contratti nel set-tore digitale (COM(633)2015) e due pro-poste di direttiva riguardanti, rispettiva-mente, la fornitura di contenuti digitali(COM(634)2015) e le vendite a distanza dibeni materiali (COM(635)2015). Le propo-ste di direttiva hanno lo scopo di armo-nizzare determinati aspetti dei contratti difornitura di contenuti digitali e di venditaa distanza di beni. In particolare, le pro-poste di direttiva recano alcune disposi-zioni sulla conformità del prodotto e suirimedi a disposizione dei consumatori incaso di difetto di conformità con le pre-visioni contrattuali. Ricordo che questeproposte sono state esaminate dalle Com-missioni riunite IX (Trasporti) e X (Atti-vità produttive), che il 18 maggio 2016hanno approvato il documento finaleXVIII, n. 39, in cui hanno formulato al-cune osservazioni, con particolare riferi-mento alla necessità che vengano tutelati idati personali – in particolare dei minori– da pratiche di profilazione commercialee che l’armonizzazione delle regole a li-vello europeo non comporti un arretra-mento del livello di protezione dei consu-matori rispetto alle attuali discipline na-zionali. Inoltre, si fa riferimento alla ne-cessità di estendere il risarcimento deldanno anche alle componenti non patri-moniali dello stesso; di garantire servizielettronici plurilingue avvalendosi deglistrumenti offerti dalla linguistica compu-tazionale, al fine di superare le barrierelinguistiche; garantire che i costi di ade-guamento alle nuove norme a carico deifornitori non vengano trasferiti sui con-sumatori finali. A questo documento laCommissione europea ha risposto, nel-l’ambito del dialogo politico, con letteradel 17 agosto 2016.

2. Abbonamenti a contenuti audiovi-sivi online. Il 9 dicembre 2015 la Com-missione europea ha presentato la propo-sta di regolamento COM(2015) 627, inmateria di portabilità transfrontaliera deiservizi di contenuti online nel mercato

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interno. In particolare, la proposta intendegarantire che gli abbonati a servizi dicontenuti online nell’Unione, quando sianotemporaneamente presenti in uno Statomembro diverso da quello di residenza,abbiano accesso a tali servizi e possanofruirne. La proposta è stata esaminatadalle Commissioni riunite IX (Trasporti) eX (Attività produttive) che hanno appro-vato il documento finale XVIII, n. 38, incui hanno formulato alcune osservazioni,con particolare riferimento alla necessitàdi definire puntualmente il concetto ditemporaneità della presenza in altro Statomembro sulla base di criteri inequivoci, alfine di evitare incertezze in sede di ap-plicazione della norma, che potrebbe pre-starsi a interpretazioni differenti tra di-versi Stati membri, inficiando in tal modol’obiettivo di un approccio comune. Aquesto documento la Commissione ha ri-sposto, nell’ambito del dialogo politico,con lettera del 12 agosto 2016.

In merito all’attuazione della Strategiaper il mercato unico digitale, nella rela-zione si dice che il Governo italiano saràchiamato a portare avanti le azioni perl’attuazione della Strategia e i negoziati giàin corso riguardanti le misure adottate neidiversi settori di interesse: in particolare,in materia di portabilità transfrontalieradei servizi di contenuti on-line, copyright,geoblocking, servizi di consegna transfron-taliera dei pacchi, nuovo codice delle co-municazioni elettroniche e modernizza-zione del quadro dell’audiovisivo.

Il Governo annuncia, inoltre, che con-tinuerà a seguire con particolare atten-zione le azioni e i negoziati in materia di:

1. Tutela dei consumatori. Il 25 mag-gio scorso la Commissione europea hapresentato la proposta di revisione delregolamento (CE) 2006/2004 sulla coope-razione tra le autorità nazionali respon-sabili dell’esecuzione della normativa chetutela i consumatori COM(2016) 283. Laproposta si prefigge di sviluppare mecca-nismi di cooperazione più efficienti tra leautorità nazionali al fine di ridurre ildanno arrecato ai consumatori dalle in-

frazioni intra-UE (che pregiudicano i con-sumatori in uno Stato membro ma hannoun elemento transfrontaliero) e diffuse(che riguardano almeno due Stati membri)della normativa UE a tutela dei consuma-tori. Ricordo che la X Commissione loscorso 31 gennaio ha approvato il docu-mento finale XVIII, n. 62, in cui tra lealtre osservazioni, si sottolinea che l’obiet-tivo del rafforzamento delle garanzie per iconsumatori, che nella proposta si fondaessenzialmente sulle procedure e suglistrumenti di intervento nonché sulla coo-perazione tra le autorità nazionali e suipoteri della Commissione europea, deveessere perseguito anche con un’iniziativadelle istituzioni europee per rendere piùomogenee le discipline nazionali che tute-lano i consumatori, soprattutto sotto ilprofilo sanzionatorio;

2. e-Government. La Commissioneeuropea lo scorso 19 aprile ha presentatouna comunicazione concernente il Pianod’azione dell’UE per l’e-Government 2016-2020 per accelerare la trasformazione di-gitale delle pubbliche amministrazioniCOM(2016) 179, in cui viene proposta unaserie di misure da lanciare entro la finedel 2017. In base al Piano, le pubblicheamministrazioni dovrebbero fornire ser-vizi digitali come opzione preferita tramiteun unico punto di contatto o uno sportellounico. Il piano si propone, inoltre, ditradurre concretamente il principio « unatantum » per cui le pubbliche amministra-zioni dovrebbero evitare di chiedere aicittadini e alle imprese informazioni giàfornite. Viene, altresì, affermato il princi-pio della interoperabilità per definizione,per cui i servizi pubblici dovrebbero essereprogettati in modo da funzionare in tuttoil mercato unico, in virtù della liberacircolazione dei dati e dei servizi digitalinell’Unione europea. Viene sottolineata,infine, l’esigenza di accelerare la diffusionedell’identificazione elettronica e dei servizifiduciari per le transazioni elettroniche nelmercato interno (uso transfrontaliero eintersettoriale dell’identificazione elettro-nica (eID).

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La Commissione europea annuncia chenel corso dell’anno valuterà i progressicompiuti nell’attuazione della Strategia alfine di identificare i settori che necessitanodi ulteriori sforzi da parte dei colegislatorie di ulteriori misure. La Presidenza mal-tese annovera il completamento del mer-cato unico digitale tra le proprie prioritàdel proprio programma di lavoro e si èimpegnata a far avanzare i dossier legi-slativi presentati nell’ambito della Strate-gia per il mercato unico digitale presentatadalla Commissione europea. In partico-lare, darà precedenza al pacchetto di pro-poste sul commercio elettronico che, oltrealla proposta sui geoblocchi e alla propo-sta sulla consegna transfrontaliera deipacchi, comprende anche la proposta ri-guardante l’esecuzione della normativache tutela i consumatori. Inoltre, la Pre-sidenza si impegnerà a far progredire inegoziati sulle proposte riguardanti la por-tabilità transfrontaliera dei servizi di con-tenuto digitale, il superamento delle tariffedi roaming, il refarming della banda 700MHz e il Wi-Fi gratuito in tutti i centriabitati.

Per quanto riguarda le politiche intema di Unione dell’energia e cambiamenticlimatici priorità della Commissione sa-ranno l’attuazione della Strategia dell’U-nione dell’energia, dell’Accordo di Parigisul clima e dell’Accordo internazionalesulle emissioni degli aeromobili. Come an-nunciato nel Programma di lavoro, laCommissione europea il 30 novembrescorso ha presentato il pacchetto legisla-tivo « Energia pulita per tutti gli europei »,a completamento delle iniziative previstenell’ambito della Strategia dell’Unione del-l’energia.

Il pacchetto persegue i seguenti obiet-tivi:

mettere l’efficienza energetica alprimo posto;

conseguire la leadership mondiale nelcampo delle energie rinnovabili;

garantire un trattamento equo aiconsumatori.

Il pacchetto si compone della Comuni-cazione « Energia pulita per tutti gli eu-

ropei » – (COM(2016)860) – e di ottoproposte legislative in materia di fra lequali si segnalano:

mercato dell’energia elettrica(COM(2016) 861), COM(2016) 862),(COM(2016) 863) e COM(2016) 864);

energie rinnovabili (COM(2016) 767);

efficienza energetica (COM(2016) 761e COM(2016) 765);

governance (COM(2016) 759): il Go-verno italiano, che considera la gover-nance uno strumento fondamentale per ilfunzionamento dell’Unione dell’energia,intende lavorare affinché si arrivi rapida-mente alla definizione di una serie diindicatori precisi e affidabili.

La Presidenza maltese intenderebbe av-viare il dibattito su tutte le proposte delpacchetto « Energia pulita » nell’ambitodella riunione del Consiglio TTE-energiache si terrà a giugno 2017. Fanno parte delPacchetto anche i seguenti documenti:

Relazione sui prezzi e i costi dell’e-nergia in Europa (COM(2016) 769);

Rapporto finale sull’indagine suimeccanismi nazionali per la remunera-zione delle capacità (COM(2016) 752);

Comunicazione « Piano di lavorosulla progettazione ecocompatibile 2016-2019 » (COM(2016) 773);

Comunicazione « Nuovo slancio al-l’innovazione nel settore dell’energia pu-lita » (COM(2016) 763): le Commissioniriunite VIII e X hanno iniziato l’esame diquesta comunicazione lo scorso 25 gen-naio;

Comunicazione « Una Strategia euro-pea per i sistemi di trasporto intelligenticooperativi » (COM(2016) 766).

Le altre iniziative annunciate dallaCommissione europea riguardano l’attua-zione della Strategia europea per unamobilità a basse emissioni presentata nelluglio 2016, che mira ad aumentare l’ef-ficienza dei trasporti e a ridurre le emis-

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sioni fino a giungere gradualmente aiveicoli a emissioni zero.

La Commissione europea raccomandal’esame in via prioritaria da parte delParlamento europeo e del Consiglio di unaserie di proposte pendenti in materia disicurezza dell’approvvigionamento energe-tico del gas (COM(2016) 52). I lavori inseno al Consiglio TTE-energia dell’Ue sonostati caratterizzati da divergenze su alcunipunti particolarmente controversi (coope-razione regionale, trasparenza e solida-rietà), sui quali nel mese di dicembre èstato possibile raggiungere un compro-messo che ha aperto la strada ad un primomandato negoziale al Consiglio per avviareil confronto con il Parlamento europeo. Intema di cooperazione regionale il Governoitaliano sostiene la necessità di un sistemaflessibile basato su una valutazione deirischi e non su una ripartizione regionalepredefinita, come proposto dalla Commis-sione europea. In tema di solidarietà ri-tiene necessario considerare come « clientiprotetti » anche gli impianti di generazioneelettrica a gas naturale essenziali per ilmantenimento della sicurezza del sistemaelettrico italiano e richiede una riflessioneapprofondita sui meccanismi di intervento,tra cui le compensazioni finanziarie. Inmateria di trasparenza e scambio di in-formazioni, richiede lo snellimento di al-cuni dati. La proposta è considerata prio-ritaria dalla Presidenza maltese che suesso mira a raggiungere un accordo poli-tico con il Parlamento europeo.

La proposta di regolamento(COM(2016) 52) è stata esaminata dalla XCommissione che il 29 giugno 2016 haapprovato il documento finale XVIII,n. 44, nel quale si è fatto riferimento inparticolare all’opportunità di stabilire che,una volta realizzate tutte le opere infra-strutturali necessarie per garantire lapiena interconnessione delle reti in Eu-ropa, la suddivisione in regioni risulteràsuperata e il principio di solidarietà dovràtrovare attuazione a livello continentale;introdurre un maggior grado di flessibilitàin modo da consentire agli Stati membriche lo ritengano opportuno di far parteanche di più regioni contemporaneamente,

tenendo conto della situazione infrastrut-turale già in essere e dei progetti in corsodi realizzazione ai sensi della normativasulle reti energetiche TEN-E, nonché delleinterconnessioni per il tramite di un Paeseterzo (es. la Svizzera, attraverso la qualepassano importanti rotte di approvvigio-namento, come il Transitgas); ricompren-dere negli accordi per la concreta appli-cazione del principio di solidarietà, daconcordare tra gli Stati membri interes-sati, anche i criteri per la determinazionedelle eventuali compensazioni finanziarie.La Commissione europea ha risposto aquesto documento, nell’ambito del dialogopolitico, con lettera del 10 ottobre 2016.

Tra le proposte relative all’Unione del-l’energia sulle quali intende concentrarsi,il Governo annovera anche la propostadirettiva in materia di etichettatura del-l’efficienza energetica (COM(2015)341),sulla quale il Consiglio dell’Ue ha adottatouna posizione comune nel novembre 2015.Sulla proposta sono al momento in corsoi negoziati con il Parlamento europeo e laPresidenza maltese ha annunciato che siimpegnerà affinché sia raggiunto un ac-cordo politico tra le due istituzioni. IlGoverno sostiene la necessità di garantireun equilibrio tra l’esigenza di aggiornare leclassi di prodotto per informare meglio iconsumatori e la necessità di garantire aiproduttori un lasso di tempo ragionevolenel quale i prodotti stiano stabilmente sulmercato. Il primo ridimensionamento do-vrà comunque essere fatto a scadenzeragionevoli che tengano conto della neces-sità di garantire una corretta stabilità degliinvestimenti.

La Presidenza maltese, che incoraggiala cooperazione regionale nell’ambito ditutte le dimensioni dell’Unione dell’ener-gia, cercherà di valorizzare il potenzialeofferto dalla regione del Mediterraneo intermini di diversificazione energetica. Lacooperazione euro-mediterranea sarà og-getto della riunione ministeriale di altolivello che si terrà a Malta nel maggio2017.

Secondo la Commissione europea, lalibera circolazione delle merci, delle per-sone e dei capitali rappresenta la base

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della potenza economica dell’Europa. Ilrafforzamento del mercato unico rimane,pertanto, un obiettivo centrale nell’agendadella Commissione anche per il 2017. Conla Strategia per il mercato unico, presen-tata nell’ottobre 2015 (COM(2015) 550), laCommissione, infatti, mira a liberare ap-pieno il potenziale del mercato unico e,insieme ad altre strategie, a creare legiuste condizioni per la competitività so-stenibile dell’economia, sostenendo l’inno-vazione, la digitalizzazione e la trasforma-zione industriale. La Commissione, nel-l’ambito della tabella di marcia stabilitanella strategia per il mercato unico, ha giàpresentato un pacchetto servizi per affron-tare gli ostacoli ancora presenti sul mer-cato dei servizi. Le iniziative concrete,adottate il 10 gennaio 2017 (COM(2016)820; COM(2016) 821; (COM(2016) 822);(COM(2016) 823); (COM(2016) 824), pre-vedono in particolare una nuova e-cardeuropea dei servizi, la valutazione dellaproporzionalità delle norme nazionali suiservizi professionali, gli orientamenti perle riforme nazionali in materia di regola-mentazione delle professioni e una mi-gliore notifica dei progetti di norme na-zionali sui servizi. Inoltre, nell’ambitodelle misure volte a sostenere la crescitadelle PMI e delle start-up, il 22 novembre2016 la Commissione ha presentato laComunicazione « Le nuove imprese leaderdell’Europa: l’iniziativa Start-up e Scale-up » COM(2016) 733, con la quale annun-cia l’intenzione di adottare una serie d’i-niziative per favorire la nascita e la cre-scita di start-up e di scale-up. Al riguardo,si segnala che anche il programma dilavoro della Presidenza maltese del Con-siglio dei ministri dell’UE (1o gennaio-30giugno 2017) individua come priorità ilrafforzamento del mercato unico, in par-ticolare assicurando una maggiore atten-zione nella legislazione dell’UE alle normefinalizzate ad affrontare le sfide dellepiccole e medie imprese, consentendo losviluppo di una più ampia gamma di fontidi finanziamento attraverso l’Unione deimercati dei capitali.

In materia di fiscalità, il programmalegislativo della Commissione prevede la

presentazione di proposte relative all’at-tuazione del piano d’azione in materia diIVA mediante la revisione della direttiva2006/112/CE, con particolare riferimentoal sistema delle aliquote IVA; ad unamigliore cooperazione amministrativa e unpacchetto di semplificazione per ridurregli oneri per le imprese e le amministra-zioni fiscali.

Per quanto concerne, invece, l’attua-zione della Strategia spaziale per l’Europa,la Commissione intende adottare i seguentiprovvedimenti: un’iniziativa per garantirealle autorità pubbliche servizi di comuni-cazione via satellite affidabili, sicuri edefficienti in termini di costi (GOVSATCOM– comunicazioni satellitari governative);misure per facilitare la commercializza-zione di servizi e dati spaziali. Al riguardo,si segnala che il 26 ottobre 2016 la Com-missione europea ha adottato la Comuni-cazione « Strategia spaziale per l’Europa »(COM(2016)705) incentrata su quattroobiettivi strategici: massimizzare i vantaggidello spazio per la società e l’economiaeuropee, incoraggiando l’uso commercialedei dati spaziali; promuovere un settorespaziale europeo competitivo e innovativosostenendo la ricerca, l’innovazione e losviluppo delle competenze, soprattutto perle imprese innovative e le start-up; raffor-zare l’autonomia dell’UE nell’accesso enell’uso dello spazio in un ambiente sicuroe protetto; rafforzare il ruolo dell’Europacome attore globale, promuovendo, al con-tempo, la cooperazione internazionale. LaX Commissione il 6 dicembre 2016 haavviato l’esame di questa comunicazione.Dopo un ciclo di audizioni che hanno vistola partecipazione dell’Agenzia spaziale ita-liana, delle principali associazioni delleimprese dello spazio e dell’Agenzia spa-ziale europea, è ora in fase di elaborazioneil documento finale.

Conformemente all’invito del Consiglioeuropeo di progredire rapidamente pergarantire alle imprese un più facile ac-cesso al finanziamento e sostenere gliinvestimenti nell’economia reale, la Com-missione intende presentare, nei primimesi del 2017, una relazione che esaminilo stato di attuazione del Piano d’azione

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per l’Unione dei mercati dei capitali(COM(2015) 468), e individui gli ostacolirimanenti e le eventuali misure integrativenecessarie, che dovrebbero comprendere:un quadro per prodotti pensionistici indi-viduali dell’UE; una revisione del regola-mento (UE) n. 648/2012 sulle infrastrut-ture del mercato europeo (EMIR); unpiano d’azione in materia di servizi finan-ziari al dettaglio; il finanziamento delleimprese mediante capitale proprio, anzi-ché ricorrere al finanziamento a debito;ulteriori atti delegati intesi a facilitare ilfinanziamento delle società operanti nelsettore delle infrastrutture da parte diinvestitori istituzionali; la costituzione diuno o più fondi di fondi di venture capitalper il sostegno degli investimenti innovativiin Europa.

Per quanto riguarda l’attuazione dellaStrategia per il mercato unico dei beni eservizi, il Governo nella Relazione pro-grammatica sottolinea che nel 2017 in-tende impegnarsi per portare avanti tuttele azioni e le attività delineate dalla Com-missione nel suo programma di lavoro,influenzandone i lavori e gli orientamenti,e in particolare per:

dare attuazione alla comunicazionedella Commissione in materia di economiacollaborativa, mirata a mettere in evidenzale opportunità per i consumatori e per leimprese offerte da tale nuovo modelloeconomico (COM(2016)356);

migliorare e implementare la diret-tiva servizi 2006/123/UE, sulla base delleproposte già presentate o in via di pre-sentazione da parte della Commissione, inparticolare circa la Carta europea deiservizi, la riforma della procedura di no-tifica e il cosiddetto passaporto dei servizi;

introdurre uno strumento di infor-mazione del mercato unico e di uno spor-tello digitale unico;

migliorare gli strumenti recentementeintrodotti per favorire la mobilità deiprofessionisti, quali la tessera professio-nale europea e il meccanismo di allerta;

supportare le iniziative dell’UE fina-lizzate alla salvaguardia del cosiddetto

cyberspazio ed al contrasto della crimina-lità online. La Commissione europea haavviato il programma Connected EuropeFacilities (CEF) che punta ad uniformarele dotazioni infrastrutturali degli Statimembri al fine di armonizzare gli stru-menti per affrontare efficacemente le mi-nacce cyber;

dare piena attuazione all’Accordo suun tribunale unificato dei brevetti, fatto aBruxelles il 19 febbraio 2013, in materia diproprietà industriale;

migliorare l’applicazione del princi-pio del mutuo riconoscimento alla circo-lazione dei prodotti: il Governo sarà im-pegnato nei tavoli negoziali per la discus-sione delle modifiche al regolamento (CE)n. 764/2008;

sostenere il processo di modernizza-zione degli aiuti di Stato: il 3 giugno 2016l’Italia e la Commissione europea hannosiglato il documento Common Understan-ding on strengthening the institutional se-tup for State aid control in Italy. Talesottoscrizione sancisce formalmente l’im-pegno del Governo a rafforzare, già apartire dall’anno 2017, il sistema per ilcontrollo degli aiuti di Stato in Italia;

favorire il rafforzamento della reteeuropea SOLVIT, la quale ha dimostratodi essere un valido strumento per larisoluzione di problematiche di cittadinied imprese causate dalla non correttaapplicazione delle norme dell’UE da partedelle pubbliche amministrazioni, evitandoanche l’apertura di procedure d’infrazionenei confronti degli Stati membri, e l’e-spansione della rete Internal Market In-formation (IMI), strumento informaticomultilingue, finalizzato a facilitare la co-operazione amministrativa nel quadro del-l’attuazione della legislazione del mercatointerno, nel rispetto della normativa inmateria di protezione dei dati personali.

Il Governo sottolinea, inoltre, che in-tende continuare a sostenere la realizza-zione dell’Unione dei mercati dei capitali,in particolare nei seguenti settori: finan-ziamento per l’innovazione, start up e

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società non quotate, investimenti infra-strutturali, istituzionali e transfrontalieri.

Per quanto riguarda la politica nelsettore del commercio nel Programma dilavoro per il 2017, la Commissione euro-pea ribadisce l’impegno dell’UE a favore diun sistema commerciale aperto e regola-mentato, essenziale per la crescita, l’occu-pazione e la competitività. La Commis-sione europea indica le seguenti priorità:

il proseguimento dei negoziati com-merciali in corso con gli Stati Uniti, ilGiappone, il Mercosur (Mercato comunedell’America meridionale), il Messico, laTunisia e i paesi dell’ASEAN (Associazionedelle nazioni del Sud est asiatico). Aproposito dei negoziati sul Partenariatotransatlantico per il commercio e gli in-vestimenti (TTIP) con gli Stati Uniti, laCommissione intende adoprarsi per con-solidare i progressi negoziali compiuti edavviare quanto prima un dialogo con lanuova amministrazione americana. Loscorso 17 gennaio i capi negoziatori dellaCommissione europea e degli Stati unitihanno rilasciato una valutazione con-giunta dei principali risultati conseguiti nelcorso dei 15 round negoziali svolti sinora.Nella Relazione programmatica il Governosostiene la necessità di non abbandonare inegoziati, verificando con la nuova ammi-nistrazione americana l’esistenza di ana-loga intenzione. Si segnala che l’Italiaassieme ad altri 11 Stati membri il 16settembre scorso aveva inviato una letteraalla Commissione europea esprimendo ilproprio sostegno al prosieguo dei nego-ziati;

la definizione di nuovi mandati peravviare negoziati commerciali con la Tur-chia, l’Australia, la Nuova Zelanda e ilCile. Per la Turchia si tratta di avviare ilprocesso per la modernizzazione dell’U-nione doganale già esistente con l’UE; perl’Australia e la Nuova Zelanda l’avvio dinegoziati per accordi di libero scambio;per il Cile, l’aggiornamento dell’accordo dilibero scambio del 2002;

il proseguimento dei lavori a livellomultilaterale in seno all’Organizzazione

Mondiale del Commercio (OMC). NellaRelazione programmatica il Governo, in-dica che intende promuovere l’attuazionedelle decisioni della decima conferenzaministeriale che si è svolta a Nairobi neldicembre del 2015 e in particolare l’en-trata in vigore dell’Accordo sulla facilita-zione degli scambi e dell’Accordo sullatecnologia dell’informazione;

la rapida ratifica dell’accordo econo-mico e commerciale globale (CETA) con ilCanada. L’accordo CETA è stato siglatodall’UE e dal Canada lo scorso 20 ottobre,e secondo quanto previsto da una propostadi decisione del Consiglio dell’UE dovrebbeentrare provvisoriamente in vigore nelcorso del 2017. La piena entrata in vigoresarà subordinata alla conclusione dell’ac-cordo da parte dell’UE, con decisione delConsiglio e approvazione del Parlamentoeuropeo, e da parte di tutti gli Statimembri sulla base delle pertinenti proce-dure di ratifica nazionali. Il Parlamentoeuropeo dovrebbe esprimersi sull’accordoCETA in occasione della sessione plenariadel 13-16 febbraio 2017;

l’aggiornamento e la modernizza-zione degli strumenti europei di difesacommerciale. La Commissione consideraurgente superare la situazione di stallo inseno al Consiglio dell’UE sulla propostadel 2013 relativa all’ammodernamento de-gli strumenti di difesa commerciale, tracui la riforma della regola del dazio in-feriore. Si tratta della propostaCOM(2013)192 volta a modificare i rego-lamenti (CE) n. 1225/2009 e n. 597/2009relativi alla difesa contro le importazionioggetto rispettivamente di dumping e disovvenzioni da parte di paesi non membridella Comunità europea. Il 21 ottobre 2016il Consiglio europeo ha chiesto che siaraggiunto con urgenza un accordo equili-brato sulla posizione del Consiglio perquanto concerne la modernizzazione com-plessiva di tutti gli strumenti di difesacommerciale. La X Commissione ha av-viato l’esame della propostaCOM(2013)192 il 6 dicembre 2016. Dopoun ciclo di audizioni che hanno visto lapartecipazione del Ministro Carlo Calenda,

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di Confindustria, di Federacciai e dei sin-dacati, è in fase di elaborazione il docu-mento finale;

lo svolgimento di un ruolo di primopiano nell’ambito dei lavori del forummondiale sull’eccesso di capacità produt-tiva di acciaio, sotto l’egida del G20. Con-cepito per affrontare l’eccesso di capacitàproduttiva dell’industria siderurgica mon-diale, il Forum è stato istituito in occa-sione del vertice dei G20 che si è svolto aHangzhou, in Cina. Avrà un mandato ditre anni rinnovabile e riferirà annual-mente ai ministri del G20; una primarelazione dovrebbe essere presentata nelcorso del 2017. La X Commissione, inrelazione all’esame della comunicazionedella Commissione europea intitolata « Ac-ciaio: mantenere occupazione sostenibile ecrescita in Europa. » (COM(2016) 155) haadottato il 16 luglio 2016 il documentofinale Doc. XVIII, n. 45, nel quale inparticolare si invita l’Unione europea adassumere un atteggiamento più deciso eincisivo per reagire alla concorrenza slealee dannosa praticata da alcuni Paesi. Neldocumento si rileva la necessità di unariforma complessiva degli strumenti didifesa commerciale dell’Unione europeaper garantire all’industria dell’UE condi-zioni di effettiva parità con la Cina e congli altri partner commerciali. La X Com-missione concorda con l’obiettivo di isti-tuire gruppi di contatto sull’acciaio contutti i maggiori paesi produttori, al fine diaffrontare sistematicamente le questionidella sovraccapacità globale e delle stra-tegie per superare la concorrenza sleale,ma invita a soprassedere sull’attribuzionealla Cina dello status di economia dimercato finché il paese non dimostri dirispettare le regole del commercio inter-nazionale. Si ritiene necessario il ricorsoad incentivi, cui potrebbe accompagnarsila revisione della disciplina sugli aiuti diStato, per interventi di ristrutturazionefinalizzati all’adeguamento e non allachiusura di impianti produttivi e si invitaad utilizzare tutte le risorse a disposizioneper fare fronte agli oneri derivanti daiprogetti di adeguamento e messa in sicu-rezza degli impianti esistenti. La Commis-

sione, nell’ambito del dialogo politico, harisposto con la lettera del 17 novembre2016.

Nella Relazione programmatica il Go-verno – oltre a sottolineare l’importanzadei negoziati in materia di politica com-merciale già indicati come prioritari nelprogramma di lavoro della Commissioneeuropea – indica l’intenzione di stimolareuna riflessione sul futuro della politicacommerciale dell’Unione europea e sullemodalità con le quali rispondere alla pre-occupazioni dell’opinione pubblica men-tendo l’efficacia e la credibilità dell’azionedell’UE.

Il Governo sottolinea, inoltre, le ulte-riori seguenti priorità nell’ambito dellerelazioni con paesi terzi:

il rilancio del partenariato strategicotra l’UE e la Russia, che resta fortementecondizionato dalla crisi ucraina;

il consolidamento del partenariatocon la Cina, sostenendo l’impegno nego-ziale della Commissione europea per unapositiva e rapida conclusione dell’Accordosugli investimenti UE-Cina, nonché sull’ac-cordo sulla tutela delle indicazioni geogra-fiche;

la ripresa dei negoziati per la con-clusione dell’accordo di libero scambioUE-India;

la rapida ratifica dell’accordo di co-operazione sul partenariato e lo sviluppodell’Afghanistan;

la conclusione di accordi di liberoscambio con quattro paesi della riva suddel Mediterraneo, Marocco, Tunisia, Egittoe Giordania, prestando particolare atten-zione alla capitolo della liberalizzazionecommerciali dei prodotti agricoli;

il dialogo politico e la cooperazionecon i Paesi africani.

La Relazione programmatica 2017 dàconto delle attività e degli impegni delGoverno in ambito europeo indipendente-mente dalle 10 priorità della Commissione.Vi sono, quindi, affrontati argomenti che

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non trovano riscontro nel programmadella Commissione. Segue una breve sin-tesi di tali argomenti. Nell’ambito dellepolitiche sul clima e l’energia obiettivoprioritario del Governo sarà dare seguitoalle decisioni adottate dalla Conferenza diMarrakech (COP22) sui cambiamenti cli-matici, tenutasi a novembre 2016, nelcorso della quale si è discusso su comeimplementare l’Accordo di Parigi sulclima, siglato nel dicembre 2015 ed en-trato in vigore il 4 novembre scorso.

In tale contesto il Governo intendeavanzare il lavoro tecnico per:

rafforzare i meccanismi di monito-raggio e rendicontazione degli impegnipresi sia riguardo alla riduzione delleemissioni che all’assistenza ai Paesi in viadi sviluppo;

individuare le informazioni e le ca-ratteristiche comuni degli impegni nazio-nali volontari di mitigazione e adatta-mento;

determinare le modalità di svolgi-mento della valutazione globale degli im-pegni di riduzione delle emissioni;

definire le modalità per contabiliz-zare le risorse finanziarie a favore deiPaesi in via di sviluppo.

La lotta ai cambiamenti climatici co-stituisce uno degli obiettivi dell’Agenda2030 per lo sviluppo sostenibile, adottatanel settembre 2015 nell’ambito dello sto-rico Summit delle Nazioni Unite ed en-trata in vigore il 1o gennaio 2016. L’obiet-tivo 13 dei diciassette obiettivi per unosviluppo sostenibile (SDGs) esplicita infattil’esigenza di adottare azioni urgenti percombattere il cambiamento climatico e isuoi impatti, evidenziando come l’attua-zione dell’Accordo di Parigi risulti essen-ziale per il raggiungimento degli obiettiviin materia di sviluppo sostenibile. L’Italia,insieme ad altri Stati membri, ha avviatoun processo interistituzionale che l’obiet-tivo di convergere verso l’Agenda 2030aggiornando la propria Strategia di svi-luppo sostenibile.

Per quanto concerne le politiche inmateria di cultura e turismo nella Rela-zione programmatica il Governo si impe-gna in particolare a contribuire a dareseguito alle iniziative legislative e nonlegislative presentate dalla Commissioneeuropea nell’ambito della Strategia per ilmercato unico digitale per il biennio 2016-2017.

Il Governo intende seguire con parti-colare attenzione i lavori collegati al pac-chetto di proposte presentato dalla Com-missione europea il 14 settembre del 2016e relative al diritto d’autore ed alla suaapplicazione nell’ambiente on line e nelladimensione transfrontaliera. Il Governointende impegnarsi affinché il potenzia-mento delle tecniche e delle procedure perla conservazione dei documenti nati digi-tali siano inserite tra le finalità prioritariedel Programma quadro di ricerca Horizon2020. Il Governo intende promuovere lacreazione di un’area unica di IVA per leindustrie culturali e creative e per lacompravendita di opere di arte contem-poranea. Infine, il Governo promuoveràl’inserimento nella programmazione euro-pea di una specifica attenzione al sistemamuseale europeo e un piano per la mo-bilità internazionale dei giovani artisti. Sisottolinea inoltre l’impegno a dare attua-zione al Piano Strategico per lo Sviluppodel Turismo (PST) 2017-2022 nell’ambitodel rilancio dell’occupazione, della crescitae degli investimenti, nell’ottica di mante-nere la posizione dell’Europa quale desti-nazione leader nel mondo. Il Governoindica che il PST, in coerenza con quantoprevisto dall’Agenda europea per la cul-tura, il programma quadriennale dell’UEper il 2015-2018, è focalizzato su 4 obiet-tivi: diversificare l’offerta turistica, accre-scere la competitività, innovare il marke-ting e migliorare la governance del settore.Al riguardo, ricorda che lo scorso 26gennaio la X Commissione ha reso ilparere favorevole con osservazioni sulPST.

Osserva che intende dedicare partico-lare attenzione nella proposta di parerealle tematiche connesse al mercato unicodigitale e all’interoperabilità delle piatta-

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forme, prevista dagli atti in esame per lapubblica amministrazione ma non per ilsettore privato delle imprese. Si dichiarasin d’ora disponibile a valutare eventualicontributi dei colleghi. Considerata infinela vastità e complessità delle questioniaffrontate chiede di poter presentare laproposta di parere la prossima settimana.

Chiara SCUVERA (PD) fa presente sugliatti in esame la Commissione politichedell’Unione europea procederà all’audi-zione del sottosegretario Sandro Gozi alfine di affrontare alcune specifiche que-stioni che richiedono un maggiore appro-fondimento ed aggiornamento. Si tratta adesempio delle ultime novità relative allaBrexit e alla proposta avanzata dalla can-celliera Merkel di un’Europa a due velo-cità. Questa esigenza di approfondimentopresso la XIV Commissione è stata con-divisa dai rappresentanti di tutti i gruppiparlamentari. Si associa pertanto alla ri-chiesta della relatrice Galgano sulla pos-sibilità di rinviare alla prossima settimanal’espressione del parere.

Adriana GALGANO (CI), relatrice, sot-tolinea che per quanto concerne gli ambitidi competenza della X Commissione nonha ritenuto di chiedere lo svolgimento diuna specifica attività istruttoria in quantola X Commissione ha esaminato numerosiatti europei sulle tematiche oggetto dell’o-dierna relazione, approvando documentiche hanno positivamente alimentato il dia-logo politico con le istituzioni europee.Solo per fare un esempio, sulle politichecommerciali la X Commissione sta esami-nando le comunicazioni COM(2016) 690che sollecita gli Stati membri ad approvarecon urgenza la proposta di regolamentoCOM(2013) 192 volta a modernizzare glistrumenti di difesa commerciale, e la pro-posta di regolamento COM(2016) 721 cheprospetta l’introduzione di un nuovo me-todo di calcolo del dumping sulle impor-tazioni da Paesi in cui vi sono distorsionidel mercato o in cui lo Stato ha un’in-fluenza pervasiva sull’economia. Ricordache su queste ultime due comunicazioni la

scorsa settimana è intervenuto in audi-zione il Ministro dello sviluppo economico.

Guglielmo EPIFANI, presidente, condi-vide l’esigenza espressa dai colleghi inter-venuti di svolgere un lavoro approfonditosulle questioni di competenza della XCommissione al fine di poter redigere unparere approfondito ed esaustivo allaCommissione di merito.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Guglielmo EPIFANI.

La seduta comincia alle 14.45.

Comunicazione della Commissione al Parlamento

europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio: Verso

una politica commerciale solida per l’UE nell’inte-

resse della crescita e dell’occupazione.

(COM(2016) 690 final e Allegato).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e

del Consiglio che modifica il regolamento (UE)

2016/1036 relativo alla difesa contro le importazioni

oggetto di dumping da parte di paesi non membri

dell’Unione europea e il regolamento (UE) 2016/1037

relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di

sovvenzioni provenienti da paesi non membri del-

l’Unione europea.

(COM(2016) 721 final).

(Seguito esame congiunto, ai sensi dell’ar-ticolo 127, comma 1, del regolamento, erinvio).

Ludovico VICO (PD), relatore, presentauna proposta di documento finale (vediallegato) per la cui formulazione ha tenutoconto dei preziosi contributi offerti daisoggetti intervenuti in audizione: Confin-dustria, Federacciai, sindacati e Ministrodello sviluppo economico. Sottolinea che ildocumento esprime una valutazione con-traria sugli atti in esame per le motiva-

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zioni espresse nelle premesse che eviden-ziano una diversa posizione tra gli Statimembri in merito alla regola del dazioinferiore che l’Italia intende eliminare,mentre altri Paesi a minore vocazionemanifatturiera sono orientati a mantenerecon l’obiettivo di acquisire maggiori inve-stimenti dalla Cina. Sottolinea che le mi-sure prospettate dalla Commissione euro-pea appaiono eccessivamente indetermi-nate e vaghe nei loro riferimenti giuridicie che potrebbero comportare l’apertura diun contenzioso con la Cina, per iniziativadella Cina stessa, davanti al WTO e, per-tanto, sarebbe opportuno valutare criteriper la determinazione del dumping piùcerti e con un minore margine di discre-zionalità. Ricorda che il Governo italianonel corso dei negoziati si è espresso controun eventuale riconoscimento dello statusdi economia di mercato alla Cina e peruna soluzione legislativa che abbia comebase la parte del paragrafo 15 del Proto-collo di adesione della Cina al WTO ri-masta in vigore anche dopo il 12 dicembre2016. Ciò comporterebbe, a giudizio delGoverno italiano, la piena rispondenza delregolamento antidumping di base dell’UEcon le disposizioni antidumping del WTOe permetterebbe di evitare il riconosci-mento dello status di economia di mercatoalla Cina. Si dichiara sin d’ora disponibilea integrare le osservazioni con eventualicontributi dei colleghi.

Marco DA VILLA (M5S), nel ringra-ziare il relatore per il lavoro svolto, ma-nifesta alcune perplessità sulla scelta di

inserire osservazioni alla valutazione con-traria recata dalla proposta di documentofinale. Riterrebbe più coerente esprimereun parere contrario senza osservazioniinserendo in premessa tutte le considera-zioni che il relatore intende evidenziare.

Guglielmo EPIFANI, presidente, rilevache le osservazioni evidenziano chiara-mente la posizione che il Parlamento ita-liano intende assumere sugli atti in esame.

Ludovico VICO (PD), relatore, osservacome non vi sia alcuna contraddizionenella scelta di proporre una valutazionecontraria e di specificarla mediante alcuneosservazioni che chiariscono meglio la po-sizione del Parlamento italiano sulle que-stioni emerse nel corso dell’esame renden-dola evidente anche rispetto a quelle dialtri Parlamenti nazionali. Ribadisce per-tanto che si tratta di una scelta di chia-rezza e che le osservazioni formulate mi-rano a qualificare la posizione italiana nelcontesto europeo.

Adriana GALGANO (CI) esprime unconvinto apprezzamento per il documentoelaborato dal relatore e ritiene che leosservazioni ivi previste rappresentino lamanifestazione di una posizione politicaforte da parte del Parlamento italiano.

Guglielmo EPIFANI, presidente, nessunaltro chiedendo di parlare, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

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ALLEGATO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consi-glio europeo e al Consiglio: Verso una politica commerciale solida perl’UE nell’interesse della crescita e dell’occupazione (COM(2016) 690

final e Allegato).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio chemodifica il regolamento (UE) 2016/1036 relativo alla difesa contro leimportazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membridell’Unione europea e il regolamento (UE) 2016/1037 relativo alladifesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da

paesi non membri dell’Unione europea (COM(2016) 721 final).

PROPOSTA DI DOCUMENTO FINALE

La X Commissione,

esaminate, ai sensi dell’articolo 127del regolamento della Camera dei depu-tati, la comunicazione della Commissioneal Parlamento europeo, al Consiglio eu-ropeo e al Consiglio « Verso una politicacommerciale solida per l’UE nell’interessedella crescita e dell’occupazione »(COM(2016)690) e la proposta di regola-mento del Parlamento europeo e delConsiglio che modifica il regolamento(UE) 2016/1036 relativo alla difesa controle importazioni oggetto di dumping daparte di paesi non membri dell’Unioneeuropea e il regolamento (UE) 2016/1037relativo alla difesa contro le importazionioggetto di sovvenzioni provenienti da pa-esi non membri dell’Unione europea(COM(2016)721);

preso atto degli elementi di cono-scenza e valutazione acquisiti nel corsodelle audizioni svolte sul documento;

premesso che:

le proposte in oggetto si inserisconoin un contesto contrassegnato da un’ac-centuazione della competizione commer-ciale da parte di alcune economie emer-genti, in particolare della Cina, che talora

assume oggettivamente caratteristiche divera e propria concorrenza sleale. Con-temporaneamente, è in atto una discus-sione sull’eventuale riconoscimento allamedesima Cina dello status di economia dimercato;

l’UE appare particolarmente vulne-rabile nei confronti di pratiche commer-ciali sleali rispetto ad altri Paesi, come gliStati Uniti, che applicano un numero mag-giore di misure antidumping, con dazispesso molto più alti. I differenziali deidazi applicati da altri membri del WTOinducono la Cina a dirottare la sua pro-duzione verso i mercati europei dove idazi sono più bassi, con grave pregiudizioper la manifattura europea;

clamoroso in tal senso è il caso delsettore della siderurgia dove la crescitaesponenziale della produzione e delleesportazioni cinesi, anche attraverso pra-tiche commerciali sleali, ha provocato laperdita di numerosi posti di lavoro inEuropa;

considerato che:

la comunicazione COM(2016)690sollecita gli Stati membri ad approvare

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con urgenza la proposta di regolamentoCOM(2013)192 volta a modernizzare glistrumenti di difesa commerciale;

la proposta di regolamentoCOM(2016)721 prospetta, invece, l’introdu-zione di un nuovo metodo di calcolo deldumping sulle importazioni da Paesi in cuivi sono distorsioni del mercato o in cui loStato ha un’influenza pervasiva sull’eco-nomia, rispondendo così anche agli effettiprodotti dalla decadenza di alcune dispo-sizioni del Protocollo di adesione dellaCina al WTO relative ai criteri per ladeterminazione del dumping per le eco-nomie non di mercato;

sulla proposta di regolamentoCOM(2013)192 si è prodotta una situa-zione di stallo per effetto del mancatoaccordo in sede di Consiglio. Oggetto dicontroversia è, in particolare, la perma-nenza o meno della cosiddetta regola deldazio inferiore, che consente alla Commis-sione di istituire i dazi a un livello infe-riore al margine di dumping se tale livelloè sufficiente a eliminare il pregiudizioarrecato ai prodotti dell’UE;

l’Italia, che nel 2014, durante laPresidenza di turno, aveva tentato di rag-giungere un compromesso sul testo, è trai Paesi membri che vogliono eliminare laregola del dazio inferiore in quanto nonsufficiente a tutelare le imprese europee difronte al dumping praticato da alcunipartner commerciali, in particolare dallaCina. Altri Paesi membri, invece, chehanno una più ridotta vocazione manifat-turiera dell’Italia, sembrano orientati amantenere la regola, nella speranza checiò concorra ad acquisire maggiori inve-stimenti dalla Cina;

di fronte alla citata situazione distallo, la Commissione europea ha presen-tato la proposta di regolamentoCOM(2016)721 che, a suo giudizio, do-vrebbe assicurare un livello di protezioneantidumping adeguato attraverso la possi-bilità di utilizzare, in taluni casi, prezzi evalori di riferimento internazionali esentida distorsioni o i corrispondenti costi diproduzione e di vendita di un paese rap-

presentativo appropriato, con un livello disviluppo economico analogo a quello delpaese esportatore che presenta distorsionisignificative;

la proposta di regolamentoCOM(2016)721 sembra costituire una sortadi espediente con il quale la Commissionetenta di aggirare la questione del ricono-scimento della Cina quale economia dimercato, diventata urgente a causa delladecadenza (12 dicembre 2016) di alcunedisposizioni del Protocollo di adesionedella Cina al WTO relative ai criteri per ladeterminazione del dumping per le eco-nomie non di mercato sospette di fare usodi strumenti commerciali sleali. In parti-colare, nelle more del riconoscimentodella Cina come economia di mercato, ilcitato Protocollo prevede che per le im-portazioni dalla Cina si possano utilizzaremetodologie alternative al metodo del va-lore normale per calcolare il margine didumping;

nel Consiglio affari esteri dell’11novembre 2016, la Presidenza slovacca haprospettato agli Stati membri un ulterioretesto di compromesso (si mantiene la re-gola del dazio inferiore, mentre è consen-tita l’applicazione di dazi più elevati delmargine di pregiudizio solo a titolo dieccezione, in circostanze ben definite), sulquale non è stato tuttavia possibile rag-giungere un accordo politico. L’Italia haespresso una posizione di forte critica,anche nella riunione conclusiva del Core-per del 13 dicembre 2016, non ritenendoil testo di compromesso capace di proteg-gere gli interessi della manifattura europeae reputando, inoltre, l’impostazione pro-posta di fatto inattuabile;

più in dettaglio, le perplessità ita-liane riguardano in particolare: la restrit-tiva definizione delle « raw material distor-tions »; la previsione del 20 per cento comelimite minimo di componente distorsivadelle materie prime rispetto al costo diproduzione del prodotto; l’interim reviewdestinata nei primi due anni ad abbassareil livello dei dazi;

le misure prospettate dalla Com-missione europea appaiono eccessivamente

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indeterminate e vaghe nei loro riferimentigiuridici, potrebbero comportare l’aper-tura di un contenzioso con la Cina, periniziativa della Cina stessa, davanti alWTO e, pertanto, sarebbe opportuno va-lutare criteri per la determinazione deldumping più certi e con un minore mar-gine di discrezionalità;

di conseguenza, nei negoziati incorso il Governo italiano si è espressocontro un eventuale riconoscimento dellostatus di economia di mercato alla Cina eper una soluzione legislativa che abbiacome base la parte del paragrafo 15 delProtocollo di adesione della Cina al WTOrimasta in vigore anche dopo il 12 dicem-bre 2016. Ciò comporterebbe, a giudiziodel Governo italiano, la piena rispondenzadel regolamento antidumping di base del-l’UE con le disposizioni antidumping delWTO e permetterebbe di evitare il rico-noscimento dello status di economia dimercato alla Cina;

rilevata la necessità che il presentedocumento finale sia trasmesso tempesti-vamente alla Commissione europea, nel-l’ambito del cosiddetto dialogo politico,nonché al Parlamento europeo e al Con-siglio,

esprime una valutazione contraria,

con le seguenti osservazioni:

a) in linea generale, le proposte nongarantiscono quel rafforzamento delle po-litiche commerciali dell’UE che apparenecessario nel contesto attuale, tenutoconto della concorrenza molto aggressiva espesso sleale esercitata da alcuni Paesi, in

particolare dalla Cina, anche alla lucedelle misure, rilevatesi più efficaci, prati-cate da tempo da alcuni partner, tra cui gliStati Uniti d’America;

b) in particolare non può essere man-tenuta oltre la regola del dazio inferioreche, peraltro, non discende dalla regola-mentazione WTO e costituisce uno speci-fico dell’ordinamento europeo che nontrova riscontro in altri ordinamenti;

c) nell’attuale situazione, non si puòprocedere al riconoscimento della Cinaquale economia di mercato, non essendosoddisfatti i cinque criteri con cui l’UE havalutato fino ad oggi lo status di economiadi mercato. Peraltro, un ulteriore impre-scindibile criterio da assumere deve essereindividuato nella verifica del mancato ri-corso al dumping sociale, ossia a praticheproduttive che si basano sullo sfrutta-mento dei lavoratori e sulla negazione didiritti irrinunciabili dei lavoratori stessi,ampiamente praticato da alcune economie,in particolare dalla stessa Cina;

d) più in generale, le politiche anti-dumping europee devono basarsi su critericerti e definiti, tali da non determinaresituazioni di incertezza che possano porregli operatori economici nell’impossibilitàdi conoscere le regole concretamente ap-plicabili. Le disposizioni della propostaper la definizione di un valore normale dicalcolo del dumping sembrano rimettere auna valutazione discrezionale la scelta diassumere i parametri indicati, ai quali nonviene attribuito carattere vincolante. Inproposito, le modifiche in sede negozialedovrebbero andare nel senso di renderemeno aleatori e discrezionali i parametriprevisti.

Martedì 7 febbraio 2017 — 122 — Commissione X

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XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorirel’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. C. 4135 Governo,approvato dal Senato, C. 3108 Ciprini e C. 3364 Gribaudo (Seguito dell’esame e rinvio –Abbinamento delle proposte di legge C. 2014 Mosca, C. 3120 Ciprini e C. 3268 Mucci) . . 123

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificatadal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . 124

ALLEGATO (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127

SEDE REFERENTE

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Cesare DAMIANO. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per il lavoroe le politiche sociali, Luigi Bobba.

La seduta comincia alle 14.20.

Misure per la tutela del lavoro autonomo non

imprenditoriale e misure volte a favorire l’articola-

zione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro

subordinato.

C. 4135 Governo, approvato dal Senato, C. 3108

Ciprini e C. 3364 Gribaudo.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodelle proposte di legge C. 2014 Mosca, C.3120 Ciprini e C. 3268 Mucci).

La Commissione prosegue l’esame deiprogetti di legge, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 31 gennaio 2017.

Cesare DAMIANO, presidente, ricordache nella riunione dell’Ufficio di presi-denza, integrato dai rappresentanti deigruppi, del 2 febbraio scorso, si è conve-nuto sull’opportunità che all’esame deldisegno di legge C. 4135, approvato dalSenato, e delle proposte di legge C. 3108Ciprini e C. 3364 Gribaudo sia abbinatoanche quello delle proposte di legge C.2014 Mosca, recante disposizioni per lapromozione di forme flessibili e semplifi-cate di telelavoro, e C. 3120 Ciprini, re-cante disposizioni concernenti la flessibi-lità dell’orario di lavoro, la cessione delleferie per fini di solidarietà e l’istituzionedella banca delle ore, già oggetto di esamein sede referente da parte della Commis-sione.

Fa presente, inoltre, che ai progetti dilegge all’esame della Commissione po-trebbe essere, inoltre, abbinata la propostadi legge C. 3268 Mucci, recante modificaall’articolo 67 del testo unico di cui al

Martedì 7 febbraio 2017 — 123 — Commissione XI

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decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151,in materia di indennità di maternità per lelavoratrici autonome.

Propone, quindi, che l’esame delle pro-poste di legge C. 2014 Mosca, C. 3120Ciprini e C. 3268 Mucci sia abbinato aquello del disegno di legge C. 4135 e delleproposte di legge C. 3108 Ciprini e C. 3364Gribaudo.

La Commissione concorda.

Cesare DAMIANO, presidente, ricordache l’esame preliminare dei progetti dilegge si concluderà nella seduta convocataper la giornata di domani.

Nessuno chiedendo di intervenire, rin-via il seguito dell’esame dei progetti dilegge alla seduta convocata per la giornatadi domani.

La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Cesare DAMIANO.

La seduta comincia alle 14.25.

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e

della persona assistita, nonché in materia di respon-

sabilità professionale degli esercenti le professioni

sanitarie.

C. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-B, ap-

provata, in un testo unificato, dalla Camera e

modificata dal Senato.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Cesare DAMIANO, presidente, ricordache, sulla base di quanto convenuto nellariunione dell’Ufficio di presidenza, inte-grato dai rappresentanti dei gruppi, del 2febbraio scorso, l’espressione del parere di

competenza alla XII Commissione avràluogo nella seduta odierna.

Dà, quindi, la parola alla relatrice,onorevole Gnecchi.

Marialuisa GNECCHI (PD), relatrice, se-gnala preliminarmente che l’altro ramodel Parlamento ha introdotto diverse mo-difiche al testo approvato in prima letturadalla Camera dei deputati, pur conser-vando sostanzialmente l’impianto delprovvedimento, e che la Commissione Af-fari sociali ha concluso le votazioni delleproposte emendative nell’ambito dell’e-same in sede referente senza introdurreulteriori modifiche.

Fa presente che il provvedimento sicompone di diciotto articoli, che corri-spondono a quelli approvati in primalettura dalla Camera dei deputati, e cheall’articolo 1, che definisce la sicurezzadelle cure in sanità come parte costitutivadel diritto alla salute, si è precisato, con lemodifiche introdotte dall’altro ramo delParlamento, che le attività di prevenzionedel rischio, alle quali deve concorrere tuttoil personale, si realizzino non solo nellestrutture sanitarie, ma anche in quellesociosanitarie.

Osserva, poi, che l’articolo 2, oggetto dilimitate modifiche da parte del Senato,disciplina l’attribuzione della funzione digarante per il diritto alla salute al Difen-sore civico regionale o provinciale e l’isti-tuzione dei Centri regionali per la gestionedel rischio sanitario e la sicurezza delpaziente. Segnala che l’articolo 3, limita-tamente modificato dal Senato, reca ladisciplina dell’Osservatorio nazionale dellebuone pratiche sulla sicurezza nella sa-nità, mentre l’articolo 4 disciplina la tra-sparenza dei dati. In tale ambito, è statoridotto da 30 a 7 giorni il termine per laconsegna della documentazione ai richie-denti, consentendo comunque di integrarela documentazione entro il termine di 30giorni. È stato, inoltre, modificato il rego-lamento di polizia mortuaria al fine diprevedere che in caso di decesso i familiario gli altri aventi titolo del deceduto pos-sano concordare con il direttore sanitarioo socio-sanitario l’esecuzione del riscontro

Martedì 7 febbraio 2017 — 124 — Commissione XI

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diagnostico, disponendo eventualmente lapresenza di un medico di loro fiducia.

Fa presente che l’articolo 5 prevede chegli esercenti le professioni sanitarie sidebbano attenere alle raccomandazionipreviste dalle linee guida elaborate da entie istituzioni pubblici e privati, dalle societàscientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarieiscritte in un apposito elenco. Le modifi-che introdotte dal Senato riguardano prin-cipalmente la disciplina di tale elenco e leverifiche dell’Istituto superiore di sanitàsulle linee guida.

Rileva che l’articolo 6, in materia diresponsabilità penale dell’esercente la pro-fessione sanitaria, è stato riformulato dalSenato, prevedendo che, nei casi di mortee di lesioni personali in ambito sanitarioverificatisi a causa di imperizia, la puni-bilità è esclusa qualora siano state rispet-tate le raccomandazioni previste dalle li-nee guida, approvate secondo le predettemodalità, e sempre che risultino adeguatealle specificità del caso concreto, ovvero,in mancanza di esse, alle buone praticheclinico-assistenziali. Precisa che restaferma, in ogni caso, la responsabilità pernegligenza o imprudenza.

Evidenzia, altresì, che l’articolo 7 in-troduce un doppio regime di responsabi-lità civile, contrattuale per la struttura edextracontrattuale per l’esercente la profes-sione sanitaria, salvo che quest’ultimo ab-bia agito nell’adempimento di obbligazionecontrattuale assunta con il paziente. Tra lemodifiche introdotte dal Senato segnalache, ai fini della determinazione del dannoin ambito sanitario, si prevede di fareriferimento alle tabelle relative al dannobiologico contenute nel codice delle assi-curazioni private.

Ricorda che l’articolo 8, il cui impiantoè stato confermato dal Senato, introducel’obbligo di esperire preventivamente untentativo di conciliazione, ai sensi dell’ar-ticolo 696-bis del codice di proceduracivile.

Osserva che il successivo articolo 9disciplina l’azione di rivalsa della strutturasanitaria nei confronti dell’esercente laprofessione sanitaria, che può essere eser-

citata solo in caso di dolo o colpa grave.Fa presente che nel corso dell’esamepresso l’altro ramo del Parlamento si èprecisato che in caso di accoglimento delladomanda di risarcimento proposta daldanneggiato nei confronti della strutturasanitaria o socio-sanitaria pubblica o del-l’esercente la professione sanitaria, si at-tiva un giudizio di responsabilità ammini-strativa innanzi alla Corte dei conti, alquale si applicano specifiche regole ancheper quanto attiene alla misura della con-danna.

Sottolinea, poi, che l’articolo 10 regolal’obbligo di assicurazione per la respon-sabilità civile verso terzi e per la respon-sabilità civile verso prestatori d’opera, cheviene esteso anche alle strutture socio-sanitarie e alle strutture private, mentrel’articolo 11, anch’esso modificato dall’al-tro ramo del Parlamento, disciplina l’e-stensione temporale della garanzia assicu-rativa, che deve coprire anche gli eventiaccaduti nei dieci anni antecedenti laconclusione del contratto assicurativo,purché denunciati all’impresa di assicura-zione durante la vigenza temporale dellapolizza. Inoltre, in caso di cessazione de-finitiva dell’attività professionale per qual-siasi causa, deve essere previsto un pe-riodo di ultrattività della copertura per lerichieste di risarcimento presentate per laprima volta entro i dieci anni successivi eriferite a fatti verificatisi nel periodo diefficacia della polizza. Ricorda, altresì, chel’articolo 12, al quale il Senato ha intro-dotto modifiche di limitata portata, regolal’azione diretta del danneggiato nei con-fronti dell’impresa di assicurazione dellastruttura sanitaria e del libero professio-nista. Segnalato che l’articolo 13, che pre-vede l’obbligo di comunicazione all’eser-cente la professione sanitaria del giudiziobasato sulla sua responsabilità, non hasubito modifiche di rilievo nel corso del-l’esame presso l’altro ramo del Parla-mento, essendosi introdotto anche l’ob-bligo di comunicare l’avvio di trattativestragiudiziali tra le strutture sanitarie esociosanitarie e le imprese di assicura-zione e il danneggiato.

Martedì 7 febbraio 2017 — 125 — Commissione XI

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Evidenzia, poi, che il Senato ha com-plessivamente rivisto la disciplina delFondo di garanzia per i danni derivanti daresponsabilità sanitaria, di cui all’articolo14, alimentato dal versamento di un con-tributo annuale dovuto dalle imprese au-torizzate all’esercizio delle assicurazioniper la responsabilità civile per i dannicausati da responsabilità sanitaria.

Segnala, altresì, che il successivo arti-colo 15, modificato dal Senato, regola lanomina dei consulenti tecnici d’ufficio edei periti nei giudizi di responsabilitàsanitaria, mentre l’articolo 16, non oggettodi modifiche, novella le disposizioni di cuialla legge di stabilità 2016 in materia diresponsabilità professionale del personalesanitario.

Fa presente, infine, che gli articoli 17 e18, non modificati dall’altro ramo delParlamento, recano rispettivamente laclausola di salvaguardia delle competenzedelle Regioni a statuto speciale e la clau-sola di invarianza finanziaria.

In conclusione, preso atto del conte-nuto del provvedimento e dei profili dicompetenza della XI Commissione, for-mula su di esso una proposta di parerefavorevole (vedi allegato).

Matteo DALL’OSSO (M5S), nel manife-stare soddisfazione per le modifiche in-trodotte dal Senato, che hanno miglioratoin modo apprezzabile il testo approvato inprima lettura dalla Camera dei deputati,annuncia il proprio voto favorevole sullaproposta di parere della relatrice.

Cesare DAMIANO, presidente, nessunochiedendo di intervenire, pone in vota-zione la proposta di parere della relatrice.

La Commissione approva la proposta diparere della relatrice (vedi allegato).

La seduta termina alle 14.35.

Martedì 7 febbraio 2017 — 126 — Commissione XI

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ALLEGATO

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della personaassistita, nonché in materia di responsabilità professionale degliesercenti le professioni sanitarie. C. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e

modificata dal Senato.

PARERE APPROVATO

La XI Commissione,

esaminata, per quanto di compe-tenza, la proposta di legge Atto Cameran. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-B, approvata, in un testo unificato,dalla Camera dei deputati e modificata dalSenato della Repubblica;

considerato che il provvedimentoreca una disciplina organica della respon-sabilità di quanti esercitano la professionesanitaria, con riferimento alle sue diverseimplicazioni sul piano civilistico, penali-stico e amministrativo;

osservato che nell’esame presso l’al-tro ramo del Parlamento è stato fonda-mentalmente confermato l’impianto com-plessivo del provvedimento, che introduceun sistema di disposizioni volte a promuo-vere la sicurezza delle cure e la tuteladelle persone assistite, individuando inmodo più puntuale le responsabilità degliesercenti le professioni sanitarie,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Martedì 7 febbraio 2017 — 127 — Commissione XI

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XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-08926 Valiante: Iniziative per garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria nel territorioservito dal presidio ospedaliero di Roccadaspide (SA) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

5-09713 Gallinella: Sul funzionamento delle strutture per la salute mentale socio educativee/o a carattere sanitario destinate ai minori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

5-10043 Brignone: Iniziative per il contrasto del traffico illegale di animali da compagnia . 129

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142

SEDE REFERENTE:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate neitrattamenti sanitari. Testo unificato C. 1142 Mantero, C. 1298 Locatelli, C. 1432 Murer,C. 2229 Roccella, C. 2264 Nicchi, C. 2996 Binetti, C. 3391 Carloni, C. 3561 Miotto, C. 3584Nizzi, C. 3586 Fucci, C. 3596 Calabrò, C. 3599 Brignone, C. 3630 Iori, C. 3723 Marzano,C. 3730 Marazziti e C. 3970 Silvia Giordano (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . 129

ALLEGATO 4 (Proposta emendativa approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144

INTERROGAZIONI

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Mario MARAZZITI. — Inter-viene il sottosegretario di Stato per la saluteDavide Faraone.

La seduta comincia alle 11.10.

5-08926 Valiante: Iniziative per garantire adeguati

livelli di assistenza sanitaria nel territorio servito dal

presidio ospedaliero di Roccadaspide (SA).

Il sottosegretario Davide FARAONE ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Simone VALIANTE (PD), replicando, sidichiara parzialmente soddisfatto dellarisposta con la quale il sottosegretario haesclusivamente illustrato la già nota pro-grammazione relativa al riassetto dellestrutture sanitarie della regione Campa-nia, applicata peraltro in maniera nonuniforme su tutto il territorio regionale.Nell’apprezzare comunque il fatto che cisia stato il riconoscimento della situa-zione di disagio in cui versano talunipresidi ospedalieri, come quello di Roc-cadaspide, la cui chiusura comporterebbenotevoli disagi alle popolazioni interes-sate, invita gli organi competenti a svol-gere un supplemento di istruttoria al fine

Martedì 7 febbraio 2017 — 128 — Commissione XII

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di verificare se sia o meno opportunoprocedere comunque a dare attuazione alpredetto piano riorganizzativo.

5-09713 Gallinella: Sul funzionamento delle strut-

ture per la salute mentale socio educative e/o a

carattere sanitario destinate ai minori.

Il sottosegretario Davide FARAONE ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Filippo GALLINELLA (M5S), repli-cando, ringrazia il sottosegretario per ichiarimenti forniti, evidenziando come difatto la risposta del Governo abbia con-fermato i dubbi esistenti circa la man-canza di controlli da parte della regioneUmbria sulla vicenda richiamata nell’attoispettivo in oggetto.

5-10043 Brignone: Iniziative per il contrasto

del traffico illegale di animali da compagnia.

Il sottosegretario Davide FARAONE ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Beatrice BRIGNONE (Misto-AL-P), re-plicando, ricorda la portata del fenomenodel traffico illecito di cuccioli di animalida compagnia, costretti peraltro a viag-giare in condizioni terribili, auspicandoche il Governo voglia promuovere, sia alivello nazionale sia a livello comunitario,l’adozione di un più rigido sistema dicontrolli.

Mario MARAZZITI, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 11.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Mario MARAZZITI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per la saluteDavide Faraone.

La seduta comincia alle 11.35.

Variazione nella composizione della Commissione.

Mario MARAZZITI, presidente, comu-nica che la deputata Giorgia Meloni entraa far parte della Commissione.

Norme in materia di consenso informato e di

dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti

sanitari.

Testo unificato C. 1142 Mantero, C. 1298 Locatelli,

C. 1432 Murer, C. 2229 Roccella, C. 2264 Nicchi, C.

2996 Binetti, C. 3391 Carloni, C. 3561 Miotto, C.

3584 Nizzi, C. 3586 Fucci, C. 3596 Calabrò, C. 3599

Brignone, C. 3630 Iori, C. 3723 Marzano, C. 3730

Marazziti e C. 3970 Silvia Giordano.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento rinviato, da ultimo, nellaseduta del 2 febbraio 2017.

Mario MARAZZITI, presidente, comu-nica che è stata avanzata la richiesta chela pubblicità dei lavori della sedutaodierna sia assicurata anche attraversol’attivazione dell’impianto audiovisivo acircuito chiuso. Non essendovi obiezioni,ne dispone l’attivazione.

Dopo aver ricordato che nella seduta digiovedì 2 febbraio sono stati votati, daultimi, gli identici emendamenti Fucci 1.36e Pagano 1.911, fa presente che nellaseduta odierna l’esame riprenderà dall’e-mendamento Fucci 1.37.

Antonio PALMIERI (FI-PdL) illustra lefinalità dell’emendamento Fucci 1.37, chepropone una soluzione tesa a superareuno degli aspetti più critici dell’articolo 1,

Martedì 7 febbraio 2017 — 129 — Commissione XII

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ossia l’introduzione della possibilità di so-spensione della nutrizione e dell’idrata-zione artificiali, che a suo avviso rappre-senta un’inutile caratterizzazione ideolo-gica del provvedimento in esame.

La Commissione respinge l’emenda-mento Fucci 1.37.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) illustra lefinalità del suo emendamento 1.101, iden-tico all’emendamento Palmieri 1.1196, evi-denziando che, pur non volendo in alcunmodo ledere il diritto dei pazienti all’au-todeterminazione, appare in ogni caso ne-cessario introdurre opportuni limiti, inparticolare quando da una decisione delpaziente potrebbe derivare un rischio perla vita dello stesso.

Reputa necessario, infatti, evitare l’in-troduzione nel nostro ordinamento di di-sposizioni che legittimino di fatto il suici-dio attuato nell’ambito delle strutture delServizio sanitario nazionale.

Auspica, pertanto, che l’approvazionedegli identici emendamenti in esame con-senta di evitare un pericoloso scivolamentoverso forme di eutanasia passiva ed ilconseguente snaturamento della profes-sione medica.

Matteo MANTERO (M5S) osserva chel’eventuale approvazione delle proposteemendative in esame si tradurrebbe nel-l’impedimento per il paziente di assumerequalunque decisione lo riguardi.

Auspica pertanto il respingimento degliidentici emendamenti Gigli 1.101 e Pal-mieri 1.1196, evidenziandone il caratterestrumentale.

Antonio PALMIERI (FI-PdL) con rife-rimento alle considerazioni svolte dal de-putato Mantero, osserva che l’approva-zione delle proposte emendative in esamenon precluderebbe affatto l’eventuale pos-sibilità di apportare ulteriori modifichemigliorative in vista dell’approdo del prov-vedimento all’esame dell’Assemblea, ancheal fine di individuare il giusto compro-messo tra l’esigenza di garantire la libertà

del paziente e quella di tutelare adegua-tamente il ruolo del medico.

Richiama, infine, le considerazioni delcollega Gigli, cui si associa, sottolineandocome il testo appaia sbilanciato versol’introduzione di forme di eutanasia pas-siva.

Domenico MENORELLO (CI), dopoaver premesso di essere cofirmatario del-l’emendamento Gigli 1.101, ciò che gliconsente di intervenire, ai sensi dell’arti-colo 80, comma 2, del Regolamento dellaCamera, condivide nel merito le osserva-zioni svolte dal deputato Gigli. Osserva, inparticolare, come il testo in esame crei lecondizioni affinché il paziente, nell’ambitodella relazione di cura, possa esprimere inmaniera libera il proprio consenso infor-mato. Reputa opportuno consentire ugualecondizione di libertà al paziente che optiper la revoca del consenso prestato, darealizzarsi sempre nell’ambito della rela-zione tra medico e paziente, sempre chetale revoca non comporti conseguenze ne-faste, tale da poter essere assimilabile adun tentativo di suicidio.

Mario MARAZZITI, presidente, ricordaall’onorevole Menorello che, come giàprecisato più volte, a partire dalla sedutadel 24 gennaio scorso sono in corso levotazioni sulle proposte emendative se-gnalate dai gruppi. Ribadisce altresìquanto già precisato riguardo alla possi-bilità, in questa fase procedurale, di con-sentire interventi per dichiarazione divoto solo ai deputati membri della Com-missione o formalmente designati in so-stituzione di essi, stante l’inscindibilitàlogico-giuridica tra la votazione di unemendamento e le relative dichiarazionidi voto. Fa presente che, in ogni caso,continuerà a consentire lo svolgimento diinterventi anche a coloro che non sonolegittimati a votare purché ciò non rechipregiudizio al buon andamento dei lavoridella Commissione.

Silvia GIORDANO (M5S) annuncia ilvoto contrario del MoVimento 5 Stellesulle identiche proposte emendative in

Martedì 7 febbraio 2017 — 130 — Commissione XII

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esame, osservando come una loro even-tuale approvazione priverebbe il testo diuna delle sue caratteristiche maggiormentecondivisibili, data dall’aver reso il pazienteil vero protagonista delle decisioni che loriguardano, pur valorizzando al contempoil ruolo del medico.

Raffaele CALABRÒ (AP-NCD-CPi), di-chiarandosi pienamente convinto del di-ritto del paziente di revocare in qualsiasimomento il consenso prestato, osservache la nutrizione e l’idratazione artificialinon costituiscono un trattamento sanita-rio bensì un sostegno alla vita. Rileva,infatti, che qualora un paziente decidessedi non sottoporsi ad un trattamento sa-nitario, la conseguenza di tale decisionesarebbe esclusivamente l’evoluzione natu-rale della patologia sofferta. Al contrario,ritiene che consentire al paziente di chie-dere la sospensione della nutrizione edell’idratazione artificiali equivalga, difatto, a consentirne il suicidio. Chiede,quindi, di accantonare l’esame degli iden-tici emendamenti Gigli 1.101 e Palmieri1.1196, al fine di valutare meglio laquestione da essi posta.

Alessandro PAGANO (LNA), nel sot-toscrivere l’emendamento Palmieri1.1196, manifesta contrarietà circa alcunedichiarazioni rilasciate alla stampa daparte della relatrice, onorevole DonataLenzi, in merito alla presunta condottaostruzionistica da parte di alcune forzepolitiche nel corso dell’esame in sedereferente del provvedimento in oggetto.Ritiene, al contrario, che quello che si stasvolgendo in Commissione sia un dibat-tito serio e costruttivo e che le Commis-sioni parlamentari siano la sede adattaper il confronto, anche tra posizionimolto distanti l’una dall’altra. A suo av-viso, l’emendamento in discussione rap-presenta un positivo punto di incontrodelle diverse posizioni rappresentate inCommissione e, pertanto, ne raccomandal’approvazione.

Marisa NICCHI (SI-SEL) preannuncia ilsuo voto contrario sugli identici emenda-menti Gigli 1.101 e Palmieri 1.196, rite-nendo che il comma 5 dell’articolo 1 deltesto unificato all’esame della Commis-sione costituisca un punto qualificantedell’intero provvedimento, frutto di unalunga elaborazione politica. Ricorda che,dalle audizioni svolte nel corso dell’inda-gine conoscitiva, è emerso che la nutri-zione e l’idratazione artificiali devono es-sere considerate a tutti gli effetti forme diterapie e, in quanto tali, oggetto di accet-tazione o di rifiuto da parte del paziente.Rammenta, inoltre, che il valore che ilprovvedimento in discussione intende per-seguire è quello del rispetto della dignitàdella vita umana. Sottolinea, quindi, chequelli della nutrizione e dell’idratazioneartificiali sono trattamenti che possonoessere anche molto invasivi, al punto daledere la dignità della persona.

La Commissione respinge gli identiciemendamenti Gigli 1.101 e Palmieri1.1196.

Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.)ritira l’emendamento Schullian 1.148, dicui è cofirmatario.

Antonio PALMIERI (FI-PdL) fa propriol’emendamento Schullian 1.148, ritiratodall’onorevole Plangger, ed invita la rela-trice a riconsiderare il parere preceden-temente espresso sullo stesso.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) sottoscrivel’emendamento 1.148, fatto proprio dall’o-norevole Palmieri, ritenendo che, pari-menti al consenso prestato, debba esseresempre prevista la possibilità per il pa-ziente di revocare il rifiuto espresso.

Eugenia ROCCELLA (Misto-USEI-I-DEA) sottolinea che l’emendamento 1.148,fatto proprio dall’onorevole Palmieri, nondovrebbe creare preoccupazione a nes-suno, limitandosi esso a rimarcare che,oltre alla possibilità di ritirare il consenso,debba essere sempre possibile revocareanche il rifiuto già espresso. Ritiene, in-

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fatti, che la predetta proposta emendativaabbia esclusivamente il pregio di esplici-tare ciò che dovrebbe ritenersi già impli-cito.

Sottolinea, quindi, che sarebbe oppor-tuno prevedere con quali modalità la re-voca del rifiuto debba essere espressa,riservandosi di presentare alcune proposteemendative riferite a tale questione nelcorso dell’esame del provvedimento in As-semblea.

Donata LENZI (PD), relatrice, alla lucedegli interventi testé svolti, propone unariformulazione dell’emendamento 1.148,fatto proprio dal deputato Palmieri, nelsenso di premettere, al comma 5, terzoperiodo, dell’articolo 1, le seguenti parole:« Ferma restando la possibilità del pa-ziente di modificare la propria volontà, ».

Mario MARAZZITI, presidente, fa pre-sente che, poiché l’emendamento 1.148,fatto proprio dal deputato Palmieri, nellariformulazione proposta dalla relatrice èriferito al terzo periodo del comma 5dell’articolo 1, esso sarà posto in votazioneuna volta esaurito l’esame delle proposteemendative riferite al secondo periodo delmedesimo comma 5 dell’articolo 1.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) illustra lefinalità del suo emendamento 1.105, cheesclude espressamente la possibilità di in-terrompere la nutrizione e l’idratazioneartificiali. Ricorda, a tal riguardo, che,secondo il parere di illustri rappresentantidel mondo scientifico, non è possibileequiparare in maniera univoca le suddetteprocedure a dei trattamenti sanitari insenso stretto.

Evidenzia quindi che il testo dell’arti-colo 1, così come attualmente formulato,configura di fatto la possibilità di ricorrerea forme di suicidio assistito presso lestrutture del Servizio sanitario nazionale,reputando opportuno che la maggioranzasi assuma la responsabilità di affermareesplicitamente se sia questo l’obiettivo delsuddetto articolo 1.

Paola BINETTI (Misto-UDC), nel riba-dire che il comma 5 dell’articolo 1, pre-

vedendo chiaramente la possibilità di ri-nunciare alla nutrizione e idratazione ar-tificiali, assume a suo avviso un caratterefortemente ideologico, ritiene opportunoche la Commissione assuma una posizionechiara in relazione a tale misura. Osserva,infatti, come la maggioranza si trovi at-tualmente dinanzi ad un bivio: o si rinun-cia ragionevolmente all’introduzione di talimisure oppure si dovrebbe avere il corag-gio e l’onestà di difendere l’idea che ilprovvedimento in esame intende creare uncontesto favorevole all’introduzione di al-cune forme di eutanasia, atteso che a suoavviso risulterebbe ipocrita sostenere ilcontrario. Fa presente, quindi, che in al-cuni paesi occidentali è in corso un pa-radossale dibattito sull’opportunità di af-frontare spese notevoli per garantire tera-pie particolarmente costose anche agli an-ziani, prefigurando di fatto quasi lavolontà di introdurre una sorta di euta-nasia « sociale ».

Analogamente, nel nostro Paese, appro-vando il provvedimento in esame, cheprevede forme di abbandono terapeutico,a suo avviso si potrebbe avere il sospettoche si voglia in qualche maniera intro-durre la cosiddetta eutanasia per omis-sione.

Maria AMATO (PD) precisa che il con-senso informato previsto di cui all’articolo1 del provvedimento in esame è in ognicaso maturato da quei pazienti che sonoin condizioni vigili. Ricorda inoltre che isoggetti che hanno necessità di esseresottoposti a nutrizione e idratazione arti-ficiali vanno incontro a procedure preli-minari anche molto invasive, che vengonoeseguite esclusivamente da medici, i qualinon solo lo richiedono, ma pretendono chevi sia un consenso al riguardo.

Eugenia ROCCELLA (Misto-USEI-I-DEA), nell’associarsi alle considerazionisvolte dalla collega Binetti, ritiene che averintrodotto un esplicito riferimento allapossibilità di interrompere procedurequali la nutrizione e l’idratazione artifi-ciali rappresenti una formula ambigua,che di fatto prefigura un pericoloso sci-

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volamento verso l’eutanasia, in particolareallorquando si sottrae al medico la possi-bilità di compiere un’autonoma valuta-zione.

Ritiene, infatti, che vi siano situazioninelle quali è difficile attribuire il caratteredi « artificialità » a determinati trattamentiterapeutici quali la nutrizione e l’idrata-zione e che l’aver ridotto in quest’ambitoi margini di autonomia con la quale ilmedico può compiere le proprie valuta-zioni, crei una situazione dai confini labilied ambigui ed una gestione complicata deitrattamenti sanitari.

Giovanni Mario Salvino BURTONE(PD), nel replicare alla collega Roccella,ritiene che nessun medico vieterebbe adun paziente di poter usufruire della nu-trizione e dell’idratazione artificiali qua-lora questi lo richiedesse successivamentead una sua precedente manifestazione divolontà contraria. Rammenta che il ruolodel medico è quello di salvare le viteumane, ma anche quello di rispettare ladignità della persona, e che quando siparla di nutrizione e di idratazione arti-ficiali non ci si riferisce a cibi e a bevandebensì a prodotti farmaceutici per la cuisomministrazione sono necessari specificiinterventi che possono talvolta provocareconseguenze, anche molto gravi.

Silvia GIORDANO (M5S) osserva chel’ipotesi paventata dalla collega Roccella,in base alla quale un paziente potrebbeessere sottoposto ad idratazione e nutri-zione artificiali non solo in casi estremima anche, ad esempio, per consentirerisparmi di tempo al personale sanitario,costituisce un caso « folle » e, come tale,andrebbe immediatamente denunciatoalle autorità competenti. Osserva che illegislatore, quando elabora il testo di unalegge, si debba riferire alla realtà e nonprocedere basandosi su casi limite. Ram-menta che la somministrazione dei pro-dotti farmaceutici per la nutrizione el’idratazione artificiali viene effettuataesclusivamente attraverso una proceduracomplessa e dolorosa che provoca alpaziente sofferenze di tipo fisico e psi-

chico, determinando talora conseguenzepotenzialmente letali per il pazientestesso.

Antonio PALMIERI (FI-PdL) ritiene chel’emendamento Gigli 1.105, volto a soppri-mere dal secondo periodo del comma 5dell’articolo 1 del provvedimento in esameil richiamo alla nutrizione e alla idrata-zione artificiali, rappresenti un validopunto di incontro tra le differenti sensi-bilità politiche e ritiene che il non volerloaccogliere abbia come unica finalità quelladi voler marcare una certa concezioneculturale.

Domenico MENORELLO (CI), nel rin-graziare la collega Giordano per il suointervento, osserva che anche a suo giu-dizio la nutrizione e l’idratazione artificialicostituiscono dei trattamenti sanitari ma,proprio per tale ragione, ritiene che nonsia necessario distinguerle dagli altri trat-tamenti sanitari né che per le stesse debbaessere prevista una particolare menzioneall’interno del provvedimento stesso. A taleproposito, rammenta la sentenza n. 21748del 2007 della prima sezione civile dellaCassazione, con la quale si è affermato chela nutrizione e l’idratazione artificiali consondino nasogastrico non costituiscono insé una forma di accanimento terapeutico,pur essendo indubbiamente un tratta-mento sanitario, e che pertanto il giudicepuò, su istanza del tutore, autorizzarnel’interruzione soltanto in presenza di duecircostanze concorrenti. In primo luogo, lacondizione di stato vegetativo del pazientedeve essere apprezzata clinicamente comeirreversibile, senza alcuna sia pur minimapossibilità, secondo standard scientifici in-ternazionalmente riconosciuti, di recuperodella coscienza e delle capacità di perce-zione; in secondo luogo, deve essere uni-vocamente accertato, sulla base di ele-menti tratti dal vissuto del paziente, dallasua personalità e dai convincimenti etici,religiosi, culturali e filosofici che ne orien-tavano i comportamenti e le decisioni, chequesti, se cosciente, non avrebbe prestatoil suo consenso alla continuazione deltrattamento.

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Matteo MANTERO (M5S), nel replicareal collega Palmieri, fa presente che lanecessità di specificare che l’idratazione ela nutrizione artificiali costituiscono untrattamento sanitario si rende necessariaper evitare che si possano verificare infuturo vicende simili a quella, tristementenota, di Luana Englaro.

Anna Margherita MIOTTO (PD), nelreplicare al collega Menorello, fa presenteche la sentenza della prima sezione civiledella Cassazione da lui citata si riferiscead una fattispecie relativa ad una personain stato vegetativo, mentre il testo all’e-same della Commissione è rivolto a disci-plinare i casi in cui i pazienti siano ingrado di intendere e di volere e, pertanto,di rifiutare le cure ed i trattamenti sani-tari.

Domenico MENORELLO (CI) sotto-scrive tutti gli emendamenti a prima firmaPalmieri non ancora esaminati dalla Com-missione.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) sottoscrivetutti gli emendamenti a prima firma Pal-mieri non ancora esaminati dalla Com-missione.

Alessandro PAGANO (LNA), nel sot-toscrivere tutti gli emendamenti a primafirma Palmieri non ancora esaminatidalla Commissione, rammenta che, pro-prio ieri, è stata presentata la « Nuovacarta degli operatori sanitari », nellaquale si ricorda che tutelare la dignità dimorire significa rispettare il malato nellafase terminale della vita, escludendo sial’ipotesi di anticiparne la morte con l’eu-tanasia, sia di dilazionarla con il cosid-detto accanimento terapeutico.

Mario MARAZZITI, presidente, nel ri-cordare che anche le proposte emendativesuccessive si riferiscono alla medesimaquestione, auspica che i gruppi parlamen-tari trovino un punto d’intesa al riguardo.Ricorda altresì che, sulla base di inteseintercorse tra o gruppi, la seduta saràsospesa alle ore 13.30.

La Commissione respinge l’emenda-mento Gigli 1.105.

La seduta, sospesa alle 13.30, è ripresaalle 14.15.

Mario MARAZZITI, presidente, avverteche l’esame riprenderà dall’emendamentoPagano 1.1700.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), nel ricor-dare, anche rispondendo alle preoccupa-zioni espresse in precedenza dal collegaBurtone, la propria lunga esperienzanelle pratiche ospedaliere, invita a pre-stare attenzione alla scelta delle defini-zioni. Osserva, infatti, che riguardo allanutrizione e all’idratazione l’impiego dellaparola « artificiale » comporta una con-notazione negativa. Segnala che in mol-tissimi casi, al di là dell’atto sanitariorappresentato dal posizionamento delsondino o della PEG, la successiva ge-stione rappresenta una pratica tipica-mente assistenziale. Ribadisce quindi cheoccorre analizzare il contesto in cui ven-gono impiegate tali tecniche, ricordandoche non è neppure indispensabile l’uso diprodotti industriali per la nutrizione el’idratazione, impiegati di solito per ra-gioni di comodità o di bilanciamento.Molte situazioni sono quindi gestite di-rettamente dai familiari ed il nutrimentofornito non rappresenta una cura, masemplicemente un mezzo con cui tenerein vita il paziente. Segnala che anche ilmedico inglese Keith Andrews, pur di-chiarandosi favorevole alla possibilità disospendere tali pratiche, ha sostenuto chela nutrizione o l’idratazione artificialenon differiscono, ad esempio, dall’utilizzodi un cucchiaio speciale per nutrire pa-zienti con particolari disabilità. Sottolineache permettere il rifiuto della nutrizionee dell’idratazione equivale a obbligare lestrutture sanitarie ad essere complici dieventuali intenzioni suicide da parte deipazienti, introducendo pratiche di euta-nasia omissiva. Viene in tal modo sna-turato il principio basilare di ogni curache è quello di fare tutto il possibile pergarantire la sopravvivenza del malato.

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Antonio PALMIERI (FI-PdL), rilevandoche quanto proposto dall’emendamentoPagano 1.1700 appare forse troppo dra-stico, invita a riflettere su una sua even-tuale riformulazione.

Mario MARAZZITI, presidente, segnalache vi sono successivi emendamenti cheprevedono la sola soppressione del riferi-mento alla nutrizione e all’idratazione ar-tificiali.

La Commissione respinge l’emenda-mento Pagano 1.1700.

Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.)ritira l’emendamento Marguerettaz 1.2146,di cui è cofirmatario.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), nel racco-mandare l’approvazione dell’emendamentoa sua prima firma 1.132, identico a quat-tro emendamenti presentati da colleghi,chiarisce che le sue preoccupazioni circa ildiritto di interrompere nutrizione e idra-tazione artificiali non riguardano princi-palmente il tema del consenso informato,quanto l’uso di tale possibilità in relazionea successive disposizioni del testo inesame, in particolare per quanto riguardai soggetti incapaci e le disposizioni anti-cipate di trattamento. Si configurebbe difatto una deroga alla vocazione di curadelle strutture sanitarie introducendo unapericolosa distorsione delle loro finalità.

Paola BINETTI (Misto-UDC), nel ricor-dare il notevole impatto sull’opinione pub-blica di vicende passate in cui è apparsorilevante il tema della nutrizione e dell’i-dratazione artificiali, osserva che la fina-lità degli identici emendamenti che laCommissione si accinge a votare è quelladi evitare uno specifico richiamo di talipratiche in relazione alla revoca del con-senso ai trattamenti sanitari.

Sottolinea che solo in questo caso iltesto elaborato dal Comitato ristretto en-tra nel dettaglio di pratiche mediche, ri-velando una particolare attenzione su talitemi. Segnala che la specificità della nu-trizione e dell’idratazione non deriva né

dalle modalità di somministrazione né dalcontenuto di ciò che viene somministrato,ma dalla sua finalità, che è quella discongiurare il decesso dei pazienti.

Ribadisce, quindi, la necessità di ap-profondire quali siano le reali volontà deipazienti, ricordando che dietro la richiestadi essere lasciati morire si nasconde spessouna richiesta di aiuto.

Ribadisce, inoltre, che l’interruzionedelle predette pratiche rappresenta difatto una forma di suicidio assistito.

Antonio PALMIERI (FI-PdL), ritieneutile porre alcuni interrogativi rispetto altema in discussione, oggetto anche dell’e-mendamento a sua prima firma 1.1191. Inprimo luogo, chiede quale sia l’utilità dimenzionare in maniera specifica la nutri-zione e l’idratazione artificiali come trat-tamenti sanitari. Invita, quindi, a ricono-scere che tali pratiche non rappresentanouna modalità di cura, ma servono sempli-cemente ad assicurare la sopravvivenza delpaziente. Chiede, infine, quali siano glieventuali trattamenti da prevedere a se-guito della sospensione della nutrizione edell’idratazione artificiali.

Domenico MENORELLO (CI), racco-mandando l’approvazione del proprioemendamento 1.139, pone all’attenzionedella Commissione il fatto che la nutrizionee l’idratazione artificiali risultano essere gliunici trattamenti sanitari richiamati in ma-niera esplicita nel testo in discussione, fattoche non appare privo di rilievo. Segnala, inogni caso, almeno l’opportunità di inserirein un’altra parte del testo tale riferimento,non ponendolo in stretta connessione con ilconcetto di revoca.

Raffaele CALABRÒ (AP-NCD-CpI), in-tervenendo in relazione all’emendamentoa sua prima firma 1.1529 e rifacendosi aquanto affermato dal collega Menorello,presentatore di una identica propostaemendativa, ribadisce l’inopportunità diuno specifico, e nello stesso tempo indif-ferenziato, richiamo alla nutrizione e al-l’idratazione artificiali. Ricorda, infatti,che tali pratiche possono rappresentare sia

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uno strumento terapeutico ma anche unsostegno vitale di base quale è, ad esempio,la somministrazione di zucchero nel casodi coma ipoglicemico.

La Commissione respinge gli identiciemendamenti Fucci 1.47, Gigli 1.132, Me-norello 1.139, Palmieri 1.1191 e Calabro1.1529.

Paola BINETTI (Misto-UDC), racco-mandando l’approvazione dell’emenda-mento a sua prima firma 1.164, nel di-chiararsi consapevole che la formulazioneproposta può apparire più come una di-chiarazione di principio che come unprecetto normativo, sottolinea in ogni casoche la finalità alla base della sua propostaemendativa è quella di assicurare la pienaconsapevolezza del paziente circa le con-seguenze e i disagi connessi alla sospen-sione della nutrizione e dell’idratazioneartificiali.

Ribadendo che l’interruzione di talitrattamenti interviene sul punto centraledella relazione di cura tra medico e pa-ziente, rileva che la modifica proposta puòcontribuire a rimuovere le accuse sul pos-sibile utilizzo delle norme che si voglionointrodurre per finalità di eutanasia omis-siva. Rileva che purtroppo il principio allabase dell’attuale testo è quello della totaleautarchia del malato, con la conseguenteriduzione del ruolo del medico. Si dichiarapertanto amareggiata e sorpresa del pa-rere contrario espresso sul suo emenda-mento.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD), nel rilevareche la proposta emendativa della collegaBinetti si prefigge solo di rafforzare laconsapevolezza del paziente, osserva chela contrarietà ad essa desta preoccupa-zione, in particolare per quanto riguardasuccessive disposizioni, come quella cheriguardano le dichiarazioni anticipate ditrattamento, dichiarazioni che oltretuttosaranno in molti casi presumibilmenteespresse utilizzando moduli prestampatiprodotti da determinate associazioni. Nelribadire di non comprendere l’ostilità allaprevisione di un dialogo rafforzato, invita

ad una maggiore chiarezza nella relazionedi cura, evitando di assolutizzare l’auto-determinazione del paziente.

Giovanni MONCHIERO (CI) osservache la proposta emendativa della collegaBinetti pone un problema di portata ge-nerale che non riguarda solo la nutrizionee l’idratazione artificiali, invitando quindia ragionare su una possibile diversa col-locazione del tema alla base di tale pro-posta.

Antonio PALMIERI (FI-PdL) segnalache l’emendamento Binetti 1.164 derivadall’esplicito richiamo, effettuato dal testounificato in esame, alla nutrizione e all’i-dratazione artificiali. Sulla base di alcuniinterventi svolti nella prima parte dellaseduta, dichiara di aspettarsi un voto fa-vorevole anche da parte dei deputati delMovimento 5 Stelle, osservando che l’e-mendamento in discussione pone al centrola volontà del malato.

Raffaele CALABRÒ (AP-NCD-CpI) ri-tiene contraddittorio l’atteggiamento diquanti, sostenendo l’opportunità di un ri-chiamo specifico alla nutrizione e idrata-zione artificiali rispetto al complesso deitrattamenti sanitari, giudicano invece inu-tile prevedere in maniera esplicita unaccertamento della comprensione delleimplicazioni della revoca al consenso sutali pratiche da parte dei pazienti, soste-nendo che sia sufficiente quanto previstoin via generale.

Eugenia ROCCELLA (Misto-USEI-I-DEA) concorda con i colleghi che l’hannopreceduta sul fatto che l’insistenza daparte della collega Binetti sulla necessitàche il medico si accerti della piena com-prensione, da parte del paziente, delleconseguenze connesse alla sospensionedella nutrizione e dell’idratazione artifi-ciali, sia strettamente legato alla menzioneesplicita della possibilità di revocare ilconsenso a tali trattamenti, prevista neltesto in discussione. Richiamando l’inter-vento del collega Monchiero, ritiene inogni caso utile inserire un riferimento alla

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piena comprensione del malato, anche inun punto diverso del testo in discussione.

Silvia GIORDANO (M5S), nel condivi-dere l’obiettivo di instaurare un dialogoautentico tra medico e paziente, espressoin forma « quasi poetica » dalla collegaBinetti con l’emendamento 1.164 e ancoradi più con il successivo 1.157, dal punto divista dell’efficacia normativa ritiene pre-feribile la proposta avanzata dal collegaMonchiero con l’emendamento 1.147, ri-ferito al successivo comma 9, in cui siafferma che il tempo della comunicazionetra medico e paziente costituisce tempo dicura.

Sottoscrive, pertanto, l’emendamentoMonchiero 1.147.

Donata LENZI (PD), relatrice, ricordache il testo unificato elaborato dal Comi-tato ristretto, poi adottato dalla Commis-sione come testo base, ha tenuto contodelle sedici proposte di legge abbinate,molte delle quali contenevano uno speci-fico riferimento alla nutrizione e all’idra-tazione artificiali.

Osserva, inoltre, che la centralità di talequestione appare evidente anche dagli in-terventi svolti da numerosi colleghi. Inogni caso, quanto proposto dall’emenda-mento in discussione appare, a suo avviso,avente carattere « medico-centrico », sot-tintendendo una visione del paziente qualesoggetto non del tutto capace di compren-dere ciò che lo riguarda. Sottolinea, inol-tre, che il testo in discussione contiene giàuna previsione molto dettagliata circa ilcontenuto e le modalità delle informazioniche devono essere garantite al paziente eche, pertanto, quanto proposto dal sud-detto emendamento appare un inutile ap-pesantimento, che non può essere di aiutoalla pratica quotidiana nelle strutture sa-nitarie.

Mario MARAZZITI, presidente, nel se-gnalare che vi sono richieste di interventoa seguito delle precisazioni fornite dallarelatrice circa il parere contrario da leiespresso sull’emendamento Binetti 1.164,ricorda che in una seduta precedente,

dopo un intervento della relatrice di ana-logo tenore, si è di fatto riaperto il dibat-tito. Segnala, quindi, che quanto accadutoè da considerarsi un’eccezione in quanto,ai sensi dell’articolo 50, comma 2 delRegolamento, la riapertura della discus-sione è prevista solo in relazione ad in-terventi da parte di rappresentanti delGoverno. Assicura, in ogni caso, che, nel-l’ambito dei propri poteri organizzatoridei lavori della Commissione, continueràad assicurare, di volta in volta, lo svolgi-mento di brevi interventi di replica ancheai deputati che siano già intervenuti perdichiarazione di voto, purché ciò nonimplichi la riapertura della discussionesulla proposta emendativa in oggetto.

Eugenia ROCCELLA (Misto-USEI-I-DEA) segnala che l’opportunità di verifi-care la piena comprensione da parte di unpaziente delle implicazioni di determinatescelte non implica una sfiducia nella suacapacità di valutazione.

Ileana ARGENTIN (PD) segnala che,per molti malati in situazioni di difficoltà,alcune spiegazioni da parte dei medici dicarattere « dissuasivo » possono rappresen-tare una violenza o un insulto alla lorointelligenza.

Alessandro PAGANO (LNA) dichiarache, se si dovesse trovare in futuro in unasituazione di difficoltà, vorrebbe essere –riprendendo l’espressione utilizzata dallacollega Argentin – « insultato » da un me-dico che, nella consapevolezza della situa-zione di fragilità in cui si trovano deter-minati pazienti, dovesse fare di tutto purdi scongiurare il proprio decesso.

La Commissione respinge l’emenda-mento Binetti 1.164.

Mario MARAZZITI, presidente, ricordache si dovrebbe ora passare all’esame degliidentici emendamenti Binetti 1.2155 e Ma-razziti 1.2154, sui quali vi è un invito alritiro della relatrice. Nel manifestare pre-liminarmente disponibilità a valutare larichiesta della relatrice, invita quest’ultima

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a considerare l’eventualità di accantonarel’esame delle suddette proposte emenda-tive, le quali, in considerazione delle mi-sure da esse recate, potrebbero essere piùopportunamente esaminate allorquando sipasserà alla votazione degli emendamentiriferiti all’articolo 3 del testo unificato indiscussione.

Donata LENZI (PD), relatrice, ricordache il suo originario parere era motivatoprincipalmente dal fatto che si proponevadi affidare la raccolta delle DAT al Con-siglio nazionale del notariato, essendo in-vece preferibile che tale adempimento siasvolto da una struttura i cui archivi sianofacilmente consultabili dagli operatori sa-nitari. Accedendo in ogni caso alla richie-sta formulata dal presidente, ritiene che leproposte emendative in esame possanoessere accantonate.

La Commissione acconsente alla pro-posta di accantonamento degli identiciemendamenti Binetti 1.2155 e Marazziti1.2154.

Mario MARAZZITI, presidente, avverteche, prima della conclusione dei lavoridella Commissione, stante l’imminente av-vio della seduta, con votazioni, dell’Assem-blea, si passerà all’esame dell’emenda-mento 1.148, fatto proprio dal deputatoPalmieri.

Antonio PALMIERI (FI-PdL) accetta lariformulazione dell’emendamento 1.148,da lui stesso fatto proprio.

Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) esprimeapprezzamento per l’atteggiamento dellarelatrice che, con la proposta di riformu-lazione del suddetto emendamento, da luisottoscritto, ha recepito alcune istanzeemerse nel corso del dibattito.

Il sottosegretario Davide FARAONE sirimette alle valutazioni della Commissionesull’emendamento 1.148, fatto proprio daldeputato Palmieri, come riformulato.

Mario MARAZZITI, presidente, sotto-scrive sull’emendamento 1.148, fatto pro-prio dal deputato Palmieri, come rifor-mulato.

Alessandro PAGANO (LNA) sottoscrivesull’emendamento 1.148, fatto proprio daldeputato Palmieri, come riformulato.

La Commissione approva l’emenda-mento 1.148, fatto proprio dal deputatoPalmieri (Nuova formulazione) (vedi alle-gato 4).

Mario MARAZZITI, presidente, rinvia ilseguito dell’esame alla seduta già convo-cata per domani.

La seduta termina alle 15.30.

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ALLEGATO 1

5-08926 Valiante: Iniziative per garantire adeguati livelli di assi-stenza sanitaria nel territorio servito dal presidio ospedaliero di

Roccadaspide (SA).

TESTO DELLA RISPOSTA

Si risponde all’interrogazione parla-mentare in esame sulla base degli elementiforniti dalla Prefettura di Salerno.

Com’è noto, con Decreto Ministerialedel 2 aprile 2015 n. 70 è stato elaboratoun nuovo metodo di programmazione del-l’assistenza ospedaliera. In particolare, èstata prevista una riclassificazione dellatipologia dei presidi ospedalieri su trediversi livelli di complessità nonché ladefinizione di una nuova metodologia dicalcolo delle dotazioni dei posti letto.

Ciò posto, la regione Campania haritenuto necessario procedere ad una ri-modulazione del precedente Piano sanita-rio, tenendo conto dei nuovi criteri elabo-rati dal citato decreto.

In quest’ottica, con Decreto del Com-missario ad acta n. 33 del 17 maggio 2016è stato definito il nuovo Piano di program-mazione delle rete ospedaliera regionaleche tiene conto del contesto epidemiolo-gico campano, dei dati di attività dellestrutture esistenti, del bacino di utenza edell’analisi della domanda correlata ai di-versi setting assistenziali.

Il Piano, oltre alle tre tipologie dipresidi ospedalieri indicati nel citato de-creto ministeriale n. 70 del 2015, ovveroDEA di II livello, DEA di I livello estruttura ospedaliera di base, prevede al-cuni Ospedali in zone particolarmente di-sagiate. Tra questi rientra il Presidio Ospe-daliero di Roccadaspide che, tenuto contodella particolare conformazione orografica

del territorio, è stato configurato comepunto di accesso in deroga al decretoministeriale n. 70 del 2015, con dotazionedi pronto soccorso e di venti posti letto dimedicina generale.

Alla luce di quanto previsto dalla pro-grammazione regionale, l’Azienda Sanita-ria Locale di Salerno, con deliberazionen. 173 del 14 novembre 2016, ha provve-duto a riapprovare l’Atto Aziendale, at-tualmente all’esame del competente Or-gano regionale.

La Direzione Aziendale, in merito aicriteri seguiti per l’elaborazione dell’attodi organizzazione, ha confermato, per iltramite della competente Prefettura diSalerno, che il Presidio Ospedaliero diRoccadaspide risente della particolareorografia del territorio che fa sorgereobiettive difficoltà per l’espletamento delleattività di pronto soccorso e che richiederelativi servizi di supporto.

Inoltre, la Direzione ha comunicato allamedesima Prefettura che, con decreto delCommissario ad acta n. 99 del 22 settem-bre 2016, è stata prevista l’implementa-zione all’interno del Presidio ospedaliero,di una Unità Complessa di cure primarie,operante nelle 24 ore, di una Strutturapolifunzionale per la Salute che com-prende un Ospedale di Comunità, unitàdestinate all’espletamento di attività di-strettuali e che questa organizzazione èstata recepita nell’Atto aziendale.

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ALLEGATO 2

5-09713 Gallinella: Sul funzionamento delle strutture per la salutementale socio educative e/o a carattere sanitario destinate ai minori.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all’interrogazione inesame, preme precisare, preliminarmente,che il caso specifico non investe diretta-mente la competenza del Ministero dellasalute, bensì della regione Umbria che hail compito di organizzare i propri servizi evigilare sulla rispondenza di quanto ero-gato con quanto sottoscritto.

A tal riguardo, è appena il caso dimenzionare l’Accordo, approvato il 13 no-vembre 2014 in Conferenza Unificata, su« Gli interventi residenziali e semiresiden-ziali terapeutico riabilitativi per i disturbineuropsichici dell’infanzia e dell’adole-scenza » che fornisce a tutte le regioniindicazioni precise in merito alle strutturee agli interventi residenziali per i minori.

Premesso ciò, si risponde all’interroga-zione in esame sulla base degli elementiforniti dalla competente Prefettura di Pe-rugia.

L’assetto istituzionale e l’organizza-zione del sistema integrato di interventi eservizi sociali sono regolati dalla L. 328/2000 che, nel disciplinare le procedure diautorizzazione ed accreditamento dei ser-vizi e delle strutture a ciclo residenziale esemiresidenziale, definisce in materia laripartizione di competenze tra regione ecomuni.

Con legge regionale, invece, vengonofissati i criteri di recepimento ed integra-zione dei requisiti minimi nazionali, men-tre restano in capo ai comuni le proceduredi autorizzazione ed accreditamento.

In proposito, il Testo unico in materiadi sanità e servizi sociali ha stabilito chei servizi socio assistenziali a carattereresidenziale, semiresidenziale, diurno edomiciliare, pubblici e privati sono soggetti

ad autorizzazione rilasciata dall’ATI com-petente (oggi Zona sociale) e che la GiuntaRegionale adotta apposito regolamentocon il quale disciplina le modalità per ilrilascio dell’autorizzazione ed individua iservizi per i quali quest’ultima è necessa-ria.

Con Regolamento regionale n. 8/2005,sono state dettate le disposizioni relative alrilascio delle autorizzazioni, alla vigilanzae controllo, nonché alle eventuali sospen-sioni e revoche delle autorizzazioni mede-sime, relative al funzionamento dellestrutture dei servizi residenziali per sog-getti in età minore, funzioni tutte in capoai comuni.

Nel caso di specie, la regione Umbriaha comunicato alla Prefettura di Perugia,che le comunità gestite dalla Cooperativa« Il Piccolo Carro » sono state autorizzate,ai sensi del predetto Regolamento 8/2005,dai comuni competenti per territorio comecomunità socio-educative. Le strutture cheerogano prestazioni di carattere sanitariodi cui al decreto legislativo 30 dicembre1992, n. 502 e successive modificazioni eintegrazioni sono espressamente esclusedall’ambito di applicazione del citato re-golamento regionale 8/2005. Per le comu-nità della Cooperativa suddetta non risultarilasciata alcuna autorizzazione all’eserci-zio di attività socio sanitaria, né le stessesono state accreditate per tali finalità.

Qualsiasi intervento sanitario, pertanto,deve essere garantito esclusivamente tra-mite le Aziende sanitarie regionali.

Per quanto concerne la nota del maggio2013, menzionata nell’atto di sindacatoispettivo di cui trattasi, la stessa costituisce

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una mera attestazione della partecipazionedella cooperativa « Piccolo Carro » ad unGruppo di lavoro organizzato dalla re-gione Umbria per la definizione di unpercorso di accreditamento dei servizi so-ciali e socio-sanitari che non implica alcunavallo implicito dell’attività sanitaria svoltadall’ente. Non esistono, infatti, modalitàalternative al rilascio di apposita autoriz-zazione regionale allo svolgimento di dettaattività e non risulta che alcuna istanza diautorizzazione a ciò finalizzata sia statapresentata ai competenti uffici da partedella Cooperativa in argomento.

La regione, dopo aver ricevuto unarelazione del Dipartimento di prevenzionedell’Azienda USL Umbria 1. ha diffidato la

Cooperativa « Il Piccolo Carro » allo svol-gimento di qualsivoglia attività sanitaria.

Infine, per completezza di informa-zione, si rappresenta che le vicende dellasocietà cooperativa « Il Piccolo Carro ar.l. » sono oggetto di indagine – tuttora incorso (e, come tale, coperte dal segretoistruttorio) – da parte del Nucleo Antiso-fisticazioni e Sanità CC di Perugia e dellaGuardia di Finanza, coordinate dalla lo-cale Autorità Giudiziaria, posto che pressole strutture gestite dalla cooperativa sonorisultati ospitati minori affetti da gravipatologie, trasformando di fatto le stessein comunità terapeutiche senza che fossemai stata richiesta la prevista autorizza-zione regionale.

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ALLEGATO 3

5-10043 Brignone: Iniziative per il contrasto deltraffico illegale di animali da compagnia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento all’interrogazione inesame, il Ministero dell’interno, a cui sonostati richiesti gli elementi di competenza,ha comunicato che « nella notte del 13novembre scorso, gli operatori dalla Se-zione della Polizia Stradale di Veneziahanno proceduto al controllo, lungo lacarreggiata Ovest dell’autostrada A4 all’al-tezza del territorio del Comune di Pianiga,di un autocarro con targa slovacca susegnalazione di alcuni volontari dell’EITAL(Ente Italiano Tutela Animale e Legalità).Dalla verifica effettuata è emerso che ilmezzo trasportava oltre un centinaio dianimali da compagnia (cani e gatti di variespecie), di conseguenza i due cittadinislovacchi a bordo sono stati deferiti allaProcura della Repubblica di Venezia per ilreato di maltrattamento di animali. Ilveicolo è stato posto sotto sequestro e glianimali sono stati successivamente affidatiad un’apposita struttura in provincia diReggio Emilia. ».

Relativamente alla richiesta rivolta da-gli interroganti « di provvedere a raffor-zare i controlli doganali », si rileva preli-minarmente che, dal maggio del 2004,diversi paesi dell’Europa dell’Est (ad esem-pio Slovacchia e Ungheria) sono entrati afar parte dell’Unione europea e, conse-guentemente, da tale data, sono stati abo-liti, nel rispetto del mercato interno del-l’Unione europea, anche i controlli doga-nali e veterinari per gli animali prove-nienti da tali Paesi e destinati ad essereintrodotti in un altro Paese membro.

È appena il caso di ricordare che icontrolli veterinari presso le dogane sonoinvece applicati per le importazioni deglianimali dai paesi terzi dell’Europa dell’Est,

quali Bielorussia, Ucraina, ecc.; tuttavia, icontrolli, in questo caso, sono effettuati,per quanto concerne le movimentazionivia terra, presso i punti doganali degli statidell’Unione europea confinanti con talipaesi terzi.

Ciò opportunamente premesso, si evi-denzia, pertanto, che le azioni di contrastonei confronti dei traffici illegali dei cuc-cioli in provenienza da taluni paesi mem-bri dell’UE (quali, ad esempio, la Slovac-chia e l’Ungheria) possono certamente at-tuarsi attraverso l’effettuazione di controllisu strada dei mezzi che trasportano glianimali, come, infatti, è avvenuto nel casosottoposto all’attenzione dagli interroganti.

A tal riguardo, appare opportuno evi-denziare che sussiste un Protocollo d’in-tesa tra il Ministero dell’Interno – Dipar-timento della pubblica sicurezza e il Mi-nistero della salute – Direzione Generaledella sanità animale e dei farmaci veteri-nari, siglato già nel settembre del 2011 econsultabile sul sito del Ministero dellaSalute, per il potenziamento, sul territorionazionale, dei controlli di legalità nel set-tore del trasporto internazionale degli ani-mali, ai fini della tutela del benessere edella salute degli animali medesimi, attra-verso un’azione sinergica, soprattutto me-diante la predisposizione di servizi con-giunti.

Inoltre, sempre per quanto concerne leefficaci azioni di contrasto nei confrontidei traffici illegali di cuccioli, si richiamala legge 4 novembre 2010, n. 201 « Ratificaed esecuzione della Convenzione europeaper la protezione degli animali da com-pagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre1987, nonché norme di adeguamento del-

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l’ordinamento interno », che codifica, nel-l’articolo 4, specifiche violazioni di naturapenale nel traffico illecito degli animali dacompagnia (cani e gatti).

Ed infatti, oltre al reato di trafficoillegale di animali da compagnia, in casodi accertamento della violazione della nor-mativa penale contemplata dalla leggen. 201 del 2010, possono sussistere altriilleciti penali correlati, dettagliati dal co-dice penale italiano.

Per completezza di informazione, siprecisa che la normativa dell’Unione eu-ropea, concernente la disciplina della mo-vimentazione internazionale dei cani e deigatti, sia non commerciale che commer-ciale, concede a ciascun Paese membro lapossibilità di poter accettare in deroga, adeterminate condizioni, l’introduzione nelproprio territorio di cuccioli di età infe-riore alle 12 settimane di vita non vacci-nati per la rabbia. Il Ministero della salute,come comunicato alla Commissione Ue eai Paesi membri, non si avvale della de-roga succitata, considerati sia il rischioconnesso alle movimentazioni di cucciolinon vaccinati sia gli aspetti inerenti allatutela del benessere e della salute deglianimali movimentati.

Non si può non rilevare, inoltre, che,proprio in relazione all’abolizione dei con-trolli doganali tra tutti i paesi dell’Ue, eferme restando l’importanza e la necessitàdegli interventi posti in essere dall’Italia, leazioni atte a contrastare il traffico illegaledovrebbero essere attuate soprattutto dalleautorità competenti dei Paesi membri, daiquali sono trasportati i cuccioli: si rileva,infatti, come la normativa dell’Unione eu-ropea assegni « in primis » ai Paesi dai

quali sono movimentati gli animali laresponsabilità di assicurare che gli stessisiano conformi alla normativa dell’Unioneeuropea.

Le misure di contrasto sopra descritte,come sostenuto dal Ministero della saluteanche in ambito Ue, sarebbero certamentepiù incisive, se supportate a livello inter-nazionale, attraverso l’armonizzazionedella normativa dell’Unione europea inmateria di sistemi di identificazione eregistrazione degli animali da compagnia.

Tutti i Paesi dovrebbero avere un’ana-grafe dei cani, riconosciuta dall’autoritàcompetente e interconnessa ad una BancaDati Centralizzata a livello europeo, taleda consentire una efficiente e rapida rin-tracciabilità di tutti gli animali d’affezione.

Le informazioni contenute nella sud-detta anagrafe dovrebbero riguardare, perogni microchip inserito, i dati identificatividell’animale e del proprietario per unaimmediata rintracciabilità, ma anche in-formazioni di tipo sanitario, per garantiree prevenire eventuali rischi sanitari e isti-tuire un appropriato sistema di sorve-glianza epidemiologica.

Giova ricordare, infine, che il Parla-mento europeo ha adottato nell’anno incorso, alla luce delle proprie prerogative,una risoluzione sull’introduzione di unmeccanismo di condivisione a livello del-l’Ue dei dati sulla registrazione di cani egatti: ciò si configura come un primoimportante passo in avanti per l’istituzionedi un’anagrafe unica europea che permet-terà in futuro di tracciare tutti gli animalinell’Unione europea, fornendo un preziosoe concreto strumento di contrasto al traf-fico illegale di cuccioli.

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ALLEGATO 4

Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontàanticipate nei trattamenti sanitari. Testo unificato C. 1142 Mantero,C. 1298 Locatelli, C. 1432 Murer, C. 2229 Roccella, C. 2264 Nicchi, C.2996 Binetti, C. 3391 Carloni, C. 3561 Miotto, C. 3584 Nizzi, C. 3586Fucci, C. 3596 Calabrò, C. 3599 Brignone, C. 3630 Iori, C. 3723

Marzano, C. 3730 Marazziti e C. 3970 Silvia Giordano.

PROPOSTA EMENDATIVA APPROVATA

ART. 1

Al comma 5, terzo periodo, premettere leseguenti parole: Ferma restando la possi-bilità per il paziente di modificare lapropria volontà,.

1. 148 (Nuova formulazione) Palmieri,Gigli, Marazziti, Pagano.

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XIII COMMISSIONE PERMANENTE(Agricoltura)

S O M M A R I O

RISOLUZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

7-01165 Gallinella: Iniziative in materia di Politica agricola comune.

7-01169 Oliverio: Iniziative in materia di Politica agricola comune (Discussione congiunta erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. (COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148

RISOLUZIONI

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Massimo FIORIO. – In-terviene il sottosegretario per le politicheagricole alimentari e forestali, GiuseppeCastiglione.

La seduta comincia alle 15.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

Massimo FIORIO, presidente, comunicache il deputato Lello Di Gioia è entrato afar parte della Commissione.

7-01165 Gallinella: Iniziative in materia di Politica

agricola comune.

7-01169 Oliverio: Iniziative in materia di Politica

agricola comune.

(Discussione congiunta e rinvio).

La Commissione inizia la discussionedelle risoluzioni in oggetto.

Massimo FIORIO, presidente, comunicache il gruppo M5S e il gruppo del PDhanno chiesto che la pubblicità dei lavoridella seduta odierna sia assicurata anchemediante trasmissione con impianto au-diovisivo a circuito chiuso. Non essendoviobiezioni, ne dispone l’attivazione.

Propone quindi che le risoluzioni, ver-tendo sullo stesso argomento, siano trat-tate congiuntamente.

La Commissione concorda.

Filippo GALLINELLA (M5S) nell’illu-strare la risoluzione a sua prima firma,segnala in primo luogo la centralità deldibattito odierno in Commissione, anchein considerazione dell’avvio, il 2 febbraioscorso, da parte della Commissione euro-pea, di una consultazione pubblica di tremesi sulla politica agricola comune dopo il2020, prima della conclusione della quale

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è necessario che la Commissione portidelle proprie idee sul tema.

A tale proposito, osserva, ad esempio,che, come noto, il pagamento a titolo di« sostegno accoppiato » che la norma co-munitaria riserva ai settori in crisi e la cuierogazione è subordinata a precise condi-zioni, nel nostro Paese è stato utilizzatopiù come una redistribuzione di risorse traregioni, piuttosto che come contributo adeterminati tipi di agricoltura o settoriagricoli che rivestono particolare impor-tanza per ragioni economiche, sociali oambientali, e che si trovano in difficoltà eche le deroghe alle così dette condiziona-lità greening riguardano con diverse decli-nazioni i soggetti con superfici aziendalifino a 10 e a 15 ettari di superfici.

Reputa quindi evidente la necessità, perla programmazione Pac post 2020, di ri-pensare le due componenti del « greening »e dell’aiuto accoppiato al fine di procederead una riallocazione di risorse che con-senta una maggior efficacia di tali misure.

Suddividendo infatti la Superficie agri-cola utilizzata (Sau) nazionale in « super-ficie svantaggiata », sulla quale non siapplicherebbero condizionalità greening e« superficie non svantaggiata », che inveceresterebbe soggetta al solo obbligo di av-vicendamento colturale, si libererebberorisorse destinate ad incrementare il paga-mento base che, nelle aree svantaggiate,faciliterebbe l’insediamento di lungo pe-riodo, mentre nelle altre renderebbe menocomplessa, dal punto di vista burocratico,la gestione dell’azienda agricola.

La soppressione dell’aiuto accoppiato,pur mantenendo il principio del sostegnoalle colture in difficoltà, consentirebbeinvece di allocare le relative risorse su unfondo dedicato a finanziare interventi incaso di gravi squilibri di mercato, diemergenze dovute ad epizoozie, fitopatie,calamità naturali e ad erogare contributifinalizzati al rilancio dei settori strategiciin difficoltà (olivicolo, cerealicolo, zootec-nico, e altro).

Reputa poi necessario che, al fine disuperare quello ostacolo alla competitivitàper l’agricoltura italiana rappresentatodalla frammentarietà del tessuto produt-

tivo, sia necessario introdurre misure cheincentivino l’aggregazione delle filiere.

Dopo aver sottolineato che ogni futuraazione deve necessariamente tenere contodelle tre componenti fondamentali dellaproduzione agricola come attività produt-tiva di reddito per l’agricoltore, come at-tività volta alla produzione alimentare ecome attività a spiccata valenza ambien-tale, auspica che il dibattito in Commis-sione possa essere vivo e produttivo, di-chiarando la piena disponibilità del suogruppo ad una proficua discussione.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD)prima di illustrare i contenuti della riso-luzione a sua prima firma, sottoscritta datutti i deputati del gruppo PD in Commis-sione, evidenzia come la stessa sia inqualche modo nata sui campi, essendostata redatta tenendo conto delle esigenzerappresentate dagli agricoltori che, sotto-linea, devono essere ascoltati in tutte lesedi ove sia possibile acquisire il lorocontributo.

Nel merito, osserva, in primo luogo, chela politica agricola comune (PAC) è stataoggetto negli ultimi anni di profonde re-visioni tese a rendere il comparto piùcompetitivo ed autonomo rispetto a stru-menti di intervento pubblico diretto, emaggiormente rispondente ad un’attivitàproduttiva sostenibile per l’ambiente. Ilcomparto si è visto, quindi, esposto aprofondi cambiamenti. L’abbandono delcontrollo della produzione attraverso l’a-bolizione delle quote, la riduzione degliinterventi a sostegno del mercato, la glo-balizzazione dei mercati e gli accordi dilibero scambio hanno esposto il settore asituazioni di turbolenza e volatilità deiprezzi nei mercati agricoli, con ridotti, senon nulli, margini di profitto, per gliagricoltori.

Gli strumenti configurati con la nuovaPAC 2014-2020 hanno richiesto un lavorodi sperimentazione ed adattamento allarealtà nazionale ed, in taluni casi, sonorisultati insufficienti o non adeguati afronteggiare situazioni di gravi crisi in cuisi sono trovati alcuni specifici comparti.

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Ricorda in proposito che il PresidenteJuncker, nel discorso sullo stato dell’U-nione, ha associato il tema dell’agroali-mentare ad un dato a lungo trascurato: ilnumero delle imprese e delle personeimpiegate nel settore primario ammonta a44 milioni. Il modello agroalimentare eu-ropeo ed italiano dovrà, quindi, ripartiredal fattore « umano » per confermare ipropri valori distintivi, basati sulla soste-nibilità ambientale, sulla sicurezza alimen-tare, e sulla distintività delle produzioniche possa fornire un’informazione com-pleta al consumatore sull’origine delle pro-duzioni.

Rammenta quindi che il 14 settembre2016 la Commissione ha presentato ilriesame intermedio del quadro finanziariopluriennale (Qfp) 2014-2020: esso si so-stanzia nel pacchetto di modifiche rego-lamentari contenute nella proposta delcosiddetto regolamento Omnibus che, perl’agricoltura, prevede la modifica di tutti equattro i regolamenti di base della politicaagricola comune: il regolamento 1307/2013sui pagamenti diretti (agricoltore attivo,giovani, sostegno accoppiato), il regola-mento 1305/2013 sullo sviluppo rurale(gestione del rischio, strumento di stabi-lizzazione del reddito), il regolamento1308/2013 sull’organizzazione comuni dimercato unica (settore ortofrutticolo econtingenti tariffari) e il regolamento1306/2013 orizzontale (disciplina finanzia-ria, disimpegno automatico, sanzioni am-ministrative).

La proposta contenuta nel regolamento« Omnibus », pur non potendo configurarsicome una revisione di medio termine,ipotesi peraltro esclusa dallo stesso com-missario Hogan, dà avvio ad una rifles-sione complessiva sulle scelte da compiereanche in vista di una riforma complessivadella Politica agricola comune dopo il2020.

In proposito, ricorda che con la Pac2014-2020 il regime dei pagamenti direttiha subito modifiche sostanziali, tra cuispiccano: la previsione di diverse tipologiedi pagamento, alcune obbligatorie e altrefacoltative, rispetto al previgente regime dipagamento unico; l’introduzione della fi-

gura dell’agricoltore attivo come prerequi-sito per essere beneficiario della politicaagricola comune che ha permesso di in-dirizzare i fondi a disposizione verso co-loro che vivono di agricoltura, escludendo,al contempo, rendite fondiarie ingiustifi-cate; la regionalizzazione del pagamento ela convergenza verso un valore unitarionazionale (VUN), concretizzatesi per l’Ita-lia con la scelta di una « regione unica » alivello nazionale; l’introduzione del gree-ning, un pagamento obbligatorio volto, daun lato, a garantire la sostenibilità am-bientale della produzione agricola e, dal-l’altro, ad assicurare agli agricoltori laremunerazione per la produzione di benipubblici.

Senza entrare nel merito delle princi-pali innovazioni contenute nella propostadi regolamento, osserva come la perdita dipotere negoziale lungo la filiera e l’am-pliamento della forbice tra i prezzi allaproduzione e i prezzi al consumo si pos-sano considerare come un fattore struttu-rale. Il ruolo e la posizione dei produttorinella filiera agroalimentare continuano adestare grande preoccupazione. Questa si-tuazione di debolezza della produzioneagricola minaccia, non solo gli agricoltori,ma tutta la filiera, e non solo nella suacapacità di soddisfare le esigenze dei con-sumatori, ma anche rispetto ad altri obiet-tivi in campo economico, ambientale esociale.

In questo quadro, la risoluzione pre-sentata reca un complesso di impegni alGoverno, tra i quali menziona quello diassumere iniziative affinché, nella defini-zione delle ipotesi di distribuzione dellerisorse tra i Paesi membri del pagamentodi base, siano considerate, in aggiunta alparametro della superficie agricola utiliz-zata, (Sau) altre variabili in grado dirappresentare il contributo che l’aziendafornisce all’economia e all’occupazione,quale il livello di occupazione e il valoreaggiunto, con particolare attenzione allearee rurali dove il rischio di abbandono èmolto alto e dove l’agricoltura rappresentaun’importante fonte di reddito per la po-polazione locale; di assumere iniziative permigliorare la competitività del settore agri-

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colo e aumentare la percentuale di valoreche esso rappresenta nella filiera agro-alimentare; di assumere iniziative affinchéper la programmazione della politica agri-cola comune oltre il 2020 le misure digestione del rischio siano rese più efficaci;di intervenire presso le competenti sedicomunitarie per valutare la possibilità chel’attuale componente « accoppiata » dei pa-gamenti diretti possa svolgere più un ruoloanticiclico, agganciato all’andamento deiprezzi, che di aiuto settoriale; di assumereiniziative per rafforzare le attuali organiz-zazioni comuni di mercato; di intervenirenelle sedi europee per rendere la norma-tiva comunitaria sulla consulenza compa-tibile ed applicabile anche in Italia, diassumere iniziative per prevedere un’ap-plicazione diversificata delle norme a se-conda della dimensione e della localizza-zione aziendale, così come adottata peresempio per l’applicazione del greening; diadoperarsi affinché la norma sull’agricol-tore attivo non venga rimessa in discus-sione e sia consentita agli Stati membri lanecessaria flessibilità nell’applicazionedella stessa; di mantenere alta l’attenzionesul ricambio generazionale, con politiche aservizio dei giovani che facilitino non solol’ingresso di quest’ultimi nel settore agri-colo, ma anche attività di formazione econsulenza che li accompagnino nello svi-luppo continuo della propria azienda e nelmantenimento della stessa una volta av-viata.

Massimo FIORIO (PD), presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Massimo FIORIO. – In-terviene il sottosegretario per le politicheagricole alimentari e forestali, GiuseppeCastiglione.

La seduta comincia alle 15.30

Programma di lavoro della Commissione per il 2017– Realizzare un’Europa che protegge, dà forza edifende.(COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2017.

Doc. LXXXVII-bis, n. 5.

(Parere alla XIV Commissione).

La Commissione inizia l’esame con-giunto degli atti in titolo.

Massimo FIORIO (PD), presidente, co-munica che il gruppo M5S e il gruppo delPD hanno chiesto che la pubblicità deilavori della seduta odierna sia assicurataanche mediante trasmissione con impiantoaudiovisivo a circuito chiuso. Non essen-dovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.

Mino TARICCO (PD), relatore, rilevapreliminarmente che il Programma di la-voro della Commissione europea si pone inuna linea di continuità rispetto ai pro-grammi degli anni precedenti, ribadendol’impegno a favore delle dieci prioritàindicate negli orientamenti politici presen-tati dal presidente Juncker nel luglio 2014.

In tale quadro, la Commissione euro-pea – a partire dal titolo del Programmadi lavoro, Realizzare un’Europa che pro-tegge, dà forza e difende – sottolinea l’esi-genza di dare risposte prioritarie ai citta-dini europei su alcuni temi specifici: ladisoccupazione, con particolare attenzioneal lavoro giovanile, nell’ambito di unaripresa economica ancora in fase iniziale;la gestione dei flussi migratori, che hannomesso a dura prova le frontiere esternedell’Unione; la difesa dalla minaccia ter-roristica, anche affrontando la situazionedi instabilità nel vicinato orientale e me-ridionale; l’avvio e la conduzione dei ne-goziati per la Brexit.

Il Programma di lavoro si suddivide neiseguenti 10 capitoli, corrispondenti ad al-trettante priorità politiche: Un nuovo im-pulso all’occupazione, alla crescita e agliinvestimenti; Un mercato unico digitale

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connesso; Un’Unione dell’energia resilientecon politiche lungimiranti in materia dicambiamenti climatici; Un mercato in-terno più profondo e più equo con unabase industriale più solida; Un’Unione eco-nomica e monetaria più profonda e piùequa; Commercio: un accordo realistico eequilibrato di libero scambio con gli StatiUniti; Uno spazio di giustizia e dirittifondamentali basato sulla fiducia reci-proca; Verso una nuova politica dellamigrazione; Un ruolo più incisivo a livellomondiale; Un’Unione di cambiamento de-mocratico.

Il Programma reca inoltre 5 allegati,nei quali sono indicati le nuove iniziativelegislative che saranno proposte dallaCommissione europea nell’arco del 2017,quelle ritenute prioritarie e quindi meri-tevoli di essere adottate in tempi brevi,quelle pendenti che la Commissione in-tende ritirare nell’arco di sei mesi (entroaprile 2017), in quanto non più coerenticon le priorità politiche del Programma e,infine, un elenco di atti normativi in vigoreda abrogare in quanto obsoleti.

Per quanto attiene alle parti del Pro-gramma di lavoro della Commissione eu-ropea di interesse per la CommissioneAgricoltura, segnala che, tra le misurevolte a favorire la crescita, sono annun-ciate iniziative rilevanti nell’ambito dell’at-tuazione del piano d’azione sull’economiacircolare, con particolare riferimento al-l’utilizzo, al riutilizzo e al riciclaggio dellematerie plastiche (iniziativa non legisla-tiva, prevista per il quarto trimestre del2017), ad un quadro di monitoraggio del-l’economia circolare (iniziativa non legi-slativa, terzo trimestre) e a misure riguar-danti l’acqua, da presentare in diversimomenti nel corso dell’anno.

A tal proposito, con specifico riferi-mento alla revisione della direttiva quadrosulle acque, fa presente che il Governoitaliano nella Relazione programmaticaauspica l’inclusione di aspetti quantitativi,oltre che qualitativi, per favorire una mi-gliore efficienza della risorsa idrica ed unasua più razionale allocazione.

Rileva quindi che la Commissione hadichiarato di considerare prioritaria l’ap-

provazione, tra le altre, della proposta,ancora in sospeso, concernente il pac-chetto sull’economia circolare(COM(2015)614, COM(2015)593, COM(2015)594, COM(2015)595, COM(2015)596)che interviene sui rifiuti, sugli imballaggi,sui rifiuti da apparecchiature elettriche edelettroniche e sulle discariche.

In tema di energia, evidenzia che lepriorità della Commissione europea sa-ranno l’attuazione della « Strategia dell’U-nione dell’energia », dell’Accordo di Parigisul clima e dell’Accordo internazionalesulle emissioni degli aeromobili.

Sottolinea che, come annunciato nelProgramma di lavoro, la Commissione eu-ropea il 30 novembre scorso ha presentatoil pacchetto legislativo « Energia pulita pertutti gli europei », a completamento delleiniziative legislative previste nell’ambitodella Strategia dell’’Unione dell’energia.

Tale pacchetto persegue gli obiettivi dimettere l’efficienza energetica al primoposto; conseguire la leadership mondialenel campo delle energie rinnovabili; ga-rantire un trattamento equo ai consuma-tori. Esso si compone di una Comunica-zione e di otto proposte legislative inmateria di mercato dell’energia elettrica((COM(2016)861), (COM(2016)864),(COM(2016)862) e (COM(2016)863)), dienergie rinnovabili (COM(2016)767), di ef-ficienza energetica ((COM(2016)761 eCOM(2016)765)) e di governance (COM(2016)759).

Fa presente che le altre iniziative an-nunciate dalla Commissione europea ri-guardano l’attuazione della Strategia eu-ropea per una mobilità a basse emissionipresentata nel luglio 2016, che mira adaumentare l’efficienza dei trasporti e aridurre le emissioni fino a giungere gra-dualmente ai veicoli a emissioni zero.

Rileva inoltre che nell’ambito delle ini-ziative REFIT, previste nell’Allegato II alProgramma di lavoro, la Commissione haannunciato la revisione delle norme inmateria di trasporto combinato di merci,che sarà realizzata nel quarto trimestre2017.

Martedì 7 febbraio 2017 — 149 — Commissione XIII

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Evidenzia che la Commissione europeaha raccomandato l’esame in via prioritariada parte del Parlamento europeo e delConsiglio di una serie di proposte pendentiin materia di sicurezza dell’approvvigiona-mento energetico del gas ((COM(2016)52) e(COM(2016)53)), di riforma del sistema discambio quote di emissione (sistema ETS)(COM(2015)337), di riduzioni annuali vin-colanti di gas a effetto serra (condivisionedegli sforzi – Effort sharing)(COM(2016)482) e di inclusione delle emis-sioni di gas a effetto serra risultanti dal-l’uso del suolo e dalla silvicoltura (LUFUF)(COM(2016)479).

Osserva, infine, che nell’ambito dellepolitiche in materia di conservazione dellabiodiversità il Governo sarà impegnato arafforzare l’applicazione della direttivaHabitat e della direttiva Uccelli, nonché adare attuazione alla Strategia nazionaleper la biodiversità secondo le indicazioniprogrammatiche formulate nell’ambitodella revisione intermedia condotta nelmaggio 2016.

La Relazione programmatica del Go-verno è strutturata in cinque parti, nellequali i capitoli seguono, in generale, ilProgramma di lavoro della Commissioneeuropea.

Per quanto attiene alle parti di com-petenza della Commissione, segnala che ilCapitolo 10 della Relazione è dedicato agliimpegni che il Governo intende assumerein relazione ai settori dell’agricoltura edella pesca.

La Relazione programmatica si sof-ferma, in particolare, su una serie di temitra i quali: il monitoraggio dei negoziatieuropei di revisione del Quadro finanzia-rio pluriennale 2014-2020; la riduzionedegli oneri burocratici che gravano sulleimprese agricole; la semplificazione dellanormativa europea sui pagamenti diretti; ilrafforzamento delle politiche a favore deigiovani in agricoltura; la promozione diiniziative normative in materia di etichet-tatura dei prodotti alimentari; l’attivazionecompleta delle misure del Programma na-zionale per lo sviluppo rurale; la riformadella Politica comune della Pesca.

Per quanto concerne il Quadro finan-ziario pluriennale 2014-2020 (QFP), fapresente che, secondo quanto è previstonella Relazione, il Governo si impegna aseguire i negoziati volti alla revisione delQuadro stesso con l’obiettivo di tutelare gliinteressi nazionali, prima di tutto evitandoche venga prevista una riduzione dellerisorse finanziarie destinate alla Politicaagricola comune (PAC).

Secondo quanto emerge dalla Rela-zione, infatti, il Governo considera il com-parto agricolo come strategico per l’eco-nomia nazionale e, proprio per questo,intende promuovere, anche in occasionedel processo di revisione della PAC, inter-venti che sgravino le imprese agricole dauna serie di oneri burocratici. La sempli-ficazione della normativa europea do-vrebbe riguardare, inoltre, il meccanismodei pagamenti diretti e gli strumenti perfavorire lo sviluppo rurale. Il Governoriserverà particolare attenzione alla pro-posta della Commissione sul QFP post2020, prevista per il 2017, con l’obiettivo dipromuovere l’utilizzo coerente delle ri-sorse naturali, un modello agricolo ingrado di assicurare la sicurezza alimen-tare, in termini di food safety e foodsecurity e un adeguato sostegno al redditodegli agricoltori al fine di consentire ilperseguimento dei diversi impegni am-bientali connessi alla PAC, migliorandoaltresì gli strumenti di gestione del rischio.

In relazione alle proposte di modificadel quadro giuridico relativo ai regola-menti della Politica Agricola Comune(PAC) espresse nel documento COM (2016)605 finale del 14 settembre 2016, nell’am-bito dello sviluppo rurale, osserva che ilGoverno intende chiedere all’Unione eu-ropea un’ulteriore semplificazione perquanto riguarda le materie delle assicura-zioni agevolate, per allargare la potenzialeplatea dei beneficiari della consulenzaaziendale, strategica per la riorganizza-zione di un sistema di assistenza tecnicaalle imprese agricole, che consenta loro dirispondere velocemente alle sfide del mer-cato globale sempre più competitivo.

Rileva che la Relazione si sofferma,inoltre, sulla necessità di assicurare degli

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interventi che garantiscano un adeguatosostegno al reddito degli agricoltori. Inquest’ottica, l’Esecutivo ritiene necessarioimplementare le politiche a favore deigiovani in agricoltura anche attraversol’introduzione di misure innovative cheassicurino il ricambio generazionale e ilsostegno dell’occupazione.

Per quanto concerne, invece, i pro-grammi europei ed internazionali, nellaRelazione emerge che, nell’ambito di Ho-rizon 2020, potranno essere predispostidei bandi specifici per i consorzi interna-zionali di ricerca.

Il Governo, inoltre, al fine di rafforzarele proprie posizioni a livello internazio-nale, sta seguendo con attenzione, secondoquanto riportato nel documento program-matico, l’organizzazione del G7 agricolo,che si terrà in Italia il 14 e 15 ottobreprossimi, e la Ministeriale agricola G20che avrà luogo in Germania.

Al contempo, sempre a livello interna-zionale, il Governo si impegna a monito-rare l’evoluzione dei negoziati commercialigià avviati con alcuni Paesi, tra i quali ilGiappone, il Messico, il Cile, e con i Paesidel Mercosur, oltre ai nuovi negoziati chesaranno avviati, in particolare, con l’Au-stralia e la Nuova Zelanda. Il filo condut-tore di tali negoziati dovrà essere, secondol’impostazione del Governo, quello di ga-rantire la tutela dei prodotti agroalimen-tari italiani con particolare riguardo allaprotezione delle indicazioni geografiche.

A tale riguardo evidenzia che, in diversipassaggi della Relazione, emerge che l’E-secutivo, con riferimento alle indicazionigeografiche (IIGG), intende proseguire nelcontrasto dei fenomeni di contraffazioneche stanno producendo un grave dannoeconomico per tutto il comparto. Per que-sto, tra le varie iniziative, il Governoritiene utile agire in occasione della revi-sione delle direttive in materia di pro-prietà intellettuale e di vendite a distanzadi beni materiali, oltre a proseguire conl’ottenimento della registrazione e dellaprotezione rafforzata nelle diverse sedimultilaterali.

Per quanto concerne una serie di mi-sure attuative di dettaglio, segnala che, con

riguardo alle misure di protezione dellepiante contro gli organismi nocivi, a se-guito dell’adozione del nuovo regolamento,il Governo avvierà i lavori per la predi-sposizione dei provvedimenti applicativi inambito nazionale. Al contempo, fa pre-sente che sempre nei primi mesi del 2017,verranno predisposti i provvedimenti at-tuativi della normativa in materia di man-gimi e di alimenti e della normativa sullasalute e sul benessere degli animali.

Rimarca che, al fine di rispondere allarichiesta della Commissione europea dirafforzare il controllo, sarà altresì poten-ziato il programma di audit presso i puntidi ingresso nazionali all’importazione divegetali e di prodotti vegetali, anche al finedi armonizzare le procedure dei controllisu tutto il territorio nazionale. Nel settoredei fertilizzanti, continueranno inoltre ilavori per la revisione della proposta diregolamento relativa alla messa a dispo-sizione sul mercato di prodotti fertilizzantirecanti la marcatura CE e che modifica iregolamenti (CE) n. 1069/2009 e (CE)n. 1107/2009.

Sottolinea che alcuni ulteriori passaggidella Relazione sono dedicati alle inizia-tive per affrontare la gestione delle crisidei mercati agricoli con particolare ri-guardo ai settori del latte, delle carni suinee dell’ortofrutta: in questi ambiti si in-tende incentivare l’introduzione di sistemiche favoriscano maggiormente le assicu-razioni, la gestione del rischio e la difesadei redditi.

Il Governo, inoltre, continuerà la pro-pria azione negoziale di rafforzamentodella posizione degli agricoltori nella ca-tena di approvvigionamento alimentare,considerato obiettivo essenziale da rag-giungere per assicurare la sostenibilità alungo termine delle diverse filiere, ancheattraverso un aumento della trasparenza,una più equilibrata distribuzione degliutili e l’eliminazione delle pratiche com-merciali sleali.

Per quanto riguarda il settore ortofrut-ticolo, fa presente che nella Relazione sisottolinea che verrà dedicata particolareattenzione all’adozione di una nuova stra-tegia Nazionale per l’ortofrutta, mentre,

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per quanto concerne il settore vitivinicolodi qualità, emerge che il Governo intendeimpegnarsi ad evitare modifiche sostan-ziali alla legislazione attualmente vigente(si tratta del regolamento CE n. 607 del2009) in materia di etichettatura e diprodotti vitivinicoli di qualità.

In merito all’agricoltura biologica, os-serva che nel corso del 2017 il Governointende porre ulteriore attenzione al temadella tracciabilità dei prodotti e alla pro-mozione di accordi di reciproca equiva-lenza tra Unione Europea e Paesi terzi.

Segnala altresì l’obiettivo di seguireattentamente i lavori della Commissioneeuropea con riguardo alla revisione dellanormativa in materia di restituzioni all’e-sportazione FEAGA (Fondo europeo agri-colo per lo sviluppo rurale). In quest’ot-tica, il Governo intende promuovere tuttele iniziative volte a semplificare le dispo-sizioni normative vigenti per assicurareuna più rapida erogazione dei fondi aisoggetti beneficiari.

Ritiene inoltre opportuno evidenziareche il Governo si impegna, nel corso del2017, ad adottare ogni iniziativa utile volta

a garantire che sul mercato, anche a tuteladei consumatori, possano giungere pro-dotti sicuri e di elevata qualità.

Per quanto concerne infine il compartodella pesca, rimarca che nella Relazioneemerge l’impegno ad incidere, nell’ambitodei lavori di riforma della Politica comunedella pesca (PCP), con particolare riguardoall’implementazione dell’obbligo di dichia-razione e sbarco delle catture. A livellointernazionale, inoltre, emerge nella Rela-zione che si darà seguito all’attività voltaal rinnovo di alcuni accordi tra l’UnioneEuropea e i Paesi terzi che interessanoanche la flotta italiana.

Da ultimo, ricorda che, nel corso diquest’anno, il Governo si impegna a se-guire l’esame della proposta di regola-mento che istituisce un quadro comunedell’Unione per la raccolta, la gestione el’uso di dati nel settore della pesca e dellaproposta di regolamento relativa alle mi-sure tecniche della pesca.

Massimo FIORIO (PD), presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.

Martedì 7 febbraio 2017 — 152 — Commissione XIII

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259 e abb.-B,approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 156

SEDE CONSULTIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Michele BORDO.

La seduta comincia alle 14.

Variazione nella composizione della Commissione.

Michele BORDO, presidente, avverte cheè entrato a far parte della Commissione ildeputato Gaetano Nastri.

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e

della persona assistita, nonché in materia di respon-

sabilità professionale degli esercenti le professioni

sanitarie.

C. 259 e abb.-B, approvata, in un testo unificato,

dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Maria IACONO (PD), relatrice, illustra icontenuti del provvedimento, rammen-tando che il testo unificato del quale laCommissione avvia l’esame – ai fini delparere da rendere alla XII CommissioneAffari sociali – reca Disposizioni in ma-teria di sicurezza delle cure e della per-sona assistita nonché in materia di re-sponsabilità professionale degli esercentile professioni sanitarie ed è stato appro-vato in prima lettura dalla Camera deideputati il 28 gennaio 2016.

Ricorda che sul provvedimento la XIVCommissione ha espresso un parere favo-revole nella seduta del 14 dicembre 2015.

Approvato con modifiche dal Senatonella seduta dell’11 gennaio 2017, il testotorna ora all’esame della Camera in se-conda lettura.

Avverte che procederà ad un’illustra-zione sintetica del contenuto del provve-

Martedì 7 febbraio 2017 — 153 — Commissione XIV

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dimento, rinviando per un analisi piùdettagliata alla scheda predisposta dagliUffici.

Evidenzia innanzitutto che il provvedi-mento, che si compone di 17 articoli,affronta e disciplina i temi della sicurezzadelle cure e del rischio sanitario, dellaresponsabilità dell’esercente la professionesanitaria e della struttura sanitaria e so-cio-sanitaria pubblica o privata in cuiopera, le modalità e caratteristiche deiprocedimenti giudiziari aventi ad oggettola responsabilità sanitaria, l’obbligo di as-sicurazione e l’istituzione del Fondo digaranzia per i danni derivanti da respon-sabilità sanitaria.

L’articolo 1 qualifica la sicurezza dellecure come parte costitutiva del diritto allasalute.

L’articolo 2 prevede che le Regioni e leprovince autonome possono affidare al-l’Ufficio del difensore civico la funzione diGarante del diritto alla salute, disciplinan-done la struttura organizzativa ed il sup-porto tecnico.

L’articolo 3 rimette ad un decreto delMinistro della salute, previa intesa con laConferenza Stato-Regioni, l’istituzionepresso l’Agenzia nazionale per i servizisanitari regionali (AGENAS) dell’Osserva-torio nazionale delle buone pratiche sullasicurezza nella sanità.

L’articolo 4 disciplina la trasparenzadei dati, assoggettando all’obbligo di tra-sparenza le prestazioni sanitarie erogatedalle strutture pubbliche e private nelrispetto della normativa in materia diprotezione dei dati personali.

L’articolo 5 disciplina le buone praticheclinico-assistenziali e le raccomandazionipreviste dalle linee guida.

L’articolo 6 introduce nel codice penaleil nuovo articolo 590-sexies, che disciplinala responsabilità colposa per morte o perlesioni personali in ambito sanitario.

L’articolo 7 pone poi alcuni principirelativi alla responsabilità civile dellastruttura e dell’esercente la professionesanitaria.

L’articolo 8 prevede, invece, un mecca-nismo finalizzato a ridurre il contenziosoper i procedimenti di risarcimento da

responsabilità sanitaria mediante un ten-tativo obbligatorio di conciliazione daespletare da chi intende esercitare in giu-dizio un’azione risarcitoria.

L’articolo 9 reca un’ulteriore disposi-zione, a completamento del nuovo regimedella responsabilità sanitaria, discipli-nando l’azione di rivalsa o di responsabi-lità amministrativa della struttura sanita-ria nei confronti dell’esercente la profes-sione sanitaria, in caso di dolo o colpagrave di quest’ultimo, successivamente al-l’avvenuto risarcimento.

L’articolo 10 mira a integrare il quadrodelle tutele per il ristoro del danno sani-tario in coerenza con la disciplina sullaresponsabilità civile.

L’articolo 11 definisce i limiti temporalidelle garanzie assicurative.

L’articolo 12, introduce un’importantenovità nel sistema del contenzioso in am-bito sanitario con la previsione di unaulteriore modalità di azione per il dan-neggiato ovvero l’azione diretta nei con-fronti dell’impresa di assicurazione dellastruttura sanitaria e del libero professio-nista.

L’articolo 13 prevede che le strutturesanitarie e sociosanitarie e le compagnie diassicurazione comunicano all’esercente laprofessione sanitaria l’instaurazione delgiudizio promosso nei loro confronti daldanneggiato.

Un’ulteriore disposizione volta a tute-lare i soggetti danneggiati è l’articolo 14,che prevede l’istituzione, nello stato diprevisione del Ministero della salute, di unFondo di garanzia per i danni derivanti daresponsabilità sanitaria.

L’articolo 15 riforma la disciplina sullanomina dei CTU (consulenti tecnici d’uf-ficio) in ambito civile e dei periti in ambitopenale; tale modifiche appaiono di parti-colare rilievo, costituendo le perizie i car-dini del giudizio nell’ambito del conten-zioso e dei giudizi sanitari.

L’articolo 16 prevede che i verbali e gliatti conseguenti all’attività di gestione delrischio clinico non possono essere acquisitio utilizzati nell’ambito di procedimentigiudiziari.

Martedì 7 febbraio 2017 — 154 — Commissione XIV

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L’articolo 17 contiene una clausola disalvaguardia in base alla quale le dispo-sizioni del provvedimento in oggetto sonoapplicabili nelle regioni a statuto specialee nelle province autonome di Trento e diBolzano.

L’articolo 18, infine, contiene la clau-sola di invarianza finanziaria.

Alla luce dei contenuti del provvedi-mento, formula in conclusione una pro-posta di parere favorevole.

Massimo Enrico BARONI (M5S) sotto-linea l’orientamento contrario del suogruppo sul testo in esame, nonostante lemodifiche migliorative apportate al prov-vedimento nel corso dell’esame presso ilSenato.

Si tratta infatti a suo parere di unaproposta di legge eccessivamente influen-zata dai portatori di interessi del settore eimprontata ad una visione che rafforza laprivatizzazione del sistema sanitario ita-liano, operata a livello capillare.

Cita a titolo di esempio il sistemadelineato per l’adozione delle raccoman-dazioni contenute nelle linee guida, cui siattengono gli esercenti le professioni sa-nitarie nell’esecuzione delle relative pre-stazioni, per la cura di tutte le patologie.Sebbene nel corso dell’esame presso ilSenato si sia previsto che tale sistema èposto sotto il controllo dell’Istituto supe-riore di Sanità ed è integrato nel Sistemanazionale per le linee guida (SNLG), vieneconsentito ad enti e istituzioni pubblici eprivati, nonché alle società scientifiche ealle associazioni tecnico-scientifiche delleprofessioni sanitarie – che possono ancheavere carattere privato ed essere finanziateda società farmaceutiche – di determinarele linee guida. Ciò significa che i portatoridi interessi privati – e non più il soloMinistero della Salute – potranno incideresignificativamente sull’adozione delle lineeguida, anche mediante diritto di veto,avanzando obiezioni e bloccando la pub-blicazione delle linee guide medesime.

Ritiene che si sia di fronte ad unaconcezione privatistica e capitalistica dellagestione della sanità pubblica, che puòfunzionare in un sistema come quello

statunitense, ma che invece, nel caso del-l’Italia, indebolisce il diritto alla salutecome delineato dalla Carta costituzionale.

Per tali motivi preannuncia il votocontrario del M5S sul provvedimento inesame.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole formulata dalla rela-trice.

La seduta termina alle 14.20.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel Presidente Michele BORDO.

La seduta comincia alle 14.20.

Programma di lavoro della Commissione per il 2017

– Realizzare un’Europa che protegge, dà forza e

difende.

COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2017.

Doc. LXXXVII-bis, n. 5.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame degliatti in oggetto, rinviato nella seduta del 1o

febbraio 2017.

Rocco BUTTIGLIONE (Misto-UDC) ri-leva come la Relazione programmaticasulla partecipazione dell’Italia all’Unioneeuropea riferita all’anno 2017, presentatadal Governo, appaia scritta prima deglieventi che hanno caratterizzato, a livellointernazionale ed europeo, le prime setti-mane dell’anno in corso.

Nell’affrontare una lunga e importanteserie di argomenti, la Relazione non tieneinfatti conto delle novità che accompa-gnano l’avvio della nuova amministrazionestatunitense, né delle posizioni recente-

Martedì 7 febbraio 2017 — 155 — Commissione XIV

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mente assunte dalla Cancelliera Merkel inordine alla possibilità di una Unione eu-ropea a due velocità. Su questi temi ènecessario che il Governo italiano indichila direzione che intende prendere. Occorread esempio comprendere che posizionel’Esecutivo intende assumere in materia dicooperazione rafforzata per la difesa; incampo economico, bisognerà invece capirese vi sia una vera disponibilità, da partedei paesi europei considerati più solidi,alla condivisione dei rischi e alla mutua-lizzazione del debito e, da parte dei paesipiù fragili – quale potrebbe essere l’Italia– ad accettare maggiori vincoli di bilancio.

Si tratta di sfide epocali, che la Rela-zione non affronta. Si deve allora dire conforza al Governo che se non si vuole chela Relazione programmatica si riduca aduna inutile liturgia, occorre riformularla,chiamando il Parlamento a discutere i verie urgenti problemi dell’Unione europea.

Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice,ringrazia il collega Buttiglione per le con-siderazioni svolte, che meritano adeguataattenzione. Sottolinea come la Relazioneprogrammatica affronti argomenti e temifondamentali, che il suo gruppo condividepienamente. La più recente attualità haperò messo sul tavolo di lavoro anchequestioni che non sono affrontate neldocumento – quale ad esempio l’impattodella Brexit sulla politica europea di difesa– e che riterrebbe utile fossero oggetto deldibattito che si svolgerà in Commissione esuccessivamente in Assemblea.

Massimo Enrico BARONI (M5S) giu-dica sbagliata l’impostazione di fondo deldocumento presentato dal Governo, che sibasa sull’idea dell’Unione europea come

madre che nutre i suoi piccoli, mentre inrealtà non fa che sottrarre sempre più aiPaesi membri spazi di sovranità. L’Europasi sostituisce progressivamente agli Statimembri che la compongono, in un pro-cesso politico che si impone in manierasubliminale ai cittadini.

Le difficoltà legate alla disoccupazione,all’immigrazione e al terrorismo vengonoaffrontate con iniezioni di denaro, attra-verso macro normative e soluzioni ugualiper tutti, che non riescono a risponderealle vere necessità dei cittadini maggior-mente afflitti da tali problemi. Si assistead una Unione europea sempre più ma-trigna degli Stati dell’Europa meridionale,che affronta da lontano situazioni com-plesse ed eterogenee che avrebbero invecebisogno di politiche vicine ai cittadini.

Michele BORDO, presidente, preso attodel dibattito svoltosi e dei rilievi avanzatidai colleghi, riterrebbe opportuno preve-dere una audizione del sottosegretarioGozi, al fine di consentire un adeguatoapprofondimento delle questioni emerse.

La Commissione concorda.

Michele BORDO, presidente, nessun al-tro chiedendo di intervenire, rinvia il se-guito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.30 alle 14.35.

Martedì 7 febbraio 2017 — 156 — Commissione XIV

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COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sul fenomeno delle mafiee sulle altre associazioni criminali, anche straniere

S O M M A R I O

COMITATO MAFIA E MANIFESTAZIONI SPORTIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157

COMITATO MAFIA E MANIFESTAZIONI

SPORTIVE

Martedì 7 febbraio 2017.

Il Comitato mafia e manifestazioni spor-tive si è riunito dalle 10.40 alle 13.

Martedì 7 febbraio 2017 — 157 — Commissione bicamerale

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COMITATO PARLAMENTARE

per la sicurezza della Repubblica

S O M M A R I O

Audizione del Direttore generale della Pubblica Sicurezza e Capo della Polizia, prefettoFranco Gabrielli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Giacomo STUCCHI.

La seduta comincia alle 15.10.

Audizione del Direttore generale della Pubblica Si-

curezza e Capo della Polizia, prefetto Franco Ga-

brielli.

Il Comitato procede all’audizione delDirettore generale della Pubblica Sicu-

rezza e Capo della Polizia prefetto FrancoGABRIELLI, il quale svolge una relazionesulla quale intervengono, formulando do-mande e richieste di chiarimenti il presi-dente STUCCHI (LN-Aut), i senatori CAS-SON (PD), Giuseppe ESPOSITO (AP (Ncd-CpI)) e MARTON (M5S) e i deputati TO-FALO (M5S) e VILLECCO CALIPARI (PD).

La seduta termina alle 16.45.

Martedì 7 febbraio 2017 — 158 — Comitato parlamentare

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COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sulle attivita illecite connesse al ciclo dei rifiutie su illeciti ambientali ad esse correlati

S O M M A R I O

Audizione del comandante del nucleo operativo ecologico (N.O.E.) di Roma, capitano MarcoCavallo (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

Audizione del comandante regionale Lazio della Guardia di finanza, generale Bruno Buratti(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel vicepresidente Stefano VIGNAROLI,indi del presidente Alessandro BRATTI.

La seduta comincia alle 12.10.

Audizione del comandante del nucleo operativo

ecologico (N.O.E.) di Roma, capitano Marco Cavallo.

(Svolgimento e conclusione).

Stefano VIGNAROLI, presidente, dopobrevi considerazioni preliminari, introducel’audizione del comandante del nucleooperativo ecologico (N.O.E.) Carabinieri diRoma, capitano Marco Cavallo, che rin-grazia della presenza.

Marco CAVALLO, comandante del nu-cleo operativo ecologico Carabinieri diRoma, svolge una relazione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, le sena-trici Laura PUPPATO (PD), Paola NU-GNES (M5S), il deputato Stefano VIGNA-

ROLI (M5S), nonché Alessandro BRATTI,presidente.

Marco CAVALLO, comandante del nu-cleo operativo ecologico Carabinieri diRoma, risponde ai quesiti posti.

Alessandro BRATTI, presidente, ringra-zia gli intervenuti per il contributo fornitoe dichiara conclusa l’audizione.

Audizione del comandante regionale Lazio della

Guardia di finanza, generale Bruno Buratti.

(Svolgimento e conclusione).

Alessandro BRATTI, presidente, dopobrevi considerazioni preliminari, introducel’audizione del comandante regionale La-zio della Guardia di finanza, generaleBruno Buratti, che ringrazia della pre-senza.

Bruno BURATTI, comandante regionaleLazio della Guardia di finanza, svolge unarelazione.

Martedì 7 febbraio 2017 — 159 — Commissione di inchiesta

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Interviene a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, il depu-tato Stefano VIGNAROLI (M5S), nonchéAlessandro BRATTI, presidente.

Bruno BURATTI, comandante regionaleLazio della Guardia di finanza, risponde aiquesiti posti.

Alessandro BRATTI, presidente, ringra-zia gli intervenuti per il contributo fornitoe dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 13.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

Martedì 7 febbraio 2017 — 160 — Commissione di inchiesta

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COMMISSIONE PARLAMENTAREper l’infanzia e l’adolescenza

S O M M A R I O

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica dei minori.

Audizione della prof.ssa Giovanna Russo, Direttore U.O.C. Emato-Oncologia Pediatrica,Azienda Policlinico-Vittorio Emanuele, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale,Università di Catania, e del dott. Paolo D’Angelo, Direttore U.O. di Oncoematologia pediatricaARNAS, Civico di Cristina e Benfratelli di Palermo (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . 161

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadella vicepresidente Sandra ZAMPA.

La seduta comincia alle 12.40.

Indagine conoscitiva sulla tutela della salute

psicofisica dei minori.

Audizione della prof.ssa Giovanna Russo, Direttore

U.O.C. Emato-Oncologia Pediatrica, Azienda Policli-

nico-Vittorio Emanuele, Dipartimento di Medicina

Clinica e Sperimentale, Università di Catania, e del

dott. Paolo D’Angelo, Direttore U.O. di Oncoemato-

logia pediatrica ARNAS, Civico di Cristina e Ben-

fratelli di Palermo.

(Svolgimento e conclusione).

Sulla pubblicità dei lavori.

Sandra ZAMPA, presidente, proponeche la pubblicità dei lavori sia assicurataanche mediante impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso. Non essendovi obiezioni, nedispone l’attivazione. Introduce quindi itemi all’ordine del giorno.

Giovanna RUSSO, Direttore U.O.C.Emato-Oncologia pediatrica, Azienda Poli-clinico-Vittorio Emanuele, Dipartimento diMedicina Clinica e Sperimentale, Universitàdi Catania, svolge una relazione sulla ma-teria oggetto dell’indagine.

Paolo D’ANGELO, Direttore U.O. di On-coematologia pediatrica ARNAS, Civico diCristina Benfratelli di Palermo, svolge unarelazione sui temi oggetto di audizione.

Intervengono per porre domande e for-mulare osservazioni la deputata SandraZAMPA, presidente, a più riprese, il depu-tato Francesco PRINA (PD), la senatriceOrnella BERTOROTTA (M5S) e la depu-tata Maria ANTEZZA (PD).

Giovanna RUSSO, Direttore U.O.C.Emato-Oncologia Pediatrica, Azienda Poli-clinico-Vittorio Emanuele, Dipartimento diMedicina Clinica e Sperimentale, Universitàdi Catania, e Paolo D’ANGELO, DirettoreU.O. di Oncoematologia pediatrica ARNAS,Civico di Cristina e Benfratelli di Palermo,replicano ai quesiti posti, fornendo ulte-riori elementi di valutazione.

Sandra ZAMPA, presidente, nel ringra-ziare i partecipanti all’odierna seduta, di-chiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 13.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

Martedì 7 febbraio 2017 — 161 — Commissione bicamerale

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COMMISSIONE PARLAMENTARE

di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione dellepubbliche amministrazioni e sugli investimenti complessiviriguardanti il settore delle tecnologie dell’informazione e della

comunicazione

S O M M A R I O

COMMISSIONE PLENARIA

AUDIZIONI:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162

Audizione direttore generale di AgID, Antonio Samaritani (Svolgimento e conclusione) . . . . 162

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 163

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163

COMMISSIONE PLENARIA

AUDIZIONI

Martedì 7 febbraio 2017. — Presidenzadel presidente Paolo COPPOLA.

La seduta comincia alle 10.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

Paolo COPPOLA, presidente, avverte chela pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche mediantel’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso. Non essendovi obiezioni, nedispone l’attivazione.

Audizione direttore generale di AgID,

Antonio Samaritani.

(Svolgimento e conclusione).

Paolo COPPOLA, presidente, dopo breviconsiderazioni preliminari, introduce l’au-dizione del direttore generale di AgID,Antonio Samaritani, accompagnato da Ma-ria Pia Giovannini, dirigente responsabiledell’area « Pubblica amministrazione »,Francesco Tortorelli, dirigente responsa-bile dell’area « Architetture, standard einfrastrutture » e Dianella Lombardini,membro della Segreteria tecnica e rac-cordo con gli organi, che ringrazia per lapresenza.

Antonio SAMARITANI, direttore gene-rale di AgID, svolge un intervento sul temaoggetto dell’audizione.

Intervengono a più riprese, per porrequesiti e formulare osservazioni, i deputatiVincenza BRUNO BOSSIO (PD), Gian Ma-rio FRAGOMELI (PD), Federico D’INCÀ(M5S), Sergio BOCCADUTRI (PD), Diego

Martedì 7 febbraio 2017 — 162 — Commissione di inchiesta

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DE LORENZIS (M5S) e Sebastiano BAR-BANTI (PD), nonché Paolo COPPOLA, pre-sidente.

Antonio SAMARITANI, direttore gene-rale di AgID, Maria Pia GIOVANNINI,dirigente responsabile area pubblica ammi-nistrazione di AgID e Francesco TORTO-RELLI, dirigente responsabile area archi-tetture, standard e infrastrutture di AgID,rispondono ai quesiti posti e fornisconoulteriori precisazioni.

Paolo COPPOLA, presidente, ringraziagli intervenuti per il contributo fornito.

La seduta termina alle 12.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle12.30 alle 12.35.

Martedì 7 febbraio 2017.

La seduta comincia alle 12.40.

Comunicazioni del Presidente.

Paolo COPPOLA, presidente, ricordache con l’audizione di Diego Piacentini,attuale Commissario straordinario del Go-verno per l’attuazione dell’agenda digitale,si concluderà la serie di audizioni volte aricostruire la storia delle autorità di co-ordinamento nazionale per la digitalizza-zione della pubblica amministrazione. Co-munica che nella riunione odierna l’Ufficiodi presidenza, integrato dai rappresentantidei gruppi, della Commissione ha appro-vato la proposta di svolgere una missionepresso SOGEI e di dedicare una sedutaalla discussione dei risultati finora conse-guiti.

Nessuno chiedendo di intervenire, di-chiara conclusa la seduta di comunica-zioni del Presidente.

La seduta termina alle 12.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

Martedì 7 febbraio 2017 — 163 — Commissione di inchiesta

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COMMISSIONE PARLAMENTARE

di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato didegrado delle città e delle loro periferie

S O M M A R I O

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164

Audizione del professor Enzo Scandurra, professore ordinario di urbanistica presso l’Uni-versità degli Studi di Roma « La Sapienza » (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . 164

Audizione dell’Assessore all’urbanistica e infrastrutture del Comune di Roma, Paolo Berdini(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

Audizione del professor Giovanni Azzone, project manager della struttura di missione CasaItalia, e del professor Alessandro Balducci, esperto presso la struttura di missione CasaItalia (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

Martedì 7 febbraio 2017. – Presidenzadel presidente Andrea CAUSIN. — Inter-viene Enzo Scandurra, professore ordinariodi urbanistica presso l’Università degliStudi di Roma « La Sapienza ».

La seduta comincia alle 10.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

Andrea CAUSIN, presidente, comunicache la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche mediantel’attivazione del sistema audiovisivo a cir-cuito chiuso, la trasmissione diretta sullaweb-tv e, in seguito, sul canale satellitaredella Camera dei deputati.

Audizione del professor Enzo Scandurra, professore

ordinario di urbanistica presso l’Università degli

Studi di Roma « La Sapienza ».

(Svolgimento e conclusione).

Andrea CAUSIN, presidente, dichiaraaperta l’audizione in titolo.

Enzo SCANDURRA, professore ordina-rio di urbanistica presso l’Università degliStudi di Roma « La Sapienza », svolge unarelazione.

Intervengono, per formulare quesiti erichieste di chiarimento, la deputata Clau-dia MANNINO (M5S) e Andrea CAUSIN,presidente.

Enzo SCANDURRA, professore ordina-rio di urbanistica presso l’Università degliStudi di Roma « La Sapienza », risponde aiquesiti posti.

Andrea CAUSIN, presidente, nel ringra-ziare il professor Scandurra, dichiara con-clusa l’audizione.

La seduta, sospesa alle 10.50, è ripresaalle 11.35.

Martedì 7 febbraio 2017. – Presidenzadel presidente Andrea CAUSIN. — Inter-viene l’Assessore all’urbanistica e infrastrut-ture del Comune di Roma, Paolo Berdini.

Martedì 7 febbraio 2017 — 164 — Commissione di inchiesta

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Audizione dell’Assessore all’urbanistica e infrastrut-ture del Comune di Roma, Paolo Berdini.

(Svolgimento e conclusione).

Andrea CAUSIN, presidente, dichiaraaperta l’audizione in titolo.

Paolo BERDINI, Assessore all’urbani-stica e infrastrutture del Comune di Roma,svolge una relazione.

Intervengono, per formulare quesiti erichieste di chiarimento, i deputati Ro-berto MORASSUT (PD), Marco MICCOLI(PD), Vincenzo PISO (Misto-USEI-IDEA),Paolo GANDOLFI (PD), la deputata Clau-dia MANNINO (M5S), e Andrea CAUSIN,presidente.

Paolo BERDINI, Assessore all’urbani-stica e infrastrutture del Comune di Roma,risponde ai quesiti posti.

Andrea CAUSIN, presidente, nel ringra-ziare l’Assessore Berdini, dichiara con-clusa l’audizione.

Martedì 7 febbraio 2017. – Presidenzadel presidente Andrea CAUSIN. — Inter-vengono, per la struttura di missione CasaItalia, il professor Giovanni Azzone, projectmanager, e il professor Alessandro Bal-ducci, esperto.

Audizione del professor Giovanni Azzone, project

manager della struttura di missione Casa Italia, e del

professor Alessandro Balducci, esperto presso la

struttura di missione Casa Italia.

(Svolgimento e conclusione).

Andrea CAUSIN, presidente, dichiaraaperta l’audizione in titolo.

Giovanni AZZONE, project managerdella struttura di missione Casa Italia, eAlessandro BALDUCCI, esperto presso lastruttura di missione Casa Italia, svolgonodistinte relazioni.

Prendono poi la parola, per formularequesiti e richieste di chiarimento, i depu-tati Paolo GANDOLFI (PD), Vincenzo PISO(Misto-USEI-IDEA) e Andrea CAUSIN,presidente.

Giovanni AZZONE, project managerdella struttura di missione Casa Italia eAlessandro BALDUCCI, esperto presso lastruttura di missione Casa Italia, rispon-dono ai quesiti posti.

Andrea CAUSIN, presidente, nel ringra-ziare gli auditi, dichiara conclusa l’audi-zione.

La seduta termina alle 13.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta della Commissione è pubblicato in unfascicolo a parte.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 7 febbraio 2017 — 165 — Commissione di inchiesta

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INDICE GENERALE

COMMISSIONI RIUNITE (III e IV Camera e 3a e 4a Senato)

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO:

Sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali di cui alla deliberazione del Consigliodei ministri del 14 gennaio 2017 (Doc. CCL, n. 1) (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . 3

COMMISSIONI RIUNITE (V Camera e 5a Senato)AUDIZIONI:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Audizione del Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, sul dialogo in corsocon l’Unione europea in materia di sorveglianza fiscale (Svolgimento e conclusione) . . . . 4

COMMISSIONI RIUNITE (VIII Camera e 8a Senato)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 5

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplinasui contratti pubblici.

Audizione del Capo Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio e del Commissariostraordinario del Governo per la ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti daglieventi sismici del 2016, Vasco Errani (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 144, comma 1, delRegolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

COMMISSIONI RIUNITE (XIII Camera e 9a Senato)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Audizione informale di rappresentanti di Assodistil, di Federvini e del Dipartimento dellepolitiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale (Direzione generale delle politicheinternazionali e dell’Unione europea) del Ministero delle politiche agricole alimentari eforestali sull’etichettatura delle bevande spiritose . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

COMMISSIONI RIUNITE (III e IV)

ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE21 LUGLIO 2016, N. 145:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alle missioniinternazionali adottata il 14 gennaio 2017. Doc. CCL, n. 1 (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . 8

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X)

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2015/652 che stabiliscei metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi della direttiva 98/70/CE relativa

Martedì 7 febbraio 2017 — 166 — Indice Generale

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alla qualità della benzina e del combustibile diesel e della direttiva (UE) 2015/1513 chemodifica la direttiva 98/70/CE, relativa alla qualità della benzina e del combustibile diesel,e la direttiva 2009/28/CE, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Atton. 369 (Seguito esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . 17

ALLEGATO (Proposta di parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolareriferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. C. 4200-A Governo(Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Trattati internazionali, basi e servitù militari. C. 2-A di iniziativa popolare (Parereall’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259-B e abb.,approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

ALLEGATO (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

II Giustizia

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione nell’ambito dell’esame della proposta di legge C. 3343 Fiano, recante l’introduzionedell’articolo 293-bis del codice penale, concernente il reato di propaganda del regimefascista e nazifascista, di Giorgio Sacerdoti, professore emerito di diritto internazionalepresso l’Università degli studi di Milano-Bicocca e di rappresentanti dell’Unione delleCamere penali italiane . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore deltrasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fattoa Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoiStati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, eil Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazionedell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altrolato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011. C. 2714 Governo (Parere allaIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia diresponsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259 e abb.-B, appro-vata dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e rinvio) . 33

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

III Affari esteri e comunitari

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI ESTERI:

Incontro informale con una delegazione della Commissione per le petizioni del Bundestag . 41

COMITATO PERMANENTE SULL’ATTUAZIONE DELL’AGENDA 2030 E GLI OBIETTIVI DISVILUPPO SOSTENIBILE

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Martedì 7 febbraio 2017 — 167 — Indice Generale

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Audizione di rappresentanti del Forum permanente per il Sostegno a Distanza (ForumSaD)(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

COMITATO DEI NOVE:

Trattati internazionali, basi e servitù militari. C. 2-A di iniziativa popolare . . . . . . . . . . . . . . . 42

V Bilancio, tesoro e programmazione

SEDE CONSULTIVA:

Trattati internazionali, basi e servitù militari. C. 2-A. (Parere all’Assemblea) (Esame erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259-B, approvatodalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e rinvio) . 45

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante criteri e modalità diattuazione dell’articolo 10 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di ricorsoall’indebitamento da parte delle regioni e degli enti locali, ivi incluse le modalità attuativedel potere sostitutivo dello Stato, in caso di inerzia o ritardo da parte delle regioni e delleprovince autonome di Trento e di Bolzano. Atto n. 385 (Seguito esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni eosservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

COMITATO DEI NOVE:

DL 243/2016: Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolareriferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno. C. 4200-A Governo . . 48

VI Finanze

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. (COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. (Doc. LXXXVII-bis, n. 5) (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259 e abb.-B,approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIICommissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis del Regolamento, e rinvio) . 62

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale per l’individuazione delle manifestazioni da abbinare allelotterie nazionali da effettuare nell’anno 2017. Atto n. 386 (Esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

VII Cultura, scienza e istruzione

AUDIZIONI INFORMALI:

Sui profili attuativi della legge n. 107 del 2015, audizione di rappresentanti della ConferenzaStato-Regioni, dell’ANCI e dell’UPI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente definizione dei criteri di ripartizione della quotadel Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2016 destinata alfinanziamento premiale di specifici programmi e progetti. Atto n. 371 (Seguito dell’esame,ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

Martedì 7 febbraio 2017 — 168 — Indice Generale

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Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente integrazioni al regolamentodi cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, recante norme peril riordino degli istituti professionali.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente integrazioni al regolamentodi cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88, recante norme peril riordino degli istituti tecnici. Atti nn. 375 e 376 (Esame congiunto, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Nulla osta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

SEDE REFERENTE:

Introduzione dell’educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistemanazionale di istruzione. C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani,C. 3423 Castiello, C. 3975 Centemero e C. 4049 Buttiglione (Seguito dell’esame e rinvio –Adozione di un testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

ALLEGATO (Testo unificato, elaborato dal Comitato ristretto, adottato come testo base) . . . . 79

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016) 710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto e rinvio) . . . 81

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore deltrasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fattoa Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoiStati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, eil Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazionedell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altrolato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011. C. 2714 Governo (Parere allaIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

IX Trasporti, poste e telecomunicazioni

INTERROGAZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

5-10307 Battaglia: Nomina del presidente dell’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirrenomeridionale e Jonio e dello Stretto e profili di conflitto di interesse relativi a un possibilecandidato secondo notizie di stampa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

5-09446 Liuzzi: Mancata incorporazione del personale della società Techno Sky da parte diENAV e interruzione dell’internalizzazione dei suoi servizi tecnici presso di essa . . . . . . 90

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

5-10158 Sgambato: Peggioramento del servizio di trasporto ferroviario sulla tratta Roma-Napoli con particolare penalizzazione degli utenti della stazione Sessa Aurunca-Rocca-monfina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di contratto di programma 2016-2021 – parte servizi tra il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti e la società Rete ferroviaria italiana SpA. Atto n. 374 (Seguitodell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . 91

Martedì 7 febbraio 2017 — 169 — Indice Generale

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ALLEGATO 4 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto e rinvio) . . . 91

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

X Attivita produttive, commercio e turismoSEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo euromediterraneo nel settore deltrasporto aereo tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato, e il Governo delloStato d’Israele, dall’altro, fatto a Lussemburgo il 10 giugno 2013; b) Accordo sullo spazioaereo comune tra l’Unione europea e i suoi Stati membri e la Repubblica moldova, fattoa Bruxelles il 26 giugno 2012; c) Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoiStati membri, da un lato, gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, eil Regno di Norvegia, d’altro lato, con Allegato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21giugno 2011, e Accordo addizionale fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altro lato, riguardante l’applicazionedell’Accordo sui trasporti aerei fra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da un lato,gli Stati Uniti d’America, d’altro lato, l’Islanda, d’altro lato, e il Regno di Norvegia, d’altrolato, fatto a Lussemburgo e Oslo il 16 e il 21 giugno 2011. C. 2714 Governo (Parere allaIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) (Esame congiunto e rinvio) . . . 106

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio:Verso una politica commerciale solida per l’UE nell’interesse della crescita e dell’occu-pazione. (COM(2016) 690 final e Allegato).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento(UE) 2016/1036 relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte dipaesi non membri dell’Unione europea e il regolamento (UE) 2016/1037 relativo alla difesacontro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri dell’Unioneeuropea. (COM(2016) 721 final) (Seguito esame congiunto, ai sensi dell’articolo 127, comma1, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

ALLEGATO (Proposta di documento finale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

XI Lavoro pubblico e privato

SEDE REFERENTE:

Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorirel’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. C. 4135 Governo,approvato dal Senato, C. 3108 Ciprini e C. 3364 Gribaudo (Seguito dell’esame e rinvio –Abbinamento delle proposte di legge C. 2014 Mosca, C. 3120 Ciprini e C. 3268 Mucci) . . 123

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259-262-1312-1324-1581-1769-1902-2155-B, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificatadal Senato (Parere alla XII Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . 124

ALLEGATO (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 127

Martedì 7 febbraio 2017 — 170 — Indice Generale

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XII Affari sociali

INTERROGAZIONI:

5-08926 Valiante: Iniziative per garantire adeguati livelli di assistenza sanitaria nel territorioservito dal presidio ospedaliero di Roccadaspide (SA) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

5-09713 Gallinella: Sul funzionamento delle strutture per la salute mentale socio educativee/o a carattere sanitario destinate ai minori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

5-10043 Brignone: Iniziative per il contrasto del traffico illegale di animali da compagnia . 129

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142

SEDE REFERENTE:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate neitrattamenti sanitari. Testo unificato C. 1142 Mantero, C. 1298 Locatelli, C. 1432 Murer,C. 2229 Roccella, C. 2264 Nicchi, C. 2996 Binetti, C. 3391 Carloni, C. 3561 Miotto, C. 3584Nizzi, C. 3586 Fucci, C. 3596 Calabrò, C. 3599 Brignone, C. 3630 Iori, C. 3723 Marzano,C. 3730 Marazziti e C. 3970 Silvia Giordano (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . 129

ALLEGATO 4 (Proposta emendativa approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 144

XIII Agricoltura

RISOLUZIONI:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

7-01165 Gallinella: Iniziative in materia di Politica agricola comune.

7-01169 Oliverio: Iniziative in materia di Politica agricola comune (Discussione congiunta erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. (COM(2016)710 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Parere alla XIV Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148

XIV Politiche dell’Unione europea

SEDE CONSULTIVA:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153

Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materiadi responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. C. 259 e abb.-B,approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato (Parere alla XIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2017 – Realizzare un’Europa che protegge,dà forza e difende. COM(2016)710 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno2017. Doc. LXXXVII-bis, n. 5 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 156

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLEMAFIE E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE

COMITATO MAFIA E MANIFESTAZIONI SPORTIVE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157

Martedì 7 febbraio 2017 — 171 — Indice Generale

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COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA

Audizione del Direttore generale della Pubblica Sicurezza e Capo della Polizia, prefettoFranco Gabrielli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA ILLECITECONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI E SU ILLECITI AMBIENTALI AD ESSECORRELATI

Audizione del comandante del nucleo operativo ecologico (N.O.E.) di Roma, capitano MarcoCavallo (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

Audizione del comandante regionale Lazio della Guardia di finanza, generale Bruno Buratti(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 159

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica dei minori.

Audizione della prof.ssa Giovanna Russo, Direttore U.O.C. Emato-Oncologia Pediatrica,Azienda Policlinico-Vittorio Emanuele, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale,Università di Catania, e del dott. Paolo D’Angelo, Direttore U.O. di Oncoematologia pediatricaARNAS, Civico di Cristina e Benfratelli di Palermo (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . 161

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL LIVELLO DI DIGITA-LIZZAZIONE E INNOVAZIONE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI ESUGLI INVESTIMENTI COMPLESSIVI RIGUARDANTI IL SETTORE DELLETECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE

COMMISSIONE PLENARIA

AUDIZIONI:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162

Audizione direttore generale di AgID, Antonio Samaritani (Svolgimento e conclusione) . . . . 162

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 163

Comunicazioni del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE CONDIZIONI DISICUREZZA E SULLO STATO DI DEGRADO DELLE CITTÀ E DELLE LOROPERIFERIE

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164

Audizione del professor Enzo Scandurra, professore ordinario di urbanistica presso l’Uni-versità degli Studi di Roma « La Sapienza » (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . 164

Audizione dell’Assessore all’urbanistica e infrastrutture del Comune di Roma, Paolo Berdini(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

Audizione del professor Giovanni Azzone, project manager della struttura di missione CasaItalia, e del professor Alessandro Balducci, esperto presso la struttura di missione CasaItalia (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Martedì 7 febbraio 2017 — 172 — Indice Generale

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