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739 MERCOLEDI ` 14 NOVEMBRE 2012 XVI LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMMISSIONI RIUNITE (II e IX) ..................... Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (III e VII) .................... » 4 COMMISSIONI RIUNITE (VII e XI) .................... » 5 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 6 GIUSTIZIA (II) ................................. » 32 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 42 DIFESA (IV) ................................... » 43 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 132 FINANZE (VI) .................................. » 57 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 74 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 75 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) ........... » 80 ATTIVITA ` PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) ........ » 81 LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) ................... » 94 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon- sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Auto- nomia Sud-Lega Sud Ausonia-Popoli Sovrani d’Europa: Misto-ASud; Misto-Fareitalia per la Costi- tuente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA; Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

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739 MERCOLEDI 14 NOVEMBRE 2012

XVI LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMMISSIONI RIUNITE (II e IX) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

COMMISSIONI RIUNITE (III e VII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4

COMMISSIONI RIUNITE (VII e XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 32

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 42

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 43

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 132

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 57

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 74

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 75

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 80

ATTIVITA PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . » 81

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 94

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania:LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popoloe Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon-sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italiadei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per leAutonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE;Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Auto-nomia Sud-Lega Sud Ausonia-Popoli Sovrani d’Europa: Misto-ASud; Misto-Fareitalia per la Costi-tuente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA:Misto-G.Sud-PPA; Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

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AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 95

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 101

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALI-SMO FISCALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 116

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA

VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI . . . . . . . . . . . . . » 130

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULLE ATTIVITA

DEGLI ENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA

E ASSISTENZA SOCIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 131

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 224

— 2 —

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COMMISSIONI RIUNITE

II (Giustizia)e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti di ANSV, nell’ambito dell’esame dello schema di decretolegislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui alregolamento (UE) n. 996/2010 sulle inchieste e la prevenzione degli incidenti e inconve-nienti nel settore dell’aviazione civile e che abroga la direttiva 94/56/CE (atto n. 505) . 3

Audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRA-SPORTI e UGLTRASPORTI, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativorecante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento(UE) n. 996/2010 sulle inchieste e la prevenzione degli incidenti e inconvenienti nel settoredell’aviazione civile e che abroga la direttiva 94/56/CE (atto n. 505) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 14 novembre 2012.

Audizione di rappresentanti di ANSV, nell’ambito

dell’esame dello schema di decreto legislativo recante

la disciplina sanzionatoria per la violazione delle

disposizioni di cui al regolamento (UE) n. 996/2010

sulle inchieste e la prevenzione degli incidenti e

inconvenienti nel settore dell’aviazione civile e che

abroga la direttiva 94/56/CE (atto n. 505).

L’audizione informale è stata svoltadalle 15 alle 15.25.

Audizione di rappresentanti delle organizzazioni

sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI e

UGLTRASPORTI, nell’ambito dell’esame dello

schema di decreto legislativo recante la disciplina

sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di

cui al regolamento (UE) n. 996/2010 sulle inchieste

e la prevenzione degli incidenti e inconvenienti nel

settore dell’aviazione civile e che abroga la direttiva

94/56/CE (atto n. 505).

L’audizione informale è stata svoltadalle 15.25 alle 15.55.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 3 — Commissioni riunite II e IX

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COMMISSIONI RIUNITE

III (Affari esteri e comunitari)e VII (Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sulla promozione della cultura e della lingua italiana all’estero.

Audizione di rappresentanti del Goethe Institut (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . 4

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Pierfelice ZAZ-ZERA.

La seduta comincia alle 15.35.

Sulla promozione della cultura e della lingua

italiana all’estero.

Audizione di rappresentanti del Goethe Institut.

(Svolgimento e conclusione).

Pierfelice ZAZZERA, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdella Camera dei deputati.

Introduce quindi i temi dell’audizione.

Interviene, sui temi oggetto dell’audi-zione, Susanne HÖHN, direttrice del Goe-the Institut.

Intervengono quindi, per formulare al-cune osservazioni, i deputati EmerenzioBARBIERI (PdL), Franco NARDUCCI(PD), Enzo CARRA (UdCpTP), Maria CO-SCIA (PD), Paola GOISIS (LNP) e il pre-sidente Pierfelice ZAZZERA.

Risponde Susanne HÖHN, fornendo ul-teriori elementi di valutazione e osserva-zione.

Pierfelice ZAZZERA, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, ringraziagli intervenuti e dichiara, quindi, conclusal’audizione.

La seduta termina alle 16.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 4 — Commissioni riunite III e VII

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COMMISSIONI RIUNITE

VII (Cultura, scienza e istruzione)e XI (Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni per favorire la funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelleisole. C. 4093 Siragusa, C. 4995 Pes e C. 5268 Siragusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 novembre 2012.

Disposizioni per favorire la funzionalità didattica

delle scuole nei territori montani e nelle isole.

C. 4093 Siragusa, C. 4995 Pes e C. 5268 Siragusa.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle13.30 alle 14.45.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 5 — Commissioni riunite VII e XI

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I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali. C. 2519-B ed abb., approvato, inun testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla II Commissione)(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

ALLEGATO 1 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segretodel parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati. Nuovo testo C. 3303 Lucà(Parere alla XII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile,il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitorialee di misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. Nuovo testoC. 3858 Di Biagio ed abb. (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la GranJamahiriya araba libica popolare socialista per evitare le doppie imposizioni in materiadi imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a Roma il 10 giugno2009. C. 5271 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

ALLEGATO 3 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica alla Convenzione tra il Governo dellaRepubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani per evitare le doppieimposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Città del Messico il 23 giugno 2011. C. 5511 Governo(Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . 12

ALLEGATO 4 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione fra il Governo della Repubblica italianaed il Governo della Repubblica di Estonia sulla lotta contro la criminalità organizzata, ilterrorismo ed il traffico illecito di droga, fatto a Tallinn l’8 settembre 2009. C. 5508Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . 12

ALLEGATO 5 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governodi Jersey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 13 marzo2012. C. 5509 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ALLEGATO 6 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio,trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo.C. 5407 Mogherini Rebesani (Parere alla VI Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

ALLEGATO 7 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Mercoledì 14 novembre 2012 — 6 — Commissione I

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Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barrierearchitettoniche. Nuovo testo C. 4573 Motta (Parere alla VIII Commissione) (Rinviodell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato, ed abb. (Parere alla IX Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri ed abb. (Parerealla XIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame disegno di legge C. 5473 Governo, recante « Norme per la regolazionedei rapporti tra lo Stato e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova in Italia ».

Audizione del professor Francesco Pizzetti, Presidente della Commissione interministerialeper le intese con le confessioni religiose, e del professor Francesco Margiotta Broglio,Presidente della Commissione consultiva per la libertà religiosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 11.35.

Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli

naturali.

C. 2519-B ed abb., approvato, in un testo unificato,

dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla II Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole).

Il Comitato prosegue l’esame del prov-vedimento, rinviato, da ultimo, nella se-duta dell’8 novembre 2012.

Isabella BERTOLINI, presidente e rela-tore, richiama la relazione svolta nellaprecedente seduta e richiama il parereespresso il 23 giugno 2011 sul precedentetesto trasmesso dalla Commissione di me-rito.

Rileva, quindi, che il provvedimentointerviene in materia di « ordinamentocivile » e « giurisdizione e norme proces-suali », che l’articolo 117, secondo comma,lettera l) della Costituzione riserva allalegislazione esclusiva dello Stato.

Evidenzia che l’articolo 1, comma 3,inserito nel provvedimento dal Senato,consente, previa autorizzazione del giudice

che valuta l’interesse del figlio, il ricono-scimento dei figli nati « da persone tra lequali esiste un vincolo di parentela in linearetta all’infinito o in linea collaterale nelsecondo grado, ovvero un vincolo di affi-nità in linea retta ».

Ricorda che l’articolo 29, primocomma, stabilisce che « La Repubblica ri-conosce i diritti della famiglia come so-cietà naturale fondata sul matrimonio ».L’articolo 30, sesto comma, della Costitu-zione stabilisce che « la legge assicura aifigli nati fuori dal matrimonio ogni tutelagiuridica e sociale, compatibile con i dirittidei membri della famiglia legittima ».

Evidenzia che la Corte costituzionale,nella sentenza n. 494 del 2002, ha rilevatoche la Costituzione contiene bensì unaclausola generale di riconoscimento deidiritti della famiglia, come società naturalefondata sul matrimonio (articolo 29, primocomma), e consente quindi di esigere com-portamenti conformi e di prevedere con-seguenze e misure, anche penali, nei con-fronti degli autori di condotte che dellafamiglia compromettano l’identità, ciò cheavviene, per l’appunto, nel caso dell’ince-sto, ma non appare giustificabile, in basealla Costituzione, l’adozione di misure san-zionatorie al di là di questa cerchia, checoinvolga « soggetti totalmente privi di re-sponsabilità – come sono i figli di genitoriincestuosi, meri portatori delle conse-guenze del comportamento dei loro geni-tori e designati dalla sorte a essere invo-

Mercoledì 14 novembre 2012 — 7 — Commissione I

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lontariamente, con la loro stessa esistenza,segni di contraddizione dell’ordine fami-liare ».

Nella medesima sentenza, la Corte co-stituzionale ha altresì rilevato che la ri-serva di cui al citato sesto comma dell’ar-ticolo 30 « mal si presta a essere interpre-tata in modo tanto generico e atecnico,fino a ricomprendervi la protezione dicondizioni di serenità psicologica, ciò chepotrebbe condurre a negare del tutto ilriconoscimento giuridico della filiazionenaturale, premessa della tutela che laCostituzione vuole assicurare nel modo piùpieno possibile a tutti i figli nati al di fuoridel matrimonio ».

Alla luce di tali considerazioni, formulauna proposta di parere favorevole (vediallegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti

e delle madri volti a garantire il segreto del parto

alle donne che non intendono riconoscere i loro nati.

Nuovo testo C. 3303 Lucà.

(Parere alla XII Commissione).

(Esame e rinvio).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Doris LO MORO (PD), relatore, dopoaver brevemente illustrato il provvedi-mento, si riserva di formulare una pro-posta di parere in altra seduta, in modo dapoter approfondire alcuni aspetti del testoe in particolare l’ultimo comma dell’arti-colo unico. Questo comma abroga ilcomma 2 dell’articolo 9 della legge n. 40del 2004, il quale prevede che la madre delnato a seguito dell’applicazione di tecnichedi procreazione medicalmente assistitanon può dichiarare la volontà di nonessere nominata, ai sensi dell’articolo 30,comma 1, del regolamento di cui al de-creto del Presidente della Repubblica 3novembre 2000, n. 396.

Osserva che il combinato disposto del-l’abrogazione di questo comma 2 e delcomma 1 del medesimo articolo 9, che nonviene toccato dalla proposta in esame,potrebbe determinare una disparità ditrattamento – ma questo è appunto l’og-getto dell’approfondimento – per il co-niuge o il convivente della donna, attesoche il comma 1 citato prevede che, qualoraa dispetto del divieto stabilito dalla leggestessa il concepimento sia avvenuto contecniche di procreazione medicalmente as-sistita di tipo eterologo, il coniuge o ilconvivente della donna che partorisce e ilcui consenso sia ricavabile da atti conclu-denti non può esercitare l’azione di disco-noscimento della paternità nei casi previstidall’articolo 235, primo comma, numeri 1)e 2), del codice civile, né l’impugnazione dicui all’articolo 263 dello stesso codice.Occorre quindi riflettere sulla posizionegiuridica in cui verrebbe a trovarsi neiconfronti del nato il coniuge o il convi-vente consenzienti di una donna che abbiapartorito un figlio concepito con tecnichedi procreazione medicalmente assistita eche dopo il parto decida di mantenere diavvalersi della facoltà di restare anonima.

Isabella BERTOLINI, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concer-

nente la competenza, la legge applicabile, il ricono-

scimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia

di responsabilità genitoriale e di misure di prote-

zione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996.

Nuovo testo C. 3858 Di Biagio ed abb.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Isabella BERTOLINI, presidente e rela-tore, ricorda che la Convenzione concer-nente la competenza, la legge applicabile,il riconoscimento, l’esecuzione e la coope-razione in materia di responsabilità geni-

Mercoledì 14 novembre 2012 — 8 — Commissione I

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toriale e di misure di protezione dei mi-nori in esame, conclusa all’Aja il 19 otto-bre 1996 e in vigore dal 1o gennaio 2002è stata firmata dall’Italia il 1o aprile 2003.La Convenzione in esame consta di 63articoli.

Illustra quindi il progetto di legge adot-tato quale nuovo testo dalla III Commis-sione nella seduta del 6 novembre scorso,che si compone di otto articoli. Gli articoli1 e 2 recano, rispettivamente, l’autorizza-zione alla ratifica e l’ordine di esecuzione.L’articolo 3 reca la clausola di salvaguar-dia la quale prevede che l’attuazione dellenorme di cui alla legge avviene in confor-mità agli accordi internazionali sottoscrittie ratificati dall’Italia nonché nel pienorispetto delle vigenti norme interne inmateria di protezione dei minori. L’arti-colo 4 dispone l’abrogazione, a decorreredalla data di entrata in vigore della Con-venzione, delle disposizioni della Conven-zione sulla competenza delle autorità esulla legge applicabile in materia di pro-tezione dei minori del 5 ottobre 1961 resaesecutiva dalla legge 24 agosto 1980,n. 742 incompatibili con essa. La normadispone, altresì, che i riferimenti alla Con-venzione del 1961 contenuti nella legge 31maggio 1995 n. 218 si intendono sostituitidai riferimenti alla Convenzione del 1996in esame. L’articolo 5 – modificato nelcorso della richiamata seduta del 6 no-vembre scorso – è volto all’attuazionedell’articolo 29 della Convenzione, cheprevede l’obbligo per ogni Stato-parte didesignare un’Autorità centrale cui è affi-dato l’onere di adempiere agli obblighiimposti dalla Convenzione stessa. QuestaAutorità – per l’Italia – è individuata nella« Commissione per la protezione dei mi-nori e per le adozioni internazionali » cheva quindi a sostituire l’attuale Commis-sione per le adozioni internazionali. Ilmedesimo articolo prevede altresì l’ado-zione, entro due mesi dalla vigenza dellalegge in esame, di un regolamento, dimodifica del vigente decreto del Presidentedella Repubblica n. 108 del 2007, chedisciplini organizzazione, funzionamento ecomposizione della nuova Commissione,fermo restando il numero massimo di 23

membri. L’articolo 6 mira all’integrazionedella disciplina di protezione del minoredettata dall’articolo 34 della legge sull’ado-zione n. 184 del 1983. Tale norma pre-vede, infatti che il minore che ha fattoingresso nel territorio italiano sulla base diun provvedimento straniero di adozione odi affidamento preadottivo gode, dal mo-mento dell’ingresso, di tutti i diritti attri-buiti al minore italiano in affidamentofamiliare. Spetta ai servizi sociali degli entilocali e agli enti autorizzati – su richiestadegli interessati – assistere i genitori e ilminore, dal momento dell’ingresso in Italiae per almeno un anno. I servizi e gli enti,in ogni caso riferiscono al tribunale deiminori sull’andamento dell’inserimento,segnalando le eventuali difficoltà per gliopportuni interventi. L’articolo 7 reca laclausola di invarianza finanziaria e l’arti-colo 8 fissa l’entrata in vigore della leggeper il giorno successivo a quello dellapubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Richiamato quindi quanto già eviden-ziato nel parere riferito al precedente testotrasmesso dalla Commissione di merito,formula una proposta di parere favorevole(vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il

Governo della Repubblica italiana e la Gran Ja-

mahiriya araba libica popolare socialista per evitare

le doppie imposizioni in materia di imposte sul

reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a

Roma il 10 giugno 2009.

C. 5271 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Isabella BERTOLINI, presidente, sosti-tuendo il relatore, illustra il provvedi-mento in titolo. Ricorda che la Conven-zione tra il Governo della Repubblica

Mercoledì 14 novembre 2012 — 9 — Commissione I

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italiana e la Gran Jamahiriya araba libicapopolare socialista per evitare le doppieimposizioni in materia di imposte sulreddito e sul patrimonio è stata siglata aRoma il 10 giugno 2009. Come precisatonella relazione che accompagna il disegnodi legge di autorizzazione alla ratifica, laConvenzione in esame, pur accogliendo inampia misura l’originario progetto italianodi convenzione contro le doppie imposi-zioni basato sul modello OCSE, è stataelaborata tenuto anche conto sia del fattoche la Libia non fa parte dell’Organizza-zione per la cooperazione e lo sviluppoeconomico, sia della specificità dei rap-porti italo-libici.

La Convenzione è volta ad agevolare irapporti economici tra i due Paesi, garan-tendo trasparenza e prevenendo le even-tuali evasioni fiscali, nonché evitando ifenomeni di doppia imposizione. L’attopattizio, inoltre, risponde all’esigenza didefinire una base giuridica di riferimentoper gli operatori economici italiani cheeffettuano attività di interscambio com-merciale e finanziario con la Libia. LaConvenzione, inoltre, predispone la basegiuridica per la cooperazione tra le am-ministrazioni, anche in vista di una piùefficace lotta all’evasione fiscale; la verificadel grado di raggiungimento dei benefìciauspicati avrà come indice di riferimentol’incremento dell’interscambio commer-ciale tra i due Paesi e la diminuzione deireati di evasione fiscale.

Rileva che, con riferimento al conte-nuto, la Convenzione si compone di 30articoli. L’articolo 1 individua la sferasoggettiva di applicazione della Conven-zione nelle persone residenti di uno o dientrambi gli Stati contraenti. Per quantoattiene alla sfera oggettiva di applicazione(articolo 2), le imposte specificamente con-siderate per l’Italia sono l’imposta sulreddito delle persone fisiche; l’imposta sulreddito delle società; l’imposta sul redditodelle persone giuridiche. Dopo l’articolo 3,che reca definizioni generali e l’articolo 4,dedicato alla definizione dei residenti, conl’articolo 5 si ha la definizione di stabileorganizzazione. Ai sensi dell’articolo 6,fatta salva ogni altra disposizione della

Convenzione in esame, i redditi prove-nienti da uno Stato contraente sono im-ponibili in detto Stato. A norma dell’arti-colo 7 la tassazione dei redditi immobi-liari, comprese le attività agricole o fore-stali nonché i redditi derivanti da beniimmobili di un’impresa e quelli derivantidai beni immobili utilizzati per l’eserciziodi una professione indipendente, è a fa-vore del Paese in cui sono situati gliimmobili. L’articolo 8 attribuisce il dirittoesclusivo di tassazione degli utili delleimprese allo Stato di residenza dell’im-presa stessa, fatto salvo il caso in cuiquesta svolga attività nell’altro Stato permezzo di una stabile organizzazione ivisituata; in quest’ultima ipotesi, lo Stato incui è localizzata la stabile organizzazionepuò tassare gli utili realizzati sul proprioterritorio mediante tale stabile organizza-zione. Gli utili derivanti dall’esercizio, intraffico internazionale, della navigazionemarittima ed aerea sono tassati, in lineacon le raccomandazioni OCSE, esclusiva-mente nel Paese dove è situata la sede didirezione effettiva dell’impresa di naviga-zione (articolo 9). L’articolo 10, che di-spone in tema di imprese associate, con-sente (paragrafo 2) agli Stati contraenti dieffettuare rettifiche in aumento o in di-minuzione dei redditi accertati dalle ri-spettive amministrazioni fiscali e di pro-cedere ai conseguenti aggiustamenti. Lanorma prevede che possano porsi in esserele eventuali rettifiche del reddito accertatosoltanto previo esperimento della proce-dura amichevole prevista all’articolo 26della Convenzione in esame. Il trattamentoconvenzionale riservato ai dividendi (arti-colo 11) è caratterizzato dalla previsionedella tassazione definitiva nel Paese diresidenza del beneficiario e della concor-rente facoltà, accordata allo Stato da cuiessi provengono, di prelevare un’impostaalla fonte entro limiti espressamente pre-visti. In particolare, sono state stabilitealiquote differenziate di ritenuta nelloStato della fonte, da applicare all’ammon-tare lordo, rispettivamente del 5 per cento,per partecipazioni di almeno il 25 percento; negli altri casi l’aliquota prevista èdel 10 per cento. Quanto alla disciplina

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degli interessi e canoni, di cui agli articoli12 e 13, la Convenzione promuove ilprincipio di tassazione nel Paese di resi-denza. Una clausola inserita in ciascunodei tre articoli è volta a limitare l’appli-cabilità delle disposizioni domestiche libi-che in materia di forza attrattiva dellastabile organizzazione. L’articolo 14 disci-plina la tassazione degli utili da capitale.Quanto ai redditi derivanti dall’esercizio diuna professione indipendente, l’articolo 15prevede l’imposizione nel Paese di resi-denza; per aversi la tassabilità degli stessiredditi nel Paese di prestazione dell’atti-vità, viene considerato il criterio della basefissa oppure il criterio dei 183 giorni.L’articolo 16 regola il trattamento fiscaledei redditi derivanti da remunerazioni perlavoro subordinato (diverse dalle pen-sioni), che sono tassate nel Paese presso ilquale viene prestata l’opera. L’articolo 17prevede la tassabilità di compensi e gettonidi presenza nel Paese di residenza dellasocietà che li corrisponde. Ai sensi del-l’articolo 18 i redditi di artisti e sportiviresidenti nell’altro Stato contraente sonoimponibili nel Paese di prestazione del-l’attività. Le pensioni e le altre remune-razioni analoghe corrisposte ad un resi-dente di uno Stato contraente sono tassa-bili esclusivamente nel Paese di residenzadel beneficiario. Per quanto concerne leremunerazioni pagate a fronte di serviziresi allo Stato, diverse dalle pensioni, que-ste sono imponibili soltanto nello Statopagatore. Tali remunerazioni, tuttavia,sono imponibili nell’altro Stato qualora iservizi siano resi in detto Stato, la personafisica sia ivi residente e ne abbia lanazionalità senza avere quella dello Statopagatore, ovvero – senza avere la nazio-nalità dello Stato pagatore – sia divenutaresidente dell’altro Stato al solo scopo direndervi i servizi. Analogo regime di tas-sazione è previsto per le pensioni. Lesomme ricevute per spese di manteni-mento ed istruzione da studenti o appren-disti che si recano in uno Stato contraentesono esenti da imposta in tale Stato persette anni consecutivi purché provenientida fonti situate fuori da esso. L’articolo 22stabilisce che, in linea generale, i redditi

diversi da quelli esplicitamente consideratinell’articolato della Convenzione sono im-ponibili esclusivamente nello Stato di re-sidenza del percipiente. Quanto ai metodiper eliminare la doppia imposizione (ar-ticolo 23), è prevista una combinazione frail sistema di imputazione ordinaria utiliz-zato dal nostro Paese e quello misto,previsto per i residenti in Libia, fra esen-zione e credito per i redditi di capitale. Ledisposizioni convenzionali relative alla nondiscriminazione prevedono che, in linea dimassima, valga il principio che i residentidi uno Stato contraente non possano es-sere assoggettati nell’altro Stato ad impo-sizioni diverse rispetto a quelle previsteper i residenti di quest’altro Stato. L’ar-ticolo 25 prevede la procedura amichevoleper la composizione di controversie rela-tive all’interpretazione e all’applicazionedelle disposizioni convenzionali, senza lapossibilità di ricorso all’arbitrato. L’arti-colo 26 detta norme in tema di scambio diinformazioni tra le autorità competentidegli Stati contraenti. L’articolo 27 stabi-lisce che le disposizioni della Convenzionenon pregiudicano i privilegi fiscali di cuibeneficiano diplomatici o funzionari con-solari in virtù delle regole del dirittointernazionale o delle disposizioni di ac-cordi particolari. L’articolo 28 disciplina ilmetodo di applicazione indiretta delle ali-quote ridotte, laddove i sostituti d’impostadecidano di non esercitare la propria fa-coltà di procedere all’applicazione direttadei benefìci convenzionali. L’articolo 29dispone l’entrata in vigore della Conven-zione mentre l’articolo 30 prevede che ladenuncia della convenzione, per via diplo-matica, possa intervenire non prima dicinque anni dall’entrata in vigore. Il dise-gno di legge di autorizzazione alla ratificadella Convenzione si compone di quattroarticoli.

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole (vedi allegato 3).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

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Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica allaConvenzione tra il Governo della Repubblica italianaed il Governo degli Stati uniti messicani per evitarele doppie imposizioni in materia di imposte sulreddito e per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Città delMessico il 23 giugno 2011.C. 5511 Governo.(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Isabella BERTOLINI, presidente, sosti-tuendo il relatore, illustra il provvedi-mento in esame ricordando che il Proto-collo, firmato a Città del Messico il 23giugno 2011, modifica la Convenzione trail Governo della Repubblica italiana ed ilGoverno degli Stati uniti messicani perevitare le doppie imposizioni in materia diimposte sul reddito e per prevenire leevasioni fiscali, con Protocollo, dell’8 luglio1991, ratificata dall’Italia ai sensi dellalegge 14 dicembre 1994, n. 710.

Rileva che il Protocollo si compone ditre paragrafi: il paragrafo A modifical’articolo 3 della Convenzione tra Italia eMessico del 1991 contro le doppie impo-sizioni introducendo un’innovazione di ca-rattere formale e definitorio relativa alladenominazione del Ministero dell’econo-mia e delle finanze; il paragrafo B disponela sostituzione dell’articolo 25 (scambio diinformazioni) della Convenzione del 1991,prevedendo una più ampia cooperazionetra le amministrazioni dei due Paesi com-prensiva, tra il resto, dell’inopponibilitàdel segreto bancario, del rafforzamentodella cooperazione nella lotta all’evasionee dell’adesione agli standard dell’OCSE inmateria; il paragrafo C, infine, stabilisce lenorme sull’entrata in vigore del Protocollo.Il disegno di legge di autorizzazione allaratifica della Convenzione si compone ditre articoli. Il primo reca l’autorizzazionealla ratifica del provvedimento, il secondoil relativo ordine di esecuzione. L’articolo3, infine, stabilisce che la legge entri in

vigore il giorno successivo a quello dellasua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole (vedi allegato 4).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione

fra il Governo della Repubblica italiana ed il Go-

verno della Repubblica di Estonia sulla lotta contro

la criminalità organizzata, il terrorismo ed il traffico

illecito di droga, fatto a Tallinn l’8 settembre 2009.

C. 5508 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Doris LO MORO (PD), relatore, illustrail provvedimento in esame, ricordando chel’Accordo di cooperazione tra Italia edEstonia, siglato a Tallinn l’8 settembre2009, è finalizzato al rafforzamento deglisforzi comuni nella lotta contro la crimi-nalità organizzata in tutte le sue manife-stazioni, il terrorismo e il narcotrafficocon l’obiettivo, più in generale, di megliotutelare l’ordine e la sicurezza pubblicanei due Paesi, in conformità alle rispettivelegislazioni nazionali e agli accordi inter-nazionali da entrambi riconosciuti.

L’Accordo, che si compone di 16 arti-coli, si basa essenzialmente sulla previ-sione di un costante scambio informativofinalizzato alla cooperazione bilateralenelle materie d’interesse comune ai duePaesi. L’articolo 1 prevede che le Parti, inconformità con le rispettive legislazioninazionali vigenti, intraprendano ogni atti-vità finalizzata ad intensificare gli sforzicomuni a contrasto della criminalità or-ganizzata, del terrorismo e del narcotraf-fico; a tale fine sono previste regolariconsultazioni tra i rappresentanti dei Mi-nisteri dell’Interno dei due Paesi. Lanorma individua poi le autorità responsa-bili dell’attuazione dell’Accordo e prevedela possibilità di istituire specifici settori dicooperazione mediante appositi Protocolli.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 12 — Commissione I

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L’articolo 2 stabilisce che le Parti concor-dino procedure di comunicazione che per-mettano il rapido scambio di informazionianche attraverso lo scambio di ufficiali dicollegamento e l’utilizzo dei collegamentitelematici. Ai sensi dell’articolo 3 le Parti,in conformità con le rispettive legislazioninazionali e fatti salvi gli obblighi derivantida altri accordi bilaterali o multilaterali,promuoveranno reciprocamente, su richie-sta, procedure di indagine su attività re-lative a criminalità organizzata e preven-zione di atti terroristici, dando immediatacomunicazione dei risultati. Le Parti siimpegnano a consultarsi in vista dell’ado-zione di posizioni comuni ed azioni con-certate in tutti le sedi internazionali ove sidiscutano problematiche attinenti alla cri-minalità organizzata (articolo 4). L’articolo5 individua le modalità di effettuazionedella lotta al terrorismo, che consistononello scambio di informazioni, dati edesperienze, nel costante aggiornamentodelle reciproche conoscenze in tema diminacce, nonché di tecniche e struttureorganizzative atte a contrastarle, ancheattraverso corsi di formazione congiunti.Ai sensi dell’articolo 6 la cooperazionebilaterale comprende, sempre conforme-mente alle rispettive normative nazionali,la ricerca delle persone perseguite per unreato o ricercate per l’esecuzione di unapena o di una misura di sicurezza. L’ar-ticolo 7 stabilisce che la lotta alla crimi-nalità organizzata si estenda all’aggiorna-mento costante e reciproco delle minacceda essa poste e delle tecniche atte acontrastarla, anche attraverso scambi diesperti, condivisione di analisi ed espe-rienze (con esplicito riferimento alla ge-stione dei flussi migratori) e svolgimentodi corsi di formazione congiunti. Tra leattività illecite della criminalità organiz-zata oggetto della cooperazione in quantodi comune interesse vengono, tra le altre,individuate l’immigrazione clandestina, iltraffico di esseri umani, induzione allaprostituzione, il traffico illecito di armi,munizioni, esplosivi, materiale strategico enucleare, il riciclaggio di denaro nonché lafalsificazione di documenti, denaro e va-lori. L’articolo 8 detta disposizioni – ana-

loghe a quelle dei precedenti artt. 5 e 7 –in materia di collaborazione nella lotta altraffico illecito di sostanze stupefacenti,psicotrope e di precursori. Con l’articolo 9si stabilisce che qualsiasi richiesta di in-formazione deve contenere una sinteticadescrizione degli elementi che la giustifi-cano. L’articolo 10 prevede adeguata tutelaper le informazioni e i dati sensibili, chepotranno essere scambiati conformementeal diritto interno di ciascuna Parte. L’ar-ticolo 11 disciplina le condizioni che pos-sono determinarne il rifiuto, anche par-ziale, delle richieste di collaborazione edassistenza. È stabilito che eventuali con-troversie su aspetti interpretativi e sullacorretta applicazione dell’Accordo sianorisolti attraverso i canali diplomatici (ar-ticolo 13).

Ricorda poi che il disegno di legge inesame consta di quattro articoli, i primidue recanti, rispettivamente, l’autorizza-zione alla ratifica dell’Accordo tra Italia edEstonia dell’8 settembre 2009 sulla coope-razione nella lotta alla criminalità, e ilrelativo ordine di esecuzione. L’articolo 3reca la norma di copertura degli onerifinanziari derivanti dall’attuazione dell’Ac-cordo, valutati in 122.577 euro a decorreredall’anno 2012. L’articolo 4, infine, di-spone l’entrata in vigore della legge per ilgiorno successivo alla sua pubblicazionesulla Gazzetta Ufficiale.

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole (vedi allegato 5).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo

della Repubblica italiana e il Governo di Jersey sullo

scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a

Londra il 13 marzo 2012.

C. 5509 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 13 — Commissione I

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Isabella BERTOLINI, presidente, sosti-tuendo il relatore, illustra il provvedi-mento in esame. Ricorda che l’Accordo trail Governo della Repubblica italiana e ilGoverno di Jersey sullo scambio di infor-mazioni in materia fiscale, fatto a Londrail 13 marzo 2012, è stato redatto sulla basedel modello TIEA (Tax informationExchange agreement) predisposto dal-l’OCSE nell’aprile 2002, che consiste in unaccordo finalizzato allo scambio di infor-mazioni tra gli Stati che, in ragione delridotto interscambio commerciale, non ri-tengono necessario stipulare una conven-zione contro le doppie imposizioni.

Rileva che l’Accordo si compone di 13articoli. L’articolo 1 individua l’oggetto el’ambito di applicazione dell’accordo: leinformazioni oggetto dello scambio sonoquelle rilevanti per la determinazione,l’accertamento, l’applicazione e la riscos-sione delle imposte oggetto dell’Accordo,ovvero per le indagini su questioni fiscalie procedimenti per reati tributari. L’arti-colo 2 stabilisce che le informazioni sianofornite senza considerare se la persona cuisi riferiscono, o quella che le detiene,abbia la residenza o la nazionalità di unodei due Stati. L’articolo precisa inoltre chel’obbligo di fornire informazioni non sus-siste qualora esse non siano detenute dalleautorità domestiche o siano in possesso osotto il controllo di persone che non sitrovino entro la giurisdizione territorialedella Parte interpellata. L’articolo 3 spe-cifica che, per l’Italia, le imposte oggettodell’Accordo sono: l’imposta sul redditodelle persone fisiche (IRPEF), l’imposta sulreddito delle società (IRES), l’imposta re-gionale sulle attività produttive (IRAP),l’imposta sul valore aggiunto (IVA), l’im-posta sulle successioni, l’imposta sulle do-nazioni e le imposte sostitutive. Per ilJersey si fa invece riferimento alle impostesui redditi e all’imposta sui beni e servizi.Di seguito, nell’articolo 4 vengono fornitele definizioni, a fini interpretativi, di al-cuni termini utilizzati nel TIEA. L’articolo5 disciplina le modalità con cui detteinformazioni sono richieste da una delledue Parti e fornite dall’altra. Il paragrafo4 dell’articolo 5 prevede, tra l’altro, il

superamento del segreto bancario, confor-memente all’obiettivo prioritario dellalotta all’evasione, nonché agli standarddell’OCSE in materia. L’articolo 6 vieneregolamentata la possibilità di una Partecontraente di consentire che rappresen-tanti dell’autorità competente dell’altraParte contraente possano effettuare atti-vità di verifica fiscale nel proprio territo-rio. Le disposizioni dell’articolo 7 indicanoi casi in cui è consentito il rifiuto di unarichiesta di informazioni, ad esempioquelli in cui la divulgazione delle infor-mazioni richieste è contraria all’ordinepubblico, o potrebbe rivelare segreti com-merciali, industriali o professionali; men-tre le garanzie di riservatezza, nell’ambitodello scambio di informazioni della specie,sono previste in particolare dalle disposi-zioni dell’articolo 8. L’articolo 9 stabilisceche, a meno che stabilito diversamentedalle due parti, i costi ordinari per fornirel’assistenza necessaria ad attuare lo scam-bio di informazioni siano a carico dellaparte interpellata, mentre i costi straordi-nari siano sostenuti dalla parte richie-dente. Ai fini dell’applicazione del pre-sente articolo le Parti si impegnano aoccasionali reciproche consultazione. Conl’articolo 10 le Parti si impegnano adadottare la legislazione necessaria per ot-temperare e dare applicazione ai terminidell’Accordo. L’articolo 11 prevede la pos-sibilità di avviare una procedura amiche-vole al fine della risoluzione di controver-sie tra le Parti riguardanti l’applicazione ol’interpretazione dell’Accordo. L’articolo12 contiene le disposizioni relative allemodalità di entrata in vigore dell’Accordo,prevista a partire dalla data dello scambiodegli strumenti di ratifica o approvazioneprevisti dagli ordinamenti delle Parti con-traenti. L’Accordo avrà effetto retroattivocon riferimento ai reati tributari, mentreavrà effetto da tale data per tutte le altrequestioni. L’articolo 13 regola le ipotesi didenuncia dell’Accordo da parte di uno deidue Stati contraenti mediante notifica dicessazione all’altra Parte.

Fa presente che il disegno di legge diautorizzazione alla ratifica si compone ditre articoli: il primo reca l’autorizzazione

Mercoledì 14 novembre 2012 — 14 — Commissione I

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alla ratifica del Protocollo, il secondo ilrelativo ordine di esecuzione, e il terzoprevede l’entrata in vigore della legge diautorizzazione per il giorno successivo aquello della pubblicazione in Gazzetta Uf-ficiale.

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole (vedi allegato 6).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono

attività di produzione, commercio, trasporto e de-

posito di mine antipersona ovvero di munizioni e

submunizioni a grappolo.

C. 5407 Mogherini Rebesani.

(Parere alla VI Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Isabella BERTOLINI, presidente, sosti-tuendo il relatore, illustra la proposta dilegge in esame, volta ad impedire il finan-ziamento e il sostegno alle imprese pro-duttrici di mine antipersona, di munizionie di submunizioni a grappolo da partedelle banche e degli altri intermediarifinanziari.

In particolare, l’articolo 1 della propo-sta vieta a tutti gli intermediari abilitati ilfinanziamento di società, in qualsiasiforma giuridica costituite, aventi sede inItalia o all’estero, che svolgono attività diproduzione, utilizzo, riparazione, promo-zione, vendita, distribuzione, importa-zione, esportazione, stoccaggio, detenzioneo trasporto delle mine antipersona e dellemunizioni e submunizioni a grappolo, se-condo le definizioni di cui al successivoarticolo 2. Il divieto di finanziamento nonappare dunque applicabile ove l’attività diimpresa sia svolta da un soggetto giuridicodiverso dalle società, ad esempio da unapersona fisica.

L’articolo 2 reca le definizioni rilevantiai fini dell’applicazione della disciplina in

commento. In particolare, la lettera a)definisce « intermediari abilitati » le ban-che, le società di intermediazione mobi-liare, le società di gestione del risparmio,le società di investimento a capitale va-riabile, nonché gli intermediari finanziariautorizzati (alle condizioni e secondo irequisiti di cui all’articolo 107 del TestoUnico Bancario – TUB, di cui al D.lgs.n. 385 del 1993), le fondazioni bancarie ei fondi pensione.

La successiva lettera b) definisce finan-ziamento ogni forma di supporto finan-ziario, tra cui la concessione di creditosotto qualsiasi forma, il rilascio di garan-zie finanziarie, l’assunzione di partecipa-zioni, l’acquisto o la sottoscrizione di stru-menti finanziari emessi dalle società ope-ranti nel settore delle mine antipersona edelle munizioni e submunizioni a grap-polo, definite dal già commentato articolo1 e iscritte in un apposito elenco, istituitodalla Banca d’Italia e annualmente pub-blicato (di cui all’articolo 3, comma 2 deldisegno di legge in esame.

Rileva che, per « mina antipersona », lalettera c) del provvedimento si riferisce aogni ordigno o dispositivo corrispondentealle caratteristiche individuate dall’articolo2, comma 1, della Convenzione sul divietod’impiego, di stoccaggio, di produzione e ditrasferimento delle mine antipersona esulla loro distruzione, firmata ad Ottawa il3 dicembre 1997 e ratificata dall’Italia aisensi della legge 26 marzo 1999, n. 106. Lasuccessiva lettera d) reca la definizione dimunizioni e submunizioni a grappolo, pertale intendendo ogni munizione conven-zionale idonea a disperdere o a rilasciaresubmunizioni esplosive ciascuna di pesoinferiore a 20 chilogrammi, ai sensi del-l’articolo 2 della Convenzione di Oslo sullamessa al bando delle munizioni a grap-polo, fatta a Dublino il 30 maggio 2008 eratificata dall’Italia ai sensi della legge 14giugno 2011, n. 95.

All’articolo 3 si prescrive che entro seimesi dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, l’Autorità emani appositedirettive per l’esercizio di controlli raffor-zati sull’operato degli intermediari abilitatial fine di contrastare il finanziamento

Mercoledì 14 novembre 2012 — 15 — Commissione I

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della produzione, utilizzo, riparazione,promozione, vendita, distribuzione, impor-tazione, esportazione, stoccaggio, deten-zione o trasporto delle mine antipersona edelle munizioni e submunizioni a grap-polo. Nel medesimo termine, si provvederàad istituire l’elenco delle società operantinel settore di mine, submunizioni e mu-nizioni, indicando l’ufficio responsabiledella pubblicazione annuale del medesimoelenco.

L’articolo 5 disciplina le sanzioni com-minate agli intermediari abilitati che nonosservano il divieto di finanziamento dellesocietà operanti nel settore delle mine edelle munizioni. Sono previste sanzioni sianei confronti della persona giuridica (in-termediario) che eroga il finanziamento,sia nei confronti delle persone fisiche chevi svolgono funzioni apicali; per questeultime sono previste sanzioni di tipo pe-cuniario e interdittivo.

In particolare, ai sensi del comma 1, gliintermediari abilitati che violano il divietodi finanziamento sono puniti con la san-zione amministrativa pecuniaria da 50.000a 1.000.000 di euro, ove ne ricorrano lecondizioni secondo quanto previsto dal-l’articolo 5 del decreto legislativo 8 giugno2001, n. 231.

Ricorda che il richiamato articolo 5individua le condizioni in base alle qualiad una persona giuridica può essere at-tribuita la responsabilità amministrativada reato; l’attribuzione di tale responsa-bilità sia infatti per i reati commessi nelsuo interesse o a suo vantaggio da parte dipersone che rivestono funzioni di rappre-sentanza, di amministrazione o di dire-zione dell’ente o di una sua unità orga-nizzativa dotata di autonomia finanziariae funzionale nonché da persone che eser-citano, anche di fatto, la gestione e ilcontrollo dello stesso, ovvero da parte dipersone sottoposte alla direzione o allavigilanza di uno dei richiamati soggetti. Setali soggetti hanno agito nell’interesseesclusivo proprio o di terzi, viene esclusala responsabilità dell’ente. Ancorché ledisposizioni in esame non prefigurino unaresponsabilità di tipo penale, stante iltenore letterale del rinvio, rileva come

sembra potersi desumere che l’applica-zione delle sanzioni pecuniarie nei con-fronti della società sia condizionata alverificarsi di determinati eventi e, in par-ticolare, ove la violazione del divieto difinanziamento sia compiuta: dai soggettiche rivestono funzioni apicali e da partedei loro sottoposti, secondo quanto previ-sto al richiamato articolo 5; nell’interesseo a vantaggio dell’intermediario, potendosiquindi escludere la responsabilità ove lemedesime persone fisiche abbiano agitoesclusivamente nell’interesse proprio o diterzi.

Per quanto riguarda invece le personefisiche che svolgono funzioni di ammini-strazione e di direzione degli intermediariabilitati o che, per loro conto, svolgonofunzioni di controllo, ai sensi del comma2, la sanzione è conseguente alla viola-zione del divieto di finanziare societàoperanti nel settore delle mine e dellemunizioni, se tali soggetti. In tal caso, lasanzione amministrativa pecuniaria va da10.000 a 100.000 euro.

Rileva, inoltre, che il comma 3 dell’ar-ticolo 5 àncora all’applicazione delle san-zioni amministrative pecuniarie – sia neiconfronti delle persone fisiche che diquelle giuridiche, in mancanza di specifi-cazione – anche conseguenze di tipo in-terdittivo: è disposta la perdita tempora-nea, per una durata non inferiore a duemesi e non superiore a tre anni, deirequisiti di onorabilità per i rappresen-tanti legali dei soggetti abilitati, delle so-cietà di gestione del mercato, nonché peri revisori e i promotori finanziari e, per irappresentanti legali di società quotate,l’incapacità temporanea ad assumere in-carichi di amministrazione, direzione econtrollo nell’ambito di società quotate edi società appartenenti al medesimogruppo di società quotate.

Formula, in conclusione, una propostadi parere favorevole (vedi allegato 7).

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 16 — Commissione I

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Disposizioni per il coordinamento della disciplina inmateria di abbattimento delle barriere architettoni-che.Nuovo testo C. 4573 Motta.(Parere alla VIII Commissione).

(Rinvio dell’esame).

Isabella BERTOLINI, presidente, in con-siderazione dell’assenza del relatore, im-possibilitato ad essere presente alla sedutaodierna, e dell’esigenza di svolgere ulte-riori approfondimenti riguardo al provve-dimento, rinvia l’esame ad altra seduta.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato, in un testo unificato, dal Senato,

ed abb.

(Parere alla IX Commissione).

(Esame e rinvio).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Pierluigi MANTINI (UdCpTP), relatore,illustra il provvedimento in esame, appro-vato dal Senato, volto ad una revisionecomplessiva della legge n. 84 del 1994recante riforma della legislazione portuale.

Rileva come il testo si muova lungocinque direttrici principali: rivedere il ri-parto di competenze in materia tra Statoe regioni alla luce del nuovo Titolo V dellaCostituzione e conseguentemente rivederela classificazione dei porti ed i requisitiper l’istituzione delle Autorità portuali(articoli 1, 2, 7 e 12); rivedere la proceduradi adozione del piano regolatore portuale(articoli 3 e 4); operare alcune modifichenell’organizzazione dell’Autorità (articoli8, 9, 10 e 11); intervenire sulla disciplinadelle concessioni da parte delle Autorità(articolo 17) ed intervenire sulle fonti difinanziamento delle Autorità (articoli 14,18 e 19).

Evidenzia che con riferimento al ri-parto di competenze tra Stato e regioni ealla nuova classificazione dei porti, l’arti-colo 1 stabilisce che le disposizioni dellalegge costituiscono principi fondamentaliai sensi dell’articolo 117.

L’articolo 2 reca una nuova classifica-zione dei porti. Com’è noto, l’attuale clas-sificazione dei porti individua due catego-rie (categoria I porti finalizzati per ladifesa; categoria II porti non finalizzatiper la difesa), la seconda delle quali divisain tre classi (classe I: porti di rilevanzaeconomica internazionale; classe II: portidi rilevanza nazionale; classe III: porti dirilevanza regionale o interregionale).

La nuova classificazione è in tre cate-gorie: categoria I porti finalizzati alladifesa; categoria II porti di rilevanza na-zionale e internazionale categoria III portidi rilevanza regionale ed interregionale. Iltesto prevede inoltre che i porti di cate-goria II devono costituire nodi di inter-scambio essenziali per l’esercizio dellecompetenze dello Stato, in relazione allatipologia del traffico, all’ubicazione terri-toriale e al ruolo strategico ed ai collega-menti con le grandi reti di trasporto e dinavigazione europee e transeuropee. Essisono sempre individuati con decreto delministro delle infrastrutture e dei tra-sporti. I porti di categoria III sono inveceaffidati alla competenza legislativa regio-nale sulla base di alcuni principi direttiviindividuati dal medesimo articolo 2.

L’articolo 7, nel ribadire l’elenco delleautorità portuali esistenti, modifica i re-quisiti per l’istituzione con decreto delPresidente della Repubblica di nuove Au-torità (su questo decreto è previsto, coninnovazione rispetto alla legislazione vi-gente, l’intesa in sede di Conferenza Stato-regioni e il parere parlamentare). Ricordache i nuovi requisiti sono i seguenti: tremilioni di tonnellate di merci solide e nonpiù tre milioni di tonnellate complessiveannue assunte al netto del 90 per centodelle rinfuse liquide; venti milioni di ton-nellate di rinfuse liquide; trecentomila (enon più duecentomila) twenty feet equiva-lent (unità di misura dei container); unmilione di passeggeri, con esclusione deltraffico marittimo locale. Il possesso dialmeno uno di questi requisiti deve essereconsiderato nell’arco del quinquennio pre-cedente e non più del triennio come at-tualmente previsto. L’articolo 12 prevedel’istituzione da parte delle autorità por-

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tuali d’intesa con le regioni, le province edi comuni interessati, di « sistemi logisticoportuali » finalizzati al coordinamentodelle attività di più porti e retroporti cheappartengano ad un medesimo bacino geo-grafico ovvero siano al servizio di unostesso corridoio transeuropeo.

Con riferimento alla procedura di ado-zione del piano regolatore portuale, ri-corda che l’articolo 3 prevede un itercomplesso. La disciplina attuale al ri-guardo si limita a prevedere l’intesa con icomuni interessati, il parere del Consigliosuperiore dei lavori pubblici e la proce-dura di valutazione di impatto ambientale.Il nuovo testo prevede invece la sottopo-sizione del piano alla valutazione ambien-tale strategica VAS, con una riduzionegenerale dei termini previsti, con l’intro-duzione della generale perentorietà deglistessi e con l’introduzione della regola del« silenzio-assenso ». Si prevedono inoltre iseguenti passaggi: il comma 5 consente alpresidente dell’autorità portuale di convo-care i soggetti pubblici interessati nellaconferenza di servizi prevista dall’articolo14-bis della legge n. 241 del 1990, vale adire quella preliminare prevista per i pro-getti complessi e che può essere convocataanche in presenza del solo studio di fat-tibilità; il comma 6 prevede che l’intesa siconsideri raggiunta quando entro novantagiorni i comuni non comunichino il lorodiniego; il comma 7 prevede che qualoral’intesa non sia raggiunta venga convocatala conferenza dei servizi che assume le suedeterminazioni a maggioranza (comma 8);il comma 9 prevede che dell’adozionedell’intesa venga data notizia sulla « Gaz-zetta ufficiale » e sul « Bollettino ufficiale »della regione; il comma 10 prevede cheentro i trenta giorni successivi gli interes-sati possano far pervenire le loro osser-vazioni all’autorità portuale; in base alcomma 11 l’autorità portuale può com-piere le sue controdeduzioni nei trentagiorni successivi; il comma 12 prevedel’approvazione finale da parte della re-gione entro i sessanta giorni successivi delpiano regolatore e la sua pubblicazione sul« Bollettino ufficiale » della regione e sulla

« Gazzetta ufficiale »; in base al comma 13anche per le varianti al piano regolatore èseguita la stessa procedura.

Con riferimento all’organizzazione del-l’Autorità, gli articoli 8, 9, 10 e 11, tra lealtre cose, elevano il mandato del presi-dente, dei componenti il comitato por-tuale, del segretario generale e dei com-ponenti il collegio dei revisori dei conti daquattro a cinque anni. L’Autorità è poiqualificata (articolo 7), in coerenza con lagiurisprudenza amministrativa – tra cuiricorda le sentenze del Consiglio di Stato– Sezione terza 9 luglio 2002 e del TARPuglia 26 giugno 2012 – come ente pub-blico non economico ad ordinamento spe-ciale, mentre la disciplina vigente definiscele autorità come dotate di personalitàgiuridica di diritto pubblico.

Il testo prevede inoltre, all’articolo 8,una nuova procedura di nomina del pre-sidente, che vede una valorizzazione delruolo del presidente della regione. Nellaprocedura di nomina attualmente si pre-vede che il Ministro delle infrastrutture edei trasporti nomini, previa intesa con laregione, il presidente dell’autorità portualenell’ambito di una terna i cui componentisono individuati, rispettivamente, dai co-muni, dalla provincia e dalle camere dicommercio interessate; il Ministro puòquindi richiedere, con atto motivato, unanuova terna entro trenta giorni e se questanon perviene può nominare autonoma-mente il presidente. La disposizione inquestione rafforza invece il ruolo dellaregione in quanto si prevede che sia ilpresidente della regione interessata a sot-toporre il nominato di un candidato allaguida dell’autorità portuale, senza doverscegliere il nominativo all’interno di terne,ma consultandosi con comuni, province ecamere di commercio interessate. Su que-sto nominativo si deve raggiungere l’intesacon il ministro delle infrastrutture che siintende raggiunta, in base al principio delsilenzio-assenso se entro il termine diquarantacinque giorni non viene espressoun diniego espresso e motivato. In caso didiniego, compete al ministro l’indicazionedi un nuovo nominativo. Se anche inquesto non viene raggiunta l’intesa, la

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questione è rimessa al presidente del Con-siglio, il quale decide previa deliberazionedel Consiglio dei ministri ed acquisizionedell’intesa in sede di Conferenza unificatadi cui all’articolo 8, comma 6 della leggen. 131 del 2003. In materia di organizza-zione dell’autorità assume rilievo anche ladisposizione dell’articolo 9 che sopprimela previsione che il bilancio preventivodebba essere obbligatoriamente in pareg-gio o in avanzo. Rilevante è anche lasoppressione, di cui all’articolo 7, dellaprevisione per le Autorità di acquisirepartecipazioni in società esercenti attivitàaccessorie e strumentali rispetto ai compitiistituzionali.

Con riferimento alla disciplina delleconcessioni da parte dell’autorità, ricordache l’articolo 17 sostituisce l’articolo 18della legge n. 84 del 1994, relativo allaconcessione di aree e banchine. Rispetto altesto vigente, vi è l’eliminazione del rinvioa un decreto del Ministro dei trasporti edella navigazione, di concerto con il Mi-nistro delle finanze, per la determinazionedi canoni, durata, vigilanza e rinnovo delleconcessioni. Tali determinazioni sono oraattribuite alle Autorità portuali.

Si sofferma quindi sui profili che at-tengono alla tutela della concorrenza ed alrispetto delle norme in materia, ricor-dando come il testo preveda espressa-mente che la selezione per l’assegnazionedelle concessioni debba essere effettuatamediante procedura di evidenza pubblica.Su questo specifico aspetto l’articolo 17stabilisce che la durata della concessionesia determinata dall’Autorità portuale (odalla Regione o dall’ente territoriale com-petente, per i porti di categoria III), te-nendo conto del programma di investi-menti del concessionario, che siano direttia valorizzare la qualità dei servizi darendere all’utenza o a realizzare opereportuali, assumendone l’onere a proprioesclusivo carico. Si prevede inoltre che laconcessione possa essere prolungata di unterzo in ragione del programma di inve-stimenti da effettuare.

Rileva che nel testo vigente, all’articolo18, comma 1, lettera a), la durata delle

concessioni avrebbe dovuto essere indicatain un apposito decreto ministeriale, chenon è stato ancora emanato.

Con riferimento alle fonti di finanzia-mento delle Autorità, ricorda che l’articolo14 introduce tra le entrate proprie delleautorità i diritti di porto. L’articolo 18prevede che non concorrono a formare ilreddito delle Autorità Portuali le entratedelle autorità portuali tipizzate dalla legge,fatte salve quelle classificate come « en-trate diverse » (cioè altre rispetto ai icanoni di concessione delle aree demanialie delle banchine; gli eventuali proventiderivanti dalle cessioni di impianti ainuovi concessionari, il gettito delle tassesulle merci sbarcate ed imbarcate, imbar-cate e in transito nei porti; i contributidelle regioni, degli enti locali e di altri entied organismi pubblici). L’articolo 19 isti-tuisce un Fondo per il finanziamento degliinterventi inerenti le connessioni ferrovia-rie e stradali con i porti, compresi nellacircoscrizione delle Autorità portuali. IlFondo è istituito presso il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti ed è alimen-tato da un accantonamento pari al 5 percento delle risorse statali che sono desti-nate a investimenti dell’ANAS S.p.A. e diRete Ferroviaria Italiana S.p.A.. Le sud-dette risorse saranno finalizzate nell’am-bito dei contratti di programma dellenominate società.

Oltre a questi interventi, richiama leulteriori disposizioni del provvedimentoche riguardano aspetti puntuali: l’articolo5 – su cui è opportuno svolgere specificiapprofondimenti sotto il profilo della tu-tela delle competenze regionali – recaalcune modifiche alla disciplina in materiadi dragaggi di cui all’articolo 5-bis dellalegge 28 gennaio 1994, n. 84, prevedendotra le altre cose parere della CommissioneVIA-VAS in ordine all’assoggettabilità omeno del progetto di dragaggio alla valu-tazione di impatto ambientale; l’articolo 6introduce un nuovo articolo 5-ter nellalegge 84 del 1994, sul recupero di aree perlo sviluppo della nautica da diporto e sullariconversione e riqualificazione di areeportuali, anche attraverso il rilascio diconcessioni di beni demaniali fino ad un

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massimo di sessanta anni; l’articolo 13introduce, nell’ambito del controllo sulleautorità portuali esercitato dal ministerodelle infrastrutture, l’obbligo di presentarealle Camere entro il 30 giugno di ognianno una relazione generale sulle attivitàdelle autorità portuali, nella quale an-dranno indicati gli interventi realizzati e iprogrammi attuati nell’ambito del pianooperativo triennale nonché il volume an-nuo dei traffici effettuati. Viene invecesoppressa la l’approvazione ministerialedelle delibere relative alla determinazionedell’organico della segreteria tecnico-ope-rativa.

Ricorda inoltre che l’articolo 15estende le competenze dell’autorità marit-tima al controllo e alla regolamentazionetecnica, ai fini della sicurezza, delle atti-vità esercitate negli ambiti portuali e abordo delle navi ed istituisce una nuovatariffa di prontezza operativa per i servizidi rimorchio. L’articolo 16 prevede che inciascun porto l’impresa autorizzata deveesercitare direttamente l’attività per cui haottenuto l’autorizzazione, utilizzando l’or-ganizzazione e l’organigramma presentatiin modo esclusivo in relazione alle ope-razioni svolte in quel porto. L’articolo 20introduce un secondo comma all’articolo1161 del codice della navigazione preve-dendo la nuova ipotesi sanzionatoria pe-cuniaria da euro 500 a euro 10.000 perl’occupazione senza titolo delle aree gestitedalle autorità portuali.

Richiama, infine, la sentenza dellaCorte Costituzionale n. 79 del 2011 che hadichiarato l’illegittimità costituzionale par-ziale della norma che istituisce, presso ilMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti, il « Fondo per le infrastruttureportuali », destinato a finanziare le opereinfrastrutturali nei porti di rilevanza na-zionale, prevedendo per la relativa ripar-tizione il parere del CIPE. Rileva che dallagiurisprudenza costituzionale richiamatadiscende, nel caso di specie, l’illegittimitàdella norma impugnata nella parte in cuinon prevede alcuna forma di leale colla-borazione tra Stato e Regione, che deveinvece esistere per effetto della deroga allacompetenza regionale. Fermo restando

pertanto il potere dello Stato di istituireun Fondo per le infrastrutture portuali dirilevanza nazionale, la ripartizione di talefondo è subordinata al raggiungimento diun’intesa con la Conferenza Stato-Regioni,per i piani generali di riparto delle risorseallo scopo destinate, e con le singoleRegioni interessate, per gli interventi spe-cifici riguardanti singoli porti.

Preannuncia, quindi, l’intenzione dipresentare una proposta di parere nellaprossima seduta al fine di evidenziarealcuni profili che necessitano di ulterioriapprofondimenti e valutazioni, fermo re-stando un orientamento nella sostanzafavorevole rispetto all’impianto del prov-vedimento ed alla sua compatibilità costi-tuzionale.

Isabella BERTOLINI, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

Testo unificato C. 3905 Nastri ed abb.

(Parere alla XIII Commissione).

(Esame e rinvio).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento.

Giorgio Clelio STRACQUADANIO (Mi-sto), relatore, illustra il testo unificatoelaborato dalla XIII Commissione, volto adisciplinare per la prima volta una formadi attività che è andata evolvendosi negliultimi anni e che vede l’agricoltore comesoggetto capace di fornire servizi sociosanitari in aggiunta alla attività prevalentedi produzione di beni agricoli.

Ricorda che il provvedimento si com-pone di 7 articoli. L’articolo 1 individua lefinalità della legge, che è volta alla pro-mozione dell’agricoltura sociale. L’articolo2 definisce la nozione di agricoltura so-ciale intesa come attività volte all’inseri-mento socio-lavorativo di soggetti svantag-giati e alla fornitura di servizi socio-sanitari esercitate dall’imprenditore agri-colo in forma singola o associata.

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L’articolo 3 prevede che le regioni ade-guino le proprie leggi al fine di consentirel’accreditamento degli operatori dell’agri-coltura sociale presso gli enti preposti allagestione dei servizi; in caso di inerzia, ilMinistro per i rapporti con le regioni, diconcerto con il Ministro delle politicheagricole, è chiamato a definire con decretoi relativi requisiti. L’articolo 4 stabilisce lapossibilità per gli operatori dell’agricolturasociale di costituire organizzazioni di pro-duttori, costituite da almeno tre imprese,senza limiti di carattere regionale e con unvolume minimo di produzione pari a90.000 euro. L’articolo 5 prevede la pos-sibilità di utilizzare i locali esistenti sulfondo agricolo per l’esercizio di tale atti-vità, assimilati, ad ogni effetto, ai fabbri-cati rurali. Le regioni sono chiamate adisciplinare gli interventi per il recuperodel patrimonio edilizio. L’articolo 6 recataluni interventi di sostegno. In tal sensosi prevede che le istituzioni pubbliche chegestiscono le gare per i servizi di fornituraalle mense scolastiche e agli ospedali pos-sano prevedere criteri di priorità per iprodotti provenienti dall’agricoltura so-ciale; uguali criteri di priorità potrannoessere definiti per l’assegnazione delleterre demaniali e dei beni immobili con-fiscati in base alle leggi antimafia. I co-muni potranno, poi, definire, particolarimodalità per valorizzare nei mercati agri-coli di vendita diretta i prodotti dell’agri-coltura sociale. L’articolo 7 istituisce, in-fine, l’Osservatorio sull’agricoltura sociale,chiamato a definire le linee guida perl’attività delle istituzioni pubbliche, moni-torare lo sviluppo dell’agricoltura sociale,anche attraverso la raccolta dei dati, pro-muovere iniziative di coordinamento, svol-gere azioni di comunicazione ed anima-zione territoriale.

Per quanto attiene al rispetto dellecompetenze legislative costituzionalmentedefinite, rileva che il testo in esame èriconducibile, in gran parte, alle materie« agricoltura » e « servizi sociali », che rien-trano entrambe nella competenza legisla-tiva residuale delle regioni, fermo restandoche taluni articoli intervengono su ambitidi materie specifici, riconducibili alla com-

petenza concorrente tra lo Stato e leregioni ed alla competenza esclusiva delloStato.

Rileva altresì che alcune regioni hannogià legiferato sulle materie su cui inter-viene il testo in esame, tra cui la leggeregionale dell’Abruzzo 6 luglio 2011 n. 18,recante disposizioni in materia di agricol-tura sociale; la legge regionale della Cam-pania 30 marzo 2012 n. 5, recante, fral’altro, norme in materia di agricolturasociale e disciplina delle fattorie e degliorti sociali. Altre regioni sono intervenutesulla materia con delibere della Giunta,tra cui in particolare la delibera dellagiunta regionale delle Marche del 9 feb-braio 2010, n. 252, recante disposizioniper lo sviluppo di esperienze pilota nel-l’ambito dell’agricoltura sociale.

Evidenzia altresì che l’articolo 1, nelladefinizione delle finalità, richiama il ri-spetto dei principi previsti dall’articolo117, secondo comma, lettera m), dellaCostituzione, che rimette alla competenzaesclusiva dello Stato la determinazione deilivelli essenziali delle prestazioni concer-nenti i diritti civili e sociali che devonoessere garantiti su tutto il territorio na-zionale.

Ricorda che secondo la giurisprudenzacostituzionale, l’attribuzione allo Stato ditale competenza esclusiva si riferisce allafissazione dei livelli strutturali e qualitatividi prestazioni che, concernendo il soddi-sfacimento di diritti civili e sociali, devonoessere garantiti, con carattere di genera-lità, a tutti gli aventi diritto (sentenze dellaCorte Costituzionale n. 248 del 2011,n. 322 del 2009; n. 168 e n. 50 del 2008);evidenzia che dunque essa può essereinvocata in relazione a specifiche presta-zioni delle quali le norme statali defini-scono il livello essenziale di erogazione(sentenze della Corte Costituzionale n. 328del 2006, n. 285 e n. 120 del 2005, n. 423del 2004).

Rileva che non si tratta, infatti, di una« materia » in senso stretto, bensì di unacompetenza trasversale, idonea cioè adinvestire tutte le materie. Siffatto parame-tro costituzionale consente, infatti, unarestrizione dell’autonomia legislativa delle

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regioni, giustificata dallo scopo di assicu-rare un livello uniforme di godimento deidiritti civili e sociali tutelati dalla stessaCostituzione (sentenza n. 387 del 2007) e,appunto per questo, esso, da un lato, nonpermette allo Stato di individuare il fon-damento costituzionale della disciplina diinteri settori materiali (sentenze n. 383 en. 285 del 2005). Dall’altro, può, invece,essere invocato anche nei particolari casiin cui la determinazione del livello essen-ziale di una prestazione non permetta, dasola, di realizzare utilmente la finalità digaranzia dallo stesso prevista, espressivaanche dello stretto legame esistente tratale parametro ed i principi di cui agliarticoli 2 e 3, comma secondo, della Co-stituzione, che garantiscono i diritti invio-labili dell’uomo e l’uguaglianza in sensosostanziale dei cittadini (sentenza n. 10del 2010).

Rileva che l’articolo 3, comma 2, intro-duce il potere sostitutivo dello Stato nel casoin cui le regioni e le province autonome nonprovvedano, entro sei mesi dall’entrata invigore della legge, all’adeguamento norma-tivo al fine dell’accreditamento degli opera-tori dell’agricoltura sociale. È previsto in taleipotesi un decreto ministeriale per la defini-zione dei relativi requisiti.

Ricorda che l’articolo 120, secondocomma, della Costituzione dispone che ilGoverno può sostituirsi a organi delleregioni, delle città metropolitane, delleprovince e dei comuni nel caso di mancatorispetto di norme e trattati internazionalio della normativa comunitaria oppure dipericolo grave per l’incolumità e la sicu-rezza pubblica ovvero quando lo richie-dono la tutela dell’unità giuridica o del-l’unità economica e in particolare la tuteladei livelli essenziali delle prestazioni con-cernenti i diritti civili e sociali. In questicasi è rimessa alla legge la definizionedelle procedure atte a garantire che ipoteri sostitutivi siano esercitati nel ri-spetto del principio di sussidiarietà e delprincipio di leale collaborazione.

Evidenzia che la sentenza n. 240 della2004 della Corte costituzionale ha ricor-dato i limiti entro i quali il legislatorestatale può disciplinare il potere sostitu-

tivo nei confronti delle regioni. La Corteha ritenuto in proposito necessario che« l’esercizio dei poteri sostitutivi sia pre-visto e disciplinato dalla legge, la qualedeve altresì definirne i presupposti sostan-ziali e procedurali; che la sostituzioneriguardi il compimento di atti o attivitàprive di discrezionalità nell’an; che il po-tere sostitutivo sia esercitato da un organodi Governo o sulla base di una decisionedi questo; che la legge predisponga con-grue garanzie procedimentali, in confor-mità al principio di leale collaborazione. ».

Ricorda altresì che l’attuazione dell’ar-ticolo 120, secondo comma, della Costitu-zione è recata dall’articolo 8 della leggen. 131 del 2003 che prevede che nei casie per le finalità previsti dal suddettoarticolo, il Presidente del Consiglio deiministri, su proposta del Ministro compe-tente, anche su iniziativa delle regioni odegli enti locali, assegna all’ente interes-sato un congruo termine per adottare iprovvedimenti dovuti o necessari; decorsoinutilmente tale termine, il Consiglio deiministri, sentito l’organo interessato, suproposta del Ministro competente o delPresidente del Consiglio, adotta i provve-dimenti necessari, anche normativi, ovveronomina un apposito commissario.

Rileva quindi che l’articolo 3, comma 2,deve essere valutato alla luce dei limiti postidall’articolo 120, comma secondo, della Co-stituzione all’esercizio del potere sostitutivodel Governo nei confronti delle regioni.

Con riferimento a singole disposizionifa presente che possono essere richiamatealtresì materie di competenza esclusivastatale. In particolare: l’articolo 4, recantedisposizioni in materia di organizzazionidi produttori, appare riconducibile allematerie tutela delle concorrenza e ordi-namento civile; l’articolo 5, comma 2, sulregime giuridico dei locali per l’eserciziodelle attività di agricoltura sociale, è ri-conducibile alla materia ordinamento ci-vile; l’articolo 6, comma 4, sulla destina-zione dei beni immobili confiscati in basealla legislazione antimafia, è ascrivibileanch’esso alla materia ordinamento civile.

Rileva che l’istituzione dell’Osservatoriosull’agricoltura sociale, prevista dall’arti-

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colo 7, è infine riconducibile alla materiaorganizzazione amministrativa dello Stato.Intervenendo tale organismo in un ambitoche incide su competenze regionali, è assi-curato il coinvolgimento delle regioni attra-verso l’intesa con la Conferenza Stato-re-gioni ai fini del decreto ministeriale istitu-tivo dell’Osservatorio nonché attraverso lanomina da parte della Conferenza Stato-regioni di due rappresentanti delle regioni edelle province autonome e di due rappre-sentanti di organizzazioni del terzo settore.Ricorda infine che nelle regioni che hannoadottato una legge in materia di agricolturasociale sono istituiti osservatori regionali.

Si riserva, in conclusione, di presentareuna proposta di parere nella prossimaseduta, in cui inserire alcuni suggerimentialla Commissione di merito al fine dievitare che si dia luogo a conflitti tra loStato e le regioni, alla luce delle compe-tenze legislative che la Costituzione rico-nosce loro.

Isabella BERTOLINI, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 14 novembre 2012.

Nell’ambito dell’esame disegno di legge C. 5473

Governo, recante « Norme per la regolazione dei

rapporti tra lo Stato e la Congregazione cristiana dei

testimoni di Geova in Italia ».

Audizione del professor Francesco Pizzetti, Presi-

dente della Commissione interministeriale per le

intese con le confessioni religiose, e del professor

Francesco Margiotta Broglio, Presidente della Com-

missione consultiva per la libertà religiosa.

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.30 alle 15.50.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Istituzione di un Servizio nazionale di ri-serva volontaria per la mobilitazione ed ilcompletamento delle Forze armate.Nuovo testo unificato C. 2861.

Istituzione di una Commissione parlamen-tare di inchiesta sulla situazione dellaSocietà italiana degli autori e degli editori(SIAE), con particolare riferimento ad at-tività, gestione e governance della mede-sima Società.Nuovo testo Doc. XXII, n. 32.

AUDIZIONI INFORMALI

Nell’ambito dell’esame disegno di legge C.5473 Governo, recante « Norme per la re-golazione dei rapporti tra lo Stato e laCongregazione cristiana dei testimoni di

Geova in Italia ».

Audizione del professor Giuseppe DallaTorre, rettore della Lumsa.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 23 — Commissione I

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ALLEGATO 1

Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali (C. 2519-Bed abb., approvato, in un testo unificato, dalla Camera e modificato

dal Senato).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del progetto dilegge C. 2519-B, approvato, in un testounificato, dalla Camera e modificato dalSenato, recante « Disposizioni in materiadi riconoscimento dei figli naturali »;

richiamato il parere espresso il 23giugno 2011 sul precedente testo trasmessodalla Commissione di merito;

rilevato che:

il provvedimento interviene in mate-ria di « ordinamento civile » e « giurisdi-zione e norme processuali », che l’articolo117, secondo comma, lettera l) della Co-stituzione riserva alla legislazione esclu-siva dello Stato;

l’articolo 1, comma 3, inserito nelprovvedimento dal Senato, consente, pre-via autorizzazione del giudice che valutal’interesse del figlio, il riconoscimento deifigli nati « da persone tra le quali esiste unvincolo di parentela in linea retta all’infi-nito o in linea collaterale nel secondogrado, ovvero un vincolo di affinità inlinea retta »;

l’articolo 29, primo comma, stabilisceche « La Repubblica riconosce i dirittidella famiglia come società naturale fon-data sul matrimonio »;

l’articolo 30, sesto comma, della Co-stituzione stabilisce che « la legge assicuraai figli nati fuori dal matrimonio ognitutela giuridica e sociale, compatibile coni diritti dei membri della famiglia legit-tima »;

la Corte costituzionale, nella sen-tenza n. 494 del 2002, ha rilevato che laCostituzione contiene bensì una clausolagenerale di riconoscimento dei dirittidella famiglia, come società naturale fon-data sul matrimonio (articolo 29, primocomma), e consente quindi di esigerecomportamenti conformi e di prevedereconseguenze e misure, anche penali, neiconfronti degli autori di condotte chedella famiglia compromettano l’identità,ciò che avviene, per l’appunto, nel casodell’incesto, ma non appare giustificabile,in base alla Costituzione, l’adozione dimisure sanzionatorie al di là di questacerchia, che coinvolga « soggetti total-mente privi di responsabilità – comesono i figli di genitori incestuosi, meriportatori delle conseguenze del compor-tamento dei loro genitori e designati dallasorte a essere involontariamente, con laloro stessa esistenza, segni di contraddi-zione dell’ordine familiare »;

nella medesima sentenza, la Cortecostituzionale ha altresì rilevato che lariserva di cui al citato sesto comma del-l’articolo 30 « mal si presta a essere in-terpretata in modo tanto generico e atec-nico, fino a ricomprendervi la protezione

Mercoledì 14 novembre 2012 — 24 — Commissione I

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di condizioni di serenità psicologica, ciòche potrebbe condurre a negare del tuttoil riconoscimento giuridico della filiazionenaturale, premessa della tutela che laCostituzione vuole assicurare nel modo più

pieno possibile a tutti i figli nati al di fuoridel matrimonio »;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 25 — Commissione I

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza,la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazionein materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione deiminori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996 (Nuovo testo C. 3858 Di

Biagio ed abb.).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il nuovo testo della pro-posta di legge C. 3858 Di Biagio ed altri,recante « Ratifica ed esecuzione della Con-venzione concernente la competenza, lalegge applicabile, il riconoscimento, l’ese-cuzione e la cooperazione in materia diresponsabilità genitoriale e di misure diprotezione dei minori, conclusa all’Aja il19 ottobre 1996 »,

richiamato il parere espresso da que-sto Comitato il 14 dicembre 2011 sul

precedente testo inviato dalla Commis-sione di merito;

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera a), della Costitu-zione, riserva la materia « politica estera erapporti internazionali dello Stato » allacompetenza legislativa esclusiva delloStato;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 26 — Commissione I

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ALLEGATO 3

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Re-pubblica italiana e la Gran Jamahiriya araba libica popolare socialistaper evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito eper prevenire le evasioni fiscali, fatta a Roma il 10 giugno 2009

(C. 5271 Governo).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del disegno di leggeC. 5271 Governo recante « Ratifica edesecuzione della Convenzione tra il Go-verno della Repubblica italiana e la GranJamahiriya araba libica popolare socialistaper evitare le doppie imposizioni in ma-teria di imposte sul reddito e per prevenirele evasioni fiscali, fatta a Roma il 10giugno 2009 »,

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera a), della Costitu-

zione, riserva la materia « politica estera erapporti internazionali dello Stato; rap-porti dello Stato con l’Unione europea »alla competenza legislativa esclusiva delloStato;

rilevato che non sussistono motivi dirilievo sugli aspetti di legittimità costitu-zionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 27 — Commissione I

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ALLEGATO 4

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica alla Convenzione trail Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati unitimessicani per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sulreddito e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, dell’8 luglio1991, fatto a Città del Messico il 23 giugno 2011 (C. 5511 Governo).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del disegno di leggeC. 5511 Governo recante « Ratifica edesecuzione del Protocollo di modifica allaConvenzione tra il Governo della Repub-blica italiana ed il Governo degli Statiuniti messicani per evitare le doppie im-posizioni in materia di imposte sul redditoe per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Cittàdel Messico il 23 giugno 2011 »,

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera a), della Costitu-zione, riserva la materia « politica estera erapporti internazionali dello Stato; rap-porti dello Stato con l’Unione europea »alla competenza legislativa esclusiva delloStato;

rilevato che non sussistono motivi dirilievo sugli aspetti di legittimità costitu-zionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 28 — Commissione I

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ALLEGATO 5

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione fra il Governodella Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Estoniasulla lotta contro la criminalità organizzata, il terrorismo ed il trafficoillecito di droga, fatto a Tallinn l’8 settembre 2009 (C. 5508 Governo).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del disegno di leggeC. 5508 Governo recante « Ratifica edesecuzione dell’Accordo di cooperazionefra il Governo della Repubblica italiana edil Governo della Repubblica di Estoniasulla lotta contro la criminalità organiz-zata, il terrorismo ed il traffico illecito didroga, fatto a Tallinn l’8 settembre 2009 »,

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera a), della Costitu-

zione, riserva la materia « politica estera erapporti internazionali dello Stato; rap-porti dello Stato con l’Unione europea »alla competenza legislativa esclusiva delloStato;

rilevato che non sussistono motivi dirilievo sugli aspetti di legittimità costitu-zionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 29 — Commissione I

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ALLEGATO 6

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo di Jersey sullo scambio di informazioni inmateria fiscale, fatto a Londra il 13 marzo 2012 (C. 5509 Governo).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo del disegno di leggeC. 5509 Governo recante « Ratifica edesecuzione dell’Accordo tra il Governodella Repubblica italiana e il Governo diJersey sullo scambio di informazioni inmateria fiscale, fatto a Londra il 13 marzo2012 »,

considerato che l’articolo 117, se-condo comma, lettera a), della Costitu-

zione, riserva la materia « politica estera erapporti internazionali dello Stato; rap-porti dello Stato con l’Unione europea »alla competenza legislativa esclusiva delloStato;

rilevato che non sussistono motivi dirilievo sugli aspetti di legittimità costitu-zionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 30 — Commissione I

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ALLEGATO 7

Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività diproduzione, commercio, trasporto e deposito di mine antipersonaovvero di munizioni e submunizioni a grappolo (C. 5407 Mogherini

Rebesani).

PARERE APPROVATO

Il Comitato permanente per i pareridella I Commissione,

esaminato il testo della proposta dilegge C. 5407 recante « Divieto di finan-ziamento delle imprese che svolgono atti-vità di produzione, commercio, trasporto edeposito di mine antipersona ovvero dimunizioni e submunizioni a grappolo »,

rilevato che le disposizioni da essorecate sono riconducibili alla materia

« moneta, tutela del risparmio e mercatifinanziari », di competenza esclusiva delloStato,

considerato che non sussistono mo-tivi di rilievo sugli aspetti di legittimitàcostituzionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Mercoledì 14 novembre 2012 — 31 — Commissione I

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II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Norme per l’adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penaleinternazionale. C. 1439-1695-1782-2445-B approvata dalla Camera e modificata dal Senato(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Disposizioni per assicurare la libertà della circolazione nonché la libertà di accesso agli edificipubblici, alle sedi di lavoro e agli impianti produttivi. C. 1455 Lehner e C. 3475 Cirielli(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Abrogazione delle disposizioni concernenti il differimento dei colloqui del difensore conl’imputato sottoposto a custodia cautelare. C. 5481 Contento (Esame e rinvio) . . . . . . . . . 34

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato in un testo unificato dalSenato, e C. 2311 Meta (Parere alla IX Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . 35

INTERROGAZIONI:

5-07927 Bernardini: Sul suicidio di un pentito, detenuto nel carcere di Carinola . . . . . . . . . 36

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

5-07933 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel carcere di Vibo Valentia . . . . . . . . . . . . . 36

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del Presidente Giulia BONGIORNO.– Interviene il Sottosegretario di Stato perla giustizia, Antonino Gullo.

La seduta comincia alle 10.

Norme per l’adeguamento alle disposizioni dello

statuto istitutivo della Corte penale internazionale.

C. 1439-1695-1782-2445-B approvata dalla Camera e

modificata dal Senato.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato l’8 novembre2012.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche non sono stati presentati emendamentie che il testo è già stato trasmesso alleCommissioni competenti per l’espressionedel parere. Rinvia il seguito dell’esame adaltra seduta.

Disposizioni per assicurare la libertà della circola-

zione nonché la libertà di accesso agli edifici pub-

blici, alle sedi di lavoro e agli impianti produttivi.

C. 1455 Lehner e C. 3475 Cirielli.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame deiprovvedimenti, rinviato il 7 novembre2012.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 32 — Commissione II

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Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche l’onorevole Lussana ha presentato ieridue emendamenti soppressivi dei due ar-ticoli del testo base, che sono da conside-rare irricevibili in quanto presentati oltreil termine fissato.

Marilena SAMPERI (PD) esprime for-tissime perplessità sul testo nonché sugliemendamenti presentati dal relatore, rite-nendo che l’attuale impianto normativo,che potrebbe essere eventualmente rivistosotto alcuni particolari profili, sia sicura-mente soddisfacente, anche dopo la depe-nalizzazione del 1999. In particolare, os-serva che i blocchi stradali sono già san-zionati penalmente, senza che sia neces-sario quindi introdurre un nuovo reato,nel caso in cui si traducono in una inter-ruzione di un pubblico servizio, trovandoapplicazione l’articolo 340 del codice pe-nale. Sarà poi il giudice a valutare se ilfatto concreto possa essere giustificatodalla scriminante dell’esercizio del dirittoed, in particolare, del diritto di sciopero,garantito dalla Costituzione.

Non ritiene opportuno ampliare l’am-bito penale alla condotta del rallenta-mento, che può creare sicuramente deidisagi, ma che non può essere consideratacome una ipotesi di interruzione di pub-blico servizio. Conclude sottolineando lapropria contrarietà al testo in esame, ri-servandosi di presentare emendamentisoppressivi in Assemblea qualora la Com-missione dovesse approvarlo.

Donatella FERRANTI (PD) dopo averdichiarato di condividere pienamente l’in-tervento dell’onorevole Samperi dichiaratutta la propria perplessità sulla scelta ditrasformare in reato un illecito già depe-nalizzato proprio quando la Commissionesi accinge ad esaminare il disegno di leggedel Governo sulla depenalizzazione, giàconsiderato troppo blando per i suoi scarsieffetti deflattivi.

In merito all’emendamento del relatoresostitutivo dell’articolo 1, esprime alcunecritiche con particolare riferimento allacondotta del rallentamento nonché alla

previsione di un dolo specifico difficil-mente dimostrabile in via processuale.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) dichiaradi condividere i rilievi della collega Fer-ranti, sottolineando come le condotte inquestione siano già adeguatamente sanzio-nate. Per questo motivo il suo gruppoaveva inteso presentare degli emendamentisoppressivi. Pur stigmatizzando le con-dotte in questione, rileva come il provve-dimento non sembri in linea con lo spiritoliberale che ha sempre contraddistinto ilpensiero del collega Lehner.

Giancarlo LEHNER (PT) ritiene chesarebbe quasi impossibile calcolarel’enorme ammontare dei danni cagionatial Paese dai blocchi aeroportuali, stradalie ferroviari verificatisi dal 1999 ad oggi.Il provvedimento in esame, pertanto, nonsolo è conforme ai principi che ispiranola maggioranza che sostiene il GovernoMonti, che si è posta l’obiettivo di eli-minare o, almeno, ridurre gli sprechi, glisperperi e le forme di prevaricazionedelle minoranze sulla maggioranza deicittadini, ma è anche volto a ripristinareun principio che non dovrebbe mai es-sere posto in discussione in un Paesecivile e cioè che lo sciopero deve rivol-gersi contro la controparte e non controil Paese. Sottolinea come d’altronde sia lastessa storia, anche recente, di questoPaese a dimostrare come le fattispeciesanzionatorie vigenti siano del tutto inef-ficaci e poco applicate.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore, di-chiara di non comprendere gli interventidei colleghi del PD, ritenendo che sianocontraddittori laddove si dice che il nuovoreato, da un lato trasforma in illecitipenali alcuni illeciti già depenalizzati e,dall’altro, sarebbe del tutto inutile inquanto la condotta è riconducibile al reatodi interruzione di pubblico servizio. Siriserva di approfondire meglio la que-stione per la prossima seduta.

Giulia BONGIORNO, presidente, rinviail seguito dell’esame ad altra seduta.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 33 — Commissione II

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Abrogazione delle disposizioni concernenti il diffe-rimento dei colloqui del difensore con l’imputatosottoposto a custodia cautelare.C. 5481 Contento.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore, os-serva che la proposta di legge in esame èdiretta a modificare l’articolo 104 delcodice di procedura penale, in materia dicolloqui del difensore con l’imputato incustodia cautelare, al fine di abrogare icommi 3 e 4, che consentono di differirel’esercizio del diritto dell’indagato di con-ferire con il proprio difensore.

Più in particolare, la proposta di leggeha l’obiettivo di sopprimere le eccezioni alprincipio dettato dal comma 1 dell’articolo104, che riconosce al soggetto detenuto ildiritto all’immediato colloquio con il di-fensore, senza necessità di alcuna autoriz-zazione.

I commi che si intendono sopprimerehanno previsto in caso di « specifiche edeccezionali ragioni di cautela », e per lasola fase delle indagini preliminari, lapossibilità per il giudice, su richiesta delpubblico ministero, e per il pubblico mi-nistero nell’ipotesi di arresto o di fermo didifferire l’esercizio del diritto per untempo non superiore a cinque giorni.

L’obiettivo della proposta di legge diabrogare i citati commi 3 e 4 dell’articolo104 si basa sulla considerazione che talidisposizioni non paiono in sintonia con ildettato costituzionale e, comunque, intro-ducono una limitazione del diritto di di-fesa che opera nel momento più delicatodella vita e della libertà di una persona.Nella relazione di accompagnamento allaproposta di legge si sottolinea che proprioin occasione di un provvedimento restrit-tivo, che incide su un diritto inviolabile, laconcreta estensione del diritto di difesadovrebbe essere assicurata senza limita-zioni.

La questione della costituzionalità deldifferimento del colloquio è stata finora

superata sulla base delle « specifiche edeccezionali ragioni di cautela », che giusti-ficherebbero, attraverso un bilanciamentodi interessi costituzionalmente protetti,una attenuazione del diritto di difesa.

Sul punto la giurisprudenza ha sot-tolineato che i presupposti indicati nel-l’articolo 104 non possono identificarsicon quelli previsti dall’articolo 274 delcodice di rito, che delinea le esigenzecautelari; altrimenti si giungerebbe allaconseguenza che ogni volta che sussistonole condizioni per l’applicazione delle mi-sure coercitive si dovrebbe differire ilcolloquio. Evidentemente la norma, defi-nendo specifiche ed eccezionali le ragionidi cautela, richiede un quid pluris ri-spetto alle esigenze cautelari di cui al-l’articolo 274 (Cass., Sez. I, 27.4.1992,Mistretta). Si è pertanto sottolineato cheil differimento richiede « necessità fuoridal comune, attinenti allo svolgimentodelle indagini che rischierebbero di su-bire uno sviamento o comunque un pre-giudizio » per effetto del colloquio (Cass.,Sez. II, 21.3.1990, Ghidini), come « l’esi-genza di evitare la possibilità dell’impo-stazione di preordinate e comuni tesidifensive di comodo » (Cass., Sez. VI,10.6.2003, Vinci; Cass., Sez. VI, 27.6.2001,D’Ambrogio; Cass., Sez. VI, 20.4.2001,P.M. in proc. Pignalosa). Secondo laCorte costituzionale in questi casi si giu-stifica un limitato (secondo la Corte)sacrificio del diritto dell’imputato mede-simo in ragione del superiore interessedella giustizia.

Il punto cruciale della questione ècomprendere se sia giustificato il sacri-ficio del diritto di difesa. Per risponderea questa domanda si devono dare primaaltre risposte ad altre domande. Occorre,in particolare, domandarsi se si tratti diun limitato sacrificio del diritto di difesa;quale sia la reale estensione del diritto didifesa in uno Stato democratico nel casouna persona sia stata privata della libertàpersonale pur in assenza di una con-danna che ne abbia accertata la colpe-volezza; se sia giustificabile un black outdei diritti di difesa per alcuni giorni; se

Mercoledì 14 novembre 2012 — 34 — Commissione II

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l’assistenza dell’avvocato in alcuni mo-menti debba essere considerata un vul-nus per le indagini.

Sottolinea quindi la necessità di pre-stare la massima attenzione perché alcunerisposte, come quelle all’ultima domanda,potrebbero avere delle conseguenze logi-che devastanti ed essere sintomo di un« retro pensiero » che considera l’avvocatonon come lo strumento attraverso il qualetrova concreta e reale attuazione il dirittodi difesa, bensì come complice dell’inda-gato. Tutto ciò sarebbe inammissibile inuno Stato democratico.

Francesco Paolo SISTO (PdL) dichiaradi condividere pienamente la proposta dilegge in esame, ritenendo inconciliabilecon i principi della Costituzione qualsiasidisposizione che limiti i diritti di difesadi colui che sia stato privato della libertàpersonale in assenza di una sentenza dicondanna che ne accerti la responsabi-lità. Auspica che si possa trovare unpunto di incontro tra tutti i gruppi perapprovare quanto prima un testo condi-viso.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 10.35.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del Presidente Giulia BONGIORNO.– Interviene il Sottosegretario di Stato perla giustizia, Antonino Gullo.

La seduta comincia alle 10.35.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato in un testo unificato dal Senato,

e C. 2311 Meta.

(Parere alla IX Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame deiprovvedimenti.

Roberto CASSINELLI (PdL), relatore,osserva che la Commissione avvia oggil’esame in sede consultiva di un provve-dimento recante una riforma organicadella legge n.84 del 1994 in materia por-tuale che, dopo un lungo iter, è statotrasmesso dal Senato.

Il provvedimento si compone di 20articoli e interviene, tra l’altro, in meritoalla distinzione dei compiti delle autoritàportuali e delle autorità marittime (arti-colo 1); reca una nuova classificazione deiporti e stabilisce i principi e criteri diret-tivi per la legislazione regionale da adot-tarsi con riferimento ai porti di interesseregionale o interregionale (articolo 2); recauna nuova disciplina del piano regolatoreportuale (articolo 3) e alcune modifichealla disciplina in materia di dragaggi (ar-ticolo 5); interviene in tema di recupero diaree per lo sviluppo della nautica dadiporto e sulla riconversione e riqualifi-cazione di aree portuali (articolo 6), non-ché in materia di autorità portuale (artt. 7,8 e 13) e di autorità marittima (articolo14); disciplina i sistemi logistico portuali(articolo 12); modifica la disciplina inmateria di concessione di aree e banchine(articolo 17).

Segnala, in particolare, l’articolo 18,comma 1, nel quale si precisa che nonconcorrono a formare il reddito imponi-bile delle Autorità portuali (dunque nonsono assoggettate a imposizione sui red-diti) le entrate delle autorità portuali ti-pizzate dalla legge, fatte salve le « entratediverse ».

In sostanza, per effetto delle disposi-zioni in esame, tra le entrate delle Auto-rità Portuali rimarrebbero assoggettate aimposte sui redditi le sole « entrate di-verse »; ne verrebbero esclusi i proventiderivanti dalla concessione delle aree de-maniali.

Rientra negli ambiti di competenza diquesta Commissione il comma 2 dell’arti-colo 18, che dispone l’inefficacia degli attiimpositivi o sanzionatori coi quali si ap-plica l’imposta sui redditi alle autoritàportuali in relazione alle predette somme.Si prevede altresì l’estinzione automaticadei relativi procedimenti tributari.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 35 — Commissione II

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Tra le disposizioni di competenza dellaCommissione giustizia segnala, inoltre,l’articolo 20, che modifica l’articolo 1161del codice della navigazione in tema dioccupazione abusiva dello spazio dema-niale ed inosservanza di limiti alla pro-prietà privata.

L’articolo 1161 del codice della naviga-zione prevede, nel testo vigente, che chiun-que arbitrariamente occupi uno spazio deldemanio marittimo o aeronautico o dellezone portuali della navigazione interna, neimpedisca l’uso pubblico o vi faccia inno-vazioni non autorizzate, ovvero non os-servi i vincoli cui è assoggettata la pro-prietà privata nelle zone prossime al de-manio marittimo od agli aeroporti, siapunito con l’arresto fino a sei mesi o conl’ammenda fino a euro 516, sempre che ilfatto non costituisca un più grave reato.

Il secondo comma prevede poi che sel’occupazione viene effettuata con un vei-colo, si applichi la sanzione amministra-tiva del pagamento di una somma da euro103 a euro 619; e che in tal caso si possaprocedere alla immediata rimozione for-zata del veicolo.

Con la modifica proposta dall’articolo20, viene aggiunto al secondo comma del-l’articolo 1161 una ulteriore ipotesi in cuisi ha l’applicazione di una sanzione am-ministrativa: viene infatti introdotta lasanzione amministrativa pecuniaria daeuro 500 a euro 10.000 per l’occupazionesenza titolo delle aree gestite dalle autoritàportuali.

Giulia BONGIORNO, presidente, rinviail seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.45.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del Presidente Giulia BONGIORNO.– Interviene il Sottosegretario di Stato perla giustizia, Antonino Gullo.

La seduta comincia alle 10.45.

5-07927 Bernardini: Sul suicidio di un pentito,detenuto nel carcere di Carinola.

Il sottosegretario Antonino GULLO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Rita BERNARDINI (PD) si dichiarainsoddisfatta della risposta, dalla qualeemerge come il detenuto si trovasse in unasorta di isolamento con quattro ore d’ariaal giorno e senza contatto con altri dete-nuti e si ha la conferma di come ilMinistero della giustizia e il DAP stianoormai di fatto eliminando la figura dellopsicologo dalle carceri.

5-07933 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel

carcere di Vibo Valentia.

Il sottosegretario Antonino GULLO ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Rita BERNARDINI (PD) si dichiaratotalmente insoddisfatta della risposta,sottolineando come il richiamo alla giuri-sprudenza della Corte di giustizia europeasia inappropriato a valga semmai a dimo-strare quanto le condizioni di vita deidetenuti siano prossime al limite indicatodalla Corte medesima per ritenere violatol’articolo 3 della Convenzione per la sal-vaguardia dei diritti dell’Uomo e dellelibertà fondamentali.

Giulia BONGIORNO, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 10.55.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di misure cautelaripersonali.

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C. 255 Bernardini, C. 1846 Cota, C. 4616Bernardini, C. 5295 Papa e C. 5399 Fer-ranti.

SEDE CONSULTIVA

Divieto di finanziamento delle imprese chesvolgono attività di produzione, commercio,trasporto e deposito di mine antipersona

ovvero di munizioni e submunizioni agrappolo.C. 5407 Mogherini Rebesani.

Norme riguardanti interventi in favore dellegestanti e delle madri volti a garantire ilsegreto del parto alle donne che non in-tendono riconoscere i loro nati.C. 3303 Lucà ed abb.

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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-07927 Bernardini: Sul suicidio di un pentito,detenuto nel carcere di Carinola.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento alla sua richiesta dinotizie in merito al suicidio del detenutoAngelo Ferrara, posto in essere lo scorso15 luglio presso la Casa Circondariale diCarinola, Le comunico che il predettodetenuto era stato tratto in arresto il 5giugno 2008 e rivestiva la posizione giuri-dica di soggetto definitivo con il fine penaprevisto per il 2 febbraio 2025, essendostato condannato per i reati di rapina,ricettazione e sequestro di persona, anorma degli articoli 628, 648 e 605 delcodice penale.

Dalla documentazione agli atti dell’Am-ministrazione penitenziaria risulta che ilgesto autosoppressivo è stato posto inessere mediante impiccagione, con l’ausiliodi un paio di lacci di scarpe, che sono statilegati al supporto metallico del televisoredella cella detentiva.

Il Ferrara è stato tempestivamente soc-corso dal personale di polizia penitenzia-ria e da quello medico, che dopo averglipraticato gli interventi rianimatori di ritone ha potuto solamente constatare l’avve-nuto decesso.

All’esito degli accertamenti ispettivi –disposti dalla competente Direzione Gene-rale del Dipartimento dell’Amministra-zione penitenziaria per far chiarezza sul-l’accaduto ed affidati al Provveditore re-gionale per la Campania – non sono stateravvisate responsabilità a carico degli ope-ratori penitenziari in servizio presso laCasa Circondariale di Carinola. Il Ferrara,infatti, in considerazione dello status dicollaboratore di giustizia, era stato allo-cato in una camera singola ordinaria,separato dalla restante popolazione dete-

nuta. Nella sua stessa sezione detentiva,all’epoca del fatto, erano presenti soltantoaltri due collaboratori di giustizia.

La camera di pernottamento dove ilFerrara si trovava ristretto ha una super-ficie di ben 25 mq ca., con annesso unbagno di 5 mq ca., regolarmente dotato deiservizi igienici e comprensivo di doccia. Lastanza in questione risulta, peraltro, deltutto rispondente ai requisiti di igiene esanità previsti a norma di legge.

Detto ciò, faccio presente che la par-tecipazione del Ferrara alle attività lavo-rative e trattamentali dell’istituto era ne-cessariamente condizionata dalle priorita-rie esigenze di sicurezza e, quindi, dallanecessità di assicurare il divieto assolutodi contatto con gli altri detenuti. Il Ferrarapoteva, comunque, usufruire degli spazi dipermanenza all’aperto per quattro ore algiorno, così come previsto dal regolamentointerno.

Inoltre, poiché il detenuto aveva mani-festato la volontà di proseguire il percorsodi studi di ragioneria già intrapreso pressol’istituto penitenziario di provenienza, siera provveduto da parte del personaledell’area pedagogica ad interessare un isti-tuto scolastico del territorio al fine diconsentire al Ferrara di sostenere, nelmese di settembre 2012, gli esami diidoneità al terzo anno di ragioneria.

Segnalo, altresì, che il predetto dete-nuto era normalmente seguito dai varioperatori penitenziari (medici, psicologoed educatori) e non era stato identificatocome potenziale suicida. Trattandosi, tut-

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tavia, di collaboratore di giustizia, il Fer-rara era stato sottoposto ad attenta sor-veglianza custodiale.

Per quanto concerne, poi, gli ulterioriquesiti proposti, segnalo che le modalità diintervento degli operatori dell’area peda-gogica sono disciplinate all’interno del-l’istituto secondo uno specifico ordine diservizio. Tale disposizione prevede, infatti,la ripartizione delle competenze tra i 5educatori in organico, al fine di garantirela continuità del servizio e la coperturadelle esigenze di tutta la popolazione de-tenuta dell’istituto. Il servizio psicologico è

assicurato da un esperto ex articolo 80 ilquale, avendo a disposizione un budget di16 ore mensili, assicura mediamente in-terventi settimanali, distribuiti a secondadelle esigenze.

Per completezza di informazione co-munico, da ultimo, che la Casa di reclu-sione di Carinola ha, di recente, ricevutodiversi incrementi di personale finalizzatiproprio all’apertura del nuovo repartodetentivo: allo stato il personale di poliziapenitenziaria presente in istituto è di 240unità, a fronte di una previsione norma-tiva di 250.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-07933 Bernardini: Sul suicidio di un detenutonel carcere di Vibo Valentia.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento al triste episodio daLei segnalato nel presente atto di sinda-cato ispettivo, Le comunico che il suicidioverificatosi lo scorso 9 giugno presso laCasa Circondariale di Vibo Valentia è deldetenuto Calancia Stelian Neculescu.

Dalla documentazione agli atti del Di-partimento dell’Amministrazione peniten-ziaria risulta che il Neculescu era statotratto in arresto il 3 giugno 2007 e rive-stiva la posizione giuridica di soggettodefinitivo con fine pena al settembre 2020,essendo stato condannato per diversi reatiquali rapina, furto e lesioni personali,previsti a norma degli articoli 628, 624 e582 c.p.

Il gesto autosoppressivo è stato posto inessere mediante impiccagione, avendo ilNeculescu utilizzato un lenzuolo a formadi cappio, fissato alle grate della finestradel bagno adiacente la camera detentiva.

Secondo la ricostruzione dei fatti di-sposta dalla Direzione dell’istituto, l’al-larme è stato dato immediatamente daicompagni di cella del predetto detenuto.Sia il personale di polizia penitenziaria,che il personale sanitario presente in isti-tuto sono intervenuti prontamente perprestare i primi soccorsi, eseguendo gliinterventi rianimatori di rito che, pur-troppo, non hanno sortito l’esito sperato.

Per fare massima chiarezza sull’acca-duto, la competente Direzione Generaledel Dipartimento dell’Amministrazione pe-nitenziaria ha affidato al Provveditore re-gionale per la Calabria i necessari accer-tamenti ispettivi: questi ultimi non hannoevidenziato responsabilità a carico deglioperatori penitenziari in servizio presso la

Casa Circondariale di Vibo Valentia. Nelcorso della permanenza nel predetto isti-tuto non risulta, infatti, che il Neculescuabbia espresso disagi tali da poterlo iden-tificare quale potenziale suicida e, per-tanto, non era stato predisposto nei suoiconfronti un programma di osservazionespeciale.

Al tempo del gesto suicidiario il Necu-lescu divideva la camera detentiva conaltri tre detenuti: poiché la superficie dellacamera misurava 33 metri quadri, ciascundetenuto poteva usufruire di più di 8 metriquadri e cioè ben oltre lo spazio di 3 mqa persona, indicato dalla sentenza del 16luglio 2009 della Corte di Giustizia Euro-pea dei diritti dell’uomo come requisitominimo per escludere una violazione del-l’articolo 3 della « Convenzione per lasalvaguardia dei diritti dell’Uomo e dellelibertà fondamentali ».

La predetta camera detentiva era, inol-tre, conforme ai requisiti igienico-sanitaririchiesti dalla normativa di settore, cosìcome verificato dagli operatori peniten-ziari nel corso delle frequenti ispezionieffettuate. Peraltro, nell’istituto di ViboValentia il materiale di pulizia occorrentead ogni singola camera detentiva vieneconsegnato con cadenza bisettimanale.

Per quanto riguarda, poi, gli ulterioriquesiti proposti, segnalo che:

nell’istituto di Vibo Valentia, a frontedi una dotazione organica nell’Area Peda-gogica di nove unità, risultano attualmenteassegnati cinque Funzionari Giuridico Pe-dagogici;

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gli Esperti ex articolo 80 O.P. effet-tuano l’osservazione psicologica per untotale di 12 ore mensili. Alla loro attivitàsi affianca quella svolta dal servizio diassistenza psicologica della locale ASL, per30 ore settimanali.

Quanto alla mancanza, in Calabria, diun Provveditore regionale in pianta stabile,rappresento che la competente DirezioneGenerale del Dipartimento dell’Ammini-strazione penitenziaria ha avviato le pro-cedure per assegnare, in via definitiva, undirigente generale, con incarico di Prov-veditore, al provveditorato in questione.

Per completezza di informazione facciopresente, infine, che la situazione degliistituti calabresi – sotto il profilo sia dellecondizioni detentive che operative – èattentamente seguita dall’Amministrazionepenitenziaria.

È, infatti, prossima la ridefinizione delcircuito detentivo regionale, attraverso unapiù razionale distribuzione della popola-zione detenuta ed è, altresì, in via diattuazione la rimodulazione delle pianteorganiche dei singoli istituti del territoriocalabrese, al fine di renderle maggior-mente rispondenti alle mutate o nuoveesigenze dei singoli istituti penitenziari edagli effettivi carichi di lavoro.

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III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sugli obiettivi della politica mediterranea dell’Italia nei nuovi equilibriregionali.

Audizione del segretario generale della Camera di Commercio Italo-Araba, Sergio Marini(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 42

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Franco NAR-DUCCI.

La seduta comincia alle 14.10.

Indagine conoscitiva sugli obiettivi della politica

mediterranea dell’Italia nei nuovi equilibri regionali.

Audizione del segretario generale della Camera di

Commercio Italo-Araba, Sergio Marini.

(Svolgimento e conclusione).

Franco NARDUCCI, presidente, che lapubblicità dei lavori della seduta odiernasarà assicurata anche attraverso l’attiva-zione di impianti audiovisivi a circuitochiuso e la trasmissione televisiva sul ca-nale satellitare della Camera dei deputati.

Introduce quindi l’audizione.

Sergio MARINI, segretario generaledella Camera di Commercio Italo-Araba,

svolge una relazione sui temi oggettodell’indagine.

Intervengono per porre quesiti e for-mulare osservazioni Franco NARDUCCI,presidente, Matteo MECACCI (PD), MarioBARBI (PD) e Paolo CORSINI (PD).

Sergio MARINI, segretario generale dellaCamera di Commercio Italo-Araba, ri-sponde ai quesiti posti e fornisce ulterioriprecisazioni.

Franco NARDUCCI, presidente, dichiaraconclusa l’audizione.

La seduta termina alle 15.05.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.10 alle 15.15.

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IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sullamedesima materia. C. 5569 Governo, approvato dal Senato e C. 4740 Reguzzoni (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

ALLEGATO 1 (Documento integrativo dell’intervento del deputato Speciale) . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

RISOLUZIONI:

7-00844 Rugghia: Sulle iniziative per il completamento e la messa in funzione dell’insedia-mento militare nell’area del Comune di Cutro (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato (Parere alla IX Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 51

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni concernenti la vendita, l’usufrutto e i canoni degli alloggi del Ministero delladifesa C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400 Rugghia e C. 5491 Bosi . . . . . . . . 51

SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Edmondo CIRIELLI,indi del vicepresidente Francesco SaverioGAROFANI. – Interviene il sottosegretariodi Stato per la difesa, Filippo Milone.

La seduta comincia alle 12.30.

Delega al Governo per la revisione dello strumento

militare nazionale e norme sulla medesima materia.

C. 5569 Governo, approvato dal Senato e C. 4740

Reguzzoni.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento rinviato nella seduta del 13novembre 2012.

Franco GIDONI (LNP) rileva innanzi-tutto che il provvedimento, approvato inprima lettura al Senato anche con il votodella Lega, reca misure volte a ridurre erazionalizzare la spesa della Difesa. L’ispi-razione del disegno di legge del Governo èdunque molto aderente a quella che spinseil suo gruppo a presentare alla Camera,con grande anticipo rispetto all’iniziativadel Ministro, la proposta di legge C. 4740,a prima firma Reguzzoni, abbinata nellaprecedente seduta.

Come già è stato ricordato, la decisionedi avviare una revisione dello strumento

Mercoledì 14 novembre 2012 — 43 — Commissione IV

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militare tiene conto di due esigenze con-correnti: da una parte vi è la necessità diridurre la spesa; dall’altra, quella di man-tenere l’efficacia operativa dello stru-mento, tenendo conto dei presumibili sce-nari d’impiego delle nostre Forze armate.A ciò, durante l’esame al Senato, si èaggiunta l’esigenza di assicurare la pienaintegrabilità dello strumento militare an-che nella prospettiva di una politica didifesa comune europea.

Ritiene, tuttavia, che tale modifica co-stituisca più che altro un auspicio inquanto la road map del provvedimentofinirebbe inevitabilmente per allargare ildiscorso alla politica estera, alla bancacentrale europea, al fatto che debba par-larsi di un’Europa dei popoli e non diun’Europa degli Stati. Ma tutto questo èancora ben lungi dal venire come dimo-stra il fatto proprio in questi giorni sonostati bloccati i fondi per il terremotodell’Emilia.

Ciò premesso, passa in rassegna inmaniera analitica i contenuti del disegnodi legge, soffermandosi su quelle parti chepresentano profili critici.

L’articolo 1 reca una delega legislativail cui termine, essendo ormai prossima lascadenza della legislatura, è tale da con-sentire che l’esercizio della delega possaavvenire ad opera di questo Governo maanche di quello che lo sostituirà nel pros-simo anno.

Giudica favorevolmente il rafforza-mento dei poteri del Capo di stato mag-giore della Difesa operato dall’articolo 2,poiché tale scelta segue gli indirizzi dipolitica militare prevalenti a partire dagliAnni ’90 in tutto l’Occidente. Ritiene, al-tresì, positiva la disposizione introdottadalla Commissione difesa del Senato con-cernente la razionalizzazione del sistemadegli arsenali militari che dovrebbe miraread accrescere i risparmi attraverso lapromozione degli interventi manutentivirealizzati con risorse interne.

Quanto all’articolo 3 che stabilisce lariduzione dell’organico delle Forze armatea 150.000 unità entro il 2024, osserva inprimo luogo che su tale numero si po-trebbe incidere maggiormente anche in

considerazione del fatto che il personaleimpiegato nelle missioni internazionalinon supera complessivamente le 11.000unità. In prima analisi, la sua Forzapolitica si era espressa per una riduzionefino ad arrivare ad un contingente di solicentomila uomini.

In secondo luogo, ritiene che l’orizzontetemporale del 2024 sia eccessivamentelungo anche se pensato in funzione del-l’attenuazione delle resistenze sociali epolitiche per l’uscita dalle Forze armatedel personale in esubero. Peraltro si trattadi un termine che, come solitamente av-viene nel nostro Paese, non è realmentevincolante, essendo possibile una prorogadi anno in anno.

Apprezza, poi, l’apertura operata daltesto alla revisione delle norme concer-nenti lo status giuridico, il reclutamento el’avanzamento del personale militare. An-drebbe altresì abbandonato il cosiddettoavanzamento normalizzato che crea fatal-mente ingorghi negli alti gradi e tutte ledistorsioni che ne conseguono, mentre oc-corre concentrarsi nella definizione di mi-sure che favoriscano il riconoscimento delmerito individuale per le promozioni.

Vede ancora con favore la previsione,introdotta con un emendamento al Senato,di incentivare l’assunzione dei volontaricessati dal servizio anche nel mondo del-l’impiego privato ed, in particolare, dellesocietà di sicurezza private. Ciò tuttaviatestimonia come i provvedimenti chehanno indotto fino al 2015 una fortissimariduzione del turnover nelle Forze di po-lizia abbiano creato una strozzatura chemette a rischio la credibilità dello Stato.

Costituiscono, invece, un giusto ricono-scimento del lavoro svolto dalla Commis-sione difesa della Camera, le norme del-l’articolo 4 che delineano un più rigidocontrollo parlamentare sugli sviluppi deiprincipali programmi d’armamento. Al ri-guardo, osserva solamente che potrebberoprevedersi tempi più congrui per l’espres-sione del parere da parte delle competenticommissioni parlamentari.

In conclusione, ribadisce le perplessitàsulla eccessiva lunghezza della tempisticaprevista per le riduzioni, tra l’altro in

Mercoledì 14 novembre 2012 — 44 — Commissione IV

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buona parte anticipate dal decreto sullaspending review, e sottolinea l’esigenza chela riforma premi il merito nell’avanza-mento, chiarendo in modo inequivocabileche è finito il tempo delle promozioniautomatiche per anzianità. Sarebbe anchel’occasione giusta per promuovere un rial-lineamento delle carriere favorevole aisottufficiali delle Forze armate anche secomprende come la questione sia com-plessa e non facilmente risolvibile in tempiristretti.

Roberto SPECIALE (PdL), intervenendoa titolo personale, dichiara di non condi-videre le finalità del provvedimento chegiudica « costruito sulla pelle » del perso-nale militare. Inoltre, il tema della speci-ficità del personale militare non è tenutoin debito conto nemmeno dal regolamentodi armonizzazione del sistema pensioni-stico in via di predisposizione. Si do-manda, infatti, quale lavoro oggi possaconsiderarsi più usurante dei compiti cheassolvono i nostri militari impegnati nellemissioni internazionali e per quale ra-gione, dunque, si voglia innalzare l’età peril collocamento in quiescenza di chi hasvolto tali funzioni.

Quanto alla prevista soppressione delConsiglio superiore delle Forze armate,osserva che tale organo svolge funzioniconsultive fondamentali per le decisionipolitico militari del Ministro della difesa.Peraltro, osserva che i relativi costi difunzionamento sono assai ridotti e le fun-zioni di contrappeso che svolge non sonosurrogabili in alcun modo. Sul punto,formula quindi la richiesta di svolgere –nell’ambito dell’attività conoscitiva pro-grammata, anche l’audizione del presi-dente del Consiglio superiore delle Forzearmate.

Consegna, inoltre, una nota nella qualeespone dettagliatamente le ragioni dellasua contrarietà al provvedimento (vediallegato 1).

Federica MOGHERINI REBESANI(PD), nel dichiarare di sottoscrivere inte-ramente le valutazioni espresse dal collegaRugghia, evidenzia come il gruppo del

Partito democratico abbia, durante l’esamedel provvedimento al Senato, fatto sì cheil disegno di legge uscisse da quel ramonotevolmente migliorato.

Sottolinea, in particolare, come la ri-forma abbia anche l’obiettivo di renderepossibile una più spedita integrazionedello strumento militare italiano con isistemi di difesa adottati in ambito euro-peo. Apprezza dunque le dichiarazionirese dal Ministro nella seduta di ieri circal’esigenza di contribuire al processo dicostruzione del modello di difesa europeoe ritiene che sia stata opportuna taleintegrazione del testo durante l’iter alSenato.

Osserva, inoltre, che il provvedimentoreca una revisione dello strumento mili-tare e non del modello di difesa, portandoa compimento solo una parte – necessariasì, ma non sufficiente – del più ampiolavoro di riforma. Al riguardo, osserva cheil proprio gruppo ha più volte sollecitato,anche mediante la presentazione di appo-site proposte di legge, l’urgenza di affron-tare un dibattito che definisse quali do-vessero essere le scelte strategiche e poli-tiche del nuovo modello. Sarebbe stato piùlogico adottare prima tali scelte e poiprocedere ad una revisione dello stru-mento militare e auspica, pertanto, chenella prossima legislatura tali scelte pos-sano finalmente compiersi.

Infine, apprezza il tentativo di raffor-zare il controllo del Parlamento sul bilan-cio della Difesa e, in particolare, sullosviluppo dei programmi d’armamento dicui spesso le Commissioni non riescono aseguire l’evoluzione. Ciò, oltre a dare con-cretezza al lavoro svolto dalla Commis-sione difesa della Camera nel corso del-l’indagine conoscitiva avviata nel 2009,risponde all’esigenza avvertita anche dal-l’opinione pubblica di una maggiore tra-sparenza sulle spese per gli investimentidella Difesa.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD)concorda con l’esigenza di svolgere unconfronto sul provvedimento che, pur es-sendo stato oggetto di ampio dibattitopresso l’altro ramo del Parlamento, pre-

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senta tuttora aspetti meritevoli di appro-fondimento. Si tratta infatti di una delegache è formulata sulla base di principi ecriteri direttivi così generali da poter ri-sultare vaghi e che dunque, proprio inrelazione al dibattito parlamentare, po-trebbero essere inquadrati in indirizzi piùspecifici e dettagliati.

Ritiene in particolare necessario chia-rire la portata dei meccanismi di flessibi-lità di bilancio che il testo introduce, siapure in via sperimentale.

Inoltre, si domanda se sia stata presa inconsiderazione l’idea di prevedere un cen-tro unificato per lo svolgimento delle pro-cedure di reclutamento, al fine di ridurregli oneri che adesso invece gravano sucoloro che partecipano alle prove concor-suali, per di più con il rischio che soprav-vengano riduzioni del numero dei postimessi a concorso, come purtroppo è av-venuto.

L’esigenza di svolgere un’istruttoria ilpiù possibile completa – ed in questoambito condivide la richiesta dell’onore-vole Speciale di audire anche il presidentedel Consiglio superiore delle Forze armate– discende anche dall’esigenza di verifi-care attentamente che la revisione in sensoriduttivo delle strutture e degli organicinon comporti alcun pregiudizio del per-sonale che, pur in condizioni sempre piùdifficili, ha garantito e garantisce l’elevatolivello qualitativo dello strumento militare.Sarebbe, a suo avviso, un errore credereche, poiché si afferma di non voler cam-biare il modello di difesa, il presentedisegno di legge non possa intaccare ifondamentali paradigmi della Difesa na-zionale. Al contrario, esso attribuisce alGoverno la facoltà di incidere in profon-dità sulle risorse, sulle strutture e sulpersonale.

Pertanto, ritiene che le ineludibili esi-genze di celerità dell’attività istruttoriadebbano coniugarsi con lo sforzo di svol-gere un esame consono al ruolo ed alprestigio dell’istituzione parlamentare, cherisulterebbero sviliti ove si intenda sem-plicemente ratificare il testo approvato dalSenato.

Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO(Misto), condividendo l’esigenza di unesame istruttorio approfondito, si associaalla richiesta dell’onorevole Speciale disvolgere l’audizione del presidente delConsiglio superiore delle Forze armate edalla richiesta dell’onorevole Di Stanislaorelativa all’audizione dell’Ispettore gene-rale Capo del bilancio della Ragioneriagenerale dello Stato.

Roberto SPECIALE (PdL) rivolge unringraziamento all’onorevole Villecco Ca-lipari per aver espresso, sia pure in formepiù complesse, la preoccupazione che siintenda arrivare ad una ristrutturazionedelle Forze armate che le riduca oltre illimite minimo necessario per la loro fun-zionalità.

Specifica che la sua richiesta di ascol-tare in Commissione il presidente delConsiglio superiore delle Forze armatenasce dalla considerazione che si tratta diun organo che svolge una funzione con-sultiva essenziale per contribuire alle de-cisioni di maggior peso, anche assumendoun ruolo dialettico rispetto al comitato deicapi di stato maggiore di forza armata.

Francesco Saverio GAROFANI (PD), re-latore, nessun altro chiedendo di interve-nire, rinvia quindi il seguito dell’esame adaltra seduta.

La seduta termina alle 13.10.

RISOLUZIONI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Francesco SaverioGAROFANI. – Interviene il sottosegretariodi Stato per la difesa, Filippo Milone.

La seduta comincia alle 13.10.

7-00844 Rugghia: Sulle iniziative per il completa-

mento e la messa in funzione dell’insediamento

militare nell’area del Comune di Cutro.

(Discussione e rinvio).

Antonio RUGGHIA (PD) illustra i prin-cipali contenuti della risoluzione, che

Mercoledì 14 novembre 2012 — 46 — Commissione IV

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prende le mosse dalla risposta fornita indata 9 giugno 2009 all’interrogazione par-lamentare (n. 5-02931) presentata dal-l’onorevole Di Stanislao. In tale occasione,il sottosegretario pro tempore aveva dichia-rato che era venuta meno la motivazioneposta alla base dell’originario progetto eche dunque andava accantonata la possi-bilità di dar seguito al completamentodella struttura militare sita nel comune diCutro.

Tale risposta non sembra tuttavia te-nere in debita considerazione che in data23 giugno 2000 è stato siglato fra ilMinistero della difesa, il Ministero del-l’economia e delle finanze, la regioneCalabria, la provincia di Crotone e ilcomune di Cutro un Accordo di pro-gramma per la realizzazione di un in-sediamento militare a livello di reggi-mento con area addestrativa viciniore, inuna località appositamente individuatanel comune di Cutro. A seguito di taleaccordo, il suddetto comune, sostenendouna spesa iniziale per complessivi 4 mi-lioni di euro, tra urbanizzazione dellearee circostanti e spese accessorie, haprovveduto a compiere tutto ciò che eradi propria competenza, appaltando unprimo lotto funzionale relativo alla rea-lizzazione dell’area destinata agli alloggiper un importo di circa 14.000.000 dieuro, i cui lavori, consegnati in data 5febbraio 2003, sono stati ultimati e col-laudati il 18 dicembre 2009.

L’Accordo di programma prevede cheeventuali modifiche possono essere appor-tate soltanto se c’è il consenso unanimedelle amministrazioni che lo hanno sotto-scritto. È evidente dunque che vi sia unvincolo per il Ministero della difesa.

Avendo le istituzioni locali e regionaliin più occasioni manifestato, anche condiversi incontri pubblici, la volontà dicompletare l’opera militare, fortementevoluta anche dalla popolazione dell’interaprovincia, al momento permane una si-tuazione di grave disagio. Il completa-mento dell’investimento militare avrebbeanche un valore di incentivo sul piano

dello sviluppo economico non solo per ilterritorio del comune di Cutro, ma perl’intera provincia di Crotone.

Per tali ragioni si chiede al Governo diassumere impegni precisi in tal senso.

Il sottosegretario Filippo MILONE, purconsiderando condivisibili le premessedella risoluzione, precisa che la rispostaall’interrogazione parlamentare citata evi-denziava come, rispetto a quanto già co-municato dal Dicastero al Sindaco di Cu-tro con nota del 6 maggio 2009, la situa-zione di fatto non avesse subito modifichedi sostanza, e, quindi, ribadiva quanto giàsostenuto dall’amministrazione militare inquella stessa lettera.

In particolare, in quella sede era statoricordato come l’Accordo di programmasottoscritto nel 2000 ed il conseguenteavvio del progetto per la realizzazione diun insediamento militare nel Comune diCutro traesse origine dalla necessità –vigente il sistema di coscrizione per gliadempimenti degli obblighi di leva – didare concreta attuazione alla legge 23dicembre 1996, n. 662, che prevedeva l’ef-fettuazione, salvo incompatibilità con ledirettive strategiche e le esigenze logistichedelle Forze armate, del servizio obbliga-torio di leva presso Unità o reparti aventisede nel luogo più vicino al comune diresidenza del militare.

Successivamente, per gli effetti deiprovvedimenti discendenti dal combinatodisposto di cui al decreto legislativo n. 215del 2001, ed alla legge n. 226 del 2004, erastato sospeso il servizio di leva con con-seguente adozione del sistema di recluta-mento del personale su base esclusiva-mente volontaria e del modello di difesatotalmente « professionale », che si ponevaquale fattore ostativo oggettivo alla prose-cuzione dell’originario progetto.

Preso atto della mutata situazione, erastata quindi accantonata la possibilità didare seguito al citato progetto, fermo re-stando il costante impegno del Dicasteronella ricerca di soluzioni, il più possibileconcrete, per il miglior utilizzo delle in-frastrutture sino ad allora realizzate.

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Fatta questa doverosa precisazione, ri-leva che la progressiva contrazione dellostrumento militare impone di privilegiareil conseguimento di prioritari obiettivi ad-destrativi, operativi e di ammodernamentoed efficientamento delle Forze armate,rispetto alla realizzazione di nuove strut-ture non pienamente funzionali a taliobiettivi.

In tale contesto si inserisce il disegno dilegge delega per la revisione dello stru-mento militare nazionale, all’esame dellaCommissione, che mira ad una « raziona-lizzazione delle strutture operative, logi-stiche, formative, territoriali e periferiche,anche mediante soppressioni e accorpa-menti, con ubicazione nel minor numeropossibile di sedimi, ottimizzando le rela-tive funzioni, in modo da conseguire unacontrazione strutturale complessiva noninferiore al 30 per cento, entro sei annidalla data di entrata in vigore del decretolegislativo ».

Ricorda, altresì, che proprio in sede diesame di tale disegno di legge il Governoha accolto l’ordine del giorno G 2. 202 delsenatore Caforio, che impegna l’Esecutivo« a procedere, nell’ambito delle misure dirazionalizzazione delle strutture operative,logistiche, formative, territoriali e perife-riche, per quanto possibile e compatibil-mente con le esigenze di riorganizzazione,ad equilibrati interventi con riferimentoalla distribuzione degli enti militari sulterritorio nazionale, incluse le aree stra-tegiche del Mezzogiorno ».

Tenuto conto dei principi e criteri di-rettivi per la revisione dell’assetto struttu-rale ed organizzativo del Ministero delladifesa nonché del citato ordine del giornoaccolto dal Governo, non appare pertantopossibile accogliere gli impegni nella loroattuale formulazione.

Propone, quindi, una riformulazionedella parte dispositiva della risoluzioneche sul presupposto del venir meno delleesigenze della Difesa sul progetto « Cutro »e sulla base dei principi enucleati dallalegge delega per la revisione dello stru-mento militare impegni il Governo allaricerca di soluzioni che tengano conto, da

un lato, del venir meno delle esigenzeposte alla base del progetto « Cutro » daparte della Difesa, alla luce della revisionedello strumento militare nazionale pereffetto della contrazione delle risorse di-sponibili e, dall’altro, dei principi chehanno ispirato il disegno di legge delegasulla revisione dello strumento militare,per il miglior utilizzo delle infrastrutturerealizzate sul territorio comunale di Cutro,anche per scopi non militari.

Franco GIDONI (LNP) rileva che laproposta di riformulazione meriti attentavalutazione in quanto appare orientataalla ricerca di una soluzione positiva aduna problematica di un territorio che haavuto modo di conoscere personalmente.Ha quindi potuto verificare che vi sonopotenzialità di utilizzo dell’infrastruttura,anche in ragione della vicinanza di unaeroporto e di esigenze di tipo abitativopiuttosto diffuse. Auspica tuttavia chel’impegno del Governo possa essere as-sunto anche in relazione a tempi ristretti,non superiori a qualche mese, entro cuiproporre soluzioni praticabili, per evitareun degrado del manufatto già realizzato.

Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO(Misto) condivide le valutazioni del collega,avendo potuto verificare in prima personache le opere di urbanizzazione sono giàstate compiute o in avanzato stato direalizzazione. Inoltre, sarebbe una primarisposta alle tante problematiche di quel-l’area, in cui sono già stati chiuse altriinsediamenti militari, pregiudicando ulte-riormente le aspirazioni dei tanti militarimeridionali desiderosi di svolgere servizionei luoghi d’origine.

Francesco Saverio GAROFANI, presi-dente, nessun altro chiedendo di interve-nire, rinvia quindi il seguito della discus-sione ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.20.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Francesco SaverioGAROFANI. – Interviene il sottosegretariodi Stato per la difesa, Filippo Milone.

La seduta comincia alle 13.20.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato, in un testo unificato, dal Senato.

(Parere alla IX Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizioni e osservazioni).

La Commissione inizia l’esame del testounificato in oggetto.

Gianni FARINA (PD), relatore, osservache il testo unificato in esame, approvatodal Senato lo scorso 12 settembre, disponeuna riforma complessiva della legislazionein materia portuale, muovendosi lungocinque direttrici principali. Ridefinisce iprincipi fondamentali che presiedono alriparto di competenze in materia tra Statoe regioni alla luce del nuovo Titolo V dellaCostituzione, intervenuto dopo l’approva-zione della legge quadro n. 84 del 1994 e,conseguentemente, rivede la classificazionedei porti ed i requisiti per l’istituzionedelle Autorità portuali (articoli 1, 2, 7 e12). Ridefinisce la procedura di adozionedel piano regolatore portuale (articoli 3 e4). Opera alcune modifiche nell’organizza-zione dell’Autorità portuale (articoli 8, 9,10 e 11). Interviene sulla disciplina delleconcessioni da parte delle Autorità (arti-colo 17) e sulle fonti di finanziamentodelle Autorità (articoli 14, 18 e 19).

Con riguardo alle parti di interesse dellaCommissione difesa, segnala in primoluogo, i contenuti dell’articolo 1 che dettaprincipi e criteri direttivi per la distinzionedei compiti delle autorità portuali e delleautorità marittime. Come noto, le funzionidi Autorità marittima (attività di vigilanza,controllo e sicurezza) sono svolte dal Corpodelle capitanerie di porto, corpo tecnico delMinistero della difesa ma dipendente fun-zionalmente dal Ministero delle infrastrut-ture e dei trasporti.

Al riguardo occorre precisare che icompiti dell’Autorità portuale, ove isti-tuita, e dell’Autorità marittima sono defi-niti in maniera analoga a quanto giàprevisto dalla normativa vigente.

Una novità è invece introdotta alcomma 4, dove – con riferimento allanuova categoria dei porti di rilevanzaregionale ed interregionali, per i quali nonè prevista l’istituzione di autorità portuali– si precisa che le Autorità marittime,oltre a svolgere le attività di vigilanza,controllo e sicurezza, potranno, secondomodalità stabilite dalle regioni, garantireanche il supporto funzionale per le ope-razioni portuali.

L’articolo 2, novellando la disciplinaprevigente, reca una nuova classificazionedei porti e stabilisce in modo dettagliatoprincipi e criteri direttivi per la legisla-zione regionale da adottarsi con riferi-mento ai porti di interesse regionale ointerregionale.

Ricorda che, in base all’attuale norma-tiva, i porti sono classificati in due cate-gorie: porti finalizzati per la difesa; portinon finalizzati per la difesa a sua voltasuddivisi in tre classi in base alla rilevanzaeconomica internazionale, nazionale e re-gionale o interregionale.

La disciplina in esame introduce inveceuna nuova classificazione che prevede trecategorie: i porti finalizzati alla difesa; iporti di rilevanza nazionale e internazio-nale; i porti di rilevanza regionale edinterregionale.

Con riferimento ai porti di categoria I– quelli finalizzati alla sicurezza nazionalee che pertanto sono amministrati in viaesclusiva dallo Stato – si ribadisce ladisciplina attualmente prevista, nella partein cui si rimette ad un decreto del Mini-stro della difesa (di concerto con il Mini-stro delle infrastrutture) procede alla in-dividuazione dei porti o delle specifichearee portuali di cui alla categoria I; con lostesso provvedimento sono disciplinate leattività nei porti di I categoria. Non viene,invece, riprodotta la disciplina previgente,nella parte in cui affidava al decretoministeriale anche l’individuazione dellerelative baie, rade e golfi.

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Osserva al riguardo che la mancataprevisione riferita all’individuazione dibaie, rade e golfi da ricomprendere nellearee di categoria I appare ingiustificata,potendosi invece rendere necessaria talequalificazione per finalizzare tali aree alladifesa militare, alla sicurezza dello Stato,al controllo del traffico marittimo ovveroall’addestramento delle unità della marina.

Per i porti di categoria II – che hannorilevanza nazionale ed internazionale – siprevede che – qualora non siano giàindividuate dal piano regolatore portuale– possono essere individuate specifichearee finalizzate al controllo del trafficomarittimo e alle altre esigenze del corpodelle capitanerie di porto, nonché delleForze dell’ordine e dei Vigili del fuoco,amministrate in via esclusiva dallo Stato.

Anche l’individuazione di tali aree –che sono amministrate in via esclusivadallo Stato centrale in virtù del loro in-teresse per ragioni di difesa militare esicurezza pubblica – è rimessa a un de-creto del Ministro della difesa, di concertocon i Ministri dell’interno e delle infra-strutture e dei trasporti, in questo casorichiedendosi però anche l’acquisizione delparere vincolante della competente auto-rità portuale e dell’autorità marittima.

La previsione di un parere vincolantedella competente autorità portuale e del-l’autorità marittima non appare tuttaviacoerente con la ratio della norma, che èquella di salvaguardare il preminente in-teresse generale alla difesa militare e allasicurezza dello Stato, che non può esseresoggetto al veto di alcuna autorità titolaredi interessi particolari.

Peraltro, anche con riguardo ai portirientranti nella nuova categoria III – dirilevanza interregionale o regionale – siprevede che con decreto del Ministro delladifesa, di concerto con il Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti, siano indi-viduate specifiche aree – amministrate invia esclusiva dallo Stato – finalizzate alladifesa militare e alla sicurezza dello Stato,senza in tal caso attribuire natura vinco-lante al parere della competente regione edell’autorità marittima.

Desidera peraltro segnalare come iltesto in esame non prevede alcun aggior-namento della disciplina relativa al « se-gnalamento marittimo dei porti di inte-resse nazionale », che risale al testo unicodel 1885 e del relativo regolamento diattuazione del 1904.

In funzione di un coordinamento con ilnuovo assetto costituzionale, con la nuovatripartizione delle categorie portuali e conil Codice dell’ordinamento militare, apparenecessario chiarire la ripartizione dellecompetenze nei porti rientranti nellanuova categoria III di rilevanza interre-gionale o regionale.

Occorrerebbe invece precisare che lecompetenze relative all’emanazione delleprescrizione tecniche e di sicurezza sonoesercitate dallo Stato, attraverso il serviziodei fari e del segnalamento marittimodella Marina militare, mentre sono dicompetenza delle regioni quelle relativealla realizzazione e alla gestione delleinfrastrutture e dei segnalamenti portualiche non siano destinati esclusivamente allanavigazione d’altura, costiera o per l’at-terraggio.

In tal senso, appare comunque oppor-tuna una disciplina transitoria per garan-tire l’indispensabile continuità del servizionei porti classificati come d’interesse re-gionale, prevedendo, nelle more dell’ema-nazione delle necessarie disposizioni re-gionali, che la Marina militare continui adassicurare la gestione degli impianti cheha attualmente in carico, e che la regionein cui è ubicato il porto provveda alrimborso delle spese di gestione anticipatedalla Marina stessa.

Per le medesime ragioni di coordina-mento di una disciplina che – come detto– risale ad un periodo in cui l’assettoorganizzativo dello Stato era ben diffe-rente, segnala altresì l’esigenza che il prov-vedimento chiarisca che tra i compiti delleautorità portuali sia prevista la manuten-zione ordinaria e straordinaria delle particomuni nell’ambito portuale tra cui rien-trano anche i segnalamenti portuali, fermorestando che il Servizio fari della Marinaresta responsabile della definizione dellecaratteristiche degli impianti e che, in via

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transitoria, continuerà a svolgere i compitirelativi a tale ambito fino alla loro devo-luzione alle autorità portuali.

Si riserva pertanto di presentare unaproposta di parere che rechi i suddettirilievi.

Il sottosegretario Filippo MILONE di-chiara di condividere pienamente i conte-nuti della relazione ed i rilievi criticiespressi dal relatore sull’attuale formula-zione del provvedimento.

Gianni FARINA (PD), relatore, presentauna proposta di parere con condizioni eosservazioni, che illustra (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 13.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.35 alle 13.45.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 novembre 2012.

Disposizioni concernenti la vendita, l’usufrutto e i

canoni degli alloggi del Ministero della difesa.

C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400

Rugghia e C. 5491 Bosi.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle13.45 alle 13.50.

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ALLEGATO 1

Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionalee norme sulla medesima materia (C. 5569 Governo, approvato dal

Senato e C. 4740 Reguzzoni).

DOCUMENTO INTEGRATIVO DELL’INTERVENTO DEL DEPUTATOSPECIALE

Ci troviamo oggi ad iniziare l’esame e lavalutazione della legge delega di revisionedello strumento militare appena approvatadal Senato della Repubblica. Una legge cheovviamente non nasce dal nulla, tant’è chenel recente passato il dibattito politico alivello nazionale si è più volte soffermatosulla necessità di rivedere in senso ridut-tivo l’apparato della Difesa in modo taleche anch’esso contribuisse, insieme a tuttele altre istituzioni statali, al processo dirisanamento della finanza pubblica. Unalegge che ha trovato una anticipazione nelrecente provvedimento di « spending re-view », che, sebbene non ancora in modooperativo data la mancanza dei provvedi-menti applicativi discendenti (essenzial-mente un decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri ed un decreto del Pre-sidente della Repubblica), ha già apportatoun taglio del 10 per cento alla consistenzaorganica delle Forze armate prevedendo diridurle dalle attuali 190.000 unità di rife-rimento a 170.000 unità entro il 2015.

Il cardine concettuale del provvedi-mento in esame è quello che per mante-nere gli attuali livelli di operatività efunzionalità, nell’impossibilità di risorseaggiuntive, sia necessario riqualificare laspesa per la Difesa dirottando più risorseverso i settori dell’esercizio e dell’investi-mento a detrimento di quelle ora destinateal personale. A tal fine e facendo riferi-mento ai paesi alleati si introduce la notaottimale ripartizione percentuale delle ri-sorse « 50-25-25 » tra personale, esercizioe investimento quale panacea di tutte lediscrasie. Un obiettivo che si raggiunge

agendo sul settore personale la cui spesaassorbe oggi circa il 70 per cento delbudget.

Per ottenere questo risultato sono statepreviste ulteriori decurtazioni alla forzaorganica delle Forze armate che al ter-mine di un transitorio insolitamente breve(il tutto deve concludersi entro il 2024),considerata la permanenza media di 30-35anni del personale in servizio permanente,dovranno attestarsi a 150.000 unità. Lanuova ripartizione delle risorse dovrebbeconsentire, come indicato dal Ministro DiPaola alla Camera, di « mettere le Forzearmate nelle migliori condizioni per af-frontare la sfida del futuro », tenuto ancheconto della « indispensabilità di tendere aduniformare le nostre Forze armate alcontesto evolutivo disegnato insieme aiprincipali partner europei »; in sintesi ènecessario disporre nel settore degli inve-stimenti di risorse per fornire le forzearmate di « capacità operative e tecnolo-giche avanzate ».

Nel quadro che ho delineato e prima diproseguire, mi sembra assolutamente do-veroso cercare di capire come il settore delpersonale sia potuto arrivare ad assorbirecosì tante risorse mettendo apparente-mente in crisi il sistema e le eventualiresponsabilità in materia.

Non posso ritenere che ciò derivi dallastruttura della legge iniziale del modelloprofessionale a 190.000 unità, perché lalegge venne espressamente finanziata perla componente personale.

Che cosa allora è accaduto durante ilsuccessivo percorso del modello professio-

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nale ? In effetti due sono i problemi che sisono succeduti: da un lato manovre poli-tiche di vari governi hanno decurtato lerisorse finanziarie appositamente allocatenella legge originaria per il personale,impedendo di dare vita anche a miratenorme di esodo finanziate, e dall’altra illivello degli investimenti si è comunquemantenuto rilevante.

In sintesi, quale ovvia conseguenza ma-tematica della diminuzione del budgetdella Difesa si è elevato man mano ilrapporto percentuale delle spese del per-sonale rispetto a quello degli investimentie dell’esercizio. Inoltre a fronte di costi delpersonale e degli investimenti si è reali-sticamente contratto, al di sotto di limitiaccettabili, l’esercizio, che costituisce in-vece il bacino di risorse indispensabili perassicurare addestramento, ovvero operati-vità e sicurezza.

Di chi la responsabilità ? Beh è evidenteche quanto indicato avrebbe potuto essereaffrontato meglio e prima se esposto comeevidente rischio a suo tempo con efficaciae chiarezza, dai Capi di Stato maggioredella Difesa che si sono succeduti nell’arcodegli ultimi 10-15 anni.

Ho fatto questo breve richiamo alleresponsabilità, perché è evidente che seper mantenere livelli addestrativi e ope-rativi adeguati, in mancanza di risorseaggiuntive, l’unica possibilità pratica èquella individuata nel disegno di legge,allora deve essere altresì chiaro che leresponsabilità per quanto detto non pos-sono e non devono scaricarsi sull’anellodebole della catena ovvero sul personale.

Su questo aspetto mi ha molto colpitoche nella discussione assembleare al Se-nato solo alcuni o forse solo il senatoreRamponi ha messo il dito nella piagaparlando esplicitamente che il riequilibriosi raggiunge tramite sacrifici del personale:per tutto il resto, solo accenni vaghi onessun accenno. Mi viene addirittura ildubbio che chi ha parlato, studiato, di-battuto non abbia voluto o potuto spiegareo addirittura non sia riuscito a capire laportata del provvedimento. Infatti:

Come mai non è stato detto chiara-mente, per onestà concettuale e per lealtà

e senso della responsabilità nei confrontidell’assemblea, che il personale delle Forzearmate costituirà l’agnello sacrificale dellariforma ?

Perché non è stato messo in rilievo chediminuiranno i profili di carriera cioèl’avanzamento di qualsiasi ruolo e di qual-siasi categoria del personale delle treForze armate ?

Perché non si è detto chiaramente cheil processo di equiordinazione con il per-sonale delle Forze di polizia, base strate-gica di tutti gli sviluppi concreti e soprat-tutto di dignità del personale delle Forzearmate rispetto quello delle Forze di po-lizia, non verrà pertanto rispettato, di fattofacendo diventare il personale delle Forzearmate di serie B rispetto a quello delleForze dell’ordine ?

Perché non è stato detto che le variantiai profili di carriera del personale delle treForze armate porteranno ad un minoretrattamento economico in servizio e ad unminore trattamento economico in pen-sione ?

Perché non è stato detto che le possi-bilità di immettere il personale precarionel servizio permanente delle Forze ar-mate diminuirà in modo determinante,rischiando di rimandare nelle regioni piùpovere del Paese personale che ha dato 4-8anni della propria vita e che non è statodietro una scrivania ma che è stato im-piegato a difendere gli interessi nazionalimagari in Afghanistan ?

Perché non si è avuto nemmeno ilcoraggio, per diminuire il fenomeno, diprevedere che il transito nei civili dellaDifesa provenga esclusivamente dai ruolidel personale delle Forze armate ?

Perché si è dovuta mettere la previsionedel raggiungimento forzato del modello a150.000 al 2024, ancorché con possibilitàdi prolungarlo ?

Perché sono stati messi in rilievo i postidi lavoro che si creeranno nel Nord Italiaper effetto degli F35 e non è stato evi-denziato come i 53.000 posti di lavoro inmeno che si perderanno nei prossimi 12anni (fino al 2024) sono invece tutti delSUD, con il rischio che ben altre organiz-zazioni assumano giovani senza lavoro ?

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Su tutto quanto questo e su altro miaspetto una riflessione seria in Commis-sione (e con il Governo) perché o i pro-blemi non sussistono o sono stati ignoratio sminuiti al massimo, rifiutandomi dicredere che siano stati nascosti. Ma sepenalizziamo qualcuno e in modo a mioavviso evidente dobbiamo avere la forza didirlo con chiarezza alla Nazione e alParlamento, specie nel caso di impossibi-lità di fare altrimenti. Ciò per aprire alpersonale delle Forze armate, che stannopagando anche con il sangue la difesadegli interessi nazionali, un credito daparte del Paese.

Una cosa è certa che il personale delleForze armate con cui per la mia prece-dente carriera sono in giornaliero contattomi esprime invece preoccupazioni e so-prattutto una demotivazione galoppante econseguente all’iter del provvedimento nel-l’attuale stesura.

Ciò mi induce a due riflessioni. Laprima è di natura politica; il mondo conle stellette, che come tutti i cittadini ita-liani, nel breve medio termine sarà chia-mato ad eleggere il nuovo parlamento cista giudicando e ci giudicherà per quantodiremo, faremo, approveremo e il rischioè di consegnare all’antipolitica anche partedi questo bacino.

Per quanto riguarda la motivazione, dasempre in ambito militare la stessa non èstata considerata un valore aggiunto maparte essenziale della efficienza dello stru-mento.

Quale motivazione avrà il personaledelle Forze armate, dopo questa riformanella attuale stesura ? È una domanda acui mi auguro che non mi si risponda chederiverà dalla operatività ed efficienzadello strumento: dimenticherebbe che cosasignifica vivere con 1200-1500 euro almese con famiglia magari a 800 chilometri

dai luoghi di nascita. La situazione dellefamiglie è un aspetto che ormai nessunComandante può trascurare!

Concludo, dicendo che non si può fareun progetto dimenticando il personale. C’èa mio avviso la possibilità di coniugaretutti gli aspetti attraverso la presentazionedi emendamenti che possano attenuare lepenalizzazioni e introdurre elementi difavore per il personale. Elementi necessariproprio perché trattasi di una legge diassoluto rilievo di cui anche il personalepuò diventare parte attiva e non solopassiva. Tra l’altro proprio in un contestodi richiami a Paesi alleati, questa leggepotrebbe trovare la forza per andare adequiparare non privilegi ma dovuti prov-vedimenti che concretizzino la specificità emi riferisco in particolare al Welfare e allepensioni, in cui invece assistiamo a prov-vedimenti recentemente approvati dal Go-verno contrari sia alla funzionalità dellastruttura sia al personale (recente decretodi armonizzazione dei limiti di età appro-vato il 30 ottobre 2012).

Ho voluto evidenziare quanto sopracon mero spirito costruttivo nella consa-pevolezza che nella grave contingenza at-tuale occorre lo sforzo sinergico di tutti gliaventi causa per ottenere dei provvedi-menti efficaci, equilibrati che mirino allafunzionalità e all’operatività ma anche chesiano privi di immeritate sperequazioni.Altrimenti le parole che normalmentespendiamo per elogiare le nostre Forzearmate allorché tornano i nostri morti, difronte al cui sacrificio mi inchino, o al-lorché facciamo visite nei vari teatri ope-rativi rimarranno non solo parole al ventoma addirittura elementi di riferimentonegativi.

Per quanto mi riguarda, in assenzadelle auspicate modifiche, annuncio fin daora il mio personale voto contrario alprovvedimento.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 54 — Commissione IV

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ALLEGATO 2

Riforma della legislazione in materia portuale (C. 5453, approvato, inun testo unificato, dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,

esaminato, per le parti di propriacompetenza, il testo unificato C. 5453,approvato dal Senato, recante « Riformadella legislazione in materia portuale »;

evidenziato che l’articolo 2, novel-lando la disciplina previgente, reca unanuova classificazione dei porti senza peròriprodurre, con riguardo ai porti di cate-goria I – la disposizione che affidava aldecreto del Ministro della Difesa anchel’individuazione delle relative baie, rade egolfi;

segnalato che tale omissione appareingiustificata, potendosi invece rendere ne-cessaria tale qualificazione per finalizzaretali aree alla difesa militare, alla sicurezzadello Stato, al controllo del traffico ma-rittimo ovvero all’addestramento delleunità della marina;

rilevato altresì che per i porti dicategoria II, aventi rilevanza nazionale edinternazionale, si prevede che l’individua-zione di aree finalizzate al controllo deltraffico marittimo e alle altre esigenze delcorpo delle capitanerie di porto, sia ri-messa ad un decreto del Ministro delladifesa, richiedendosi però anche l’acquisi-zione del parere vincolante della compe-tente autorità portuale e dell’autorità ma-rittima;

evidenziato che l’attribuzione di unanatura vincolante al parere della compe-tente autorità portuale e dell’autorità ma-rittima non appare coerente con la ratiodella norma, che è quella di salvaguardareil preminente interesse generale alla difesa

militare e alla sicurezza dello Stato, chenon può essere soggetto al veto di alcunaautorità titolare di interessi particolari, inanalogia a quanto peraltro previsto conriguardo all’analogo decreto ministerialerelativo ai porti rientranti nella nuovacategoria III;

segnalata infine l’esigenza che il testoin esame aggiorni la disciplina relativa al« segnalamento marittimo dei porti di in-teresse nazionale », coordinandola con ilnuovo assetto costituzionale, con la nuovatripartizione delle categorie portuali e conil codice dell’ordinamento militare, chia-rendo in particolare la ripartizione dellecompetenze nei porti rientranti nellanuova categoria III di rilevanza interre-gionale o regionale, salva la necessariaprevisione di una disciplina transitoria,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

all’articolo 2, comma 1, capoverso« articolo 4, comma 2 », dopo le parole« nei porti di categoria I » aggiungere leseguenti « e relative baie, rade e golfi »;

all’articolo 2, comma 1, capoverso« articolo 4, comma 3 » sostituire le parole« previa acquisizione del parere vincolantedella competente autorità portuale e del-l’autorità marittima » con le seguenti« sentita la competente autorità portuale el’autorità marittima »;

Mercoledì 14 novembre 2012 — 55 — Commissione IV

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e con le seguenti osservazioni:

per le ragioni evidenziate in pre-messa si valuti l’opportunità di integrarel’articolo 4 della legge n. 84 del 1994,come novellato dal testo in esame al finedi:

a) precisare che le competenze re-lative all’emanazione delle prescrizionetecniche e di sicurezza sono esercitatedallo Stato, attraverso il Servizio dei farie del segnalamento marittimo della Ma-rina militare, mentre sono di competenzadelle regioni quelle relative alla realizza-zione e alla gestione delle infrastrutture edei segnalamenti portuali che non sianodestinati esclusivamente alla navigazioned’altura, costiera o per l’atterraggio, intro-ducendo una disciplina transitoria pergarantire l’indispensabile continuità del

servizio nei porti classificati come d’inte-resse regionale, secondo cui, nelle moredell’emanazione delle necessarie disposi-zioni regionali, la Marina militare conti-nua ad assicurare la gestione degli im-pianti che ha attualmente in carico, e chela regione in cui è ubicato il porto prov-veda al rimborso delle spese di gestioneanticipate dalla Marina stessa;

b) chiarire che tra i compiti delleautorità portuali sia prevista la manuten-zione ordinaria e straordinaria delle particomuni nell’ambito portuale tra cui rien-trano anche i segnalamenti portuali, fermorestando che il Servizio dei fari dellaMarina resta responsabile della defini-zione delle caratteristiche degli impianti eche, in via transitoria, continuerà a svol-gere i compiti relativi a tale ambito finoalla loro devoluzione alle autorità portuali.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 56 — Commissione IV

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VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-08434 Barbato: Attuazione del processo di valorizzazione e dismissione del patrimonioimmobiliare pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

5-08435 Fluvi: Tempistica per l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio deiministri, previsto dal decreto-legge n. 201 del 2011, per la revisione delle modalità dideterminazione dell’indicatore della situazione economica equivalente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

SEDE CONSULTIVA:

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare di volontari per lamobilitazione e della riserva nazionale qualificata delle Forze armate. Nuovo testounificato C. 2861 e abb. (Parere alla IV Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria,e conclusione – Parere favorevole con condizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato dal Senato (Parere alla IXCommissione) (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis del regolamento, pergli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato. C. 3905 e abb. (Parere alla XIIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . 61

ALLEGATO 4 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

RISOLUZIONI:

7-01006 Bernardo: Proroga dei termini per la presentazione delle domande di dichiarazioneal catasto dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni e per la presentazione degliatti di aggiornamento catastale.

7-01025 Messina: Proroga dei termini per la presentazione delle domande di dichiarazioneal catasto dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni (Seguito della discussionecongiunta e conclusione – Approvazione di un testo unificato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

ALLEGATO 5 (Testo unificato delle risoluzioni approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . 71

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 65

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Gianfranco CONTE. –Interviene il sottosegretario di Stato perl’economia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 13.30.

Gianfranco CONTE, presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma5, del regolamento, la pubblicità dellesedute per lo svolgimento delle interroga-zioni a risposta immediata è assicurataanche tramite la trasmissione attraversol’impianto televisivo a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 57 — Commissione VI

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Informa che l’interrogazione 5-08435Fluvi è stata sottoscritta dal deputatoVerini.

Avverte quindi che il Governo ha chie-sto di rinviare lo svolgimento dell’interro-gazione 5-08436 Della Vedova e Di Biagio,in quanto, a causa della complessità deiquesiti posti, non è stato possibile disporredelle notizie necessarie a fornire un’esau-riente risposta.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) accede allarichiesta di rinviare lo svolgimento dell’in-terrogazione, di cui è cofirmatario, e didifferire conseguentemente il confrontosulla delicata materia che ne costituiscel’oggetto.

Ribadisce, tuttavia, la volontà degli in-terroganti, nonché del gruppo al quale essiappartengono, di fare chiarezza in meritoall’entità delle risorse dei cosiddetti contidormienti destinate al fondo di cui all’ar-ticolo 1, commi da 343 a 345, della leggen. 266 del 2005 – istituito con la finalitàdi indennizzare i risparmiatori rimastivittime di frodi finanziarie –, essendo piùche mai urgente e indifferibile passare dalpiano teorico della mera analisi a quellodei fatti.

Nell’osservare, altresì, come la predettarichiesta di rinvio faccia immaginare unadifficoltà del Governo ad affrontare l’ar-gomento oggetto dell’atto di sindacatoispettivo, auspica che il differimento dellosvolgimento dello stesso consenta all’Ese-cutivo di fornire risposte adeguate, di cuii cittadini interessati hanno urgente biso-gno.

Gianfranco CONTE, presidente, avverteche, a seguito della richiesta del Governo,e concorde il presentatore, l’interrogazione5-08436 sarà svolta in altra seduta.

5-08434 Barbato: Attuazione del processo di valo-

rizzazione e dismissione del patrimonio immobiliare

pubblico.

Francesco BARBATO (IdV) rinuncia adillustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Vieri CERIANI ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Francesco BARBATO (IdV) sottolineacome il Governo, per l’ennesima volta, nonabbia fornito alcuna reale informativa ri-spetto alle tematiche affrontate dall’inter-rogazione, dimostrando ulteriormente lascarsa attenzione ed il poco rispetto neiconfronti del lavoro parlamentare. Peral-tro, ritiene che l’assoluta inconsistenzadella risposta dimostri dello stato di con-fusione in cui procede l’azione dell’Esecu-tivo che, in particolare in ambito tributa-rio, si limita a meri annunci, quale quelloeffettuato pochi giorni fa dal Presidentedel Consiglio in merito all’introduzione diun’imposta patrimoniale, e precipitosa-mente smentito a poche ore di distanza.

Si dichiara quindi assolutamente insod-disfatto della risposta, sottolineando l’esi-genza di massima legalità e trasparenzanei processi di dismissione e valorizza-zione del patrimonio immobiliare pub-blico, al fine di non ripetere gravi vicende,come quella che ha riguardato il Fondoimmobili pubblici, nella quale alcuni po-tentati economici, specificamente il gruppoCaltagirone, hanno lucrato indebiti van-taggi a danno degli interessi erariali, inparticolare avvalendosi indebitamente diun regime fiscale di assoluto favore rela-tivamente agli immobili conferiti al Fondostesso. Alla luce di tali negative esperienzeoccorre vigilare con attenzione affinchétali processi non si trasformino in unavera e propria svendita dei beni pubblici,che rappresenterebbe un inaccettabile de-pauperamento di un patrimonio che ap-partiene a tutti i cittadini. A tale propositoconsidera preoccupante che il Governonon abbia ancora definito un preciso pro-gramma temporale per l’attuazione delpredetto processo di dismissione, anche inconsiderazione del fatto che esso dovràessere realizzato in un contesto economicomolto sfavorevole, caratterizzato dalla ri-duzione dei volumi delle transazioni im-mobiliari e dalla caduta delle quotazionidi mercato degli immobili stessi.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 58 — Commissione VI

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Evidenzia quindi, su un piano più ge-nerale, la gravissima trascuratezza che hafinora caratterizzato la gestione degli im-mobili pubblici, ricordando, a titolo diesempio, il caso, da lui stesso denunciatocon l’interrogazione a risposta immediatanumero 5-07768, relativa alle gravissimeirregolarità dei beni demaniali ubicati nel-l’area archeologica di Paestum, dalla qualeè emerso come addirittura il sindaco dellostesso Comune di Capaccio-Paestum occu-perebbe senza alcun titolo un immobileresidenziale posto all’interno della stessaarea demaniale.

In tale contesto, considera, pertanto,particolarmente censurabile che il Go-verno, nonostante la sua caratterizzazionetecnica, non sia stato ancora in grado diassumere iniziative decisive in questocampo, soprattutto ponendo fine ai vastis-simi fenomeni di cattiva gestione del de-manio pubblico e alle illegalità in cuispesso risultano coinvolti gli organi politicicorresponsabili di tale gestione.

5-08435 Fluvi: Tempistica per l’emanazione del de-

creto del Presidente del Consiglio dei ministri, pre-

visto dal decreto-legge n. 201 del 2011, per la

revisione delle modalità di determinazione dell’in-

dicatore della situazione economica equivalente.

Walter VERINI (PD) rinuncia ad illu-strare l’interrogazione, di cui è cofirma-tario.

Il sottosegretario Vieri CERIANI ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Walter VERINI (PD), nel prendere attodella risposta del Sottosegretario, esprimeperplessità non sul contenuto della stessa,ma sulla farraginosità che ha finora ca-ratterizzato l’iter di attuazione dell’articolo5 del decreto-legge n. 201 del 2011, ilquale, prevedendo una revisione delle mo-dalità di determinazione dell’indicatoredella situazione economica equivalente(ISEE), nonché dei campi di applicazionedello stesso, introduce alcuni criteri volti a

immettere elementi di maggiore equità nelnostro sistema fiscale.

Rilevando come sia trascorso ormaiquasi un anno dall’approvazione del men-zionato provvedimento legislativo, auspica,quindi, che siano decisamente ridotti itempi necessari per tradurre in realtàconcreta la revisione delle modalità dideterminazione e dei campi di applica-zione dell’ISEE.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Gianfranco CONTE. –Interviene il sottosegretario di Stato perl’economia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 13.50.

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio

nazionale militare di volontari per la mobilitazione

e della riserva nazionale qualificata delle Forze

armate.

Nuovo testo unificato C. 2861 e abb.

(Parere alla IV Commissione).

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis, del regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, econclusione – Parere favorevole con con-dizioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 6novembre scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricordache il relatore, Pizzetti, nella precedenteseduta di esame del provvedimento avevaillustrato il provvedimento, segnalando al-cuni aspetti problematici per quanto at-tiene ai profili di competenza della Com-missione Finanze.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 59 — Commissione VI

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Luciano PIZZETTI (PD), relatore, nelrichiamare le considerazioni da luiespresse nel corso della precedente sedutadi esame del provvedimento, sottolineal’esigenza di acquisire su di esso la valu-tazione del Governo.

Il sottosegretario Vieri CERIANI os-serva che, come segnalato dai competentiuffici dell’Amministrazione finanziaria,tanto i criteri di delega di cui all’articolo3, comma 1, lettera l), numeri 1) e 2),quanto quelli di cui al successivo articolo4, comma 1, lettera i), numero 2), delprovvedimento, appaiono formulati in ma-niera così generica da non consentirel’individuazione della misura e, in talunicasi, anche della stessa tipologia degliincentivi e delle agevolazioni fiscali che siha intenzione di riconoscere.

Rileva, in ogni caso, come l’attuazionedi tali criteri di delega comporterebbeoneri finanziari, in relazione ai quali ènecessario individuare adeguate forme dicopertura.

Luciano PIZZETTI (PD), relatore, allaluce dei rilievi già espressi nel corso dellasua illustrazione, e delle considerazioniespresse dal Sottosegretario, formula unaproposta di parere favorevole con condi-zioni (vedi allegato 3).

La Commissione approva la proposta diparere formulata dal relatore.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato dal Senato.

(Parere alla IX Commissione).

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis del regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, erinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del13 novembre scorso.

Gianfranco CONTE, presidente e rela-tore, ricorda di aver illustrato, nella seduta

di ieri, il contenuto del provvedimento,evidenziando alcuni rilievi in merito adaspetti del testo.

Il sottosegretario Vieri CERIANI ritieneopportuna la soppressione del comma 3dell’articolo 12, volto a introdurre dispo-sizioni in materia di servizi doganali neiterminali retroportuali, rilevando come laformulazione dell’articolo 46, comma 4,del decreto-legge n. 201 del 2011 appaiapiù corretta rispetto a quella proposta dalprovvedimento in esame.

Inoltre, per quanto riguarda l’articolo18, osserva come tra le entrate non sog-gette a tassazione dovrebbero essere con-template soltanto quelle connesse conl’esercizio di poteri autoritativi in funzionedel perseguimento di finalità statali. Ri-leva, infatti, come l’introduzione, nell’ar-ticolo 13 della legge n. 84 del 1994, dellanuova lettera e-bis), appaia, sotto il profiloformale, unicamente finalizzata a evitarela tassazione di proventi diversi da quelliconseguiti in funzione del perseguimentodi specifiche finalità di pubblico interesse,che, in quanto tali, dovrebbero esserericondotte e assimilate alle entrate oggettodi tassazione, di cui alla lettera e) delmedesimo articolo 13. Pertanto consideraopportuno modificare la formulazionedello stesso articolo 18, nel senso di com-prendere tra le entrate non soggette adimposizione solo quelle connesse conl’esercizio di poteri autoritativi, funzionalial perseguimento di finalità statali.

Gianfranco CONTE, presidente e rela-tore, con riferimento alle considerazioniespresse dal Sottosegretario circa l’articolo18 del provvedimento, rileva come, alcontrario di quanto sostenuto dall’ammi-nistrazione finanziaria, alcune commis-sioni tributarie abbiano ritenuto il dirittodi porto assimilabile alla tassa di anco-raggio e alla tassa di imbarco e sbarco.

Osserva quindi come, alla luce del ri-chiamato orientamento degli organi di giu-stizia tributaria, il predetto diritto, inquanto avente natura tributaria, dovrebbeessere escluso dall’imponibile ai fini del-l’IRES.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 60 — Commissione VI

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In tale contesto ritiene pertanto oppor-tuno non procedere nella seduta odiernaall’espressione del parere sul provvedi-mento, chiedendo al Governo di procederea un ulteriore approfondimento di talespecifica materia.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

Testo unificato C. 3905 e abb.

(Parere alla XIII Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon osservazione).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Elvira SAVINO (PdL), relatore, rilevacome la Commissione sia chiamata adesaminare, ai fini del parere alla XIIICommissione Agricoltura, il testo unificatodelle proposte di legge C. 3905 Nastri, C.4088 Jannone, C. 4503 Di Giuseppe, C.5099 Delfino e 5306 Fiorio, recante dispo-sizioni in materia di agricoltura sociale.

Il provvedimento, che si compone di 7articoli, è volto, ai sensi dell’articolo 1, apromuovere l’agricoltura sociale, nell’am-bito delle competenze regionali, allo scopodi facilitare l’accesso alle prestazioni es-senziali che devono essere garantite allepersone, alle famiglie e alle comunità intutto il territorio nazionale e in particolarenelle zone rurali o svantaggiate.

In tale ambito la norma opera unriferimento, in realtà non del tutto chiaro,ai livelli essenziali delle prestazioni con-cernenti i diritti civili e sociali, di cuiall’articolo 117, secondo comma, letteram), della Costituzione, ed afferma chel’agricoltura sociale costituisce un aspetto« della multifunzionalità delle attività agri-cole », finalizzato allo sviluppo di inter-venti e di servizi sociali, socio-sanitari,educativi e di inserimento socio-lavorativo.

L’articolo 2, comma 1, reca la defini-zione di agricoltura sociale, con la quale siintendono le attività esercitate dagli im-

prenditori agricoli di cui all’articolo 2135del codice civile che, in forma singola oassociata con soggetti pubblici, nonché conorganismi non lucrativi di utilità sociale,organismi della cooperazione, organizza-zioni di volontariato, associazioni ed entidi promozione sociale, fondazioni, enti dipatronato e altri soggetti privati, integranoin modo sostanziale, continuativo e qua-lificante l’attività agricola con attività diinserimento socio-lavorativo di soggettisvantaggiati, molto svantaggiati e disabili,anche attraverso la fornitura di servizi e diprestazioni, oppure con la fornitura diprestazioni e di servizi sociali, socio-sani-tari, riabilitativi, terapeutici, formativi ededucativi per famiglie, anziani, categoriedeboli e soggetti svantaggiati.

In tale ambito il comma 2 specifica chele prestazioni e i servizi sociali sono rea-lizzate in cooperazione con i servizi socio-sanitari e con gli enti pubblici competentiper territorio, qualora ciò sia previstodalle normative vigenti.

Ai sensi dell’articolo 3, comma 1, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano sono chiamate ad adeguare,qualora necessario, la propria legislazioneper consentire l’accreditamento degli ope-ratori dell’agricoltura sociale presso glienti preposti alla gestione dei servizi edelle prestazioni indicate dall’articolo 2.

La norma specifica che il monitoraggioe la valutazione dei servizi e delle presta-zioni sono svolti in base alle disposizionipreviste dal soggetto che effettua l’accre-ditamento, in coerenza con le linee guidadefinite ai sensi dell’articolo 7 dall’Osser-vatorio sull’agricoltura sociale.

L’ultimo periodo del comma stabilisceche le imprese accreditate sulla base delpossesso di requisiti minimi sono iscrittein un elenco costituito a livello regionale.

In caso di inerzia delle regioni e delleprovince autonome, il comma 2 affida adun decreto del Ministro per i rapporti conle regioni e per la coesione territoriale, diconcerto con il Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali, la defini-zione dei requisiti minimi per l’accredita-mento delle imprese.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 61 — Commissione VI

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L’articolo 4 consente agli operatori del-l’agricoltura sociale di costituire organiz-zazioni di produttori di agricoltura sociale,per prodotti e per servizi dell’agricolturasociale; tali organizzazioni, ai fini delrispetto dei requisiti minimi per il rico-noscimento, devono essere costituite daalmeno tre imprese, anche al di fuori dellamedesima regione, e devono avere unvolume minimo di produzione commercia-lizzata e di servizi erogati pari a 90.000euro.

L’articolo 5, comma 1, consente diutilizzare locali o parte di locali esistentinel fondo agricolo per l’esercizio delleattività di agricoltura sociale.

In tale ambito rileva per gli ambiti dicompetenza della Commissione Finanze, ilcomma 2, ai sensi del quale tali locali sonoassimilabili, ad ogni effetto di legge, aifabbricati rurali strumentali all’attività de-gli imprenditori agricoli di cui all’articolo2135 del codice civile.

Tale disposizione costituisce infattiun’agevolazione fiscale, in quanto, ai sensidell’articolo 13, comma 8, del decreto –legge n. 201 del 2011, ai fabbricati ruraliad uso strumentale l’imposta municipalepropria (IMU) si applica con l’aliquotaridotta dello 0,2 per cento, che i comunipossono ulteriormente ridurre fino allo 0,1per cento. In sostanza, la norma estende aifabbricati rurali utilizzati per le attività diagricoltura sociale il regime IMU agevolatoche attualmente si applica solo alle attivitàagricole e di allevamento proprie ed aquelle di agriturismo, come elencate dal-l’articolo 9, comma 3-bis, del decreto –legge n. 557 del 1993.

Al riguardo segnala come la previsioneappaia suscettibile di determinare un mi-nor gettito tributario, per il quale non èindicata alcuna copertura.

Il comma 3 affida alle regioni il com-pito di disciplinare gli interventi per ilrecupero del patrimonio edilizio esistenteai fini dell’esercizio di attività di agricol-tura sociale, stabilendo comunque il ri-spetto delle specifiche caratteristiche tipo-logiche e architettoniche, nonché delle ca-ratteristiche paesaggistico-ambientali deiluoghi.

L’articolo 6, comma 1, consente alleistituzioni pubbliche che gestiscono mensescolastiche e ospedaliere di prevedere,nelle gare concernenti i relativi servizi difornitura, criteri di priorità per l’inseri-mento di prodotti agroalimentari prove-nienti da operatori dell’agricoltura sociale.

In base al comma 2, i comuni, inconformità alle disposizioni in materia dimercati agricoli di vendita diretta, defini-scono modalità idonee di presenza e divalorizzazione dei prodotti provenientidall’agricoltura sociale, su richiesta deglioperatori del settore.

Sempre per quanto riguarda i profili diinteresse della Commissione Finanze, se-gnala il comma 3, in base al quale gli entipubblici, territoriali e non territoriali,sono chiamati a stabilire criteri di prioritànei procedimenti di assegnazione di ter-reni demaniali, soggetti al regime dei benidemaniali o a vincolo di uso civico, perfavorire l’insediamento e lo sviluppo delleattività di agricoltura sociale.

Il comma 4 modifica l’articolo 48,comma 3, lettera c), del codice delle leggiantimafia e delle misure di prevenzione, alfine di prevedere che i beni immobiliconfiscati alle organizzazioni mafiose pos-sano essere concessi dagli enti locali cuisono stati trasferiti anche agli operatoridell’agricoltura sociale accreditati ai sensidelle disposizioni regionali vigenti.

L’articolo 7, comma 1, istituisce pressoil Ministero delle politiche agricole alimen-tari e forestali, senza nuovi o maggiorioneri per la finanza pubblica, l’Osserva-torio sull’agricoltura sociale, al quale sonoassegnati i compiti di:

a) definire linee guida per l’attivitàdelle istituzioni pubbliche in materia diagricoltura sociale, con particolare riferi-mento ai criteri di accreditamento delleimprese, alla semplificazione delle proce-dure amministrative, alla proposizione distrumenti di assistenza tecnica, alla for-mazione e al sostegno alle imprese, alladefinizione di percorsi formativi, allamessa a punto di contratti tipo tra impresee pubblica amministrazione;

Mercoledì 14 novembre 2012 — 62 — Commissione VI

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b) monitorare ed elaborare le infor-mazioni sulla presenza e sullo sviluppodelle attività di agricoltura sociale nelterritorio nazionale;

c) raccogliere e valutare le ricerchesull’efficacia delle pratiche di agricolturasociale e il loro inserimento nella rete deiservizi territoriali;

d) proporre iniziative per coordinaree integrare l’agricoltura sociale nelle po-litiche di coesione e di sviluppo rurale;

e) proporre azioni di comunicazionee di animazione territoriale per suppor-tare le iniziative delle regioni e degli entilocali in materia.

Il comma 2 regola la composizionedell’Osservatorio, il quale è composto da10 membri, cui non compete alcuna in-dennità, compenso o rimborso spese, deiquali quattro rappresentanti delle ammi-nistrazioni dello Stato, due rappresentantidelle regioni e delle province autonome diTrento e di Bolzano, due rappresentantidelle organizzazioni professionali e di rap-presentanza del settore agricolo, nonchédue rappresentanti di organizzazioni delterzo settore, individuati tra gli operatorigià attivi nel territorio nel settore dell’agri-coltura sociale.

Si riserva quindi di formulare unaproposta di parere, anche alla luce del-l’andamento del dibattito.

Il sottosegretario Vieri CERIANI con-corda con il relatore circa il fatto che laprevisione di cui all’articolo 5, comma 2,del provvedimento, potrebbe determinareun minor gettito tributario, per il qualenon si indica alcuna forma di copertura.

Elvira SAVINO (PdL) formula una pro-posta di parere favorevole con un’osser-vazione (vedi allegato 4), la quale segnalaalla Commissione di merito la necessità diindividuare un’adeguata forma di coper-tura degli oneri finanziari che l’articolo 5,comma 2, è suscettibile di determinare.

Ignazio MESSINA (IdV), nel concordarecon la proposta di parere formulata dalrelatore, rileva, peraltro, come la que-stione relativa alla copertura del minorgettito derivante dalla previsione di cuiall’articolo 5, comma 2, del testo unificatorientri nell’ambito delle competenze dellaCommissione Bilancio, presso la quale iltema sarà da lui opportunamente ripro-posto a tempo debito.

Coglie inoltre l’occasione per segnalareancora una volta al Governo, dopo averegià presentato, invano, molteplici atti disindacato ispettivo, la possibilità di utiliz-zare in maniera più utile per il settoredell’agricoltura – eventualmente, ancheper coprire gli oneri connessi all’attua-zione del provvedimento in esame – lerisorse attualmente destinate al funziona-mento dell’Istituto sviluppo agricolo (ISA),società finanziaria con capitale di 300milioni di euro, interamente posseduto dalMinistero delle politiche agricole, alimen-tari e forestali, la quale, sebbene dispongadi un organico di oltre trenta dipendenti,tra cui quattro dirigenti, ha concluso insette anni solo 26 pratiche di finanzia-mento.

Francesco BARBATO (IdV), nel sotto-lineare l’estrema attenzione costantementededicata dal gruppo dell’Italia dei Valorialle reali esigenze del territorio, evidenziai gravi danni subiti dall’agricoltura e, piùin generale, dall’intero tessuto produttivodi molte aree della Toscana, dell’Umbria edel Lazio a causa delle alluvioni degliultimi giorni.

In tale contesto invita il Governo adimostrare disponibilità concreta nei con-fronti delle esigenze del settore agricolo,che, al di là di tali eventi calamitosi, già sitrovava in una condizione di estrema dif-ficoltà, attuando misure di sostegno chepossono essere finanziate eliminando glisprechi che si annidano in molti settori delbilancio pubblico, compreso quello rela-tivo allo stesso comparto agricolo.

La Commissione approva la proposta diparere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.05.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 63 — Commissione VI

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RISOLUZIONI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Gianfranco CONTE. –Interviene il sottosegretario di Stato perl’economia e le finanze Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 14.05.

7-01006 Bernardo: Proroga dei termini per la pre-

sentazione delle domande di dichiarazione al catasto

dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni e

per la presentazione degli atti di aggiornamento

catastale.

7-01025 Messina: Proroga dei termini per la pre-

sentazione delle domande di dichiarazione al catasto

dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni.

(Seguito della discussione congiunta e con-clusione – Approvazione di un testo uni-ficato).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione, rinviata, da ultimo,nella seduta del 7 novembre scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverteche la risoluzione 7-01006 Bernardo èstata sottoscritta anche dal deputato Ven-tucci.

Ricorda quindi che nella precedenteseduta di discussione degli atti di indirizzoil deputato Costa aveva presentato unanuova formulazione della risoluzione7-01006, di cui è cofirmatario. In quellasede, alla luce delle perplessità espressedal Sottosegretario Ceriani, si era conve-nuto di rinviare il seguito della discus-sione, al fine di consentire al Governo unulteriore approfondimento in materia.

Il Sottosegretario Vieri CERIANI rilevacome la tematica oggetto delle risoluzionisia stata ulteriormente esaminata dal Go-verno, il quale non ritiene, tuttavia, dipoter mutare la posizione assunta in oc-casione della precedente seduta, ribadendopertanto l’indisponibilità, già dichiarata inprecedenza, ad accedere ad ulteriori ipo-tesi di proroga dei termini per la presen-

tazione delle domande di dichiarazioni alcatasto dei fabbricati rurali e per la pre-sentazione degli atti di aggiornamento ca-tastale, in quanto tali proroghe determi-nerebbero effetti negativi per la finanzapubblica.

Ignazio MESSINA (IdV), nel ricordaredi avere già espresso, nella precedenteseduta di discussione, il proprio apprez-zamento per la chiarezza del Sottosegre-tario, da cui dissente comunque nel me-rito, ribadisce l’inutilità di una riformula-zione degli atti di indirizzo che depotenzil’impegno da essi contemplato, fino alpunto di escludere già in partenza l’as-sunzione di ogni responsabilità, da partedell’Esecutivo, per quanto riguarda l’ado-zione di provvedimenti concreti volti aprorogare i termini di accatastamento e diaggiornamento catastale.

Chiede, pertanto, che la propria riso-luzione sia posta in votazione nella sedutaodierna.

Gianfranco CONTE, presidente, avverteche, a seguito della richiesta in tal sensoavanzata dal deputato Messina, e nonavendo il Sottosegretario ritenuto di eser-citare la facoltà, attribuita al Governodall’articolo 117, comma 3, del Regola-mento, di chiedere la rimessione in As-semblea delle risoluzioni, queste ultimesaranno poste in votazione nella sedutaodierna.

In tale contesto suggerisce ai presenta-tori di formulare un testo unificato dellerisoluzioni in discussione, che riprenda glispunti contenuti in entrambi gli atti diindirizzo.

Ignazio MESSINA (IdV) condivide ilsuggerimento del Presidente, dichiarandosidisponibile ad unificare le risoluzioni indiscussione.

Cosimo VENTUCCI (PdL) concorda an-ch’egli con la proposta del Presidente di for-mulare un testo unificato delle risoluzioni.

Gianfranco CONTE, presidente, avverteche i presentatori hanno formulato untesto unificato delle risoluzioni in discus-sione (vedi allegato 5).

Mercoledì 14 novembre 2012 — 64 — Commissione VI

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Ivano STRIZZOLO (PD) sottoscrive iltesto unificato delle risoluzioni.

La Commissione approva il testo uni-ficato delle risoluzioni, che assume il nu-mero 8-00212.

La seduta termina alle 14.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 14 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.10 alle 14.15.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 65 — Commissione VI

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ALLEGATO 1

5-08434 Barbato: Attuazione del processo di valorizzazione e dismis-sione del patrimonio immobiliare pubblico.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione a risposta imme-diata in Commissione l’onorevole Barbatochiede quale sia la strategia perseguita dalGoverno in merito al processo di valoriz-zazione dismissione del patrimonio immo-biliare pubblico.

Al riguardo, occorre premettere che inmateria di valorizzazione e dismissione delpatrimonio immobiliare pubblico varisono i provvedimenti predisposti al fine dipervenire ad un utilizzo efficiente delpatrimonio pubblico.

Il primo approccio sistematico per unacompleta conoscenza dell’attivo pubblico èrappresentato dal progetto « Patrimoniodella pubblica amministrazione », avviatodal Ministero dell’economia e delle finanzeai sensi della legge finanziaria 2010.

Una prima fase di raccolta dei datidelle pubbliche amministrazioni (pari adoltre 11.000 istituzioni) si è conclusa nelmarzo del 2011 ed ha riportato una ri-sposta complessiva da parte di circa 5.900Amministrazioni rappresentanti:

53 per cento del totale

64 per cento delle regioni

76 per cento delle province

59 per cento dei comuni (questi ul-timi rappresentano il 70 per cento circadelle Amministrazioni incluse nel perime-tro potenziale di rilevazione).

Quanto al grado di rappresentativitàdei dati, si precisa che considerata larisposta delle grandi città (12 comuni conpopolazione superiore ai 250 mila abi-

tanti), la percentuale sale al 75 per cento,rendendo quindi i dati ottenuti più signi-ficativi di quanto il semplice dato di ade-sione complessivo (come detto, il 53 percento) possa far ritenere.

Comunque, per rendere il censimentoin questione maggiormente esaustivo, laprossima rilevazione sarà effettuata me-diante l’integrazione con banche dati uf-ficiali di altre istituzioni (esempio registriimmobiliari).

In proposito, giova precisare che, te-nuto conto della strategicità del progetto,solo la condivisione da parte di tutte leAmministrazioni pubbliche e la effettivacollaborazione consentirà la piena cono-scenza del patrimonio pubblico.

In particolare, i numerosi interventinormativi finora adottati sono stati fina-lizzati al contemporaneo perseguimento dipolitiche:

a) di razionalizzazione degli spazi delpatrimonio immobiliare in uso alle Am-ministrazioni statali, per la riduzione dellelocazioni passive, e di efficientamento deirelativi costi gestionali;

b) di supporto agli Enti territorialinelle loro politiche di valorizzazione edismissione;

c) di dismissione del predetto patri-monio immobiliare.

A tale ultimo riguardo, il decreto-legge6 luglio 2011, n. 98, convertito nella leggen. 111 del 2011, prevede agli articoli 33 e33-bis una molteplicità di strumenti tra i

Mercoledì 14 novembre 2012 — 66 — Commissione VI

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quali la costituzione di società per azioni,anche di gestione del risparmio, di con-sorzi o di fondi immobiliari.

In particolare, il citato articolo 33 pre-vede la costituzione di uno o più fondicomuni di investimento allo scopo di:

a) partecipare a fondi di investimentoimmobiliare chiusi (cosiddetto fondo difondi) promossi o partecipati dagli Entipubblici anche territoriali, per fornire laliquidità necessaria per la realizzazione diinterventi di valorizzazione;

b) valorizzare e dismettere immobili,allo scopo di ridurre il debito pubblico, diproprietà:

dello Stato non utilizzati per fina-lità istituzionali;

del Ministero della difesa e non piùutilizzati per finalità istituzionali;

degli enti territoriali anche prove-nienti da atti di trasferimento ai sensidel cosiddetto federalismo demaniale;

di società controllate dallo Stato odi Enti pubblici;

dello Stato, anche ad uso gover-nativo.

Per quanto riguarda il rafforzamentodei processi di razionalizzazione deglispazi, di riduzione delle locazioni passivee di contenimento dei costi gestionali degliimmobili utilizzati dalle Amministrazionistatali, l’Agenzia del Demanio ha il com-pito di verificare la congruità dei canoni dilocazione, di predisporre i piani di razio-nalizzazione degli spazi nell’ottica del con-tenimento della spesa pubblica e, inoltre,riveste il ruolo di manutentore unico perl’efficientamento della spesa.

Il modello di intervento all’uopo dise-gnato è il seguente:

il ruolo di coordinamento ed affian-camento all’Ente è svolto dalla DirezioneImmobiliare di CDP nelle varie fasi divalorizzazione ovvero: censimento, regola-rizzazione, razionalizzazione/spending re-view, valutazione, valorizzazione urbani-stico-catastale (cambio di destinazione dapubblico a privato) ed infine messa areddito dei beni;

il ruolo di sostegno operativo è svoltodalla CDPI SGR – Società di gestione delrisparmio specializzata nella costituzione egestione di fondi immobiliari, attraverso isuoi strumenti, ovvero il Fondo FIA (svi-luppo immobili di Housing sociale) ed ilFondo FIV Plus (acquisto immobili pub-blica amministrazione da valorizzare).

In particolare, CDPI SGR, attraverso ilFondo FIV Plus, a valle delle proceduresvolte dalla Direzione Immobiliare e dagliEnti, valuta, nella sua piena autonomia, ilproprio interesse ad investire in immobilipassibili di valorizzazione/trasformazione,ed elabora in accordo con l’Ente studi difattibilità che gli Enti potranno mettere ingara attraverso procedure ad evidenza pub-blica. Al fine di non alterare la concorrenzadel mercato, la SGR si impegnerà nei con-fronti dell’Ente ad acquistare l’immobile alprezzo definito e indicato nel bando ovetale bene risulti non aggiudicato.

Il modello d’intervento è stato conce-pito per:

garantire all’Ente un risultato a valledel processo di valorizzazione;

evitare la speculazione immobiliarederivante da cartelli che possano alterareil risultato dell’asta;

fornire garanzia al mercato sullabontà dell’intero processo di valorizza-zione e messa in vendita attirando quindiun maggior numero di investitori.

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ALLEGATO 2

5-08435 Fluvi: Tempistica per l’emanazione del decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri, previsto dal decreto-legge n. 201 del 2011,per la revisione delle modalità di determinazione dell’indicatore della

situazione economica equivalente.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il documento in esame l’Onorevoleinterrogante chiede di conoscere i tempiper l’emanazione del decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri per larevisione delle modalità di determinazionee dei campi di applicazione dell’indicatoredella situazione economica equivalente(ISEE), considerato che, ai sensi dell’arti-colo 5 del decreto-legge n. 201 del 2011,convertito, con modificazioni, dalla leggen. 214 del 22 dicembre 2011, tale provve-dimento avrebbe dovuto essere adottatoentro il 31 maggio 2012.

Per quanto di competenza, il Ministerodel lavoro e delle politiche sociali riferiscequanto segue.

Lo schema di provvedimento in argo-mento predisposto dal Ministro del lavoroe delle politiche sociali ha ricevuto ilprevisto concerto del Ministro dell’econo-mia e delle finanze ed è in fase di inoltroal Consiglio di Stato. Il provvedimentosarà poi trasmesso per il parere delleCommissioni parlamentari competenti.

Per quanto riguarda la decorrenza perla individuazione delle agevolazioni fiscalie tariffarie nonché le provvidenze di na-tura assistenziale che non potranno essere

più riconosciute ai soggetti in possesso diun ISEE superiore alla soglia individuatacon il decreto stesso, il provvedimentoattuativo stabilisce che le nuove modalitàdi calcolo dell’ISEE siano adottate a de-correre dal 1o gennaio 2013, ovvero, alladecorrenza dei 30 giorni dall’entrata invigore del provvedimento del Ministero dellavoro e delle politiche sociali di appro-vazione della modulistica necessaria allaattuazione del decreto del Presidente delConsiglio dei ministri.

In merito alla determinazione deicampi di applicazione del nuovo stru-mento e delle relative soglie in riferimentoalle prestazioni sociali agevolate erogate alivello locale sulla base dell’ISEE, la de-terminazione delle soglie è di competenzadegli enti erogatori, che utilizzano l’ISEEquale strumento unificato di valutazionedella situazione economica. Il provvedi-mento stabilisce la revisione delle soglielimitatamente all’assegno ai nuclei fami-liari con almeno tre figli minori e all’as-segno di maternità di cui, rispettivamente,all’articolo 65 della legge n. 448 del 1998e all’articolo 74 del decreto legislativo 26marzo 2001, n. 151.

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ALLEGATO 3

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare divolontari per la mobilitazione e della riserva nazionale qualificata

delle Forze armate. Nuovo testo unificato C. 2861 e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis del Regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, ilnuovo testo unificato delle proposte dilegge C. 2861 Paglia e abbinate, recante« Delega al Governo per l’istituzione delServizio nazionale militare di volontari perla mobilitazione e della riserva nazionalequalificata delle Forze armate », come ri-sultante dall’emendamento approvato insede referente,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) con riferimento all’articolo 3,comma 1, lettera l), numeri 1) e 2), i quali,nel definire i principi e criteri direttividella delega legislativa conferita al Go-verno per l’istituzione del Servizio nazio-nale militare di volontari per la mobilita-zione (SNM), prevedono agevolazioni fi-scali in favore dei datori di lavoro, pro-porzionali alla durata delle assenze deiloro dipendenti arruolati nel SNM per iperiodi di addestramento o richiamo, non-ché agevolazioni fiscali relative « all’impo-sta sul reddito » in favore dei professionistie dei lavoratori autonomi arruolati nelSNM, in ragione della durata dei periodi

di addestramento o di richiamo, provvedala Commissione di merito a dettagliaremeglio tali previsioni, in particolare spe-cificando, almeno per sommi capi, l’am-bito di applicazione, le caratteristiche, icriteri di determinazione dell’ammontaree le condizioni di fruizione delle agevola-zioni, a sostituire, al numero 2) dellapredetta lettera l), il riferimento « all’im-posta sul reddito » con quello alle impostesui redditi, nonché a individuare un’ade-guata forma di copertura dei relativi onerifinanziari;

2) con riferimento all’articolo 4,comma 1, lettera i), numero 2), la quale,nel definire i principi e criteri direttividella delega legislativa conferita al Go-verno per l’istituzione e il funzionamentodella Riserva nazionale qualificata delleForze armate (RNQ), prevede che anche alpersonale della RNQ siano riconosciutiincentivi, benefici fiscali e trattamentoeconomico analoghi a quelli previsti per ilpersonale arruolato nel SNM ai sensi del-l’articolo 3, comma 1, lettera l), numero 1),provveda anche in questo caso la Com-missione di merito a specificare meglioambito di applicazione, caratteristiche, cri-teri di determinazione e condizioni difruizione delle predette agevolazioni fi-scali, nonché a individuare un’adeguataforma di copertura dei relativi oneri.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 69 — Commissione VI

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ALLEGATO 4

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificatoC. 3905 e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,

esaminato il testo unificato delleproposte di legge C. 3905 ed abbinate,recante disposizioni in materia di agri-coltura sociale, come risultante dagliemendamenti approvati dalla Commis-sione di merito;

rilevato come il provvedimento per-segua, in armonia con gli indirizzi strate-gici della politica dell’Unione europea inmateria, il condivisibile obiettivo di diver-sificare ed ampliare l’attività degli impren-ditori agricoli, nonché di rafforzare ladisponibilità sul territorio, in particolarenelle zone rurali o svantaggiate, dei servizisociali, socio-sanitari, educativi e di inse-rimento socio-lavorativo,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

con riferimento al comma 2 dell’ar-ticolo 5, il quale prevede che i localiutilizzati per l’esercizio delle attività diagricoltura sociale sono assimilabili, adogni effetto di legge, ai fabbricati ruralistrumentali all’attività degli imprenditoriagricoli, con la conseguenza che anche adessi si applica l’aliquota IMU ridotta dello0,2 per cento, che i comuni possono ul-teriormente ridurre fino allo 0,1 per cento,valuti la Commissione di merito la neces-sità di individuare un’adeguata forma dicopertura del minor gettito tributario chela previsione è suscettibile di determinare.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 70 — Commissione VI

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ALLEGATO 5

7-01006 Bernardo: Proroga dei termini per la presentazione delle do-mande di dichiarazione al catasto dei fabbricati rurali iscritti nel catastodei terreni e per la presentazione degli atti di aggiornamento catastale.

7-01025 Messina: Proroga dei termini per la presentazione delledomande di dichiarazione al catasto dei fabbricati rurali iscritti nel

catasto dei terreni.

TESTO UNIFICATO DELLE RISOLUZIONIAPPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,

premesso che:

l’articolo 19 del decreto-legge n. 78del 2010 prevede, ai commi 8 e 9, inmateria di cosiddetti « fabbricati fanta-sma », che « entro il 31 dicembre 2010 ititolari di diritti reali sugli immobili chenon risultano dichiarati in catasto indivi-duati secondo le procedure previste dal-l’articolo 2, comma 36, del decreto-leggen. 262 del 2006, sono tenuti a procederealla presentazione, ai fini fiscali, dellarelativa dichiarazione di aggiornamentocatastale » e che « entro il medesimo ter-mine del 31 dicembre 2010 i titolari didiritti reali sugli immobili oggetto di in-terventi edilizi che abbiano determinatouna variazione di consistenza ovvero didestinazione non dichiarata in catasto,sono tenuti a procedere alla presentazione,ai fini fiscali, della relativa dichiarazionedi aggiornamento catastale »; l’Agenzia delterritorio, successivamente alla registra-zione degli atti di aggiornamento presen-tati, avrebbe reso disponibili ai comuni ledichiarazioni di accatastamento per i con-trolli di conformità urbanistico-edilizia,attraverso il portale per i comuni;

ai sensi dell’articolo 2, comma5-bis, del decreto – legge cosiddetto « Mil-leproroghe » del 2011 (decreto-legge n. 225del 2010), il suddetto termine è stato

spostato al 30 aprile 2011, motivando laproroga con il rilevante ammontare delleoperazioni in corso, sia per quel cheriguarda le iscrizioni a catasto, sia perquanto riguarda l’attribuzione della ren-dita catastale presunta;

con l’articolo 13, comma 14-ter, deldecreto-legge n. 201 del 2011 si è stabilitoche « I fabbricati rurali iscritti nel catastodei terreni devono essere dichiarati alcatasto edilizio urbano entro il 30 novem-bre 2012 »; in tale ambito sono compresi:

a) i « fabbricati ex rurali », ovverogli edifici che hanno perso i requisiti diruralità e che occorre censire;

b) i « fabbricati rurali » ovvero ifabbricati che sono corretti in mappa, cheoccorre accatastare e che possono mante-nere i requisiti soggettivi ed oggettivi diruralità;

c) i « fabbricati di montagna », icosiddetti « scau o baite », per i quali ècomunque indispensabile provvedere al-l’accatastamento;

con il comunicato dell’Agenzia delterritorio del 5 marzo 2012 sono stati resinoti i risultati dell’attività di iscrizione incatasto degli « immobili fantasma », di se-guito evidenziati:

2.228.143 particelle del catastoterreni, nelle quali si è constatata la pre-

Mercoledì 14 novembre 2012 — 71 — Commissione VI

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senza di potenziali fabbricati, non presentinelle banche dati catastali;

al 30 aprile 2011, i tecnici del-l’Agenzia avevano già completato l’accer-tamento su 1.065.484 particelle, grazieanche all’adempimento spontaneo dei con-tribuenti;

nell’arco temporale compreso trail 2 maggio 2011 e la fine del medesimoanno è stato avviato il processo di attri-buzione della rendita presunta sulle rima-nenti 1.162.659 unità immobiliari;

gli immobili ancora da trattarenel 2012 sono 368.664;

l’articolo 11, comma 7, del decreto-legge n. 16 del 2012 ha stabilito che entro120 giorni dalla data di pubblicazionenella Gazzetta Ufficiale del comunicatodell’Agenzia del territorio con cui è datanotizia dell’avvenuta affissione, all’albopretorio dei comuni dove sono ubicati gliimmobili, degli atti di attribuzione dellapredetta rendita (quindi entro il 3 settem-bre 2012), devono essere presentati gli attidi aggiornamento catastale per le unitàimmobiliari per le quali è stata attribuitala rendita presunta, ai sensi del comma 10dell’articolo 19 del decreto-legge n. 78 del2010: tale adempimento è a carico deititolari di diritti reali sugli immobili esorge a seguito dell’affissione in ciascuncomune, a cura dell’Agenzia del territorio,delle rendite catastali presunte; in talecontesto il citato comma 7 ha inoltrequadruplicato le sanzioni previste per lamancata presentazione degli atti di aggior-namento catastale dopo l’attribuzionedella rendita presunta;

con il comunicato dell’Agenzia delterritorio 5 maggio 2012 (pubblicato inpari data sulla Gazzetta Ufficiale) è statoreso noto l’elenco dei « Comuni interessatidall’attività di attribuzione della renditapresunta ai fabbricati non dichiarati inCatasto ai sensi dell’articolo 19, comma 10,del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,convertito con modificazioni, dalla legge30 luglio 2010, n. 122. Attività di pubbli-cazione per la notifica degli esiti »;

da ultimo, l’articolo 23-quater deldecreto-legge n. 95 del 2012, concernentela revisione della spesa pubblica, disponeche l’Agenzia del territorio sia incorporatanell’Agenzia delle entrate;

in relazione alla mole di aggiorna-menti catastali ancora da effettuare, siaper gli immobili cosiddetti « fantasma »,sia per i fabbricati rurali, le associazioniprofessionali interessate segnalano le dif-ficoltà inerenti all’effettuazione di taliadempimenti, derivanti da diversi fattoriconcomitanti: quanto agli immobili cosid-detti « fantasma », si tratta infatti di fab-bricati per i quali è complesso anche soloricostruire la proprietà, in quanto appar-tenenti a più proprietari, nessuno dei qualiresidente, o perché sono state omesse ledichiarazioni di successione, oppure inragione del fatto che sono stati eseguiti attidi compravendita senza volture, ovveroancora in quanto a livello cartograficoesistono forti problemi, legati alla circo-stanza che la mappa catastale non risultacorrispondente allo stato dei luoghi; perquanto riguarda invece i fabbricati rurali,oltre alle criticità appena segnalate, è stataevidenziata la presenza di « code telema-tiche », che stanno intasando gli ufficiperiferici dell’Agenzia del territorio;

si prospetta pertanto la necessità diprorogare sia il termine del 30 novembre2012 previsto dall’articolo 13, comma 14-ter, del decreto-legge n. 201 del 2011 peri fabbricati rurali, sia il termine del 3settembre 2012, previsto dall’articolo 11,comma 7, del decreto-legge n. 16 del 2012,concernente la presentazione degli atti diaggiornamento catastale per le unità im-mobiliari per le quali è stata attribuita larendita presunta, al fine di evitare che aicontribuenti siano applicate sanzioni perritardi negli adempimenti che non sonoriconducibili alla responsabilità del sog-getto obbligato, ma alle difficoltà sopraevidenziate,

impegna il Governo

ad assumere iniziative normative volte adisporre una breve proroga, fino al mese

Mercoledì 14 novembre 2012 — 72 — Commissione VI

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di maggio 2013, dei termini per la dichia-razione al catasto edilizio urbano dei fab-bricati rurali iscritti nel catasto dei terrenie per la presentazione degli atti di aggior-namento catastale relativi alle unità im-mobiliari per le quali è stata attribuita larendita presunta, previsti, rispettivamente,dall’articolo 13, comma 14-ter, del decre-to-legge n. 201 del 2011, e dall’articolo 11,comma 7, del decreto-legge n. 16 del 2012,ovvero, in subordine, a prevedere, fino alpredetto termine del maggio 2013, la nonapplicazione delle sanzioni previste dal-l’articolo 1, comma 336, della legge n. 311

del 2004, al fine di tenere conto delledifficoltà a rispettare tali scadenze, legateai carichi di lavoro gravanti in meritosull’Agenzia del territorio, ai ritardi deri-vanti al riguardo dall’incorporazione dellamedesima Agenzia nell’Agenzia delle en-trate e agli elementi di criticità segnalatidalle associazioni degli intermediari pro-fessionali che svolgono i relativi adempi-menti.

(8-00212) « Bernardo, Messina, Costa, Ven-tucci, Barbato, Strizzolo,Brugger, Di Giuseppe ».

Mercoledì 14 novembre 2012 — 73 — Commissione VI

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VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 74

AUDIZIONI INFORMALI:

Seguito dell’audizione informale di rappresentanti di giornali di partito che percepiscono icontributi all’editoria, nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 5270 Governo e C. 5116Giulietti, recanti delega al Governo in materia di sviluppo del mercato editoriale . . . . . . . . . . . 74

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, in materia di professioni dei beniculturali. C. 1614 Madia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 14 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle10 alle 10.35.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 14 novembre 2012.

Seguito dell’audizione informale di rappresentanti

di giornali di partito che percepiscono i contributi

all’editoria, nell’ambito dell’esame dei progetti di

legge C. 5270 Governo e C. 5116 Giulietti, recanti

delega al Governo in materia di sviluppo del

mercato editoriale.

L’audizione informale è stata svoltadalle 10.45 alle 11.30.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 novembre 2012.

Modifiche al codice dei beni culturali e del paesag-

gio, in materia di professioni dei beni culturali.

C. 1614 Madia.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle11.35 alle 11.55.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 74 — Commissione VII

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 75

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materialeambientale. C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060Faenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

INTERROGAZIONI:

5-06990 Codurelli: Sulla mancata prosecuzione dei lavori nella Galleria « Monte Piazzo » . 75

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

5-07761 Burtone: Sulla bitumazione del manto stradale dallo svincolo di Tricarico a Bernalda . 76

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

5-08027 Pelino: Sull’ammodernamento della strada statale n. 680 Avezzano-Sora . . . . . . . . . 76

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 14 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle10.10 alle 10.20.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 novembre 2012.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,

e altre disposizioni in materiale ambientale.

C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e

modificata dal Senato e C. 5060 Faenzi.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle10.20 alle 11.45.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Angelo ALESSANDRI.— Interviene il sottosegretario di Stato perle infrastrutture e i trasporti, Guido Im-prota.

La seduta comincia alle 13.05.

5-06990 Codurelli: Sulla mancata prosecuzione dei

lavori nella Galleria « Monte Piazzo ».

Il sottosegretario Guido IMPROTA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Lucia CODURELLI (PD) si dichiaraparzialmente soddisfatta della rispostafornita dal rappresentante del Governo,nella quale sono contenuti elementi di

Mercoledì 14 novembre 2012 — 75 — Commissione VIII

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novità positivi. Nel ripercorrere le ragioniche a suo tempo l’avevano indotta a ri-volgere al Governo l’interrogazione in ti-tolo, si sofferma in particolare sulla va-lenza strategica dell’arteria stradale inquestione, che rappresenta il principaleaccesso alla Valtellina, e sulla conseguentenecessità di rispettare rigorosamente ilcronoprogramma dei lavori già fissato perl’ammodernamento e la messa in sicu-rezza. In tal senso, richiama il Ministerodelle infrastrutture a vigilare con tuttal’attenzione del caso sulla regolare e celereesecuzione da parte di ANAS dei lavori incorso di esecuzione, al fine di limitare ilpiù possibile e non oltre il termine fissatoper il completamento dei lavori, i gravidisagi gravanti sui cittadini e sulle aziendeche usano quotidianamente l’infrastrut-tura stradale in questione.

5-07761 Burtone: Sulla bitumazione del manto stra-

dale dallo svincolo di Tricarico a Bernalda.

Il sottosegretario Guido IMPROTA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giovanni Mario Salvino BURTONE(PD), nel dichiararsi soddisfatto della ri-sposta fornita alla sua interrogazione, rin-grazia in modo non formale il sottosegre-tario Improta per l’attenzione e l’impegnocon cui ha seguito la vicenda oggetto delproprio atto di sindacato ispettivo. Con-clude, quindi, formulando l’auspicio che il

Ministero delle infrastrutture continui adadoperarsi fattivamente, affinché i lavoriin questione siano realizzati nel pienorispetto dei tempi preventivati.

5-08027 Pelino: Sull’ammodernamento della strada

statale n. 680 Avezzano-Sora.

Il sottosegretario Guido IMPROTA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Paola PELINO (PdL) ringrazia il rap-presentante del Governo per la corteserisposta di cui prende positivamente atto.Ribadisce, peraltro, la assoluta necessitàche, in ragione degli inaccettabili livelli diincidentalità e dei elevati volumi di trafficoche si registrano sulla strada statale inquestione (traffico notevolmente cresciuto,dopo il terremoto del 6 aprile 2009 e laconseguente delocalizzazione dall’area delcratere di numerose attività imprendito-riali), il Ministero delle infrastrutture in-serisca finalmente la superstrada Avezza-no-Sora fra le infrastrutture stradali chenecessitano, in via prioritaria, di un com-plessivo intervento di ammordamento emessa in sicurezza.

Angelo ALESSANDRI, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.20.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 76 — Commissione VIII

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ALLEGATO 1

5-06990 Codurelli: Sulla mancata prosecuzione dei lavori nellaGalleria « Monte Piazzo ».

TESTO DELLA RISPOSTA

Sulla base delle informazioni assuntepresso la società Anas in merito ai quesitiposti dall’Onorevole interrogante, si rendenoto che il 7 novembre 2011, come pre-visto, sono state avviate le indagini geo-gnostiche preliminari all’avvio delle operedi appalto dei lavori di consolidamento delcontorno roccioso e di ricostruzione delrivestimento dissestato della canna dimonte della galleria « Monte Piazzo », si-tuata lungo la strada statale 36 « del lagodi Como e dello Spluga », dal km 84+485al km 84+905, e della canna di valle, dalkm 84+243 al km 84+474.

Proprio a seguito di tali indagini, che sisono concluse nel dicembre 2011, si è resonecessario predisporre una perizia di va-riante tecnica degli interventi, approvata il5 giugno 2012.

Tale variante, in particolare, ha previ-sto una diversa modalità di consolida-

mento dell’ammasso roccioso e la messa insicurezza di un tratto della canna norddella Galleria « Monte Piazzo » adiacente aquello già oggetto dei lavori, deterioratosinel periodo successivo alla redazione delprogetto esecutivo a base di gara.

In seguito, e precisamente il 14 giugno2012, è stata effettuata la consegna defi-nitiva delle opere a favore dell’Associa-zione temporanea di imprese « TirrenaScavi ».

I lavori, secondo quanto riferito daANAS, hanno raggiunto uno stato di avan-zamento pari al 12,5 per cento circadell’importo contrattuale e, ad oggi, pro-cedono regolarmente.

La loro ultimazione è prevista per ilmese di giugno 2014, come da cronopro-gramma delle attività che ha fissato in 720giorni la durata stimata delle lavorazioni.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 77 — Commissione VIII

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ALLEGATO 2

5-07761 Burtone: Sulla bitumazione del manto stradale dallo svincolodi Tricarico a Bernalda.

TESTO DELLA RISPOSTA

Sulla base degli elementi assuntipresso la società ANAS si rende noto che,il Pubblico Ministero della Procura diMatera, a causa del crollo della pila n. 13del viadotto « Calciano II » sito sulla stradastatale 407 « Basentana », ha autorizzato leattività di indagini geognostiche sui terrenidi sedime del viadotto solo nel mese dinovembre del 2011, inibendo, fino a taledata, l’accesso all’area, salve le attività didemolizione degli elementi strutturali or-mai compromessi dall’evento alluvionale.

Il progetto di ricostruzione della sud-detta pila n. 13 e delle campate 13 e 14del viadotto « Calciano II », per un importodi un milione di euro, è stato approvato inlinea tecnica il 30 agosto scorso e ilsuccessivo 7 settembre è stata disposta larelativa autorizzazione finanziaria. Lapubblicazione del bando di gara per l’af-fidamento dei lavori è calendarizzata peril 16 novembre 2012 sicché le relativeprocedure per l’esecuzione delle attività diricostruzione della pila e delle campatecrollate potranno utilmente concludersientro il corrente anno.

Inoltre, risulta inserita nel « Piano peril Sud » – nell’ambito del progetto « ade-guamento strutturale e messa in sicurezzadell’itinerario basentano » – la progetta-zione dell’intervento di risanamento strut-turale e di protezione idraulica delle pilein alveo dell’intero viadotto, per un im-porto complessivo di oltre 3,2 milioni dieuro.

Sul punto occorre evidenziare che Anas– nel precisare che i citati interventi diprotezione idraulica potrebbero rivelarsicomunque insufficienti in presenza dipiene di carattere eccezionale – ha segna-lato la necessità di interventi radicali disistemazione e regimentazione idraulica,attività queste che, per la loro natura,ricadono nelle attribuzioni della RegioneBasilicata.

Per quanto attiene, poi, allo specificoquesito posto dall’Onorevole interrogantein merito alla manutenzione stradalel’ANAS ha evidenziato che la statale 407« Basentana », classificata come strada ex-traurbana secondaria, è percorribile per lasua totalità in condizioni di sicurezza pergli utenti, fermo il rispetto dei limiti divelocità imposti.

Più in particolare, ANAS ha evidenziatoche il piano viabile dell’arteria, con par-ticolare riferimento al tratto segnalato dal-l’onorevole Interrogante, non presenta nelcomplesso, tenuto conto anche di quantoemerso a seguito di recentissimi sopral-luoghi, particolari condizioni di imprati-cabilità.

Per completezza di informazione, sisegnala, altresì, che lungo la strada statale407 « Basentana », nello scorso mese diluglio, sono stati realizzati, in tratti sal-tuari, alcuni interventi di manutenzioneordinaria, al fine di ripristinare e porre insicurezza le zone più ammalorate delpiano viabile.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 78 — Commissione VIII

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ALLEGATO 3

5-08027 Pelino: Sull’ammodernamento della strada statale n. 680Avezzano-Sora.

TESTO DELLA RISPOSTA

Sulla base delle informazioni assuntepresso ANAS, si rende noto che la Societàstessa gestisce attualmente il tratto dellaStrada Statale 690 « Avezzano Sora »,compreso tra il km 0+000 e il km 39+350.

La strada è caratterizzata, per granparte del suo percorso, da un’unica car-reggiata della larghezza di 10,50 metri,mentre per i primi sei chilometri presentauna sezione a doppia carreggiata largacomplessivamente 21 metri.

La Società ANAS, al fine di garantire latransitabilità in sicurezza lungo tutto iltratto di competenza ha effettuato, negliultimi anni, diversi interventi di manuten-zione straordinaria, per un importo com-plessivo di circa 6,27 milioni di euro eprecisamente:

esecuzione della segnaletica orizzon-tale e verticale;

sostituzione dei giunti di dilatazioneammalorati sui viadotti;

ripristino e adeguamento delle bar-riere laterali danneggiate e/o obsolete.

Inoltre, sono stati appaltati altri dueinterventi di manutenzione straordinaria,per un importo complessivo di circa 2,75milioni di euro, per il ripristino e lasagomatura del piano viabile e per la

manutenzione delle barriere di sicurezza,in tratti saltuari. La consegna dei lavori èstata effettuata nello scorso mese di otto-bre.

Si informa, altresì, che ad oggi sono incorso le procedure per l’aggiudicazione diun ulteriore appalto per le opere di rifa-cimento della sovrastruttura stradale dan-neggiata, in tratti saltuari tra il km 0+000e il km 32+000, per un importo di circa1,15 milioni di euro.

Inoltre, ANAS ha rappresentato di avergià provveduto ad inserire nei futuri pianidi investimento i lavori di adeguamentodelle 17 gallerie, per un importo di circa22 milioni di euro.

In merito agli interventi volti a raffor-zare i controlli sui limiti di velocità, oc-corre evidenziare che tali competenzerientrano, come è noto, nelle sfera diattribuzioni di altri organi, quali la Poliziastradale, i Comuni eccetera.

Ad ogni modo, ANAS ha di recenteinstallato, in via sperimentale, su alcunestrade statali ad alta incidenza di traffico,il sistema denominato « Vergilius », ingrado di rilevare la velocità media deiveicoli e sta valutando l’opportunità diestendere tale sistema tecnologico anchead altre tratte stradali ad alta incidenta-lità.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 79 — Commissione VIII

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IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 80

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 14 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.55 alle 16.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari n. 728 di martedì 30ottobre 2012, pagina 284, seconda colonna,alla ventiduesima riga, nonché alla pagina285, seconda colonna, alla diciottesimariga e alla pagina 289, seconda colonna,alla ventitreesima riga, le parole « all’ar-ticolo 3 » sono sostituite dalle seguenti:« all’articolo 2 ».

Mercoledì 14 novembre 2012 — 80 — Commissione IX

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X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente la parziale riprogrammazione delle risorse di cuial decreto ministeriale 23 novembre 2004 relativo alla ripartizione per il medesimo annodel fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. Atton. 512 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 81

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato, e C. 2311 Meta (Parere alla IX Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione –Parere favorevole con condizione e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 e abbinate (Parere allaXIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 84

INTERROGAZIONI:

5-06072 Marchi: Sospensione del finanziamento agevolato denominato « Patrimonializzazionedelle PMI esportatrici » e iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle piccole emedie imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

5-07583 Bratti: Semplificazione delle procedure per la connessione degli impianti foto-voltaici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

5-07954 Graziano: Problematiche connesse all’utilizzo della procedura telematica ComUnicapresso le camere di commercio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Laura FRONER.

La seduta comincia alle 10.

Schema di decreto ministeriale concernente la par-

ziale riprogrammazione delle risorse di cui al de-

creto ministeriale 23 novembre 2004 relativo alla

ripartizione per il medesimo anno del fondo deri-

vante dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Au-

torità garante della concorrenza e del mercato da

destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori.

Atto n. 512.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloSchema di decreto all’ordine del giorno.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 81 — Commissione X

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Lido SCARPETTI (PD), relatore, rilevache lo schema di decreto ministeriale èsottoposto al parere parlamentare della Xcommissione, che dovrà esprimere il pre-scritto parere entro il 25 novembre p.v., aisensi del comma 4 dell’articolo 143 delregolamento della Camera.

Lo schema di decreto ministeriale, tra-smesso alle Camere dal Ministro dellosviluppo economico ai fini dell’espressionedel prescritto parere, trova il suo presup-posto normativo nell’articolo 148 dellalegge n. 388 del 23 dicembre 2000 (leggefinanziaria 2001).

Ricorda in proposito che l’articolo ci-tato dispone, al comma 1, che le entratederivanti dalle sanzioni amministrative pe-cuniarie irrogate dall’Autorità garantedella concorrenza e del mercato sianodestinate ad iniziative a vantaggio deiconsumatori. Il comma 2 dell’articolo ci-tato specifica che le predette entrate sonoriassegnate (anche nell’esercizio succes-sivo) con decreto del Ministro dell’econo-mia e delle finanze ad un apposito Fondoistituito nello stato di previsione del Mi-nistero delle attività produttive (ora Mini-stero dello sviluppo economico), per esseredestinate alle iniziative a vantaggio deiconsumatori individuate di volta in voltacon decreto del Ministro dello sviluppoeconomico, sentite le competenti Commis-sioni parlamentari competenti.

Lo schema di decreto sottoposto alparere parlamentare – che consta di unsolo articolo – prevede la riprogramma-zione a vantaggio dei consumatori nelsettore assicurativo di una quota residuadi risorse già assegnate all’ISVAP per unprogetto pilota già concluso.

Segnala al riguardo che con decretoministeriale 23 novembre 2004 dell’alloraMinistro delle attività produttive, sentite leCommissioni parlamentari, sono state in-dividuate le iniziative da attuare con ledisponibilità del Fondo sanzioni antitrustper il 2004 per l’importo complessivo di55.128.308 euro. All’interno di talesomma, l’importo di 7.000.000 euro è statoassegnato all’ISVAP per la realizzazione diun progetto pilota per il monitoraggio inalmeno 5 regioni dell’incidentalità degli

autoveicoli, finalizzato al contenimentodelle tariffe RCAuto, attraverso l’utilizzodi dispositivi di posizionamento e controllodella velocità.

A conclusione di tale progetto, perman-gono nella disponibilità dell’ISVAP sommeresidue per capitale e interessi pari a1.222.485 euro, che si ritiene necessarioriprogrammare a vantaggio dei consuma-tori, integrando a tal fine l’articolazionedelle iniziative previste dall’articolo 5 deldecreto ministeriale 23 novembre 2004. Atal fine l’unico articolo dello schema didecreto ministeriale in esame destina talisomme ad ulteriori iniziative a favore deiconsumatori nel settore dell’assicurazioneRC auto, con particolare riferimento allosviluppo delle misure di trasparenza edinformazione ai consumatori di cui agliarticoli 131 e 136, comma 3-bis, del Codicedelle assicurazioni private ed ai più recentiinterventi normativi finalizzati alla ridu-zione dei costi e delle tariffe

Laura FRONER, presidente, nessunaltro chiedendo di parlare rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Laura FRONER.

La seduta comincia alle 10.15.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato, in un testo unificato, dal Senato,

e C. 2311 Meta.

(Parere alla IX Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione e osservazione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta di ieri.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 82 — Commissione X

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Raffaello VIGNALI (PdL), avendo esa-minato con attenzione il testo in esame,esprime al relatore la sua preoccupazioneche l’impianto complessivo del provvedi-mento possa penalizzare la rapidità el’efficacia delle operazioni di carico/sca-rico delle merci nei porti italiani.

Ludovico VICO (PD) relatore, illustrauna proposta di parere favorevole (vediallegato 1) che ritiene vada incontro allepreoccupazioni espresse dal collega Vi-gnali; segnala in particolare la condizionevolta a specificare con maggiore chia-rezza, all’articolo 1, la distinzione deiruoli e dei compiti delle Autorità portualie delle Autorità marittime, mentre attra-verso l’osservazione si invita la Commis-sione di merito a valutare l’opportunitàdi stralciare dall’elenco delle Autoritàportuali le nuove Autorità di Manfredo-nia e di Trapani: tale stralcio – cuisarebbero favorevoli gli stessi enti terri-toriali coinvolti – consentirebbe anche dirisparmiare risorse. Precisa infine la ne-cessità che il testo in esame sia rapida-mente approvato poiché, seppure moltequestioni non siano state adeguatamenterisolte, in particolare in relazione allalogistica portuale, ritiene essenziale l’ap-provazione di una nuova disciplina checonsegni all’Italia qualche strumento inpiù per fare fronte ad una concorrenzainternazionale sempre più agguerritadopo la nascita di ben 5 porti hub sullecoste del Nord Africa.

La Commissione approva, all’unani-mità, la proposta di parere favorevole delrelatore.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

Testo unificato C. 3905 e abbinate.

(Parere alla XIII Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Stefano SAGLIA (PdL) relatore, rilevache la X commissione è chiamata adesprimere il prescritto parere sul testounificato, come risultante dagli emenda-menti approvati dalla XIII Commissione insede referente, recante disposizioni in ma-teria di agricoltura sociale.

Il provvedimento, che si compone di 7articoli reca in particolare, all’articolo 1, lefinalità specificando in sintesi che essoindividua e promuove, nel rispetto deiprincìpi previsti dall’articolo 117, secondocomma, lettera m), della Costituzione edelle competenze regionali, il caratteremultifunzionale delle attività agricolequale contesto favorevole allo sviluppo diinterventi e servizi sociali, socio-sanitaried educativi, allo scopo di facilitare l’ac-cesso adeguato e uniforme sul territorionazionale, anche nelle zone rurali o svan-taggiate, alle prestazioni essenziali da ga-rantire alle persone, alle famiglie e allecomunità locali.

L’articolo 2 contiene la definizione diagricoltura sociale, intesa come l’attivitàsvolta dagli imprenditori agricoli di cuiall’articolo 2135 del codice civile o daisoggetti di cui all’articolo 1, comma 5,della legge 8 novembre 2000, n. 328(legge quadro sui servizi sociali, ovveroorganismi non lucrativi di utilità sociale,organismi della cooperazione, organizza-zioni di volontariato, associazioni ed entidi promozione sociale, fondazioni, enti dipatronato e altri soggetti privati), anchein forma associata tra loro, qualora in-tegrino nell’attività agricola la fornituradi servizi rivolti all’inclusione sociale e alreinserimento lavorativo di soggetti svan-taggiati, all’assistenza e alla riabilitazionedelle persone in condizione di disagio, alsupporto alla famiglia con servizi sussi-diari e alle istituzioni didattiche e dellaricerca nel settore agricolo.

L’articolo 3 detta le norme per l’accre-ditamento degli operatori e la definizionedelle procedure per l’avvio e il monitorag-gio dei servizi, al fine di favorire l’inte-grazione delle attività di agricoltura so-ciale nella programmazione degli inter-venti e dei servizi sociali.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 83 — Commissione X

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Con l’articolo 4 sono disciplinate leorganizzazioni di produttori (OP) che sonocostituite da almeno tre imprese, senzalimiti di carattere regionale, e con unvolume minimo di produzione commercia-lizzata e di servizi erogati pari a 90 milaeuro.

L’articolo 5 individua i locali per l’eser-cizio delle attività di agricoltura sociale inquelli esistenti nei fondi agricoli preve-dendo anche il recupero del patrimonioedilizio esistente.

L’articolo 6 disciplina gli interventi disostegno quali ad esempio criteri di prio-rità per l’inserimento nelle mense scola-stiche e ospedaliere di prodotti agroali-mentari provenienti da operatori dell’agri-coltura sociale, iniziative di valorizzazionedi tali prodotti nei marcati agricoli divendita diretta e nelle procedure di asse-gnazione di terreni demaniali al fine difavorire l’insediamento e lo sviluppo delleattività di agricoltura sociale.

Infine l’articolo 7 prevede l’istituzionedell’Osservatorio sull’agricoltura sociale,presso il ministero delle politiche agricolealimentari e forestali con compiti di mo-nitoraggio ed elaborazione delle informa-zioni sulla presenza e sullo sviluppo dellerelative attività, di raccolta e valutazionecoordinata delle ricerche concernenti l’ef-ficacia delle pratiche in questione e il loroinserimento nella rete dei servizi territo-riali, nonché di proposizione di iniziativefinalizzate al coordinamento e alla mi-gliore integrazione dell’agricoltura socialenelle politiche di coesione e di svilupporurale.

Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP)sottolinea l’opportunità che nel quadrodegli strumenti e degli interventi di soste-gno nel settore dell’agricoltura sociale siaattribuito un ruolo centrale alle regioni siacon funzioni di coordinamento che diresponsabilità nell’individuazione delle ri-sorse finanziarie adeguate all’interno delbilancio regionale. Sul punto chiede quindial relatore chiarimenti in merito al prov-vedimento in esame.

Raffaello VIGNALI (PdL) esprime al-cune perplessità sull’impianto complessivo

del provvedimento. In particolare sottoli-nea la necessità che siano destinate risorsefinanziarie certe all’Osservatorio previstodall’articolo 7 del provvedimento cui sonoattribuite notevoli compiti di rilievo anchenel campo della ricerca.

Esprime dubbi sugli interventi di so-stegno individuati dall’articolo 6 ed inparticolare sui criteri di priorità previstiper l’inserimento di prodotti agroalimen-tari provenienti dall’agricoltura socialenelle mense scolastiche ed ospedaliere.

Chiede infine alcuni chiarimenti sullaportata normativa dell’articolo 4 che recadisposizioni in materia di organizzazionidi produttori (OP).

Stefano SAGLIA (PdL) ringrazia i col-leghi intervenuti e dichiara la propriadisponibilità a approfondire le questionisollevate in vista dell’elaborazione del pa-rere che la Commissione sarà chiamata adeliberare.

Laura FRONER, presidente, nessun al-tro chiedendo di parlare, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle10.40 alle 10.45.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Laura FRONER.— Interviene il sottosegretario di Stato perlo sviluppo economico, Claudio De Vin-centi.

La seduta comincia alle 14.05.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 84 — Commissione X

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5-06072 Marchi: Sospensione del finanziamento age-volato denominato « Patrimonializzazione delle PMIesportatrici » e iniziative per favorire l’internaziona-

lizzazione delle piccole e medie imprese.

Il sottosegretario Claudio DE VIN-CENTI risponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 2).

Maino MARCHI (PD), replicando, sidichiara soddisfatto della risposta e au-spica una celere adozione del decretoministeriale finalizzato ad equilibrare l’ac-cesso allo strumento agevolativo al fine dimigliorare e salvaguardare la solidità pa-trimoniale delle piccole e medie impreseesportatrici e a sostenere le aziende po-tenzialmente in grado di crescere e com-petere sui mercati esteri.

5-07583 Bratti: Semplificazione delle procedure per

la connessione degli impianti fotovoltaici.

Laura FRONER, presidente, dichiara diaver sottoscritto l’interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Claudio DE VIN-CENTI risponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 3).

Laura FRONER, presidente, prendeatto della risposta.

5-07954 Graziano: Problematiche connesse all’uti-

lizzo della procedura telematica ComUnica presso le

camere di commercio.

Laura FRONER, presidente, dichiara diaver sottoscritto l’interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Claudio DE VIN-CENTI risponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 4).

Laura FRONER, presidente, prende attodella risposta.

Dichiara concluso lo svolgimento delleinterrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 85 — Commissione X

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ALLEGATO 1

Riforma della legislazione in materia portuale C. 5453, approvato,in un testo unificato, dal Senato, e C. 2311 Meta.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione,

esaminato il testo del progetto dilegge recante: « Riforma della legislazionein materia portuale » (C. 5453, approvato,in un testo unificato, dal Senato, e C. 2311Meta);

apprezzate e condivise le sue finalitàprincipali, in particolare la revisione dellecompetenze sulla materia tra Stato a re-gioni, alla luce sia della riforma del TitoloV della Costituzione, attuata successiva-mente alla legge n. 84 del 1994, sia deinuovi indirizzi e delle nuove esigenze ul-teriormente emerse; la revisione delle pro-cedure, complesse e defatiganti, per l’ado-zione del piano regolatore portuale; l’or-ganizzazione delle Autorità portuali e ladisciplina delle concessioni;

segnalata l’opportunità che venganomodificate le disposizioni vigenti relativeall’autonomia finanziaria dei porti, sia in

relazione all’entità che alle modalità digestione;

rilevate alcune criticità in relazioneall’articolo 16, concernenti le operazioniportuali;

delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

in relazione alle disposizioni di cuiall’articolo 1, sia specificata con maggiorechiarezza la distinzione dei ruoli e deicompiti rispettivamente delle Autorità por-tuali e delle Autorità marittime;

e con la seguente osservazione:

all’articolo 7, comma 1, valuti laCommissione di merito l’opportunità distralciare dall’elenco delle Autorità por-tuali le nuove Autorità di Manfredonia e diTrapani.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 86 — Commissione X

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-06072 Marchi: Sospensione del finanziamentoagevolato denominato « Patrimonializzazione delle PMI esportatrici »e iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie

imprese.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento a quanto richiesto da-gli onorevoli Interroganti in merito allostato dell’arte degli strumenti per l’inter-nazionalizzazione a valere sul Fondo ro-tativo istituito dalla legge n. 394 del 1981,si rende noto che il Ministro dello Svi-luppo Economico è costantemente infor-mato, per il tramite della competenteDirezione, sull’utilizzo e sulle disponibilitàdel citato Fondo, che finanzia anche lostrumento della cd « Patrimonializza-zione ».

In particolare, a seguito della decisionedel Comitato Agevolazioni, relativa allasospensione del predetto strumento sonostate fornite puntuali informazioni sullepratiche finanziate e sull’utilizzo delle ri-sorse disponibili, anche attraverso l’an-nuale rendiconto di gestione del Fondo ela nota tecnica presentate al Ministro delloSviluppo economico relativa al bilanciodella Simest Spa (esercizio 2011).

Per quanto concerne l’avvio di inizia-tive volte al rifinanziamento dei Fondi perl’internazionalizzazione, si rende noto chesono state attivate le procedure di richie-sta per il rifinanziamento al Ministerodell’economia e finanze, sulla base dellestime relative al fabbisogno triennale.

Relativamente al quesito posto dagliOn.li Interroganti relativo alla delibera delCIPE concernente le nuove condizioni diintervento si rappresenta che in attuazionedell’articolo 42, comma 1, lettera b) dellalegge n. 134 del 2012 di Conversione inlegge del decreto legge 22 giugno 2012,n. 83, recante Misure urgenti per la cre-

scita del Paese, la disciplina degli inter-venti finanziati con il Fondo di cui allalegge n. 394 del 1981, precedentemente dicompetenza del CIPE, è determinata condecreto non regolamentare del Ministrodello sviluppo economico.

Tale decreto, tuttora in corso di pre-disposizione, recepirà le correzioni prece-dentemente formulate per la modificadella delibera del CIPE n. 112 del 2009 efinalizzate ad equilibrare l’accesso allostrumento agevolativo volto a stimolare,migliorare e salvaguardare la solidità pa-trimoniale delle piccole e medie impreseesportatrici (cd Patrimonializzazione) oltrea indirizzarlo al sostegno delle aziendepotenzialmente in grado di crescere ecompetere sui mercati esteri.

Si introdurranno, infine, misure ido-nee a consentire l’utilizzo al maggior nu-mero di imprese tramite, ad esempio,l’introduzione di una graduazione dell’am-montare del finanziamento.

In particolare, tali modifiche riguarde-ranno:

la media del fatturato export dellerichiedenti nell’ultimo triennio in rapportoal fatturato totale, dovrà essere pari adalmeno il 35 per cento, anziché al 20 percento;

il livello di solidità patrimoniale ri-tenuto congruo in luogo dello 0,65 attual-mente previsto, sarà posto pari a 0,80 perle imprese industriali/manifatturiere e 1per le imprese commerciali/di servizi »;

Mercoledì 14 novembre 2012 — 87 — Commissione X

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non saranno ammissibili al finanzia-mento domande di PMI con livello disolidità patrimoniale superiore a 2;

il finanziamento, che poteva esserconcesso fino all’importo massimo di500.000 euro per tutte le richiedenti, potràraggiungere tale importo solo per le im-prese che hanno un livello soglia di soli-dità patrimoniale fino a 1,5, mentre saràlimitato a 350.000 euro per le imprese chehanno un livello soglia di solidità patri-moniale superiore a 1,5. L’ammontare delfinanziamento potrà essere graduato sullabase di criteri oggettivi stabiliti con appo-site delibere del Comitato agevolazioniadeguatamente pubblicizzate.

Per quanto concerne le proposte mi-gliorative sui programmi di insediamentocommerciale e gli studi di fattibilità, inparticolare relativi alla garanzia, ancheper questi due strumenti, sulla base diquanto disposto dalla suddetta leggen. 134 del 2012, sono in corso di valuta-zione condizioni migliorative per renderetali interventi sempre più rispondenti alleesigenze delle imprese, con particolareattenzione alle PMI, alle quali viene tral’altro riservata una quota di utilizzo parial 70 per cento.

Si rappresenta, inoltre, che recente-mente è nato un nuovo strumento perfavorire la fase di avvio (start-up) diprogetti di internazionalizzazione di im-prese singole o aggregate denominato

Fondo Rotativo « Start up », con l’obiettivodi rendere sempre più efficace il sostegnopubblico alle imprese nel loro processo diinternazionalizzazione.

Il Ministero dello Sviluppo Economicosi è infatti posto l’obiettivo di aiutare lePMI a superare le difficoltà che queste,data la loro dimensione, incontrano nel-l’approcciare i mercati extra U.E, ancheattraverso l’incentivazione all’aggregazionedi piccole e medie imprese che abbianocome scopo la realizzazione di progetticomuni di internazionalizzazione.

Questo strumento finanziario innova-tivo si concretizza nella partecipazione, daparte del Fondo (tramite la Simest spa), alcapitale di società costituite ad hoc (new-co) con sede sociale in Italia (o in altroPaese UE qualora necessario per lo svi-luppo del progetto).

La partecipazione da parte del Fondosarà temporanea e di minoranza e nonpotrà superare il 49 per cento del capitaledella nuova società, in ogni caso per unimporto non superiore a euro 200.000,00 enon sarà soggetta ad alcuna garanzia ban-caria o assicurativa.

Lo strumento è divenuto pienamenteoperativo dal 25 ottobre 2012, con l’inse-diamento del Comitato di indirizzo e con-trollo (che delibera sugli interventi diacquisizione) e con la pubblicazione delladelibera che illustra le modalità operativeper l’approvazione dei progetti.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-07583 Bratti: Semplificazione delleprocedure per la connessione degli impianti fotovoltaici.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si premette, per meglio rispondere al-l’atto in questione, che il GAUDÌ (GestioneAnagrafiche Uniche Impianti di produ-zione) è un sistema che è stato ideato perrazionalizzare i flussi informativi, attra-verso la costituzione di un’anagraficaunica a livello nazionale per gli impianti diproduzione di energia elettrica. Tale si-stema ha lo scopo di identificare in modounivoco gli impianti di produzione perfacilitare l’allineamento dei database, pre-cedentemente gestiti dai diversi soggettiistituzionali e sistemici del settore elettrico(Autorità per l’energia elettrica e il gas,GME, Terna, GSE, gestori di rete) e ilconfronto dei dati archiviati nei medesimidatabase.

Si tratta di un sistema che, a regime,eviterà duplicati, consentirà un efficacecontrollo e una migliore regolazione. Inparticolare, per gli operatori da fonti rin-novabili, si eviterà la duplicazione nellapresentazione degli incartamenti per l’ac-cesso agli incentivi che potranno essererinvenuti dal GSE direttamente dal si-stema.

Per ovviare ai fisiologici malfunziona-menti del nuovo sistema nella fase dirodaggio sono stati previsti adeguamentitransitori che non penalizzino gli opera-tori fino alla piena operatività.

Si evidenzia, inoltre, che nell’otticadella sistematizzazione e della sicurezzadella rete elettrica si inserisce anche lanorma tecnica CEI-02, approvata dal CEI(Comitato Elettrotecnico Italiano) di con-certo con l’Autorità per l’energia elettricae il gas, che consente di avere una mag-giore protezione sulla rete elettrica, con-

siderato il forte incremento di produzionenon programmabile. Al riguardo, occorresottolineare che le preoccupazioni paven-tate dall’On.le Interrogante sui possibilirallentamenti generati a seguito dell’appli-cazione della citata norma, sono smentitedalle statistiche registrate dal GSE: nelsolo mese di Agosto 2012, infatti, sonoentrati in esercizio circa 30.000 impianti,per una potenza di circa 800.000 kW, paria quasi il doppio della potenza comples-sivamente installata da gennaio a maggio2012.

Per rispondere alle perplessità più ge-nerali sull’intento del Governo di promuo-vere lo sviluppo delle fonti rinnovabili, sirammenta che nello scorso mese di lugliosono stati emanati due provvedimenti diincentivazione riguardanti, rispettiva-mente, il fotovoltaico e le altre fonti rin-novabili per la produzione elettrica. Inuovi regimi sono basati su criteri orien-tati a una crescita virtuosa, con incentiviequilibrati, tali da stabilizzare l’impattosulle bollette di cittadini e imprese, chepremiano maggiormente le fonti e le ap-plicazioni suscettibili di assicurare rica-dute positive sull’economia e sull’am-biente. In particolare, per il fotovoltaicosono previsti specifici premi per impianticon componenti principali realizzati uni-camente all’interno di Stati membri del-l’Unione Europea, proprio con l’intento disostenere la competitività delle imprese ela filiera italiana.

Tale approccio è ribadito anche nelloschema di Strategia Energetica Nazionale,che ha indicato per la produzione darinnovabili elettriche un obbiettivo pari al

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38 per cento del consumo interno lordo al2020, più ambizioso di quello stabilito nelPiano di azione nazionale per il raggiun-gimento degli obiettivi in materia di fontirinnovabili al 2020. La stessa Strategiaprevede che il superamento degli incentivi

non implicherà l’abbandono delle politichedi sostegno, ma il riorientamento versostrumenti non onerosi per i consumatorielettrici, nel cui ambito si potrà operare,tra l’altro, per ridurre gli oneri di naturaburocratica.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-07954 Graziano: Problematiche connesse all’uti-lizzo della procedura telematica ComUnica presso le camere di

commercio.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’interrogazione in esame, concerne ledifformità di comportamento rilevabilipresso le Camere di Commercio, in rela-zione alle verifiche di legittimità dellesottoscrizioni delle pratiche di « Comuni-cazione unica », cioè le pratiche presentatesecondo la procedura disciplinata dagliarticoli 9 e 9-bis del decreto-legge n. 7 del2007, dal DPCM del 6 maggio 2009 recante« Regole tecniche per la presentazionedella Comunicazione Unica e per il tra-sferimento dei dati tra le Amministrazioniinteressate, e dal decreto direttoriale 19novembre 2009 recante approvazione delmodello di Comunicazione unica per lanascita dell’impresa.

Al riguardo si rappresenta che le pre-dette difformità di comportamento riscon-trate dall’onorevole Interrogante che sisostanziano nella mancata accettazione,presso le diverse Camere di Commercio,della procedura individuata dalla circolaredel MiSE n. 3616/C del 15 febbraio 2008al fine del conferimento di una procuraspeciale per la sottoscrizione, in luogodell’obbligato, di tutte le parti che com-pongono la pratica di Comunicazioneunica, traggono origine dalla disorganicitàdelle disposizioni con cui si è introdottanel nostro ordinamento tale nuova proce-dura.

Le disposizioni sopra richiamate, in-fatti, pur prevedendo una nuova proce-dura telematica in cui sono confluite leprecedenti distinte procedure di compe-tenza delle singole Amministrazioni coin-volte (Camere di commercio, Agenzia delleentrate, INPS, INAIL, Commissioni provin-

ciali per l’artigianato, ecc), non hanno,tuttavia, inciso sulla disciplina sostanzialedelle predette procedure, con il risultatoche le stesse, a livello giuridico, sebbeneinserite nella procedura della Comunica-zione unica, risultano ancora regolatedalle preesistenti norme.

Ciò vale sia per le norme (decreto delPresidente della Repubblica n. 581 del1995 e articolo 31 della legge n. 340 del2000) che regolano, specificamente la sot-toscrizione in forma digitale delle istantepresentate al registro delle imprese, perquanto riguarda gli aspetti di competenzadelle Camere di Commercio, sia ad esem-pio, per le procedure dell’Inail confluitenelle Comunicazione Unica, come desumi-bile dalla circolare n. 8 del 2008 delsuddetto Ente, in cui si legge testualmente:« ...la nuova procedura non modifica inalcun modo la normativa di riferimento diciascuna amministrazione coinvolta, limi-tandosi a semplificare gli adempimenti incapo alle imprese con la previsione dinuove modalità di presentazione delle de-nunce di iscrizione. Restano, in partico-lare, inalterati i termini per presentazionedelle denunce d’esercizio e per le altredenunce previsti dall’articolo 12 del TestoUnico per l’assicurazione contro gli infor-tuni sul lavoro (decreto del Presidentedella Repubblica 30 giugno 1965, n 1124 esuccessive modifiche). Restano, inoltre,fermi i requisiti che devono possedere gliintermediari per svolgere gli adempimentiin materia di lavoro, previdenza e assi-stenza sociale, in base alle norme per

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l’ordinamento della professione di consu-lente di lavori (articolo 1 della legge 11gennaio 1979, n 12 e successive modifi-che) ».

Ne consegue pertanto, che nella proce-dura della Comunicazione unica si sovrap-pongono due ordini di norme:

un primo ordine disciplinante a tut-t’oggi le singole procedure (quali ad esem-pio per le denunce all’INPS, all’INAIL)confluite nella procedura della Comunica-zione unica;

un secondo ordine di norme, concer-nente esclusivamente la procedura dellaComunicazione unica.

Le indicazioni contenute nella citatacircolare n. 3616/C ineriscono appunto,esclusivamente al secondo ordine di normee hanno potuto concentrarsi sui profili disemplificazione, positivamente accolti dal-l’utenza, sia in quanto le disposizioni re-lative alla procedura medesima non loimpedivano, sia perché, in ogni caso, lesingole procedure confluite continuavanoad essere disciplinate secondo i rigorosiprincipi previgenti.

Preso atto delle forti pressioni prove-nienti dall’utenza per una semplificazioneanche delle procedure oggi « ricomprese »in quella della Comunicazione Unica,nonché delle sollecitazioni provenientidalle singole Camere di Commercio edalla stessa Unioncamere, il MiSE haavviato per il tramite della competenteDirezione, da lungo tempo, un confrontocon la Presidenza del Consiglio dei mi-nistri – Dipartimento della funzione pub-blica, volto a verificare la possibilità didesumere dall’attuale quadro normativo(in particolare, dal decreto del Presidentedella Repubblica n. 445 del 2000 recanteil Testo Unico in materia di documen-tazione amministrativa e dal decreto le-gislativo n. 82 del 2005 Codice dell’am-ministrazione digitale) le norme che con-sentano di integrare le specifiche dispo-sizioni che regolano la presentazione

delle istanze presentate, utilizzando la viatelematica al registro delle imprese sottodue distinti profili concernenti:

1) le modalità secondo cui conferireuna eventuale procura alla sottoscrizionedigitale, in luogo dell’obbligato, delleistanze al registro delle imprese;

2) le modalità secondo cui, in caso dimancata sottoscrizione digitale da partedegli obbligati degli atti che, a norma dilegge, accompagnano le istanze di cui alpunto precedente, sia eventualmente pos-sibile per il procuratore speciale di cui almedesimo punto (ovvero per uno solo deicoobbligati) dichiarare, con apposizionedella propria firma digitale, la conformitàdella copia ottica presentata per l’iscri-zione nel registro delle imprese, rispettoall’originale cartaceo sottoscritto autogra-famente dagli obbligati, secondo le moda-lità di cui all’articolo 22, comma 3 delCodice dell’amministrazione digitale.

Al riguardo, la Presidenza del Consigliodei ministri – Dipartimento della funzionepubblica – Ufficio per la semplificazioneamministrativa, con una propria nota del25 settembre 2012 ha confermato, in me-rito allo specifico problema, con cui legit-timare un soggetto a svolgere gli adempi-menti pubblicitari nei confronti del regi-stro delle imprese e del REA in luogodell’obbligato, l’immediata applicabilitàdell’articolo 38 del decreto del Presidentedella Repubblica 28 dicembre 2000, n 445,che disciplina le modalità di invio e disottoscrizione delle istanze da presentarealla Pubblica Amministrazione.

Infatti, con le modifiche apportate al-l’articolo 38 del decreto del Presidentedella Repubblica 28 dicembre 2000,n. 445, sono state introdotte modalitàsemplificate per conferire ad un altrosoggetto il potere di rappresentanza perpresentare domande e dichiarazione allapubblica amministrazione e ai gestori diservizi pubblici o per ritirare documenti eatti.

Il comma 3-bis dell’articolo 38, in par-ticolare stabilisce che « il potere di rap-presentanza per la formazione di istanze,

Mercoledì 14 novembre 2012 — 92 — Commissione X

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progetti, dichiarazioni e altre attestazionenonché per il ritiro di atti e documentipresso le pubbliche amministrazione e igestori esercenti di pubblici servizi, puòessere validamente conferito ad un altrosoggetto, con le modalità di cui al presentearticolo ».

L’articolo 38 dispone al comma 2, chele istanze e le dichiarazioni inviate per viatelematica, ivi comprese le domande perl’iscrizioni in albi, registri o elenchi tenutipresso le pubbliche amministrazioni, sonovalide se effettuate secondo quanto previ-sto dall’articolo 65 del decreto legislativo 7marzo 2005, n 82, il comma 3, inoltre,prevede che le istanze e le dichiarazionisostitutive di notorietà da produrre agli

organi della pubblica amministrazione o aigestori o esercenti di pubblici servizi sonosottoscritte dall’interessato, in presenzadel dipendente addetto, ovvero, sottoscrittee presentate unitamente a copia fotostaticanon autenticata di un documento d’iden-tità del sottoscrittore. La copia dell’istanzasottoscritta dall’interessato e la copia deldocumento di identità scannerizzate pos-sono essere inviate per via telematica.

Si assicura, inoltre, l’impegno del MiSEa porre in essere eventuali modifiche nor-mative volte al superamento delle suddetteproblematiche anche nell’ambito dell’im-plementazione dell’Agenda digitale recen-temente varata dal Governo.

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XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del dirittoalla pensione supplementare. Ulteriore nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260Cazzola, C. 4384 Poli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 94

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 novembre 2012.

Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del

2010, convertito, con modificazioni, dalla legge

n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione one-

rosa dei contributi previdenziali.

C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle14.50 alle 15.10.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 novembre 2012.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi

assicurativi e di estensione del diritto alla pensione

supplementare.

Ulteriore nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi,

C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle15.10 alle 15.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 14 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.20 alle 15.30.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 94 — Commissione XI

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XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile, ilriconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale edi misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. Nuovo testo C. 3858Di Biagio (Parere alla III Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri e abb. (Parerealla XIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

SEDE REFERENTE:

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segretodel parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati. Nuovo testo C. 3303 Lucàe C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento dellaproposta di legge C. 5563 Laura Molteni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 100

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del vicepresidente Gero GRASSI, indidel presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 12.10.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concer-

nente la competenza, la legge applicabile, il ricono-

scimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia

di responsabilità genitoriale e di misure di prote-

zione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996.

Nuovo testo C. 3858 Di Biagio.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Carmine Santo PATARINO (FLpTP),relatore, ricorda che la Commissione èchiamata a esprimere il parere di compe-tenza alla III Commissione (Affari esteri ecomunitari) sulla proposta di legge n. 3858e abbinate, di ratifica della Convenzione inmateria di responsabilità genitoriale e dimisure di protezione dei minori, conclusaall’Aja il 19 ottobre 1996.

Fa presente che il provvedimento inesame si compone di sette articoli, i primidue dei quali recano, rispettivamente, l’au-torizzazione alla ratifica e l’ordine di ese-cuzione della predetta Convenzione. L’ar-ticolo 3 reca la clausola di salvaguardia,prevedendo che l’attuazione delle normerecate dal provvedimento avvenga in con-formità agli accordi internazionali sotto-scritti e ratificati dall’Italia e nel pienorispetto delle norme interne vigenti inmateria di protezione dei minori, mentrel’articolo 4 dispone l’abrogazione delle

Mercoledì 14 novembre 2012 — 95 — Commissione XII

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disposizioni della precedente Convenzionein materia di protezione dei minori, resaesecutiva dalla legge n. 742 del 1980, cherisultino incompatibili con la nuova Con-venzione.

Osserva poi che l’articolo 5 è voltoall’attuazione dell’articolo 29 della Con-venzione, che prevede l’obbligo per ogniStato-parte di designare un’autorità cen-trale cui è affidato l’onere di adempiereagli obblighi imposti dalla Convenzionestessa. A seguito dell’approvazione di unemendamento sostitutivo del relatore, pre-disposto a seguito dei rilievi espressi dallaCommissione bilancio, è stato semplificatol’assetto amministrativo della predetta au-torità centrale, limitandosi a prevedere lamodifica della denominazione e della com-posizione dell’attuale Commissione per leadozioni internazionali istituita presso laPresidenza del Consiglio dei ministri oltreal divieto di elevarne comunque il numerodei componenti, al fine di escludere lasussistenza di ulteriori oneri. Quanto alleesigenze di nuovo personale per far fronteai nuovi compiti derivanti dall’attuazionedella Convenzione dell’Aja, l’articolo 5 pre-vede l’utilizzo di unità comandate da altrepubbliche amministrazioni, sempre al finedi escludere l’onerosità del provvedimento.

Rileva inoltre che l’articolo 6 riguardala tutela dei minori che vivono fuori dallapropria famiglia d’origine stabilendo che, aintegrazione di quanto stabilito dall’arti-colo 34 della legge n. 184 del 1983, ilminore che ha fatto ingresso nel territoriodello Stato italiano sulla base di un prov-vedimento straniero di protezione del mi-nore stesso rientrante nell’ambito di ap-plicazione della Convenzione gode, dalmomento dell’ingresso nel territorio ita-liano, di tutti i diritti attribuiti al minoreitaliano in affidamento familiare. La di-sposizione prevede altresì che dal mo-mento dell’ingresso sul territorio italiano eper almeno un anno, ai fini di una cor-retta integrazione familiare e sociale, iservizi socio-assistenziali degli enti localiassistano i nuclei familiari in cui vivono ipredetti minori.

Osserva, infine, che l’articolo 7 reca laclausola di invarianza finanziaria mentrel’articolo 8 concerne l’entrata in vigoredella legge.

Per quanto concerne poi specifica-mente la Convenzione in materia di re-sponsabilità genitoriale e di misure diprotezione dei minori in esame, conclusaall’Aja il 19 ottobre 1996, fa presente cheè essa in vigore dal 1o gennaio 2002 e cheè stata firmata dall’Italia il 1o aprile 2003.Nella premessa all’articolato viene richia-mata l’importanza della cooperazione in-ternazionale per la protezione dei minori,evidenziando la necessità di una revisionedella Convenzione sulla competenza delleautorità e la legge applicabile sulla prote-zione dei minori del 5 ottobre 1961; vienealtresì sottolineato l’intento di stabiliredisposizioni comuni che tengano contodella Convenzione Onu sui diritti dell’in-fanzia del 1989.

La Convenzione è articolata in settecapitoli riguardanti rispettivamente l’am-bito di applicazione, la competenza giuri-sdizionale, la legge applicabile, il ricono-scimento e l’esecuzione delle decisioni, lacooperazione, le disposizioni generali e leclausole finali. Rientrano espressamentenel campo di applicazione della Conven-zione i provvedimenti che regolano i rap-porti fra genitori e figli e quelli chedispongono sulla protezione dei minori;l’elenco delle materie è contenuto nell’ar-ticolo 3 della Convenzione stessa: attribu-zione, esercizio e revoca – totale o par-ziale – della responsabilità genitoriale,nonché sua delega; diritto di affidamento;tutela, curatela e istituti analoghi; designa-zione e funzioni di qualsiasi persona odorganismo incaricato di occuparsi del mi-nore o dei suoi beni; collocamento infamiglia di accoglienza o in istituto anchemediante kafala – istituto giuridico deldiritto islamico, espressamente citato al-l’articolo 20 della Convenzione Onu suidiritti dell’infanzia del 1989, attraverso ilquale un giudice affida la protezione e lacura di un minore ad un altro soggetto chenon sia il proprio genitore naturale, per lopiù un parente che curerà la crescita el’istruzione del minore – o istituto ana-

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logo; supervisione da parte delle autoritàpubbliche dell’assistenza fornita al minoreda qualsiasi persona se ne faccia carico;amministrazione, conservazione o disposi-zione dei beni del minore.

Rileva che, in sede di dibattito presso laCommissione di merito, sia stato eviden-ziato come la ritardata ratifica da partedell’Italia della Convenzione del 1996 de-termini una serie di gravi problemi nelnostro Paese a livello di tutela dei minorie come, pertanto, sia auspicabile addive-nire alla ratifica della richiamata Conven-zione entro la fine della presente legisla-tura.

In conclusione, valutando positiva-mente il provvedimento di ratifica inesame, si riserva di formulare una propo-sta di parere anche alla luce delle even-tuali considerazioni che emergeranno nelcorso del dibattito.

Anna Margherita MIOTTO (PD) con-cordando con la necessità, richiamata dalrelatore, di concludere rapidamente l’iterdella proposta di legge in oggetto, fa tut-tavia presente che proprio la ratifica dellaConvenzione in materia di responsabilitàgenitoriale e di misure di protezione deiminori potrebbe costituire l’occasioneadatta per risolvere alcune questioni pro-cedurali insorte nell’ambito della lungaesperienza di collaborazione maturata conla Bielorussia, fin dal disastro di Cher-nobyl, per l’affido temporaneo di bambiniche ha luogo attraverso l’intervento dinumerose associazioni.

Chiede pertanto al relatore e al presi-dente Palumbo se sussistano le condizioniper lo svolgimento di una seduta di audi-zioni informali delle predette associazioni.

Carmine Santo PATARINO (FLpTP),relatore, osservando che alla Camera iltema sollevato dalla collega Miotto è giàstato oggetto di atti di sindacato ispettivo,ribadisce l’esigenza, più volte emersa nelcorso del dibattito presso la Commissionedi merito, di favorire la conclusione del-l’esame in sede referente del provvedi-mento in titolo, rilevando che lo svolgi-mento di eventuali audizioni comporte-

rebbe come effetto un rallentamento del-l’iter.

Ritiene che egli stesso, in qualità direlatore, potrebbe interloquire con le as-sociazioni che tengono i rapporti con laBielorussia relativamente all’affido tempo-raneo di minori al fine di comprendere see in quale misura le relative istanze po-trebbero essere recepite attraverso la pro-posta di legge di ratifica in esame.

Giuseppe PALUMBO, presidente, rile-vando che lo svolgimento di audizioniinformali è piuttosto inconsueto nell’am-bito dell’esame di un provvedimento insede consultiva, soprattutto ove si tratti,come nel caso di specie, di un provvedi-mento di ratifica di una Convenzione in-ternazionale, ritiene che possa senz’altroessere seguito il modo di procedere deli-neato dal relatore. Nessun altro chiedendodi intervenire, rinvia quindi il seguitodell’esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

Testo unificato C. 3905 Nastri e abb.

(Parere alla XIII Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, ri-corda che la Commissione è chiamata aesprimere alla XIII Commissione (Agricol-tura) il prescritto parere sulle parti dicompetenza del testo unificato delle pro-poste di legge n. 3905 e abbinate, recantedisposizioni in materia di agricoltura so-ciale.

Evidenzia come la connotazione prin-cipale del provvedimento in titolo siaquella di disciplinare per la prima voltauna forma di attività che è andata evol-vendosi negli ultimi anni e che vede l’agri-coltore come soggetto capace di fornireservizi socio-sanitari in aggiunta alla atti-vità prevalente di produzione di beni agri-coli. Tale provvedimento si ricollega aun’iniziativa già avviata dalla Commissione

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agricoltura con un’apposita indagine co-noscitiva volta ad acquisire dati, informa-zioni e valutazioni sulle iniziative di agri-coltura sociale già avviate, sulle loro ca-ratteristiche qualitative e quantitative e suirisultati raggiunti, anche al fine di elabo-rare, sulla base delle sollecitazioni acqui-site, una normativa quadro sull’agricolturasociale.

Entrando nel merito del contenuto,rileva che il testo elaborato dalla Com-missione competente si compone di settearticoli.

In particolare, l’articolo 1 individua lefinalità della legge, che è volta alla pro-mozione dell’agricoltura sociale, nel ri-spetto dei principi previsti dall’articolo117, secondo comma, lettera m), dellaCostituzione – che rimette alla compe-tenza esclusiva dello Stato la determina-zione dei livelli essenziali delle prestazioniconcernenti i diritti civili e sociali chedevono essere garantiti su tutto il territo-rio nazionale – e nell’ambito delle com-petenze regionali.

L’articolo 2 costituisce una delle dispo-sizioni più rilevanti del provvedimento,con riferimento alle competenze dellaCommissione affari sociali, in quanto de-finisce la nozione di agricoltura sociale.Ad essa vengono ricondotte le attivitàesercitate dagli imprenditori agricoli, informa singola o associata, volte all’inseri-mento socio-lavorativo di soggetti svantag-giati, molto svantaggiati e disabili, definitiai sensi dell’articolo 2, numeri 18), 19) e20), del regolamento (CE) n. 800/2008della Commissione, del 6 agosto 2008,anche attraverso fornitura di servizi e diprestazioni, nonché alla fornitura di pre-stazioni e di servizi sociali, socio-sanitari,riabilitativi, terapeutici, formativi ed edu-cativi per famiglie, anziani, categorie de-boli e soggetti richiamati poc’anzi. Questeultime attività sono, ove previsto dallenormative vigenti, realizzate in coopera-zione con i servizi socio-sanitari e con glienti pubblici competenti per territorio.

Fa presente, poi, che l’articolo 3 pre-vede che le regioni adeguino le proprieleggi al fine di consentire l’accreditamentodegli operatori dell’agricoltura sociale

presso gli enti preposti alla gestione deiservizi; in caso di inerzia, il Ministro peri rapporti con le regioni, di concerto conil Ministro delle politiche agricole, è chia-mato a definire con decreto i relativirequisiti.

Ritiene, che si potrebbe valutare l’op-portunità di segnalare alla Commissione dimerito, in sede di espressione del parere,che, in caso di inerzia da parte delleregioni, il decreto ministeriale di cui al-l’articolo 3 del testo del provvedimento siemanato di concerto, oltre che con ilMinistro delle politiche agricole, anche conil Ministro del lavoro e delle politichesociali.

Ai sensi del successivo articolo 4, èprevista la possibilità per gli operatoridell’agricoltura sociale di costituire orga-nizzazioni di produttori, costituite da al-meno tre imprese, senza limiti di carattereregionale e con un volume minimo diproduzione pari a 90.000 euro.

Osserva, poi, che per l’esercizio delleattività di agricoltura sociale possono es-sere utilizzati i locali esistenti sul fondoagricolo, assimilati, ad ogni effetto, aifabbricati rurali, secondo quanto dispostodall’articolo 5, ai sensi del quale le regionisono chiamate a disciplinare anche gliinterventi per il recupero del patrimonioedilizio esistente ad uso dell’imprenditoreagricolo ai fini dell’esercizio di attività diagricoltura sociale.

L’articolo 6 reca taluni interventi disostegno, prevedendo che le istituzionipubbliche che gestiscono le gare per iservizi di fornitura alle mense scolastichee agli ospedali possano prevedere criteri dipriorità per i prodotti provenienti dal-l’agricoltura sociale; uguali criteri di prio-rità potranno essere definiti per l’assegna-zione delle terre demaniali e dei beniimmobili confiscati in base alle leggi an-timafia. I comuni potranno, poi, definire,particolari modalità per valorizzare neimercati agricoli di vendita diretta la pre-senza di prodotti provenienti dall’agricol-tura sociale.

L’articolo 7 istituisce, infine, l’Osserva-torio sull’agricoltura sociale, chiamato adefinire le linee guida per l’attività delle

Mercoledì 14 novembre 2012 — 98 — Commissione XII

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istituzioni pubbliche, monitorare lo svi-luppo dell’agricoltura sociale, anche attra-verso la raccolta dei dati, promuovereiniziative di coordinamento, svolgereazioni di comunicazione ed animazioneterritoriale.

Tale Osservatorio è composto da: quat-tro rappresentanti delle amministrazionidello Stato, nominati rispettivamente dalMinistro delle politiche agricole alimentarie forestali, dal Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, dal Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca e dalMinistro della salute; due rappresentantidelle regioni nominati dalla ConferenzaStato-regioni; due rappresentanti delle or-ganizzazioni professionali e di rappresen-tanza del settore agricolo; due rappresen-tanti di organizzazioni del terzo settore,nominati dalla Conferenza Stato-regioni eindividuati nell’ambito degli operatori giàattivi nel territorio nel settore dell’agricol-tura sociale. I componenti all’Osservatorionon hanno diritto alla corresponsione dialcuna indennità o compenso né rimborsospese.

Ritiene altresì utile segnalare che al-cune regioni hanno già legiferato in ma-teria di agricoltura sociale (è il caso del-l’Abruzzo e della Campania) o sono co-munque intervenute sulla materia con de-libere della Giunta (è il caso della regioneMarche).

In conclusione, si riserva di formulareuna proposta di parere alla luce delleconsiderazioni svolte e di quelle che emer-geranno nel corso del dibattito.

Anna Margherita MIOTTO (PD), conriferimento all’articolo 2 del testo inesame, laddove viene definita la nozionestessa di agricoltura sociale, richiamandouna serie di attività esercitate dagli im-prenditori agricoli di cui all’articolo 2135del codice civile, in forma singola o asso-ciata, chiede al relatore di valutare lapossibilità di prevedere che agli impren-ditori agricoli siano assimilate le coopera-tive sociali, anche sulla base di una giu-risprudenza formatasi in tal senso.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, assi-cura alla collega Miotto che approfondirà

la questione da lei posta al fine di veri-ficare se possa essere eventualmente re-cepita nella proposta di parere che egliprovvederà a predisporre.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Sull’ordine dei lavori.

Lucio BARANI (PdL), segnala che gliemendamenti approvati dalla Commis-sione affari sociali al disegno di legge distabilità non sono stati approvati dallaCommissione bilancio nonostante non pre-sentassero problematiche concernenti lacopertura finanziaria. Fa presente come,ancora una volta, sia stato completamentesminuito il lavoro svolto dalla XII Com-missione, invitando il presidente Palumboa rappresentare l’accaduto agli organicompetenti.

Carmine Santo PATARINO (FLpTP) siassocia alle considerazioni svolte dal de-putato Barani, rilevando come effettiva-mente ci sia stata disattenzione nei con-fronti degli emendamenti approvati dallaXII Commissione da parte dei relatori peril disegno di legge di stabilità.

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa pre-sente come dal punto di vista proceduralenon vi sia nulla da rilevare in quanto irelatori e il Governo hanno regolarmenteespresso i pareri di competenza sugliemendamenti presentati al disegno di leggedi stabilità, compresi quelli approvati dallaXII Commissione. Evidenzia peraltro chela Commissione affari sociali, al pari ditutte le altre Commissioni, ha provvedutoalla nomina, ai sensi dell’articolo 120,comma 3, del regolamento, di un propriodeputato quale relatore presso la V Com-missione per quanto riguarda l’esame deidocumenti di bilancio. Per tali ragioni,rileva come la questione segnalata esulidalle competenze della presidenza dellaXII Commissione.

La seduta termina alle 12.35.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 99 — Commissione XII

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 12.35.

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti

e delle madri volti a garantire il segreto del parto

alle donne che non intendono riconoscere i loro nati.

Nuovo testo C. 3303 Lucà e C. 1266 Consiglio

regionale del Piemonte.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodella proposta di legge C. 5563 LauraMolteni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 7 novembre 2012.

Giuseppe PALUMBO, presidente e rela-tore, avverte che in data 13 novembre

2012 è stata assegnata alla Commissione,in sede referente, la proposta di legge C.5563 d’iniziativa dei deputati Laura Mol-teni e Fabi: « Istituzione dei punti diaccoglienza dei neonati in stato di abban-dono, denominati « culle per la vita », edisposizioni concernenti la segretezza delparto nel caso in cui la madre non intendaessere nominata ». Poiché la suddetta pro-posta di legge verte su materia identica aquella delle proposte di legge in esame, lapresidenza ne dispone l’abbinamento, aisensi dell’articolo 77, comma 1, del rego-lamento. Nessuno chiedendo di interve-nire, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 12.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle12.40 alle 12.45.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 100 — Commissione XII

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE

(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato,in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Seguito dell’esame econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato (Parere alla IX Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevolecon condizione e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri e abb. (Parerealla XIII Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole conosservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato econo-mico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Modernizzazione degli aiuti di Statodell’UE. COM(2012)209 final (Parere alla X Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisionen. 573/2007/CE, la decisione n. 575/2007/CE e la decisione 2007/435/CE del Consiglio alfine di aumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo europeo per i rifugiati, del Fondoeuropeo per i rimpatri e del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terziper quanto riguarda talune disposizioni in materia di gestione finanziaria per alcuni Statimembri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria.COM(2012)526 final.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisionen. 574/2007/CE al fine di aumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo per le frontiereesterne per alcuni Stati membri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltàdi stabilità finanziaria. COM(2012)527 final (Parere alla I Commissione) (Seguito dell’esamecongiunto, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

ALLEGATO 4 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 108

Mercoledì 14 novembre 2012 — 101 — Commissione XIV

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del Presidente Mario PESCANTE. –Interviene il Ministro per gli Affari europei,Enzo Moavero Milanesi.

La seduta comincia alle 14.10.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato, in un

testo unificato, dalla Camera e modificato dal Se-

nato.

(Seguito dell’esame e conclusione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 6 novembre 2011.

Mario PESCANTE, presidente, avverteche sono pervenuti sul testo del provve-dimento i pareri di tutte le Commissionicompetenti in sede consultiva, fatta ecce-zione per la V Commissione (Bilancio), chesi esprimerà per l’Aula.

In particolare, hanno espresso parerefavorevole la Commissione parlamentareper le questioni regionali, la II Commis-sione Giustizia, la VIII Commissione Am-biente, la XI Commissione Lavoro e la XIIICommissione Agricoltura. La VI Commis-sione Finanze e la X Commissione Attivitàproduttive hanno espresso nulla osta.

Hanno invece formulato un parere fa-vorevole con osservazioni la I Commis-sione Affari costituzionali e la III Com-missione Affari esteri.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ri-leva in primo luogo, con soddisfazione, chenessuna Commissione si è espressa concondizioni. Si tratta di un risultato cheritiene sia anche frutto della comune con-sapevolezza che in questa fase è priorita-ria, prima di ogni altra considerazione,l’entrata in vigore della legge e che vi è lavolontà della XIV Commissione di atte-

nersi al testo definito dal Senato, senzamodifiche che implicherebbero un ulte-riore passaggio presso l’altro ramo delParlamento.

Quanto alle osservazioni formulate, sisofferma innanzitutto sul parere espressodalla Commissione Affari costituzionali,che affronta aspetti in parte già valutati econdivisi dalla XIV Commissione. Si rife-risce ad esempio all’osservazione dedicataall’articolo 30, comma 2, che definisce ilcontenuto della legge di delegazione euro-pea. La I Commissione segnala al riguardoche la lettera b) prevede il conferimento diuna delega legislativa per la modifica oabrogazione di disposizioni vigenti limita-tamente a quanto necessario per garantirela conformità dell’ordinamento ai parerimotivati o alle sentenze di condanna dellaCorte di giustizia e che menziona espres-samente soltanto i pareri motivati di cuiall’articolo 258 del TFUE e le sentenzedella Corte di giustizia « di condanna perinadempimento », senza alcun riferimentoesplicito a fasi della procedura di infra-zione successive al parere motivato, qualii ricorsi presentati dalla Commissione aisensi del medesimo articolo 258, le sen-tenze che accertano l’inadempimento diuno Stato membro ma non contengonoalcuna condanna (a differenza delle sen-tenze di cui all’articolo 260 del TFUE, cheinfliggono penalità allo stato membro), lemesse in mora, i pareri motivati e i ricorsidi cui all’articolo 260 (promossi per ina-dempimento di una precedente sentenza).Si tratta di un rilievo in linea con quantoera stato segnalato in via informale aicolleghi del Senato, che hanno inveceavuto altra opinione sul punto. L’osserva-zione della I Commissione è dunque fon-data, a suo avviso; rileva tuttavia che ladisposizione, come formulata, non escludeche il Governo possa andare oltre laprevisione ivi contenuta.

Vi sono poi nel parere una serie diulteriori osservazioni che invitano ad unmigliore coordinamento delle disposizioni,con riferimento al personale delle regionio delle province autonome di cui si potràavvalere il Dipartimento per le politicheeuropee (articolo 8, comma 2), alla disci-

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plina per la consultazione delle Camere suaccordi in materia finanziaria o monetariae con riferimento al fiscal compact (arti-colo 4, c. 4, lett. c), e c. 7, e articolo 5) ealle norme in materia di obblighi di se-gretezza o di regimi di immunità tutelatia livello costituzionale o discendenti daobblighi internazionali o europei (comma7 dell’articolo 4).

Circa i rilievi formulati dalla Commis-sione Affari esteri, ricorda il confrontoavuto nel corso della prima lettura delprovvedimento, e sottolinea come nonsembrino emergere questioni determinantiai fini dell’approvazione senza modifichedel provvedimento. Ciò che traspare, inparticolare con riferimento alla osserva-zione concernente le deliberazioni assuntedal CIAE, è una diversa filosofia di fondo;la XIV Commissione ritiene infatti che ilcoordinamento debba avere una sua uni-cità, che occorre rimettere al CIAE, e nonpossa essere conseguita attribuendo a piùsoggetti funzioni di coordinamento.

Segnala infine che ulteriori osserva-zioni erano state formulate anche da sog-getti esterni al Parlamento, quale ad esem-pio, la delegazione italiana nel Comitatodelle regioni, e che tutti i rilievi formulati– con specifica attenzione a quelli espressidalla Commissione Affari costituzionali –potranno essere oggetto, d’intesa con ilGoverno, di successivi interventi di modi-fica, ove determinassero effettivamentedifficoltà applicative.

Non ritiene pertanto di presentare al-cuna proposta emendativa al testo delprovvedimento.

Mario PESCANTE, presidente, esprimeparticolare soddisfazione per l’iter delprovvedimento in XIV Commissione, senzala presentazione di alcun emendamento néla formulazione di condizioni da partedelle Commissioni competenti in sede con-sultiva.

Sandro GOZI (PD) condivide, personal-mente e a nome del suo gruppo, l’analisisvolta dal relatore, sia con riferimentoall’iter del provvedimento che riguardo alleosservazioni formulate. Ritiene, in parti-

colare, pertinente il rilievo della Commis-sione Affari costituzionali concernente ilcontenuto della legge di delegazione euro-pea, di cui all’articolo 30, comma 2, que-stione che peraltro la XIV Commissioneaveva già rilevato.

Reitera quindi l’invito, già avanzato indiverse occasioni, che la prossima legisla-tura possa costituire l’occasione per com-pletare l’intervento legislativo attuale conuna riforma del Regolamento della Ca-mera, sottolineando come il settore deirapporti con l’Unione europea rivesta ca-rattere prioritario, anche tenuto contodella nuova disciplina in materia di pro-cedure di infrazione, nonché alla luce delTrattato di Lisbona.

Con riferimento al parere espressodalla Commissione Affari esteri ritieneopportuno ribadire la congruità dellascelta operata dalla XIV Commissione conriferimento alle competenze del Ministroper gli Affari europei e la necessità di fareun ulteriore passo in avanti – che non sipuò che rinviare, anche in questo caso,alla prossima legislatura – impegnandosinella riforma, oltre che delle procedure,anche delle strutture di coordinamentoche fanno capo al Governo.

Enzo MOAVERO MILANESI, Ministroper gli Affari europei, sottolinea innanzi-tutto come occorra avere la consapevo-lezza che l’approvazione definitiva delprovvedimento consentirà al sistema Paesedi compiere un vero salto di qualità.Rileva come l’Italia sia una nazione gene-ralmente poco sistemica, e come invece lenuove disposizioni rendano più sistematicigli snodi del rapporto tra Paese e Unioneeuropea. Non solo, infatti, si intervienemodernizzando l’assetto legislativo nazio-nale, ma anche adeguandolo alle previsionidel Trattato di Lisbona e alle esigenze piùrecenti, da ultimo affrontate nella rela-zione intermedia del Presidente del Con-siglio europeo Van Rompuy in coopera-zione con i Presidenti della Commissioneeuropea, dell’Eurogruppo e della Bancacentrale europea. Uno dei temi centralidella relazione è proprio il rafforzamentodella legittimità democratica dei processi

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decisionali dell’Unione europea, che passaattraverso il rafforzamento del Parlamentoeuropeo, ma anche attraverso il sempremaggiore coinvolgimento dei Parlamentinazionali.

La riforma della legge n. 11 del 2005,anche grazie agli emendamenti da ultimoapprovati, tiene conto proprio di questanecessità di coinvolgimento del Parla-mento nazionale nel processo legislativoeuropeo.

Rileva peraltro come quasi tutte lepatologie italiane – prima fra tutte l’ele-vatissimo numero di procedure di infra-zione – discendono innanzitutto da unfunzionamento non ottimale dell’apparatoamministrativo nazionale nei suoi rapporticon quello europeo, ma anche dall’inade-guatezza della risposta legislativa, per ilritardo nell’approvazione delle norme, daparte del Parlamento, o nell’esercizio delledeleghe, da parte del Governo. L’Italia,poi, non utilizza adeguatamente le oppor-tunità offerte dall’Unione europea, primafra tutte quelle dei fondi strutturali. Sitratta di carenze che producono effettisvantaggiosi per il Paese e le sue compo-nenti, a partire dal sistema imprendito-riale; ne deriva una immagine negativadell’Italia quale membro distratto del-l’Unione, sebbene occorra ricordare chesiamo il terzo contributore netto al bilan-cio europeo. Il Paese può contare di più,ma occorre non avere così tante proceduredi infrazione aperte e dimostrare di saperspendere le risorse assegnate. Anche sottoquesto profilo auspica che il provvedi-mento in esame possa produrre effettipositivi.

La riforma in primo luogo – si riferisceagli articoli 3, 4 e 5 – rafforza e rende piùcompenetrati i rapporti tra Parlamento eGoverno, con gli obblighi informativi chefanno capo all’Esecutivo, sinora adempiutiin via di prassi, che divengono un ele-mento codificato e vincolante. Nella stessadirezione interviene l’articolo 6, con un’at-tenzione specifica per gli atti dell’Unioneeuropea che comportano obblighi di spesa,come ad esempio il fiscal compact. Attra-verso il combinato disposto di queste di-sposizioni, il Parlamento, attraverso il Go-

verno, accede a una mole di informazioniassai più ampia che in passato; si deter-mina in tal modo – richiama in propositoil dovere informativo del Governo quicodificato prima e dopo ciascun Consiglioeuropeo – un circuito politico virtuoso.Ugualmente positiva appare la norma dicui al comma 3 dell’articolo 3, inserita nelcorso dell’esame presso il Senato, cheprevede l’assistenza documentale e infor-mativa della Rappresentanza permanented’Italia presso l’Unione europea nei con-fronti delle Camere: si attiva in tal modouna fonte autonoma e diretta di informa-zione al Parlamento. Viene altresì confer-mato il meccanismo delle relazioni perio-diche del Governo alle Camere e previstoil dovere informativo con riferimento alleprocedure giurisdizionali, ciò che auspicapossa consolidare la tendenza alla dimi-nuzione del numero di procedure di in-frazione.

Un secondo elemento di particolareimportanza è costituito dallo sdoppia-mento dell’attuale disegno di legge comu-nitaria in due distinti strumenti legislativi,la legge di delegazione europea e la leggeeuropea, accanto alla ulteriore possibilitàper il Governo, prevista dall’articolo 37, diadottare provvedimenti urgenti in caso diatti normativi dell’Unione europea, di sen-tenze della Corte di giustizia o dell’avvio diprocedure di infrazione. Queste misuredovrebbero evitare, per il futuro, che lalegge di delegazione europea e la leggeeuropea possano assumere il carattere –come purtroppo è assai spesso avvenutoper la legge comunitaria – di provvedi-menti omnibus.

Il terzo elemento saliente del provve-dimento riguarda il contenzioso, con unamodernizzazione radicale dei meccanismidi interfaccia con la Corte di giustiziadell’Unione europea. Si pone fine, conqueste norme, alla situazione che vedevalo Stato italiano così come anche le re-gioni, sempre difesi, dinnanzi alla Corte digiustizia, dall’Avvocatura dello Stato, ben-ché il coordinamento dei meccanismi didifesa non fosse necessariamente rimessoall’Avvocatura medesima. Il comma 3 del-l’articolo 42 prevede invece che agente del

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Governo italiano sia nominato un avvocatodello Stato, con effetti certamente positivisullo svolgimento del contenzioso.

Richiama infine le norme contenute nelprovvedimento in materia di aiuti di Stato,nonché quelle relative al riordino dell’ap-parato amministrativo, che intervengonosulle funzioni del CIAE, del Comitato tec-nico e dei nuclei di valutazione sugli attidell’Unione europea.

Ritiene in conclusione che la riformadella legge n. 11 del 2005, che la XIVCommissione si appresta a licenziare, rap-presenti un passo in avanti notevole per ilPaese, che si confronta con una Europanuova, scossa dalla crisi e nella quale icontrasti sono talvolta più accesi, ma chesi sta nel contempo dimostrando più coesarispetto al passato.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ri-tiene opportuno richiamare anche la di-sposizione di cui all’articolo 32, comma 1,lettera c), introdotta nel corso dell’esamedel provvedimento presso il Senato, inmateria di gold plating, che giudica parti-colarmente importante.

Sandro GOZI (PD) precisa che la di-sposizione in materia di gold plating, testérichiamata dal relatore, è stata in primoluogo introdotta con un emendamento neltesto del disegno di legge comunitaria peril 2012 approvato alla Camera, quindiinserita, al Senato, nel provvedimento indiscussione.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ri-volge, in conclusione, un sentito e nonformale ringraziamento al Governo per ilruolo svolto nel corso del complesso iterdel provvedimento, garantendone l’im-pianto e lo spirito di fondo.

Mario PESCANTE, presidente, intendericordare, a questo proposito, l’importantecontributo offerto, nel corso della primalettura del provvedimento alla Camera,dall’allora Sottosegretario agli Esteri, Vin-cenzo Scotti.

Enzo MOAVERO MILANESI, Ministroper gli Affari europei, ricorda che l’onore-

vole Scotti è stato il primo Ministro delGoverno italiano ad occuparsi di Unioneeuropea, nel 1980, con l’incarico di Mini-stro senza portafoglio per il coordina-mento interno delle politiche comunitarie.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione delibera di conferire ilmandato al relatore di riferire in sensofavorevole all’Assemblea sul provvedi-mento in esame. Delibera altresì di chie-dere l’autorizzazione a riferire oralmente.

Mario PESCANTE, presidente, si riservadi designare i componenti del Comitato deinove sulla base delle indicazioni deigruppi.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del Presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.50.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato, in un testo unificato, dal Senato.

(Parere alla IX Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione e osservazione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 13 novembre 2012.

Sandro GOZI (PD), relatore, rinvia alleosservazioni svolte nel corso dell’illustra-zione del provvedimento e formula unaproposta di parere favorevole con condi-zione e osservazione che illustra nel det-taglio (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva la proposta di pa-rere formulata dal relatore.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 105 — Commissione XIV

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Disposizioni in materia di agricoltura sociale.Testo unificato C. 3905 Nastri e abb.(Parere alla XIII Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 13 novembre 2012.

Marco MAGGIONI (LNP), relatore, for-mula una proposta di parere favorevolecon osservazione, che illustra nel dettaglio(vedi allegato 2).

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva la proposta di pa-rere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del Presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 15.

Comunicazione della Commissione al Parlamento

europeo, al Consiglio, al Comitato economico e

sociale europeo e al Comitato delle regioni: Moder-

nizzazione degli aiuti di Stato dell’UE.

COM(2012)209 final.

(Parere alla X Commissione).

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo127, comma 1, del regolamento, e conclu-sione – Parere favorevole con condizioni eosservazione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 4 luglio 2012.

Enrico FARINONE (PD), relatore, for-mula una proposta di parere favorevole

con condizioni e osservazione, che illustranel dettaglio (vedi allegato 3).

Marco MAGGIONI (LNP) valuta il pa-rere formulato dal relatore di tutto ri-spetto sotto il profilo tecnico. Dal punto divista politico, tuttavia, si chiede se vi fosseeffettivamente bisogno di un interventodella Commissione europea per moderniz-zare la disciplina degli aiuti di Stato.Ritiene infatti che gli articoli 107 e 108 delTFUE rechino una definizione già chiaris-sima che non ha necessità di essere rivista.La motivazione di tale intervento devedunque essere ricondotta, a suo avviso, alfatto che vi sono oggi paesi dell’Unioneeuropea che finanziano pesantemente ilproprio sistema imprenditoriale dero-gando alla disciplina vigente. Cita il casodella Francia che ha destinato risorse cheammontano a più di cinque miliardi dieuro al gruppo automobilistico PSA, cheproduce le vetture Peugeot e Citroen. Sitratta di un chiaro aiuto di Stato, assai piùingente dei 200 mila euro fissati qualetetto, in tre anni, per l’erogazione degliaiuti de minimis.

Richiama inoltre i dati contenuti nellatabella riportata nella documentazionepredisposta dagli uffici, dalla quale sievince che gli aiuti totali concessi nel 2010all’industria e ai servizi per motivi nonconnessi alla crisi sono pari a 14,7 miliardidi euro per la Germania, a 12,6 miliardi dieuro per la Francia e a 3,3 miliardi dieuro per l’Italia.

Ricorda peraltro che l’articolo 107 delTFUE, al comma 2, lettera c), prevede che,sino al 2014, sono compatibili con il mer-cato interno gli aiuti concessi all’economiadi determinate regioni della Repubblicafederale di Germania, e che diversi entilocali tedeschi hanno partecipazioni inmultinazionali.

Si tratta di elementi che fanno ritenereche ciò che spinge la Commissione euro-pea ad intervenire sulla disciplina degliaiuti di Stato è garantire alcune deroghe,che consentano ancora alla Francia e allaGermania di agire senza vincoli, con gravedetrimento del mercato unico europeo.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 106 — Commissione XIV

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Occorre pertanto, nel parere che laCommissione si accinge a votare, espri-mere una posizione assai più ferma, nellaconsapevolezza che la disciplina in mate-ria di aiuti di Stato non necessita affattodi essere modernizzata.

Mario ADINOLFI (PD) sottolinea l’evi-dente volontà, espressa dal relatore nelparere formulato, di introdurre – non solotecnicamente ma anche politicamente –vincoli e garanzie maggiori nella disciplinadegli aiuti di Stato, che ne razionalizzinol’impianto e l’applicazione. Ritiene sottotale profilo la proposta di parere soddi-sfacente.

Enrico FARINONE (PD), relatore, riba-disce come il provvedimento in esame siavolto alla modernizzazione e semplifica-zione della disciplina in materia di aiuti diStato, necessità questa dimostrata, tra l’al-tro, dall’elevato contenzioso in materia alivello europeo. Ritiene peraltro che lecondizioni formulate rispondano alle esi-genze di rigore e tutela del mercato unicomanifestate dall’onorevole Maggioni.

Isidoro GOTTARDO (PdL) preannunciail voto favorevole del suo gruppo sullaproposta di parere formulata dal relatore.

Marco MAGGIONI (LNP) preannuncial’astensione del gruppo LNP sulla propostadi parere formulata.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole con condizioni e osser-vazione formulata dal relatore.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del

Consiglio che modifica la decisione n. 573/2007/CE,

la decisione n. 575/2007/CE e la decisione 2007/

435/CE del Consiglio al fine di aumentare il tasso di

cofinanziamento del Fondo europeo per i rifugiati,

del Fondo europeo per i rimpatri e del Fondo

europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi

per quanto riguarda talune disposizioni in materia

di gestione finanziaria per alcuni Stati membri che

si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà

di stabilità finanziaria.

COM(2012)526 final.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del

Consiglio che modifica la decisione n. 574/2007/CE

al fine di aumentare il tasso di cofinanziamento del

Fondo per le frontiere esterne per alcuni Stati

membri che si trovano o rischiano di trovarsi in

gravi difficoltà di stabilità finanziaria.

COM(2012)527 final.

(Parere alla I Commissione).

(Seguito dell’esame congiunto, ai sensi del-l’articolo 127, comma 1, del regolamento, econclusione – Parere favorevole).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti in oggetto, rin-viato nella seduta del 25 ottobre 2012.

Laura GARAVINI (PD), relatore, richia-mati i contenuti della relazione svolta il 25ottobre 2012, formula una proposta diparere favorevole, che illustra nel dettaglio(vedi allegato 4).

Isidoro GOTTARDO (PdL) preannunciail voto favorevole del suo gruppo sullaproposta di parere favorevole formulata.

Marco MAGGIONI (LNP) preannunciail voto favorevole del suo gruppo sullaproposta di parere favorevole formulata.

Sandro GOZI (PD) preannuncia a suavolta il voto favorevole del gruppo del PDsul parere formulato, sottolineando comegli atti in esame affermino il principiodella maggiore flessibilità in tema di co-finanziamento di Fondi nazionali e Fondieuropei. Ritiene si tratti di un principioimportante, che meriterebbe di essereesteso anche a quei casi in cui gli Stati sitrovino in una situazione di crisi pur nonessendo sottoposti ad un piano di assi-stenza finanziaria. In tal senso auspica che

Mercoledì 14 novembre 2012 — 107 — Commissione XIV

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l’Italia si possa impegnare, al fine diottenere una più ampia flessibilità, inanalogia con la necessità di applicare lagolden rule sugli investimenti produttivi,scorporandoli dalla spesa corrente utiliz-zata per il calcolo del deficit.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta

di parere favorevole formulata dal rela-tore.

La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.25 alle 15.35.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 108 — Commissione XIV

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ALLEGATO 1

Riforma della legislazione in materia portuale(C. 5453, approvato, in un testo unificato, dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione (Politiche del-l’Unione europea),

esaminato il testo C. 5453, approvatoin un testo unificato dal Senato, recante« Riforma della legislazione in materiaportuale »;

visti i contenuti dell’articolo 15 –laddove modifica l’articolo 14, comma1-ter, della legge n. 84 del 1994 – cheprevede la possibilità, per i porti ove giàesiste il servizio di rimorchio e in presenzadi specifici parametri operativi e gestionalidefiniti con regolamento del Ministro delleinfrastrutture e trasporti, di introdurreuna tariffa di prontezza operativa per taleservizio;

rilevato che nel testo si prevede cheil gettito complessivo di detta tariffa deveessere tale da integrare il fatturato deri-vante dal servizio di rimorchio, compren-sivo di eventuali altri ricavi di naturaricorrente, continuativa e non occasionale,in modo da consentire il raggiungimentodell’equilibrio gestionale derivante dall’ap-plicazione dei criteri e meccanismi tarif-fari di cui al comma 1-bis;

ritenuto che andrebbe valutata lacompatibilità della citata disposizione conla disciplina europea in materia di aiuti diStato, in quanto la disposizione pare voltaad assicurare l’equilibrio gestionale di unsoggetto privato che, ancorché concessio-nario, non è incentivato a realizzare mec-canismi di efficienza, ma al contrariopotrebbe in alcuni casi ricevere una sov-venzione a copertura delle proprie ineffi-cienze, correndo il rischio di utilizzare la

quota tariffaria legata al servizio di emer-genza (prontezza operativa) per copriretutti i costi del concessionario, anche seestranei al servizio di emergenza stesso;

considerato inoltre che tale disposi-zione vincola l’erogazione del servizio diemergenza a favore del concessionario delservizio ordinario e quindi esclude ognialtro soggetto da questo mercato, deter-minando l’automatico spostamento del-l’aiuto dalla situazione di emergenza allasituazione ordinaria;

considerato infine che la Comunica-zione della Commissione europea sull’ap-plicazione delle norme dell’Unione euro-pea in materia di aiuti di Stato allacompensazione concessa per la presta-zione di servizi di interesse economicogenerale del 20 dicembre 2011 (2012/C8/02), indica, tra l’altro, che la compen-sazione degli obblighi di servizio pubblico– fra i quali si può ritenere rientrino iservizi di rimorchio – « non deve eccederequanto necessario per coprire interamenteo in parte i costi originati dall’adempi-mento degli obblighi di servizio pubblico,tenendo conto dei relativi introiti nonchédi un margine di utile ragionevole »;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

provveda la Commissione di merito acorreggere la disposizione di cui all’arti-

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colo 15, comma 1, lettera c), capoversocomma 1-quater, relativa all’introduzionedella tariffa di prontezza operativa, nelsenso di prevedere che la tariffa copraesclusivamente il costo sostenuto per ilservizio reso effettivamente in prontezzaoperativa;

e con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere che il servizio dirimorchio in prontezza operativa sia sem-pre attribuito nel rispetto delle regoleessenziali sulla concorrenza e sulle con-cessioni di servizio pubblico.

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ALLEGATO 2

Disposizioni in materia di agricoltura sociale(Testo unificato C. 3905 Nastri e abb.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione (Politiche del-l’Unione europea),

esaminato il testo unificato C. 3905Nastri e abb., recante « Disposizioni inmateria di agricoltura sociale » recantenorme volte a promuovere il caratteremultifunzionale delle attività agricolequale contesto favorevole allo sviluppo diinterventi e servizi sociali, socio sanitari ededucativi miranti al reinserimento di sog-getti svantaggiati nella comunità;

rilevato che sulla materia in esamenon si rilevano procedure di infrazioneavviate dalla Commissione europea anorma dell’articolo 258 del Trattato sulFunzionamento dell’Unione Europea;

preso atto che l’UE accorda partico-lare rilevanza alla multifunzionalità del-l’agricoltura definendola come « il nessofondamentale tra agricoltura sostenibile, si-curezza alimentare, equilibrio territoriale,conservazione del paesaggio e dell’ambiente,nonché garanzia dell’approvvigionamentoalimentare » e ne ribadisce lo status disoggetto privilegiato per le politiche diwelfare degli Stati membri;

considerato che la Commissione eu-ropea sostiene ormai da tempo, nell’am-bito della Rete Europea per lo SviluppoRurale, iniziative tematiche congiunte rea-lizzate dagli Stati membri con l’obiettivo dimigliorare l’attuazione dei Programmi di

sviluppo rurale e fornire impulsi allo svi-luppo della programmazione a livello na-zionale ed europeo;

rilevato che il carattere multifunzio-nale dell’agricoltura deve innanzitutto es-sere inteso con riferimento alle sue fun-zioni proprie: produzione di alimenti efibre, salvaguardia dell’ambiente, sostegnoall’occupazione, mantenimento di attivitàeconomiche nelle aree a basso reddito esviluppo rurale;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di precisare che le praticheagri-sociali – pur contribuendo a rispon-dere alle aspettative della società nell’am-bito di politiche di sviluppo rurale cheincludono la promozione dell’inclusionesociale – debbono essere in ogni casoricondotte agli obiettivi strategici di lungoperiodo, definiti nelle proposte relativealla riforma della Politica Agricola Co-mune attualmente in discussione: il po-tenziamento della competitività dell’agri-coltura e della redditività delle aziendeagricole, la promozione e il trasferimentodi conoscenze e dell’innovazione, l’uso ef-ficiente delle risorse in una logica disviluppo agricolo ecocompatibile.

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ALLEGATO 3

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio,al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni:Modernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE (COM(2012)209 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione Politiche del-l’Unione europea,

esaminata la Comunicazione dellaCommissione al Parlamento europeo, alConsiglio, al Comitato economico e socialeeuropeo e al Comitato delle regioni: Mo-dernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE– COM(2012)209 def.;

premesso che:

gli aiuti di Stato costituiscono unodei principali fattori di distorsione delmercato interno e della concorrenza, inparticolare a fronte della crisi economicae finanziaria che ha incentivato gli inter-venti di alcuni Paesi membri a sostegnodei rispettivi sistemi produttivi;

in base ai dati forniti dalla Com-missione europea, il ricorso agli aiuti ri-sulta nettamente superiore, sia in valoreassoluto sia in rapporto ai rispettivi PIL,negli Stati che, per le migliori condizionidi finanza pubblica, dispongono di mag-giori risorse da erogare, mentre è ridottonei Paesi che, come l’Italia, attuano rigo-rose politiche di risanamento;

questa tendenza può contribuire adaggravare i divari di crescita all’internodell’Unione europea, penalizzando para-dossalmente i sistemi produttivi dei paesiche già registrano peggiori performanceseconomiche in ragione del rigore finan-ziario;

è pertanto pienamente condivisibilel’obiettivo della Commissione di aggiornareil quadro normativo vigente al fine di

orientare, anche alla luce delle scarserisorse a disposizione, gli aiuti di Statosulle azioni previste dalla Strategia Europa2020, contribuendo così a migliorare l’ef-ficienza e l’efficacia della spesa pubblica;

a questo scopo occorre che la di-sciplina europea consenta il sostegno pub-blico alle imprese soltanto ove esso:

sia volto a colmare carenze delmercato ben individuate, integrando manon sostituendo gli investimenti privati, aconseguire obiettivi di interesse comuneeuropeo;

produca un effetto di incentiva-zione, stimolano i beneficiari a intrapren-dere attività che non avrebbero svolto inassenza di aiuti;

abbia i minori effetti distorsivipossibili;

appare altresì necessaria una piùpuntuale definizione di aiuti di Stato dicui all’articolo 107 del Trattato sul fun-zionamento dell’Unione europea (TFUE), ela semplificazione e razionalizzazionedella normativa europea vigente in mate-ria, in modo da consentire alla Commis-sione di concentrare meglio la propriaazione sui casi che hanno la maggiorerilevanza per il mercato interno, deman-dando maggiori responsabilità alle autoritànazionali;

va sottolineata l’importanza, al finedi assicurare una applicazione più correttadella disciplina in materia da parte del-l’Italia, delle disposizioni, di cui al disegno

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di legge recante « Norme sulla partecipa-zione dell’Italia alla formazione e all’at-tuazione della normativa e delle politichedell’Unione europea » (A.C. 2854 e abb.-B),che introducono apposite regole per lanotifica e la gestione dei procedimenti inmateria di aiuti di Stato;

rilevata l’esigenza che il presenteparere sia trasmesso, unitamente al docu-mento finale approvato dalla Commissionedi merito, al Parlamento europeo, al Con-siglio e alla Commissione europea nell’am-bito del dialogo politico;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) sia adottata una apposita Comu-nicazione della Commissione per chiarirela definizione di aiuto di Stato fornitadall’articolo 107 del Trattato sul funzio-namento dell’UE (TFUE), stabilendo prin-cipi per la valutazione delle reali disfun-zioni del mercato, dell’effetto di incenti-vazione, delle conseguenze negative degliinterventi pubblici nonché dell’impattocomplessivo degli aiuti;

2) si provveda alla revisione del re-golamento (CE) N. 659/1999, recante mo-dalità di applicazione dell’articolo 108 delTFUE, e del regolamento generale di esen-zione per categoria (CE) n. 800/2008 inmodo da:

promuovere la concentrazionedelle risorse pubbliche verso obiettivi esettori ad alto potenziale di crescita eoccupazione;

permettere alla Commissione di di-spensare dall’obbligo di notifica ex ante

nuove tipologie di aiuto, quali, in partico-lare, gli aiuti a favore della cultura, quelliper i danni causati da calamità naturali equelli a favore di progetti cofinanziatidall’UE;

semplificare le norme e le proce-dure vigenti, al fine di assicurare unamaggiore celerità delle decisioni e di con-centrare il controllo ex ante della Com-missione stessa sui casi con maggiore im-patto sul mercato interno demandandol’analisi dei casi a carattere più locale econ scarsi effetti sugli scambi alle autoritànazionali competenti;

3) sia mantenuto l’importo vigente,pari a 200 mila euro in tre anni, perl’erogazione degli aiuti de minimis daparte di ciascuna impresa, al fine di evi-tare che gli Stati membri con maggiorimargini di intervento finanziario possanoavvantaggiare le proprie imprese benefi-ciando dell’esenzione dalla notifica peraiuti di ammontare superiore;

4) si provveda, al fine di accrescere lacertezza giuridica e la tutela in sede giu-risdizionale, a codificare, nei limiti previstidal Trattato sul funzionamento dell’UE, inappositi regolamenti i regimi di esenzioneattualmente contenuti in comunicazioni oaltri atti privi di efficacia giuridica vinco-lante;

e con la seguente osservazione:

a) si valuti, al fine di responsabiliz-zare gli Stati membri, l’attribuzione alleautorità nazionali competenti in materiadi concorrenza, sul modello del Regola-mento (CE) n. 1/2003, della competenzaad operare la valutazione ex ante dellaconformità dei regimi di aiuto con ladisciplina europea.

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ALLEGATO 4

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio chemodifica la decisione n. 573/2007/CE, la decisione n. 575/2007/CE ela decisione 2007/435/CE del Consiglio al fine di aumentare il tassodi cofinanziamento del Fondo europeo per i rifugiati, del Fondoeuropeo per i rimpatri e del Fondo europeo per l’integrazione dicittadini di paesi terzi per quanto riguarda talune disposizioni inmateria di gestione finanziaria per alcuni Stati membri che si trovanoo rischiano di trovarsi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria(COM(2012)526 final) – Proposta di decisione del Parlamento europeoe del Consiglio che modifica la decisione n. 574/2007/CE al fine diaumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo per le frontiereesterne per alcuni Stati membri che si trovano o rischiano ditrovarsi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria (COM(2012)527 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione Politiche del-l’Unione europea,

esaminate la « Proposta di decisionedel Parlamento europeo e del Consiglioche modifica la decisione n. 573/2007/CE,la decisione n. 575/2007/CE e la decisione2007/435/CE del Consiglio al fine di au-mentare il tasso di cofinanziamento delFondo europeo per i rifugiati, del Fondoeuropeo per i rimpatri e del Fondo euro-peo per l’integrazione di cittadini di paesiterzi per quanto riguarda talune disposi-zioni in materia di gestione finanziaria peralcuni Stati membri che si trovano o ri-schiano di trovarsi in gravi difficoltà distabilità finanziaria (COM(2012)526 final) »e la « Proposta di decisione del ParlamentoEuropeo e del Consiglio che modifica ladecisione n. 574/2007/CE al fine di aumen-tare il tasso di cofinanziamento del Fondoper le frontiere esterne per alcuni Statimembri che si trovano o rischiano di tro-varsi in gravi difficoltà di stabilità finanzia-ria (COM(2012)527 final) »;

considerato che:

le proposte di decisione sono volte adagevolare la gestione dei finanziamenti

dell’Unione europea nel settore dell’immi-grazione, dell’asilo e delle frontiere esterneper quegli Stati membri in situazione digravi difficoltà, in termini di peggiora-mento del disavanzo e del debito e mi-naccia per la crescita economica, che sianogià beneficiari di misure di sostegno alivello UE;

le difficoltà di bilancio che hannoinvestito alcuni Stati membri, anche inconseguenza delle crisi economica, po-trebbe infatti indurli a ridurre l’impegnofinanziario previsto nei programmi plu-riennali 2007-2013 già presentati nel set-tore dell’immigrazione e della gestionedelle frontiere;

la riduzione dell’impegno finanziarionazionale precluderebbe l’integrale uti-lizzo da parte dell’Unione europea dellesomme già stanziate a titolo di cofinan-ziamento UE, a valere sui Fondi oggettodelle proposte;

tenuto conto che:

per ovviare a tale situazione, le pro-poste modificano le decisioni istitutive deiFondi in questione, affinché il tasso dicofinanziamento dell’Unione europea ap-

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plicabile ai programmi, attualmente fissatoal 50 per cento, in via generale, e al 75 percento, in alcuni casi specifici, possa esseremaggiorato di 20 punti percentuali per gliStati membri che beneficino di un mec-canismo di sostegno a livello UE;

potranno, in particolare, avvalersidell’aumento del tasso di cofinanziamentoUE gli Stati membri che beneficino di unsostegno finanziario nel quadro del mec-canismo europeo di stabilizzazione finan-ziaria (EFSM), del fondo europeo di sta-bilità finanziaria (EFSF) o di prestiti bi-laterali, per i paesi della zona euro, o delmeccanismo della bilancia dei pagamenti,per i paesi che non hanno adottato l’euro;

per detti Stati membri, le proposteprevedono inoltre un aumento di 20 puntipercentuali per il cofinanziamento UEdelle misure di urgenza a valere sul Fondoeuropeo per i rifugiati, tasso attualmentefissato ad un massimo dell’80 per cento;

non si verificherebbero in ogni casoaggravi a carico del bilancio dell’Unionené alcuna variazione nei programmi an-nuali degli Stati membri non coinvolti,permettendo invece il pieno utilizzo deglistrumenti di finanziamento UE, nel ri-spetto del principio di solidarietà traStati membri;

l’istituzione di un meccanismo di so-stegno temporaneo di tale natura a livelloUE appare tanto più condivisibile inquanto aumenti del tasso di cofinanzia-mento per analoghe motivazioni sono giàstati previsti per altri strumenti finanziaridell’Unione, quali il Fondo europeo disviluppo regionale, il Fondo sociale euro-peo e il Fondo di coesione, il Fondoeuropeo agricolo per lo sviluppo rurale eil Fondo europeo per la pesca;

rilevato altresì che:

l’Italia, Stato membro tra i più espo-sti ai flussi migratori, ha un particolareinteresse allo sviluppo di una politicaeuropea comune in materia di asilo, so-stegno all’immigrazione legale, contrastoall’immigrazione clandestina, controllodelle frontiere estere, basata su una ge-stione efficace dei finanziamenti del-l’Unione;

sottolineata la necessità che il pre-sente parere, unitamente al documentofinale della Commissione di merito, siatrasmesso tempestivamente alla Commis-sione europea nell’ambito del cosiddettodialogo politico, nonché al Parlamentoeuropeo e al Consiglio,

esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 115 — Commissione XIV

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COMMISSIONE PARLAMENTAREper l’attuazione del federalismo fiscale

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della notametodologica e del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle funzioni di polizia localee, per le province, alle funzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercatodel lavoro. Atto n. 508 (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni,osservazioni e raccomandazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

ALLEGATO 1 (Nuova formulazione della proposta di parere dei relatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 119

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Enrico LA LOGGIA. —Interviene il sottosegretario di Stato perl’economia e le finanze, Vieri Ceriani.

La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei

ministri recante adozione della nota metodologica e

del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle

funzioni di polizia locale e, per le province, alle

funzioni nel campo dello sviluppo economico –

servizi del mercato del lavoro.

Atto n. 508.

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni, osservazioni eraccomandazioni).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno,rinviato, da ultimo, nella seduta del 13novembre 2012.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP), re-latore, anche a nome del senatore Saro,illustra una nuova formulazione della pro-posta di parere presentata dai relatorinella seduta di ieri, che tiene conto dellequestioni emerse nel corso del dibattito(vedi allegato 1). In particolare, nella nuovaformulazione si sottolinea l’esigenza diconsiderare la spesa effettiva riferita nona un solo anno, ma alla media relativa aun periodo pluriennale. È altresì esplici-tata la richiesta di chiarire come si pro-cederà alla ripartizione dei trasferimentiperequativi, dal momento che la leggen. 42 del 2009 prevede che tale riparti-zione abbia luogo sulla base sia del fab-bisogno standard, sia del valore standar-dizzato del gettito dei tributi ed entrateproprie di applicazione generale.

Il Sottosegretario Vieri CERIANIesprime un convinto apprezzamento dellaproposta di parere presentata dai relatori,che fornisce, in termini assolutamenteequilibrati, utili indicazioni in rapportoalla prosecuzione dell’attività di determi-nazione dei fabbisogni standard relativi

Mercoledì 14 novembre 2012 — 116 — Commissione bicamerale

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alle funzioni fondamentali di comuni eprovince.

Dichiara pertanto di condividere taleproposta, segnalando peraltro l’opportu-nità di espungere, al numero 2) dellalettera c) delle condizioni contenute neldispositivo, l’inciso in cui si fa riferimento,per lo svolgimento delle funzioni di polizialocale, alle forze di polizia dello Stato.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP), re-latore, anche a nome dell’altro relatore,senatore Saro, dichiara di accogliere lamodifica proposta dal rappresentante delGoverno.

Il deputato Marco CAUSI (PD), nelribadire il giudizio assolutamente positivosul lavoro svolto dai relatori, già anticipatonella seduta di ieri, e nel condividere lemodifiche introdotte nella nuova formu-lazione, osserva che lo schema di decretoin oggetto attesta la validità dell’imposta-zione, definita con il contributo determi-nante della Commissione, del decreto le-gislativo n. 216 del 2010. Il lavoro dideterminazione dei fabbisogni standard hainfatti permesso di raccogliere ed elabo-rare informazioni, non soltanto di carat-tere finanziario, sulle attività degli entilocali che consentono una conoscenzamolto più approfondita e articolata diquella finora disponibile. Ritiene pertantoche si debba fare quanto possibile peraccelerare il completamento delle proce-dure relative alla determinazione dei fab-bisogni standard per tutte le funzionifondamentali di comuni e province. Al-trettanto importante è, a suo giudizio,sviluppare in concreto la metodologia dideterminazione degli output standard.

L’apprezzamento e il sostegno per l’at-tività di determinazione dei fabbisognistandard non deve peraltro attenuare laconsapevolezza dell’esigenza di un’attentavalutazione politica nel momento in cui sidefiniranno le modalità di applicazione deirisultati ottenuti alla ripartizione dei fi-nanziamenti perequativi. In particolare, asuo parere, a quel momento sarà neces-sario tener conto adeguatamente della spe-cificità dei comuni di piccole dimensioni,

per i quali, fatta salva comunque l’oppor-tunità di promuovere il ricorso alle diversetipologie di forme associative, l’applica-zione diretta dei coefficienti di ripartopotrebbe portare a situazioni insostenibili.

In conclusione, esprime il voto favore-vole del proprio Gruppo sulla proposta diparere dei relatori, come riformulata.

Il senatore Luigi COMPAGNA (PdL)dichiara il voto favorevole anche del pro-prio Gruppo sulla proposta di parere deirelatori. Intende altresì esprimere soddi-sfazione, sia pure con la sobrietà che lasituazione attuale impone, per l’impegnoche la Commissione ha continuato a de-dicare alla questione della determinazionedei costi e fabbisogni standard e, più ingenerale all’attuazione del federalismo fi-scale, anche in una fase in cui tali que-stioni sembrano aver perso la rilevanzacentrale che hanno rivestito nel recentepassato.

Il senatore Lucio Alessio D’UBALDO(PD), pur riconoscendo l’impegno dedicatodai relatori e dalla Commissione all’esamedello schema di decreto in oggetto, ritieneche non si possa fare a meno di rilevareche i risultati approvati con tale atto, intermini di coefficienti di riparto, sonoassolutamente privi di connessione e dipertinenza con la situazione reale dellafinanza locale. Rileva infatti che qualun-que tipo di aggiustamento nella riparti-zione delle risorse richiede, in primoluogo, che le risorse stesse siano congrue.Osserva invece che il fondo sperimentaledi riequilibrio presenta, a seguito dei ri-petuti interventi di riduzione, una dota-zione del tutto insufficiente.

Più in generale ritiene che siano venutemeno le condizioni istituzionali che perlungo tempo in passato avevano garantitouna equilibrata politica nei confronti deglienti locali. Per un lungo periodo di tempo,infatti, la rideterminazione dei trasferi-menti assegnati agli enti locali ha costi-tuito lo strumento più efficace di cui loStato disponeva per rendere effettivi ipropri indirizzi nei confronti di comuni eprovince. Questa positiva dialettica è ces-

Mercoledì 14 novembre 2012 — 117 — Commissione bicamerale

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sata nel momento in cui le scelte relativealla finanza locale hanno cominciato adessere imposte dalla Ragioneria generaledello Stato, mentre sono venuti del tuttomeno il ruolo e la capacità di incidenzadella Direzione per la finanza locale col-locata nell’ambito del Ministero dell’in-terno. La situazione così squilibrata che siè creata provoca evidenti gravi conse-guenze che sono ben evidenti. Anche nelcaso dello schema in oggetto è stata,infatti, svolta un’imponente attività perpervenire alla determinazione di coeffi-cienti di riparto che risulteranno privi diogni possibilità di applicazione.

Per le ragioni di dissenso formulate,dichiara, a titolo personale, di astenersisulla proposta di parere favorevole pre-sentata dai relatori sullo schema di de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri in esame.

Il deputato Rolando NANNICINI (PD),richiamando i coefficienti di riparto rela-tivi alle funzioni di polizia locale indicatinella nota metodologica allegata alloschema di decreto, segnala che per ilcomune di Roma è stato determinato uncoefficiente pari a poco più di un decimodella spesa complessiva di tutti i comunidestinata a tale funzione. Se invece siprendono in considerazione i coefficientidi comuni di dimensioni piccole o moltopiccole, si incontrano valori nell’ordine diun centesimo di millesimo. Per questo, nelcondividere la segnalazione già avanzatadal collega Causi, invita a considerare congrande attenzione le modalità di applica-zione dei coefficienti così ottenuti, perquanto concerne, in particolare, i piccolicomuni. In questo caso, a suo giudizio,sarebbe più opportuno fare riferimento,piuttosto che ai singoli enti, alla classedimensionale di appartenenza. Per quantoapprezzabile, sotto il profilo tecnico, risultiil lavoro svolto da SOSE e IFEL, ritieneche sia assolutamente necessario richia-mare l’attenzione, a livello politico, sullemodalità con cui, in concreto, i coefficientisaranno applicati.

Il sottosegretario Vieri CERIANI riba-disce l’apprezzamento per il lavoro svolto

dalla Commissione e per la proposta diparere elaborata dai relatori. Ritiene chepari apprezzamento debba essere manife-stato per tutti coloro che hanno contri-buito al lavoro di determinazione dei fab-bisogni standard e, in generale, per l’atti-vità che, già a partire dal precedenteGoverno, è stata portata avanti su questamateria. Evidenzia che tale attività hapermesso un’approfondita riflessione me-todologica, dai cui è emersa la consape-volezza di importanti aspetti relativi allafinanza e al funzionamento degli entilocali, unitamente alla formazione di unampio patrimonio informativo, di indub-bia utilità. Per questo il Governo intendefornire tutto il supporto necessario pergarantire la prosecuzione dei lavori finorasvolti. Rileva che già sulla base delle notemetodologiche presentate in allegato alloschema di decreto in esame è possibile perciascun ente verificare come, nella presta-zione di determinati servizi, si collochirispetto alla situazione media della classedi appartenenza. Si tratta, a suo parere, diun importante elemento di conoscenza, inprimo luogo per gli stessi amministratorilocali, che può stimolare un cambiamentodi prospettiva e di mentalità, di cui oggi siavverte più che mai l’esigenza.

Enrico LA LOGGIA, presidente, pone invotazione la nuova formulazione dellaproposta di parere dei relatori, come ul-teriormente modificata per tener contodell’osservazione del rappresentante delGoverno.

La Commissione approva la proposta diparere favorevole con condizioni, osserva-zioni e raccomandazioni dei relatori, comeulteriormente riformulata.

Enrico LA LOGGIA, presidente, avverteche il parere approvato dalla Commissionesarà trasmesso ai Presidenti di Camera eSenato.

Il senatore Lucio Alessio D’UBALDO(PD), intervenendo sull’ordine dei lavori,invita la Presidenza a richiedere che SOSEe IFEL facciano pervenire alla Commis-

Mercoledì 14 novembre 2012 — 118 — Commissione bicamerale

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sione un rendiconto sull’utilizzo delle ri-sorse ad esse assegnate per lo svolgimentodelle attività di determinazione dei fabbi-sogni standard, con particolare riferi-mento ai finanziamenti specificamenteprevisti dall’articolo 1, comma 23, dellalegge n. 220 del 2010 (legge di stabilità peril 2011).

Enrico LA LOGGIA, presidente, si facarico della richiesta del senatore

D’Ubaldo. Nessun altro chiedendo di in-tervenire, dichiara conclusa la seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.55 alle 15.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 119 — Commissione bicamerale

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ALLEGATO 1

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recanteadozione della nota metodologica e del fabbisogno standard relativi,per i comuni, alle funzioni di polizia locale e, per le province, allefunzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercato del

lavoro. (Atto n. 508).

NUOVA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTADI PARERE DEI RELATORI

(v. seduta del 13 novembre 2012)

La Commissione parlamentare per l’at-tuazione del federalismo fiscale,

esaminato lo schema di decreto delPresidente del Consiglio dei ministri re-cante adozione della nota metodologica edel fabbisogno standard per ciascun co-mune e provincia, relativi alle funzioni dipolizia locale, per quanto riguarda i co-muni, e alle funzioni nel campo dellosviluppo economico – servizi del mercatodel lavoro, per quanto riguarda le province(atto n. 508);

premesso che:

dalle note metodologiche approvatecon lo schema di decreto in esame emergeun imponente lavoro sia di raccolta di datidi carattere finanziario e strutturale rela-tivi agli enti locali interessati, sia di ri-flessione finalizzata ad individuare la me-todologia più appropriata per la determi-nazione dei fabbisogni standard;

i fabbisogni standard, in quantocostituiscono un parametro finalizzato arispondere contestualmente al principiodell’equità (assicurare un livello di serviziouniforme in rapporto alle caratteristichedei singoli enti) e al principio dell’effi-cienza (stimolare il raggiungimento di unrapporto ottimale tra input e output),rappresentano un indicatore assai più ido-neo di quelli finora impiegati per unamigliore gestione delle risorse destinate

all’erogazione dei servizi e per una piùmirata revisione della spesa pubblica;

occorre pertanto che la complessaattività volta alla determinazione dei fab-bisogni standard relativi a tutte le funzionifondamentali di comuni e province, comeimpostata sulla base di quanto dispostodal decreto legislativo n. 216 del 2010,prosegua e sia portata a compimento nelrispetto dei tempi previsti dall’articolo 2del medesimo decreto legislativo n. 216, esuccessive modificazioni, cercando, perquanto possibile, di anticipare le scadenzegià fissate, in conformità con le previsionidell’articolo 1-bis del decreto-legge n. 52del 2012, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 94 del 2012;

occorre altresì che significative mo-difiche normative attinenti all’assetto deglienti interessati, con particolare riferi-mento alla nuova definizione delle fun-zioni fondamentali dei comuni, introdottadall’articolo 19 del decreto-legge n. 95 del2012, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 135 del 2012, e al riordino delleprovince, non impediscano il prosegui-mento delle attività di determinazione deifabbisogni standard secondo il pro-gramma, le modalità e i tempi già stabiliti,anche al fine di evitare che eventualieffetti distorsivi possano discendere dal-l’applicazione dei nuovi criteri a singolefunzioni fondamentali; nel corso, ove pos-

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sibile, dello svolgimento di tali attività,oppure una volta completata la primadeterminazione dei fabbisogni standard, sipotrà provvedere a raccordare i risultatiottenuti con gli interventi legislativi nelfrattempo adottati;

occorre inoltre, al fine di disporredi un quadro informativo completo e diuna determinazione dei fabbisogni stan-dard che riguardi l’intero territorio nazio-nale, valutare la possibilità di estenderel’ambito di applicazione delle procedure inquestione, coinvolgendo, in via concordatae consensuale, anche le regioni a statutospeciale e le province autonome;

con riferimento alla metodologiaadottata e ai risultati esposti nelle noteallegate allo schema di decreto in esame,emergono le seguenti esigenze:

a) integrare i dati forniti nellenote metodologiche allegate allo schema didecreto in esame in modo da disporredegli elementi informativi necessari perpoter confrontare, per ciascun ente, ilfabbisogno standard per la prestazione deiservizi relativi alla funzione consideratacon la spesa effettivamente sostenuta dal-l’ente stesso per tali servizi; tali confrontidovrebbero altresì essere effettuati consi-derando la spesa effettiva riferita non adun solo anno, ma alla media relativa ad unperiodo pluriennale di almeno tre anni;

b) indicare l’impatto di ciascunavariabile sul fabbisogno standard, in mododa permettere una comparazione dell’in-cidenza delle diverse variabili indipenden-temente dalle unità di misura con le qualiqueste ultime sono espresse;

c) chiarire come il coefficiente diriparto individuato si applichi, nella fasetransitoria e a regime, ai fini della deter-minazione della quota del fondo perequa-tivo spettante a ciascun comune e a cia-scuna provincia, considerata la previsionedell’articolo 13 della legge n. 42 del 2009per cui i fondi perequativi devono essereripartiti « sulla base di un indicatore difabbisogno finanziario calcolato come dif-ferenza tra il valore standardizzato della

spesa corrente al netto degli interessi e ilvalore standardizzato del gettito dei tributied entrate proprie di applicazione gene-rale »;

d) introdurre nel metodo di de-terminazione del fabbisogno standard enelle modalità di esposizione dei risultatii correttivi necessari per dar conto delleeconomie di scala, riconsiderando, tra l’al-tro, la scelta di attribuire un fabbisognostandard anche nel caso in cui l’ente nonpresti i servizi presi in considerazione;

e) introdurre nella determina-zione del fabbisogno standard valori obiet-tivo che, in relazione al costo del lavoro eanche al costo di altri input del processodi produzione e fornitura dei servizi, pre-mino gli enti più efficienti;

f) sviluppare la parte della me-todologia concernente la determinazionedei livelli quantitativi standard dei servizi,in modo da poter fornire, per ciascunente, gli elementi informativi che permet-tano di confrontare il livello del servizioeffettivamente offerto con l’output stan-dard;

g) verificare che le stime, operatesulla base dei più recenti dati storicidisponibili, mantengano la loro validitàanche a seguito degli interventi di ridu-zione dei trasferimenti e di revisione degliobiettivi del patto di stabilità interno chesi sono succeduti successivamente all’anno2009, adottato come esercizio di riferi-mento dei dati di base utilizzati;

nella seduta della Commissione del7 novembre 2012 il rappresentante delGoverno ha consegnato una nuova ver-sione dell’allegato 7 della Nota metodolo-gica concernente la determinazione deifabbisogni standard relativi alle funzionidi polizia locale dei comuni, derivante dauna revisione dei coefficienti di ripartodella spesa, nella quale sono state steri-lizzate le variabili sotto il controllo discre-zionale delle amministrazioni locali. Taleoperazione è stata compiuta al fine diuniformare i criteri adottati per il calcolodei coefficienti di riparto relativi alla po-

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lizia locale con i criteri che saranno adot-tati per le altre funzioni fondamentali;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

a) con riferimento alle funzioni dipolizia locale, per i comuni, e alle funzioninel campo dei servizi del mercato dellavoro, per le province, sia predisposto,con le modalità previste dall’articolo 5 deldecreto legislativo n. 216 del 2010 per laelaborazione delle note metodologiche, undocumento, da trasmettere da parte delGoverno alla Commissione a fini conosci-tivi, in cui gli elementi contenuti nelle notemetodologiche allegate allo schema di de-creto in esame siano integrati in modo da:

1) rendere noti i dati necessari perpoter confrontare, per ciascun ente, ilfabbisogno standard per la prestazione deiservizi in questione con la spesa effettiva-mente sostenuta dall’ente stesso; a tal finedovrebbero essere posti a raffronto, perciascun ente, il fabbisogno standard e laspesa effettivamente sostenuta, espressi invalore assoluto, e, in ogni caso, deve essereindicato, per ciascun ente, il coefficiente diriparto relativo alla spesa complessiva ef-fettivamente sostenuta dal complesso ditutti gli enti con riferimento alle funzioniin esame, in modo da poterlo confrontarecon il coefficiente di riparto ottenuto sullabase del fabbisogno standard; tali con-fronti dovrebbero altresì essere effettuaticonsiderando la spesa effettiva riferita nonad un solo anno, ma alla media relativa adun periodo pluriennale di almeno tre anni;

2) rendere noti i dati necessari perpoter confrontare l’incidenza sul fabbiso-gno standard delle diverse variabili consi-derate indipendentemente dalle unità dimisura con le quali queste ultime sonoespresse; a tal fine si potrebbe indicarel’elasticità del fabbisogno standard rispettoa ciascuna variabile;

3) fornire i chiarimenti necessari inmerito all’applicazione del coefficiente di

riparto individuato ai fini della determi-nazione della quota del fondo perequativospettante a ciascun comune e a ciascunaprovincia, in considerazione di quantodisposto dall’articolo 2 del decreto legisla-tivo n. 216 del 2010, e successive modifi-cazioni, per cui i fabbisogni standard de-terminati entro il 31 marzo 2013 dovrannoentrare in vigore nello stesso anno 2013,« con un processo di gradualità diretto agarantire l’entrata a regime nell’arco deltriennio successivo »; a tale scopo il Go-verno dovrebbe precisare se intende ap-plicare a partire dal 2013 il coefficiente diriparto indicato nelle note metodologicheall’assegnazione delle risorse perequative;

4) chiarire le modalità con cui, apartire dei fabbisogni standard così indi-viduati, si intenda dare attuazione allaprevisione dell’articolo 13 della legge n. 42del 2009 secondo cui i trasferimenti pe-requativi a favore di ciascun comune eciascuna provincia devono essere determi-nati « sulla base di un indicatore di fab-bisogno finanziario calcolato come diffe-renza tra il valore standardizzato dellaspesa corrente al netto degli interessi e ilvalore standardizzato del gettito dei tributied entrate proprie di applicazione gene-rale ». A tal fine è necessario dare avviocon urgenza al processo di determinazionedelle capacità fiscali di comuni e provinciain parallelo a quello di determinazione deifabbisogni standard;

b) per il futuro, con riferimento allealtre funzioni fondamentali di comuni eprovince, fornire gli elementi di cui allalettera a) nelle note metodologiche di voltain volta adottate con decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri e sottopo-ste al parere della Conferenza Stato-cittàe autonomie locali, della Commissione edelle Commissioni parlamentari compe-tenti per le conseguenze di carattere fi-nanziario;

c) con riferimento alla prosecuzionedelle attività di determinazione dei fab-bisogni standard relativi alle funzionifondamentali di comuni e province, svi-luppare la metodologia e adottare mo-

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dalità di esposizione che permettano dievidenziare:

1) i dati utili per valutare, perciascun ente, i costi degli input di parti-colare rilievo nella produzione e fornituradei servizi in questione, in rapporto alfabbisogno standard;

2) i risultati derivanti dall’inseri-mento nel metodo di determinazione delfabbisogno standard dei correttivi neces-sari per dar conto delle economie di scala;a tal fine dovrebbe essere, tra l’altro,riconsiderata la scelta di attribuire unfabbisogno standard anche agli enti chenon prestano i servizi considerati, valu-tando l’opportunità di adottare soluzionialternative, quali, ad esempio, nel caso diservizio prestato in forma associata, l’in-dicazione del fabbisogno standard con ri-ferimento alla struttura o organismo as-sociativo dal quale il servizio è erogato; seil servizio è svolto da altre strutture pub-bliche, si potrebbe invece non assegnareall’ente alcun fabbisogno standard, valu-tando l’opportunità di prevedere eventualimisure incentivanti in relazione a talemodalità di erogazione del servizio;

3) i risultati derivanti per ciascunente dall’inserimento, nella determina-zione del fabbisogno standard, di valoriobiettivo che, con riferimento al costodegli input, che relativamente a ciascunafunzione fondamentale assumono partico-lare rilievo nel processo di produzione efornitura dei relativi servizi, premino glienti più efficienti;

4) i risultati relativi alla determi-nazione, per ciascun ente, dei livelli quan-titativi standard dei servizi, in modo dapoter porre a raffronto, per ogni ente, nonsoltanto il fabbisogno standard rispettoalla spesa effettivamente sostenuta, maanche l’output standard rispetto al livellodel servizio effettivamente offerto;

e con le seguenti osservazioni:

a) valuti il Governo l’opportunità disopprimere il comma 2 dell’articolo 1 delloschema di decreto in esame, in conside-

razione del fatto che la nota illustrativache accompagna le note metodologichenon è stato oggetto di specifica e formalecondivisione nell’ambito della Commis-sione tecnica paritetica per l’attuazione delfederalismo fiscale;

b) con riferimento alla determina-zione del coefficiente di riparto per isingoli comuni relativo alle funzioni dipolizia locale, valuti il Governo l’opportu-nità di adottare, con successivo decreto delPresidente del Consiglio dei ministri, inconformità con le procedure stabilite dagliarticoli 5 e 6 del decreto legislativo n. 216del 2010, i coefficienti di riparto corri-spondenti ai criteri indicati dal rappresen-tante del Governo nella seduta della Com-missione del 7 novembre 2012, in modo daassicurare uniformità metodologica con icriteri che saranno seguiti per le altrefunzioni fondamentali;

nonché con le seguenti raccoman-dazioni, relative a tempi e modalità dideterminazione e di applicazione dei fabbi-sogni standard concernenti le funzioni fon-damentali di comuni e province:

a) assuma il Governo le opportuneiniziative per assicurare che la determi-nazione dei fabbisogni standard relativi atutte le funzioni fondamentali di comuni eprovince e il loro utilizzo, ai fini delsuperamento del criterio della spesa sto-rica, abbiano luogo nel rispetto dei tempiprevisti dall’articolo 2 del decreto legisla-tivo n. 216 del 2010, e successive modifi-cazioni, cercando, per quanto possibile, dianticipare le scadenze già fissate, in con-formità con le previsioni dell’articolo 1-bisdel decreto-legge n. 52 del 2012, conver-tito, con modificazioni, dalla legge n. 94del 2012;

b) assuma il Governo le opportuneiniziative per assicurare che significativemodifiche normative attinenti all’assettodegli enti locali, con particolare riferi-mento alla nuova definizione delle fun-zioni fondamentali dei comuni, introdottadall’articolo 19 del decreto-legge n. 95 del2012, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 135 del 2012, e al riordino delle

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province, non ostacolino il proseguimentodelle attività di determinazione dei fabbi-sogni standard secondo l’impostazione det-tata dal decreto legislativo n. 216 del 2010,individuando di volta in volta le modalitàpiù appropriate per raccordare le attivitàin corso e i risultati ottenuti con gliinterventi legislativi nel frattempo adottati;

c) assuma il Governo le opportuneiniziative per verificare la possibilità diestendere, in via concordata e consensuale,l’ambito di applicazione delle procedure di

determinazione dei fabbisogni standardanche ai comuni e alle province apparte-nenti ai territori delle regioni a statutospeciale e delle province autonome;

d) assuma il Governo le opportuneiniziative per impiegare i risultati derivantidalla determinazione dei fabbisogni stan-dard relativi alle funzioni fondamentali dicomuni e province anche nella definizionee attuazione delle misure di revisione dellaspesa che interessano tali enti.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recanteadozione della nota metodologica e del fabbisogno standard relativi,per i comuni, alle funzioni di polizia locale e, per le province, allefunzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercato del

lavoro. (Atto n. 508)

PARERE APPROVATO

La Commissione parlamentare per l’at-tuazione del federalismo fiscale,

esaminato lo schema di decreto delPresidente del Consiglio dei ministri re-cante adozione della nota metodologica edel fabbisogno standard per ciascun co-mune e provincia, relativi alle funzioni dipolizia locale, per quanto riguarda i co-muni, e alle funzioni nel campo dellosviluppo economico – servizi del mercatodel lavoro, per quanto riguarda le province(atto n. 508);

premesso che:

dalle note metodologiche approvatecon lo schema di decreto in esame emergeun imponente lavoro sia di raccolta di datidi carattere finanziario e strutturale rela-tivi agli enti locali interessati, sia di ri-flessione finalizzata ad individuare la me-todologia più appropriata per la determi-nazione dei fabbisogni standard;

i fabbisogni standard, in quantocostituiscono un parametro finalizzato arispondere contestualmente al principiodell’equità (assicurare un livello di serviziouniforme in rapporto alle caratteristichedei singoli enti) e al principio dell’effi-cienza (stimolare il raggiungimento di unrapporto ottimale tra input e output),rappresentano un indicatore assai più ido-neo di quelli finora impiegati per unamigliore gestione delle risorse destinateall’erogazione dei servizi e per una piùmirata revisione della spesa pubblica;

occorre pertanto che la complessaattività volta alla determinazione dei fab-bisogni standard relativi a tutte le funzionifondamentali di comuni e province, comeimpostata sulla base di quanto dispostodal decreto legislativo n. 216 del 2010,prosegua e sia portata a compimento nelrispetto dei tempi previsti dall’articolo 2del medesimo decreto legislativo n. 216, esuccessive modificazioni, cercando, perquanto possibile, di anticipare le scadenzegià fissate, in conformità con le previsionidell’articolo 1-bis del decreto-legge n. 52del 2012, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 94 del 2012;

occorre altresì che significative mo-difiche normative attinenti all’assetto deglienti interessati, con particolare riferi-mento alla nuova definizione delle fun-zioni fondamentali dei comuni, introdottadall’articolo 19 del decreto-legge n. 95 del2012, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 135 del 2012, e al riordino delleprovince, non impediscano il prosegui-mento delle attività di determinazione deifabbisogni standard secondo il pro-gramma, le modalità e i tempi già stabiliti,anche al fine di evitare che eventualieffetti distorsivi possano discendere dal-l’applicazione dei nuovi criteri a singolefunzioni fondamentali; nel corso, ove pos-sibile, dello svolgimento di tali attività,oppure una volta completata la primadeterminazione dei fabbisogni standard, si

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potrà provvedere a raccordare i risultatiottenuti con gli interventi legislativi nelfrattempo adottati;

occorre inoltre, al fine di disporredi un quadro informativo completo e diuna determinazione dei fabbisogni stan-dard che riguardi l’intero territorio nazio-nale, valutare la possibilità di estenderel’ambito di applicazione delle procedure inquestione, coinvolgendo, in via concordatae consensuale, anche le regioni a statutospeciale e le province autonome;

con riferimento alla metodologiaadottata e ai risultati esposti nelle noteallegate allo schema di decreto in esame,emergono le seguenti esigenze:

a) integrare i dati forniti nelle notemetodologiche allegate allo schema di de-creto in esame in modo da disporre deglielementi informativi necessari per poterconfrontare, per ciascun ente, il fabbiso-gno standard per la prestazione dei servizirelativi alla funzione considerata con laspesa effettivamente sostenuta dall’entestesso per tali servizi; tali confronti do-vrebbero altresì essere effettuati conside-rando la spesa effettiva riferita non ad unsolo anno, ma alla media relativa ad unperiodo pluriennale di almeno tre anni;

b) indicare l’impatto di ciascunavariabile sul fabbisogno standard, in mododa permettere una comparazione dell’in-cidenza delle diverse variabili indipenden-temente dalle unità di misura con le qualiqueste ultime sono espresse;

c) chiarire come il coefficiente diriparto individuato si applichi, nella fasetransitoria e a regime, ai fini della deter-minazione della quota del fondo perequa-tivo spettante a ciascun comune e a cia-scuna provincia, considerata la previsionedell’articolo 13 della legge n. 42 del 2009per cui i fondi perequativi devono essereripartiti « sulla base di un indicatore difabbisogno finanziario calcolato come dif-ferenza tra il valore standardizzato dellaspesa corrente al netto degli interessi e ilvalore standardizzato del gettito dei tributied entrate proprie di applicazione gene-rale »;

d) introdurre nel metodo di deter-minazione del fabbisogno standard e nellemodalità di esposizione dei risultati i cor-rettivi necessari per dar conto delle eco-nomie di scala, riconsiderando, tra l’altro,la scelta di attribuire un fabbisogno stan-dard anche nel caso in cui l’ente nonpresti i servizi presi in considerazione;

e) introdurre nella determinazionedel fabbisogno standard valori obiettivoche, in relazione al costo del lavoro eanche al costo di altri input del processodi produzione e fornitura dei servizi, pre-mino gli enti più efficienti;

f) sviluppare la parte della meto-dologia concernente la determinazione deilivelli quantitativi standard dei servizi, inmodo da poter fornire, per ciascun ente,gli elementi informativi che permettano diconfrontare il livello del servizio effettiva-mente offerto con l’output standard;

g) verificare che le stime, operatesulla base dei più recenti dati storicidisponibili, mantengano la loro validitàanche a seguito degli interventi di ridu-zione dei trasferimenti e di revisione degliobiettivi del patto di stabilità interno chesi sono succeduti successivamente all’anno2009, adottato come esercizio di riferi-mento dei dati di base utilizzati;

nella seduta della Commissione del7 novembre 2012 il rappresentante delGoverno ha consegnato una nuova ver-sione dell’allegato 7 della Nota metodolo-gica concernente la determinazione deifabbisogni standard relativi alle funzionidi polizia locale dei comuni, derivante dauna revisione dei coefficienti di ripartodella spesa, nella quale sono state steri-lizzate le variabili sotto il controllo discre-zionale delle amministrazioni locali. Taleoperazione è stata compiuta al fine diuniformare i criteri adottati per il calcolodei coefficienti di riparto relativi alla po-lizia locale con i criteri che saranno adot-tati per le altre funzioni fondamentali;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

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con le seguenti condizioni:

a) con riferimento alle funzioni dipolizia locale, per i comuni, e alle funzioninel campo dei servizi del mercato dellavoro, per le province, sia predisposto,con le modalità previste dall’articolo 5 deldecreto legislativo n. 216 del 2010 per laelaborazione delle note metodologiche, undocumento, da trasmettere da parte delGoverno alla Commissione a fini conosci-tivi, in cui gli elementi contenuti nelle notemetodologiche allegate allo schema di de-creto in esame siano integrati in modo da:

1) rendere noti i dati necessari perpoter confrontare, per ciascun ente, ilfabbisogno standard per la prestazione deiservizi in questione con la spesa effettiva-mente sostenuta dall’ente stesso; a tal finedovrebbero essere posti a raffronto, perciascun ente, il fabbisogno standard e laspesa effettivamente sostenuta, espressi invalore assoluto, e, in ogni caso, deve essereindicato, per ciascun ente, il coefficiente diriparto relativo alla spesa complessiva ef-fettivamente sostenuta dal complesso ditutti gli enti con riferimento alle funzioniin esame, in modo da poterlo confrontarecon il coefficiente di riparto ottenuto sullabase del fabbisogno standard; tali con-fronti dovrebbero altresì essere effettuaticonsiderando la spesa effettiva riferita nonad un solo anno, ma alla media relativa adun periodo pluriennale di almeno tre anni;

2) rendere noti i dati necessari perpoter confrontare l’incidenza sul fabbiso-gno standard delle diverse variabili consi-derate indipendentemente dalle unità dimisura con le quali queste ultime sonoespresse; a tal fine si potrebbe indicarel’elasticità del fabbisogno standard rispettoa ciascuna variabile;

3) fornire i chiarimenti necessari inmerito all’applicazione del coefficiente diriparto individuato ai fini della determi-nazione della quota del fondo perequativospettante a ciascun comune e a ciascunaprovincia, in considerazione di quantodisposto dall’articolo 2 del decreto legisla-tivo n. 216 del 2010, e successive modifi-cazioni, per cui i fabbisogni standard de-

terminati entro il 31 marzo 2013 dovrannoentrare in vigore nello stesso anno 2013,« con un processo di gradualità diretto agarantire l’entrata a regime nell’arco deltriennio successivo »; a tale scopo il Go-verno dovrebbe precisare se intende ap-plicare a partire dal 2013 il coefficiente diriparto indicato nelle note metodologicheall’assegnazione delle risorse perequative;

4) chiarire le modalità con cui, apartire dei fabbisogni standard così indi-viduati, si intenda dare attuazione allaprevisione dell’articolo 13 della legge n. 42del 2009 secondo cui i trasferimenti pe-requativi a favore di ciascun comune eciascuna provincia devono essere determi-nati « sulla base di un indicatore di fab-bisogno finanziario calcolato come diffe-renza tra il valore standardizzato dellaspesa corrente al netto degli interessi e ilvalore standardizzato del gettito dei tributied entrate proprie di applicazione gene-rale ». A tal fine è necessario dare avviocon urgenza al processo di determinazionedelle capacità fiscali di comuni e provinciain parallelo a quello di determinazione deifabbisogni standard;

b) per il futuro, con riferimento allealtre funzioni fondamentali di comuni eprovince, fornire gli elementi di cui allalettera a) nelle note metodologiche di voltain volta adottate con decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri e sottopo-ste al parere della Conferenza Stato-cittàe autonomie locali, della Commissione edelle Commissioni parlamentari compe-tenti per le conseguenze di carattere fi-nanziario;

c) con riferimento alla prosecuzionedelle attività di determinazione dei fabbi-sogni standard relativi alle funzioni fon-damentali di comuni e province, svilup-pare la metodologia e adottare modalità diesposizione che permettano di evidenziare:

1) i dati utili per valutare, perciascun ente, i costi degli input di parti-colare rilievo nella produzione e fornituradei servizi in questione, in rapporto alfabbisogno standard;

Mercoledì 14 novembre 2012 — 127 — Commissione bicamerale

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2) i risultati derivanti dall’inseri-mento nel metodo di determinazione delfabbisogno standard dei correttivi neces-sari per dar conto delle economie di scala;a tal fine dovrebbe essere, tra l’altro,riconsiderata la scelta di attribuire unfabbisogno standard anche agli enti chenon prestano i servizi considerati, valu-tando l’opportunità di adottare soluzionialternative, quali, ad esempio, nel caso diservizio prestato in forma associata, l’in-dicazione del fabbisogno standard con ri-ferimento alla struttura o organismo as-sociativo dal quale il servizio è erogato; seil servizio è svolto da altre strutture pub-bliche, si potrebbe invece non assegnareall’ente alcun fabbisogno standard, valu-tando l’opportunità di prevedere eventualimisure incentivanti in relazione a talemodalità di erogazione del servizio;

3) i risultati derivanti per ciascunente dall’inserimento, nella determina-zione del fabbisogno standard, di valoriobiettivo che, con riferimento al costodegli input, che relativamente a ciascunafunzione fondamentale assumono partico-lare rilievo nel processo di produzione efornitura dei relativi servizi, premino glienti più efficienti;

4) i risultati relativi alla determi-nazione, per ciascun ente, dei livelli quan-titativi standard dei servizi, in modo dapoter porre a raffronto, per ogni ente, nonsoltanto il fabbisogno standard rispettoalla spesa effettivamente sostenuta, maanche l’output standard rispetto al livellodel servizio effettivamente offerto;

e con le seguenti osservazioni:

a) valuti il Governo l’opportunità disopprimere il comma 2 dell’articolo 1 delloschema di decreto in esame, in conside-razione del fatto che la nota illustrativache accompagna le note metodologichenon è stato oggetto di specifica e formalecondivisione nell’ambito della Commis-sione tecnica paritetica per l’attuazione delfederalismo fiscale;

b) con riferimento alla determina-zione del coefficiente di riparto per isingoli comuni relativo alle funzioni dipolizia locale, valuti il Governo l’opportu-nità di adottare, con successivo decreto delPresidente del Consiglio dei ministri, inconformità con le procedure stabilite dagliarticoli 5 e 6 del decreto legislativo n. 216del 2010, i coefficienti di riparto corri-spondenti ai criteri indicati dal rappresen-tante del Governo nella seduta della Com-missione del 7 novembre 2012, in modo daassicurare uniformità metodologica con icriteri che saranno seguiti per le altrefunzioni fondamentali;

nonché con le seguenti raccomanda-zioni, relative a tempi e modalità di deter-minazione e di applicazione dei fabbisognistandard concernenti le funzioni fondamen-tali di comuni e province:

a) assuma il Governo le opportuneiniziative per assicurare che la determi-nazione dei fabbisogni standard relativi atutte le funzioni fondamentali di comuni eprovince e il loro utilizzo, ai fini delsuperamento del criterio della spesa sto-rica, abbiano luogo nel rispetto dei tempiprevisti dall’articolo 2 del decreto legisla-tivo n. 216 del 2010, e successive modifi-cazioni, cercando, per quanto possibile, dianticipare le scadenze già fissate, in con-formità con le previsioni dell’articolo 1-bisdel decreto-legge n. 52 del 2012, conver-tito, con modificazioni, dalla legge n. 94del 2012;

b) assuma il Governo le opportuneiniziative per assicurare che significativemodifiche normative attinenti all’assettodegli enti locali, con particolare riferi-mento alla nuova definizione delle fun-zioni fondamentali dei comuni, introdottadall’articolo 19 del decreto-legge n. 95 del2012, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 135 del 2012, e al riordino delleprovince, non ostacolino il proseguimentodelle attività di determinazione dei fabbi-sogni standard secondo l’impostazione det-tata dal decreto legislativo n. 216 del 2010,

Mercoledì 14 novembre 2012 — 128 — Commissione bicamerale

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individuando di volta in volta le modalitàpiù appropriate per raccordare le attivitàin corso e i risultati ottenuti con gliinterventi legislativi nel frattempo adottati;

c) assuma il Governo le opportuneiniziative per verificare la possibilità diestendere, in via concordata e consensuale,l’ambito di applicazione delle procedure dideterminazione dei fabbisogni standardanche ai comuni e alle province apparte-

nenti ai territori delle regioni a statutospeciale e delle province autonome;

d) assuma il Governo le opportuneiniziative per impiegare i risultati derivantidalla determinazione dei fabbisogni stan-dard relativi alle funzioni fondamentali dicomuni e province anche nella definizionee attuazione delle misure di revisione dellaspesa che interessano tali enti.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 129 — Commissione bicamerale

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COMMISSIONE PARLAMENTARE

per l’indirizzo generale e la vigilanzadei servizi radiotelevisivi

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Programmazione dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente ZAVOLI.

Programmazione dei lavori.

Orario: dalle 14.30 alle 15.35.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 130 — Commissione bicamerale

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COMMISSIONE PARLAMENTAREdi controllo sulle attivita degli enti gestori

di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

S O M M A R I O

AUDIZIONI:

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale(INPS), Antonio Mastrapasqua e Mauro Nori, su un nuovo modello di governance dell’Inpse sull’incorporazione dell’Inpdap (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, delRegolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

AUDIZIONI

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Giorgio JANNONE.

La seduta comincia alle 8.35.

Audizione del Presidente e del Direttore generale

dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS),

Antonio Mastrapasqua e Mauro Nori, su un nuovo

modello di governance dell’Inps e sull’incorpora-

zione dell’Inpdap.

(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del Regolamento, e conclusione).

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, propone che, se non vi sono obie-zioni, la pubblicità dei lavori sia assicurataanche mediante l’attivazione dell’impiantoaudiovisivo a circuito chiuso. Non essen-dovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.Introduce quindi il tema all’ordine delgiorno.

Antonio MASTRAPASQUA, Presidentedell’INPS, e Mario NORI, direttore generale

dell’INPS, svolgono una relazione sui temioggetto dell’audizione.

Intervengono, a più riprese, per porredomande e formulare osservazioni, il de-putato Giorgio JANNONE, presidente, isenatori Valter ZANETTA (PdL) e ElioLANNUTTI (IdV), i deputati Giulio SAN-TAGATA (PD), Giuliano CAZZOLA (PdL),Paolo NEROZZI (PD), Carmen MOTTA(PD) e Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP).

Antonio MASTRAPASQUA, Presidentedell’INPS, e Mario NORI, direttore generaledell’INPS, replicano ai quesiti posti for-nendo ulteriori elementi di valutazione.

Il deputato Giorgio JANNONE, presi-dente, nel ringraziare gli auditi per la loropartecipazione all’odierna seduta, dichiaraconclusa l’audizione.

La seduta termina alle 10.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 131 — Commissione bicamerale

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V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge distabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per iltriennio 2013-2015 (C. 5535 Governo) (Seguito dell’esame congiunto e conclusione) . . . . . 132

ALLEGATO 1 (Ulteriori emendamenti dei relatori e relativi subemendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . 178

ALLEGATO 2 (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

ALLEGATO 3 (Proposte emendative approvate) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 novembre 2012. — Presi-denza del presidente Giancarlo GIOR-GETTI. – Intervengono il Vice Ministro dellavoro e delle politiche sociali Michel Mar-tone, il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze Gianfranco Polillo e ilsottosegretario di Stato per il lavoro e lepolitiche sociali Maria Cecilia Guerra.

La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale

e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).

(C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finan-

ziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio

2013-2015.

(C. 5535 Governo).

(Seguito dell’esame congiunto e conclu-sione).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti, rinviato, da ul-

timo, nella seduta di martedì 13 novem-bre.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, co-munica che l’emendamento Fiorio 8.215 èstato sottoscritto dall’onorevole Lovelli eche l’emendamento 8.326 Ghizzoni è statosottoscritto all’onorevole Froner. Avverteche i relatori per il disegno di legge distabilità hanno presentato nella giornatadi ieri gli emendamenti 3.350, 4.100 e8.550 (vedi allegato 1) per i quali i terminiper la presentazione di eventuali subemen-damenti sono fissati alle ore 10 di oggi,nonché l’emendamento 7.300 in materiafiscale, per il quale i termini per la pre-sentazione di subemendamenti sono fissatialle ore 17 di oggi. Avverte altresì che ilrelatore per il disegno di legge di bilancioha presentato gli emendamenti Tab 2.1,Tab. 8.8, Tab. 10.2 e Tab. 10.3 ai quali nonsono stati presentati subemendamenti. Co-munica che, secondo le intese intercorse,la Commissione procederà nella mattinataall’esame del disegno di legge di bilancioper riprendere nel pomeriggio l’esame deldisegno di legge di stabilità con la discus-sione degli emendamenti 3.350, 4.100 e

Mercoledì 14 novembre 2012 — 132 — Commissione V

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8.550 dei relatori ed eventuali subemen-damenti, nonché delle ulteriori proposteemendative accantonate, per poi esami-nare nella serata l’emendamento 7.300 deirelatori ed eventuali subemendamenti, alfine di concludere la discussione congiuntadei due disegni di legge nella giornataodierna, secondo quanto stabilito dallaConferenza dei Presidenti dei Gruppi.

Renato CAMBURSANO (Misto) in re-lazione all’organizzazione dei lavori pro-spettata dal presidente, chiede se saràconcesso un tempo adeguato per la pre-disposizione dei subemendamenti alle pro-poste emendative presentate dai relatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che saranno previste sospensionidella seduta, secondo l’andamento dei la-vori, al fine di consentire ai deputati lapredisposizione di eventuali subemenda-menti con particolare riferimento al-l’emendamento 7.300 in materia fiscale.Invita, quindi, il relatore per il disegno dilegge di bilancio ad esprimere i parerisulle proposte emendative presentate atale provvedimento.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, chiede diaccantonare l’emendamento Tempestini6.1, esprime quindi parere favorevole sugliemendamenti del Governo 11.1 e Tab. 2.3e raccomanda l’approvazione dell’emenda-mento Tab. 2.1 del relatore. Esprimequindi invito al ritiro, o altrimenti parerecontrario, sugli emendamenti StrizzoloTab. 2.5, Toccafondi Tab. 2.15, RubinatoTab. 2.18, Di Biagio Tab. 2.1, Tab. 2.4 dellaXII Commissione, Borghesi Tab. 2.9, Pa-lagiano Tab. 2.8, sugli identici Galletti Tab.2.17 e Romele Tab. 2.20, in quanto lefinalità dei medesimi sono ricomprese dal-l’emendamento del relatore 8.8, del qualefin d’ora raccomanda l’approvazione, Fa-via Tab. 2.11, nonché gli identici RomeleTab. 2.12 e Galletti Tab. 2.16, in quanto lefinalità dei medesimi sono ricomprese dal-l’emendamento Naro Tab. 14.6, su cui find’ora esprime parere favorevole, FaviaTab. 2.10. Esprime quindi parere favore-

vole sull’emendamento Baccini Tab. 3.1,mentre esprime invito al ritiro, o altri-menti parere contrario, sugli emendamentiRaisi Tab. 3.2, Garavini Tab. 6.8, PortaTab. 6.9, Di Biagio Tab. 6.2, Garavini Tab.6.10, Porta Tab. 6.12, Gianni Farina Tab.6.11, sugli identici Burtone Tab. 8.3, Ma-rinello Tab. 8.4, Bordo Tab. 8.5 e De LucaTab. 8.6, in quanto le finalità dei medesimisono ricomprese dall’emendamento NaroTab. 8.7, sul quale esprime parere favo-revole a condizione che sia riformulato.Esprime quindi invito al ritiro, o altri-menti parere contrario, sull’emendamentoZamparutti 9.1, mentre raccomanda l’ap-provazione degli emendamenti Tab. 10.3 eTab. 10.2 del relatore, ed esprime invito alritiro, o altrimenti parere contrario, sugliemendamenti Bosi Tab. 11.1, Carlucci Tab.13.2, in quanto le finalità del medesimosono ricomprese dall’emendamento Mar-silio Tab. 13.1 sul quale esprime parerefavorevole. Esprime quindi invito al ritiro,o altrimenti parere contrario, sugli identiciemendamenti Burtone Tab. 14.1, Mari-nello 14.2, De Luca 14.3 e Bordo 14.4, inquanto le finalità dei medesimi sono ri-comprese dall’emendamento Naro Tab.14.6, mentre esprime invito al ritiro, oaltrimenti parere contrario sull’emenda-mento Di Virgilio Tab. 14.5.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOraccomanda l’approvazione degli emenda-menti del Governo 11.1 e Tab. 2.3, mentrefa presente che, in mancanza di specificheintese con i Ministeri interessati, dovrebbeesprimere parere contrario su tutte lealtre proposte emendative. In considera-zione tuttavia della particolare rilevanza ditalune questioni, si rimette alla Commis-sione sulle proposte emendative sulle qualiil relatore ha espresso parere favorevole.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,chiede al relatore di precisare le ragionidell’accantonamento dell’emendamentoTempestini 6.1.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, fapresente che, in riferimento alla proposta

Mercoledì 14 novembre 2012 — 133 — Commissione V

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emendativa in esame, la Ragioneria gene-rale dello Stato ha rilevato per le vie brevitalune perplessità per l’impatto del mede-simo in termini di fabbisogno. Trattandosituttavia di ripristinare stanziamenti giàesistenti, dichiara di non condividere taliperplessità, essendo piuttosto una que-stione di allocazione di risorse, rimessa, asuo avviso, alla insindacabile scelta poli-tica del Parlamento. Pertanto chiede alrappresentante del Governo di svolgere unulteriore approfondimento e ribadiscequindi la richiesta di accantonamentodella proposta emendativa, che potrà es-sere esaminata al termine della discus-sione sulle altre proposte emendative.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ac-cede alla proposta del relatore ed invita ilrappresentante del Governo a svolgere gliopportuni approfondimenti.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, evidenziache l’emendamento Tab. 2.1. del relatore èvolto a rifinanziare il capitolo 3075 dellostato di previsione del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze, al fine di prevedereuno specifico stanziamento volto a finan-ziare un disegno di legge in materia dicommercio equo e solidale.

La Commissione, con distinte votazioni,approva gli emendamenti 11.1 e Tab.2.3del Governo, nonché l’emendamento Tab.2.1. del relatore (vedi allegato 2).

Ivano STRIZZOLO (PD) intervenendosull’emendamento a sua prima firma Tab.2.5, chiede al Governo di svolgere unulteriore approfondimento ed evidenziacome, anche in tale caso, si tratterebbesolo di ripristinare uno stanziamento giàesistente, che era sempre stato pari a 5milioni di euro circa. Ricorda che talesomma è stata dimezzata dagli ultimiprovvedimenti di riduzione della spesapubblica, precisando inoltre come le ri-sorse necessarie per la tutela della mino-ranza slovena in Italia potrebbero peraltroessere già reperite nell’ambito delle risorse

attribuite alla regione Friuli-Venezia Giu-lia.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, evidenziacome la questione è stata già affrontatanell’ambito dell’esame del disegno di leggedi stabilità, insieme a quella della tutela dialtre minoranze, con l’emendamento Tab.C.13 (nuova formulazione) e con l’emen-damento 8.502 dei relatori, approvati dallaCommissione, anche se con un finanzia-mento inferiore alle richieste. Ritiene tut-tavia positivo il punto di equilibrio trovatoin quella sede.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, rileva comela questione è stata affrontata con grandeattenzione dai relatori che hanno cercatodi rendere equilibrato il trattamento ditutte le minoranze interessate, tenendoconto degli strumenti a disposizione. Fapresente che malgrado ciò, i relatorihanno riscontrato il persistere di una certainsoddisfazione sulla specifica questione e,poiché la volontà della Commissione èquella di risolverla positivamente, chiedeal Governo un supplemento di approfon-dimento con il Ministero dell’interno, com-petente per la tutela della minoranza slo-vena in Italia, al fine di avere un chiari-mento definitivo.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, associandosialle considerazioni svolte dall’onorevoleBrunetta, invita il sottosegretario Polilload approfondire la questione, ricordandocome la situazione delle minoranze tute-late all’estero sia stata positivamente ri-solta in collaborazione con il Ministerodegli affari esteri. Chiede quindi un pro-nunciamento definitivo del Ministero del-l’interno, competente per la questione.

Lino DUILIO (PD) chiede chiarimentiin merito alla consistenza delle risorse.

Cesare MARINI (PD) ricorda che l’Italiaha recepito la Carta europea per le mi-noranze linguistiche e ha adottato la legge

Mercoledì 14 novembre 2012 — 134 — Commissione V

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n. 482 del 1999 che prevede una dotazionefinanziaria attualmente distribuita a piog-gia. Ritiene che si potrebbero finalizzare ifondi della legge n. 482 per la tutela delleminoranze linguistiche.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO,nel ringraziare l’onorevole Duilio per larichiesta, precisa che gli stanziamenti sonoripartiti tra capitoli diversi. Le risorse nel2013 presentano un modesto calo rispettoal 2012, di importo poco superiore al 3 percento e, pertanto, con una riduzione del3,7 per cento. Rileva che, essendo statiassegnati 300 mila euro alla minoranzaitaliana in Slovenia, il taglio è stato so-stanzialmente annullato. Conferma per-tanto il parere contrario espresso.

Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene chele autorità diplomatiche italiane e slovenedovrebbero trovare un punto di defini-zione della vicenda, in modo che il Par-lamento – che prende atto della posizionedel Governo italiano – non sia consideratoil soggetto responsabile di una rispostanegativa alle richieste delle minoranze ita-liane. Chiede pertanto di accantonarel’emendamento Strizzolo Tab.2.5, solleci-tando il Ministero degli affari esteri adintervenire per chiarire la situazione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sot-tolinea che lo stato di previsione delMinistero degli affari esteri include nelproprio bilancio gli accordi diplomatici.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), premesso che ha sotto-scritto l’emendamento Strizzolo Tab.2.5senza alcuna finalità elettoralistica o ter-ritoriale, sottolinea che ci troviamo in unmomento delicato nei rapporti bilateralitra Italia e Slovenia, anche dal punto divista economico. La Slovenia, infatti, staprocedendo a dismissioni e l’Italia è inte-ressata ad essere considerata un partnerprivilegiato.

Su proposta del presidente, la Commis-sione delibera di accantonare l’emenda-mento Strizzolo Tab.2.5.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) ritira ilproprio emendamento Tab.2.15.

Simonetta RUBINATO (PD) illustra lefinalità del proprio emendamentoTab.2.18, volto a integrare le risorse per leistituzioni scolastiche non statali. Ricordache circa un milione di ragazzi italianifrequentano scuole paritarie e che nellasola regione Veneto circa 94 mila bambinisono iscritti alla scuola dell’infanzia pari-taria. Rileva che vi è un problema dieffettiva erogazione delle risorse appo-state: si tratta di 223 milioni di euro,destinati alle scuole paritarie e allocati sulsaldo netto da finanziare, che non hannoalcun riflesso su fabbisogno e indebita-mento netto. Ciò significa che queste ri-sorse sono soggette ai vincoli del Patto distabilità interno e che, pertanto, potreb-bero essere destinate dalle regioni ad altrepriorità. Richiamata l’osservazione conte-nuta nel dossier elaborato dagli uffici suldisegno di legge di stabilità di un’ineffi-cienza allocativa nell’assegnazione di que-ste risorse, chiede come sia possibile ri-spettare la sentenza n. 50 del 2008 dellaCorte costituzionale che ha imposto con-tinuità nell’erogazione delle risorse perconsentire alle regioni un effettivo utilizzodelle risorse stanziate a favore delle scuoleparitarie. Rileva che attualmente l’unicofinanziamento certo è quello allocato nelcapitolo del Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca, pari a 278milioni di euro.

Roberto SIMONETTI (LNP), a nome delproprio gruppo sottoscrive l’emendamentoRubinato Tab.2.18.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) sotto-scrive l’emendamento Rubinato Tab.2.18 esottolinea che lo stanziamento per il 2012a favore delle scuole paritarie non è statoancora assegnato.

Renato CAMBURSANO (Misto) sotto-scrive l’emendamento Rubinato Tab.2.18.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, ringrazia

Mercoledì 14 novembre 2012 — 135 — Commissione V

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la collega Rubinato per aver sollevato unaquestione importante che ricorre puntual-mente ogni anno. Rileva che riguardoall’efficienza del finanziamento sussistonoproblemi di carattere tecnico che nonconsentono di collocare integralmente incapo allo Stato il finanziamento dellescuole paritarie. Sottolinea che 223 milionidi euro sono gestiti dalle regioni, mentre278 milioni di euro sono assegnati diret-tamente dallo Stato. Come già evidenziatonell’intervento della collega Rubinato, i223 milioni assegnati alle regioni sonosoggetti al Patto di stabilità interno e vi èil rischio che possano essere destinati adaltre priorità individuate dalle regioni me-desime. A suo avviso, è prioritario assicu-rare queste risorse alle scuole paritarie,piuttosto che prevedere un aumento deifinanziamenti, che complessivamente nel2013 subiranno un taglio di 29 milionirispetto all’anno precedente. Chiede alGoverno se sia possibile risolvere la que-stione tecnicamente ricorrendo all’articolo8, comma 22, del disegno di legge distabilità e al Fondo per la compensazionedegli effetti finanziari non previsti a legi-slazione vigente, in modo da sterilizzarenel Patto di stabilità queste somme asse-gnate alle regioni. Nella consapevolezzache questa modalità di finanziamentodelle scuole paritarie è imposta dal TitoloV della Costituzione, ricorda che è attri-buita alle regioni la competenza ammini-strativa in materia di finanziamento dellescuole non statali.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOosserva che la questione implica profiligiuridici che non possono essere affrontatiin Commissione bilancio e la cui soluzionerichiederebbe l’approvazione di unanorma sostanziale. Trattandosi di sommeconsiderevoli da spostare da un capitoloall’altro, ribadisce il parere contrario sul-l’emendamento Rubinato Tab. 2.18.

Simonetta RUBINATO (PD), nel condi-videre le osservazioni del rappresentantedel Governo, accede alla proposta delrelatore di accantonare il proprio emen-damento Tab.2.18. Ribadisce la necessità

di garantire la continuità di stanziamentodelle risorse finanziarie che, nel caso dellescuole paritarie, sono solo nominalmenteappostate, ma non risultano finanziabili.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, rileva chela questione necessita di una valutazionepolitica.

La Commissione delibera l’accantona-mento dell’emendamento Rubinato Tab.2.18.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) chiede diaccantonare il proprio emendamentoTab.2.1, sul quale è stato espresso unparere contrario, volto a valorizzare lecomunità italiane nel mondo.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOconferma il proprio parere contrario.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP), relatoreper il disegno di legge di bilancio, rileva chela questione posta dal collega Di Biagiomerita molta attenzione. Tuttavia, il suoemendamento sarebbe accettabile se fossevolto ad incrementare capitoli di fabbiso-gno che necessitano di essere finanziati,altrimenti si configurerebbe come unemendamento « a scavalco » e non sarebbepossibile procedere al finanziamento per-ché la legge di spesa appartiene ad unadiversa missione. Ricorda che i Comitessono stati sciolti e che il finanziamento perle comunità italiane all’estero è stato al-locato nel bilancio 2012 cui le comunitàpossono attingere. Rinnova pertanto l’in-vito a ritirare l’emendamento.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) ritira il pro-prio emendamento Tab.2.1.

La Commissione respinge l’emenda-mento Tab. 2.4 della XII Commissione.

Antonio BORGHESI (IdV) invita il Go-verno ed il relatore ad esporre le ragionidel parere contrario espresso sull’emenda-mento Tab. 2.9 a sua firma. Precisa che glioneri connessi alle attività di risanamento

Mercoledì 14 novembre 2012 — 136 — Commissione V

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dei danni ambientali sono ben superioririspetto ai costi della prevenzione, per-tanto la proposta determina di fatto ef-fettivi benefici per le finanze pubbliche.Chiede quindi al relatore di evidenziare icriteri da lui seguiti nell’espressione deipareri, considerato l’orientamento favore-vole manifestato in ordine a proposteemendative che appaiono afferire a mate-rie non prioritarie rispetto alle criticitàattualmente in essere.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOconcorda con le preoccupazioni espressedal deputato Borghesi sulla necessità disalvaguardare il territorio e proteggerlorispetto alle sempre più frequenti calamitànaturali causate dai repentini mutamenticlimatici; sottolinea, tuttavia, che la ca-renza di risorse impone al Governo divalutare attentamente le priorità da per-seguire ed in tal senso rammenta lo stan-ziamento di risorse già attuato per lerecenti calamità naturali che hanno col-pito aree del territorio nazionale. Precisache il parere contrario sull’emendamentoBorghesi Tab. 2.9 trova ragione nella ec-cessiva dimensione economica dell’inter-vento richiesto.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che l’emendamento Borghesi Tab.2.9 si intende respinto, al fine di consen-tirne la presentazione in Assemblea.

Antonio BORGHESI (IdV), interve-nendo sull’emendamento Palagiano Tab.2.8 in materia sanitaria, ritiene che iltrasferimento di risorse dal capitolo deiservizi generali a quello dell’assistenzarappresenta un segnale rilevante a tuteladel diritto alla salute. Chiede che suicontenuti di tale proposta emendativa sipronuncino il Governo ed il relatore.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOrammenta che, in sede di esame dellalegge di stabilità, si è chiarito che ilprevisto taglio di risorse pari a 500 milionidi euro in materia di sanità deve avvenirenel pieno rispetto dei livelli essenziali diassistenza. Pur ritenendo condivisibile il

contenuto della proposta emendativa inoggetto, evidenzia che la carenza di risorserappresenta un forte ostacolo al suo ac-coglimento da parte del Governo, che sitrova pertanto costretto a confermare ilparere contrario già espresso.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, co-munica che l’emendamento Palagiano Tab.2.8 si intende respinto, al fine di consen-tirne la presentazione in Assemblea. Av-verte quindi che risultano preclusi gliidentici emendamenti Galletti Tab. 2.17 eRomele Tab. 2.20.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede nuo-vamente al relatore quali siano i parametrida essi adottati in sede di parere sulleproposte emendative presentate, atteso chesu emendamenti che recano importi ana-loghi a quello in oggetto si riscontranopareri difformi, anche favorevoli, in as-senza di una chiara logica rispetto almetodo di valutazione seguito.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Favia Tab. 2.11e Tab. 2.10 e gli identici emendamentiRomele Tab. 2.12 e Galletti Tab. 2.16devono intendersi respinti al fine di con-sentirne la presentazione in Assemblea.

Lino DUILIO (PD) aggiunge la propriafirma all’emendamento Baccini Tab. 3.1.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) dichiara an-ch’egli di sottoscrivere l’emendamentoBaccini Tab. 3.1.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) dichiara di sottoscriverel’emendamento Baccini Tab. 3.1.

Mario BACCINI (PdL), intervenendo suicontenuti dell’emendamento Tab. 3.1 a suafirma, precisa che l’ente ivi richiamatodispone di una propria autonomia giuri-dica ed economica, che il Parlamento hariconosciuto in sede di conversione deldecreto-legge n. 95 del 2012. Chiarisce chetale determinazione non sembra tuttaviaessere stata recepita nel quadro del bilan-

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cio del Ministero dello Sviluppo econo-mico, in quanto gli stanziamenti, iscrittinel capitolo 2302 del suddetto stato diprevisione, destinati da apposita legge alpredetto ente continuano ad essere iscrittiin un capitolo della spesa classificato tra lespese rimodulabili. Evidenzia che tale im-postazione contabile, non aderente al det-tato normativo, comporta che le risorsedestinate all’ente possano essere soggettealle rimodulazioni discrezionali del Mini-stero ovvero essere inserite tra le spesesoggette a diminuzione automatica, congrave nocumento per il funzionamentodell’ente medesimo, che con le risorseassegnate sviluppa progetti per favorire ilfinanziamento delle micro imprese, anchetramite fondi di garanzia.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOconcorda con le considerazioni svolte dalpresentatore dell’emendamento Tab. 3.1,su cui esprime parere favorevole.

La Commissione, con distinte votazioni,approva l’emendamento Baccini Tab. 3.1(vedi allegato 2) e respinge gli emenda-menti Raisi Tab. 3.2, Garavini Tab. 6.8,Porta Tab. 6.9, Di Biagio Tab. 6.2, GaraviniTab. 6.10, Porta Tab. 6.12, Gianni FarinaTab. 6.11, nonché gli identici emendamentiBurtone Tab. 8.3, Marinello Tab. 8.4,Bordo Tab. 8.5 e De Luca Tab. 8.6.

Amedeo CICCANTI, relatore per il di-segno di legge di bilancio, interviene sul-l’emendamento Naro Tab. 8.7 e sul suoemendamento Tab. 8.8, che afferiscono alfinanziamento a favore del fondo destinatoalla categoria dei non vedenti. Precisa chesarebbe possibile destinare un importopari ad un milione e mezzo di euro alrelativo capitolo e chiarisce che le dueproposte emendative attengono allo stessoprogramma ma incidono su due diversicapitoli.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO,pur apprezzando i contenuti delle predetteproposte emendative, sottolinea che acausa della carenza di risorse il Governopuò esprimere parere favorevole solo in

relazione ad uno stanziamento che nonsuperi l’importo di un milione di euro.

Amedeo CICCANTI, relatore per il di-segno di legge di bilancio, si riserva dipresentare una ulteriore riformulazionedel testo al fine di pervenire ad unatempestiva soluzione della questione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, pro-pone, e la Commissione consente, di ac-cantonare l’esame delle predette proposteemendative in attesa che sia presentatauna riformulazione da parte del relatore.Avverte, quindi, che l’emendamento Zam-parutti Tab. 9.1 si intende respinto al finedi consentirne la presentazione in Assem-blea.

Amedeo CICCANTI, relatore per il di-segno di legge di bilancio, fa presente chegli emendamenti Tab. 10.3 e Tab. 10.2 delrelatore sono volti, rispettivamente, a pre-vedere il rifinanziamento dei capitoli 7261e 7415 dello stato di previsione del Mini-stero delle infrastrutture e dei trasporti.

La Commissione approva, con distintevotazioni, gli emendamenti del relatoreTab. 10.3 e Tab. 10.2 (vedi allegato 2).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, co-munica che gli identici emendamenti BosiTab. 11.1 e Carlucci Tab. 13.2 devonointendersi respinti per consentirne la pre-sentazione in Assemblea.

Marco MARSILIO (PdL) nel raccoman-dare l’approvazione del suo emendamentoTab. 13.1 sottolinea che esso consentiràuna riallocazione di risorse nel settoreculturale, prevedendo la riduzione del ca-pitolo 5514 dello stato di previsione delMinistero per i beni e le attività culturaliin favore dei capitoli 5132, 5170 e 4651iscritti nel programma « Tutela delle bellearti, dell’architettura e dell’ arte contem-poranee e valorizzazione del paesaggio »del medesimo stato di previsione.

La Commissione approva l’emenda-mento Marsilio Tab. 13.1 (vedi allegato 2).

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Giancarlo GIORGETTI, presidente, co-munica che gli identici emendamenti But-tone Tab. 14.1, Marinello Tab. 14.2, DeLuca Tab. 14.3 e Bordo Tab. 14.4 siintendono respinti al fine di consentirne lapresentazione in Assemblea.

Amedeo CICCANTI, relatore per il di-segno di legge di bilancio, fa presente chel’approvazione dell’emendamento NaroTab. 14.6 consentirà l’allocazione di ri-sorse in favore del capitolo 4401 dellostato di previsione del Ministero dellasalute relativo alle attività della sezioneitaliana dell’Agenzia internazionale per laprevenzione della cecità.

La Commissione approva l’emenda-mento Naro Tab. 14.6 (vedi allegato 2).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, co-munica che l’emendamento Di VirgilioTab. 14.5 si intende respinto al fine diconsentirne la presentazione in Assem-blea. Avverte che si esaminerà, quindi,l’emendamento Tempestini 6.1, preceden-temente accantonato.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOmantiene le proprie riserve circa gli effettifinanziari dell’emendamento Tempestini6.1.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nonessendo presenti i presentatori, avverteche l’emendamento Tempestini 6.1 deveintendersi respinto al fine di consentirnela presentazione in Assemblea.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO,in relazione all’emendamento RubinatoTab. 2.18 sulla scuola, precisa che il pa-rere contrario sul testo è connesso allanecessità di una modifica della disciplinadi carattere sostanziale. Sostiene pertantoche la sede più opportuna per affrontarela questione appare l’esame del disegno dilegge di stabilità e non invece il bilancio.

Pier Paolo BARETTA, relatore per ildisegno di legge di stabilità, pur concor-dando con l’osservazione del sottosegreta-

rio, sottolinea la necessità di risolverequanto prima la questione sottesa allaproposta emendativa in oggetto e precisache trattasi non di risorse aggiuntive ma diuna redistribuzione di risorse già asse-gnate e che rischiano di non poter essereutilizzate per difficoltà di ordine mera-mente contabile.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOprecisa che una questione analoga si poneper la proposta emendativa presentata daldeputato Strizzolo sul tema della mino-ranza slovena in Italia, rispetto al qualeoccorre una riscrittura della norma so-stanziale al fine di poter eventualmenteprevedere l’ulteriore stanziamento di ri-sorse richiesto.

Ivano STRIZZOLO (PD), nel ringraziarei relatori ed il Governo che hanno con-sentito un approfondimento della propostaemendativa da lui presentata sulla que-stione della minoranza slovena, chiarisceche non si tratta di prevedere un nuovostanziamento di risorse, bensì di una di-versa allocazione all’interno del capitolo dirisorse già assegnate. Auspica quindi unatempestiva soluzione della questione da luiposta in merito.

Maino MARCHI (PD) dichiara di esseredisposto, anche a nome del presentatore, aritirare l’emendamento Rubinato Tab.2.18, qualora il Governo si impegni arisolvere la questione in sede di esame deldisegno di legge di stabilità.

Roberto SIMONETTI (LNP), nel con-cordare con la proposta del collega Mar-chi, ravvisa l’opportunità che i relatori edil Governo formalizzino l’impegno ad in-tervenire sulla questione in oggetto con unpuntuale emendamento da presentare sinda ora.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fanotare che si tratta di un tema che rivesteun diffuso interesse dell’opinione pubblicae pertanto il Governo è tenuto ad inter-venire sulla questione in via risolutiva.

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Il sottosegretario Gianfranco POLILLOribadisce l’impegno del Governo ad affron-tare con tempestività e senso di respon-sabilità la questione sottesa all’emenda-mento Rubinato Tab. 2.18.

Amedeo CICCANTI, relatore per il di-segno di legge di bilancio, intervenendosulla questione relativa allo stanziamentodi risorse destinate al fondo per i nonvedenti, invita i presentatori al ritiro del-l’emendamento Naro Tab. 8.7 e presentauna nuova formulazione dell’emenda-mento del relatore Tab. 8.8, volto adincrementare, nella misura di 465.000euro il capitolo 2310 dello stato di previ-sione del Ministero dell’interno relativo alfinanziamento dell’associazione nazionalevittime civili di guerra, e, nella misura di1,535 milioni di euro, il capitolo 2316,piano di gestione 2, del medesimo stato diprevisione relativo all’unione italiana cie-chi.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO,pur manifestando riserve rispetto agli ef-fetti complessivi della nuova formulazionedell’emendamento del relatore Tab. 8.8,esprime il proprio parere favorevole sulmedesimo.

La Commissione approva la nuova for-mulazione dell’emendamento del relatoreTab. 8.8, come riformulato.

Pier Paolo BARETTA, relatore per ildisegno di legge di stabilità, avverte che irelatori si riservano di presentare ulterioriemendamenti al disegno di legge di stabi-lità, anche con riferimento al tema delPatto di stabilità interno.

Raffaele VOLPI (LNP), in ordine al-l’emendamento dei relatori 8.550, ritienenecessaria un’ulteriore riflessione sui re-lativi contenuti, considerata la complessitàdel sistema di finanziamento del MO.S.E.Avanza, in particolare, rilievi critici inrelazione al comma 6-bis, ivi richiamato,che destina una quota percentuale pari al5 per cento ai tre comuni interessati ereputa non condivisibile tale previsione

che non reca alcun riferimento, se nonsurrettizio, alla legge n. 798 del 1984.Aggiunge che la proposta emendativa sem-bra tradire una sorta di agevolazione ai trecomuni richiamati; sostiene altresì chesarebbe opportuno precisare la tipologiadi interventi cui sono tenuti i comuniindicati piuttosto che la percentuale dellaloro quota di finanziamento.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), in relazione alla questionedel patto di stabilità, su cui si concentrauna forte attenzione delle autonomie ter-ritoriali, ritiene opportuno che siano pre-visti tempi congrui per l’approfondimentoe la verifica delle proposte emendative chesono state preannunciate dai relatori.

Lino DUILIO (PD) avanza taluni rilieviin merito alle considerazioni espresse dalcollega Volpi circa le finalità, dirette eindirette, cui sarebbe ispirato l’emenda-mento relativo al sistema Mo.S.E e allalaguna di Venezia.

Ettore ROSATO (PD), pur rilevando chel’emendamento 8.550 dei relatori è parti-colarmente utile e condivisibile, avanza alGoverno la richiesta di effettuare una piùampia valutazione rispetto a tutte le in-frastrutture connesse al sistema portualenazionale nel suo complesso.

Massimo BITONCI (LNP) chiede al Go-verno e ai relatori ulteriori chiarimenti eprecisazioni in ordine alla questione rela-tiva al MO.S.E., rilevando che l’utilizzodella piattaforma portuale appare inade-guato rispetto al sistema MO.S.E. Aggiungeche le piattaforme off-shore possono svol-gere un importante ruolo in talune realtàportuali italiane ma non a Venezia, doverisultano estremamente onerose e discarsa efficacia.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) chiededelucidazioni in merito all’emendamento8.550 dei relatori che dispone, senza par-ticolari chiarimenti, un finanziamento perinterventi, di cui alla legge n. 798 del 1984,a favore dei comuni di Venezia, Chioggia

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e Cavallino Treporti e un finanziamentoper la realizzazione di una piattaformad’altura avanti al Porto di Venezia, mentrenel frattempo viene detto ad altri comuniimportanti, come Firenze, di provvederealla copertura dei bilanci attraverso letasse di soggiorno o le tasse di scopo.

Roberto SIMONETTI (LNP) ritiene chele richieste di chiarimenti dei colleghiVolpi e Bitonci siano pertinenti e funzio-nali all’espressione del voto del suogruppo. Peraltro l’emendamento 8.550 deirelatori porta soldi al nord e non li toglie,come spesso accade con le leggi di stabi-lità, con un’azione comunque positiva. Inogni caso ritiene che l’emendamento pre-sentato dai relatori sia cosa diversa ri-spetto ad un emendamento presentato daldeputato del territorio su cui insiste l’in-tervento.

Lino DUILIO (PD) ritiene, seppure visiano stati accenti critici a questo ri-guardo, che i relatori stiano trattandotutte le materie e gli argomenti in modoassolutamente obiettivo, a prescindere dalterritorio interessato. Fa presente poi che,in ogni caso, lo sforzo dell’intera Commis-sione è finalizzato certamente a massimiz-zare il risultato dell’intervento proposto.Piuttosto, ritiene che il fatto che i relatoriprovengano dalla zona interessata dal loroemendamento 8.550 e alcune obiezioniavanzate sulla opportunità dell’interventoproposto – perché sposterebbe su gommaparte del traffico – indurrà i relatori stessiad intervenire autorevolmente per renderei chiarimenti richiesti con una esplicita-zione che faccia riferimento a questionioggettive.

Raffaele VOLPI (LNP) esprime ramma-rico per il fatto che il collega Duilio abbiasentito la necessità di definire in sensocritico parte del suo intervento, mentreegli intendeva compiere una utile puntua-lizzazione in merito ad alcuni aspetti dellaquestione.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOcondivide alcune preoccupazioni riguardo

al comma 6-quinquies dell’emendamento,poiché occorre essere certi che le risorseindicate siano effettivamente ancora di-sponibili o non siano già state impegnate.Suggerisce a tal fine di procedere ad unapprofondimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-corda che comunque l’emendamento 8.550dei relatori non sarà posto in votazionenella mattinata e quindi sarà possibilesvolgere l’approfondimento richiesto.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, ricorda chela formulazione dell’emendamento 8.550dei Relatori è conseguente alla presenta-zione di due emendamenti di analogocontenuto presentati dai deputati Martellae De Poli, in mancanza dei quali i relatorinon sarebbero intervenuti sull’argomento,così come si sono astenuti dal fare con glialtri emendamenti. Da questo punto divista, pertanto, non è possibile invocare undiverso trattamento riservato a tale argo-mento, in particolare, a causa della pro-venienza geografica dei relatori, che sonofiduciari della Commissione, composta dadeputati di diversa origine territoriale.Nella fattispecie fa presente però che en-trambi i relatori sono competenti in ma-teria di MO.S.E. Ricorda, quindi, che lavicenda affonda le radici nell’alluvione del1966, in seguito alla quale fu approvatauna legge speciale, al cui interno trovòposto la realizzazione della strutturaMO.S.E., dalla quale fu poi estratta perinserirla all’interno della legge obiettivo,svuotando di fatto di contenuto e di ri-sorse la legge speciale stessa. Ciò ha creatonegli anni carenze nel bilancio dei trecomuni di Venezia, Chioggia e CavallinoTreporti, su cui l’opera insiste. Ricorda tral’altro che nel 2011 si provvide a stanziare50 milioni di euro per la legge speciale, poitagliate dal successivo provvedimento dellaspending review.

Osserva quindi che fu per tali motiviche i relatori, visto che gli emendamentipresentati dai colleghi Martella e De Polierano tesi a riequilibrare non con mag-giori spese, ma con una redistribuzione

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delle risorse destinate all’infrastrutturadella legge speciale, ne accolsero lo spirito.

In particolare, per quanto riguarda larealizzazione della piattaforma d’altura,ritiene che essa sia oggi più compatibilecon la varietà delle tipologie di trafficoportuale e che viceversa una diversa so-luzione potrebbe rischiare di limitare lepotenzialità di sviluppo del porto di Ve-nezia, stanti i sempre maggiori trafficiderivanti dalla globalizzazione, soprattuttosulla direttrice adriatica, e visti anche ivincoli di carattere ambientale ed altrelimitazioni, che potrebbero renderlo ini-doneo ad una espansione dei traffici pre-visti dal 2020 al 2040. Ritiene invece che,essendo Trieste, con i suoi fondali pro-fondi, ma senza entroterra, e Venezia, confondali più bassi, ma con un vasto entro-terra, complementari, attraverso la costru-zione di una piattaforma d’altura si po-trebbe risolvere i problemi di entrambi iporti. Ritiene che ciò potrebbe avveniresenza che il sistema MO.S.E. abbia asoffrire per la diversa allocazione dei 50milioni, consentendo al Governo di rifi-nanziare la legge speciale, e infine av-viando la gara per la costruzione dellapiattaforma d’altura, anche attraverso lafinanza di progetto. In tal modo, con ilconcorso degli attori interessati e del Go-verno, ritiene si potrebbero conseguirerisultati positivi a favore della legge spe-ciale e del sistema MO.S.E.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ritiene inogni caso necessario un ulteriore chiari-mento, proprio per l’appartenenza di en-trambi i relatori alla zona interessata, alfine di sgombrare il campo da qualsiasiillazione. Ricorda innanzitutto che il di-segno di legge di stabilità, varato primache fossero nominati i relatori, destinava 1miliardo e 250 milioni di euro per ilsistema MO.S.E., e secondariamente che lastessa legge stanzia allo stesso modo in-genti risorse per la TAV, per la reteferroviaria e per una serie di grandi opere.Fa quindi presente che i relatori hannopresentato l’emendamento 8.550 a seguitodella presentazione di due emendamenti

da parte dei colleghi Martella e De Poli sulsistema MO.S.E., ma che analoga atten-zione è stata riservata ad emendamentisulla TAV o altre grandi opere sui quali,distraendo risorse dalle grandi opere, èstato dato parere contrario.

Fa inoltre presente che i due emenda-menti non aggiungono risorse alla legge distabilità, ma le distribuiscono sulla base diun ragionamento che è stato condiviso dairelatori, e che gli stessi relatori hannoricevuto valutazioni concordemente posi-tive da parte dei soggetti direttamenteinteressati sulla nuova formulazione daessi proposta. Ricorda poi che nel noverodelle opere da intraprendere vi è anchel’innalzamento di alcune rive della città,quali opere strettamente connesse allarealizzazione delle opere principali. Da ciòemerge l’evidenza delle ragioni del coin-volgimento dei tre comuni interessati dal-l’emendamento. Fa poi presente chel’opera prevede la possibilità, quando ilsistema MO.S.E. è attivo a causa dell’in-nalzamento del livello del mare, di fartransitare comunque le navi nella conca diMalamocco, non interrompendone il tran-sito. L’Autorità Portuale di Venezia, però,considera a tal fine più conveniente larealizzazione di una piattaforma d’alturadavanti al porto di Venezia, e altrettantoaltri soggetti interessati, come il Consorzio.Ricorda da ultimo che i relatori nonaggiungono alcuna risorsa a quelle giàstanziate, procedendo ad una mera redi-stribuzione delle risorse per una miglioree più razionale utilizzazione.

Alberto GIORGETTI (PdL) nel ringra-ziare i relatori per le precisazioni fatte inriferimento al loro emendamento 8.550 eper l’assoluta e piena onestà intellettualenella ricostruzione delle scelte compiuteche sono state rese chiare nella loro ge-nesi, osserva che esse possono essere qua-lificate di natura prettamente politica. Ri-conosce poi ai relatori di aver svoltoun’attività coraggiosa e un lavoro positivoche ha determinato effetti in termini direvisione complessiva della legge di stabi-lità.

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Fa peraltro presente che con l’azionepromossa si decide però che le risorse delpatto di stabilità rimangono lì dove sono eche si va ad individuare una distribuzionepiù efficiente delle risorse stesse, e che taleorientamento dovrà trovare una confermanel prosieguo dell’iter del provvedimento.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) ritieneche i relatori abbiano tenuto un compor-tamento assolutamente irreprensibile nelcorso dell’esame dell’intero disegno dilegge e non solo in riferimento al loroemendamento 8.550, e ritiene doverosodarne loro atto. Ricorda infatti a taleproposito che non solo gli emendamentiche vertevano sullo stesso oggetto, presen-tati dai colleghi Martella e De Poli, furonoinizialmente giudicati inammissibili e poiriammessi per espressa iniziativa dei par-lamentari, ma anche che tali emendamenticontenevano vincoli più consistenti ri-spetto al testo predisposto dai relatori,testo su cui vi è stata una interlocuzionecon i gruppi.

Ettore ROSATO (PD), pur manife-stando il suo assenso sulla formulazionedell’emendamento dei relatori, ritiene peròdi sottolineare non solo la circostanzaparticolarmente felice in cui si trova lacittà di Venezia, che può disporre dirisorse sottraendole al sistema MO.S.E.per destinarle alla realizzazione di unapiattaforma d’altura, ma soprattutto ilfatto che il porto di Venezia non sia il piùcompetitivo e quindi la realizzazione dellapiattaforma non è l’intervento più logicoda intraprendere in tema di porti. In ognicaso, pur ritenendo preferibile un investi-mento a Venezia piuttosto che nulla, ri-tiene che sarebbe stato meglio scegliere ilporto di Trieste.

Massimo BITONCI (LNP) fa presenteche il suo gruppo voterà a favore del-l’emendamento dei relatori perché si trattasempre di risorse che vanno in un terri-torio che solitamente le da e non le riceve.Precisa poi che il punto di vista del grupposulla questione ha solo carattere tecnico,ben sapendo che, come richiamato dai

relatori, si tratta di scegliere tra due cosecompletamente diverse: la realizzazione diuna piattaforma d’altura al di fuori dellebocche, o la realizzazione della conca diMalamocco, consentendo il transito dellegrandi navi durante il funzionamento delsistema MO.S.E. Precisa da ultimo che laposizione critica del suo gruppo si riferivaalla utilizzazione surrettizia di alcuniemendamenti sul tema e non all’alloca-zione delle risorse.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, con riferi-mento all’intervento del collega Rosatosull’emendamento 8.550 dei relatori, pre-cisa che l’azione dei relatori non è statatesa né a definire un sistema portuale néad approfondire le ragioni di tali scelte,avendo avuto riguardo al mero contenutodella legge di stabilità. Con riferimento poiall’intervento del collega Alberto Giorgetti,fa presente che vi è stata una sceltapolitica, così come vi è stata una sceltapolitica nel non mettere in discussione ifinanziamenti recati al comma 7, relativa-mente alla TAV, evitando i relatori dispostare l’allocazione delle risorse o co-munque di intervenire sulle risorse motuproprio. Ricorda peraltro che la preoccu-pazione dei relatori è stata quella diricercare l’assenso dei soggetti diretta-mente interessati dal provvedimento, com-presa la Ragioneria generale dello Stato.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, ricorda chel’opportunità di realizzare una piatta-forma d’altura si è posta successivamentealla progettazione e costruzione del si-stema MO.S.E., in relazione a quello chesta accadendo a livello di commercio mon-diale. Ribadisce infine che lo spostamentodelle risorse recato dall’emendamento èdovuto alla sostituzione con la piattaformad’altura della conca di Malamocco, chenon si realizzerà più.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che il Governo ha presentato unnuovo emendamento all’articolo 10 del

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disegno di legge di bilancio, che assume ilnumero 10.1.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOillustra l’emendamento 10.1, evidenziandoche la modifica che si propone si rendenecessaria per coordinare il testo dell’ar-ticolo 10, limitatamente all’anno 2013, conle modifiche disposte dall’articolo 3,commi 55 e 56 del disegno di legge distabilità. Fa presente, inoltre, che il con-tingente degli ufficiali e degli allievi delCorpo delle capitanerie di porto, con ri-ferimento agli esercizi successivi all’anno2013, è contenuto nelle predette disposi-zioni della legge di stabilità.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, poneai voti l’emendamento Governo 10.1.

La Commissione approva l’emenda-mento Governo 10.1 (vedi allegato 2).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, so-spende la seduta.

La seduta, sospesa alle 11.45, riprendealle 16.40.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli onorevoli Tempestini e Pia-netta hanno richiesto di esaminare l’emen-damento Tempestini 6.1 al disegno di leggedi bilancio.

Antonio BORGHESI (IdV) solleva per-plessità sulla richiesta degli onorevoliTempestini e Pianetta, in quanto ricordabene come tale emendamento 6.1 fossestato già respinto dalla Commissione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, pre-cisa che l’emendamento era stato consi-derato respinto tecnicamente e che laCommissione non aveva proceduto allavotazione. Per tale ragione, ritiene chepossa essere accolta la richiesta di rie-same.

Enrico PIANETTA (PdL), ringraziandoil presidente Giorgetti per aver consideratola richiesta sua e dell’onorevole Tempe-

stini, sottolinea come l’emendamento Tem-pestini 6.1 al disegno di legge di bilancionon abbia necessità di copertura finanzia-ria e che una simile proposta emendativaera già stata esaminata in sede di esamedel disegno di legge di assestamento dibilancio per l’anno 2012. Segnala, quindi,come la questione che la proposta emen-dativa in esame intende esaminare costi-tuisce una priorità nell’azione della Com-missione esteri, in quanto si consente cosìdi utilizzare fondi altrimenti non impiegatiper l’intrinseca complessità dei meccani-smi gestionali della cooperazione interna-zionale. Rileva, infine, come la questionein esame vada affrontata e risolta ancheper salvaguardare l’immagine internazio-nale del Paese.

Antonio BORGHESI (IdV) comprendele spiegazioni fornite dal collega Pianettasull’importanza dell’approvazione del-l’emendamento Tempestini 6.1 ai fini delbuon andamento della cooperazione inter-nazionale, preannunciando quindi il suovoto a favore della citata proposta emen-dativa.

Renato CAMBURSANO (Misto) prean-nuncia il suo voto favorevole sull’emenda-mento Tempestini 6.1 al disegno di legge dibilancio.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP), concordandosull’importanza della questione, preannun-cia il suo voto favorevole sull’emenda-mento Tempestini 6.1 al disegno di legge dibilancio.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) preannuncia il suo votofavorevole sull’emendamento Tempestini6.1 al disegno di legge di bilancio.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOpropone di accantonare l’emendamentoTempestini 6.1 al disegno di legge dibilancio, ritenendo che non si possa fareuna eccezione alle norme di contabilitàper un singolo caso che è suscettibile dideterminare un pericoloso precedente, fral’altro contrario alle disposizioni generali

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in materia di contabilità dello Stato, chenon potrebbe essere pertanto validatodalla Ragioneria generale dello Stato.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ringraziainnanzitutto gli onorevole Pianetta e Tem-pestini e il presidente Giorgetti per lasensibilità dimostrata su una questionecosì delicata e importante. Invita, quindi,il rappresentante del Governo a tenerconto, negli approfondimenti che vorràsvolgere, del pronunciamento favorevolesull’emendamento in esame dell’unanimitàdei gruppi parlamentari presenti in Com-missione. Invita, inoltre, il Ragioniere ge-nerale dello Stato a calcolare i risparmi dispesa provenienti dallo stralcio iniziale di31 disposizioni operato in sede di verificadel contenuto del disegno di legge distabilità.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ac-cantona, quindi, se non vi sono obiezioni,l’emendamento Tempestini 6.1 al disegnodi legge di bilancio.

La Commissione concorda.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che i relatori hanno testé presentatogli emendamenti 7.400, 8.600 e 12.500 aldisegno di legge di stabilità, fissando alle18 il termine per la presentazione dieventuali subemendamenti.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOsottolinea la necessità di svolgere appro-fondimenti sull’emendamento 8.550 dei re-latori, rimettendosi comunque alle valuta-zioni della Commissione e sottolineandocome la proposta emendativa comportiuna rimodulazione di stanziamenti previstiin delibere del CIPE.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, riformulal’emendamento 8.550 dei relatori, rimodu-lando sotto profilo temporale la destina-zione di risorse (vedi allegato 1).

La Commissione approva, quindi,l’emendamento 8.550 dei relatori, come daultimo riformulato (vedi allegato 3).

Lino DUILIO (PD) illustra il suo sube-mendamento 0.4.100.1, di cui raccomandal’approvazione.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, esprimeparere favorevole sul subemendamentoDuilio 0.4.100.1.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere favorevole sull’emenda-mento 4.100 dei relatori, mentre non è ingrado di valutare il subemendamento Dui-lio 0.4.100.1, di cui propone l’accantona-mento.

Lino DUILIO (PD) osserva come il suosubemendamento 0.4.100.1 intenda confe-rire maggiore flessibilità all’ente nell’ap-plicazione dei tagli di spesa, che conser-verebbero comunque lo stesso ammontare.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOribadisce la proposta di accantonare ilsubemendamento Duilio 0.4.100.1, affin-ché possa essere valutato nei suoi effettifinanziari dalla Ragioneria generale delloStato.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, pro-pone di accantonare, se non vi sono obie-zioni, il subemendamento Duilio 0.4.100.1.

La Commissione concorda.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, illustra gliemendamenti dei relatori 8.600 e 12.500,raccomandandone l’approvazione.

Antonio BORGHESI (IdV) invita a pre-stare particolare attenzione al tema dellarimozione degli usi civici oggetto del-l’emendamento 12.500 dei relatori, chie-dendo un supplemento di riflessione, per-ché si tratta pur sempre di eliminare deidiritti reali di proprietà che gravano su undeterminato patrimonio immobiliare.

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Rolando NANNICINI (PD), interve-nendo sull’emendamento 12.500 dei rela-tori, evidenzia l’esigenza di determinarecon maggior precisione il soggetto titolaredegli usi civici, facendo presente che taletitolarità è posta in capo ai comuni.

Roberto SIMONETTI (LNP), con riferi-mento all’emendamento 12.500 dei rela-tori, osserva come non sia chiaro se conl’espressione « patrimonio immobiliare » sidebba intendere solo ed esclusivamente ilpatrimonio pubblico.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), condividendo le perplessitàespresse dai deputati intervenuti in meritoall’emendamento 12.500, chiede ai relatoridi svolgere un’ulteriore ,l fine di risolverele questioni problematiche che sonoemerse da tali interventi. Segnala quindiche, se si approvano norme in modoestemporaneo, si rischia di produrre effettigiuridici diversi da quelli voluti. Osservaaltresì come un approfondimento ulterioredel tema affrontato dall’emendamento indiscussione sia dovuto, in omaggio allevittime dell’unità d’Italia, citando in questocontesto l’episodio dell’eccidio di Bronte.

Cesare MARINI (PD) ritiene che, perpoter comprendere pienamente il signifi-cato dell’emendamento in esame, è neces-sario conoscere la storia che nel corso deidiversi secoli ha caratterizzato la pro-prietà, con particolare riferimento al pas-saggio dal feudo alla proprietà comune. Aquesto proposito, ricorda che nel 1806 èintervenuta l’eversione della feudalità conla creazione dei beni comuni. Tali beninon potevano essere utilizzati se non perlo scopo ad essi intrinseco.

Con riferimento al contenuto del-l’emendamento 12.500 dei relatori, eviden-zia quindi che esso non può che riferirsiesclusivamente ai beni pubblici, essendototalmente esclusi i beni privati. Osserva,inoltre, che attraverso tale emendamentonon viene messo in discussione il dirittoreale, ma si consente ai comuni di utiliz-zare i beni, per destinarli ad opere diinteresse pubblico ovvero ad attività eco-nomiche.

Raffaele VOLPI (LNP) rileva come, asuo avviso, il testo dell’emendamento inquestione non sia chiaro in quanto, adesempio, non comprende cosa si intendacon l’espressione « i comuni possono va-lorizzare », potendo essa riferirsi anchealla possibilità di alienare il patrimonioimmobiliare. Precisa la mancanza di in-tento polemico nel suo intervento, miratoal solo scopo di ottenere una risposta alquesito posto.

Lino DUILIO (PD) dichiara di esserefavorevole all’emendamento 12.500 dei re-latori, soprattutto dopo la lectio magistra-lis impartita dal deputato Cesare Marini.

Ettore ROSATO (PD) fa presente che,sulla base della legge quadro che regola lamateria, gli sgravi di usi civici possonoessere effettuati solo a titolo oneroso;pertanto, nell’emendamento dei relatoridovrebbe essere prevista la corresponsionedel corrispettivo per i beni gravati da usicivici che vengono destinati ad opere diinteresse pubblico ovvero ad attività eco-nomiche.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,prendendo atto delle numerose questioniemerse dagli interventi che si sono succe-duti in merito all’emendamento 12.500 deirelatori, fa tuttavia presente che non sipasserà immediatamente alla votazione ditale emendamento, non essendo ancorascaduto il termine per la presentazione dieventuali subemendamenti, fissato alle ore18.

Avverte, quindi, che si passerà al-l’esame delle proposte emendative accan-tonate, riferite a vari articoli del disegno dilegge di stabilità.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità,, anche anome dell’altro relatore, deputato Bru-netta, chiede che si proceda ad un ulte-riore accantonamento delle proposteemendative concernenti il patto di stabilitàinterno, in attesa che si trovi una solu-zione congrua. Ricorda, quindi, che sitratta dei seguenti emendamenti: Rubinato

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5.5, Ventura 8.222, Marinello 8.232 e8.233.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOconcorda con la proposta di accantona-mento formulata dai relatori.

La Commissione delibera di accanto-nare gli emendamenti Rubinato 5.5, Ven-tura 8.222, Marinello 8.232 e 8.233.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) illustra l’emendamento Mar-silio 6.69, raccomandandone l’approva-zione nonostante sia stato espresso su diesso parere contrario da parte dei relatorie del Governo. Fa presente che tale emen-damento pone un termine all’impignora-bilità dei crediti maturati nel settore sa-nitario in quanto non è sostenibile che ilGoverno, da un lato, sostenga di volersiadeguare alla normativa europea in ma-teria di termini di pagamento dei fornitorie, dall’altro, consenta che vi siano creditimaturati da oltre mille giorni, senza chepossano essere pignorati i beni dei debi-tori.

Maino MARCHI (PD) rileva come at-traverso l’emendamento Marsilio 6.69venga posto un problema rilevante, ri-spetto al quale andrebbe individuata unasoluzione, tenuto conto della situazioneintollerabile in cui versano numerosi for-nitori che per anni non vengono pagati peri beni e i servizi erogati nei confronti dellepubbliche amministrazioni.

Massimo POLLEDRI (LNP) interviene asostegno dell’emendamento Marsilio 6.69,rilevando come il Governo non possa con-tinuare a tollerare una situazione in cui leregioni continuano a non pagare i forni-tori, in quanto consapevoli del fatto checomunque non andranno incontro a pi-gnoramento per i debiti contratti. Ricordache anche il recente decreto-legge n. 158del 2012 in materia sanitaria ha operatoscelte che hanno consentito ad alcuneregioni e, in particolare, alla Campania ealla Liguria di evitare il pignoramento deibeni per i debiti contratti. Ritenendo,

quindi, che l’emendamento in oggetto rap-presenti una proposta virtuosa, ne annun-cia la sottoscrizione da parte dei deputatidel gruppo Lega Nord, auspicandone l’ap-provazione.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) ritieneche l’emendamento Marsilio 6.69 costitui-sca una buona occasione per lanciare unsegnale in favore dei fornitori che nonvengono pagati dallo Stato e dalle regioniper le prestazioni erogate nei loro con-fronti.

Marco MARSILIO (PdL), intervenendosul suo emendamento 6.69, evidenzia comeuno Stato serio non possa, da un lato,recepire normative europee che prevedonopagamenti nell’arco di trenta o di sessantagiorni da parte delle pubbliche ammini-strazioni e, dall’altro, consentire una si-tuazione in cui le aziende sono costrettead attendere tre-quattro anni prima diottenere i pagamenti loro spettanti daparte delle amministrazioni alle qualihanno erogato servizi e forniture. Rilevache l’emendamento in esame ha caratteredi ragionevolezza e di mediazione inquanto prevede che si blocchino i pigno-ramenti alle situazioni registrate dai pianidi disavanzo.

Rivolge, infine, un appello alla Com-missione su questo tema in quanto non sipuò consentire che uno Stato civile nonpaghi, permettendo che avvenga ciò chenon potrebbe verificarsi nei rapporti trasoggetti privati.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,chiede ai relatori e al rappresentante delGoverno se abbiano modificato i rispettivipareri in ordine all’emendamento Marsilio6.69 a seguito dei numerosi interventisvolti sul tema trattato da tale propostaemendativa.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, fa presenteche nelle riunioni che si sono svolte tra irelatori e il Governo, quest’ultimo ha fattopresente come l’emendamento in que-stione sia difficilmente sostenibile. Chiede

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pertanto al rappresentante del Governo sesia possibile trovare un punto di media-zione.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOrileva come si stia discutendo di unavexata quaestio, più volte affrontata ancheal di fuori delle aule parlamentari. Al di làdel merito dell’emendamento Marsilio6.69, che in via di principio è da ritenersicondivisibile, fa presente che una cosa è ilrecepimento della direttiva europea sulpagamento dei debiti nelle transazionicommerciali, altra cosa è il pregresso. Aquesto proposito osserva che il pignora-mento come elemento di deterrenza fun-ziona solo laddove vi sono risorse liquide.Nel caso dell’emendamento in oggetto ri-leva come non vi sia « copertura ammini-strativa » in quanto, non essendovi risorseliquide, non è pensabile che si addivengaal pignoramento di beni che, nel caso dellepubbliche amministrazioni, potrebbero es-sere costituiti, ad esempio, da un ospedale.Fa altresì presente che la Ragioneria ge-nerale dello Stato ha espresso un parerecontrario sull’emendamento in esame, pre-disponendo una relazione articolata.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, fa presenteche, a questo punto, si pone una questionepolitica, in quanto nelle riunioni in cui irelatori hanno discusso con il Governointorno ad ogni singola proposta emenda-tiva, essi hanno finito per cedere di fronteai limiti e ai vincoli evidenziati dal Go-verno per motivare i propri pareri con-trari. Questo è quanto è accaduto anchecon riferimento all’emendamento Marsilio6.69. Tuttavia, se in Commissione si regi-stra un consenso generale su tale propostaemendativa, che va oltre la maggioranzache sostiene il Governo, non si può nontenerne conto. Ritiene pertanto che lasoluzione più ragionevole sia quella diprocedere ad un nuovo accantonamentodell’emendamento Marsilio 6.69.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,chiede al rappresentante del Governo di

esprimersi sulla proposta di accantona-mento formulata dal relatore.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOacconsente alla proposta di accantonarenuovamente l’emendamento Marsilio 6.69.

La Commissione delibera di accanto-nare l’emendamento Marsilio 6.69.

Massimo BITONCI (LNP) illustral’emendamento Forcolin 7.33, concernentela deducibilità delle spese per automobili,evidenziando come, negli ultimi anni, lapossibilità di dedurre tali spese è venutaprogressivamente diminuendo, al puntoche, paradossalmente, conviene essereproprietari di automobili in qualità disoggetti privati anziché di titolari di im-prese.

La Commissione respinge l’emenda-mento Forcolin 7.33.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Fogliato 7.20 eMarinello 7.191 non verranno posti invotazione in quanto essi intervengono inmaterie affrontate nell’emendamento7.300 dei relatori che verrà esaminatoquesta sera.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del collega Brunetta, propone unanuova formulazione dell’emendamentoGarofalo 7.90.

Vincenzo GAROFALO (PdL) accetta lariformulazione proposta dai relatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, inattesa che sia resa disponibile a tutti icomponenti della Commissione la nuovaformulazione dell’emendamento Garofalo7.90, avverte che gli emendamenti Martella8.359 e De Poli 8.219 non verranno postiin votazione in quanto sono da intendersiassorbiti a seguito dell’approvazione del-l’emendamento 8.550 dei relatori.

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Avverte altresì che la successiva pro-posta emendativa da porre in votazione èl’emendamento Cazzola 8.30.

Il vice ministro Michel MARTONE in-vita al ritiro il presentatore dell’emenda-mento Cazzola 8.30.

Gioacchino ALFANO (PdL) aggiunge lapropria firma all’emendamento Cazzola8.30 e lo ritira.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che l’emendamento Fedriga 8.125non sarà posto in votazione, in quantorisulta assorbito in seguito all’approva-zione dell’emendamento 8.500 dei relatori,approvato nella seduta di ieri. Avverte,quindi, che si passa all’esame dell’emen-damento Ghizzoni 8.326, in materia diprevidenza del personale della scuola, pre-cedentemente accantonato.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLO,sulla base della relazione tecnica tra-smessa dalla Ragioneria generale delloStato, rileva come l’emendamento Ghiz-zoni 8.326, sotto il profilo degli effettifinanziari, determini oneri, sia in terminidi maggiore spesa pensionistica, dovutaall’anticipo – in molti casi di vari anni –della data di pensionamento, sia in terminidi anticipazione della data di erogazionedel trattamento di fine rapporto. Precisaquindi che, ipotizzando che i soggetti in-teressati a tale emendamento sono circa7.000 si avrebbero maggiori oneri percirca 56 milioni di euro per l’anno 2013(per l’operare comunque del regime delledecorrenze), 156 milioni di euro per il2014, 350 milioni per il 2015 e 135 per il2016. Esprime quindi parere contrariosulla proposta emendativa.

Manuela GHIZZONI (PD) non concordacon le valutazioni della Ragioneria gene-rale dello Stato, che si basano su datisostanzialmente raddoppiati rispetto aquelli forniti dal Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca, secondo ilquale la platea dei soggetti realmente in-

teressati sarebbe composta da circa 3.700unità.

Maurizio FUGATTI (LNP) sottoscrive,insieme agli altri componenti del gruppodella Lega Nord presenti in Commissione,l’emendamento Ghizzoni 8.326.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOchiarisce che nessun rilievo può esseremosso nei confronti della Ragioneria ge-nerale dello Stato, le cui valutazioni sibasano sui dati forniti dall’INPDAP e,riferendosi alle polemiche precedente-mente sorte con riferimento alla questionedegli « esodati », ribadisce come la Ragio-neria non possa essere considerata comeun parafulmine per tutte le incongruenzepresenti nella legislazione nazionale.

Alfredo MANTOVANO (PdL) sottoscrivel’emendamento Ghizzoni 8.326, sottoli-neando come rappresenti comunqueun’incongruenza burocratica il mancatoraffronto dei dati in possesso della Ragio-neria generale dello Stato con quelli delMinistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ritiene op-portuno prevenire un conflitto tra Com-missione e Governo sulla proposta emen-dativa in questione, prefigurandosi altri-menti un problema politico estremamentedelicato. Propone che l’emendamentoGhizzoni 8.326 sia accantonato e dichiarala disponibilità dei relatori a collaborarenella ricerca di una soluzione adeguata.

La Commissione accantona l’emenda-mento Ghizzoni 8.326; respinge quindil’emendamento Fedriga 8.128.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti Ventura 8.221e Fedriga 8.200 non saranno posti invotazione in quanto affrontano materieconsiderate nell’emendamento 7.300 deirelatori. Avverte altresì che l’articolo ag-giuntivo Marsilio 9.07 è stato ritirato.Invita quindi il Governo ad esprimere il

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parere sull’emendamento Garofalo 7.90(Nuova formulazione), precedentementeaccantonato.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLO,prendendo atto della riformulazione pro-posta dai relatori, esprime parere favore-vole.

La Commissione approva l’emenda-mento Garofalo 7.90 (Nuova formulazio-ne)(vedi allegato 3).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che si passa all’esame degli identiciemendamenti Rubinato 8.190 e Toccafondi8.287, in materia di scuole non statali.

Massimo POLLEDRI (LNP) sottoscrivel’emendamento Toccafondi 8.287.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, propone diaccantonare gli identici emendamenti Ru-binato 8.190 e Toccafondi 8.287.

La Commissione approva la proposta diaccantonamento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che l’emendamento Marmo 8.369non sarà posto in votazione in quantointerviene in materie considerate nel-l’emendamento 7.300 dei relatori, che saràesaminato questa sera.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del correlatore, onorevole Brunetta,invita al ritiro dell’emendamento Fiorio8.215.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere conforme a quello deirelatori.

Massimo FIORIO (PD) illustra il pro-prio emendamento 8.369, volto ad esten-dere i beneficiari del fondo di garanzia perle piccole e medie imprese, ricomprenden-dovi circa 180 aziende colpite da eventialluvionali e che si trovano in situazione di

rischio. Ritiene che l’emendamento, chenon comporta oneri per la finanza pub-blica, potrebbe essere accantonato in vistadi ulteriori approfondimenti.

Renato CAMBURSANO (Misto) sotto-scrive l’emendamento Fiorio 8.215, sotto-lineando come esso non comporti oneriper la finanza pubblica.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, proponel’accantonamento dell’emendamento Fio-rio 8.215.

La Commissione accantona l’emenda-mento Fiorio 8.215.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ponein votazione l’emendamento 7.400 dei re-latori, sul quale il Governo ha espressoparere favorevole.

La Commissione approva l’emenda-mento 7.400 dei relatori (vedi allegato 3).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che si passa all’esame dell’emenda-mento 4.100 dei relatori e del relativosubemendamento Duilio 0.4.100.1.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del correlatore, onorevole Brunetta,raccomanda l’approvazione dell’emenda-mento 4.100 e invita al ritiro del sube-mendamento Duilio 0.4.100.1.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere favorevole sull’emenda-mento 4.100 dei relatori e parere contrariosul subemendamento Duilio 0.4.100.1.

Lino DUILIO (PD) chiede le ragioni deipareri espressi sul proprio subemenda-mento.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOchiarisce di avere espresso un parere con-trario perché la proposta emendativa èsuscettibile di determinare maggiori oneriper la finanza pubblica.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 150 — Commissione V

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Lino DUILIO (PD) dichiara di non con-dividere la valutazione del rappresentantedel Governo. Ritira comunque il propriosubemendamento 0.4.100.1.

La Commissione approva l’emenda-mento 4.100 dei relatori (vedi allegato 3).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che si passa all’esame dell’emenda-mento 3.350 dei relatori, in materia disicurezza, e dei relativi subemendamenti.Avverte che sono stati presentati settesubemendamenti riferiti all’emendamento3.350 e un subemendamento riferito al-l’emendamento 4.100. Fa presente che èda considerarsi inammissibile per carenzadi compensazione finanziaria il subemen-damento Mantovano 0.3.350.2. Segnala, in-fine, che uno dei subemendamenti presen-tati dall’onorevole Mantovano deve consi-derarsi irricevibile, in quanto, recandointerventi in materia di requisiti minimi diaccesso al pensionamento, contiene dispo-sizioni non strettamente riconducibili alcontenuto dell’emendamento cui esso siriferisce.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del correlatore, onorevole Brunetta,ritiene che le proposte emendative in que-stioni necessitino di ulteriori approfondi-menti e ne propone quindi l’accantona-mento.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOsi associa alla proposta di accantona-mento.

Alfredo MANTOVANO (PdL) invita ilGoverno a tenere conto che oggi si sonoverificati dei disordini nel corso dei qualimolti agenti appartenenti ai corpi di po-lizia hanno subito delle gravissime lesionipersonali. Sottolinea, in particolare, comele forze dell’ordine non possano più so-stenere il blocco del turn over e lo slitta-mento in avanti dell’età pensionabile.

Ettore ROSATO (PD) condivide i rilievidell’onorevole Mantovano e sottolinea

come, accanto all’emergenza dell’ordinepubblico, vi sia anche un’emergenza rela-tiva al territorio, in relazione alla quale ilCorpo dei vigili del fuoco non disponedell’organico per apprestare i soccorsi ne-cessari.

Renato CAMBURSANO (Misto) osservacome con l’emendamento 3.350 si com-piano alcuni passi in avanti, che comun-que non appaiono sufficienti. Invita quindii relatori e il Governo a tenere conto ditalune incongruenze nella formulazionedella parte consequenziale dell’emenda-mento.

Claudio D’AMICO (LNP) ritiene assolu-tamente necessario reperire maggiori ri-sorse da destinare al comparto della si-curezza, incrementando soprattutto l’orga-nico della Polizia di Stato e dei Carabili-neri. Sottolinea, inoltre, come tale esigenzasia divenuta ancora più intensa con l’ema-nazione del decreto « svuota-carceri », cheha determinato un aumento dei reati so-prattutto nelle regioni del Nord. Sotto-scrive quindi il subemendamento Manto-vano 0.3.350.3.

La Commissione accantona l’emenda-mento 3.350 dei relatori e i relativi sube-mendamenti.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che si passa all’esame dell’emenda-mento 8.600 dei relatori, segnalando che ilsubemendamento Duilio 0.8.600.1 è daritenersi inammissibile.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del correlatore, onorevole Brunetta,insiste per l’approvazione dell’emenda-mento 8.600.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere favorevole sull’emenda-mento 8.600 dei relatori.

La Commissione approva l’emenda-mento 8.600 dei relatori (vedi allegato 3).

Mercoledì 14 novembre 2012 — 151 — Commissione V

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Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che si riprenderà l’esame dell’emen-damento Marsilio 6.69.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ritiene cheoccorra un ulteriore approfondimento invista di una riformulazione dell’emenda-mento.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOritiene necessario un approfondimentosulle disposizioni dell’articolo 6, comma 3,evidenziando come esso sia di fatto supe-rato a seguito dell’entrata in vigore del-l’articolo 6-bis del decreto-legge n. 158 del2012.

La Commissione accantona nuova-mente l’emendamento Marsilio 6.69.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,prima di sospendere la seduta per con-sentire i necessari approfondimenti sullequestioni che la Commissione deve ancoraesaminare, chiede ai relatori e ai Gruppicome intendano procedere.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ritiene es-senziale che il Governo chiarisca se in-tende presentare ulteriori emendamenti esu quali materie, e che la presidenzastabilisca un termine ultimo per la pre-sentazione di tali emendamenti, che po-trebbe coincidere con l’orario della ripresadella seduta. Per quanto concerne speci-ficamente il tema del patto di stabilitàinterno, fa presente che i relatori nonhanno presentato proposte emendativeperché sono in attesa di conoscere qualisiano le intenzioni del Governo.

Rolando NANNICINI (PD) ritiene che ilsuo articolo aggiuntivo 12.012 debba es-sere esaminato contestualmente alle altreproposte emendative riferite all’articolo12.

Chiara MORONI (FLpTP) ritiene che sidovrebbe valutare la possibilità di chiedereun ulteriore differimento della data di

inizio dell’esame in Assemblea dei prov-vedimenti a lunedì prossimo, al fine diconsentire alla Commissione un esame piùagevole e approfondito delle ulteriori que-stioni.

Michele VENTURA (PD) osserva comevi siano questioni complesse e delicate,quali, in particolare, la Tobin tax e il temadella sicurezza, che forse non è opportunoaffrontare frettolosamente nel cuore dellanotte e che si potrebbe decidere di lasciarealla valutazione del Senato. Sottolinea,peraltro, come vi siano taluni argomenti,affrontati da alcuni emendamenti presen-tati dal Gruppo del PD e relativi allealluvioni che si stanno verificando in que-sti giorni, che sarebbe opportuno esami-nare subito.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,preso atto di quanto emerso dal dibattitoinvita il Governo e i relatori a presentareeventuali ulteriori proposte emendativeentro il termine delle 20.30.

La seduta, sospesa alle 20.30, è ripresaalle 21.30.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che l’emendamento 12.600 deirelatori, novellando il comma 434 dell’ar-ticolo 1 della legge 30 dicembre 2004,n. 311 riduce da 10 a 5 anni il vincolo diinalienabilità relativo alle aree che appar-tenevano al patrimonio e al demanio delloStato sulle quali, alla data di entrata invigore della legge 30 dicembre 2004,n. 311, i comuni avevano realizzato deter-minate opere di urbanizzazione. Lanorma, che è volta a consentire l’antici-pata cessione di immobili attualmente fa-centi parte del patrimonio indisponibiledei comuni, appare presentare profili pro-blematici sotto il profilo dell’ammissibilitàche si riserva di approfondire.

Fa presente altresì che l’emendamento8.650 dei relatori interviene sul comma 8dell’articolo 8, già modificato in sede re-ferente al fine di ridurre da 300 a 250milioni di euro lo stanziamento ivi previ-sto, nonché di individuare ulteriori risorse

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possano da destinare alle finalità perse-guite dal predetto comma. Rileva chel’emendamento in, sussistono numerosiprecedenti, in quanto in sede referentenon si determinano le preclusioni che, alcontrario, si verificano nel corso del-l’esame in sede legislativa. Avverte, inoltre,che all’emendamento 8.650 sono stati pre-sentati tre subemendamenti che non pre-sentano profili di inammissibilità.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ritiene op-portuno, prima di iniziare la fase conclu-siva, di esporre dettagliatamente l’elencodelle questioni aperte – seppure alcune diesse siano talmente rilevanti che forse nonsarà possibile affrontarle compiutamente– che riguardano la Tobin tax, le pensionie la scuola, la questione della sicurezza, ilpatto di stabilità e l’emergenza alluvione,che si è concretizzata in queste ore, laquestione della scuola paritaria e la partefiscale. Ritiene opportuno che il Presidenteabbia ben chiaro che su tutte questematerie si dovrà arrivare ad una conclu-sione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, faperaltro presente che alcuni dei temi elen-cati sono stati già affrontati dalla Com-missione, che si è fermata per la man-canza di proposte emendative istruite o levalutazioni del Governo. Si tratta pertantodi problemi che potranno essere risolti, seil Governo darà un’indicazione positiva.Invita quindi la Commissione a passareall’esame dell’emendamento 7.300 dei re-latori e dei subemendamenti ad esso rife-riti.

Avverte che, con riferimento all’emen-damento 7.300 dei relatori, sono statipresentati 82 subemendamenti.

Al riguardo, rappresenta che devonointendersi inammissibili per estraneità dimateria, sulla base dei criteri di valuta-zione più volte richiamati, i seguenti su-bemendamenti:

Polledri 0.7.300.1, volto ad introdurreuna nuova esenzione dalle imposte diregistro, ipotecarie e catastali;

Toccafondi 0.7.300.18, Toccafondi0.7.300.19 e Ventura 0.7.300.72, che stan-ziano risorse per far fronte agli interventida realizzare nei territori colpiti daglieventi atmosferici e alluvionali del novem-bre 2012;

Cambursano 0.7.300.22, limitata-mente alla parte consequenziale relativaalla lettera d), al comma 19 dell’articolo 12e alla parte consequenziale relativa all’isti-tuzione di un Fondo per la messa insicurezza degli edifici scolastici, che re-cano interventi diversi e ulteriori rispettoa quelli contenuti nell’emendamento deirelatori;

Osvaldo Napoli 0.7.300.24 e OsvaldoNapoli 0.7.300.32, che recano disposizionivolte a rinviare l’entrata in vigore dellaTARES e in materia di oneri di gestionedei rifiuti urbani; segnala, peraltro, chel’analogo articolo aggiuntivo Osvaldo Na-poli 12.052 risulta ancora accantonato;

Pizzolante 0.7.300.26, che reca dispo-sizioni fiscali relative ai lavoratori fronta-lieri;

Bitonci 0.7.300.28, che prevede unesenzione dall’IRAP nell’anno di imposta2012 applicabile nei territori colpiti daglieventi alluvionali del novembre 2012;

Marinello 0.7.300.31, che reca unamodifica della disciplina IVA applicabile alsettore della pesca;

Toccafondi 0.7.300.33, in materia diassoggettabilità a tassazione delle presta-zioni sostitutive delle mense aziendali;

Marsilio 0.7.300.39, che riduce l’ali-quota Iva sui prodotti per l’infanzia;

Marsilio 0.7.300.41, che reca disposi-zioni in materia di IMU;

Marsilio 0.7.300.44, che reca disposi-zioni in materia di rivalutazione dei benidi impresa;

Marsilio 0.7.300.45, che reca disposi-zioni estranee all’oggetto dell’emenda-mento;

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Marsilio 0.7.300.47, 0.7.300.48 e0.7.300.49, che contengono disposizioniche non appaiono riferibili al testo del-l’emendamento 7.300;

Marsilio 0.7.300.51, che reca disposi-zioni in materia di tassazione degli immo-bili strumentali dal patrimonio dell’im-presa individuale;

Marsilio 0.7.300.53, che, riprodu-cendo un emendamento inammissibile,riaprono i termini per lo scioglimento o latrasformazione delle società non operative;

Marsilio 0.7.300.54, che, riprodu-cendo un emendamento inammissibile,reca disposizioni in materia di responsa-bilità solidale tra appaltatore e subappal-tatore;

Marinello 0.7.300.55 e Beccalossi0.7.300.81, in materia di tassazione delgasolio utilizzato per il riscaldamento delleserre;

Montagnoli 0.7.300.56, che reca di-sposizioni non riferibili al testo, in quantosopprimono commi di un articolo nonprecisato del decreto-legge n. 201 del2011;

Fugatti 0.7.300.63, che recano dispo-sizioni relative all’accertamento sintetico;

Narducci 0.7.300.68, che reca dispo-sizioni in materia di detrazione per carichidi famiglia per i soggetti non residenti;

Sereni 0.7.300.70, che interviene suladisciplina dell’addizionale regionale all’IR-PEF;

Fluvi 0.7.300.79, che reca disposizionirelative all’ambito di applicazione dellanormativa in materia di finanza pubblica.

Avverte, inoltre, che sono da conside-rarsi inammissibili per carenza o inido-neità della compensazione finanziaria iseguenti subemendamenti: Bitonci0.7.300.2, 0.7.300.3, 0.7.300.5, 0.7.300.6,0.7.300.28 e 0.7.300.37; Toccafondi0.7.300.17; Toccafondi 0.7.300.19; Pizzo-lante 0.7.300.26 e 0.7.300.27; Negro0.7.300.61; Fugatti 0.7.300.63, 0.7.300.38,

0.7.300.7 e 0.7.300.80; De Micheli0.7.300.64; Miotto 0.7.300.65; Ciccanti0.7.300.8; Marinello 0.7.300.30; Napoli0.7.300.32; Marsilio 0.7.300.39, 0.7.300.45,0.7.300.51 e 0.7.300.53; Montagnoli0.7.300.56; Narducci 0.7.300.68; Messina0.7.300.71; Paglia 0.7.300. 75; Beccalossi0.7.300.81.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, con riferi-mento all’espressione del parere sui sube-mendamenti riferiti all’emendamento7.300 dei relatori, fa presente che ritieneutile conoscere preliminarmente il pareredel Governo sui subemendamenti Lenzi0.7.300.60 e Duilio 0.7.300.69. Invita poi alritiro di tutti i subemendamenti presentati,con l’eccezione di quelli che intervengonosulla parte relativa alle detrazioni per ifigli per i quali i relatori proporranno unariformulazione.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime un parere conforme a quello delrelatore in merito al subemendamentoDuilio 0.7.300.69, mentre chiede ai pre-sentatori del subemendamento Lenzi0.70.300.60 di esplicitarne il senso.

Donata LENZI (PD) fa presente che ilsuo subemendamento ha ad oggetto l’IVAagevolata nelle cooperative sociali, in me-rito alla quale è in corso una interlocu-zione tra l’Unione europea e il Governo,mentre la norma, per come è articolata,farebbe supporre di trovarsi di fronte aduna cosa ormai assodata. Auspica inoltreche il Governo, nel corso del 2013, in unconfronto con l’Unione europea possa il-lustrare correttamente le peculiarità dellacooperazione sociale. Fa presente, infine,che il subemendamento è privo di riflessifinanziari.

Il sottosegretario, Gianfranco POLILLOesprime parere favorevole sul subemenda-mento Lenzi 0.7.300.60.

Paola DE MICHELI (PD) chiede il mo-tivo della dichiarazione di inammissibilità

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di due subemendamenti identici al sube-mendamento Lenzi 0.7.300.60.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che non si tratta di proposteemendative identiche.

Massimo POLLEDRI (LNP) nello stig-matizzare il ritardo con cui é iniziata laseduta, esprime preoccupazione per l’an-damento dei lavori, soprattutto per il fattoche si stanno affrontando problemi rile-vanti che riguardano i minori con lasemplice lettura delle riformulazioni pro-poste dai relatori e senza aver potutoancora esaminare in maniera approfon-dita questa materia. Ritiene che un mododi procedere di questo tipo non sia con-sono all’attività del Parlamento. Chiedepertanto un tempo sufficiente per esami-nare le riformulazioni proposte e untempo congruo per presentare eventualisubemendamenti, auspicando che la Com-missione proceda in modo corretto. Ri-tiene inoltre necessario acquisire il pareredella Ragioneria Generale dello Stato poi-ché, da un sommario esame, risulterebbeassai estesa la platea dei beneficiari. Sitratta, infatti, del cuore della manovra edel cuore dell’operato dei relatori. In casocontrario, non potrebbe che ritenere unsiffatto modo di procedere offensivo nonsolo della maggioranza o della minoranzama dell’intera Commissione.

Rolando NANNICINI (PD) ritiene chenell’esame dell’articolo 7 non sia statapresa nella dovuta considerazione la cir-costanza dell’acquisizione di immobili daparte della pubblica amministrazione,operazione neutra dal punto di vista delbilancio dello Stato poiché in tali casi nonc’è aggravio di costi generali, seppure vi siaun peggioramento del saldo netto di ogniamministrazione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che il subemendamento Ventura0.7.300.72 si intende respinto per l’Assem-blea e che si passerà alla votazione delsubemendamento Borghesi 0.7.300.10.

Antonio BORGHESI (IdV) ricorda cheil suo gruppo ha proposto, oltre al sube-mendamento citato, una serie di subemen-damenti con cui si chiedeva di differiretemporalmente l’aumento dell’aliquotaIVA, confidando che il decorso del tempopotrà fornire la possibilità di evitarlo. Lacopertura finanziaria è stata garantita at-traverso la riduzione di taluni regimi diesenzione, escludendo i redditi di lavorodipendente e autonomo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, dàlettura della identica formulazione accet-tata dai proponenti dei subemendamentiSereni 0.7.300.25 e Laura Molteni0.7.300.57.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) ritieneche il relatore abbia fatto un lavoro pre-gevole e di sintesi su un tema particolar-mente rilevante, osservando come i suoisubemendamenti 0.7.300.77 e 0.7.300.8 ab-biano un contenuto analogo quelli rifor-mulati e si dichiara anche egli disponibilea riformulare l’emendamento 0.7.33.77 nelsenso indicato dai relatori.

Massimo POLLEDRI (LNP) con riferi-mento al subemendamento Molteni0.7.300.57, prende atto degli elementi dinovità introdotti dai relatori, ma deveconstatare che, per quanto riguarda lesomme impegnate, il subemendamentoproposto dai relatori all’emendamento7.300 contiene delle riduzioni e pertantosarebbe preferibile un accantonamento alfine di verificarne le conseguenze econo-miche.

Marco CALGARO (UdCpTP) condividel’operato dei relatori e manifesta compia-cimento per il risultato ottenuto soprat-tutto con riferimento ai figli minori di treanni e ai portatori di handicap.

Franco NARDUCCI (PD) con riferi-mento al suo subemendamento 0.7.300.68che reca disposizioni in materia di detra-zione per carichi di famiglia per i soggettinon residenti, dichiarato inammissibile perestraneità di materia, ritiene che non aver

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affrontato il problema sollevato rappre-senti un segnale estremamente negativoper quei cittadini italiani che portanorisorse nel Paese.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che è stato presentato un emen-damento dall’onorevole Di Biagio che ri-solve il problema sollevato dal collegaNarducci.

Marina SERENI (PD) ringrazia i rela-tori che con la loro riformulazione hannoraccolto anche un’istanza contenuta nelsuo subemendamento 0.7.300.25, relativa-mente alle detrazioni per i bambini piùpiccoli e per i portatori di handicap.Ritiene poi che i relatori e il Governopotrebbero accogliere una proposta dibuon senso come quella contenuta nel suosubemendamento 0.7.300.78, che contieneuna clausola di salvaguardia che garanti-sce l’invarianza delle risorse spettanti alegislazione vigente alle regioni e alle pro-vince autonome sulla base di una regola-zione dei rapporti finanziari con le regionistesse e le province autonome, effettuatadal Governo di intesa con la ConferenzaStato regioni.

Marco CAUSI (PD) si associa alle va-lutazioni positive espresse nei confrontidella riformulazione proposta dai relatori,non solo per la parte relativa alle detra-zioni ma anche per il segnale che si èdeciso di dare alle imprese attraversol’IRAP. Chiede però di accantonare, al-meno momentaneamente, il subemenda-mento Fluvi 0.7.300.74, che reca la firmadi tutti i deputati del suo gruppo inCommissione Finanze, in modo che i re-latori e il Governo possano esaminarne lareale portata, pur nella consapevolezzadella limitatezza delle risorse. Ritiene in-fatti che proprio la scarsità delle risorsesuggerirebbe di concentrarle per avvantag-giare le piccole e le piccolissime imprese,condizionando tale vantaggio alla crea-zione di occupazione dipendente a tempoindeterminato.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) ritiene che l’emendamento

7.300 dei relatori dovrebbe essere corretto,espungendo il riferimento agli affiliati, inquanto l’istituto giuridico dell’affiliazione èstato abrogato nel 1983.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, fa presenteche, con la proposta di emendamento, irelatori hanno tentato una operazione diriequilibrio fra le tre voci considerate,anche se ritiene di non essere riuscitinell’intento. Deve quindi insistere per ilritiro del subemendamento così come ditutti i subemendamenti presentati cheprendono in considerazione tale argo-mento.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, condivide leconsiderazioni fatte di colleghi sul temadell’invarianza dell’IRAP, d’altra partenata come forma di tassazione regionale.

La Commissione respinge, con distintevotazioni, i subemendamenti Borghesi0.7.300.10, 0.7.300.14, 0.7.300.11 e0.7.300.9, nonché il subemendamento Fu-gatti 0.7.300.38.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) illustra ilproprio emendamento 0.7.300.21, sottoli-neando lo sforzo fatto dai relatori e dalGoverno nel congelare l’incremento dal 4al 10 percento per il 2013. A tal riguardoosserva che tale congelamento non avvienetuttavia sulla base di una procedura ininfrazione e fa presente che le cooperative,che hanno notoriamente un margine ope-rativo lordo nullo o molto basso, debbonopoter conoscere l’esatta percentuale del-l’IVA per la fine del 2013 dovendo siglarecontratti con gli enti locali o deliberare gliinvestimenti. Ciò premesso, sottolinea chel’emendamento è finalizzato ad indivi-duare soluzioni definitive e non limitate al31 dicembre 2013. Chiede, conclusiva-mente, una riconsiderazione del parerecontrario già espresso.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOprecisa che il parere contrario sul sube-mendamento Toccafondi 0.7.300.21 è mo-

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tivato dalla necessità di non alterare ilquadro macroeconomico, che è stato de-finito in modo assai calibrato.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che il subemendamento Ciccanti0.7.300.78 è assorbito e che il subemen-damento Schirru 0.7.300.76 è respinto perl’aula.

Maurizio FUGATTI (LNP) illustra ilproprio subemendamento 0.7.300.4, riba-dendo le proprie perplessità per il metododi lavoro disorganico e poco rispettoso deirelatori e del rappresentante del Governo,cosi come rilevato dal collega Polledri. Nelfar presente che l’emendamento dei rela-tori, presentato ad uno stato assai avan-zato dell’iter di esame e alquanto a ridossodell’avvio della discussione generale pressol’Assemblea, affronta le questioni di mag-gior rilievo nell’economia complessiva delprovvedimento, di cui riscrive quasi perintero la parte fiscale, e avrebbe meritatotempi maggiori di approfondimento. Neldare atto alla presidenza di aver quantomeno garantito tempi congrui per la pre-sentazione dei subemendamenti, sottolineache, a fronte di una pressoché totaleincapacità di gestione del processo daparte della maggioranza, il suo gruppo hamantenuto una linea di rispetto, senzacedere a tentazioni di tipo ostruzionistico,e ciò malgrado le sueproposte emendativepresentate siano state per lo più rigettate.Segnala quindi che l’emendamento ha mu-tato l’impostazione di fondo del testo ini-ziale, sopprimendo le norme che diminui-vano, seppur di poco, l’IRPEF; ha mante-nuto l’aumento dell’IVA; sono stati operatiinterventi in tema di detrazioni e dedu-zioni con effetto retroattivo a partire dal2012; sono state, infine, stabilizzate leaccise sui carburanti. Nel segnalare chetali misure sono state paradossalmentepresentate all’opinione pubblica come van-taggiose e proficue per il Paese, sottolineache l’avere fissato al 2014 le riduzionisull’IRAP non è di vantaggio per le aziendeche oggi versano in condizioni di difficoltàe che a quella data probabilmente nonesisteranno più. Nel preannunciare ulte-

riori rilievi critici sulla cosiddetta Tobintax, segnala che lo stesso presidente allaCONSOB ha dichiarato di preferire all’im-postazione italiana quella francese, piùfavorevole agli investitori e ai soggettisocietari. Segnala, poi, i nuovi prelievi incampo agricolo, mantenuti per gli annifuturi, e gli interventi sul reddito dellesocietà agricole che, a fronte di modestiintroiti, sono destinati a pesare in modoconsiderevole sugli interessati. Segnala cheil subemendamento da lui presentato èfinalizzato ad eliminare la rivalutazionedei redditi dominicali ed agrari in modocostante per gli anni successivi con coper-tura a valere sullo stesso fondo menzio-nato nell’emendamento dei relatori.

In generale, fa presente che gli emen-damenti del suo gruppo sono tutti fina-lizzati a ridurre la pressione fiscale erichiama, al riguardo, le dichiarazioni delministro Grilli circa un circoscritto au-mento dell’IVA rispetto a quanto prean-nunciato in passato e circa le responsabi-lità del Governo precedente. A tal propo-sito fa presente che la politica fiscaleattuata dall’esecutivo Berlusconi era ca-ratterizzata dalla presenza della norma disalvaguardia, in vista del conseguimentodel pareggio di bilancio. Successivamentel’attuale Governo ha operato i noti inter-venti in tema di IMU e di pensioni dianzianità, presentate come l’ultimo sacri-ficio richiesto agli italiani. Osserva con-clusivamente che il Governo non si èpalesemente attenuto agli impegni presicon la manovra « salva Italia ».

Maino MARCHI (PD), in dissenso ri-spetto alle osservazioni di collega Fugattisul « salva Italia », sottolinea che con lamanovra in esame non si sono operatitagli e l’aumento della percentuale di IVArientra in una strategia complessivamentelungimirante.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, fa presenteche, nella stesura della proposta emen-dativa dei relatori e nel conseguente la-voro istruttorio da parte del Governo, siè reso necessario disporre di tempi ade-

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guati all’importanza alle norme da esa-minare.

Massimo POLLEDRI (LNP) si associaalle considerazioni critiche del collega Fu-gatti in tema di IRPEF e di rinvio al 2014della diminuzione del prelievo a caricodelle aziende. Richiamando la manovradel governo Prodi che alludeva a presuntirisparmi che sarebbero confluiti in unipotetico fondo, rileva la debole coperturadell’emendamento dei relatori, una certalinea di prodigalità del Governo nei con-fronti degli alluvionati, ritenendo che ilGoverno non debba indugiare nel forniremaggiori elementi sulla copertura dellaproposta emendativa dei relatori.

Raffaele VOLPI (LNP) considera assaidiscutibile la gestione dei tempi di lavorodella Commissione, considerata la man-cata produzione della promessa documen-tazione da parte del Governo. Ritiene,inoltre, che la legge costituisca un impegnonei confronti delle famiglie che includonopersone diversamente abili ed auspica cheal Senato non vi sia un ripensamento sutale materia.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, se-gnala che d’ora in poi la Commissioneprocederà a deliberare sulle proposteemendative senza accantonamenti di sorta.

La Commissione respinge il subemen-damento Fugatti 0.7.300.4.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOannuncia la disponibilità delle tabelle ri-chieste sull’emendamento dei relatori e suirelativi subemendamenti, segnalando chela proposta dei relatori, intaccando l’im-postazione di fondo del provvedimento, haimplicato uno specifico sforzo di naturaistruttoria. Ribadisce quindi che i parericontrari sono da ricondurre alla carenzadi copertura degli emendamenti o a pro-poste modifiche che stravolgono in modoeccessivo la filosofia complessiva del prov-vedimento.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD)interviene sul proprio subemendamento0.7.300.62, di cui auspica l’approvazione,sottolineando che le pensioni indirettehanno natura risarcitoria e non di redditoe ciò per espressa presa di posizione daparte della stessa Corte Costituzionale. Nelprecisare che tale natura non può essereeliminata nemmeno per le pensioni di-rette, dà atto ai relatori di avere compiutoun passo avanti malgrado persistano dubbisulla valutazione finanziaria e malgrado iridotti introiti per lo Stato dalle pensioniindirette. Segnala quindi che i subemen-damenti a sua prima firma 0.7.300.66 e0.7.300.67 muovono nella stessa direzione.

Gianfranco PAGLIA (FLpTP), segna-lando di non volere attardarsi in valuta-zioni su profili squisitamente finanziari,ritiene che un Paese come l’Italia dovrebbedare prova di maggiore rispetto nei con-fronti dei servitori dello Stato che indos-sano l’uniforme. Nell’auspicare la soppres-sione della disposizione volta a sottoporrea tassazione la pensione di guerra perce-pita dai superstiti, esprime il proprio ram-marico per la pochezza di certe prese diposizione che esprimono la mediocrità deiloro autori, a fronte della capacità di unbuon soldato di conservare intatta la pro-pria dignità malgrado la condizione didisabilità. Nel preannunciare il propriointendimento, condiviso dal collega Di Bia-gio, a rassegnare le dimissioni qualora lanorma richiamata dovesse essere appro-vata, auspica una riconsiderazione dellastessa da parte di chi, come lui, ha giuratofedeltà alla patria. Esprime, in particolare,l’auspicio che non si debba attendere ilpassaggio al Senato per procedere allostralcio della norma in questione, dimo-strando fin da questa fase dell’iter che viè rispetto e considerazione per quei ser-vitori dello Stato che arrivano a sacrificarela propria vita per il Paese.

Massimo BITONCI (LNP) dichiara cheil gruppo della Lega Nord Padania sotto-scrive il subemendamento Villecco Calipari0.7.300.62, il cui contenuto è analogo aquello di una proposta emendativa pre-

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sentata dallo stesso gruppo e non ammessadalla presidenza per carenza di compen-sazione. Sottolinea che le pensioni di cuisi discute hanno un carattere risarcitorio,come è stato ampiamente ricordato, e nonpossono pertanto essere toccate. Si augurache tutta la Commissione voti a favore delsubemendamento in esame.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOconfessa il proprio imbarazzo sul tema indiscussione. Assicura che il Governo nutreil massimo rispetto per tutti cittadini, main modo particolare per coloro che hannosacrificato la propria vita per difendere lalibertà, e che condivide pienamente l’in-tervento del deputato Paglia. Rileva tutta-via che, se le cifre contenute nell’emen-damento dei relatori dovessero essere mo-dificate in questa fase, ci sarebbe il rischiodi dar luogo a contraddizioni nel giàcomplesso equilibrio della manovra comerisultante dalle modifiche fin qui discusse.Chiede pertanto ai presentatori del sube-mendamento Villecco Calipari 0.7.300.62di soprassedere alla votazione, assicurandol’impegno del Governo affinché la dispo-sizione sia modificata al Senato in mododa riportare i termini della questione alloro giusto equilibrio. Ove i presentatoridel subemendamento insistessero per lavotazione, il Governo si rimetterebbe allaCommissione.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD)insiste per la votazione del suo subemen-damento 0.7.300.62.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) segnalache il subemendamento Paglia 0.3.700.75,di cui è cofirmatario, va nella stessa di-rezione del subemendamento Villecco Ca-lipari 0.7.300.62 e chiede quindi che le dueproposte emendative, previa idonea rifor-mulazione dell’una o dell’altra, siano postein votazione insieme.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, dichiara chei relatori si sono battuti perché al pro-blema in discussione si potesse trovareuna soluzione fin da subito, ma d’altra

parte sono anche consapevoli delle conse-guenze che potrebbe avere una modificadelle cifre contenute nel loro emenda-mento 7.300, e per questa ragione siassumono la responsabilità di chiedere cheil subemendamento Villecco Calipari0.7.300.62 non sia votato immediatamente,per evitare il probabile esito di un votodella Commissione contrario all’orienta-mento del Governo, ma sia accantonatoper verificare ancora se esistano i marginiper una soluzione o quanto meno per unchiarimento tra il Governo e i presenta-tori.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD)acconsente all’accantonamento del suo su-bemendamento 0.7.300.62 per cercare unasoluzione al problema che intervenga giàqui alla Camera.

Antonio BORGHESI (IdV) sottoscrive ilsubemendamento Villecco Calipari0.7.300.62.

Raffaele VOLPI (LNP), pur esprimendoapprezzamento per il sottosegretario Po-lillo, ritiene che i lavori della Commissioneavrebbero dovuto essere seguiti diretta-mente dal ministro dell’economia e dellefinanze, in quanto su questioni delicatecome quella in discussione occorre che ildicastero dell’economia si esprima al mas-simo livello.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che il Ministro dell’economia e dellefinanze è all’estero per impegni istituzio-nali. Quindi, preso atto che non vi sonoobiezioni, dispone l’accantonamento delsubemendamento Villecco Calipari0.7.300.62, precisando tuttavia che la vo-tazione dello stesso dovrà comunque in-tervenire nel corso della seduta. Prendequindi atto che i presentatori non insi-stono per la votazione del subemenda-mento Fugatti 0.7.300.42, che si intendepertanto respinto.

Renato CAMBURSANO (Misto) illustrail proprio subemendamento 0.7.300.22, ilquale prevede che l’aumento dell’aliquota

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IVA di base non avvenga se entro il mesedi giugno 2013 si dovesse riscontrare unmiglioramento dei valori tendenziali o in-tervenisse il riordino della spesa in mate-ria sociale; prevede una rimodulazionenegli anni delle risorse per le agevolazionifiscali per gli incrementi di produttività edun fondo per la copertura degli oneri perla estinzione anticipata dei mutui deglienti locali; e mantiene la disposizione deltesto del provvedimento in materia difinanziamento degli interventi per lamessa in sicurezza degli edifici scolastici.

Roberto SIMONETTI (LNP) dichiarache il gruppo della Lega Nord Padaniasottoscrive il subemendamento Cambur-sano 0.7.300.22.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,prende atto che i presentatori non insi-stono per la votazione del subemenda-mento Cambursano 0.7.300.22, che si in-tende pertanto respinto. Avverte quindiche i relatori hanno presentato il nuovoemendamento 8.700 (vedi allegato 1).

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il suosubemendamento 0.7.300.12, sottolineandol’importanza di interventi per il potenzia-mento dell’attività di ricerca delle piccolee medie imprese, senza la quale non vipuò essere crescita per il Paese.

La Commissione respinge il subemen-damento Borghesi 0.7.300.12.

Claudio D’AMICO (LNP) stigmatizzal’assenza del Ministro dell’economia edelle finanze dai lavori della Commissione.Illustra quindi il suo subemendamento0.7.300.40, che colma un vuoto normativoscongiurando il rischio di abusi della fa-coltà di detrarre le spese ai fini delpagamento delle imposte. Ritiene infattiche, nel momento in cui si ammette alledetrazioni per i figli a carico anche glistranieri residenti in Italia, occorra preci-sare che la detrazione è ammessa solo seanche i figli sono residenti in Italia, di-versamente l’Italia sopporterebbe l’oneredella detrazione di spese che non sono

sostenute in Italia e che forse sono giàdetraibili secondo gli ordinamenti deiPaesi di residenza dei minori.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOconferma il parere contrario del Governosul subemendamento D’Amico 0.7.300.40,sottolineando che il carattere innovativodell’emendamento dei relatori rispetto allanormativa vigente sta solo nelle cifre e cheintervenire sulla disciplina sostanziale delTUIR in questo momento rischia di pro-vocare confusione.

Massimo POLLEDRI (LNP) fa notareche il TUIR è già stato modificato per altriaspetti, ed in particolare con riferimentoai requisiti per l’accesso alle pensioni diinvalidità e di vecchiaia, che sono stateestese ai cittadini non comunitari residentiin Italia da almeno dieci anni. Ritiene cheil principio della residenza debba quindiessere mantenuto fermo.

Alfredo MANTOVANO (PdL) ritieneche il Governo dovrebbe tenere nella giu-sta considerazione la nozione di residenza,che si distingue da quelle di dimora e didomicilio in quanto è espressione di unapresenza sul territorio più solida e radi-cata.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOribadisce che si tratta solo di interveniresulle cifre del TUIR, e non anche sulladisciplina sostanziale. Sottolinea che nel-l’emendamento dei relatori è stato, perchiarezza, riportato il testo integrale delladisposizione del TUIR interessata, ma chela modifica riguarda soltanto le cifre.

La Commissione respinge il subemen-damento D’Amico 0.7.300.40.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,prende atto che i presentatori non insi-stono per la votazione del subemenda-mento Fugatti 0.7.300.7, che si intendepertanto respinto.

Alberto FLUVI (PD), dopo aver illu-strato il suo subemendamento 0.7.300.74,

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lo ritira, accogliendo l’invito in tal sensodei relatori, pur non condividendo la lorovalutazione.

La Commissione con distinte votazioni,approva gli identici emendamenti Sereni0.7.300.25 (nuova formulazione), LauraMolteni 0.7.300.57 (nuova formulazione) eCiccanti 0.7.300.77 (nuova formulazione);respinge quindi il subemendamento Fo-gliato 0.7.300.50.

Massimo POLLEDRI (LNP) chiede leragioni del parere favorevole sul subemen-damento Lenzi 0.7.300.60, che sopprime laparte di disposizione che prevede che lanormativa italiana si conformi a quellaeuropea.

Donata LENZI (PD) chiarisce, con ri-guardo al suo subemendamento0.7.300.60, che sulla aliquota IVA per lecooperative sociali non c’è ancora unadisciplina comunitaria cui conformarsi néuna procedura di infrazione avviata.

Roberto SIMONETTI (LNP) rileva, cheall’inizio della discussione, il Governo hadichiarato che si doveva intervenire sul-l’IVA delle cooperative sociali per ade-guarsi alla normativa europea. Se questaesigenza non sussiste, allora si lascino lealiquote invariate.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), pur ri-tenendo apprezzabili e condivisibili i con-tenuti del subemendamento Lenzi0.7.300.60, reputa improvvida la scelta dicircoscrivere la copertura finanziaria alsolo anno 2013.

Alberto FLUVI (PD), nel condividerel’osservazione del collega Toccafondi,esorta la Commissione a riflettere sullaparadossale circostanza che in più occa-sioni i profili afferenti alle coperture fi-nanziarie delle proposte emendative pre-sentate sono rinviati ad ulteriori appro-fondimenti al successivo passaggio al Se-nato, e ciò a causa delle reiteratevalutazioni negative mosse nel corso deilavori della Commissione. Paventa il ri-

schio che, procedendo in tal modo, nes-suna norma potrebbe ricevere adeguatacopertura finanziaria allo stato dell’iterdel disegno di legge di stabilità.

Roberto SIMONETTI (LNP) precisa cheil profilo della copertura finanziaria delsubemendamento Lenzi 0.7.300.60 com-porta rilevanti criticità; il testo prevedeperaltro che dal 1o gennaio 2013 verràmeno l’IVA al 10 per cento.

Raffaele VOLPI (LNP) avanza al collegaFluvi una richiesta di chiarimento in or-dine alle considerazioni da lui testè svolte.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, os-serva che le considerazioni svolte dal col-lega Fluvi appaiono fortemente plausibili,in quanto la soluzione relativa al nododella copertura finanziaria per diverseproposte emendative accantonate dovràessere rinviata ad una successiva valuta-zione nel corso dell’esame al Senato.

La Commissione approva il subemen-damento Lenzi 0.7.300.60.

Roberto SIMONETTI (LNP) intervieneillustrando i contenuti del subemenda-mento Forcolin 0.7.300.52.

La Commissione respinge il subemen-damento Forcolin 0.7.300.52.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, pro-pone di accantonare, e la Commissioneconsente, gli identici subemendamenti Pa-glia 0.7.300.34, Fugatti 0.7.300.46, Paglia0.7.300.36 e Marsilio 0.7.300.43. Dichiaraaltresì di accantonare, e la Commissioneconsente, i subemendamenti Villecco Ca-lipari 0.7.300.66 e 0.7.300.67. Avvertequindi che il subemendamento Zucchi0.7.300.23 si intende respinto per l’Assem-blea.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) illustra i contenuti del su-bemendamento 0.7.300.59 a sua firma,finalizzato a sostenere l’impresa agricola el’intero settore di riferimento mediante la

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previsione di specifici vantaggi fiscali alreddito agricolo e di misure volte a disin-centivare la parcellizzazione dei terreniagricoli. Aggiunge che la proposta emen-dativa intende valorizzare il ruolo dell’im-prenditore agricolo e appare neutra sottoil profilo della onerosità. Esorta quindi ilGoverno a pronunciarsi sul predetto su-bemendamento, che intende porre in vo-tazione.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere contrario sul subemenda-mento Marinello 0.7.300.59 per l’assenzadella relazione tecnica.

La commissione respinge il subemen-damento Marinello 0.7.300.59.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che si intendono respinti per l’As-semblea i subemendamenti Viviana Bec-calossi 0.7.300.82, Marinello 0.7.300.29,Fugatti 0.7.300.58 e Bitonci 0.7.300.5.

La Commissione approva il subemen-damento Duilio 0.7.300.69.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che il subemendamento Messina0.7.300.73 si intende respinto per l’Assem-blea.

La Commissione approva l’emenda-mento Di Biagio 12.30 (Nuova formula-zione) e Narducci 2.181 (Nuova formula-zione).

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, preannunciache intende mettere in contatto diretto irelatori ed il Presidente del Consiglio inordine alla questione precedentemente af-frontata delle pensioni di guerra e dellaloro reversibilità. Chiede pertanto unabreve sospensione dei lavori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, conil consenso della Commissione, sospendequindi la seduta.

La Commissione, sospesa alle 00.15,riprende alle 00.35.

Pier Paolo BARETTA (PD) relatore peril disegno di legge di stabilità, comunica chenel corso della sospensione dei lavori, si èsvolto un colloquio telefonico, avente adoggetto la questione delle pensioni diguerra, tra i due relatori, il Presidente delConsiglio dei ministri ed il Ministro del-l’economia e delle finanze, al quale hannoassistito i deputati Paglia e Calipari pre-sentatori delle proposte emendative indiscussione.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD)riferisce che nel corso del predetto collo-quio telefonico, il Presidente Monti ed ilMinistro Grilli hanno assunto il formaleimpegno ad individuare, in sede di esamedel disegno di legge di stabilità al Senato,una congrua copertura finanziaria relati-vamente alle proposte emendative in ma-teria di pensioni di guerra e loro reversi-bilità. Preannuncia, quindi, la presenta-zione di un ordine del giorno in Aula persollecitare il Governo a procedere in talsenso e ritira i suoi subemendamenti0.7.300.62, 0.7.300.66 e 0.7.300.67.

Gianfranco PAGLIA (FLpTP), nel con-fermare quanto dichiarato dalla collegaVillecco Calipari, ritira i suoi subemenda-menti 0.7.300.34 e 0.7.300.36 in materia dipensioni di guerra e preannuncia cheintende sottoscrivere l’ordine del giornosottoscritto dalla deputata Villecco Cali-pari.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, auspica chel’ordine del giorno che verrà presentato inAssemblea sia sottoscritto dai rappresen-tanti di tutti i gruppi rappresentati inCommissione.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, nel rendereatto al Presidente del Consiglio dell’impe-gno assunto nel senso riferito dai colleghi,assicura che rimane fermo l’impegno deirelatori a confermare il rispetto dei saldi

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di bilancio. Rende noto alla Commissioneche il Governo ha peraltro assicurato ilproprio assenso all’ordine del giorno cheverrà presentato in Assemblea su talemateria.

Massimo BITONCI (LNP) avanza rilievicritici in merito alla anomala ed irritualeprocedura seguita relativamente alla que-stione in oggetto. Precisa che la materiadelle pensioni di guerra interessa le asso-ciazioni combattentistiche e tutti i gruppidella Commissione e non soltanto alcunicomponenti della medesima, che sembraabbiano attivato un contatto informale epersonale del tutto anomalo con la Presi-denza del Consiglio, alterando l’ordinariorapporto istituzionale che intercorre tra laCommissione ed il Governo. Precisa che ilruolo della Commissione e dei gruppi chela compongono risulta inevitabilmente de-potenziato e sminuito se alcuni dei suoicomponenti prendono contatti con il Go-verno a margine dei lavori della Commis-sione. Rammenta che, in passato gli exMinistri Tremonti e Calderoli hanno sem-pre partecipato ai lavori del Parlamento edelle Commissioni, a differenza dei mini-stri dell’attuale compagine governativa.Stigmatizza quindi l’operato dei relatori edei presentatori delle proposte emendativesulle pensioni di guerra, evidenziando chesi tratta di una questione che andrebbeaffrontata in Commissione e non risoltaattraverso un colloquio telefonico con laPresidenza del Consiglio che ha peraltrosortito un esito del tutto insufficiente,ovvero un mero impegno informale delGoverno affinché la questione venga defi-nita nel corso dell’esame al Senato.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP), pur ri-tenendo apprezzabile lo sforzo dei relatorie del Governo per trovare una tempestivasoluzione alla questione delle pensioni diguerra, sottolinea che la sede formale ovetali profili devono essere affrontati rimanela Commissione e quanto accaduto nelcorso della sospensione dei lavori non puòquindi costituire in alcun modo un pre-cedente. Precisa che il Governo è tenutoistituzionalmente ad esprimere i propri

pareri in Commissione, attraverso i mini-stri o i sottosegretari delegati, e non inveceattraverso anomali ed irrituali contattitelefonici a margine dei lavori della se-duta.

Michele VENTURA (PD) fa notare cheil sottosegretario Polillo aveva in prece-denza rilevato che la questione in oggettosi sarebbe potuta risolvere nel corso del-l’esame della legge di stabilità al Senato, alfine di poter individuare una più adattacopertura finanziaria. Sostiene, quindi,che l’avvenuta telefonata tra i relatori e laPresidenza del Consiglio assume il carat-tere di mera conferma, seppure autore-vole, rispetto a quanto già emerso nelcorso dei lavori della Commissione. Laquestione più delicata attiene invece allacircostanza che sembra che possano indi-viduarsi ulteriori risorse, rese disponibiliper coperture finanziarie, in sede di esamedella legge di stabilità al Senato. Invita laCommissione a considerare, tuttavia, chesu talune specifiche questioni ancora insospeso e accantonate, relative a situazionidi particolare urgenza e priorità e le cuinorme risultano allo stato prive di coper-tura finanziaria, occorre necessariamentedefinire in tale fase una idonea soluzioneindividuando allo scopo risorse certe econgrue.

Massimo POLLEDRI (LNP) evidenziache, seppure i colleghi Paglia e VilleccoCalipari hanno usato toni particolarmenteincisivi e l’intera Commissione ha concor-dato sulla delicatezza e urgenza dellaquestione delle pensioni di guerra, la ri-sposta ricevuta dal Governo in via infor-male appare del tutto inadeguata inquanto non risulta che siano state indicatele possibili coperture finanziarie. Il Go-verno si è invece limitato ad assumere ungenerico impegno a definire la questionenel passaggio del provvedimento al Senato.Ritiene quindi opportuno che sia posto invotazione il subemendamento Fugatti0.7.300.46, al fine di rivendicare il prin-cipio che su tale delicata questione non sipuò ammettere un mero rinvio all’esamedell’altro ramo del Parlamento.

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Pier Paolo BARETTA (PD) relatore peril disegno di legge di stabilità, sottolineache la proposta emendativa non può es-sere posta ai voti se i presentatori dellamedesima non forniscono elementi infor-mativi in ordine ai precisi importi cui siriferisce la copertura finanziaria dellanorma.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOosserva che il subemendamento Fugatti0.7.300.46 risulta di fatto privo di coper-tura finanziaria e non può essere posto invotazione. Avverte che il Governo potrebbeindicare una copertura finanziaria tecnicaa valere sulle relative risorse destinate alledetrazioni dei carichi di famiglia.

Massimo BITONCI (LNP) respinge fer-mamente, come provocatoria, la precisa-zione del Governo e sostiene che la co-pertura finanziaria è un profilo che ilGoverno deve risolvere facendo riferi-mento ad altre e diverse poste di bilancio.

Pier Paolo BARETTA (PD) relatore peril disegno di legge di stabilità, invita ilsottosegretario Polillo a pronunciarsi sulleipotesi di copertura finanziaria solo inesito alla concertazione con i relatori.Rammenta quindi che il Presidente delConsiglio ha assunto uno specifico impe-gno ai fini della risoluzione di tale que-stione.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOosserva che, qualora il gruppo della Legainsista nella votazione del menzionato su-bemendamento, è tenuto a fornire qualeunica ipotesi di copertura finanziariaquella testé indicata.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, esprimeparere contrario sul subemendamento Fu-gatti 0.7.300.46.

Maurizio FUGATTI (LNP) sottolineache, qualora la copertura finanziaria delsubemendamento risulti inadeguata, po-trebbe essere modificata come è accadutoin relazione ad altre proposte emendative.

Insiste quindi per la votazione del sube-mendamento.

Rolando NANNICINI (PD) rileva che iprofili della copertura finanziaria del su-bemendamento sono del tutto impropri edincongrui.

La Commissione respinge il subemen-damento Fugatti 0.7.300.46.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ponein votazione l’emendamento 7.300 dei re-latori.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOchiede che l’emendamento sia accanto-nato.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore perla legge di stabilità, pur manifestando per-plessità sulla richiesta del rappresentantedel Governo, non si oppone all’eventualeaccantonamento della proposta emenda-tiva.

La Commissione accantona l’emenda-mento 7.300 dei relatori.

Raffaele VOLPI (LNP) ritiene che si siaseguito un metodo irrituale, avendo i re-latori fatto ricorso alla consultazione di-retta e telefonica del Presidente del Con-siglio su determinate questioni e proposteemendative. Chiede quindi ai relatori diriferire alla Commissione se il PresidenteMonti si sia espresso anche in merito atemi fondamentali quali, ad esempio, laTobin tax, la sicurezza e le recenti allu-vioni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ponein votazione l’emendamento 6.75 dei re-latori, sul quale il Governo ha espressoparere favorevole.

La Commissione approva l’emenda-mento 6.75 dei relatori (vedi allegato 3).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che i relatori hanno presentato unanuova formulazione dell’emendamento

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12.500, in materia di usi civici (vedi alle-gato 1).

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), intervenendo sull’ordine deilavori, osserva come il Governo abbiaespresso dei pareri contrari sulla basedelle relazioni tecniche della RagioneriaGenerale dello Stato e chiede se vi sia unarelazione tecnica anche su quest’ultimaproposta emendativa e su tutte le ulterioriche saranno esaminate dalla Commissione.Ritiene quindi che, per coerenza, dovreb-bero essere accantonati tutti gli emenda-menti sprovvisti di relazione tecnica.

Ettore ROSATO (PD) pur non espri-mendo la propria contrarietà in linea diprincipio sull’emendamento 12.500 (Nuovaformulazione) dei relatori, ritiene che laformulazione della proposta emendativapresenti dei rilevanti problemi tecnici.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del correlatore, onorevole Brunetta,ritira l’emendamento 12.500 (Nuova for-mulazione).

Cesare MARINI (PD) ritiene che fossecomunque possibile migliorare e correg-gere la formulazione dell’emendamento12.500 (Nuova formulazione) dei relatori.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, chiarisce chei relatori hanno ritenuto opportuno riti-rare l’emendamento in questione dopoavere ravvisato come sullo stesso non vifosse la convergenza della maggioranza.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, di-chiara che, dopo aver svolto i necessariapprofondimenti, ritiene che l’emenda-mento 12.600 dei relatori deve ritenedrsiinammissibile.

Avverte che si passa all’esame del-l’emendamento 3.350 dei relatori, in ma-teria di sicurezza, e dei relativi subemen-damenti.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, anche anome del correlatore, onorevole Brunetta,raccomanda l’approvazione dell’emenda-mento 3.350 e invita al ritiro di tutti isubemendamenti ad esso riferiti.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime sui subemendamenti parere con-forme a quello dei relatori e si riserva diesprimere a breve il parere sull’emenda-mento 3.350 dei relatori, essendo in corsodi ultimazione alcuni approfondimentitecnici.

Ettore ROSATO (PD) illustra il propriosubemendamento 0.3.350.4 e ne racco-manda l’approvazione. Ricorda come conla spending review si sia realizzato untaglio molto pesante, che ammonta a circaventimila unità, all’organico delle forze dipolizia, con significative ricadute sul ver-sante della sicurezza, e chiarisce in qualitermini la proposta emendativa in que-stione sia volta a ridurre la predettacarenza di organico. Dà atto ai relatori diavere svolto un lavoro pregevole, nel ten-tativo di migliorare il testo del provvedi-mento sul tema in questione. Ritiene,tuttavia, indispensabile un maggiore impe-gno anche da parte del Governo, chedovrebbe esplicarsi sin d’ora, nel corsodell’esame presso la Camera, non com-prendendo per quale motivo la soluzionedel problema dovrebbe essere rimessa alSenato.

Claudio D’AMICO (LNP) ricorda comela materia della sicurezza sia importan-tissima e come sia necessario l’impegno ditutti, anche e soprattutto del Governo, perrisolvere i gravi problemi che affliggono leforze dell’ordine. Rileva, peraltro, comeciò sia reso difficoltoso da una sostanzialecarenza di legittimazione del sottosegreta-rio Polillo, che è stato scavalcato ed esau-torato dai relatori, i quali hanno preferitointerpellare telefonicamente il Presidentedel Consiglio. Ritiene inoltre inaccettabilerinviare la soluzione di problemi di pri-maria rilevanza al successivo esame delprovvedimento che si svolgerà presso il

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Senato, atteso che non è affatto scontatoche ciò che non si otterrà alla Camerapotrà essere poi conseguito al Senato.Invita quindi la Commissione a esaminarecon attenzione tutti i subemendamentiriferiti all’emendamento 3.350 dei relatori.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOassicura che il Governo non ha alcunaintenzione di privilegiare il Senato rispettoalla Camera, sottolineando come il bica-meralismo perfetto implichi che entrambele Camere abbiano pari dignità. Rilevacome sulle forze dell’ordine i relatori ab-biano presentato l’emendamento 3.350,che ha un carattere programmatico e cherichiederà un successivo raffinamento daparte del Senato. Su questo emendamento,e sui relativi subemendamenti, la Ragio-neria Generale dello Stato ha svolto degliaccertamenti tecnici che hanno avuto unesito negativo. Precisa quindi che, perevitare che il lavoro e l’approfondimentosul tema potessero concludersi con talevalutazione negativa, ci si è adoperati alfine di proporre ai relatori una riformu-lazione che rendesse l’emendamento menoprogrammatico e consentisse di attribuiresin d’ora un minimo di risorse al com-parto della sicurezza. Pertanto, confermal’invito al ritiro dei subemendamenti eformula un parere favorevole sull’emen-damento 3.350 dei relatori, nella nuovaformulazione (vedi allegato 1).

Raffaele VOLPI (LNP) avverte che icomponenti del gruppo della Lega Nordpresenti in Commissione sottoscrivono ilsubemendamento Rosato 0.3.350.4. Mani-festa inoltre il proprio stupore per ilcomportamento del Governo che, su untema centrale come quello della sicurezza,ritiene solo ora di proporre una riformu-lazione, peraltro del tutto inadeguata, del-l’emendamento presentato dai relatori. In-vita i colleghi della maggioranza a valutareattentamente quale comportamento assu-mere nei confronti del Governo, se effet-tivamente intendono migliorare il testo delprovvedimento in tema di sicurezza, e anon confidare sulla possibilità di ottenere

al Senato ciò che non riusciranno adottenere qui e ora alla Camera.

Emanuele FIANO (PD) osserva come laproposta di riformulazione non raccolga,nel merito, le esigenze e le necessitàespresse dai subemendamenti presentatiall’emendamento 3.350 dei relatori e comeanche le relative coperture non siano con-vincenti. Si tratta, a suo giudizio, di unaproposta di riformulazione inaccettabileche dimostra la scarsa sensibilità del Go-verno sul tema della sicurezza. Ritieneinoltre irrispettoso nei confronti di tutti ideputati immaginare che per risolvere ilproblema in questione sia necessario at-tendere che il provvedimento sia esami-nato dal Senato.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) chiede al rappresentante delGoverno di chiarire cosa intenda peremendamento di carattere « programma-tico » e per quale ragione le risorse ne-cessarie non possano essere attinte dalFondo unico giustizia.

Ludovico VICO (PD) ritiene che la pro-posta di riformulazione non risponda alleesigenze reali del settore della sicurezza,come evidenziate dalla Commissione.

Rolando NANNICINI (PD) esprime fortiperplessità sui profili tecnici della propo-sta di riformulazione.

Alfredo MANTOVANO (PdL) vorrebbeconoscere le valutazioni del Governo sul-l’emendamento in questione e sui relativisubemendamenti, indipendentemente dallaproposta di riformulazione tratta dallarelazione tecnica della Ragioneria. Ritienenecessaria un’audizione del Ministro del-l’interno e del Ministro della giustiziaaffinché il Governo esprima una posizionefinalmente univoca ed assuma dei precisiimpegni in ordine ai temi del blocco delturn over e all’utilizzo delle risorse delFondo unico giustizia. Ribadisce come leforze dell’ordine non possano più soste-nere il blocco del turn over e lo slitta-mento in avanti dell’età pensionabile. Ri-

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tiene, conclusivamente, che la proposta diriformulazione del Governo sia provoca-toria, poiché mettere a regime solo 10milioni di euro a fronte di tagli molto piùconsistenti non può che apparire comeuna provocazione.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOchiede all’onorevole Mantovano quale va-lore attribuisca alla questione delle forzedell’ordine nel contesto dell’economia ge-nerale.

Alfredo MANTOVANO (PdL) dichiaradi attribuire al tema della sicurezza unvalore prioritario.

Mario BACCINI (PdL) esprime perples-sità sulla proposta di riformulazione, cheper le autorizzazioni ad assumere prevedeun procedimento che appare in contrastocon i principi di semplificazione.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene che laproposta di riformulazione del Governosia profondamente inadeguata e provoca-toria, tanto da far pensare che sia stataredatta senza la consapevolezza dei pro-blemi e delle esigenze reali.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, ritiene che,dopo un anno di bicameralismo perfetto« alternato », si sia forse persa l’abitudinealle pratiche del bicameralismo perfetto eche per questo motivo, paradossalmente,ci si meravigli di fronte alla possibilità diuna lettura libera e autonoma di un prov-vedimento da parte dell’altro ramo delParlamento. Ricorda come la precedentelegge di stabilità sia stata « approvata » dalSenato e « ratificata » dalla Camera, nelpieno di una grave crisi istituzionale efinanziaria. Osserva come, anche se la crisinon può dirsi ancora superata, oggi ilParlamento stia invece recuperando lapropria sovranità, modificando il disegnodi legge di stabilità in modo sostanziale, ecome ciò spieghi anche il complesso lavo-rio che anima le attività di questa Com-missione, che non sta subendo in modopassivo il testo del provvedimento. Consi-

dera un fatto importante, e un valoreaggiunto, tanto il recupero di sovranità delParlamento quanto il ritorno alle fisiolo-giche dinamiche del bicameralismo per-fetto.

In tale contesto ritiene, inoltre, che sidebba prendere atto di come su alcunitemi, quali, ad esempio, quello della sicu-rezza e del patto di stabilità interno, si siacreata una profonda dissintonia non solotra la tra maggioranza ed il Governo,quanto piuttosto tra il Parlamento e ilGoverno. Ne costituiscono un esempio evi-dente l’emendamento 3.350 dei relatori,sul quale il Governo ha espresso un pareresostanzialmente contrario, e la successivaproposta di riformulazione del Governo,lontanissima dal testo predisposto dai re-latori. Conclude sottolineando come insimili casi, se non si riesce a trovare unaccordo, occorre assumere delle decisioni,procedere a delle votazioni, le quali ine-vitabilmente evidenzieranno che la mag-gioranza, o il Parlamento, e il Governodissentono.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOringrazia l’onorevole Brunetta per avereutilmente ricordato quale sia la realtànella quale il Parlamento e il Governostanno collaborando nell’interesse delPaese. Nell’esprimere l’auspicio che i la-vori della Commissione possano prose-guire con toni meno aspri e più rispettosi,ricorda come si sia stabilito di utilizzareper la manovra lo 0,2 per cento del PIL.Prende atto di come l’onorevole Manto-vano consideri le forze dell’ordine unapriorità, ma sottolinea come ve ne sianomolte altre, quali, ad esempio, per citarnesolo alcune: la famiglia, la produttività,l’IRAP. Invita quindi la Commissione acomprendere che perseguire tutte le prio-rità con la medesima intensità non èpossibile. Pertanto, con riferimento alleproposte emendative, se la copertura rien-tra nell’ambito della manovra, il Governoesprimerà parere favorevole. Se, invece, lacopertura deborda da questo ambito,come nel caso dell’emendamento 3.350, ilparere non potrà che essere contrario.

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Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, prende attodelle dichiarazioni del Governo. Ritiene, alriguardo, che si debba trovare un’oppor-tuna composizione tra il disposto del-l’emendamento 3.350 dei relatori e laproposta di riformulazione dello stessoemendamento presentato dal rappresen-tante del Governo.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOfa presente che la proposta prevede, alcomma 76-bis, che le Amministrazionidell’interno, della difesa, dell’economia edelle finanze, della giustizia e delle poli-tiche agricole alimentari e forestali proce-dono a una riprogrammazione delle dota-zioni dei propri programmi di spesa, conparticolare riferimento alle spese rimodu-labili. Ai sensi del successivo comma 76-ter, i risparmi di spesa conseguiti dalleAmministrazioni per le predette ripro-grammazioni, sono destinati alla coperturadegli oneri recati dalle assunzioni di per-sonale a tempo indeterminato sulla basedelle procedure concorsuali già espletate,con modifica dei limiti al turn over delpersonale previsti dalle vigenti disposizioniper il comparto sicurezza-difesa e deiVigili del fuoco. La predetta modifica com-porta oneri pari a 39,2 milioni del 2013, a117,5 milioni nel 2014, 221 milioni nel2015 e 286 milioni a regime dal 2016.Esprime parere contrario in quanto, in-nanzitutto, i predetti oneri non sono pun-tualmente quantificati nell’emendamento;fa presente, inoltre, che le spese di per-sonale in parola sono a carattere perma-nente e possono essere coperte solo conmisure di riorganizzazione che determi-nano risparmi di spesa strutturali ed ef-fettivi. Al riguardo, ritiene di segnalareche, a legislazione vigente, sono già pre-viste misure di contenimento della spesadelle pubbliche amministrazioni che com-primono le risorse destinate al funziona-mento delle predette amministrazioni erendono, almeno nell’immediato, estrema-mente esiguo il margine per ulteriori ri-duzioni. Ritiene, pertanto, che la coper-tura degli oneri in parola mediante irisparmi sulle spese rimodulabili delle ci-

tate Amministrazioni non sia realizzabileed esprime pertanto parere contrario sullamodalità di copertura proposta.

Rolando NANNICINI (PD) avanza ta-lune perplessità sui metodi di calcolo dellecoperture finanziarie testé illustrate dalsottosegretario Polillo.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) ritienepreferibile l’emendamento 3.350 dei rela-tori, piuttosto che la proposta di riformu-lazione dello stesso presentata dal rappre-sentante del Governo, considerando fral’altro che la Ragioneria Generale delloStato non abbia valutato bene i profili diquantificazione della copertura finanziariadelle disposizioni in esame. Preannuncia,quindi, a nome del suo gruppo, il votofavorevole sull’emendamento 3.350 (Nuovaformulazione) dei relatori.

Michele VENTURA (PD), sottolineandoche i relatori hanno svolto un ottimolavoro, tiene a ricordare che il sottosegre-tario Polillo ha dichiarato, in sostanza, chesulle questioni più importanti c’è il parerenegativo del Governo. Ritiene tuttavia im-portante al riguardo l’affermazione delsottosegretario Polillo secondo cui il dise-gno di legge di stabilità può essere modi-ficato se si lasciano i saldi invariati, nonpotendo comunque la Commissione ri-schiare di approvare proposte emendativeprive di idonea copertura finanziaria, va-lutata positivamente dalla Ragioneria Ge-nerale dello Stato. Propone, quindi, disospendere brevemente la seduta, per con-sentire di pervenire ad un’opportuna com-posizione sui temi che ancora restanoaperti nell’agenda della Commissione.

Alberto GIORGETTI (PdL) riterrebbepreferibile pervenire alle soluzioni dellevarie questioni che ancora restano daaffrontare, piuttosto che sospendere, purbrevemente, la seduta. Ricorda, infatti,come occorre affrontare con la dovutadignità i temi della produttività, degli in-vestimenti e della crescita. Stigmatizza, tral’altro, il fatto che il Governo non abbiafornito alcuna copertura finanziaria ag-

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giuntiva dall’inizio dell’esame parlamen-tare del disegno di legge di stabilità.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLO,rispondendo all’onorevole Alberto Gior-getti, ricorda come il Governo abbia for-nito due coperture finanziarie aggiuntiverispetto all’originario testo del disegno dilegge di stabilità.

Alberto GIORGETTI (PdL), invitandoancora una volta a individuare le idoneesoluzioni ai molti temi importanti cheoffre l’esame del disegno di legge di sta-bilità, ritiene che si possa anche modifi-care la priorità dell’ordine delle variequestioni da affrontare.

Massimo BITONCI (LNP) concorda conla richiesta di breve sospensione dellaseduta avanzata dall’onorevole Ventura,invitando tuttavia a trovare al più prestole soluzioni ai vari problemi da affrontare.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore peril disegno di legge di stabilità, con riguardoalle differenze tra l’emendamento 3.350dei relatori e la proposta di riformulazionedello stesso presentata dal rappresentantedel Governo, osserva che il dispositivofinanziario è il medesimo, mentre ciò checambia è il dispositivo in materia di fles-sibilità del turn over. Propone, quindi, unconfronto serio sull’emendamento 3.350dei relatori, ritenendo sussistente e ade-guata la relativa copertura finanziaria.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, rammen-tando la disponibilità del Governo a mo-dificare il disegno di legge di stabilità asaldi invariati, auspica che si possa trovareuna opportuna composizione sulle variequestioni ancora da esaminare, mettendoa frutto una disponibilità reciproca deirelatori e del rappresentante del Governo.

Mario BACCINI (PdL) concorda con larichiesta di breve sospensione della sedutaavanzata dall’onorevole Ventura, al fine diaccertare l’esistenza di una comune vo-lontà politica in ordine alla composizione

delle varie questioni all’esame della Com-missione.

Lino DUILIO (PD) ritiene necessario, alfine di evitare il rischio che venganoapprovate proposte emendative prive diidonea copertura finanziaria, procederecon l’opportuno supporto degli uffici dellaRagioneria Generale dello Stato, che per-tanto vanno coinvolti costantemente neilavori della Commissione e nel dialogo trai relatori ed il Governo, con banale buonsenso.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOnon si oppone alla richiesta di sospenderebrevemente la seduta, avanzata dall’ono-revole Ventura. Tiene a precisare, tuttavia,che la Ragioneria Generale dello Stato nonè una controparte del Parlamento, bensì,anche a seguito dell’approvazione dellanuova legge di contabilità e finanza pub-blica e della modifica dell’articolo 81 dellaCostituzione, un organismo di garanzia.Ritiene che, ove si fosse convinti che gliuffici della Ragioneria Generale delloStato siano incorsi in errore, la relativaresponsabilità è imputabile in capo alRagioniere Generale dello Stato, di cui sipossono anche chiedere le dimissioni. Inmerito, infine, ai rapporti fra Governo eParlamento, ricorda che il Governo non siè opposto a che il disegno di legge distabilità potesse essere modificato, rispet-tando però i saldi indicati nello stessodisegno di legge.

La seduta, sospesa alle 3.10, riprendealle 3.35.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore perla legge di stabilità, comunica che è statosvolto un approfondimento con il Governoper definire, nei limiti del rispetto dei saldidi bilancio, un quadro complessivo diequilibrio degli interventi incidenti sul la-voro, sul carico fiscale delle famiglie edelle imprese, con particolare riferimentoall’Irap, nonché sui possibili correttivi alledisposizioni concernenti il settore scola-stico. In questo quadro si è ritenuto ne-cessario dedicare una specifica attenzione

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alle esigenze di tutela della sicurezza delterritorio, nella duplice accezione di sicu-rezza dell’ordine pubblico e di sicurezzasotto il profilo dell’assetto idrogeologico,anche alla luce dell’emergenza che si èmanifestata in queste ore in diverse areedel Paese. Ciò al fine di individuare solu-zioni efficaci e realistiche. Una primasoluzione consiste nell’introdurre mecca-nismi di flessibilità nel modo di operaredel turn over del personale del compartosicurezza, sia consentendo a ciascuna am-ministrazione di far fronte con proprierisorse all’assunzione di nuovo personale,sia sbloccando risorse strutturali nella mi-sura di 10 milioni di euro annui. Perquanto riguarda l’esigenza di intervenireper il risanamento idrogeologico del ter-ritorio, si ritiene possibile attingere lerisorse da destinare a tale finalità limi-tando l’incremento di quelle che in unprimo tempo si ipotizzava di finalizzarealla produttività del lavoro. Ciò non signi-fica che il fondo destinato a tale scopo siaridotto, anzi esso viene comunque aumen-tato rispetto al testo proposto dal Governo,sia pure in misura inferiore rispetto agli800 milioni di euro che si sperava di poterinteramente utilizzare. Reputa tuttavia chesi sia evidenziata anche in queste ore lanecessità di un intervento efficace chepossa migliorare l’attuale situazione difragilità del territorio rispetto ad eventiatmosferici di particolare intensità.

Il Sottosegretario Gianfranco POLILLOrileva che l’Esecutivo ha improntato la suaazione alla ricerca di una soluzione con-divisa con le valutazioni espresse dai re-latori e dalla Commissione. Tuttavia, nonpuò dirsi raggiunto un punto di equilibriocon le proposte dei relatori. Se da un latoesse rispettano il paradigma di non inci-dere sui saldi di bilancio, dall’altro non sirispetta il delicato equilibrio tra la politicadella domanda – funzionale a limitarel’onere fiscale per le famiglie – e lapolitica dell’offerta – funzionale ad incre-mentare l’indice di produttività del lavoro,di concerto con le parti sociali. Ciò po-trebbe generare deficit di bilancio e pre-giudicare le variabili macroeconomiche, in

una situazione in cui si è ormai passatidall’80 per cento del debito detenuto inItalia ad una percentuale del 60 per cento.Nel richiamare le parole del PresidenteMonti circa la necessità di combattere nonsolo lo spead finanziario, ma anche lospread della produttività, esprime l’avvisocontrario del Governo sulle proposte deirelatori. Precisa che tale posizione non èmotivata da problemi nella copertura dellerisorse impegnate – che non sussistono –quanto piuttosto dai possibili effetti nega-tivi sul piano macroeconomico e sullepossibili reazioni contrarie delle parti so-ciali. Conferma che vi è l’intendimento delGoverno di presentare un emendamentocorrettivo delle disposizioni concernenti ilsettore scolastico volto a consentire l’usodi risorse statali, con un’operazione chericonosce essere una forzatura rispettoalla ripartizione delle competenze fissatedal nostro ordinamento, ma che apparecomunque necessaria.

Infine, ribadisce che le proposte emen-dative riferite al personale del compartosicurezza vanno attentamente valutate neiloro effetti finanziari e pertanto auspicache sia accolta dai relatori una proposta diriformulazione dell’emendamento in ma-teria, con l’impegno di proseguire la ri-flessione anche nel corso dell’iter del prov-vedimento presso l’altro ramo del Parla-mento.

Renato BRUNETTA (PdL), relatore perla legge di stabilità, ribadisce che le pro-poste dei relatori forniscono adeguate ga-ranzie, in quanto mirano a precostituireforme di flessibilità del meccanismo delturn over nel comparto sicurezza, da ap-plicare però sulla base di un autofinan-ziamento dei reclutamenti di ciascuna am-ministrazione e comunque sotto il con-trollo del Ministero dell’economia e dellefinanze. Peraltro, non ritiene che da partesua vi siano proposte volte ad alterarel’equilibrio tra la politica della domanda equella dell’offerta all’interno della legge distabilità, ricordando invece come si siainteso incrementare da 1600 milioni a2200 milioni il fondo per la produttivitàdel lavoro.

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Pier Paolo BARETTA (PD) relatore perla legge di stabilità, rileva che, non avendoancora posto in votazione l’emendamentoche dovrà definire il quadro fiscale com-plessivo, non vi sono ancora ostacoli adintervenire su singole poste di bilancioriferite al carico fiscale delle famiglie,come anche alle aliquote Irap, o ancora,con riguardo alle risorse destinate allaproduttività del lavoro al fine di assicu-rarne una quota parte ai doverosi inter-venti per rispondere all’emergenza idro-geologica.

Auspica, al riguardo, che le decisioniassunte dalla Commissione referente nonsiano in alcun modo rimesse in discus-sione o addirittura contraddette dal Go-verno in sede di esame in Assemblea delprovvedimento.

Giancarlo GIORGETTI (LNP) presi-dente, propone di passare alle votazionidegli emendamenti riferiti ai temi testèaffrontati dai relatori e dal Governo, ri-servandosi di porre in votazione ulterioriproposte emendative solo ove su di esse siregistri il consenso dei relatori e del Go-verno.

La Commissione concorda.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che i relatori, dopo aver ritiratol’emendamento 8.650, hanno presentato,con riferimento ai recenti eventi alluvio-nali, l’emendamento 12.601, su cui si in-tende che i gruppi abbiano rinunciato altermine per la presentazione dei subemen-damenti.

Massimo POLLEDRI (LNP), pur ap-prezzando l’impegno ad affrontare tempe-stivamente l’emergenza alluvionale, rilevache altrettanta solerzia non c’è stata inoccasione del terremoto in Emilia, lamen-tando che ancora pochi giorni fa sonostate sollevate questioni anche con riferi-mento alla compatibilità comunitaria,tanto che non risultano ancora pervenutii fondi stessi. Prende atto che, per quantoconcerne gli ultimi episodi, non si disponeancora di una quantificazione dei danni

né di una dichiarazione della protezionecivile. A suo avviso, proprio questa materiaavrebbe potuto attendere il passaggio alSenato.

Maino MARCHI (PD), nel condividerela proposta emendativa su cui hanno la-vorato i relatori, precisa al collega Polledriche le ultime questioni relative al terre-moto dell’Emilia hanno avuto riguardo agliaspetti fiscali, ricordando come gli inter-venti per la ricostruzione sono stati altret-tanto tempestivi e risultano non solo giàfinanziati, ma anche in buona parte at-tuati come dimostrano i rifacimenti dimoltissimi edifici scolastici. Fa altresì pre-sente che in questo caso non si sta ricor-rendo ad un provvedimento di urgenza,ma si sta operando sulla legge di stabilità,per cui le risorse destinate saranno dispo-nibili solamente nel nuovo anno.

Raffaella MARIANI (PD), nel ringra-ziare i relatori per l’impegno profuso,contesta le facili interpretazioni che hannointeso alludere ad una sorta di moda dellealluvioni, dicendosi sicura che non man-cherà il tempo per il censimento dei danniprima della disponibilità delle risorse stan-ziate. Nel ricordare l’analoga tempestivitàche condusse a stanziare 300 milioni dieuro per l’alluvione nella regione Veneto,fa presente che gli eventi di questi giorniinteressano numerose regioni, quali la To-scana, la Liguria, l’Umbria e il Lazio.Osserva peraltro che, grazie alle nuovenorme introdotte in materia di protezionecivile proprio per gli interventi in Emilia,la rendicontazione dei fondi che oggi ven-gono assegnati sarà più incisiva, facendochiarezza e giustizia rispetto a precedentigestioni del comparto.

Renato CAMBURSANO (Misto) accogliecon favore la soluzione prospettata dairelatori per dare la risposta più urgenteche fosse possibile alle popolazioni colpitedagli eventi alluvionali. Condivide in par-ticolare il ricorso alla copertura finanzia-ria sul plafond destinato alla produttività,al cui riguardo aveva peraltro preceden-temente evidenziato il rischio di un non

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completo utilizzo tanto da averne propostouna parziale ridestinazione all’estensioneanticipata dei mutui, cosi come avevasuggerito di non intaccare il fondo IRAPper la messa in sicurezza delle scuole.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, illustral’emendamento 12.601 dei relatori che de-stina 250 milioni agli interventi per irecenti eventi alluvionali.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere contrario, non per il me-rito dell’emendamento proposto, ma per lacopertura finanziaria prescelta.

Massimo BITONCI (LNP) invita i rela-tori a verificare se sia opportuno precisarenell’emendamento che gli stanziamenti siintendono in deroga del patto di stabilità.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, condividel’osservazione del collega Bitonci, rite-nendo che la fattispecie della deroga siacomunque prevista in tali circostanze ec-cezionali.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che la dichiarazione dello stato diemergenza configurerebbe in ogni caso laderoga al patto di stabilità.

La Commissione approva l’emenda-mento 12.601 dei relatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che i relatori hanno presentato unanuova formulazione dell’emendamento3.350, relativo al comparto sicurezza, sucui si intende che i gruppi abbiano rinun-ciato al termine per la presentazione degliemendamenti.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, illustral’emendamento 3.350 (Nuova formula-zione) dei relatori.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere contrario.

La Commissione approva l’emenda-mento 3.350 dei relatori nella nuova for-mulazione (vedi allegato 3).

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOinvita i relatori, con riferimento al finan-ziamento delle scuole paritarie, a modifi-care l’emendamento 8.700 dei relatori inmodo tale che la relativa copertura finan-ziaria, pari a 223 milioni di euro, siaimputata integralmente al patto di stabilitàdelle regioni, aumentando pertanto gliobiettivi previsti dal patto.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, ribadisce laformulazione dell’emendamento 8.700 deirelatori.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOmanifesta vive perplessità sui termini dellacopertura finanziaria dell’emendamento8.700 dei relatori, dal momento che lerisorse del fondo per il reintegro delleautorizzazioni di cassa sono già impegnateper altre emergenze. Al fine di evitare unaduplicazione della spesa, ritiene necessarioescludere la possibilità che il finanzia-mento delle scuole paritarie sia posto acarico dello Stato e che le regioni utiliz-zino autonomamente un analogo ammon-tare di disponibilità finanziarie, cosi comeprevisto dalla formulazione da lui sugge-rita.

Giulio CALVISI (PD) contesta al rap-presentante del Governo che in tal modosi configurerebbe un ulteriore inaspri-mento del patto di stabilità delle regioni.

Simonetta RUBINATO (PD) manifestasincera preoccupazione circa la propostadel rappresentante del Governo che sem-bra non tenere conto della discussionesvolta, in cui è emerso che le scuoleparitarie, in particolare quelle per l’infan-zia, costituiscono veri e propri servizi allefamiglie che si inseriscono quindi perfet-tamente nello spirito che il Parlamento haintesto imprimere alla presente manovradi bilancio. Ritiene infatti che, ove lostanziamento fosse assegnato al compe-

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tente ministero restando a carico delleregioni, la proposta emendativa risulte-rebbe nulla. Giudica pertanto preferibilela copertura finanziaria prospettata dairelatori in quanto più lineare e tale dagarantire un diritto fondamentale costitu-zionalmente riconosciuto, nel quadro diuna continuità delle risorse erogate. Nelritenere pertanto indispensabile, almenoper il 2013, una possibile uscita dal pattodi stabilità a tale riguardo, paventa ilrischio di chiusura per molte scuole chesono già penalizzate dalla concomitanzadei tagli dei contributi non solo delloStato, ma anche delle regioni e dei co-muni. Chiede pertanto che sia messo aivoti l’emendamento dei relatori nella suaformulazione originaria.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, dà nuova-mente lettura dell’emendamento 8.700,precisando che lo stanziamento non sa-rebbe computabile ai fini del patto distabilità interno.

Antonio BORGHESI (IdV) dichiara ilvoto contrario del suo gruppo.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOesprime parere contrario, in ragione dellecriticità della copertura finanziaria del-l’emendamento.

Massimo POLLEDRI (LNP) dichiara ilvoto favorevole del suo gruppo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-tiene che il parere del Governo sia daintendersi puramente e semplicementecontrario.

Rolando NANNICINI (PD) ritiene chenon sia possibile votare l’emendamento afronte del parere così fortemente criticoespresso dal sottosegretario Polillo.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOfa presente di avere inteso che l’emenda-mento fosse motivato dall’esigenza di ac-collare allo Stato la spesa a favore dellescuole paritarie per evitare ritardi nel-

l’erogazione, insistendo sull’esigenza dinon alterare il patto di stabilità.

Rolando NANNICINI (PD) invita il rap-presentante del Governo ad uscire dal-l’ambiguità.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOfa presente di aver voluto sottolineare ladifferenza di motivazione del parere con-trario rispetto al parere pur contrario resosu altre proposte emendative.

Giancarlo GIORGETTI, presidente,prende atto della precisazione del rappre-sentate del Governo che conferma l’inter-pretazione da lui precedentemente pro-spettata.

Maino MARCHI (PD) condivide l’op-portunità del finanziamento diretto allescuole paritarie, senza però che ciò com-porti alcun peggioramento per il patto distabilità delle regioni.

Giulio CALVISI (PD) dichiara il suovoto contrario.

La Commissione, con distinte votazioni,approva gli emendamenti 8.700 e 7.300 deirelatori.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, inconsiderazione del lavoro sin qui svolto edel difficile equilibrio positivamente con-seguito, ritiene che siano maturate le con-dizioni per il conferimento del mandato airelatori. Chiede pertanto ai presentatoridegli emendamenti al disegno di legge distabilità non ancora esaminati di ritirarliovvero di accettarne il respingimento perla ripresentazione in assemblea.

Rolando NANNICINI (PD) prende attodella grave limitazione che l’iniziativa par-lamentare viene a subire.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che i relatori hanno presentatol’emendamento 14.1 avente contenuto dicoordinamento formale.

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La Commissione approva l’emenda-mento 14.1 dei relatori.

Marco CAUSI (PD) ritiene doveroso, invista del successivo passaggio al Senato,ribadire le perplessità già manifestate sullanuova imposta che colpisce le transazionifinanziarie e che deve a suo avviso essereprofondamente rivista, come del resto au-spicato sia dai suoi sostenitori nel mondodell’associazionismo che dagli stessi ope-ratori del settore. Ritiene infatti di nonpoter ritirare il suo emendamento 12.300in assenza da parte del Governo di rassi-curazioni circa l’impegno a modificare inseconda lettura aspetti di particolare ri-lievo, quali l’estensione dell’imposta ancheagli operatori non italiani, l’esclusione deidisincentivi a danno degli operatori ad altafrequenza, come del resto avvenuto inFrancia, l’uniformazione tra i mercati re-golati e quelli non regolati, la tassazioneanche dei derivati.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-corda che era atteso su tale complessamateria un emendamento da parte delGoverno, che però non risulta ancorapronto.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOgarantisce all’onorevole Causi che il Go-verno sta lavorando per perfezionare iltesto di legge, nell’ambito di una materiache fa peraltro oggetto di valutazione nellesedi internazionali. Ritiene altamente pro-babile, pertanto, una modifica presso ilSenato, ma non può fornire le rassicura-zioni richieste, fatta salva naturalmente lapresa in considerazione dei rilievi formu-lati che appaiono senz’altro di buon senso.

Antonio BORGHESI (IdV), nell’asso-ciarsi alle considerazioni del collega Causi,chiede di sottoscrivere l’emendamento12.300 che, a suo avviso, potrebbe essereposto in votazione per favorire il succes-sivo lavoro del Senato.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-badisce come il Governo non sia ancora

pronto ad esprimere il parere di suacompetenza.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), richia-mando l’emendamento 12.445, invita anon trascurare il tema assai spinoso del-l’editoria, in cui si profila il rischio dellachiusura di settanta testate giornalistiche,con la perdita di 4000 posti di lavoro.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-corda che la questione si ricollega alcosiddetto fondo Giavazzi.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) aggiungeche l’appostazione di 50 milioni di eurorisulta peraltro del tutto impropria perchérelativa al saldo di un credito delle Poste,mentre è necessario sostenere i piccolieditori e i giornali di idee.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore peril disegno di legge di stabilità, sulla base diprecedenti esperienze, invita i gruppi avalutare l’opportunità di presentare unordine del giorno in Assemblea per riepi-logare al Governo le questioni che potreb-bero essere risolte nella seconda lettura.

Laura FRONER (PD), richiamando ilsuo emendamento 12.330, desidera riba-dire l’importanza di un intervento a favoredell’azionariato popolare diffuso, eviden-ziando le conseguenze negative che staavendo su importanti realtà associative,come ad esempio Banca Etica, la soppres-sione dell’esenzione dall’imposta di bolloper quote inferiori a 1000 euro. Ritieneche tale esenzione debba essere al piùpresto reintrodotta per evitare la scom-parsa dei piccoli azionisti e continuare apromuovere tali forme di democrazia eco-nomica.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) lamentala scarsa attenzione dei colleghi quandointervengono le deputate.

Manuela GHIZZONI (PD), richiamandol’emendamento 8.326, prende atto dellascelta della Commissione di respingerlo,unitamente agli altri non esaminati, ai fini

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della ripresentazione in Assemblea, nellapiena consapevolezza delle prevedibiliconseguenze. Ritiene tuttavia che sia in-dispensabile una spiegazione a tutte lepersone interessate nel mondo dellascuola, che hanno seguito i lavori parla-mentari, anche perché è mancata unarelazione tecnica che chiarisse la que-stione dell’entità della platea identificatain 7000 unità in modo del tutto superfi-ciale e contraddittorio rispetto ai dati delcompetente dicastero che ne ha contatesoltanto 3500. A suo avviso, sarebbe oc-corso più rispetto per una categoria dilavoratori a cui viene negato un dirittoche, a fronte del deprecabile fallimentodella politica, sarà loro riconosciuto insede giudiziaria. Conclude osservando chela questione sarà comunque oggetto diulteriori approfondimenti ed interventi,anche per giungere ad un chiarimento conla Ragioneria generale dello Stato sullamenzionata contraddizione numerica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-corda come la questione riproposta dallapresidente della VII Commissione sia stataoggetto di attenta valutazione in sede diammissibilità delle proposte emendative.

Renato CAMBURSANO (Misto) chiededi sottoscrivere l’emendamento 12.300 delcollega Causi, di cui condivide le argomen-tazioni che peseranno, a suo avviso, comeun macigno sull’operatività della tassa-zione delle transazioni finanziarie inter-nazionali, ove la norma non sia modificatain seconda lettura.

Francesco VERDUCCI (PD) riprende iltema dell’emendamento 12.445 a sostegnodel settore dell’editoria, lamentando l’im-patto assolutamente drammatico dei tagliprevisti che mettono a repentaglio 4000posti di lavoro e riducono gli spazi delpluralismo e della democrazia. Ricorda atale proposito come l’Assemblea abbia vo-tato un atto di indirizzo nello scorso mesedi luglio per il ripristino del relativo fondo.

Gioacchino ALFANO (PdL) ricorda chesia i relatori che il Governo avevano

espresso parere favorevole sull’emenda-mento 12.052 presentato dal collegaOsvaldo Napoli sulla TARES, poi trasfusoin un subemendamento dichiarato inam-missibile, che avrebbe meritato di essereriesaminato nel testo originario e che, asuo avviso, il Governo potrebbe riprendereal Senato ovvero anche in altro provvedi-mento di legge. Nel preannunciare il pro-prio voto favorevole al conferimento delmandato ai relatori, li ringrazia, unita-mente a tutta la Commissione, per ilproficuo lavoro svolto.

Alberto GIORGETTI (PdL) ricordacome il sottosegretario e i relatori abbianoespresso un parere favorevole sulle sueproposte emendative 12.49 e 12.40 che,tuttavia, non sono state poste in votazione.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede disottoscrivere gli emendamenti 8.326 e12.330.

Rolando NANNICINI (PD), richia-mando la proposta emendativa 12.012,ribadisce l’esigenza rimasta fuori in questasede di migliorare il patto di stabilitàinterno a favore degli enti locali conentrate aggiuntive che scongiurino even-tuali situazioni di dissesto. Auspica che laquestione sia risolta al Senato, lamentan-done la mancata discussione in primalettura.

Andrea LULLI (PD), richiamandol’emendamento 12.301, insiste sull’oppor-tunità di sterilizzare al variare dei prezzidei carburanti la relativa accisa, esclu-dendo riflessi negativi sul piano delle en-trate. Sottolinea i vantaggi di tale misuraper il potere di acquisto delle famiglie, laredditività delle attività artigiane e la com-petitività delle imprese. Considera un er-rore di politica economica non avernetenuto conto, augurandosi che sia possibileriparare al Senato.

Renato BRUNETTA (PdL) relatore peril disegno di legge di stabilità, ribadisce atitolo di deputato e di economista, spo-gliandosi quindi della veste istituzionale di

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relatore, la sua totale contrarietà all’intro-duzione della cosiddetta Tobin Tax.

Claudio D’AMICO (LNP) manifesta vivostupore per le inutili parole e i parericritici che tanti componenti della maggio-ranza hanno inteso esprimere a conclu-sione dei lavori in sede referente, rite-nendo che, a questo punto, il solo com-portamento consequenziale sarebbe votarecontro il conferimento del mandato airelatori a riferire favorevolmente sullamanovra di bilancio. A fronte del falli-mento del Governo che non è stato capacedi presentare una manovra adeguata, lerimostranze finali non valgono, a suoavviso, nulla. Invita pertanto a votarecontro cosi come farà la sua parte politica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che tutte le altre proposte emenda-tive ammissibili riferite al disegno di leggedi stabilità devono considerarsi respinte alfine di consentirne la ripresentazione inAssemblea. Chiede di essere autorizzato alcoordinamento formale dei testi del dise-gno di legge di bilancio e del disegno dilegge di stabilità, con particolare riferi-mento agli aspetti di carattere tecnico,relativi all’indicazione di riferimenti nor-mativi e ad aspetti contabili.

Per ragioni di economia procedurale aifini della discussione in Assemblea e se-condo quanto prospettato nel corso dellariunione della Conferenza dei Presidenti diGruppo, propone che il testo, come risul-tante dalle proposte emendative approvate,sia accorpato in soli tre articoli: in par-ticolare, l’articolo 1 recherà il contenutodegli attuali articoli da 1 a 7, l’articolo 2recherà le disposizioni relative a interventidiversi di cui agli attuali articoli 8 e 9 el’articolo 3 recherà le disposizioni in ma-teria di entrate e quelle relative alle ge-stioni previdenziali, raccogliendo il conte-nuto degli articoli 8-bis, 12 e 13, nonchél’entrata in vigore di cui all’attuale articolo14.

La Commissione concorda con le pro-poste del Presidente.

Antonio BORGHESI (IdV) preannunciache il suo gruppo voterà contro i disegnidi legge in esame, poiché ritiene che ildisegno di legge di stabilità non sia ingrado di produrre alcun effetto positivosul PIL. Sottolinea, inoltre, che la Com-missione, non è riuscita nemmeno adevitare l’aumento dell’IVA, che determi-nerà un aggravio soprattutto per le cate-gorie più deboli ed effetti recessivi perl’economia.

Lino DUILIO (PD) desidera ringraziare,a titolo personale e a nome dei colleghi, ilpresidente, i relatori, il Governo e gli ufficiper il lavoro svolto. Preannuncia quindi ilvoto favorevole del suo gruppo.

Massimo BITONCI (LNP) dichiara ilvoto contrario del suo gruppo.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP), GioacchinoALFANO (PdL) e Roberto OCCHIUTO(UdCpTP) preannunciano il voto favore-vole dei rispettivi gruppi.

La Commissione, delibera infine di con-ferire il mandato ai relatori a riferirefavorevolmente in Assemblea sul disegnodi legge di stabilità nel testo risultantedalle proposte emendative approvate, de-liberando altresì di chiedere l’autorizza-zione a riferire oralmente.

Si riprende l’esame del disegno di leggedi bilancio.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-corda che era stato accantonato l’esamedell’emendamento Tempestini 6.1, sulquale i relatori hanno espresso parerefavorevole, mentre il Governo ha espressoparere contrario.

La Commissione approva l’emenda-mento Tempestini 6.1.

La Commissione delibera di conferire ilmandato al relatore Ciccanti a riferirefavorevolmente in Assemblea sul disegnodi legge di bilancio, come modificato pereffetto delle proposte emendative appro-

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vate, deliberando altresì di chiedere l’au-torizzazione a riferire oralmente.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, siriserva di nominare i componenti del Co-mitato dei nove sulla base delle designa-zione dei gruppi.

La seduta termina alle 5.15 del 15novembre 2012.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni n. 738 del 13 novembre 2012:

a pagina 50, prima colonna, venticin-quesima riga, sostituire la parola: « Gnec-chi », con la seguente: « Ghizzoni »;

a pagina 59, prima riga, e alla rigaventiduesima, sostituire la parola: « Gnec-chi », con la seguente: « Ghizzoni »;

a pagina 91, seconda colonna, dopola tredicesima riga, aggiungere le seguentiparole:

« All’emendamento 8.500 (Nuova formu-lazione), comma 11-sexies, dopo il primoperiodo aggiungere il seguente: Per lemedesime finalità non è riconosciuta, perl’anno 2014, la rivalutazione automatica,ove prevista, dei vitalizi percepiti da coloroche hanno ricoperto o ricoprono caricheelettive regionali e nazionali, secondo lemodalità stabilite nell’esercizio dell’auto-nomia costituzionale delle rispettive isti-tuzioni ».

0.8.500 (Nuova formulazione). 33. Oc-chiuto, Ciccanti, Calgaro, Libé.;

a pagina 91, seconda colonna, diciot-tesima riga, sostituire le parole: « dell’ar-ticolo » con le seguenti: « delle disposizionidi cui all’articolo »;

a pagina 94, prima colonna, quartariga, sostituire le parole: « del primo pe-riodo del presente comma » con le se-guenti: « della presente legge ».

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ALLEGATO 1

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennaledello Stato. (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

ULTERIORI EMENDAMENTI DEI RELATORIE RELATIVI SUBEMENDAMENTI

ART. 3.

EMENDAMENTO 3.350 E RELATIVISUBEMENDAMENTI

All’emendamento 3.350 apportare le se-guenti modificazioni:

a) al comma 76-bis sopprimere leparole: e dei Vigili del fuoco;

b) dopo il comma 76-quater aggiun-gere il seguente:

76-quater.2. Ai fini della copertura del-l’organico dei Vigili del fuoco, si attingeràdalla graduatoria dei Vigili del fuoco ri-sultati idonei al concorso pubblico a 184posti nel profilo professionale di Vigile delfuoco, indetto con decreto del Ministerodell’interno 6 marzo 1998, pubblicato nellaGazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 24del 27 marzo 1998 portandola ad esauri-mento entro il 31 dicembre 2013 conpriorità di assunzione rispetto alle altregraduatorie vigenti. Ai maggiori oneri de-rivanti dall’attuazione del presentecomma, determinati nel limite massimo di400 milioni di euro a decorrere dall’anno2013, si provvede mediante le maggiorientrate derivanti dalle seguenti disposi-zioni:

a) al testo unico delle imposte suiredditi, di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, sono apportate le seguenti modi-ficazioni:

1) al comma 5-bis dell’articolo 96,le parole: « 96 per cento » sono sostituitedalle seguenti: « 88 per cento »;

2) al comma 3 dell’articolo 106, leparole: « 0,30 per cento », ovunque ricor-rano, sono sostituite dalle seguenti: « 0,20per cento »;

b) al decreto legislativo 15 dicembre1997, n. 446, sono apportate le seguentimodificazioni:

1) all’articolo 6, le parole: « 96 percento », ovunque ricorrano, sono sostituitedalle seguenti: « 88 per cento »;

2) al comma 2 dell’articolo 7, leparole: « 96 per cento » sono sostituitedalle seguenti: « 88 per cento »;

c) in deroga all’articolo 3 della legge27 luglio 2000, n. 212, le modifiche di cuialle lettera a) e b) si applicano a decorreredal periodo d’imposta successivo a quelloin corso al 31 dicembre 2011.

0. 3. 350. 1. Marinello, Toccafondi.

All’emendamento 3. 350 apportare leseguenti modificazioni:

1) al comma 76-ter, secondo periodo,sostituire le parole: possono essere incre-mentate con le seguenti: sono incremen-tate;

2) al comma 76-quater, primo pe-riodo, sostituire le parole: possono proce-dere con le seguenti: procedono;

3) al comma 76-quater, primo pe-riodo, sostituire le parole: a 10 milioni dieuro a regime con le seguenti: a 36,77milioni di euro per l’anno 2013, a 115,02milioni, di euro per l’anno 2014, a 154,04

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milioni di euro per l’anno 2015, a 115,49milioni di euro a decorrere dall’anno 2016.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le seguentiparole: , ivi comprese le variazioni di cuial periodo successivo. Le dotazioni diparte corrente, relative alle autorizzazionidi spesa di cui alla predetta Tabella C sonoridotte in maniera lineare per un importopari a 36,77 milioni di euro per l’anno2013, a 115,02 milioni di euro per l’anno2014, a 154,04 milioni di euro per l’anno2015 e a 115,49 milioni di euro a decor-rere dall’anno 2016.

0. 3. 350. 2. Mantovano, Marinello, San-telli.

(Inammissibile)

All’emendamento 3. 350, comma 76-ter,secondo periodo, sostituire la parola: cin-quanta con la seguente: sessanta.

0. 3. 350. 4. Rosato, Fiano.

All’emendamento 3. 350, comma 76-ter,dopo il secondo periodo, aggiungere il se-guente: In tale ambito il Ministero delladifesa provvede al progressivo assorbi-mento, secondo l’ordine di merito, degliidonei al Concorso indetto il 25 febbraio2012 dal Comando generale dell’Arma deicarabinieri riservato, ai sensi dell’articolo2199 del decreto legislativo 15 marzo 2010,n. 66, ai volontari delle Forze armate inferma prefissata di un anno VFP1 qua-driennale VFP4 ovvero in rafferma an-nuale.

0. 3. 350. 3. Mantovano, Marinello, San-telli.

All’emendamento 3. 350, comma 76-quater, sostituire le parole: 10 milioni,ovunque ricorrono, con le seguenti: 100milioni.

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, articolo 7, comma 2, sostituire leseguenti: 896,6 milioni con le seguenti:806,6 milioni e le parole: 890,3 milioni conle seguenti: 800,3 milioni nonché le parole:940,3 milioni con le seguenti: 850,3 milioni.

0. 3. 350. 5. Fiano, Rosato.

All’emendamento 3.350, dopo il comma76-quater, aggiungere il seguente:

76-quater.1. Al fondo di cui al comma76-quater confluiscono le maggiori entratederivanti dall’applicazione dell’articolo8-bis.

0. 3. 350. 6. Rosato, Fiano.

All’emendamento 3. 350, dopo il comma76-quater, aggiungere il seguente:

76-quater.1. Per il triennio 2013-2015,ai fini dell’attenuazione delle disposizioniin materia di limitazione del turn overnell’ambito del Dipartimento dei Vigili delfuoco, del soccorso pubblico e della difesacivile, il Ministero dell’interno provvede,con proprio decreto, previa autorizzazionedella Presidenza del Consiglio dei ministri– Dipartimento della funzione pubblica edel Ministero dell’economia e delle finanze– Dipartimento della Ragioneria generaledello Stato alla copertura dei relativi onerimediante corrispondente riduzione deglistanziamenti di spesa per la retribuzionedel personale volontario del Corpo nazio-nale dei Vigili del fuoco, iscritti nello statodi previsione del Ministero dell’interno,nell’ambito della missione « soccorso ci-vile ».

0. 3. 350. 7. Rosato, Fiano.

Dopo il comma 76, aggiungere i se-guenti:

76-bis. Ferme restando le misure dicontenimento della spesa già previste dalla

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legislazione vigente, al fine di incremen-tare l’efficienza nell’impiego delle risorsetenendo conto della specificità e dellepeculiari esigenze del comparto sicurezza-difesa e dei Vigili del fuoco, i Ministridell’interno, della difesa, dell’economia edelle finanze, della giustizia e delle poli-tiche agricole alimentari e forestali, sullabase delle metodologie per la quantifica-zione dei relativi fabbisogni individuatedal Ministero dell’economia e delle finanze– Dipartimento della Ragioneria generaledello Stato, procedono alla rimodulazioneed alla riprogrammazione delle dotazionidei programmi di spesa delle rispettiveamministrazioni, con particolare riferi-mento alle spese di cui all’articolo 21,comma 5, lettera b) della legge 31 dicem-bre 2009 n. 196.

76-ter. Assicurando il rispetto dei saldistrutturali di finanza pubblica, le risorsedisponibili individuate sulla base delle at-tività di cui al comma 76-bis sono riallo-cate nell’ambito degli stati di previsionedelle amministrazioni interessate al fine diprocedere, previa autorizzazione dellaPresidenza del Consiglio dei ministri –Dipartimento della funzione pubblica e delMinistero dell’economia e delle finanze –Dipartimento della Ragioneria generaledello Stato, ad assunzioni a tempo inde-terminato sulla base delle procedure con-corsuali già espletate. A tale scopo lepercentuali del turn over di cui all’articolo66, comma 9-bis, del decreto-legge 25giugno 2008, n. 112, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,n. 133, possono essere incrementate finoal cinquanta per cento per ciascuno deglianni 2013 e 2014 e al settanta per centonell’anno 2015.

76-quater. Per le finalità di cui alcomma 76-bis, le amministrazioni di cui almedesimo comma possono procedere adassunzioni di personale sulla base delleprocedure concorsuali già espletate nellimite di un contingente complessivo dipersonale corrispondente ad una spesaannua lorda pari a 10 milioni di euro aregime. A tale fine è istituito un appositofondo nello stato di previsione del Mini-stero dell’economia e delle finanze con

una dotazione annua pari a 10 milioni dieuro a decorrere dal 2013. Le assunzionisono autorizzate con decreto del Presi-dente della Repubblica, da adottarsi suproposta dei Ministri dell’economia e dellefinanze e per la pubblica amministrazionee per la semplificazione, nonché del Mi-nistro responsabile della amministrazioneche intende procedere alle assunzioni.

76-quinquies. Ai fini dell’attuazione deicommi 76-bis, 76-ter e 76-quater, il Mini-stro dell’economia e delle finanze è auto-rizzato a disporre, con propri decreti, leoccorrenti variazioni di bilancio.

Conseguentemente, all’articolo 7, comma2, secondo periodo, sostituire le parole da:900 milioni di euro fino alla fine delperiodo, con le seguenti: 896,6 milioni dieuro per l’anno 2014, di 890,3 milioni dieuro per l’anno 2015 e di 940,3 milioni dieuro a decorrere dall’anno 2016.

3. 350. I Relatori.

Dopo il comma 76, aggiungere i se-guenti:

76-bis. Ferme restando le misure dicontenimento della spesa già previste dallalegislazione vigente, al fine di incremen-tare l’efficienza nell’impiego delle risorsetenendo conto della specificità e dellepeculiari esigenze del comparto sicurezza-difesa e del Corpo nazionale dei vigili delfuoco, i Ministri dell’interno, della difesa,dell’economia e delle finanze, della giusti-zia e delle politiche agricole alimentari eforestali, sulla base delle metodologie perla quantificazione dei relativi fabbisogniindividuate dal Ministero dell’economia edelle finanze – Dipartimento della Ragio-neria generale dello Stato, procedono allarimodulazione e alla riprogrammazionedelle dotazioni dei programmi di spesadelle rispettive amministrazioni, con par-ticolare riferimento alle spese di cui al-l’articolo 21, comma 5, lettera b), dellalegge 31 dicembre 2009, n. 196.

76-ter. Assicurando il rispetto dei saldistrutturali di finanza pubblica, le risorse

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disponibili individuate sulla base delle at-tività di cui al comma 76-bis sono iscrittein un apposito fondo istituito presso ilMinistero dell’economia e delle finanze,articolato in piani di gestione riferiti allesingole amministrazioni interessate, al finedi procedere ad assunzioni a tempo inde-terminato sulla base delle procedure con-corsuali già espletate. Per le finalità di cuial comma 76-bis, le stesse amministrazionipossono inoltre procedere ad assunzioni dipersonale sulla base delle procedure con-corsuali già espletate nel limite di uncontingente complessivo di personale cor-rispondente ad una spesa annua lorda paria 10 milioni di euro a regime. A tale fineè istituito un apposito fondo nello stato diprevisione del Ministero dell’economia edelle finanze con una dotazione annuapari a 10 milioni di euro a decorrere dal2013.

76-quater. Le assunzioni di cui alcomma 76-ter sono autorizzate, anche inderoga alle percentuali del turn over di cuiall’articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito,con modificazioni, dalla legge 6 agosto2008, n. 133, e successive modificazioni,che possono essere incrementate fino al 50per cento per ciascuno degli anni 2013 e2014 e fino al 70 per cento per l’anno2015, con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri, su proposta del Ministrodell’economia e delle finanze, del Ministroper la pubblica amministrazione e per lasemplificazione, nonché del Ministro re-sponsabile della amministrazione che in-tende procedere alle assunzioni.

76-sexies. Ai fini dell’attuazione deicommi 76-bis, 76-ter e 76-quater, il Mini-stro dell’economia e delle finanze è auto-rizzato ad apportare, con propri decreti, leoccorrenti variazioni di bilancio.

Conseguentemente, all’articolo 7, comma2, secondo periodo, sostituire le parole da:900 milioni di euro fino alla fine delperiodo, con le seguenti: 897,5 milioni dieuro per l’anno 2014, di 891 milioni dieuro per l’anno 2015 e di 941 milioni dieuro a decorrere dall’anno 2016.

3.350. (Nuova formulazione) I Relatori.

ART. 4.

EMENDAMENTO 4.100 E RELATIVI SU-BEMENDAMENTI

All’emendamento 4.100, comma 1-bissecondo periodo, sostituire le parole: Per ilrestante personale non dirigenziale con leseguenti: In ogni caso.

0. 4. 100. 1. Duilio.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1-bis. Al fine di garantire la tutelaprivilegiata degli infortunati sul lavoro edei tecnopatici, con particolare riferimentoalle prestazioni sanitarie regolamentatedall’accordo quadro approvato in data 2febbraio 2012 in sede di Conferenza per-manente per i rapporti tra lo Stato leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, ferme restando le riduzionidi cui all’articolo 2, comma 1, lettera a),del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,convertito, con modificazioni, dalla legge 7agosto 2012, n. 135, per l’Istituto nazio-nale per l’assicurazione contro gli infor-tuni sul lavoro (INAIL) si procede allariduzione della dotazione organica delpersonale non dirigenziale di cui all’arti-colo 2, comma 1, lettera b), del citatodecreto-legge n. 95 del 2012, con esclu-sione delle professionalità sanitarie. Per ilrestante personale non dirigenziale, previaproposta dell’INAIL, può essere operatauna riduzione anche inferiore rispetto aquella prescritta, destinando a compensa-zione i risparmi conseguiti attraverso lacontrazione, per il triennio 2013-2015,delle facoltà assunzionali previste dallanormativa vigente. A decorrere dall’anno2013, le somme derivanti da tali risparmisono versate ad apposito capitolo dell’en-trata del bilancio dello Stato entro il 30giugno di ciascun anno.

4. 100. I Relatori.

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ART. 6.

EMENDAMENTO 6.75.

Sopprimere il comma 3.

6. 75. I Relatori.

ART. 7.

EMENDAMENTO 7.300 E RELATIVI SU-BEMENDAMENTI

All’emendamento 7.300, apportare le se-guenti modificazioni:

a) sostituire il primo periodo con ilseguente: « All’articolo 7, comma 2, sosti-tuire l’ultimo periodo con il seguente: “Ladotazione del predetto fondo è di 150milioni di euro per l’anno 2013, di 850milioni di euro per l’anno 2014, di 600milioni di euro per l’anno 2015 e di 650milioni di euro a decorrere dall’anno2016.” »;

b) sostituire la lettera d), con la se-guente: « d) dopo il comma 3 inserire ilseguente: “3-bis. Le misure di cui alcomma 3, si applicano con le medesimemodalità anche per il periodo dal 1o

gennaio 2014 al 31 dicembre 2014 entro illimite massimo complessivo di 400 milionidi euro”. »;

c) sostituire la lettera n), con la se-guente: h) dopo il comma 31, aggiungere iseguenti:

31-bis. In considerazione degli eventialluvionali che hanno colpito il territorionazionale nel mese di novembre 2012, èistituito nello stato di previsione del Mi-nistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare il Fondo per gliinterventi delle regioni e dei comuni diprevenzione del rischio idrogeologico, conuna dotazione pari a 100 milioni di europer l’anno 2013, 248 milioni di euro nel2014 e di 292 milioni di euro a decorreredal 2015.

31-ter. Per l’anno 2013, l’importo di cuial comma 31-bis è ripartito tra le regionicolpite dagli eventi alluvionali del mese dinovembre 2012 mediante accordo da san-cire, entro il 31 gennaio 2013, nella Con-ferenza permanente per i rapporti tra loStato, le regioni e le province autonome diTrento e di Bolzano. Ciascuna regionestabilisce entro il 28 febbraio 2013 lemodalità per l’assegnazione delle risorsead essa spettanti ai comuni e agli altri entipubblici competenti e provvede entro il 31marzo 2013 all’attribuzione delle suddetterisorse. Per gli anni successivi al 2013, alladefinizione delle modalità di utilizzo delFondo si provvede mediante un decretodel Presidente del Consiglio dei ministri,previa intesa con la Conferenza perma-nente per i rapporti tra Io Stato, le regionie le province autonome di Trento e diBolzano, da emanare entro il 30 giugno2013.

31-quater. Per le medesime finalità dicui al comma 31-bis, per gli anni 2014 e2015 le spese relative agli interventi inconto capitale dei comuni nel settore dellaprevenzione del rischio idrogeologico sonoequiparate, ai fini del patto di stabilitàinterno, nel limite massimo complessivoper tutti i comuni di 200 milioni di europer ciascuno degli anni 2014 e 2015, agliinterventi di cui al comma 7 dell’articolo31 della legge 12 novembre 2011, n. 183.

31-quinquies. L’importo annuo di 200milioni di euro di cui al comma 31-quaterè ripartito tra le regioni a statuto ordina-rio, la Regione siciliana e la Sardegnamediante accordo da sancire, entro il 31gennaio 2014, in Conferenza permanenteper i rapporti tra lo Stato, le regioni e leprovince, autonome di Trento e di Bol-zano.

0. 7. 300. 72. Ventura, Mariani, Sani,Sereni, Albini, Bindi, Cenni, Cuperlo,De Pasquale, Fluvi, Fontanelli, Gatti,Giacomelli, Lulli, Mattesini, Nannicini,Realacci, Rigoni, Scarpetti, Velo, Bocci,Gozi, Trappolino, Verini, Forcieri, Ga-rofani, Andrea Orlando, Rossa, Tullo,Zunino, Boccia, Calvisi, Capodicasa, De

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Micheli, Duilio, Genovese, Marchi, Ce-sare Marini, Misiani, Rubinato, Ver-ducci, Pistelli, Sposetti, Bindi.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, sostituire le pa-role da: All’articolo 7 fino a: dell’anno2016 con le seguenti: All’articolo 7, comma2, sostituire l’ultimo periodo con il se-guente: « La dotazione del predetto fondoè di 850 milioni di euro per l’anno 2014,di 600 milioni di euro per l’anno 2015 e di650 milioni di euro a decorrere dall’anno2016 ».

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, sostituire la lettera a) con laseguente:

a) sostituire il comma 1 con i se-guenti:

1. Il comma 1-ter dell’articolo 40 deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, e successive modifica-zioni, è sostituito dal seguente: « 1-ter. Adecorrere dal 1o gennaio 2014 l’aliquotaIva del 21 per cento è rideterminata nellamisura del 22 per cento ».

1-bis. I regimi di esenzione, esclusionee favore fiscale, di cui all’allegato C-bis deldecreto legge 6 luglio 2011, n. 98, sonoridotti, con l’esclusione delle disposizioni atutela dei redditi di lavoro dipendente eautonomo, dei redditi da pensione, dellafamiglia, della salute, delle persone eco-nomicamente o socialmente svantaggiate,del patrimonio artistico e culturale, dellaricerca e dell’ambiente, in misura tale dadeterminare effetti positivi, ai fini dell’in-debitamento netto, non inferiori a 1.900milioni di euro annui a decorrere dal-l’anno 2013. A decorrere dall’anno 2014tale somma confluisce nel Fondo per lariduzione strutturale della pressione fi-scale, di cui al comma 24, lettera a),dell’articolo 8. Con uno o più decreti delMinistro dell’economia e delle finanze, daemanare ai sensi dell’articolo 17 dellalegge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite

le modalità tecniche per l’attuazione delpresente comma con riferimento ai singoliregimi interessati.

0. 7. 300. 10. Borghesi, Mura, Barbato,Messina.

All’emendamento 7.300, sostituire le pa-role da: All’articolo 7 fino a: dall’anno2016 con le seguenti: All’articolo 7, comma2, sostituire l’ultimo periodo con il se-guente: « La dotazione del predetto fondoè di 850 milioni di euro per l’anno 2014,di 600 milioni di euro per l’anno 2015 e di650 milioni di euro a decorrere dall’anno2016.

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, sostituire la lettera a) con laseguente:

a) sostituire il comma 1 con i se-guenti:

1. Il comma 1-ter dell’articolo 40 deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, e successive modifica-zioni, è sostituito dal seguente: 1-ter. Adecorrere dal 1o ottobre 2013 l’aliquotaIva del 21 per cento è rideterminata nellamisura del 22 per cento.

1-bis. I regimi di esenzione, esclusionee favore fiscale, di cui all’allegato C-bis deldecreto legge 6 luglio 2011, n. 98, sonoridotti, con l’esclusione delle disposizioni atutela dei redditi di lavoro dipendente eautonomo, dei redditi da pensione, dellafamiglia, della salute, delle persone eco-nomicamente o socialmente svantaggiate,del patrimonio artistico e culturale, dellaricerca e dell’ambiente, in misura tale dadeterminare effetti positivi, ai fini dell’in-debitamento netto, non inferiori a 900milioni di euro annui a decorrere dal-l’anno 2013. A decorrere dall’anno 2014tale somma confluisce nel Fondo per lariduzione strutturale della pressione fi-scale, di cui al comma 24, lettera a),dell’articolo 8. Con uno o più decreti delMinistro dell’economia e delle finanze, daemanare ai sensi dell’articolo 17 della

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legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilitele modalità tecniche per l’attuazione delpresente comma con riferimento ai singoliregimi interessati.

0. 7. 300. 14. Borghesi, Mura, Barbato,Messina.

All’emendamento 7.300, al primo capo-verso, sostituire le parole: 250 con 10, 850con 600, 600 con 250 e 650 con 300.

Conseguentemente, alla lettera e), capo-verso comma 5, lettera 5, capoverso 4-bis:

alla lettera a) sostituire le parole: 800con 10.000;

alla lettera b) sostituire le parole: 600con 8.000;

alla lettera c) sostituire le parole:4.000 con 6.000;

alla lettera d) sostituire le parole:2.000 con 4.000;

alla lettera a-bis) sostituire le parole:euro 2.500, euro 1875, euro 1250 ed euro625, con le parole: euro 4.000, euro 2.000,euro 1500, euro 800.

0. 7. 300. 80. Fugatti.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, sostituire leparole da: All’articolo 7 fino a: dell’anno2016 con le seguenti: »All’articolo 7,comma 2, sostituire l’ultimo periodo con ilseguente: « La dotazione del predettofondo è di 600 milioni di euro per l’anno2015 e di 650 milioni di euro a decorreredall’anno 2016 ».

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, sostituire la lettera a) con laseguente:

a) sostituire il comma 1 con i se-guenti:

1. Il comma 1-ter dell’articolo 40 deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-

tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, e successive modifica-zioni, è soppresso.

1-bis. I regimi di esenzione, esclusionee favore fiscale, di cui all’allegato C-bis deldecreto legge 6 luglio 2011, n. 98, sonoridotti, con l’esclusione delle disposizioni atutela dei redditi di lavoro dipendente eautonomo, dei redditi da pensione, dellafamiglia, della salute, delle persone eco-nomicamente o socialmente svantaggiate,del patrimonio artistico e culturale, dellaricerca e dell’ambiente, in misura tale dadeterminare effetti positivi, ai fini dell’in-debitamento netto, non inferiori a 1.900milioni di euro annui per l’anno 2013, a3.500 milioni di euro per l’anno 2014, a4.500 milioni di euro a decorrere dall’anno2015. Con uno o più decreti del Ministrodell’economia e delle finanze, da emanareai sensi dell’articolo 17 della legge 23agosto 1988, n. 400, sono stabilite le mo-dalità tecniche per l’attuazione del pre-sente comma con riferimento ai singoliregimi interessati.

0. 7. 300. 11. Borghesi, Mura, Barbato,Messina.

All’emendamento 7.300, sostituire le pa-role da: All’articolo 7, fino a: dall’anno2016 con le seguenti: all’articolo 7, comma2, sostituire l’ultimo periodo con il se-guente: « La dotazione del predetto fondoè di 850 milioni di euro per l’anno 2014,di 600 milioni di euro per l’anno 2015 e di650 milioni di euro a decorrere dall’anno2016 ».

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, sostituire la lettera a) con la

seguente:

a) sostituire il, comma 1 con i se-guenti:

1. Il comma 1-ter dell’articolo 40 deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, e successive modifica-zioni, è sostituito dal seguente:

« 1-ter. A decorrere dal 1o ottobre 2013l’aliquota Iva del 21 per cento è rideter-minata nella misura del 22 per cento ».

Mercoledì 14 novembre 2012 — 184 — Commissione V

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1-bis. I regimi di esenzione, esclusionee favore fiscale, di cui all’allegato c-bis deldecreto legge 6 luglio 2011, n. 98, sonoridotti, con l’esclusione delle disposizioni atutela dei redditi di lavoro dipendente eautonomo, dei redditi da pensione, dellafamiglia, della salute, delle persone eco-nomicamente o socialmente svantaggiate,del patrimonio artistico e culturale, dellaricerca e dell’ambiente, in misura tale dadeterminare effetti positivi, ai fini dell’in-debitamento netto, non inferiori a 900milioni di euro annui a decorrere dal-l’anno 2013. A decorrere dall’anno 2014tale somma confluisce nel Fondo per lariduzione strutturale della pressione fi-scale, di cui al comma 24, lettera a),dell’articolo 8. Con uno o più decreti delMinistro dell’economia e delle finanze, daemanare ai sensi dell’articolo 17 dellalegge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilitele modalità tecniche per l’attuazione delpresente comma con riferimento ai singoliregimi interessati.

0. 7. 300. 9. Borghesi, Mura, Barbato,Messina.

All’emendamento 7.300, apportare le se-guenti modificazioni:

all’articolo 7 comma 2, sostituire l’ul-timo periodo con il seguente: « La dota-zione del predetto fondo è di 150 milionidi euro per l’anno 2013, di 750 milioni dieuro per l’anno 2014, di 550 milioni dieuro a decorrere dall’anno 2016 ».

Conseguentemente, alla lettera e), dopoil capoverso comma 5, aggiungere il se-guente:

5-bis. per il solo anno 2013, l’importo7.500 euro di cui al numero 2) è elevatoa 10.000 euro.

0. 7. 300. 38. Fugatti, Bitonci, Simonetti,D’Amico, Polledri.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300 sostituire le pa-role: 850 milioni e le parole: 600 milioni,rispettivamente con le seguenti: 697 milionie 447 milioni.

Conseguentemente alla parte consequen-ziale, lettera g), sostituire le parole: dopo il31 dicembre 2013, con le seguenti: rinno-vati o prorogati successivamente al 31dicembre 2015.

0. 7. 300. 21. Toccafondi.

All’emendamento 7.300, sostituire la ci-fra: 250 con la seguente: 150, la cifra: 850con la seguente: 700, la cifra: 600 con laseguente: 500 e la cifra: 650 con la se-guente: 550.

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, alla lettera e) capoverso 4 ap-portare le seguenti modifiche:

1) alla lettera a) sostituire la cifra: 980con la seguente: 970;

2) alla lettera b) sostituire la cifra:1080 con la seguente: 1.130;

3) dopo la lettera aggiungere la se-guente:

c) nel terzo periodo le parole: 220euro sono sostituite dalle seguenti: 270.

0. 7. 300. 77. Ciccanti, Occhiuto, Calgaro,Delfino.

All’emendamento 7.300, sostituire lacifra: 250 con la seguente: 160, la cifra: 850con la seguente: 760, la cifra: 600 con laseguente: 510 e la cifra: 650 con la se-guente: 560.

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con la

seguente: h) sopprimere il comma 17.

0. 7. 300. 75. Paglia, Ciccanti, Occhiuto,Calgaro, Di Biagio.

(Inammissibile)

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All’emendamento 7.300, sostituire le ci-fre: 250, 850, 600 e 650, rispettivamentecon le seguenti: 170, 752, 502 e 552.

Conseguentemente, nella parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

0. 7. 300. 76. Schirru.

All’emendamento 7.300, sostituire le pa-role da: la dotazione fino a: 2012 con leseguenti: La dotazione del predetto fondoè di 200 milioni di euro per l’anno 2013,di 700 milioni di euro per l’anno 2014, di600 milioni di euro per l’anno 2015 e di650 milioni di euro a decorrere dall’anno2016.

Conseguentemente, sopprimere la letterai).

0. 7. 300. 4. Fugatti, Bitonci, Simonetti,Polledri, D’Amico.

All’emendamento 7.300 apportare leseguenti modificazioni:

1) sostituire le parole: 250 con leseguenti: 245,3;

2) sostituire le parole: 850 con leseguenti: 845,3;

3) sostituire le parole: 600 con leseguenti: 595,3.

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale, dopo la lettera e) aggiungere laseguente:

e-bis.) Per gli anni 2013, 2014 e 2015ai soggetti non residenti spettano le de-trazioni per carichi di famiglia di cuiall’articolo 12 del decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, e successive modificazioni, a con-dizione che gli stessi dimostrino, con ido-nea documentazione, individuata con ap-posito decreto del Ministro dell’economia edelle finanze, da emanare entro trenta

giorni dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, che le persone alle qualitali detrazioni si riferiscono non possie-dano un reddito complessivo superiore, allordo degli oneri deducibili, al limite di cuial suddetto articolo 12, comma 2, com-presi i redditi prodotti fuori dal territoriodello Stato, e di non godere, nel paese diresidenza, di alcun beneficio fiscale con-nesso ai carichi familiari.

0. 7. 300. 68. Narducci, Fedi, Bucchino,Gianni Farina, Garavini, Porta.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, sostituire le pa-role: 250 milioni con le seguenti: 130milioni.

Conseguentemente, alla parte conse-quenziale:

a) sostituire la lettera h) con la se-guente:

« h) sostituire il comma 17 con ilseguente: 17. A decorrere dal periodo d’im-posta successivo a quello in corso al 31dicembre 2013, l’agevolazione di cui al-l’articolo 34, primo comma, del decretodel Presidente della Repubblica 29 settem-bre 1973, n. 601, non opera qualora gliemolumenti ivi indicati siano percepiti, atitolo di reversibilità, da soggetti titolari direddito complessivo superiore a euro15.000 »;

b) alla lettera n), sostituire le parole:La dotazione annua del predetto fondo èdi 248 milioni di euro nel 2014 e di 292milioni di euro a decorrere dal 2015, conle seguenti: La dotazione annua del pre-detto fondo è di 248 milioni di euro nel2014 e di 287 milioni di euro a decorreredal 2015.

0. 7. 300. 62. Villecco Calipari, Ventura,Maran, Lenzi, Veltroni, Nannicini,Causi, Lo Moro, Realacci, Recchia,Rossa, Rugghia, Touadì, Verini, Calvisi,Ghizzoni.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 186 — Commissione V

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All’emendamento 7.300, dopo le parole:dall’anno 2016, aggiungere le seguenti: Pergli anni 2013, 2014, 2015, 2016 è destinatoun contributo annuale pari a 50 milioni dieuro alle regioni colpite da alluvioni uti-lizzabile al di fuori dei vincoli del patto distabilità interno, per far fronte agli inter-venti da realizzare nei territori colpiti daeventi atmosferici e alluvionali del novem-bre 2012.

0. 7. 300. 18. Toccafondi, Parisi, Migliori,Tortoli, Faenzi, Laffranco, Girlanda.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, sostituire la lettera a) con laseguente:

a) sostituire il comma 1 con il se-guente:

« 1. Il comma 1-ter dell’articolo 40 deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, è sostituito dal seguente:“1-ter. A decorrere dal 1o gennaio 2014,l’aliquota Iva del 21 per cento è rideter-minata nella misura del 22 per cento” ».

Conseguentemente:

a) dopo il comma 33-quinquies ag-giungere il seguente:

« 33-sexies. Alla Tabella E, Missione« Sviluppo e riequilibrio territoriale ». Pro-gramma « Politiche per lo sviluppo econo-mico ed il miglioramento istituzionaledelle aree sottoutilizzate », voce Ministerodello sviluppo economico, legge finanziarian. 289 del 2002: Disposizioni per la for-mazione del bilancio annuale e plurien-nale dello Stato (legge finanziaria anno2003) – articolo 61 comma 1: Fondo perlo sviluppo e la coesione (Set: 4) Interventinelle aree sottoutilizzate (2.1-cap. 8425)apportare le seguenti modifiche:

Riduzione:

2013:

CP: – 6.000.000;

CS: – 6.000.000.

b) dopo l’articolo 12, aggiungere ilseguente:

« ART. 12-bis. – 1. Il Governo è auto-rizzato ad adottare, entro 120 giorni, dal-l’entrata in vigore della presente legge, unoo più regolamenti, ai sensi dell’articolo 17,comma 2, della legge 23 agosto 1988,n. 400, finalizzati alla razionalizzazionedelle norme e delle procedure in materiadi incentivazione pubblica alle imprese,mediante interventi di abrogazione, diriordino e di semplificazione. 2. Sonoesclude dall’abrogazione di cui al comma1: le norme correlate a finanziamentidiretti a compensare l’adempimento diobblighi di servizio pubblico; i contributiin conto interessi su investimenti già av-viati e quelli relativi a opere infrastruttu-rali già in fase di esecuzione »;

c) all’articolo 13, comma 2 aggiungein fine le parole: , ivi comprese le varia-zioni di cui al periodo successivo. Ledotazioni di parte corrente, relative alleautorizzazioni di spesa di cui alla predettaTabella C sono ridotte in maniera lineareper un importo pari a 480 milioni di europer l’anno 2013.

d) all’articolo 8, al comma 21, primoperiodo, sostituire le parole: 900 milionicon le seguenti: 700 milioni.

0. 7.300. 42. Fugatti, Bitonci, D’Amico,Polledri, Simonetti.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, apportare le seguenti modifica-zioni:

alla lettera a), aggiungere, in fine, leseguenti parole: Resta ferma l’aliquotaIVA, ridotta del 10 per cento;

alla lettera c), dopo le parole: Il Go-verno, previa comunicazione alle Camere,promuove una apposita iniziativa, aggiun-gere le seguenti: entro il 15 febbraio 2013e dopo le parole: per l’incremento della

Mercoledì 14 novembre 2012 — 187 — Commissione V

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produttività aggiungere le seguenti: in casocontrario esse sono destinate al migliora-mento del saldi di finanza pubblica;

alla lettera c) aggiungere, in fine, leparole: Con decreto del Presidente delConsiglio dei ministri, di concerto con ilMinistro dell’economia e delle finanze,l’incremento dell’aliquota IVA disposto aisensi della lettera a) può essere differitoovvero non applicato, in tutto o in parte,qualora in sede di predisposizione delDocumento di economia e di finanza 2014emerga un miglioramento del quadro ma-croeconomico e di finanza pubblica ri-spetto alle previsioni e agli andamentitendenziali indicati nella Nota di aggior-namento al Documento di economia efinanza 2012 tale da assicurare comunque,anche in assenza dell’aumento dell’ali-quota IVA ordinaria, il conseguimento delpareggio di bilancio in termini strutturalinell’anno 2013 e il rispetto, in conformitàcon i vincoli comunitari, dell’obiettivo dimedio termine nel triennio successivo. Ilpredetto incremento dell’aliquota IVA nonsi applica altresì qualora, entro il 30giugno 2013, siano entrati in vigore prov-vedimenti legislativi in materia fiscale edassistenziale aventi ad oggetto il riordinodella spesa in materia sociale, nonché laeliminazione o riduzione dei regimi diesenzione, esclusione e favore fiscale che sisovrappongono alle prestazioni assisten-ziali, tali da determinare effetti positivi, aifini dell’indebitamento netto, non inferioria 2130 milioni di euro per l’anno 2013 ea 4260 milioni di euro a decorrere dal-l’anno 2014, al netto di quanto disposto aisensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, come mo-dificato dalla presente legge;

alla lettera d), sostituire le parole: 800milioni di euro, con le seguenti: 600 mi-lioni di euro;

alla lettera d), sostituire le parole: nonpuò essere superiore a 600 milioni di europer l’anno 2014, con le seguenti: non puòessere superiore a 400 milioni di euro perl’anno 2014;

alla medesima lettera d), aggiungere leparole: la somma di 200 milioni di euro

viene destinata ad apposito Fondo pressola Presidenza del Consiglio dei ministri perla copertura degli oneri derivanti alleamministrazioni degli enti locali perl’estinzione anticipata di mutui;

dopo la lettera h), aggiungere la se-guente:

h-bis) al comma 19 dell’articolo 12,aggiungere, in fine, il seguente periodo: Condecreto del Ministro dell’economia e dellefinanze l’aliquota dell’imposta di cui alpresente comma può essere rimodulata invia compensativa, nel rispetto dell’inva-rianza dei saldi di finanza pubblica, dif-ferenziandola a favore delle operazioni sustrumenti finanziari derivati aventi ad og-getto la copertura dei rischi imprendito-riali e delle famiglie;

alla lettera m) sostituire il comma31-bis con il seguente:

31-bis. La dotazione annua di 248 mi-lioni di euro nel 2014 e di 292 milioni dieuro a decorrere dal 2015 viene destinataad apposito Fondo presso la Presidenzadel Consiglio dei Ministri per la messa insicurezza degli edifici scolastici.

0. 7. 300. 22. Cambursano.

(Inammissibile limitatamentea parte del testo)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera b), aggiungere laseguente:

b-bis) dopo il comma 2, aggiungere ilseguente:

« 2-bis. I soggetti di cui al comma 1comunicano all’Agenzia delle entrate leoperazioni di cui al medesimo comma i diimporto unitario non inferiore ad euro1.000, effettuate dalla data di entrata invigore della presente disposizioni, secondomodalità e termini stabiliti con provvedi-mento del Direttore dell’Agenzia delle en-trate ».

0. 7. 300. 47. Marsilio.

(Inammissibile)

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All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera c) con laseguente:

c) al comma 3, quarto periodo, so-stituire le parole da: « ed il Governo » finoalla fine del periodo con le seguenti: « ilGoverno, previa comunicazione alle Ca-mere, promuove un’apposita iniziativa le-gislativa per destinare le risorse di cui alpresente comma a politiche per l’incre-mento della produttività, ed in particolareper potenziare l’attività di ricerca scienti-fica delle piccole e medie imprese ».

0. 7. 300. 12. Borghesi, Mura, Cimadoro,Zazzera.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera d) con laseguente:

d) dopo il comma 3, aggiungere ilseguente:

« 3-bis. Le misure di cui al comma 3, siapplicano con le medesime modalità ancheper il periodo dal 1o gennaio 2014 al 31dicembre 2014 entro il limite massimocomplessivo di 700 milioni di euro. Ilrelativo onere non può essere superiore a550 milioni di euro per l’anno 2014 e 150milioni di euro per l’anno 2015 e a tal fineil termine previsto al 4o periodo del me-desimo comma 3 va inteso come 15 gen-naio 2014. Per l’anno 2014 è destinata unacifra pari a 100 milioni di euro alleRegioni colpite dagli eventi atmosferici ealluvionali del novembre 2012 ».

0. 7. 300. 19. Toccafondi, Massimo Parisi,Migliori, Tortoli, Faenzi, Laffranco.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera d) aggiungere laseguente:

d-bis) dopo il comma 3, aggiungere ilseguente:

« 3-bis. In via sperimentale, per gli anni2013 e 2014, le prestazioni sostitutive della

mensa aziendale limitatamente all’importoeccedente la somma prevista dall’articolo51, comma 2, lettera c) del decreto delPresidente della Repubblica 22 dicembre1986, n. 917, e fino al raggiungimentodella soglia di 7.00 euro, sono soggette aduna imposta sostitutiva dell’imposta sulreddito delle persone fisiche e delle addi-zionali regionali e comunali pari al 10 percento. Nel periodo dal 1o gennaio 2013 al31 dicembre 2014 le somme di cui alperiodo precedente beneficiano altresì diuno sgravio dei contributi dovuti dal la-voratore e dal datore di lavoro nei limitidelle risorse stanziate dal comma prece-dente e a concorrenza della somma di 50milioni per ciascuno degli esercizi 2013 e2014. Il Governo, sentite le parti sociali,provvederà alla determinazione del soste-gno fiscale e contributivo previsto nelpresente comma entro il 15 gennaio 2013.Il Governo altresì, al fine di eliminarefenomeni di evasione nel settore dei servizisostitutivi di mensa, di individuare ulte-riori risorse per la proroga delle disposi-zioni del presente comma e di innalzare laquota esente di cui all’articolo 51, comma2, lettera c) del decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, sentite le associazioni imprendito-riali di settore, provvede alla progressivadigitalizzazione dei buoni pasto ed allacreazione di un circuito nazionale infor-matizzato, da utilizzarsi in via esclusivaper le transazioni dei buoni pasto informato elettronico ».

0. 7. 300. 33. Toccafondi, Laffranco.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), sostituire il comma 4con i seguenti:

4. A decorrere dal 1o gennaio 2014,nell’articolo 12, comma 1, lettera c), deltesto unico delle imposte sui redditi, ap-provato con decreto del Presidente della

Mercoledì 14 novembre 2012 — 189 — Commissione V

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Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) nel primo periodo, le parole « 800euro » sono sostituite dalle seguenti: « 980euro »;

b) nel secondo periodo, le parole« 900 euro » sono sostituite dalle seguenti:« 1.080 euro ».

4-bis. Per il periodo di imposta 2013, ladetrazione di cui alla lettera a) del pre-cedente comma 4 è pari a 1.000 euro e ladetrazione di cui alla lettera b) è pari a1.100 euro; per il medesimo periodo diimposta le predette detrazioni sono au-mentate di un importo pari a 300 euro perogni figlio portatore di handicap ai sensidell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992,n. 104.

Conseguentemente:

a) dopo l’articolo 12, aggiungere ilseguente:

« ART. 12-bis. – 1. Il Governo è auto-rizzato ad adottare, entro 120 giorni, dal-l’entrata in vigore della presente legge, unoo più regolamenti, ai sensi dell’articolo 17,comma 2, della legge 23 agosto 1988,n. 400, finalizzati alla razionalizzazionedelle norme e delle procedure in materiadi incentivazione pubblica alle imprese,mediante interventi di abrogazione, diriordino e di semplificazione. 2. Sonoesclude dall’abrogazione di cui al comma1: le norme correlate a finanziamentidiretti a compensare l’adempimento diobblighi di servizio pubblico; i contributiin conto interessi su investimenti già av-viati e quelli relativi a opere infrastruttu-rali già in fase di esecuzione. »;

b) all’articolo 13, comma 2, aggiun-gere, in fine, le parole: , ivi comprese levariazioni di cui al periodo successivo. Ledotazioni di parte corrente, relative alleautorizzazioni di spesa di cui alla predettaTabella C sono ridotte in maniera lineareper un importo pari a 700 milioni di europer l’anno 2013.;

c) all’articolo 8, al comma 21, primoperiodo, sostituire le parole 900 milioni conle seguenti: 500 milioni.

0. 7. 300. 57. Laura Molteni, Fugatti,Bitonci, D’Amico, Polledri, Simonetti.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), capoverso comma 4,sostituire le parole da: sono apportate leseguenti modificazioni fino alla fine delcomma 4 con le seguenti: le parole: « 800euro per ciascun figlio, compresi i figlinaturali riconosciuti, i figli adottivi e gliaffidati o affiliati. La detrazione è aumen-tata a 900 euro per ciascun figlio di etàinferiore a tre anni. Le predette detrazionisono aumentate di un importo pari a 220euro per ogni figlio portatore di handicap »sono sostituite dalle seguenti: « 950 europer ciascun figlio, compresi i figli naturaliriconosciuti, i figli adottivi e gli affiliati oaffidati. La detrazione è aumentata a1.300 euro per ciascun figlio di età infe-riore a 3 anni. Le predette detrazioni sonoaumentate di un importo pari a 250 europer ogni figlio portatore di handicap ».

0. 7. 300. 25. Sereni, De Micheli.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), dopo il capoverso 4,lettera a), aggiungere la seguente:

a-bis) nel primo periodo, dopo leparole « affiliati » aggiungere le seguenti:« , purché effettivamente residenti in Ita-lia ».

0. 7. 300. 40. D’Amico.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), capoverso comma 5,lettera a), sostituire le parole: 7.500 con leseguenti: 8.500.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 190 — Commissione V

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Conseguentemente, alla lettera e), capo-verso 5, lettera b), sostituire le parole:15.000 con le seguenti: 10.000.

0. 7. 300. 3. Bitonci, Simonetti, Polledri,D’Amico, Fugatti.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), dopo il capoverso 5,aggiungere il seguente:

5-bis. Per il solo anno 2013, l’importodi 7.500 euro di cui al numero 2) delcomma 5 è elevato a 10.000 euro. Per imaggiori oneri derivanti dalla presentedisposizione, si svolgono contemporanea-mente nella data stabilita per le elezionidel Senato e della Camera dei deputati leconsultazioni elettorali per le elezioni deisindaci, dei Presidenti delle regioni, deiConsigli comunali e regionali il cui man-dato sia in scadenza o per i quali siverifichino una delle cause previste discioglimento anticipato, nel periodo com-preso tra la data di entrata in vigore delpresente decreto e il 30 giugno 2013.

0. 7. 300. 6. Bitonci, Fugatti, Simonetti,Polledri, D’Amico.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), dopo il capoverso 5,aggiungere il seguente:

5-bis. Per il solo anno 2013, l’importodi 7.500 euro di cui al numero 2) delcomma 5 è elevato a 10.000 euro.

Conseguentemente:

a) dopo l’articolo 12, aggiungere ilseguente:

« ART. 12-BIS. – 1. Il Governo è auto-rizzato ad adottare, entro 120 giorni dal-l’entrata in vigore della presente legge, unoo più regolamenti, ai sensi dell’articolo 17,comma 2, della legge 23 agosto 1988,n. 400, finalizzati alla razionalizzazionedelle norme e delle procedure in materia

di incentivazione pubblica alle imprese,mediante interventi di abrogazione, diriordino e di semplificazione.

2. Sono escluse dall’abrogazione di cuial comma 1: le norme correlate a finan-ziamenti diretti a compensare adempi-mento di obblighi di servizio pubblico; icontributi in conto interessi su investi-menti già avviati e quelli relativi a opereinfrastrutturali già in fase di esecuzione »;

b) all’articolo 13, comma 2, aggiun-gere, in fine, le parole: , ivi comprese evariazioni di cui a peno o successivo. Ledotazioni di parte corrente, relative alleautorizzazioni di spesa di cui alla predettaTabella C sono ridotte in maniera lineareper un importo pari a 480 milioni di europer l’anno 2013;

c) alla tabella E, missione: Sviluppo eriequilibrio territoriale programma: politi-che per lo sviluppo economico ed il mi-glioramento istituzionale delle aree sottou-tilizzate, voce Ministero dello sviluppo eco-nomico, Legge finanziaria n. 289 del 2002:Disposizioni per la formazione del bilancioannuale e pluriennale dello Stato (leggefinanziaria anno 2003) – articolo 61comma 1: Fondo per lo sviluppo e lacoesione (Set: 4) Interventi nelle aree sot-toutilizzate (2.1-cap. 8425), apportare leseguenti variazioni:

2013:

CP: – 6.000.000;CS: – 6.000.000.

0. 7. 300. 7. Fugatti, Bitonci, Simonetti,Polledri, D’Amico.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, alla lettera e),dopo il capoverso comma 5, aggiungere ilseguente:

5-bis. Per il solo anno 2013, l’importo7.500 euro di cui al numero 2) è elevatoa 10.000 euro. Agli oneri relativi, per unimporto pari a 100 milioni di euro si

Mercoledì 14 novembre 2012 — 191 — Commissione V

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provvede con le risorse rivenienti dall’ac-corpamento delle elezioni politiche e am-ministrative per l’anno 2013.

0. 7. 300. 37. Bitonci, Fugatti, Simonetti,D’Amico, Polledri.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera e), capoversocomma 5, lettera c) con la seguente:

c) il comma 4-bis, è sostituito dalseguente:

« 4-bis. Per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere da a) ad e), sonoammessi in deduzione, fino a concorrenza,i seguenti importi:

a) euro 10.000 se la base imponibilenon supera euro 180.759,91;

b) euro 7.875 se la base imponibilesupera euro 180.759,91 ma non euro180.859,91;

c) euro 5.250 se la base imponibilesupera euro 180.859,91 ma non euro180.959,91;

d) euro 2.625 se la base imponibilesupera euro 180.959,91 ma non euro181.059,91;

d-bis) per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere b) e c), l’importo dellededuzioni indicate nelle precedenti lettereè aumentato, rispettivamente, di euro4.000, euro 3.000, euro 2.000 ed euro1.000 ».

Conseguentemente, sopprimere la letteran).

0. 7. 300. 27. Pizzolante.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera e), capoversocomma 5, lettera c) con la seguente:

c) il comma 4-bis, è sostituito dalseguente:

« 4-bis. Per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere da a) ad e), sonoammessi in deduzione, fino a concorrenza,i seguenti importi:

a) euro 10.000 se la base imponibilenon supera euro 180.759,91;

b) euro 7.875 se la base imponibilesupera euro 180.759,91 ma non euro180.859,91;

c) euro 5.250 se la base imponibilesupera euro 180.859,91 ma non euro180.959,91;

d) euro 2.625 se la base imponibilesupera euro 180.959,91 ma non euro181.059,91;

d-bis) per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere b) e c), l’importo dellededuzioni indicate nelle precedenti lettereè aumentato, rispettivamente, di euro4.000, euro 3.000, euro 2.000 ed euro1.000 ».

Conseguentemente, sopprimere la letteran).

0. 7. 300. 8. Ciccanti, Occhiuto, Calgaro.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera e), capoversocomma 5, lettera c) con la seguente:

c) il comma 4-bis, è sostituito dalseguente:

« 4-bis. Per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere da a) ad e), sonoammessi in deduzione, fino a concorrenza,i seguenti importi:

a) euro 10.000 se la base imponibilenon supera euro 180.759,91;

b) euro 7.875 se la base imponibilesupera euro 180.759,91 ma non euro180.859,91;

Mercoledì 14 novembre 2012 — 192 — Commissione V

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c) euro 5.250 se la base imponibilesupera euro 180.859,91 ma non euro180.959,91;

d) euro 2.625 se la base imponibilesupera euro 180.959,91 ma non euro181.059,91;

d-bis) per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere b) e c), l’importo dellededuzioni indicate nelle precedenti lettereè aumentato, rispettivamente, di euro4.000, euro 3.000, euro 2.000 ed euro1.000 ».

Conseguentemente, sopprimere la letteran).

0. 7. 300. 30. Marinello, Gioacchino Al-fano.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), capoverso 5, sostituire

la lettera c), con la seguente:

c) il comma 4-bis, è sostituito dalseguente:

« 4-bis, Per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere da a) ad e), sonoammessi in deduzione, fino a concorrenza,i seguenti importi:

a) euro 9.300 se la base imponibilenon supera euro 180.759,91;

b) euro 7.000 se la base imponibilesupera euro 180.759,91 ma non euro180.859,91;

c) euro 4.600 se la base imponibilesupera euro 180.859,91 ma non euro180.959,91;

d) euro 2.300 se la base imponibilesupera euro 180.959,91 ma non euro181.059,91;

d-bis) per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere b) e c), l’importo dellededuzioni indicate nelle precedenti lettereè aumentato, rispettivamente, di euro3.500, euro 2.800, euro 1.800 ed euro800 ».

Conseguentemente, sopprimere la letteran).

0. 7. 300. 74. Fluvi, Causi, Albini, Carella,D’Antoni, Fogliardi, Graziano, Marchi-gnoli, Piccolo, Pizzetti, Sposetti, Striz-zolo, Vaccaro, Verini, De Micheli.

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, alla lettera e), capoversocomma 6, aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: Entro tale data, il Governo regola,previa intesa in sede di Conferenza per-manente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, i rapporti finanziari con leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano in modo che sia garantital’invarianza delle risorse spettanti a legi-slazione vigente alle stesse regioni e pro-vince autonome.

0.7.300.78. Sereni, Causi.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), capoverso comma 6,aggiungere le seguenti parole: il Governodefinisce d’intesa con la Conferenza StatoRegioni Autonomie Locali le modalità diattuazione di quanto previsto al comma 7dell’articolo 6 del decreto legislativo 6maggio 2011, n. 68.

Conseguentemente, nel predetto commasostituire le parole: a decorrere dal 2013con le seguenti: a decorrere dal 2014.

0. 7. 300. 70. Sereni.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera e), aggiungere laseguente:

e-bis) dopo il comma 6, aggiungere ilseguente:

« 6-bis. Le disposizioni in materia difinanza pubblica destinate agli enti ed aisoggetti indicati nel conto economico con-

Mercoledì 14 novembre 2012 — 193 — Commissione V

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solidato della pubblica amministrazionenonché quelle di cui all’articolo 4, comma6, del decreto-legge 6 luglio 2012 n. 95,convertito, con modificazioni, dalla legge 7agosto 2012, n. 135, si applicano alle am-ministrazioni di cui all’articolo 1, comma2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,n. 165, e successive modificazioni, a de-correre dal loro inserimento nell’elencopredisposto dall’istituto nazionale di sta-tistica ai sensi dell’articolo 1, comma 3,della legge 31 dicembre 2009, n. 196, esuccessive modificazioni. Le disposizioni dicui all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito,con modificazioni, dalla legge 30 luglio2010, n. 122, e successive modificazioni, siapplicano alle stesse amministrazioni overicevano contributi a carico delle finanzepubbliche in misura superiore all’uno percento del totale delle entrate di bilancio ».

0. 7. 300. 79. Fluvi.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera e), aggiungere laseguente:

e-bis) dopo il comma 6, aggiungere ilseguente:

6-bis. Alla lettera b) dell’articolo 1,comma 204, della legge 24 dicembre 2007,n. 244, le parole: « , 2012 e 2013 » sonorispettivamente sostituite dalle seguenti: « ,2013 e 2014 Agli oneri derivanti dall’at-tuazione del presente comma si provvedequanto a 5 milioni di euro per l’anno2013, mediante corrispondente riduzionedell’autorizzazione di spesa di cui all’ar-ticolo 8, comma 1, lettera b), della legge 25marzo 1997, n. 68, come rideterminatadalla Tabella C e quanto a 5 milioni dieuro per l’anno 2013, mediante corrispon-dente riduzione delle autorizzazioni dispesa di cui alle leggi 18 dicembre 1997,n. 440, e 17 maggio 1999, n. 144, comerideterminate dalla tabella C. Il Ministro

dell’economia e delle finanze è autorizzatoad apportare, con propri decreti, le oc-correnti variazioni di bilancio ».

Conseguentemente alla tabella A, voceMinistero dell’economia e delle finanze, ap-portare le seguenti variazioni:

2013: – 14.000.

0. 7. 300. 26. Pizzolante, Marchioni.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera g) con laseguente:

g) sopprimere i commi 14, 15 e 16.

Conseguentemente all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 200milioni di euro per ciascuno degli anni2013, 2014 e 2015.

0. 7. 300. 50. Fogliato, Forcolin, Fugatti,Bitonci, D’Amico, Poliedri, Simonetti.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera g), comma 16, sopprimerele seguenti parole: sono finalizzate ad as-sicurare la conformità dell’ordinamentointerno a quello dell’Unione europea e.

0. 7. 300. 60. Lenzi, Fluvi.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera g) con laseguente:

g) sostituire i commi 14, 15 e 16 conil seguente:

« 16. In attesa della verifica della con-formità con l’ordinamento comunitario, ledisposizioni di cui al n. 41-bis della Ta-bella A, parte II, del decreto del Presidente

Mercoledì 14 novembre 2012 — 194 — Commissione V

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della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,continuano ad applicarsi ai contratti e alleconvenzioni stipulati fino al 31 dicembre2013 ».

* 0. 7. 300. 17. Toccafondi.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera g) con laseguente:

g) sostituire i commi 14, 15 e 16 conil seguente:

« 16. In attesa della verifica della con-formità con l’ordinamento comunitario, ledisposizioni di cui al n. 41-bis della Ta-bella A, parte II, del decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,continuano ad applicarsi ai contratti e alleconvenzioni stipulati fino al 31 dicembre2013 ».

* 0. 7. 300. 64. De Micheli.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera g) con laseguente:

g) sostituire i commi 14, 15 e 16 conil seguente:

« 16. In attesa della verifica della con-formità con l’ordinamento comunitario, ledisposizioni di cui al n. 41-bis della Ta-bella A, parte II, del decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,continuano ad applicarsi ai contratti e alleconvenzioni stipulati fino al 31 dicembre2013 ».

* 0. 7. 300. 65. Miotto.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la leggera g) con laseguente:

g) dopo il comma aggiungere i se-guenti:

« 16-bis. Al fine di non penalizzare i co-muni nell’erogazione dei servizi socio sa-nitari, è costituito un fondo presso ilMinistero dell’interno con lo scopo dineutralizzare l’aumento dell’aliquota Ivadi cui ai commi da 14 a 16.16-ter. Le modalità di distribuzione dellerisorse del fondo di cui al comma 16-bissono affidate ad un decreto del Ministrodell’interno, di concerto con il Ministrodell’economia e delle finanze, da emanarsientro 90 giorni dalla data di entrata invigore della presente legge ».

Conseguentemente all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 200milioni di euro per ciascuno degli anni2014, 2015 e 2016.

0. 7. 300. 52. Forcolin, Fugatti, Bitonci,D’Amico, Polledri, Simonetti.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 79milioni di euro per l’anno 2013, 97,6milioni di euro per l’anno 2014, 94,8milioni di euro per l’anno 2015.

* 0. 7. 300. 34. Paglia, Di Biagio, Menia.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) Sopprimere il comma 17.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 195 — Commissione V

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Conseguentemente all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 230milioni di euro per ciascuno degli anni2013, 2014 e 2015.

* 0. 7. 300. 46. Fugatti, Bitonci, D’Amico,Polledri, Simonetti.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

Conseguentemente, dopo la lettera h),aggiungere la seguente:h-bis) al comma 18, primo periodo, sosti-tuire le parole: « l’aliquota dello 0,05 percento » con le seguenti: « l’aliquota dello0,06 per cento »;

h-ter) al comma 19, sostituire le pa-role: « 0,05 per cento » con le seguenti:« 0,06 per cento ».

* 0. 7. 300. 36. Paglia, Di Biagio, Menia.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

Conseguentemente, dopo la lettera h),aggiungere le seguenti:

h-bis) al comma 18, primo periodosostituire le parole: « con l’aliquota dello0,05 per cento sul valore della transa-zione » con le seguenti: « con l’aliquotadello 0,06 per cento sul valore della tran-sazioni »;

h-ter) al comma 19, sostituire le pa-role: « con l’aliquota dello 0,05 per centosul valore nozionale di riferimento del

contratto » con le seguenti: « con l’aliquotadello 0,06 per cento sul valore nozionale diriferimento del contratto ».

* 0. 7. 300. 43. Marsilio.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

Conseguentemente, dopo il comma 37,aggiungere il seguente:

38. Per i maggiori oneri derivanti dallapresente disposizione, vengono previste,contemporaneamente nella data stabilitaper le elezioni del Senato e della Cameradei deputati le consultazioni elettorali perle elezioni dei sindaci, dei Presidenti delleregioni, dei Consigli comunali e regionali ilcui mandato sia in scadenza o per i qualisi verifichino una delle cause previste discioglimento anticipato, nel periodo com-preso tra la data di entrata in vigore delpresente decreto e il 30 giugno 2013.

0. 7. 300. 2. Bitonci, Simonetti, Polledri,D’Amico, Fugatti.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

Conseguentemente all’articolo 13,comma 2, dell’A.C. 5534-bis, aggiungere, infine, le parole: , ivi comprese le variazionidi cui al periodo successivo. Le dotazionidi parte corrente, relative alle autorizza-zioni di spesa del Ministero dell’economiae delle finanze di cui alla predetta TabellaC sono ridotte in maniera lineare per unimporto pari a 196 milioni di euro per

Mercoledì 14 novembre 2012 — 196 — Commissione V

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l’anno 2013, 241 milioni di euro per l’anno2014 e 234 milioni di euro per l’anno2015.

0. 7. 300. 66. Villecco Calipari, Ventura,Maran, Lenzi, Veltroni, Nannicini,Causi, Lo Moro, Realacci, Recchia,Rossa, Rugghia, Touadi, Verini, Calvisi,Ghizzoni.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera h) con laseguente:

h) sopprimere il comma 17.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, dell’A. C. 5534-bis, aggiungere, infine, le parole: , ivi comprese le variazionidi cui al periodo successivo. Le dotazionidi parte corrente, relative alle autorizza-zioni di spesa del Ministero dell’economiae delle finanze di cui alla predetta TabellaC sono ridotte in maniera lineare per unimporto pari a 80 milioni di euro perl’anno 2013, 98 milioni di euro per l’anno2014 e 95 milioni di euro per l’anno 2015.

0. 7. 300. 67. Villecco Calipari, Ventura,Maran, Lenzi, Veltroni, Nannicini,Causi, Lo Moro, Realacci, Recchia,Rossa, Rugghia, Touadi, Verini, Calvisi,Ghizzoni.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera h), sostituire le parole: aeuro 15.000 con le seguenti: a euro 45.000.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 50milioni di euro per l’anno 2013, 61 milionidi euro per l’anno 2014, 60 milioni di europer l’anno 2015.

0. 7. 300. 35. Di Biagio, Menia.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera h), aggiungere i seguentiperiodi: Sono esenti delle imposte di regi-

stro, ipotecarie e catastali i contratti dipermuta immobiliare, ove conclusi tra im-prese cessionarie operanti nel settore dellecostruzioni e persone fisiche cedenti chenon agiscono nell’esercizio di attività com-merciali, artistiche o professionali. Il Mi-nistro dell’economia e delle finanze, entro90 giorni dalla data di entrata in vigoredella presente legge, disciplina con propriodecreto le modalità per l’esenzione dalleimposte di cui al precedente periodo. Alfine di provvedere agli oneri di cui alpresente comma, a decorrere dall’anno2013 è istituito nello stato di previsione delMinistero dell’economia e delle finanze unFondo con una dotazione annua di 10milioni di euro.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessiva Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 10milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.

0. 7. 300. 1. Polledri.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera h) aggiungere leseguenti:

h-bis) al comma 18, primo periodosostituire le parole: « con l’aliquota dello0,05 per cento sul valore della transa-zione » con le seguenti: « con l’aliquotadello 0,08 per cento sul valore della tran-sazione »;

h-ter) al comma 19, sostituire le pa-role: « con l’aliquota dello 0,05 per centosul valore nozionale di riferimento delcontratto » con le seguenti: « con l’aliquotadello 0,08 per cento sul valore nozionale diriferimento del contratto ».

Mercoledì 14 novembre 2012 — 197 — Commissione V

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Conseguentemente, dopo la lettera p),aggiungere la seguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

« 37-bis. Alla Tabella A, parte II, alle-gata al decreto del Presidente della Re-pubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e suc-cessive modificazioni, è aggiunto, in fine, ilseguente numero:

“41-quinquies) pannolini, latte in pol-vere e liquido, latte speciale o vegetale perallergici o intolleranti, omogeneizzati eprodotti alimentari, strumenti per l’allat-tamento, prodotti per l’igiene, carrozzine,passeggini, culle, lettini, seggioloni, seggio-lini per automobili, girelli, destinati all’in-fanzia” ».

0. 7. 300. 39. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera h), aggiungere laseguente:

h-bis) dopo il comma 21, aggiungere ilseguente:

21-bis. Al comma 2 dell’articolo 2 deldecreto-legge 24 dicembre 2002, n. 282,convertito, con modificazioni, dalla legge21 febbraio 2003, n. 27, e successive mo-dificazioni, sono apportate le seguenti mo-dificazioni:

a) al primo periodo, le parole: « 1o

luglio 2011 » sono sostituite dalle seguenti:« 1o gennaio 2013 »;

b) al secondo periodo, le parole: « 30giugno 2012 » sono sostituite dalle se-guenti: « 30 giugno 2013 »;c) al terzo periodo, le parole: « 30 giugno2012 » sono sostituite dalle seguenti: « 30giugno 2013 ».

0. 7. 300. 44. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, apportare le seguenti modifica-zioni:

a) sopprimere la lettera i);

b) sostituire la lettera l) con la se-guente:

« l) sopprimere il comma 30 »;

c) sostituire la lettera m) con laseguente:

« m) sopprimere il comma 31 »;

d) sostituire la lettera o) con la se-guente:

« o) al comma 33, in fine, sostituire leparole “5 per cento” con le seguenti: “10per cento”.

0. 7. 300. 23. Zucchi.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, apportare le seguenti modifica-zioni:

a) sostituire la lettera i) con la seguente:« i) nel comma 29, primo periodo, sosti-tuire le parole « 2012, 2013 e 2014 » con leseguenti: « 2014 e 2015 » ed inserire ilseguente periodo: « Limitatamente al pe-riodo di imposta 2013 i medesimi redditisono rivalutati del 25 per cento. »; nelmedesimo comma, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: « Ai fini della determi-nazione dell’acconto delle imposte sui red-diti dovuto per l’anno 2013, si tiene contodelle disposizioni di cui al presentecomma »;

b) alla lettera l), sostituire il numero1) con il seguente:

« 1) al primo periodo, sostituire leparole: « i commi 1093 e 1094 » con leseguenti: « il comma 1093 e il secondoperiodo del comma 1094 » e dopo le pa-role: « dal periodo di imposta » inserire leseguenti: « successivo a quello » e conse-guentemente sopprimere la lettera o).

0. 7. 300. 59. Marinello.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 198 — Commissione V

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All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera l), sostituire il numero 1)con il seguente:

1) al primo periodo, sostituire leparole: « i commi 1093 e 1094 » con leseguenti: « il comma 1093 e il secondoperiodo del comma 1094 » e dopo le pa-role: « dal periodo di imposta » inserire leseguenti: « successivo a quello ».

Conseguentemente sopprimere la letteram) ed al comma 29, primo periodo, sosti-tuire le parole: del 15 per cento con leseguenti: 25 per cento.

0. 7. 300. 82. Beccalossi.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera l), sostituire il n. 1) con ilseguente:

1) al primo periodo, sostituire leparole: »i commi 1093 e 1094« con leseguenti: il comma 1093 e il secondoperiodo del comma 1094 e dopo le parole:dal periodo di imposta aggiungere le se-guenti: successivo a quello.

Conseguentemente,

a) sopprimere la lettera m);

b) all’articolo 13, comma 2, aggiun-gere, infine, le seguenti parole: , ivi com-prese le variazioni di cui al periodo suc-cessivo. Le dotazioni di parte correnterelative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a25,5 milioni di euro a decorrere dall’anno2013.

0. 7. 300. 29. Marinello, Gioacchino Al-fano.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera n), al comma 31-bis),sostituire le parole: a decorrere dal 2014con le seguenti: a decorrere dal 2013 esostituire l’ultimo periodo con il seguente:La dotazione annua del predetto fondo è

di 250 milioni di euro nel 2013, 248milioni di euro nel 2014 e di 292 milionidi euro a decorrere dal 2015.

Conseguentemente all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 250milioni di euro per l’anno 2013.

0. 7. 300. 58. Fugatti, Bitonci, D’Amico,Polledri, Simonetti.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera n), al comma 31-bis),sostituire le parole: che non si avvalgono dilavoratori dipendenti o assimilati, con leseguenti che si avvalgono fino ad un la-voratore dipendente o assimilato e sosti-tuire, all’ultimo periodo, le parole: 248milioni con le seguenti: 348 milioni.

Conseguentemente, al medesimo comma31-bis, aggiungere il seguente periodo: Peri maggiori oneri derivanti dalla presentedisposizione, vengono previste, contempo-raneamente nella data stabilita per leelezioni del Senato e della Camera deideputati le consultazioni elettorali per leelezioni dei sindaci, dei Presidenti delleregioni, dei Consigli comunali e regionali ilcui mandato sia in scadenza o per i qualisi verifichino una delle cause previste discioglimento anticipato, nel periodo com-preso tra la data di entrata in vigore delpresente decreto e il 30 giugno 2013.

0. 7. 300. 5. Bitonci, Fugatti, Simonetti,Polledri, D’Amico.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera n), capoverso comma3-bis., dopo le parole decreto del Ministrodell’economia e delle finanze. aggiungere leseguenti: , adottato previo parere conformedelle commissioni parlamentari compe-tenti per i profili di carattere economico e

Mercoledì 14 novembre 2012 — 199 — Commissione V

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finanziario, che si esprimono entro trentagiorni dalla data di trasmissione del rela-tivo schema.

0. 7. 300. 69. Duilio.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera n), dopo il comma 31-bis,aggiungere i seguenti:

31-ter. Per anno imposta 2012, i terri-tori colpiti dagli eventi alluvionali delnovembre 2012 sono esentati da paga-mento dell’acconto e saldo dell’impostaregionale sulle attività produttive IRAP.

31-quater. Per i maggiori oneri deri-vanti dal comma 31-ter, vengono previste,contemporaneamente nella data stabilitaper le elezioni del Senato e della Cameradei deputati le consultazioni elettorali perle elezioni dei sindaci, dei Presidenti delleregioni, dei Consigli comunali e regionali ilcui mandato sia in scadenza o per i qualisi verifichino una delle cause previste discioglimento anticipato, nel periodo com-preso tra la data di entrata in vigore delpresente decreto e il 30 giugno 2013.

0. 7. 300. 28. Bitonci, Fugatti, Simonetti,Polledri, D’Amico.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, premettere leseguenti parole:

All’articolo 3, sostituire il comma 59 conil seguente: 59. A decorrere dalla data dientrata in vigore del presente decreto,l’istituto sviluppo agroalimentare (ISA) èsoppresso, e la somma del capitale socialeè versata all’entrata del bilancio delloStato;

Conseguentemente, nella parte conse-quenziale, sopprimere la lettera o).

0. 7. 300. 71. Messina, Di Giuseppe, Rota.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, sostituire la lettera o) con laseguente:

o) sopprimere il comma 33.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: , ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 110milioni per l’anno 2013, e a 54 milioniannui a decorrere dall’anno 2014.

0. 7. 300. 73. Messina, Di Giuseppe, Rota.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera o), sopprimere il nume-ro 2).

0. 7. 300. 61. Negro, Fugatti, Bitonci,D’Amico, Polledri, Simonetti.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera p), dopo il comma 33-bisinserire il seguente:

33-ter. Al fine di favorire l’accesso almercato dei prodotti della pesca in con-dizioni di equità senza alterazioni dellaconcorrenza, conformemente ai principicomunitari vigenti in materia, al punto 3della tabella A allegata al testo unico dicui al decreto legislativo 26 ottobre 1995,n. 504, dopo la parola: « limitatamente »sono inserite le seguenti: « alla pesca e ».All’onere derivante dall’applicazione delpresente comma, valutato in 0,8 milioni dieuro per ciascuno degli anni 2013, 2014 e2015 si provvede mediante corrispondenteriduzione delle risorse di cui all’articolo 19della legge 8 luglio 1998, n. 230. Condecreto del Ministro dell’economia e dellefinanze sono apportate le relative varia-zioni di bilancio.

0. 7. 300. 31. Marinello.

(Inammissibile)

Mercoledì 14 novembre 2012 — 200 — Commissione V

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All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera p), dopo il comma 33-quinquies, aggiungere i seguenti:

33-sexies. All’articolo 14, comma 1, deldecreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214, le parole: 1o

gennaio 2013 sono sostituite dalle seguenti:1o gennaio 2014.

33-septies. A decorrere dal 1o gennaio2013, sulle superfici considerate ai fini deivigenti prelievi connessi al servizio di ge-stione dei rifiuti urbani e assimilati, di cuial capo III del decreto legislativo 15 no-vembre 1993, n. 507, all’articolo 49 deldecreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22,ed all’articolo 238 del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, si applica una mag-giorazione pari a 0,30 euro per metroquadrato, a copertura dei costi relativi aiservizi indivisibili dei comuni, i quali pos-sono, con deliberazione del consiglio co-munale, modificare in aumento la misuradella maggiorazione fino a 0,40 euro, an-che graduandola in ragione della tipologiadell’immobile e della zona ove è ubicato.

33-octies. Il comma 13-bis dell’articolodel decreto-legge 6 dicembre 2011,n. 201, convertito, con modificazioni,dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, siapplica a decorrere dal 1o gennaio 2013,con riferimento alle disposizioni di cui alcomma 2.

33-novies. Per l’anno 2013 i regimi diprelievo connessi al servizio di gestione deirifiuti solidi urbani ed assimilati adottatipresso ciascun comune restano invariatirispetto al 2012, ferme restando le potestàregolamentari comunali nell’ambito del re-gime di prelievo rispettivamente adottato.33-decies. Per l’anno 2013 il fondo speri-mentale di riequilibrio, come determinatoai sensi dell’articolo 2 del decreto legisla-tivo 14 marzo 2011, n. 23 ed i trasferi-menti erariali dovuti ai comuni della Re-gione Siciliana e della Regione Sardegnasono ridotti in misura corrispondente algettito derivante dalla maggiorazione stan-dard di cui al comma 33-sepries. In caso diincapienza ciascun comune versa all’en-

trata del bilancio dello Stato le sommeresidue. Con le procedure previste dall’ar-ticolo 27 della legge 5 maggio 2009, n. 42,le regioni Friuli-Venezia Giulia e Valled’Aosta, nonché le Province autonome diTrento e di Bolzano, assicurano il recu-pero al bilancio statale del predetto mag-gior gettito dei comuni ricadenti nel pro-prio territorio. Fino all’emanazione dellenorme di attuazione di cui allo stessoarticolo 27, a valere sulle quote di com-partecipazione ai tributi erariali, è accan-tonato un importo pari al maggior gettitodi cui al precedente periodo.

0. 7. 300. 24. Osvaldo Napoli, GioacchinoAlfano.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera p), dopo il comma 33-quinquies, aggiungere i seguenti:

33-sexies. All’articolo 14, comma 1, deldecreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214, le parole: ogennaio 2013 » sono sostituite dalle se-guenti: « o gennaio 2014 ».

33-septies. A decorrere dal 1o gennaio2013, sulle superfici considerate ai fini deivigenti prelievi connessi al servizio di ge-stione dei rifiuti urbani e assimilati, di cuial capo III del decreto legislativo 15 no-vembre 1993, n. 507, all’articolo 49 deldecreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22,ed all’articolo 238 del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, si applica una mag-giorazione pari a 0,30 euro per metroquadrato, a copertura dei costi relativi aiservizi indivisibili dei comuni, i quali pos-sono, con deliberazione del consiglio co-munale, modificare in aumento la misuradella maggiorazione fino a 0,40 euro, an-che graduandola in ragione della tipologiadell’immobile e della zona ove è ubicato.

33-octies. Il comma 13-bis dell’articolodel decreto-legge 6 dicembre 2011,n. 201, convertito, con modificazioni,dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, si

Mercoledì 14 novembre 2012 — 201 — Commissione V

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applica a decorrere dal 1o gennaio 2013,con riferimento alle disposizioni di cui alcomma 2.

33-novies. Per l’anno 2013 i regimi diprelievo connessi al servizio di gestione deirifiuti solidi urbani ed assimilati adottatipresso ciascun comune restano invariatirispetto al 2012, ferme restando le potestàregolamentari comunali nell’ambito del re-gime di prelievo rispettivamente adottato.

0. 7. 300. 32. Osvaldo Napoli.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), dopo il comma 33-quinquies, aggiungere il seguente:

33-sexies. All’articolo 24, comma 4,della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sop-primere le seguenti parole: « ivi compresoil riscaldamento delle serre ». All’onerederivante dall’applicazione del presentecomma pari a euro 10 milioni 950 milaper ciascuno degli anni del triennio 2013-2015 si provvede:

a) per l’anno 2013, quanto a euro 10milioni 950 mila, mediante parziale uti-lizzazione delle residue disponibilità delFondo per lo sviluppo della meccanizza-zione in agricoltura di cui all’articolo 12della legge 27 ottobre 1966, n. 910. A talfine il Ministero dell’economia e dellefinanze, a valere sulle predette disponibi-lità, provvede a versare all’entrata delbilancio dello Stato la somma di 10 milioni950 mila euro;

b) per ciascuno degli anni 2014 e2015 mediante corrispondente utilizzo diquota parte delle somme derivanti dallariduzione, aumentata di un punto percen-tuale, dei consumi medi standardizzati digasolio da ammettere all’impiego agevolatoin lavori agricoli di cui al comma 33.

* 0. 7. 300. 55. Marinello.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera e), dopo il comma 33-quinquies, aggiungere il seguente:

33-sexies. All’articolo 24, comma 4,della legge 23 dicembre 2000, n. 388, sop-primere le seguenti parole: « ivi compresoil riscaldamento delle serre ». All’onerederivante dall’applicazione del presentecomma pari a euro 10 milioni 950 milaper ciascuno degli anni del triennio 2013-2015 si provvede:

a) per l’anno 2013, quanto a euro 10milioni 950 mila, mediante parziale uti-lizzazione delle residue disponibilità delFondo per lo sviluppo della meccanizza-zione in agricoltura di cui all’articolo 12della legge 27 ottobre 1966, n. 910. A talfine il Ministero dell’economia e dellefinanze, a valere sulle predette disponibi-lità, provvede a versare all’entrata delbilancio dello Stato la somma di 10 milioni950 mila euro;

b) per ciascuno degli anni 2014 e2015 mediante corrispondente utilizzo diquota parte delle somme derivanti dallariduzione, aumentata di un punto percen-tuale, dei consumi medi standardizzati digasolio da ammettere all’impiego agevolatoin lavori agricoli di cui al comma 33.

* 0. 7. 300. 81. Beccalossi.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p), aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

37-bis. Le disposizioni contenute nel-l’articolo 1, comma 129, si applicano an-che alle società considerate non operativenel periodo d’imposta in corso al 31 di-cembre 2012, nonché a quelle che a taledata si trovano nel primo periodo d’im-posta. In tal caso, lo scioglimento ovvero latrasformazione in società semplice, di cuiall’articolo 1, commi da 111 a 117, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296, può essere

Mercoledì 14 novembre 2012 — 202 — Commissione V

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eseguito entro il 30 settembre 2013. Lacondizione di iscrizione dei soci personefisiche nel libro dei soci deve essere veri-ficata alla data del 31 dicembre 2012,ovvero entro trenta giorni dalla data dientrata in vigore della presente legge inforza di un titolo di trasferimento aventedata certa anteriore al 1o gennaio 2013. Lealiquote delle imposte sostitutive di cuiall’articolo 1, comma 112, primo e secondoperiodo, della legge 27 dicembre 2006,n. 296, sono fissate nella misura rispetti-vamente del 10 e del 5 per cento.

0. 7. 300. 53. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera p), dopo il comma 33-quinquies, aggiungere il seguente:

33-sexies. I commi da 2 a 10 deldecreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214, sono abrogati.

Conseguentemente, all’articolo 13,comma 2, aggiungere, in fine, le parole: ivicomprese le variazioni di cui al periodosuccessivo. Le dotazioni di parte corrente,relative alle autorizzazioni di spesa di cuialla predetta Tabella C sono ridotte inmaniera lineare per un importo pari a 200milioni di euro per ciascuno degli anni2013, 2014 e 2015.

0. 7. 300. 56. Montagnoli, Fugatti, Bi-tonci, Polledri, D’Amico, Simonetti.

(Inammissibile)

All’emendamento 7. 300 lettera p), dopoil comma 33-quinquies, aggiungere il se-guente:

36-sexies. Le disposizioni di cui all’ar-ticolo 22 del decreto-legge 31 maggio 2010,n. 78, convertito, con modificazioni, dallalegge 30 luglio 2010, n. 122, si applicanoagli accertamenti relativi ai redditi pro-dotti nel periodo d’imposta successivo a

quello in corso alla data all’entrata invigore della presente legge.

0. 7. 300. 63. Fugatti, Bitonci, D’Amico,Polledri, Simonetti.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p), aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

38. Alla lettera i), del comma 1, del-l’articolo 7, del decreto legislativo 30 di-cembre 1992, n. 504, e successive modifi-cazioni, sono aggiunte, in fine, le seguentiparole: »A decorrere dal 1o gennaio 2013,l’esenzione di cui alla presente lettera nonsi applica, in ogni caso, agli immobili e aiterreni di proprietà delle fondazioni ban-carie di cui al decreto legislativo 17 maggio1999, n. 153, dei partiti e movimenti po-litici, e delle organizzazioni sindacali.

0. 7. 300. 41. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p) aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

37-bis. Al comma 28, dell’articolo 35,del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223,convertito, con modificazioni, dalla legge 4agosto 2006, 248, sono apportate le se-guenti modifiche:

a) al primo periodo, le parole: « e delversamento dell’imposta sul valore ag-giunto dovuta » sono sostituite dalla se-guente: « dovute »;

b) il secondo ed il terzo periodo sonosostituiti dal seguente: « La responsabilitàsolidale non opera qualora l’appaltatoreacquisisca dal subappaltatore responsabiledell’adempimento, prima del versamentodel corrispettivo, il modello di pagamentounificato, di cui all’articolo 17 del decretolegislativo 9 luglio 1997, n. 241, unita-

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mente ad una autodichiarazione, resa dalmedesimo soggetto, ai sensi del decreto delPresidente della Repubblica 28 dicembre2000, n. 445, attestante che, con dettomodello, si è provveduto al versamentodelle ritenute sui redditi dei lavoratoridipendenti impiegati nell’ambito dell’ap-palto »;

c) dopo l’ultimo periodo è aggiunto ilseguente: « L’appaltatore può in ogni casoeccepire il beneficio della preventivaescussione del patrimonio del responsabiledell’inadempimento. La responsabilità so-lidale non si applica relativamente al pa-gamento delle sanzioni civili, di cui ri-sponde solo il responsabile dell’inadempi-mento ».

0. 7. 300. 54. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p) aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

37-bis. All’articolo 1, comma 37, dellalegge 24 dicembre 2007, n. 244, e succes-sive modificazioni, sono apportate le se-guenti modifiche:

a) le parole: « , primo periodo, » sonosoppresse;

b) le parole: « 30 novembre 2007 »sono sostituite dalle seguenti: « 30 novem-bre 2012 »;

c) le parole: « 30 aprile 2008 » sonosostituite dalle seguenti parole: « 30 aprile2013 »;

d) le parole: « 1o gennaio 2008 » sonosostituite dalle seguenti: « 1o gennaio2013 »;

e) le parole: « 1o gennaio 2007 » sonosostituite dalle seguenti: « 1o gennaio2012 »;

f) le parole: « 16 dicembre 2008 »sono sostituite dalle seguenti: « 16 dicem-bre 2013 »;

g) le parole: « 16 marzo 2009 » sonosostituite dalle seguenti: « 16 marzo 2014 ».

0. 7. 300. 51. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p) aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

37-bis. All’articolo 3, comma 1, deldecreto del Presidente della Repubblica 9giugno 2000, n. 277, e successive modifi-cazioni, dopo le parole: « entro il mesesuccessivo alla scadenza di ciascun trime-stre solare » sono aggiunte le seguenti:« ovvero, previa opzione da comunicarsiall’Agenzia delle dogane secondo le moda-lità stabilite con apposita determinazionedel Direttore della medesima agenzia, en-tro il 30 giugno successivo alla scadenza diciascun anno solare ».

0. 7. 300. 48. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p), aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

37-bis. All’articolo 7 del decreto legi-slativo 18 dicembre 1997, n. 471, e suc-cessive modificazioni, il comma 4-bis èsostituito dal seguente:

« 4-bis. È punito con la sanzione am-ministrativa prevista dall’articolo 11,comma 4, il cedente o il prestatore cheomette di inviare nei termini previsti, lacomunicazione di cui all’articolo 1, comma1, lettera c), ultimo periodo, del decreto-legge 29 dicembre 1983, n. 746, convertito,

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con modificazioni, dalla legge 27 febbraio1984, n. 17, o la invia con dati incompletio inesatti ».

0.7. 300. 49. Marsilio.

(Inammissibile)

All’emendamento 3.300, parte conse-quenziale, dopo la lettera p), aggiungere laseguente:

q) dopo il comma 37, aggiungere ilseguente:

37-bis. All’articolo 2 del decreto-legge13 agosto 2011 n. 138, convertito, conmodificazioni, dalla legge 14 settembre2011, n. 148, il comma 36-sexiesdecies èsostituito dal seguente:

« 36-sexiesdecies. Al fine di garantirel’attività di controllo, nelle ipotesi di cui alcomma 36-quaterdecies l’impresa conce-dente comunica all’Agenzia delle entrate,in un apposito allegato della dichiarazionedei redditi, i dati relativi ai beni concessiin godimento. Per l’omissione della comu-nicazione, ovvero per la trasmissione dellastessa con dati incompleti o non veritieri,è dovuta una sanzione amministrativa parial 30 per cento della differenza di cui alcomma 36-quinquiesdecies. Qualora, nel-l’ipotesi di cui al precedente periodo, icontribuenti si siano conformati alle di-sposizioni di cui ai commi 36-quaterdeciese 36-quinuuiesdecies, è dovuta la sanzionedi cui all’articolo 11, comma 1, lettera a)del decreto legislativo 18 dicembre 1997n. 471.

39. Le modifiche di cui al comma 38 siapplicano in relazione ai beni concessi ingodimento a decorrere dal periodo d’im-posta in corso al 31 dicembre 2012.

0.7.300.45. Marsilio.

(Inammissibile)

Al comma 2, sostituire il secondo pe-riodo con il seguente: La dotazione delpredetto fondo è di 250 milioni di euro per

l’anno 2013, di 850 milioni di euro perl’anno 2014, di 600 milioni di euro perl’anno 2015 e di 650 milioni di euro adecorrere dall’anno 2016.

Conseguentemente, all’articolo 12:

a) sostituire il comma 1 con il se-guente: 1. Il comma 1-ter dell’articolo 40del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,convertito, con modificazioni, dalla legge15 luglio 2011, n. 111, è sostituito dalseguente:

« 1-ter. A decorrere dal 1o luglio2013, l’aliquota IVA del 21 per cento èrideterminata nella misura del 22 percento. »;

b) sopprimere il comma 2;

c) al comma 3, quarto periodo, sosti-tuire le parole da: ed il Governo fino allafine del comma, con le seguenti: il Governo,previa comunicazione alle Camere, pro-muove un’apposita iniziativa legislativa perdestinare le risorse di cui al presentecomma a politiche per l’incremento dellaproduttività;

d) dopo il comma 3, aggiungere ilseguente:

3-bis. Le misure di cui al comma 3,si applicano con le medesime modalitàanche per il periodo dal 1o gennaio 2014al 31 dicembre 2014 entro il limite mas-simo complessivo di 800 milioni di euro. Ilrelativo onere non può essere superiore a600 milioni di euro per l’anno 2014 e 200milioni di euro per l’anno 2015 e, a talfine, il termine per l’emanazione del de-creto di cui al comma 3, terzo periodo, èfissato al 15 gennaio 2014;

e) sostituire i commi da 4 a 6 con iseguenti:

4. A decorrere dal 1o gennaio 2013,nell’articolo 12, comma 1, lettera c), deltesto unico delle imposte sui redditi, di cuial decreto del Presidente della Repubblica

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22 dicembre 1986, n. 917, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al primo periodo, le parole: « 800euro » sono sostituite dalle seguenti: « 980euro »;

b) al secondo periodo, le parole: « 900euro » sono sostituite dalle seguenti:« 1.080 euro ».

5. All’articolo 11 del decreto legislativo15 dicembre 1997, n. 446, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1, lettera a), numero 2),le parole: « 4.600 euro » e « 10.600 euro »sono sostituite, rispettivamente, dalle se-guenti: « 7.500 euro » e « 13.500 euro »;

b) al comma 1, lettera a), numero 3),le parole: « 9.200 euro » e « 15.200 euro »sono sostituite, rispettivamente, dalle se-guenti: « 15.000 euro » e « 21.000 euro »;

c) il comma 4-bis è sostituito dalseguente:

« 4-bis. Per i soggetti di cui all’arti-colo 3, comma 1, lettere da a) ad e), sonoammessi in deduzione, fino a concorrenza,i seguenti importi:

a) euro 8.000 se la base imponibilenon supera euro 180.759,91;

b) euro 6.000 se la base imponibilesupera euro 180.759,91 ma non euro180.839,91;

c) euro 4.000 se la base imponibilesupera euro 180.839,91 ma non euro180.919,91;

d) euro 2.000 se la base imponibilesupera euro 180.919,91 ma non euro180.999,91;

d-bis) per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere b) e c), l’importo dellededuzioni indicate nelle precedenti lettereè aumentato, rispettivamente, di euro2.500, euro 1.875, euro 1.250 ed euro625. ».

6. Le disposizioni del comma 5 siapplicano a decorrere dal periodo d’im-

posta successivo a quello in corso al 31dicembre 2013. »;

f) sopprimere i commi da 7 a 11;

g) sostituire il comma 16 con il se-guente: 16. Le disposizioni dei commi 14 e15 sono finalizzate ad assicurare la con-formità dell’ordinamento interno a quellodell’Unione europea, e si applicano alleoperazioni effettuate sulla base di con-tratti stipulati dopo il 31 dicembre 2013.;

h) sostituire il comma 17 con ilseguente: 17. L’agevolazione di cui all’ar-ticolo 34, primo comma, del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 601, non opera qualora gli emo-lumenti ivi indicati sono percepiti, a titolodi reversibilità, da soggetti titolari di red-dito complessivo superiore a euro 15.000;

i) al comma 29, primo periodo, sosti-tuire le parole: 2012, 2013 e 2014 con leseguenti: 2013, 2014 e 2015; al medesimocomma, aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: Ai fini della determinazione del-l’acconto delle imposte sui redditi dovuteper l’anno 2013, si tiene conto delle di-sposizioni di cui al presente comma;

l) al comma 30:

1) al primo periodo, dopo le parole:dal periodo d’imposta aggiungere le se-guenti: successivo a quello;

2) sostituire il secondo periodo conil seguente: Ai fini della determinazionedell’acconto delle imposte sui redditi do-vuto per il periodo d’imposta successivo aquello in corso al 31 dicembre 2012, sitiene conto delle disposizioni di cui alpresente comma.;

m) al comma 31, sostituire le parole:sono dettate con le seguenti: possono es-sere adottate;

n) dopo il comma 31, aggiungere ilseguente:

31-bis. Nello stato di previsione delMinistero dell’economia e delle finanze èistituito, a decorrere dal 2014, un fondo,finalizzato ad escludere dall’ambito di ap-

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plicazione dell’imposta regionale sulle at-tività produttive di cui al decreto legisla-tivo 15 dicembre 1997, n. 446, le personefisiche esercenti attività commerciali di cuiall’articolo 55 del testo unico delle impostesui redditi di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, ovvero arti e professioni, che nonsi avvalgono di lavoratori dipendenti oassimilati e che impiegano, anche me-diante locazione, beni strumentali il cuiammontare massimo è determinato condecreto del Ministro dell’economia e dellefinanze. La dotazione annua del predettofondo è di 248 milioni di euro nel 2014 edi 292 milioni di euro a decorrere dal2015.

o) al comma 33:

1) sostituire le parole: A decorreredal 1o gennaio 2013 con le seguenti: Adecorrere dal 1o gennaio 2014;

2) aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: Limitatamente all’anno 2013 imedesimi consumi medi standardizzati dicui al periodo precedente sono ridotti del10 per cento.;

p) dopo il comma 33, aggiungere iseguenti:

33-bis. All’articolo 19 del decreto-legge6 dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, e successive modificazioni,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 13, le parole: « dal2011 » sono sostituite dalle seguenti: « dal2012 »;

b) al comma 15-bis:

1) le parole da: « Per i soggetti cheprestano lavoro all’estero per lo Statoitaliano, per una sua suddivisione politicao amministrativa o per un suo ente localee le persone fisiche che lavorano all’esteropresso organizzazioni internazionali cuiaderisce l’Italia la cui residenza fiscale inItalia sia determinata, in deroga agli or-dinari criteri previsti dal Testo Unico delleimposte sui redditi, in base ad accordiinternazionali ratificati, » sono soppresse;

2) il secondo e il sesto periodo sonosoppressi;

c) dopo il comma 15-bis, è aggiuntoil seguente: « 15-ter. Per gli immobili di cuial comma 15-bis e per gli immobili nonlocati assoggettati all’imposta di cui alcomma 13 non si applica l’articolo 70,comma 2, del testo unico di cui al decretodel Presidente della Repubblica 22 dicem-bre 1986, n. 917 »;

d) al comma 17, dopo le parole:« persone fisiche » sono aggiunte le se-guenti: « , ivi comprese quelle relative allemodalità di versamento dell’imposta inacconto e a saldo »;

e) al comma 18, le parole: « dal 2011 »sono sostituite dalle seguenti « dal 2012 »;

f) al comma 20, primo periodo, leparole: « il 2011 e » e, al secondo periodo,le parole: « detenuti in Paesi dell’Unioneeuropea o in Paesi aderenti allo Spazioeconomico Europeo che garantiscono unadeguato scambio di informazioni » sonosoppresse;

g) al comma 22, dopo le parole:« persone fisiche » sono aggiunte le se-guenti: « , ivi comprese le modalità diversamento dell’imposta in acconto e asaldo »;

h) al comma 23, le parole: « , dispo-nendo comunque che il versamento delleimposte di cui ai commi 13 e 18 èeffettuato entro il termine del versamentoa saldo delle imposte sui redditi relativeall’anno di riferimento » sono soppresse.

33-ter. I versamenti relativi all’impostasul valore degli immobili situati all’esteroe all’imposta sul valore delle attività fi-nanziarie detenute all’estero effettuati perl’anno 2011 in conformità al Provvedi-mento del Direttore dell’Agenzia delle en-trate del 5 giugno 2012 si consideranoeseguiti in acconto per l’anno 2012, aisensi, rispettivamente, dei commi 17 e 22dell’articolo 19 del decreto-legge 6 dicem-bre 2011, n. 201, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,n. 214.

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33-quater. Al decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 10, primo comma,n. 4), il primo periodo è sostituito dalseguente: « le operazioni relative ad azioni,obbligazioni o altri titoli non rappresen-tativi di merci e a quote sociali, eccettuatila custodia e l’amministrazione dei titolinonché il servizio di gestione individualedi portafogli; le operazioni relative a valorimobiliari e a strumenti finanziari diversidai titoli, incluse le negoziazioni e leopzioni ed eccettuate la custodia e ammi-nistrazione nonché il servizio di gestioneindividuale di portafogli »;

b) all’articolo 36, terzo comma, dopoil sesto periodo è aggiunto il seguente: « Ledisposizioni del presente comma si appli-cano altresì ai soggetti che svolgono sia ilservizio di gestione individuale di porta-fogli, ovvero prestazioni di mandato, me-diazione o intermediazione relative al pre-detto servizio, sia attività esenti da impo-sta ai sensi dell’articolo 10, primocomma. ».

33-quinquies. Le disposizioni delcomma 33-quater si applicano alle opera-zioni effettuate a partire dal 1o gennaio2013.

7.300. I Relatori.

EMENDAMENTO 7.400.

Dopo il comma 39, è aggiunto il se-guente:

40. Le autorizzazioni di spesa di cuiagli articoli 8 e 21 della legge 23 febbraio2001, n. 38. sono ridotte complessiva-mente nella misura di 2,7 milioni di euroa decorrere dall’anno 2013. Il Ministrodell’economia e delle finanze è autorizzatoad apportare, con propri decreti, le oc-correnti variazioni di bilancio.

Conseguentemente, alla tabella C, mis-sione: Relazioni finanziarie con le auto-nomie locali programma: Regolazioni con-

tabili ed altri trasferimenti alle Regioni astatuto speciale voce: Ministero dell’econo-mia e delle finanze, Legge n. 38 del 2001,articolo 16, comma 2, apportare le seguentivariazioni:

2013:CP: + 2.700;CS: + 2.700.

2014:CP: + 2.700;CS: + 2.700.

2015:CP: + 2.700;CS: + 2.700.

7.400. I Relatori.

ART. 8.

EMENDAMENTO 8.550.

Sostituire il comma 6 con i seguenti:

6. Per la prosecuzione della realizza-zione del Sistema MO.S.E. è autorizzata laspesa di 45 milioni di euro per il 2013, di305 milioni di euro per il 2014, e di 400milioni di euro per ciascuno degli anni2015 e 2016.

6-bis. Al fine di consentire il finanzia-mento degli interventi di cui agli articoli 5e 6 della legge 29 novembre 1984 n. 798,una quota pari al 5 per cento, delle risorsedi cui al comma 6, è destinata, a decorreredall’anno 2014, ai comuni di Venezia,Chioggia e Cavallino Treporti, previa ri-partizione del Comitato di indirizzo coor-dinamento e controllo di cui all’articolo 4della medesima legge n. 798 del 1984.6-ter. Al fine di consentire il finanzia-mento delle attività finalizzate alla realiz-zazione di una piattaforma d’altura avantial Porto di Venezia è autorizzato il tra-sferimento all’Autorità Portuale di Veneziadi 5 milioni di euro per il 2013 e di 95milioni di euro per il 2014.

6-quater. All’articolo 32, comma 1, deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-

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tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, e successive modifica-zioni, dopo le parole: « Fondo infrastrut-ture ferroviarie, stradali e relativo a operedi interesse strategico » sono inserite leseguenti: « nonché per gli interventi di cuiall’articolo 6 della legge 29 novembre 1984,n. 798 ».

6-quinquies. Al fine di consentire ilfinanziamento degli interventi di cui al-l’articolo 6 della legge 29 novembre 1984n. 798, con l’utilizzo delle risorse di cui alprecedente comma 6-quater, si procede agarantire l’importo di euro 50 milioni avalere sulle risorse stanziate per il 2012mediante apposita deliberazione del Co-mitato interministeriale per la program-mazione economica (CIPE) di assegna-zione dei fondi con conseguente rideter-minazione delle precedenti assegnazioni.

8. 550. I Relatori.

EMENDAMENTO 8.600 E RELATIVISUBEMENDAMENTI

All’emendamento 8.600, aggiungere, infine, le parole: , nonché, nella misura di 3milioni di euro, per il personale di cuiall’articolo 20, comma 1, della legge 18giugno 2009, n. 69.

0. 8. 600. 1. Duilio.

(Inammissibile)

Al comma 20, dopo le parole: legge 23maggio 1927, n. 135, aggiungere le se-guenti: nonché al fine di assumere a tempodeterminato, per l’anno 2013, nel limite dispesa di 500.000 euro, i lavoratori cassain-tegrati, in mobilità, socialmente utili e idisoccupati e gli inoccupati che, a partiredall’anno 2010, hanno partecipato a pro-getti formativi regionali o provincialipresso gli uffici giudiziari per lo smalti-mento dell’arretrato.

8. 600. I Relatori.

EMENDAMENTO 8.650 E RELATIVISUBEMENDAMENTI

All’emendamento 8.650, dopo le parole:in conto capitale aggiungere le seguenti:con particolare riferimento a quelli relativialla messa in sicurezza del territorio nellearee del Mezzogiorno e

0.8.650.3. Occhiuto.

All’emendamento 8.650, primo periodo,sostituire le parole da: dagli eventi fino allafine del periodo con le seguenti: dagli eventialluvionali e tellurici che hanno colpito ilterritorio nazionale nell’anno 2012.

0.8.650.2. Polledri.

All’emendamento 8.650, aggiungere, infine, il seguente periodo: Le risorse di cuial presente comma sono ripartite tra leRegioni colpite dagli eventi alluvionali delmese di novembre 2012 mediante accordoda sancire, entro il 31 gennaio 2013, nellaConferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le Regioni e le province autonomedi Trento e di Bolzano.

0.8.650.1. Mariani, Fluvi, Toccafondi, Sani,Sereni, Rubinato.

Sostituire il comma 8 con il seguente: 8.Il fondo di cui all’articolo 6, comma 1, deldecreto-legge 3 maggio 1991, n. 142, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 3luglio 1991, n. 195, è incrementato nellamisura di 250 milioni di euro nell’anno2013 per interventi in conto capitale nelleregioni e nei comuni interessati daglieventi alluvionali che hanno colpito ilterritorio nazionale nel mese di novembre2012. Ulteriori risorse fino alla concor-renza di 50 milioni di euro sono destinatealla medesima finalità a valere sulle ri-sorse rivenienti dalle revoche di cui all’ar-ticolo 32, commi 2, 3 e 4 del decreto-legge6 luglio 2011, n. 98, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 15 luglio 2011,n. 111.

8.650. I Relatori.

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EMENDAMENTO 8.700.

Al comma 17, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Le somme attribuite alleregioni nell’anno 2013 ai sensi del presentecomma non sono computate ai fini delconseguimento degli obiettivi previsti dalpatto di stabilità interno.

Conseguentemente, al comma 22, sosti-tuire le parole: 500 milioni di euro con leseguenti: 277 milioni di euro.

8. 700. I Relatori.

ART. 12.

EMENDAMENTO 12.500 E RELATIVISUBEMENDAMENTI

All’emendamento 12.500, sostituire leparole: anche se gravato da usi civici conle seguenti: anche rimovendo gli usi civiciche gravano sugli stessi immobili.

0. 12. 500. 1. Nannicini.

All’emendamento 12.500, comma 38, ag-giungere, in fine, le parole: salva la corre-sponsione del giusto compenso o corri-spettivo economico agli aventi diritto degliusi civici stessi.

0. 12. 500. 2. Rosato.

All’emendamento 12.500, aggiungere ilseguente comma:

39. È data facoltà ai titolari degliimmobili gravati di uso civico, debitamenteaccertato, di affrancare l’immobile dalvincolo pagando al Comune una sommanon inferiore al 5 per cento e non acce-dente il 15 per cento del valore dell’im-mobile determinato da apposita stima ef-fettuata dal Comune medesimo.

0. 12. 500. 3. Simonetti.

Dopo il comma 37, aggiungere il se-guente:

38. Le regioni, le province e i comunipossono valorizzare il patrimonio immo-biliare, anche se gravato da usi civici, perdestinarlo ad opere di interesse pubblicoovvero ad attività economiche.

12. 500. I Relatori.

Dopo il comma 37, aggiungere il se-guente:

38. Le regioni, le province e i comunipossono valorizzare il patrimonio immo-biliare, anche se gravato da usi civici, perdestinarlo ad opere di interesse pubblicoovvero ad attività economiche, fatti salvi,in ogni caso, i vincoli paesaggistici sullezone gravate da usi civici previsti dall’ar-ticolo 142, comma 1, lettera h), del Codicedei beni culturali e del paesaggio di cui aldecreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42,e successive modificazioni.

12.500. (Nuova formulazione). I Relatori.

EMENDAMENTO 12.600.

Dopo il comma 37, aggiungere il se-guente:

38. All’articolo 1, comma 434, dellalegge 30 dicembre 2004, n. 311, al primoperiodo, la parola: « decennale » è sosti-tuita dalla seguente: « quinquennale ».

12.600. I Relatori.

(Inammissibile)

EMENDAMENTO 12.601.

Al comma 3, sostituire le parole: 1.200milioni di euro con le seguenti: 950 mi-lioni.

Conseguentemente dopo il comma 37aggiungere il seguente: Il fondo di cuiall’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 3maggio 1991, n. 142, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 3 luglio 1991,n. 195, è incrementato nella misura di 250milioni di euro nell’anno 2013 da desti-

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nare a interventi in conto capitale nelleregioni e nei comuni interessati daglieventi alluvionali che hanno colpito ilterritorio nazionale nel mese di novembre2012. Le risorse di cui al primo periodosono ripartite con decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri su proposta deipresidenti delle regioni interessate. I pre-sidenti delle regioni interessate operano inqualità di commissari delegati con i poterie le modalità di cui al decreto-legge 6giugno 2012, n. 74, convertito, con modi-

ficazioni, dalla legge 1o agosto 2012,n. 122.

12.601. I Relatori.

EMENDAMENTO 14.1.

Al comma 1, sopprimere le parole: salvoquanto previsto dall’articolo 9, comma 2, edall’articolo 12, commi da 4 a 10, ecomma 30.

14.1. I Relatori.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 211 — Commissione V

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ALLEGATO 2

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 ebilancio pluriennale per il triennio 2013-2015 (C. 5535 Governo).

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 6.

Al comma 6, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Resta fermo quanto pre-visto dall’articolo 15, comma 9, primoperiodo, della legge 26 febbraio 1987,n. 49, e successive modificazioni.

6. 1. Tempestini, Pianetta.

ART. 10.

Al comma 3, sostituire le parole: 250ufficiali in ferma prefissata o in raffermasono sostituite dalle seguenti: 210 ufficialiin ferma prefissata o in rafferma.

Conseguentemente al medesimo articolo,al comma 4 sostituire le parole: , è fissatoin 156 unità sono sostituite dalle seguenti:è fissato in 136 unità.

10. 1. Il Governo.

ART. 11.

Al comma 2, apportare le seguenti mo-difiche:

a) alla lettera a):

1) al numero 2), sostituire le parole:n. 25 con le seguenti: n. 27;

2) al numero 3), sostituire le parole:n. 45 con le seguenti: n. 18;

3) sopprimere il punto 4).

b) alla lettera b):

1) al numero 2), sostituire le parole:n. 103 con le seguenti: n. 85;

2) al numero 3), sostituire le parole:n. 57 con le seguenti: n. 39;

11. 1. Il Governo.

TAB. 2.

Allo stato di previsione del Ministerodell’economia e delle finanze, missione 1 -Politiche economico-finanziarie e di bilan-cio, programma 1.1 – Regolazione giuri-sdizione e coordinamento del sistema dellafiscalità, apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: – 4.200.000;CS: – 4.200.000.

2014:

CP: – 4.200.000;CS: – 4.200.000.

2015:

CP: – 4.200.000;CS: – 4.200.000.

Conseguentemente, allo stato di previ-sione del Ministero della giustizia, mis-sione: 1 – Giustizia, programma: 1.1 Am-ministrazione penitenziaria, apportare leseguenti variazioni:

2013:

CP: + 4.200.000;CS: + 4.200.000.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 212 — Commissione V

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2014:

CS: + 4.200.000;CS: + 4.200.000.

2015:

CS: + 4.200.000;CS: + 4.200.000.

Tab. 2. 3. Il Governo.

Allo stato di previsione del Ministerodell’economia e delle finanze, missione: 1– Politiche economico-finanziarie e di bi-lancio, programma: 1.7 - Analisi, monito-raggio e controllo della finanza pubblica epolitiche di bilancio, apportare le seguentivariazioni:

2013:

CP: + 1.000.000;CS: + 1.000.000.

Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, alla missione: 21 – Organicostituzionali, a rilevanza costituzionale ePresidenza del Consiglio dei ministri, pro-gramma: 21.3 – Presidenza del Consiglio,apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: − 1.000.000;CS: − 1.000.000.

Tab. 2. 1. Il Relatore.

TAB. 3.

Allo stato di previsione del Ministerodello sviluppo economico, missione: 1 –Competitività e sviluppo delle imprese,programma: 1.1 – Regolamentazione, in-centivazione dei settori imprenditoriali,riassetti industriali, sperimentazione tec-nologica, lotta alla contraffazione, tuteladella proprietà industriale apportare leseguenti variazioni:

2013:

CP: – 1.295.970;CS: – 1.295.970.

2014:

CP: – 1.325.457;CS: – 1.325.457.

2015:

CP: – 1.704.518;CS: – 1.704.518.

Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, medesima missione, pro-gramma: 1.2. – Promozione, coordina-mento, sostegno e vigilanza del movimentocooperativo, apportare le seguenti varia-zioni:

2013:

CP: + 1.295.970;CS: + 1.295.970.

2014:

CP: + 1.325.457;CS: + 1.325.457.

2015:

CP: + 1.704.518;CS: + 1.704.518.

Tab. 3. 1. Baccini.

TAB. 8.

Allo stato di previsione del Ministerodell’interno, missione: 5 – Immigrazione,accoglienza e garanzia dei diritti, pro-gramma: 5.1 Garanzia dei diritti e inter-venti per lo sviluppo della coesione sociale,apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: + 2.000.000;CS: + 2.000.000.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 213 — Commissione V

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Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, alla missione: 6 – Servizi isti-tuzionali e generali delle amministrazionipubbliche:

a) al programma: 6.1 Indirizzo poli-tico, apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: − 300.000;CS: − 300.000.

b) al programma: 6.2 Servizi e affarigenerali per le amministrazioni di compe-tenza, apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: − 1.700.000;CS: − 1.700.000.

Tab. 8.8 (Nuova formulazione) Il Relatore.

TAB. 10.

Allo stato di previsione del Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti, mis-sione: 2 – Diritto alla mobilità, pro-gramma: 2.6 – Sviluppo e sicurezza dellanavigazione e del trasporto marittimo eper vie d’acqua interne, apportare le se-guenti variazioni:

2013

CP: + 2.000.000;CS: + 2.000.000.

2014:

CP: + 2.000.000;CS: + 2.000.000.

Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, alla missione: 6 – Servizi isti-tuzionali e generali delle amministrazionipubbliche, programma: 6.2 – Servizi eaffari generali per le amministrazioni dicompetenza, apportare le seguenti varia-zioni:

2013:

CP: − 2.000.000;CS: − 2.000.000.

2014:

CP: − 2.000.000;CS: − 2.000.000.

Tab. 10.3. Il Relatore.

Allo stato di previsione del Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti, mis-sione: 2 – Diritto alla mobilità, pro-gramma: 2.7 - Sviluppo e sicurezza dellamobilità locale apportare le seguenti varia-zioni:

2013:

CP: + 1.000.000;CS: + 1.000.000.

2014:

CP: + 1.000.000;CS: + 1.000.000.

2015:

CP: + 1.000.000;CS: + 1.000.000.

Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, medesima missione, pro-gramma: 2.4 - Autotrasporto ed intermo-dalità, apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: − 1.000.000;CS: − 1.000.000.

2014:

CP: − 1.000.000;CS: − 1.000.000.

2015:

CP: − 1.000.000;CS: − 1.000.000.

Tab. 10.2. Il Relatore.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 214 — Commissione V

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TAB. 13.

Allo stato di previsione del Ministeroper i beni e le attività culturali, missione:1. – Tutela e valorizzazione dei beni eattività culturali e paesaggistici, pro-gramma: 1.12 – Tutela delle belle arti,dell’architettura e dell’arte contempora-nea; tutela e valorizzazione del paesaggioapportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: + 1.734.120;CS: + 1.734.120.

Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, medesima missione, pro-gramma: 1.13 – Valorizzazione del patri-monio culturale, apportare le seguenti va-riazioni:

2013:

CP: – 1.734.120;CS: – 1.734.120.

Tab. 13. 1. Marsilio.

TAB. 14.

Allo stato di previsione del Ministerodella salute missione: 1 – Tutela dellasalute, programma: 1.1 – Prevenzione ecomunicazione in materia sanitaria umana

e coordinamento in ambito internazionale,apportare le seguenti variazioni:

2013:

CP: + 904.462;CS: + 904.462.

2014:

CP: + 904.462;CS: + 904.462.

2015:

CP: + 904.462;CS: + 904.462.

Conseguentemente, al medesimo stato diprevisione, medesima missione, pro-gramma: 1.2 – Sanità pubblica veterinaria,igiene e sicurezza degli alimenti, apportarele seguenti variazioni:

2013:

CP: – 904.462;CS: – 904.462.

2014:

CP: – 904.462;CS: – 904.462.

2015:

CP: – 904.462;CS: – 904.462.

Tab. 14. 6. Naro, Bosi, Delfino.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 215 — Commissione V

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ALLEGATO 3

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennaledello Stato (Legge di stabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 3.

Dopo il comma 76, aggiungere i se-guenti:

76-bis. Ferme restando le misure dicontenimento della spesa già previste dallalegislazione vigente, al fine di incremen-tare l’efficienza nell’impiego delle risorsetenendo conto della specificità e dellepeculiari esigenze del comparto sicurezza-difesa e del Corpo nazionale dei vigili delfuoco, i Ministri dell’interno, della difesa,dell’economia e delle finanze, della giusti-zia e delle politiche agricole alimentari eforestali, sulla base delle metodologie perla quantificazione dei relativi fabbisogniindividuate dal Ministero dell’economia edelle finanze – Dipartimento della Ragio-neria generale dello Stato, procedono allarimodulazione e alla riprogrammazionedelle dotazioni dei programmi di spesadelle rispettive amministrazioni, con par-ticolare riferimento alle spese di cui al-l’articolo 21, comma 5, lettera b), dellalegge 31 dicembre 2009, n. 196.

76-ter. Assicurando il rispetto dei saldistrutturali di finanza pubblica, le risorsedisponibili individuate sulla base delle at-tività di cui al comma 76-bis sono iscrittein un apposito fondo istituito presso ilMinistero dell’economia e delle finanze,articolato in piani di gestione riferiti allesingole amministrazioni interessate, al finedi procedere ad assunzioni a tempo inde-terminato sulla base delle procedure con-corsuali già espletate. Per le finalità di cuial comma 76-bis, le stesse amministrazionipossono inoltre procedere ad assunzioni dipersonale sulla base delle procedure con-

corsuali già espletate nel limite di uncontingente complessivo di personale cor-rispondente ad una spesa annua lorda paria 10 milioni di euro a regime. A tale fineè istituito un apposito fondo nello stato diprevisione del Ministero dell’economia edelle finanze con una dotazione annuapari a 10 milioni di euro a decorrere dal2013.

76-quater. Le assunzioni di cui alcomma 76-ter sono autorizzate, anche inderoga alle percentuali del turn over di cuiall’articolo 66, comma 9-bis, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito,con modificazioni, dalla legge 6 agosto2008, n. 133, e successive modificazioni,che possono essere incrementate fino al 50per cento per ciascuno degli anni 2013 e2014 e fino al 70 per cento per l’anno2015, con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri, su proposta del Ministrodell’economia e delle finanze, del Ministroper la pubblica amministrazione e per lasemplificazione, nonché del Ministro re-sponsabile della amministrazione che in-tende procedere alle assunzioni.76-sexies. Ai fini dell’attuazione dei commi76-bis, 76-ter e 76-quater, il Ministro del-l’economia e delle finanze è autorizzato adapportare, con propri decreti, le occorrentivariazioni di bilancio.

Conseguentemente, all’articolo 7, comma2, secondo periodo, sostituire le parole da:900 milioni di euro fino alla fine delperiodo, con le seguenti: 897,5 milioni dieuro per l’anno 2014, di 891 milioni dieuro per l’anno 2015 e di 941 milioni dieuro a decorrere dall’anno 2016.

3.350. (Nuova formulazione) I Relatori.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 216 — Commissione V

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ART. 4.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1-bis. Al fine di garantire la tutela privi-legiata degli infortunati sul lavoro e deitecnopatici, con particolare riferimento alleprestazioni sanitarie regolamentate dall’ac-cordo quadro approvato in data 2 febbraio2012 in sede di Conferenza permanente peri rapporti tra lo Stato le regioni e le pro-vince autonome di Trento e di Bolzano,ferme restando le riduzioni di cui all’arti-colo 2, comma 1, lettera a), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, conmodificazioni, dalla legge 7 agosto 2012,n. 135, per l’Istituto nazionale per l’assicu-razione contro gli infortuni sul lavoro(INAIL) si procede alla riduzione della do-tazione organica del personale non dirigen-ziale di cui all’articolo 2, comma 1, letterab), del citato decreto-legge n. 95 del 2012,con esclusione delle professionalità sanita-rie. Per il restante personale non dirigen-ziale, previa proposta dell’INAIL, può es-sere operata una riduzione anche inferiorerispetto a quella prescritta, destinando acompensazione i risparmi conseguiti attra-verso la contrazione, per il triennio 2013-2015, delle facoltà assunzionali previstedalla normativa vigente. A decorrere dal-l’anno 2013, le somme derivanti da tali ri-sparmi sono versate ad apposito capitolodell’entrata del bilancio dello Stato entro il30 giugno di ciascun anno.

4. 100. I Relatori.

ART. 6.

Sopprimere il comma 3.

6. 75. I Relatori.

ART. 7.

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, lettera e), capoverso comma 4,sostituire le parole da: sono apportate leseguenti modificazioni fino alla fine delcomma 4 con le seguenti: le parole: « 800

euro per ciascun figlio, compresi i figlinaturali riconosciuti, i figli adottivi e gliaffidati. La detrazione è aumentata a 900euro per ciascun figlio di età inferiore atre anni. Le predette detrazioni sono au-mentate di un importo pari a 220 euro perogni figlio portatore di handicap » sonosostituite dalle seguenti: « 950 euro perciascun figlio, compresi i figli naturaliriconosciuti, i figli adottivi o affidati. Ladetrazione è aumentata a 1.220 euro perciascun figlio di età inferiore a tre anni. Lepredette detrazioni sono aumentate di unimporto pari a 400 euro per ogni figlioportatore di handicap ».

* 0. 7. 300. 25. (Nuova formulazione) Se-reni, De Micheli.

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, lettera e), capoverso comma 4,sostituire le parole da: sono apportate leseguenti modificazioni fino alla fine delcomma 4 con le seguenti: le parole: « 800euro per ciascun figlio, compresi i figlinaturali riconosciuti, i figli adottivi e gliaffidati. La detrazione è aumentata a 900euro per ciascun figlio di età inferiore atre anni. Le predette detrazioni sono au-mentate di un importo pari a 220 euro perogni figlio portatore di handicap » sonosostituite dalle seguenti: « 950 euro perciascun figlio, compresi i figli naturaliriconosciuti, i figli adottivi o affidati. Ladetrazione è aumentata a 1.220 euro perciascun figlio di età inferiore a 3 anni. Lepredette detrazioni sono aumentate di unimporto pari a 400 euro per ogni figlioportatore di handicap ».

* 0. 7. 300. 57. (Nuova formulazione)Laura Molteni.

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, lettera e), capoverso comma 4,sostituire le parole da: sono apportate leseguenti modificazioni fino alla fine delcomma 4 con le seguenti: le parole: « 800euro per ciascun figlio, compresi i figlinaturali riconosciuti, i figli adottivi e gliaffidati. La detrazione è aumentata a 900

Mercoledì 14 novembre 2012 — 217 — Commissione V

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euro per ciascun figlio di età inferiore atre anni. Le predette detrazioni sono au-mentate di un importo pari a 220 euro perogni figlio portatore di handicap » sonosostituite dalle seguenti: « 950 euro perciascun figlio, compresi i figli naturaliriconosciuti, i figli adottivi o affidati. Ladetrazione è aumentata a 1.220 euro perciascun figlio di età inferiore a 3 anni. Lepredette detrazioni sono aumentate di unimporto pari a 400 euro per ogni figlioportatore di handicap ».

* 0. 7. 300. 77. (Nuova formulazione) Cic-canti, Occhiuto, Calgaro, Delfino.

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, alla lettera e), capoversocomma 6, aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: Entro tale data, il Governo regola,previa intesa in sede di Conferenza per-manente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, i rapporti finanziari con leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano in modo che sia garantital’invarianza delle risorse spettanti a legi-slazione vigente alle stesse regioni e pro-vince autonome.

0. 7. 300. 78. Sereni, Causi.

All’emendamento 7.300, alla parte con-sequenziale, lettera g), comma 16, soppri-mere le seguenti parole: sono finalizzate adassicurare la conformità dell’ordinamentointerno a quello dell’Unione europea e.

0. 7. 300. 60. Lenzi, Fluvi.

All’emendamento 7.300, parte conse-quenziale, lettera n), capoverso, comma 31-bis, dopo le parole: decreto del Ministrodell’economia e delle finanze aggiungere leseguenti: , adottato previo parere conformedelle Commissioni parlamentari compe-tenti per i profili finanziari, che si espri-mono entro trenta giorni dalla data ditrasmissione del relativo schema.

0. 7. 300. 69. Duilio.

Al comma 2, sostituire il secondo pe-riodo con il seguente: La dotazione delpredetto fondo è di 250 milioni di euro perl’anno 2013, di 850 milioni di euro perl’anno 2014, di 600 milioni di euro perl’anno 2015 e di 650 milioni di euro adecorrere dall’anno 2016.

Conseguentemente, all’articolo 12:

j) sostituire il comma 1 con il se-guente: 1. Il comma 1-ter dell’articolo 40del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,convertito, con modificazioni, dalla legge15 luglio 2011, n. 111, è sostituito dalseguente: « 1-ter. A decorrere dal 1o luglio2013, l’aliquota IVA del 21 per cento èrideterminata nella misura del 22 percento. »;

k) sopprimere il comma 2;

l) al comma 3, quarto periodo, sosti-tuire le parole da: ed il Governo fino allafine del comma, con le seguenti: il Governo,previa comunicazione alle Camere, pro-muove un’apposita iniziativa legislativa perdestinare le risorse di cui al presentecomma a politiche per l’incremento dellaproduttività;

m) dopo il comma 3, aggiungere ilseguente: 3-bis. Le misure di cui al comma3, si applicano con le medesime modalitàanche per il periodo dal 1o gennaio 2014al 31 dicembre 2014 entro il limite mas-simo complessivo di 800 milioni di euro. Ilrelativo onere non può essere superiore a600 milioni di euro per l’anno 2014 e 200milioni di euro per l’anno 2015 e, a talfine, il termine per l’emanazione del de-creto di cui al comma 3, terzo periodo, èfissato al 15 gennaio 2014;

n) sostituire i commi da 4 a 6 con iseguenti:

4. A decorrere dal 1o gennaio 2013,nell’articolo 12, comma 1, lettera c), deltesto unico delle imposte sui redditi, di cuial decreto del Presidente della Repubblica

Mercoledì 14 novembre 2012 — 218 — Commissione V

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22 dicembre 1986, n. 917, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al primo periodo, le parole: « 800euro » sono sostituite dalle seguenti: « 980euro »;

b) al secondo periodo, le parole: « 900euro » sono sostituite dalle seguenti:« 1.080 euro ».

5. All’articolo 11 del decreto legislativo15 dicembre 1997, n. 446, sono apportatele seguenti modificazioni:

a) al comma 1, lettera a), numero 2),le parole: « 4.600 euro » e « 10.600 euro »sono sostituite, rispettivamente, dalle se-guenti: « 7.500 euro » e « 13.500 euro »;

b) al comma 1, lettera a), numero 3),le parole: « 9.200 euro » e « 15.200 euro »sono sostituite, rispettivamente, dalle se-guenti: « 15.000 euro » e « 21.000 euro »;

c) il comma 4-bis è sostituito dalseguente:

« 4-bis. Per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere da a) ad e), sonoammessi in deduzione, fino a concorrenza,i seguenti importi:

a) euro 8.000 se la base imponibilenon supera euro 180.759,91;

b) euro 6.000 se la base imponibilesupera euro 180.759,91 ma non euro180.839,91;

c) euro 4.000 se la base imponibilesupera euro 180.839,91 ma non euro180.919,91;

d) euro 2.000 se la base imponibilesupera euro 180.919,91 ma non euro180.999,91;

d-bis) per i soggetti di cui all’articolo3, comma 1, lettere b) e c), l’importo dellededuzioni indicate nelle precedenti lettereè aumentato, rispettivamente, di euro2.500, euro 1.875, euro 1.250 ed euro625. ».

6. Le disposizioni del comma 5 siapplicano a decorrere dal periodo d’im-

posta successivo a quello in corso al 31dicembre 2013. »;

o) sopprimere i commi da 7 a 11;

p) sostituire il comma 16 con ilseguente: 16. Le disposizioni dei commi 14e 15 sono finalizzate ad assicurare laconformità dell’ordinamento interno aquello dell’Unione europea, e si applicanoalle operazioni effettuate sulla base dicontratti stipulati dopo il 31 dicembre2013.;

q) sostituire il comma 17 con ilseguente: 17. L’agevolazione di cui all’ar-ticolo 34, primo comma, del decreto delPresidente della Repubblica 29 settembre1973, n. 601, non opera qualora gli emo-lumenti ivi indicati sono percepiti, a titolodi reversibilità, da soggetti titolari di red-dito complessivo superiore a euro 15.000;

r) al comma 29, primo periodo, so-stituire le parole: 2012, 2013 e 2014 con leseguenti: 2013, 2014 e 2015; al medesimocomma, aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: Ai fini della determinazione del-l’acconto delle imposte sui redditi dovuteper l’anno 2013, si tiene conto delle di-sposizioni di cui al presente comma;

l) al comma 30:

1) al primo periodo, dopo le parole:dal periodo d’imposta aggiungere le se-guenti: successivo a quello;

2) sostituire il secondo periodo conil seguente: Ai fini della determinazionedell’acconto delle imposte sui redditi do-vuto per il periodo d’imposta successivo aquello in corso al 31 dicembre 2012, sitiene conto delle disposizioni di cui alpresente comma.;

m) al comma 31, sostituire le parole:sono dettate con le seguenti: possono es-sere adottate;

n) dopo il comma 31, aggiungere ilseguente:

31-bis. Nello stato di previsione delMinistero dell’economia e delle finanze èistituito, a decorrere dal 2014, un fondo,finalizzato ad escludere dall’ambito di ap-

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plicazione dell’imposta regionale sulle at-tività produttive di cui al decreto legisla-tivo 15 dicembre 1997, n. 446, le personefisiche esercenti attività commerciali di cuiall’articolo 55 del testo unico delle impostesui redditi di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917, ovvero arti e professioni, che nonsi avvalgono di lavoratori dipendenti oassimilati e che impiegano, anche me-diante locazione, beni strumentali il cuiammontare massimo è determinato condecreto del Ministro dell’economia e dellefinanze. La dotazione annua del predettofondo è di 248 milioni di euro nel 2014 edi 292 milioni di euro a decorrere dal2015.

o) al comma 33:

1) sostituire le parole: A decorreredal 1o gennaio 2013 con le seguenti: Adecorrere dal 1o gennaio 2014;

2) aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: Limitatamente all’anno 2013 imedesimi consumi medi standardizzati dicui al periodo precedente sono ridotti del10 per cento.;

p) dopo il comma 33, aggiungere iseguenti:

33-bis. All’articolo 19 del decreto-legge6 dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, e successive modificazioni,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 13, le parole: »dal2011« sono sostituite dalle seguenti: »dal2012« ;

b) al comma 15-bis:

1) le parole da: »Per i soggetti cheprestano lavoro all’estero per lo Statoitaliano, per una sua suddivisione politicao amministrativa o per un suo ente localee le persone fisiche che lavorano all’esteropresso organizzazioni internazionali cuiaderisce l’Italia la cui residenza fiscale inItalia sia determinata, in deroga agli or-dinari criteri previsti dal Testo Unico delleimposte sui redditi, in base ad accordiinternazionali ratificati,« sono soppresse;

2) il secondo e il sesto periodo sonosoppressi;

c) dopo il comma 15-bis, è aggiuntoil seguente: »15-ter. Per gli immobili di cuial comma 15-bis e per gli immobili nonlocati assoggettati all’imposta di cui alcomma 13 non si applica l’articolo 70,comma 2, del testo unico di cui al decretodel Presidente della Repubblica 22 dicem-bre 1986, n. 917« ;

d) al comma 17, dopo le parole:»persone fisiche« sono aggiunte le se-guenti: », ivi comprese quelle relative allemodalità di versamento dell’imposta inacconto e a saldo« ;

e) al comma 18, le parole: »dal 2011«sono sostituite dalle seguenti »dal 2012« ;

f) al comma 20, primo periodo, leparole: « il 2011 e » e, al secondo periodo,le parole: »detenuti in Paesi dell’Unioneeuropea o in Paesi aderenti allo Spazioeconomico Europeo che garantiscono unadeguato scambio di informazioni« sonosoppresse;

g) al comma 22, dopo le parole:« persone fisiche » sono aggiunte le se-guenti: « , ivi comprese le modalità diversamento dell’imposta in acconto e asaldo »;

h) al comma 23, le parole: « , dispo-nendo comunque che il versamento delleimposte di cui ai commi 13 e 18 èeffettuato entro il termine del versamentoa saldo delle imposte sui redditi relativeall’anno di riferimento » sono soppresse.

33-ter. I versamenti relativi all’impostasul valore degli immobili situati all’esteroe all’imposta sul valore delle attività fi-nanziarie detenute all’estero effettuati perl’anno 2011 in conformità al Provvedi-mento del Direttore dell’Agenzia delle en-trate del 5 giugno 2012 si consideranoeseguiti in acconto per l’anno 2012, aisensi, rispettivamente, dei commi 17 e 22dell’articolo 19 del decreto-legge 6 dicem-bre 2011, n. 201, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge 22 dicembre 2011,n. 214.

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33-quater. Al decreto del Presidentedella Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all’articolo 10, primo comma,n. 4), il primo periodo è sostituito dalseguente: « le operazioni relative ad azioni,obbligazioni o altri titoli non rappresen-tativi di merci e a quote sociali, eccettuatila custodia e l’amministrazione dei titolinonché il servizio di gestione individualedi portafogli; le operazioni relative a valorimobiliari e a strumenti finanziari diversidai titoli, incluse le negoziazioni e leopzioni ed eccettuate la custodia e ammi-nistrazione nonché il servizio di gestioneindividuale di portafogli »;

b) all’articolo 36, terzo comma, dopoil sesto periodo è aggiunto il seguente: « Ledisposizioni del presente comma si appli-cano altresì ai soggetti che svolgono sia ilservizio di gestione individuale di porta-fogli, ovvero prestazioni di mandato, me-diazione o intermediazione relative al pre-detto servizio, sia attività esenti da impo-sta ai sensi dell’articolo 10, primocomma ».

33-quinquies. Le disposizioni delcomma 33-quater si applicano alle opera-zioni effettuate a partire dal 1o gennaio2013.

7. 300. I Relatori.

Sostituire i commi 35 e 36 con i se-guenti:

35. L’autorità marittima della naviga-zione dello Stretto di Messina, istituita aisensi dell’articolo 8 del decreto-legge 1oottobre 2007, n. 159, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 29 novembre 2007,n. 222, è soppressa a decorrere dalla datadi entrata in vigore della presente legge.

36. Al fine di garantire la continuitàdelle attività svolte dall’autorità soppressa,ai sensi del comma 35, alla Capitaneria diporto di Messina, che assume la denomi-nazione di « Capitaneria di porto di Mes-sina – Autorità Marittima dello Stretto »sono attribuiti le funzioni ed i compiti già

affidati all’Autorità marittima della navi-gazione dello Stretto di Messina ai sensidel decreto del Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti 23 giugno 2008, n. 128,le competenze in materia di controllodell’area VTS dello Stretto di Messina,istituita con decreto del Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti 2 ottobre2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficialen. 241 del 14 ottobre 2008, e di ricerca esoccorso alla vita umana in mare ai sensidel decreto del Presidente della Repub-blica 28 settembre 1994, n. 662.

7. 90 (Nuova formulazione). Garofalo, Ger-manà.

Dopo il comma 39, aggiungere il se-guente:

40. Le autorizzazioni di spesa di cuiagli articoli 8 e 21 della legge 23 febbraio2001, n. 38, sono ridotte complessiva-mente nella misura di 2,7 milioni di euroa decorrere dall’anno 2013. Il Ministrodell’economia e delle finanze è autorizzatoad apportare, con propri decreti, le oc-correnti variazioni di bilancio.

Conseguentemente, alla tabella C, mis-sione: Relazioni finanziarie con le auto-nomie locali programma: Regolazioni con-tabili ed altri trasferimenti alle Regioni astatuto speciale voce: Ministero dell’econo-mia e delle finanze, Legge n. 38 del 2001,articolo 16, comma 2., apportare le se-guenti variazioni:

2013:

CP: + 2.700;CS: + 2.700.

2014:

CP: + 2.700;CS: + 2.700.

2015:

CP: + 2.700;CS: + 2.700.

7.400. I Relatori.

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ART. 8.

Sostituire il comma 6 con i seguenti:

6. Per la prosecuzione della realizza-zione del Sistema MO.S.E. è autorizzata laspesa di 45 milioni di euro per l’anno2013, di 400 milioni di euro per l’anno2014, di 305 milioni di euro per l’anno2015 e di 400 milioni di euro per l’anno2016.

6-bis. Al fine di consentire il finanzia-mento degli interventi di cui agli articoli 5e 6 della legge 29 novembre 1984 n. 798,una quota pari al 5 per cento, delle risorsedi cui al comma 6, è destinata, a decorreredall’anno 2014, ai comuni di Venezia,Chioggia e Cavallino Treporti, previa ri-partizione del Comitato di indirizzo coor-dinamento e controllo di cui all’articolo 4della medesima legge n. 798 del 1984.

6-ter. Al fine di consentire il finanzia-mento delle attività finalizzate alla realiz-zazione di una piattaforma d’altura avantial Porto di Venezia è autorizzato il tra-sferimento all’Autorità Portuale di Veneziadi 5 milioni di euro per l’anno 2013 e di95 milioni di euro per l’anno 2015.

6-quater. All’articolo 32, comma 1, deldecreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 15 lu-glio 2011, n. 111, e successive modifica-zioni, dopo le parole: « Fondo infrastrut-ture ferroviarie, stradali e relativo a operedi interesse strategico » sono inserite leseguenti: « nonché per gli interventi di cuiall’articolo 6 della legge 29 novembre 1984,n. 798 ».

6-quinquies. Al fine di consentire ilfinanziamento degli interventi di cui al-l’articolo 6 della legge 29 novembre 1984n. 798, con l’utilizzo delle risorse di cui alprecedente comma 6-quater, si procede agarantire l’importo di euro 50 milioni avalere sulle risorse stanziate per il 2012mediante apposita deliberazione del Co-mitato interministeriale per la program-mazione economica (CIPE) di assegna-zione dei fondi con conseguente rideter-minazione delle precedenti assegnazioni.

8. 550 (Nuova formulazione). I Relatori.

Al comma 17, aggiungere, in fine, ilseguente periodo: Le somme attribuite alleregioni nell’anno 2013 ai sensi del presentecomma non sono computate ai fini delconseguimento degli obiettivi previsti dalpatto di stabilità interno.

Conseguentemente, al comma 22, sosti-tuire le parole: 500 milioni di euro con leseguenti: 277 milioni di euro.

8. 700. I Relatori.

Al comma 20, dopo le parole « legge 23maggio 1927, n. 135, » aggiungere le se-guenti: nonché al fine di assumere a tempodeterminato, per l’anno 2013, nel limite dispesa di 500.000 euro, i lavoratori cassain-tegrati, in mobilità, socialmente utili e idisoccupati e gli inoccupati che, a partiredall’anno 2010, hanno partecipato a pro-getti formativi regionali o provincialipresso gli uffici giudiziari per lo smalti-mento dell’arretrato.

8. 600. I Relatori.

ART. 12.

Al comma 3, sostituire le parole: 1.200milioni di euro con le seguenti: 950 mi-lioni.

Conseguentemente dopo il comma 37aggiungere il seguente: Il fondo di cuiall’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 3maggio 1991, n. 142, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 3 luglio 1991,n. 195, è incrementato nella misura di 250milioni di euro nell’anno 2013 da desti-nare a interventi in conto capitale nelleregioni e nei comuni interessati daglieventi alluvionali che hanno colpito ilterritorio nazionale nel mese di novembre2012. Le risorse di cui al primo periodosono ripartite con decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri su proposta deipresidenti delle regioni interessate. I pre-sidenti delle regioni interessate operano inqualità di commissari delegati con i poterie le modalità di cui al decreto-legge 6

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giugno 2012, n. 74, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 1o agosto 2012,n. 122.

12. 601. I Relatori.

Dopo il comma 37, aggiungere il se-guente:

38. All’articolo 1, comma 1324, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296, sono ap-portate le seguenti modificazioni:

a) le parole: « e 2012 » sono sostituitedalle seguenti: « , 2012 e 2013 »;

b) è aggiunto, in fine, il seguenteperiodo: « La detrazione relativa all’anno2013 non rileva ai fini della determina-zione dell’acconto IRPEF per l’anno2014 ».

Conseguentemente, alla tabella A, voceMinistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca, apportare le seguenti varia-zioni:

2014:

– 4.600.

* 12. 30. (Nuova formulazione) Di Biagio.

Dopo il comma 37, aggiungere il se-guente:

38. All’articolo 1, comma 1324, dellalegge 27 dicembre 2006, n. 296, sono ap-portate le seguenti modificazioni:

a) le parole: « e 2012 » sono sostituitedalle seguenti: « , 2012 e 2013 »;

b) è aggiunto, in fine, il seguenteperiodo: « La detrazione relativa all’anno2013 non rileva ai fini della determina-zione dell’acconto IRPEF per l’anno2014 ».

Conseguentemente, alla tabella A, voceMinistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca, apportare le seguenti varia-zioni:

2014: – 4.600.

* 12. 181. (Nuova formulazione) Nar-ducci, Fedi, Bocchino, Gianni Farina,Garavini, Porta.

Al comma 1, sopprimere le parole: salvoquanto previsto dall’articolo 9, comma 2, edall’articolo 12, commi da 4 a 10 e com-ma 30.

14. 1. I Relatori.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 223 — Commissione V

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INDICE GENERALE

COMMISSIONI RIUNITE (II e IX)

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti di ANSV, nell’ambito dell’esame dello schema di decretolegislativo recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui alregolamento (UE) n. 996/2010 sulle inchieste e la prevenzione degli incidenti e inconve-nienti nel settore dell’aviazione civile e che abroga la direttiva 94/56/CE (atto n. 505) . 3

Audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRA-SPORTI e UGLTRASPORTI, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativorecante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento(UE) n. 996/2010 sulle inchieste e la prevenzione degli incidenti e inconvenienti nel settoredell’aviazione civile e che abroga la direttiva 94/56/CE (atto n. 505) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

COMMISSIONI RIUNITE (III e VII)

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sulla promozione della cultura e della lingua italiana all’estero.

Audizione di rappresentanti del Goethe Institut (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . 4

COMMISSIONI RIUNITE (VII e XI)

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni per favorire la funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelleisole. C. 4093 Siragusa, C. 4995 Pes e C. 5268 Siragusa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Disposizioni in materia di riconoscimento dei figli naturali. C. 2519-B ed abb., approvato, inun testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla II Commissione)(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

ALLEGATO 1 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segretodel parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati. Nuovo testo C. 3303 Lucà(Parere alla XII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile,il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitorialee di misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. Nuovo testoC. 3858 Di Biagio ed abb. (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

Mercoledì 14 novembre 2012 — 224 — Indice Generale

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Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la GranJamahiriya araba libica popolare socialista per evitare le doppie imposizioni in materiadi imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a Roma il 10 giugno2009. C. 5271 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

ALLEGATO 3 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica alla Convenzione tra il Governo dellaRepubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani per evitare le doppieimposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Città del Messico il 23 giugno 2011. C. 5511 Governo(Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . 12

ALLEGATO 4 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo di cooperazione fra il Governo della Repubblica italianaed il Governo della Repubblica di Estonia sulla lotta contro la criminalità organizzata, ilterrorismo ed il traffico illecito di droga, fatto a Tallinn l’8 settembre 2009. C. 5508Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . 12

ALLEGATO 5 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governodi Jersey sullo scambio di informazioni in materia fiscale, fatto a Londra il 13 marzo2012. C. 5509 Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ALLEGATO 6 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio,trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo.C. 5407 Mogherini Rebesani (Parere alla VI Commissione) (Esame e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

ALLEGATO 7 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31

Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barrierearchitettoniche. Nuovo testo C. 4573 Motta (Parere alla VIII Commissione) (Rinviodell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato, ed abb. (Parere alla IX Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri ed abb. (Parerealla XIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame disegno di legge C. 5473 Governo, recante « Norme per la regolazionedei rapporti tra lo Stato e la Congregazione cristiana dei testimoni di Geova in Italia ».

Audizione del professor Francesco Pizzetti, Presidente della Commissione interministerialeper le intese con le confessioni religiose, e del professor Francesco Margiotta Broglio,Presidente della Commissione consultiva per la libertà religiosa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

II Giustizia

SEDE REFERENTE:

Norme per l’adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penaleinternazionale. C. 1439-1695-1782-2445-B approvata dalla Camera e modificata dal Senato(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Disposizioni per assicurare la libertà della circolazione nonché la libertà di accesso agli edificipubblici, alle sedi di lavoro e agli impianti produttivi. C. 1455 Lehner e C. 3475 Cirielli(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Abrogazione delle disposizioni concernenti il differimento dei colloqui del difensore conl’imputato sottoposto a custodia cautelare. C. 5481 Contento (Esame e rinvio) . . . . . . . . . 34

Mercoledì 14 novembre 2012 — 225 — Indice Generale

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SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato in un testo unificato dalSenato, e C. 2311 Meta (Parere alla IX Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . 35

INTERROGAZIONI:

5-07927 Bernardini: Sul suicidio di un pentito, detenuto nel carcere di Carinola . . . . . . . . . 36

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

5-07933 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel carcere di Vibo Valentia . . . . . . . . . . . . . 36

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

III Affari esteri e comunitari

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sugli obiettivi della politica mediterranea dell’Italia nei nuovi equilibriregionali.

Audizione del segretario generale della Camera di Commercio Italo-Araba, Sergio Marini(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 42

IV Difesa

SEDE REFERENTE:

Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sullamedesima materia. C. 5569 Governo, approvato dal Senato e C. 4740 Reguzzoni (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

ALLEGATO 1 (Documento integrativo dell’intervento del deputato Speciale) . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

RISOLUZIONI:

7-00844 Rugghia: Sulle iniziative per il completamento e la messa in funzione dell’insedia-mento militare nell’area del Comune di Cutro (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato (Parere alla IX Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 51

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni concernenti la vendita, l’usufrutto e i canoni degli alloggi del Ministero delladifesa C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400 Rugghia e C. 5491 Bosi . . . . . . . . 51

V Bilancio, tesoro e programmazione

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge distabilità 2013) (C. 5534-bis Governo).

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per iltriennio 2013-2015 (C. 5535 Governo) (Seguito dell’esame congiunto e conclusione) . . . . . 132

ALLEGATO 1 (Ulteriori emendamenti dei relatori e relativi subemendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . 178

ALLEGATO 2 (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

ALLEGATO 3 (Proposte emendative approvate) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 216

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177

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VI Finanze

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-08434 Barbato: Attuazione del processo di valorizzazione e dismissione del patrimonioimmobiliare pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

5-08435 Fluvi: Tempistica per l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio deiministri, previsto dal decreto-legge n. 201 del 2011, per la revisione delle modalità dideterminazione dell’indicatore della situazione economica equivalente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

SEDE CONSULTIVA:

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare di volontari per lamobilitazione e della riserva nazionale qualificata delle Forze armate. Nuovo testounificato C. 2861 e abb. (Parere alla IV Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria,e conclusione – Parere favorevole con condizioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato dal Senato (Parere alla IXCommissione) (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis del regolamento, pergli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato. C. 3905 e abb. (Parere alla XIIICommissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione) . . . . . . . . . . . . . . 61

ALLEGATO 4 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70

RISOLUZIONI:

7-01006 Bernardo: Proroga dei termini per la presentazione delle domande di dichiarazioneal catasto dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni e per la presentazione degliatti di aggiornamento catastale.

7-01025 Messina: Proroga dei termini per la presentazione delle domande di dichiarazioneal catasto dei fabbricati rurali iscritti nel catasto dei terreni (Seguito della discussionecongiunta e conclusione – Approvazione di un testo unificato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

ALLEGATO 5 (Testo unificato delle risoluzioni approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . 71

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 65

VII Cultura, scienza e istruzione

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 74

AUDIZIONI INFORMALI:

Seguito dell’audizione informale di rappresentanti di giornali di partito che percepiscono icontributi all’editoria, nell’ambito dell’esame dei progetti di legge C. 5270 Governo e C. 5116Giulietti, recanti delega al Governo in materia di sviluppo del mercato editoriale . . . . . . . . . . . 74

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, in materia di professioni dei beniculturali. C. 1614 Madia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 75

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materialeambientale. C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060Faenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

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INTERROGAZIONI:

5-06990 Codurelli: Sulla mancata prosecuzione dei lavori nella Galleria « Monte Piazzo » . 75

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

5-07761 Burtone: Sulla bitumazione del manto stradale dallo svincolo di Tricarico a Bernalda . 76

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

5-08027 Pelino: Sull’ammodernamento della strada statale n. 680 Avezzano-Sora . . . . . . . . . 76

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

IX Trasporti, poste e telecomunicazioni

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 80

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

X Attivita produttive, commercio e turismo

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente la parziale riprogrammazione delle risorse di cuial decreto ministeriale 23 novembre 2004 relativo alla ripartizione per il medesimo annodel fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggio dei consumatori. Atton. 512 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 81

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato, e C. 2311 Meta (Parere alla IX Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione –Parere favorevole con condizione e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 e abbinate (Parere allaXIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 84

INTERROGAZIONI:

5-06072 Marchi: Sospensione del finanziamento agevolato denominato « Patrimonializzazionedelle PMI esportatrici » e iniziative per favorire l’internazionalizzazione delle piccole emedie imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

5-07583 Bratti: Semplificazione delle procedure per la connessione degli impianti foto-voltaici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89

5-07954 Graziano: Problematiche connesse all’utilizzo della procedura telematica ComUnicapresso le camere di commercio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

XI Lavoro pubblico e privato

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del dirittoalla pensione supplementare. Ulteriore nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260Cazzola, C. 4384 Poli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 94

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XII Affari sociali

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile, ilriconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale edi misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. Nuovo testo C. 3858Di Biagio (Parere alla III Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri e abb. (Parerealla XIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

SEDE REFERENTE:

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segretodel parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati. Nuovo testo C. 3303 Lucàe C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento dellaproposta di legge C. 5563 Laura Molteni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 100

XIV Politiche dell’Unione europea

SEDE REFERENTE:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato,in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Seguito dell’esame econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

SEDE CONSULTIVA:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato (Parere alla IX Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevolecon condizione e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri e abb. (Parerealla XIII Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole conosservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato econo-mico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Modernizzazione degli aiuti di Statodell’UE. COM(2012)209 final (Parere alla X Commissione) (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisionen. 573/2007/CE, la decisione n. 575/2007/CE e la decisione 2007/435/CE del Consiglio alfine di aumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo europeo per i rifugiati, del Fondoeuropeo per i rimpatri e del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terziper quanto riguarda talune disposizioni in materia di gestione finanziaria per alcuni Statimembri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà di stabilità finanziaria.COM(2012)526 final.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisionen. 574/2007/CE al fine di aumentare il tasso di cofinanziamento del Fondo per le frontiereesterne per alcuni Stati membri che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltàdi stabilità finanziaria. COM(2012)527 final (Parere alla I Commissione) (Seguito dell’esamecongiunto, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parerefavorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

ALLEGATO 4 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 108

Mercoledì 14 novembre 2012 — 229 — Indice Generale

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COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMOFISCALEATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della notametodologica e del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle funzioni di polizia localee, per le province, alle funzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercatodel lavoro. Atto n. 508 (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni,osservazioni e raccomandazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

ALLEGATO 1 (Nuova formulazione della proposta di parere dei relatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

ALLEGATO 2 (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 119

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGI-LANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Programmazione dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULLE ATTIVITA DEGLIENTI GESTORI DI FORME OBBLIGATORIE DI PREVIDENZA E ASSISTENZASOCIALE

AUDIZIONI:

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell’Istituto nazionale di previdenza sociale(INPS), Antonio Mastrapasqua e Mauro Nori, su un nuovo modello di governance dell’Inpse sull’incorporazione dell’Inpdap (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, delRegolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Mercoledì 14 novembre 2012 — 230 — Indice Generale