DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA...

64
214. Allegato A DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA INDICE PAG. Comunicazioni ................................................. 3 Missioni valevoli nella seduta del 17 aprile 2014 ............................................................... 3 Progetti di legge (Annunzio; Trasmissione dal Senato; Ritiro di una proposta di legge; Assegnazione a Commissioni in sede refe- rente) ............................................................. 3, 4 Corte dei conti (Trasmissioni di documenti) .. 5 Comitato interministeriale per la program- mazione economica (Trasmissione di do- cumenti) ........................................................ 6 Progetti di atti dell’Unione europea (Annun- zio) ................................................................. 6 Difensore civico della regione Emilia-Roma- gna (Trasmissione di un documento) ...... 7 PAG. Difensore civico della regione Toscana (Tra- smissione di un documento) ..................... 7 Difensore civico della regione Basilicata (Trasmissione di un documento) .............. 7 Difensore civico della regione Lombardia (Trasmissione di un documento) .............. 8 Atti di controllo e di indirizzo .................... 8 Documento di economia e finanza 2014 (Doc. LVII, n. 2) .......................................... 9 Risoluzioni sulla relazione di cui all’articolo 6, comma 3, della legge n. 243 del 2012 . 9 Risoluzioni presentate ai sensi dell’articolo 118-bis del Regolamento ............................ 12 Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO A AI RESOCONTI SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula.

Transcript of DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA...

Page 1: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

214. Allegato A

DOCUMENTI ESAMINATI NEL CORSO DELLA SEDUTA

COMUNICAZIONI ALL’ASSEMBLEA

I N D I C E

PAG.

Comunicazioni ................................................. 3

Missioni valevoli nella seduta del 17 aprile2014 ............................................................... 3

Progetti di legge (Annunzio; Trasmissione dalSenato; Ritiro di una proposta di legge;Assegnazione a Commissioni in sede refe-rente) ............................................................. 3, 4

Corte dei conti (Trasmissioni di documenti) .. 5

Comitato interministeriale per la program-mazione economica (Trasmissione di do-cumenti) ........................................................ 6

Progetti di atti dell’Unione europea (Annun-zio) ................................................................. 6

Difensore civico della regione Emilia-Roma-gna (Trasmissione di un documento) ...... 7

PAG.

Difensore civico della regione Toscana (Tra-smissione di un documento) ..................... 7

Difensore civico della regione Basilicata(Trasmissione di un documento) .............. 7

Difensore civico della regione Lombardia(Trasmissione di un documento) .............. 8

Atti di controllo e di indirizzo .................... 8

Documento di economia e finanza 2014(Doc. LVII, n. 2) .......................................... 9

Risoluzioni sulla relazione di cui all’articolo6, comma 3, della legge n. 243 del 2012 . 9

Risoluzioni presentate ai sensi dell’articolo118-bis del Regolamento ............................ 12

Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014

N. B. Questo allegato reca i documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assembleanon lette in aula.

Page 2: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

PAGINA BIANCA

Page 3: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

COMUNICAZIONI

Missioni valevolinella seduta del 17 aprile 2014.

Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Al-freider, Amici, Baldelli, Balduzzi, Baretta,Bellanova, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci,Michele Bordo, Borletti Dell’Acqua, Boschi,Brambilla, Brescia, Bressa, Brunetta, Capa-rini, Capezzone, Casero, Castiglione, Cen-sore, Cicchitto, Cirielli, Costa, Dambruoso,Damiano, De Girolamo, Del Basso de Caro,Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio,Epifani, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana,Fontanelli, Formisano, Fraccaro, France-schini, Frusone, Galan, Gasbarra, Giachetti,Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, LaRussa, Legnini, Leone, Lorenzin, Lotti,Lupi, Madia, Mannino, Antonio Martino,Giorgia Meloni, Merlo, Migliore, Mogherini,Orlando, Pes, Gianluca Pini, Pisicchio, Pi-stelli, Ravetto, Realacci, Ricciatti, Rossi,Rughetti, Sani, Scalfarotto, Sereni, Sisto,Speranza, Tabacci, Taglialatela, Vito, Za-netti.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Al-freider, Amici, Baldelli, Balduzzi, Baretta,Bellanova, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci,Michele Bordo, Borletti Dell’Acqua, Boschi,Brambilla, Brescia, Bressa, Brunetta, Capa-rini, Capezzone, Casero, Castiglione, Cen-sore, Cicchitto, Cirielli, Costa, Dambruoso,Damiano, De Girolamo, Del Basso de Caro,Dellai, Di Gioia, Di Lello, Luigi Di Maio,

Epifani, Ferranti, Fico, Gregorio Fontana,Fontanelli, Formisano, Fraccaro, France-schini, Frusone, Galan, Gasbarra, Giachetti,Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, LaRussa, Legnini, Leone, Lorenzin, Lotti,Lupi, Madia, Mannino, Antonio Martino,Giorgia Meloni, Merlo, Migliore, Mogherini,Orlando, Pannarale, Pes, Gianluca Pini, Pi-sicchio, Pistelli, Ravetto, Realacci, Ricciatti,Rossi, Rughetti, Sani, Scalfarotto, Sereni,Sisto, Speranza, Tabacci, Taglialatela, Vito,Zanetti.

Annunzio di proposte di legge.

In data 16 aprile 2014 sono state pre-sentate alla Presidenza le seguenti propo-ste di legge d’iniziativa dei deputati:

DECARO ed altri: « Disposizioni perlo sviluppo della mobilità in bicicletta e larealizzazione della rete nazionale di per-corribilità ciclistica » (2305);

VALERIA VALENTE ed altri: « Di-sposizioni in materia di risarcimento dellevittime dei reati intenzionali violenti eistituzione di un fondo di solidarietà »(2306);

VALERIA VALENTE ed altri: « Mo-difica all’articolo 2-quinquies del decreto-legge 2 ottobre 2008, n. 151, convertito,con modificazioni, dalla legge 28 novem-

Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 4: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

bre 2008, n. 186, in materia di benefìciper i superstiti delle vittime della crimi-nalità organizzata » (2307);

SCUVERA ed altri: « Disposizioni pergarantire l’eguaglianza nell’accesso dei mi-nori ai servizi di mensa scolastica » (2308).

Saranno stampate e distribuite.

Trasmissione dal Senato.

In data 17 aprile 2014 il Presidente delSenato ha trasmesso alla Presidenza ilseguente disegno di legge:

S. 1387. – « Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 14 marzo2014, n. 25, recante misure urgenti perl’avvalimento dei soggetti terzi per l’eser-cizio dell’attività di vigilanza della Bancad’Italia » (approvato dal Senato) (2309).

Sarà stampato e distribuito.

Ritiro di una proposta di legge.

Il deputato Brambilla ha comunicato diritirare la seguente proposta di legge:

BRAMBILLA: « Delega al Governo peril recepimento della direttiva 2010/63/UEdel Parlamento europeo e del Consiglio,del 22 settembre 2010, sulla protezionedegli animali utilizzati a fini scientifici »(311).

La proposta di legge sarà pertantocancellata dall’ordine del giorno.

Assegnazione di progetti di leggea Commissioni in sede referente.

A norma del comma 1 dell’articolo 72del Regolamento, i seguenti progetti di

legge sono assegnati, in sede referente, allesottoindicate Commissioni permanenti:

II Commissione (Giustizia):

S. 471. – Senatori MARINELLO edaltri: « Modifiche agli articoli 348, 589 e590 del codice penale, agli articoli 123 e141 del testo unico delle leggi sanitarie, dicui al regio decreto 27 luglio 1934,n. 1265, nonché all’articolo 8 della legge 3febbraio 1989, n. 39, in materia di eser-cizio abusivo di una professione e diobblighi professionali » (approvata dal Se-nato) (2281) Parere delle Commissioni I eXII.

III Commissione (Affari esteri):

« Ratifica ed esecuzione della Con-venzione europea per la protezione delpatrimonio archeologico, fatta alla Vallettail 16 gennaio 1992 » (2127) Parere delleCommissioni I, II, V, VII e VIII.

VI Commissione (Finanze):

« Disposizioni in materia di assicura-zione R.C. auto » (2126) Parere delle Com-missioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis,del Regolamento), V, IX, X, XII e XIV.

VII Commissione (Cultura):

MAESTRI ed altri: « Modifiche allalegge 20 dicembre 2012, n. 238, per ilsostegno e la valorizzazione del FestivalVerdi di Parma e Busseto » (2002) Pareredelle Commissioni I e V.

X Commissione (Attività Produttive):

BARUFFI: « Modifica all’articolo 31del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214, in materia didisciplina degli orari di apertura degliesercizi commerciali » (1240) Parere delleCommissioni I, V, VII, VIII, XI, XII, XIV edella Commissione parlamentare per lequestioni regionali.

Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 5: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

XIII Commissione (Agricoltura):

MINARDO: « Disposizioni per favo-rire lo sviluppo dell’imprenditoria giova-nile nel settore agricolo » (895) Parere delleCommissioni I, V, VI, VIII, X, XI (exarticolo 73, comma 1-bis, del Regolamento,relativamente alle disposizioni in materiaprevidenziale), XIV e della Commissioneparlamentare per le questioni regionali.

Trasmissioni dalla Corte dei conti.

La Corte dei conti – Sezione del con-trollo sugli enti, con lettera in data 8aprile 2014, ha trasmesso, ai sensi dell’ar-ticolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259,la determinazione e la relazione riferite alrisultato del controllo eseguito sulla ge-stione finanziaria dell’Ente parco nazio-nale dell’Alta Murgia, per gli esercizi 2011e 2012. Alla determinazione sono allegatii documenti rimessi dall’ente ai sensi del-l’articolo 4, primo comma, della citatalegge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 129).

Questi documenti sono trasmessi alla VCommissione (Bilancio) e alla VIII Com-missione (Ambiente).

La Corte dei conti – Sezione del con-trollo sugli enti, con lettera in data 8aprile 2014, ha trasmesso, ai sensi dell’ar-ticolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259,la determinazione e la relazione riferite alrisultato del controllo eseguito sulla ge-stione finanziaria dell’Agenzia nazionaleper i servizi sanitari regionali (AGENAS),per l’esercizio 2012. Alla determinazionesono allegati i documenti rimessi dall’enteai sensi dell’articolo 4, primo comma, dellacitata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV,n. 130).

Questi documenti sono trasmessi alla VCommissione (Bilancio) e alla XII Com-missione (Affari sociali).

La Corte dei conti – Sezione del con-trollo sugli enti, con lettera in data 8aprile 2014, ha trasmesso, ai sensi dell’ar-ticolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259,la determinazione e la relazione riferite al

risultato del controllo eseguito sulla ge-stione finanziaria di ANAS Spa, per l’eser-cizio 2012. Alla determinazione sono al-legati i documenti rimessi dall’ente ai sensidell’articolo 4, primo comma, della citatalegge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 131).

Questi documenti sono trasmessi alla VCommissione (Bilancio) e alla VIII Com-missione (Ambiente).

La Corte dei conti – Sezione del con-trollo sugli enti, con lettera in data 10aprile 2014, ha trasmesso, ai sensi dell’ar-ticolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259,la determinazione e la relazione riferite alrisultato del controllo eseguito sulla ge-stione finanziaria dell’Autorità portuale diOlbia, Golfo Aranci e Porto Torres, perl’esercizio 2012. Alla determinazione sonoallegati i documenti rimessi dall’ente aisensi dell’articolo 4, primo comma, dellacitata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV,n. 132).

Questi documenti sono trasmessi alla VCommissione (Bilancio) e alla IX Commis-sione (Trasporti).

La Corte dei conti – Sezione del con-trollo sugli enti, con lettera in data 10aprile 2014, ha trasmesso, ai sensi dell’ar-ticolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259,la determinazione e la relazione riferite alrisultato del controllo eseguito sulla ge-stione finanziaria della Società per losviluppo del mercato dei fondi pensione(MEFOP) Spa, per l’esercizio 2012. Alladeterminazione sono allegati i documentirimessi dall’ente ai sensi dell’articolo 4,primo comma, della citata legge n. 259 del1958 (Doc. XV, n. 133).

Questi documenti sono trasmessi alla VCommissione (Bilancio) e alla XI Commis-sione (Lavoro).

La Corte dei conti – Sezione del con-trollo sugli enti, con lettera in data 10aprile 2014, ha trasmesso, ai sensi dell’ar-ticolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259,la determinazione e la relazione riferite al

Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 6: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

risultato del controllo eseguito sulla ge-stione finanziaria dell’Ente nazionale diprevidenza ed assistenza per gli psicologi(ENPAP), per gli esercizi dal 2009 al 2011.Alla determinazione sono allegati i docu-menti rimessi dall’ente ai sensi dell’arti-colo 4, primo comma, della citata leggen. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 134).

Questi documenti sono trasmessi alla VCommissione (Bilancio) e alla XI Commis-sione (Lavoro).

Trasmissione di delibere dal Comitato in-terministeriale per la programmazioneeconomica.

La Presidenza del Consiglio dei ministri– Dipartimento per la programmazione eil coordinamento della politica economica,in data 8 e 11 aprile 2014, ha trasmesso,ai sensi dell’articolo 6, comma 4, dellalegge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguentidelibere del CIPE, che sono trasmesse allesottoindicate Commissioni:

n. 40/2013 del 19 luglio 2013, con-cernente « Assegnazione risorse di cui al-l’articolo 7-ter del decreto-legge n. 43 del2013 » – alla Commissione V (Bilancio) ealla Commissione IX (Trasporti);

n. 95/2013, del 17 dicembre 2013,concernente « Fondo per lo sviluppo e lacoesione (FSC) 2007-2013 – Rimodula-zione della programmazione delle risorseassegnate a favore della Regione siciliana »– alla Commissione V (Bilancio);

n. 97/2013 del 17 dicembre 2013,concernente « Fondo sanitario nazionale2011 – Obiettivi prioritari e di rilievonazionale – Ripartizione tra le regionidelle risorse accantonate per il finanzia-mento del progetto interregionale Piano dimonitoraggio per la ricerca delle diossinenegli alimenti di origine animale » – allaCommissione V (Bilancio) e alla Commis-sione XII (Affari sociali);

n. 84/2013 dell’8 novembre 2013,concernente « Fondo sanitario nazionale2011. Assegnazione alla regione Veneto

della quota accantonata sulle somme vin-colate agli obiettivi prioritari e di rilievonazionale per il progetto interregionale“Portale della trasparenza dei servizi perla salute” » – alla Commissione V (Bilan-cio) e alla Commissione XII (Affari sociali);

n. 96/2013 del 17 dicembre 2013,concernente « Contratto di programma trail Ministero dello sviluppo economico e ilconsorzio Programma porto Napoli s.c.,ar.l – Aggiornamento », – alla Commis-sione V (Bilancio), alla Commissione IX(Trasporti) e alla Commissione X (Attivitàproduttive);

n. 98/2013 del 17 dicembre 2013,concernente « Rimodulazione della quotaassegnata, con delibera CIPE n. 101/2010,al settore agricolo Fondo rotativo per ilsostegno alle imprese e gli investimenti inricerca » – alla Commissione V (Bilancio)e alla Commissione XIII (Agricoltura).

Annunzio di progetti di attidell’Unione europea.

La Commissione europea, in data 16aprile 2014, ha trasmesso, in attuazionedel Protocollo sul ruolo dei Parlamentiallegato al Trattato sull’Unione europea, iseguenti progetti di atti dell’Unione stessa,nonché atti preordinati alla formulazionedegli stessi, che sono assegnati, ai sensidell’articolo 127 del Regolamento, alle sot-toindicate Commissioni, con il parere dellaXIV Commissione (Politiche dell’Unioneeuropea):

Proposta di decisione del Consigliorelativa alla firma, a nome dell’Unioneeuropea, e all’applicazione provvisoria del-l’accordo di associazione tra l’Unione eu-ropea e la Comunità europea dell’energiaatomica e i loro Stati membri, da unaparte, e la Georgia, dall’altra (COM(2014)148 final) e relativi allegati I, II, III, IV, V,VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII (COM(2014)148 final – Annex 1, Annex 2, Annex 3,

Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 7: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

Annex 4, Annex 5, Annex 7, Annex 8,Annex 9, Annex 10, Annex 11 Annex 12 eAnnex 13), che sono assegnati in sedeprimaria alla III Commissione (Affariesteri);

Proposta di decisione del Consigliorelativa alla conclusione dell’accordo diassociazione tra l’Unione europea e laComunità europea dell’energia atomica e iloro Stati membri, da una parte, e laGeorgia, dall’altra (COM(2014) 149 final) erelativi allegati I, II, III, IV, V, VII, VIII, IX,X, XI, XII, XIII (COM(2014) 149 final –Annex 1, Annex 2, Annex 3, Annex 4,Annex 5, Annex 7, Annex 8, Annex 9,Annex 10, Annex 11 Annex 12 e Annex 13),che sono assegnati in sede primaria alla IIICommissione (Affari esteri);

Proposta di regolamento del Parla-mento europeo e del Consiglio relativo alcodice dei visti dell’unione (codice deivisti) (Rifusione) (COM(2014) 164 final)e relativi allegati (COM(2014) 164 final) –Annexes 1 to 13) e documento di accom-pagnamento – Documento di lavoro deiservizi della Commissione – Sintesi dellavalutazione d’impatto (SWD(2014) 67 fi-nal), che sono assegnati in sede primariaalla I Commissione (Affari costituzionali).La predetta proposta di regolamento èaltresì assegnata alla XIV Commissione(Politiche dell’Unione europea) ai fini dellaverifica della conformità al principio disussidiarietà; il termine di otto settimaneper la verifica di conformità, ai sensi delProtocollo sull’applicazione dei princìpi disussidiarietà e di proporzionalità allegatoal Trattato sull’Unione europea, decorredal 16 aprile 2014;

Relazione della Commissione al Par-lamento europeo e al Consiglio sullo statodel mercato europeo del trasporto stradale(COM(2014) 222 final), che è assegnata insede primaria alla IX Commissione (Tra-sporti).

Il Dipartimento per le politiche europeedella Presidenza del Consiglio dei ministri,in data 3, 8, 10 e 15 aprile 2014, hatrasmesso, ai sensi dell’articolo 6, commi 1

e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234,progetti di atti dell’Unione europea, non-ché atti preordinati alla formulazione de-gli stessi.

Tali atti sono assegnati, ai sensi del-l’articolo 127 del Regolamento, alle Com-missioni competenti per materia, con ilparere, se non già assegnati alla stessa insede primaria, della XIV Commissione(Politiche dell’Unione europea).

Trasmissione dal difensore civicodella regione Emilia-Romagna.

Il difensore civico della regione Emilia-Romagna, con lettera in data 31 marzo2014, ha trasmesso, ai sensi dell’articolo16, comma 2, della legge 15 maggio 1997,n. 127, la relazione sull’attività svolta dallostesso difensore civico nell’anno 2013(Doc. CXXVIII, n. 15).

Questa relazione è trasmessa alla ICommissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal difensore civicodella regione Toscana.

Il difensore civico della regione To-scana, con lettera in data 28 marzo 2014,ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 16,comma 2, della legge 15 maggio 1997,n. 127, la relazione sull’attività svolta dallostesso difensore civico nell’anno 2013(Doc. CXXVIII, n. 16).

Questa relazione è trasmessa alla ICommissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal difensore civicodella regione Basilicata.

Il difensore civico della regione Basili-cata, con lettera in data 3 aprile 2014, hatrasmesso, ai sensi dell’articolo 16, comma2, della legge 15 maggio 1997, n. 127, la

Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 8: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

relazione sull’attività svolta dallo stessodifensore civico nell’anno 2013 (Doc.CXXVIII, n. 17).

Questa relazione è trasmessa alla ICommissione (Affari costituzionali).

Trasmissione dal difensore civicodella regione Lombardia.

Il difensore civico della regione Lom-bardia, con lettera in data 31 marzo 2014,

ha trasmesso, ai sensi dell’articolo 16,comma 2, della legge 15 maggio 1997,n. 127, la relazione sull’attività svolta dallostesso difensore civico nell’anno 2013(Doc. CXXVIII, n. 18).

Questa relazione è trasmessa alla ICommissione (Affari costituzionali).

Atti di controllo e di indirizzo.

Gli atti di controllo e di indirizzopresentati sono pubblicati nell’Allegato Bal resoconto della seduta odierna.

Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 9: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2014 (DOC. LVII, N. 2)

Risoluzioni sulla relazione di cui all’arti-colo 6, comma 3, della legge n. 243 del 2012

La Camera,

premesso che:

premesso che il Documento di eco-nomia e finanza 2014 (DEF) reca, alCapitolo III del Programma di Stabilitàdell’Italia, la Relazione al Parlamento sul-l’indebitamento netto e il debito pubblicopresentata ai sensi dell’articolo 6 dellalegge 24 dicembre 2012 n. 243;

preso atto delle comunicazioni in-tercorse tra il Governo italiano e la Com-missione europea;

sentite le dichiarazioni rese dalMinistro dell’economia e delle finanze neldibattito odierno;

autorizza il Governo

ai sensi dell’articolo 81, secondo comma,della Costituzione e dell’articolo 6 dellalegge 24 dicembre 2012, n. 243, a dareattuazione a quanto indicato nella Rela-zione citata in premessa.

(6-00064) « Marchi, Tancredi, Librandi, DeMita, Tabacci ».

La Camera,

premesso che:

in data 9 aprile 2014 il Governo hapresentato il Documento di Economia e

Finanza (DEF), ai sensi dell’articolo 7,comma 2, lettera a) 10 della legge 31dicembre 2009, n. 196, e successive mo-dificazioni;

nella sezione I capitolo I, Quadrocomplessivo e obiettivi di politica econo-mica, a pagina 22, il DEF introduce l’in-tento di un posticipo dell’obiettivo di pa-reggio di bilancio al 2016, con l’annessavolontà di richiesta alla Commissione eu-ropea dell’autorizzazione allo scostamentodegli obiettivi programmatici;

nella sezione III, Relazione al Par-lamento sull’indebitamento netto e debitopubblico, a pagina 35, ribadisce la volontàdi scostamento e fonda la sua relazione ele sue proiezioni economiche su tale pre-supposto;

in tal senso quindi il Governo hanotificato solo il 16 aprile, alla Commis-sione europea una « specifica richiesta diautorizzazione in cui sia indicata l’entità ela durata dello scostamento nonché siadefinito un piano di rientro che permettadi convergere verso l’obiettivo di medioperiodo »;

dall’analisi del punto 1 della se-zione III si ricava che le previsioni e leevoluzioni economiche si basano sulla ri-ferita volontà espressa di scostarsi daiparametri imposti dal « Trattato sulla sta-bilità, il coordinamento e la governancenella Unione Economica e Monetaria »,ratificato con legge 243 del 24 dicembre

Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 10: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

2012 ed inserito, benché non richiesto inmodo vincolante, a rango di norma costi-tuzionale;

considerato che:

le proiezioni economiche del DEF2014, si fondano sullo scostamento daiparametri imposti dal Trattato sovracitato;

inoltre tale intenzione è confer-mata dalla dichiarazione del 15 aprile2014 del Ministro dell’economia Padoandavanti le Commissioni Bilancio di Ca-mera e Senato: nel corso delle audizionisul DEF, il Governo ha reso noto che si èavviata la procedura per la richiesta for-male per l’autorizzazione della Commis-sione europea per discostarsi, per un annoa partire dal 2014, dal percorso verso ilpareggio di bilancio strutturale, per ra-gioni eccezionali, prevedendo un non me-glio specificato piano di rientro che pre-vede una indefinita e non quantificataconvergenza del debito verso un non spe-cificato periodo del 2015. Si è invece presoatto che solo il 16 aprile il MinistroPadoan ha inviato in Europa una letteraper richiedere il rinvio del pareggio dibilancio al 2016. Un passaggio tanto deli-cato quanto indispensabile poiché neces-sario a rispettare la procedura previstadalla legge 243 del 2012;

fatto presente che:

solo ad oggi il Governo prende attodella direzione già ripetutamente indicatadiverse volte, in particolare delle motiva-zioni espresse con la mozione 1-00348 del26 marzo 2014 a firma Castelli, ovverodell’inadeguatezza e l’inopportunità econo-mica di tale vincolo;

vale la pena di far presente che dapiù parti si è sottolineata l’eccessiva rigi-dità del Patto, perché questa, se nonapplicata considerando l’intero ciclo eco-nomico, genera rischi involutivi derivantidalla contrazione della politica degli inve-stimenti;

in passato anche l’allora Presidentedella Commissione europea, RomanoProdi, definì il Patto « inattuabile » per lasua rigidità;

nonché molti esperti hanno affer-mato che il Patto di stabilità e crescita nonpromuoverebbe né la crescita, né la sta-bilità, dal momento che finora esso è statoapplicato in modo incoerente, come dimo-strato, ad esempio, dal fatto che il Con-siglio non è riuscito ad applicare le san-zioni, malgrado ne sussistessero i presup-posti;

in particolare l’Ocse (Organizza-zione per la cooperazione e lo sviluppoeconomico), di cui il Ministro Padoan erasia capo economista che vice direttoregenerale, ha in diversi studi fatto presentecome il prodotto interno lordo non sia unindicatore esaustivo per parametrare ilbenessere di un Paese e dei suoi cittadini(vedi rapporto Ocse How’s Life 2013), mapiuttosto bisogna tener conto anche dialtri indicatori, come la qualità e il costodelle abitazioni, salari, sicurezza dell’im-piego e disoccupazione, l’educazione, lacoesione sociale, la qualità dell’ambiente,la salute, la sicurezza e altri;

recenti studi condotti da ricercatoriuniversitari suggeriscono come negli ultimianni le misure di austerità adottate inItalia, e non solo, non hanno prodotto glieffetti positivi sperati, anzi hanno acuitogli effetti negativi;

le misure di austerità introdotte dalGoverno Monti e prima dal Governo Ber-lusconi avevano come scopo di diminuirela spesa pubblica e miravano a equilibrareil bilancio, con l’ovvia conseguenza diridurre ulteriormente la spesa nazionalesenza risultati notevoli in termini di cre-scita, recupero, nonché in termini di ri-duzione del rapporto debito/prodotto in-terno lordo;

tali politiche di austerità hannoprodotto come risultato una riduzionedella domanda aggregata e, direttamente eindirettamente, hanno indebolito il potered’acquisto dei lavoratori (ad esempio, ri-ducendo la spesa per servizi pubblici,sanità e istruzione);

nel marzo 2005, in risposta allecrescenti perplessità, l’Ecofin decise di

Atti Parlamentari — 10 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 11: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

ammorbidirne le norme per renderlo piùflessibile. Decisione richiamata e ribaditadall’asse franco-tedesco nel 2008, per farfronte alla gravissima crisi finanziaria cheha investito i mercati e le economie ditutto il mondo in seguito alla cosiddettacrisi dei mutui americana del 2006;

ulteriori istanze di riforma, nelsenso di sospendere il diritto di voto deiPaesi che non rispettino i propri obblighidi bilancio, sono state manifestate, in par-ticolare, dalla Germania, in occasione degliaiuti stanziati dai Paesi dell’eurozona perla grave crisi finanziaria della Grecia nelmaggio 2010;

le cattive performance dell’Italiasono da ricercarsi nelle cattive politicheeconomiche e, in particolare, relative allanon tutela dei posti di lavoro, tale posi-zione è tra l’altro confermata dal recentedocumento prodotto dalla Commissioneeuropea in data 5 marzo 2014, Macroeco-nomic Imbalances – Italy 2014.

Ritenuto tra l’altro che:

gli articoli 99 e 104 del Trattato diRoma istitutivo della Comunità economicaeuropea (così come modificato con il Trat-tato di Maastricht e dal Trattato di Li-sbona) trovano attuazione attraverso ilrafforzamento delle politiche di vigilanzasui deficit ed i debiti pubblici, nonché unparticolare tipo di procedura di infra-zione;

la procedura per deficit eccessivo(pde), che ne costituisce il principale stru-mento, è stata implementata dal Patto distabilità e crescita (psc). Stipulato nel1997, il Patto di stabilità e crescita harafforzato le disposizioni sulla disciplinafiscale nell’unione economica e monetaria,di cui agli articoli 99 e 104, ed è entratoin vigore con l’adozione dell’euro, il 1o

gennaio 1999;

in base al Patto di stabilità e cre-scita, gli Stati membri devono continuarea rispettare nel tempo i parametri dideficit pubblico (3 per cento) e di debitopubblico (60 per cento del prodotto in-terno lordo);

l’articolo 104 del Trattato di Romaprevede 3 fasi, nel caso in cui un Paesenon rispetti i parametri:

a) se il deficit di un Paese membro siavvicina al tetto del 3 per cento delprodotto interno lordo, la Commissioneeuropea propone, ed il Consiglio dei mi-nistri europei in sede di Ecofin approva,un « avvertimento preventivo » (early war-ning), al quale segue una raccomandazionevera e propria in caso di superamento deltetto;

b) se a seguito della raccomandazionelo Stato interessato non adotta sufficientimisure correttive della propria politica dibilancio, esso viene sottoposto ad unasanzione che assume la forma di un de-posito infruttifero, da convertire in am-menda dopo due anni di persistenza deldeficit eccessivo. L’ammontare della san-zione presenta una componente fissa pariallo 0,2 per cento del prodotto internolordo ed una variabile pari ad 1/10 delloscostamento del disavanzo pubblico dallasoglia del 3 per cento. È comunque pre-visto un tetto massimo all’entità comples-siva della sanzione, pari allo 0,5 per centodel prodotto interno lordo;

c) se invece lo Stato adotta tempe-stivamente misure correttive, la proceduraviene sospesa fino a quando il deficit nonviene portato sotto il limite del 3 percento. Se le stesse misure si rivelano, però,inadeguate, la procedura viene ripresa e lasanzione irrogata;

la legge n. 243 del 2012, « Disposi-zioni per l’attuazione del principio delpareggio di bilancio ai sensi dell’articolo81, sesto comma, della Costituzione », al-l’articolo 6, comma 2, « Eventi eccezionalie scostamenti dall’obiettivo programmaticostrutturale », prevede che: « Ai fini dellapresente legge, per eventi eccezionali, daindividuare in coerenza con l’ordinamentodell’Unione europea, si intendono:

a) periodi di grave recessione econo-mica relativi anche all’area dell’euro oall’intera Unione europea;

Atti Parlamentari — 11 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 12: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

b) eventi straordinari, al di fuori delcontrollo dello Stato, ivi incluse le gravicrisi finanziarie nonché le gravi calamitànaturali, con rilevanti ripercussioni sullasituazione finanziaria generale del Paese »;

il comma 3, invece, prevede che:« Il Governo, qualora, al fine di fronteg-giare gli eventi di cui al comma 2, ritengaindispensabile discostarsi temporanea-mente dall’obiettivo programmatico, sen-tita la Commissione europea, presenta alleCamere, per le conseguenti deliberazioniparlamentari, una relazione con cui ag-giorna gli obiettivi programmatici di fi-nanza pubblica, nonché una specifica ri-chiesta di autorizzazione che indichi lamisura e la durata dello scostamento,stabilisca le finalità alle quali destinare lerisorse disponibili in conseguenza dellostesso e definisca il piano di rientro versol’obiettivo programmatico, commisuran-done la durata alla gravità degli eventi dicui al comma 2 »,

impegna il Governo

a ritirare la Relazione allegata al DEF2014 e a ripresentarla, sia al Parlamentoche alla Commissione europea, integrata –come prescritto dalla legge 243 del 2012 –con i dati, attualmente mancanti, necessariai fini del rispetto dell’articolo 6, comma3 della medesima legge 243 del 2012,ovvero indicando esattamente la misura ela durata dello scostamento, le finalità allequali destinare le risorse disponibili inconseguenza dello stesso e un precisopiano di rientro verso l’obiettivo program-matico, commisurandone la durata allagravità degli eventi.

(6-00070) « Brescia, Castelli, Caso, Cariello,D’Incà, Currò, Brugnerotto,Sorial ».

Risoluzioni presentate ai sensidell’articolo 118-bis del Regolamento

La Camera,

premesso che:

l’analisi del DEF 2014 approvatodal Governo l’8 aprile 2014 evidenzia sco-

stamenti significativi rispetto alle valuta-zioni fornite dalla Commissione europea.Esse non riguardano solo la diversa cre-scita del PIL per gli anni considerati 2014e 2015 (DEF +0,8 per cento nel 2014 e +1,3per cento nel 2015; UE +0,6 per cento nel2014 e +1,2 per cento nel 2015), quanto legrandezze più significative ai fini del Pattodi stabilità, sulle quali sono stati impostatii nuovi Regolamenti UE, noti come SixPack e Two Pack. Vale a dire le nuoveregole che sovraintendono al Fiscal com-pact. Regole che, essendo entrate in vigorenel 2014, non hanno avuto ancora un’ap-plicazione rigorosa, per quanto riguarda isingoli impegni di natura organizzativa;

le diversità di valutazione riguar-dano nell’ordine l’andamento del deficitstrutturale e del rapporto debito/PIL, ladinamica del PIL ed infine la regola dellaspesa per il 2014. Le diverse proiezioni diquesti aggregati per il 2014 ed il 2015lasciano intravedere una sottostante valu-tazione, della situazione finanziaria delPaese, addirittura opposta. Favorevolequella del Governo, che considera l’eccessodi deficit strutturale (-0,6 per cento delPIL) puramente accidentale e pertantoriconducibile ad un evento eccezionale, ingrado di innescare la procedura « salvi-fica » di cui al Regolamento UE 1177/2011,che si è poi tradotto nell’articolo 6 dellalegge 24 dicembre 2012, n. 243 (Disposi-zioni per l’attuazione del principio delpareggio di bilancio, ai sensi dell’articolo81, sesto comma della Costituzione). Cri-tica quella della Commissione, che consi-dera invece questo squilibrio permanentee di conseguenza in aperta violazione delleregole di cui al Regolamento UE 1175/2011, a loro volta confluite nell’articolo 8della legge precedentemente richiamata;

la valutazione dell’andamento deldeficit strutturale, nei documenti italiani, èstata piuttosto incerta. Di conseguenza, incorso d’anno, il dato è più volte variato,convergendo alla fine con le valutazionidella Commissione europea, eccezion fattaper i valori relativi al 2015, ove il Governo

Atti Parlamentari — 12 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 13: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

prevede un deficit strutturale pari a -0,1per cento, mentre la Commissione prevede-0,8 per cento;

dal confronto risulta evidente ladiversa impostazione: per il Governo ita-liano il mancato rispetto della regola (ri-duzione del deficit strutturale di 0,5 punti)è avvenuto nel 2014, ma non avverrà nel2015, visto che per quell’anno si prevedeuna riduzione, appunto, dello 0,5 percento: da 0,6 a 0,1. Per la Commissione,invece lo squilibrio resta di natura strut-turale, in violazione quindi dei Regola-menti, poiché per il 2015 il deficit strut-turale non solo non è previsto in ridu-zione, ma fa registrare un leggero aumentodi 0,2 punti di PIL, rispetto all’anno pre-cedente;

la conseguenza di questa diversaimpostazione si traduce in una linea dipolitica economica diametralmente oppo-sta. Mentre il Governo è deciso a farvalere la clausola degli « eventi eccezio-nali », per la Commissione europea, invece,si è di fronte ad un vero e propriosquilibrio che richiede una vera e propriamanovra correttiva nel 2015, che puòessere stimata in una forchetta compresatra 0,3 e 0,7 punti (al fine di ricondurre ildeficit strutturale previsto da -0,8 percento a -0,5 per cento o a -0,1 per centonel 2015). Il risultato finale dipenderà dauna trattativa in sede UE. In ogni caso lamanovra correttiva dovrebbe oscillare trai 5 e gli 11 miliardi circa;

anche per quanto riguarda l’anda-mento del debito pubblico, le valutazionidivergono tra Governo e Commissione eu-ropea. Anche se il confronto gioca a favoredell’Italia, nel senso che le previsioni UEsono meno pessimistiche. Al di la delledifferenze, tuttavia, in entrambe le previ-sioni risulta evidente che il debito nel 2014continua a crescere (2,3 punti nel casodelle previsioni del Governo, di 1 puntonel caso dell’Unione europea), il che rendepiù stringente la regola del contenimentodel deficit strutturale di 0,5 punti all’anno,finché non si entra nella zona di sicurezza,vale a dire un valore compreso tra 0 percento e -0,5 per cento;

nell’ottobre del 2013, il Governoaveva trasmesso alla Commissione europeail Documento programmatico di bilancio2014. In esso il deficit strutturale, per il2013 e il 2014, era valutato con maggioreottimismo: -0,5 per cento (invece di -0,8per cento) nel 2013 e -0,3 per cento(invece di -0,6 per cento) nel 2014. Ancheper il debito, le valutazioni erano piùbasse: 132,9 per cento nel 2013 (contro132,6 per cento del DEF) e 132,7 per centonel 2014 (contro il 134,9 per cento delDEF). La direzione era addirittura nelsenso di un seppur leggero contenimento.Tendenza che nel DEF si è tradotta nelsuo opposto;

la Commissione europea ha rispo-sto a queste previsioni con il documentoCOM(2014) 150 final: Results of in-depthunder Regulation (UE) n. 1176/2011 on theprevention and correction of macroecono-mic imbalances. Il Regolamento richia-mato (articolo 2) distingue tra « squilibri »e « squilibri gravi ». Questi ultimi sonoquelli che mettono a repentaglio non solola vita di un singolo Stato, ma « il correttofunzionamento dell’Unione economica emonetaria ». La Commissione, pertanto, indata 5 marzo 2014, ha raccomandato alConsiglio che l’Italia, la Croazia e la Slo-venia « intraprendano le necessarie azionicorrettive secondo le procedure previstedal MIP (Macroeconomic Imbalance Pro-cedure) ». Per l’Italia, infatti, è scritto inun’altra parte del documento: « there is arisk that the adjustment of the structuralbalance in 2014 is insufficient given theneed to reduce the very large public debtratio at an adequate pace »;

per effetto dei Trattati, così comesono stati trasfusi nella legge n. 243 del2012, esiste ormai un vincolo alla crescitadella spesa. Se essa deborda rispetto aiparametri fissati deve essere immediata-mente coperta da maggiori imposte. Lostesso DEF approvato dal Governo rico-nosce che i parametri relativi alla cosid-detta « regola della spesa » non sono statirispettati, con la giustificazione della ca-duta del PIL nel 2013. A pag. 39 deldocumento si legge, infatti, « per il 2014, il

Atti Parlamentari — 13 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 14: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

disavanzo strutturale si attesterebbe allo0,6 per cento del PIL, riducendosi di 0,2punti di PIL rispetto al 2013, in luogo di0,5 punti percentuali richiesti dal Patto distabilità, mentre l’aggregato di spesa fa-rebbe registrare una contrazione dello 0,6per cento in termini reali, non in linea coni parametri della Commissione che richie-derebbero una riduzione di almeno 1,07per cento ». Il rispetto di questa regolarichiederebbe pertanto una manovra cor-rettiva – Spending review o aumento delleimposte – di circa 7,5 miliardi di euro nel2014;

esiste una profonda divergenza divedute tra la Commissione europea ed ilGoverno italiano, circa lo stato della fi-nanza pubblica e l’evoluzione del ciclo.Queste divergenze devono essere appianatein un confronto serrato prima di assumeredecisioni che rischiano di aggravare lasituazione finanziaria italiana, esponendoil Paese ad un rischio di infrazione;

pur limitandoci a considerare lediverse previsioni sul disavanzo strutturalee sulla regola della spesa (quest’ultima noncontestata nei numeri dal Governo) lamanovra correttiva dovrebbe essere nel-l’ordine di circa 7 miliardi, in grado, cioè,di assorbire completamente gli ipoteticivantaggi della Spending review per il 2014;

il carteggio intercorso nella gior-nata del 16 aprile 2014 tra il Governoitaliano e la Commissione europea risultainconsistente e imbarazzato, tanto conriferimento alle ragioni addotte dal Go-verno per giustificare io scostamento del-l’Italia dall’obiettivo di medio termine,quanto con riferimento al piano di rientro,tutto affidato agli effetti benefici in ter-mini di crescita di riforme ancora neancheabbozzate dall’esecutivo;

la legge n. 243 del 2012, che con-tiene le « Disposizioni per l’attuazione delpareggio di bilancio ai sensi dell’articolo81, sesto comma, della Costituzione », pre-vede, all’articolo 6, che qualora il Governointenda « discostarsi temporaneamentedall’obiettivo programmatico [...] la deli-berazione con la quale ciascuna Camera

autorizza lo scostamento e approva ilpiano è adottata a maggioranza assolutadei relativi componenti »;

il valore di queste norme è evi-dente. Sono state costruite per evitare cheuna semplice maggioranza parlamentarepossa utilizzare lo strumento della finanzapubblica per fini impropri, specie se dinatura elettoralistica, che andrebbero adanno dell’intero Paese,

impegna il Governo

a mantenere il più stretto raccordo con laCommissione europea, al fine di evitareche dalla valutazione, da parte di quest’ul-tima, del DEF e del PNR, prevista per il 2giugno 2014, possa scaturire la proposta alConsiglio europeo di aprire una nuovaprocedura di infrazione nei confronti delnostro Paese, a causa delle divergenti po-litiche economiche prospettate dal Go-verno italiano rispetto alle preoccupazionimanifestate in diverse occasioni, da ultimolo scorso 5 marzo, dalla Commissioneeuropea.

(6-00065) « Brunetta ».

La Camera,

esaminato il Documento di economiae finanza 2014;

premesso che:

gli indicatori congiunturali più re-centi evidenziano, secondo il DBF, la pro-secuzione della fase ciclica moderatamenteespansiva emersa alla fine del 2013, pro-spettando un contenuto aumento del PILnel primo trimestre 2014 ed una ripresapiù sostenuta nei trimestri successivi;

la stima di crescita del PIL per il2014 è fissata allo 0,8 per cento; la dina-mica del PIL dovrebbe accelerare nel 2015(1,3 per cento) e negli anni successivi (1,7per cento medio nel triennio 2016-2018),senza considerare gli effetti positivi attesidalle riforme programmate dal Governo,stimati in 2,2 per cento nel 2018 in terminicumulati;

Atti Parlamentari — 14 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 15: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

sul fronte del mercato del lavoro,nel 2014 l’occupazione dovrebbe ulterior-mente ridursi dello 0,2 per cento, tor-nando ad aumentare dal 2015. Il tasso didisoccupazione dovrebbe salire anche nel2014 per poi ridursi progressivamente finoall’11 per cento nel 2018;

per quanto riguarda la finanzapubblica, le previsioni del DEF sull’inde-bitamento netto tendenziale sono pari a2,6 per cento nel 2014, 2 per cento nel2015, 1,5 per cento nel 2016 e 0,9 percento nel 2017, mentre nel 2018 dovrebbeulteriormente scendere allo 0,3 per cento;

l’indebitamento netto programma-tico è fissato al 2,6 per cento nel 2014,all’1,8 per cento nel 2015, allo 0,9 percento nel 2016 e allo 0,3 per cento nel2017, con un accreditamento netto dello0,3 per cento nel 2018;

l’indebitamento netto strutturale èfissato invece allo 0,6 per cento nel 2014,allo 0,1 per cento nel 2015, con un pa-reggio di bilancio a partire dal 2016

il rapporto debito/PIL, che nel 2013ha toccato il 132,6 per cento (129,1 percento al netto dei sostegni europei), nel2014 è programmato in ulteriore crescitaal 134,9 per cento, mentre negli annisuccessivi il profilo programmatico eviden-zia una discesa del rapporto debito/PILfino al 120,5 per cento nel 2018;

considerato che:

è necessario un cambio di rottadella politica economica europea, che do-vrebbe essere orientata con molta piùdeterminazione allo sviluppo sostenibile ealla creazione di nuova occupazione, cosìda integrare le misure non convenzionalidi politica monetaria che la BCE ha di-chiarato di essere pronta ad attivare;

per far ripartire la crescita in Italiaè inoltre necessario un insieme di inter-venti ampio e coraggioso, che consolidi irisultati raggiunti sul fronte del risana-mento dei conti pubblici e affronti condeterminazione i nodi strutturali dell’eco-nomia italiana sia dal lato della domanda,

rilanciando consumi e investimenti, che daquello dell’offerta, migliorando la produt-tività e quindi la competitività del sistemaproduttivo anche mediante un deciso so-stegno all’Industrial Compact europeo;

in questo quadro appaiono quindiapprezzabili le strategie di politica econo-mica previste dal Programma nazionale diRiforma (PNR), incentrate sul taglio delcuneo fiscale e contributivo sui redditimedio-bassi e dell’Irap, sul rilancio degliinvestimenti pubblici, sul miglioramentodella competitività d’impresa, sul paga-mento dei debiti commerciali pregressidella pubblica amministrazione, sulla di-namizzazione del mercato del lavoro;

appare condivisibile la strategia direperimento delle risorse necessarie a farfronte ai citati interventi, basata sullarevisione della spesa (con un risparmio di4,5 miliardi di euro nel 2014, 17 miliardidi euro nel 2015 e 32 miliardi di euro adecorrere dal 2016) e sulle privatizzazioni(con un introito annuo dello 0,7 per centodel PIL nel triennio 2014-2016);

vista la risoluzione approvata amaggioranza assoluta dalla Camera nellaseduta odierna,

impegna il Governo:

ad osservare i saldi di finanza pub-blica in termini di indebitamento nettorispetto al PIL, nonché il rapporto pro-grammatico debito/PIL, nei termini indi-cati nel Documento di economia e finanza;

a ribadire con forza in sede europeala necessità di una svolta nella politicaeconomica finalizzata al sostegno alla do-manda aggregata, confermando la scelta,già anticipata dal DEF, di poter utilizzare,fermo restando il rispetto degli impegniassunti, le clausole di flessibilità rese di-sponibili dal Patto di Stabilità e Crescita,in particolare quelle finalizzate al rilanciodegli investimenti pubblici;

ad adempiere alla Raccomandazionedella Commissione europea di trasferire il

Atti Parlamentari — 15 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 16: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

carico fiscale da lavoro e impresa a con-sumi, beni immobili e ambiente, provve-dendo:

a) alla riduzione strutturale delcuneo fiscale e contributivo gravante suilavoratori dipendenti e assimilati a piùbasso reddito, anche tenendo in conside-razione i carichi familiari; valutando al-tresì la possibilità di estendere – compa-tibilmente con gli equilibri di finanzapubblica – misure di incremento del red-dito disponibile anche ai pensionati e ailavoratori autonomi a minor reddito, non-ché agli incapienti;

b) alla riduzione della tassazionesul lavoro dal lato delle imprese proce-dendo alla riduzione dell’IRAP, in mododa dare impulso alla crescita dell’occupa-zione;

c) all’attuazione della delega fiscalecon l’obiettivo di una maggiore equità delsistema tributario, della semplificazionedegli adempimenti e del sostegno allacrescita;

a procedere a una rigorosa revisionedella spesa pubblica, finalizzata all’elimi-nazione di diseconomie e inefficienze e aduna migliore allocazione delle risorse, li-berando spazi finanziari per le politiche dibilancio;

a selezionare gli interventi di revi-sione della spesa in modo da evitare chei tagli producano effetti recessivi, salva-guardando i settori che la Commissioneeuropea e il governo italiano consideranodecisivi per le potenzialità di crescita,dall’istruzione, formazione e universitàalla ricerca e sviluppo, dagli investimentipubblici ai servizi per l’impiego, assicu-rando un confronto parlamentare – perquanto riguarda il comparto sicurezza –sugli indirizzi strategici che devono pre-siedere allo svolgimento delle funzioni delcomparto, nonché procedendo – perquanto riguarda il servizio sanitario na-zionale – a interventi mirati di raziona-lizzazione dell’acquisto di beni e serviziutilizzando i costi standard e nel rispettodei LEA;

a provvedere, per quanto riguarda lariforma del sistema previdenziale, alla so-luzione del problema dei cosiddetti « eso-dati » e, per il settore della scuola, deilavoratori cosiddetti « quota 96 » e in pro-spettiva a valutare la reintroduzione dimeccanismi di flessibilità di uscita rispettoai nuovi limiti anagrafici, attraverso unsistema di incentivi e disincentivi;

a promuovere una riforma del mer-cato del lavoro tesa a incrementare l’oc-cupazione e a favorire l’inserimento deigiovani e la ricollocazione di coloro checon la crisi hanno perso il posto di lavoro,mediante interventi sul contratto a ter-mine e sull’apprendistato, sull’attuazionedel piano italiano nell’ambito della YouthGuarantee, nonché sul riordino delleforme contrattuali, degli ammortizzatorisociali e delle politiche attive con l’obiet-tivo di superare il dualismo e le rigiditàdel mercato del lavoro, estendere progres-sivamente ai lavoratori non protetti o inparticolare situazione di disagio gli stru-menti di sostegno al reddito dei disoccu-pati e contribuire strutturalmente all’au-mento dell’occupazione e della produtti-vità del lavoro;

a riformare a partire dal 2015 ilmeccanismo dei vincoli del Patto di sta-bilità interno, flessibilizzando le regole perla spesa in conto capitale e creando glispazi necessari per consentire i pagamentidella quota nazionale e cofinanziata;

a rilanciare gli investimenti pubblicicon particolare riferimento al piano dimessa in sicurezza degli edifici scolastici eagli interventi contro il dissesto idrogeo-logico, mediante l’uso efficace dei fondistrutturali europei, il finanziamento dinuove opere nel settore idrico, la prose-cuzione degli interventi già decisi in con-nessione con l’Expo 2015 e la realizzazionedi piccoli e medi progetti sul territorio,con una particolare attenzione alle regionimeridionali;

a destinare le eventuali maggiori en-trate, rispetto al quadro programmatico,da alienazione delle aziende e degli im-mobili pubblici al finanziamento di un

Atti Parlamentari — 16 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 17: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

piano straordinario per l’occupazione gio-vanile, da realizzare, nell’ambito della« Youth Guarantee », e di investimenti peril riassetto idrogeologico e l’edilizia scola-stica;

a procedere al pagamento dei debiticommerciali residui della pubblica ammi-nistrazione e a definire un meccanismopermanente che consenta l’allineamentodelle procedure di pagamento agli stan-dard delle direttive europee;

a promuovere la riattivazione delcredito alle imprese attraverso la tempe-stiva attuazione ed il potenziamento dellemisure già assunte in materia di riformadel Fondo centrale di garanzia e del si-stema dei consorzi fidi, di incentivazionefiscale delle scelte di patrimonializzazionedelle imprese, di sviluppo dei canali difinanziamento non bancari;

a potenziare gli sforzi per il raggiun-gimento degli obiettivi della strategia « Eu-ropa 2020 »;

a considerare l’opportunità di miglio-rare l’obiettivo nazionale di riduzionedella dispersione scolastica e potenziare gliinterventi per l’orientamento e il dirittoallo studio universitario, al fine di incre-mentare la quota dei giovani che conse-guono un titolo di istruzione terziaria emigliorare il livello del capitale umano;

a intensificare l’azione di contrastodell’evasione fiscale, favorendo l’adempi-mento spontaneo degli obblighi fiscali, po-tenziando i sistemi di pagamento traccia-bili e la fatturazione elettronica e raffor-zando la cooperazione internazionale fi-nalizzata al superamento a livellomondiale dei paradisi fiscali e del segretobancario.

(6-00066) « Speranza, De Girolamo, An-drea Romano, Dellai, Pisic-chio, Di Lello ».

La Camera,

esaminato il Doc. LVII n. 2 Docu-mento di economia e finanza 2014;

premesso che:

il DEF 2014 presenta dati ma-croeconomici ancora sconfortanti: untasso di crescita dell’economia mondiale inrallentamento, la persistente contrazionedel PIL e l’aumento del tasso di disoccu-pazione al 12,1 per cento nel 2013 nel-l’Eurozona, accompagnati da un livello diindebitamento persistentemente alto ed unrischio deflazionistico oramai ricono-sciuto;

dall’introduzione dell’Euro nel2002 la politica monetaria è stata trasfe-rita alla BCE mentre la politica fiscale èstata quasi totalmente devoluta all’UE conl’approvazione del Fiscal compact nel2012. Oggi, senza le leve monetaria efiscale non è più possibile per un Governodi uno Stato membro porre in essere unapolitica economica;

i commi 2 e 3 dell’articolo 50 delTUE prevedono una via negoziale per larevisione e l’uscita di un Paese dai Trat-tati;

il nostro Paese sta vivendo un im-poverimento costante e diffuso. Più del 30per cento delle persone residenti è arischio di povertà o esclusione sociale.L’indicatore deriva dalla combinazione delrischio di povertà, della severa depriva-zione materiale e della bassa intensità dilavoro. Dal 2011 questo indicatore è increscita dell’1,7 per cento annuo. Il rischiodi povertà o esclusione sociale è di 5 puntipercentuali più elevato rispetto a quellomedio europeo;

a fronte della povertà in aumento trai cittadini, il nostro Paese da ottobre 2013spende circa 12 milioni di euro al meseper l’operazione mare nostrum, che haraccolto dalle coste nordafricane e portatonel nostro Paese 20.500 persone da gen-naio ad oggi. Per ciascuno di essi lo Statoitaliano paga almeno 45 euro al giorno,1.300 euro al mese, quando non ricorre astrutture alberghiere che costano fino a140 euro a notte per la loro ospitalità, concosti non quantificati relativamente adassistenza sanitaria;

Atti Parlamentari — 17 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 18: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

nel discorso di insediamento il pre-mier Renzi ha ricordato i numeri deltracollo dell’economia del lavoro dimenti-candosi di dire che a causarlo è statoproprio il suo partito sotto i dettamidell’Unione Europea; nel medesimo di-scorso ha espresso la volontà di tagliare ilcuneo fiscale senza spiegare dove intendareperire le risorse necessarie;

i provvedimenti di riforma del mer-cato del lavoro presentati al Parlamento –cosiddetti decreto-legge n. 34 e disegno dilegge job act – intervengono, rispettiva-mente, sulle tipologie contrattuali e sullarevisione, mediante delega al Governo,degli ammortizzatori sociali, dei serviziper il lavoro, in materia di maternità e diriordino delle forme contrattuali, ma nullacontemplano riguardo a quello che oggirappresenta l’ostacolo primario alla ri-presa dell’occupazione ovvero il costo dellavoro troppo alto;

la contrazione dell’offerta occupa-zionale combinata al prolungamento del-l’età pensionabile introdotto con la ri-forma delle pensioni Fornero ha di fattobloccato l’accesso dei giovani nel mondodel lavoro, portando la disoccupazionegiovanile nel nostro Paese al record storicodel 42,2 per cento,

impegna il Governo

a negoziare in sede europea unarevisione dei trattati, in particolare per ciòche riguarda la moneta unica e le politichefiscali, anche valutando l’opportunità direcedere dall’area euro;

a rendere noto il costo complessivosul bilancio pubblico statale e regionaledell’immigrazione conseguente all’opera-zione mare nostrum; e alla ospitalità con-cessa ai migranti, per l’anno in corso e pergli anni a venire, imponendo che tali costisiano condivisi con i partners europei;

ad attuare un considerevole abbatti-mento della tassazione sulle imprese e delcuneo fiscale, ritenuto nel particolare con-

testo socio-economico attuale il solo in-tervento strategico per un vero rilanciodell’occupazione;

ad adottare iniziative normative alfine di abrogare l’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito,con modificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, in materia di nuovi requisitidi accesso al diritto pensionistico, che hafavorito l’aumento esponenziale della di-soccupazione e rappresenta tuttora undramma sociale per oltre 400 mila esodati.

(6-00067) « Guidesi, Prataviera, Allasia,Attaguile, Borghesi, Bossi,Matteo Bragantini, Buo-nanno, Busin, Caon, Capa-rini, Fedriga, GiancarloGiorgetti, Grimoldi, Inver-nizzi, Marcolin, Molteni,Gianluca Pini, Rondini ».

La Camera,

esaminati il Documento di economiae finanza 2014 (DOC. LVII, n. 2) e il PianoNazionale di Riforma 2014;

osservato che:

il termine ultimo per presentare aBruxelles il DEF 2014 scade il 30 aprile; idocumenti sui quali il Parlamento si deveesprimere nell’arco di poco più di unasettimana, entro il 17 aprile, constano dicirca 1.300 pagine; questo modo di pro-cedere da parte del Governo svilisce ilruolo del Parlamento in nome di un ap-parente rapidità decisionale che, in questocaso, è solo foriera di improvvisazione efunzionale ad una politica degli annuncipiù che all’elaborazione di serie riforme;

premesso che:

la politica economica europea in ge-nerale, e fiscale in particolare, non è statacapace di risolvere gli enormi problemi so-ciali sopraggiunti dopo la crisi del 2007.Una crisi che per profondità e durata è piùlunga della grande crisi del ’29;

Atti Parlamentari — 18 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 19: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

l’Europa ha risposto alla crescenteinstabilità dei mercati finanziari imboc-cando la strada dell’austerità. A partiredalla primavera 2010 sono stati così varatiprogrammi di riequilibrio dei conti pub-blici pesantissimi, simultanei e concentratiin un lasso di tempo relativamente breve.Il riequilibrio dei conti pubblici è avvenutoal prezzo di pesanti ricadute economichee sociali (catastrofiche, nel caso greco). Lafinanza speculativa e i settori più ricchidella popolazione ne sono usciti rafforzatia spese dei ceti popolari;

le conseguenze di questa politicasono sotto gli occhi di tutti: oggi, quasi 27milioni di persone sono disoccupate nel-l’Unione europea. La disoccupazione nel-l’eurozona è salita dal 7,8 per cento del2008 al 12,1 per cento del novembre 2013.In Grecia, dal 7,7 per cento al 24,4 percento e in Spagna dal 11,3 per cento al26,7 per cento nello stesso periodo. InEuropa, i disoccupati con meno di 25 annisono 4,5 milioni;

in Italia, dopo il calo del 2,4 percento nel 2012, anche nel 2013 il Pil èdiminuito del 1,9 per cento; nel frattempoil debito pubblico ha registrato un nuovorecord arrivando al 132,6 per cento del Pil;

la disoccupazione è salita al 12,9per cento ed i consumi sono crollati del2,6 per cento malgrado la drastica ridu-zione (- 4 per cento) già registrata nel2012, raggiungendo così il loro minimostorico dal 1990; nel nostro Paese, tra il2006 e il 2012, il numero dei poveri èaumentato di ben 3,9 milioni di persone,portando il numero complessivo dei poveria circa 13,5 milioni;

il cosiddetto « Fiscal compact » co-stringerà il Governo italiano a partire dal2016 a procedere al taglio del debitopubblico per circa 50 miliardi di euroall’anno per i prossimi 20 anni: un veromassacro sociale;

sia il FMI che la Bce hanno aller-tato i Governi europei sul pericolo con-creto, dopo il lungo persistere di una fasedi recessione, dell’avvio di un pericoloso

periodo di deflazione nell’area euro edeuropea in generale (quattro Paesi ade-renti all’Unione europea sono già in de-flazione);

valutato che:

il DEF 2014 si muove su un vecchiopercorso che è quello illusorio di un’aspet-tativa di crescita, mantenendo le attualipolitiche di austerità e di pareggio dibilancio. Un percorso destinato al falli-mento, nonostante lo slittamento del pa-reggio di bilancio strutturale al 2016, chenon produrrà maggiori spazi ed effettisostanziali nel rilancio degli investimenti edelle politiche pubbliche contro la crisi.Tale timido scostamento è sostanzialmenteininfluente se non viene cambiato il pa-radigma delle politiche europee e nonvengono ridiscussi i vincoli del Patto distabilità e il pareggio di bilancio;

al DEF 2014 manca « un disegnoorganico allo sviluppo dell’Italia » e nonrappresenta perciò la risposta adeguatache serve al Paese per uscire dalla crisi,creare lavoro, assicurare maggiore equità.La filosofia del DEF è pienamente coe-rente con le politiche di austerità e libe-riste europee, attendista e rituale nelladefinizione di politiche e riforme che sonoin continuità con quelle del passato;

in particolare il giudizio negativosul DEF del 2014 è dovuto alle seguentiragioni;

il DEF 2014, pur ritardando di unanno il raggiungimento del pareggio dibilancio è in continuità con le politiche diausterità, liberiste e di riduzione dellaspesa pubblica, rifiutando persino di uti-lizzare tutti gli spazi esistenti del rapportodeficit PIL dal 2,6 al 3,0 per cento, perpolitiche anticicliche, come pure il primoMinistro nelle settimane precedenti al DEFaveva adombrato; il DEF non apre unacontraddizione esplicita con l’attuale po-litica europea;

il DEF 2014 contiene misure pro-fondamente sbagliate come, ad esempio, leriforme in materia di lavoro che creanovantaggi per le sole imprese, le quali

Atti Parlamentari — 19 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 20: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

potranno licenziare o scegliere di sfruttarecontratti atipici senza limiti. Tuttavia, talivantaggi non recheranno nessun beneficioal mercato e non determineranno aumentidell’occupazione, mentre produrrannoun’ulteriore erosione certa dei diritti deilavoratori. Infatti, in Italia la precarizza-zione del mercato del lavoro è stata rea-lizzata compiutamente e il Governo Renziè solo l’ultimo in ordine di tempo a dareil proprio contributo per perfezionare unprogetto inutile che non ha creato e noncrea maggiore occupazione: l’OCSE nelluglio 2013 ha certificato che la disoccu-pazione italiana cresce facendo registrareil sesto peggior dato in termini di quota didisoccupati (negli ultimi 5 anni) tra i 34Paesi aderenti all’organizzazione, nono-stante i pochi occupati siano a tempodeterminato: infatti oltre un giovane sudue in Italia ha un lavoro a precario. Inparticolare, si tratta del 52,9 per cento deigiovani tra i 15 e i 24 anni. Sempre nel2013 l’ISTAT ha certificato che i contrattiatipici sono prossimi a superare in nu-mero assoluto i contratti standard, ovveroquelli a tempo indeterminato e a pienocompenso; tra l’altro – come ricordatodalla CGIL – nel DEF non c’è più tracciadi quanto previsto dalla prima stesura delJobs Act in cui era presente « una tenueevocazione del piano del lavoro diObama » (investimenti pubblici in innova-zione, green economy, ecc);

il DEF 2014 prevede coperture in-certe e non tiene conto dei costi deiprovvedimenti non a « legislazione vi-gente », come quelli inseriti ogni annonella Legge di stabilità: per questo moltedelle previsioni macroeconomiche sono darivedere e correggere al ribasso (a « poli-tiche invariate » le maggiori spese dovreb-bero essere di ben 6 miliardi nel 2015 e 9miliardi nel 2016);

particolarmente discutibili sono leprevisioni di aumento del PIL di 2,2 percento fino al 2018 grazie alle riforme delmercato del lavoro e del 2,3 per cento deiprovvedimenti sulle semplificazioni e libe-ralizzazioni: talmente discutibili chel’ISTAT non ha valutato gli effetti di

queste misure sul PIL, perché ancora alea-torie e non quantificabili; il DEF 2014formula così ipotesi di crescita assoluta-mente non verificate e che sono destinatead essere riviste al ribasso;

il DEF 2014 non prende sostanzial-mente e irresponsabilmente in considera-zione il rischio deflazionistico (pur segna-lato da settimane dal presidente della Bce,Mario Draghi) che può colpire a breve lanostra economia con conseguenze dram-matiche per i consumatori e per la pro-duzione industriale;

come segnalato dalla CGIL nel DEF« il ruolo dello Stato sembra deliberata-mente ridimensionato » in quanto si pre-vedono minori investimenti pubblici, ridu-zione della spesa sociale, contenimento dellavoro pubblico, enfasi del mercato, pri-vatizzazioni. Si tratta di una filosofia distampo liberista antitetica a quello di cuici sarebbe bisogno: maggiore intervento eregia pubblica, maggiori investimenti pub-blici, una spesa pubblica intelligente einnovativa;

il DEF 2014 nella sezione del Pro-gramma nazionale di riforme continua aporre per il nostro Paese per la strategiaEuropa 2020 (aumento dell’occupazione,riduzione abbandono scolastico, aumentoinvestimenti innovazione e ricerca, energierinnovabili ecc) obiettivi decisamente in-feriori rispetto ai target europei: il Go-verno nel DEF evidenzia una assolutadisattenzione verso questi obiettivi, cosaparticolarmente grave alla vigilia dell’as-sunzione della presidenza del semestreeuropeo;

nel DEF 2014 « non è presentealcun piano di investimenti pubblici », chein 20 anni sono passati dal 3 per cento al1,5 per cento del PIL; il DEF 2014 non dàalcun segno di inversione di tendenza; nelDEF 2014 non ci sono segno di unaminima e attendibile politica industriale,di cui il Paese avrebbe drammaticamentebisogno;

nel DEF 2014 si sottovalutano gra-vemente la potenzialità e l’impatto dell’uti-

Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 21: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

lizzo dei fondi europei 2014-2020, soprat-tutto alla luce della stroncatura – nonsegnalata nel DEF – della Commissioneeuropea che ha svolto 351 osservazioniall’accordo di partenariato e che ha messoin forse l’utilizzo dei 32 miliardi di fondieuropei previsti;

il DEF 2014 prevede per i prossimianni una riduzione sostanziale della spesaper il welfare, la sanità e la scuola. Il DEFprevede che nei prossimi 15 anni la spesaper la scuola passi dal 4 per cento al 3,4per cento, la sanità dal 7,3 per cento al 7,1per cento (nonostante la prevedibile cre-scita di richiesta di servizi visto l’aumentodemografico), mentre la spesa socio-assi-stenziale rimarrà al 1,1 per cento, nono-stante sia tra le più basse in Europa;

alcune delle misure prospettate nelDEF 2014 – non incidendo sul giudizio difondo negativo sulla filosofia, l’imposta-zione e le linee direttrici del DEF –rappresentano delle novità da consideraree valutare attentamente anche per comesaranno effettivamente realizzate, in baseai provvedimenti attuativi ancora man-canti (come nel caso del decreto sull’Irpef).In particolare:

la diminuzione dell’incidenzadell’irpef sui redditi bassi per alcune ca-tegorie di lavoratori. È la prima volta dopoanni che si interviene fiscalmente a favoredel lavoro dipendente. Va ricordato peròche l’impatto di questa misura rischia diessere vanificato e riassorbito dall’au-mento della Tasi, dalla cancellazione delledetrazioni per i coniugi a carico e per idipendenti pubblici dal blocco della con-trattazione per altri tre anni; inoltre varicordato che – come riferito in moltedelle audizioni in Commissione Bilancio –l’impatto di questa misura sulla domandasarà assai modesta;

il pagamento ulteriore di debitidella PA, iniziato con il Governo Monti eproseguito con il Governo Letta è di fattogià previsto;

il tetto alle retribuzioni dei mana-ger pubblici, che però non comprende lesocietà quotate;

l’aumento della tassazione a ca-rico delle banche relativa all’incrementodel valore delle quote azionarie possedutedagli istituti di credito nel capitale dellaBanca d’Italia, beneficiati da un provvedi-mento che, votato dall’attuale maggioranzache sostiene questo Governo, ha costituitouna sorta di « aiuto di Stato » al sistemabancario;

l’aumento della tassazione sullerendite finanziarie, che però essendo le-gato alla riduzione dell’Irap andrà a favoredelle imprese e non avrà alcun effettoredistributivo, come ci si potrebbe atten-dere da un provvedimento di tale natura;

l’attenzione al credit crunch el’incremento del Fondo di garanzia a fa-vore delle PMI;

e al potenziamento dei serviziall’infanzia per stimolare il lavoro femmi-nile, in un contesto – va ricordato – diriduzione complessiva degli stanziamentiper la sanità, la scuola, il welfare e dellacontinuazione di provvedimenti ampia-mente criticati e falliti come il « creditoper i nuovi nati »;

il piano casa (1,3 miliardi) ed ilpiano di edilizia scolastica (2 miliardi)(occorre peraltro rilevare che molte dellerelative coperture sono incerte); anche serimangono sostanzialmente irrisolti i pro-blemi relativi al funzionamento dellestrutture scolastiche, tra cui i servizi dipulizia e manutenzione;

nel DEF sono contenuti errori eco-nometrici, il quadro macroeconomico èsottovalutato, costi e voci di spesa sonosottostimati o non compaiano, le coperturesono incerte e ottimistiche;

il modello preso a riferimento èquello della Germania basato sul trainodelle esportazioni e sulle riforme istitu-zionali e del mercato del lavoro; si vuoleoperare per mezzo della svalutazione in-terna e della precarizzazione;

ma i dati dimostrano che la dere-golazione del mercato del lavoro non creasolo precarietà e perdita di diritti, ma

Atti Parlamentari — 21 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 22: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

anche perdita di produttività e quindiperdita di capacità di crescita; questasvalutazione del lavoro presuppone im-prese di basso valore, che invece di inno-vare scaricano tutti i costi della competi-zione internazionale sul lavoro; così fa-cendo ci si rassegna al declino industrialedel nostro Paese;

nei dati del DEF la produttività dellavoro conosce un salto dal 2014 in poi (+1per cento del Pil nel 2014 e poi ogni annoin media + 0,8 per cento del Pil); da dovederiva effettivamente questa crescita im-petuosa della produttività non viene spie-gato, tenendo anche conto che la dinamicadella produttività è « zero » dal 2000 al2013. Non sembra che nel nostro Paese cisia un salto nelle tecnologie produttive taleda indurre questi incrementi, né si pos-sono attribuire alla liberalizzazione nelmercato del lavoro: l’esperienza storica equella attuale, ad esempio spagnola, inse-gnano tutt’altro;

tagliare le imposte e insieme laspesa nello stesso ammontare non deter-minerà l’atteso aumento della domandainterna; è più probabile anzi che la possaridurre, visto che buona parte della spesapubblica è domanda corrente, mentre ilpotere d’acquisto delle famiglie potrebbeessere momentaneamente accantonatocome risparmio. E occorre essere chiari suun altro punto: l’efficientamento dellaspesa pubblica è un obiettivo doveroso, vaintrapreso con decisione al fine di miglio-rare la qualità dell’intervento pubblico,liberare risorse da destinare agli investi-menti e ridurre il peso dell’imposizione;ma ai fini del rilancio della domanda nelbreve periodo la distinzione tra spesapubblica produttiva e improduttiva (qua-lunque sia la definizione per quest’ultima)è quasi irrilevante. Anche la spesa pub-blica meno produttiva consiste infatti diacquisti di beni e servizi da imprese, dipagamento di stipendi, di trasferimentialle famiglie o alle imprese, che contri-buiscono alla domanda interna;

ma il rilancio della domanda nel-l’immediato richiederebbe ben altro, a co-

minciare da un allungamento consistentedel sentiero di convergenza al pareggio dibilancio. La considerazione di questastrada è, per il momento, rimandata. E sele famiglie pensassero che si tratta di unamera operazione elettorale, è chiaro che isoldi in più li metterebbero da parte senzaspenderli;

lo shock positivo sull’economia saràdi portata limitata (come d’altronde am-mette lo stesso Governo) perché quegli 80euro in più in busta paga verranno copertida tagli di spesa, ed anche da altre tasse.Da una parte si immette più denaro nel-l’economia, dall’altra lo si sottrae ad altrilavoratori e ad altre imprese. Nel miglioredei casi ci sarà un effetto neutro;

lo stesso Governo si tiene basso:l’effetto netto è previsto in un + 0,2 percento di crescita del Pil nel triennio 2014-2016 (+ 0,1 per cento nel 2014). Per il2017-2018 le previsioni appaiono moltopiù ottimistiche con una crescita dei con-sumi e del Pil al 2 per cento. Secondo ildocumento, la riforma del mercato dellavoro e le semplificazioni-liberalizzazionidovrebbero portare ad una crescita del Pildel 1,4 per cento;

si prevede un balzo del Pil in 5anni (2014-2018) del 7,45 per cento, untasso di crescita superiore persino a quelloregistrato negli anni del « boom » 2003-2007 (6,5 per cento);

ma l’export non sembra garantiretale trend: 2013: + 0,1 per cento, gennaio2014 su dicembre 2013: -1,5 per cento; ilDEF prevede nel 2014 un aumento delleesportazioni del 4 per cento e nel periodo2014-2018 addirittura del 20,8 per cento(nel periodo del « boom » 2003-2007 l’au-mento dell’export è stato del 23 per cento);

altre perplessità derivano dal pre-visto boom degli investimenti; intanto l’at-tuale produzione industriale registra un -25 per cento rispetto al 2007, non a caso,perché senza domanda si assiste ad uncrollo degli investimenti (infatti: 2008: -3,7 per cento, 2009: - 11,7 per cento percento, 2010: + 0,6 per cento, 2011: - 2,2

Atti Parlamentari — 22 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 23: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

per cento, 2012: - 8,0 per cento, 2013: - 4,7per cento); il DEF invece prevede nel 2014un incremento degli investimenti del 2 percento, e nel periodo 2014-2018 del + 16,2per cento circa (investimenti durante il« boom » 2003-2007: + 7,2 per cento); an-che in questo caso si attendono spiegazioniconvincenti;

per gli investimenti delle pubblicheamministrazioni non ci sarà alcun rilan-cio, almeno in termini di spesa comples-siva, ma c’è da aspettarsi piuttosto un’ul-teriore flessione. È quanto si legge nel DEFalla voce del rapporto investimenti fissilordi/Pil: nel 2013 questo valore si è fer-mato all’1,7 per cento, peggio di quantofosse previsto dai Governi Monti e Letta(1,8 per cento), mentre la previsione 2014lo colloca all’1,6 per cento, poi all’1,5 percento nel 2015 e 2016, all’1,4 per cento nel2017 e 2018;

colpisce la riduzione degli investi-menti nel 2013, con una caduta dell’ordinedel 10 per cento, da 29.979 a 27.132milioni di euro; la riduzione prevista dalDef riguarda anche i valori assoluti degliinvestimenti fissi lordi, che nella granparte sono lavori infrastrutturali. Anchequi la tendenza è tutta in discesa: dai25.730 milioni del 2014 ai 24.835 del 2015ai 24.453 del 2016, per poi accennare auna leggera risalita nel 2017 (24,857) e nel2018 (25,019). Dal 2011, quando gli inve-stimenti fissi lordi ammontavano a 31.907milioni, al 2014, si sono persi circa 6,1miliardi di investimenti annui, circa il 20per cento;

la spesa in conto capitale del set-tore pubblico arranca ormai da decenni,con un’accelerazione della caduta nell’ul-timo quinquennio. II rapporto investi-menti fissi lordi/Pil era del 3,5 per centonel 1981, quando la politica di debitopubblico era centrale, per poi scendere al3,1 per cento nel 1991 e al 2,4 per centonel 2001. Sceso via via al 2 per cento, fuil Ministro Giulio Tremonti negli anniscorsi a prevedere un ulteriore scalinoverso il basso all’economia dal 2 all’1,7 percento, avendo largamente teorizzato la

necessità di aprire l’era delle « infrastrut-ture finanziate da privati ». Anche il Go-verno Renzi prova a rilanciare nel DEF ilProject financing come strumento di finan-ziamento dei privati alternativo a quellopubblico, immaginando anche misure diaccorpamento delle concessioni e di effi-cientamento dei lavori da realizzare. Ma irisultati del recente passato non autoriz-zano al riguardo nessun facile ottimismo;

il totale delle risorse a disposizionedel Quadro di coesione e sviluppo per ilciclo 2014-2020 ammonta a circa 130miliardi di euro di cui il 20 per cento alleregioni più sviluppate, il 4 per cento alleregioni in transizione e il 76 per cento alleregioni meno sviluppate, salvo la quotariservata alle amministrazioni centralidello Stato. Tali fondi, peraltro, vista lanecessità dello Stato italiano di operarecostanti tagli in particolare sulla spesapubblica, costituiscono gli unici strumenticerti per il finanziamento alle politiche disviluppo e alla lotta contro la disoccupa-zione nei prossimi anni;

in proposito è particolarmente cri-tico e imbarazzante il giudizio (con nu-merosissimi rilievi, 351 per l’esattezza) chela Commissione europea ha espresso sulloschema di Accordo di partenariato tra-smesso dall’Italia a Bruxelles lo scorso 10dicembre;

anche con il DEF 2014 il nuovoEsecutivo ha confermato la sua politica ditotale disimpegno nei confronti di un’areadel Paese, il Mezzogiorno, che con la suaproduzione contribuisce ad un quarto delPIL nazionale, dimostrando in tal modo disottovalutare la dimensione nazionale e lericadute della questione meridionale el’impossibilità per una nazione di mante-nere la propria unità se parti di essaprocedono a velocità diverse, accentuandofra loro il disequilibrio;

il documento è infatti privo dimisure programmatiche di sviluppo orien-tate verso quei territori che registrano unadinamica di crescita complessivamente an-cora debole rispetto a quella delle altrearee del Paese, limitandosi piuttosto ad

Atti Parlamentari — 23 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 24: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

enunciare, in maniera anche disorganica,gli effetti di disposizioni per il sud adottatedai precedenti Governi;

il DEF 2014 risulta quindi esseretotalmente manchevole rispetto alle aspet-tative di quei territori, non fornendo al-cuna indicazione strutturale e non indivi-duando alcuna forma aggiuntiva di finan-ziamento per sostenere l’attuazione di unimprocastinabile piano straordinario per ilMezzogiorno che sia orientato, in primis,all’adeguamento e allo sviluppo della suarete infrastrutturale, presupposto determi-nante per sfruttarne le potenzialità dipiattaforma logistica e di crocevia naturaledegli scambi internazionali lungo le diret-trici Nord-Sud e Est-Ovest e per agevolarei flussi turistici, facendo in tal modocandidare l’intera area, fisicamente e sto-ricamente proiettata nel Mediterraneo, azona di libero scambio;

sarebbe quindi auspicabile che ilnuovo Governo faccia un’inversione dirotta e ricomprenda nella sua agendapolitica e nella sua compagine governativale istanze e le energie delle tante forze vivepresenti nel tessuto sociale ed imprendi-toriale del Mezzogiorno, al fine di farleemergere ed esprimersi nei contesti inter-nazionali e sui mercati con maggiore fa-cilità, senza rimanere penalizzate, cometroppo spesso oggi accade, da fattori dicontesto;

d’altra parte, nel corso degli anni lepolitiche per il Mezzogiorno hanno oscil-lato tra due paradigmi, quello assistenzialee quello compensativo, in funzione delladiminuzione più o meno graduale del gapcon il centro-nord, e che si sono rivelatifallimentari e non premianti;

sarebbe auspicabile una riformadella governance dei fondi strutturali eu-ropei, divenuti un volano di crescita permolti paesi, per un utilizzo più oculato,consapevole e meno dispersivo degli stessi;

sul versante della formazione i si-stemi scolastico ed universitario del me-ridione esprimono professionalità conbuoni livelli di qualifica che il tessuto

produttivo locale non riesce però ad as-sorbire e valorizzare adeguatamente, rele-gando molti giovani alla condizione didover scegliere fra l’emigrazione e l’inat-tività;

molto ottimistiche risultano le pre-visioni del Def sui consumi delle famiglieche nel periodo 2014- 2018 dovrebberoaumentare del 5,6 per cento;

i numeri dunque non tornano: ilDef annuncia manovre restrittive ma nonne calcola l’impatto sulla crescita;

infatti, secondo le previsioni delDef per il periodo 2014-2018 le entratesono sostanzialmente stabili, i tagli allaspesa per il personale dovrebbero esseredel 12 per cento, delle pensioni del 3 percento, degli investimenti pubblici del 12per cento, mentre l’avanzo primario do-vrebbe salire dal 2,2 per cento del Pil del2013 al 4,4 per cento nel 2018;

il documento esprime dunque con-tinuità con le politiche neo-liberiste e diausterità degli ultimi anni, una strategiapolitico-economica che punta a crescita edall’incremento dell’export con ulteriori ta-gli, precarietà, liberalizzazioni e privatiz-zazioni;

il Governo ha prospettato il rag-giungimento del pareggio di bilancio strut-turale nel 2016, politica che deprimeràulteriormente una domanda ed un’econo-mia già asfittiche e del cui impatto non sitiene minimamente conto nel Def;

il livello della pressione fiscale nonvaria di molto, ed è pari al 44 per centodel Pil per il 2014, in leggero calo rispettoal 44,2 per cento stimato dal « Documentoprogrammatico di bilancio » del GovernoLetta. Nessuna variazione nel 2015, con unmodesto profilo discendente nel periodosuccessivo:

43,7 per cento nel 2016;

43,6 per cento nel 2017;

43,7 per cento nel 2018.

nel frattempo Banca d’Italia regi-stra a febbraio una netta ulteriore fles-

Atti Parlamentari — 24 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 25: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

sione su base annua dei prestiti al settoreprivato (- 5,1 per cento per i crediti alleimprese, -1,2 per cento per le famiglie);

si prevedono circa 11,2 miliardi diprivatizzazioni annui già nel 2014 a de-cremento dello stock del debito, sommadifficilmente raggiungibile almeno che nonsi faccia intervenire (ma si tratterebbe diun trucco contabile) la Cassa depositi eprestiti;

gli effetti sociali ed economici dellepolitiche di austerità stanno compromet-tendo anche gli obiettivi di consolidamentofiscale, a partire dalla riduzione del debitoche continua, infatti, ad aumentare;

nel 2014 l’indebitamento netto èprevisto attestarsi al 2,6 per cento del Pilper poi scendere all’ 1,8 per cento nel 2015e allo 0,9 per cento nel 2016. Il dato deldeficit 2014 si deve ascrivere per - 0,3 percento a minori entrate fiscali, e a - 0,2 percento punti a una diminuzione delle en-trate non fiscali. È stata contabilizzataanche la riduzione per circa 3,2 miliardi(lo 0,2 per cento del Pil) di minori speseper interessi, grazie alla discesa dellospread e a un profilo dei tassi più favo-revole rispetto allo scenario ipotizzato loscorso settembre (Nota di aggiornamentodel Def 2013) dal Governo Letta;

nel 2013 la Commissione UE avevachiesto all’Italia di « conseguire e mante-nere l’obiettivo di medio termine (il pa-reggio di bilancio strutturale) a partire dal2014 ». Il DEF 2013 lo aveva « promesso »per il 2015, adesso slitta al 2016;

il rapporto debito/Pil salirà dal 133per cento del 2013 al 135 per cento del2014 (per via del pagamento per ulteriori13 miliardi di debiti della Pubblica Am-ministrazione), per poi, nelle previsioni,decrescere lentamente negli anni succes-sivi;

si sarebbe potuto tenere conto, aridurre la crescita annua del debito, dellacomponente corrispondente ai « profitti »della Banca d’Italia, ovvero degli introitiannui che derivavano allo Stato dal poteredi battere moneta e da altre entrate an-

cora oggi collegate alle funzioni pubblichedella banca centrale nazionale; tali in-troiti, tuttavia, dopo essersi ambiguamenteaccumulati per molti anni nei bilanci dellabanca centrale, sono serviti a inizio annoper ricapitalizzare la stessa Banca d’Italiae sono stati privatizzati, prevedendo che lastessa banca centrale li paghi come divi-dendi ai soci, pur entro un limite nell’or-dine dei 450 milioni annui (cfr. la leggen. 5 del 2014);

il Def si basa su un modello eco-nomico palesemente disfunzionale il qualerappresenta la vera causa della crisi e cheandrebbe, più che proseguito o ammorbi-dito, rigettato una volta per tutte;

il Governo ha promesso di tagliaredi 80 euro in media le lasse sulle bustepaghe per i redditi da lavoro dipendentefino a 25mila euro; per i dipendenti pub-blici questa misura non copre che inmaniera del tutto parziale i tagli subiti dalnon rinnovo dei contratti di lavoro che siprolunga da anni. Secondo stime sindacali,alla fine del 2014, a causa del blocco deicontratti in vigore dal 2010, i dipendentipubblici avranno perso in media 240 euroal mese di potere d’acquisto (circa 3.100euro annui); peraltro pur avendo il Go-verno smentito il blocco della contratta-zione per il pubblico impiego fino al 2020(in pratica, si deciderà più avanti), rimaneconfermato il blocco già deciso fino al2017;

ma si tenga conto – al di là delproblema delle coperture indicate – chel’articolo 5 del disegno di legge delega« Jobs Act », recante delega al Governo inmateria di maternità e conciliazione, alcomma 2, lettera c), contiene il seguenteprincipio direttivo: « c) abolizione delladetrazione per il coniuge a carico edintroduzione del tax credit, quale incentivoal lavoro femminile per le donne lavora-trici, anche autonome, con figli minori eche si trovino al di sotto di una determi-nata soglia di reddito familiare »; in pra-tica, si tolgono dagli 800 ai 690 euro annuialla stessa fascia di lavoratori ai quali si èpromesso uno sconto fiscale di 1.000 euro.

Atti Parlamentari — 25 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 26: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

Nel Mezzogiorno questa misura sarà poiparticolarmente pesante; la versione defi-nitiva del Jobs Act parla più pudicamentedi: « armonizzazione del regime delle de-trazioni per il coniuge a carico », ma lasostanza non cambia;

inoltre le nuove tasse – ha calco-lato la UIL in un suo « focus » – mange-ranno nei prossimi otto mesi oltre il 40per cento del bonus degli 80 euro previstidal governo Renzi. Se con una mano – silegge – il contribuente beneficerà dell’au-mento mensile con l’altra dovrà tirarefuori 35 euro in più al mese rispetto alloscorso anno tra l’introduzione della Tasi ele addizionali Irpef regionali; la UIL hacalcolato che il lavoratore dipendente me-dio si troverà in tasca 640 euro in più aiquali però dovrà sottrarre 278 euro (Tasipiù addizionali comunali Irpef) per untotale di 362 euro. Ciò significa la ridu-zione al 56 per cento dei benefici;

secondo l’economista Tito Boeri, seil Governo vorrà poi ampliare l’operazioneagli incapienti, 4 milioni di persone, dovràtrovare altri 4 miliardi, mentre parrebbeassurdo – come è stato ipotizzato – daredi meno (25 euro mensili) a chi ha dimeno; altri milioni di pensionati, lavora-tori autonomi e partite Iva (che spessonascondono lavoro subordinato) sono co-munque esclusi da questo provvedimentoanche se molti di loro hanno redditi dipura sopravvivenza;

lo sgravio fiscale di quest’anno pe-serà 6,6 miliardi (10 miliardi annui aregime) e sarà garantito da tre voci di-verse:

4,5 miliardi di tagli di spesa;

circa un miliardo di prelievo sup-plementare dagli istituti di credito sulguadagno di 7 miliardi registrato a seguitodell’aumento delle loro quote azionarie inBankitalia;

circa un miliardo del maggiorgettito IVA prodotto dal pagamento degliarretrati della Pubblica amministrazionealle imprese.

Quest’anno si tratta di otto mesi,ma a regime occorreranno dieci miliardi emezzo, e questo significa che si inciderà sucapitoli molto importanti di spesa sociale;le coperture indicate sono molto proble-matiche. Innanzitutto circa 2,2 miliardiderivano da misure una tantum per fi-nanziare un taglio di tasse che invece èpermanente. Tra le una tantum, la sceltadi raddoppiare la tassazione sulla plusva-lenza determinatasi in capo ai maggiorigruppi bancari per la rivalutazione dellequote di Bankitalia; a fronte del vantaggioricevuto, l’imposta inizialmente previstaera francamente troppo esigua. Ma oc-corre ricordare che la Commissione euro-pea ha aperto un’indagine per capire se larivalutazione delle quote azionarie diBankitalia in possesso dei nostri istituti dicredito non configuri un aiuto di Stato.Dunque, questa copertura è ad alto rischioqualora la Commissione Ue bocciasse larivalutazione delle quote azionarie;

se poi le banche realizzassero laloro plusvalenza rivendendo le proprieazioni alla stessa Banca d’Italia (comeprevisto dal decreto legge relativo), quindigirando al Tesoro parte del ricavato, inbase alle regole europee questo potrebbeconfigurare un finanziamento monetariodel deficit: un ritorno agli anni ’70, laviolazione più radicale delle regole a fon-damento dell’euro;

le entrate dell’IVA legate alla liqui-dazione dei debiti della Pubblica ammini-strazione per 13 miliardi aggiuntivi ri-spetto a quelli già preventivati non rap-presentano nuove risorse, ma solo l’anti-cipo di ciò che sarebbe successo in futuroquando quelle fatture sarebbero comun-que state pagate. In altri termini, si staspostando una posta di bilancio da unanno all’altro e si creerà dunque un am-manco equivalente nei prossimi esercizi;

si prevedono, nell’ambito della co-siddette « spending review » tagli per 4,5miliardi nel 2014, 17 nel 2015 e 32 mi-liardi a decorrere dal 2016 a regime (dachiarire se sono aggiuntivi a quelli giàprevisti dal Governo Letta o se li assor-

Atti Parlamentari — 26 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 27: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

bono); i sindacati si sono detti preoccupatiper il fatto che le coperture si appoggianosolo sulla spending review: essi temono cheper fare cassa si realizzino i soliti taglilineari al welfare ed ai servizi sociali;

infatti, all’interno del PNR è ripor-tato l’impatto finanziario delle riforme cheverranno intraprese nei prossimi anni conl’indicazione nell’area di policy « lavoro epensioni » un risparmio di un miliardo e548 milioni nel 2014 e di un miliardo e731 milioni a partire dal 2015, senzaun’indicazione precisa della provenienzadi tali entrate se non una mera registra-zione dell’esito dei provvedimenti già ap-provati, senza alcuna indicazione per ilfuturo;

sarebbe particolarmente grave se irisparmi della spending review venisseroda tagli alla sanità. I risparmi e le ridu-zioni di spesa nella sanità dovranno essereutilizzati per eliminare i ticket e accor-ciare le liste d’attesa;

sembrerebbe, secondo le primestime della Ragioneria, che almeno 3 diquei 4,5 miliardi siano già impegnati damisure previste nell’ultima manovra delGoverno Letta. Se questi calcoli della Ra-gioneria fossero esatti, i 10 miliardi di taglipermanenti all’Irpef sono coperti in ma-niera permanente solo per 1,5 miliardi;

il resto sono provvedimenti unatantum e misure incerte, con l’obbligoquantomeno di triplicare i tagli dal 2015 (aprescindere dall’entrata in vigore del Fi-scal Compact per la parte concernente lariduzione annuale di un ventesimo deldifferenziale tra la percentuale dello stockdel debito ed il 60 per cento; 135-60/20 =3,75 per cento del Pil, ossia circa 50miliardi);

per quanto concerne il taglio del-l’Irap del 5 per cento (900 milioni) questoanno e del 10 per cento l’anno prossimo,esso sarà finanziato dall’aumento dellatassazione delle rendite finanziarie dal 20al 26 per cento, che, in realtà, copre taleagevolazione solo fino al 5 per cento;inoltre, la misura massima di incremento

riconosciuta l’anno scorso come coperturadal Servizio Bilancio della Camera e dallaRagioneria (oltre, gli investitori preferireb-bero altre tipologie d’investimento ridu-cendo così la base imponibile e determi-nando un decremento del gettito atteso) èdi 3 punti percentuali (23 per cento).Appare dunque problematico l’aumentodell’aliquota al 26 per cento;

i dubbi sulle coperture fanno na-scere l’ipotesi di una manovra correttivanel prossimo autunno;

si prevede una nuova tranche di 13miliardi nel 2014 (7 meno rispetto alleprime ipotesi di Def) per il pagamento deidebiti della Pubblica amministrazione.Non si capisce se saranno sufficienti persmaltire tutto l’arretrato (la cui quantifi-cazione non è peraltro certa). Anche itempi dell’operazione non sono chiari; cosìcome non è chiaro se si pagheranno anchei debiti dovuti a spese in conto capitaleche per le regole di bilancio entrano nelbudget della Pubblica amministrazione almomento dell’effettivo pagamento inci-dendo dunque non solo sul debito come lespese correnti (già iscritte a bilancio percompetenza) ma anche sull’indebitamento(deficit);

mentre nella « spending review » ilGoverno promette una riduzione di 300-500 milioni nel bilancio della difesa –senza dire nulla sugli F35 –, mentrel’Italia sta assumendo nella Nato crescentiimpegni che portano a un inevitabile au-mento della spesa militare, diretta e indi-retta;

all’interno del documento mancadel tutto una proposta di politica energe-tica e ambientale che garantisca il forteimpegno dell’Italia per un’economia e unasocietà low carbon, tale da garantireun’azione efficace di contrasto dei cam-biamenti climatici attraverso obiettivi diriduzione dei gas-serra e di spinta versouna economia a impatto sostenibile cheincentivino in maniera decisa lo sviluppodelle fonti rinnovabili e gli interventi diefficienza energetica a livello nazionale;

Atti Parlamentari — 27 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 28: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

il rapporto dell’IntergovernmentalPanel on Climate Change (IPCC), presen-tato il 31 marzo scorso a Berlino riportadati allarmanti, e richiama l’attenzionesulle opportunità economiche che tutti igoverni devono cogliere ora per affrontareil cambiamento climatico, a livello globale.Le emissioni, causate principalmente dallacombustione di carbone, petrolio e gasnaturale, devono essere tagliate del 40 percento, per giungere al 70 per cento entrola metà del secolo, in modo da averealmeno il 50 per cento di possibilità disfuggire alle peggiori conseguenze del ri-scaldamento globale. Più si ritarderanno lepolitiche di mitigazione, maggiori do-vranno essere gli sforzi e i costi dellariduzione delle emissioni. Per raggiungerequesti obiettivi bisognerà triplicare o qua-druplicare le fonti di energia a bassoimpatto, come l’energia solare o quellarinnovabile. È necessario, quindi, renderedisponibili al più presto nuove tecnologienella produzione di energia pulita in tuttoil mondo pena un aumento continuo delletemperature globali;

secondo il rapporto IPCC in Eu-ropa, la regione mediterranea è quella cherisentirà più di tutte dei cambiamenticlimatici a causa dei notevoli impatti attesisul turismo, sull’agricoltura, sulle attivitàforestali, sulle infrastrutture, sull’energia esulla disponibilità di acqua che costituiràil fattore limitante per la produzione agri-cola, Sono in aumento i rischi di inonda-zioni, di erosione costiera e di danni alleinfrastrutture già con l’attuale livello diclimate change (+0.61oC per cento rispettoal periodo preindustriale) mentre le mi-sure di mitigazione possono ridurre ilrischio entro limiti accettabili;

considerato che:

dalla crisi si esce solo con la finedelle politiche di austerità, con politicheespansive ed un nuovo intervento delloStato; d’altronde il precedente della crisidel ’29 parla chiaro, le alternative sonodue; o il New deal rooseveltiano oppure ifascismi europei; oggi o con un green newdeal europeo oppure con le politiche della

destra populista che sta crescendo in tuttaEuropa;

servirebbe soprattutto una politicaeconomica europea coerente con lo svi-luppo dell’area euro, indicando le policytese ad aumentare la domanda e, in par-ticolare, gli investimenti. L’asse portante èquello di « Europa 2020 », a cui dovrebbefar seguito un bilancio pubblico europeocoerente e sganciato dai trasferimenti degliStati. Servirebbe un bilancio pubblico eu-ropeo non inferiore al 4 per cento del Pileuropeo, una imposta europea capace difinanziare il bilancio pubblico senza me-diazione degli Stati, degli investimenti (eu-robond) tesi a industrializzare la così dettagreen economy, il ripristino della piena ebuona occupazione come orizzonte dellasocietà europea;

in attesa di un riordino normativoeuropeo teso a promuovere lo sviluppo ela buona occupazione via autonomo bi-lancio pubblico europeo con una impostasul valore aggiunto, il Governo italiano, inambito di semestre europeo, potrebbe so-stenere delle misure una tantum per igoverni dell’area euro, con il concorsodella BCE, tese a rilanciare lo sviluppo viainvestimenti che anticipano gli obiettivieuropei di 20-20-20;

in particolare, si dovrebbe operareuno scorporo di alcune tipologie di spesee di investimenti dal calcolo dei saldi validial fine del rispetto del Patto di stabilità ecrescita. Tale scorporo, più volte propostoda autorità politiche ed esperti economiciin Italia e in Europa, permetterebbe unaripresa della domanda pubblica che ènecessaria – in assenza di un’adeguatadinamica della domanda per consumi, in-vestimenti ed export – per condurre l’eco-nomia fuori dall’attuale depressione. Gliinvestimenti nei suddetti settori sono rile-vanti in primo luogo per gli effetti aggre-gati sull’economia, che vedrebbe un au-mento del Pil e quindi un miglioramentodegli indicatori di sostenibilità del debito.In secondo luogo, l’investimento in talisettori condurrebbe l’Italia ad avvicinarsiin misura significativa agli obiettivi di

Atti Parlamentari — 28 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 29: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

Europa 2020 in una varietà di campisociali e ambientali,

impegna il Governo

in applicazione del secondo commadell’articolo 81 della Costituzione, in con-siderazione del persistere, anzi dell’aggra-varsi degli effetti del ciclo economico ne-gativo che si protrae ormai da troppi anni,a farsi promotore in sede europea dellanecessità di ricorrere, a causa del possibilepericolo di deflazione, ad un congruoindebitamento a sostegno di una seria econdivisa programmazione di politiche dicrescita;

a proporre una Conferenza sul debitoche ricalchi quanto deciso nel 1953 sullaGermania, cui vennero condonati i debitidi guerra, prevedendo l’europeizzazionedel debito che eccede il 60 per cento delPil;

a proporre un piano europeo perl’occupazione (un green new deal) il qualestanzi almeno 100 miliardi di euro l’annoper 10 anni per dare occupazione adalmeno 5-6 milioni di disoccupati o inoc-cupati (di cui un milione in Italia): tantiquanti sono quelli che hanno perso illavoro dall’inizio della crisi, dando prioritàa interventi che rispettano il diritto ad unambiente sano e integro, al contrario diquanto fanno molte grandi opere chedevastano il territorio e che creano pocaoccupazione, agevolando la transizioneverso consumi drasticamente ridotti dicombustibili fossili, la creazione diun’agricoltura biologica e multifunzionale,il riassetto idrogeologico dei territori, lavalorizzazione non speculativa del patri-monio artistico, il potenziamento del-l’istruzione e della ricerca, la messa insicurezza degli edifici scolastici, la riqua-lificazione delle città, l’efficienza energe-tica degli immobili, l’innovazione tecnolo-gica, la riforma e il rinnovamento dellaPubblica amministrazione e del welfare,l’innovazione e la sostenibilità delle reti(trasporti, energia, digitalizzazione delPaese, eccetera);

a scorporare nel bilancio delle Pub-bliche amministrazioni gli investimentipubblici relativi ai settori sottoelencati dalcomputo dell’indebitamento netto dellePubbliche amministrazioni rilevante per ivincoli dei Trattati europei:

a) pubblica istruzione, università, ri-cerca;

b) messa in sicurezza degli edificiscolastici;

c) riqualificazione delle periferie at-traverso piani di recupero;

d) interventi di salvaguardia dell’as-setto idrogeologico dei territori;

e) recupero, salvaguardia e sviluppodel patrimonio artistico e ambientale;

f) interventi di risanamento delle retidi distribuzione delle acque potabili;

g) potenziamento del trasporto pub-blico locale con particolare riguardo alpendolarismo regionale e al trasporto suferro;

h) interventi di risparmio energeticoattraverso l’utilizzo delle energie rinnova-bili;

a verificare in parallelo la possibilitàche tali investimenti – da realizzarsi an-che negli altri paesi dell’Eurozona – sianofinanziati a livello europeo per consentireall’insieme dell’Unione di uscire dal rista-gno economico proponendo:

a) la concessione di crediti da partedella Bce al tasso d’interesse più basso,riservata a istituzioni finanziarie pubbli-che – in Italia la Cassa Depositi e Prestiti– impegnate a realizzare il programma diinvestimenti pubblici necessario all’uscitadalla crisi;

b) l’emissione di titoli garantiti dal-l’Eurozona finalizzati alla realizzazione ditali investimenti;

c) l’emissione di liquidità in modalitànon convenzionali da parte della Bce acopertura di tale programma d’investi-menti;

Atti Parlamentari — 29 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 30: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

ad attivarsi in sede europea per ilsuperamento di tutti i trattati e regola-menti che imponendo rigide regole dibilancio sono causa delle politiche di au-sterità ed a promuovere politiche, misuree strumenti di politica economica, fiscale edi spesa, di carattere espansivo a favoredell’occupazione, dello sviluppo sosteni-bile, del welfare;

a prevedere altresì adeguamenti pen-sionistici, a partire dalle fasce più deboli,al fine di un aiuto e un sostegno concretiper fronteggiare i continui aumenti delletariffe e dell’imposizione fiscale diretta eindiretta;

a modificare la controriforma dellepensioni Fornero e risolvere il problemaper tutti i cosiddetti « esodati », ad iniziaredai 4000 dipendenti scolastici (« quota96 ») che da oltre due anni chiedono dipoter accedere al trattamento pensioni-stico sia di vecchiaia che di anzianità, inmerito ai quali la Risoluzione 8-00042approvata dalle Commissioni V e XI dellaCamera impegnava il Governo a reperire,nell’ambito del DEF 2014, le risorse ne-cessarie;

ad escludere categoricamente qual-siasi intervento sulle pensioni tantomenosu quelle impropriamente definite « d’oro »relative a redditi che non superano iduemila e cinquecento euro lordi mensili;

a sostenere con determinazione lapolitica dell’Unione europea perché si im-pegni entro l’inizio del 2015 a realizzareuna riduzione dei gas serra al di sotto del40 per cento rispetto ai limiti del 1990,nell’ambito dei negoziati internazionaliper un nuovo accordo mondiale sul clima,che si concluderanno a Parigi alla fine del2015;

a prevedere una efficacie strategianazionale di adattamento ai cambiamenticlimatici attraverso la immediata elabora-zione di piani di mitigazione che sianoadeguati alle ultime conoscenze in materiadi emissioni di gas serra e di mezzi percontenere l’incremento della temperaturamedia del pianeta contenute nell’ultimorapporto IPPC sui cambiamenti climatici;

a garantire che il piano energeticonazionale preveda la centralità delle fontienergetiche rinnovabili e che le linee guidae le incentivazioni in esso contenute sianocoerenti e conformi con le reali esigenzedel Paese, attraverso la necessaria modi-fica della Strategia Energetica Nazionale(SEN) per adeguarla agli obiettivi definiti,anche a livello europeo, nonché al soste-gno, con mezzi idonei ed efficaci, dell’in-novazione tecnologica nel campo dellaproduzione di energia da fonti rinnovabili;

ad aumentare gli sforzi per una mag-gior efficienza energetica da parte delcomparto privato, del comparto pubblico edel comparto industriale, in linea conquanto fatto già dall’industria europea intermini di investimento e realizzazione inquesto settore e al fine di ridurre ilfabbisogno energetico;

ad intervenire comunque, in conside-razione della pesante crisi in cui è im-merso il nostro Paese, con le seguentimisure nazionali per uscire dalla reces-sione e promuovere un modello di politicaeconomica che faccia leva prioritaria-mente sullo sviluppo della domanda in-terna e rilanci l’occupazione:

a) una spesa pubblica aggiuntiva di20-30 miliardi di euro per i prossimidue-tre anni, in particolare per promuo-vere un Piano straordinario per il lavoro,con entrate da fonti che non riducono ilreddito del Paese;

b) il pieno utilizzo delle somme re-lative al quadro di coesione e sviluppo2014-2020 pari a 130 miliardi per lepriorità indicate nel presente documento;

c) la redistribuzione del peso fiscaledai redditi bassi alle rendite ed ai patri-moni che avrebbe un benefico effettoespansivo;

c-bis) ad innalzare, concordemente aquanto autorizzato dalla decisione 2013/678/Ue del Consiglio dell’Unione europea,a 65.000 euro annui i limiti di reddito peri quali i soggetti di cui all’articolo 1,

Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 31: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

commi da 96 a 117 della legge n. 244 del2007 possono richiedere di aderire al re-gime fiscale cosiddetto dei minimi;

d) l’utilizzo dei fondi della CDP chepotrebbero finanziare un programma di« piccole opere » di investimenti degli entilocali, restando fuori dal bilancio conso-lidato delle pubbliche amministrazioni va-lido per il calcolo dell’indebitamento netto;

e) la revisione del Patto di stabilitàinterno per consentire gli investimenti de-gli enti territoriali;

f) interventi sulle emergenze socialiquali la proroga delle CIG e delle mobilitàin deroga almeno fino alla fine del 2014,il rinnovo dei contratti per i precari dellaPubblica amministrazione impiegati inservizi;

g) attuare un piano straordinario peril lavoro (all’interno o indipendentementeda quello europeo prima proposto) chepreveda misure per creare da subito cen-tinaia di migliaia di posti di lavoro veri,qualificati, utili. L’asse di un piano per illavoro, deve consistere innanzitutto nellamessa in sicurezza del nostro territorio edegli edifici scolastici, la cura e la valo-rizzazione del paesaggio e dei beni cultu-rali, il rilancio di un’agricoltura multifun-zionale, la riqualificazione delle città, l’ef-ficienza energetica degli immobili, l’inno-vazione tecnologica, alla riforma e alrinnovamento della Pubblica amministra-zione e del welfare, all’innovazione e allasostenibilità delle reti (trasporti, energia,digitalizzazione del Paese,...);

h) la definizione di interventi priori-tari di politica industriale, concernentil’innovazione e la ricerca;

i) ad approvare un ambizioso pianoper la messa in sicurezza del territorioitaliano, in termini di sicurezza geologica,idrogeologica ed agro alimentare, in gradodi tutelare il territorio ed i suoi abitanti esviluppare un comparto industriale conpotenzialità di volano per l’economia na-zionale e elevata qualificazione degli ope-ratori anche per i mercati esteri;

k) la previsione di un reddito minimogarantito per i soggetti disoccupati, preca-riamente occupati o in cerca di primaoccupazione; garantire risorse almeno pertutto il 2014 per la CIG in deroga;

l) ridurre le spese con le seguentimisure:

1) revisione delle priorità dellalegge obiettivo (ossia le grandi opere pub-bliche): investire le limitate risorse pub-bliche disponibili in opere infrastrutturaliche siano realizzabili in tempi certi e conmodalità sostenibili, sia in termini di vin-coli di bilancio, che, soprattutto, dal puntodi vista ambientale e sociale, procedendoinnanzitutto a riequilibrare le risorse diprovenienza pubblica tra quelle destinatealla costruzione di grandi opere e quelledevolute ad un programma di opere pub-bliche di piccole e medie dimensioni, conparticolare riferimento ad interventi dimanutenzione in ambito stradale e ferro-viario;

2) riduzione delle spese militari apartire delle spese per sistemi d’arma(Fregate FREMM e F35); fine della mis-sione militare in Afghanistan;

3) chiusura dei centri di identifi-cazione ed espulsione (CIE);

4) uso di software open source perle pubbliche amministrazioni;

5) riduzione dei costi della politicariducendo i livelli di governo, le auto blu,decurtando le società partecipate dalloStato e dagli enti decentrati, riducendo ilnumero dei membri dei relativi CdA econtenendo la proliferazione dei servizi« esternalizzati », riducendo drasticamentele consulenze, provvedendo altresì allarevisione dei compensi per i manager ed irappresentanti politici, nonché riformandoradicalmente le attuali norme per i rim-borsi elettorali ai partiti, nonché la pro-gressiva eliminazione del ricorso agli ar-bitrati per quanto concerne le pubblicheamministrazioni, eccetera;

a ripensare la « questione meridio-nale » ricollocandola fattivamente al cen-

Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 32: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

tro dell’agenda politica come parte di unprogetto organico, sistematico e generaleper lo sviluppo e la crescita dell’interosistema paese, anche recuperando, se nonsi vuole correre il rischio di una deserti-ficazione industriale, quella logica indu-striale che ha ispirato le politiche diintervento straordinario per il Mezzo-giorno del dopoguerra;

a ridefinire una strategia che mi-gliori l’efficienza delle misure di sviluppoper il Mezzogiorno ponendo maggiore at-tenzione che nel passato alla qualità dellepolitiche ordinarie come fattore di svi-luppo: sanità e assistenza, istruzione eformazione, giustizia e sicurezza;

a sviluppare il sistema delle tele-comunicazioni ed a provvedere all’ottimiz-zazione delle linee ferroviarie del Sud, inparticolare di quelle capaci di ottimizzareil trasporto pubblico locale, anche al finedi trasferire il trasporto di merci e pas-seggeri dalla gomma al ferro;

ad intensificare gli investimenti nelsettore della sostenibilità ambientale nelMezzogiorno, anche attraverso il ricorsoalle energie alternative, alla difesa delsuolo ed il recupero dei centri storici dellecittà, fronteggiando al tempo stesso l’emer-genza rifiuti e l’emergenza idrica;

ad introdurre nel nostro sistematributario, valutati i profili di compatibilitàcon la disciplina dell’Unione europea, lafiscalità di vantaggio a regime per pro-muovere l’aggregazione tra le imprese ope-ranti nel Mezzogiorno, al fine di favorirelo sviluppo del tessuto produttivo meri-dionale puntando sul rafforzamento deilegami di rete e cooperazione;

ad incentivare nel Mezzogiorno,anche introducendo nel sistema tributarioa regime forme di fiscalità di vantaggio, lacreazione di distretti industriali, sistemiproduttivi locali e reti di piccole e medieimprese per migliorare le produttività, iltasso di innovazione e il livello di aperturainternazionale delle imprese che, singolar-mente, non possiedono le capacità di ri-schio e di investimento necessarie;

a sostenere, anche in sede europea,la necessità di dedicare risorse per l’isti-tuzione nel Sud di zone franche urbane, alfine di sviluppare nuove logiche di imple-mentazione o di ristrutturazione indu-striale;

a prevedere, inoltre, a favore delleregioni ad obiettivo convergenza:

a) la messa a regime di forme dicredito d’imposta automatico sugli investi-menti in ricerca, innovazione e forma-zione, a favore delle imprese disposte adinvestire nel Mezzogiorno;

b) lo sfruttamento del potenziale cheha il Sud per là produzione di energietramite fonti rinnovabili attraverso il ri-conoscimento di significative tariffe incen-tivanti, come attualmente previsto dal Vconto energia, ma limitata ai parchi solarisu terreni delle pubbliche amministrazionie sui tetti e le serre fotovoltaiche, perevitare ulteriori speculazioni sui terreniagricoli;

c) l’avvio di un’innovativa program-mazione dei fondi strutturali europei, nonsolo per accelerare la capacità di spesa,ma anche per migliorarne la qualità el’efficacia, attraverso la concentrazione de-gli stessi su alcuni obiettivi, come scuola,formazione, ferrovie, agenda digitale, oc-cupazione, servizi di cura per bambini eanziani, anche attraverso una maggioreresponsabilizzazione delle strutture politi-co-amministrative centrali, con un orien-tamento ai risultati tramite obiettivi mi-surabili; e con la concentrazione su alcuniobiettivi prioritari che non dovrà comun-que prescindere dall’ammodernamentodell’intera rete infrastrutturale del Sud,presupposto determinante per sfruttarnele potenzialità di piattaforma logistica e dicollocamento geo-strategico che ne fannoil crocevia naturale degli scambi interna-zionali lungo le direttrici Nord Sud e EstOvest;

d) un impegno straordinario persconfiggere la criminalità organizzata etutti quei fenomeni di illegalità, dal lavoro

Atti Parlamentari — 32 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 33: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

sommerso alla microcriminalità, che de-terminano un ambiente sfavorevole agliinvestimenti ed allo sviluppo;

sul terreno fiscale:

a) a rafforzare le misure di contrastoall’evasione;

b) a prevedere una redistribuzionedel carico fiscale dai redditi da lavoro, dalcosto del lavoro per le imprese e dallaprima casa alle rendite ed ai patrimonimediante le seguenti misure:

la riforma del catasto e il supera-mento dell’arretratezza del sistema di at-tribuzione delle rendite catastali;

l’aumento della progressività del-l’imposta sui redditi delle persone fisiche(IRPEF) prevedendo un’ulteriore aliquotaper i redditi complessivi lordi che supe-rano i 90 mila euro annui;

l’incremento delle detrazioni perlavoro dipendente e carichi familiari edegli assegni familiari;

l’alleggerimento graduale a favoredelle piccole e medie imprese del caricofiscale sui fattori di produzione consen-tendo loro di dedurre dalla base imponi-bile IRAP la quota corrispondente al costodel lavoro;

c) a calmierare il continuo aumentodel prezzo dei carburanti introducendonel nostro ordinamento l’accisa mobile,meccanismo già introdotto con la leggefinanziaria del 2008 ma rimasto finorainapplicato, che sterilizza i perversi effettimoltiplicatori degli aumenti del prezzoindustriale dei carburanti sull’Iva, al finedi sostenere il potere d’acquisto dei con-sumatori;

d) a stabilire l’inclusione nell’impo-nibile della tassa sulle transazioni finan-ziarie di tutti i derivati;

e) a sopprimere molte delle agevola-zioni fiscali generiche ed inutili alle im-prese;

ad attuare, infine, nel corso dellalegislatura, le seguenti indispensabili ri-forme:

a) promuovere e sostenere una ra-pida approvazione di una legge efficaceper contrastare i conflitti di interessi;

b) ripristinare e rafforzare il con-trollo di legalità in tutto il ciclo economicopubblico e privato in cui tracciabilità eprescrizione sulla regolarità dei procedi-menti siano assunti come punti di forzanella lotta alle mafie; limitare le condottepenalmente rilevanti ai fatti realmentegravi e punire con adeguate sanzioni am-ministrative le condotte illecite che noncreano danni o allarme sociale; procederead interventi incisivi sulla struttura e itempi del processo civile, rinforzando inol-tre gli strumenti di mediazione non ob-bligatoria e di risoluzione stragiudizialedelle controversie;

c) promuovere una legge sulla rap-presentanza sindacale; abolire l’articolo 8del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138;ritirare le disposizioni sui contratti atempo determinato e sull’apprendistato dicui al decreto-legge n. 34 del 2014, ripri-stinare la legge n. 188 del 2007, di con-trasto al fenomeno delle dimissioni inbianco;

d) innalzamento dell’obbligo scola-stico a 18 anni, contrasto alla dispersionescolastica specie nel Mezzogiorno; politicadel diritto allo studio; incrementare, nel-l’ambito del piano nazionale della ricerca,l’indicazione di misure volte al raggiungi-mento degli obiettivi europei relativamentealla percentuale di Pil, che dovrebbe rag-giungere il 3 per cento entro il 2020, dainvestire nella ricerca e nello sviluppo;

e) ripublicizzazione del servizioidrico, riorganizzazione dei servizi pub-blici locali per bacini di utenza;

f) rafforzare il fondo centrale di ga-ranzia per consentire maggiori finanzia-menti alle PMI; stabilire limiti alla distribu-zione dei dividendi e dei bonus a managered amministratori; introdurre il divietodelle vendite allo scoperto, regolamentare

Atti Parlamentari — 33 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 34: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

l’utilizzo dei derivati; adottare ogni inizia-tiva utile alla netta separazione tra le ban-che d’affari e le banche commerciali;

g) sviluppo di un vero programma diedilizia abitativa che ponga al centro l’of-ferta di alloggi di edilizia residenziale dadestinare alle categorie sociali svantaggiatenell’accesso al libero mercato degli alloggiin locazione; provvedere a un congruorifinanziamento della legge n. 431 del1998 per il sostegno all’accesso alle abi-tazioni in locazione per le fasce sociali piùdisagiate;

h) rifinanziamento del fondo rotativoper il finanziamento delle misure finaliz-zate all’attuazione del Protocollo di Kyoto;

i) a garantire nella legge di bilancio2015 l’impegno minimo di aumento deifondi alla cooperazione allo sviluppo nel-l’ordine del 10 per cento annuale comeprevisto dal DEF 2013 e confermato dalDEF 2014, per proseguire nel riallinea-mento dell’Italia alla media dei Paesi Ocse;

j) rifinanziamento su base triennaledel fondo per la non autosufficienza, in-crementando le risorse ad esso assegnate,attualmente del tutto inadeguate, ed in-crementare le risorse assegnate al fondoper le politiche sociali, e più in generale,reintegrare i tagli alle risorse per le poli-tiche socio-assistenziali e di sostegno allafamiglia;

k) incrementare le somme a disposi-zione del « Fondo per le vittime del-l’amianto » previsto dalla Legge finanziaria2008 (Legge 24 dicembre 2007, n. 244,articolo 1 commi 241-246);

l) rimettere al centro la cultura e ibeni culturali e paesaggistici per favorirela crescita sociale ed economica del Paese.Gli interventi devono riguardare politicheefficaci ed efficienti di tutela, promozione,fruizione e gestione sostenibile del patri-monio culturale italiano; ma anche l’inve-stimento nella produzione culturale ecreativa attraverso una progettazione stra-

tegica che coinvolga Stato, enti locali,operatori del settore e imprese.

(6-00068) « Migliore, Marcon, Boccadutri,Melilla, Aiello, Airaudo,Franco Bordo, Costantino, DiSalvo, Duranti, Daniele Fa-rina, Claudio Fava, Ferrara,Giancarlo Giordano, Fra-toianni, Kronbichler, Lac-quaniti, Lavagno, Matarrelli,Nardi, Nicchi, Paglia, Palaz-zotto, Pannarale, Pellegrino,Piazzoni, Pilozzi, Piras, Pla-cido, Quaranta, Ragosta, Ric-ciatti, Sannicandro, Scotto,Zan, Zaratti ».

La Camera,

premesso che:

è necessario ampliare e potenziarei collegamenti ferroviari transfrontalieri edincrementare maggiormente la capacitàdel trasporto merci su ferrovia tra l’Italiae la Svizzera, anche in considerazionedella dimensione europea della rete fer-roviaria;

la politica dei trasporti alpini ita-liana è sbilanciata sul trasporto inquinantesu gomma a sfavore di quello su rotaia;

il trasporto di merci e passeggeriattraverso le Alpi ha un’importanza stra-tegica per lo sviluppo sostenibile di Italia,Svizzera ed Europa;

la dichiarazione di intenti tra Italiae Svizzera concernente la « cooperazionebilaterale nella realizzazione delle opere dipotenziamento delle infrastrutture ferro-viarie e dei servizi di trasporto ferroviarioentro il 2020 » sottoscritta il 17 dicembre2012, ha per oggetto il miglioramentodell’infrastruttura ferroviaria e dei servizitra Italia e Svizzera interessante le linee:

Basilea/Zurigo - S. GottardoChiasso/Como Milano;

Basilea/Zurigo - S. Gottardo Bel-linzona-Luino - Laveno - Novara - PortiLiguri;

Basilea/Ginevra - Lotschberg/Sempione - Domodossola - Milano;

Atti Parlamentari — 34 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 35: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

Basilea/Ginevra - Lotschberg/Sempione - Domodossola - Novara - PortiLiguri;

i collegamenti rientrano nell’area« Corridoio Multimodale Italia - Svizzera »inserita all’interno del Corridoio « Genova-Rotterdam » (ex progetto prioritarion. 24), che riveste un valore strategicofondamentale per il trasporto delle mercied il trasferimento dei traffici dalla stradaalla rotaia;

l’intervento è in linea con gli sforzigià intrapresi in Svizzera e in Italia persviluppare e potenziare l’infrastrutturaferroviaria per il traffico internazionaleviaggiatori e merci, come la galleria dibase del Lotschberg e il quadruplicamentodella linea tra Chiasso e Bivio Rosales(Como), e le opere in corso di realizza-zione, come le gallerie di base del SanGottardo e del Monte Ceneri, nonché delTerzo Valico dei Giovi, o un eventualeprogetto di « nuovo primo valico », chemigliora l’accessibilità della Svizzera alMediterraneo tramite il porto di Genova, adimostrazione della comune volontà diattuare una politica dei trasporti;

la Svizzera ha messo a disposizionedei fondi bilaterali per i corridoi alpinilungo le tratte italiane che ammontano acirca 230 milioni di euro;

con l’accordo tra il Consiglio fede-rale svizzero e il Governo della Repubblicaitaliana « per lo sviluppo delle infrastrut-ture della rete ferroviaria di collegamentotra la Svizzera e l’Italia », la Svizzeramette a disposizione un ammontare com-plessivo di 120 milioni di euro per ilfinanziamento dell’ampliamento a quattrometri della sagoma di spazio libero sullalinea di Luino tra il confine di Stato eGallarate (via Laveno-Sesto Calende/Be-sozzo) e Novara (via Sesto Calende);

il miglioramento dei collegamentiferroviari transfrontalieri è un obiettivostrategico della Confederazione Svizzera edello Stato italiano al fine di creare lecondizioni per lo sviluppo del trasportodelle persone e delle merci su ferrovia;

dall’esame del Programma delle in-frastrutture strategiche del Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti legge n. 443del 2001, articolo 1, comma 1, Allegato alDocumento di economia e finanza 2014,non si rinvengono, nell’ambito della ta-bella III, interventi di ammodernamentosu alcune delle linee ferroviarie interessatedalla Dichiarazione di intenti del 17 di-cembre 2012,

impegna il Governo

a inserire, nell’ambito dei progetti diinvestimento sul Corridoio Rotterdam-Ge-nova, in previsione dell’operatività di Alp-transit nel 2019, l’ammodernamento infra-strutturale delle linee del cosiddetto « cor-ridoio dei quattro metri » provvedendo allacopertura necessaria anche con contributieuropei destinati alla programmazioneTEN-T;

ad utilizzare interamente le risorsestanziate in sede di accordo per gli inter-venti concordati;

a riferire sulle modalità di utilizzodelle risorse già stanziate, in ambito na-zionale ed europeo, per i collegamentitransfrontalieri europei;

a predisporre un piano di finanzia-mento delle opere previste dalla dichiara-zione di intenti tra Italia e Svizzera del2012.

(6-00069) « Catalano ».

La Camera,

premesso che:

in data 9 aprile 2014 il Governo hapresentato il Documento di Economia eFinanza (DEF), ai sensi dell’articolo 7,comma 2, lettera a) 10 della legge 31dicembre 2009, n. 196, e successive mo-dificazioni;

dall’esame del documento si rilevache:

si perpetua ulteriormente la mal-sana abitudine di presentare documenticon quadri macroeconomici e di finanzapubblica troppo ottimistici e quindi di

Atti Parlamentari — 35 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 36: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

difficile realizzabilità, come rilevato anchedalla Corte dei Conti, la quale inoltreconcorda nel recepire « la mancanza diuna integrazione effettiva tra l’azione diriequilibrio dei conti pubblici e il ruoloassegnato agli interventi strutturali di ri-forma »;

il documento si affida per la ri-presa dell’economia italiana ad un ipote-tico scenario internazionale favorevole, main realtà tale scenario è condizionato adovvi e vari elementi di incertezza. Si pensialle criticità che potrebbero conseguireall’inasprimento dei conflitti che coinvol-gono l’Ucraina;

le premesse del DEF contengonouna informazione parziale e pericolosa-mente fuorviante su una presunta chiu-sura della fase recessiva italiana nel terzotrimestre 2013. In realtà, come afferma ildocumento Macroeconomic Imbalances –Italy 2014 redatto dalla Commissione Eu-ropea datato 5 Marzo 2014, al fine dimonitorare il protrarsi negli anni deglieccessivi squilibri macroeconomici italiani,ci troviamo di fronte a una « recessione adoppia v » (double-dip recession), ovvero

una situazione in cui a un lungo periododi recessione, segue una ripresa illusoriache prelude una seconda recessione;

dall’analisi degli indicatori di fi-nanza pubblica e del quadro programmaticosi evince che il tasso di crescita del PIL per-mane moderato pari a 0,8 per cento nel 2014,a 1,3 per cento nel 2015 e in media dell’1,7per cento nel triennio 2016-2018, previsionicomunque più ottimistiche rispetto alle pre-visioni di febbraio della Banca d’Italia e dellaCommissione europea;

è evidente il peggioramento delPIL rispetto alle previsioni contenute nelDEF 2013, quindi, come riconosciuto an-che nelle premesse del Documento inesame, si conferma che la politica dirigore perseguita a tutti i costi dall’estatedel 2011 fino al 2013 ha acuito il periododi recessione e rallentato la ripresa eco-nomica italiana;

per quanto concerne l’andamentodel deficit, nonostante l’Obiettivo di medioTermine per l’Italia consisteva nel raggiun-gimento del pareggio di bilancio in terministrutturali nel 2014, si prevede tale anda-mento programmatico:

Indebitamento netto strutturale: 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018-1,4 -0,8 -0,6 -0,1 0,0 0,0 0,0

Indebitamento netto programmatico: 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018-3,0 -3,0 -2,6 -1,8 -0,9 -0,3 0,3

quindi il Governo, nella Relazionecontenuta nel capitolo III del Programmadi stabilità, ha intenzione di posticipare ilsuddetto pareggio al 2016, sostenendo chei saldi di finanza pubblica, ivi inclusa lariduzione del debito pubblico nei terminiprevisti dal Fiscal compact, saranno ri-spettati grazie al rilancio economico deri-vante dalle riforme contenute nel PNR, dicui si prevedono anche gli effetti sullacrescita del PIL;

tuttavia, come ricorda la Corte deiConti e come già accaduto spesso in pas-sato, « l’allargamento dei disavanzi pub-

blici rispetto all’obiettivo si sia rilevato piùpersistente di quanto originariamente ipo-tizzato »;

essendo i margini di realizzabilitàdella programmazione del documento cosìlabili e inconsistenti, in caso di probabilemancato conseguimento degli obiettiviprogrammatici, il Governo metterà in pe-ricolo il Paese, che sarebbe sottoposto allegravi conseguenze previste dal Fiscal Com-pact ovvero alle ancor più gravose conse-guenze derivanti dall’istituzione del DebtRedemption Fund;

Atti Parlamentari — 36 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 37: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

l’andamento del rapporto Debito/PIL permane elevato e assolutamente di-stante dall’obiettivo finale del 60 percento;

si evidenzia che il suddetto anda-mento include i proventi delle dismissionidi partecipazioni, che, secondo il pro-gramma del Governo, contribuiranno allariduzione del debito per 0,7 punti percen-tuali del PIL per ciascuno degli anni deltriennio 2014- 2017 (pari a 12 miliardiannui), da ciò ne deriva che le scelte diprivatizzazione non sono dettate da stra-tegie economiche di crescita ma bensìimposte dalla necessità di rientrare di undebito accumulato in più di venti anni eper rispettare parametri imposti dalla UEnonostante la recessione economica;

dopo aver raggiunto il valore mas-simo nel 2014, il rapporto debito/PIL, allordo dei sostegni, diminuisce negli annisuccessivi, passando dal 133,3 del PIL nel2015 al 120,5 del 2018. Esso mantiene,tuttavia, un profilo più elevato di 4 puntipercentuali, rispetto alle stime contenutenella Nota, nel 2015 e rispettivamente di4,8 e 5 punti percentuali nel 2016 e 2017;

anche se la ripresa della nostraeconomia appare lenta ed incerta e nono-stante, ad oggi, siano sconcertanti i datidella disoccupazione, non si comprendecome mai lo spread si sia « magicamente »ridotto consentendo all’Italia di ridurre inmodo consistente la spesa per interessi: èlecito sospettare che il trend di riduzionedello spread non è altro che la contro-prestazione per le rigorose politiche re-strittive inflitte dal Governo Monti al po-polo italiano, che hanno consentito legenerose elargizioni di interessi passivi aidetentori esteri del debito pubblico ita-liano;

la lode al Governo, ossia il fattoche nonostante la fase congiunturale dif-ficile sia stato capace di contenere la spesapubblica, è assolutamente non condivisi-bile. In realtà, la spesa pubblica è tutt’oggielevata e comprimibile, come conferma lacorposa azione di spending review affidataal Commissario Cottarelli. Infatti il con-

tenimento della spesa è stato conseguitomediante l’abbattimento delle spese inconto capitale, con danni evidenti al per-corso di ripresa economica;

anche la gradualità e lentezza delpagamento dei debiti pregressi della PApotevano essere evitate con una azioneanticipata di razionalizzazione e riduzionedella spesa pubblica, già dal 2008, chepoteva essere più incisiva e mirata anchenel periodo del Governo Monti;

il rallentamento del percorso diconvergenza, finalizzato al realizzare leriforme strutturali del Programma nazio-nale di riforma, che il Governo ipotizzache produca (sic!) effetti di maggiore cre-scita potenziale dell’economia pari al 2,2per cento di PIL cumulato dal 2014 al2018 presentano le sottoelencate criticitànei vari settori:

In materia di Giustizia:

il documento in esame, in assenza diuno specifico e cenno alla consistenza edalla modulazione delle risorse finanziarie,umane e strumentali da allocarsi per l’in-novazione del sistema giustizia, fissa so-stanzialmente due specifici macro-obiettiviprogrammatici, il primo intitolato « unagiustizia celere ed accessibile » il secondo« Trasparenza e garanzia dei diritti » il cuicompimento è fissato per entrambi entroil giugno 2014, cui si accompagna un terzodi competenza mista con il comparto si-curezza denominato appunto « Sicurezzapubblica »;

all’interno di tali macro-obiettivi nonsi scorgono sostanziali discontinuità con leinefficaci misure adottate in tema di giu-stizia dal precedente esecutivo volte afrapporre una distanza incolmabile tra ilcittadino ed il suo diritto di accedere allagiustizia, e che vengono qui proseguite erafforzate come, ad esempio: la limita-zione dell’appellabilità delle sentenze civilidi primo grado; la previsione e potenzia-mento di misure alternative al processocome la mediazione obbligatoria senzaperaltro indicare quali siano e relativa-mente a quali materie; l’introduzione della

Atti Parlamentari — 37 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 38: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

motivazione sintetica a richiesta delle partidietro pagamento di una tassa; la limita-zione dell’appellabilità delle sentenze civilidi primo grado;

si registrano alcune isolate e somma-rie proposte di un più generale intervento,come nel caso della giustizia amministra-tiva. Intervento che rischia di porsi tutta-via al di fuori una coerente implementa-zione del precetto costituzionale della se-parazione tra le attività di indirizzo poli-tico-amministrativo di vertice e le funzionidell’area dirigenziale, in assenza del qualeil sindacato di legittimità verrebbe facil-mente sottomesso ad interessi illegali, pur-troppo largamente diffusi tra la politicanegli ambiti territoriali e nei dicasteri,volti all’approvazione di bandi pubblicatiper favorire illecitamente soggetti privati.Interventi che, inoltre, si inseriscono in unquadro che ha già visto, dalla riforma del2010 e dalla Legge di Stabilità del 2013,una lievitazione dei costi di accesso chehanno limitato la possibilità ai cittadini edalle imprese di ricorrervi liberamente;

appare inoltre arduo a concepire, inassenza di specifiche indicazioni su inter-venti dettagliati, come il Governo possaporsi l’ambizioso duplice obiettivo di « im-pedire i condizionamenti della criminalitàorganizzata sui circuiti dell’economia le-gale », nonché di « sconfiggere il crimineorganizzato » entro il 2014 in un contestodi spending review, ovvero corroborandoun simile intervento – di storica portata –facendo esclusivo ricorso all’impiego difondi europei, nuovi processi di finalizza-zione della spesa, nonché di gestione edestinazione degli asset sottratti alla cri-minalità organizzata.

In materia di difesa:

le misure proposte nel DEF per ilsettore Difesa sono una riproposizione diprovvedimenti già in essere o in discus-sione, come la riduzione del personalemilitare e civile stabilito dalla legge 244, ilrichiamo al Libro Bianco, alla propostaconclusiva dell’indagine conoscitiva sui si-stemi d’arma, alla riorganizzazione delle

scuole militari, alla dismissione degli im-mobili della difesa e la revisione dei ca-noni di locazione degli immobili dell’armadei Carabinieri. Manca totalmente unavisione tesa a ridimensionare sul serio lespese militari a partire dalla totale assenzadi ogni taglio nei sistemi d’arma più co-stosi (come gli F35);

le riduzioni previste per gli organici,civili e militari, sono inutilmente spalmatenel tempo (sei anni per i generali e 10 anniper i colonnelli), finendo con l’affievolire igià scarsi obiettivi prefissati.

In materia di Esteri:

per quanto riguarda lo scenario ma-croeconomico internazionale, pur in pre-senza di alcuni segnali distensivi sui mer-cati finanziari e un prolungato conteni-mento dei prezzi delle materie primeenergetiche, alimentari e industriali, vatuttavia ricordato che vi sono una serie dirischi per i quali la ripresa può esseresempre posta nuovamente a rischio, e traquesti proprio fattori di ordine interna-zionale (le tensioni geopolitiche in MedioOriente e da qualche mese quelle che sistanno manifestando, e acuendo, alle portedell’Europa orientale, Ucraina in partico-lare, con possibili ripercussioni sui prezzidelle materie prime), l’eventuale cambia-mento di rotta della politica monetariacon possibili rialzi dei tassi di interesse, unulteriore rallentamento della crescita neipaesi emergenti; ma sono sotto osserva-zione della Bce anche i rischi di ciò cheappare un processo deflazionistico incorso, che potrebbero ripercuotersi nega-tivamente sulle decisioni di investimento edi indebitamento, con ulteriore prolunga-mento della disoccupazione di lungo pe-riodo;

è quanto mai indispensabile, ancheper la crescita e l’internazionalizzazionedel nostro Paese, poter contare finalmentesu risorse certe, sufficienti e programmateche permettano il rispetto degli impegniinternazionali, garantendo un ritorno intermini di credibilità. Pur in una situa-zione di grave crisi finanziaria, infatti, è

Atti Parlamentari — 38 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 39: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

interesse e dovere dell’Italia aumentare inmodo significativo le risorse economichededicate alla cooperazione internazionalee, in particolare, alla cooperazione allosviluppo, componente fondamentale dellapolitica estera e strumento della proie-zione del sistema Paese;

nell’attuale DEF è previsto, confer-mando per il triennio 2015-2017 il calen-dario stabilito dal DEF 2013, che nel 2017l’APS italiano si attesti perlomeno allo 0,28per cento del PIL (obiettivo comunquemolto lontano dai propositi stabiliti anniaddietro in sede internazionale) attraversoun riallineamento del nostro Paese aglistandard internazionali in termini di ri-sorse economiche da destinare alla coo-perazione internazionale con un progres-sivo incremento, su base annuale, pari adalmeno il 10 per cento degli stanziamentiprevisti dalla legge n. 49 del 1987; tuttavia,pur riconoscendo l’inversione di tendenzarispetto ai precedenti esercizi finanziari,appare ancora troppo poco e insufficientel’impegno del nostro Paese in tal senso;

appare comunque evidente che perrender possibili, e credibili, tali incrementisi dovrà razionalizzare e riqualificare laspesa per la cooperazione allo sviluppo,anche con l’ausilio di una più aggiornatamappatura degli interventi di coopera-zione che il nostro Paese finanzia, nelquadro di una rinnovata disciplina legi-slativa del settore (attualmente in fase didiscussione al Senato) nonché prevederel’incremento di almeno il 20 per centoannuale degli stanziamenti previsti per lacooperazione sviluppo nella prossima leggedi stabilità;

un ruolo non secondario dell’appa-rato amministrativo degli affari esteri saràquello da giocare nel rafforzamento del-l’internazionalizzazione dell’economia ita-liana, parte essenziale del quale è l’au-mento dell’attrattività del nostro Paese pergli investimenti esteri, quale previsto dalpacchetto « Destinazione Italia » presen-tato dal Governo nel corso del 2013, anchemediante l’incremento dei fondi a dispo-sizione dell’attività dell’Agenzia ICE per la

promozione all’estero e l’internazionaliz-zazione delle imprese italiane;

l’intero sistema diplomatico-conso-lare e degli istituti di cultura rappresentauna risorsa preziosa per la protezione e laproiezione globale dei nostri interessi po-litici, economici, culturali e linguistici, chedeve essere rafforzata e potenziata nellearee geografiche strategicamente più rile-vanti; il processo di riorganizzazione dellarete dovrà, in ogni caso, avere un respiroanche europeo, ovvero la rete diplomaticaitaliana dovrà riuscire a sfruttare sinergiepotenziali con il Servizio Europeo diAzione esterna (SEAE).

In materia di Fisco e sistema creditizio:

la predisposizione di misure di auto-mazione e telematizzazione delle opera-zioni contabili in materia di determina-zione dell’imposta sul valore aggiunto po-trebbe ridurre in maniera considerevolegli adempimenti burocratici a carico delcontribuente;

l’istituto del « crowfunding » risultaessere un valido strumento di finanzia-mento delle società innovative di nuovacostituzione. Estendere il medesimo isti-tuto anche a società non necessariamenteinnovative e di nuova costituzione po-trebbe rivelarsi un espediente alla proble-matica del « credit crunch », elemento diostacolo alla ripresa economica delle im-prese italiane e conseguentemente dellasituazione economica nazionale;

sarebbe, altresì, necessario rivedere icriteri di definizione del tasso di usura, alfine di ridurre il costo del denaro ren-dendo così più agevole l’accesso a credito,in particolar modo, per le piccole e medieimprese;

gli studi di settore costituiscono unostrumento di rilevazione di tipo statisticoche consente di stimare i ricavi consegui-bili dall’esercizio di una determinata atti-vità d’impresa, secondo criteri e parametririferibili ad un campione rappresentativoin condizioni di « normalità economica ».L’idoneità della stima a rappresentare la

Atti Parlamentari — 39 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 40: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

realtà del contribuente sottoposto a veri-fica dipende dalla capacità del campionedi rappresentare in modo adeguato lesituazioni di « normalità economica » diuna determinata realtà produttiva e, dun-que, dalla effettiva coincidenza della si-tuazione concreta del singolo contribuentecon quella di « normalità economica »presa a base per l’individuazione del cam-pione rappresentativo. I ricavi statistica-mente determinati dagli studi (sebbeneperiodicamente revisionati al fine di ga-rantirne l’aderenza alla realtà economica)spesso non rappresentano idoneamente leeffettive potenzialità reddituali dell’im-presa, soprattutto per le piccole realtàimprenditoriali. Ciò in quanto non ten-gono conto delle concrete caratteristichedi esercizio dell’attività d’impresa tra cuile particolari condizioni che caratteriz-zano o che hanno interessato il territorioin cui è svolta l’attività (si pensi, adesempio, ai comuni colpiti da calamitànaturali o sottoposti a procedure di dis-sesto finanziario che incidono inevitabil-mente sulle attività imprenditoriali pre-senti sul territorio). In un tal contesto, sirende necessaria la previsione di stru-menti, oltre quelli già previsti dalla nor-mativa vigente, diretti a favorire il con-traddittorio tra amministrazione e contri-buenti al fine di garantire la necessaria« personalizzazione » dello studio di settorenonché l’adeguamento degli studi di set-tore sulla base di parametri che tenganoanche conto di fenomeni extra-imprendi-toriali (che di fatto ne condizionano laproduttività).

In materia di Scuola, Università e Cul-tura:

l’unica misura immediata è quellarelativa al piano scuola, riguardo allaquale però non si vedono risorse disponi-bili o nuove risorse, ma si parla di razio-nalizzazione di quelle esistenti, di fondistrutturali o mutui che già si pensa diottenere, cosa niente affatto sicura, vistoche la proposta italiana di accordo dipartenariato per la ripartizione dei fondieuropei è tutta da rifare, avendo ricevuto

ben 351 rilievi dalla Commissione Euro-pea;

nel DEF, inoltre, si indica l’esigenzadi « migliorare qualità e risultati dellascuola, anche rafforzando lo sviluppo pro-fessionale degli insegnanti e diversifican-done lo sviluppo della carriera », senzaspecificarne il metodo;

per la valutazione esiste il reale ri-schio di introdurre un modello aziendali-stico di scuola e università, mentre il ruolodella valutazione (soprattutto nella scuola)deve avere finalità unicamente didattiche,non misurative del funzionamento dellascuola né indicatrici nell’assegnazione deifondi;

non si intravede una programma-zione economica per il rinnovo stipendialedel personale della PA, e dunque ancheper il personale scuola inoltre il ricono-scimento del merito negli stipendi deidocenti non deve essere sostitutivo deimiseri scatti di anzianità previsti attual-mente dal CCNL, ma dovrebbe essereaggiuntiva e quindi richiederebbe dellerisorse aggiuntive;

la spesa che lo Stato deve sostenereper pagare gli stipendi pubblici, nel 2013,come si legge nel documento, ammonta acirca 164 miliardi, in calo dello 0,7 percento circa rispetto all’anno precedente;tale contrazione si somma al -1,9 percento del 2012 e alla diminuzione del 2,1per cento registrata nel 2011 (« raffor-zando – sottolinea testualmente il DEF –il trend decrescente che si è determinatodopo un lungo periodo di crescita tra il1998 e il 2010 »);

se poi si calcolano gli stipendi inrapporto al PIL, si ha la conferma che ilpubblico impiego (e la scuola soprattutto)hanno pagato in questi anni un prezzoparticolarmente alto: nel 2013 la spesa èstata del 10,5 per cento rispetto al PIL,così come nel 2012, ed in netto calorispetto agli anni precedenti (11,3 percento nel 2009, 11,1 per cento nel 2010,10,7 per cento nel 2011);

Atti Parlamentari — 40 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 41: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

secondo i tecnici del MEF, questa è« la conseguenza dei molteplici interventinormativi disposti nel corso degli ultimianni che hanno comportato sia un conte-nimento delle retribuzioni individuali, siauna riduzione del numero dei dipendentipubblici (-5,6 per cento circa nel periodo2007-2012) »;

la razionalizzazione del compartoscuola, il perdurare del blocco dei rinnovicontrattuali per il periodo 2010-2015, l’in-troduzione di un limite di spesa indivi-duale rapportato alla retribuzione perce-pita nell’anno 2010, il riconoscimento soloai fini giuridici delle progressioni di car-riera disposte nel quadriennio 2011-2014,la decurtazione in base al numero delleunità di personale cessate dell’ammontaredelle risorse disponibili per la contratta-zione integrativa, sono tutti gli interventiche hanno portato i succitati disastrosirisultati;

si ribadisce che, nel quadro a legi-slazione vigente, come si legge infatti nelDEF, la spesa per redditi da lavoro di-pendente delle Amministrazioni Pubblicheè stimata a diminuire dello 0,7 per centocirca per il 2014, per poi stabilizzarsi neltriennio successivo e crescere dello 0,3 percento nel 2018, per effetto dell’attribu-zione dell’indennità di vacanza contrat-tuale riferita al triennio contrattuale 2018-2020;

il settore della scuola è stato parti-colarmente penalizzato negli ultimi anni;la spesa per i cosiddetti « consumi inter-medi » (in pratica si tratta delle spese peril funzionamento ordinario di scuole, uni-versità ed enti di ricerca) è passata da 1,11miliardi del 2011 a 0,95 del 2013, mentrenello stesso periodo la spesa complessiva-mente sostenuta dallo Stato è aumentatada 12,49 a 13,78 miliardi, mentre al MEFè quasi raddoppiata, da 2,62 a 4,79 mi-liardi e nelle Agenzie fiscali è passata daun miliardo a 1,64;

si parla di introduzione di nuoveforme di reclutamento degli insegnanti,senza accennare minimamente ai precaridella scuola;

l’età media degli insegnanti in Italia,anche in base ai dati del Rapporto del-l’OCSE Education at a glance 2013 – dalquale risulta che, nel 2011, il 62,5 percento dei docenti della scuola secondariadi II grado ha superato i 50 anni, il 61 percento nella scuola secondaria di I grado eil 47,6 per cento nella scuola elementarediventa necessario, anche per tali motivi,di risolvere la discriminazione relativa aidocenti rientranti nella cosiddetta « Quota96 Scuola »;

riguardo al sistema educativo emondo del lavoro, si continua a rincorrerel’implementazione della formazione tec-nica e tecnologica, la qual cosa per essererealmente funzionale a un nuovo sviluppoper l’Italia e in considerazione della crisidel modello industriale tradizionale deveprevedere una formazione ad alto conte-nuto innovativo, soprattutto nei settori neiquali l’Italia vuole puntare per il futuro;

il rischio è che di fronte alla crisi delmodello industriale tradizionale, almenoin Italia, si formi manodopera che poi saràcostretta a emigrare all’estero per trovareoccupazione, mentre occorrerebbe unpiano industriale lungimirante, di medio-lungo periodo, con l’individuazione di al-cuni settori strategici nei quali fare ricercaavanzata e formazione del personale oc-cupato in quel campo e nel relativo in-dotto;

il Governo ha inteso prevedere che,« Con la finalità di accrescere il tasso diimmatricolati nelle università, ancorabasso rispetto alla media europea e in calonegli ultimi anni » e con l’obiettivo di« favorire la diffusione di sistemi merito-cratici », si aumenti l’impatto delle misuredi diritto allo studio in stretta correlazionecon il merito;

tuttavia, anche grazie alle misure giàassunte, l’unico aumento osservato negliultimi anni è stata la percentuale di stu-denti che non riescono ad accedere aigradi più alti degli studi universitari, datal’assoluta insufficienza di strumenti chegarantiscano ai capaci e ai meritevoli talepossibilità; solo con riferimento all’ultimo

Atti Parlamentari — 41 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 42: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

anno, la percentuale di studenti iscritti neicorsi di area medica che potrà ultimare ilproprio percorso formativo attraverso laspecializzazione universitaria si è ridottaal 35 per cento;

secondo il recente studio dell’Anvur,« Rapporto sullo stato dell’università edella ricerca in Italia », è possibile verifi-care come le immatricolazioni ai corsiuniversitari risultino in calo del 10 percento nelle regioni del Nord, mentre scen-dono addirittura del 55 per cento nelleregioni del Sud e del Mezzogiorno. Più cheuna mancanza di interesse per i vari corsiuniversitari o di un errato raccordo trascuola e università, la distribuzione geo-grafica delle immatricolazioni in Italiasembra mostrare, invece come più concre-tamente i giovani diplomati delle regionidel meridione non considerino il conse-guimento di un titolo di studio universi-tario quale possibilità utile al propriofuturo lavorativo e professionale;

all’interno del DEF si prevede diaumentare la percentuale di popolazionetra i 30 e i 34 anni in possesso di diplomadi istruzione universitaria, anche in rela-zione agli impegni che il Nostro Paese haassunto a livello comunitario, ma pocochiare risultano essere le misure attra-verso le quali ottenere l’aumento di talequota percentuale;

è bene ricordare, a tal proposito, chetra gli obiettivi finali da raggiungere altermine del programma europeo « Horizon2020 » vi sarà un significativo innalza-mento della quota di cittadini laureatiproprio nella fascia di popolazione com-presa tra i 30 e i 34 anni, fino a raggiun-gere una percentuale complessiva del 40per cento; l’Italia, nonostante tali riferi-menti, ha invece definito, quale proprioobiettivo, il raggiungimento di una percen-tuale di laureati pari al 26 per cento, unaquota inferiore di ben 14 punti rispettoalla media europea; il massimo sforzo delnostro Paese in un settore così cruciale peril suo sviluppo sarà la crescita di soli 4punti percentuali rispetto alla quota rag-giunta dal nostro Paese nell’anno 2012, ma

anche per tale obiettivo l’Italia dimostra diessere ben lontana dalla sua concretarealizzazione. Sempre secondo il recenterapporto dell’Anvur, il quadro risulta es-sere assolutamente grave ed allarmante;

tale analisi documenta, infatti, ilpreoccupante divario dell’Italia rispettoalla percentuale di riferimento della mediaeuropea, con una quota di laureati, nellafascia di popolazione compresa tra i 15 ei 64 anni, pari al 13,8 per cento, la quale,a fronte di una media UE intorno al 25per cento, ci costringe al terzultimo postonella classifica dei vari Stati dell’Unione,con un ritardo ancor più grave se riferitoalle medie dei principali Paesi;

il Documento di economia e finanzaper il 2014, a fronte degli obiettivi sin quiriportati, ovvero dei gravissimi ritardi ac-cusati dal nostro Paese per una loroconcreta realizzazione, prevede, aldilà deiproclami del caso, lo stanziamento dirisorse assolutamente insufficienti, nonchéla totale assenza di una programmazionechiara e univoca;

anche per il diritto allo studio servi-rebbero risorse aggiuntive per eliminare lapiaga dei vincitori senza borsa, e perabbassare le tasse universitarie; il ricorsoal prestito d’onore invece, strumento che sista rivelando un fallimento nei Paesi chel’hanno adottato nei decenni scorsi (comead esempio negli USA), e che anche inItalia non ha trovato praticamente nes-suno spazio, rivelerebbe la volontà delgoverno di stanziare sempre meno fondiper ricorrere a pratiche finanziarie a de-bito sulle spalle delle famiglie;

si evidenzia l’assenza di qualsiasiconcreta disposizione in favore degli entidi ricerca. Solo pochi giorni fa, la VIICommissione approvava l’erogazione dellaquota premiale del Fondo Ordinario Entidi Ricerca (FOE), a condizione però che ilGoverno si impegnasse, entro il prossimoanno, affinché la quota del 7 per cento delFOE, attualmente prevista quale quotapremiale, fosse erogata con finanziamentiulteriori e diversi, e non quale meraredistribuzione di una porzione dello

Atti Parlamentari — 42 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 43: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

stesso fondo. Tale parere veniva sotto-scritto all’unanimità dei componenti dellaCommissione ma, data la mancanza diqualsivoglia riferimento, già si teme per lasua reale attuazione;

il Def pone sullo stesso piano turismoe valorizzazione dei beni culturali, mentresarebbe auspicabile considerare gli inter-venti a sostegno del patrimonio culturalenel contesto di una strategia separata,sebbene collegata, rispetto a quella rivoltaalla tutela dell’ambiente e del turismo,anche in considerazione della peculiaritàdel patrimonio culturale italiano, unicorispetto agli altri Paesi e del profondostato di degrado in cui esso versa;

inoltre, nell’ambito della strategia cherappresenta il turismo e la cultura comefattori di crescita, il PRN 2014 prevedetutta una serie di iniziative che saranno didifficile realizzazione senza lo stanzia-mento di risorse adeguate e per le inizia-tive già attuate dai recenti provvedimentilegislativi adottati le risorse appaiono as-solutamente insufficienti;

considerato ancora che:

nonostante l’investimento in Istru-zione, Università e ricerca rappresentinola leva più solida di cui un governodispone per centrare i suoi obiettivi dicoesione sociale e sviluppo economico eche la spesa pubblica in questi specificiambiti è ancora sotto la media europea,con evidenti riflessi negativi sui risultatiscolastici, la mobilità e la coesione sociale,non si riscontra un’inversione di tendenzae il Def per il 2014, a fronte degli obiettivielencati, nella sezione del Piano nazionaledi Riforma, prevede risorse del tutto in-sufficienti rispetto a quelle che sono lereali esigenze;

è evidente che il governo non sidimostra disponibile ad adottare politicheche concentrino risorse aggiuntive sul set-tore della conoscenza, individuando fontidi finanziamento reperibili nell’immediato,anche operando una selezione delle prio-rità e delle urgenze di sviluppo;

i proclami non possono bastare, men-tre è indiscutibile che l’investimento nellaformazione delle nuove generazioni rap-presenta un parametro vitale per qualun-que Paese voglia elaborare un positivoprogetto di crescita per il proprio futuro;

il documento « Europa 2020 » dà unsolo imperativo agli Stati membri perpromuovere nuova crescita: investire inistruzione, infatti aumentare il livello e laqualità dell’istruzione rappresenta uno dei5 obiettivi nazionali dell’agenzia Europa2020;

la sconsiderata politica dei tagli degliultimi anni ha messo in ginocchio tutti isettori della cultura, dalla scuola all’uni-versità, alla ricerca, ai beni culturali de-terminando un’allarmante situazione ge-neralizzata di regresso e di forte riduzionedella mobilità sociale;

in particolare, si è proceduto a sot-trarre sempre più risorse economiche dalnostro sistema di istruzione a partire daltaglio epocale di più di 8 miliardi di euro,effettuato in applicazione dell’articolo 64della finanziaria estiva del 2008 (legge 133del 2008) che ha inferto un colpo letale almondo della scuola;

la dispersione scolastica conta nu-meri allarmanti: il 18,8 per cento deigiovani 18-24enni abbandona gli studisenza conseguire un titolo di scuola mediasuperiore o una qualifica professionale (lamedia europea è pari al 14,1 per cento);

negli ultimi anni gli Atenei sono statisottoposti a una sorta di « condizioneemergenziale » in materia di risorse e diassunzioni, come confermato dal calo delFFO e del personale docente e ricercatore;

l’attuale sistema di attribuzione deipunti organico, che non prevede alcunmeccanismo che tenga conto delle spe-cifiche condizioni degli Atenei, congiun-tamente alla presenza di un blocco delturnover che impedisce il necessario ri-cambio del personale soggetto a pensio-namento, ha determinato un’allarmantecarenza di professori ordinari e associati,nonché di nuovi ricercatori e di perso-

Atti Parlamentari — 43 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 44: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

nale tecnico-amministrativo che rischia dicompromettere seriamente il correttofunzionamento del sistema universitario,nonché le essenziali attività di ricerca adesso collegate;

anche la capacità di intercettarefondi di ricerca, in particolare europei,risente del basso numero di ricercatoriitaliani in relazione alla popolazione, seconfrontato con quello degli altri Paesi;

gli investimenti nel diritto allo studioci vedono agli ultimi posti in Europa,quando invece Germania e Francia inve-stono fino a 10 volte più dell’Italia;

la situazione è anche peggiore perquanto concerne i beni culturali, in cui ilnostro paese ha investito solo una esiguapercentuale del PIL, un valore tanto bassoda mettere a rischio la tutela anche delpatrimonio culturale più prezioso e notocome l’area archeologica di Pompei, ilColosseo, l’archivio nazionale, mentre ilblocco delle assunzioni sta paurosamentedepauperando la capacità dello Stato diassicurare la normale attività di tutela,affidando tale attività a interventi straor-dinari o al solo intervento del privato;

nel documento non c’è un solo cennoal settore dello spettacolo, che vede il PUS(Fondo unico per lo spettacolo) continua-mente decurtato, con evidente grave pre-giudizio per tutti gli addetti del settorestesso e con il reale rischio di una delo-calizzazione della produzione cinemato-grafica all’estero a svantaggio di un cinemadi qualità;

in un paese come il nostro la culturae in particolare quella cinematograficadovrebbe essere il volano della ripresa edello sviluppo auspicato, e deve esseresottratto ad improvvisati management pri-vati e dirigenti statali, per riconsegnarlo alsuo valore collettivo;

le irrisorie misure introdotte nel so-vrastimato decreto cd « valore cultura », inrealtà non hanno prodotto gli effetti spe-rati, soprattutto in riferimento agli addettidel settore, molti dei quali rischiano di

perdere il posto di lavoro; emblematico èil caso di quasi tutte le fondazioni liricosinfoniche;

la strada maestra per ridare slancioad un’economia in crisi, ad un modello disviluppo sostenibile, ad una società chemetta al centro il benessere dei cittadini ela loro qualità di vita passa non soloattraverso un ripristino delle risorse eco-nomiche tagliate in questi anni al mondodella scuola italiana, dell’università, dellaricerca e della cultura, ma anche e so-prattutto attraverso una programmazioneeconomica che preveda ingenti investi-menti pluriennali e una valorizzazionecomplessiva del sistema.

In materia di Ambiente:

è di tutta evidenza, nella sezionededicata al programma di stabilità, latotale assenza di una visione politica e diuna lettura strategica del tema ambientalecome fattore trainante nell’economia na-zionale e rimangono esclusi e completa-mente estranei i dati relativi al consumo dicapitale naturale e dei servizi ecosistemici;

appare chiara la consapevolezza delGoverno sulla difficoltà a realizzare l’am-bizioso programma infrastrutturale av-viato con la legge obiettivo – della qualemantiene l’indirizzo di privilegiare leopere più costose e ad elevato impattoambientale – rispetto al quale dichiara divoler cambiare impostazione: non più pro-cedure di appalto con risorse pubbliche,ma il ricorso ad un modello di partena-riato pubblico privato e agevolazioni fiscaliper le opere più costose; la politica della« privatizzazione » si estenderebbe quindiall’alta velocità, agli assi autostradali, allariqualificazione delle aree urbane, al tra-sporto pubblico locale;

tra gli obiettivi annunciati dal Go-verno c’è l’esigenza di riformare il CIPE ele modalità di approvazione dei progetti,in concomitanza con la revisione dellalegge obiettivo e delle sue procedure spe-ciali; la ratio di questa riforma sembraevidenziare una chiara continuità con ilGoverno Berlusconi che ha voluto la legge

Atti Parlamentari — 44 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 45: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

obiettivo: accelerare e semplificare in tuttii modi le procedure ed attribuire tutto ilpotere al decisore centrale;

per quanto riguarda le politiche abi-tative nel DEF sono previsti stanziamentiper circa 1.3 miliardi per il sostegnoall’affitto, l’ampliamento dell’offerta di im-mobili dell’edilizia popolare, sviluppo del-l’edilizia residenziale sociale; desta per-plessità che queste misure siano accom-pagnate dalla previsione di un « maggiorrigore nei confronti degli occupanti abusividi un immobile, i quali non potrannochiedere la residenza né l’allaccio ai pub-blici servizi »;

nel DEF è previsto un nuovo impulsoal processo, avviato da tempo, di svenditadel patrimonio immobiliare pubblico; l’ele-mento principale del federalismo dema-niale consiste esattamente in questo: tra-sferimento dei beni immobili dello Statoagli enti locali (comprese le province), chepotranno provvedere alla loro alienazione;

il DEF traccia un quadro sulla situa-zione della produzione e gestione dei ri-fiuti, evidenziando che – complice la crisieconomica – si è assistito ad una ridu-zione della produzione e ad un aumentodella raccolta differenziata, che si è asse-stata al 37,7 per cento a livello nazionale;il dato è ben distante dagli obiettivi cheaveva posto il legislatore e la soluzioneindividuata dal Governo è stata quella dispostare i termini, con buona pace delleamministrazioni virtuose che sono riuscitea raggiungere (e a superare) gli obiettivi dilegge;

il DEF illustra i provvedimenti adot-tati dal Governo e approvati dal Parla-mento per affrontare la gravissima crisiambientale e sanitaria causata dall’ILVA aTaranto; la ricostruzione non evidenziache l’intervento governativo era finalizzatosoprattutto ad evitare che l’interventodella magistratura potesse causare pro-blemi alla « continuità della produzione »,intervenendo anche sui sequestri dispostidal GIP;

desta perplessità l’ottimismo colquale il DEF 2014 proponga rapide solu-

zioni per le bonifiche dei siti di interessenazionali, per le quali si sta attendendo damolti anni; tale vicenda peraltro si inse-risce nella più delicata e complessa ma-teria dei fondi strutturali comunitari inattesa di assegnazione;

nel DEF si fa riferimento all’istitu-zione della tariffa sociale nel servizioidrico integrato, che, secondo il Governo,rafforzerebbe la natura « pubblica » dellarisorsa acqua; la tariffa sociale è unaquestione di assoluta rilevanza soprattuttoin questo momento di crisi economica eoccupazionale, ma la sua copertura vieneindividuata in una nuova componente ta-riffaria appositamente creata che farà au-mentare ulteriormente le bollette, gra-vando ancora una volta sui cittadini inveceche sui soggetti che finora hanno fattoprofitti sull’acqua.

In materia di trasporti ed infrastrut-ture:

il cronoprogramma delle riforme re-lativo alle infrastrutture contenuto neldocumento risulta di difficile applicazione.Risulta, ad esempio, infatti scarsamentecredibile l’approvazione, entro il mese cor-rente, del piano aeroporti piuttosto che latrasmissione alle Camere di una Propostadi riforma dell’offerta portuale o ancoral’approvazione della proposta di riformadel CIPE. Altrettanto irrealistica è la tem-pistica relativa all’Open Data, digitalizza-zione e semplificazione della PA da effet-tuare, secondo cronoprogramma, entromaggio 2014;

per superare i limiti di finanza pub-blica e far fronte alla realizzazione diopere infrastrutturali il governo intendeassicurare un maggior coinvolgimento delcapitale privato, anche internazionale,nella realizzazione di tali opere. Una im-plementazione del modello di PartenariatoPubblico Privato avrebbe certamente comeconseguenza diretta l’immediata cantieriz-zazione di nuove opere anche di piccola omedia grandezza senza però adeguate ga-ranzie per quanto concerne la realizza-zione definitiva delle opere e la loro ge-

Atti Parlamentari — 45 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 46: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

stione. Spesso, infatti, gli interlocutori pri-vilegiati di tali accordi sono società dicostruzioni con scarse capacità gestionalinonché finalizzate al mero lucro e nonalla valorizzazione culturale e sociale delpatrimonio;

il documento contiene dei riferimential percorso di privatizzazioni messe inessere dal Governo. Tra le società a par-tecipazione diretta interessate da questamanovra rientrano Poste Italiane conl’alienazione del 40 per cento ed Enav conil 49 per cento;

in riferimento al primo, non è datosapere, tra i settori in cui opera PosteItaliane S.p.A., ovvero tra i servizi postali,finanziari e assicurativi, quale di questisarà maggiormente interessato dalle ope-razioni di vendita. Non essendo tutti isettori egualmente produttivi, si ravvisa ilrischio che l’operazione arrivi a riguardaresolo gli ultimi due, lasciando quello mag-giormente in perdita di proprietà delloStato;

per quanto concerne Enav, le stimedei proventi derivanti dall’alienazione delcapitale della società, da versare al fondoper l’ammortamento dei titoli di Stato dicui all’articolo 2 della legge 27 ottobre1993, n. 432 per la riduzione del debitopubblico, sono di importo così modesto danon giustificare i rischi di una sua priva-tizzazione. A tale proposito, è sufficientericordare che Enav Spa in un contestoparticolarmente difficile in ambito dome-stico, con la perdurante crisi della com-pagnia Alitalia, con un traffico domesticoperso nell’ordine del 35 per cento dal 2008in avanti è riuscita a conseguire un utilenetto di 46 milioni di euro di cui 23 perrimborso Ires anni precedenti, che, som-mato agli ammortamenti finanziari soste-nuti per la mancata erogazione da partedello Stato degli oneri derivanti dal Con-tratto di Servizio e ai crediti divenutiinesigibili per il fallimento di due vettoriitaliani, avrebbe significato un utile diquasi 50 milioni di euro in piena crisi.Non risulta difficile quindi immaginare lacapacità della società, con un mercato in

ripresa, di generare profitto, con il possi-bile introito della stessa cifra senza do-versi privare della totalità del capitalesociale;

poiché risulta essere totalmente as-sente una politica seria di lungo periodomirante all’abbattimento del debito pub-blico, tali interventi di c.d. privatizzazionerischiano di non essere risolutivi ed essere,piuttosto, controproducenti, raggiungendorisultati effimeri e assolutamente limitatitemporalmente;

seppur condivisibile la necessitàespressa nel documento da parte del go-verno di provvedere ad una rilettura ditutti gli interventi che, pur approvatiprima del 2010, sono ancora fermi nellafase procedurale, non si condividono lefinalità ove si afferma che non è inten-zione dell’esecutivo annullare la strategi-cità dei singoli interventi provvedendo,bensì, ad una sola rimodulazione tempo-rale delle risorse senza comprometterel’avvio delle opere stesse;

pur condividendo la volontà espressadal Governo di aprire ad un dialogo con lepopolazioni interessate dalla realizzazionedi nuove infrastrutture, si nutrono fortidubbi sui meccanismi che caratterizze-ranno tali consultazioni pubbliche e nellospecifico sull’ipotesi che eventuali esitinegativi possano condurre ad una dere-sponsabilizzazione ed estromissione delleistituzioni locali anziché ad una rinuncianella realizzazione dell’opera;

sempre nell’ambito dell’iter di appro-vazione dei progetti preliminari, risultanon del tutto condivisibile l’ipotesi di ri-forma del Comitato per la Programma-zione Economica avanzata dal governo chepotrebbe, così come strutturata, recarenocumento al patto di stabilità interno ovesi prevede che qualora il progetto defini-tivo comporti oneri aggiuntivi, quest’ul-timo venga non più sottoposto all’appro-vazione da parte del Cipe, bensì del Mi-nistero delle infrastrutture e dei trasportie dell’economia e delle finanze;

nella Tabella 0 dell’allegato infra-strutture sono ancora inserite una serie di

Atti Parlamentari — 46 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 47: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

opere infrastrutturali concentrate al Cen-tro-Nord che risultano un evidente sprecodi risorse e sarebbero invece da bloccareo, quantomeno, declassare;

si tratta per lo più di grandi assi viariche attraversano più regioni, come l’auto-strada Cecina-Civitavecchia cosiddetta tir-renica, l’autostrada Orte-Mestre, E78 co-siddetta autostrada dei due mari, il rac-cordo autostradale della Cisa A15 – Au-tostrada del Brennero A22 Fontevivo (Pr)– Nogarole Rocca (Vr). In altri casi sitratta di autostrade o strade che, purricadenti nell’ambito di una sola regione,si presume siano di straordinaria impor-tanza nel collegamento tra due o più trattedi maggiore rilievo come la Pedemontanaveneta – Montecchio Maggiore (Vi) –Spresiano (TV); la Pedemontana Lom-barda: collegamento autostradale Dalmi-ne-Como-Varese-Valico del Gaggiolo edopere ad esso connesse; il collegamentoautostradale di connessione tra le città diMilano e Brescia (BreBeMi); il collega-mento tra la S.S. n. 11 « Padana Supe-riore » a Magenta e la Tangenziale Ovest diMilano, con variante di Abbiategrasso eadeguamento in sede del tratto della S.S.n. 494 da Abbiategrasso fino al nuovoPonte sul Ticino; il collegamento stradale,in variante alla S.S. 341 « Gallaratese », traSamarate ed il confine con la provincia diNovara; il raccordo autostradale di colle-gamento della SP 46 « Rho-Pero » e dellaSS 33 del Sempione (Realizzazione di unasse principale di collegamento congiun-tamente ad un sistema di 6 svincoli diinterconnessione con la tangenziale ovestdi Milano, l’autostrada A4 Torino-Venezia,l’autostrada A8 per Como-Varese, il nuovopolo fieristico ed il sistema della viabilitàlocale); la tangenziale est esterna di Mi-lano; la bretella autostradale Campogallia-no-Sassuolo e opere connesse; l’autostradaMedio Padana Veneta – Nogara (VR) –mare Adriatico e collegamento a ovest conla A22 del Brennero. Non solo questeopere risultano confermare la loro pre-senza all’interno del XII allegato ma rice-vono un’ulteriore spinta con la modificadella loro classificazione e il loro ricadereall’interno del comprehensive network o

grazie al « lasciapassare » Expo, venendoricomprese all’interno di opere destinatead agevolare l’accessibilità stradale allaFiera di Milano;

nella maggior parte di questi casi sitratta di veri e propri ecomostri inutili odannosi che tolgono attenzione e fondipubblici ad altre infrastrutture del terri-torio che invece dovrebbero avere la prio-rità. La loro inutilità è a volte mascheratada errati studi di fattibilità sul traffico oda progetti vecchi anche di decine di annie non rispondenti più alle esigenze delterritorio e ai cambiamenti avvenuti nellaviabilità. Inoltre sono spesso realizzate conil « bluff » del project financing: si propa-gandano come opere con scarsi o nullicosti pubblici ma che poi nei fatti sono undoppio esborso per i cittadini con grandeguadagno dei concessionari. Non solo in-fatti viene deliberato un aumento delletariffe autostradali ma poi spesso accadeche i piani finanziari non siano in equi-librio e necessitino di un contributo statalecome accade ad esempio per suddettoraccordo autostradale della Cisa;

ancora più preoccupanti risultanopoi una serie di opere ferroviarie per larealizzazione della rete ad alta velocitàquali il Terzo valico dei Giovi linea AV/ACMilano-Genova; linea AV/AC Milano-Ve-rona; collegamento ferroviario AV/AC conl’aeroporto Marco Polo di Venezia nonchéle tratte di collegamento ferroviarioAV/AC Venezia – Trieste aeroporto MarcoPolo – Portogruaro; Portogruaro-Ronchidei Legionari, Ronchi dei Legionari-Trie-ste; il sottoattraversamento Altavelocità Fi-renze; Frejus ferroviario – Nuovo colle-gamento ferroviario Transalpino Torino-Lione. Si tratta di opere che richiedonoconsistenti fondi pubblici ma che, oltreall’evidente danno ambientale, rischiano dirivelarsi fallimentari dal punto di vistaeconomico dato che, come nel caso, adesempio, del Tav Torino Lione o dell’ AsseVenezia – Trieste, le linee storiche nonrisultano sature e le proiezioni non indi-cano neppure una crescita della domandatale da giustificare tali investimenti;

Atti Parlamentari — 47 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 48: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

per quanto concerne il settore ferro-viario, sorgono dubbi sulla reale inten-zione del governo di favorire una serialiberalizzazione di tutti i segmenti delmercato ferroviario, nonché una rivisita-zione della governance del settore. Perples-sità, tra le altre cose, derivanti anche dallaproposta di revisione delle procedure diapprovazione dei contratti di programmasia di RFI che di ANAS. Secondo leintenzioni del Governo, suddetti contrattinon dovrebbero più passare per il vagliodelle competenti commissioni parlamen-tari durante le fasi di stesura degli stessi(se non per conoscenza una volta appro-vati definitivamente dal CIPE) e dovreb-bero essere redatti direttamente rispetti-vamente dal Gruppo Ferrovie dello Stato eAnas, seppur nel rispetto di quanto con-tenuto negli atti di indirizzo elaborati dalMinistero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, riducendo, così, di fatto, la capacitàdi controllo, supervisione e i poteri diindirizzo del Governo e del Parlamento;

sempre nel settore ferroviario, risultaassolutamente non condivisibile l’inten-zione del Governo di privatizzare Grandistazioni Spa e Cento Stazioni Spa, societàdel gruppo Ferrovie dello Stato, chiamatea riqualificare, valorizzare e gestire rispet-tivamente le quattordici principali stazioniItalia e 103 stazioni ferroviarie situatenelle grandi aree urbane;

per quanto riguarda il settore stra-dale, tra le altre criticità, si segnala l’as-senza di qualsiasi riferimento al sistemaeCall di bordo;

nel documento in esame risultano deltutto assenti investimenti e interventi voltia favorire gli spostamenti su ferro, anzichésu gomma, da e per i nodi intermodali;

seppur condividendo la volontà disuperare la logica delle 24 autorità por-tuali, si ritiene necessario pensare anchead una riforma del sistema di nominadelle stesse al fine di garantire trasparenzanelle procedure di selezione e maggiorecompetenza nella gestione;

appare del tutto sconveniente e nonin linea con l’esito referendario del 2011,

l’intenzione di liberalizzare e aprire allepotenzialità del mercato i servizi pubblicilocali, tra i quali, anche il trasporto;

in termini generali, dal documento dieconomia e finanza e dai suoi allegatiemerge il sostanziale disinteresse del Go-verno verso le tematiche del digitale nel-l’ottica del raggiungimento degli obiettiviEuropa 2020. Le iniziative sull’Agenda di-gitale non fanno parte né delle « propostestrutturali », né delle « misure immediate »proposte dall’esecutivo che sembra volerproseguire le fallimentari politiche seguitedai propri predecessori sia in termini digovernance che in termini di risorse (in-sufficienti) disponibili per la realizzazionedell’Agenda digitale italiana in sintoniacon gli obiettivi proposti a livello europeo;

quanto alla governance appare evi-dente la continuità con le gestioni passatenel fallimentare dialogo tra più soggetticoinvolti: cabina di regia presso la Presi-denza del Consiglio dei Ministri (organi-smo di cui non si conoscono criteri emodalità di selezione dei componenti esoprattutto risultati prodotti dalla sua isti-tuzione); Agenzia per l’Italia Digitale(Agid) che ha iniziato ad operare daqualche mese in considerazione dell’attesadi oltre un anno per l’emanazione dellostatuto della stessa, Ministero dello Svi-luppo economico, regioni e altri enti qualiConsip che giocano un ruolo centralenell’attuazione degli obiettivi dell’agendadigitale. Sarebbe opportuno incentivare lasemplificazione dei ruoli e delle compe-tenze al fine di adoperare una rapidaattuazione dell’agenda e tale obiettivo ap-pare sconosciuto al DEF che si limita aduna ricognizione del fallimentare statodell’arte;

quanto agli investimenti il quadroappare frammentario e francamente scon-fortante. Si annunciano gare di Consip per10 miliardi destinati alla digitalizzazionedella PA ma non si indica da quali fontisi libereranno tali risorse; è apprezzabilesicuramente l’intendimento del Governo diinserire la digitalizzazione del Paese tra gliobiettivi tematici per la programmazione

Atti Parlamentari — 48 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 49: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

dei fondi strutturali 2014-2020 ma al mo-mento non è dato avere evidenza di comesi intendono modulare e destinare talifondi;

ancora insufficienti appaiono le ri-sorse destinate per il « Piano nazionaleBanda Larga » (appena 120 milioni nel2014) mentre sconcertante appare la po-sizione assunta sul « Piano StrategicoBanda Ultralarga » rispetto al quale, con-siderando il fallimentare avvio nel 2013 (siveda la situazione della Basilicata rispettoalla quale, come rilevato dal Governo, nonsono state presentate offerte di cofinan-ziamento da parte di privati) è necessarioun deciso cambio di rotta intensificandol’intervento pubblico e disponendo, senzaderoghe, la proprietà pubblica delle infra-strutture realizzate. Risorse addizionalipotranno derivare dall’allocazione deifondi nell’ambito del programma europeoper le reti TEN-T, come indicato nelProgramma delle Infrastrutture strategi-che del Ministero delle Infrastrutture e deitrasporti, nell’ambito del quale è destinato1 miliardo complessivo per le infrastrut-ture di comunicazione. Anche in questocaso, a differenza di quanto contenuto nelDEF, sarebbe opportuno e auspicabilecoordinare gli interventi con quanto già inessere;

per quanto concerne gli interventi didigitalizzazione dell’amministrazione pub-blica, che viene individuata come misuraincisiva anche ai fini della Spending Re-view, nel DEF si riconosce la necessità diaccelerare l’amministrazione digitale ri-muovendo gli ostacoli all’utilizzo dei si-stemi digitali nei rapporti tra cittadini eimprese e PA e si affida tale « accelera-zione » ad un « piano d’azione » al mo-mento sconosciuto nei termini e nellerisorse che saranno messe a disposizioneper conseguire gli obiettivi perseguiti. Sitratta di un’impostazione sbagliata: la di-gitalizzazione richiede risorse, che allostato non sono preventivate poiché taledigitalizzazione è in grado di far conse-guire risparmi, anche significativi, solo nelmedio-lungo periodo;

dalla lettura del DEF sembra che leazioni si dovrebbero concentrare su: ana-grafe digitale dei cittadini italiani; identitàdigitale e attuazione delle norme sullafatturazione elettronica. Interventi soloprospettati che senza evidenza sulle ri-sorse che saranno impegnate a questi finirischiano di rimanere sulla carta cometanti interventi prospettati in questi anniin tema di digitalizzazione delle PP.AA.centrali e locali.

In materia di Attività produttive e so-stegno alle imprese:

nel documento si parla di rilanciodella competitività ma senza un pianoindustriale, tant’è vero che i dati dellaproduzione industriale non sono incorag-gianti: nel 2013 è scesa del 3 per centorispetto al 2012, quando aveva registratoun calo del 6,4 per cento su base annua;

nel DEF 2014 manca una seria ri-flessione sul ruolo della produzione indu-striale non tanto per l’occupazione diretta,ma per la spesa in ricerca e innovazioneche genera e utilizza, per l’attivazione diservizi qualificati, per la possibilità disuperare i limiti della domanda internacon le esportazioni. Inoltre, mancaun’analisi seria sullo spostamento delleproduzioni verso l’Asia; sui fenomeni diriorganizzazione internazionale delle In-dustrie; sulle opportunità, ma anche suirischi del decentramento internazionale:in particolare sull’incapacità di produrrericerca applicata di successo senza che visia una base industriale ad essa collegata;

i numerosi tavoli di confronto apertial Ministero dello sviluppo economicosono stati in questi anni lo specchio delledifficoltà che stanno caratterizzando ilnostro sistema industriale;

la tutela e la promozione del Made inItaly rappresenterebbe il rilancio dell’eco-nomia italiana ma nel documento non siaccenna nulla di concreto su un pianonazionale ed europeo a riguardo dellalotta alla contraffazione, salvo dichiara-

Atti Parlamentari — 49 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 50: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

zioni di intenti sostanzialmente vuote aproposito dei compiti del Consiglio Nazio-nale Anticontraffazione (CNAC);

sul Turismo si cita ancora il Pianostrategico nazionale del turismo del Go-verno Monti, quando il settore chiede attiurgenti soprattutto a livello fiscale edinfrastrutturale;

sul pagamento debiti P.A. alle im-prese il Governo intende stanziare 13miliardi, un importo di molto inferiorealle necessità e alle propagandistiche di-chiarazioni di Renzi appena insediato, manemmeno per questo ridotto ammontare sicomprende quali siano le modalità e latempistica;

l’Allegato III al DEF presenta la « Re-lazione del Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare sullo statodi attuazione degli impegni per la ridu-zione delle emissioni di gas ad effettoserra. Legge n. 39 del 2011, articolo 2,comma 9 », documento in cui sono ripor-tate informazioni coerenti con quelle pre-viste nella Delibera del CIPE recante ilPiano di Azione Nazionale per la ridu-zione dei gas serra per il periodo 2013-2020, approvata in data 8 marzo 2013,aggiornate sulla base dei più recenti datisulle emissioni. In esso sono elencate lemisure e le azioni necessarie al raggiun-gimento degli obiettivi di contenimentodelle emissioni al 2020, divise tra settoriETS (che ricadono sotto l’emission tradingeuropeo) e settori NON-ETS. Per questiultimi, la relazione riporta che soltanto« la piena attuazione degli impegni assuntiin materia di efficienza energetica e fontirinnovabili permette al Paese di ottenereriduzioni di emissione superiori a quellenecessarie per adempiere agli obiettivi » e« si evidenzia la necessità di assicurare lapiena attuazione delle misure proposte o,in caso contrario, le emissioni effettivepotrebbero discostarsi sensibilmente daquelle previste »;

nel documento sovracitato sono elen-cate le azioni da attuare in via prioritariaper il raggiungimento degli obiettivi an-nuali di cui alla decisione n. 406/2009/CE

del Parlamento europeo e del Consiglio,dove al primo punto si chiede di « con-fermare fino al 2020 le detrazioni diimposta di cui all’articolo 4 del decretolegge 6 dicembre 2011 n. 201, convertitoin legge 22 dicembre 2011 n. 214 ».

In materia di lavoro:

a fronte degli ambiziosi obiettivi evi-denziati in più passaggi, il documentoprefigura un insieme di misure per lacrescita e di riforme appena accennate e,pertanto, del tutto inadeguate rispetto alleattese e alle esigenze più volte sottolineatein ambito europeo;

l’affidamento del recupero di potered’acquisto dei salari da lavoro dipendenterimane esclusivamente affidata alla capa-cità di recupero dei salari di produttivitàe, pertanto, insufficienti a determinare unrecupero significativo del potere d’acquistoe della domanda interna;

le supposte « azioni riformatrici »contenute nel DEF appaiono al contrariointerventi di destrutturazione della cer-tezza del diritto del lavoro e di, conse-guente, ulteriore precarizzazione;

per quanto attiene agli ammortizza-tori sociali il Documento rimanda ad unaestensione dell’ASPI, a fronte della neces-sità di garantire una nuova impostazioneuniversalistica ed equilibrata;

l’Italia continua ad essere ultima trai paesi europei per quanto riguarda l’ac-cesso delle donne ai ruoli dirigenziali, sianel pubblico impiego che nel privato, e lapresenza nei consigli di amministrazioneprevedendo in particolare nell’ambito dellepolitiche del lavoro.

In materia di affari sociali e sanità a

il Documento in esame non si poneminimamente la questione di apportarenella sanità quelle riforme strutturali eparadigmatiche che avrebbero un river-bero notevole anche dal punto di vistacivico oltre che finanziario con risparmipresunti di molti miliardi di euro;

Atti Parlamentari — 50 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 51: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

il Movimento 5 Stelle ha provato aproporli e continua a proporli, nella con-vinzione che solo agendo strutturalmentesi può dare contenuto positivo alla parola« razionalizzazione » che è stata invecenegli ultimi decenni sinonimo di taglilineari e riduzione dei servizi sociali esanitari, di riduzione dei posti letto eisolamento e abbandono dei servizi terri-toriali a tutto vantaggio delle struttureprivate;

inoltre, il DEF dice in merito aiseguenti punti:

1) tempi di approvazione e sullemodalità di condivisione con i disabilisulle voci da aggiornare, modificare einserire, nel nuovo nomenclatore tariffariodelle protesi e delle ortesi;

2) l’indicazione dei risparmi chepotrebbero derivare dal proporre e dal-l’approvazione di una norma semplice chedisponesse di indicare nelle ricette il soloprincipio attivo, oppure l’avvio di produ-zione e distribuzione di farmaci in formadi monodose;

3) non prevede forse tagli, ma nonprevede neanche risorse aggiuntive e ade-guate per dare impulso al sistema sanita-rio nazionale, in particolare, sviluppandola rete territoriale finalizzata alla preven-zione e alla deospedalizzazione conte-stuale; la demedicalizzazione dei servizi diprevenzione primaria è fondamentale perla tutela della salute (ad es. principio diautocura, programmazione, informazione,ecc...);

4) sulla necessità di istituire uneffettivo e congruo reddito di cittadinanza,che per il Presidente del Consiglio è buonosolo per boutade giornalistiche, abbando-nando fallimentari avventure come la so-cial card o carta acquisti che dir si voglia,più simile ad una tessera di povertà che adun percorso di accompagnamento socialeper i soggetti svantaggiati;

5) sulla necessità di adottare poli-tiche finalizzate nella sanità ad una di-versa ripartizione sanitaria passandostrutturalmente da una prevenzione se-

condaria al potenziamento della preven-zione primaria e terziaria, orientando gliinterventi sulla presa in carico a livellolocale e domiciliare da parte di equipemultidisciplinari;

6) sulla necessità di una maggioreattenzione sulle misure da attuare nelcampo del sostegno alle persone disabili,anche per i famigliari che prestano la loroassistenza spesso lasciati soli in un desertodi servizi,

impegna il Governo:

in merito agli aspetti di politica eco-nomica:

a farsi promotore presso le istitu-zioni europee di iniziative finalizzate apromuovere la rimozione dei vincoli edelle conseguenze contenute nel Trattatosulla stabilità, sul coordinamento e sullagovernance nell’unione economica e mo-netaria, cosiddetto Fiscal Compact;

a ritirare la Relazione allegata alDEF 2014 ripresentandola solo successi-vamente all’assenso ottenuto dalle prepo-ste autorità europee come prescritto dallalegge 243 del 2012, integrandola altresìcon i dati, attualmente mancanti, necessariai fini del rispetto dell’articolo 6, comma3 della legge 243 del 2012, ovvero indi-cando esattamente la misura e la duratadello scostamento, le finalità alle qualidestinare le risorse disponibili in conse-guenza dello stesso e un preciso piano dirientro verso l’obiettivo programmatico,commisurandone la durata alla gravitàdegli eventi;

a modificare la legge 24 dicembre2012, n. 243, per abrogare l’articolo 16che prevede l’istituzione dell’Ufficio par-lamentare di bilancio, al fine di rinunciarealla realizzazione di tale Ufficio, le cuifunzioni di controllo possono essere svolteegregiamente dalla Corte dei conti, senzaimpegnare ulteriori risorse finanziarie acarico del bilancio dello Stato;

a modificare la disciplina previstadal decreto-legislativo 30 dicembre 2003n. 396, in materia di privatizzazioni, alfine di prevedere:

Atti Parlamentari — 51 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 52: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

a) un ampliamento delle moda-lità di utilizzo dei proventi destinati alFondo ammortamento titoli di Stato, di-sponendo che i medesimi possano in parteanche essere reinvestiti in opere strutturalistrategiche, idonee a promuovere il rilan-cio economico, determinando quindi unfattore di crescita del PIL, con conseguenteriduzione del rapporto debito/PIL, nel ri-spetto degli obblighi derivanti dal fiscalcompact. Una tale scelta di politica eco-nomica di riconversione degli assets pa-trimoniali statali per interventi strutturaliconsentirebbe di operare scelte di politicaeconomica, a parità di risorse impiegate,per dare impulso all’economia senzanuova emissione di debito, evitando nelcontempo di sacrificare le attività patri-moniali per una effimera riduzione deldebito pubblico;

b) l’introduzione di una normache, per procedere alle dismissioni dipartecipazioni, vincoli il Governo ad ac-quisire preventivamente una relazione tec-nica di organi competenti alla valutazioneed al controllo dei conti pubblici, qualil’istituendo Ufficio parlamentare di bilan-cio ovvero l’ISTAT, che accertino gli effettifinanziari conseguenti alle dismissioni dipartecipazioni, al fine di assicurare che ledismissioni programmate abbiamo effettimigliorativi negli anni del quadriennio diriferimento del Documento di economia efinanze, non solo sulla situazione patri-moniale dello Stato, come minore debitopubblico, ma anche sul conto economico amedio termine incidendo sul migliora-mento dell’indebitamento netto, ovvero au-mentando l’accrescimento netto, in seguitoal raggiungimento del pareggio di bilancio,mediante la prevalenza della riduzionedella spesa corrente per interessi passivirispetto alla riduzione delle entrate cor-renti annuali correlate alla riscossione deidividendi delle partecipazioni da dismet-tere;

in materia di affari costituzionali:

a voler sostenere, nelle sedi parla-mentari proprie, disegni di legge costitu-zionali volti ad una limitatissima revisione

della Carta costituzionale, con esclusivoriferimento alla significativa riduzione delnumero dei deputati e dei senatori ed allaautentica abrogazione delle province, ab-bandonando la irragionevole ed assurdariforma del bicameralismo, sì come pre-vista dal disegno di legge governativo 1429,all’esame del Senato della Repubblica;

ad adottare tempestivamente le ini-ziative, anche legislative, finalizzate allariduzione del 30 per cento dell’indennitàannualmente corrisposte ai titolari di ca-riche elettive nonché del trattamento eco-nomico omnicomprensivo annualmentecorrisposto, in funzione della carica rico-perta o dell’incarico svolto, ai titolari diincarichi di vertice o quali componenti,comunque denominati, degli organismi,enti e istituzioni, anche collegiali, di cuiall’allegato A, dell’articolo 1, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98;

a voler sostenere un percorso ca-merale volto ad assoggettare gli assegnivitalizi erogati a favore dei parlamentaricessati dal mandato o dei loro familiari adun contributo di perequazione pari al 10per cento per gli importi lordi fino a90.000 euro e pari al 20 per cento per laparte eccedente gli importi lordi di 90.000euro;

a voler sostenere un percorso ca-merale volto alla soppressione dell’assegnodi fine mandato per i parlamentari incarica;

ad incrementare le dotazioni eco-nomico-finanziarie, con particolare riferi-mento alla Pianificazione e coordinamentodelle forze di polizia, per le spese riservatealla Direzione Investigativa Antimafia, peri programmi di protezione dei collabora-tori di giustizia per il contrasto al crimine,tutela ordine e sicurezza nonché per glistipendi e le retribuzioni del personaledegli agenti di sicurezza;

ad assumere le opportune inizia-tive, anche attraverso il reperimento dellerisorse necessarie, ai fini della promozionedi politiche pubbliche incisive ed idoneealla prevenzione della corruzione nella

Atti Parlamentari — 52 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 53: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

Pubblica Amministrazione da attuare inparticolare attraverso sanzioni più rigo-rose e maggiore trasparenza nel procedi-mento amministrativo e nel rapporto conil cittadino e con gli operatori economici;

a valutare le opportune iniziative,anche di carattere normativo e regolamen-tare, volte: (i) all’ampliamento del regimedelle ineleggibilità ed incompatibilità, per isoggetti titolari di cariche elettive pubbli-che e di Governo – centrali e periferiche– condannati per i reati di corruzione econtro la pubblica amministrazione; (ii) aprevedere l’impossibilità, per gli impren-ditori condannati per i reati di corruzionee contro la pubblica amministrazione, diavere rapporti economici con la pubblicaamministrazione, con particolare riferi-mento al divieto di concorrere alle garepubbliche per appalti, forniture e operenella pubblica amministrazione, preve-dendo analoghe misure per le personegiuridiche di cui sia accertata la respon-sabilità in tali ambiti; (iii) a prevedere, peri dipendenti pubblici e i dipendenti deglienti pubblici, economici e non economici,incompatibilità assoluta tra la condannaper reati di corruzione e la permanenzanei ranghi della pubblica amministrazioneo degli enti di riferimento;

in materia di giustizia:

a porre il servizio giustizia che loStato rende al cittadino, basilare per ilrecupero di competitività del Paese, alcentro della propria azione politica e pro-gettuale, individuando adeguate e perdu-ranti risorse economiche tese a conseguireefficienza ed efficacia per il funziona-mento dell’amministrazione della giustiziasia mediante un significativo incrementodi personale per l’intero comparto, siagiudicante che amministrativo, che attra-verso la predisposizione di risolutive stra-tegie di informatizzazione e digitalizza-zione degli uffici e dei procedimenti conparticolare riferimento al sistema dellecomunicazioni e delle notificazioni per viatelematica;

a provvedere, per l’anno in corso,in aggiunta alle facoltà assunzionali pre-

viste dalla normativa vigente, a indire unconcorso pubblico per esami per l’assun-zione di personale afferente le figure pro-fessionali di almeno 350 cancellieri e di150 ufficiali giudiziari;

a intraprendere la strada di unariforma coerente e positiva di sistema,proposta mediante l’esclusivo strumentodel disegno di legge, che intervenga sullastruttura del procedimento penale per eli-minare gli ostacoli alla sua celere celebra-zione, tale da risolvere definitivamente iproblemi della giustizia legati alla ragio-nevole durata del processo e sul procedi-mento civile, da rivedere nel senso di poterconseguire un rito unico;

a rimuovere ostacoli economici eprocedurali che si frappongono tra il cit-tadino e l’esercizio del proprio diritto allagiustizia a partire da:

una valorizzazione dell’istitutodel gratuito patrocinio ed alla riduzionegeneralizzata delle spese di giustizia acarico dei cittadini (contributo unificato,marche da bollo, anticipazioni, etc.), apartire dalla soppressione delle misure diinnalzamento dell’anticipazione forfettariaper le notificazioni nei procedimenti giu-risdizionali e di riduzione di un terzo degliimporti spettanti al difensore, all’ausiliariodel magistrato, al consulente tecnico diparte e all’investigatore privato autorizzatonei casi di patrocinio a spese dello Stato;

l’abolizione di qualsiasi caratteredi obbligatorietà, onerosità e consequen-zialità sulle decisioni giudiziali dell’istitutodella mediazione;

la cancellazione della previsionedell’introduzione di una motivazione apagamento tale da limitare la possibilitàper una vittima di poter ricorrere controuna sentenza sbagliata, se non pagandoulteriormente per la tutela di un diritto;

a rivedere l’attuale provvedimentodi riordino degli uffici giudiziari, sospen-dendone l’attuazione ed implementandostrumenti più adeguati per ottenere gliattesi obiettivi di risparmio ed efficienza;

Atti Parlamentari — 53 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 54: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

ad individuare indispensabili edadeguate risorse economiche a sostegnodell’implementazione del citato « piano na-zionale antimafia » che siano aggiuntiverispetto a quanto complessivamente stan-ziato per la funzione giurisdizionale, cosìche il loro reperimento non comprima idiritti dei cittadini all’accesso alla giustiziané vada a detrimento di altri comparti delmedesimo settore, che vi sia, insomma,una reale, tangibile volontà di investi-mento in un ambito che non può esserecostretto, come previsto dal documento, aduna sorta di « autofinanziamento » attra-verso la mera gestione dei fondi confiscatialla criminalità organizzata;

a sostenere altresì l’esame e l’ap-provazione delle proposte di legge di ini-ziativa parlamentare, quale concreta ga-ranzia di una loro effettiva e duraturarealizzazione, in tema di:

a) revisione dell’impianto norma-tivo e depenalizzazione dei reati connessialla coltivazione, cessione e consumo dellacannabis; depenalizzazione del reato diimmigrazione clandestina; inasprimentoper le pene legate ai reati di corruzione edalla loro prevenzione; revisione della pre-scrizione nel processo penale;

b) riciclaggio, autoriciclaggio edetenzione di attività finanziarie all’estero;

c) determinazione e il risarci-mento del danno non patrimoniale; ri-forma dello strumento dell’azione diclasse;

d) reformatio in peius nel pro-cesso d’appello in caso di proposizionedell’impugnazione da parte del solo impu-tato; protezione degli autori di segnala-zioni di reati o irregolarità nell’interessepubblico; divorzio breve; l’azione di risar-cimento del danno ambientale;

con riferimento al sistema carcerario:

a mettere in campo un’incisivaopera di depenalizzazione sia sul frontedel reato di clandestinità, che sugli ina-

sprimenti dei reati sugli stupefacenti in-trodotti dalla legge cosiddetta Fini-Giova-nardi;

a reperire le necessarie risorse fi-nanziarie per l’edilizia penitenziaria pre-vedendo, nel rispetto della normativa vi-gente, la realizzazione di nuove strutturesolo ove necessario e, con priorità, l’am-pliamento e l’ammodernamento di quelleesistenti che siano adattabili, assicurandoanche l’attuazione dei piani e dei pro-grammi a tal fine previsti, evitando ilricorso a procedure straordinarie in de-roga alla normativa sugli appalti di lavoripubblici;

ad assumere le opportune iniziativevolte ad incentivare – nel pieno rispettodei diritti riconosciuti alle persone dete-nute e delle norme nazionali ed interna-zionali di carattere pattizio – il trasferi-mento delle persone straniere detenuteche abbiano subito condanna definitiva,assicurando a tal fine una più ampia edefficace applicazione della Convenzionedel Consiglio d’Europa firmata a Stra-sburgo il 21 marzo 1983 e favorendoaltresì la conclusione di appositi accordi intal senso con altri paesi, in modo daconsentire ad un maggior numero di per-sone di scontare la condanna nel paesed’origine;

a garantire il principio della cer-tezza della pena, ponendo fine all’emana-zione di norme emergenziali recanti scontidi pena generalizzati a scapito della sicu-rezza dei cittadini;

a far si che solo a fronte di inter-venti e di un reperimento di fondi perrendere più spediti i processi penali ed alfine di poter incidere positivamente sullaquestione del diffuso utilizzo della custo-dia cautelare in carcere, sia possibile pre-vedere di estendere la custodia cautelareal proprio domicilio;

ad istituire un Garante per i dirittidei detenuti che sia concretamente slegatoed indipendente, sia sul piano formale chesostanziale, dall’Esecutivo;

Atti Parlamentari — 54 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 55: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

ad assumere iniziative per lo stan-ziamento di fondi necessari per comple-tare l’organico degli operatori, compresipsicologi ed educatori, previsti dalla piantaorganica attualmente vigente presso il Di-partimento dell’amministrazione peniten-ziaria;

in materia di difesa:

a) destinare parte dei risparmi ef-fettuati con la riforma dello strumentomilitare per migliorare la gestione cor-rente della formazione del personale edella gestione dei mezzi, a fronte di unariduzione di nuovi investimenti in sistemid’arma;

b) destinare l’assegnazione dellestrutture militari in dismissione, localiz-zate in luoghi strategici delle città, pernuove funzioni che consentano per le altreamministrazioni risparmi in contratti dilocazione;

c) abbandonare, in via definitiva, ilprogramma per la produzione e l’acquistodei previsti cacciabombardieri Joint StrikeFighter (F35) parallelamente ad una ri-conversione delle industrie che operanonella produzione degli stessi;

d) rivalutare la necessità di ognisingola missione militare all’estero nonsolo dal punto di vista economico maanche e soprattutto per rispettare il det-tame costituzionale indicato dall’articolo11;

e) ad incardinare al più presto unaproposta di legge che detti criteri e tempidel Libro Bianco della Difesa dando unruolo centrale al Parlamento;

f) ripensare alle modalità di svol-gimento di parate militari, anche in occa-sione di festeggiamenti nazionali, nonchéai programmi volti all’avvicinamento deigiovani alle Forze Armate (cd. Naja breve)al fine di ridurre i costi delle stessegenerando un risparmio immediato;

in merito agli affari esteri:

ad adottare un piano di riallinea-mento dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo

(APS) dell’Italia, anche nel contesto mul-tilaterale, che preveda un livello minimo distanziamenti con incrementi graduali al-meno del 20 per cento;

a destinare almeno il 30 per centodel gettito della tassa sulle transazionifinanziarie alla cooperazione internazio-nale;

a ridurre significativamente la pre-senza diplomatico-consolare in Europa at-traverso il graduale trasferimento del per-sonale ivi operante verso i Paesi emergentie nelle aree di nuova priorità;

a utilizzare parte del risparmioottenuto dalla diminuzione di personale diruolo in servizio all’estero, soprattutto perl’assunzione di personale a contratto eparte per la formazione di personale diruolo qualificato, secondo regole di tra-sparenza e pubblicizzazione dei curricula;

a valutare, nell’ottica del risparmio,un piano di riduzione che vada oltre larete diplomatico-consolare per coinvolgeretutti i capitoli rimodulabili del bilancio delMinistero, nonché quelli che richiedanointerventi di modifica legislativa, e a con-siderare, come possibile direttiva d’indi-rizzo del piano, un potenziamento dellestrutture adibite alla diffusione della lin-gua e cultura italiana, che agevoli l’au-mento del sostegno ai ricercatori all’estero,come peraltro previsto dagli impegni as-sunti in precedenza dal Mae;

in merito alle politiche del lavoro:

a prevedere un più deciso impegnoper assumere apposite misure finalizzatead innalzare il livello dei servizi profes-sionali, quale intervento indispensabile agarantire sviluppo e nuova occupazione;

a precisare e rafforzare l’ambitodella riforma del fisco, in modo tale che lariduzione del cuneo fiscale sul lavoro,nonché la riduzione del prelievo sui red-diti da lavoro più bassi e quello sulleimprese, possa ridurre in proporzione di-retta la pressione fiscale sui contribuentileali e, in particolare, sul lavoro e sull’im-presa;

Atti Parlamentari — 55 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 56: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

con riguardo al mercato del lavoro,alle regole e alle procedure della contrat-tazione, alla qualità delle relazioni sociali,le esigenze di cambiamento devono esserealtrettanto chiare. In tale ambito occorrechiarire l’impegno all’adozione di misurevolte a premiare la produttività, dispo-nendo risorse certe e continuative per ilfinanziamento delle politiche incentivanti(defiscalizzazione e decontribuzione), fa-vorire la mobilità, accrescere il livello dellapartecipazione dei lavoratori nelle im-prese, semplificare norme e procedure,anche al fine di attrarre investimenti di-retti esteri in Italia;

rendere il contratto di lavoro atempo indeterminato quale rapporto dilavoro ordinario;

mettere in bilancio il finanzia-mento ordinario delle strutture istituzio-nalmente preposte alle politiche pubblicheper la formazione e l’occupazione, a par-tire dai Centri per l’impiego;

istituire il reddito di cittadinanza,che si qualificherebbe non solo social-mente necessario, ma come sostegno alladomanda, ed efficientamento del sistema– costosissimo – degli ammortizzatori inderoga;

predisporre interventi normativiredistributivi volti a ridurre le disugua-glianze sociali che garantirebbero deglieffetti macroeconomici, nonché sociali po-sitivi;

in merito alle politiche fiscali:

a ridurre l’onere e il costo degliadempimenti fiscali a carico dei contri-buenti favorendo il processo di automa-zione e telematizzazione di tutte le ope-razioni contabili in materia di determina-zione dell’imposta sul valore aggiunto(IVA): emissione, ricezione e registrazionedelle fatture, liquidazione e versamentodel tributo, redazione ed invio dei dichia-rativi fiscali, attraverso la predisposizionedi software gratuiti che agevolino i con-tribuenti nella esecuzione dei menzionatiadempimenti e nella comunicazione delleinformazioni all’Amministrazione Finan-

ziaria in una ottica di normalizzazione,riduzione del costi della compliance e diprogressiva sostituzione delle attuali, ob-solete modalità cartacee di tenuta dellecitate operazioni in virtù anche dell’impe-gno che il Governo ha assunto con ladelega fiscale e con le mozioni in materiadi IVA recentemente approvate sulle esen-zioni da adempimenti per i piccoli con-tribuenti e per la « deforestazione » degliadempimenti inutili a vantaggio di tutti glialtri;

modificare la disciplina del« crowfunding » al fine di consentirne l’ac-cesso al medesimo istituto anche alle so-cietà diverse dalle « startup innovative »;

utilizzare il Fondo di garanzia perle piccole e medie imprese anche pergarantire le operazioni di crowfunding;

istituire presso l’Agenzia delle en-trate una « Camera di compensazione »preposta a compensare debiti e crediti traprivati provvedendo direttamente anche airelativi adempimenti fiscali;

rivedere i criteri di definizione deltasso di usura al fine di ridurre il costo deldenaro, in particolar modo per le piccolee medie imprese;

rivedere i criteri per la predispo-sizione degli studi di settore introducendoparametri che tengano in maggiore consi-derazione le caratteristiche ambientali,economiche e finanziarie relative al terri-torio nel quale l’impresa opera al fine digarantirne la massima aderenza alla realecapacità contributiva dei contribuenti;

ampliare il campo di applicazionedegli strumenti deflattivi del contenziosoanche agli accertamenti basati sugli studidi settore nello spirito della leale collabo-razione tra contribuente e amministra-zione finanziaria;

escludere l’applicazione degli studidi settore per le microimprese;

applicare l’imposta regionale sulleattività produttive (IRAP), escludendodalla relativa base Imponibile i costi delpersonale;

Atti Parlamentari — 56 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 57: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

estendere la disciplina del « regimefiscale di vantaggio per l’imprenditoriagiovanile e lavoratori in mobilità » allesocietà di persone o di capitali di nuovacostituzione;

a valutare l’opportunità di intro-durre benefici fiscali per gli investimentiin tecnologie a basso impatto ambientalenei processi di riconversione industrialedei siti di interesse nazionale contaminati,al fine di attivare crescita ed occupazione« verde », a condizione che il saldo occu-pazionale netto di tali investimenti siapositivo;

in merito al settore Scuola, universitàe cultura:

a reperire le risorse necessarie perrestituire peso e valore all’istruzione sco-lastica, per promuovere la formazione de-gli insegnanti, per valorizzare la profes-sionalità docente e per sostenere l’innova-zione didattica e organizzativa, nella con-sapevolezza che la scuola debbarappresentare uno dei più importanti fat-tori di crescita del Paese;

a prevedere la modifica dell’arti-colo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011,convertito dalla legge n. 214 del 2011,affinché i requisiti per il pensionamentoprevisti dalla normativa antecedente allariforma Fornero continuino ad applicarsiai lavoratori della scuola che abbianomaturato i requisiti medesimi, entrol’anno scolastico 2011/2012, ai sensi del-l’articolo 59, comma 9, della legge 27dicembre 1997, n. 449;

ad adottare iniziative concrete permodernizzare le università italiane, nellaconsapevolezza che l’università debba es-sere un motore essenziale della mobilitàsociale e della crescita;

a stanziare le risorse necessarie alfine di favorire e di non penalizzare ilcomparto della ricerca, con l’obiettivo dicreare una nuova leva di giovani ricerca-tori e di investire su di essi come risorsaper modernizzare tanto il funzionamentodelle istituzioni di ricerca quanto l’univer-

sità, rendendola un motore essenzialedella mobilità sociale e della crescita;

a provvedere attraverso l’assun-zione di urgenti politiche alla sostanzialeabolizione dell’attuale sistema dei puntiorganico, nonché ad un graduale ripristinodel turnover fino al 100 per cento dellerisorse liberate dai vari pensionamenti,garantendo così che la soglia del corpodocente e di ricerca sia tale da consentireil concetto funzionamento del sistema uni-versitario italiano ed il suo necessariosviluppo;

ad effettuare investimenti nell’in-tero settore culturale, con strategie dilungo periodo, invertendo completamentela pratica, consueta negli ultimi tempi, diconsiderare le risorse destinate alla cul-tura come spese non prioritarie stante lasituazione di crisi economica e dei contipubblici;

a perseguire efficacemente gliobiettivi Strategia di Europa 2020, ovverol’incidenza della popolazione laureata trai 30-34 anni pari al 40 per cento poten-ziando e modificando rimpianto del Di-ritto allo studio, dell’orientamento e favo-rire l’accesso agli studi per i meno ab-bienti;

a potenziare il sistema di accredi-tamento dei corsi di laurea valorizzando icorsi di laurea esistenti e scongiurando lachiusura di molti corsi di studio causatidalla mancanza di risorse e da criteri diaccreditamento troppo restrittivi;

a stabilizzare il Fondo Integrativoper il Diritto allo Studio per renderlosufficiente a coprire la totalità degli aventidiritto alle borse di studio, pertanto ènecessario prevedere (o reintrodurre) unlimite alla contribuzione studentesca uni-versitaria per favorire l’accesso all’istru-zione universitaria favorendo l’iscrizioneai corsi di laurea con profilo scientifico;

a integrare I fondi che favoriscanola mobilità interna per garantire il dirittoallo studio anche ai meno abbienti;

Atti Parlamentari — 57 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 58: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

adottare provvedimenti affinchél’effettiva operatività dell’ANVUR nonporti ad una competizione tra Atenei pro-vocando una netta disomogeneità tra diessi, ma si adottino sistemi di valutazionevolti ad individuare le criticità maggiori,per programmare un piano di investimentifinalizzato al raggiungimento di standardminimi di qualità. Contemporaneamentevanno valorizzate le eccellenze sia nell’am-bito della ricerca che della didattica, car-pendone i modelli vincenti per « espor-tarli » in altre realtà universitarie nazio-nali;

programmare un piano d’investi-menti pluriennale per i beni culturali, nonlimitandosi ad interventi straordinari det-tati solo dall’urgenza e dalla contingenza,ma attraverso una seria programmazionecon la riduzione delle aliquote IVA per ilmercato della musica, agevolazioni fiscaliper il mercato culturale e i suoi attori eche veda il coinvolgimento e la responsa-bilizzazione delle regioni; andrebbero in-trodotte nuove regolamentazioni sulle li-cenze d’autore, che diano maggiori oppor-tunità di lavoro e maggior prodotti eservizi culturali, prendendo atto che lafruizione dei prodotti d’intrattenimento èormai cambiata nelle abitudini dei citta-dini;

è necessario introdurre meccanismivirtuosi di reperimento e distribuzionedelle risorse nel settore dello spettacolo enon si può consentire lo sperpero dell’im-menso patrimonio culturale italiano at-tualmente in atto;

in materia ambientale:

a valorizzare la gestione sostenibiledel capitale naturale, che va inserito neglistrumenti di contabilità pubblica, comeindicato dall’Unione Europea nel Regola-mento 691/2011 e nella ComunicazioneCOM 2009 433 « Non solo PIL Misurare ilprogresso in un mondo di cambiamento »;tale obiettivo dovrebbe essere raggiuntoprevedendo già in questo DEF, come parteintegrante, un ulteriore allegato denomi-nato « Rapporto sullo Stato del CapitaleNaturale del Paese » contenente informa-

zioni e dati inseriti secondo le metodologiestabilite dalle Nazioni Unite nel « Systemof Environmental Economic Accounting(SEEA) »;

a rispettare gli impegni assunti inmateria di politica abitativa, prevedendol’adozione di misure finalizzate a: ricono-scere il diritto all’abitare; riqualificare ilpatrimonio immobiliare per uso abitativo;salvaguardare il patrimonio immobiliarepubblico prediligendo politiche di dirittoalla casa piuttosto che politiche specula-tive; bloccare sgomberi e sfratti; utilizzareil patrimonio immobiliare pubblico equello privato che non risulti abitato,quello degli enti previdenziali e dei fondiimmobiliari e bloccare le vendite specula-tive del patrimonio pubblico; realizzareprogetti per il riuso delle città secondopolitiche volte al consumo di « suolozero »; trasferire le risorse destinate agrandi opere e grandi eventi in un appo-sito fondo per il diritto all’abitare, alreddito, alla salute e alla mobilità; attuareil censimento degli immobili inutilizzati;adottare una politica fiscale che disincen-tivi la proprietà di immobili vuoti e laconseguente speculazione; prevedere l’uti-lizzo immediato dei beni sequestrati allamafia per l’emergenza abitativa;

ad avviare, modificando sin da oral’elenco delle opere strategiche prioritarie,un chiaro cambio di rotta sulle politicheinfrastrutturali, che porti, finalmente, adun riequilibrio modale, a privilegiare gliinterventi di maggiore interesse sociale,come la riqualificazione e messa in sicu-rezza della rete viaria, il potenziamentodella rete ferroviaria locale e del trasportopubblico locale, la messa in sicurezza delterritorio, il riequilibrio modale tra ferro egomma;

a riconfermare gli obiettivi sullaraccolta differenziata dei rifiuti e ad adot-tare iniziative di sostegno agli enti localiper il raggiungimento degli stessi, anche alfine di rispettare le indicazioni comunita-rie in materia;

ad adottare misure concrete peraffrontare in modo efficace i problemi

Atti Parlamentari — 58 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 59: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

ambientali e sanitari della città di Tarantoe dei suoi abitanti, tenendo conto dellaprocedura d’infrazione aperta in sede eu-ropea e del preannuncio dell’invio di unanuova lettera di messa in mora per laviolazione della direttiva sulle emissioniindustriali;

a prevedere che gli interventi diriparazione ambientale dei siti contami-nati siano posti a carico dei soggetti chehanno causato le contaminazioni e, in casodi necessità, ad avviare i necessari inter-venti di bonifica o ripristino ambientaledei siti inquinanti, allo scopo utilizzandouna quota parte delle risorse del fondo perlo sviluppo e coesione, come previsto dal-l’articolo 1, comma 7, della legge n. 147del 2013;

a garantire il pieno rispetto e lareale attuazione dell’esito referendario conl’approdo ad una vera gestione pubblica epartecipativa dell’acqua, dando uno spazioreale ai cittadini nella gestione dei benicomuni ed eliminando definitivamente laquota di remunerazione del capitale inve-stito dalla tariffa e garantendo l’esclusionedi ogni possibilità di lucro nella gestionedel Servizio idrico integrato, che deveessere affidato ad enti di diritto pubblico;

dopo il passo avanti compiuto sottoil profilo penale attraverso l’introduzionedel reato di combustione illecita di rifiuti,ad impegnarsi ad apportare le necessariemodifiche migliorative e ad approvare ra-pidamente il ben più organico interventoin tema di delitti ambientali già approvatodalla Camera e attualmente all’esame delSenato, con l’atto n. 1345;

ad assumere un chiaro impegnoper accelerare l’approvazione delle propo-ste di legge per il contenimento del con-sumo di suolo e per garantirne la rapidaattuazione;

in materia di trasporti ed infrastrut-ture:

a rivedere e ridurre, compatibil-mente con le risorse finanziarie esistenti,il numero complessivo di opere infrastrut-turali attraverso una razionalizzazione

dell’offerta infrastrutturale e trasportisticadel Paese. In particolare a ridurre gliinvestimenti per la costruzione di nuovicorridoi e di nuove linee ferroviarie, de-stinando le recuperate risorse alla solu-zione dei nodi che provocano quotidianifenomeni di congestione urbana, allamessa in sicurezza delle infrastrutture ditrasporto, allo sviluppo degli strumenti diintelligent transport system, alla promo-zione della logistica portuale. Tutto ciò alfine di migliorare la sostenibilità dei tra-sporti, in termini di riduzione dei consumienergetici, di abbattimento delle emissionidi gas serra e di particolato molecolaretossico, anche attraverso un riequilibriomodale teso a trasferire quote di viaggia-tori e merci dal trasporto su gomma aquello su ferro;

ad adeguare, senza adoperare unaprivatizzazione del settore, l’offerta di tra-sporto pubblico locale alle reali esigenze dimobilità della popolazioni, puntando sullavalorizzazione e l’efficientamento delleaziende di trasporto pubblico, da realiz-zarsi attraverso piani industriali credibili,stabilità del quadro normativo, certezzadelle risorse finanziarie, ammoderna-mento della flotta, promozione della pia-nificazione integrata trasporti-territorio;

a favorire una piena e reale libe-ralizzazione del settore ferroviario, soprat-tutto per quanto concerne la governance, ea rivedere lo strumento di contrattazionetra lo Stato e Anas e Ferrovie dello Statoal fine di garantire un maggior potere dicontrollo e di indirizzo da parte delloStato sulle società di cui in parola;

a rivedere l’attuale orientamentodel Governo volto a favorire la realizza-zione delle opere infrastrutturali attra-verso procedure di finanziamento alterna-tive quali, ad esempio, il partenariatopubblico privato;

a sospendere ed annullare, poichérisulta essere totalmente assente una po-litica seria di lungo periodo mirante al-l’abbattimento del debito pubblico, gli in-terventi di cosiddetta privatizzazione

Atti Parlamentari — 59 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 60: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

messi in campo dal Governo, soprattuttoper quanto concerne Poste S.p.a. ed Enav;

a sospendere la privatizzazione diGrandi stazioni Spa e Cento Stazioni Spaappartenenti al gruppo Ferrovie delloStato;

ad aggiornare l’elenco delle opereprevisto dalla Legge Obiettivo, partendodall’analisi della domanda di mobilità, dalrigoroso rispetto delle risultanze contenutenell’analisi costi benefici e negli studi difattibilità tecnico economica ed in ognicaso a togliere dalla Tabella 0 dell’allegatoinfrastrutture e quindi ad annullare oquantomeno a declassare la realizzazionedelle seguenti opere: l’autostrada Cecina-Civitavecchia cosiddetta tirrenica, l’auto-strada Orte-Mestre, E78 cosiddetta auto-strada dei due mari, il raccordo autostra-dale della Cisa A15 – Autostrada delBrennero A22 Fontevivo (Pr) – NogaroleRocca (Vr). In altri casi si tratta di auto-strade o strade che, pur ricadenti nell’am-bito di una sola regione, si presume sianodi straordinaria importanza nel collega-mento tra due o più tratte di maggiorerilievo come la Pedemontana veneta –Montecchio Maggiore (Vi) – Spresiano(TV); la Pedemontana Lombarda: collega-mento autostradale Dalmine-Como-Vare-se-Valico del Gaggiolo ed opere ad essoconnesse; il collegamento autostradale diconnessione tra le città di Milano e Bre-scia (BreBeMi); il collegamento tra la S.S.n. 11 « Padana Superiore » a Magenta e laTangenziale Ovest di Milano, con variantedi Abbiategrasso e adeguamento in sededel tratto della S.S. n. 494 da Abbiate-grasso fino al nuovo Ponte sul Ticino; ilcollegamento stradale, in variante alla S.S.341 « Gallaratese », tra Samarate ed ilconfine con la provincia di Novara; ilraccordo autostradale di collegamentodella SP 46 « Rho-Pero » e della SS 33 delSempione (Realizzazione di un asse prin-cipale di collegamento congiuntamente adun sistema di 6 svincoli di interconnes-sione con la tangenziale ovest di Milano,l’autostrada A4 Torino-Venezia, l’auto-strada A8 per Como-Varese, il nuovo polofieristico ed il sistema della viabilità lo-

cale); la tangenziale est esterna di Milano;la bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo e opere connesse; l’autostradaMedio Padana Veneta – Nogara (VR) –mare Adriatico e collegamento a ovest conla A22 del Brennero;

per quanto concerne le opere fer-roviarie, ad annullare, in favore di unintervento di messa in sicurezza ed am-modernamento delle linee preesistenti, larealizzazione di nuove tratte tra le quali sisegnalano le reti ad alta velocità quali: ilTerzo valico dei Giovi linea AV/AC Mila-no-Genova; linea AV/AC Milano-Verona;collegamento ferroviario AV/AC con l’ae-roporto Marco Polo di Venezia nonché letratte di collegamento ferroviario AV/ACVenezia – Trieste aeroporto Marco Polo –Portogruaro; Portogruaro-Ronchi dei Le-gionari, Ronchi dei Legionari-Trieste; ilsottoattraversamento Altavelocità Firenze;Frejus ferroviario – Nuovo collegamentoferroviario Transalpino Torino-Lione;

ad intervenire in modo efficientesul tema della sicurezza stradale, promuo-vendo i controlli anche nei confronti deivettori merci stranieri che, per effettodelle disposizioni sulla libera circolazionedelle merci, attraversano il nostro territo-rio in violazione delle norme contenute nelCodice della Strada;

a rivedere, in termini di efficienza,la governance dell’Agenda digitale italianasemplificando i centri decisionali e desti-nando risorse finanziarie sufficienti al rag-giungimento degli obiettivi proposti nellastrategia Europa 2020;

a rivedere e coordinare gli inter-venti tra i vari livelli istituzionali coinvoltirelativi alle risorse destinate all’implemen-tazione dell’agenda digitale italiana ed inparticolare al « Piano nazionale BandaLarga » e al « Piano Strategico Banda Ul-tralarga », intensificando l’intervento pub-blico e disponendo, senza deroghe, la pro-prietà pubblica delle infrastrutture realiz-zate;

a rivedere gli interventi di digita-lizzazione dell’amministrazione pubblica

Atti Parlamentari — 60 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 61: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

destinando risorse specifiche a tale scopoanche derivanti dai fondi strutturali 2014-2020;

in materia di attività produttive:

ad attuare con gli strumenti dellapolitica nazionale un’efficace lotta allacontraffazione nelle dogane e sul territo-rio, in difesa dei consumatori e dellaproduzione nazionale;

a certificare, in tempi brevi, i debitidella pubblica amministrazione ai finidella compensazione con i crediti fiscali daparte delle imprese, assumendo iniziativeper prevedere delle sanzioni nei confrontidegli enti inadempienti;

a adottare ogni iniziativa in sedeeuropea, finalizzata a concordare con laCommissione europea un piano straordi-nario, di natura una tantum, per il paga-mento dei debiti pregressi delle pubblicheamministrazioni nei confronti delle im-prese creditrici, che preveda che l’uscita dicassa non vada ad incidere sul pareggio dibilancio strutturale del nostro Paese pertutto il periodo ritenuto necessario perl’azzeramento dei debiti pregressi accumu-lati;

a rendere stabile e certa la detra-zione fiscale per interventi di efficienzaenergetica/ristrutturazione edile, preve-dendo una premialità nei confronti degliinterventi che massimizzano l’efficacia ri-spetto al costo per la collettività, e garan-tendo un riequilibrio della capacità d’ac-cesso agli incentivi che li renda conve-nienti anche per i contribuenti a minorreddito;

in materia di sanità ed affari sociali:

individuare risorse aggiuntive con-grue o in alternativa riallocarle allo scopodi dare impulso al sistema sanitario na-zionale in particolare sviluppando la reteterritoriale attraverso l’uso di figure dioperatori sanitari e socio-sanitari con lafinalità di un potenziamento della « Pri-mary Health Care », modello ottimale perl’Italia, come indicato dall’OMS, e deimodelli di Sanità d’iniziativa « bench-

mark » in Italia e alla conseguente deo-spedalizzazione e demedicalizzazione chederiva dal drenaggio della domanda deiservizi per le acuzie dei servizi di « Dia-gnosi e cura » di Prevenzione Secondaria afavore di una programmazione a lungotermine dell’assistenza domiciliare indi-retta per le patologie croniche e neurode-generative;

effettuare un attento monitoraggiodei « portatori d’interesse – lobbies » comei grandi imprenditori della sanità, qualicasi farmaceutiche, imprenditoria sanita-ria residenziale privata finalizzata all’ac-creditamento e al blocco immediato dipolitiche dirette o indirette volte alla so-stituzione del servizio sanitario pubblicocon uno privato;

impegnarsi nella lotta alla corru-zione anche applicando in maniera rigo-rosa la legge 190 del 2012 e i decretilegislativi 33 del 2013 e 39 del 2013 sullatrasparenza, la prevenzione dei conflitti diinteresse, l’incompatibilità e l’inconferibi-lità di cariche e la prevenzione dellacorruzione, la nomina dei responsabili perla prevenzione della corruzione, la pub-blicazione dei piani triennali anticorru-zione da parte di tutti gli enti pubblicisanitari;

porre in essere efficaci misure dicontrasto alla povertà anche attraversol’istituzione del « Reddito di cittadinanza »abbandonando politiche assistenziali comela social card che non rappresentano se-gnali concreti di discontinuità nelle poli-tiche di riforma del welfare;

presentare apposito provvedimentolegislativo che preveda l’indicazione nellericette del solo principio attivo e l’avvio diproduzione e distribuzione di farmaci informa di monodose;

procedere in maniera concordata etrasparente con le parti interessate,usando forme di discussione sul web eonline per l’aggiornamento del nomencla-tore tariffario delle protesi e delle ortesi;

mantenere nell’ambito del serviziosanitario nazionale le risorse derivanti dai

Atti Parlamentari — 61 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 62: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

tagli agli sprechi; dalla centralizzazionedegli appalti di beni e servizi; dalla ridu-zione delle retribuzioni dei dirigenti, fina-lizzandole in particolare: a) al potenzia-mento della prevenzione primaria e dellaprevenzione terziaria, ovvero della presain carico a livello locale e domiciliare daparte di equipe multidisciplinari; b) allaricerca e alla produzione di farmaci or-fani; c) all’incremento del fondo per la nonautosufficienza;

destinare il totale delle risorse de-rivanti dalle scelte dei contribuenti riguar-dante il 5 per mille alle associazioni divolontariato;

aumentare in maniera significativala tassazione sul gioco d’azzardo in par-ticolare dei settori in forte espansione e aforte patogenicità come il gioco d’azzardoonline e il settore delle VLT;

intervenire in maniera efficace, an-che con provvedimenti legislativi, nel con-trasto delle frodi e delle truffe nel serviziosanitario, che numerosi scandali e inchie-ste della guardia di finanza hanno eviden-ziato e quantificato in oltre un miliardol’anno, anche causate da un perverso in-treccio tra politica e malaffare, atteso chegli scandali e le inchieste hanno svelatouna incapacità strategica e una evidenteinadeguatezza di controlli da parte difunzionari pubblici delle amministrazionicentrali e locali;

in merito a settore agricoltura:

adottare tutte le opportune inizia-tive volte ad assicurare il pieno utilizzo deifondi strutturali europei e del Feasr inparticolare, attraverso la puntuale defini-zione dei programmi nazionali e regionalie il potenziamento dell’assistenza tecnicadelle Autorità di gestione e delle ammini-strazioni competenti;

valutare l’opportunità di svincolarela quota di cofinanziamento regionale deiProgrammi di Sviluppo Rurale al fine dimigliorare e potenziare la capacità dispesa e consentire il rapido avvio deiprogetti;

definire le misure nazionali di at-tuazione della PAC 2014-2020 in modo daconcentrare il sostegno comunitario sugliagricoltori attivi e ad evitare di concederei contributi accoppiati a quei settori neiquali l’impatto degli importi risulti irrile-vante;

provvedere con urgenza, anche nel-l’ambito del processo di revisione del titoloV della Costituzione, al riordino del si-stema dei controlli nel settore agroalimen-tare, al fine di evitare i numerosi fenomenidi sovrapposizione esistenti e diminuire glioneri a carico delle aziende.

(6-00071) « Brescia, Castelli, Caso, Cariello,D’Incà, Currò, Brugnerotto,Sorial ».

Atti Parlamentari — 62 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 17 APRILE 2014 — N. 214

Page 63: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Page 64: DOCUMENTIESAMINATINELCORSODELLASEDUTA …documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0214/leg.17... · cancellata dall’ordine del giorno. Assegnazione di progetti di legge

€ 4,00 *17ALA0002140**17ALA0002140*