Bilancio e Relazioni 2007 - IBL Banca · Presentazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2007...

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Bilancio e Relazioni 2007 81° ESERCIZIO

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Bilancio e Relazioni 2007 81° ESERCIZIO

IBL Banca S.p.A. Sede sociale e Direzione Generale Via di Campo Marzio, 46 — Roma Capitale Sociale i.v. Euro 8.000.000.000 Iscritta all’albo delle Banche al n. 5578 — ABI 3263.1 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Partita IVA 00897081006 — C.F. 00452550585 — C.C.I.A.A. Roma 43658

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Convocazione di Assemblea Ordinaria

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria dell’IBL Banca presso la sede sociale in Roma, Via di Campo Marzio n. 46, il giorno 29 Aprile 2008 alle ore 11,30, per discutere e deliberare sul seguente ORDINE DEL GIORNO:

1. Relazione del Consiglio di Amministrazione sull’andamento della gestione, relazione del

Collegio Sindacale e deliberazioni conseguenti; 2. Presentazione del bilancio consuntivo al 31 dicembre 2007 e delibere relative.

Per l’intervento all’Assemblea valgono le disposizioni di legge e di statuto.

Indice generale 7 ORGANI SOCIALI

9 RELAZIONE DI GESTIONE

43 SCHEMI DI BILANCIO

49 NOTA INTEGRATIVA

121 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

127 DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISITI DEL 29 APRILE 2007

131 RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Organi Sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Vincenzo Giordano VICE PRESIDENTE Francesco Ceccobelli AMMINISTRATORE DELEGATO Mario Giordano CONSIGLIERE Carlo d’Amelio CONSIGLIERE Vito Di Battista COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE Giuseppe Tinelli SINDACO EFFETTIVO Roberto Aguiari SINDACO EFFETTIVO Oscar Cosentini SINDACO SUPPLENTE Luigi Gaspari SINDACO SUPPLENTE Sergio Verucci

Relazione di Gestione

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Indice

A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO MACROECONOMICO II. IL MERCATO DEL CREDITO AL

CONSUMO III. IL MERCATO DELLA CESSIONE DEL

QUINTO

B. RISULTATI DI ESERCIZIO I. DATI DI SINTESI II. STRUTTURA ECONOMICA

MARGINE DI INTERESSE COMMISSIONI NETTE MARGINE DI INTERMEDIAZIONE RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE

FINANZIARIA COSTI OPERATIVI RISULTATO DELL’ESERCIZIO

III. STRUTTURA PATRIMONIALE ATTIVO PASSIVO PATRIMONIO DI VIGILANZA E COEFFICIENTE DI

SOLVIBILITÀ

C. ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE

OPERATIVE I. ORGANIZZAZIONE E SISTEMI

INFORMATIVI II. RISORSE UMANE III. SISTEMI DEI CONTROLLI INTERNI

E COMPLIANCE IV. FINANZA V. TRASPARENZA E PRIVACY E

ADEMPIMENTI NORMATIVI VI. PIANO INDUSTRIALE 2008-2012 VII. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

D. POLITICHE COMMERCIALI I. IMPIEGHI II. RACCOLTA III. ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE IV. MARKETING ED ADVERTISING

E. OPERAZIONI CON PARTI

CORRELATE

F. POLITICHE DI ASSUNZIONE

GESTIONE E COPERTURA DEI

RISCHI FINANZIARI I. RISCHIO DI CREDITO II. TECNICHE DI ATTENUAZIONE DEL

RISCHIO DI CREDITO CARTOLARIZZAZIONE CESSIONI CREDITI

III. RISCHIO DI TASSO IV. BASILEA 2

G. FATTI DI RILIEVO ACCADUTI

DOPO LA CHIUSURA

DELL’ESERCIZIO

H. EVOLUZIONE PREVEDIBILE

DELLA GESTIONE

I. PROGETTO DI DESTINAZIONE

DEGLI UTILI DI ESERCIZIO

12 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

A. IL MERCATO DI RIFERIMENTO I. SCENARIO MACROECONOMICO L’economia mondiale è stata caratterizzata nel 2007, anche per effetto della crisi dei mercati finanziari registrata a partire da agosto, da un tasso di crescita in leggera decelerazione. Le ultime stime diffuse dal FMI evidenziano, infatti, un Prodotto Interno Lordo mondiale in crescita rispetto al 2006 del 5,2%, contro il 5,4% del precedente anno. In tale contesto l’economia europea ha registrato una lieve decelerazione, mentre il rallentamento del Giappone e, soprattutto, degli Stati Uniti è stato più marcato. In particolare gli Stati Uniti hanno registrato una crescita del PIL del 2,2%, contro il 2,9% del 2006. In Giappone il PIL nei primi tre trimestri del 2007 ha segnato un andamento positivo, con una crescita rispetto al corrispondente periodo del 2006 pari al 2,1%, mostrando una decelerazione rispetto alla crescita registrata nel 2006 (+2,4% la media annua). Nell’Area Euro, i primi tre trimestri dello scorso anno hanno evidenziato un incremento del PIL rispetto al corrispettivo periodo del 2006 pari al 2,8%. Per quanto riguarda l’andamento dell’indice generale dei prezzi al consumo il 2007 ha fatto registrare una seppur lieve diminuzione. In particolare negli Stati Uniti il tasso d’inflazione è passato dal 3,2% del 2006 al 2,9% del 2007. In Giappone l’inflazione è risultata sostanzialmente nulla nel 2007, contro lo 0,1% registrato nel 2006. Nell’Area Euro si è manifestata un’inflazione al consumo pari al 2,1% (2,2% nel 2006), non distante quindi dagli obiettivi della Banca Centrale Europea. Le previsioni più recenti, tuttavia, stimano per le principali economie internazionali un rallentamento legato soprattutto ai contraccolpi negativi della crisi finanziaria legata ai mutui sub-prime che ha colpito gli Stati Uniti nell’agosto del 2007 e da cui si è propagato anche in altri paesi (soprattutto nel Regno Unito). Nel dettaglio, gli Usa sono attesi crescere nel 2008 del 2%, il livello più basso dell’ultimo quinquennio, così come l’Area Euro. In ambito europeo la Germania è prevista in crescita del 1,8%, la Francia del 1,7% e l’Italia del 1,2%. Tra i paesi asiatici il Giappone è atteso crescere dell’1,5%, mentre la Cina dovrebbe continuare su un percorso di crescita molto robusto (10,4%). In tale contesto la performance macroeconomica italiana ha visto, nel corso dei primi tre trimestri del 2007, un andamento positivo: il Prodotto Interno Lordo è cresciuto del 2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+1,9% complessivamente nel 2006) mentre le previsioni per fine anno prevedono una crescita dell’1,8%. Ciò nonostante l’attività produttiva italiana sta subendo dei contraccolpi negativi dall’attuale fase ciclica internazionale: nel dettaglio la produzione industriale è diminuita del 2,8% a novembre del 2007 (ultimo dato disponibile) rispetto ad un anno prima. Quanto all'andamento del mercato del lavoro italiano, secondo l’Istat, i primi tre trimestri del 2007 hanno visto una crescita su base annua degli occupati totali (+1,8% rispetto al terzo trimestre del 2006) in linea con l'evoluzione del PIL. Il tasso di disoccupazione è diminuito nel confronto tendenziale, attestandosi al 5,6% nel terzo trimestre di quest'anno (6,1% lo scorso anno), un livello ormai inferiore al valore prevalente nei paesi dell'Area Euro. Sul fronte dei prezzi al consumo, si è registrata in Italia una decelerazione dell’indice dei prezzi al consumo elaborato dall’Istat su base non armonizzata: secondo la metodologia nazionale l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) sarebbe sceso dal 2,1% del 2006 all’1,8% del 2007 e l’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati FOI (esclusi i tabacchi) sarebbe passato dal 2% del 2006 all’1,7% del 2007. Sul fronte tributario si è confermato il miglioramento delle entrate pubbliche, dovuto per lo più

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all’incremento della pressione fiscale, che ha permesso il conseguimento di un miglioramento dei saldi di bilancio. Secondo valutazioni di preconsuntivo il rapporto tra indebitamento netto della PA e PIL potrebbe essersi chiuso intorno al 2%, con un miglioramento rispetto al 2006 di ben 2,4 punti se si fa riferimento al deficit nominale e comunque di circa mezzo punto se si considera che nel 2006 dei 4,4 punti di PIL di deficit circa 2 erano dovuti a fattori straordinari (sentenza Iva della Corte di giustizia europea e accollo debiti Gruppo FFSS). La simultanea riduzione del deficit e la crescita nominale del prodotto interno lordo hanno consentito al rapporto debito pubblico/PIL di scendere intorno al 105% rispetto al 106,8% del 2006. Sul versante monetario il 2007 ha visto un allentamento della politica monetaria negli Stati Uniti quale conseguenza sia del rallentamento dell’economia statunitense che dell’elevata volatilità dei mercati finanziari. Di contro nell’Area Euro si è assistito ad un irrigidimento della politica monetaria quale riflesso dell’emergere di tensioni inflazionistiche, connesse sia all’aumento dei prezzi delle materie prime, in primis il petrolio, sia alla ripresa ciclica dell’economia dell’Area. Negli Stati Uniti, in particolare, la Federal Riserve nel corso del 2007 ha diminuito il tasso sui Federal Funds 3 volte, portandolo dal 5,25% di fine 2006 al 4,25% di fine 2007. L’azione della BCE è stata, invece, limitatamente nel primo semestre del 2007, rivolta a rendere più restrittive le condizioni monetarie, a ragione dell’emergere di pressioni sul fronte dei prezzi: il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali è stato innalzato dal 3,50% di fine 2006 al 4% di fine giugno 2007, così come i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi overnight sono stati portati rispettivamente al 5% (dal 4,50%) ed al 3% (dal 2,50%). In definitiva, tra la fine del 2006 e la fine del 2007 il differenziale tra i tassi di policy Area Euro-Usa è passato da -175 a -25 punti base. II. IL MERCATO DEL CREDITO AL CONSUMO Nell’ambito della domanda interna la componente che ha manifestato la dinamica più brillante sono stati gli investimenti fissi lordi, cresciuti nei primi tre trimestri del 2007 ad un tasso del 3% su base annua (+2,4% nel 2006). Positiva è stata anche l’evoluzione dei consumi privati cresciuti ad un tasso di 1,9%; nel 2006 avevano segnato un incremento di 1,5%. La crescita del settore del credito alle famiglie, pur mantenendosi elevata, ha evidenziato, tuttavia, il rafforzarsi dei segnali di rallentamento che caratterizza il comparto già dalla fine del 2005. Tale rallentamento, peraltro comune nella media dell’Area UEM, è principalmente ascrivibile al graduale indebolimento del mercato immobiliare e all’aumento dei tassi di interesse. Sotto questo punto di vista un incentivo in termini di crescita dei volumi intermediati è stato determinato dall’allargamento del bacino di clientela potenzialmente interessata all’accesso al credito, rappresentato soprattutto da anziani ed immigrati. Il settore in parola continua a far registrare un incremento della quota gestita dalle istituzioni finanziarie specializzate. La crescente specializzazione sottende sia la maggiore vivacità dei volumi erogati dalle società specializzate sia il processo di integrazione fra istituzioni finanziarie specializzate e gruppi bancari, che risulta sempre più premiante per entrambe le tipologie di operatore: per le banche che non si caricano dei rischi di gestione del servizio offerto alla clientela, e al contempo per le istituzioni finanziarie specializzate che, usufruendo delle potenzialità derivanti dalla capillarità della rete distributiva bancaria, hanno la possibilità di ampliare le proprie masse intermediate. Passando all'analisi della domanda di credito al consumo per forma tecnica si evidenzia, anche per il

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2007, una maggiore vivacità della dinamica dei finanziamenti non finalizzati, in tutte le sue componenti, ovvero i prestiti personali, revolving e i finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio, questi ultimi favoriti in parte anche dall'impulso fornito dalle operazioni a favore di pensionati. In particolare i dati Assofin evidenziano, anche per il 2007, il maggior incremento percentuale dei prestiti personali (+21,3%) e delle carte revolving (+20,2%) anche se con un trend in crescita in lieve diminuzione rispetto al precedente esercizio.

Prodotto 2007 % 2006 Var. 2006 2007 2006 Var. 2006

Prestiti personali 18.921.610 31,6% 15.597.297 21,3% 1.669.588 1.487.325 12,3%Prestiti Finalizzati 27.057.733 45,2% 25.204.838 7,4% 5.131.517 5.326.459 -3,7%Revolging 774.254 1,3% 644.403 20,2% 292.565 264.443 10,6%Carte di Credito 9.263.740 15,5% 8.668.082 6,9% 83.912.417 76.360.022 9,9%Cessione del Quinto 3.816.482 6,4% 3.398.986 12,3% 222.224 203.673 9,1%

Totale 59.833.819 100,0% 53.513.606 11,8% 91.228.311 83.641.922 20,00%

Cessione del Quinto 2007 % 2006 Var. 2006

Dipendenti Pubblici 1.622.613 42,5% 1.679.736 -3,4%Dipendenti Privati 1.392.961 36,5% 1.165.718 19,5%Pensionati 800.908 21,0% 553.532 44,7%

Totale 3.816.482 100,0% 3.398.986 12,3%

Fonte: Assofin Osservatorio mensile sul credito al consumo 2007

Prodotto 2007 % 2006 Var. 2006

Prestiti Diretti 31.530.711 33,3% 25.255.032 24,8%Autoveicoli e Motocicli 39.888.606 42,1% 37.855.110 5,4%Veiocoli Industriali 356.906 0,4% 393.087 -9,2%Altri Prestiti Finalizzati 6.484.031 6,8% 6.628.816 -2,2%Carte di Credito 7.700.074 8,1% 7.104.901 8,4%Cessione del Quinto 8.841.132 9,3% 7.094.056 24,6%

Totale 94.801.460 100,0% 84.331.002 12,4%

Flusso Erogazioni (migliaia di euro) Numero Operazioni

Consistenza (migliaia di euro)

Entrando nel dettaglio della rischiosità, il settore del credito al consumo ha confermato una buona qualità complessiva del credito facendo registrare per il 2007 un andamento sostanzialmente stabile del rapporto sofferenze/impieghi, rapporto che sembra, tuttavia, possa subire un lieve incremento nel biennio 2008-2009 seppur con dinamiche diverse per tipologia di operatore. Malgrado gli scenari previsionali del mercato dei finanziamenti alle famiglie si innestino sullo sfondo della crisi dei mutui sub-prime americani, il mercato italiano non sembrerebbe, almeno in questa prima fase, essere influenzato direttamente dalle turbolenze generate sui mercati monetari, se non per un effetto di maggiore prudenza e cautela da parte degli operatori. Del resto il citato rallentamento della crescita rispetto al 2006 sembra essere il riflesso di tendenze già in atto prima della crisi, dovute prevalentemente alle dinamica del mercato immobiliare e dei tassi di interesse. Gli effetti della crisi sub-prime sono invece evidenti nell’aumento del costo del denaro, e quindi sul tasso di interesse applicato sui prestiti che potrebbe generare nel futuro un rafforzamento del trend di rallentamento dei finanziamenti alle famiglie. Per il prossimo futuro le previsioni sulle attese di crescita degli impieghi alle famiglie continueranno pertanto ad essere positive ma in progressivo rallentamento, così come l’andamento del tasso di indebitamento delle famiglie.

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Nel complesso la crescita dei finanziamenti alle famiglie erogati dalle banche e dalle istituzioni finanziarie specializzate, pari al 9% alla fine del 2007, dovrebbe assestarsi al 7,7% e al 7,1% rispettivamente nel 2008 e nel 2009. In tale ambito il credito al consumo dovrebbe far registrare il trend più vivace rispetto alle altre forme tecniche in tutto l’intervallo in esame. In particolare il settore in parola dovrebbe fra registrare ancora una forte espansione, sebbene i ritmi di crescita siano destinati a rallentare lievemente nel corso del periodo analizzato. In particolare, la dinamica delle consistenze, che ha fatto registrare un incremento del 13,9% al termine del 2007, dovrebbe assestarsi all’11,9% nella media del biennio 2008-2009. Infine, l’aumento della concorrenza nel mercato dovrebbe determinare anche una maggiore concentrazione. In tal senso la nuova evoluzione dei modelli di business sembra sempre più indicare una maggiore integrazione tra società specializzate e banche generaliste: le prime forti di una gestione specialistica dell’attività, le seconde forti di una presenza più capillare sul territorio. III. IL MERCATO DELLA CESSIONE DEL QUINTO Le riforme apportate al DRP 180/50 a partire dal dicembre 2005, hanno visto la loro piena attuazione solo nel corso del 2007, grazie, da un lato, al consolidamento della nuova operatività nei confronti delle aziende private, dall’altro all’emanazione, da parte dei due principali enti previdenziali italiani (INPDAP e INPS), dei regolamenti attuativi della riforma in parola, necessari a disciplinare le modalità tecniche per la concessione dei finanziamenti contro cessione del quinto a favore dei pensionati. I già citati dati Assofin evidenziano, a tal proposito, che il comparto delle cessioni del quinto ha fatto registrare nel 2007 un incremento di volumi erogati, rispetto al precedente esercizio del 12,3%, seppur con un tasso di crescita in decelerazione. Ciò nonostante il segmento della cessione del quinto continua a rappresentare in Italia, unitamente a quello delle carte revolving, il comparto con più potenzialità di sviluppo nell’ambito del mercato del credito al consumo. Analizzando i dati a livello di singolo comparto del segmento delle cessioni del quinto si rileva, rispetto ai dati del 2006, un sostanziale incremento della quota dei Pensionati (+44,7%), un consistente aumento della quota dei Dipendenti Privati (+19,5%) ed una lieve diminuzione della quota dei Dipendenti Pubblici (-3,4%). Come ovvio i dati di comparto rispecchiano i primi effetti della riforma normativa, che hanno determinato un sostanziale sviluppo di segmenti di clientela ancora “vergini”, a fronte di un comparto, quello dei dipendenti pubblici, ormai pressoché maturo. Da questo punto di vista il 2008 potrà rappresentare un anno significativo per lo sviluppo e la crescita del mercato delle cessioni del quinto sui segmenti dipendenti privati e pensionati, tenuto anche conto che i sopra citati decreti attuativi emanati dai due enti pensionistici italiani sono di fatto entrati in esercizio solo nel secondo semestre del 2007.

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B. RISULTATI DI ESERCIZIO Signori Azionisti, il bilancio appena chiuso conclude il primo quadriennio dell’attività bancaria e viene a coincidere con la prima ispezione generale della Banca d’Italia. I dati a consuntivo confermano anche per il 2007 il buon posizionamento della banca nell’ambito del mercato di riferimento, pur se in un contesto competitivo reso sempre più difficile dall’affacciarsi di nuove società concorrenti tra cui alcune importanti banche nazionali ed internazionali. In particolare sotto il profilo gestionale la banca, attraverso una gestione imperniata sulla centralità del cliente, sull’etica relazionale e sulla qualità del servizio, ha conseguito risultati commerciali di rilievo, confermando il proprio inserimento nel mercato e accrescendo quanti-qualitativamente il proprio patrimonio relazionale. Il risultato complessivo dell’esercizio, attestandosi sui 2,07 milioni di euro (+47,6% rispetto all’anno precedente) conferma il trend di crescita della banca già evidenziato nel precedente anno e porta il livello del R.O.E. al 15,05% in aumento rispetto al 11,36% realizzato nel 2006 (+32,5%). In generale l’esercizio è stato caratterizzato da un sensibile incremento del margine di intermediazione (+25,7% rispetto al 2006) ed in generale dei ricavi operativi (+38,6% rispetto al 2006), in presenza, peraltro, di costi che complessivamente sono cresciuti a ritmi inferiori (+19,4% rispetto al 2006). Tali performance sono state ottenute, come detto, grazie all’efficace azione commerciale che ha permesso un sensibile incremento dei volumi di erogazione delle operazioni di cessione del quinto (mercato di riferimento della banca) ed il raggiungimento di significativi risultati nelle strategie di collocamento di altri prodotti di credito al consumo. A ciò si è accompagnata inoltre una meticolosa ed efficace attività dei contenimento dei costi gestionali. Il presente bilancio è stato redatto, in ottemperanza alla legge n. 306/03 ed alle successive disposizioni emanate dall’Organo di Vigilanza, secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS ed è stato sottoposto a revisione volontaria da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers.

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I. DATI DI SINTESI Dati patrimoniali (dati in migliaia di euro) 31.12.2007 31.12.2006 Variazione %

Totale attivo di bilancio 93.208 72.968 27,7%Impieghi per cassa 72.088 58.178 23,9%Garanzie rilasciate ed impegni 6.527 11.819 -44,8%Immobilizzazioni materiali e immateriali 8.083 8.324 -2,9%Raccolta 21.154 23.647 -10,5%Debiti verso banche (saldo netto) 34.995 22.707 54,1%Patrimonio netto 15.837 13.765 15,0%Patrimonio di vigilanza base 13.054 11.072 17,9%Patrimonio di vigilanza supplementare 6.666 6.801 -2,0%Patrimonio di vigilanza 19.720 17.873 10,3%

Dati economici (dati in migliaia di euro) 31.12.2007 31.12.2006 Variazione %

Margine di interesse 471 1.167 -59,6%Commissioni nette 15.402 10.837 42,1%Margine di intermediazione 15.067 11.987 25,7%Ricavi operativi 22.984 16.584 38,6%Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti ed attività finanziarie

(123) 28 -534,1%

Spese per il personale 4.805 3.914 22,8%Altre spese amministrative e oneri di gestione 5.870 4.918 19,4%Rettifiche di valore su attivita materiale ed immateriali 405 403 0,5%Utile (perdita) dell'operativita' corrente 3.864 2.781 38,9%Imposte di esercizio 1.792 1.377 30,1%Utile (netto) di esercizio 2.072 1.404 47,6%

Dati di struttura 31.12.2007 31.12.2006 Variazione %

Dipendenti medi 82 67 22,4%Dipendenti a fine anno 93 73 27,4%Succursali 4 4 0,0%

Indici di redditivita' 31.12.2007 31.12.2006 Variazione %

ROE (Return on Equity) 15,05% 11,36% 32,5%ROA (Return on Asset) 2,22% 1,92% 15,5%EM (Equity Multipler) 5,89 5,30 11,0%PM (Profit Margin) 11,09 11,81 -6,1%Spese per il personale/margine di intermediazione 31,89% 32,65% -2,3%Altre spese amministrative/margine di intermediazione 38,96% 41,02% -5,0%Utile dell'operativita' corrente/margine di intermediazione 25,65% 23,20% 10,5%Imposte di esercizio/utile lordo 46,39% 49,52% -6,3%

Indici di produttivita' 31.12.2007 31.12.2006 Variazione %

Margine di intermediazione/dipendenti medi 183,75 178,91 2,7%Utile lordo/dipedenti medi 47,12 41,51 13,5%

ROE = Utile Netto/Patrimonio NettoROA = Utile Netto/Totale Attivo di BilancioEM = Totale Attivo di Bilancio/Patrimonio NettoPM = Ricavi Operativi/Utile Netto

18 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

II. STRUTTURA ECONOMICA Margine di Interesse Il margine di interesse al 31 dicembre 2007 presenta un saldo pari a 471 mila euro. Il decremento di questo risultato intermedio rispetto al precedente esercizio è dovuto, da una parte a minori interessi attivi (-350 mila euro), a causa di una riduzione della permanenza media dei crediti verso clientela nel portafoglio della banca per effetto delle cessioni, dall’altro a maggiori interessi passivi (+346 mila euro) per l’effetto combinato dell’incremento sia dei tassi di interesse, in linea con il mercato, sia delle masse medie della raccolta interbancaria per finanziare le maggiori erogazioni. Nella determinazione del margine di interesse sono state ricomprese anche le commissioni bancarie relative ai finanziamenti erogati dalla banca che sono stati considerati nella determinazione del tasso effettivo di interesse, secondo quanto previsto dalle nuove disposizioni.

31.12.2007 31.12.20062.292 2.642

(1.821) (1.475)471 1.167

Interessi attivi e proventi assimilatiInteressi passivi e oneri assimilatiMargine di interesse Commissioni Nette Il saldo delle commissioni nette, che rappresenta il risultato della gestione dei servizi offerti e ricevuti dalla banca, al 31 dicembre 2007 presenta un saldo pari a 15,4 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio di circa 4,6 milioni di euro (+42%), correlato alla maggiore produzione della banca relativamente sia ai prodotti propri sia di terzi. Nella voce commissioni attive sono ricompresi tra l’altro :

• i compensi provvigionali per l’attività di intermediazione nel collocamento dei prodotti di terzi; • il recupero dei compensi provvigionali pagati dalla banca ai mediatori creditizi; • altre commissioni di varia natura.

Nelle voce commissioni passive sono ricompresi tra l’altro:

• i compensi provvigionali pagati dalla banca ai mediatori creditizi; • le commissione e spese liquidate alle controparti bancarie; • altre commissioni di varia natura.

31.12.2007 31.12.2006

21.498 13.959(6.096) (3.122)15.402 10.837

Commissioni attiveCommissioni passiveCommissioni nette Margine di Intermediazione Il margine di intermediazione al 31 dicembre 2007 risulta pari a circa 15 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio di 3 milioni di euro, pari al 25,7%. A tale risultato ha contribuito principalmente il saldo delle commissioni nette. Le perdite per cessioni di crediti, pari a 806 mila euro, rappresentano di fatto il costo finanziario delle cessioni dei crediti operate nel corso dell’esercizio e sono pari alla differenza tra il valore di bilancio dei crediti ceduti e il loro prezzo di cessione.

RELAZIONE DI GESTIONE 19

31.12.2007 31.12.2006471 1.167

15.402 10.837

(806) (17)(806) (17)

15.067 11.987

Margine di interesse

Commissioni nette

Utili (perdite) da cessione o riacquistoa) creditiMargine di intermediazione Risultato Netto della Gestione Finanziaria Il risultato netto della gestione finanziaria presenta una saldo positivo pari a circa 14,9 milioni di euro. Le rettifiche di valore accolgono il saldo netto delle svalutazioni e delle rivalutazioni dei crediti deteriorati ed in particolare di incagli e sofferenze del portafoglio creditizio della banca.

31.12.2007 31.12.200615.067 11.987

(123) 28

(123) 2814.944 12.016

Margine di intermediazione

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:a) creditiRisultato netto della gestione finanziaria Costi Operativi I costi operativi al 31 dicembre 2007 ammontano a circa 11 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio di circa il 20%. Il costo del personale è aumentato di circa 891 mila euro (+23%), per effetto sia del maggior numero dei dipendenti, coerentemente con le politiche di sviluppo della banca, sia di una revisione dei livelli retributivi e delle politiche di incentivazione. All’incremento delle spese amministrative hanno contribuito principalmente le spese per pubblicità, a supporto delle politiche commerciali della banca, e le spese per consulenze tecniche e legali, connesse ai piani di sviluppo di medio-lungo termine.

31.12.2007 31.12.2006(10.664) (8.860)

(4.805) (3.914)(5.860) (4.946)

0 0(396) (387)

(9) (16)(11) 29

(11.080) (9.234)

Spese amministrativea) spese per il personaleb) altre spese amministrativeAccantonamenti netti ai fondi per rischi e oneriRettifiche/riprese di valore nette su attivita' materialiRettifiche/riprese di valore nette su attivita' immaterialiAltri oneri/proventi di gestioneCosti operativi Risultato dell’esercizio Il risultato d’esercizio risulta pari a circa 2,07 milioni di euro, al netto di imposte per 1,79 milioni di euro, con un incremento rispetto al precedente esercizio di 0,67 milioni di euro (+47,5%). Le imposte rappresentano il 46,39% del risultato lordo e comprendono sia l’onere corrente che quello differito, dovuto alle differenze temporanee tra il valore fiscale e civilistico delle attività e passività della banca.

20 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

31.12.2007 31.12.200614.944 12.016

(11.080) (9.234)

3.864 2.781

(1.792) (1.377)

2.072 1.404

Utile (perdita) dell'operativita' corrente al lordo delle imposte

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente

Utile (perdita) d'esercizio

Risultato netto della gestione finanziaria

Costi operativi

III. Struttura Patrimoniale Attivo I crediti verso clientela al 31 dicembre 2007 presentano un saldo pari a circa 72 milioni di euro. Di essi circa 65,4 milioni sono costituiti dal credito verso Consumo Finance (Gruppo Deutsche Bank), quale corrispettivo della cessione prosoluto di finanziamenti per cessioni del quinto dello stipendio e prestiti con delega, nell’ambito del contratto quadro di cessione. Tale credito è stato incassato dalla banca nei primi mesi del 2008 secondo le modalità previste nel contratto in parola. I crediti verso banche al 31 dicembre 2007 presentano un saldo pari a circa 9 milioni di euro, con un incremento di circa 5,8 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Crediti in sofferenza Le sofferenze nette a fine anno ammontano a circa 20 mila euro, dopo svalutazioni analitiche per 69 mila euro e passaggi a perdita per 85 mila euro. Il rapporto sofferenze lorde/impieghi per cassa si è assestato sullo 0,22%. Il numero delle posizioni presenti a sofferenza assommano a 21, circa l’81% delle quali sono rappresentate da posizioni di importo al lordo delle svalutazioni inferiore a 10 mila euro. Crediti incagliati Gli incagli per cassa netti compresa la capitalizzazione degli interessi, ammontano a fine esercizio a 564 mila euro. Prosegue, in questo comparto, la rigorosa ed incisiva politica di monitoraggio dei rischi di crediti. Per quanto riguarda i crediti verso banche non si registrano significative variazioni mentre i crediti verso la clientela registrano un incremento di circa 13,8 milioni di euro (+23,7%), in correlazione con le maggiori erogazioni dell’anno, rispetto al 2006.

31.12.2007 31.12.20068.865 3.093

72.088 58.178Crediti verso bancheCrediti verso clientela Non si registrano significative variazioni nella voce immobilizzazioni materiali ed immateriali.

31.12.2007 31.12.20068.066 8.300

17 24Attivita' materialiAttivita' immateriali Le attività fiscali pari a 1,55 milioni di euro sono costituite prevalentemente da quelle correnti composte per la maggior parte dagli acconti di imposte dirette versati dalla banca nel corso dell’esercizio. Non si registrano significative variazioni nella voce altre attività.

RELAZIONE DI GESTIONE 21

31.12.2007 31.12.20061.546 1.121

a) correnti 1.518 1.100b) anticipate 29 22

2.572 2.193

Attivita' fiscali

Altre attivita' Passivo I debiti verso banche al 31 dicembre 2007 risultano pari a 43,86 milioni di euro, con un incremento di circa 18 milioni di euro (+70%) rispetto al precedente esercizio, in correlazione con l’aumento degli impieghi nei confronti della clientela. I debiti verso banche risultano costituiti per la maggior parte da un finanziamento in pool di tipo revolving della durata di 18 mesi.

31.12.2007 31.12.200643.860 25.800Debiti verso banche

I debiti verso la clientela e i debiti rappresentati da titoli non evidenziano significative variazioni rispetto al precedente esercizio. In particolare i debiti rappresentati da titoli sono costituiti prevalentemente (7,49 milioni di euro) da due prestiti obbligazionari subordinati, sottoscritti da investitori istituzionali.

31.12.2007 31.12.200612.176 13.959

8.978 9.688Titoli in circolazioneDebiti verso clientela

Le passività fiscali sono costituite dalle imposte dirette di competenza dell’esercizio e dalle imposte differite che si riverseranno negli esercizi successivi.

31.12.2007 31.12.20062.522 1.736

a) correnti 2.266 1.537b) differite 256 199

Passività fiscali

Il saldo delle altre passività al 31 dicembre 2007 risulta pari a circa 9,4 milioni di euro, con un incremento di 1,96 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Tale incremento è attribuibile quasi interamente all’aumento delle voci di debito connesse ai finanziamenti deliberati dalla banca sotto forma di cessione del quinto dello stipendio e prestiti con delega. In particolare gli aumenti in parola si riferiscono ai debiti maturati verso le compagnie assicurative per il rilascio delle coperture assicurative, verso i mediatori creditizi per la loro attività di intermediazione, verso i mutuatari per la liquidazione del netto ricavo del finanziamento.

31.12.2007 31.12.20069.412 7.454Altre passivita'

Il fondo trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2007 presenta un saldo pari a 417 mila euro. La riduzione rispetto al precedente esercizio di circa 142 mila euro è dovuta in parte alle liquidazioni effettuate nell’anno, in parte all’effetto che la riforma della previdenza complementare, prevista dalla Finanziaria 2006 ed in vigore dal 1 gennaio 2007, ha avuto sulla modalità di calcolo prevista dallo IAS 19 dell’obbligazione a carico della banca.

31.12.2007 31.12.2006417 559Trattamento di fine rapporto del personale

22 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2007 risulta pari a 15,8 milioni di euro, comprensivo dell’utile di esercizio di 2,07 milioni di euro. L’incremento rispetto al 2006 è dovuto esclusivamente all’utile di esercizio.

31.12.2007 31.12.20061.266 1.2664.499 3.0968.000 8.0002.072 1.404

Riserve di valutazioneRiserveCapitaleUtile (perdita) d'esercizio Per un maggior approfondimento delle strategie e delle attività di raccolta e impiego effettuate dalla banca nel corso dell’esercizio si rimanda alla specifica sezione D. (Politiche Commerciali) della presente relazione. Patrimonio di Vigilanza e Coefficiente di Solvibilità Il patrimonio di vigilanza al 31 dicembre 2007 è pari a 19,72 milioni di euro ed è composto da 13,05 milioni di patrimonio di base e 6,67 milioni di patrimonio supplementare. Nel calcolo del patrimonio di vigilanza si è tenuto conto dell’utile di periodo. Nel patrimonio supplementare trova collocazione, per la quota computabile, la voce relativa ai prestiti subordinati emessi dalla banca. Il coefficiente di solvibilità della banca al 31 dicembre 2007 è pari al 22,34% contro il 21,69% del 2006.

RELAZIONE DI GESTIONE 23

C. ATTIVITÀ DELLE STRUTTURE OPERATIVE Il 2007 ha rappresentato per la banca l’anno di consolidamento degli assetti organizzativi dopo il primo quadriennio di attività bancaria e al contempo un anno di sviluppo di nuovi ed importanti progetti strategici. Pur non trascurando l’attività ordinaria rivolta ininterrottamente al miglioramento organizzativo ed operativo della maggior parte dei processi aziendali già definitivi e consolidati, buona parte delle energie della banca sono state rivolte allo sviluppo di nuovi strumenti idonei a supportare i responsabili direttivi nel loro processi decisionali, di controllo e di governance. I. ORGANIZZAZIONE E SISTEMI INFORMATIVI L’organizzazione ha continuato nella sua attività di aggiornamento e monitoraggio della struttura organizzativa ed in particolare nel corso dell’esercizio:

• ha apportato, ogni qual volta opportuno, modifiche alle norme operative, al fine di mantenere costantemente aggiornate le attività della rete distributiva e prevenire l’insorgenza di eventuali anomalie;

• ha evidenziato, in collaborazione con l’internal audit, tutte le esigenze procedurali emerse nel corso della propria attività con l’obiettivo di realizzare e/o modificare controlli ex-ante (controlli procedurali bloccanti) ed ex-post (reportistica e query), necessari al monitoraggio ed alla mitigazione dei rischi operativi;

• ha provveduto alla stesura, come previsto dalla normativa in materia di privacy, del documento programmatico sulla sicurezza ed alla redazione e revisione, in collaborazione con l’internal audit, dei manuali operativi.

L’organizzazione ha inoltre coordinato, in collaborazione con l’IT e la direzione commerciale, la messa in produzione del prodotto “cessione del quinto ai pensionati”. In tale contesto sono stati definiti sia le specifiche tecniche funzionali del nuovo prodotto che il correlato aggiornamento dei manuali operativi. Nell’ambito del processo di adeguamento alle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale (Basilea 2), l’organizzazione, in collaborazione con altre funzioni aziendali interessate, ha continuato lo sviluppo del modello di rating interno (IRB) necessario alla valutazione dei propri crediti derivanti da operazioni di cessione del quinto. In concomitanza con la realizzazione del modello che sarà ultimato nel corso del secondo semestre 2008 sarà prevista, anche in relazione agli adempimenti “connessi al processo di controllo prudenziale”, l’istituzione nell’ambito dell’organigramma aziendale della funzione “risk management”. Per quanto riguarda, infine, l’adeguamento alla normativa sulla continuità operativa, la banca nel corso del primo semestre 2007 ha realizzato e reso operativo il modello di “business continuity”. Nello specifico, il modello adottato prevede che le responsabilità connesse alla gestione del sistema della continuità operativa competano ai vertici aziendali, distinguendo tra:

• la gestione ordinaria (business continuity management), nella quale la banca mantiene ed aggiorna il piano di continuità operativa, e il modello organizzativo di business continuità, rispetto all’evoluzione del contesto di riferimento interno ed esterno;

• la gestione straordinaria durante le situazioni di crisi (crisis management), nella quale la banca fornisce una risposta immediata ad una crisi, assicurando l’attivazione delle procedure per garantire la continuità dei processi critici ad un livello di servizio accettabile ed il rientro alla regolare operatività nel minor tempo possibile.

Nell’ambito dei progetti di più elevato profilo, l’organizzazione unitamente alla direzione marketing ha

24 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

avviato il progetto di realizzazione di un CRM (customer relationship management) interno che risponde alle strategie commerciali della banca focalizzate allo sviluppo di un rapporto diretto con la propria clientela. Nell’ambito della realizzazione del nuovo progetto, che sarà reso operativo alla fine del primo semestre 2008, sono stati già:

• identificati gli impatti organizzativi della nuova struttura; • programmati ed organizzati corsi di formazione specifica per gli operatori del call center; • definiti i processi operativi relativi a tutte le fasi del processo di vendita; • identificato il software per la gestione del CRM.

Le attività dell’IT si sono concentrate nel corso dell’esercizio prevalentemente nel miglioramento delle procedure informatiche interne ed in particolare nello sviluppo di specifici applicativi nell’ambito dei processi di istruttoria delle pratiche di finanziamento. A fine anno è stato infine sviluppato e reso operativo un sistema di telefonia su protocollo “tcp/ip” (voice over ip). Il nuovo sistema di telefonia, sfruttando la rete interna di trasferimento dati, senza alterare le performance operative della rete e garantendo le stesse prestazioni della telefonia tradizionale, permetterà a tutte le filiali della banca ed anche alla direzione generale di effettuare chiamate interne senza alcun costo. II. RISORSE UMANE La politica delle risorse umane realizzata nel corso dell’anno ha teso a supportare in modo coerente ed efficace le strategie aziendali focalizzando le proprie azioni:

• sull’adeguamento quantitativo e qualitativo dell’organico rispetto ai piani di sviluppo aziendale;

• sulla formazione e sulla comunicazione interna; • sull’attenzione alle compatibilità di costo.

Al 31 dicembre 2007 il totale del personale dipendente della banca è composto da 93 unità, con un aumento netto di 20 unità rispetto all’anno precedente (+27,4%). In termini assoluti dall’inizio dell’attività bancaria (gennaio 2004) le risorse umane della banca sono passate da 39 a 93 unità con un incremento percentuale netto del 138%. Le assunzioni in corso d’anno sono state 32 (16 a tempo determinato e 16 a tempo indeterminato) mentre le cessazioni di rapporto di lavoro sono state pari a 12 unità. Il personale con contratto a tempo determinato o di inserimento a fine anno ammonta complessivamente a 15 unità (16% della forza lavoro). L’età media del personale è di circa 36 anni, con un peso del personale femminile del 53%. Per quanto riguarda gli inquadramenti, l’organico al 31/12/2007 è composto da 1 Dirigenti, 22 Quadri Direttivi e 70 Aree Professionali. Al 31/12/2007 la ripartizione percentuale dell’organico per macro-area organizzativa è il seguente:

• Staff Amministratore Delegato 5%; • Area Amministrazione Organizzazione e Finanza 33%; • Area Affari 62%.

L’incremento d’organico, e quindi l’attività di reclutamento, ha riguardato in particolar modo le strutture di business e le aree aziendali interessate a progetti di sviluppo strategico. Per garantire lo sviluppo delle competenze del personale è proseguita, come di consueto, l’attività

RELAZIONE DI GESTIONE 25

formativa. III. SISTEMI DEI CONTROLLI INTERNI E COMPLIANCE Per quanto riguarda l’attività dell’internal auditing, in relazione al piano annuale approvato, oltre che alle specifiche esigenze emerse nel corso dell’anno, anche a seguito di anomalie riscontrate dal sistema dei controlli a distanza, sono stati effettuati audit di conformità e di processo che hanno interessato diverse funzioni aziendali. All’esito degli audit sono state emesse, nei confronti dei settori coinvolti nell’analisi, le opportune raccomandazioni correttive e migliorative per le quali, come da prassi, è stato approntato il necessario follow-up al fine di assicurarne il monitoraggio nel tempo e la loro concreta esecuzione. L’attività dell’internal audit si è inoltre concentrata nell’implementazione del sistema dei controlli a distanza. In particolare con l’evoluzione del business della banca si è proceduto all’identificazione nell’ambito dei già definiti kri (key risk indicators) di nuovi possibili “event type” quali segnale d’allarme del verificarsi di eventi di rischio. È stata inoltre gestita dall’internal audit nel corso dell’esercizio l’evasione nei termini di legge delle richieste di informativa predisposte dall’autorità giudiziaria e di tutti i reclami della clientela pervenuti alla banca. La contemporanea crescita dimensionale e la consistenza dei programmi di sviluppo della banca unitamente all’emanazione delle nuove disposizioni di vigilanza emanate nel luglio 2007 dalla Banca d’Italia in tema di compliance hanno posto in evidenza l’esigenza di predisporre una riorganizzazione dell’area dei controlli interni con l’obiettivo primario d’implementare e rafforzare i presidi posti a tutela del governo dei rischi aziendali. Nello specifico la nuova normativa pone l’accento sulla necessità per le banche di presidiare la gestione del rischi di conformità attraverso l’istituzione di un’apposita funzione organizzativa, il cui compito specifico è quello di verificare che le procedure interne siano coerenti con l’obiettivo di prevenire la violazione di norme di eteroregolamentazione (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (codici di condotta, codici etici) applicabili alla banca. In conformità alle sopra citate norme regolamentari e razionalmente ai programmi di crescita, la banca ha definitivo le modalità operative per istituire la funzione compliance, i cui compiti attualmente sono demandati, nell’organigramma aziendale, alla funzione di revisione interna (internal audit). Il processo di separazione, la cui realizzazione dovrebbe concludersi entro la fine del primo semestre del 2008, prevede le seguenti fasi operative:

• l’istituzione della funzione di compliance all’interno dell’organigramma aziendale, l’individuazione dei compiti ad essa demandati e la relativa emanazione dei manuali operativi;

• l’identificazione e la valutazione dei principali rischi di non conformità a cui la banca è esposta;

• la programmazione e la realizzazione degli interventi tesi a rimuovere i rischi di non conformità identificati.

A quattro anni dall’inizio dell’attività bancaria, la banca è stata sottoposta alla sua prima ispezione generale ad opera della Banca d’Italia. Iniziata nel mese di settembre e conclusasi nel febbraio 2008, l’ispezione ha rappresentato senza dubbio un importante momento di verifica della struttura organizzativa ed operativa della banca ed al contempo un momento di confronto e di crescita professionale delle risorse umane coinvolte nell’ispezione stessa.

26 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Il risultato dell’ispezione, data anche la giovane età della banca, può ritenersi più che positivo, tenuto conto che l’Organo di Vigilanza non ha evidenziato significative carenze organizzative e gestionali. La banca si è impegnata, in ogni caso, ad apportare i miglioramenti organizzativi suggeriti dalla Banca d’Italia stessa. IV. FINANZA Il settore finanza, oltre all’attività ordinaria relativa alla gestione delle linee di liquidità della banca e al coordinamento dell’attività di raccolta diretta presso la clientela, ha concentrato prevalentemente le proprie energie nel rinnovo del finanziamento in pool in scadenza alla fine del primo semestre. Il finanziamento, che ha visto come capofila Efibanca e che ha interessato 8 banche nazionali, è stato rinnovato nel mese di luglio per un importo di 60 milioni di euro con scadenza a 18 mesi. Lo stesso è destinato a supportare le linee di liquidità a breve della banca necessarie a garantire l’attività di concessione dei finanziamenti sotto forma di cessione del quinto dello stipendio, oggetto a loro volta di cessione pro soluto a Deutsche Bank sulla base del contratto quadro già sottoscritto con la stessa Deutsche Bank. Nell’ambito del suddetto “contratto quadro”, non meno rilevante è risultata essere l’attività di negoziazione posta in essere dalla banca con la controparte ai fini di concordare, per tutto l’anno 2007, un tasso di sconto fisso e predefinito per i portafogli crediti oggetto di cessione. Il tasso concordato ha permesso alla banca di ottenere, rispetto alle due cessioni effettuate nel corso dell’anno, un miglioramento dello spread di circa 0,65%. V. TRASPARENZA E PRIVACY E ADEMPIMENTI NORMATIVI Il 31 marzo 2008, in ottemperanza alla regola 26 del Disciplinare Tecnico del Codice in materia di protezione dei dati personali (D.Lgs. 30 giugno 2003 n.196) è stato aggiornato il “Documento programmatico sulla sicurezza delle informazioni” (DSP) per l’anno 2008. Scopo principale del DPS è quello di definire le misure di sicurezza organizzative, fisiche e logiche adottate dalla banca affinché siano rispettati gli obblighi in materia di sicurezza previsti dal D.Lgs. n. 196/03 sulla protezione dei dati personali e dal Regolamento recante le norme per l’individuazione delle misure di sicurezza minime per il trattamento dei dati personali (D.P.R. 318/99). Nel corso dell’anno la banca ha inoltre continuato nel processo di affinamento della propria modulistica contrattuale in uso e del materiale informativo e pubblicitario in modo da essere in linea con le disposizioni normative e con la finalità di garantire alla propria clientela la massima chiarezza e trasparenza nel rapporto con la banca. VI. PIANO INDUSTRIALE 2008-2012 I recenti cambiamenti introdotti nel quadro normativo che regolamenta il settore delle cessioni del quinto (Legge finanziaria 2005, Legge 14 Maggio 2005 n. 35 e Legge 23 dicembre 2005 n. 266) hanno consentito l’apertura del prodotto verso nuove tipologie di clientela e hanno rappresentato un fattore centrale che orienta le attese di crescita del comparto verso sentieri di sviluppo sostenuti. Forte della propria specializzazione settoriale, e in virtù dell’importante know how organizzativo acquisito in ottanta anni di attività e ulteriormente sviluppato nel corso del primo triennio di attività bancaria, la banca ha delineato, in questo nuovo scenario, un nuovo programma strategico di medio/lungo periodo per intraprendere un nuovo percorso evolutivo al fine di rafforzare il proprio posizionamento sul mercato di riferimento.

RELAZIONE DI GESTIONE 27

In quest’ottica la banca ha identificato le modalità attraverso le quali sviluppare i modelli di business già presidiati e le politiche commerciale atte a coprire, in maniera selettiva, i modelli al momento non presidiati in coerenza con la propria mission aziendale che da sempre predilige il contatto diretto con la clientela. Tra questi ultimi la possibilità di porsi per il futuro quale partner strategico privilegiato per i grandi gruppi bancari nazionali ed internazionali interessati ad entrare nel business delle cessioni del quinto sfruttando la loro forza commerciale. In questa prospettiva la banca già alla fine del 2006 e per tutto l’arco del 2007 ha speso molte delle sue energie per porre le basi, nell’ambito della nuova strategia, per l’avvio di importanti ed ambizioni progetti di sviluppo. In particolare nel corso del 2007 la banca ha avviato una trattativa con Citicorp Finanziaria (società specializzata nel credito al consumo appartenente al primario gruppo bancario mondiale CitiGroup) al fine di costituire con essa una partneship per il collocamento delle cessione del quinto per il tramite della rete commerciale di quest’ultima. Tale modalità di ingresso da parte dei gruppi bancari che hanno acquisito altre realtà già esistenti sul mercato, permette:

• al partner di ridurre sensibilmente i costi dell’investimento; • alla banca di sfruttare le ampie capacità commerciali e le capillari reti distributive del partner; • ad entrambi di ridurre i rischi di profittabilità per effetto di livelli di break even contenuti grazie

alla bassa incidenza della maggior parte dei costi di struttura già di fatto sostenuti dai partner. Dopo una lunga trattativa la banca ha quindi sottoscritto nel gennaio 2008, con Citicorp Finanziaria, un accordo formale per la costituzione di una Joint Venture che permetterà ai partner di rafforzare ed estendere i rispettivi ambiti di attività nel mercato del credito al consumo ed in particolare di sviluppare know-how tecnico e commerciale, fornendo una risposta al mercato in termini di innovazione e semplificazione nei processi distributivi della cessione del quinto. Su questi presupposti e sulla base delle nuove opportunità offerte dal mercato, il Consiglio di Amministrazione, a dicembre 2007, ha approvato il nuovo Piano Industriale per il quinquennio 2008 — 2012 che ha delineato con chiarezza gli obiettivi di sviluppo ed i principali strumenti per realizzarli valorizzando i fattori di un vantaggio competitivo che la banca possiede, ad oggi, rispetto agli altri operatori nel mercato della cessione del quinto dello stipendio (specializzazione verticale, flessibilità operativa, possesso delle piattaforme applicative, proprietà del cliente). In particolare sono state assunte quali milestone del piano:

• l’aumento della presenza territoriale della banca in modo da incrementare l’acquisizione diretta della clientela;

• il mantenimento di elevati livelli di integrazione della filiera distributiva e di focalizzazione sui finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio (specializzazione verticale), ed ampliamento contestuale della propria offerta di prodotti correlati, attraverso accordi distributivi per il collocamento di prodotti di terzi verso clientela non target;

• lo sviluppo del livello di presidio del mercato e di collocamento di prodotti propri, attraverso lo sviluppo di accordi selettivi di partnership per mezzo dei quali poter accedere a mercati presidiati da terzi (altri operatori leader nel settore del credito al consumo, portafoglio clienti di mediatori creditizi e agenti in attività finanziaria).

Il piano è stato quindi presentato nello stesso mese di dicembre alla Banca d’Italia, dalla quale si è in attesa di ottenere le necessarie autorizzazioni previste dalle disposizioni di vigilanza per la sua concreta realizzazione.

28 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

VII. ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO La banca non ha effettuato nel corso dell’esercizio alcuna attività di ricerca e sviluppo.

RELAZIONE DI GESTIONE 29

D. POLITICHE COMMERCIALI In ambito commerciale l’attenzione della banca è stata focalizzata al raggiungimento di importanti obiettivi di sviluppo dei volumi e della redditività. In particolare i volumi di impiego hanno fatto registrare tassi di crescita significativi ben superiori a quelli del mercato. Le ottime performance conseguite, in un contesto competitivo sempre più presidiato dai grandi gruppi bancari nazionali ed internazionali, sono conseguenza di una efficace azione commerciale combinata con innovative politiche di marketing. Come sempre la banca ha posto le esigenze della propria clientela come punto di riferimento della sua azione commerciale, che in coerenza con la sua tradizionale vocazione è ispirata a principi di correttezza e trasparenza. Relativamente alla propria rete distributiva la banca da un lato ha migliorato i processi di vendita delle proprie filiali, grazie all’accentramento a livello di direzione generale di alcune attività di back office e dall’altro ha potenziato i presidi organizzativi per la gestione della rete di mediatori creditizi. In merito a questi ultimi, nonostante si sia provveduto ad instaurare con tali soggetti un rapporto di completa indipendenza in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, la banca ha proseguito nel processo di fidelizzazione migliorando, anche attraverso l’implementazione dei sistemi informativi di collegamento in remoto, sia i sistemi di controllo, a presidio dei rischi di reputazione, sia i processi produttivi. Ciò ha permesso il conseguimento di elevati standard di efficienza e quindi il sostenimento di minori costi interni. I. IMPIEGHI Nel 2007 il trend di aumento degli impieghi è risultato particolarmente significativo, nonostante il mutato contesto competitivo degli ultimi anni, per effetto del sempre maggiore interesse nei confronti del mercato della cessione del quinto dimostrato dai grandi gruppi bancari nazionali e internazionali e la riduzione del tasso di crescita a livello di sistema dei finanziamenti alle famiglie. In particolare i flussi di erogazioni nominali sono aumentati del 52%, passando dai 101,2 milioni di euro del 2006 a 153,86 milioni di euro. Tale significativo risultato per la banca è l’esito dell’ottimizzazione e razionalizzazione di tutti i processi sottostanti all’erogazione del finanziamento, dalle politiche di marketing alla conclusione del contratto, alla gestione del rapporto. In particolare la banca ha continuato ad allargare in maniera efficiente e con diversa strategia la propria rete distributiva ampliandola anche a mediatori creditizi professionali e/o intermediari finanziari. L’incremento degli impieghi ha riguardato sia le operazioni di cessione del quinto dello stipendio (+52,41%), che i prestiti con delega (+51,02%). L’incremento per entrambe le forme tecniche è dovuto principalmente al maggior numero di operazioni effettuate, passate da 4.641 del 2006 a 6.676, ed in misura minore all’incremento dell’importo medio finanziato (+5,7%). In linea con il trend di mercato è aumentata anche la durata media dei finanziamenti erogati, passando da 106,26 mesi del 2006 a 108,98 mesi.

30 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Prodotto 2007 2006 Var. % 2007 2006 Var. %

Cessioni del quinto 112.483 73.805 52,41% 4.636 3.033 52,85%Prestiti con delega 41.375 27.396 51,02% 2.040 1.608 26,87%

Totale 153.858 101.202 52,03% 6.676 4.641 43,85%

Numero operazioniFlusso erogazioni nominali (migliaia di euro)

Dato il contesto di mercato sempre più competitivo, i tassi di impiego risultano leggermente in flessione, il tasso interno di rendimento medio è passato infatti da 8,12% a 7,97% (-15 basis point).

2007 2006 Var.

Durata media (in mesi) 108,98 106,26 2,72 Importo medio 23,05 21,81 1,24 IRR medio 7,970% 8,120% (0,15%)IRR medio rete filiali 9,040% 9,000% 0,04%IRR medio rete mediatori 7,230% 7,320% (0,09%)

Durata - Importo - Tasso di rendimento (erogazione dell'anno)

L’analisi della ripartizione delle erogazioni per categoria di datore di lavoro mostra, in linea con il precedente esercizio, un incisivo incremento del comparto relativo ai dipendenti privati (+55,85%) ed un significativo aumento anche del comparto dei dipendenti statali (+37,53%) e pubblici (+33,1%). Come nel 2006, risultano leggermente in riduzione le erogazioni ai dipendenti delle Ferrovie, per effetto dello scorporo del gruppo ferrovie in più aziende che sono confluite per loro nuova natura nell’ambito della categoria delle aziende private. Le erogazioni ai pensionati, avviate nel corso del 2007, costituiscono il 9,02% del flusso complessivo ed ammontano a 13,88 milioni di euro.

Categoria 2007 2006 Var. % 2007 2006 Var. %

Statali 46.203 33.595 37,53% 1.579 1.252 26,12%Pubblici 31.678 23.801 33,10% 1.278 994 28,57%Privati 52.544 33.715 55,85% 2.474 1.597 54,92%Ferrovie 9.558 10.091 (5,28%) 720 798 (9,77%)Pensionati 13.876 - n.d. 625 - n.d.

Totale 153.858 101.202 52,03% 6.676 4.641 43,85%

2007 2006 Var. %

Statali 30,03% 33,20% (9,54%)Pubblici 20,59% 23,52% (12,45%)Privati 34,15% 33,31% 2,51%Ferrovie 6,21% 9,97% (37,70%)Pensionati 9,02% 0,00% n.d.

Totale 100,00% 100,00%

Numero operazioniRipartizione per categoria (migliaia di euro)

Ripartizione % per cateria

L’incremento dei flussi di erogazione ha coinvolto tutti i canali di vendita e sebbene la rete delle filiali rimanga per la banca il canale privilegiato, al fine di avere un rapporto diretto con la clientela, anche la rete di mediazione ha riportato uno sviluppo significativo, soprattutto per quanto riguarda i partner con i quali sono stati intrapresi progetti di lungo periodo.

Canale acquisizione 2007 2006 Var. %

Rete filiali 62.852 48.426 29,79%Rete mediatori 62.274 45.275 37,55%Rete mediatori professionali 28.732 7.500 283,09%

Totale 153.858 101.202 52,03%

Flusso erogazioni nominali (migliaia di euro)

RELAZIONE DI GESTIONE 31

II. RACCOLTA Il totale delle consistenze della raccolta complessiva al 31 dicembre 2007 è pari a circa 64,82 milioni di euro con incremento del 32,65% rispetto al precedente esercizio, in correlazione con l’incremento degli impieghi (+31,87% al 31 dicembre 2007 rispetto al 2006). L’analisi delle fonti mostra un sensibile aumento della raccolta interbancaria, principalmente per effetto di una linea di finanziamento revolving ottenuta da un pool di banche al fine di ottimizzare le politiche di raccolta, in correlazione ai programmi di cessione pro soluto. Leggermente in diminuzione risulta, a fine anno, la raccolta da clientela (-9,28%), mentre i saldi medi restano in linea con l’esercizio precedente. I prestiti subordinati sono diminuiti secondo il relativo piano di ammortamento.

2007 2006 Var. %

Banche 43.858 25.715 70,56%Clientela 13.559 14.947 (9,28%)Prestiti subordinati 7.400 8.200 (9,76%)

Totale 64.817 48.861 32,65%

Consistenze fine anno ripartizione per categoria (migliaia di euro)

2007 2006 Var. %

Finanziamento pool 39.201 - n.d.A termine 4.000 15.400 (74,03%)A vista 657 10.315 (93,63%)

Totale 43.858 25.715 70,56%

Consistenze fine anno raccolta interbancaria (migliaia di euro)

2007 2006 Var. %

Conti correnti 12.071 13.558 (10,97%)Certificati di deposito 1.489 1.389 7,17%

Totale 13.559 14.947 (8,98%)

Consistenze fine anno raccolta clientela (migliaia di euro)

Il costo medio della raccolta da banche nel corso del 2007 è risultato pari al 4,76%, con un incremento di 143 basis point rispetto al 2006, in linea con l’incremento medio dei tassi Euribor a cui è parametrizzata la raccolta interbancaria. Il costo della raccolta da clientela è aumentato in misura minore per effetto dei tempi tecnici di recepimento delle variazioni dei tassi sui certificati di deposito di durata maggiore. Anche l’incremento del tasso di interesse sui prestiti obbligazionari è correlato all’aumento dell’Euribor, a cui è parametrizzato.

2007 2006 Var. % 2007 2006 Var.

Banche 16.883 18.905 (10,69%) 4,76% 3,33% 1,43%Clientela 13.881 13.873 0,06% 4,00% 3,13% 0,87%Prestiti subordinati 8.044 8.844 (9,05%) 5,65% 4,45% 1,20%

Totale 38.808 41.622 (6,76%) 4,67% 3,50% 1,17%

TassoRaccolta media per categoria (migliaia di euro)

32 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

2007 2006 Var. % 2007 2006 Var.

Finanziamento pool 8.910 7.281 22,37% 5,11% 3,27% 1,84%A termine 5.858 10.341 (43,35%) 4,30% 3,30% 1,00%A vista 2.115 1.283 64,85% 4,53% 3,90% 0,63%

Totale 16.883 18.905 (10,70%) 4,76% 3,33% 1,43%

TassoRaccolta media interbancaria (migliaia di euro)

2007 2006 Var. % 2007 2006 Var.

Conti correnti 12.463 12.631 (1,33%) 4,02% 3,10% 0,92%Certificati di deposito 1.418 1.242 14,20% 3,84% 3,40% 0,44%

Totale 13.881 13.873 0,26% 4,00% 3,13% 0,88%

TassoRaccolta media clientela (migliaia di euro)

III. ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE Nel corso del 2007 la banca ha continuato nella propria attività di intermediazione e collocazione di prodotti di terzi rafforzando i rapporti con i propri partner commerciali e allargando la gamma di prodotti offerti. L’avvio di collaborazioni con nuovi importanti operatori del mercato ha infatti permesso alla banca di ampliare la propria offerta dei prodotti finanziari (carte di credito e prestiti personali), bancari (mutui fondiari e vitalizi) ed assicurativi (polizze vita e previdenza complementare). Tale strategia ha permesso da un lato di migliorare la redditività della banca attraverso un incremento dei ricavi più che proporzionale rispetto ai costi per effetto di sinergie ed economie di scala, dall’altro di ottimizzare l’offerta al cliente tramite politiche di cross selling e conseguente fidelizzazione della clientela e più efficace copertura delle sue diverse esigenze finanziarie. IV. MARKETING ED ADVERTISING Il contesto di mercato sempre più competitivo ha spinto la banca ad investire nel 2007 in maniera più incisiva nella pubblicità e nel marketing rispetto a quanto fatto nel precedente esercizio. I dati a consuntivo evidenziano, infatti, un incremento degli investimenti pubblicitari di circa il 35% a fronte tuttavia di significativi ritorni in termini di redditività (+53% dei volumi erogati per cessioni del quinto, +90% dei ricavi da intermediazione prodotti terzi). Sempre nel corso dell’anno la banca ha mirato da un lato a razionalizzare le proprie strategie di marketing, focalizzando i propri investimenti sui canali che nel corso del tempo si sono rilevati più incisivi e profittevoli, dall’altro a cogliere tempestivamente le nuove esigenze del mercato, al fine di ottenere un vantaggio competitivo rispetto agli altri operatori. Le linee guida che hanno supportato le campagne marketing sono state quelle di pubblicizzare, a seconda del mercato da aggredire, sia il prodotto e il brand della banca in senso generale che le varie possibilità di offerta del singolo prodotto in correlazione alle esigenze finanziarie delle diverse tipologie di clientela. Con tali obiettivi, oltre alle attività tradizionali, nel 2007 sono state effettuate anche campagne pubblicitarie mirate a target di clientela specifica, in particolare:

• pensionati, per i quali l’erogazione di finanziamenti per cessioni del quinto è stata avviata nell’anno appena concluso;

• clienti con più finanziamenti in essere, ai quali è stata offerta la possibilità di consolidamento delle posizioni in un unico finanziamento.

Oltre ai canali tradizionali di diffusione del marchio e del prodotto, rappresentati dalle attività di

RELAZIONE DI GESTIONE 33

volantinaggio, inserzioni su giornali e riviste, in particolare free press, riviste televisive e collaborazioni commerciali con le amministrazioni datrici di lavoro, sono stati sperimentati nuovi canali, tra cui internet, con risultati significativi.

34 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

E. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Le operazioni poste in essere dalla banca con parti correlate rientrano nell’ambito dell’ordinaria operatività e sono di norma poste in essere a condizioni di mercato e comunque sulla base di valutazioni di reciproca convenienza economica e nel rispetto delle procedure. Nell’esercizio 2007 non sono state effettuate operazioni di natura atipica o inusuale che per significatività/rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza, né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate. Per quanto riguarda le operazioni con i soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della banca (indipendentemente dalla loro natura di parti correlate) si precisa che le stesse formano oggetto di deliberazione del Consiglio di Amministrazione presa all’unanimità e con il voto favorevole di tutti i Sindaci, fermi restando gli obblighi previsti dal codice civile in materia di interessi degli amministratori.

RELAZIONE DI GESTIONE 35

F. POLITICHE DI ASSUNZIONE GESTIONE E COPERTURA DEI RISCHI FINANZIARI

I. RISCHIO DI CREDITO L’attività creditizia della banca è indirizzata, in linea con le strategie aziendali, quasi esclusivamente nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio e in forme di credito ad esse assimilate e correlate. A tal riguardo gli aspetti principali che caratterizzano tale tipologia di affidamenti, disciplinati dal D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950 e successive modifiche ed integrazioni, evidenziano un livello di rischio di credito estremamente contenuto. In particolare la cessione del quinto dello stipendio prevede:

• il rimborso della rata di ammortamento del finanziamento da parte del cliente mediante trattenuta della stessa sulla busta paga;

• l’obbligo per il datore di lavoro che ha effettuato la trattenuta a versarla direttamente alla banca assumendo così la figura giuridica di terzo debitore ceduto;

• l’obbligo di sottoscrizione da parte del cliente a beneficio della banca di una copertura assicurativa per l’ammontare del finanziamento contro i rischi vita e i rischi di perdita dell’impiego.

L’attività di erogazione delle operazioni di cessione del quinto viene effettuata dalla banca in maniera diretta, quindi, con assunzione in proprio del rischio di credito. Nel biennio 2002-2003 la banca ha erogato tale tipologia di finanziamenti anche per conto terzi rilasciando, tuttavia, nei loro confronti una garanzia fidejussoria. Nel processo di istruttoria la banca effettua tutte le indagini sul cliente e sul datore di lavoro pervenendo alla decisione finale di concessione del credito. Per le peculiarità delle operazioni in parola le analisi di scoring effettuate in sede di istruttoria, pertanto, non tengono conto delle valutazioni riguardanti sia l’esposizione finanziaria del cliente rispetto al sistema, sia le sue attitudini storiche al rispetto degli impegni assunti, necessarie invece per tutte le altre forme tecniche. L’esistenza di un rapporto di lavoro dipendente o di un diritto al percepimento di un trattamento pensionistico oltre che alla stipula obbligatoria di una polizza assicurativa contro i rischi vita ed impiego, spostano il focus dell’analisi di scoring dal soggetto finanziato ad altri soggetti sicuramente più affidabili (datore di lavoro/ente pensionistico, compagnia assicurativa garante). Per un’analisi di dettaglio relativa alla composizione qualitativa e quantitativa dei crediti si rimanda alla sezione 1 (rischio di credito) della parte E. (Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura) della nota integrativa. II. TECNICHE DI ATTENUAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Tra le tecniche di riduzione del rischio di credito la banca ha utilizzato programmi di cartolarizzazione dei propri crediti ed ha perfezionato per il triennio 2006-2009 un accordo quadro per la cessione prosoluto di tutti i crediti che sono stati generati e saranno generati da operazioni di cessione del quinto e forme assimilate (prestiti con delega). Cartolarizzazione Il programma di cartolarizzazione che si è concluso nel 2005 ha visto la banca perfezionare nel biennio

36 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

2004/2005 cinque cessioni per complessivi 157,33 milioni di euro sulle quali la società veicolo Lavoro Finance srl, acquirente dei crediti stessi ha emesso altrettante serie di titoli (A senoir, B mezzanine , C junior). Le prime due classi, pari rispettivamente all’89,8% (senior) e all’5,6% (mezzanine) dei titoli emessi sono state sottoscritte dall’investitore statunitense “Romulus Funding” e irlandese “Duomo”, mentre la classe, pari all’4,6% (junior) dei titoli emessi è stata sottoscritta dalla banca. I correlati titoli emessi a fronte del portafoglio ceduto dagli investitori hanno ottenuto dalle agenzie di rating Moody’s Investor Service e Standard & Poor’s, rispettivamente “Prime-1” e “A-1” ciò in virtù dell’elevato standing creditizio degli attivi acquistati. I titoli di classe C (junior bond) sono stati sottoscritti dalla banca e successivamente ceduti ad un investitore istituzionale nel corso del 2006. Il buon andamento degli incassi durante tutto il corso dell’operazione ha permesso alla banca, inoltre, di incassare nel 2007 il totale del residuo crediti pari a 529 mila euro ancora vantati nei confronti della società veicolo e derivanti da crediti non liquidati alla banca da parte della stessa società veicolo durante le operazioni di cartolarizzazione dei singoli portafogli di crediti ceduti. A fine esercizio rimane aperto un solo credito pari a 22 mila euro quale residuo del deposito cauzionale denominato “commingling reserve” (inizialmente erogato per 1,8 milioni di euro) destinato a garantire il pagamento degli incassi dei crediti ceduti pervenuti direttamente sui conti della banca in luogo di quelli intestati direttamente al veicolo. Cessioni Crediti In sostituzione al programma di cartolarizzazione la banca ha sottoscritto con Deutsche Bank un accordo quadro per la cessione pro soluto, per il triennio 2006-2009, di tutti i crediti rivenienti da operazioni di cessione del quinto e da prestiti con delega. Le principali condizioni del contratto prevedono:

• la più ampia possibilità per la banca di cedere i crediti in più trance in qualsiasi momento secondo le proprie esigenze ed opportunità;

• la cessione dei crediti al tasso IRS corrispondente ad una durata pari alla vita media del portafoglio di volta in volta ceduto (mediamente 4 anni) aumentato di 1,30 punti percentuali;

• il pagamento dilazionato dello 0,60% del corrispettivo di ogni portafoglio (DPP) ceduto sulla base di criteri predefiniti di incasso dei soli crediti performanti ovvero di quelli che non siano stati classificati a default. In tale contesto la dilazione di pagamento non assume per la banca nessuna forma di garanzia nei confronti della controparte. Eventuali “default” rimangono pertanto a completo rischio della controparte e la relativa quota di prezzo dilazionata viene automaticamente esclusa dai calcoli e immediatamente liquidata alla banca;

• lo svolgimento retribuito delle attività di incasso dei crediti per conto della controparte stessa. Nel corso del 2007 la banca ha proceduto ad effettuare 2 cessioni distinte per complessivi 117,76 milioni di euro circa, registrando una perdita complessiva di 805,66 mila euro circa. La quota del prezzo differito (DPP) relativa ai due portafogli è stata pari a 707,30 mila euro circa. L’andamento degli incassi durante tutto l’anno è risultato in linea con le performance concordate in fase di sottoscrizione del contratto quadro. Ciò ha permesso alla banca di incassare a fine esercizio interamente la quota del DPP prevista per l’anno 2007.

RELAZIONE DI GESTIONE 37

Numero

cessione

Anno

cessione

Corrispettivo

cessione

valore bilanco dei

crediti plus/minus dpp servicing fee

I cessione 2006 22.713 22.321 0 136 23 II Cessione 2006 37.843 38.193 (350) 227 38 III Cessione 2006 53.189 53.248 (59) 319 53 IV Cessione 2007 53.074 53.437 (363) 319 53 V Cessione 2007 64.690 64.782 (442) 389 65 (migliaia di euro) 231.508 231.980 (1.214) 1.390 232 III. RISCHIO DI TASSO L’attività creditizia della banca è indirizzata, come detto, quasi esclusivamente nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio e in forme di credito ad esse assimilate e correlate. Esse sono tipiche operazioni a medio/lungo periodo a tasso fisso. Di contro la raccolta effettuata dalla banca sia presso la clientela sia presso le controparti istituzionali è di breve/medio periodo e prevalentemente a tasso variabile. Al fine di mitigare e governare il rischio di tasso la banca utilizza principalmente la cessione dei propri crediti, strumento attuato nel passato mediante operazioni di cartolarizzazione e a partire dal 2006 e per il futuro triennio mediante cessioni prosoluto degli stessi. IV. BASILEA 2 Come evidenziato nella precedente relazione la banca ha ritenuto opportuno beneficiare, per l’esercizio 2007, della facoltà concessa dalla stessa normativa di applicare le attuali regole di vigilanza prudenziale posticipando così di fatto l’applicazione della nuove disposizioni a far data 2008. Ciò premesso la banca come già sottolineato nella precedente sezione C (Attività delle strutture operative) della presente relazione ha, nell’ambito delle strategie di governo del rischio, continuato nel corso dell’esercizio la predisposizione del modello interno informatizzato di calcolo che consenta di valutare l’adeguatezza patrimoniale (IRB) dei crediti contro cessione del quinto ed ha definito le modalità attraverso cui strutturare la banca, anche ai fini della realizzazione del “modello di valutazione aziendale dell’adeguatezza patrimoniale” (ICAAP), di una specifica funzione di risk management. Per quanto riguarda i rischi operativi la banca, pur adottando il modello standardizzato (calcolo del rischio in percentuale del margine di intermediazione) ha continuato lo sviluppo del proprio progetto Operational Risk Management finalizzato ad classificare e storicizzare su base statistiche le perdite rilevate sulle singole linee di business della banca.

38 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

G. FATTI DI RILIEVO ACCADUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

Dopo un iter istruttorio durato 120 giorni, la Banca d’Italia, con provvedimento dell’8 aprile 2008, ha autorizzato il complesso delle operazioni previste dal piano industriale 2008 — 2012 della banca, finalizzato ad incrementare la capacità distributiva della società, sia direttamente attraverso l’ampliamento degli sportelli e la creazione di una rete di agenti in attività finanziaria, sia indirettamente mediante il ricorso a reti di vendita di soggetti terzi mediante accordi di joint venture. In particolare il provvedimento ha autorizzato:

• l’acquisto di una partecipazione totalitaria in IFL Finanziaria, società ex art. 106 del TUB, specializzata nel collocamento per conto terzi di prodotti creditizi rivolta alla clientela retail;

• la scissione a favore della banca di un ramo d’azienda della sopra indicata IFL, comprendente sei negozi finanziari e la trasformazione degli stessi in altrettante filiali territoriali;

• l’acquisizione del 50% del capitale di una società ex art. 106 del TUB, da costituire in joint venture con Citicorp Finanziaria S.p.A. ( società appartenete al Gruppo Citigroup);

• la costituzione del gruppo bancario IBL Banca; • l’aumento gratuito del capitale sociale, da 8 milioni di euro a 12,5 milioni, da attuarsi mediante

l’utilizzo delle riserve disponibili. Oltre a quanto espressamente autorizzato, nell’ambito del piano industriale è stato presentato alla Banca d’Italia anche un progetto di sviluppo territoriale finalizzato all’apertura nel prossimo biennio di ulteriori due filiali territoriali. L’approvazione da parte all’Organo di Vigilanza del piano industriale apre per la banca una importante fase di sviluppo nella quale saranno intrapresi nuovi percorsi evolutivi al fine di rafforzare il proprio posizionamento sul mercato di riferimento Le autorizzazioni rilasciate permetteranno alla banca di massimizzare i propri fattori di vantaggio competitivo rispetto agli altri operatori nel mercato della cessione del quinto dello stipendio (specializzazione verticale, flessibilità operativa, possesso delle piattaforme applicative, proprietà del cliente). In tale contesto, il 2008 rappresenterà, senza dubbio, un anno di intenso impegno per tutte le risorse umane e le strutture operative della banca coinvolte nel processo di attuazione delle nuove strategie.

RELAZIONE DI GESTIONE 39

H. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE In linea al nuovo piano industriale la banca, nel 2008, si propone di potenziare e di migliorare la propria rete distributiva. Le strategie aziendali, per muoversi efficacemente in tale direzione, dovranno mettere sempre più il cliente al centro del modello di sviluppo, realizzando un approccio caratterizzato dalla multicanalità e diretto all’innovazione dei prodotti, all’efficienza organizzativa e dei processi ed alla razionalizzazione dei costi. In particolare le attività del nuovo anno si concentreranno nella realizzazione di tre importanti progetti strategici:

• l’ingresso della banca su nuovi mercati presidiati da terzi attraverso l’attivazione degli accordi di partnership già sottoscritti;

• l’ampliamento della propria rete territoriale; • la creazione di una nuova rete di agenti con forte fidelizzazione al brand della banca.

Nell’ottica di rivolgere al cliente finale un servizio sempre più efficiente ed efficace sarà attivato nel 2008 anche il nuovo CRM (customer relationship management) della banca. Il progetto, che prevede la parziale ringegnerizzare del processo di vendita, si prefissa di rendere più flessibile e funzionale il sistema verso il time to market, favorendo l’evoluzione dei sistemi non solo verso i canali tecnologici tradizionali, ma anche verso quelli di ultima generazione. Dal punto di vista commerciale gli obiettivi prioritari per il 2008 saranno:

• il proseguimento della politica di crescita dimensionale e del numero di clienti; • il miglioramento delle strategie di cross selling potenziando ulteriormente i meccanismi di

collaborazione con i propri partners commerciali; • l’aumento della produttività delle strutture periferiche e centrali di business della banca.

In relazione alla politiche di gestione del rischio, la banca focalizzerà la propria attenzione nella creazione della funzione di risk management e nella definizione del modello di rating interno per il calcolo del rischio di credito sul prodotto “cessioni del quinto”.

40 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

I. PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI DI ESERCIZIO Signori Azionisti, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2007 registra un utile al netto delle imposte di esercizio di euro 2.071.644,74 che proponiamo di ripartire come segue:

• Riserva legale (5%) € 103.582,24; • Riserva straordinaria € 468.062,50; • Dividendi € 1.500.000,00.

A conclusione della presente relazione, il Consiglio di Amministrazione desidera esprimere il più vivo ringraziamento al Collegio Sindacale ed alla società di revisione per l'assidua opera che nel corso dell'anno hanno svolto con competenza e scrupolosità. Grazie anche all'Autorità di Vigilanza per la collaborazione e la reale disponibilità manifestate nonché alle Associazioni cui partecipiamo, con particolare riferimento ad ABI, ASSBANK ed UFI, per l'attività di supporto svolta nell'interesse dell'intero settore. Come di consueto, infine, un ringraziamento particolare vada a tutti i dipendenti, ai clienti ed ai collaboratori esterni per la fattiva collaborazione prestata nell'espletamento della attività aziendale.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

42 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Schemi di Bilancio

44 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

10. Cassa e disponibilità liquide 54.843 59.98160. Crediti verso banche 8.864.926 3.092.51570. Crediti verso clientela 72.087.607 58.178.151

110. Attività materiali 8.065.613 8.300.017120. Attività immateriali 17.314 23.996

di cui: - avviamento

130. Attività fiscali 1.546.309 1.121.068a) correnti 1.517.555 1.099.508b) anticipate 28.754 21.560

150. Altre attività 2.571.697 2.192.618Totale attivo 93.208.309 72.968.346

PASSIVO10. Debiti verso banche 43.859.889 25.799.51420. Debiti verso clientela 12.175.673 13.958.63330. Titoli in circolazione 8.978.380 9.688.37980. Passività fiscali 2.521.512 1.736.467

a) correnti 2.265.704 1.537.490b) differite 255.808 198.977

100. Altre passività 9.411.619 7.453.790110. Trattamento di fine rapporto del personale 416.852 559.116120. Fondi per rischi e oneri 7.647 7.355

a) quiescenza ed obblighi similib) altri fondi 7.647 7.355

130. Riserve di valutazione 1.265.709 1.265.709160. Riserve 4.499.383 3.095.514180. Capitale 8.000.000 8.000.000200. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 2.071.645 1.403.869Totale passivo 93.208.309 72.968.346

31.12.2007 31.12.2006

31.12.2007 31.12.2006

SCHEMI DI BILANCIO 45

CONTO ECONOMICO

10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.292.233 2.642.24620. Interessi passivi e oneri assimilati (1.820.873) (1.474.845)30. Margine di interesse 471.360 1.167.401

40. Commissioni attive 21.497.706 13.958.61150. Commissioni passive (6.096.020) (3.121.870)60. Commissioni nette 15.401.686 10.836.741

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto (805.658) (16.922)a) crediti (805.658) (16.922)

120. Margine di intermediazione 15.067.388 11.987.220

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:

(123.406) 28.430

a) crediti (123.406) 28.430140. Risultato netto della gestione finanziaria 14.943.982 12.015.650

150. Spese amministrative (10.664.275) (8.859.900)a) spese per il personale (4.804.653) (3.913.672)b) altre spese amministrative (5.859.622) (4.946.228)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' materiali (395.761) (387.060)180. Rettifiche/riprese di valore nette su attivita' immateriali (9.233) (16.029)190. Altri oneri/proventi di gestione (10.588) 28.577200. Costi operativi (11.079.857) (9.234.412)

250. Utile (perdita) dell'operativita' corrente al lordo delle

imposte

3.864.125 2.781.238

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativita' corrente (1.792.480) (1.377.369)

270. Utile (perdita) dell'operativita' corrente al netto delle

imposte

2.071.645 1.403.869

290. Utile (perdita) d'esercizio 2.071.645 1.403.869

31.12.2007 31.12.2006

46 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

RENDICONTO FINANZIARIO

A. Attività operativa 2007 20061. Gestione 2.671.141 2.737.095

Interessi attivi incassati (+) 1.218.753 1.929.177Interessi passivi pagati (-) (1.731.143) (1.474.845)Dividendi e proventi simili (+) 0 0Commissioni nette (+/-) 15.203.976 8.884.189Spese per il personale (-) (4.760.333) (3.913.866)Altri costi (-) (6.383.962) (3.746.541)Altri ricavi (+) 511.942 417.795Imposte e tasse (-) (1.388.092) 641.187

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (19.956.945) (6.513.097)Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0 0Attività finanziarie valutate al fair value 0 6.912.517Attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0Crediti verso la clientela (13.909.456) (14.271.570)Crediti verso banche: a vista (2.806.633) 1.320.608Crediti verso banche: altri crediti (2.965.777) 0Altre attività (275.079) (474.652)

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 17.443.589 5.572.157Debiti verso banche: a vista (9.656.533) 10.313.527Debiti verso banche: altri debiti 27.717.019 (9.467.045)Debiti verso clientela (1.782.960) 690.008Titoli in circolazione (709.999) (246.821)Passività finanziarie di negoziazione 0 0Passività finanziarie valutate al fair value 0 0Altre passività 1.876.061 4.282.488

Liquidita' netta generata/assorbita dall'attivita' operativa 157.785 1.796.155

B. Attività di investimento1. Liquidità generata da: 0 0

Vendite di attività materiali 0 0Vendite di attività immateriali 0 0

2. Liquidità assorbita da: (162.923) (810.100)Acquisti di attività materiali (160.923) (805.598)Acquisti di attività immateriali (2.000) (4.501)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento (162.923) (810.100)C. Attività di provvista

Distribuzione dividendi e altre finalità 0 (1.000.000)Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 0 (1.000.000)

Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio (5.138) (13.945)

Riconciliazione

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 59.981 73.926Liquidità totale netta/generata assorbita nell'esercizio (5.138) (13.945)Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 0 0Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 54.843 59.981

SCHEMI DI BILANCIO 47

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

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Capitale a) Azioni ordinarie 8.000.000 8.000.000 8.000.000 b) Altre azioniSovrapprezzi di emissioneRiserve a) di utili 3.095.514 3.095.514 1.403.869 4.499.383 b) altreRiserve da valutazione a) Disponibili per la vendita b) Copertura flussi finanziari c) Altre 1.265.709 1.265.709 1.265.709 - Riserve da rivalutazione immobil 1.265.709 1.265.709 1.265.709 Strumenti di capitaleAzioni proprieUtile (perdita d'esercizio) 1.403.869 1.403.869 (1.403.869) 2.071.645 2.071.645 Patrimonio netto 13.765.091 13.765.092 2.071.645 15.836.737

Allocazione

risultato esercizio

precedente

Variazioni dell'esercizio

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48 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Nota Integrativa

6 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Indice

PREMESSA

PARTE A. POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI

VOCI DI BILANCIO

PARTE B. INFORMAZIONI SULLO STATO

PATRIMONIALE A. ATTIVO B. PASSIVO

PARTE C. INFORMAZIONI SUL CONTO

ECONOMICO

PARTE E. INFORMAZIONI SUI RISCHI E

SULLE RELATIVE POLITICHE DI

COPERTURA

PARTE F. INFORMAZIONI SUL

PATRIMONIO

PARTE H. OPERAZIONI CON PARTI

CORRELATE

52 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

PREMESSA La presente nota integrativa è composta, in conformità alla circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 della Banca d’Italia, dalle seguenti parti, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione aziendale:

• Parte A: Politiche Contabili • Parte B: Informazioni sullo Stato Patrimoniale • Parte C: Informazioni sul Conto Economico • Parte E: Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura • Parte F: Informazioni sul patrimonio • Parte H: Operazioni con parti correlate.

Non sono presenti, in quanto la banca non è tenuta alla loro presentazione, le seguenti parti:

• Parte D: Informativa di settore, in quanto obbligatoria solo per gli intermediari quotati • Parte G: Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda, in quanto la banca

non ha effettuato operazioni di questo tipo • Parte I: Accordi di pagamento basati su propri strumenti finanziari, in quanto la banca non ha

effettuato accordi di questo tipo.

NOTA INTEGRATIVA 53

PARTE A. POLITICHE CONTABILI

A.1 PARTE GENERALE

SEZIONE 1 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il bilancio della banca relativo all’esercizio 2007, in conformità al D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo gli International Financial Reporting Standard e gli International Accounting Standard (nel seguito “IFRS”, “IAS”) emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché secondo gli schemi e le regole di compilazione contenuti nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005. SEZIONE 2 PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalla Nota Integrativa. Inoltre, è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull’andamento della gestione. I prospetti contabili sono stati predisposti secondo i Principi contabili emanati dallo IASB (inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC) e omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e degli schemi e regole di compilazione contenuti nella Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005. Inoltre, a livello interpretativo e di supporto applicativo, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione Europea:

• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements dell'International

Accounting Standards Board (emanato dallo IASB nel 2001); • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti

predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati; • Documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo

italiano di contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI). I prospetti contabili sono redatti in unità di euro, la Nota Integrativa in migliaia di euro. Ai sensi dell'IFRS 1, le risultanze sono esposte a confronto con i dati dell’esercizio precedente. Il presente bilancio di esercizio è sottoposto a revisione contabile volontaria a cura della PricewaterhouseCoopers S.p.A. SEZIONE 3 EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO Come indicato nella Relazione sulla Gestione, non vi sono eventi da segnalare successivi alla data di riferimento del bilancio.

54 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 4 ALTRI ASPETTI

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d'esercizio La redazione del bilancio d'esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

• l'utilizzo di modelli valutativi per la quantificazione e la rilevazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti problematici e, in genere, delle altre attività finanziarie esposte in bilancio;

• la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri; • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d'esercizio. Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.

NOTA INTEGRATIVA 55

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO CREDITI I crediti comprendono le attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotate in un mercato attivo e che non sono classificate, sin dall'acquisizione, tra le attività finanziarie disponibili per la vendita o tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Al momento dell'erogazione i crediti in bonis con scadenze a medio e lungo termine sono iscritti in bilancio includendo nel valore di carico i costi/proventi accessori di diretta imputazione e vengono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. I crediti a breve termine, inclusi i pre-finanziamenti su operazioni di cessione del quinto dello stipendio, sono iscritti al costo, data la non rilevanza degli effetti dell'attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore di presumibile realizzo del portafoglio crediti è determinato considerando sia la specifica situazione di solvibilità dei debitori che presentino difficoltà nei pagamenti, sia la stima del tasso di recupero e del ritardo medio storicamente accertato dalla banca su posizioni similari. In dettaglio:

• sofferenze: i crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili sono valutati analiticamente;

• esposizioni incagliate: i crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che sia prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo sono valutati collettivamente su base storico-statistica;

• esposizioni scadute: le esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio, che alla data di chiusura del periodo presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 180 giorni, sono valutate collettivamente su base storico-statistica;

• esposizioni "in bonis": i crediti verso soggetti che non presentano, allo stato attuale, specifici rischi di insolvenza, sono iscritti al costo ammortizzato.

Per la determinazione dell'ammontare delle rettifiche di valore collettive sono previsti i seguenti passaggi metodologici:

• ripartizione del portafoglio crediti in funzione della tipologia di prodotto (cessioni del quinto e prestiti con delega);

• determinazione del tasso di perdita per singolo portafoglio, assumendo come riferimento l'esperienza storica della banca e tenendo conto dell'intervallo di tempo intercorrente tra l'evento che genera il default e la sua manifestazione formale mediante la classificazione fra i crediti problematici (cd. Loss confirmation period);

• determinazione del ritardo medio di incasso per le posizioni problematiche, in base a cui attualizzare il valore del portafoglio in esame.

Per la classificazione delle esposizioni deteriorate (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute) la banca fa riferimento alla normativa emanata in materia dalla Banca d'Italia, integrata con disposizioni interne, che fissano criteri e regole per il passaggio dei crediti nell'ambito delle distinte categorie di rischio. La classificazione fra le esposizioni deteriorate viene effettuata dalle funzioni centrali deputate al controllo e riscontro dei crediti. La determinazione del valore di presumibile realizzo delle esposizioni deteriorate assume come riferimento il valore attuale (Net Present Value) dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi delle esposizioni. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati (flussi finanziari attesi), delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.

56 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Per gli incassi stimati e le relative scadenze dei piani di rientro delle esposizioni deteriorate si fa riferimento alle ipotesi desunte da serie storico-statistiche interne e studi di settore. In ordine al tasso di attualizzazione degli incassi stimati nei piani di rientro delle esposizioni deteriorate, la banca utilizza i tassi contrattuali originari. Le svalutazioni, analitiche e collettive, sono rilevate mediante una "rettifica di valore", in diminuzione del valore iscritto nell'attivo dello stato patrimoniale, sulla base dei criteri sopra esposti e sono ripristinate mediante "riprese di valore" imputate alla voce di conto economico riferita alle rettifiche di valore nette su crediti, quando vengono meno i motivi che le hanno originate oppure si verificano recuperi superiori alle svalutazioni originariamente iscritte. In considerazione della metodologia utilizzata per la determinazione del presumibile valore di realizzo delle esposizioni deteriorate, il semplice decorso del tempo, con il conseguente avvicinamento alle scadenze previste per il recupero, implica una automatica riduzione degli oneri finanziari impliciti precedentemente imputati in riduzione dei crediti. In caso di cessione i crediti sono cancellati dal bilancio e gli utili (o le perdite) sono rilevati nel conto economico solo quando sono stati trasferiti all'acquirente tutti i rischi e benefici ad essi connessi. ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE Al 31 dicembre 2007 la banca non detiene alcuna attività classificata in tale categoria e, pertanto, non sussistono nello Stato Patrimoniale attività finanziarie che secondo lo IAS 39 debbano essere rilevate con l’imputazione dell’effetto della valutazione a conto economico. OPERAZIONI DI COPERTURA La banca non ha posto in essere nell’esercizio, né nel precedente, operazioni di copertura specifica o generica su attività o passività finanziarie. PARTECIPAZIONI La banca non detiene al 31 dicembre 2007 alcun tipo di partecipazione in altre società né ne ha detenute nel corso dell’esercizio 2007 e del precedente. ATTIVITÀ MATERIALI In linea generale, le attività materiali includono:

• immobili strumentali • impianti tecnici • mobili, macchine e attrezzature.

Si definiscono immobili strumentali gli immobili posseduti dalla banca (proprietaria) utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per fini amministrativi, con una vita utile superiore all'esercizio. Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, che comprende i costi accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese successive all'acquisto incrementano il valore contabile del bene o vengono rilevate come attività separate solo quando determinano un incremento dei benefici economici futuri derivanti dall'utilizzo degli investimenti. Le altre spese sostenute successivamente all'acquisto sono rilevate nel conto economico dell'esercizio nel quale sono state sostenute. Le attività materiali sono iscritte in bilancio al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di

NOTA INTEGRATIVA 57

valore; hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono soggette ad ammortamento a quote costanti in relazione alle loro residue possibilità di utilizzazione. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sottoposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali, viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento. Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. ATTIVITÀ IMMATERIALI Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale. Esse sono costituite da software sviluppato internamente o acquisito da terzi. Le attività immateriali originate da software acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a decorrere dall'ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile stimata. Qualora il valore recuperabile di tali attività risulti inferiore al valore di carico in bilancio, la differenza è iscritta nel conto economico. Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio. Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono le posizioni fiscali della banca nei confronti delle amministrazioni fiscali, a titolo sia di imposte sui redditi che di imposte indirette. In particolare, tali poste accolgono le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una prudenziale previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite o altri crediti d'imposta di esercizi precedenti per i quali la banca ha richiesto il rimborso alle autorità fiscali competenti. Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili, sono iscritte in bilancio nella misura in cui è probabile il loro recupero, sulla base della capacità della banca di generare con continuità redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con riferimento a tutte le differenze temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni. La fiscalità differita viene calcolata applicando le aliquote di imposizione stabilite dalle disposizioni di legge in vigore alle differenze temporanee tassabili, per cui esiste la probabilità di un effettivo sostenimento di imposte ed alle differenze temporanee deducibili, per cui

58 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

esiste una ragionevole certezza di recupero. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono sistematicamente valutate per tener conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote fiscali, sia di eventuali diverse situazione oggettive della società. Qualora le Attività e Passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito. Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IAS), le stesse vengono iscritte in contropartita del patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve di valutazione). FONDI PER RISCHI ED ONERI I Fondi per rischi ed oneri sono passività di ammontare o scadenza incerti che sono rilevate in bilancio se:

• la banca ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) per effetto di un evento passato; • è probabile l'esborso di risorse finanziarie per l'adempimento dell'obbligazione; • è possibile effettuare una stima attendibile del probabile esborso futuro.

Tra gli "altri fondi" sono inclusi gli stanziamenti appostati per la costituzione della riserva necessaria per l'erogazione dei premi di anzianità ai dipendenti, prevista al compimento del venticinquesimo e trentesimo anno di servizio. Tali stanziamenti sono stati determinati sulla base della perizia di un attuario indipendente adottando le metodologie previste dallo IAS 19. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO In applicazione dello IAS 19 il Trattamento di fine rapporto del personale fino al 31 dicembre 2006 è stato considerato come un “beneficio successivo alla fine del rapporto di lavoro” e classificato come “piano a benefici definiti”. Di conseguenza è stato iscritto in bilancio in base ad una stima effettuata con tecniche attuariali del’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti in cambio dell'attività lavorativa prestata nell'esercizio corrente e in quelli precedenti e l'attualizzazione di tali prestazioni al fine di determinare il valore attuale degli impegni della banca. A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D. Lgs. n. 252 del 5 dicembre 2005, le quote di Trattamento di fine rapporto maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono in azienda, mentre le quote maturande a partire dal 1 gennaio 2007 sono destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare ovvero a restare in azienda, la quale provvede a trasferirle al fondo gestito dall’Inps (cosiddetto Fondo di Tesoreria Inps). L’entrata in vigore della suddetta riforma ha comportato una modifica del trattamento contabile del fondo, in particolare:

• le quote di Trattamento di fine rapporto maturate al 31 dicembre 2006 si configurano come un “piano a benefici definiti” poiché è la banca che è obbligata a corrispondere al dipendente l’importo determinato ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile. Rispetto alla situazione ante riforma le ipotesi attuariali del modello per la valorizzazione della passività prevedono le ipotesi di incremento previste dal Codice Civile e non quelle stimate dall’attuario.

• La determinazione del valore attuale degli impegni della banca è stata effettuata da un attuario esterno con il "metodo dell'unità di credito proiettata" (Projected Unit Credit Method). Tale metodo, che rientra nell'ambito più generale delle tecniche relative ai cosiddetti "benefici maturati", considera ogni periodo di servizio prestato dai lavoratori presso l'azienda come una unità di diritto addizionale: la passività attuariale deve quindi essere quantificata sulla base delle sole anzianità maturate alla data di valutazione; pertanto, la passività totale viene di

NOTA INTEGRATIVA 59

norma riproporzionata in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati alla data di riferimento delle valutazioni e l'anzianità complessivamente raggiunta all'epoca prevista per la liquidazione del beneficio. A seguito della riforma la passività connessa al Trattamento di fine rapporto maturato è stata attuarialmente valutata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato, in quanto la prestazione da valutare può considerarsi interamente maturata;

• le quote di Trattamento di fine rapporto maturande dal 1 gennaio 2007 e versate al Fondo di Tesoreria Inps o a forme di previdenza complementare si configurano come “piani a contribuzione definita”. L’importo delle quote è quindi determinato sulla base dei contributi dovuti, senza l’applicazione di metodologie di calcolo attuariale.

In conseguenza della modifica normativa è stata effettuata la valutazione della passività esistente al 31 dicembre 2006 con le nuove metodologie attuariali. La differenza rilevata è stata interamente imputata al conto economico, in base al paragrafo 109 dello IAS19, secondo cui gli utili o le perdite sulla riduzione di un piano a benefici definiti devono essere rilevati nel momento in cui si verificano. DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela accolgono tutte le forme tecniche di provvista interbancaria e con clientela (depositi, conti correnti, finanziamenti). L'iscrizione iniziale in bilancio dei debiti e titoli in circolazione è effettuata in misura pari al fair value delle passività, normalmente coincidente con le somme raccolte o con il prezzo di emissione dei titoli, incrementati degli oneri/proventi direttamente imputabili alle passività. I Debiti ed i Titoli in circolazione sono valutati al costo ammortizzato con il metodo del tasso di interesse effettivo, ad eccezione delle poste a vista e a breve termine iscritte al costo. Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Le passività subordinate sono rilevate in questa sezione nella voce corrispondente alla forma tecnica utilizzata. PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE La società non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, passività finanziarie di negoziazione. PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE La società non detiene, né ha detenuto nel corso dell’esercizio, passività finanziarie valutate al fair value. OPERAZIONI IN VALUTA La società non detiene attività e passività denominate in divisa estera o ad essa indicizzate, né ha compiuto alcuna operazione "fuori bilancio" su valute estere. ALTRE INFORMAZIONI

Ratei e Risconti I ratei ed i risconti, che misurano oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività, sono iscritti in bilancio, ove possibile, ad integrazione delle attività e passività a cui si riferiscono.

60 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Spese per migliorie su beni di terzi I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà sono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia, sono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto. Costi e ricavi Gli interessi, le commissioni attive e passive nonché tutti gli altri costi e ricavi sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale con la correlativa rilevazione dei ratei e risconti attivi e passivi. Le commissioni attive afferenti le operazioni di estinzione anticipata e cessione “pro soluto” del credito interessano interamente il conto economico dell’esercizio in cui tali operazioni si manifestano.

NOTA INTEGRATIVA 61

PARTE B. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE A. ATTIVO SEZIONE 1 CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10

1.1 CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE (Tabella 1.1 B.I.) 2007 2006

a) cassa 55 60 b) depositi liberi presso banche centrali

Totale 55 60 SEZIONE 2 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - VOCE 20 In bilancio non sono presenti attività finanziarie detenute per la negoziazione. SEZIONE 3 ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL “FAIR VALUE” - VOCE 30 In bilancio non sono presenti attività finanziarie valutate al “fair value”. SEZIONE 4 ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - VOCE 40 In bilancio non sono presenti attività finanziarie disponibili per la vendita. SEZIONE 5 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA — VOCE 50 In bilancio non sono presenti attività finanziarie detenute sino alla scadenza.

62 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 6 CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60 6.1 CREDITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA Voci/Valori (Tabella 6.1 B.I.) 2007 2006

A. Crediti verso banche centrali1. Depositi vincolati2. Riserva obbligatoria3. Pronti contro termine attivi4. Altri

B. Crediti verso banche 8.865 3.093 1. Conti correnti e depositi liberi 5.694 2.888 2. Depositi vincolati 3.171 205 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Locazione finanziaria 3.3 Altri4. Titoli di debito: 4.1 strutturati 4.2 altri5. Attività deteriorate6. Attività cedute e non cancellate

Totale (valore di bilancio) 8.865 3.093

Totale (fair value) 8.865 3.093 6.2 CREDITI VERSO BANCHE: ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA La banca non detiene in portafoglio a fine esercizio, né ha detenuto nel corso dello stesso e del precedente, crediti verso banche oggetto di copertura specifica. SEZIONE 7 CREDITI VERSO CLIENTELA - VOCE 70 7.1 CREDITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA Tipologia Operazioni/Valori (Tabella 7.1 B.I.) 2007 2006

1. Conti correnti 180 177 2. Pronti contro termine3. Mutui 91 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 4.460 1.833 5. Locazione finanziaria6. Factoring7. Altre operazioni 66.668 55.455 8. Titoli di debito 8.1 Titoli Strutturati 8.2 Altri titoli di debito9. Attività deteriorate 689 713 10. Attività cedute non cancellate

Totale (valore di bilancio) 72.088 58.178

Totale (fair value) 72.088 58.178 Nella voce “altre operazioni” sono ricompresi:

NOTA INTEGRATIVA 63

• 65.394 mila euro nei confronti della società Consumo Finance Srl, come corrispettivo della cessione prosoluto di crediti per cessioni del quinto e prestiti con delega;

• 310 mila euro nei confronti di Deutsche Bank per il prezzo differito relativo a cessioni prosoluto di crediti per cessioni del quinto e prestiti con delega;

• 22 mila euro nei confronti della Società Lavoro Finance Srl, come linee di liquidità connessa all’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti posta in essere dalla banca negli esercizi 2004 e 2005;

• 227 mila euro a fronte di quote da incassare da clienti per operazioni di cessione del quinto e prestiti con delega erogate per conto terzi dietro concessione di plafond;

• 441 mila euro a fronte di anticipi erogati nei confronti della clientela su pratiche di cessione del quinto e prestiti con delega non ancora perfezionate nell’iter di delibera.

• 242 mila euro per altre forme di finanziamento. 7.2 CREDITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE PER DEBITORI/EMITTENTI Tipologia Operazioni/Valori (Tabella 7.2 B.I.) 2007 2006

1. Titoli di debitoa) Governi b) Altri enti pubblicic) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri

2. Finanziamenti verso: 71.399 57.465 a) Governi b) Altri enti pubblicic) Altri soggetti 71.399 57.465 - imprese non finanziarie 2 69 - imprese finanziarie 65.896 54.375 - assicurazioni - altri 5.501 3.021

3. Attività deteriorate 689 713 a) Governi b) Altri enti pubblicic) Altri soggetti 689 713 - imprese non finanziarie 15 13 - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 674 700

6. Attività cedute non cancellate

a) Governi b) Altri enti pubblicic) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri

Totale 72.088 58.178

64 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

7.3 CREDITI VERSO CLIENTELA: ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA La banca non detiene in portafoglio a fine esercizio, né ha detenuto nel corso dello stesso e del precedente, crediti verso clientela oggetto di copertura specifica. 7.4 LOCAZIONE FINANZIARIA La banca non ha in corso a fine esercizio, né ha stipulato, nel corso dello stesso né del precedente, contratti di locazione finanziaria su beni immobili o mobili. SEZIONE 8 DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 80 La banca non detiene in portafoglio a fine esercizio, né ha stipulato nel corso dello stesso e del precedente, contratti derivati di copertura di specifiche attività o passività finanziarie. SEZIONE 9 ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI

COPERTURA GENERICA — VOCE 90 In bilancio non sono presenti adeguamenti di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica. SEZIONE 10 LE PARTECIPAZIONI - VOCE 100 La banca non detiene a fine esercizio, né ha detenuto, nel corso dello e del precedente, partecipazioni in altre società.

NOTA INTEGRATIVA 65

SEZIONE 11 ATTIVITÀ MATERIALI - VOCE 110 11.1 ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL COSTO

Attività/Valori (Tabella 11.1 B.I.) 2007 2006

A. Attività ad uso funzionale

1.1 di proprietà 8.066 8.300 a) terreni b) fabbricati 7.401 7.493 c) mobili 347 395 d) impianti elettronici 132 181 e) altre 186 231

1.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre

Totale A 8.066 8.300

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili

2.2 acquisite in locazione finanziaria a) terreni b) fabbricati c) mobili

Totale B

Totale (A + B) 8.066 8.300 11.2 ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE DELLE ATTIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE O

RIVALUTATE In bilancio non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate.

66 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

11.3 ATTIVITÀ MATERIALI AD USO FUNZIONALE: VARIAZIONI ANNUE

(Tabella 11.3 B.I.) Terreni Fabb.ti MobiliIm.ti

elettr.ciAltre Totale

A. Esistenze iniziali lorde 7.607 930 504 561 9.602 A.1 Riduzioni di valore totali nette (114) (535) (323) (330) (1.302)A.2 Esistenze iniziali nette 7.493 395 181 231 8.300

B. Aumenti 22 65 20 55 161 B.1 Acquisti 65 20 55 139B.2 Spese per migliorie capitalizzate 22 22B.3 Riprese di valoreB.4 Variazioni positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economicoB.5 Differenze positive di cambioB.6 Trasferimento di immobili detenuti a scopo di investimentoB.7 Altre variazioni

C. Diminuzioni (114) (113) (68) (100) (395)C.1 VenditeC.2 Ammortamenti (114) (113) (68) (100) (395)C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economicoC.4 Variazioni negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economicoC.5 Differenze negative di cambioC.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissioneC7. Altre variazioni

D. Rimanenze finali nette 7.401 347 132 186 8.066 D.1 Riduzioni di valore totali nette (229) (648) (392) (429) (1.698)D.2 Rimanenze finali lorde 7.630 995 524 615 9.764

E. Valutazione al costo 7.401 347 132 186 8.066 11.4 ATTIVITÀ MATERIALI DETENUTE A SCOPO DI INVESTIMENTO: VARIAZIONI ANNUE In bilancio non sono presenti attività materiali detenute a scopo di investimento.

NOTA INTEGRATIVA 67

SEZIONE 12 ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120 12.1 ATTIVITÀ IMMATERIALI: COMPOSIZIONE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ

Durata

limitata

Durata

illimitata

Durata

limitata

Durata

illimitata

A.1 Avviamento

A.2 Altre attività immateriali 17 24 A.2.1. Attività valutate al costo: 17 24 a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività 17 24 A.2.2. Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività

Totale 17 24

Attività/Valori (Tabella 12.1 B.I.)

2007 2006

Tra le altre attività sono compresi software acquistati da terzi, il cui ammortamento è determinato sulla base della durata contrattuale delle licenze.

68 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

12.2 ATTIVITÀ IMMATERIALI: VARIAZIONI ANNUE

(Tabella 12.2 B.I.)

Limitata Illimitata Limitata Illimitata

A. Esistenze iniziali lorde 113 113 A.1 Riduzioni di valore totali nette (89) (89)

A.2 Esistenze iniziali nette 24 24

B. Aumenti 2 2 B.1 Acquisti 2 2B.2 Incrementi di attività immateriali interneB.3 Riprese di valoreB.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - patrimonio netto - conto economicoB.5 Differenze positive di cambioB.6 Altre variazioni

C. Diminuzioni (9) (9)C.1 VenditeC.2 Rettifiche di valore (9) (9)C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - Ammortamenti - Svalutazioni + patrimonio netto + conto economicoC.4 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - b conto economicoC.5 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissioneC.6 Differenze negative di cambioC.7 Altre variazioni

D. Rimanenze finali nette 17 17 D.1 Riduzioni di valore totali nette (98) (98)

E. Rimanenze finali lorde 115 115

F. Valutazione al costo 17 17

Altre attività

immateriali:

generate

internamente

Altre attività

immateriali:

altre

Avv

iam

en

to

To

tale

SEZIONE 13 LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 E VOCE 80 13.1 ATTIVITÀ PER IMPOSTE ANTICIPATE: COMPOSIZIONE Anticipate (composizione) 2007 2006

1. Fondi per il personale 2 2 2. Differenze temporanee su compensi agli amministratori 6 8 3. Differenze temporanee su spese di rappresentanza deducibili 21 11

Totale 29 22

NOTA INTEGRATIVA 69

13.2 PASSIVITÀ PER IMPOSTE DIFFERITE: COMPOSIZIONE Differite (composizione) 2007 2006

1. Eliminazione Fondo Rischi su crediti (FTA) 26 32 2. Svalutazione crediti 200 163 3. Differenze temporanea su valutazione IAS 19 del TFR 30 4

Totale 256 199 13.3 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO

ECONOMICO) Anticipate (contropartita Conto economico) (Tabella 13.3 B.I.) 2007 2006

1. Importo iniziale 22 171

2. Aumenti 21 32.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 21 3 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 21 32.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni (14) (152)3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (12) (152) a) rigiri (12) (152) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili3.2 Riduzione di aliquote fiscali (2)3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 29 22

70 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

13.4 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO)

Differite (contropartita Conto economico) (Tabella 13.4 B.I.) 2007 2006

1. Importo iniziale 199 138

2. Aumenti 92 732.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 92 73 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore 12 d) altre 80 73 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti

3. Diminuzioni (35) (12)3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (12) a) rigiri (12) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili3.2 Riduzione di aliquote fiscali (35)3.3 Altre diminuzioni

4. Importo finale 256 199 13.5 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO

NETTO) In bilancio non sono rilevate variazioni di fiscalità anticipata in contropartita del patrimonio netto. 13.6 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO

NETTO) In bilancio non sono rilevate variazioni di fiscalità differita in contropartita del patrimonio netto. SEZIONE 14 ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI

DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE In bilancio non sono presenti attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate.

NOTA INTEGRATIVA 71

SEZIONE 15 ALTRE ATTIVITÀ - VOCE 150 15.1 ALTRE ATTIVITÀ: COMPOSIZIONE Altre attività - Composizione 2007 2006

1. Partite in corso lavorazione 63 97 2. Dep. Cauzionali 109 100 3. Anticipi concessi 347 155 4. Servizi prestati a terzi 1.074 523 5. Crediti vs Ist. Previdenziali 10 9 6. Ristrutt.ni su beni terzi 437 456 7. Ratei e risconti - altri 329 392 8. Altri crediti 203 462

Totale 2.572 2.193 Nella sottovoce ratei e risconti altri, sono comprese partite creditorie relative a costi sospesi, in quanto di competenza dell’esercizio successivo o non attribuibili distintamente ad altre voci specifiche.

72 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

B. PASSIVO SEZIONE 1 DEBITI VERSO BANCHE - VOCE 10 1.1 DEBITI VERSO BANCHE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA Tipologia operazioni / Valori (Tabella 1.1 B.I.) 2007 2006

1. Debiti verso banche centrali

2. Debiti verso banche 43.860 25.800 2.1 Conti correnti e depositi liberi 657 10.314 2.2 Depositi vincolati 7.086 2.3 Finanziamenti 43.203 8.400 2.3.1 Locazione finanziaria 2.3.2 Altri 43.203 8.400 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali2.5 Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio 2.5.1 Pronti contro termine passivi 2.5.2 Altre2.6 Altri debiti

Totale (valore di bilancio) 43.860 25.800

Totale (fair value) 43.860 25.800 1.2 DETTAGLIO DELLA VOCE 10 “DEBITI VERSO BANCHE”: DEBITI SUBORDINATI In bilancio non sono presenti debiti subordinati verso altri istituti di credito. 1.3 DETTAGLIO DELLA VOCE 10 “DEBITI VERSO BANCHE”: DEBITI STRUTTURATI In bilancio non sono presenti debiti strutturati verso altri istituti di credito. 1.4 DEBITI VERSO BANCHE: DEBITI OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA In bilancio non sono presenti debiti verso altri istituti di credito oggetto di copertura specifica. 1.5 DEBITI PER LOCAZIONE FINANZIARIA In bilancio non sono presenti debiti verso altri istituti di credito per locazione finanziaria di mobili o immobili.

NOTA INTEGRATIVA 73

SEZIONE 2 DEBITI VERSO CLIENTELA - VOCE 20 2.1 DEBITI VERSO CLIENTELA: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA Tipologia operazioni / Valori (Tabella 2.1 B.I.) 2007 2006

1. Conti correnti e depositi liberi 12.071 13.639 2. Depositi vincolati3. Fondi di terzi in amministrazione4.Finanziamenti 4.1 Locazione finanziaria 4.2 Altri5. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali6. Passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio 6.1 Pronti contro termine passivi 6.2 Altre7. Altri debiti 105 320

Totale (valore di bilancio) 12.176 13.959

Totale (fair value) 12.176 13.959 2.2 DETTAGLIO DELLA VOCE 20 “DEBITI VERSO CLIENTELA”: DEBITI SUBORDINATI In bilancio non sono presenti debiti subordinati verso clientela. 2.3 DETTAGLIO DELLA VOCE 20 “DEBITI VERSO CLIENTELA”: DEBITI STRUTTURATI In bilancio non sono presenti debiti strutturati verso verso clientela. 2.4 DEBITI VERSO CLIENTELA: DEBITI OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA In bilancio non sono presenti debiti verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 DEBITI PER LOCAZIONE FINANZIARIA In bilancio non sono presenti debiti per locazione finanziaria di mobili o immobili.

74 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 3 TITOLI IN CIRCOLAZIONE - VOCE 30 3.1 TITOLI IN CIRCOLAZIONE: COMPOSIZIONE MERCEOLOGICA

Valore

bilancio

Fair

value

Valore

bilancio

Fair

value

A. Titoli quotati1. Obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre2. Altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri

B. Titoli non quotati 8.978 8.978 9.688 9.688 1. Obbligazioni 7.490 7.490 8.284 8.284 1.1 strutturate 1.2 altre 7.490 7.490 8.284 8.284 2. Altri titoli 1.488 1.488 1.405 1.405 2.1 strutturati 2.2 altri 1.488 1.488 1.405 1.405

Totale 8.978 8.978 9.688 9.688

Tipologia titoli / Valori (Tabella 3.1 B.I.)

2007 2006

3.2 DETTAGLIO DELLA VOCE 30 “TITOLI IN CIRCOLAZIONE”: TITOLI SUBORDINATI

Importo in

bilancio

31/12/2007

Importo in

valuta

originaria

Tasso di

interesse

Data di

emissione

Data di

scadenza

Importo in

bilancio

31/12/2006

Prestito subordinato in euro IT0003843429 5.060 5.060 variabile 20/04/2005 20/04/2010 5.050 Prestito subordinato in euro IT0003933402 2.430 2.430 variabile 20/10/2005 20/10/2010 3.234

Totale 7.490 7.490 8.284 Nell’esercizio 2005, la banca ha emesso due prestiti obbligazionari subordinati. Il primo prestito, IT0003843429, ha le caratteristiche di seguito esplicitate:

• durata: 5 anni; • interessi: indicizzati all'Euribor 6 mesi maggiorato di 150 punti base, pagabili in via semestrale

posticipata; • rimborso: alla pari integrale alla scadenza.

Il secondo prestito, IT0003933402, ha le caratteristiche di seguito esplicitate:

• durata: 5 anni; • interessi: indicizzati all'Euribor 6 mesi maggiorato di 175 punti base, pagabili in via semestrale

posticipata; • rimborso: in quote annuali costanti per 800 mila euro a partire dal 20/10/2006 alla data di

scadenza. Per entrambi la clausola di subordinazione prevede che in caso di liquidazione della banca, il prestito verrà rimborsato solo dopo aver soddisfatto tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati, ma con prelazione rispetto ai soci della banca.

NOTA INTEGRATIVA 75

3.3 TITOLI IN CIRCOLAZIONE: TITOLI OGGETTO DI COPERTURA SPECIFICA In bilancio non sono presenti titoli emessi dalla banca oggetto di copertura specifica. SEZIONE 4 PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - VOCE 40 Non sono presenti in bilancio passività finanziarie classificate come “di negoziazione”. SEZIONE 5 PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE — VOCE 50 In bilancio non sono presenti passività finanziarie valutate al fair value. SEZIONE 6 DERIVATI DI COPERTURA - VOCE 60 In bilancio non sono presenti derivati a copertura specifica di attività o passività finanziarie in portafoglio della banca. SEZIONE 7 ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO

DI COPERTURA GENERICA — VOCE 70 In bilancio non sono presenti adeguamenti di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica. SEZIONE 8 PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 80 Le indicazioni in materia di passività fiscali sono riportate nella parte B - Attivo - Sezione 13 della presente nota integrativa. SEZIONE 9 PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE — VOCE 90 In bilancio non sono presenti passività associate ad attività in via di dismissione.

76 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 10 ALTRE PASSIVITÀ - VOCE 100 10.1 ALTRE PASSIVITÀ: COMPOSIZIONE Altre passività - Composizione 2007 2006

1. Partite in corso di lavorazione 20 2 2. Debiti verso compagnie assicurative 2.261 1.283 3. Debiti verso fornitori 1.757 1.404 4. Debiti per quote da riversare 1.882 1.879 5. Debiti verso istituti previdenziali 211 144 6. Debiti verso il perosnale per ferie e permessi non goduti 168 124 7. Ratei e Risconti - altri 283 309 8. Altre partite debitorie 2.830 2.310

Totale 9.412 7.454 SEZIONE 11 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - VOCE 110 11.1 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE: VARIAZIONI ANNUE (Tabella B.I. 11.1) 2007 2006

A. Esistenze iniziali 559 442

B. Aumenti 221 173 B.1 Accantonamenti dell'esercizio 27 173 B.2 Altre variazioni in aumento 194

C. Diminuzioni (363) (56)C.1 Liquidazioni effettuate (82) (6)C.2 Altre variazioni in diminuzione (281) (50)

Totale 417 559 11.2 ALTRE INFORMAZIONI La valutazione del Fondo Trattamento di fine rapporto, in base a quanto premesso nella parte A della Nota Integrativa, è stata effettuata secondo la metodologia di calcolo schematizzata nelle seguenti fasi:

• proiezione, per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del Fondo Trattamento di fine rapporto già accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione;

• determinazione, per ciascun dipendente, dei pagamenti probabilizzati del Fondo Trattamento di fine rapporto che dovranno essere effettuati dalla banca in caso di uscita del dipendente a causa di licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;

• attualizzazione alla data di valutazione di ciascun pagamento probabilizzato. Ai fini dei calcoli si è ipotizzato un tasso di inflazione annuo costante pari al 2%, un tasso di rivalutazione pari al 75% dell’inflazione maggiorata di 150 p.b. (così come stabilito dall’art. 2120 del Codice Civile) nonché una mortalità allineata con la tavola di sopravvivenza ISTAT 2000 della popolazione italiana. Dato che le quote maturande non confluiscono più in azienda non è stato necessario ipotizzare i tassi di incremento salariale. Il tasso annuo di attualizzazione adottato per le elaborazioni è stato determinato coerentemente con il

NOTA INTEGRATIVA 77

paragrafo 78 dello IAS 19. Per la valutazione al 31 dicembre 2007 è stato utilizzato un tasso annuo costante pari al 4,82%, come tasso risk free ottenuto mediante regressione polinomiale sui vettori di TIR e Duration dei Titoli di Stato a tasso fisso quotati sul mercato italiano al termine di dicembre 2007. Le altre variazioni in aumento sono costituite dalle quote di TFR versate al Fondo di Tesoreria Inps e ai fondi di previdenza complementari. SEZIONE 12 FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 120 12.1 FONDI PER RISCHI E ONERI: COMPOSIZIONE

Voci / Valori (Tabella 12.1 B.I.) 2007 2006

1. Fondi di quiescienza aziendali

2. Altri fondi per rischi ed oneri 8 7 2.1 controversie legali 2.2 oneri per il personale 8 7 2.3 altri

Totale 8 7 12.2 FONDI PER RISCHI E ONERI: VARIAZIONI ANNUE

(Tabella 12.2 B.I.)Fondi di

quiescienzaAltri fondi Totale

A. Esistenze iniziali 7 7

B. Aumenti 1 B.1 Accantonamento dell'esercizioB.2 Variazioni dovute al passare del tempoB.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di scontoB.4 Altre variazioni in aumento 1

C. DiminuzioniC.1 Utilizzo nell'esercizioC.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di scontoC.3 Altre variazioni in diminuzione

D. Rimanenze finali 8 7 12.3 FONDI DI QUIESCENZA AZIENDALI A PRESTAZIONE DEFINITA In bilancio non sono presenti tali tipologie di fondi per il personale. 12.4 FONDI PER RISCHI E ONERI - ALTRI FONDI Gli "altri fondi" comprendono gli esborsi stimati a fronte di oneri per il personale, per la costituzione della riserva necessaria per l'erogazione dei premi di anzianità ai dipendenti, prevista al compimento del venticinquesimo e trentesimo anno di servizio. In particolare, gli stanziamenti a fronte dei premi di anzianità sono stati determinati sulla base della perizia di un attuario indipendente adottando le metodologie previste dallo IAS 19. Attese le caratteristiche dell'impegno della banca, non è applicabile il metodo del "corridoio"; pertanto sono iscritti in bilancio gli utili e perdite attuariali indipendentemente dalla loro entità.

78 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 13 AZIONI RIMBORSABILI In bilancio non sono presenti azioni rimborsabili. SEZIONE 14 PATRIMONIO DELL’IMPRESA - VOCE 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200 14.1 PATRIMONIO DELL’IMPRESA: COMPOSIZIONE Voci / Valori (Tabella 14.1 B.I.) 2007 2006

1. Capitale 8.000 8.000 2. Sovrapprezzi di emissione3. Riserve 4.499 3.096 4. (Azioni proprie)5. Riserve da valutazione 1.266 1.266 6. Strumenti di capitale7. Utile (Perdita) d'esercizio 2.072 1.404

Totale 15.837 13.765 14.2 “CAPITALE” E “AZIONI PROPRIE”: COMPOSIZIONE

Voci / Valori (Tabella 14.2 B.I.)Numero

(unità)

Valore

nominale

(€/mgl)

A. Capitale sociale 8.000.000 8.000 - azioni ordinarie 8.000.000 8.000 B. Azioni proprie

NOTA INTEGRATIVA 79

14.3 CAPITALE - NUMERO AZIONI: VARIAZIONI ANNUE Voci / Tipologie (Tabella 14.3 B.I.) Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 8.000.000 - interamente liberate 8.000.000 - non interamente liberateA.1 Azioni proprie

B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 8.000.000 -

B. Aumenti

B.1 Nuove emissioni

- a pagamento:

- operazioni di aggregazioni di imprese

- conversione di obbligazioni

- esercizio di warrant

- altre

- a titolo gratuito:

- a favore di dipendenti

- a favore degli amministratori

- altre

B.2 Vendita di azioni proprie

B.3 Altre variazioni

C. Diminuzioni

C.1 Annullamento

C.2 Acquisto di azioni proprie

C.3 Operazioni di cessione di imprese

C.4 Altre variazioni

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 8.000.000

D.1 Azioni proprie (+) -

D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 8.000.000

- interamente liberate 8.000.000

- non interamente liberate

14.5 RISERVE DI UTILI: ALTRE INFORMAZIONI

Voci / Tipologie

(Tabella 14.5 B.I)Legale Statutarie

Riserva

azioni

proprie

Utili portati

a nuovoAltre riserve

A. Esistenti iniziali 308 2.787

B. Aumenti 71 1.334 B.1 Attribuzioni di utili 71 1.334 B.2 Altre variazioni

C. Diminuzioni C.1 Utilizzi - copertura perdite - distribuzione - trasferimento a capitale C.2 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 379 4.121

80 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

14.7 RISERVE DI VALUTAZIONE: COMPOSIZIONE Voci / Componenti (Tabella 14.7 B.I.) 2007 2006

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita2. Attività materiali3. Attività immateriali4. Copertura di investimenti esteri5. Copertura di flussi finanziari6. Differenze di cambio7. Attività non correnti in via di dismissione8. Leggi speciali di rivalutazione 1.266 1.266

Totale 1.266 1.266 14.8 RISERVE DI VALUTAZIONE: VARIAZIONI ANNUE

Voci / Tipologie

(Tabella 14.8 B.I.)

Attività

finanziarie

disponibili

per la

vendita

Attività

materiali

Attività

imm.li

Copertura

di

inv.menti

esteri

Copertura

di flussi

finanziari

Differenze

di cambio

Attività non

correnti in

via di

dismissione

Leggi

speciali di

rival.ne

A. Esistenti iniziali 1.266

B. Aumenti B.1 Incrementi di Fair value B.2 Altre variazionii

C. Diminuzioni C.1 Riduzioni di Fair value C.2 Altre variazioni

D. Rimanenze finali 1.266

NOTA INTEGRATIVA 81

SEZIONE 15 ALTRE INFORMAZIONI 15.1 GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI Operazioni (Tabella 15.1 B.I.) 2007 2006

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 6.235 11.558 a) Banche b) Clientela 6.235 11.558

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 273 243 a) Banche b) Clientela 273 243

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 19 18 a) Banche 19 18 i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 19 18 b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti

5) Attività costituite in garanzie di obbligazioni di terzi

6) Altri impegni

Totale 6.527 11.819 15.2 ATTIVITÀ COSTITUITE A GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI In bilancio non sussistono attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni.

82 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

PARTE C. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO SEZIONE 1 GLI INTERESSI - VOCE 10 E 20 1.1 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE

Titoli di

debito

Finanzia-

menti

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie disponibili per la vendita3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza4. Crediti verso banche 293 293 137 5. Crediti verso clientela 1.967 32 1.999 2.505 value7. Derivati di coperturacancellate9. Altre attività

Totale 2.260 32 2.292 2.642

Totale

2007

Totale

2006

Voci / Forme tecniche

(Tabella 1.1 B.I.)

Attività finanziarie in

bonisAttività

finanziarie

deteriorate

Altre

attività

1.4 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI: COMPOSIZIONE

Voci / Forme tecniche (Tabella 1.4 B.I.) Debiti TitoliAltre

passività

Totale

2007

Totale

2006

1. Debiti verso banche (804) (804) (630)2. Debiti verso clientela (501) (501) (400)3. Titoli in circolazione (509) (509) (436)4. Passività finanziarie di negoziazione5. Passività finanziarie valutate al fair valuecedute non cancellate7. Altre passività (7) (7) (9)8. Derivati di copertura

Totale (1.305) (509) (7) (1.821) (1.475)

NOTA INTEGRATIVA 83

SEZIONE 2 LE COMMISSIONI - VOCE 40 E 50 2.1 COMMISSIONI ATTIVE: COMPOSIZIONE Tipologi Servizi / Valori (Tabella 2.1 B.I.) 2007 2006

a) garanzie rilasciate 3 1 b) derivati su creditic) servizi di gestione intermediazione e consulenza 3.708 1.931 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni patrimoniali 3.1 individuali 3.2 collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. raccolta ordini 8. attività di consulenza 9. distribuzione di servizi di terzi 3.708 1.931 9.1 gestioni patrimoniali 9.1.1 individuali 9.1.2 collettive 9.2 prodotti assicurativi 1.065 548 9.3 altri prodotti 2.643 1.383 d) servizi di incasso e pagamento 8 6 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 31 39 f) servizi per operazioni di factoringg) esercizio di esattorie e ricevitorieh) altri servizi 17.748 11.981

Totale 21.498 13.959 La sottovoce h) comprende: Tipologi Servizi / Valori 2007 2006

1. Commissioni su crediti ceduti 10.051 7.507 2. Commissioni istruttoria 1.853 1.265 3. Commissioni su c/c 2 4 4. Commissioni per gestione crediti ceduti prosoluto 37 8 5. Diritti di estinzione anticipata 100 167 6. Commissioni su plafond 49 84 7. Recupero provvigioni a mediatori creditizi 5.656 2.947

Totale 17.748 11.981

84 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

2.2 COMMISSIONI ATTIVE: CANALI DISTRIBUTIVI DEI PRODOTTI E SERVIZI Canali / Valori (Tabella 2.2 B.I.) 2007 2006

a) presso i propri sportelli: 3.707 1.933 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi 3.707 1.933

b) offerta fuori sede: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi

c) altri canali distributivi 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi

Totale 3.707 1.933 2.3 COMMISSIONI PASSIVE: COMPOSIZIONE Servizi / Valori (Tabella 2.3 B.I.) 2007 2006

a) garanzie ricevute (1) (1)b) derivati su creditic) servizi di gestione e intermediazione (5.919) (2.998) 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni patrimoniali 3.1 portafoglio proprio 3.2 portafoglio terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (5.919) (2.998)d) servizi di incasso e pagamento (7) (4)e) altri servizi (169) (119)

Totale (6.096) (3.122) SEZIONE 3 DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - VOCE 70 In bilancio non sono presenti componenti positivi di reddito della tipologia indicata. SEZIONE 4 IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - VOCE 80 In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata. SEZIONE 5 IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA - VOCE 90 In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata.

NOTA INTEGRATIVA 85

SEZIONE 6 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - VOCE 100 6.1 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO: COMPOSIZIONE

Utili PerditeRisultato

nettoUtili Perdite

Risultato

netto

Attività finanziarie1. Crediti verso banche2. Crediti verso la clientela (806) (806) (17) (17)la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamentialla scadenza

Totale attività (806) (806) (17) (17)

Passività finanziarie1. Debiti verso banche2. Debiti verso clientela3. Titoli in circolazione

Totale passività

Voci / Componenti reddituali

(Tabella 6.1 B.I.)

2007 2006

Le perdite sopra riportate derivano dalla differenza tra il valore di bilancio al costo ammortizzato dei crediti ceduti e il controvalore di cessione, determinato attraverso l’attualizzazione al prezzo di acquisto, fissato con la controparte per tutto il 2007 al 5,25% e fino ad un portafoglio crediti complessivo di 120 milioni di euro ( in deroga al contratto quadro che prevede tasso di mercato pari all’IRS a 4 anni + spread 130 b.p.) dei crediti ceduti pro-soluto in corso dell’esercizio. SEZIONE 7 IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

VALUTATE AL FAIR VALUE - VOCE 110 7.1 VARIAZIONE NETTA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ PASSIVITÀ FINANZIARIE

VALUTATE AL FAIR VALUE: COMPOSIZIONE In bilancio non sono presenti componenti positivi o negativi di reddito della tipologia indicata.

86 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 8 LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - VOCE 130

8.1 RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORIAMENTO DI CREDITI:

COMPOSIZIONE

Ca

nce

lla

-

zio

ni

Alt

re

Da

inte

res

si

Alt

re

rip

res

e

Da

inte

res

si

Alt

re

rip

res

e

A. Crediti verso bancheB. Crediti verso clientela (85) (70) (3) 35 (123) 28

C. Totale (85) (70) (3) 35 (123) 28

2006

Specifiche

Di

po

rta

fog

lio

Specifiche

2007Operazioni / Componenti

reddituali (Tabella 8.1 B.I.)

Rettifiche di valore RIprese di valore

Di portafoglio

SEZIONE 9 LE SPESE AMMINISTRATIVE - VOCE 150 9.1 SPESE PER IL PERSONALE: COMPOSIZIONE Tipologie di spese / Valori (Tabella 9.1 B.I.) 2007 2006

1) Personale dipendente (4.143) (3.255) a) salari e stipendi (3.154) (2.435) b) oneri sociali (808) (629) c) indennità di fine rapporto d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto (132) (158) f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - - - a contribuzione definita - a prestazione definita g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a prestazione definita h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti (49) (33)

2) Altro personale (80) (81)

3) Amministratori (582) (578)

Totale (4.805) (3.914)

NOTA INTEGRATIVA 87

9.2 NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI PER CATEGORIA (Tabella 9.2 B.I.) 2007 2006

1) Personale dipendente 88 72 a) dirigenti 1 1 b) totale quadri direttivi 22 17 di cui: di 3° e 4° livello 9 5 c) restante personale dipendente 65 54

2) Altro personale 5 5

Totale 93 77 9.3 ALTRI BENEFICI A FAVORE DEI DIPENDENTI (Tabella 9.4 B.I.) 2007 2006

1) Polizze sanitarie e infortuni (36) (32)2) Premi anzianità ai dipendenti 13) Altri benefici (12) (2)

Totale (48) (33) 9.4 ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE: COMPOSIZIONE Tipologie di spese / Valori 2007 2006

1) Spese generali (1.913) (1.913) a) utenze (273) (210) b) acquisti (108) (127) c) manutenzioni (85) (76) d) servizi (1.257) (1.244) e) spese postali (74) (213) f) abbonamenti (57) (3) g) modulistica e stampati (34) (20) h) spese atti societari (1) (7) i) assicurazioni varie (24) (13)

2) Spese locali ufficio (693) (609) a) manutenzioni (4) (24) b) pulizia (71) (50) c) condominiali (42) (55) d) locazioni (565) (468) e) assicurazioni (11) (12)

3) Compensi a professionisti (606) (438) a) spese legali e notarili (239) (258) b) consulenze tecniche (9) (61) c) consulenze amministrative (268) (28) d) compensi al collegio sindacale (90) (91)

4) Altre spese (2.646) (1.986) a) spese pubblicità (2.098) (1.551) b) spese rappresentanza (175) (73) c) spese automezzi aziendali (152) (147) d) imposte e tasse (35) (36) e) spese varie (186) (179)

Totale (5.860) (4.946)

88 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 10 ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - VOCE 160 In bilancio non sono presenti componenti negativi di reddito della tipologia indicata. SEZIONE 11 RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI -

VOCE 170 11.1 RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI: COMPOSIZIONE

Attività / Componenti reddituali

(Tabella 11.1 B.I.)

Ammor-

tamento

Rettifiche di

valore per

deterio-

ramento

Riprese di

valore

Risultato

netto

A. Attività materialiA.1 Di proprietà (396) (396) - ad uso funzionale (396) (396) - per investimentoA.2 Acquisite in locazione finanziaria - ad uso funzionale - per investimento

Totale (396) (396) SEZIONE 12 RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI -

VOCE 180 12.1 RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI: COMPOSIZIONE

Attività / Componenti reddituali (Tabella 12.1 B.I.)Ammor-

tamento

Rettifiche di

valore per

deterio-

ramento

Riprese di

valore

Risultato

netto

A. Attività immaterialiA.1 Di proprietà (9) (9) - generate internamente dall'azienda - altre (9) (9)A.2 Acquisite in locazione finanziaria

Totale (9) (9)

NOTA INTEGRATIVA 89

SEZIONE 13 GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - VOCE 190 13.1 ALTRI ONERI DI GESTIONE: COMPOSIZIONE Tipologie di spese / Valori 2007 2006

Altri oneri di gestione a) Spese Registro, Notifica, Bolli e Imp.ta Sostitutiva (369) (243) b) Sconti ed Abbuoni Passivi (26) (9) c) Ristrutturazioni su Beni di Terzi (104) (90) d) Altri Oneri Diversi e) Sopravvenienze Passive (24) (47)

Totale (523) (389) 13.2 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE: COMPOSIZIONE Tipologie di spese / Valori 2007 2006

Altri proventi di gestione a) Recupero Spese a Clientela 385 256 b) Sconti ed Abbuoni Attivi 33 6 c) Locazione Spazio Bancomat d) Altri Proventi Diversi 2 e) Sopravvenienze Attive 94 154

Totale 512 418 SEZIONE 14 UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - VOCE 210 In bilancio non sono presenti utili (perdite) delle partecipazioni. SEZIONE 15 RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE

ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI - VOCE 220 In bilancio non sono presenti attività materiali e immateriali valutate al fair value. SEZIONE 16 RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO - VOCE 230 In bilancio non sono presenti rettifiche di valore dell’avviamento. SEZIONE 17 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI — VOCE 240 In bilancio non sono presenti utili (perdite) da cessione di investimenti.

90 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

SEZIONE 18 LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - VOCE 260

18.1 IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE:

COMPOSIZIONE Componente / Valori (Tabella 18.1 B.I.) 2007 2006

1. Imposte correnti (-) (1.742) (1.167) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 7 (132) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) (57) (79)

Imposte di competenza dell'esercizio (1.792) (1.377) 18.2 RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE EFFETTIVO DI

BILANCIO Componente / Valori 2007

Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte 3.863 Utile imponibile teorico 3.863

Imposte sul reddito con applicazione aliquota nominale 1.478 - Effetto di oneri non deducibili IRES 13 - Effetto differenze temporanee IRES 56 - Effetto differenze temporanee IRAP (7) - Effetto maggiore base imponibile IRAP 251 - Effetto diverse aliquote IRAP 1 Totale variazioni delle imposte 314 Imposte sul reddito in conto economico 1.792 La differenza riscontrabile tra l’onere fiscale effettivo e quello teorico, calcolato applicando all’utile civilisti le aliquote fiscali (33% di IRES più 5,25% di IRAP) è da ascrivere principalmente:

• all’effetto delle differenze temporanee con effetto sulla fiscalità differita; • all’indeducibilità ai fini IRAP di buona parte dei costi per il personale che, sul bilancio della

banca, hanno un peso consistente e delle perdite da cessione crediti. SEZIONE 19 UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL

NETTO DELLE IMPOSTE - VOCE 280 In bilancio non è presente utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte. SEZIONE 20 ALTRE INFORMAZIONI Non si reputa necessario fornire ulteriori informazioni a corredo del bilancio.

NOTA INTEGRATIVA 91

SEZIONE 21 UTILE PER AZIONE 21.1 NUMERO MEDIO DELLE AZIONI ORDINARIE A CAPITALE DILUITO Voci / Forme tecniche (Tabella 21.1 B.I.) 2007 2006

a) Numero di azioni ordinarie * 8.000.000 8.000.000b) Utile per azione (importo in euro) 0,26 0,18

Totale 8.000.000 8.000.000

* Ogni azione ordinaria ha un valore pari a € 1.

92 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

PARTE E. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

SEZIONE 1 RISCHIO DI CREDITO INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. ASPETTI GENERALI L’attività creditizia della banca è indirizzata, in linea con le strategie aziendali, quasi esclusivamente nell’ambito di operazioni di cessione del quinto dello stipendio e in forme di credito ad esse assimilate e correlate. A tal riguardo gli aspetti principali che caratterizzano tale tipologia di affidamenti, disciplinati dal D.P.R. n. 180 del 5 gennaio 1950 e successive modifiche ed integrazioni, evidenziano un livello di rischio di credito estremamente contenuto. In particolare la cessione del quinto dello stipendio prevede:

• il rimborso della rata di ammortamento del finanziamento da parte del cliente mediante trattenuta della stessa sulla busta paga;

• l’obbligo per il datore di lavoro che ha effettuato la trattenuta di versarla direttamente alla banca assumendo così la figura giuridica di terzo debitore ceduto;

• l’obbligo di sottoscrizione da parte del cliente a beneficio della banca di una copertura assicurativa per l’ammontare del finanziamento contro i rischi vita e i rischi di perdita dell’impiego.

L’attività di erogazione delle operazioni di cessione del quinto viene effettuata dalla banca in via diretta, quindi, con assunzione in proprio del rischio di credito. Nel biennio 2002-2003 la banca ha erogato tale tipologia di finanziamenti anche per conto terzi rilasciando nei loro confronti una garanzia fidejussoria. 2. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO 2.1 ASPETTI ORGANIZZATIVI L’assetto organizzativo della banca assicura un adeguato processo di risk management a presidio e gestione del rischio di credito, in una logica di separatezza fra funzioni di business e di controllo. Al Consiglio di Amministrazione sono riservati in via esclusiva, fra gli altri, le attribuzioni ed i poteri riguardo alla determinazione degli indirizzi che incidono sulla gestione generale degli affari della banca. In materia di controlli interni il Consiglio di Amministrazione approva gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio, nonché la struttura organizzativa della banca, verificando che l’Amministratore Delegato assicuri il funzionamento dei controlli interni e che le funzioni di controllo abbiano autonomia all’interno della struttura. Particolare importanza assume il sistema delle deleghe previsto dallo statuto e dalla regolamentazione interna nell’ambito delle quali sono identificate le deleghe operative, l’attribuzione dei poteri specifici, nel rispetto dei limiti di autonomia creditizia, in materia di erogazione e recupero crediti.

NOTA INTEGRATIVA 93

In particolare:

• al Servizio Fidi (cessioni del quinto) è demandato il compito di definire i principi e le norme di carattere generale che sottendono all’erogazione dei finanziamenti. Il Servizio Fidi ha inoltre la responsabilità di assicurare che le attività di rischio assunte rispondano a criteri di prudenziale gestione definiti dall’alta direzione;

• al Servizio Riscontro Crediti sono demandate le attività di monitoraggio delle singole posizioni al fine di prevenire e minimizzare i rischi derivanti dal loro deterioramento e di gestione delle pratiche classificate ad incaglio ed in sofferenza, con l’obiettivo di ottimizzare la fase di recupero del credito anche attraverso l’utilizzo efficiente di collaboratori e professionisti legali esterni;

• l’Internal Audit valuta la funzionalità e l’affidabilità dell’intero sistema dei controlli interni ed effettua, tra gli altri, i controlli sulla regolarità operativa dell’attività creditizia.

2.2 SISTEMI DI GESTIONE, MISURAZIONE E CONTROLLO Il sistema di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito opera a livello trasversale su tutto il processo del credito, dalla fase iniziale di istruttoria sino alle attività di recupero. Nelle fasi di istruttoria la banca effettua tutte le indagini sul cliente e sul datore di lavoro pervenendo alla decisione finale di concessione del credito. L’erogazione del finanziamento è quindi subordinata:

• all’analisi di tutti gli elementi di valutazione acquisiti attraverso la documentazione richiesta; • alla verifica dell’assicurabilità del credito con una delle compagnie assicurative convenzionate

con la banca; • alla qualità del datore di lavoro in termini di consistenza patrimoniale e affidabilità; • all’accettazione della cessione del credito operata dal cliente da parte dello stesso datore di

lavoro. Nel processo di erogazione del credito la banca, avendo come linea guida il frazionamento del rischio, tende a distribuire il rilascio delle coperture assicurative tra le diverse compagnie convenzionate, tutte di primaria affidabilità. L’attività di analisi e monitoraggio del rischio connesso all’attività creditizia è presidiata dal servizio Riscontro Crediti, che per mezzo di specifiche procedure operative ha la possibilità di effettuare monitoraggi tempestivi e di individuare, quanto prima, segnali di deterioramento delle posizioni ed intervenire con azioni correttive efficaci. Un importante strumento di mitigazione del rischio di credito per le operazioni di cessione del quinto dello stipendio è rappresentato dalla copertura assicurativa obbligatoria. La suddetta copertura salvaguarda la banca dal rischio che un qualsiasi evento possa determinare la cessazione degli obblighi di trattenuta a carico del datore di lavoro, garantendo di fatto il rimborso del finanziamento in caso di decesso del debitore e in qualsiasi evento di cessazione del rapporto di lavoro. Anche eventuali trattamenti di quiescenza di cui abbia diritto il cliente/dipendente sono posti a garanzia del finanziamento. La banca ha, infine, effettuato, come meglio descritto nel successivo capitolo, operazioni di cartolarizzazioni dirette che hanno limitato il rischio di credito alla sola quota di titoli junior sottoscritti e che sono stati ,tra l’altro, successivamente ceduti a terzi ed operazioni e di cessioni pro soluto dei propri crediti. 2.3 TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Tra le tecniche di riduzione del rischio di credito la banca ha utilizzato programmi di cartolarizzazione dei propri crediti ed ha perfezionato per il triennio 2006-2009 un accordo quadro per la cessione

94 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

prosoluto di tutti i crediti che sono stati generati e saranno generati da operazioni di cessione del quinto e forme assimilate (prestiti con delega). 2.4 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETERIORATE La classificazione dei crediti verso clientela tra le partite ad incaglio avviene, secondo quanto previsto dalla disposizioni di vigilanza, su base oggettiva tenendo conto del numero di rate insolute, variabile in relazione alla durata originaria del piano di rimborso. La valutazione dei crediti incagliati è effettuata tramite uno specifico modello matematico elaborato dalla banca. Il modello sulla base dei dati storici ha determinato per tale tipologia di crediti i cash flow attesi (si veda in proposito il precedente paragrafo IV. Basilea 2.) Il passaggio a sofferenza, date le caratteristiche delle operazioni stesse, avviene quando il cliente e i suoi garanti (datore di lavoro e compagnia assicurativa), alla luce degli elementi oggettivi in possesso, dimostrino di non essere più in grado di fare fronte ai propri impegni e quindi di essere in uno stato d’insolvenza, anche se non dichiarato in via giudiziale, o nel caso si verifichino particolari circostanze tali per cui le garanzie assicurative non risultano valide. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. QUALITÀ DEL CREDITO A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE,

DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE A.1.1 DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE PER PORTAFOGLI DI

APPARTENENZA E PER QUALITÀ CREDITIZIA (VALORI DI BILANCIO)

Portafogli / Qualità

(Tabella A.1.1 B.I.)

So

ffe

ren

ze

Inca

gli

Es

po

siz

ion

i

ris

tru

ttu

rate

Es

po

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ion

i

sca

du

te

Ris

ch

io

pa

es

e

Alt

re a

ttiv

ità

To

tale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie disponibili per la vendita3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza4. Crediti verso banche 8.865 8.865 5. Crediti verso clientela 20 564 105 71.399 72.088 6. Attività finanziarie valutate al fair value7. Attività finanziarie in corso di dismissione8. Derivati di copertura

Totale 2007 20 564 105 80.264 80.953

Totale 2006 599 114 60.558 61.271

NOTA INTEGRATIVA 95

A.1.2 DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE PER PORTAFOGLI DI APPARTENENZA E PER QUALITÀ CREDITIZIA (VALORI LORDI E NETTI)

Es

po

siz

ion

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lord

a

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lio

Es

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1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie disponibili per la vendita3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza4. Crediti verso banche 8.865 8.865 8.865 5. Crediti verso clientela 777 70 18 689 71.399 71.399 72.088 6. Attività finanziarie valutate al fair value7. Attività finanziarie in corso di dismissione8. Derivati di copertura

Totale 2007 777 70 18 689 80.264 80.264 80.953

Totale 2006 763 50 713 60.558 60.558 61.271

Altre attività

To

tale

(es

po

siz

ion

e

ne

tta

)

Portafogli/Qualità

(Tabella A.1.2 B.I.)

Attività deteriorate

A.1.3 ESPOSIZIONI PER CASSA E FUORI BILANCIO VERSO BANCHE: VALORI LORDI E

NETTI

Tipologie esposizioni/valori

(Tabella A.1.3 B.I.)

Esposizione

lorda

Rettifiche di

valore

specifiche

Rettifiche di

valore di

portafoglio

Esposizione

netta

A. Esposizioni per cassa

a) Sofferenzeb) Incaglic) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute

e) Rischio paesef) Altre attività 8.865 8.865

Totale A 8.865 8.865

B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorateb) Altre 19 19

Totale B 19 19

96 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

A.1.6 ESPOSIZIONI PER CASSA E FUORI BILANCIO VERSO CLIENTELA: VALORI LORDI E NETTI

Tipologie esposizioni/valori

(Tabella A.1.6 B.I.)

Esposizione

lorda

Rettifiche di

valore

specifiche

Rettifiche di

valore di

portafoglio

Esposizione

netta

A. Esposizioni per cassa

a) Sofferenze 90 70 20 b) Incagli 582 18 564 c) Esposizioni ristrutturate

d) Esposizioni scadute 105 105 e) Rischio paesef) Altre attività 71.399 71.399

Totale A 72.176 70 18 72.088

B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorateb) Altre 6.508 6.508

Totale B 6.508 6.508 A.1.7 ESPOSIZIONI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE ESPOSIZIONI

DETERIORATE E SOGGETTE AL “RISCHIO PAESE” LORDE

Causali/Categorie

(Tabella A.1.7 B.I.)Sofferenze Incagli

Espos.ni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

Rischio

paese

A. Esposizione lorda iniziale 649 114 - di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 175 288 73 B.1 Ingressi da crediti in bonis 18 267 29 B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 157 B.3 Altre variazioni in aumento 21 44

C. Variazioni in diminuzione 85 355 82 C.1 Uscite verso crediti in bonis 49 23 C.2 Cancellazioni 85 C.3 Incassi 122 59 C.4 Realizzi per cessioniC.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 157 C.6 Altre variazioni in diminuzione 27

D. Esposizione lorda finale 90 582 105

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

NOTA INTEGRATIVA 97

A.1.8 ESPOSIZIONI PER CASSA VERSO CLIENTELA: DINAMICA DELLE RETTIFICHE DI VALORE COMPLESSIVE

Causali/Categorie

(Tabella A.1.8 B.I.)Sofferenze Incagli

Espos.ni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

Rischio

paese

A. Rettifiche complessive iniziali (50)cancellate

B. Variazioni in aumento (155) (3) B.1 Rettifiche di valore (155) (3) B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorateB.3 Altre variazioni in aumento

C. Variazioni in diminuzione 85 35 C.1 Riprese di valore da valutazione 35 C.2 Riprese di valore da incassoC.3 Cancellazioni 85 C.4 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorateC.5 Altre variazioni in diminuzione

D. Rettifiche complessive finali (70) (18)

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI La banca non utilizza rating nè interni nè esterni. A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER TIPOLOGIA DI GARANZIA A.3.1 ESPOSIZIONI PER CASSA VERSO BANCHE E VERSO CLIENTELA GARANTITE

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Ba

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Alt

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gg

ett

i

1. Esposizioni verso banche garantite 1.1 totalmente garantite 1.2 parzialmente garantite2. Esposizioni verso clientela garantite 2.1 totalmente garantite 3.194 200 20 3.278 3.498 2.2 parzialmente garantite 1.205 49 1.040 1.089

To

tale

Derivati su crediti Crediti di firmaOperazioni/Componenti

reddituali

(Tabella A.3.1 B.I.) Va

lore

es

po

siz

ion

i Garanzie realiGaranzie personali

98 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

A.3.3 ESPOSIZIONI PER CASSA DETERIORATE VERSO BANCHE E VERSO CLIENTELA GARANTITE

Imm

ob

ili

Tit

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Alt

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zio

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Imp

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an

zia

rie

Alt

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1. Esposizioni verso banche garantite 1.1 oltre il 150% 1.2 tra il 100% e il 150% 1.3 tra il 50% e il 100% 1.4 entro il 50%

2. Esposizioni verso clientela garantite 2.1 oltre il 150% 2.2 tra il 100% e il 150% 43 44 46 46 2 2.3 tra il 50% e il 100% 270 245 49 196 245 2.4 entro il 50% 45 21 21 21

To

tale

Ecc

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va

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ga

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Garanzie reali Derivati su crediti Crediti di firma

Operazioni/ Componenti

reddituali

(Tabella A.3.3 B.I.)

Va

lore

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i

Am

mo

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re g

ara

nti

toGaranzie personali

NOTA INTEGRATIVA 99

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DEL CREDITO B.1 DISTRIBUZIONE SETTORIALE DELLE ESPOSIZIONI PER CASSA E “FUORI BILANCIO”

VERSO CLIENTELA

Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

Esposizione lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di portafoglio

Esposizione netta

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100 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

B.2 DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI VERSO IMPRESE NON FINANZIARIE RESIDENTI

Distribuzione dei finanziamenti verso imprese non finanziarie residenti 2007

a) Altri servizi destinabili alla vendita 15 b) Prodotti tessili, cuoio e calzature 2

Totale 17 B.3 DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE ESPOSIZIONI PER CASSA E “FUORI

BILANCIO” VERSO CLIENTELA (VALORE DI BILANCIO) La banca non intrattiene, nell’esercizio in chiusura al 31 dicembre 2007, rapporti con clientela residente all’estero. B.4 DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE ESPOSIZIONI PER CASSA E “FUORI

BILANCIO” VERSO BANCHE (VALORI DI BILANCIO) La banca non intrattiene, nell’esercizio in chiusura al 31 dicembre 2007, rapporti con banche estere B.5 GRANDI RISCHI (SECONDO LA NORMATIVA DI VIGILANZA) Alla chiusura dell’esercizio 2007, la banca non è titolare di rapporti creditizi che rientrino nella definizione di grandi rischi ai fini di Vigilanza prudenziale. Si evidenzia che l’unico rapporto a fine esercizio di importo considerevole è il credito per 65.704 mila euro nei confronti di Consumo Finance srl, acquirente dei crediti ceduti pro soluto alla fine dell’esercizio, equivalente al credito in essere per il regolamento del prezzo di cessione degli stessi. C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA I. STRATEGIE SOTTOSTANTI L’OPERAZIONE La banca ha perfezionato nel 2004 un’operazione di cartolarizzazione dei propri crediti sotto forma di master trust agreement con scadenza 30 giugno 2006. Le strategie sottostanti a tale operazione erano quelle di garantire il rispetto degli indici di vigilanza prudenziale e ridurre al contempo i rischi di liquidità e di interesse. II. RUOLO DELLA BANCA NELL’OPERAZIONE I ruoli assunti dalla banca nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione sono quelli di Originator, Servicer e di Corporate Servicer. III. CARATTERISTICHE DELL’OPERAZIONE Il programma di cartolarizzazione prevedeva, nelle sue linee principali, la cessione, da parte della banca, di crediti sino ad un importo massimo di 250 milioni di euro, alla società veicolo Lavoro Finance S.r.l., la quale finanziava l’acquisto dei suddetti crediti mediante l’emissione di titoli asset backed. Caratteristiche del Master Trust Si riportano di seguito le principali caratteristiche del programma:

NOTA INTEGRATIVA 101

Crediti I crediti oggetto del programma di cartolarizzazione derivano da

finanziamenti personali erogati dalla banca a favore di dipendenti da pubbliche amministrazioni o da datori di lavoro privati tutti rimborsabili mediante cessione del quinto dello stipendio e forme assimilate ed assistiti da copertura assicurativa.

Polizza Assicurativa Tutti i finanziamenti sono assistiti da copertura assicurativa per rischio morte e rischi diversi d’impiego (incluso il rischio licenziamento) dei relativi debitori ceduti. Le coperture assicurative sono fornite da: I) per i debitori dipendenti dall’amministrazione statale, dall’Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica (INPDAP) o da primarie compagnie assicurative private; II) per i debitori dipendenti da altre amministrazioni pubbliche e da imprese private, da compagnie assicurative private.

Contratto Quadro di Cessione

In base a un contratto quadro di cessione la banca può cedere, sino alla data di scadenza del programma e in più tranche alla società veicolo i crediti derivanti da mutui ed individuati in base a determinati criteri oggettivi.

Natura della Cessione

Ogni cessione di crediti avviene pro soluto, con nessuna garanzia da parte della banca circa la solvenza dei relativi debitori ceduti.

Criteri di Selezione dei Crediti

I crediti per poter essere ceduti devono riferirsi a mutui che: I) siano stati interamente erogati; II) siano denominati in euro; III) con riferimento solo ai mutui erogati a favore di dipendenti di aziende private, sia maturata e pagata almeno una rata; IV) abbiano un TAN. non inferiore al 5% (cinque per cento) annuo; V) prevedano un TEG che alla relativa data di stipula è al di sotto del tasso di usura applicabile; VI) siano assistiti da polizza assicurativa; VII) siano erogati in favore di persone fisiche, residenti o domiciliate in italia, dipendenti da un datore di lavoro; VIII) non siano erogati a dipendenti della banca né a dipendenti della medesima compagnia assicurativa con la quale è stata stipulata la polizza assicurativa che assiste il mutuo; IX) abbiano un piano di ammortamento caratterizzato da rate mensili di ammontare fisso; X) siano performing, ovvero nessuna rata risulti insoluta da più di 5 mesi; XI) non siano stati classificati come sofferenze ai sensi della circolare n. 139 dell’11 febbraio 1991 della Banca d’Italia; XII) non siano stati classificati come partite incagliate ai sensi della circolare n. 49 dell’8 febbraio 1989 della Banca d’Italia;

Prezzo di Acquisto Il corrispettivo dei crediti ceduti è pari alla sommatoria: I) del valore residuo del rispettivo mutuo in linea capitale alla data in cui il credito si intenderà di spettanza della società veicolo; II) dell’eventuale rateo interessi maturato sullo stesso sino a tale data. Il prezzo di acquisto dei crediti ceduti è corrisposto dalla società veicolo alla banca con i proventi dell’emissione dei Titoli.

102 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Scadenza del Programma

Scadenza contrattuale: 30/06/2006.

Serie, Classi e Forma dei Titoli

Ciascuna serie di Titoli può essere suddivisa in massimo 3 Classi: i) una Classe senior denominata “Classe A” (titoli senior); ii) una Classe mezzanine denominata “Classe B” (titoli mezzanine); iii) una Classe junior denominata “Classe C” (titoli junior). I Titoli Senior e Mezzanine sono in forma dematerializzata in conformità a quanto previsto dall’articolo 28 del decreto legislativo 24 giugno 1998 n. 213. I Titoli della Classe C sono in forma cartolare.

Rimborso del Capitale

E’ previsto un piano di ammortamento dei Titoli in linea con la tempistica e l’ammontare delle quote capitale incassate con riferimento ai crediti acquistati. Non può essere effettuato alcun rimborso dei Titoli per la quota capitale per un periodo di 18 mesi a partire dalla data di emissione della serie di appartenenza, salvo il caso di rimborso al verificarsi di determinate circostanze.

Rimborso Anticipato Sono previste ipotesi di rimborso anticipato dei titoli nel rispetto di quanto disposto dalla banca d’italia nel bollettino di vigilanza n. 2 febbraio 2003 (cartolarizzazioni con clausole di rimborso - regolamentazione prudenziale). I termini e le condizioni sono contenuti nei limiti del richiamato bollettino: 1. la facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente; 2. il rimborso anticipato al verificarsi di trigger events.

Sottoscrizione I Titoli Senior e Mezzanine sono destinati ad investitori professionali. I Titoli della Classe C sono riservati alla banca.

Quotazione I Titoli Senior possono essere quotati su altri mercati regolamentati. I Titoli della Classe C non possono essere quotati presso alcun mercato regolamentato.

Rating Ai Titoli Senior è attribuito un rating privato da parte di Standard & Poor’s Rating Services e di Moody’s Investors Services Inc.. I Titoli della Classe C non sono oggetto di rating.

Legge Regolatrice I Titoli sono regolati dalla legge italiana.

Parti del Programma Arranger Banca Intesa S.p.A.

Società Veicolo (cessionario/emittente) Lavoro Finance S.r.l., società costituita ai sensi dell’articolo 3 della Legge sulla Cartolarizzazione, con sede in Roma. Back up Service Banca Antoniana Popolare Veneta S.p.A. Rappresentante dei Portatori dei Titoli J.P. Morgan Corporate Trustee Services Limited, società di diritto inglese, con sede in Londra. Agente per il Pagamento in Lussemburgo J.P. Morgan Bank Luxembourg S.A., banca di diritto del Granducato del Lussemburgo, con sede in Lussemburgo.

NOTA INTEGRATIVA 103

Agente per il Pagamento Banca Intesa S.p.A. Banca Agente Banca Intesa S.p.A. Banca dell’Operazione

Banca Intesa S.p.A. Amministratore del Programma J.P. Morgan Chase Bank, Filiale di Londra, banca di diritto Statunitense. Lead Manager Banca Intesa S.p.A., Filiale di Londra.

Caratteristiche delle singole cessioni Nell’ambito del programma di cartolarizzazione la banca ha effettuato 6 cessioni di crediti distinte. 1^ cessione in data 18 giugno 2004 sono stati ceduti crediti per un controvalore complessivo di 77.630 mila euro così costituito: (I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 77.122(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute 249(III.) Importo del rateo interessi maggio 2004 259Controvalore crediti ceduti 77.630

Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 77.371 2^ cessione In data 29 dicembre 2004 la banca ha effettuato un’ulteriore cessione di crediti alla società veicolo per 24.052 mila euro così costituita: (I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 23.924(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute 64(III.) Importo del rateo interessi dicembre 2004 64Controvalore crediti ceduti 24.052

Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 23.988 3^ cessione In data 29 marzo 2005 la banca ha effettuato un’ulteriore cessione di crediti alla società veicolo per 18.227 mila euro così costituita: (I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 18.120(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute 59(III.) Importo del rateo interessi marzo 2005 48Controvalore crediti ceduti 18.227

Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 18.179 4^ cessione In data 30 giugno 2005 la banca ha effettuato un’ulteriore cessione di crediti alla società veicolo per 16.194 mila euro così costituita:

104 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

(I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 16.110(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute 40(III.) Importo del rateo interessi maggio 2005 44Controvalore crediti ceduti 16.195

Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 16.150 5^ cessione In data 27 settembre 2005 la banca ha effettuato un’ulteriore cessione di crediti alla società veicolo per 21.226 mila euro così costituita: (I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 21.142(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute 26(III.) Importo del rateo interessi settembre 2005 58Controvalore crediti ceduti 21.227

Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 21.168 6^ cessione In data 29 dicembre 2005 la banca ha effettuato un’ulteriore cessione di crediti alla società veicolo per 26.995 mila euro così costituita: (I.) Importo in linea capitale dei crediti ceduti 26.898(II.) Importo in linea interessi delle rate scadute 31(III.) Importo del rateo interessi dicembre 2005 67Controvalore crediti ceduti 26.996

Controvalore crediti ceduti (I)+(II) 26.929 Quest’ultima cessione non si è tuttavia formalizzata in quanto la società veicolo non ha emesso titoli. Pertanto i crediti sono rientrati nel portafoglio della banca. Caratteristiche delle singole emissioni Ogni emissione di titoli è suddivisa in tre classi: • Classe A (senior); • Classe B (mezzanine); • Classe C (junior). Le prime due classi sono state sottoscritte dagli investitori esteri “Romulus Funding” e “Duomo”, mentre la classe C è stata sottoscritta dalla banca. I correlati bonds a breve termine emessi a loro volta dai fondi acquirenti i titoli di classe A e B hanno ottenuto dalle agenzie Moody’s Investor Service e Standard & Poor’s, un rating privato rispettivamente “Prime-1” e “A-1”. 1^ emissione A fronte del prezzo sulla prima cessione pari a 77.370 mila euro è stata emessa la seguente serie di titoli: Struttura dei titoli emessi Spread

Classe A1 Senior 69.630 90,0% 0,48%Classe B1 Mezzanine 4.640 6,0% 0,65%Classe C1 Junior 3.101 4,0%Totale 77.371 100,0% 0,49%

NOTA INTEGRATIVA 105

Corrispettivo percepito dalla banca

Controvalore dei crediti ceduti 77.630Importo titoli junior sottoscritti dalla banca 3.101Totale importi trattenuti all'emissione dei titoli 3.206Totale 71.323 Gli importi trattenuti in sede di emissione dei titoli sono i seguenti: Importo trattenuto in sede di emissione dei titoli

Importo Liquidity Reserve 2.476Importo rateo di interessi maggio 2004 259Costi di emissione 10Commissioni di strutturazione e collocamento 461Totale 3.206 2^ emissione A fronte del prezzo sulla seconda e terza cessione pari a 42.167 mila euro è stata emessa la seguente serie di titoli: Struttura dei titoli emessi Spread

Classe A1 Senior 37.950 90,0% 0,48%Classe B1 Mezzanine 2.320 5,5% 0,65%Classe C1 Junior 1.897 4,5%Totale 42.167 100,0% 0,49% Corrispettivo percepito dalla banca

Controvalore dei crediti ceduti 42.280Importo titoli junior sottoscritti dalla banca 1.897Totale importi trattenuti all'emissione dei titoli 2.010Totale 38.372 Gli importi trattenuti in sede di emissione dei titoli sono i seguenti: Importo trattenuto in sede di emissione dei titoli

Importo Commingling Reserve 1.800Importo rateo di interessi dicembre 2004 - marzo 2005 112Costi di emissione 40Commissioni di strutturazione e collocamento 59Totale 2.011 3^ emissione A fronte del prezzo sulla quarta e quinta cessione pari a 37.318 mila euro è stata emessa la seguente serie di titoli: Struttura dei titoli emessi Spread

Classe A1 Senior 33.250 89,1% 0,48%Classe B1 Mezzanine 1.850 5,0% 0,65%Classe C1 Junior 2.219 5,9%Totale 37.319 100,0% 0,49% Corrispettivo percepito dalla banca

Controvalore dei crediti ceduti 37.422Importo titoli junior sottoscritti dalla banca 2.219Totale importi trattenuti all'emissione dei titoli 188Totale 35.015

106 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Gli importi trattenuti in sede di emissione dei titoli sono i seguenti: Importo trattenuto in sede di emissione dei titoli

Importo rateo di interessi giugno 2005 - settembre 2005 103Costi di emissione 35Commissioni di strutturazione e collocamento 50Totale 188 IV. STRUMENTI FINANZIARI DETENUTI DALLA BANCA A fronte di ogni singola emissione la banca ha sottoscritto titoli junior emessi dalla società veicolo per un importo complessivo di 7.217 mila euro. I titoli sono stati oggetto di cessione pro soluto a terzi in data 21 marzo 2006 a favore della società C.R.C., GSCF (LUX) S.A R.L. al prezzo di 95,78%. V. ATTIVITÀ DI SERVICER Nell’ambito del programma di cartolarizzazione la banca ha assunto la figura di servicer. In tale veste la banca cura:

• la riscossione dei crediti ceduti; • i servizi di cassa e pagamento; • la verifica che l’operazione sia conforme alla legge ed al prospetto informativo.

A fronte delle attività di servicing la banca percepisce un compenso commisurato allo 0,1% dell’ammontare degli incassi effettuati per conto della società veicolo. Il contratto di servicing prevede, inoltre, che la banca verifichi che tutti i debitori (ed i rispettivi datori di lavoro) versino le somme relative ai mutui dai quali sono originati i crediti direttamente su un conto bancario del cessionario aperto presso la banca dell’operazione o nel caso in cui i debitori (o i rispettivi Datori di Lavoro) versino tali somme direttamente alla banca, le medesime somme siano trasferite, entro il giorno lavorativo immediatamente successivo, sul conto del cessionario. VI. ALTRI IMPEGNI E GARANZIE RILASCIATE DALLA BANCA Con l’emissione della prima serie di titoli la banca aveva concesso una linea di credito “stand by” rinnovabile ad ogni scadenza di pagamento degli interessi sui bonds. Tale linea aveva la finalità di permettere alla società veicolo il pagamento degli interessi maturati di volta in volta sui titoli della classe A e B in presenza di eventuali carenze temporali di liquidità dovute ad eventuali eccessivi ritardi nell’incasso di rate dei mutui. Benché il rimborso della linea suddetta fosse posto in via prioritaria, nell’ordine dei pagamenti dell’operazione, rispetto al rimborso dei titoli senior e mezzanine la Banca d’Italia aveva assimilato tale impegno, ai fini di vigilanza prudenziale, come junior bond. A seguito del buon andamento delle performance del portafoglio ceduto, le Agenzie di Rating, in occasione della seconda emissione dei titoli, hanno eliminato l’obbligo per la banca all’erogazione, a favore della società veicolo, della suddetta linea di liquidità. Nella stessa sede la banca ha dovuto tuttavia garantire a favore della stessa società veicolo, un deposito cauzionale denominato “commingling reserve”, fruttifero di interessi, di 1,8 milioni di euro destinato a garantire il pagamento degli incassi dei crediti ceduti pervenuti direttamente sui conti correnti della banca.

NOTA INTEGRATIVA 107

Tale deposito, imposto dalla Agenzie di Rating, è stato determinato sulla base di un specifico algoritmo ed è stato assimilato dalla banca d’Italia, ai fini di vigilanza prudenziale, a senior bond. In conseguenza del graduale trasferimento dei versamenti effettuati da parte dei debitori, dai conti della banca a quelli della società veicolo il saldo a fine esercizio 2007 della commingling è pari 22 mila euro circa. La banca ha inoltre rilasciato una garanzia, di 100 mila euro, a favore della società veicolo, nell’interesse delle Poste Italiane S.p.A, per il pagamento delle spese di tenuta conto relative ai conti correnti postali ceduti dalla banca alla stessa società veicolo e sui quali pervengono gli accrediti delle quote di rimborso dei crediti ceduti. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.1.1 ESPOSIZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE DISTINTE PER

QUALITÀ DELLE ATTIVITÀ SOTTOSTANTI

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A. Con attività sottostanti proprie a) Deteriorate b) Altre 22 22

B. Con attività sottostanti di terzi a) Deteriorate b) Altre

Junior Senior Mezzanine JuniorQuantià attività

sottostanti/Esposizioni

(Tabella C.1.1 B.I.)

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine

C.1.2 ESPOSIZIONI DERIVANTI DALLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE “PROPRIE” RIPARTITE PER TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE E PER TITPOLOGIA DI ESPOSIZIONI

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A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio

Nome Cartolarizzazione: Lavoro Finance 22

Tipologia: CQS

B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio

C. Non cancellate dal bilancio

Junior Senior Mezzanine Junior

Tipologia attività cartolarizzate/ Esposizioni

(Tabella C.1.2 B.I.)

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Senior Mezzanine Junior Senior Mezzanine

C.1.3 ESPOSIZIONI DERIVANTI DALLE PRINCIPALI OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE DI “TERZI” RIPARTITE PER TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE E PER TIPOLOGIA DI ESPOSIZIONI

La banca non ha esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”. C.1.4 ESPOSIZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE RIPARTITE PER

PORTAFOGLIO E PER TIPOLOGIA

108 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Esposizioni/portafoglio (Tabella

C.1.4 B.I.)

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2007 2006

1. Esposizioni per cassa - "Senior" 22 22 86 - "Mezzanine" - "Junior" 495

2. Esposizioni fuori bilancio - "Senior" - "Mezzanine" - "Junior"

C.1.5 AMMONTARE COMPLESSIVO DELLE ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE SOTTOSTANTI AI TITOLI JUNIOR O ALTRE FORME DI SOSTEGNO CREDITIZIO

La banca non detiene in portafoglio i titoli junior relativi all’operazione di cartolarizzazione né altre forme di sostegno creditizio equivalenti. C.1.6 INTERESSENZE IN SOCIETÀ VEICOLO La banca non ha interessenze nella società veicolo. C.1.7 ATTIVITÀ DI SERVICER — INCASSI DEI CREDITI CARTOLARIZZATI E RIMBORSI DEI

TITOLI EMESSI DALLA SOCIETÀ VEICOLO

Attività

deteriorate

Attività in

bonis

Attività

deteriorate

Attività in

bonis

Attività

deteriorate

Attività in

bonis

Lavoro Finance srl 41 49.622 30.283 0,00% 69,67% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%

41 49.622 30.283

Senior Mezzanine JuniorSocietà veicolo

(Tabella C.1.7 B.I.)

Attività cartolarizzate

(dato di fine periodo)

Incassi crediti

realizzati nell'annoQuota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)

Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO Con l’obiettivo di giungere nel miglior modo possibile all’applicazione della nuova normativa relativa a Basilea 2, la banca dopo aver valutato, sulla base del proprio modello di business:

• il metodo più adeguato ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali tra quelli previsti dalle nuove disposizioni;

• i necessari miglioramenti, nonché i cambiamenti che dovrebbero essere apportati all’attuale struttura organizzativa per l’eventuale omologazione da parte dell’Organo di Vigilanza di un modello di rating interno;

ha ritenuto opportuno di beneficiare, per l’esercizio 2007, della facoltà concessa dalla stessa normativa di applicare le attuali regole di vigilanza prudenziale posticipando così di fatto l’applicazione della nuove disposizioni a far data dal 2008. Nel frattempo la banca ai fini di valutazione dei crediti incagliati derivanti da operazioni di cessione del quinto dello stipendio e forme assimilate ha sviluppato internamente un modello matematico per l’analisi dei cash flow attesi. Il modello stima, in particolare, i seguenti parametri:

• tempi medi di ritardo negli incassi delle posizioni incagliate;

NOTA INTEGRATIVA 109

• tassi di recupero sulle posizioni incagliate. Tra i progetti in corso di sviluppo, la banca sta inoltre realizzando per il 2008 un modello interno informatizzato di calcolo che consenta di valutare l’adeguatezza patrimoniale “secondo pilastro” (IRB) secondo le disposizioni emanate da Basilea 2. SEZIONE 2 RISCHI DI MERCATO 2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA La banca non detiene, in chiusura dell’esercizio, portafogli di negoziazione di attività/passività finanziarie. 2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA A. ASPETTI GENERALI, PROCEDURE DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL

RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE La banca opera quasi esclusivamente effettuando operazioni di finanziamento a clientela retail rientranti nella macro categoria del credito al consumo, utilizzando la forma tecnica delle Cessioni del quinto dello stipendio, così come disciplinate dal Testo Unico D.P.R. 180/50 e successive modificazioni ed integrazioni, nonché da normative specifiche emanate in materia. Tale tipologia di finanziamento presenta le seguenti peculiarità:

• durata iniziale da 24 a 120 mesi; • duration finanziaria 4/5 anni; • tasso fisso.

A fronte di tali impieghi a m/l termine la banca si finanzia prevalentemente con fonti di finanziamento a breve/medio termine costituite da raccolta interbancaria e presso la clientela, a tasso variabile. Il rischio di tasso di interesse conseguente al mismatching tra i tassi fissi degli impiego e i tassi variabili della raccolta è coperto dalle strategie della banca che prevedono programmi controllati e predefiniti di cessione pro soluto dei propri crediti a controparti istituzionali. Conseguentemente il rischio di tasso di interesse per la banca si presenta per il solo periodo che intercorre tra la data di erogazione del finanziamento (che sarà successivamente oggetto di cessione) e la data di cessione pro soluto del credito rinveniente dal suddetto finanziamento. La copertura del rischio è mitigata attraverso: la riduzione del tempo di esposizione al rischio di tasso di interesse mediante cessioni semestrali dei blocchi di crediti erogati nel periodo di riferimento; definizione preventiva con la controparte del tasso di cessione dei crediti B. ATTIVITÀ DI COPERTURA DEL FAIR VALUE La banca non ha posto in essere nè detiene in portafoglio alla fine dell’esercizio 2007 attività o passività finanziarie coperte con strumenti derivati. C. ATTIVITÀ DI COPERTURA DEI FLUSSI FINANZIARI

110 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

La banca non ha posto in essere nè detiene in portafoglio alla fine dell’esercizio 2007 attività o passività finanziarie coperte con strumenti derivati. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA La misurazione quantitativa dell’esposizione al rischio di tasso di interesse viene monitorata costantemente dalla banca sia nella fase di scelta delle linee strategiche da approntare nello smobilizzo dei propri crediti, sia nella definizione con la controparte acquirente del tasso di cessione degli stessi. 1. PORTAFOGLIO BANCARIO: DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (PER DATA DI

RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Tipologia/Durata residua

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1. Attività per cassa1.1 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri1.2 Finanziamenti a banche 5.694 3.010 1611.3 Finanziamenti a clientela 1.404 65.727 8 42 912 3.244 731 20 - c/c 196 - altri finanziamenti - con opzioni di rimborso anticipato 163 1 8 42 912 3.244 731 20 - altri 1.045 65.7262. Passività per cassa2.1 Debiti verso clientela 12.176 - c/c 12.071 - altri finanziamenti - con opzioni di rimborso anticipato - altri 1052.2 Debiti verso banche 657 43.203 - c/c 657 - altri debiti 43.2032.3 Titoli di debito 0 297 7.788 653 241 - con opzione di rimborso anticipato 7.490 - altri 297 298 653 2412.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altri3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + posizioni lunghe + posizioni corte - Altri derivati + posizioni lunghe + posizioni corte

NOTA INTEGRATIVA 111

2.4 RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO La banca non detiene in portafoglio in chiusura dell’esercizio attività disponibili per la vendita. 2.5 RISCHIO DI CAMBIO La banca non presenta in chiusura d’esercizio né ha posto in essere durante l’esercizio operazioni in valuta estera. 2.6 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI La banca non presenta in chiusura d’esercizio né ha posto in essere durante l’esercizio operazioni in strumenti derivati a copertura di attività e passività finanziarie. SEZIONE 3 RISCHIO DI LIQUIDITÀ INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Come evidenziato nella sezione dedicata alle modalità con cui viene mitigato il rischio di tasso di interesse, la banca impiega fondi a M/L termine a tasso fisso, smobilizzando attraverso cessioni pro soluto, i crediti erogati nel periodo con operazioni cicliche (semestrali) di cessione degli stessi. In base alla natura delle operazioni il rischio di liquidità per la banca deriva quindi dal mistmaching tra la duration finanziaria pari a 4/5 anni degli impieghi e la raccolta a breve. Il rischio di liquidità è mitigato:

• da un lato, dalla certezza di poter usufruire in corso dell’esercizio (per la copertura delle esigenze operative e di funzionamento della struttura), oltre che della raccolta a vista effettuata nei confronti della clientela, di linee di credito concesse da altre controparti bancarie a tassi di mercato ed in particolare da luglio 2007 per 18 mesi da un finanziamento in pool di tipo revolving;

• dall’altro dal poter beneficiare del flusso finanziario relativo a quanto corrisposto ciclicamente dall’acquirente dei crediti a fronte del regolamento del prezzo di acquisto degli stessi.

A. ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO DI

LIQUIDITÀ

112 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA 1. DISTRIBUZIONE TEMPORALE PER DURATA RESIDUA CONTRATTUALE DELLE

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE

Voci/scaglioni temporalia

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Attività per cassa

A.1 Titoli di Stato

A.2 Titoli di debito quotati

A.3 Altri titoli di debito

A.4 Quote O.I.C.R.

A.5 Finanziamenti

- Banche 5.694 3.010 161

- Clientela 1.616 47.438 13.441 4.072 348 3.482 2.068

Passività per cassa

B.1 Depositi

- Banche 657

- Clientela 12.176

B.2 Titoli di debito 122 57 41 77 387 1.453 6.841

B.3 Altre passività 2.501 40.702

Operazioni "fuori bilancio"

C.1 Derivati finanziari con scambi di capitale

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

- posizioni lunghe

- posizioni corte

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi

- posizioni lunghe

- posizioni corte 2. DISTRIBUZIONE SETTORIALE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE

Esposizioni/Controparti

(Tabella A.5.2 B.I.)

Governi e

Banche

Centrali

Altri enti

pubblici

Società

finanziarie

Imprese di

ass.ne

Imprese

non

finanziarie

Altri

soggetti

1. Debiti verso clientela 53 6.884 5.239 2. Titoli in circolazione 5.060 2.430 1.489 3. Passività finanziarie di negoziazione 4. Passività finanziarie al fair value Totale 2007 5.113 2.430 6.884 6.728

Totale 2006 5.150 3.234 9.019 6.244 3. DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE In chiusura dell’esercizio non sussistono rapporti in essere con controparti non residenti.

NOTA INTEGRATIVA 113

SEZIONE 4 RISCHI OPERATIVI INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Si rammenta, come indicato nella sezione dedicata al rischio di credito, che la banca ha deciso di esercitare l’opzione concessa dall’istituto di vigilanza regolamentare nell’applicare i nuovi filtri prudenziali previsti dalla normativa Basilea 2 a partire dal 2008. Ciò premesso, la banca per pianificare le attività da effettuare al fine di ottemperare alle disposizioni contenute nella normativa di Basilea 2, in relazione alla parte dedicata ai rischi operativi, ha posto in essere un Assessment per censire gli eventi di rischio che potrebbero determinare perdite operative.

A. ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL

RISCHIO OPERATIVO INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Nell’ambito dei sistemi di controlli interni, la banca ha realizzato anche in ottica Basilea 2, un sistema di controlli a distanza. Tale sistema permette l’automatizzazione del controllo dei rischi della banca e fornisce all’internal audit un “cruscotto aziendale” ove confluiscono tutte le informazioni ed eventuali segnali di allarme relativi alle varie attività svolte. Il sistema dei controlli a distanza oltre a supportare le normali attività di accertamento a campione o di verifica più o meno programmate dell’internal audit permette di cogliere immediatamente qualsiasi segnale anomalo delle attività che possono rappresentare i primi sintomi del verificarsi di un evento di rischio. La progettazione e la realizzazione del sistema dei controlli a distanza è stata effettuata tenendo conto delle peculiarità della banca stessa e delle opportunità di controllo contingenti. Il processo di formalizzazione del sistema ha visto preliminarmente identificati dalla banca tutti i possibili kri (key risk indicators) per ogni singola attività produttiva e successivamente per ognuno di essi, a caduta, tutti i possibili “event type” quali segnale d’allarme del verificarsi di un evento di rischio. Il sistema giornalmente monitora, attraverso una lettura mirata del database della banca, tutte quelle transazioni che non rispondono a principi, regole e limiti predefiniti dall’internal audit. Eventuali anomalie riscontrate dal sistema vengono immediatamente memorizzate sul sistema informativo, segnalate e stampate su appositi reports di verifica a disposizione dell’internal audit. Il sistema dei controlli a distanza consente così di monitorare, senza la necessaria presenza fisica, tutte le attività di sportello effettuate nelle filiali, così come la gestione dei finanziamenti, le attività di provvista e tutti i processi gestiti da procedure informatiche. Tramite tali risultanze l’internal audit può quindi programmare e suddividere la propria attività in funzione dei segnali da esso ricevuti ed è in grado di rilevare ogni tipo di anomalia “in tempo reale” consentendo quindi di tenere le stesse sotto stretto monitoraggio. Con l’obiettivo di definire una politica di monitoraggio e governo dei rischi, il sistema dei controlli a distanza elabora, anche a fini statistici, una comparazione delle anomalie rilevate con delle tabelle predefinite contenenti dei coefficienti di ponderazione, al fine di ottenere le proiezioni delle esposizioni

114 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

ai rischi con probabile default.

NOTA INTEGRATIVA 115

PARTE F. INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO SEZIONE 1 IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA SEZIONE 2 IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA 2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA La gestione del patrimonio della banca ha lo scopo di mantenere un livello qualitativo e quantitativo delle risorse patrimoniali adeguato:

• da un lato, a rispettare non solo i requisiti minimi indicati dall'Organo di Vigilanza, ma anche a sostenere un rating di alto profilo;

• dall'altro, a sostenere la crescita dell'attività aziendale pur evitando esuberi di risorse, rispetto agli obiettivi sopra indicati.

Il patrimonio include il capitale sociale, tutti i tipi di riserva - comprese quelle di valutazione - nonché i titoli subordinati emessi dalla banca nell’esercizio 2005, per la quota computabile. Tale nozione di patrimonio è alla base di quella di patrimonio di vigilanza utilizzata per la fissazione dei requisiti minimi obbligatori. Tali requisiti riguardano sostanzialmente:

• il rapporto minimo dell’ 8% fra il patrimonio di vigilanza (patrimonio di base e patrimonio supplementare al netto delle deduzioni) e l'attivo ponderato a fronte dei rischi di credito e di mercato;

• il rapporto massimo del 25% tra la maggiore delle esposizioni rientranti nella categoria dei grandi rischi e il patrimonio di vigilanza.

Il frequente esame della dinamica operativa, attuato sia in sede consuntiva sia in sede di programmazione, fornisce gli elementi previsionali per una politica di gestione della dimensione e della morfologia delle risorse patrimoniali che appaiono più adeguate a sostenere lo sviluppo della Banca tenuto conto degli obiettivi e dei vincoli illustrati. 1. Patrimonio di base Il patrimonio di base è costituito da:

• + capitale sociale, per 8.000 mila euro; • + riserve da utili 4.499 mila euro; • + utile di esercizio per 2.072 mila euro; • - immobilizzazioni immateriali, (17 mila euro).

2. Patrimonio supplementare Il patrimonio supplementare è costituito da:

• riserve da valutazione 1.266 mila euro; • titoli subordinati emessi dalla banca, per 7.400 mila euro, di cui computabili 5.400 mila euro.

116 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA (Tabella 2.1 B.I.) 2007 2006

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 13.054 11.072 B. Filtri prudenziali del patrimonio di baseB.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre 13.054 11.072 D. Elementi da dedurre dal patrimonioE. Totale patrimonio di base (Tier 1) (C-D) 13.054 11.072 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 6.666 6.801 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementareG.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 6.666 6.801 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementareL. Totale patrimonio supplementare (Tier 2) (H-I) 6.666 6.801 M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementareN. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 19.720 17.873 O. Patrimonio di terzo livello (Tier 3)P. Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3 (N+O) 19.720 17.873

2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Le politiche e i metodi che la banca adotta per valutare il rispetto dei vincoli di vigilanza nonché per valutare prospetticamente l'adeguatezza delle risorse patrimoniali allo sviluppo dell'attività operativa sono parte costituente della strumentazione adottata per la gestione del patrimonio, di cui si è già riferito nella sezione 1 della presente parte F.

NOTA INTEGRATIVA 117

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

2007 2006 2007 2006

A. Attività di rischioA.1 Rischio di creditoMetodologia standardAttività per cassa 92.971 72.055 83.910 68.250 1. Esposizioni (diverse dai titoli di capitale e da altre attività subordinate) verso (o garantite da): 1.1 Governi e Banche Centrali 1.795 1.423 - - 1.2 Enti pubblici 1.3 Banche 9.026 2.977 1.805 595 1.4 Altri soggetti (diversi dai crediti ipotecari su immobili residenziali e non residenziali) 73.376 58.458 73.376 58.458 2. Crediti ipotecari su immobili residenziali 91 46 3. Crediti ipotecari su immobili non residenziali4. Azioni partecipazioni e attività subordinate5. Altre attività per cassa 8.683 9.197 8.683 9.197 Attività fuori bilancio 5.630 10.489 4.352 7.954 1. Garanzie e impegni verso (o garantite da): 1.1 Governi e Banche Centrali 1.278 2.190 - - 1.2 Enti pubblici 1.3 Banche 1.4 Altri soggetti 4.352 8.299 4.352 7.954 2. Contratti derivati verso (o garantiti da): 1.1 Governi e Banche Centrali 1.2 Enti pubblici 1.3 Banche 1.4 Altri soggetti

B. Requisiti patrimoniali di vigilanzaB.1 Rischio di credito 7.061 6.096 B.2 Rischio di mercato1. Metodologia standarddi cui: + rischio di posizione sui titoli di debito + rischio di posizione sui titoli di capitale + rischio di cambio + altri rischi2. Modelli internidi cui: + rischio di posizione sui titoli di debito + rischio di posizione sui titoli di capitale + rischio di cambioB.3 Altri requisiti prudenziali 495 B.4 Totale requisiti prudenziali (B1 + B2 + B3) 7.061 6.591 C. Attività di rischio e coefficiente di vigilanzaC.1 Attività di rischio ponderate 88.263 82.388 C.2 Patrimonio di base / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 14,79% 13,44%C.3 Patrimonio di vigilanza / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 22,34% 21,69%

Categorie/Valori

(Tabella 2.2 B.I.)

Importi non ponderatiImporti ponderati/

requisiti

118 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

PARTE H. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 1. INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEGLI AMMINISTRATORI

2007

Amministratori 582 Sindaci 90

Totale 672 2. OPERAZIONI E RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE 2.1 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Di seguito vengono elencate le società, con indicazione delle relative attività svolte, con cui la banca, ai sensi delle lettere c) e d) del par. 3 dello IAS 24 ha intrattenuto rapporti nell’esercizio 2007. Società Attività svolta

Residence Mallia Servizi albereghieriPorto Romano Gestioni porti marittimi ed attività immobiliariIFL Net srl (in liquidazione) Mediazione creditiziaTalyssa Royale srl Società immobiliareIFL SpA Intermediazione finanziariaSoft.Net srl Consulenza informatica/finanziariaRodin srl Servizi albereghieri ed attività immobiliariC.T.C. srl Organizzazione mostre ed eventiArt University srl Organizzazione mostre ed eventiRodin srl conto fiere Organizzazione mostre ed eventi

A fine esercizio i rapporti in essere ed i flussi economici relativi ai soggetti riportati nella precedente tabella e a soggetti persone fisiche, sono riassumibili nei valori indicati nei prospetti di seguito elencati: Attività 2007

150. Altre attività 179 70. Crediti verso clientela 44

Totale 223 Passività 2007

20. Debiti verso clientela 427 100. Altre passività 224

Totale 651

NOTA INTEGRATIVA 119

Costi e ricavi 2007

10. Interessi attivi e proventi assimilati 6 20. Interessi passivi ed oneri assimilati 30 30. Commissioni attive 4 50. Commissioni passive 1.525 150.Spese amministrative 241

Totale 1.806

120 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Relazione del Collegio Sindacale AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2409 TER 2429 C.C.

122 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 123

All'Assemblea dei soci dell'ISTITUTO BANCARIO DEL LAVORO S.p.A. Signori Azionisti, in via preliminare si ritiene utile evidenziare che l'ISTITUTO BANCARIO DEL LAVORO S.p.A., per il seguito IBL BANCA S.p.A., ha attribuito il controllo contabile al Collegio Sindacale, fino a diversa decisione dell'assemblea dei soci. È stata verificata l'applicazione, in materia di rappresentazione dei conti annuali e di redazione della nota integrativa, delle disposizioni previste dal Codice Civile, dal nuovo Testo Unico in materia Bancaria e Creditizia approvato con D.Lgs. 1 settembre 1993 n. 385 e dalle disposizioni emanate dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché secondo gli schemi e le regole di compilazione contenuti nella circolare di Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005. CONTROLLO CONTABILE 1. Abbiamo svolto la revisione contabile limitata sulla situazione patrimoniale ed economica semestrale al 30 giugno 2007 predisposta per la determinazione del risultato economico semestrale ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza. Le limitate procedure di verifica attuate sono state effettuate In ottemperanza alle istruzioni che la Banca d'Italia ha emanato, in applicazione del Decreto Legislativo 10 settembre 1991, n. 302, art. 4.1, in merito al patrimonio di vigilanza per verificare che il risultato di periodo sia determinato con i criteri di bilancio. Dalle limitate procedure di verifica svolte non sono emersi rilievi nella determinazione del risultato di periodo.

2. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della IBL BANCA S.p.A. chiuso al 31 dicembre 2007. La responsabilità della redazione del bilancio compete agli Amministratori della società IBL BANCA S.p.A. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.

3. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione contabile. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d'esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l'esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell'adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli Amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l'espressione del nostro giudizio professionale. 4. A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio della IBL BANCA S.p.A. al 31 dicembre 2007 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della società. ATTIVITÀ DI VIGILANZA Nel corso dell' esercizio chiuso al 31 dicembre 2007 il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza prevista dalla legge, di cui si riferisce con la seguente relazione, e che è stata ispirata alle Norme di

124 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. Avuto riguardo alle modalità con cui si è svolta la propria attività istituzionale, il Collegio Sindacale dà atto di aver:

• vigilato sulla osservanza della legge e dell' atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;

• partecipato alle Assemblee dei soci e alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, svolte si nel rispetto delle norme statutarie e legislative, che ne disciplinano il funzionamento e per le quali possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni deliberate sono conformi alla legge ed allo Statuto sociale;

• ottenuto dagli Amministratori, durante l'esercizio, con la periodicità prevista, informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società, e possiamo ragionevolmente assicurare che le azioni poste in essere sono conformi alla legge ed allo Statuto sociale;

• acquisito conoscenza e vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo della società, valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sulla affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni e l'esame dei documenti aziendali e, a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire.

Nel corso della nostra attività di vigilanza come sopra descritta non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiedere la menzione nella presente relazione. Con riferimento al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2007: premesso che

• è redatto in conformità al principi contabili internazionali IAS (International Accounting Standards) e IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e omologati dalla Commissione Europea come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, nonché alle relative interpretazioni dello IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee);

• nella Relazione e Bilancio 2007 è fornita ampia informativa dei principi e criteri di valutazione adottati e degli effetti della transizione ai principi contabili internazionali IAS/IFRS;

riferiamo quanto segue:

• abbiamo vigilato sull'impostazione data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura, e a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

• abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della relazione sulla gestione e, a tale riguardo non abbiamo osservazioni particolari da riferire;

• abbiamo verificato l'osservanza delle norme di legge in merito alla imputazione al conto economico delle commissioni relative ai crediti cartolarizzati e ceduti pro-soluto e, a tale riguardo, non abbiamo osservazioni da riferire;

• per quanto a nostra conoscenza, il Consiglio di Amministrazione, nella redazione del bilancio, non ha derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma quattro, del Codice Civile;

• abbiamo verificato la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui abbiamo conoscenza a seguito dell' espletamento dei nostri doveri e non abbiamo osservazioni al riguardo.

Per la redazione della presente Relazione il Collegio Sindacale ha rinunciato ai termini previsti dall’articolo 2429 del Codice Civile in quanto a seguito delle autorizzazioni concesse dalla Banca d’Italia, con provvedimento numero 404700 del 08 aprile 2008, il Consiglio di Amministrazione della

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 125

Banca si è nuovamente riunito in data odierna per dare notizia dell’importante evento nella propria Relazione sulla Gestione che correda il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2007. Tutto ciò premesso, proponiamo all'Assemblea di approvare il bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre 2007, che è sottoposto alla Vostra approvazione, così come redatto dal Consiglio di Amministrazione. Concordiamo altresì con la proposta di destinazione dell'utile netto di esercizio pari ad Euro 2.071.644,74 così come proposto dal Consiglio di Amministrazione. Roma, 14 aprile 2008

Il Collegio Sindacale

Delibera dell’Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2008

128 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

L’Assemblea ha deliberato:

• di approvare la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, il bilancio dell’esercizio 2007 e la seguente ripartizione degli utili:

Utile netto 2007 2.071.644,74 Così ripartito

• Riserva legale (5%) 103.582.24 • Riserva straordinaria 468.062,50 • Dividendi 1.500.000,00

Relazione della Società di Revisione

132 BILANCIO E RELAZIONI 2007 IBL Banca

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 133

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE 135