Baby Magazine 13

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Copia omaggio Piace alla mamma, utile al bambino babymagazine - allegato alla rivista salutare pediatria psicologia Pedagogia alimentazione curiosità link utili www.babymagazine.it

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BabyMagazine per la mamma, il papà e il bambino

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Copia omaggioPiace alla mamma,

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Salutare dedica a mamme e papà un nuovo prodotto per poter meglio comprendere e aff rontare il percorso della genitorialità, dalle cure mediche alla scelta dei migliori prodotti in commercio.

Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un fi glio senza trascurare nessuna sfumatura.

Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole.Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi su ogni aspetto legato alla crescita del proprio figlio .

Le esperienze, i consigli dei nostri esperti saranno un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti.

Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diff ondere più informazioni a più persone.

Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare

Presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere, cliniche, farmacie, parafarmacie e sanitarie

e tramite il servizio di spedizione in abbonamento postale gratuito a privati, medici, ginecologi e pediatri.

babymagazinecontatto skype:

Baby Magazine è Bello, Utile e Gratis!

Page 3: Baby Magazine 13

Sommario

Selezione Baby

Cose Curiose

Dieta priva di glutine

Baby Link

Calendario Baby

Questo l’ho fatto io!

Pubblicità televisiva

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Colonia marina per bambini diabetici

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e ancora...

La donazione di sangue placentare

È uffi ciale, viviamo nell’era della condivisione!

Condividere nel senso più ampio del termine.

Ci siamo arrivati anche noi “Adulti”.Anzi, ci siamo tornati! già, perchè da

bambini, lo abbiamo sempre fatto.

Quante volte abbiamo invidiato la schiettezza, l’ingenuità e la velocità con

cui, due bimbi, non importa di che sesso, razza o stato sociale, facciano “amicizia”.

Meraviglioso!Questo mese, come sempre ci sono

arrivate tantissime foto per i vib, disegni per la rubrica questo l’ho fatto io (un

pò di pazienza, pubblicheremo tutti) e vi ringraziamo per le segnalazioni dei

prodotti, cose curiose, eventi... Grazie!

È così che avevamo immaginato Baby Magazine: un luogo dove condividere.

Dove il professionista dedica un pò del suo tempo per donare preziose

informazioni e dove voi genitori potete scambiarvi pratici consigli,condividere con amici e parenti le

splendide foto dei vostri piccoli Very Important Baby.

Prima di lasciarvi mi preme segnalare un’altro modo per

condividere a pag. 14, c’è l’articolo sulla donazione di sangue placentare!

Evviva, ci siamo, è iniziatal’era dei bambini.

Alla prossima

Redazionale

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I farmaci e la gravidanza?

Disturbi dell’orientamento

10L’Animale

L a Favola del mese

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Baby Magazine è un allegato della rivista Salutare Reg. Tribunale Avin data 15/01/2004 N° 419

Editore: Ass. Salutareallegato Salutare 62Baby Magazine n° 13Distribuzione gratuita

Segreteria: Angela RomanoMaria Paola ApreaCollaborazionidr.ssa R. Santoro, dr.ssa E. Del Bo,dr. A. Spidalieri, dr.ssa R. Melillo, dr.ssa E. Salvi, dr.ssa E. Vesce.

sito: www.babymagazine.ite-mail: [email protected] skype: babymagazineTel.: 0825.74603

Contributi: c/c postale n° 55117402 intestato all’Ass. Salutare

Progetto Grafi co: Carmine SerinoStampa: PaperPress Crediti immagine: Fotolia: © Jaimie Duplass

Comitato Scientifico:

Prof. Emerito Giuseppe Roberto Burgio - San Matteo (Pavia)

Prof. Pasquale Di PietroOspedale Gaslini (Genova)Pres. Nazionale SIP

Prof. Pietro Ferrara - Università Cattolica Sacro Cuore (Roma)

Prof. Alfred Tenore - Direttore Dip. Pediatria Università di Udine

Prof. Alberto G. Ugazio - Ospedale Bambino Gesù (Roma)

Prof. Alberto Villani - Ospedale Bambino Gesù (Roma)

dr. Elio Caggiano - specialista in pediatria - presidente dell’Associazione pediatrica “Per il Bambino”

dr.ssa Angela Carrino -specialista in pediatria

Come è possibile ricevere a casa la rivista Baby Magazine? Per ricevere la rivista Baby Magazine a casa basta compilare in tutte le sue parti il form a pag. 20.

Sono un medico specia-lista, come posso inviare i miei contributi redazionali?Per poter inviare articoli redazio-nali basta inoltrare la richiesta, allegando il curriculum a: [email protected]

Sono una mamma e vorrei segnalare un prodotto e/o servizio utile o dare qualche suggerimento, a chi posso scrivere?Per comunicare le vostre opinioni, esigenze, proposte, esperienze oppure un parere sulle strutture e i servizi di

cui avete usufruito potete scrivere una mail a [email protected] oppure segnalarlo www.babymagazine.itLe segnalazioni saranno preziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista.

Desidero contribuire alla vostra iniziativa e far crescere il progetto, posso sostenervi economicamente?È possibile fare un libero versamento sul c.c. 55117402 intestato all’Ass. Salutare.

Sono titolare di un'Azien-da/struttura del settore maternità e infanzia. Come posso informare i lettori circa prodotti, servizi e iniziative?Partecipare a Baby Magazine signifi ca sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensi-bilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il sup-porto da consultare per esse-re sempre aggiornati. Per poter usufruire di Baby Magazine telefonare al

n° 0825 74603 o inviare una mail a [email protected] specifi cando nome, recapiti e il settore dell'Azienda. Vi illustreremo le modalità di partecipazione promozionale.

Desidero ricevere informazioni in merito ad un articolo o su di un argomento di specifi co interesse, a chi devo rivolgermi?Per ricevere info più dettaglia-te su argomenti trattati sulla rivista o domande in merito ad alcune patologie, potete scrivere all'indirizzo [email protected] specifi cando i vostri dati anagrafi ci, recapito e tipo di richiesta oppure postare direttamente sul sito sotto l’articolo interessato.

cui avete usufruito potete scrivere una mail a [email protected] segnalazioni saranno preziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista.

Baby Magazine offre lo

spazio per discutere,

confrontarsi, porre doman-

de e avere delle risposte.

Ecco come fare per

comunicare con noi.

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spazio per discutere,

Redazione BabyMagazineRedazione BabyMagazineRedazione BabyMagazineVia Due Principati, 278Via Due Principati, 278Via Due Principati, 278 83100 Av83100 Av83100 Av

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I Piccoli protagonisti di questo mese sono...

Tutte le foto pubblicate in queste pagine riceveranno una maglietta con sopra il nome del bimbo o uno slogan di fantasia... tutto GRATIS !

1a Bellissima Maglietta? è Gratis! Invia la Foto, potrai scegliere una ma-glietta a manica cor-ta o lunga tra 12 bel-lissimi colori e dalla taglia neonato 50 alla taglia 6 anni 116. La maglietta verrà spedita entro 1 setti-mana per posta.

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Abbigliamento personalizzato per bambini

Mario Maggionato il 29/07/2008Papà: Elio MaggioMamma: Pisapia Gabriella

Bryan Cucciniello nato il 12/07/2010Papà: Angelo Cucciniello Mamma: Ida Casanova

Aurora Fiumenata il 03/01/2008Papà: Luciano Fiume

Mamma: Mirella Cerino

Martino Sarnonato il 29/12/2009Papà: Domenico SarnoMamma: Maria Cella

Daniel De Lucianato il 25/09/2009Papà: Diego De LuciaMamma: Antonella Iandoli

Andrea nato il 29/12/2009

Mamma: Marilisa Palumbo

www.simplycolors.itin collaborazione con

Bryan

Martino

In copertina: Gaia GianottiPapà: TommasoMamma: Annalaura

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V.I.B. Fai diventare il tuo bambino

protagonista di Baby Magazine!Inviaci le sue foto specifi candoil nome e la sua data di nascita,

il nome e cognome dei genitori e il tuo indirizzo al sito:

www.babymagazine.itoppure al nostro indirizzo:

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Le più simpatiche entreranno a far parte dei nostri Vib!

Per inviare le foto e ricevere la maglietta in omaggio:

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Nome del bambino ___________________________________data nascita__/__/____

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Nome e cognome del Papà ________________________________________________

Indirizzo ______________________________________________________________

________________________________________________tel: __________________

e-mail necessario per ricevere la maglietta ____________________@________________Istruzioni per scegliere la maglietta sul sito www.babymagazine.it

firma del genitore

___________________________

Autorizzo la pubblicazione della foto

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Daniel De Lucianato il 25/09/2009Papà: Diego De LuciaMamma: Antonella Iandoli

Andrea nato il 29/12/2009

Mamma: Marilisa Palumbo

Aurora

Andrea

Mario

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8 Baby News

In Inghilterra kit in farmacia per il test di paternitàPer i papà inglesi che hanno dei dubbi sul con-cepimento dei propri figli e non intendono ri-volgersi a un medico o ad un investigatore, da oggi avranno la possibilità di comprare sem-plicemente in farmacia, il test di paternità “casalingo”.

Infatti, tutte le farmacie inglesi offrono questo nuovo prodotto da banco. Il test che ognuno può fare tranquillamente in casa, è prodotto dalla prestigiosa casa farma-ceutica inglese Boots.

Il kit che ha la facoltà di sciogliere dubbi, o vi-ceversa potrebbe farli venire, costa all’incirca 35 euro, ed è composto da tre tamponi per il prelievo della saliva.

Con circa 150 euro, ricavato il campione del-la saliva del bambino, della mamma e del pre-sunto padre, sarà possibile farli analizzare dal

laboratorio Anglia Dna Services il quale garan-tisce il 99,9% di precisione in appena cinque giorni.

Circa la metà dei test sono eseguiti su bambini sotto i dodici mesi, in ogni caso, se il bambino ha meno di 16 anni il test non può essere effet-tuato senza il consenso della mamma.Si calcola infatti, che nel Regno Unito un bam-bino su 25 non è realmente figlio di chi si ritie-ne essere il padre.

La notizia che ha spopolato su internet e in 350 farmacie indipendenti, sostiene che il Kit è de-stinato ad avere molti potenziali clienti.

Però i risultati del kit non possono essere ac-cettati in tribunale, e non sono mancate le pri-me critiche per le possibili conseguenze psi-cologiche che, notizie inattese potrebbero far ricadere sui bambini.

Nestlé per il dialogo genitori-figli in rete

Al via il progetto “Nel web con Guglielmo” fir-mato Nesquik Internet e il web 2.0 spiegati da un bambino di 12 anni e il suo papà.

Sul sito www.saicomemeloimmagino.it una serie di video-lezioni concepiti come un pon-te che unisce due generazioni diverse, quelle dei figli e dei genitori.

Sai come naviga tuo figlio nel web? Quali pagine apre? Cosa può fare di utile oppure di sbagliato?

Sul sito di “Saicomemeloimmagino” e sul canale YouTube di Nesquik www.youtube.com/nesquikitalia verranno pubblicate, con cadenza settimanale, sei video lezioni che

accompagneranno gli utenti alla scoperta del web e dei suoi principali strumenti. Incentra-ti sull’idea di un uso responsabile degli stru-menti digitali, tutti i video sono articolati in due parti. Una prima parte più “didattica” in cui Guglielmo (nel web Gullisc), un giovanis-simo blogger di 12 anni che rappresenta i ra-gazzi che oggi ben conoscono la rete, illustra il tema specifico della puntata.

E una seconda parte, più “consulenziale”, in cui il suo papà (Edoardo, farmacista e blog-ger) parla direttamente ai genitori per spie-gare il valore educativo del web e gli accor-gimenti necessari per renderne più sicuro e responsabile il suo utilizzo da parte dei ragazzi.

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Cuore: quello di un bambino si potrà ricostruire con le staminaliUn recente studio statunitense ha dimo-strato come, in un futuro, speriamo pros-simo, grazie alle cellule staminali si po-trà ricostruire, in laboratorio, il cuore dei bambini, affetti da patologie cardiache. Queste ultime riguardano, soprattutto, le malattie congenite, come le cardiopatie, che purtroppo, colpiscono molti bimbi. In un futuro, le cellule staminali cardiache potrebbero essere la soluzione migliore per questo problema.

Lo studio condotto da un gruppo di ri-cercatori della Northwestern University Feinberg School of Medicine, è stato gui-dato dal dottor Sunjay Kaushal, chirurgo del Children’s Memorial Hospital. I bambi-ni che nascono con difetti cardiaci conge-niti (che purtroppo sono veramente tanti)

vivono a lungo, ma alla fine sopraggiunge l’insufficienza cardiaca. Sino ad ora l’uni-ca soluzione a tale problema è il trapianto del cuore. Grazie a questo studio, pubbli-cato sulla rivista ‘Circulation’, si potrà fare a meno di questo drastico intervento.

Le cellule staminali cardiache, preleva-te da pazienti con età compresa tra i 0 e i 13 anni, che avevano subito un interven-to cardiaco di routine per difetti cardiaci, possono riparare il cuore danneggiato, ol-tre che negli adulti anche nei bambini. Il numero di cellule staminali è più elevato nei neonati e maggiormente concentrate nell’atrio destro.

Il dottor Sunjay Kaushal, che ha condotto lo studio, spera di poter iniziare i test cli-nici, sui bambini, all’inizio della prossima stagione autunnale.

Rischio obesità per bambini senza tonsille I bambini senza le tonsille rischiano, più degli altri, di diventare obesi. Brutte notizie per i nostri piccoli che prima devono fare i conti con un intervento, che seppur di routine è sempre un intervento e poi con il peso. A confermare questa teoria è una ricerca dell’Università di Saint Louis, negli Stati Uniti. Per giungere a questa teoria sono stati esaminati studi precedenti e rielaborati i dati. Il campione è davvero molto vasto, per cui si può credere sia affidabile, ma ve-diamo cosa hanno scoperto.Sono stati esaminati i dati di 795 pazienti da zero a 18 anni d’età, alcuni dei quali ol-tre alla tonsillectomia avevano subito l’a-sportazione delle adenoidi. In uno degli studi all’operazione ha corri-sposto un aumento di peso fino all’8,8 per cento. Le tonsille sono un po’ il filtro del nostro corpo e se si ammalano o vengo-no rimosse possono dare alcuni problemi.Altre ricerche hanno trovato che l’au-mento di peso interessa una percentuale

variabile tra il 46 e il 100 per cento dei pa-zienti, a seconda della definizione di obe-sità e del campione scelto. Anita Jeyakumar, una delle autrici, ha in-fatti spiegato che i parametri sono varia-bili, ma che per diversi meccanismi la la tonsillectomia potrebbe favorire l’aumen-to di peso.

Le tonsilliti frequenti possono porta-re a disfagia, che provoca difficoltà nel deglutire e quindi diminuisce le calorie introdotte.

Inoltre dopo l’operazione i genitori po-trebbero tendere a ‘ricompensare’ i figli con quantità extra di cibo.

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Il Pinguino è un po’ goffo, ma non come l’Elefante grosso, grosso.

C’è il Canguro che salta il muro e la tigre che ti fa impaurire.

Hai visto il Cammello? ha due gobbe, ma da dove le ha prese? Pensa beve due volte al mese.

Attenti arriva il Rinoceronte, ma cos’ha sulla fronte? È un corno? No, son due!

Scappa e salta la Gazzella, mentre il Giaguaro è sì veloce, ma dopo un po’

perde la voce...Si ferma stanco a riposare… ma

dovrà pur mangiare.

Il Serpente è tutto liscio, scatta e attacca mentre striscia!

Fai attenzione ai suoi denti, se ti prende te ne penti!

Il Formichiere è molto strano, infila la sua lingua nel formicaio, perché di Formiche è molto ghiotto e ne mangia a otto a otto.

Quando il Gallo saluta il giorno nuovo, la Gallina depone l’uovo!Se non si butta nulla del maiale, ancor più buono è il cinghiale.

Il cane non molla l’osso, mentre il miele piace all’Orso, poi c’è il Toro che vede rosso e la talpa vive dentro un fosso.

10 La Favola del mese

L’animale

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Ahimè, dice il Tapiro certo mica riposa beato come il ghiro!

Le Cicale non sono intonate ma cantano e ballano l’intera estate, pre-sto resteran tutte affamate.

Scappa e salta a tutta furia il Coniglio quando ha paura. Tranquille son le Pecorelle, soprattutto con vicino il loro dolce Agnellino.

In casa al caldo c’è il Gattino fa le fusa quant’è carino.

Non è per niente silenziosa ed è davvero fastidiosa…La Zanzara pizzica forte e ti tien sveglio tutta la notte!

Insomma, chi più ne ha più ne metta… ah dimenticavo

la Civetta che con l’occhio

spalancato, fa un verso solo, sempre quello! Vive di notte come il Pipistrello che al buio sa volare senza stare a guardare.

Ma l’uccello da invidiare è senz’altro l’Aquila Reale!

Potrei continuare all’infinito, ma ce n’è uno che non vorrei mancare: quasi tutti li sa imitare un po’ come il Pappagallo, ma non ha le piume, sa esser forte come il Leone, ma sa anche volare come un Condor, è più furbo della Volpe e va in acqua come la Rana salta molto più del Canguro ed è testardo come un Mulo.

A volte è cattivo,a volte è buono…

L’hai già capito? Parlo dell’uomo!

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Ahimè, dice il

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12 Pubblicità televisiva

Il rapporto tra bambini e pubblicità rappresenta un

dannoso problema, argomento di studio e dibattito tra gli esperti,

motivo di frustrazione tra i genitori che, spesso si ritrovano a

combattere un’impari lotta con gli spot nel tentativo di far

capire al bambino che non tutto è oro quel che luccica...

a cura della dr.ssa Rossella Santoro Logopedista

Perchè ai bambini piace tanto?

Per i bambini, almeno sino ai cinque, sei anni la pubblicità è un programma come un altro, che si pone senza soluzione di continuità nel flui-re televisivo e nel quale ritrovano i personag-gi del cartoon preferito che si rivolgono loro in prima persona, oppure altri bambini che man-giano la stessa merenda o gli stessi biscotti che consumano a colazione innescando un forte processo di identificazione.

Ma com’è possibile che gli spot televisivi ab-biano un impatto così potente sui bambini?

Analizziamo gli aspetti che rendono piace-voli gli spot televisivi: la brevità spazio-tem-porale che porta ad una fruizione intensa in un tempo ridottissimo; la semplicità e la fami-liarità dei contesti; la semplicità verbo-iconica e la relazione strettissima tra suoni ed imma-gini che ne permette la rapida assimilazione; l’attratività dei modelli proposti, condivisi con i coetanei e ritenuti strumento di accettazione ed integrazione nel gruppo di pari.

Ma la pubblicità agisce anche ad un altro livello: i continui movimenti sullo schermo, i cambi di inquadratura, l’aumento del volume, attivano continuamente il sistema nervoso del bambino.

Il bambino non ha alcuna possibilità di riflet-tere su quanto appena visto, lo spot successi-vo sommerge immediatamente quello appe-na visto;

la sollecitazione simultanea di visto, udito con immagini, suoni che eccita il sistema nervoso del piccolo spettatore; la fonte stessa del messaggio, la televisio-ne catalizza la vista impedendo al bambino distrazioni; le emozioni che la televisione evoca;la familiarietà dei contesti, il clima di armonia e serenità che i bambini percepiscono come si-mile a quello che vivono (o vorrebbero vivere) tra le mura domestiche.

Lo scopo delle campagne pubblicitarie rivol-te ai bambini è quello di creare in loro un de-siderio, un bisogno in modo che il bambino di-venga insistente con le sue richieste assillando genitori e parenti perché acquistino un deter-minato prodotto (nag factor o fattore assillo).

Ma non solo: un bambino ben condizionato viene anche fi-delizzato ad un marchio, un prodotto, uno slo-gan che evocheranno in lui una risposta emoti-va, basterà, anche negli anni successivi vedere una confezione, ascoltare una canzoncina per-ché in lui nascano sentimenti piacevoli di pro-tezione o di calore, di gioia o di avventura.

Per raggiungere questi scopi i pubblicitari ven-gono spesso supportati da psicologi dell’età evolutiva, che grazie alla loro conoscenza del-le dinamiche inconsce dei bambini sanno bene quali sentimenti smuovere.

Davanti un bambino ben condizionato, con-vinto che quel prodotto sia stato creato appo-sitamente per lui, il genitore che volesse op-porsi all’acquisto assume la connotazione del cattivo e deve fare un lavoro supplementare, ma necessario per impedire che sia la pubblici-tà e non lui, ad educare il bambino.

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In Diagnostica Medica è attivo un servizio di ecografi e specifi che:

* transfontanellare per neonato e lattante

* Ecocardiografi a pediatrica* Visite pediatriche

Page 14: Baby Magazine 13

14 La donazione di sangue placentare

a cura della dr.ssa Elsa del Bo Presidente del collegio

delle Ostetriche della provincia di Pavia

La donazione di sangue placentare mediante prelievo dal cordone

ombelicale, oltre che essere un atto solidaristico e assolutamente

volontario, rappresenta, per la donna in gravidanza che

decide di aderire, un’occasio-ne unica ed esclusiva di sen-

tirsi utile e gratificata.

Non solo, ma il donare per un fine umanitario la proietterà all’interno di quella “catena della solidarietà” che ridà la vita ad altri esseri umani; la stessa placenta che ha forni-to nutrimento per nove mesi ad un piccolo essere umano consentirà, attraverso il sangue del proprio cordone, ad altri esseri umani di “rinascere” a nuova vita guarendo da una terribile malattia.

Che cos’ è il sangue placentare? È il sangue contenuto nella placenta ancora in situ sulla parete dell’utero dopo la nascita del bimbo.

In questo sangue sono presenti le cellule staminali, indif-ferenziate e totipotenti, che, trapiantate nell’organismo malato, possono dare così origine agli elementi del san-gue di cui esso necessita per curare la malattia.

Il sangue placentare viene prelevato mediante la puntura del cordone ombelicale, precisamente della vena ombeli-cale, con un ago sterile collegato ad una sacca di raccolta in cui refluisce il sangue.

La pratica è assolutamente indolore sia per la mamma che per il bambino e deve essere effettuata dopo il clam-paggio del cordone che avviene a un minuto circa dalla nascita.

L’ostetrica/o che assiste al parto effet-tua materialmente il prelievo di sangue placentare e concorre alla riuscita della raccolta assicurandosi che la quanti-tà di sangue placentare prelevato sia consona ai requisiti di qualità richiesti per l’accreditamento di tutta quanta l’organizzazione impegnata nel funzio-namento della Banca pubblica, l’unica autorizzata dalla legge italiana a pre-servare il sangue placentare.

Ogni singolo atto, ogni sequenza dell’intero processo sono dettagliata-mente scanditi e curati, dall’arruola-mento al prelievo, all’invio, ai ripetuti controlli fino alla crioconservazione.

Il personale coinvolto in questa orga-nizzazione è rappresentato da profes-sionisti altamente specializzati, medici, ostetriche, biologi, tecnici, che collabo-rano affinché venga garantita la massi-ma qualità.

Una donna in gravidanza che decide di

essere donatrice di sangue placentare deve anzitutto assicurarsi che l’ospe-dale presso cui ha scelto di partorire sia un centro afferente ad una Banca del sangue placentare e informarsi sul luogo dove effettuare l’arruolamento che consiste nella raccolta della storia clinica personale e del partner, nel con-trollo di tutti gli esami della gravidanza e la firma del consenso informato.

L’impegno richiesto alla donna è vera-mente semplificato e agevolato: oltre all’arruolamento ella dovrà, a sei mesi dal parto, prima che la donazione ven-ga bancata, recarsi presso la sede della banca e sottoporsi ad un semplice pre-lievo di sangue per l’ultimo controllo infettivologico.

Il counselling dell’ostetrica/o, riguardo alla donazione, deve essere efficace e completo dal punto di vista dell’in-formazione e dell’accompagnamento verso una scelta ponderata e consape-vole.

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Page 15: Baby Magazine 13

Dal 13 Marzo 2011un Nuovo Baby Store

Benevento Via G. Cassella, 13

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Ma, quando arriva l’ora della merenda, ognuno resta saggiamente nella sua fila di attesa davanti l’infermeria di fortuna installata sulla sabbia.

Si tratta di un rituale inevitabile, un pas-saggio obbligatorio per questi bambini diabetici, iscritti in una colonia di vacan-ze adattata alla loro patologia.

La colonia di Gouville sur Mer è particola-re perché accoglie non solo i bambini ma anche i loro genitori, i fratelli e le sorelle.

Per questi piccoli malati di diabete tipo 1 è impossibile divorare una barretta di cioccolata senza prima aver verificato il

valore della glicemia capillare median-te una puntura di controllo.

I bambini sanno benissimo cosa signi-fica avere un pancreas insufficiente, in-capace di assicurare la produzione del-la famosa insulina, sola sostanza in gra-do di far entrare lo zucchero nelle cel-lule del corpo.

Senza questo ormone, hanno spiegato i medici, il glucosio assorbito danneg-gia l’organismo e non gioca il suo ruolo energetico nelle funzioni vitali.

I bambini sanno anche che devono sem-pre ricordare, vacanze o non vacanze, i tre gesti fondamentali che garantiscono la loro sopravvivenza: misurare la glice-mia, calcolare la dose di insulina neces-saria, e praticarsela.

Durante le vacanze i bambini possono sdrammatizzare la loro malattia. Sulla spiaggia, Emelyne, una brunetta di 6 anni, ha appena posato una goccia del suo sangue su di una striscetta reat-tiva che, inserita in un piccolo apparec-chio, dà il risultato.

La bambina è irritabile e affaticata, ha sete e male al pancino con l’imperiosa necessità di andare al bagno. Emelyne sta per fare un’iperglicemia. L’apparecchio indica 4, 44 grammi di zuc-chero per litro nel suo sangue.

16 Colonia marina per bambini diabetici

a cura del dr. Attilio Spidalieri Specialista in Diabetologia ed Endocrinologia

L’idea, importata dagli Stati Uniti, è stata sviluppata in Francia fin dal 1953 dall’Associazione dei giovani diabetici,

la quale organizza ogni anno più di 25 soggiorni, di cui tre sull’isola della

Réunion.

Siamo sulla spiaggia di Gouville sur Mer, in Normandia, Francia. In questo tiepido pomeriggio di ottobre è l’ora delle sfi-de con i castelli di sabbia. Quindici bambini, tra i 4 e 12 anni, armati di piccole pale e secchielli, costruiscono ponti levatoi e torri. Sembrano bambini del tutto normali.

Piccoli malati di diabete tipo 1

Page 17: Baby Magazine 13

I valori normali sono compresi, come è noto, tra 0, 8 e 1, 4 grammi. La dr.ssa Isabelle Duthilly, medico responsa-bile, discute separatamente con ogni bambi-no riguardo alla dose di insulina da iniettare per controllare adeguatamente la glicemia. Khalal, 12 anni, fa il gradasso, fiero di prati-carsi da solo le punture. Egli dice: per me è come spedire una let-tera per posta.

Edouard, solo 4 anni, non ha ancora ben compreso la malattia. Quando gli si domanda se conosce i farina-cei, che permettono di evitare gli episodi di ipoglicemia, spalanca gli occhi meravigliato.

Ogni bambino marcia con il suo ritmo sen-za l’obbligo di assimilare le nozioni troppo in fretta.

Il medico chiarisce: “ I bambini diabetici, du-rante la vita corrente, hanno come riferimen-to solo i genitori”.

Durante le vacanze, invece, essi possono non solo comprendere meglio il diabete, ma anche sdrammatizzarlo. “L’età della prima autopuntura?” “ 6 anni”, risponde Marc de Kerdanet, endo-crinologo del Centro Ospedaliero Universi-tario di Rennes, medico curante di Emelyne. A questa età, 6 anni, si ha già la motricità ar-moniosa per scrivere e dunque anche quel-la per tenere bene e azionare una penna di insulina senza problemi.

A Gouville-sur – Mer, le famiglie possono sapere di più sulla malattia e sulla sua ge-stione quotidiana.

“Noi abbiamo veramente voglia di impa-rare”, confessano le due sorelle gemelle di Emelyne, 12 anni, venute a sostenere la so-rella più piccola, “poiché ci può accadere di occuparcene durante l’assenza dei no-stri genitori”.

“La sera, mentre gli animatori raccontano ai bambini storie di maghi del vecchio castel-lo normanno di Saint-Marcouf, i genitori si impegnano in un difficile esercizio: essi de-vono descrivere al cospetto di due medici della colonia le sensazioni vissute il giorno in cui hanno appreso la malattia dei figli.

“Quando ho appreso che la bambina non sarebbe mai guarita, mi sono sentita mo-rire”, ricorda Valerie, mamma di Emelyne.

“Dopo dieci giorni di ospedale, è stato ne-cessario rientrare a casa e imparare una vita diversa con regole alimentari e orari da rispettare”.

Il Dr. Bertrand Roullier-Marion lo riconosce: “Il diabete è una malattia complessa, con dati che, d’ordinario, nessuno impara a maneggia-re, quali le conseguenze del regime alimen-tare, dell’esercizio fisico, dell’insulinoterapia.“I genitori hanno di che perdersi, e molti si sentono colpevoli se il loro bambino non è correttamente equilibrato.

Altri trovano difficoltà a chiedere una auto-gestione della malattia al proprio figliolo”. “Il diabete le ha rubato la spensieratezza dell’infanzia“ si cruccia Valerie, parlando di Emelyne.

Sotto la sferza di medici troppo rigorosi al-cuni genitori si infliggono fatiche inutili. Una mamma della colonia, per esempio, ha preso l’abitudine di pesare ogni alimento che dà al figlio, escludendo del tutto la mi-nima abitudine di mangiare al ristorante. Essa ha anche vuotato gli scaffali della cu-cina di ogni traccia di zucchero. “È una follia”, esclama Marc de Kerdanet: “ Non vi è alcun divieto reale in questa malat-tia, ciò che conta è lo sbocciare del bambino”.

Quando si sa che 10 grammi di pane si tra-sformano nello stomaco in glucosio, il divieto di mangiare bombons non ha alcun senso. Tutto sta nel sapere come mangiarli. Subito dopo un pasto, per esempio.

”Contro ogni idea preconcetta, questo dia-betologo evita di diabolizzare alcuni alimen-ti, consentendo così ai suoi pazienti di por-tare avanti una vita quasi normale”..

La piccola Emelyne ha perfettamente in-tegrato questa filosofia, concedendosi alla fine del pasto serale, ogni sera, un dolce alle fragole. E la mamma ha imparato a concederlo, sen-za senso di colpa.

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Fonte: Articolo di Annabel Benhaiem L’ Express international n: 3097 settimana dal 10 al 16 novembre 2010, liberamente tradotto dal Dr. Attilio Spidalieri

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Lo sai che… I farmaci e la gravidanza?

Molti farmaci assunti durante la gravidanza passano attraverso la

barriera placentare raggiungendo l’embrione

con esposizione potenziale a e� etti

farmacologici e teratogeni

.Durante la gravidanza è necessa-rio valutare con attenzione l’as-sunzione di farmaci, in particolare nel I trimestre.

Alcuni studi hanno evidenziato come l’assunzione di analgesici/antinfiam-matori nelle prime settimane e tra la 7a e la 9a settimana aumenta il rischio di aborto.

I fattori critici che influenzano il pas-saggio transplacentare e portano po-tenziali rischi di danno al feto sono riconducibili al tipo di farmaco, alla dose assunta, alla distribuzione dei farmaci nei tessuti fetali, allo stadio di sviluppo della placenta (nel I tri-mestre possono dare teratogene-si, ovvero malformazioni congeni-te, nel I e II trimestre possono alte-rare la crescita e lo sviluppo funzio-nale) e del fegato del feto, alla du-rata della terapia. I farmaci liposolubili possono dif-fondere attraverso la placenta ed

entrare nella circolazione fetale dal-la vena ombelicale, ad esempio al-cuni anestetici liposolubili utilizzati per il taglio cesareo danno effetto di sedazione nel neonato.

Nel caso degli anticoagulanti l’epa-rina è un farmaco elettivo rispetto al warfarin (coumadin®) che è tera-togeno e non deve essere sommini-strato a partire dal I trimestre.

Il legame alle proteine plasmatiche, in particolare l’albumina materna, è maggiore ad esempio per i bar-bituri data la minore affinità per le proteine plasmatiche fetali. I diure-tici, l’aspirina a basso dosaggio, l’in-sulina, la somministrazione supple-mentare di acido folico e vitamine sono utilizzate dalla gestante rispet-tivamente per sopperire all’aumen-tato lavoro cardiaco, per il diabete gravidico, per ridurre l’incidenza di spina bifida.

Durante la vita intrauterina una sola esposizione al farmaco può alterare le strutture in rapido sviluppo, come il caso della focomelia di bambini le cui madri avevano assunto talido-mide, ritirata dal commercio. L’al-cool può indurre una sindrome al-colica fatale.

In gravidanza, dunque, i farmaci do-vrebbero essere prescritti e assunti

solo se i benefici per la madre sono maggiori dei rischi della salute del feto.

Secondo la Food and Drug Admini-stration, i farmaci assunti in gravi-danza sono classificabili in:Categoria A, se non danno alcun rischio in studi su animali e in stu-di clinici controllati, ovvero in cui i volontari sono reclutati e monito-rati prima, durante e dopo la som-ministrazione del farmaco. Solo pochi sono classificati in que-sta categoria, come alcune vitamine.

Categoria B, se non danno rischio o danno accertato in studi su animali. Rientrano in questa categoria anti-biotici molto utilizzati come la pe-nicillina e l’eritromicina.

Categoria C, se creano danni accer-tati in studi su animali e non sono disponibili studi clinici, pertanto è necessario valutare il rapporto ri-schio/beneficio come la rifaximina, il trinetoprim, i chinoloni per rischio di emolisi nel III trimestre. Nonostante rientri in tale categoria la zidovudina è consigliata in don-ne con HIV per prevenire il rischio di trasmissione dalla madre al feto.

Categoria D, con rischio probabi-le che porta alla somministrazio-ne solo se in pericolo di vita come gli amminoglicosidi responsabili di

tossicità vestibolare e cocleare ne-gli ultimi 6 mesi.

Categoria X, danni accertati da stu-di clinici e assolutamente controin-dicati come gli antitumorali. Non esistono farmaci sicuri o tossi-ci al 100% per il nascituro, nessun farmaco dovrebbe essere sommi-nistrato durante il I trimestre e se necessario, quando non è possibile sospendere la terapia farmacologi-ca, vanno privilegiati farmaci di uso consolidato.

a cura della dr.ssa Roberta Melillo-Farmacista

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Cose Curiose

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Segnalate all'indirizzo mail:

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o sul sito:

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Uno spazio per farvi divertire e fornire idee fantasiose, per trascorrere il tempo in modo intelligente e trovare oggetti originali e introvabili utili per la crescita del bebè.Una serie di segnalazioni da parte del popolo dei genitori.

Lunar BabyNon sempre è facile misurare la febbre ai bambini, anche se li si convince a rimanere fermi e buoni.Si chiama Lunar Baby e misura la temperatura sulla fronte con un semplice contatto dello strumento tenutoben saldo nelle mani della mamma o del papà, senza il rischio che il bambino possa agguantarla e farsi male perché non ha la forma affusolata del termometro classico e non richiede di essere introdotto nell’orecchio.

Piccoli falegnami in formazione.Ecco un simpatico carretto di legno, composto da piccoli attrezzi martello, cacciavite e chiave inglese e assortito di materiali da costruzione (legno, dadi, bulloni, rondelle e chiodi).

Studiato per quei piccini che già in tene-ra età si sentono dei piccoli falegnami.

Insolito questo scavatore!Credo proprio che le mamme ne siano entusiaste?!?Pratico da portare al mare per far divertire i vostri piccoli.La scavatrice di acciaio è caratterizza da una base molto resistente, un comodo sedile e due maniglie di controllo che aiu-teranno il bambino a sviluppare la coordinazione nei movimenti.

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Barbecue miniPer i piccoli ometti questo barbecue grill, realizzato in legno, dotato di 4 fuochi ov-viamente finti, vassoio laterale pieghe-vole, mensola dove poter poggiare gli utensili, cerchi di rotolamento, e una par-te superiore griglia intercambiabile che gira a rivelare 2 fuochi e una griglia mini.Fornito da un set di 9 pezzi di legno da cucina barbecue che rende l’accompa-gnamento perfetto cookout.

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Swing altalena rodeo

Sali a bordo di questa speciale altalena costruita completamente con materiale reciclato.Dai salta su e lasciati dondolare e lascia libera l’immaginazione! Immagina di essere un cowboy su di uno splendido cavallo con la criniera.

Swing è pronta per essere appesa.Per bimbi dai 5 anni in su, ma resistente anche per quei genitori che si lasciano trasportare dalla fantasia e amano rievocare il tempo passato della loro infanzia.

Big BallonPer quei monelli che amano giocare all’aperto, scorazzare nel proprio giardino. È una cosa completamente nuova! Coloratissima questa enorme palla che può ospi-tare all’interno i piccoli avventurieri per far ca-priole e rotolarsi.Può essere spinta, abbracciata ci si può rullare sopra, ovviamente sempre con la presenza di un adulto, divertentissima fatta apposta per coloro che non amano stare fermi. Di varie grandezze e anche di svariati colori.

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Esiste, infatti, un determinato parallelismo delle funzioni motorie e quelle psichiche, poiché sono due aspetti del funzionamen-to di una stessa organizzazione.

Pertanto, per poter realizzare una serie di proposte operative intese all’apprendimen-to della scrittura e della lettura, il bambino deve essere in grado di conoscere il pro-prio corpo mostrando autocontrollo me-diante volontarie inibizioni o stimoli men-tali che spingono all’azione.

Si possono indicare, sommariamente, al-cune attività in cui l’utilizzo del linguaggio sonoro-musicale può favorire un miglio-re apprendimento del linguaggio scritto.

Esse sono del tutto indicative e anche le musiche suggerite possono variare a secon-da degli interessi e dei gusti del bambino.

È utile fruire della musica per indurre i bam-bini a muovere mani e braccia secondo de-terminati stimoli ritmici e flussi melodici.

Si può partire, come primo esercizio, con movimenti ampi e rotatori delle braccia pri-ma a sinistra poi a destra seguendo mu-siche dapprima molto lente e melodiche e successivamente più ritmate come per esempio, “Primo movimento della Sin-fonia n. 7 di Beethoven”; gli stessi eserci-zi realizzati nello spazio verranno eseguiti

su un foglio grande con le stesse musiche che guidano il movimento coordinandolo.

Sempre su un foglio di carta piuttosto gran-de con un pennarello in un primo momento, poi con una matita, vengono realizzati sca-rabocchi roteando la mano prima da destra verso sinistra, poi da sinistra verso destra.

Il cambio avviene ad un colpo di tambu-rello: relazione stimolo sonoro-movimen-to e lateralizzazione.

Altri esercizi simili si realizzano con forme chiuse e ripercorse, sinusoide. Successivamente verranno realizzate una serie di volute grafiche dapprima libera-mente e poi in progressione.

L’ampiezza delle volute sarà in un primo momento abbastanza notevole, poi sem-pre più piccola, fino a ridursi alla forma del-le normali anellate e delle comuni lettere usate per la scrittura.

Ogni anellata sarà scandita da un colpo di triangolo: tracciare due volute ed una sbarretta significa pausa; dopo la pausa spostare leggermente il braccio e la mano verso destra, avanzare fino alla fine del fo-glio, guidare con battute ritmiche; traccia-re tre volute e una sbarretta e procedere in questo modo aumentando gradualmente il numero delle volute partendo da destra verso sinistra e viceversa.

Molteplici sono i disturbi dell’orientamento spaziale: confondere la destra con la

sinistra, l’alto col basso, com-mettere errori di simmetria,

disorganizzazione completa del movimento nello spazio.

Alcuni bambini si esprimono per iscritto con incolma-bili lacune sia nell’ordine ortografico che nella pura e semplice composizione della parola.

Si hanno, in questi casi, i fenomeni della disgrafia, di-slessia, disortografia, che possono manifestarsi in for-me lievi o anche gravi-gravissime a seconda dell’in-cidenza che il disturbo psicomotorio ha sullo svilup-po psicoaffettivo. In questi casi i bambini mostrano estrema difficoltà nell’organizzare lo spazio e nel coordinare e muove-re armonicamente le diverse parti del corpo.

Ciò denota una notevole carenza nella rappresenta-zione mentale ovvero del movimento inteso come espressione della personalità e come comunicazione, che presuppone coordinazioni neuromotorie fonda-mentali quali correre, saltare, camminare, parlare cor-rettamente ed usare il linguaggio come rappresen-tazione fonica e concreta di idee, disegnare, muove-re gli arti coordinatamente per poter eseguire deter-minate azioni.

La musicoterapia nei disturbi dell’orientamento spaziale

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a cura della dr.ssa Elisa Vesce Musicoterapeuta

Acquisite queste capacità si passa a tracciare le lettere formando dapprima delle forme roton-de e aggiungendo poi altri particolari per ca-ratterizzare le lettere tra loro.

Dalla voluta alla lettera: tracciare una voluta sola ad un colpo di triangolo, sbarretta alla pausa. A questo punto per correggere anche la coor-dinazione dello spazio entro il foglio e per abi-tuare il bambino ad una certa regolarità nell’im-paginazione, nell’adattamento alla riga o al qua-dretto, si procederà con esercizi di rappresen-tazione grafica del suono (glissato, trillo, note ribattute, scala ascendente/discendente) e po-tranno essere utilizzati diversi strumenti come pianoforte, xilofono, flauto.

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Il cibo, inteso come ciò che alimenta il nostro corpo, rappresenta nella storia delle culture uno dei momenti centrali della ritualità collettiva, la preparazione, il consumo del cibo hanno dato all’ali-mentazione significati simbolici così com-plessi ed incomprensibili da offuscarne la reale necessità, fino a stravolgerne il vero significato.

Premesso questo, il cambiamento ali-mentare nella vita di una persona, pla-smata dagli eventi della vita, può risul-tare di difficile accettazioni e in alcuni casi addirittura drammatico.

In questo ultimo caso ci si riferisce soprat-tutto a quei soggetti celiaci che non pre-sentano al momento della diagnosi sin-tomi conclamati, tali da motivare l’accet-tazione della dieta proposta dai medici.

Il cambiamento alimentare comporta, al-meno inizialmente un disequilibrio men-te-corpo, che si riverbera in tutte le sfe-re della vita. Ci riferiamo soprattutto alla difficoltà della gestione della vita quotidiana, sia in casa che fuori casa, con conseguen-te riduzione della vita sociale.

In uno studio condotto presso l’Ambula-torio di Celiachia dell’Università La Sapienza di Roma si è evidenziato che la dimensione psicologica più rilevante

nei soggetti celiaci al momento della dia-gnosi è caratterizzata da sentimenti di ansia e depressione (Salvi.et al, 2002).

È stato inoltre evidenziato che la mag-gior parte dei casi dei disturbi depressivi e relativi disordini del comportamento si manifestavano prima della biopsia usata per diagnosticare la malattia; e che i pic-coli pazienti con un breve trattamento di dieta priva di glutine riuscivano a dimi-nuire il loro tasso di ansia e depressione.

Naturalmente i comportamenti cambia-no a seconda della fascia di età in cui la malattia celiaca si manifesta.

Durante l’adolescenza tutto sembra es-sere più complicato; è infatti un perio-do di transizione in cui il giovane adole-scente si ritrova a rifiutare la sua infan-zia e allo stesso tempo tende a sentirsi adulto, non desiderando di identificar-si con quest’ultimi.

Altro aspetto importante da considerare in questa fase particolare della vita, sono le trasformazioni fisiche e psichiche, che sono così rapide ed evidenti e talmente determinanti, che non possono non ave-re una forte risonanza nella coscienza e nel comportamento dell’adolescente.

Il giovane sente di perdere lo schema di riferimento del proprio corpo, che si era

26 Dieta priva di glutine per tutta la vita

a cura della dr.ssa Elisa Salvi - Psicologa

Abbiamo già detto che l’unica terapia per la

malattia celiaca efficace è seguire una dieta priva di

glutine per tutta la vita, il che comporta almeno inizial-

mente non poche difficoltà.

Il comportamento alimentare si costituisce come fe-nomeno psicologico e culturale con forme articolate e complesse, che travalicano largamente gli schemi di risposta al bisogno biologico del cibo.

Sin dall’antichità il cibo è stato investito di significati simbolici e di potere, ed un valido esempio c’è offerto dalla parabola citata nel vecchio testamento, del frut-to proibito che fu mangiato da Adamo ed Eva.

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abituato a percepire in modo stabile, ed inoltre, non conoscendo quando e come la situazione si stabilizzerà è in perenne stato di agitazione. Questo particolare momento di assoluta sen-sibilità è ancora più sentito amplificato, in sog-getti celiaci, specie quando la diagnosi di celia-chia giunge proprio in questo periodo.

Scoprirsi celiaco in questa fase di vita risulta es-sere di non semplice accettazione.

Per i motivi suddetti, è facile capire come l’a-dolescente celiaco possa manifestare un rifiuto della propria malattia ed una scarsa adesione alla dieta più che in altre fasi della vita.

Infatti, è molto probabile che ci siano delle dif-ferenze corporee con i suoi coetanei, come ad esempio ritardo della crescita staturo-ponde-rale, che può produrre insicurezza e timore sul-la propria efficienza fisica, ed ha come conse-guenza la paura di non essere accettato dal gruppo dei pari.

Inoltre, le limitazioni alimentari dettate dalla die-ta aglutinata, possono favorire la produzione di sentimenti di disagio e di diversità, che pos-sono comportare problemi emotivi.

Due sono i periodi in cui l’adolescente celia-co può incorrere almeno inizialmente come ri-sposta alla malattia celiaca, assumere atteggia-menti passivi, di rinuncia e di chiusura in se stes-si, come evitare di uscire con gli amici, non re-carsi a cene, party, e a sottrarsi ad ogni tipo di

divertimento, o anche semplicemente cercare di nascondere la sua condizione, ripristinando il glutine nella propria alimentazione, in pre-senza di amici, infatti la mancanza di sintomi riduce l’aderenza alla dieta. Anche in questo caso, il ruolo dei familiari dell’ adolescente celiaco è determinante. È importante inoltre, che i genitori incoraggi-no il giovane adolescente a non nascondere la propria condizione di celiaco, ma spiegare ai propri compagni cosa sia la celiachia, cosa comporta e quali sono le conseguenze se non si segue una dieta.

Così parlandone con semplicità ed eliminando le tensioni, si elimina la sensazione di diversità, e si supera la paura di non essere accettati degli altri, ma fondersi nel gruppo, sentirsi così accet-tato e sostenuto nella sua condizione.

Nel caso in cui tutto questo potrebbe essere di difficile accettazione da parte dell’adolescente, si potrebbe sempre prendere in considerazio-ne un intervento psicoterapico breve ed incisi-vo, in questo modo si aiuta il soggetto a raffor-zare le risorse psicologiche, si aiuta ad elimina-re il senso di diversità e di trasformare i senti-menti negativi in produttività, per raggiunge-re così un buon livello di benessere psicofisico.

L’approccio psicologico nella gestione clinica dei soggetti celiaci è necessario affinché si so-stenga il celiaco e i suoi familiari ad affrontare tale momento particolare, allo scopo di con-tribuire a migliorare la loro qualità della vita.

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www.bresciabimbi.itBresciabimbi è un’Associazione culturale nata per volontà di un gruppo di persone che hanno a cuore la vita sociale e culturale dei bambini.La provincia di Brescia ha un territorio di gran-de potenzialità per la crescita: dalla città alla campagna, dai monti al lago e le opportunità per sfruttare tutto ciò che offre possono essere date solo dall’informazione. Un’agenda online di eventi, attività, utilità e supporti vari che aiu-tino i genitori ad orientarsi nella vita di città e di provincia. Brescia non è una città per i bambini, come non lo sono molte altre città, ma quello che secondo noi fa la differenza è l’informazione; per questo vogliamo creare una “città per i bambini”.Una rete di “cose da fare” con i bambini, di come farle e soprattutto dove farle. Usiamo la città e tutto quello che può offrire ai bambini.

dimmimamma.boomerangtv.it Non è uno scioglilingua.È un sito che è anche un blog, che è anche una community. È soprattutto, un progetto che nasce da un’idea coraggiosa e ambiziosa venuta in mente allo staff di Boomerang, il canale dei personaggi che guardavano le mamme quando mamme non erano ancora e che trasmette su SKY serie con storie classiche e tratti morbidi pensati per i più piccoli:da “Tom e Jerry”, “Looney Tunes” e “Sco-oby Doo” a “Hello Kitty”, “Garfield” e “Sam Sam”.

www.papaseparati.it“Papà separati” è un nome scelto con molta at-tenzione, perché sta ad indicare la condizione diffusa dei padri che, nella separazione, sono separati dai figli, impossibilitati, sia per gli at-tuali orientamenti restrittivi della giurispru-denza, sia per una serie di discriminazione e

di violazione di legge, a svolgere il loro ruolo educativo particolarmente importante quando nella separazione sono coinvolti figli minorenni.

www.muba.itMUBA nasce nel 1995 con l’obiettivo della re-alizzazione di un Museo dei bambini a Milano, ed è il primo gruppo che ha proposto con suc-cesso mostre di grande rilievo per bambini, in Italia e all’estero, uniche per ampiezza e nume-ro di visitatori. Dal 1998 MUBA presenta le proprie mostre pres-so la Triennale di Milano, tappa di partenza per la successiva itineranza in altri musei italiani. Muba opera, dunque, in modo continuativo su un territorio non solo locale, con proposte cul-turali ed educative fortemente caratterizzate. Si propone come l’unica struttura in Italia spe-cializzata nella realizzazione di percorsi di gio-co e mostre interattive per bambini.

www.bimboside.itLa bimboside si è specializzata nella vendita online di pannolini, oltre ad una vasta gamma di prodotti.L’azienda offre diversi servizi di pagamento per acquistare in tutta sicurezza e tranquillità come Paypal e IWSMILE. Il sito viene aggiorna-to periodicamente su prodotti, offerte e novità. Vengono fatti costantemente investimenti per lo sviluppo nella ricerca di nuovi articoli da pro-muovere e offrire ai clienti. Oltre ai vantaggi economici bimboside.it offre anche affidabilità e garanzia nella gestione degli ordini e nelle spedizioni. Se la merce è disponibile presso i fornitori in Germania, la spedizione arriva al cliente in soli 3 giorni lavorativi in tutta Italia.Tutti i clienti che si registrano su bimboside.it riceveranno un “CODICE SCONTO” del va-lore di 10 € via mail, da spendere per il primo acquisto.

in giro per la rete

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Roma 26-27 marzo 2011 Bimbinfiera vince la maglia rosa! Il più importante salone dedicato alla prima in-fanzia. Attesi per la grande “volata” migliaia di mamme, papà e bambini. Più di 78 mila presenze sono state registrate lo scorso anno. E il tour 2011 parte ancora più ricco.Bimbinfiera è il solo e unico salone dove trovare i migliori prodotti della puericultura, le novità per la gravidanza e l’allattamento, lo svezza-mento e la nanna, l’igiene e la cura di mamma e bebè, le soluzioni più pratiche per muoversi con neonati e bimbi a piedi, in auto e in aereo. Agli stand di BIMBINFIERA tantissime le novità di prodotto ma anche i momenti per divertirsi insieme alla famiglia. Programma e informazioni www.bimbinfiera.it

Bergamo, dal 13 al 17 Aprile 2011 Lilliput, il villaggio creativoÈ una festa in cui i bambini sono protagonisti con i loro genitori, i loro amici e i compagni di scuola. La manifestazione si rivolge alle scuole e alle fa-miglie con bambini compresi fra i 3 e i 12 anni di età e vuole essere un punto di riferimento per il mondo dell’infanzia con un momento ludico - creativo - formativo per i bambini e per i grandi. A Lilliput i bambini sono chiamati a partecipare attivamente ai laboratori didattici, a giocare in spazi attrezzati, a praticare tutti gli sport, a pro-vare l’emozione di incontrare i personaggi della televisione. L’idea centrale è che può esserci un modo diverso per raccontare le storie di oggi, affidandosi alla fantasia, all’invenzione, alla ma-gia. Le porte della fiera, che per l’occasione si trasformerà in un grande villaggio creativo, si

apriranno ai bambini con tante aree attrezzate in laboratori didattici e tematici, costantemen-te seguiti da animatori esperti che li guideran-no nelle più svariate e divertenti esperienze all’interno dei padiglioni della fiera e nelle aree esterne appositamente allestite. La finalità che si propone la manifestazione è quella di offrire un’occasione d’incontro tra le diverse realtà che ruotano intorno al mondo dei bambini: fami-glie, scuole, agenzie educative, gruppi sportivi, aziende.

Bari, 1-2 aprile 2011 Congresso Regionale SIP Sezione Puglia 4° Meeting Nazionale di Nutrizione Pediatrica Sede: Hotel Sheraton Nicolaus Bari Segreteria Organizzativa:iDea congress Via della Farnesina, 224 00135 Roma Tel. 06 36381573 Fax 06 36307682 E-mail: [email protected] www.ideacpa.com

Arcavacata di Rende, dal 7 al 9 Aprile 2011 13° Congresso Nazionale SIAIP Dai progressi della ricerca ai protocolli clinici in immunoallergologia. Nuove opportunità per il pediatra. Presidenti Luciana Indinnimeo, Francesco Pa-ravati. La Società Italiana di Allergologia e Im-

munologia Pediatrica grazie ad una donazione della “Mead Johnson Nutrition” ha istituito due borse di studio destinate ai giovani medici che si dedicano alla ricerca nel campodella Allergologia e Immunologia Pediatrica. Sede Del Congresso: Aula Magna “Beniamino Andreatta”Università della Calabria Via Pietro Bucci - 87036 Arcavacata di Rende (CS)Ufficio Eventi e Gruppi:Telefono: 0871/803814 - Fax 0871/85912e-mail: [email protected]

Napoli, 21-22 maggio 2011Fiera del bambino VI edizioneUna due-giorni dedicata interamente al mondo dell’infanzia, un appuntamento da non perdere per mamme, papà, bambini, aziende, buyers e visitatori… Il Palapartenope di Napoli ospiterà l’edizione 2011 della Fiera; oltre 3.000 mq di esposizione, 1.000 buyers e 100 espositori: questi sono solo alcuni numeri della più ampia fiera del settore in Italia. Dall’arredamento all’abbigliamento all’area de-dicata a giochi e giocattoli, alle ludoteche e ai parchi di divertimento, sino alle agenzie di ani-mazione, alle aziende farmaceutiche, alla pueri-cultura, alle produzioni alimentari e biologiche e molto, moltissimo altro.

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Calendario Baby

Eventi e iniziative dedicate a infanzia, pediatria e ginecologia.

Segnalate a: [email protected]

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Alice Morante

gabriele - 4 anni

Francesca - 10 anni

Quessttoo ll’ ho

Fatto Io !!!

Enrico Saccardo

Angelo Iannarone

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Una sezione che dà spazio alla creatività, una galleria dedicata a tutti i piccoli artisti che amano disegnare, raccontare, inventare, sognare e creare.

Se ti piace scrivere, disegnare se hai fantasia da vendere e vuoi mostrarlo a tutti, questa è l'area dedicata a te!

Manda* i tuoi lavori all'indirizzo [email protected]

oppure spediscili a:BabymagazineVia Due Principati, 278 83100 Av

li pubblicheremo in una fantastica Galleria d'Arte junior.

*puoi scannerizzare o fotografare le tue opere o mandare gli originali, (il materiale non verrà restituito); PS.: non dimenticare i tuoi dati.

+ Spazio alla Fantasia!

Rosa Ambrosone

+ Spazio alla Fantasia!

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