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ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2017/2018 DOCUMENTO 15 MAGGIO CLASSE V A TECNICO: GRAFICA E COMUNICAZIONE “G. Falcone” ________________________ MINISTERO DELL’I STRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore Giovanni Falcone via Matteotti, 4 21013 Gallarate (VA) - 0331-245498 - 770379 cf 82009260124 http://www.isgallarate.it : [email protected] : [email protected]

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2017/2018

DOCUMENTO 15 MAGGIO – CLASSE V A

TECNICO: GRAFICA E COMUNICAZIONE

“G. Falcone”

________________________

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Superiore

“Giovanni Falcone”

via Matteotti, 4 – 21013 Gallarate (VA)

- 0331-245498 - 770379

cf 82009260124 http://www.isgallarate.it

: [email protected]

: [email protected]

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INDICE PARTE GENERALE

Composizione del Consiglio di classe ......................................................................................... 3

Profilo professionale dell’indirizzo di studio ................................................................................. 4

Presentazione della classe e breve excursus storico.................................................................... 5

Sintesi del percorso formativo ..................................................................................................... 8

Iniziative complementari integrative nell’ A.S. 2017/2018 ............................................................ 8

Attività di alternanza scuola-lavoro .............................................................................................. 9

Attività di orientamento post-diploma ........................................................................................ 10

Contenuti e metodi dell’azione didattica .................................................................................... 11

Simulazioni prove d’esame ....................................................................................................... 12

1) CONSUNTIVI ATTIVITÀ DISCIPLINARI – Programmi e relazioni disciplinari

Italiano ...................................................................................................................................... 14

Storia ........................................................................................................................................ 18

Lingua inglese ........................................................................................................................... 21

Matematica ............................................................................................................................... 25

Progettazione Multimediale ....................................................................................................... 29

Laboratori Tecnici ...................................................................................................................... 31

Organizzazione e gestione dei processi produttivi..................................................................... 35

Tecnologie dei processi di produzione ....................................................................................... 42

Scienze Motorie ........................................................................................................................ 45

Religione ................................................................................................................................... 47

2) ALLEGATI Simulazione prove d’Esame

2.a-Prima prova e Griglia di valutazione…………………………. ............................................... 49

2.b-Seconda prova d’Esame e Griglie di valutazione ................................................................ 79

2.c-Terza prova d’Esame e Griglia di valutazione ...................................................................... 93

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ESAME DI STATO

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

a.s. 2017/2018

Indirizzo: Tecnico Grafica e Comunicazione Classe: V Sez. A

Redatto il: 15 maggio 2018 Affisso all’albo il ______________

Docente coordinatore della classe: Lara Radaelli

Composizione del Consiglio di Classe:

Docente Materia insegnata/e Firma

Donatella Perego Italiano e Storia

Cristina Luoni Inglese

Marzia Barbieri ITP Tecnologie dei processi di

produzione

* Cristiano Zuccotti Tecnologie dei processi di

produzione

* Mario Adamo Matematica

* Tiziana Santi Progettazione Multimediale,

Laboratori Tecnici

Francesca Picozzi ITP Laboratori Tecnici

Ilaria Bambini Organizzazione e Gestione dei

Processi Produttivi

Andrea Zanello Religione

Salvatore Racalbuto Scienze Motorie e Sportive

Lara Radaelli Sostegno

* Con l'asterisco sono contrassegnati i membri interni alla Commissione d’esame.

Gallarate, 15 maggio 2018

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Marina Bianchi

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PROFILO PROFESSIONALE

DELL'INDIRIZZO DI STUDIO

TECNICO della GRAFICA e della COMUNICAZIONE

Il tecnico grafico è un professionista che opera nel settore della comunicazione, realizza diverse

tipologie di messaggi visivi per il settore grafico, può operare per l’editoria su stampa e/o digitale o

produrre messaggi pubblicitari, realizzare video o comunicazioni per il web.

Si tratta di una figura tecnica esperta nell’uso delle nuove tecnologie che conosce i nuovi linguaggi

della grafica e tutti gli aspetti tecnico - espressivi della comunicazione visiva legata sia alla

comunicazione veicolata dai mass media tradizionali, sia nata con lo sviluppo dei new media

digitali.

Le competenze professionali acquisite durante il percorso quinquennale permettono alla figura

professionale di risolvere tutte le problematiche tecniche ed operative che possono vincolare le

scelte creative legate alla produzione del messaggio. Il diplomato di questo indirizzo può essere

inserito in attività produttive legate alla grafica e alla comunicazione interpersonale e di massa

(aziende, agenzie di comunicazione – pubblicità – organizzazione eventi) può anche lavorare

come consulente o freelance; può inoltre proseguire la formazione con percorsi formativi post-

diploma o universitari. A conclusione del quinto anno di istruzione tecnica lo studente conseguirà,

come esito dell’esame di Stato conclusivo del corso di studi della scuola secondaria superiore, un

diploma quinquennale di Tecnico della grafica e della comunicazione.

CURRICOLO d’ISTITUTO

Il tecnico grafico è un professionista che progetta e sviluppa prodotti grafici e multimediali

utilizzando i software dedicati, in particolare il pacchetto professionale Adobe Creative Suite;

poiché il settore è in continua evoluzione, non vengono trascurati gli aspetti sperimentali che

portano ad utilizzare anche nuovi programmi open source.

Lo studente è in grado di intervenire in tutte le fasi della creazione di elementi visivi per la stampa,

l’editoria o per la pubblicazione digitale, integrando in un processo graduale di crescente

complessità i diversi strumenti di informatica funzionali allo sviluppo della comunicazione. L’alunno

sviluppa le specifiche competenze per lo sviluppo e la visualizzazione dei diversi prodotti

comunicativi, scegliendo le tecniche e le tecnologie, lo stile e il linguaggio necessario, i media e i

canali appropriati.

La formazione, che si articola su più livelli, coniugando conoscenze tecniche professionali con

discipline teoriche e metodologiche, tiene conto dell’aggiornamento continuo che caratterizza il

settore della comunicazione legata alle nuove tecnologie, sviluppando un approccio cross-mediale

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che porta ad integrare i diversi linguaggi, dalla carta stampata al sito web, dalla fotografia al video,

sino alle nuove tecniche di progettazione 3D e di animazione (motion graphics),

Il percorso formativo, nell’ottica della flessibilità esplora differenti campi d’attuazione quali

Web/Audio-video; Cartotecnica/Packaging/Design; Illustrazione/Editoria /Publishing.

Il diplomato di questo indirizzo, in qualità di graphic e visual designer, si inserisce in diversi ambiti

professionali appartenenti al settore della grafica e della comunicazione; lavora in aziende, studi o

agenzie di comunicazione, pubblicitarie o web; può lavorare in ambito editoriale per testate

giornalistiche o case editrici; svolgere attività collegate all’organizzazione di eventi, meeting ed

esposizioni; può svolgere anche attività nell’industria dello spettacolo o lavorare in agenzie

multimediali ed occuparsi di video editing; inoltre ha la possibilità di proseguire il proprio percorso

formativo seguendo corsi post-diploma o universitari. A conclusione del quinto anno di istruzione

tecnica, lo studente consegue, come esito dell’Esame di Stato conclusivo del corso di studi della

secondaria superiore, un diploma quinquennale di Tecnico della Grafica e Comunicazione.

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO

Dati oggettivi N° 27 studenti di cui:

N° 12 maschi;

N° 15 femmine;

N° 7 alunni con disturbi di apprendimento o Bisogni educativi speciali

per i quali verranno adottate in sede d’esame le medesime misure com-

pensative e dispensative previste nel Pdp agli atti nel fascicolo personale

e utilizzate durante l’anno anche in sede di verifica.

N° 1 alunno con PEI che segue una programmazione differenziata per

il quale si veda la relazione e la documentazione inserita nel fascicolo

personale.

Continuità didattica Docenti che sono rimasti stabili nella classe ed eventuali

inserimenti:

Prof.ssa Luoni (Inglese) dal 4°anno

Prof.ssa Perego (Italiano-Storia) dal 5° anno

Prof. Adamo (Matematica) dal 1° anno

Prof. Zuccotti (Tecnologie dei Processi di Produzione) dal 3° anno

Prof.ssa Santi (Progettazione Multimediale) dal 5° anno

Prof.ssa Santi (Laboratori Tecnici) dal 4° anno

Prof.ssa Picozzi (ITP Laboratori Tecnici) dal 5° anno

Prof.ssa Barbiero (ITP Tecnologie dei Processi di Produzione) da

gennaio del 5° anno

Prof. Racalbuto (Scienze Motorie e Sportive) dal 2° anno

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Prof. Zanello (Religione) dal 5° anno

Prof.ssa Bambini (Organizzazione e Gestione dei processi produttivi) dal

5° anno

Prof.ssa Radaelli (Sostegno) dal 2° anno

Obiettivi misurabili La classe è formata dagli alunni della precedente 4AT, a cui si sono

aggiunte cinque alunne dalla 4C, smistata a causa di esiguità del

numero di alunni, e una studentessa proveniente da altra scuola ma

precedentemente iscritta al Falcone, durante l’anno un alunno si è

ritirato. Quattro alunni si sono aggiunti al terzo anno e due al secondo.

Durante gli anni si sono registrate bocciature il primo anno, due al

secondo, nessuna al terzo, una al quarto anno.

Descrizione A livello didattico alcuni alunni si sono dimostrati pienamente

collaborativi ed motivati, diversi hanno mostrato durante l’anno interesse

e partecipazione un po’ discontinui, il rendimento alterno di molti allievi è

stato specchio di un impegno non sempre assiduo.

Sotto il profilo della responsabilità nei confronti della scuola alcun alunni

si sono dimostrati costanti, altri hanno avuto bisogno di monitoraggio per

rispettare consegne e tempi di lavoro, altri non sono sempre stati

rispettosi.

Il cambio della docente di Italiano e Storia, ha inizialmente creato un po’

di destabilizzazione per alcuni alunni che hanno impiegato tempi più

lunghi ad abituarsi al nuovo stile didattico, rallentando l’esecuzione del

programma.

Sotto il punto di vista relazionale durante l’anno non si sono registrati

scontri tra i ragazzi e i nuovi ingressi sono stati ben accetti, tuttavia

durante gli anni si sono creati alcuni piccoli gruppi che non sempre

interagiscono spontaneamente con scopo collaborativo ma sanno

entrare in rapporto se l’insegnante crea l’occasione.

Se dal punto di vista didattico e relazionale la classe a scuola è apparsa

non sempre in linea con le aspettative, distinti sono stati invece i risultati

ottenuti dai ragazzi durante le esperienze di stage effettuate questo e

negli anni passati. Per la maggior parte di loro i tutor aziendali hanno

registrato impegno e responsabilità e competenze in linea con il

percorso di studi.

Alcuni alunni hanno registrato numeri elevati di ingressi in ritardo ed

uscite anticipate e frequenza irregolare.

Va infine sottolineato che diversi alunni coltivano interessi extrascolastici

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che in taluni casi hanno ricadute positive sulle competenze legate al

profilo in uscita.

Esiti obiettivi

cognitivi

La classe ha in generale acquisito le competenze che il C.d.C. aveva

individuato nella programmazione di inizio anno.

Sono stati conseguiti parte degli obiettivi cognitivi disciplinari e il

rendimento per parte della classe è stato alterno.

Parte della classe è stata in grado di gestire in modo autonomo e

funzionale il carico scolastico, tuttavia il metodo di studio di alcuni alunni

ha peccato nell’organizzazione.

Comunicazione Il dialogo con gli studenti è stato costante e la classe si dimostrata

disposta a collaborare con le proposte dei docenti. I rapporti sono stati

sereni e tendenzialmente gli studenti si sono dimostrati rispettosi delle

regole, corretti anche tra loro, ma non sempre solidali. I colloqui con le

famiglie che ne hanno fatto richiesta, o nei casi in cui fossero insorte

necessità di contatto, si sono sempre svolti in clima di serenità con

condivisione degli intenti educativi.

Non ci sono stati provvedimenti disciplinari degni di nota.

Obiettivi formativi e

comportamentali

Rispetto delle norme del patto di corresponsabilità

Sviluppo e potenziamento del senso di responsabilità

Sviluppo della partecipazione alla vita della classe e della scuola,

Incremento della capacità relazionale con pari e compagni

Conoscenza dei propri diritti e doveri

Sviluppo della capacità progettuale e decisionale

Potenziamento dell’autonomia

Modalità di lavoro Lezioni frontali, uso del libro di testo, mappe e schemi, lavori di gruppo,

verifiche, didattica laboratoriale, discussione guidata, lezione partecipata

Strumenti di verifica Orali, scritti, pratici/operativi

La valutazione tiene conto di conoscenze/competenze e abilità

Metodologie di

recupero

Recupero curricolare in itinere

Sportelli didattici: alcuni ragazzi hanno frequentato lo sportello di

matematica

Attività di

potenziamento

Ove possibile si è cercato di esaudire le necessità di potenziamento del

gruppo alto, con approfondimenti di vario tipo

Profitto medio della

classe

Più che sufficiente

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SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO

(ALLA DATA DELLA STESURA DEL DOCUMENTO)

Area curricolare obbligatoria

Materie Numero di ore previste N° ore svolte al 15/05

Italiano 132 105

Storia 66 60

Inglese 99 90

Matematica 99 86

Progettazione Multimediale 132 106

Laboratori tecnici 198 172

Tecnologia processi di produzione 99 80

Org. dei processi di produzione 132 98

Scienze Motorie 66 60

Religione 33 25

Totali 1056

INIZIATIVE COMPLEMENTARI INTEGRATIVE NELL’A.S. 2017/2018

Oltre alla quotidiana attività didattica, la classe ha partecipato nel corso dell'anno alle seguenti

iniziative:

1) Progetto legalità: Seminario di formazione “Educare alla cittadinanza contro le Mafie”, 5

marzo 2018, presso il Teatro delle Arti di Gallarate;

2) Progetto: “Il quotidiano in classe”

3) Progetto pari opportunità: partecipazione volontaria degli allievi appartenenti al gruppo

4) CLIL nella disciplina di Tecnologie dei Processi di Produzione (6 ore)

5) Cineforum storico: partecipazione volontaria di alcuni alunni

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ATTIVITA’ DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Come previsto dal progetto triennale d’istituto, le esperienze condotte a partire dalla classe III,

prevedono complessivamente 400 ore di attività

Di seguito, vengono forniti i dati relativi alle attività svolte nel triennio conclusivo:

Competenze acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza indirizzo Tecnico grafico e

comunicazione:

1) Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per

intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento

2) Documentare le attività svolte secondo le procedure previste, segnalando i problemi

riscontrati e soluzioni individuate

3) Programmare ed eseguire le operazioni inerenti le diverse fasi dei processi di produzione

4) Progettare e gestire la comunicazione grafica e multimediale attraverso l’uso di diversi

supporti

5) Progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali,

scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione

6) Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione multimediale anche con riferimento alle

strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete

7) Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare

Abilità acquisite o consolidate nei percorsi di alternanza:

1) Utilizzare strumenti e tecniche specifiche per realizzare elaborati di grafica multimediali;

2) Utilizzare software specifici di impaginazione, trattamento immagine, animazione 2D e 3D e

web (pacchetto Adobe CC);

3) Realizzare file in funzione dell’output;

4) Applicare tecniche di comunicazione visiva;

5) Consultare strumenti specifici (testi, cataloghi, riviste di settore, banche dati, librerie di

immagini, risorse online)

6) Saper approntare gli strumenti necessari alla realizzazione del prodotto.

Competenze e abilità trasversali acquisite:

1) Saper rapportarsi con le persone;

2) Saper rispettare le scadenze di lavoro;

3) Saper rispettare orari e impegni.

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In aggiunta all’alternanza in azienda o in collaborazione con l'Agenzia Grafica interna, alcuni

studenti hanno partecipato a:

- Concorsi grafici-video;

- Progetto Stazione Aperta;

-Easy Book

-Collaborazione nell’organizzazione degli Open Day dell’istituto

- Tutoring nelle attività di studio tra pari

- Progetto cineforum

Proposte e formazione comuni a tutti i corsi:

- Formazione INAIL con certificazione finale: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs 81/2008

(12 h classe II)

- Progetto “Maga” in collaborazione con il museo d'arte di Gallarate (12 ore sia in terza , 9 in

quarta)

- Stage linguistici: partecipazione volontari di alcuni alunni

Attività di orientamento post-diploma (Anno sc. 2016 – 2017 classe IV):

DATA ATTIVITÀ ENTE

Autunno 2017

VII SALONE

ORIENTAMENTO

VARESE

Partecipazione volontaria

di un alunno

INFORMA LAVORO VARESE

c/o Scuola VIDOLETTI di Varese

via Manin,3

Attività di orientamento post-diploma (classe V):

2017

Incontro Social Media Marketing

Dott. Andrea Albanese

Sala conferenze

11

Durante l’autunno 2018 sono stati programmati degli incontri con InformaLAVORO di Varese per

la presentazione di alcuni corsi/ Università nell’ambito dell’offerta post diploma rivolta alle classi 5°

indirizzo Grafico e Fotografico. Solo alcuni studenti della classe hanno partecipato ad alcuni

incontri recandosi in autonomia presso lo Spazio Giovani di Varese. Di seguito le date alle quali

hanno partecipato suddetti alunni della classe.

DATA ATENEO E TITOLO INCONTRO

VENERDI’

10

NOVEMBRE

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA

“Orientamento universitario: conoscere e valutare per scegliere”

LUNEDI’

13

NOVEMBRE

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO

“ La Statale incontra gli studenti”

L’incontro si svolgerà presso il Salone Estense

Via Sacco n.5, sede del Municipio, VARESE

MERCOLEDI’

22

NOVEMBRE

POLITECNICO DI MILANO

“ Architettura, Design e Ingegneria: riflessioni di orientamento”

L’incontro si svolgerà presso il Salone Estense

Via Sacco n.5, sede del Municipio, VARESE

CONTENUTI E METODI DELL’AZIONE DIDATTICA

Per quanto riguarda gli obiettivi ed i contenuti dell'attività didattica, nonché le metodologie e gli

strumenti adottati nelle singole discipline, comprese le attività da svolgere nel periodo tra la

redazione del presente documento ed il termine delle lezioni, si vedano le relazioni disciplinari

allegate al documento stesso.

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SIMULAZIONI PROVE D'ESAME

Nel corso dell'anno sono state svolte le seguenti simulazioni riferite alle diverse prove d'esame:

Prima sessione di simulazioni

Prima prova: data 1 dicembre 2017

Sono state somministrate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D)

Seconda prova: data 23 Febbraio 2018

Terza prova: data 19 Febbraio 2018

La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di

righe (= tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (= tipologia C)

Materie coinvolte: Storia, Inglese, e Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi;

Tecnologia dei Processi di Produzione

Seconda sessione di simulazioni

Prima prova: data 20 Aprile 2018

Sono state effettuate prove riferite a tutte le tipologie d'esame (A - B - C - D)

Seconda prova: data 19 Aprile 2018

Terza prova: data 21 Aprile 2018

La prova è strutturata con n° 2 quesiti a risposta singola con l'indicazione del numero massimo di

righe (=tipologia B) e n° 5 quesiti a risposta multipla (=tipologia C)

Materie coinvolte: Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi, Inglese, Tecnologia dei

Processi di Produzione e Matematica

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1-CONSUNTIVI ATTIVITÁ DISCIPLINARI

PROGRAMMI SVOLTI a cura dei Docenti

Sottoscritti dai Rappresentanti degli studenti

14

DISCIPLINA: ITALIANO

Docente: Prof Perego Donatella

Libro di Testo: P. Cataldi, E. Angioloni, S. Panichi La competenza letteraria,

Palumbo ed.

Ore di lezione al

15.05.2018

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Breve profilo didattico

della classe

La classe inizialmente ha incontrato qualche difficoltà legata alla

sostituzione della docente dei primi quattro anni del percorso: la

diversa metodologia ha comportato difficoltà che sono state

superate poi dalla maggior parte degli studenti. Un ristretto

numero di alunni si è impegnato, partecipando al lavoro in modo

attivo e propositivo. Altri sono stati meno costanti, ottenendo

comunque valutazioni sufficienti. Un ultimo gruppo, infine, si è

mostrato interessato e coinvolto in pochi casi. Per diversi studenti

la frequenza non è stata regolare.

Obiettivi didattici

Sono state per lo più acquisite le competenze e le abilità previste

per la disciplina all’interno del curricolo disciplinare

Gli studenti che hanno partecipato attivamente, hanno conseguito

un discreto livello di conoscenze, di capacità di rielaborazione e di

esposizione.

Diversi alunni utilizzano un metodo di studio non del tutto

adeguato perchè ancora mnemonico, poco funzionale alle attività

proposte e necessitano di precise indicazioni.

La maggior parte degli studenti è comunque in grado di analizzare

i testi narrativi e poetici proposti durante l'anno nei loro contenuti

fondamentali.

Alcuni possiedono una maggiore padronanza lessicale e sono in

grado di costruire discorsi organizzati, altri, anche se meno abili,

riescono comunque ad esporre in modo ordinato e

sufficientemente preciso.

La produzione scritta non risulta sempre adeguata alle

competenze richieste per lo svolgimento dell'esame di stato:

spesso ci si accontenta dell'esposizione di idee superficiali, non

adeguatamente organizzate in funzione di una tesi e in diversi casi

sono presenti lacune nell'uso di un lessico preciso, dell'ortografia e

15

della sintassi.

Il profitto è mediamente sufficiente. Gli alunni poco partecipi e

motivati hanno conseguito solo (e diversi di loro parzialmente) gli

obiettivi minimi.

Metodi

Il metodo di insegnamento ha privilegiato la centralità

dell'apprendimento dello studente mirato al progressivo

conseguimento delle competenze declinate in abilità e

conoscenze.

Sono state utilizzate le seguenti tipologie di lezione:

- Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in

occasione dell'introduzione a movimenti ed autori

- Lezione interattiva o lavoro di gruppo in occasione della lettura

diretta dei testi e dell’ analisi e decodifica

- Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della

produzione scritta

Strumenti

Libro di testo

Giornali

Sussidi audiovisivi

Internet

Attività di recupero: In itinere

Contenuti

MODULO 1 -

Il vero nel romanzo della

seconda metà

dell’Ottocento

Positivismo, Naturalismo, Verismo

Auguste Comte – Gli stadi della conoscenza umana

Giovanni Verga - biografia, opere

Vita dei campi – Rosso Malpelo – Fantasticheria – prefazione

Amante di Gramigna

I Malavoglia – prefazione – incipit: la famiglia Toscano – l’addio di

‘Ntoni

Novelle rusticane

Mastro-don Gesualdo (cenni)

MODULO 2 -

Il Simbolismo poetico

e la narrativa decadente

Il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento

La crisi del razionalismo, il Decadentismo

La nascita della poesia moderna

I fiori del male di Baudelaire – i poeti maledetti (cenni)

La poesia in Italia

Il superuomo

D’Annunzio – la vita come un’opera d’arte – poetica

16

Le laudi – Alcyone – La sera fiesolana

Pascoli - biografia, opere, poetica

La poetica del fanciullino

Il fanciullino: passo riportato dal testo in uso

Myricae – Novembre – Temporale – Il tuono – Lavandare – X

Agosto

Canti di Castelvecchio – La mia sera – Il gelsomino notturno

Le Avanguardie storiche (cenni) – Il Futurismo

MODULO 3 -

Il romanzo

del Novecento

Il contesto storico: la seconda metà dell'Ottocento e i primi due

decenni del Novecento

Il nuovo romanzo psicologico di fine Ottocento

Il romanzo sperimentale d'inizio Novecento

Svevo - biografia, opere, poetica, La coscienza di Zeno – La vita è

una malattia

Pirandello - biografia, opere, poetica, il teatro (esclusa ultima

fase)

L'umorismo - passo riportato dal testo in uso

Novelle per un anno – Il treno ha fischiato, La patente

Il fu Mattia Pascal – Premessa II – In giro per Milano -La

lanterninosofia

Uno, nessuno centomila - cenni

Maschere nude –Così è (se vi pare) – temi -trama, visione della

parte conclusiva della rappresentazione teatrale e lettura ultima

scena

-Sei personaggi in cerca d'autore – temi, trama e lettura ultima

scena

MODULO 4 -

Nuove frontiere della

poesia

I caratteri della poesia novecentesca

Le linee di sviluppo

Ungaretti - biografia, opere, poetica

L’allegria - Il porto sepolto – I fiumi – San Martino del Carso –

Veglia – Fratelli – Allegria di naufragi

Sentimento del tempo – Mio fiume anche tu (solo alcuni versi a

titolo esemplificativo)

L'ermetismo

Quasimodo - biografia, opere, poetica

Erato e Apollion – Ed è subito sera

Giorno dopo giorno – Alle fronde dei salici

Montale - biografia, opere, poetica

17

Ossi di seppia – Non chiederci la parola – Spesso il male di vivere

ho incontrato

LABORATORIO DI

SCRITTURA E

PRODUZIONE

Verso l’esame di stato: Tipologia A, B, C, D

Progettazione testi multimediali

VERIFICHE E

VALUTAZIONI

Orali, scritte (tipologie prima prova, analisi del testo, semi

strutturate)

CRITERI

DI VALUTAZIONE

Per ciascun descrittore di abilità testato nelle diverse prove si

attribuisce una valutazione articolata in 4 livelli.

I livelli sono fasce di prestazione: l’indicazione della

corrispondenza con il voto, dunque, non è da intendersi in modo

meccanico, ma come risultato di un attento e più articolato

processo di valutazione.

Il voto viene attribuito in decimi.

Il voto finale viene attribuito alla fine di un periodo di osservazioni

e di prove eterogenee.

I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE

…………………………………………………

…………………………………………………

………………………………………………...

18

DISCIPLINA: STORIA

Docente: Prof Perego Donatella

Libro di Testo: Brancati, Pagliarani, Voci della storia e dell'attualità, la Nuova Italia

Ore di lezione al

15.05.2018

60

Breve profilo

didattico della

classe

La maggior parte degli studenti ha dimostrato interesse e ha partecipato

attivamente alle lezioni, altre hanno avuto bisogno di costanti e continue

sollecitazioni; anche l'impegno non è stato per tutti costante e, in diversi

casi, troppo legato ai momenti di verifica.

Obiettivi didattici Le conoscenze e le abilità richieste per poter sostenere l'esame di Stato

sono state acquisite con un profitto medio sufficiente. Alcuni alunni si

sono distinti per la capacità di fare collegamenti e di approfondire le

tematiche proposte, mentre altri, che incontrano ancora qualche difficoltà

nel formulare collegamenti, compensano questa carenza con uno studio

mnemonico.

Purtroppo è presente un discreto numero di studenti con una

preparazione lacunosa, a volte resa più evidente da difficoltà ad esporre

in modo ordinato e coerente e/o carenze nella rielaborazione.

Metodi

Il metodo di insegnamento ha privilegiato la centralità dell'apprendimento

dello studente e ha mirato al progressivo conseguimento delle

competenze declinate in abilità e conoscenze.

Gli studenti sono stati stimolati ad avere un ruolo attivo nella costruzione

del sapere storico, inteso come capacità di osservare, valutare e

confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica.

Sono stati utilizzati sia il lavoro di gruppo che la classe rovesciata

Strumenti

Libro di testo

Giornali

Sussidi audiovisivi

Internet

Attività di

recupero: In itinere

Contenuti

MODULO 1

L’età dell’imperialismo e la prima guerra mondiale

L'imperialismo e le relazioni internazionali

Gli stati europei all'inizio del Novecento, la polveriera balcanica

19

L'Italia di Giolitti (sintesi)

La prima guerra mondiale

Il genocidio degli Armeni

Le condizioni di pace

MODULO 2

L’età dei totalitarismi

La rivoluzione russa, lo stalinismo

Le difficoltà economiche e sociali dopo il conflitto in Italia

La questione fiumana, il biennio rosso

Il fascismo movimento, L'avvento del fascismo

La fase “legalitaria”, il delitto Matteotti

Il fascismo regime: leggi fascistissime e repressione

La politica economica del regime fascista

La crisi del '29, il New Deal

L'impero, i Patti lateranensi, la propaganda, la riforma della scuola

Le condizioni della Germania dopo la Grande guerra

Hitler e l'ideologia nazista

Le ripercussioni della crisi del '29

Hitler al potere

I motivi del consenso

La persecuzione degli Ebrei in Germania e in Italia

Il concetto di totalitarismo

Il totalitarismo imperfetto

Totalitarismi a confronto

I fascismi in Europa (cenni)

L'impero militare in Giappone (cenni)

MODULO 3

La seconda guerra mondiale

Caratteristiche, cause, inizio

L'intervento dell'Italia e la guerra parallela

L'andamento della guerra

Lo sbarco in Sicilia e l'Italia divisa

Le resistenze

La liberazione e la fine della guerra

Il processo di Norimberga, i principi di Norimberga

MODULO 4

L'Italia repubblicana e l'Europa dopo la Seconda guerra mondiale

(cenni)

Il referendum istituzionale

La Costituzione

20

VERIFICHE

E VALUTAZIONI

Orali, scritte

CRITERI

DI VALUTAZIONE

Le prove, orali e scritte, vengono valutate in base agli indicatori di

competenza.

Il voto viene attribuito in decimi.

Il voto finale viene attribuito alla fine di un periodo di osservazioni e di

prove eterogenee.

I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE

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...................................................................

…………………………………………………

21

DISCIPLINA: INGLESE

Docente: Prof Cristina Luoni

Libro di Testo:

- P. Gherardelli, E. Wiley Harrison , New in Design , ed. Hoepli

- M. Bartram, R. Walton, Venture 2, ed. Oxford

Ore di lezione effettuate al

15.05.2018

90 ore

Breve profilo didattico della

classe

Nel corso dell’anno scolastico la maggioranza della classe non

ha mostrato impegno e interesse costanti, sia durante le lezioni

che nello svolgere i compiti assegnati per casa. La frequenza

alle lezioni, soprattutto da parte di alcuni, decisamente

irregolare, unitamente a quanto rilevato in precedenza, non ha

permesso che si instaurasse un clima collaborativo e di reale

volontà ad apprendere che sono alla base di un proficuo lavoro

educativo. Ad eccezione di un piccolo gruppo di studenti, che si

è comunque distinto per i risultati buoni, la maggior parte della

classe ha raggiunto gli obiettivi in modo sufficiente dato lo

studio superficiale e mnemonico.

Obiettivi didattici realizzati

Gli studenti sono in grado di:

Padroneggiare la lingua straniera per i principali

scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi setto-

riali relativi ai percorsi di studio, per interagire in

diversi ambiti e contesti professionali.

Comprendere idee principali, dettagli e punto di

vista in testi scritti relativamente complessi, ri-

guardanti argomenti di attualità, di studio e di la-

voro.

Comprendere idee principali, dettagli e punto di

vista in testi orali in lingua standard, riguardanti

argomenti noti di attualità, di studio e di lavoro.

Produrre, nella forma scritta e orale, relazioni,

sintesi e commenti coerenti e coesi, su espe-

rienze, processi e situazioni relativi al settore d’

22

indirizzo.

Esprimere e argomentare le proprie opinioni con

relativa spontaneità nell’ interazione anche con

madrelingua, su argomenti generali, di studio o

di lavoro.

In modo sufficientemente corretto nella maggior parte

dei casi, mentre solo alcuni hanno ottenuto risultati

buoni.

Metodi

Approccio comunicativo, lezione frontale, lezione partecipata,

intervento del docente madrelingua ( 15 ore), lavori di gruppo,

role-play, brainstorming, discussione guidata, ascolto e visione

di testi in lingua, esercizi on line in laboratorio linguistico, peer

education.

Strumenti

Libri di testo, fotocopie, lettore CD, videoproiettore, video on

line.

Attività di recupero:

In itinere.

Contenuti

Technical English (In Design)

MODULO T. E. 1 -

Illustration and design

Comic Books and Graphic Novels (p. 119)

About Manga (p. 121)

Tattoo Art (p. 122)

Corneal Tattoos (p. 123)

Children’s Books and Illustrations (p. 124)

Pop-up Books (p. 127)

Ogni studente ha svolto una ricerca riguardante un illustratore a

propria scelta e l’ha esposta alla classe seguendo quanto

indicato in:

How to Make an Oral Presentation (p. 181)

MODULO T. E. 2 -

Audio-visual

What is a Storyboard? Shooting Board vs Client Board (p.131)

Early Storyboards (p. 132)

An Interview with the Makers of the Animated Film: “Brave” (p.

133)

Working on a School Video (p. 136)

23

MODULO T. E. 3 –

A look at art history

The Poster as a Form of Art: Jules Chéret and Henri de

Toulouse-Lautrec; Art Nouveau (scheda)

Pop Art (scheda)

Analysing two paintings: “Ophelia” by J.E. Millais and “Three

musicians” by P. Picasso (p. 147)

Eccentric Artists (p. 149)

Work in Progress: from Sketch to Painting (p. 150)

MODULO T.E. 4 –

Market and Design

The Right Style for the Market (p. 155)

Mass-Market Style (p. 157)

The Art of Self Promotion (p. 160)

MODULO T.E. 5 –

Online Design

Web Design (p. 165)

Mobile Web Design (p. 168)

Social Network Design (p. 170)

MODULO T. E. 6

How to promote yourself

How to write a CV: Europass form (scheda)

The cover letter (scheda)

Job Interview (scheda)

Language Skills and

Grammar (Venture 2)

MODULO 1

Grammar revision

Passive forms: present and past

1st, 2nd and 3rd conditionals; wish

MODULO 2

Global disasters

Reported speech, reported questions

Tell vs say

MODULO 3

Business success

Passive forms: all tenses.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Sono state effettuate due prove scritte e due orali per ciascun

quadrimestre. Quanto a quelle scritte, due hanno ricalcato la

tipologia dell’Esame di Stato (tipologia mista B-C), le altre si

sono incentrate sulla comprensione e produzione scritta e gli

aspetti morfosintattici della lingua. Sono state inoltre effettuate

prove orali relative ai contenuti tecnici.

CRITERI di VALUTAZIONE

Per le prove orali si sono considerati i seguenti elementi:

-capacità di comprendere le richieste in lingua

-conoscenza dei contenuti e del lessico tecnico specifico

24

-efficacia comunicativa e capacità di rielaborazione personale.

Nelle prove scritte si sono valutati:

-conoscenza dei contenuti e loro organizzazione

-aderenza alle richieste formulate nella traccia

-correttezza grammaticale e lessicale

-efficacia comunicativa e capacità di rielaborazione

I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE

…………………………………………..

………………………………

…………………………………………..

25

DISCIPLINA: MATEMATICA

Docente: Prof.

Mario Adamo

Libro di Testo:

P. Baroncini, R. Manfredi, I. Fragni – Lineamenti.Math- Ghisetti e

Corvi – Vol.4 e Vol.5

Ore di lezione effettuate al

15.05.201

86

Breve profilo didattico della

classe

Gli alunni hanno dimostrato una motivazione non sempre

sufficiente nell’apprendimento. Non sempre disponibili al dialogo

educativo, e non sempre autonomi dal punto di vista operativo. La

partecipazione alle attività proposte è stata soddisfacente solo per

una parte della classe. Le abilità conseguite risultano nel

complesso sufficienti e in alcuni casi più che soddisfacenti, altri

non sufficienti.

Obiettivi didattici realizzati In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti

i seguenti obiettivi in termini di:

CONOSCENZE

Gli alunni conoscono i principi, i concetti, i termini, le regole, le

procedure, i metodi, le tecniche fondamentali e più importanti

dell'Analisi (o Calcolo) differenziale ed integrale che riguardano i

seguenti moduli (v. Contenuti):

Grafici ed equazioni delle funzioni notevoli

Derivata di una funzione: definizione, interpretazione

geometrica, proprietà e calcolo.

Le primitive di una funzione

Integrazione indefinita delle funzioni

Integrali definiti

Calcolo di aree

Integrazione per parti

ABILITA’

Gli alunni :

sanno tracciare il grafico di funzioni notevoli

sanno calcolare le derivate delle funzioni semplici, com-

poste e inverse

26

sanno ricavare le primitive delle funzioni elementari par-

tendo dalla conoscenza delle derivate fondamentali;

sanno applicare le regole di integrazione per calcolare

l’integrale indefinito

sanno calcolare l’integrale definito di una funzione

continua;

sanno applicare il calcolo integrale per il calcolo di

particolari aree

COMPETENZE:

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica

per organizzare e valutare informazioni qualitative e quan-

titative.

Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti

algoritmici per affrontare semplici situazioni

problematiche, proponendo opportune soluzioni.

Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nell’attività di

studio, ricerca e approfondimento disciplinare

Metodi

Gli argomenti sono stati trattati inizialmente attraverso lezioni

frontali, aperte agli interventi individuali, per fornire agli allievi una

visione organica dell’argomento proposto, schematizzando i

concetti più complessi, al fine di consolidare la formazione di un

percorso mentale ed espositivo logico e deduttivo.

Successivamente, al fine di acquisire e consolidare le

conoscenze, le competenze e le capacità, sono stati risolti

numerosi esercizi graduati in difficoltà, svolti sempre in modo

ragionato e sostenuti dalla comprensione delle procedure da

seguire.

Strumenti

Sono stati utilizzati i seguenti strumenti didattici:

testi in adozione

appunti, sintesi, materiale multimediale, schemi e schede

di lavoro

Durante le prove scritte gli studenti hanno potuto avvalersi

dell’ausilio di una calcolatrice non programmabile.

Attività di recupero:

Recupero in itinere.

Nel primo quadrimestre largo spazio è stato dedicato in itinere sia

27

al recupero dei prerequisiti fondamentali per poter affrontare il

percorso didattico in modo adeguato e sia allo svolgimento e

correzione di esercizi di graduale difficoltà. Nel secondo

quadrimestre il recupero è stato effettuato in itinere.

Contenuti

MODULO 1

REVISIONE/RIPASSO

FUNZIONI NOTEVOLI E

CALCOLO DERIVATE

Definizione di funzione. Grafici di funzioni notevoli (Grafici delle

funzioni razionali di primo e secondo grado, delle funzioni

trascendenti). Definizione di rapporto incrementale e di derivata di

una funzione. Significato geometrico della derivata. Derivata di

una funzione in un punto. Teoremi sul calcolo delle derivate (solo

enunciato): derivata del prodotto di una costante per una

funzione, derivata della somma algebrica di funzioni, derivata del

prodotto di funzioni, derivata della potenza di una funzione,

derivata del quoziente di due funzioni. Derivate fondamentali.

Derivata delle funzioni composte. Derivata delle funzioni inverse.

Derivate di ordine superiore.

MODULO 2

INTEGRALE INDEFINITO

Definizione di primitiva. Definizione di integrale indefinito.

Linearità dell’integrale indefinito: I. della somma di due funzioni

continue; I. del prodotto di una costante per una funzione

continua; I. della combinazione lineare di funzioni continue.

Integrazioni immediate: Integrale di x elevato a esponente reale; I.

della funzione esponenziale; I. delle funzioni goniometriche; I.

delle funzioni le cui primitive sono le funzioni inverse circolari;

integrale delle funzioni la cui primitiva è una funzione composta.

Integrazione per decomposizione.

Integrazione per parti.

Integrazione di funzioni razionali. Integrazione delle funzioni fratte:

(divisione tra polinomi; il numeratore è la derivata del denominato-

re; il denominatore è di 1° grado; il denominatore è di 2° grado: 3

casi: 0 e 0 ,0 ).

Integrazione per parti.

MODULO 3

INTEGRALE DEFINITO

Area del trapezoide e definizione di integrale definito di una

funzione continua. Proprietà degli integrali definiti: additività dell’ I.

d. rispetto al dominio di integrazione; I. d. della somma di funzioni

continue; I. d. del prodotto di una costante per una funzione

continua; I. d. della combinazione lineare di funzioni. Calcolo

28

dell’I. d. Teorema della media (senza dimostrazione); Il valor

medio;

MODULO 4

CALCOLO DI AREE

Area della superficie compresa fra il grafico di una funzione

negativa e l’asse x; la funzione è in parte positiva o nulla e in

parte negativa; area della superficie delimitata da due funzioni.

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Le verifiche effettuate durante l’anno scolastico si sono basate su

prove scritte, orali, strutturate con riferimento particolare alle

tipologie previste dall’Esame di Stato.

È stata effettuata una simulazione della terza prova nella quale è

stata adottata la seguente tipologia mista:

- 5 Quesiti a risposta multipla

- 2 Quesiti a risposta aperta

La griglia di correzione e le prove di simulazione sono allegate al

Documento.

CRITERI di VALUTAZIONE

Gli studenti sono stati valutati considerando il livello di

conoscenze, competenze e capacità raggiunto, la correttezza nel

calcolo e l’uso appropriato del linguaggio specifico della disciplina.

Nella valutazione finale si è tenuto conto anche dei seguenti

elementi: progressione rispetto alla situazione di partenza;

impegno, interesse e partecipazione all’attività didattica.

I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE

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29

DISCIPLINA: PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE

Docente: Prof Santi Tiziana

Libro di Testo: Federle G. - Stefani C., Gli occhi del grafico, Discipline

grafiche, Vol 5 anno, Clitt

Ore di lezione effettuate al

15.05.201

106

Breve profilo didattico della

classe

L’insegnamento assegnato a partire dall’ultimo anno di corso si

è focalizzato fin da subito nel recepire le esigenze in termini di

esperienze ed acquisizioni pregresse, di stili e di ritmi di

apprendimento, di disponibilità nei confronti delle nuove

proposte, tra competenze di base grafico progettuali

necessarie per l’acquisizione degli apprendimenti successivi di

perfezionamento ed obiettivi terminali da raggiungere,

favorendo apprendimenti in grado di stimolare autonomia e

flessibilità cognitiva, per meglio affrontare le nuove sfide in

continua evoluzione previste dal profilo dell'indirizzo tecnico-

tecnologico della grafica e della comunicazione, tali da

consentire l'inserimento e il dialogo con le diverse realtà del

mondo professionale.

Nel complesso la classe ha dimostrato una propensione ad

apprendere e una partecipazione al dialogo educativo, anche

se non sempre costante e a volte da sollecitare in particolare

nel rispetto delle procedure, che ha favorito il raggiungimento

degli obiettivi in modo più che soddisfacente e in taluni casi è

emersa una spiccata attitudine creativa e proattiva anche

extrascolastica.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze ,

capacità)

Progettare e realizzare prodotti di comunicazione grafici e

multimediali fruibili attraverso differenti canali online ed offline,

in relazione ai contesti di fruizione e alle tecniche di

produzione. Utilizzare pacchetti informatici dedicati.

Programmare, organizzare, ed eseguire le diverse fasi del

processo progettuale.

30

Metodi

Lezioni frontali e videopresentazioni. Esercitazioni tecnico-

pratiche individuali, a coppie, in gruppo. Utilizzo di tecniche di

rappresentazione e tecnologie informatiche mediante

applicativi dedicati. Mappe concettuali. Lezioni partecipate.

Problem solving. Cooperative learning. Partecipazione a

contest esterni, anche multidisciplinari.

Strumenti

Disegno tecnico e professionale a mano libera. Computer in

ambiente Mac e software dedicati, piattaforme Internet e

condivisione, strumenti di acquisizione di immagini digitali,

video-proiettore,

Attività di recupero:

Recupero e potenziamento in itinere.

Contenuti

MODULO 1 - Il contesto e gli elementi meta progettuali

Il percorso e la metodologia progettuale dal brief, alla copy

strategy, ai format

MODULO 2 - La campagna pubblicitaria e la crossmedialità

Lo sviluppo di prodotti della comunicazione pubblicitaria inte-

grata e cross mediale

MODULO 3 - Il packaging design

Il progetto di prodotto bi-tridimensionale

MODULO 4 - I principi del web design

L’evoluzione del web e le nuove tendenze dell’HTML5 e CSS3

MODULO INTEGRATIVO -

Materiali per la

comunicazione istituzionale

Dal logo ai formati grafici per eventi

MODULO

INTERDISCIPLINARE -

La promozione personale

L’intervista di lavoro

VERIFICHE e VALUTAZIONI Verifiche formative finalizzate alla valutazione delle

competenze, dell’autonomia e della responsabilità e, verifiche

sommative al termine delle Unità Didattiche svolte attraverso

prove pratiche e scritte, inerenti la parte teorica della disciplina.

Simulazioni di seconda prova.

31

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove,

dell'acquisizione di capacità competenze e abilità, della

completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati,

del rispetto delle regole, dell'applicazione della metodologia

progettuale e del rispetto delle fasi di lavoro, del grado di

correttezza nell'utilizzo di strumenti adeguati, dei progressi

ottenuti rispetto al livello di partenza, della partecipazione al

dialogo educativo e dell’impegno dimostrati, del grado di

autonomia e consapevolezza del ruolo raggiunti, dalla capacità

di effettuare raccordi interdisciplinari.

I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE

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.

32

DISCIPLINA: LABORATORI TECNICI

Docente: Prof.ssa

ITP:

Santi Tiziana

Picozzi Francesca

Libro di Testo: Federle G. - Stefani C., Gli strumenti del grafico, Laboratorio

grafico, dal quarto anno, Clitt

Ore di lezione effettuate al

15.05.201

172

Breve profilo didattico della

classe

La classe è stata assegnata alla docenza dal quarto anno di

corso e si è presentata fin da subito disomogenea sia per stili

di apprendimento sia le competenze di base e l’obiettivo

principale dell’insegnamento sul piano operativo è stato quello

di esigere il raggiungimento della totalità delle competenze

specifiche previste dal curricolo. Anche se volte sono emerse

difficoltà, si è optato per un criterio non di esclusione,

considerando quale soglia di riuscita la media delle prestazioni

riferita all’insieme delle competenze previste dal profilo

formativo in uscita.

La classe ha affrontato i diversi compiti dimostrando un

interesse e impegno crescente, migliorando la consapevolezza

sul piano operativo, in particolare modo se guidati, e

raggiungendo livelli più che sufficienti e talvolta discreti,

conseguendo competenze di base nell’utilizzo degli strumenti e

degli applicativi dedicati, rispondendo all’esigenza di

raggiungere soglie di riuscita minime per alcuni soggetti e

valutazioni più elevate per altri.

Obiettivi didattici realizzati (in

termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Essere in grado di realizzare prodotti di comunicazione fruibili

attraverso differenti canali e l’uso di diversi supporti,

scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e

alle tecniche di produzione.

Conoscere e saper utilizzare pacchetti informatici dedicati.

Gestire processi secondo le metodologie e le procedure

previste dai sistemi aziendali, anche di gestione della qualità e

della sicurezza.

33

Metodi

Esercitazioni individuali, a coppie, in gruppo, mediante l’utilizzo

di tecnologie informatiche e applicativi dedicati.

Lezioni partecipate. Problem solving. Partecipazione a contest

esterni, anche multidisciplinari.

Strumenti

Computer in ambiente Mac e software dedicati, piattaforme

Internet e condivisione, strumenti di acquisizione di immagini

digitali, video-proiettore. Stampante digitale.

Attività di recupero:

Recupero e potenziamento in itinere.

Contenuti

MODULO 1 -

La comunicazione aziendale

integrata tra grafica e

multimedialità:

L’identità visiva e la comunicazione multicanale

MODULO 2 -

La produzione crossmediale

e social:

La comunicazione online dalla display alla social advertising.

MODULO 3 -

La grafica editoriale La realizzazione di un impaginato editoriale in tutte le parti

MODULO 4 -

La presentazione del prodotto

Lo sviluppo di un mock-up tridimensionale dalla fustella

MODULO 5 -

Il webdesign:

La costruzione di un sito web dalla struttura all’interfaccia

grafica

MODULO INTEGRATIVO -

Materiali per la

comunicazione istituzionale

Dal logo ai formati grafici per eventi

MODULO

INTERDISCIPLINARE -

La promozione personale

Il portfolio

34

VERIFICHE e VALUTAZIONI Verifiche formative finalizzate alla valutazione delle

competenze, dell’autonomia e della responsabilità e, verifiche

sommative al termine delle Unità Didattiche svolte attraverso

prove pratiche e scritte, inerenti la parte teorica della disciplina.

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove,

dell'acquisizione di capacità competenze e abilità, della

completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati,

del rispetto delle regole, dell'applicazione di procedure e del

grado di correttezza nell'utilizzo di strumenti adeguati, dei

progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, della

partecipazione al dialogo educativo e dell’impegno dimostrati,

del grado di autonomia e consapevolezza del ruolo raggiunti,

dalla capacità di effettuare raccordi interdisciplinari.

I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE

………………………………………………….

...................................................................

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35

DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

Docente: Prof.ssa Ilaria Bambini

Libro di Testo:

Organizzazione e Gestione dei Processi Produttivi,

di Angelo Picciotto – inEdition 2015

Ore di lezione effettuate al

15.05.2018

98

Breve profilo didattico della

classe

La classe ha dimostrato un certo interesse e curiosità per la

maggior parte degli argomenti proposti. Una piccola parte degli

alunni ha mantenuto una partecipazione attiva e costante. Il

resto della classe ha mantenuto una condotta non sempre

adeguata nei confronti delle lezioni.

Obiettivi didattici realizzati (in

termini di conoscenze,

competenze e capacità)

Conoscenze:

Pochi alunni hanno raggiunto un livello di conoscenze

buono, la maggior parte è ad un livello sufficiente e una

minima parte si è dimostrata non adeguata.

Abilità:

Pochi alunni hanno acquisito un buon livello di maturità

ed autonomia nella gestione dello studio e nei metodi di

lavoro opportuni.

Competenze:

Buona parte della classe ha acquisito un discreto livello

di consapevolezza di un’attività aziendale e dei processi

di produzione, distinguendo ogni fase di lavoro con le

necessarie competenze tecniche; il resto della classe ha

acquisito competenze sufficienti.

Metodi

Lezioni frontali ed interattive, ricerche individuali, cooperative

learning, schemi riassuntivi, video presentazioni dei cicli di

produzione nelle aziende grafiche.

Strumenti

Videoproiettore, email, internet, slide di sintesi, quiz online a

risposta chiusa.

Attività di recupero: In itinere.

Contenuti

MODULO 1 – L'azienda

UDA 1 – Le Tipologie di Aziende

secondo il fine a cui tendono

36

secondo il grado di sviluppo

secondo la natura del soggetto

secondo la forma giuridica

società di persone

società di capitale

UDA 2 – Le Funzioni d’Impresa

funzioni maggiori

funzioni minori

UDA 3 – Alta Direzione

definizione degli obiettivi

organizzazione della produzione

assunzione e formazione di personale qualificato

controllo

Consiglio di Amministrazione

Direzione Generale

Direzione Operativa

UDA 4 – Organizzazione dell’Azienda

organigramma gerarchico

organigramma funzionale

organigramma gerarchico-funzionale

UDA 5 – Classificazione delle Aziende Grafiche

aziende a ciclo completo e service

37

su commessa

editoriali

per modelli non editoriali

per processo continuo

MODULO 2 – Organizzazione

dei processi produttivi

UDA 1 – Il Capitale e i Fattori Produttivi

capitale sociale e di credito

capitale finanziario

capitale di cessione

capitale di liquidazione e di funzionamento

UDA 2 – Il Finanziamento

con vincoli di credito

con vincoli di capitale

autofinanziamento

UDA 3 – I Costi

l’ammortamento

primo costo, costo di produzione, costo complessivo e

costo economico-tecnico

costi figurativi

l’interesse di computo

costi costanti e costi variabili

calcolo del costo a copia

costo ora Nucleo Produttivo

38

UDA 4 – I Ricavi

fattura e fatturato

bolla d’accompagnamento o DDT

diagramma di redditività e il punto di pareggio

UDA 5 – L’Azienda e il Mercato Grafico

entipologia dello stampato

classificazione degli stampati

mercato borsistico: la domanda e l’offerta

gara d’appalto e regimi di mercato

prezzo di vendita e prezzo di equilibrio

UDA 6 – L’Amministrazione

bilancio di società

bilancio d’esercizio

l’inventario

MODULO 3 – Gestione dei

processi produttivi

UDA 1 – La Gestione

l’esercizio

l’equilibrio economico

il reddito

il bilancio

i rischi aziendali

UDA 2 – Le Politiche d’Impresa

autorità e responsabilità

39

pubbliche relazioni

fornitori, rappresentanti, clienti, massa

UDA 3 – Il Marketing

scopi del marketing

azioni promozionali

la pubblicità

le 4P e il marketing mix

UDA 4 – La Funzione Produttiva

tipologie di prodotti

l’organizzazione del sistema produttivo

produzione e capacità produttiva

programmazione della produzione

curve di produzione

studio dei tempi e dei metodi

manutenzione

il flussogramma committente-azienda

MODULO 4 – I Layout di

produzione

UDA 1 – Gli Impianti Industriali Grafici

tipologie di impianti

la potenzialità produttiva

costruzione a sviluppo orizzontale

costruzione a sviluppo verticale

elementi per il progetto di un impianto

lo spazio operativo

40

UDA 2 – Layout di Produzione

attività industriale a processo intermittente

attività industriale a processo ripetitivo

attività industriale per processo continuo

layout per processo

layout per prodotto

pro e contro delle due tipologie di layout

MODULO 5 – Come si realizza

uno stampato

UDA 1 – Dall’Ordine alla Commessa

il preventivista

la commessa

dati generali e dati specifici

il preventivo

il consuntivo

UDA 2 – Impostazione dello Stampato

le segnature

formato minimo indispensabile

formato del foglio di stampa

numero di copie, numero di pagine e tiratura

grammatura

formato della macchina

senso di fibra

tipologie di allestimento

inchiostro e numero dei colori

41

lavorazioni extra

UDA 3 – Calcolo di un Preventivo

calcolo dello spreco di carta

calcolo della carta e del relativo costo

calcolo del costo per l’avviamento

calcolo del costo per la stampa

calcolo delle lastre e del relativo costo

MODULO POTENZIAMENTO –

a cura del Prof. Marco Offredi

Creazione di un Curriculum Vitae e un Portfolio creativi per

le aziende

lezione teorica: il documento come strumento di

comunicazione visiva (cenni)

analisi di alcuni esempi;

produzione e revisione periodica degli elaborati;

valutazione finale;

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Verifiche scritte e orali.

CRITERI di VALUTAZIONE

Argomentazione, completezza e chiarezza dei contenuti,

conoscenza degli argomenti, capacità di esporre i concetti

analizzati.

I RAPPRESENTANTI LA DOCENTE

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42

DISCIPLINA: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE

Docente:

Prof. Cristiano Zuccotti

Insegnante tecnico pratico: Prof. Andrea Carrubba/Marzia Barbiero

Libro di Testo

Non adottato. Dispense fornite dal docente.

Ore di lezione effettuate al

15.05.2016

80

Breve profilo didattico della

classe

La classe nel complesso ha dimostrato un interesse sufficiente

rispetto alle tematiche proposte. L’impegno non è sempre stato

condiviso dall’intero gruppo evidenziando un andamento

altalenante e talvolta discontinuo nel rispettare le consegne. La

didattica è stata caratterizzata da una costante applicazione

tecnico-pratica al fine di incentivare gli alunni verso le

specifiche competenze del settore audiovisivo in genere e del

trattamento dell’immagine digitale in particolare.

Gli alunni hanno realizzato prodotti commissionati e utilizzati in

progetti concreti di natura anche extrascolastica migliorando la

consapevolezza e l’autonomia nell’operare e raggiungendo

discrete capacità tecniche nell’utilizzo degli strumenti e degli

applicativi dedicati.

Obiettivi didattici realizzati

(in termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Conoscenze:

Alcuni alunni ha raggiunto un buon livello di conoscenze e sono

in grado di scegliere strumenti e materiali in relazione ai

contesti d’uso e alle tecniche di produzione.

La maggioranza ha compreso in maniera sufficiente le

conoscenze di base.

Competenze:

Parte della classe ha acquisito un buon livello di autonomia ed

è in grado di organizzare e realizzare il lavoro con le necessarie

competenze tecniche programmando le operazioni, utilizzando

pacchetti informatici dedicati, interfacciandosi con il

committente e rispettando le consegne. I rimanenti studenti

dimostrano competenze sufficienti.

Capacità:

Parte degli alunni dimostra di aver acquisito un discreto livello

43

di maturità nella gestione del progetto e la capacità di realizzare

un prodotto finito di buon livello sviluppando progetti e processi

secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi

aziendali di gestione della qualità e della sicurezza

I rimanenti alunni sono in grado di lavorare in gruppo e di

rispondere alle richieste fornite da una guida.

Metodi

Lezione frontale sotto forma di brief del progetto, lezione

problematica volta a sollecitare lo studente per trovare soluzioni

valide e formare mentalità critica e creativa. Esercitazioni

individuali, in gruppo, mediante l’utilizzo di strumenti informatici

e applicativi dedicati.

La maggior parte del lavoro si è svolto in forma pratica nelle fasi

di progettazione, riprese, montaggio e animazioni videografiche

Strumenti

Software di editing video, piattaforme web sia per la ricerca di

contenuti che per la condivisione, telecamere, registratori audio

e contenuti digitali forniti dal docente

Attività di recupero

Recupero in itinere

Contenuti

MODULO 1

Produzione ed organizzazione di un prodotto audiovisivo complesso

Analizzare i fabbisogni di materiali, servizi ed attrezzature

necessari per la produzione

Identificare eventuali problematiche di un prodotto e proporre

soluzioni

Interfacciarsi ad un cliente/committente

MODULO 2

Realizzazione e finalizzazione di un prodotto audiovisivo complesso

Funzionamento degli impianti e delle attrezzature nel ciclo

produttivo

Realizzare e gestire un piccolo set

Valutazione qualitativa del processo e del prodotto

MODULO 3

Editing video avanzato e

narrazione per immagini

Evoluzione dei contenuti, delle tecniche e dei processi produttivi

della narrazione video e fotografica. Progettare un prodotto au-

diovisivo e multimediale destinato a differenti canali, rispettan-

done le caratteristiche tecnico-linguistiche specifiche. Organiz-

zare e gestire l’intero processo produttivo.

MODULO 4

Animazione grafica di base,

Analisi di alcuni principi base di animazione di una forma

grafica nello spazio e nel tempo. Realizzare un portfolio video

44

realizzazione showreel

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Verifiche pratiche di progettazione, riprese e montaggio

Compiti di realtà e progetti multimediali ai fini della valutazione

della competenza, dell’autonomia e responsabilità.

Simulazione prova di maturità svolta attraverso test a risposta

multipla e singola inerenti la parte teorica della disciplina.

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove,

dell'acquisizione di capacità competenze e abilità, della

completezza e della puntualità nella consegna degli elaborati,

del rispetto delle regole, dell'applicazione di procedure e

dell'utilizzo di strumenti adeguati, dei progressi ottenuti rispetto

al livello di partenza, della partecipazione al dialogo educativo e

dell’impegno dimostrati, del grado di autonomia e

consapevolezza del ruolo raggiunto.

I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE

………………………………………………..

……………………………………

………………………………………………..

45

DISCIPLINA: SCIENZE MOTORIE

Docente: Prof

Salvatore Racalbuto

Libro di Testo:

SPORT e Co. Corpo movimento salute competenze

L.Fiorini S. Bocchi E. Chiesa S. Coretti

Marietti Scuola

Ore di lezione effettuate al

15.05.2018

Totale ore 60

Breve profilo didattico della

classe

Classe molto eterogenea per qualità psicomotorie.

Gli alunni abbastanza motivati all’apprendimento, disponibili al

dialogo educativo ed autonomi da un punto di vista operativo,

hanno partecipato alle attività proposte con impegno continuo,

entusiasmo ed un interesse abbastanza costante.

Le abilità conseguite risultano nel complesso discrete e in

alcuni casi più che buone con qualche punta ottimale.

Le conoscenze teoriche sono generalmente Buone.

Obiettivi didattici realizzati (in

termini di conoscenze,

competenze, capacità)

Essere in grado di sopportare fisicamente e psicologicamente

sforzi di media ed elevata intensità ed essere consapevoli del

percorso effettuato per conseguire tale miglioramento.

Conoscere e saper eseguire esercizi specifici per il

miglioramento della forza dei diversi distretti muscolari, della

mobilità articolare e delle capacità coordinative.

Utilizzare alcune espressioni del linguaggio corporeo non

abituali.

Praticare autonomamente uno o più giochi di squadra con

conoscenza della tecnica e del regolamento.

Svolgere ruoli di direzione, organizzazione e gestione di tornei.

Essere in grado di scegliere autonomamente un corretto stile

di vita.

Conoscere gli argomenti di studio trattati.

Metodi

Esercitazioni individuali, a coppie, in gruppo, con piccoli e

grandi attrezzi, con percorsi, circuiti, giochi pre-sportivi e

sportivi.

Piccoli e grandi attrezzi

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Strumenti

Ambienti operativi: palestra, palestrina, campo esterno

Attività di recupero:

Recupero in itinere

Contenuti

MODULO 1 -

Potenziamento fisiologico: resistenza, forza, mobilità articolare,

velocità, coordinazione, equilibrio, ritmo.

MODULO 2 -

Sport di squadra principali e sport minori, gestione autonoma di

tornei sportivi. Atletica: Salto in alto, getto del peso, velocità e

corsa ad ostacoli.

MODULO 3 -

Attività musico-espressiva: creazione ed esecuzione di piccole

combinazioni su base musicale

MODULO 4 -

Salute e benessere: assunzione di comportamenti finalizzati ad

una salute attiva;

Teoria: Doping, Anfetamine, Epo e allenamento in altura, Abuso

di sostanze steroidi e anabolizzanti. Acool, Fumo, Cannabis,

LSD, Cocaina, Ecstasy, HIV - AIDS. Capacità di proporsi e

portare a termine incarichi

VERIFICHE e VALUTAZIONI

Osservazione costante durante lo svolgimento delle attività,

prove pratiche, teoriche e prove scritte.

CRITERI di VALUTAZIONE

La valutazione tiene conto dei risultati delle singole prove, dei

progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, della

partecipazione e dell’impegno dimostrati.

I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE

………………………………………………….

...................................................................

………………………………………………....

47

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Prof Prof. ZANELLO ANDREA

Libro di Testo:

Simonetta Pasquali, Alessandro Panizzoli, “SEGNI DEI

TEMPI“ VOLUME UNICO

editrice LA SCUOLA, BRESCIA

Ore di lezione effettuate al

15.05.2018 N° 25 ore

Breve profilo didattico della

classe

Durante l’anno scolastico tutti gli alunni hanno mostrato interesse ed

attenzione alle lezioni; non tutti hanno partecipato attivamente; un

gruppo di ragazzi ha mostrato una buona capacità di confronto e di

riflessione critica. Si sono impegnati in modo adeguato e con

entusiasmo alle attività proposte. La classe ha raggiunto un profitto

pienamente DISTINTO.

Obiettivi didattici realizzati

Riconoscere il rilievo morale delle azioni umane con

particolare riferimento alle relazioni interpersonali, alla vita

pubblica e allo sviluppo scientifico e tecnologico.

Motivare, in un contesto multiculturale, le proprie scelte di

vita, confrontandole con la visione cristiana nel quadro di un

dialogo aperto, libero e costruttivo.

Descrivere i vari significati di Amore ed analizzare le forme

della sua espressione. riconoscere il valore delle relazioni

interpersonali e dell’affettività e la lettura che ne dà il

cristianesimo

Riconoscere il valore delle relazioni interpersonali,

dell’affettività, della sessualità e del Matrimonio e la lettura

che ne dà il cristianesimo.

Motivare la centralità dell’elemento LIBERTA’ nel pensiero

etico-cristiano mettendolo in relazione con

RESPONSABILITA’ e VERITA’.

Metodi

L’IRC si è svolto a partire:

- dall’esperienza vissuta dagli alunni sollecitandone la

partecipazione attiva;

- da documentazione storica e contenutistica oggettiva;

- dalla ricerca personale e/o di gruppo.

Strumenti Oltre al libro di testo si sono utilizzati: brevi dispense, articoli, dossier

e video .

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Contenuti

MODULO 1 -

1. Differenza e passaggio dall’Amicizia all’Amore fra uomo e

donna.

2. I diversi significati di Amore nella cultura e nella società.

3. Ciò che è fondamentale perché nel rapporto di coppia cresca

l’Amore vero.

MODULO 2 -

1. Il rapporto sessuale nel rapporto di coppia: nella scala dei

valori, il sesso deve seguire all’intesa affettiva e spirituale.

2. Il valore della Verginità.

MODULO 3 -

1. Il significato del Sacramento del Matrimonio secondo la

Religione Cattolica e la sua interpretazione della Sessualità, con

riferimenti biblici e ai documenti del Magistero.

2. Il Matrimonio civile e la convivenza.

MODULO 4 -

1. L’aborto (con riferimento alla legge 194), l’eutanasia e la

posizione della Chiesa Cattolica.

2. Etica dei metodi naturali e degli anticoncezionali

MODULO 5 -

1. La manipolazione genetica, la fecondazione medicalmente

assistita (legge 40), la clonazione, HIV e le problematiche di

bio-etica

VERIFICHE e VALUTAZIONI Si sono effettuate 1 valutazione nel primo trimestre e 2 nel

secondo pentamestre.

CRITERI di VALUTAZIONE

Nelle valutazioni si è tenuto conto:

della capacità di riflessione, di approfondimento e di

rielaborazione critica e personale dei contenuti appresi;

della capacità di utilizzare correttamente i linguaggi specifici;

dell’interesse dimostrato come risposta alla motivazione;

dell’impegno nel lavoro in classe;

della partecipazione come contributo allo svolgimento delle

lezioni;

del grado di maturazione espresso nel rapporto relazionale

con i coetanei e con gli adulti nell’ambito della vita scolastica.

I RAPPRESENTANTI IL DOCENTE

………………………………………………….

..................................................................

…………………………………………………

49

2-ALLEGATI:

SIMULAZIONE PROVE D’ESAME

2.A- PRIMA PROVA

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018

Tipologia A – Analisi del testo

Ammazzare il tempo di Eugenio Montale, da Auto da Fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano

1966.

Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a carattere di scatola

nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, con il futuro status di Berlino o

con l'eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono

d'ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna

guerra impedirà l'umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più

perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semi distrutto che risorgesse domani dalle ceneri, in

pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d'oggi. Anzi, oggi è lo spirito

di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso

tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l'uccisione su larga scala di uomini e di cose può

rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella

storia. Ma c'è un'uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il

problema sempre più preoccupante che si presenta all'uomo d'oggi e di domani.

Non penso all'automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la

settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine

attualmente impiegate per sostituire l'uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile

per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che

lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.

Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per

accrescere i bisogni dell'uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi

questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l'uomo occupato anche quando

egli suppone di essere libero.

“Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno

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svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si

può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di

guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo

qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi.

Eugenio Montale (Genova, 1896 – Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere

ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (prima ed. 1956)

e Auto da fé (prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si

propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.

1.Comprensione del testo

Riassumi tesi e argomenti principali del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?

2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all'espressione “ammazzare il tempo”.

2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?

2.4 Noti nel testo la presenza dell'ironia? Argomenta la tua risposta.

2.5 Esponi le tue osservazioni personali in un commento di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la

ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di

attualità/inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.

Tipologia B – Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di

«articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati

forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle

tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in

paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: La letteratura si fa indagine sociale e documento umano

I sentimenti stessi dell'uomo vanno descritti come il risultato di un processo meccanico, chimico o

51

fisico: "il vizio e la virtù sono prodotti come il vetriolo e lo zucchero". L'opera d'arte, come ogni

espressione umana, è il risultato di tre fattori: quello ereditario (race), l'ambiente sociale (milieu) e il

momento storico (moment). È evidente il concetto di determinismo: il comportamento non è legato

alla libera scelta dell'uomo, ma è condizionato da fattori a lui esterni, come l'educazione, l'ambiente

sociale, le malattie, i bisogni economici.

Hippolyte Taine, La filosofia dell’arte, 1864

Il metodo usato dai naturalisti venne definito determinismo perché, tendeva a stabilire un rapporto

quasi necessario fra le condizioni esterne della creazione (soprattutto l'ambiente sociale e politico) e

la creazione medesima. Tale metodo influenzò fortemente la genesi del naturalismo francese ed

europeo. La psicologia è ridotta a semplice fisiologia: i rapporti psicologici dell'uomo dipendono dalla

sua condizione fisica. I racconti devono quindi essere costruiti con distacco, come se si trattasse di

casi clinici: l'artista deve raccogliere i documenti umani, studiarli e descriverli con la stessa

freddezza dei medici di fronte alla malattia.

Alberto Asor Rosa, Storia europea della Letteratura italiana, vol. III, Einaudi, Torino, 2009

Il fascio di luce che usciva dall'Assommoir si rifletteva nelle pozze del lastrico, in cui la pioggia

produceva un continuo ribollìo di bollicine. E lei, ogni qualvolta la porta si apriva e si chiudeva con lo

strepito dei suoi cardini di ottone, si scostava un poco e andava a guazzarci dentro. Finalmente si

diede della stupida, spinse la porta e andò diritta al tavolino di Coupeau. […]

«To'! Sei proprio tu! Ohi vecchia» gridò il lattoniere, quasi strozzato da uno scoppio di risa.

«Ah! Questa sì che è da ridere! Vero che è da ridere? »

Tutti ridevano, Scarpone, Bibì Braciola, Boccasciutta, detto Beve senza sete. Sì, la cosa sembrava

loro spassosa: perché non lo sapevano neppure loro. Gervasia se ne stava là in piedi, un po'

stordita e siccome Coupeau le pareva piuttosto in buona, si arrischiò a dire: «Lo sai che dobbiamo

andare in quel posto? Bisogna affrettarsi; saremmo ancora in tempo di vedere qualche cosa».

«Ma io non mi posso mica alzare, sono incollato qui, oh! Non scherzo mica, sai,» riprese Coupeau,

che rideva sempre.

«Prova, se vuoi persuadertene; tirami per un braccio, con tutta la tua forza, in nome di Dio| Più forte.

Issa, lo vedi, è stata quella carogna di papà Colombe a inchiodarmi su questo sgabello».

Gervasia si era prestata al gioco, e quando gli lasciò il braccio, i compagni trovarono ch'era stato un

così bello scherzo, che si buttarono gli uni sugli altri, ragliando e sfregandosi le spalle come gli asini

quando li si striglia. Il lattoniere aveva la bocca spalancata a segno che gli si vedeva giù giù fino

all'ugola.

«Bestia che non sei altro!» disse finalmente. «Puoi anche sederti un minutino, no? Si sta meglio qui

che fuori a prender l'acqua. Già, già, non sono tornato a casa… ma vedi ho avuto altro da fare.

52

Inutile mettere il muso, sai… tanto è lo stesso. E voialtri, su, fatele un po' di posto». «Se la signora

volesse accettare i miei ginocchi, starebbe sempre un po' più al tenero», disse galantemente

Scarpone.

Gervasia, per non tirarsi addosso l'attenzione degli altri avventori, prese una seggiola e si mise a

sedere a tre passi dal tavolino. Guardò quello che bevevano gli uomini: raspa-in-gola, luccicante nei

bicchieri come l'oro, e ce n'era sulla tavola una pozzarella, trabocco della colmatura, in cui

Boccasciutta, detto Beve senza Sete, intingeva il dito scrivendo poi a grosse lettere un nome di

donn: «Eulalia».

Trovò Bibì Braciola parecchio malandato, più magro di un chiodo. Scarpone aveva un naso in

fioritura, una vera dalia azzurra di Borgogna. Erano piuttosto repellenti tutti e quattro, con quelle

sudice barbe, ispide e ruvide come spazzolini di orinale, i cenci di bluse che mettevano in mostra e

le manacce nere protese, con le unghie orlate di lutto. Per la verità, però, in loro compagnia si

poteva ancora stare, che era dalle sei che sbevazzavano, si comportavano tuttavia come si deve,

non erano giunti ancora a perdere ogni ritegno.

Emile Zola, L'Assomoir, 1877

Caro Farina,

eccoti non un racconto, ma l'abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il merito di essere

brevissimo, e di esser storico - un documento umano, come dicono oggi - interessante forse per te,

e per tutti coloro che studiano nel gran libro del cuore. Io te lo ripeterò così come l'ho raccolto pei

viottoli dei campi, press'a poco colle medesime parole semplici e pittoresche della narrazione

popolare, e tu veramente preferirai di trovarti faccia a faccia col fatto nudo e schietto, senza stare a

cercarlo fra le linee del libro, attraverso la lente dello scrittore. Il semplice fatto umano farà pensare

sempre; avrà sempre l'efficacia dell'esser stato, delle lagrime vere, delle febbri e delle sensazioni

che sono passate per la carne; il misterioso processo per cui le passioni si annodano , si intrecciano,

maturano, si svolgono nel loro cammino sotterraneo, nei loro andirivieni che spesso sembrano

contraddittori, costituirà per lungo tempo ancora la possente attrattiva di quel fenomeno psicologico

che forma l'argomento di un racconto, e che l'analisi moderna si studia di seguire con scrupolo

scientifico. Di questo che ti narro oggi, ti dirò soltanto il punto di partenza e quello d'arrivo, e per te

basterà, - e un giorno forse basterà per tutti.

Noi rifacciamo il processo artistico al quale dobbiamo tanti monumenti gloriosi, con metodo

diverso, più minuzioso e più intimo. Sacrifichiamo volentieri l'effetto della catastrofe, allo sviluppo

logico, necessario delle passioni e dei fatti verso la catastrofe resa meno impreveduta, meno

drammatica forse, ma non meno fatale. Siamo più modesti, se non più umili; ma la dimostrazione di

cotesto legame oscuro tra cause ed effetti non sarà certo meno utile all'arte dell'avvenire. Si arriverà

53

mai a tal perfezionamento nello studio delle passioni, che diventerà inutile il proseguire in cotesto

studio dell'uomo interiore?

Giovanni Verga, Prefazione a "L'amante di Gramigna", 1880

Nei primi anni post-unitari la questione meridionale, intesa come il problema dell'arretratezza

economica ma anche sociale e politica del sud, non fu argomento di discussione. Altri problemi

infatti sorsero tra il nord e il sud Italia, così gravi da minacciare la stessa unità appena raggiunta. Dal

1861 al 1865 si sviluppò in Basilicata, in Molise, in parte dell'Abruzzo, della Calabria e della Puglia il

cosiddetto fenomeno del "brigantaggio". Organizzati in bande i briganti attaccavano i paesi,

saccheggiavano negozi e davano fuoco agli edifici comunali, per poi fuggire nelle campagne o sulle

alture. Si trattava di un fenomeno molto esteso, che coinvolse migliaia di persone e che ebbe

moltissimi fiancheggiatori nel meridione e che fu espressione di un profondo disagio maturato in

ampi strati della popolazione meridionale all'indomani dell'unificazione.I briganti erano il simbolo del

malcontento dei contadini e della massa popolare che aveva attivamente partecipato ai moti

risorgimentali nella speranza d'ottenere cambiamenti importanti sotto il profilo economico e sociale e

che era ora delusa nelle sue aspettative. L'annessione piemontese non aveva infatti portato per loro

nessun miglioramento della situazione, lasciando immutati i rapporti di forza tra popolo e i ricchi

borghesi proprietari della terra: dall'unità anzi erano venuti per loro solo danni, poiché era stato

introdotto la coscrizione obbligatoria e erano state inasprite le tassazioni.

Marco Unia, La questione meridionale: dal 1861 dibattiti infiniti, 2007

E il sangue che fumava ed ubriacava. Le falci, le mani, i cenci, i sassi, tutto rosso di sangue! -

Ai galantuomini! Ai cappelli! Ammazza! ammazza! Addosso ai cappelli!-

Don Antonio sgattaiolava a casa per le scorciatoie. Il primo colpo lo fece cascare colla faccia

insanguinata contro il marciapiede. - Perché? perché mi ammazzate? - Anche tu! al diavolo! –

Un monello sciancato raccattò il cappello bisunto e ci sputò dentro. - Abbasso i cappelli! Viva la

libertà! - Te'! tu pure! - Al reverendo che predicava l'inferno per chi rubava il pane. Egli tornava dal

dir messa, coll'ostia consacrata nel pancione. - Non mi ammazzate, ché sono in peccato mortale! -

La gnà Lucia, il peccato mortale; la gnà Lucia che il padre gli aveva venduta a 14 anni, l'inverno

della fame, e rimpieva la Ruota e le strade di monelli affamati. Se quella carne di cane fosse valsa a

qualche cosa, ora avrebbero potuto satollarsi, mentre la sbrandellavano sugli usci delle case e sui

ciottoli della strada a colpi di scure. Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa

a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia. - Il figliuolo della Signora, che era accorso per vedere

cosa fosse - lo speziale, nel mentre chiudeva in fretta e in furia - don Paolo, il quale tornava dalla

vigna a cavallo del somarello, colle bisacce magre in groppa. Pure teneva in capo un berrettino

vecchio che la sua ragazza gli aveva ricamato tempo fa, quando il male non aveva ancora colpito la

vigna. Sua moglie lo vide cadere dinanzi al portone, mentre aspettava coi cinque figli (...)

Il giorno dopo si udì che veniva a far giustizia il generale, quello che faceva tremare la gente. Si

vedevano le camicie rosse dei suoi soldati salire lentamente per il burrone, verso il paesetto;

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sarebbe bastato rotolare dall'alto delle pietre per schiacciarli tutti. Ma nessuno si mosse. Le donne

strillavano e si strappavano i capelli. Ormai gli uomini, neri e colle barbe lunghe, stavano sul monte,

colle mani fra le cosce, a vedere arrivare quei giovanetti stanchi, curvi sotto il fucile arrugginito, e

quel generale piccino sopra il suo gran cavallo nero, innanzi a tutti, solo.

Il generale fece portare della paglia nella chiesa, e mise a dormire i suoi ragazzi come un padre. La

mattina, prima dell'alba, se non si levavano al suono della tromba, egli entrava nella chiesa a

cavallo, sacramentando come un turco. Questo era l'uomo. E subito ordinò che glie ne fucilassero

cinque o sei, Pippo, il nano, Pizzanello, i primi che capitarono. Il taglialegna, mentre lo facevano

inginocchiare addosso al muro del cimitero, piangeva come un ragazzo, per certe parole che gli

aveva dette sua madre, e pel grido che essa aveva cacciato quando glie lo strapparono dalle

braccia. Da lontano, nelle viuzze più remote del paesetto, dietro gli usci, si udivano quelle

schioppettate in fila come i mortaletti della festa.

Dopo arrivarono i giudici per davvero, dei galantuomini cogli occhiali, arrampicati sulle mule, disfatti

dal viaggio, che si lagnavano ancora dello strapazzo mentre interrogavano gli accusati nel refettorio

del convento, seduti di fianco sulla scranna, e dicendo - ahi! - ogni volta che mutavano lato. Un

processo lungo che non finiva più. I colpevoli li condussero in città, a piedi, incatenati a coppia, fra

due file di soldati col moschetto pronto. Le loro donne li seguivano correndo per le lunghe strade di

campagna, in mezzo ai solchi, in mezzo ai fichidindia, in mezzo alle vigne, in mezzo alle biade color

d'oro, trafelate, zoppicando, chiamandoli a nome ogni volta che la strada faceva gomito, e si

potevano vedere in faccia i prigionieri. Alla città li chiusero nel gran carcere alto e vasto come un

convento, tutto bucherellato da finestre colle inferriate; e se le donne volevano vedere i loro uomini,

soltanto il lunedì, in presenza dei guardiani, dietro il cancello di ferro. E i poveretti divenivano

sempre più gialli in quell'ombra perenne, senza scorgere mai il sole. Ogni lunedì erano più taciturni,

rispondevano appena, si lagnavano meno. Gli altri giorni, se le donne ronzavano per la piazza

attorno alla prigione, le sentinelle minacciavano col fucile. Poi non sapere che fare, dove trovare

lavoro nella città, né come buscarsi il pane. Il letto nello stallazzo costava due soldi; il pane bianco si

mangiava in un boccone e non riempiva lo stomaco; se si accoccolavano a passare una notte

sull'uscio di una chiesa, le guardie le arrestavano. A poco a poco rimpatriarono, prima le mogli, poi

le mamme. Un bel pezzo di giovinetta si perdette nella città e non se ne seppe più nulla. Tutti gli altri

in paese erano tornati a fare quello che facevano prima.

Giovanni Verga, Libertà, da Novelle rusticane, 1883

2. AMBITO SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: La condizione giovanile fragile e spavalda.

Mentre da una parte ultimamente si nota una stabilizzazione del consumo medio pro-capite per la

popolazione adulta, dall’altra si assiste ad un preoccupante incremento dell’uso o dell’abuso di

bevande alcoliche fra i giovani. In Italia solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni dichiara di non

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avere bevuto negli ultimi tre mesi, ciò significa che il 74 % ha bevuto almeno una volta alcolici o

superalcolici. (...) Le caratteristiche principali dei giovani a rischio rispetto all’utilizzo di alcolici sono:

l’iperattivismo, la paura della quotidianità e della noia il che orienta la loro vita verso l’avventura,

l’imprevisto, l’iperstimolazione e le condotte trasgressive a tutti i costi. Tutti i dati rilevati fino ad ora

evidenziano l’aumento del consumo di alcol al crescere dell’età e in particolare un salto significativo

dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione positiva con l’aumentare della capacità economica,

l’ingresso nel mondo del lavoro e la maggior possibilità di occasioni di incontro sociale. Un dato

particolarmente preoccupante è che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni con

quelli della popolazione adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma

un consumo generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate.

http://www.sostanze.info/articolo/alcolismo-e-giovani-statistiche

Chi è lo sconosciuto seduto sui banchi delle nostre scuole, sperduto nel labirinto dei centri

commerciali, intento ad ascoltare e produrre una musica mai sentita prima d’ora, in cerca di se

stesso, apparentemente disinteressato a ciò che gli adulti hanno da dirgli? Malato di fragilità

narcisistica, sostenuto da una spavalderia irriverente e da un’indifferenza corrosiva, il nuovo

adolescente ha una creatività inattesa che lo aiuterà a crescere.

Gustavo Pietropolli Charmet, Fragile e spavaldo, Ritratto dell'adolescente di oggi

Il primo grande ostacolo che deve risolvere un ragazzo è quello di separarsi dagli oggetti più cari e

abbandonare la rappresentazione infantile che ha di sé stesso. In queste circostanze può venire in

soccorso della mente adolescente un processo di splendente creatività, che dà vita a nuovi ed

impensati oggetti, spalanca nuovi canali espressivi. I processi cognitivi sono così indirizzati verso la

speranza che esista un futuro in cui si realizzerà il progetto e il valore segreto che lo porterà verso

l’età adulta.

Gustavo Pietropolli Charmet, La mente adolescente che crea e distrugge

LE DIFFERENZE TRA TRASGRESSIONE E VIOLENZA IN ADOLESCENZA. Per capire il

significato psicologico dei comportamenti violenti nel corso dell’adolescenza, innanzitutto è

opportuno distinguere tra la normale tendenza dell’adolescente alla trasgressione e le più gravi

manifestazioni di comportamenti violenti che indicano la presenza nell’adolescente di una vera e

propria personalità antisociale. La trasgressività, infatti, è una caratteristica normale e generalizzata

durante l’adolescenza. Essa solitamente si manifesta attraverso l’uso di droghe leggere, piccoli atti

di vandalismo, il non pagare il biglietto sull’autobus, il bere alcolici, il commettere piccoli furti nei

negozi, ecc… Statisticamente 7/8 ragazzi su 10 commettono reati perseguibili penalmente. La

maggioranza dei reati commessi dagli adolescenti sono i furti. I crimini violenti sono meno del 10%.

il 50% degli adolescenti considera un valore positivo il commettere un’azione rischiosa, mentre il 60%

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considera giusto ubriacarsi durante il fine settimana. (...) Durante l’adolescenza il rapporto con le

norme familiari e sociali viene ripensato e rielaborato in vista della costruzione di un proprio “Ideale

dell’Io”, cioè di quell’insieme di norme di riferimento definite in modo personale e consapevole da

parte del soggetto. Questa struttura, nella mente del giovane adulto, dovrebbe sostituire

quell’insieme di norme rigide e poco pensate inculcate nella sua mente dalla famiglia e dagli altri

ambiti educativi prima dell’adolescenza. In questo senso, la maggioranza delle azioni violente degli

adolescenti esprime soltanto un’esigenza evolutiva, una tensione ad essere più che un bisogno ad

avere, un modo per affermare la propria autonomia e il proprio coraggio, più che il desiderio di

negare le regole del mondo adulto. La presenza dell’adulto, al contrario, è sempre fortemente

evocata all’interno del gesto trasgressivo, che assume quindi anche il significato di una “funzione di

appello” per richiamare l’adulto alle sue responsabilità educative.

Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza

L’azione educativa dell’adulto con gli adolescenti trasgressivi dovrebbe essere finalizzata a restituire

un senso educativo al gesto provocatorio, riaffermando il valore della norma trasgredita, ma anche,

al tempo stesso, esplicitando e riconoscendo il valore sotteso all’azione trasgressiva, in modo da

offrire alle legittime esigenze evolutive una possibilità alternativa alla trasgressione. Altre volte,

invece, l’azione violenta è più grave ed è espressione di un blocco evolutivo più importante e più

difficile da risolvere. In questo caso, essa esprime il disagio di un soggetto che ha una vera e

propria personalità violenta e antisociale, correlata con un disagio psichico che nella maggioranza

dei casi è direttamente percepibile. I ragazzi con una personalità antisociale, infatti, hanno in genere

uno stile di vita irresponsabile, un’aggressività soprattutto reattiva, molto spesso, inoltre, essi hanno

serie problematiche sociali ed emotive.

Diego Miscioscia, Adolescenza, trasgressione e violenza

I giovani oggi formano quella che qualcuno ha chiamato una "generazione invisibile". Scorrendo i

risultati delle ricerche italiane sull'argomento, dagli anni ottanta in avanti, ci si accorge che è

comune una costante, allarmata denuncia del progressivo ritiro delle giovani generazioni nel

privato. Dopo l'euforia movimentista, la maggioranza degli studi non può far altro che sottolineare

il fascino che il lato personale, intimo, famigliare dell'esperienza, impietosamente, esercita su di loro:

scomparsi i cortei dalle piazze, i giovani abitano il sotterraneo. Nelle profondità impenetrabili del loro

"privato" i ragazzi fanno moltissime cose, alcune delle quali estremamente visibili e dalla forte

valenza pubblica. Non si tratta quindi di denunciare una degenerazione o una caduta di valori, ma di

prendere atto di un conflitto tra visioni differenti del mondo e della società. Per sostenere questa tesi,

occorre riflettere sulle crescenti distanze culturali che separano le generazioni: mondi giovanili e

mondi adulti evidenziano universi simbolici ed attribuzioni di senso vistosamente diversi, con tutto

ciò che ne consegue sul piano della costruzione delle identità individuali. I giovani, agli occhi adulti,

si sono trasformati in stranieri.

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Luca Mori, Laboratorio sociologico - Ricerca empirica ed intervento sociale

Sono sempre di più i ragazzi che si fanno un piercing o un tatuaggio, ma quali sono le persone che

sono più attratte da questa moda? Il popolo dei tatuati oggi non comprende solo gli adolescenti ma

anche giovani e adulti di entrambi i sessi, appartenenti a contesti sociali ed economici eterogenei,

che utilizzano il corpo per motivazioni diverse sia individuali che di gruppo. Coesistono infatti

fenomeni di imitazione, di identificazione con modelli, di ricerca individuale, di critica e di

opposizione al sistema, di trasgressione, di conformismo, di individuale malessere profondo, ma

anche di semplice estetica.

http://www.flashgiovani.it/sessualita/approfondimenti/pagina/64/

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Sicurezza e libertà, due esigenze complementari della società contemporanea

Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione

pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di

élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine

disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle

responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il

prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la

rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la

violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che

l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si

può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa

vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo

intero.

Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009

Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal

presupposto che la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla

percezione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da

vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che

percepiamo diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel limite meno

restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa

in corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra

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negli Stati Uniti. Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».

«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso

espellere dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può

ricorrere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti

umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro,

invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l’espulsione?».

C’è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che

possono mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico,

dunque.

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di

Milano, 22-5- 2007

«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -:

il terrorismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una

comunicazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-

altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole

chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest’ultimo un

fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una

minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal

potenziale illimitato che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi

di massa»

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di

Milano, 22-5- 2007

L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello

Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici,

economici e sociali - dei cittadini dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i

politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti

fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un

paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta

d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche ai

cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state

elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o

l'integrazione dei nuovi arrivati.

Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre,

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persecuzioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati

membri cercano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e

procedure per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e le

autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali

nell’assolvere queste responsabilità.

Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla

base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da

tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I

controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a

creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali

paesi. L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione clandestina. Nel

2005 ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli

Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno

dell’UE è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso.

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE,

12-09-2005

Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di

strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga,

trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite

nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel quadro

dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa permette

di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determinate categorie

professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore pari o

superiore a 15 000 euro.

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE,

12-09-2005

I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico

telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha

detto semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per

avere maggiore sicurezza. Tutto qui?

Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene

una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto

seri. Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con

il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta

la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per

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procedimenti per la presunta commissione di altri reati.

Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi

di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati,

costituisce un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più.

Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione:

fornitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di

informazioni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una

società che si dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è

un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica

sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività

soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei

Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo

internazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di

questa gravità?

Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella

società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono

rivelare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro

stato di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere

la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE,

12-09-2005

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Gli scarti nelle società industriali e i rischi che corriamo. Che fare davanti ai

problemi di smaltimento

Non si tratta solo del danno ambientale che certi rifiuti, a cominciare da quelli radioattivi, producono. È

che un modo di intendere la civiltà è entrato in crisi. E ci coinvolge tutti. Occorre perciò capire qual è il

grado di responsabilità che abbiamo e che cosa fare senza dover rinunciare ai lati positivi del

progresso.

PIERGIORGIO ODIFREDDI

Ha senso che sia coinvolta la pubblica opinione in faccende tecniche, come l’ubicazione delle scorie

nucleari? «Certo! Il pubblico deve poter decidere su una serie di problemi che hanno implicazioni

scientifiche e tecnologiche, dalle scorie alla clonazione. Ma per fare questo deve avere un minimo di

conoscenza scientifica di base, per poter discernere i pareri degli esperti che le varie parti non hanno

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difficoltà a esibire, a favore o contro qualunque posizione». Sta dicendo che l’alfabetizzazione

scientifica è cruciale? «Sì. Ma in Italia credo che possiate lavorarci solo nelle scuole inferiori e

superiori, per come è organizzato il vostro sistema scolastico”

Intervista di P. ODIFREDDI al premio Nobel per la Chimica ROALD OFFMANN

Una risposta adeguata al problema tecnico delle scorie nucleari non esiste né in Russia né in altri

paesi. È, questo, uno degli ostacoli principali allo sviluppo dell’industria atomica in tutto il mondo. Se

da un lato le scorie debolmente o mediamente attive possono in qualche modo essere isolate con un

certo margine di sicurezza per alcuni decenni (cioè per quel lasso di tempo necessario a indebolire la

loro radioattività fino a ordini di grandezza non più pericolosi, grazie a una serie di processi naturali),

ciò è impossibile per quanto riguarda le scorie altamente attive e durature, innanzi tutto quelle del

plutonio il cui periodo di semidisgregazione raggiunge i 24 mila anni. In nessun posto, né negli Stati

Uniti né in Gran Bretagna e neppure in Francia o da noi in Russia si è riusciti a organizzare depositi

centralizzati: troppo difficile si è infatti rivelata l’individuazione di formazioni geologiche capaci di

garantire un prevedibile margine di stabilità per un periodo di migliaia di anni durante i quali sarà

necessario conservare le scorie. La verità è che al momento il problema della conservazione delle

scorie nucleari viene risolto in un modo molto pericoloso: con i depositi temporanei nei pressi delle

centrali atomiche. Questo è pericoloso per due motivi: i depositi, non protetti da strutture di

isolamento perfette come quelle dei reattori nucleari, rappresentano un’irresistibile tentazione per i

terroristi. Inoltre, le scorie possono essere utilizzate per estrarre plutonio e costruire delle bombe

atomiche primitive, ma perfettamente funzionanti.

ALEKSEJ JABLOKOV

Il programma italiano dell’energia atomica, già defunto da 16 anni per volontà popolare, ci lascia 53

mila metri cubi di rifiuti nucleari. Altri 2.000 metri cubi di residui radioattivi provengono da ospedali,

industrie, laboratori scientifici. Anche se riuscissimo a risolvere in maniera soddisfacente il loro

stoccaggio, a pochi chilometri dal nostro confine la proliferazione del combustibile radioattivo procede

inarrestabile. La sola Francia crea ogni anno altri 25.000 metri cubi di residui nucleari, di cui 4.000

metri cubi di scorie a lunga vita. Scienziati e governi hanno un bell’insistere sull’assoluta sicurezza dei

procedimenti di stoccaggio, la paura della gente è irrazionale e sensata al tempo stesso.

STEFANO RAMPINI

La popolazione del pianeta è triplicata in due secoli, ma la produzione e i consumi materiali sono

sestuplicati negli ultimi cinquant’ anni. Nonostante questo continuiamo a comportarci come se il

pianeta avesse una capienza infinita per assorbire i resti del nostro banchetto tossico. Ogni italiano, in

ogni anno della propria vita, fabbrica. in media 600 kg solo di spazzatura casalinga: di cui 50 kg

all’anno di plastiche, 20 kg di metalli, 30 kg di prodotti velenosi non combustibili, 60 kg di vetro

62

(riciclabile, ma con alto consumo di energia e quindi inquinamento). Questi sono solo i rifiuti solidi

urbani che escono dalle nostre case, cioè l’ultimo anello di una catena di immondizie più lunga.

Bisogna aggiungerci i rifiuti industriali, che in una grande nazione europea come l’Italia si aggirano sui

100 milioni di tonnellate l’anno.

STEFANO RAMPINI

L’illusione che l’elettronica sia verde in parte deriva dal fatto che molta produzione fisica è stata

spostata nel Terzo mondo. Cina e India, Indonesia e Malaysia, sono anche i paesi dove i paesi

occidentali di preferenza mandano a morire i vecchi computer, videoregistratori, televisori, frigoriferi,

telefonini: altre montagne di ferraglia che salgono all’orizzonte. Le discariche di scorie tossiche che

allontaniamo dalla nostra vista, insieme con i rifiuti prodotti dal vigoroso boom economico delle nuove

potenze emergenti, ci rimandano indietro invisibili regali velenosi: il mercurio e il piombo, i pesticidi e i

diserbanti finiscono nelle grandi vasche della piscicoltura cinese, da cui importiamo pesce surgelato

in quantità.

STEFANO RAMPINI

Dall’olocausto atomico di Hiroshima e Nagasaki che chiuse la seconda guerra mondiale, alla

catastrofe della centrale di Cernobyl che segnò l’inizio della fine della guerra fredda, l’energia

dell’atomo ha ispirato alcuni dei peggiori incubi del XX secolo. Quelle paure si trasferiscono ad ogni

residuo radioattivo che la tecnologia nucleare ci lascia. Gli scienziati spiegano che la confusione è

irresponsabile, che è errato accostare nucleare civile e bellico. Ma gli stessi governi occidentali

alimentano la paura quando denunciano l’uso duale delle centrali in Iran o in Corea del Nord,

lasciando intendere che il confine non è poi così netto.

STEFANO RAMPINI

La raccolta differenziata dei rifiuti ha cominciato a prender piede quando le comunità locali hanno

deciso di opporsi alle discariche e agli inceneritori. Per certi versi si è forse andati troppo oltre

nell’opporsi a questi impianti. Ma le ragioni delle rivolte popolari non seguono la ragione dei tecnici di

laboratorio. Per altri versi, tuttavia, si è ancora troppo indietro. Perché il problema non è il modo

migliore di smaltire le scorie nucleari, industriali o urbane che siano ma quello di non produrle più: di

programmare i processi produttivi e il consumo in modo che quello che è scarto per un’impresa o per

una famiglia sia fin dall’inizio l’input di un nuovo processo economico. E di non produrre quello che

non può essere input per nient’altro (o solo per la produzione di armi di distruzione di massa). Come

fa la natura.

GUIDO VIALE

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che

abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo

riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è

rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in

mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

63

Le città continue, 5

La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si risveglia tra lenzuola

fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall'involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti,

estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche

dall'ultimo modello d'apparecchio. Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della

Leonia d'ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine

fulminate, giornali, contenitori, materiali d'imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti,

servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute comprate,

l'opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove.

Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero, come dicono, il godere delle cose

nuove e diverse, o non piuttosto l'espellere, l'allontanare da sé, il mondarsi d'una ricorrente impurità.

Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti

dell'esistenza di ieri è circondato d'un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse

solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare. Dove portino ogni

giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città

s'espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano; l'imponenza del gettito aumenta e le

cataste s'innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più Leonia

eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle

intemperie, a fermentazioni e combustioni. E` una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda

Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.

Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si

saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se

stessa nella sola forma definitiva: quella delle spazzature d'ieri che s'ammucchiano sulle spazzature

dell'altro ieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri. Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il

mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, al di là dell'estremo crinale,

immondezzai d'altre città, che anch'esse respingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo

intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una

metropoli in eruzione ininterrotta.

ITALO CALVINO, Le città invisibili

Le finalità e i temi del movimento ambientalista si sono gradualmente staccati dalle occasioni

concrete e dalle istanze individuali, in ultima analisi facilmente soddisfacibili, approdando ad

una protesta generale contro le condizioni e i presupposti dell’industrializzazione medesima. Le

occasioni della protesta non sono più esclusivamente casi particolari, minacce visibili e riconducibili

ad aggressioni all’ambiente chiaramente imputabili (fuoriuscite di petrolio, inquinamento dei fiumi con

gli scarichi industriali, ecc.). Al centro dell’attenzione stanno sempre più le minacce che per i profani

64

non sono né visibili né tangibili, minacce che talvolta non si traducono in atto nel corso della vita di chi

le percepisce, ma solo nella generazione successiva. Per quanto ciò possa suonare paradossale, nel

movimento ecologista così scientifizzato le occasioni e i temi della protesta sono diventati largamente

indipendenti dai promotori della protesta, i profani coinvolti.

ULRICH BECK

TIPOLOGIA C - TEMA STORICO

Imperialismo e colonialismo: due fenomeni che contrassegnano la fine del XIX secolo e l'inizio del

XX secolo, fino a sfociare nel drammatico conflitto mondiale. Quali le cause di questi fenomeni e le

conseguenze di medio e lungo periodo?

TIPOLOGIA D - TEMA DI CARATTERE GENERALE

La violenza è l'espressione di un modo irrazionale di concepire i rapporti umani, del rifiuto di soluzioni

come la cooperazione e la solidarietà. Si preferisce una soluzione primitiva e nevrotica costituita dai

rapporti di potere. Una società competitiva come la nostra, basata su rapporti di potere, favorisce

negli individui lo sviluppo di sensi di insicurezza e li abitua a fronteggiare questi sensi di insicurezza

con l'aggressività. Negli esseri umani la violenza è generalmente violenza nei riguardi dei più deboli.

Durata massima della prova: 6 ore.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del tema.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza)

per i candidati di madrelingua non italiana.

Per la prima prova si sono messe a disposizione dell’alunno sei ore per la stesura del testo e sono

state somministrate le seguenti tracce

65

SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Simulazione prima prova Esame di Stato a.s. 2017/2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.

TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO

Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (1926) Edizione di riferimento: Oscar Mondadori, Milano

1992

«Io non potevo vedermi vivere. Potei averne la prova nell’impressione dalla quale fui per così dire

assaltato, allorché, alcuni giorni dopo, camminando e parlando col mio amico Stefano Firbo, mi

accadde di sorprendermi all’improvviso in uno specchio per via, di cui non m’ero prima accorto. Non

poté durare più d’un attimo quell’impressione, ché subito seguì quel tale arresto e finì la spontaneità

e cominciò lo studio. Non riconobbi in prima me stesso. Ebbi l’impressione d’un estraneo che

passasse per via conversando. […]

Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, io, di fuori, quando -

vivendo -non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e

non già io quale mi conosco: quell’uno lì che io stesso in prima, scorgendolo, non ho riconosciuto.

Sono quell’estraneo che non posso veder vivere se non così, in un attimo impensato. Un estraneo

che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e io no.

E mi fissai d’allora in poi in questo proposito disperato: d’andare inseguendo quell’estraneo ch’era

in me e che mi sfuggiva; che non potevo fermare davanti a uno specchio perché subito diventava

me quale io mi conoscevo; quell’uno che viveva per gli altri e che io non potevo conoscere; che gli

altri vedevano vivere e io no. Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano

e lo conoscevano.

Ripeto, credevo ancora che fosse uno solo questo estraneo: uno solo per tutti, come uno solo

credevo d’esser io per me. Ma presto l’atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei

centomila Moscarda, ch’io ero non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di

Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch’era uno anch’esso, uno

e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo guardavo fisso e immobile negli

occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni volontà. Quando così il mio dramma si complicò,

cominciarono le mie incredibili pazzie.»

Luigi Pirandello, (Agrigento 1867 - Roma 1936), tra i più grandi autori della letteratura del Novecento,

compose numerose opere narrative (Il Fu Mattia Pascal, Uno nessuno e centomila, Quaderni di Serafino

Gubbio operatore, Novelle per un anno) e rivoluzionò il teatro italiano (Sei personaggi in cerca d’autore,

Questa sera si recita a soggetto, Enrico IV etc.). In tutta la sua produzione si delinea la visione

relativistica del mondo e della vita.

66

1. Comprensione del testo

Riassumi il contenuto del testo.

2. Analisi del testo

2.1 Analizza l’aspetto formale (linguistico, lessicale, sintattico) del testo proposto.

2.2 “Lo volevo vedere e conoscere anch’io così come gli altri lo vedevano e lo conoscevano”

(righe 14- 15).

Soffermati sul significato di tale affermazione del protagonista.

2.3 Che cosa intende Moscarda con “la scoperta del centomila Moscarda, ch’io ero non solo

per gli altri ma anche per me”?

2.4 Analizza la conclusione del brano, soffermandoti sulla valenza che i due termini “dramma” e

“pazzia” assumono nel brano e nel romanzo in questione.

2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.

3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti

Sulla base dell'analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva del testo, ed

approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Pirandello e/o di altri autori

conosciuti.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando,

in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni

riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul

quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: L’amicizia.

Il grande amico

Un grande amico che sorga alto su me

e tutto porti me nella sua luce,

che largo rida ove io sorrida appena

e forte ami ove io accenni a invaghirmi…

5 Ma volano gli anni, e solo calmo è l’occhio che

antivede perdente al suo riapparire

lo scafo che passava primo al ponte.

Conosce i messaggeri della sorte,

può chiamarli per nome. È il soldato presago.

10 Non pareva il mattino nato ad altro?

E l’ala dei tigli

68

e l’erta (1) che improvvisa in verde ombría (2)

si smarriva non portavano ad altro?

Ma in terra di colpo nemica al punto atteso

15 si arroventa la quota.

Come lo scolaro attardato (3)

– né piú dalla minaccia della porta

sbarrata fiori e ali lo divagano – io l

o seguo, sono nella sua ombra.

20 Un disincantato soldato.

Uno spaurito scolaro.

Vittorio SERENI, Gli strumenti umani,

(in Appuntamento a ora insolita), Einaudi, Torino 1965

3. Salita; (2) ombríare = far ombra; (3) probabile riferimento allo scolaro François Seurel, perso-

naggio del romanzo di Alain-Fournier Le grand Meaulnes (Il grande amico), che - fisicamente impe-

dito - non può seguire l’amico.

«Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma

non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non

avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica

che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il

mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei volentieri dato la vita. […]

Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato

da particolari simpatie nei confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non

andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza,

forse, era che avevano tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero

fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io,

invece, non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora

più fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta.

Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a

69

trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei

stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. […] I giovani tra i sedici e i

diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di

spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di

breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più

preziose della vita.»

Fred UHLMAN, L’amico ritrovato, Feltrinelli, Milano 1986

«“Che cos’è un amico? È qualcuno che conosciamo a fondo e a cui vogliamo bene comunque”. […]

Ma l’amicizia non è soltanto completa conoscenza dell’altro. Occorre necessariamente, per lo

sviluppo e la costruzione di questo sentimento, una parte importante di rispetto e ammirazione. Tali

qualità risaltano in maniera tanto più autentica in quanto non sono distorte dal gioco della

seduzione. All’inizio del rapporto amoroso, la voglia di piacere e di sedurre porta inevitabilmente a

qualche menzogna, se pur piccola. Menzogne verbali per rendere più bella la realtà, o menzogne

fisiche, sempre per rendere più bella la realtà: ci si pettina, ci si profuma, si fa uno sforzo per

apparire migliori. C’è una trasformazione momentanea e non destinata a durare nel tempo, come

un pavone che per fare la corte si incollasse addosso magnifiche piume; piume destinate a volar via

col vento. Ma i vostri amici non hanno mai visto le vostre piume artificiali: tutto quello che hanno

visto, amano, ammirano in voi è reale. C’è una forma di autenticità unica, possente, rassicurante.

Non esiste doppio gioco. C’è un essere umano, completo, che è come voi lo vedete. Ed è questa

verità assoluta che contribuirà a creare il legame di amicizia. Poiché in fondo, è di amore che

parliamo.»

Joël DICKER, La verità, soltanto la verità, sull’amicizia, «Corriere della Sera - la

Lettura»,18 settembre 2016

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La società di fronte al fenomeno del cyberbullismo: responsabilità e spazi di

intervento.

DOCUMENTI

Legge 29 maggio 2017, n. 71.

70

“Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbulismo”.

Art. 1

4. La presente legge si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue

manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educa-

zione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di

illeciti, assicurando l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni

scolastiche.

5. Ai fini della presente legge, per «cyberbullismo» si intende qualunque forma di pressione, ag-

gressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acqui-

sizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata

per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più com-

ponenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un

minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa

in ridicolo. […]

Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2017, n. 127

«Ma l’elemento determinante, potenzialmente in grado di condurre a esiti drammatici, suicidio

compreso, sembra essere la visibilità senza confini offerta dalla rete. Un atto di bullismo, per

compiersi, richiede una vittima, un persecutore e la presenza di spettatori, che possono

inconsapevolmente alimentare l’intensità della violenza attraverso una presenza silenziosa o, ancor

peggio, riprendendo la scena e caricando il video in rete. Sempre gli spettatori potrebbero far

cessare l’atto di bullismo non solo intervenendo in modo concreto per favorirne l’interruzione, ma

anche semplicemente voltando le spalle alla scena. […]

Il web, per sua stessa natura, rappresenta un non luogo, ovvero uno spazio astratto che ha però

ripercussioni concrete e da dove non è possibile fuggire. Nel web la visibilità non è più prigioniera

dello spazio e quindi non ha senso cambiare classe, scuola o città. Svincolata dalla presenza fisica

dell’altro, la visibilità sul web occupa ogni spazio disponibile; di conseguenza, è impossibile

sottrarvisi.»

Federico TONIONI, Cyberbullismo. Come aiutare le vittime e i

persecutori, Mondadori, Milano 2014

«La maggior parte degli attacchi di cyberbullismo avviene su Internet. Allo stesso tempo, Internet è

uno dei primi luoghi dove le persone coinvolte in questo tipo di episodi cercano informazioni, aiuto,

71

suggerimenti e contatti utili.

Mentre i casi più tragici arrivano alle prime pagine dei giornali, in Internet anche le esperienze meno

estreme e sensazionali trovano uno spazio dove poter essere condivise. Raven Days è un esempio

di sito Internet volto alla prevenzione di bullismo e cyberbullismo e al supporto delle vittime. Il sito

riporta un impressionante numero di storie personali, in cui le vittime di bullismo e cyberbullismo

raccontano le loro esperienze, e condividono le loro emozioni.»

Giulia MURA, Davide DIAMANTINI, Il cyberbullismo, Guerrini e

Associati, Milano 2012

«Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della

scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri

strumenti che consentono la connessione in rete.

Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la

necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio.

I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi

anche nella vita reale e per un tempo indefinito.»

Garante per la protezione dei dati personali, La scuola a prova di privacy,

http://ww.garanteprivacy.it/

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Razzismo.

DOCUMENTI

razzismo s. m. [der. di razza, sull’esempio del fr. racisme]. – Ideologia, teoria e prassi politica e

sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e

storicamente «superiori», destinate al comando, e di altre «inferiori», destinate alla sottomissione, e

intesa, con discriminazioni e persecuzioni contro di queste, e persino con il genocidio, a conservare

la «purezza» e ad assicurare il predominio assoluto della pretesa razza superiore: il r. nazista, la

dottrina e la prassi della superiorità razziale ariana e in partic. germanica, elaborata in funzione

prevalentemente antisemita; il r. della Repubblica Sudafricana, basato sulla discriminazione

razziale sancita a livello legislativo e istituzionale (v. apartheid); il r. statunitense, riguardo a gruppi

etnici di colore, o anche a minoranze diverse dalla maggioranza egemone.

72

Più genericam., complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e

radicati pregiudizi sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti

di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori:

episodi di r. contro gli extracomunitari.

http://www.treccani.it/vocabolario/razzismo/

«Il razzismo classico, biologico, seguiva una logica di gerarchizzazione e di ispirazione

universalista […]. Questo razzismo dava vita a categorie basate principalmente sui tratti somatici

degli individui e destinate a creare una gerarchia tra i diversi gruppi umani. Tale gerarchia diveniva

una solida base per lo sfruttamento dei gruppi razzializzati. Il razzismo culturale, invece, segue un

principio di differenziazione che tende a rifiutare ogni contatto con il gruppo razzializzato e

presuppone un’assenza di spazi comuni dove instaurare una pur minima relazione, ed elabora

categorie analoghe – gerarchiche e finalizzate anch’esse alla distinzione e all’esclusione – ma

fondate sui tratti culturali. Entrambe le logiche finiscono per diventare spinte alla discriminazione,

che pretendono di spiegare se non addirittura di prevedere le attitudini, le disposizioni e gli

atteggiamenti delle persone o dei gruppi, ma mentre il razzismo biologico tendeva a sottomettere,

quello culturale tende ad allontanare, a separare.»

Marco AIME, Si dice cultura, si pensa razza, in M. Aime, G. Barbujani, C. Bartoli e F. Faloppa,

Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, Einaudi, Torino 2016

«Ma il razzismo in quanto visione del mondo non fu una prerogativa del pensiero e dell’azione di

Hitler. […] Hitler in realtà si giovò di un vantaggio comune a tutti i seguaci del razzismo, sia che

ponessero l’accento sulle forze spirituali, sia che tentassero di collegarlo con la scienza. I miti

razzisti non solo spiegavano il passato e aprivano a una speranza per il futuro, ma dando rilievo

agli stereotipi rendevano concreto ciò che era astratto. Gli stereotipi razzisti fecero sì che la teoria

diventasse, in maniera semplice e diretta, qualcosa di vivo. […] Il paragone tra il tipo dell’uomo virile,

ellenistico e quello dell’uomo malvagio e deforme, e la contrapposizione tra l’ariano dalle

proporzioni greche e il malproporzionato ebreo fecero del razzismo un’ideologia incentrata sui

fattori visivi; e questa insistenza sull’elemento visivo, a sua volta, rese più facile alla gente

comprendere la critica violenta dell’ideologia.»

George L. MOSSE, Il razzismo in Europa. Dalle origini all’Olocausto, Editori

Laterza, Roma-Bari 1992

73

«- Chiedi alla maestra di discutere del problema in classe. Sai, bambina mia, è soprattutto con i

bambini che si può intervenire per correggere il modo di comportarsi. Con le persone grandi, è più

difficile.

- Perché, babbo?

- Perché un bambino non nasce con il razzismo nella testa. Per lo più un bambino ripete quello

che dicono i suoi parenti, più o meno prossimi. Con assoluta naturalezza un bambino gioca con gli

altri bambini. Non si pone il problema se quel bambino africano è inferiore o superiore a lui. Per lui

è prima di tutto un compagno di giochi.

Possono andare d’accordo o litigare. E’ normale. Ma non ha niente a che vedere con il colore della

pelle. Per contro, se i suoi genitori lo mettono in guardia contro i bambini di colore, allora, forse, si

comporterà in un altro modo.»

Tahar BEN JELLOUN, Il razzismo spiegato a mia figlia,

Mondadori, Milano 1999

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: I limiti della rete globale: privacy, trasparenza, censura.

DOCUMENTI

«Ty aveva ideato il sistema iniziale, l’Unified Operating System, che combinava tutte le cose online

fino ad allora rimaste divise e abborracciate: profili di utenti dei social media, i loro metodi di

pagamento, le loro varie password, i loro account e-mail, username, preferenze, fino all’ultimo

strumento e manifestazione d’interesse. Il vecchio metodo – una nuova transazione, un nuovo

sistema per ogni sito, per ogni acquisto – era come prendere una macchina diversa per sbrigare

ogni tipo di commissione. “Non era necessario avere ottantasette macchine diverse” aveva

dichiarato dopo che il suo sistema aveva stupito la Rete e il mondo.

Lui, invece, aveva messo tutto insieme, tutti i bisogni e tutti gli strumenti di ogni utente, in un unico

calderone, e aveva inventato TruYou: un account, un’identità, una password, un sistema di

pagamento, per ogni persona. Non c’erano altre password, né multiple identità. I tuoi dispositivi

sapevano chi eri, e la tua unica identità – la TruYou, inconfondibile e immodificabile – era la

persona che pagava, firmava, rispondeva, visionava e revisionava, vedeva ed era vista. Dovevi

usare il tuo vero nome, e questo era legato alle tue carte di credito, alla tua banca, e così pagare

per ogni cosa era semplice. Un solo pulsante per il resto della tua vita online.»

Dave EGGERS, Il cerchio, Mondadori, Milano 2014

74

«Una nuova consapevolezza critica emerge in rapporto alla comprensione del ruolo che ogni

medium – cioè ogni artefatto, ogni idea, ogni forma di innovazione – ha nel rimodulare l’ambiente

umano, e trasformare così il modo di pensare, sentire, agire.»

Paolo GRANATA, Elena LAMBERTI, Per un’ecologia dei media, «Il Sole 24 Ore -

Nòva» 19 ottobre 2016

«Alla folla di chi ti segue si mescola quella di chi ti minaccia. Ogni parola detta con le intenzioni

migliori può diventare un cappio - magari cucito da sostenitori volubili, umorali, diffidenti. Al capo

della comunicazione scappa per errore un tweet inopportuno? Un minuto dopo è già tardi per

rimediare. Per sbaglio viene pubblicata l’indicazione a non usare le foto del politico che incontra il

disabile? Valanga di insulti. Non fai in tempo a spiegare che l’intento non era discriminatorio, e che

era quello di evitare strumentalizzazioni: la corrente di disprezzo ti ha già travolto.»

Paolo DI PAOLO, Divi e politici l’addio alla rete è cambiato, «La

Repubblica», 12 novembre 2016

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Le leggi razziali del ‘38

«Con l’espressione “leggi razziali” si fa riferimento a uno specifico episodio nella storia dell’Italia

contemporanea: l’insieme di norme e provvedimenti legislativi emanati sotto il regime fascista nel

corso del 1938 al fine di discriminare gli ebrei. Allo stesso tempo essa sta anche a indicare un altro

fenomeno: l’affiorare non improvviso, né solo circostanziale, di tendenze razziste e antisemite

radicate nel Paese e la loro acquisita visibilità pubblica alla vigilia della seconda guerra mondiale.»

Paola DI CORI, Le leggi razziali, in I luoghi della memoria (a cura di Mario Isnenghi),

Editori Laterza, Bari 1996

Per lo svolgimento del tuo elaborato potrà risultare utile fare riferimento ad alcuni tra i seguenti

argomenti:

il contesto storico in cui vennero emanate le “leggi razziali”;

75

le misure discriminatorie previste in queste leggi;

i concetti di “identità”, di “razza”, di “appartenenza a una confessione religiosa”;

le origini storiche dello stereotipo antisemita;

il modo in cui queste “leggi razziali” furono applicate;

le eventuali fonti storiche, letterarie e/o cinematografiche che conosci.

Potrai, infine, concludere il tuo elaborato con riflessioni e argomentazioni personali

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE

Competizione sociale e gioco d’azzardo.

«Se parole come valutazione, classifica, selezione, merito, prevalgono nel discorso pubblico,

indirizzano i programmi politici, improntano il lessico dell’economia, è perché il modello

competitivo ha un successo incontrastato. La competizione viene vissuta come la modalità prima

di relazione, con se stessi e con gli altri, quasi fosse una legge primordiale. Non c’è più quasi

lembo di vita che si sottragga al modello della gara. […]

Il paradigma agonistico ha un’estensione e una profondità tali da poter essere considerato uno dei

tratti peculiari della nostra epoca. […]

Dietro questa fiducia nel calcolo si cela la terribile convinzione che la vita possa essere ridotta a

una gara. L’assunzione di questo agonismo, che porta con sé l’obbligo di vincere, ha

conseguenze devastanti. Che ne è, infatti, di chi perde? Disagio, depressione, «passioni tristi»,

come le chiamava Spinoza, scandiscono questa tarda modernità. Ma qui non deve sfuggire un

altro fenomeno correlato: il gioco d’azzardo. Chi si sente escluso, avviato alla sconfitta, tenta la

mossa estrema. Il «rischia tutto!», messaggio reiterato dalla pubblicità, viene preso alla lettera: si

mettono in gioco non solo i soldi, gli averi, ma il tempo, i legami affettivi, la dignità, la vita stessa.

Da un lato il gioco d’azzardo appare la rivolta esterna all’agonismo, la scorciatoia per aggirare

tutte le gare vincendo d’un colpo, dall’altro ne è solo la versione parossistica che porta quasi

sempre alla rovina.»

Donatella DI CESARE, Il boomerang dell’agonismo, «Corriere della Sera - la

Lettura», 13 marzo 2016

76

Linee orientative. Sulla base delle tue conoscenze di studio e di quelle apprese dall’attualità,

potrai sviluppare, se vuoi, il tuo elaborato riflettendo:

sul significato da attribuire al c.d. «modello competitivo» che viene oggi imputato alla

nostra società, adducendo esemplificazioni in cui – nel contesto sociale – esso si rivela

e si rende effettivo;

se sia fondato l’assunto che questo «modello competitivo» interferisce con le relazioni

interpersonali e – in caso affermativo – sulle modalità con cui tale interferenza si mani-

festa;

sull’eventuale relazione fra insuccesso nella competizione e pulsione della «mossa

estrema»;

sulle forme del disagio sociale e sulle altre «passioni tristi» che colpiscono i c.d. per-

denti, adducendo – se lo ritieni – eventuali esemplificazioni;

sul fenomeno del gioco d’azzardo, sulle sue cause, sui suoi effetti, sulle responsabilità,

sul ruolo della pubblicità.

I tuoi commenti personali potranno certamente conferire più originalità e maggior completezza

all’elaborato.

Infine, se lo ritieni, potrai concludere lo svolgimento con un tuo personale approfondimento sugli

interessi, occulti e/o palesi, connessi al fenomeno del gioco d’azzardo e sugli interventi che

risulterebbero necessari per contrastarlo.

Durata massima della prova: 6 ore.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla consegna delle tracce del

tema.

È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di

provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.

77

PROVA DI ITALIANO

GRIGLIA VALUTAZIONE: PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Alunno...........................................................

COMPETENZE:

• Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per agire l'interazione

comunicativa verbale in vari contesti

• Leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo (tipologie A e B)

• Produrre testi scritti di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

INDICATORI

COMPETENZA

DESCRITTORI

Punti max. 15

LIVELLI

BASSO MEDIO

BASSO

MEDIO

ALTO

ALTO

I.

TESTUALE

Impostazione e articolazione

complessiva del testo

Aderenza alle consegne (secondo

il tipo di prova)

Coerenza e coesione nello

svolgimento del discorso

Ordine nell’impostazione e

partizioni del testo (in capoversi

ed eventuali paragrafi)

1

2

2.5 3

II.

GRAMMATICALE

Uso delle strutture grammaticali

e del sistema ortografico

e interpuntivo

Padronanza delle strutture

morfosintattiche e della loro

flessibilità e varietà

Uso consapevole della punteggia-

tura in relazione al tipo di testo

Correttezza ortografica

1

2

3 4

2,5

III.

LESSICALE-SEMANTICA

Disponibilità di risorse lessicali

e dominio della semantica

Uso di un registro linguistico

adeguato

Proprietà e ricchezza lessicale

1

2

3 4

2,5

IV.

IDEATIVA

Capacità di elaborazione e

Scelta di argomenti pertinenti

Organizzazione degli argomenti

intorno a un’idea di fondo

1 2 3 4

78

ordinamento

delle idee

Consistenza e precisione di

informazioni e dati

Rielaborazione delle informazioni

attraverso commenti adeguati e

valutazioni personali non

estemporanee

2,5

TOTALE PUNTI ___________/ 15

79

2.B- SECONDA PROVA:

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

Indirizzo: IT15 - GRAFICA E COMUNICAZIONE

Tema di: PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE

SIMULAZIONE SECONDA PROVA DI MATURITA’

Lo studente svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda

parte compilando e stampando l’ultima pagina dedicata alle risposte della seconda parte e alla

breve relazione della prima.

PARTE PRIMA

CAMPAGNA PUBBLICITARIA per “NATURALIA - estratti naturali”, affermato brand che opera nel

settore dei cosmetici naturali.

Si chiede al candidato di studiare, progettare e realizzare la grafica della comunicazione

pubblicitaria per l’azienda di fitocosmesi NATURALIA, facendo riferimento alle indicazioni fornite dal

brief.

Il candidato ha la possibilità di sviluppare il progetto scegliendo una delle seguenti opzioni:

Stampa: pagina pubblicitaria (formato A4 da sviluppare in verticale);

Espositore da banco (formato massimo A3);

Web: sito (home page e due pagine tipo. Formato 1024x780 pixel);

Web: banner pubblicitario animato (formato 728x90 pixel).

CONSEGNA:

In funzione della scelta il candidato dovrà:

- fornire tutto il materiale prodotto nella fase progettuale, (mappa concettuale, bozze/rough,

moodboard), che mostri il processo creativo;

- redigere una breve presentazione scritta (massimo 10 righe), che presenti il concept del progetto;

- fornire il layout finale (realizzato con qualsiasi tecnica).

BRIEF DEL PROGETTO

Cliente NATURALIA: nasce nel 1977 come laboratorio artigianale di fitocosmesi, oggi è una delle principali aziende italiane del settore della cosmesi, grazie al forte posizionamento legato alla natura e all'uso di estratti vegetali per la realizzazione dei prodotti. La continua innovazione, i rigorosi controlli qualitativi e microbiologici delle materie prime e l’elevato

livello qualitativo dei prodotti, fanno di NATURALIA un’azienda leader, un punto di riferimento nel

mercato dei prodotti per la bellezza e la cura del corpo, su tutto il territorio nazionale. Altro vanto

dell’azienda è l’uso di materie prime coltivate nel pieno rispetto della natura per una cosmesi bio-

naturale.

Infatti da qualche tempo, NATURALIA ha intrapreso il cammino della certificazione biologica per

80

garantire ai suoi clienti la massima qualità e trarre dalla natura stessa le sostanze funzionali per

prendersi cura della pelle.

L’esperienza maturata in oltre trent’anni di attività e la passione per il lavoro si traducono in prodotti

d’avanguardia e di alta qualità.

Obiettivo: Descrizione del progetto

Creazione di una campagna pubblicitaria per NATURALIA che si caratterizzi per un messaggio che

ne connoti l'essenza e ne sottolinei la personalità.

Si richiede una comunicazione evocativa, sinestesica, che richiami un concetto di bellezza sana e

naturale, semplice, pura, ma nello stesso tempo esprima professionalità, impegno e rispetto per la

natura e per il benessere naturale.

Target

Femminile, età 30-65, donne particolarmente sensibili all’uso di prodotti naturali di alta qualità,

rispettose dell’ambiente e interessate alla conservazione del patrimonio naturale.

Obiettivi di comunicazione

Il Target deve capire che:

sintetizza innovazione e ricerca con amore per la natura;

i prodotti nascono da una ricerca delle proprietà degli estratti vegetali (naturalità);

NATURALIA ha sede in Italia, terra ricca di bellezza, tradizione, arte e monasteri (luoghi di sapere

e di tradizione farmaceutica) ma ha curiosità ed interesse anche per le essenze tratte da piante

provenienti da tutto il mondo.

Il Target deve:

essere incuriosito dai prodotti NATURALIA e modificare l'atteggiamento verso la fitocosmesi;

rodotti del brand;

che NATURALIA rappresenta.

Reason why

NATURALIA :

si impegna per realizzare prodotti naturali, delicati, efficaci, con gradevole profumazione;

litativi;

Vision

Naturalia vuole rappresentare il modo semplice e naturale di prendersi cura di sé stessi grazie a

piccoli gesti quotidiani.

Mission Naturalia propone un’ampia offerta di qualità fatta di prodotti naturali e sicuri, frutto di ricerca e di

esperienza.

Naturalia crede in un rapporto stretto e sincero con il cliente con cui vuole instaurare un rapporto di

81

fiducia grazie all’offerta di prodotti cosmetici sicuri e di qualità superiore, capaci di offrire benessere

e bellezza in modo naturale.

Naturalia lega da sempre il suo marchio al rispetto della natura e alla preoccupazione per il

benessere delle persone che sanno apprezzare le risorse che la natura è in grado di offrire.

Plus

L’azienda produce quattro diverse linee di prodotto:

- Linea Essenze,

- Linea Benessere,

- Linea Sunshine,

- Linea Bellezza;

Ogni linea è caratterizzata da particolari formule ed essenze, scelte per le particolari proprietà in

grado di risolvere specifiche esigenze del consumatore.

Consumer’s benefit

Il consumatore, scegliendo tra le quattro diverse linee di prodotto, è sicuro di utilizzare il prodotto e

le essenze naturali più adatte alle sue specifiche esigenze; inoltre il cliente ha la sicurezza di

utilizzare prodotti naturali di qualità per la propria bellezza e il proprio benessere naturale nel

rispetto della natura.

Reason Why

Ogni prodotto è in grado di risolvere in maniera naturale uno specifico bisogno grazie alle particolari

proprietà dell’estratto naturale utilizzato. I cosmetici sono realizzati seguendo formulazioni

equilibrate a base di pregiati estratti di piante. Il marchio è frutto di ricerche avanzate e di tecnologie

scientifiche innovative. Ogni prodotto contiene concentrazioni di oli essenziali puri, estratti dalle

piante e dai fiori, scovati in ogni angolo d’Italia e del mondo, secondo le più tradizionali e antiche

tecniche di raccolta. Le materie prime sono lavorate in Italia, secondo tecnologie all’avanguardia,

ma anche nel rispetto delle migliori tradizioni erboristico-farmaceutiche, per ottenere il meglio da

ogni singola pianta.

Immagine di marca (brand personality)

NATURALIA è:

NATURALE

EMOZIONALE

Pianificazione Dei Media

Allegati

82

PARTE SECONDA

1. Fornire una definizione di COPY STRATEGY e una breve spiegazione degli elementi che la

compongono.

2. Che cosa si intende con MISSION, VISION E PIANO DI MARKETING aziendale

3. Qual è la definizione del termine “pubblicità” spiega le differenze tra pubblicità sociale e

pubblicità commerciale

4. Analizzare la seguente pagina pubblicitaria descrivendo: le strutture compositive, i formanti

plastici (forma, colore, spazio), l'inquadratura, le figure retoriche e il format.

COGNOME ………………………… NOME…………………… CLASSE……. DATA …………….

(Pagina da stampare)

RELAZIONE PRIMA PARTE:

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

83

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

SECONDA PARTE

Risposta Numero___

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………….......................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

Risposta Numero___

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

…………………………………………………………………………………………………................

84

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA

Prima sessione

ALUNNO………………………………………………………..... Classe ……………….

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI

Nullo basso medio alto

PROGETTUALITÀ

Organizzazione e completezza

delle fasi organizzative e proget-

tuali

1 2 3 4

REALIZZAZIONE

Aderenza al brief

Uso appropriato degli strumenti

Sviluppo di un prodotto pertinente

ed adeguato

1 2 3 4

AUTONOMIA

(capacità

organizzativa e

decisionale)

Efficacia delle soluzioni

Personalità e creatività nelle scelte

progettuali

Capacità decisionale

0,5 1 2 3

PERTINENZA

(contenuti testuali)

Aderenza alla richiesta (concept

progettuale pertinente)

Contenuti adeguati e risposte per-

tinenti e complete

1 2 3 4

TOT

85

SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

PROGETTAZIONE MULTIMEDIALE

Svolgere la prima parte della prova e rispondere a due tra i quesiti proposti nella seconda parte

(max 10 righe). Consegnare tutto in formato digitale e cartaceo.1

PRIMA PARTE

Si richiede, dopo avere individuato gli elementi della copy strategy utili alla progettazione e

sviluppato il logo, di progettare e realizzare la grafica della campagna pubblicitaria per H2O,

azienda che imbottiglia e distribuisce acqua, seguendo le indicazioni fornite nel brief allegato.

Sviluppare il progetto per uno dei mezzi comunicativi a scelta tra:

A. Stampa: pagina pubblicitaria da sviluppare in formato A4 verticale con anche proposta per

adattamento in doppia pagina (formato PDF);

B. Stampa: materiale promozionale, depliant formato A4 a due o tre ante, stampato in bianca e

volta; (formato PDF);

C. Etichetta per la bottiglia formato da lt. 1,5, dimensioni mm. 293x57 e visualizzata in 3D an-

che sugli altri formati di bottiglia da lt. 1,00 e lt. 0,50 e sul fardello da 6 bottiglie (è possibile

utilizzare le foto allegate o sviluppare mock-up 3D); (layout etichetta formato PDF);

D. Social advertising video15 sec. per Facebook formato .mp4, .mov o .gif, aspect ratio 16:9

oppure per Instagram formato .mp4 dimensioni possibili: quadrato: 600 x 600 pixel (min.)

1 La prova si svolgerà in 8 ore. Solo dopo la terza ora sarà possibile l’uscita tempora-

nea/definitiva previa consegna dell’elaborato. Non è consentito l’utilizzo di Internet e di

qualsiasi dispositivo elettronico che deve essere consegnato, assieme al documento di rico-

noscimento, prima della prova e ritirato alla consegna finale della prova. Gli elaborati digita-

li vanno salvati sul proprio desktop e consegnati anche sul computer del docente e quelli

cartacei, nominati e pinzati in ordine, consegnati al termine della prova firmando il modulo

d’uscita.

86

oppure 1080x1080 (max.), oppure aspect ratio16:9.

Fornire tutto il materiale sviluppato durante l’iter progettuale (moodboard, schemi, mappe

concettuali, bozze, layout/finished layout in formato cartaceo e digitale nativo ed esportato nei

formati indicati (trasformare font in tracciati) allegare anche cartella contenente le immagini. Tutto il

materiale deve essere inserito in una cartella nominata con cognome e nome. Stampare

l’elaborato finale (per i video stampare i frame chiave) su formato A4, inoltre redarre una breve

presentazione scritta e stampata che presenti il concept creativo del progetto.

Indicazioni per lo svolgimento della prova:

BRIEF DEL PROGETTO

Immagina, sei accanto alla fonte di una delle acque più leggere al mondo. Sei in alto, a circa 2000

metri, dove l’aria è pura e tutto è incontaminato, anche i pensieri. Lassù, solo la natura ha voce: il

fresco respiro delle granitiche Alpi innevate e il richiamo della purezza dell’acqua minerale delle

sorgenti.

H2O, fondata nel 1990, nasce a grandi altitudini. E dall’alto si può guardare lontano: lo Stabilimento

di H2O è un modello di avanguardia e sostenibilità nel cuore delle Alpi. L’edificio è costruito

secondo i principi di bioarchitettura e della bioedilizia, nel pieno rispetto della natura, ben inserito in

un ambiente in cui protagonista rimane la natura. Il suo sito produttivo è d’interesse internazionale,

studiato e visitato da grandi multinazionali e importanti aziende del mondo del beverage.

I valori della marca

L'acqua è la nostra origine, l'origine dell'acqua è la natura: H2O deve proprio alla natura i suoi valori:

il rispetto per le proprietà organolettiche dell’acqua delle sorgenti, l’impegno per mantenere l’habitat

naturale integro e libero da interferenze umane di qualsiasi genere. Alla base della filosofia

aziendale c’è il desiderio di proteggere l’ecosistema naturale e l’ambiente credendo a 360 gradi in

un futuro Bio. La marca crede fermamente in un rapporto con la natura che sappia preservare le

sue risorse lasciandola incontaminata.

Mission

H2O svolge le proprie attività seguendo i risultati di una continua ricerca finalizzata all’innovazione

nell’ottica di un crescente rispetto per l’ambiente di cui tutti facciamo parte. In H2O l’innovazione è

fisiologica. Innovazione che nasce dai principi di rispetto per la natura e produzione all’avanguardia

grazie al suo stabilimento, gioiello Hi-tech di fama internazionale dove robot e tecnologia avanzata

sposano perfettamente le scelte di bioarchitettura e bioedilizia.

87

Prodotto

La rivoluzione bio del pack.

Perfettamente in sintonia con la filosofia aziendale, i laboratori di ricerca H2O sono impegnati in un

progetto e in una serie di iniziative rivoluzionarie “per un mondo BIO”, questo progetto ha portato

l’innovazione nei processi di prelievo e imbottigliamento dell’acqua di H2O ma non solo. La marca

ha rivoluzionato il mondo del packaging in modo esponenziale:

- ha sviluppato un pack ecosostenibile che protegga le grandi qualità intrinseche dell’acqua H2O e

contemporaneamente rispetti la natura dalla nostra Terra.

- H2O è il primo marchio al mondo a lanciare nel mass market una bottiglia da 1,5 litri 100%

biodegradabile: le Bio Bottle da 1,5 litri e da 1 litro sono le prime e uniche linee di bottiglie

compostabili presente in Italia.

- H2O Bio Bottle è la prima bottiglia al mondo prodotta con PLA totalmente BIO: un particolare

polimero che si ricava dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nelle piante, senza neanche una

goccia di petrolio o suoi derivati.

Il risultato è una Bioplastica Verde rivoluzionaria perché Biodegradabile al 100% e che in soli 80

giorni torna semplicemente a far parte della natura, come attesta la conformità alla norma EN13432

(di cui si fornisce logo)

Obiettivo di comunicazione

Creazione di una comunicazione finalizzata a far conoscere:

• la rivoluzione nel mondo del packaging dal valore esponenziale: un pack ecosostenibile che pro-

tegga le grandi qualità intrinseche di acqua H2O e contemporaneamente rispetti la natura dalla

nostra Terra.

A fine 2008 H2O è il primo marchio al mondo a lanciare nel mercato una bottiglia da 1,5 litri 100%

biodegradabile. Anche oggi H2O Bio Bottle da 1,5 litri e da 1 litro è la prima e unica linea di botti-

glie compostabili presente in Italia.

• Si vogliono sottolineare i valori innovativi del brand sviluppando il posizionamento della marca e

veicolando in particolare la sua attenzione per la natura con una comunicazione incisiva che ca-

ratterizzi e colga l'essenza del Brand e una creatività che ne sottolinei l’impegno ed il messaggio

“per un mondo più BIO”

• Contestualmente l’azienda mira a sensibilizzare l’audience ad un maggior rispetto per l’ambiente

in cui viviamo migliorando i comportamenti sociali.

88

• L’azienda, grazie al suo carattere innovativo e alla sua capacità di concepire ampi orizzonti, è

consapevole del fatto che la pubblicità oltre a promuovere prodotti e marche, sia un potente

strumento per proporre modelli di comportamento catturando e divulgando segnali già presenti

nella società. Sfruttando il potere persuasivo dell’advertising, decide di coglierne pienamente le

responsabilità cercando di divulgare modelli di comportamento in sintonia con i suoi valori col fine

di trasformarli in forme di emulazione esemplari. Decide quindi di sviluppare una campagna di

posizionamento, basata sul lancio del packaging innovativo (bio bottle), incentrata su un mes-

saggio capace di sensibilizzare l’opinione pubblica ad un maggiore rispetto per l’ambiente.

La marca ricerca una creatività focalizzata sui valori del brand che si discosti dalle tradizionali

pagine commerciali veicolando anche un messaggio sociale capace di sottolineare e promuovere:

• l’impegno di H2O per l’ambiente;

• la necessità di una attenzione sociale per la natura, poiché un comportamento sociale più attento

potrebbe attenuare se non risolvere i problemi dell’inquinamento dell’ambiente.

• comportamenti sociali più responsabili proponendo modelli di comportamento capaci di cancellare

evitando la cattiva abitudine di abbandonare i rifiuti nei boschi.

Target

Consumatori italiani che associano l’acqua alla natura e desiderano un mondo più pulito,

consumatori capaci di compiere i propri acquisti in maniera responsabile, scegliendo i prodotti più

attenti alla preservazione dell’ambiente. L’audience a cui si rivolge il messaggio viene concepita

considerando però non solo il segmento di mercato dei consumatori, ma anche la necessità di

proporre nuovi modelli di comportamento sociale “più puliti” modificando la cattiva abitudine

perpetrato da molte persone di abbandonare i rifiuti nell’ambiente senza pensare alle possibili

conseguenze.

Claim

La campagna sarà intitolata:

“L’ACQUA È CUSTODITA DALLA NATURA.

Per un mondo BIO: H2O contro l’abbandono nei boschi”.

Le confezioni BIO di H2O nascono proprio dal desiderio di dare un forte contributo per il

mantenimento di un mondo più pulito.

89

Numerosi test effettuati in laboratorio hanno dimostrato che questa innovativa Bioplastica derivata

da elementi vegetali custodisce e preserva le caratteristiche organolettiche e le qualità dell’acqua

H2O, dalla sorgente fino al consumo. Bio Bottle è un vero contenitore naturale che rispetta perfet-

tamente la naturalezza del contenuto.

SEMPRE PIÙ BIO

Ingeo, il biopolimero di origine 100% vegetale di Bio Bottle, è prodotto da un’azienda americana.

L’azienda H2O continua ad investire in ricerca e sviluppo e ha realizzato anche l’intera etichetta

della Bio Bottle in Pla Bio. Gli studi attuali sono volti alla realizzazione del tappo e del collarino della

bottiglia, realizzando la visione di un prodotto 100% naturale, dentro e fuori.

IL FARDELLO INVISIBILE

Forte della filosofia aziendale che si muove nel rispetto e gratitudine per l’ambiente, madre indi-

scussa delle qualità dell’acqua, H2O ha già concluso in termini positivi la fase di sperimentazione di

un’altra innovazione inesplorata: la sostituzione della plastica che avvolge le confezioni da 6 botti-

glie, il fardello, con un semplice raccordo in PLA, ugualmente resistente e pratico, ma in grado di

abbattere notevolmente il consumo delle risorse e i materiali da smaltire.

Filosofia aziendale Green

La filosofia aziendale e le scelte H2O sono orientate alla tutela dell’ambiente e delle risorse:

• Lo stabilimento di imbottigliamento è costruito secondo progetti architettonici ecocompatibili

con l’ambiente. I materiali principali sono legno e pietra.

• L’utilizzo della logistica su rotaia per il trasporto dell’acqua dalla sorgente a tutta Italia. Oggi,

parte un treno di acqua al giorno.

• Il magazzino e tutta la movimentazione delle merci sono gestiti da robot a guida laser elettri-

ci e non a gasolio, quindi a inquinamento zero. Sono stati introdotti nuovi robot fasciatori che

permettono un risparmio di plastica consistente negli imballi.

• Dal 2017 sono entrati in funzione 6 camion alimentati a LNG, il meglio che il mercato at-

tualmente offre in termini di autotrasporto sostenibile, con performance ben 6 volte superiori

rispetto al modello diesel euro 6, in termini di abbattimento delle emissioni in atmosfera, an-

che dal punto di vista acustico.

(Plus e consumer’s benefit)

90

Vantaggi per l'ambiente

L’Ambiente ama la Bio Bottle per diversi motivi:

• perché nasce da fonte naturale e rinnovabile

• perché in meno di tre mesi ritorna all’ambiente senza lasciare tracce del suo passaggio

• perché non contiene neanche una goccia di petrolio e derivati.

La scelta Bio Bottle permette anche:

• un risparmio di oltre il 50% di energie non rinnovabili,

• l’abbattimento del 60% di emissione di CO2,

• l’abbattimento nel processo produttivo di stabilimento del 60% di energia nella fase di pro-

duzione delle preforme delle bottiglie (fase di essiccazione del granulo), fino al 30% in fase

di fusione e del 70% nel ciclo di raffreddamento delle preforme.

Bio dall'inizio alla fine

La tecnologia e la ricerca per ottenere questi risultati è tanto complessa quanto è facile il suo utiliz-

zo e naturale il suo ciclo di vita e smaltimento.

SECONDA PARTE

1. Rileggi la traccia relativa al progetto per H2O e considerando anche le tue scelte progettuali

individua i seguenti elementi della copy strategy:

- Main promise, Plus e Consumer’s benefit;

- Reason why/Supporting evidence;

- Tone of voice o mood;

- Target group e target audience;

- Valori della marca.

2. Definisci le 4P del marketing mix e spiega perché il packaging possa essere considerata la

quinta variabile da aggiungere.

3. Definisci il termine pubblicità e spiega quale ruolo gioca la retorica all’interno del messaggio

pubblicitario.

4. Spiega che cosa si intende con il termine packaging, perché viene considerato il “silent sel-

ler”, spiega quali sono le sue funzioni e cosa si intende con imballaggio primario, secondario

91

e terziario.

ALLEGATI

Si allegano:

- immagini

- griglia di valutazione

92

GRIGLIA DI VALUTAZIONE II PROVA

Seconda sessione

ALUNNO...............................................

INDICATORI DESCRITTORI LIVELLI

Nullo basso medio alto

PROGETTUALITÀ

(capacità

organizzativa)

Organizzazione del progetto

Competenza e pertinenza del-

le fasi organizzative e proget-

tuali

1 2 3 4

COMPETENZE

PROBLEM SOLVING

(capacità e

consapevolezza

progettuale)

Aderenza al brief: sviluppo di

un prodotto pertinente ed ade-

guato

Capacità di risolvere i problemi

Personalità e creatività nelle

scelte progettuali

1 2 3 4

REALIZZAZIONE

(capacità esecutiva)

Completezza del messaggio in

tutte le sue parti

Uso appropriato degli strumen-

ti

0,5 1 2 3

PERTINENZA

(contenuti testuali)

Aderenza alla richiesta: effica-

cia nelle spiegazioni e nei con-

tenuti tetuali

Contenuti adeguati e chiari, ri-

sposte pertinenti e complete

1 2 3 4

TOT

…./ 15

NOTE:

……………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………

93

2.C- SIMULAZIONE TERZA PROVA

TESTI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PRIMA SESSIONE DI SIMULAZIONI

INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: STORIA

CANDIDATO: …………………………………………..…………………

Non sono ammesse cancellature e correzioni

Il candidato risponda ai seguenti 2 quesiti a risposta singola (max 10 righe)

Quesito 1 punti ……../5

Illustra la posizione dell'Italia all'inizio della Prima guerra mondiale, spiegando di quale

alleanza faceva parte precedentemente e le motivazioni delle sue scelte.

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Quesito 2 punti ……../5

Spiega cosa indica l'espressione “fase legalitaria del fascismo” e illustra la strategia politica

di Mussolini in questo periodo.

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

94

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

Il candidato risponda ai seguenti 5 quesiti con risposta a scelta multipla:

Quesito 1 punti ……../1

Lo slogan “vittoria mutilata” e l'impresa di Fiume espressero le posizioni

a. del governo, che era insoddisfatto di quanto i ministri Salandra e Sonnino avevano ottenuto

nei trattati del 1919.

b. del governo e dei liberali che rivendicavano la città di Fiume, di popolazione a maggioranza

italiana.

c. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano Dalmazia

e Istria, promesse dal Patto di Londra, e la città di Fiume.

d. dei nazionalisti, che contestavano le spartizioni territoriali del 1919 e rivendicavano

Dalmazia , Istria e la città di Fiume, promesse dal Patto di Londra.

Quesito 2 punti ……../1

Di fronte alla prova di forza delle camicie nere che intrapresero la marcia su Roma nella

notte tra il 27 e il 28 ottobre 1922

a. il presidente del Consiglio, Luigi Facta, e il re Vittorio Emanuele III non furono in grado di

organizzare una resistenza armata perché l'esercito si schierò con Mussolini.

b. il re Vittorio Emanuele III chiese di proclamare lo stato d'assedio, ma il presidente del

Consiglio, Luigi Facta , si oppose.

c. il presidente del Consiglio, Luigi Facta, presentò a Vittorio Emanuele III il decreto che

proclamava lo stato d'assedio, ma il re si rifiutò di firmarlo.

d. il re e il governo appoggiarono Mussolini, assecondando le richieste dei centri di potere:

interessi economici, parte dell'esercito, alte gerarchie ecclesiastiche.

Quesito 3 punti ……../1

Sotto il profilo politico subito dopo la Prima Guerra Mondiale in Italia si verificò la seguente

situazione:

a. ci fu una riconferma dei vecchi partiti liberali.

95

b. si assistette all'affermazione dei nuovi partiti di massa (Socialista e Popolare).

c. si sfiorò lo scoppio di una rivoluzione di tipo Sovietico.

d. i Nazionalisti presero il potere, sostenuti dai fascisti.

Quesito 4 punti ……../1

La Società delle Nazioni, creata nel 1919, si rivelò incapace di regolare pacificamente le

controversie tra gli Stati

a. per la mancata adesione dei vinti e la scarsità dei mezzi d'intervento

b. per la mancanza di risorse economiche

c. per la mancata adesione dei vincitori, soprattutto degli USA che difendevano il proprio

isolazionismo

d. per la piena adesione di vinti e vincitori che spesso si scontravano sulle decisioni da

prendere.

Quesito 5 punti ……../1

Causa dell'instaurazione del cosiddetto "comunismo di guerra" in Russia fu:

a. il bisogno di assorbire le eccedenze agricole accumulatesi dopo la cessazione delle ostilità.

b. la necessità di fornire armi e approvvigionamenti all'Armata Rossa durante la guerra civile.

c. la volontà di contribuire alla ripresa dell'economia della Russia.

d. la pressione degli interessi dell'industria bellica.

TOTALE PUNTI ………/15

96

SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO – Tipologia b) c)

ITIS GRAFICA E COMUNICAZIONE

a.s. 2017/20178

DISCIPLINA: INGLESE

Classe:………………………………….

NOME e COGNOME....................................................

DATA.....................................................

NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8

1) Outline the production of comic books in the UK.

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________ /5

2) What are the main characteristics of “Art Nouveau”?

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

/5

97

CHOOSE THE RIGHT ANSWER

3) Roy Lichtenstein made use of:

a) …pastel colours and dots

b) …bold and bright colours

c) …the dripping technique

d) …thick brushstrokes

/1

4) A feature length film is:

a) …a film based on superheroes taken from American comic books

b) …a film in which human actors are included in the storyline or narrative

c) …a film which has a running time of at least 90 minutes

d) …a film intended for a specialized audience

/1

5) A sketch is:

a) …a picture made by using paint

b) …a form of modern art

c) …the headline of a drawing

d) …a simple drawing which does not have many details

/1

6) “The graphic agency Chaos Design has created our website”: which of the following sentences

has the same meaning:

a) …Our website was created by the graphic agency Chaos Design

b) …Our website is created by the graphic agency Chaos Design

c) …The graphic agency Chaos Design has been created by our website

d) …Our website has been created by the graphic agency Chaos Design

/1

98

7) A best seller is:

a) …a book which is extremely popular and has sold in very large numbers

b) …a book dealing with popular topics

c) …an unpublished book

d) …a well-known biography

/1

99

INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

SIMULAZIONE III PROVA – Tipologia B+C

NOME: ______________________________ CLASSE: __________________

DATA: ___________________

TIPOLOGIA B: IL TESTO AL DI FUORI DELLE RIGHE NON VERRÀ VALUTATO;

NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE.

1 – Dopo aver definito che cos'è il bilancio di un'impresa elenca quelli che conosci

(descrivili in breve).

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

2 – Qual è la differenza fra centri di costo produttivi e centri di costo ausiliari?

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

100

TIPOLOGIA C – NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE O RIPENSAMENTI

1 – Il capitale fisso corrisponde al capitale impiegato per...:

[ ] – ...l'acquisto dei fattori anticipati.

[ ] – ...l'acquisto dei fattori strutturali.

[ ] – ...l'acquisto dei fattori correnti.

[ ] – ...l'acquisto dei fattori produttivi.

2 – Quali società possono essere costituite solo per scopi “di pubblica utilità”?

[ ] – le associazioni

[ ] – le cooperative

[ ] – tutte le non-profit

[ ] – le fondazioni

3 – Che cosa sono le successive?

[ ] – il numero di copie stampate per abbassare il costo a copia.

[ ] – il numero di copie in più da proporre al cliente per abbassare il costo a copia.

[ ] – il costo delle copie totali più quello delle copie non richieste.

[ ] – il costo di ogni copia stampata in eccesso.

4 – Si definisce speculatore...:

[ ] – ...colui che acquista obbligazioni ad alto rischio con la speranza di ottenere un

guadagno elevato nel minor tempo possibile.

[ ] – ...colui che acquista titoli con forti oscillazioni con la speranza di ottenere un

guadagno elevato rivendendoli in breve tempo.

[ ] – ...colui che acquista titoli stabili sul mercato borsistico; guadagno basso ma con

pochi rischi.

[ ] – ...colui che acquista obbligazioni con forti oscillazioni ricavando sempre un

guadagno elevato.

5 – Che cos'è il prezzo di equilibrio?

[ ] – Quando il prezzo eguaglia il valore del prodotto.

[ ] – Quando il valore del prodotto corrisponde al prezzo di vendita.

[ ] – La condizione di compravendita in cui la domanda è pari all’offerta.

[ ] – Il denaro necessario alla compravendita del prodotto.

101

INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE

Alunno

Classe Data

SIMULAZIONE MATURITA’

TIPOLOGIA B

1 – Elenca e descrivi brevemente le fasi della progettazione/scrittura di un film dall’idea alle

riprese

2 – Elenca e descrivi brevemente i principali stili/tipologie di montaggio video

SIMULAZIONE MATURITA’

TIPOLOGIA C

1 – A cosa devono corrispondere le impostazioni della timeline/sequenza in un programma

di montaggio video?

A – a quelle del monitor su cui si vedrà il video

102

B – alle caratteristiche del girato che si deve montare

C – allo standard HD

D – alle esigenze del cliente

2 – Qual è il rapporto d’aspetto (aspect ratio) attualmente più in uso nelle produzioni

audiovisive?

A – 4:3

B – 3:2

C – 16:9

D – 14:9

3 - Quali sono i principali elementi della videocamera che le consentono di trasformare la luce

in un file digitale?

A – obiettivo, sensore, processore, registratore

B – obiettivo, microfono, sensore, processore

C – obiettivo, diaframma, otturatore, processore

D – sensore, otturatore, microfono, registratore

4 – Che cosa si intende per inquadratura soggettiva?

A – un inquadratura in cui il soggetto è in piena evidenza

B - un inquadratura che mira a sondare le emozioni del personaggio

C – un inquadratura in cui il regista esprime le proprie opinioni

D – un inquadratura che simula il punto di vista di un personaggio, guardando con i suoi occhi

5 – Quale di queste opzioni contiene solo codec e formati audio e video?

A – apple prores, h264, wave, mpeg

B – XDcam, odt, hdv, quicktime

C – mpeg, mp3, mp3, psd,

D – quicktime, wave, h264, tiff

103

SECONDA SESSIONE DI SIMULAZIONI

SIMULAZIONE III PROVA – Tipologia B+C ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI

NOME: ______________________________ CLASSE: __________________

DATA: ___________________

TIPOLOGIA B: IL TESTO AL DI FUORI DELLE 10 RIGHE NON VERRÀ VALUTATO;

NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE.

1 – Quali sono le tipologie di allestimento di uno stampato? Descrivile.

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

2 – A cosa serve il formato minimo indispensabile? Fai un esempio di come può

essere ricavato per uno stampato A4 (21x29,7).

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

TIPOLOGIA C – NON SONO AMMESSE CANCELLAZIONI ECCESSIVE O RIPENSAMENTI.

1 – Come si definisce il modello gerarchico-funzionale?

[ ] – a struttura piramidale basato sul principio del vertice al comando.

[ ] – a struttura mista con una grande gerarchia e un'organizzazione interna

funzionale.

[ ] – a struttura formale in cui un organo è consulente di un altro.

104

[ ] – a struttura informale conferendo importanza alla funzione dell'impresa.

2 – Sul diagramma di redditività è possibile visualizzare la rappresentazione di?

[ ] – Costi costanti, costi variabili e il punto di pareggio.

[ ] – Costi totali e il punto di pareggio.

[ ] – I ricavi e il punto di pareggio.

[ ] – Costi totali, ricavi e il punto di pareggio.

3 – il formato del foglio di stampa si riferisce al...:

[ ] – formato definitivo di ogni pagina dello stampato.

[ ] – formato massimo e minimo che una macchina è in grado di stampare.

[ ] – formato del foglio contenente, segnature, bianchi di stampa e di pinza.

[ ] – formato ricavato dall'aggiunta dei bianchi di stampa, contenente le segnature.

4 – indica quale fra le seguenti è una segnatura 2/8 diversi BeV, resa 2:

[ ] [ ] [ ] [ ]

5 – Che cos'è la commessa di lavorazione?

[ ] – è una commessa utile al ciclo di produzione interno all'azienda e contiene dati

specifici sul lavoro da eseguire.

[ ] – è una commessa utile al ciclo di produzione interno all'azienda e contiene dati

generali sul lavoro da eseguire.

[ ] – ordine di un prodotto fatto ad un'azienda da un committente contenente dati

specifici sul lavoro richiesto.

[ ] – ordine di un prodotto fatto ad un'azienda da un committente contenente dati

generali sul lavoro richiesto.

105

INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: MATEMATICA

Simulazione del 21.04.2018 - Tipologia B + C Disciplina : Matematica

Candidato : ___________________________________ Classe:5a Sez. __ ITIS GRAFICA e COMUNICAZIONE

Rispondi ai seguenti quesiti a risposta singola:

1. Calcola il seguente integrale indefinito

dx

xx

x

67

22

Punti....../5

______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________

2. Dopo aver scritto la regola di integrazione per parti applicala al seguente integrale indefinito

dxx lnx2

Punti....../5 ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

106

________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ Rispondi ai seguenti quesiti con risposta a scelta multipla: Punti....../5

3. A cosa è uguale l’integrale indefinito dxx

2

12

cxx

21

cxxln 22 cx

x 22

1 x

x2

1

4. La derivata di xseny 3 è:

xseny 23 xxy sencos3

xxseny cos3 2 xy 2cos3

5. Quale delle seguenti uguaglianze è corretta?

csenxxdxcos cx

xdxln 1

cedxe xx

cx

dxx

2

21

6. La derivata della funzione 242 xxlny è :

42

1

xy

24

422

xx

xy

24

12

xx

y

)xlog(y 42

107

7. La derivata di una funzione è:

PUNTEGGIO:……………………/15 VOTO:……………./10

108

INDIRIZZO TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

DISCIPLINA: INGLESE

Classe:………………………………….

NOME e COGNOME....................................................

DATA.....................................................

NUMERO MASSIMO DI RIGHE PER LE RISPOSTE APERTE: 8

1) Why can “Brave” be considered a ground-breaking film?

__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________

/5

2) What are the main steps a graphic designer should undertake before designing

for the market?

__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________

109

__________________________________________________________________ __________________________________________________________________

/5

Choose the right answer:

3) Andy Warhol felt particularly attracted by

a) skyscrapers

b) ancient mansions

c) train stations

d) department stores.

/1

4) Pastels are:

e) bright colours

f) new materials

g) pale and soft colours

h) dark colours

/1

5) USP means:

a) the only retailer where you can find a special item.

b) a unique work of art.

c) the identity that distinguishes a product from its competitors.

d) the only occasion an advertiser has to personally sell a product.

/1

6) A shooting board

e) is usually prepared in colour

f) focuses on shot sequences, camera angles and placement

g) is rendered in more graphic details, but contains less technical information

110

h) contains fewer frames than a client board

/1

7) “The designer should assess the results of market research”: which of the following

sentences has the same meaning:

a) The results of market research should be assessed by the designer

b) The results of market research are assessed by the designer

c) The results of market research should are assessed by the designer

d) The results of market research should been assessed by the designer

/1

111

INDIRIZZO

TECNICO GRAFICA E COMUNICAZIONE/PROFESSIONALE FOTOGRAFICO

CLASSE 5….

TECNOLOGIE DEI PROCESSI DI PRODUZIONE

Alunno

Classe Data

SIMULAZIONE MATURITA’

TIPOLOGIA B

1 – Elenca e descrivi brevemente i processi e i dispositivi della videocamera che permettono

alla luce di trasformarsi in immagine digitale

2 – Illustra le tre regole d’oro del montaggio per effettuare uno stacco grammaticalmente

corretto sullo stesso soggetto

112

SIMULAZIONE MATURITA’

TIPOLOGIA C

1 – Quale risoluzione corrisponde allo standard full HD?

A – 960 X 540 pixel

B – 1920 X 1080 pixel

C – 1280 X 720 pixel

D – 3840 X 2160 pixel

2 – Scegli la corretta impostazione della videocamera per una ripresa in condizioni normali

A – 16:9 , 50i , 1/50” , +6db

B - 4:3 , 25p , 1/25” , 0db

C – 16:9 , 25p , 1/50” , 0db

D – 4:3 , 50i , 1/25” , 0db

3 – Quale di questi vocaboli NON corrisponde al nome di uno stile di montaggio?

A – variegato

B – alternato

C – parallelo

D – attrazioni

4 – Cosa significa “fare il master”?

A – eseguire il doppiaggio dei dialoghi

B – cambiare il formato del video

C – esportare il video dopo l’editing nella massima qualità disponibile

D – eseguire la correzione colore

5 – Quale di queste opzioni contiene solo codec audio e video?

113

A – apple prores, h264, wave, tiff

B – XDcam, odt, aiff, animation

C – DVCpro, mp3, hdv, psd,

D – quicktime, wawe, h264, mpeg

114

ANNO SCOLASTICO 2016 – 2017 - SIMULAZIONE ESAME DI STATO

III PROVA SCRITTA – …. …. .2017

Candidato………………………………………………

Classe…………………………………

Data……………………………………

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA (tipologia mista B + C)

tipologia B

LIVELLO

A

Evidenzia conoscenze esaurienti, competenze e precisione

terminologica

Punti 5

LIVELLO

B

Evidenzia conoscenze e competenze sicure anche se non sempre

sorrette da adeguati strumenti espositivi

Punti 4,5 - 4

LIVELLO

C

Presenta qualche errore che comunque non ne compromette la

pertinenenza. E’ sostanzialmente corretta

Punti 3,5 - 3

LIVELLO

D

Presenta errori che ne compromettono in parte la pertinenza Punti 2.5 - 2

LIVELLO

E

Presenta conoscenze decisamente poco adeguate.

Non è attinente al quesito o è mancante

Punti 1,5 – 1 -

0

PUNTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

tipologia C

corretta Quesiti con risposta a scelta multipla, close test:

Punti 1

PUNTI 1 2 3 4 5

Totale punti ______/15

Discipline prima simulazione

Punteggio max Punteggio

Lingua inglese 15

Storia 15

Tecnologie dei processi di

produzione 15

115

Organizzazione e gestione dei

processi produttivi 15

Totale

60

VALUTAZIONE DELLA PROVA /4

Discipline seconda simulazione

Punteggio max Punteggio

Lingua inglese 15

Matematica 15

Tecnologie dei processi di produzione 15

Organizzazione e gestione dei

processi produttivi 15

Totale

60

VALUTAZIONE DELLA PROVA /4

ATTRIBUZIONE VOTO

Voto in

15esimi

1 2 - 3 4 – 5 6 - 7 8 – 9 10 11 12-13 14 15

Voto in

decimi

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Ai sensi della normativa vigente, la valutazione finale complessiva della III prova non può

comunque essere inferiore ad 1/15.