Studio epidemiologico per la valutazione dell’impatto dell ...
Arezzo - 24 novembre 2011 La gestione delle malattie croniche Medicina diniziativa: analisi costi...
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Arezzo - 24 novembre 2011
“La gestione delle malattie croniche”
Medicina d’iniziativa: analisi costi – efficacia operativa
Lo studio epidemiologico sul Chronic Care Model nella ASL di Arezzo
[email protected]@usl8.toscana.it
(a nome del gruppo di lavoro)
Forum Risk Management in Sanità 2010Arezzo - 24 novembre 2010
La sanità d’iniziativa e la rete assistenziale per la cronicità
Lo studio epidemiologico sul Chronic Care Model nella ASL di Arezzo:
i primi risultati
[email protected]@usl8.toscana.it
[email protected]@ars.toscana.it
(a nome del gruppo di lavoro)
Si raggiungeranno gli obiettivi auspicati ?
L’Obiettivo dello studio eraverificare le ipotesi che:
• Pazienti con condizioni socio-economiche peggiori seguono mediamente stili di vita meno sani e percorsi di cura meno appropriati
e che • Se i medici di famiglia seguono le indicazioni del CCM:
– i pazienti adottano stili di vita più sani e percorsi di cura più appropriati
– si riducono le differenze tra i pazienti con condizionisocio-economiche peggiori e gli altri
• Lo studio inoltre vuole misurare le variazioni nell’accesso al pronto soccorso, nei ricoveri ospedalieri, nei consumi farmaceutici, nelle prestazioni specialistiche e di diagnostica (costi)
Metodi
Pazienti partecipanti all’indagine
• “casi”: 1.500 pazienti con diabete di età 45-84 anni, selezionati casualmente tra quelli assistiti da medici di famiglia “CCM” della USL di Arezzo
• “controlli”: 1.500 assistiti residenti nella USL di Arezzo di età 45-84 selezionati casualmente tra coloro che utilizzano farmaci antidiabetici orali e sono assistiti da medici di famiglia non “CCM” appaiati per sesso ed età ai casi
Metodi
Raccolta dati
• Condizione socio-economica e stili di vita: questionario somministrato per telefono
• Percorsi di cura - Esami di laboratorio, consumo di farmaci, ricoveri ospedalieri, accessi al pronto soccorso e visite specialistiche: archivi sanitari aziendali
Dati raccolti: all’inizio del progetto CCM e dopo 12 mesi
Stili di Vita e CondizioniSocio-Economiche (questionario)
Stili di Vita
• Attività fisica• Alimentazione e Indice di Massa Corporea (obesità)• Fumo• Consumo di alcolici
Condizioni Socio-Economiche
• Titolo di studio del paziente e dei familiari• Condizioni economiche (giudizio sulle proprie risorse economiche e
tipologia abitazione)
I percorsi di cura
I percorsi di Cura - Indicatori di processo
misurano la percentuale di pazienti che seguono specifiche raccomandazioni delle linee guida
Esempi:
• Percentuale di pazienti con diabete che hanno fatto almeno un esame dell’emoglobina glicata durante gli ultimi 12 mesi
• Percentuale di pazienti con diabete che hanno fatto almeno un esame della microalbuminuria durante gli ultimi 12 mesi
I risultati presentati un anno fa
• A novembre 2010 erano stati intervistati 1.494 pazienti con diabete presi in carico dai moduli CCM della ASL di Arezzo nel periodo giugno-luglio 2010
• Per gli stessi pazienti erano stati calcolati gli indicatori di processo relativi all’anno 2009
• Confermammo l’ipotesi che “pazienti con condizioni socio-economiche peggiori seguono mediamente stili di vita meno sani e percorsi di cura meno appropriati”
Ad oggi
• Sono stati intervistati al baseline anche i 1.500 “controlli” e re-intervistati a un anno di distanza i “casi”
• Per gli stessi pazienti sono stati calcolati gli indicatori di processo relativi all’anno 2009 e 2010
• Possiamo pertanto valutare l’ipotesi che, se i medici di famiglia seguono le indicazioni del CCM:– i pazienti adottano stili di vita più sani e percorsi di cura più
appropriati– si riducono le differenze tra i pazienti con condizioni
socio-economiche peggiori e gli altri
L’impatto sui percorsi di cura
Percentuale di assititi con diabete che hanno seguito la specifica raccomandazione clinica, per tipologia MMG, anno e deprivazione
MICROALBUMINURIA EMOGLOBINA GLICATA
“Deprivati”: persone che dichiarano di arrivare con difficoltà a fine mese e vivono in casa in affitto: 90 assistiti (6%) trai casi e 83 (5,5%) tra i controlli
20
30
40
50
60
70
80
2009 2010
%
Deprivati - CCM Non Deprivati - CCM
Deprivati - Non CCM Non Deprivati - Non CCM
40
50
60
70
80
90
100
2009 2010
%
Deprivati - CCM Non Deprivati - CCM
Deprivati - Non CCM Non Deprivati - Non CCM
L’impatto sugli stili di vita
Percentuale di pazienti con diabete assistiti di MMG aderenti al CCM esposti ai fattori di rischio per anno e deprivazione
“Deprivati”: persone che dichiarano di arrivare con difficoltà a fine mese e vivono in casa in affitto: 90 assistiti (5,5%)
Fumo
0
10
20
30
40
50
60
2010 2011
%
Deprivati
Non Deprivati
Sedentari
20
30
40
50
60
70
80
2010 2011
%
Deprivati
Non Deprivati
L’impatto sugli stili di vita
Percentuale di pazienti con diabete assistiti di MMG aderenti al CCM esposti ai fattori di rischio per anno e deprivazione
“Deprivati”: persone che dichiarano di arrivare con difficoltà a fine mese e vivono in casa in affitto: 90 assistiti (5,5%)
Obesi
0
10
20
30
40
50
60
2010 2011
%
Deprivati
Non Deprivati
Obesi non a dieta
40
50
60
70
80
90
100
2010 2011
%
Deprivati
Non Deprivati
Conclusioni
• Si conferma (con popolazione più ampia) che chi dichiara difficoltà economiche tende a seguire, come ipotizzato, stili di vita meno sani e processi di cura meno appropriati
• I pazienti con diabete assistiti da medici di famiglia che seguono le indicazioni del CCM:
– adottano percorsi di cura più appropriati e si riducono le differenze tra i pazienti con condizioni socio-economiche peggiori e gli altri
– ad un anno dall’inizio del progetto, gli effetti sugli stili di vita non sono ancora evidenti
Prossimamente ….
• Analisi dell’impatto sul consumo ed i costi di specifiche prestazioni sanitarie
• Rivalutazione ad un anno degli stili di vita dopo specifiche attività di audit con i moduli
• Analisi “dinamica” aderenza pdta con particolare riguardo alla prevenzione della nefropatia diabetica
Grazie per l’attenzione !
Il gruppo di lavoro
• Stefania Arniani, Sandro Attala, Sandra Bartolucci, Anna Canaccini, Evaristo Giglio, Alfredo Notargiacomo, Claudio Pedace, Marzia Sandroni e Luigi Triggiano – Azienda USL Arezzo
• Paolo Francesconi e Rosa Gini - ARS Toscana;
• Gianni Pampaloni - Lilly Italia;
• Da un’idea progetto di Enrico Desideri Direttore Generale Azienda USL 8 Arezzo