PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5....

30
Percorso broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e insufficienza respiratoria in BPCO EXPANDED CHRONIC CARE MODEL

Transcript of PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5....

Page 1: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

Percorso

broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)

e insufficienza respiratoria in BPCO

EXPANDED CHRONIC CARE MODEL

Page 2: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

2

1.Premessa

2.Riferimenti

3.Definizione

4.Obiettivi

5. Definizione e stadiazione dei casi clinici

6. Target dei destinatari e livello di gestione/intervento

7. Modalità di arruolamento

8. Ruoli professionali e integrazione dei professionisti

9. Schema di Follow up

10.Allegati

Page 3: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

3

1. PREMESSA

La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia cronica con impatto socio-sanitario molto rilevante in

ragione della sua ampia diffusione nella popolazione generale e della riduzione della qualità ed aspettativa di vita che

comporta qualora non diagnosticata e trattata. Interessa entrambi i sessi ed è fumo dipendente poiché riconosce il

fumo, attivo e passivo, quale maggiore fattore di rischio. Circa il 40-50% dei fumatori sviluppa una BPCO.

La sua prevalenza è maggiore nei Paesi industrializzati rispetto a quelli in via di sviluppo, aumenta con l’aumentare

dell’età, ed è in crescita nel sesso femminile. Tali dati riflettono in gran parte l’aumentato uso di tabacco e

l’incremento dell’età media delle popolazioni nei Paesi in via di sviluppo. In Italia fuma il 28.6% dei maschi ed il 20.3%

delle femmine per un totale di 12.2 milioni di persone.

Sulle base dei dati oggi disponibili è previsto a livello mondiale il notevole aumento della morbilità per BPCO con uno

spostamento dal 12° al 6° posto tra le malattie croniche. Inoltre, se nel 1990 la BPCO era la 12° causa di disabilità pari

al 2.1% del totale dei Disability-Adjusted Life Year persi nel mondo, nel 2020 occuperà il 5° posto preceduta soltanto

da cardiopatia ischemica, depressione grave, incidenti stradali e vasculopatie cerebrali. La BPCO è la 4a causa di

morte negli Stati Uniti (dopo cardiopatie, neoplasie e malattie cerebrovascolari) e la 5a nel mondo. E’ causa di circa il

50% delle morti per malattie dell’apparato respiratorio che, a loro volta, rappresentano la 3a causa di morte in Italia

(dopo malattie cardiovascolari e neoplasie).

Il 4-6% degli adulti europei soffre di BPCO clinicamente rilevante. Il 10% dei giovani tra i 20 e i 44 anni presenta tosse

ed espettorato senza ostruzione bronchiale (Stadio 0) e il 3,6% presenta sintomi con ostruzione bronchiale (Stadio I-III)

(de Marco at al Thorax 2004; 59:120de 120—125). La prevalenza dei sintomi aumenta con l’età ed interessa più del

50% di maschi fumatori di età superiore ai 60 anni. L’indagine Multiscopo ISTAT del 2005 ha documentato che, tra le

malattie croniche dichiarate nella popolazione toscana, la BPCO ha una prevalenza del 3.9%.

In Italia, l’analisi delle SDO relative ai Ricoveri Ospedalieri in Regime Ordinario (fonte: Ministero della Salute) indica

che il numero di ricoveri per BPCO riacutizzata ha subito un progressivo aumento passando dallo 0,49 % dei ricoveri

nel 2000 allo 1.03 % nel 2003. Il trattamento della BPCO riacutizzata con insufficienza respiratoria (IR) assorbe la

maggior parte delle risorse destinate alla cura della persona con BPCO. Un audit condotto nel mese di aprile del 2008

nel Presidio Ospedaliero di Pistoia ha documentato che il 34% delle persone ricoverate in degenza ordinaria medica si

è presentata al DEU per sintomatologia respiratoria ed oltre il 90% presentava una IR trattata con O2-terapia e/o

dispositivi a pressione positiva.

L’interesse per la BPCO deriva dalla sua ampia diffusione nella popolazione generale, dall’impatto socio-sanitario che

deriva della mancata diagnosi e trattamento e dalla possibilità di prevenirne la comparsa o rallentarne l’evoluzione.

Ciò è possibile intervenendo sui fattori di rischio e migliorando le abitudini e stili di vita dei soggetti a rischio per BPCO

o con BPCO, e trattando nel modo più appropriato la persona che ne è affetta qualunque sia la complessità del

quadro clinico funzionale.

Per quanto riguarda gli interventi sanitari sulle malattie croniche, si concorda sul ruolo primario che rivestono la

prevenzione da un lato e l’ educazione terapeutica dall’altro. Questo si sostanzia attraverso il miglioramento delle

abitudini e dello stile di vita dei singoli individui e della collettività, l’ identificazione precoce delle forme a rischio e il

rallentamento dell’evoluzione clinica: la medicina di iniziativa può inoltre migliorare l’autocontrollo della malattia da

parte della persona.

Page 4: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

4

Tutto questo giustifica l’impegno nel produrre linee guida che prevedano il coinvolgimento del cittadino-utente, della

famiglia, della comunità e dei professionisti della salute.

2. RIFERIMENTI

Piano Sanitario Regionale 2008/2010

Parere Consiglio Sanitario Regionale n. 37/2008 n.45/2008 n.01/2009

GOLD 2011-13 PROGETTO MONDIALE BPCO, Linee Guida Italiane

GINA 2009 PROGETTO MONDIALE ASMA, Linee Guida Italiane

3. DEFINIZIONI di termini usati nel test

Emogasanalisi (E.G.A.) : su campione di sangue arterioso: misura le pressioni parziali dei gas ossigeno (PaO2) ed

anidride carbonica (PaCO2); è un indicatore dello scambio gassoso e permette la diagnosi di insufficienza respiratoria

Indice di massa corporea (IMC) : dato biometrico, espresso come rapporto tra massa e statura, dove la massa è

espressa in chilogrammi e l'altezza in metri.

Pack/years (pyrs) : rapporto ottenuto misurando il numero di sigarette fumate ogni giorno per il numero degli anni di

fumo diviso 20; misura l’abitudine al fumo.

Page 5: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

5

4.OBIETTIVI

• Intercettazione:

- delle persone a rischio di BPCO al fine di evitare la comparsa di malattia.

- delle persone affette da BPCO con diagnosi, stadiazione e trattamento della BPCO al fine di evitare o ritardare la

progressione della malattia in forma conclamata e complicata

- delle persone affette da BPCO e/o da IR in BPCO al fine di evitare o ritardare la progressione verso il trattamento

con ossigenoterapia a lungo termine e/o assistenza ventilatoria non invasiva domiciliare

• Formulare promuovere e attuare programmi di educazione terapeutica:

- per migliorare la consapevolezza che la persona affetta da BPCO ha della malattia, della sua severità, e delle sue

conseguenze al fine di valorizzare il proprio ruolo decisionale e l’autocura in collaborazione con i professionisti

della salute

- per il trattamento appropriato e conforme allo stadio di gravità della malattia al fine di ridurre il numero dei

ricoveri e delle giornate di degenza ospedaliera per le riacutizzazioni con o senza IR

- al fine di migliorare la qualità e l’aspettativa di vita

• Formulare promuovere e attuare percorsi clinico-assistenziali dedicati alla BPCO e/o IR al fine di migliorare la

fruibilità delle prestazioni sanitarie erogate con incremento della soddisfazione per l’assistenza ricevuta

• Promuovere e migliorare la possibilità di accedere agli interventi per il trattamento del tabagismo in modo

condiviso e coordinato con i Centri Antifumo

• Migliorare l’appropriatezza degli interventi (intesa non solo come migliore efficacia ed efficienza clinica, ma anche

come maggior capacità di soddisfare i bisogni della persona affetta da BPCO) e miglioramento dell’aderenza alla

terapia farmacologica ed alle indicazioni igienico-sanitarie atte a mantenere un adeguato stile di vita.

• Promuovere strumenti di lavoro diagnostici e terapeutici condivisi con la medicina generale e la specialistica

ospedaliera.

• Monitorare, verificare e valutare i risultati con indicatori di processo e di esito del progetto, e l’analisi dei dati di

attività contenuti nella documentazione del modulo CCM e nel data base aziendale condiviso.

Page 6: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

6

5. DEFINIZIONE E STADIAZIONE DEI QUADRI CLINICI DI B.P.C.O.

BPCO

E’ una malattia respiratoria cronica prevenibile e trattabile, associata ad effetti e comorbidità extrapolmonari che

possono contribuire alla sua gravità. Le alterazioni broncopolmonari sono costituite da una ostruzione al flusso

persistente ed evolutiva legata a rimodellamento delle vie aeree periferiche ed enfisema. L’ostruzione, il

rimodellamento delle vie aeree periferiche e l’enfisema sono dovuti ad una abnorme risposta infiammatoria delle vie

aeree, del parenchima polmonare e sistemica all’inalazione del fumo di sigaretta o di altri inquinanti come polveri,

gas, vapori irritanti e infezioni ricorrenti.

Bronchite cronica

Quadro clinico caratterizzato da tosse ed espettorato per tre mesi all’anno per successivi due anni in soggetti in cui sia

possibile escludere una qualunque altra causa potenzialmente responsabile della tosse.

Enfisema

Quadro anatomico polmonare caratterizzato da dilatazione permanente degli spazi aerei distali al bronchiolo

terminale, accompagnato a distruzione dei setti interalveolari con o senza fibrosi degli stessi.

Nel paziente affetto da BPCO queste caratteristiche possono essere presenti in diversa misura. Da ciò deriva la

possibile difficoltà nell’inquadramento nosologico della malattia bronchiale nel singolo individuo. Ciononostante è

comunque possibile con un corretto inquadramento clinico-funzionale iniziale determinare le caratteristiche

prevalenti ed impostare l’appropriato percorso clinico-assistenziale e relativo follow-up.

Asma bronchiale

Malattia cronica delle vie aeree caratterizzata da ostruzione bronchiale più o meno accessionale solitamente

reversibile spontaneamente o in seguito alla terapia, da iperreattività bronchiale e da un accelerato declino della

funzionalità respiratoria che può evolvere in alcuni casi in una ostruzione irreversibile delle vie aeree.

Page 7: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

7

6. TARGET DEI DESTINATARI E LIVELLO DI GESTIONE/INTERVENTO TIPOLOGIA PAZIENTE STATO DI SALUTE LIVELLO DI GESTIONE/ INTERVENTO

Pa

zie

nti

a r

isch

io

Sintomatici

Età > 40 anni

Fumatori

tipologia occupazione lavorativa

per rischio inalazione di

sostanze/polveri)

Il soggetto non è consapevole del

rapporto di causalità dei fattori di

rischio ai sintomi iniziali della

patologia

LIVELLO BASE (INFERMIERI) sono

presi in carico in GESTIONE

INTEGRATA dal team Chronic Care

Model (CCM), previa espressione del

consenso

LIE

VE

può essere presente tosse ed

espettorazione cronica

VEMS/CVF <70% con VEMS >

80% del predetto

Il Pz in genere non è

consapevole che la sua

funzionalità polmonare è alterata

LIVELLO INTERMEDIO

(INFERMIERE/MMG) sono presi in

carico in GESTIONE INTEGRATA dal

team CCM, previa espressione del

consenso

MO

DE

RA

TA

aggravamento della dispnea da

sforzo, tosse ed espettorazione

VEMS/CVF<70% con

VEMS > 50 e < 80% del predetto

Il pz richiede l’intervento del

medico a causa dei sintomi

respiratori cronici,o per una

riacutizzazione della

malattia.

LIVELLO AVANZATO (++ MMG)

sono presi in carico dal team CCM; i

Centri specialistici svolgono il ruolo

di consulenti

GR

AV

E

ulteriore peggioramento della

sintomatologia

VEMS/CVF < 70% con VEMS > 30

e < 50% del predetto

Ripetute riacutizzazioni. Qualità di

vita compromessa.

Sono presi in carico dal team CCM; i

Centri specialistici svolgono il ruolo

di consulenti

MO

LTO

GR

AV

E

VEMS/CVF < 70% con VEMS

<30% del predetto o VEMS <50%

del predetto con insufficienza

respiratoria cronica

Qualità di vita molto

compromessa.

Spesso riacutizzazioni

LIVELLO AVANZATO (++ MMG)

sono presi in carico dal team CCM; lo

specialista svolge il ruolo di

consulente

INQUADRAMENTO

La diagnosi di BPCO si basa sulla presenza dei sintomi respiratori associati a fattori di rischio (fumo di sigaretta e

inquinanti ambientali) e sulla dimostrazione dell’ostruzione al flusso aereo mediante spirometria. Un precoce

riconoscimento dei soggetti affetti da BPCO con compromissione di grado lieve-moderato consentirebbe una presa in

carico in una fase in cui il trattamento potrebbe contribuire a rallentare l’evoluzione della malattia, riducendo

l’incidenza di riacutizzazioni, di ricoveri ospedalieri e di comparsa di comorbilità.

Di fronte ad un paziente che si presenta per la prima volta in un ambulatorio medico con sintomatologia respiratoria

(tosse, dispnea), l’approfondita anamnesi (fattori di rischio, pregresse patologie polmonari, co-patologie. Si veda le

Page 8: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

8

“Carte del Rischio10”) ed un esame obiettivo consentono il più delle volte di porre un sospetto diagnostico di BPCO. Il

sospetto clinico va suffragato dalla corretta diagnostica strumentale, rappresentata dalla spirometria globale con test

di broncodilatazione, che consente non solo di porre diagnosi di BPCO ma anche di stabilirne lo stadio di gravità.

Altre indagini di primo livello (Rx del torace, ECG) possono essere considerate per escludere altre patologie e/o

eventuali comorbilita. Risulta, quindi essenziale riconoscere i soggetti a rischio per BPCO, ossia riconoscere quei

soggetti che, per la limitata importanza attribuita alla sintomatologia,

difficilmente si presentano spontaneamente al proprio medico di base. Da qui l’importanza della ricerca da parte del

Medico di Medicina Generale (MMG) di conoscere, riconoscere e ricercare i principali fattori di rischio per BPCO, che

possono essere:

• Costituzionali: Costituzionali: Costituzionali: Costituzionali: anomalie genetiche (es deficit ereditario di alfa1-antitripsina), iperreattività bronchiale, incompleto

sviluppo dell’apparato respiratorio prima della nascita.

• Ambientali: Ambientali: Ambientali: Ambientali: fumo di sigaretta, inquinamento outdoor e indoor (biomasse), esposizione professionale e le

frequenti infezioni in età infantile.

IL FUMO DI SIGARETTA e il più importante e riconosciuto fattore di rischio per lo sviluppo di BPCO e più in generale

delle malattie respiratorie. Sia la mortalità sia l’entità del danno polmonare sono direttamente correlate alla quantità

totale di fumo inalato.

Smettere di fumare non e facile, ma il team del modulo CCM può sicuramente aiutare il paziente fumatore in un

percorso da condividere in cui l’aiuto motivazionale può risultare essenziale.

L’intervento di disassuefazione dal fumo rappresenta per l’operatore sanitario un’impresa di estrema difficoltà sia per

la tipologia di paziente sia per il tipo di patologia che si deve trattare.

Un intervento breve con l’incoraggiamento a smettere di fumare da parte del Medico di Medicina Generale o

dell’infermiere di modulo durante un consulto di routine è stato riconosciuto particolarmente efficace nell’aumentare

il numero di fumatori che smettono.

L’approccio al fumatore (specificato nella procedura di counselling) si basa su 5 elementi o attività importanti (sono le

5 A della lingua inglese):

1. ASK ASK ASK ASK _ chiedere

2. ADVICE ADVICE ADVICE ADVICE _ raccomandare

3. ASSESS ASSESS ASSESS ASSESS _ identificare

4. ASSIST ASSIST ASSIST ASSIST _ assistere

5. ARRANGE ARRANGE ARRANGE ARRANGE _ organizzare

Laddove questo tipo d’intervento fallisca, oppure le condizioni cliniche impongano, come priorità, la disassuefazione

dal fumo, è necessario l’invio del paziente al Centro Antifumo.

Per quanto riguarda l’attività clinica nei confronti del fumatore intenzionato a smettere, il Centro Antifumo offre un

approccio individualizzato e completo, che tiene conto della dipendenza fisica e

psicologica dal fumo di tabacco.

Page 9: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

9

L’obiettivo della terapia è di raggiungere la disassuefazione totale e non limitarsi alla riduzione delle sigarette,

considerati gli alti rischi di ricaduta.

Di seguito viene illustrato un questionario semplificato che l’operatore del modulo CCM deve proporre al paziente,

fumatore o ex fumatore di 40 anni o più, per facilitare il riconoscimento dei sintomi e segni di BPCO e per decidere se

eseguire una spirometria.

Questionario da proporre al paziente per decidere se eseguire una spirometriaQuestionario da proporre al paziente per decidere se eseguire una spirometriaQuestionario da proporre al paziente per decidere se eseguire una spirometriaQuestionario da proporre al paziente per decidere se eseguire una spirometria

• Tossisce di frequente? • Le capita di avere spesso del catarro che viene su con la tosse? • Le capita di avere mancanza di fiato se fa anche semplici attività? • Facendo attività fisica le è capitato di avere più mancanza di respiro dei suoi

compagni coetanei? • Avverte rumori quando respira sotto sforzo o di notte? • Le capita frequentemente di avere raffreddori che durano di più di quelli di altre

persone che lei conosce?

Se un paziente di 40 anni o più, fumatore o ex-fumatore, risponde “si” anche solo ad una di queste domande, allora e

indicato prescrivere l’esecuzione di una spirometria. Nel caso di “non fumatori” il cut-off è rappresentato dalla

risposta affermativa a tre o più delle domande sopra elencate.

I principali sintomi dei pazienti con BPCO sono:

• tosse ed espettorazionetosse ed espettorazionetosse ed espettorazionetosse ed espettorazione, la tosse cronica generalmente e il sintomo prevalente. In molti pazienti e più presente il

mattino, ed e spesso produttiva. L’ipersecrezione di muco è espressione della flogosi delle vie aeree e si associa

all’accelerato declino della funzionalità respiratoria. La presenza di tosse con escreato per più di tre mesi all’anno da

almeno due anni configura la diagnosi di “Bronchite Cronica”;

• dispneadispneadispneadispnea, definita da una sgradevole sensazione di respirazione difficoltosa e il sintomo tipico: compare

gradualmente, limita le normali attività, incidendo sulla qualità della vita. Nelle prime fasi e generalmente percepita in

seguito ad uno sforzo fisico insolito, fino a manifestarsi anche a riposo negli stadi più avanzati;

• respiro sibilanterespiro sibilanterespiro sibilanterespiro sibilante, è un sintomo non specifico; può essere un indice di limitazione al flusso aereo. L’uso dei muscoli

respiratori accessori e la respirazione a labbra socchiuse sono invece un indice di ostruzione grave.

L’esame funzionale respiratorio, eseguito mediante spirometria, e fondamentale per la diagnosi di BPCO. I sintomi,

infatti, non sono in grado di predire la presenza o la gravità della limitazione al flusso aereo. La spirometria

rappresenta il test funzionale meglio standardizzato, più riproducibile ed oggettivo e rappresenta il “gold standard”. La

presenza di un rapporto tra il volume espiratorio massimo nel primo secondo (FEV1 o VEMS) e capacità vitale lenta

(CV o SVC) che rimane inferiore ai limiti di norma anche dopo somministrazione del broncodilatatore, è

criterio sufficiente per confermare il sospetto clinico di BPCO.

Il rapporto fisso FEV1/CVF <70% (FVC = capacità vitale forzata) utilizzato come limite di normalità, genera una

sottostima della condizione patologica nei soggetti di età inferiore a 50 anni e una sovrastima nei soggetti con più di

Page 10: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

10

50 anni. E’ preferibile utilizzare, come limite inferiore di normalità, il 95° percentile del valore predetto per età e sesso

(nella pratica <88% del predetto nell’uomo e <89% nella donna).

La spirometria e un’indagine necessaria per confermare la presenza di BPCO, ma in ogni caso dovrà essere tenuta in

grande considerazione la sintomatologia. In caso d’incapacità ad eseguire l’esame spirometrico, in presenza di

sintomatologia tipica e fattori di rischio può comunque essere fatta diagnosi di “sospetta BPCO”.

La classificazione della BPCO proposta dalla maggior parte delle linee guida e basata sulla riduzione del FEV1 rispetto

al teorico. La classificazione spirometrica di gravita della BPCO più usata è quella proposta dal progetto GOLD12 che

include quattro stadi identificati sulla base della spirometria di seguito riportata.

CLASSIFICAZIONE DELLA BPCO IN BASE ALLA SPIROMETRIA POST-BRONCODILATATORE

La stadiazione spirometrica costituisce comunque un approccio pragmatico finalizzato all’uso pratico per la prima

impostazione terapeutica. In realtà, l’impatto della malattia sul singolo paziente non dipende solo dal grado di

limitazione al flusso aereo, ma anche dalla gravita dei sintomi. Non c’e, infatti, correlazione tra grado di limitazione al

flusso aereo e la presenza di sintomi.

Tale concetto e stato recepito anche nell’ultima revisione delle linee guida GOLD , nelle quali si conferma, per la

stadiazione di gravità e per l’impostazione terapeutica, l’importanza di un approccio multidimensionale che tenga

conto dei sintomi (vedi tabelle mMRC o CAT), dell’esame funzionale (se possibile nei casi dubbi eseguire una

spirometria globale e non solo la spirometria semplice perche il FEV1 può ridursi in conseguenza di una diminuzione

Page 11: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

11

della CV per aumento del volume residuo (VR) conseguente alle modificazioni patologiche delle piccole vie aeree) e

delle riacutizzazioni; in tale ottica è stato proposto lo schema di valutazione combinata di gravita, di seguito riportato.

Nel valutare il rischio, oltre a tenere in considerazione il valore più alto di gravità della ostruzione bronchiale deve

esser tenuto conto della storia di riacutizzazioni (< di 2 anno o ≥ di 2 anno) e dei sintomi somministrando il

questionario modificato MRC o il CAT di seguito riportati

QUESTIONARIO MODIFICATO MRC (mMRC Modified Medical Research Council)

Page 12: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

12

Il questionario COPD Assessment Test (CAT)15

I sintomi vanno valutati per primi: se mMRC 0-1 o il CAT < 10 = SINTOMI LIEVI (A o C); se mMRC ≥

2 o il CAT ≥ 10 = SINTOMI GRAVI (B o D). Procedendo con l’incrocio del dato ottenuto con il risultato della spirometria

il Paziente rientra quindi in una delle 4 categorie illustrate nella tabella seguente:

Page 13: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

13

Nel valutare il rischio tenere in considerazione il valore più alto fra gravità dell’ostruzione bronchiale e storia di

riacutizzazioni.

La prosecuzione delle prove di funzionalità respiratoria e l’interpretazione sono di competenza dello specialista

pneumologo. E utile la misurazione della SpO2 periferica mediante pulsossimetria, per verificare che la saturazione

dell’emoglobina sia >95% e quindi nella parte alta e piatta della curva di dissociazione dell’HbO2. In caso di valore

<93% può essere consigliabile l’esecuzione di una emogasanalisi (EGA) arteriosa, per la misura diretta della PaO2.

L’EGA è raccomandata in tutti i soggetti con FEV1 <50%. Tuttavia eventuali anomalie dello scambio gassoso non sono

necessariamente correlate con il livello di ostruzione al flusso e/o alterazione dei volumi polmonari.

7. MODALITA’ DI ARRUOLAMENTO

La individuazione dei pazienti può avvenire con le seguenti modalità:

1. il MMG individua tra i propri assistiti quelli con le caratteristiche per la gestione del team nei diversi livelli erogabili,

propone il percorso ed acquisisce il consenso. Lo indirizza, ove necessario, quindi allo specialista Pneumologo per la

definizione del quadro clinico-funzionale o solo funzionale (richiesta di valutazione funzionale senza visita specialista)

finalizzata alla successiva individuazione da parte del MMG del livello di gestione ed intervento.

2. Lo specialista pneumologo individua, tra i pazienti che accedono alla pneumologia i pazienti stabilizzati che vengono

avviati al MMG (gestione del team CCM) e, in occasione dell’accesso del paziente, propone il percorso e lo invita a

recarsi dal MMG (modulo CCM) per la presa in carico.

3. Ogni specialista che rilevi la presenza di sintomatologia tipica, di soggetti con dispnea border line o di soggetti forti

fumatori, in base alle caratteristiche delle persone arruolate di cui al punto precedente (punto 5), segnala

direttamente il paziente al MMG (modulo CCM) e/o allo specialista pneumologo. A sua volta il MMG la indirizza allo

specialista Pneumologo per la definizione del quadro clinico-funzionale finalizzata alla successiva individuazione da

parte del MMG del livello di gestione ed intervento

Page 14: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

14

4. Lo specialista medico di comunità del Servizio per la continuità ospedale-territorio (medico del servizio territoriale

per le dimissioni programmate) attivato dalle UU.OO. ospedaliere alla dimissione dei soggetti le cui caratteristiche

rientrino nelle condizioni di cui al precedente punto, segnala direttamente il paziente al MMG/INF (modulo CCM).

8. RUOLI PROFESSIONALI E INTEGRAZIONE DEI PROFESSIONISTI

Prevenire la BPCO, individuando i soggetti a rischio

(segni, sintomi e/o fattori di rischio). Allegato 1

(schede accesso –raccolta dati)

Indirizzare in consulenza la persona allo specialista

Pneumologo per la definizione del quadro clinico-

funzionale

Valutare periodicamente gli assistiti arruolati in

condizioni di stabilità (SCHEMA DI FOLLOW UP) e

ottimizzazione della terapia.

Contribuire alla rilevazione dei dati epidemiologici

Gestire (ne è responsabile) la cartella clinica

informatizzata, l’elenco di patologia e il patient

summary.

Compiti dei Medici di Medicina Generale

Organizzare il modulo (MMG coordinatore) dove

svolge attività il team CCM

Fornire consulenza specialistica ai MMG

per la valutazione iniziale ed in caso di evoluzione del

quadro clinico-strumentale

Individuare, tra i pazienti che accedono alla

pneumologia, i pazienti stabilizzati che possono

essere avviati al team CCM e, in occasione

dell’accesso del paziente, proporre il percorso.

Individuare i soggetti da sottoporre ad

approfondimento diagnostico o trattamento di

quadri clinici acuti in degenza a ciclo continuo

Impostare il piano per il trattamento domiciliare

della IR con OTLT e/o assistenza ventilatoria

Compiti dello Specialista Pneumologo

Contribuire alla rilevazione dei dati epidemiologici

Page 15: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

15

Collaborare alle attività di formazione del personale

coinvolto ed alle iniziative di educazione sanitaria ,

terapeutica e comportamentale dei pazienti

Mettere in atto e promuovere tutti i programmi

finalizzati alla prevenzione e cessazione

dell’abitudine al fumo

Effettuare la presa in carico dei pazienti inviati da

modulo mantenendo efficace la comunicazione nella

rete dei servizi attivati al fine di garantire la

continuità delle cure Compiti del Centro Antifumo

Impostare il trattamento a prevalente orientamento

Cognitivo-comportamentale individuale e/o di

gruppo, il Trattamento individuale prolungato di

counselling medico con supporto farmacologico e

cessazione a breve termine nonché il trattamento

con Counselling motivazionale.

Gestire le procedure di erogazione per l’ossigeno

terapia domiciliare Compiti della Farmaceutica Territoriale

Collaborare alla gestione del sistema informativo per

la rilevazione dei dati

Page 16: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

16

Espletare la funzione proattiva di richiamo dei

pazienti

Compilare la scheda raccolta dati e predisporre la

cartella integrata. Raccogliere il documento di

consenso (allegato 5)

Eseguire l’anamnesi infermieristica e individuare la

figura del care giver

Gestire i dati raccolti in cartella e verificare la

compliance del paziente al percorso e la aderenza

alla terapia (I.O ASC 04)

Eseguire la rilevazione dei parametri di follow up

(P.A. frequenza cardiaca, frequenza respiratoria,

saturazione, peso corporeo, diuresi, respirazione e

segni di affaticamento)

Favorire il “patient empowerment” ad ogni incontro

programmato per l’autogestione della malattia

Eseguire le vaccinazioni raccomandate (anti-

influenzale e pneumococcica)

Effettuare educazione alla salute sugli stili di vita

corretti (attività fisica, fumo, alcool, alimentazione)

Effettuare il monitoraggio dei comportamenti

alimentari e richiedere la valutazione del dietista nel

caso di uno scostamento dagli obiettivi previsti*

Eseguire gli accertamenti di follow up di competenza

(PFR, rilevazione stato psicologico – ansia,

depressione – questionario qualità di vita secondo

questionario predisposto SF8 o Kansas) (vedi allegato

6)

Compiti dell’infermiere

Verificare l’aderenza al regime alimentare

*nel caso non ci sia la figura del dietista all’interno del modulo

Compiti dell’Ufficio Ausili e Protesi Gestire le procedure di erogazione dei dispositivi a

pressione positiva e relativo materiale di consumo

Page 17: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

17

Identificare i dati epidemiologici di interesse nella

zona di riferimento

Collaborare all’identificazione della popolazione

target

Collaborare alla ricerca presso le banche dati al fine

di identificare, per la comunità locale, la fascia di

popolazione suscettibile alla diagnosi precoce

Favorire e gestire il miglioramento della qualità

utilizzando anche lo strumento dell’audit clinico

Gestire il miglioramento della qualità di sistema

attraverso l’analisi del fabbisogno formativo dei

professionisti e l’implementazione di processi di

formazione

Valutare il processo e l’esito di sistema utilizzando

appositi indicatori (set regionali)

Valutare il raggiungimento degli obiettivi del team ed

effettuare il monitoraggio dei percorsi attivati.

Collaborare alla stesura e revisione sistematica delle

linee guida organizzative del Progetto CCM

Collaborare alla costruzione di reti di servizi e

alleanze per la gestione integrata del problema di

salute

Compiti del Medico di Comunità (ASC)

Valutare il grado autosufficienza (UVM)

Page 18: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

18

Provvedere all’igiene della persona in ADI o ADP

Eseguire la mobilizzazione dei pazienti non

autosufficienti per la prevenzione di decubiti e

alterazioni cutanee

Somministrare, per via naturale, la terapia prescritta,

conformemente alle direttive del responsabile

dell’assistenza infermieristica o sotto la sua

supervisione

Provvedere alla pulizia, disinfezione e sterilizzazione

delle apparecchiature, delle attrezzature sanitarie e

dei dispositivi medici

Effettuare la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti

differenziati e speciali

Compiti dell’OSS con formazione adeguata

Eseguire la somministrazione dei pasti e delle diete

impostate nel programma terapeutico a domicilio

Inserimento dei pazienti in agenda infermiere e

medico

Richiamo attivo dei pazienti in prossimità della visita

programmata

Stampa delle richieste previste dal protocollo e loro

prenotazione

Inserimento dei dati in cartella prima della visita

infermieristica e/o medica (se non sono attivi

meccanismi automatici di inserimento referti in

cartella)

Compiti della segreteria

Estrazione dei dati per la reportistica trimestrale di

attività

Compiti della dietista Effettuare l’ducazione alimentare e terapia dietetica

personalizzata

Page 19: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

19

Promuovere e valutare l’adesione all’attività fisica

adattata ( percorsi a bassa o alta disabilità)

Valutare lo stato funzionale ed impostazione del

programma riabilitativo

Funzione educativa e sorveglianza del trattamento

con OTLT e/o assistenza ventilatoria

Compiti del terapista della riabilitazione

Effettuare il counselling per le attività domiciliari.

Valutare l’assetto sociale e verificare la sussistenza di

eventuale condizione di disagio.

Redigere il progetto di sostegno sociale appropriato Compiti del Servizio Sociale (AS)

Attivare in collaborazione con il team CCM

professionalità specifiche o servizi di volontariato a

supporto dei pazienti in regime di ADP o ADI

Il Ruolo della Persona con BPCO e/o IR in BPCO

La persona affetta da BPCO è l’elemento centrale di un sistema di gestione integrata ed ha la responsabilità di una

gestione consapevole della propria malattia.

Page 20: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

20

9. SCHEMA DI FOLLOW UP

STADIO DI

MALATTIA INDAGINE DA ESEGUIRE:

3 VOLTE

ANNO

TRIMESTRALE

2 VOLTE ANNO

SEMESTRALE ANNUALE QUINQUENNALE

Valutazione Clinico-

assistenziale

*

Vaccinazione

Antinfluenzale

*

Vaccinazione

Antipneumococcica

* (se vaccino23

valente –

all’ingresso se

vaccino

coniugato)

Valutazione-Educazione

counselling

Somministrazione

questionari sintomi

*

Pa

zie

nti

a r

isch

io

Counselling specifico nel

paziente fumatore

*

Spirometria *

RX del torace per

escludere le altre

patologie.

ALL’INGRESSO NEL PERCORSO in NUOVA DIAGNOSI

Esami bioumorali:

Emocromo + quelli

ritenuti necessari a

seconda delle variabili

cliniche

*

Pulsossimetria *

Valutazione del numero

riacutizzazioni

*

ST

AD

IO 1

Valutazione del grado di

dispnea

*

Spirometria *

Valutazione del numero

riacutizzazioni

*

Valutazione del grado di

dispnea

*

EGA (nel sospetto di IR o

per il follow-up della IR)

*

ST

AD

IO 2

-3

-4

Educazione/monitoraggio

riabilitazione respiratoria

autonoma

*

Page 21: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

21

Modalità organizzative: L’invio al Centro specialistico di pneumologia è finalizzato a migliorare l’accuratezza dell’inquadramento dei

pazienti con prima diagnosi di BPCO.

L’ accesso al servizio di pneumologia sarà eseguito con una tempistica condivisa secondo lo schema sottoindicato.

TIPOLOGIA VALUTAZIONE TIPOLOGIA RICHIESTA TEMPO PREVISTO

Clinico- funzionale Valutazione prioritaria entro 10 gg

Clinico- funzionale Valutazione routine Secondo calendario CUP

Funzionale Valutazione routine < 30 GG

Il medico di medicina generale si avvale di tale modalità di inquadramento iniziale fermo restando che può

procedere alla valutazione iniziale del paziente anche con richiesta diretta degli accertamenti necessari laddove, per

casi selezionati, ne ravveda l’opportunità.

L’invio del paziente al servizio specialistico per l’inquadramento iniziale è eseguito dal medico di medicina generale

con richiesta su ricettario regionale e indicazione della tipologia di intervento di cui intende avvalersi (CCM

prioritaria o soglia di attenzione, CCM routine). Nel caso di richieste prioritarie o soglie di attenzione l’accesso al

servizio di pneumologia avviene attraverso i posti riservati al CUP, se non disponibili entro 10 giorni attraverso

accesso diretto alla struttura. Il MMG può prendere contatto direttamente con la struttura specialistica.

Si precisa che la valutazione prioritaria o in soglia di attenzione deve essere riservata a casi selezionati.

Page 22: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

22

Allegato 2 Criteri diagnostici spirometria

Con la spirometria si misurano:

• Capacità Vitale Forzata (CVF)

• Volume Espiratorio Massimo nel primo Secondo dell’espirazione (VEMS)

Questi volumi sono utilizzati per il calcolo dell rapporto VEMS/CVF

I valori spirometrici sono espressi in % del Predetto usando i valori normali in base all’età, al

sesso ed all’altezza dell’individuo.

SPIROMETRIA NORMALE E SPIROMETRIA DELLA PERSONA CON BPCO

I pazienti con BPCO mostrano una riduzione del rapporto VEMS/CVF spesso associata alla riduzione del VEMS. L’entità

del deficit ventilatorio ostruttivo è utilizzato per studiare la gravità della BPCO. Tuttavia sia i sintomi che il dato

spirometrico dovrebbero essere considerati nella programmazione della strategia di gestione personalizzata per

ciascun paziente.

Page 23: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

23

Allegato 3 Ulteriori Indagini

Eventuali ulteriori indagini per meglio definire le alterazioni a carico dell’apparato respiratorio:

o test di diffusione polmonare (DLCO): misura l’integrità della superficie alveolo-capillare; fornisce indicazioni in

merito alla componente di enfisema della BPCO

o pulsoossimetria: misura la saturazione in O2 dell’emoglobina, fornisce indicazioni per la selezione dei soggetti con

sospetta IR da indirizzare a valutazione con EGA su sangue arterioso

o esame emocromocitometrico: misura l’ematocrito, indicatore di possibile poliglobulia secondaria ad ipossiemia.

o ECG ed Eco-Cardiografia: forniscono indicazioni in merito alla possibile comparsa di ipertensione polmonare, indice

di incremento delle resistenze del circolo polmonare e causa di cuore polmonare nei soggetti con insufficienza

respiratoria

o test da sforzo con consumo di O2: misura la tolleranza all’esercizio fisico, utilizzata per l’impostazione e l’outcome

dei programmi di riabilitazione respiratoria, e la riserva respiratoria, valutata nei soggetti da avviare ad interventi di

chirurgia toracica

o polisonnografia: documenta la possibile ipoventilazione e/o apnee ostruttive nel sonno frequenti ed importanti

cause di insufficienza respiratoria che necessita di trattamento con dispositivi a pressione positiva ed eventuale

associata O2-terapia.

o radiografia del torace: non è diagnostica per BPCO, può fornire indicazioni nei casi con alterazioni suggestive per

enfisema o bolle. E comunque indicata per escludere una qualunque altra patologia toracica radiologicamente

evidenziabile

o TC del torace: non è un indagine di routine, precisa una qualunque alterazione toracica evidenziata

precedentemente con Rx torace. E l’indagine da richiedere per la diagnosi di enfisema, bronchiectasie ed

interstiziopatia polmonare, ed è obbligatoria per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento chirurgico

dell’enfisema o bolle.

Page 24: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

24

Allegato 4 - Criteri che giustificano l’intervento dello specialista

Page 25: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

25

Allegato n. 5 Trattamento farmacologico della BPCO stabile (i farmaci sono menzionati in ordine

alfabetico e quindi non necessariamente in ordine di preferenza) – Da Linee Guida GOLD

Paziente Prima scelta Seconda scelta Scelte alternative

ASAMA prn

oSABA prn

LAMA o

LABA o

SABA e SAMA

Teofillina

BLAMA

oLABA

LAMA e LABASABA e/o SAMA

Teofillina

C

ICS + LABAo

LAMA LAMA eLABAPDE4-inh.

SABA e/o SAMATeofillina

D

ICS + LABAo

LAMA

ICS + LAMA oICS + LABA + LAMA o

ICS+LABA e inibitori PDE4 oLAMA + LABA o

LAMA + inibitori PDE4

CarbocisteinaSABA e/o SAMA

Teofillina

L’invio al Centro Antifumo avviene previa richiesta del Medico curante dove è specificato “ prima visita presso

centro antifumo – pz inserito nel CCM” e successiva prenotazione CUP. In ogni Zona sono previsti quattro posti per

prima visita a settimana. Nel caso di tabagisti affetti anche da patologie correlate sono riservati due posti per Zona

con canale di urgenza attivabili con le stesse modalità dal Medico di Medicina Generale altrimenti in caso di pazienti

ricoverati direttamente dal reparto ospedaliero. Le richieste di attivazione urgente arrivano al Centro Antifumo

tramite fax e la consulenza è garantita entro le 48 ore.

Le visite successive alla prima vengono date dall’addetto al Centro Antifumo che si occupa di tenere uno

scadenzario. Il medico tossicologo effettua visite di monitoraggio dell’andamento del programma terapeutico ed

eventuali variazioni di terapia farmacologia. Previo consenso dell’utente è possibile l’inserimento in un ciclo di

prestazioni di psicoterapia di gruppo.

Page 26: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

26

Allegato 6 Carte del rischio

Carta del rischio assoluto

Serve a calcolare, prendendo in considerazione l’abitudine al fumo, la probabilita del soggetto di

ammalarsi di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) nei 10 anni successivi all’eta che ha al

momento della consultazione. Il rischio e stato calcolato per i non fumatori, gli ex-fumatori e i

fumatori, senza nessuna esposizione aggiuntiva e/o con l’esposizione lavorativa a sostanze nocive

quali polveri, fumi, sostanze chimiche e con l’esposizione a inquinamento ambientale.

Carta del rischio relativo

Serve a calcolare il numero di volte in piu che il soggetto fumatore o ex-fumatore rischia di

ammalarsi di Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) rispetto al non fumatore della stessa

classe di eta non esposto. Il rischio di ammalarsi del soggetto e riferito ai 10 anni successivi alla sua

eta. I fattori di rischio considerati, ai quali il soggetto e o non e esposto, sono: esposizione

lavorativa a sostanze nocive quali polveri, fumi, sostanze chimiche ed esposizione a inquinamento

ambientale.

Come consultare la carta del rischio di BPCO

La carta di rischio e costituita da una serie di tabelle colorimetriche suddivise per classi d’eta e per

le seguenti categorie: non fumatori, ex-fumatori, fumatori. Una volta scelta la classe di eta si

identifica la casella colorata incrociando i dati relativi a:

- categoria di abitudine al fumo di tabacco alla quale appartiene il soggetto: non-fumatore,

exfumatore,

fumatore;

- presenza o assenza degli altri fattori di rischio: esposizione lavorativa a polveri, fumi, sostanze

chimiche ed esposizione a inquinamento ambientale.

Il rischio si quantifica confrontando il colore della casella corrispondente alle caratteristiche del

soggetto con la legenda presente in ogni pagina.

Rischio assoluto

Il rischio assoluto e la probabilita di contrarre una malattia in un arco di tempo determinato e

successivo all’eta che ha il soggetto (o la popolazione in studio) al momento della consultazione. In

queste carte di rischio l’arco di tempo considerato e di 10 anni.

Il rischio viene calcolato in base allo stile di vita del soggetto e rapportato ai fattori di rischio ai

quali e o non e esposto.

Il rischio assoluto e espresso in percentuale. Ad esempio, un maschio fumatore di 45 anni con

esposizione ambientale e lavorativa nei prossimi 10 anni avra una probabilita del 20-39% di

ammalarsi di BPCO. A livello di popolazione cio significa che in quella fascia di popolazione

considerata, fra 10 anni, probabilmente vi saranno 20-39 casi di BPCO su 100 individui.

Rischio relativo

Il rischio relativo e il rapporto tra il rischio assoluto di un soggetto esposto ad uno o piu fattori di

rischio e quello di un soggetto dello stesso sesso e della stessa eta senza alcuna esposizione.

Il rischio relativo e espresso in numero di volte. Ad esempio, un rischio maggiore di 5 volte per la

BPCO in un maschio di 45 anni, fumatore e con esposizione lavorativa, significa che nei prossimi 10

anni avra un rischio superiore di 5 volte di ammalarsi di BPCO rispetto ad un coetaneo non

fumatore e senza alcuna esposizione.

A livello di popolazione cio significa che in quella fascia d’eta, fra 10 anni, probabilmente vi sara un

aumento di oltre 5 volte nel numero di casi di BPCO tra i fumatori con esposizione lavorativa,

rispetto al numero di casi di BPCO tra i non fumatori senza alcuna esposizione.

Page 27: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

27

Rischio assoluto di BPCO nella popolazione maschileRischio assoluto di BPCO nella popolazione maschileRischio assoluto di BPCO nella popolazione maschileRischio assoluto di BPCO nella popolazione maschile Probabilita di contrarre la malattia nei 10 anni successivi all’eta attuale del soggetto, in funzione

dei fattori di rischio considerati.

Page 28: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

28

Rischio Assoluto di BPCO nella Popolazione FemminileRischio Assoluto di BPCO nella Popolazione FemminileRischio Assoluto di BPCO nella Popolazione FemminileRischio Assoluto di BPCO nella Popolazione Femminile Probabilita di contrarre la malattia nei 10 anni successivi all’eta attuale del soggetto, in funzione

dei fattori di rischio considerati.

Page 29: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

29

Rischio RelativoRischio RelativoRischio RelativoRischio Relativo di BPCO nella Popolazione Maschile di BPCO nella Popolazione Maschile di BPCO nella Popolazione Maschile di BPCO nella Popolazione Maschile Numero di volte in piu che il soggetto rischia di ammalarsi nei 10 anni successivi all’eta attuale,

rispetto ai non fumatori non esposti.

Page 30: PROGETTO CHRONIC BPCO qualit 2014 - usl3.toscana.it CHRONIC BPCO qualita 2014... · 4.Obiettivi 5. Definizione e stadiazione dei casi clinici 6. ... con ossigenoterapia a lungo termine

30

Rischio Relativo di BPCO nella Popolazione FemminileRischio Relativo di BPCO nella Popolazione FemminileRischio Relativo di BPCO nella Popolazione FemminileRischio Relativo di BPCO nella Popolazione Femminile Numero di volte in piu che il soggetto rischia di ammalarsi nei 10 anni successivi all’eta attuale,

rispetto ai non fumatori non esposti.