Area Liberal Democratica #6

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Periodico dell’Associazione Area Democratica - n. 1 - maggio 2012 - email: [email protected] liberal democratica L PERIODICO DEI LIBERALI, POPOLARI E RIFORMATORI Periodico dell’Associazione Area Democratica - n. 6 - gennaio 2013 - email: [email protected] www.facebook.com/areademocratica1 I l 24 e il 25 febbraio sa- remo chiamati di nuovo alle urne. Per una volta ancora saremo sollecitati a scegliere il Governo del no- stro Paese. Il sentimento comune purtroppo è quello di protestare contro una politica che non ha saputo interpretare i bisogni dei cittadini. La protesta come sistema si sta impadro- nendo del dibattito politico al punto tale che anche i partiti tradizionali hanno sentito il bisogno di pro- porsi con un atteggiamento “rivoluzionario”. “…..Non candideremo nessuno degli uscenti…” - dice una parte - “….Candideremo solo quelli che hanno ben operato, per il resto per- sone nuove prese tra la gente comune…” ri- sponde l’altra; qualcuno dice “…..Io mi propongo per cacciarli tutti….”, altri so- stengono “….Solo persone oneste, chiederemo i certi- ficati del tribunale….”. E poi ancora “….Io i candidati li faccio scegliere alla base… ..”, “….Io invece li seleziono in base alla assoluta estra- neità a qualsiasi apparte- nenza politica passata….” rispondono altri. C è poi chi sostiene che le sue liste “… .Non conterranno chi è stato condannato….”; non basta risponde l’avversario di turno “…..Io non candido neanche chi ha ricevuto una comunicazione giudi- ziaria per non aver pagato le bollette…..”. Insomma il dibattito sui programmi si è spostato per mesi su chi rinnovava di più le proprie liste o su chi rappresentava a pieno titolo l’antipolitica. In questo lungo periodo ci sono state le elezioni in Si- cilia dove il 53% degli elet- tori, non andando a votare, ha affermato che questo dibattito privo di contenuti non lo interessava. I citta- dini non erano interessati alla litigiosità senza pro- spettive, soprattutto in un momento in cui ogni fami- glia si misurava con una tassazione tra le più alte dell’occidente, con dei ser- vizi al cittadino tra i più ca- renti in assoluto. Il rimanente 43% dei sici- liani cosa ha fatto? Ha vo- tato l’antipolitica per il 15% e ha restituito il voto ai pro- pri partiti di appartenenza storica per il resto. Il fatto che la divisione del centro- destra abbia portato un centrosinistra minoritario (segue a pag. 3) Un Presidente, un leader di Enrica Cammarano Se preoccupa lo spread tra i tassi, dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri Benedetto XVI ULTIM’ORA pag. 3 “E’ ufficiale Francesco Storace è il candidato di tutto il centrodestra alle prossime elezioni regionali nel Lazio”. L’annuncio via twitter viene dal profilo Berlusconi 2013. Mattei: “Francesco ci porterà alla vittoria.” U n leader. Del passato, del presente e sicura- mente del futuro. Il suo ritorno sulla scena pro- voca emozioni e reazioni. Da una parte chi lo idolatra, a prescindere da tutto, dall’altra chi lo com- batte, con ogni mezzo. Riesce a far parlare di sé co- munque e ovunque, riempie con una semplice battuta le cronache dei giornali, non solo italiani, ma anche europei e americani, guadagnandosi coper- tine e arrivando laddove giungono soltanto poche star. È in grado di rianimare il dibattito politico, as- sonnato e inconcludente durante le sue assenze. È capace di capovolgere i numeri, iniziando da quelli dei sondaggi. Ma sa anche far volare ascolti e au- dience e, soprattutto, ri-appassionare i suoi sosteni- tori. Il Presidente c’è, più determinato che mai. Ed eccolo che, nonostante le critiche, le accuse, gli at- tacchi, è tornato a essere il protagonista anche di questa nuova avventura, la campagna elettorale 2013. Divide e unisce, cavalca il palcoscenico da at- tore capace e consumato. È un leader, è Silvio Ber- lusconi. Indiscutibilmente, semplicemente. È vero, sotto alcuni aspetti è criticabile; il Berlusconi uomo qualche volta di troppo si è lasciato andare, cedendo alle infinite tentazioni che il mondo gli ha offerto. Censurabili, sicuramente, alcuni comporta- menti che, però, non possiamo dimenticarlo, atten- gono esclusivamente alla sua sfera privata e familiare. E chi è senza peccato scagli pure la prima pietra!! Ma è altrettanto vero che ha dimostrato finora di es- sere l’unica persona capace di elaborare un pro- gramma politico semplice e realizzabile, l’unica persona in grado di parlare con la gente in maniera diretta e chiara. Quando snocciola parole come Spread, Imu, o concetti come sudditanza politica dalla Germania, o come Merkel spalleggiatrice di Monti, colpisce dritto nei pensieri che tanti italiani fanno e che tanti altri non hanno la possibilità di esprimere. Eccolo il Cavaliere, obbligato, oggi più che mai, a fare da traghettatore per cercare di creare un centro destra maturo per il bene del Paese. Un pic- colo rimprovero, però, ci permettiamo di farglielo: quello di non aver saputo coltivare una classe diri- gente alla sua altezza e in grado di sostituirlo. Ma il tempo non è del tutto scaduto. Eccolo il Presi- dente Silvio Berlusconi: comunicatore esemplare, convincente e coraggioso. In una parola: leader. Con- dannato a vincere…. Davvero! Forza Presidente, insieme si può!! di Marco Mattei Per i moderati l’alternativa è il voto Francesco Storace candidato Presidente alla Regione Lazio per il centrodestra

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Il primo numero del nuovo anno di Area Liberal Democratica, il periodico dell'Associazione Area Democratica.

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Periodico dell’Associazione Area Democratica - n. 1 - maggio 2012 - email: [email protected]

liberal democratica

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PERIODICO DEI LIBERALI, POPOLARI E RIFORMATORIPeriodico dell’Associazione Area Democratica - n. 6 - gennaio 2013 - email: [email protected]

www.facebook.com/areademocratica1

Il 24 e il 25 febbraio sa-remo chiamati di nuovoalle urne. Per una volta

ancora saremo sollecitati ascegliere il Governo del no-stro Paese. Il sentimentocomune purtroppo è quellodi protestare contro unapolitica che non ha saputointerpretare i bisogni deicittadini. La protesta comesistema si sta impadro-nendo del dibattito politicoal punto tale che anche ipartiti tradizionali hannosentito il bisogno di pro-porsi con un atteggiamento“rivoluzionario”. “…..Noncandideremo nessunodegli uscenti…” - dice unaparte - “….Candideremosolo quelli che hanno benoperato, per il resto per-sone nuove prese tra lagente comune…” – ri-sponde l’altra; qualcunodice “…..Io mi propongo percacciarli tutti….”, altri so-stengono “….Solo personeoneste, chiederemo i certi-ficati del tribunale….”. E poiancora “….Io i candidati lifaccio scegliere alla base…..”, “….Io invece li selezionoin base alla assoluta estra-neità a qualsiasi apparte-nenza politica passata….”rispondono altri. C è poi chisostiene che le sue liste “….Non conterranno chi èstato condannato….”; nonbasta risponde l’avversariodi turno “…..Io non candidoneanche chi ha ricevutouna comunicazione giudi-ziaria per non aver pagatole bollette…..”. Insomma il dibattito suiprogrammi si è spostatoper mesi su chi rinnovavadi più le proprie liste o suchi rappresentava a pienotitolo l’antipolitica. In questo lungo periodo cisono state le elezioni in Si-cilia dove il 53% degli elet-

tori, non andando a votare,ha affermato che questodibattito privo di contenutinon lo interessava. I citta-dini non erano interessatialla litigiosità senza pro-spettive, soprattutto in unmomento in cui ogni fami-glia si misurava con unatassazione tra le più altedell’occidente, con dei ser-vizi al cittadino tra i più ca-renti in assoluto.Il rimanente 43% dei sici-liani cosa ha fatto? Ha vo-tato l’antipolitica per il 15%e ha restituito il voto ai pro-pri partiti di appartenenzastorica per il resto. Il fattoche la divisione del centro-destra abbia portato uncentrosinistra minoritario

(segue a pag. 3)

Un Presidente,un leader

di Enrica Cammarano

Se preoccupa lo spread tra i tassi, dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveriBenedetto XVI

ULTIM’ORA

ULTIM’ORA ULTIM’ORA

pag. 3

“E’ ufficiale Francesco Storace è ilcandidato di tutto il centrodestraalle prossime elezioni regionali nelLazio”. L’annuncio via twitter vienedal profilo Berlusconi 2013.Mattei: “Francesco ci porterà allavittoria.”

Un leader. Del passato, del presente e sicura-mente del futuro. Il suo ritorno sulla scena pro-voca emozioni e reazioni. Da una parte chi lo

idolatra, a prescindere da tutto, dall’altra chi lo com-batte, con ogni mezzo. Riesce a far parlare di sé co-munque e ovunque, riempie con una semplicebattuta le cronache dei giornali, non solo italiani, maanche europei e americani, guadagnandosi coper-tine e arrivando laddove giungono soltanto pochestar. È in grado di rianimare il dibattito politico, as-sonnato e inconcludente durante le sue assenze. Ècapace di capovolgere i numeri, iniziando da quellidei sondaggi. Ma sa anche far volare ascolti e au-dience e, soprattutto, ri-appassionare i suoi sosteni-tori. Il Presidente c’è, più determinato che mai. Edeccolo che, nonostante le critiche, le accuse, gli at-tacchi, è tornato a essere il protagonista anche diquesta nuova avventura, la campagna elettorale2013. Divide e unisce, cavalca il palcoscenico da at-tore capace e consumato. È un leader, è Silvio Ber-lusconi. Indiscutibilmente, semplicemente.È vero, sotto alcuni aspetti è criticabile; il Berlusconiuomo qualche volta di troppo si è lasciato andare,cedendo alle infinite tentazioni che il mondo gli haofferto. Censurabili, sicuramente, alcuni comporta-menti che, però, non possiamo dimenticarlo, atten-gono esclusivamente alla sua sfera privata efamiliare. E chi è senza peccato scagli pure la primapietra!!Ma è altrettanto vero che ha dimostrato finora di es-sere l’unica persona capace di elaborare un pro-gramma politico semplice e realizzabile, l’unicapersona in grado di parlare con la gente in manieradiretta e chiara. Quando snocciola parole comeSpread, Imu, o concetti come sudditanza politicadalla Germania, o come Merkel spalleggiatrice diMonti, colpisce dritto nei pensieri che tanti italianifanno e che tanti altri non hanno la possibilità diesprimere. Eccolo il Cavaliere, obbligato, oggi più chemai, a fare da traghettatore per cercare di creare uncentro destra maturo per il bene del Paese. Un pic-colo rimprovero, però, ci permettiamo di farglielo:quello di non aver saputo coltivare una classe diri-gente alla sua altezza e in grado di sostituirlo. Ma il tempo non è del tutto scaduto. Eccolo il Presi-dente Silvio Berlusconi: comunicatore esemplare,convincente e coraggioso. In una parola: leader. Con-dannato a vincere…. Davvero!Forza Presidente, insieme si può!!

di Marco Mattei

Per i moderatil’alternativa è il voto

Francesco Storace candidato Presidente alla Regione Lazio per il centrodestra

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PRIMO PIANO

2012 anno nero per i consumi Mai così male dal dopoguerradi Gianluca Gizzi

L'analisi di Confcom-mercio trasforma innumeri quello che la

quasi totalità degli italianivive sulla propria pelletutti i giorni: si tira la cin-ghia e si spende il menopossibile. Nei primi 11 mesi del2012 i consumi sono di-minuiti di quasi il 3% ri-spetto allo stesso periododell'anno precedente, chegià era stato segnato dallaparsimonia. In particolare,a novembre c'è stata unadiminuzione del 3,6% subase annua della do-manda relativa ai servizi edel 2,7% della spesa per ibeni. L’unico segmentoche continua a mostrare,nel confronto con il 2011,una dinamica positiva èquello relativo ai beni eservizi per le comunica-zioni. I beni e servizi per la curadella persona registranouna domanda stabile, so-prattutto grazie alla spesaper la salute. Questa voce,che rappresenta un con-sumo obbligato da partedelle famiglie, si confermala meno colpita dal peg-gioramento delle condi-zioni economiche. Per chiudere manca solo ildato di dicembre ma, se-condo Confcommercio, il2012 si avvia ad essere ri-cordato come l'anno piùdifficile per i consumi delsecondo dopoguerra. “La riduzione è, infatti, lapiù elevata registrata dal-l'inizio delle serie stori-che”, si legge in una notadell'associazione com-mercianti che chiede dievitare l'ulteriore aumentodell'Iva, evento che po-trebbe darebbe il colpo digrazia agli acquisti. Il futuro prossimo? Tutt'al-tro che roseo. Per Con-fcommercio “la crisi èancora ben presente all'in-terno del sistema econo-mico e difficilmente lanostra economia, e i con-sumi in particolare, po-tranno cominciare amostrare, nel breve pe-riodo, segnali di un signifi-cativo miglioramento”. E ilclima di fiducia di famigliee imprese è sempre piùbasso. In parole povere:anche i primi mesi del2013 saranno all'insegnadell'austerità. C'è chi vede ancora piùnero: le associazioni deiconsumatori parlano addi-rittura di una contrazionedegli acquisti del 4,7% a

chiusura del 2012, conuna riduzione della spesacomplessiva per 33 mi-liardi e 400 milioni di euro,ovvero 1.391 euro a fami-glia; cifra che supera i1.500 euro prendendo inconsiderazione le sole fa-miglie a reddito fisso. Fe-derconsumatori e Adusbefpuntano il dito contro le“manovre di risanamentodei bilanci pubblici fatte diaumenti dell'Iva, tagli aiservizi e aggravio delFisco”. Manovre “non bi-lanciate da un equo e in-dispensabile sostegnoalla capacità d'acquistodelle famiglie a redditofisso”.Forse è il solito 'lamento'dei commercianti e la di-mostrazione che siamorealmente un popolo di'piagnoni'? Difficile cre-derlo. Ci sono altri numeri

2012. Ma le cifre che certificanomeglio di tutte le difficoltàdelle famiglie sono quellesul potere di acquisto deinuclei stessi: nei priminove mesi del 2012 hasegnato una flessione del4,1% rispetto allo stessoperiodo del 2011. Nel soloterzo trimestre del 2012,è calato del 4,4% rispettoal terzo trimestre del2011 e dello 0,1% rispettoal trimestre precedente.Se il reddito disponibiledelle famiglie, sempre traluglio e settembre scorsi,è aumentato dello 0,5% ri-spetto ai precedenti tremesi, nel confronto annuoè diminuito dell’1,9%. Di conseguenza, la spesadelle famiglie per consumifinali è diminuita dello0,4% su base congiuntu-rale e del 2,2% su base

che mostrano una situa-zione non brillante (perusare un eufemismo).Innanzitutto i dati Istatsulla pressione fiscale: nel2012 c'è stato un “signifi-cativo aumento” nel terzotrimestre al 45,7% delProdotto Interno Lordo ri-spetto al 43,5% dellostesso periodo del 2011.Nei primi nove mesi del2012 l'incidenza sul Pil èstata del 44,8% (43,2%nel corrispondente pe-riodo del 2011). In praticaquasi la metà di quelloche i contribuenti guada-gnano viene assorbitodalle tasse. La crescitadella pressione fiscale haportato ad un incrementodelle entrate per l'erario:più 2,7% rispetto allostesso periodo del 2011.Grazie soprattutto all'IMU.C'è poi il fattore lavoro cheha pesato, non poco, suvoglia e capacità di spesadegli italiani. A novembre gli occupati sisono ridotti di 42milaunità rispetto ad ottobre;da giugno si sono persi192mila posti di lavoro. Ilnumero di persone incerca di occupazione èsceso di 2mila unità ri-spetto ad ottobre, ed è au-mentato di 507mila unitànei confronti dello stessomese del 2011.Ancora. A dicembre sonostate autorizzate il 15,3%di ore di cassa integra-zione in più rispetto al-l'analogo mese del 2011,più 12,3% nell'intero

annua.Con questi presupposti siè aperta la stagione deisaldi invernali, tra le previ-sioni più fosche. SecondoConfcommercio sei italianisu dieci ne approfitte-ranno e alla fine le sven-dite registreranno un calodell'8% rispetto all'annoscorso. E' attesa una dimi-nuzione degli acquisti perle principali tipologie di ac-quisti (calzature, acces-sori, biancheria intima eper la casa, pelletteria,etc.), dovrebbero invecereggere i capi di abbiglia-mento. Il 68,7% dei con-sumatori spenderà menodi 200 euro e il 96,9%delle imprese applicheràuno sconto medio sui pro-dotti venduti a saldo finoal 50%. Infine, il 37,2% deiconsumatori acquisterà inpunti vendita non frequen-tati abitualmente.Secondo l'indagine realiz-zata da Confcommercio-Imprese per l'Italia incollaborazione con For-mat Research, un consu-matore su due attende isaldi per acquistare un ar-ticolo al quale stava pen-sando da tempo. In prevalenza donne, per-sone di età compresa tra i18 ed i 54 anni, giovani egiovanissimi, residentinelle grandi aree metropo-litane e nel Mezzogiorno.Un consumatore su cin-que, inoltre, acquisterà insaldo solo prodotti dimarca. Il 27% dei consumatori

comprerà in saldo per sestessi, o per i propri fami-liari, prodotti di moda suinternet (erano il 22,9% loscorso anno). Diminuisce, invece,l'aspettativa delle impresesul contributo dei saldi perla crescita della clientela(per il 60,2% dei commer-cianti il negozio sarà visi-tato da nuovi clienti controil 62,9% dell'anno scorso). Queste le previsioni. Ma come sono andati iprimi giorni dei saldi? Se èvero che il buongiorno sivede dal mattino, gli ita-liani sono pronti a stupiree a ribaltare calcoli e pro-fezie. Confcommercio parla dipartenza migliore diquanto ipotizzato: acquistiin aumento del 5-10%. Leperformance migliori nellegrandi città, grazie ancheall'apporto dei turisti: aMilano i ricavi sono salitidell'8% rispetto ai primidue giorni dei saldi 2012,buoni risultati si sono regi-strati anche a Roma, Ve-nezia e Firenze. “Si tratta di un bilancioestremamente parziale –avverte il vice presidentedi Confcommercio e presi-dente di Federmoda Italia,Renato Borghi – segnaliche prendiamo con soddi-sfazione ma con cautela,con l'ottimismo della vo-lontà più che della ra-gione”. Borghi, infatti, èpreoccupato dal fatto cheredditi e fiducia dei citta-dini sul futuro, “unici mo-tori dei consumi”, restanoin calo. Maggior ottimismo arriva,invece, dall'Adoc. L'associazione dei consu-matori si spinge a preve-dere per fine stagione unaumento delle vendite del5% rispetto allo scorsoanno. Per quanto riguarda l'avviodei saldi nella Capitale enell'hinterland, il presi-dente di ConfesercentiRoma, Valter Giammaria,rileva “un'attenzione deiconsumatori maggioredello scorso anno, seppura macchia di leopardo”.“Difatti – spiega – da un

nostro sondaggio emergeche c'è stato un incre-mento medio rispetto allastessa data del 2012 del+10% nel centro storico diRoma e del +5% nel restodel territorio”. Lo scontrinomedio di spesa è stato dicirca 200 euro nell'abbi-gliamento e di 150 euronelle calzature.“Questi dati – prosegueGiammaria – non fannocerto recuperare le per-dite avute durante tutto il2012 che si attestano inmedia sul - 25%, ma rap-presentano, comunque,una boccata d'ossigenoper le piccole e medie im-prese della nostra città

che soprattutto nel pe-riodo novembre-dicembresono state completa-mente ferme”.Giammaria, comunque,prima di cantare vittoriavuole aspettare la fine deisaldi per fare un bilanciocomplessivo della sven-dita invernale. Intanto rivolge un appelloalla politica che si preparaal voto: “Continuiamo adessere convinti che i saldidebbano tornare ad es-sere un evento per la pro-mozione delterritorio oltreché una oc-casione vantaggiosa per iconsumatori. Che ci debba essere unimpegno per il rispettodelle regole. Per questo chiediamo conforza a chi si candideràalla guida della RegioneLazio un impegno serio econcreto per la riformadella Legge sul commer-cio ed azioni vere per la tu-tela della ricchezzaeconomica e di serviziorappresentata dalle pic-cole e medie imprese delnostro territorio”.

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L2

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PRIMO PIANO

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“Area Democratica sceglie a viso apertoMarco Mattei. Negli anni tutti noi chegravitiamo a vario titolo intorno a questaAssociazione, abbiamo avuto occasionee opportunità di conoscere l’ex sindacodi Albano Laziale e negli anni la cono-scenza si è trasformata in stima e ri-spetto. Innanzitutto per l’uomo, semprecapace di ascoltare, sempre pronto a in-coraggiare, sempre attento a non trala-sciare il grido d’aiuto; poi perl’amministratore che in dieci anni ha di-mostrato di saper realizzare il buon go-verno di una Città, con fatti concreti edecisioni importanti, quindi per il poli-tico che mai, sottolineiamo mai, è statocoinvolto in scandali e inchieste. Neidue anni e mezzo in Regione, inoltre,come assessore all’Ambiente, non ab-biamo potuto che apprezzare le sue dotidi attento mediatore, soprattutto nell’af-frontare, tempestivamente, problemigravi (lasciati in eredità dal centrosini-stra) come quello dell’arsenico nell’ac-qua. Tutto questo accompagnato da unagrande dose di onestà: morale, cultu-rale e politica. Area Democratica èpronta a sostenere la candidatura diMarco Mattei. Lo farà con lealtà e deter-minazione, certa che insieme a essatanti cittadini di Roma e della provinciasapranno scegliere e riporre la fiducia inuna persona seria, competente, appas-sionata, impegnata: una persona per-bene”.Con queste parole nel numero di AreaLiberal Democratica del 2 novembrescorso, nell’articolo di apertura, il nostrodirettore Enrica Cammarano, lanciava ilsostegno all’ipotesi di candidatura diMarco Mattei. A distanza di più di duemesi, dopo la tormentata vicenda delladata delle elezioni nel Lazio (che si ter-ranno il 24 febbraio prossimo in unaunica tornata per la Regione e per il Par-lamento) l’argomento della candidaturadi Marco Mattei torna di attualità eprende corpo. In molti, amici ed avver-sari, si chiedono quale sarà la sceltadell’ex assessore regionale: Regione oParlamento? Riteniamo irrilevante, allostato attuale, fornire indicazioni o peg-gio ancora esercitare pressioni su Mat-tei affinché decida il da farsi. Matteiandrà a rappresentare Roma e provin-cia laddove sarà necessario e laddovela sua professionalità sarà più utile peril territorio. Non nascondiamo che le ca-

ratteristiche dell’uomo rispondono aprecisi canoni (indicati da tutti i partitiin campo) quali l’esperienza ammini-strativa, l’età, le doti di correttezza mo-rale e l’onestà. Marco Mattei,parafrasando una celebre frase, “è unuomo prestato alla politica” e, svol-gendo la professione di medico, non habisogno della politica per vivere. La suascelta per la politica è dettata dalla pas-sione civile, dalla responsabilità, dal-l’esigenza di indicare una strada allefuture generazioni. Ma anche dal desi-derio di proteggere i soggetti più deboli,dagli anziani ai disabili, alle nuove po-vertà: i disoccupati, le famiglie in diffi-coltà. Poco importa se Mattei sceglieràdi candidarsi alla Camera o alla Re-gione. Sappiamo che il suo impegno ela sua passione civile non mancherannoin entrambi i casi. C’è bisogno di uominiche sappiano assumersi la responsabi-lità della guida di questo Paese, a tutti ilivelli. In ogni caso, riteniamo che lunedì21 gennaio, nell’assemblea convocataal Teatro Alba Radians di Albano, che ra-dunerà gli amici e i simpatizzanti, MarcoMattei chiarirà definitivamente le suescelte.

AREA LIBERAL DEMOCRATICA

Registrazione del Tribunale di Velletri n. 29/09 del 10 dicembre 2009

Proprietario ed editore: Associazione Area Democratica

• Direzione, redazione e amministrazione:

Via Settimio Severo 20, 00041 Albano Laziale (Roma)

• Direttore responsabile: Enrica Cammarano

• Grafica: Luana Pentino

• Stampato presso la tipografia: Europrint Sud srl

Ferentino (FR)

E-mail: [email protected]

Elezioni 2013:

Area Democratica

sostiene

Marco Mattei

(segue dalla prima pagina)

al governo dell’Isola è solo la conse-guenza del caos generalizzato. Tutto ciò, come conseguenza finale, haprodotto un Presidente senza maggio-ranza preparando la Sicilia all’ingover-nabilità. L’esempio siciliano è stato persettimane il paradigma di ciò che sa-rebbe avvenuto in Italia a fine legisla-tura. Nelle stesse settimane una partedell’Italia si appassionava via via al de-stino del giovane Sindaco di Firenze.Pagine e pagine di giornali sulle prima-rie del PD e sulle possibilità che avevail “rottamatore” di ridare la speranza aidelusi anche del centrodestra. Tutto ciòha tolto la scena al fustigatore dei co-stumi per antonomasia e cioè a BeppeGrillo. Per un periodo è sembrato chechi volesse esprimere una protesta, chivolesse reclamare una speranza diascolto per i bisogni dei cittadiniavesse un proprio “Campione” a cui ri-volgersi, Matteo Renzi. È accaduto l’im-pensabile, è accaduto che, aprescindere dalla proposta politica, aprescindere dal linguaggio usato, aprescindere dal partito di apparte-nenza, Renzi potesse rappresentare lapolitica e anche l’antipolitica amma-liando elettori storici di Berlusconi e diGrillo insieme ma anche di Fini, Casinie Di Pietro. Ma, ahimè, non è riuscitoad ammaliare gli elettori storici di Ber-sani e Vendola che, fedeli alla mili-tanza, hanno scelto il Segretario,relegando il Sindaco di Firenze all’obliodei vinti. Malgrado la sconfitta MatteoRenzi ha avuto il merito di far decollareil Partito Democratico nei sondaggispingendo in basso l’algido Alfano e ilsuo PDL e appannando fortementel’ascesa di Beppe Grillo. Fin qui è solonarrazione dei fatti con un briciolo dianalisi politica sugli accadimenti sus-seguitisi dal caso Fiorito alla RegioneLazio alle Primarie del PD, ma a quelpunto l’ineluttabilità della vittoria delduo Bersani-Vendola era fuori discus-sione. Poi all’improvviso, come un tem-porale estivo, ha bussato di nuovo alleporte della politica colui che era datoper dimenticato, sepolto dai de profun-dis dei suoi dirigenti del PDL e scom-parso dalle citazioni dell’interocentrosinistra. Si è rifatto vivo SilvioBerlusconi. Si è rifatto vivo a modo suo.Ha portato il PDL ad astenersi su unprovvedimento del Governo e ha ga-rantito il voto sulla legge di stabilità, ul-timo atto di un governo dei Tecnici cheha fatto più male che bene all’Italia edagli italiani. Da quel momento è scop-piato il finimondo. Monti si è offeso esi è dimesso portando l’Italia al votoanticipato (di 30 giorni sulla data pre-vista….sic). Il centrosinistra ha gridatoallo scandalo. Il centro ha strepitatocome fossero stati offesi i Padri Costi-tuenti e non un governo di tecnici chesi era abusivamente appropriato deidestini del paese. Chi ha continuatoper la propria strada è stato BeppeGrillo visto che, in realtà, non era acca-duto nulla se non che le elezioni veni-vano anticipate di trenta giorni e lefirme necessarie a presentare le listevenivano dimezzate. Ma nei palazzi delpotere sembrava ci fosse stato il terre-moto. Forse era saltato un accordoche avrebbe potuto portare Monti alQuirinale e Bersani a Palazzo Chigi?Forse in questo accordo era previstaper Casini una “meritata” Presidenzadel Senato? E il PDL? Beh, il PDL all’epoca era pieno di Montiani convintiche avevano portato il Segretario Al-fano ad accondiscendere al grandeprogetto SalvaItalia. Ma si sa, spessoin politica si fanno i conti senza l’ostee l’oste in questo caso ha fatto saltareil banco. Berlusconi, l’oste per antono-masia, ha prima proposto a Monti di

guidare il fronte dei moderati con PDL,UDC, FLI, Italia Futura, etc. con un oc-chio anche alla Lega. Questa propostaha ricevuto un risposta sprezzante daparte del Professore (ma il Professorenon era Prodi? Mah!!!!) e dei partiti dicontorno. Allora Berlusconi ha dichia-rato che, in mancanza della volontà diMonti di guidare il fronte moderato,avrebbe ripreso in mano la bandieradel PDL, cercando di chiudere una coa-lizione che riportasse il dibattito suicontenuti anche a costo di non esserelui il Premier designato. Cosi è stato ecosì si è chiuso l’accordo con la Lega.Ma finalmente ad ogni suo interventotelevisivo e radiofonico si è ripreso aparlare di eccesso di tassazione, diIMU, di snellimento delle procedure bu-rocratiche che strozzano cittadini e im-prese, di rilancio della produzione edell’occupazione. Insomma è tornatala politica ad impadronirsi del dibattito.Nel frattempo Monti ha tirato fuori lasua Agenda, poi ha tirato fuori il suopartito, poi ha detto che togliere l’IMUsulla prima casa sarebbe catastrofico,poi si è accordato con Casini, Fini eMontezemolo mettendogli di fronte isuoi campioni, Andrea Riccardi e il ta-gliatore di teste Enrico Bondi. Poi è ini-ziato l’agone politico e allora lo stessoMonti si è dovuto piegare alle sue re-gole. Ha ormai iniziato a dichiarare chese vincerà abbasserà le tasse. Infine èarrivata la serata Santoro durante laquale il Cavaliere ha snocciolato i puntidel suo programma incentrato sulla ri-duzione della tassazione, il rilanciodell’occupazione attraverso il sostegnoalle imprese e il contrasto ad un’Eu-ropa a trazione tedesca. La presenzada Santoro ha visto un Berlusconi asuo agio nel rintuzzare ogni mistifica-zione operata dagli ospiti in studio, inun “uno contro tutti” che lo ha vistoprevalere per dialettica e contenuti.Anche di fronte alle solite volgarità diTravaglio è rimasto impassibile, salvopoi leggere una relazione su quantedenunce per diffamazione a mezzostampa avevano colpito il giornalista. Ea quel punto sono saltati i nervi a San-toro dimostrando agli italiani quanta fa-ziosità ha sempre messo nelle suetrasmissioni. Insomma, al di là deglischieramenti, il ritorno in campo diBerlusconi ha restituito vitalità e con-tenuti alla sfida elettorale, ha final-mente riportato la politica al centrodella scena. Ora è importante cercaredi comprendere che l’astensione nonpaga, l’antipolitica non porta da nes-suna parte. È importante comprendereche, al di là del partito in cui si crede,andare a votare è l’unico modo per evi-tare il degrado del nostro Paese. Certoqualcuno obietterà che il nostro di-scorso è di parte, e non lo nascon-diamo, ma votare è l’unico modo serioper provare a cambiare le cose. I mo-derati delusi sono la maggioranza dicoloro che fino a pochi giorni fa dichia-ravano di voler disertare le urne. Eb-bene per i moderati, purtroppo o perfortuna, esiste una sola scelta credi-bile, ed è quella di restituire fiducia aun Uomo, criticabile quanto si vuole nelsuo privato, che parla il linguaggio dellagente e non quello dei burocrati di Bru-xelles o dei partiti ottocenteschi. Resti-tuire fiducia a Berlusconi e al PDL,dopo gli attacchi della sparuta truppadei Montiani interni, significa aver com-preso che ancora oggi, a 76 anni ri-mane l’unico leader credibile delcentrodestra e dei moderati. Significa infine permettere ad unaclasse dirigente, che fino ad oggi nonha avuto il tempo e la capacità di sosti-tuirlo, di crescere e di proporsi in primapersona per il Governo del Paese.

Marco Mattei

Una PersonaPerbene

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L’approccio laico, concreto e lontano dalleideologie che Mattei ha da sempre rivendicatonell’affrontare le grandi questioni ambientali

è stato adottato anche negli interventi messi incampo per la conservazione delle coste laziali.A fronte di una erosione che mette a rischio l’inte-grità degli arenili, e di conseguenza l’indotto eco-nomico collegato al turismo balneare, l’Assessoratodi Mattei ha dato il via libera a interventi specifici,per oltre 25 milioni di euro, diretti a ricostituire gliarenili attraverso innovative tecniche di ripasci-mento. Interessati principalmente i Comuni diAnzio, Nettuno, Latina, Formia, Fondi, Minturno, Ter-racina, Pomezia, Ladispoli e Ostia.

Il 25 aprile del 2010 Marco Mattei en-trava nella Giunta Polverini come as-sessore all’ambiente e allo sviluppo

sostenibile della Regione Lazio. Cosaè cambiato da allora nella gestione del-l’ambiente? E quali sono stati i provve-dimenti e le linee guida adottati? Tanti,tutti importanti, alcuni fondamentali.Sicuramente, volendo tracciare un bi-lancio, potremmo parlare di due anni emezzo vissuti in prima linea fra emer-genze ambientali e nuova progettualitàper il territorio.La designazione dell’ex sindaco di Al-bano all’assessorato di Via del Tinto-retto rappresentò per molti unasorpresa. Il suo nome non figurava in-fatti nelle liste che circolavano nelle re-dazioni dei giornali già all’indomanidella vittoria di Renata Polverini ma lasua attività amministrativa era, invece,conosciuta e apprezzata dai cittadini diAlbano che lo avevano scelto nel 2000,in un territorio governato per decennida maggioranze di centrosinistra, e nel2005 lo avevano premiato con la ricon-ferma a primo cittadino.Fin dal suo insediamento in RegioneMattei si è confrontato con diverseemergenze che, se non fossero stateaffrontate in maniera incisiva e tempe-stiva, avrebbero potuto provocare seridanni all’ambiente e alle persone. A partire da quella del dissesto idro-geologico delle isole pontine che nel-l’estate del 2010 provocò crolli di roccenelle spiagge di Ponza e una ragazzamorta a Ventotene. La risposta fu im-mediata: l’assessore all’ambiente pro-

mosse e firmò un accordo diprogramma con il Ministero dell’Am-biente che prevedeva lo stanziamentodi 120 milioni di euro, da distribuire frai Comuni del Lazio, per fare fronte in ma-niera organica al dissesto idrogeologicoe alle esondazioni.L’approccio laico, concreto e lontanodalle ideologie che Mattei ha da semprerivendicato nell’affrontare le grandi que-stioni ambientali è stato adottato anchenegli interventi messi in campo per laconservazione delle coste laziali. Afronte di una erosione che mette a ri-schio l’integrità degli arenili e di conse-guenza l’indotto economico collegato alturismo balneare l’Assessorato di Mat-tei ha dato il via libera a interventi spe-cifici, per oltre 25 milioni di euro, direttia ricostituire gli arenili attraverso inno-vative tecniche di ripascimento chehanno interessato principalmente i Co-muni di Anzio, Nettuno, Latina, Formia,Fondi, Minturno, Terracina, Pomezia,Ladispoli e Ostia. È stato inoltre avviato il Piano di rientro

per la Balneabilità che consentirà, entroil 2015, alle acque del litorale laziale dipresentare ovunque i requisiti necessariper il riconoscimento della balneabilità.Senza dimenticare gli interventi di boni-fica e depurazione delle acque, grazieai quali sono stati guadagnati oltre 2Km di costa; il 93% dei siti monitorati èstato definito eccellente in termini dibalneabilità. Infine l’assessore Matteiha firmato la lista delle acque di balnea-zione e i rispettivi punti di monitoraggio,elementi indispensabili per il controllodella qualità e la conseguente valuta-zione delle acque di balneazione non-ché per garantire la protezione e ilmiglioramento ambientale Per quanto, invece, riguarda la Qualitàdell’aria sono stati erogati 15 milioni dieuro per la salvaguardia ambientaleconnessa al miglioramento della qualitàdell’aria e delle emissioni di materialeparticolato nell’atmosfera dei centri ur-bani. È stato, poi, insediato un Tavolo diconcertazione con gli autotrasportatoriromani per arrivare a una soluzione con-

divisa e definitiva che consenta di appli-care il Piano per la qualità dell’ariasenza danneggiare gli operatori del set-tore pubblico e privato e per sostenereil Trasposto pubblico di linea (Tpl).Un’attenzione particolare è stata riser-vata, nei due anni e mezzo, ai parchi re-gionali e alle aree protette, con unaumento dei fondi destinati alle attivitàdei singoli parchi, con la partenza di unprogetto europeo per la tutela dell’orsobruno sul territorio regionale, con la pro-mozione del progetto Agorà, un sistemaintegrato di percorsi turistico-culturalinei parchi laziali, con l’acquisto da partedella Regione Lazio delle aree di mag-gior pregio della Selva di Paliano diven-tata Monumento Naturale. Si tratta di57,68 ettari, pari al 15% dell’intera areanaturale, che comprende l’ex Parco Uc-celli e l’area dei laghetti. È stato, inoltre,impegnato il 99% dei fondi europeimessi a disposizione del Lazio per la va-lorizzazione delle aree protette con i fi-nanziamenti del P.O.R. (PianoOperativo Regionale) e del FESR (Fondo

Museo Diocesano di Albano, il restaurodel Santuario della SS. Trinità di Valle-pietra, il completamento del Museo delMedioevo ebraico di Fondi, la realizza-zione di un punto informativo a SantaFelicita e la sistemazione di Valle Ma-donna del Canneto a Settefrati, in pro-vincia di Frosinone, la riqualificazionedel Santuario della Mentorella a Capra-nica Prenestina, la ristrutturazione di unostello a Subiaco, la realizzazione distrutture sportive per il lago del Parco diBracciano e per il fiume Liris a Sora, iltutto per una cifra complessiva di circa37 milioni di euro.Sostanzioso, e sostanziale, poi, l’impe-gno per garantire ai cittadini una più ef-ficace prevenzione dei terremoti. Sono,infatti, stati istituiti gli abachi regionali,uno strumento all’avanguardia per mi-surare la pericolosità dell’impatto tellu-rico sul territorio. Gli abachi forniscono una mappatura eprovvedono anche a fornire il conteni-mento dei danni che ne potrebbero de-rivare. Costituiscono, infatti, un

Europeo di Sviluppo Regionale).I nove interventi finanziati sono stati di-retti a incrementare il turismo sosteni-bile e hanno riguardato il restauro e lavalorizzazione della Cattedrale e del

Per quanto riguarda la Qualità dell’aria sono stati erogati 15 milioni di euro per la salvaguardia

ambientale connessa al miglioramento della qualità dell’aria e delle emissioni di materiale particolato

nell’atmosfera dei centri urbani

Trentamesi a difesa dell’ambiente

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Per promuovere uno sviluppo economicorealmente sostenibile e nel rispetto del-l’ambiente Mattei ha tenuto a portare

avanti il progetto Life+ More&More (more reu-sing and more recycling) che sperimenta e in-troduce metodologie innovative per la gestione,il riutilizzo e la rigenerazione dei prodotti discarto, tanto da meritarsi, nel mese di ottobre2011, il riconoscimento di “Progetto del mese”dal Ministero dell’Ambiente.

pericolosità sismica raggiunge livelli chepossono mettere a rischio vite umane ecausare seri danni ambientali ed econo-mici al territorio. Fra questi figurano glistudi di microzonazione sismica che co-stituiscono un valido strumento per lapianificazione urbanistica, territoriale edell’emergenza.L’assessorato guidato da Mattei ha inol-tre stabilito nuove regole, basate sulprincipio della gestione partecipata, peri siti Natura 2000 del Lazio, ricevendoapprezzamenti dalle principali Organiz-zazioni e dagli Ordini professionali coin-volti nel campo agricolo e forestale. Loscopo è conciliare le esigenze di tutelaambientale con quelle del mondo ru-rale, eliminando divieti penalizzanti oobblighi forestali non contemplati nellanormativa comunitaria e nazionale. La DGR prevede anche un sistema dimisure contrattuali che rappresentanoun mezzo fondamentale per arrivarealla gestione partecipata dei siti, ge-stione partecipata richiesta dalla Diret-tiva e mai attuata fino ad ora in Italia.

importante vademecum operativo peril loro impiego come strumento di cal-colo.Gli studi preventivi in campo sismicopermettono di identificare aree in cui la

scendenti dalla normativa comunitariae statale e non pienamente coerenticon le finalità di conservazione parteci-pata. Celebrata anche la Giornata Regionaledelle Foreste, con quattro parolechiave: consapevolezza, conservazione,sostenibilità e sviluppo.Quattro punti fermi che indicano e met-tono in evidenza quattro diversi atteg-giamenti la cui interazione può portarea risultati concreti in termini di prote-zione delle nostre foreste. La superficie forestale del Lazio am-monta, è bene ricordarlo, a circa606.000 ettari, fra proprietà privata epubblica, con circa 12.000 ettari di pro-prietà del demanio regionale.Sul fronte della semplificazione burocra-tica e della facilitazione dell’accesso deicittadini alla pubblica amministrazione,particolarmente sentito dall’assessoreMattei, si è provveduto a rendere piùtempestiva la procedura di Valutazionedi Impatto Ambientale, necessaria perla realizzazione di nuovi progetti sul ter-

getto ha come obiettivo la riduzionedella produzione dei rifiuti, intervenendosulla capacità di riutilizzo e di riciclo lo-calmente disponibile. L’idea progettuale, sviluppata attraversoquattro macro ambiti (mappatura delterritorio, ampliamento del potenziale,ridefinizione della raccolta dei rifiuti,messa a regime del sistema), ha portatoalla creazione di un data base con1589 attori del territorio, Enti Locali eaziende, interessati al progetto; ha per-messo, inoltre, il coinvolgimento di 88aziende nei due specifici ambiti territo-riali; ha consentito anche l’individua-zione di 39 filiere produttive, delle quali8 sviluppate nel dettaglio. Sono state poi attivate 9 tavole rotondedi filiera per la definizione delle azionidestinate a facilitare il riuso e il riciclodelle seguenti categorie di rifiuto: inertiriciclati, scarti della produzione vitivini-cola, scarti della produzione olivoleica,pneumatici fuori uso, plastica, carta,scarti della lavorazione del legno, vetro. È stato creato un apposito sito internet

ad aver promosso un corso di questotipo con lo scopo di formare professio-nalità utili allo sviluppo della green eco-nomy che nei prossimi anni avrà unpeso sempre maggiore nella nostra eco-nomia. Come dimenticare, poi, l’Europa,che ha elogiato le attività messe incampo dall’assessorato regionale al-l’ambiente guidato da Marco Mattei perpromuovere la bioedilizia e l’efficienzaenergetica degli edifici sul proprio terri-torio attraverso il progetto ProSTO (acro-nimo di programme solar thermalobbligations), cofinanziato dalla Com-missione Europea con la partecipazionedi municipalità tedesche, spagnole eportoghesi. Insomma, se volessimo in-dividuare un comune denominatore nel-l’insieme dei provvedimenti messi incampo dall’assessore Mattei in questidodici mesi potremmo senz’altro par-lare di un nuovo approccio alla gestionedelle politiche ambientali basato sullapromozione di un ambientalismo delleopportunità e dello sviluppo economicodel territorio.

La Rete Natura 2000, lo strumento prin-cipale della politica dell’Unione Europeaper la conservazione della biodiversità,interessa circa un quarto del territoriodel Lazio ed è costituita da una rete eco-logica che ha lo scopo di garantire ilmantenimento a lungo termine degli ha-bitat naturali e delle specie di flora efauna minacciati o rari.L’esigenza di apportare modifiche allaprecedente normativa regionale su que-sta materia è derivata dal fatto, in pas-sato, erano stati stabiliti divieti eregolamentazioni non direttamente di-

ritorio, arrivando ad un aumento del nu-mero dei pareri rilasciati dagli uffici re-gionali; si è attivato il Sistema

Informativo Demanio Marittimo cherende disponibili on line le banche datidello stato d’uso del demanio marit-timo. Per promuovere uno sviluppo econo-mico realmente sostenibile e nel ri-spetto dell’ambiente Mattei ha tenuto aportare avanti il progetto Life+More&More (more reusing and more re-cycling) che sperimenta e introducemetodologie innovative per la gestione,il riutilizzo e la rigenerazione dei prodottidi scarto, tanto da meritarsi, nel mesedi ottobre 2011, il riconoscimento di“Progetto del Mese” dal Ministero del-l’Ambiente. Attraverso la creazione di fi-liere e distretti eco-industriali, applicatein due specifici ambiti territoriali (Ca-stelli Romani e Provincia di Rieti), il pro-

di progetto nell’ambito del quale è statasviluppata una borsa on-line che havisto la registrazione formale di 46

aziende interessate. A Bruxelles si è te-nuta la conferenza conclusiva del pro-getto con la partecipazione di 300stakeholders tra Enti locali, aziende, As-sociazioni di categoria. Marco Mattei ha promosso anche unaserie di corsi regionali di formazione perprofessioni legate allo sviluppo sosteni-bile, come il corso pratico per installatoridi impianti fotovoltaici, per la certifica-zione dell’efficienza energetica degliedifici, di addetto alla domotica per in-stallatori di impianti e il master in Svi-luppo di impresa Sistemi, territorio,tecnologie, economia cultura, senza tra-lasciare il primo corso per certificatoreforestale. Vale la pena di sottolineare che il Lazioè in assoluto la prima Regione italiana

Per quanto riguarda la Qualità dell’aria sono stati erogati 15 milioni di euro per la salvaguardia

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nell’atmosfera dei centri urbani

Trentamesi a difesa dell’ambiente

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TERRITORIO

Quartieri dimenti-cati, strade di serieA e strade di serie

B: cosa succede ad Al-bano? Le feste sono ap-pena terminate,luminose e scintillantiper alcuni, buie e silen-ziose per altri. Mentre le due vie princi-pali della cittadina sono,infatti, state addobbateper l’occasione, quelledella zona di Villa Ferra-ioli sono state lasciatedall’Amministrazione Co-munale nella loro con-sueta “solitudine”,creando un evidentedanno ai commerciantiche lì vi lavorano e ai cit-tadini che vi risiedono. A tal proposito il consi-gliere comunale del Pdl,Marco Mattei, ha presen-tato in questi giorni un’in-terrogazione al sindaco,Nicola Marini. “Visto il difficilissimo pe-riodo che i commerciantiad Albano stanno vi-vendo a livello sia econo-

mico che sociale, viste lenumerose sollecitazioniricevute dal sottoscritto,in particolare dagli eser-centi di Villa Ferraioli, ri-spetto alla mancanzapressoché totale degliaddobbi natalizi in talearea, atteso che perquanti sforzi abbianofatto per rendere piace-voli i loro negozi con ad-dobbi natalizi situatiall’ingresso di ogni sin-gola attività commer-ciale, il loro intento, cosìmi dicono, è stato vanifi-cato dall’ assenza nelquartiere di iniziative na-talizie di carattere gene-rale, constatata altresìl’assoluta distrazioneche l’AmministrazioneComunale ha avuto neiloro riguardi, si chiede ilmotivo per il quale nes-

sun fiocco, nessun fe-stone, nessuna lumina-ria, nessun colore sianostati previsti per l’area diVilla Ferraioli che po-tesse richiamare le festi-vità natalizie” scriveMattei nell’interroga-zione.L’ex primo cittadino di Al-bano chiede, inoltre, “perquale motivo i commer-cianti del quartiere sianostati così penalizzati ri-spetto ai loro colleghi chehanno i locali ubicati inCorso Matteotti, Via DeGasperi, Via Cavour, etc,dove si è, invece, notatauna grande attenzioneagli addobbi in genere. Si chiede inoltre se l’ap-plicazione dell’IMU almassimo dell’ aliquotanon abbia fatto meritarelo stesso trattamento ri-

servato alle vie sopra ci-tate”.“In queste ultime festi-vità natalizie – aggiungenel testo Marco Mattei -è sembrato che Villa Fer-raioli non facesse parteintegrante del territoriodi Albano, e che la “peri-feria” del centro storiconon meritasse l’atten-zione dovuta”.“Avendo, inoltre, saputoche molte attività com-merciali hanno cessato

l’esercizio, non riu-scendo a resistere, ne-anche per le festivitàNatalizie, periodo noto-riamente proficuo per ilcommercio, rammen-tando che il commerciorappresenta il motoredella nostra città da unpunto di vista econo-mico/sociale per la suacapacità di contribuirecon tasse e imposte albilancio comunale oltreche per la forza lavoro

occupata, chiedo - con-clude il consigliere -cosa intende fare l’Am-ministrazione da Lei gui-data per sopperire allemanchevolezze passatee per rilanciare le attivitàcommerciali su tutto ilterritorio comunale e inparticolare a Villa Ferra-ioli già sufficientementepenalizzata”. Ora si at-tendono risposte, pun-tuali ed efficaci.

Mattei interroga il sindaco

su Villa Ferraioli

albano. addobbi natalizi a senso unico

albano. servizi sociali (s)montati

Non hanno avuto nemmenoil coraggio di convocareun'assemblea con i dipen-

denti per comunicare "la novità".Lo hanno fatto in perfetto stile so-vietico, con un sms.Così trenta lavoratori della Alba-longa con un originale, quantoinedito, sistema di comunicazionehanno appreso che dal 2 gennaioscorso sarebbero stati contattatidalla cooperativa Il Girotondo per"la modifica del rapporto di lavoroe degli orari". È quanto rende notola Cgil che, in una nota indirizzataalla stessa Albalonga e al Comunedi Albano, esprime forte preoccu-pazione per la sorte dei lavoratorie per gli assistiti del distretto sociosanitario e punta il dito sulla"mancanza di informazione versogli utenti, gli operatori e le OO.SSanche in relazione alla stipula delcontratto, sul prezzo e sulle ore af-fidate".Secondo la CGIL "questa scelta(ndr: affidamento alla Coopera-tiva) che sarà legittima sul pianomeramente amministrativo, sta

provocando serissimi danni,anche perché non è stata né con-divisa né preparata". “Ovviamente– si legge ancora nel documento-ci si vanta di aver istituito Con-sulte, Osservatori e quant'altro,poi all'atto pratico ci si dimenticadegli operatori che operano ognigiorno su un'utenza fragile, allaquale ogni cambiamento può di-venire traumatico."Alla faccia della trasparenza edella tutela delle persone più de-boli. I Comuni del distretto, tutti distretta osservanza di centrosini-stra, predicano bene e razzolanomale. Nei confronti degli operatori (chefine faranno i trenta lavoratori allascadenza dell'appalto?) ma anchee soprattutto nei confronti di chiha più bisogno.È la solita politica della sinistra,

che non si preoccupa neppure di"concordare" con le sigle sindacali(lo facessero almeno con quellepiù vicine a loro) il futuro dei lavo-ratori ma che, in perfetto stileMonti ( sicuramente loro prossimoalleato al governo del Paese), ta-glia con la scure i servizi sociali es-senziali. La verità, moltoprobabilmente, risiede nel fattoche la giunta comunale di Albanoguidata da Nicola Marini, intendesciogliere, il più presto possibile,le società partecipate (Albalongae Albafor) mandando a casa cen-tinaia di lavoratori.Magari per portare l'avanzo di am-ministrazione (l'utile di gestione)da uno a due milioni di euro. Bravi i nostri amministratori. Riceveranno il plauso del profes-sor Monti e, forse, si conquiste-ranno un posto nella "squadra".

di Giovambattista Cascella

Coordinatore

di AD dei Castelli Romani

subiaco Grazie a aD

riapre la cartiera

Area Democraticaamplia il suo se-guito e raccoglie il

sostegno di un foltogruppo di cittadini del-l’area sublacense, chenei giorni scorsi hannoorganizzato una serataalla presenza del fonda-tore dell’Associazione,nonché Presidente,Marco Mattei.Oltre naturalmente agliauguri per il nuovo annodegli associati, la parte-cipazione di Mattei hasuggellato un’impor-tante novità per tutto ilterritorio limitrofo.Si tratta di una ripresadella progettazione indu-striale capace di garan-tire una nuova spintamotivazionale e di me-rito circa i benefici dalpunto di vista occupazio-nale di un’area spessodescritta, con una noncorretta aggettivazione,

depressa.Infatti dopo anni di chiu-sura che ne hanno vistoil progressivo deteriora-mento, finalmente lacartiera di Subiaco, gra-zie all’acquisto da partedi un soggetto privato,tornerà attiva e funzio-nante; il progetto haavuto l’avallo e il soste-gno fin da subito dell’al-lora Assessoreall’Ambiente della Re-gione Lazio, Marco Mat-tei, il quale si èpersonalmente impe-gnato per una positivasoluzione della vicendanella totale convinzionedel raggiungimentodell’obiettivo prefissatodel rilancio del territorio.È chiaro che l’azioneamministrativa di frontea queste importanti no-vità non potrà che conti-nuare affiancandoiniziative determinantiper l’ampliamento e ilpotenziamento del tes-suto gestionale socio-politico.

di Francesco Gennari

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La conferenza dei sindaci deiComuni che sversano i propririfiuti nella discarica di Ronci-

gliano, ha deciso di appellarsi alleistituzioni centrali europee per op-porsi alla costruzione del nuovoinceneritore che dovrebbe acco-gliere anche le tonnellate di im-mondizia “tal quale” prodotte daicittadini della Capitale.Il primo passo sarà il ricorso allaCommissione Europea al qualeseguirà subito quello alla Cortedei Diritti dell'Uomo. Contestual-mente verrà richiesta alla RegioneLazio, in qualità di unico Entecompetente, la caratterizzazioneidrogeologica sia dell'area circo-stante la discarica che dell'internodella discarica stessa. Questa pro-cedura, mai effettuata prima, con-sentirà di conoscere lo stato dellefalde acquifere della zona e deiterreni limitrofi.Dopo lungaggini varie e posizionimai del tutto chiarite riguardo iltema dello smaltimento dei rifiuti

prodotti nei Comuni castellani, iPrimi Cittadini sembrano essersidecisi ad intraprendere azioniconcrete contro quello che, senzatimore di smentite, possiamo de-finire come un sopruso perpetratodal Comune di Roma Capitale edalla Regione Lazio ai danni deiComuni della Provincia.È impensabile, infatti che l'unicasoluzione che si sia ritenuta ac-cettabile e condivisibile per risol-vere l'ennesima “emergenzarifiuti” che si profila all'orizzontedella città di Roma sia stataquella di dirottare l'immondizia aldi fuori del Comune che li producee accollarne l'incenerimento aiComuni confinanti tramite la co-struzione di un impianto ex-novoe dedicato. Come reagireste se ilvostro vicino di casa iniziasse adepositare la sua spazzatura nel-l'ingresso della vostra abitazionecon la scusa che non ha saputotrovare un posto adatto all'internodella sua proprietà? Ecco: la situa-zione che viene a configurarsi èesattamente questa. La colpadelle incapacità politiche, dellapaura di perdere consensi e del-l'inadeguatezza nello gestire i dis-

sensi che hanno dimostrato Co-mune di Roma e Regione Lazio,non può e non deve essere scon-tata dai cittadini dei Castelli Ro-mani. Il tema dello smaltimentodei rifiuti è complesso ed estre-mamente importante e deve es-sere gestito con la massimacollaborazione tra i soggetti coin-volti, cercando di tutelare gli inte-ressi di tutti affinché la soluzionetrovata possa essere vantaggiosaper i cittadini di ogni territorio. La politica dell'imposizione ini-ziata dall'allora Presidente dellaRegione Lazio Marrazzo, soste-nuta dal Sindaco di Roma nonpuò che trovare opposizione tra iSindaci dei territori, come infattifece l'allora Sindaco di AlbanoMarco Mattei. Se le varie opposizioni di alloranon avessero strumentalizzato lasua proposta di concordare unagestione più efficiente dei rifiutitra i Comuni dell'area, facendolain malafede passare come un'ac-cettazione delle imposizioni diRoma – cosa mai più lontana dalvero – forse oggi non ci trove-remmo a dover combattere unapartita così dura.

TERRITORIO

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I Castelli non possonoessere la pattumiera

di roma

Il nostro giornale è natocon un obiettivo chiaro:quello di rimettere al

centro della discussione,politica e non, il valoredei temi concreti, il benecomune e l’interessedelle persone. Per farequesto abbiamo chiestola collaborazione dei let-tori, dei cittadini, degliesponenti politici e deirappresentanti delle ca-tegorie sociali.Abbiamo una mail per ri-cevere segnalazioni, con-sigli e suggerimenti, euna rubrica destinataalle lettere al direttore.Non abbiamo mai nécensurato né oscuratochi si è rivolto a noi,anche quando gli spuntiche ci offriva erano criticio polemici. Per questoleggiamo con stuporeuna lettera di precisa-zione in merito a un no-stro articolo sullasituazione dell’Albafor,indirizzata e pubblicatada Albano Team, a pa-gina cinque del numerodi dicembre 2012/gen-naio 2013. Così recitanole prime righe: “Aria dinuove elezioni e qualchepifferaio ha iniziato il so-

lito battage fatto di pro-messe, chiacchiere ebugie. Ma a tutto c’è unlimite. Sull’Albafor, vo-lendo sintetizzare, po-tremmo dire: ilcentrodestra di Albanoha riempito la società diamici e parenti, poi ilcentro destra della Re-gione ha tagliato i finan-ziamenti, rischiando (chiil centrodestra? ) la chiu-sura della società conconseguenze drammati-che per tutti i dipendentie il servizio offerto. Per ri-spondere più nel detta-glio all’articolo apparsosul periodico di “Area De-mocratica” di seguito for-niamo alcuneprecisazioni. Firmato ilcentro sinistra di Al-bano”. La lettera prosegue conuna serie di affermazioniche in realtà non sonoprecisazioni a quanto danoi scritto, ma semplice-mente dati propagandi-stici che mirano astravolgere la cronistoriadei fatti che hanno por-tato la società ad affron-tare difficili problemi.L’articolo da noi pubbli-cato è, infatti, frutto

dell’analisi incontroverti-bile di documenti (come ibilanci) e atti, queglistessi documenti chenell’ultimo consiglio co-munale il consigliere delPdl, Marco Mattei, haportato in aula senza es-sere smentito da alcuno. Non ci interessa contro-battere punto per puntoa tutte le inesattezze chela lettera volutamentecontiene; ci interessa, in-vece, da queste pagineribadire la nostra dispo-nibilità al dialogo e alconfronto, un confrontoche però non affronte-remo mai con le stru-

mentalizzazioni a cuiquesto centro sinistra ciha abituato. In questocaso leggiamo rivendica-zioni talmente assurde epretestuose da trasfor-marsi in affermazioni ri-dicole. Noi vogliamocontinuare a sostenerela società a viso aperto,come sempre nel pas-sato. L’Albafor ha anchebisogno del sostegnodella politica per conti-nuare la sua missione,un sostegno serio, co-struttivo e reale. Ma que-sto, forse, il centrosinistra di Albano ancoranon l’ha compreso.

Ancora una volta parto da qui, dalla miacittà, dai miei concittadini. Ancora unavolta apro la mia campagna elettorale al

Teatro Alba Radians. Albano è il mio punto di ar-rivo e il mio punto di partenza. Perché qui ho ini-ziato e da qui vorrei proseguire. Con il sostegnodi quei cittadini che per due volte mi hannoscelto come sindaco, con quello dei miei amici esostenitori. Ma anche con quella forza e quell’en-tusiasmo che solo il vostro calore riesce a tra-smettermi. Nella mia vita di amministratore,prima in Comune, poi in Provincia e in Regione,non ho mai dimenticato il mio territorio, la suastoria, le sue potenzialità. Ho cercato di contri-buire, laddove il mio ruolo me lo consentiva, allavalorizzazione del nostro immenso patrimonio eal miglioramento della qualità della vita dei citta-dini di Albano e più in generale di quelli dei Ca-stelli Romani. Un legame forte e indissolubileche, ancora una volta, mi spinge a ripartire daqui per un viaggio che si presenta impegnativo efaticoso ma che insieme a voi, ne sono certo, riu-scirò ad affrontare con il giusto spirito. Perchéalla fine se un risultato ci sarà non sarà solo mio,ma anche vostro che avete creduto in me. 21gennaio 2013, Alba Radians, ore 18: con voi, travoi, ancora una volta, con l’orgoglio di sempre.

Marco Mattei

di Andrea GirvasiAD di Genzano

Un Team travagliatoancora

una volta

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