brochure festa democratica 2011

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Partito Democratico Circolo Magliano Sabina DEMOCRATICA 2011 28 LUGLIO - 7 AGOSTO Senti che bel vento Brochure Informativa Succede a Magliano Magliano Democratica Mag lian o De De mo mo cr cr at at ic a www.maglianodemocratica.blogspot.com OSPEDALE: ECCO COSA RIMANE ASSESSORI & INTERESSI BILANCIO FOTOCOPIA MA QUALE TRASPARENZA? ACQUA ALL’ ARSENICO

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Page 1: brochure festa democratica 2011

Partito DemocraticoCircolo Magliano Sabina

DEMOCRATICA201128 LUGLIO - 7 AGOSTO

Senti che bel vento

Brochure Informativa Succede a Magliano

Magliano DemocraticaMaggliannoooo DeDeDeDemomomomocrcrcrcratatataticica

www.maglianodemocratica.blogspot.com

OSPEDALE: ECCO COSA RIMANE

ASSESSORI & INTERESSI

BILANCIO FOTOCOPIA

MA QUALE TRASPARENZA?

ACQUA ALL’ ARSENICO

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Raccontare è già un passo

avanti nel fare.

Raccontare come stanno le

cose vuol dire non subirle.

ROBERTO SAVIANO

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Inutile girarci intorno: dal 1 aprile 2011 il

Marzio Marini per come lo conoscevamo

non esiste più.Chiusi i reparti, tolti i posti letto per acuti, ma

sopratutto via il

pronto soccorso,

nodo cruciale della

battaglia che va avanti

ormai dal 30 settembre

scorso.

Al suo posto un

primo intervento,

struttura atta a fronteg-

giare e stabilizzare,

temporaneamente, le

emergenze fino alla loro

attribuzione al Pronto

Soccorso dell'Ospedale

di riferimento ed in grado di fornire risposte a

situazioni di minore criticità e bassa complessità, a

prescindere dalla figura medica presente, siano essi

medici di base o medici ospedalieri. Viene meno

dunque l'osservazione breve (al di sotto delle 24

ore) e il ricovero che fino ad oggi invece era garan-

tito dalla presenza del pronto soccorso appunto.

Questo in soldoni quanto accaduto, per i tanti, forse

troppi, maglianesi che di tutta questa storia hanno

vissuto sul “sentito dire”. E’ stato con tutta proba-

bilità questo il punto debole della battaglia di

Magliano: mentre a Civita Castellana e negli altri

comuni già dall’estate 2010 si era sul piede di

guerra, a Magliano è stato tutto sottovalutato

complice una cattiva informazione e una serie di

dicerie continue create ad hoc da chi forse aveva

interessi politici da dover tutelare.

Si è vissuti sulla speranza di promesse ed incontri

che di volta in volta venivano rimandati e che fino

ad oggi non hanno prodotto proprio nulla.

Nel frattempo le

abbiamo viste e

vissute di tutti i

colori: dalle manife-

stazioni a Roma e a

Rieti (per i pochi

presenti) a quelle più

eclatanti come sulla

Flaminia, da un referendum secessionista che ha

spaventato proprio tutti (amministrazione compre-

sa) meno che la Polverini, a scioperi della fame

flash mob e battaglie sindacali, grazie anche alla

presenza e al lavoro del Comitato Cittadino.

Troppo poco forse, ma invece se si guarda al

momento storico in cui viviamo potremmo dire che

questo è già stato moltissimo per una popolazio-

ne che ha perso un pò del proprio orgoglio

proprio nel momento in cui veniva privata di un

diritto costituzionale come quello alla salute.

Avremmo dovuto fare nostre le parole del sindaco

di Collevecchio Carlo Grappa “Dobbiamo riuscire

a capire che quando chiude una scuola o un ospe-

dale in un piccolo paese come il nostro è come se il

paese stesso chiudesse, siamo alla morte civile

della comunità”.

Debolezze proprio come quelle di questa

amministrazione, travolta dal problema e

allo stesso tempo imbarazzante nelle scelte strate-

giche; abbiamo già citato il referendum che in quel

momento ci isolò dal resto della provincia in una

battaglia che doveva essere comune, ma non

possiamo non far riferimento ad alcune “cattive

compagnie”, ad alcuni referenti vicini alla

causa maglianese, e sostenitori della Polveri-

ni al di fuori delle nostre mura.

Il sindaco conta sulle promesse, ma la riconversione va avanti

Ecco cosa rimaneEcco cosa rimaneIl decreto “ammazza ospedale” del centrodestra chiude il Marini

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Come non ricordare gli interventi incoerenti di

Lidia Nobili, o la famosa intervista televisiva di

Antonio Cicchetti (consigliere regionale

PDL) in cui definiva i maglianesi portatori di

una mentalità troppo chiusa, quella dell'ospeda-

luccio sotto casa. “L’amico Antonio” (definito così

dal sindaco Graziani al comizio PDL di Rieti del

23 giugno 2010) è stato uno dei principali refe-

renti di

questa

ammini-

strazione in

questa

battaglia.

Come

avrebbe potuto fare i nostri interessi chi

in regione siede al fianco del responsabile

principale?E mentre tutto ciò avveniva, qualcuno sempre dalla

maggioranza, ha cominciato a giocare al gioco del

“siamo tutti uguali”, additando amministrazioni

passate, di centrosinistra, come i veri ed unici

responsabili della chiusura del Marini.

Si sa che la verità sta sempre nel mezzo, ma a

queste sciocche illazioni del momento si può

rispondere con i fatti.

Alla domanda che cosa ha fatto il PD

locale dal 2007 al marzo 2010 per

l’ospedale, è facile rispondere. Nel settem-

bre 2007 dopo il decreto 25 del Commissario

Marrazzo che ci azzerava riuscimmo, grazie ad

un'incontro tra il Sindaco di allora, il Presidente

della provincia (che questa volta è stato tenuto

fuori dalle trattative) ed i sindacati, a salvare

l'ospedale all'interno di un Polo Unico Integrato

che prevedeva a Magliano 40 posti letto per acuti

e 12 posti letto di riabilitazione oltre al potenzia-

mento della piastra ambulatoriale; abbiamo

spinto con forza affinchè fosse completato il

blocco operatorio; ottenuto ingenti investimenti

per acquistare attrezzature di ultima generazione

(Ecocardiografi, TAC MultiSlice, Radiologia

Digitale).

Insomma abbiamo fatto quello che era nelle nostre

possibilità sia per cercare di salvare l'ospedale sia

per dargli una forte prospettiva futura.

Così come fummo i primi a ravvisare il

pericolo ed esporlo pubblicamente ai

cittadini nel consiglio comunale svoltosi in Piazza

Garibaldi il 28 maggio 2010, in cui affermavamo

come dovessimo cercare di superare questa emer-

genza sviluppando una proposta concreta per

l'ospedale di Magliano, da contrapporre a questi

fatti.

Quella proposta di nuova sanità, matura-

ta anche grazie ai consigli dell’ex assessore regio-

nale alla sanità Augusto Battaglia, è stata avan-

zata dal PD maglianese il 30 giungo

2010, ma è rimasta li, probabilmente inascoltata

da chi ha preferito seguire altre strategie e di chi

ancora oggi si ostina a chiedere il nostro apporto,

invece di fare chiacchiere, non ricordandosi che è

trascorso quasi un anno dall’ultima convocazione

della commissione sanità del nostro comune.

E intanto la Magliano che crede ancora alle

promesse che vengono rivolte dai suoi referenti

politici al sindaco, non si è ancora del tutto accorta

che la riconversione del Marini va avanti. E’ per

questo che abbiamo deciso di darvi un

quadro complessivo dei servizi ad

oggi forniti da quello che vogliamo continuare

a chiamare Ospedale Marzio Marini.

Per noi, e ci auguriamo anche per voi, la battaglia

continuerà.

PRESTAZIONI ATTUALI DEL

MARZIO MARINI

- amb. ORTOPEDIA: merc

- amb. OTORINO: giov e ven (ogni 15 gg)

- amb. OCULISTICA: lun, mar, giov

- amb. UROLOGIA: mar (ogni 15 gg)

- amb. NEUROLOGIA: mar (ogni 15 gg)

- amb. FISIATRIA: mar (ogni 15 gg)

- amb. DERMATOLOGIA: lun

- amb. NEFROLOGIA: merc

- amb. UROFLESSOMETRIA: merc

- amb. MEDICINA LEGALE: amb. chiuso

- amb. CHIRURGICO: mar, giov

- amb. TERAPIA DEL DOLORE: mar, ven

- amb. OSTETRICIA: dal lun al ven

- amb. GINECOLOGICO: lun e ven (ogni 15 gg)

- amb. GASTROENTEROLOGIA: dal lun al ven

- amb. EEG: dal lun al ven

- TAC ambulatoriale

(con mezzo di contrasto): mar, merc

(senza mezzo di contrasto): giov

- RADIOLOGIA h12 ambulatoriale: 6 gg

- ECOGRAFIA h12: 6 gg

- MAMMOGRAFIA h12: 6 gg

- ESAMI CONTRASTOGRAFICI: 1 gg a sett

- LAB. ANALISI: fino alle 15.30 esc. festivi

- DIALISI

- PRIMO INTERVENTO con RADIOL. h12

esc. festivi

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Succede a Magliano: con delibere di giunta num. 10, 22, 30, 52, rispettivamente per i mesi di febbra-

io, marzo, aprile e maggio, la giunta comu-

nale ha votato l’aumento salariale

per parte dei lavoratori socialmente

utili del comune. Dalla lettura degli atti, pubblicati sul sito comunale e quindi accessibili a chiunque, emerge però una strana anomalia: all’interno della lista dei lavora-tori scelti per avere questo tipo di beneficio econo-

mico rientrano tre congiunti (due

mogli e una cognata) di tre assessori

che hanno preso parte alla votazione.

Come tutti gli amministratori sanno, o dovrebbero sapere, sia nelle sedute consiliari che in quelle di

giunta, ci si deve astenere dalla discus-

sione e conseguente votazione laddo-

ve esistano atti legati ad interessi

propri o di propri parenti o dove emerga un chiaro conflitto d’interessi. E’ l’ABC di ogni buon amministratore.Non siamo noi a dirlo, ma la legge, in particolare

l’art. 78 comma 2 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) che recita: “Gli amministratori

di cui all’art. 77, comma 2, devono astenersi dal

prendere parte alla discussione ed alla votazione di

delibere riguardanti interessi propri o di loro

parenti o affini sino al quarto grado”.Il gruppo di minoranza di Rinnovamento Democra-tico, accortosi di questa anomalia, ha subito presen-tato un’interrogazione consiliare per chiedere informazioni e chiarimenti in merito alla vicenda.Tutto questo al solo fine di garantire l’immagine dell’istituzione comunale e dell’imparzialità della

stessa nei confronti di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi.Invece di chiedere scusa per l’errore commesso, il sindaco e tutta la giunta continuano a perpe-

tuare un comportamento a dir poco irrispetto-

so nei confronti dei tanti onesti cittadini

maglianesi. È uno schiaffo al rispetto per il lavoro e alla serietà dei lavoratori socialmente utili di questo paese.

Nascondere anche l’evidenza è di sicuro un comportamento che ci sentiamo di stigmatizzare.

Contravvenendo, come ormai consuetudine di questa amministrazione, a quanto previsto dall’art. 43 comma 3 del TUEL, che specificatamente parla di risposta entro i 30 giorni dalla presentazione dell’interrogazione, solo il 29 di giugno, quindi dopo

un mese e mezzo, in occasione del consiglio comu-nale sul bilancio 2011 il sindaco si è degnato di

rispondere a questa interrogazione, e lo ha fatto

scaricando ogni responsabilità sui Responsabili di

Area che avrebbero indicato all’Ente i lavoratori “più consoni, in base alla loro esperienza gestiona-

le” per l’aumento dell’orario di lavoro, dunque dello stipendio percepito.

Per il sindaco “non si concreta nessun

conflitto personale degli amministratori” perché “l’esistenza di rapporti di coniugio tra

amministratori e LSU è cosa che in una piccola

realtà sociale come il comune di Magliano Sabina

può ben capitare!”. Ma quando capita, ci vien

da rispondere, sarebbe opportuno fare come

fanno in tutte le altre realtà simili alla nostra,

ovvero astenersi!

Ora però il sindaco dovrebbe anche spiegarci come

mai nell’articolo di giornale del 15 maggio

scorso arrivava ad ammettere l’errore per

Assessori & InteressiAssessori & InteressiAumenti di stipendio per i propri parentiPer il sindaco tutto regolare, ma i maglianesi non sono degli sciocchi

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la sua inesperienza amministrativa.

Probabilmente anche in questo caso trattasi di uno dei suoi tanti ripensamenti, come spesso accaduto in questi ultimi mesi, vedi il ritiro del referendum seces-sionista.Allora facciamo un po’ più di chiarezza noi, sempre nel rispetto di chi come noi ama la verità: nella rispo-sta del sindaco si parla di “interessi personali”, diverso da quanto scritto invece sul TUEL, ovvero “interessi

propri”. Questa locuzione usata dal legislatore

riguarda tutti i casi di conflitto di interessi

ricollegabili alla sfera degli interessi personali

dell’assessore coinvolto, ivi compreso quella del

rapporto tra coniugi.

Dunque il passo inevitabile sarebbe stato quello

dell’astensione dalla votazione.

Sarebbe stato opportuno ammettere

pubblicamente l’errore.

Ma lo sappiamo a questa amministrazione

da tremendamente fastidio assumersi

delle responsabilità!Come mai nella delibera n°84 del 27 maggio 2011 gli assessori coinvolti, Di Giamberardino, Ruggeri e Boccoli sono, giustamente, assenti alla votazione per l’integrazione degli LSU? E’ l’errore che dunque viene ammesso come al solito sotto traccia e non pubblicamente davanti ai cittadini, a dimostrazione che avevamo ragione.

Cosa ne dovrebbe essere ora delle, a

nostro avviso, errate delibere prece-

denti? A questo il sindaco non ha risposto. Siamo sicuri che i tanti cittadini maglianesi, che sciocchi non sono, nella massima libertà di pensiero sapranno tirare le loro conclusioni sulla vicenda.

Riteniamo però che alla lunga comportamenti di

questo genere, soprattutto se provenienti dalle istitu-zioni, non possano far altro che incrementare un profondo e insistente atteggiamento di sfiducia verso

la politica e verso i nostri rappresentanti. Forse qual-

che esempio di maggiore moralità sareb-be l’ottimo antidoto contro tutto ciò.

RISPETTO per i LAVORATORI

LO STIPENDIO AI LORO PARENTI ASSESSORI AUMENTANO

PER IL SINDACO

NESSUN CONFLITTO

D’INTERESSI

per la legge non è così !

RISPETTO per i MAGLIANESI

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Il Bilancio di previsione è il documento politico

per eccellenza di ogni amministrazione comuna-

le in quanto le cifre in esso riportate rappresentano

ciò che l' Ente intende realizzare, quali interessi

ritiene opportuno dover difendere o privilegiare e

quali trascurare, se intende crescere o solamente

"tirare a campare".

Nei nostri Bilanci o nei Conti Consuntivi ormai c' è

una fastidiosa costante: non solo non si riesce ad

intravedere una linea politica di fondo, un disegno

strategico per far progredire la nostra comunità, c'

è invece il ricorso ostinato verso i soliti mezzucci

per “tirare a campare”, appunto. I soliti

triti e ritriti programmi. Faremo questo, quello

e quell' altro ancora, ma sempre negli anni che

verranno, poichè sono ormai due anni che la

realizzazione di ogni progetto viene rimandata.

Così l' unica opera pubblica realizzata, questione di

vanto di questa maggioranza, è un’ingombrante

fontana in Piazza Garibaldi (realizzata con i soldi

messi a disposizione da un vecchio progetto della

passata amministrazione).

Si è arrivati anche quest‘anno all' approvazione

del Bilancio previsionale 2011 senza aver per-

messo alcun tipo di confronto e discussione sui

temi cardine di questo documento nè con la

minoranza attraverso le commissioni comunali,

nè tantomeno con i cittadini, sempre all’oscuro

di tutto.

Un bilancio fatto con scarsa capacità e volontà di

programmazione, non evidenziando appieno gli

obiettivi amministrativi e politici che l' attuale

Giunta vuole perseguire e risultando per molti versi

incompleta e lacunosa.

Per esempio per quanto riguarda il piano trienna-

le delle opere pubbliche ci siamo trovati di

nuovo davanti al famoso “libro dei sogni”,

niente altro che l’elenco delle promesse che nel

2010 questa amministrazione non ha mantenu-

to.

Ad avvalorare quanto detto c‘è il consuntivo di

bilancio 2010

approvato qualche

mese fa che per le

spese in conto

capitale segnava un

tristissimo e falli-

mentare meno

85% di opere

realizzate per

Magliano.Sarebbe stato

necessario, allora

come oggi, un

ordine di priorità delle opere da realizzare, dei

piani di fattibilità delle opere, un reale e concreto

piano economico per le risorse finanziare necessa-

rie a coprire i costi. Nulla di tutto questo, solo

un’elenco di belle promesse. Dunque quello che

possiamo leggere ancora oggi è una lista di opere,

alcune delle quali sono li da venti anni (eliporto), e

ad un elenco di richieste di finanziamento che non

sappiamo nemmeno se saranno accolte. Altre,

come l’impianto a biomasse, vengono approvate

senza un preventivo studio di fattibilità. E’ stata

completamente sbagliata la previsione e in una

qualunque azienda che si rispetti chi sbaglia le

previsioni viene cacciato via.

In tutto ciò la minoranza vuole e deve essere

partecipe, per assolvere al compito che i cittadini

le hanno affidato, ma si vede costretta a rima-

nere fuori da quella che è la commissione

preposta, ed è giusto che i cittadini lo sappiano.

I progetti dunque vengono discussi e decisi

senza che se ne sappia nulla.Non si può continuare a giocare sulla pelle dei

Dopo il -85% del 2010 di nuovo le solite promesse, ma Magliano ha bisogno di siluppo

Bilancio fotocopiaBilancio fotocopiaApprovata la previsione 2011 uguale a quella precedente

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maglianesi, occorre invertire la tendenza e dare

rilancio a questo paese sopratutto dopo la chiusu-

ra della prima azienda del territorio:

l‘ospedale.

Non è corretto, a nostro avviso inoltre, arrivare all'

approvazione del principale strumento programma-

tico annuale quando già è trascorso metà dell' anno

e molte delle spese sono già state impegnate o

addirittura liquidate; come crediamo che FAMI-

GLIE, GIOVANI E CULTURA siano le

priorità che un’ amministrazione dovrebbe aver

ben presenti, cosa invece del tutto estranee a questa

attuale maggioranza, come nel caso della perdita

del servizio civile, evento mai accaduto negli

anni passati.

Fin dall’inizio abbiamo denunciato la gestione

fallimentare di questa maggioranza, e nel corso di

questi anni la situazione non è che peggiorata.

A testimonianza di ciò, ci sono le numerose dichia-

razioni di voto espresse nel Consiglio, durante

soprattutto le sedute di Bilancio e quelle per il

Consuntivo, che hanno sempre evidenziato l'

INATTENDIBILITA' DEI DATI ESPOSTI,

soprattutto per i dubbi circa l' effettiva consistenza

ed esigibilità dei RESIDUI ATTIVI.

Perchè,

viste le

numerose

spese per

consulenze

esterne,

nonostante

previsto per

Legge

(D.Lgs

112/2008,

art. 46, C.

3) non

viene

indicato in

alcun documento il limite massimo delle spese per

incarichi di collaborazione?

E' stato redatto da parte dell' Ufficio competente,

visto che non è dato vedere e non è allegato a

questo Bilancio, il piano triennale di contenimento

delle spese previsto dalla legge 244/2007?

Come mai i documenti contabili della Municipaliz-

zata non sono stati allegati al bilancio come previ-

sto nel D.Lgs n. 267/2000 art. 172 comma 1?

Sono queste alcune importanti domande che

emergono leggendo il bilancio 2011, frutto di

un compito meramente burocratico (copiato se non

per intero, nella stragrande maggioranza dal docu-

mento dello scorso anno) che ha badato esclusiva-

mente alla quadratura dei conti.

Insomma siamo sempre ai vecchi metodi:

quello che viene scritto nella previsione, nel

consuntivo viene dichiarato come non realizzato,

nessuno paga per una previsione sbagliata, se

non i cittadini che vengono presi sistematica-

mente in giro con promesse fantasiose (vedi la

piscina in pineta) e che di anno in anno non

godono dello sviluppo del paese, e si arriva

infine a fare un’operazione di copiatura di

quello non realizzato sulla previsione dell’anno

successivo.

Un’amministrazione seria, che vuole e sa miglio-

rarsi, fa tesoro dei suoi errori e apporta dei corretti-

vi laddove necessario; e invece è la solita

giostra rotta che gira e la si fa girare

sempre allo stesso modo, non capendo che invece

bisogna fermarla, ripararla e farla poi ripartire; solo

così, cambiando il metodo, i problemi così come

gli investimenti futuri, vengono trattati in maniera

seria e concreta.

Nessuna lungimiranza, dunque, o scelta

coraggiosa. Così per Magliano, ci dispia-

ce ammetterlo, non ci sarà sviluppo.

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La partecipazione. Un argomento spinoso

che negli ultimi 2 anni ci ha visto protagonisti

purtroppo di una battaglia che non si è ancora

conclusa, quella delle riprese video del con-

siglio comunale.Avevamo infatti proposto a questa amministrazio-

ne di riprendere integralmente e a costo zero le

sedute del consiglio comunale e di fornire inoltre

una copia integrale agli uffici comunali competen-

ti.

La possibilità di dare a tutti i cittadini una libera

informazione dei momenti più importanti della vita

amministrativa accessibile su internet, così come

avviene ormai per tutti i comuni della zona e oltre,

un modo semplice ma concreto che permette di

coniugare gli impegni della vita quotidiana con

l'attenzione per ciò che riguarda il futuro di

Magliano.

Il sindaco Graziani è stato perentorio, a tutto

questo la risposta è stata no.Il primo processo alle intenzioni venne fatto dal

sindaco attraverso mezzo stampa, accusandoci

preventivamente e poco elegantemente di manipo-

lazione dell’informazione. Qualche giorno più tardi

arrivò invece l’ufficialità: nella lettera di risposta

citando il vigente regolamento consiliare (che non

prevede di poter riprendere, ma, aggiungiamo noi

nemmeno lo vieta), vista una sentenza del Tar Veneto

del 2010 il sindaco chiude le porte alle telecamere.

E' lo stesso primo cittadino a contraddirsi quando

cita il parere del Ministero dell'Interno secondo il

quale in assenza di specifiche norme regolamenta-

ri è il presidente del consiglio comunale (cioè lui)

a regolare le riprese audio-video.

Insomma il sindaco ce lo ha negato, ma è

lui stesso a dirlo, poteva anche non farlo.

Ha deciso che i consigli non possono essere ripresi.

E' il trionfo della trasparenza!

Nel frattempo, sempre in termini di partecipazione e

trasparenza, l’importante lavoro svolto dal gruppo

di minoranza di Rinnovamento Democratico e dal

capogruppo Urbanetti sulla proposta di modifica

allo statuto comunale ha permesso un maggiore

coinvolgimento della cittadinanza; proposte come

la pubblicazione dell'albo pretorio e del bilancio

sul sito internet del Comune che permetterà a

chiunque di consultare bandi di concorso e atti

ufficiali, per l'introduzione del Presidente del

Consiglio, figura garante delle regole del consiglio

comunale, per la creazione di spazi per l'attività di

tutti i gruppi consiliari, l'apertura al pubblico

delle sedute della giunta per argomenti di ampia

rilevanza pubblica e l'abbassamento delle soglie

per chiedere un referendum consultivo (da un

terzo ad un quinto della popolazione) o per le

proposte popolari (dal 20 per cento a 10 della

popolazione).

Una conquista del Pd e di Rinnovamento Democrati-

co.

E nel frattempo mentre anche a Cittaducale viene

approvata una mozione per rendere fruibili registra-

zioni audio e video delle sedute del consiglio per la

libera consultazione da parte di tutti i cittadini, a

Magliano sembra che il problema non interessi

nemmeno lontanamente questa amministrazione.

Mai Cittaducale e Magliano sono state così distanti,

perfino culturalmente.

Dal canto nostro continueremo questa battaglia per

tutti i maglianesi a cui prima è stata promessa traspa-

renza e partecipazione, per poi vedersi sistematica-

mente rimangiare tutto.

E’ una battaglia fatta per cercare di riavvicinare il più

possibile il cittadino alla vita amministrativa, per

poter far capire come sia fondamentale conoscere

senza il sentito dire, ed essere così parti integranti di

un nuovo processo di sviluppo.

Ma quale trasparenza?Ma quale trasparenza?Negate le riprese video dei consigli comunaliUno strumento in meno per la partecipazione dei cittadini

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Page 11: brochure festa democratica 2011

Dal 11 aprile 2011 un’ordinanza comunale vieta

l’utilizzo per scopi alimentari dell’acqua del

civico acquedotto. La causa: presenza di valori

elevati, al di sopra di quanto previsto dalla legge (10

microgrammi/litro), di arsenico.

Nonostante dunque l’istallazione del dearsenificatore

(strumento in grado

di abbattere

l’arsenico nell’acqua)

direttamente alla

sorgente Barco di

Fabrica di Roma da

cui Magliano si

rifornisce, costato

350.000 euro, l’emergenza continua.

L’arsenico inorganico è uno degli elementi più

tossici che esistono: può causare irritazione dello

stomaco e degli intestini, produzione ridotta di

globuli rossi e bianchi del sangue e irritazione dei

polmoni, bassa resistenza alle infezioni, disturbi a

cuore e danni al cervello.

Sembra che possa intensificare le probabilità di

sviluppo del cancro, soprattutto il cancro della pelle,

il cancro polmonare, al fegato e il cancro linfatico;

causare sterilità e false gestazioni nelle donne incin-

te, passare la placenta e in alte concentrazioni deter-

minare danni fetali. Per fare un esempio

l’aumento dei tumori nella popolazione che risiede

ai Castelli romani (dove i tumori sono aumentati del

12,86% guarda caso negli ultimi dieci anni) sembra

essere in diretta correlazione con questo problema.

Fino al 31 dicembre 2010, a dearsenificatore ancora

inattivo, le concentrazioni di arsenico nell’acqua

seppur elevate, rientravano nei limiti previsti da un

deroga dell'Unione Europea (limite 20

microgrammi/litro). I maglianesi dunque hanno

bevuto, forse non conoscendo appieno il rischio,

anche nel 2010 e negli anni precedenti acqua ricca

di arsenico regolarizzata dalla legge, ma pur

sempre pericolosa.

Stando a quanto ci è stato riferito il problema sembra

essere legato alla condotta in ferro di 25 km che dalla

sorgente di Fabrica di Roma arriva fino a Magliano,

in cui nel corso degli anni sembra essersi

accumulato arsenico all’interno sotto forma di

scaglie. E’ per questo che l’acqua depurata in

uscita dal dearsenificatore si ricarica nel

tragitto per arrivare a Magliano con valori più

elevati rispetto a quelli dopo il trattamento.

Magliano come al solito rappresenta un caso unico

nel suo genere. Altri comuni del viterbese, in cui le

concetrazioni risultano molto levate, presentano

situazioni simili alla nostra: sorgenti distanti, dearse-

nificatori funzionanti alla sorgente, vecchie condut-

ture di ferro.

Ma in questi comuni il problema del ricarico

non si verifica!!!

Il gruppo di minoranza di Rinnovamento Democrati-

co ha presentato il 19 maggio scorso

un’interrogazione consiliare in cui si

chiedevano delucidazio-

ni all’amministrazione

rispetto al reale funzio-

namento del dearseni-

ficatore dopo la mano-

missione di inizio aprile

da parte di vandali, e i

risultati delle analisi

fin qui condotte.

Dopo aver letto le

risposte rimane

ancora un mistero

capire come mai la prima analisi per

l’arsenico effettuata a Magliano, vista la

situazione, sia avvenuta a 3 mesi di distan-

za dalla messa in funzione del dearsenifi-

Acqua all’arsenicoAcqua all’arsenicoValori di 17 microgrammi nell’acqua comunale

Continua il divieto per uso alimentare, ma per quanto ancora?

Page 12: brochure festa democratica 2011

catore. Per quale motivo, al momento del collaudo

dell’impianto, oltre alle analisi effettuate presso la

sorgente Barco non sono stati fatti controlli anche a

Magliano per capire se fin dall’inizio esisteva questo

problema?

In questa maniera i maglianesi hanno

continuato a bere indisturbati da gennaio

a fine marzo un’acqua contenente valori di

17 microgrammi/litro. Vogliamo ricordare che a

queste concentrazioni non è possibile utilizzare

l'acqua come bevanda o per cucinare per i bambini

di età inferiore a 3 anni e per donne in stato di

gravidanza, per reidratare i cibi liofilizzati o per

sciogliere latte in polvere o altre polveri alimentari.

Un esempio di

chiarezza informa-

tiva e di responsa-

bilità nei confronti

della popolazione

lo troviamo a due

passi da noi.

Il sindaco Angelel-

li di Civita Castel-

lana, interessata

come altri comuni

nel viterbese dal

problema

dell’arsenico, ha

condotto una

campagna infor-

mativa per sensibi-

lizzare la popola-

zione spedendo

insieme alle bollet-

te dell’acqua una

lettera in cui

venivano indicati le

concentrazioni presenti nei diversi distretti del

comune e le limitazioni per tali concentrazioni.

La cosa che ci sorprende dunque, è proprio questa

mancanza di attenzione di questa amministrazione

nei confronti dei problemi legati alla salute del

cittadino, e la scarsa informazione in merito.

Nell’assemblea pubblica del 13 giugno scorso

tenutasi al Teatro Manlio il sindaco di Magliano

afferma testualmente: “il problema riscontrato per

Magliano non c’è per Berardelli e gli Angeli perchè

l’acqua proveniente da Magliano viene diluita con

l’acqua del pozzo di Colle Elmo dove l’arsenico è

nella norma”.

Tra tutte le analisi del 2011 che abbiamo

esaminato e che ci sono state consegnate, non

vi è traccia di analisi effettuate in uscita dal

sarebatoio di Colle Elmo; ve n’è soltanto una

datata 30 aprile 2011 in entrata al serbatoio, quindi

per l’acqua proveniente da Santa Croce, che ha fatto

registrare valori di 17 microgrammi/litro, ma non ve

n’è una in uscita, laddove, dopo diluizione con acqua

non contaminata, dovrebbero presentarsi valori più

bassi, quindi nella norma stando a quanto detto da

Graziani.

Come fa dunque il sindaco ad affermare in

quella assemblea pubblica che il pericolo

per Angeli e Berardelli è praticamente

inesistente?

Dove sono le analisi che lo attestano?

Ci chiediamo, visto il

perdurare ormai da

diversi mesi

dell’emergenza, e visti

i tempi non proprio

brevi entro cui si conta

di risolvere la questio-

ne, se non fosse

giusto chiedere

come cittadini la

riduzione delle

bollette per il

servizio idrico.

Allo stesso tempo è

nostro dovere farci

portavoce delle esigen-

ze dei più deboli, degli

anziani e di tutti quei

cittadini disabili che

non sono in grado di

provvedere autonoma-

mente nel rifornirsi di

acqua potabile, chie-

dendo a questa amministrazione e all’assessorato

competente che venga istituito un servizio di

approvvigionamento idrico.

Sono queste le azioni che crediamo debbano avere ad

oggi la priorità, in attesa che venga chiarita la situa-

zione e che venga finalmente ripristinato il servizio

in tutto il territorio maglianese.