Partito DemocraticoCircolo Magliano Sabina
DEMOCRATICA201128 LUGLIO - 7 AGOSTO
Senti che bel vento
Brochure Informativa Succede a Magliano
Magliano DemocraticaMaggliannoooo DeDeDeDemomomomocrcrcrcratatataticica
www.maglianodemocratica.blogspot.com
OSPEDALE: ECCO COSA RIMANE
ASSESSORI & INTERESSI
BILANCIO FOTOCOPIA
MA QUALE TRASPARENZA?
ACQUA ALL’ ARSENICO
Raccontare è già un passo
avanti nel fare.
Raccontare come stanno le
cose vuol dire non subirle.
ROBERTO SAVIANO
Inutile girarci intorno: dal 1 aprile 2011 il
Marzio Marini per come lo conoscevamo
non esiste più.Chiusi i reparti, tolti i posti letto per acuti, ma
sopratutto via il
pronto soccorso,
nodo cruciale della
battaglia che va avanti
ormai dal 30 settembre
scorso.
Al suo posto un
primo intervento,
struttura atta a fronteg-
giare e stabilizzare,
temporaneamente, le
emergenze fino alla loro
attribuzione al Pronto
Soccorso dell'Ospedale
di riferimento ed in grado di fornire risposte a
situazioni di minore criticità e bassa complessità, a
prescindere dalla figura medica presente, siano essi
medici di base o medici ospedalieri. Viene meno
dunque l'osservazione breve (al di sotto delle 24
ore) e il ricovero che fino ad oggi invece era garan-
tito dalla presenza del pronto soccorso appunto.
Questo in soldoni quanto accaduto, per i tanti, forse
troppi, maglianesi che di tutta questa storia hanno
vissuto sul “sentito dire”. E’ stato con tutta proba-
bilità questo il punto debole della battaglia di
Magliano: mentre a Civita Castellana e negli altri
comuni già dall’estate 2010 si era sul piede di
guerra, a Magliano è stato tutto sottovalutato
complice una cattiva informazione e una serie di
dicerie continue create ad hoc da chi forse aveva
interessi politici da dover tutelare.
Si è vissuti sulla speranza di promesse ed incontri
che di volta in volta venivano rimandati e che fino
ad oggi non hanno prodotto proprio nulla.
Nel frattempo le
abbiamo viste e
vissute di tutti i
colori: dalle manife-
stazioni a Roma e a
Rieti (per i pochi
presenti) a quelle più
eclatanti come sulla
Flaminia, da un referendum secessionista che ha
spaventato proprio tutti (amministrazione compre-
sa) meno che la Polverini, a scioperi della fame
flash mob e battaglie sindacali, grazie anche alla
presenza e al lavoro del Comitato Cittadino.
Troppo poco forse, ma invece se si guarda al
momento storico in cui viviamo potremmo dire che
questo è già stato moltissimo per una popolazio-
ne che ha perso un pò del proprio orgoglio
proprio nel momento in cui veniva privata di un
diritto costituzionale come quello alla salute.
Avremmo dovuto fare nostre le parole del sindaco
di Collevecchio Carlo Grappa “Dobbiamo riuscire
a capire che quando chiude una scuola o un ospe-
dale in un piccolo paese come il nostro è come se il
paese stesso chiudesse, siamo alla morte civile
della comunità”.
Debolezze proprio come quelle di questa
amministrazione, travolta dal problema e
allo stesso tempo imbarazzante nelle scelte strate-
giche; abbiamo già citato il referendum che in quel
momento ci isolò dal resto della provincia in una
battaglia che doveva essere comune, ma non
possiamo non far riferimento ad alcune “cattive
compagnie”, ad alcuni referenti vicini alla
causa maglianese, e sostenitori della Polveri-
ni al di fuori delle nostre mura.
Il sindaco conta sulle promesse, ma la riconversione va avanti
Ecco cosa rimaneEcco cosa rimaneIl decreto “ammazza ospedale” del centrodestra chiude il Marini
Come non ricordare gli interventi incoerenti di
Lidia Nobili, o la famosa intervista televisiva di
Antonio Cicchetti (consigliere regionale
PDL) in cui definiva i maglianesi portatori di
una mentalità troppo chiusa, quella dell'ospeda-
luccio sotto casa. “L’amico Antonio” (definito così
dal sindaco Graziani al comizio PDL di Rieti del
23 giugno 2010) è stato uno dei principali refe-
renti di
questa
ammini-
strazione in
questa
battaglia.
Come
avrebbe potuto fare i nostri interessi chi
in regione siede al fianco del responsabile
principale?E mentre tutto ciò avveniva, qualcuno sempre dalla
maggioranza, ha cominciato a giocare al gioco del
“siamo tutti uguali”, additando amministrazioni
passate, di centrosinistra, come i veri ed unici
responsabili della chiusura del Marini.
Si sa che la verità sta sempre nel mezzo, ma a
queste sciocche illazioni del momento si può
rispondere con i fatti.
Alla domanda che cosa ha fatto il PD
locale dal 2007 al marzo 2010 per
l’ospedale, è facile rispondere. Nel settem-
bre 2007 dopo il decreto 25 del Commissario
Marrazzo che ci azzerava riuscimmo, grazie ad
un'incontro tra il Sindaco di allora, il Presidente
della provincia (che questa volta è stato tenuto
fuori dalle trattative) ed i sindacati, a salvare
l'ospedale all'interno di un Polo Unico Integrato
che prevedeva a Magliano 40 posti letto per acuti
e 12 posti letto di riabilitazione oltre al potenzia-
mento della piastra ambulatoriale; abbiamo
spinto con forza affinchè fosse completato il
blocco operatorio; ottenuto ingenti investimenti
per acquistare attrezzature di ultima generazione
(Ecocardiografi, TAC MultiSlice, Radiologia
Digitale).
Insomma abbiamo fatto quello che era nelle nostre
possibilità sia per cercare di salvare l'ospedale sia
per dargli una forte prospettiva futura.
Così come fummo i primi a ravvisare il
pericolo ed esporlo pubblicamente ai
cittadini nel consiglio comunale svoltosi in Piazza
Garibaldi il 28 maggio 2010, in cui affermavamo
come dovessimo cercare di superare questa emer-
genza sviluppando una proposta concreta per
l'ospedale di Magliano, da contrapporre a questi
fatti.
Quella proposta di nuova sanità, matura-
ta anche grazie ai consigli dell’ex assessore regio-
nale alla sanità Augusto Battaglia, è stata avan-
zata dal PD maglianese il 30 giungo
2010, ma è rimasta li, probabilmente inascoltata
da chi ha preferito seguire altre strategie e di chi
ancora oggi si ostina a chiedere il nostro apporto,
invece di fare chiacchiere, non ricordandosi che è
trascorso quasi un anno dall’ultima convocazione
della commissione sanità del nostro comune.
E intanto la Magliano che crede ancora alle
promesse che vengono rivolte dai suoi referenti
politici al sindaco, non si è ancora del tutto accorta
che la riconversione del Marini va avanti. E’ per
questo che abbiamo deciso di darvi un
quadro complessivo dei servizi ad
oggi forniti da quello che vogliamo continuare
a chiamare Ospedale Marzio Marini.
Per noi, e ci auguriamo anche per voi, la battaglia
continuerà.
PRESTAZIONI ATTUALI DEL
MARZIO MARINI
- amb. ORTOPEDIA: merc
- amb. OTORINO: giov e ven (ogni 15 gg)
- amb. OCULISTICA: lun, mar, giov
- amb. UROLOGIA: mar (ogni 15 gg)
- amb. NEUROLOGIA: mar (ogni 15 gg)
- amb. FISIATRIA: mar (ogni 15 gg)
- amb. DERMATOLOGIA: lun
- amb. NEFROLOGIA: merc
- amb. UROFLESSOMETRIA: merc
- amb. MEDICINA LEGALE: amb. chiuso
- amb. CHIRURGICO: mar, giov
- amb. TERAPIA DEL DOLORE: mar, ven
- amb. OSTETRICIA: dal lun al ven
- amb. GINECOLOGICO: lun e ven (ogni 15 gg)
- amb. GASTROENTEROLOGIA: dal lun al ven
- amb. EEG: dal lun al ven
- TAC ambulatoriale
(con mezzo di contrasto): mar, merc
(senza mezzo di contrasto): giov
- RADIOLOGIA h12 ambulatoriale: 6 gg
- ECOGRAFIA h12: 6 gg
- MAMMOGRAFIA h12: 6 gg
- ESAMI CONTRASTOGRAFICI: 1 gg a sett
- LAB. ANALISI: fino alle 15.30 esc. festivi
- DIALISI
- PRIMO INTERVENTO con RADIOL. h12
esc. festivi
Succede a Magliano: con delibere di giunta num. 10, 22, 30, 52, rispettivamente per i mesi di febbra-
io, marzo, aprile e maggio, la giunta comu-
nale ha votato l’aumento salariale
per parte dei lavoratori socialmente
utili del comune. Dalla lettura degli atti, pubblicati sul sito comunale e quindi accessibili a chiunque, emerge però una strana anomalia: all’interno della lista dei lavora-tori scelti per avere questo tipo di beneficio econo-
mico rientrano tre congiunti (due
mogli e una cognata) di tre assessori
che hanno preso parte alla votazione.
Come tutti gli amministratori sanno, o dovrebbero sapere, sia nelle sedute consiliari che in quelle di
giunta, ci si deve astenere dalla discus-
sione e conseguente votazione laddo-
ve esistano atti legati ad interessi
propri o di propri parenti o dove emerga un chiaro conflitto d’interessi. E’ l’ABC di ogni buon amministratore.Non siamo noi a dirlo, ma la legge, in particolare
l’art. 78 comma 2 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) che recita: “Gli amministratori
di cui all’art. 77, comma 2, devono astenersi dal
prendere parte alla discussione ed alla votazione di
delibere riguardanti interessi propri o di loro
parenti o affini sino al quarto grado”.Il gruppo di minoranza di Rinnovamento Democra-tico, accortosi di questa anomalia, ha subito presen-tato un’interrogazione consiliare per chiedere informazioni e chiarimenti in merito alla vicenda.Tutto questo al solo fine di garantire l’immagine dell’istituzione comunale e dell’imparzialità della
stessa nei confronti di tutti i cittadini e non solo di una parte di essi.Invece di chiedere scusa per l’errore commesso, il sindaco e tutta la giunta continuano a perpe-
tuare un comportamento a dir poco irrispetto-
so nei confronti dei tanti onesti cittadini
maglianesi. È uno schiaffo al rispetto per il lavoro e alla serietà dei lavoratori socialmente utili di questo paese.
Nascondere anche l’evidenza è di sicuro un comportamento che ci sentiamo di stigmatizzare.
Contravvenendo, come ormai consuetudine di questa amministrazione, a quanto previsto dall’art. 43 comma 3 del TUEL, che specificatamente parla di risposta entro i 30 giorni dalla presentazione dell’interrogazione, solo il 29 di giugno, quindi dopo
un mese e mezzo, in occasione del consiglio comu-nale sul bilancio 2011 il sindaco si è degnato di
rispondere a questa interrogazione, e lo ha fatto
scaricando ogni responsabilità sui Responsabili di
Area che avrebbero indicato all’Ente i lavoratori “più consoni, in base alla loro esperienza gestiona-
le” per l’aumento dell’orario di lavoro, dunque dello stipendio percepito.
Per il sindaco “non si concreta nessun
conflitto personale degli amministratori” perché “l’esistenza di rapporti di coniugio tra
amministratori e LSU è cosa che in una piccola
realtà sociale come il comune di Magliano Sabina
può ben capitare!”. Ma quando capita, ci vien
da rispondere, sarebbe opportuno fare come
fanno in tutte le altre realtà simili alla nostra,
ovvero astenersi!
Ora però il sindaco dovrebbe anche spiegarci come
mai nell’articolo di giornale del 15 maggio
scorso arrivava ad ammettere l’errore per
Assessori & InteressiAssessori & InteressiAumenti di stipendio per i propri parentiPer il sindaco tutto regolare, ma i maglianesi non sono degli sciocchi
la sua inesperienza amministrativa.
Probabilmente anche in questo caso trattasi di uno dei suoi tanti ripensamenti, come spesso accaduto in questi ultimi mesi, vedi il ritiro del referendum seces-sionista.Allora facciamo un po’ più di chiarezza noi, sempre nel rispetto di chi come noi ama la verità: nella rispo-sta del sindaco si parla di “interessi personali”, diverso da quanto scritto invece sul TUEL, ovvero “interessi
propri”. Questa locuzione usata dal legislatore
riguarda tutti i casi di conflitto di interessi
ricollegabili alla sfera degli interessi personali
dell’assessore coinvolto, ivi compreso quella del
rapporto tra coniugi.
Dunque il passo inevitabile sarebbe stato quello
dell’astensione dalla votazione.
Sarebbe stato opportuno ammettere
pubblicamente l’errore.
Ma lo sappiamo a questa amministrazione
da tremendamente fastidio assumersi
delle responsabilità!Come mai nella delibera n°84 del 27 maggio 2011 gli assessori coinvolti, Di Giamberardino, Ruggeri e Boccoli sono, giustamente, assenti alla votazione per l’integrazione degli LSU? E’ l’errore che dunque viene ammesso come al solito sotto traccia e non pubblicamente davanti ai cittadini, a dimostrazione che avevamo ragione.
Cosa ne dovrebbe essere ora delle, a
nostro avviso, errate delibere prece-
denti? A questo il sindaco non ha risposto. Siamo sicuri che i tanti cittadini maglianesi, che sciocchi non sono, nella massima libertà di pensiero sapranno tirare le loro conclusioni sulla vicenda.
Riteniamo però che alla lunga comportamenti di
questo genere, soprattutto se provenienti dalle istitu-zioni, non possano far altro che incrementare un profondo e insistente atteggiamento di sfiducia verso
la politica e verso i nostri rappresentanti. Forse qual-
che esempio di maggiore moralità sareb-be l’ottimo antidoto contro tutto ciò.
RISPETTO per i LAVORATORI
LO STIPENDIO AI LORO PARENTI ASSESSORI AUMENTANO
PER IL SINDACO
NESSUN CONFLITTO
D’INTERESSI
per la legge non è così !
RISPETTO per i MAGLIANESI
Il Bilancio di previsione è il documento politico
per eccellenza di ogni amministrazione comuna-
le in quanto le cifre in esso riportate rappresentano
ciò che l' Ente intende realizzare, quali interessi
ritiene opportuno dover difendere o privilegiare e
quali trascurare, se intende crescere o solamente
"tirare a campare".
Nei nostri Bilanci o nei Conti Consuntivi ormai c' è
una fastidiosa costante: non solo non si riesce ad
intravedere una linea politica di fondo, un disegno
strategico per far progredire la nostra comunità, c'
è invece il ricorso ostinato verso i soliti mezzucci
per “tirare a campare”, appunto. I soliti
triti e ritriti programmi. Faremo questo, quello
e quell' altro ancora, ma sempre negli anni che
verranno, poichè sono ormai due anni che la
realizzazione di ogni progetto viene rimandata.
Così l' unica opera pubblica realizzata, questione di
vanto di questa maggioranza, è un’ingombrante
fontana in Piazza Garibaldi (realizzata con i soldi
messi a disposizione da un vecchio progetto della
passata amministrazione).
Si è arrivati anche quest‘anno all' approvazione
del Bilancio previsionale 2011 senza aver per-
messo alcun tipo di confronto e discussione sui
temi cardine di questo documento nè con la
minoranza attraverso le commissioni comunali,
nè tantomeno con i cittadini, sempre all’oscuro
di tutto.
Un bilancio fatto con scarsa capacità e volontà di
programmazione, non evidenziando appieno gli
obiettivi amministrativi e politici che l' attuale
Giunta vuole perseguire e risultando per molti versi
incompleta e lacunosa.
Per esempio per quanto riguarda il piano trienna-
le delle opere pubbliche ci siamo trovati di
nuovo davanti al famoso “libro dei sogni”,
niente altro che l’elenco delle promesse che nel
2010 questa amministrazione non ha mantenu-
to.
Ad avvalorare quanto detto c‘è il consuntivo di
bilancio 2010
approvato qualche
mese fa che per le
spese in conto
capitale segnava un
tristissimo e falli-
mentare meno
85% di opere
realizzate per
Magliano.Sarebbe stato
necessario, allora
come oggi, un
ordine di priorità delle opere da realizzare, dei
piani di fattibilità delle opere, un reale e concreto
piano economico per le risorse finanziare necessa-
rie a coprire i costi. Nulla di tutto questo, solo
un’elenco di belle promesse. Dunque quello che
possiamo leggere ancora oggi è una lista di opere,
alcune delle quali sono li da venti anni (eliporto), e
ad un elenco di richieste di finanziamento che non
sappiamo nemmeno se saranno accolte. Altre,
come l’impianto a biomasse, vengono approvate
senza un preventivo studio di fattibilità. E’ stata
completamente sbagliata la previsione e in una
qualunque azienda che si rispetti chi sbaglia le
previsioni viene cacciato via.
In tutto ciò la minoranza vuole e deve essere
partecipe, per assolvere al compito che i cittadini
le hanno affidato, ma si vede costretta a rima-
nere fuori da quella che è la commissione
preposta, ed è giusto che i cittadini lo sappiano.
I progetti dunque vengono discussi e decisi
senza che se ne sappia nulla.Non si può continuare a giocare sulla pelle dei
Dopo il -85% del 2010 di nuovo le solite promesse, ma Magliano ha bisogno di siluppo
Bilancio fotocopiaBilancio fotocopiaApprovata la previsione 2011 uguale a quella precedente
maglianesi, occorre invertire la tendenza e dare
rilancio a questo paese sopratutto dopo la chiusu-
ra della prima azienda del territorio:
l‘ospedale.
Non è corretto, a nostro avviso inoltre, arrivare all'
approvazione del principale strumento programma-
tico annuale quando già è trascorso metà dell' anno
e molte delle spese sono già state impegnate o
addirittura liquidate; come crediamo che FAMI-
GLIE, GIOVANI E CULTURA siano le
priorità che un’ amministrazione dovrebbe aver
ben presenti, cosa invece del tutto estranee a questa
attuale maggioranza, come nel caso della perdita
del servizio civile, evento mai accaduto negli
anni passati.
Fin dall’inizio abbiamo denunciato la gestione
fallimentare di questa maggioranza, e nel corso di
questi anni la situazione non è che peggiorata.
A testimonianza di ciò, ci sono le numerose dichia-
razioni di voto espresse nel Consiglio, durante
soprattutto le sedute di Bilancio e quelle per il
Consuntivo, che hanno sempre evidenziato l'
INATTENDIBILITA' DEI DATI ESPOSTI,
soprattutto per i dubbi circa l' effettiva consistenza
ed esigibilità dei RESIDUI ATTIVI.
Perchè,
viste le
numerose
spese per
consulenze
esterne,
nonostante
previsto per
Legge
(D.Lgs
112/2008,
art. 46, C.
3) non
viene
indicato in
alcun documento il limite massimo delle spese per
incarichi di collaborazione?
E' stato redatto da parte dell' Ufficio competente,
visto che non è dato vedere e non è allegato a
questo Bilancio, il piano triennale di contenimento
delle spese previsto dalla legge 244/2007?
Come mai i documenti contabili della Municipaliz-
zata non sono stati allegati al bilancio come previ-
sto nel D.Lgs n. 267/2000 art. 172 comma 1?
Sono queste alcune importanti domande che
emergono leggendo il bilancio 2011, frutto di
un compito meramente burocratico (copiato se non
per intero, nella stragrande maggioranza dal docu-
mento dello scorso anno) che ha badato esclusiva-
mente alla quadratura dei conti.
Insomma siamo sempre ai vecchi metodi:
quello che viene scritto nella previsione, nel
consuntivo viene dichiarato come non realizzato,
nessuno paga per una previsione sbagliata, se
non i cittadini che vengono presi sistematica-
mente in giro con promesse fantasiose (vedi la
piscina in pineta) e che di anno in anno non
godono dello sviluppo del paese, e si arriva
infine a fare un’operazione di copiatura di
quello non realizzato sulla previsione dell’anno
successivo.
Un’amministrazione seria, che vuole e sa miglio-
rarsi, fa tesoro dei suoi errori e apporta dei corretti-
vi laddove necessario; e invece è la solita
giostra rotta che gira e la si fa girare
sempre allo stesso modo, non capendo che invece
bisogna fermarla, ripararla e farla poi ripartire; solo
così, cambiando il metodo, i problemi così come
gli investimenti futuri, vengono trattati in maniera
seria e concreta.
Nessuna lungimiranza, dunque, o scelta
coraggiosa. Così per Magliano, ci dispia-
ce ammetterlo, non ci sarà sviluppo.
La partecipazione. Un argomento spinoso
che negli ultimi 2 anni ci ha visto protagonisti
purtroppo di una battaglia che non si è ancora
conclusa, quella delle riprese video del con-
siglio comunale.Avevamo infatti proposto a questa amministrazio-
ne di riprendere integralmente e a costo zero le
sedute del consiglio comunale e di fornire inoltre
una copia integrale agli uffici comunali competen-
ti.
La possibilità di dare a tutti i cittadini una libera
informazione dei momenti più importanti della vita
amministrativa accessibile su internet, così come
avviene ormai per tutti i comuni della zona e oltre,
un modo semplice ma concreto che permette di
coniugare gli impegni della vita quotidiana con
l'attenzione per ciò che riguarda il futuro di
Magliano.
Il sindaco Graziani è stato perentorio, a tutto
questo la risposta è stata no.Il primo processo alle intenzioni venne fatto dal
sindaco attraverso mezzo stampa, accusandoci
preventivamente e poco elegantemente di manipo-
lazione dell’informazione. Qualche giorno più tardi
arrivò invece l’ufficialità: nella lettera di risposta
citando il vigente regolamento consiliare (che non
prevede di poter riprendere, ma, aggiungiamo noi
nemmeno lo vieta), vista una sentenza del Tar Veneto
del 2010 il sindaco chiude le porte alle telecamere.
E' lo stesso primo cittadino a contraddirsi quando
cita il parere del Ministero dell'Interno secondo il
quale in assenza di specifiche norme regolamenta-
ri è il presidente del consiglio comunale (cioè lui)
a regolare le riprese audio-video.
Insomma il sindaco ce lo ha negato, ma è
lui stesso a dirlo, poteva anche non farlo.
Ha deciso che i consigli non possono essere ripresi.
E' il trionfo della trasparenza!
Nel frattempo, sempre in termini di partecipazione e
trasparenza, l’importante lavoro svolto dal gruppo
di minoranza di Rinnovamento Democratico e dal
capogruppo Urbanetti sulla proposta di modifica
allo statuto comunale ha permesso un maggiore
coinvolgimento della cittadinanza; proposte come
la pubblicazione dell'albo pretorio e del bilancio
sul sito internet del Comune che permetterà a
chiunque di consultare bandi di concorso e atti
ufficiali, per l'introduzione del Presidente del
Consiglio, figura garante delle regole del consiglio
comunale, per la creazione di spazi per l'attività di
tutti i gruppi consiliari, l'apertura al pubblico
delle sedute della giunta per argomenti di ampia
rilevanza pubblica e l'abbassamento delle soglie
per chiedere un referendum consultivo (da un
terzo ad un quinto della popolazione) o per le
proposte popolari (dal 20 per cento a 10 della
popolazione).
Una conquista del Pd e di Rinnovamento Democrati-
co.
E nel frattempo mentre anche a Cittaducale viene
approvata una mozione per rendere fruibili registra-
zioni audio e video delle sedute del consiglio per la
libera consultazione da parte di tutti i cittadini, a
Magliano sembra che il problema non interessi
nemmeno lontanamente questa amministrazione.
Mai Cittaducale e Magliano sono state così distanti,
perfino culturalmente.
Dal canto nostro continueremo questa battaglia per
tutti i maglianesi a cui prima è stata promessa traspa-
renza e partecipazione, per poi vedersi sistematica-
mente rimangiare tutto.
E’ una battaglia fatta per cercare di riavvicinare il più
possibile il cittadino alla vita amministrativa, per
poter far capire come sia fondamentale conoscere
senza il sentito dire, ed essere così parti integranti di
un nuovo processo di sviluppo.
Ma quale trasparenza?Ma quale trasparenza?Negate le riprese video dei consigli comunaliUno strumento in meno per la partecipazione dei cittadini
Dal 11 aprile 2011 un’ordinanza comunale vieta
l’utilizzo per scopi alimentari dell’acqua del
civico acquedotto. La causa: presenza di valori
elevati, al di sopra di quanto previsto dalla legge (10
microgrammi/litro), di arsenico.
Nonostante dunque l’istallazione del dearsenificatore
(strumento in grado
di abbattere
l’arsenico nell’acqua)
direttamente alla
sorgente Barco di
Fabrica di Roma da
cui Magliano si
rifornisce, costato
350.000 euro, l’emergenza continua.
L’arsenico inorganico è uno degli elementi più
tossici che esistono: può causare irritazione dello
stomaco e degli intestini, produzione ridotta di
globuli rossi e bianchi del sangue e irritazione dei
polmoni, bassa resistenza alle infezioni, disturbi a
cuore e danni al cervello.
Sembra che possa intensificare le probabilità di
sviluppo del cancro, soprattutto il cancro della pelle,
il cancro polmonare, al fegato e il cancro linfatico;
causare sterilità e false gestazioni nelle donne incin-
te, passare la placenta e in alte concentrazioni deter-
minare danni fetali. Per fare un esempio
l’aumento dei tumori nella popolazione che risiede
ai Castelli romani (dove i tumori sono aumentati del
12,86% guarda caso negli ultimi dieci anni) sembra
essere in diretta correlazione con questo problema.
Fino al 31 dicembre 2010, a dearsenificatore ancora
inattivo, le concentrazioni di arsenico nell’acqua
seppur elevate, rientravano nei limiti previsti da un
deroga dell'Unione Europea (limite 20
microgrammi/litro). I maglianesi dunque hanno
bevuto, forse non conoscendo appieno il rischio,
anche nel 2010 e negli anni precedenti acqua ricca
di arsenico regolarizzata dalla legge, ma pur
sempre pericolosa.
Stando a quanto ci è stato riferito il problema sembra
essere legato alla condotta in ferro di 25 km che dalla
sorgente di Fabrica di Roma arriva fino a Magliano,
in cui nel corso degli anni sembra essersi
accumulato arsenico all’interno sotto forma di
scaglie. E’ per questo che l’acqua depurata in
uscita dal dearsenificatore si ricarica nel
tragitto per arrivare a Magliano con valori più
elevati rispetto a quelli dopo il trattamento.
Magliano come al solito rappresenta un caso unico
nel suo genere. Altri comuni del viterbese, in cui le
concetrazioni risultano molto levate, presentano
situazioni simili alla nostra: sorgenti distanti, dearse-
nificatori funzionanti alla sorgente, vecchie condut-
ture di ferro.
Ma in questi comuni il problema del ricarico
non si verifica!!!
Il gruppo di minoranza di Rinnovamento Democrati-
co ha presentato il 19 maggio scorso
un’interrogazione consiliare in cui si
chiedevano delucidazio-
ni all’amministrazione
rispetto al reale funzio-
namento del dearseni-
ficatore dopo la mano-
missione di inizio aprile
da parte di vandali, e i
risultati delle analisi
fin qui condotte.
Dopo aver letto le
risposte rimane
ancora un mistero
capire come mai la prima analisi per
l’arsenico effettuata a Magliano, vista la
situazione, sia avvenuta a 3 mesi di distan-
za dalla messa in funzione del dearsenifi-
Acqua all’arsenicoAcqua all’arsenicoValori di 17 microgrammi nell’acqua comunale
Continua il divieto per uso alimentare, ma per quanto ancora?
catore. Per quale motivo, al momento del collaudo
dell’impianto, oltre alle analisi effettuate presso la
sorgente Barco non sono stati fatti controlli anche a
Magliano per capire se fin dall’inizio esisteva questo
problema?
In questa maniera i maglianesi hanno
continuato a bere indisturbati da gennaio
a fine marzo un’acqua contenente valori di
17 microgrammi/litro. Vogliamo ricordare che a
queste concentrazioni non è possibile utilizzare
l'acqua come bevanda o per cucinare per i bambini
di età inferiore a 3 anni e per donne in stato di
gravidanza, per reidratare i cibi liofilizzati o per
sciogliere latte in polvere o altre polveri alimentari.
Un esempio di
chiarezza informa-
tiva e di responsa-
bilità nei confronti
della popolazione
lo troviamo a due
passi da noi.
Il sindaco Angelel-
li di Civita Castel-
lana, interessata
come altri comuni
nel viterbese dal
problema
dell’arsenico, ha
condotto una
campagna infor-
mativa per sensibi-
lizzare la popola-
zione spedendo
insieme alle bollet-
te dell’acqua una
lettera in cui
venivano indicati le
concentrazioni presenti nei diversi distretti del
comune e le limitazioni per tali concentrazioni.
La cosa che ci sorprende dunque, è proprio questa
mancanza di attenzione di questa amministrazione
nei confronti dei problemi legati alla salute del
cittadino, e la scarsa informazione in merito.
Nell’assemblea pubblica del 13 giugno scorso
tenutasi al Teatro Manlio il sindaco di Magliano
afferma testualmente: “il problema riscontrato per
Magliano non c’è per Berardelli e gli Angeli perchè
l’acqua proveniente da Magliano viene diluita con
l’acqua del pozzo di Colle Elmo dove l’arsenico è
nella norma”.
Tra tutte le analisi del 2011 che abbiamo
esaminato e che ci sono state consegnate, non
vi è traccia di analisi effettuate in uscita dal
sarebatoio di Colle Elmo; ve n’è soltanto una
datata 30 aprile 2011 in entrata al serbatoio, quindi
per l’acqua proveniente da Santa Croce, che ha fatto
registrare valori di 17 microgrammi/litro, ma non ve
n’è una in uscita, laddove, dopo diluizione con acqua
non contaminata, dovrebbero presentarsi valori più
bassi, quindi nella norma stando a quanto detto da
Graziani.
Come fa dunque il sindaco ad affermare in
quella assemblea pubblica che il pericolo
per Angeli e Berardelli è praticamente
inesistente?
Dove sono le analisi che lo attestano?
Ci chiediamo, visto il
perdurare ormai da
diversi mesi
dell’emergenza, e visti
i tempi non proprio
brevi entro cui si conta
di risolvere la questio-
ne, se non fosse
giusto chiedere
come cittadini la
riduzione delle
bollette per il
servizio idrico.
Allo stesso tempo è
nostro dovere farci
portavoce delle esigen-
ze dei più deboli, degli
anziani e di tutti quei
cittadini disabili che
non sono in grado di
provvedere autonoma-
mente nel rifornirsi di
acqua potabile, chie-
dendo a questa amministrazione e all’assessorato
competente che venga istituito un servizio di
approvvigionamento idrico.
Sono queste le azioni che crediamo debbano avere ad
oggi la priorità, in attesa che venga chiarita la situa-
zione e che venga finalmente ripristinato il servizio
in tutto il territorio maglianese.
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