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STOP al falso made in Italy COLDIRETTI IN PIAZZA per il futuro delle nostre imprese Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara Marzo Aprile 2012 2 L’ARATRO MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLTIVATORI DIRETTI DI FERRARA

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periodico di coldiretti Ferrara

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STOP al falso made in ItalyCOLDIRETTI IN PIAZZAper il futuro delle nostre imprese

Stampa ORIGRAF Ferrara - Via Sgarbata, 170/172 - Tel. 0532 712991 - Reg. Trib. Ferrara n. 21 del 21/03/1951Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - DL. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1. DCB Ferrara

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2L’Aratro

Stampa: Origraf s.rl.Via Sgarbata, 170/172

San Bartolomeo in Bosco (FE)Edito da Coldiretti Ferrara

Direttore: Luigi ZepponiDirettore Responsabile: Riccardo CasottiComitato di Redazione: Marco Baldon,

Alessandro Ballarini, Riccardo Casotti, Ida Dalla Libera, Alessandra Mariotti, Beatrice

Tagliaferri, Valeriano Tagliati.

Realizzazione Editoriale:Impresa Verde FerraraVia Bologna, 67 - Ferrara

Redazione: Via Bologna 637Chiesuol del Fosso (Ferrara)

Tel. 0532.979.711 Fax 0532978.458email: [email protected]

Registro al Tribunale di Ferrara al numero21 del 21/3/1951 - Iscritto al R.N.S.

Pubblicato a FerraraQuesto numero è stato chiuso in

redazione il 30/03/2012Abbonamento annuale per i soci

Euro 3,50

Numero 2 - Marzo - Aprile 2012

Sommario

Scottati dal distretto.Mauro Tonello pag. 3

Innovazione nei servizi, più opportunità per i soci. Luigi Zepponi pag. 5

Giovani impresa Ferrara, viaggio in Sicilia.Marco Baldon pag. 6

Quando le aziende ferraresi fanno scuola. pag. 7

L'agricoltura ferrarese, prospettive per il futuro. pag. 8

Dimezzare l'I.M.U. Coldiretti scrive ai sindaci. pag. 9

Vittoria Coldiretti, lo stato esce da Simest.Riccardo Casotti pag. 10

I.M.U., il tavolo fi scale corregge il tiro. pag. 12

Telefonia, con Agritel il vantaggio è in rete. pag. 13

Clima: una primavera già di siccità, piogge di-mezzate. pag. 14

Lumache, i mille volti di una produzione d'elite. pag. 14

Premio fedeltà al lavoro ed al progresso econo-mico. pag. 15

Formazione datori di lavoro con compiti di re-sponsabilità. pag. 16

Documento di valutazione rischi.Marco Baldon pag. 16

Scadenze e opportunità per le imprese. Alessandra Mariotti pag. 17

Campagna Amica, scuola, alimentazione e ben-essere...Riccardo Casotti pag. 18

Le botteghe cercano fornitori. pag. 18

Mercatino. pag. 19

24 febbraio, giornata del pensionato Coldiretti. pag. 21

Il ruolo di Creditagri a supporto delle imprese. pag. 22

Informazioni Epaca.Beatrice Tagliaferri pag. 23

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Evidentemente al peggio non vi è mai limite e soprattutto bisognerà sempre di più vigilare su chi met-tiamo a rappresentarci e su come si comporta nel proprio mandato, nessuno escluso, il sottoscritto per primo.Si dice che il periodo impone se-rietà e trasparenza (anche se mi chiedo se possano esistere periodi dove fare senza serietà e traspa-renza, e credo proprio di no), ed il risultato di tutte le cose che ci stanno accadendo non possono es-sere frutto dell’ultima dimentican-za e scorrettezza di turno, bensì di un malcostume che regna nella nostra cultura, dove ci si arrabbia con chi fa riunioni e si confronta con la gente e si sta zitti con chi nemmeno si confronta e decide con pochi, all’insaputa dei mol-ti. Questo è quello che avviene purtroppo in troppi casi nel Pae-se, dove è più facile accattivarsi la gente accondiscendendo agli umori del momento, anziche in-formare e confrontarsi per vedere il da farsi, eventualmente anche a

rischio di non accontentare tutti.Un'altra particolarità nazionale è quella di passare dal disinteres-se più totale nei periodi in cui le cose vanno bene, con una sorta di repulsione generalizzata ad appro-fondire le tematiche, una sorta do avversione allo studio delle rego-le, laddove magari invece si anni-dano i maggiori pericoli, e poi nel-la piu totale superfi cialità, quando arrivano i momenti meno belli, si pretende che qualcuno risolva il problema.Tutto questo accade ed è acca-duto nel Paese anche se sembra che qualcosa stia cambiando e devo dire, per dovere di verità che a Ferrara per quel che riguar-da la nostra organizzazione, dove i confronti non sono mai mancati e dove in tanti (anche se sempre pochi), seguono le nostre riunioni vi assicuro che quando arrivano le domande degli astanti si riesce nella quasi totalità a capire se è un socio che segue le nostre riunioni o meno. Ho fatto questa premessa per parlarvi di quel che succede

anche nel nostro settore rispetto alle ultime vicende che riguardano il pomodoro e le pere abate Il pomodoro aveva intrapreso un percorso di valorizzazione del made in Italy con la richiesta dell’obbligatorietà dell’origine da parte dell’intera fi liera, qual-che mese fa in un incontro con la stampa a palazzo Rospigliosi dove Coldiretti ed industriali chiedeva-no a gran voce trasparenza e con-trolli; poi nel nostro nord si pensò all’istituzione di un bel distretto del pomodoro, (anche se non ave-va basi giuridiche in quanto la Re-gione non ha emanato leggi per re-cepire tale istituto tanto che venne costituito sotto forma di associa-zione), proprio per contare di più e poter metter regole più stringen-ti a garanzia di tutti. Per inciso è vero che per riconoscere i distretti occorreva una legge che non si è voluta fare, ma se n'è dovuta fare comunque una per l’Organismo Interprofessionale del nord che, a mio avviso, non ha nessun senso per legittimare in Italia una produ-

SCOTTATI DAL DISTRETTOAmaro epilogo della prima esperienza di contratto per il pomodoro da industria attraverso il Distretto regionale: il peggior accordo del terzo

millennio, con un prezzo che non ripaga i costi di produzione e che rischia di emarginare la coltura anche dove è più vocata. Ma non si può chiedere agli

agricoltori di sopportare ancora perdite in nome della “salvezza del settore”.

Contratto pomodoro: tra fi liere, distretti, O.P., O.I. ci perdono sempre i produttori.

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Ezione come il pomodoro con rego-le e prezzi diversi. Trasformandosi in Organismo Interprofessionale con regole condivise da tutti, le premesse erano di riuscire a fare i contratti e consegnarli entro il 15 marzo, che doveva esserci certez-za dei pagamenti a sessanta giorni, che dovevano essere garantiti nel-le forme dovute, con sanzioni per chi non rispettava il contratto, che si doveva valorizzare il prodotto ecc… Ma alla fi ne com'è andata?Che dopo anni in cui ci siamo, forse per qualcuno anche trop-po, impegnati e si chiudevano i contratti nei tempi utili, ad oggi non sono ancora stati consegnato tutti i contratti, abbiamo la parte industriale divisa in due con una parte di industrie e l’autotrasfor-mazione, che insieme sono circa il 70% , che avevano già un accordo giudicato da alcuni pessimo, da noi accettato come un male mi-nore, non condividendo una parte di questo dove si peggiorava la scaletta qualitativa rendendo non più trasparente il vero prezzo del pomodoro, anzichè dire che una parte aveva trovato un diffi cile equilibrio all’interno delle regole che ci si era dati assieme, Regione

compresa. Successivamente l’as-sessore regionale ha pensato bene di chiamare tutti al tavolo non per premiare chi era stato nelle regole, magari proponendo azioni di va-lorizzazione a chi era stato ai pat-ti, ma per rimettere tutti assieme, (qualcuno dirà che l’insieme ha un valore e può essere buona cosa) con il risultato che il prezzo è sce-so di un altro euro ma non solo per il trenta percento che rimaneva, ma ovviamente per tutti, con un conto per i produttori di pomodori di meno 1.750.000 euro.Riassunto: chi ha rispettato le re-gole lo ha fatto inutilmente, si sono allungati i tempi di pagamen-to, non sono stati sottoscritti nei tempi i contratti, sono scomparse le garanzie di valorizzazione, non si parla e se si vuol dire la verità alla fi ne i contratti saranno ad per-sonam e purtroppo vi è una brutta similitudine con quello che sta av-venendo con le pere.In realtà tutta la nostra ortofrutta subisce una non valorizzazione e una serie di strumenti che non hanno dato i risultati auspicati, (l’O.C.M., i piani operativi, le O.P., ecc) ed il 5 ottobre scorso come Coldiretti lo abbiamo pub-blicamente denunciato a Macfrut. suscitando scalpore tra gli addetti ai lavori per la crudezza dei dati che venivano riportati, comunque uffi ciali pur se medi, ma che ben tracciavano il trend e la realtà nel-la quale operiamo, evidenziando la necessità di un cambiamento delle regole ed un governo dello strapotere della GDO. Pochi mesi dopo arriva su questo la proposta del Governo dell'art. 62 in questa direzione, ma manca ancora la ri-sposta in grado di dare più risorse dirette alle imprese agricole attra-verso i piani operativi, ridiscuten-do le norme sanitarie per le espor-tazioni e tante altre cose.Le nostre pere hanno molte speci-fi cità, in particolare l'Abate, sul-le quali vale la pena lavorare per poterle meglio valorizzare e che ve ne sia la necessità, la scorsa annata di commercializzazione ce lo ricorda pesantemente (con solo

un pò di prodotto in più, non ben gestito, si va in crisi senza nuovi sbocchi).Anche qui si inizia un percorso dove giustamente i produttori chiedono di adoperarsi per fare qualcosa; si parte a casa nostra con l'idra di una societa che abbiamo illustrato nei nostri incontri nelle sezioni, e alcuni si avventurano anche a mettere insieme qualche idea su documenti che seppure in maniera molto empirica e magari non sempre chiara, lasciano tra-sparire la forte richiesta del mon-do dei produttori di fare qualcosa per avere un risultato nella com-mercializzazione delle nostre pere migliore di oggi, visto che si par-la di un prodotto di un'area circo-scritta e di ottima qualità.Purtroppo nei documenti circo-lanti, e sponsorizzati anche dalla Regione, vi sono tanti impegni ma quasi nessuno riguarda la parte più importante e cioè quella com-merciale, perchè si dice essere la piu diffi cile, ed è vero, ma dicia-mo con molta chiarezza che non si possono accettare imposizioni senza nemmeno sapere chi e come governerà, visto che oggi la go-vernance prevederebbe che la rap-presentanza sia 1/3 commercio, 1/3trasformazione ed 1/3 agricol-tori, dove è già diffi cile discernere tra commercio e produzione chi rappresenta cosa, e probabilmente anzichè la fretta che viene messa sui tavoli, sarebbe meglio ragiona-re sulla necessità di approfondire, anche e soprattutto con i produt-tori, in quanto sarebbero le stesse professionali a rappresentarli in un contesto di ampia minoranza. Tutto ciò non per non voler fare, ma anzi, per fare il meglio che si può e chi sostiene il contrario, tra quelli di mia conoscenza, non sono veri produttori e spiace che gli esempi negativi non lascino, oltre che i danni, nemmeno l’espe-rienza per migliorare. Di questa vicenda avremo sicu-ramente modo di parlare ancora molto.

Mauro TonelloPresidente Coldiretti Ferrara

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Continua incessante la ricerca del miglior assetto organizzativo in Coldiretti Ferrara, per rispondere alle necessità dei soci e contene-re i costi sia dell’attività sindacale che dei servizi.E così da qualche settimana si è varato il progetto sui servizi in-novativi (telefonia, gas ed energia elettrica e assicurazioni), con l’in-carico specifi co della crescita di queste attività affi date ad Andrea Rimondi, già segretario di zona prima di Ferrara e più recentemen-te di Bondeno, persona di grande esperienza a contatto con i soci, che avrà il compito di far conosce-re al meglio tutte le opportunità rivolte alle nostre imprese che la rete Coldiretti può offrire, gesten-do alcuni servizi direttamente e facilitando i contatti verso altri settori specifi ci nella proposta di servizi innovativi o di alto spesso-re per le imprese ed i soci.Subentra nella gestione generale della zona, che rappresenta tutto l’alto ferrarese (con i comuni di Cento, Mirabello, S. Agostino, Vigarano oltre a Bondeno) Tho-mas Serafi ni, segretario di zona di

Ferrara, che coordinerà le attività anche sindacali oltre che tecnico-operitive di Impresa Verde sia ap-punto di Ferrara che di Bondeno. Tra le due zone erano già attive da tempo attività comuni di coor-dinamento come unità locali per Impresa Verde e CAA, e fermo restando la dotazione di personale dedicato sia ai servizi tecnici che fi scali che di patronato, si dà cor-so ad una integrazione anche sul versante organizzativo generale e su quello sindacale, che vede mol-ti punti di convergenza rispetto alla zona di Ferrara e che anche su quelli specifi ci e particolari potrà comunque trovare attenzione ed ascolto immutato.Iniziamo poi da questo numero dell’Aratro a pubblicare anche al-cuni approfondimenti sui servizi che le imprese associate possono trovare nel nostro “sistema” ma che a volte constatiamo non essere suffi ciente conosciuti. Sono servi-zi che spaziano dal versante tecni-co, a quello fi scale, previdenziale, economico, formativo, associati-vo. Una serie di opportunità che se messe in connessione (la ormai abusata “rete”) effettivamente pos-sono dare un concreto aiuto ai soci Coldiretti nell’ottimizzare le pro-prie attività d’impresa o personali, utilizzando a fondo quello che già esiste e che è frutto di analisi delle esigenze delle aziende agricole e di preparazione dei nostri opera-tori che crediamo siano in grado di svolgere anche attività molto qualifi cate senza sfi gurare di fron-te ad altri operatori sul mercato, con in più una visione strategica, di insieme sull’azienda associata

e sulle dinamiche anche “sinda-cali” della nostra organizzazione, in grado quindi se correttamene a regime di rispondere in modo glo-bale e completo su diversi fronti.Partiamo proprio dal precisare meglio alcune caratteristiche della convenzione sottoscritta da Coldi-retti con Agritel, società costituita appositamente per la gestione dei contratti di telefonia, prima per le reti interne delle Federazioni, con contratti aziendali e fornitura di apparati telefonici cellulari al per-sonale, ed ora aperto anche agli associati Coldiretti ed ai soci della Fondazione Campagna Amica. Una trasmissione di opportunità che da quanto stiamo vedendo nei contratti che ci vengono sottoposti riesce a sviluppare risparmi note-voli (anche oltre il 50% in alcuni casi), per cui raccomandiamo di approfi ttare delle prossime occa-sioni in cui passerete nei vostri uffi ci zona per approcciare e ve-rifi care le proposte della nostra convenzione. Lo stesso sarà pos-sibile a breve anche per altri tipi di servizi, mentre altri ancora sono già attivi ma forse non sempre ben fatti conoscere: seguite le pagine dedicate alla nuova rubrica sull'A-ratro, siamo certi che ne varrà la pena e che sarà più chiara la "ge-ografi a" del sistema Coldiretti a disposizione di tutti i soci.

Luigi ZepponiDirettore Coldiretti Ferrara

INNOVAZIONE NEI SERVIZI,PIÙ OPPORTUNITÀ PER I SOCI

Andrea Rimondi arriva in sede provinciale per seguire i servizi innovativi di Coldiretti; Thomas Serafi ni guiderà oltre a Ferrara anche l’area alto

ferrarese che ha in Bondeno il suo fulcro.

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Dal 7 al 10 febbraio scorsi si è svolto il viaggio studio in Sicilia organizzato da Coldiretti Giovani Impresa, alla ricerca di spunti ed esperienze da trasportare anche nel-le nostre realtà aziendali.Per quattro giorni si sono susse-guite visite ed incontri con altri imprenditori, soprattutto con quel-li impegnati in attività di trasfor-mazione, come cantine ed oleifi ci, cercando di cogliere le similitudi-ni o le differenze di impostazione e di opportunità tra quella zona ed il nostro territorio. Il viaggio che è partito con la visita della città di Palermo per poi proseguire con la visita della Cantina di Donna Fu-gata a Marsala e le saline, abbia-mo poi visitato una associazione che si occupa della lavorazione e produzione di olio ad Agrigento e la visita della Città, il terzo giorno abbiamo visitato le Cantine Planeta a Vittoria con il pranzo all’interno della stessa cantina, mentre la sera abbiamo soggiornato nella Città di Ragusa Antica ( IBLA )dove sono stati girati dei fi lm, il quarto giorno, prima della partenza abbiamo visi-tato la città di Catania.È stato un viaggio studio importan-te per i Giovani, per le realtà visita-te e per il gruppo sempre più affi a-tato, che ha saputo coniugare l’utile al dilettevole; come sempre dopo queste esperienze il mio augurio personale è di poter avere sempre più giovani interessati e con voglia di partecipazione in questo tipo di esperienze che arricchiscono i Gio-vani.

Marco BaldonIl Segretario Provinciale

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IGIOVANI IMPRESA FERRARA,

VIAGGIO IN SICILIASuccesso per il viaggio studio in terra di Sicilia per i nostri Giovani a febbraio scorso. Incontri e scambi di esperienza con imprenditori siciliani all'insegna di

spunti ed idee per valorizzare l'attività agricola.

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Alcune realtà agricole della nostra provincia, caratterizzate dalla pre-senza attiva di giovani, sono state oggetto di una visita da parte di al-trettanto giovani imprenditori della provincia di Asti, che hanno potuto conoscere alcuni esempi di impren-ditorialità basata su elementi pecu-liari: dall'allevamento di bufale con annesso caseifi cio, alla produzione di salumi, ad un agriturismo, ad un impianto aziendale di biogas, alla struttura di lavorazione e commer-cializzazione di un prodotto tipico del territorio.E così ecco la visita all'azienda Be-nin Mario di Cona, all'azienda Bo-sca di Codrea, all'agriturismo della famiglia Mazzanti ad Argenta, alla sede del Consorzio produttori Aglio di Voghiera DOP. Un piccolo tour in uno spaccato ferrarese che ha per-messo un utile scambio di esperien-ze e consolidato il rapporto tra due province dove l'agricoltura è parte fondamentale della realtà locale.

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QUANDO LE AZIENDE FERRARESI FANNO SCUOLA

Anche il nostro territorio oggetto di studio e scambio di esperienza conGiovani della provincia di Asti che hanno visitato alcune aziende ferraresi.

L'impianto a biogas dell'azienda Minghini ad Argenta

Il caseifi cio dell'Azienda Cavallerizza di Mario Benin a Cona

Il magazzino di lavorazione dell'aglio D.O.P. delle Aie a Voghiera

L'allevamento di suini dell'azienda La Bosca a CodreaIl gruppo dei giovani con il nostro diretto-re davanti alla sede provinciale

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EL'AGRICOLTURA FERRARESE, PROSPETTIVE PER IL FUTURO

Intervista a Stefano Calderoni, Assessore provinciale all'Agricoltura che

traccia le linee di lavoro per l'agricoltura ferrarese, con un occhio allo svilup-

po sostenibile e la preoccupazione per i giovani, il credito ed i costi elevati.

Stefano Calderoni, 30 anni, laurea in sociologia, ma una passione per l’agricoltura, nata e maturata nell’am-biente famigliare e territo-riale che è infi ne sfociata nella delega provinciale al settore come Assessore del-la giunta Zappaterra.E proprio passione ed energia sottolineano le sue parole nel corso di una chiacchierata che abbiamo voluto fare per inquadrare questo 2012 per il mondo agricolo ferrarese.Un mondo intimamente le-gato alla realtà economica, sociale, storica e culturale della provincia di Ferrara, dove le opere di bonifi ca, le sistemazione della ri-forma agraria, parlano ancora di quell’agricoltura che forse non tutti hanno conosciuto e che qualcuno sicuramente ha dimenticato.“Ma senza conoscenza del passato non c’ è co-scienza del proprio futuro” commenta Calderoni, che continua ad osservare come “negli ultimi anni il lavoro agricolo è stato bistrattato, considerato quasi umiliante. Credo invece sia un grande valo-re aggiunto, che proprio il lavoro agricolo non sia affatto marginale, ma anzi attraverso nuove cono-scenze, nuove tecnologie, l’agricoltura sia ben di-versa da una certa immagine stereotipata cui molti, sbagliando, pensano.”Calderoni è giovane e pensa di “sfruttare” questa caratteristica per coinvolgere i giovani agricolto-ri prima di tutto, ma complessivamente il mondo agricolo ferrarese in una visione per il futuro, dove entrano in gioco innovazione e spirito d’impresa, in uno sforzo dove impegnare anche le associazioni agricole per progetti del mondo rurale, che in que-

sti anni frenetici può dare risposte anche dal punto di vista di un modello di svi-luppo e di vita diverso da quello "della città", senza per ciò cadere nella astra-zione di un mondo irreale, anzi sottolineando la spe-cializzazione e l’apparte-nenza delle imprese agrico-le ferraresi al territorio.“Riconosco il grande lavo-ro fatto da Coldiretti – rac-conta l’assessore – per far incontrare i diversi anelli della fi liera, in particolare per avvicinare il rapporto tra produzione e consumo, i due anelli più deboli. La grande distribuzione or-

ganizzata non aiuta a far percepire il reale valore aggiunto delle nostre produzioni, la maggiore so-stenibilità e salubrità del modello agricolo italiano; la principale certifi cazione è proprio quella del pro-duttore che si fa conoscere, che “ci mette la faccia”, garantendo la qualità, la sanità, la bontà di ciò che produce.”.E magari capaci di essere in qualche modo profeti in patria, ovvero di far maggiornente conoscere ai ferraresi stessi le qualità dei propri prodotti.“Un primo progetto potrebbe essere quello di un marchio territoriale per far conoscere il made in Ferrara, incentivando i ferraresi ad utilizzare i no-stri prodotti, sia di terra che di mare, coniugando fattivamente la storia del nostro territorio, la so-stenibilità delle produzioni, la cultura e la coltura, esaltare un territorio di eccellenza per molti prodot-ti – illustra Calderoni – che purtroppo devono fare i conti con una desolante quotidianità. Preoccupa ad esempio la vicenda del contratto del pomodoro da industria, con un accordo che non copre i costi di

Stefano Calderoni, assessore all'agricoltura della Provincia di Ferrara, nominato nell'impegnativo ruolo da pochi mesi, ha le idee chiare sul settore.

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produzione, che non tiene conto del formidabile au-mento dei mezzi di produzione, gasolio in primis, delle nuove pensanti tassazioni sulle imprese come l’IMU. Il livello dei costi di produzione dovrebbe essere intangibile, altrimenti che senso ha pensare di fare impresa sapendo già di rimetterci? Mi trovo quindi d’accordo con quanto ho avuto modo di sen-tire nel corso di una vostra assemblea di soci, con la proposta di costruire società di agricoltori per set-tori produttivi, ad esempio per il riso, per la frutta, e così via,. Un segnale importante soprattutto per le piccole e medie imprese che sono l’ossatura dell’a-gricoltura italiana ed anche di quella ferrarese”.Calderoni prosegue manifestando la forte preoccu-pazione sua e della Provincia per l’appesantirsi dei costi di produzione, che scoraggiano dal fare inve-stimenti, dall’immaginare ristrutturazioni colturali. Grossi timori in particolare sulla revisione degli estimi catastali e sull’introduzione dell’IMU che ri-schia di dare un colpo micidiale a tantissime azien-de. “Mi pare che ancora non si siano capiti i conti di questa manovra, certamente insostenibili se appli-cata così com’è. Considero la battaglia ancora aper-ta e continueremo come provincia a fare da coor-dinamento con i comuni per tarare nel modo meno invasivo questa nuova tassa.”Ma le preoccupazioni sono anche altre: il costo alle stelle del carburante, la perdurante scarsa piovosi-tà con il rischio incombente di siccità, l’inizio così anticipato della stagione irrigua che segnerà ulte-riormente i costi per le aziende, la risalita del cuneo salino, l’accentuarsi dei fenomeni di subsidenza.“Un altro versante vitale è quello della semplifi ca-zione, della riduzione della burocrazia per le impre-se, ovvero di un altro fattore di costo. L’informatiz-zazione e la possibilità di usare al meglio le nuove tecnologie sarà essenziale per la competitività an-che dell’agricoltura, pur con la diffi coltà di molti operatori nell’uso di questi strumenti. Il passaggio dal cartaceo al digitale è tanto delicato quanto fon-damentale – insiste Calderoni – e supporteremo il più possibile chi non è attrezzato consapevoli che è un punto di arrivo ineludibile, per cui dobbiamo lavorare anche sul fronte della formazione, assieme alle organizzazioni professionali”Infi ne una rifl essione sulle risorse del PSR, che a detta dell’assessore vanno utilizzate tutte ed il più possibile, anche con azioni di “avvicinamento” al futuro quadro della PAC che dal 2014 detterà le nuove regole, specie sul fronte degli adempimenti di tipo ambientale: quindi perché non approcciarsi

già a questa fi losofi a (comunque penalizzante per l’agricoltura italiana) attraverso le misure agroam-bientali ancora attive? Non esiste solo il concetto di mercato, per cui la PAC eroga sostegno alle im-prese agricole europee, dovremmo lavorare su pari costi di produzione, su pari norme, sugli stessi con-trolli, sugli stessi diritti e doveri… altrimenti non è mercato libero ma concorrenza sleale, come oggi. Altra importante leva che dovrà essere al più presto riattivata è quella del credito.“Anche su questo fronte apprezzo quanto fatto da Coldiretti, per aver visto in prima persona la presen-tazione del sistema CreditAgri in occasione dell’as-semblea dei Giovani, ma non basta, il problema è di impostazione europea, che eroga denaro alle banche all’1% e queste invece stringono il credito, fermano le operazioni o le fanno pagare carissime. E’ inaccettabile, sono risorse per lo sviluppo, così non riparte di certo l’economia – si sfoga Calderoni – e anche l’agricoltura soffre, soprattutto i giovani e le imprese che non hanno alle spalle capitali ed immobili a garanzia ma che invece possono avere idee e progetti.”Ultime battute dedicate a ribadire la delicatezza del tema IMU, che potrebbe anche innescare un’ulte-riore speculazione all’interno della fi liera con au-mento di costi e prezzi che danneggerebbe anco-ra una volta produttori e consumatori ed a quelle azioni necessarie per valorizzare il territorio nelle sue varie espressioni, compresa quella turistica ed enogastronomia, oggi incentrate maggiormente su Ferrara e sui Lidi ma con un vasto territorio “di mezzo” da riscoprire e far conoscere proponendo anche sistemi di fruizione accattivanti ed innovati-vi, e soprattutto con una vera offerta aggregata, con un’offerta territoriale di sistema, una rete ampia per attrarre il turista e farlo rimanere sul territorio, aiu-tando gli operatori ad improvvisare sempre meno ed essere sempre più professionali.

Agroalimentare e territorio: strategici per Ferrara

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Finalmente ha vinto il buonsenso. E’ un grande ri-sultato della nostra mobilitazione l’annuncio della cessione da parte della fi nanziaria del Ministero dello Sviluppo economico Simest delle quote di partecipazione in Lactitalia, la società che produ-ce in Romania i formaggi pecorino e caciotta che fanno concorrenza alle produzioni del vero Made in Italy. E’ quanto afferma il presidente della Col-diretti Sergio Marini nel ricordare che si è conclu-sa positivamente la battaglia della Coldiretti, delle associazioni dei consumatori e di 2215 i comuni, 12 regioni, 26 province, 41 Camere di Commercio e 119 tra Comunità Montane, Consorzi di Tutela e altri enti come Unioncamere, che hanno adottato delibere con le quali si denunciava che le opera-zioni di sostegno dell’Italian sounding, da parte della Simest, determinano danni gravi in quanto bloccano ogni potenzialità di crescita delle impre-se italiane a causa della “saturazione”del mercato con prodotti che richiamano qualità italiane sen-za essere di origine nazionale, impedendo ai con-sumatori di effettuare una corretta comparazione sulla base della diversa qualità e convenienza con prodotti autentici del Made in Italy”.Una vicenda incredibile si è chiusa positivamente ma ci chiediamo - ha precisato Marini - in quali altre occasioni ci sia stata una cattiva utilizzazio-ne delle risorse pubbliche come questa senza che nessuno se ne occupasse o intervenisse. Per questo ora l’impegno del Governo e del Parlamento – ha affermato Marini - deve essere rivolto a vietare per legge il fi nanziamento pubblico di prodotti realiz-zati all’estero che imitano il vero Made in Italy. Occorre - ha concluso Marini - avere la forza di distinguere la vera internazionalizzazione da quel-le forme di delocalizzazione aggravate dall’uso improprio del “marchio Italia” che danneggiano il Paese facendo perdere occupazione e svilendo il valore del Made in Italy, costruito con sacrifi ci da generazioni di imprenditori.Per quanto riguarda la questione della societa' Lactitalia attraverso un comunicato emesso al ter-

mine della manifestazione della Coldiretti in piaz-za Montecitorio è stato annunciato che, ''Simest ha portato a conclusione la procedura di parteci-pazione alla societa', dalla quale e' uscita con la cessione delle quote'' dando ''piena adesione al raf-forzamento del contrasto all'italian sounding e alla diffusione del made in Italy, cosi come indicato da una recente direttiva del Ministero dello svilup-po economico''. ''Simest ha prontamente recepito la direttiva in materia agroalimentare emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che prevede la revoca di partecipazioni deliberate, qualora le imprese pongano in essere pratiche commerciali in grado di indurre in errore i consumatori, anche nei mercati esteri, circa l'origine italiana dei prodotti commercializzati, sia attraverso elementi specifi ci dei prodotti stessi che del relativo packaging''.La lettera inviata a Coldiretti dal titolare del di-castero dello Sviluppo economico, nella quale Passera fa presente che ha emanato una specifi ca direttiva Simest che, sotto pena di revoca dell’a-gevolazione, vieta il sostegno ad iniziative che confi gurano il fi nanziamento oltre modo dannoso dell’”Italian Sounding”.“Si tratta di un passo positivo che - rileva Mari-ni - supera l’empasse e riconosce fi nalmente l’e-sistenza di un problema grave che era stato negato dall’ispezione governativa svolta congiuntamente dal Ministero delle Sviluppo Economico e delle

VITTORIA COLDIRETTI, LO STATO ESCE DA SIMEST

Migliaia di coltivatori, cittadini e consumatori hanno manifestato a Piazza Montecitorio con i gonfaloni di Comuni e Province che hanno appoggiato la nostra battaglia contro i falsi made in Italy di Stato che falsano il mercato.

Parte della delegazione ferrarese nel cortile della sede nazionale prima della partenza per Montecitorio

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politiche agricole, alimentari e forestali presso la Lactitalia, società partecipata dalla Simest, pro-duttrice di formaggi in Romania. Nel resoconto dell’ispezione si legge infatti che - ha ricordato Marini - “tutti i prodotti della Lactitalia, con nomi generici o di fantasia, anche in lingua italiana, ri-sultano essere prodotti non ingannevoli in quanto recano in etichetta indicazioni chiare, precise ed evidenti sul luogo di produzione degli stessi”.Ci siamo dovuti trasformare in investigatori e an-dare a fare la spesa direttamente in Romania per verifi care come stavano effettivamente le cose e poter quindi ribadire la necessità di intervenire da parte dello Stato. L’impegno del Governo e del Parlamento - afferma Marini - deve andare oltre la giusta direttiva e vietare per legge il fi nanziamento pubblico di prodotti realizzati all’estero che imi-tano il vero Made in Italy. Occorre - ha concluso Marini - avere la forza di distinguere la vera inter-nazionalizzazione da quelle forme di delocalizza-zione aggravate dall’uso improprio del “marchio Italia” che danneggiano il Paese facendo perdere occupazione e svilendo il valore del Made in Italy,

utilizzando peraltro il denaro di tutti i cittadini che meritano ben altro rispetto nell'utilizzo pubblico delle risorse, specie ora che sono richiesti a tutti grandi sacrifi ci proprio sul piano economico, sia alle imprese che ai cittadini.

Un particolare ringraziamento alla trasmissio-ne "Striscia la Norizia", che ha accompagnato la nostra mobilitazione, dapprima con un servizio da New York dove il responsabile dell'area sicu-rezza alimentare di Coldiretti, Rolando Manfredi-ni, è stato intervistato dall'inviato Jimmy Ghione sull'origine di alcuni prodotti acquistati in negozi della città americana e che si sono rivelato per la maggior parte "autentici tarocchi", e poi con un nuovo servizio con intervista al presidente Marini da piazza Montecitorio con le "famigerate" produ-zioni Lactitalia, nel corso della nostra manifesta-zione.Ringraziamenti che Coldiretti Ferrara esprime anche ad Enti e amministrazioni comunali della

nostra provincia che hanno concretamente dato la loro adesione alla nostra iniziativa, approvando ordini del giorno a sostegno della posizione Coldi-retti (l'elenco lo vedete qui a fi anco) e che ci hanno seguito anche nel viaggio a Roma, come il Sinda-co di S. Agostino, Fabrizio Toselli, ed i comuni di Copparo e Voghiera che ci hanno affi dato il loro gonfalone, assieme all'Unione dei Comuni Terre e Fiumi ed a Federconsumatori Ferrara.Nella manifestazione di Piazza Montecitorio è stato inoltre affrontato il nodo IMU, raccogliendo la disponibilità di larga parte delle istituzioni nel rivedere l'applicazione della nuova imposta il cui impatto rischia di essere defl agrante per moltissi-me imprese agricole.

Riccardo CasottiCapo Area Sindacale

LE DELIBERE E PRESE DI POSIZIONE A FERRARA SUL CASO SIMEST

Al momento di andare in stampa questa è la situ-zione aggiornata:Associazioni ed Enti: Consorzio Aglio di Voghie-ra; Federconsumatori, A.C.U. Ferrara;Amministrazione Provinciale di Ferrara;Comuni: Voghiera, Mesola, Bondeno, Cento, Vi-garano Mainarda, Sant'Agostino, Massa Fisca-glia, Migliaro, Migliarino, Masi Torello, Porto-maggiore, Goro, Ferrara, Comacchio, Codigoro, Lagosanto, Unione dei Comuni Terre e Acque (Berra, Copparo, Jolanda, Formignana, Ro, Tre-sigallo).

La sede della SIMEST presidiata dai Giovani di Coldiretti

L'inviato di Striscia la notizia, Jimmy Ghione, con ilpresidente Marini per denunciare il falso made in Italy.

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EI.M.U., IL TAVOLO FISCALE

CORREGGE IL TIROPrime importanti correzioni alla nuova imposta ma Coldiretti chiede di

rivedere più a fondo la norma che rischia comunque di dare il colpo di grazie alle piccole aziende agricole ed appesantire molte situzioni anche a Ferrara

E’ positiva la riduzione del moltiplicatore per il calcolo dell’Imu sui terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti o Imprenditori agricoli professionali (Iap) per i quali è anche ripristinata la franchigia. E’ quanto si può affermare dopo il voto di fi ducia del Senato al Decreto fi scale n. 16/2012 che ha anche fi ssato al 30 per cento l’acconto per consentire l'abbassamento delle aliquote per i fabbricati strumentali, come stalle, fi enili e capan-noni, prima del versamento della seconda rata, laddove il gettito stimato dopo l'accatastamento superi il limi-te di 135 milioni stimati dal Ministero dell'Economia. E’ stato confermato insomma il percorso stabilito al tavolo fi scale, avviato dopo l’approvazione della ma-novra di dicembre, ovvero che il gettito in agricoltura non debba superare per l'anno in corso un contributo aggiuntivo di 135 milioni di euro per i fabbricati rurali ad uso strumentale e di 89 milioni di euro per i terreni, per complessivi 224 milioni.Il lungo e positivo lavoro fatto al tavolo presieduto dal Sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani e con-diviso con il Ministro delle Politiche Mario Catania, ha portato a consistenti miglioramenti che renderanno piu’ equo l’impatto dell’imposta, anche se rimangono pesanti gli oneri a carico delle imprese in un diffi ci-le momento di crisi. Sulla base dell’analisi dell’uffi -cio fi scale della Coldiretti per quanto attiene ai terreni agricoli, posseduti e condotti da coltivatori diretti o Iap (Imprenditori agricoli professionali) iscritti nelle relative gestioni previdenziali, oltre alla conferma del

coeffi ciente moltiplicatore a livello ridotto a 110, viene ripristinata sia la franchigia, al di sotto della quale non è dovuta l’imposta, che alcune riduzioni. Per i terreni agricoli non utilizzati da soggetti coltivatori diretti e Iap è previsto, invece, un aggravio dell’Imu per l’au-mento del coeffi ciente moltiplicatore, utilizzato per il calcolo della base imponibile, che sale da 130 a 135 e non è prevista alcuna franchigia. Relativamente alle modalità di pagamento del tributo, è stabilito che per i fabbricati rurali ad uso strumenta-le l’acconto di giugno (da effettuare quest’anno entro il giorno 18) sarà corrisposto nella misura del 30 per cento mentre il restante 70 per cento sarà liquidato con il saldo del 16 dicembre 2012. Per quanto concerne i fabbricati rurali (abitativi e strumentali) ancora iscritti al catasto terreni, che dovranno essere trasferiti a quel-lo urbano entro il 30 novembre 2012, il pagamento dell’imposta dovrà essere assolto in un’unica soluzione a dicembre 2012, successivamente all’aggiornamento catastale e fatte salve le eventuali modifi che e variazio-ni ad aliquote e detrazioni. In particolare, infatti, per il settore agricolo l'abbassa-mento delle aliquote prima del versamento della se-conda rata dovrà riguardare i fabbricati strumentali. Da segnalare, inoltre, che per i fabbricati dichiarati inagi-bili o inabitabili e di fatto non utilizzati, è previsto un abbattimento della base imponibile, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussistono dette con-dizioni (per quelli c.d. “collabenti” la rendita è pari a zero, per cui rimangono esenti). Per quanto riguarda la dichiarazione Imu è precisato che deve essere presen-tata entro 90 giorni dalla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazio-ni rilevanti ai fi ni della determinazione dell’imposta. Ai Comuni è data la possibilità di predisporre i propri regolamenti e deliberare le aliquote entro il 30 settem-bre 2012 (termine in precedenza fi ssato al 30 giugno). Tale differimento presuppone che, in occasione del pa-gamento della prima rata, l’imposta sarà calcolata con l’applicazione delle aliquote previste dalla normativa di riferimento salvo conguaglio in sede di saldo.Invitiamo comunque gli associati interessati a seguire con attenzione gli aggiornamenti normativi in quanto la materia è in continua discussione ed evoluzione.

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TELEFONIA, CON AGRITEL IL VANTAGGIO E' IN RETE

Tutti utilizziamo ogni giorno il telefono cellulare, che ormai ha cambiato sia il modo di lavorare che le stesse relazioni sociali. In ogni caso una fonte di spesa a

volte non indifferente, che può essere ridotta con la convenzione Agritel.

La convenzione prevede per i soci Coldiretti e per i soci della Fondazione Campagna Amica, l'applica-zione di tariffe e condizioni per la telefonia cellulare di sicuro interesse.L'operatore convenzionato è TIM, che assicura una copertura quasi totale del territorio nazionale e che ha riservato a Coldiretti (alla community Coldiretti, come viene indicata nell'accordo), condizioni di par-ticolare favore in ragione della costituzione di una rete allargata di utenze.Si tratta sia di utenze con contratto, quindi tipicamen-te aziendali, che di utenze ricaricabili, sotto diverse forme, comunque denominate "business".Per i particolari è opportuno che ciascuno si attivi presso il proprio uffi cio zona verifi cando il proprio traffi co telefonico, nel caso delle utenze con contrat-to portando la fattura completa di tutte le voci di co-sto (abbonamento, scatti alla risposta, tariffazione a tempo, costo servizi speciali, SMS, traffi co dati, ecc.) e nel caso di utenze cosiddette ricaricabili con le in-formazioni sul traffi co e sui costi dell'ultimo periodo possibile, informazione che si rileva scaricando i dati dal sito del proprio operatore una volta registrati.Solo disponendo di queste informazioni potremo procedere a comparare le voci di costo ed elaborare una proposta di preventivo che, se favorevole, potrà diventare un nuovo contratto o nuova utenza all'inter-no della community Agritel-Coldiretti.E' assicurata la portabilità del numero, così come il disbrigo di ogni altra incombenza burocratica (di-

sdetta, nuova utenza, contratti, ecc.). Occorre dispor-re di conto corrente per l'appoggio dei pagamenti. Sono attivabili pacchetti per traffi co SMS e traffi co dati, così come è possibile il noleggio di telefonini compreso nel contratto. Ovviamente si possono at-tivare anche nuove utenze oltre ai subentri in quelle esistenti.Per le utenze con contratto le condizioni tariffarie prevedono un costo di 6 centesimi al minuto di effet-tiva conversazione, senza scatto alla risposta, valido per tutti gli operatori, sia di rete fi ssa che cellulare, con imposta di concessione governativa di 12,91 euro al mese e la possibilità di parlare nell'ambito della rete Coldiretti (altre utenze della community) gratuitamente per 13 ore, senza canone e senza an-ticipi. Il costo degli SMS è di 10 centesimi, per gli MMS di 25 centesimi.Per le utenze di tipo "ricaricabile" non c' è la tassa di concessione governativa, la tariffa è ugualmente per gli effettivi secondi di conversazione, esente da anticipi o scatti alla risposta.Viene fornito un telefono ed il pacchetto orario di conversazione gratuita all'interno della community Agritel-Coldiretti è di 33 ore mensili. Su rete fi ssa il costo al minuto è di 3 centesimi, su rete TIM cel-lulare di 6 centesimi, per gli SMS di 6 centesimi. Verso altri operatori mobili di 8 centesimi. A fronte dei servizi e della fornitura del cellulare è previsto un canone di 2 euro a settimana per cui anche per le ricaricabili occorre un appoggio su conto corrente. Per la ricarica sono previste tre modalità: automatica (con accredito tramite conto corrente al raggiungi-mento di una soglia minima prefi ssata), oppure men-sile (sempre da conto corrente con accredito di im-porti fi ssi a prescindere dal credito residuo mensile), oppure manuale, attraverso i tipici canali di ricarica (bancomat, internet, negozi e tabaccherie, ecc.). Per le nuove utenze o subentro le SIM saranno caricate con 18 euro di credito, indipendentemente dal tipo di ricarica scelta. I pacchetti SMS sono previsti a 6 euro + IVA mese per 200 SMS verso tutti in territorio ita-liano. Per il traffi co dati sono previste due soluzioni: Top Mobile 1, a 10 euro + IVA mese per un traffi co di 1 GB, oppure Top Mobile 5, a 20 euro + IVA mese per un traffi co di 5 GB, sempre con soglia dispositiva attivata.

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Dopo il premio ricevuto l'anno scorso a Cherasco, ca-pitale italiana della lumaca, Alessandro Colognesi, giovane imprenditore di Voghiera, è stato protagonista anche a Casumaro, altra "città della lumaca", nel corso di un convegno dedicato all'allevamento ed all'utilizzo della chiocciola non solo in campo gastronomico. Arricchito dagli interventi scientifi ci del prof. Brando-lini e del suo staff dell'università di Ferrara, il conve-gno del 16 marzo, ha rivelato gli innumerevoli impie-ghi di ordine cosmetico e farmacologico delle lumache e del loro secreto (la bava), cui appunto Colognesi ha dato testimonianza diretta, anche attraverso l'uso di una macchina innovativa che consente di estrarre la pregiata sostanza dalle lumache lasciandole vive e che potrebbe diventare oggetto di ulteriore sviluppo per le imprese meccaniche di eccellenza della nostra provin-cia nel costruire una interessante fi liera innovativa. Un esempio di intraprendenza e volontà cui auspichiamo il miglior successo e speriamo possa avere i meritati suc-

cessi anche economici, nei confronti di una produzione di nicchia ma con presupposti di crescita decisamente interessanti.

LUMACHE, I MILLE VOLTI DI UNA PRODUZIONE D'ELITE

L'esperienza imprenditoriale di Alessandro Colognesi, nostro socio elicicoltore di Voghiera ancora al centro dell'attenzione come esempio di eccellenza.

L’avvio anticipato (quaranta giorno prima del periodo ordinario) della campagna irrigua da parte del consor-zio di bonifi ca Pianura di Ferrara, che ha comunicato l’inizio delle attività di invaso dei canali a partire dal 20 marzo scorso risponde alle pressanti richieste del mondo agricolo ferrarese, a fronte di un rischio siccità che inizia a manifestare i primi effetti, con le diffi coltà nel trapianto degli ortaggi nel basso ferrarese ed i timo-ri per i cereali in tutta la provincia nella fase di ripresa vegetativa e di allungamento delle radici alla ricerca dell’acqua che purtroppo manca da troppo tempo.Coldiretti Ferrara esprime quindi soddisfazione per l’avvio della stagione irrigua, pressantemente richiesta dalle aziende e sostenuta da tutti i nostri consiglieri nel Consorzio, auspicando che ora sia possibile effettuare tutti gli ordinari interventi che necessitano di acqua nel-

le aziende e nei terreni, pur consapevoli che il ricorso all’irrigazione comporta oneri aggiuntivi per le impre-se (oltre che aumento dei costi del Consorzio stesso) e la necessità di disporre delle necessarie attrezzature.Le statistiche di diversi istituti di ricerca sul clima han-no evidenziato una fortissima riduzione della piovistà rispetto al periodo medio (meno 86% a nord-est) e temperature più elevate (+ 4,2° C di media nell’area nord-est). Elementi che allarmano rispetto comunque a variazioni del clima e quindi alle diffi coltà ancora mag-giori nel gestire le colture con cui dovremo fare i conti. Come sempre, in caso di evidenti danni o problemi alle colture siete invitati a rivolgervi ai rispetti Uffi ci Zona per segnalare gli eventi e verifi care eventuali provve-dimenti del caso.

CLIMA: UNA PRIMAVERA GIÀ DI SICCITÀ, PIOGGE DIMEZZATE

L'anticipo della stagione irrigua di quaranta giorni è il preoccupante segnale della mancanza di piogge che hanno segnato lo scorso autunno e questa prima-vera. Meno precipitazioni, più caldo, forti timori di stress per le piante e sicuro aumento dei costi di produzione: l'anno non inizia nel modo migliore.

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Alla edizione 2012 del Premio Fedeltà al lavoro ed al progresso economico, giunto alla 62^ edizione premiati anche molti agricoltori di tutta la provincia, testimoni spesso di un'attività avara di soddisfazioni economiche, specie in questi ultimi anni, ma sempre ricca di valori umani e di un modo di essere sempre particolare. I premi sono stati consegnati dalle autorità presenti in rappresentanza della Prefettura, del Comune di Ferrara, della Provincia di Ferrara, dell'Università e della stessa Camera di Commercio, il cui presidente ha sottolineato l'importanza del fattore umano nell'economia e della capacità di trovare solu-zioni originali ai molti problemi del nostro tempo.Queste le Aziende Agricole nostre associate cui è stato attribuito il riconoscimento:Angusti Ettore, Benini Guido, Bottini Marino, Cantelli Dino, Cavicchio Giordano, Cristofori Gi-gliola, Ferrozzi Pietro, Ghetti Mauro, Minghini Daniele, Panini Mario, Pignatti Giovanni Gaetano, Pirani Laerte, Roma Mario, Sivieri Rossano, Trombin Silvano, Zavatti Benito e Zerbinati Virgilio.Hanno inoltre ricevuto il premio i dipendenti di Coldiretti Impresa Verde Ferrara: Bonetti Cinzia, Mantovani Gianluca e Pazzi Cosetta

PREMIO FEDELTÀ AL LAVORO ED AL PROGRESSO ECONOMICO

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Figura Prima dell’accordo Dopo accordo

Datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di RSPP, da oggi (DLSPP)

16 ore Agricoltura collocata in Rischio Medio: 32 ore di corso+ 10 ore di aggiornamento da svolgere e ripetere ogni 5 anni

FORMAZIONE DATORI DI LAVORO CON COMPITI DI RESPONSABILITÀ

Si informano tutte le aziende agricole che danno ma-nodopera che dal 1 luglio 2012 è obbligatorio avere in azienda il documento di valutazione dei rischi, tale nor-ma entrata in vigore con il Testo Unico 81/2008 ha pre-visto che fi no al 30 giugno il Datore di Lavoro potesse sopperire al documento con l’autocertifi cazione. Il da-tore di lavoro effettua la valutazione dei rischi presenti in azienda ed elabora il documento in forma scritta. Il documento redatto a conclusione della valutazione, deve avere una data certa e contenere:a) Una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specifi cati i criteri adottati per la valutazio-ne stessa;b) L’indicazione delle misure di prevenzione e di prote-zione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione;c) Il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di si-curezza;d) L’individuazione delle procedure per l’attuazione

delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’orga-nizzazione aziendale che vi debbono provvedere.La valutazione e il documento debbono essere rielabo-rati, in occasione di modifi che del processo produttivo o dell’organizzazione del lavoro signifi cative ai fi ni della salute e della sicurezza dei lavoratori o a seguito di infortuni signifi cativi o quando i risultati della sorve-glianza sanitaria ne evidenzino la necessità. L’azienda USL di Ferrara settore Sicurezza e Preven-zione Ambienti di Lavoro ha già comunicato che i controlli nelle aziende agricole continueranno anche nel 2012, per tale motivo raccomandiamo alle aziende agricole di attivarsi per la messa in sicurezza delle trat-trici agricole ( cinture di sicurezza ed archi di protezio-ne), alberi cardanici e la messa in regola degli impianti elettrici con relativo certifi cato di conformità rilasciato dall’installatore e le verifi che periodiche della messa a terra.

Marco BaldonCapo Area Tecnica

DOCUMENTOVALUTAZIONE RISCHI

Nella GU n. 8 del 11 gennaio 2012 sono stati pubblicati gli accordi Stato / Regioni per la formazione dei datori di lavoro con i compiti di responsabile della sicurezza (RSPP), per i lavoratori, dirigenti e preposti.Si considerano in particolare gli accordi sui corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del da-tore di lavoro dei compiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dei rischi (d’ora in poi DLSPP) e gli accordi per la formazione dei lavoratori, ai sensi dell'articolo 37, comma 2, del decreto legislati-vo 9 aprile 2008, n. 81.

Tali accordi disciplinano la durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione, metodologie di insegna-mento e apprendimento, i requisiti dei docenti, nonché l’aggiornamento dei corsi dei Datori di Lavoro RSPP e dei lavoratori e delle lavoratrici, dei preposti e dei dirigenti, e la formazione dei soggetti di cui all’articolo 21, comma 1, del medesimo D.Lgs. n. 81/08 nonché l’introduzione dei criteri sui Crediti Formativi, si ripor-ta una tabella che mette in evidenza le differenze della formazione.

Non sono tenuti a svolgere il corso iniziale di 32 ore (nuovo accordo): • Coloro che dimostrano di aver svolto o svolgono en-tro i 6 mesi, dalla data di pubblicazione dell’accordo (11.01.2012), un corso di 16 ore• Gli esonerati dalla frequenza dei corsi in base all’art.95 D.Lgs.626/94 che avevano autocertifi cato entro il 31.12.1996.Tuttavia tali soggetti sono tenuti all’aggiornamento delle 10 ore da effettuare entro 24 mesi dalla pubbli-cazione dell’accordo (11.01.2012) e successivamente

svolgere le 10 ore ogni 5 anni.Dato che verranno mantenuti validi i corsi effettuati con il vecchio sistema (16 ore) , che dovranno soltanto effettuare gli aggiornamenti, si suggerisce vivamen-te alle aziende datori di lavoro che non hanno ancora adempiuto agli obblighi formativi di provvedere all’i-scrizione immediata per non ricadere nei nuovi obbli-ghi previsti dagli accordi.Rimangono inalterati i corsi di Prevenzione Incendi e quelli di Primo Soccorso con obbligo in questo caso di fare i corsi di aggiornamento ogni 3 anni.

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MUD La scadenza per la presentazione delle comunica-zione è fi ssata al 30 aprile 2012 come previsto dal dal D.M 52/2011 con le schede previste dal DPCM MUD 27/4/2010 sono obbligati alla presentazione i soggetti produttori iniziali di rifi uti e le imprese che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifi uti già tenuti alla presentazione del MUD , che hanno consegnato rifi uti pericolosi come olio esausto , fi ltri e batterie nella scorsa campagna per i quali è stato rilasciato un formulario ; entro tale data le aziende interessate dovranno recarsi presso gli uffi ci zona di competenza con il registro di cari-co e scarico rifi uti e i formulari rilasciati dalle ditte che si sono occupate del recupero di rifi uti suddetti unitamente a 10 € , che saranno versati come diritto camerale .

NUOVO BANDO PROGETTO DI FILIERA LATTIERO CASEARIA

Al via il progetto di fi liera per il settore lattiero case-ario per l’ammodernamento delle imprese produttri-ci di latte aderenti a capofi la quali consorzi caseifi ci e operative che hanno manifestato l’intenzione di presentare alla Regione Emilia Romagna dei proget-ti di ammodernamento sulla fi liera facendo si che i produttori legati possano ammodernare a loro volta le loro aziende. La scadenza è fi ssata per il 30 aprile 2012.

PIANO DI SVILUPPO RURALE1° GRADUATORIA 2012

Con le determine 21180 e 21184 del 14/03/2012 l’Amministrazione Provinciale di Ferrara ha appro-vato , sulla base delle risultanze istruttorie, la gra-duatoria delle domande di aiuto presentate entro il 30 settembre 2011 per le istanze presentate sul-la Misura 112 “insediamento giovani agricoltori in agricoltura “ e della misura 121 “ammodernamento delle imprese agricole “ pubblicandola sul proprio sito internet www.provincia.fe.it/agricoltura , que-sta la 1° graduatoria 2012 che ha utilizzato tutte le risorse assegnate coprendo tutte le domande presen-tate entro la data del 30 settembre appunto e quelle che risultavano essere giacenti per le quali sono state inoltrate le conferme di interesse . Con grande soddisfazione per il mondo agricolo che con l’ausilio dello strumento del Piano di Sviluppo

Rurale porta ancora incentivi e soddisfazioni in un momento diffi cile come questo; grande soddisfazio-ne anche per il mondo di Coldiretti Ferrara che si pregia di aver presentato il 75% delle aziende prime insediate con un valore di contributi richiesti pari a 240.000 € e oltre il 60% dei piani di ammoderna-mento delle aziende già esistenti con un valore di contributi richiesti pari a circa 1.300.000 € premian-do un lavoro costante per chi segue l’azienda nell’in-novazione .

Per le aziende interessate a questa graduatoria si ri-corda di non ultimare i progetti prima del ricevimen-to della notifi ca di concessione da parte dell’Ammi-nistrazione Provinciale di Ferrara pena la decadenza del piano e vista comunque l’importanza dell’argo-mento vi invito a contattare i tecnici che hanno istru-ito insieme a voi la pratica per poter effettuare un controllo approfondito sullo stato dell’opera pianifi -cando il percorso e la tempistica che andrà adottata per la buona riuscita della pratica.Si ricorda alle aziende interessate che possono utiliz-zare lo strumento di Creditagri per poter affrontare in maniera più serena le spese preventivate nel piano contattando i segretari di zona di riferimento.

E PER LE NUOVE DOMANDE?Relativamente agli ammodernamenti aziendali le nuove domande protocollate dal 01/06/2012 fi no al 30/09/2012 andranno in graduatoria il 15/02/2013 mentre per le domande di nuovi insediamenti pos-sono essere presentate tutti i giorni con l’unica dif-ferenza che quelli presentati entro il 31/05/2012 vedranno la prima graduatoria al 31/07/2012 quelli presentati dal 01/06/2012 al 30/09/2012 vedranno la graduatoria al 15/02/2013.

DOMANDA UNICA 2012Si ricorda a tutti che i nostri uffi ci stanno ultimando la fase di raccolta dati relativamente alla domanda unica anno 2012 , che consentirà ai produttori, di poter esercitare i propri titoli maturati con le rifor-me dei vari settori chiedo a tutti i produttori che non avessero ancora comunicato il proprio piano coltu-rale di recarsi presso gli uffi ci zona di competenza per defi nirlo.

Alessandra MariottiResponsabile Prov.le CAA Coldiretti Ferrara

SCADENZE E OPPORTUNITÀPER LE IMPRESE

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CAMPAGNA AMICA, SCUOLA, ALIMENTAZIONE E BEN-ESSERE...

Nell’ambito del progetto di Educazione alla Campagna Amica per l’anno scolastico 2011/12, “La mia meren-da. Sana, locale, stagionale”, Coldiretti ha promosso lo scorso 21 marzo un incontro con il prof. Leonardo Sa-crato del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, ri-volto in particolare ai docenti delle scuole partecipanti al progetto di Educazione Campagna Amica. Da tempo Coldiretti, attraverso l’educazione alla Campagna Ami-

ca, svolge attività nelle scuole ferraresi, in particolare del primo ciclo, ovvero le primarie, dove promuove attraverso il coinvolgimento ludico ed interattivo con i ragazzi, i temi della corretta alimentazione, del no-stro territorio, dei buoni comportamenti di acquisto e di consumo dei prodotti agroalimentari, in particolare di quelli ferraresi e delle nostre produzioni tipiche e tra-dizionali.Nell’ambito del progetto 2011/2012, che vede coinvolti

circa 1.000 studenti in tutto il territorio provinciale, si è attivato anche un momento rivolto in modo mirato e specifi co ad insegnati e genitori, dove confrontarsi sul tema della corretta educazione alimentare e del benes-sere in età infantile ed evolutiva, laddove sempre più di frequente si manifestano anche fenomeni patologici o comunque di disagio che possono portare a situazioni delicate, sia dal punto di vista fi sico che psicologico per i nostri fi gli.Anche in questo caso la corretta conoscenza di questi fenomeni è un ausilio indispensabile per genitori ed educatori nell’attività quotidiana e con l’aiuto del dott. Leonardo Sacrato, psicologo e psicoterapeuta presso il centro regionale per i disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva del Policlinico S. Orsola – Malpighi di Bologna, che ha relazionato sul tema “ali-mentazione e ben-essere: non solo cibo”, Coldiretti ha tentato di offrire a tutti i presenti (insegnanti, genitori, imprenditori) un contributo concreto per comprendere, prevenire ed affrontare questo tema davvero delicato.Il dott. Sacrato ha in effetti affrontato il tema del cibo inteso non solo come "nutrimento" ma anche e soprat-tutto come elemento culturale, sociale, affettivo, com-portamentale in grado di favorire o viceversa contrarre il corretto sviluppo degli individui, a partire dalla più tenera età, in cui il cibo è emozione, scoperta, esperien-za che rimane nel nostro vissuto, anche in modo incon-sapevole e ci spinge a determinati comportamenti, sia in ambito scolastico che soprattutto familiare, la cui comprensione è basilare per l'autentico "ben--essere".

Riccardo CasottiResponsabile Prov.le Campagna Amica

LE "BOTTEGHE" CERCANO FORNITORI

Sono già 180 le Botteghe di Campagna Amica aperte in tutt'Italia ed altre 100 sono già in stato avan-zato per la prossima apertura. E' il primo bilancio del progetto che prevede il lancio in tutte le città di rivendite di prodotti della fi liera agricola italiana nelle sue varie forme, dalle imprese agricole ai corner nei punti vendita commerciali. Un successo che richiede di essere alimentato con le produzioni dei soci Coldiretti attraverso il Consorzio Nazionale Produttori di Campagna Amica. Presso i nostri uffi ci è possibile avere le necessarie informazioni ed avviare le procedure per l'accreditamento e poter entrare nel novero dei fornitori, interessante occasione per diversifi care le possibilità di collocazione dei propri prodotti, soprattutto se particolari.

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trinciastocchi m 1,80; spandiconcime Lely q 3. Tel. 0533/95277A/10 Vendo aratro marca “MIPRA”, monovomere entrosolco voltaorecchio, con ruota di profondità per trattrici da cv 70 circa. Buone condizioni. Tel. 333/4656086B/1 Vendo trattore international 1055, 120 HP, impianto frenatura pneumatica omologato 80 q, cabina con piattaforma tre distributori idraulici; rimorchio Apollonio ribaltabile bilaterale omologato 60 q con frenatura pneumatica misure 2x4; seminatrice grano Gallignani, portata su sollevamento, m 1,80 di lavoro. Per informazioni tel. 333/2604191B/2 Vendo per cessata attività (periferia nord di Copparo-Fe) azienda agricola di circa 1,5 ha con produzione pere abate I.G.P. e ortaggi in serra e non. Il frutteto dispone di copertura antigrandine (i 2/3), impianto d'irrigazione e fertirrigazione in tutto il terreno. 200 mq di magazzini agricoli con possibilità di trasformarli in abitazione civile. Trattore e macchine per la lavorazione di tutta l'impresa (atomizzatore, carro raccolta, moto coltivatore, rimorchio, muletto, trincia stocchi, spedo,...). Il tutto confi nante con il canale di irrigazione seminato e dista dalla circonvallazione nord di Copparo 1 km. Tel. 348.2528571.C/1 Vendo Caterpillar D5 B, turbo, 150 cv, ore 4.217, anno 1981, catene lubrifi cate, ottime condizioni (sempre al coperto). Vendo erpice rotante tipo Sicma, metri 2,50 con protezione anteriore in ottimo stato. Tel. 0532/878236 ore pasti

C/2 Giovane agricoltore disponibile ad eseguire vari lavori (semina, diserbo, sarchiatura, aratura, estirpatura, ripperatura, escavo fossi, livella laser e trebbiatura). Telefonare ore pasti 347/6889293 - Cristiano.C/3 Vendo mietitrebbia New Holland 8080 anno 1985 con barra grano e barra mais 10 fi le in 45; mietitrebbia New Holland 8080 anno 1987 con barra grano e barra soia snodata. Telefono 338/8076041C/4 Vendo vibro m 2,50, balestre doppie, come nuovo; botte diserbo tipo Botoli, con barra per frutteto; frangizolle con pantofrafo, n. dischi 16, attacco al sollevatore; erpice 3 pezzi da sollevatore; forca per sollevatore; rimorchio piccolo. Telefonare 0532/415241 ore pasti.C/5 Vendo trattore Same Deutz Fahr 185, immatricolato luglio 2009, 520 ore, motore Deutz common rail a 6 cilindri, equipaggiato con impianto di freni ad aria per trasporti, sollevatore anteriore. Si vende anche relativa attrezzatura quale: aratro trivomere, dissodatore a 5 punte a dischi, rimorchio Alberti trilaterale portata q 140 con cassone da m 6,10x2,50. Telefono 347/4250557.C/6 Vendo una cisterna per acqua da q 100. Telefono 0532/810079C/7 Vendo aratro bivomere Nardi fuori solco voltaorecchio, peso 20 q a prezzo interessante. Telefonare ore pasti 348/8520788 (Giampietro)C/8 Vendo aratro Ermo trivomere reversibile fuorisolco; seminatrice a righe Gaspardo m 4,50 con dischi d'apertura; barra grano o soia Case 1020 m 4,10; barra mais pieghevole

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Il 24.febbraio scorso si è svolta la Giornata del Pensionato Coldiret-ti, presso il ristorante Ottocento a S. Vito di Ostellato, che ha visto la par-tecipazione di numerosi pensionati associati.La giornata si è aperta, come da pro-gramma, con la Santa Messa, con-celebrata da Monsignor Dante Bra-ga, che è stato fi no a pochi mesi fa il nostro storico Consigliere Eccle-siastico, da Don Gino Boattin, nuovo Consigliere Ecclesiastico, e da Don Isaia Rossi, sacerdote della parroc-chia ospitante.Dopo il saluto del Presidente Pensio-nati di Ferrara Alberto Sartori, è se-guita la relazione del Professor Nino Basaglia, primario del Dipartimento di Riabilitazione dell’Ospedale S. Giorgio di Ferrara, che ha trattato il tema del benessere nella terza età, come ottenerlo e mantenerlo.E’ seguito l’intervento del Presiden-te Nazionale della Federpensionati Antonio Mansueto, che ha aggiorna-to l’assemblea sull’attività sindacale dell’Associazione, alla luce anche delle nuove disposizioni normative che toccano la categoria dei pensio-nati. In questa circostanza sono stati con-feriti attestati di riconoscenza, ritirati dai famigliari, all’operato dei Presi-denti Provinciali dei Pensionati Col-diretti, che tanto si sono impegnati per la categoria e l’Associazione, e che non sono più con noi: Orazio Grechi, Silvano Rinaldi e Adriano Montoncello.In conclusione l’intervento del Presi-dente Regionale e Provinciale di Col-diretti Mauro Tonello, con un’analisi politico-sindacale dell’attuale situa-zione agricola.La giornata si è conclusa con il tradi-zionale pranzo.

24 FEBBRAIO, GIORNATA DEL PENSIONATO COLDIRETTI

Tra i premiati Mons. Dante Braga, al commiato da Cons. Ecclesiastico

Il prof. Basaglia nel corso della sua interessante relazione

Il premio consegnato alla memoria di Adriano Montoncello

Un riconoscimento anche alla memoria di Orazio Grechi

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Nel fare un bilancio dell’attività di CreditAgri nel 2011, non possiamo prescindere dal considerare an-che il ruolo giocato dalla crisi economica nel no-stro Paese; quest’ultima infatti non ha risparmiato il settore agricolo rendendo diffi coltoso l’accesso al credito per le nostre aziende agricole.In particolare, dai dati nazionali di CreditAgri, l’in-cidenza delle sofferenze bancarie in agricoltura ri-sulta essersi mantenuta stabile con gli impegni che sono stati meno rischiosi ma con oneri fi nanziari più alti. Il costo del denaro per gli imprenditori agricoli, infatti, è raddoppiato per la crisi che riduce la liqui-dità aziendale. Conseguentemente sono aumentate le richieste di accesso al credito; infatti, tali incre-menti si riferiscono, in particolare, a domande tese a fronteggiare le esigenze di liquidità che purtroppo continuano a preoccupare le imprese agricole. Oggi i tassi bancari superano il 7%, in caso di prestiti a medio/lungo termine, fi no a sfi orare il 14% per gli scoperti di conto, mentre le previsioni per i prossimi mesi non sono incoraggianti. Dunque, l’attuale situazione penalizza quanti nella propria azienda avevano programmato di intervenire con innovazione e nuovi acquisti. Nonostante que-sto, analizzando i dati del 2011, il ricorso al credito rispetto allo stesso periodo del 2010 mostra un’agri-coltura dinamica con trend davvero interessanti, che superano l’11% rispetto ai precedenti 4 anni. Ana-lizzando inoltre il rapporto tra fi di concessi, quindi accordati, e componente utilizzata, il rapporto resta molto elevato. Così come resta alta la performance legata alla carenza di liquidità, che raggiunge cifre record. Banca d’Italia segnalava la consistenza degli affi damenti in agricoltura, silvicoltura e pesca sopra i 40 miliardi di euro (oltre 11 nel nord-ovest, più del 13 al nord-est, poco più di 8 miliardi per le imprese al centro, quasi 5 miliardi per il sud e poco meno di 3 per le isole). Di questi circa il 16 miliardi sono erogazioni a medio lungo periodo. Le esigenze delle imprese riguardano il 52% dei casi investimenti im-mobiliari (costruzioni di fabbricati rurali). Sul fronte dell’analisi dei rischi, gli indicatori sui tassi, nonostante gli impieghi si dimostrino pro-gressivamente sempre meno rischiosi rispetto ad altri comparti produttivi, rimarcano ancora una vol-ta come sui fi nanziamenti per cassa le incidenze di onere fi nanziario siano più elevate della media. Ma

la vera partita da giocare, tutta in atto, è quella rela-tiva ai miliardi di fi nanziamento che devono essere riposizionati sul medio e lungo periodo per effetto della carenza di adeguati fl ussi fi nanziari, che non permettono agli imprenditori di onorare le scadenze se non previa dilazione sul lungo periodo.Ciò detto si rende evidente quanto il ruolo di Cre-ditAgri sia stato decisivo e spesso risolutivo anche in Emilia-Romagna. In particolare nel 2011, nella nostra regione, abbiamo visto il consolidamento dei servizi di mediazione creditizia e consulenza fi nan-ziaria offerti da Coldiretti. Tradotto in numeri, l’in-termediato totale nel 2011 ha toccato i 200 milioni di euro, considerando sia l’attività di mediazione creditizia sia l’attività di rilascio delle garanzie fi di svolta in collaborazione con gli Agrifi di provinciali. I fi nanziamenti erogati complessivamente sono stati circa 141 milioni di euro. Di questi, sempre a livello regionale, il 18% è stato destinato al fi nanziamento di giovani imprenditori. Analizzando invece le fi nalità degli investimenti, risulta che circa il 37% degli stessi ha interessato operazioni nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, circa il 28% l’acquisto di terreni e il miglioramen-to agrario ed, infi ne, il restante 35% ha avuto come scopo la ristrutturazione delle passività pregresse o la richiesta di liquidità.In considerazione del fatto che la destinazione dei fi nanziamenti richiesti è connessa alle caratteristi-che del territorio di pertinenza, si nota una certa di-versifi cazione delle fi nalità di accesso al credito tra le diverse province della nostra regione. Ferrara anche nel 2011 si è caratterizzata per la ri-chiesta di mutui ipotecari volti in parte al migliora-mento agrario, spesso per l’acquisto di attrezzature agricole o l’impianto frutteto, ma soprattutto al con-solidamento delle passività.

Per informazioni:CreditAgri Emilia RomagnaReferente Impresa Verde Ferrara:Alessandro BallariniTel. [email protected]

IL RUOLO DI CREDITAGRI A SUPPORTO DELLE IMPRESE

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MOD 0 BIS M PENSIONI ANNO 2012I pensionati INPS in queste settimane riceveranno dall’Istituto il mod 0BIS M, riportante tutti i dati re-lativi alla pensioni di cui sono titolari; vi ricordiamo che tale modello è da far controllare presso gli uffi ci del patronato EPACA, per verifi care che tutti i dati e gli importi spettanti siano esatti.

MALATTIE PROFESSIONALI AGRICOLEA seguito di diverse sentenze della Corte di Cassa-zione e di specifi che disposizioni di legge, è stata recentemente ampliata la tabella delle malattie pro-fessionali riconoscibili dall’INAIL anche in ambito agricolo.Il riconoscimento della malattia professionale può dare origine, come per gli infortuni, ad una indenni-tà giornaliera per astensione temporanea assoluta dal lavoro, e al riconoscimento di postumi permanenti indennizzabili in capitale o, se superiori ad un grado percentuale del 15%, alla costituzione di una rendita mensile.Ci sembra opportuno evidenziare di seguito alcune malattie professionali piuttosto frequenti in agricol-tura (ma anche in altri ambiti lavorativi) per le quali è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indenniz-zo; coloro che ritengono di poter essere nelle condi-zioni per richiedere il benefi cio potranno rivolgersi all’uffi cio zona Coldiretti più vicino per la valutazio-ne, anche attraverso una consulenza medica comple-tamente gratuita.

TUNNEL CARPALELa sindrome del tunnel carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di for-za: è il caso, ad esempio, di coloro che sono impegna-ti nella potatura ovvero coloro che svolgono l’attività di mungitura senza l’ausilio di mezzi tecnici.Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’ab-bandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

DIMINUZIONE DELLA CAPACITA’ UDITIVAI lavoratori che sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale simmetrica per essere stati esposti a lavora-zioni rumorose nell’industria, nei trasporti o in agri-coltura hanno diritto alla richiesta di indennizzo per il riconoscimento della malattia professionale: a titolo esemplifi cativo, in ambito agricolo, è una patologia

che colpisce frequentemente i trattoristi o coloro che, comunque, utilizzano in modo frequente macchinari piuttosto rumorosi.Può essere richiesto l’indennizzo entro 4 anni dall’ab-bandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

ERNIE E PROTUSIONI DISCALI DELLA CO-LONNA LOMBO SACRALE

I lavoratori affetti da patologie della colonna lombo sacrale, per avere svolto lavorazioni quali conduzio-ne abituale di trattori agricoli, movimentazioni ma-nuali di carichi svolte in modo non occasionale ed in assenza di ausilii effi caci, posture incongrue.Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono delle lavorazioni che hanno causato la malattia.

TENDINITISono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, del gomito, del polso e della mano se coloro che ne risultano affetti svolgono lavorazioni, in modo non occasionale, che comportano movimenti ripetuti, posture incongrue ed impegno di forza: sono patolo-gie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la raccolta di frutti pendenti, la cernita di frutta e verdu-ra o la sessatura del pollame.Può essere richiesto l’indennizzo entro 1 anno dall’abbandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.

PATOLOGIE DEL GINOCCHIOLe borsiti per chi svolge o ha svolto lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie del quadricipite per chi svolge o ha svolto lavorazioni con movimenti ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono state inserite tra le malattie professionali tabel-late: sono patologie frequenti, ad esempio, fra coloro che svolgono la semina o raccolta di frutti od ortaggi a terra, viticoltori ed in genere coloro che sono co-stretti all’utilizzo prolungato della gamba come pun-to di appoggio per far leva su attrezzi di lavoro. Può essere richiesto l’indennizzo entro 2 anni dall’ab-bandono della lavorazione che ha dato origine alla malattia.Per ogni ulteriore informazione o chiarimento in me-rito, invitiamo gli interessati a rivolgersi al Patronato Epaca della Coldiretti dove personale qualifi cato sa-prà fornire le corrette indicazioni del caso.

Beatrice TagliaferriResponsabile provinciale EPACA Ferrara

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