Aprile 2010

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Valle di Suèssola Nobile Petroli Il regno della stampa digitale Via Roma, 226, 228, 230 tel. 0823. 804002 ARIENZO Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola Direttore Alfonso Morgillo Fondatore Arturo Morgillo Anno XXIX n.04 Aprile 2010 Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti dei Comuni della Valle di Suèssola Sanfelice Oggi VIAGGI E TURISMO Via Napoli - CANCELLO SCALO tel. 0823.801262 telefax 0823. 802657 www.villaggidavedere.com [email protected] SANTA MARIA A VICO - Via Nazionale-tel. 0823. 808675 MADDALONI - Via Caudina, 271 - tel. 0823. 437837 Abbigliamento, accessori e calzature sportive: LOTTO - ADIDAS - NIKE e Devil’ Sport Via Circumvallazione (Pal. Marino) tel. 0823. 753478 San Felice a Cancello Estetica Michela Marino Gas liquidi in bombole e serbatoi V ia S. Marco, 133 S. MARIA A VICO tel. 0823. 756280 fax. 0823. 756206 Infissi GUIDA Via Cancello, 5 - MADDALONI tel. 0823. 201611 - fax 203568 show room in Via Libertà Serramenti e finiture Pagamenti rateali di Letterese Via Nazionale, 21 - tel. 0823. 809029 S. MARIA A VICO Mario Campagnuolo continua a pag. 2 Via Nazionale Appia 4/6 telefax 0823. 808488 e-mail: [email protected] SANTA MARIA A VICO VENDITA MACCHINE E MOBILI PER L’ UFFICIO Via Nazionale Appia - ARIENZO - 0823. 805283 Progettazione e manutenzioni giardino Addobbi floreali S.r.l. Centro di estetica, bellezza, relax. Trattamenti viso-corpo, fangoterapia. Bar Pasticceria cerimonia donna Santa Maria a Vico Gelateria SANTA MARIA A VICO Via Nazionale, 328, tel.0823.808507 (Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico) e paesi limitrofi Via Napoli, 103 - CANCELLO SCALO Via Appia, 619 - S. MARIA A VICO - tel. 0823. 809838 La Grande Patisserie Regionali - Preferenze complessive dei candidati della nostra valle In grassetto i nove candidati UDC 1° De Lucia 8.575 5 a Letizia 2.459 IDV 1° Giordano 5.859 7 a Perrotta 809 PD 1° Fabozzi 11.546 6 a Suppa 5.457 7° Telese 4.898 Nuovo PSI-MPA 1° Grimaldi 10.847 2° Pontillo 5.646 3° Palmieri 4.650 UDEUR 1° Ferraiuolo 5.107 8 a Vigliotti 737 LA DESTRA 1° Rossi 1.555 5° Loffredo 388 Ospedale per “vecchi”? Ormai sembra certo: il futuro dell’ospedale della Valle di Suès- sola ha una destinazione per lungo degenza e geriatria. Que- sto orientamento, proposto dai passati gestori della sanità cam- pana, giace sui tavoli della nuova giunta regionale. Se pas- sasse questa linea, sarebbe un colpo mortale sia per la strut- tura, per la quale sono stati spesi negli ultimi anni miliardi di lire per le sale operatorie, sia per l’utenza del territorio che non potrebbe più usufruire dei servizi ospedalieri. Ricordiamo che nei decenni scorsi a San Felice e ad Arienzo funzionavano: pronto soccorso, ginecologia e pediatria, unità terapia intensiva coronarica, ematologia, ambulatori di allergologia, urologia, laboratorio di analisi 24 ore al giorno, ecc. Oggi gran parte dei servizi suddetti è stata trasferita o elimi- nata con gravissimo danno per l’utenza di quasi centomila abi- tanti proveniente oltre che dal casertano, dal beneventano e dal napoletano. Un ospedale che funzionava senza eccessivi costi rispetto ad altre strutture della Regione, ma inspiegabilmente ha dovu- to soccombere di fronte ad interessi più grossi provenienti da altre realtà. Tutti attendono un rilancio. Il neo consigliere regionale, non- ché sindaco di San Felice a Cancello, dott. Pasquale De Lu- cia, in campagna elettorale si è impegnato a sostenere la strut- tura. Glielo faranno fare? Clemente Ferrara FED. di SINISTRA 1° Ferraiuolo 561 6 a Laudiero 218 NOI SUD 1° Eramo 2.993 9° Savinelli 25 Eletti consiglieri regionali: De Lucia Pasquale sindaco di San Felice a Cancello, Eduardo Giordano, Enrico Fabozzi, Massimo Grimaldi più tre del PDL e cioè Angelo Polverino (21.335 voti), Danie- la Nugnes (18.202), Paolo Romano (17.985), un secondo del PD: Nicola Caputo (11.375), e Gennaro Oliviero di Sinistra e Libertà con 9.515 preferenze. Al dott. Pasquale De Lucia le più vive felicitazioni dal giorna- le Valle di Suèssola. Arienzo Aumenta la tassa sui rifiuti Aggredito il sindaco La crisi economica e l’aumen- to delle tasse ha esasperato un cittadino arienzano fino a condur- lo ad una aggressione al primo cittadino, dott. Giuseppe Medici. E’ accaduto nei giorni scorsi nei pressi del Comune di Arienzo dove, pare, che i familiari del gio- vane si fossero recati per chiede- re spiegazioni al presidente del Consiglio Comunale Tommaso Carfora. Evidentemente i toni della discussione si sono alterati ed il giovane è passato alle vie di fatto. Il sindaco è stato medicato ed il giovane è stato fermato dal- le forze dell’ordine. C.F. S. Maria a Vico Piscitelli: ecco gli assessori Savinelli, Pirozzi, Iaia, Ruotolo; esterni Genna Carfora e Vincenzo Carfora Pro Loco Polis: pista ciclabile sulla tratta Cancello-Torre Il neo sindaco, dott. Alfonso Piscitelli, appena insediato, ha diramato la lista degli assessori che collaboreranno con lui nella gestione della cosa pubblica. Come da accordi presi prima della tornata elettorale, vice sin- daco è il rag. Ernesto Savinel- li, da anni - con alterna fortuna - sulla scena politica santamaria- na. E il rag. Ernesto, appena no- minato sostituto del primo citta- dino, ha cominciato il suo lavo- ro anche di delegato all’ecologia. Assessore ai lavori pubblici è il consigliere più votato:il rag. Andrea Pirozzi; e non poteva essere altrimenti. Il Pirozzi, dopo il boom di preferenze di tre anni or sono, si è ripetuto addirittura prendendo qualche voto in più, 646, lasciando il secondo elet- to a 351. Antonio Iaia, terzo eletto con 313 voti, ritorna ad occupare la carica di assessore allo sport. Carmine Ruotolo, terzo elet- to a pari voti con Iaia. Assessori esterni sono: l’avv. Gennaro Carfora, di Progetto futuro che in consiglio comuna- le ha il prof. Clemente Affinita, e il dott. Vincenzo Carfora già segretario comunale a Cervino. Capogruppo del PDL è Pa- squale Crisci, già assessore allo sport-turismo-spettacolo sotto la sindacatura del dott. Adriano Telese. Al sindaco, agli assessori, ai consiglieri tutti: buon lavoro per il bene della collettività. Il sindaco Giuseppe Medici continua a pag. 2 Gigino Nostrale: Altri di noi al di là del mare Dal 9 al 16 maggio a Sant’Agnello di Sorrento La ferrovia Cancello-Torre Annunziata quando era in servizio ... la ferrovia oggi ... come potrebbe diventare Dopo 110 anni dalla nascita (1° maggio 1885), dal 12 dicembre 2005 è stato sospeso il servizio fer- roviario della linea “Cancello-Torre Annunziata”. Come tanti altri casi in Italia, la sospensione doveva esse- re temporanea, tanto che anche nel nuovo orario 2006 se ne indicava la riattivazione a partire dal 4 set- tembre 2006, ma nulla è accaduto nel frattempo, se non la crescita indiscriminata di rovi ed erbacce lungo i binari, l’aumento del degra- do e la chiusura delle stazioni nelle otto fermate intermedie. Il tutto nel- l’indifferenza generale. Alcuni dati tecnici della linea: Lunghezza 30,928 Km. Numero binari 1 Pendenza max 16 per mille N. stazioni 10 Province interessate Napoli e Caserta Comuni attraversati San Felice a Cancello (CE); Acerra, Mariglia- no, Scisciano, Somma Vesuviana, Nola, Ottaviano, S.Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Torre Annunziata (NA) Stazioni: Cancello, Marigliano, Spartimento di Scisciano, Revi- glione di Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesu- viano, Terzigno, Boccia al Mauro, Boscoreale, Torre Annunziata Cen- trale. Nella nostra legislazione è stato Proposta di recupero e conversione in pista ciclo- pedonale della linea ferroviaria dismessa “Cancello-Torre Annunziata”.- continua a pag. 2 introdotto il concetto del possibile recupero di ferrovie in disuso, attra- verso una rete nazionale di percor- Carlo Piscitelli: se è il caso farò le barricate “Vogliono creare un altro carrozzone di sprechi a danno della collettività” . Il primo citta- dino cervinese, il dott. Carlo Piscitelli, ha le idee chiare: tut- te le carte alla Procura della Repubblica perché è in atto un tentativo di costruzione di un altro carrozzone di sprechi a danno della collettività. Mi si vie- ta in tutti i modi di prendere vi- sione di verbali - continua il sin- daco - e il mio pronostico è che Mataluna farà il presidente del consorzio. Quale consorzio? Il 328... quella della nuova... monnezza! “Passata è la tempesta” e gli uc- celli ricominciano a litigare. Ci sono grida e arruffio di penne che fanno paventare chi sa quali disastri. Cer- chiamo di capire cosa succede. Quasi tutti gli addetti alla politica vogliono che questa ultima avven- tura di Berlusconi sia veramente l’ul- tima. Da una parte pensano sia di- ventato troppo impegnativo e squa- lificante difenderlo e dall’altra han- no finalmente capito che quest’uo- mo piace agli italiani. Si riconosco- Fate il vostro gioco! no in lui e, se non lo invidiano, lo amano. Berlusconi è ricco. L’italiano me- dio, quello che incontrate nei bar o al supermercato, vorrebbe essere ricco anche lui: si dissangua per gio- care al lotto, partecipa con voluttà ai giochi televisivi con la speranza di guadagnare qualcosa di extra, non fa l’esatta dichiarazione dei red- diti, nasconde con cura ogni soldo guadagnato in “nero” e sarebbe di- sposto a fare “carte false” per gua- dagnare di più. Berlusconi piace alle donne e sa quello che alle donne piace. Ogni uomo italiano, dalla nascita, si sen- te un “latin lover” e aspetta solo l’oc- casione per dimostrarlo. E alle don- ne italiane piacciono i gli uomini cosifatti. Berlusconi ha un modo disinvol- to di fare politica. Appena glielo con- sentono, appoggia la mano sulle spalle di un potente o lo prende sottobraccio. Ne più ne meno di

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Politica, sport, cultura, storia locale

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Valle di SuèssolaNobile Petroli

Il regno dellastampa digitale

Via Roma, 226, 228, 230tel. 0823. 804002

ARIENZO Periodico d’informazione fondato nel 1981, edito dall’Associazione Culturale Valle di Suèssola

Direttore Alfonso Morgillo Fondatore Arturo MorgilloAnno XXIX n.04 Aprile 2010

Distribuzione gratuita presso gli inserzionisti dei Comuni della Valle di Suèssola

Sanfelice Oggi

VIAGGI E TURISMOVia Napoli - CANCELLO SCALOtel. 0823.801262 telefax 0823. 802657

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SANTA MARIA A VICO - Via Nazionale-tel. 0823. 808675MADDALONI - Via Caudina, 271 - tel. 0823. 437837

Abbigliamento, accessori e calzature sportive: LOTTO - ADIDAS - NIKE

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Via Circumvallazione(Pal. Marino)

tel. 0823. 753478San Felice a Cancello

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Gas liquidiin bombole e serbatoi

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show room in Via Libertà

Serramenti e finiturePagamenti rateali

di LettereseVia Nazionale, 21 - tel. 0823. 809029

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Mario Campagnuolo

continua a pag. 2

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Via Nazionale Appia - ARIENZO - 0823. 805283

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La GrandePatisserie

Regionali - Preferenze complessivedei candidati della nostra valle

In grassetto i nove candidati

UDC1° De Lucia 8.5755a Letizia 2.459

IDV1° Giordano 5.8597a Perrotta 809

PD1° Fabozzi 11.5466a Suppa 5.4577° Telese 4.898

Nuovo PSI-MPA1° Grimaldi 10.8472° Pontillo 5.6463° Palmieri 4.650

UDEUR1° Ferraiuolo 5.1078a Vigliotti 737

LA DESTRA1° Rossi 1.5555° Loffredo 388

Ospedale per “vecchi”?Ormai sembra certo: il futuro dell’ospedale della Valle di Suès-

sola ha una destinazione per lungo degenza e geriatria. Que-sto orientamento, proposto dai passati gestori della sanità cam-pana, giace sui tavoli della nuova giunta regionale. Se pas-sasse questa linea, sarebbe un colpo mortale sia per la strut-tura, per la quale sono stati spesi negli ultimi anni miliardi di lireper le sale operatorie, sia per l’utenza del territorio che nonpotrebbe più usufruire dei servizi ospedalieri.

Ricordiamo che nei decenni scorsi a San Felice e ad Arienzofunzionavano: pronto soccorso, ginecologia e pediatria, unitàterapia intensiva coronarica, ematologia, ambulatori diallergologia, urologia, laboratorio di analisi 24 ore al giorno,ecc.

Oggi gran parte dei servizi suddetti è stata trasferita o elimi-nata con gravissimo danno per l’utenza di quasi centomila abi-tanti proveniente oltre che dal casertano, dal beneventano edal napoletano.

Un ospedale che funzionava senza eccessivi costi rispettoad altre strutture della Regione, ma inspiegabilmente ha dovu-to soccombere di fronte ad interessi più grossi provenienti daaltre realtà.

Tutti attendono un rilancio. Il neo consigliere regionale, non-ché sindaco di San Felice a Cancello, dott. Pasquale De Lu-cia, in campagna elettorale si è impegnato a sostenere la strut-tura. Glielo faranno fare? Clemente Ferrara

FED. di SINISTRA1° Ferraiuolo 5616a Laudiero 218

NOI SUD1° Eramo 2.9939° Savinelli 25Eletti consiglieri regionali:De Lucia Pasquale sindaco

di San Felice a Cancello,Eduardo Giordano, EnricoFabozzi, Massimo Grimaldipiù tre del PDL e cioè AngeloPolverino (21.335 voti), Danie-la Nugnes (18.202), PaoloRomano (17.985), un secondodel PD: Nicola Caputo(11.375), e Gennaro Olivierodi Sinistra e Libertà con 9.515preferenze.

Al dott. Pasquale De Lucia lepiù vive felicitazioni dal giorna-le Valle di Suèssola.

Arienzo

Aumenta la tassa sui rifiutiAggredito il sindaco

La crisi economica e l’aumen-to delle tasse ha esasperato uncittadino arienzano fino a condur-lo ad una aggressione al primocittadino, dott. Giuseppe Medici.

E’ accaduto nei giorni scorsi neipressi del Comune di Arienzodove, pare, che i familiari del gio-vane si fossero recati per chiede-re spiegazioni al presidente delConsiglio Comunale TommasoCarfora. Evidentemente i tonidella discussione si sono alteratied il giovane è passato alle vie difatto. Il sindaco è stato medicatoed il giovane è stato fermato dal-le forze dell’ordine. C.F.

S. Maria a Vico

Piscitelli: ecco gli assessoriSavinelli, Pirozzi, Iaia, Ruotolo; esterni Genna Carfora e

Vincenzo Carfora

Pro Loco Polis: pista ciclabilesulla tratta Cancello-Torre

Il neo sindaco, dott. AlfonsoPiscitelli, appena insediato, hadiramato la lista degli assessoriche collaboreranno con lui nellagestione della cosa pubblica.

Come da accordi presi primadella tornata elettorale, vice sin-daco è il rag. Ernesto Savinel-li, da anni - con alterna fortuna -sulla scena politica santamaria-na. E il rag. Ernesto, appena no-minato sostituto del primo citta-dino, ha cominciato il suo lavo-ro anche di delegato all’ecologia.

Assessore ai lavori pubblici èil consigliere più votato:il rag.Andrea Pirozzi; e non potevaessere altrimenti. Il Pirozzi, dopoil boom di preferenze di tre annior sono, si è ripetuto addiritturaprendendo qualche voto in più,

646, lasciando il secondo elet-to a 351.

Antonio Iaia, terzo eletto con313 voti, ritorna ad occupare lacarica di assessore allo sport.

Carmine Ruotolo, terzo elet-to a pari voti con Iaia.

Assessori esterni sono: l’avv.Gennaro Carfora, di Progettofuturo che in consiglio comuna-le ha il prof. Clemente Affinita,e il dott. Vincenzo Carfora giàsegretario comunale a Cervino.

Capogruppo del PDL è Pa-squale Crisci, già assessoreallo sport-turismo-spettacolosotto la sindacatura del dott.Adriano Telese.

Al sindaco, agli assessori, aiconsiglieri tutti: buon lavoro peril bene della collettività.

Il sindaco Giuseppe Medici

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Gigino Nostrale:Altri di noi

al di là del mareDal 9 al 16 maggio a

Sant’Agnello di Sorrento

La ferrovia Cancello-TorreAnnunziata quando era in servizio

... la ferrovia oggi

... come potrebbe diventare

Dopo 110 anni dalla nascita (1°maggio 1885), dal 12 dicembre2005 è stato sospeso il servizio fer-roviario della linea “Cancello-TorreAnnunziata”. Come tanti altri casi inItalia, la sospensione doveva esse-re temporanea, tanto che anche nelnuovo orario 2006 se ne indicavala riattivazione a partire dal 4 set-tembre 2006, ma nulla è accadutonel frattempo, se non la crescitaindiscriminata di rovi ed erbaccelungo i binari, l’aumento del degra-do e la chiusura delle stazioni nelleotto fermate intermedie. Il tutto nel-l’indifferenza generale.

Alcuni dati tecnici della linea:Lunghezza 30,928 Km.Numero binari 1Pendenza max 16 per milleN. stazioni 10Province interessate Napoli e

CasertaComuni attraversati San Felice

a Cancello (CE); Acerra, Mariglia-no, Scisciano, Somma Vesuviana,Nola, Ottaviano, S.GiuseppeVesuviano, Terzigno, Boscoreale,Torre Annunziata (NA)

Stazioni: Cancello, Marigliano,Spartimento di Scisciano, Revi-glione di Somma Vesuviana,Ottaviano, San Giuseppe Vesu-viano, Terzigno, Boccia al Mauro,Boscoreale, Torre Annunziata Cen-trale.

Nella nostra legislazione è stato

Proposta di recupero e conversione in pista ciclo-pedonale della linea ferroviaria dismessa “Cancello-Torre

Annunziata”.-

continua a pag. 2

introdotto il concetto del possibilerecupero di ferrovie in disuso, attra-verso una rete nazionale di percor-

Carlo Piscitelli: se è ilcaso farò le barricate

“Vogliono creare un altrocarrozzone di sprechi a dannodella collettività” . Il primo citta-dino cervinese, il dott. CarloPiscitelli, ha le idee chiare: tut-te le carte alla Procura dellaRepubblica perché è in atto untentativo di costruzione di unaltro carrozzone di sprechi a

danno della collettività. Mi si vie-ta in tutti i modi di prendere vi-sione di verbali - continua il sin-daco - e il mio pronostico è cheMataluna farà il presidente delconsorzio.

Quale consorzio?Il 328... quella della nuova...

monnezza!

“Passata è la tempesta” e gli uc-celli ricominciano a litigare. Ci sonogrida e arruffio di penne che fannopaventare chi sa quali disastri. Cer-chiamo di capire cosa succede.Quasi tutti gli addetti alla politicavogliono che questa ultima avven-tura di Berlusconi sia veramente l’ul-tima. Da una parte pensano sia di-ventato troppo impegnativo e squa-lificante difenderlo e dall’altra han-no finalmente capito che quest’uo-mo piace agli italiani. Si riconosco-

Fate il vostro gioco!no in lui e, se non lo invidiano, loamano.

Berlusconi è ricco. L’italiano me-dio, quello che incontrate nei bar oal supermercato, vorrebbe esserericco anche lui: si dissangua per gio-care al lotto, partecipa con voluttàai giochi televisivi con la speranzadi guadagnare qualcosa di extra,non fa l’esatta dichiarazione dei red-diti, nasconde con cura ogni soldoguadagnato in “nero” e sarebbe di-sposto a fare “carte false” per gua-dagnare di più.

Berlusconi piace alle donne e saquello che alle donne piace. Ogniuomo italiano, dalla nascita, si sen-te un “latin lover” e aspetta solo l’oc-casione per dimostrarlo. E alle don-ne italiane piacciono i gli uominicosifatti.

Berlusconi ha un modo disinvol-to di fare politica. Appena glielo con-sentono, appoggia la mano sullespalle di un potente o lo prendesottobraccio. Ne più ne meno di

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si ferroviari dismessi da destinarealla mobilità dolce, similarmente adaltri Paesi europei; ciò significa po-ter gestire in modo unitario e conun programma comune i fondi fi-nanziari a disposizione per il recu-pero di alcuni tracciati ferroviari indisuso per la loro trasformazione inpiste ciclo-pedonali.

I progetti per riconvertire le vec-chie “Ferrovie abbandonate” nasco-no da iniziative tese a conservarela memoria dei tracciati ferroviarinon più utilizzati esistenti in Italia,grazie al contributo di Ferrovie del-lo Stato S.p.A.. Infatti, anche nelnostro paese, a partire dagli anni’40-50 lo sviluppo dell’industria au-tomobilistica ha portato alla dismis-sione di migliaia di chilometri di li-nee ferroviarie, cui si aggiungono itratti di linee attive abbandonati inseguito alla realizzazione di varian-ti di tracciato. Si tratta di un patri-monio importante, fatto di sedimicontinui che si snodano nel territo-rio e collegano città, borghi e villag-gi rurali, di opere d’arte (ponti, via-dotti, gallerie), di stazioni e di ca-selli (spesso di pregevole fattura ecollocati in posizioni strategiche),che giacciono per gran parte abban-donati in balia dei vandali o dellanatura che piano piano se neriappropria. Un patrimonio da tute-lare e salvare nella sua integrità, tra-sformandolo in percorsi verdi per lariscoperta e la valorizzazione delterritorio o ripristinando il servizioferroviario con connotati diversi epiù legati ad una fruizione ambien-tale e dei luoghi.

Dopo la soppressione definitivadel servizio pubblico, nella maggiorparte dei casi la vecchia ferrovia vie-ne abbandonata. La vegetazionelungo il tracciato si sviluppa abbon-dantemente rendendo spesso im-possibile il passaggio e l’assenza diun utilizzo e di interventi di manu-tenzione spinge gli abitanti a consi-derare la loro sede come una disca-rica pubblica.

Già nel 1978, in Belgio, P.Geldhof, oggi direttore della “Asso-ciazione delle Fiandre Occidentaliper il tempo libero”, scriveva: “sem-pre di più nei paesi e nelle città sidiffonde l’idea di destinare le vec-

Pro Loco Polis: pista ciclabile sullaCancello-Torre Annunziata

chie linee ferroviarie ad una funzio-ne ricreativa. Passeggiare, andarein bicicletta, sono passatempi sem-pre più diffusi. La corsa verso l’ariaaperta è cominciata. Nelle città, i ci-clisti e i pedoni sono rifiutati dallestrade pubbliche senza che si offraloro una alternativa accettabile. Larete stradale e autostradale è piùche sufficiente. Quello che manca,

sono dei percorsi che conducano ipedoni, i ciclisti e gli escursionistifuori dai centri abitati, verso le cam-pagne, lontano dai pericoli. Le vec-chie linee ferroviarie hanno tutti irequisiti per svolgere questo ruolo.Esse sono state concepite per col-legare i paesi tra di loro, e presen-tano il minor contatto possibile conle altre forme di traffico.”

Dopo le prime realizzazioni spo-radiche degli anni ’70 e ’80, oggi laconversione delle vecchie linee fer-roviarie in percorsi verdi destinati adun traffico non motorizzato, è diven-tata una realtà in forte espansione,come dimostra il continuo aumentodel numero di questi percorsi che

vengono aperti ogni anno.Per quanto concerne la ex linea

ferroviaria “Cancello-Torre An-nunziata”, il suo recupero potreb-be fornire un contributo notevole alla realizzazione di una vera reteverde diffusa su tutto il territorio at-traversato. La conversione della li-nea costituirebbe, inoltre, una gran-de opportunità per la conservazio-ne e la valorizzazione del patrimo-nio culturale rappresentato dalla fer-rovia di un tempo, minacciata dagliaccorpamenti fondiari, dai lavoristradali, ecc.

Un gruppo di volenterosi soci del-la Pro Loco “Polis” di San Felice aCancello, affascinati dall’idea diconvertire la vecchia linea ferrovia-ria dismessa “Cancello-Torre An-nunziata” non più utilizzata in unpercorso verde (pista ciclo-pedo-nale) , ha percorso tutta la linea apiedi, in due tappe (21 e 28 Feb-braio 2010), al fine di effettuare unadettagliata revisione fotografica del-lo stato dei luoghi, constatando re-almente sul posto i numerosi van-taggi che la riconversione offrireb-be:

- la ferrovia corre totalmente insede propria e presenta pocheintersezioni con la rete stradale.Questo renderebbe il percorso ver-de realizzato completamente o qua-si separato dalla circolazione stra-dale, offrendo elevate condizioni disicurezza agli utenti;

-la ferrovia presenta pendenzequasi nulle, permettendo al percor-so verde realizzato lungo il suo trac-ciato di adattarsi perfettamente aibisogni dei ciclisti “ordinari”, dei pe-doni di ogni età e delle personedisabili;

-i segnali, i cippi chilometrici, iponti, i sottopassaggi stradali, le sta-zioni e le loro dipendenze evocanoil passato prestigioso di questa viaverde, aggiungendo fascino e ani-mazione alle escursioni e ravvivan-do nella memoria dei passanti il ri-cordo della vecchia ferrovia.

Tra di essi spicca il ruolo delle sta-zioni, che possono essereriutilizzate per allestire bar, ristoran-ti, hotel, ostelli, musei, ecc..

- la ferrovia presenta general-mente lunghi tratti rettilinei e po-che curve ad ampio raggio chepermetterebbero agli utenti del per-corso verde ricavato lungo il suotracciato di avere un’ampia visualesul sentiero, riducendo i pericoli le-gati alla criminalità e i rischi di scon-tri tra diversi tipi di utilizzatori;

- la linea ferroviaria connette traloro diversi centri urbani, per cuiil percorso verde sarebbe utile nonsolo per la ricreazione e lo sport, maanche per costituire l’asse portantedi un sistema che colleghi le perso-ne alle residenze e ai centri di vita;

Le esperienze italiane di recu-pero delle ferrovie dismessecome percorsi verdi

In Italia, tra le principali realizza-zioni di recupero e valorizzazionedelle linee ferroviarie dismesse come

piste ciclo-pedonali si segnalano:-il recupero come pista ciclabile

della ex ferrovia Modena-Vignola neltratto San Lorenzo di Castelnuovo-Spilamberto (7 km), realizzato dallaProvincia di Modena;

- il recupero come percorsosterrato della ex ferrovia Rocchette-Asiago, realizzato dalla Associazio-ne Artigiani di Asiago;

- il recupero come percorsosterrato, in estate, e pista per lo scidi fondo, in inverno, della linea fer-roviaria dismessa Dobbiaco-Corti-na, nel tratto Dobbiaco-Lago diDobbiaco (5 km);

- il recupero come percorso ciclo-pedonale della ex ferroviaCaltagirone-S. Michele di Ganzaria(CT) per un tratto di circa 8 km.

- il recupero di un tratto della vec-chia linea ferroviaria dismessa traPonte e Benevento di circa 7 Km.

Esistono inoltre molti altri progettiin fase più o meno avanzata di rea-lizzazione, che mostrano come que-sta problematica sia stata affronta-ta dagli enti pubblici solo negli ulti-mi anni. Tra di essi si segnalano:

- il progetto di recupero delle exferrovie Modena-Vignola (per la par-te non ancora realizzata) e Mode-na-Mirandola-Finale Emilia (40 km),portato avanti dalla Provincia diModena;

- il progetto di conversione in pi-sta ciclabile del tratto Prato Isarco-Ponte Val Gardena (16 km) della li-nea ferroviaria Verona-Brennero ab-bandonato negli ultimi anni in segui-to alla realizzazione di una variantedi tracciato, promosso dalla Provin-cia di Bolzano;

- i progetti di recupero come pi-ste verdi delle vecchie linee a scar-tamento ridotto della Sicilia Occi-dentale (Palermo-S. Carlo, Burgio-Castelvetrano e Salemi-S. Ninfa),promossi dall’Azienda AutonomaProvinciale del Turismo (A.A.P.T.) diPalermo;

- il progetto di recupero come pi-sta ciclabile della ex ferrovia Fiuggi-Paliano (22,5 km), promosso dallaRegione Lazio;

- il progetto di recupero della li-nea ferroviaria Treviso-Ostiglia, lun-ga ben 116 km, che la Regione Ve-neto vuole convertire in una pistaciclabile a valenza interprovinciale.

Premesso quanto sopra, la ProLoco “POLIS” di San Felice a Can-cello sottopone la proposta di cuiall’oggetto a tutti gli Enti ed Asso-ciazioni in indirizzo, con la speran-za che ognuno se ne possa farecarico per le proprie competenze,al fine di dotare i molti comuni inte-ressati di un’opera che, solo all’ap-parenza, potrebbe sembrareutopistica, ma che in realtà, se rea-lizzata, contribuirebbe ad arricchireil territorio sotto l’aspetto ambienta-le, sociale e ricreativo.

Cordiali saluti.San Felice a Cancello, 12 apri-

le 2010 IL PRESIDENTE Delle Cave Domenico

Planimetria della linea

Gigino Nostrale: Altri di noi al di là del mare

come fanno gli italiani quando unamico gli presenta un nuovo cono-scente al bar sotto casa.

Si può amarlo o odiarlo, ma nes-suno e niente lo può cambiare. Perlui la politica non è una cosa seria,ma la sa fare meglio dei professio-nisti.

I politici hanno decretato che ilsuo tempo è finito, ma, se non glidanno la sicurezza che non saràprocessato per tutto quello che gliavversari hanno scovato o inventa-to, non se ne va. Come fare, allora,

per convincerlo a ritirarsi?In ogni gioco per vincere bisogna

essere furbi. Solo gli stupidi gioca-no a carte scoperte. La prima cosa,l’ho detto, è convincere Berlusconiche può andare in pensione tranquil-lo. Restano ancora due ostacoli,Bossi e di Pietro, per garantire unaprossima legislatura operativa. Oc-corre stabilire, per tempo, alleanzee prospettive che, per ovvi motivi,non possono essere sbandierate.Signori politici, è venuto il momentoper osare: “fate il vostro gioco!”

Fate il vostro gioco!

Nel Municipio di Sant’Agnel-lo di Sorrento, dal 9 al 16 mag-gio, l’artista fotografo sanfelicia-no Gigino Nostrale esporràacune sue opere dal titolo Altridi noi al di là del mare.

Per l’occasione l’autore rap-presenterà siti di ben cinquenazioni: Giordania, Marocco,Tunisia, Turchia e Messico.

Interverranno all’inaugurazio-ne gli ambasciatori in Italia di tut-te e cinque le nazioni a comin-ciare da Sua Altezza RealeWijdan Faawaz Al-Hashemi

(Giordania), E.E. Jorge Chen(Messico), S.E. BrahimAouam.

Promotori di questa mostrafotografico sono il Comune diSant’Agnello di Sorrento, l’As-sociazione Culturale Cypraea,l’Istituto Tecnico Nautico NinoBixio di Piano di Sorrento.

Ancora una volta il nostroarstista è riuscito a miscelareetnie non solo mediterranee, maanche al di la del mare, per l’ap-punto il Messico. Ad maiora.

Majra

Addio ad Andrisani, storico e giornalistaAveva ottantatre anni. Il 29 mar-

zo i funerali nel duomo di Marciani-se. Ad officiare il rito funebre: l’arci-vescovo di Capua Bruno Schetti-no, il vescovo emerito di CasertaRaffaele Nogaro, larga rappresen-tanza del clero marcianisano, pre-lati delle diocesi di Capua e Caser-ta. Il presidente dell’Assostampa diCaserta, Mimmo De Simone, hadescritto la figura del giornalista,dello scrittore e del politico. Dedicòal Santo di Marianella: Una pre-ghiera a sant’Alfonso.

Nel periodico Valle di Suèssola,chi redige con sommo cordoglioqueste modeste righe rende all’Ami-co scomparso il tributo di un teneroed incancellabile ricordo. GaetanoAndrisani, richiesto per una brevecollaborazione, rispondeva con l’in-vio del suo volume Il Crocifisso diMarcianise, pubblicato nel 2007, trai suoi Saggi Storici Casertani.

A pag. 11 si legge: Oggi va sem-pre più affermandosi una cultura ca-ratterizzata dal relativismo individua-

lista e dallo scientismo positivista,una cultura, quindi, tendenzialmen-te chiusa a Dio e alla sua leggemorale, anche se non pregiudizial-mente avversa al cristianesimo.

Tali osservazioni erano riportatedal periodico Valle di Suèssolanella rassegna: La Bibbia sui ban-chi della scuola, che il sottoscrittocurava nel corso dei mesi da giu-gno 2008 a settembre 2009.

Caro amico Andrisani,hai voluto precederci nel cammi-

no verso la luce eterna. Hai volutomuovere i tuoi passi, prima di noi.Rivolgendo, ancora, uno sguardo aituoi libri mi ritengo davvero pos-sessore d’un patrimonio di fede escienza... Ma, direttore Gaetano,ora ci sentiamo tutti altrettanti privi-legiati dalla tua preghiera, che pre-senti per noi - in hac lcrimarum val-le - alla giustizia (con misericordia)di Dio Onnipotente, presso cui godila vera visione della verità. Addio,Gaetano!

Marco Mauro

Page 3: Aprile 2010

Aprile 2010 3Valle di Suèssola

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Nota biograficaMario Campagnuolo è

nato il 3 novembre del 1937nella valle di Suessola.

Ha vissuto e studiato aNapoli, dove ha frequentato laScuola Militare Nunziatella esi è laureato in IngegneriaEdile nel 1962.

Ha costruito, da Torino aCatania, case, scuole, ospe-dali e villaggi turistici.

Dal 1963 è sposato conAnnamaria Cesaro, che “cor-regge paziente le sue bozze”e lo critica ferocemente, spin-gendolo a far meglio. Hannoquattro figli e sei nipoti.

Da dieci anni vive in Um-bria. Da venti è giornalistapubblicista.

Ha viaggiato in camper dal-la Bretagna al Portogallo, daBarcellona a Vienna. Ha vis-suto intensamente cercandodi co-noscere, in ogni occa-sione, il modo di pensare e ilcuore degli uomini.

Ha trasfuso”il mare” dellesue conoscenze in questosuo primo romanzo.

“Possibile che fosse tanto grande il mare?Possibile che ci fosse tanta acqua che non finiva mai?La sua vita, trascorsa, fino a quel momento, tra gli stretti con-

fini del suo cortile e delle strade della sua cittadina, s’allarga-va, d’un tratto, fino all’orizzonte e al mistero che nascondeva.

Sentiva il desiderio di conoscere nuovi paesi, nuove perso-ne, nuove idee e l’animo s’apriva.”

Da quanti anni ci conosciamo,Mario ?

Ne sono passati più di trenta daquando vennero da me AndreaSorice e Don Ciccio Perrotta, perpropormi di realizzare il plasticodella Terra Murata. Accettai conpiacere, ma dopo pochi giorni ci ri-pensai e li convinsi che sarebbe sta-to meglio avere il plastico di tutta lavalle. Quella che poi abbiamo chia-mata la Valle di Suessola. Feci, conl’aiuto di Pino Buonomano, quelplastico, che credo si trovi ancoranella sede della Pro Loco.

Lavorammo, ogni domenica mat-tina, per due tre mesi nell’Istitutodella Scuola Elementare di Arien-zo. Nel frattempo si erano uniti alnostro gruppo due giovanivolenterosi. Uno eri tu, Alfonso, el’altro Mimmo Guida. Fu un perio-do di grandi avvenimenti. Ricordo ilrestauro della chiesa di Sant’Ago-stino, che facemmo con le nostremani. Fu così che scoprimmo die-tro a un muro la tomba di Giovan-nella Stendardo e l’affresco medie-vale.

All’epoca, ti ricordi?, eravamo af-fascinati da “quei due personaggi”eccezionali, Andrea Sorice con lasua cultura, che trascendeva il tem-po e quel “bovarismo provinciale”,che affossa ogni iniziativa, e DonCiccio con la sua incredibile capa-cità di leggere gli antichi testi ma-noscritti come se fossero stampati

Non dimenticare Alfonso Troi-si.

E come potrei? Ne conservo unricordo bellissimo e considero un

La trama del libro“Come il mare” è un romanzo popolare che narra la saga di

una famiglia incentrata in una storia d’amore.Un amore “grande come il mare”, che accompagna il prota-

gonista, Matteo, fino alla morte.La storia ha inizio ad Aversa con l’abbandono di un bimbo

non desiderato, il nonno di Matteo, sulla ruota di un orfanotro-fio e si svolge, attraverso tre generazioni, dai primi anni del-l’Ottocento all’inizio della Prima Guerra Mondiale.

Le vicende della famiglia Policoro s’intrecciano con le vicen-de storiche che si susseguono in quegli anni.

Anni di grandi mutamenti per noi italiani, che siamo passatidagli stati regionali all’Italia Unita, dall’agricoltura all’industria,da sudditi a cittadini, dalla soggezione all’emancipazione delledonne, dall’analfabetismo ai giornali, dal brigantaggio alla ca-morra e al malcostume politico. Alla fine siamo stati coinvolti inuna guerra mondiale e in quella tragedia ci siamo finalmentericonosciuti come appartenenti ad una sola nazione.

La famiglia Policoro è una delle tante famiglie che vive que-sti anni mescolando i propri affanni quotidiani con gli avveni-menti storici, per i quali nessuno ha chiesto il loro consenso eche li coinvolgono loro malgrado.

La forza per andare avanti la trovano nella fede sincera evissuta verso Dio, inteso come padre attento e interessato, equesta fede li accompagna per tutta la vita.

Al centro di questa storia complessa, c’è l’amore sincero cheunisce i due protagonisti, Matteo e Clara.

E’ un amore che la società non può accettare e che li costrin-ge a mille sotterfugi dall’esito scontato.

Nasce quindi un’altra storia dai contorni tragici, che portaMatteo a subire esperienze dolorose che si concludono con ilricongiungimento con la figlia.

Il direttore a colloquio con l’autoreprivilegio averlo conosciuto. Lamorte di Andrea Sorice ci tarpò leali e ci fece disperdere.

Ci siamo, però, ritrovati suquesto giornale.

E ancora ti ringrazio di avermichiamato a collaborare. E’ stato unmodo per non tagliare i legami conla mia terra natale.

I tuoi articoli sono sempre statiapprezzati dai lettori.

Ti ringrazio perchè mi hanno “fat-to la mano” ad esporre con chiarez-za quello che penso.

Veniamo al tuo libro. Spiega-mi come ti è venuta l’idea di scri-vere un romanzo.

Non ci avevo mai pensato. Ave-vo raccolto i più di duecento articoliscritti per questo giornale e li sotto-ponevo ad amici giornalisti e libraiper capire se potevano essere pub-blicati in volume. Fu uno di questiamici a propormi di scrivere un ro-manzo.

Ho letto la trama e mi è venutauna curiosità. Perché hai ambien-tato ad Aversa questo libro?

Quando ho cominciato a scriver-lo avevo in mente una vecchia sto-ria che mi avevano raccontato e siera svolta ad Aversa, il paese di miamoglie. Quando, poi, i miei perso-naggi hanno preso corpo e sostan-za ho abbandonata quella storia eho seguito loro. Ognuno mi ha rac-contato la sua vita, le sue gioie e isuoi dolori, i suoi successi e i suoifallimenti. Ne è venuta fuori una sto-ria nuova e affascinante.

Come mai per la tua storia “me-ridionale” hai preferito un edito-re di Perugia?

A mie spese ho imparato chescrivere un libro è di gran lungal’anello più semplice dell’intera ca-tena. Ho cominciato a cercare uneditore disposto a leggere il libro diun esordiente.

A Napoli, per esempio ho presocontatto con un editore, che volevapubblicare il libro senza neancheaverlo letto. In Umbria, dove vivo dadieci anni, ho trovato, finalmente uneditore, che ha letto il libro, lo haapprezzato ed ha accettato la sfidapiù difficile che è quella di vender-lo.

Arienzo: Terra Murata, sec. XII

Parlami del contenuto del tuoromanzo.

Ci ho messo dentro tutta la miavita. Ogni personaggio ha qualcosadi me.

Ho studiato ed esaminato i fattistorici e ho trovato storie doloroseche nessuno ci aveva mai raccon-tato.

Ho cercato di far intendere quan-to lungo e faticoso sia stato far na-scere una nazione da un coacervodi popoli che conoscevano solo illoro dialetto. Ho descritto quanto liuniva nel carattere, nelle abitudiniquotidiane e nel sentimento religio-so. Ho insistito su questo argomen-to fino a farlo diventare elementodeterminante per il comportamentodel protago-nista.

Pensi di aver fatto un buon li-bro?

Questo lo diranno i lettori. Io sonosoddisfatto del mio lavoro. Un libroè come un figlio. L’ho curato, l’hocresciuto ed ora tocca a lui cammi-nare con le sue gambe.

Ti auguro che arrivi lontano. Haipensato a una presentazione deltuo libro?

Certo. Lo vorrei presentare do-vunque mi sarà possibile. Per que-sto, con l’aiuto di Alberto Ruggie-ro, e di altri amici stiamo preparan-do una presentazione audiovisivache sarà il fulcro di ogni manifesta-zione.

Spiegami di cosa si tratta.Abbiamo scelto nove brani del li-

bro che raccontano in sintesi la vi-cenda amorosa dei due protagoni-sti, dalla conoscenza al distacco.

Questi brani, recitati da due atto-ri, sono legati tra loro da intervallimusicali tratti dalle innumerevoli“ouvertures” di Domenico Cimaro-

sa, un compositore aversano vissu-to alla fine del Settecento. Per leimmagini, inserite negli intervallidella recitazioni abbiamo scelto,come filo conduttore, le riprese delmare in movimento. Le parole degliattori hanno come sottofondo larisacca: il respiro del mare.

Mi hai fatto venire la voglia divederlo questo “filmato”.

Ho ascoltato, nelle prove, tantevolte il recitato e non mi stanco maidi risentirlo. Spero proprio che pia-cerà.

Dove pensi di fare queste pre-sentazioni?

Dovunque mi sarà possibile, maè certo che non posso mancare dipresentare “Come il mare “ nellaValle di Suessola, dove sono natoe dove è iniziata la mia carriera discrittore.

Quando pensi di fare questapresentazione?

Presto. Il libro sarà stampato en-tro il 25 aprile. Ci vorrà, poi, qual-che giorno per organizzare la pre-sentazione. Azzardiamo una da-ta?Potrebbe essere il 30 aprile o il 5maggio, il giorno in cui potrò pre-sentare il libro ai lettori della “Valledi Suessola”.

Sono sicuro che i nostri lettorinon perderanno l’occasione perincontrarti e festeggiare con te iltuo primo libro. Hai già in proget-to qualche altro romanzo?

Quando si comincia è più facilecontinuare che smettere. E’ quasipronta un’altra storia, che potreb-be essere pubblicata entro la finedell’anno.

Dimmi di che si tratta? Avevo cominciato a mettere sul-

la carta i ricordi della mia vita pro-fessionale, ma mi sono accorto che

Arienzo: la plurisecolare chiesa di sant’Agostino

le storie vere sono diverse dai ro-manzi. Avrei dovuto tacere troppinomi e ignorare troppi fatti per scri-vere una storia che potesse piace-re. La mia professione di ingegneremi ha dato molte soddisfazioni, maanche molti dispiaceri. Mi sono in-ventato allora, come protagonista,un personaggio che nessuno avreb-be mai immaginato mi somigliassee ne è venuta fuori una storia diver-tente.

Staremo a vedere se è veroquello che dici. E poi cos’altrobolle in pentola?

Scriverò fino a quando Dio midarà forza e lucidità. Non ti bastaquello che ti ho detto?

Va bene così. Non mi resta cheaugurarti “in bocca al lupo e cre-pi l’invidia.”

Come il mare

Page 4: Aprile 2010

Aprile 20104 Valle di Suèssola

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Incipit: Lungo l’arco della nostra vita si incontrano veri amici e tantinemici. Tutto nasce dall’amore e dall’odio, dal bene e dall’invidia.L’invidia è la causa di tutti i mali; l’ignoranza completa il quadro.

Miei nemiciCari nemici,io so che mi volete bene...!

Lo leggo nei vostri occhi,lo leggo nei vostri pensieri,lo leggoin tutte le vostre espressioni;

ma ahiménon posso lasciarvi,non posso andarmeneperché non vedendovi piùnon potrei gioire.

Voi non vi dorreste (1)se vi lasciassi;altrimenti andrei via per semprebrindando alla vostra felicità.

Nemici miei, non posso,

io senza di voi non vivo.Voi mi vorrestenella polvere del tempo,io amandovivi erigo ad altare d’immaginisempre pronti alla pugna (2)del non giusto risentimento.

Sapervi nemici mi onora...!Perché è facile combatterechi crede di saperee non sa nulla.

La vita è fattadi scontri e di incontri futuri.Voi siete per me gli incontri.Vogliamoci bene...Io ve ne voglio...! E voi pure...!

Augusto Alighieri

1) Dorreste= non vi dispiacereste2) Pugna = combattimento

Marco Mauro

Realtà odierna e messaggio dantesco

Dante a Virgilio: Tu duca, tu segnore tu maestroNella duplice ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e del 7° Centenario di DanteAlighieri, il preside Marco Mauro, con questo numero di aprile, inizia una rassegna mensile,che terminerà col numero di dicembre, per un excursus tra le realtà odierne e i messaggi di

Dante - Rapide spigolature nell’ambito delle cantiche: Inferno, Purgatorio, Paradiso

L’umanità, nell’ aprile di que-st’anno, che volge al terminedella prima decade del secoloXXI, con un lungo passo indie-tro (di sette secoli!), porgel’orecchio al suono d’un versodel Sommo Poeta. Si riflettonol’ansia e lo sgomento, già pro-vati dall’Alighieri, incontrando illeone della superbia; la lupa ditutte brame d’avarizia; la lonzadi pel maculato ... coverta; e divari colori, invitante ad ogniseduzione, trascinante al male.

La vista delle tre bestie infer-nali è stata preceduta dallo sce-nario terrorizzante della selvaoscura: prima scoperta, d’uncammino verso ogni sorta dierrore.

Un napoletano, d’ogni tempo,avrebbe esclamato, nel suosquillante dialetto, con voltostravolto: aggio sbagliato ‘a via!E mo’ ... cumme faccio?.

Cresceva il tremore dellegambe ... anzi Dante ruinavain basso loco, là dove era spin-to a precipitare, sotto lo sguar-do della lupa dell’avarizia.

Ogni aspetto di speranza sidileguava nella mente del Poe-ta... Ma, d’un tratto, succedeval’imprevedibile! Anche oggi, se-colo XXI, il mondo ha provato

Florilegio poetico napoletano proposto da Claudio Onorati

L’avaroSi tu te cride ‘e ricavà che saccio?...pure ‘na piccolezza‘all ‘ ommo avaronun ce ne cacce niente,amico caro.Nun c’esce ‘a chelli maneche d’ è ‘nu straccio,che d’ è ‘nu chiuovo stuorto.L’avaro è comme ‘o puorco,fratu mio,allora caccia tutta ‘a grazia è Diosultanto quannno è muorto.

Peppino De Filippo

Proverbi napoletani sull’avaro:* Scuoglie ca nun fanno patelle* Cuppine ca nun aizano broro

Venerdì 16 aprile, nella sala teatrodella scuola media di S. Maria a Vico, èstato presentato il lavoro di GabrieleDella Valle dal titolo Memoria santa-mariana.

Sul prossimo numero un’ampia recen-sione.

lo sgomento di infiniti mali: scon-volgimenti atmosferici e terre-moti devastanti colline, centriabitati, strade, ponti .. con vitti-me umane. Alle rovine di natu-re fanno tragica compagnia glierrori dell’ uomo, che cede allepassioni. Uno sguardo ai quoti-diani di stampa e l’orecchio alleinformazioni televisive (d’unsolo giorno) bastano a farci tro-

vare di fronte allo spettacolo didisastri irreparabili; governantiinsicuri, davanti a problematichedi urgente sollecitazione; dannieconomici, per avidità d’unaparte e per insipienza dall’altra;bullismo, progresso nella cresci-ta delinquenziale d’una gioven-

tù senza freni; gelo USA-Israe-le; terrorismo in agguato, invaste aree del mondo; rigurgiti,tra religioni di continenti diver-si, in contese riaffiorante; inquie-tanti disparità di tenore socio-economico-civile; assenza diattuazione di valore etici; corsairreparabile verso traguardi diedonismo, senza limiti; famiglieprotese verso il disfacimento (diogni legge di orientamento, diogni costruzione di tranquilla eperdurante unione...)

Quando spunterà la lucedella rinascita umana?

Conviene dedicare la buonadisposizione e l’attenzione in-stancabile all’ascolto del com-mento del Pietrobono, che cosìsi esprimeva, nello spiegare l’at-teggiamento di Dante al cospet-to di Virgilio, Suo Duca,Segnore, Maestro.

Duca (duce, conduttore ri-spetto alla vita);

Segnore (rispetto alla volon-tà);

Maestro (rispetto all’intellet-to).

Inoltre, il Pietrobono precisaun altro interiore cammino diDante, che, al tempo della com-posizione dell’opera Convivio,aveva considerato la sola scien-za, ultima perfezione della no-stra anima, mentre, al tempo

della composizione di questosecondo canto dell’ Inferno,Dante completava la sua cre-denza nella ragione come rag-gio dell’intelletto divino ossiaraggio che viene da Dio ed a Dioritorna.

Dante sale dalla ragione aDio. Saprà l’umanità del

secolo XXI risalire a Dio?Vi è differenza di tono tra pri-

mo e secondo ragionamento,asserisce il Pietrobono. Ed an-cora, il Pietrobono rammenta anoi quanto Dante raccomanda(a sua volta) nel canto III delPurgatorio: State contenti,umana gente, al quia; / ché, sepossuto aveste veder tutto, /mestier non era parturir Maria.Il Pietrobono aggiunge, a mag-giore tranquillità umana, cheAdamo (se dotato di ragioneperfetta) non si sarebbe lascia-to seddurre dal serpente, con lafalsa promessa che i suoi occhiaperti avrebbero saputo cono-scere la distinzione tra bene emale

Infinesi apre il vero scenario di di-

stinzione, fra impotenza del-l’umano errore e l’Infinito del DioCreatore, unica fonte, che siarricchisce di altra eterna veri-tà, la Misericordia dell’Onnipo-tente, che ha si gran braccia /che prende ciò che si rivolge aLei.

E ci si ricorderà di Manfredidi Svevia (C. III, vv. 121-123 delPurgatorio).

Su tale traccia avrà luogo ilcammino delle nostre rassegne

FantasticandoSo’ comm’ a na curona ‘ ll’Orientecheste ddoje file ‘e perla ‘mmocc’ a tte,e quanno faje nu sorriso cu sti dientemme faje sentì ‘o meglio ‘e tutt’ ‘e Rre!

Forse è nu suonno o sulo ‘o desiderio,è na scena ca ritorna dint’ ‘a memoriacomm’ a nu film o nata bella storiae accummencia n’atu Purgatorio.

Dint’ ‘a chistu suonno mme ce perdo,m’arrevoto dint’ ‘ lietto e m’ ‘o riguardo,po’ mme sceto e tu nun staje a buordo.

E mentre ‘a fantasia va luntanot’accarezzo ‘e capille cu na manoe sento ca tu pure mme vuo’ bene!

Denara

Memoria santamariana

Dante Alighieri

Mecenatismo culturale e fisicoDiego Martinisi

Chi effettua donazioni in favo-re di teatri, musei e altri enti ope-ranti nel settore dei beni culturalie dello spettacolo, può beneficia-re di determinate agevolazioni fi-scali, diverse a seconda che sitratti di un privato cittadino o diun’impresa.

Persone fisicheI contribuenti persone fisiche

possono fruire di una detrazioneIrpef del 19% delle erogazioni li-berali in denaro destinate a entipubblici, fondazioni, associazionisenza scopo di lucro legalmentericonosciute, comitati organizza-tori costituiti ad hoc con decretodel Ministero per i Beni e le Attivi-tà culturali, che svolgono attivitàin campo artistico e culturale, qua-li studio, ricerca, documentazio-ne, catalogazione, acquisto, ma-nutenzione, protezione e restau-ro di beni culturali, organizzazio-ne di mostre in Italia e all’estero,pubblicazioni.

La detrazione Irpef del 19% èprevista anche per le donazioniin favore di enti e organismi cheoperano nel settore dello spetta-colo. In questo caso il contributoè deducibile per un importo nonsuperiore al 2% del reddito com-plessivo dichiarato. Le somme, se

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non vengono utilizzate per le fi-nalità previste entro due anni dalloro ricevimento, sono introitatedallo Stato.

ImpreseLe imprese possono dedurre

integralmente dal proprio redditoi contribuiti destinati al settore ar-tistico-culturale. In particolare sitratta dei finanziamenti a enti chesvolgono attività di studio, ricer-ca, documentazione finalizzate al-l’acquisto, la manutenzione, laprotezione e il restauro dei beniartistici.

Le aziende italiane, inoltre,possono dedurre dal reddito d’im-presa le somme destinate ai sog-getti che operano nel settore deibeni culturali e dello spettacolo in-dividuati dal Ministero pei Beni ele Attività Culturali del 3 ottobre2002. In questo caso hanno l’ob-bligo di comunicare, entro il 31gennaio dell’anno successivo aquello in cui è stata effettuata ladonazione, sia al competente mi-nistero sia all’Agenzia delle En-trate, l’importo erogato, gli enti be-neficiari e le proprie informazionianagrafiche e fiscali.

Per le imprese, nel caso di ero-gazioni in denaro a favore di or-ganismi che operano esclusiva-mente nel settore dello spettaco-lo, le somme donate sono dedu-

cibili nel limite del 2% del redditod’impresa dichiarato.

AdempimentiI beneficiari delle erogazioni de-

vono comunicare entro la fine delmese di gennaio, esclusivamen-te al Ministero per i Beni e le Atti-vità culturali, le generalità del be-nefattore, l’importo delle sommeottenute e le attività per le qualisono state donate, allegando co-pia del proprio atto costitutivo edello Statuto.

Il ministero per i Beni e le Atti-vità culturali, entro il 31 marzo, co-municherà all’Agenzia delle En-trate l’elenco delle imprese dona-trici e l’ammontare complessivodelle erogazioni effettuate nell’an-no precedente.

Profilo del mecenate tipoL’indagine, condotta su un

campione di 1.000 persone di etàtra i 25 e i 64 anni, delinea innan-zitutto il profilo del mecenate tipo:donna e residente nel nord Italia.

L’arte e la cultura attraggono ri-sorse da parte del 5,6% del cam-pione, dopo l’assistenza socialee la ricerca medica, ma prima del-l’ambiente (5,1%).

Le imprese (73,5%) sono le piùgenerose, seguite dagli enti noncommerciali (26,3%) e dalle per-sone fisiche (0,2%).

La maggior parte delle perso-ne intervistate, infine, sottolineail ruolo cruciale che la normativa

fiscale gioca nell’incentivare do-nazioni e contributi da parte di cit-tadini e aziende nei confronti delmondo no profit e, in particolare,di attività e istituzioni culturali.

Dati statisticiLe erogazioni effettuate nel

2008 ammontano a più di 31 mi-lioni di euro, con una leggere fles-sione di poco più di 100 mila eurorispetto all’anno precedente.

Analizzando i dati su base ge-ografica, si evince come i benefi-ciari delle erogazioni si concen-trano soprattutto in Lombardia,nel Lazio e nel Veneto.

La Fondazione del teatro dellaScala di Milano, l’Accademia na-zionale di santa Cecilia e la fon-dazione del teatro dell’Opera diRoma si mettono in luce per averricevuto le donazioni più sostan-ziose. D’altra parte, i dati rileva-no che è il settore dello spettaco-lo a ricevere il 57% del totale com-plessivo delle erogazioni contro il43% destinato, invece, ai beni cul-turali.

Tra i beneficiari spiccano anchei Comuni: tra questi, pole positionper la città di Torino.

Sul versante dei benefattori, leimprese più generose hanno inomi di A2A spa, Ansaldo Stsspa, Assicurazioni Generali, e laBnl, prima di un nutrito gruppo dibanche che regorlarmente inve-stono nella cultura.

Page 5: Aprile 2010

Aprile 2010 5Valle di Suèssola

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Il 13 aprile Gennaro Valentino di Messercola hacompiuto 21 anni. Gioca a pallacanestro in serie A1

con la società Banca Tercas Teramo.Gennaro - ci dice il papà Vincenzo - quattro anni fa fu sceltodagli abruzzesi. Ha già debuttato in serie A. L’anno scorso ilTeramo lo mandò in prestito in serie B2 a Massafra (Taranto)

e poi l’ha richiamato a Teramo.A Gennaro e a tutta la sua famiglia le più vive felicitazioni

dal giornale Valle di Suèssola.Nella foto Gennaro, con la casacca biancorossa dei teramani,

in una fase di gioco con un tiro in sospensione.

Laurea Maria MannaIl 2 marzo Maria Manna, pri-

mogenita del marescialo Fran-cesco Manna, si è brillantemen-te laureata all’Università degliStudi di Napoli Federico II, fa-coltà di lettere e filosofia, corsodi laurea in lettere moderne, di-scutendo una tesi in letteraturaitaliana dal titolo La fenomeno-logia amorosa nella lirica sicilia-na: la tenzone tra IacopoMostacci, Pier Della Vigna eGiacomo da Lentini.

Relatore è stato il prof. Fran-cesco Paolo Botti.

Il 16 aprile Raffaele Guida haspento la sua prima candelina.

Auguri dal papà Armando,dalla mamma Alessandra

( sciarella), dai nonni,dagli zii e dai cuginetti.

7 maggio 2010Ad un anno dalla somparsa

di Giuseppe Marinola famiglia tutta lo ricorda

con infinito affetto

Superare lo scoraggiamento

Nella nostra vita di ogni giornosono tanti i problemi che siamochiamati ad affrontare, soprattut-to in tempi di crisi come quelli chestiamo vivendo. Ogni problemache ci assilla, ci toglie la pace edil sonno, ci tortura e ci domina. Avolte sembra proprio che tu nonabbia alcun potere sui tuoi pen-sieri. Per tutto il giorno cerchi didedicarti al lavoro, alla tua fami-glia, ma non riesci a concentrartiperché, quando meno te l’aspet-ti, te li ritrovi tra i piedi a reclama-re la tua attenzione e a rendertiinfelice e insoddisfatto. Vienesera, sei stanco, non ce la faipiù... e domani ti aspetta un’altragiornata di lavoro. In alcuni mo-menti della vita i tuoi pensieri pos-sono diventare davvero i tuoi peg-giori nemici.

Quando sei preoccupato tuttodiventa pesante e difficile. Conl’aiuto di Dio c’è la cura per po-terne uscire vittoriosi. Egli ci indi-ca nella sua Parola in qualemodo e seguendo quale strate-gia possiamo vivere liberati daansie e preoccupazioni. Se tunon sei un credente, ti invito,come prima cosa, di andare aGesù per la salvezza. L’apostoloPaolo scriveva: Rallegratevi sem-pre nel Signore. Ripeto: rallegra-tevi (Filippesi 4:4). Tu dici: è unaparola, come fai a rallegrartiquando le cose vanno così male?Ti chiedi se chi ha scritto queste

parole abbia mai provato quelloche stai provando tu. Se lui si fos-se trovato nella situazione che tustai vivendo, forse non avrebbescritto quelle cose. Ed invece tisbagli. Infatti l’apostolo Paolo hasofferto molto nella vita; più volteè stato picchiato e molto vicinoalla morte a causa della sua fedein Cristo. Quando scrisse quelleparole l’apostolo Paolo era in car-cere e nonostante questo, egli sirallegrava nel Signore. Gli uomi-ni gli avevano tolto la libertà, manon erano riusciti a rubargli la gio-ia del suo rapporto con il Signo-re. Il Signore sa tutto ciò che staipassando, Egli sa che hai dellepreoccupazioni e, se tu credi, ti èvicino. Con le tue forze non riu-scirai mai a sconfiggere le tue an-sie, le tue preoccupazioni, i tuoiproblemi. E’ meglio che ti rasse-gni se non vuoi andare incontroa continue sconfitte; non riesci afare, il Signore può farlo.

Ecco perché il brano dei Filip-pesi continua così: Non angu-stiatevi di nulla, ma in ogni cosafate conoscere le vostre richiestea Dio in preghiere e suppliche,accompagnate da ringraziamen-ti.

Fermati un attimo. Smettila dipreoccuparti. Lascia che il Signo-re si occupi di te. Non angustiartidi nulla. Non è proprio questo iltuo problema? Forse fino ad oggihai pensato all’ansia come qual-cosa di inevitabile alla quale non

puoi sottrarti. Ma se fosse così, ilSignore non ti chiederebbe di nonessere ansioso. In Pietro sta scrit-to: Umiliatevi, dunque, sotto lapotente mano di Dio, affinché eglivi innalzi a suo tempo; gettandosu di Lui ogni vostra preoccupa-zione, perché Egli ha cura di voi(I Pietro 5:6).

Smettere di preoccuparsi ri-chiede umiltà e sottomissione alSignore ed è proprio ciò che deviricercare. Egli ha cura di te quin-di puoi gettare su di Lui ogni pre-occupazione. Gesù ti conoscebene. Conosce le tue tendenzead essere ansioso, a preoccupar-ti per la tua vita, per il tuo futuro,per il tuo lavoro, per la tua salu-te. Ma Egli ti ricorda che la tuapreoccupazione non è in gradodi risolvere i problemi. Pensaci unattimo; ti puoi rivolgere a Luicome ad un Padre facendogli co-noscer in preghiera tutte le coseche ti tormentano e lasciando cheEgli se ne prenda cura. E’ la fedeche ti permette di unire la suppli-ca al ringraziamento senzaaspettare l’esito delle tue richie-ste. Per fede sai che Dio ti vuolebene e vuole il meglio per te, per-tanto puoi ringraziarlo sapendoche Egli non dona pietre a coloroche chiedono pane (Matteo 7:9).

Come farà Dio a risolvere i pro-blemi che ti tormentano? Non losai ancora, ma comincia a ringra-ziarlo.

E tu hai fede? Rifletti...

Il 20 aprile

AngelaCalcagnoha festeggiato

i suoi primiquarant’annicircondatadall’affetto

e dall’amore di tutti

i suoi familiari.Auguri

27.12.1932 - 1 marzo 2010

Ruotolo FrancescoLa tua morte improvvisalascia un grande vuoto

fra tutti coloroche ti amarono.

Nel loro animo saràsempre vivo il ricordo

del tuo sorrisoe del tuo amore.

Il figlio Domenico

(IP API)

Il 7 maggio compirà gli anni Mario Della Mortedipendente della Provincia di Caserta,

nostro assiduo lettore. Auguri

La fotografia affianca la mia pitturanonché la mia espressione artisticagià da diverso tempo.

Del resto l’occhio artificiale, a sot-tile differenza di quello umano, è ingrado di cogliere cromie e dettagliinimmaginabili al primo sguardo.Ragion per cui la fotocamera divieneper l’uomo un inimitabile cacciatricedi luce che lo aiuta a conoscere sestesso e quello che si trova intorno alui.

Strade, sorrisi, architetture impos-sibili immerse in utopiche ambienta-

Roviello: Mi muovo sapendo che esistozioni cromatiche: a ragione si fa daparte e lascia spazio all’irrazionalevisione dei sentimenti. Ciò che vedia-mo è solo una parte di ciò che ci cir-conda, sono sfumature per dipingereemozioni.

Nella mostra presentata il 3 Aprilescorso presso il “Circolo Cittadino” diS. Maria a Vico racconto proprio diquesto, di un viaggio. Aldilà del cor-po, racchiuso nel cuore, ma soprat-tutto nell’anima.

Non occorre perciò spostarsi dimigliaia di chilometri, ciò che cerchia-mo si può trovare anche sotto casa,sotto i nostri occhi. Pensando a que-

sto, ho deciso di dare a questa espo-sizione il titolo: Mi muovo sapendoche esisto.

S. Maria a Vico, poi, è stata unalocation davvero soddisfacente. Ilcalore delle persone e la sensibilitàverso l’arte, hanno reso questa miapermanenza artistica davvero piace-vole. Spero pertanto di poter interagi-re ancora, per il futuro, con la solarecomunità santamariana. Che ancorauna volta, ha fatto brillare la passio-ne per l’arte e l’amore per la cultura,in qualunque sua forma, non venen-do meno alle sue nobili origini.

Tommaso Roviello

dalle famiglie...dalle famiglie...dalle famiglie...dalle famiglie...dalle famiglie...25 aprile san Marco

Auguri a:preside Marco Maurodott. Marco Vigliottiprof. Marco Migliore

Tommaso Roviello29 aprile santa Caterina da Siena

Auguri alla prof.ssa Caterina Franceschetti

9 aprile santa Maria Cleofe

Auguri a Cleofe

TradimentoEra la mia vita unica ragione d’esistenzaE poi: orrore, sgomento, disperazione,vergogna, angoscia, pianto.Un cuore nero.La mia vita distrutta.L’esistenza inutile.Al mio fianco la morte unica salvezza.Ho deciso.E poi.. La luce: “un angelo”Ti confidi. Nella luce la salvezza.Un cuore nuovo, meraviglioso,L’amore profondo, vero, puro.La guardo con ammirazione.Tutto ha dato seza mai pretendere.Un angelo che mi ama,un angelo che ha sofferto nell’ombra,un angelo che ha atteso una vita.La sua unica missione:salvarmi.

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Page 6: Aprile 2010

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Promozione delle eccellenze:da tutta Italia a S. Maria a Vico

Promotori i proff. Fabrizio Di Nuzzo e Antonio Lanza

all’interno del programma di pro-mozione delle eccellenze. Allagara hanno partecipato gli alun-ni più meritevoli provenienti datutta Italia: I.I.S.S. B.Cellini- VA-LENZA (AL); ITC Giulio Cesare(BA), I.I.S.S. Alfonso M. de Li-guori –Sant’Agata dei Goti (BN),I.I.S.S. V.Capirola-Leno (BS);

I.T.C. L.Da Vinci -S.MariaC.Vetere (CE), I.I.S.S. L.Sturzo-GELA (CL); I.T.C. Caio PlinioSecondo (Como); I.I..S.S. EzioVanoni -Menaggio (Como);

I.T.C. G.Filangieri -Frattamag-giore (NA); I.T.C.G. Archimede(NA); I.T.C. E. Caruso (NA);I.T.C. Pertini-Camposampiero(PD); I.T.C.G. G.Manthone(Pescara); I.T.C. A.Capitini-Vit-torio Emanuele II –Perugia;I.T.C. “Luigi di Savoia Ducadegli Abruzzi-Rieti; I.I.S.S.S.

Pertini -Genzano di Roma (RM);I.I.S. De Amicis –Rovigo; I.T.C.R.Pucci -Nocera Inferiore (SA).

La sera del 13 aprile i parte-cipanti, alla presenza di docen-ti ed alunni dell’Istituto, sono sta-ti accolti dal gruppo musicaleformato dagli studentidell’istitutoragioneria e con assaggi di cu-cina locale offerti dai genitori.

Il giorno seguente, mentre glialunni si cimentavano nella pri-ma prova (Diritto,Economia Po-litica ed Economia Aziendale) idocenti venivano accompagnatidal prof.Di Nuzzo Fabrizio edalla prof.Filomena Zimbardi avisitare il Borgo Antico diCasertavecchia e le RegieSeterie di San Leucio, graziealla collaborazione del funziona-rio della Soprintendenza Anto-nio Crisci. Nel pomeriggio alun-ni e docenti hanno visitato il Par-co e le stanze Vanvitelliane di

Caserta con la disponibilità diPasquale Savino altro funziona-rio della Soprintendenza.

Durante la serata di gala, al-lietata da cantori napoletani,sono stati consegnati ad alunnie docenti vari doni offerti da dit-te locali.

Nel giorno seguente ,secon-da prova di Matematica. I do-centi sono stati accompagnatidai refenti scolastici a visitarel’Anfiteatro di S. Maria C. Vete-re e la chiesa di Sant’Angelo inFormis. Al ritorno, allievi e do-centi degli istituti partecipanti,dopo i rituali saluti, sono ripar-titi per le proprie dimore.

Artefice dell’organizzazione edel coordinamento,insieme alProf.Di Nuzzo Fabrizio, è statoil prof.Antonio Lanza a cui va ilringraziamento di tutta la comu-nità della Valle di Suèssola peraver dato lustro al territorio.

Caro Sindaco di S. Maria a VicoNon sono un suo elettore, non abito a S. Maria a Vico.Mia madre era una Sgambato ed io sono nato nel suo pae-

se. Nato soltanto. Poi, come un viandante, ho vissuto in altriposti.

Dal 1990 sono qui, nel bosco di Acerra, con un gruppo didrogati alla ricerca di una guarigione. Ho molti amici nel paesedi S. Maria, tra essi spicca Paolo Gioia, del Gioia Market, poiho tanti parenti. Poi c’è Mimmo Campagnuolo che ogni giornofa il tifo per noi. E poi c’è Padre Santino, anche lui non ci di-mentica. Mi è caro questo paese, forse perché appartiene unpo’ alle mie radici.

Caro Sindaco, perché le scrivo? Per dirle che esiste un luo-go, particolare, dove una carovana di persone cerca una stra-da perduta. Non è una comunità terapeutica, come tanti dico-no. E’ una casa. Senza cancelli, senza barriere e senza cate-ne. Anche senza potere.

Caro Sindaco, tutte le comunità terapeutiche o per caso oper furbizia hanno uno sponsor. Ricco e potente.

La Locanda del Gigante non ha sponsor. Non ha potere enon lo ama. Ama e cerca la gente. Perché i drogati non hannobisogno di palazzi, di amici potenti, di grandi imperi.

I drogati hanno bisogno dell’aria, del vento, delle pietre, del-l’acqua, dell’invisibile, della terra.

Negli anni passati ho avuto un cattivo rapporto con il suoComune.

Penso che dobbiamo costruire un’alleanza. Sulle droghe nonsono possibili le divisioni. Nessuno può lottare le droghe dasolo. La lotta alle droghe è una lotta di popolo.

Dobbiamo lavorare per fare gente.Sono a conoscenza di molti eroi solitari,ma non li amo.Io credo ai coinvolgimenti, alle partecipazioni.Sig. Sindaco, i pochi devono diventare molti nei problemi

complessi. Questa è una strategia di successo.Io le propongo questa terra perché diventi un piccolo quar-

tiere generale di una lotta. Qui gli insegnanti possono trovarestimoli, simboli, esperienze.

I giovani possono realizzare appuntamenti importanti, percapire e per aiutare. Qui il suo paese può trovare un segno.

Di solidarietà. Di unità. L’umanità oggi ha bisogno di segni.I segni non cambiano il mondo, ma indicano una direzione.

Caro Sindaco di S. Maria a Vico, per questi sentieri spessocammino, ascoltando il silenzio.

Una frase mi perseguita nella testa e mi condiziona la vita.“Se devi costruire una barca, non preoccuparti dei soldi e

degli operai. Preoccupati che a molti venga la voglia del mare”.Carlo Petrella

Alcuni studenti in visita al Parco reale

Anche i docential Parco reale

Ci ritroviamo ad un mese dal-l’epilogo di una campagna eletto-rale che si è chiusa con il famoso“election day” tanto richiesto daquei politici che diventano parsi-moniosi solo quando il conteni-mento della spesa non riguarda iloro stipendi. Come da previsioni,tanta confusione nell’espressionedel voto degli elettori meno gio-vani o culturalmente svantaggiati.Per contro, il Ragioniere dello Sta-to non pare abbia segnalato gros-se novità in materia di deficit pub-blico. Questa volta ho avuto parteattiva, cognizione diretta e discre-ta (seppur parziale) di fatti e cir-costanze preliminari alla campa-gna elettorale. Nella composizio-ne delle liste ho preso atto con di-spiacere che il nobile preambolointrodotto dal Dott. Enzo D’Annaavrebbe avuto scarse prospettive.L’esaltazione del ruolo del Consi-glio e del Consigliere Comunaleè difficilmente praticabile. Molticoncittadini candidabili, quelli so-cialmente e politicamente “quota-ti”, hanno cortesemente declina-to l’invito; altri si sono dichiarati di-sponibili solo per la sindacatura.Atteggiamento forse condiziona-to dalla cosiddetta sindrome del

La sera andavamo al barGennaro Bernardo consenso: colui che si sente ac-

creditato nell’immaginario civico enelle segreterie politiche non puòrischiare che l’idea di “consensovirtuale” si traduca aritmetica-mente. La politica è spregiudica-ta perché misura peso e prestigiocon il numero dei voti. Dei giova-ni, putroppo, inutile parlarne: ingenerale hanno l’allergia cronicaper la politica ed hanno ragione.Abbiamo vissuto giornate intermi-nabili di trattative e corteggiamentiestenuanti. Unico conforto il fineserata in amicizia al “CarpeDiem” (noto bar della zona)dove la stanchezza, la delusio-ne o l’imbarazzo si trasforma-vano in momenti di sano e alle-gro intrattenimento in compa-gnia di un aperitivo, un amaroo una camomilla. Alla fine la pro-posta amministrativa è risultatamolto semplificata e degnissimitutti i candidati proposti. Innovati-vo l’accordo programmatico tra-sversale tra il PDL, l’UDC ed altrigruppi autorevolmente rappre-sentati. L’acclamazione per il Dott.Alfonso Piscitelli annulla di fatto iltentativo di mini-primarie per lasindacatura nel PDL. Ottime an-che le proposte alternative, Rina-scita e PD, che evidenziano duenovità: la mancata candidatura

del mio amico ispiratore della li-sta Rinascita e la scelta del PD diproporre con grande dignità e co-raggio tutti i componenti del diret-tivo locale. Altri importanti leaderlocali scelgono di non presentar-si: opportunità politica o mancan-za di candidature?

Sinceramente non sono infor-mato! Certo è che il dibattito elet-torale è stato alquanto scarno.Comizi concentrati sull’identità esul contatto con l’elettore conl’obiettivo molto concreto di rincor-rere più il voto che il consenso.Slogan impegnativi, accattivanti omolto coinvolgenti. Cito per tuttiquello del nostro Sindaco: noi convoi, voi con noi, tutti insieme perSanta Maria a Vico. Altri (senzaoffesa ma solo per discutere) leg-germente ingenui, triti e ritriti senon addirittura fritti e rifritti. Ognisera e sempre al “Carpe Diem”,si parlava simpaticamente diqueste cose anche se le rifles-sioni vere riguardavano tutt’al-tro!

Il dibattito elettorale ha toccatopoche volte argomenti scottanti.Criminalità, droga, speculazioneedilizia e trasparenza amministra-tiva sono stati analizzati con vigo-re sempre e solo dagli stessi ora-tori. I programmi sono stati illustratinel dettaglio ma ormai non fannola differenza perché tutti gli elet-

tori hanno interiorizzato la massi-ma corrente: i politici promettonoin base alle loro speranze e man-tengono in base ai propri timori!

I cittadini decidono in relazionealla loro valutazione della coeren-za personale, della competenzaprofessionale e dell’esperienza.Applicano una semplice regola: fi-ducia + credibilità = consenso.I candidati, a volte, sottovalutanole capacità di analisi degli elettorie tentano l’artificio matematico diamplificare a piacimento la primaparte di questa eguaglianza. Hosentito parlare di patrimoni perso-nali di consenso come se fosserosanciti da atti notarili; di “tagli” o“spostamenti” di decine di voticome se fossero casse di coco-meri. I risultati non sempre hannorispettato le previsioni.

Alla fine abbiamo assistito allabreve storia di una vittoria annun-ciata ma gli amici della minoran-za pare che siano contenti lo stes-so.

Anche noi siamo soddisfattie contenti, parlo ancora deglihabituè del “Carpe Diem”. Tut-tavia, Vi devo confessare chenella settimana successiva alleelezioni, tra le varie possibilitàdi scelta, abbiamo optato deci-samente per la camomilla!

Ogni riferimento a persone oillazioni è sicuramente casuale!

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Pallacanestro maschile serie C2

Il S. Maria a Vico si salvacon un turno di anticipo

Vittorie contro il Centro Ester Napoli e Basket Telese

Ai tempi supplementari gli at-leti del presidente GiancarloBernardo battono fuori casa ilCentro Ester Napoli econquistono, con un turno di an-ticipo, la matematica salvezza.

Nell’ultima giornata di cam-pionato, poi, hanno surclassatoper 88 a 67 il capoclassifica Te-lese consentendo al Nola diappaiare in testa alla classificai sanniti del Telese. Quindi altermine delle quattordici giorna-te al comando sono il Nola ed ilTelese con 24 punti, il SantaMaria a Vico a 20 punti. Segueil Centro Ester NA a 16, e poi lealtre formazioni.

Un commento a caldo al ter-mine del campionato non puòche essere soddisfacente per lapermanenza nella serie C2, manegativo per quanto attiene ilcomportamento degli atleti nelgirone di ritorno della fase diretrocessione. Addirittura si po-tevano vincere tutti gli incontri

E´ l´anno delle conferme peril Centro Volley San Marco-Cancello da sempre protago-nista nel panorama pallavolisti-co campano. Fino a quattro annifa conosciuto esclusivamenteper il settore maschile ed impe-gnato in campionati seniores,successivamente ha iniziatol’avventura con i giovani isti-tuendo il settore juniores.

Un lavoro faticoso che ad oggiha portato tante soddisfazioni;infatti il C.V. S.Marco-Cancelloha partecipato, con ottimi risul-tati, ai campionati under 14maschile e femminile, rispettiva-mente seguiti dai tecnici Nuz-zo Antonio e De Lucia Vincen-zo.

Abbiamo un grande vivaio edintendiamo valorizzarlo quantopiù c´è possibile - afferma condecisione il presidente Fabrizio

Pallavolo femminile serie D

La Ribellina surclassa ilcapoclassifica MontellaAgli spareggi per la promozione in serie C incontra la

Primavera Avella, seconda in classifica nel girone B, e lasconfigge con un netto e perentorio 3-0 - Il verdetto finale

domenica 2 maggio ad Aversa

TUTTO PARQUETFornitura e posa in opera

ed andare a disputare gli spa-reggi per il salto di categoria. Siail Nola che il Telese sono statisconfitti dai santamariani, ciòvuol dire che poi non sono deimostri.

All’inizio del girone di ritornoc’è stato una specie di ammuti-namento in seno alla squadra.Sembra strano, ma è così. Ep-pure la dirigenza non ha maifatto mancare il suo apporto.Anzi.

Questi sono i giovani d’oggi:mocciosi, viziati, che si permet-tono il lusso di avere un impre-sario perché fa moda, e chechiedono la luna nel pozzo!

A volte viene voglia di man-darli tutti a casa, a zappare, arendersi veramente conto dicosa significhi guadagnarsi unsoldo.

Ma finché ci saranno appas-sionati vecchia maniera di sportquesti viziosetti continuerannoa... AMC

Di Nuzzo. Basta entrare in pa-lestra per rendersi conto che leparole del presidente non sonoingiustificate, il minivolley cura-to da De Lucia Vincenzo e DiNuzzo Domenico ha più di 50iscritti.

Ma i risultati raggiunti nonsono del tutto inaspettati: c´èun duro lavoro per far conosce-re ed amare alle nuove genera-zioni questo sport magnifico.Infatti alla base del progetto nonc´è mai stata la pretesa di rag-giungere il risultato, ma quantopiù la voglia di coinvolgere e dieducare allo sport tanti giova-ni. Lo sport è scuola di vita ed èsolo grazie al lavoro di tanti,parliamo di dirigenti, sponsor equanti impegnati in tale sforzoche, oggi, si sono raggiunti que-sti risultati.

AMC

Centro volley San Marco-Cancello

Calcio - Il Real Suèssola agli spareggi per la promozione inEccellenza - La Sanfeliciana salva - Il San Marco sconfigge illeader Cellole ed è a tre punti dal vertice - Ancora un pareggio

per il Messercola - Il Cervino Messercola gioca per i recordClemente Ferrara

Il Real Suèssola del presi-dente Giuseppe Guida chiudela fase regolare del campiona-to al quarto posto in classificaed acquisisce il diritto a dispu-tare la semifinale per la promo-zione nel campionato di Eccel-lenza da disputare il 9 maggioprossimo contro il Real Voltur-no, terzo. In caso di vittoria, gliarienzani affronterebbero in fi-nale il San Pio Mondragone,secondo in classifica, il succes-sivo 16 maggio.

Nell’ultima di campionato gliuomini di mister Squillantesono andati a vincere a Capuaper due a zero con le reti di Biz-zarro e di D’Antò. Hanno con-trollato molto bene le sfuriate deicapuani e li hanno colpiti allamezzora del primo tempo conuna punizione di Bizzarro. Il rad-doppio è venuto nei minuti di re-cupero della gara.

Con le vittorie del mese diaprile gli arienzani raggiungonoquota 53 punti in classifica econsolidano il quarto posto.

La Sanfeliciana, dopo il pa-reggio nel derby con gli arien-zani, avendo messo già al sicu-ro la permanenza nel campio-nato di Promozione, non si èpreoccupata più di tanto ed ha

perso sia fuori casa col RealVolturno per 2-0, sia in casa colSan Pio Mondragone per 1-2.Termina questo campionato altredicesimo posto cioèquartultima, ma quel che piùconta è che è riuscita a salvar-si. Nell’ultima giornata di cam-pionato è stata scavalcata inclassifica dal Lacco Ameno cheha sconfitto per 5-0 il Vitulazio.Questa la classifica per le ulti-me posizioni: Barano 36,Vitulazio 36, Lacco Ameno 35,Real Sanfelice 34, Acerrana23, Boys Caivanese 20, Kal.Maddaloni 18.

Nel campionato di Prima ca-tegoria ore di trepidazione per iSanmarchesi. Infatti la lorosquadra, la Libertas San Mar-co, non demorde e sotto la gui-da di Franco Magliulo riesce arintuzzare tutti gli attacchi delMondragone. Nell’ultima giorna-ta di campionato del mese diaprile, poi, è stata superba per-ché ha inflitto al capoclassificaCellole una sonora sconfitta per3-1. Con questo successo econ quello della giornata prece-dente fuori casa per 2-0 control’Europa, il San Marco mantie-ne saldo il terzo posto in classi-fica e si avvicina sempre più alvertice. Infatti: Cellole 59, Ca-rano 58, San Marco 53, Mon-

dragone 53. Ma il San Marcomolto probabilmente avrà trepunti dalla Federazione per unagara vinta ma ancora subjudice, cioè non convalidata. Equindi salirebbe a 56 punti.

E quando mancano solo quat-tro giornate al termine del cam-pionato tutto può ancora acca-dere a cominciare da domeni-ca prossima quando il Cellole sela vedrà col Mondragone, il Ca-rano col San Prisco, il San Mar-co andrà a Capua.

Nello stesso girone del SanMarco c’è il Messercola. Nonè stata un’annata felice per gliuomini di mister Suppa. Trop-pe sconfitte (9), troppi pareggi(11), appena sei vittorie hannocondizionato non poco la clas-sifica: decimo posto con 29 pun-ti. Ma i Ziculesi, se dovesserovincere domenica contro l’ulti-ma in classifica, molto probabil-mente potrebbero fare un belsalto in avanti.

Musica diversa, invece, perl’altra squadra di Messercolache milita in seconda categoria.Infatti il Messercola-Cervino,agli ordini di mister AlfonsoCapasso già da molte settima-ne ha cominciato a festeggiarela promozione ed ora gioca soloper raggiungere record su re-cord. Su ventidue gare, ne ha

vinto 20, pareggiato 1, persa 1.Ha realizzato settanta reti, su-bendone 22. Ha 61 punti in clas-sifica, la seconda è a 49.

Nello stesso girone dei Zicu-lesi c’è la Virtus Talanico, allaprima esperienza in secondacategoria. E’ al quinto posto inclassifica con 36 punti. Ha ot-tenuto 12 vittorie, 1 pareggio, 9sconfitte. Ha realizzato 45 retisubendone 41.

Sempre in seconda categoria,ma nel girone C, c’è il SantaMaria a Vico del presidentePompeo Laudando. E’ stato uncampionato interlocutorio cheha visto la squadra giocare fuo-ri casa per circa i tre quarti del-le gare. Il terzo posto in classifi-ca, con 44 punti, non è poi dabuttare. Il leader Solopaca, con56 punti, non è poi così forte.Ha avuto fortuna: quella chenon ha avuto il S. Maria a Vico.

In terza categoria merita diessere evidenziata l’impresa delSan Pietro Talanico che nell’ul-tima di campionato del emse diaprile è riuscito a fermare sullo0-0 il capoclassifica UnitedVitulazio. I castellani sono alquinto posto con 24 punti fruttodi 6 vittorie, 6 pareggi, 7 scon-fitte. Hanno realizzato 33 retisubendone 31. Prima esperien-za per il Villa Cancello Scalo.

Antonio Iaia

Il presidente Antonio Iaia è teso,ma felice perché le sue ragazzehanno disputato un ottimo girone diritorno vincendo dapperttutto e risa-lendo dal quarto al secondo postoin classifica sconfiggendo e supe-rando prima il Bocconcì Paestumper 3-0, raggiungendo il Gimel San-t’Agata e sconfiggendolo in casapropria a Massalubrense per 3-0,per poi dare una sonora sconfittaanche al capoclassifica AccaMontella per 3-1.

Al termine della fase regolamen-tare conclusasi al secondo posto,laRibellina ha acquisito il diritto a di-

sputare gli spareggi per la promo-zione in serie C. Il primo incontro èstato disputato domenica sera 25aprile nella palestra della ragione-ria in Via Strettola. Le ragazze sonoscese in campo troppo tese ed ilgioco ne ha risentito. Il primo set èstato al cardiopalmo con la Ribelli-na sotto dal 23 al 14. Una rimontasuperba e vittoria per 25-25. Nelsecondo gioco qualche sbaglio ditroppo, ma alla fine è vinto dallenostre ragazze non senza qualche

battibecco sotto rete. Vittoria finaleper 3-0 e ancora battibecchi chepotrebbero costringere la Federa-zione a prendere decisioni sfavo-revoli alla Ribellina.

Domenica 2 maggio ore 11,00tutti ad Aversa per sostenere le no-stre ragazze nell’ultimo assalto allapromozione in serie C. Per informa-zioni telefonare al team managerRocco n. 347. 3849312 e chiederela disponibilità nel pullmann.

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Page 8: Aprile 2010

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