Appunti di viaggio

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Transcript of Appunti di viaggio

Grazie Trenitalia

A 300km/h me la so’

fatta sotto…

T.V.B T.A.V.

Si parte!!!

Velocità

Comfort

Eleganza

All’arrivo…giro in trambus

Ecco il nostro Trambus…

…e i biglietti.

Qui c’ero io!!

Inizia il tour…

.

RIFLESSIONE…A mio parere la piccola piazza di Trevi, che

accoglie la più famosa fontana di Roma, è

probabilmente il luogo più affollato dai

visitatori, i quali, come la tradizione vuole,

lanciano una monetina nella vasca sperando

che questo gesto faccia avverare un loro

desiderio.

Anch’io ho espresso un desiderio:spero di

ritornare presto a Roma!!!

Un pò di storia…La Fontana di Trevi di Roma, realizzata sotto il

pontificato di Clemente XII intorno al 1735 d.C. è

opera dell'architetto Nicolò Salvi ed è ancora oggi

alimentata dall'acquedotto Vergine progettato nel 19

a.C. dal console Agrippa

L'attico della Fontana di Trevi è decorato da quattro

statue che rappresentano, a partire da sinistra,

"l'Abbondanza dei frutti", di Agostino Corsini, "la

Fertilità dei campi" di Bernardino Ludovisi, "i Doni

dell'autunno" di Francesco Queirolo e "l'Amenità dei

prati" di Bartolomeo Pincellotti ed è culminato da

una grande iscrizione voluta da papa Clemente XII,

il cui stemma, alla sommità, è fiancheggiato da due

Fame di Paolo

Nella nicchia più grande, al centro, affiancata da

colonne corinzie, l'imponente statua di Oceano,

progettata da Giovan Battista Maini ma scolpita da

Pietro Bracci, conduce un cocchio a forma di

conchiglia guidato da un tritone e trainato da due

cavalli marini alati, uno iroso e l'altro placido mentre

ai lati trovano collocazione le personificazioni della

Salubrità e dell'Abbondanza di Filippo Della Valle

Che profumi a

Piazza di Spagna!

Un doveroso omaggio

Salma di Papa Giovanni XXIII

Un comodo ritorno…

Un giorno a Roma…

diario di viaggio

Giovedì 27 aprile 30 alunni meritevoli di ogni

classe del nostro Istituto hanno partecipato

all’iniziativa di Trenitalia “Treno: mio,

tuo…nostro! che ha offerto un viaggio gratuito a

Roma con la linea veloce TAV per pubblicizzare

l’Alta Velocità e far riscoprire il treno come

mezzo di trasporto sicuro, all’avanguardia,

ecocompatibile.

Il sabato precedente è

intervenuto a scuola

un ingegnere della

Cifi (Collegio

Ingegneri Ferroviari

Italiani) che ci ha

illustrato le

“meraviglie” del treno

veloce, ha distribuito

gadget e ci ha

incuriosito tantissimo.

L’ing. Magenta, gli alunni, il

treno…

Ma torniamo a giovedì, alle 8.10puntualissimo il treno è partito, la nostraera la carrozza 6, seconda classe ma ame sembrava la prima, abbiamo presoposto e poco dopo un’hostess moltocarina ci ha offerto da bere.

Il coordinatore del progetto ha scattatodelle foto e ci ha spiegato comepartecipare ai concorsi (cartolina eappunti di viaggio).

Dopo circa 10 minuti una voce ci haannunciato che viaggiavamo a 300/kmall’ora. Ci siamo guardati sbalorditi, l’unicasensazione strana era di avere le orecchieotturate, il paesaggio fuori dai finestrini eraverde, scorreva piano e non sembrava mica diandare così veloce!

La tratta Napoli-Roma della TAV raggiunge i300km all’ora, essa rispetto alla lineatradizionale attraversa un paesaggio immersonel verde, lontano dalle città, rispettando lanatura, io ho visto solo alberi, pascoli, cielo!

Arrivati a Roma con circa 10 minuti

di anticipo sull’orario previsto siamo

stati nella sala d’attesa Lounge della

TAV, che accoglienza! Ci hanno

offerto una ricca colazione, abbiamo

sfogliato i quotidiani, navigato in

internet.

Con il “Trambus”, l’autobus a due

piani scoperto, è iniziato il giro

turistico che ci ha permesso di visitare

tutta Roma.

Grazie alle cuffie dateci in dotazione

dalla guida abbiamo ascoltato, mentre

osservavamo, le spiegazioni e la storia

dei monumenti incontrati durante il

percorso.

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli,Piazza della Repubblica, l’Altare dellaPatria, l’Anfiteatro Flavio ( Colosseo) infondo alla via dei Fori Imperiali, il ForoBoario dove all’epoca si svolgeva il mercatodi carne bovina, Largo di Torre Argentina,Castel Sant’Angelo, il fiume Tevere, laBasilica di San Pietro situata in fondo a Viadella Conciliazione, Città del Vaticano,costituita da 44 ettari e 1000 abitanti,Quartiere Prati così chiamato perché zonacircondata da prati…

La prospettiva da cui abbiamo

osservato la città è stata nuova ed

emozionante, peccato per la

pioggerella finale che però non ha

spento il nostro entusiasmo.

Al termine del giro in Trambus il nostro

percorso turistico, in questo museo a cielo

aperto che è Roma, è proseguito con la

visita alla mitica Fontana di Trevi con

annesso lancio della monetina, una sosta

nell’incantevole Piazza di Spagna con i suoi

colorati e profumati fiori ed infine, dopo

una breve sosta per pranzare, siamo andati

in Città del Vaticano a visitare la Basilica di

San Pietro, che tra le chiese cristiane è la

più grande per dimensioni e tra le più

mirabili per realizzazione.

L’interno della Basilica testimonia lagrandiosità e la magnificenza delRinascimento e del Barocco romano. Lanavata centrale è scandita da imponentipilastri, tra i quali si aprono le arcate cheintroducono alle navate laterali e allecappelle. Tra le numerosissime opere d’arteche decorano l’architettura interna dellaBasilica si segnalano i capolavori diMichelangelo (la famosa Pietà), GianLorenzo Bernini ( tomba di Papa UrbanoVIII) e numerosi altri.

A Piazza San Pietro, dove ci ha accolti una

pioggia torrenziale, oltre a passeggiare sotto

il colonnato e osservare da vicino le

coloratissime Guardie Svizzere, abbiamo

visitato le Grotte Vaticane con le tombe di

tutti i Papi a partire da San Pietro,

successore di Gesù.

Il nostro obiettivo principale era di rendere

omaggio alla tomba di Papa Giovanni Paolo

II e ci incuriosiva vedere quella di San

Pietro.

La pioggia incessante ci ha

accompagnato sulla strada del ritorno

alla stazione dove ci aspettava il treno

Tav per concludere la nostra avventura.

Durante il viaggio abbiamo compilato

le cartoline per partecipare al concorso

“Caro treno, oggi ci sono anch’io”. Il

treno si è trasformato in laboratorio,

c’erano pastelli, penne, matite e un

grande fermento.

Alla fine arrivati a Napoli, con i soliti

10 minuti di anticipo, eravamo stanchi

ma contenti, il viaggio di ritorno è stato

piacevole e nella testa di tutti noi

frullava un unico pensiero: come mi

piacerebbe rifare tutto daccapo!!!