Appunti di Viaggio in moto: Nordkapp

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Capo Nord e Fiordi Norvegesi 8-26 agosto 2009

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Viaggio intrapreso nel 2009 verso la meta simbolo di ogni motociclista: Capo Nord

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Capo Nord e Fiordi Norvegesi8-26 agosto 2009

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8 agosto 2009 - giorno 1 - km 614Partiti alle 13.15 da Cremona, subito in autostrada direzione Brennero. Sull'A22 molto traffico e code. Siamo arrivati quindi al Valico del Brennero e ha iniziato a cadere qualche goccia. Passata l'Austria il tempo è migliorato. Ci siamo fermati alle 19 per fare il pieno e con l'occasione abbiamo mangiato due panini che ci han fatto da cena. Arrivati all'Etap doccia e nanna veloce, domani ci aspetta una levataccia!

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9 agosto 2009 - giorno 2 - km 957Sveglia alle ore 3.30 am, caricata la moto alle 3.55 eravamo già in viaggio. Però... dopo 30 km un lampo: il mio Nokia era ancora in camera. Preso la prima uscita, tornati indietro, e alle 4.40... ripartivamo, daccapo! 70 km in più! E vai!! Per fortuna le autostrade tedesche spesso non hanno limiti, così la velocità di crociera si è attestata tra i 130 e i 150. La moto carica perfetta, unico neo l'alleggerimento dell'anteriore. Alle 11 arriviamo all'ultimo autogrill che precede Rostock, dove è presente anche una rivendita di biglietti per i traghetti. Chiediamo info e la signora ci dice che il primo libero è alle 21, e ci consiglia quindi di andare a Puttgarden. Un po' sbigottiti stiamo confabulando alla moto quando incontriamo una coppia di motociclisti di Belluno, e la moglie è danese. Ci dice che anche a loro han detto così dei traghetti, ma alla ragazza suona molto strano. Loro proveranno comunque ad andare a rostock, tanto ormai ci siamo. Tentiamo anche noi. Arriviamo e il molo è bello vuoto, chiediamo per il biglietto e ce lo fanno subito per il traghetto delle 13, il primo disponibile. Bah... Adesso abbiamo circa un'ora da attendere. Facciamo quindi due chiacchiere con la coppia bellunese per ingannare l'attesa. Arriva quindi il tragtto, saliamo, ci leghiamo le moto e andiamo sul ponte a fare quattro chiacchiere. Arriviamo quindi a Gendser e alle 15 in punto siamo giù dal traghetto. Partiamo quindi alla volta di Copenhagen, dove andiamo alla famosa statua della Sirenetta.

Poi affrontiamo quindi il ponte di Malmö (21 euro) e raggiungiamo l'omonima cittadina con arrivo allo StayAt Malmö, un hotel molto carino. Dopo una rinfrescante doccia andiamo a fare due passi nella cittadina, e rimaniamo piacevolmente colpiti nel constatare che è piena di vita, moltissimi locali, moltissimi giovani, bei palazzi e belle piazze. Solo che la stanchezza inizia a farsi sentire, per cui ce ne torniamo in Hotel. Le mondanità un'altra volta. Ore 21, dopo 17,5 ore di veglia, notte!

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Sorrisi in viaggio

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Malmö4

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10 agosto 2009 - giorno 3 - km 634Partenza da Malmö dopo colazione in direzione nord. Inizio poco promettente: traffico e code unite a pioggerellina, ma poco dopo smette di piovere ed il cielo si apre. Viaggiamo tra verdi boschi e laghetti; all'inizio entusiasmano, ma dopo alcune ore il paesaggio ci appare monotono: laghi, boschi, laghi, boschi... Alle 17,30 ci fermiamo al campeggio della piccola Vansbro, dove prendiamo alloggio in una hytta (250sek) senza bagno. Cena con la nostra insalatissima Rio Mare, poi nanna.

La nostra prima Hytta

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11 agosto 2009 - giorno 4 - km 708La mattina ci svegliamo piuttosto presto, carichiamo la moto e alle 7.40 siamo pronti per partire, ma... il cancello non si alza! La reception apre alle 9, e noi siamo bloccati dentro! Disperazione! Chiediamo ad altri campeggiatori maggiori info, e ci dicono che la sbarra per uscire si alza con le auto, ma con la nostra GS anche se carica no! Allora ci consigliano di uscire dalla pista ciclabile... detto fatto! Finalmente siamo in marcia...

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... Oggi lunga e noiosa tappa di avvicinamento al Nord. Alla fine della giornata abbiamo percorso 700 km, e prendiamo alloggio in un carinissimo camping 3 stelle, il Lufta Camping a Anaset (650sek). Siccome siamo stanchi e non abbiamo voglia di cucinare per niente ceniamo al ristorante, e facciamo proprio bene! Mangiamo salmone, cucinato proprio bene, e poi due passi nei boschi che circondano il campeggio. Poi in Hytta a riposare, domani Rovaniemi!

Le lunghe e piatte strade svedesi

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12 agosto 2009 - giorno 5 - km 625Partenza alle ore 7.05 in punto accompagnati da una leggerissima pioggerellina. Direzione Nord, Finlandia. Piano piano la pioggia lascia spazio ad un cielo coperto per poi tramutarsi in una bella giornata di sole non appena varcato il confine finlandese. Dopo la monotonia dei boschi svedesi è iniziata quella dei boschi finlandesi, interrotti però più frequentemente da piane coltivate e non. Arrivati alle 14 a Rovaniemi abbiamo visitato il Santa Village con tanto di conoscenza e foto con Babbo Natale (piuttosto caro però, 25 euri!!)...

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Santa Claus box o!ce

...Dopo aver pranzato, girovagato per i negozi di souvenir e spedito qualche cartolina dal box office lappone, abbiamo ripreso il cammino impostando il navigatore sulla meta tanto attesa: Capo Nord, solo 700 km. La pioggia non ci ha abbandonato per il resto della giornata. Dopo aver tentato la fortuna al campeggio di Petkula, abbiamo trovato posto a Lomakyl. Qui però han tentato di fregarci strisciando la Visa due volte, ma è un’altra storia... Sistemate le cose ci siamo cucinati un'ottima pasta ed asciugato quanto bagnato avevamo addosso.

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13 agosto 2009 - giorno 6 - km 531Partiti alle 6.50 abbiamo incontrato subito pioggia. Ed ha continuato. Abbiamo passato il confine Norvegese e nella strada direzione Nordkapp abbiamo incontrato alcune renne allo stato brado. Dopo circa 400 km di acqua abbiamo fatto sosta per il pranzo alle 12.15 circa ad una stazione dove abbiamo incontrato un gruppo di italiani che tornava da Nordkapp dicendoci che avevano trovato freddo e maltempo. Un po' preoccupati abbiamo ovviamente continuato, visto che iniziavamo a soffrire un po' di freddo, umidi come eravamo. Fortunatamente il pranzo caldo ci aveva scaldato un po', e con nuovo vigore abbiamo affrontato gli ultimi 120 km che ci separavano dalla tanto agognata meta. La strada è diventata costiera e molto più interessante. Abbiamo iniziato a incrociare renne da allevamento per strada, alcune veramente tenere, le piccole. Siamo quindi arrivati al famoso tunnel sotterraneo che collega l'isola di Mageroya con la terra ferma, che si spinge a 212 metri sotto al livello del mare. Risalito il tunnel, con salita e discesa con pendenza del 9%, abbiamo incontrato il casello dove abbiam pagato 14 euro per l'ingresso. Ci siamo quindi recati al punto informazioni chiedendo la disponibilità dei campeggi, e ce ne hanno indicati alcuni. Alle 15.45 prendevamo possesso della camera, molto carina, costata 750 nok (90 euro). Dopo una calda doccia e lo svuotamento delle valigie, visto che anche oggi un mezzo dito d'acqua nella piccola l'abbiamo trovato, siamo partiti per gli ultimi chilometri che ci separavano dal famoso Mappamondo. Arrivati al centro visitatori siamo entrati dopo aver pagato 215 nok a testa d'ingresso (51 euro, valido comunque 2 giorni) e siamo andati ad ammirare il mare dai 71° 10' 21'' del punto continentale più a nord d'Europa. Ce l'avevamo fatta, non credevo che un giorno sarei mai riuscito a farmi una foto sotto al famoso mappamondo, e invece c'ero, anzi, c'eravamo, grazie a Sabrina che mi ha appoggiato in questo lungo e comunque appagante viaggio. Dopo le foto di rito abbiamo assistito alla proiezione di un bellissimo filmato che illustra brevemente la vita a Nordkapp. Quindi cena con panini presso il Centro Visitatori, ancora qualche foto e poi a nanna, distrutti della pesante e lunga giornata, ma contentissimi di avercela fatta. Ormai inizia la discesa verso casa, che sarà più lenta dell'andata, e speriamo che anche il tempo ci assista.

N71° 10’ 21”, Capo Nord!

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Ancora pochi metri...

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14 agosto 2009 - giorno 7 - km 638Partenza da Capo Nord alle 08 precise con nuvole talmente basse da entrarci. Usciti dall'isola sono cominciati i primi sprazzi di sole, che ci hanno accompagnato sempre più frequentemente durante tutta giornata. Alle 10,30 abbiamo incontrato Fred e la sua Norge allo svincolo della E6 per un breve saluto. Una volta ripartiti in direzione Alta la strada si è fatta sempre più bella, a cominciare dai verdi altipiani fino ai fantastici fiordi norvegesi, veramente inspiegabile a parole. La strada che li percorre, oltretutto, è un tracciato bellissimo e ben tenuto...

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...Alle 17,30 dopo l'ultimo rifornimento abbiamo iniziato a cercare un hytta per la notte e, dopo due rifiuti e dei cartelli indicanti il nulla, siamo arrivati al campeggio Malsevfossent a Bardufoss. Dopo aver pagato 1140Nok ci siamo ritrovati in una stamberga dove non riuscivamo nemmeno a chiudere bene le finestre. Dopo esserci lamentati abbiamo ottenuto una hytta migliore, ma che comunque non vale lontanamente quei soldi. Cena con pasta italiana e focaccine e nutella. Domani assalto alle Lofoten.

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Cartoline dalla Norvegia...

L’incontro con Fred!

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15 agosto 2009 - giorno 8 - km 448Partiti alle ore 7.30 dal campeggio abbiamo trovato una leggera pioggerellina per qualche chilometro, ma ha quasi subito smesso. Il cielo si è quindi moderatamente aperto e ogni tanto faceva la sua comparsa il sole. Abbiamo quindi percorso prima la E6 e poi la E10 in direzione Lofoten. Volevamo raggiungere Moskenes per conoscere gli orari del traghetto che il lunedì ci avrebbe portato a Bodø. Il bel tempo è durato in pratica fino a Svalver, dove alle 11.40 ci siamo fermati per rifornimento benzina e per un pranzo veloce. Abbiamo quindi iniziato a percorrere i 127 chilometri che ci separavano da Å i Lofoten, ma il tempo è drasticamente peggiorato. Ha iniziato a piovere, e in certi punti c'era un fortissimo vento, che mai ho provato guidando, tanto che mi ha spinto addirittura sull'altra corsia nonostante la ridotta velocità, e per fortuna la strada era sgombra. Abbiamo quindi proceduto lentissimamente fino a Moskenes immersi praticamente nella nebbia. Fortunatamente arrivati ad Å il tempo è migliorato, ha smesso di piovere e abbiamo iniziato a cercare una Hytta. Al primo campeggio ci hanno maldestramente negato una camera, dicendoci prima che l'avevano (infatti la stava contrattando un ragazzo davanti a me che poi ha rifiutato) e poi, arrivato il padrone che sapeva l'inglese (l'altro vecchio no) ci ha detto sgarbatamente no, niente camere, full complete. Ma vaff... Inizio a pensare che in Norvegia non amano molto i motociclisti, è già il secondo campeggio che ci rifiuta nonostante avesse posto. Poco male, torniamo nel centro del paese e troviamo per 650nok a notte una carinissima Robeur rossa sul mare. Non ce la facciamo sfuggire, e la prenotiamo per due notti. Abbiamo bisogno di fare una pausa e ricaricare un po' le batterie. Visto che sono appena le 15,30, una volta sistemati andiamo al Centro Turistico di Moskenes dove prenotiamo il traghetto delle 6 di lunedì mattina per Bodø. La ragazza ci dice che dobbiamo essere lì 45 minuti prima, ovvero alle 5.15. Quindi lunedì.... levataccia! Il tempo intanto si è aperto, c'è un po' di sole, e ne approfittiamo per fare la spesa per la cena serale, e compriamo subito del salmone. Terminata la spesa visita ad Å, che è molto piccola, dopo di che una bollente doccia e una deliziosa cenetta seguita velocemente dalla nanna. Le previsioni meteo per domani sono buone, per cui gireremo un pochino le Lofoten.

Verso le Lofoten...

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16 agosto 2009 - giorno 9 - km 265Stamattina ci ha svegliato un bel tiepido sole, che ci ha poi accompagnato scaldandoci sempre più tutta la giornata! Abbiamo dedicato questa giornata alla visita delle Lofoten, percorrendo la E10 strada delle Lofoten che ci ha portato poi, con una piccola deviazione, a Nusfjord, un piccolo paesino dove ci hanno pennato 50 nok a testa per il solo accesso al paese stesso che, diciamocelo francamente, non è che valesse poi tale spesa...

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...Dopo un piccolo giro abbiamo quindi ripreso la moto e percorso tutta la bellissima strada costiera 815, veramente ricca di panorami mozzafiato. Siamo quindi giunti al paesino Henningsvaer, piccolo paesello dove ci siamo dati ai souvenir. Abbiamo quindi ripreso la strada del ritorno sulla E10 fatta il giorno precedente, ma di cui non avevamo visto praticamente nulla causa maltempo, e siamo giunti al paesino di Reine dove abbiamo fatto spesa: stasera ci attende il salmone! Poi sicuramente nanna presto che domattina abbiamo la sveglia alle 4.15 perché dobbiamo essere all'imbarco del traghetto la bellezza di 45 minuti prima, ovvero alle 5.15.

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17 agosto 2009 - giorno 10 - km 318Sveglia alle ore 4.00 in tempo per prepararsi ed andare a Moskenes a prendere il traghetto delle 6 (503nok di cui 100 diritto di prenotazione). La giornata si presenta bene, cielo limpidissimo e rosso albeggiante. Ci imbarchiamo e puntuale la nave parte, 9.20 sbarchiamo dopo aver sonnecchiato sulla nave. Il percorso oggi prevede la RV17 Strada Costiera, e visto che sarebbe troppo lunga percorrerla tutta percorriamo la prima parte, quella indicata dalla Lonely Planet come la migliore. Costeggiamo quindi il mare e percorriamo le strade che girano attorno ai fiordi fino al primo traghetto, quello tra Forøy e Ågskardet, cui arriviamo alle 12.05: il primo traghetto disponibile è alle 13.30. Quindi abbiamo da aspettare ben 1 ora e mezza per un traghetto che durerà 10 minuti. Ci armiamo di pazienza e ci facciamo due panini col pane preso la mattina e diamo fondo alle nostre riserve, Insalatissime Rio Mare. Arriva puntuale il traghetto (64nok) e appena sbarcati percorriamo velocemente i 28 km che ci separano dal secondo e ultimo traghetto della giornata, in quanto parte alle 14.15. Arriviamo all'imbarco e aspettiamo... niente. Andiamo al bar a chiedere info e ci dice che quel traghetto con il nuovo orario non c'è più. Dobbiamo attendere quello delle 15.20, altra ora abbondante da aspettare. Per fortuna la giornata è bella, c'è un caldo sole, per cui ci mangiamo un gelato e ammazziamo il tempo con qualche parola crociata. Arriva puntuale il traghetto (153nok) che durerà 60 minuti. Facendo due conti non avremo molto tempo una volta scesi, non vogliamo fermarci tardi. Siamo tutti pronti per scendere dal traghetto quando ci accorgiamo che si apre la porta del traghetto alle nostre spalle: quel pirla del capitano ha attraccato di culo anziché di punta, per cui dovremmo scendere tutti in retro. Accortosi della cagata chiude, torna al largo, si gira e ci fa scendere del verso giusto, e così vola via altro prezioso tempo. Oggi non è giornata per fare strada. Imbocchiamo quindi l'ultima parte di RV17 che faremo e poi deviamo verso Mo I Rana dove ci fermiamo per il pieno e a fare un attimo di spesa alla coop. Il GPS mi segnala un campeggio, ci arriviamo, prendiamo la stanza, ed è... bellissimo!! Abbiamo la hytta che dà proprio sul mare, e il balcone è proprio a strapiombo su di esso! E la camera è la migliore mai trovata! Yttervik Camping sulla E6, 12 km da Mo I Rana direzione Sud, bellissimo!

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Ciao ciao Lofoten...

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Che riusciamo a tornare abbronzati?

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18 agosto 2009 - giorno 11 - km 539Partenza dal camping alle 7 circa in direzione sud con un tiepido sole, che è andato e venuto per tutta la giornata. Abbiamo percorso la E6 fino a Trondheim, strada rivelatasi molto bella da guidare. Una volta arrivati abbiamo iniziato la ricerca di un alloggio: tutto pieno causa convegno, ed allora riprendiamo la E6 direzione Oslo e ci lasciamo catturare da un cartellone enorme “Hytter”. Prendiamo una Hytta (300nok, ovviamente bagno esterno) ma è proprio brutta. Pulita, però veramente triste e brutta. Decidiamo così di mollare giù subito i bagagli, rinfrescarci e tornare a visitare Trondheim, che non ci ha colpito poi particolarmente, ma ormai...

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19 agosto 2009 - giorno 12 - km 458Alle 6.15 siamo già belli che svegli, e si profila un'altra giornata di sole. Ci prepariamo e alle 7 in punto salutiamo la nostra “topaia”. Stamattina c'è un umido spaventoso, e il termometro segna 7°. Prendiamo quindi la E39 in direzione Alesund che ci porterà a Kristiansund, dove percorreremo poi la Atlantic Road. Come anticipatoci da Fred il giorno prima la strada è interrotta e ti fanno deviare sulla 65, che si rivela un'altra bellissima strada da guidare. Dopo aver pagato 1 tunnel sulla RV70 in direzione Kristiansund (65nok) e aver preso 2 traghetti (75 e 82 nok) finalmente arriviamo all'Atlantic Road, bella strada che collega fra di loro alcuni isolotti...

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...Il paesaggio intorno è bellissimo, la strada in sé non è 'sto gran che: di ponti a campana veramente validi ce n'è uno solo, che è poi quello che si vede in tutte le salse: gli altri sono più bassi e meno caratteristici. Va beh. Dirigiamo quindi verso la Trollstigen, ma non prima di aver preso l'ennesimo traghetto (68 nok). Ci fermiamo a pranzare al bivio per la strada dei Troll, e quindi iniziamo la sua scalata: la strada si rivela davvero molto ma molto bella, sia da guidare sia da vedere. Arrivati in cima ci rechiamo al punto panoramico prima e ai negozi di souvenir poi dove gli lasciamo una felice strisciata di Visa. Ripartiamo quindi direzione Geiranger, e la strada si fa subito bellissima, belle curve ritmate da affrontare con un filo di gas. Meritano veramente...

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... Prendiamo quindi l'ultimo traghetto (64 nok) e arriviamo al Geirangerfjord. Arriviamo dall'alto e la vista è spettacolare. Unico neo: le 3 navi giganti da crociera in mezzo al fiordo che rovinano tutto. Dopo alcune foto ci mettiamo a cercare una Hytta per la notte e ne troviamo una molto carina, in un bel camping con all'interno anche una cascata. Posate le borse decidiamo di affrontare, scarichi di bagagli, lo sterrato del Dalsnibba. Lo sterrato non è un molto difficile, è molto compatto e i primi metri e gli ultimi sono pure asfaltati...

In attesa del traghetto...

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... L'unica cosa che ci lascia perplessi è il pagamento fai da te della strada (50 nok): c'è un gabbiotto con all'interno nessuno con scritto in inglese Ticket Selfservice e in norvegese le istruzioni. Da bravi turisti facciamo finta di niente e iniziamo la salita. Mano a mano che i metri salgono si rivela uno spettacolo mozzafiato, fino ad arrivare alla cima da dove si gode un panorama davvero bellissimo! Torniamo quindi al campeggio, mega piatto di pasta e... nanna!

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«Il mondo è un parco giochi. Da bambini lo sappiamo tutti, poi ce lo dimentichiamo».

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Quando ti domandi chi te l’ha fatto fare, vuol dire che il viaggio è perfettamente riuscito.

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20 agosto 2009 - giorno 13 - km 489Stamattina la sveglia è suonata più tardi del solito, alle 7.10. Abbiamo quindi preparato le borse e siamo usciti dalla Hytta per caricare la moto e... sorpresa! Ci sembra faccia quasi caldo rispetto al solito. La temperatura è di 18°, promette bene! Puntiamo quindi il becco del GS verso Lom, dove ci aspetta poi la 55, che Fred ci ha preannunciato essere bellissima. Arriviamo a Lom e troviamo per la prima volta una vera forneria, e non ce la lasciamo scappare. Sabrina briosche ed espresso, io cappuccino e torta di carote. Ottimo! Decidiamo quindi di prendere pure del pane fresco per pranzo, visto che la giornata è bella, sole coperto saltuariamente da nuvole. Ripartiamo in sella e iniziamo la salita della 55. All'inizio è una bella vallata verde in cui scorre un torrente, ma poi... diventa straordinaria. Ghiacci, nevi, laghetti glaciali... descriverla è dura, e non so se le foto renderanno l'idea. Io e Sabrina siamo concordi nel dire che è la più bella strada finora percorsa. Siccome non abbiamo ancora fame decidiamo di proseguire la strada. Affrontiamo la stretta salita della strada della neve, anche per evitare i 24 km di tunnel che arrivano ad Aurland. A 8 km da questa cittadina c'è un bellissimo punto panoramico sul fiordo, davvero incantevole. Arriviamo quindi ad Aurland e sono già le 14 ed allora ci fermiamo per mangiare i panini imbottiti del salame che abbiamo acquistato al mitico Statoil. Mangiamo sull'acqua praticamente, ad un bellissimo punto di ristoro nel paesello. Dopo un po' di spesa decidiamo di arrivare a Bergen per dedicare alla visita della cittadina l'intera giornata di venerdì, in modo da spezzare un attimo i continui spostamenti giornalieri facendo base 2 giorni nello stesso posto. Prima di dirigerci diretti verso Bergen però, seguiamo una proposta della Lonely Planet e ci dirigiamo verso Gudvangen per vedere il Naerofjord, patrimonio dell'Unesco. Deviamo quindi dalla 16 e ci dirigiamo verso il paesello, solo che la strada si fa stretta, in pratica mono corsia. Arriviamo ad un punto dove un camper tedesco è appena partito da una sorta di piazzola, ci facciamo più in là possibili, siamo fermi, ma il cretino, anzi la cretina, perché guidava una donna, stringe troppo col camper e ci tocca la laterale sinistra: attimi di panico, urlo, suono il clacson, lei si ferma, sulla destra c'è una sorta di giardinetto scosceso...

Sabrina scende mentre io sono ancora appoggiato al camper con la paura che mi sbatta giù, scende il marito e mi sorregge mentre riesco a passare oltre. Fortunatamente la borsa della moto non ha nulla, e purtroppo nemmeno il camper. Ma io dico, potevi mica fare la retro?! Una rabbia, una tensione, ma per fortuna alla fine non è successo nulla. Riprendiamo quindi la strada e dopo 500 metri è... chiusa!! Praticamente sia Lonely che la segnaletica ci hanno mandato in una strada chiusa!! Con una cancellata! Cose dell'altro mondo! Non ci resta che girarci e tornare indietro direzione Bergen. Il viaggio scorre bene, la giornata è molto calda, ci togliamo pure i pile, la moto segna 26°... Arriviamo a Bergen e ci dirigiamo subito all'Ufficio Turistico dove fanno servizio di prenotazione. Prendo il numerino, 341, sono al 320... non ci resta che attendere. Dopo 40 minuti di attesa finalmente ci trovano una camera al Neptun Hotel, 1390 nok a notte, ci può stare. Unico neo: niente garage. Arriviamo all'hotel, nel centro di Bergen, a pochi metri dal porticciolo, e appena prima di scaricare i bagagli inizia a piovere! Pazienza, portiamo su le borse poi decidiamo insieme di portare la moto ad uno dei parcheggi sotterranei e chiusi della città, il Kengarajes. Parcheggiamo la moto, B25, e torniamo all'hotel, o almeno ci proviamo. Il parcheggio è lunghissimo, non usciamo dallo stesso lato dell'entrata, in pratica ci perdiamo. Chiediamo informazioni “Where are we?”, e dopo 20 minuti buoni arriviamo all'hotel sotto una pioggia battente. Finalmente doccia calda, e poi a fare due passi; ma la pioggia è ancora battente, andiamo a McDonald e rientriamo. La visita domani! Speriamo solo con il sole, che a Bergen piove praticamente sempre, la media è circa 275 giorni l'anno, con il record di 85 giorni consecutivi...

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21 agosto 2009 - giorno 14 - km 0Per la prima mattina niente sveglia, ma proprio niente. Dopo colazione spostiamo la moto al garage dell'hotel e il meteo non ha tradito le aspettative, c'è una leggera pioggerellina. Decidiamo di partecipare ad un tour in battello dei fiordi circostanti della durata di 4 ore (400Nok a testa). Ci imbarchiamo sulla White Lady per il tour che risulta piacevole; il tempo nel frattempo è migliorato e all'arrivo, sotto un caldo sole, ci mangiamo due panini acquistati al famoso mercato del pesce, veramente buoni! Anche il mercato ittico è molto grazioso, pieno di gente, di pesce fresco...

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Poi iniziamo a gironzolare per il Bryggen, davvero molto bello e caratteristico, perdendoci nei suoi vicolini. Poi decidiamo di goderci la vista della città dall'alto, per cui prendiamo la funicolare che ci porta a 600 mt di altezza da dove si gode una bellissima vista di Bergen. Una volta scesi, e stanchi un po' della giornata, torniamo al nostro hotel per una rinfrescante doccia prima di uscire per cena. Alle 21 siamo usciti per cenare e ci siamo recati al tourist office per delle informazioni e chi abbiamo trovato?! Checco, compagna e Paolo che cercavano alloggio...

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Viottoli del Bryggen

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22 agosto 2009 - giorno 15 - km 278Sveglia e... piove, come sempre a Bergen verrebbe da dire. Inforchiamo la moto e ci dirigiamo verso Stravanger sulla E39, ma prima ci fermiamo al mercato del pesce di Bergen per comprarci un paio di panini di pesce che saranno il nostro pranzo. Oggi vogliamo raggiungere il Preikestolen scalando il pulpito. Purtroppo la giornata non sembra affatto bella, piove a tratti. La strada è la E39, e nella tratta abbiamo preso 3 traghetti, che sono ad orari frequenti. Il primo, di circa 40 minuti, è costato 144 nok, il secondo, di 20 minuti, altri 115nok ed il terzo, da sponda a sponda nemmeno 10 minuti 64 nok: un ladrocinio autorizzato... Altolà, chi va là, un fiorino! Arriviamo in zona Joperland con una leggera pioggerellina e dopo un po' di ricerca troviamo una stanza con angolo cottura e bagno in comune proprio sul mare, carina, prezzo corretto (350nok) e sono già le 15,25. Appena in camera pranziamo, non pensavamo di metterci così tanto ad arrivare: il tempo continua ad essere pessimo per cui oziamo tutto il pomeriggio, sperando in un caldo sole la mattina seguente per tentare la scalata al pulpito, anche se per fare ciò dovremo alzarci presto. Altrimenti punteremo Kristiansand, in attesa del traghetto del lunedì...

23 agosto 2009 - giorno 16 - km 286La sveglia suona puntuale alle 7 e il cielo si è rasserenato. Non c'è il sole, ma quanto meno le nuvole sono bianche. Confabuliamo un po' e alla fine decidiamo di andare: con la moto raggiungiamo il parcheggio (30 nok) dove oltretutto lasciamo, come richiesto, il biglietto di ricevuta del parcheggio appoggiato nel cupolino. Iniziamo quindi la scalata alle 7,50: 3,8 km per un totale di 230 metri di dislivello (stimati in 2 ore sia a salire che a scendere). Il disegno altimetrico del percorso ci fa capire che ci sono 3 grandi salite, mentre il resto sembrano tratti piuttosto pianeggianti. La scalata è però più complicata del previsto: la camminata non è una semplice passeggiata, ma un'arrampicata su sassoni piuttosto grandi e a volte anche alti. Le 3 salite sono piuttosto spacca gambe, soprattutto essendo noi non allenati, ma l'ultimo tratto “tira” veramente parecchio. In alcuni tratti addirittura sulle rocce del sentiero scorre dell'acqua, probabilmente di un torrente, che rende oltretutto le rocce scivolose. Tra di noi ci arrabbiamo con gli autori Lonely Planet in quanto descrivono la salita al pulpito una passeggiata: sarebbe il caso di avvisare invece che non è proprio da prendere alla leggera. Dopo 2 ore e 10 minuti arriviamo in cima al pulpito, e, complice anche un timido ma caldo sole che fa capolino tra le nubi, la vista merita davvero, è proprio uno spettacolo della natura. Dopo le foto (e un po' di riposo), alle 10,20 partiamo per la discesa, che risulta meno faticosa ma assai complicata. Con calma arriviamo comunque al parcheggio in meno di due ore dove recuperiamo la nostra GS e ci rechiamo alla Hytta a recuperare il resto dei bagagli. Ci rinfreschiamo e poi in marcia, dobbiamo arrivare a Kristiansand al Centrum Budget Hotel: sono 280 km, partiamo alle 13.40 e arriviamo alle 18 (complice anche il traghetto che ci è partito davanti e l'attesa del successivo di 30 minuti). La strada è piacevole sia da guidare che da vedere, peccato al solito i limiti bassi che portano ad andature bradipe. Arriviamo all'hotel, anche questo inserito sulla Lonely, che non è che sia 'sto gran chè, ma è per una notte, abbiamo già pagato... pazienza. Notte e sveglia presto.

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24 agosto 2009 - giorno 17 - km 673La sveglia suona alle 5.30, il traghetto per Hirtshals parte alle 8, ma dobbiamo presentarci ben 90 minuti prima, ed alle 6.10 siamo già all'imbarco, corsia 2, pronti per salire. Attendiamo circa un'oretta finché ci fanno salire. Saliamo, leghiamo la moto, e poi sul ponte: la nave è molto bella, con negozi e bar. Spendiamo le ultime corone e alle 11.25 sbarchiamo. E inizia così la traversata dell'Europa, partendo dalla Danimarca. Con soste piuttosto regolari arriviamo all’Etap di Hannover.

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25 agosto 2009 - giorno 18 - km 1.101La sveglia suona alle 6.30, carichiamo la moto e alle 7 in punto siamo in sella. Oggi attraverseremo Germania e Austria giungendo in Italia dal Fenerpass. La Germania è piuttosto veloce, l'Austria un po' meno, ma comunque alle 17.30 siamo a Trento per mangiare un gelato con Claudio e Rita. Dopo i saluti e due chiacchiere veloci riprendiamo la via di casa, gli ultimi 180 km. Arriviamo a Cremona alle 20, andiamo a salutare i genitori e poi a casa, alle 21.30, dopo 9.562 intensissimi km.

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Info utiliIl viaggio è stato di esattamente 9.562 km secondo il contachilometri della moto, mentre secondo lo Zumo, gps Garmin, è stato di 9.627 km. La cosa fa’ un po’ strano, generalmente è il GPS che segna un minor di chilometri effettuati per via dello scarto del tachimetro, invece in questo caso è il contrario. Mistero. La moto, BMW R1200 GS mod. 2009 è partito tagliandato e gommato nuovo con delle Metzeller Tourance EXP e non ha consumato olio. La moto, nonostante fosse carica (bauletto givi da 46 lt, 2 valigie laterali di alluminio da 37+45 lt, borsa serbatoio e 2 rolli da 12 lt legati sulle laterali) ha percorso mediamente nei paesi scandinavi 19 km/lt, mentre sulle autostrade tedesche e italiane la media è scesa a 14 km/lt. Le temperature incontrate sono state piuttosto gradevoli, pensavamo peggio. All’estremo Nord Sabrina indossava la sua tuta Dainese con relativa imbottitura, calzamaglia da sci, maglia termica bikers, pile, sottocasco windstopper e guanti da sci e non ha sofferto mai freddo, eccezion fatta per un mattina dopo 450 km d’acqua. Io invece non avevo né la calzamaglia né l’imbottitura della giacca, e come guanti usavo degli estivi con i sopraguanti antiacqua e non ho patito alcun freddo (merito anche delle manopole riscaldate e del parabrezza largo montato che porta via parecchia aria). Entrambi indossavamo sempre le nostre tute antiacqua divisibili per ripararci oltre che dalla pioggia anche dal vento. Il meteo è stato con noi clemente, ha piovuto tanto due giorni al Nord nell’arrivare a Caponord, poi quasi una settimana di sole, o comunque coperto, dalla cima fino a Bergen. Altro giorno di pioggia e poi basta. Qualche leggera goccia i giorni precedenti dell’arrivo alla rupe, ma niente da segnalare. Come alloggi usavamo principalmente Hytte, di cui abbiamo di tutte un buon ricordo tranne di due: una a Trondheim pagata 300 nok, un gabbiotto proprio, e un’altra grande a Bardufoss, la più cara trovata, e decisamente non all’altezza. Le altre tutte pulite, qualche volta con bagno in comune ma sempre puliti. Bellissima la Robeur trovata ad Å i Lofoten, pagata appena 650 nok al giorno, spaziosa e con bagno privato, la cui doccia era veramente bollente. Pranzavamo presso le pompe di benzina, principalmente

sceglievamo Statoil oppure Shell, che avevano cibi più commestibili. La sera cucinavamo nella Hytta, tranne qualche cena a McDonald’s e una al ristorante di un campeggio. Ci siamo portati da casa pasta, condimenti, scatolette, buste pronte. Compravamo poi lungo il percorso altro: pane, tonno, frutta, yogurt, pesce e affettato. Per i pagamenti abbiamo usato prevalentemente la Postepay, partiti anche con contante, prelevando anche agli sportelli norvegesi. In Svezia sempre e solo la Postepay. I traghetti abbiam prenotato quello dalle Lofoten a Bodø e quello da Kristiansand a Hirtshal, cosa che si è rivelata inutile: per le moto c’è sempre posto. I traghetti presi sono stati abbastanza, i prezzi erano un po’ più economici al Nord che al Sud. In Germania abbiamo dormito presso gli Etap.

ConclusioniÈ stato un viaggio, bellissimo, straordinario! Andare a Capo Nord in moto ha un sapore tutto suo, noi non siamo semplici spettatori di ciò che ci circonda, noi motociclisti ci siamo dentro, nessun finestrino si interpone tra noi e la natura, coi suoi bellissimi profumi, come quello della pioggia appena caduta. I paesaggi attraversati sono incantevoli, se poi si ha la fortuna di incontrare spesso il sole tutto luccica ancora di più. È il viaggio simbolo di un motociclista, una sorta di pellegrinaggio che, a mio avviso, ogni Motociclista dovrebbe compiere. Se poi si ha la fortuna di dividere gioie e fatiche con qualcuno che si ama, tutto acquista un sapore magico. Le zone migliori che mi sento di consigliare sono prima di tutto le Lofoten, davvero splendide, poi la strada n. 55 da Lom, impareggiabile. Poi bellissima la vista dal Preikestolen, anche se la salita è piuttosto difficoltosa. Da segnalare anche la strada tra Nordkapp e Narvik. Come cittadina è stata una piacevolissima sorpresa Malmö e ci siamo innamorati di Bergen, nonostante non passi praticamente giorno senza due goccie d’acqua.

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