APPUNTIdi VIAGGIO

Sped. abb. post. D.L. 353/03 [conv. in L. 27/02/04 n. 46] art. 1 c. 1 - DCB - Roma

Anno XXX

Note di ricerca spirituale

Li eroà bi urae guarigidce

Prevenzione del TraTTamenTo

SaniTario obbligaTorio (TSo)

ai enrito Lorinedizioni

la parola

Shalom# ssere sanNi #La èidacbE # éascere dal resviro

ToRNaRE a CaSa#Io e Garia# Io e Desù

#I cinOue sensi #La ca erna del cuore# gni giorno un Muon giorno

NoVITÀ IN lIBRERIaIl CaTalogo

Edizioni La parola

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Nov/Dic 2020

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LA MAPPANASCERE DAL RESPIRO

Nascere dal respiro è sperimentare dinuovo nišmat hayyîm, l’origine stessa delrespiro. Allora l’uomo ridiventa veroessere vivente. La meditazione nonè altro che questa continua nascita, con-tinua apertura alla vita, continuo osservarel’insorgere del nišmat hayyîm. Allora sicapiscono in un modo unico, tremendo,le parole di Cristo: “Così è di chiunque

è nato dallo Spirito”.

I CINQUE SENSI

Come possiamo non comprendereche se vogliamo fare esperienza delladivinità non possiamo trascenderedalla carne, perché non sono due

mondi separati? Noi siamo quelliche ora sanno che chi tradisce lacarne e la materia, tradisce il divino,

l’Essere degli esseri. Noi, donne e uo-mini del XXI secolo, sappiamo chefare esperienza dell’umano è fareesperienza di Dio, e piùsapremo crescere inumanità più il divino sirivelerà in noi.

LA CAVERNA DEL CUORE

È tramandata una frase apocrifa di Gesù che dice: “Il Gesù Cristo che trionfa sulletenebre è l’Anticristo, il Gesù Cristo che attraversa le tenebre è il vero Cristo”.Dobbiamo attraversare la caverna per giungere alla resurrezione, alla terra promessa.Caverna, solitudine non sono luoghi esterni a noi. Sono presenti nel profondo dellanostra psiche. Spesso corrispondono a tutto ciò che abbiamo represso, a ciò chenon ha avuto spazio o modo di sbocciare, che non siamo riusciti ad integrare, a ciòche chiamiamo l’ombra.

Edizioni Appunti di Viaggio

ESSERE SANTI

La scelta di essere santi,come mostra bene ilPontefice, non è in pri-mo luogo nostra, ma dichi ci ha creati: “Perchéil Signore ha scelto cia-scuno di noi ‘per esseresanti e immacolati di fron-te a Lui nella carità’ (Ef

1,4)” (GE 2). Chi ci ha donato l’esi-stenza, ci ha sognati santi. Ed è im-portante che questa santità si realizzi

attraverso l’amore, non attraverso altrequalità straordinarie.

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OGNI GIORNO È UNBUON GIORNO

Si parla tanto di pro-blemi economici, sani-tari, sociali, che pureesistono, ma poco o af-fatto dell’opportu-nità di coglierel’occasione di ciòche sentiamo come av-versità per poter cre-

scere moralmente espiritualmente. Se nes-

suno lo dice a livello istituzionale, eforse non possiamo neanche aspettar-celo, non può e non deve diventare perchi segue un cammino spirituale unascusa per adeguarsi al senso comune.

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Abbiamo ristampato San Serafino di Sarov

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ARTICOLIEssere santi Diego Fares

La Didaché Anonimo

Nascere dal respiroMariano Ballester

TORNARE A CASA

Io e Maria

Io e Gesùfra Raffaele Crudetti

I cinque sensi. Per una mistica della carnePaolo Scquizzato

La caverna del cuoreWilligis Jäger

Ogni giorno è un buongiorno Roberto Boldrini

SOMMARIOAnno XXX

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RUBRICHEShalomPasquale Chiaro

NOVITÀ IN LIBRERIA

LIBERTÀ DI CURA E GUARIGIONEEnrico LoriaEdizioni La parola

Il Catalogo

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Reg. Trib. di Roma n. 365 del 10/06/91Iscritto al nuovo ROC con il n. 28187Direttore responsabile: Pasquale ChiaroConsiglio di Redazione: R. Boldrini; P. Chiaro; A. De Luca; A. Schnöller; A. TrontiSede legale e Redazione:via Eugenio Barsanti 24, Roma [00146]; Tel. 06/4782.5030E_m: laparola@appuntidiviaggio.itSito: www.appuntidiviaggio.itOrario di Redazione: 10-13, dal Lunedì al VenerdìStampato nel mese di Novembre 2020 - Tiratura 500 copieStampa: Tipografia Digital Book srl, via Karl Marx 906012 Cerbara - Città di Castello (PG)Il simbolo di Appunti di Viaggio, riportato in copertina, è opera di Giorgio Tramontini e si intitola Ali dello Spirito

Anno Settembre 2020-Agosto 2021 (dal n. 163): Abbonamento ordinario € 45,00, amici 60,00, sostenitori 100,00; paesi europei 80,00, extra-europei 100,00.

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Carissimi amici e compagni diviaggio,

siamo al secondo numero del nuovoanno e abbiamo ripreso a camminaretenendoci per mano: è una cosa chescalda il cuore e ci fa sentire un po-chino meno soli. Ecco, con lo Shalomdevo parlarvi del “cammino” spiritualee, a dire il vero, mi torna in mente iltitolo di un celebre romanzo: L’amoreai tempi del colera, di Gabriel GarcìaMàrquez. Dunque, parafrasando questotitolo, potrei dire che devo raccontarviIl cammino spirituale ai tempi del coro-navirus. E non è scontato, perché lagente ha timore e tende a rinchiudersi,ad evitare contatti che potrebberorivelarsi pericolosi e accade che spessoaccolga anche le parole con atteggia-mento sospettoso, come se nascon-dessero pericoli.

In realtà la pandemia, questo malemisterioso di cui non conosciamoorigine e provenienza, potrebbe du-rare ancora per molto, e credo siaallora necessario liberarsi da timoriin eccesso, altrimenti non viviamo

più: ci rinchiudiamo in una bolla, inuna cassaforte. Certo, occorreavere prudenza nel rapportarsi aglialtri, ma dobbiamo anche conti-nuare a vivere, tanto più che questapandemia non è l’unica nella storiadell’uomo: le epidemie si ripresen-tano ciclicamente. E allora proce-diamo, un passo dopo l’altro, conprudenza, ma non iberniamoci.

Sul numero precedente abbiamoparlato del bisogno di darci una “re-gola di vita” per evitare di essere in-ghiottiti dal male e dal caos che cicirconda. In realtà dobbiamo averchiara la nostra meta, non possiamomuoverci senza sapere dove vo-gliamo arrivare, altrimenti restiamo inbalìa dei continui stimoli che ci pro-pone il mondo. E dunque, il pericoloè che, anche senza volerlo, ci ritro-viamo a impegnare ogni nostra ener-gia per fare carriera, acquistaremacchine e beni, e case case case, afare grasse mangiate e collezionarerelazioni, anche extraconiugali. Macredo, e spero vivamente, che se leg-

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SHALOM

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gete questa rivista, avete chiaro il vo-stro obiettivo: entrare in comunionecon Dio, con gli angeli e con i santi.Certo che, nella vita ordinaria, po-tremo anche sembrare persone cu-riose, fuori luogo, ma ciò accadeperché, in realtà, noi siamo cittadinidel Regno dei cieli, impegnati in unesodo: attraversiamo il deserto, comeil popolo ebraico per arrivare alla“Terra promessa”. E allora servonoarmi, mezzi, strumenti per affrontarequesto pellegrinaggio: ed è necessariaanche una “regola” di vita. Occorrecioè riservarsi dei tempi, degli spaziper la preghiera e la meditazione ognigiorno, impegnarsi ad amare e a nonvivere più solo per se stessi. E poi èbello appartenere ad una Comunità, apiù Comunità, che si espandono incerchi concentrici: dalla famiglia o co-munità religiosa di cui si fa parte, al“gruppo” di meditazione o di pre-ghiera con i quali si condivide il cam-mino, alla parrocchia, fino ad arrivarealla Chiesa “universale”, al popolo diDio, a cui appartengono tutti i suoifigli.

E sì, perché da soli non ci si salva.Dio è trinità, è comunità, e lui è ilnostro unico e sicuro, attendibilemodello di riferimento.

E dunque, per aiutarci a metterea fuoco una nostra regola, su questonumero pubblichiamo la Didaché, inassoluto una delle prime regole co-nosciute, adottata dalle prime co-munità cristiane.

In realtà, la regola di cui parliamo, èun mezzo che ci aiuta ad entrare incomunione con Dio, colui che solo èsanto: e ci permette quindi di santifi-carci: “Siate santi, perché io, il SignoreDio vostro, sono santo” (Lv 19, 2).

Ecco, l’articolo Essere santi, diDiego Fares SJ, che precede la Dida-ché, ci indica dei passi concreti perinoltrarci nel cammino di santità.

Su questo numero della rivista,pubblichiamo inoltre un eserciziosul respiro di p. Mariano Ballester,dal titolo Nascere dal respiro, trattodal suo libro Figli del Vento [La medi-tazione del respiro] Edizioni Appuntidi Viaggio. E ancora, di fra RaffaeleCrudetti OSA, Io e Maria e Io e Gesù,tratti dal libro Memorie di un poverofrate [Una vita vissuta a gloria di Dio],Edizioni Appunti di Viaggio.

Questi due libri che ho citato sonoanche splendidi testi da regalare peril Natale, per santificarlo, per ren-derlo più prezioso e più sacro.

E ancora, abbiamo il piacere dipubblicare la prima parte (cui segui-ranno altre due parti) di un articolodi p. Paolo Scquizzato, dal titolo I cin-que sensi [per una mistica della carne].

E per finire, pubblichiamo un testodi Willigis Jäger, La caverna del cuore,e l’articolo Ogni giorno è un buongiorno, di Roberto Boldrini.

Credo dunque che questo sia unnumero particolarmente nutrientee bello, degno del santo Natale: spe-rando che vi arrivi per tempo.

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Purtroppo non abbiamo potutopreparare la rubrica dei Corsi per-ché, con la pandemia e le misure re-strittive in atto, non possiamo darvidati attendibili. Speriamo che prestola situazione migliori.

Su questo numero della rivista, oltreagli articoli, trovate anche la presen-tazione del nuovo libro del dottor En-rico Loria, Libertà di cura e guarigione[Prevenzione del Trattamento SanitarioObbligatorio], Edizioni La parola. Sitratta di un tema di grande attualità,spesso legato a situazioni di grandisofferenze che, appunto per questomotivo, di tanto in tanto assurge aglionori della cronaca.

Per le edizioni La parola, EnricoLoria ha già pubblicato Straniero trala folla – [Il cammino psicospiritualecome via di guarigione] (2018).

Ci avviciniamo al Natale, un Na-tale diverso, immerso nella soffe-renza e nella paura, e come dicevoall’inizio di questo testo è difficileanche mettere giù le parole, perchéin questa situazione potrebbero es-sere accolte con sospetto. Eppurequesta è l’unica cosa da fare, l’unicache in qualche modo può aiutarci,può consolarci.

E allora voglio consigliarvi di vivereil Natale in pienezza, contemplarlocon amore in ogni suo aspetto, offrire

le vostre sofferenze e le vostre paureal Signore che nasce, perché abbiamola certezza che lui si è incarnato percondividere le nostre sofferenze e lenostre pene, legate alla carne e allafragilità umana.

Eppoi, possiamo approfittare dellapausa natalizia per iniziare a ripro-grammare, per ciò che è possibile,la nostra vita. Alla luce del covid, allaluce della precarietà delle nostreesistenze, rivedere le nostre mete,abbandonando tutto ciò che non èessenziale nel nostro cammino.

E pregare, pregare per noi e pergli altri: pregare per tutti coloro chene hanno bisogno.

Nel salutarvi, ricordo a coloroche non avessero ancora provve-duto, che devono rinnovare l’abbo-namento alla nostra rivista, perchésiamo nel nuovo anno [2020/2021]:ufficialmente il trentesimo. Un pic-colo miracolo.

Le quote sono rimaste invariate:45 € abb. ordinario, 60 amici, 100 so-stenitori.

E allora vi auguro un buon Natalee un nuovo anno colmo di gioia e dibenedizioni.

Roma, 18 novembre 2020

Pasquale Chiaro

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