Approvvigionamento pubblico di alimenti biologici Confronto tra diverse filiere IT analizzate come...
-
Upload
annunciata-viviani -
Category
Documents
-
view
216 -
download
2
Transcript of Approvvigionamento pubblico di alimenti biologici Confronto tra diverse filiere IT analizzate come...
Approvvigionamento pubblico di alimenti biologici
Confronto tra diverse filiere IT analizzate come CASI di STUDIO
Marco Valerio SartiDiProVe – Università degli Studi di Milano
“Esperienze di ristorazione sostenibile italiane e europee a confronto”
27.05.2010 Bologna
LE FONTI DELLA RICERCA Analisi dei capitolati
Nel periodo settembre 2008-ottobre 2009 sono stati raccolti
100 capitolati d’appalto in diverse regioni italiane
Sono stati analizzati in particolare:
I requisiti merceologici richiesti per le diverse categorie di
prodotti secondo la loro tipologia (bio, DOP, fair-trade,
convenzionale …)
Il rapporto tra i punteggi riservati all’offerta economica e
all’offerta di qualità
All’interno dell’offerta relativa alla qualità, i requisiti
richiesti
Sono stati analizzati i diversi requisiti di qualità richiesti come “obbligatori” nel
capitolato. I risultati preliminari sono:
Nella categoria ortofrutta la maggior parte dei prodotti sono richiesti come biologici
Nella categoria latte e derivati latte e yogurt sono richiesti come biologici, mentre la
maggior parte dei formaggi come DOP
Nella categoria carne e derivati una discreta quantità di richieste riguarda la carne “a
filiera corta”, la maggior parte dei salumi sono richiesti come DOP e IGP
Nella categoria cereali e legumi vi è una notevole richiesta di prodotti biologici
Nella categoria altri prodotti succhi di frutta e polpa di pomodoro sono i prodotti più
richiesti come biologici
Si conferma la tendenza, già evidenziata da ricerche precedenti, a ridurre l’acquisto di
prodotti convenzionali e ad aumentare le richieste di prodotti “a filiera controllata”,
tra i quali la categoria più rappresentata è il biologico.
I requisiti merceologici
LE FONTI DELLA RICERCARapporto prezzo/qualità nei punteggi
iPOPY WP3 – “Contracts analysis in Italian School Catering System” – 2008-2009
LE FONTI DELLA RICERCAGli aspetti relativi alla qualità
iPOPY WP3 – “Contracts analysis in Italian School Catering System” – 2008-2009
LE FONTI DELLA RICERCAI prodotti della catena di rifornimento
FILIERE CONTROLLAT
E
PRODOTTI BIOLOGICI40%
DA AGRICOLTURA SOSTENIBILE 18%
PRODOTTI TIPICI (DOP, IGP)14%
COMMERCIO EQUO E SOLIDALE4%
FILIERE NON CONTROLLAT
E
DA AGRICOLTURA CONVENZIONALE 24%
ACU – “Mangiare fuori casa” - 2006
I principi che hanno orientato la ricerca,gli indicatori utilizzati e i dati misurati
PRINCIPI CHE HANNO ORIENTATO LA RICERCA
INDICATORIDATI / INFO /
ATTIVITÀ MISURATI/E
Tutela ambientale
Metodi di Produzione delle materie prime
Quantità di prodotti Biologici
Distanze a cui sono sottoposte le MP prima dell’arrivo nel centro di
preparazione (trasporto)
Quantità di prodotti Locali e a Filiera
Corta
Qualità delle materie prime
Materie prime conformi a Standard di Qualità
Quantità di prodotti di qualità (DOP, IGP,
etc.)
Partecipazione dei bambini
Attività attuate nel servizio mensa
Attività di Self Service
I casi di studio e le motivazionidelle scelte preliminari
PIACENZA
ROMA
ARGELATO
SESTO SAN GIOVANNI
TORINO
APPROVVIGIONAMENTO DI PRODOTTI LOCALI E A FILIERA CORTA
COMPLESSITÀ DOVUTA ALLE DIMENSIONI DELL’UTENZA
ELEVATA QUOTA DI PRODOTTI BIOLOGICI
PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI BAMBINI
ELEVATA QUOTA DI PRODOTTI DI QUALITÀ
CARATTERISTICHE DEI SISTEMI
REQUISITI PIACENZA ARGELATO ROMASESTO SAN GIOVANNI
TORINO
PASTI AL GIORNO (MEDIA) 5.000 800 150.000 6.000 55.000
NUMERO DI SCUOLE 34 4 710 41
CIRCA
240
STRUTTURA DEL SISTEMA DI
RISTORAZIONE
CENTRO DI PREPARAZIONE E
DISTRIBUZIONE DI ALIMENTI
REFRIGERATI. PRIMA DEL
SERVIZIO LE CUCINE DISLOCATE PRESSO LE SCUOLE,
CUOCIONO GLI ALIMENTI E LI
SERVONO CALDI
CENTRO DI PREPARAZIONE
DA CUI VENGONO
VEICOLATI I PASTI ALLE
SCUOLE
CUCINE UBICATE PRESSO LE
SCUOLE
CENTRO DI PREPARAZIONE
DA CUI VENGONO
VEICOLATI I PASTI ALLE
SCUOLE
SISTEMA MISTO: CUCINE UBICATE
PRESSO LE SCUOLE.
CENTRO DI PREPARAZIONE
DA CUI VENGONO
VEICOLATI I PASTI ALLE
SCUOLE
Le filiere di approvvigionamentoLatte e derivati
REQUISITI PIACENZA ARGELATO ROMASESTO SAN GIOVANNI
TORINO
BIOLOGICO %(% di latte e prodotti derivati di tipo BIO in
rapporto al peso totale di latte e prodotti derivati)60 100 100 65 0
TIPI DI PRODOTTI BIOLOGICIGrana Padano, Latte e yogurt
Tutti i prodotti Tutti i prodottiParmigiano Reggiano, Latte, Yogurt e burro
Nessun prodotto
PRODOTTI DI QUALITÀ
Latte e Latticini principalmente BIO.
Formaggio principalmente DOP
Prodotti BIOFormaggio fresco e
formaggio locale DOP e BIO
Latte e latticini principalmente BIO.
Formaggio principalmente DOP
Principalmente formaggio fresco e
alcuni formaggi tipici DOP
FILIERA CORTA/
FILIERA LUNGA?
PRODUTTORE > SOCIETÀ DI
RISTORAZIONE > SCUOLA
(FILIERA CORTA)
CIRCA
100 %CIRCA
0 %CIRCA
50 %CIRCA
0 %CIRCA
0 %
PRODUTTORI> INTERMEDIARI>
SOCIETÀ DI RISTORAZIONE>
SCUOLA(FILIERA LUNGA)
CIRCA
0 %CIRCA
100 %CIRCA
50 % CIRCA
100 %CIRCA
100 %
NUMERO DI FORNITORI
PRINCIPALMENTE TUTTI FORNITORI ASSOCIATI AD UN
CONSORZIO LOCALE
3 8 / 10 3 / 4 OGNI AZIENDA DI RISTORAZIONE HA
UNA PROPRIA PIATTAFORMA DI DISTRIBUZIONE
Le filiere di approvvigionamentoCarne e derivati
REQUISITI PIACENZA ARGELATO ROMASESTO SAN GIOVANNI
TORINO
BIOLOGICO %(% di carne di tipo BIO in rapporto al
peso totale di carne)0 100 0 55 0
BIOLOGICO %(% di salumi di tipo BIO in rapporto al
peso totale di salumi)0 100 0 0 0
PRODOTTI DI QUALITÀ
Carne e salumi princialmente
LOCALI (Coppa e Salame)
DOP (Prosciutto di Parma).
Prodotti BIO
Carne di Maiale, Manzo e Agnello
di origine LOCALE
Salumi principalmente
DOP
Salumi DOP (Prosciutto di Parma) IGP (Bresaola)
Carne di origine LOCALE
(Razza Bovina Piemontese)
FILIERA CORTA/
FILIERA LUNGA?
PRODUTTORE > SOCIETÀ DI
RISTORAZIONE > SCUOLA
(FILIERA CORTA)
CIRCA
100 %CIRCA
0 %CIRCA
0 %CIRCA
100 %CIRCA
0 %
PRODUTTORI> INTERMEDIARI>
SOCIETÀ DI RISTORAZIONE>
SCUOLA(FILIERA LUNGA)
CIRCA
0 %CIRCA
100 %CIRCA
100 %CIRCA
0 %CIRCA
100 %
Le filiere di approvvigionamentoCereali e derivati
REQUISITI PIACENZA ARGELATO ROMASESTO SAN GIOVANNI
TORINO
BIOLOGICO %(% di pane di tipo BIO in rapporto al peso totale di
pane)
20(1 GIORNO
ALLA SETTIMANA)
100 100 100 0
BIOLOGICO %(% di pasta di tipo BIO in rapporto al peso totale di
pasta)100 100 100 100 0
BIOLOGICO %(% di riso di tipo BIO in rapporto al peso totale di
riso) 100 100 100 100 0
FILIERA CORTA/
FILIERA LUNGA?
PRODUTTORE > SOCIETÀ DI
RISTORAZIONE > SCUOLA
(FILIERA CORTA)
70 % 0 % 100 %CIRCA
25 %RISO E PASTA SONO PRESI
DAI PRODUTTORI
CIRCA
15 %RISO PRESO DAI
PRODUTTORI
PRODUTTORI> INTERMEDIARI>
SOCIETÀ DI RISTORAZIONE>
SCUOLA(FILIERA LUNGA)
CIRCA
30 %CIRCA
100 %CIRCA
0 %
CIRCA
75 % CIRCA
85 %
Le filiere di approvvigionamentoOrtofrutta
REQUISITI PIACENZA ARGELATO ROMASESTO SAN GIOVANNI
TORINO
BIOLOGICO %(% di frutta di tipo BIO in rapporto al peso
totale di frutta)90 100 100 100 100
BIOLOGICO %(% di verdura di tipo BIO in rapporto al peso
totale di verdura)90 100 100 90 100
PRODOTTI DI QUALITÀ
Principalmente prodotti LOCALI
secondo la STAGIONALITÀ
Tutti Prodotti BIOLOGICI secondo la STAGIONALITÀ
I prodotti più deperibili sono LOCALI. Tutti i
prodotti secondo la STAGIONALITÀ
Principalmente tutti Prodotti
BIOLOGICI secondo la
STAGIONALITÀ
Tutti Prodotti BIOLOGICI secondo la
STAGIONALITÀ
FILIERA CORTA/
FILIERA LUNGA?
PRODUTTORE > SOCIETÀ DI
RISTORAZIONE > SCUOLA
(FILIERA CORTA)
100 %(2 FORNITORI, DI
CUI UNO È IL CONSORZIO DI PRODUTTORI
LOCALI)
CIRCA
0 %100 %320 PRODUTTORI
LOCALI
100 %3 PRODUTTORI
LOCALI
CIRCA
0 %
PRODUTTORI> INTERMEDIARI>
SOCIETÀ DI RISTORAZIONE>
SCUOLA(FILIERA LUNGA)
CIRCA
0 %CIRCA
100 %CIRCA
0 %CIRCA
0 %CIRCA
100 %
Le filiere di approvvigionamentoPunti di forza e di debolezzadei casi di studio esaminati
REQUISITI PIACENZA ARGELATO ROMASESTO SAN GIOVANNI
TORINO
PUNTI DI DEBOLEZZA
1. REPERIBILITÀ DELLE MATERIE PRIME
2. ALTI VOLUMI DI SCARTI
3. ELEVATI COSTI ASSOCIATI AL SERVIZIO
1. COSTI ELEVATI2. REPERIBILITÀ DELLE
MATERIE PRIME3. GRANDI DISTANZE
PER IL TRASPORTO DELLE MP
1. ELEVATI COSTI DI PERSONALE
2. REPERIBILITÀ DELLE MATERIE PRIME
3. ALTI VOLUMI DI SCARTI
1. COSTI ELEVATI2. ALTI VOLUMI DI
SCARTI3. REPERIBILITÀ
DELLE MATERIE PRIME
1. GRANDI DISTANZE PER IL TRASPORTO DELLE MP
PUNTI DI FORZA
1. BREVI DISTANZE PER IL TRASPORTO DELLE MP
2. ELEVATA QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME
3. STRUTTURA DEL SISTEMA DI PREPARAZIONE
1. ELEVATA QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME
2. PRODOTTI PREPARATI CON PRATICHE RISPETTOSE DELL’AMBIENTE (BIO)
3. GESTIONE RAZIONALE DEL SERVIZIO (SELF SERVICE)
1. BREVI DISTANZE PER IL TRASPORTO DELLE MP
2. ELEVATA QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME
1. ELEVATA QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME
1. COSTI DI GESTIONE CONTENUTI
2. RIDUZIONE DEGLI SCARTI (SELF SERVICE)
3. BUONA QUALITÀ DELLE MP
Conclusioni e raccomandazioni Le leggi regionali si sono dimostrate un importante driver per la promozione
dei prodotti biologici nelle mense scolastiche. Produttori, addetti alla ristorazione e pubblica amministrazione lavorano
tuttora secondo logiche separate. L’ alta Qualità delle materie prime ha dei costi elevati associati alla
reperibilità delle stesse. Una collaborazione più stretta può essere promossa nel modo migliore da Enti locali e/o gruppi di lavoro condivisi e può portare ad una gestione più razionale delle filiere e a costi più contenuti.
I casi studiati hanno rivelato che non esiste un modello di best practices di ristorazione scolastica applicabile a tutti i casi, ma vi sono invece più modelli di riferimento per differenti situazioni, e ogni Comune può trovare la soluzione migliore prendendo spunto dai casi di studio più simili ad esso per dimensione e condizioni locali.
La promozione di prodotti locali deve essere anche supportata da sistemi di approvvigionamento di tipo Filiera Corta al fine di garantire brevi distanze di trasporto e quindi una minore emissione di CO2
I servizi basati su un sistema di tipo self service possono indirizzare ad un minor scarto del cibo e ad un contenimento dei costi complessivi del servizio
.
E per il futuro …Sono in corso di pubblicazione: La relazione finale dello studio sui capitolati, realizzato su un campione di
100 provenienti da tutta Italia. La relazione finale dell’indagine sul rapporto tra qualità reale e qualità
percepita, svolta in 40 Comuni e che ha coinvolto allievi delle scuole elementari e medie, genitori e insegnanti.
Per informazioni
Dipartimento di Produzione VegetaleFacoltà di Agraria – Università degli Studi di Milano
via Celoria, 2 – 20133 - Milano
tel. 02/50316599 fax 02/50316521