APPARTENENZE STRANIERE - DEMO

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Cristina Rocchetto

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INDICE DEGLI ARGOMENTI

PRESENTAZIONE .............................................................................. pag.6

La “via” della scuola ......................................................................... pag.10

La via della scuola: il dilemma di molte famiglie ........................................... pag.12

Intervista: quando un bisogno diventa un valore ............................................ pag.15

L’uguaglianza comincia nel bagno ................................................................. pag.19

“Mangiare insieme” ha un valore sociale ....................................................... pag.22

Intervista: il parere del pedagogista.. .............................................................. pag.26

Intervista: qui ho imparato la tolleranza, perché continuo a vivere secondo

il mio cuore ..................................................................................................... pag.36

Maschietti a rischio ........................................................................... pag.43

Curriculum di un bambino italiano messo a “rischio” dal suo insegnante ..... pag.46

Intervista: “Mamma, perché dicono che non sono normale?” ........................ pag.53

Cosa succede ai nostri figli? ........................................................................... pag.60

Non lasciamoli soli! ........................................................................................ pag.62

Giochi, abitudini e pensiero del maschietto “inculturato”.. ............................ pag.65

L’identikit del piccolo “macho”: ma quanta economia in una sola parola! ... pag.69

Farmaci per affrontare il problema dell’integrazione della

differenza?............ ............................................................................. pag.76

Ritalin: la droga dei bimbi .............................................................................. pag.76

Un articolo sul Ritalin, il farmaco per i bambini considerati “devianti” ........ pag.81

Ancora sul Ritalin.. ......................................................................................... pag.86

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Il Ritalin ai bambini stranieri? - Bambini italiani ed integrazione scolastica: un

dato di profonda amarezza………………………………………………….pag.92

Febbraio 2006: la Germania sotto inchiesta ONU per sospetto di

discriminazione ................................................................................. pag.96

Appello: l’ONU sta avviando un’inchiesta sulle scuole tedesche .................. pag.97

L’inchiesta ONU sulle scuole tedesche: proviamo a farci sentire .................. pag.98

Lettera aperta al Prof. Vernor Muñoz Villalobos, Relatore speciale per i diritti

all’educazione della Commissione dei diritti dell’uomo dell’ONU: “Please, make

a difference in the life of foreign children!” ................................................. pag.101

Integrazione dei bimbi italiani in Germania: cosa si dice in Italia?.. ........... pag.105

Da A.A.V.V. La scuola nella società multietnica, Editrice La Scuola, Brescia

……………………………………………………………………………..pag.106

Intervista al prof. Agostino Portera, docente di Pedagogia interculturale in Italia…

……………………………………………………………………………..pag.108

Le parole che fanno leggere il mondo ........................................... pag.115

Scuola e socializzazione ............................................................................... pag.117

Importanza dell’apprendimento strutturato della propria lingua madre ....... pag.120

“Leitsprache” versus Bilinguismo.. .............................................................. pag.125

La scuola della diversità ................................................................. pag.129

INTERVISTA: la fede è per me ciò che finalmente non cambia e non fa più

paura ............................................................................................................. pag.130

La scuola della “diversità” ............................................................................ pag.137

Intelligenza originale e condotta problematica.. ........................................... pag.141

Studio PISA e tradizione: cent’anni di resistenza.. ...................................... pag.143

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La teoria: il bambino “multiculti” ................................................ pag.146

Un nome ed un limite per una teoria: il bambino “multiculti” ..................... pag.147

La diversità indotta: le parole che sanno ferire.. ........................................... pag.150

Un’identità fatta di parti: incoraggiamo il loro dialogo ................................ pag.154

Il segreto equilibrio tra disadattamento e conformismo.. ............................. pag.157

La base organica dell’essere ciò che si è ...................................................... pag.160

Intolleranza e cristallizzazione: l’identità, qualcosa di vitale.. ..................... pag.164

La nascita della personalità: perché siamo così diversi? .............................. pag.169

Poiché il mondo continua a girare comunque.. ............................................ pag.171

Consapevolezza della molteplicità e socializzazione problematica: la coscienza

individuale .................................................................................................... pag.173

Multicultura: diversità ed appartenenza ..................................... pag.177

Integrato o deviante: il dilemma straniero .................................................. pag.178

I bambini delle minoranze, portatori di valori diversi ................................ pag.181

L’importanza di sapere che siamo diversi .................................................. pag.184

L’arte dell’improvvisazione e l’arte della specializzazione: due diversi sistemi di

pensiero ....................................................................................................... pag.187

Disagio multiculturale: un difetto del sistema percettivo? ......................... pag.191

Identificazione ed appartenenza ................................................................. pag.194

Quando la difesa dei propri diritti è interpretata come “perversione” ........ pag.198

I volti molteplici della diversità ..................................................... pag.204

La democrazia nel sistema scolastico tedesco ............................................ pag.205

La tolleranza sa guardare oltre un velo ....................................................... pag.208

Intervista alle donne di una Moschea ......................................................... pag.212

Post scriptum – In risposta al dibattito sulle donne islamiche .................... pag.220

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Vignette danesi: davvero offendere significa libertà d’opinione? .............. pag.221

Responsabilità morali della professione di insegnante ............................... pag.227

La scuola come sistema di acculturazione .................................................. pag.232

INTERVISTA: una mamma singola francese “Siamo noi a dover aprire la

strada” ......................................................................................................... pag.237

Intervista a Paola Fabbri: “Ogni individuo è il protagonista della sua

storia”......... ................................................................................................. pag.244

Voglia di emergere: bambino o fenomeno? ................................................ pag.249

“Finestra aperta” va in vacanza… Anzi, chiude .......................... pag.252

Un bilancio ed un augurio di buone feste .................................................... pag.252

Favoletta: “La favola dell’amicizia”, a tutti i bimbi in difficoltà di inserimento…

.................................................................................................................... pag.257

Post scriptum al mio ultimo articolo scritto per la rubrica “Finestra

aperta”........... .............................................................................................. pag.261

“Appartenenze straniere”… Una vita contro la banalità del

pregiudizio che ignora il dubbio di sé .......................................... pag.262

RINGRAZIAMENTI ........................................................................ pag.270

IMPEGNI LETTERARI ................................................................... pag.274

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Presentazione

Ho ripreso recentemente a scrivere per il Webgiornale, e proprio per il

rapporto affettivo che ad esso mi lega. Ho ripreso a scrivere dopo un

periodo di faticoso ma produttivo silenzio, e lo faccio, oggi, da educatrice

professionale, su temi che riguardano in generale bambini, adolescenti, il

loro bisogno di integrazione nella scuola italiana in previsione della loro

integrazione nella società che dice di attenderli; ma anche persone spaesate

e disoccupate in genere, alle quali offro consulenze di orientamento da una

rubrica di un sito web.

Gli scritti più recenti, soprattutto quelli sull’adolescenza, molto apprezzati

e riportati su altri siti proprio per l’importanza generale che in essi è stata

riconosciuta, saranno riuniti nel volume di prossima pubblicazione “La

forma del futuro”, sempre dedicato all’informazione ed al rispetto verso

“differenze” spesso mortificate e soffocate da aspettative e pregiudizi sia

sociali che familiari.

Gli articoli raccolti in questa pubblicazione, invece, sono scelti tra quelli

scritti tra il 2005 ed il 2006, per lo più per il Webgiornale, quando ancora

vivevo con mio figlio nello Stato Federale Tedesco dell’Assia (Hessen):

essi affrontavano il problema dell’integrazione nella società e nella scuola

tedesche da un punto di vista nato dalla combinazione dei miei studi

filosofici e dei corsi londinesi di consulenza psicologica con la mia

esperienza personale di madre, cittadina straniera immigrata ed assistente

per l’integrazione nelle scuole di quel Paese. Ho riadattato al loro nuovo

contesto solo alcune parti dei testi ed il meno possibile, senza aggiornarli,

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anche se certe cose oggi le affronterei scrivendole diversamente, come è

ovvio; ma non ho voluto evitare ripetizioni per non cambiare il modo in

cui questi pezzi sono nati, ossia come articoli – e non come testi

accademici – scritti per essere letti separatamente in diverse uscite da un

pubblico che legge giornali sul web: il linguaggio utilizzato è, dunque,

colloquiale e non potrebbe essere altrimenti. Ho rispettato la sequenza del

loro ordine di pubblicazione solo lì dove era possibile, raccogliendo i temi

sotto diversi ombrelli, pur evitando di fare lunghe introduzioni, con

l’intento di trasmettere al lettore anche qualcosa dell’immagine del mio

impegno di allora, perché davvero cercai di muovermi a largo raggio,

toccando anche argomenti sociali diversi. Ho lasciato, comunque, alle date

in risalto in fondo ad ogni pezzo il compito di collocare nel tempo quanto

scrissi negli ultimi tempi della mia esperienza tedesca.

Tornata in Italia, con la tesi di laurea (in Scienze dell’Educazione e della

Formazione – una laurea presa proprio per dare, come dico sempre, forma

e nome ufficiali alla mia esperienza pluriennale nelle scuole ed in

interventi di supporto, recupero e formazione vari) ho ampliato i temi

trattati nel modo promesso ed annunciato, dando corpo, cioè, ad uno studio

di taglio socio-storico-antropologico sul sistema scolastico occidentale in

termini generali, per poi concentrarmi alla sua particolare accezione

teutonica; anche quel lavoro è nato per dare piena risonanza alla

scandalosa sopravvivenza in Germania della scuola differenziale, trattata,

appunto, in tanti degli articoli e delle interviste che ho scelto tra gli scritti

pubblicati allora.

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Chi mi conosce, conosce il valore che riconosco per principio al vissuto

personale. Di questo valore e di questo vissuto desidero colorare anche

questa raccolta, perché anch’essa conservi, in fondo ad ogni parola trovata,

il chiaro segno della mia presenza più autentica: una presenza che respira e

sempre sarà dietro alle cose che dico, che scrivo, che vivo, che faccio e che

scelgo. La chiave della mia presenza in questo libro è data dal titolo: essa

apre la porta e fa entrare nella sala che dà forma alla vita che ho creato

sopra(v)-vivendo alle sfide; i miei articoli sono le tante tracce mie o delle

biografie che io ho incrociato durante il percorso dato alla mia esistenza e

che ho conservato nella libreria del mio cuore; i ringraziamenti che devo li

ho lasciati in chiusura, come coronamento di questa pubblicazione.

Vi invito, dunque, ad entrare a prendere un the, lasciando a voi la scoperta

se l’invito, il luogo e le parole che porgo si riveleranno cosa gradevole,

interessante e/o stimolante.

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Ringraziamenti

Se non fosse stato quello che è stato, io oggi non avrei nulla da dire perché

mai avrei avuto modo e forza di dare un valore così fondamentale al diritto

alla propria diversità individuale – nelle svariate sfumature che essa può

assumere in noi umani. Per tutto ciò che sono andata a cercare e ho

trovato, perciò, io devo senz’altro ringraziare prima di tutto la mia famiglia

ed il mondo di valori a cui essa sente di appartenere con lo stesso

incrollabile senso di onore con il quale anch’io ho sempre difeso il diritto

della mia distinzione. I limiti che la realtà pone, talvolta in maniera

drammatica, alla possibilità di un dialogo interculturale si imparano senza

dover sempre andare a scontrarsi poi tanto lontano, ed io poco credo agli

ideali ingenuamente dipinti su alcuni libri dedicati a questa materia…

Ma la stessa bruciante esperienza di un’incomprensione che si allenta solo

nei momenti di breve successo e che poi colpisce, inesorabile e

francamente inopportuna, ogni volta che la vita faticosamente conquistata

e difesa ha mostrato di avere i suoi scogli è anche ciò che più di qualunque

altra cosa al mondo può rendere veramente profondo il proprio sentimento

di gratitudine verso coloro che riconoscono la sincerità dei nostri valori, la

stima che forse ci meritiamo, se ce la meritiamo, ed il significato del

nostro coraggio. Ora, se il primo ed ovvio obiettivo di chi scrive è la

comunicazione con un mondo esterno quanto più vasto possibile, superare

la difficoltà del trovare una voce che rappresentasse e desse prova concreta

di un impegno pluriennale e coerente di vita, di studio e di lavoro, del suo

valore profondamente etico prima che economico o formale – una voce

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che rendesse, in fondo a tutto, anche onore e giustizia alla difesa del

proprio diritto di dare uno scopo ed un senso personalmente scelti e sentiti

alla propria vita – superare questa difficoltà e trovare quella voce è stata la

più grande sfida… Una sfida che non ho vinto e che non si può vincere da

soli: “comunicazione” presuppone sempre qualcuno che sta dall’altra parte

e ci parla, ci ascolta… o ci legge… Io devo, dunque, l’esistenza di questi

scritti, la loro stessa possibilità di ispirazione, oltre che la prima possibilità

di avere una voce “pubblica”, innanzitutto ed essenzialmente a due

persone: a Tobia Bassanelli, che conoscendomi, stimandomi e volendomi

bene, riconobbe immediatamente in me una predisposizione e mi affidò lo

spazio di una rubrica tutta mia nel Webgiornale per esprimerla; ed

all’intuizione, altrettanto immediata, della dott.ssa Rosa Liguori, di

“Italiani in Deutschland”, organizzazione dell’Istituto di Cultura di

Francoforte, una persona amica alla quale il ricordo di tanti incontri,

scontri e scambi di idee, di tanta stima e tanto rispetto reciproco, tanto

sincero e profondo affetto mi lega. La loro sospensione di giudizio anche

di fronte alle più evidenti diversità di scelte, di attitudini, di carattere, di

approccio è stata una grande prova affettiva e di scambio umano: non

posso non sottolineare l’immenso significato che nella mia vita ha avuto

l’averli incontrati.

Un’altra persona che ha avuto senz’altro una grande forma di pazienza e

che mi ha offerto la possibilità di uno scambio di opinioni, proprio per la

differenza di vita e nonostante una distanza che mai mi ha permesso di

potergli stringere la mano per ringraziarlo personalmente della sua

attenzione, è sicuramente il dott. Alessandro Gaudiano, allora Consigliere

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dell’Ambasciata di Berlino: sono felice di avere ormai potuto riprendere

l’antica abitudine di inviargli segnalazioni dei miei nuovi articoli, sui quali

anche lui ha più di una volta espresso un giudizio di stima, riconoscendo al

mio impegno intellettuale ed umano un valore sociale degno di ascolto e

rispetto.

A questi tre si aggiungono naturalmente i nomi delle persone che, con

altrettanta stima, mi permisero allora di pubblicare i miei articoli sui loro

giornali, e quelli di coloro che mi hanno inviato riscontri e manifestazioni

di simpatia. La pubblicazione cartacea di questi articoli doveva essere

appoggiata da un organismo composito costituito da persone di idee ed

esperienze diverse come il Comites di Francoforte. Il taglio dei

finanziamenti non ha reso per il momento possibile l’idea, la cui proposta

rimane per me una forma di riconoscimento che commuove: essere stata

approvata e ricordata da un piccolo mondo di tante teste diverse non è cosa

da poco. Non posso che ringraziare, insomma, ora che sono lontana e mi

scopro ricordata, tutti coloro che anche dalla Germania hanno fatto, stanno

facendo e faranno di tutto perché il mio pensiero, se vale, non rimanga

muto e la mia esperienza di autenticamente profonda riflessione non resti

relegata al territorio di un mondo delimitato dal piccolo raggio della

propria capacità di azione individuale. Grazie di cuore.

Ormai di nuovo attiva in Italia, anche qui ho ripreso a poter allungare la

bella lista dei nomi delle persone da ringraziare, di cui molti compaiono

via via negli articoli che metto in rete. Dei vari, farò solo quello di

Pierluigi Rizzini, un’altra persona che immediatamente ha riconosciuto in

me la possibilità di offrire un fruttuoso contributo, permettendomi di

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realizzare nel suo sito di Socialidarity una nuova rubrica dalla quale io,

insieme a lui, sono riuscita, seppur brevemente ed in forma gratuita, a

toccare quell’ideale di interattività collaborativa per un lavoro di squadra

che ogni volta sembra assumere “magicamente” una forma diversa, pur

mantenendosi legata alla finalità ultima e condivisa di dare un concreto

orientamento a giovani e meno giovani umani spaesati, mettendo a frutto,

in campo sociale la non indifferente esperienza fatta via via sul campo

della vita. Spero sinceramente, con i miei scritti, le mie consulenze e le

mie risposte di ieri e di oggi, di riuscire sempre a restituire con grande

senso di responsabilità, di impegno personale e di giustizia l’investimento

di autentica stima, fiducia e speranza che su di me ha fatto chi mi ha

creduta e di me si è davvero fidato.

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IMPEGNI LETTERARI

Pubblicazioni

“Come Foglie sull’Acqua”, (Londra, 1997), narrativa per adulti;

pubblicato da Serarcangeli (www.serarcangeli.it) Roma, 2004, “…. La

riscoperta della rabbia e del risentimento, l’intuizione del proprio corpo e

la definizione dei propri valori sono forme di liberazione e conquiste

importanti per chi, individualmente o come popolo, abbia vissuto una

qualunque forma di abuso o di discriminazione…”.

Il testo anche strutturalmente più particolare che ho scritto, sicuramente

non di facile lettura per sensibilità non predisposte a seguire uno stile

fondato su enigmi di risonanze simboliche e giochi di immagini.

Premi letterari

“La Notte delle Fiabe”, (Samos, 2001), narrativa per adulti; primo premio

ex equo nel concorso “Storie di Donne”, sez. Narrativa inedita, marzo

2002 (foto), “… temi del mondo attuale: il problema della donna di fronte

allo scontro tra le diverse esigenze della maternità e della realizzazione

personale; il problema della maternità solitaria; il problema dello sviluppo

del bambino e del suo diritto di contatto con entrambe le sue radici; ma

anche il problema della perdita, della ricerca e della difesa della propria

identità sia culturale che individuale; il problema dell’emigrazione e della

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nostalgia del “lontano” idealizzato nella distanza; il problema del

relativismo di ogni valore e verità umani.”… In attesa di pubblicazione

con l’editore Serarcangeli.

Saggistica inedita ispirata dall’impegno sociale

“La Linea dell’Orizzonte. Studi e problemi di una prospettiva

relativistica” (Portovenere, 2001)

La storia di una visione del mondo affascinante e ricca del bisogno

dell’uomo di trovare i segni della sua appartenenza all’universo: “…. le

problematiche sollevate, pur partendo da un argomento specifico, lo

trascendono, collegandosi a discussioni e polemiche attualmente aperte in

molti Paesi e concernenti il significato, il valore e le implicazioni della

relazione terapeutica in generale. Questo saggio diventa così una

riflessione etica sull’azione umana, espressione di una filosofia personale

fondata sul relativismo culturale ed individuale forse non rivolta ad un

pubblico generico, ma sicuramente capace di poter essere apprezzata anche

da chi non s’intende e non s’interessa…..” ….

Un lavoro davvero interessante e degno di attenzione, che parte però da un

argomento fuori dalle convenzioni culturali del mondo accademico

odierno: in revisione e probabilmente destinato ad una tarda pubblicazione

- ogni cosa ha i suoi tempi…

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“Il Diritto allo Studio: una riflessione sociologica” (titolo provvisorio)

Una riflessione storico-socio-antropologica fondata sul lavoro fatto per la

tesi di laurea (in Scienze dell’educazione e della formazione) sul diritto

allo studio e sui problemi d’integrazione dei bambini (svantaggiati,

soprattutto stranieri) nel sistema scolastico tedesco, ma ampliato da un

lungo capitolo storico sul sistema scolastico occidentale in generale.

L’argomento riprende ed approfondisce ad un diverso livello il mio

impegno antecedente nelle scuole tedesche come assistente per

l’integrazione e sugli interrogativi che proponevo dalla rubrica “Finestra

aperta su” del sito del Webgiornale da cui scrivevo prima di tornare in

Italia. In sintesi, la riflessione analizza l’ambivalente concetto di diritto

allo studio da vari punti di vista e particolarmente in quanto strumento di

acculturazione sociale, di appartenenza e di emancipazione individuale,

spaziando dalla storia del sistema scolastico occidentale in generale a

quello vigente in Germania in particolare. Conto di pubblicarlo presto.

E-book

“Appartenenze straniere “ (raccolta di articoli, Germania 2005/06)

“La forma del futuro” (raccolta di articoli, Germania 2010/11)

Ed altri progetti…

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APPARTENENZE STRANIERE

Raccolta di articoli ed interviste

sul tema dell’integrazione scolastica

di Cristina Rocchetto

A cura dell’Istituto di Arti Terapie e Scienze Creative

ISBN: 978-88-97521-26-6

Ed. Circolo Virtuoso

Data pubblicazione: 24 Maggio 2012

Prezzo: € 11,50