apinforma marzo 2012

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MARZO 2012 periodico del sito API - Raffineria di Ancona Ing. Bartolini ci spiega in breve in cosa consiste il suo lavoro? Il mio ruolo di RSPP di fatto prescinde dalla mansione che ricopro in azienda, quella di responsabile della funzione Sa- lute Sicurezza Ambiente e Qualità. Come RSPP mi occupo di coordinare un gruppo di lavoro trasversale, il Servizio di Preven- zione e Protezione, che studia ed elabora la complessità dei rischi professionali spe- cifici del sito e definisce appunto le atti- vità di prevenzione e protezione per i lavoratori. Storicamente in api, così come avviene i genere nelle aziende medio grandi, il ruolo è stato affidato al respon- sabile SSAQ. A mio avviso quest’associa- zione è piuttosto funzionale, poiché permette di integrare al meglio le compe- tenze di risorse che lavorano quotidiana- mente e in maniera dedicata su Salute, sicurezza e ambiente, conoscendo le norme, ma anche la complessità produt- tiva del sito. In precedenza lei è stato responsabile del reparto Movimentazione Pro- dotti, ruolo prettamente operativo... Aver condotto un reparto operativo rap- presenta un bagaglio prezioso. Quando si fa un lavoro “gestionale” diventa fonda- mentale la capacità di calarsi anche nelle problematiche operative, affinché le valu- tazioni fatte non risultino pezzi di carta che poco hanno a che fare con situazioni reali lavorative. Segue a pag. 4 La struttura del prezzo del carburante pag. 2 Laboratorio e qualità un goal di squadra pag. 3 Networklab opportunità per le imprese pag. 4 n. 2 Documento di valutazione dei rischi Non solo “sulla carta” E’ la conferma di valore del sistema di Florinda Zeppilli Bufera di neve Emergenza minuto per minuto pag. 2 IL SISTEMA DI PREVENZIONE AZIENDALE DEVE PERMEARE TUTTI I LIVELLI DELL’ORGANIZZAZIONE, DAL MANAGEMENT AL PERSONALE OPERATIVO COMPRESI I CONTRATTORI Ing. Giovanni Bartolini: da febbraio 2012 ricopre il ruolo di responsabile della funzione Salute Sicurezza Ambiente e Qualità e dall’ottobre 2011 quello di RSPP dell’azienda, ossia di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. L’RSPP è preposto a coordinare tutte le mansioni inerenti la prevenzione e la protezione sul luogo di lavoro di persone e cose. in questo numero

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apinforma marzo 2012 periodico del sito api - raffineria di ancona in questo numero: Bufera di neve - Emergenza minuto per minuto pag. 2 La struttura del prezzo del carburante pag. 2 La struttura del prezzo del carburante pag. 3 Networklab opportunità per le imprese pag. 4 Vedi anche il blog http://blograffineria.gruppoapi.com

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MARZO 2012 periodico del sito API - Raffineria di Ancona

Ing. Bartolini ci spiega in breve incosa consiste il suo lavoro?Il mio ruolo di RSPP di fatto prescindedalla mansione che ricopro in azienda,quella di responsabile della funzione Sa-lute Sicurezza Ambiente e Qualità. ComeRSPP mi occupo di coordinare un gruppodi lavoro trasversale, il Servizio di Preven-zione e Protezione, che studia ed elaborala complessità dei rischi professionali spe-cifici del sito e definisce appunto le atti-vità di prevenzione e protezione per ilavoratori. Storicamente in api, così comeavviene i genere nelle aziende mediograndi, il ruolo è stato affidato al respon-sabile SSAQ. A mio avviso quest’associa-zione è piuttosto funzionale, poichépermette di integrare al meglio le compe-tenze di risorse che lavorano quotidiana-mente e in maniera dedicata su Salute,sicurezza e ambiente, conoscendo lenorme, ma anche la complessità produt-tiva del sito.

In precedenza lei è stato responsabiledel reparto Movimentazione Pro-dotti, ruolo prettamente operativo... Aver condotto un reparto operativo rap-presenta un bagaglio prezioso. Quando sifa un lavoro “gestionale” diventa fonda-mentale la capacità di calarsi anche nelleproblematiche operative, affinché le valu-tazioni fatte non risultino pezzi di cartache poco hanno a che fare con situazionireali lavorative. Segue a pag. 4

La struttura del prezzodel carburante pag. 2

Laboratorio e qualitàun goal di squadra pag. 3

Networklab opportunitàper le imprese pag. 4

n.2

Documento di valutazione dei rischiNon solo “sulla carta”E’ la conferma di valore del sistemadi Florinda Zeppilli

Bufera di neveEmergenzaminuto per minuto pag. 2

IL SISTEMA DIPREVENZIONE AZIENDALEDEVE PERMEARETUTTI I LIVELLIDELL’ORGANIZZAZIONE,DAL MANAGEMENT ALPERSONALE OPERATIVOCOMPRESI I CONTRATTORI

Ing. Giovanni Bartolini:da febbraio 2012 ricopre il ruolo di responsabiledella funzione Salute Sicurezza Ambiente e Qualitàe dall’ottobre 2011 quello di RSPP dell’azienda, ossia diResponsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.L’RSPP è preposto a coordinare tutte le mansioniinerenti la prevenzione e la protezione sul luogodi lavoro di persone e cose.

in questo numero

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Tutto nasce da una notizia dell’Ansa,ampiamente diffusa anche in raffineria:ANCONA, 30 GEN - Nevicate anche abassa quota a partire da domani nelleMarche... previsti lungo la fascia costieracentro-settentrionale 15-20 centimetri...Sensibile calo delle temperature e gelatenotturne in tutta la regione. (ANSA)Il piano di emergenza prevede una ini-ziale disponibilità di circa 14 quintalidi sale e mezzi dotati di pala meccanicacon auto spurghi al seguito. Si prov-vede alla messa in sicurezza di tutti iponteggi installati e dei materiali neicantieri di lavoro.01 febbraio: piove e si registrano leprime criticità in merito alla viabilità deisottopassi e all’impianto di depurazioneacque di stabilimento.

02 febbraio: inizia a nevicare e parte lamacchina organizzativa con l’obiettivo digarantire la viabilità nelle due arterieprincipali ai mezzi antincendio e l’ac-cesso sicuro ai mezzi esterni per il rifor-nimento dei carburanti.Qualche numero sulle forze dispiegate:2 autospurghi lavastrade (con ausilio diacqua di mare); 2 bobcat; 3 ruspe, circa20 uomini delle ditte esterne su turno diventiquattro ore e 5 tecnici di manuten-zione che si interfacciano con i colleghidelle operazioni.03 febbraio: Continua a nevicare e arri-vano le prime chiamate:• il parcheggio ditte non è agibile;• il Sindaco di Cingoli richiede una ci-

sterna di gasolio;• il cancello a scomparsa sul varco prin-

cipale di stabilimento va in blocco;• ENEL chiama per segnalare che la

strada di accesso alla sottostazione nonè accessibile;

• i tetti galleggianti vanno verificati pe-riodicamente per assicurare l’efficienzadei sistemi di drenaggio;

• la strada esterna di decelerazione sullaSS16 per l’accesso delle autobotti nonè più esercibile in sicurezza;

• i mezzi delle società di trasporto CAFe Transadriatico non riescono a partireper rifornire le reti di distribuzionestradale e autostradale.

04 febbraio: Il vento forte costringe afare ulteriori verifiche per assicurarsiche non ci sia nessun potenziale pericoloper la sicurezza dei lavoratori.05 febbraio: Si lavora per garantire ilcarico normale dei prodotti come bi-tume, gasolio, zolfo, ossigeno, CO2.06 febbraio: le temperature scendonosotto zero. Si affronta il rischio ghiacciosulle rampe dei sottopassi per le auto-botti al carico, saltano i contatori dell’ac-qua, vanno in difficoltà gli strumenti diimpianto, si registra anche qualche dis-servizio alle docce di emergenza.Questo il vissuto del grande freddo inraffineria con criticità simili ma ancheassai diverse da quelle di una città.Lo slogan rimane però lo stesso “IN-SIEME SI PUO!” Grazie a tutti per lacollaborazione incluse le ditte terze.

Gianni LamenzaStefano Tarini

Massimiliano Cingolani

Buferadi neve

Emergenzaminuto

per minuto“INSIEME

SI PUO!”

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FORM

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LA STRUTTURA DEL PREZZO DEL CARBURANTE

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1 CENT/ LITROMARGINE“IRRILEVANTE”

Il margine delle compagnie su ognilitro di benzina venduto oggi si ag-gira intorno ad 1 centesimo, contro1,04 euro incassato da Stato e Re-gioni con le accise. Lo afferma l’a.d.di Api, Umberto Scarimboli, cheprende come riferimento il prezzomedio nazionale rilevato da Quoti-diano Energia durante le prima de-cade di marzo, equivalente a 1,818euro al litro. L’analisi dell’importo(vedere tabella a pagina 2) mette inevidenza come il margine lordo si ri-duca a poco più di 14 centesimi.Con questi 14-15 centesimi, spiegal’a.d. le compagnie debbono remu-nerare l’intera filiera distributiva ecommerciale: dal gestore ai trasporti,dalle locazioni alla manutenzione,dalle royalties alla Tosap Cosap finoall’ammortamento degli investi-menti. In pratica l’utile sul capitale eil lavoro d’impresa finiscono per ri-dursi ad un solo centesimo contro i104 incassati da Stato e Regioni.Relativamente al difficile momentolegato alla raffinazione, l’a.d. ritieneche il continuo aggravarsi dei mar-gini in Europa ed in Italia, negativida tre anni e in ulteriore peggiora-mento negli ultimi mesi per le con-seguenze dell’embargo iraniano,renda ormai indispensabile ed ur-gente la convocazione di un tavolocoordinato dal Mse che individui unpercorso efficace e concreto di ra-zionalizzazione e riconversione deisiti produttivi per una sostanziale ri-duzione di capacità e costi. c.b.

Laboratorio e qualitàun goal di squadra

“Un lavoro di squadra evidente, con risultati tangibili nella gestione delle attività”:il giudizio DNV sul Sistema Qualità del Laboratorio è significativo, a testimonianzadi sforzi, serietà e passione del reparto e di quanti vi collaborano. La visita di mantenimento della certificazione ISO 9001:2008 ha rappresentato unbel goal e la conferma dell’impegno al miglioramento continuo. Ad emergere sonostate: la capacità di mantenere alti gli standard del sistema a fronte di una riorga-nizzazione importante, la competenza del personale, l’implementazione di softwareper facilitare la conduzione di aree differenti. Da circa un anno, infatti, il Laboratoriosi è dotato del GAL, il sistema di Gestione Addestramenti, grazie al quale pianifica,verifica e monitora la formazione di ogni ad-detto, prevedendo i refresh necessari, con itutor più adeguati, e accrescendo le cono-scenze specifiche di chi lavora nel reparto. E’,inoltre, partito il programma informatico peril magazzino interno, snellendo la gestionedi scorte e ordini e rinnovando la disposi-zione di campioni, vetreria e reagenti. Al-l’orizzonte il processo di informatizzazionepotrà garantire un presidio ancora più saldo dell’iter della Qualità che il Laboratorioha abbracciato da oltre dieci anni. Un obiettivo possibile con il contributo delle sin-gole persone, trovate da DNV particolarmente motivate e propositive. Chiaramente, nella buona gestione complessiva esistono aree di miglioramento.Tra le prime, la necessità di ridurre le analisi extraroutine, che si attestano intornoal 20% del totale. La situazione è nota ed è stata già presa in carico: razionalizzarela classificazione delle analisi tra “standard” e fuori-programma, ma anche l’impre-scindibile collaborazione dei reparti operativi sono gli strumenti per riportare aduna percentuale fisiologica il dato. Del resto, in fatto di cooperazione, esistono pre-cedenti positivi, che hanno visto Laboratorio, Operativo e Assistenza Tecnica unirele forze per prevenire e risolvere piccole criticità, per esempio con la creazione distimatori.A conclusione, la verifica ha individuato come ulteriore obiettivo su cui lavorare ilrecepimento completo dei cambi organizzativi nelle procedure di sistema: ossia, unallineamento totale di quanto scritto con ciò che già viene fatto. Un altro passoavanti va compiuto nelle comunicazioni, favorendo la circolazione di informazionisui controlli della strumentazione. Considerando, poi, le ampie potenzialità del soft-ware per la formazione (creato assieme a Controllo Processi), nel database potrannoessere registrati anche i risultati dei circuiti di correlazione, che rappresentano unaddestramento di richiamo del personale di Laboratorio. Una nota di merito daparte DNV è andata, infine, al processo di partecipazione del personale: l’inseri-mento di ogni addetto nella pianificazione delle analisi dei già menzionati circuitiha favorito e favorirà la crescita delle competenze.

Gemma Dughiero

DNV conferma: “Azioni e risultati tangibili”

AD EMERGERE LA CAPACITÀ DIMANTENERE ALTI GLI STANDARD E LE COMPETENZE

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Api IN

FORM

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direttore: Roy Gianni

comitato di redazione:Carla Belardinelli

Antonio CavacchioliLuigi Caiazzo

Gemma DughieroGianni Lamenza

Monica MaisPasquale Palumbo

Florinda Zeppilli

grafica e stampa:Tecnoprint srl

ANCONA

VOLLEY GAMEANCORA SUCCESSIGrande festa al castello di Falconaraper la consegna alla Volley Game, daparte della Fipav, del marchio diqualità argento per l’attività giova-nile. Premiata anche api raffineriache da anni sostiene la scuola di pal-lavolo falconarese. Alla cerimoniaerano presenti, insieme ad api raffi-neria, anche gli altri main sponsor:Banca Marche, Brico Center e SimplyMarket. c.b.

NETWORKLABOPPORTUNITA’ PER LE IMPRESECreare una rete di relazioni che con-netta ricerca, imprese e studiosi percondividere le conoscenze sui temilegati al web, in un’ottica di marke-ting per le aziende. Questa la mis-sion di NetworkLab, laboratoriodella Facoltà di Economia della Poli-tecnica delle Marche. L’iniziativa,presentata in un convegno all’uni-versità dorica lo scorso febbraio, haavuto tra gli altri anche il sostegnodi api raffineria, sensibile per tradi-zione ai temi dell’innovazione edella crescita culturale. Il laboratoriodel web intende offrire uno spazioculturale, nel quale siano valorizzatetanto le attività di ricerca e di analisi,quanto le attività di supporto alleimprese allo scopo di fornire un con-tributo per comprendere le oppor-tunità della Rete e trasformarle inrisultati di business.

Carla Belardinelli

Periodico trimestrale del sito API - Raffineria di Ancona

Quali sono gli elementi che rendonoun Servizio di Prevenzione e Prote-zione (SPP) efficace?Non c’è una ricetta standard, ma, perchéil sistema di prevenzione aziendale abbiala massima efficacia, deve permeare tuttii livelli dell’organizzazione, dal manage-ment al personale operativo compresi icontrattori, con una diffusione capillare esentita della cultura della sicurezza.L’azienda attraverso l’SPP deve impe-gnarsi a fornire una formazione adeguatae un’informazione corretta, deve rispet-tare e far rispettare tutte le normative tec-niche e attuare le condizioni necessarieper una compiuta politica di prevenzione.Inoltre può e deve sfruttare la riunioneperiodica con i rappresentanti dei lavora-tori, trasformandola da un obbligo norma-tivo a momento di pianificazione e verificacongiunta sui temi della salute e della si-curezza.Qual è il suo riferimento principale?Senza dubbio il documento di valutazionedei rischi (DVR) che va inteso come una

conferma del valore del sistema e noncome produzione di documentazione“una tantum”. Il DVR va consideratocome analisi dinamica e in divenire delleproblematiche di igiene e sicurezza del la-voro. Praticamente la base per le riunionicon i rappresentanti dei lavoratori, perconfrontarsi e costruire la sicurezza in ma-niera concreta.Quali sono le aree prioritarie sullequali focalizzare l’attenzione del SPPper il futuro?Senz’altro la formazione e l’informazione.Stiamo già lavorando con Selezione For-mazione, Sviluppo per farle evolvere infunzione strategica con programmi inte-grati e verifiche organiche. Altra area d’in-teresse è la comunicazione “tecnica”efficace di linee guida e regole da adottarenel sito per condurre le nostre attività “insicurezza”. Da potenziare infine la pre-senza in campo, sia come sensibilizza-zione che controllo; in proposito dagennaio abbiamo varato un nuovo pro-getto delle verifiche.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI - Segue da pag. 1