AnnoXXI-Numero30 SETTEMBRE2013 DENTROO · 2013. 10. 1. · S.M.S.PoliziaMunicipaleGenova...

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Anno XXI - Numero 30 SETTEMBRE 2013 Periodico trimestrale della S.M.S. Polizia Municipale di Genova OPERATORE COMMERCIALE CONVENZIONATO 1 ABBIGLIAMENTO UOMO E DONNA P ossiamo spendere centinaia di parole ed utilizzare tonnellate d'inchiostro ma non raggiungeremo mai ne la mente ne il cuore di chi ci si è costruito attorno un fortino fatto del proprio interesse economico. Il 28 giugno u.s. il nostro Presidente convocava l'assemblea annuale dei Soci, per le ore 21,00, da tenersi presso la sede sociale. Presenti n°. 8 Colleghi tutt'ora in servizio e 7 in quiescenza, ben 15 persone su 1500. Questo è il metro con il quale quotidianamente ci scontriamo, non per retorica ma per correttezza appare quindi opportuno ricordare l'etimologia delle parole SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO, che come già da un primo esame appare è molto diversa da Società Cooperativa, Società a Responsabilità Limitata o Società per Azioni. Qua non si diventa Soci, pagando una quota, per poter esibire una tessera ed ottenere sconti, agevolazioni, buoni libro o indumenti personalizzati, essere Soci vuole dire condividere un lavoro, ma soprattutto condividere quel sentimento di COLLEGANZA che da sempre ci aveva contraddistinto, ponendoci al fianco, fuori dal servizio, di chi ha bisogno (di qui il MUTUO SOCCORSO). E' ovvio che questi possono essere Colleghi, ma anche concittadini o persone indifese, senza mai contestualizzare un guadagno ma semplicemente per un arricchimento morale nostro e di chi fa il nostro lavoro. Ovviamente oltre a ciò vi era anche spazio per attività collaterali, gratificanti moralmente in maniera minore ma senza dubbio con una matrice di aggregazione maggiore. E' evidente che i tempi cambiano, tante parole, tanto attaccamento agli interessi personali e pochi fatti. Alcune critiche, vili e certamente non costruttive e poi …. il mutismo, forse anche per colpa nostra che non siamo stati in grado di trasmettere quegli ideali che agglomeravano uomini e donne con la nostra divisa, ma certamente non privi di quel fondamento di autocritica e democrazia (concetto nel quale non credo più ma che accetto e condivido intellettualmente) che permetterebbero a chiunque lo desiderasse, di partecipare attivamente ed innovativamente al bene societario, ma soprattutto umano. L'economia del paese, e contestualmente della nostra città non fa pensare ad un futuro migliore, tantomeno però lo sarà il nostro e se i Colleghi/Soci non saranno più partecipativi è evidente che non si potrà continuare all'infinito. Pur comprendendo che l'altruismo ed il volontariato non sono più così presenti nei nostri vocabolari difficile è comprendere lo scarso interesse dimostrato per tutte le iniziative sportive ed associative proposte. Un buon paragone può essere relativo a quello sportivo dilettante che partecipa ad una competizione con puro spirito de coubertiano (da Pierre DE COUBERTIN creatore dei Giochi Olimpici e della massima: l'importante non è vincere ma partecipare) salvo poi dopparsi come una bestia per conseguire una bella medaglia di cartone. Confusione sterile, mancanza di ideali e principi, legati solo ad un meschino ed effimero interesse, i VIGILI di Genova non sono mai stati ciò ed io, da inguaribile romantico, penso che ci sia stata solo un poco di distrazione ed una Società benemerita quale è la nostra non debba chiudere dopo 150 anni di onoratissima carriera per mancanza di partecipazione. Nel presente numero di VIA LIBERA viene inserita una scheda per poter permettere di creare un archivio informatico di noi tutti e poter quindi essere raggiungibili mediante i terminale informatici, non è un grosso sforzo basta compilarlo fornendo un recapito e-mail al quale ricevere le comunicazioni, chi non lo avesse può avvalersi di quello di mogli, figli, fidanzate, amanti e quant'altro ……partecipare vuole dire sopravvivere, grazie. Paolo ZOBOLI TEMPI STRANI A ll'incirca tre mesi fa: due colleghi fuori servizio assistono ad una lite tra due individui all'interno di un locale. Uno dei due avventori, a seguito della lite, dopo aver procurato lesioni gravi all'altro tramite pugni e percosse, tenta di allontanarsi del locale. I due colleghi, ritenendo di dover fermare l'individuo in fuga, lo raggiungono e si identificano in qualità di Agenti di Polizia Municipale. L'aggressore, risultato avere da un successivo controllo diversi precedenti penali, non contento, procura lesioni anche ai due colleghi (quantificate in qualche giorno di referto ciascuno), per poi essere condotto presso i locali della Sezione di Piazza Ortiz per la compilazione di tutti gli atti. I colleghi, essendo fuori servizio al momento del verificarsi del reato, provvedono correttamente ad informare la dirigenza del Corpo di quanto si è verificato e il Comando accorda la messa in servizio del personale per procedere con quanto di competenza e con la denuncia a carico dell'aggressore per la resistenza e le lesioni subite. Il P.M. non convalida l'arresto in quanto i colleghi non risultavano essere in servizio e suggerisce, come per le semplici lesioni verso privati cittadini, di procedere a querela di parte escludendo la procedibilità d'ufficio. Quindi, nonostante il comando riconoscesse l'intervento dei DENTRO O FUORI? colleghi ed autorizzasse la messa in servizio degli stessi, il P.M. non considerava la procedibilità d'ufficio in quanto considerava i due colleghi intervenuti, sebbene qualificatisi, semplici privati cittadini. Sarebbe interessante sapere cosa sarebbe accaduto se i due colleghi, fuori servizio, si fossero girati dall'altra parte al verificarsi del reato. Se qualcuno li avesse riconosciuti e avesse visto la loro inadempienza …siamo sicuri che non si sarebbe gridato all'omissione?! In quel caso credo proprio che, se gli agenti non fossero intervenuti, si sarebbe aperto il caso su loro e sulla Polizia Municipale …il titolo sul giornale sarebbe uscito in prima pagina. Invece i colleghi sono intervenuti sentendosi in dovere di farlo. Nessuno si aspettava un articolo sul giornale …ma almeno la riconoscenza del lavoro svolto sarebbe stata un buon segnale. Il problema è che non siamo tutelati e, nella confusione generale, non riusciamo più a capire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato fare. Non siamo autorizzati a non intervenire per le qualifiche che ci sono state cucite addosso dal codice di procedura penale e dalla legge quadro, ma se procediamo non è così scontato che quelle stesse qualifiche ci vengano riconosciute. Senza entrare nel merito di quanto è accaduto negli ultimi tempi ad alcuni colleghi, si capisce chiara- segue a pag. 2

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Anno XXI - Numero 30 SETTEMBRE 2013Periodico trimestrale della S.M.S. Polizia Municipale di Genova

OPERATORE COMMERCIALE CONVENZIONATO

1

ABBIGLIAMENTO UOMO E DONNA

Possiamo spendere centinaia di paroleed utilizzare tonnellate d'inchiostroma non raggiungeremo mai ne la

mente ne il cuore di chi ci si è costruitoattorno un fortino fatto del propriointeresse economico. Il 28 giugno u.s. ilnostro Presidente convocava l'assembleaannuale dei Soci, per le ore 21,00, datenersi presso la sede sociale. Presenti n°. 8Colleghi tutt'ora in servizio e 7 inquiescenza, ben 15 persone su 1500.Questo è il metro con i l qualequotidianamente ci scontriamo, non perretorica ma per correttezza appare quindiopportuno ricordare l'etimologia delleparole SOCIETA' DI MUTUO SOCCORSO,che come già da un primo esame appare èmolto diversa da Società Cooperativa,Società a Responsabilità Limitata o Societàper Azioni. Qua non si diventa Soci,pagando una quota, per poter esibire unatessera ed ottenere sconti, agevolazioni,buoni libro o indumenti personalizzati,essere Soci vuole dire condividere unlavoro, ma soprattutto condividere quelsentimento di COLLEGANZA che dasempre ci aveva contraddistinto,ponendoci al fianco, fuori dal servizio, dichi ha bisogno (di qui il MUTUOSOCCORSO). E' ovvio che questi possonoessere Colleghi, ma anche concittadini op e r s o n e i n d i f e s e , s e n z a m a icontestualizzare un guadagno masemplicemente per un arricchimentomorale nostro e di chi fa il nostro lavoro.Ovviamente oltre a ciò vi era anche spazioper attività collaterali, gratificantimoralmente in maniera minore ma senzadubbio con una matrice di aggregazionemaggiore. E' evidente che i tempic amb i an o , t an t e p a r o l e , t an t oattaccamento agli interessi personali epochi fatti. Alcune critiche, vili ecertamente non costruttive e poi …. ilmutismo, forse anche per colpa nostra chenon siamo stati in grado di trasmetterequegli ideali che agglomeravano uomini edonne con la nostra divisa,ma certamente

non privi di quel fondamento di autocriticae democrazia (concetto nel quale non credopiù ma che accetto e condividointellettualmente) che permetterebbero achiunque lo desiderasse, di partecipareattivamente ed innovativamente al benesocietario, ma soprattutto umano.L'economia del paese, e contestualmentedella nostra città non fa pensare ad unfuturo migliore, tantomeno però lo sarà ilnostro e se i Colleghi/Soci non saranno piùpartecipativi è evidente che non si potràcontinuare all'infinito. Pur comprendendoche l'altruismo ed il volontariato non sonopiù così presenti nei nostri vocabolaridifficile è comprendere lo scarso interessedimostrato per tutte le iniziative sportive edassociative proposte. Un buon paragonepuò essere relativo a quello sportivodilettante che partecipa ad unacompetizione con puro spirito decoubertiano (da Pierre DE COUBERTINcreatore dei Giochi Olimpici e dellamassima: l'importante non è vincere mapartecipare) salvo poi dopparsi come unabestia per conseguire una bellamedaglia dicartone. Confusione sterile, mancanza diideali e principi, legati solo ad unmeschinoed effimero interesse, i VIGILI di Genovanon sono mai stati ciò ed io, da inguaribileromantico, penso che ci sia stata solo unpoco di distrazione ed una Societàbenemerita quale è la nostra non debbachiudere dopo 150 anni di onoratissimacarriera per mancanza di partecipazione.Nel presente numero di VIA LIBERA vieneinserita una scheda per poter permettere dicreare un archivio informatico di noi tutti epoter quindi essere raggiungibili mediantei terminale informatici, non è un grossosforzo basta compilarlo fornendo unrecapito e-mail al quale ricevere lecomunicazioni, chi non lo avesse puòavvalersi di quello di mogli, figli, fidanzate,amanti e quant'altro ……partecipare vuoledire sopravvivere, grazie.

Paolo ZOBOLI

TEMPI STRANI

All'incirca tre mesi fa: due colleghifuori servizio assistono ad una litetra due individui all'interno di un

locale. Uno dei due avventori, a seguitodella lite, dopo aver procurato lesioni graviall'altro tramite pugni e percosse, tenta diallontanarsi del locale. I due colleghi,ritenendo di dover fermare l'individuo infuga, lo raggiungono e si identificano inqualità di Agenti di Polizia Municipale.L'aggressore, risultato avere da unsuccessivo controllo diversi precedentipenali, non contento, procura lesionianche ai due colleghi (quantificate inqualche giorno di referto ciascuno), per poiessere condotto presso i locali della Sezionedi Piazza Ortiz per la compilazione di tuttigli atti. I colleghi, essendo fuori servizio almomento del verificarsi del reato,provvedono correttamente ad informare ladirigenza del Corpo di quanto si è verificatoe il Comando accorda la messa in serviziodel personale per procedere con quanto dicompetenza e con la denuncia a caricodell'aggressore per la resistenza e le lesionisubite. Il P.M. non convalida l'arresto inquanto i colleghi non risultavano essere inservizio e suggerisce, come per le semplicilesioni verso privati cittadini, di procederea querela di parte escludendo laprocedibilità d'ufficio. Quindi, nonostanteil comando riconoscesse l'intervento dei

DENTRO O

FUORI?colleghi ed autorizzasse la messa inservizio degli stessi, il P.M. nonconsiderava la procedibilità d'ufficio inquanto considerava i due colleghiintervenuti, sebbene qualificatisi, sempliciprivati cittadini. Sarebbe interessantesapere cosa sarebbe accaduto se i duecolleghi, fuori servizio, si fossero giratidall'altra parte al verificarsi del reato. Sequalcuno li avesse riconosciuti e avessevisto la loro inadempienza …siamo sicuriche non si sarebbe gridato all'omissione?!In quel caso credo proprio che, se gli agentinon fossero intervenuti, si sarebbe aperto ilcaso su loro e sulla Polizia Municipale …iltitolo sul giornale sarebbe uscito in primapagina. Invece i colleghi sono intervenutisentendosi in dovere di farlo. Nessuno siaspettava un articolo sul giornale …maalmeno la riconoscenza del lavoro svoltosarebbe stata un buon segnale. Il problemaè che non siamo tutelati e, nella confusionegenerale, non riusciamo più a capire cosasia giusto e cosa sia sbagliato fare. Nonsiamo autorizzati a non intervenire per lequalifiche che ci sono state cucite addossodal codice di procedura penale e dalla leggequadro, ma se procediamo non è cosìscontato che quelle stesse qualifiche civengano riconosciute. Senza entrare nelmerito di quanto è accaduto negli ultimitempi ad alcuni colleghi, si capisce chiara-

segue a pag. 2

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Organo ufficiale della Società Mutuo Soccorso Polizia Municipale di Genova

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CIHANNOLASCIATO

segue da pag. 1mente che, a prescindere dal fuori servizioo in servizio, si prendono decisionidrastiche e si proclama sempre piùspesso il venir meno della fiducialavorativa. Da questo si capisce che ilnostro non è e non può essere consideratoun lavoro come gli altri; è un lavoro conregole diverse, forse più rigide e che nonpermette (o forse non permette più?!) discindere completamente la vita privatadalla vita di Agente di Polizia; per noiAgenti di Polizia Municipale non bastatimbrare il cartellino per sentirsi edessere ritenuti totalmente fuori servizio.Ma poi sull'altra faccia della medaglia c'èchi cerca di scindere completamente lavita quotidiana dal lavoro in divisa…come a dire …se sbagli, giustamentepaghi, e paghi da Agente e da privatocittadino, ma se intervieni nel giusto, tiviene riconosciuta la buona volontà manon la divisa che potiamo influenzi la no-

stra vita e ci faccia vivere seguendo allalettera le regole che millantiamo esecondo le quali puniamo gli altri. Per glistessi motivi trovo giusto che il fatto divestire la divisa dell'Agente di PoliziaMunicipale, in caso di errore, possaessere un'aggravante agli occhidell'opinione comune ma nello stessotempo credo che quella stessa divisadebba essere un vanto in caso di meritipersonali lavorativi e non. Non vengonoa s s e c o n d a t e , i n c r eme n t a t e epubblicizzate le operazioni positive chefacciamo in servizio, non ci vengonoattribuiti meriti di operazioni espletatefuori servizio… sarebbe giusto però che civenissero riconosciuti gli oneri e gli onoridella nostra professione, professione che,in un sistema garantista in balia dellacrisi economica, è sempre più difficile ecomplesso svolgere.

Laura FERRARO

tronco il rapporto di lavoro? Io, con la miabella qualifica (e tessera) in tasca quandosono fuori dal servizio lo sono solo per glionori ma permangono invariati gli oneri?Tali problematiche sono cocenti ed attuali ec e r t am e n t e m e r i t e r e b b e r o u napprofondimento ulteriore da parte di tuttinoi, è ora di finirla con questoqualunquismo e perbenismo dozzinale, ditrincerarsi dietro una retorica spicciolacostruita a proprio uso e consumo,condannando a prescindere un singolocomportamento evitando di analizzare lacomplessità del problema. Facciamo unesempio: il Collega irreprensibile che sicomporta correttamente in servizio e fuori,un giorno improvvisamente si innamora diuna giovane donna sposata con ilcarrozziere che esercita la propria attivitànel comprensorio del Distretto diappartenenza. Tra i due nasce un legamesentimentale ed il marito indirettamente loscopre. Egli si reca nella più vicinaStazione dei Carabinieri e denuncia che lasera prima, nel proprio portone, unindividuo che sa essere un Agente dellaPolizia Municipale lo ha minacciato dimorte con un coltello. Cosa farebbel'Amministrazione? Fortunatamente è soloun esempio, in vero non così pocoplausibile, però solo un esempio alla lucedel quale quanti di noi si sentono del tuttoassolti? Per terminare, ma non menoimportante, ai due Colleghi licenziati eranostati contestati illeciti con pene irrisorie,non certo omicidio colposo, falso in atti ot ru f f a a i dann i de l la Pubb l i caAmministrazione, le citazioni non sonocasuali perché a chi invece sono staticontestati tali reati continua ad espletare ilproprio lavoro, quindi: come al solito DUEPESI DUEMISURE!.

Paolo ZOBOLI

DENTRO O FUORI?Certamente è essenziale comprenderloperò necessitiamo anche di un eguaglianzadi trattamento. E' una cosa che di solito ViaLibera non fa, però questo argomento èparticolarmente toccante e quindi hopiacere di estendere ulteriormente ilragionamento di Laura, con buona pace deimiei detrattori. E' certamente importantecomprendere bene quali siano i contornidel nostro dovere d'intervento, ma sarebbealtrettanto utile comprendere a fondo qualisiano i metri di valutazione sia normativiche amministrativi. La Procura ci invia unchiaro messaggio: fuori dal servizio nonavete rilevanza quindi gli obblighi sonosemplicemente quelli del privato cittadino.Bene, però mi sembra di rammentare dueeventi, uno avvenuto pochi mesi or sono,l'altro leggermente più datato, chevedevano protagonisti due Colleghi, ora exColleghi, che fuori dal servizio avevanocommesso atti certamente censurabili madel tutto svincolati dalla qualifica di Agentedi Polizia Municipale, anzi ad ulterioreprecisazione, mentre per uno dei due casisi è almeno passato il primo grado digiudizio, per il secondo non si è nemmenogiunti in un aula di Tribunale. Nonostanteciò entrambi gli Agenti, per sceltadell'Amministrazione, sono divenutiimmediatamente ex Collegi. Ovviamentequesto scritto non è a difesa di uneventuale comportamento illegale, vuoiperché questa non è la sede vuoi perchécertamente non è nostra titolaritàesprimere parere in tal senso, certamenteperò due domande sorgono spontanee: se icomportamenti contestati fossero statiposti in essere da un altro civicodipendente sarebbe stata presa lamedesima decisione di interrompere in

due articoli del giornale cittadino. Mi hame r a v i g l i a t o e s g omen t a t o i lcomportamento dei Colleghi che l'hannoassistita: sapevano certamente dicommettere un reato a loro volta, essereun membro della polizia giudiziariacomporta l'obbligo della denuncia deireati, non la sua copertura. Credevanoforse ingenuamente che la cosa non sirisapesse? Che la derubata non neavrebbe parlato in famiglia e con gliamici? Che ci fosse un completo silenzioda parte di chi ha visionato il filmato delfatto? Cosa c'è di più bello di poter parlaremale di chi ti ha magari multato il giornoprecedente o mesi prima? Nulla. Con laloro azione corale hanno dato unaulteriore scossa negativa alla dignità delCorpo, a tutti quei Colleghi anziani egiovani che giorno dopo giorno lavoranoseriamente, specialmente sulla strada indivisa (non che gli altri non lavorinoseriamente, ma sono meno visibili, siachiaro il concetto). Vorrei ricordare aiColleghi in servizio che nel Corpo, oltre isuperiori in grado c'è anche un ottimoservizio di P.G., se a volte siete in forse sulmodo di procedere consultateli, vidaranno i giusti consigli. La nostra vita ègià abbastanza dura, gli stipendi e lepensioni sono quelle che sono, salvatealmeno la dignità, l'onorabilità. Ad ormaimolti mesi dal fatto vorrei fareun'aggiunta a questo scritto: pare che laC.A. voglia licenziarla prima del processo.Ma la legge non è uguale per tutti? Che siè innocenti fino alla conclusione incassazione?Mha forsemi sbagliavo.

Gino BLE'

Quando uscirà il nostro Via Libera(mese di settembre) e se questoscritto verrà pubblicato, sarà già

storia vecchia di almeno otto mesi, mapenso vada bene ricordarla. Certo che inun'Italia dove un ex Presidente delConsiglio che spera di essere rieletto (iospero di no) ha già due condanne penali(1° e 2° grado), alcuni processi in corso,amnistie e prescrizioni, un onorevole harubato 21 milioni di euro al suo ex partito(soldi nostri), dove in Parlamentosedevano più di cento pregiudicati e/oinquisiti, dove due consigli regionali sonocaduti per troppi politici disonesti, doveuna Prefetto finge di piangere al ricordo distudenti morti sotto il terremoto, dove deiGiudici si lasciano corrompere, dovevengono arrestati Questori ed altiFunzionari di Polizia per disonestà versolo Stato, o reati contro i cittadini (G8 iGenova ed altro), dove altri alti Ufficialidei Carabinieri e della Polizia (politici no,vero?) hanno trattato con la mafia, dovemedici di fama operano inutilmente deipazienti solo per farsi pagare dalle A.S.L.ed altre malefatte da gente per bene, dovei Monsignori sono indagati per traffico divaluta e/o pedofilia, una Vigilessa che inuna discoteca ruba una borsetta deveavere per forza la notizia in prima paginasul SECOLO XIX. Da vecchio Vigile inpensione, come penso tutti i Colleghi inservizio ed in pensione,mi sonovergognato per un simile reato e per talenotizia. Purtroppo le pecore nere neltempo ci sono sempre state, in ogni Corpodi Polizia, però fa male il venirlo a saperedalla stampa, vederci sputtanati in talmodo, sempre sia andato come scritto sui

Andrea CHIFARI Francesca MUZIAldo DAGLIO Matteo PESCE

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SPORT, SPORT & ANCORA SPORTI NOSTRI SETTORI

mente il migliore e nonostante a fine garaallamasse un bel pesce, che però sirivelava di sesso maschile….. fuggendoappena in tempo dopo avergli dispensatoun bel sor r i so, s i c lassi f icavaall'undicesimo posto con 860 gr.. Perquanto riguarda il sottoscritto ed Andrea ilconteggio delle catture ed il relativo peso èrisultata operazione particolarmenteagevole avendo totalizzato un bel doppio 0come la farina. Ed ora giungiamo al CASO,Claudio MUSICO' catturava un bellosparlo di circa 4 cm. di lunghezza, almomento della pesatura effettuatadall'ANFOSSO, la cattura veniva iscrittacon 420 gr., ciò sarà mica imputabile alfatto che l'ANFOSSO opera con il MUSICO'nell'ambito della valutazione rischi sullavoro? Comunque nonostante la piccolacorrezione Claudio rimaneva a fondoclassifica. Come sempre mangiatacollettiva offerta dal Circolo con annessapremiazione, saluti e….arrivederciall'annoprossimo.

Paolo ZOBOLI

E' il 28 luglio ed è il secondo incontroorganizzato dal Circolo Sapello dipesca da riva a cui veniamo invitati

da Giovanni ANFOSSO e a cui aderiamosome S.M.S.. Il responsabile del settoreGianfranco VIGNOLO comunicava pertempo agli appassionati di pesca la datama purtroppo soltanto in quattro davamola disponibilità, ovviamente Gianfranco,io, Andrea GABRIELLI e la new entryClaudio MUSICO'. Giungiamo in lococome sempre carichi e motivati e …prontialla mangiata finale. Dopo il sorteggioprendiamo posizione finendo vicini , adesclusione di Andrea che terminavaalquanto lontano verso la fine dei settori.Giovanni (ANFOSSO), organizzatore egrande amico nonché Collega dell'Ufficioprevenzione infortuni ci allietava durantela gara con un goccio di sangriadecisamente corroborante e nello specificomio caso, visto l'andamento della garadecisamente negativo, la mescita delconfortino veniva reiterata alcune volte.Come al solito Gianfranco era indubbia-

la premiazione della squadra

Andrea GABRIELLI

Claudio MUSICO’

Paolo ZOBOLIGianfranco VIGNOLO

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E' stato per noi motivo di orgoglioe soddisfazione constatare ilsuccesso che il 1° MEMORIAL

Corrado CAVIGLIA ha riscosso presso iColleghi impegnati nel quadrangolare,che ha visto protagonisti quei Distretti(un tempo Sezioni) presso i qualiCorrado ha militato. Il successo èandato oltre le aspettative e ciincoraggia a proseguire l'esperienzal'anno prossimo, allargando, sepossibile, la partecipazione ad altriDistretti. Tralasciando risultati eclassifiche ci preme sottolinearequanto sia stato importante per noimanifestare ai congiunti di Corrado ilnostro affetto e la nostra vicinanza chenon verranno mai meno. A nome ditutti i componenti del 3° Distretto unsaluto e un arrivederci.

Aldo PECE & Stefano CAVANNA

Il Collega Leonardo FABBRI della Polizia Municipale di Prato, Responsabile delGruppo Sportivo del Corpo, AMICOdi lunga data ci invita alla partecipazione aquesto evento sportivo dilettantistico, i cui introiti economici andranno

interamente all’Ospedale per l’infanzia MEYER di Firenze. Questa potrebbeessere un’ottima occasione per riallacciare un sodalizio, che il nostro Corpo avevain passato istaurato con i Colleghi di Prato, nei settori sportivi ma soprattuttoassistenziali, avendo anche loro alcuni Soci che curano rappresentazioni teatralidilettantistiche, finalizzate alla raccolta fondi per il prefato Ospedale. Perinformazioni su questa proposta e/o adesione potete contattarmi presso l’UfficioFalsi del Corpo allo 010-5575608/609.

Paolo ZOBOLI

L’ultima prova di quest’anno del Gran Premio Città di Genova,cicloamatoriale aperta a tutti con introiti d’iscrizione interamente devolutiall’U.N.I.C.E.F., è stata intitolata all’AMICO Tonino MARRA che ci ha

recentemente e prematuramente lasciati. Noi tutti abbiamo subito pensato a luiin quanto era ancora nei nostri ricordi la sua partecipazione all’analoga garadell’ano scorso. La corsa ha carattere amatoriale ed è prevista la partecipazione aprescindere dalla distanza coperta, purchè in possesso di un velocipede diqualsiasi tipo e di un idoneo casco protettivo. Resta evidente che più di noisaranno i partecipanti maggiore sarà l’immagine di Colleganza e di AMICIZIAdimostrata nei confronti di Tonino. Per qualsiasi delucidazione potentecontattarmi al n°. 347-5479457.

Valter GULINATTI

I° MEMORIAL TONINO MARRA

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Organo ufficiale della Società Mutuo Soccorso Polizia Municipale di Genova

A cura di Massimo PONTE

a cura di Massimo GHILINO

Cari Colleghi, aihmé, le ferie estive sono quasi finitema ci avviciniamo all'autunno,una stagione comunque affascinante con i suoi colori e il clima non più afoso manemmeno freddo, quindi una stagione ideale per programmare un viaggio in una

delle più belle città italiane, una città ricca di storia e cultura: Siena! Bella la città eancor più belli i dintorni, Montepulciano, Montalcino, Volterra, Certaldo, SanGeminiano, Pienza e chi più ne ha più ne metta. Ma veniamo a quella che è la nostrapassione, i posti che vi ho nominato trasudano di importantissimi vini, formaggi, salumie molto altro, ma ci torneremo più avanti. Allora, prendiamo Siena come base equotidianamente, dopo aver visitato per bene la città, andiamo a visitare lesoprannominate località. Alla sera si torna stanchi e affamati e allora ecco la propostavincente: Hostaria del Rialto in Via del Rialto 4, tel. 0577-236580, mail

, per arrivarci bisogna imboccare da Piazza del Campo via delPorrione, che è alla propria sinistra mentre si guarda il Palazzo Comunale, e dopo uncentinaio di metri si prende Via del Rialto ove all'intersezione è posta una piccolastatuetta che vi ricorda il Ristorante. Prima caratteristica da segnalare è che laproprietaria è la moglie dell'ex Collega Roberto TANGANELLI che, i più anziani tra noiricorderanno, si è trasferito a Siena nel 1993. Altra caratteristica che si è voluta dare è lacucina di pesce sempre fresco e preparato in modo semplice per esaltarne le qualità conpunte di diamante nell'insalata di polpo, i gamberi cucinati in diversi brodi, la caciatache è una pasta con pesce di giornata arricchita da una spolveratina di pecorino senesee la frittura di paranza. Non si può dimenticare la tradizione che è presente in vari piatti,dagli antipasti (crostini vari, impepata di cozze tra tutti), ai primi (gnocchi alla senesecon pecorino e noci, spaghetti alle vongole veraci, pappardelle con sugo di cinghiale, laclassica ribollita, i pici fatti in casa con svariati sughi legati alla tradizione), dai secondi(trippa alla senese, coniglio all'Etrusca, stracotto al Chianti, petto di pollo al Vin Santo,baccalà rifatto, gamberoni in guazzetto, salsiccia con fagioli, ossobuco alla senese), aidolci (bacio di Siena, buristo al cioccolato, cantucci e vin santo, tiramisù, le torte e ipanforti) che sono tutti fatti dalla cuoca. La cantina vanta una sessantina di etichettecon particolare attenzione al territorio circostante. I prezzi sono modici e per un pastocompleto non si arriva a 30 euro, il fatto di segnalare l'appartenenza al nostro Corpocomunque aiuta senza ombra di dubbio. Ed ora torniamo ai dintorni di Siena e andiamoa Montepulciano dove incontriamo uno dei quattro vini nobili d'Italia (assieme a Barolo,Brunello di Montalcino e Barbaresco): il Nobile di Montepulciano e più precisamente laDitta Contucci, tel. 0578-757006, fax 0578-752891, mail o

. Punti vendita sono situati nella via del Teatro al n°. 1, nella PiazzaGrande al n°. 13 e nella Via S. Donato al n°. 17, in Montepulciano. La famiglia Contucci èa Montepulciano dal XI secolo, la bottiglia più antica risale al 1887 ma già nel 1700 sihanno degli attestati e medaglie per il vino e sono considerati i padri putativi del vinonobile. La produzione annovera: il Vino Nobile di Monte Pulciano, ottenuto da uvePrugnolo gentile, cannaiolo nero e colorino, due anni di invecchiamento in botti di legno,tredici gradi di gradazione alcolica, colore rosso rubino tendente al granato, profumodelicato di mammola, sapore asciutto. Il Vino Nobile di Montepulciano Riserva, comesopra con tre anni in più di invecchiamento. Il Vino Nobile di MotnepulcianoPietrarossa, come sopra. Il Vino Nobile di Montepulciano Mulinvecchio, come sopra. IlRosso di Montepulciano, uve come sopra, colore rubino vivace, sapore asciutto, odorevinoso ed intenso, dodici gradi di gradazione alcolica, senza invecchiamento. IlSansovino, stesse caratteristiche del precedente. Il Vin Santo, da uve biancheappassite. La Malvasia di Chianti e Grechetto, invecchiamento di sei anni, coloreambrato, quindici gradi di gradazione alcolica. In più troviamo anche l'olio extravergined'oliva di ottima qualità.

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Sperandoche anche qu sta chiacchierata siastata di Vostro gusto resto pronto adaccogliere i vostri suggerimenti, vilascio ilmio numero di cellulare335-8312404 e l’indirizzo e-mail

.Ciao a tutti

e

Massimo (GHIGLINO)

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NON UNO .........MADUEB.B. KING & Jimi HENDRIX

a cura di

Facciamo in questo numero una pausa riflessiva, nel panoramamusicale vi sonostati anni particolarmente prolifici seguiti da un lento ed inesorabileappiattimento, purtroppo nelle nuove generazioni vi sono poche eccezioni,

pochi talenti innovativi, ovviamente non perché la musica non lo permetta, essa offredi fatto possibilità infinite, ma più probabilmente perché l'esasperata tecnologiapermette quasi a chiunque di creare brani virtuali, pur non avendone ne le capacitàne tanto meno la creatività necessari. Ovviamente lo stesso discorso vale per glistrumentisti e qui giungiamo all'oggetto di questa elucubrazione, chitarristi delcalibro di B.B. KING (Riley B. KING Itta Bena –U.S.A.- 16.09.1925) e Jimi HENDRIX(James Marshall HENDRIX Seattle, -U.S.A.- 27.11.1942 – Kensington –U.K.-18.09.1970) restano esempi contemporanei ineguagliati, non tanto per la tecnicastrumentale, peraltro già sopraffina ed unica, ma quanto per il rapporto stesso con lostrumento. Entrambi, se pur di culture ed estrazioni musicali diverse, hanno unrapporto simbiotico con lo strumento, i capitasto sembrano essere fusi con le lorodita, la chitarra appare come una parte del loro corpo e non più come un oggettoinanimato. Le note fluiscono sciolte, quasi più comeun fraseggio vocale che non comefrutto dell'amplificazione dello strumento. Apparentemente non vi è imposizione matrasduzione di sentimenti e sensazioni tradotti in musica allo stato puro, la magiadelle sette note, sempre quelle, ma assemblate in modo tale da dar voce alla propriaanima. Per entrambi forse gioca a loro favore il fatto di essere nati uomini di colore inuna società tendenzialmente razzista ed in contesti familiari decisamente umili,avendo quindi maggior necessità rispetto ad altri di poter trovare la via per esprimerela propria anima artistica. HENDRIX muore nel 1970, a 32 anni per abuso distupefacenti, fatto purtroppo non raro per quei tempi, ma lascia questo stile rock atutt'oggi ineguagliato. KING ancora oggi ci delizia con i suoi concerti blues,accarezzando il manico della sua Lucille come fosse il seno di un'amante. Lucille è ilnome della sua chitarra dall'anno 1949, egli infatti stava suonando la sua chitarrasemiacustica Gibson (modello Custom Shop ES-335) in un locale dell'Arkansasriscaldato, come in uso in quei tempi, da un bidone di kerosene dato alle fiamme alcentro del salone, quando due uomini litigando tra loro urtarono il bracierepropagando l'incendio all'intero locale, quando fuggito all'esterno si avvide di averlasciato la sua chitarra all'interno ritornò tra le fiamme a recuperarla. Saputo che idue rissosi avventori si erano accapigliati per una donna di nome Lucille decise didare quel nome al suo strumento, nome rimasto poi immutato nei tempi. E' inutilecitarne l'enorme discografia sono sufficienti i numeri: 63 incisioni dall'anno 1957all'anno 2012. HENDRIX invece, figlio di padre di origine cherokee e madreafroamericana (che ironia della sorte si chiamava Lucille) ha un infanzia povera etravagliata, fin da bambino Jimi è attratto dalla chitarra, essendo povero inizialmenteprova a suonare una corda applicata al muro (espediente di molti bluesman) cheforniva un risultato simile al steel guitar, quindi si costruì un rozzo cordofonoutilizzando un vecchia scatola di sigari, finalmente però il padre gli donò un ukulelecon una sola corda residua, rinvenuto nello sbarazzo di un garage. Era l’inizio dellastoria del più grande chitarrista rock di tutti i tempi, dopo molte vicissitudini il padreAl gli regalò una chitarra acustica acquistata per 5 U.D. da un suo amico. La chitarraera per destri mentre Jimi eramancino, ciò però non limitò la sua voglia di imparare edi suonare, si limitò ad utilizzarla rovesciata, caratteristica che lo seguì per tutta lasua carriera. Il suo strumento prediletto è stato la Fender Stratocaster spessoabbinata ai primi effetti come il distorsore ed il pedale wah wah, che lui utilizzavaesattamente come fossero parte integrante della chitarra stessa. Memorabile masoprattutto rivoluzionaria fu la performance di chiusura del 19 agosto 1979 delfestival rock di Woodstock, di fronte ad un pubblico di 500.000 persone Jimi salivasul palco e con la sola sua fedele stratocaster intonava le note distorte di The star -Spangled banner, l’inno degli Stati Uniti d’America. Fu unmomento epico, la versionepiù dissacrantemai eseguita di quel brano, in aperto contrasto all’impegno U.S.A. nelVietnam. Dal 1967 al 1970 sono stati pubblicati solo quattro album, per avere peròun'idea del fenomeno basti pensare che dal 1997 al 2008 sono stati pubblicati ben 15DVD, oltre un numero imprecisato di incisioni ufficiali e bootleg comparsi dopo la suamorte. Ritengo che comunque per gli appassionati di musica siano due autori chenon possanomancare nei propri archivi.

MassimoPonte

Massimo MAX [email protected]

B.B. KING

Jimi HENDRIX

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S.M.S. Polizia Municipale Genovavia A. Cantore n° 2r. 16149 GENOVAtel. 010 - 4699126 fax 010 - 6400626e-mail [email protected]

LA POSTA DEI SOCIChi fosse interessato alla pubblicazione di propri brevi scritti, potrà farli pervenire,mediante posta convenzionale, indirizzandoli a: S.M.S. Polizia Municipale Genova, viaCantore n° 2 r.; mediante posta interna al medesimo ufficio, oppure all'indirizzo e-mail:

Si rammenta che non saranno pubblicati scritti con contenutivolgari, partitici o inutilmente faziosi (valutazione insindacabile della Redazione). Larubrica della posta è da intendersi come una bacheca ove i oci possano dar sfogo allapropria creatività, all'arte o a iniziative di rilevanza sociale e benefica.

[email protected].

d s

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Visitate il nostro sitowww.smspmgenova.it

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PRANZO DEI PENSIONATI

IL PRESIDENTERiccardo GABELLA

Cari Soci Pensionati, come ogni anno, la nostra Società di Mutuo Soccorsoorganizza un pranzo per i Soci collocati a riposonell'anno precedente e, in questocaso, il riferimento è per l'anno 2012. La manifestazione, che vedrà anche laconsegna di targhe ricordo ai predetti Soci, si terrà il giorno:

Il pranzo sarà a carico della Società per tutti i Pensionati del 2012 e per quei Sociche partecipano attivamente all'attività sociale. Per tutti gli altri Soci pensionatiche avranno piacere di partecipare all'evento la spesa si aggirerà sui 30 € circa.Le adesioni dovranno pervenire telefonicamente alla Segreteria della SedeSociale di Via A. Cantore 2r , nei giorni di Lunedì e venerdì, dalle ore 9 alle ore 12,o almercoledì pomeriggio, dalle ore 14.30 alle ore 16.30, ai numeri della società:

Giovedì 31 Ottobre 2012, alle ore 12.30, presso ildi Calata Marinetta n. 18-20-22

(Porto Antico)

010.4699126 – 342.7379316(entro lunedì 21.10.2013)

Ristorante Il Baluardo

Non èmai troppo tardi per dire . . . . GRAZIE !!!!!!! Lo scorso anno un assistente socialedel Distretto 35 di Sampierdarena, si era recata presso i nostri uffici al fine diraccogliere fondi mediante la vendita di portachiavi in legno realizzati dalle unità

territoriali di strada che operano per il recupero e l'integrazione dei minori disagiati chevivono nel quartiere sampierdarenese. I denari ricavati sarebbero stati impiegati perl'acquisto di un tavolo da ping - pong da assegnare ai nuovi locali destinati a tale attività, sitinella zona del Campasso. Ricordandoci che due tavoli analoghi, di proprietà dell'SMS,giacevano da anni inutilizzati nei fondi dei locali di Piazza Ortiz abbiamo pensato con ilComm. Drigani e il Comm. Porcù, di coinvolgere il presidente Gabella, affinchè gli stessipotessero essere destinati a finalità di recupero di giovani emarginati. A seguito di unariunione con il consiglio direttivo la società di mutuo soccorso deliberava di assegnare incomodato d'uso gratuito i due tavoli al Municipio Centro Ovest e benchè fossero in cattivostato di manutenzione, venivano restaurati nel Centro Civico Buranello per poi essereassegnati alle predette unità di strada e al centro Pikwick con finalità analoghe didoposcuola. I fondi raccolti in principio sono invece stati destinati al finanziamento diattività ludiche all'aperto. Con la presente anche se con un poco di ritardo, volevoringraziare tutti quelli che hanno reso possibile l'assegnazione delle attrezzature sportive.Guardando i visi dei ragazzi nella foto concorderete con me che abbiamo fatto nuovamentequalcosa di utile! GRAZIE !!!!!

Fabio LOFRANO

ANCHEQUESTOE’ ESSERE.......VIGILI

tempi strani pag. 1dentro o fuori pagg. 1 e 2dentro o fuori? pag.2voglia di non dimenticare pag. 2ciao ragazzi pag. 6Nessundorma 2013 pag. 3I° Memorial Tonino MARRA pag. 4noi per voi pag. 4I°Memorial CorradoCAVIGLIA pag. 4LA BUONA MUSICA LIBERA LA MENTE -rubrica- pag. 5INDOVINA DA CHI VADO A CENA -rubrica- pag. 5anche questo è ...essere Vigili pag. 6pranzo dei pensionati pag. 6la festa del Corpo di quest’anno, la nostra associazione pag. 7in ricordo di Francesco MUZI pag. 8il mio amico Nino pag. 8pr Mauro ARATA pag. 8Ari dal cuore straordinario pag. 8

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Organo ufficiale della Società Mutuo Soccorso Polizia Municipale di Genova

La presenza alla festa del Corpo è latestimonianza di come la storiasocietaria sia sempre stata

strettamente legata alla storia dellaPolizia Municipale, in quanto i soci dellaS.M.S. di fatto sono gli operatori stessidella PM, in servizio prima in pensionepoi e, proprio per questo, di fatto necostituisce il legame tra presente epassato. Anche logisticamente il legameva avanti ormai dal molti decenni, con lacondivisione delle rispettive sedi primain Via Pammatone e attualmente, dal2001, al Matitone. Così come per ilCorpo, che festeggia i suoi 162 anni,sono antiche le origini della nostrasocietà che risalgono all'anno 1904,come riportato negli atti costitutiviufficiali, quando fu fondata la “Societàdi Mutuo Soccorso dei Vigili Urbani diGenova”; ma presso la nostra sederimane, come cimelio, un gonfalone dacui si evidenzia come “l'AssociazioneOperai di Mutuo Soccorso e Cooperativafra gli Agenti di Polizia Municipale diGenova” esisteva già nel 1888. La nostrasocietà e le molte altre di mutuosoccorso fiorirono infatti nella secondametà del XIX secolo, specialmente inLiguria e P iemonte , dove piùintensamente si diffuse e si radicò ilfenomeno mutualistico. L'esigenza eraquella di assicurare un minimo vitale ailavoratori e alle loro famiglie, neimomenti in cui malattie ed infortunicolpivano il lavoratore stesso, facendoglimancare quel minimo salarialeindispensabile per sopravvivere, in unarealtà sociale che ancora non prevedevane l'assistenza ne la previdenza, sia daparte dello Stato che dal datore di lavoro.Il bisogno del singolo veniva ripartito tramolti ed il diritto al sussidio eraautomatico. Un diritto acquisito con ilversamento di quote mensili, cheraramente non venivano onoratenonostante i livelli salariali miserevoli:esse alimentavano un fondo autonomo ele risorse non utilizzate venivanoaccantonate come riserva indivisibile, abeneficio delle future generazioni. LeS.M.S. furono anche la prima forma diAssociazione delle classi lavoratrici, conla scoperta che, con l'eguaglianza el'azione collettiva e la conseguente presadi coscienza, i lavoratori potevanoelevarsi, moralmente e materialmente,con le loro stesse forze, uniti e solidali.Venne contrapposta la praticadell'assistenza e della previdenza, garan

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tite come DIRITTO e non comeCONCESSIONE, a quella carità edelemosina che, da parte delle classisociali più forti e dominanti, venivasempre attuata nei confronti dei piùdeboli. Le S.M.S. furono inoltre la sedenaturale e determinante da cuinacquero le prime Cooperative ed ilSindacato dei Lavoratori. Con iltrascorrere degli anni le S.M.S.diventano la vera “Casa del Popolo”, cona l l o r o i n t e r n o l ' a s s i s t e n z aambulatoriale e le scuole serali che siuniscono all'attività di biblioteca, feste,bande musicali, gruppi sportivi ericreativi; in queste sedi si svolgonoinoltre i primi comizi elettorali.Proseguendo nel percorso storico delleSMS si evidenzia come il ventenniofascista colpisca pesantemente la vitaassociativa delle stesse; alcune vengonochiuse e altre, la maggioranza, vedonosalire ai vertici societari dirigenti diprovata fede governativa. Altre ancorac amb i ano l a l o r o o r i g i n a r i adenominazione con terminologie graditeal regime ed è naturale che le originariebasi associative vengano stravolte estrumentalizzate. Nel periodo dellaResistenza le sedi delle S.M.S. diventanoluoghi di riunioni e basi operative per leformazioni partigiane. Già dai primigiorni di resistenza armata si formaronodistaccamenti garibaldini , checontribuirono fattivamente alla ricercadi armi ed al loro occultamento per l'usosuccess ivo . Tal i d is taccamentiparteciparono il 24 e 25 aprile 1945 allefasi salienti della Liberazione di Genova;agli stessi fu anche demandato ilcompito, brillantemente assolto,dell'occupazione di Palazzo Tursi, dellaDarsena, del Palazzo del Seminario e delBanco di Napoli. Molti soci militarono informazioni partigiane sacrificando laloro vita, altri furono deportati nei campidi concentramento nazisti. Tali sacrificid i v i t e uman e p o r t a r o n o a lriconoscimento dellaMedaglia d'Argentoal Valore Civile al Corpo dei Vigili Urbanidi Genova. Il periodo post-bellico dellaseconda guerra mondiale sembrerebbefar riprendere alle S.M.S. il loro anticoruolo ma la nascita di associazioni,diverse ed articolate, lentamente va aricoprire quelle fasce d'interventosociale che erano state proprie delleS.M.S. riducendo quest'ultime a circoli-bar, sale da ballo, ritrovo finalizzato ai

990. Per volontà dell'ex PresidenteEttore GUIDUCCI e di molti soci ancoroggi presenti nel Consiglio Direttivodella società, Via Libera ha ripreso lepubblicazione dal 1° ottobre 2006, conuscite trimestrali. Per il tempo libero,oltre alle attuali convenzioni con varieagenzie di viaggio, è doveroso dedicareun caro ricordo a una delle più belleiniziative attuate dalla nostra società:nell'anno 1978 acquistò 8 roulottedislocate in quel di Castiglione dellaPescaia, a disposizione dei soci e delleloro famiglie; in seguito le stesse roulottefurono dirottate in parte nella località diBibbona, in parte all'Isola d'Elba, doverimasero sino a pochi anni fa.

costituita da molti settori quali calcio,nuoto, pesca, pallavolo, ciclismo, tiro avolo, tiro dinamico sportivo, tennis,tennis tavolo, motociclismo che hannoriempito la nostra sede di trofei graziealla passione e all'impegno di moltissimisoci nel segno del divertimento,dell'amicizia e della solidarietà. E comenon citare il gruppo escursionistico,nato nell'anno 1981, i cui responsabili,in passato, hanno organizzato unascalata su una delle vette della catenadell'Himalya, il Menthosa (alto 6.543m.), raggiunta il 2 agosto del 1983.Moltealtre attività sportive, al momentoabbandonate, hanno onorato la nostrasocietà: le bocce, la corsa e lo sci. Inoltre,presso la nostra sede, ormai da oltrequarant'anni, è attivo il Bar Sociale, adisposizione degli iscritti.Come tutte le società di volontariatoanche la nostra SMS ha vissuto, anchedi recente,momenti difficili a causa dellascarsa partecipazione degli iscritti ma ivalori sociali, frutto di quel lavorovo lon tar i o e p r i vo spes so d iriconoscimento, sono un patrimonioinalienabile che sopravvive tutt'oggi. Talivalor i s i s tanno riproponendoprepotentemente in quanto l'esigenzadella solidarietà, della mutualità,dell'assistenza verso le fasce più debolidella vita sociale, sono attuali e le S.M.S.sono, e saranno, pronte a riprenderequel ruolo per cui sono state costituite,nella consapevolezza di essere ancoraun sicuro punto di riferimento per leesigenze sociali della comunità.

Commissione Sport

IL PRESIDENTERiccardo GABELLA

LAFESTADELCORPODIQUEST’ANNOELANOSTRAASSOCIAZIONE

giochi e allo sport ma non in tutti casicome non lo è stato per la nostra societàche ha continuato la sua attività nelrispetto dei principi dettati dalla L. 3818del 1886, tutt'ora vigente e modificata inquesti ultimi mesi. L'attività della nostraSocietà si concretizza oggi nellemolteplici attività statutarie esupportate dalle relative Commissioniinterne: Assistenza, Pensionati, Sport,Cultura e Tempo Libero. Raccontaretutte le varie iniziative in cui la società siè impegnata nel corso degli anni sarebbemolto interessante, ma richiederebbemoltissimo tempo. Mi sembra peròdoveroso ricordare brevemente leattività svolte dalle varie commissioni:

il contributo economico che vienesempre devoluto ai familiari dei socideceduti in servizio; i buoni libro per ifigli dei soci che frequentano le scuolemedie inferiori e superiori; la festa della“Befana” organizzata annualmente per ifigli dei soci fino ai dodici anni; lag iornata dedicata ai soci cheannualmente vanno in quiescenza, conpranzo e premiazione. La Commissionededica poi numerose giornate adiniziative a favore dei bambini malati delGaslini, concretizzate in una fattivacollaborazione con l' AssociazioneA.B.E.O. e con l'Associazione per la lottaal Neuroblastoma. E' poi doverosoricordare, negli anni '90, le energie speseper allietare le giornate dei bambiniprovenienti dalla città russa diCeronobyl,malati per le conseguenze delgrave disastro nucleare che colpì la cittàucraina il 26 aprile 1986.

la presenza con il vessillo societario aifunerali dei soci deceduti e l'assistenzaai loro familiari nel disbrigo dellepratiche burocratiche conseguenti; levisite ai socimalati ricoverati in ospedaleo presso il loro domicilio. Da alcuni annisi è poi instaurata una fattivacollaborazione con l'amministrazionecomunale per importanti attività socialicome il Presidio del Territorio, nel CentroStorico prima, e attualmente nei parchie ville cittadine, e il progetto del NumeroVerde Antitruffa che prosegue ormai daoltre un decennio.

la pubblicazione della rivista sociale “ViaLibera” nata nell'ottobre del 1968 edurata, con alterne fortune, fino all’anno

Commissione Assistenza

Commissione Pensionati

Commissione Cultura e Tempo Libero

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LA DUCALE S.R.L.

Organo ufficiale della Società Mutuo Soccorso Polizia Municipale di Genova

IDEA GRAFICA BY ZOBELIX

Riccardo GABELLA,Paolo ZOBOLI,

Direttore Resp.Giovanni MARI

Aut. Trib. Di GenovaN° 4/1969

REDAZIONE

hanno collaborato

Massimo PONTE,Laura FERRARO, Massimo

GHILINO,Gino BLE’.

Valter GULINATTI,Giuseppe GENZONE,Andrea DRAGHI,Marco LUNATI,Fabio LOFRANO,Aldo PECE,

Stefano CAVANNAStampa TipografiaSanquirico s.n.c.

segue da pag. 7

Il mio AMICO NINO

Il 6 settembre è mancato il mio amicoBISIO Alberto che io chiamo NINO.Eravamo entrati insieme nel 1981 e

per molto tempo non ci eravamo quasipiù visti, io a levante e lui a ponente. Cisiamo ritrovati a marzo del 2011, tutti edue trasferiti al Reparto Commercio,dopo tanti anni passati a fare le praticheinvestigative, lavoro che penso ci abbiainsegnato ad avere la capacità di capirequando era più importante saper usare ilbuon senso piuttosto che agire soloseguendo schemi prestabiliti. Capacitàche ci siamo portati dietro ancheall'Annona e che forse ci ha aiutato adessere subito in sintonia. Un'amicizianon lunga, ma molto, molto intensa,andavamo d'accordo, apprezzavamotutti e due la buona cucina, un buonbicchiere di vino ed altre cose chediventerebbe troppo lungo elencare. Cisiamo anche frequentati tanto anche inquesti pochi mesi di malattia, si erachiaramente intristito ed aveva perso ilsuo senso, unico, di saper vivere appienole cose che gli piacevano. Era un uomo diun'intelligenza molto viva, sapevaaffrontare qualsiasi argomento concognizione, aveva un grande amore edera molto orgoglioso di Federico, suofiglio. Il 4 settembre ci siamo visti perl'ultima volta, era stanco e provato dallamalattia, mentre lo accompagnavo acasa gli ho detto che dopo tre ore dovevaandare a fare il serale, turno che lui nonamava molto, e non ne aveva voglia. Miha guardato e con un sorriso triste mi hadetto: non c'è bisogno che ti dica come ciandrei volentieri io. Ecco, se questebrutte esperienze ci aiutassero un po' asaper apprezzare quello che abbiamo,penso sarebbe una buona cosa. Era unapersona molto ordinata, precisa,determinata e perennemente in ritardo.Purtroppo in anticipo, troppo in anticipoè arrivato al suoultimo appuntamento.

p.s. Parlando di un amico che se ne èandato non posso non ricordare aventuno anni dalla sua scomparsaMaurizio BOTTO, un fratello per me edun grande per tutti quelli che lo hannoconosciuto.

Andrea DRAGI

Ari dal cuore straordinario

Arianna non è più tra noi, me lohanno comunicato questamattina. Nonostante il caldo ho i

brividi. Non posso fare ameno di pensareallo stato d'animo dei suoi famigliari,condividendo il loro dolore per la perditadi una persona eccezionale edinsostituibile. Ho avuto la fortuna diconoscere Arianna alla sezioneMaddalena, dove siamo stati destinaticome prima assegnazione 33 anni fa.Eravamo entrambi poco più cheventenni, con tanto entusiasmo e pocaesperienza di vita. Lei aveva un cuoreesageratamente grande e una sensibilitànon comune, qualità indubbiamenteapprezzabili ma ostative per il nostrolavoro. Ecco, pensando a lei mi vienespontaneo parlare di queste sue qualità:il suo modo di essere, agli occhi di chinon la conosceva bene, poteva farpensare ad un atteggiamento un po'svampito o superficiale: niente di piùfalso, Arianna viveva in un mondo dovenon c'era spazio per la superficialità.Ricordo ancora un orfanotrofio sullealture di Sampierdarena, ove lei si recavaun paio di pomeriggi la settimana,cercando di renderemeno dura la vita airagazzini “ospiti”. Certo non era cosa datutti, ma per lei era normale. In un'altraoccasione, in Piazza Caricamento,avevamo fermato un autotrasportatore,decisamente avanti con gli anni, cheaveva una serie impressionante diirregolarità. Alle mie contestazioni,l'uomo replicava mestamente di doverlavorare ancora perché gli servivanosoldi per far operare la moglie e Arianna,i cui splendidi occhi verdi si erano velatidi lacrime, l'aveva mandato via senzaverbalizzare nulla. Questa era Arianna,cuore e sensibilità eccelsi. Ciao Ari,amica mia, dovunque tu sia spero che tuabbia la serenità chemeriti.

Marco LUNATI

Per Mauro ARATA

Riccardo GABELLA

La nostra Società di Mutuo Soccorso sistringe in un fraterno abbraccio a voi,congiunti di Mauro, il vostro dolore è

anche quello di tutti noi in questo annoterribile che ci ha già privati di sei Soci,COLLEGHI ed AMICI ancora in servizio e didodici in pensione. Il ricordo di Mauro è perme molto toccante perché nei primi annidopo l'assunzione nel Corpo, nel 1981, fuassegnato alla Sezione Sampierdarena,dove io facevo servizio già da alcuni anni. Siformò a quei tempi un gruppo moltoaffiatato, tra noi giovani pieni dientusiasmo e il gruppo dei colleghi anzianiche oltre ad insegnarsi il mestiere furonoper noi anche dei maestri di vita. Eranotempi in cui c'era molto da lavorare perchéSampierdarena era all 'epoca unadelegazione impegnativa per il traffico e perla presenza di molte attività produttive.Lavoravamo sodo ma eravamo felici perchéla Sezione era per noi una secondafamiglia. Mauro era una bravissimapersona, che faceva seriamente il suolavoro, con il suo carattere mite, semprepacato e tranquillo con i Colleghi e con icittadini. Ed anche di grande compagnianei momenti allegri che trascorrevamoinsieme anche fuori dal servizio, ignaridelle dure prove che ci avrebbe sottopostola vita. Poi con gli anni le nostre strade sisono divise; Mauro in seguito è statoassegnato ad altre unità operative, ma intutti i posti dove ha lavorato ha semprelasciato un ottimo ricordo di se in tutti iColleghi; purtroppo sono sempre lepersone migliori che ci lasciano troppopresto. E proprio a testimonianza del beneche tutti noi gli abbiamo voluto siamoacconto a voi in questo momento non perdirgli addio ma… arrivederci. Ciao Mauro,riposa in pace.

In ricordo di Francesco MUZI

Quando alle ore 20,00 di lunedì 5agosto 2013 ho sentito squillare ilcellulare e visto apparire la scritta

MUZI sono impietrito e a fatica sonor iusc i to a r ispondere avendo ilpresentimento di ciò che mi avrebberodetto …..Franco èmorto da pochi minuti….. Sapevo della malattia e mi ero recato acasa sua nei primi mesi di quest'anno pervederlo, parlargli e mi diede anche un oboloda devolvere all'Associazione Gaslini Onlusattraverso l'acquisto del nostro calendario.Che persona speciale è stata FrancescoMUZI, io ho avuto l'onore e il grande piaceredi essere l'ultimo collega con cui halavorato al gabinetto del Sindaco, primadella pensione. La sua umanità,correttezza, senso del dovere ne facevanoun esempio, non solo professionale, daseguire e un punto di riferimentoimprescindibile presso la massimaistituzione comunale.Franco, in questo momento, sapendoche non sei più tra noi, cominci già amancarmi e tutti i ricordi del nostrotempo trascorso insieme da mattina asera si accavallano febbrilmente con latriste consapevolezza di non poterviaggiungere più nulla.

Giuseppe GENZONE