ANNO XXXXI N°1-2-3-2019 il Giornale dell’Accademia

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L ’eleganza e la sobrietà contraddistinguono ogni Accademico”. Così il 21 giugno scorso il Presidente Ernesto Carpintieri ha aperto ufficialmente la 58a Convocazione Accademica Europea per le Relazioni Economiche e Culturali in una quanto mai gremita Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Eleganza e sobrietà che rimandano all’animo generoso degli Accademici, al sobrio attaccamento ai valori che sostengono l’organizzazione, all’eleganza di pensare e lavorare per fare un mondo migliore. Ai principi e ai valori dell’AEREC ha fatto anche riferimento il Cerimoniere Flaminio Valseriati: “Ogni volta che ho l’onore di presentare questo evento non provo imbarazzo nel dover dire cose che tutti i nostri membri ‘seniores’ conoscono bene. Intanto perché ab- biamo qui presenti tanti nuovi Accademici e poi perché ogni volta diciamo cose nuove, scopriamo cose nuove, riconosciamo l’Accademia come portatrice di innovazione. Ogni volta, quindi, ci rinnoviamo. E cresciamo mentre ciascuno di noi contribuisce a una realtà straordinaria che guarda a un affascinante futuro”. L’Avv. Valseriati non è solo un Cerimoniere” ha poi osservato il Presidente Carpintieri. “egli sa sempre scegliere e adoperare le parole giuste, fare le battute giuste con il garbo giusto. E così riesce a impreziosire le nostre Convocazioni Accademiche, donando loro smalto e fluidità. Chi ancora non lo conosce si renderà conto oggi della peculiarità con la quale riesce a condurre le nostre convocazioni accademiche”. Il Presidente ha quindi espresso il suo compiacimento per l’attaccamento degli Accademici all’AEREC che, due volte l’anno, giungono a Roma da città talvolta molto lontane, non volendo mancare ad appuntamenti che rinsaldano amicizie e relazioni, oltre a contribuire ad ampliare il proprio bagaglio di conoscenze. È sempre una grande emozione ritrovare gli Accademici storici così come è emozionante incontrare i nuovi Ac- cademici che arricchiranno, sia quantitativamente che qualitativamente, la nostra istituzione. Anche a livello in- ternazionale, come dimostra la folta rappresentanza proveniente dalla Romania”. D’altronde, come pure ha segnalato il Presidente, l’AEREC non è presente solo in Romania con un Distretto che si è rivelato assai virtuoso, ma “ anche in Moldavia, in Vietnam, negli Emirati Arabi con la nostra Accademica Patrizia Marin e ora anche in Cina, Giappone e Singapore con l’Avvocato D’Antuono e con il Dott. D’Urso. È qui tra l’altro presente la prima delegazione che arriva dagli Emirati Arabi, nella persona di Farhan Qadir Founder & CEO UAE Uniforms che saluto e ringrazio.” Cerchiamo sempre di allargare i nostri orizzonti ” ha concluso il Presidente “ma per arrivare dove? Non ci po- niamo limiti, è un orizzonte sconfinato, gli Accademici ci danno la possibilità di crescere e quindi approfittiamo tutti di questa forza propulsiva.” La Convocazione è proseguita con la sessione conve- gnistica attraverso diversi, autorevoli interventi che sono riassunti nelle pagine interne di questo Giornale e che hanno abbracciato i temi dell’economia, dell’imprenditorialità, della internazionalizzazione, della cultura e della prevenzione della salute. Tra gli altri interventi anche quello del Prof. Evaldo Cavallaro che ha parlato della cooperazione italiana in Africa, cui il Presidente Carpintieri si è riallacciato per presentare, ai nuovi Accademici, la realtà di Missione Futuro, la Onlus della quale è Presidente Carmen Seidel e che rappresenta il “braccio umanitario” dell’Ac- cademia. ll Prof. Cavallaro ha detto che il futuro dell’Africa è in Africa e che, quindi, dobbiamo aiutare gli africani a trovare delle soluzioni adeguate allo sviluppo. Un concetto che mi trova totalmente d’accordo e che è alla base del lavoro svolto da Missione Futuro. L’obiettivo è quello non dico di creare ricchezza ma di creare le condizioni perché in Africa si possa vivere bene. È con questo spirito che stiamo sviluppando, in Costa d’Avorio, un programma a sostegno di una cooperativa di 500 donne che lavora la manioca - un tubero che viene grattugiato per ottenere una specie di semolino che si chiama atiéké e che per la popolazione è come il pane quotidiano, come il riso per i cinesi. Accade però che, al momento, la lavorazione è a carattere manuale e dunque molto sfiancante per le donne oltre che potenzialmente lesivo. Per questo stiamo cercando di ottenere dei fondi per meccanizzare il lavoro di queste donne e renderlo fisica- ANNO XXXXI N°1-2-3-2019 La 58 a Convocazione Accademica AEREC Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977 Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via della Camilluccia, 285 Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto Paolo Iannarelli. Copia omaggio Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Finito di stampare nel mese di luglio 2019 il Giornale dell’Accademia ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI ITALIA OPEROSA L’Accademia del business, del service e dell’amicizia Il tradizionale appuntamento estivo dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali si è svolto il 21 giugno tra la prestigiosa Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e gli eleganti saloni di Palazzo Brancaccio

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“L’eleganza e la sobrietà contraddistinguono ogniAccademico”. Così il 21 giugno scorso il Presidente

Ernesto Carpintieri ha aperto ufficialmente la 58aConvocazione Accademica Europea per le RelazioniEconomiche e Culturali in una quanto mai gremitaAula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati. Eleganza e sobrietà che rimandano all’animo generosodegli Accademici, al sobrio attaccamento ai valori chesostengono l’organizzazione, all’eleganza di pensaree lavorare per fare un mondo migliore.Ai principi e ai valori dell’AEREC ha fatto ancheriferimento il Cerimoniere Flaminio Valseriati: “Ognivolta che ho l’onore di presentare questo evento nonprovo imbarazzo nel dover dire cose che tutti i nostrimembri ‘seniores’ conoscono bene. Intanto perché ab-biamo qui presenti tanti nuovi Accademici e poi perchéogni volta diciamo cose nuove, scopriamo cose nuove,riconosciamo l’Accademia come portatrice di innovazione.Ogni volta, quindi, ci rinnoviamo. E cresciamo mentreciascuno di noi contribuisce a una realtà straordinariache guarda a un affascinante futuro”.“L’Avv. Valseriati non è solo un Cerimoniere” ha poiosservato il Presidente Carpintieri. “egli sa semprescegliere e adoperare le parole giuste, fare le battutegiuste con il garbo giusto. E così riesce a impreziosirele nostre Convocazioni Accademiche, donando lorosmalto e fluidità. Chi ancora non lo conosce si renderàconto oggi della peculiarità con la quale riesce a

condurre le nostre convocazioni accademiche”.Il Presidente ha quindi espresso il suo compiacimentoper l’attaccamento degli Accademici all’AEREC che,due volte l’anno, giungono a Roma da città talvoltamolto lontane, non volendo mancare ad appuntamentiche rinsaldano amicizie e relazioni, oltre a contribuire adampliare il proprio bagaglio di conoscenze.“È sempre una grande emozione ritrovare gli Accademicistorici così come è emozionante incontrare i nuovi Ac-cademici che arricchiranno, sia quantitativamente chequalitativamente, la nostra istituzione. Anche a livello in-ternazionale, come dimostra la folta rappresentanzaproveniente dalla Romania”.D’altronde, come pure ha segnalato il Presidente, l’AERECnon è presente solo in Romania con un Distretto che si èrivelato assai virtuoso, ma “anche in Moldavia, in Vietnam,negli Emirati Arabi con la nostra Accademica PatriziaMarin e ora anche in Cina, Giappone e Singapore conl’Avvocato D’Antuono e con il Dott. D’Urso. È qui tra l’altropresente la prima delegazione che arriva dagli EmiratiArabi, nella persona di Farhan Qadir Founder & CEOUAE Uniforms che saluto e ringrazio.”“Cerchiamo sempre di allargare i nostri orizzonti” haconcluso il Presidente “ma per arrivare dove? Non ci po-niamo limiti, è un orizzonte sconfinato, gli Accademici cidanno la possibilità di crescere e quindi approfittiamotutti di questa forza propulsiva.”La Convocazione è proseguita con la sessione conve-

gnistica attraverso diversi, autorevoli interventi che sonoriassunti nelle pagine interne di questo Giornale e chehanno abbracciato i temi dell’economia, dell’imprenditorialità,della internazionalizzazione, della cultura e della prevenzionedella salute. Tra gli altri interventi anche quello del Prof.Evaldo Cavallaro che ha parlato della cooperazioneitaliana in Africa, cui il Presidente Carpintieri si è riallacciatoper presentare, ai nuovi Accademici, la realtà di MissioneFuturo, la Onlus della quale è Presidente CarmenSeidel e che rappresenta il “braccio umanitario” dell’Ac-cademia.“ll Prof. Cavallaro ha detto che il futuro dell’Africa è inAfrica e che, quindi, dobbiamo aiutare gli africani atrovare delle soluzioni adeguate allo sviluppo. Un concettoche mi trova totalmente d’accordo e che è alla base dellavoro svolto da Missione Futuro. L’obiettivo è quellonon dico di creare ricchezza ma di creare le condizioniperché in Africa si possa vivere bene. È con questospirito che stiamo sviluppando, in Costa d’Avorio, unprogramma a sostegno di una cooperativa di 500 donneche lavora la manioca - un tubero che viene grattugiatoper ottenere una specie di semolino che si chiamaatiéké e che per la popolazione è come il pane quotidiano,come il riso per i cinesi. Accade però che, al momento,la lavorazione è a carattere manuale e dunque moltosfiancante per le donne oltre che potenzialmente lesivo.Per questo stiamo cercando di ottenere dei fondi permeccanizzare il lavoro di queste donne e renderlo fisica-

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La 58a Convocazione Accademica AEREC

Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via della Camilluccia, 285 Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto Paolo Iannarelli. Copia omaggioRiservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Finito di stampare nel mese di luglio 2019

il Giornale dell’AccademiaORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI

I T A L I A O P E R O S A

L’Accademia del business, del service e dell’a micizia

Il tradizionale appuntamento estivo dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali si è svolto il 21 giugno tra la prestigiosa Aula deiGruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e gli eleganti saloni di Palazzo Brancaccio

mente più sostenibile, come pure stiamo pen-sando di provvedere alla commercializzazionedell’ atiéké nelle zone circostanti al villaggiodove operano le donne, Songon, lo stessodove abbiamo costruito e gestiamo un presidiosanitario. E a proposito di quest’ultimo, ricordocome ci sia sempre molto da fare, nonostanteil suo pieno funzionamento. Ad esempio,stiamo lavorando per poter potabilizzare l’acquadella vicina laguna, in modo tale da essereautosufficienti”. “Non dimentichiamo che l’Africa è un paese ricco,tanto ricco quanto saccheggiato, che ha bisogno quindidi una politica di moralizzazione che potrebbe portarloa diventare un paese emergente. Pensate che Abidjan,che è la capitale della Costa d’Avorio, ha un Pil del 7-8% annuo! Certo, oltre Abidjan c’è il nulla, la miseria,come succede in tutti quei paesi dove le capitaligodono di grandi risorse a scapito delle periferie…”“Ai nuovi Accademici segnalo che Missione Futuro èfinanziata da AEREC con le donazioni che ognuno divoi ha fatto. Dopodiché le risorse economiche vengonoutilizzate al meglio e massimizzate dalla PresidenteCarmen Seidel, con saggezza, sapienza e rigore”.“Noi salviamo vite umane tutti i giorni e credo chequesto sia il business più grande che noi possiamofare. Siamo caratterizzati da queste tre lettere: la F, laB, e la S. ‘F’ come Friendship, cioè amicizia, l ‘B’ comeBusiness e la ‘S’ come Service. L’uomo e la donnaAEREC sono gli uomini e le donne che amano farequeste tre cose, e che lavorano ogni giorno consemplicità ma ottenendo risultati straordinari. Sentospesso parlare di baratro per l’Italia e per questo citouna bellissima battuta di Roberto Gervaso: ‘L’Italianon può cadere, sapete perché? Perché non si decidemai da che parte cadere’”.Non solo la cooperativa e il presidio sanitario. MissioneFuturo, che ha già attivato da diversi anni un programmadi adozione a distanza, accoglie anche richiestedall’Italia. “Aiutiamo due associazioni di bambini diver-samente abili, aiutiamo Don Pietro Sigurani, il Rettoredella Basilica di Sant’Eustachio a Roma, che ognigiorno trasforma la sua Chiesa in una mensa che luiama chiamare il ‘ristorante dei poveri’, aiuteremo unorfanotrofio in Romania”.“E ora abbiamo deciso di aiutare anche un’altra asso-ciazione che si chiama ‘Da diversamente abili a magi-camente abili’. È un’associazione voluta da un presti-

digitatore, famoso a livello internazionale, che hadeciso di insegnare a bambini diversamente abili aessere dei bravi illusionistii”.Introdotto da un filmato che mostrava immaginidell’attività dell’associazione e alcuni servizi radiotelevisiviad essa dedicati, ha fatto il suo ingresso sul podiodell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera deiDeputati Salvo Testa, in arte “Raptus”: “Io aggiungosolo che la migliore magia che possa aver fatto neimiei 40 anni di esperienza magica è stata quella di fardiventare illusionisti dei ragazzi diversamente abili:all’inizio mi prendevano per matto, nessuno ci credeva,è stato un raptus di magia come il mio nome d’arte”.“Vogliamo aiutare, come Missione Futuro” – ha chiosatoil Presidente - “l’associazione di Raptus perché regalasorrisi a tanti bambini e ragazzi che pensano di nonpoter fare determinate cose ma ne fanno di ben altre.”Nel congedarlo, il Presidente ha poi annunciato chepiù tardi, durante la Serata di Gala, l’artista avrebbe in-trattenuto gli ospiti con alcuni numeri della sua arte.Applausi e commozione hanno accompagnato l’ingressonell’Accademia di ciascuno dei 52 candidati al titolo diAccademico, affiancati dalla loro ‘madrina’ o ‘padrino’,con la tradizionale Cerimonia scandita dalla letturadelle citation da parte del Cerimoniere Valseriati, laconsegna del diploma, del distintivo e del collare ac-cademico, per poi apporre la loro firma sull’Albo Acca-demico. Tra loro, alcuni Accademici Sostenitori e Be-nemeriti, denominati tali in virtù dell’elargizione di unadonazione di ingresso di maggiore entità.Come anticipato, l’AEREC ha accolto anche alcuniautorevoli esponenti del mondo imprenditoriale e pro-fessionale rumeno, capitanati dal Presidente delDistretto della Romania, il Dott. Eugen Terteleac. “UnAccademico” – lo ha introdotto il Presidente Carpintieri,“che si è impegnato moltissimo per lo sviluppo delDistretto e che sta portando avanti le pratiche per il ri-

conoscimento di AEREC da parte delleistituzioni romene. Ho partecipato personalmentea diversi forum internazionali organizzati dalui e che sono frequentati da personaggi di al-tissimo livello tra cui alcuni ministri. Evidente-mente ha il seguito che merita per tuttol’impegno che profonde nelle sue attività”.Il Dott. Terteleac ha confermato come “IlDistretto da me presieduto sta diventandouna realtà importante sul territorio rumeno.Sono molto fiero di questo, anche perché in

Romania la comunità italiana è numerosa e molti im-prenditori italiani sono venuti a operare nel paese at-traverso l’AEREC oltre che attraverso la Camera diCommercio della Romania in Italia. Adesso, più chemai, il Distretto AEREC Romania rappresenta anchela comunità italiana nel nostro Paese. Ringrazio il Pre-sidente Carpintieri per il sostegno che ci sta dando,stiamo accompagnando moltissime aziende che sonointeressate a entrare nel mercato rumeno, per investiree per portare il loro know-how e la loro esperienza.Spesso gli imprenditori italiani mi dicono che, qui inItalia, la burocrazia è particolarmente complicata maanche in Romania è la stessa cosa, in fondo siamopaesi latini. Ma nonostante le difficoltà, gli imprenditoriitaliani riescono a fare molto e a essere competitivi,per questo sono orgoglioso di offrire un contributo nelfacilitare il loro ingresso nei vari settori economici eproduttivi del nostro paese. In quanto al sostegno cheMissione Futuro di cui è Presidente Carmen Seidelsta dando alle nostre iniziative umanitarie, ciò non puòche farci felici. Segnalo che sotto lo slogan ‘SOSRomania’ abbiamo già diversi progetti in corso, siamoandati a visitare diversi orfanotrofi che ci sono nelPaese portando ai bambini vestiti, giocattoli e tutto ciòche possa essere importante per loro. Ma ritengo chesia molto importante anche la nostra presenza, farvedere che ci siamo. La Romania sta facendo moltipassi in avanti per superare il fenomeno degli orfanotrofi,tra un po’ ne rimarranno pochissimi, solo quelli cheospitano bambini con problemi particolarmente seri.Lo sta facendo attraverso una legge per cui i genitoriche adotteranno un bambino saranno sostenuti eco-nomicamente mentre il Paese si sta riaprendo anchealle adozioni internazionali. A questo proposito, l’AERECsta dando un contributo, con la sua consulenza alleautorità, per avviare questo programma legislativo”.“Nel ringraziarvi” – ha concluso – “lasciate che saluti lapresenza qui dell’Accademico Mircea Cosma, membrofondatore della Camera di Commercio e Industriadella Romania in Italia, il quale è una personalità im-portante del nostro paese ed è molto attivo anche nel-l’attività del Distretto AEREC”.Prima della foto di rito del Presidente Carpintieri, laVice Presidente Carmen Seidel e tutti i nuovi Accademici,nella bella e prestigiosa Aula dei Gruppi Parlamentaridella Camera dei Deputati sono risuonate le notedell’Inno di Mameli accolte con rispetto e commozioneda tutti i presenti. Che si sono infine dati appuntamentoa Palazzo Brancaccio, per la Serata di Gala cheavrebbe concluso degnamente e festosamente unagiornata, ancora una volta, ricca di emozioni.

Alberto Castagna

Il Direttivo AEREC

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La luce incantevole del tramonto su Roma, ce-lebrata attraverso i secoli da tanti poeti e artisti,

ha fatto da impareggiabile cornice all’arrivo degliAccademici e dei loro ospiti a Palazzo Brancaccionella serata del 21 giugno, per partecipare allefasi conclusive, come pure alla Cena di Gala, delprimo Academy Day del 2019.Accolti dal Presidente Ernesto Carpintieri, dallaVice Presidente Carmen Seidel - anche Presi-dente di Missione Futuro Onlus - gli oltre 200partecipanti si sono intrattenuti a lungo neigiardini della storica dimora romana per il cock-tail di benvenuto, ritrovando vecchi amici estringendo nuove amicizie, in quel clima fe-stoso e familiare

che caratterizza sempre i momenti conviviali del-l’AEREC.Finché non è arrivato il momento di entrare nel vivodella serata, dopo essersi accomodati nelle duesale predisposte per la Cena, il Salone delle Festee l’attigua Sala degli Arazzi, dove, per l’occasione, èstato allestito un maxischermo per permettere agliospiti di seguire al meglio i vari momenti di unaserata che doveva riservare piacevoli sorprese.

Il tempo di prendere posto ai tavoli assegnati, e laserata ha preso subito il via con il proseguo della58a Convocazione Accademica che aveva avutoinizio nel primo pomeriggio nell’Aula dei Gruppi Par-lamentari della Camera dei Deputati.Il primo atto della Presidenza di Ernesto Carpintierie Carmen Seidel, affiancati dal Cerimoniere Flami-nio Valseriati, è stato quello di accogliere ufficial-mente nell’AEREC un neo-Accademico che, per

motivi di forza maggiore, non aveva potuto es-sere presente nel pomeriggio alla Camera. L’Ac-cademico Sostenitore Lucio Levoratoha ritiratole sue insegne di Accademico in compagniadella sua ‘madrina’, Prof.ssa Maria Corgna,

La Serata di Gala della 58a Convocazione Accademica

Gli Accademici in festanella magia di Palazzo Brancaccio

Ospiti prestigiosi, grandi momenti di musica, cultura e solidarietà, persino di “magia”: la cronaca dell’eventoconclusivo della 58a Convocazione Accademica dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche eCulturali svoltosi nella suggestiva cornice dello storico Palazzo Brancaccio di Roma.

L’aperitivo nei giardini

di Palazzo Brancaccio

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che gli Accademici ben conoscono e che, nell’occa-sione, è intervenuta per tornare a parlare del suoprogetto legato alla longevità che l’AEREC ha ab-bracciato e che ha dato già origine, tra l’altro, a unospettacolo-conferenza svoltosi nel febbraio delloscorso anno.“Insieme all’AEREC stiamo promuovendo, da tempo,un progetto legato alla giovanilità persistente. Noicrediamo, infatti, che l’età sia una questione psico-logica, non cronologica, non sono quegli otto numeriche compaiono sulla carta d’identità. Come medicoendocrinologo io mi occupo di Psiconeuroendocri-noimmunologia e ho fondato una società per la di-vulgazione di questi concetti. A tal proposito, hoavuto il grande piacere di presentare all’AEREC ilDott. Levorato che è un mio partner da sempre, unapersona straordinaria che può migliorare la vita dellepersone e consentire loro di provare il piacere dellavita per un tempo pressoché eterno, perché noisiamo esseri infiniti in quanto fatti a immagine e so-miglianza di Dio”.Il presidente Carpintieri è quindi passato a conse-gnare la Targa d’Onore di Accademici Benemeritiad alcune personalità che hanno dimostrato unagenerosità particolare che consentirà a MissioneFuturo di potere sostenere altre organizzazioni chechiedono aiuto all’Accademia: già presenti alla Camera dei Deputati nel pomeriggio per la loro in-vestitura, sono tornati alla ribalta della platea i neo-Accademici Francesco Treccani, Giovanni Scac-

ciaferro, Arcangelo Purgato, Luigi Ortuccie Ma-rio Ioppolo.È giunto quindi uno dei momenti più attesi ed emo-zionanti delle Serate di Gala delle convocazioniaccademiche dell’AEREC: quello che vede il con-ferimento dei Premi alla Carriera ad illustri perso-naggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo,della musica, del cinema, della cultura e dell’im-prenditoria, riconoscendo i brillanti risultati conse-guiti nell’arco della loro parabola professionale.Il primo ad essere chiamato a ritirare il riconosci-mento è stato un attore molto popolare e amatodal pubblico come Andrea Roncato, destinatariodel Premio Internazionale AEREC alla Carrieraper il Cinema, Teatro e Televisione.“Io non credo di meritarmelo” – si è amabilmenteschernito l’artista – “credo che i premi debbanoessere dati a voi che fate tanto del bene. Io sonosolo una persona che fa il proprio lavoro e che,essendo stato fortunato, cerca di aiutare chi èstato meno fortunato di lui. Sono fortunato perchémi pagano per fare una cosa che farei anche gra-tis, il mio lavoro che io tanto amo. Sono uno diquelli che hanno avuto la fortuna di essere feliciquando vanno a lavorare. Non posso dunque nonpensare a coloro che non hanno avuto la mia for-tuna o che non ce l’hanno ora, gli anziani, i bambinie anche gli animali per i quali mi do molto da fare.Proprio mentre stavo venendo qui ho visto su In-ternet l’immagine di un cane che diceva: ‘chi cerca

il grande amore, venga qui al canile che è pienodi principi azzurri!’”.Una Menzione Speciale è stata conferita a MarioDe Sclavis, già Cavaliere all’Ordine del Meritodella Repubblica Italiana, un funzionario del Corpodi Polizia della Capitale che ha ricoperto importantiincarichi per tutelare l’ambiente della città e il ri-spetto delle regole in ambito edilizio, oltre ad avereofferto un rilevante contributo civico in diverse si-tuazioni drammatiche che hanno colpito alcunezone d’Italia.“Sono orgoglioso di ricevere questo riconoscimento”– ha commentato De Sclavis – “e spero di continuarea rappresentare degnamente l’istituzione di cui faccioparte, la Polizia di Roma Capitale. Questo premiodesidero che vada a tutti i miei colleghi e a tutti gliappartenenti al Corpo”.Il Premio Internazionale AEREC alla Carriera per ilGiornalismo è stato assegnato, nel primo AcademyDay del 2019, a Benedetta Rinaldi, volto noto dellarete ammiraglia della Rai sulla quale, tra l’altro, hacondotto le ultime due stagioni del popolare pro-gramma Uno Mattina a fianco di Franco Di Mare,anch’egli destinatario dello stesso riconoscimentonel 2006. La giornalista ha ringraziato l’Accademia e i presentiproprio partendo da questa felice esperienza: “ConFranco Di Mare abbiamo avuto, per due anni, l’abi-tudine di darvi il buongiorno e di fare colazione conmolti di voi. Un’esperienza molto bella che è stata

Mons. Jean Marie Gervais, Menzione Speciale per la promozione delle arti e della cultura

Mario De Sclavis, Menzione Speciale per l’impegno nel sociale in difesa dei diritti dell’uomo

I destinatari delle Targhe d’Onore Francesco Terrone

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anche il coronamento di un percorso che avete bendescritto e che io definisco progressivo ma - e me lodico da sola - soprattutto pulito, una cosa di cui vadomolto fiera anche se rende tutto più soggetto a dellebattute d’arresto. Penso che la tempra e la testar-daggine, anche un po’ abruzzese, che mi contrad-distingue mi rende pronta a tutto.”Ancora riferendosi alla trasmissione, che più di altre,le ha dato popolarità e soddisfazioni: “Abbiamo fattofino ad ora, spero, il vero servizio pubblico raccon-tando l’Italia nel bene e nel male. Abbiamo raccontatoogni mattina la politica ma anche le storie comuni divita e abbiamo affrontato molto il tema del socialeche, spesso, viene considerato poco attraente in te-levisione. Ma i buoni ascolti confermano che non èvero quello che dice la ‘vulgata’. Tutto, se trattatocon il garbo e con la cultura che credo contraddi-stingua il gruppo di Uno Mattina, credo possa di-ventare appetibile e utile per la crescita comune.Questo era uno degli intenti del programma e spe-riamo di esserci riusciti”.Un momento di ilarità, lo ha suscitato la battuta delCerimoniere Valseriati riferendosi all’avvenenza dellagiornalista: “Vedo gli sguardi sognanti di tutti ospitimaschi in platea, cancellatelo, è irraggiungibile!”.“Anche perché è accompagnata dal marito!” loha scherzosamente assecondato il PresidenteCarpintieri.Il Premio Internazionale alla Carriera per la Musica,già assegnato in passato, tra gli altri, al due voltePremio Oscar Ennio Morricone, è stato conferitonella serata al musicista, arrangiatore e direttored’orchestra Adriano Pennino. Assiduo del podiodel Festival di Sanremo, collaboratore, tra gli altri, diGigi D’Alessio e Pino Daniele, il Maestro ha ringra-ziato così: “Grazie delle belle parole. Io ho dedicatola mia vita alla musica ma sono un autodidatta, hostudiato tanto per conto mio dopo che fallì l’ingressonel Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, infondo avevo solo 10 anni e non avevo presentazioni.Andrò fiero di questo premio anche perché provieneda voi che siete eccezionali per quello che fate”.Il Premio Internazionale alla Carriera per lo Spetta-colo è stato conferito a Claudio Lippi che si è in-nanzitutto complimentato per la conduzione dellaserata da parte dell’Avv. Valseriati: “Trovare qui ungrandissimo collega mi onora” ha scherzato. Perpoi farsi più serio: “Quella dell’AEREC è un’iniziativache si contrappone a un periodo storico che in terminitelevisivi non eccelle in qualità, in termini sociali an-cora peggio. Quando diciamo Accademici non par-liamo di gente improvvisata ma di persone chehanno straordinariamente vissuto per il bene deglialtri oltre che per il bene di se stessi, nell’ambitodella gratificazione e della cultura, quindi grazie peravermi dato un’altra lezione di vita”. Invitato dal Presidente Carpintieri a tornare alla pros-sima Convocazione Accademica di novembre peresibirsi nella veste di cantante (quella con la qualeha iniziato la sua carriera), il popolare conduttore ètornato a scherzare: “Intanto mi auguro di arrivare anovembre, quindi facciamo un passo alla volta!”.

Un Premio Speciale è stato conferito alla Princi-pessa Elettra Marconi Giovanelli “per aver dedi-cato la vita al ricordo e alla tutela del genio del padre,Guglielmo Marconi”. Che ha ringraziato commossa:“Io ho davvero dedicato la mia vita alla memoria dimio padre, come pure a mio figlio Guglielmo che te-neva moltissimo che io venissi qui questa sera, per-ché è vostro amico e vi vuole bene. Avete parlato disalvare vite umane, ciò che ha fatto anche miopadre: egli ha inventato la radio proprio per dare lapossibilità, alle persone che si trovavano in pericolo,di potersi salvare comunicando senza fili. Anchetutte le altre invenzioni che ha potuto fare, derivatedallo sviluppo della radio, sono state sempre a be-neficio dell’umanità. Egli è stato sempre molto cre-dente e diceva: ‘grazie a Dio che mi ha messo a di-sposizione le forze della natura per poter fare delbene e salvare la vita agli uomini’. Mio padre erauna persona meravigliosa, quando ne parlo mi sentofierissima e contentissima, come pure sono contentache mi abbia chiamato Elettra come il suo bellissimoyacht dove faceva le sue invenzioni e che era anchela nostra casa”.Il Presidente Carpintieri ha chiamato quindi accantoa sé Mons. Jean-Marie Gervais per accoglierloquale Membro Onorario del Senato Accademico, “Sono molto onorato di questo premio che dedico,prima di tutti, a Giovanni Paolo II che mi ha chiamatoqui a Roma quasi 30 anni fa. Lo dedico poi anche aPapa Ratzinger e a Papa Francesco e a tutti i giovaniartisti, soprattutto artigiani, che sto provando ad aiu-tare, per il momento a Roma, con la mia associa-zione che ha già aperto altre sedi in Brasile, a Bru-xelles, in Russia e in Libano. Speriamo che diventisempre più internazionale per trasformarsi, poco apoco, anche in Fondazione e - perché no? - in Ac-cademia, un’Accademia della bellezza. La bellezzache ci salverà”.Non potevano mancare, ad una Serata di Gala del-l’Accademia, momenti di buona musica, già offertaall’arrivo degli Accademici in sala dal gruppo com-posto dalla cantante Clara Simonoviez con AndreaPagano al piano, “Gattone” al contrabbasso e Fran-cesco Bonofiglio alla batteria.Un lungo spazio dedicato alla musica si è impostopoi con la presenza di due artiste cui sono stati con-feriti altrettanti riconoscimenti. Presentata dall’Acca-demico Ugo Mainolfi, la soprano Yasko Fujii ha ri-tirato il Premio Internazionale alla Carriera per laLirica per poi cantare “come ringraziamento allagrande Italia che mi ha dato il suo spirito e ha fattosì che oggi mi senta per la maggior parte italianaanche se sono di origine giapponese. Perché inItalia la musica ha tirato fuori la parte migliore dime”.Italiane entrambe le arie intonate dalla soprano, il“Brindisi” della Traviata, eseguita ‘a cappella’ e laclassica “Marechiare” con la musica di FrancescoPaolo Tosti e i versi di Salvatore Di Giacomo.All’Accademica e giornalista Paola Zanoni è spet-tato di presentare la sua Ospite d’Onore, l’attriceIsabelle Adriani, premiata con il Premio Interna-

zionale AEREC per il Cinema e prossima, alla mez-zanotte di quella stessa serata, al compimento deglianni.Paola Zanoni ha segnalato come l’attrice, oltre adun innegabile talento, abbia anche un gran cuore,occupandosi di beneficenza e di iniziative sociali edi come fosse appena giunta a Roma da Los An-geles proprio per la premiazione.

Raptus

La Band di Clara Simonoviez

Anna Vinci

La Band di Cesare Banchi

“Non dovrei essere così emozionata, visto che ef-fettivamente e come avete ricordato, ho fatto tantecose” - ha dichiarato Adriani ritirando il suo premio.

“E però ho sempre il cuore a mille, la mia sensibilitàè sempre in agguato.”E sull’AEREC: “È una sinergia incredibile, oggi po-meriggio ho avuto il piacere di seguire il convegnoda voi organizzato alla Camera e sono rimasta feli-cemente sorpresa di quanto sia meravigliosa questarealtà”.L’attrice, nell’occasione, ha rivelato un altro talentooltre la recitazione: “Voglio ringraziarvi presentandoviuna cosa che ho già fatto, tra l’altro, per tre premiOscar: David O. Russell, Michael Mann e Spike Leema che non avevo mai fatto in Italia prima di ora.”Isabelle Adriani si è quindi esibita con una versionedella celebre aria “Nessun dorma” della “Turandot”di Giacomo Puccini, eseguita solo con l’ausilio delsuo fischio, con un effetto che ha suscitato stupore eammirazione nei presenti, sciolti in un fragoroso ap-plauso finale.Già presente alla Camera dei Deputati nel pomeriggio,dove aveva presentato la sua iniziativa benefica “Dadiversamente abili a magicamente abili”, è tornatoalla ribalta l’illusionista Salvo “Raptus” Testa, cheha regalato ai presenti un saggio della sua arte dellaprestidigitazione che lo ha reso noto in tutto il mondo.Al termine del suo numero, “Raptus” ha voluto ribadireil senso della sua iniziativa che l’AEREC ha decisodi sostenere: “Sono qui a portare la voce di alcuni ra-gazzi che, secondo me, hanno una ‘marcia’ in più.Pensate che loro stanno praticando l’arte più difficileal mondo, quella dell’illusionista che, oltre a recitare,deve anche coprire quello che è il segreto dellamagia. Ho già conferito il diploma di ‘mago’ a più di100 ragazzi compresi 4 detenuti, pare che facciabene anche a loro. E, da ormai dieci anni a questaparte, sono entrato in un vortice da cui è impossibileuscire perché vedere la gioia negli occhi di chi si è fi-nora sentito ‘scartato’ e poi si è ritrovato a fare un au-tografo al termine di uno spettacolo è la cosa piùbella al mondo!”.Mantenendo l’attenzione sul tema delle problematichelegate all’infanzia e all’adolescenza, Il PresidenteCarpintieri ha poi invitato accanto a sé un Accade-mico, Francesco Terrone: “Un ingegnere e impren-ditore che vanta anche una produzione letterariastraordinaria e questo ci piace molto, vista la voca-zione culturale della nostra Accademia, Questa seravorrà leggervi una sua poesia dedicata ai bambini.”“Qualcuno potrà pensare” – si è presentato Terrone– “che il mio pensiero scientifico da ingegnere mec-canico sia in contrasto con la poesia. Ma io dicosempre che, dove non riesco ad arrivare con i nu-meri, spero di arrivarci con le parole. La poesia chesto per leggervi si intitola ‘Non toccate i bambini” efa parte di una raccolta che, nel complesso, è ungrido di dolore per tutte quelle anime innocenti e in-difese che da sempre, nel mondo, vengono mal-trattate, distrutte nella dignità, spesso traumatizzatefino ad ammalarsi da adulti”.Alla Serata di Gala della 58a Convocazione Acca-demica dell’AEREC erano presenti anche alcunirappresentanti degli sponsor che hanno contribuito

alla buona riuscita dell’evento, sostenendo al con-tempo le iniziative umanitarie dell’Accademia. Laprima ad essere stata ringraziata dal PresidenteCarpintieri è stata Sabina Pallocci, Private Bankerdi Mediolanum che ha effettuato un breve interventoanche perché, ha ammesso: “mi rendo conto cheparlare di banche adesso rischia di rovinare la bel-lissima magia che si è creata questa sera”.“Sono qui con due colleghi, Andrea Sette e BernardoPantanella, con i quali condivido un’esperienzamolto importante nel Private e nel Web Manage-ment che cerchiamo di promuovere all’interno delnostro gruppo Banca Mediolanum. Una banca co-nosciuta sicuramente come ‘retail’ ma che forsepochi sanno come possa anche supportare unaclientela high level. Abbiamo aperto una nuova sededi rappresentanza qui a Roma in Via Due Macelli,a pochi passi da Piazza di Spagna, dove offriamoservizi per una clientela un po’ esigente come po-trebbe essere la platea presente in questa serata”.È stata quindi la volta dell’Accademico Arch. Ro-berto Busso, Chief Executive Officer di Gabetti:“In realtà noi questa sera non siamo qui come Ga-betti ma come Santandrea che è la fascia del vivereesclusivo o comunque del raggiungimento di unsogno, una fascia con un target specifico del nostrogruppo che è qui rappresentata dai nostri dirigentiRognini, Mascagna e Scordo. Ci troviamo moltobene anche con i colleghi di Mediolanum perchéabbiamo una collaborazione. Veniteci a trovare quia Roma, siamo in Via di Villa Grazioli”.E, ancora, Luca Girardi, enologo e titolare del-l’azienda Girardi Spumanti, a Farra di Soligo, le cui“bollicine” avevano allietato il cocktail di benvenutoagli Accademici: “Avete assaggiato bollicine che ar-rivano dal territorio del Valdobbiadene, in alta collina,le prime colline del Valdobbiadene del proseccosuperiore, spero che vi siano piaciute, rappresen-tano l’intensità e la vera saggezza di quel territo-rio”.Ringraziamenti anche per la Real Protection Agencydi Federico Iannoni, per aver fornito gli uominidella vigilanza ad assicurare la tranquillità degli Ac-cademici, alla Marco Polo Experience di PatriziaMarin e alla Edilegno di Claudio Giust.Si diceva prima del compleanno imminente di Isa-belle Adriani ma in realtà la serata ha visto anche,allo scoccare della mezzanotte, i genetliaci dellaPresidente di Missione Futuro Carmen Seidel e alPresidente del Distretto AEREC della Romania Eu-gen Terteleac, ai quali è stato dedicato un brindisie un omaggio canoro dalle sempre bellissima ebravissima Anna Vinci con “She” di Charles Azna-vour e “Caruso” di Lucio Dalla.Finale in bellezza, nuovamente nei giardini di Pa-lazzo Brancaccio, con lo spettacolo dell’orchestradi Cesare Bianchi che, con il suo swing e i suoi pi-rotecnici ballerini, ha entusiasmato i tanti Accademicie i loro ospiti che si erano ancora intrattenuti, nono-stante l’ora ormai tarda.

Valeria Bordoni

il Giornale dell’Accademia

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I Supporters di AEREC

Lucio Levorato

Sabrina Pallocci

Roberto Busso

Luca Girardi

www.cantinagirardi.com

L’Arte del Valdobbiadene

Dal 1925, la famiglia Girardi possiede e coltiva vigneti nelle colline di Farra di Soligo territorio del Valdobbiadene. Girardi è l’essenza da più di mezzo

secolo di tradizioni e passioni.

V i t i c o l t o r i d a l 1 9 2 5

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il Giornale dell’Accademia

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERAPER LO SPETTACOLO

CLAUDIO LIPPIGli esordi di Claudio Lippi sono legati alla musica leggera: dai primi anni ’60 efino agli inizi del decennio successivo, egli è stato attivo come cantante, da solistao con vari gruppi, con esperienze anche nel campo della produzione discografica.Nel 1972 è approdato alla radio come conduttore per passare, dopo alcuni mesi,alla televisione, sempre come conduttore di programmi ma ricoprendo anche ilruolo di protagonista nella trasposizione televisiva dell’operetta “No, no, Nanette”.Alla crescente popolarità, si sono sommate nuove esperienze come attore al ci-nema e come doppiatore; da pioniere dell’emittenza privata, alla fine degli anni’70 ha condotto uno spettacolo tutto suo per TeleMilano, la futura Canale 5. Nel1980 ha legato il suo nome a un altro primato, quello di conduttore del primoquiz televisivo in fascia preserale sui canali Rai ma nel 1984 è passato alla Fi-ninvest dove sarebbe rimasto per diversi anni pur con qualche significativa pa-rentesi per condurre in Rai il famoso programma “Giochi senza frontiere”. Suicanali Fininvest, intanto, ha riscosso sempre molto successo con vari programmitra cui “Il pranzo è servito” succedendo a Corrado e con “Buona domenica” cheha presentato per molte stagioni. Dopo una breve esperienza a Telemontecarlo,Claudio Lippi ha trovato una nuova popolarità presso il pubblico giovanile daconduttore del programma “Mai dire gol” con la Gialappa’s Band. Tra varietà,apparizioni e conduzioni di programmi d’intrattenimento, con ulteriori incursioninel cinema e nella discografia, la carriera di Claudio Lippi non ha subito battuted’arresto, grazie anche ad un pubblico che non ha mai mancato di manifestargliil proprio affetto anche in virtù delle sue doti di artista garbato, mai volgare e ap-passionato del suo lavoro. Tra i riconoscimenti di una carriera ormai ultracin-quantennale, ricordiamo il “Grand Prix Corallo città di Alghero”, conferitogli nelcorso del Gran Galà dello Sport e della Tv del 2008. V. B.

I Premi Speciali e alla Carriera AERECNell’ambito delle Convocazioni Accademiche, l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali rende omaggio, con un premio speciale, ad illustri personaggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo, della musica, del cinema, della cultura edell’imprenditoria, che riconosce i brillanti risultati conseguiti nell’arco della loro carriera. Il Premio AEREC, pur a fronte di un panoramaricco e variegato di presenze, ha voluto essere, fin dall’inizio della sua istituzione, fortemente selettivo per valorizzare il senso e gliscopi: mettere in luce quelle personalità che assumono valore emblematico in quanto rappresentano il rafforzamento dell’immaginedella professionalità italiana nel tessuto culturale, economico e sociale internazionale.

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il Giornale dell’Accademia

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA MUSICAADRIANO PENNINOMusicista, arrangiatore, compositore e direttore d’orchestra, Adriano Pennino è nato ar-tisticamente suonando nei locali della sua città, Napoli, per poi girare l’Italia e i paesi eu-ropei accompagnando vari artisti. Decisivo, per la sua carriera artistica, l’incontro conGino Paoli con il quale, agli inizi degli anni ’80, nacque una lunga e proficua collabora-zione come pianista e arrangiatore, apprezzato tra gli altri da Ennio Morricone per lasua originalità. Agli anni ’90 risale invece la collaborazione con Pino Daniele per la pro-duzione di artisti emergenti mentre da arrangiatore e produttore affiancava artisti comeOrnella Vanoni, Giorgia, Anna Tatangelo, Franco Califano, Gianni Morandi, Peppino DiCapri, Marcella e Gianni Bella e Toquinho. Il grande pubblico, intanto, ha imparato a co-noscerlo vedendolo sul podio del Festival di Sanremo dirigere l’orchestra, tra gli altri,per Michael Bolton, Bobby Solo, Little Tony e Nelly Furtado mentre iniziava un’intensae prolifica collaborazione con Gigi D’Alessio, per il quale ha prodotto e arrangiato tutti isuoi album.Adriano Pennino ha diretto la London Symphony Orchestra, la Czech National Sym-phony Orchestra di Praga, l’Orchestra Katayama di Los Angeles, la Dimi di Roma e l’Or-chestra dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, cercando sempre unacontaminazione tra sonorità elettroniche d’avanguardia e le timbriche classiche dei suonidell’orchestra. Da compositore, inoltre, ha firmato canzoni entrate nell’immaginario col-lettivo come “Girasole” di Giorgia, “Ragazza di periferia” e “Giorni” di Gigi D’Alessio.D. C.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL GIORNALISMOBENEDETTA RINALDILaureata in Scienze Politiche alla LUMSA, la Libera Università Maria SantissimaAssunta di Roma che è tra i più prestigiosi Atenei privati, Benedetta Rinaldi ha ini-ziato a lavorare come conduttrice radiofonica a Radio Meridiano 12, radio privataromana dei sacerdoti salesiani, per poi approdare a Radio Vaticana dove ha con-dotto un programma quotidiano molto seguito. Da qui si è imposta con una voceben conosciuta e apprezzata dagli ascoltatori delle emittenti radiofoniche dellaRai, per la quale ha iniziato successivamente a lavorare dapprima come inviata epoi come conduttrice di rotocalchi, talk show e programmi per gli italiani all’estero.Dal 2012 al 2016 la giornalista ha condotto Unomattina Estate e, dopo avervi fi-gurato come ospite per due anni, nel 2017 ha preso le redini della conduzione diLa Vita in Diretta. Dal settembre 2017, Benedetta Rinaldi ha condotto le ultimedue stagioni del popolare programma Uno Mattina a fianco di Franco Di Mare, dagiornalista attenta e professionalmente coscienziosa dei più importanti eventi diattualità in un programma che figura regolarmente come uno dei più visti del daytime e della sua fascia. D. C.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL CINEMA, IL TEATRO E LA TELEVISIONE

ANDREA RONCATOLaureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, superato anche l’esame disolfeggio al Conservatorio, Andrea Roncato ha scelto ben presto di assecondarela sua vena artistica, partecipando a vari corsi di recitazione sia in Italia che negliStati Uniti. Unitosi artisticamente a Gigi Sammarchi per dare vita al duo Gigi e An-drea, ha iniziato a prendere parte a vari programmi televisivi per poi intraprendere,sempre in coppia con Sammarchi, una fortunata carriera cinematografica chel’avrebbe visto prendere parte, anche da solo, a diverse pellicole che hanno riscossoun notevole successo al box office italiano. Interprete di un personaggio principaledi una serie televisiva, “Carabinieri”, andata in onda per ben sette stagioni, AndreaRoncato ha al suo attivo quasi 40 pellicole diretto, tra gli altri, da registi come Ga-briele Muccino, Pupi Avati e, più recentemente, da Paolo Virzì. Ha pubblicato ancheun libro, è stato presentatore e doppiatore, ed ha voluto mettere a disposizione lasua esperienza al servizio delle giovani generazioni come insegnante di recitazione.L’attore è da molti anni impegnato in campo benefico su vari fronti: sostenitore didiverse campagne di sensibilizzazione, ha assunto anche l’impegno di ambasciatorenel mondo per la difesa dei bambini disabili. Per meriti umanitari, Andrea Roncatoè stato nominato nel 2007 Cavaliere di Malta ma sono diversi i riconoscimenti otte-nuti anche in campo artistico, tra i quali si annoverano tre Telegatti e il Premio Spe-ciale Totò alla 4ª edizione del Cabaret Festival a Pompei. D. C.

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� MENZIONE SPECIALEPRINCIPESSA ELETTRA MARCONI GIOVANELLI

Elettra Marconi ha dedicato tutta la vita al ricordo e alla tutela del genio di suopadre Guglielmo Marconi, alla famiglia, e al figlio Guglielmo Giovanelli Marconi.Testimone delle grandi scoperte del padre che hanno rivoluzionato l’epocamoderna - a partire dalla telegrafia senza fili che salvò tante vite e di tutto ciòche ne consegue, dalla radio, alla televisione ai telefoni cellulari - la Principessafu battezzata con il nome del mitico panfilo “Elettra” che negli anni Venti eTrenta solcò le acque di tutti i mari del mondo, e da dove lo scienziato effettuòmoltissimi dei suoi esperimenti sulle onde elettromagnetiche, sull’antenna pa-rabolica, sul radar, e da dove per la prima volta venne sperimentata quella fre-quenza da cui scaturirono tante strabilianti rivelazioni che valsero a GuglielmoMarconi il Premio Nobel per la Fisica nel 1909.La Principessa porta in sé il segno di una strabiliante epoca, di esperienze in-ternazionali al più alto livello, d’incontro con i grandi della Storia, fino allo slanciodi conservare e valorizzare nel tempo anche il Palazzo Marconi a Bologna.Una donna intellettualmente brillante, insignita delle più alte onorificenze in-ternazionali, sempre vigile e presente quanto attenta agli sviluppi futuri nellapromozione di eventi e sostegno alle iniziative e ai musei che portano il nomedi suo padre, e a coloro che fanno della scienza della telecomunicazione ilproprio interesse e passione. A Guglielmo Marconi il mondo deve tantissimoper la sua evoluzione. Alla Principessa Marconi noi tutti, attraverso l’Aerec,dobbiamo molto, e quindi a lei va il nostro plauso e sincero ringraziamento,conferendole questo Premio. V. B.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER IL CINEMAISABELLE ADRIANI

Laureata in Storia, Isabelle Adriani parla 5 lingue ed è giornalista professionista.Ha pubblicato oltre 10 libri fra fiabe, fantasy e romanzi storici. Come attrice halavorato in più di 30 produzioni cinematografiche in tutto il mondo con GeorgeClooney, Penelope Cruz, Danny de Vito, Zac Efron, John Cusack, Sean Bean,Milla Jovovich e Jim Cavieziel. Artista e performer musicale, ha tenuto concertiper Al Pacino, Woody Allen, Diane Keaton, Nicole Kidman, David O. Russell,Spike Lee e molti altri. Ha pubblicato due album musicali dal titolo “Tribute” e“To Movies with Love”; quest’ultimo dà anche il nome alle sue opere pittorichee fotografiche sulla storia del cinema, in esposizione permanente presso laNew York Film Academy a New York e Los Angeles. Come giornalista ha cu-rato le rubriche “C’era una volta”, “Moviestar” e “Accadde Oggi” per Canale 5,Mediaset. Anche doppiatrice, ha prestato la sua voce ai protagonisti di grandiproduzioni animate della Disney: Pesca nell’”Era Glaciale”, Jeanette in “AlvinSuperstar” e alla Fata Pirata Zarina in “Trilly”. Ha scritto e prodotto il documen-tario “Open Quantum Relativity” sulla macchina del tempo con scienziati diNASA e Cern, presentato al Festival del Cinema di Venezia. V. B.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA LIRICAYASKO FUJII

Cresciuta in un tempio buddista di Hiroshima, Yasko Fujii ha iniziato lo studiodel pianoforte a soli due anni, affiancandovi ancora bambina lo studio delflauto traverso. Dopo la laurea in International Policy Management a Tokyo,si è diplomata in canto presso la Japan Opera Foundation e ha debuttato allaTokyo Opera City Hall. Giunta in Italia come borsista del Governo italiano, siè perfezionata all’Accademia Filarmonica di Bologna e ha iniziato a riceverediversi riconoscimenti in concorsi lirici per poi intraprendere una fortunata car-riera da interprete principale delle opere più famose. Yasko Fujii ha calcato ipiù prestigiosi palcoscenici italiani e internazionali e si è esibita in diversi con-certi trasmessi dalla Rai e da altre emittenti televisive nazionali, ricevendo ilpremio Sergio Bruni e il premio Nino Rota per il suo contributo alla diffusionedella musica italiana. V. B.

ADDIO ANTONIO, MARIA PIA E FREDRicordiamo qui tre cari amici dell’AEREC scomparsi negliultimi mesi: il 20 agosto scorso ci ha lasciati Antonio Marini,protagonista di tanti celebri processi nella sua veste diSostituto Procuratore Generale presso la Corte di Appello diRoma: già Membro Onorario del Senato Accademico nel2007, ricevette il Premio Internazionale AEREC per la CarrieraGiudiziaria nel 2015. Anche Maria Pia Fanfani, scomparsa il7 novembre, era molto vicina alla nostra Accademia:‘testimonial’ nel 2006 di una delle prime edizioni del premioDonna di Successo, è tornata a Palazzo Brancaccio nel 2013per ricevere il Premio internazionale AEREC per la Solidarietàin virtù dell’impegno profuso per tutta la vita al fianco dei piùdeboli in tutto il mondo. Infine, l’8 novembre, si è spenta unadelle voci più amate della musica leggera italiana, FredBongusto, Premio Internazionale AEREC alla Carriera per laMusica nell’Academy Day del 2007.Alle loro famiglie, va il cordoglio del Presidente ErnestoCarpintieri e dell’Accademia tutta.

Gli Accademici AERECRoma, 21 GIUGNO 2019

FRANCO AGNOLETTOImpegnato nell’attività di progettazione e ingegnerianel settore industriale e nella produzione e distribuzionedi energia elettrica, Franco Agnoletto è presente dal1989, con varie attività imprenditoriali, nel settoreingegneristico-energetico, energie rinnovabili, effi-cientamento ed uso razionale dell’energia in Italia enei Paesi esteri. Nel 2016 egli ha quindi accorpatole sue attività in un’unica società, occupandosianche di altri settori come quello nautico e quellodell’enoturismo, nonché impegnandosi nella pro-mozione dell’ecologia italiana del nord-est e neipaesi di lingua russa e nella commercializzazione diuna struttura attrezzata per assistenza e ristorosulle piste ciclabili.

ROSETTA ATTENTOLaureata in Lettere Moderne e prossima alla Laureain Giurisprudenza, Rosetta Attento ha dedicato tuttala sua carriera professionale ad offrire il suo autorevolecontributo alla formulazione di strategie per il miglio-ramento delle attività didattiche nel sistema formativonazionale. È stata, tra l’altro, membro della Com-missione Nazionale per lo studio delle problematichedell’educazione Interculturale, membro della Com-missione Nazionale tra il Ministero dell’Interno equello della Pubblica Istruzione per la Sicurezzanelle scuole e membro dei gruppi di lavoro per lostudio e l’attuazione dell’autonomia scolastica.Rosetta Attento organizza annualmente, in collabo-razione con il Ministero della Pubblica Istruzione, ilPremio Nazionale per la bontà nella Scuola conadesione della Presidenza della Repubblica.

PAOLO BOMBONATIUna solida preparazione in campo informatico ottenutaattraverso la frequentazione di numerosi corsi con re-lative certificazioni e una profonda e verticale esperienzatecnica, hanno consentito a Paolo Bombonati di intra-prendere una carriera di successo nel settore della in-formation technology. Dopo alcune esperienze in senoa primarie società specializzate nello sviluppo di soft-ware e nelle telecomunicazioni, dal 2017 egli svolge ilruolo di Chief Operations Officer in un primario playereuropeo, il gruppo Econocom. Il gruppo Econocom èriconosciuto a livello globale nei processi di digital tran-sformation, e nella realizzazione di progetti digitali diqualsiasi portata per consentire alle aziende di com-petere nel proprio mercato di riferimento. Tra i vari pro-getti che hanno visto protagonista Paolo Bombonati,c’è quello che ha portato alla creazione di Naboocloud,la prima piattaforma cloud ibrida italiana premiata aLondra quest’anno come Data solutions of the year.

STEFANIA CACCIANILaureata in Scienze e Tecniche Psicologiche pressol’Università Europea di Roma, Stefania Cacciani èspecializzata in Psicologia Clinica e di Comunità eha conseguito due Master in Scienze Forensi e Cri-minologiche. Da Psicologa ha collaborato con Centri

scientifici e associazioni, ma è anche impegnatacome docente in corsi di formazione e come autricedi articoli per vari periodici, tenendo rubriche a suonome sui temi di criminologia, naturopatia e psicologia.Organizzatrice di seminari, relatrice in convegni edibattiti, Stefania Cacciani collabora con studi legaliper consulenze e perizie psicologiche di parte ed èattiva anche in campo politico, ottenendo diversedeleghe dal Partito di appartenenza.

MASSIMILIANO CANCANILaureato in Ingegneria Civile presso l’Universitàdegli Studi La Sapienza di Roma, MassimilianoCancani svolge da diversi anni la libera professionedi ingegnere, con un’ esperienza maturata nelcampo della progettazione di opere civili e svolgendo,nel campo dell’ingegneria edile, attività di DirezioneLavori e Coordinamento della sicurezza sia in fasedi progettazione che di esecuzione. Amministratoredi uno Studio di progettazione, da consulente geo-tecnico-strutturista egli ha effettuato numerose va-lutazioni delle prestazioni statiche e sismiche diedifici, affermandosi come un professionista rigorosoe costantemente aggiornato sull’evoluzione dellatecnologia da applicare nella sua attività.

GABRIELA CAPRIOTTI

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’UniversitàLa Sapienza di Roma, Gabriela Capriotti si è specia-lizzata in Medicina Nucleare nello stesso anno nelquale vinceva una Scholarship finanziata dall’Universitàdi Hannover per il miglior lavoro scientifico pubblicatonella comunità medico nucleare. Professore Aggregatonel settore scientifico-disciplinare della Diagnosticaper Immagini e Radioterapia, la studiosa è ancheconsulente scientifica di aziende internazionali ed èattualmente Responsabile per le Immagini sulla betaamiloide cerebrale negli studi multicentrici europeiper la Malattia di Alzheimer. Autrice di numerose pub-blicazioni scientifiche, Gabriela Capriotti svolge attivitàdidattica continuativa presso l’Università La Sapienzain numerosi corsi di laurea e specializzazione.

MONICA CERIN

Una serie di esperienze formative ha portato MonicaCerin a diventare protagonista, a partire dal 2007, di

una brillante carriera manageriale nel settore immo-biliare. Presidente e Amministratore Unico di unasocietà innovativa che ha sviluppato una soluzionesemplice ed economica per rendere qualsiasi prodottosicuro, interattivo e protetto dalla falsificazione, negliultimi anni Monica Cerin ha concentrato la sua at-tenzione su un dispositivo da lei studiato e ideato, unbraccialetto salvavita rivolto a tutte le persone cheabbiano la necessità di avere sempre con sé le in-formazioni medico-sanitarie, un sistema innovativoe dal notevole valore sociale che sta riscuotendo unenorme interesse in moltissimi settori sanitari, pro-fessionali e sportivi in Italia e all’estero.

BARBARA CONSONIStudi di architettura e una specializzazione presso ilprestigioso Istituto Europeo di Design sono allabase del lavoro creativo di Barbara Consoni nell’ambitodella gioielleria. Nel 2014 l’artista e imprenditrice hafondato un brand che porta il suo nome per pro-muovere un design che mette in risalto l’interioritàdell’uomo. Da allora, ha continuato a creare gioielliattraverso lo studio e la ricerca progettuale, ancheper molte personalità del mondo dello spettacolo.Membro del Direttivo dell’Associazione Officine deitalenti Preziosi, Barbara Consoni è anche membrodella commissione per la selezione e revisione deiprogetti nonché dell’organizzazione degli eventi dicui l’associazione si occupa, il cui evento più esclusivoè la manifestazione di Altaroma.

CARMELA COSTANZOLaureata in Scienze Pedagogiche presso l’Universitàdegli Studi di Salerno, Carmela Costanzo ha con-seguito l’abilitazione in materie letterarie. A un’intensae qualificata attività di docente, promotrice tra l’’altrodi laboratori di educazione ambientale, ha sempreaffiancato un’attività in campo letterario e culturale.Poetessa riconosciuta e stimata, autrice di numerosepubblicazioni e destinataria di importanti riconoscimenti,ha anche organizzato eventi d’arte in vari luoghid’Italia, svolge attività giornalistica ed è membro divarie associazioni, premi e Accademie, tra le qualil’Accademia Internazionale Mauriziana e l’Associazionedei Cavalieri di San Silvestro che l’ha elevata alrango di Dama.

ALEXANDRU CUMPANASULaureato in Sicurezza Internazionale presso laScuola Nazionale di Difesa in Romania, AlexandruCumpanasu è stato coordinatore delle attività regionalidel progetto “Trasparenza e responsabilità nei bilancilocali”, finanziato dall’ambasciata britannica, primadi assumere la Presidenza e la carica di AmministratoreDelegato dell’Associazione per l’attuazione dellademocrazia di Bucarest. Egli rappresenta quindil’organizzazione nei suoi rapporti con i partner, leambasciate, i finanziatori e varie istituzioni pubblichee ne coordina i vari progetti seguendola anche nellasua visibilità mediatica.

FEDERICA DEL PIEROGià docente di discipline rientranti nell’ambito delleScienze Umane e della Filosofia, Federica Del Pieroè autrice di diverse pubblicazioni umanistiche. Nel-l’ambito della sua attività, ella ha sempre saputo co-

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il Giornale dell’Accademia

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niugare impegno sociale, cultura, valori ed etica,anche attraverso meritori progetti come quello pro-mosso per giovani studenti da realizzare in unPaese africano, attraverso il quale possono imparareabilità pratiche unite a riflessioni evolutive per la lorocrescita, dovendo appropriarsi di strumenti professionaliutili ed attuali.

Sempre all’Africa, le cui problematiche trovanoFederica Del Piero sensibilmente partecipe, ècollegata una sua collaborazione con una rivista online che è stata introdotta nel sito dell’istituto superiorepiù innovativo d’Italia, il Parini, con un positivo edimmediato riscontro da parte dei suoi interlocutori.

FABRIZIO DONVITOLaureato in Scienze Psicologiche Sociali e delLavoro, Fabrizio Donvito ha maturato nel tempouna grande passione per il settore delle investi-gazioni private. In tale ambito, nel 2006 egli haavviato la sua prima attività imprenditoriale che,nel giro di qualche anno, si è imposta come im-portante punto di riferimento nel settore delle in-vestigazioni private nel Triveneto. Vice Presidenteper la Regione Veneto di Federpol, l’associazionedi categoria più autorevole e riconosciuta in Italia,Fabrizio Donvito si avvale della collaborazione diun team di professionisti specializzati sia nelsettore delle investigazioni, che in quello dellarisk & security governance, collaborando conuniversità, enti di istruzione e formazione, asso-ciazioni professionali, importanti aziende, securitymanager e studi legali del nostro Paese.

DIANA FERRARA

Prima Ballerina “étoile” del Teatro dell’Opera diRoma, coreografa e direttrice della CompagniaAstra Roma Ballet da lei fondata nel 1985, DianaFerrara ha compiuto una carriera internazionaledanzando nei teatri di tutto il mondo al fianco deipiù grandi ballerini, primo tra tutti il grande RudolfNureyev. Interprete dei maggiori balletti del re-pertorio classico, nel 1985 è stata insignita deltitolo di Commendatore al Merito della RepubblicaItaliana. Vincitrice di numerosi e prestigiosi premialla carriera, tra i quali il Marforio d’Oro, il Daviddi Donatello, la Maschera d’Argento, il Premio

Positano e il premio Internazionale Fontane diRoma, l’artista ha pubblicato nel 2012 un librobiografico nel quale ha ripercorso tutte le tappedi un percorso artistico tra i più illustri nel panoramadella danza internazionale ed è attualmentedocente dei corsi di classico avanzato e perfe-zionamento presso la scuola del Teatro Greco inRoma, partecipando a Concorsi e rassegne In-ternazionali.

VINCENZO FORTINOLaureato in Giurisprudenza presso l’UniversitàLa Sapienza di Roma, Vincenzo Fortino esercitaoggi l’attività legale prevalentemente in sedepenale e amministrativa, acquisendo specificheesperienze professionali in materia di edilizia edurbanistica e curando la redazione di numerosipareri tecnico-giuridici. Nominato nel 1989 ViceProcuratore Onorario della Repubblica, anchePresidente Nazionale per quattro trienni, egli haofferto la sua competenza e terzietà attraversodiverse cariche ricoperte nell’ambito della giustiziasportiva; in tale ambito egli è stato chiamato apartecipare alla prima seduta della Corte diGiustizia Federale per applicare il nuovo Codicedi giustizia sportiva. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti,Vincenzo Fortino ha redatto numerosi articoli peruna testata d’informazione internazionale.

ANNA GABRIELELaureata in Giurisprudenza presso l’UniversitàMediterranea di Reggio Calabria, Anna Gabrieleha curato con dedizione la propria formazionecon lo studio e la partecipazione a corsi eseminari. Attraverso la collaborazione con primaristudi legali e l’esercizio in proprio della professione,ha maturato un’esperienza ricca e variegata indiversi ambiti dell’ordinamento giuridico, svilup-pando il suo percorso professionale nel conten-zioso, civile e tributario, nelle forme negoziali disoluzione delle controversie e nella consulenzastragiudiziale. Anna Gabriele è associata a diversiorganismi professionali, cui fa riferimento percoltivare un costante aggiornamento e unavisione della professione improntata ad una con-tinua crescita.

DAVIDE IORIGià assistente universitario presso l’Istituto di DirittoPenale della Facoltà di Giurisprudenza dell’UniversitàLa Sapienza di Roma, Davide Iori ha poi fatto il suoingresso in Magistratura dove ha svolto le funzionidi Sostituto Procuratore della Repubblica presso ilTribunale di Milano e poi di Roma dove ha svoltoanche le funzioni di Pubblico Ministero presso laCorte d’Assise. In seguito, egli è stato ConsigliereGiuridico del Ministro per le Politiche Comunitarienel relativo Dipartimento della Presidenza delConsiglio dei Ministri svolgendo, nello stesso periodo,funzioni di componente e coordinatore del Comitatoper l’accesso alla giustizia europea. Autore dinumerose pubblicazioni giuridiche in materia didiritto e procedura penale, Davide Iori è stato relatorein numerosi convegni e seminari di studio in Italia ein Europa.

NICOLA LANGELLAFormatosi nell’azienda di pelletteria a conduzionefamiliare per la produzione conto terzi per varimarchi del lusso, Nicola Langella ne ha accom-pagnato l’incessante sviluppo fino a specializzarlain una produzione di altissima qualità per importantigriffe nel settore della pelletteria. Dal 1992, quindi,egli dirige in prima persona l’azienda per la qualeha avviato collaborazioni con diversi brand inter-nazionali tra cui Louis Vuitton e Bottega Veneta,con una produzione che consta non solo di borsedi alto valore qualitativo, ma anche di prestigiosimobili di design in pelle. Grazie agli importanti in-vestimenti concentrati nel miglioramento continuodei processi nell’ottica della lean production, oggila sua azienda è capofila di un gruppo che conta230 dipendenti in 3 stabilimenti mentre è attivoanche come consulente industriale di un gruppoleader internazionale del settore.

LUCIO LEVORATOLaureato in Economia e Commercio, Lucio Le-vorato è imprenditore, ricercatore e operatoreinternazionale nel settore medico della Nutrizionee dello Style Life. La sua vasta e solida compe-tenza in materia è stata richiesta da societàscientifiche e centri studi, con i quali collaboraoccupandosi, in particolare, della divulgazionedi ricerche rilevanti nel campo della salute edella nutrizione. Ricercatore e studioso di testisapienzali, egli ha voluto e saputo infondere lapropria competenza in alcuni progetti imprendi-toriali come la Cooperativa Vino Nuovo e laCooperativa Italiana Catering, quest’ultimaazienda leader in Italia nel settore del foodservice. Accanto a queste due realtà, egli ha af-fiancato un’altra azienda, la Siqur Spa, cheopera nel mondo della salute e della nutrizione,assumendovi la carica di amministratore delegato.La stessa carica, Lucio Levorato la ricopre inun’ulteriore società, la Qantiqa Srl, che operainvece nel mondo della biofisica medica e chelo vede anche responsabile scientifico del pro-getto.

STEFANO MASTELLALaureato in Ingegneria con orientamento inTecnologie Informatiche presso l’Universitàdegli Studi di Brescia, Stefano Mastella èstato, per alcuni anni, Team Manager diun’azienda che gli ha consentito una notevolecrescita delle competenze in ogni ambito deiprocessi aziendali. Nel 2007 egli ha creatouna propria società, assumendone la caricadi Presidente, acquisendo un’ulteriore espe-rienza nella gestione amministrativa. In seguitoegli ha operato sia da consulente, nel campodella consulenza informatica, di processo eorganizzativa presso svariate tipologie di azien-de, che da docente formatore in varie realtàsia scolastiche che aziendali. Più recentementeStefano Mastella è stato ideatore, fondatoree presidente di una start up che opera nel-l’ambito della gestione smart del riciclo e delriuso dei rifiuti.

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ISA MORRONE

Isa Morrone ha iniziato il suo percorso professionalea Roma in una multinazionale che si occupava dispedizioni internazionali prima che il matrimoniocon un ufficiale dell’Aeronautica non la portasse aspostarsi in vari Paesi. Giunta in Turchia, su richiestadel Console italiano, si è occupata di alcune attivitàdel Consolato dirigendo anche, per due anni, unmensile riservato alla comunità degli italiani. Rientrataa Roma, oggi Isa Morrone collabora con una giovanesocietà che si occupa di investimenti immobiliari adalto rendimento e che opera sui mercati di riferimentoin tutto il mondo, che lei ha saputo introdurre consuccesso presso enti anche legati alle istituzioni.

GIOVANNI NARDI SCHULTZECon studi universitari di scienze politiche all’attivo,Giovanni Nardi Schultze assumeva nel 2012 laPresidenza di una holding di famiglia attiva nelsettore dei servizi integrati per la sanità pubblica eprivata nonché per l’industria. Negli anni successiviegli ha affiancato a tale attività quella di responsabiledell’impostazione strategica e organizzativa degliacquisti del gruppo di cui, più recentemente, haassunto la responsabilità del progetto di internazio-nalizzazione. Dal 2015, Giovanni Nardi Schultze èanche Direttore Generale del Marchio storico di fa-miglia, attivo sul territorio dal 1846 e specializzatonella lavorazione conto terzi nel settore della nobili-tazione delle fibre tessili.

SIMONE PINTORIGiovanissimo, Simone Pintori esordiva nel settorecommerciale svolgendo fin da subito incarichi ma-nageriali per varie aziende, giungendo a ricoprireun ruolo di alta responsabilità per conto per unastorica realtà industriale veronese che opera da 70anni nel campo siderurgico, leader italiano per glielementi prelavorati in acciaio. All’attività manageriale,egli ha tuttavia affiancato da molti anni una intensaattività a favore della sua comunità, quella di SestoCalende, in provincia di Varese. Qui è da un decennioConsigliere Comunale di maggioranza, con diversiincarichi all’attivo tra i quali, per citare i più recenti,quello di Delegato allo sport, di membro della Com-missione Comunale per la gestione del territorio edi membro supplente della Commissione Affari Ge-nerali e Bilancio.

BERNARDO PORRATABernardo Porrata ha ricoperto, per molti anni, un in-carico operativo in un’azienda genovese produttricedi quadri elettrici di automazione. Nel 1997, quindi,egli ha deciso di intraprendere un’attività imprenditorialenel medesimo settore fondando in Romania, dove

nel frattempo si era trasferito, una società cheannovera, tra gli altri suoi clienti, la Fincantieri eAnsaldo Nucleare. Sempre in Romania, BernardoPorrata ha fondato, nel 2019, un’altra società nelsettore della produzione di stazioni di energia cheanch’essa vanta, come clienti, primarie aziendemultinazionali.

ANDREA PUCCIO

Laureato in Giurisprudenza presso l’UniversitàBocconi di Milano, Andrea Puccio ha svolto praticaforense presso un prestigioso studio legale di Milano,dove ha poi iniziato l’attività di avvocato penalistacon particolare riguardo al Diritto Penale dell’Economiae dell’Impresa fino ad assumere, per quasi tre anni,l’incarico di responsabile della sede di Brescia. Nel giugno 2017, Andrea Puccio ha fondato unostudio di legali associati e prosegue a mettere a di-sposizione la sua competenza e serietà in diversesocietà di alcune delle quali è Membro degli Organismidi Vigilanza. Relatore in numerosi congressi, convegnie seminari, Andrea Puccio ha ricevuto nel corsodella sua carriera legale diversi riconoscimenti tra iquali quello di Avvocato dell’anno Under 35.

GABRIEL RASVAN TOADERLaureato in Chimica e Fisica presso l’Università diBucarest, Gabriel Rasvan Toader ha conseguitoanche un Diploma in Relazioni Internazionali epolitiche di sicurezza in un istituto tedesco e uno inDifesa Nazionale. Altri titoli conseguiti in ambito ma-nageriale, lo hanno preparato dal punto di vista am-ministrativo per mettersi a disposizione del Governodel suo Paese, la Romania, nei vari incarichi che glisono stati affidato nel tempo, sia interni che rivolti airapporti con l’Unione Europea. Tra questi, quello diconsulente per il Ministero dei Trasporti e delle In-frastrutture e per il Ministero del Lavoro e della Pro-tezione Sociale, nonché di Segretario Generale delMinistero della Pubblica Amministrazione.

ROBERTA RIZZIUna serie di esperienze giovanili all’estero, tra laGermania e la Gran Bretagna, hanno consentito aRoberta Rizzi di sviluppare una mentalità aperta ecosmopolita, pronta per le grandi sfide che l’aspet-tavano. E così, al suo rientro in Italia, si è impegnatain un’attività imprenditoriale cui ha saputo, dasocio e responsabile amministrativo, dare un forteimpulso. L’azienda in questione è attiva nel settore dellegno, in grado di offrire strutture complete di co-pertura sviluppati con tecnologia 3D, oltre a soluzionisu misura per soddisfare ogni tipo di esigenza, dalmoderno a interventi di recupero o restauro e la-

vorazioni con tecnologie all’avanguardia per rendereogni singola soluzione unica, esclusiva e originale.

ANTONIA ROBERTI

Laureata in Sociologia presso l’Università degli Studidi Salerno, Antonia Roberti ha implementato le suecompetenze con la frequenza di corsi e laboratori,acquisendo specializzazioni, tra le altre, in criminologia,counseling, grafologia, training autogeno, Psicopa-tologia della sessualità, Psicologia Umanistica ePsicocatalisi. Una ricca e solida preparazione l’haportata a svolgere, da diversi anni, l’attività di docentein vari istituti oltre che di ricercatrice in ambito uni-versitario. Antonia Roberti è, ad oggi, docente nellacattedra di Sociologia della Famiglia e docente peril Master in Mediazione Sociale e Conciliazionenella Facoltà di Scienze Sociali ed Economichedell’Università La Sapienza di Roma.

MARIA GIOVANNA SPINELLAMaria Giovanna Spinella ha collaborato per vari annicon un’importante multinazionale nel settore dellacosmetica. Capacità, spirito d’intraprendenza e de-terminazione l’hanno poi portata ad occuparsi dellaparte marketing e commerciale di diverse aziendedi packaging per il Centro Italia. La sua esperienzatrentennale le ha fatto quindi intuire che il futuro del-l’attività commerciale è il cosiddetto marketing espe-rienziale. È con questo spirito che Maria GiovannaSpinella opera per definire nuove forme di produzionealle imprese che rappresenta, imponendosi comeuna personalità di spicco che svolge con acclarataprofessionalità un lavoro che è rivolto ad offrire pro-spettive di sicuro successo a tante aziende.

FRANCESCO ZACCARIAConseguita la nomina a Sottotenente nell’Arma deiCarabinieri nel 1972, Francesco Zaccaria ha iniziatoil percorso professionale con esperienze territorialiin Sardegna, Calabria e a Roma. Accresciute le suecompetenze con studi alla FBI Academy negli StatiUniti e seguendo corsi in Inghilterra, FrancescoZaccaria è stato Funzionario del Servizio Interpol diRoma e Ufficiale di Collegamento con la Polizia Fe-derale Australiana. A partire dal 2004, quindi, egliha assunto alcuni delicati incarichi per le NazioniUnite che gli hanno valso la nomina a Cavaliere alMerito della Repubblica Italiana. L’esperienza pro-fessionale e umana acquisita presso l’Interpol epresso le Nazioni Unite hanno permesso a FrancescoZaccaria di venire a contatto con il mondo del-l’emergenza umanitaria e, ancora oggi che halasciato l’Arma col grado di Colonnello dei Carabinieri,continua a partecipare a varie iniziative nel settoredegli interventi umanitari nel terzo mondo.

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Nato a Casaluce, in provincia di Caserta,nel 1961 Luigi Ortucci ha conseguito il Di-

ploma Professionale per il Commercio e il Tu-rismo. L’incontro con il mondo del lavoroavvenne in età adolescenziale, attraverso lacollaborazione offerta ai genitori nella gestionedei diversi ettari di frutteti di cui erano proprie-tari e poi nell’attività consortile agraria per lavendita di fitofarmaci e prodotti agricoli.Dopo il Diploma, quindi, egli decise di asse-condare le sue spiccate doti imprenditorialicon la costituzione e gestione di un’impresaedile operante sia nel settore pubblico (operedi urbanizzazione primaria e secondaria) sianel settore privato (costruzione e ristruttura-zione di immobili a destinazione abitativa,commerciale o di servizi).Il settore agricolo, tuttavia, continuava adesercitare su di lui una forza attrattiva: mossoanche dal desiderio di perpetuare la tradizionefamiliare, ha iniziato a viaggiare per appren-dere come migliorare i processi produttivi.Dapprima limitata a piccoli spostamenti, inparticolare verso il Veneto e l’Emilia Romagna,la sua curiosità lo ha portato fino agli StatiUniti d’America. Ma è in Olanda, soprattutto,che egli ha acquisito l’esperienza della produ-zione di piantine in semenzai, per la cui com-mercializzazione ha ideato una seminiera inpolistirolo che gli ha consentito di ottimizzarele vendite in tutto il territorio campano.Oggi, Luigi Ortucci è titolare e direttore di duesocietà che utilizzano non meno di 10 ettari disuolo con circa 7 ettari coperti da impianti ser-ricoli moderni e attrezzati con elevati sistemidi automazione per l’irrigazione, il manteni-

mento della temperatura e l’ideale grado diumidità producendo, nel solo periodo prima-verile, diverse decine di milioni di piantine dipomodoro da industria nell’area della TerraFelix commercializzando i propri prodottianche nel basso Lazio, in diverse zone dellaBasilicata, della Calabria e della Puglia. Il tuttoavendo estrema cura nei riguardi della sicu-rezza delle maestranze con sistemi di prote-zione al fine di ridurre i rischi connessi ecercando di avere il minore impatto ambien-tale possibile, istallando impianti fotovoltaiciper ridurre le immissioni di gas dannosi e ri-ducendo al minimo la combustione di fonti dienergie tradizionali.

Il pur gravoso impegno nel settore agricolo,non ha impedito a Luigi Ortucci di portareavanti con successo la sua attività nel settoreedile e immobiliare. Quest’ultimo lo vede oggia capo di una società proprietaria di alcuni im-mobili di pregio a vocazione commerciale, lo-cati ad un primario gruppo bancario europeo,mentre ha in fase di realizzazione una strut-tura ricettiva in una rinomata zona balnearedel Centro Italia che sarà in grado di ospitarecirca 500 persone al giorno con tutti i servizidedicati.Una delle più grandi soddisfazioni di Luigi Or-tucci è quella di aver potuto sostenere l’eco-nomia locale, assumendo diverse decine dilavoratori appartenenti alla sua comunità ecercando di garantire loro una continuità oc-cupazionale e reddituale a sostegno sociale.Tale impegno gli ha meritato diversi riconosci-menti tra i quali la nomina a Cavaliere di Gra-zia del Sovereign Order of Saint John ofJerusalem di Malta, poi elevato al rango diCommendatore di Grazia e la nomina a Corri-spondente Diplomatico della International Or-ganization for Diplomatic Relations.Sempre aperto a nuove sfide imprenditoriali,negli ultimi anni Luigi Ortucci ha voluto sfrut-tare le sue competenze e conoscenze ancheal di fuori dell’Italia costituendo, con un amico,una società estera di costruzioni generali consede a Malta, le Elite Ltd che, consorziata conATI, è in grado di eseguire ogni opera, anchedi elevata portata.

Valeria Bordoni

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LUIGI ORTUCCI

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Nato a Villaricca, in provincia di Napoli, nel1965, Arcangelo Purgato è cresciuto nel-

l’agro Aversano dimostrando, ben presto, unaspiccata predisposizione per gli studi che loavrebbe portato a conseguire la Laurea conLode in Ingegneria presso l’Università degliStudi di Napoli, con una tesi in Dinamica dellecostruzioni ed ingegneria sismica e Costruzionidi Strade, Ferrovie ed Aeroporti.In seguito, egli si sarebbe iscritto all’ordine degliingegneri della Provincia di Caserta e poi al-l’albo degli esperti e, ancora, a quello dei peritidel Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Giàcomponente per un biennio della CommissioneCorsi di Aggiornamento presso l’ordine profes-sionale di appartenenza, egli è stato poi abili-tato a svolgere il ruolo di coordinatore dellasicurezza nella fase di progettazione ed esecu-zione.Con la determinazione di fare esperienza sulcampo, Arcangelo Purgato si è ben presto de-dicato all’attività professionale con uno studiotecnico professionale specializzato, in partico-lare, in strutture in cemento armato, metallichee in legno, ponti, manufatti isolati e strutturespeciali (dighe e gallerie) e relativi studi di fatti-bilità e di impatto ambientale. Tale studio attraverso gli anni, è arrivato adavere circa 20 figure specializzate non solonella fase progettuale, ma anche nella realizza-zione di complessi studi di fattibilità e di com-

patibilità ambientali commissionati sia da entipubblici nazionali che internazionali come puredi enti privati nazionali ed esteri, aggiudicataridi opere di rilievo (General Contactor).Da “tecnico”, grazie alla sua vicinanza alleopere concrete, egli si è quindi impegnato inambito imprenditoriale realizzando diversi pro-getti di successo con entrambe le società im-mobiliari da lui create, la Pontina ImmobiliareSrl e la A&P Group. Solo negli ultimi anni, egli

ha realizzato alcuni immobili con appartamentidi pregio in provincia di Latina e in particolarenella zona balneare di Serapo (Gaeta) e in fasedi ultimazione ha diversi appartamenti nellastessa zona, oltre a diverse ville panoramichein corso di realizzazione nella rinomata zona diSperlonga.Arcangelo Purgato ha quindi indirizzato la suaattività edile soprattutto in aree a vocazione tu-ristica e balneare: tra le altre, attraverso una ul-teriore società da lui creata nel settore deiservizi, sta realizzando un moderno resort apochi chilometri dalla Reggia Vanvitelliana e unprogetto inedito per la zona per la realizzazionedi campi da golf per la diffusione dello sport nonsolo a livello agonistico ma anche amatoriale.Alla sua società, la PRO.LAV srl, consorziatacon la CONPAT s.c.a.r.l., ne ha quindi affiancatapiù recentemente un’altra in collaborazione conun socio, la ELITE Ltd per allargare i suoi oriz-zonti anche all’operatività estera.Sposato da oltre 20 anni, Purgato ha un figlio,Pasquale, il quale ha voluto, senza subire alcuntipo di influenza, seguire le orme paterne fre-quentando con profitto la facoltà di IngegneriaCivile.Grazie agli importanti traguardi professionaliraggiunti, ma anche in virtù di uno spiccato spi-rito umanitario, Arcangelo Purgato è stato ele-vato nel 2017 al rango di Chevalier de Gracedel Sovereign Order of Saint John of Jerusaleme nel 2010 a quello di Corrispondente Diploma-tico della International Organization for Diplo-matic Relations. Valeria Bordoni

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ARCANGELO PURGATO

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Nato nel 1950, Giovanni Scacciaferro ha ef-fettuato studi commerciali, di Ragioneria e di

Economia e Commercio, conseguendo Masterin Organizzazione, Finanza, Controllo di gestione,management e strategie a Milano, Francoforte eLondra. In virtù delle sue competenze e degli im-portanti traguardi raggiunti in ambito professio-nale, egli è stato anche destinatario di una LaureaHonoris Causa, conferitagli dall’Istituto Mexicanode Liders de Excelencia.Da dirigente d’industria, Giovanni Scacciaferro,nel corso della sua carriera professionale, è statoDirettore Finanziario, si è occupato della DirezionePianificazione e Controllo ed è stato Amministra-tore Delegato di aziende nazionali e multinazio-nali.Dal 1986, egli svolge quindi attività imprenditoriale,operativo nell’area industriale, agroalimentare ecommerciale, nella consulenza di marketing stra-tegico, organizzazione e internazionalizzazione,studio e gestione di progetti di merchandising,Branding & brand Manager, General Contract or-ganization & management e Commodities ma-nagement.Attualmente, Giovanni Scacciaferro è Ammini-stratore Delegato di FHC Srl (Full Help Consul-ting), Presidente di E-platform (e-procurement sy-stem) e Presidente di Le Terre del Gattopardo.Presente sul mercato da oltre venti anni, FHCSrl (e dal 1986 sempre con Aziende del Gruppo)si propone al mercato della moderna distribuzionee ai suoi fornitori quale partner qualificato per lagestione in outsourcing nelle aree “Marketing” e“Sales Management”, offrendo consulenza al Ma-nagement, di progetto per il business e di azioneper il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo

del business dei propri clienti.E.Platform è, invece, un network di aziende cer-tificate per il trading di beni e servizi che rappre-senta una fondamentale leva per la modernizza-zione dei processi di transazioni commerciali, unamaggiore efficienza dei processi amministrativi ela razionalizzazione delle procedure di acquistoattraverso sistemi informatici che operano intempo reale a livello worldwide. Essa offre aipropri clienti percorsi privilegiati per l’internazio-nalizzazione del business: la sua mission è quelladi creare una rete mondiale capace di interagirein tempo reale, con l’ausilio di Internet, per la ge-stione del business fra le aziende di tutti i settorimerceologici, di generare nuove opportunità di

sviluppo nei mercati nazionali e internazionali “on-line e offline” con il presidio territoriale di sedicondivise e-PlatForm/socio locale e di posizionarele strutture operative in tutti i paesi strategici perraggiungere tutte le nazioni del mondo, trasfe-rendo ed acquisendo conoscenze nel rispetto de-gli usi, culture e rispetto delle normative e leggilocali.Infine Le Terre del Gattopardo, azienda nataper produrre e commercializzare vino e olio ex-travergine d’oliva delle Terre del Gattopardo,un territorio che si estende nella parte occiden-tale della Sicilia, in zone collinari che rappre-sentano l’area ideale per una produzione diqualità. Grazie all’esperienza dei soci e con ilcontributo di enologi di respiro internazionale, iprodotti dell’azienda sono un esempio perfettodel “caso Sicilia”, una terra che negli ultimi anniha saputo imporsi, quasi più di ogni altra, nelpanorama enologico internazionale. E questograzie alla sapiente valorizzazione di vitigni au-toctoni come il Grillo, il Frappato, l’Inzolia ed ilNero d’Avola, oltre agli eccellenti risultati ottenutidalla vinificazione di vitigni internazionali qualiSyrah, Cabernet Sauvignon, Chardonnay eMerlot.Presidente dell’IECSME (Indo European ChambreSmall Medium Enterprises), Giovanni Scaccia-ferro partecipa come Relatore in convegni e fieresu temi attinenti le strategie di Marketing, l’Orga-nizzazione della Logistica e la Distribuzione, non-ché i metodi ed i sistemi delle attività di merchan-dising nella distribuzione moderna.

Valeria Bordoni

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GIOVANNI SCACCIAFERRO

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Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Univer-sità di Padova, Aldino Barbiero (Lozzo Atestino,

Padova, 1943) ha conseguito la specializzazione inOrtopedia e Traumatologia e poi in Radiologia dia-gnostica presso il medesimo ateneo. Nel frattempoegli prestava la sua assistenza nella divisione di or-topedia e traumatologica dell’Ospedale Civile di Este(PD), dove ha ricoperto l’incarico di aiuto di divisione. A partire dal 1980 e per quasi sette lustri, Aldino Bar-biero ha svolto la libera professione con la diagnosie trattamento di patologie ortopediche e di altre spe-cialità attraverso i Punti Dolorosi. Nel corso di talianni, egli ha messo a punto questa metodica con laquale si sono superate alcune barriere della medicinae si è ottenuta un’eccellenza internazionale per per-centuale di risultati positivi, velocità nell’attuarli eatossicità del metodo in decine di migliaia di casi dipatologie gravi e diffuse, fra le quali le Cefalee, leLombosciatalgie anche gravi e paralizzanti, l’Artrosi,le Patologie digestive, cardiorespiratorie e quelleemozionali.Oltre alla Medicina Punti Dolorosi Aldino Barbiero ha

ideato il Metodo Armonico per misurare la rotazionevertebrale nelle scoliosi, il Bendaggio Soffice ad ‘O’

per trattare incruentemente le fratture di clavicola(brevetto che ha avuto un grande successo interna-zionale) e il Fissatore esterno a barre sovrapposteper fratture ossee scomposte.Attualmente Direttore del centro di medicina PuntiDolorosi di Albignasego (PD), egli è da diversi anniorganizzatore e docente di corsi di Medicina P.D. Giàrelatore al congresso neuroradiologico internazionaledi Ischia, Aldino Barbiero è stato anche organizzatoree relatore ad un Corso di aggiornamento sulle lom-bosciatalgie trattate con i Punti Dolorosi, presso l’Or-dine dei Medici di Padova.Autore di numerose pubblicazioni scientifiche perti-nenti ai Punti Dolorosi delle lombosciatalgie, AldinoBarbiero è stato co-autore nel 1989 del libro “Lom-bosciatalgie: problemi di etiopatogenesi e terapia”;nel 1994 è uscito il suo primo libro “RiflessoterapiaPersonalizzata sui Punti Dolorosi” e, a fine 2013 conla maturità di trent’anni di esperienza, ha pubblicatoil manuale teorico-pratico: “Punti Dolorosi. Neuro Ri-flessoterapia Personalizzata”.

Valeria Bordoni

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ALDINO BARBIERO

ACCADEMICO AEREC

Laureato in Architettura presso il Politecnico di To-rino, Roberto Busso vi ha conseguito anche un

Master Europeo in “Real Estate Market & Town Plan-ning”. Fin dagli inizi della sua carriera, egli ha rivoltola sua attenzione al settore immobiliare, che lo havisto anche fondare una società di progettazione econsulenza, con la carica di Amministratore Delegatoche avrebbe poi ricoperto in tutte le società che lohanno visto operativo. Particolarmente significativa,la sua attività svolta per alcune società del gruppoREAG, tra i leader europei nella valutazione e con-sulenza in campo immobiliare con una gamma com-pleta di competenze tecniche che comprende attivitàdi analisi, di gestione, di monitoraggio e di controlloin ambito tecnico e urbanistico, edilizio, energetico,impiantistico, ambientale, di sostenibilità e di sicu-rezza.Oggi Roberto Busso è, dal 2014, Amministratore De-legato di Gabetti Property Solutions, primo gruppo inItalia per completezza dei servizi e competenze im-mobiliari, con una rete capillare di 1000 agenzie infranchising, quotato alla Borsa di Milano. Egli è inol-tre Presidente di Tree Re S.r.l società del Gruppo Ga-

betti, che controlla le tre reti del franchising immobi-liare: Gabetti Franchising Agency, Professionecasae Grimaldi e Presidente e Amministratore Delegatodi Abaco Servizi, sempre del gruppo Gabetti.Relatore a molteplici eventi, conferenze e docenze

universitarie di carattere nazionale e internazionale,Roberto Busso vi affronta tematiche legate a Due Di-ligence, Gestione Immobiliare, tematiche energetichee di sostenibilità ambientale. Egli è stato tra l’altroDocente al Master Sviluppo Immobiliare, Master RealEstate della Scuola di Direzione Aziendale e culturamanageriale Bocconi, Docente presso il Master Eu-ropeo in Real Estate Market & Town Planning, CorepPolitecnico di Torino ed è oggi docente, tra gli altricorsi, del master in Real Estate Finance alla LuissBusiness School e del Master “Real Estate Manage-ment”, Dipartimento Best del Politecnico di Milano.Nell’ambito della pubblicistica, invece, si segnalanoi suoi interventi su pubblicazioni edite da Il Sole 24ore, in particolare sulla tematica della gestione di edi-fici e di patrimoni immobiliari.Iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Pae-saggisti e conservatori della provincia di Cuneo e alRoyal Institute Chartered Surveyors ProfessionalMember, Roberto Busso è stato Membro del Comi-tato Scientifico della Testata “Quotidiano Immobiliare”e Consigliere Consulta soci Ance Aspesi.

Valeria Bordoni

ROBERTO BUSSO

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Nato a Crotone nel 1979, Luca Carnì ha offerto peralcuni anni una collaborazione in campo tributario

e amministrativo contabile a un primario studio Com-merciale, Legale e Tributario. In seguito, egli ha dato vitaa due società che si sono imposte come leader nel set-tore dei servizi condominiali e che sono in continuo svi-luppo, servendosi di personale altamente qualificato eavanzate tecnologie, con un’occupazione pari a 30 di-pendenti assunti a tempo indeterminato oltre a numerosialtri collaboratori.Un’attività imprenditoriale, la sua, che gli ha meritato di-versi riconoscimenti, dalla Laurea honoris causa inScienze Ambientali conferitagli dall’Universitas SanctiCyrilli di Malta all’onorificenza di Cavaliere “Al meritodella Repubblica Italiana” conferitogli presso la Saladella Protomoteca nel Palazzo del Campidoglio e il “Pre-mio Capitolino d’Oro - omaggio a Ruggero II” conferitoglidalla Norman Academy. Sempre desideroso di allargareil suo bagaglio di conoscenze ed esperienze, LucaCarnì ha frequentato corsi presso il Dipartimento di Chi-mica dell’Università La Sapienza di Roma e presso laScuola di Alta Formazione in Diritto Canonico, Ecclesia-

stico e Vaticano alla Lumsa, la Libera Università MariaSs. Assunta. Egli ha inoltre partecipato agli eventi orga-nizzati dalla MF Eventi e dall’Accademia Costantina perle giornate del “Convivium”.

Attivo da sempre nel volontariato, in particolare pressola Parrocchia “Santa Caterina da Siena” di Roma, LucaCarnì è membro dell’Associazione Nazionale Carabi-nieri, Socio benemerito dell’Associazione Nazionaledella Polizia di Stato e membro del Consiglio direttivodella Maison des Artistes, Associazione di Cultura, Arte,Scienze e Impegno sociale. Già Collaboratore presso ilProvveditorato interregionale per le Opere PubblicheLazio-Abruzzo-Sardegna, oggi presta la sua collabora-zione a diverse Autorità ecclesiastiche operanti in alcuniDicasteri della Curia Romana. Egli, inoltre sponsorizza,con le sue aziende, iniziative di alto profilo culturale: trale altre ha sostenuto la giornata accademica “Diversimodelli di autorità presenti nella vita religiosa dellaChiesa latina. Riflessioni e prospettive in occasione delXXV di promulgazione del Codice di Diritto Canonico”tenutasi presso la Pontificia Università San Tommasod’Aquino e la pubblicazione del libro di Alessandro Sa-raco, “Discernimento e accompagnamento spiritualenegli scritti di Andrè Louf”, Città del Vaticano, LibreriaEditrice Vaticana.

Valeria Bordoni

ACCADEMICO AEREC

LUCA CARNÌ

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Nato a Treviso nel 1966, Giovanni Pavan vantaun corposo excursus formativo che com-

prende il Diploma di Laurea in Scienze Politichecon indirizzo Politico Sociale conseguito pressol’Università di Padova, il Diploma di Dirigentedell’Assistenza Infermieristica conseguito pressola Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’UniversitàCattolica del Sacro Cuore, il Diploma di LaureaSpecialistica in Scienze Infermieristiche e Oste-triche conseguito presso la Facoltà di Medicina eChirurgia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, ilDiploma di Master Universitario di I° livello in In-fermieristica Forense conseguito presso la Fa-coltà di Giurisprudenza dell’Università TelematicaUniTelma Sapienza di Roma e il Diploma di Ma-ster Universitario di I° livello in Project Manage-ment e Gestione dell’Innovazione con indirizzonei Servizi Socio Sanitari conseguito presso il Di-partimento di Ingegneria Industriale dell’Univer-sità di Padova. Giovanni Pavan ha offerto negli anni la sua con-sulenza tecnica a vari enti ospedalieri occupan-dosi del perfezionamento delle misure in materiadi sicurezza nei luoghi di lavoro, specificatamentein ambito ospedaliero, luogo classificato a elevato

rischio e sugli aspetti informativi e formativi deilavoratori, con particolare attenzione verso coloroi quali giungono da Paesi stranieri.Dal 2008, egli si occupa delle problematiche inambito sanitario per diverse aziende U.L.S.S.,

mettendo a disposizione della comunità le sue ac-clarate competenze sia tecniche che giuridiche.Competenze che egli ha saputo anche condivi-dere attraverso un’intensa attività sia pubblicisticache editoriale, come pure con la sua attività di do-cente per corsi specialistici e master, in partico-lare per il corso di Laurea Infermieristica dellaFacoltà di Medicina e Chirurgia dell’Universitàdegli Studi di Padova.Giovanni Pavan annovera un’importante attivitàassociativa in seno alla A.I.UR.O., l’AssociazioneInfermieri di Urologia Ospedaliera, presso laquale ha ricoperto vari ruoli.Presente da uditore o relatore a numerosi conve-gni internazionali, egli ha allargato la sua sferad’azione anche all’ambito politico e amministra-tivo, occupandosi altresì di sviluppo delle attivitàeconomiche e della cooperazione internazionalenel territorio di riferimento.In virtù dei meriti sia personali che professionali,Giovanni Pavan è stato destinatario di diversi ri-conoscimenti e onorificenze tra i quali quello diCavaliere dell’Ordine al Merito della RepubblicaItaliana.

Valeria Bordoni

GIOVANNI PAVAN

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Nato in Francia nel 1969, Francesco Piras ha com-pletato gli studi in Economia presso l’Università

Cattolica di Milano, affinando la sua preparazione conla frequenza di corsi specializzati di management. Dopoil conseguimento della laurea, egli ha iniziato subito aricoprire ruoli dirigenziali in primarie aziende dell’indu-stria, della sanità, dello sviluppo turistico e delle energierinnovabili. Socio fondatore e Direttore Generale dellaNorth African Ventures, attraverso tale società egli offreda alcuni anni supporto a quelle aziende italiane ed eu-ropee che intendono sviluppare il proprio business inMedio Oriente, nei paesi del Golfo, nel Maghreb e nel-l’Africa Subsahariana, annoverando tra i suoi clienti pri-mari gruppi italiani ed europei di costruzioni, diengineering, oltreché di società leader nella progetta-zione di ospedali chiavi in mano e nelle forniture per leForze Armate ed i Corpi Speciali. La profonda conoscenza degli Emirati Arabi Uniti, delRegno del Marocco, di Algeria, Libia e Iran da parte diFrancesco Piras, gli ha consentito di occuparsi di crea-zione di opportunità di business con i Governi, di sup-porto nella costituzione di succursali societarie fino alla

gestione della logistica ed alle pratiche di sdogana-mento, in collaborazione con uno o più partner locali. Funzionario Consolare presso il Consulado GeneraleHon. della República de Nicaragua di Milano con giuri-

sdizione sulle regioni Lombardia, Piemonte e Valle d’Ao-sta, Francesco Piras ricopre anche la carica di Ammini-stratore Delegato di Media Trading Group, società chesta sviluppando per UNESCO una piattaforma tecnolo-gica, che diverrà il primo punto di riferimento per cittadinied istituzioni sui cambiamenti climatici ed è Amministra-tore Unico di GGR, un primario gruppo di consulenzalegale qualificato nel recupero stragiudiziale per gravidanni da incidenti stradali e da responsabilità medico-sanitaria. Dotato di alto senso civico e di spiccata sensibilità perle problematiche sociali, Francesco Piras è stato per al-cuni anni Consigliere del Distretto 1 di Milano e a tut-t’oggi svolge attività di volontariato presso la FondazioneFratelli di San Francesco di Milano, Fondazione cheoffre ai poveri assistenza gratuita e accoglienza, cer-cando di costruire per ogni persona un percorso di inte-grazione e di autonomia sociale, abitativa e lavorativasostenendo diverse persone in stato di fragilità: minori,adulti e anziani, indipendentemente dalla loro prove-nienza o credo religioso.

Valeria Bordoni

ACCADEMICO AEREC

FRANCESCO PIRAS

ACCADEMICO AEREC

Nato a Manerbio, in provincia di Brescia nel 1963,Francesco Treccani si è laureato presso la Fa-

coltà di Ingegneria Elettronica del Politecnico di Mi-lano con una tesi sull’applicazione di tecniche diintelligenza artificiale nella costruzione di un softwaredi schedulazione di processo. Già durante gli studi,egli aveva iniziato a prestare la sua attività nella con-duzione della azienda di famiglia, ciò che avrebbecontinuato a fare anche dopo l’esame di abilitazione.Nel 1994, però, ha deciso di costituire un’azienda inproprio, la Computer Science Srl, avente come mis-sione la progettazione e realizzazione di soluzioni in-formatiche per l’azienda. Con lo scopo di ampliare la gamma di servizi offertima soprattutto per poter garantire una maggior capa-cità operativa, richiesta dalle aziende di dimensionimaggiori, nel 2000 Francesco Treccani ha fondato in-sieme ad un collega la Infocopy srl della quale fino al2003 è stato Presidente del Consiglio di Amministra-zione e successivamente Amministratore Unico.Azienda informatica che si propone come fornitoreunico per ogni necessità IT sul territorio di Brescia edelle province limitrofe, Infocopy srl fornisce da con-

cessionario prodotti e servizi altamente professionalie costantemente all’avanguardia, sviluppa nuove so-luzioni e personalizzazioni software e offre consu-lenza e implementazione per l’ottimizzazione delleinfrastrutture tecnologiche.

Dal momento della sua fondazione, l’Azienda è cre-sciuta, anno dopo anno, acquisendo sempre più com-petenze e certificazioni nel mondo dell’InformaticaAziendale e dei software gestionali grazie alla partner-ship diretta con la Zucchetti S.p.A., leader italiano delsettore, di cui attualmente implementa larga parte deiprodotti.All’attività imprenditoriale, Francesco Treccani af-fianca da sempre un impegno personale nell’ambitodel volontariato e dell’amministrazione del territorio.Già eletto nel Consiglio Comunale di Leno, è statomembro dell’Assemblea di una USSL, facendo ancheparte della relativa Commissione Amministrativa. Hapoi prestato Servizio Civile presso la Caritas Dioce-sana di Brescia, nel ruolo di tecnico per una emittentelocale e, in anni più recenti, è divenuto socio del Ro-tary Club Rodengo Abbazia di Brescia nel quale hasvolto diversi incarichi fino ad assumerne la Presi-denza. Da Presidente egli ha tra l’altro promosso unimportante service internazionale nello stato africanodel Benin. Attualmente è stato chiamato al ruolo di As-sistente del Governatore del Distretto Rotary 2050.

Valeria Bordoni

FRANCESCO TRECCANI

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il Giornale dell’Accademia

Salute come bene primario. AEREC per la salutecome sensibilizzazione alla prevenzione. I concetti

che AEREC porta avanti, ormai da diversi anni, av-valendosi dei contributi più autorevoli sul tema delbenessere sono stati ribaditi dal Prof. Antonio Ga-loforo, chiamato a moderare gli interventi relativi allasessione convegnistica dedicata nell’ambito della 58aConvocazione Accademica. “L’AEREC” - ha detto durante la sua relazione intro-duttiva – “si occupa anche di volontariato in virtù diuna sensibilità particolare nei confronti degli altri, matutto questo non sarebbe possibile se non ci occu-passimo innanzitutto di noi stessi. Dobbiamo occu-parci di salvaguardare noi stessi perché soltanto sal-vaguardando noi stessi e la nostra salute possiamoessere utili agli altri e proseguire nel nostro camminodi vita come uomini, imprenditori e scienziati. E dunqueAEREC si occupa molto di prevenzione intesa comesensibilità nei confronti delle malattie che possiamodiagnosticare in modo rapido e quindi poterle curare,come pure si occupa delle patologie croniche. Oggiabbiamo due interventi molto importanti, uno che ri-guarda le patologie oncologiche e l’altro quelle croni-che, entrambe che minano la qualità della vita dellepersone. A proposito del prossimo intervento sottolineoquanto possa essere importante lo screening sul san-gue occulto, eseguire esami anche di fronte alla man-canza di sintomi con una particolare attenzione allepatologie del grosso intestino che sono una dellecause importanti di morbilità ma anche di morte”.L’intervento in oggetto ha visto protagonista il Prof.Luc Colemont, Fondatore e Direttore della Fonda-zione “Stop Cancro al Colon” sul tema “Perché farecampagna contro il cancro al Colon”.

“Perché fare campagna contro il cancro al Colon?”,ha esordito. “Ho una buona notizia e una brutta notizia.La buona notizia è che possiamo salvarci la vita. Labrutta notizia è che non lo facciamo”. “Nei 28 anni durante i quali ho lavorato all’ospedaledi Anversa, in Belgio, avevo ogni mese 7 nuovi casidi cancro al colon. Io non so se sapete quanti nuovicasi di cancro al colon sono stati diagnosticati que-st’anno in Italia alla data odierna. Sono ben 20.000.Non so se sapete quanta gente è già morta di cancroal colon quest’anno in Italia alla data odierna. Sono7.384. È un’epidemia? No, non lo è. È la realtà. Ognigiorno ci sono 141 nuovi casi di cancro al colon eogni giorno 52 morti. Ogni giorno un Ponte Morandi.Oggi ci sono stati 52 funerali di morti per il cancro alcolon. Non era necessario: possiamo e dobbiamoevitare questa tragedia. Il cancro al colon è un killersilenzioso e se non conosci il nemico non potrai maivincere la guerra”.

“Il cancro al colon si può evitare. La CommissioneEuropea ha detto: uomini e donne dovrebbero, dall’etàdi 50 anni, partecipare al programma di screeningper il cancro al colon. C’è un programma generaleche garantisce la qualità dell’esame; il test per la ri-cerca del sangue occulto fecale per il momento è ilsolo test da consigliare. Ed è facile”.“Il cancro al colon è una malattia ideale per lo scree-ning, è frequente, può manifestarsi sia in uomini chedonne, è in trasformazione lenta da 8 a 10 anni, ab-biamo parecchi test per lo screening, ma all’inizioniente sintomi, niente disturbi e lo screening è ancorainsufficiente”.“Basta un semplice test che possiamo effettuare incasa, un soft test per cercare il sangue occulto fecale,si chiama mascara test. Io ho un semplice messaggiodi tre parole: fai il test! È semplice e può salvare latua vita”. “Già più di 10 anni fa i cittadini hanno iniziato a farequesto test, e anche qui nel Lazio. Ma sappiamocome l’Italia sia divisa tra Nord e Sud. Al Nord in ge-nerale abbiamo il 56-57% di adesioni, al centro 35%,al Sud 14%. Qui nel Lazio solo il 15% delle personefanno il test. Al rimanente 85% io ho un messaggio:Fai il test!”“Io vengo da un paese, il Belgio, nelle Fiandre, doveabbiamo un programma di screening con una parte-cipazione del 52%. Al rimanente 48% io ho un solomessaggio: In fiammingo: ‘Do the test!’”“Io ho creato una fondazione quasi 10 anni fa con tregiovani studenti e un budget pari a zero. Abbiamousato i social media e abbiamo creato tante cose,abbiamo anche promosso un’iniziativa in tutte le garedi serie A e di serie B per due giornate, cui hanno

Un appello alla prevenzione:Fate il test per il cancro al colon!

� La sessione dedicata alla salute e al benessere del Convegno AEREC

Sotto il titolo “Prevenzione e salute. Le nuove frontiere della medicina” gli interventi del Prof. Luc Colemont (“Perché fare campagna contro ilcancro al Colon”) e del Prof. Giovanni Alei (“Urologia e pianeta donna”), moderati dal Prof. Antonio Galoforo nell’ambito della 58a ConvocazioneAccademica dell’AEREC.

Antonio Galoforo

partecipato tutte le squadre. Siamo stati capaci anchedi riunire tutti i capi politici, dall’estrema sinistra al-l’estrema destra, che hanno detto: su una cosa siamod’accordo tutti, salva te stesso, fai il test!”.“Ho scritto molti libri e sono contento che oggi possopresentare quello nuovo. È un libro a fumetti, la storiadi un cinquantenne che ha il cancro al colon e che haavuto molta attenzione da parte della stampa, giàedito in 4 lingue diverse, fiammingo, francese, inglesee a fine agosto uscirà anche in italiano. ‘Luca’ è unbel fumetto con un messaggio in copertina, fatto ditre parole: ‘Fai il test!’”.“Ho un sogno. Sogno di svegliarmi una mattina in unmondo dove non c’è più il cancro al colon, dove nes-suno deve più morire per il cancro al colon. Inveceoggi mi sveglio sapendo che c’è ancora un lungopercorso da fare, ci sono tanti ostacoli. E dunque:‘Fai il test’!”.Il secondo intervento, dal titolo “Urologia e pianetadonna” è stato svolto dal Prof. Giovanni Alei del-l’Università degli Studi Sapienza di Roma.“Molte donne pensano che l’urologo si occupi solodegli uomini ma in realtà noi ci occupiamo dell’appa-rato urogenitale sia maschile che femminile”.“Farò un breve riassunto di quanto si sta facendo dipiù moderno in questi campi. Qual è l’evoluzione re-lativa all’apparato genitale maschile? Per quanto ri-guarda la disfunzione erettile, i farmaci orali, nati ora-mai 14 anni fa con il Viagra, si sono evoluti diventandooggi orosolubili. Il paziente, anziché ingerirli e farlipassare attraverso il metabolismo epatico, li può as-sorbire direttamente attraverso la mucosa buccale,con effetto più immediato e con riduzione degli effetticollaterali. L’altra novità sono le infusioni endocaver-nose, grazie a cocktail farmacologici si può effettuareuna vera e propria riabilitazione vascolare, e quindipermettere una restituzione fisiologica dell’attività eret-tile in pazienti diabetici o sottoposti a prostatectomiaradicale. In ultimo la novità più importante è rappre-sentata dalle protesi peniene idrauliche. Oggi questidispositivi sono tecnologicamente avanzati e ben tol-lerati, consentono una perfetta erezione ai pazientinon responsivi alle terapie mediche, ad esempio nella

maggior parte dei prostatectomizzati per tumore.Questo consente una perfetta attività di coppia. Ancheper questo ho voluto intitolare il mio intervento ‘Pianetadonna’, perché in fondo l’attività maschile, nel contestodella coppia, è ovviamente rivolta alla propria partnere quindi al benessere di coppia”.“L’ultimissima novità non chirurgica sono le onded’urto. Già usate da molti anni nel trattamento dellacalcolosi delle vie urinarie, possono favorire la rige-nerazione del tessuto vascolare dei corpi cavernosi.Il presupposto deriva delle sperimentazioni su tessutoinfartuato di ratto, dove si è assistito a rigenerazionedei capillari dopo trattamento con onde d’urto. Il tes-suto infartuato cicatriziale diventava così nuovamenteattivo. Lo stesso principio viene sfruttato sui corpi ca-vernosi dove si sviluppano nuovi capillari e nuove ar-terie, e quindi nuova capacità erettile. Le onde d’urtosi applicano due volte a settimana per sei settimane,sono totalmente indolori, e si ottiene una buona ri-sposta nell’80% dei pazienti.“Per quanto riguarda più direttamente il pianeta donna,ci occupiamo adesso rapidamente sia delle proble-matiche sessuali che delle cistiti ricorrenti, che sonouna patologia invalidante che, soprattutto nelle giovanidonne, altera il rapporto di coppia ed il benesseresessuale di entrambi.“Per quanto riguarda la morfologia delle grandi e pic-cole labbra possiamo trattare labbra ipertrofiche oipotrofiche. Si può effettuare una labioplastica riduttivanel primo caso oppure una restituzione volumetricamediante innesto di grasso autologo (lipofilling) nelsecondo. Durante la menopausa è, infatti, frequenteosservare disfunzioni delle mucose di tipo distrofico.Queste possono essere dovute alla fisiologica alte-razione ormonale o a patologie come il Lichen Scle-rosus. La distrofia delle mucose provoca, a sua volta,dispareunia, un’alterazione della sensibilità e dellapercezione alla penetrazione che diventa quindi do-lorosa e al vaginismo, che consiste nella contratturadei muscoli perineali con ostacolo alla penetrazionee quindi al rapporto sessuale”. “Sempre in tema di novità, per quanto riguarda il rin-giovanimento della mucosa vaginale oggi utilizziamo

i laser a Co2 e la radiofrequenza. Si induce una rige-nerazione dei tessuti mucosi restituendo tono ed ela-sticità. Stiamo inoltre sperimentando un piccolo elet-trodo che, inserito in vagina, provoca la contrazionedei muscoli perineali, questa ginnastica passiva indottada piccole scariche elettriche, facendo contrarre i mu-scoli perineali, ostacola quelle lievi incontinenze uri-narie che sono molto diffuse tra le donne in postme-nopausa e arrecano notevole disagio personale”. “Una patologia frequentissima e di difficile risoluzionesono inoltre le cistiti ricorrenti. Già 20 anni fa dei lavoripubblicati ponevano l’attenzione su tessuto vaginaleche, per errore embrionario, va a rivestire una partedel rivestimento vescicale in una regione chiamatatrigono. Questo rivestimento vaginale, però, ha la ca-ratteristica di non essere impermeabile alle infezionicome la restante mucosa vescicale e per questo mo-tivo, nelle pazienti affette da questo disturbo, si verifi-cano cistiti ricorrenti. Sicuramente tutti voi avete sentitoparlare di questo disturbo frequente e molto invali-dante. Abbiamo approfondito questo discorso, ab-biamo fatto esami istologici mediante biopsie endo-scopiche ed elettrofolgorato la zona interessata:ebbene, le pazienti guariscono completamente e nonhanno più episodi cistitici per tutta la vita. L’epiteliovaginale in vescica sarà, infatti, sostituito da tessutocicatriziale finalmente impermeabile alle infezioni ele donne ritroveranno la serenità personale e di cop-pia”.

Al termine del suo intervento, il Prof. Alei ha conse-gnato i diplomi di un Master di chirurgia genitale, ospi-tato dalla Società Italiana di Chirurgia Genitale, di cuiè Presidente, ad alcuni giovani urologhi e urologhe,alla presenza del Dott. Antonio Rossi, coordinatorescientifico del Master e dei rappresentanti delleaziende ed enti che hanno supportato il loro percorsoformativo.

Valeria Bordoni

Luc Colemont Giovanni Alei

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Un focus sui temi economici ha occupato, com’è or-mai tradizione, buona parte della sessione conve-

gnistica della Convocazione Accademica dell’AERECsvoltasi il 21 giugno 2019. Ospitata, ancora una volta,dall’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei De-putati per gentile concessione del Presidente On. Ro-berto Fico, l’affollata platea di Accademici giunti da ogniparte d’Italia ha seguito con interesse alcuni autorevoliinterventi riassunti sotto il titolo “Economia e finanza nelTerzo millennio”, coordinati da Patrizia Marin.Ad aprire i lavori il Prof. Francesco Petrino, Consiglieredell’AEREC e Docente di Diritto Bancario, intervenutosul tema “Gli abusi bancari degli ultimi 20 anni”.“I comportamenti del sistema bancario, negli ultimi anni,hanno creato più problemi alle imprese e ai cittadini diquanto non abbiano dato soddisfazioni. Da studiosodella materia, ho voluto ricostruire le anomalie del si-stema bancario nel nostro paese, alcune delle qualiesporrò qui oggi. Non so se qualcuno ricorda che neglianni 80-90 si stipulavano i mutui in Ecu, la moneta scrit-turale introdotta dal Consiglio Europeo nel 1978. Eb-bene, quei mutui hanno messo in ginocchio circa unmilione e mezzo di famiglie e di imprese facendo perdereloro gli immobili, essendo esploso il tasso di interesse

concordato rispetto alla lira, che in quel momento erastata svalutata sin oltre il 50%, così che l’importo dapagare si è quadruplicato rispetto alle somme ricevute.Superata la tempesta degli Ecu con oltre 5.000 giudiziche hanno intasato i tribunali, gli organi della Bancad’Italia e dell’Abi, insieme al sistema bancario, non sisono fatti scrupoli nel sostenere altre forme di specula-zione selvaggia. Tra queste, l’utilizzo del tasso di inte-resse sui mutui contratti dagli italiani e dagli europei ingenerale ancorati all’Euribor, che la Corte di GiustiziaEuropea nel 2012 ha dichiarato non solo illegittimo, maindeterminabile e manipolato. Ciò significa che tutti imutui che hanno gli interessi ancorati all’Euribor sareb-bero da rideterminare, cioè le banche dovrebbero re-stituire le maggiori somme che hanno incamerato, solose citate in giudizio. Come se questo non bastasse,nonostante la legge antiusura nata nel 1996 per stron-care il fenomeno malavitoso, le banche hanno inveceinventato e stipulato contratti con clausole elusive aprima vista, che però portano alla concretizzazione del-l’usura bancaria ‘ab origine’. Chi fa controllare il propriomutuo e scopre che c’è usura ‘ab origine’, ovvero se iltasso praticato integrato dalla mora e dal costo di unaeventuale polizza assicurativa e tutti gli altri costi correlatial mutuo supera la soglia in vigore alla data di stipula(dal 1 aprile 1997 ad oggi), sappia che quei mutui sonousurari, da sanzionarsi con la restituzione di tutti gli in-teressi, rendendo il mutuo gratuito. Se si pensa che imutui stipulati in Italia ammontano a circa 12 milioni,ciò significa che di 12 milioni di potenziali utilizzatori delricorso alla banca potrebbe emergere una percentualedell’80-90%, di utenti vittime di queste manipolazionialtamente speculative”.Ma non è tutto, poiché le banche alla ricerca di mercatialternativi si sono inventate anche la truffa dei diamanti.Può una banca diventare intermediaria di una societàdiamantifera e fare comprare ai propri risparmiatori deidiamanti pagandoli il 300% del loro valore? Per giunta

dando loro un pezzo di carta anziché il gioiello oggettodell’investimento? Gli investitori e risparmiatori italianihanno già subito perdite per oltre un miliardo di euro,perché le società diamantifere che erano in convenzionecon le banche nostrane sono fallite, con la conseguenzache i risparmiatori in possesso delle contabili anzichédei gioielli, devono ricorrere al tribunale fallimentare persperare che, alla fine, qualche centesimo possa essereloro restituito”.Il Prof. Francesco Caputo, Amministrativista e fonda-tore dello IEOPA (Istituto Etico per l’Osservazione e laPromozione degli Appalti) è intervenuto sul tema: “Appaltipubblici e modelli di comportamento”.“La recentissima modifica della legge sugli appalti pub-blici pone in uno stato di totale disorientamento e rendeassolutamente impossibile, in questo momento, deli-neare dei modelli. Si tratta di un decreto legge cheviene convertito in legge pur non convertendo dellenorme e quindi fa sì che si torni al regime previgente, enello stesso tempo sospende fino al 31 dicembre 2020le norme che prima erano in vigore. È chiaro che il tec-nicismo esasperato che impone questo tipo di dia-framma ci lascia un po’ perplessi, però penso che biso-gna affrontare la materia con il giusto rispetto, visto che

Conoscenza e consapevolezzaper una imprenditoria di successo

� La sessione economica del Convegno dell’AEREC

“Gestione, prevenzione del rischio e responsabilità penale delle società” (Avv. Andrea Puccio), “Gli abusi bancari degli ultimi 20 anni” (Dott.Francesco Petrino), “Appalti pubblici e modelli di comportamento” (Prof. Francesco Caputo), “Internazionalizzazione, business è cultura” (Dott.Giovanni Scacciaferro), “Tesori d’Italia Network: Back to culture, back to business” (Avv. Giuliana D’Antuono e Dott. Riccardo D’Urso), “Comei manager vengono spiati - Cybersecurity & Business” (Avv. Salvatore Frattallone e Ing. Selene Giupponi). I temi dell’economia e dell’imprenditoriaancora una volta al centro della sessione convegnistica che ha aperto la 58a Convocazione Accademica dell’AEREC.

Francesco Petrino Francesco Caputo

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è un tentativo di sbloccare i cantieri. Fatto sta che hamesso in difficoltà coloro che devono coniare i procedi-menti d’appalto perché chi ha bandito una gara negliscorsi due mesi sarà ora costretto, per un motivo giuri-dico che tralascio, ad applicare una norma che allostato non c’è più”.“Allora qual è l’obiettivo? È quello di porsi comunque alcospetto di una norma che, disponendo e allargando lapossibilità degli affidamenti diretti, pone gli imprenditorivirtuosi, come sicuramente quelli che aderiscono al-l’AEREC, nella possibilità di proporsi alle stazioni ap-paltanti e rientrare in quel novero dei competitors tra iquali la stazione appaltante dovrà fare le proprie scelte.Questo comporta che ci sarà spazio di operatività eche una stazione appaltante non potrà dire che ci sonosolo due, tre o quattro imprese disponibili, perché biso-gna proporsi con le metodiche che ci sono nell’attualeordinamento e che sono le consultazioni preliminari dimercato. Quali sono, quindi, i modelli di comportamento?Sono quelli di cercare di applicare la norma nella chiavedi speditezza del procedimento che bisogna riconoscereall’attuale sistema normativo rimodellato per l’ennesimavolta ma che può portare dei benefici che qui non possoillustrare per motivi di tempo. Posso dire, però, che lepratiche ottimali portano a una condotta amministrativache offre delle possibilità di rapporto pubblico-privatoassolutamente interessanti fino a privilegiare la cosapubblica. Oggi dunque il Comune non capoluogo diprovincia, rispetto a prima, può ritornare a operare dasolo e non essere costretto, per fare le gare, ad accor-darsi ed allinearsi ad altri enti, una procedura che effet-tivamente lo ‘sblocca cantieri’ ha sbloccato”.“Voglio ricordare qui, infine, il Sindaco di Rocca di PapaEmanuele Crestini che ci ha lasciati ieri sera dopoessere rimasto ferito nell’esplosione del municipio, vo-lendo lasciare per ultimo i propri uffici dopo essersi as-sicurato che non ci fossero altre persone. Mi sembragiusto evidenziare questa condotta così amorevole neiconfronti dell’ente amministrato”.“Internazionalizzazione, business è cultura” era il tematrattato dal Dott. Giovanni Scacciaferro, Presidente diE-PlatForm. “Nel suo discorso di apertura, il Presidente Carpintieriha parlato di internazionalizzazione. È esattamentequello che facciamo da ben 42 anni, è nel nostro Dna,è la base del percorso di E-PlatForm, per la qualestiamo aprendo sedi in diversi paesi del mondo. Il nostromodo di operare non è conquistare ma condividere.Condividere nei paesi dove pensiamo di potere farebusiness con gli imprenditori locali. Perché noi apriamole sedi con imprenditori locali e lo facciamo per rispetto

nei confronti di ogni paese dove andiamo. Ma c’è ancheun vantaggio competitivo che è quello di avere unpartner locale che conosce bene il proprio paese, cheè in grado di guidarci e di istruirci sulla cultura, gli usi, icostumi, le religioni, per il rispetto che si deve quando siva a fare sviluppo in un Paese che non è il nostro.” “Ignorare la cultura di un Paese è spesso l’errore piùgrave che può fare l’imprenditore, quando pensa di fareinternazionalizzazione. Perché noi diciamo: ‘Internazio-nalizzazione, business è cultura’? Perché siamo convintiche ogni Paese ha una sua storia, una sua tradizione,un suo modello e questo modello va innanzitutto stu-diato, compreso e rispettato”.“Noi abbiamo in progetto l’apertura di sedi in 100 paesidel mondo dove avremo una sede E-PlatForm con im-prenditori locali, strutturate alla stessa maniera dellasede centrale che è a Crema, in Lombardia. Questo ciaiuterà e aiuterà anche l’Accademia, qualora avesse ildesiderio di condividere alcuni percorsi all’estero. At-tualmente noi siamo presenti in 28 Paesi, l’obiettivo di100 è previsto per il 2023, un obiettivo importante checercheremo di raggiungere con la forza e la determina-zione che ci distinguono. Già presenti in Oriente e neipaesi Arabi, ora puntiamo al Sudamerica, al Messico,Argentina, Cile e così via”.“E ancora: perché cultura? Nel mio ultraquarantennalepercorso in giro per il mondo, ho visitato quasi 75 Paesie vi sono sempre entrato con l’attenzione che meritaogni Paese, cercando non solo di portare la cultura e letradizioni italiane ma anche di acquisirne, perché al-l’estero c’è tanto da imparare”.“E-PlatForm è una piattaforma internazionale che utilizzamolto i collegamenti attraverso una piattaforma di busi-ness BtoB. La nostra vera forza è quella di parlare coni nostri interlocutori e non solo attraverso il computerma con la presenza fisica. Noi crediamo molto nel pro-getto one-to-one con le imprese. Ogni impresa ha unsuo progetto, ogni imprenditore ha una sua visione,ogni imprenditore ha un suo obiettivo da raggiungere.Se noi che facciamo internazionalizzazione riusciamoa capire qual è la determinazione dell’imprenditore, lasua visione e i suoi obiettivi, allora saremo veramentein grado di poter viaggiare insieme e portare il progettoal successo”. “Un’ultima cosa: il Made in Italy. Non è un concettoastratto perché l’Italia è stata la culla della cultura e al-l’estero viene molto considerata. Una volta, in Bielorus-sia, una signora mi ha detto: ‘prima di morire io vogliovisitare l’Italia’. Mi ha fatto venire i brividi e mi ha fattocapire quanto siamo bravi. Siamo bravi a creare e arealizzare prodotti ma il vero Made in Italy, secondome, è la cultura che siamo stati capaci di esprimere eche continuiamo ad esprimere”.La ricchezza culturale del nostro Paese come pure l’in-ternazionalizzazione sono stati anche al centro degliinterventi dell’Avv. Giuliana D’Antuono, imprenditricee del Dott. Riccardo D’Urso, Presidente di Tesorid’Italia Network. Titolo dell’intervento: “Tesori d’Italia Net-work: Back to culture, back to business”.L’Avv. D’Antuono, nell’introdurre il Dott. Riccardo D’Urso,ha raccontato di aver iniziato a collaborare con lui inoccasione di un progetto di internazionalizzazione versoil Giappone organizzato dalla propria società, High Qua-lity Italy, esperta di progettualità per attrarre investimentiesteri in Italia e portare l’eccellenza Italiana all’estero.

“Grazie alla nostra partnership, non solo il progetto inGiappone ha riscosso un grande successo conse-guendo risultati concreti per le aziende italiane coinvolte,ma io ho avuto l’opportunità di entrare a far parte dellabusiness comunity di Tesori d’Italia, che ho molto piaceredi condividere con l’AEREC, certa che anche questaunione possa generare una crescita umana, professio-nale ed economica di tutti gli attori coinvolti”, concludel’Avv. D’Antuono. Dopo la proiezione di un video che ha illustrato il progettodi Tesori d’Italia, il Dott. D’Urso ha detto: “Tesori d’Italiaè un nuovo brand concept multimediale per la promo-zione continuativa del made in Italy nel mondo. Si fondasue tre elementi: comunicazione globale, intervento di-retto sul territorio e internazionalizzazione. È compostoda un magazine in versione digitale e cartacea, ed hauna selezionata rete di coordinatori territoriali distribuitiin tutto il paese. Patrocinato dalle più prestigiose Istitu-zioni italiane, Tesori d’Italia è supportato da una businesscomunity internazionale, in particolare giapponese,avendo aperto la sua prima sede estera in Giappone, aNagoya, all’interno di Galleria Italia, e creato l’associa-zione Tesori of Japan”. Il Dott. Riccardo D’Urso ha aggiunto: “Quello che all’inizioera solo un magazine si è quindi sviluppato in un net-work. Noi abbiamo due slogan: il primo è ‘back to culture,back to business’ e il secondo è ‘I tesori siamo noi’.Perché noi possiamo avere il più grande patrimonio delmondo ma se non siamo noi a darci da fare non an-dremo da nessuna parte. Ecco perché la copertina aspecchio del giornale: perché dobbiamo tutti specchiarcie assumerci le nostre responsabilità. Abbiamo sviluppatouna radio, una vetrina di e-commerce, un brand cheseleziona tesori in tutta Italia, non necessariamente im-portanti ma preziosi. Perché anche le piccole realtàhanno bisogno di essere supportate e promosse suimercati internazionali dove ci stiamo espandendo gra-dualmente. Ma il messaggio principale che ho piaceredi condividere è: dobbiamo tornare ad amare l’Italia,come scrive giustamente il Presidente Carpintieri nelsuo intervento presente nel Giornale dell’Accademia,che noi ripubblicheremo sul magazine di Tesori d’Ita-lia”.L’Avv. Andrea Puccio dello Studio Puccio - PenalistiAssociati, ha affrontato il tema: “Gestione e prevenzionedel rischio: la responsabilità penale delle società”.“Credo vi siano diversi avvocati in sala che sanno come,ormai da parecchi anni, è stata introdotta nel nostro or-dinamento la responsabilità amministrativa degli enti.Formalmente è definita dal legislatore come responsa-bilità amministrativa, ma in realtà, nella sostanza, è una

Giovanni Scacciaferro Giuliana D’Antuono e Riccardo D’Urso

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il Giornale dell’Accademia

responsabilità di natura penale. Infatti, oltre alle personefisiche, nell’ambito dei procedimenti penali, noi vediamoimputate, e quindi coinvolte direttamente, anche le per-sone giuridiche. Questo è un tema molto rilevante, cheha cambiato radicalmente, a mio avviso, l’approcciodelle Procure della Repubblica, dei pubblici ministeri edell’autorità giudiziaria in genere, rispetto alle tematicherelative al diritto penale dell’economia. In realtà, rispettoa quanto avveniva prima del 2001 quando solo le per-sone fisiche e quindi anche i soggetti apicali come pre-sidente del consiglio di amministrazione e amministratoredelegato erano imputati ed eventualmente condannati,dal 2001 in poi anche le società possono essere impu-tate ed eventualmente condannate in sede penale. Evi-dentemente, mentre per la persona fisica sono previstedelle sanzioni di natura detentiva, per le persone giuri-diche non abbiamo questo tipo di sanzioni perché unasocietà non può andare in carcere, detto in terminipratici. Tuttavia sono previste delle sanzioni altrettantorilevanti, che sono sanzioni di natura pecuniaria e san-zioni di natura interdittiva. Questo per dire che le societàrischiano moltissimo per quanto riguarda le responsa-bilità di natura penale, sostanzialmente già in fase cau-telare. Rispetto a un reato che sarebbe stato posto inessere da un soggetto appartenente all’ente nell’inte-resse o vantaggio dell’ente, come società posso rischiaredi subire una sanzione e subirla già in fase cautelare.Quindi non solo al termine di un processo penale,quando vi è l’accertamento della responsabilità dellapersona fisica autore del reato e della persona giuridica,ma anche in fase cautelare, quindi ancora prima chevenga accertata la responsabilità dell’autore del reato.Possono subire una sanzione, per esempio, interdittivae le sanzioni interdittive sono molto rilevanti, si può arri-vare fino all’interdizione dall’esercizio dell’attività, cioèal blocco dell’attività societaria. A causa di queste san-zioni, alcune società sono purtroppo fallite, in questianni, per l’impossibilità di svolgere la propria attività.Per questa ragione, evidentemente, sempre in questianni, molte società si sono dotate di modelli organizzativi,i cosiddetti modelli di organizzazione e gestione, percercare di prevenire il rischio penale, quindi evidente-mente non azzerare questa eventualità, ma comunquelimitare al minimo il rischio penale all’interno della società.Per tale ragione, le società che non sono dotate diquesto modello di organizzazione e gestione, quandohanno un problema penale ovvero quando, banalmente,la Procura della Repubblica contesta un illecito ammi-nistrativo all’ente, cercano di correre ai ripari, adottandoil cosiddetto modello riparatorio. Che altro non è cheuna serie di procedure, di protocolli volti alla gestione

del rischio penale all’interno della società per evitare, incaso di condanna, le sanzioni interdittive e beneficiaredi uno sconto di pena sulla sanzione pecuniaria. Questoper darvi un inquadramento della normativa”. “Ci stiamo occupando, come molti avvocati penalistiche trattano questa materia e in particolare il dirittopenale dell’economia, di moltissime vicende anche dirilevanza mediatica, perché i reati che possono deter-minare la responsabilità delle società sono ormai mol-tissimi. Direi quasi tutti tranne i reati fiscali: al momentoi reati tributari non sono inseriti nel catalogo dei ‘reatipresupposto’. Tuttavia abbiamo il riciclaggio e l’autorici-claggio e quindi, probabilmente, ciò che esce dalla portarientra dalla finestra. Abbiamo reati societari, reati controla pubblica amministrazione, truffa ai danni dello Stato,reati ambientali e, nel 2007, sono stati inseriti anche ireati di natura colposa, in particolare gli infortuni sul la-voro. Quindi, quando all’interno di un’azienda produttivami ritrovo, ad esempio, un dipendente che subisce unalesione grave o magari un soggetto perde la vita nel-l’ambito dell’attività lavorativa, posso avere da un lato ildatore di lavoro o il delegato alla sicurezza imputato peril reato e dall’altro la società imputata per l’illecito ammi-nistrativo, ex Decreto Legislativo 231. Quindi davantiallo stesso giudice penale io accerto la responsabilitàsia della persona fisica che della persona giuridica”.Sul tema economia e imprenditoria sono intervenuti,con una relazione su “Come i manager vengono spiati- Cybersecurity & Business”, L’Avv. Salvatore Frattal-lone (penalista cassazionista, esperto di criminalità in-formatica, specialista in International Business Law,Presidente del Distretto AEREC Lagunare NordEst) el’Ing. Selene Giupponi (ingegnere, Cyber security Ad-visor, specializzata in Cyberinvestigation, che collaboracon forze dell’ordine e Procure della Repubblica daoltre un decennio). Gli illustri Accademici hanno illustratocome l’impatto della tecnologia abbia mutato la nostrapersona e la nostra vita sociale.“Se guardiamo alle tre grandi rivoluzioni dell’umanità”,ha esordito l’Avv. Salvatore Frattallone “constatiamoche nel 1769 il vapore ha innovato la forza lavoro, 100anni dopo col calcestruzzo sono state erette costruzioniprima impensabili e, un altro secolo dopo, è stata svi-luppata l’intelligenza artificiale. L’accelerazione dello svi-luppo della tecnologia è impressionante: in 46 anni èentrata nelle case di almeno 1/4 della popolazione mon-diale la lampadina, in 31 il telefono, in 26 la televisione,in 16 il computer, in 13 la telefonia mobile e in 7 il web.Oggi tutti in tasca abbiamo gli smartphone. AbrahamWald intuì come i punti deboli degli aerei inglesi, nella IIguerra mondiale, non fossero carlinga, fusoliera e aliattinte dalla contraerea, ma i motori dei velivoli mai rien-trati oltre il canale della Manica, perciò estranei alle sta-tistiche dell’epoca. Nella nostra era informatica, siamocostantemente connessi. Ma quanto pensiamo alla si-curezza? Siamo imprenditori, professionisti, manageraziendali: che rilevanza attribuiamo a chat, mail, banchedati presenti nei dispositivi e nel cloud? Chi possiede lenostre informazioni gode di un vantaggio competitivoenorme. L’accesso fraudolento a computer, dispositivitascabili e reti telematiche può avvenire a livello internoo esterno”, ha precisato il penalista, spiegando che “inItalia è lecito registrare un colloquio, se chi registra laconversazione è presente ancorché silente. Ma com-puter e smartphone possono diventare facile preda di

programmi che intercettano tutto ciò che scriviamo escambiamo su social, email o sms, foto e video/foto, oda accesso remoto: gli ‘spyphone’, che sono vietati,sono adoperati da soggetti spregiudicati, per reperireinformazioni a nostra insaputa”.L’Ing. Selene Giupponi è entrata nello specifico, chia-rendo che “con lo spy software si colpiscono non solole persone comuni, ma anche Stati ed organismi inter-nazionali. Determinati software, poi, possono essereutilizzati per veicolare attacchi alle autovetture, ma anchead infrastrutture critiche nazionali, come sistemi ferroviarie aerei di trasporto. Sono attaccabili persino i dispositivibiomedicali (pompe d’insulina, pacemaker, apparati perla nutrizione, gastrostomia percutanea, radiologia e cosìaltri sistemi regolati da computer che, quindi, possonosubire un attacco cibernetico devastante)”.“Purtroppo, la tecnologia è un’arma a doppio taglio sepriva di sicurezza-by-design e di consapevolezza daparte dell’utente”,ha chiosato l’esperta di cybersicurezza:“cloud, auto e conto corrente sono estremamente vul-nerabili. Gli Zero-Day, ad esempio, sono programmiche sfruttano il tallone d’Achille di un sistema informaticoprima che gli sviluppatori se ne rendano conto e sonoimpiegati per spiarci. Se internet è la punta visibile di uniceberg, c’è una parte consistente che resta oscura, ildark web, in cui tutte le informazioni captate (dati diaziende, progetti, dati industriali, dati attinenti alle personee alla loro salute, etc.) sono vendute al migliore offerente,per loschi traffici. Può succedere, così, che venganorubati dati per riuscire poi a proporre il miglior prezzonelle offerte ad appalti e gare pubbliche. Quindi, pro-teggiamo i nostri dati, consideriamoli l’asset personalepiù importante, tutelando i vari dispositivi che adoperiamogiornalmente, in ufficio, in auto o a casa, connessi alweb tramite bluetooth e wi-fi. Non diciamo ‘non ho nullada nascondere’, perché quei dati possono essere uti-lizzati per minacciare le vostre libertà d’impresa o perricattarvi!”.L’Avv. Frattallone ha infine osservato come i presentifossero, in quel momento, collegati al wi-fi dell’Aula par-lamentare: “Non possiamo sapere chi stia realmentedall’altra parte della rete: ogni nuova forma di tecnologiaporta a nuove forme di criminalità. Oggi è risaputo cheil virus può venire inoculato tramite wi-fi: quando ci con-nettiamo, magari ci stiamo già infettando. I cybercriminaliviolano microchip a tecnologia r-fid con sfregamenti chepaiono casuali, sottraggono credenziali d’accesso aportali bancari con attacchi di forza bruta, ci sorprendonocon espedienti tecnici mirati se solo clicchiamo un linko un audio. Il problema è tra la tastiera e la sedia”.

Valeria Bordoni

Salvatore Frattallone e Selene GiupponiAndrea Puccio

“Riqualificazione e valorizzazione dei luoghi diculto rupestri”, la relazione dell’Architetto Prof.

Paolo Gioffreda: “Questo intervento, di cui appenaieri ho già relazionato più ampliamente in un’altraconferenza, si rifà molto alle risorse umane maanche a quelle del territorio, del nostro patrimonioarcheologico, artistico, antropologico e della nostracultura che dobbiamo assolutamente preservare.Attraverso questi tesori potremmo attrarre molti tu-risti e quindi meglio presentare le nostre proposteeconomiche e professionali”.“Vi parlo qui dei piccoli luoghi sacri rupestri. Dovetesapere che, nelle campagne, la natura cresce at-traverso secoli e millenni, finendo per coprire tan-tissimi tesori di arte, non solamente chiese, luoghidi culto cristiani ma anche pagani. I mitrei, ad esem-pio, quelli non trasformati in chiese, sono rimastipiuttosto abbandonati, nascosti, seppelliti dalla terra,dalla natura. Qualche tempo fa, con il mio studio diarchitettura ed ingegneria, si è ottenuto dal ParcoRegionale della Valle del Treja una progettazione,in seguito realizzata. Abbiamo disseppellito, ripor-tato alla luce, messo in sicurezza e poi riqualificatouna necropoli falisca; i falisci erano una popolazioneche viveva fra etruschi e romani. La si è ripulita, sa-nata ed ora è accessibile. Ciò offre un ulteriore iti-nerario ai turisti, che oggi possono andare non solo

nelle zone sud ed est di Roma, a Tivoli o ai Castelli,ma anche a Roma Nord, lungo la Cassia e la Fla-minia”.“Un altro luogo di culto rupestre che vorremmo va-lorizzare si trova nel Parco Regionale Archeologicodell’Inviolata, piuttosto vicino a Roma nel comunedi Guidonia, oggi parte del Parco Nazionale deiMonti Lucretili che ha sede a Palombara Sabina. Sitratta di una chiesetta rupestre, forse un mitreo inprecedenza. Ci sono importanti affreschi, la voltaraffigura un cielo stellato con stelle rosse ad ottopunte, che potrebbero richiamare il “sol invictus” delculto di dio Mitra e quindi i mitrei, numerosi qui aRoma, importati intorno al primo secolo dopo Cristo,prima che il culto venisse soppiantato dal cristiane-simo. Vi sono clipei affrescati risalenti ai secoli XI eXII, fra cui un Cristo Benedicente, che rimanda aduna prima fase della scuola romana, quella che co-mincia ad uscire dagli schemi bizantini e che riescea dare sia i primi accenni a forme tridimensionali,sia le prime drammaticità ai volti. In un altro clipeoè raffigurato L’Agnus Dei, in perfetta armonia ico-nografica col clipeo del Cristo Risorto, che infatti be-nedice nel segno della Resurrezione. Sempre inquesto spazio vi è un oculus, il punto da cui il luogoprende luce dall’alto, e la sua presenza avvaloral’ipotesi del mitreo, poiché questi va con gli equinozi

e con i solstizi, d’estate e d’inverno. Dunque dall’altodell’oculus cadeva il raggio solare e ricordava allepopolazioni che le giornate si accorciavano. Vice-versa dall’entrata, al solstizio d’inverno, ricordavache le giornate riprendevano ad allungarsi”.“In conclusione, questa chiesa rupestre, che va fer-mata assolutamente dal degrado, non è che unadelle risorse innumerevoli del nostro paese, impre-scindibili dalla nostra cultura, dalle nostre radici edai nostri valori, che dobbiamo decisamente pro-teggere e rivalutare”. Valeria Bordoni

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Archeologia, Africa, Sicurezza:Tre contributi del sapere

“RIQUALIFICAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI DI CULTO RUPESTRI”.Architetto Paolo Gioffreda

� “Conoscenza e progresso. Idee e conquiste per la società” al Convegno AEREC

Ai temi dell’economia, dell’imprenditoria e della prevenzione della salute, AEREC affianca da tempo, nelle sue sessioni convegnistiche, altretematiche che possano offrire importanti spunti di riflessione per gli Accademici. AEREC ha invitato tre esperti a relazionare sui propri studie iniziative per la sessione convegnistica “Conoscenza e progresso. Idee e conquiste per la società”. Sono il Prof. Paolo Gioffreda (“Riqua-lificazione e valorizzazione dei luoghi di culto rupestri”), il Prof. Evaldo Cavallaro (“Istruzione e sanità, assi portanti di efficace cooperazioneitaliana in Africa”) e il Prof. Giustino Setteducati (“Sicurezza negli ambienti di lavoro”).

Paolo Gioffreda

LA MENTALITÀ VINCENTE IN UN LIBRO PRESENTATO ALL’AERECA margine della sessione convegnistica della 58° Convocazione Accademica, il Presidente Carpintieri ha chiamato il Dott. GabrieleAndreoli a presentare il suo ultimo libro, “La migliore mentalità vincente, la tua” (Fausto Lupetti Editore).“Ho voluto invitarlo qui perché la mentalità vincente è una caratteristica delle donne e degli uomini AEREC, come pure ‘volli, volli, for-tissimamente volli’ che ha tracciato le strade di luminosi avvenire”.E Andreoli: “Sono contento di essere qui oggi perché AEREC ha sempre dimostrato di avere una mentalità vincente. Nel libro ci sonomoltissimi contenuti: insieme a Stefano Santori ci abbiamo messo quasi tre anni a metterlo insieme. Il libro riguarda veramente il nostromindset, parla di come noi riusciamo a gestire il nostro corpo e insieme ad avanzare e poter comprendere come costruire un avvenirevincente. Che cos’è un avvenire vincente? Penso che qui lo sappiate tutti molto bene: è riuscire a costruire qualcosa in cui crediamo,dare valore alle cose che facciamo. Ciò che ci da uno scopo, una forza interiore, che ci permette di superare qualunque difficoltà. Noipossiamo continuare ad avere una mentalità vincente se siamo coerenti, cioè se ci rendiamo conto di quello che siamo, ovvero tretrilioni di cellule che comunicano. Per cui non siamo solo un corpo, siamo un insieme, un mondo che comunica all’interno e versol’esterno. Noi dobbiamo imparare prima di tutto ad essere manager di noi stessi e in questo AEREC ci dimostra in quanti campipossiamo specializzarci. Ma questo specializzarci, andare a fondo nella ricerca e nello studio, ha bisogno di essere contaminato datutti gli altri studi. Quindi se noi riusciamo ad avere una buona comunicazione, se riusciamo a trovarci qui, a raccontarci le nostreesperienze e a progredire tutti insieme, riusciremo ad avere una consapevolezza diversa del mondo che ci circonda e dunque anchedi quello che siamo noi”.

il Giornale dell’Accademia

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il Giornale dell’Accademia

Il Prof. Evaldo Cavallaro, Già Profes-sore a contratto di “Storia ed Istituzionidell’Africa” presso la Facoltà di ScienzePolitiche e delle Relazioni Internazionaliè intervenuto sul tema “Istruzione e sa-nità, assi portanti di efficace cooperazioneitaliana in Africa”.“Le iniziative delle Nazioni Unite per losviluppo dell’Africa sono state pratica-mente un fallimento. D’altra parte, se nonsi riuscirà ad aiutare l’Africa ad entrarein una logica di sviluppo autonomo, ine-sorabilmente gli Africani proseguirannoa migrare in massa verso l’Europa”. Noidobbiamo lavorare perché il futuro del-l’Africa sia in Africa, in primis per un di-scorso etico: basta pensare alle respon-sabilità che hanno gli Europei con il loropassato coloniale. Bisogna però distin-guere il concetto di “crescita” da quellodi “sviluppo”: tutti possiamo crescere, mala crescita potrebbe essere disordinata,come quella delle cellule tumorali; lo svi-luppo invece implica una crescita ordi-nata, razionale. Uno dei punti cardine per una sana stra-tegia di sviluppo, in un’ottica keynesiana,è il concetto di ‘decollo’ economico. Unaereo può decollare solo se una quantitàdi energia sufficiente gli sia stata fornita,

tutta assieme, all’interno di parametri spa-zio-temporali ben precisi (tempo, lun-ghezza, condizioni della pista). In so-stanza, non basta dargli energia a piccoledosi: bisogna dargliela tutta assieme per-ché si possa staccare da terra. Una voltastaccatosi da terra, pur consumandomolto meno energia potrà volare più inalto, più velocemente, in maggiore sicu-rezza. Questo esempio ci fa capire che,per aiutare un paese in via di sviluppo(africano, ma anche aree depresse inEuropa ed Italia) bisogna innanzituttopuntare sulle infrastrutture di base, quelledi trasporto e quelle energetiche. Ma esi-stono altre infrastrutture di tipo sociale(abitative, comunicative, scolastiche, sa-nitarie) che non sono meno importantiper quanto riguarda lo sviluppo econo-mico di un paese. In questo senso è de-cisamente ammirevole l’iniziativa dell’AE-REC che, attraverso Missione Futuro, harealizzato e gestisce un presidio sanitarioin Costa d’Avorio.Oggi avrò l’onore di presentare comenuova Accademica la professoressa Fe-derica Del Piero di Milano, promotrice diun altro esempio “virtuoso”: un interes-santissimo progetto di scuola superioredi tipo tecnico-informatico, da attivarsi in

Namibia ed intitolata a suo fratello Giam-paolo (scomparso tragicamente moltianni fa, a seguito di un incidente di mon-tagna). Qual è la mia proposta, quindi? Aiutaregli Africani agendo in loco, nei loro stessipaesi, per far nascere e crescere unaclasse imprenditoriale autoctona, conbuone competenze culturali, che li facciadiventare essi stessi protagonisti del loro“decollo” economico e sociale. Così fa-cendo, noi Cittadini di un’Europa ricca esviluppata, avremo non solo fattoun’opera utile per noi, perché la sola ingrado di frenare un’emigrazione di massaincontrollabile in grado di destabilizzarei nostri equilibri interni ed internazionalima avremo anche pagato una sorta didebito “karmico”, dando finalmente agliAfricani una sorta di indennizzo storicoe morale per lo sfruttamento coloniale dicui gran parte di noi - Italiani compresi -siamo responsabili ed immeritevoli fruitoridi benefici. In Africa la Sanità, sviluppata in epocacoloniale fondamentalmente per proteg-gere i bianchi dalle malattie tropicali eper ridurre la mortalità della manodoperanera, ha prodotto oggi un innalzamentosignificativo dell’aspettativa di vita, ridotto

la mortalità e creato una massa di po-tenziali consumatori. Pertanto, se aiu-tiamo in loco le persone ad avere un red-dito migliore e condizioni esistenzialimigliori, questo porterà a un aumentodella domanda che, a sua volta, creeràle basi per potere impiantare una produ-zione industriale locale, riducendo il bi-sogno di importazioni. Da qui l’opportu-nità di creare infrastrutture, energetichee di trasporto, per innescare un circuitovirtuoso di sviluppo economico. Per finire, ricordo anche l’idea di GemmaVecchio - dell’Associazione “Casa Africa”– tesa a creare nella cintura sub saha-riana del Sahel, una catena di villaggisostanzialmente autosufficienti sul pianoagricolo, energetico, abitativo, scolastico,idrico, con un migliaio di abitanti cia-scuno, che dissuadano concretamentegli Africani dal progetto di attraversare ildeserto (per finire in galera in Libia) e dirischiare di morire annegati nel Mediter-raneo; per comunque, una volta magariarrivati in Europa, trovare e creare altriproblemi”! Domenico Calcioli

“ISTRUZIONE E SANITÀ, ASSI PORTANTI DI EFFICACE COOPERAZIONE ITALIANA IN AFRICA”.

Prof. Evaldo Cavallaro

Il prof. Giustino Setteducati, do-cente di Tecnica della Sicurezza Elet-trica è intervenuto sul tema “Sicu-rezza negli ambienti di lavoro”.L’energia elettrica è prodotta da di-verse fonti, idroelettriche,termiche,ge-oelettriche, nucleari, fotovoltaiche edeoliche. Essa viene trasportata attra-verso gli elettrodotti, elevando la ten-sione attraverso trasformatori elevatorie trasferita a grande distanza dal puntodi produzione. Una volta arrivata neipunti di utilizzazione, viene ridotta latensione per motivi di sicurezza.Negli ambienti utilizzatori l’energiaviene utilizzata in bassa tensione, contensione stellata 230 volt e tensioneconcatenata 400 volt. Anche in bassatensione, comunque, vi è il pericolo dielettroconduzione ovvero il pericoloche una massa, in caso di guasto del-l’isolamento, possa andare in tensione.

Ad esempio un elettrodomestico, unforno, una lavatrice possono andarein tensione in caso di guasto dell’iso-lamento e nel contatto mano-piedi condue masse a potenziale differente, lazona cardiaca può essere interessatadal passaggio della corrente elettrica,che se supera il valore di 10 milliam-pere può essere pericolosa.Per prevenire il pericolo si installanogli interruttori differenziali denominatiin gergo semplice “interruttori salva-vita” i quali hanno la funzione di effet-tuare l’analisi vettoriale della correnteelettrica nel punto in cui sono installati.L’ analisi vettoriale fa sì che se il vet-tore risultante nel punto in cui è instal-lato l’ interruttore è un vettore il cuimodulo è nullo, l’ interruttore consenteil passaggio dell’energia elettrica. Seil vettore risultante ha un modulo chenon è nullo e supera determinati valori,il dispositivo interrompe il passaggiodella corrente elettrica, preservandole persone dai rischi di elettrocon-duzione . Gli interruttori differenziali sono di tipoAC per correnti con forma d’onda al-ternata, di tipo A idonei ad intervenire

anche in presenza di correnti pulsantiunidirezionali e di tipo B idonei ad in-tervenire anche con correnti con com-ponenti continue. Negli ambienti in-dustriali, i vari motori sono azionati da“azionamenti elettrici” che hanno lafunzione di regolare le velocità dei mo-tori, poiché in campo industriale, inqualsiasi settore, vi sono motori cheazionano i vari organi. A tale riguardo,prendendo atto che gli “azionamentielettrici” avevano un grande problema,proposi di poter ideare un dispositivoche potesse intervenire in caso di gua-sto degli “azionamenti elettrici” (nel-l’azione di frenatura dei motori l’azio-natore invia delle correnti continueper la frenatura in controcorrente chepossono essere pericolose). La miaidea è stata presentata all’allora Pre-sidente del Comitato 64 del ComitatoElettrotecnico Italiano, per cui fu stu-diato a livello internazionale, un inter-ruttore differenziale di tipo F in gradodi prevenire le problematiche di sicu-rezza elettrica negli “azionamenti elet-trici” .Nelle sale operatorie, a volte si pre-sentano varie problematiche durante

l’intervento chirurgico con l’applica-zione degli elettrobisturi, vi sono casidi persone che in seguito ad un inter-vento chirurgico presentano delle bru-ciature sulla pelle e ciò avviene inquanto non vi è la perfetta equipoten-zialità delle masse . Vi è un altro problema nelle sale ope-ratorie che, purtroppo, non viene se-gnalato a livello mondiale. Preceden-temente venivano utilizzate le lampadescialitiche con lampade alogene. Dalpunto di vista illuminotecnico, il soleemette tutte le radiazioni dello spettro,il nostro occhio può vedere nel campodello spettro che va da 380 a 780 na-nometri di lunghezza d’onda. Ebbenele lampade scialitiche di tipo prece-dente emettevano tutto lo spettro delvisibile, mentre le odierne lampadescialitiche a led, per la caratteristicapropria del led che ha una riduzionedi emissione nel campo del rosso,non emettono tutto lo spettro delvisibile e quindi il chirurgo nell’ operare(in anatomia patologica) si trova anon vedere bene ciò che opera.

Domenico Calcioli

Giustino Setteducati

“SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO”.Prof. Giustino Setteducati

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MISSIONE FUTUROOrganizzazione Umanitaria Internazionale ONLUS

Allontanati, spero definitivamente o quantomenolungamente, i problemi di salute che mi hanno te-

nuto, per qualche tempo, fisicamente lontana dallaCosta d’Avorio dove stiamo portando avanti i nostriprogetti umanitari (ma per i quali mi sono tenuta quo-tidianamente in contatto con i nostri interlocutori e col-laboratori tramite Internet), sono tornata ad Abidjan eSongon dove mi sono trattenuta per quasi un mese acavallo tra aprile e maggio scorsi, con un fitto pro-gramma di impegni istituzionali e con la gioia, dopotanti mesi, di rivedere il nostro Presidio Sanitario edincontrare tutti coloro che lo gestiscono con amore eprofessionalità, come pure coloro che coordinano inloco gli altri progetti umanitari promossi e finanziati daMissione Futuro.Vado per ordine:L’Ospedale. Pur avendone seguito l’attività in moda-lità “remota” costantemente per quasi un anno, è statomolto emozionante potere riscontrare, con i miei occhi,come tutte le attività mediche e pratiche vengano ge-stite alla perfezione, grazie soprattutto alla attenta su-pervisione del Dr. Prosper Coba (che, voglio

ricordare, si occupa gratuitamente dell’organizzazionedel personale e di tutte le pratiche connesse presso ilMinistero della Salute) e della nostra sorella SuoraEugénieche gestisce tutto quello che riguarda la quo-tidianità del presidio, come l’accoglienza, la farmacia,la contabilità ed i rendiconti che mi invia puntualmenteogni mese. I problemi, tuttavia, non mancano: al mioarrivo, ho subito notato quanto la facciata esterna sisia un po’ deteriorata a causa delle frequenti piogge edella relativa umidità accumulata. Mi sono, quindi, su-bito attivata per trovare chi potesse propormi ed ap-plicare un prodotto adatto e duraturo per ripristinare emantenere quel decoro estetico che è sempre stato ilnostro vanto, fin dall’inaugurazione. Missione com-piuta, con grande precisione e in appena una setti-mana.In seguito, ho notato anche come l’acqua provenientedalle forti piogge non scorresse bene da un lato, pro-prio davanti all’ingresso dello studio medico e dell’am-bulatorio, provocando enormi pozzanghere. Perciò,mi sono rivolta al nostro idraulico di fiducia perché ap-prontasse un sistema di defluizione delle acque con

l’istallazione di tubi verso l’esterno. Un falegname, dalcanto suo, è intervenuto su mia richiesta per ripristi-nare porte e sportelli della cucina di legno, danneggiatidall’umidità.Le bambine e i bambini di Songon. L’incontro conle bambine e i bambini che AEREC e Missione FuturoOnlus sostengono economicamente con il pro-gramma di adozione a distanza, è il momento che,ogni volta che mi reco nel villaggio, attendo di più. Eanche stavolta è stato il più emozionante: ormai li co-nosco tutti, uno ad uno, per nome e non vedo l’ora diabbracciarli, baciarli e riscontrare come crescano avista d’occhio. Non riesco a descrivere qui la gioia delmomento nel quale ti accolgono con il loro sorriso equegli occhi così belli che esprimono pienamente laloro gratitudine per avere l’opportunità di potere an-dare a scuola, essere curati, vestiti dignitosamente edavere ciò che è necessario per avere una infanzia euna adolescenza sereni a dispetto del degrado nelquale versa buona parte del loro Paese natio.A parte i bambini del programma di adozione, Mis-sione Futuro non si è mai dimenticata di quegli altri,piccoli, amici di Songon che, pur avendo una famiglia,si trovano in condizioni particolarmente svantaggiatesocialmente ed economicamente. Così, come di con-sueto, prima di partire da Roma ho chiesto al capo delVillaggio di segnalarmi le necessità più stringenti, esiamo quindi partiti insieme al nostro AmbasciatoreAEREC Claudio Giust con diverse valigie piene di capidi vestiario ma anche di giocattoli e altro, che abbiamodistribuito in un ampio spazio messoci a disposizionedal capo del villaggio che ci ha manifestato la sua gra-titudine e quella di tutta la comunità.

MISSIONE FUTURO IN COSTA D’AVORIOUN PRESIDIO DI SALUTE E DI SPERANZA

di Carmen Seidel

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MISSIONE FUTURO CON I DIVERSAMENTE ABILI, L’INCLUSIONE SOCIALE ATTRAVERSO LA MAGIACome riportato nell’articolo di questo giornale dedicato alla 58a Convocazione Accademica dell’AEREC, la nostra Missione Futuro ONLUS ha deciso disostenere un’iniziativa originale e meritoria in campo sociale, promossa dall’Associazione culturale “Magicamente Abili”. Concepita e diretta da una ’star’ in-ternazionale dell’illusionismo, Salvo Testa in arte “Raptus” (presente alla Convocazione come pure alla Serata di Gala del 21 giugno scorso) l’iniziativa ègià attiva da una decina d’anni attraverso l’organizzazione di corsi di “magia” rivolti esclusivamente a soggetti con “BES”, Bisogni Educativi Speciali,diversamente abili con problemi di tipo cognitivo (con riflessi su attenzione, comprensione, concentrazione e memoria), della motricità fine e dellacoordinazione oculo-manuale. A loro, “Raptus” e i suoi collaboratori insegnano specialità complesse come l’illusionismo e la prestidigitazione, mai proposteprima ai diversamente abili, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di chi soffre uno svantaggio sociale, sollecitare la sua autostima e consentirgli diguardare al futuro con occhi diversi e con una maggiore apertura da parte della società civile. Già documentato da numerosi servizi sulle maggiori testategiornalistiche locali e nazionali, il progetto “Da diversamente… a Magicamente Abili” ha formato, a oggi, decine di ragazzi e ragazze con handicap che, altermine dei corsi, hanno partecipato ad esibizioni che hanno riscosso un enorme successo presso coloro che vi hanno assistito, calamitando l’interesse nonsolo dei media ma anche del mondo scientifico che ha attestato, attraverso alcuni medici specialisti, la validità del metodo: tra tutti, il Prof. VincenzoRapisarda, Direttore formazione Psichiatria dell’Università di Catania, il Dipartimento Salute Mentale di Roma, l’Istituto Medico Pedagogico Lucia ManganoR.S.A. di Mascalucia, il C.S.R. Consorzio Siciliano di Riabilitazione di Viagrande e l’A.I.A.S., Associazione Italiana per l’Assistenza agli spastici di Acireale. Missione Futuro Onlus ha già offerto un sostegno economico all’Associazione di Salvo Testa e intende proseguire a contribuire fattivamente ad unainiziativa che necessita di finanziamenti adeguati per fare fronte a quella serie di spese che sottendono qualsiasi attività artistica, come l’assistenza aicollaboratori, l’affitto dei teatri, il service, l’acquisto dei materiali di scena e molto altro. Ci auguriamo, inoltre, di riuscire a organizzare, nell’ambito di un eventoAEREC, un’esibizione dei giovani e talentuosi neo-artisti che hanno partecipato ai corsi fin qui svolti, in modo tale che gli Accademici e i loro ospiti possanoverificare direttamente la bontà e l’utilità di un’iniziativa che coniuga in modo originale arte, divertimento e soprattutto inclusione sociale. Casei

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Prima dell’inaugurazione, il nostro Acca-demico Consigliere Claudio Giust mi

aveva raggiunto ad Abidjan, dove mi trovavoper gestire il nostro presidio sanitario di Son-gon e per diversi incontri istituzionali, per ilrilascio del passaporto diplomatico (che ab-biamo ottenuto in ben 2 giorni) e per dialo-gare con le autorità governative. In quei giorni molto intensi durante i qualiricevevamo chiamate e richieste di incontrianche con brevissimo preavviso, abbiamodialogato con diversi funzionari al Ministerodegli Affari Esteri e siamo stati ricevuti dalSegretario Generale, S.E. AmbasciatoreDaouda Diabaté, personalità di spicco delmondo diplomatico della Costa d’Avorio,che ci ha accolto, da rappresentante delMinistro degli Affari Esteri, con molto entu-siasmo e auspicando una proficua collabo-razione. Siamo stati anche ricevuti da S.E. StefanoLo Savio, Ambasciatore d’Italia in Costad’Avorio, insediatosi da pochi mesi ma giàottimo conoscitore del paese e delle realtàitaliane presenti sul territorio sia in ambitoimprenditoriale che umanitario. Claudio Giustsi è presentato da neo nominato ConsoleOnorario, esponendo anche le potenzialitàimprenditoriali rappresentando in ambito di-plomatico ben tre regioni del Nord Italia emoltissimi imprenditori di diversi settori. Una parte dell’incontro è stata riservata allapresentazione dell’AEREC e all’esposizionedelle sue finalità come quelle di MissioneFuturo. L’Ambasciatore De Savio ha mo-

strato grande interesse e apprezzamentodel nostro progetto a Songon e ha espressola sua intenzione di visitare personalmenteil nostro presidio sanitario. Da assidua fre-quentatrice dell’Ambasciata italiana ad Abid-jan da giustappunto 20 anni, io ho avutomodo di conoscere tutti gli Ambasciatori chesi sono susseguiti nel tempo ma, chiara-mente, ogni volta che ci sono degli avvi-cendamenti devo iniziare daccapo a pre-sentare me stessa, presentare MissioneFuturo e illustrare la nostra attività nel Paese!Nei giorni successivi abbiamo incontrato ilMinistro per la Costruzione, Alloggi e Urba-nizzazione, S.E. Bruno Nabagné Kone,per conoscere meglio i progetti del pianonazionale e presentare le proposte del Con-sole Claudio Giust, in quanto imprenditoree Presidente di un consorzio di costruttoriinteressati ad appalti cui partecipare in Costad’Avorio.Abbiamo anche incontrato il Direttore di Ga-binetto del Ministro della Pianificazione eSviluppo, Dr. Nahoua Yeo, per ottenere in-formazioni sui piani di sviluppo del Governoper il 2020, vista la scadenza di quelli già innostro possesso (riguardanti il 2015-2019).Infine il Ministro dello Sport, S.E. PaulinClaude Danho, ci ha accolto con entusia-smo, dal momento che, nel piano nazionale,è prevista la costruzione di diversi stadi eche il nostro Ambasciatore Giust è ideatoree promotore di un suo progetto molto inno-vativo ed ecosostenibile in legno.

Casei

L’Ambasciatore AEREC per la Costa d’Avorio Claudio Giustnominato Console Onorario del Paese africano per il Triveneto.

Il Cav. Claudio Giust, Accademico e Ambasciatore AEREC per la Costa d’Avorio nonché Consiglieredi Missione Futuro Onlus che è da oltre vent’anni operativa nel Paese africano, è stato nominato uffi-cialmente dal Ministero degli Affari Esteri Console Onorario della Costa d’Avorio per le Regioni Veneto,Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.L’inaugurazione del Consolato si è svolta il 3 maggio 2019 a Treviso alla presenza dell’Ambasciatoredella Costa d’Avorio in Italia S.E. Janine Tagliante-Saracino, di S.E. il Prefetto Maria Rosaria Lagana,di Giancarlo Iannicelli per l’Amministrazione Comunale, del Questore Dott. Vito Montaruli, del Com.te Ten. Col. Gaetano Vitucci per l’Arma dei Carabinieri,del Com.te Col. Alessandro N. Serena per la Guardia di Finanza, del Com.te Dr. Ing.Nicola Micele per i Vigili del Fuoco, di S.E. Mons. Gianfranco AgostinoGardin per la Diocesi di Treviso, dell’ex presidente della provincia di Padova e Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorioe del Mare Barbara Degani, del Senatore della Repubblica Franco Conte, della Presidente di Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso MariaCristina Piovesana e del Presidente AEREC Dott. Ernesto Carpintieri.

Pochi giorni dopo l’inaugurazione, Il 9 maggiopresso lo storico Palazzo Dei Trecento, il ConsoleClaudio Giust ha incontrato anche il Ministro degliAffari Esteri della Costa D’Avorio S.E. MarcelAmon Tanoh, sempre alla presenza di S.EL’Ambasciatore Janine Tagliante Saracino, intro-ducendo 36 eccellenze del mercato del Trivenetonell’ambito di un incontro dal titolo “Commercio,cultura e sviluppo degli scambi commerciali”.

La Missione in Costa D’Avorio

M issione Futuro