ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

28
A ccadeva esattamente quindici anni fa. Quindici anni durante i quali l’Accademia è cresciuta oltre quanto era possibile immagi- nare. Ha aggregato a sé centinaia di im- prenditori, professionisti, artisti ed operatori economici, italiani e stra- nieri. Ha promosso convegni, ha sviluppato progetti, ha intrapreso rapporti con decine di paesi e ha espresso la sua vocazione umani- taria attraverso il lavoro di una ONG, Missione Futuro, presieduta da Carmen Seidel, che è stata ri- conosciuta dal Ministero degli Af- fari Esteri e sui cui progetti hanno manifestato apprezzamento, tra gli altri, il Presidente della Repub- blica e la Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha concesso il pro- prio patrocinio al “Progetto Africa”. Ed arriviamo così al 4 luglio 2014, alla 48a Convocazione Accade- mica e al suo successo in termini di partecipazione, sia da parte degli Accademici “storici” che dei neo-membri. Convocazione che si è aperta, come di consueto, con una prolu- sione del Presidente Carpintieri che ha presentato l’Accademia ai nuovi ospiti convenuti, eviden- ziando anche l’ulteriore sviluppo ANNOXXXVII N°4-5 LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE-OTTOBRE2014 Il 4 luglio si è svolto a Roma l’Academy Day 2014 Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977 Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via Sebino 11 – Tel. 06-85.55.975 Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto di Alessio Turchetti. Copia omaggio Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Stampato nel mese di Ottobre 2014 Quindici anni di eventi AEREC facendo il bene e facendosi del bene il Giornale dell’Accademia ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI ITALIA OPEROSA Era il 1999, quando la Senatrice Susanna Agnelli inaugurava la consuetudine degli incontri promossi dall’AEREC per allargare un consesso già unito qualche anno prima dal fondatore Ernesto Carpintieri ed elevarne le ambizioni, oltre quella di semplice costola dell’Ente Nazionale per la Valorizzazione del Commercio Industria e Artigianato, a sua volta nata nel 1981.

Transcript of ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

Page 1: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

Accadeva esattamente quindicianni fa. Quindici anni durante

i quali l’Accademia è cresciutaoltre quanto era possibile immagi-nare. Ha aggregato a sé centinaia di im-prenditori, professionisti, artisti edoperatori economici, italiani e stra-nieri. Ha promosso convegni, hasviluppato progetti, ha intrapresorapporti con decine di paesi e haespresso la sua vocazione umani-taria attraverso il lavoro di unaONG, Missione Futuro, presiedutada Carmen Seidel, che è stata ri-conosciuta dal Ministero degli Af-fari Esteri e sui cui progetti hanno

manifestato apprezzamento, tragli altri, il Presidente della Repub-blica e la Presidenza del Consigliodei Ministri che ha concesso il pro-prio patrocinio al “Progetto Africa”.Ed arriviamo così al 4 luglio 2014,alla 48a Convocazione Accade-mica e al suo successo in terminidi partecipazione, sia da partedegli Accademici “storici” che deineo-membri.Convocazione che si è aperta,come di consueto, con una prolu-sione del Presidente Carpintieriche ha presentato l’Accademia ainuovi ospiti convenuti, eviden-ziando anche l’ulteriore sviluppo

ANNO XXXVII  N°4-5   LUGLIO-AGOSTO-SETTEMBRE-OTTOBRE 2014

Il 4 luglio si è svolto a Roma l’Academy Day 2014

Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977

Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via Sebino 11 – Tel. 06-85.55.975

Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto di Alessio Turchetti. Copia omaggio

Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Stampato nel mese di Ottobre 2014

Quindici anni di eventi AERECfacendo il bene e facendosi del bene

il Giornale dell’AccademiaORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI

I T A L I A   O P E R O S A

Era il 1999, quando la Senatrice Susanna Agnelli inaugurava la consuetudine degli incontri promossidall’AEREC per allargare un consesso già unito qualche anno prima dal fondatore Ernesto Carpintieri edelevarne le ambizioni, oltre quella di semplice costola dell’Ente Nazionale per la Valorizzazione del CommercioIndustria e Artigianato, a sua volta nata nel 1981.

Page 2: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

della rete dei professionisti ed imprenditori che mettono la loro co-noscenza ed esperienza al servizio della rete stessa, traendoneanche benefici in termini di allargamento delle proprie sfered’azione.Due interessanti convegni, dei quali riferiamo all’interno del gior-nale, hanno preceduto la nomina dei nuovi Accademici presso laprestigiosa Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Nominache è poi avvenuta secondo il tradizionale protocollo che prevedela lettura di una citation che tratteggia brevemente il profilo perso-nale e professionale di ogni candidato ad opera dello speaker Da-vide Bernardini. E che è stata seguita dalla consegna dei diplomi,del collare accademico e del distintivo che, nelle parole del Presi-

dente Carpintieri, simboleggia la vocazione dell’Accademico di “di-stinguersi per operosità, ingegno, eleganza e sobrietà”.L’ultimo atto della prima parte dell’Academy Day alla Camera deiDeputati ha visto il Presidente Carpintieri e la Vice Presidente (ePresidente di Missione Futuro ONG) Carmen Seidel consegnare ilPremio Internazionale Donna di Successo all’imprenditrice PalmaMazzoni. Poi, dopo la foto di rito, Accademici, neo-Accademici e iloro ospiti si sono trasferiti a Palazzo Brancaccio per proseguire laconsegna dei riconoscimenti AEREC e per la Cena di Gala convi-viale.

Alberto Castagna

2

il Giornale dell’Accademia

Page 3: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

Afare da padrone di casa, anche qui il Presi-dente Carpintieri che ha innanzitutto intro-

dotto ai presenti i membri del Tavolo d’Onore.Oltre coloro che avrebbero ricevuto da lì a brevealcuni riconoscimenti, vi sedevano l’organizza-trice di eventi Sara Iannone, il Procuratore An-tonio  Marini, l’esperta di comunicazione epubbliche relazioni Patrizia Marin chairman diMarco Polo Experience, Don  Giuseppe  DiCanio, Conte di Torres e signora, la giornalistaPaola Zanoni.Presentati anche i musicisti che avrebbero pia-cevolmente accompagnato la serata (unquintetto swing formato da Andrea Can-toni alla tastiera, Giampiero Lo Piccoloalsax e clarinetto, Fabio Penna al contrab-basso, Carlo Battisti alla batteria ed EmyPersiani alla voce), il Presidente insiemeallo speaker Davide Bernardini hanno an-nunciato i Premi alla Carriera deliberati perl’Academy Day 2014. Assegnati per la ma-nagerialità ad Alberto De Santis, già rela-tore del Convegno mattutino sui temi dellasalute e del benessere, per il giornalismo

televisivo a Piero Alessandro Corsini, Ammi-nistratore Delegato di Rai World (nel suo di-scorso di ringraziamento, una dedica ai suoigenitori per averlo indirizzato nelle sue passioni),per lo sport a Nicola Pietrangeli (“ricevere unpremio quando si è giovani, o quando si è inauge è molto facile. Riceverlo ad una certa età,però, fa 10 volte più piacere” ha dichiarato ilgrande campione).Il Premio alla Carriera per il Teatro, grazie allasegnalazione dell’Accademico PasqualeAscione, è stato conferito a Carlo Giuffrè. Il

quale, nel suo discorso di ringraziamento,ha scherzato sul fatto che ha ricevuto di-versi premi alla carriera, negli ultimi 20 anni,ma li ha interpretati come un invito a met-tersi da parte mentre era ancora attivo suipalcoscenici “Adesso effettivamente hocompiuto 85 anni, la mia carriera è finita e ilpremio alla carriera è finalmente arrivato almomento opportuno!”.Alle parole dell’indimenticabile interprete diPirandello e di Eduardo, hanno fatto ecoquello di un altro sommo artista, il Direttore

3

Il Gala dell’Accademia

La notte magicanel Salone delle Feste

del Palazzo dei Principi Brancaccio

Page 4: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

della Fotografia Vittorio Storaro, 3 volte PremioOscar. Rivolgendosi direttamente a Giuffrè, il Mae-stro Storaro ha detto: “Caro Carlo, tutti i premi allacarriera sono belli. Per una semplice ragione: nonvanno presi come un termine di carriera ma comericonoscimento ad un tracciato che tutti noi facciamoin qualsiasi professione, qualsiasi mestiere e qual-siasi arte, intesa come abilità. Io ho tentato, tramitela luce, di lasciare questo tipo di tracciato che è ef-fettivamente riconosciuto da molte persone che hoincontrato attraverso gli anni, non ultimo proprio unpremiato che mi ha preceduto, Piero Corsini, chestasera mi ha detto che guardando certi miei filmriesce a riconoscere un certo tipo di luce su un certotipo di personaggio, che è come riconoscere un mu-sicista da alcune sue note, un pittore da alcuni tratti,uno scrittore da due parole. Ecco, io credo che que-sto sia un qualcosa che lascia un segno molto forteperché noi, qualsiasi professione facciamo, in realtàstiamo tra l’altro cercando di capire chi siamo, cer-chiamo di dare risposte alle nostre stesse domande,per capire il senso della nostra via. E la cosa ancorapiù bella è capire che chi fa un mestiere come unnostro, che è un’arte comune e non un’arte singola,non avrebbe potuto farlo se qualcuno non lo avessepreceduto. Se tu, Carlo, non avessi avuto Piran-dello, forse non avresti fatto certe cose. Se io nonavessi incontrato Moravia o Paul Bowles, o Berto-

lucci o Coppola o Warren Beatty o Carlos Sauraprobabilmente non avrei compiuto il mio personalepercorso. Quello che dovrebbe ancora entusia-smarci è il contatto con i giovani, con gli studenti chericonoscono il nostro tracciato e che con il loro rico-noscimento iniziano a loro volta un altro tracciatoche un giorno qualcuno, magari oggi presente inquesta stanza, riconoscerà.”Un’altra carriera illustre e incredibilmente longeva èquella di Teddy Reno, Premio AEREC alla Carrieraper la Musica, il quale ha ringraziato l’Accademia e ilpubblico da par suo: con una lunga ed entusiasmanteesibizione durante il quale è stato accompagnato alpianoforte da una artista, Sylvia Pagni, per il qualeha avuto parole di grande affetto e stima: “È un’artistaunica in Italia. Io l’ho conosciuta dopo averla ascoltataad un concerto di musica classica ma nel tempo si èrivelata anche un’ottima pianista jazz e direttrice d’or-chestra, direi che in Italia sia la sola a mettere insiemee così bene tante competenze.”.Dopo essersi lanciato in una applaudita versione di“I’ve Got You Under My Skin” che fu già cavallo dibattaglia di Frank Sinatra, il grande interprete e di-scografico ha iniziato ad intervallare le canzoni conalcuni divertenti aneddoti. Come quello che ha pre-ceduto l’esecuzione di “Addormentarmi così”: “Unacanzone che è diventata, a suo tempo, molto po-polare in Argentina. Tanto che un giorno mia moglie

Rita ha ricevuto una telefonata inaspettata: quelladi Papa Francesco, che si è dichiarato un suo am-miratore - l’aveva anche vista esibirsi, da adole-scente, al luna park di Buenos Aires - e che ha poiinvitato lei, me e i nostri due figli ad una specialeudienza che si è conclusa con la consegna di alcunirosari a noi e dalla consegna, da parte di Rita a SuaSantità, di un cofanetto di CD con i suoi successi.Sennonché proprio mentre stavamo sulla porta,Francesco ha chiamato indietro Rita e le ha chiestodi apporre il suo autografo sul cofanetto! È la per-sona più straordinaria che abbia mai incontrato!”L’esecuzione di “My Way” ha offerto a Reno l’occa-sione per raccontare i suoi rapporti con Frank Sina-tra, di come la sua voce lo abbia conquistatoquando era ancora un ragazzino, di come poi loabbia più volte incontrato fino a diventare il suo di-scografico in Italia. Quando l’esibizione sembrava conclusa, la standingovation del pubblico ha spinto Teddy Reno a con-cedere un bis con un altro dei suoi successi, “Pic-colissima serenata”, cantata in italiano, francese einglese. E nel congedarsi, ha presentato una nuovainiziativa che lo vede, sempre insieme a SylviaPagni, lanciare il concorso internazionale “ForzaCanzone d’Italia nel Mondo” per cercare la vera me-lodia italiana nei cinque continenti.A Sylvia Pagni, l’AEREC ha conferito il Premio In-

4

Ecaterina Andronescu, insignita del “Premio Internazionale AEREC Donna di Successo”

Carmen Seidel, indignita del titolo di “Dama dell’Ordine Imperiale di Montenegro”

Francesco Petrino, insignito del titolo di “Cavaliere dell’Ordine Imperiale di Montenegro”

Robert Steiner, Lu Ye e Ugo Mainolfi ricevono iriconoscimenti AEREC per la musica e lo spettacolo

Teddy Reno durante la sua applauditissima esibizione

Chiara Immordino, artefice del momento modache ha caratterizzato il gala dinner

il Giornale dell’Accademia

Page 5: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

5

ternazionale per la Musica (“Ho studiato tanto permerito di mio padre che era un grande musicista eoggi dico grazie a Teddy Reno che crede in me econ il quale ho il privilegio e l’onore di lavorare”).Un Premio internazionale per la Musica, nel campodella lirica, è stato conferito anche alla soprano cino-canadese Lu Ye (“Questo premio lo prendo comeuno stimolo a proseguire a condividere la mia pas-sione per la musica, fare qualcosa per il mondo, vi-vere in pace attraverso la musica che è un linguaggiounico e che tutto il mondo può capire”) che non hapotuto esimersi dal dare un bel saggio del suo talentocon una sentita esecuzione di “Mattinata”, la celebreromanza scritta da Ruggero Leoncavallo nel 1904. Iltenore Robert Steiner, anch’egli Premio internazio-nale per la Musica Lirica, ha invece omaggiato l’Ac-cademia e il pubblico con un classico della canzonenapoletana, “ Dicitencello vuje”.Un piacevole intermezzo della premiazione è statorappresentato da due sfilate di moda, presentate daChiara Immordino, che è tra l’altro Ambasciatrice

della Moda nel Mondo per gli Emirati Arabi e perQatar: “Quella che vedrete è un’anteprima di AltaModa Roma da parte di due giovani stilisti emer-genti, Giovanni Bilello e Laura Froio, che con leloro magiche creazioni fanno sognare le donne ditutte le età e di tutte le forme.”La serata è poi proseguita con l’annuncio da partedel Presidente Carpintieri della nascita del Diparti-mento Salute e Sanità di Aerec-Missione Futuro, af-fidato a Mariano Marotta, Direttore di Farmaffari:“Sono molto orgoglioso di aver ricevuto l’incarico daparte di AEREC di coinvolgere nella nostra organiz-zazione le aziende del settore della salute, del far-maceutico, del cosmetico e della nutraceutica,soprattutto per svolgere azioni sinergiche per l’in-ternazionalizzazione delle aziende e per favorire ilbusiness delle aziende stesse. Vi do quindi appun-tamento al 28 novembre per la 10a edizione delPremio Farmaffari per il marketing che avverrà nel-l’ambito di una Convocazione AEREC”.Il secondo Premio Internazionale Donna di Suc-cesso è stato conferito alla Senatrice Ecaterina An-dronescu, più volte Ministro dell’Educazione delGoverno della Romania e già membro AEREC. Lesue parole: “In tutta la mia attività professionale esoprattutto da quando sono diventata membro diquesto prestigioso forum ho promosso, sostenutoe incentivato le relazioni tra l’Italia e la Romania. Lanostra presenza in seno all’AEREC non è solo ge-nerale espressione dei rapporti di collaborazione trala Romania e l’Italia ma è per me un’assunzione diresponsabilità. Vi assicuro la mia determinazionenel contribuire attivamente al prestigio dell’Accade-mia e adempiere alla mia missione. Viva l’Italia eviva la Romania!”.L’Accademico Ugo Mainolfi è stato premiato conuna targa per la sua attività nelle pubbliche relazionia favore dell’Accademia, prima che il Presidente an-nunciasse un evento speciale, la nomina ad Amba-sciatore per il Principato di Monaco al PrincipeStefan di Montenegro, Capo della storica casatadel paese balcanico (“Il più grande regalo che mi fatestasera è quello di stare con voi in questa splendidacornice, spero di rappresentarvi degnamente sottoogni punto di vista”). Il Principe ha quindi consegnatole insegne di Dama dell’Ordine di San Giorgio allaPresidente di Missione Futuro ONG Carmen Seidel,

il riconoscimento di Cavaliere all’Ordine Imperiale diMontenegro al Prof. Francesco Petrino, consiglierediplomatico dell’AEREC e la Membership Onorariadell’Accademia Gotha del Gusto alla Marchesa Da-niela Del Secco d’Aragona mentre il PresidenteCarpintieri ha omaggiato la consorte del Principe, laMarchesa Stefania Vola, del Premio Donna di Suc-cesso, riconoscimento per il suo lavoro di architettoe arredatrice di interni e di esterni al servizio dellepiù importanti famiglie del Principato di Monaco.L’ultima sorpresa della serata l’ha annunciata Da-vide Bernardini: il conferimento da parte della Se-natrice Ecaterina Andronescu al PresidenteCarpintieri e alla Presidente Seidel della Medagliad’Oro del Politecnico di Bucarest, della quale l’exMinistro è Magnifico Rettore, per l’attività di promo-zione da loro sviluppata nel corso degli anni. Unadegna conclusione di una serata bella e importanteche suggella tre lustri di attività brillante ed inces-sante per “farsi del bene facendo del bene”.

Lev Sordi

Il Principe Stefan di Montenegro, nominato Ambasciatore AEREC per il Principato di Monaco

La Marchesa Daniela Del Secco d’Aragona, Member-ship Onoraria dell’Accademia Gotha del Gusto

Robert Steiner Lu YeEmy Persiani

Page 6: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

6

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA MUSICA

TEDDY RENONato a Trieste come Ferruccio Merk Ricordi, l'artista ha debuttato come cantante

da adolescente in un concorso per dilettanti ma la sua carriera ha avuto ufficial-

mente inizio solo qualche anno dopo, quando lanciò una canzone da Radio Trie-

ste, l'emittente radiofonica attiva durante l'amministrazione angloamericana della

città. Ingaggiato per una tournee in Germania, da lì a poco avrebbe mutato il suo

nome in Teddy Reno e partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche Rai, ac-

compagnato dall'orchestra diretta dal maestro Nicelli. Nel 1948, l'artista ha fondato

una propria casa discografica, la CGD, con l'intenzione non solo di diffondere le

sue canzoni ma anche scoprire nuovi talenti. Negli anni '50, quindi, egli raggiunse

l'apice del suo successo con una serie di canzoni che diventarono molto popolari

e che gli consentirono anche di arrivare secondo e terzo al Festival di Sanremo

e di vincere, nel 1959, il Festival della Canzone Napoletana. Attivo anche in teatro

e al cinema - indimenticabile la sua partecipazione a "Totò, Peppino e... la mala-

femmina" - nel 1961 Teddy Reno ha fondato un'altra etichetta discografica ed ha

inventato il Festival degli Sconosciuti di Ariccia, la cui prima edizione fu vinta da

una giovanissima cantante di Torino, Rita Pavone, che avrebbe poi sposato qual-

che anno dopo. Naturalizzato svizzero dalla fine degli anni '60, Teddy Reno ha

sempre proseguito ad esibirsi sui palcoscenici italiani e internazionali e continua

instancabilmente anche la sua attività di talent scout che lo ha portato negli anni

a scoprire artisti del calibro di Johnny Dorelli, Betty Curtis, Jula De Palma, Claudio

Baglioni, Enrico Montesano, Dino, i Rokes, Edoardo Vianello e molti altri.

Domenico Calcioli

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA AEREC PER LO SPORT

NICOLA PIETRANGELINato in Tunisia da padre italiano e madre russa, Nicola Pietrangeli, il più

grande tennista italiano di sempre, è entrato a 16 anni a far parte della squa-

dra di tennis del Parioli in Coppa Bossi e l'anno successivo esordiva già in

campo internazionale nella squadra giovanile. Ancora un anno e Nicola Pie-

trangeli vinceva il titolo juniores e poi ancora il campionato italiano di cate-

goria così che nel 1953, all'età di 20 anni, era già tredicesimo nella classifica

nazionale. L'anno dopo arrivò quindi la sua prima partecipazione alla Coppa

Davis, competizione alla quale avrebbe gareggiato in tutte le edizioni suc-

cessive fino al 1972, totalizzando una serie di primati destinati a restare in-

superati nella storia del tennis italiano e internazionale. Una serie di vittorie,

sia in singolo che in coppia con Orlando Sirola, hanno segnato l'ascesa inar-

restabile di Nicola Pietrangeli attraverso tre decenni, tra cui le più prestigiose

sono quelle che lo hanno visto trionfare due volte consecutive al Torneo Ro-

land Garros, nel 1959 e nel 1960. Due volte vincitore anche degli Internazio-

nali d'Italia, ben 18 volte partecipante al torneo di Wimbledon, Nicola

Pietrangeli ha lasciato il tennis da giocatore solo nel 1974, oltre vent'anni

dopo il suo debutto, per accettare, due anni dopo, l'incarico di capitano della

squadra di Coppa Davis, che portò a vincere per la prima ed unica volta nella

storia del tennis italiano. Nicola Pietrangeli è stato il primo italiano ammesso

nella Hall of Fame del Museo del Tennis di Newport (California), nella quale

ad oggi, con lui, figura solo il giornalista Gianni Clerici.

Domenico Calcioli

I Premi Speciali e alla Carriera AERECNell’ambito delle Convocazioni Accademiche, l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali rendeomaggio, con un premio speciale, ad illustri personaggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo, della musica, delcinema, della cultura e dell’imprenditoria, attraverso un riconoscimento speciale che premia i brillanti risultati con-seguiti dell’arco della loro carriera. Il Premio AEREC, pur a fronte di un panorama ricco e variegato di presenze, havoluto essere, fin dall’inizio della sua istituzione, fortemente selettivo per valorizzare il senso e gli scopi: mettere inluce quelle personalità che assumono valore emblematico in quanto rappresentano il rafforzamento dell’immaginedella professionalità italiana nel tessuto culturale, economico e sociale internazionale.

il Giornale dell’Accademia

Page 7: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

7

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL TEATRO

CARLO GIUFFRÈ

Nato a Napoli, Carlo Giuffrè ha conseguito il Diploma all'Accademia d'Arte Dram-matica per poi iniziare a lavorare in teatro insieme al fratello maggiore Aldo, inun sodalizio che avrebbe segnato la carriera di entrambi, terminato solo dopola scomparsa di Aldo nel 2010. La coppia ha debuttato nel 1949 con EduardoDe Filippo con il quale hanno messo in scena la maggior parte delle sue com-medie napoletane, poi riprese nei decenni successivi, sempre insieme ad Aldoe poi anche da solo, talvolta curando anche la regia.Nel 1963 Carlo Giuffrè è entrato a far parte della Compagnia dei Giovani con laquale ha recitato per otto stagioni consecutive, interpretando opere, tra gli altridi Pirandello, Cechov e Goethe, affinando le sue qualità di attore brillante, conuna originale vena grottesca. Fin dai primi anni '50, l'attore è stato protagonista anche di una importante car-riera cinematografica e televisiva segnata da grandi successi e collaborazionicon registi come lo stesso Eduardo, Roberto Rossellini, Pietro Germi, Dino Risi,Steno, Luciano Salce e Carlo Vanzina, in qualche caso contribuendo, con la suaironia sottile ma anche una innata simpatia, ad alcune pellicole campioni di in-casso degli anni '70 e cimentandosi anche nella scrittura di sceneggiature. Perultimo, ha interpretato il personaggio di Geppetto nel "Pinocchio" di Roberto Be-nigni, dopo aver vinto anche un David di Donatello come Migliore Attore NonProtagonista di "Son contento" di Maurizio Ponzi, nel quale ha recitato a fiancodi Francesco Nuti. Presente, sempre fin dagli anni '50, in numerosi sceneggiatie fiction televisive di successo, Giuffrè vanta anche una importante esperienzadi doppiaggio con Sergio Leone e il suo capolavoro "C'era una volta in Ame-rica".Numerosi i riconoscimenti che gli sono stati conferiti nel corso della sua carriera:ricorderemo qui solo il tributo riservatogli dall'ETI, l'Ente Teatrale Italiano nel2007, nello stesso anno nel quale è stato insignito del titolo di Grande Ufficialedal Presidente della Repubblica.

Bernardo Rizzi

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL CINEMA

VITTORIO STORARO

Figlio di un proiezionista cinematografico, Vittorio Storaro ha iniziato a stu-diare fotografia all'età di 11 anni in un Istituto Tecnico di Roma. Si è poi di-plomato operatore presso il Centro Italiano AddestramentoCinematografico, ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografiaed iniziato a lavorare sui set di alcuni cortometraggi. Fu proprio a seguitodella visione di un cortometraggio, che nel 1968 fu chiamato ad occuparsidella fotografia del suo primo film, "Giovinezza giovinezza" di Franco Rossi,dando subito prova di un approccio originale e innovativo nell'impiego dellaluce nel cinema. L'anno successivo, Storaro ha iniziato la collaborazionecon Bernardo Bertolucci, un sodalizio destinato a segnare la carriera di en-trambi gli artisti, che ha dato origine ad alcuni capolavori da "Il conformista"a "Ultimo tango a Parigi", da "Novecento" a "L'ultimo imperatore". Un'altracollaborazione fondamentale nella carriera di Vittorio Storaro è stata quellacon il regista americano Francis Ford Coppola, iniziata nel 1979 con "Apo-calipse Now" che gli ha valso il primo dei tre Oscar per la migliore fotogra-fia; le altre due statuette gli sono state assegnate per "Reds" di WarrenBeatty e per "L'ultimo imperatore". Riconosciuto universalmente come unodei più grandi direttori della fotografia di tutti i tempi, anche se la definizionepiù corretta per lui resta Cinefotografo - traduzione dell'inglese Cinemato-grapher - Vittorio Storaro è stato il più giovane a ricevere l'American Societyof Cinematographers Lifetime Achievement Award ed è stato destinatariodi tre Lauree Honoris Causa: dall'Università di Lodz in Polonia, dalla facoltàdi Sociologia dell'Università di Urbino e dall'accademia di Belle Arti di Ma-cerata. Vittorio Storaro è autore di una enciclopedia in tre volumi, "Scrivere con laluce", cui si è legata anche una mostra e un progetto culturale di ampio re-spiro che documentano il percorso di studio e di ricerca compiuti dall'artista,riassumendone insieme la sua filosofia e la sua opera.

Bernardo Rizzi

Page 8: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

8

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER IL GIORNALISMO TELEVISIVO

PIERO ALESSANDRO CORSINIL'attività giornalistica di Piero Alessandro Corsini iniziaquando era ancora adolescente, spinto dalla passioneper la scrittura e per il cinema, al centro di una prima fasedella sua carriera e della sua formazione conclusa con laLaurea in Storia e Critica del Cinema presso l'Universitàdegli Studi di Roma La Sapienza. Alle diverse collabora-zioni in qualità di critico e giornalista cinematografico, dal1985 ha affiancato l'attività di assistente ai programmi inRai, dove da lì a qualche anno avrebbe avuto l'incarico diResponsabile dell'Area Programmi di Rai Educational,diretta da Giovanni Minoli, che gli affidato l’ideazione e lagestione della fascia di programmazione di "La Storiasiamo noi". L'impegno si è sovrapposto ben presto adaltri incarichi tra i quali quello di Responsabile del canaletematico digitale Rai Storia, della ideazione, della gestione,dell’offerta in palinsesto dei programmi della Strutturanonché degli eventi speciali per le celebrazioni del 150°anniversario dell’Unità d’Italia e di Consigliere di Ammini-strazione di San Marino Tv, emittente televisiva della Re-pubblica di San Marino partecipata al 50% dalla Rai.Autore o co-autore di diversi libri su temi e personaggilegati alla storia italiana contemporanea, Piero Corsini èstato docente di vari corsi tra i quali quello di Giornalismotelevisivo all'Università La Sapienza e di Sviluppo del do-cumentario ed editoria collezionabile alla UniversitàLUMSA di Roma. Dall'ottobre 2012, Piero AlessandroCorsini è Amministratore Delegato di Rai World, consociatadella Rai per la commercializzazione dei canali Rai nelmondo, nonché factory produttiva dei contenuti del canaleRai Italia, di cui è anche Responsabile Editoriale.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA MANAGERIALITÀ

ALBERTO DE SANTISGià Professore di Ruolo per l'insegnamento della ma-teria Educazione Tecnica, Alberto De Santis è da diversianni titolare di uno Studio Tecnico che raccoglie l'espe-

rienza maturata attraverso la professione di progettistae direttore di lavori, oltre che titolare di una impresa in-dividuale per la ristrutturazione e il restauro di edifici pri-vati e condominiali. Dal 1990, in particolare, egli sioccupa del settore socio-assistenziale con riferimentoalla terza età; Presidente Nazionale dell'AssociazioneNazionale Strutture per la Terza Età dal 2000, tra le altrecariche da lui ricoperte vi è quella di Presidente della Fe-derazione Nazionale del Settore della Sanità della Con-fcommercio Imprese per l'Italia alla quale aderisconodieci Associazioni del settore della Sanità.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA MUSICA LIRICA

LU YENata in Cina, Lu Ye ha iniziato la sua formazione artisticastudiando la musica classica cinese, per poi appassio-narsi alla musica folk e intraprendere una carriera dacantante pop ed approdare infine alla musica lirica. Se-guendo i suoi modelli Maria Callas e Mirella Fregni, LuYe si è imposta nel panorama internazionale, a partiredal successo conseguito nel Paese adottivo, il Canada.Nel dicembre 2013, è stata la prima artistica asiatica ecanadese non cattolica ad esibirsi in onore di PapaFrancesco nella Basilica di Santa Maria degli Angeli aRoma, nel paese dove ha vissuto tre anni e nel qualeraccoglie ogni volta grandi consensi con le sue esibi-zioni. Da qualche anno, Lu Ye ha intrapreso anche lacarriera di attrice ed è in procinto di interpretare due pro-duzioni americane.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA MUSICA

SYLVIA PAGNIFiglia di un musicista ed insegnante, Sylvia Pagniha iniziato gli studi di fisarmonica, pianoforte e di-rezione d'orchestra proprio sotto la guida del padreper poi diplomarsi al Conservatorio Santa Ceciliadi Roma. Dopo aver vinto una Borsa di Studio alTeatro La Scala di Milano, la musicista si è esibitaal fianco, tra gli altri, di Riccardo Muti, Carla Fracci,Placido Domingo e José Carreras, ha vinto il con-corso internazionale "Fisarmonica d'Oro" e ha ini-ziato anche una carriera discografica che l'avrebbevista pubblicare, nel complesso, 5 CD. Per diversianni pianista e cantante del popolare programmatelevisivo "Tappeto Volante" di Luciano Rispoli, Syl-via Pagni vanta decine di collaborazioni con artistiitaliani e stranieri, abbracciando con passione e ta-lento i più svariati generi, a partire dal jazz.

Presidente e Direttore della Nuova Orchestra Al-ternativa, l'artista è fondatrice dell'Accademia Na-zionale di Musica e Arti che porta il suo nome eattualmente, con la consulenza artistica di TeddyReno e la testimonial internazionale Rita Pavone,organizza nei sei continenti quello he è consideratoil Festival degli italiani all’estero "Forza CanzoneD’Italia nel Mondo", patrocinato dal Ministero degliEsteri.

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC PER LA MUSICA LIRICA

ROBERT STEINERUna carriera artistica divisa tra i suoi due Paesi,l’Italia e il Canada, ma sempre contraddistinta dascelte di grande qualità hanno posto nella giustaluce il grande talento di cantante ed attore di Ro-bert Steiner. L’attività dell'artista si divide da sem-pre tra teatro, televisione, cinema, radio edoppiaggio, ma la musica ha dominato la maggiorparte del suo percorso artistico, dandogli anche lasoddisfazione di potersi esibire sui palcoscenici off-Broadway. Riuscendo a conciliare l’amore per larecitazione e le sue doti canore, Robert Steiner èstato una delle principali attrazioni del celebre Sa-lone Margherita di Roma, ha preso parte a musicalcome "Notre Dame de Paris" di Riccardo Cocciantee "Moulin Rouge", arrivando a scrivere lui stesso,oltre che interpretare, due musical, uno tratto da "Ilconte di Montecristo" e un altro dal romanzo diOscar Wilde "Canterville". L'intensa attività concertistica internazionale di Ro-bert Steiner lo ha portato a duettare con grandi in-terpreti tra cui, in Italia, anche Lucio Dalla. Egli hainoltre svolto una altrettanto intensa attività di dop-piatore ed ha fondato, insieme a Valentina De Pao-lis, la compagnia "Aspettando Broadway" cheriunisce giovani talentuosi di tutta Italia e che hagià dato vita a diversi spettacoli.

il Giornale dell’Accademia

Page 9: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

9

Fin da giovanissima, Palma Mazzoniaveva deciso di seguire le orme pa-

terne e di fare l'imprenditrice. Dopo una prima esperienza con unaimpresa di pulizie, si è rivolta al settoreedile dove si sarebbe imposta comeuna delle donne più attive ed intrapren-denti, portando a termine durante lasua attività ben 91 cantieri, tra i quali81 di appalti pubblici. Tre volte OscarNazionale per l'edilizia, Palma Mazzoniha fatto parte con funzioni di responsa-bilità dell'ANCE e dell'ACER. Deside-rosa di nuove sfide imprenditoriali e suinput del padre, nel 1993 Palma Maz-zoni ha deciso di misurarsi anche con

il settore sanitario, rilevando una cli-nica allora fatiscente e in amministra-zione concordata e trasformandola,attraverso un'accorta gestione e op-portuni investimenti, di una strutturaassistenziale moderna dove è statorealizzato per la prima volta il nuovomodello integrato della valutazionemulti dimensionale dell'anziano. Un primato, questo, che le è stato rico-nosciuto dall'Istituto Superiore di Studi Sanitari, un centro di collaborazionedell'Organizzazione Mondiale della Sa-nità che le ha conferito il titolo di Be-nemerita per l'Assistenza alle PersoneAnziane. Già Cavaliere dal 1988,Palma Mazzoni è oggi anche GrandeUfficiale al Merito della Repubblica Ita-liana.

Lev Sordi

Premio Internazionale Donna di SuccessoPresente in tutti i settori della vita pubblica, dal panorama economico e finanziario fino alle istituzioni, la figura delladonna non ha ancora avuto il riconoscimento adeguato all’importante contributo che essa apporta a tutti i livelli, resoancora più eccezionale dalla gravità di un impegno che si divide su più fronti, da quello pubblico a quello privato, nonultimi quelli di moglie e di madre. Una lacuna che l’AEREC ha voluto colmare già da diversi anni istituendo un premioper le “Donne di Successo”, per quelle donne cioè che si sono distinte per operosità ed ingegno in vari ambiti, da quelloprofessionale ed imprenditoriale a quello culturale, raggiungendo ragguardevoli traguardi. Iniziativa che ha ricevuto ilplauso e la piena approvazione, tra gli altri, del Ministero per le Pari Opportunità che ha ufficialmente concesso il Pa-trocinio al riconoscimento promosso dall’AEREC.

PALMA MAZZONI

Page 10: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

10

Gli Accademici AERECRoma 4 Luglio 2014

JACOPO CARLO BARCATI

Dopo aver conseguito la Laurea in Giurispru-denza presso l'Università di Trieste, JacopoCarlo Barcati dal 2000 svolge la professionedi avvocato con la sede principale del suostudio nella città natia, Treviso. Specializzatoin contenziosi giudiziari civili in materia di di-ritto bancario, responsabilità medica, conten-ziosi fallimentari e indennizzi per la perdita dibeni all’estero a causa di eventi bellici, Ja-copo Carlo Barcati cura inoltre con atten-zione questioni legali riguardanti le adozioni,avendo collaborato alla redazione del codicee formulario di diritto di famiglia. Già compo-nente del direttivo AIGA (Associazione Ita-liana Giovani Avvocati) sezione di Treviso,attualmente è associato di Bila (British ItalianLaw Association), IBA (International Bar As-sociation) e ABA (American Bar Association).

CARLO CAPRIA

Dottore in Lettere, Commendatore dellaRepubblica, Carlo Capria dal 1985 si oc-cupa di strumenti finanziari a sostegnodelle piccole e medie imprese e di interna-zionalizzazione delle stesse, presso laPresidenza del Consiglio dei Ministri. GiàDirigente Responsabile dell'Ufficio Studi eRicerche della Direzione Generale per ilCoordinamento degli Incentivi alle Impresepresso il Ministero delle Attività Produttive,co-fondatore del centro di ricerca, sviluppoe innovazione Physeon, dal 2010 CarloCapria è impegnato in prima persona a so-

stenere le giovani generazioni, lo sviluppodell' imprenditoria giovanile e le start up.Dal 2012 egli è inoltre tra i principali spea-kers tecnico-istituzionali di Tecla, l'Asso-ciazione di Enti Locali per la cooperazioneterritoriale.

MARCHESA DANIELA DEL SECCO D’ARAGONA

Giornalista iscritta all’Ordine Nazionale dei Gior-nalisti della Lombardia, la Marchesa Daniela delSecco d'Aragona è plurilaureata e specializzatain comunicazioni multimediali in Italia e al-l’estero. Collaboratrice di diversi quotidiani e pe-riodici italiani, la Marchesa ha condotto oppureè stata ospite di numerosi programmi televisivisia in Rai che in varie emittenti locali, per ultimoil popolare programma quotidiano "La vita in di-retta" cui ha partecipato in qualità di critico di co-stume. Autrice di una autobiografia intitolata “Come di-ventare Marchesa ed esserlo in tutte le occa-sioni della vita”, edita da Vallardi e ora giuntaalla terza ristampa, la Marchesa Daniela delSecco d'Aragona è stata organizzatrice e con-duttrice di oltre 30 spettacoli patrocinati dallaProvincia di Milano e collabora da sempre e at-tivamente in diverse associazioni di volontariato.

FERNANDA FERRAZIN

Laureata in Farmacia presso l'Università La Sa-pienza di Roma, iscritta all'Ordine dei Farmacisti dicui oggi è membro del Consiglio di Amministrazione,Fernanda Ferrazin ha conseguito anche la specia-lizzazione in Scienza dell'Alimentazione con indirizzotecnologico applicativo. In forze dal 1984 al Ministerodella Salute, ha svolto una intensa attività ispettivasu stabilimenti di produzione di alimenti, pesticidi emedicinali, oltre a ricoprire vari incarichi dirigenziali,oggi lavora in altra Amministrazione pubblica comedirigente di seconda fascia farmacista. Nel corsodella sua carriera professionale, Fernanda Ferrazinha tra l'altro svolto attività di docenza presso diverseUniversità italiane, ha pubblicato innumerevoli articoliscientifici in materia di sicurezza dei medicinali e sul-l'uso appropriato degli stessi ed è stata Rappresen-tante italiano presso diverse OrganizzazioniInternazionali (FAO, ONU, UE).

GIANCARLO FREGGIA

Giancarlo Freggia ha iniziato la sua carriera pro-fessionale quale Responsabile del personale diuna emittente televisiva locale. Passato ad oc-cuparsi di campagne pubblicitarie per conto diun'agenzia, ha in seguito impresso alla sua atti-vità una svolta in senso imprenditoriale, assu-mendo la direzione di una cooperativa. Dal 1996egli opera quindi con successo nel settore deiservizi socio-sanitari, quale promotore e ammi-nistratore di varie società attive nel campo dellaprevenzione, della riabilitazione, della forma-zione e dell’educazione. Attivo da sempre nelvolontariato, Giancarlo Freggia ha partecipatoalla realizzazione di un orfanotrofio nella regioneindiana del Kerala e si sta occupando del pro-getto e dell'organizzazione di un programmad’intervento socio-educativo a favore di bambiniHandicappati della Giordania.

LUCA FRANCESCHINI

Laureato in Giurisprudenza presso l'Univer-sità degli Studi di Milano, dopo aver frequen-tato anche un corso di specializzazione indiritto americano e internazionale presso unistituto di Dallas, negli Stati Uniti, Luca Fran-ceschini ha ottenuto l'abilitazione all'eserciziodella professione di procuratore legalepresso la Corte di Appello di Milano. Avvo-cato iscritto all’Albo degli Avvocati di Roma,egli è stato, tra gli altri incarichi, Consiglieredi amministrazione delle società EniPowerspa, Italgas spa e Stogit spa e Presidentedella Commissione Affari Legali di Assomine-raria. Relatore in vari convegni e seminari sutemi di diritto dell’energia e della regolazione,attualmente ricopre la carica di Vice Presi-dente Esecutivo dell'area legale per il com-mercio, l'antitrust e la regolazione legale diEni Spa.

GIUSEPPE GIANNINI

Laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceuti-che presso l'Università di Bari, Giuseppe Gian-nini ha conseguito anche la Laurea in Farmacia.Da giovane ricercatore nell'azienda Menarini,

il Giornale dell’Accademia

Page 11: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

egli si è subito distinto quale co-inventore di mo-lecole di interesse industriale. Passato allaSigma Tau con l'incarico di capo progetto, inquesti ultimi anni Giuseppe Giannini ha legato ilsuo nome a diversi progetti oncologici, prose-guendo il suo lavoro pionieristico di ricerca cheoggi conta oltre 30 brevetti internazionali. VicePresidente dell'Associazione Nazionale Chimicie Tecnologi Farmaceutici, Giuseppe Giannini èmembro dell'Associazione Americana per la Ri-cerca sul Cancro, della Società Chimica Italiana,dell'Ordine dei Farmacisti e dell'Accademia delleScienze di New York.

SEBASTIANO GRANDOLFO

Sebastiano Grandolfo ha iniziato a lavorare dasemplice meccanico motorista, prima di diven-tare titolare di concessionaria, responsabile eamministratore unico, plurimandatario, di auto-vetture Chevrolet e Daihatsu. Acquisito il titolodi tecnico professionista motorista, in virtù di ri-paratore di modelli d’auto di alte marche di pre-stigio, la sua profonda conoscenza dellameccanica lo ha reso anche progettista e mon-tatore di motori semistellari di aereo più quelladi progettista e riparatore di motori nautici entroe fuori bordo, e anche costruttore di scafi in ve-troresina. Da segnalare la sua intensa attivitàsociale ed umanitaria: Corrispondente Diploma-tico di Malta, Grande Ufficiale di Gran Croce del-l'Ordine Maltese, Commendatore del RealeOrdine di Cipro, Sebastiano Grandolfo è semprestato in prima linea nelle iniziative più meritorie.

CHIARA IMMORDINO

Laureata in Scienze Politiche con indirizzo poli-tico-sociale presso l'Università di Bologna, ChiaraImmordino ha conseguito anche un Master in Co-

municazione Pubblica, iniziando la sua carrieraprofessionale quale assistente legislativo pressoil Senato della Repubblica Italiana ed esperta allaPresidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimentoeconomico affari esteri. Da allora si è occupata tra l'altro di rapporti istitu-zionali, di scouting per le tecnologie civili e militarie per lo sviluppo di business nei paesi arabi, af-frontando anche una intensa attività di docenzauniversitaria e di relatrice in convegni su tematicheriguardanti la comunicazione nelle aziende pub-bliche. Tra i vari incarichi ricoperti nel tempo daChiara Immordino vi sono quello di OsservatorePermanente per il Consiglio Sociale ed Econo-mico delle Nazioni Unite e di addetta ai rapportiistituzionali e internazionali di Federutility, la fede-razione italiana di tutte le aziende municipalizzate.

MICHELE LOMBARI

Laureato in Sociologia, Michele Lombari ha ma-turato una importante esperienza professionalenel campo dei servizi di sicurezza e salute deilavoratori sul luogo di lavoro. Presidente e Am-ministratore Unico di società che operano nelsettore dell'editoria e dell'informatica, attual-mente egli è proprietario e direttore editoriale diuna casa editrice e impegnato come scrittore ecuratore di vari testi di editoria scolastica. Mem-bro della commissione esaminatrice della Ca-mera di Commercio della provincia di Viterboper l'esame di ammissione al R.E.C., MicheleLombari è Chevalier dell’Ordre Souvrain et Mili-taire du Temple de Jerusalem, Gran precettoriadella lingua d’Italia, sede magistrale internazio-nale e Cavaliere templare dell’Ordine dei “Ca-valieri del tempio di Hierusalem”, Gran Prioratod’Italia.

PINA LI PETRI

Laureata in Psicologia presso l’Università degliStudi La Sapienza di Roma, Pina Le Petri hasempre lavorato mantenendo ben presentel'obiettivo della crescita personale e della forma-zione continua, perseguita attraverso la fre-quenza di numerosi corsi di aggiornamento e ilconseguimento di vari Master e specializzazioni.Iscritta dal 1995 all’Albo degli Psicologi delLazio, la sua attività comprende la consulenza

psicologica e la psicoterapia per l’individuo, lacoppia e i gruppi, unitamente al focus specificosulle tematiche sessuali. Specializzata in Psico-terapie brevi ad approccio strategico, nella pra-tica clinica si avvale di diversi strumentiutilizzandoli sulla base delle caratteristiche delpaziente. Tra le sue iniziative più recenti, la fon-dazione di un club per dare l’opportunità a tuttidi apprendere tecniche e competenze in materiadi educazione finanziaria.

ANGELO MORO

Dottore in Scienze Aziendali, Angelo Moro haconseguito anche una Laurea Magistrale inScienze Politiche presso l'Università di Firenzeed è Ricercatore di Sociologia e Professore As-sociato presso la John Locke University di Reno,Nevada. Già Direttore Commerciale e Ammini-stratore Delegato di una azienda leader mon-diale nella progettazione e vendita di sistemi diautomazione per le imprese ed enti pubblici, An-gelo Moro è stato anche Direttore Esecutivo diuna società fornitrice di servizi integrati ad im-mobili ad uso residenziale privato ed è oggi VicePresidente e Direttore dell'Organizzazione diNatuna Spa, società leader nella fornitura di ser-vizi di Global Service e Facility Management.Membro dell'Associazione Nazionale Sociologie dell'Associazione Nazionale Carabinieri, An-gelo Moro è stato destinatario della Croce diCombattente Interalleato d’Europa da partedella Confederazione Europea degli AnzianiCombattenti di Parigi.

SALVATORE NAPOLI

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Uni-versità degli Studi di Pisa nel 1985, SalvatoreNapoli ha conseguito la specializzazione in Ra-diodiagnostica per poi esercitare l'attività di Me-dico Specialista Radiologo Ospedaliero a tempopieno e di ruolo presso diverse strutture ospe-daliere. Esperto di Senologia, egli utilizza oggidelle metodiche di applicazione diagnosticheche si estendono ai più innovativi strumenti di ri-cerca nel campo della prevenzione dei tumori alseno, nella pianificazione del trattamento chirur-gico e del follow-up post-chirurgico e terapeu-tico. Autore di numerose pubblicazioni

11

Page 12: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

12

scientifiche, Salvatore Napoli ha partecipato aconvegni in qualità di relatore, nonché a diversetrasmissioni televisive. È socio ordinario dell'As-sociazione Nazionale di Radiologia Medica edella Sezione Italiana di Senologia e Radiologiamuscolo-scheletrica.

ANTONIO PULCINI

Laureato in Giurisprudenza presso l'Università La Sa-pienza di Roma, Antonio Pulcini ha seguito corsi diaggiornamento professionale in Diritto del Lavoro, Di-ritto Civile, Diritto Penale, Diritto Assicurativo ed Infor-tunistica Stradale, Diritto Tributario, DirittoAmministrativo e Diritto di Famiglia, maturando unaprofonda e qualificata competenza anche su altre ma-terie in ambito legale. Avvocato del Foro di Roma, An-tonio Pulcini è stato consulente legale di vari enti edassociazioni, collaborando anche alla stesura di di-versi libri e pubblicazioni specializzate. Capo di Ga-binetto del Senatore Domenico Scilipoti e suo attualeconsulente legale, Antonio Pulcini è Vice-Presidentee membro del Consiglio di Amministrazione della Fon-dazione “Liberal Laburista onlus” e Vice-Presidentedel “Forum Nazionale Anti-Usura Bancaria”.

CARLO RANAUDO

Laureato in Farmacia presso l'Università Federico II diNapoli, specializzato in Farmacia Ospedaliera, CarloRanaudo ha iniziato la sua carriera come informatoremedico scientifico per una multinazionale farmaceuticaper arrivare a qualificarsi come Dirigente d'Azienda.Affinate nel tempo le sue conoscenze scientifiche at-traverso la frequenza di numerosi corsi di formazione,dal 2005 Carlo Ranaudo ha voluto mettere la suaesperienza al servizio delle nuove generazioni, impe-gnandosi nell'ambito formativo universitario. Già Pro-fessore a contratto presso l'Università degli StudiFederico II di Napoli, facoltà di Farmacia, per il corsodi analisi di mercato e delle prestazioni, egli insegnaattualmente nelle Facoltà di Farmacia delle Universitàdi Salerno e Messina, alternando la docenza alla ste-sura di libri ed articoli e all'impegno di Consigliere eSegretario del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Far-macisti della Provincia di Avellino.

VALERIA DIANA SCHELEAN

Di nazionalità rumena, Valeria Diana Schelean ha con-seguito la Laurea in Giurisprudenza presso l'UniversitàNicolae Titulescu di Bucarest per poi specializzarsi inamministrazione pubblica e conseguire una secondalaurea in Diritto Commerciale. Socio di uno studio le-gale, ha maturato negli anni una profonda esperienzain materia di diritto civile, soprattutto nel campo del di-ritto del lavoro, delle controversie nelle relazioni com-merciali e nei procedimenti di bancarotta. Nel 2012,Valeria Diana Schelean è stata eletta alla Camera dei

Deputati del Parlamento rumeno dove ricopre anchele cariche di Vice Presidente della Commissione Giu-ridica per la Disciplina e le Immunità e di Vice Presi-dente della Commissione Parlamentare comune delSenato e Camera dei Deputati per redigere il progettodi revisione della Costituzione Rumena.

EUGEN TERTELEAC

Di nazionalità rumena, Eugen Terteleac opera da diversianni come imprenditore nel settore dei trasporti. La purintensa attività svolta tra l'Italia e la Romania, non gli haimpedito di occuparsi di numerose iniziative a favore deisuoi connazionali, a partire dall'ideazione e la fondazionedell'Associazione dei Romeni in Italia della quale è Pre-sidente, per arrivare all'organizzazione di eventi e ma-nifestazioni mirate a rafforzare l'identità nazionaleromena, mantenendo e promuovendo le tradizioni, lacultura e l'unità dei rumeni in Italia. Presidente della Ca-mera di Commercio e dell’Industria della Romania in Ita-lia, Eugen Terteleac è Rappresentante esterno delrapporto tra lo Stato Italiano e l’Unione delle Camere diCommercio e dell’Industria Bilaterali della Romania, edè giornalista e direttore della rivista "Info Camera Italia”.

FLAVIO STELLA

Laureato in Economia Aziendale presso l'UniversitàParthenope di Napoli, Flavio Stella ha affinato la suapreparazione con il conseguimento di vari master ela frequenza di corsi di specializzazione in Sistemi digestione e riorganizzazione dei processi e in Marke-ting Strategico. Da libero professionista, fin dal 2000egli si occupa di Consulenza aziendale in tema di ge-

stione, auditing e organizzazione dei processi, qualità,ambiente e sicurezza, offrendo i suoi servizi adaziende di medio-grandi dimensioni sia in Italia cheall’estero. Già Amministratore Delegato di una scuoladi Alta Formazione Manageriale con sede a Pagani,più recentemente ha fondato a Roma l'Istituto di Studidi Management, del quale è Amministratore Unico.

SALVATORE STERITI

Laureato in Architettura presso l'Università Federico IIdi Napoli, Federico Steriti ha frequentato numerosicorsi di formazione, corsi di aggiornamento e stageche gli hanno fornito una solida competenza per la suaattività di progettazione e direzione dei lavori opere ci-vili, industriali, rurali, artistiche e decorative, di infra-strutture, arredo urbano e risanamento ambientale. Dadiversi anni, quindi, egli collabora con studi di architet-tura e di ingegneria per la progettazione e con una im-presa edile come consulente tecnico, direttore Tecnicoe Responsabile Amministrativo, avendo al suo attivoanche l'amministrazione di società, incarichi di com-ponente in varie commissioni e l'organizzazione di al-cune manifestazioni culturali.

GIUSEPPE TRIOLO

Laureato in Fisica presso l'Università di Messina, Giu-seppe Triolo ha conseguito il Diploma di Specializza-zione in Telecomunicazioni e frequentato vari corsi diformazione manageriale. Coinvolto fin dal 1975 in at-tività internazionali per la definizione delle specifichetecniche e la pianificazione di sistemi sottomarini incavo coassiale e ottico, ne ha seguito per diversi annilo sviluppo per poi approdare ad una azienda privataoperativa nella produzione, sviluppo e installazione diapparecchiature elettroniche per le telecomunicazioni.Al termine di altre esperienze nel settore ferroviario edenergetico, attualmente Giuseppe Triolo è stato nomi-nato Presidente della European Security and DefenceAssociation Italia, ente di diritto privato che ha l'obiet-tivo di coordinare e promuovere le imprese italiane inambito europeo, con particolare attenzione a quelleche operano nel settore sicurezza e difesa.

il Giornale dell’Accademia

Lo stand

Banca Generali,

sponsor

della serata

a Palazzo

Brancaccio

Page 13: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

13

Nato a Rocca di Neto (Crotone) nel 1963,Gaetano Aloisio dopo aver terminato glistudi superiori si è trasferito nel 1980 a

Milano dove ha iniziato a frequentare le più notescuole di sartoria e moda.Spostatosi a Roma nel 1984, ha proseguito acurare la sua formazione lavorando in alcunedelle più importanti sartorie della Capitale fin-ché nel 1991 non ha aperto la sua prima casadi moda. Da qui a pochi anni, le sue creazioniavrebbero varcato il confine per essere indos-sati in tutto il mondo dai più importanti nomidella finanza, della politica e dell’industria, an-noverandovi anche numerosi membri delle Fa-miglie Reali e diversi Capi dello Stato.Una carriera davvero esemplare la sua, fruttodi una spiccata sensibilità ed esperienza, non-ché capacità di interpretare la personalità deisuoi clienti e di tradurre i codici segreti del lorostile, per giungere ad una autentica esclusività.Per Gaetano Aloisio, infatti, il capo su misura,cioè quello creato per un solo uomo, deve riflet-tere la personalità di chi lo indossa, secondocriteri di comodità ed unicità. Tale filosofia haconsentito al professionista di diventare il puntodi riferimento per chi ama esprimere la propriapersonalità vestendo capi creati su misura,dove anche il più piccolo dettaglio viene realiz-zato con la sapiente cura artigianale e l’atten-zione proprie della migliore sartoria italiana.Oggi, entrare nell’Atelier Aloisio significa tro-

vare un ambiente accogliente, soluzioni alta-mente personalizzate per tutte le esigenze eduna vasta gamma di tessuti pregiati. Significavenire in contatto con l’atmosfera raffinata del-l’alta sartoria, dove esperienza ed eleganza at-tendono di dare vita ad un guardaroba esclusivoed elegante.

Nel corso degli anni sono stati numerose le te-state giornalistiche e le emittenti televisive chesi sono occupate di lui e delle sue creazioni,tanto in Italia quanto nel mondo, in particolarein Giappone dove il Maestro è molto conosciutocome alfiere del più autentico artigianato madein Italy, come anche nei Paesi Arabi e sul mer-cato asiatico.Ma il suo stesso Paese ha riconosciuto, in di-verse circostanze, il suo talento e la sua mae-stria artigianale, nel segno della miglioretradizione sartoriale italiana: nel 1986 GaetanoAloisio è stato insignito del Premio Forbicid’Oro, il più prestigioso premio della categoriae nel 2011 è stato destinatario dell’onorificenzadel Cavaliere Ordine al Merito della RepubblicaItaliana con decreto del Presidente Giorgio Na-politano.Membro dell'Accademia Nazionale dei Sartori,del quale dal luglio 2013 ricopre la carica di VicePresidente, Gaetano Aloisio ha trasferito semprenel 2013 il suo atelier romano nella storica e pre-stigiosa Villa Malta a due passi da Via Veneto,tappa obbligata del turismo internazionale, maanche luogo simbolico della cultura, della mon-danità e della creatività italiana, tutti elementiche si ritrovano nella eleganza dei suoi tagli enella preziosità dei tessuti impiegati, per capi cheonorano la tradizione e nello stesso tempo inter-pretano al meglio la contemporaneità.

Lev Sordi

ACCADEMICO AEREC

GAETANO ALOISIO

Page 14: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

14

Nata a San Secondo Parmense nel 1970,Paola Galli subito dopo aver conseguitoil diploma ha iniziato l'attività lavorativa in

ambito amministrativo presso alcune societànelle quali ha avuto modo di conseguire impor-tanti esperienze, anche nelle relazioni pubbliche.In coincidenza con la proposta di ricoprire unafunzione dirigenziale, però, Galli decise di inter-rompere i rapporti di subalternità e di concedersiun periodo durante il quale completare il ciclo distudi universitari, con l'obiettivo di dedicarsi inseguito alla libera professione. A costo di grandisacrifici personali, quindi, si è dedicata al prati-cantato per il raggiungimento dei titoli utili al so-stenimento dell'esame di Stato quale Consulentedel Lavoro e al completamento dei suoi studi. Haottenuto il titolo di Doctor of Economics andCommerce presso la John Locke University contutti i diritti, privilegi ed onori riconosciuti dalcorpo docente per il percorso universitario ed èpoi divenuta Perito Esperto della Camera diCommercio di Parma conseguendolo con esamee relativa iscrizione all’albo.Oggi titolare di uno Studio professionale cheporta il suo nome, Paola Galli è professional-mente operativa sia a Pomigliano d’Arco che aParma, contando tra i propri clienti numeroseaziende sia nazionali che internazionali, alcunedelle quali quotate e operanti nel settore dellaproduzione metalmeccanica in genere e talunaspecificatamente nel settore valvole intratte-nendo rapporti con India, Qatar, Messico, Cina eArabia Saudita. Oltre alla gestione di contabilitàe paghe, lo Studio Galli prevede una competenzaspecifica su operazioni straordinarie quali acqui-sizioni cessioni, fusioni ed in genere su contrat-

tualistica societaria avvalendosi altresì di unastruttura completa di avvocati e notai.L'intensa attività professionale non ha impeditoa Paola Galli di dedicarsi, anche se per un pe-riodo di tempo limitato, ad un impegno politico eamministrativo che l'ha vista Consigliere Comu-nale dal 1989 al 1993, anni durante i quali ha vo-luto mettersi al servizio della sua comunitàrinunciando agli svaghi e alle attività cui pureavrebbe avuto diritto alla giovanissima età cheannoverava all'epoca. All'impegno politico è poiseguito quello sociale in qualità di membro e segretaria del Consiglio pastorale per la realiz-zazione della Casa della Gioventù per l'affianca-mento ai ragazzi provenienti da contesti familiaridisagiati nei periodi di prima infanzia e adole-scenza.

Lev Sordi

ACCADEMICA AEREC

PAOLA GALLI

il Giornale dell’Accademia

Page 15: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

15

Una parabola imprenditoriale esemplare,quella di Claudio Giust (1959) che lo ha vistoesordire, neppure diciottenne, da semplice

operaio impegnato nella produzione di elementi strut-turali in legno per maturare nel tempo una serie diesperienze che gli hanno consentito di approdare nelgiro di pochi anni ad una attività in proprio, destinataa conseguire significativi successi.Un primo traguardo lo ha raggiunto nella stessaazienda che lo aveva assunto giovanissimo e chedopo due anni lo aveva promosso Direttore di can-tiere, responsabile del personale e della logistica, im-pegnato tra l'altro nella ricostruzione successiva aiterremoti del Friuli Venezia Giulia e dell'Irpinia. 15anni al servizio dell'azienda lo hanno forgiato e dotatodi quelle conoscenze tecniche ed organizzative chegli sarebbero tornate assai preziose quando, nel1991, insieme ad un socio ha fondato la Edilegno,società di costruzioni e carpenteria in legno ad usostrutturale, della quale ha assunto la carica di Ammi-nistratore Delegato, oltre a svolgervi compiti di Diret-tore Commerciale ed Amministrativo e supervisoredell'istruzione del personale. Oggi Claudio Giust è Presidente e legale rappresen-tante della Edilegno, un'azienda che ha portato a po-sizioni di leader del mercato, soprattutto dopo lafelice intuizione di avviare due filiali commerciali, aRavenna e a Bergamo, per lo sviluppo rispettiva-mente del centro-sud Italia e del nord-ovest. Neglistessi anni egli è stato tuttavia impegnato su piùfronti: nel 2006 ha deciso di operare anche nel set-tore immobiliare in qualità di socio di InvestimmobilGroup e nel 2008 è iniziata la sua attività associativacon il primo incarico di Vice-Consigliere incaricato del

Gruppo Costruttori in Legno di Assolegno e membrodel consiglio Direttivo dello stesso per la FederazioneNazionale del Settore del Legno e del Sughero, laFederlegno-Arredo. Tre anni dopo egli veniva nomi-nato Consigliere incaricato, precedendo le succes-sive cariche di Presidente di Assolegno, diPresidente di Promo_legno (associazione per la pro-mozione del legno), di Presidente (anche socio fon-datore) del Consorzio Filiera Legno Veneto ed infinedi Presidente Gruppo Case ed Edifici di Legno - As-solegno, quest'ultima carica assunta nel 2014.Tali risultati sono stati raggiunti grazie anche a unaintensa attività di studio ed approfondimento delletecniche e delle problematiche del settore, conse-guendo tra le altre la qualifica di Direttore Tecnico di

Produzione per elementi in legno ad uso strutturalepresso il Ministero dei Lavori Pubblici e delle Infra-strutture (Università di Trento – Dipartimento di Inge-gneria Meccanica e Strutturale). Fino alconferimento, nel 2009, del Titolo di Dottore HonorisCausa in Architettura sulla base delle sue esperienzeprofessionali e di importanti traguardi raggiunti tra iquali l'ottenimento, nel 2000, della prima certifica-zione in Italia per travatura lamellare in legno di ro-vere per uso strutturale, conseguita pressol’Università di Trento - Dipartimento di IngegneriaMeccanica e Strutturale.Claudio Giust non ha voluto mancare di trasmettere leproprie conoscenze e le proprie esperienze al serviziodelle giovani generazioni e non, a diversi livelli. Egli èstato ad esempio promotore, finanziatore ed organiz-zatore di vari convegni di settore, così come di incontrie visite guidate presso la propria sede produttiva, incollaborazione con un Istituto Tecnico ed ha svolto in-segnamento a titolo gratuito presso la Scuola Edile diTreviso. Più recentemente, egli è stato invitato a so-stenere conferenze e lezioni agli studenti presso leUniversità di Genova e Politecnico di Milano.Medaglia d'Oro al Lavoro, Claudio Giust annoveraanche diversi impegni in campo sociale: con la suaazienda è intervenuto tempestivamente nella realiz-zazione di una Chiesa strutturata completamente inlegno dopo il terremoto che aveva colpito la localitàdi Arischia (AQ) ed è sostenitore del progetto dellaScuola Edile di Treviso "La casa del pane per i me-ninos di Rio de Janeiro", sostenitore privato nell'aiutoalle comunità missionarie per l'infanzia in Africa, so-stenitore di varie associazioni di volontariato locali epromotore e sostenitore per la raccolta fondi per l'Isti-tuto Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto.

Lev Sordi

ACCADEMICO AEREC

CLAUDIO GIUST

Page 16: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

16

il Giornale dell’Accademia

Nato a Napoli nel 1970, Aldo Tonello haconseguito nel 1995 la Laurea in Giuri-sprudenza presso l'Università degli

Studi di Roma “La Sapienza” con una tesi in di-ritto Costituzionale. Dopo aver espletato il pra-ticantato in un studio legale, quindi, egli hasuperato l'esame che lo ha portato ad iscriversiall'Albo degli Avvocati di Roma e ad aprire nellostesso anno lo studio legale che porta il suonome, presso il quale svolge da tre lustri l’atti-vità professionale in ambito giudiziale e stragiu-diziale, occupandosi principalmente di dirittoInternazionale, commercio internazionale, inter-nazionalizzazione di impresa, commerciale, so-cietario diritto del lavoro e previdenziale,materie nelle quali ha maturato particolareesperienza, documentata anche dai diversi ar-ticoli tematici da lui redatti per la rivista del-l'INAIL dal 1996 al 1998.Sono diverse le materie che Aldo Tonello ha vo-luto approfondire per affrontare adeguatamentele problematiche che possono emergere nel-l'esercizio della professione. Egli ha quindisempre proseguito incessantemente l'opera distudio e di approfondimento, conseguendo unMaster in Diritto dell'Informatica e uno in Rela-zioni Internazionali, entrambi alla Università

Lumsa di Roma; dopo essersi specializzato incommercio internazionale, egli ha anche se-guito diversi corsi di formazione presso la Ca-mera di Commercio Internazionale di Parigi. Dal2008 egli è attivo anche all'estero, dove ha se-guito contratti commerciali in India, Benin, Mali.Libano, Algeria, Burkina Faso e Svizzera; piùrecentemente si sta occupando del progetto diinternazionalizzazione di una impresa in Geor-gia.Iscritto all'albo degli avvocati Cassazionisti,Aldo Tonello ha collaborato con i soci dello stu-dio al patrocinio di controversie presso i tribu-nali civili e amministrativi, anche di ultimogrado. Di particolare rilievo, le sue esperienzepresso la Suprema Corte di Cassazione a Se-zioni Unite che ha deciso su questioni dirimenticontroversie giurisprudenziali tra le differentiSezioni (2010), presso la Corte Costituzionaleche ha deciso su due rinvii per questioni di le-gittimità Costituzionale per risolvere disparità diinterpretazione di una legge interpretata inmodo differente da differenti magistrati nel ter-ritorio Italiano e presso la Corte Europea dei Di-ritti dell'Uomo di Strasburgo dove dal 2011 haall'attivo numerosi esperienze di ricorsi.

Lev Sordi

ACCADEMICO AEREC

ALDO TONELLO

Page 17: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

17

Laureato in Economia e Commercio pressol'Università degli Studi dell'Aquila, Fede-

rico Cipolloni ha conseguito il Master di II li-vello in Diritto Tributario "Gian Antonio Micheli"presso l'Università degli Studi La Sapienza,prima di ottenere l'abilitazione alla professionedi Dottore Commercialista ed Esperto Conta-bile e alla Consulenza del Lavoro: è RevisoreLegale dei Conti, Revisore Legale degli Entilocali e Consulente Tecnico del Tribunale.Titolare di un proprio studio professionale aRoma, Federico Cipolloni si occupa di Con-sulenza e pianificazione fiscale tributaria con-tabile, Consulenza amministrativa e dellavoro, Consulenza in riorganizzazioni e ristruttura-zioni aziendali, studi e pareri su pianificazioni patri-moniali, partecipazione a collegi sindacali e consiglidi amministrazione e della gestione del contenziosotributario di imposte dirette ed indirette. Esperto diDiritto Tributario, Diritto Commerciale e Diritto del La-voro, nell’ambito della sua attività professionale oggiFederico Cipolloni partecipa alla definizione e alla

gestione delle strategie di sviluppo di piccole, mediee grandi aziende operanti tanto nel settore produttivoche nei servizi, con particolare riguardo alle attivitàdi audit di bilancio, pianificazione e analisi di investi-menti, consulenza e pianificazione societaria e stra-tegica. Federico Cipolloni è iscritto all’Albo dei Dottori Com-mercialisti ed Esperti Contabili di Rieti, all’Albo Na-

zionale dei Revisori Legali dei Conti, all’Albodei Revisori degli Enti Locali ed è ConsulenteTecnico del Tribunale. Egli è inoltre Membrodella Commissione Contenzioso tributario erapporti con il Giudice tributario dell'Odcec diRieti, Membro della Commissione Enti nonprofit e rapporti con la pubblica amministra-zione dell'Odcec di Rieti e Presidente dell'As-sociazione Fare Impresa Italia per lapromozione dell’attività imprenditoriale nazio-nale ed europea. Quest'ultima associazione ènata con lo scopo di promuovere la libertà d'im-presa in un libero mercato e nel rispetto dei va-lori costituzionali, opera su tutto il territorio

nazionale e promuove lo sviluppo economico diaziende e liberi professionisti offrendo servizi di con-sulenza ed assistenza a tutti gli interessati, garan-tendo agli iscritti un Forum informativo dove tuttipossono aprire liberamente discussioni di interesseistituzionale, ponendo quesiti e facendo proposte nelcampo economico, societario, fiscale e sociale.

Lev Sordi

ACCADEMICO AEREC

FEDERICO CIPOLLONI

ACCADEMICO AEREC

Nato a Gerano nel 1958, Orazio De Lel-lis ha conseguito la laurea in Medicina

e Chirurgia presso l'Università degli Studi diRoma "La Sapienza", nel 1986, discutendola tesi "Terapia Chirurgica della Vertigine",ottenendo poi l'abilitazione presso la stessauniversità nella professione di Medico Chi-rurgo. Iscritto all'Albo dell'Ordine dei MediciChirurghi sempre nel 1986, Orazio De Lellisha svolto il servizio militare in qualità di Uf-ficiale Medico presso il Battaglione Trasmis-sioni Lanciano di Roma, per tornare allostudio e specializzarsi in Otorinolaringoiatriasempre presso l’Università degli Studi diRoma “La Sapienza”. Durante il suo tirocinio medico pratico, Orazio De Lellisha realizzato 14 pubblicazioni edite a stampa, con lascuola di specializzazione in Otorinolaringoiatria dell’Uni-versità di Roma “La Sapienza”, partecipando con rela-zioni e comunicazioni a numerosi congressi nazionali edinternazionali ed a numerosi corsi di aggiornamento, ciòche prosegue a fare tutt'oggi. Già docente di Otorinola-

ringoiatria presso la scuola di Ortofonologia della Re-gione Lazio e tutor presso l’Università S. Andrea di Romaper gli studenti del quinto anno della facoltà di medicina,il medico è dal 1994 convenzionato con la Regione Lazioper la Medicina Generale, titolare di un proprio studioprofessionale nella Capitale, è membro del Consiglio Di-rettivo della F.I.M.M.G. (Federazione Italiana Medici diMedicina Generale) e Rappresentante dei Medici Medi-

cina Generale XI Municipio di Roma. Da sem-pre impegnato in ambito sociale, Orazio DeLellis è Membro del Consiglio Direttivo dell’As-sociazione “La Voce di Rita” Onlus, un'asso-ciazione nata per onorare la memoria di unadonna scomparsa prematuramente ma cheaveva dedicato la sua vita al prossimo ope-rando in campo politico, amministrativo e so-ciale. L'Associazione si occupa quindi dieffettuare interventi concreti sul territorio, lad-dove c'è necessità di intervenire su bisogniconcreti che riguardino la salute, la cultura, ilvolontariato e la solidarietà. Dal 2006, anno difondazione della Onlus, molto è stato fatto

anche grazie allo spirito di iniziativa e all'intraprendenzadi Orazio De Lellis, dall'assistenza domiciliare agli anzianiall'istituzione di uno "sportello bisogni" e di borse di studio.Orazio De Lellis è anche Prefetto e Presidente Commis-sione Rotary Roma Nord Ovest, dopo aver ricoperto lemedesime cariche per la Commissione Rotaract Ro-mano dal 1984 al 1991.

Lev Sordi

ORAZIO DE LELLIS

Page 18: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

18

Maria Farcomeni (Gerace, 1949) ha ini-ziato la sua attività lavorativa in qua-

lità di impiegata amministrativa presso laMercedes Benz Italia; dal 1969 al 1976, siè occupata di gestione amministrativa, fi-nanziaria ed economica della rete com-merciale, con mansioni di coordinamentodelle filiali di Roma, Napoli e Bologna. Vin-citrice nel 1976 del concorso presso l'Isti-tuto Bancario S. Paolo di Torino, MariaFarcomeni è stata trasferita a Romapresso la succursale di Roma Tiburtinadopo uno stage di un anno; da allora e finoal 1986 ha maturato una esperienza totalenel settore bancario, occupandosi di servizidi tesoreria, ufficio fidi, di estero, di investimenti e di ser-vizi retail, con la qualifica di funzionario con gestionedelle risorse. Dal 1986, Maria Farcomeni è quindi in ca-rico presso il Gruppo Intesa San Paolo quale managerdi Banca Fideuram, occupandosi della gestione clien-tela key e della gestione delle risorse umane, con in-carico anche di Coordinatore di Private Banking.

Nell'ambito del suo incarico, la Farcomeni è stata anchePresidente del Consiglio d'Amministrazione della Euro99 Scarl, società che si occupa della gestione del per-sonale, amministrazione, rapporti con fornitori e clientidegli uffici dati in locazione dalla Banca Fideuram aipromotori finanziari.Quasi tre decenni di attività quale consulente finanziario

specializzata in problematiche fiscali e passag-gio generazionale, hanno elevato la professio-nalità di Maria Farcomeni, portandola a ruoli dialta responsabilità in un contesto come quellobancario altamente complesso dal punto divista normativo e gestionale.Maria Farcomeni ha voluto mettere la sua plu-riennale esperienza amministrativa anche alservizio di un'attività benefica, assumendo lacarica di Tesoriera della Onlus A.N.Di.P, dellaquale è membro, un’associazione senza fini dilucro che promuove la diffusione e l’utilizzodella Dialisi Peritoneale e sostiene iniziative ri-volte allo studio ed alla conoscenza delle ma-lattie renali e del loro trattamento in ambito

Regionale e Nazionale. Occuparsi di attività sociali ed umanitarie è oggi tra iprincipali interessi di Maria Farcomeni nel suo tempolibero, insieme alla lettura, al teatro, alla pittura e aiviaggi e, naturalmente, la sua famiglia, il marito e i figliVanessa laureata in Giurisprudenza e Simone, laureatoin Economia e Commercio. Lev Sordi

ACCADEMICA AEREC

MARIA FARCOMENI

ACCADEMICO AEREC

Nato nel 1981, Vito Siracusa ha conseguito laLaurea in Scienze e Tecniche Psicologiche

presso la Libera Università Maria Santissima As-sunta (LUMSA) di Roma, acquisendo nell'arco deisuoi studi la capacità di applicare tecniche psico-diagnostiche e di consulenza a favore di individui,coppie, famiglie e gruppi che richiedono aiuto persituazioni di disagio nella sfera cognitiva, affettiva epsicosociale. Dopo la laurea, Siracusa ha parteci-pato ad un progetto Erasmus presso l'Universidadde Deusto in Spagna, seguendo corsi nell’ambitodelle Risorse Umane e della Formazione del per-sonale per poi proseguire ancora gli studi e conse-guire una nuova Laurea Specialistica in Psicologiadel Lavoro e delle Organizzazioni. Mentre era an-cora studente universitario, Siracusa era entratocome socio di un'attività commerciale nella qualesvolgeva, così come prosegue ancora a svolgere, com-piti di Responsabile del marketing, delle relazioni con ilpubblico e responsabile del personale. Un impegno chedopo qualche anno si è sommato a quello di tirocinantepresso la Casa di cura neuropsichiatrica “Villa Maria Pia”e il Policlinico Gemelli di Roma, dove ha collaborato con

psicologi e psichiatri nella costruzione, adattamento estandardizzazione di strumenti di indagine psicologica,affrontando anche colloqui clinici con i pazienti e svol-gendo un lavoro di ricerca per una tesi sperimentale. Per quattro anni Vito Siracusa ha lavorato come forma-tore e Responsabile del Centro Studi di un'azienda di

formazione professionale, occupandosi anche delcoordinamento logistico-didattico, della selezionedel personale e di Responsabile IT di un'altraazienda che, oltre che della formazione profes-sionale, si occupa anche di consulenza aziendale. Tra le capacità acquisite da Vito Siracusa nelcorso della sua attività professionale effettuata inambito commerciale e nelle aziende di forma-zione con cui ha collaborato e collabora tutt'oggici sono la capacità di pianificare autonomamenteil lavoro quotidiano e di gestire le attività in situa-zioni di stress, la selezione e gestione delle risorseumane, la capacità di fronteggiare gli imprevisti, ilproblem solving, la capacità di rispettare le sca-denze e assumere responsabilità, l'alto livello dicommitment, le tecniche più innovative da utiliz-zare nell’ambito del Team Building, la gestione del

clima organizzativo, l'Action Learning, l'analisi dei fab-bisogni organizzativi, la progettazione e l'implementa-zione di campagne marketing, la formazionepersonale/aziendale, il Coaching e l'analisi delle capa-cità degli individui.

Lev Sordi

VITO SIRACUSA

il Giornale dell’Accademia

Page 19: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

19

Nato a Travagliato (BS) nel 1961, Filippo NarcisoVarone ha iniziato il suo percorso lavorativo alla

fine degli anni '80 come rappresentante nel settore tri-cologico ed estetico. Dopo qualche anno si è fatto largoin lui il desiderio di un'attività in proprio, esigenza con-divisa con alcuni colleghi con i quali nel 1987 ha fon-dato una società, la G.V.F. che dopo qualche temposarebbe stata trasformata in una Spa. Presto cono-sciuta con il nome di It&ly Hair Fashion, l'azienda già apartire dal secondo anno avrebbe manifestato una fortepropensione all'espansione oltre i confini nazionali:sono nate così It&ly North America per il mercato sta-tunitense, messicano e canadese e It&ly Iberica cheha concentrato la propria attività in Spagna, Portogalloe nei paesi di lingua spagnola dell'America Latina. La società ha quindi stretto nel 1989 un accordo di jointventure con il Ministero dei Servizi Sociali dell’UnioneSovietica che ha aperto le porte alla creazione diun'azienda, la Bielita, la prima del settore in assoluto acreare un impianto produttivo in Russia e più precisa-mente a Minsk in Bielorussia dove tutt'ora impiega 200persone. L'anno successivo, It&ly Hairfashion è stata

la prima azienda a presentarsi in Brasile sul mercatodella colorazione con un prodotto importato e a seguitodi un'intensa attività di formazione per gli acconciatori,in pochi anni è riuscita a diventare un punto di riferi-mento anche per questo mercato. Tra il 1993 e il 1994,l'apertura di un nuovo stabilimento alle porte di Milano,su un’area di oltre 12.000 mq ha favorito la crescitaaziendale aumentandone la capacità produttiva e larealizzazione di prodotti all’avanguardia nel settore tri-cologico.Con l'attività ormai diffusa in tutto il mondo, Filippo Va-rone nel 2001 decise di vendere le sue quote e lasciarel'azienda per lanciarsi in nuove sfide imprenditoriali. Iprimi progetti lo hanno visto operare con successo nel-l'ambito del risparmio energetico, poi nel settore stradaleed edile con una sua società, ottenendo anche qui buonirisultati nella collaborazione con Autostrade per l'Italiapartecipando all'ampliamento della quarta corsia dellaBergamo/Milano e della terza corsia da Bologna S. Laz-zaro fino a Modena. Dopo una ulteriore collaborazionecon una importante azienda lombarda e con il Comunedi Milano, dal 2010 Filippo Varone è Procuratore e Di-

rettore Lavori di un'impresa edile e stradale, mentre stavagliando la possibilità di una nuova avventura impren-ditoriale, stavolta nel settore dell'abbigliamento.

Lev Sordi

ACCADEMICO AEREC

FILIPPO NARCISO VARONE

ACCADEMICO AEREC

Nato a Capua nel 1962, Salvatore Volpe è Avvo-cato del Foro di Roma, iscritto all'Albo Speciale

degli Avvocati ammessi al Patrocinio dinanzi laCorte di Cassazione e le altre Giurisdizioni Superioritenute dal Consiglio dell’Ordine di Roma. Titolare diun proprio studio nella Capitale, il professionista èesperto di Diritto penale sostanziale e processuale,Diritto penale della Pubblica Amministrazione, Dirittopenale Societario, Diritto penale Tributario, della Di-sciplina della responsabilità degli Enti in conse-guenza di reati commessi dai Dirigenti o daiDipendenti e delle responsabilità sanitarie in tutte leloro manifestazioni colpose e dolose.Nella sua lunga carriera forense, Salvatore Volpesi è occupato, quale difensore di imputati, consu-lente o patrono di parti civili, di numerose e delicatevicende processuali italiane, tra le quali si ricordala difesa di soggetti imputati di appartenenza allastruttura detta “P2” nel famoso processo di inizioanni ’90, con imputazioni riguardanti i delitti controla personalità dello Stato, celebratosi dinanzi allaCorte di Assise di Roma. L'esperienza lavorativa,inoltre, si è estesa a altri processi di competenza

della Corte di Assise, come quelli celebrati controalcuni soggetti accusati di appartenere al sodaliziocriminoso definito “Banda della Magliana” o l'assun-zione della difesa nel processo per il crollo delleTorri-faro dello stadio comunale di Rieti, con impu-

tazione di strage e disastro nei riguardi dei proget-tisti.Un capitolo a parte, nell'ambito della carriera pro-fessionale di Salvatore Volpe, meriterebbe i casi dalui affrontati relativamente alle cosiddette “colpeprofessionali” in cui il professionista ha manifestatospiccate qualità di interpretazione dialettica giuri-dico–processuale in vicende molto complesse.Anche nell’ambito di reati societari e tributari, nonsono mancate esperienze particolarmente impe-gnative per la delicatezza e difficoltà della materia,con riferimento specifico ai delitti di bancarotta frau-dolenta e frode, nonché evasione fiscale.Da studioso del Diritto, Salvatore Volpe si è dedi-cato all’analisi sistematica e concettuale della Teo-ria Generale della materia. In forza di una poderosaattività esegetica e di studio, infine, l’attività giuri-dica di Salvatore Volpe ha visto la sua partecipa-zione come Docente in numerose occasioni, comerelatore di Convegni e in qualità di Docente in Ma-ster organizzati da Funzionari della Pubblica Am-ministrazione.

Lev Sordi

SALVATORE VOLPE

Page 20: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

20

Nuovi mercati e nuove opportunità,tra valore economico e valore sociale

L'internazionalizzazione d'impresa e l'opportunità di investimenti all'estero sono stati ancora una volta oggetto di una Conferenza AEREC,con diversi, autorevoli contributi ad arricchire il giù nutrito panorama che l'AEREC ha composto con i convegni precedenti e che sono statiregolarmente riassunti sui numeri scorsi del nostro giornale.

il Giornale dell’Accademia

Parte del ricco programma dell’Academy Day del 4luglio e svoltosi presso la prestigiosa Sala delle Co-

lonne della Camera dei Deputati, il Convegno è statomoderato da Patrizia Marine aperto dall’intervento delDott. Carlo Capria, della Presidenza del Consiglio deiMinistri, Dipartimento per lo Sviluppo delle EconomieTerritoriali, esperto in internazionalizzazione.“Per avere successo con l’internazionalizzazione biso-gna andare su nuovi mercati che non sono più quellidel BRICS - Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica maad esempio quelli del MIT, Messico, Indonesia e Tur-chia. In Italia, però, il 96% delle aziende sono microa-ziende e come possono, le piccole aziende, riuscire adesportare in paesi in cui ci vivono milioni di persone?Intanto puntando sui settori che ci competono, comel’abbigliamento, l’alta moda, l’arredo casa, l’automotive,l’arte, il design, l’accoglienza, il turismo, i beni culturali.Questa è l’Italia. Dopodiché il concetto base è: l’aggre-gazione.”“Secondo lo Small Business Act adottato dall’UnioneEuropea, le aziende dovrebbero uscire dal concetto delcosiddetto distretto industriale e devono aggregarsi.Un’azienda in Sicilia può aggregarsi con una del Ve-neto, se tra le due vi sono denominatori comuni e se viè la possibilità di creare una massa critica tale da poteraffrontare un nuovo mercato. In Cina, dove vivono 1miliardo e 400 milioni persone, almeno la metà non èpiù rurale e chiede, ad esempio, il vino. Ma come fauna piccola cantina, una microazienda, ad esportare ilvino? Solo riunendosi ad altre cantine di varie regionid’Italia e creando una rete d’impresa. Alle reti d’impresabisognerà aggiungere la finanza innovativa per poteravere accesso al credito che le banche oggi non con-cedono e poi l’innovazione tecnologica del made inItaly.”“Rappresentando l’Italia a Bruxellex abbiamo fatto deiprogetti. La parola chiave oggi è progetto: senza pro-getto non si possono utilizzare soldi. E i soldi ci sono:la Cassa Deposito e Prestiti ha aperto i forzieri e poi cisono l’ICE, la Sace, la Simest, il Ministero dell’Istru-zione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero delloSviluppo Economico. Tutti aspettano progetti.”“I giovani, con le nuove tecnologie, hanno il mondo trale mani però non riescono a gestirlo, a parcellizzarlo.Bisogna dire loro, ad esempio, che esiste il microcre-dito, inventato dal Premio Nobel per la Pace Muham-mad Yunus per le piccole attività in Africa e che hafunzionato. Anche in Italia c’è un istituto per il microcre-dito e i relativi finanziamenti, anche per i contratti diretti,anche per l’autoimprenditorialità. Dobbiamo spiegareai giovani come si può accedere al mercato del lavorodal basso. A parlare della Georgia e delle opportunità imprendito-riali nel paese asiatico, un ospite d’eccezione, S.E.

Karlo Sikharulidze, Ambasciatore della Georgia in Ita-lia. Insediatosi solo nel settembre scorso, l’Ambascia-tore ha svolto il suo intervento in lingua inglese, assistitonella traduzione da Patrizia Marin.“Proprio il 27 giugno scorso, a Bruxelles, è stato firmato

un accordo tra l’Unione Europea e la Georgia per cuiadesso il mio paese è membro associato all’Europa siapoliticamente che economicamente. Questo è un veropunto di svolta per noi. In quest’ultimo periodo, quindi,c’è stato un incremento del nostro posizionamento diranking che ci ha visti recuperare 6 punti in percentualiper cui la Georgia è ora al 12° posto all’interno dei 43paesi considerati nell’ambito del territorio europeo.”“La politica economica della Georgia è basata sullo svi-luppo sostenibile, la libertà economica, la protezione eil rispetto della proprietà privata. Il mio paese adotta unapolitica fiscale favorevole sia per il settore privato cheper gli investimenti stranieri. Il sistema di tassazione èmolto semplice e molto basso, l’Iva è al 18%, l’IncomeTax è al 20%, le aziende al 15%, la proprietà privata1%, la dogana il 12%. Per favorire gli investimenti inGeorgia è stato creato il Co-Investment Fund, cheserve a sostenere gli investimenti privati e soprattuttoquelli che provengono da partner europei. Per il settoreenergetico ci sono a disposizione 3 miliardi di dollari,per ospedali e sanità 1 miliardo di dollari, per l’agricol-tura e la logistica mezzo miliardo di dollari, per l’industriamanifatturiera 1 miliardo e mezzo. Il Fund detiene laproprietà dell’investimento fino a 7 anni, estendibili a 9”. “Voglio dire qualche parola sui progetti nell’ambito del-l’energia, dove stiamo diversificando e dove la partepiù interessante riguarda gli idrocarburi nella zona delMar Caspio. Ci sono due condotti petroliferi e gasdottiche vanno dal mar Caspio passano attraverso la Tur-chia e arrivano fino alla Puglia e ci sono tutta una seriedi nuovi investimenti per incrementare questa rete.Questa è una importante opportunità non solo per ipaesi limitrofi al nostro ma anche per l’Italia: si tratta direalizzare un grande viadotto che parta dal Kazakistan,attraversando tutti i paesi caucasici fino ad arrivare allaRomania, con il supporto del mar Nero.”“La Georgia è un mercato interessante perché è il se-condo mercato al mondo per risorse di idrocarburi eannovera 28.000 fiumi con cascate che generano ener-gia idroelettrica. Siamo già molto avanzati con le tec-nologie per la trasformazione dell’energia e siamopronti a venderla, con le infrastrutture già a disposizionedi tutti i paesi confinanti.”L’Avv. Aldo Tonello, avvocato internazionalista, si recaspesso in Georgia dove sviluppa progetti di internazio-nalizzazione.“Voglio innanzitutto raccontarvi un aneddoto. Qualchetempo fa ho ricevuto nel mio studio l’amministratore de-legato di una società polacca che produce treni, piùprecisamente locomotive motrici, per valutare delle op-portunità di investimento. Egli mi ha parlato diun’azienda che era stata costruita in Croazia e nellaquale sono stati investiti 120 milioni di euro e 5 anni dilavoro. L’azienda di fatto è durata 2 anni, poi ha chiuso.

Carlo Capria

Karlo Sikharulidze

Aldo Tonello

� Un nuovo Convegno AEREC sulla internazionalizzazione delle imprese

Page 21: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

Perché? Perché mancavano le commesse. Ci sichiede se la Georgia possa trovarsi in una condizionesimile, dal momento che si tratta anch’esso, come laCroazia, di un piccolo paese, con 4 milioni e mezzo diabitanti. Ma l’obiettivo dell’amministratore ora è un altro:il Caucaso, 120 milioni di persone, ovvero una nuovagrande opportunità di mercato.”“Ma torniamo alla Georgia. Rispetto a quello che hadetto l’Ambasciatore Sikharulidze voglio aggiungereche è vero che il paese sta per entrare nella ComunitàEuropea e ha già firmato l’accordo di preadesione contutti gli scambi commerciali già in vigore, ma esiste unaltro grande vantaggio e cioè che la Georgia fa ancorainformalmente parte del CSI, l’ex Commonwealth deipaesi dell’ex Unione Sovietica, il che significa averedazi bassissimi, nei confronti degli altri paesi. “A seguire, l’intervento del Dott. Roberto Baldassari,neo presidentedell’Istituto Piepoli.“In questo momento sia in Italia che in Europa vi sonodue impulsi che muovono i consumatori, le famiglie ele imprese: la paura di perdere e il desiderio di cresceree guadagnare. Noi italiani, soprattutto, siamo orientativerso la paura di perdere. Questo trend, tuttavia, sta inqualche modo cambiando, non per merito dei famosi80 euro in più nelle buste paga ma perché stiamo fa-cendo delle profezie positive. È molto importante crearedegli scenari positivi. Su questo il Primo Ministro Renzie il Governo stanno lavorano in una direzione costrut-tivista, dicendo che dopo la montagna della crisi c’è unfuturo positivo. Di questo, anche se in maniera moltomarginale per ora, stanno ragionando anche le piccolee medie imprese.”“Nei Paesi europei, in questo momento, si registrano in-dicatori di sfiducia da parte dei padri verso i figli: i padripensano che i figli avranno un futuro peggiore del loro.I Paesi emergenti invece, dai più grandi ai più piccoli, cimostrano invece come indicatori una propensione a fareprofezie positive da parte dei padri sul futuro dei figli. Sa-rebbe bene che noi facessimo altrettanto, però poi i figlidevono però provare ad andare alla stazione e prendereil treno; di treni ne passano meno ma se i giovani nonvanno alla stazione non lo prendono di sicuro.”Il Dott. Eugen Terteleac, Presidente della Camera diCommercio e Industria della Romania in Italia, ha par-lato della istituzione da lui guidata che rappresenta ben45.000 aziende romene che operano nel nostro paese.“Appena l’anno scorso, nel 2013, l’Unioncamere Ro-mania ha deliberato all’unanimità la costituzione di unaCamera di Commercio in Italia che ha due priorità: laprima è quella che riguarda le 45.000 aziende costituiteda cittadini romeni in Italia, aziende che non hanno maiavuto un sostegno concreto né da parte delle istituzioniitaliane né rumene, pur contribuendo costantementeallo sviluppo economico dell’Italia. Tuttavia solo dal2011 ad oggi sono nate in Italia altre 5000 aziende fon-date da miei connazionali, perciò parliamo di una co-munità molto dinamica, che ha voglia di fare, che habisogno anche di un sostegno più concreto. E per que-sto che la nostra Camera di Commercio cerca di tro-vare alcune soluzioni, tra le prime quella di combatterela burocrazia istituzionale. Per le aziende rumene in Ita-lia noi abbiamo predisposto una serie di servizi, ab-biamo stretto accordi con varie confederazioni italiane,tra cui Confartigianato e Confagricultura e stiamo cer-cando insieme di fornire alcuni servizi in collabora-zione.”

“La nostra seconda priorità sono le aziende italiane chedesiderano internazionalizzare o delocalizzare in Ro-mania, paese che ha bisogno di know-how italiano edi tutte le capacità che offre il vostro paese. La nostraCamera di Commercio ha già creato un sistema bencoerente per il sostegno alle aziende che vogliono en-trare nel mercato rumeno con una serie di servizi a di-sposizione come ad esempio le ricerche di mercato, isondaggi o servizi ad hoc e in collaborazione con isti-tuzioni come il Ministero dell’Economia o dell’Agricol-tura.”Andrea Garbini, Amministratore Unico di Garbini Con-sulting, ha presentato il progetto da lui ideato “Rispar-mio Virtuoso”.“Con il mio team 10 anni fa abbiamo avviato un’attivitàche ha come obiettivo principale quello di migliorarel’efficienza nelle aziende in termini di acquisti, imbal-laggi, energia elettrica, gas, telefonia fissa e mobile,connettività. Si parte da un semplice valore e concetto:l’aggregazione. Aggregare volumi d’acquisto di aziendemettendo in campo tutta la professionalità nella nego-ziazione e negli acquisti ha come risultato quello di ot-tenere migliori prestazioni in termini di efficienza delleaziende.”“In pratica, noi offriamo risparmio alle aziende nego-ziando nel mondo della fornitura. Perché se voi oggicomprate prodotti o servizi ad un certo prezzo, noisiamo in grado di ottenere un servizio migliore ad unprezzo inferiore con lo stesso fornitore o con un altroCiò diventa tanto più importante rispetto ai mutamentidel mercato: se i prodotti ecosostenibili costano media-mente il 20-25% in più di quelli tradizionali o l’energiaelettrica verde costa 1 megawatt l’ora in più, noi pos-siamo fare in modo, grazie alla massa critica dell’ag-gregazione, di fare in modo che costino perlomeno lostesso prezzo del prodotto che stiamo utilizzando at-tualmente.”“L’obiettivo non è solo quello di risparmiare in terminieconomici ma anche in termini ecosostenibili. Sarebbea dire che attraverso il risparmio nell’acquisto di telefo-nia, imballaggi, energia si possono sostenere iniziativedi solidarietà come quelle che porta avanti l’Aerec, adesempio”.A concludere il convegno, il Dott. Alessio Palmieri,manager di Banca Generali, Distretto di Roma, tra glisponsor dell’Academy Day 2014“Come Banca Generali siamo particolarmente sensibilinei confronti delle tematiche evidenziate oggi, com-prese quelle riguardanti la salute e il benessere chehanno aperto la giornata. Come banca d’investimentoorientata alla gestione del risparmio noi ci siamo apertida circa un paio d’anni all’erogazione del credito neiconfronti sia di privati che di aziende, ritenendo questaattività strategica nell’ambito della nostra proposta com-merciale. Ricordo che Banca Generali è quotata dal2006 presso la Borsa Valori di Milano, è controllata peril 51% dal Gruppo Generali, ed è un assoluto colossoa livello internazionale con oltre 12 milioni di clienti sulterritorio italiano e oltre 400 miliardi di massa in ge-stione. L’erogazione del credito diventa quindi per noinon solo un business centrale ma anche un valore so-ciale da riservare alla nostra clientela. Per questo la col-laborazione con AEREC, dal nostro punto di vista, èassolutamente importante e strategica per unità di vi-sione e per un contenuto di carattere sociale.”

Lev Sordi

Roberto Baldassarri

21

Eugen Terteleac

Andrea Garbini

Alessio Palmieri

Page 22: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

22

il Giornale dell’Accademia

Prevenzione e coscienza di sè,le basi di una cultura del benessere

� Il convegno di apertura dell'Academy Day 2014 dedicato alla salute

In questi ultimi anni, l’AEREC ha puntatopiù volte i riflettori sulla salute e sul be-

nessere, con l’intenzione di promuovereuna “cultura del benessere” che possaavere ripercussioni positive anche sull’eco-nomia, conciliando in tal modo i due temifondanti dell’istituzione.In occasione dell’Academy Day 2014, l’Ac-cademia ha richiamato ancora una volta asé medici ed esperti del settore per ragio-nare attorno al tema della “Prevenzione, sa-lute e benessere”, focalizzandolo sulprocesso di invecchiamento e sulle proble-matiche ad essa connesse, offrendo unapanoramica sulle soluzioni innovative ed ef-ficaci per salvaguardare il benessere psico-fisico e sulle nuove intuizioni della medicinapreventiva delle patologie degenerative.

Presentato da Patrizia Marin, il Convegnoche ha aperto ufficialmente i lavori del tra-dizionale consesso di inizio estate degli Ac-cademici, è stato introdotto dal Presidentedell’AEREC Ernesto Carpintieri che, dopoaver ringraziato la Presidente On. LauraBoldrini per la concessione della Sala delleColonne della Camera dei Deputati, ancorauna volta prestigiosa location dell’evento,ha letto un lungo messaggio pervenuto perl’occasione da parte del Ministro della Sa-lute Beatrice Lorenzin. Per poi entrare su-bito nel vivo del tema prescelto.“La vita delle donne e degli uomini si al-lunga sempre di più ponendo nuovi pro-blemi come quello di dover fronteggiare lemalattie degenerative. Fino ad oggi, medicied osservatori ci hanno detto che malattiecome il Parkinson e l’Alzheimer non si pos-sono curare e neanche prevenire, masiamo certi che sia proprio così? Siamocerti che non si possano individuare i se-gnali di allarme che il nostro organismomette in azione, in modo tale da individuareil più presto possibile l’insorgenza delle ma-lattie? Ed esistono cure per fermare oquantomeno rallentare il processo degene-rativo? È da queste domande e da questeriflessioni che siamo partiti per promuovereun incontro che siamo certi non mancheràdi suscitare attenzione ed interesse pressodi voi Accademici vecchi e nuovi e presso ivostri ospiti”.

A coordinare l’incontro Margherita Enrico,giornalista, scrittrice e divulgatrice scienti-fica. “Il tema prescelto per il Convegno odiernoè molto importante, se si pensa che l’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità ormai dadiversi anni denuncia il fatto che, nono-stante l’allungamento della vita, non sonomigliorate le condizioni di salute dei pa-zienti. Tutti noi vorremo vivere più a lungoma credo che non interessi a nessuno vi-vere una lunga vita da malati, senza indi-pendenza, senza riconoscere i nostri cari.Io ho la fortuna di lavorare con il medicoPremio Nobel per la Medicina Luc Montai-gner con il quale parlo spesso di questo ar-gomento, anche perché mia madre a 73

anni è stata improvvisamente colpita dal-l’Alzhimer. Parliamo di una donna molto at-tiva, che ha sempre lavorato ed avuto tantiinteressi, con l’unico handicap di esserepiuttosto stressata. Ebbene, il Prof. Montai-gner mi ha detto che una delle cause prin-cipali della diffusione dell’Alzheimer èproprio lo stress ossidativo, che va a colpirele cellule del cervello. Ho però capito chenonostante i tanti libri letti, nonostante itanti consigli che abbiamo ricevuto su cosadobbiamo fare e cosa non dobbiamo fareper non ammalarci, per prevenire e per vi-vere più a lungo, nonostante tutto ciò nonpossediamo ancora la chiave che apre laporta dove c’è il segreto. E penso che il se-greto sia riposto nella nostra mente o me-glio nel collegamento tra la mente e ilcorpo, che dovrebbero andare di pari passoe spesso non è così.”

Il primo relatore del Convegno, il Prof.Adolfo Panfili, specialista in chirurgia ro-botica vertebrale, è apparso d’accordo conl’assunto della giornalista: “Il Maestro Oshososteneva già nel secolo scorso la teoriadella ‘mente che mente’: ogni volta che riu-sciamo ad assopire la mente, emergequella possibilità taumaturgica naturale cheè dentro di noi e che tuttavia riusciamo inqualche maniera a sedare.”Prima di proseguire nella sua relazione, ilProf. Panfili ha chiamato al tavolo dei rela-tori l’attrice Antonella Salvucci per chie-derle di leggere l’introduzione del suo libro“In forma in 3 settimane” scritto con ValeriaMangano, utile a meglio focalizzare il temadel suo intervento.“Quello di essere in forma in 3 settimane èin realtà più una sfida che un vero tema dilavoro. Però spesso noi non consideriamole nostre possibilità innate di guarigione:pensate semplicemente che in 3 settimanel’essere umano può espellere la metà dellaquantità di tossine che sono normalmentestivate nel suo tessuto connettivo. L’essereumano è costituito da tessuto connettivoche connette i vari organi, le cellule, i lega-menti, i muscoli. Quando siamo sereni,tranquilli, rilassati, questo tessuto connet-tivo è fluido e scorre secondo il ‘panta rei’di Eraclito. A volte, però, la vita ci mette allaprova e improvvisamente ci poniamo in unoAdolfo Panfili

Margherita Enrico

Page 23: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

23

stato di stress, di allarme, ma non ce ne ac-corgiamo e cominciamo a correre senzapensare alle conseguenze: il lavoro, l’ami-cizia, gli affetti, la famiglia, il denaro sonotutti parametri che fanno parte della vita eche non possiamo ignorare o evitare.Quando siamo stressati produciamo un or-mone, il cortisolo che sul momento ci aiutaperché ci dà l’energia sufficiente a soprav-vivere però contemporaneamente corrodeuna struttura che si chiama telomero.Quando i telomeri si consumano la nostravita si accorcia. Passiamo la vita a guada-gnare denaro che poi viene impiegato peracquistare farmaci per curarci e perdiamodi vista il fatto che possiamo essere statinoi stessi gli artefici del nostro danno.”Qual è il modo giusto di tutelare la nostrasalute? Semplicemente rilassandoci, medi-tando e in tal modo fluidificando il tessutoconnettivo di cui dicevo all’inizio. Quandosiamo stressati, la stratificazione del tes-suto connettivo fa accumulare tossine manoi le possiamo espellere attraverso la flui-dificazione, risvegliando il nostro guaritoreinterno. Perciò, ben venga qualsiasi attoche ci porti a ritrovare questa capacità diquadrare il cerchio partendo dalle nostrereali capacità.”

Il tema del rapporto tra mente e corpo èstato ulteriormente sviluppato nell’inter-vento del Dott. Giorgio Crucitti, espertodi medicina antiaging.“Inizio con un antico proverbio: il corpoesprime ciò che mente reprime. Spesso lamente ha la funzione di reprimere qual-cosa di vitale per noi, qualcosa che servespesso a salvarci la vita. Emozione pro-viene dal latino ‘ex movere’, dare movi-mento, una spinta propulsiva che perqualcuno può essere paragonata a quelladi cui parlava il prof. Panfili, la forza vitaleche abbiamo dentro e che ci spinge adagire e a reagire con lo scopo unico e fi-nale di sopravvivere, di difenderci e di ga-rantirci la vita. Purtroppo la mente inalcuni momento blocca queste emozioni”.Vivere in uno stato stressogeno ha uncosto, è come se guidassimo una automo-bile sempre in salita con la prima marciainnestata facendo sì che l’automobile siconsumi. In questo modo noi durante lostress, proseguiamo a liberare sostanzetossiche, dei cataboliti che si accumulanoproprio all’interno del tessuto connettivo.Avremo quindi dei sintomi, delle spie. Piùquesti sintomi vengono ignorati o bloccati- come si fa spesso oggi con i farmacisolo sintomatici - più l’accumulo aumentae più si entra in fase di malattia concla-mata, che possono esser di qualsiasi tipo,Alzheimer, Parkinson, malattie degenera-tive, malattie immunitarie e cardiovasco-lari. Concludo esortandovi ad ‘ascoltarvi’sempre di più perché solo ‘ascoltandoci’

possiamo utilizzare il potere interiore diautoguarigione e ottenere la vera salute eil benessere.”

A Mons. Jean-Marie Mupendawatu, Se-

gretario del Pontificio Consiglio per la Sa-lute è stato chiesto il suo punto di vista sultema della prevenzione.“Stiamo parlando della prevenzione cosid-detta terziaria, che ha come obiettivo quello

di impedire l’invalidità di persone già malatedi malattie croniche e favorirne il recupero.A questo proposito voglio accennare aquanto è stato analizzato nel corso di unaconferenza internazionale organizzatal’anno scorso in Vaticano proprio sul temadella Chiesa al servizio della persona an-ziana. La cura delle persone affette da pa-tologie neurodegenerative ha variato laproblematica da una pluralità di aspetti, daquelli più tipicamente clinici a quelli pasto-rali passando per gli aspetti psicologici, spi-rituali, familiari, sociali, economici e politici.Voglio solo accennare a due versanti chesono emersi come fattori determinanti e ag-gravanti della sorte delle persone anzianemalate. Uno è il versante socioculturale, ov-vero l’invecchiamento della popolazione de-terminata dall’allungamento della vitamedia e l’altro è la riduzione del ruolo disupporto sociale assicurato dalla famigliaper il graduale indebolimento della rete fa-miliare, che non ha più le caratteristiche ela tenuta di un tempo. Penso alla frequenteemarginazione delle persone anziane, allamentalità utilitaristica e consumistica, allacrisi economica internazionale che deter-mina la progressiva riduzione dei fondi na-zionali per le politiche sociali, alla messa indiscussione di quell’idea di solidarietà chesembrava essere un baluardo di tutte le de-mocrazie costituzionali, alla povertà socialeche genera la povertà sanitaria. Poi c’è ilconsumo di alcol, il fumo, la vita sedentaria,l’obesità. Sono modalità di comportamentoche concorrono all’incremento delle malat-tie cronico degenerative.” C’è il problemadell’attenzione alla persona nella sua tota-lità. C’è sempre più bisogno di solidarietà,quella solidarietà che attiva ed unisce per-sone diverse per cultura, religione, prove-nienza, accomunate dall’idea di un mutuoriconoscimento tra simili e dal sostegno nelnon fare mancare alle persone più deboli.C’è bisogno della sussidiarietà che porta aprivilegiare e a dare di più a chi è nel biso-gno, il sostegno alle famiglie gravate dallapresenza e dalla cura di un anziano affettidi malattie neurodegenerative, che prendeforma in servizi e strategie di supporto, at-tivando una rete di rapporti specialmentecon associazioni di volontariato, aiutandoad affrontare sentimenti ed emozioni, a ge-stire lo stress, a prevenire e superare isensi di colpa. L’integrazione e la coesionesociale hanno un’efficacia preventiva e te-rapeutica della solitudine che la demenzatende a provocare negli anziani. La preven-zione sia remota attraverso corretti stili divita, dall’alimentazione al movimento, siaprossima, deve essere al cuore del soste-gno e della presa in carica dell’anziano. Al Dott. Fabio Rodia, direttore dell’ortope-dia 2 del CTO e collaboratore del PontificioConsiglio e della Fondazione Buon Sama-ritano creata da Giovanni Paolo II, la mo-Fabio Rodia

Giorgio Crucitti

Monsignor Jean Marie Mupendawatu

Page 24: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

24

deratrice ha chiesto quale può essere laprevenzione dal punto di vista osseo.“L’aumento della vita media crea un au-mento importante di alcune patologie chenelle epoche precedenti non venivanoprese in considerazione. Le patologie de-generative delle strutture articolari insor-gono talvolta come conseguenza di grossitraumi, come le lesioni fratturative dell’arti-colazione e qui si entra nel campo dellaprevenzione nell’infortunistica sul lavoro,stradale, sportiva. Ma gran parte delle ma-lattie degenerative delle nostre articolazioniinsorgono in maniera che noi definiamoidiopatica, termine che noi medici utiliz-ziamo quando non conosciamo realmentele cause che le provocano. Si pensa che cisia qualcosa nel DNA delle persone chepredispone verso queste patologie e infattivediamo una precisa ereditarietà e familia-rità in alcuni gruppi di persone.” È chiaroche il problema si pone soprattutto quandoqueste malattie croniche a carattere dege-nerativo colpiscono persone in età giovanile- 30, 40, 50 anni - come conseguenze ditraumi o fratture e ciò perché purtroppo lacartilagine non è un tessuto rigenerativo maperenne, una volta che subisce una lesioneo frattura non è più in grado di rigenerare.La medicina preventiva deve in qualchemodo cercare di ridurre i cosiddetti fattori dirischio, come l’obesità ad esempio, poichéun aumentato peso può gravare sicura-mente su alcune articolazioni come l’anca,il ginocchio e la colonna vertebrale. Infinec’è lo stress quotidiano e qui mi riferisco aquegli stress psichici dovuti ad esempio aduna non corretta prevenzione in ambito la-vorativo.”“Come prevenire. Esistono oggi diversecure che però purtroppo non arrivano finoalla risoluzione del problema ma che hannosemplicemente lo scopo di rallentare l’evo-luzione, la degradazione, l’usura delle arti-colazioni. Esistono metodiche infiltrativeche fanno uso di sostanze farmacologichecome l’acido iauronico e i suoi derivati, ad-dirittura dei farmaci di derivazione biologicacome il plasma e i sostituti del sangue.”Vi è infine il problema degli alti costi sociali,perché un paziente che viene sottoposto adun intervento necessita poi di una lungaospedalizzazione, spesso di riabilitazione,oltre che al riconoscimento di un’invalidità.È molto importante porre l’accento sullaprevenzione che però deve essere multifat-toriale, non data solo all’individuo ma di am-bito sociale.”

Sulla problematiche legate all’età avanzata,è intervenuto anche il Prof.  Alberto  DeSantis, Presidente di Anaste ed Eco.“Io rappresento quel settore che si occupadella parte finale delle persone anziane,prevalentemente non autosufficienti. Mionoro di essere il Presidente dell’Anaste

che l’Associazione Nazionale Strutture perla Terza Età e della Eco, European Confe-deration of the Care Home Organization,che è la federazione europea della socio-sanità. È un settore particolare, che il Go-verno non ha mai preso in seriaconsiderazione e che è stato oggetto daparte mia di numerosi convegni attraversogli anni. Per noi la priorità nei confronti dellepersone anziane è la qualità della vita al-l’interno delle strutture. Voi sentite spessoparlare male delle case di riposo ma nes-suno spiega mai chi sono quelli che com-mettono delle infrazioni o non sicomportano bene con gli ospiti. Prevalen-temente si tratta di piccole strutture abusiveche sorgono come funghi perché lo Stato,il Governo, il Servizio Sanitario Nazionalenon si preoccupa di aumentare i posti lettoin RSA, le Residenze Sanitarie Assisten-ziali, ma li riduce. Di conseguenza le fami-glie mononucleali - come ha già affermatogiustamente Mons. Mupendawatu - nonsanno come risolvere il problema dei loroanziani e li lasciano nella prima strutturache trovano, guarda caso la più economica.Poi scoprono che qualcuno li tratta male escoppia regolarmente la polemica e la de-nuncia dell’intero settore. Dimenticando letante persone che lavorano seriamente e

con grandi sacrifici, dagli infermieri ai me-dici e agli operatori sociosanitari.”“La nostra campagna, in questo momento,riguarda la proposta di rendere obbligatoriele telecamere all’interno di ogni stanza diogni struttura. Ciò non per controllarequello che fanno i dipendenti ma lascian-dole ad esclusiva disposizione della magi-stratura qualora succedesse qualcosa.Un’altra proposta che ritengo molto impor-tante riguarda la costituzione di un fondounico per la non Autosufficienza che con-sentirebbe a tutti di avere una garanzia neiconfronti di un eventuale non Autosuffi-cienza a costo zero. L’ultimo contributo al Convegno lo ha of-ferto il Dott. Carlo Pernigotti, MarketingManager di Mavena, sponsor dell’evento.“Finora ho sentito parlare di salute e in par-ticolar modo sull’intervento a livello nazio-nale e internazionale sulle patologiedegenerative, come l’Alzheimer. Io invecevorrei portare il discorso sulla speranza,perché salute e benessere vogliono direanche, per quanto ci è possibile, allontarelo stress indotto dalla vita moderna.”“Colgo l’occasione per dire qualche parolasulla nostra azienda: Mavena fa parte di ungruppo internazionale che è Salt of Life In-ternational con sede a Baden e si occupada sempre della salute della pelle, l’organopiù esteso dal corpo e quindi lo specchiodella salute; dalla pelle molti clinici sono ingrado di intuire delle patologie la cui pre-senza potranno poi verificare tramite esamie altro. Quello che noi poniamo al centrodell’attenzione è la qualità della pelle, cheper noi vuol dire qualità della vita. Ed è im-portante sapere che per quanto riguarda lacura e la bellezza della pelle, oggi abbiamodelle opportunità domiciliari, se mi passateil termine. La nostra azienda ha come corebusiness il sale, non quello comune da cu-cina ovviamente ma sali arricchiti. In pocheparole noi offriamo a tutti la possibilità in-novativa di poter usufruire delle acque ter-mali comodamente a casa. La qualità di vitaè importante e noi possiamo ottenerla at-traverso due elementi di base naturali: ilsale e l’acqua. Non dimentichiamo che noisiamo nati in una soluzione idrosalina, eche quindi c’è anche un discorso di ricordoche può aiutare dal punto di vista psicolo-gico. Con il sale, quindi, possiamo anchecurarci e curarci bene, nei centri termalicome anche tranquillamente a casa nostra.I nostri sali sono arricchiti di oligoelementi,calcio, litio, zinco ed altri e consentono dipoter fare quello che noi chiamiamo ‘ilbagno del buonumore’. Ci serve oggi ma ciserve anche per andare avanti: quando psi-cologicamente siamo a posto, con la mentesana in un corpo sano, possiamo davveroraggiungere il top del benessere!”.

Lev Sordi

il Giornale dell’Accademia

Carlo Pernigotti

Alberto De Santis

Page 25: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

23 settembre, eccomi di nuovo pronta per partire per la Costa d'Avorio, anchese parenti e amici mi manifestano un po' di perplessità a causa della minacciadel virus di cui tanto si parla negli ultimi mesi, la famigerata Ebola. Io sonoabbastanza tranquilla perché mi è stato confermato che l’epidemia resta at-tualmente circoscritta in tre paesi dell’Africa occidentale, cioè Sierra Leone,Guinea e Liberia mentre in Costa d’Avorio non sono ancora emersi casi. Peròin effetti, strada facendo, mi accorgo che l’allerta è anche lì alta. Già in aereo,prima di atterrare in Abidjan, noi passeggeri siamo tutti invitati a riempire unmodulo informativo che chiede, tra l'altro, se abbiamo febbre, se avvertiamoalterazioni di qualche tipo e se siamo stati in contatto con persone malate,una procedura che stranamente non incontrerò a Parigi, in occasione delloscalo del mio rientro a Roma. Giunta in aeroporto ad Abidjan, ancor prima

del controllo del libretto delle vaccinazioni e del passaporto, vengo accoltada alcuni operatori sanitari dotati di mascherina e guanti che mi fanno misu-rare la temperatura e mi invitano a lavarmi le mani con un gel antibatterico.Mi informano anche che ci sono circa 2.500 militari lungo le frontiere per evi-tare migrazioni. Da lì a breve resto sorpresa, ma in modo positivo, vedendodei manifesti informativi sull’Ebola che avrei poi ritrovato durante tutta la miapermanenza, sia con testo che con immagini per chi non sa leggere, affissiin qualsiasi luogo pubblico, come uffici, ministeri, comuni, chiese, etc. (ve loripropongo in queste pagine). Il testo spiega i sintomi dell'Ebola, come febbreimprovvisa, affaticamento, mal di testa, nausea, vomito e diarrea (gli stessisintomi della malaria), seguiti poi anche dalla tosse ed emorragie/sanguina-menti dagli orifizi e invita la popolazione a recarsi urgentemente, in presenzadi tali sintomi, presso il presidio sanitario più vicino. Il manifesto illustra inoltrele modalità di contagio: caccia, macellazione e consumazione di animali sel-vaggi contagiati (come scimmie, gorilla, scimpanzé, antilope, pipistrelli, istrici,etc.) e il contatto diretto con i liquidi organici (sangue, sudore, escrezioni, sa-liva, sperma, urina) di persone infette sia vive che decedute. Seguono le mi-sure di prevenzione, che consistono nell'evitare questi modi di trasmissione,suggerendo di non salutarsi dandosi le mani e lavarsele spesso con il sapone.Noto quasi subito che il messaggio sta funzionando: vedo che nessuno porgepiù la mano all'altro, neanche durante la messa, né vedo baci (una volta moltoimportanti nel “cerimoniale” quotidiano) e in qualsiasi ufficio e su qualsiasiscrivania si trova il gel antibatterico a disposizione di chiunque.

Come di consueto, la mia missione in Costa d'Avorio inizia con un incontrocon Sua Eccellenza l’Ambasciatore d’Italia Alfonso Di Riso, il quale mi acco-glie come sempre con grande gentilezza e amicizia e con il quale ci soffer-miamo a discutere della situazione del paese sia a livello economico e politicoche ovviamente sanitario, dei nostri progetti umanitari in corso e del mio pro-gramma dei prossimi giorni. Gli presento anche i progetti economici che in-tendo promuovere in Costa d’Avorio sui quali, con la sua acclarataesperienza, mi concede il suo parere e i suoi preziosi consigli.Anche questa volta, i miei impegni nel Paese sono molteplici e vedono divi-dermi più volte tra Abidjan per gli incontri istituzionali e Songon per i nostriprogetti. Inizialmente contavo di concludere la mia missione nell'arco di duesettimane, ma alla fine mi sono trovata costretta ad aggiungere altri settegiorni.Gli uffici della cattedrale di Abidjan sono ancora una volta a mia disposizione edè lì che inizio a fare il punto con i membri della ONG Missione Futuro Côte d’Ivoiresull’andamento, le difficoltà, i risultati raggiunti e le priorità delle nostre iniziative

MISSIONE FUTURO                ONLUS            e ONG

MISSIONE FUTURO                ONLUS            e ONG

UNA NUOVA MISSIONE DELLA NOSTRA ONGNELL'AFRICA DELL'EMERGENZA SANITARIA

di Carmen Seidel

Continuiamo così: facciamo del bene!in Costa d'Avorio e ovunque necessario

1 aladie à a ML ola cbus EirValadie à est quoi ?’’est quoi ?ola c est quoi ?

contaminées.contaminées.

2 t les mouels sonQ des de trt les mo ansmission ?des de transmission ?

3 t se manifommenC estt se manif e la maladie à est us EBOLirVe la maladie à A ?us EBOL

4 uelles sonQ t les mesuruelles son envées de prt les mesur tion ?en

5 taconui cQ er ?ttacAppelez le 143 ou r

5

Appelez le 143 ou r

taconui cQ

Numér

endez vous vite dans le centrAppelez le 143 ou r

er ?ttac

t

endez vous vite dans le centr

ero vNumér

e médical le plus prendez vous vite dans le centr oche.e médical le plus pr

Numér tero vNumér

25

Page 26: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

M issione Futuro

26

nel Paese. Mi consegnano una nutrita relazione e alcuni documenti originali peròapprendo che, a causa delle lentezze burocratiche, siamo ancora in attesa dialtri documenti, tra i quali l’autorizzazione definitiva per l'apertura del nostro ospe-dale. In proposito, vengo informata dal Ministero della Salute che non vengonoconcesse autorizzazioni a nessuno da più di 5 anni (e qui mi sento un po' con-fortata, comprendendo che non si tratta di un problema legato a noi), ma chenel frattempo possiamo operare tranquillamente avendo ottenuto sia il certificatodi conformità che l’attestato di riconoscimento da parte del Ministero della Salute.Eppure avevo già incontrato nel 2012 per almeno due ore la Ministra della Salutein persona, insieme a Sua Eccellenza Janine Tagliante-Saracino, Ambasciatoredella Costa d’Avorio in Italia, che ha molto a cuore il nostro progetto di Songone con la quale sono molto amica; nella circostanza, lei aveva promesso di sbloc-care la situazione al più presto. Ho anche incontrato in passato diverse volte ilsuo Direttore del Gabinetto ottenendo le stesse promesse. Evidentemente orasarà questa la mia priorità.Ma non l'unica. Un'altra priorità sarà il riconoscimento della ONG italiana da partedel Ministero degli Affari Esteri. Mi spiego meglio: la ONG Missione Futuro Côted’Ivoire è già da molti anni riconosciuta ufficialmente dal Governo della Costad’Avorio con tanto di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma per avere i pri-vilegi cosiddetti diplomatici come lo sdoganamento gratuito dei containers, latarga diplomatica che agevola nei posti di blocco, la benzina con lo sconto del50%, ed altre facilities, è necessario ottenere il riconoscimento della ONG italianastessa. Una procedura che ho già iniziato l’anno scorso seguendo un iter piut-tosto complicato, che mi ha visto prima alla Questura per la sicurezza con tantodi rilevamento di impronte digitali, compilazione di vari moduli, consegna di cur-riculum vitae, etc. e poi alla Prefettura. Grazie a Dio, tutto ha avuto esito positivo.Ora, però, la pratica risulta "bloccata" al Ministero degli Interni, Dipartimento Am-ministrazione Territoriale e dovrà poi passare al Ministero degli Affari Esteri.

Il Ministro della Funzione Pubblica e della Riforma Amministrativa CisseIbrahima Bacongo che avevo già conosciuto a Roma e che è in possessodi tutta la nostra documentazione, a suo tempo mi aveva manifestato me-raviglia e perplessità rispetto agli ostacoli burocratici che stiamo incontrandoe aveva promesso la sua assoluta disponibilità. Ora lo incontro ad Abidjan

dove mi accoglie calorosamente e, dopo aver fatto insieme il punto della si-tuazione, mi fissa direttamente dal suo cellulare tutti gli appuntamenti ne-cessari al mio scopo, sollecitando i vari interlocutori. Tra gli altri, mi faottenere un incontro con il nuovo Direttore di Gabinetto del Ministero dellaSalute entro 30 minuti; quest'ultimo, che appare anch'egli meravigliato diquesti ritardi, mi promette l’autorizzazione provvisoria per il nostro ospedaleentro due giorni. Il Ministro mi fissa anche un incontro con un responsabiledel Ministero degli Affari Esteri che, mostrando grande disponibilità, mi diceche si sarebbe interessato immediatamente per la nostra pratica di ricono-scimento. Quando incontro nuovamente il Ministro, stavolta addirittura senzaappuntamento, gli faccio presente anche il nostro problema della strada diaccesso al presidio sanitario che, anche se più volte rifatta, si ripresenta re-golarmente disagevole dopo le varie piogge. Poi ci sono la mancanza dellarete Internet, il problema dell’acqua corrente che non arriva sempre, cosache non è di pertinenza di questo Ministero, ma il mio intento era quello diottenere un incontro immediato con il Governatore al quale avevo già scrittodiverse volte. Detto, fatto: il Ministro mi fa accompagnare subito dal suo as-sistente con tanto di macchina con autista negli uffici del Governatore ilquale però, purtroppo, era fuori in missione. In compenso, vengo ricevutadal direttore del suo Gabinetto e responsabile per i Lavori Pubblici Ing. SekaNguia Lazare (con un preavviso di soli 10 minuti!) che raccoglie le mie pre-

occupazioni e mi promette di interessarsi immediatamente, informando ilGovernatore sull’importanza del nostro Presidio Sanitario. In seguito, hofatto molti altri incontri presso l’Amministrazione Territoriale e presso altri uf-fici pubblici, ho incontrato più volte la nostra equipe dei medici per organiz-zare al meglio la gestione sanitaria, così come i nostri membri della ONGlocale, gli anziani del villaggio per ottenere un ulteriore terreno per gli alloggidel personale, il sindaco di Songon, etc. Nel momento in cui sto scrivendoqueste note, apprendo che l'autorizzazione è in arrivo per i prossimi giorni.Speriamo bene.

A Songon riscontro che sono stati eseguiti alcuni lavori di ripristino resi ne-cessari a seguito delle forti piogge, dell'umidità e dai danni causati dagli on-nipresenti e insidiosi insetti. È stata quindi data una nuova mano di pitturaall'interno e all'esterno, così com'è stata ripristinata la lucidatura delle portee degli infissi in legno, sono state sostituite le zanzariere danneggiate ed èstato anche creato un accesso in cemento armato per l’ambulanza verso ilPronto Soccorso, indispensabile in caso di piogge e del fango che ne con-segue. All’interno del cortile, era previsto un “apatam”, come qui chiamano illuogo di attesa, che non abbiamo mai finito a causa di mancanza di fondi,ma sono riuscita ad ottenere dal costruttore una sorta di rateizzazione. Orail nostro Presidio Sanitario è davvero un gioiello e tutti noi possiamo essereorgogliosi. Tra pochi giorni inizieranno a dare i primi soccorsi due suore in-fermiere, formate dalla Congregazione di S. Maria Consolatrice presentesullo stesso terreno, due medici e due ostetriche a turno.

Nel mio viaggio, ovviamente, non poteva mancare un incontro con i nostrifanciulli adottati dei quali ormai ricordo quasi tutti i nomi e che vedo crescere

Page 27: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

M issione Futuro

a vista d’occhio. Li ho abbracciati uno per unoanche da parte vostra, ho distribuito tante cara-melle come sempre, ho scattato un po' di fotografie(le vedete in queste pagine) e ho raccolto le lette-rine di ringraziamento per quelli e quelle di voi cheli sostengono con tanta fedeltà. Sappiate sempreche, grazie a tutti voi sostenitori, questi bambinisono vestiti, puliti, accuditi e sereni! Ho anche incontrato i bambini dell’altro villaggioSongon M’Brathé che non sono adottati ma cheindossano i vestiti che doniamo loro regolarmentegrazie alla generosità del nostro Accademico Dott.Giovanni Basagni, Presidente di Miniconf.Quello della consegna dei vestiti, è sempre unafesta ma per me anche un momento difficilequando mi presento con i valigioni e mi ritrovo da-vanti una fila che sembra infinita, tanto da non essere sicura di riuscire a sod-disfare tutti! Per questo, però, chiedo sempre qualche giorno prima ai capivillaggio di individuare, in base all’elenco degli indumenti con quantità e tagliache fornisco, quali sono i bambini più poveri e bisognosi per dare loro la prio-rità. Non finirò mai di ringraziare Giovanni che sostiene la nostra iniziativaormai da tanti anni!

Un altro incontro frequente e obbligato è quello con il sindaco di Songon EricN’Koumo-Mobio a Abidjan per discutere tutte le problematiche che lui dovràseguire e cercare di risolvere. Già l’anno scorso mi aveva parlato di una pic-cola cooperativa agricola di giovani volenterosi, tutti diplomati, ai quali avevadato un terreno per la coltivazione e chiedendomi di riflettere cosa avrei potutofare per loro. Certo, fondi non ne abbiamo perché tutti vincolati e necessariper il nostro ospedale per l’acquisto di apparecchiature mediche e dell’alle-stimento laboratorio analisi. Però ho portato dall’Italia, per loro, diverse varietàdi semi, come fagiolini, piselli, zucchine, zucche, insalate varie, bieta, cicoria,prezzemolo, basilico, etc. da sperimentare sul loro terreno. Sono semi cheda anni porto anche alle suore e vi dico che il terreno ed il clima sono talmentefavorevoli che si possono raccogliere, per esempio, i fagiolini dopo solo duemesi! Ho chiesto a loro di fornirmi i risultati, così da regolarmi per la prossimafornitura.Sempre con il Sindaco abbiamo condiviso diversi impegni per la mia ultimadomenica di permanenza nel villaggio, a partire da una festa tradizionale allaquale doveva presenziare e nella quale io sono figurata come “ospited’onore", seguita da un incontro con la suddetta cooperativa e da un pranzotipico.

Ci sarebbero tante altre cose da raccontare, ma queste pagine a mia dispo-sizione non bastano! Spero, nel prossimo numero del Giornale, di fornirvialtre buone notizie. Ma non voglio mancare di ricordare che tutto quello chestiamo facendo è reso possibile dai vostri contributi, quelli che avete elargitoe quello che ci auguriamo vorrete elargire per realizzare il nostro sogno cheè il sogno di tutti gli uomini e le donne di buona volontà: restituire il sorriso aibambini e alle bambine che soffrono e che hanno bisogno di tutti noi!

Un abbraccio,Carmen Seidel

27

DONA ORA!Banca delle Marche Ag. 4

IBAN: IT38 X060 5503 2050 0000 0002 939

BancoPosta

IBAN: IT98 N076 0103 2000 0008 1682 601

intestato a: MISSIONE FUTURO

www.missionefuturo.org

Page 28: ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA …

Valore italianoalle relazioni internazionali

Accademia Europeaper le Relazioni Economiche e Culturali

Favorire lo scambio di idee e di progetti di business, promuovendo incontri,

convegni e missioni in Italia e all’estero, agevolando contatti con istituzioni

politiche, diplomatiche, finanziarie e culturali a livello internazionale. Questa

la mission di AEREC, realtà che nasce come Dipartimento dell’Ente Nazionale

per la Valorizzazione dell’Industria, Commercio e Artigianato fondato nel 1981.

Dalla sua costituzione, l’Accademia è divenuta un punto di riferimento per

tutti quei professionisti e imprenditori che intendono ampliare i propri orizzonti

oltre i confini nazionali, annoverando tra i propri membri personaggi di alto

profilo culturale, umano, scientifico e professionale.

L’Accademia è impegnata da anni nella realizzazione di progetti internazionali

sia di natura economica che umanitaria. Ciò ha permesso un proficuo confronto

tra gli Accademici su svariate tematiche. Tra queste, il tema della solidarietà

rappresenta un’importante finalità che AEREC persegue mediante Missione

Futuro, Organizzazione Non Governativa riconosciuta che, con il supporto degli

Accademici, opera in favore dei Paesi in via di sviluppo.

Via Sebino 11 - 00199 Roma - Tel. 06 85 86 57 00 - 06 85 55 975 - [email protected] - www.aerec.org