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S tasera voglio presentarvi una signora splen- dida che si avvicina ai 40 anni. Una signora che ha dei principi inossidabili, che ha delle con- vinzioni derivanti dalla forza delle sue idee, che ha la capacità di essere nuova eppure sempre se stessa e sempre tesa al futuro, la capacità di inno- vare e di portarci tutti a migliorare.” Ha esordito così, con la sua proverbiale e garbata verve, Fla- minio Valseriati , Cerimoniere della 56° Convoca- zione Accademica che si è svolta nella prestigiosa sede dell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Ca- mera dei Deputati il 1 giugno 2018. Stava parlando dell’AEREC, ovviamente, una creatura meravigliosa” – ha continuato – “ nata da una intuizione straordinaria di Ernesto Carpintieri e Carmen Seidel che avevano capito come la so- cietà aveva bisogno di qualcosa di nuovo, per il bene di tutti.” La Convocazione Accademica si era aperta con la tradizionale sessione convegnistica che ha visto avvicendarsi gli interventi di alcuni autorevoli esperti in vari campi (un ampio sunto degli stessi è riportato nelle pagine interne del nostro giornale). Molti degli interventi hanno avuto oggetto il tema del- l’innovazione che, come ha osservato sempre il Cerimoniere: “ è di straordinaria im- portanza ed è meritorio che l’AEREC ci porti a conoscenza delle novità e ne consenta la diffusione. D’altronde qui da noi si viene anche a creare il futuro”. A presentare più articolatamente l’Accademia, il Presidente Ernesto Carpintieri che ha innanzitutto espresso un ringraziamento al Presidente della Camera, l’On. Roberto Fico, per la concessione della sala “ che in queste ultime settimane è stata molto frequen- tata. Proprio qui si sono spesso incontrati i gruppi parlamentari nelle fasi che hanno preceduto la for- mazione del nuovo Governo, che peraltro sta giu- rando proprio in questo momento al Quirinale”. L’AEREC” – ha quindi proseguito il Presidente – è un’organizzazione il cui scopo istituzionale è quello di individuare personalità di spicco, quali voi siete, nel mondo della cultura, della politica, del- l’imprenditoria, della professionalità, aggregarli e fare sì che tra loro si possano sviluppare opportu- nità personali, professionali, imprenditoriali, oltre che delle belle amicizie. Una vera e propria rete dove ogni accademico, mettendo le proprie com- petenze a disposizione, ne trae grandi benefici in termini di allargamento della propria sfera d’in- fluenza. Tra le varie definizioni che hanno dato della nostra organizzazione, mi piace oggi ricordare quella di ‘scrigno di professionalità, credo sia particolarmente calzante”. C’è un bel lavoro di squadra in AEREC, compiuto soprattutto dai nostri Presidenti di distretto che governano i vari territori. L’AEREC negli anni ha inanellato tantissimi successi, il primo e più importante è però la vostra presenza. Io mi onoro di avervi come Accademici, mi onoro di avervi come amici, sapendo di poter contare sempre su di voi e sul vostro supporto.” Abbiamo compiuto negli anni scorsi diverse missioni all’estero, in virtù della voca- zione internazionale di AEREC. Siamo stati in Moldavia, in Romania (dove torne- ANNO XXXX N°1-2-3 2018 La 56° Convocazione Accademica AEREC Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977 Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via della Camilluccia, 285 Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto Turchetti. Copia omaggio Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Finito di stampare nel mese di luglio 2018 il Giornale dell’Accademia ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI ITALIA OPEROSA AEREC, uno scrigno di professionalità sempre teso all'innovazione La solidarietà sempre al centro delle iniziative dell’AEREC, da anni impegnata attraverso Missione Futuro nello sviluppo di progetti umanitari. Solidarietà che impegna tutti gli Accademici, vecchi e nuovi, accorsi a Roma per partecipare, il 1 giugno, alla 56° Convocazione Accademica svoltasi nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e che ha visto l’ingresso di numerosi nuovi membri.

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“Stasera voglio presentarvi una signora splen-dida che si avvicina ai 40 anni. Una signora

che ha dei principi inossidabili, che ha delle con-vinzioni derivanti dalla forza delle sue idee, che hala capacità di essere nuova eppure sempre sestessa e sempre tesa al futuro, la capacità di inno-vare e di portarci tutti a migliorare.” Ha esorditocosì, con la sua proverbiale e garbata verve, Fla-minio Valseriati, Cerimoniere della 56° Convoca-zione Accademica che si è svolta nella prestigiosasede dell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Ca-mera dei Deputati il 1 giugno 2018. Stava parlando dell’AEREC, ovviamente, una“creatura meravigliosa” – ha continuato – “nata dauna intuizione straordinaria di Ernesto Carpintierie Carmen Seidel che avevano capito come la so-cietà aveva bisogno di qualcosa di nuovo, per ilbene di tutti.”La Convocazione Accademica si era aperta con latradizionale sessione convegnistica che ha visto avvicendarsi gli interventi di alcuniautorevoli esperti in vari campi (un ampio sunto degli stessi è riportato nelle pagineinterne del nostro giornale). Molti degli interventi hanno avuto oggetto il tema del-l’innovazione che, come ha osservato sempre il Cerimoniere: “è di straordinaria im-portanza ed è meritorio che l’AEREC ci porti a conoscenza delle novità e neconsenta la diffusione. D’altronde qui da noi si viene anche a creare il futuro”.A presentare più articolatamente l’Accademia, il Presidente Ernesto Carpintieriche ha innanzitutto espresso un ringraziamento al Presidente della Camera, l’On.

Roberto Fico, per la concessione della sala “chein queste ultime settimane è stata molto frequen-tata. Proprio qui si sono spesso incontrati i gruppiparlamentari nelle fasi che hanno preceduto la for-mazione del nuovo Governo, che peraltro sta giu-rando proprio in questo momento al Quirinale”.“L’AEREC” – ha quindi proseguito il Presidente –“è un’organizzazione il cui scopo istituzionale èquello di individuare personalità di spicco, quali voisiete, nel mondo della cultura, della politica, del-l’imprenditoria, della professionalità, aggregarli efare sì che tra loro si possano sviluppare opportu-nità personali, professionali, imprenditoriali, oltreche delle belle amicizie. Una vera e propria retedove ogni accademico, mettendo le proprie com-petenze a disposizione, ne trae grandi benefici intermini di allargamento della propria sfera d’in-fluenza. Tra le varie definizioni che hanno dato dellanostra organizzazione, mi piace oggi ricordare

quella di ‘scrigno di professionalità, credo sia particolarmente calzante”.“C’è un bel lavoro di squadra in AEREC, compiuto soprattutto dai nostri Presidentidi distretto che governano i vari territori. “L’AEREC negli anni ha inanellato tantissimisuccessi, il primo e più importante è però la vostra presenza. Io mi onoro di avervicome Accademici, mi onoro di avervi come amici, sapendo di poter contare sempresu di voi e sul vostro supporto.”“Abbiamo compiuto negli anni scorsi diverse missioni all’estero, in virtù della voca-zione internazionale di AEREC. Siamo stati in Moldavia, in Romania (dove torne-

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La 56° Convocazione Accademica AEREC

Italia Operosa – Bimestrale di cultura e attualità. Autorizzazione del Tribunale di Roma n°16862 del 9 giugno 1977

Direzione, Redazione, Amministrazione: C&C Communications Srl, Via della Camilluccia, 285

Direttore responsabile: Ernesto Carpintieri. Grafica, impianti e stampa Lineartstudio (Roma). Foto Turchetti. Copia omaggio

Riservato ogni diritto di riproduzione, anche parziale, senza l’autorizzazione dell’editore. Finito di stampare nel mese di luglio 2018

il Giornale dell’AccademiaORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI

I T A L I A   O P E R O S A

AEREC, uno scrigno di professionalitàsempre teso all'innovazione

La solidarietà sempre al centro delle iniziative

dell’AEREC, da anni impegnata attraverso Missione

Futuro nello sviluppo di progetti umanitari.

Solidarietà che impegna tutti gli Accademici, vecchi

e nuovi, accorsi a Roma per partecipare, il 1 giugno,

alla 56° Convocazione Accademica svoltasi nell’Aula

dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e

che ha visto l’ingresso di numerosi nuovi membri.

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remo in autunno), in India, negli Stati Uniti, abbiamoda poco aperto un Distretto in Vietnam e uno anchead Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, per iniziativa di Patrizia Marin.”Ai nuovi Accademici, in particolare: “Essere Accade-mico non significa solo vantarsi di un Diploma maentrare nel vivo di quelle che sono le nostre idee,portate avanti con determinazione, con gioia, amore,passione, sincerità.”Flaminio Valseriati ha introdotto quindi il Cerimonialedella nomina dei nuovi Accademici, con la chiamatadel singolo candidato, la presenza al suo fianco del‘padrino’ ovvero di colui che ha favorito l’ingresso inAccademia con la sua segnalazione, la lettura dellacitation, l’imposizione del collare accademico, la con-segna del diploma e delle insegne dalle mani delPresidente Carpintieri e della Vice Presidente Car-men Seidel, la firma sul Registro Accademico “che,in confronto, la Stele di Rosetta non è nulla” ha scher-zato il Cerimoniere “Quando tra 5000 anni trove-ranno quel registro, scopriranno che rappresenta lastoria del 21 secolo!”Ringraziando i nuovi Accademici per la loro dona-zione il Presidente ha ricordato che essa – “è desti-nata, a sostenere le attività istituzionali di AEREC equelle umanitarie della nostra Missione Futuro pre-sieduta da Carmen Seidel. Perché è vero cheAEREC si occupa di business e di service, ma cre-diamo che il business più importante che ognuno dinoi possa fare è quello di salvare delle vite umane!”.Missione Futuro Onlus ha costruito – e oggi gestiscein accordo con il Ministero della Salute – un presidiosanitario in Costa d’Avorio, nel villaggio di Songon.Sempre nel paese africano ha intrapreso altre inizia-tive umanitarie, con un progetto di sostegno per unacooperativa agricola di donne di Songon e un altrodi adozione di bambini a distanza. Più recentemente,ha espanso ulteriormente la sua azione benefica,stavolta in Italia.“Stasera alla Cena di Gala” – ha annunciato il Presi-dente – “vi parlerò più diffusamente dell’iniziativa diDon Pietro Sigurani, Rettore della Basilica di San-t’Eustachio qui a Roma, il quale vuole costruire unricovero per i senzatetto, proprio sotto la sua Chiesa.Ci ha chiesto aiuto e noi glielo daremo”.“Un’altra persona ci ha recentemente chiesto aiuto,

una nobildonna che è presente qui, Paola Fanzinied è la fondatrice di un’associazione che si chiamaLa Lampada dei Desideri, che aiuta bambini portatoridi handicap. È una struttura molto bella dove c’è unasala giochi, una piccola radio, una biblioteca, dovesi aiutano i ragazzi a tirarsi fuori dalla marginalizza-zione.”“Conosco personalmente questa struttura e ho avutola possibilità di toccare con mano i sentimenti di que-sti ragazzi che ti accolgono con grande gioia e chemagari ti offrono un pezzo di pizza come se fossecaviale.“Poi rivolto a Paola Fanzini: “So che le iniziative peraiutare questi ragazzi sono tante ma noi parteci-piamo con entusiasmo, anche per incoraggiarti adandare avanti con questa bellissima e importante ini-ziativa. E qui oggi, vogliamo darti due segnali dellanostra amicizia, un segnale simbolico e un segnaletangibile. Il primo è un Diploma di Benemerenza cheti viene consegnato dalla Presidente di Missione Fu-turo Carmen Seidel per le tue attività umanitarie, per-ché di questo stiamo parlando. Il segnale tangibile èinvece un contributo economico che ti stiamo con-segnando perché tu possa fare ancora di più.”Commossa e riconoscente, Paola Fanzini ha rac-contato come “è stata una scommessa aprire questoluogo nel quartiere romano della Magliana, una zonaparticolarmente difficile. Io sono mamma di una ra-gazza con disabilità e so bene come, per queste ra-gazze e questi ragazzi, dopo la scuola non esistaassolutamente niente. Stanno chiusi dentro casasenza avere praticamente una vita, la loro giornataè solo alzarsi, mangiare, andare a scuola e andarea letto. Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrareuna persona molto generosa, che ci ha donato unlocale. L’abbiamo colorato, con i nostri ragazzi, e oraè davvero molto bello, i ragazzi si sentono orgogliosidi stare in quella che loro chiamano ‘famiglia’. Moltidi loro, tra l’altro, non hanno una famiglia e sono inseria difficoltà. Però da noi hanno trovato l’amore eci ricompensano con altrettanto amore, con i loro sor-risi. E poi da noi c’è libertà. Perché quando una per-sona con disabilità si reca in un centro diriabilitazione, è obbligato a fare un determinato labo-ratorio e basta. Invece da noi possono scegliere cosafare, è un posto dove fare socializzazione, c’è un sa-

lottino, c’è la televisione, ci sono i computers, i giochi,la possibilità di imparare tante cose tra corsi di cucina,di pittura, un’area dedicata al benessere. Sono favo-losi. E sono anche molto spiritosi: un giorno uno deinostri ragazzi ha detto: ‘ma perché non facciamo laBanda della Magliana?’ Così abbiamo preso i tam-buri, le bacchette ed è nata la Banda della Magliana,quella musicale, pero!”Ultimi atti della prima parte della Convocazione Ac-cademica della Camera dei Deputati, che sarebbepoi proseguita a Palazzo Brancaccio, la consegnadi un riconoscimento speciale, quello di MembroOnorario del Senato Accademico AEREC al BaroneFabrizio Mechi, Presidente dell’Associazione Ac-cademica Internazionale Mauriziana della quale èanche Rettore. Infine, la consegna al Presidente della Camera diCommercio Italia-Romania Eugen Terteleac dellecertificazioni di tre nuovi Accademici romeni che nonhanno potuto raggiungere Roma. È stata l’occasioneper annunciare una nuova missione in Romania, epiù precisamente a Ploiesti, prevista dall’11 al 13 ot-tobre prossimi in occasione del Forum “Romania-Ita-lia, ridiamo sicurezza e concretezza alle aziendenell’economia romena” cui saranno presenti, oltreagli Accademici interessati, funzionari, autorità pub-bliche, uomini d’affari e operatori economici italianiprovenienti da diversi settori di attività interessati asviluppare investimenti o partnership commerciali sulterritorio romeno.

Alberto Castagna

Il Presidente Ernesto Carpintieri con la Vicepresidente

Carmen Seidel insieme ai consiglieri

Davide Bernardini e Flaminio Valseriati

Il Presidente della Camera di Commercio eIndustria della Romania in Italia Eugen

Terteleac insieme a Mircea Cosma, storico ePresidente della Fondazione Mihai Viteazu

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Palazzo Brancaccio è uno storicoed elegante edificio nel cuore di

Roma, a pochi passi dal Colosseo. Èl’ultimo palazzo del Patriziato Romanoe fu fatto costruire dal Principe Salva-tore Brancaccio e dalla propria con-sorte, l’ereditiera americana Mary Eli-sabeth Field nel 1880 su progettodell’architetto Gaetano Koch, uno deipiù celebri nel panorama romano delXIX secolo.La magica atmosfera che si respiratra i lussureggianti giardini e le sun-tuose sale interne, l’ottima cucina e laqualità dei servizi, la professionalitàdella Direzione e di tutto il personalene hanno fatto, da diversi anni, il luogoideale e deputato per le Serate di Galache concludono le Convocazioni Ac-cademiche nazionali dell’AEREC. Cosìè stato anche il 1 giugno 2018, al ter-mine di una giornata iniziata nell’Auladei Gruppi Parlamentari della Cameradei Deputati dove si era aperta uffi-cialmente la 56° Convocazione Acca-demica.Ad accogliere, nei giardini finementeallestiti per il cocktail inaugurale, gliAccademici provenienti da ogni parte

d’Italia, dei loro ospiti e dei prestigiosiinvitati, il Presidente Ernesto Carpin-tierie la Vice Presidente Carmen Sei-del, anche Presidente dell’organizza-zione umanitaria dell’AEREC,Missione Futuro Onlus. Una sfilata dimoda, con gli eleganti abiti firmati dallostilista Luigi Bruno, ha preceduto l’in-gresso dei presenti nel Salone delleFeste al quale, nell’occasione, è statoaffiancato anche il Salone degli Arazziper quella che è stata la Cena di Galapiù partecipata in assoluto.“È sempre più impetuosa la crescitadell’AEREC” – ha esordito il PresidenteCarpintieri – “e questo probabilmenteperché il ‘sistema’ funziona, perché lanostra Accademia sta diventando,sempre di più, un punto di riferimentoutile e prezioso per imprenditori, pro-fessionisti, uomini di cultura, uomini didiplomazia. Perché in AEREC gli Ac-cademici trovano un motore di sviluppoe di amicizie. La vera forza, ce ladanno gli Accademici, la linfa vitaledell’AEREC. Ringrazio quindi gli Ac-cademici di lungo corso che ci hannopresentato nuovi amici, ringrazio questiultimi che porteranno nuova linfa vitale

Alta moda e spettacolo al Gran Galà dell’Accademia

Come tradizione, anche la 56° Convocazione Accademica dell’AERECha visto riunirsi gli Accademici provenienti da ogni parte d’Italia cometante illustre personalità del giornalismo, della cultura e dellospettacolo per una serata all’insegna dell’amicizia, della convivialità edello spirito umanitario che anima tutti i membri dell’organizzazione.

La “Apple Sing, Apple Play Band”

Il salone delle feste di Palazzo Brancaccio

Le spose di Luigi Bruno

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all’Accademia, benvenuti a tutti!”.L’azione umanitaria dell’Accademia è stata subitoevocata dal Presidente nel suo discorso di benve-nuto: “Ricordo a tutti che la nostra organizzazionepartecipa a un progetto estremamente importante,che è Missione Futuro, una Onlus presieduta daCarmen Seidel grazie alla quale siamo riusciti, solocontando sulle vostre donazioni, a costruire un pre-sidio sanitario oggi perfettamente funzionante in Co-sta d’Avorio.”Il Presidente Carpintieri e la Presidente Seidel hannoquindi chiamato l’imprenditore ed Accademico - non-ché Consigliere Diplomatico e Ambasciatore di AE-REC presso la Costa d’Avorio - Claudio Giust, te-stimone diretto di quanto di bello e importante abbiarealizzato Missione Futuro: “Il nostro ospedale diSongon” – ha dichiarato l’Ambasciatore di AERECnel paese africano - “è una struttura bellissima checonosco bene, avendola già visitata due volte. Maogni anno si ripropone il problema delle forti piogge,e dunque la necessità di effettuare manutenzionistraordinarie, oltre a quelle ordinarie. Dunque senzail vostro aiuto costante non potrebbe funzionare re-golarmente e voglio ringraziarvi anch’io per il contri-buto economico che offrite e che proseguo ad offrireanch’io. Le nostre sono briciole, certo, ma nell’in-sieme rappresentano la sostanza necessaria.” Il Presidente Carpintieri è tornato su un concetto giàespresso nel pomeriggio all’apertura della Convo-cazione Accademica: “Ho detto che l’AEREC si oc-cupa di business e di service ma che l’affare più im-portante che ciascuno di noi possa fare è quello disalvare vite umane, ciò che facciamo tutti i giorni.Ognuno di voi deve gioire per il contributo alla vitache noi riusciamo a dare ai bambini e alle loromamme, grazie al reparto neonatale che abbiamorealizzato che è bellissimo e pulitissimo!”L’anima di Missione Futuro è la sua Presidente, Car-men Seidel. “È lei che fa il lavoro ‘sporco’, come sidice, che si reca regolarmente in loco dove è vicinapersonalmente alle mamme, ai bambini e alle per-sone malate, che dialoga con i Ministeri, con le isti-tuzioni e gli operatori, che vigila sulla gestione delpersonale, anche tramite il computer quando nonha la possibilità di spostarsi, se il suo stato di salutenon glielo permette. Eccola qui, la nostra piccola,grande donna!”.Ma Missione Futuro non è solo Africa. Come giàanticipato nel pomeriggio alla Camera dei Deputati,il Presidente Carpintieri ha annunciato l’adesionedell’AEREC a progetti più logisticamente vicini, comeil sostegno all’attività di Mons. Pietro Sigurani, ilRettore della Basilica di Sant’Eustachio a Roma,che tutti i giorni trasforma la sua chiesa in una salada pranzo per almeno 100-150 persone senza tetto.“Adesso ha deciso di costruire anche un reparto perospitarli la notte e noi abbiamo già dato il nostro im-pegno per aiutarlo nel suo progetto così come auna struttura per bambini portatori di handicap, cuioggi pomeriggio abbiamo consegnato un contributoeconomico. Dunque continuiamo a fare sempre di

più e tutto ciò sempre grazie a voi!”.-Un momento sempre molto emozionante, nel corsodelle Serate di Gala dell’AEREC, è quello della con-segna dei Premi AEREC alla Carriera a personalitàdi altissimo livello in ambito culturale e artistico: “Pen-sate che proprio qui, non molto tempo fa, abbiamoavuto nella stessa serata due Premi Oscar comeGiuseppe Tornatore e Ennio Morricone, orgoglio del-l’Italia nel mondo! Abbiamo avuto, tra gli altri, tantis-simi attori e attrici. Abbiamo premiato, in ambito gior-nalistico o istituzionale, il Direttore Generale dellaRai, i Direttori del Messaggero e del Sole 24 ore. Edanche stasera abbiamo due Direttori cui conferiremoil Premio alla Carriera e ne siamo molti fieri!”Introdotto e seguito dalla lettura della citation daparte del Cerimoniere Davide Bernardini, il primopremiato è stato Giuseppe Cerasa, già Direttoredella Cronaca di Roma di La Repubblica e da diversianni Direttore delle Guide del quotidiano.Ritirando il Premio, il Direttore ha dichiarato di essere“molto contento di essere qui e di essere premiatoda questa bella platea di Accademici che hanno fi-nalità sociali e di beneficienza per chi sta peggio dinoi. Il Presidente Carpintieri ha appena citato il premioOscar a Giuseppe Tornatore. Avendolo incontratoproprio oggi pomeriggio nei giardini del Quirinale,dove si è tenuta la Cerimonia di giuramento delnuovo Governo, mi piace raccontarvi di come cisiamo divertiti a ricordare quello che mi disse tantianni fa nella nostra comune natia Sicilia, a propositodi come lui prepara i suoi film. Non so se sono auto-rizzato a raccontarlo ma lo farò lo stesso, perché èparte della sua biografia artistica. Il segreto del suocinema, mi disse, sono i cosiddetti ‘pizzini’, comevengono chiamati in Sicilia, quei foglietti di carta suiquali vengono annotati cose che sono improponibilinel caso dei mafiosi ma che, nel caso delle personeper bene come Giuseppe, sono pensieri, accadi-menti, storie, facce. Lui usa quindi mettere i ‘pizzini’dentro una scatola e poi ogni tanto, anche dopo cin-que o sei anni, li tira fuori e cerca di farli parlare l’unocon l’altro. Da qui sono nati tanti capolavori!”.“Sono davvero orgoglioso di essere destinatario diun Premio che è già stato assegnato a Tornatore,come a tanti altri colleghi direttori e personaggi illustri.Spero che vogliate sostenere il lavoro che faccionel raccontare, con le Guide di La Repubblica, l’Italiamigliore e l’Italia che vuole andare avanti.”Anche lui premiato alla Carriera per il Giornalismoda parte dell’AEREC, il Direttore de Il Tempo Gian-marco Chiocci ha dichiarato di “rifuggire general-mente da questi eventi perché non ho molta sim-patia per i premi, però devo ammettere che l’AERECmerita e le sono riconoscente. Anche io ero ogginei giardini del Quirinale come il Direttore Cerasa,e ho potuto riscontrare come tutti si siano improvvi-samente scoperti ‘grillini’ o ‘salviniani’. Ho visto unmondo che è improvvisamente cambiato, come hoscritto puntualmente sul mio giornale. Ma devo direche la nostra e la vostra fortuna è quella di rimaneresempre gli stessi, non come quelli che ogni giorno

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Claudio Giust, Consigliere AEREC e Console

Onorario della Costa D'Avorio In Italia

Il Principe Roberto Spreti Malmesi

di Cefalonia

I Presidenti distrettuali AEREC, Claudio Giust, Davide

Bernardini, Salvatore Frattallone, Silvano De Rui,

Umberto Macchi, Nicola Messina, Roberto Tassinari,

Antonio Galoforo, Salvatore Sollai e Luigi Stracuzzi

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cambiano casacche e idee. Sono grato di questopremio che, però, io non ritiro per me ma per il miogiornale com’è oggi. Lo stesso giornale del qualemio padre è stato per tanti anni inviato speciale eche io, al momento del mio arrivo, ho trovato incondizioni disperate. L’impegno paga e, dopo cinqueanni, il nostro giornale è finalmente in crescita. Pagala bontà delle nostre inchieste, pagano le nostrebattaglie soprattutto per questa città che ha bisognonon solo di Il Tempo ma di tutti voi. Ritiro questopremio a nome di tutti i giornalisti che si impegnano,di tutti quelli che hanno ancora un minimo di schienadritta e io mi onoro di averne tanti nella mia reda-zione. Vi ringrazio per quello che fate e mi augurodi poter fare delle cose insieme quanto prima.”Il Premio Internazionale alla Carriera per la Musicaè stato conferito al violinista albanese Tonin Xhan-xhafili. “Il Maestro non ama parlare”, ha detto il Pre-sidente Carpintieri consegnandogli il riconoscimento,“lui ama suonare il suo strumento e ci ringrazieràquindi con una sua esibizione nel corso della serata”.Esibizione che è effettivamente avvenuta più tardi,introdotta dall’Accademico e Consigliere Ugo Mai-nolfi che ha sottolineato le doti del musicista, moltoapplaudito per la sua interpretazione di alcune celebricolonne sonore di Ennio Morricone.Al popolare attore Pippo Franco, l’AEREC ha con-ferito il Premio alla Carriera per il cinema, il teatro ela televisione. “Io ho vissuto, come potete immagi-nare, una vita ricca, anzi ho vissuto molte vite. Ilmomento che sto vivendo ora mi vede raccogliere ilmio vissuto e rendermi conto che ho cercato di vi-vere, appunto. Quando ho avuto successo, la primacosa che ho fatto è cercare di destrutturare il mioego, perché sapevo già che il successo era un’armaterribile e a doppio taglio. Il momento che sto vivendoora è quello che mi porta ad augurarvi di continuarea fare lo splendido lavoro che fate, mi auguro e viauguro di continuare a crescere sempre e di conti-nuare tutti a stupirci di fronte alla grandezza del-l’universo.”La Serata è proseguita con la nomina di due nuoveAccademiche che non erano riuscite a essere pre-senti nel pomeriggio alla Camera dei Deputati. Si èpassati quindi alla consegna delle Targhe d’Onoreagli Accademici definiti Benemeriti in virtù della ge-nerosa donazione effettuata. “Per aver contribuitogenerosamente alle iniziative istituzionali accade-miche e ai progetti umanitari di Missione Futuro On-lus”, come riportavano le Targhe, sono stati premiatiIgnazio Cusumano, Vincenza Palmieri, Luca Gi-rardi (“cui dobbiamo”, ha segnalato il PresidenteCarpintieri “le straordinarie bollicine che sono stateservite oggi durante l’aperitivo. La sua è un’aziendaincredibile, c’è dietro una grandissima passione ecompetenza per ottenere un ottimo vino”) e Fran-cesco Terrone (“Un signore straordinario perché,oltre ad essere un imprenditore molto impegnato, èun artista delle parole, scrive libri, compone poesie,è autore di una ricchissima produzione”).Il Presidente Carpintieri ha chiamato accanto a se il

Barone Fabrizio Mechi “un caro amico che è Pre-sidente dell’Accademia Internazionale Mauriziana,un’Accademia che ho avuto modo di conoscere edapprezzare e che, come la nostra, accoglie perso-nalità di spicco del mondo dell’imprenditoria e dellaprofessionalità. Direi che siamo quasi concorrentima nella migliore accezione del termine. ‘Concor-renza’ vuol dire, infatti, correre insieme verso unobiettivo e se l’obiettivo, in questo caso, è comuneva benissimo così. Ringrazio quindi Sara Iannoneche ci ha presentati e che ha favorito la mia nominaa Senatore della sua Accademia. Da parte mia, horicambiato annoverandolo come Membro Onorariodel Senato Accademico AEREC, come sanno coloroche erano presenti oggi alla Camera dei Deputati.E ora lui si è impegnato a raccogliere fondi per lanostra Missione Futuro, restiamo quindi in attesa diquando potrà organizzare qualcosa per noi”. Il Ba-rone Mechi: “Vi ringrazio e ringrazio Sara che mi hadato l’opportunità di essere qui con voi. Le nostreAccademie, in effetti, hanno grandi finalità, entrambepensano al bene comune e quindi mi è piaciuto par-ticolarmente aderire al vostro programma umanitario.Quest’anno, come Accademia, abbiamo già desti-nato le nostre opere caritatevoli d’intesa con il Car-dinale Monterisi ma nel 2019 sicuramente ci ado-pereremo per le vostre finalità cui mi sono subitoappassionato. Mi auguro vivamente di lavorare in-sieme per aiutare il prossimo.È poi giunto il momento di presentare i membri delTavolo d’Onore. “Oltre ai Direttori di giornale e aglialtri premiati già presentati, abbiamo con noi PaolaComin e Remo Girone con la moglie, già premiatiin passato, e poi Mons. Luigi Casolini, il PrincipeRoberto Spreti Malmesi di Cefalonia con la moglie,con cui dialogheremo più tardi, il nostro CerimoniereFlaminio Valseriati, Paola Zanoni, Patrizia Marin,Mons. Vittorio Formenti, membro onorario del Se-nato Accademico, e il Principe Guglielmo Giova-nelli Marconi, nipote dell’inventore della radio”. Que-st’ultimo è intervenuto: “Io sono appassionato distoria e quindi sono sensibile al concetto di Accade-mia. Le Accademie, storicamente, nascono nell’an-tica Grecia e poi hanno avuto uno sviluppo moltoimportante in Italia, dall’Antica Roma fino al Rina-scimento e poi ancora ai giorni nostri, dove la tradi-zione continua con questo grande esempio qualesiete voi. È bello, in un periodo in cui tutti parlanomale dell’Italia, vedere qui oggi un’Italia vera, anticae tradizionale e che combatte, da noi e all’estero”.Ad allietare la serata, tra un momento istituzionale el’altro, l’orchestra della cantante Emy Persiani (il suogruppo era composto da Andrea Cantoni alle ta-stiere, Fabio Penna al contrabbasso, Fabio Carpi-gnoli alla batteria e Massimo D’Avola al sax) cheha anche accompagnato l’esibizione, come sempreapplauditissima, di Anna Vinci che gli Accademiciavrebbero poi ritrovato a fine serata, protagonista diuna splendida sorpresa conclusiva.Un altro prestigioso ospite della Cena di Gala, intro-dotto dal Presidente Carpintieri, era l’Avv. Francesc

Il Principe Guglielmo Giovanelli Marconi

Il Marchese Fabrizio Mechi di Pontassieve

Il Principe Peter Iossif di Lemesos

NU Francesc De Paula Ordeig

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il Giornale dell’Accademia

La Band di Emy Persiani Anna Vinci

Luca Girardi, titolare delle CANTINE GIRARDI, Sponsor della serata Remo Girone

de Paula Ordeig, “un nobiluomo di Barcellona cheabbiamo insignito oggi del titolo di Accademico econ il quale ci siamo intesi da subito, tanto cheavrebbe intenzione di aprire un Distretto AEREC inSpagna. Ringrazio il Principe Peter Iossif per aver-celo presentato”. “E invece io vorrei ringraziare ilPresidente” – ha replicato il Principe Jossif – “peravermi dato la possibilità di essere parte di questafamiglia che cresce perché aiuta il prossimo e lo fasenza distinzioni di colori e religioni.”Si è tornati quindi, con il Presidente Carpintieri e laPresidente Seidel, a parlare di iniziative umanitarie,complice la presenza di un altro benefattore, il Prin-cipe Roberto Spreti Malmesi di Cefalonia. “Pen-sate che questo nostro amico, che è nobile di colla-zione familiare” lo ha introdotto il Presidente “gestisceben 11 orfanotrofi nello Sri Lanka e che ha avuto an-che la buona sorte di sposare Laura Froio, la nostraamica stilista. Con lui ci siamo stretti in un’altra sortadi gemellaggio virtuale; il Principe ha apprezzato leiniziative della nostra istituzione e si è ben dispostoad aprire un distretto AEREC in Svizzera, e più pre-cisamente a Lugano dove vive. Questo ci consentiràdi allargare ulteriormente i nostri orizzonti. Pertantosono lieto di nominarlo Ambasciatore AEREC per ilCanton Ticino.”Il Principe Spreti: “Conosco AEREC da tempo pro-prio grazie a mia moglie che a sua volta mi è statapresentata da una Accademica e per questo sonodoppiamente grato alla vostra Accademia. Frequen-tando il Presidente Carpintieri ne ho apprezzato su-bito la concretezza, in quanto ad impegno umani-tario. Oggi è facile parlare di beneficenza ma poispesso, quando si approfondiscono certe situazioni,

si scopre che in fondo non c’è nulla. Non è il caso diAEREC e di Missione Futuro. In quanto alla nostraattività: con il nostro gruppo abbiamo finanziato, co-struito e oggi gestiamo, direttamente attraverso ungruppo di suore che si riconoscono nella nostra ca-sata, 11 orfanotrofi, com’è stato detto. È un impegnoenorme perché abbiamo centinaia di bambini, alcuniorfani e altri che hanno genitori ma che non riesconoa dare loro da mangiare. Abbiamo una grande re-sponsabilità e uso questo termine per me significa-tivo perché vuol dire ‘abile a rispondere’. E noi dob-biamo dare continuamente risposte alle loroesigenze, dobbiamo fare in modo che tutti abbianoun’alimentazione varia e adeguata alla loro età, cheabbiano vestiti, che curino la propria igiene, che va-dano a scuola, che abbiano una vita migliore. Eallora abbiamo cominciato a costruire anche lescuole coinvolgendo, per questo, alcuni imprenditoricui abbiamo chiesto aiuto. Non c’è nulla di male achiedere aiuto, è un esercizio di umiltà, e d’altrondeabbiamo capito, come pure ha capito l’AEREC, cheè importante coinvolgere le aziende nelle attivitàumanitarie, è necessario che chi può se ne facciacarico. La comunanza di intenti ha fatto sì che conil Presidente Carpintieri ci intendessimo da subito equindi, quando mi ha chiesto di occuparmi di AERECa Lugano, ho accettato con entusiasmo.”Anche Gran Maestro dell’Ordine di S. Elena, un or-dine di collazione familiare dedicato alle donnecreato da un suo antenato, Julio Spreti, assieme alBarone di Rougemont, nel 1630, il Principe Spretiha proseguito: “Ho pensato che se c’è una donnache, più di tante, merita di entrare a far parte del-l’Ordine quella è Carmen Seidel. Non soltanto per-

ché si occupa dell’ospedale e di altre iniziative be-nefiche in Costa d’Avorio ma perché lo fa diretta-mente, rischiando la propria vita, prendendosi piùvolte una grave malattia come la malaria che l’haportata quasi in fin di vita, rischiando per il bene diqualcuno che neppure conosce. Chiaramente nonè questa la sede per consacrare Carmen comeDama perché serve una cerimonia religiosa ma ab-biamo voluto comunque preparare un attestato cheanticipa la sua consacrazione ufficiale a Dama diS. Elena.”Prima di lasciare i Saloni di Palazzo Brancaccio ilPresidente Carpintieri ha voluto chiamare a sé ipremiati della Serata e i Presidenti di Distretto, “volanidella crescita e del successo della nostra Accade-mia” per una fotografia di gruppo per poi ringraziaregli sponsor del primo Academy Day del 2018: laReal Protection Agency, Zaza Design, GirardiSpumanti, Edilegno e Ganimede Viaggi. All’uscitanei giardini, un’ultima, graditissima sorpresa: su unpalco allestito per l’occasione, è iniziata la trascinanteesibizione del gruppo Apple Sing, Apple Play conun repertorio di disco-music anni ’70 molto graditodai presenti, alcuni dei quali si sono anche lasciatiandare alle danze. È d’obbligo ricordarne tutti i com-ponenti: con Anna Vincialle voci insieme a BarbaraBegala, Giada Mantie Alessandro Rossi, c’eranoRoberto Guarino alla chitarra, Luigi Uccioli alletastiere, Mimmo Imperiale al basso e Angelo Ca-puzzimato alla batteria.

Salvatore Latino

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� PREMO INTERNAZIONALE ALLA CARRIERA PER IL CINEMA, TEATRO E TELEVISIONE

PIPPO FRANCO

Nato a Roma ma con origini irpine, Francesco Pippo in arte PippoFranco ha studiato al liceo artistico ed è stato pittore e disegnatore difumetti prima di intraprendere la carriera di musicista. Cantante e chi-tarrista di vari gruppi attivi alla fine degli anni ’50, si è messo prestoin luce anche come autore di canzoni e ha fatto il suo debutto al ci-nema nel 1960 in una commedia musicale con Mina. La musica lo ac-compagnerà per tutta la carriera, esibendosi in vari festival emanifestazioni e ottenendo ottimi successi in particolare, negli anni’80, con una serie di dischi destinati al pubblico infantile. Negli anni’70, intanto, diveniva uno degli attori comici più richiesti della comme-dia all’italiana, diretto tra gli altri da registi come Luciano Salce, LuigiMagni, Salvatore Samperi e Bruno Corbucci, arrivando a figurare nelcast di una commedia di Billy Wilder e a firmare lui stesso la regia diun film, “La gatta da pelare” del 1981. L’intesa attività da attore di ca-baret, in particolare nella compagnia del Bagaglino, gli ha aperto leporte della televisione dove è stato protagonista di decine di pro-grammi di grande successo, anche nella veste di conduttore. Autoreanche di alcuni libri, prosegue ancora oggi a raccogliere consensi conla sua attività teatrale con spettacoli che lo vedono, oltre che inter-prete, anche autore e regista.

Domenico Calcioli

il Giornale dell’Accademia

I Premi Speciali e alla Carriera AERECNell’ambito delle Convocazioni Accademiche, l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali rende omaggio, con un premio speciale, ad illustri personaggi del mondo del giornalismo, dello spettacolo, della musica, del cinema, della cultura edell’imprenditoria, attraverso un riconoscimento speciale che premia i brillanti risultati conseguiti nell’arco della loro carriera. Il PremioAEREC, pur a fronte di un panorama ricco e variegato di presenze, ha voluto essere, fin dall’inizio della sua istituzione, fortementeselettivo per valorizzare il senso e gli scopi: mettere in luce quelle personalità che assumono valore emblematico in quantorappresentano il rafforzamento dell’immagine della professionalità italiana nel tessuto culturale, economico e sociale internazionale.

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il Giornale dell’Accademia

� PREMO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL GIORNALISMO

GIAN MARCO CHIOCCI

Seguendo le orme del padre giornalista, Gian Marco Chiocciha esordito giovanissimo, alla fine degli anni ’80, nel quoti-

diano Il Tempo di Roma. Specializzatosi nel giornalismod’inchiesta, Chiocci è poi passato a scrivere per Il Giornale fon-dato da Indro Montanelli di cui sarebbe diventato nel giro dipochi anni una delle firme di punta, autore di alcune inchiesteche hanno segnato la storia della cronaca politica, giudiziariae sociale italiana, tra cui il crac Parmalat, lo scandalo dellacasa di Gianfranco Fini a Montecarlo e la vicenda del Monte deiPaschi di Siena. Nel 2013, quindi, è stato chiamato a dirigereil quotidiano che aveva segnato i suoi esordi, Il Tempo, curan-done il rilancio anche attraverso una rinnovata attenzione algiornalismo d’inchiesta che resta la sua grande passione.Vincitore nel 2015 del Premio Sulmona di giornalismo per lasezione “Carta stampata e web”, Gian Marco Chiocci è ancheautore di alcuni libri, tra cui uno sui fatti del G8 e una biografiadel Sindaco Di Napoli De Magistris.

Bernardo Rizzi

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER IL GIORNALISMO

GIUSEPPE CERASANato a Chiusa Sclafani, in provincia di Palermo, Giuseppe Cerasa ha la-vorato per oltre un decennio al giornale L’Ora di Palermo come redattoreper la politica comunale e parlamentare, svolgendo al contempo l’attivitàdi corrispondente da Palermo e dalla Sicilia per il quotidiano La Repub-blica. Approdato alla fine degli anni ’80 alla sede centrale di Roma del quo-tidiano fondato da Eugenio Scalfari, si è occupato inizialmente daVicecaporedattore della cronaca nazionale per poi passare a dirigere laCronaca di Roma, ove è rimasto per 18 anni contribuendo all’affermazionedella leadership del quotidiano nell’ambito dell’editoria italiana. Dal 2016,egli ha assunto la direzione delle Guide ai Piaceri e ai Sapori delle Regionid'Italia di Repubblica, una pubblicazione di grande successo che affiancaalla conoscenza delle eccellenze dell’enogastronomia italiana la valoriz-zazione delle bellezze nazionali. Il 10 giugno 2018, Giuseppe Cerasa ri-ceverà all’Università La Sapienza di Roma la Laurea Magistrale HonorisCausa in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo conferita dal Mi-nistero dell’Istruzione e dell’Università quale riconoscimento “per l’impor-tante opera di formatore per le giovani generazioni che ambiscono adentrare nel mondo del giornalismo attraverso un virtuoso mix tra studi uni-versitari e pratica”. Bernardo Rizzi

� PREMIO INTERNAZIONALE AEREC ALLA CARRIERA PER LA MUSICA

TONIN XHANXHAFILI

Figlio d’arte, il Maestro Tonin Xhanxhafili fin dalle sue prime esperienzeartistiche si è dedicato al ricco patrimonio musicale della sua terra d’ori-

gine, l’Albania, dove ha avuto inizio la sua carriera musicale e dove ha alungo insegnato il suo strumento, il violino. Giunto in Italia egli ha quindifondato l’Ensemble Musicale Aquila, del quale è Direttore Artistico e con ilquale si esibisce regolarmente, il primo gruppo stabile di musica tradizio-nale albanese in Italia. Caratteristica principale del gruppo creato dall’ar-tista è quello di mescolare sapientemente la musica folkloristica e quellaclassica, combinando strumenti classici e tradizionali e salvaguardandouna specifica identità culturale, trasmettendone la cultura nel nostro Paese.Oltre all’attività con il suo Ensemble, il Maestro Tonin Xhanxhafili è prota-gonista di una intensa attività concertistica, da solo o con altri artisti e conun repertorio prevalentemente di musica barocca. Bernardo Rizzi

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Gli Accademici AERECRoma, 1 GIUGNO 2018

ELENA AGRIZZILaureata in Lingue e Letterature Stranierepresso l’Università Cà Foscari di Venezia,Elena Agrizzi ha conseguito un Master inBusiness Administration in un Ateneo sta-tunitense, prima di intraprendere un per-corso che l’ha portata ad abbracciare alcunediscipline olistiche e ad organizzare o coor-dinare seminari in tutto il mondo. Già Do-cente in vari istituti, dal 2009 Elena Agrizzisi occupa di training e mentoring per donneimprenditrici a livello internazionale, guidan-dole alla scoperta delle proprie risorse inte-riori e professionali, per la loro realizzazionee il successo, con sessioni individuali, digruppo o in retreat in Italia e all’estero.

MARIA MICHELA ALLEGROSolide competenze di finanza e di mana-gerialità hanno condotto Maria Michela Al-legro attraverso una carriera professionaleche l’ha vista esordire, agli inizi degli anni’90, con incarichi amministrativi presso unasocietà nel settore della Grande Distribu-zione Organizzata. Dal 1999, ella è quindiResponsabile Finanza e Amministrazionedi una industria nel settore degli imballaggiflessibili. A tale attività, in tempi più recenti,Maria Michela Allegro ha affiancato la tito-larità di una società che rappresentaaziende vinicole di medie dimensioni, of-frendo un portafoglio prodotti di alto profilooltre ad un servizio di consulenza e forma-zione su misura e necessità del cliente.

ROBERTO ARMELLINDa adolescente e ancora studente, nel 1977Roberto Armellin iniziava il suo percorsoprofessionale nell’azienda paterna, attivanella produzione di mobili. Qualche annodopo, affinata la sua preparazione con corsidi perfezionamento presso istituti e univer-sità, entrava nell’attività di famiglia operantenel settore della trasformazione di prodottisiderurgici e metalli. Cogliendo i trend eco-nomici del momento, Roberto Armellin hapoi continuato le attività in atto e fondatonuove società nel campo immobiliare, ancheall’estero e più precisamente in Sudamericadove attualmente è impegnato a sviluppareprogetti legati all’energia integrata tra rin-novabile e tradizionale.

MARINA BALDILaureata in Scienze Biologiche, MarinaBaldi si è specializzata in Genetica Medicapresso l’Università La Sapienza di Roma.Ha poi conseguito un Master di secondo li-vello in Criminologia, Scienze Forensi e Ge-

netica Forense e per alcuni anni ha seguitoscuole di perfezionamento in Psiconcologia,partecipando alla nascita della nuova psi-coterapia multimediale. Docente in numerosimaster e scuole di perfezionamento a livellouniversitario, in scuole di alta formazionesia in ambito forense che in ambito di ge-netica medica, Marina Baldi è consiglierenel Consiglio di Indirizzo Generale dell’EntePrevidenza Biologi ed è membro di nume-rose società scientifiche concernenti la Ge-netica sia Medica che Forense.

VINCENZO BENINCASO

Laureato in Economia e Marketing Interna-zionale presso l’Università degli Studi di Mo-dena e Reggio Emilia, specializzato in Eco-nomia e Direzione delle imprese alla Luissdi Milano, Vincenzo Benincaso ha maturatocompetenze nella consulenza managerialee di marketing, nella strategia d’impresa enell’utilizzo dei social media. Cofondatoree Direttore del Marketing della prima societàdi consulenza che gestisce i processi dimarketing e comunicazione in maniera in-tegrata, Vincenzo Benincaso è Socio fon-datore e Vicepresidente dell’Associazione“Imprenditoria Giovanile” ed ha al suo attivol’organizzazione di diversi workshop e con-vegni.

MARINA BERTIPer diversi anni, Marina Berti si è occupatadella gestione dell’azienda di famiglia operantenel campo dell’abbigliamento nel Principato diMonaco. Nel 2002, quindi, ha intrapreso un’at-tività imprenditoriale nel settore alimentare aPerugia giungendo infine ad affermarsi nellaRepubblica di San Marino come Libera Pro-fessionista, con una attività sostenuta dalla suavasta esperienza maturata in mediazioni eco-nomico-finanziarie ed artistiche, principalmentenel settore delle opere da investimento.

BARBARA BERTOCCIPIERO IACOMONIIl brand Monnalisa è oggi conosciuto in tuttoil mondo e ancora, dopo 50 anni dalla suacreazione, prosegue a riscuotere successocon la sua combinazione unica di attività im-prenditoriale, innovazione, ricerca di nuovimercati, styling originale e particolare atten-zione allo sviluppo delle risorse e competenze

aziendali. Un’idea, quella di un’azienda foca-lizzata nell’abbigliamento per bambini, chenasce dall’intuizione di Piero Iacomoni, chi-mico industriale votato all’imprenditorialità cuisi è affiancata presto Barbara Bertocci, figliadi un industriale tessile, con un Dna improntatoalla creatività più fervida. Ai grandi traguardiraggiunti dall’azienda a livello internazionalecon i relativi riconoscimenti ufficiali, si sonoaggiunti nel tempo i traguardi personali: Bar-bara Bertocci è stata più volte premiata per ilsuo talento creativo, Piero Iacomoni per il suotalento imprenditoriale. E Monnalisa si fregiaoggi non solo della sua eccellenza nella crea-zione e produzione di abbigliamento per bam-bini, raffinato e di altissima qualità, ma anchedi azienda che pone una estrema attenzioneal capitale umano e ai suoi dipendenti, conun piano di welfare aziendale estremamenteambizioso nel panorama delle piccole e medieimprese italiane.

MANLIO BERTUCCIManlio Bertucci ha iniziato giovanissimo l’at-tività lavorativa in proprio, operando princi-palmente nel campo delle costruzioni di operesia pubbliche che private. Nel corso degliultimi 30 anni, egli ha quindi ricoperto la caricadi amministratore di diverse società operantiin Italia e all’estero, acquisendo una notevoleesperienza sia dal punto di vista tecnico pro-gettuale, che da quello tecnico realizzativo,nonché nell’import/export occupandosi anche,in qualità di project manager, dei lavori dellesocietà da lui coamministrate.

MIRCO CARLONILaureato in Giurisprudenza presso l’Univer-sità Carlo Bo di Urbino, Mirco Carloni ha alsuo attivo numerose esperienze in vari settori,in qualità di Consigliere d’Amministrazione edi consulente aziendale. Già collaboratoreparlamentare presso il Senato della Repub-blica, egli vanta anche una lunga esperienzaistituzionale che l’ha visto, appena diciot-tenne, eletto Consigliere Comunale del Co-mune di Fano. In seguito nominato Assessoree poi Vicesindaco, Mirco Carloni è dal 2010Consigliere Regionale nell’Assemblea legi-slativa della Regione Marche, più recente-mente eletto Presidente della Commissioned’indagine su Banca Marche, alternando l’im-pegno amministrativo con un’attività di do-cenza in diversi Atenei.

ANGELA CHIUMENTIDopo alcune esperienze lavorative in diversisettori, Angela Chiumenti ha scelto di dedi-carsi alle pratiche olistiche, conseguendovari titoli tra i quali quello di Master nell’an-tica disciplina orientale del Reiki. In seguito,ha voluto trasmettere la sua esperienza or-

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mai pluriennale sulla disciplina ai malati inospedale, presso il reparto di neurochirurgiadel San Filippo Neri di Roma. Qui ha offertoda volontaria i trattamenti energetici miratial riequilibro psicofisico e ideando ancheun corso per operatori e Master che ha ri-scosso un notevole successo e che le haanche ispirato un volume di imminente pub-blicazione.

ANTONIO COLLETTALaureato in Medicina e Chirurgia presso l’Uni-versità di Roma La Sapienza, Antonio Collettasi è specializzato in Odontostomatologia al-l’Università di Ancona. Autore di varie pubbli-cazioni scientifiche, oggi egli svolge la liberaprofessione di odontoiatra ad Ancona e Reca-nati, dedicandosi anche ad attività di solidarietàe filantropia. Nel 2015 ha aperto la filiale mar-chigiana degli Asili Notturni Umberto I di Torino,allestendovi a proprie spese un ambulatorioodontoiatrico dove vengono visitati e curati gra-tuitamente i pazienti inviati dai Servizi Sociali.Più recentemente, Antonio Colletta ha poten-ziato la struttura con il servizio di oculistica,con l’ausilio di una collega oculista che prestaanch’egli la sua opera a titolo gratuito.

KRISTIAN COSMILaureato in Giurisprudenza presso l’Universitàdegli Studi di Roma La Sapienza, Kristian Co-smi ha conseguito la specializzazione in dirittocivile e diritto processuale civile. Già avvocatopresso due prestigiosi studi della Capitale, dal2013 egli è titolare di uno studio che porta ilsuo nome e che è attivo nei campi del dirittocivile e del diritto amministrativo e tributario.Iscritto all’albo speciale per il patrocinio dinanzila Corte di Cassazione e le giurisdizioni supe-riori, Kristian Cosmi ha al suo attivo, tra le altrepubblicazioni, la redazione di un saggio sulleBiotecnologie tra etica e diritto, edito dal CentroNazionale delle Ricerche.

IGNAZIO CUSUMANO

Laureato come Marketing Manager alla Boc-coni di Milano, dove ha seguito anche vari Ma-ster, Ignazio Cusumano ha iniziato giovanis-simo a ricoprire cariche amministrativeall’interno di società operanti in vari settori. GiàVicepresidente e Consigliere di Amministra-zione di un Consorzio di Sviluppo Industriale,attualmente egli è socio e responsabile mar-

keting di una azienda che realizza e commer-cializza prodotti e artigianali di lusso, attivitàche si affianca a quella di Responsabile am-ministrativo e Responsabile di Analisi e Stra-tegie di uno studio di consulenza managerialedel quale è anche Amministratore Unico.

FILIPPO D’ALFONSOFarmacista e cultore di storia della Farmacia,Filippo D’Alfonso ha improntato la sua attivitàallo studio e approfondimento continuo diun’arte antica e preziosa, mettendo a disposi-zione i frutti delle sue ricerche alla comunitàscientifica e agli appassionati. Autore del vo-lume “La cura, la magia e le spezie nel Me-dioevo”, egli è Presidente dell’AssociazioneFarmacisti Divulgatori, membro dell’AccademiaRomana di Storia della Farmacia e di ScienzeFarmaceutiche, socio effettivo dell’Accademiadi Storia dell’Arte Sanitaria, socio ordinario del-l’Associazione Scientifica Farmacisti Italiani emembro del comitato scientifico della rivista“La farmacia in tasca”.

ANDREA DELL’ERAIl dott. Andrea Dell’Era, laureato in Fisica, hafondato la ditta ADE Consulting Srl, il cui corebusiness è rappresentato dalla finanza age-volata per le aziende: la ricerca di tutte le op-portunità di accedere a fondi europei e nazionaliper lo sviluppo e la crescita delle ditte in tutti isettori - industriale, terziario ed agricoltura. Laditta ADE Consulting Srl monitora i fondi di-sponibili a livello locale (Regione, provincia eGAL), a livello nazionale (MISE, MIUR, INAIL,etc…) ed europeo (bandi europei diretti).Il team della ADE Consulting Srl è particolar-mente esperto di Industria 4.0 e del creditod’imposta R&S.Per quanto riguarda il settore della “Ricerca eSviluppo”, L’ADE Consulting aderisce al Con-sorzio PST Technoscience, organismo di ri-cerca dell’Agro Pontino che si prefigge comeobiettivo l’essere un punto di raccordo tra l’Uni-versità e l’industria, per lo sviluppo di nuoverealtà industriali.Il dott. Andrea Dell’Era è anche docente edesperto di marcatura CE dei dispositivi medici,di organizzazione aziendale e di sistemi di ge-stione integrati.

GIANDONATO DI CARALaureato in Scienze Politiche con indirizzo pro-blemi del lavoro e relazioni industriali all’Uni-versità Statale di Milano, Giandonato Di Caraha legato tutta la sua attività professionale allaconsulenza del lavoro, prestando la sua operaa diverse aziende e svolgendo anche alcunedocenze in corsi di formazione. Dal 2003 egliè titolare di un proprio Studio professionale,che attualmente segue circa 500 aziende oltreall’amministrazione di circa 2000 dipendenti.

Già membro del Comitato Regionale UDCLombardia, Giandonato Di Cara è stato dele-gato al Congresso di Fondazione del PDL coni Popolari Liberali prima di essere eletto nel2010, con una Lista Civica, Consigliere Co-munale a Gorgonzola.

MARIO FERRARIGià titolare di uno studio in materia tributaria,nel 1983 Mario Ferrari iniziava un’attività nelsettore edile quale socio e poi Presidente delConsiglio di Amministrazione di due società.Nel corso di una carriera imprenditoriale ultra-trentennale, attraverso varie imprese da lui co-stituite anche con alcuni soci, ha realizzatooltre 1000 appartamenti e un intero centro com-merciale. Residente nel principato di Monaco,vi ha svolto un’intensa attività immobiliare, co-gliendo anche qui notevoli successi in virtù delsuo talento di amministratore e la sua profondaconoscenza dei mercati di riferimento.

MARCO GAMBANel 1996 Marco Gamba ha deciso di capitaliz-zare l’esperienza acquisita unendola alla suapersonale passione per la nautica. Nasce cosìun’attività nel settore nautico ampliata alla com-mercializzazione di imbarcazioni nautiche, oltreche appaltando lavori su grandi yacht. Suc-cessivamente ha fondato un’azienda di pro-gettazioni e realizzazione di gommoni e im-barcazioni e poi ancora un’altra specializzatanella risoluzione di problemi di manutenzionein diversi settori. Marco Gamba si è cimentatocon successo anche nel settore della ristora-zione e più recentemente in quello dell’infor-mazione come titolare di un’azienda di video-servizi.

TIZIANA GRASSI

Laureata in Lettere Moderne, Tiziana Grassi ègiornalista, ricercatrice e studiosa di migrazioni,tema al centro di una produzione letteraria esaggistica e di un’attività di docente e di relatricein convegni e seminari. Autrice di programmitelevisivi di servizio per gli italiani all’estero,svolge attività di Comunicazione internazionaleattraverso collaborazioni con la stampa esteraed è stata a lungo Referente per la Comunica-zione dell’Istituto Nazionale per la promozionedella salute delle popolazioni migranti e per ilcontrasto delle malattie della povertà. TizianaGrassi è stata insignita del Premio internazio-

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nale per i diritti umani “Nelson Mandela” e delPremio internazionale “Giornalisti del Mediter-raneo” per il suo impegno dedicato alle que-stioni migratorie di ieri e di oggi.

SALVATORE LATINO

Laureato in Scienze e Tecnologie Agrarie, Sal-vatore Latino ha svolto un dottorato di ricercain economia agroalimentare affinando poi lasua preparazione con il conseguimento di unMaster e la frequenza di numerosi corsi di for-mazione e aggiornamento. Agronomo liberoprofessionista, esperto di sicurezza alimentaree ambientale, di economia e gestione delle im-prese agro-alimentari, Salvatore Latino anno-vera collaborazioni giornalistiche sulle temati-che della salute, dell’alimentazione e delbenessere, è docente e coordinatore di corsi eProfessore Ordinario in Gestione delle ImpreseAgro-alimentari e Coordinatore scientifico e or-ganizzativo del Master Universitario in “Tecnicodei Servizi Enogastronomici”, organizzato dallaLUMSA di Roma.

FRANCA LOVISETTOFranca Lovisetto si è gradualmente inseritanell’ambito organizzativo, per arrivare a occu-parsi in prima persona della ideazione e pro-mozione di eventi nel campo della moda e nonsolo. Titolare di una società nel campo dei ser-vizi di comunicazione, da quasi trent’anni laprofessionista organizza manifestazioni in Italiae all’estero, occupandosi anche di curare l’im-magine di aziende e di promuoverne il marke-ting. Specializzata in eventi a scopo socio-so-lidale, tra le tante iniziative da lei promosse viè “I mille colori della vita”, una serie di spedizioniciclistiche a favore dell’Associazione Italianacontro le leucemie - linfomi e mieloma, dellaquale è volontaria da molti anni.

ELISABETTA MACRINA

Plurilaureata e con numerose specializzazioniconseguite, Elisabetta Macrina è protagonista

di una carriera legale di altissimo profilo chel’ha vista, tra l’altro, ricoprire la carica di Vicesostituto procuratore presso la Procura diRoma, oltre che di Vice pretore e Vice conci-liatore. Titolare di un proprio studio nella Capi-tale che svolge attività nel campo del diritto ci-vile, militare, amministrativo, internazionale,penale e rotale, Elisabetta Macrina è anchedocente, membro di varie associazioni profes-sionali, relatrice in convegni e seminari in Italiae all’estero e ha ricevuto diversi prestigiosi ri-conoscimenti, non solo per la sua attività pro-fessionale ma anche per il suo impegno so-ciale.

TIZIANA MANENTILaureata in Medicina e Chirurgia presso l’Uni-versità La Sapienza di Roma, Tiziana Manentiesercita dal 1987 la libera professione di odon-toiatra ma dal 1996 ha deciso di dedicarsi atti-vamente anche alla medicina estetica. Diplo-mata alla Scuola Italiana di Medicina EsteticaBiologica a Firenze nel 2004, ha approfonditoi suoi studi in materia alla Scuola della Fonda-zione Fatebenefratelli di Roma e poi al Masterdi Medicina Estetica e Wellness dell’Universitàdi Palermo. Relatrice e moderatrice in congressiinternazionali, prosegue a esercitare la liberaprofessione di medico odontoiatra ed esteticocon studi a Roma e Velletri, mentre svolge an-che attività di docenza presso l’Istituto di AltaFormazione a Roma e l’Università degli Studidi Palermo.

FABRIZIO MECHIDi nobili origini, Fabrizio Mechi ha conseguitola laurea in Giurisprudenza ma, dopo due annidi pratica forense, ha deciso di dedicarsi al-l’imprenditoria. Di indole eclettica, oggi egli è acapo di un gruppo di aziende che spaziano travari settori, da quello turistico ricettivo alla si-curezza autostradale, dalla consulenza azien-dale al management di eventi internazionali.Nel corso degli anni, Fabrizio Mechi ha ricopertoe ricopre diverse cariche in associazioni italianee internazionali: è tra l’altro Rettore dell’Acca-demia Internazionale Mauriziana, Presidentedell’Accademia araldico-storica abruzzese eCerimoniere dell’Associazione dei Cavalieri diSan Silvestro.

FRANCESC DE PAULA ORDEIG FOURNIERLaureato in Giurisprudenza ed Economiapresso l’Università di Deusto a Bilbao, in Spa-gna, Francesc de Paula Ordeig ha lavoratocome avvocato per diversi studi e da indi-pendente ha esercitato in diversi paesi delmondo, in particolare in Europa e in CentroAmerica. Consulente legale di investitori dellaFederazione Russa, dell’Ucraina e di altriStati dell’Est Europa e dell’ex Unione Sovie-

tica, attualmente egli lavora nella consulenzadi piattaforme aziendali a Barcellona, nei set-tori del diritto commerciale, fiscale e societa-rio, della protezione dei dati e delle nuovetecnologie, del diritto internazionale privatoe della regolamentazione sull’immigrazionee sui rifugiati.

GIUSTINA PARACHINI FUSIGiustina Parachini Fusi, detta Titti, ha col-laborato per 25 anni con il padre nella ge-stione dell’attività commerciale di famiglia.All’attività lavorativa ella ha affiancato dasempre un impegno incessante in ambitosociale. Socia dell’Associazione Internatio-nale Inner Wheel, già Presidente del suoClub, nel 2016 Giustina Parachini Fusi neè stata eletta Governatrice e in tale vesteha coinvolto i 44 Club del suo Distretto inuna intensa opera di aiuti per le popolazioniterremotate, promovendo fra l’altro la co-struzione di un prefabbricato nel paese diMontecavallo come centro di aggregazionee di riunione degli abitanti.

FRANCESCO PIRANILaureato in Giurisprudenza presso l’Universitàdegli Studi di Roma, Francesco Pirani è titolaredi uno studio professionale legale con sede inRoma. Già componente della CommissioneTributaria Provinciale di Roma e della Com-missione Centrale per l’abilitazione all’eserciziodella professione di Avvocato, Francesco Piraniha collaborato alla elaborazione delle modificheda apportare allo Statuto della Regione Lazio,come membro della relativa Commissione.Componente di Collegi Arbitrali sia come Mem-bro che come Presidente, egli è legale fiduciariodi varie aziende tra cui Unicredit Spa, RomaMetropolitane, Fondazione Ente Nazionale diPrevidenza per gli Addetti e gli Impiegati inAgricoltura, Istituto Nazionale di Previdenzadei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola” edell’istituto nazionale per le malattie infettive“Lazzaro Spallanzani”.

CESARE QUADRILaureato in Architettura, Cesare Quadri è cer-tificato come Coordinatore della Sicurezza eufficialmente accreditato come paesaggista.Libero professionista, iscritto all’Ordine degliArchitetti di Brescia, egli è stato per molti annicomponente della Commissione edilizia delComune di Chiari. Con molte esperienze con-seguite anche all’estero, sia in Europa che invari paesi africani, attualmente Cesare Quadrisvolge attività di Project Manager e GeneralContractor per interventi di ristrutturazione dipalazzi e di castelli storici, occupandosi di lot-tizzazioni e progetti per fondi europei anchesul territorio italiano.

il Giornale dell’Accademia

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VALENTINA REMIGIValentina Remigi ha iniziato la sua attività la-vorativa presso Enti Pubblici, dapprima in qua-lità di addetta agli Impianti a Fune del Comunedi Ussita e poi come Responsabile del ServizioFinanziario e Amministrativo da parte del Co-mune di Monte Cavallo. Attualmente lavora alcomune di Visso con la qualifica di IstruttoreDirettivo Contabile con incarico di Responsabiledell’Area Contabile e Amministrativa conven-zionata con il Comune di Monte Cavallo. GiàConsigliere Comunale del Comune di Visso,dove è stata a capo del gruppo di maggioranza,è membro del gruppo comunale di volontariatodi protezione civile e ha offerto un importantecontributo in occasione dell’emergenza sismicadell’agosto del 2016 dopo che nel 2013 avevaconseguito il titolo di Ufficiale di Stato Civile daparte del Ministero dell’Interno.

DANIELE RICOSSA

Appena ventenne, Daniele Ricossa iniziavala sua attività professionale pressoun’azienda leader nel settore della refrigera-zione commerciale. Già responsabile com-merciale e responsabile del personale diun’altra azienda, egli è poi passato a offrirele sue consulenze a varie società attive neisettori dell’anatocismo ed usura, dello smal-timento dei rifiuti, delle quotazioni in borsa edella vendita di aziende italiane ed estere. Inseguito Consigliere della Camera di Com-mercio Industriale Rumena-Maltese, attual-mente Daniele Ricossa è socio di uno studiodi consulenze aziendali, Manager di unaazienda che commercializza ricambi per au-tobus e Key Account del Milano City FootballClub.

SERGIO RONDINA

Da imprenditore, Sergio Rondina guida dadiversi anni una società specializzata neiservizi di pulizia civile e industriale ma è at-

tivo anche nel settore immobiliare conun’agenzia di proprietà e nel campo dellaristorazione. Desideroso di dedicarsi anchead un progetto umanitario, ha intrapresoun’attività in Senegal dove ha dato lavoro equindi sostentamento a molte famiglie e co-stituito anche un’associazione no profit perla promozione ed il supporto agli imprendi-tori che vogliono investire nel Paese afri-cano. Attualmente, Sergio Rondina sta svi-luppando un progetto legato ad un brandper la commercializzazione di prodottiDOP/DOC italiani sia in Italia che all’estero.

GIAMPIERO SACCHIGiampiero Sacchi inizia a occuparsi di Mo-tomondiale nei primi anni ’80 con compitigestionali e di pubbliche relazioni. Pochianni dopo, era a fianco di Loris Capirossinella conquista di due titoli mondiali nellaclasse 125, un’esperienza vittoriosa che siripeté come manager personale di MaxBiagi quando il pilota romano vinse i suoidue primi campionati del mondo. La straor-dinaria carriera manageriale di GiampieroSacchi è poi proseguita con la gestione inprima persona di una sua squadra nellaquale militava un giovanissimo e già cam-pione Valentino Rossi e poi con altre fortu-nate esperienze che lo vedono oggi, com-plessivamente, vantare ben 25 vittorie nelCampionato del mondo. Cavaliere della Re-pubblica dal 1991, attualmente GiampieroSacchi è direttore generale della PacinkoComunicazione.

ROBERTO SORCINELLILaureato in Giurisprudenza presso l’Universitàdi Cagliari, Roberto Sorcinelli si è specializzatoin diritto bancario e finanza internazionale al-l’Università di Londra. Fondatore dello studiolegale “Sorcinelli & Associati”, egli opera nelsettore del contenzioso e dell’assistenza legalein Italia e nell’assistenza alle imprese per l’in-ternazionalizzazione attraverso gli uffici di Bel-grado. Expert member, per circa dieci anni,della Commissione PECO del Consiglio Euro-peo degli Ordini Forensi, Roberto Sorcinelli hasvolto, in tale qualità, numerosi incarichi inter-nazionali. Autore di diverse pubblicazioni, re-latore a numerosi Convegni e dibattiti scientifici,in Italia e all’estero, dal 2011 egli è CoordinatoreRegionale per la Sardegna del Partito LiberaleItaliano ed è membro della Direzione Nazionaledel partito.

GIOACHINO SORRENTINOGioachino Sorrentino ha lavorato per alcunianni come assistente topografo mentre pro-seguiva gli studi conclusi con il consegui-mento della Laurea in Ingegneria Civile con

indirizzo edile presso l’Università degli Studidi Messina. In seguito, egli ha maturatovarie esperienze, svolgendo anche la liberaprofessione nella progettazione edilizia estrutturale e collaborando, a vario titolo, allarealizzazione di importanti opere in campocivile. Dal 2014 Gioachino Sorrentino è acapo di una società specializzata nella ge-stione energetica con analisi climatiche inambito residenziale e che gestisce interventidi manutenzione impiantistica ed edile.

SERGIO VALOTAPittore, grafico e incisore, Sergio Valota anno-vera opere esposte presso gallerie italiane ecollezioni private, musei e pinacoteche. Conle sue realizzazioni ha inoltre partecipato avarie fiere nazionali ed europee, oltre a concorsipresso i quali ha ricevuto diversi riconoscimenti.La sua innata creatività si è inoltre espressacon una ricca produzione letteraria che com-prende racconti, favole, saggi, fiabe e fumetti,Anche imprenditore, da diversi anni produceaccessori per l’abbigliamento civile e militare,oltre a molti altri prodotti per i quali progetta erealizza stampi.

DANIELA VITALI SODERIDopo alcune, prime esperienze lavorative,nel 1978 Daniela Vitali vinceva un concorsopresso la Cassa di Risparmio di Firenzepresso la quale ha poi svolto la sua attivitàlavorativa per 35 anni svolgendovi vari ruoli,anche di docenza. In seguito, avrebbe rico-perto la carica di amministratore unico disocietà immobiliari e co-gestito le varie atti-vità imprenditoriali storiche della famiglianel settore commerciale curandone gliaspetti tecnici, amministrativi e relazionali.Contemporaneamente agli impegni profes-sionali, Daniela Vitali si è sempre dedicataad attività filantropiche svolgendo, tra glialtri, il ruolo di Tesoriere e Responsabile delBilancio della Arciconfraternita Misericordiadi Rifredi e di Segretaria dell’AssociazioneInternazionale per la lotta contro la povertà.

VALENTINA VOTOLaureata in Scienze e Tecnologie Cosmetichepresso la Facoltà di Medicina e Chirurgia del-l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma,Valentina Voto ha discusso una tesi in psicolo-gia della comunicazione. Da consulente in co-smetologia, la professionista ha organizzato ecurato l’avviamento di alcuni studi di medicinaestetica, ha collaborato con agenzie di promo-zione dei marchi leader del settore e si è occu-pata di formazione in diversi ambiti. Oggi titolaredi un proprio studio di cosmetologia clinica, Va-lentina Voto è socia Aideco, Associazione Ita-liana dermatologia e cosmetologia.

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Nato a Mercato S. Severino, in provincia diSalerno, nel 1961, Francesco Terrone ha

conseguito la Laurea in Ingegneria Meccanicapresso la Facoltà di Ingegneria dell'Università“Federico II” di Napoli, dove successivamenteha ottenuto l’abilitazione all’esercizio della pro-fessione. Ha poi conseguito 'ad honorem' altrititoli accademici: il Senato Accademico dell’In-ternational University of Peace gli ha conferitola Laurea Honoris Causa in Management Azien-dale, la Walker University gli ha concesso laLaurea Honoris Causa in Scienze della Co-municazione e in Filosofia mentre il SenatoAccademico di The Constantinian Universitygli ha attribuito la Laurea Honoris Causa inFisica. Titoli prestigiosi che attestano l'altoprofilo professionale e imprenditoriale: a quellicitati, si sommano altri importanti riconoscimentiquali: il titolo di Grand’ufficiale di Grazia Magi-strale nominato dall’Ordo Byzantinus SanctiSepulcri; commendatore di merito nominatodall’Ordine di San Michele dell’Ala e di nostraSignora della concezione di Vila Viçosa; cavalieredi merito nominato dal Sacro Ordine Militarecostantiniano di San Giorgio.Fondatore e Presidente della Società SidelmedSpA, Francesco Terrone è riuscito, attraversogli anni, a farne una società leader in Italia ein Europa nel settore delle certificazioni im-piantistiche e di sistema.Il gravoso impegno professionale non ha im-pedito a Francesco Terrone di dedicarsi, fin dagiovanissimo, ad una attività letteraria divisatra produzione poetica, narrativa e saggistica.Non si contano qui i riconoscimenti ottenuticon opere che hanno trovato un ampio riscontro

di critica e di pubblico a livello internazionale,annoverando quelli insigniti in ambito istituzio-nale, dalla Presidenza della Repubblica al Se-nato e alla Camera dei Deputati, con encomiricevuti anche da varie Ambasciate italianenel mondo. Una carriera imprenditoriale ed artistica, lasua, che è stata ritratta in modo esemplare daAldo Forbice nel volume biografico “Io, ingegnerTerrone - Vita controcorrente di un imprenditoredel Sud”, nella quale il noto giornalista ha rac-contato anche l’iter professionale e culturaledell’ingegnere; nel 2018, la casa editrice Guerini

e Associati ha ristampato il libro di Aldo Forbicecon il titolo “Il viaggio dell’ingegnere Terrone-Ilpericoloso percorso di un coraggioso impren-ditore del Sud”.Ospite ricorrente in trasmissioni culturali tele-visive e radiofoniche, Fondatore e Presidentedella I.R.I.S. edizioni, come pure di una Fon-dazione che porta il suo nome, fin dal 2009Francesco Terrone ha svolto anche attività di-dattiche in riunioni e convegni presso Università,Accademie, associazioni, caffè e salotti letterariregionali e nazionali e promuove, con regolarità,attività imprenditoriali nel campo artistico eletterario. Oltre agli incontri letterari organizzatipresso il Cafè Russo a Vietri sul Mare (SA)insieme alla direttrice del giornale online “DentroSalerno” Rita Occidente Lupo, egli hapiù volte presentato le sue raccolte poeticheorganizzando veri e propri eventi.E non si contano neppure i titoli che gli sonostati conferiti da Associazioni e Accademie,sempre per la sua produzione letteraria e so-prattutto poetica. Solo per citarne alcuni: Ca-valiere dell’Associazione Cavalieri della TavolaCampana; accademico delle Accademie “Pae-stum”, “Alfonso Grassi”, “Giosuè Carducci”,“Michelangelo Angrisani”, dei “Sarrastri”, del-l’Accademia “Vesuviana” ed A.E.R.E.C.; sociodell’”A.I.A.M.”, “Poeti nella società”, dell’ I.W.A.,F.E.B.A.C., I.P.L.A.C., U.M.S., Casa dell’Aviatore,dell’Associazione Ancislink ed Italia-Lettonia.

Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

FRANCESCO TERRONE

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Aveva appena 19 anni, Giorgio Binarelli (1937)quando era già occupato in una azienda del

freddo della sua città, Casale Monferrato. Nella Fran-ger Frigor Spa, egli è rimasto per ben 18 anni, du-rante i quali ha avuto l’opportunità di maturare unaesperienza polivalente: da disegnatore nell'ufficiotecnico a capo reparto, poi responsabile nella costru-zione di capannoni industriali e delle linee di lavora-zione dei prodotti in catena di montaggio fino aDirettore commerciale per le vendite sul mercato ita-liano ed europeo. L'ultimo, delicato incarico che glifu affidato fu quello di realizzare una Filiale della so-cietà, finanziata dalla Cassa del Mezzogiorno.La solida competenza acquisita durante la sua lungapermanenza alla Franger Frigor, attirò l'attenzione diun gruppo di industriali della zona di Alessandria chevollero chiamare Giorgio Binarelli a dirigere un nuovostabilimento di carrozzerie industriali isotermiche efrigorifere realizzate con una tecnologia d’avanguar-dia, in costruzione a Mirabello. Al termine di quasi 5anni di direzione della Contenitori Frigoriferi, Binarellisi sentì pronto ad affrontare una sfida più ambiziosa,

quella di intraprendere una attività in proprio. L'occa-sione arrivò quando entrò in contatto con una multi-nazionale americana, la Carrier United Technologies,produttrice di gruppi frigoriferi per autoveicoli. Bina-

relli decise di importare in Italia la tecnologia del-l'azienda, non ancora presente nel nostro Paese efondò così la Carrier Frimar Srl, per commercializ-zare i prodotti e assicurarvi una efficiente rete di as-sistenza e di installazione. Dopo poco più di vent'annidi attività, nel 2002 la Carrier Frimar srl era arrivataa vendere ben 3500 apparecchi frigoriferi l'anno e afornire tutte le più importanti aziende lattiero caseariee alimentari italiane. Fu allora che l'imprenditore de-cise di cedere tutta l’attività alla multinazionale ame-ricana produttrice degli apparecchi frigoriferi. Mal'impulso imprenditoriale di Giorgio Binarelli non siera esaurito: un anno dopo, nel 2003, egli fondavauna nuova società insieme ad una importanteazienda del mantovano che produceva anch'essagruppi frigoriferi per autoveicoli, per occuparsi dellaloro diffusione e assistenza sui mercati italiano, fran-cese e svizzero. Anche questa nuova attività è statasalutata da importanti successi sul mercato ed oggiopera in società con la multinazionale giapponeseDaikin, leader mondiale nel settore del condiziona-mento. Domenico Calcioli

ACCADEMICO AEREC

GIORGIO BINARELLI

ACCADEMICO AEREC

Da studente di economia e commercio presso l’Uni-versità Ca' Foscari di Venezia, Tiziano Bosco (Tre-

viso, 1960) iniziava nel 1983 ad assumere impegninell'azienda di famiglia della quale sarebbe poi diven-tato titolare nel 2000. L’attività di panificazione era ini-ziata nel primo dopoguerra, fondata dai nonnipaterni e proseguita poi con il padre e lo zio. Findall'inizio dell’attività, la filosofia aziendale fu im-prontata al rispetto della qualità e della salubritàdel prodotto: a partire da questi fondamenti, Ti-ziano ha introdotto nel tempo alcune importanti in-novazioni nella produzione, con la riduzione dellaquantità di sale nel pane all'uso di farine e prodottirigorosamente di origine italiana e a Km0. Dal 1998, Tiziano Bosco è consigliere del GruppoPanificatori della Provincia di Treviso del quale, dal2008, è diventato Vice Presidente Vicario, ancheMembro di giunta della Confcommercio Provin-ciale. Oltre ai compiti istituzionali di promozionedella categoria, egli si è personalmente assunto ilcompito di promuovere diverse attività di sostegnoalle varie associazioni di volontari presenti in zona,impegnandosi anche nel reperimento di fondi e

materiali per l’ADVAR Casa dei Gelsi e l’AIL, oltre chedi allestire un forno in Perù, tutt'oggi attivo. Ma quellasvolta in ambito associazionistico, è solo una delle tanteattività benefiche di Tiziano Bosco che dal 2017 è sociobenefattore dell’associazione Dassi Maria Bianca pro-

getto Bolivia Friuli Veneto, aiutando a sostenere tutti iprogetti che sono stati realizzati in località Warnes(Santa Cruz della Sierra/Bolivia), tra cui un asilo per 50bambini. Nel 2012, egli ha quindi collaborato al sostegnodella costruzione di un asilo in località Montero (sempre

a Santa Cruz della Sierra) e più recentemente siè occupato di organizzare un progetto di lotta esensibilizzazione sul “femminicidio” promuovendola stampa nei sacchetti del pane di slogan controlo stesso da diffondere in tutti i panifici della pro-vincia di Treviso.Di indole eclettica e dinamica, Tiziano Bosco hainiziato nel 1979 la carriera di arbitro di pallaca-nestro fino a diventare arbitro di Serie C Nazio-nale e, poi, Commissario Speciale, e, per unperiodo, Presidente Arbitri Provinciale. Tutt'oraarbitro benemerito, dal 1993 egli è Presidenteprovinciale della Lega Pallacanestro UISP, cheha organizzato tornei e campionati amatoriali egiovanili, ricoprendo anche la carica di consi-gliere provinciale e organizzando manifestazionipresso il carcere minorile di Treviso.

Salvatore Latino

TIZIANO BOSCO

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Classe 1993, Massimiliano Familiari alterna da al-cuni anni lo studio finalizzato al completamento

del corso quinquennale di Giurisprudenza pressol’Università degli Studi di Bergamo a varie e qualifi-cate attività professionali. Già collaboratore di unostudio legale presso il quale si è occupato di analisidi controversie e della redazione di atti legali, tra il2015 e il 2016 egli ha voluto affrontare una formativaesperienza all'estero, collaborando con un gruppospagnolo attivo nei servizi di logistica. Dal 2016 egliè quindi collaboratore di uno studio tributario pressoil quale si occupa della gestione della parte legale,di contenziosi e recupero crediti, di consulenza fi-scale, tributaria e di impresa nonché della gestionedel personale.Da novembre 2017, Massimiliano Familiari è diventatosocio di maggioranza della Dragon Srl, azienda che sioccupa della produzione, della lavorazione e della com-mercializzazione di materie plastiche. Più specificata-mente, la Dragon Srl si occupa della riduzione dimaterie plastiche post produzione provenienti daaziende di stampaggio con servizi dedicati a clienti che,

per necessità logistiche, hanno bisogno di liberarsi degliscarti di produzione oppure, per contratti di lavoro,hanno bisogno di un partner in grado di ridurre grandivolumi, sia stampati che in blocchi e matarozze, in pro-

dotto macinato. L'azienda di Massimiliano Familiarioffre, quindi, un servizio di ritiro di materie plastiche,macinazione, imballaggio e consegna su misura perogni esigenza. Essa è inoltre in possesso di macchinaricon ampia capacità produttiva e, soprattutto, in gradodi ridurre grossi volumi offrendo anche un servizio di ri-generazione di prodotti macinati specifico per il cliente. Nell'ambito delle sue attività, Massimiliano Familiari hadato sempre prova di capacità di gestione del lavoro eorganizzazione dei compiti, acquisite durante le espe-rienze di lavoro in uffici professionali in cui, tra le altre,è stata sua competenza la distribuzione del lavoro trai vari reparti e controllo del suo regolare espletamento.Egli ha rivelato inoltre spiccate capacità di collaborareefficacemente con persone anche di diversa naziona-lità, nonché di intrattenere rapporti con la clientela econ i colleghi in maniera cordiale e tutto ciò grazie alleesperienze lavorative, anche estere, come pure l’averepraticato agonisticamente sport di squadra che hannocontribuito alla sua preparazione personale e relazio-nale.

Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

MASSIMILIANO FAMILIARI

ACCADEMICO AEREC

Nato a Valdobbiadene, in provincia di Treviso, nel1981, Luca Girardi è cresciuto a stretto contatto

con la rinomata tradizione della sua città natia nellaproduzione di Prosecco Superiore, ottenuto con uveche si coltivano nel territorio da oltre tre secoli e giàsede della prima Scuola Enologica d’Italia, fon-data nel 1876. Il suo destino professionale eraquindi segnato, spingendolo ad abbracciare studidedicati: diplomatosi come Perito tecnico specia-lizzato per la viticoltura e l’enologia presso l'isti-tuto “G.B. Cerletti” di Conegliano Veneto, nel2004 ha poi conseguito la Laurea in Scienze eTecnologie Viticole ed Enologiche presso l’Uni-versità degli Studi di Padova. Prima di allora,però, egli aveva già ottenuto la qualificazioneprofessionale di primo e di secondo livello daparte dell'Associazione Italiana Sommelier. Sociofin dal 2001 dell'Associazione Enologi EnotecniciItaliani di Milano, Luca Girardi ha iniziato la suacarriera professionale durante gli studi universi-tari, collaborando con l'Associazione ItalianaSommelier all'organizzazione di eventi presso Vi-nitaly, la più grande manifestazione dedicata al

mondo del vino. Nel 2002, iniziava anche a svolgerel’attività di Commissario nella Certificazione Vini perValori Italia, nello stesso anno in cui lavorava comeimpiegato tecnico presso un'azienda Agricola di Val-dobbiadene. Nel 2004 la svolta imprenditoriale: egli

diventò proprietario di una azienda agricola per la pro-duzione di uva glera atta a prosecco e valdobbiadene,azienda che guida ancora oggi con competenza, ri-gore, lungimiranza e che tramanda con passione unalunga tradizione: già presente nel medioevo come co-

struttrice di botti per il vino, la sua famiglia iniziòl'attività vera e propria con l'acquisto da partedel bisnonno di Luca, forte della passione chelo legava alla terra, del primo vigneto di Valdob-biadene nel comune di Farra di Soligo, dove tut-tora questo vigneto produce uve per laselezione Girardi. Dal 2007, Luca Girardi è azionista ed enologodella azienda di famiglia per la produzione dispumanti, occupandosi della gestione della ma-teria prima, della produzione e dei rapporti coni principali clienti. Già Consigliere e Presidente Revisore dei Contidell'Associazione Altamarca, socio dell'Associa-zione Giovani Imprenditori Vinicoli italiani, egliè dal 2014 membro nelle Commissioni Agricol-tura e Turismo del Comune di Farra di Soligo.

Valeria Bordoni

LUCA GIRARDI

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Rosario La Mela ha intrapreso giovanissimo unaprima attività imprenditoriale che ha interrotto

quando, nel 2011, ha assunto la carica di amministratoredi una società che ha portato al successo in brevetempo. Alla base della sua attività una felice intuizione:partendo dal principio che ogni oggetto abbia una sua"dignità'" e che il ciclo di vita per molti di questi può es-sere prolungato, egli ha coniato il termine di "riutilizzoconsapevole" che oggi, con la sua azienda, divulga allapropria clientela. Da tale intuizione è nata la più granderealtà siciliana nel campo della intermediazione di merceusata, con 7 negozi di cui cinque nella provincia di Ca-tania, uno a Siracusa e uno a Messina. un traguardoche egli ha raggiunto sviluppando la società attraversoun rafforzamento della parte commerciale prima delpunto vendita e successivamente creando le basi peraprire nuovi esercizi. Alla strategia aziendale, si è unital'espressione dei valori dell’imprenditore, ovvero la vi-sione d’insieme, l'umiltà, la determinazione, il rispettodel territorio e la fiducia, trasferendo tali principi nellamission aziendale e cercando di farla condividere adogni impiegato dell’azienda.

Oggi, nei suoi esercizi si può vendere e comprare qua-lunque tipo di merce, arredamenti, complementi d’ar-redo, soprammobili, ceramiche, cristallerie, libri, mobilida ufficio, scrivanie, armadi, camere da letto, cucinecomponibili, pareti attrezzate, divani, salotti, librerie, ta-voli, sedie, soggiorni, camerette, quadri, lampadari, cor-

redi, frigoriferi, televisori, scaldabagni ed elettrodomesticidi vario genere. Tutte occasioni selezionate a prezzidavvero convenienti.All’attività propriamente di vendita affianca inoltre un ser-vizio di valutazione dei prodotti presso il domicilio delcliente, un servizio di trasporto e un servizio di esposi-zione virtuale in conto vendita.Lungimiranza, intraprendenza e sano spirito di ambi-zione hanno portato Rosario La Mela ad ampliare l’atti-vità che oggi, oltre ai punti vendita, affianca anche treiniziative. La prima è un portale, "Vendimi.eu" ove i clientipossono interagire tra di loro per acquistare e venderegratuitamente, usufruendo anche dell’aiuto di un pro-fessionista. La seconda è anch'essa un portale, "Bed-dart" che tramite uno staff di artisti pittori ed artigiani, ridànuova vita e un senso artistico a tutti quei mobili ed og-getti che sarebbero altrimenti destinati alla discarica. Laterza iniziativa riguarda l'offerta di franchising con il mar-chio “Il Rigattiere”, nata dalla volontà di La Mela di con-dividere la mission con affiliati cui la società offre corsidi formazione pre-apertura e assistenza e monitoraggiocontinuo durante l'avvio dell’attività. Valeria Bordoni

ACCADEMICO AEREC

ROSARIO LA MELA

ACCADEMICA AEREC

Ambasciatrice dei Diritti Umani, Vincenza Palmieri è ilFondatore della Pedagogia Familiare in Italia, l’unica

professione che ha come Carta e Manifesto programmaticola Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Conven-zione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia.Membro ISPCAN– Società Internazionale contro Maltrattamenti ed Abusi aiMinori – annovera molteplici Consulenze Istituzionali in am-bito Nazionale, Internazionale e Interculturale, anche me-diante attività e accordi con Istituzioni Governative eDiplomatiche. Tra di essi, ad esempio, il “Progetto Pilot/Pro-gramma Nazionale Asilo” disegnato e coordinato per l’AltoCommissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ANCI eMinistero dell’Interno ed il “Progetto Integrato per la tuteladei Minori ecuadoriani in Italia” in collaborazione con il Go-verno dell’Ecuador. Scrittrice e Direttore della Collana “Poli-tiche Sociali e dintorni” per la Armando Editore, ha al proprioattivo parecchie fortunate pubblicazioni. Una di esse, dive-nuta un best seller, ha dato vita al Programma Nazionale“Mai più un bambino”, contro ogni forma di abuso sui Minori,che decine di Amministrazioni Comunali hanno recepito eadottato attraverso Atti Ufficiali. Fondatrice e Presidente del-l’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare e Presidentedell’Associazione Nazionale dei Pedagogisti Familiari, ha

restituito e restituisce ogni giorno – con il suo lavoro quoti-diano sul campo – tantissimi bambini alle proprie famiglie,dalle quali sono stati allontanati ingiustamente. Ha fondatoil Programma Internazionale Multidisciplinare “Vivere senzaPsicofarmaci”, contro l’abuso psicofarmacologico e ha isti-

tuito il Centro Nazionale per la Didattica Efficace®, diffon-dendo il Diritto all’Apprendimento come prassi metodologica.E' membro del Consiglio Direttivo del Comitato NazionaleSport contro droga del CONI. Fondatore della Scuola Na-zionale Peritale, Psicologo Forense e Consulente Tecnicodi Parte, ha curato casi attenzionati dalla Corte Europea peri Diritti Umani, tutelando relazioni e rapporti familiari. Estremasostenitrice dei Diritti Umani e Civili, è stata insignita di nu-merosi riconoscimenti, tra cui la Medaglia d'Oro 2012 perl'Impegno Sociale – Premio Internazionale Maison des Ar-tistes, il Premio LIFE WITNESS 2015, il Premio Internazio-nale Colosseo d'Oro 2015, il Premio Capitolino d’Oro 2017,il Premio Palinuro 2017. Premiata inoltre con Targa d’Argentodalla Conferenza dei Sindaci “per l’impegno profuso nei con-fronti dell’infanzia e dell’adolescenza nell’Alta Collina Mate-rana”. Dopo la lunga esperienza presso l'Università degliStudi di Basilicata, ha recentemente  svolto attività accade-mica presso il Corso di Formazione in “Gestione delle rela-zioni interpersonali e rendimento dei gruppi di lavoro” nelDipartimento di Economia e Diritto dell’Università La Sa-pienza di Roma. Sostiene con passione che "Per far cam-biare il vento, si deve soffiare forte, non bisogna fermarsi maie non si può essere soli". Valeria Bordoni

VINCENZA PALMIERI

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Laureato in Giurisprudenza presso l’Università Stataledi Milano, Andrea Preti ha principiato l'attività profes-

sionale operando principalmente nelle aree del diritto ci-vile e commerciale nonché della tutela dei diritti civili.Tra i suoi primi incarichi di particolare pregio si registranola collaborazione con "Lega Consumatori Onlus" - parteattiva della Consulta Nazionale Consumatori -, nellaquale ha promosso l'Osservatorio contro la malapraticamedica, ha ricoperto il ruolo di Conciliatore nella proce-dura attivata con “Banca Intesa spa” riguardo agli inve-stimenti in obbligazioni emesse da Parmalat–Cirio e Gia-comelli ed, infine, ha prestato supporto legale alla SedeProvinciale di Pavia di “A.N.M.I.C.”, storico ente moraledi diritto privato rappresentativo a livello nazione nellatutela di soggetti con disabilità. Oggi è partner di “StudioPreti, Osnaghi & Soci – Avvocati s.t.p.”, con sedi a Milanoed a Pavia, nell'ambito del quale si occupa principalmentedegli ambiti:- del diritto civile, commerciale, societario, del diritto falli-mentare e, attualmente, della composizione delle crisida sovraindebitamento in capo ai soggetti non fallibili(oggi è tra gli avvocati indicati nell'elenco dell'O.C.C. del-

l'Ordine degli Avvocati di Milano)- della consulenza ed assistenza legale civilistica toutcourt agli Enti del Terzo Settore, con particolare attenzioneai progetti di imprenditoria sociale e benefit (annoveratra i propri clienti di riferimento, associazioni ed impresesociali operanti nel turismo sociale e nella formazione);- del diritto alla salute e della tutela e del sostegno dellepersone con disabilità, attraverso gli istituti tipici dellaamministrazione di sostegno e della tutela, nonché at-

traverso l'assistenza alla strutturazione di trust o negozidi affidamento fiduciario volti alla gestione ed ammini-strazione di patrimoni mobiliari ed immobiliari destinatiad esse. E' coordinatore della community “Reteprofes-sionisti.net”, volta a sviluppare una rete di consulenti adun ampio spettro di professionalità (ordinistici e non)tutte orientati alla consulenza all'impresa ed al sostegnoalla relativa progettualità). E' divulgatore del contenutodella Legge n°112/2016 (la cd. Legge sul Dopo di Noi)riguardo alla quale ha organizzato e condotto nel 2017due Convegni, nelle città di Vigevano e Pavia, dal titolo“Capire per Agire - Con e dopo di Noi” con relatori per-sonalità locali della politica, dell'associazionismo di set-tore, della sanità e della società civile. E' promotore dellasocietà “SolidaMente Management e Consulting Soc.Coop.”, di Milano (www.solidalmente.net), che integravarie professionalità nell'espletamento di servizi selezio-nati per impatto sociale (tra gli altri, la consulenza al-l’adeguamento delle imprese al nuovo Regolamento Pri-vacy Europeo (2016/679/UE), nonché referente in Italiadi realtà estere vocate all'internazionalizzazione del pro-dotto italiano di qualità. Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

ANDREA PRETI

ACCADEMICO AEREC

Laureato in Architettura presso l’Università degli Studidi Roma La Sapienza il 30 aprile 1992, Mauro Sam-

bati (Monteroni di Lecce 07.12.1964), ha affinato la suacarriera professionale attraverso la frequenza di nume-rosi corsi di perfezionamento, seminari e convegni, ingran parte promossi dall’Ordine degli Architetti Pianifi-catori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia,come pure dalla NWG Academy, tra le più importantiCorporate University italiane. Attraverso un proprio studio ed esperienza nella Capi-tale, Mauro Sambati opera nell’ambito dell’arredo e ri-qualificazione urbana, dell’edilizia commerciale,artigianale e residenziale, della progettazione paesag-gistica, dell’urbanistica e della pianificazione territoriale,svolgendo ruoli di progettista, direttore lavori, calcola-tore, collaudatore, consulente immobiliare, prevenzioneincendi, coordinatore per la sicurezza. Innumerevoli i la-vori da lui svolti, completati o in corso, nell’arco di un’at-tività professionale iniziata nel 1992. Egli si è occupato,tra l’altro, della progettazione di impianti termodinamicie fotovoltaici, della progettazione di impiantistica e di ri-qualificazione di aree verdi private e comunali per la cittàdi Roma, di studi di fattibilità e progettazione architetto-

nica per servizi come scuole, parchi giochi, centri cultu-rali e strutture polivalenti. Nel 2009 ha avuto, da partedella Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimentodella Protezione Civile - l’incarico di avanzare una pro-

posta per la progettazione e realizzazione di edifici re-sidenziali al di sopra delle piastre sismicamente isolate,mentre, sempre per la Protezione Civile ma da volonta-rio, si è occupato di analisi della staticità e agibilità deifabbricati interessati dal sisma in Abruzzo. Da sempre sensibile alle istanze ambientali e fautore diuna architettura ecosostenibile, Mauro Sambati si è oc-cupato più volte di progettare e realizzare strutture cherispettassero tali requisiti, come pure di riqualificazionedi aree sottoposte a vincoli paesaggistici rivolgendo par-ticolare attenzione all’impatto ambientale. Nel 2009, tral’altro, il suo progetto di architettura ecosostenibile “Il co-raggio del nuovo” è stato selezionato ed esposto in unagalleria romana, a cura dell’Associazione Nazionale diArchitettura Biologica, dell’Associazione Italiana VerdePensile e della Consulta Giovanile degli Architetti(Roma), mentre i suoi studi e ricerche in materia, figu-rano in alcuni articoli pubblicati da Architectural Digest,prestigiosa rivista internazionale d’architettura. La co-stante e continua formazione professionale ed extrapro-fessionale completano, arricchiscono e coronano la suacarriera.

Bernardo Rizzi

MAURO SAMBATI

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il Giornale dell’Accademia

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Dopo alcuni anni trascorsi nel settore tecnico del-l’azienda Carlo Erba Biochimica del Gruppo Mon-

tedison, Cesare Tabarrini (Fiorentino, Repubblica diSan Marino, 1963) iniziava la sua carriera professionalenel settore bancario, che lo vede operativo ancora ogginella sua qualità di Responsabile dei Servizi Generalie della Sicurezza della Banca Centrale della Repub-blica di San Marino. All’attività professionale egli af-fianca da sempre un impegno politico e sociale che loha visto assumere diversi incarichi al servizio della suacomunità. Già membro del Direttivo del Movimento Gio-vanile, Segretario del Direttivo di Sezione San MarinoCittà e Membro del Consiglio Centrale del Partito De-mocratico Cristiano Sammarinese, nel 2006 CesareTabarrini è stato membro fondatore, poi Presidente eResponsabile del Movimento Politico Noi Sammarinesi.Prima di allora, dal 1995 al 1998 era stato membro dimaggioranza della Giunta di Castello di San MarinoCittà e, sempre dal 1995 e fino al 2010, Membro dellaGiunta di Stima, Membro della Commissione di Vigi-lanza, Membro della Giunta Permanente delle Elezioni,Maggiordomo della Ecc.ma Reggenza, Membro della

commissione di studio per la valutazione dell’ingressodi San Marino nella Comunità Economica Europea,Membro del Consiglio Confederale della Confedera-zione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi(CDLS), Membro del Direttivo Confederale della Fede-razione Servizi della CDLS, incarico tutt’ora svolto. Per

alcuni anni Membro del Consiglio di Amministrazionedi San Marino RTV, dal 2014 al 2016 egli ne è stato poiPresidente. In campo sociale, rimarchevole l’impegnodi Tabarrini nella Società Unione Mutuo Soccorso di cuiè stato Segretario del Consiglio Direttivo e dell’Assem-blea dei Soci, Tesoriere e Membro del Consiglio di Am-ministrazione. Insignito nel 2006 dall’Ordine del SantoSepolcro di Gerusalemme in una cerimonia che per laprima volta si svolgeva nella Basilica del Santo in SanMarino, egli è stato promosso dapprima Commenda-tore e poi Grande Ufficiale, ricoprendovi gli incarichi diSegretario della Sezione Romagna, membro del Ceri-moniale di Luogotenenza dell’Italia Settentrionale (ViceCerimoniere), Cerimoniere di Sezione e Cerimonieredi Delegazione, svolge anche la funzione di coordina-mento per la Repubblica di San Marino. Altri riconosci-menti sono stati quelli di Cavaliere dell’Ordine Reale diSan Miguel de Ala, di membro dell’Ordine cavallerescodi Vitéz, di Croce di Primo Grado al merito della CroceRossa Sammarinese, di Cavaliere dell’Ordine dei SantiMaurizio e Lazzaro. Infine è Accademico della CucinaItaliana. Salvatore Latino

ACCADEMICO AEREC

CESARE TABARRINI

ACCADEMICO AEREC

Nato a Roma nel 1964, Fausto Tanzi ha intrapresonel 2002 una attività imprenditoriale nel servizio

di trasporto di infermi in aree critiche con trasporti,primari e secondari, verso i Dipartimenti d'Emergenzae Accettazione, come oggi sono chiamati i presidi diPronto Soccorso. Il settore sanitario ha, in seguito,caratterizzato tutta la sua attività imprenditoriale: eglisi è occupato per diversi anni della gestione e dell'or-ganizzazione di servizi sanitari di emergenza a mani-festazioni sportive e grandi eventi con ausilio di motomedica, auto medica e personale medico specialisticodi supporto. In seguito ha promosso l'apertura e si èoccupato della gestione di un poliambulatorio spe-cialistico che conta 11 medici di diversa specializzazionecon attività privata e 2 medici di base convenzionaticon Servizio Sanitario Nazionale, oltre al personaledi supporto, quali segretarie, infermieri, e centralinisti.Tra le sue ultime iniziative nel settore, vi sono l'aperturadi due case di riposo per anziani, con utenza auto-sufficiente e non, nella verde zona collinare di San-t'Angelo Romano, poco distante da Roma e l'aperturae gestione di due cooperative sociali che si occupanodi fornire figure professionali, generiche e specializzate,

a strutture con carenza di organico in tutto il territoriodella Regione Lazio, per le quali può contare su 50unità lavorative. Nel 2007, Fausto Tanzi è stato desti-natario di un riconoscimento del responsabile dell’ufficio

medico della Casa Bianca per la professionalitàmostrata e svolta in occasione della visita in Italia delPresidente degli Stati Uniti d’America George W.Bush mentre l'anno successivo egli è stato insignitodel titolo di Cavaliere Crociato dell’Ordine di Maltacon il grado di Commander della Regione Lazio.Nel corso di tutta la sua attività professionale ed im-prenditoriale. Fausto Tanzi non ha mai mancato dicurare e aggiornare la sua preparazione attraversola frequenza di corsi e seminari: tra gli altri, ha con-seguito un Attestato di Istruttore della rianimazionecardio polmonare ed uso del defibrillatore e unAttestato del corso di formazione obbligatoria inerentela sicurezza dei lavoratori. Ne’ ha mai trascurato diesprimere la sua spiccata vena sociale e l'attenzioneche egli riserva ai bisogni di chi si trova in difficoltà.Tra le sue varie manifestazioni di solidarietà, la do-nazione di un contributo economico ad un Ordinemissionario della Tanzania per l'acquisto di uno scuo-labus e per permettere a bambini dei villaggi distantidi frequentare la scuola e le attività della Missione.

Valeria Bordoni

FAUSTO TANZI

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Ai temi della salute, della preven-zione e del benessere, come

pure alle possibilità che offre oggi lamedicina per vivere meglio e più alungo, l’AEREC sta riservando da di-versi anni una costante attenzione,ponendoli regolarmente al centrodelle sessioni convegnistiche delleConvocazioni Accademiche. Così èstato anche in occasione dell’Aca-demy Day del 1 giugno scorso, nellaprestigiosa cornice istituzionale del-l’Aula dei Gruppi Parlamentari dellaCamera dei Deputati. Ma, più che inaltre occasioni, focalizzandosi sulle in-novazioni che si stanno apportandonelle varie branche della medicina, innome di una tensione alla ricerca chesta dando frutti sempre più importanti.Infrangendo quei muri che talvolta lascienza più “ortodossa” ha eretto percercare di ostacolare un percorso chenon ha mai voluto sostituirsi allastrada maestra tracciata da Ippocratema per integrarla virtuosamente conil comune obiettivo di ampliare la co-noscenza scientifica e favorire il pro-gresso. Per il bene di tutti. Anche esoprattutto delle future generazioni.“Medicina, le nuove frontiere trascienza, conoscenza e nuovi ap-procci” era dunque il titolo della Con-ferenza che ha visto ancora una voltaporre all’attenzione degli Accademici

e dei loro ospiti, gli interventi di auto-revoli esperti in diversi campi dellamedicina, accomunati dal coraggio edalla volontà di andare oltre ciò che ègià stato ampiamente acquisito e ri-conosciuto. Le linee guida del convegno sonostate bene espresse in apertura deilavori dal moderatore, il Prof. Antonio

Galoforo: “bisogna fare patrimoniodella scienza e della conoscenza macon un occhio rivolto al futuro. Comepure con i temi e problemi riguardantil’economia e la finanza, l’Accademiaintende partire da un approccio tradi-zionale per poi invitarci ad aprire lanostra mente su quelli che saranno ipossibili, futuri sviluppi. Perché ilmondo cambia costantemente eanche la medicina prospetta semprenuove opportunità terapeutiche enuovi approcci che possono miglio-rare la qualità della nostra vita. I rela-tori che interverranno oggi ciparleranno delle prospettive del be-nessere, in una concezione della sa-lute dal punto di vista olistico, quindiguardando al benessere integraledella persona e non a quello più set-toriale come siamo spesso portati aconsiderarlo”.

Si è quindi entrati nel vivo con l’inter-vento del Prof. Mariano Marotta,

Presidente di Farmaffari e Presidentedel Dipartimento Prevenzione, Salutee Benessere dell’AEREC: “Prospet-tive e sviluppo della ricerca scientificae dell’industria farmaceutica italiana. Iprodotti per la salute innovativi”.“Cosa sono i prodotti per la salute?Sono i farmaci, i dispositivi medici, glialimenti particolari e i cosmetici, inquanto questi ultimi possono esseredi ausilio per l’igiene e per farci sentirein una forma migliore. Queste quattrocategorie di prodotti stanno avendo inquesti ultimi anni un grosso sviluppoeconomico perché sono strettamentecollegati alla qualità e alla durata dellanostra vita. L’industria farmaceutica inItalia, in particolare, sviluppa oltre 30miliardi di euro ed è diventata l’indu-stria più importante a livello europeo,grazie ad una qualità che ci viene ri-conosciuta da tanti paesi che ci hannoaffidato la produzione conto terzi.Sempre in questo settore lavoranooltre 220.000 addetti, compresi quellidel farma-indotto.”“L’industria dei dispositivi medici è an-ch’essa in forte espansione, 10 mi-liardi in Italia e 100 miliardi in Europa,70.000 addetti così come l’industriadegli alimenti particolari che annoveragli integratori, il novel food e gli ali-menti addizionati, circa 3 miliardi difatturato per 212 milioni di pezzi ven-

duti solamente nell’ultimo anno. Infinel’industria dei prodotti cosmetici legatoall’ambito della salute: qui il successosi lega all’importanza del made in Italynel mondo”.“L’AIFA, l’Agenzia Italiana del far-maco, ha stabilito che per essere dav-vero innovativo, un farmaco deveavere un valore terapeutico aggiuntonel trattamento di una patologia graveovvero se risolve una malattia che po-trebbe essere mortale, che induce adospedalizzazioni ripetute, che pongail paziente in pericolo di vita, che causidisabilità compromettendo la qualitàdella vita. Insomma, deve essere ef-fettivamente un farmaco che primanon c’era e che induce un migliora-mento nella cura del paziente.”“Ogni anno viene stilato un elenco difarmaci innovativi da parte dell’Aifa. Inquello relativo al 2017 si può notarecome, ad esempio, l’epatite C che èuna patologia molto grave che haspesso esito mortale, oggi si può cu-rare e risolvere grazie a una serie difarmaci da poco introdotti sul mercato.Lo stesso dicasi per i farmaci oncolo-gici: abbiamo oggi a disposizione unaserie di prodotti che permettono di cu-rare leucemie linfatiche croniche, il lin-foma mantellare, il melanomaavanzato, tutte cose che fino a qual-che decennio fa erano impensabili.”

L’AEREC per la prevenzione e il benessere,le nuove frontiere tra scienza e conoscenza

� Salute, benessere e prevenzione. Il convegno d’apertura della 56° Convocazione Accademica

"Prospettive e sviluppo della ricerca scientifica e dell'industria farmaceutica italiana. I prodotti per la salute innovativi"; “Sicurezza e qualità deiprodotti alimentari, per garantire la salute dei consumatori”; “Ipnosi con approccio olistico integrato al benessere individuale e sociale”; “Lanuova genetica e la medicina personalizzata”; “La Diffusion Whole Body per la diagnosi precoce dei tumori”. Il tema dell’innovazione e dellenuove frontiere della medicina è stato al centro di tutti gli interventi del Convegno di apertura della 56° Convocazione Accademica AEREC.

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“Anche nel settore degli alimenti par-ticolari c’è una intensa attività di ri-cerca. Ad esempio, c’è ora sulmercato un integratore innovativo co-stituito da una capsula doppia, un pro-biotico con il massimo apporto dibatteri probiotici vivi. Lo stesso dicasiper la cosmetica, abbiamo un pro-dotto innovativo che consiste in unacrema da applicare e che, conte-nendo delle particelle ferrose, vienepoi asportata grazie ad un magneteche rende la pelle più liscia e piùsana.”“Dobbiamo pensare alla salute comead un bene prezioso che portiamosempre con noi e anche qui abbiamouna innovazione. È qui oggi presentein sala la Dott.ssa Monica Cerin cheha messo a punto un braccialetto conun chip integrato che permette diavere sempre con se tutta la propriastoria sanitaria. Basta avvicinare il cel-lulare al braccialetto e direttamente,senza alcuna applicazione, compareil gruppo sanguigno del portatore,quali sono i farmaci cui è allergico,qual è la sua storia sanitaria. Unostrumento da portare al polso che ciaiuterà ad avere una migliore tuteladella nostra salute perché in caso digrande pericolo, un incidente o unaperdita di conoscenza, offre tutto ciòche c’è da sapere per intervenire tem-pestivamente ed efficacemente.”

A conclusione dell’intervento del Prof.Marotta, il Prof. Galoforo ha osservatocome la medicina stia diventando,grazie all’innovazione, sempre menoinvasiva e sempre più efficiente. Egliha quindi introdotto la relazione suc-

cessiva a cura del Prof. Salvatore La-

tino, chiamato a parlare di sicurezzae qualità dei prodotti alimentari, pergarantire la salute e la tutela dei con-sumatori, “argomento molto impor-tante in un momento in cui si parla diantibiotici free ovvero di linee di alle-vamento senza antibiotico, di agroa-limentare il più possibile libero dainquinamento”.Agronomo, ma anche Ufficiale del-l’Arma, il Prof. Latino ha specificato diintervenire a titolo personale.

“Il mio approccio, rispetto all’interventoprecedente, è preventivo ma guai senon ci fosse stata in medicina l’inno-vazione, perché essa ha consentitol’allungamento della vita. Però oggisiamo arrivati a un punto di non ri-torno, dove se non si attua un’azionepreventiva, rischiamo che nulla sia piùsostenibile sia dal punto di vista eco-nomico-finanziario che ambientale”.“Parlerò di sicurezza alimentare e par-landone a voi, che non siete né pro-duttori né trasformatori, faròriferimento alla nostra quotidianità oveè importante la scelta delle materieprime in modo consapevole, dandoper scontato che si rispettino la nor-mativa di riferimento, i vari regola-menti, le normative di attuazioni deigoverni e quindi degli stati membri.Ovvero che il prodotto sia sicuro. Iosono dell’avviso che l’Italia abbia unlivello di sicurezza alimentare moltopiù elevato rispetto agli altri stati mem-bri. E quando andiamo a comprare unprodotto e ne verifichiamo l’origine,vediamo come l’origine italiana siaben segnalata. Dopodiché dobbiamo

scegliere prodotti che abbiano unaqualità certificata - che siano prodottiDOP, IGP o biologici – e che siano na-turali perché rispettano l’ambiente, tu-telano la biodiversità e quindi sonogarantiti per la nostra salute. Maquando poi siamo a casa e consu-miamo i nostri prodotti, dobbiamo trat-tare quel valore aggiunto cheabbiamo pagato, cioè la qualità, conun po’ più di rispetto che non con iprodotti di agricoltura tradizionale.Dobbiamo saperli mantenere, con laconservazione e nella trasformazione,cioè quando cuciniamo”.“Per quanto riguarda la conserva-zione ci sono tecniche che vanno oltreil posizionamento delle materie primenei reparti del frigorifero che hanno latemperatura giusta per garantire lorola shelf-life. Ad esempio, bastano 50euro per acquistare una macchina peril sottovuoto e molto meno per munirsidi contenitori che eliminino l’aria equindi garantiscano la sicurezza ali-mentare evitando la contaminazionecrociata, ad esempio tra carne rossae carne bianca con batteri e virus chepossono essere trasferiti da un pro-dotto all’altro. Anche quando manipo-liamo gli alimenti, anche quando litagliamo con il coltello, dobbiamo es-sere attenti a non incrociare il coltellocon altri alimenti, perché ciò può es-sere causa di tossinfezioni, infezionialimentari e intossicazione alimen-tare, soprattutto se i prodotti non li ab-biamo conservati bene”.“Nella cottura degli alimenti, un’accor-tezza importante è quella di utilizzarele basse temperature, che non è solouna prerogativa degli chef stellati. Ci

sono tecniche che ci aiutano anche aorganizzare meglio le nostre cucine,che cercano di rispettare i nostri pro-dotti: l’importante è superare quellasoglia di pastorizzazione pari a 72gradi, che ci consente di avere un pro-dotto sano, salubre, non alterato.Quando ad esempio cuciniamo unabistecca, se utilizziamo la piastra dighisa posta ad alta temperatura, nonabbiamo fatto altro che generare de-rivati di idrocarburi, ovvero sostanzetossiche. Temperature basse e nonprolungate, invece, evitano l’altera-zione dei tessuti connettivi, la perditadi liquidi e, di conseguenza, la perditadi sali minerali, vitamine ecc.”“Quando mangiamo un pomodorino,che sia pachino o IGP contenente li-copene o la carota di Ispica IGP con icarotenoidi, parliamo di prodotti convitamine liposolubili. Se noi aggiun-giamo un po’ di olio nel condire i nostriprodotti a casa, possiamo così favo-rire l’assimilazione delle vitamine chesono anche antiossidanti e contra-stano i radicali liberi”.“Alimentarsi bene, in abbinamentocon il movimento e anche con la me-ditazione, è il giusto approccio peravere uno stile di vita sano e che fa-vorisce la longevità. Con un impattopositivo anche sulla nostra economia:se noi scegliamo materie prime di altaqualità, certificate e che rispettanol’ambiente, provenienti dal nostro ter-ritorio e seguendo la stagionalità, noiavremo garantito reddito al nostroagricoltore e a tutte le attività con-nesse. Avremo salvaguardato il no-stro ambiente ma avremo anche ridotto i rischi di malattie cronico-de-

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Antonio Galoforo Mariano Marotta

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generative come quelle cardiovasco-lari, che sono prevenibili all’80 percento...”.“Secondo i dati di AIFA, in Italia ognianno vengono spesi 3,6 miliardi in far-maci. Ciò comporta che, se le malattiepossono essere prevenibili, sarà pos-sibile anche ridurre la spesa per i far-maci con risparmi che possonoessere investiti per lo sviluppo socio-economico del nostro territorio po-tendo investire anche sui progetti neiPaesi del Terzo Mondo.”

Il Prof. Evaldo Cavallaro, psicologoe psicoterapeuta, ha svolto il suo in-tervento sul tema dell’ipnosi con ap-proccio olistico integrato al benessereindividuale e sociale.“Io sono specializzato nella psicotera-pia ipnotica. L’ipnosi è un qualcosa diestremamente affascinante perchérappresenta letteralmente il miste-rioso salto dalla mente al corpo. Lostesso che Freud per tutta la vita hacercato di dimostrare, partendo dal-l’approccio medico senza riuscire atrovarlo; in realtà, prima di morire, egliaveva intuito che probabilmente l’en-docrinologia sarebbe stata la chiaveper dimostrare l’interazione tra quelloche avviene a livello psicologico, pu-ramente mentale e quello che av-viene nel corpo, quindi a livellosomatico. Oggi potremmo dire chequello che Freud cercava si chiamaPNEI, ovvero la Psiconeuroendocri-noimmunologia, l’insieme di approccidiversi che spiega come le emozioni,che sono un fatto puramente mentale,abbiano un effetto somatico dirom-

pente. Al tempo stesso, le conse-guenze somatiche delle emozionihanno il potere di cambiare l’atteggia-mento mentale nei confronti, adesempio, di una decisione. Tutti noisappiamo, anche in campo militare,quanto le decisioni importantissime estrategiche per milioni di persone pos-sano dipendere da un malessere fi-sico o da un malessere mentale, cioèda un atteggiamento mentale”.“La chiave di tutto è l’energia. Ciò cheFreud cercava, più di 100 anni fa, eracosa potesse trasformare un fattomateriale, quindi corporeo, in un at-teggiamento mentale quindi immate-riale, puramente psicologico. Oggipotremmo vederlo nel termine ener-gia. Qui mi aggancio anche al Reiki,ovvero l’Energia Vitale Universale ap-plicata, trasferita, usata, canalizzata,per un uso spontaneamente intelli-gente dell’energia stessa che va ariempire ciò che è vuoto e che va asvuotare ciò che è eccessivamentepieno”.“Se ci pensiamo, è anche quello chefarebbe lo Spirito Santo richiamandocial ‘Veni Creator Spiritus’, una delle cuifunzioni è, appunto, quella di lavareciò che è sporco, di riempire quelloche è vuoto, di svuotare quello che èeccessivamente pieno e così via.Comprendo come non sia facile ca-pire che la chiave di tutto può essereil termine ‘energia’ anche se, oggicome oggi, con la diffusione dei con-cetti quantistici questo sta diventandopatrimonio comune. Perché l’energia,se pensiamo all’energia elettrica, hacontemporaneamente due aspetti,

uno sicuramente corpuscolare e unocon funzioni d’onda, quindi totalmenteimmateriale”.“Max Planck, l’iniziatore della fisicaquantistica, diceva che il problemadella conversione psicosomatica, cioèdi come un fatto psicologico possa di-ventare fisico e viceversa, è un pro-blema per così dire ‘fantasma’, cioèdal momento che non lo possiamostudiare, quantificare, definire, è inutileperderci tempo. Ma uno dei fenomenipiù interessanti ed inquietanti di cuicome psicoterapeuta e in particolarmodo come ipnotista mi sono occu-pato è proprio quello dell’arto fanta-sma. Ovvero di come una personatraumatizzata e amputata non avvertail dolore alla radice dell’arto mancantebensì dove non c’è più il braccio, adesempio, e neppure la mano e quindile dita. Io penso che se riusciremo acapire il problema dell’arto fantasmaprobabilmente riusciremo a capiretutto di come viviamo, perché viviamoe quale sia il senso della nostra vita”.

La Prof.ssa Marina Baldi, biologa egenetista medica ha svolto la sua re-lazione sul tema della nuova genetica,ovvero la medicina personalizzata.“Io mi sono laureata da biologa nel1980 e specializzata in genetica me-dica nel 1983. Quando mi sono spe-cializzata c’era solo una scuolanazionale di specializzazione che nonveniva mai riempita perché nessunovoleva iscriversi in quanto la disciplinaera considerata una cosa da poco.Dopodiché questa branca è esplosanegli ultimi anni e io ho avuto il piacere

e l’onore di far parte di un percorsoche ha fatto la storia della materia dicui io mi occupo, e che ormai ha unaaccezione trasversale nell’ambitodella medicina ma anche in tante altrebranche. Ad esempio, come io dicosempre durante le mie lezioni, qual-siasi ricovero in Pronto Soccorso èsempre a base genetica, compresa latraumatologia. Perché se uno sirompe una gamba in un modo piutto-sto che in un altro, ciò avviene se-condo com’è fatta la propria trabecolaossea che è geneticamente determi-nata. Oggi la possibilità di trovare unapredisposizione genetica alle variemalattie è diventato di accezione co-mune”.“Ma quali sono le novità in questo set-tore? Pensate che la prima amnio-centesi diagnostica per la sindrome diDown fu effettuata da un medico ita-liano, Carlo Valenti, negli Stati Unitialla fine degli anni ‘60, quindi si trattadi una branca giovane. E da alloraoggi siamo in grado, con un prelievodi sangue della mamma, di indivi-duare delle molecole di DNA chehanno dimensioni di 200 chilobasi,cioè più che microscopiche; riusciamoad individuarle, analizzarle e fare ladiagnosi. Questo tipo di tecnologiache si chiama Next Generation Se-quencing è la più aggiornata che esi-sta e consente di individuareframmenti piccolissimi di DNA, adesempio molecole di DNA tumorale.Anche la diagnostica oncologica èdunque in grande evoluzione e que-sta possibilità di diagnostica ci puòconsentire di individuare un tumore

Salvatore Latino Evaldo Cavallaro

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prima che sia radiologicamente visi-bile. Quindi poter iniziare le terapie inbase alle mutazioni genetiche che cisono in quel DNA”.“Ed ecco che arriviamo, quindi, allamedicina personalizzata. Con la far-macogenetica ci stiamo avvicinandoalla personalizzazione di qualsiasi tipodi farmaco. Questa è già una realtà inoncologia, ove secondo le mutazionidi certi geni si arriva a formulare delleterapie mirate. Dunque ormai si gua-risce molto di più dal tumore proprioperché le terapie sono personalizzatein base al proprio assetto genetico. Inpsichiatria, ad esempio, gli psicofar-maci hanno un’attività diversa a se-conda se si è metabolizzatori lenti orapidi, cioè se un farmaco viene smal-tito rapidamente o meno. La farmaco-genetica è quindi sicuramente unabranca in grande evoluzione”.“L’ultima branca di cui mi occupo,iniziata quasi come un hobby e poidiventata tra le mie attività princi-pali, è la genetica forense. Ormaicon il DNA, non solo si possono in-dividuare le persone, cioè poterledistinguere l’una dall’altra senzavederle ma si riescono a stabilire,con delle molecole DmrA, l’orario dimorte di una persona con unoscarto di 20 minuti, oltre che il co-lore degli occhi, dei capelli, l’età,l’etnia. Per concludere, segnalo che ai pa-zienti che seguiamo noi consi-gliamo sempre di ripetere leconsulenze genetiche a cadenzaalmeno annuale perché ci sonosempre novità terapeutiche e dia-

gnostiche e quindi può esseremolto utile, una volta intrapreso unpercorso, mantenerlo con periodi-cità”.

Il Prof. Galoforo ha commentatocome sia “estremamente importantela ricerca in direzione della medicinapersonalizzata poiché, insieme allapossibilità di disporre di un farmacodiretto a ciascuno di noi - più efficace,meno invasivo e senza effetti collate-rali - si intravede anche la possibilitàdi arrivare a disporre di farmaci perl’eradicazione di patologie che unavolta erano considerate non curabili”.Ma anche la diagnostica, negli ultimianni, ha visto un’importante spinta in-novativa e una importante testimo-nianza, in tal senso, è arrivatadall’ultimo intervento sul tema dellasalute, ad opera del Dott. Giuseppe

Petralia, che ha parlato di patologieoncologiche e in particolare di unacerta “scatola magica”, oggetto anchedi un suo libro di recente pubblica-zione intitolata appunto “La scatolamagica contro il cancro”.“’Scatola magica’ non è una mia defi-nizione mia ma è stata coniata dalProf. Umberto Veronesi dopo che miaveva convocato nel suo studio nel2011. Egli seguiva da tempo la mia at-tività di ricercatore e sapeva che dal2009 avevo iniziato a fare un esamedi risonanza magnetica particolare, ingrado di studiare l’intero corpo senzaradiazioni e senza mezzo di contrastoma che consentiva di trovare tumorimolto piccoli. Appena lo aggiornaisullo sviluppo delle mie ricerche il pro-

fessore, quasi in preda ad una vi-sione, mi disse: ‘non ti rendi conto delpasso in avanti che può fare la medi-cina con questa innovazione. Iopenso che tra vent’anni tutti gli ospe-dali saranno obbligati ad avere unamacchina di questo tipo perché il miosogno è che un giorno tutti possanoavere una sorta di scatola magicadove mettere i pazienti e capire entro15 minuti se c’è un tumore o no.’ Im-maginate il mio stupore, due setti-mane dopo, nel trovare la nostradiscussione in un articolo del Corrieredella Sera in cui si parlava per laprima volta di questo esame! In se-guito ne parlò la rivista Wired, dedi-cando al Prof. Veronesi la copertina,e fu così che alcuni industriali deci-sero di sponsorizzare la mia ricerca,consentendomi di cominciare a co-struire un mio team che oggi lavorasu questo”.“L’esame si chiama Diffusion WholeBody (DWB). Spiego il nome: la diffu-sione è un concetto fisico descritto daEinstein e le leggi che la governanofurono da lui descritte nel 1905 nellesue tesi di PhD, illustrando il concettodi coefficiente di diffusione che fu ap-punto scoperto da lui.“Nell’Istituto di Oncologia dove la-

voro abbiamo iniziato con 18 casinel 2009 e siamo arrivati ad averepiù di 800 casi l’anno. Questo per-ché l’esame, nel frattempo, è statorecepito a livello internazionale eoggi fa parte delle linee guida delmieloma multiplo, del tumore allaprostata, del melanoma, oltre ad es-sere molto utilizzato dalle donne con

tumore mammaria e nel linfoma”. “Questo esame, dal momento checonsente di vedere bene i piccoli tu-mori e che non espone a radiazioni acontrasto, è oggi raccomandato dallelinee guida americane per quei sog-getti sani che però hanno una fortepredisposizione a sviluppare i tumori,la cosiddetta Sindrome di Li-Fraumeniper cui c’è un difetto nei meccanismidi riparazione del DNA. Perché sug-geriscono di fare proprio questoesame? Perché oltre ai motivi suddettiha una sensibilità intorno al 90%, chesignifica che su 100 tumori se ne pos-sono individuare 90 ed ha un tasso difalsi positivi bassissimo, circa il 4% se-condo i dati della letteratura scienti-fica”.“Grazie a finanziamenti privati, oggiabbiamo un centro in Italia dove vieneeffettuata la Diffusion Whole Body perla diagnosi precoce del tumore in sog-getti sani. Io faccio parte del ComitatoScientifico come altri medici interna-zionali che collaborano con me a que-sto progetto e abbiamo trattato già900 casi riscontrando un tasso di tu-mori in soggetti asintomatici tra l’1 e il2%. Certo, c’è il problema della diffu-sione nel territorio, perché l’esameviene effettuato solo in questo centroe naturalmente è molto costoso, al-meno per il momento; l’obiettivo èquello di ridurre sempre di più i costivivi sfruttando l’economia di scala, do-podiché è ipotizzabile uno scenariofuturo in cui l’esame sia disponibile sututto il territorio nazionale e a prezzipiù accessibili di oggi.”

Valeria Bordoni

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il Giornale dell’Accademia

Marina Baldi Giuseppe Petralia

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il Giornale dell’Accademia

Amministratori, membri del Governo, im-prenditori, accademici, operatori com-

merciali ed economici dei più svariatisettori. Tutti si sono dati appuntamento il12 e 13 ottobre a Ploiesti, in Romania, conun solo tema all’ordine del giorno: “”Roma-nia-Italia, ridiamo la fiducia degli investitorinell’economia romena”.Un incontro fortemente voluto dalla Ca-mera di Commercio e Industria della Ro-mania in Italia (CCIRO), dalla Camera diCommercio e Industria di Prahova e l’Ac-cademia Europea per le Relazioni Econo-miche e Culturali di Roma (AEREC). Il tuttocon il patrocinio del Consiglio della Conteadi Prahova.Dato il tema, sono stati moltissimi i campidi interesse, dall’agricoltura all’industria,dai trasporti all’edilizia, dal turismo alla ge-stione dei rifiuti. Per ognuno di questi am-biti sono state presentate politichepromulgate dal Governo Romeno volte adattrarre investimenti provenienti dall’estero,in particolar modo tutti quelli concernentigli scambi economici da e verso l’Italia.

Ha aperto i lavori il Presidente Eugen Ter-teleac, il quale ha affermato che “gliscambi economici tra Romania ed Italiastanno positivamente esplodendo, grazieanche all’importante lavoro della CCIRO,che è riuscita a mettere in contatto impren-ditori italiani e romeni, creando importantisinergie e joint venture”.È poi intervenuto il Ministro Eugen OrlandoTeodorivici: “La Romania sta facendoenormi passi in avanti dal punto di vista fi-scale e finanziario, favorendo così gli inve-stimenti in Romania. Ciò permetterà alleaziende europee di aprire sul territorionuove filiali”.Un saluto è stato portato da Ernesto Car-pintieri, Presidente di AEREC “Dal puntodi vista culturale le due nazioni sono moltovicine, direi allineate.. Fondamentale siamettere a disposizione di tutti i partecipantile informazioni e le novità legislative, siada parte loro illustrare competenze, know-how e strutture a disposizione, così dapoter implementare collaborazioni, scambie partenariati.

“La Romania è un paese dove gli investi-menti esteri stanno esplodendo – affermaAndrea Amato – segretario della CCIRO -la tassazione stimola l’investimento: per leaziende con capitale fino ad 1 Milione dieuro – le cosiddette Micro Imprese - letasse sono ferme al 3%, che vengono ri-dotte all’1% se si ha almeno un dipen-dente. Per chi supera questi parametri,l’aliquota è al 16%: a differenza delle altre,le così dette Macro Imprese non scontanole imposte sul reddito in relazione al vo-lume d’affari, ma in base all’utile che vienepercepito”I dati sono espliciti: l’intervento governativoè stato così determinante da portare il Pilromeno a una crescita del 4,8% nel 2016e del 7,0% nel 2017. La crescita è avve-nuta un po’ in tutti i settori: il commercio al-l’ingrosso, l’alberghiero, ma soprattuttol’industria vera e propria, che ha registratoun +1,9%, oltre il 24% in termini di volumedi attività. Il tutto favorito anche dall’au-mento dei salari (ormai a 500 euro nel-l’area di Bucarest), che ha determinato unincremento esponenziale dei consumidelle famiglie. Bernardo Rizzi

ADDIO, MAESTRO CIPRIANILo scorso 1 ottobre è venutoa mancare il Maestro StelvioCipriani, autore di tante co-lonne sonore che hannofatto la storia del cinema ita-liano e internazionale. Nel di-cembre 2009 l’AEREC gliaveva conferito il Premio allaCarriera per la Musica e ilMaestro volle dimostrare lasua riconoscenza tornando apartecipare anche alla se-rata di Gala dell’11 giugno2010, durante la quale entu-siasmò tutti i presenti esi-bendosi al pianoforte conmotivi di Nino Rota e suoi,compresa la celeberrimaaria di “Anonimo Veneziano”che gli meritò il prestigiosoNastro d’Argento nel 1970.Alla famiglia, va il cordogliodella Presidenza e di tutti gliAccademici.

Introdotto da Patrizia Marin, l’interventodel Prof. Mirco Carloni, docente di

strategie finanziarie d’impresa alle Uni-versità di Pisa e Urbino è stato incentratosul tema “L’economia del Terzo Millenniotra globalizzazione e protezionismo”.“L’attuale momento storico è costellatodi significativi cambiamenti che talvoltarappresentano una vera e propria inver-sione della storia vissuta in precedenza.L’esponenzialità nell’introduzione di in-novazioni tecnologiche, la supremaziadella finanza sull’economia reale, lacaduta delle barriere commerciali, infor-mative e doganali, hanno creato una di-mensione mondiale della nostra economia,di fatto cancellando (o sfumando) ideal-mente i confini degli Stati ed intrecciandotra loro le economie nazionali, rendendolesempre più interdipendenti tra loro. Ma iprocessi di globalizzazione e la nascitadel commercio internazionale (…) in unlungo periodo hanno finito per conferireun vantaggio competitivo molto elevatoad alcuni paesi come la Cina, che sonodivenuti sedi naturali della produzioneindustriale, in virtù soprattutto dei minoricosti del lavoro e di leggi sull’inquinamentomeno vincolanti”. “La globalizzazione ha portato indiscutibilibenefici. È cresciuto il PIL di alcuni Statie si è ridotto, nonostante la crescita de-

mografica, il numero di quanti si trovanosotto la soglia della povertà più terribilegrazie ad investimenti stranieri. Sonoaumentate le esportazioni, le opportunitàdi penetrare in altri mercati con i propriprodotti, è cresciuta la mobilità e sonostati raggiunti traguardi impensabili incampo medico ed energetico. Nonostantequesti dati incontrovertibili, oggi vi è lapercezione che le conseguenze dei pro-cessi di globalizzazione abbiano superatoi benefici.” (…)“La crisi economico-finanziaria dell’ultimodecennio ha impoverito l’economia degliStati, indebolito la classe media, aumentatole disuguaglianze, fatto perdere posti dilavoro. A questi elementi si è sommato,in aggiunta, il timore innescato dalle in-vasioni migratorie. Il risultato di questomix è stato l’amplificarsi della ‘paura’che ha fatto scomparire la positività e lasperanza per il futuro che, seppure sianosentimenti intangibili e non misurabili,rappresentano valori fondamentali perimprimere un’inversione di tendenza diun ciclo economico. (…)“L’integrazione, o forse sarebbe meglio

parlare di sovrapposizione, tra il sistemadi informazione e il sistema politico, hafacilitato l’ascesa di proposte radicalicapaci di rappresentare una rottura conil passato. Il concetto di “neo-sovranismo”

con il rifiuto della logica multilateraledelle organizzazioni internazionali, conla rivendicazione di un pieno diritto degliStati-Nazione di creare in maniera auto-noma una propria linea politica internasenza influenze esterne, va proprio inquesta direzione e può essere consideratola coda della fase di declino della globa-lizzazione. In quest’ottica il dibattitoodierno non è più incentrato su come farsì che la globalizzazione permetta di tor-nare a crescere, ma come fare in modoche la percentuale di mercato destinataal proprio Paese sia più grande qualita-tivamente e quantitativamente. Ormai èchiaro che i Paesi non sembrano più di-sposti a sacrificare gli interessi nazionalialla crescita globale”. “Ci sono stati segnali tangibili di questafrattura che contrappone due differentivisioni del futuro: la vittoria di Trumpnegli Stati Uniti, la Brexit e la crescita inEuropa del fronte Anti-Euro che in modotrasversale si insinua nello scenariopolitico. (…)”.“Le ragioni per cui lo stesso DonaldTrump si oppone al liberismo non sonodi matrice ideologica, ma sono il fruttodel pragmatismo. Il TPP (Trans-PacificPartnership) è posto in discussione nelsuo valore ‘ideale’, ma nel risultato con-creto che produce e l’ostracismo verso

di esso è finalizzato a non offrire condizionivantaggiose sul mercato Usa alle mani-fatture asiatiche. Allo stesso modo l’in-tensificarsi dei rapporti con la Russia èuna scelta in primo luogo economica, inquanto quello sovietico rappresenta unmercato complementare e non antagonistae concorrenziale rispetto a quello internoamericano, ricco com’è di materie prime,di energia e non adeguatamente com-petitivo sul fronte dei processi manifatturierie di trasformazione di prodotto.”(…) “Utili sono le parole pronunciate dalPresidente della BCE Mario Draghi chesostiene come, oggi più che mai, è ne-cessario che i Paesi continuino a coo-perare in seno alle istituzioni internazionalicon l’obiettivo di condividere nuove epiù eque regole ‘incoraggiando una con-vergenza normativa che contribuisce aproteggere la gente da sgradite conse-guenze derivanti dall’apertura dei mercati.E la protezione assicura che nel temposi eviti di ricorrere al protezionismo’. Sarebbe sbagliato proteggersi dagli scam-bi, dalla concorrenza, dalla competizione,dall’internazionalizzazione. Sarebbe con-fondere la causa con l’effetto: un erroredifficilmente rimediabile”.

Salvatore Latino

L'economia del terzo Millenniotra globalizzazione e protezionismo

� Il Convegno AEREC sui temi economici

I fenomeni economici degli ultimi anni, sono stati illustrati e commentati al Convegno dell’AEREC dal Prof. MircoCarloni, docente di strategie finanziarie d'impresa alle Università di Pisa e Urbino.

Mirco Carloni

IL FORUM ECONOMICO ITALIA ROMANIA

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“Quando sono stata invitata a intervenire in questaoccasione mi sono chiesta: come potrò interes-sare il pubblico delle eccellenze? Poi ho capito cheè proprio qui, dove si trovano le eccellenze, che ènecessario fare arrivare la voce dei bambini o, me-glio, dare spazio al pianto dei bambini che spessonon riesce ad arrivare oltre le mura dei luoghi didove si trovano. Mi riferisco ai 40.000 bambini chesono stati allontanati dalla loro famiglia d’origineper varie ragioni per poi essere collocati in solu-zioni alternative. Di questi 40.000 bambini, circa30.000 vivono in case famiglia e circa 10.000 diloro collocati in strutture semiresidenziali oppurepresso le famiglie affidatarie. Perché questi bam-bini sono stati allontanati con interventi autoritatividalle loro famiglie? Quali sono, anche statistica-mente, le ragioni perché questo avviene? Avvieneper motivi di povertà, che riguarda solo in Italiacirca 2 milioni di bambini. Avviene per motivi pra-tico-logistici. Avviene anche per maltrattamenti inuna percentuale tra il 7 e il 10%. In tutti questi casivengono allontanati dai genitori, dai parenti, dainonni, dai compagni, dalle maestre, anche dal loropsicoterapeuta di fiducia, da tutti quelli che gli vo-gliono bene e ciò avviene per inidoneità genito-riale”. “Da Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedago-gia Familiare e consulente tecnico di parte di tantigenitori – mamme, papa’ o entrambi – che si sonovisti portare via i loro figli, ho trovato situazioni checon l’inidoneità non hanno niente a che fare. Esi-stono bambini che sono stati allontanati dai geni-tori perché questi erano troppo amorevoli. C’è uncaso, di cui ci stiamo occupando proprio in questigiorni, che riguarda un bambino che è stato allon-

tanato dalla propria mamma perché lei non avevala patente ed era anche sdentata. Capisco comequesti casi possano essere accolti con incredulità.Ma davvero pensate che sia impossibile che unbambino con tre giorni di vita venga tolto dallebraccia della mamma durante l’allattamento? Ètollerabile che in quella stanza di un reparto di neo-natologia arrivino carabinieri, vigili urbani e opera-tori di servizi territoriali per prelevare il bambino eportarlo in una casa famiglia? Davvero è possibiledire ad una mamma che deve partorire tra 20giorni che è stata già attivata una pratica per l’ado-zione?”“Ci vuole tanto coraggio, a volte, per denunciaretutto questo e per parlarne in luoghi in cui, forse,si vorrebbe parlare di altro. Però ho imparato,nell’ambito del mio lavoro, che ci vuole più corag-gio nel tacere e nel fare finta di niente. Come di-cevo, l’allontanamento dei bambini per inidoneitàgenitoriale riguarda in Italia 40.000 bambini. Io nonvoglio entrare oggi nel merito di quello che hannofatto i genitori, di quanto possano essere sbagliatiquella mamma o quel papa’. Io entro nel punto divista del bambino, perché persino i cuccioli di canehanno il diritto di essere allattati. Il fenomeno deibambini senza latte in Italia è un fenomeno gra-vissimo, sono bambini che non possono accedereall’affettività, non possono accedere nemmeno aquelli che sono i primi rudimenti della vita”.“Ma dove vanno a finire questi bambini? Vanno afinire, come abbiamo detto, nelle case famiglia. Equanto costa mantenere un bambino in una casafamiglia? Costa dai 70 ai 400 euro al giorno abambino. Pensate a quando, in una famiglia, ven-gono tolti tre figli o, come nel caso di cui ci stiamo

occupando, addirittura dieci. Pensate a quel Co-mune che deve sostenere la spesa – perché sonoi Comuni che pagano le spese di mantenimentodi questi bambini nella case famiglia. Quanto sa-rebbe più semplice disporre di personale comequello che noi formiamo? Ci sono tanti operatoriche potrebbero supportare le famiglie, aiutare lemamme, aiutare i papa’, dare loro una casa più vi-vibile, aiutarli a studiare e quant’altro”. “La buona notizia è che non esiste solo il passato,che è quello di cui vi ho parlato, non esiste solo ilpresente - e siamo in attesa di sapere come fun-zionerà questo recente connubio tra il Ministerodella Famiglia e quello della Disabilità ovvero checosa significa effettivamente - esistono i progetti,esiste una rete, esistono linee guida che stiamoimplementando e che porteremo quanto primaall’attenzione del nuovo Governo. Ma noi spe-riamo, anche insieme all’AEREC che è sensibilealle tematiche sociali, che davvero si possa ricon-segnare la possibilità, a chi ha perduto l’idoneitàgenitoriale, di riottenerla e, soprattutto ai bambini,di avere una mamma, un papa’, dei fratelli, deinonni e un mondo che sia un po’ più a loro mi-sura”.

Valeria Bordoni

Allargamento della conoscenza, acquisire consapevolezza delle tematicheall’ordine del giorno in campo sociale, favorire la circolazione delle idee.È quanto si pone l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche eCulturali attraverso l’organizzazione dei Convegni che tradizionalmenteinaugurano le Convocazioni Accademiche, chiamando a confrontarsi i piùautorevoli esperti nei campi della cultura, della medicina, dell’economia,della professionalità, dell’imprenditoria. Sotto il titolo “Conquista e pro-gresso. Idee e conquiste per la società” si sono succeduti nella sessione

finale del Convegno del 1 giugno, tre interventi di rilievo su altrettanti temimolto diversi tra loro ma che, nell’insieme, hanno costituito una preziosaoccasione di approfondimento a favore di una platea attenta e partecipe.Coordinati da Patrizia Marin, gli interventi hanno avuto come oggetto itemi dei bambini allontanati dai genitori (Prof.ssa Vincenza Palmieri), ilproblema dell’alcol tra i giovani, relativamente alla responsabilità dellaguida (Comandante Andrea Malfatti) e il rapporto tra tecnologia e comu-nicazione (Dott. Cristiano Proietti).

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il Giornale dell’Accademia

Conoscenza e progressoIdee e conquiste per la società

LA PEDAGOGIA FAMILIARE E I BAMBINI ALLONTANATI DAI GENITORI Prof.ssa Vincenza Palmieri, Presidente dell’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare

� La sessione finale del Convegno alla Camera dei Deputati

Pedagogia familiare, alcool e guida, tecnologia e comunicazione. Sono i temi affrontati nella sessione finale del Convegno promosso dal-l’AEREC nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati in occasione della 56° Convocazione Accademica.

Vincenza Palmieri

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il Giornale dell’Accademia

“Tutti noi sappiamo cosa vuol dire bereun bicchiere di troppo prima di met-

tersi al volante. Molti di noi, qui, vengonodal nord Italia, io stesso vengo da Veneziae per noi il vino è una cosa buona e impor-tante e ma, abusandone, può creare deiproblemi non indifferenti”. “Iniziamo dalla conoscenza del rischio.Come possiamo far capire, soprattutto airagazzi, quali sono i rischi connessi all’abusodi alcool? Se usciamo un sabato sera e ve-diamo cosa fanno i ragazzi scopriamo chegià alle 11 di sera sono ‘alticci’. Loro sannoperfettamente cosa vuol dire bere e gli effettiche comporta. Però, nel momento in cuiandiamo a solleticarli sui rischi che corronoquando escono dalle feste, dalle discotecheo dai pub, oltremodo ‘bevuti’, risulta diffici-lissimo parlarci. Dunque abbiamo cercatodi fare tutto quanto il possibile per renderlipienamente consapevoli”.“Tra le altre cose, abbiamo realizzato unvideo da portare nelle scuole, nelle univer-sità, ovunque sia possibile mostrarlo (il fil-

mato viene proiettato nella sala, n.d.r.). Èun filmato in cui cerchiamo di essere inter-locutori, non dare messaggi dittatoriali. Cer-chiamo di instillare il dubbio con messaggitipo ‘forse non sapevi che…’”.“Io sono la persona più ‘vecchia’ dell’As-sociazione e con me lavorano moltissimiragazzi tra i quali tanti hanno avuto problemiin passato, sono stati ‘pizzicati’ positivi al-l’alcool test e quindi hanno subito i passaggisuccessivi, la perdita della patente, i corsidi riabilitazione. Essi sono quindi dei testi-monial fondamentali per noi. Cerchiamosempre di far capire ai ragazzi che un loroerrore potrebbe portare a gravissime con-seguenze. E lo facciamo creando loro unacoscienza. Quest’altro filmato che vi mostroè vero, non è costruito, e vi fa capire cosavuol dire veramente essere ubriachi. Ve-dete che un signore ha bevuto in un modoesagerato e barcolla vistosamente. Imma-ginate ora questa persona che si mette alvolante di un auto o di camion, di un pul-lman o di qualsiasi altri veicolo. È un’arma

puntata contro il resto dell’umanità!”“Co-s’altro facciamo noi? Facciamo diretta-mente provare ai ragazzi cosa vuol direguidare ubriachi, simuliamo loro l’ebrezzatramite delle speciali mascherine e li met-tiamo alla guida di un autoveicolo. Su unacorsia protetta, naturalmente, dove c’è unmanichino di gommapiuma che attraversala strada. In un minuto la persona che staalla guida si rende conto a quali rischi vaincontro”.“Vedete la frase che abbiamo riportato nelfilmato: ‘La nostra ambizione è quella dicostruire un sistema di comunicazioneforte e capillare ribaltando gli stereotipi eimmaginando un futuro dove i giovani sa-ranno protagonisti di un rispetto attivo delleregole della sicurezza per se stessi e pergli altri.’”“Abbiamo detto della mascherina ma poiutilizziamo anche strumenti tecnologici. Vi-sto che i ragazzi oggi sono sempre con iltelefonino tra le mani, abbiamo creato unaApp che permette di stimare il nostro tasso

alcolico secondo quello che abbiamo be-vuto. La App si chiama ‘sono sobrio?’: vi siinseriscono innanzitutto i dati personali, tracui età, sesso e peso corporeo, poi si spe-cifica di volta in volta se si è mangiato omeno, si inseriscono le bevande che sisono assunte, si calcola e viene fuori unastima di valori, che poi sono gli stessi chesono pubblicati sulla tabella derivata dalDecreto Bianchi”.“A tutti quei ragazzi che hanno visto i filmatio hanno simulato la guida in statod’ebrezza chiediamo quindi di diventareambasciatori di questa coscienza, di rac-contare in giro quello che hanno provato.Le risposte che abbiamo avuto dai ragazzisono molto positive. Questo è il nostro la-voro”.

Salvatore Latino

ALCOOL E GUIDA, CONOSCENZA E COSCIENZA DEL RISCHIO

Comandante Andrea Malfatti, Presidente dell’Associazione Drink or Drive

“Il mio intervento uscirà un po’ fuori daltema annunciato, perché ho voluto im-

postarlo un po’ più sulla parte tecnica conspunti che credo che possano essere utili efunzionali a tutti per fare delle scelte consa-pevoli nelle comunicazioni”.“Vi parlerò di Internet, quindi. Una delle ap-plicazioni tra le più importanti di Internet è ilVOIP, il Voice over IP, cioè la voce su proto-collo dati. Non so se sapevate che oggi i ge-stori di telecomunicazioni, senza dircelo, cifanno parlare tramite Internet e questo portaloro un risparmio enorme in termini di costidi implementazione e di interconnessione. Ilproblema è che esistono dei limiti cheadesso vi dirò”.“I limiti sono insiti nella velocità di Internetche i gestori pubblicizzano indicandoci la ve-locità nominale teorica, o la banda di piccoche non è la velocità reale, quella massimateoricamente raggiungibile. Una velocità chein realtà non raggiungeremo mai perché, perraggiungerla, dovremmo essere gli uniciutenti collegati a quella centrale in quel pre-ciso momento. E se pensiamo che ogni cen-trale gestisce centinaia di utenti èpraticamente impossibile raggiungere la ve-locità pubblicizzata. I gestori, però, ce la ‘pro-pinano’ in questo modo per stupirci, percolpirci. In realtà nei contratti standard, cioèquelli che costano tra i 30 e i 70 euro almese, la banda su cui possiamo veramentecontare è quella minima garantita cioè la

banda contrattuale sotto la quale il gestoresi impegna a non farci scendere. Per darviun’idea: nei contratti di Internet oggi pubbli-cizzati, la banda di picco evidenziata daglioperatori va da un minimo di 20 megabit finoai 1000 megabit. Considerato che la bandaminima sotto la quale il gestore ci garantiscedi non scendere è tra 0,256 e 0,512, seprendiamo ad esempio una connettività a100 megabit che è una delle più pubbliciz-zate, la banda arriva ad essere, se non fac-cio male i calcoli, tra le 200 e le 400 volteinferiore. Altra cosa importante da specifi-care è che la banda minima garantita non èla banda media di navigazione, quella concui navigheremo ma è la banda contrattual-mente garantita. Cioè se per un certo pe-riodo dovessimo andare a quella velocitàbassissima non potremmo contrattualmentedire nulla, anche se non riusciremo ad usareil computer perché a meno di un mega nonsi riesce a navigare. Si può avere una bandaminima garantita maggiore rispetto a quellamenzionata prima? Sì, si può, ma si devefare una specifica contrattazione con l’ope-ratore prescelto e chiaramente i costi sa-ranno differenti”.“Vorrei parlare ora della velocità di upload,ovvero la velocità di trasmissione. Il collega-mento Internet è composto in gran partedalla ricezione di informazioni e in minimaparte dalla trasmissione di dati, cioè infor-mazioni che noi trasmettiamo attraverso la

rete Internet ad una determinata destina-zione. La velocità di upload è anch’essa im-portante, però, se ci pensate, nelle pubblicitàche vedete ovunque dei vari operatori di te-lecomunicazioni, viene indicata una connet-tività a Internet di 100 megabit o 200megabit. Non ci dicono, ad esempio, 100 e50, cioè 100 velocità di download e 50 diupload, non ci indicano questa seconda ve-locità che esiste e che è parte integrante diogni singola connessione di Internet. Non cela indicano perché essa è di molto inferiore,spesso può essere pari ad un quinto. Perdare un’idea: con una connessione ad Inter-net a 100megabit, che poi in realtà andrà si-curamente più lenta, tra il 40 e il 60% inmeno di quella pubblicizzata, l’upload, ov-vero la velocità di trasmissione dei dati versoInternet sarà ancora più lenta, pari ad unquinto, quindi sempre con una connessionea 100megabit, sarà 20”. “Su alcune tipologie di connessione a Inter-net, se non si ha una banda di upload di uncerto livello, si possono incontrare serie dif-ficoltà. Pensiamo ad alcune realtà profes-sionali tipo gli studi legali associati conprocesso telematico. Studi legali con 7, 8 opiù avvocati che, contemporaneamente in

un certo momento della giornata, devonocaricare gli atti che devono iscrivere a ruolopresso il sistema telematico del Tribunale.Non potranno certamente farlo se nonhanno una banda di upload di un certo li-vello”.“Oltre agli studi legali associati ci sono tantealtre aziende che hanno necessità di garan-zia di stabilità e velocità della connessione,soprattutto della banda in upload che, ripeto,è sempre più bassa di quella in download,e non viene mai evidenziata proprio perché,se lo fosse, non sarebbe tanto appetibile. Cisono aziende che devono inviare allegati pe-santi: gli studi di architettura, quelli di graficapubblicitaria, chiunque faccia progettazione,chiunque lavori su powerpoint, aziende mul-tisede che si passano i dati da una sede al-l’altra (cosa che andrebbe evitata perché sicorrono rischi di sicurezza e di stabilità), chiha delle macchine remote non nella sede incui lavora ma altrove e deve consultarle ointerrogarle, chi fa commercio elettronico, chiha un sito e vende, chi ha servizi virtualiz-zati...”“Per concludere: la fibra ottica è sicuramentela tecnologia che ci permette di andare inassoluto più veloci. Bisogna sapere, però,anche qui che esistono due tipologie di fibraottica. C’è la fibra ottica pura, che va dal ge-store al cliente ed è quella che offre le pre-stazioni maggiori e c’è poi la fibra otticaibrida, con collegamenti che si chiamanoFTTS, per cui una parte del collegamento èrealizzato con il vecchio rame e quindi conprestazioni leggermente inferiori. E se noiabbiamo la seconda, il gestore non lo indicamai!” Salvatore Latino

Cristiano Proietti

COMPAGNIE TELEFONICHE, LA DIFESA DEGLI UTENTI

Dott. Cristiano Proietti, amministratore di Telephon Expert

Andrea Malfatti

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Procede sempre a pieno regime l’attività del nostro Presidio Sanitario a Songon, in Costa d’Avorio, anche con iniziative legate alla prevenzione e al costante monitoraggio delleproblematiche sanitarie della regione. Naturalmente vorremmo fare sempre di più, ampliando ulteriormente la rete di assistenza e dotando il Presidio di nuovi strumenti moderni

ed efficienti. Per questo proseguiamo a contare sempre sulla generosità degli Accademici che ci hanno consentito e ci consentono di alleviare le sofferenze di migliaia di persone (ingran parte donne e bambini), grazie anche alla professionalità e l’impegno di tanti operatori sanitari che abbiamo contribuito a formare e a rendere pienamente operativi.Personalmente sono impossibilitata, da alcuni mesi, a recarmi in Costa d’Avorio a causa delle conseguenze delle malattie soprattutto infettive che - pressoché inevitabilmente -colpiscono quelle persone provenienti dall’estero che si trovano a soggiornarvi per periodi prolungati in quelle aree rurali, come quella di Songon, particolarmente carenti sul pianodell’igiene ambientale e della sicurezza alimentare. Ma non c’è giorno in cui - grazie agli strumenti che la tecnologia ci ha messo a disposizione e che ci consente oggi di arrivare inluoghi altrimenti prima inaccessibili - io non segua direttamente, seppure in modalità remota, il funzionamento del Presidio e il buon andamento degli altri progetti che Missione Futuroha da tempo attivato nell’area, ovvero quello a favore della cooperativa agricola delle donne di Songon e quello di adozione a distanza di bambini bisognosi. Ma Missione Futuro,ben sostenuta in questo dall’AEREC, mantiene il suo sguardo (e il suo cuore) ben aperto ovunque ci sia bisogno. E in questo nostro spazio del Giornale dell’Accademia, stavoltavuole documentare il suo sostegno a progetti e iniziative a noi più logisticamente attigue ma che, non per questo, non possano essere meritevoli della nostra attenzione e, ovevorrete e potrete, del nostro fattivo sostegno. Buona lettura!

AFRICA, ITALIA E SAN MARINO, LE MISSIONI CHE CI STANNO A CUOREdi Carmen Seidel

Il sogno degli atleti disabili di S. Marino è anche il sogno di Missione Futuro e AEREC

AEREC e Missione Futuro “accendono” La Lampada dei Desideri per i disabiliNel corso della Convocazione Accademicadel 1 giugno 2018 presso l’Aula dei GruppiParlamentari della Camera dei Deputati,l’AEREC e Missione Futuro hanno volutopremiare e incoraggiare una meritoria ini-ziativa a favore dei disabili. Nel difficile quar-tiere romano della Magliana, Paola Fanziniha fondato un’associazione che si chiamaLa Lampada dei Desideri con lo scopo dicreare uno spazio che potesse rappresen-tare un punto di riferimento per tutte le per-sone disabili del territorio. Paola Fanzini e isuoi soci sono riusciti, grazie anche alla sen-sibilità e alla generosità di alcuni sostenitori,nell’impresa di riunire le capacità progettualie le professionalità delle organizzazioni e deisingoli cittadini che operano nel territorio infavore delle persone disabili, per dare ori-gine a un polo multidisciplinare nel quale ivari operatori svolgono in modo assoluta-mente volontario e gratuito, diverse attività

volte principalmente ad orientare i giovanidisabili verso attività che possano metterein luce le loro capacità; iniziative finalizzatea far emergere e a contrastare il fenomenodell’emarginazione; offrire momenti di ag-gregazione e socializzazione; sostenere epromuovere processi di inclusione e di inte-grazione sociale, attraverso l’attivazione dipercorsi mirati al miglioramento dell’autono-mia dell’individuo e delle sue capacità rela-zionali. L’Associazione, che è entrata nel suosesto anno di attività, ha sviluppato tantis-simi progetti che hanno consentito a per-sone con disabilità di affiancare, all’attivitàmattutina di frequenza degli istituti a loro ri-servati, l’opportunità di seguire altri percorsiformativi, di ampliare le proprie cono-scenze e abilità, ma anche semplicementedi stare insieme pur diversi. Ne citiamo al-cuni: il progetto “Il Riciclo” si occupa di in-

tegrazione lavorativa per disabili, che pre-vede di dar vita ad un’attività che miri adorientare i consumi attraverso un uso at-tento delle risorse eco-sostenibili, riutiliz-zando oggetti ed indumenti spessodestinati al macero. Il Progetto “Biblioteca”ha riguardato l’apertura di un polo culturaleattrezzato per prestito di libri, e spazio di-battiti cogestita da persone con disabilità.Il Progetto “Orto”, svolto in collaborazionecon l’Associazione Parrocchietta delleGocce, vede alcuni ragazzi recarsi con ivolontari in un piccolo appezzamento diterreno dove imparare a lavorare la terra.Il Progetto “No al bullismo”, in collabora-zione con l’Università di Roma 3, usa ilcanto, la musica e la danza per lavoraresull’autostima e sui conflitti. Dotato di una sala giochi, di una Web Radio(creata dagli stessi ragazzi dopo aver fre-quentato un corso di formazione), di un

“open space” per convegni, concerti, mo-stre, dibattiti, cineforum ecc., la sede di LaLampada dei Desideri è anche Portavocedelle associazioni di volontariato di tutta laASL ROMA D nella Conferenza dei Servizidella Regione Lazio, La Presidente di LaLampada dei Desideri Paola Fanzini nelcorso della Convocazione Accademica èstata destinataria di un Diploma di Bene-merenza e di un contributo, da parte dellaPresidente di Missione Futuro Carmen Sei-del per le sue attività umanitarie.

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I poveri e i senzatetto al Centro nel nome di Sant’Eustachio

La Basilica di Sant’Eustachio, nel pieno cen-tro di Roma e a due passi da Palazzo Chigi,dalla Camera dei Deputati e dal Senato dellaRepubblica, è stata intitolata ad un Santo chededicò la sua vita, anche prima di convertirsi alCristianesimo, a dare da mangiare a chi ne

aveva bisogno. In seguito, nel Medioevo, la Ba-silica è stata rifugio e punto di ristoro per i pelle-grini del Giubileo ma poi questa tradizione si èpersa nel tempo e la Chiesa è rimasta a lungochiusa finché il suo attuale Rettore, Don Pietro

Sigurani, non ha deciso di avviarvi un’iniziativaper poveri e bisognosi. Oggi, quindi, tutti i giornialle 12 le porte della Basilica si aprono e la-sciano entrare i poveri che orbitano attorno alCentro della Capitale, sotto gli occhi stupiti deitanti turisti (ma anche dei politici…) che affollanola zona: la navata centrale della Chiesa vienetrasformata quotidianamente in una “sala

mensa” dove un gruppo di volontari serve circa170 pasti al giorno che si concludono imman-cabilmente con l’offerta di un dolce. Cibo, be-vande e vettovaglie sono garantiti dagli aiuti dianonimi benefattori e dai ristoratori della zonache mettono a disposizione le pietanze che nonsono state consumate nei loro esercizi, senzache venga richiesto alcun contributo pubblico. I“clienti” di questo speciale Ristorante sono,sempre nelle parole del religioso, “Clochard,senza fissa dimora stranieri e italiani: qui non sichiedono i documenti, si chiede solo se hannobisogno di aiuto e se hanno fame. Sono ospiti.

E quando arrivano a Sant’Eustachio sono acasa”. Per meglio coordinare soprattutto l’attivitàdi volontariato presso la Basilica, è stata anchecostituita un’associazione, “Sant’Eustachio – IPoveri al centro” che ora è al lavoro su un am-bizioso progetto cui ha aderito anche MissioneFuturo, su espressa richiesta del Rettore: l’alle-stimento di un vero e proprio ricovero nei localisottostanti la Basilica, per dare conforto a quellepersone che, soprattutto nelle stagioni invernali,soffrono la mancanza di un tetto sopra la testae di un giaciglio dignitoso.

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MISSIONE FUTUROOrganizzazione Umanitaria Internazionale ONLUSMISSIONE FUTUROOrganizzazione Umanitaria Internazionale ONLUS

Missione Futuro ed AEREC hanno offertoil loro pieno e convinto sostegno alla serata“We Have a Dream” svoltasi lo scorso 6 lu-glio negli eleganti saloni del Palazzo deiCongressi della Repubblica di S. Marino ededicata agli atleti che parteciperanno aiGiochi di Dubai riservati ai giovani diversa-mente abili, molti dei quali hanno presiedutoall’iniziativa.Scopo della serata era proprio quello di rac-cogliere fondi per finanziare la trasferta degliAtleti Special Olympics San Marino ai Mon-

diali di Abu Dhabi 2019, iniziativa cheAEREC e Missione Futuro hanno abbrac-ciato con entusiasmo, insieme agli altri pro-motori, l’Associazione San Marino-Italia e ilRotary Club locale. I fondi sono stati raccolti,oltre che dalle quote di partecipazione allaCena di Gala, anche attraverso la genero-sità di alcuni sponsor e con una lotteria chesi è svolta nel corso della Serata.Tra gli illustri ospiti, oltre naturalmente alPresidente Ernesto Carpintieri e il Presi-dente del Distretto di San Marino Roberto

Tassinari, anche il Segretario agli Esteridella Repubblica di San Marino NicolaRenzi in compagnia del Suo Vice SamueleGuiducci, il Cav. Cesare Tabarrini, Presi-dente della Cassa di Risparmio di San Ma-rino, Il Console Cav.Giovanni Ricciardi incompagnia della Contessa  Malagola,ilDott. Gabriele Rinaldi, Dirigente per l’Au-tority Sanitaria di San Marino e diversi Ac-cademici e Presidenti Distrettuali AEREC. Impeccabilmente organizzata da PatriziaGallo e Marina Berti, la serata si è con-

clusa con l’esibizione dell’orchestra SanMarino Concert Band composta da 35 mu-sicisti.

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La mensa dei poveri

Page 28: ANNO XXXX N°1-2-3 2018 il Giornale dell’Accademia accademia ottobre 201… · mico non significa solo vantarsi di un Diploma ma entrare nel vivo di quelle che sono le nostre idee,

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L’Arte del Valdobbiadene

Dal 1925, la famiglia Girardi possiede e coltiva vigneti nelle colline di Farra di Soligo territorio del Valdobbiadene. Girardi è l’essenza da più di mezzo

secolo di tradizioni e passioni.

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