giornale N32

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www.horusservants.com H S N. 32 – GIUGNO-AGOSTO 2011 . . . . . .. . .. . .. . .. . . . . . . . . . . . .

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maggio-giugno

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H S N. 32 – GIUGNO-AGOSTO 2011

PAG. 4 PAG. 4 PAG. 4 PAG. 4 -------- NEWS NEWS NEWS NEWS FORUM E Y.O.L.FORUM E Y.O.L.FORUM E Y.O.L.FORUM E Y.O.L.

PAG. 19 PAG. 19 PAG. 19 PAG. 19 -------- CULTURA E VARIECULTURA E VARIECULTURA E VARIECULTURA E VARIE

PAG. 40 PAG. 40 PAG. 40 PAG. 40 -------- MODA, MODA, MODA, MODA, SVAGO, GIOCHI, SVAGO, GIOCHI, SVAGO, GIOCHI, SVAGO, GIOCHI, TEMPO LIBETEMPO LIBETEMPO LIBETEMPO LIBERRRROOOO

PAG. PAG. PAG. PAG. 68686868 -------- SPORT, SPORT, SPORT, SPORT, L’ANGOLO DELLA L’ANGOLO DELLA L’ANGOLO DELLA L’ANGOLO DELLA RISATARISATARISATARISATA

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Caramba: Capo re- Oriara: vice-capo Whiterose: Paradisee93: dattore/opinionista redattore/reporter reporter reporter

Gmeroe: Save115: thearci: Kane: inviato speciale reporter reporter reporter

Nappa77: yughimaster: AlessandroIII: Sventrax: barzellettiere reporter reporter grafico

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PRESENTAZIONE:

E rieccoci, anche se un po' in ritardo con l'ultimo numero dell' HS Forum Journal prima delle vacanze estive. Vi siamo mancati vero?! Lo sappiamo lo sappiamo non vi preoccupate, non ci siamo scordati,abbiamo solo avuto dei problemi, ma che abbiamo risolto il più velocemente possibile. Siete la nostra dose di eroina e grazie a voi, miei cari lettori, possiamo portare avanti questo nostro bellissimo progetto che é giunto al termine e che ripartirà con il numero di Settembre con nuove e ancor più meravigliose novità che aspetteranno solo voi. Prima di tutto vorrei dare la buona fortuna a tutti i Maturandi che devono fare l'ultimo passo verso la promozione e quindi l'esame orale di stato e il complimenti ai ragazzi delle scuole medie per le prove superate. Come é andata??? Fateci sapere... Ok, ora si può iniziare. Non vedete l'ora eh??? beh... In questo numero di Giugno-Luglio abbiamo moltissime novità; da non perdere assolutamente, a partire dai manga sino alla sezione moda; successivamente ne scoprirete delle belle con le News sui nuovi pack, consigli su nuove tattiche e tecniche da usare, ma soprattutto gli aggiornamenti futuri e i Film del giorno davvero stupendi, vi piaceranno ve lo garantisco... Ma non voglio rovinarvi la sorpresa. Menomale che le vacanze sono iniziate vero? ... Avete già idea di dove andare??? Noi potremmo aiutarvi nella scelta di fantastici posti, davvero mozzafiato, dateci un'occhiata e se doveste restare qui in città e non sopportate le odiose punture di zanzare, beh, la sezione armi é proprio quella che fa al caso vostro!! Ma ora basta svelarvi tutti i segreti del nuovo numero del nostro Giornale... Tranquilli picciotti, avete ancora molto da vedere e fantastiche sezioni che non vi ho svelato e ho voluto tener segreto proprio per voi. Vorrei soprattutto augurare buone vacanze a tutti da parte della Redazione del Giornale, che possiate trascorrerle al meglio, con le persone più importanti per voi. Ci risentiamo presto e mi raccomando, siate attivi nel forum e dateci una mano a migliorarci sempre più; noi, come voi, abbiamo bisogno di aiuto, quindi, datevi da fare. A presto.

Kane

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5° CAMPIONATO TRA TEAM SECONDA PARTE

ECCO A VOI I RISULTATI DELLA SECONDA META’ DEL TORNEO FRA TEAM. CHI RIUSCIRA A VINCERE?? QUESTA PARTE SVELERA LA NUOVA SQUADRA CAMPIONE DEL TORNEO? ORA PASSIAMO AI FATTI; ECCO I RISULTATI:

LUNEDI 16 MAGGIO 2011 SPEAKER = CARAMBA Maestosi [08] vs. Angeli Oscuri [01]: - yughimaster vs. reasoning (giocondo) = 1-2 - ErPazzo vs. battista2 = 2-1 - leonadX (sostituito da alexmfbno) vs. save115 = 0-2 RISERVE: -Maestosi = alexmfbno -Angeli Oscuri = caramba Custodi del Chaos [03] vs. Evolution Ring [06]: - Roberto39 vs. matteorizzi = 0-2 - ninodragon (jaden93) vs. dekou = 2-0 - matrix881 (sostituito da giaco24) vs. federscreen = 0-2 RISERVE: - Custodi del Chaos = giaco24 - Evolution Ring = GaviDark92 UltimateChampion [07] vs. Machine Devastant [04]: - vs. GMincas = 0-2 A TAVOLINO - vs. Carmin1 = 0-2 A TAVOLINO - vs. Legjndaurealizua = 0-2 A TAVOLINO RISERVE: -UltimateChampion = -Machine Devastant = Andrea2001

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Warriors [02] vs. DarkIllusion [05]: - Winterblood vs. Aski = 2-1 - GMEroe vs. CapitanoKirk = 0-2 - FalconBlu vs. Daniel619 = 1-2 RISERVE: - Warriors = Eudy - DarkIllusion = Felice2000

DUELLI JOLLY

[01] vs. [08]: caramba (Angeli Oscuri) vs. alexmfbno (Maestosi) = AL TERMINE DEI DUELLI ----RINVIATO A GIOVEDI' --- PER I MAESTOSI POTRA' DUELLARE SOLO LEONADX (RECUPERO) [07] vs. [03]: therebel78 (UltimateChampion) vs. saxx77 (Custodi del Chaos) = (RECUPERO) 0-2

RIASSUNTO INTERVISTE QUINTO TURNO:

PER MOLTI QUESTO INIZIO DELLA SECONDA META’ DEL TORNEO E’ ANDATO MOLTO BENE, PERCHE’ HANNO RIMONTATO MOLTI PUNTI. QUASI TUTTI HANNO SOSTENUTO CHE CI SONO STATI MOLTI OTTIMI GIOCATORI IN QUESTO TURNO. COME SQUADRA ANCORA UNA VOLTA LA MAGGIOR PARTE DEGLI INTERVISTATI HA VISTO COME TEAM PREDOMINANTE I “MACHINE DEVASTANT”. TUTTI HANNO APPREZZATO LA SPORTIVITA’ DEI CONTENDENTI E SI AUGURANO, NATURALMENTE, DI FAR BENE NEL PROSIEGUO DEL TORNEO.

GIOVEDI 19 MAGGIO 2011

SPEAKER = DEKOU Custodi del Chaos vs. UltimateChampion: - jaden93 vs. Gera89= 2-0 A TAVOLINO - giaco24 vs. Antonio46 = 0-2 A TAVOLINO - diamante23 vs. Therebel78 = 2-1 RISERVE: -Custodi del Chaos = bryanxs1 -UltimateChampion = argo94 Angeli Oscuri vs. Evolution Ring: - Matrixvince vs. ike= 2-1 - Rocknroll87 vs. federscreen = 1-2 - Nappa77 vs. GaviDark92 = 1-2

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LUNEDI 23 MAGGIO 2011

SPEAKER = CARLO71 Custodi del Chaos [03] vs. Warriors [02]: - saxx77 vs. IcarO = 2-1 - Ducati696 vs. ForcyOh = 0-2 - bryanxs1 (Roberto39) vs. Bruss (sostituito da Ciuppea) = 0-2 RISERVE: - Custodi del Chaos = ninodragon (jaden93) - Warriors = Ciuppea UltimateChampion [07] vs. Evolution Ring [06]: - vs. Gianki = 0-2 A TAVOLINO - vs. AlessandroIII = 0-2 A TAVOLINO - vs. gattomiao = alle 22,45------ 0-2 A TAVOLINO RISERVE: - UltimateChampion = - Evolution Ring = federscreen Machine Devastant [04] vs. Maestosi [08]: - Kiki88 vs. yughymaster = 1-2 - Nikkolone vs. Tylesia = 2-1 - Andrea2001 vs. KingMizar = 1-2 RISERVE: - Machine Devastant = Carmin1 - Maestosi = alexmfbno DarkIllusion [05] vs. Angeli Oscuri [01]: - Woltrinus vs. Matrixvince = 0-2 - PVendicatore (SOSTITUITO DA CAPITANOKIRK) vs. reasoning (giocondo) = 0-2 - Angale vs. Rocknroll87 = 1-2 RISERVE: - DarkIllusion = Capitano Kirk - Angeli Oscuri = battista2 DUELLO JOLLY: [02] BRUSS (WARRIORS) vs. [05] PVENDICATORE (DARKILLUSION) = DUELLO JOLLY (RECUPERO) [01] vs. [08]: caramba (Angeli Oscuri) vs. leonadX (Maestosi) = 2-0

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RIASSUNTO INTERVISTE 7° TURNO

MOLTE SQUADRE SONO SODDISFATTE DEL RISULTATO OTTENUTO IN QUESTO TURNO E SPERANO ANCORA NELLA VITTORIA FINALE, VISTO CHE LA CLASSIFICA SI E’ ALQUANTO ACCORCIATA; AL MOMENTO, COMUNQUE, I PIU’ DANNO ANCORA PER VINCENTI I “MACHINE DEVASTANT”, FINORA SALDAMENTE IN TESTA AL TORNEO.

RISULTATI ROYAL RUMBLE: 1) MACHINE DEVASTANT(Carmin1) vs. DARKILLUSION(CapitanoKirk) = MACHINE DEVASTANT(Carmin1) 2) MACHINE DEVASTANT(Carmin1) vs. ANGELI OSCURI (Matrixvince)= ANGELI OSCURI (Matrixvince) 3) ANGELI OSCURI (Matrixvince) vs. EVOLUTION RING (IKE87) = EVOLUTION RING (IKE87) 4) EVOLUTION RING (IKE87) vs. WARRIORS(GMEROE) = EVOLUTION RING (IKE87) 5) EVOLUTION RING (IKE87) vs. CUSTODI DEL CHAOS(ninodragon [jaden93]) = CUSTODI DEL CHAOS (ninodragon [jaden93]) 6) CUSTODI DEL CHAOS(ninodragon [jaden93]) vs. MAESTOSI (yughymaster) = MAESTOSI (yughymaster) VINCITORE: MAESTOSI (yughymaster)

yughimaster

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Y.O.L. NEWS

19 maggio - Resa nota la sesta carta bonus del BOOSTERPASS Dragunity Storm: Malefic Stardust Dragon;

- Booster Pack 57 Duelist Revolution sarà rilasciato il 17/06/2011; - Annunciato che Konami rilascerà un Booster Pack al mese, a seguire la Timeline: - 27/07/2011 Duel Terminal 9 - ??/08/2011 Star Strike Blast - ??/09/2011 Duel Terminal 10 - ??/10/2011 Storm of Ragnarok - ??/11/2011 Duel Terminal 11 - ??/12/2011 Extreme Victory - ??/01/2012 Yu-Gi-Oh Online 4 Beta Test begin??? Si ipotizza quindi che quando Konami dovrà rilasciare il Booster Pack Generation Force, primo BP della serie Yu-Gi-Oh! Zexal, ci sia o un grande aggiornamento o l’inizio dei 6 mesi di Beta Test per Yu-Gi-Oh! ON LINE 4 22 maggio - Premi YOC Spring 2011: - Vincitore: Jinzo (alternativo) - Finalista: Celtic Guardian (alternativo) - Semi-finalista (Top 4): Junk Collector - Quarti di finale (Top 8): Backup Warrior - Qualificati (Top 16): Miracle’

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26 maggio - I seguenti problemi sono stati risolti: "Drago Polvere di Stelle" poteva essere attivato in una Catena contro l'effetto di "Stratos Eroe Elementale", che distrugge la carta Magia/Trappola; l'Effetto a pagamento di "Super Roboyarou" e di "Super Robolady" non era elaborato correttamente; alcuni registri dei duelli non potevano essere giocati correttamente; Annunciati anche 2 Pack misteriosi pack Collection Pack Vol.1 e Collection Pack Vol.2 che, a giudicare dall’immagine, sembrano contenere carte rare di Yu-Gi-Oh! 5D’s.

27 maggio - Rilasciato nuovo Duel Terminal 009 - Advent of Vairon! al negozio di Blister.

2 giugno - Pubblicate le date di inizio e fine dell'Ultimate Match con i relativi premi: 03/06/2011 - 17/06/2011 100 Stelle = Evil Blast 90 Stelle = Assault Armor 80 Stelle = Card Ejector 70 Stelle = Malefic Blue-Eyes White Dragon 60 Stelle = Malefic Red-Eyes Blue Dragon 50 Stelle = Elemental Hero The Shining 40 Stelle = Elemental Hero Great Tornado 30 Stelle = Starlight Road

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20 Stelle = Parallel World Fusion

10 Stelle = Dragonic Tactics

3 giugno - Rilasciati da Blister i Collection Pack Vol. 1 e 2.

13 giugno - Pubblicata la futura Lista carte Proibite/Limitat e in vigore dal 17/06/2011:

Proibite: Evil Hero Dark Gaia, Swap Frog, Advanced Ritual Art, Cold Wave, Heavy Storm;

Limitate: Blackwing – Kalut the Moon Shadow, Dark Armed Dragon, Dandylion, Elemental Hero Absolute Zero, Honest, Dark Hole, Monster Reborn;

Semi-limitate: Blackwing – Blizzard the Far North, Chaos Sorcerer, Demise, King of Armageddon, Gladiator Beast Laquari, Judgment Dragon, Gladiator Proving Ground, Mystical Space Typhoon;

Senza limitazione: Black Rose Dragon, Blackwing – Vayu the Emblem of Honor, Goblin Zombie, Raiza The Storm Monarch, Snipe Hunter, Dark Calling, Miracle Fusion, Pot of Avarice, Solar Recharge, Trade-In, Icarus Attack, Spiritual Water Art – Aoi.

17 giugno - È iniziata la Nuova Stagione!

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- Arriva il nuovo Booster Pack 57 Duelist Revolution!

- Puoi ora richiedere il tuo regalo TP della stagione precedente;

- Puoi ora richiedere il punteggio Squadra della stagione precedente;

- La lista delle carte limitate e proibite è stata aggiornata;

- È uscito il nuovissimo BOOSTERPASS Dragunity Storm;

Nuovi premi per Duelist Trial: Mefist Scarlatto e Guerriero Indomito; Gunslinger: Un Eroe in Vita, Attaccante Rottame e Guerriero Cicatrice; Evolution Match: Cambio di Maschera, Goka Eroe Mascherato e Vapor Eroe Mascherato.

18 giugno - Annunciato che il prossimo mese verrà rilasciato il pack Duel Terminal 10 – Raid of the Inverz.

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Commenti:

Non particolarmente di nota la sesta carta del BOSTERPASS phase 23, facile da evocare ma da usare in deck specifici. Finalmente una data per Duelist Revolution!! Il pack conterrà carte come: Effect Veiler, Pot of Duality, Solemn Warning, Scrap Dragon, carte che diventeranno la nuova base per formare un deck. Konami ci vuole spennare!! Caricate le carte prepagate ci sarà da spendere parecchio con 1 pack al mese. Premi YOC abbastanza inutili... Risolti alcuni problemi di gioco. Il Duel Terminal 009 - Advent of Vairon! presenta le carte nuove: Gemma, Laval e Vylon, sopratutto per deck for fun; Ottimi i premi dell'Ultimate Match: Dragonic Tactic s utile nel suo deck Drago, Parallel World Fusion da prendere assolutamente potenzia notevolmente il deck Zero Assoluto, Starlight Road ottima carta che blocca una distruzione ed evoca Drago Polvere di Stelle, Elemental Hero Great Tornado buono nel deck Eroe Elementale, Elemental Hero The Shining attesissimo per il deck Gemini da prendere assolutamente, Card Ejector buon mostriciattolo per l'anti-meta, Assault Armor carta di valore (che sicuramente si abbasserà) che può dare il suo contributo in un deck Guerriero. Degni di nota nel Collection Pack Vol. 1: Ehren, Monaca Fedele della Luce (OLE'), Rana Sommozzatrice, Esploratore Synchron, Guardiano dell'Ordine (OLE'), Gladiatore Bestia Retiari (OLE'), Voltanis Oscuro, Annientatore di Ossa, Drago Totem (OLE'), Fiore Synchron. Chevalier dei Fiori. Degni di nota nel Collection Pack Vol. 2: i 3 Meklord (OLE'), Avanguardia Assaltatrice Sciabola-XX, Emmersblade Sciabola-XX (OLE'), Criceto Gigante Super Agile (OLE'), Fulhelmknight Sciabola-XX (OLE'), Portale d ei Sei (OLE'), Nido della Rondine. La nuova Banlist si avvicina molto a quella reale, che personalmente non è che mi garba tanto. Proibite: Evil Hero Dark Gaia (beh un fastidio in meno considerando che hanno sbloccato Baratto), Swap Frog (questa è davvero inspiegabile almeno a 1 la potevano lasciare), Advanced Ritual Art (se volevano togliere forza all'Araldo facevano meglio a limitare direttamente l'interessato invece di danneggiare tutti i deck rituale), Cold Wave, Heavy Storm (salutiamo tutti con molto piacere/dispiacere Tempesta Potente). Limitate: Blackwing – Kalut the Moon Shadow, Dark Armed Dragon (che gran ritorno!!), Dandylion, Elemental Hero Absolute Zero (depressione... almeno 2 che c***o), Honest, Dark Hole (bellissima sorpresa), Monster Reborn (un ritorno al quanto esagerato, carta fastidiosa sbloccata per l'uscita di Avvertimento Solenne). Semi-limitate: Blackwing – Blizzard the Far North (a 1 era eccessivamente fiscale), Chaos Sorcerer , Demise, King of Armageddon (ecco spiegata la ban di Arte Avanzata del Rituale e Eore Malvagio Gaia Oscuro), Gladiator Beast Laquari, Judgment Dragon (no comment), Gladiator Proving Ground, Mystical Space Typhoon. Senza limitazione: Black Rose Dragon (ci voleva proprio), Blackwing – Vayu the Emblem of Honor (o tutto o niente bah!? 3 sono troppi), Goblin Zombie, Raiza The Storm Monarch, Snipe Hunter, Dark Calling (e chi la usa più!?), Miracle Fusion, Pot of Avarice (tanto sempre 2 se ne giocano), Solar Recharge (non bastava il Drago del Giudizio a 2!?), Trade-In, Icarus Attack (pure!?), Spiritual Water Art – Aoi (prevedi bile).

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Considerazioni finali: la Komani ha voluto potenziare tantissimo il Fedele della Luce, che essendo un deck potente e a basso costo, favorirà un po' tutti i giocatori random; gran ritorno di Alanera di nuovo super competitivi; la situazione Gladiatore Bestia rimane invariata, poichè perde carte come Ondata Gelida e Tempesta Potente ma acquista Laquari e Prova del Gladiatore; indeboliti notevolmente Monarca e Rana, ban esagerata anche perchè non erano deck notevolmente veloci; si avrà sicuramente un proliferare di Remotion. Come dice il nome siamo di fronte ad una vera rivoluzione dei duelli!! In Duelist Revolution troveremo carte che cambieranno lo stile di gioco di molti duellanti. Come detto già in precedenza nel nuovo pack troveremo carte come: Effect Veiler, Pot of Duality, Solemn Warning, carte Scrap, oltre alle nuove carte Bestia, Naturia e carte per deck Synchro Fuisione. Per quanto riguarda i nuovi premi degli eventi, che non sono poi così esaltanti, possiamo dire che: - Mefist Scarlatto synchro lv 8 giocabile in tutti i deck dall'effetto burn; - Guerriero Indomito synchro lv 7 buon effetto per temporeggiare se non fosse giocabile solo in deck esclusivamente Guerriero; - Un Eroe in Vita un mezzo suicidio per evocare un Eroe dal deck; - Cambio di Maschera, Goka Eroe Mascherato, Vapor Eroe Mascherato sono carte da usare come variante carina per giocare gli Eroi. A quanto si vede dall'immagine il Duel Terminal 10 – Raid of the Inverz conterrà carte: Gishki, Gusto e Steelswarm. E questo è quanto per questo mese (e mezzo), buona lettura e buone vacanze a tutti!!

Alessandro III

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DECK DEL MESE Nel numero di questo mese vi presenterò il dragunity , un mazzo che può dire la sua in questo meta; innanzitutto ecco lo screen del mazzo:

La strategia di questo mazzo per essere applicata per prima cosa bisogna avere al cimitero aklys o falange per far questo ci sono le carte della consonanze che sono ottimi peschini e le dragon ravine, che è praticamente il motore principale del mazzo. Il suo punto di forza è evocare syncro con molta facilità infatti basta evocare condottiero ed avere falange al cimitero per poi evocare vajarana e calare anche di primo turno uno stardust o un altro sincro!!! Questo darà sicuramente fastidio a molti mazzi principalmente al quickdraw non potendo fare nè black rose nè ryko; mentre con il legionario si può arrivare a spaccare ben due carte sul terreno dell'avversario grazie all'aklys oppure si può sincronizzare anche con lui, raramente si fanno sincro di lv 9 ma una trishula o un wurm consiglio sempre di tenerla dentro. Ovviamente ci sono moltissime altre combo che sarebbero troppo lunghe da scrivere... comunque in alternativa si può fare anche otk con il drago tridente evocabile con il levyatano + falange per questo l'ho inserito 2x è sempre un buon mostro al limite lo si manda al cimitero con gola se non è utile subito. Il suo punto debole invece è il side... per quale motivo?? Perche ci sono tantissime carte siddabili contro il dragunity e ne basterebbe una soltanto per farvi mandare a monte la combo, esempio: corvo d.d , chain disapparence , fessura di un'altra dimensione.... Io personalmente come voto gli dò un 7,5; carino e sopratutto molto divertente da giocare.

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Ed ecco che vi presento una potentissima variante del deck Dragunità.

Il deck si basa nell’avere le carte giuste nella mano e al cimitero, per fare ciò abbiamo 3 modi: - Fusione Futura, averla in mano al primo turno significa assumere il controllo del match in maniera completa fin da subito, le carte utili da avere al cimitero sono Drago Metallico Oscuro Occhi Rossi, Viverna Occhi Rossi, Drago di Luce e Oscurità, Arma Leyvaten Dragunità, Aklys Dragunità, Falange Dragunità, ma di queste solo 5 possiamo mandarle al cimitero e decideremo in base alle carte che avremo in mano, ed inoltre dopo 2 turni avremo in campo F.G.D.; - Gola Dragunità, il vero e proprio motore del deck, infatti ci permette di scartare carte utili al cimitero dalla mano per attivare uno dei 2 effetti, pescare carta utili per la mano (Condottiero o Legionario) o scartare dal deck carte utili al cimitero; - Carte della Consonanza, un ottimo peschino per questo deck che ci permette di scartare o Falange o Aklys e pescare 2 carte. Una volta assunto il controllo della mano e del cimitero il gioco è facilissimo, basta evocare Condottiero Dragunità ed equipaggiarlo con Falange per synchronizzare un lv. 6 in maniera veloce. Tra i synchro lv. 6 specifici di questo deck troviamo Cavaliere Dragunità - Gae Dearg e Cavaliere Dragunità - Vajrayana, il primo è un degno sostituto di Gola Dragunità (in caso non la dovessimo pescare rapidamente), il secondo ha 2 modi di essere utilizzato: o equipaggiandolo con Falange e synchronizzare un lv. 8 o equipaggiandolo con Aklys ed usare il suo effetto per raddoppiarne l'ATK e a sua volta usare l'effetto di Aklys per distruggere una carta sul terreno.

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Oltre a questa tattica possiamo evocare Legionario Dragunità ed equipaggiarlo con Falange per synchronizzare un lv. 5 o equipaggiarlo con Aklys per usare il suo effetto, che sarebbe quello di mandare un mostro equipaggiato al cimitero per distruggere un mostro scoperto sul terreno e distruggere una seconda carta per effetto di Aklys, avendo anche Attacco Icaro piazzato si verificherebbe l'apoteosi della cambo pulisci terreno, perchè sacrificando Legionario distruggeremo 2 ulteriori carte dell'avversario per un totale di - 4 avversario. Ora parliamo della vera e propria "arma" di questo deck Arma Leyvaten Dragunità, è possibile evocare questa carta specialmente sia dalla mano sia dal cimitero o rimuovendo dal gioco un mostro sul terreno equipaggiato con una o più carte Dragunità (rimuovendo dal gioco un mostro equipaggiato con Aklys attiveremo anche il suo effetto distruttivo) o usando l'effetto di Drago Metallico Oscuro Occhi Rossi, a questo punto non ci resta che equipaggiare Leyvaten con Drago di Luce e Oscurità che, grazie al suo effetto, ogni volta che Leyvaten finisce al cimitero ci permette di recuperarlo e di riequipaggiarlo con il suddetto per avere una combinazione infinita che ci permette di averlo sempre in campo. Oltre a questa cambo possiamo equipaggiare Leyvaten con Falange per synchronizzare il potentisimo lv. 10 Drago Tridente per un eventuale OTK. Infine, perchè Tragoedia?? Per 2 motivi: - Avendo 4 mostri lv. 8 nel deck potrebbe tornare utile il suo effetto di prendere il controllo di un mostro avversario; - Per fare Trishula, avendo al cimitero o un lv. 3 o un lv. 4 possiamo cambiare il suo lv. con uno dei 2 e in base al lv. evocare o Condottiero o Legionario per equipaggiarlo con Falange e synchronizzare lv. 9. Come detto in precedenza il punto debole di questo deck sono i Remotion che bloccano totalmente la strategia. Deck divertente e sgravo allo stesso tempo. Voto: 8

Alessandro III

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LA MIA ESPERIENZA SUL FORUM SALVE A TUTTI! SONO QUI PER PARLARVI DELLA MIA ESPERIENZA SUL FORUM. MI SONO ISCRITTO TRAMITE UN AMICO PER PARTECIPARE AD UN TORNEO CHE ERA

STATO CREATO SU QUESTO FORUM. DOPO UN PO’, FREQUENTANDOLO, MI SONO ACCORTO CHE QUI SONO TUTTI DISPONIBILI, GENTILI, AMICHEVOLI E SEMPRE PRONTI AD AIUTARE. HO NOTATO ANCHE CHE QUESTO FORUM E’ RICCO DI SEZIONI, SIA PER IL GIOCO

ONLINE CHE PER IL GIOCO REALE. ALL’INIZIO MI CONFONDEVO SEMPRE CON LE SEZIONI ….. ED INFATTI NON SAPEVO

COME MUOVERMI; MA SCRIVENDO NELLA SEZIONE “PIAZZA”, IN MOLTI MI HANNO

AIUTATO A CAPIRE IL MECCANISMO DEL GIOCO, GLI EFFETTI E LE CAPACITA’ DI UNA CARTA, LA POTENZA DI ALCUNI DECK E COME MODIFICARLI; COSA CHE DA

SOLO PROBABILMENTE NON SAREI MAI RIUSCITO A FARE. IL “FORUM” MI HA AIUTATO COSTRUIRE MOLTI DECK COMPETITIVI NEL GIOCO

ONLINE E SONO DIVENTATO MOLTO PIU’ COMPETITIVO RISPETTO A QUANTO SAREI RIUSCITO A FARE DA SOLO. ALCUNI MI HANNO DATO ANCHE UNA MANO A IMPARARE A GIOCARE MEGLIO NEL

GIOCO ONLINE. QUI HO TRASCORSO LA MAGGIOR PARTE DEL MIO TEMPO LIBERO E NON ME NE

SONO MAI PENTITO. SONO SICURO CHE LA STESSA COSA E’ AVVENUTA PER MOLTI DI VOI.

yughimaster

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†KANE† Art2426 †Phobos† .Orso Thergon

Richythedragon KingMizar yughimaster sorinIT

RockNroll87

LE NOSTRE CONGRATULAZIONI A TUTTI I PROMOSSI! BUON LAVORO!

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IL CLUB DEI BUGIARDI

di MARY KARR

Biografia

M. Karr è nata il 16 gennaio 1955, in Groves, una piccola città nel sud-est del Texas nota per le sue raffinerie e impianti chimici, di JP e Charlie Marie (Moore) Karr. Nelle sue memorie, M. Karr chiama la città "Leechfield". Suo padre lavorava in una raffineria di petrolio, mentre la madre era un artista dilettante e titolare di un'attività commerciale. Sua sorella, di due anni più anziana, è una figura chiave nelle sue memorie. Karr ha sviluppato un precoce interesse per la letteratura, ha detto a un intervistatore del Publishers Weekly che, all'età di undici anni, scrisse su un quaderno che la sua ambizione era di poter scrivere poesie e un'autobiografia. Durante la sua adolescenza ha viaggiato con un gruppo di amici a Los Angeles, dove si è immersa nello stile di vita della California hippie e liberale. Nello stesso anno, si è iscritta in Macalester College di Saint Paul, Minnesota, ma ha lasciato la scuola dopo due anni. Il suo impegno politico nel movimento anti-apartheid l'ha portata ad incontrare il poeta Etheridge Knight, che ha avuto un'importante ruolo nello sviluppo della sua poesia. Karr alla fine è entrata nella scuola di specializzazione per lo studio di scrittura creativa, e ha conseguito un MFA dal Goddard College nel 1979. La sua prima pubblicazione è una poesia che è apparsa nella rivista Mother Jones. Karr si trasferì a Boston nel 1980, dove ha ricoperto vari incarichi nel settore informatico e delle telecomunicazioni, pur continuando a scrivere e pubblicare poesie. Nel 1983 sposò il poeta Michael Milburn, con il quale ebbe un figlio, ma la coppia divorziò nel 1991. Karr ha lavorato come assistente presso diversi college e università, tra cui Tufts University, Emerson College, l'Università di Harvard, e Sarah

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Lawrence College. Attualmente insegna nel dipartimento di inglese alla Syracuse University di Syracuse, New York.

Trama

Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo. L'incipit di Anna Karenina vale come sintesi dello struggente resoconto autobiografico che Mary Karr ci affida con il suo "Club dei bugiardi", la vicenda amara della sua infanzia nel Texas tra gli anni Sessanta e Ottanta. Una adolescenza drammatica, con una madre lunatica e alcolizzata che rimpiange un passato da bohème artistica al Greenwich Village, un padre debole e irascibile, una sorella inasprita dalla lotta quotidiana contro le sopraffazioni, una nonna malata di cancro, la cui morte segnerà il definitivo tracollo della famiglia. E, sullo sfondo, Leechfield, anonima cittadina della sterminata provincia americana. Scritto in una prosa asciutta ed essenziale, attraversata da una truce ironia, "Il club dei bugiardi" è la cronaca di questa infelicità familiare, la rievocazione assorta e intensissima di personaggi indimenticabili. Questo libro che negli Stati Uniti è una specie di manuale di sopravvivenza per figli devastati da genitori incoscienti vuole essere un insegnamento morale per tutti i lettori italiani; vuole dimostrarci come nonostante tutto la Karr ce l’ha fatta e come abbia saputo affrontare i dissapori della propria vita e cosa è stata capace di trarne.

Commento

Provo invidia per gli italiani che leggeranno Il Club dei Bugiardi per la prima volta: vi è garantita un’esperienza di raro divertimento e pathos, merito di questo libro epico e indimenticabile. Un libro che è uscito più di 10 anni fa negli Stati Uniti causando un vero caso letterario, reso più toccante perché si tratta di una storia vera.

Tanti critici danno a Mary Karr il merito di aver r idefinito il genere delle “Literary Memoirs”), la storia narrata dalla voce della Karr-bambina alterna toni ilari, grotteschi, e devastanti. Più volte ho riso ad alta voce leggendo questo libro e più volte volevo distogliermi gli occhi della pagina perché mi sembrava fin troppo struggente. Il conforto costante è che noi lettori sappiamo che la nostra protagonista se ne esce da quel miasma familiare, e se ne esce dotata di una voce elegante, lirica, esilarante — a volte spietata — ma sempre autentica e inconfondibile. Spero che Il Club dei Bugiardi troverà il pubblico che si merita qua in Italia. Il libro si presta soprattutto per questo determinato periodo dell'anno. E' un ottimo passatempo per le giornate soleggiate e rilassanti al mare o in una qualche località di montagna. Praticamente non ci si accorge di quante emozioni ci vengono trasmesse nell'attimo stesso in cui leggiamo una pagina e alla fine ci si abbandona, così, grati, a “una di quelle vecchie storie che t’infiammano e ti liberano, quelle vere”.

Whiterose

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L'impatto di un meteorite potrebbe aver creato la vita sulla Terra

Meteorite...caduta meteorite...Big Bang...nascita vita sulla Terra...impatto meteorite...nascita esseri viventi Terra

Oggi lo spazio è visto dagli esseri umani con mistero, fascino ma anche inquietudine, visto che è ricco di sistemi che potrebbero divenire una minaccia per il nostro pianeta.

Si pensi al meteorite, spesso descritto come una possibile causa della fine della vita sulla terra, qualora uno di vaste dimensioni, impattasse su di essa. Ma potrebbe essere proprio l'impatto di un enorme meteorite sulla Terra, la causa dell'innesco del ciclo vitale.

Circa 4 miliardi di anni fa sulla Terra apparvero i mprovvisamente in abbondanza molecole organiche, determinando l'origine della vita. Ma alcune nuove ricerche suggeriscono che sarebbe stato proprio l'impatto meteorico la causa della creazione di amminoacidi, i veri mattoni della vita.

All'università "Tohoku" di Sendai in Giappone, Yoshihiro Furukawa ed i suoi colleghi hanno affrontato un test utilizzando una pistola ad alta velocità propellente, per simulare l'impatto di un meteorite contenente le componenti che lo caratterizzano, specie il carbonio.

Successivamente, essi recuperato una varietà di molecole organiche, compresi gli acidi grassi, ammine, e un aminoacido.

Gli Oceani si sono iniziati a formare circa 4,3 miliardi di anni fa, quando l'impatto dei meteoriti sulla Terra avveniva circa 1000 volte più frequentemente di quanto non accada oggi, dice Furukawa. Il suo studio è stato il primo a dimostrare che un aminoacido può essere sintetizzato da un meccanismo naturale sulla Terra.

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Anche se la squadra ha generato il test con un solo tipo di amminoacido, resta il forte sospetto che questi possano causare situazioni diverse a seconda del loro tipo e del tipo di impatto.

In precedenti studi sugli impatti dei meteoriti, il team ha generato delle "particelle sottili" che, a loro dire avevano una composizione organica simile alla creta. Durante un impatto, l'argilla potrebbe avere intrappolato un'ingente quantità di molecole organiche formatesi al tempo stesso dell'evento, dicono i ricercatori.

Alcune di queste molecole organiche potrebbero essersi evolute in un vero e proprio precursore di vita; altre potrebbero essere affondate nella crosta terrestre in profondità diventando grafite, carbone e in parte diamante.

KANE

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La natura del Nord

Una foresta rigogliosa che prospera a dispetto dei lunghissimi e rigidi inverni. Abeti, larici e pini che possono raggiungere anche i 40-50 metri di altezza

Le regioni nordiche sono caratterizzate da inverni che possono durare sette, otto mesi, con temperature che scendono a 40º sotto le zero e con terreni costantemente umidi, spesso coperti da coltri gelate in superficie.

Eppure, la foresta cresce malgrado queste condizioni.

La Svezia, la Finlandia e i paesi baltici, hanno immense aree occupate da foreste, in definitiva i tre quarti di questi paesi sono ricoperti di alberi, tanto da fare del legno la loro più importante risorsa economica. Si tratta soprattutto di foreste curate dall'uomo per lo sfruttamento del legno, ma c’è ancora qualche foresta primaria che non è stata ancora sfruttata. La foresta boreale è un misto di betulle e di alberi resinosi. Alberi che resistono alle condizioni climatiche impossibili: termometri sotto zero per mesi e mesi, terreno gelato per gran parte dell'anno. L'acqua è abbondante, ma ci sono molte paludi e i semi hanno difficoltà a germogliare in queste condizioni, per cui c’è bisogno di prosciugare spesso il terreno, scavando fossati, per permettere alla foresta di rigenerarsi. La foresta boreale (conosciuta anche col nome di "taiga") è caratterizzata da conifere. È una regione umida, subartica, dove il clima è meno rigido e l'estate è più lunga.

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La vegetazione è formata da abeti, larici e pini, con foglie aghiformi presenti tutto l'anno, possono raggiungere 40-50 metri di altezza, tuttavia con il calare della temperatura anche l'altezza degli alberi diminuisce; è spesso presente anche la betulla. Nella taiga si alternano alla foresta zone umide che formano acquitrini, paludi e torbiere.

Il tipico suolo della foresta di conifere è un podzol. Insomma, l’a rtico selvaggio nelle sue forme più pure. In tutta la Lapponia e la Svezia Settentrionale si estendono un gran numero di parchi nazionali e riserve naturali, in cui i viaggiatori possono godere dello straordinario scenario naturale artico, in tutte le sue varie sfaccettature, in buona compagnia di se stessi oppure nell’ambito di una vasta gamma di tour ed escursioni organizzati, per tutto l’arco dell’anno, sia d’estate che d'inverno. Qui di seguito trovi una selezione dei parchi nazionali più famosi. Muddus è, ad esempio, una delle foreste boreali vergini più suggestive della Svezia, in cui molti dei pini più vecchi presentano ferite di incendi che hanno lasciato un sensibile segno sul paesaggio. Nel parco ci sono anche terreni acquitrinosi di rara bellezza, in cui vivono numerose specie di volatili.

KANE

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IN GIRO PER IL MONDO

U.S.A

Con questo primo articolo vi proponiamo una piccola rubrica riguardo la cultura, le tradizioni e le bellezze dei molteplici paesi del nostro pianeta!

Così questo mese partiamo con il paese più conosciuto al mondo, al quale molti guardano con desiderio: gli STATI UNITI D’AMERICA, partendo da q uelle che si possono considerare le basi della cultura statunitense, fino a parlare di quello che tutti sanno di questa federazione.

Gli Stati Uniti d'America sono fra gli stati con la cultura più variegata. Basti pensare che raccolgono tratti europei ( arrivati con gli inglesi che fuggivano dalla repressione Puritana), tratti locali (i famosi indiani d’America), e afric ani (causa la deportazione di schiavi dall’Africa nelle colonie). Questi sono solo alcuni esempi, perché nel corso della storia sempre più persone sono immigrate negli Stati Uniti d’America. Da non credere, però, è che in ogni regione d’America si trovi la stessa cultura e filosofia, infatti, da regione a regione, da stato a stato, c’è una cultura differente (esempio notevole è la presenza o meno della pena di morte). Tante persone guardano agli Stati Uniti d’America come un sogno, e probabilmente rimarrà tale anche dopo quest’articolo, ma a differenza di quello che si vede dall'esterno, gli USA, hanno una cultura tutt’altro che unitaria.

Parlando della cultura americana bisogna tener conto del fatto che nasce da una precisa volontà di rinnovamento. Nel senso che dopo l’indipendenza, gli Stati Uniti volevano una propria personalità che si differenziasse da quella anglosassone. Diversi intellettuali si occuparono di ciò (uno fra questi, con la Dichiarazione di Indipendenza Intellettuale, fu O. W. Holmes). Con una cultura lacerata gli Stati Uniti d’America hanno almeno tre diversi filoni principali, che hanno posto le basi per gli attuali Stati Uniti d’America, e sono:

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• Filone europeo, derivato soprattutto dagli inglesi, ma con anche apporti irlandesi, italiani, russi, ucraini, greci, ecc. Il filone europeo si presenta in sostanza con i valori classici dell’UE, ma mettendo in risalto quelli delle minoranze, che furono costrette a fuggire in America in ogni tempo (inglesi che scappavano dalla repressione puritana, ebrei che fuggivano durante le varie persecuzioni, ecc.) ;

• Afro-americano, cultura derivata dagli schiavi africani deportati in America. Questa non può non essere influenzata dalla difficile storia che hanno avuto in America gli africani, si pensi che solo poche decine di anni fa, le persone di carnagione scura non avevano diritto nemmeno alla metà dei diritti dei cittadini bianchi. Una cultura quindi un po’ ribelle, che ha sempre puntato alla libertà e all’uguaglianza fra le persone. E nel totale anticonformismo dei neri americani ecco nascere un grandissimo contributo al mondo musicale, il jazz, stile che rappresenta alla perfezione gli ideali Afro-americani;

• Altro filone culturale, con una storia più travagliata di quello africano, è quello dei Nativi Americani (conosciuti anche come Pellerossa o Indiani d’America). Queste popolazioni furono sterminate all’arrivo dei vari esploratori europei, messi a lavorare come schiavi nelle piantagioni e solo dopo molto tempo riuscirono a ottenere la libertà, se così si può chiamare, cioè hanno la facoltà vivere come i loro antenati, rispettando antiche tradizioni e professando le loro antiche credenze. Purtroppo tutto ciò avviene dentro a delle riserve, quasi che fossero animali all’interno di un parco naturale. Spesso poi sono stati visti come i “cattivi”, che attaccavano le carovane o le mandrie dei cow boy, i leggendari paladini della giustizia, quando invece erano solo popoli che cercavano di difendersi dai soprusi che subivano.

Pur potendoli considerare alla base della variegata cultura americana, non rappresentano l’attualità queste tre correnti, almeno per quello che riguarda gli Indiani d’America, che sono lo 0,8% della popolazione statunitense. D'altronde non è nemmeno concepibile, l’idea di classificare in tre grandi gruppi la cultura di mil ioni di persone sparse su un territorio vastissimo. Ma con tante differenze ci sono anche dei punti in comune nella cultura americana, uno di questi è l’ideale liberale. Le persone credono che solo da se stessi si può creare un futuro personale, con duro lavoro e coraggio, puntando sempre più in alto. Altro elemento comune è l’intrattenimento, tutto negli Stati Uniti d’America è uno spettacolo, dalla politica a una festività, è sempre considerato tutto come uno show per intrattenere le persone, come le elezioni appena passate.

Nella vita di tutti i giorni di un americano, tutto quello detto prima centra poco, o quasi, infatti, sono pochi quelli che pensano: a come e da dove sia nata la propria cultura. La maggior parte delle persone è partecipe solo dell’intrattenimento (fatto sta che arriva fino a noi) e dell’assoluto individualismo, non solo nella costruzione di un proprio futuro, ma anche difesa di ciò cui si è legati (molti cittadini si fidano molto di più del fucile che hanno vicino al letto che della polizia). L’estremo individualismo si può vedere anche nel funzionamento dei servizi pubblici, che non sono come in Italia, un esempio sono gli ospedali. In Italia bene o male sono quasi del tutto gratuiti i servizi sanitari, almeno quelli di prima necessità, mentre là no, la sanità è privata e se non sei in regola non hai diritto alle cure. Come se ciò non bastasse, la politica estera degli USA rispecchia appieno l’ideale individualistico americano.

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Pochi o meglio nessuno degli interventi internazionali statunitensi sono volti solo e unicamente a fin bene per altri stati, ma puntano quasi unicamente al proprio interesse, nascondendo le reali intenzioni di lucro con missioni in aiuto di cittadini oppressi da crudeli dittatori. Spesso le zone nelle quali intervengono sono ricche di giacimenti petroliferi o comunque zone strategiche per traffici commerciali o militari.

Aronit

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Miti e leggende dal mondo:

Gilgamesh

Con questo articolo provo ad inaugurare una nuova sezione dedita a far conoscere la mitologia delle varie culture del mondo, dalle più conosciute, come quella greca ad esempio, a quelle meno note.

A tal proposito esordirò la rubrica parlandovi di “ Gilgamesh”, personaggio della mitologia mesopotanica.

Gilgamesh, mitico re dei Sumeri, regnò su una delle più antiche città Uruk, il più antico agglomerato urbano dell'odierno Iraq, nelle vicinanze del Golfo Persico. Le sue vicende sono narrate nel primo poema epico della storia dell'umanità, denominato successivamente Epopea di Gilgamesh. Si tratta di una leggenda babilonese, il cui nucleo principale risale ad antiche leggende sumeriche.

La prima stesura dell'epopea, pervenutaci in frammenti appartiene alla letteratura sumerica, ma la versione più completa sinora nota venne incisa su undici tavolette di argilla che furono rinvenute tra i resti della biblioteca reale nel palazzo del re Assurbanipal a Ninive, capitale dell'impero assiro. Questa redazione tarda della leggenda, risale al VII secolo a.C. Gilgamesh, per due terzi divino e per un terzo umano, è un sovrano tirannico che costringe i giovani guerrieri della sua città a continui e sfiancanti esercizi, finché non incontra Enkidu, creatura selvaggia plasmata dagli dei per rispondere alle preghiere dei cittadini di Uruk. Gilgamesh ed Enkidu lottano selvaggiamente, durante la festa di Ishkarra. Non riuscendo a prevalere nonostante la sua forza leggendaria, Gilgamesh, colpito dal valore del suo avversario, stringe con lui un solenne patto d'amicizia. I due amici si avventurano fuori dalla città verso la foresta dei cedri dove il terribile mostro Khubaba sta a guardia dei pregiati alberi. Il loro scopo è tagliare i tronchi più belli per portarli ad Uruk ma vengono scoperti dal mostro. Uniti combattono e sconfiggono la bestia e così i due eroi trionfanti fanno ritorno ad Uruk con il prezioso bottino, dove la dea Ishtar, impressionata dalla bellezza e dal valore di Gilgamesh, gli propone di diventare suo sposo, ma riceve un netto rifiuto (motivato dalla discontinuità dell'amore della dea, che era solita condannare in un modo o nell'altro i suoi amanti).

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Ella, quindi, chiede a suo padre Anu di affidarle il Toro celeste, che scatena per le strade di Uruk. Enkidu affronta due volte il toro, dapprima d a solo, e poi con l'aiuto di Gilgamesh, e durante il combattimento afferra il toro per la coda mentre Gilgamesh lo colpisce con la sua spada tra le corna. I due eroi trionfano, forti del loro valore. Enkidu tuttavia per volontà degli dei muore a seguito di una malattia e Gilgamesh, per la prima volta, è affranto dal dolore.

Sconvolto, parte alla ricerca dell'unico uomo che conosce il segreto dell'immortalità: Utnapishtim, il lontano, antico re di Shuruppak sopravvissuto al diluvio universale, ma quando, dopo numerose peripezie, riesce ad incontrarlo, nella terra di (dilmun) - là dove sorge il sole - deve arrendersi all'evidenza: le circostanze che hanno dato al suo antenato l'immortalità sono eccezionali e non ripetibili. Riceve però indicazioni su come raccogliere in fondo al mare un'erba simile al biancospino il cui nome è vecchio-ritorna-giovane, che intende portare al suo popolo, ma dopo essere riuscito a coglierla, immergendosi con l'aiuto del battelliere Urshanabi, mentre si riposa accanto a un ruscello, un serpente la porta via e, dopo averla mangiata, cambia pelle. Gilgamesh fa quindi ritorno ad Uruk e qui l'epopea babilonese classica si interrompe.

Nella dodicesima tavoletta, incompleta, del testo ninivita, viene però riportato un episodio che per le sue peculiarità linguistiche e formali e per la scarsa coerenza con il resto della narrazione appare come un mito a sé stante, con Gilgamesh ed Enkidu come protagonisti. Vi si narra della perdita da parte di Gilgamesh di due oggetti simbolici di grande valore, un pukku e un mekku, nella "Terra" (ovvero nell'oltret omba). Si tende ad identificare questi due oggetti rispettivamente con un tamburo e una bacchetta, strumenti musicali di carattere sacro nell'antica Mesopotamia. Enkidu si offre di discendere agli inferi per recuperarli, ma nel farlo non segue i consigli elargitigli da Gilgamesh per poter ritornare alla luce, rimanendo prigioniero dell'oltretomba. Gilgamesh prega il dio Enki di poter ancora un'ultima volta parlare ad Enkidu, e viene esaudito: Enki intercede presso Nergal, signore dell'oltretomba, che permette all'anima di Enkidu di uscire temporaneamente dal Kur. Nell'ultima parte del testo, fortemente lacunosa, Enkidu racconta all'amico diletto la sua esperienza dell'al di là, dipinto nei termini cupi e privi di speranza tipici della letteratura sumerica e mesopotamica.

La dodicesima tavoletta di Ninive fa parte in realtà di un altro mito sumerico: "Gilgamesh e l'albero di Huluppu", conosciuto anche in altre versioni più antiche. In esso Gilgamesh, dopo aver abbattuto un albero gigantesco, costruisce con il suo legno un seggio per sé e la dea Inanna (Ishtar), il pukku e il mekku (in questa versione del mito Gilgamesh chiama la dea "sorella"). Il tema principale che dà forza alla narrazione è la ricerca di Gilgamesh dell'immortalità. La narrazione del poema ha un punto di discontinuità fondamentale nella morte di Enkidu: prima della sua morte ogni accadimento della saga è qualcosa di eroico e soprannaturale e il tema di fondo di questa prima parte è il viaggio come percorso di formazione. Dopo la morte del fedele amico, ogni cosa viene ridimensionata ad una dimensione umana: è la parte più dolorosa del cammino di formazione del sovrano sumero, ma è grazie ad essa che si percepisce la grandezza della sua figura. Gilgamesh nella sua ricerca dell'immortalità, del superamento dei limiti imposti. Io ho trovato questa narrazione molto interessante, qui trattata in maniera leggera, ma per chi volesse una visione più ampia ed approfondita delle vicende dei due eroi sumeri c’è da sapere che esistono varie versioni cartacee dell’Epopea di Gilgamesh, ve ne riporto alcuni:

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- Il Ghilgames, Claudio Saporetti, Simonelli Editore

- Saggi su Ghilgamesh, Claudio Saporetti, Simonelli Editore

- Gilgames alla conquista dell’immortalità, Franco D'Agostino, Piemme

- Gilgamesh: il primo eroe, antiche storie della Mesopotamia, Simonetta Ponchia, Nuove Edizioni Romane

- Miti mesopotamici, Henrietta McCall, Mondadori

- L’Epopea di Gilgamesh, (a cura di) N. K. Sandars, Adelphi

Anche se sembrano solo storie di fantasia, sono pur sempre ciò che ha ben determinato la cultura e civilizzazione, nelle ere addietro, dei vari popoli, se non trovate interessante il pensiero di scoprire come si sono ispirate le generazioni passate sconsiglio vivamente di leggere l’Epopea completa, in caso contrario un salto alla biblioteca della propria città non costa nulla, detto questo vi saluto.

Shyn

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I teschi di cristallo

Le leggende sui teschi di cristallo non sono presenti nelle mitologie dei popoli mesoamericani o di altri nativi americani. Il teschio cambia di colore, sensazioni di caldo e freddo si avvertono toccando il quarzo. Secondo Dorland "... il cristallo stimola una parte sconosciuta del cervello, aprendo una porta psichica sull'assoluto". In una dichiarazione alla stampa, lo studioso rivela: "... i cristalli emettono continuamente onde elettromagnetiche; dal momento che il cervello fa la stessa cosa, è naturale che vi sia interazione". Il Teschio di cristallo o del Destino, un'antica leggenda Maya narra che al mondo esistono tredici teschi di cristallo che racchiudono misteriose informazioni sull'origine, gli scopi e il destino dell'umanità. Secondo quest'antica credenza un giorno, quando tutti i teschi saranno stati scoperti e riuniti, avranno di nuovo il potere di trasmettere agli uomini tutta la loro conoscenza, purché l'umanità sia sufficientemente evoluta e moralmente integra; la riunione dei teschi potrebbe salvare o distruggere l'uomo. Dei tredici teschi attualmente 7 sono scoperti anche se alcuni sono soggetti a dubbi sulla loro autenticità: Un teschio intagliato in un solo pezzo di quarzo venne ritrovato, nel 1912, in Guatemala, e ricorda molto le raffigurazioni Maya del Dio della Morte: per questo è stato chiamato semplicemente "Teschio Maya".

Uno di essi venne rinvenuto nel 1915 in un reliquiario Maya, in Messico, e pare essere l'unico che possa essere ritenuto autentico al 100%. Tuttavia, il metodo di fabbricazione è alquanto inquietante per l'epoca. E' stato ricavato da un pezzo unico di Ametista, e proprio dal suo materiale prende nome.

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Un altro è di proprietà di Anna Mitchell-Hedges, figlia di un famoso archeologo teosofista inglese, che ritrovò l'oggetto per puro caso, durante uno scavo alla ricerca di reperti Maya a Lubaantun, in Belize, negli anni Venti.

Uno è conservato nella fattoria della famiglia Parks, ad Huston, in Texas. Il Teschio pesa 18 kg ed è completamente lavorato in cristallo di quarzo. Loro sostengono di averlo ricevuto in dono da un monaco tibetano, come ringraziamento per dei servizi a lui resi da parte dei Parks stessi. Il Teschio venne battezzato "Max".

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Un pacco anonimo contenente un altro Teschio di Cristallo giunse allo Smithsonian Museum di Washington. Da allora, è esposto nel Museo Statunitense ed è alto e largo 13 cm, lungo 18 cm, pesante 20 kg.

Sempre in un museo, in quello londinese del British Museum, è conservato un altro esemplare, scolpito nel cristallo di quarzo brasiliano. Di recente è stato provato che tale teschio è un falso di epoca ottocentesca. Ciononostante, presenta una grande abilità e bravura nella manifattura.

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Al confine tra Honduras e Guatemala venne ritrovato un teschio di quarzo rosa, con mandibola mobile, dalla forma molto simile a quello di Mithcell-Hedges, seppur più grande.

Ma solo uno, il più famoso, possiede delle caratteristiche eccezionali: il teschio di Mitchell-Hedges. Tra le caratteristiche principali del teschio ci sono un cristallo particolarmente trasparente e puro, la mandibola mobile (non presente negli altri rinvenuti in giro per il mondo) e una perfetta anatomia corrispondente al teschio umano. Ma ciò che è ancora più strabiliante è che i sacerdoti Maya lo dichiarano vecchio di più di 100.000 anni! Il teschio di Mitchell-Hughes L'avventuriero e archeologo F. A. "Mike" Mitchell-H edges, un vero e proprio Indiana Jones dell’epoca, fece nello Yuacatàn, terra dei Maya in America Centrale, un'importante scoperta: eguendo le indicazioni delle popolazioni indigene, individuò nella foresta quanto rimaneva di una grande città perduta chiamata Lubaantun, parola Maya che significa "città dalle pietre cadute", e se non era la tanto sognata Atlantide, la città che si svelò agli occhi dell'esploratore era comunque un maestoso complesso architettonico, con città fortificata, piramidi, terrazze, terrapieni, mura, case, camere sotterranee e un imponente magnifico anfiteatro della capacità di diecimila persone! Questa Lubaantun, città Maya fondata, secondo gli studiosi, poco dopo il 700 d.C., e che venne abbandonata meno di due secoli dopo.

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Una mattina del 1926, mentre il sole illuminava ed abbagliava come una sfera incandescente la natura selvaggia dell'America Centrale, l'esploratore inglese Albert Mitchell Hedges si aggirava nelle foreste dello Yucatàn dove un tempo fioriva l'antica civiltà Maya. Il giorno del suo diciassettesimo compleanno la giovane Anna, figlia adottiva dell'esploratore, aggirandosi tra le rovine della città perduta di Lubaantun, parola Maya che significa "città delle pietre cadute", scoprì, tra le rovine di un altare, un Teschio di cristallo munito di mandibola mobile, che brillava in modo sinistro. Mitchell Hedges, d'accordo con la figlia, decise di regalare l'inquietante Teschio agli indigeni che abitavano nella zona, e così come racconta la stessa Anna: "Questi si misero a pregare il Teschio, e dissero a mio padre che era il Dio cui ricorrevano per essere guariti o per chiedere di morire." L'anno successivo, quando la spedizione di Mitchell Hedges lasciò Lubaantum, la gente Maya regalò a padre e figlia il Teschio, in segno di riconoscenza perché erano stati così buoni nel procurare loro medicine e vestiti. Il Teschio di Mitchell Hedges largo ed alto 13 cm e con una profondità di 18 cm, ricavato da un unico blocco di cristallo di rocca trasparente e di notevole lucentezza, con un peso di circa cinque chilogrammi possiede, secondo la tradizione, uno sguardo ipnotico e dei poteri soprannaturali. Scoprirono sempre dalle popolazioni locali che un'antica leggenda Maya narra, infatti, che nel mondo esistono tredici teschi di cristallo, a grandezza naturale, che racchiudono misteriose informazioni sulle origini, gli scopi, ed il destino dell'intera umanità. L'incredibile precisione con cui il Teschio di Mitchell Hedges è stato realizzato, presumibilmente in epoca preistorica, ha suscitato l'interesse di archeologi, antropologi, maghi, mercanti d'arte, ma soprattutto di scienziati. Nel 1936 l'antiquario Sydney Burney acconsentì a far esaminare il Teschio da alcuni esperti del British Museum, per una prima importante indagine scientifica volta a determinare l'epoca e le tecniche di realizzazione. Prima di morire, il 12 giugno 1949, lasciò scritto nel suo testamento che il teschio doveva essere assolutamente consegnato alla figlia adottiva, che lo aveva trovato. Il 27 Ottobre 1970 il Teschio di Mitchell Hedges venne portato presso i laboratori della Hewlett & Packard, nota azienda americana specializzata in strumentazioni elettroniche ed apparecchiature informatiche, per essere sottoposto ad una lunga serie di rigorosi esami tesi a smantellare l'alone di mistero che lo accompagna. I tecnici della Hewlett & Packard emisero un comunicato, in cui si affermava che il teschio era stato scolpito lungo l'asse principale del cristallo. Questa tecnica, estremamente avanzata, utilizza l'asse di simmetria che diminuisce notevolmente il rischio di frantumazione del blocco di cristallo. Inoltre la precisione del taglio è spiegabile solo con l'utilizzo di un raggio laser, che nel 1926 non era stato ancora inventato oppure, ipotesi ragionevole ma poco pratica, il Teschio era stato levigato a mano per almeno 300 anni da parte di generazioni di valenti artigiani questo, infatti, è il tempo stimato per riuscire a modellare con una precisione stupefacente un blocco di quarzo di tale durezza mediante il semplice sfregamento di sabbia finissima.

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I teschi nella cultura popolare Questi oggetti così particolari hanno fatto scrivere molto su di loro sia libri più o meno scientifici che autori d'avventura per esempio i teschi sono presenti in uno dei libri di Clive Cussler: "Atlantide". Ma non solo nei libri sono presenti infatti sono arrivati al cinema con il famoso film Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo ed anche in " La casa di Helen", in una puntata della serie Stargate Sg-1, la seconda serie animata di American Dragon è ispirata ai teschi: pesino nei videogiochi con "Legend of the Crystal Skull" ed "Illusion of Gaia".

The arci

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STORIA DELLE ARMI:

I MITRA

pistola mitragliatrice Revelli-Villar Perosa mod. 1915

La grande famiglia di armi che va sotto il nome di "mitra" e che comprende anche moschetti automatici e pistole mitragliatrici, è caratterizzata principalmente dal fatto di poter sparare,anche a raffica, gli stessi proiettili corti delle pistole.

Andiamo ad analizzare l'esordio di questo tipo di armi, esse fecero la loro comparso durante la prima guerra mondiale.

I Tedeschi ne utilizzarono molti, fra gli inglesi e i francesi fu il panico, poichè non conoscevano il tipo di armi che i tedeschi stavano utilizzando, e che si rivelarono fondamentali adatti agli scontri da trincea o da rapidi incursione nelle linee nemiche. I “Commando” tedeschi armati solo di mitra e bombe a mano si infiltravano fra le linea nemiche causando seri danni agli occupanti della trincea.

A fare da apripista però fu la pistola-mitragliatri ce Revelli-Villar Perosa mod. 1915. Era molto pesante, possedeva due canne e fu sviluppata in Italia.

All'inizio era nata per essere montata sugli aerei che allora erano privi di armamento (il conducente sparava utilizzando un semplici fucile o addirittura una pistola); solo in seguito si montarono le mitragliatrici laterali e quelle che sparavano attraverso l'elica.

Ma il vero prima mitra studiato per le forze terrestri fu MP18 tedesco. Ne furono prodotti circa un migliaio di esemplari ma già a fine guerra si era dato un enorme impulso a questo tipo di arma. Grande volume di fuoco e dimensione compatte (più dei fucili che erano lunghi) sono le caratteristiche che resero queste armi perfette per il combattimento ravvicinato,favorendone la diffusione durante la seconda guerra mondiale.

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Pressoché tutti gli eserciti le avevano in dotazione come armi automatiche ma soprattutto individuali.

Tra i modelli più noti troviamo lo Sten britannico, il Thomas americano (resa celeberrima dai film di gangster ambientati negli Stati Uniti negli anni 30'), l’MP40 tedesco, il “pphs” russo e il “Mab” italiano.

Dal secondo dopo guerra in poi questo tipo di armi è stato soppiantato dai fucili d'assalto, ma rimane ancora oggi utilizzato ampiamente da reparti di polizia e da forze speciali.

I modelli di ultima generazione sono ancora più compatti e vantano soluzione tecniche all'avanguardia.

Prendiamo ad esempio lo Skorpion EVO III, realizzato nel 2009 in Repubblica Ceca con materiali hi-tech (polimeri) che ne rendono il peso molto contenuto; anche il Benelli CB M2 Italiano è staro reso più hi-tech utilizzando proiettili senza bossolo...

Mitra Thompson

Analizziamo tre mitra abbastanza famosi: Il “Bergmann mp18” era lungo ben 83 cm e pesava 4 kg; impiegava cartucce cal.9 e sparava fino a 490 colpi al minuto. Il britannico “Sten MKII” era essenziale e di facile utilizzo; fu costruito con materiale a basso costo ed era estremamente semplice da assemblare, per questo fu utilizzato ampiamente durante il secondo conflitto mondiale.

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Arriviamo alle ultime generazione con lo “Skorpion EVO III”, che pesa solo 2 KG, ha il calcio allungabile (cosi da poter poggiare la spalle ed evitare il fastidioso rinculo dell'arma). Inoltre ha moltissime slitte per permettere di montare sull'arma mirini infrarossi lanciagranate e torce elettriche. †Phobos†

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VIDEOGIOCO:

L. A. NOIRE

TRAMA L.A. Noire è ambientato nella Los Angeles del 1947 e già questo è un elemento che mi ha conquistato: abiti eleganti e cappelli alla moda, auto d’epoca con sgargianti cerchioni a specchio, cartelloni pubblicitari a ogni dove, opere di indubbio rilievo architettonico con linee art decò, magazzini e negozi in continuo fermento. Questo è il ritratto di una delle più belle città di sempre degli Stati Uniti d’America. Al fascino dell’ambientazione il Team Bondi ha aggiunto una cura per i particolari decisamente maniacale. Ogni oggetto necessario alle indagini ; il vero fulcro del gioco è perfettamente riprodotto, con grafica ad altissima definizione per permettere al giocatore di raccogliere quanti più indizi sia possibile, disseminati sulla scena del crimine. In buona sostanza il gioco propone il medesimo canovaccio durante tutta la sfolgorante carriera del personaggio principale, l’agente Cole Phelps, che si ritroverà dapprima ad indagare, quindi ad interrogare i sospetti, per poi approdare ad una fase action di volta in volta un inseguimento in auto o a piedi, una sparatoria, un pedinamento , sottoporre ad interrogatorio presso la centrale di polizia i sospettati e infine incriminarne uno, a seconda delle prove in possesso.

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STASTISTICHE , PREGI & DIFETTI Per ventuno volte saranno queste le azioni che dovremo fare: studiare, raccogliere, interrogare, affrontare e incastrare. Detta così la cosa suona ripetitiva e non si tratta solo di impressione. Se non fosse per i quaranta piccoli casi secondari che potremo affrontare guidando in città e per le “cutscene” di intermezzo che si attiveranno leggendo i giornali, LA Noire risulterebbe dopo un paio di ore un gioco dalle alte promesse, ma dal gameplay noioso, un po’ come accadde con il primo titolo della serie Assassin’s Creed. Non sempre dunque il free roam è indice di successo se non lo si condisce di eventi diversi dal gameplay di base che consentano al giocatore di spezzare la routine e divertirsi pur non seguendo la storia. Allo stesso modo la storia non restituisce il giusto pathos, seppur narrata con maestria da tutti i protagonisti della storia, la storia non spicca mai facendo quel salto necessario a portare il giocatore nei panni del suo alter ego. Vivremo la vita di Cole Phelps, ma la sensazione non è quella di viverla in prima persona, quanto piuttosto quella di essere uno spettatore ad un grande film di Hollywood. Manca il comparto multiplayer e a ragion veduta data la natura del gioco. Nonostante ciò la longevità di LA Noire è da lodare. Circa dodici sono le ore richieste per completare la sola trama del gioco attraverso i ventuno casi principali della storia. A queste bisogna aggiungere altre otto, dieci ore per ultimare anche le quaranta missioni secondarie e la raccolta dei vari collezionabili – auto, giornali e luoghi di interesse. Il completamento al 100% del titolo dunque, senza sfruttare scorciatoie e salti vari, richiede al giocatore dalle venti alle venticinque ore di gioco.

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DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE Il comparto tecnico di LA Noire vive di una doppia vita. Da una parte c’è il Motion Scan, la tecnologia introdotta dal Team Bondi che sostituisce le animazioni facciali pre-confezionate con uno scanning completo della faccia dell’attore così da fornire al personaggio virtuale le stesse identiche espressioni, movimenti, sguardi e rughe che ha la sua controparte reale. Tutto ciò si traduce in un realismo tale da incutere timore, ogni minimo accenno di espressione o sentimento viene catturato dal Motion Scan che lo trasferisce direttamente nel gioco dandoci così la sensazione di guardare veramente un assassino in faccia. Se questo è il pregio del comparto tecnico, il difetto è costituito da un frame rate instabile, soprattutto nelle fasi di azione più concitata e da una città che per quanto riprodotta con fedeltà assoluta in ogni suo aspetto, lascia al giocatore un senso generale di vuoto, dato forse dalla mancanza di uno sviluppo verticale oltre che orizzontale. Allo stesso modo, se le facce sono quanto di più curato si sia mai visto, i corpi e la fisica in generale non fornisce la stessa sensazione. Con un esempio banale, sembra come se visi e corpi siano di due giochi differenti, il primo per console di ultima generazione e i secondi per console della precedente generazione. Discorso diverso invece per gli interni e gli innumerevoli oggetti con cui interagiremo. Ogni negozio, ufficio o casa è curato nel minimo dettaglio e ogni oggetto principale o non per il caso che stiamo curando, è riprodotto con dovizia di particolari. Ottimo e con lode il comparto audio che offre un doppiaggio in lingua inglese da Oscar ed una colonna sonora pienamente in stile con la Los Angeles degli anni 40. Più che sufficienti gli effetti sonori di spari, motori e suoni della città in generale. Come tutte le produzioni Rockstar maggiori infine, il titolo presenta solo i sottotitoli in inglese, ma su LA Noire ciò non possiamo considerarlo un difetto. CONCLUSIONE In conclusione LA Noire rispetta le promesse fatte in tutti questi mesi. Abbiamo di fronte un titolo investigativo che sfrutta il free roam senza però esserne dipendente, un gameplay ben bilanciato, una longevità di tutto rispetto, un comparto tecnico sbalorditivo da un punto di vista e un po’ deludente da altri ed una trama che per quanto ottimamente recitata lascia comunque qualche punta di delusione per un crescendo promesso più volte e mai mantenuto. Il gioco è ora disponibile nei negozi per Ps3 e XboX 360.

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VIDEOGIOCO:

APB RELOADED

San Paro è ormai un teatro di guerra. Le gang criminali sono di giorno in giorno più numerose e aggressive, determinate a mettere a ferro e fuoco ogni singola strada e quartiere. I cittadini hanno paura, l'inadeguata forza di polizia chiede aiuto. La risposta della autorità arriva attraverso il controverso "City Security Act ", che legalizza a tutti gli effetti il vigilantismo armato e apre le porte alla formazione dei Tutori della Legge, un corpo di "polizia fai da te" votato alla guerra aperta contro le bande. Questo è All Points Bulletin, non avrete bisogno di sapere altro prima di scaldare i router, arruolarvi in una delle due fazioni e prendere parte alla lotta senza quartiere promessa dalla nuova creazione di Realtime Worlds, che dopo il positivo esordio di Crackdown, si butta sulla via dell'MMO con questo titolo dalle forti ambizioni, sugli scaffali dopo cinque anni di sviluppo e fortissimi investimenti. Il concept di gioco alla base di APB è quantomeno semplice, poggiando l'eterna lotta tra tutori dell'ordine e lestofanti su una base TPS, alternata a sessioni di guida attraverso le strade della città. Di fatto, un'estensione videoludico-massiva del caro vecchio "guardie e ladri", che passa per sparatorie, furti d'auto, inseguimenti a tutta velocità e qualunque altra azione di guerriglia più o meno convenzionale. State per caso pensando a Grand Theft Auto? Non siete troppo fuori strada, e del resto, considerato che a capo del team di sviluppo troviamo David Jones, il "papà" della fortunatissima serie targata Rockstar (oltre che di Lemmings e Shadow of the Beast, giusto per non dimenticare), qualche analogia col popolare free roaming "ladronesco" è del tutto perdonabile. Dopotutto, sotto questo punto di vista APB è derivativo, ma allo stesso tempo originale, in quanto percorre un modello di gioco che nel campo del multiplayer di massa vanta ben pochi precedenti, e in cui non è difficile ravvisare un certo potenziale.

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Una volta effettuata la scelta dello schieramento ed esaurita la corposa fase di creazione del look del nostro personaggio (torneremo più tardi su questo argomento), basteranno pochi passi all'interno di San Paro per imparare quelle che saranno le nostre mansioni e le principali fonti di reddito (buoni o cattivi, sempr e stiamo parlando di comuni cittadini, equipaggiamento e veicoli dovremo acquistarli di tasca nostra!). Se sceglieremo una carriera all'interno dei Tutori, il nostro pane sarà fermare o prevenire atti d'illegalità e assicurarne alla giustizia i responsabili (meglio ancora se vivi) dietro robusti compensi in contante. Naturalmente saremo tenuti a rigare dritti ed evitare il più possibile "danni collaterali" a cose e passanti, previa una penalità al nostro livello di prestigio (e di conseguenza, all'entità dei compensi percepiti). Al contrario, per chi invece si trova a far parte dei ranghi dei Criminali, il lavoro è rappresentato perlopiù da furti, sequestri e atti di vandalismo più o meno plateali. Se è vero che le ricompense in denaro per queste missioni sono più contenuti, esiste la possibilità di "arrotondare" le entrate arraffando automobili e ri vendendole a ricettatori, borseggiare passanti o sfondare vetrine di negozi e levare le tende con la refurtiva. Delinquere discretamente o dando sfogo di tutto il vostro esibizionismo, a voi la scelta: i contatti delle gang garantiscono pagamenti extra sia a chi sa portare a termine gli incarichi senza dare troppo nell'occhio, sia a quelli che si fanno un nome per la propria pericolosità (attenzione però, i Tutori potrebbero mettere una taglia sulla vostra testa e aprire una vera e propria caccia all'uomo nei vostri confronti). Sono le mezze misure a non pagare, in questo caso. Tutta qui la differenziazione tra le due fazioni in lotta, e in tutta sincerità avremmo decisamente gradito qualcosa in più. Le dinamiche delle missioni funzionano infatti alla stessa maniera; il nostro superiore ci contatterà periodicamente attraverso il nostro cellulare, e avremo facoltà di accettare il lavoro o continuare a bighellonare in tutta libertà. Gli incarichi, poi, seguono un copione ridondante: innesca/disinnesca un'autobomba, dipingi/cancella graffiti, ruba/requisisci quel veicolo e consegnalo nel dato luogo ecc... Questo, perlomeno, fino al momento in cui non sbatteremo contro gli esponenti dello schieramento rivale. E' proprio qui che APB entra nel vivo; a un certo punto nello svolgimento della missione, infatti, è praticamente garantito che i nostri avversari invieranno uomini a mettere i bastoni tra le ruote a noi e/o al nostro gruppo (o viceversa, se non siamo impegnati in alcun incarico, potremmo essere chiamati noi a fare i guastafeste). Questo è il fulcro di All Points Bulletin, che rivela la propria anima di MMO esclusivamente votato al PvP: conquista di punti di controllo, inseguimenti e contro inseguimenti fino alle pure pistolettate deathmatch, questi (pochini) elementi sono ricombinati a piacimento per inscenare scontri articolati e strutturati in modo da rimanere in bilico fino alla fase finale. Bastano però pochi minuti di azione per accorgersi delle imperfezioni nel gameplay di APB: nelle sessioni TPS i controlli sono sempre più goffi e meno fluidi di quanto vorremmo, in particolare il sistema di mira appare piuttosto scomodo da gestire, specie quando il fuoco nemico costringe ad essere rapidi e fluidi per evitare di rimanere sforacchiati (cioè quasi sempre); al momento di metterci al volante, saremo invece alle prese con un modello di guida tutto sommato semplicistico, e non sempre pienamente responsivo. Altresì, il matchmaking che forma di volta in volta le squadre e gli "accoppiamenti", è discreto ma non perfetto, la possibilità di trovarsi contro giocatori molto più esperti e meglio equipaggiati, con tutte le frustranti conseguenze del caso, è tutto fuorché scongiurata.

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Ad onor del vero, non si può negare che nell'insieme, APB riesce nello scopo di divertire, e in particolare quando ci si trova ad affrontare azioni in gruppo, il tasso d'intrattenimento diventa assicurato; però rimane la sensazione che il gioco non riesca ad essere pienamente soddisfacente preso in ogni sua singola componente di gameplay; insomma, le fondamenta di APB abbisognerebbero di un bel pò di limature per potersi veramente definire solide. Appare paradossale che a questa superficialità nell'allestire l'ossatura, i Realtime Worlds abbiano affiancato un livello di cura a dir poco sontuoso negli elementi di contorno. Come accennavamo in precedenza, infatti, il livello di personalizzazione del nostro avatar gode di un'attenzione tutta particolare e può dirsi indubbiamente l'aspetto più riuscito di All Points Bulletin. Grazie ai potentissimi quanto immediati strumenti di editing messi a disposizione, avremo modo di modificare praticamente senza alcun limite di possibilità e di tamarraggine personaggi e relative autovetture fino al più piccolo particolare. Potremo creare simboli personalizzati da utilizzare a piacere (un bel tatuaggio? Una toppa sul giubbo? una scintillante decalcomania per la vostra quattro ruote? Non avete vincolo alcuno), o addirittura comporre temi musicali con cui salutare chiunque cada sotto i vostri colpi. Siate creativi e verrete premiati: oltre alla possibilità di mettere all'asta le vostre creazioni, più tempo passerete a smanettare tra garage, negozi di vestiti e tavoli da disegno, e più avrete modo di sbloccare nuovi indumenti ed elementi grafici con cui creare il vostro personale stile. A tal proposito vale la pena di spendere qualche parola sul sistema di avanzamento del personaggio. Per questo MMO, il team di sviluppo ha lungamente pubblicizzato un modello di crescita non più basato sul puro dispendio di tempo in-game, quanto sulla skill del giocatore. Promessa che può dirsi almeno parzialmente mantenuta: se, come detto, è vero che per garantirsi un nuovo cappellino, un motivo tribale o qualunque altro elemento puramente estetico basta passare qualche oretta sugli editor; l'accesso alle migliorie realmente incisive sul gioco (perlopiù veicoli, armi, e potenziamenti più efficaci, non dimenticatevi che questo non è assolutamente un gioco di ruolo, non aspettatevi di "pompare" le caratteristiche del vostro personaggio) dipende unicamente dalle missioni portate a termine: tra una vittoria e un fallimento, il divario in termini di "punti esperie nza" (qui inglobati nella reputazione accumulabile presso i datori di lavoro e relative organizzazioni) è considerevole, e di certo non dovete aspettarvi sconti da nessuno. Insomma, col giusto grado di bravura, aspettatevi di mettere assieme un'attrezzatura di tutto rispetto anche senza dover per forza marcire davanti al monitor per ore e ore. La politica degli abbonamenti va coerentemente in questa direzione: in alternativa al classico canone mensile, esiste la possibilità di acquistare pacchetti di ore effettive di gioco all'interno dei quartieri d'azione (l'accesso ai distretti sociali rimane illimitato), in modo da poter diluire a piacimento la vostra permanenza in quel di San Paro. Una flessibilità, questa, che può fare contenti anche giocatori non necessariamente "malati terminali" di MMO. Parlando di lato tecnico, il sempre più onnipresente Unreal Engine 3, riesce sostanzialmente a superare la prova dell'open world, riuscendo a mettere in movimento le macromappe di APB (capaci di ospitare fino a un centinaio di giocatori per volta) con un buon livello di dettaglio e performance assolutamente all'altezza, anche su sistemi non all'ultimo grido. Pazienza se il prezzo da pagare sono caricamenti di lunghezza biblica ogni volta che metteremo piede in un quartiere, il risultato finale può lasciare tranquillamente soddisfatti.

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Piuttosto, si può lamentare qualcosa sul piano puramente stilistico, gli ambienti di gioco non mettono in mostra esattamente un carisma considerevole; per tornare al paragone iniziale, ad esempio un paragone con qualunque GTA risulterebbe addirittura impietoso. Pazienza, si vede comunque di peggio. Va già meglio con l'audio, non tanto per voci ed effetti sonori (tutti nella media), quanto per la colonna sonora messa a disposizione; non solo il gioco include una libreria variegata e non priva di licenze di spessore, da Wagner ai Meshuggah passando per Pendulum e Siouxsie And The Banshees; ma anche per la possibilità di importare la nostra libreria MP3 ed eventualmente condividerla con chiunque passi dalle parti della vostra autoradio, grazie all'integrazione con la tecnologia del social network musicale Last.FM. Infine, segnaliamo una connettività più che adeguata, con server stabili e pressoché privi di lag, a patto, naturalmente di possedere una linea a banda larga discretamente performante. In fin dei conti, APB vale davvero l'acquisto? E soprattutto, le spese aggiuntive d'abbonamento per continuare a giocare oltre le 50 ore incluse nell'acquisto di una nuova copia? La risposta a questa domanda da un milione di dollari (che potrete convertire in 3 milioni di ore di gioco o 9260 anni di accesso illimitato. Approssimando, eh), purtroppo è più un no che un sì. Non che ad APB manchino buone idee o solo il divertimento, ma allo stato attuale, i suoi difetti rischiano di diventare deleteri sul lungo termine. La presenza di due soli quartieri di gioco, l'eccessiva ripetitività delle missioni e una giocabilità non ineccepibile potrebbero sgonfiare in fretta l'interesse del giocatore, a favore di titoli, che magari con meno fronzoli, possono offrire sparatorie online di qualità e "fun-factor" superiori (e senza costi aggiuntivi!). Ovviamente non ci dimentichiamo come i MMO siano, più di qualunque altra categoria di giochi, estremamente malleabili e migliorabili nel tempo, ma Realtime Worlds farebbe bene a mettersi subito e duramente al lavoro con gli aggiornamenti e i contenuti aggiuntivi già promessi (nuovi distretti, modalità e regole extra ecc...), perchè così com'è uscito sugli scaffali, All Points Bulletin rischia di scivolare inesorabilmente nel limbo delle occasioni sprecate.

Paradisee93

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SALUTE E BENESSERE!!!

BELLI AL SOLE!!

Ragazze ammettiamolo...Chi di noi non aspetta altro se non di potersi ritrovare su un comodo lettino sul bordo di una piscina o in riva al mare per godersi questo fantastico sole che sembra auspicarmi un'estate afosa e crogiolante!? Io personalmente non vedo l'ora di ritrovarmi con una perfetta abbronzatura e di poterla mostrare a tutti! Ma ovviamente è sempre meglio proteggersi da eventuali rischi e proprio per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare questo articolo.

Proteggersi dal sole è importante, ma non soltanto quando si sta in vacanza al mare: è questo il concetto che l'azienda Eau Thermale Avène vuole sottolineare nei prossimi giorni, attraverso il progetto "Benvenuto Sole".

Un concetto, quello del prestare attenzione ai raggi solari anche al di fuori della spiaggia, che vale la pena di ricordare pure perché gli ultimi dati suggeriscono che le persone non sono poi così accorte quando si parla di esposizione "involontaria". Secondo una recente ricerca dell'istituto GFK Eurisko, negli ultimi 10 anni gli italiani hanno migliorato il loro comportamento al sole quando sono in vacanza (perché si protegge il 61% della popolazione, contro il 53% del 2001), ma non sono altrettanto attenti nella quotidianità.

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E allora, proprio per favorire un diverso atteggiamento nei confronti del sole e una maggiore abitudine alla protezione, per il mese di giugno (e i primi giorni di luglio) sono in programma alcuni eventi educativi e informativi promossi dal progetto "Benvenuto Sole". In pratica, dermatologi ed esperti saranno a disposizione di adulti e bambini per fornire info e consigli in tema di foto protezione. Per i più piccoli sono previsti persino dei divertenti laboratori creativi. L'appuntamento è in alcuni corner, collocati in parchi acquatici e outlet, luoghi emblematici dell'esposizione al sole "volontaria" e di quella "involontaria".

Ecco, allora, gli appuntamenti da segnare in agenda:

- 10/11 giugno, Zoo Safari di Fasano (Brindisi) - 10/11/12 giugno, outlet di Marcianise (Caserta) - 17/18 giugno, Parco Oltremare di Riccione (Rimini) - 23/24/25 giugno, outlet di Noventa di Piave (Venezia) - 24/25 giugno, Aquafan di Riccione (Rimini) - 1/2/3 luglio, outlet di Serravalle (Alessandria)

Per ulteriori informazioni visitate questo sito! www.benvenutosole.it

Arriva il solleone e, come ogni anno, scatta l'allarme protezione solare. Al bando le cosiddette "lampade solari", anche perché da pochi giorni dall'Euromelanoma Day, campagna europea di prevenzione contro il tumore alla pelle (16 maggio scorso), la proibizione viene ribadita, chiara e forte, in un decreto legislativo sulle apparecchiature elettromeccaniche per uso estetico. Dunque perché non aspettare di andare in spiaggia per il primo sole? L'importante è proteggersi, da subito. Certo non è facile destreggiarsi nella giungla, non solo di sabbia e ombrelloni, ma anche di prodotti solari che promettono meraviglie e un'abbronzatura da far impallidire un aborigeno. L'importante è usare protezione dalla più alta alla più bassa, anche

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raggiunta un'abbronzatura omogenea. Altrettanto fondamentale è ricordarsi di applicare la giusta dose di crema, e di ripetere l'operazione almeno ogni due ore.

È importante non dimenticarsi dei vecchi consigli della nonna sugli orari di esposizione (esporci la mattina presto e la sera tardi, quando il sole non è proprio allo zenit e la nostra ombra è un po' più lunga di noi), mettere il cappello (preferibilmente a falda larga, il sole si prende lo stesso) e intervenire con le creme, leggendo con attenzione il foglio illustrativo. Ecco una selezione dei prodotti dalla protezione più alta a quella più bassa, dalla cremosità più o meno intensa, mai oleosa, consigliati anche in situazioni di outdoor nel caso di sport dove si prevede di rimanere esposti a lungo.

Whiterose

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IL GRANDE QUESITO DELL'ESTATE?

DOVE ANDARE IN VACANZA!!!

Il periodo tra maggio e giugno è il momento per la prenotazione della vacanza estate 2011 ed ecco dove andare in vacanza per questa estate 2011 in rotta di arrivo. Il primo passo da fare è scegliere se prenotare tramite internet e usufruire di tutti gli strumenti sul web o affidarsi ad una facile alternativa come agenzia di viaggi o tour operator. I vantaggi e gli svantaggi sono tanti, per chi prenota da solo deve affidarsi ad amici o recensioni sul web,potrebbe essere problematico anche mettere d’accordo più persone per pagare insieme e bloccare il volo e andare alla ricerca dell’appartamento o hotel. Per chi ha deciso di partire senza agenzia di viaggio tutte queste problematiche le deve prendere in considerazione prima di partire per l’estate 2011.Se pensiamo di restare in Italia probabilmente potrebbe essere tutto abbastanza semplice, contattiamo direttamente la struttura alberghiera nel periodo stabilito e abbiamo finito.

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Quali sono le mete per i giovani per questa estate 2011?

Oltre a segnalare il paradiso del divertimento come Ibiza e Mykonos molto più concentrate sulle disco possiamo trovare le mete alternative di grande divertimento a prezzi molto più contenuti come Isola di pag e Sunny beach. Per tutti i giovani che vogliono risparmiare sono due ottime località per divertimento e bel mare.Per chi ha deciso di visitare una bella città europea e lo stesso tempo non andare lontano dal mare la migliore opzione resta Barcellona che comunque in qualsiasi periodo dell’anno vede migliaia di turisti e disco aperte fino al giorno dopo, la capitale del divertimento mette a disposizione numerose strutture per chi vuole passare una vacanza a Barcellona.

Per chi vuole un mare meraviglioso le Isole Canarie sono il paradiso terrestre in questo splendido arcipelago troverai grandi spiagge e un mare cristallino con la natura incontaminata. Le mete italiane non mancano e per molti lo stivale italiano rappresenta un luogo meraviglioso tra le bellezze del cilento e salento. Due ottime località per chi ha deciso di restare in Italia e fare qualche settimana di sole e mare.

In conclusione vi lasciamo alcune destinazioni con i rispettivi mesi in cui sarebbe meglio andarci! Sono mete consigliate da molte associazioni turistiche e per ulteriori informazioni non ci vuole molto a fare due clic in internet per saperne di più!

BUONE VACANZE A TUTTI!!

DOVE ANDARE IN VACANZA A GIUGNO: Australia – Bali – Comore – Egitto ( Mar Rosso) – Europa del nord – Scandinavia – Fiji – Hawaii – Isole del mediterraneo – Italia (mare) – Malaysia – Mauritius – Polinesia – Spagna – Usa.

DOVE ANDARE IN VACANZA A LUGLIO: Bali – Comore – Eg itto ( Mar Rosso) – Europa del nord – Scandinavia – Fiji – Hawaii – Isole del mediterraneo – Italia (mare) – Malaysia – Maldive – Mauritius – Polinesia – Spagna – Usa – Kenia.

DOVE ANDARE IN VACANZA AD AGOSTO: Bali – Comore – Scandinavia – Fiji – Hawaii – Isole del mediterraneo – Italia (mare) – Malaysia – Zanzibar – Mauritius – Polinesia – Spagna – Usa.

Whiterose

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LA MUSICA APRE LA NUOVA STAGIONE ALLA GRANDE!

Diventano sempre più numerose le novità legate agli MTV Days 2011!

Dopo il successo dello scorso anno, la seconda edizione dell'evento si terrà ancora una volta a Torino, da giovedì 30 giugno a sabato 2 luglio con concerti, incontri, clinic e tante altre attività legate al mondo della musica.

Gli MTV Days tornano con una formula ancora più varia e ricca, raddoppiando i giorni dove sarà possibile coniugare apprendimento e divertimento l'evento.

Prima di raggiungere l'esplosione serale dei grandi live, la mattina e il pomeriggio sia del 30 giugno sia del 1 luglio saranno infatti dedicati a conferenze, dibattiti, panel, clinic e listening session, a contatto diretto con gli artisti che parteciperanno ai diversi incontri.

Questi i primi artisti confermati per la prima gior nata di conference del 30 giugno: Giorgia inaugurerà tutte le attività per raccontarsi al pubblico nel primo grande appuntamento del Festival.

Alex Britti e Mario Riso animeranno le clinic di chitarra e batteria, per trasmettere la loro esperienza tecnica di musicisti; il cantautore Niccolò Agliardi, sarà invece protagonista di una clinic sulla stesura di una canzone e altri ospiti si aggiungeranno a breve.

Durante tutti i tre giorni, ogni serata sarà invece dedicata a grandi concerti live. Questi i primi artisti confermati che suoneranno agli MTV Days 2011: Caparezza, J-Ax, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Modà, Club Dogo, Casino Royale, Planet Funk, Cristina Donà, Mauro Ermanno Giovanardi, Noemi, Après La Classe e Ministri.

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I luoghi principali degli MTV Days 2011 saranno:

- Università degli Studi di Torino - DAMS (Palazzo Nuovo - Via Sant'Ottavio 20): il 30 giugno e il 1 luglio il DAMS sarà lo spazio dedicato a conferenze, incontri, dibattiti e lezioni.

- Piazza Castello: il 30 giugno, 1 e 2 luglio la piazza più famosa di Torino sarà il luogo dedicato alle serate di musica live.

Parte integrante del cast musicale di questa edizione saranno anche i ragazzi di MTV New Generation, il progetto di MTV Italia che offre visibilità ai giovani musicisti di talento. BoomDaBash, Caponord, Dargen D'Amico, Low Frequency Club, Loren, Erica Mou, OneMic e Phinx - i finalisti del contest MTV New Generation @ Mtv Days 2011 - saranno infatti gli opening act dei concerti nelle serate del 30 giugno e del 1 luglio, condividendo il palco con i più grandi artisti del panorama musicale italiano ed internazionale.

Una giuria di qualità, in rappresentanza di professionalità diverse del mondo musicale, valuterà le performance live degli otto artisti e decreterà il vincitore assoluto del concorso, che avrà l'occasione di esibirsi anche il 2 luglio durante il concerto finale del Festival di MTV.

Gli Mtv Days 2011 sono realizzati grazie a Regione Piemonte, Città di Torino e il Comitato Italia 150°, attraverso il quale il Festival di MTV si inserisce nel programma di Esperienza Italia.

MTV Days 2011: un Festival ricco di opportunità per toccare con mano cosa vuol dire fare musica!

CLASSIFICA MONDIALE

1. Price Tag - Jessie J

2. On The Floor - Jennifer Lopez

3. Rolling In The Deep – Adele

4. Sweat - Snoop Dogg feat. David Guetta

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5. Just Can't Get Enough - Black Eyed Peas

6. E.T. - Katy Perry feat. Kanye West

7. The Lazy Song - Bruno Mars

8. Party Rock Anthem - LMFAO

9. F**kin' Perfect - P!nk

10. Till The World Ends - Britney Spears

11. Hello - Martin Solveig

12. Judas - Lady Gaga

13. Coming Home - Diddy feat. Dirty Money

14. Bright Lights, Bigger City - Cee Lo Green

15. Give Me Everything – Pitbull

16. Mr Saxobeat - Alexandra Stan

17. Beautiful People - Chris Brown feat. Benny Benassi

18. Higher - Taio Cruz

19. So Far Gone - James Blunt

20. A Night Like This - Caro Emerald

Whiterose

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MODA:

IN VISTA DELL'ESTATE L'estate è ormai alle porte! Il periodo dell'anno più festoso, più divertente e più rilassante che possiamo immaginarci! Insomma dopo il grande stress causato dal lavoro e dalla scuola ci meritiamo tutti di poter trascorrere in santa pace questi tre mesi nel relax e nell'ozio! Con questo numero vogliamo proporvi uno stile che possa farvi sentire bene con voi stessi per tutto il periodo estivo! Godetevelo!

Ispirazione bon bon sulle sfumature pastello più romantiche e accattivanti della bella stagione. Oggi si declina sulle nuances profumatissime dei macarons, irresistibili tentazioni di pasticceria, dalla classe tutta francese.

La moda risponde all’invito, pronta a servire nella sua sala da tè capi e accessori dalle tonalità invitanti: rosa gusto petalo, verde pistacchio, lillà come crema di violetta e bianco ghiaccio come l’originale aroma di mughetto.

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Gli accessori viaggiano sul filo del… colore! Le borse della bella stagione scelgono contrasti netti e decisi, che mixano abilmente toni neutri a punti forti di sfumature effetto shock.

Materiali naturali e tessuti organici giocano in prima linea, gettando basi in lino ecru, rigidi cotoni color crema, tele cammello e paglia intrecciata, per esaltare così bordi in nappa vitaminica. L’unica eccezione? Una cartella e una tote bag in versione basic, dedicate alle meno esuberanti. E per finire in bellezza… perché non declinare il look anche su un abito e un sandalo ad hoc?

L’estate fornisce un terzo alleato al nostro parco-accessori: l’occhiale da sole, naturalmente! Le sue caratteristiche? Decisamente “montato” e in grado di “riflettere” i trend più forti delle collezioni in corso. Così, anche l’occhiale perfetto è deciso a dire la sua in materia di stile: e se caldo e vacanze - quest’anno più che mai – mettono in cima alla lista tonalità pantone, la nostra gallery non può che partire con modelli variopinti, declinati in un solo colore netto e deciso o in una doppia cromia a contrasto. Non meno importante, la scelta di una montatura protagonista: e le più stravaganti hanno davvero una marcia in più! Proprio come quelle da star hollywodiana, dalla linea smaliziata e decisamente felina. Un grande classico non si scorda mai… E se ogni anno le lenti a goccia delineano quella tendenza aviator preferita dai look unisex, indossata per nascondere sguardi grintosissimi, forme a tutto tondo si declinano in perfetti oblò da intellettuale o maxischermi ispirazione diva, perfetti con ogni outfit. Spazio al minimalismo, infine, con una doppia scelta che parte in nome dell’unione ideale: quello fra le montature total white e la tintarella in arrivo, giocata su un contrasto semplice ma di grande effetto, alternate a quelle sottilissime e quasi architettoniche, da dimenticare una volta indossati. Voilà!

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Tranquilli ragazzi non ci siamo dimenticati di voi!!! Sappiamo bene quanto sia importante per voi apparire!! Eccovi servirti!!

Intramontabili sneakers, nei colori del mare, della sabbia e del rosso come un tramonto d'estate. Senza loghi invadenti, con dettagli importanti ma quasi impercettibili all'occhio, fondamentali per il comfort del piede. Se i sandali sono contemplati per andare in spiaggia, le sneakers sono suggerite per tutti gli altri momenti della giornata. Per chi se lo può permettere, un paio di shorts è la scelta migliore per un look casual e disinvolto. Solo due piccoli accorgimenti: no canotta, no calzino.

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C'è quello tecnologico che si adatta allo stile di vita di chi lo indossa (Diesel) il cinque tasche declinato in 7 pesi e lavaggi (Jeckerson), quello dal sapore sartoriale (Proto Cycle), quello dall'effetto used (Napapijri). Insomma chiamarlo jeans o denim (la questione è ancora irrisolta) è davvero riduttivo. Una cosa però è certa: il più versatile dei tessuti resiste, e non solo per texture, ma come passe-partout da portare tanto nella stagione calda che in quella più fredda. Fedele al suo DNA che lo vuole casual, giovane, informale, pratico, comodo, si stringe, si allarga a seconda dei diktat della moda che lo rendono baggy, skinny, a zampa. Tanti modelli e diverse colorazioni, a ciascuno il compito di scegliere il proprio.

Più corta, sciancrata ad accarezzare il corpo, rilassata. La giacca dell'estate è in lino e in tessuti morbidi e leggeri, decisamente meno formale anche quando si sceglie di portarla in ufficio. La si può scegliere a un bottone, a due e ricordatevi dunque di allacciare solo il primo, in versione doppiopetto e se proprio non riuscite a svincolarvi dal classico formal, allora che sia un doppiopetto. Si respira un'aria stropicciata in questa nuova stagione calda, vuoi anche perché alla camicia dal colletto inamidato si sostituisce quello alla coreana o t-shirt oversize dal collo irregolare. Un'eleganza minimale che si rispecchia nei tagli e che entra in maniera discreta nel guardaroba maschile della prossima estate, dove tuttavia l'eleganza non viene meno. Mai.

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Whiterose

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Manga

...Zodiac Detective... Autore: Natsumi Ando Tipologia: Shoujo Genere: Azione, Giallo, Commedia Stato: Concluso - 4 Volumi Trama: Lili è una quattordicenne esperta in oroscopi, infatti lavora come indovina nel locale di predizioni "Spica", al posto della madre scomparsa. Tuttavia Lili ha un'altra identità, Spica, la detective che riesce a risolvere anche i casi più complessi... Disponibilità italiana: Yatta Comics Opinione personale: Un manga molto semplice ma assai dolce e molto spesso anche divertente. Consigliato a chiunque adori gli Shoujo e i giallo. Alla prossima dalla vostra

Oriara

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AL CINEMA

PAUL

REGIA: Greg Mottola SCENEGGIATURA: Nick Frost, Simon Pegg ATTORI: Nick Frost, Simon Pegg, Seth Rogen, Stefano Belisari, Jason Bateman, Kristen Wiig, Bill Hader, Jane Lynch, Sigourney Weaver, Blythe Danner, Jeffrey Tambor, David Koechner, John Carroll Lynch TRAMA: Graham Willy e Clive Collings, due nerd inglesi appassionati di fantascienza, partono per gli Stati Uniti alla volta di una convention di fumetti. Attraversando il deserto del New Mexico s'imbattono in Paul, un alieno che per 60 anni è stato tenuto prigioniero di una base militare top secret dalla quale è appena evaso. Paul condurrà i due terrestri in un'avventura on the road nel tentativo di raggiungere l'astronave che lo potrebbe riportare a casa prima di essere bloccato dagli agenti del governo o dal padre infuriato di una giovane che hanno accidentalmente rapito. Data di Uscita: 01/06/2011 VOTO GLOBALE: 7.5

Paradisee93

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STARS A CONFRONTO Ciao a tutti. Ancora due "Numeri 1" a confronto in questo numero del giornale; due premi Oscar dalla grande bravura artistica e dalla eccezionale personalità. Come sempre, a voi la scelta.

TOM HANKS

Nome reale: Thomas Jeffrey Hanks Luogo e data di nascita: Concord (U.S.A.), 9 luglio 1956 Carriera: Hanks ha vinto due premi Oscar come miglior attore: nel 1994 per “Philadelphia” e nel 1995 per “Forrest Gump”, uguagliando il record di Spencer Tracy (nel 1937-1938) di vincere per due anni consecutivi l'ambita statuetta. È stato candidato alla statuetta anche nel 1989, quando ancora non era un attore affermato, per il film “Big”; lo è stato poi nel 1999 (per l'interpretazione nel film “Salvate il soldato Ryan”) e nel 2001 (per Cast Away). Ha vinto anche tantissimi altri premi tra Golden Globes ed Emmy Awards. Hanks è conosciuto per le proprie qualità interpretative e la sua abilità ad impersonare personaggi più disparati: dal vulnerabile ma simpatico “Forrest Gump”, all'avvocato sieropositivo Andrew Beckett in “Philadelphia”, fino al comandante Jim Lovell dello sfortunato “Apollo 13”.

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Non a caso gli sono stati spesso affidati ruoli di personaggi positivi in commedie romantiche, personaggi che ha interpretato sempre con passione, come per esempio in “Insonnia d'amore”. Tra le altre sue interpretazioni, degne di nota sono quelle in “Prova a prendermi” e “The terminal”. Negli ultimi anni il suo repertorio si è allargato portandolo ad impersonare personaggi più complessi; nel film “Era mio padre” ha ad esempio dimostrato di poter portare sullo schermo ruoli altamente drammatici come quello di un killer della mafia. “In Cast Away” ha messo a dura prova il suo corpo ingrassando di 20 kg per poi dimagrire di 30.

MICHAEL DOUGLAS

Nome reale: Michael Kirk Douglas Luogo e data di nascita: New Brunswick (U.S.A.), 25 settembre 1944 Carriera: Laureatosi alla University of California in drammaturgia, si trasferì a New York per dedicarsi a tempo pieno alla recitazione. Dopo qualche ruolo da comparsa fece il suo esordio con “Hail, Hero!” nel 1969, ma si fece conoscere soprattutto grazie al piccolo schermo con la serie “Le strade di San Francisco”.

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Nel 1975 produce “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (sostituendo il padre Kirk) con il quale vincerà il Premio Oscar per il miglior film. Nel 1988 ottenne il Premio Oscar quale migliore attore protagonista per la sua interpretazione in “Wall Street”. Nonostante il successo ormai raggiunto, Michael decise di dedicarsi soprattutto alla produzione fondando la Big Strick Productions ottenendo risultati importanti. Gli anni novanta sono caratterizzati dal punto di vista recitativo da film controversi, mentre intanto è continuato il suo lavoro di produttore con “L'uomo della pioggia” di Coppola e “Face/Off” di John Woo. Il 16 agosto 2010 comunica di doversi sottoporre alle cure per un tumore alla gola, ma di sentirsi ottimista. Il 1º settembre 2010, durante lo show di David Letterman alla CBS, annuncia di aver cominciato il ciclo di terapie contro il tumore che lo ha colpito alla gola. L'attore americano lo ha annunciato - trasformando lo storico slogan di Martin Luther King "I have a dream" in un "I have a cancer" - durante lo show, spiegando che ha quasi concluso la sua prima settimana di radioterapia e chemioterapia. I medici avevano diagnosticato a Douglas, 65 anni, un cancro alla gola appena tre settimane prima. L'attore si è dimostrato fiducioso affermando, tra uno scroscio di applausi e una battuta scherzosa, che :«I'll beat this!, Il tumore sembra circoscritto e ho almeno l'ottanta per cento di possibilità di guarire». Il 10 gennaio 2011 durante un'intervista la cui trascrizione è stata diffusa dalla Nbc ha detto «Il tumore è andato via. Ora devo sottopormi a controlli mensili. Suppongo che non sia il caso di abbandonarsi all'euforia, ci metterò probabilmente un paio di mesi a venirne fuori». La terapia è durata oltre sei mesi e gli ha fatto perdere 16 chili.

Caramba

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I MITII MITII MITII MITI

ELVIS PRESLEY

Elvis Aaron Presley (East Tupelo, 8 gennaio 1935 – Memphis, 16 agosto 1977)

"Se trovassi un bianco che canta con l'anima di un nero diventerei miliardario" questo quello che diceva Sam Phillips pochi mesi prima di scoprire il re del rock and roll. Elvis nacque l'8 gennaio del 1935 a East Tupelo, Mississippi, sopravvissuto al gemello, che morì appena nato. Ebbene, Sam Phillips ha avuto quella fortuna, incontrando Elvis Presley. Il destino di una persona a volte (se non sempre) è segnato dalla casualità. Elvis “The King”, come è stato soprannominato, da adolescente schivo e timido, si è trasformato in un trascinatore di folle; in un mito che ancora oggi suscita grande interesse e curiosità, senza contare l’alone di leggenda che lo circonda. Come per molti di questi personaggi, la vita di Elvis è stata breve (solo 42 anni) ma intensissima.

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Quello che più impressiona della sua vita, oltre naturalmente alla sua grandissima fama artistica, è quello di aver affrontato, in un’epoca in cui il razzismo in alcuni Stati degli Usa era una normalità, il “rigetto” dei bianchi nei confron ti del suo comportamento apertamente antirazzista. Non solo Elvis frequentava locali, ambienti e musicisti di colore, ma gran parte della sua musica e soprattutto del suo modo di vestirsi e di muoversi sul palco, derivavano dalle sue esperienze artistiche con musicisti di colore. Ma fu un “dare ed avere”; Elvis aveva attinto dalla musica e dai balli afroamericani, ma in seguito tantissimi artisti di colore si ispirarono a lui. Le leggende che circondano la sua morte – tragica e precoce, sono tante e svariate, alcune talmente assurde da far sorridere: chi dice che in realtà è tutta una finzione: che Elvis è ancora vivo, ma che per scelta si è isolato in quanto stanco della vita “a tutto ritmo” che ormai faticava a reggere, visto anche lo stato di obesità che aveva raggiunto a causa dell’uso di medicinali e della cattiva alimentazione; chi dice che era un’alieno e quindi tornato sulla sua stella d’origine; o addirittura che fosse implicato nell'assassinio del Presidente J.F. Kennedy. La realtà è che la causa della sua morte è – quasi certamente – dovuta ad un attacco cardiaco, probabilmente causato appunto dalla combinazione di un uso eccessivo di medicinali e dello stato di obesità che aveva raggiunto (circa 158 Kg). A parte queste "curiosità", possiamo senz'altro dire che il suo mito è ancora "vivo", se consideriamo che la sua casa-museo a Memphys (Graceland) è la casa più visitata d'America, seconda solo alla "Casa Bianca". La sua musica ha fatto la storia del rock; alcuni suoi brani sono indimenticabili (Hartbreak Hotel, Jailhouse Rock, Tutti frutti), ma non solo; a chi piace la musica "dolce", provasse ad ascoltare "Love me tender" o "Are you lonesome tonight" (conosciuta in Italia come "Ti senti sola stasera") e vedrete come a buon diritto questo genio è entrato tra i miti.

Caramba

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SPORT:

Beach Tennis

Uno sport decisamente estivo, il beach tennis, anche noto come tennis da spiaggia, è uno sport ideato in Italia derivato dal gioco dei racchettoni, a sua volta nato da quello del tamburello.

Sulle spiagge italiane sin dai primi anni del secolo scorso si giocava con il tamburello.

Dopo la seconda guerra mondiale, è iniziata la pratica di un gioco con racchetta simile a quella da paddle tennis ossia con il piatto in legno o plastica al posto delle corde; attualmente i materiali più usati nella costruzione delle racchette sono la vetroresina, il carbonio e il kevlar.

Oltre i primi giocatori italiani, anche israeliani e brasiliani furono tra i pionieri di questo sport: in Israele è chiamato matkot, considerato sport nazionale, nonché in Brasile è denominato frescobol.

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I primi tornei di beach tennis con le regole attuali, ma con punteggio pallavolistico, sono stati giocati sulle spiagge ravennati a forte tradizione pallavolistica nel 1978.

Senza dubbio il beach tennis è lo sport estivo largamente predominante nella Riviera romagnola, dove si calcola che esista circa il 50% dei campi da gioco della penisola. Il beach tennis è comunque molto diffuso anche in Veneto, Marche, Lazio, Toscana, Puglia, Abruzzo.

Il beach tennis è considerato dal CONI sport agonistico (dal 2011) è regolamentato all'interno della Federazione Italiana Tennis.

La FIT organizza tornei non solo a livello nazionale: nel 2010 ha organizzato i Mondiali presso il Foro Italico di Roma in concomitanza con gli Internazionali d'Italia. Inoltre ha dato inizio all'iter che ha come obiettivo il riconoscimento del beach tennis come sport Olimpico già a partire, almeno in forma dimostrativa, da Londra 2012.

L'aver dato regole certe e durature a questo sport e una federazione forte alle spalle ha dato visibilità a questa disciplina al fine di ottenere sponsorizzazioni.

Facile da giocare per tutti, il beach tennis diventa estremamente difficile e spettacolare a mano a mano che cresce il livello dei giocatori. Per emergere nel beach tennis occorre un buon rapporto con l'attrezzo, riflessi e velocità sulla sabbia. L'equilibrio fra queste doti porta a far emergere giocatori con caratteristiche fisiche che privilegiano la reattività a discapito della pura potenza.

Il beach tennis praticato in USA e altre nazioni, con un regolare circuito nord americano di tornei professionali organizzato nei primi anni di questo secolo, ha le seguenti caratteristiche essenziali: le racchette sono le stesse del tennis e il campo è diviso da una riga longitudinale che delimita la zona di servizio.

Regole

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Il gioco si pratica su un campo di sabbia lungo 16 m e largo 8 m per il doppio, lungo 16 m e largo 4,5 m per il singolo. L'altezza dal suolo della rete divisoria è 1,70 m al centro. La racchetta è lunga massimo 55 cm e il suo piatto è largo massimo 30 cm con uno spessore massimo di 3,5 cm, la sua superficie deve essere liscia anche se sono consentiti "fori" per alleggerire l'attrezzo. La palla è molto simile a quella da tennis ma leggermente depressurizzata. I giocatori devono battere e ribattere la palla sempre al volo. La successione del punteggio di un gioco è: 15-30-40-vittoria senza i vantaggi; relativamente all'importanza e/o alla specialità una partita consiste di 7 o 9 giochi con tie-break oppure al meglio di 3 set ai 6 giochi sempre con tie break. L'incontro è diretto da un arbitro coadiuvato da un guardalinee e un segnapunti. È pratica comune l'auto-arbitraggio ossia ogni squadra arbitra il suo campo anche in tornei di alto livello a esclusione delle finali. È consuetudine fra le squadre scambiarsi il cosiddetto cinque a ogni cambio campo.

Thearci

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WWE - La maledizione di Wrestlemania VII Molti dei protagonisti di Wrestlemania VII del 1991 sono morti. La scomparsa prematura di "Macho Man" Randy Savage è stata solamente l'ultima di una lunga serie; quasi ci fosse una maledizione legata a quell'evento di wrestling... La notizia arriva da un blog statunitense che si occupa dell'argomento che ha portato all'attenzione degli appassionati di wrestling che 14 dei 51 protagonisti di Wrestlemania VII sono passati a miglior vita negli ultimi vent'anni. E la maggior parte di loro a causa di problemi legati all'utilizzo di droga. La lista di wrestler deceduti dal 1991 ad oggi include nomi importanti, del calibro di Savage, Andre the Giant, Miss Elizabeth e The British Bulldog. Tutte persone, prima di essere grandi personaggi dello show del ring, la cui causa di morte va dal suicidio all'attacco di cuore, passando per omicidio e uso smodato di steroidi anabolizzanti. L'ultimo della serie è stato proprio Savage, scomparso il 20 maggio: a ucciderlo un incidente stradale nei pressi di casa sua, dovuto a un attacco cardiaco. Dopo l'incidente Savage è stato trasportato al Largo Medical Center, dove è morto a causa delle gravi ferite. Sua moglie Lynn, che viaggiava con lui, ha subito solamente delle ferite minori. Da un primo esame dell'incidente la polizia ha chiarito che sia Randy che la moglie indossavano le cinture di sicurezza al momento dell'impatto e tutti gli esami evidenziano l'assoluta negatività ad alcol o droghe. Nel 2003 il wrestler aveva perso la sua ex moglie, Miss Elizabeth, a causa di un'overdose di varie droghe. Facendo una piccola statistica ci accorgiamo che, diventa ancora più impressionante se confrontata con altri ambiti: nessuno infatti dei 44 giocatori di football americano che hanno partecipato al Super Bowl XXV, tenutosi proprio nel 1991 tra Buffalo Bills e New York Giants, è già deceduto. E poi ancora: solo due dei 44 pugili professionisti scesi su un ring di boxe per difendere titoli mondiali nel 1991 (tenendo conto le categorie WBC, WBA, IBF e WBO), sono morti. Anche i 50 musicisti che hanno preso parte ai Monsters of Rock festivals del 1991 e del 1992 sono tutti ancora in vita. Coincidenza o qualcosa di più? Quel che è certo è che l'edizione di Wrestlemania VII del 1991 sarà da ricordare in positivo solo per i grandi personaggi che vi hanno preso parte e che ci hanno fatto divertire.

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Ecco la lista completa degli atleti scomparsi: Macho Man (58 anni, attacco di cuore)

Andrè the Giant (46, problemi al cuore)

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Mr. Perfect (44, attacco di cuore)

Miss Elizabeth (42, overdose)

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British Bulldog (39, attacco di cuore)

Dino Bravo (44, colpo di pistola) The Texas Tornado (33, suicidio) Joey Marella (31, incidente d'auto) Hawk (46, attacco di cuore)

Hercules (47, problemi al cuore) Earthquake (42, cancro alla vescica) Crush (44, abuso di farmaci)

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The Big Boss Man (41, problemi al cuore)

Sensational Sherri (49, overdose)

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Alessandro III

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PER RIDERE UN PO’!!!!!!!PER RIDERE UN PO’!!!!!!!PER RIDERE UN PO’!!!!!!!PER RIDERE UN PO’!!!!!!!

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INDOVINELLO!!

Ben ritrovati al Quiz del giornale. La scorsa settimana per chi non lo sapesse avevo dato un indovinello non molto facile da risolvere ma una persona è riuscita a interpretare bene gli indizi e a indovinare la carta! Congratulazioni a SAX77! che è riuscito a indovinare: LORD GHISHILNODON, DRAGO DEL MARE e quindi riceve il pri mo PUNTO. Ecco a voi l' indovinello di questo mese, buona fortuna a tutti: Sono bella e mi piace volare, nella natura mi potrai cercare mi chiamo Margherita ma è solo il nome della mia seconda vita. Non sarai il primo che mi vorrà catturare ma sta attento che ti posso fermare. Il sole è mio amico e mi rende di fuoco quando arriva un nemico. Questa sono io ora prova a indovinare ma ricordati che un fiore mi devi prima portare. KingMizar

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Prof: la minaccia a cui sopravvivere!!

Estate. Spiaggia, sole,mare e…lei!! Bella,alta,dolce,abbronzata, sexy…ah!! Quanto adoro il mio gelato alla nocciola!! Così fresco e appetitoso…ma,un momento! Questo gelato ha la bocca??? E parla anche?!!?? “Vedo che la lezione la sta interessando molto,signorino”…puff!!! Addio sogni ad occhi aperti, addio gelato e benvenuta (si fa per dire) faccia incavolata della prof. “Scusi prof. Sa,ero distratta”. “Ho notato e per l’occasione ho deciso di regalarle un bel 3 ,così, senza preavviso! Allora,che ne dice?”. Che ne dico? CHE NE DICO?? Dico che è ora che tutti noi studenti capiamo chi abbiamo di fronte e cerchiamo di trovare un modo per neutralizzarlo (almeno in parte)! Ecco perché oggi sono qui! Per mettere in guardia ognuno di voi,cari colleghi,sul tipo di prof che potreste incontrare e su come evitare gli effetti devastanti della loro collera (o eventuale pazzia). Ma andiamo con ordine ed elenchiamoli per tipologie: TIPO A, “il nato stanco”: Apparentemente il professore perfetto:lui non ha voglia di insegnare, tu di studiare; non spiega quasi mai e, se lo fa, comunica attraverso grugniti e suoni gutturali di indefinita provenienza (cosa che a te fa piacere,dal momento che sono le 8:30 di mattina, porti due calzini di colore diverso e,stordito come sei,non pronunci neanche correttamente il tuo nome);il suo pensiero ricorrente è: “Machimelaffattofaamme di venire a insegnare in questo covo di delinquenti che “sudanopuzzanodormono”, quando avrei potuto fare il politico e prendere i milioni per stare seduto su una poltrona a votare sì o no per il resto della mia vita?”. L’altra faccia della medaglia,però,si vedrà al momento dell’interrogazione,quando ti chiederà di ripetere tutti gli argomenti che lui non ha MAI spiegato e ti metterà 4 dicendo che “sei tu che non lo hai mai veramente ascoltato”!

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E allora cosa fare per difendersi? Come fermarlo,dal momento che è illegale assolvere il suo desiderio di pace eterna prima del tempo? La risposta è studiare (“sine dubio alcuno”), ma soprattutto coinvolgerlo in qualche attività (come si fa con i bambini dell’asilo per farli stare buoni)! Magari,mentre se ne sta seduto in stato catatonico, dirgli: “Ehi, prof; ha visto che bel sole che c’è oggi? Perchè non ne approfittiamo per parlare del sistema solare eh?”. Vedrete che alle interrogazioni andrà meglio! TIPO B, “il superattivo”,detto anche “l’enigmista”. Mamma mia che fatica sto prof! Non si ferma un attimo! Ogni cosa per lui è da analizzare,tradurre,sintetizzare!Anche una penna che cade per terra è motivo di studio: “Ragazzi,secondo voi,perché quella penna è caduta proprio lì,proprio ora,proprio a PincoPallino? Perchè??? Per domani voglio un testo di 5 pagine che contenga le vostre opinioni sullo straordinario evento di oggi,riguardante la penna nera (che nessuno si azzardi a scrivere che era BLU!) del vostro compagno. E niente scopiazzi da Internet!” (Come se su Internet non avessero niente di meglio da fare che occuparsi della penna NERA di PincoPallino…). L’unico modo per sopravvivere a questo prof,senza venire ricoverati d’urgenza alla neuro, è: sorridere e assecondarlo sempre (anche quando in realtà stai progettando di dargli fuoco),facendogli credere di essere degli angioletti e,dopo aver conquistato la sua fiducia,chiedergli a tradimento di diminuire la dose (sa,i parenti,la famiglia,i soldi, le bollette…lei mi può capire prof!). opo tutta la fatica che avete fatto non vi potrà dire di no! TIPO C, “il fissato”: Un pazzo,un isterico,un VISIONARIO!!! (avete presente Giovanna D’Arco???). Crede che tutto il mondo sia contro di lui e che ogni tuo gesto sia finalizzato alla sua distruzione fisica e mentale. Non sono rare,con lui,discussioni del tipo: Prof: “Allora chi interroghiamo oggi?”. Silenzio. Solo qualcuno (SCIAGURATO!) tossisce. Prof (alzandosi in piedi e urlando a squarciagola): “Chi è stato???CHI HA TOSSITO???” Stud (tutto tremante): “I-Io prof,mi scusi”. Prof: “Mi scusi?MI SCUSI???Dì un po’,ce l’hai con me eh?” Stud: “Io?NO!” Prof: “Ah,hai detto no eh?Te la sei cercata:2!” Stud: “Ma prof…” Prof: “Insisti?1!” Stud: “Ma io…” Prof: “Hai detto io???0--!E chiudiamola qui!!!” Consigli per sopravvivere:DENUNCIATELOOOOOOOOO!!!!!

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TIPO D, “il mostro”. Avvolto da un’aura maligna,occhi gonfi e iniettati di sangue,pelle viscida e squamosa,voce rauca (conoscete Darth Vader di Star Wars???),lingua biforcuta…questo prof è il terrore di tutti gli studenti! Ha un sensore incorporato che gli permette di scovare all’istante gli impreparati e la sua arma micidiale è la penna affilata che usa per scrivere voti ESCLUSIVAMENTE negativi (non oso immaginare come si procuri l’inchiostro rosso!). Le sue denominazioni variano da “Quello lì” a “L’essere immondo” a “L’innominato”. Consigli per la sopravvivenza: l’onda energetica non funziona e il mantello dell’invisibilità neanche… fate un po’ voi!!! Spero che dopo questo ultimo intervento non vi siate lasciati prendere dall’angoscia! Don’t worry! Non tutto è perduto! Infatti,in questa “valle di lacrime”,esistono anche dei professori simpatici (fidatevi,esistono!),buoni e perfino i Santi. Ricordate sempre,però,che anche questi,se provocati,possono diventare delle belve!!! E allora,l’unica cosa da fare per vivere in pace e serenità a scuola è tenerli buoni tutti (niente lecchinaggio però!) e pregare…pregare perché “il nato stanco” si lussi un ginocchio (solo una lussatina,dai!), perché al “superattivo” si fermi la macchina in un posto sperduto,lontano da qui più di 100.000 Km e senza linea telefonica,perché “il fissato” finisca presto in clinica psichiatrica e al “mostro” venga un fortissimo attacco di dissenteria per il quale “dovrà essere assente fino a data da destinarsi”…pregare,insomma,perché tutto ciò che accade a scuola sia soltanto un brutto sogno!!! Fateci sapere con quali esemplari avete trascorso o trascorrete le vostre giornate scolastiche

Aspettiamo vostre risposte.

KANE

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L'ANGOLO DELLE RISATE Universita': lezione di Biologia. Il prof parla con tono serio e distaccato dell'alto livello di glucosio presente nel seme maschile. Una ragazza alza la mano e chiede: "Se ho ben capito nel seme c'è molto glucosio, come nello zucchero?". "E' esatto" risponde il prof aggiungendo dati statistici. La ragazza alza ancora la mano e chiede: "Ma allora perche' non e' dolce?". Dopo un momento di sbando e di silenzio la classe esplode in una risata grassa; la faccia della ragazza diventa paonazza e rendendosi conto della gaffe, raccoglie i libri e esce dalla classe. Mentre sta uscendo dalla classe giunge la risposta compassata del prof, totalmente serio: "Non e' dolce perche' le papille gustative che percepiscono i gusti dolci sono sulla punta della lingua e non in fondo, vicino alla gola..." ------------------------------------------------------------------------------------------------ Ad una missione nello spazio partecipano un cane, un gatto ed un carabiniere. Dalla base chiamano via radio: "Base chiama Apollo 3, rispondete!". Il cane, dopo aver messo le cuffie, risponde: Bau...Bau - OK Apollo 3, hai posizionato il braccio meccanico per l'espulsione del satellite? - Bau...Bau.. - OK Apollo 3, hai impostato la rotta sul computer? - Bau...Bau... - OK Apollo 3, ora passami il gatto. Il gatto, prendendo le cuffie dal cane, risponde: Miao...Miao...- OK hai impostato la rotta geostazionaria sul computer del satellite? - Miao...Miao... - OK hai fatto i rilevamenti per le analisi al rientro? - Miao...Miao... - OK ora passami il carabiniere. "Dite pure base!". "Hai dato da mangiare al cane e al gatto?". "Certo!". "OK ora non toccare piu' niente, mi raccomando!". ----------------------------------------------------------------------------------------------- Carabiniere dal dottore: "Dottore, se mi tocco qui ho male (indicando il fegato). Pure se mi tocco qui ho male (indicando la milza). E anche se mi tocco qui (indicando il gomito).Ecc, ecc. Cosa puo' essere?". Il dottore: "Mi sa che lei ha un dito fratturato! --------------------------------------------------------------------------------------------

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Sono andato dal dentista e all'uscita c'erano dei ragazzi. Allora ho detto: "scommettiamo che indovino di che squadra tifate?". Loro si sono messi a ridere. Allora io ho detto : "tu sei del Milan". E lui : "Come hai fatto?" Io :"Hai i denti neri e le gengive rosse" Ad un altro : "tu sei della Roma". E lui :"Come hai fatto?" Io :"Hai i denti gialli e le gengive rosse" Ad un altro : "tu sei della Juventus". E lui :"Come hai fatto?" Io :"Hai i denti bianche e le gengive nere" All'ultimo ho detto :"Tu sei dell'Inter"; Tutti sbalorditi stavano zitti perchè lui non aveva riso. E io:"Sei dell'Inter perchè sono molti anni che non ridi." ----------------------------------------------------------------------------------------- Una signora entra in una farmacia a Livorno: - Bongiorno signora... icché le serve?? - E mi ci vole dell'Aspirina. Il farmacista va nel retro e ritorna con una scatola gigante di Aspirine. - Ocché me ne fo di tutte 'odeste Aspirine... dèh??? - Sa signora, da quando il Livorno è in serie A e si fa le 'ose 'n grande... tanto e spende la solita cifra!!! - Ahhh, ... vabbèè!!! - Le serve artro??? - Mi dia dell'alcole. Il farmacista ritorna con un boccione da 5 litri. - Ovvia icchè me ne fo di tutto 'odest' alcole??? - Signora e gliel'ho già detto... il Livorno è in serie A... e si vole fa le 'ose' ngrande... tanto e lo paga uguale!!! - Ahhhh!! E vabbè!!! - E gli ci vole quarcosarto... signora?!? - No... no !!! E mi ci volevano le supposte ma le vo' a ppiglià a Pisa!!! ----------------------------------------------------------------------------------------------- Liceo privato retto dalla Chiesa. Dopo molta insistenza da parte degli allievi viene deciso di inserire un corso di educazione sessuale e viene incaricata dell'insegnamento una bella e provocante professoressa. E gia' dalla prima lezione gli studenti non fanno altro che allungare le mani: chi le tocca le cosce, chi le tette, chi il sedere, chi i fianchi. La professoressa, gia' dopo mezz'ora, non ne puo' piu' e protesta: "Ma insomma la volete smettere! ".

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E uno dei ragazzi: "Ma, professoressa, l'ha detto il vescovo". "Che cosa?!? ". "Si', quando abbiamo fatto la richiesta del corso i preti hanno chiesto il nulla osta del vescovo che ha detto: 'Va bene, ma con molto tatto' ! ". ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La maestra chiede ai suoi scolari se sanno quale sia la cosa piu' veloce dell' universo. Carletto: "Il suono, signora maestra !". La maestra: "Bravo, ma c'e' qualcosa di ancora piu' veloce!". Giovanni (il secchione): "La luce!". Maestra: "Bravo, e' proprio la luce!". Sentendo cio', Pierino perplesso si rivolge alla maestra: "Ma come? la luce? la cosa piu' veloce che ci sia e' la merda!". Maestra: "Pierino, cosa dici!". Pierino: "E si' e' proprio lei! Pensi che ieri sera mio nonno e' andato al bagno, non ha fatto a tempo ad accendere la luce che se l 'e' fatta addosso!". ------------------------------------------------------------------------------------------------ Un ubriaco entra in un bar e dice al barista: “Barista! Versa da bere a tutti i clienti, bevine uno anche tu, e poi portami il conto!”. Il barista esegue e presenta il conto all’ubriaco che gli risponde: “Ma io non ho bevuto niente, cosa vuoi da me…?!?”. Al che il barista si incazza, lo pesta e poi lo butta in mezzo alla strada. Il giorno dopo lo stesso ubriaco entra nello stesso bar e dice: “Barista! Versa da bere a tutti i clienti, serviti anche tu e poi portami il conto!”. Il barista pensa che il tipo non può essere così pazzo da rifare lo stesso scherzetto, così esegue, e mostra alla fine il conto all’ubriaco, che gli risponde: “Ma perche’ insisti?!? Se ti dico che non ho bevuto niente!”. Il barista allora si incazza davvero tanto, travolge di botte l’ubriaco e lo butta fuori a calci in culo. Il giorno dopo ancora lo stesso ubriaco entra ancora una volta nello stesso bar, e dice: “Barista! Versa da bere a tutti i clienti, e poi portami il conto!”. Il barista rimane stupito, si avvicina all’ubriaco e gli chiede: “E come mai stavolta a me niente?!?”. E lui: “Perché tu quando bevi diventi violento!!”. ----------------------------------------------------------------------------------------------- Anna e Marco sono due pazzi che vivono in un ospedale psichiatrico. Un giorno, passeggiando vicino alla piscina dell’ospedale, Anna improvvisamente si butta nell’acqua e cola a picco… Marco salta a sua volta e riporta Anna in superficie. Quando il direttore dell’ospedale viene a sapere dell’atto eroico di Marco decide subito di lasciarlo uscire dall’ospedale in quanto il suo atto di coraggio dimostra che è mentalmente stabile. Così il Direttore va da Marco per dargli la notizia e dice:

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“Marco, ti devo dare una bella e una cattiva notizia! Quella bella è che ho deciso di dimetterti dall’ospedale in quanto sei stato capace di compiere un atto eroico salvando la vita di un’altra persona. Credo che tu abbia ritrovato il tuo equilibrio mentale. La cattiva notizia è che Anna si è impiccata nel suo bagno con la cintura della vestaglia!”

- Allora Marco guarda perplesso il Direttore e risponde: “Non si è mica impiccata, l’ho

appesa io per farla asciugare…” ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Un carabiniere passeggia disinvolto per le vie della città. Ad un certo punto vede un tizio in piedi sopra un camion pieno di mele che sbuccia le mele, getta via la polpa e mette in un sacchetto tutti i semi. Incuriosito il carabiniere gli chiede: “Ma cosa fai? Getti via le mele?”. L’uomo del camion, sicuro di sé : “Certo! Ma lei non lo sa che i semi delle mele sviluppano l’intelligenza!?”. Il carabiniere sempre più incuriosito gli chiede: “E che cosa ne fa dei semi? Li vende?”. E l’uomo: “Certamente!”. “E quanto costano?”. “5 euro l’uno!”. “Ok! Voglio provarli: me ne dia tre”. L’uomo prende i 15 euro dal carabiniere e consegna i tre semi. Il carabiniere se li mangia e poi pensa ad alta voce: “Cavolo! Ma con 15 euro mi compravo 15 kg di mele, le sbucciavo ed avevo molti più semi”. E l’uomo “Ha visto? E’ già diventato più intelligente di prima!”. E il carabiniere: “Cavolo, ha ragione, me ne dia altri tre!!!”. ---------------------------------------------------------------------------------------------- C’era una volta un pazzo molto ecologista e appassionato di numerologia e gioco del lotto. I suoi più grandi desideri erano due: voleva ripulire il mondo dalla plastica e voleva vincere una cinquina al lotto. Per questo motivo ogni giorno camminando per strada chiedeva a tutti i passanti un pezzo di plastica da buttare e 5 numeri da giocare. Il pazzo provava a giocare tutti i numeri ma non vinceva mai. Allora decise che per vincere ci voleva un po’ di organizzazione. Prese un bel banchetto, si mise al centro della piazza del paese e distribuì in giro tanti volantini: “CHIUNQUE CONSEGNERA’ UN PEZZETTO DI PLASTICA DA BU TTARE E 5 NUMERI DA GIOCARE RICEVERA’ IN CAMBIO DEL DENARO”. Tutta la gente del paese pensava ad uno scherzo del solito pazzo ma l’offerta era interessante e valeva la pena provare. Infatti in breve tempo si formarono delle lunghe code al banco del pazzo e tutti consegnavano un pezzetto di plastica, dicevano 5 numeri e ricevevano in cambio dei soldi. Fu così che nacque il BANCOMAT. -------------------------------------------------------------------------------------------------

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Un giovane è in aereo e seduta accanto a lui c’è una ragazza stupenda tipo top model che sta leggendo un libro. Il ragazzo cerca ovviamente di attaccare discorso: “Il vostro libro sembra molto interessante… di cosa parla?”. La donna: “Oh, in effetti è molto interessante. È un libro sulla sessualità, ma vista sotto l’aspetto statistico. Per esempio queste statistiche dicono che sono gli indiani d’America che hanno il pene più grosso in diametro, mentre i polacchi sono gli uomini con il pene più lungo. Per quanto riguarda l’attività sessuale, sono i medici quelli che sembrano avere la vita sessuale più attiva”. Il ragazzo allora ribatte: “Oh è molto interessante! Ma mi permetta di presentarmi: Geronimo Kowalski, Dottore in medicina”. NAPPA77

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Hai sentito ? gli Horus Servant e gli Horus revolution si sono "fusi" .... Non è possibile!! “YOL3” è così lenta che l'unica cosa che può "fumare" sono i nostri nervi!

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Deck Zone: - (intervistatrice giornale): Buongiorno, lei è un duellante del forum vero?

- Si. - Cosa ne pensa dei sondaggi di carte in "Deck Zone" ?

- Haaa, utilissimi!! Per noi sono fondamentali per conoscerle al meglio. - Bene, Siamo molto interessati a scoprire il Vostro sistema di valutazione. Per capire qual'è la

migliore insomma. - Bhe, è un metodo altamente scientifico e conoscitivo ...... le faccio vedere: A France' ..... e porta un pò li dadi và .... o stavota famo a pari e dispari?

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GMEroe e FalconBlu

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Brano: Lost my America Artista: I Mother Earth

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