ANNO XXIX N° 24 - 1 Luglio 2012

8
ANNO XXIX N° 24 - 1 Luglio 2012 1.00 Associato all’USPI SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO Servizio speciale a pag. 4 Finestra sulla Parola «Ti esalterò, Signore, perché mi hai risol- levato … Hai mutato il mio lamento in danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre» (Sal 29). Dentro questi due versetti è “racchiuso” il salmo responso- riale di domenica prossima, una lirica in cui l’autore sacro procede in una alter- nanza estrema di sentimenti, espressione dell’eterno movimento della vita umana che conosce momenti di sofferenza e mo- menti di gioia, i quali, lungi dall’essere segno di un destino capriccioso e incon- trollato, si inseriscono in un disegno prov- videnziale bene ordinato, come una danza, e orientato verso quel giorno in cui loderemo il Signore per sempre. Tutti sappiamo che il salmo re- sponsoriale segue alla prima lettura quasi come una risposta corale che ne riprenda o ne interpreti il senso. Tuttavia, questa volta, le parole dal salmo starebbero bene in bocca alla donna di cui il van- gelo di Marco, con uno stile veramente “audio- visivo”, ci narra la guarigione. Sulla scena c’è Gesù con i suoi discepoli, che sta an- dando in fretta a guarire una bambina, una folla di persone, che gli si stringe addosso da ogni parte, e una donna, sofferente da dodici anni di perdite di sangue, che gli tocca il mantello da dietro, di nascosto. “Toccare” è la traduzione di haptō, il verbo originario greco, il cui spettro se- mantico contempla tutte le azioni che que- sta donna, per la Legge, non poteva fare: sfiorare, toccare, prendere, abbracciare, stare insieme, amare fisicamente; tutti gesti con cui si esprimono i sentimenti e che permettono una relazione, dentro i quali passa la vita. Senza tutto ciò, quella donna è condannata a restare sola, emargi- nata, non amata, mai moglie, mai madre, un “ramo secco” in Israele. Ma, in mezzo a questa “terra” di morte, resiste, ostinata- mente, il desiderio di guarire, di poter vi- vere di nuovo. Per questo, ella si è già rivolta ora ad uno ora ad un altro sedicente guaritore, ma ha collezionato soltanto de- lusioni ed altra morte. Infine passa Gesù, grondante di Vita, ed ella si getta a rubarne per lei una goccia così piccola che Lui non se ne accor- gerà…! È quasi profe- tico il gesto di questa donna la quale non sa ancora che Gesù è quel Figlio di Dio il quale svuotò se stesso (Fil 2,7) e da ricco che era, si è fatto povero (II lett.) per arricchirci della sua gra- zia, pagando il nostro sangue con il suo Sangue, la nostra vita con la sua Vita. Dodici anni, un numero di completezza per gli ebrei: è giunto il tempo delle nozze tra Dio e l’umanità gua- rita dal peccato, di cui è simbolo la donna, che può diventare sposa amata e feconda solo perché riceve prima in dono la figlio- lanza divina: «Figlia, la tua fede ti ha sal- vata». Le sorelle Clarisse della Santa Speranza segue a pag. 2 Si è concluso nel migliore dei modi, al di sopra di ogni aspettativa, l’incontro organizzato dalla Missio Diocesana per e con i Giovani, protagonisti assoluti della tavola rotonda orga- nizzata nella piccola, ma organizzatissima, co- munità del Trivio di Ripatransone. I Giovani ascoltano, parlano, propongono è il tema della tavola rotonda, presieduta da S.E.R. Mons. Gervasio Gestori e condotta dal gior- nalista Sandro Benigni. L’evento, iniziato alle 19:30 circa con l’indirizzo di saluto delle autorità locali, a partire dal neo-sindaco di Ripatransone Remo Bruni il quale ha ribadito l’importanza dell’ascolto, soprattutto nei confronti dei giovani. Anche il sindaco De Angelis,di Cossignano ha condiviso le parole del suo omo- logo, sottolineando l’importanza dei giovani nelle piccole comunità. La tavola rotonda si apre con le sagge parole del nostro Vescovo che esordisce con una frase letta alla GMG di Colonia 2005: “Si,otro mundo es possible!” un grande messaggio di speranza e di fede “…la vita è spesso demotivante e i giovani la vorrebbero diversa. Sono importanti delle esperienze, mirate, positive, faticose che fanno sentire il ragazzo diverso, maturato, ricco, fare per gli altri, condividere, trovare strade percorribili che danno senso alla vita. I giovani sono il futuro, la risorsa…” Seguono le parole della giovane relatrice Diana De Angelis, consigliere delegato alle politiche giovanili del comune di Ripatransone, che ha parlato, attraverso la sua testimonianza di scelte coraggiose affrontate nel passato e nel presente “…ogni generazione ha dovuto osare in base al periodo. Non avere paura del futuro e avere fi- ducia nelle nostre capacità. Bisogna seguire le nostre vocazioni, seguendo la strada, con il co- raggio di non tradire noi stessi…” “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore.” Con queste parole, tratte dal Gaudium et spes, il segretario del SOS mission- ario, Pierluigi Addarii introduce il suo discorso in- centrato su pro- blema dei poveri, sulle scelte con- crete da fare e come poter inter- venire per cam- biare le cose. Infine, ma non per ordine d’importanza, conclude la prima parte della tavola rotonda, Padre Serge Tchatche, responsabile della pastorale giovanile Missionaria dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo. Attraverso una sua testimonianza, P Serge ha voluto sotto- lineare l’importanza del sapere chi siamo “… prima di accogliere gli altri, bisogna conoscere noi stessi…ognuno è unico, ognuno è un capo- lavoro di Dio”. Dopo il momento di ristoro offerto dall’Equipe della Missio Diocesana, l’incontro è ripreso con il collegamento Skype Italia-Brasile con Da- miano e Francesca Conati Missionari del Fidei Donum della Diocesi di Verona i quali hanno raccontato la loro esperienza, difficile ma autentica. Infine, a conclusione di un evento ben riuscito, sono arrivati i saluti del responsabile della Missio Diocesana, don Nicola Spinozzi, il quale ha ringraziato i relatori, tutta l’equipe che ha lavorato intensamente per la riuscita di questo incontro e tutti i numerosi giovani che hanno partecipato. Abbonamento annuo ordinario 30,00 - sostenitore 50,00 - Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno “Chi manderò?…. manda Me!” I Giovani Ascoltano, Parlano e Propongono di Marco Sprecacè A Grottammare, la Sacra Giubilare: storica, religiosa o spettacolare? Attenzione al molto sagra e poco sacra! di Pietro Pompei Con domenica 24 giugno, siamo entrati, dopo la processione dei Santi Protettori e il trasporto nella Chiesa di San Martino del “rosso Stendardo”, simbolo dell’autonomia della città, nel pieno della Sacra Giubilare. È la settimana prima del fatidico primo luglio domenicale, in cui si può iniziare a lucrare l’indulgenza plenaria. Ripercorrendo le tante Sacre cui le mie molte primavere mi hanno dato la possibilità di partecipare, noto come esse hanno avuto caratteristiche diverse l’una dall’altra, ora con prevalenza storica, ora religiosa, ora scenografica. In momenti particolarmente critici ha prevalso l’aspetto fieristico. Sono pochi quelli che distinguono i due sostantivi che si differen- ziano non solo per una diversa pronuncia, ma specialmente nei contenuti: spesso c’è il prevalere di quello più usato che fa comunella con tutte le feste estive dei paesi del territorio, alla ricerca talvolta di soggetti da esporre tra i più strampalati, spesso at- tingendo a cibi in cui si rifugiava la nostra povertà passata.

description

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Transcript of ANNO XXIX N° 24 - 1 Luglio 2012

ANNO XXIX N° 24 - 1 Luglio 2012 € 1.00

Associato all’USPI

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

Servizio speciale a pag. 4

Finestra sulla Parola«Ti esalterò, Signore, perché mi hai risol-

levato … Hai mutato il mio lamento in

danza, Signore, mio Dio, ti renderò grazie

per sempre» (Sal 29). Dentro questi dueversetti è “racchiuso” il salmo responso-riale di domenica prossima, una lirica incui l’autore sacro procede in una alter-nanza estrema di sentimenti, espressionedell’eterno movimento della vita umanache conosce momenti di sofferenza e mo-menti di gioia, i quali, lungi dall’esseresegno di un destino capriccioso e incon-trollato, si inseriscono in un disegno prov-videnziale bene ordinato, come una danza,e orientato verso quelgiorno in cui loderemo ilSignore per sempre. Tuttisappiamo che il salmo re-sponsoriale segue allaprima lettura quasi comeuna risposta corale che neriprenda o ne interpreti ilsenso. Tuttavia, questavolta, le parole dal salmostarebbero bene in boccaalla donna di cui il van-gelo di Marco, con unostile veramente “audio-visivo”, ci narra la guarigione. Sulla scenac’è Gesù con i suoi discepoli, che sta an-dando in fretta a guarire una bambina, unafolla di persone, che gli si stringe addossoda ogni parte, e una donna, sofferente dadodici anni di perdite di sangue, che glitocca il mantello da dietro, di nascosto.“Toccare” è la traduzione di haptō, ilverbo originario greco, il cui spettro se-mantico contempla tutte le azioni che que-sta donna, per la Legge, non poteva fare:

sfiorare, toccare, prendere, abbracciare,stare insieme, amare fisicamente; tuttigesti con cui si esprimono i sentimenti eche permettono una relazione, dentro iquali passa la vita. Senza tutto ciò, quelladonna è condannata a restare sola, emargi-nata, non amata, mai moglie, mai madre,un “ramo secco” in Israele. Ma, in mezzoa questa “terra” di morte, resiste, ostinata-mente, il desiderio di guarire, di poter vi-vere di nuovo. Per questo, ella si è giàrivolta ora ad uno ora ad un altro sedicenteguaritore, ma ha collezionato soltanto de-lusioni ed altra morte. Infine passa Gesù,

grondante di Vita, ed ellasi getta a rubarne per leiuna goccia così piccolache Lui non se ne accor-gerà…! È quasi profe-tico il gesto di questadonna la quale non saancora che Gesù è quelFiglio di Dio il qualesvuotò se stesso (Fil 2,7)e da ricco che era, si è

fatto povero (II lett.) perarricchirci della sua gra-zia, pagando il nostro

sangue con il suo Sangue, la nostra vitacon la sua Vita. Dodici anni, un numero dicompletezza per gli ebrei: è giunto iltempo delle nozze tra Dio e l’umanità gua-rita dal peccato, di cui è simbolo la donna,che può diventare sposa amata e fecondasolo perché riceve prima in dono la figlio-lanza divina: «Figlia, la tua fede ti ha sal-

vata».

Le sorelle Clarisse della Santa Speranza

segue a pag. 2

Si è concluso nel migliore dei modi, al di sopradi ogni aspettativa, l’incontro organizzatodalla Missio Diocesana per e con i Giovani,protagonisti assoluti della tavola rotonda orga-nizzata nella piccola, ma  organizzatissima, co-munità del Trivio di Ripatransone.I Giovani ascoltano, parlano, propongono è iltema della tavola rotonda, presieduta da S.E.R.Mons. Gervasio Gestori e condotta dal gior-nalista Sandro Benigni. L’evento, iniziato alle19:30 circa con l’indirizzo di saluto delle autoritàlocali, a partire dal neo-sindaco diRipatransone Remo Bruni il quale ha ribaditol’importanza dell’ascolto, soprattutto nei confrontidei giovani. Anche il sindaco De Angelis,diCossignano ha condiviso le parole del suo omo-logo, sottolineando l’importanza dei giovaninelle piccole comunità.

La tavola rotonda si apre con le sagge paroledel nostro Vescovo che esordisce con una fraseletta alla GMG di Colonia 2005: “Si,otro mundoes possible!” un grande messaggio di speranzae di fede “…la vita è spesso demotivante e igiovani la vorrebbero diversa. Sono importantidelle esperienze, mirate, positive, faticose chefanno sentire il ragazzo diverso, maturato, ricco,fare per gli altri, condividere, trovare stradepercorribili che danno senso alla vita. I giovanisono il futuro, la risorsa…”Seguono le parole della giovane relatrice DianaDe Angelis, consigliere delegato alle politichegiovanili del comune di Ripatransone, che haparlato, attraverso la sua testimonianza di sceltecoraggiose affrontate nel passato e nel presente“…ogni generazione ha dovuto osare in base alperiodo. Non avere paura del futuro e avere fi-ducia nelle nostre capacità. Bisogna seguire lenostre vocazioni, seguendo la strada, con il co-raggio di non tradire noi stessi…”“Le gioie e le speranze, le tristezze e le angoscedegli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di

tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e lesperanze, le tristezze e le angosce dei discepolidi Cristo, e nulla Vi è di genuinamente umanoche non trovi eco nel loro cuore.” Con queste

parole, tratte dalGaudium et spes,il segretariodel SOS mission-ario, PierluigiAddarii introduceil suo discorso in-centrato su pro-blema dei poveri,sulle scelte con-crete da fare ecome poter inter-venire per cam-biare le cose.Infine, ma non per

ordine d’importanza, conclude la prima partedella tavola rotonda, Padre Serge Tchatche,responsabile della pastorale giovanile Missionariadell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo. Attraversouna sua testimonianza, P Serge ha voluto sotto-lineare l’importanza del sapere chi siamo “…prima di accogliere gli altri, bisogna conoscerenoi stessi…ognuno è unico, ognuno è un capo-lavoro di Dio”.Dopo il momento di ristoro offerto dall’Equipedella Missio Diocesana, l’incontro è ripresocon il collegamento Skype Italia-Brasile con Da-miano e Francesca  Conati  Missionari delFidei Donum della Diocesi di Verona i qualihanno raccontato la loro esperienza, difficilema autentica.Infine, a conclusione di un evento ben riuscito,sono arrivati i saluti del responsabile dellaMissio Diocesana, don Nicola Spinozzi,  ilquale ha ringraziato i relatori, tutta l’equipe cheha lavorato intensamente per la riuscita di questoincontro e tutti  i numerosi giovani che hannopartecipato.

Abbonamento annuo ordinario € 30,00 - sostenitore € 50,00 - Taxe parcue - Tassa riscossa Ufficio di AP - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 commerciale business Ascoli Piceno

“Chi manderò?…. manda Me!”

I Giovani Ascoltano, Parlano e Propongono

di Marco Sprecacè

A Grottammare, la Sacra Giubilare:

storica, religiosa o spettacolare?

Attenzione al molto sagra e poco sacra!di Pietro Pompei

Con domenica 24 giugno, siamo entrati, dopo la processione dei Santi Protettori e iltrasporto nella Chiesa di San Martino del “rosso Stendardo”, simbolo dell’autonomiadella città, nel pieno della Sacra Giubilare. È la settimana prima del fatidico primoluglio domenicale, in cui si può iniziare a lucrare l’indulgenza plenaria. Ripercorrendole tante Sacre cui le mie molte primavere mi hanno dato la possibilità di partecipare,noto come esse hanno avuto caratteristiche diverse l’una dall’altra, ora con prevalenzastorica, ora religiosa, ora scenografica. In momenti particolarmente critici ha prevalsol’aspetto fieristico. Sono pochi quelli che distinguono i due sostantivi che si differen-ziano non solo per una diversa pronuncia, ma specialmente nei contenuti: spesso c’èil prevalere di quello più usato che fa comunella con tutte le feste estive dei paesi delterritorio, alla ricercatalvolta di soggetti daesporre tra i piùstrampalati, spesso at-tingendo a cibi in cuisi rifugiava la nostrapovertà passata.

Anno XXIX

1 Luglio 20122

PAG

continua dalla prima pagina

“I diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilodevono essere rispettati. Se hanno il diritto difuggire per salvarsi la vita, dovrebbe essere ri-conosciuto loro anche il diritto di accedere alPaese di arrivo. Inoltre, devono essere applicatie ulteriormente estesi gli altri diritti di protezione,così come il diritto di libera circolazione e ildiritto al lavoro. I governi hanno la responsabilitàdi proteggere coloro che fuggono dalla violenza,dalle persecuzioni e dalle discriminazioni”. Loha ribadito il Cardinale Antonio Maria Vegliò,Presidente del Pontificio Consiglio della Pastoraleper i Migranti e gli Itineranti, nel suo interventopronunciato alla Veglia di preghiera in memoriadelle vittime dei viaggi verso l’Europa, che siè tenuta a Roma, nella Basilica di S. Maria inTrastevere, giovedì 21 giugno. La veglia èstata organizzata da: Comunità di Sant’Egidio,Associazione Centro Astalli, Federazione ChieseEvangeliche in Italia, Fondazione Migrantes,Caritas Italiana, ACLI, con la partecipazionedi comunità e associazioni di immigrati, rifugiati,organizzazioni di volontariato, rappresentantiecumenici e parenti delle vittime. “Solo loscorso anno, circa 2.000 persone hanno persola vita durante la traversata del Mar Mediterra-neo” ha ricordato il Cardinale, invitando ad in-terrogarsi sui motivi che inducono tanta gente

a lasciare il loro paese esponendosi a gravirischi: “Sono persone che cercano disperatamentedi raggiungere un altro Paese perché fuggonodalle persecuzioni, dalle violazioni dei dirittiumani, dalla guerra civile o semplicementeperché sono in cerca di migliori opportunitàeconomiche per sostenere le loro famiglie”. IlCardinale ha anche rilevato che “molti governihanno risposto all’ar-rivo dei rifugiati e deirichiedenti asilo conpolitiche restrittive,abbassando gli stan-dard umanitari alloscopo di rendere piùdifficile l’ingresso...Il provvedimento dirimpatrio talvolta ègiustificato come stra-tegia per combatterel’immigrazione irre-golare. In realtà, talemisura blocca l’in-gresso nel Paese airichiedenti asilo. Inoltre, poco si fa per diminuireil numero dei richiedenti asilo e per ridurne ladetenzione nonostante le norme vigenti suidiritti umani. Tutto ciò appartiene a una politica

di deterrenza. In effetti, si affronta comeproblema la presenza dei richiedenti asilo e deirifugiati, invece di considerare le cause per cuifuggono dal proprio Paese. Ciò va di pari passocon una sempre maggiore chiusura da partedell’opinione pubblica, con conseguenti riper-cussioni negative sulle politiche in materia dirifugio”. Come comunità cristiana, sapendo

che il Vangelo èun messaggio diconforto e di spe-ranza, e che Gesùsi identifica conquanti soffrono lapovertà, la priva-zione e l’ingiu-stizia, siamo chia-mati a mostraresolidarietà nellacarità, cioè a pra-ticare le “operedi misericordia”,ha esortato ilCard. Vegliò: “Se

vogliamo unirci a Gesù, dobbiamo cominciaread unirci a quanti sono al margine della società,per condividere la loro situazione”.

(SL) (Agenzia Fides)

EUROPA/ITALIAI diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo devono essere rispettati

A Grottammare, la SacraGiubilare: storica, religiosa o spettacolare?Attenzione al molto sagrae poco sacra!

Il presidente della Conferenza Episcopale Marchi-giana, l’Arcivescovo di Fermo mons. Luigi Contiaprendo i lavori del Convegno Catechistico Regio-nale “Come Pietre Vive” organizzato a Montorso diLoreto presso il Centro Pastorale Giovanni Paolo IIha affermato che i Vescovi delle Marche vogliono farcrescere una Chiesa come edificio armonico, una co-struzione che combaci con la pietra d’angolo sceltae preziosa davanti a Dio rifiutata dagli uomini chenon credono. Raccogliendo l’esortazione di san Paolodobbiamo verificare e discernere se siamo pietre vive,non conformati alla mentalità del tempo. Il convegno– ha aggiunto – si colloca nel cammino iniziato conl’Anno della Fede e con il 2° Convegno EcclesialeRegionale che si concluderà il 22-24 novembre 2013,due eventi molto significativi che vanno affrontaticon lo spirito giusto. Dobbiamo chiederci con corag-gio se le nostre Chiese sono feconde o sterili e rie-scano a generare ancora cristiani in grado ditrasmettere la fede alle nuove generazioni. Mons.Claudio Giuliodori, Vescovo di Macerata e coordina-tore del Convegno 2013 per la CEM ha sottolineato,da parte sua, come il confronto promosso a Loretosui temi dell’evangelizzazione non sia una iniziativaisolata; essa si inserisce, infatti, in una stagione moltoimpegnativa della Chiesa italiana che ha scelto unpercorso caratterizzato dal convenire regione per re-gione insieme all’Ufficio Catechistico Nazionale. Hapoi aggiunto che il Convegno 2013 è in una faseavanzata: dopo il messaggio e la lettera dei Vescovi

é già pronto in bozza il sussidio di accompagnamentoall’evento che coinvolge l’intera comunità marchi-giana e le sue 13 Diocesi. Mons. Giuliodori ha lettoinfine ai convegnisti la lettera inviata dal Segretariogenerale della CEI mons. Mariano Crociata, unabreve riflessione contenente anche il saluto e gli au-guri di buon lavoro ai catechisti presenti.Ha avviato i lavori don Dino Pirri, direttore dell’Uf-ficio Catechistico Regionale e animatore del conve-gno che ha illustrato scopi e impostazionedell’iniziativa. Don Mariano Piccotti, direttore del-l’Ufficio Catechistico Diocesano di Jesi, ha svolto laprima delle tre relazioni incentrate sul tema generale“In una comunità attraente, accogliente ed educante”sviluppando gli aspetti e i problemi connessi all’Ini-ziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi nelle dio-cesi marchigiane. Anzitutto i dati: 10.000 catechistiche operano nelle 824 Parrocchie della regione, metàdelle quali sotto i 1000 abitanti, un servizio di volon-tariato con alcuni limiti ma con una grande forza spi-rituale e vocazionale. L’obiettivo è di promuovere unrinnovamento per rendere l’Iniziazione cristiana piùefficace e aderente alle esigenze di un’età, quella deiprimi quindici anni di vita, in cui fanciulli e ragazzimettono le basi della crescita e che adulti e genitoridebbono sostenere e accompagnare insieme a tutto ilcontesto. L’analisi condotta nelle Diocesi con un va-demecum denso di domande mette in mostra aspettiinteressanti su cui lavorare. Come la formazione per-manente, una leva strategica per una catechesi conti-nua dei cristiani adulti, perché siano educatori etestimoni. Dopo il Vaticano II le Scuole di forma-zione teologica e gli Istituti Superiori di Scienze Re-ligiose hanno prodotto ottimi risultati, purtroppoinsufficienti per formare adeguatamente accompa-gnatori all’Iniziazione cristiana e innescare un nuovoprocesso. Cosa c’è, si è chiesto don Piccotti, per ilfuturo? Occorre ripartire dalla domanda vocazionalee cristiana, promuovendo dei corsi con contenuti pre-cisi ispirati a missionarietà. Occorre una scuola baseper catechisti e una di livello regionale.Il prof. Massimiliano Colombi, sociologo pressol’Istituto Teologico Marchigiano, ha cercato nel suointervento di delineare “il mondo che cambia”. A suoavviso è necessario partire dalle fatiche e dalle rea-lizzazioni dei catechisti chiedendosi dove sono le mo-

tivazioni per questo servizio che consuma molte ener-gie in un tempo di crisi che investe le famiglie dei ra-gazzi come degli educatori. E’ importante evitare unatteggiamento massificante perché non ci può essereaccoglienza se tutti, come dice il profeta Isaia, nonsi sentono chiamati per nome. Pensare che è vero chesei prezioso, è importante sul piano delle relazioni. Icredenti – ha poi continuato il relatore – sono chia-mati a valutare il loro tempo, a conoscere e compren-dere il mondo come sollecita il Concilio Vaticano II.Una simile analisi va condotta non solo sui limiti maanche sulle opportunità. Esistono anche oggi, comedicono preoccupati i Vescovi, il desiderio di autenti-cità, di prossimità e di ricerca di senso? I Presuli sonoinoltre preoccupati dell’analfabetismo religioso, dellacrisi della moralità dilagante, della scarsa memoriastorica e delle false idolatrie. Nella voglia di essereliberi da ogni limite i giovani rischiano di essere ete-rodiretti da una società consumistica che spinge nonsolo sulla competitività ma anche sull’arrivare primo.Ciò pone gli uni contro gli altri creando risentimentie dei rancori. Anche il concetto di comunità finisceper divenire impreciso: aumentano quelli fuori e di-minuiscono quelli dentro. Vale anche per gli oratori:servono solo ai…nostri? E chi sono? Un luogo di ac-coglienza rischia così di diventare separatezza. Oc-corre una rielaborazione di comunità attraente ededucativa. Esistono però segni di speranza: i laiciconvinti che dire Chiesa non è solo gerarchia maanche responsabilità in un reciproco riconoscimento,i tessitori di comunità come le famiglie che si fannoprossime e gli insegnanti in pensione che aiutano stu-denti in difficoltà, esperienze genitoriali che accol-gono le domande di senso dei figli nei passaggicruciali della loro esistenza. Anche la Chiesa – haconcluso il prof. Colombi – deve apprendere dalle si-tuazioni in cui siamo e viviamo.Il volto della comunità cristiana, tema della terza re-lazione, è stato affrontato da mons. Valentino Bulga-relli, direttore UCD Bologna. La Chiesa – ha detto –è una realtà che cammina nella storia e deve pertantofare i conti con le istanze culturali. Oggi è tutto acce-lerato e iper veloce, come Twitter, dove occorre ar-gomentare con sole 60 battute. Anche la Chiesa devecambiare passo, senza svilire l’esperienza ecclesiale.Obiettivo centrale rimane l’essere a servizio del-

Nella Sacra, non sempre si è dato la dovuta im-portanza alla presenza dei monaci benedettiniche, secondo la tradizione, accolsero festanti ilPapa Alessandro III, salvandolo dalla tempesta.Molti sono i segni che il territorio intorno allaChiesa di San Martino, conserva della presenzadi questo ordine religioso che è stato, lungo ilcorso di tanti secoli, particolarmente beneficoper le nostre popolazioni.

In passato vi ravvisai la presenza di un derivatoche va sotto il nome di Cistercensi che normal-mente si stanziavano alle foci dei fiumi, in luo-ghi paludosi, riuscendo a bonificarli nelle loro“rance” disseminate qua e là nella nostra re-gione. Nella terzultima edizione della Sacra Giu-bilare furono scomodati illustri storici percercare documenti che in qualche modo potes-sero avvalorare la tradizione. Furono fatte com-parazioni con altri luoghi di “perdonanze”. Allafine si tornò alla tradizione quella che si tra-manda di generazione in generazione e che in-fine assume validità storica. Ben lo compreserodue Papi: Pio VII e Paolo VI, figura grande eperspicace che la storia del XX secolo non riesceancora a digerire. Essi confermarono la validitàdell’indulgenza plenaria. L’importanza delle in-dulgenze nella vita della Chiesa ha fatto sempreaccorrere frotte di pellegrini che talvolta giunge-vano a piedi da paesi lontani lungo la via laure-tana che viene classificata tra le francigene.Quella che stiamo vivendo si avvia ad esserespettacolare. Si sta cercando il modo di sbalor-dire ricorrendo a scenografie sofisticate. Si av-verte, forse a causa della crisi che stiamovivendo, la nostalgia di un paradiso perduto e diun paganesimo rievocato da alcuni reperti rinve-nuti nella chiesa di S.Martino che stanno ad in-dicare come la chiesa cristiana fosse stataedificata su una romana, cosa che avvenivaspesso. Questo rievocare culti pagani comel’adorazione degli astri, sa molto di New Ageche potrebbe inficiare l’atto penitenziale dell’ in-dulgenza plenaria.

“COME PIETRE VIVE”: LA PRIMA GIORNATA DEL CONVEGNO CATECHISTICO REGIONALE A LORETO

IN UNA COMUNITà ATTRAENTE, ACCOGLIENTE ED EDUCANTENelle Marche operano 10.000 catechisti in 824 Parrocchie di cui metà sotto i 1000 abitanti

l’umano, miracolo della diaconia. Richiamandosialla Lumen Gentium, la Chiesa-Sacramento comesegno e strumento del rapporto con la relazione conDio e degli uomini mons. Bulgarelli ha delineato trepassaggi: un percorso sulle fonti (Scrittura), i criteriche la Chiesa dovrebbe seguire per confrontarsi e lemodalità per generare possibili cambi. Ha auspicatouna Chiesa espressione di un “noi”, un’esperienzacoinvolgente che si apre al “tu” e che genera un“noi”. Il Catechismo della Chiesa Cattolica è unostraordinario testo che parte con un asserto: l’uomoè capace di Dio, che lo cerca e risponde con la fede.La sfida è continua e occorre puntare sempre ad unamisura alta, come ci insegna la stagione di un Beato(Giovanni Paolo II) e del nostro Papa, BenedettoXVI. (s.b.)

Ancona, 22 giugno 2012

3Anno XXIX

1 Luglio 2012 PAG

. La mattina del 21 giugno 2012, presso la SalaStampa della Santa Sede, si è tenuta la ConferenzaStampa di presentazione dell’Anno della Fede(11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013). Alla Con-ferenza Stampa sono intervenuti l’ArcivescovoRino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglioper la Promozione della Nuova Evangelizzazionee il Monsignore Graham Bell, Sotto-Segretariodel medesimo Pontificio Consiglio. L’ArcivescovoFisichella ha illustrato il calendario dei grandieventi che si terranno a Roma nell’ambito del-l’Anno della Fede e ha presentato anche il sitoInternet e il logo che segnerà tutti gli avvenimentidell’Anno. “Benedetto XVI nella sua LetteraApostolica ‘Porta Fidei’ - ha detto l’Arcivescovo

Fisichella - ha ricordato “l’esigenza di riscoprireil cammino della fede per mettere in luce consempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovatoentusiasmo dell’incontro con Cristo. Alla luce diquesto pensiero, ha indetto un “Anno della fede”che avrà inizio nella (...) coincidenza di due an-niversari: il cinquantesimo dell’apertura del Con-cilio Vaticano II (1962) e il ventesimo della pub-blicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica(1992). (...) L’Anno della fede, anzitutto, intendesostenere la fede di tanti credenti che nella faticaquotidiana non cessano di affidare con convinzionee coraggio la propria esistenza al Signore Gesù.La loro preziosa testimonianza (...) è ciò che per-mette alla Chiesa di presentarsi nel mondo di

oggi, come lo fu nel passato, con la forza dellafede e con l’entusiasmo dei semplici”. “QuestoAnno, comunque, si inserisce all’interno di uncontesto più ampio segnato da una crisi genera-lizzata che investe anche la fede. (...) La crisi difede è espressione drammatica di una crisi antro-pologica che ha lasciato l’uomo a se stesso (...).È necessario poter andare oltre la povertà spiritualein cui si ritrovano molti dei nostri contemporanei,i quali non percepiscono più l’assenza di Diodalla loro vita, come una assenza che dovrebbeessere colmata. L’Anno della Fede, quindi, intendeessere un percorso che la comunità cristiana offrea tanti che vivono con la nostalgia di Dio e il de-siderio di incontrarlo di nuovo”. Il programmacomprende “La vita quotidiana di ogni credente,nella pastorale ordinaria della comunità cristiana,perché si ritrovi il genuino spirito missionarionecessario per dare vita alla nuova evangelizza-zione”. In merito l’Arcivescovo Fisichella ha an-nunciato che la Congregazione per il Culto Divinoe la Disciplina dei Sacramenti ha approvato ilformulario di una Santa Messa speciale per laNuova Evangelizzazione. “Un chia-ro segno perché in questo Anno(...) si dia il primato alla preghierae specialmente alla Santa Eucaristiafonte e culmine di tutta la vita cri-stiana”. Successivamente l’Arci-vescovo Fisichella ha presentatoil logo dell’Anno della Fede: unabarca, immagine della Chiesa, innavigazione sui flutti. L’Alberomaestro è una croce che issa levele le quali, con segni dinamici,realizzano il trigramma di Cristo(IHS). Sullo sfondo delle vele èrappresentato il sole che associato al trigramma,rimanda all’Eucaristia. Il sito dell’evento www.an-nusfidei.va, sarà disponibile in versione multilinguae sarà direttamente consultabile da tutti i dispositivimobili e tablet. È pronto anche l’inno ufficialedell’Anno della Fede: “Credo, Domine, adaugenobis fidem”. Nei primi giorni di settembre uscirànelle diverse lingue il Sussidio pastorale, Viverel’Anno della Fede. Una piccola immagine delCristo del Duomo di Cefalù (Sicilia), sul cuiretro si trova scritta la Professione di Fede, ac-compagnerà tutti i pellegrini e i credenti nellevarie parti del mondo. Infine, l’Arcivescovo Fi-sichella ha reso noto il calendario degli eventipiù importanti ai quali sarà presente il Santo

Padre e che si terranno a Roma: l’apertura del-

l’Anno della Fede che “avverrà in Piazza San

Pietro, giovedì 11 ottobre, ricorrenza del cin-

quantesimo anniversario dell’inizio del Concilio

Vaticano II. Vi sarà una solenne celebrazione

eucaristica concelebrata da tutti i Padri Sinodali,

dai Presidenti delle Conferenze Episcopali del

mondo e dai Padri conciliari ancora viventi

che potranno raggiungerci”.Il primo avvenimento dell’Anno, domenica 21ottobre, sarà la Canonizzazione di 6 martiri econfessori della fede: il francese Jacques Barthieu;il filippino Pedro Calugsod; l’italiano GiovanniBattista Piamarta; la spagnola María del Carmen;l’irochese Caterina Tekakwitha; la tedesca MadreMarianne (Barbara Cope) e la tedesca AnnaSchäffer. Il 25 gennaio 2012, durante la tradizionalecelebrazione ecumenica nella basilica romana diSan Paolo fuori le Mura si pregherà insieme af-finché attraverso la comune professione del Sim-bolo i cristiani non dimentichino la via dell’unità.Il 28 aprile il Santo Padre conferirà la Cresimaad un gruppo di giovani. Domenica 5 maggio,

sarà dedicata alla pietà po-polare e all’opera dei con-fratelli. Il 18 maggio, vigiliadi Pentecoste, sarà dedicataa tutti i movimenti, antichie nuovi, con il pellegrinaggioalla Tomba di Pietro. Do-menica 2 giugno, festa delCorpus Domini, è in pro-gramma una Solenne Ado-razione Eucaristica che saràcontemporanea in tutte lecattedrali e chiese del mon-do. Domenica 16 giugno

sarà dedicata alla testimonianza del Vangelo dellaVita. Domenica 7 luglio si concluderà in SanPietro il pellegrinaggio dei seminaristi, novizie enovizi di tutto il mondo. Il 29 settembre, sarà de-dicato in particolare ai Catechisti, nell’anniversariodella pubblicazione del Catechismo della ChiesaCattolica. Il 13 ottobre sarà dedicato alla presenzadi Maria nella Chiesa. Infine il 24 novembre sicelebrerà la giornata conclusiva dell’Anno dellaFede. Alcuni dicasteri hanno in programma ini-ziative pubblicate nel calendario. L’Anno saràarricchito da eventi culturali, fra i quali, unamostra su San Pietro a Castel Sant’Angelo (7febbraio - 1 maggio 2013) ed un concerto inPiazza San Pietro (22 giugno 2013). VIS

PRESENTAZIONE DELL’ “ANNO DELLA FEDE”

Proprietà: “confraternita SS.mo Sacramento e cristo Morto”Via Forte - S. Benedetto del Tr. (AP) REGISTRAZIONE TRIB. DI AScOLI PIcENO N. 211 del 24/5/1984

DIR. RESPONSABILE: Pietro Pompei [email protected] REDAZIONE E AMM.NE 63074 S. Benedetto Tr. (AP) Via Forte, 16

Tel. 0735 581855 (int. 2-5) - e-mail: [email protected]

C.C.P. n. 11886637, intestato a L’ANCORA - Causale abbonamentoImpaginazione e stampa: Linea Grafica Srl - Tel. 0735 702910 - centobuchi (AP) - E-mail: [email protected]

Il sito della Diocesi www.diocesisbt.it

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO - RIPATRANSONE - MONTALTO

4 Anno XXIX

1 Luglio 2012PAG

Non è scientificamente dimostrato che sia avve-nuto realmente lo sbarco di papa Alessandro IIIa Grottammare. La tradizione parla di 1175 o1177, ma non si sono trovati documenti che suf-fraghino questa tesi. In effetti nel 1177 Alessan-dro III veleggiava in Adriatico per incontrareFederico Barbarossa a Venezia, ma non vi èprova documentaria dello sbarco, fortunoso, av-venuto a Grottammare, presso il monastero diS.Martino al Tesino. Dalle caratteristiche “quin-dicinali” della festa della Sacra si può evincereinvece la discendenza da antiche festività di ma-trice pagana, connesse al solstizio d’estate, cherimandano al culto della dea madre o “bona dea”italica, chiamata nel linguaggio piceno “Cupra”( traduzione: signora delle grotte”). La memoriadegli anziani perpetua la presenza di una “re-gina” a Grottammare che aveva una carrozzad’oro, il che rimanda iconograficamente al carrodorato della turrita “ incoronata” Cibele o bonadea, che presiedeva al calendario agricolo ed eraconnessa al ciclo stagionale e alla fertilità.Quanto al 1 luglio, esso cade esattamente inmezzo all’”Ottava” di S.Giovanni Battista e allafesta patronale di S.Paterniano ( 10 luglio), cri-stianizzazione forse del “Pater Janus”, come scri-veva Giuseppe Speranza nel 1889. Ad ogni buonconto è chiaro che la connessione delle originidella Sacra ci riporta molto indietro nel tempoalla prima evangelizzazione di Grottammare, si-curamente ad opera di monaci benedettini, giàinsediati ( come attestano i ruderi antistanti lachiesa di S.Martino) dal V-VI secolo d. C. in situ.Un’altra ipotesi è quella dello sbarco fortunoso

dell’imperatore Adriano, che lasciò a S.Martinoa Grottammare una epigrafe datata 127 d.C. incui attesta l’avvenuto restauro del tempio delladea Cupra. Il titolo “pontifex” ( pontefice) era inantichità attribuito agli imperatori. Il vescovoBacher ,di cultura illuminista, accorgendosi dellamancanza di documenti ufficiali della Sacra, manel contempo rispettoso della fortissima tradi-zione locale, si adoperò ad ottenere una bolla va-ticana che confermasse l’indulgenza plenaria,poi confermata nel 1973 dal Vescovo Chiaretti.Per queste due bolle, oggi la Sacra di Grottam-mare è veramente occasione giubilare di remis-sione dei peccati, secondo le regole di SantaRomana Chiesa. Il resto, è racconto di fonda-zione, un filo conduttore della storia che ha at-traversato i secoli. Susanna Faviani

Presentata al pubblico latela della Sacra Giubilare

GROTTAMMARE - Mercoledì 27 giugno èstata presentata al pubblico la tela della SacraGiubilare. Il dipinto è stato realizzata da 7 artistiGrottammaresi: Patrizio Moscardelli, Giambat-tista Santori, Cecilia Dionisi, Carlo Gentili, Lu-ciana Leoni, Cristina Persiani e AntonioSguerrini. La tela sarà esposta per l’estate alMuseo di illustrazione comica situato sullapiazza Kursaal, poi verrà collocato all’internodella biblioteca comunale nella sala conferenze.Il Vice Sindaco Enrico Piergallini ci informa:

“è raro che tante persone che hanno dedicatouna vita all’arte riescano a mettersi insieme peruna tela collettiva ed individuale in un unicogrande quadro. Vi èstata una perfettafusione degli artisti,che hanno realiz-zato l’opera conquattordici mani.Con l’immaginedella tela verrà rea-lizzata la cartolinaufficiale dellaSacra che serviràper l’annullo postale del primo luglio.” 

Servizio speciale: SACRA GIUBILARE

La vera “storia” della Sacradi Grottammare

Una novità si è svolta aGrottammare qualchegiorno fa: la rievocazionedello sbarco di papa Ales-sandro III. Tale rievoca-zione è stata “l’apertura delsipario” laica della “SacraPerdonanza” cittadina.L’inizio sacro ufficiale èstato però il trasporto dei si-mulacri dei Santi Patroni diGrottammare domenica 24giugno, festa di S.GiovanniBattista, dal paese alto finoalla chiesa di S.Martino,evento ufficializzato dallaEucaristia di apertura del

nostro vescovo, Gervasio Gestori sul sagrato diS.Martino. C’era tanto timore negli organizzatori enei figuranti che lo “sbarco” non potesse riuscire, es-sendo il primo anno che si svolgeva. L’assessore En-rico Piergallini ha “colto” l’idea del sindaco LuigiMerli di ideare una rievocazione dello sbarco diAlessandro III così come la narrazione popolare ciha tramandato, attraversando indenne i secoli. Ad or-ganizzare dal punto di vista tecnico oltre che il Co-mune, è stato Fabrizio Rosati, già presidentedell’associazione “Presepe vivente ONLUS”, conuna trentina di volontari. Hanno recuperato una vec-chia barca, l’hanno restaurata e dipinta, organizzandouna sincronia con la “Pirotecnica S.Chiara” di Spi-netoli (AP) e costruito la grande macchina scenogra-fica. Un finto temporale, una tempesta sul mare, contanto di tuoni e fulmini, accompagnati dalla sugge-stiva colonna sonora dei “Carmina Burana”, hannocostituito la suggestione dell’arrivo, da una flotta diautentici velieri offerti dalla Lega Navale di San Be-nedetto del Tronto, dalla quale si è sganciata la scia-

luppa bianca e rossa di Alessandro III, che ha appro-dato realmente sul lido notturno di Grottammare,sullo specchio di mare antistante al kursaal, accom-pagnato da templari e antichi cardinali. Ad acco-glierlo, una ricostruzione scenica di un bivacco dipescatori, intenti nelle loro umili attività, assieme aqualche nobile accorso e soprattutto, sulla rivac’erano i monaci benedettini del monastero diS.Martino. Formatosi il corteo e dopo l’omaggiodella popolazione al “papa”, impersonato da GuidoCiteroni, già figurante “scriba” del censimento delPresepe Vivente, si è svolto il “gesto” o rito dell’in-chino del pontefice sulla sabbia e il riempimento delsuo camauro di rena con la pronuncia della frase :“Tante indulgenze verranno concesse, quanti granellidi sabbia qui contenuti, ogni volta che il 1 lugliocadrà di domenica”. Nel contempo una voce narrantespiegava ai tanti turisti che affollavano il piazzale delkursaal l’origine della “Sacra” di Grottammare, spie-gando anche come lucrare l’indulgenza plenaria vi-sitando la chiesa di S.Martino dal 24 giugno finoall’8 luglio. Ora c’è attesa e trepidazione per il corteodel 1 luglio. Saranno due i cortei a sfilare: uno storicorievocativo e un altro “ufficiale”, religioso, vero, coni Vescovi ( di San Benedetto e di Fermo), il clero, leconfraternite cittadine. Il simbolo dell’indulgenzaconcessa da Alessandro III nel corteo sarà un “por-tatore di camauro”, ossia un figurante nel corteo sto-rico, Giulio Capretti, che porterà su un cuscino ilcamauro di Alessandro III. Ricordiamo che la“Sacra” è stata ufficialmente confermata dalla chiesanel 1803 grazie al Vescovo Bartolomeo Bacher e nel1973 grazie al Vescovo Giuseppe Chiaretti. Per ot-tenere l’indulgenza, bisogna visitare la chiesa diS.Martino, essere confessati e comunicati. Sarannotanti nei 15 giorni della Sacra i sacerdoti disponibilipresso la chiesina medievale per le confessioni eMesse. Susanna Faviani

Sabato 30 giugnoOre 6.30 S. MessaOre 9.30 S. Messa e Adorazione EucaristicaGiubileo UnitalsianoOre 17.30 AccoglienzaOre 18.00 Incontro formativo con don Danilo Priori, vice assistente naz.le UNITALSIOre 19.00 S. MessaOre 20.00 Momento convivialeOre 20.30 Spettacolo musicale con Lucrezia e Settimio bandDomenica 1 luglioS. Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00Ore 20.30 (stadio comunale)Solenne Concelebrazione EucaristicaPresieduta da Mons. Luigi Conti, Arcivescovo Metropolita di Fermo e da Mons. GervasioGestori, Vescovo di San Benedetto del Tronto - Ripatransone – Montalto animata dal coroSINGING di Grottammare.Al termine si snoderà il Corteo Storico-Religioso per il trasporto festoso dello Stendardodella Sacra e delle immagini dei Santi alla chiesa di San Giovanni Battista.Dal 2 al 7 luglioS. Messe 7.00 - 9.30 - 19.00Lunedì 2 luglioOre 21.15 Video, canzoni e testimonianze sulla Beata Chiara Luce Badano a cura delMovimento dei Focolari

Martedì 3 luglioGiubileo dello ScoutismoOre 18.00 Ritrovo e confessioniOre 18.30 Cerchio di apertura con alza bandiera e salutoOre 19.00 S. MessaOre 20.00 Cena al saccoOre 21.00 AnimazioneMercoledì 4 luglioOre 21.15 La strada per Gerico, ovvero il gusto per le domande difficili… a colloquiocon Dino Pirri, assistente nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi e autore del libro“Dalla sacrestia a Gerico” e con i ragazzi della cresima (aperto a tutti)Sabato 7 luglioOre 17.00 Chiesa Madonna della Speranza - S. Messa celebratada Mons. Gervasio Gestori con Amministrazionedel Sacramento della CresimaDomenica 8 luglioFesta del Patrono di Grottammare San PaternianoS. Messe ore 7.30 - 9.30 - 11.00Ore 20.30 S. Messa e processione per il trasporto della sacra immagine di San Pater-niano alla Chiesa San Giovanni Battista. Stesso percorso della processione di apertura.

Dal 24 giugno al 1 luglio all’interno della chiesa di S. Martino“Fatevi imitatori di Cristo” Percorso figurativo della Persona di Cristo a cura del giovane pittore ilmaestro Califano Lidak Emanuele e di don Anselmo, parroco, saranno effettuate visite guidate dal-l’autore

Lasciamoci riconciliare con Dio! L’amore del Signore cambia il cuoreProgramma dettagliato delle celebrazioni religiose della Sacra Giubilare 2012

Si è svolto lo sbarco di papa Alessandro III a Grottammare

Leggiamo Mt 14,1-12 che possiamo dividerenelle seguenti quattro parti.

1. Il giudizio di Erode su Gesù. Mtriferisce: “In quel tempo al tetrarca Erode

giunse notizia della fama di Gesù. 2Egli disseai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il

Battista. È risorto dai morti e per questo ha ilpotere di fare prodigi!»” (Mt 14,1-2). Si trattadi Erode Antipa (abbreviazione di Antipatro),figlio di Erode il Grande (73 a.C – 4 d.C.),quello della strage degli innocenti, e della sa-maritana Malatace. L’anno 4 d.C. divenne te-trarca (un titolo inferiore a quello di “re”)della Galilea, dove fece costruire la capitaleTiberiade, e della Perea che raggiungeva tuttala parte orientale del Mar Morto, dove fececostruire la sontuosa fortezza di Macheronte.Di conseguenza Gesù di Nazaret era sudditodi Erode Antipa; lo stesso luogo della predi-cazione di Gesù, Cafar-nao e dintorni, non eralontana da Tiberiade, lacapitale del regno di Ero-de. E’ del tutto verosimileche la fama di Gesù aves-se raggiunto da tempoanche il tetrarca. Questiaddirittura si era fatto ungiudizio di Gesù stesso:“E’ Giovanni Battista”.Infatti il Battista aveva riscosso tanta stimapresso il popolo e i discepoli del Battista,menzionati alla fine del nostro brano, avevanoun grande ascendente presso il popolo e pressolo stesso tetrarca. Erode riteneva, nello stessotempo, che Gesù era Giovanni Battista “risorto”

e che, per questo fatto di risorto, aveva ilpotere di fare “prodigi”, anche se, in vita –come ci dice il quarto Vangelo - “Giovanninon ha compiuto nessun segno” (Gv 11,41).Questo parlare, impreciso, di Erode attestatuttavia la universale reputazione verso la per-sona di Gesù. Manca il titolo di “Messia”,permeato di contenuto politico. Per questoGesù non lo usava.

2. Erode adultero e incestuoso. Matteocontinua. “Erode infatti aveva arrestato Gio-vanni e lo aveva fatto incatenare e gettare inprigione a causa di Erodìade, moglie di suofratello Filippo. 4Giovanni infatti gli diceva:«Non ti è lecito tenerla con te!». 5Erode,benché volesse farlo morire, ebbe paura dellafolla perché lo considerava un profeta” (Mt14,3-5). Filippo, propriamente Erode FilippoI, era figlio di Erode il Grande e di Mariamne,individuo che non entrò mai in politica e che,quindi, è diverso dal’omonimo tetrarca delquale parla Lc 3,1. Ritiratosi a Roma dasemplice privato, Erode Filippo I ebbe come

moglie Erodiade. Questa fu conquistata daErode Antipa mentre egli soggiornava a Romae se la portò come moglie in Palestina, ripu-diando, nello stesso tempo la moglie precedente,la figlia di Areta IV re dei Nabatei. Il Battistagiustamente rimproverava a Erode Antipa:“Non ti è lecito tenerla con te!”. Sia perchéessa appartiene a un altro, e quindi tu sei unadultero: “Non commetterai adulterio” (Es20,14); sia perché, in quanto tua cognata e ni-pote, tu commetti un incesto. Infatti, il Levitico,elencando le proibizioni sessuali, comandava:“Nessuno si accosterà a una sua consanguinea”(Lv 18,6; cf Lv 20,21).

3. Diventa anche omicida. “Quando fu ilcompleanno di Erode, la figlia di Erodìadedanzò in pubblico e piacque tanto a Erode7che egli le promise con giuramento di darlequello che avesse chiesto. 8Ella, istigata da

sua madre, disse:«Dammi qui, su un vas-soio, la testa di Giovanniil Battista». 9Il re si rat-tristò, ma a motivo delgiuramento e dei com-mensali ordinò che levenisse data 10e mandòa decapitare Giovanninella prigione. sua testavenne portata su un vas-

soio, fu data alla fanciulla e lei la portò a suamadre” (Mt 14,6-11). Giuseppe Flavio (37-100 circa), in A. J. 18, 109-119, racconta lasoppressione del Battista, ma le dà un significatopolitico: cioè, Erode temeva che i tanti seguacidel Battista potessero sollevarsi contro di lui.Giuseppe indica anche il luogo di quel delitto:la fortezza del Macheronte, a est del MarMorto. Quel luogo è stato esplorato archeolo-gicamente da un frate di Monteprandone, P.Stanislao Loffreda, OFM, completando cosìgli altri scavi fatti già da altri. 4. I discepoli

seppelliscono il Battista. “I suoi discepoli sipresentarono a prendere il cadavere, lo sep-pellirono e andarono a informare Gesù” (Mt14,12). Mt descriverà in modo simile lasepoltura di Gesù: “Giuseppe [d‘Arimatea]prese il corpo [di Gesù], lo avvolse in un len-zuolo pulito 6e lo depose nel suo sepolcronuovo” (27,59-60). Con l’informazione dataa Gesù, Matteo prepara il brano successivo.La fedeltà coniugale è sempre fonte di pace edi armonia; l’infedeltà causa tragedie e delitti.“Di tre cose si compiace l’anima mia, / edesse sono gradite al Signore e agli uomini: /concordia di fratelli, amicizia tra vicini, /moglie e marito che vivono in piena armonia”(Sir 25,1)

[email protected]

5Anno XXIX

1 Luglio 2012 PAG

L’adulterio che si conclude con un orrendo delitto75. ERODE FA UCCIDERE GIOVANNI BATTISTA

PAROLA DEL SIGNORETREDICESIMA DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO B

TI ESALTO SIGNORE, PERCHE’ MI HAI LIBERATO

Dal VANGELO secondo MARCOEssendo passato di nuovo Gesù all’altra riva,

gli si radunò attorno molta folla, ed egli stava

lungo il mare. Si recò da lui uno dei capi della

sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo,

gli si gettò ai piedi e lo pregava con insistenza:

“La mia figlioletta è agli estremi; vieni a im-

porle le mani perché sia guarita e viva”. Gesù

andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si

stringeva intorno. Or una donna, che da do-

dici anni era affetta da emorragia e aveva

molto sofferto per opera di molti medici, spen-

dendo tutti i suoi averi senza nessun vantag-

gio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù,

venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il

mantello. Diceva infatti: Se riuscirò anche

solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”.

E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì

nel suo corpo che era stata guarita da quel

male. Ma subito Gesù, avvertita la potenza che

era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo:

“Chi mi ha toccato il mantello?”. I discepoli

gli dissero: “Tu vedi la folla che ti si stringe

attorno e dici: Chi mi ha toccato?”. Egli in-

tanto guardava in-

torno, per vedere

colei che aveva fatto

questo. E la donna

impaurita e tre-

mante, sapendo ciò

che le era accaduto,

venne, gli si gettò

davanti e gli disse

tutta la verità. Gesù

rispose: “Figlia, la

tua fede ti ha sal-

vata. Và in pace e sii guarita dal tuo male”.

Mentre ancora parlava, dalla casa del capo

della sinagoga vennero a dirgli: “Tua figlia è

morta. Perché disturbi ancora il Maestro?”.

Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo

della sinagoga: “Non temere, continua solo

ad aver fede!”. E non permise a nessuno di

seguirlo fuorché a Pietro, Giacomo e Gio-

vanni, fratello di Giacomo. Giunsero alla casa

del capo della sinagoga ed egli vide trambusto

e gente che piangeva e urlava. Entrato, disse

loro: “Perché fate tanto strepito e piangete?

La bambina non è morta, ma dorme”. Ed essi

lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori,

prese con sè il padre e la madre della fanciulla

e quelli che erano con lui, ed entrò dove era

la bambina. Presa la mano della bambina, le

disse: “Talità kum”, che significa: “Fanciulla,

io ti dico, alzati!”. Subito la fanciulla si alzò e

si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi

furono presi da grande stupore. Gesù racco-

mandò loro con insistenza che nessuno ve-

nisse a saperlo e ordinò di darle da mangiare.

(Marco 5,21-43)

Questi due racconti vogliono farci rifletteresulla forza della fede.

Fede in Gesù Cristo, re di misericordia. Ilbrano della donna affetta da emorragia, è quelloche mi colpisce di più ogni volta che lo leggo.Sembra quasi, che il miracolo, se così si puòdire, avvenga alle spalle di Gesù, non a tradi-mento, ma senza il suo consenso esplicito,come negli altri casi, quasi a voler sottolinearela grande forza della fede, il suo agire indipen-dente, “Se riuscirò anche solo a toccare il suomantello, sarò guarita”. Questa espressione cifa capire che la donna non sottopone il suo casoa Gesù, non ha il coraggio di parlargli, di farglila sua richiesta, ma la sua fede è così grande,che sente che le basterebbe toccare anche il suomantello per essere guarita. Infatti, è proprioquello che avviene, Gesù sente il miracolouscire da sè, senza il suo consenso, ma per la

forza della fedeespressa dalla donna,ed egli vista la fiduciache la dona riponeva inLui, non può che con-fermare l’avvenutaguarigione, con quellafrase così piena diforza e di significato:LA TUA FEDE TI HASALVATO.

In entrambi i casi,l’emorroissa e Giairo, mostrano una fede senzatentennamenti, senza se e senza ma; essi nondubitano, sono certi della potenza salvifica delCristo, si abbandonano alla sua misericordia,certi di essere ascoltati, certi di trovare accogli-mento per le loro situazioni disperate.

La fede, la fiducia in Dio, quanta poca fiduciaabbiamo in Dio, nella nostra disperazione, nellanostra solitudine, nei nostri abbattimenti. Pren-diamo esempio da questi due personaggi che inrisposta alla loro fede cristallina trovano con-forto nella parola e nell’opera di Gesù. Signoreaumenta la nostra povera fede.

riCCArDO

PILLOLE DI SAGGEZZA:IL CUORE, E NON LA RAGIONE, SENTEDIO. ECCO COS’E’ LA FEDE, DIO SENSI-BILE AL CUORE, NON ALLA RAGIONE.

(PASCAL)

Domenica 1 luglio

Ore 11.00 Paolantonio S. Messa e inaugurazione del nuovo salone parrocchiale

Ore 20.30 Grottammare - Stadio Comunale: S. Messa presieduta da S.E. Mons. Luigi Conti, in occasione della Sacra Giubilare

Martedì 3 luglio

Ore 10.00 Grottammare - Casa S. Francesco: S. Messa in occasione della presenza delle Reliquie dei Beati Coniugi Luigi e Zelia Martin, genitori di S. Teresa di Lisieux

Mercoledì 4 luglio

Ore 18.00 Grottammare - Casa S. Francesco: S. Messa, in occasione della Festa del Beato Pier Giorgio Frassati

Giovedì 5 luglio

Ore 16.00 Grottammare - Casa S. Francesco: Penitenziale per i Cresimandi dellaParrocchia Madonna della Speranza

Sabato 7 luglio

Ore 17.00 Grottammare Madonna della Speranza: S. Messa, con S. Cresime

Incontri Pastorali del Vescovo

DurAnTe LA SeTTimAnA 1-8 LuGLiO 2012

Montalto Marche

Il coro La Cordata canta ad Orciano

Dopo i recenti successi in terra aquilana, sabato 23 giugno alle ore 21.15 il coro LaCordata di Montalto Marche canterà ad Orciano di Pesaro presso la suggestiva chiesaS. Maria Novella (nei pressi del castello), nell’ambito della X^ Rassegna di CantoCorale “Maria Giovanna di Capua”, organizzata dal coro Gaudium Vocis di S. Giorgiodi Pesaro, diretto dal M° Francesco Santini.Unitamente al coro montaltese, diretto dalM° Patrizio Paci, sarà ospite della Rassegna anche la Corale “Federico Marini” diAncona diretta dal M° Luigi Marinelli. Questo concerto conclude la stagione de LaCordata che si è rivelata ricca di impegni e di elogi che coronano il 25° anno di Fon-dazione del Coro.

6 Anno XXIX

1 Luglio 2012PAG

Da Ripatransone

Domenica 17 Giugno 2012,Giovanni Matricardi (impie-gato comunale) e la sua si-gnora Alma Fabbrizzi (do-cente di religione nelle scuolestatali) hanno festeggiato ilventicinquesimo di matrimo-nio, celebrato a Castignano(chiesa di Sant’Egidio Abate)il 14 Giugno 1987. Hannopartecipato alla loro gioia itre figli: Samuele, Cristiano,e Nicolò; numerosi parenti,tanti amici e conoscenti, par-ticolarmente residenti al Tri-vio di Ripatransone, frazione dove i coniugivivono e sono molto stimati per i loro molte-plici impegni a favore della comunità (par-rocchia, Circolo e comitati vari).Due sono stati i momenti “clou” della festa:la mattina, alle ore 10, tutti hanno partecipatonella chiesa parrocchiale “Maria SantissimaAusiliatrice” alla messa celebrata dal parrocoDon Nicola Spinozzi, animata dal coro par-rocchiale, che si è servito dell’accompagna-mento strumentale di Davide Recchi e LauraLucarelli. Durante il sacro rito, Don Nicola

ha rinnovato la benedizionedelle fedi ed ha rivolto aiconiugi parole di elogio peraver trascorso 25 anni in-sieme, sempre con il so-stegno del Signore; il figlioCristiano ha letto un’origi-nale preghiera-riflessione,rivolta soprattutto ai genitorima anche agli altri fedeli.Al termine della messa, ilfiglio Nicolò e Selenia Trai-ni hanno dedicato ai fe-steggiati “La ballata del-l’amore vero”, canzone di

Claudio Chieffo. Quindi familiari, parenti econoscenti sono stati ospiti di Giovanni eAlma presso il Ristorante “La Fonte” diOffida, che si è distinto per il ricco e squisitomenu e per l’impeccabile servizio.Dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata, ifesteggiamenti sono proseguiti nel piazzaleattiguo alla chiesa della frazione Trivio, doveerano stati invitati anche i residenti dellevarie contrade della zona, caratterizzati damomenti di particolare allegria con rievoca-zione filmata dalle prime nozze al giorno del

venticinquesimo. Con simpatia, datutti i presenti, è stato accolto il fattoche i festeggiati hanno indossato nuo-vamente dopo 25 anni, gli abiti delloro matrimonio, senza alcuna diffi-coltà: segno evidente della loro buonae mantenuta forma fisica. Non è man-cato un ricco buffet servito durante leore della serata, che si è conclusa conla “classica” torta e fuochi da giardinoaccesi dallo stesso Giovanni.

A.G. – I. A.

Festa per le Nozze d’Argento dei coniugi Giovanni Matricardi e Alma Fabbrizzi

CIRCOLO PARROCCHIALE CULTURALE SPORTIVO“S. GIUSEPPE”

ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA(affiliata al Centro Sportivo italiano)

“Il CSI San Giuseppe sale sul podionella speciale classifica fair play”

Terminati i campionati nazionali giovanili under 12 a Lignano Sabbiadoro. Sedici

le squadre partecipanti provenienti da tutt’Italia.

I ragazzi dell’under 12di calcio a 5 dell’ASDSan Giuseppe, di SanBenedetto del Tronto,nella finale nazionale dicategoria, hanno rag-giunto un prestigioso ri-sultato aggiudicandosi ilsecondo posto nella spe-ciale classifica nazionalefair play, con un punteg-gio di 9,42, alle spalledel CSI San Martino diTeramo che ha raggiuntoil gradino più alto delpodio con un punteggio di 9,80. Il terzo posto se lo è aggiudicato il San Giovanni Bosco diSiracusa con un punteggio di 9,30. I voti sono stati assegnati al termine di ogni gara dagli ar-bitri e dalle squadre partecipanti. Purtroppo nella classifica tecnica i ragazzi dell’ASD SanGiuseppe non sono rientrati nella top ten. I troppi errori dei punteros, nella fase offensiva,hanno inciso notevolmente sul rendimento della squadra. Sembrava  che la palla nonvolesse proprio entrare in porta, nemmeno su rigore. Grande è la gioia del presidente LuigiQuondamatteo e dello staff tecnico- dirigenziale composto da Eleonora Carminucci, CosimoAdriano Piccinno e da Alfredo De Berardinis, per il conseguimento di un risultato così pre-stigioso: “educare attraverso lo sport” è da sempre l’obiettivo principale dell’ASD San Giu-seppe. I ragazzi del coach Giacomo De Zio, prima del rompete le righe, saranno impegnatinel 1° Torneo Parrocchiale di Calcio Riviera delle Palme che si disputerà domenica 24 giugnoalle ore 15:00 presso il campo San Pio X. Il torneo è organizzato dalla U.S. Sambenedettesee dalla Pro Caritas Diocesana di San Benedetto del Tronto.

San Benedetto del Tronto, 21/06/2012

Recentemente siè tenuta l’assem-blea generale delGruppo UnitalsiSan Basso di Cu-

pra Marittima, presieduta dal Presidente Dio-cesano Sabatino Di Serafino e dal Parroco DonLuigino Scarponi. Punto principale all’Ordinedel giorno il rinnovo delle cariche sociali. Dopole relazioni di rito e gli interventi dei soci si èprovveduto alla nomina del nuovo consigliodirettivo nelle persone di :Francesca Maria Novelli: PRESIDENTEGiorgio Sciarroni: VICE PRESIDENTEMaurizio Virgulti: SEGRETARIOGabriele Ciarrocchi: TESORIEREPaparusso Giuseppe, Bastiani Maria e SergioProvezza: CONSIGLIERI con incarichi specifici.Un ringraziamento particolare è stato fatto alPresidente uscente Fortunato Amabili che ha

guidato il gruppo per quasi 20 anni con impegnoe dedizione. Con il rinnovamento posto inessere, si intende gettare le basi per un rilancioed una crescita dell’associazione della qualevogliamo puntualizzare i principi e gli scopiprincipali, così come fissati dallo Statuto. L’UNITALSI è :-“un’associazione pubblica di fedeli che, in

forza della loro fede e del loro particolare ca-

risma di carità, si propongono di incrementare

la vita spirituale degli aderenti e di promuovere

un’azione di evangelizzazione e di apostolato

verso e con le persone ammalate, disabili ed in

difficoltà, in riferimento al messaggio del

vangelo ed al magistero della Chiesa”.

-“opera attraverso volontari che si impegnano

a prestare servizio gratuito in spirito di autentica

carità cristiana, in sintonia con le scelte pastorali

dell’Autorità ecclesiastica, sia mediante la pre-

parazione, la guida e la celebrazione di pelle-

grinaggi a Lourdes ed ai Santuari italiani ed

internazionali e sia

con opere di pietà,

di apostolato e di

carità”;

-“realizza altresì i

propri fini statutari

collaborando anche

con le Autorità Ci-

vili, sia nell’ambito

dei servizi socio-sa-

nitari-assistenziali,

sia nel campo della

prevenzione e del-

l’aiuto, in caso di

calamità, in accor-

do con la Protezio-

ne Civile.” Particolarmente ricco il programmadelle attività del gruppo per i prossimi mesi:collaborazione nelle attività del calendario Dio-cesano con i pellegrinaggi a Lourdes, San Ga-briele e Loreto e con il soggiorno estivo a Ferrà

di Montemo-naco; organiz-zazione diuna giornatadell’anziano,di alcune con-ferenze medi-che e di unevento estivooltre a visitepresso la Casadi Riposo edal domicilio dianziani soli oammalati.

Il Gruppo annuncia inoltre, con viva soddisfa-zione, che il Comune ha affidato all’Unitalsicuprense l’animazione del nascente “centro diaggregazione sociale adulti” che aprirà a set-tembre nei locali al piano terra delle scuole:questo nuovo incarico, dopo quello della gestionedel “servizio trasporto sociale” operante daalcuni anni, dimostra la fiducia e l’importanzadella nostra associazione anche nei confrontidelle istituzioni pubbliche. Soddisfazione cheemerge anche dalla crescita delle adesioni versola nostra Associazione, sia con nuovi soci checon il ritorno di associati . Per informazioni econtatti chiamare la nostra Presidente al n.329-0152388Vi invitiamo inoltre a visitare la pagina Facebookdel nostro gruppo:https://www.facebook.com/#!/groups/unital-

sisanbasso/

L’UNITALSI a Cupra Marittima

7Anno XXIX

1 Luglio 2012 PAG

O FFE RT E PE R I N O S T R I SACE R D OT I . U N S O S T EG N O A M O LT I PE R I L B E N E D I T U T T I .

C H I E S A C A T T O L I C A - C . E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a

I SACERDOTI AIUTANO TUTTI.AIUTA TUTTI I SACERDOTI.Ogni giorno 38.000 sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza.

Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti.

Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli

delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.

Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità:

Conto corrente postale n° 57803009

Carte di credito: circuito CartaSi chiamando il numero verde 800.82.50.00 o via internet www.insiemeaisacerdoti.it

Bonifico bancario presso le principali banche italiane

Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi.

L’offerta è deducibile:

Per chi vuole, le offerte versate a favore

dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero sono

deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui

dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo

dell’Irpef e delle relative addizionali.

Per mag giori informazioni consulta i l s i to : w w w.ins iemeaisacerdot i . i t

ESAMI DI MATURITÀIl diploma a LorenzoLa decisione del Liceo Pellegrino Rossi di Massa per lo stu-dente morto in un incidente stradaleColpisce e fa riflettere la notizia che viene da Massa, doveun giovane di 19 anni, Lorenzo Cantoni, ha perso la vita inun incidente stradale, con il suo scooter, tornando a casa dallafesta di fine anno scolastico, a pochi giorni dall’inizio del-l’esame di maturità.Una tragedia, che lascia amici e familiari inebetiti, così comei compagni di scuola. È difficile, ogni volta che succede – enon è raro, purtroppo – conciliare la forza e l’entusiasmodella gioventù, l’attesa di pienezza e di vita che ogni ragazzo e ragazza portano con sé e il freddosilenzio della morte. È difficile, se non impossibile, spiegare o cercare di capire. E la drammaticità,lo scontro terribile tra due misteri che si incrociano – la vita e la morte – è spesso manifestato conefficacia dai volti e dagli atteggiamenti soprattutto dei più giovani che si cercano tra le lacrime,si abbracciano, si “rifugiano” nelle fotografie e nelle canzoni, scrivono biglietti, portano fiori:così la vita continua, l’abbraccio caldo, le parole e le immagini luminose e a colori sconfiggonoil freddo dell’assenza e della distanza, il silenzio e il buio. “L’amore conta”, canta un cantautore.“Conosci un altro modo per fregar la morte?”. L’abbraccio degli amici, quello tenerissimo dei ge-nitori – della mamma nel caso di Lorenzo – le foto e i fiori, i bigliettini, le fiaccolate, i ricordi:sono gesti di amore che fanno la loro parte per “fregar la morte”. Ci associamo anche noi. Nellavicenda di Lorenzo c’è però un altro elemento importante: è la scuola. La sua scuola, il liceo Pel-legrino Rossi di Massa, i suoi insegnanti, il preside. Hanno deciso un gesto simbolico come quellodi dare comunque il diploma di maturità a un ragazzo arrivato alla soglia dell’esame, senza poterlosostenere. Un attestato alla memoria. Servirà un iter preciso, ci saranno carte da compilare e dafirmare. Potrà sembrare, per certi versi, un gesto burocratico. Eppure anche qui si può scorgerequalcosa di molto importante che ha a che fare con il percorso di studi inteso come intreccio direlazioni, di condivisione di esperienze, di scambio fecondo tra le persone. È in gioco anche quil’amore. La decisione della scuola di Lorenzo ricorda come tra i banchi, nelle aule, nei percorsipur spesso rituali e standardizzati che la scuola propone, si “consuma” una forte esperienza divita. È vita.Nella tragedia di Massa questa vita prorompe. La scuola diventa protagonista in positivo e si ap-propria, davanti ai riflettori dei media, di quello che è realmente il suo ruolo nel percorso dei piùgiovani: accompagnamento alla vita, ricerca di senso, scoperta e prova di relazioni, cura dellepersone. Un ruolo spesso dimenticato e sottovalutato, tuttavia decisivo. Sta proprio qui, infatti,l’importanza della scuola (tutti la proclamano) in un Paese. Non tanto nel fatto che prepara tecnici,che trasmette informazioni, che “costruisce” bagagli di competenze. Piuttosto – e certo non incontrapposizione – educa, offre gli strumenti per affrontare la vita. Alberto Campoleoni

L’anno associativo dei vari settori del-l’Azione Cattolica della Parrocchia San PioV di Grottammare è giunto al termine, ma no-nostante tutto abbiamo voluto ricordare la fi-gura del fondatore dell’ACR nella nostraparrocchia: Enrico Carminucci, a 21 annidalla scomparsa. Lo abbiamo voluto ricordarenella maniera più semplice possibile: con unaS. Messa in ricordo Venerdì 15 Giugno alle18.30 animata dai Giovani e dagli Adultidell’Azione Cattolica e con la seconda edi-zione della “Partita del Cuore – Memorial E.Carminucci”. L’incontro è stato vinto per laseconda volta consecutiva dal Gruppo Adultiche ha surclassato il gruppo Giovani con unsonoro 4-1, a segno Stefano Mori con unadoppietta, Francesco Carminucci e Alessan-dro Paoletti rete della bandiera per il gruppoGiovani di Lorenzo Felici a pochi minuti daltermine. Queste le formazioni che si sono sfi-

date agli ordini del Sig. Cristiano Marcozzidella Parrocchia Madonna della Speranza:GRUPPO ADULTI: Adamo di Giacinti,Marco Mancini, Vincenzo Giorgetti, Alessan-dro Paoletti, Stefano Mori, Alberto Pagliarini,Francesco Carminucci, Giovanni Addazi. GRUPPO GIOVANI: Giacomo Paolini, Lo-renzo Felici, Daniele Lisciani, Giovanni Ce-sarini, Davide Massacci, Marcello Rosati,Giuseppe Fortunato, Marco Sbernini.Buona l’affluenza di pubblico al campo dicalcetto del Nuovo Circolo Tennis nella zonadell’ ”Ex Ferriera” che ha incitato tutti gliatleti e ha seguito l’incontro grazie anchedalla simpatica radiocronaca in diretta dabordo campo curata dai tecnici di Radio Sher-wood Michele Rosati e Alessandro Testa-tonda. L’appuntamento per la 3° edizione del“Memorial”, è per il prossimo anno.

Educatori Acr Parrocchia San Pio V

Da Grottammare

RICORDANDO ENRICO…

8 Anno XXIX

1 Luglio 2012PAG

VIAGGI E TuRISmO - NOLEGGIO BuS

S. Benedetto del Tronto Tel. 0735 594456

Cupra marittima Tel. 0735 777636

www.pertur.it

30 anni di esperienzaorganizzando viaggi per le Parrocchie

AGENZIA GENERALE DI S. BENEDETTO DEL TRONTO

Agente Generale Cinzia AmabiliVia F. crispi, 107 - Tel. e Fax 0735 582101

“Si parte” e con questa frase ha avuto inizio una magnificagiornata che noi cresimandi della parrocchia Madonna dellaSperanza di Grottammare abbiamo trascorso tutti insieme. Alle09.00 eravamo tutti pronti nel piazzale della chiesa, ragazzi,educatori e qualche genitore. Il viaggio è stato breve perché lanostra meta era l’abbadia di Fiastra. Nel pullman ci siamo divertitipassando il tempo a cantare e a raccontare barzellette. Arrivati,abbiamo visitato subito la chiesa e poi ci siamo ritrovati nei praticircostanti dove è consentito giocare e fare picnic; abbiamoscattato mille foto e fatto merenda. Tornati tranquilli e disposti al-

l’ascolto, le nostre educatrici ci hannoproposto un momento di meditazione sualcune parabole del Vangelo che vengonoriportate nel libro di don Dino Pirri “Dallasacrestia a Gerico”, in previsione dell’incontro con l’autore fissato per il 4 luglioe durante il quale avremo la possibilità difare delle domande su dubbi e curiositàche abbiamo incontrato durante la letturadi questo libro. Terminata la discussione,

abb iamofatto pran-zo e verso le 15.00 siamo saliti sulpullman per dirigerci verso Corri-donia dove abbiamo visitato la co-munità “PARS” dove vengono curatee assistite persone dipendenti dasostanze stupefacenti , alcool, gioco.Ci aspettava una giovane psicologadi nome Irene che gentilmente ciha fatto visitare la struttura che hail nome di Villaggio S.Michele Ar-cangelo. Il posto è meraviglioso emolto curato, pieno di fiori con re-sidenze a mattoncini e tanti alberida frutto. Sembra impossibile chein un paradiso del genere ci vivano

persone così sofferenti, che hanno un problema così grande. Si-curamente la bellezza del luogo può, in qualche modo, aiutare ariprendere in mano la vita dei residenti e a far capire loro che valela pena viverla nella maniera più giusta possibile. Dopo una pre-sentazione della psicologa e la proiezione di un video, unaragazza della Comunità ci ha raccontato le sue disavventure: unracconto drammatico che ci ha fatto riflettere soprattutto quandoci ha detto di aver cominciato alla nostra età; sono realtà cosìvicine a noi che stupidamente sottovalutiamo o crediamo che nonci riguardano e che non ne avremo mai a che fare. Verso le 18.00siamo ripartiti per Grottammare felici per la giornata trascorsa in-sieme, ma soprattutto per aver avuto modo di riflettere che incerte situazioni DIRE NO GRAZIE NON DEVE FARCI SENTIREDEGLI “SFIGATI” MA DEI GRANDI !!!!

elisabetta, Francesca, Giada

Grottammare - Dalla Parrocchia Madonna della Speranza

UNA GIORNATA PARTICOLARE

Si è conclusa , sabato 23 giugno, lasedicesima edizione di “SculturaViva” il Simposio internazionale discultura che dal 1996, per una setti-mana, porta artisti da tutto il mondoa San Benedetto del Tronto per tra-sformare i massi frangiflutto in tra-vertino del molo sud in opere d’artemonumentali. La manifestazione,da sempre curata dall’associazione“L’altrArte” e ideata dal direttoreartistico Piernicola Cocchiaro, è ter-minata con l’inaugurazione del Mu-seo d’Arte sul Mare (MAM) ovveroil riconoscimento del molo sud qualepolo museale d’arte in mare aperto.Oltre alle 130 opere di “SculturaViva”, fanno parte del MAM: il mo-

numento al Gabbiano Jonathan Li-vingstone, la Vela dedicata a Mons.Sciocchetti e due opere di GiuseppeStraccia: una Madonna e la nativitàdi Gesù poste l’una sui massi delsecondo tratto del molo e l’altra im-mersa in mare aperto nello specchiod’acqua sottostante. A scoprire la targa posta all’iniziodella passeggiata il Sindaco GiovanniGaspari, l’assessore alla cultura Mar-gherita Sorge, il vice presidente delConsiglio Comunale Giulietta Ca-priotti, il Comandante della Capita-neria di Porto Michele Castaldo, ilpresidente dell’Associazione Alber-gatori “Riviera delle Palme” GaetanoSorge e tanti cittadini curiosi di co-noscere le nuove sculture realizzatenell’edizione di quest’anno. Successivamente si è tenuta la pre-sentazione ufficiale alla città delledieci nuove opere di cui si è arricchitoil molo sud: cinque sculture e cinquemurales. Per la sezione scultura,quest’anno dedicata alle donne, han-no partecipato la napoletana SimonaDe Lorenzo, l’ungherese Beata Ro-stàs, la serba Masa Paunovic, laneozelandese di origine belga RenateVerbrugger e la statunitense CaroleTurner. Una sesta scultura è statacreata dall’artista locale GiuseppeStraccia che oltre ad aver partecipatoad un’edizione di Scultura Viva,negli anni ha collaborato alla mani-

festazione regalando alla città alcuneopere molto particolari presenti almolo. Per la sezione dedicata allapittura murale, novità assoluta delSimposio, sono stati realizzati lungol’ultimo tratto del molo cinque mu-rales di grande impatto. Gli streetpainters Guillaume Alby (in arteREMED) dalla Francia, Jonas Ro-mero Romero (KENOR) dalla Spa-gna, Davide D’Angelo (URKA) diColli del Tronto, Alice Pasquini (Ali-cè) e Pietro Maiozzi (BOL23) en-trambi di Roma con la loro energiacreativa hanno restituito al terzobraccio del molo sud il decoro chemerita. L’edizione appena conclusadi Scultura Viva, che ha beneficiatoper la prima volta del contributodella Fondazione Cassa di Risparmiodi Ascoli Piceno, di alcuni sponsore dell’Amministrazione comunale,si è caratterizzata anche per la pre-senza dello scultore NobushigeAkiyama. L’artista giapponese avevagià partecipato alla manifestazionenel 2010, e quest’anno durante tuttala settimana ha esposto le sue sculturein carta giapponese alla PalazzinaAzzurra, dove, giornalmente ha te-nuto una dimostrazione del processodi produzione manuale della carta“Washi” a partire dalle radici.

A S. Benedetto del Tronto Scultura Viva, inaugurato il Museo d’Arte sul Mare Presentate alla città le opere in travertino e i nuovissimi murales realizzati da cinque street painters