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www.enpam.it ENPAM Fondato da Eolo Parodi Anno XVI - n° 8-2011 IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri Previdenza Poste Italiane SpA Spedizione in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1 CNS/AC-Roma periodico Omologato DCOER0953 2 ENPAM La Fondazione non costa nulla allo Stato 3 PREVIDENZA Autonomia in campo attuariale 4 PARODI Uniti di fronte alla crisi

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www.enpam.it ENPAMFondato da Eolo ParodiAnno XVI - n° 8-2011

IL GIORNALE DELLA

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

Poste Italiane SpASpedizione in Abb. Post.

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004n. 46) art. 1, comma 1

CNS/AC-Roma

periodico

Omologato DCOER0953

2ENPAMLa Fondazionenon costa nullaallo Stato

3PREVIDENZAAutonomiain campoattuariale

4PARODIUniti di frontealla crisi

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un futurodi certezze.

Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attività lavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale. FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazione previdenziale.

Come pagare MENO TASSEI benefi ci fi scali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: i versamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importo annuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro. Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del “capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilità fi scale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19% per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1° gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% è ridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione fi no ad arrivare al 9%.

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Sei giovane?sfrutta la capitalizzazione!

Sono proprio i colleghi più giovani che possono avere i maggiori vantaggi dalla previdenza integrativa, per due motivi: l’andamento dei mercati fi nanziari e la capitalizzazione. E’ dimostrato storicamente e concretamente che investendo in obbligazioni ed azioni ci saranno in un arco di tempo medio-lungo risultati positivi e che sono stati gli investimenti azionari a rendere maggiormente. La capitalizzazione è quella enorme leva che moltiplica i nostri denari tanto più quanto più a lungo possono maturare i guadagni. Facciamo un esempio: il Dr. Bianchi, giovane collega di 26 anni, decide di investire subito 1.000 euro all’anno per un piano pensionistico, mentre il suo amico Dr. Rossi ritiene più opportuno aspettare qualche tempo. Dopo 13 anni il Dr.Bianchi, che ha già investito 13.000 euro, decide di interrompere i versamenti, mentre il collega Dr.Rossi, a 39 anni, inizia a versare allo stesso fondo pensione 1.000 euro all’anno e continua per 26 anni (fi no al 65° anno di età) per un totale di 26.000 euro. Per effetto della capitalizzazione, ipotizzando un rendimento medio del 5%, il capitale al momento della pensione sarà di 69.102 euro per il Dr. Bianchi e, pur avendo versato il doppio, solo di 53.499 euro per il Dr. Rossi. La conclusione è logica e semplice: si deve partire presto, subito, anche con risorse limitate, per avere il massimo dei vantaggi.

ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fi ni di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrire un valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentisti che, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiuso destinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , i farmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia), nonché i soggetti fi scalmente a carico degli aderenti.

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SOMMARIO

dei Medici e degli OdontoiatriPrevidenza

IL GIORNALE DELLA

Numero 8/2011

28-29 Tecnologie ottiche per prevenzione al seno30-31 Notizie 32-33 Giovani medici, antiche vocazioni

34 Accadde a… Ottobre 35-40 Congressi, convegni, corsi

41 Medici e sport: la canoa 42-43 Vita degli Ordini 44-45 Malati illustri: Carlo Alberto di Savoia 46-47 Lisa Sanders, il vero “dottor House” 48-49 Società e violenza giovanile50-53 Recensioni libri 54-55 Antica osteria: l’Albergaccio del Machiavelli

56 Cracovia, capitale della musica barocca57 Mostre ed esposizioni in Italia58 Film: la fotografia 59 Paolo Conte, genio “sgangherato”

60-61 Lettere al Presidente62 Filatelia63 L’avvocato64 È morto De Luca, primo d.g. Enpam

2 Uniti di fronte alla grande crisi3 L’Enpam non costa nulla allo Stato 4 Manovra estiva e Casse privatizzate5 Autonoma operatività in campo attuariale

6-7 Pensioni, la sfida demografica8 A novembre il Convegno Enpam9 Federspev

10 Quota “A”: opportunità previdenziale11 Progetto Giovani12 Fnomceo: al via corso su Audit clinico13 Medicina, notizie in breve

14-15 L’intervista/1: medici con le stellette16-17 L’intervista/2: implantologia18-19 L’intervista/3: Aids, trattare e prevenire20-21 Social networking per lavorare insieme

22 Sifop: attività formativa a distanza23 Al via l’annuale appuntamento Sir

24-25 Responsabilità sanitaria: prospettive extragiudiziarie26 Vaccinazione Hpv27 FondoSanità, come integrare la rendita pensionistica

in questo numero

Premio letterario 2011 “Il Treno”

Il 6 agosto scorso, presso la piazzetta della chiesa S. Mariadi Benabbio (Bagni di Lucca), si è tenuta la premiazione del-la terza edizione del concorso letterario “Il Treno”, organiz-zato dall’associazione culturale “Il Muro Magico”, di cui ave-vamo dato annuncio sul numero 3 della nostra rivista.Quasi tutti medici gli autori dei racconti e delle poesie vin-citrici. Per la sezione racconto: “La sorpresina” di Aldo Te-deschi (Roma); “Il mal di treno” di Giuseppe Pacini

(Genova), già vincitore della scorsa edizione; “Un incoraggiamento imprevisto” di Fabrizio Bassani (Vimercate -Monza). Per la sezione poesia: “Crepuscolo” di Pasquale Di Fronzo (Bari); “1959” di Santi Adragna (Palermo), cheè stata inviata dalla vedova dello psichiatra deceduto nel 2008; “Il treno di notte” di Sergio Galluzzi (Siena).Per maggiori informazioni: Segreteria Premio: Via di Tempagnano 854 - 55100 Lucca; tel. 0583952236, cell. 3477120653.

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LA FINESTRA DEL

di Eolo Parodi

Credo che l’umanità siasconvolta dalle sfideche mettono in crisi

la gestione autonoma epersonale delle questioni eci provocano momenti divera paura.Ci troviamo di fronte aqualcosa che spesso è peg-gio di una guerra, peggiodi disastri diversi: giovanie vecchi ricorderanno que-ste giornate dove ci sen-tiamo indifesi, perdendospesso il nostro abituale ot-timismo che si trasforma

Presidente

quasi in una stanchezzacollettiva. È necessario invece gesti-re questi momenti diffici-li, richiamando in ognunodi noi, nonostante tutto,ciò che accade quotidiana-mente senza più regole eprincipi.Il punto essenziale è cheessere presenti è l’unica ar-ma che può farci sognareil ritorno ad una condizio-ne di orgogliosa fiducia.È questo un appello chefaccio a tutti: ognuno vivequesta situazione senten-done, minuto per minutoil peso sulle spalle, spessonell’abbandono a momen-ti di vera preoccupazione.Ci si chiede: che cosa dob-biamo fare? Abbiamo so-lo la possibilità di pensaree lavorare per il futuro chevorremmo. L’attuale situazione cosìpesante costringerà cia-scuno di noi, entro i pro-pri confini, a pagare soffe-renze e paure. Perciò, ri-peto, una parola sola, ununico programma: uniticontro tutto e tutti. •

Uniti almeno di fronte alla grande crisi

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PREVIDENZA

di Alberto Oliveti (*)

Blocco o addiritturaabolizione delle pen-sioni di anzianità, ri-

scatti di laurea e di leva nonpiù tenuti in conto: l’estateche ci siamo appena lascia-ti alle spalle ha visto ap-prodare in Parlamento leproposte più disparate permettere una toppa al gi-gantesco buco del sistemaprevidenziale pubblico ita-liano. Ogni volta, durante leore concitate dei conciliabolipolitici, abbiamo seguito conattenzione l’evolversi dellasituazione. Quasi ogni vol-ta, per fortuna, abbiamoconcluso la giornata tirandoun sospiro di sollievo: le mo-difiche proposte non avreb-bero riguardato il sistemadelle Casse privatizzate alquale l’Enpam appartiene (siveda articolo a pagina 4). Sela nostra “cassaforte” conti-nua a rimanere tutto som-mato al riparo dagli assaltipiù aggressivi lo si deve auna ragione: a differenza diInps e Inpdap, l’Enpam noncosta nulla alle casse delloStato. Da uno studio delprof. Massimo Angrisani, or-

dinario di Tecnica attuaria-le della previdenza, emergeinfatti che su ogni 100 eurodi pensione pagati dall’Inpsmeno di 68 sono coperti daicontributi degli iscritti: il re-sto lo aggiungono i cittadinicon le loro tasse. All’Inpdapva un po’ meglio: lo Statomette “solo” 14 euro ogni100 versati ai pensionati. Nelcaso della nostra Fondazio-ne, invece, non solo il fisconon mette nulla ma addi-rittura prende, attraversoun’ingiusta (e purtroppo cre-scente) doppia tassazione. Il fatto che i nostri conti sia-no migliori rispetto a quellidegli enti pubblici non ciesonera però dalle riforme.Il nostro sistema infatti è an-che più generoso rispettoagli altri e se vuole conti-nuare ad esserlo deve ade-guare le sue prestazioni al-l’aspettativa di vita reale.Tanto per fare un esempio:attualmente al compimentodel sessantacinquesimo an-no d’età un medico ospeda-liero comincia a percepiredall’Inpdap 54 euro (di cuiquasi 9 sono aggiunti dalloStato) per ogni mille euro dicontributi versati durante lasua vita professionale; a pa-rità di contributi, invece, unmedico di medicina genera-le riceve dall’Enpam 91 eu-ro (per giunta a costo zeroper la collettività dei contri-buenti). Tuttavia il nostro si-stema è parametrato su

un’aspettativa di vita non piùrealistica. Infatti, se un quar-to di secolo fa si stimava chegli italiani vivessero fino a74 anni, l’ultimo censimen-to ISTAT ci dice che gli uo-mini possono sperare di vi-vere fino a 83 anni e le don-ne fino a 87 e mezzo. Il ca-mice bianco, oltretutto, al-lunga la vita: le statisticheEnpam dimostrano infattiche i medici e gli odontoia-tri vivono un anno in piùdella media. La conseguen-za è che dobbiamo pagarepensioni per un periodo piùlungo. Come ci riusciremo? Abbiamo annunciato piùvolte che il 2012 sarà l’annodella nostra riforma pensio-nistica che porterà tranquil-lità e stabilità di lungo ter-mine ai conti dell’Enpam.Questo vuol dire che chipuò dovrebbe cercare di an-dare in pensione entro il 31dicembre 2011? No, e lopossiamo dire serenamente.Abbiamo iniziato un viaggioper l’Italia per dibattere le li-nee della riforma. A no-vembre, inoltre, faremo unasintesi nel corso di un gran-de convegno a Roma e solosuccessivamente il Consiglionazionale (cioè i 106 Presi-denti degli ordini provincia-li) voterà i cambiamenti. Ab-biamo già assicurato chenon vogliamo toccare le pen-sioni in essere, non voglia-mo scoraggiare la genera-zione futura a contribuire al-

la Fondazione e lo faremomantenendo il nostro siste-ma più conveniente rispettoa quello statale, non voglia-mo intervenire sul valore giàassegnato ai contributi pa-gati dai lavoratori attivi(principio del pro rata) percui ogni intervento agirà suicontributi dovuti dopo la ri-forma, non vogliamo obbli-gare i medici e gli odontoia-tri ad andare in pensione auna certa età ma ci teniamoa mantenere un sistema divie d’uscita a partire dai 58anni. Nelle prossime setti-mane, con in mano le com-plesse simulazioni fornitedagli attuari, saremo in gra-do di valutare gli effetti del-le diverse opzioni che ab-biamo preso in considera-zione. Le spiegheremo neldettaglio e ci confronteremocon tutti perché nessuno siacolto di sorpresa. Certo, nontutti i cambiamenti dipen-deranno da noi: le riformedovranno essere ratificatedai ministeri vigilanti. Afronte della richiesta di at-tuare interventi profondi nel-l’arco temporale più brevepossibile, noi ce la stiamomettendo tutta per ottenereil massimo della gradualità.Contiamo sulla compattez-za della categoria per dareforza alle giuste richieste deimedici e degli odontoiatri. •

(*) vice-presidente vicario Enpam

L’Enpam non costa nulla alle casse dello Stato

Obiettivo: gradualità per la riforma 2012

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PREVIDENZA

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di Giampiero Malagnino (*)

Le manovre estive han-no cambiato le regolerelative alle pensioni

degli iscritti all’Enpam e,più in generale, dei profes-sionisti iscritti alle Casse diprevidenza privatizzate?La risposta è: no!Due “proposte” hanno agi-tato e preoccupato i pro-fessionisti: l’eliminazionedel valore dei riscatti deglianni di laurea e del serviziomilitare per il conteggio de-gli anni di contribuzione va-lidi per raggiungere il dirit-to di andare in quiescenza(veniva, ovviamente, man-tenuto il montante matura-to) e l’istituzione della “gran-de Inps”, cioè l’accorpa-mento di tutti gli enti di pre-videnza. La prima è rimastauna proposta di cui i pro-motori si sono pentiti dopoappena una nottata a causadelle giustissime proteste ar-rivate da tutti e, soprattut-to, dalla verifica che avreb-be portato pochissimo ri-sparmio assolutamente in-giustificato considerandol’ingiustizia insita nella pro-posta: “ma come - hannodetto in molti - non si puòaumentare dal 5 al 15-20%la tassazione per coloro che‘scudano’ i patrimoni ri-portati dall’estero perché siinfrange un patto che loStato ha fatto con i cittadi-ni, scorretti, e un altro pat-to, fatto con cittadini cor-

dal ministro Sacconi che ildecreto sarebbe stato scrit-to dopo aver valutato leproposte delle Casse. LeCasse hanno approvato undecalogo di principi che de-vono informare la gover-nance degli Enti (ampia-mente già adottata e rispet-tata dall’Enpam) e che do-vrebbe essere il cuore deldecreto. La Covip è l’auto-rità di vigilanza sui fondipensione complementare(FondoSanità): ha quindiuna cultura, una legislazio-ne di riferimento ed una or-ganizzazione lontana daquella delle Casse di previ-denza obbligatoria, per cuidovremo lavorare molto. Viterrò informati sulle novità!2) La tassazione sulle ren-dite finanziarie passa dal12.5 al 20%, con buona pa-ce delle nostre richieste dieliminazione, o almeno at-tenuazione, della doppia tas-sazione! Il ministro Sacco-ni, alle rimostranze del pre-sidente Camporese e mie, harisposto, in luglio, dando ga-ranzie che sarebbe stata

retti che hanno riscattatocon regole ben precise det-tate sempre dallo Stato, losi può infrangere?” Rima-ne, comunque, il dubbioche se il risparmio fosse sta-to più sostanzioso, forse...!Ma non si può fare il pro-cesso alle intenzioni. Ab-biamo tranquillizzato inquella giornata in cui la pro-posta era viva, i colleghi chesi lamentavano di aver ac-cettato i nostri consigli di fa-re i riscatti che una leggestava per diminuirne i van-taggi: quella regola, anchein mancanza di un testo,non poteva valere per gliiscritti alle Casse privatiz-zate, che autonomamentestabiliscono le regole, ma so-lo per gli iscritti alle Cassepubbliche. Fortunatamenteanche per i colleghi ospeda-lieri, la proposta è saltata.La seconda è diventata leg-ge! I giornali e i telegiorna-li hanno riportato la notiziadicendo che gli Enti di pre-videnza debbono essere ac-corpati entro sei mesi con undecreto del ministero del-l’Economia e Finanze, sen-tito il ministero del Welfare!Hanno tutti dimenticato discrivere “pubblici”, dopoEnti di previdenza! Il clima- possiamo dirlo? - di so-spetto ha portato buona par-te di noi a leggere la norma,prima di tranquillizzarsi! Iosono andato a leggere anchela relazione tecnica di ac-compagnamento ed ho tira-

to un sospiro di sollievo leg-gendo l’elenco degli Enti:erano solo i pubblici!Anche un altro comma ave-va messo in guardia alcunipresidenti di Casse privatiz-zate: quello che imponeval’eliminazione degli enti conmeno di 70 dipendenti: il te-sto era abbastanza ambiguo,per cui, a Ferragosto, abbia-mo protestato: ci hanno det-to che non ci riguardava, mapoi sono stati presentatiemendamenti che chiariva-no la norma! Emendamentirespinti, ma... “poco male!”si è di molto affievolita lanorma, per cui le piccoleCasse sono tranquillamentefuori da quella norma.

Le Casse sono state inte-ressate dalle due manovreestive?Si! E pesantemente! Con treprovvedimenti:1) la vigilanza sugli investi-menti finanziari delle Cas-se sarà affidata alla Covip,con il solito decreto del-l’Economia sentito il Wel-fare. Alberto Oliveti avevadichiarato che Enpam erafavorevole ad una riformadella vigilanza che riduces-se il numero dei vigilanti ene aumentasse l’efficacia:Adepp ha avuto la garanzia

La vigilanza sugli investimenti finanziaridelle Casse sarà affidata alla Covip

Manovra estiva e Casse privatizzate

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PREVIDENZA

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mantenuta al 12,5%, comedel resto avviene per i fon-di pensione complementa-ri. Diciamo che non ci è riu-scito, stretto dalle valuta-zioni tecniche della Ragio-neria generale dello Stato(non c’è copertura) e la fret-ta con cui sono passate ledue manovre: non siamosoddisfatti! Lo abbiamo det-to e lo diremo ancora, nellasperanza che ci ascoltino!3) Per una malintesa diret-tiva europea siamo stati in-seriti nell’elenco degli enti

corso per costruire all’in-terno dell’Ente un softwarein grado di effettuare le pro-iezioni attuariali. A tal finele competenze interne si av-varranno della consulenzadello studio Attuariale Or-rù per ottenere uno stru-mento il più possibile alli-neato ai risultati del bilan-cio tecnico triennale. Per lapiena operatività del pro-

getto il tempo stimato è di12-18 mesi; nelle more, pe-rò, si è convenuto che l’at-tuario dell’Ente avrà acces-so al software attualmenteutilizzato dallo studio Orrùal fine di poter soddisfaresin d’ora tutte le esigenze disimulazioni attuariali utilialla definizione dell’assettodi riordino dei Fondi. Già per le riforme in can-

tiere, quindi, sarà possibileservirsi di simulazioni at-tuariali interne con il van-taggio che per le stesse nonsarà necessario rivolgersi aconsulenze esterne, con in-dubbi positivi risvolti sui co-sti e sui tempi di acquisizio-ne delle simulazioni.Per il futuro, inoltre, il ri-corso ad uno studio attua-riale sarà limitato solo aquelle situazioni che preve-dono una certificazione daparte di un professionistaabilitato, mentre sarà sem-pre possibile acquisire al-l’interno, con la dovuta tem-pestività, ogni occorrendavalutazione attuariale persoddisfare ogni esigenza diintervento sul sistema pre-videnziale dei fondi gestitidall’Enpam che dovesseman mano concretizzarsi.Per un Ente di previdenzacomplesso come l’Enpaml’iniziativa concretizza un si-gnificativo momento di ef-ficienza per il costante mo-nitoraggio e lo sviluppo del-l’assetto previdenziale dellegestioni. •

(*) Vice direttore Enpam

che debbono effettuare unagara per tutte le spese perbeni e servizi di cui hannobisogno: per individuarel’albergo in cui fare il con-vegno del 4 e 5 novembre,l’Enpam dovrà fare una ga-ra! E per pagare un forni-tore, per una richiesta dellaDDA (Antimafia), la ma-novra prevede la tracciabi-lità del pagamento: per so-stituire gli pneumatici dob-biamo ottenere dall’Auto-rità per gli appalti un codi-ce legato ad un conto cor-

rente attraverso cui pagare.Essendo un decreto è giàlegge: le Casse più grandi sisono attrezzate (bisognache almeno 3 o 4 persone sidedichino a queste proce-dure), l’Enpam per prima,ma sembra che l’autoritàancora non abbia aggior-nato il suo software! Quan-do lo farà? Nel frattempopossiamo pagare i fornito-ri? E se il Paese ha bisognodi lavoro, è giusto allunga-re i tempi con gare europeeper lavori di manutenzione

di poche migliaia di euro?È in linea con la necessitàche tutti sostengono che ilPil cresca?Modestamente, sommessa-mente ci permettiamo di di-re che siamo pronti a dareuna mano al Paese (lo ab-biamo fatto lo faremmo conpiù convinzione), ma chie-diamo una legislazione piùcoerente e più seria, menoabborracciata e estempora-nea, in una parola chiedia-mo, pretendiamo serietà! •(*) Vice presidente Enpam

di Ernesto del Sordo (*)

Il Consiglio di Ammini-strazione svoltosi lo scor-so 29 luglio ha dato il via

al progetto di acquisire au-tonomia operativa in cam-po attuariale. La Fondazione, dopo averprovveduto a dotarsi dellerisorse umane necessarie al-lo scopo, ha definito il per-

Autonomia operativain campo attuariale

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PREVIDENZA

di Claudio Testuzza

Se, da una parte, l’al-lungamento dell’aspet-tativa di vita rappre-

senta un grande successoper le società europee, dal-l’altra l’invecchiamento de-mografico pone sfide signi-ficative per le economie e,in particolare, per i regimiprevidenziali. La transizio-ne demografica viene con-siderata una delle principa-li sfide che l’UE è chiama-ta ad affrontare. Nei de-cenni a venire, tutti i paesiUE registreranno forti in-crementi della quota di po-polazione rappresentata da-gli anziani e un calo signi-

ficativo della quota rappre-sentata dai giovani e dallepersone in età lavorativa.Attualmente, un dato chepotrebbe sembrare positi-vo per il futuro dei sistemiprevidenziali è rappresen-tato dalla constatazione chenel complesso dei paesimembri dell’Unione euro-pea vi sono quattro perso-ne in età lavorativa per ogniultra sessantacinquenne.Ma le stime Eurostat rive-lano che i trend demografi-ci e migratori faranno va-riare tale rapporto fino araggiungere nel 2060 unvalore dimezzato: due per-sone in età lavorativa perogni over 65. Una prospet-

tiva questa che dovrà con-dizionare le politiche pre-videnziali nazionali, che sa-ranno tenute a perseguireidonee riforme al fine di ga-rantire la sostenibilità deirispettivi sistemi nel lungoperiodo. Analizzando l’evoluzionedei dati elaborati dall’isti-tuto di statistica europeo,emerge che la popolazionecomplessiva dell’Unione,500 milioni di individui agennaio 2010, arriverà a unmassimo di 521 milioni nel2035. Anno in cui si pre-vede che il tasso positivo diimmigrazione regolare nonsarà più sufficiente a com-pensare l’impatto negativo

provocato dalla progressi-va diminuzione delle nasci-te, deficitarie rispetto al tas-so di mortalità già a fartempo dal 2015. Tanto cheper il 2060 si profila unapopolazione europea di 506milioni di persone: l’Italia,con i suoi 60 milioni di abi-tanti, risulterà il quarto pae-se più popoloso, precedutanell’ordine da Gran Breta-gna (76,6 milioni), Francia(72 milioni) e Germania(70,7 milioni). Più in gene-rale, l’Eurostat stima che lapopolazione dovrebbe farregistrare una crescita in 13paesi membri, mentre do-vrebbe diminuire nei re-stanti 14. Gli incrementi più rilevan-ti sono attesi per Cipro(+66%), Irlanda (+53%),Lussemburgo (+52%) eGran Bretagna (+25%).

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Pensioni, la sfida demograficaSecondo le stime Eurostat, nel 2060 in Europa vi saranno

in media solo due persone in età lavorativa per ogni over 65. Le riforme necessarie per garantire la sostenibilità del sistema

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In uno studio pubbli-cato e realizzato dallaCommissione europea

per la protezione socia-le (SPC, Social Protec-tion Committee), vieneconfermata la tendenzaverso un crescente ri-corso ai fondi pensionegestiti privatamente. Masi pone in evidenza, an-che, la necessità di co-perture integrative e li-velli di pensione ade-guati. Lo studio, intito-lato “Il sistema dellepensioni gestite privata-mente e il suo contribu-to all’adeguatezza e allasostenibilità delle pen-sioni”, individua notevolidifferenze di copertura econtribuzione tra i paesidell’Unione, corrispon-denti alla diversità dei si-stemi utilizzati.L’analisi ha l’obiettivo diincentivare i paesi del-l’Unione ad imparare dal-la comparazione tra le di-verse esperienze nazio-nali, in linea con il “me-todo di coordinamentoaperto”, il sistema euro-peo basato su obiettivicomuni e sullo scambiodei dati e delle miglioriprassi (best practice). Laricerca rivela che in mol-

ti dei paesi membri si èprogettato di incremen-tare, nel corso dei pros-simi decenni, i fondi sta-tutari, in termini sia dicopertura sia di contri-buzione per i redditipensionistici. Si prevede che lo svilup-po di tali scelte fornirà unincremento dei redditi dapensione tale da rag-giungere il 10% del tas-so di sostituzione (rap-porto fra ultimo stipen-dio e trattamento pen-sionistico) in Svezia, cir-ca il 20% in Italia, il25% in Ungheria e tra il20% e il 50% del tassodi sostituzione comples-sivo in Estonia, Lituania,Lettonia, Polonia e Slo-vacchia. Più in generale,la pubblicazione confer-ma quanto già documen-tato in uno studio del2005: da una parte iltrend verso un ruolo cre-scente delle pensioni pri-vate nei sistemi pensioni-stici degli Stati membridell’Unione e, dall’altra,la previsione secondo cuiin quasi tutti gli Stati, ilsistema pensionisticopubblico a ripartizione(cioè quello basato sul-l’utilizzo dei contributi

versati annualmente dailavoratori per finanziarele prestazioni pensionisti-che dei pensionati) conti-nuerà a essere la princi-pale fonte di finanzia-mento dei redditi pensio-nistici, soprattutto per ipensionati meno abbien-ti. Lo studio ribadiscel’impegno della Commis-sione nel continuare amonitorare l’evoluzionedello sviluppo delle pen-sioni private, in relazioneall’adeguatezza e alla so-stenibilità, rivolgendo par-ticolare attenzione ai tas-si di povertà futuri, alladistribuzione del redditotra la popolazione più an-ziana e alla situazione diquella femminile. In conclusione, la Com-missione per la protezio-ne sociale auspica che irapporti sulle strategienazionali e i dibattiti po-litici nazionali sul ruolodelle pensioni private ten -gano nel debito conto va-riabili quali l’accesso, lacopertura, le contribu-zioni e la loro consisten-za, secondo quan to indi-cato nelle “Note guida”adottate dalla stessaCommissione.

C.T.

PREVIDENZA

78 - 2011

Sarà necessario un maggiore

sostegno alle famiglie

per incrementarela natalità

Analizzando l’età mediadelle popolazioni, è sottoli-neato che l’invecchiamen-to dei cittadini europei con-tinuerà a progredire. Gliover 65 passeranno nei pae-si dell’Unione dall’attuale17,1%, al 30% nel 2060,mentre la percentuale degliultra ottantenni toccheràquota 12,1% contro il 4,4%del 2010. Il dibattito che siè sviluppato in questi ulti-mi anni a livello delle prin-cipali istituzioni comunita-rie ha evidenziato alcunecondizioni su cui è possibi-le agire onde evitare che leproiezioni più allarmanti sitraducano in realtà irrever-sibili. Prime fra tutte, un ade-guamento dei sistemi pen-sionistici, nel rispetto delprincipio di solidarietà trale generazioni, e misure at-te a favorire il prolunga-mento della vita lavorativae a scoraggiare i prepen-sionamenti. Ma anche, maggiore soste-gno alle famiglie, finalizza-to ad incrementare il tassodi natalità, nonché politi-che in materia di immigra-zione coordinate tra gli Sta-ti membri che regolino iflussi, elemento di impor-tante riequilibrio demogra-fico, e garantiscano agli im-migrati parità di condizio-ni di vita e di lavoro. •

FONDI PENSIONI PRIVATI: IMPARIAMO DAL CONFRONTO

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ENPAM

La massima partecipa-zione e il massimo coin-volgimento di tutti co-

loro che sono interessati algoverno dell’Enpam: sonoquesti i principi che il Con-siglio di amministrazione sindalla sua candidatura, con-fortato dai Consigli Nazio-nali di novembre 2010 e, so-prattutto, di giugno 2011,ha deciso di seguire per icambiamenti che ci devonovedere protagonisti. Le riforme dovranno tocca-re i regolamenti dei fondi,per raggiungere la sosteni-bilità a trent’anni che la leg-ge e i ministeri ci impongo-no; lo Statuto della Fonda-zione e la sua “governan-ce”. Quest’ultima intesanon solo come proceduredecisionali e di controllo deivari processi interni allastruttura (dagli investimen-ti alla gestione dell’AssettAllocation Strategica al-l’uso più efficiente del si-stema informatico), ma an-che esterni (comunicazio-ne agli iscritti, agli stakeholders e al mondo ester-no: il governo, il parlamen-to, le altre casse ecc.).Le scadenze sono vicine, al-cune di queste quasi imme-diate: basti pensare al bi-lancio preventivo che, perStatuto, deve essere appro-

vato entro novembre e alleriforme dei regolamenti chei ministeri ci chiedono di va-rare nel giro di pochi mesi.Altre questioni, pur non le-gate a un calendario, richie-dono quanto prima una ri-flessione approfondita e col-legiale: pensiamo allo scon-volgimento delle Borse mon-diali e alla crisi dei Titoli diStato italiani ed esteri, al-l’andamento dei mercatimobiliari e immobiliari e al-la giusta richiesta degliiscritti e del Governo di ef-fettuare investimenti chenon mettano a rischio il no-

stro capitale. Un patrimonioche, non dimentichiamomai, è composto dal rispar-mio previdenziale dei medi-ci e dei dentisti italiani. Grandi sfide, quindi, e po-co, pochissimo tempo perriflettere e decidere. QuestoConsiglio di Amministra-zione ha elaborato molto emolto ha deciso sui temi cheriguardavano la sua direttaresponsabilità. Molto deveessere ancora fatto e decisosui temi più ampi che sonostati prima esposti. Di tuttociò dobbiamo occuparci inun periodo già denso di im-

pegni e di avvenimenti: ilrinnovo dei Consigli diretti-vi e delle commissioni pergli iscritti all’Albo degliodontoiatri, i vari congressidei sindacati, gli impegni delConsiglio Nazionale dellaFnomceo e i tanti incontripromossi dagli Ordini pro-vinciali.Per questo abbiamo pensa-to di sfruttare alcuni eventigià programmati per discu-tere anche di previdenza edi Enpam. La Fondazioneha così intrapreso un viag-gio per l’Italia per incon-trare medici e odontoiatriin una serie di dibattiti aper-ti. Il confronto culminerà aRoma, il 4 e il 5 novembrecon il convegno “Scenariprofessionali, demografi-ci ed economici: le rispo-ste dell’Enpam”, che ilConsiglio di amministrazio-ne ha voluto di organizzareprima dell’approvazione del-le riforme e del bilancio pre-ventivo 2012. •

A novembre gli Stati Generalidella Fondazione

Ordini, CAO, Consiglieri di amministrazione, membri delle Consultee vertici sindacali si confronteranno sulle strategie del cambiamento.

All’ordine del giorno: previdenza, patrimonio e statuto

88 - 2011

9 settembre, Ravenna, incontro organizzato dall’Ordine provinciale10 settembre, Forlì, incontro organizzato dall’Ordine provinciale24 settembre, Trani, incontro organizzato dall’Ordine provinciale24 settembre, Mantova, incontro organizzato dall’Ordine provinciale24 settembre, Matera, incontro organizzato dall’Ordine provinciale26 settembre, Pesaro, incontro organizzato dall’Ordine provinciale29 settembre, Torino, Congresso Fimp3-8 ottobre, Villasimius (CA), a margine del Congresso Fimmg8 ottobre, Napoli, a margine del Consiglio nazionale Fnomceo15 ottobre, Agrigento, incontro organizzato dall’Ordine provinciale18-21 ottobre, San Benedetto del Tronto (AP), a margine del Congresso Sumai-Assoprof15 ottobre, Novara, a margine del Congresso Andi22 ottobre, Venezia, incontro organizzato dall’Ordine provinciale27 ottobre, Firenze, incontro organizzato dall’Ordine provinciale29 ottobre, Pisa, incontro organizzato dall’Ordine provinciale12 novembre, Pescara, incontro organizzato dall’Ordine provinciale3 dicembre, Crotone, incontro organizzato dall’Ordine provinciale

Gli appuntamenti della Fondazione

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965/1965, ma per l’anzia-nità maturata successiva-mente al 31 dicembre 1992,in base alla media delle ul-time retribuzioni pensiona-bili con aliquote di rendi-mento a scalare coll’au-mento degli importi? Per le pensioni, interamen-te o in parte, calcolate colsistema contributivo le ali-quote di rendimento sonogià state riviste prontamen-te al ribasso. E a propositodella rivalutazione del mon-tante è previsto l’aggancioal Pil e non al costo vita eben sappiamo come perdi-ta del potere d’acquisto (co-sto vita) e Pil (Prodotto in-terno lordo cioè la ricchez-za del Paese) non semprevanno d’accordo!Infine, ciliegina sul dolce, itagli delle pensioni di re-versibilità che per la leggeDini vengono drasticamen-te taglieggiate secondo iredditi del coniuge super-stite.Non dimentichiamo poi

canismo perverso dopo po-chi anni porta il valore del-la pensione a una notevoleperdita del suo potere di ac-quisto. Non parliamo poi di quan-do viene totalmente sospe-sa oppure come quest’an-no, per non incorrere inproblemi di anticostituzio-nalità, erogata per le cosìdette pensioni d’oro cioèquelle pari a tre volte il mi-nimo Inps (circa 1400 eurolorde mensili) in un illuso-rio, perché veramente irri-sorio, aggiornamento cioèil 70% dell’Indice Istat delcosto della vita.Altra stoccata: dall’agostodi quest’anno le pensioni,non le retribuzioni delle bu-ste paga degli attivi, stannogià da subito subendo i tagliper le somme eccedenti iltetto dei 90.000 e 150.000euro lordi annuale nel coa-cervo di tutti i trattamenti.Va tenuto poi presente co-me le finestre mobili com-portino, oltre a un aumen-to dell’età pensionabile, neicasi di anzianità massimacontributiva per i titolari dipensione retributiva un ver-samento contributivo a vuo-to cioè a totale beneficiodell’ente previdenziale sen-za influenza alcuna sulquantum economico. Che dire poi, tra le variespremiture, dei coefficientidi calcolo per la quantizza-zione delle pensioni degliospedalieri che dal 1993non vengono più effettuatein base ai coefficienti di ren-dimento stabiliti dalla legge

FEDERSPEV

Pensioni, continua spremituradi Marco Perelli Ercolini (*)

Q uando c’è da tirarefuori delle risorse e -conomiche per qual-

che manovra finanziaria do-ve pescare se non dalle pen-sioni? Ormai è una abitudine, unaprassi consolidata. Una vol-ta c’era la gabella sul maci-nato, ora si pesca dalle pen-sioni. Tanto i pensionati noninsorgono con eclatanti ma-nifestazioni di protesta, almassimo mugugnano. Alcuni decenni fa gli ospe-dalieri avevano la Cassapensioni sanitari che conminori aliquote contributi-ve era una florida Cassaprevidenziale basata sullacapitalizzazione bilanciata.Ma poi i capitali tesauriz-zati per le future pensionivennero fagocitati dall’In-pdap e bruciati per sanareil rosso di altre gestioni.Ma facendo un po’ di sto-ria, una prima stoccata suipensionati avvenne nel1977: alla legge che preve-deva l’aggancio della pen-sione alla dinamica salaria-le dei colleghi in attività la-vorativa non seguì mai ilprovvedimento di attuazio-ne per questa forma di ga-ranzia di aggancio al pote-re corrente di acquisto.Seguì un’ altra mazzata: lasterilizzazione della scalamobile, sostituita dalla co-sì detta perequazione auto-matica agganciata all’indi-ce Istat di svalutazione conmeccanismo scalare per fa-sce di importi: questo mec-

quell’altalena di sentenzevarie, con tanti sì e molti no,sul riconoscimento dell’in-dennità integrativa specialenelle pensioni indirette e direversibilià.A tutti questi punti eclatantici sono state poi anche levarie riforme che hanno li-mato vieppiù le pensioniche però, attenzione, nonsono un assegno elargitodallo Stato, ma un corri-spettivo pattuito e per ilquale sono stati versati fiordi contributi in attività la-vorativa, troppo spesso de-viati impropriamente sul so-ciale i cui fondi andrebberoreperiti invece tramite la fi-scalità. E così nel tempo lepensioni di annata diventa-no pensioni dannate! •

(*) Vice Presidente vicario Federspev

Info FEDER.S.P.EV.(Federazione nazionale sanitari pensionati e vedove) tel. 06.3221087,06.3208812,fax 06.3224383,e-mail [email protected].

“Il Risorgimento italiano,1861 – 2011, 150° dellanascita del Regno d’Italia”è un libro edito dalla Fe-derspev, sezione di Raven-na, che gli interessati po-tranno reperire presso l’Or-dine dei medici e degliodontoiatri di Ravenna(Via Alcide De Gasperi 19,cap 48121 – tel. 0544/212625). Autore del volu-me è il dottor Romano Pa-si che ha alle spalle più diun centinaio di saggi.

98 - 2011

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PREVIDENZA

Il 31 dicembre 1995 (leg-ge 335/95) fa da spar-tiacque tra pensioni re-

tributive e pensioni con-tributive con un sistema ditransizione in pro rata: peri lavoratori che alla datadel 31 dicembre 1995 han-no un anzianità contribu-tiva inferiore a diciotto an-ni, la pensione è determi-nata dalla somma dellaquota di pensione corri-spondente alle anzianitàacquisite anteriormente al31 dicembre 1995 calcola-ta, con riferimento alla da-ta di decorrenza della pen-sione, secondo il sistemaretributivo previsto dallanormativa vigente prece-dentemente alla predettadata e per i periodi dopo il1° gennaio 1996 della quo-ta di pensione corri-spondente al tratta-mento pensionisti-co relativo alle ul-teriori anzianitàcontributive cal-colato secondoil sistema con-tributivo.Per i lavoratorigià iscritti alle for-me di previdenzaobbligatoria (Agoe forme esonera-tive e sostitutive)che alla data del31 dicembre 1995 posso-no far valere un’anzianitàcontributiva di almeno di-ciotto anni, la pensione è in-teramente liquidata secondo

o figurativa compresi i pe-riodi di lavoro all’estero, lamaternità obbligatoria al difuori del rapporto di lavoroe il servizio militare di leva.Da cui il doppio vantaggiodel riscatto dei periodi am-messi (laurea e specialità) seantecedenti temporalmenteal 1° gennaio 1996: maggior

anzianità contributiva per ilcalcolo economico del trat-

tamento di pensione ediritto alla

pensione e, soprattutto, pos-sibilità di aumentare l’anzia-nità contributiva ad un fon-do di previdenza obbligato-ria, utile per il calcolo col si-stema retributivo. Ai fini della applicazione illavoratore dovrà far perve-nire al proprio ente previ-denziale tramite l’ammini-strazione o ente datore di la-voro una dichiarazione atte-stante l’eventuale esistenzadi questi periodi e del loroarco temporale. E’ dunque logica una do-manda: ai fini del compu-to dell’anzianità contribu-tiva di almeno 18 anni alladata del 31 dicembre 1995possono valere anche i pe-riodi di iscrizione previ-denziale obbligatoria alleCasse privatizzate dei pro-fessionisti e, in particolareper i medici, all’Enpam? Certamente, la Quota A vaintesa come contribuzioneprevidenziale obbligatoria

seppur non derivata daattività lavorativa. Questa possibilitàè molto utile e inte-

ressante per moltimedici che so-

prattutto agliinizi carrierahanno par-cheggiato inlavori non indipendenza pri-

ma dell’accessostabile in ospedale,

potendo vedersi cosìvalorizzato col sistemaretributivo anziché mi-sto il loro futuro previ-denziale che ormai sta

quasi alle soglie. In molticasi pochi mesi fanno scat-tare al retributivo! •

m.p.e.

108 - 2011

Quota “A” del Fondo generale,opportunità previdenziale

la normativa vigente in baseal sistema retributivo.In particolare, la locuzione“anzianità contributiva” vaintesa come riferita a ognicontribuzione esistente pres-so qualsiasi gestione previ-denziale; infatti non vieneprecisato che l’anzianità deb-ba essere maturata nell’am-

bito di una sola di esse. Deb-bono pertanto essere consi-derati tutti i periodi copertida contribuzione effettiva

La Quota A va intesa come contribuzione previdenziale obbligatoria seppur non derivata da attività lavorativa

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118 - 2011

PROGETTO GIOVANI

Tante vie per conoscere la Fondazionea cura di Gian Piero Ventura Mazzuca (*)

Ci fa molto piacereche a seguito del no-stro ultimo articolo,

apparso sul n. 6 dal titolo“Informarsi da subito percostruire il futuro”, sianostati davvero molti i giova-ni colleghi sollecitati a cer-care informazioni più ap-profondite.Desideriamo ricordare che lafinalità di Progetto Giovaniè di operare per sviluppareuna miglior comunicazionebidirezionale tra Enpam enuove generazioni e non didare risposte tecnico/previ-denziali. Per questo esistono

diverse strutture preposte al-lo scopo: si può telefonare alCall Center 06.4829.4829oppure scrivere al Sat sia perfax 06.4829.4444 che per e-mail [email protected], infine cisi può anche recare diretta-mente al nostro Ufficio ac-coglienza e relazioni con ilpubblico di via Torino 100a Roma.Maggiori indicazioni si pos-sono trovare nella penulti-ma pagina del Giornale del-la Previdenza, di cui tutti inumeri pubblicati sono pre-senti anche on line nel nuo-vo portale www.enpam.it.Qui segnaliamo anche lapresenza di un’ottima ras-segna stampa gratuita quo-

tidiana a cura del ServizioStudi Previdenziali e Docu-mentazione, con evidenzia-te tutte le ultime notizie ge-nerali e quelle che più pos-sono interessare il vastomondo della Sanità. Ovviamente nel sito è pre-sente anche una parte dedi-cata al nostro Progetto, cheabbiamo cercato di scriverecon un linguaggio chiaro esemplice, proprio per spie-gare meglio responsabilità eopportunità. È di questo chepossiamo parlare rispon-dendo alla nostra mail scrit-ta in fondo all’articolo, nonpossiamo invece risponde-re a domande tecniche, adesempio su di un ipotetico

riscatto di laurea.L’invito comunque è sem-pre quello di approfondirela conoscenza dell’ente pre-videnziale che pensa al vo-stro futuro: la FondazioneEnpam. A tal proposito cigiunge un comunicato dalSegretariato Italiano Gio-

Tante le informazioni adisposizione sul sito

dell’Enpam: oltre i servizi on line per gli iscritti, anche

rassegne stampa dedicate almondo della sanità,

comunicati, news e la sezionededicata a Progetto Giovani

Per quesiti inerenti la previdenza

contattare il Servizio

di accoglienzatelefonico

vani Medici, che informa diessere impegnato nello stu-dio della complessa norma-tiva previdenziale e di esser-si fatto promotore di unaproposta di legge parlamen-tare. Quest’ultima è volta alsuperamento del duplice in-quadramento previdenzialedei medici in formazionespecialistica, che li vede og-gi contribuenti sia nella ge-stione separata Inps che inEnpam. Secondo la propo-sta, invece, gli specializzan-di dovrebbero versare i con-tributi esclusivamente al no-stro Ente. Il SIGM ha poipubblicato, col Patrocinio delMinistro del Lavoro e dellePolitiche Sociali e nell’ambi-to di una campagna di sen-sibilizzazione alla tematicaprevidenziale, un manualedal titolo “Giovani MediciPrevidenti: imparare a co-struire il futuro pensionisti-co”, che verrà prossimamen-te distribuito sul territorio na-zionale a tutti i colleghi un-der 35. Ricordiamo a tutti igiovani medici e dentisti edalle organizzazioni che li rap-presentano, che la nostramail è sempre pronta a rice-vere notizie e proposte! •

(*) [email protected]

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FEDERAZIONE DEGLI ORDINI

128 - 2011

Sulla piattaforma Fa-dInMed è disponibileanche il secondo step,

quello sull’Audit clinico (12crediti Ecm), del Corso Fadsul Governo clinico, pro-mosso da FNOMCeO in col-laborazione con Ministerodella Salute e Ipasvi. Anche questa iniziativa, co-me per la “RCA – Root Cau-se Analysis”, viene propo-sta inizialmente solo in mo-dalità web, ma nei prossimimesi il corso potrà essere se-guito anche su un volumet-to da richiedere con proce-dura telefonica automatiz-zata alla Federazione, vo-lumetto che conterrà il testdi valutazione da inviareper fax.

COME ACCEDERE A “FADINMED”Accedere a FadInMed èsemplice. Chi ha già fre-quentato il corso sulla RCApuò utilizzare lo stesso PINper registrarsi all’Audit.Per coloro i quali accedonoper la prima volta ai corsi Faddella FNOMCeO è obbliga-torio passare dal sito della Fe-derazione (www.fnomceo.it),dove si verrà riconosciuti e

ni aspetti del governo clini-co. Questa nuova iniziativaECM intende sviluppare levarie fasi dell’audit clinicoper offrire ai medici e agliodontoiatri italiani un’op-portunità per impegnarsi,con il supporto di profes-sionisti esperti, in un meto-do di analisi volto al miglio-ramento della qualità dellecure, all’acquisizione di co-noscenze e competenze, al-la promozione della culturadella qualità e della sicurez-za ed alla creazione di un cli-ma di fiducia tra i profes-sionisti”.“L’auspicio della Federazio-ne – ha aggiunto Conte – èche in considerazione deivantaggi offerti, l’applica-zione dell’audit venga inco-raggiata a tutti i livelli, lo-cali, regionali e nazionali, alfine di sviluppare la capaci-tà di valutare, di innovare erispondere, rispetto ad unarealtà in continuo cambia-mento, alle aspettative deipazienti e degli stessi pro-fessionisti”. •

Sesto Francia

dal quale si arriverà diretta-mente alla scheda di regi-strazione sulla piattaformatecnologica.Compilata la scheda, si rice-veranno direttamente allapropria e-mail le passwordper entrare nel programma.Da questo momento in poi sipotrà accedere direttamentealla piattaforma (www.fa-dinmed.it) senza più passaredal sito della Federazione.Una volta entrati (dopo averinserito la propria password)basta cliccare su “vai ai cor-si” o direttamente su AuditClinico (o nel caso su RCA-Root Cause Analysis ) persvolgere le proprie attivitàformative. Si ricorda che èfondamentale seguire l’iterpropedeutico consigliato peraffrontare le varie attivitàproposte nel percorso Fad. Una volta terminato il cor-so si avrà la conferma delsuperamento direttamentedalla piattaforma. Ciascunprofessionista potrà poi sca-ricare e stampare il proprioattestato, con i relativi cre-diti, che risulterà firmato dalpresidente del proprio Or-dine provinciale. Non è previsto un termine

entro il quale concludere ilpercorso. L’unica scadenza èquella relativa al periodo divalidità online che è di unanno (entro tale periodo per-tanto dovrà essere concluso). In caso di esito negativo sipuò di nuovo accedere alcorso in qualunque mo-mento senza alcun bisognodi re-iscrizione.“Sulla scia del gradimento re-gistrato nei confronti del cor-so sulla “Root Cause Analy-sis” - ha detto Luigi Conte,Responsabile della Forma-zione Ecm della FNOMCeO- la Federazione degli Ordi-ni mette a disposizione deicolleghi questo secondo cor-so che approfondisce alcu-

Al via il corso Fad sull’Audit clinico

Scade a dicembre 2011 il termine ultimo per partecipare al corso Fad – Blended “RCA– Root Cause Analysis”, primo step del Corso sul governo clinico promosso da FNOM-CeO in collaborazione con Ministero della Salute e Ipasvi. Si ricorda che è possibile prendere parte a questa iniziativa di aggiornamento, che dà di-ritto a 12 crediti ECM validi per il 2011, in tre diverse modalità: • collegandosi sul web della Federazione degli Ordini (www.fnomceo.it);• partecipando ad eventi residenziali promossi dagli Ordini provinciali;• mediante autoformazione sul relativo volume edito dalla FNOMCeO

e inviando per fax l’allegato test di valutazione (il volume può essere richiesto in automatico attraverso il n° tel. 06 6841121).

DICEMBRE TERMINE ULTIMO PER PARTECIPARE AL CORSO FAD “RCA”

Il sito della Federazione: www.fnomceo.it

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138 - 2011

BREVI

empre dal ministro della Salute Fazio un mo-nito a ricercare metodiche terapeutiche di-verse dal trapianto di organi, utilizzando gli

esperimenti sulle staminali e le tecniche di rigenera-zione degli organi, visto il numero ridotto dei dona-tori di organo. Questo è quanto è emerso dai lavoridel congresso nazionale sulle donazioni d’organo.

tudi che vengono dai ricercatori cinesi su ol-tre 350 mila casi hanno dimostrato una si-gnificativa incidenza dell’Herpes Zoster nel-

la casistica della sclerosi multipla; una ricerca simila-re dell’Università di Granada ha evidenziato nel virusdella mononucleosi, l’Epstein Barr virus, un altro ipo-tetico agente della stessa malattia.

al New England Journal of Medicine una notiziasu una nuova metodica diagnostica: il test PCRsu campioni di saliva di neonati è in grado di da-

re un’alta specificità diagnostica del virus CMV.

no studio dal centro di ricerca sul cancro diHouston, su 1400 donne operate di cancrodella mammella, ha evidenziato una mag-

giore sopravvivenza delle donne che assumevano b-bloccanti per l’ipertensione; uno studio analogo, ef-fettuato in Irlanda ha confermato gli stessi dati sta-tistici.

no studio durato nove anni, in America, haevidenziato un’incidenza di 2,3 volte maggioredella chirurgia bariatrica sulle fratture ossee:

questo sembrerebbe dovuto al minore assorbimentodel calcio e della vitamina D3.

a Fda ha approvato la commercializzazione diun gel in grado di combattere l’incontinenza fe-cale attraverso la stimolazione del tessuto mu-

scolare del perineo anale, quando le altre opzioni tera-peutiche costituiscono un fallimento.

a cura di Maurizio Zomparelli

na notizia dalla Community Research and Deve-lopment information service: ricercatori tedeschihanno messo a punto una nuova diagnostica per

immagini, utilizzando un nuovo microscopio elettronicoin grado di dare quasi per sicura la diagnosi del melano-ma cutaneo. Sono subito cominciate le polemiche da par-te di chi utilizza altri sistemi diagnostici.

no studio randomizzato su 1004 bambini tra i duemesi ed i dodici anni affetti da meningite purulentada s.pneumoniae e da h.influenzae ai quali veniva

somministrato il ceftriaxone, ha dimostrato che l’anti-biotico è stato efficace a tal punto da potere essere inter-rotto al quinto giorno di terapia medica, con successo.

l Center of Disease Control and Prevention pub-blica dei dati positivi sulla pubblicità posta suipacchetti delle sigarette in grado di esercitare una

azione inibente sui fumatori; gli avvertimenti scrittisembrano effettivamente dare un monito sul consumodelle stesse.

no studio portato a termine in Inghilterra ha di-mostrato il beneficio dell’agopuntura sul dolorecronico: dai dati emersi sembra che dalla 26ª set-

timana di trattamento si evidenziano già sensibili mi-glioramenti della terapia antalgica.

na interazione farmacologica tra un antidepressivoed un antidislipidemico sembra provocare un si-gnificativo aumento dei valori glicemici. Questo è

emerso da uno studio dei ricercatori della Standford Uni-versity School of Medicine.

na conferma sull’utilizzo di acidi grassi come gliomega 3 ha evidenziato e confermato la riduzionedei rischi di recidive di occlusione degli stent coro-

narici, sia nella dieta che nella somministrazione farma-cologica.

l congresso nazionale sulla sclerosi multipla, il mi-nistro italiano Fazio ha presentato ed approvato lostudio Zamboni che prevede l’intervento sulle ve-

ne intra ed extra cerebrali.

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NB. Si ribadisce, in merito a una precedente notizia,che la pet è e rimane una tecnica diagnostica della me-dicina nucleare.

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L’INTERVISTA/1

148 - 2011

di Carlo Ciocci

Generale Marmo par-liamo un po’ della Sa-nità militare?

La Sanità Militare è un’or-ganizzazione complessa ma,al tempo stesso, snella e agi-le, che dispone di profes-sionisti e tecnici altamentequalificati e di attrezzaturee strumentazioni speciali-stiche moderne e sofistica-te, finalizzata prioritaria-mente ad assicurare contempestività ed efficacia latutela della salute e l’assi-stenza sanitaria ai nostri mi-litari ovunque impiegati.Compatibilmente con talecompito, nelle strutture ter-ritoriali possono essere as-sistiti anche i dipendentidella Pubblica Amministra-zione. Inoltre, nelle missio-ni internazionali all’estero,la sanità militare non soloassiste i militari dei Paesi al-leati ed amici, ma moltospesso offre assistenza alle

popolazioni civili locali,contribuendo in tal modoad esportare l’immagine diun’Italia moderna, altruistae solidale.

Con che spirito affrontatequelle popolazioni che inmolti casi sono ridotte alladisperazione? La Sanità militare è statasempre presente in tutte lemissioni alle quali hannopreso parte le Forze Arma-te italiane (Albania, Mo-zambico, Timor Est, Soma-lia, Irak, Ciad, Haiti) ed èattualmente in Libano, Ko-sovo, Bosnia ed Afghani-stan, dove molto spesso èstata svolta una grande at-tività assistenziale a favoredi collettività locali talora incondizione di vera emer-genza sanitaria per il disse-sto socio-ambientale conse-guente a conflitti bellici o acatastrofi naturali. In tuttequeste occasioni i medici egli infermieri militari non

solo hanno avuto modo dimettere alla prova fino infondo le proprie capacitàprofessionali (dovendo trat-tare spesso grandi numeridi pazienti e patologie or-mai quasi scomparse nelnostro Paese) ma anche disviluppare capacità di co-municazione e relazionecon genti molto diverse percostumi, tradizioni, religio-ne, spesso in situazioni digrande sofferenza e di gran-de disagio fisico e psichico.Per far questo è necessarioun forte spirito di dedizio-ne e una motivazione a ser-vire il prossimo che peral-tro sono insiti nella “cultu-ra” del medico e del milita-re. È sempre un lavoro mol-to impegnativo ma alta-mente gratificante in quan-to ciò che si riceve, non tan-to sul piano professionalequanto a livello umano espirituale è senz’altro mol-to più di quanto si riesca adare. È appena il caso di

precisare che gli standardsoperativi con cui interve-niamo in soccorso delle po-polazioni civili di qualun-que paese sono esattamen-te gli stessi con cui assistia-mo i nostri connazionali.

Torniamo ai nostri soldati. Innanzitutto c’è da dire cheil medico e l’infermiere mi-litare vivono costantemen-te a contatto con i soldaticondividendo con loro lestesse condizioni di vita esoprattutto la buona e lacattiva sorte.Il nostro compito al servi-zio delle truppe ha una du-plice fisionomia. Il servizioin patria (in “guarnigione”)è in prevalenza assimilabi-le alla medicina del lavoroanche se ci sono ampi spa-zi di attività clinica e medi-co-legale. In caserma il me-dico militare, “sorveglia”l’attività lavorativa dei mi-litari provvedendo alla tu-tela della loro salute, anchemediante un’opera costan-te di educazione sanitaria,e a tutte le necessità di pri-mo/pronto soccorso, te-nendo presente che oggi-giorno tutti i militari, inquanto “professionisti”, go-dono dell’assistenza sanita-ria da parte del Servizio Sa-nitario Nazionale. Il servizio nelle missioni fuo-ri dall’Italia (“fuori area”) èdecisamente più complessonon solo per le condizionioperative in cui viene svol-to, ma soprattutto per la ti-pologia di problematichecliniche, medico-preventivee medico-legali che essocomporta. Le attività medi-co-chirurgiche in emergen-za-urgenza (talora per sta-

Federico Marmo, Tenente Generale medico dell’Eserci-to, è attualmente il Capo dell’Ufficio Generale della Sa-nità militare alle dirette dipendenze del Capo di Statomaggiore della Difesa, con compiti di policy, program-mazione e coordinamento tra i servizi sanitari di Eser-cito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. Hafrequentato l’Accademia di Sanità Militare in Firenzedove si è laureato in Medicina e Chirurgia e specializ-zato in Igiene ed in Oculistica. È stato insegnante diIgiene presso la Scuola di Sanità Militare, ha diretto gliospedali militari di Udine, Verona e Padova; è stato Ca-

po del Servizio Sanitario della Regione Militare Centro e della Regione MilitareNord. È stato Direttore del Centro Studi e Ricerche della Sanità dell’Esercito.Dal 2003 al 2010 è stato Capo del Dipartimento della Sanità dell’Esercito

Medici con le stellette, professionali e solidali

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bilizzare/trattare politrau-matizzati da scoppio di or-digni bellici o da altri mez-zi d’offesa) e i provvedi-menti di igiene e medicinapreventiva, soprattutto incondizioni di maggior ri-schio epidemiologico, sonole sfide più difficili che dob-biamo affrontare. Poi c’èl’attività a favore delle po-polazioni locali che abbrac-cia un po’ tutta la patologiamedica e chirurgica, so-prattutto pediatrica, e chenon di rado ci mette di fron-te a patologie poco osser-vabili nel nostro Paese.Sommessamente vorrei evi-denziare che in queste con-dizioni non basta possede-re un adeguato “sapere” e“saper fare” (ossia le giustecognizioni dottrinali e ca-pacità tecniche) ma occor-re un assolutamente neces-sario “saper essere”, ossiala capacità di saper agiresotto stress, di saper pren-dere decisioni rapide ed ef-ficaci, di saper dominarel’ansia e la paura, di saperadeguare i propri compor-tamenti alle persone ed al-le circostanze, in sintesi disaper bene operare anche incondizioni critiche.

Come si svolgono le attivi-tà sul campo? L’attività sanitaria campaleè primariamente finalizzataad assicurare il soccorso piùefficace e tempestivo ai fe-riti e le necessarie cure aglieventuali ammalati. In que-st’ottica qualunque missio-ne è preceduta da un’anali-si che tiene conto di una se-rie di fattori (distanza dallamadrepatria, tempi e poli-tica degli sgomberi sanita-

ri, presenza in loco di strut-ture sanitarie, situazione cli-matica ed epidemiologica,entità delle forze in campo,etc.) per determinare laconsistenza quali-quantita-tiva della struttura sanitariada schierare (mission taylo-ring). La nostra dottrina, inanalogia a quanto attuatodagli altri Paesi della Nato,prevede un’organizzazionesanitaria campale su quat-tro livelli o “Role” 1, 2, 3 e4 che esprimono quattro di-verse unità operative, dallapiù semplice alla più com-plessa. In estrema sintesi, ilRole 1 è il posto di primopronto soccorso che per pri-mo riceve il paziente, sia es-so un ferito o un malato. IlRole 2 è una struttura piùampia, è un ospedale dacampo con sala operatoria,sala rianimazione e tende diricovero per il pre ed il postoperatorio, svolge una chi-rurgia iniziale che non ri-solve il caso nella sua com-pletezza, a meno che si trat-ti di lesioni non particolar-mente gravi, ma inizia ilcontrollo del danno perconsentire il passaggio alRole 3, ospedale da campopolispecialistico, o il trasfe-rimento al Role 4. Que-st’ultima struttura è un nor-male ospedale: in Italia èl’ospedale militare del Ce-lio che ha sede in Roma.Una tale organizzazione sifonda su alcuni principi epresupposti, tra cui la da-mage control surgery, latempestività del primo in-tervento, l’efficienza del si-stema di sgombero.

Data la peculiare attivitàche svolgete all’estero vi è

di aiuto la telemedicina? La telemedicina è un setto-re per noi molto importan-te. Si tratta della possibilitàdi stabilire un collegamen-to (“teleconsulto”) via sa-tellite tra unità sanitariecampali o infermerie a bor-do di navi ed un centro po-lispecialistico, nel nostro ca-so l’Ospedale del Celio, checonsente in tempo reale aun medico, da qualunqueangolo del mondo, di poteravere una consulenza dauno specialista al quale èpossibile inviare immaginiad altissima risoluzione diradiografie, ecografie ed al-tro. Una tale possibilità èovviamente una grande ri-sorsa per qualsiasi malatoche ha virtualmente a di-sposizione un pool di esper-ti sempre pronti ad interve-nire in suo aiuto ma è an-che un fattore di tranquilli-tà per tutti quei medici mi-litari che molto spesso sitrovano ad operare in con-dizioni estreme e soli.

Come si diventa medicomilitare? Per diventare medico mili-tare innanzitutto bisogna di-ventare “medico-chirurgo”seguendo il normale iterprevisto dagli ordinamentiuniversitari italiani, così co-me viene fatto presso le Ac-cademie Militari che for-mano gli ufficiali medici inservizio permanente.Poi, ovviamente, è necessa-ria una “vocazione” specifi-ca per la vita militare aven-do la consapevolezza che ilmedico militare soggiace adun doppio giuramento, quel-lo di Ippocrate e quello difedeltà alla Patria. Questavocazione è indispensabilenon solo per poter raggiun-gere un’adeguata formazio-ne militare che consenta diassimilare lo stile e la disci-plina del mondo con le stel-lette, ma anche per poteraffrontare con determina-zione e convinzione i sacri-fici che la vita militare com-porta. •

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L’INTERVISTA/1

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L’INTERVISTA/2

a cura della redazione

L a popolazione è fra-stornata da messaggipubblicitari che pro-

muovono vari tipi di trat-tamenti implantari, alcunipaiono decisamente obso-leti e privi di seri presup-posti scientifici. Come sce-gliere?È sotto gli occhi di tutti lapresenza, in questi ultimitempi, di una massicciacampagna pubblicitaria intema di trattamenti im-plantari.Vengono promosse e ma-gnificate terapie implanto-protesiche che dovrebbero“riabilitare tutti i pazientiin modo sicuro, semplice,indolore e a basso costo”. Non è così! La realtà è bendiversa. Non tutti i tratta-menti proposti rispettano lecaratteristiche che qualsia-si terapia medica dovrebberispettare: terapie ben col-laudate con lunghi follow-up di controllo, accettate evalidate dalla comunitàscientifica odontoiatrica in-ternazionale.

Quali sono i criteri di baseche una terapia implanta-re dovrebbe seguire? “Primum non nocere”. Sele condizioni di salute ge-nerale del paziente lo con-sentono, la terapia implan-tare prevede obbligatoria-mente la valutazione preli-minare delle condizioni pa-rodontali del paziente: inpresenza di parodontite(piorrea) è molto scorrettotrattare il paziente senzaprima curare e guarire lamalattia parodontale.L’industria odontoiatrica cidice che la maggioranza deldentisti italiani ha le attrez-zature per inserire gli im-pianti, mentre non tuttihanno lo strumento piùsemplice ed economico in-dispensabile per diagnosti-care la presenza di paro-dontite: la sonda parodon-tale. Trattare i pazienti am-malati di parodontite conimpianti determina una al-ta percentuale di insucces-si condannandoli a convi-vere con una infezione per-manente, a volte grave, nelcavo orale. Questo, in con-

corso con altri fattori pre-disponenti come il fumo el’obesità, può favorire lacomparsa di altre gravi pa-tologie che coinvolgono lasalute generale e la vita delpaziente (infarti cardiaciecc.). Proprio su questeimportantissime tematichesi basa la campagna di in-formazione nazionale, tut-tora in corso, denominata“STILI DI VITA”, promos-sa dalla più importante so-cietà scientifica italiana incampo odontostomatolo-gico: la SIdP (Società Ita-liana di Parodontologia).A Società scientifiche diquesto tipo (oltre che allaparte migliore dell’Univer-sità italiana e in Italia di ot-time università ce ne so-no!) ci si deve riferire perindividuare il comporta-mento terapeutico con im-pianti più corretto.

È sempre così semplice eprivo di rischi l’interventodi implantologia, così comeviene pubblicizzato? Nei casi in cui solo pochidenti vengono sostituiti da

impianti, in presenza diquantità e qualità ottimaledell’osso residuo, dopo unaattenta diagnosi ed un cor-retto piano di trattamento(naturalmente in assenza dimalattia parodontale attiva)l’intervento è semplice, po-co invasivo e sicuro.In tutti gli altri casi (sosti-tuzione di tutti i denti di unaarcata dentaria, poco ossodisponibile, scarsa qualitàossea) invece l’intervento èpiù complesso ed espone ilpaziente ad alcuni rischi(complicanze chirurgicheimmediate e tardive, com-plicanze biologiche e bio-meccaniche tardive) e diquesto il paziente deve es-sere ben consapevole.È sbagliato ed ingannevoleasserire che “l’interventoimplantologico nei casi diedentulia completa e in pre-senza di poco osso residuosi realizza con una sempli-ce anestesia locale in seda-zione”. Noi medici sappia-mo con certezza che una se-dazione intravenosa deve es-sere condotta da un espertoanestesista e che non si trat-ta affatto di un trattamentosemplice che si può sminui-re agli occhi dei pazienti.È sbagliato ed ingannevoleasserire che “l’impiantoiuxtaosseo previene l’inva-lidità dentale”. Sarebbe co-me dire che si previene l’in-farto con il trapianto di cuo-re. I cardiologi italiani sa-rebbero d’accordo con unaaffermazione del genere?L’invalidità dentale si pre-viene curando la carie e lamalattia parodontale.È sbagliato ed ingannevo-le asserire che “gli im-pianti, anche nei casi dif-

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Claudio Gatti è specialista in odontoiatria e stomatolo-gia. Past President dell’associazione “Dentistimilano: eti-ca e professione”. Esperto nella riabilitazione perio-im-planto-protesica di casi avanzati è stato tra i primi in Ita-lia ad occuparsi del carico immediato in implantologia,argomento sul quale ha iniziato nel 1994 a tenere corsie conferenze e a pubblicare in Italia e all’estero. Coau-tore di alcuni libri in odontoiatria, fra i quali quello edi-to da Masson nel 2006: “Manuale illustrato di implanto-logia orale: diagnosi, chirurgia e protesi”. Autore di ol-tre 100 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazio-nali e relatore a numerosi congressi in Italia e all'estero

Quale implantologia oggi?

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ficili, hanno percentuali disuccesso del 97-98%”.Questi dati devono esserevalidati da pubblicazioniserie su riviste “impattate”dove esista un reale e seriocontrollo da parte di ano-nimi revisori privi di con-flitti di interesse.È sbagliato ed ingannevoleasserire che “si possonosempre trattare i pazienticon il carico immediato de-gli impianti”. Non è sem-pre così. Anzi nella maggiorparte dei casi è necessarioattendere un congruo pe-riodo di tempo prima di uti-lizzare gli impianti con il“carico” protesico.

Quali sono i presuppostiscientifici che deve avereuna metodica implantare?Anzitutto la metodica pro-posta non deve essere au-toreferenziale. Se un auto-re che propone una tecnicachirurgica, magari anchedatata e obsoleta, cita solose stesso (e anche questo èavvenuto in un recente ar-ticolo-intervista comparsosu questo giornale dovel’autore nella bibliografiaconsigliata citava per ben 5volte solo se stesso) è evi-dente che qualcosa non va.Sappiamo bene che in me-dicina è sempre necessarioche un farmaco o un tipo diintervento (prima di poteressere usato sul paziente)deve essere ben collaudatoda più centri di ricerca e perun congruo periodo di tem-po. Cito un episodio signi-ficativo personale. Nel 1994ho introdotto in Italia dallaSvizzera la metodica, mes-sa a punto dal professorPhilip Ledermann di Berna,

del carico immediato degliimpianti con barra per lariabilitazione della mandi-bola completamente eden-tula. Giustamente per annisono stato messo sotto os-servazione dalla comunitàscientifica italiana e soloquando molti altri centri diricerca in Italia e nel mon-do hanno potuto convali-dare nel tempo la metodicaproposta sono stati sciolti idubbi sulla correttezza deltrattamento.Oggi in Italia vengono an-che proposte ed utilizzateuna quantità di tipologieimplantari (viti endoossee,impianti iuxtaossei e simili)prive di qualunque seriopresupposto scientifico. Eciò è molto grave perchénella nostra professione ab-biamo il dovere di tutelarela salute del paziente. È ne-cessario affidarsi solo a tec-niche collaudate dalla co-munità scientifica interna-

zionale e a prodotti di qua-lità che devono aver supe-rato tutti i controlli che lalegislazione vigente imponee che l’etica medica obbli-ga ad ottemperare.

Si può trattare a basso costoun paziente con impianti? Non sempre. L’implantolo-gia di qualità ha costi ele-vati, così come la riabilita-zione protesica di qualitàsugli impianti. Scegliere so-luzioni complesse a bassocosto può dare origine auna situazione clinica chenel tempo può compromet-tere lo stato di salute oralee generale del paziente. È invece sempre necessariovalutare insieme al pazien-te la eventuale possibilità diterapie alternative a quelleconsiderate ottimali (rico-struzioni ossee, protesi fis-se su un numero elevato diimpianti ecc.). La qualitàdel trattamento può essere

rispettata anche con solu-zioni semplici che possonoessere di grande soddisfa-zione per il paziente (pro-tesi complete ben eseguite,protesi rimovibili sostenuteda un numero ridotto di im-pianti, protesi fisse estesecon ridotto numero di im-pianti, impianti corti, im-pianti inclinati ecc.). La scelta finale va assoluta-mente condivisa con il pa-ziente, in base alle sue esi-genze e alle sue possibilitàeconomiche. Chi proponesempre e solo una soluzio-ne implantare complessa ecostosa (e in certi casi, co-me abbiamo visto, anchedecisamente superata e af-fatto sicura), in più magarimagnificando i risultati enascondendo le complican-ze, commette un grave er-rore di comportamento eti-co e nessun medico do-vrebbe mai incorrere in unasimile colpa. •

L’INTERVISTA/2

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L’INTERVISTA/3

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di Andrea Sermonti

La principale novitàscientifica emersa dalcongresso dell’Inter-

national Aids Society (IAS),tenutosi lo scorso luglio a Ro-ma, è riassumibile in unasorta di slogan: “Il tratta-mento è prevenzione”. As-sumere precocemente la te-rapia anti-AIDS, in altre pa-role, sembra funzionare mol-to bene anche come misurapreventiva nei confronti del-la diffusione del contagio.Questa nuova evidenza scien-tifica potrebbe dunque rap-presentare un nuovo e pre-zioso strumento per argina-re il dilagare della malattia.Abbiamo intervistato inesclusiva Michel Kazatchki-ne, uno dei massimi espertiin materia, dal 2006 presi-dente del Global Fund toFight AIDS, Tuberculosisand Malaria, per sapere co-sa ne pensa.

Ritiene praticabile e appli-

cabile questa strategia ancheai Paesi in via di sviluppo?Credo che dovremmo esserecauti a questo riguardo. Nonpenso che siamo pronti per li-nee guida che prevedano iltrattamento di tutti i sogget-ti HIV positivi della Terra.Questi risultati così eccitan-ti scaturiscono da uno studioclinico e quindi vanno lettinel contesto di un trial clini-co controllato. Si tratta di ri-sultati incredibili, che docu-mentano una protezione peri partner pari a quasi il 100per cento, ottenuta grazie al-l’inizio del trattamento pre-coce nei soggetti con infezio-ne da HIV. Questo non si-gnifica che in un contesto re-al life, a livello di popolazio-ne questo debba tradursi neltrattamento di tutti, ancheperché, al di là di problemi disostenibilità, potrebbe crea-re problemi di resistenza delvirus ai trattamenti, proble-mi legati agli effetti collate-rali del trattamento, all’orga-nizzazione del follow up e

tutto in nome del bene dellasalute pubblica che noi tra-sliamo come risultato da unmodello, ma che non è an-cora contemplato nelle lineeguida. Alcuni esperti hannogià messo in guardia adesempio dai pericoli dell’in-terruzione della terapia, dal-la possibilità che la preven-zione attraverso la terapiametta a rischio alcuni deglistrumenti tradizionali, di col-laudata efficacia, quali con-dom, cambiamento dei com-portamenti a rischio, ridu-zione del rischio nei tossico-dipendenti. E tutto questo, per questasorta di “invaghimento” datrattamento. Noi abbiamosempre sostenuto e finan-ziato delle strategie di pre-venzione nell’AIDS e pro-mosso la responsabilità so-ciale nei confronti degli al-tri e delle reti di interazio-ne. Resta il fatto che lo stu-dio presentato a questo con-gresso ha dato risultati stra-ordinari (96% di protezio-

Michel Kazatchkine è un medico francese che ha dedicato 30 annidella sua vita a combattere l’AIDS, prima come insigne ricercatore

e scienziato, poi dal febbraio 2007 come Presidente del Global Fundto Fight AIDS, Tubercolosis and Malaria. Laureatosi in Medicina a Parigi, si è specializzato in immunologia presso l’Istituto Pasteur

della stessa città. Nel 1985 ha fondato a Parigi una clinicaspecializzata nel trattamento delle persone con AIDS.

Dal 1998 al 2005 ha diretto l’Agenzia Nazionale Francese per la Ricerca sull’AIDS. È membro di Médecins du Monde

ed è stato uno dei fondatori di Nova Dona, un’organizzazione no profit che si occupa di problemi di tossicodipendenza a Parigi.

Dal 2005 è approdato al Global Fund to Fight AIDS, Tuberculosis and Malaria, diventandone Presidente nel 2007.

ne conferito dal trattamen-to dei soggetti HIV nei con-fronti del partner); è dun-que una ragione in più perfare advocacy a fare deltrattamento. Ma tutto ciònon è ancora sufficiente peraffermare che tutti dovreb-bero essere messi in tratta-mento e magari in nome diquesto, trascurare gli inter-venti di prevenzione tradi-zionali.

Come immagina che que-sto studio possa influenza-re le prossime linee guida?Non è facile fare previsioniin questo momento. Di cer-to nei Paesi industrializzatila soglia per l’inizio del trat-tamento è stata già innalza-ta da 350 a 500 linfociti TCD4+ /mm3. Prima chequesta linea guida vengacambiata c’è bisogno di al-tre conferme e di più mo-deling, prima di travasare irisultati e le conclusioni diquesto studio a livello di po-polazione generale. Lo stu-dio HPTN 052 (HIV Pre-vention Trial Network) hadimostrato l’efficacy pre-ventiva della terapia, manon abbiamo ancora alcu-na evidenzia dell’effective-ness, che è quella a livello èpiù ampio di popolazione.Si tratta quindi di un risul-tato ancora puramente dimodeling e concettuale; ènecessario condurre altre ri-cerche prima di traslarequesto risultato a livello dipopolazione. La strada dapercorrere è la stessa diquando, 6-7 anni fa, sonousciti i primi dati sulla cir-concisione. Un trial avevadato risultati molto impres-sionanti, che evidenziavano

AIDS, trattare significa anche prevenire

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L’INTERVISTA/3

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ne avrebbero bisogno secon-do le attuali linee guida e por-tare la percentuale dei trat-tati almeno al 80-90%. Lapriorità è applicare, imple-mentare le linee guida attua-le, prima di farne altre. La ve-ra priorità è portare il tratta-mento a queste persone che,se non trattate, rischiano dimorire entro 2 anni. Questaè la priorità del Global Funde del programma statuniten-se Pepfar; ognuno di noi fi-nanzia circa il 50% di questiprogrammi. Il Global Fundattualmente supporta il trat-tamento ARV per 3,2 milio-ni di persone nei Paesi in viadi sviluppo.

Com’è la vita del GlobalFund al tempo di questa cri-si economica globale?Sono tempi molto duri per-ché ci sono grossi tagli dibudget da parte dei governi

contribuenti; alcuni governihanno ufficialmente taglia-to i loro fondi agli aiuti uma-nitari ma alla fine dipendetutto dalle decisioni politi-che. Io cerco di vedere an-che il bicchiere mezzo pie-no. Lo scorso ottobre, quan-do abbiamo fatto la nostraReplenishment Conferenceper il triennio 2011-2013,in piena crisi economica,Usa, Gran Bretagna, Fran-cia, Norvegia e Australiahanno aumentato i loro con-tributi. Tre settimane fa hoanche sentito il discorso diDavid Cameron che ha det-to che quando Tony Blairha definito i target del Gle-neagles (Dal 6 all’8 luglio2005 si è tenuto presso IlGleneagles Hotel, ad Au-chterarder in Scozia il 31°summit del G8, ospitatodall’allora Primo Ministroinglese Tony Blair, n.d.r.)

nel 1995 lui ne era stato en-tusiasta e che ritiene che laGran Bretagna debba man-tenere questi obiettivi. Haanche assicurato che il bud-get per lo sviluppo non ver-rà toccato mentre, come ènoto, ci sono drastici tagliin corso in altri settori inquesto Paese. Sto parlandodi leader che hanno la de-terminazione politica perpromuovere lo sviluppo del-la salute globale. Al contra-rio altri Stati contribuenticome l’Italia, stanno affron-tando una crisi molto dura.Io penso che la loro sceltain questo caso sia stata difare tagli sulla pelle di tan-te persone che aspettano untrattamento nel mondo invia di sviluppo. Credo che sia una triste iro-nia, perché siamo nel 2011,esattamente a 10 anni dalprimo contributo al GlobalFund, che è arrivato dal G8di Genova nel 2001. Dieci anni dopo, abbiamo laconferenza mondiale del-l’IAS e l’Italia scompare dal-lo schermo radar dei Paesidonatori.

Cosa pensa del vostro prin-cipale contribuente, gli Usa,che sta fronteggiando que-sta grave crisi economica?Dobbiamo affrontare conloro la discussione del bud-get 2012. Per quanto ri-guarda quello del 2011, ab-biamo avuto un momentodi grave crisi a marzo diquest’anno e alla fine co-munque Repubblicani eDemocratici sono arrivatialla decisione congiunta eunanime di non fare tagli.È un altro esempio di vo-lontà politica… •

un’efficacia preventiva del65% per i maschi rispettoall’acquisizione di un’infe-zione da HIV. Tre diversitrial suggerivano lo stessorisultato e quindi questapratica della circonsione èdiventata una raccoman-dazione nelle linee guida;ma i primi dati della sua ef-fectiveness a livello di po-polazione sono arrivati so-lo oggi, e sono stati pre-sentati a questo congresso.Ci sono voluti 6-7 anni perarrivare a questa “consa-crazione” sul campo. Perquesto dico che sono mol-to colpito da questi dati sul-l’efficacia preventiva deltrattamento, ma non siamoancora pronti per tradurliin una raccomandazione.C’è poi tanta ricerca di ba-se che cerca di aprire lastrada ad un’eradicazionecioè alla “cura” definitivadell’infezione da HIV. Equesta è una grande sfida.

Cosa vede nel futuro dellapopolazione HIV positiva,nel mondo in via di svi-luppo?Al momento non tutte lepersone, anche al di sottodella soglia dei 350 CD4+,ricevono il trattamento, co-me dovrebbero. C’è un gapdi 6-9 milioni di persone nontrattate, anche se al momen-to ne abbiamo ben 6,6 mi-lioni in trattamento, che è unnumero enorme e che rap-presenta un progresso enor-me rispetto ad appena 6 an-ni fa. Ma siamo ancora aduna copertura di appena il40%. Dunque, secondo me,la principale priorità è quel-la di aumentare la coperturadi trattamento a quelli che

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INTERNET

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formazioni da parte del medico diventa meno dif-ficile”. Ne è convinto Luca De Fiore, consulente per laFormazione continua del personale sanitario di diverseistituzioni sanitarie italiane, autore dei libri “Conoscere eusare Google – Percorsi e scorciatoie per trovare ciò checerchiamo” e “Le mappe della salute” (entrambi editi dalPensiero Scientifico).Quando si parla di informazione oggi si pensa spesso alcosiddetto “sovraccarico cognitivo”, meglio conosciutocome information overload.Sapere che sulle riviste scientifiche escono ogni mese piùdi 100mila nuovi articoli può infondere ansia; per supe-rare questa sensazione di impotenza dobbiamo essere con-sapevoli che ciascun dato di letteratura non rappresentache un semplice mattone che solo insieme a molti altri po-trà contribuire alla costruzione di un solido “sapere scien-tifico”. Già le “informazioni” rappresentano qualcosa didiverso e più strutturato: sono dati arricchiti da commen-ti, annotazioni o dall’esperienza. In concreto, in una rivi-sta scientifica, i dati di uno studio presentati in un artico-lo originale acquistano valore se considerati insieme ai ri-sultati delle sperimentazioni precedenti e contestualizzatidalla lettura dell’editoriale o delle lettere di commento.In questa prospettiva quale valore dobbiamo attribuirealle evidenze scientifiche?Le necessarie precauzioni nell’uso del dato non devonoessere viste come il desiderio di ridimensionare il valoredelle “evidenze” nel processo decisionale. Al contrario leinformazioni possono sì essere considerate più utili deidati, ma per sostenerlo è proprio dei dati che abbiamobisogno.Se prendiamo in considerazione il percorso del cosid-detto knowledge management vediamo che dai dati ar-riviamo alla “conoscenza” attraverso lo scambio, le in-terazioni, il confronto. Dati e informazioni devono es-sere messe alla prova del contesto e il contributo del-l’esperienza è quasi altrettanto importante. In definiti-va, l’unico antidoto all’information overload è nella ge-stione partecipata dei dati e delle informazioni che ci as-sediano sulle riviste, sui quotidiani, ai congressi. Del re-sto, i gradini del knowledge management sono molto si-mili a quelli della medicina basata sulle evidenze: ricer-

ca delle informazioni, valutazione dei dati, condivisionee riflessione/valutazione sull’utilità/correttezza del per-corso compiuto.Collaborazione, condivisione, partecipazione. È questo ilfuturo?Che la collaborazione tra pari sia una componente essen-ziale della Medicina di oggi lo vediamo confermato dal nu-mero sempre maggiore di funzionalità collaborative presentisulle risorse web più usate dal medico. Sono un esempio leClinical Queries di PubMed (www.ncbi.nlm.nih.gov/pub-med/clinical) – stringhe predefinite che guidano alle piùfrequenti ricerche di documentazione in Medline – o la fun-zione MyNCBI (www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/myncbi), chepermette la condivisione di bibliografie tematiche. Così co-me le diverse opportunità di sharing che troviamo in sitiperaltro molto rigorosi, come quello della Cochrane Col-laboration. Alcuni periodici, come il BMJ, puntano moltosulla interazione con i lettori e già da diversi anni ha per-fezionato il sistema delle Rapid Responses, completamen-te informatizzato. Le “risposte rapide” sono proposte ailettori dopo una verifica dei soli aspetti formali, così cheda questa condivisione dei pareri in tempo (quasi) realenasce un confronto molto aperto e di fatto autogestito da-gli utenti. Tra le funzionalità basate sulla condivisione an-che quella dei Most viewed e Most cited, presente in mol-te edizioni online di riviste internazionali. Consultando que-

Social networkingper lavorare insieme di Claudia Furlanetto

“Già nelle intenzioni di uno dei “costruttori” della Rete, Tim Berners Lee, l’obietti-vo sarebbe dovuto essere non regalare al mondo un nuovo giocattolo, ma “aiuta-re la gente a lavorare insieme”. Se ci convinciamo che sia così, la gestione delle in-

Anche siti rigorosi come quello della Cochrane Collaboration(www.cochrane.org) offrono molte possibilità di “sharing”

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INTERNET

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sti “sommari alternativi” ci vediamo suggerite delle lettu-re da altri che, come noi, hanno sfogliato quella stessa ri-vista scaricando gli articoli (nel primo caso) o citandoli sualtri paper pubblicati su riviste indicizzate. Questa funzio-nalità svolge un ruolo ancora più importante nelle rivisteonline only, come per esempio PLOS Medicine, dal mo-mento che sostituiscono di fatto le tradizionali Table ofContents, che hanno poco senso in periodici elettronici tra-sformati in spazi di aggregazione quotidiana di contenuti.Sono tanti i siti a disposizione degli utenti. Quali le risor-se più utili per i medici?Delicious (www.delicious.com) è utile per condividere ipropri siti “preferiti”. Agli utenti registrati offre la possibi-lità di avere accesso all’insieme dei propri bookmark daqualsiasi computer. Condividere significa non soltanto farconoscere agli altri i nostri riferimenti, ma poter apprez-zare e accedere alle risorse consigliate da persone che han-no i nostri stessi interessi: seguendo i collegamenti dai tagche classificano i siti selezionati da altri utenti è possibilericostruire utilissime linkografie capaci di completare almeglio le nostre. Queste raccolte di siti utili possono esse-re sia curate individualmente, sia da gruppi di clinici e ri-cercatori raccolti in un network. Per quanto riguarda la bibliografia, Connotea (www. con-notea.org) è lo strumento ideale: nata per iniziativa del grup-po editoriale della rivista Nature, agli utenti che si registra-no gratuitamente consente di archiviare nel proprio “scaf-fale” virtuale qualsiasi documento scaricato dal web; in as-senza del testo completo, è ovviamente possibile memoriz-zare il record bibliografico. Per archiviare è sufficiente se-guire il link che troviamo in calce agli articoli pubblicati sul-le principali riviste internazionali. Una risorsa come Connotea è straordinariamente utile: per-mette infatti di redigere bibliografie pronte per essere a lo-ro volta integrate in un articolo, essendo compatibile coni principali software di reference management. È una ri-

sorsa che ha reinventato qualcosa che esiste da tempo – loscambio di copie di documenti – attualizzandola in ma-niera da renderla molto più efficiente.Dove si incontrano i medici per “parlare”?Su LinkedIn (www.linkedin.com) per esempio. Nato espli-citamente per scopo di lavoro, si sta progressivamente ri-definendosi come luogo di discussione di tematiche di at-tualità professionale. Un progetto come la Public Libraryof Medicine sfrutta la piattaforma di LinkedIn – oltre cheper segnalare opportunità di lavoro – anche per suggerireapprofondimenti, interventi sui blog collegati alla rivista,articoli appena pubblicati in uno dei diversi aggregatori dicontenuti della Library.Gli utenti di LinkedIn, inoltre, danno vita a gruppi di di-scussione talvolta molto dinamici, che in diversi casi rac-colgono ex allievi di prestigiose università o di Master dispecializzazione. Questa “selezione” a monte rende la par-tecipazione molto qualificata e interessante.Parliamo di Facebook.Oltre a essere stato già sperimentato come strumento perla conduzione di studi sperimentali multicentrici, è ormairoutinariamente usato come vetrina e spazio di discussio-ne da parte di enti e istituzioni.Un esempio: la pagina della Stanford University, una del-le più prestigiose istituzioni formative del mondo. Basta vi-sitarla per avere conferma che il social web vive di … sto-rie. Storcerà il naso chi, lavorando in Medicina, fosse abi-tuato a sostenere piuttosto il primato del dato quantitati-vo su quello qualitativo – nella forse troppo pubblicizzataalternativa tra Medicina di popolazione e Medicina indivi-duale. Eppure, sono sempre maggiori le evidenze che ci convin-cono come una Sanità migliore, perché più efficiente, effi-cace e – soprattutto – più equa, non possa non tenere inmassima considerazione il dato biografico accanto a quel-lo biologico. Allo stesso modo, sempre più spesso accadeche le “evidenze” siano solo formalmente tali e che solo “lestorie dietro le prove” – amplificate, condizionate o, piùsemplicemente, fabbricate – possono riuscire a ridimen-sionarne la portata. In conclusione, l’attività di social networking e – più in ge-nerale – il rendersi disponibili a fare rete sembrano pro-porsi come “il” modo per esporre i dati e le informazionialla discussione, al confronto, all’approfondimento condi-viso e libero da condizionamenti gerarchici. •

Le risorse in rete possono fornire gli strumenti per districarsi nella

miriade di informazioni e dati, contandosoprattutto sulla collaborazione tra pari

Connotea (www.connotea.org) è uno strumento ideale per la gestione della bibliografia

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SIFOP

di Alessandro Ciocci (*)

La SIFoP (1986) e primaancora il Cip, Comitatodi iniziativa e program-

mazione Fnomceo-Sumaioriginano, quali naturali ere-di di un sommerso bisognoculturale e scientifico, in se-no ad una categoria di me-dici, gli ambulatoriali, in queltempo molto frastagliata sep-pure tendente all’unione. Già col passare degli anni an-dava maturando tra i medi-ci l’idea della necessità diprogredire con mezzi e for-me autonome nella Forma-zione Permanente (FP). Erail momento di iniziare a tro-vare strategie alternative al-l’istruzione, ancora data inmodo tradizionale e in via diobsolescenza per gli enormisviluppi della tecnologia. L’apprendimento, era ormaichiaro, doveva essere un pro-cesso continuo per tutta ladurata della vita professio-nale e... anche oltre, per unpuro piacere intellettuale.In base all’elaborato del-l’Unesco nel 1970-71 nascecosì la Formazione Perma-nente (FP). Il ministero del-la Sanità nel 1975 emanòopportunamente un decre-to affinché potesse partirel’organizzazione praticadell’aggiornamento profes-sionale.

Questo Decreto però nonebbe attuazione pratica pervarie questioni per cui nel1976 il Comitato Centraledella Fnomceo istituì il Co-mitato di iniziativa e pro-grammazione Fnom-Sumai(CIP) paritetico e gestitopresso la Fnomceo alla gui-da del quale si sono succe-duti nel corso degli anni ildottor Guido Testa, il pro-fessor Paolo Michele Eredeed il sottoscritto.

Fu fatto un grande sforzoorganizzativo per istituirecorsi nazionali per anima-tori di formazione allo sco-po di preparare i delegati re-gionali, i vice e i quadri ter-ritoriali per i futuri compi-ti organizzativi. Fin dai primi passi del CIPnella FP, impareggiabile edentusiasta promotore è sta-to il dottor Giuseppe Baril-laro segretario dei vari Con-

ro della Salute). Io fui elettopresidente. La Società è di-retta da un Consiglio diretti-vo nazionale ed è struttura-ta a livello periferico in Co-mitati regionali che eleggo-no i responsabili regionali aiquali spetta il compito dellaorganizzazione e realizza-zione dei corsi regionali, pro-vinciali ed aziendali di edu-cazione terapeutica e FP. Ga-rante della qualità delle atti-vità della SIFoP è il Comita-to scientifico. La SIFoP, nel 1998, è statauna delle prime Societàscientifiche a collaborarecon l’iniziativa della Fnom-ceo nel realizzare la Consul-ta Fnomceo-Società scienti-fiche ed a costituire un Co-mitato di coordinamentocon molte Società scienti-fiche. Dal 2001, con l’introduzio-ne del sistema formativoECM, la SIFoP – accoglien-do favorevolmente le diret-tive del ministero della Sa-lute – ha voluto rendersi par-te attiva di questo nuovo me-todo di aggiornamento iscri-vendosi, in data 7/9/2001,come provider.Dal 2002 inoltre la SIFoP haritenuto opportuno, per va-ri motivi, svolgere i suoi Con-gressi Nazionali (giunti alladecima edizione) subito pri-ma di quelli del Sumai purcontinuando a realizzare invarie sedi congressi formati-vi attinenti specificatamentealla FP.Nel 2003, per sopraggiuntimotivi di incompatibilità, de-cisi di non partecipare alleelezioni per il rinnovo dellecariche sociali. Venne elettopresidente il dottor Giusep-pe Sanfilippo che nell’annosuccessivo si dimise e gli suc-

La formazione degli specialisti ambulatoriali

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Promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale anche attraverso l’attività formativa a distanza.

La collaborazione con le associazioni dei pazienti

Particolare attenzione va rivolta al temadell’educazione terapeutica del paziente

con patologie croniche

Hanno così inizio i corsi diFP degli specialisti ambula-toriali avvalendosi di una“Guida pratica” elaboratadall’anzidetto Comitato do-ve si davano precise indica-zioni per l’organizzazione elo svolgimento dei corsi.La perfetta intesa tra Fnom-ceo e Sumai permise unaproficua attività, la cui vali-dità fu fatta propria dalleConvenzioni uniche in oc-casione dei rinnovi contrat-tuali, anche nel giusto con-vincimento che l’accresci-mento culturale continuodei medici fosse di interes-se generale oltre che dalpunto di vista sanitario an-che di quello sociale.

sigli direttivi che si sono suc-ceduti. Poiché si riscontrarono og-gettive difficoltà, per una dif-ficile corrispondenza di in-tenti fra gli organi responsa-bili dell’aggiornamento del-la classe medica, il 15 aprile1986, il dottor Benito Mele-dandri, presidente dell’Or-dine dei medici di Roma, conatto notarile, fondava la SI-FoP (Società italiana di for-mazione permanente per lamedicina specialistica) conla finalità di promuovere l’at-tività di FP ed aggiornamen-to professionale, anche at-traverso l’attività formativaa distanza (modalità che sa-rà poi adottata dal ministe-

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cedette il dottor FrancescoLosurdo riconfermato per ilquadriennio 2008-2011 chepotenzia l’operatività dellaSocietà provvedendo a coin-volgere attivamente tutti gliiscritti alla SIFoP con le mo-difiche statutarie del 2008per la realizzazione dei set-tori specialistici e del nuovoComitato scientifico. Si è portata particolare at-tenzione all’Educazione te-rapeutica ed alla aggrega-zione funzionale plurispe-cialistica per le patologie cro-niche ai quali temi sono sta-ti dedicati gli ultimi congressinazionali. Proseguendo nella linea trac-ciata dai precedenti Consi-gli direttivi si è confermatala collaborazione con le as-sociazioni dei pazienti ancheal fine di incrementare l’edu-cazione terapeutica che fa-vorisce, fra l’altro, una mi-gliore relazione fra medici epazienti e fra specialista e me-dico di medicina generale. In data 7 aprile 2011, si èsvolta a Roma la giornata dipresentazione del “ProgettoSIFoP/METIS per migliora-re l’assistenza ai malati cro-nici”. Con questo progetto,si intende formare i propriiscritti a lavorare insieme al-le altre componenti medicheper favorire lo sviluppo diuna assistenza territorialeche garantisca la coperturadi tutte le necessità dei ma-lati cronici nelle cure pri-marie e ciò potrà contribui-re – e non è cosa di pococonto –anche a ridurre il pe-sante onere assistenziale checondiziona il nostro SSN. •

(*) Comitato scientifico SIFoP

terrà il Review Course, inconsiderazione del succes-so degli anni precedenti; ar-ticolato in due giornate, èconcepito per approfondiretematiche di particolare in-teresse, affidandone la trat-tazione a esperti della ma-teria. Quest’anno vedranno la lu-ce tre Corsi di FormazioneIntensiva a numero chiusosui seguenti temi: Imagingin Reumatologia, Statisticabiomedica e metodologiaprogettuale di studi clinici,Terapia intra-articolare. Cia-scun corso avrà carattere es-senzialmente pratico e saràarticolato in tre segmenti di-dattici, tra loro collegati,previsti nei giorni di giove-dì, venerdì e sabato.Nelle parti centrali del Con-

gresso saranno posizionatiSimposi e Letture istituzio-nali su temi di grande at-tualità, senza peraltro tra-scurare argomenti della pra-tica clinica quotidiana, co-me richiesto da molti.Le Aziende organizzerannoSimposi e Letture i cui con-tenuti, particolarmente in-teressanti, saranno comple-mentari a quelli previsti ne-gli spazi istituzionali.Naturalmente vi sarannosessioni per comunicazioniorali e poster e anche que-st’anno è stata programma-ta una sessione di comuni-cazioni in inglese intitolata“Verso EULAR 2012”.I giovani avranno ampiospazio e a loro saranno af-fidate per la prima volta letre Letture istituzionali SIRintitolate a tre grandi reu-

matologi italiani delpassato, nel segno diuna continuità idealetra figure carismatichedi ieri e concrete pro-messe di oggi.Secondo una tradi-zione consolidata, so-no stati programmatiil corso di formazio-ne avanzata per gliinfermieri che opera-no presso strutturereumatologiche e lasessione riservata al-l’Associazione nazio-nale dei malati reu-matici. •

(*) Presidente SIR

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Al via l’annuale appuntamento della SIR

FORMAZIONE

di Giovanni Minisola (*)

Dal 23 al 26 novembreprossimi si terrà a Ri-mini il Congresso

della Società italiana diReumatologia. Un appun-tamento che vuole esserenon solo evento scientificodi sicuro rilievo, ma anchefavorevole occasione di in-contro e di scambio cultu-rale per tutte le compo-nenti della Reumatologiaitaliana e per tutti i colle-ghi cultori della Reumato-logia e interessati alle ma-lattie reumatiche.Al fine di migliorare la ma-nifestazione e per dare ri-sposte concrete alle aspet-tative dei Reumatologi ita-liani, tutti i soci SIR sonostati interpellati affinchédessero indicazioni e sug-gerimenti. Questa ini-ziativa aveva l’obiet-tivo di favorire la rea-lizzazione di un con-gresso nazionale chefosse il più possibileil “congresso dei so-ci” e non il congres-so del Consiglio di-rettivo o del Presi-dente della SIR. Conquesto spirito e te-nendo conto delle se-gnalazioni giunte, siè definita una pro-gettualità congres-suale che ci auguria-mo sia il più possibi-le condivisa.Anche nel 2011 si

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PROFESSIONE

di Massimo Terziani (*)

Asottolineare l’impor-tanza del fenomenosi evidenzia come da

metà degli anni ’90 le de-nunce di presunti casi di“malpractice medica” sia-no aumentate in modo ver-tiginoso.Malgrado i tratti preoccu-panti del fenomeno ed inumerosi segnali che ne in-dicano la presenza, la dif-fusione e la progressivaestensione, in Italia (a di-spetto di altri Paesi Comu-nitari) non esiste un siste-ma di monitoraggio uffi-ciale, completo e aggior-nato che permetterebbenon solo di “censire even-ti” e di “misurane l’evolu-zione”, ma soprattutto di“prevenirne” gli effetti me-diante l’istituzione obbli-gatoria nelle strutture sani-tarie pubbliche e accreditatedi un nucleo di “risk mana-gement” connesse in rete. Laquali-quantificazione deglierrori medici è infatti uncompito arduo per la man-canza e/o la disaggregazionedi dati, statisticamente e sto-ricamente rilevanti. In una relazione ufficiale,l’Associazione Nazionale Im-prese Assicuratrici (ANIA)ha “fotografato” il periodo1994/2002 caratterizzato daun incremento vertiginosodelle denunce di sinistri chesono passate dalle circa 8 mi-la del 1994 alle circa 15 mi-

la del 2002 omnicompren-sive della responsabilità ci-vile del medico e di quelladella struttura sanitaria; ov-vio che le imprese assicu-rative tendano a uscire daquesta tipologia di merca-to, ovvero ad aumentare ipremi. Per questi motivi si assiste,sempre più ed in manierageneralizzata, allo sviluppodella cosiddetta “medicinadifensiva” nelle sua varian-te “attiva” (eccesso di esamiinutili) e “passiva” (asten-sione di provvedimenti te-rapeutici). D’altra parte ta-li atteggiamenti sono com-prensibili tenuto conto chein Italia le denunce penalicontro medici ammontanocomplessivamente a circadiecimila all’anno, che la ri-chiesta di risarcimento daparte del danneggiato nonè formulata direttamente al-la società assicurativa (co-me nel caso della RC auto)ma alla struttura sanitariao al professionista medicoed infine che la struttura sa-nitaria può rivalersi sul pro-fessionista dipendente in ta-luni casi di colpa di que-st’ultimo. Ad aggravare la situazionecontribuisce la stampa scan-dalistica fornendo cifre sul-la “malpractice” medica si-curamente “gonfiate” vistoche solo il 20% dei casi ri-sultano poi dimostrati ingiudizio. Proprio il decreto della Me-

diazione Conciliativa aiprofani sembrava essere lapanacea di tutti i mali, nondovendosi le parti avventu-rare obbligatoriamente inprocessi civili costosi e diesito incerto. Tuttavia giànel convegno della FAMLI(Federazione delle Asso-ciazioni Medico Legali Ita-liane) tenutosi a Salice Ter-me nell’ottobre 2010 conmedici-legali, avvocati, giu-risti e magistrati, il primoin Italia inerente la Media-zione Conciliativa in temadi responsabilità sanitaria,erano emersi quegli aspet-ti critici che avrebbero poicomportato l’investituradella Corte Costituzionaleda parte del TAR Lazio(n.3202 del 12/4/2011)sulla eventuale incostitu-zionalità di diversi articolidel D.lgs 28/2010. Il cardine delle multiple cri-ticità è rappresentato dalla

obbligatorietà dell’istituto,a dispetto dello spirito del-la direttiva comunitaria52/2008 caratterizzato dal-l’aspetto volon-tario della me-diazione al finedi non impedirealle parti “diesercitare il di-ritto di accesso

Responsabilità sanitaria, prospettive extragiudiziarie

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al sistema giudiziario”. Nelcaso infatti della “media-zione all’italiana” la possi-bilità di ricorrere al Giudi-ce è condizionata dal ten-tativo obbligato di conci-liazione che, nel particola-re ambito della responsabi-lità sanitaria, risulta di as-sai improbabile “riuscita”laddove si consideri che leparti coinvolte sono semprepiù di due (vedi danneg-giato, medico e/o medici inéquipe, azienda e/o azien-de sanitarie, società assicu-rativa e/o società assicura-tive, etc.) con interessi di-versi e varie strategie diazione anche contrattual-mente predefinite. In que-

In Italia le denunce penali contro i mediciammontano a circa diecimila all’anno

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sto particolare ambito lamediazione conciliativa nonè fattibile e soprattuttocomporta costi non indiffe-renti per le parti, le qualidovranno farsi assistere daconsulenti medici legali in“scene processuali” che il le-gislatore delegato italiano siproponeva di arginare evi-tando il contenzioso giudi-ziario nell’ottica di una me-diazione “deflattiva” piut-tosto che “conciliativa”; ilfallimento del tentativo con-ciliativo produce poi un al-lungamento dei tempi del-la Causa Civile (già lenti etortuosi in Italia) nella qua-le, tra l’altro, tutte le pro-cedure (vedi consulenze,etc.) effettuate nella fasepregiudiziaria non potran-no essere utilizzate, comeespressamente previsto nelD.vo 28/2010. Tali considerazioni chiari-scono la posizione di mol-ti medici-legali i quali, non“appiattendosi” a logiche diprofitto “cavalcate” da al-tre associazioni medico-giu-ridiche (in caso contrario ilneonato istituto sarebbe vi-sto come mera opportuni-tà di incrementare le loroconsulenze o di accreditar-si come mediatori al Mini-stero), ritengono maggior-mente proficuo per il benecomune dei colleghi e degliutenti una riformulazionedella responsabilità profes-sionale medica e sanitariache valorizzi il ruolo medi-co-legale nella gestione-pre-venzione del rischio clinicoe che “passi” attraverso uniter legislativo peraltro giàin fieri, identificabile nel di-segno di legge n. 50, pre-sentato al Senato il 29 apri-

le 2008, ma fermo dall’8 lu-glio 2009. Nello specifico,tale disegno di legge, ispi-randosi chiaramente al mo-dello dell’assicurazione ob-bligatoria della responsabi-lità-civile-auto e della pro-cedura liquidativa previstadal Codice delle Assicura-zioni Private per i sinistristradali, propone l’adozio-ne di uno schema realmen-te innovativo retto sui se-guenti punti: – istituzione dell’obbligoper “tutte le strutture sa-nitarie ospedaliere pubbli-che e private” di assicurar-si per la responsabilità ci-vile nei confronti degli as-sistiti. Facoltà per ciascu-na regione di “istituire unapposito fondo di garanziaper la responsabilità civiledel personale di tutte leaziende sanitarie ubicate sulterritorio regionale, sosti-tutivo delle polizze assicu-rative, attribuendo al fon-do direttamente le risorsefinanziarie necessarie”; – previsione dell’azione di-retta (senza litisconsorzionecessario fra impresa as-sicuratrice e strutture sani-tarie e/o medici); – introduzione di una verae propria procedura liqui-dativa così articolata: a) invio della richiesta di ri-sarcimento; b) spatium deliberandi dinovanta giorni: “L’offertadefinitiva deve essere co-municata entro novantagiorni dalla data in cui ildanneggiato informa l’as-sicuratore riguardo il con-solidamento dei postumi.Se il danneggiato dichiaradi accettare la somma of-fertagli, l’assicuratore deve

provvedere al pagamentoentro venti giorni dal rice-vimento per iscritto del-l’accettazione.Qualora la somma offertasia inferiore a quella richie -sta e il danneggiato non sidichiari soddisfatto del ri-sarcimento, l’impresa de-ve comunque corrispon-dere ta le somma entro ven-ti giorni. Tale somma verrà imputa-ta nella liquidazione defi-nitiva del danno”. Tale modello, che potrebbeessere perfezionato (non siprecisa infatti se anche ver-so il fondo regionale di ga-ranzia si possa fare azionediretta), comporterebbeuno schema uniforme del-le varie strategie alternati-

ve attuate “a macchia dileopardo” in alcune regio-ni in questi ultimi anni.L’approvazione del descrit-to disegno di legge colme-rebbe l’assenza di un effi-cace ed efficiente “sistema”nazionale per la coperturadei costi della responsabi-lità civile medico-sanitariae per la gestione del con-tenzioso, “alleggerendo ilpeso della malpractice” cheallo stato attuale grava inmodo preponderante e di-straente sui medici e sullestrutture sanitarie. •

(*) Presidente Associazio-ne medico legale pavese

Delegato nazionale Federazione associazioni

medico legali italiane

PROFESSIONE

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RICERCA

di Walter Pasini

Atre anni dalla parten-za della campagnavaccinale contro il Pa-

pillomavirus umano (HPV),molte sono le nuove evi-denze scientifiche che per-mettono di confermare l’ef-ficacia della vaccinazione edi prospettare nuovi scena-ri di offerta vaccinale.Ormai è noto che i Papillo-mavirus (HPV) sono virusmolto diffusi che si trasmet-tono attraverso i rapportisessuali e che colpiscono siadonne che uomini.Oltre al cancro del collodell’utero, i Papillomavirussono responsabili di nume-rose patologie come il can-cro della vulva, della vagi-na, dell’ano, del pene, del-l’orofaringe ed i condilomiacuminati.Per avere un’idea dell’im-patto delle patologie da HPVin Italia, basti pensare cheogni anno 3.500 donne so-no colpite dal cancro delcollo dell’utero, con oltremille decessi e che nella so-la popolazione femminile sistimano ogni anno circa120 mila casi di condilomigenitali.A differenza di quanto ac-cade per le altre malattiesessualmente trasmesse, perl’HPV, l’utilizzo del preser-vativo diminuisce ma nonriduce il rischio di contagio.Ecco perché la vaccinazio-ne svolge un ruolo chiave

nella prevenzione primariadi queste patologie.Due i vaccini disponibili: ilbivalente e il quadrivalente. Il vaccino bivalente è indi-cato per la prevenzione del-le lesioni precancerose del-la cervice uterina e del can-cro del collo dell’utero cau-sati dai tipi di Papillomavi-rus 16 e 18 in bambine edonne dai 10 ai 25 anni. Il vaccino quadrivalente èindicato per la prevenzionedel cancro del collo del-l’utero, delle lesioni precan-cerose del collo dell’utero,

Dallo stesso studio emergeche il 70% delle donne ar-ruolate era ancora naive ai4 tipi vaccinali, ovvero nonaveva ancora incontrato i ti-pi di HPV contenuti nelvaccino. Questo è un datoestremamente importante,che evidenzia come la mag-gior parte delle donne adul-te possa ottenere pieno be-neficio dalla vaccinazionecontro l’HPV. Se per osservare l’efficaciadella vaccinazione sul can-cro del collo dell’utero sarànecessario attendere alcuni

scia di popolazione coin-volta nel programma vacci-nale (donne <28 anni).Una riduzione del 20% deicondilomi genitali è statariscontrata anche negli uo-mini eterosessuali non coin-volti nel programma vacci-nale, segno questo di un ef-fetto di herd immunity (im-munità di gregge) indottodalla vaccinazione. Recenti dati hanno con-fermato per il vaccino qua-drivalente un’efficacia cli-nica superiore al 90% nel-la prevenzione delle lesio-ni genitali esterne nei ma-schi dai 16 ai 26 anni. Questi dati potrebbero rap -presentare la base per lo svi-luppo di ulteriori studi checonfermino i benefici del-la vaccinazione nella po-polazione maschile. Sono queste le principalievidenze scientifiche checonfermano ed estendonoi benefici della vaccinazio-ne HPV, prospettandone infuturo l’accesso anche adaltre categorie.Al momento in Italia lavaccinazione HPV è gra-tuita e raccomandata perle ragazze dodicenni. Per favorire l’accesso an-che alle donne per le qua-li la vaccinazione è indica-ta ma che non rientranonella gratuità, in molte Re-gioni è stato avviato il “so-cial price” o prezzo agevo-lato, che consiste nell’of-ferta presso le ASL (inLombardia presso i centriospedalieri) della vaccina-zione anti-HPV ad unprezzo sostanzialmente ri-dotto (circa il 60% in me-no) rispetto a quello prati-cato in farmacia. •

Vaccinazione HPV,evidenze e prospettive

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Al momento in Italia la vaccinazione HPV

è gratuita e raccomandata per le ragazze dodicenni

della vulva e della vagina edei condilomi acuminaticausati dai tipi di Papillo-mavirus 6, 11, 16 e 18, nel-le donne dai 9 ai 45 anni enei maschi dai 9 ai 15 anni. L’estensione delle indica-zioni del vaccino quadriva-lente nelle donne adulte èstata approvata dall’EMAalla luce dei risultati di unostudio clinico di fase III,pubblicato su Vaccine nel2009, che ha confermatol’efficacia del vaccino nelprevenire oltre il 90% del-le infezioni persistenti edelle lesioni HPV correla-te nelle donne fino a 45 an-ni d’età.

decenni per l’evoluzionestessa della malattia, per laprevenzione dei condilomigenitali, è già possibile re-gistrare i primi risultati dal-la “vita reale” ottenuti a se-guito dell’attuazione del pri-mo programma di vaccina-zione con il vaccino qua-drivalente in Australia. Uno studio osservazionalecondotto presso il Centro diSalute Sessuale di Mel-bourne ha mostrato che,dopo un solo anno di cam-pagna di vaccinazione conil vaccino quadrivalente, inuovi casi di condilomi ge-nitali sono diminuiti di cir-ca il 50 per cento nella fa-

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Come abbiamo pubbli-cato nello scorso nu-mero, il 27 maggio è

stato rinnovato il Consigliodi Amministrazione di Fon-doSanità. Il presidente èLuigi Daleffe. A lui il Gior-nale della Previdenza ha ri-volto alcune domande.

Possiamo approfondire ilconcetto di previdenza com-plementare? Secondo alcu-ni c’è concorrenza con quel-la obbligatoria. L’assunto è assolutamentenon condivisibile: la previ-denza complementare na-sce proprio per “supporta-re” quella obbligatoria che,a causa degli andamenti de-mografici, è destinata a ga-rantire ai pensionandi untasso di sostituzione - rap-porto tra ultima retribuzio-ne e prima rendita pensio-nistica – più basso di quel-lo fin qui loro assicurato. Ilproblema è squisitamentenumerico: la diminuzionedelle nascite – per l’Enpamil numero programmato amedicina ha comportatouna enorme diminuzionedei giovani medici – e l’au-mento dell’aspettativa di vi-ta hanno squilibrato i con-ti previdenziali, per cui an-che le Casse previdenzialidovranno rifare i conti, co-me ha già fatto lo Stato, perassicurare l’equilibrio dilungo termine delle gestio-ni. Pensate che il passaggiodal metodo retributivo a

quello contributivo - chi hainiziato a lavorare dopo il1° gennaio 1996 avrà soloil contributivo - operatoper gli Enti pubblici deter-minerà una diminuzionedel tasso di sostituzione diquasi il 40%.

Come si inserisce la previ-denza complementare inquesto percorso?L’obiettivo della previden-za complementare è quellodi fornire ai lavoratori, uti-lizzando una serie di van-taggi fiscali, la possibilità diintegrare la rendita pensio-nistica di primo pilastro, alfine di garantire loro unasoddisfacente tutela econo-mica per l’età post lavorati-va. Il vantaggio fiscale è pre-sente in entrata, come de-ducibilità dal reddito, du-rante i versamenti contribu-tivi in quanto la fiscalità suirendimenti è solo dell’11%,ed in uscita poiché la rendi-ta vitalizia è tassata con ali-quote fra il 9 ed il 15%. Lagestione multicomparto diFondoSanità, inoltre, per-mette agli iscritti meno gio-vani di preservare il propriopatrimonio, mentre agli ade-renti giovani dà la possibili-tà di scegliere un compartopiù aggressivo, per conse-guire rendimenti maggiorinel lungo periodo.

Può delineare meglio que-sto concetto?La gestione finanziaria di

FondoSanità è suddivisa inquattro comparti: uno ga-rantito, uno puramente ob-bligazionario, uno con unapercentuale fino al 30% diazioni ed uno con una par-te azionaria fino al 75%.L’iscritto ha la possibilitàdi scegliere un solo com-parto o frazionare la pro-pria contribuzione fra piùcomparti; può inoltre deci-dere di cambiare gratuita-mente comparto una voltal’anno.L’iscritto meno giovane, vi-cino all’età della pensione,ha quindi la possibilità discegliere un comparto tran-quillo che non metta a ri-schio il suo capitale go-dendo nel contempo deivantaggi fiscali; i giovaniaderenti potranno, invece,scegliere il comparto azio-nario che, diluendo il ri-schio dell’investimento suun orizzonte temporale piùlungo, potrà assicurare lo-ro un maggiore rendimen-to al termine del percorsoassicurativo.

Quali altre caratteristichepositive possiamo indivi-duare in FondoSanità?Per gli esperti del settoresiamo un’ottima realtà: sia-mo stati positivamente ci-tati anche nell’ultima rela-zione annuale del presi-dente della COVIP, laCommissione di vigilanzasui Fondi pensione. Orgo-gliosamente possiamo dire

che, lavorando con passio-ne, siamo sempre stati“avanti” fra i fondi chiusi:siamo stati i primi per lagestione multicomparto, iprimi per il Long Term Ca-re, i primi per la possibili-tà offerta agli aderenti dipoter iscrivere al Fondo an-che i famigliari a carico. Un altro aspetto molto im-portante è quello dei costiche, in confronto a quellidei fondi aperti sono ri-dottissimi: dai dati ufficia-li rilevati dal sito COVIPemerge che, proprio in vir-tù dei bassi costi di gestio-ne, gli iscritti a FondoSani-tà possono risparmiare, in30 anni, dai 12 mila ai 38mila euro. Anche per quan-to riguarda i rendimenti finqui conseguiti, i dati ufficialiespongono risultanze senzadubbio positive per il Fon-do. Potremmo essere anco-ra più competitivi, nel sen-so di costare meno, se il nu-mero degli iscritti aumen-tasse considerevolmente,come è lecito auspicare sul-la base della consistenzadella platea dei potenzialiaderenti.

Concetti da chiarire? Il multicomparto l’ho giàspiegato; il Long Term Ca-re (LTC) comporta il rad-doppio della rendita vitali-zia nel caso di sopravve-nuta non autosufficienza,mentre la possibilità diiscrivere i famigliari a ca-rico è estremamente im-portante per i nostri figliperché ci permette di co-struire loro da subito unfuturo previdenziale. •

(a cura della redazione)

FondoSanità, come integrare la rendita pensionistica

POST LAVORATIVO

278 - 2011

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PARLIAMO DI…

288 - 2011

di Daniele Romano

La salute delle donne haun nuovo prezioso al-leato nella lotta al tu-

more alla mammella, che èancora la prima causa dimorte l’incidenza è di circa40.000 nuovi casi l’anno.L’American Cancer Societyrileva che nel mondo, ognianno, 1.3 milioni di donnesi ammalano di tumore allamammella e quasi mezzomilione muore. Tuttavia, laprobabilità di guarire è mag-giore in caso di diagnosi pre-coce, mentre in fase avan-zata questa malattia risultaancora poco curabile. “Si può stimare- secondo ildottor Giovanni M. Ciuffo,responsabile del Centro disenologia ICZ di Monza -che nel nostro Paese vivanoattualmente oltre 400.000donne curate per patologiamammaria aggressiva e iltasso di incidenza di tale pa-tologia è oramai prossimoal 10 %.” E afferma allar-mato, “fino ad oggi non erapossibile l’esecuzione di unareale prevenzione nei con-fronti della patologia ag-gressiva del seno”.L’innovazione tecnologicacon dieci anni di sperimen-tazione internazionale ab-binata ai contenuti dellamedicina predittiva oggiconsente di effettuare unadiagnosi realmente preco-ce, preclinica, individuan-do la zona dove si svilup-

Secondo la dotto-ressa Viviana Frattini,coordinatrice di uno stu-dio su 674 donne ultra-trentenni presso il Centromedico Monterosa a Mila-no, “la possibilità di identi-ficare territori precancerosiconsente la rimozione chi-rurgica con un anticipo diben 5-8 anni prima che le le-sioni si rendano visibili conle metodiche convenziona-li, evitando l’impatto dellachemioterapia e delle tera-pie demolitive”.Un guadagno sociale di vi-ta, un risparmio di soffe-renze e budget rilevanti peril sistema sanitario se l’ul-trascreening venisse estesosu vasta scala.La Mammografia, oltre ai li-miti di una finestra diagno-stica molto più ristretta nel-la quale la massa tumoraleè formata e visibile, ha pro-blemi nelle donne con un se-no denso, in cui lo scarsocontrasto intrinseco dei tes-suti non consente un’accu-ratezza diagnostica. Quan-do la mammografia e l’eco-

peranno i tessuti precance-rosi. È stato definito dai piùimportanti responsabili disocietà scientifiche struttu-re ospedaliere, un “ultra-screening per il tumoremammario” che allarga in-credibilmente la finestra dia-gnostica consentita daglistrumenti attuali, effettuan-do la diagnosi precoce pre-clinica prima che insorganoi sintomi legati alla malattia,in soggetti apparentementesani. L’indagine ottica dina-mica del seno (metodicaDOBI Dynamical OpticalBreast Imaging) usa para-metri biologici predittivicorrelati all’angiogenesi.L’apparecchiatura Comfor-tscan utilizza dei markersprognostici e predittivi, daidati elaborati dal comitatoscientifico “DOBI GROUP”con una sensibilità del 95%e una specificità del 80%.Le cellule tumorali si svi-luppano creando una rete dicapillari che le alimenta,consentendo di cresceresempre più celermente conuna modifica della vascola-rizzazione chiamata neoan-giogenesi e riferita già a tes-suti precancerosi.Confortscan è stato proget-tato per individuare questarete di capillari e le minimedistorsioni parenchimali eottenere una significativadiagnosi tumorale di primolivello con protocolli cliniciche prevedono un integra-zione ecografica.

Totalmente digitale, Com fortscan utilizza lalunghezza d’onda dellaluce rossa monocromati-ca, aprendo nuove prospet-tive ai tecnici radiologicisempre più orientati dalprogresso alle tecni-che dell’imaging. L’apparecchionon usa raggiX ma una lu-ce rossa pro-dotta da un led, euna vi deocamera ingrado di visualizzare la si-tuazione della zona investi-ta dalla luce e, a differenzadella radiografia, non è in-vasivo e non è un esamedoloroso, non comportan-do lo schiacciamento dellamammella. Non ha limiti di utilizzo el’operatore vede immediata-mente il risultato, grazie al-la telecamera e non ha biso-gno di una formazione lun-ga o complessa per impara-re a usare l’apparecchio.Per il professor FrancescoSchittulli, chirurgo senolo-go e presidente nazionaledella Lega italiana per la lot-ta ai tumori (LILT) “questosistema integrabile con altriapprocci diagnostici, con-sente esami veloci e forniscenuovi dati fisiologici funzio-nali che fino ad oggi nessu-no ha offerto al medico: ilprocesso di neoformazionedi vasi sanguigni nei tessutiprecancerosi e ovviamentenelle masse tumorali.”

Tecnologie ottiche per prevenzione al seno

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PARLIAMO DI…

298 - 2011

grafia non possono deter-minare se una lesione so-spetta al seno è maligna obenigno, l’esame standardè il prelievo di campioni ditessuto. Nel 70-80% dei ca-si, tuttavia, le biopsie rive-lano lesioni benigne, crean-do paure ingiustificate nel-la donne e costi diagnosticipiù elevati. Secondo i risultati di unostudio sull’efficacia della to-mografia ottica eco-guida-ta pubblicati sulla rivistaRadiology, la combinazione

nali quali: la Clinica Man-giagalli di Milano, Ospe-dale Fatebenefratelli di Mi-lano, Istituti clinici Zucchidi Monza del Gruppo SanDonato, la LILT di Bolo-gna, oltre ad una serie dimedici senologi e radiolo-gi territoriali.La tomografia ottica è unatecnica di imaging non in-vasiva che misura l’assor-bimento della luce all’in-terno dei tessuti per quan-tificare il livello di emoglo-bina e di ossigeno nel san-gue. Poiché le lesioni can-cerose hanno molti più va-si sanguigni di un tessutonormale, individuare i li-velli di emoglobina puòaiutare a distinguere lesio-ni maligne da lesioni beni-gne. “Entrambi i livelli me-di di emoglobina massimae totale - spiega Zhu - era-no significativamente piùelevati nel gruppo con car-cinoma rispetto al gruppocon la lesione benigna car-cinoma rispetto al gruppo”. Il Parlamento Europeo hastabilito il diritto delle don-ne affette da neoplasia mam-maria ad essere curate pres-so un Centro che presenticaratteristiche di qualità e fi-gure dedicate a questa ma-lattia. E una tecnologia for-temente innovativa prodot-ta e distribuita dallo sforzodi tecnici e imprenditori ita-liani è un bel primato.•

di due tecnologie basate suultrasuoni e onde luminosepotrebbe ridurre il ricorsoalla biopsia al seno in casodi sospetto tumore, evitan-do spese inutili e maggioriansie per le donne.“L’obiettivo dello studio -spiega Qing Zhu, bioinge-gnere dell’Università delConnecticut, negli Usa - èstato indagare le potenzia-lità della tomografia otticaguidata dagli ultrasuoni co-me mezzo per differenziarei tumori in fase iniziale dal-le lesioni benigne”. I ricer-catori hanno utilizzato lanuova metodica su 178donne tra 21 e 89 anni allequali erano state in prece-denza diagnosticate lesionisolide, seguite da una biop-sia. L’uso della tomografiaottica ha permesso di rile-

vare lesioni benigne in 114casi, circa il 65% del tota-le, 35 carcinomi al primostadio, 24 casi di neoplasiesuperiori ai due centrime-tri. Per valorizzare le po-tenzialità di questa tecno-logia e favorire l’integra-zione del DOBI Comfor-tScan nella diagnostica se-nologica esistente la So-crate Medical ha promos-so la costituzione sponta-nea del DOBI GROUP. Sitratta di un gruppo scienti-fico interdisciplinare e mul-ticentrico di professionisticoordinato dal Professor Al-do Vecchione - Direttorescientifico dell’Istituto na-zionale dei tumori di Napo-li, con la supervisione del-l’Istituto europeo di onco-logia. Al gruppo partecipa-no anche altri centri nazio-

Tecnica di imaging non invasiva che misura

l’assorbimento della luce

all’interno dei tessuti

Individuare i livelli di emoglobina può aiutare a distinguere

lesioni maligne da quelle benigne

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NOTIZIE

308 - 2011

A virologa italiana prestigioso premio USA

L’italiana Ilaria Capua, virologa dell’Istituto zooprofi-lattico sperimentale delle Venezie di Legnago (Pado-va), è la prima donna vincitrice del Penn Vet World

Leadership in Animal Health Award, assegnato ogni annodall’università americana della Pennsylvania a un veteri-nario che “ha modificato in maniera significativa l’imma-gine e la pratica della professione e ha influenzato la vita ela carriera di altre persone”. Il 14 settembre la scienziataha ricevuto dall’ateneo Usa il riconoscimento internazio-nale del valore di 100 mila dollari. “Questo premio conferma che la linea di pensiero di un’isti-tuzione italiana può innescare dei meccanismi che cam-biano le regole del gioco anche ai livelli più alti” – ha com-mentato la Capua. “Dimostra inoltre che in Italia si pos-sono raggiungere livelli di eccellenza riconosciuti da unadelle più prestigiose università americane, e questo premioè un attestato di merito a tutte le donne che lavorano nelServizio sanitario nazionale”. Nel 2000, ricorda una nota dell’Istituto zooprofilattico spe-rimentale delle Venezie (Izsve), Ilaria Capua ha sviluppa-to la prima strategia di vaccinazione per l’influenza avia-ria, che ha permesso di controllare la malattia e nel con-tempo di mantenere le esportazioni. Questa strategia è og-gi raccomandata dalle principali organizzazioni interna-zionali ed è inclusa nella legislazione europea.

Musica, “elisir” per udito per chi suona da una vita

Alcuni ricercatori hanno scoperto che essere musici-sti può contribuire a migliorare l’udito in età avan-zata, ritardando alcuni dei cambiamenti legati al-

l'invecchiamento. Soprattutto nel-l’elaborazione dell’udito centrale.Questo vantaggio è considerevolesoprattutto nei musicisti più an-ziani. Gli scienziati hanno inoltreevidenziato come essere virtuosidi uno strumento non offre alcunvantaggio nelle prove audiologi-che sui toni puri. Tuttavia i musi-cisti di 70 anni sono stati in gradodi capire meglio un discorso in unambiente rumoroso rispetto alcampione più giovane (50 anni) enon musicista. “Questo suggerisce – avverte la ricerca –che un rapporto lungo e intenso con la musica mitiga i cam-biamenti legati all’età nel cervello dei musicisti, in altre pa-role l’udito si adatta all'universo dei suoni sviluppando unamaggiore resistenza al decadimento fisico, rispetto a chi haavuto pochi o sporadici contatti con la musica”.

Nuovo Centro per bimbi con malformazioni maxillo-facciali

Restituire il sorriso ai bimbi colpiti da malformazionicongenite maxillo-facciali come il labbro leporino.Questa la missione della prima “Smile House” italia-

na entrata in funzione all’ospedale San Paolo di Milano.Un centro di eccellenza nato da un accordo tra la Fonda-zione Operation Smile Italia Onlus, il ministero della Sa-lute e l’azienda ospedaliera di Via Di Rudinì, dove è già at-tivo il Centro regionale per il trattamento e la cura delle la-biopalatoschisi, in cui vengono trattati oltre 70 piccoli pa-zienti ogni anno. La struttura, le cui attività saranno coor-dinate da Giovanna Garattini, prenderà in cura bambinicon malformazioni congenitemaxillo-facciali seguendoli dal-la fase pre-operatoria a quellaoperatoria, per proseguire conla riabilitazione post-interventocon sedute di logopedia, orto-donzia e qualsiasi altro suppor-to medico risulti necessario. Le malformazioni cranio-ma-xillo-facciali sono patologiecomplesse che richiedono l’in-tervento in team di diverse spe-cialità mediche e chirurgiche.Tradizionalmente sono trattatepresso strutture pediatriche oreparti di chirurgia maxillo-fac-

Ilaria Capua

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NOTIZIE

318 - 2011

ciale e plastica, dove però vengono curate anche malattietraumatiche e oncologiche. Le specialità complementarialla chirurgia primaria e secondaria vengono offerte in ser-vizi esterni, spesso scollegati coi centri dove viene effet-tuata la chirurgia. Un mondo articolato che OperationSmile International ha deciso di accorpare realizzando indiversi Paesi alcuni centri di eccellenza, nei quali ai pic-coli pazienti vengono offerte terapie e cure riabilitativepost-operatorie gratuite. La Smile House italiana accoglierà anche i bambini chenon possono essere operati durante le missioni medicheinternazionali perché necessitano di cure più complesse einterventi multispecialistici. Assistenza, dunque, ma anchericerca. Nel centro milanese saranno avviati tre progettisulla crescita mascellare, sulla funzionalità velofaringea esulla genetica delle labiopalatoschisi. I responsabili dei pro-getti saranno Costanza Meazzini per la Fondazione, in qua-lità di coordinatore scientifico, e Roberto Brusati, Ordina-rio di chirurgia maxillo facciale, per il San Paolo. Tra gliobiettivi, infine, c’è anche la formazione di personale me-dico e sanitario dei Paesi partner dell’organizzazione, pro-venienti prevalentemente da Africa e Medio Oriente.

Diabete, trend in allarmante crescita

L’epidemia di obesità nei Paesi occidentali ingrossa lefila dei diabetici. E di pari passo si moltiplicano i co-sti per i sistemi sanitari. L’Italia non fa eccezione, co-

me emerge dai dati illustrati al 47esimo congresso della So-cietà europea per lo studio del diabete (Easd), che si è te-nuto a Lisbona a settembre. Nel 1998 il diabete pesava sulle casse dello stato per circa5 miliardi di euro, pari al 6,7 per cento della spesa totale

per la sanità. Nel 2006, quandoi pazienti sono quasi raddop-piati, si è passati a oltre 8 mi-liardi, circa l’8 per cento dellerisorse assorbite dalla sanità. Peril 2011 gli esperti prevedono uncosto che supererà i 10 miliardidi euro: più che raddoppiato, av-vertono, in meno di 15 anni. “Èevidente che il diabete rappre-senti oggi una vera epidemia,che va affrontata sotto tutti gliaspetti: dalla prevenzione allacura – ha sottolineato CarloGiorda, presidente dell’Asso-ciazione medici diabetologi

(Amd). Un morto di diabete ogni 10 secondi, 370 milionidi pazienti entro i prossimi 20 anni – ha ribadito. La paro-la chiave, come ha confermato Giorda, si conferma “la pre-venzione attraverso stili di vita più adeguati”. Con i datipresentati durante il congresso, gli esperti hanno voluto ri-chiamare l’attenzione della Comunità internazionale a unasettimana dal summit delle Nazioni Unite dedicato alle ma-lattie non trasmissibili: tumori, patologie cardiovascolari,respiratorie e, appunto, il diabete. La Federazione interna-zionale e la Società scientifica europea hanno rivolto il loroappello ai Governi, sollecitandoli a mettere in atto interventiconcreti e fissare obiettivi “misurabili”. In cima alla lista del-le richieste, l’aumento dei fondi destinati alla ricerca. “L’avan-zamento delle conoscenze attuali – hanno affermato il pre-sidente dell’Idf, Jean Claude Mbanya, e il vicepresidente del-l’Easd, Andrew Boulton – porterà alcuni miglioramenti nel-la cura e nella prevenzione delle malattie non trasmissibili,ma un’accelerazione della ricerca è essenziale se vogliamodavvero sconfiggere queste patologie”.

Sesso, in Italia 100 interventi l’anno per cambiarlo

Sono circa 100 gli interventi dicambio di sesso effettuati ognianno in Italia. E la casistica nel

nostro Paese ci dice che 1 persona su35.000 chiede il passaggio dal sessofemminile a quello maschile e 1 su18.000 il contrario. Intrappolati in un corpo che non sisente come il proprio. “Questa condi-zione – sostiene Aldo Felici, fondato-re del Servizio di consulenza e di so-stegno per le persone che chiedono il cambio di sesso (Sai-fip) dell'Ospedale San Camillo di Roma – si manifesta quan-do c'è un disordine di genere. E si sviluppa già nei primitre anni di vita, ma si rende esplicita nell'età della pubertà.Perchè questo è il momento della verità, quando i cambia-menti del corpo non coincidono con quello che si sente diessere. In Italia – avverte il chirurgo – non si può interve-nire prima dei 18 anni, mentre in Inghilterra e Olanda giàa 16 anni si può procedere con terapie ormonali in casi par-ticolari”. In Inghilterra, poi, il fenomeno riguarda migliaiadi casi, rispetto al centinaio di interventi chirurgici effet-tuati nel nostro Paese ogni anno. “I ricercatori inglesi – spie-ga Felici – hanno evidenziato in molti studi come nel 33%dei casi il fenomeno è transitorio, nell'altro 33% porta ver-so la scelta dell'omosessualità, e nel rimanente 33% a unforte disordine di genere e alla transessualità”.

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PARLIAMO CON...

di Paola Stefanucci

Fare il (o meglio, esse-re) medico non è maistato facile. Ancor me-

no facile è esserlo oggi: ilprestigio sociale, i succes-si professionali ed econo-mici appaiono ridimensio-nati, il rapporto con il pa-ziente è problematico, o ta-lora carente. E’ paradossa-le: ma il numero di giova-ni in camice è in costanteascesa, sebbene la stradadella specializzazione sialenta e tortuosa e la ricer-ca (ovvia) del posto di la-voro drammatica. In taleitinerario labirintico, pie-no di ostacoli e d’incertez-ze, il giovane dr. Rocco Defilippis, laureato in Medi-cina e specializzato in Psi-chiatria con lode all’Uni-versità Cattolica del SacroCuore, è riuscito a conse-guire la (meritata) affer-mazione professionale. Perquesto abbiamo voluto in-contrarlo.

Dottor De Filippis quandoha giurato fedeltà ad Ippo-crate?Tredici anni fa.

Tesi di laurea?Sperimentale. Ho discussouna tesi sui disturbi delcomportamento alimentaree l’associazione col costrut-to dell’alessitimia, ovverol’incapacità a esprimere leemozioni.

Che cosa l’ha spinta a stu-diare medicina?Credo che affrontare gli stu-di di medicina sia come av-venturarsi in un viaggio sen-za mai raggiungere la meta,ed io adoro le sfide. E’ sta-

ta un’esperienza, come laprofessione medica poi,molto stimolante sul pianoscientifico, ma soprattuttosul piano umano.

Scienza, coscienza, digni-tà, decoro, libertà, autono-mia e indipendenza: se-condo lei, da quale dellesette virtù capitali dellaprofessione medica è im-possibile derogare?Credo che non si possa pre-scindere da nessuna di que-ste virtù, tutte qualità ne-cessarie, quale sforzo ver-so cui tendere e limiti dacolmare, nel percorso dicrescita professionale eumano del medico. Riba-

disco esse sono tutte, ed iole sento, imprescindibil-mente legate alla profes-sione che ho scelto.

Lei ha da poco lasciato ibanchi dell’Università. Vor-remmo conoscere la sua opi-nione sull’offerta formativain medicina e chirurgia de-gli atenei italiani. Cosa pen-sa dei suoi altrettanto gio-vani (e talentuosi) colleghiscappati all’Estero?In pro-posito, ha mai avuto la ten-tazione di espatriare?

Penso di avere avuto la for-tuna di studiare in unabuona università che mi haconsentito di approfondi-re e crescere professional-mente e umanamente. Ilfatto stesso che molti gio-vani vadano all'Estero e so-prattutto riescano credo siauna prova della bontà del-la formazione universitariaitaliana. Sicuramente la fu-ga dei cervelli è un proble-ma su cui tutta la societàcivile deve riflettere, su co-me riattrarre quei cervellifuggiti e metterli nella con-dizione di lavorare. Io, perquanto mi riguarda, sentodi voler restituire al miopaese quella formazione

che il mio paese comunquemi ha dato.

Sembra profilarsi all’oriz-zonte la necessità di crea-re nuove opportunità perle giovani leve di Escula-pio. Esiste nel nostro pae-se, secondo lei, una strate-gia (che non sia il nepoti-smo) per agevolare l’ap-prodo al mondo del lavorodei giovani medici?Difficile rispondere. Sicu-ramente è una questionepolitica. Si tratta di proble-matiche che investono nonsolo il mondo accademicoe sanitario ma tutta la so-cietà. Mi limiterò a dire cheho avuto la fortuna di in-contrare dei buoni, verimaestri, nel mio percorsoformativo. Essi mi hannodato utili consigli e fattocomprendere l’importanzadella tenacia e della profes-sionalità, soprattutto uma-namente intesa.

Com’è stato il suo ingressoalla Scuola di specializza-zione? Facile, rapido? Enel mondo del lavoro?Niente nella vita è facile orapido, men che meno tiviene regalato, soprattuttole esperienze nuove e volu-te sono cariche di dubbi, in-certezze e paure che ti aiu-tano a crescere, a plasmarela tua persona finalizzan-dola verso gli obiettivi cuitieni veramente e che unavolta raggiunti ti munisco-

328 - 2011

Ammiro la dedizione e la professionalità

dei colleghi sempre a disposizione

e utili al paziente

Giovani medici antiche vocazioni

Il dr. Rocco De Filippis

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no di un bagaglio di espe-rienza e maggiore sicurez-za. Io ho avuto la fortuna dilavorare in ambienti serenie formativi.

Ad esempio?L’equipe della clinica Sa-madi di Roma, diretta daldr Leonardo Strusi, perso-ne e professionisti specialicon i quali sono felice dicollaborare tuttora. Ad es-sere sincero ho iniziato co-me medico prelevatorepresso il laboratorio Ales-sandrini, circondato, comespesso succede nel privato,da professionalità, efficien-za e affetto, importanti perun medico alle prime armi.

Sotto il profilo remunera-tivo ritiene gratificante ilsuo lavoro?E’ presto per sentirsi arri-vati e non si arriva mai. La

ricerca di cure migliori,sempre più finalizzate e per-sonalizzate unite ad una evi-denza scientifica sempre piùnecessaria, mi consente dinon perdere mai l’entusia-smo e il piacere di fare il la-voro che ho deciso di intra-prendere, comprendendo-ne innanzitutto la comples-sità, prima ancora della purnecessaria gratificazioneeconomica.

Che rapporti ha con i col-leghi meno giovani?Di umiltà e gratitudine pergli insegnamenti ricevuti eche ricevo ogni giorno. Houn buon rapporto, certonon paternalistico, con ilprofessor Bruno Callieri,verso cui nutro un affettosincero.

Com’è scandita la giornatadi un giovane psichiatra?

Oltre ad ottemperare aimiei impegni di dottoran-do all’Università Cattolicadel Sacro Cuore, dedicoovviamente un congruospazio alla clinica nell’Isti-tuto di Psicopatologia di-retto dal professor Anto-nio Tundo. Ogni giorno èun’esperienza nuova e af-fascinante, non scevra dimomenti difficili, la cuicomplessità richiede, sen-to, una sempre continuaformazione e aggiorna-mento scientifica e umana,dovendosi confrontareogni istante con una soffe-renza spesso poco capita esoprattutto poco accettata.Più avanzo nell'esercizio diquesta professione in cuisto muovendo i primi pas-si, più comprendo quantorispetto e umiltà ci voglia-no nel confrontarsi col pa-ziente.

Rispetto e umiltà non sem-pre reciproci. I pazienti,talvolta, sembrano lesti so-lo a sorprendere il medicoimperito, negligente, im-prudente. Non di rado lecronache riportano casi diviolenza, dall’aggressioneverbale a quella fisica, su-bìti dai sanitari in servizio.Se capitasse a lei…Ne sarei molto amareggia-to e mi farebbe molto ma-le. Conosco e ammiro i sa-crifici, la dedizione e pro-fessionalità dei colleghi e diquei maestri che vedo im-pegnati ogni giorno conti-nuamente nella propria mis-sione sempre a disposizio-ne e utili al paziente. Pur-troppo, si citano e si ricor-dano solo i casi di malasa-nità.

Lei ha 32 anni, ma ne hagià spesi sette al Day Ho-spital di Farmacodipen-denze del mitico Policli-nico Gemelli. Ce ne puòparlare?Sono stati anni di crescitae maturazione. Credo chel’incalzare di nuove formedi dipendenza e l’anticipa-zione generazionale del-l’entrata in contatto dei piùpiccoli con alcol, cocainae nuove droghe sinteticherappresenti qualcosa su cuitutti, dai sanitari alla so-cietà civile, devono quan-tomeno essere sensibiliz-zati in modo corretto ed ef-ficace. Il lavoro condottocon l’equipe del prof. Lui-gi Janiri e la nuova colla-borazione col prof. Tundoin particolare sono per memotivo di grande impegnoe soddisfazione.

Infine, dottor De Filippis,ci dica perché ha scelto dicurare la follia, una sfida,quasi sempre, destinata alfallimento.Proprio per la ragione chelei provocatoriamente misottopone: perché trovo af-fascinante mettersi in gio-co in una sfida così arduae allo stesso tempo pienadi umanità e sensibilitàquale quella di confron-tarsi con la sofferenza psi-chica e, in Italia, credo sidebba tuttora lavoraremolto per conferire al ma-lato psichico quella digni-tà e legittimità che ancoraoggi in alcune regioni delnostro paese rappresentaragione di tabù, qualcosadi cui non parlare, o peg-gio, di cui, addirittura, ver-gognarsi. •

PARLIAMO CON...

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ACCADDE A...

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23 OTTOBRE 1942 Le unità italo-tedesche ven-gono sconfitte a El Alameindalle forze del generale Ber-nard L. Montgomery.

1 OTTOBRE 1946 A Norimberga, in Germa-nia, la Corte internaziona-le emette dodici condannea morte nel processo orga-nizzato contro i grandi cri-minali di guerra.

1 OTTOBRE 1956 Grande novità nel mondodelle automobili: in Fran-cia la Citroen, la Triumphe Jensen montano su alcu-ni modelli il freno a disco.

15 OTTOBRE 1990 Il premio Nobel per la pa-ce viene assegnato a Mi-chail Gorbacev.

7 OTTOBRE 1991 Erwin Neher e Bert Sak-mann, biologi cellulari te-deschi, ottengono il premioNobel per la medicina peraver scoperto i canali ionicidella membrana cellulare.

20 OTTOBRE 1991 Ayrton Senna si classificasecondo al Gran premio delGiappone e per la terza vol-ta è campione del mondo diFormula 1.

14 OTTOBRE 1964 In Unione Sovietica, dopo ladestituzione di Nikita Kru-scev, il nuovo segretario delPcus è Leonid Breznev.

26 OTTOBRE 1967 Mohamed Reza Pahlavi siincorona scià di Persia.

21 OTTOBRE 1969 In Germania ovest WillyBrandt viene eletto cancel-liere.

18 OTTOBRE 1977 Andreas Baader, GudrunEnsslin e Jan Carl Raspe,terroristi della Raf, si sui-cidano nel carcere di Stam-mheim in Germania ovestalla notizia della morte diUlrike Meinhof.

1 OTTOBRE 1989 I campionati europei dipallavolo vengono vintidalla nazionale italiana al-lenata da Julio Velasco.

Ottobree le sue storie...

I libri hanno gli stessi nemicidell’uomo: il fuoco, l’umido, le bestie,

il tempo e il loro contenuto. Valèry, Littèrature

Bernard L. Montgomery

LeonidBreznev

Michail Gorbacev

Ayrton SennaMohamed Reza Pahlavi

21 OTTOBRE 1959 Inaugurato a New York il Guggenheim Museum.

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TEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche devono essere rese note alla redazione

del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzo Via Torino, 3800184 Roma; via e-mail all’indirizzo [email protected]; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.

Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe. Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Ortodonzia contemporaneaPalermo, 20-21-22 ottobre, Astoria Palace Hotel Responsabile Scientifico: dott. Nicola MinutellaPatrocinio: Associazione italiana odontoiatriArgomenti: il light lingual system, l’espansione lenta in niti, agenesie e preprotesica, cases studiesInformazioni: Segreteria Scientifica e Organizzativa tel. 091 904082, e-mail: [email protected]: evento in fase di accreditamento

Internet, social media e Web 2.0Milano, Istituto Mario Negri26 ottobre 2011 - Corso introduttivo sull’impiego di PubMed27 ottobre 2011 - Corso avanzato sull’impiego di PubMed e metodi di valutazione della ricerca biomedica8 novembre 2011 - Internet per l’aggiornamento del medico e dell’operatore sanitario 9 novembre 2011 - Il web 2.0 per l’aggiornamento del medico e dell’operatore sanitario 10 novembre 2011 - Facebook, Twitter, YouTube e i nuovi social media per l’aggiornamento del medico e dell’operatore sanitario Informazioni: Segreteria Scientifica e Organizzativa: dott. Eugenio Santoro, Laboratorio di Informatica Medica, Dipartimento di Epidemiologia, Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, Via Giuseppe La Masa, 19 - 20156 Milano,tel. 02 39014562, 349 7210730, fax 02 33200231, e-mail: [email protected]: richiesti crediti ecm

Centro Studi So Wen – Accademia di medicina tradizionale cineseAgopuntura e mtc secondo gli standard formativi dell’OmsMilano, Bologna, Roma, L’aquila, Napoli, novembre 2011-giugno 2012Struttura: Lezioni teorico-pratiche svolte nei fine settimana. Monte ore quadriennale: 1600 ore Docenti accreditati presso il Centro Collaborante OMS per la medicina tradizionale dell’Università degli Studi di Milano Informazioni: tel. 02 40098180, fax 02 40098140, e-mail: [email protected], sito web: www.sowen.it

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Italian society of muscles, ligaments & tendonsAdvances in muscles, ligaments and tendonsRoma, 26-27 novembre, Auditorium Campus X, Università di Roma Tor Vergata, Via di Passolombardo 341Presidente: dott. Nicola MaffulliAlcuni argomenti: tendinopathy: state of the art and prospective, shoulder ligaments and tendons: surgery, knee ligaments and tendons: surgery, tendons muscles and ligaments basic science, research and innovation: diamagneticapplication for shock waveInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Francesco Oliva, e-mail: [email protected], dott. Antonio Frizziero, e-mail: [email protected] Organizzativa: Centro Italiano Congressi S.r.l., Corso Trieste 42, 00198 Roma, tel. 06 8412673 fax 06 8412687, e-mail: [email protected], sito web: www.centroitalianocongressi.itEcm: il congresso rientra nella normativa dell’ecm

Associazione medica studio agopuntura e Scuola italo cinese di agopunturaAgopuntura e medicina cineseRoma, a.a. 2011-2012Caratteristiche: il corso, riservato a 20 laureati in medicina e chirurgia e odontoiatria è realizzato secondo le direttive della Federazione italiana delle società di agopuntura, che permette l’iscrizione nei registri di agopunturadell’Ordine dei medici e degli odontoiatriInformazioni: Segreteria Organizzativa Sig.ra Laura Brotzu, 06 56320525, 333 5768037, e-mail: [email protected]

Congresso nazionale della società italiana di microchirurgiaPalermo, 20-22 ottobre, sala congressi Grand Hotel Piazza BorsaPresidente: prof. G. De SantisCo-Presidente: prof. F. MoschellaInformazioni: Segreteria Organizzativa StudioProgress snc, tel. 030 290326, fax 030 40164, e-mail: [email protected], sito web: www.microchirurgia.org

L’ipnosi nel controllo del doloreMilano, 8-9 ottobre, 12-13 novembre, 10-11 dicembre, 14-15 gennaio, hotel Ascot Best Western, Via Lentasio 3Direttore: prof. G. De BenedittisAlcuni argomenti: psiconeurobiologia del dolore, teorie del dolore, misura del dolore, stress, personalità e doloreInformazioni: Segreteria Scientifica prof. G. De Benedittis, Centro per lo Studio e la Terapia del Dolore, Universitàdi Milano, Policlinico, via F. Sforza 35, 20121 Milano, tel. 02 55035518, 02 55033624, fax 02 55035518, sito web: www.cstdol.it, e-mail: [email protected] Organizzativa: R.M. Società di Congressi s.r.l., Via C. Menotti 11, 20129 Milano, tel. 02 70126308-70126367, fax 02 7382610, e-mail: [email protected]: richiesti crediti ecm

Gomito e polso: articolazioni dimenticate?Pavia, 14 ottobre, Centro Congressi Antigo Borgo della CertosaObiettivo: approfondire la conoscenza anatomo-radiologica delle articolazioni trattate, ottimizzare l’uso delle metodiched’imaging per i diversi quesiti clinici e di migliorare la propria esperienza nell’identificare quadri patologiciInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Paolo Poggi, e-mail: [email protected] Organizzativa: Aquarius di Roberta Rampulla, Via Folla di Sotto 52, 27100 Pavia, cell. 329 2838479,fax 0382 27697, e-mail: [email protected], sito web: www.aquarius-eventi.itEcm: richiesti crediti ecm

Corso di microchirurgia in chirurgia tiroideaRoma, 11 – 12 novembre, UOC Microchirurgia Generale Fabia Mater, Università Sapienza, Club delle U.E.C. Presidenti: Rinaldo Lampugnani, Francesco Paolo CampanaArgomenti: Tra le innovazioni tecniche nella terapia chirurgica delle neoplasie della tiroide, la microchirurgia consistemi di ingrandimento e sofisticato strumentario dedicato, permette oggi una radicalità ulteriore rispetto alpassato, ed un rispetto accurato delle strutture più delicate quali vasi e nerviInformazioni: Segreteria Organizzativa Andrea Mondini tel. 06 215921, 06 215924800, 06 215925113, 06 215925118, 347 7293148, fax 06 215925120, e-mail: [email protected], [email protected], sito web: www.microchirugia.net

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

Istituto italiano studi di ipnosi clinica e psicoterapia H. BernheimIpnosi clinica Verona, ottobre 2011- settembre 2013Presidente: dott. Vittorio GrecchiVicepresidente: dott. Rocco CacciacarneDestinatari: medici, odontoiatri e psicologiAlcuni argomenti: alimentazione carnea versus alimentazione vegetariana, culti distruttivi e controllo mentale,attacchi di panico negli adolescenti, disturbi alimentari dell’adolescente: anoressiaInformazioni: Segreteria d.ssa Serena Rosson, e-mail: [email protected], tel. 347 0398016Ecm: è in corso la procedura di accreditamento ecm

Scuola di patologia genitale prof. G. De PaloPatologia cervicale e colposcopiaMilano, 17-21 ottobre, Fondazione Irccs Istituto Nazionale Tumori presso Cascina Rosa, Via Vanzetti 5 Coordinatore: d.ssa B. StefanonArgomenti: il corso è intensivo e semiresidenziale della durata di 5 giorni. È riservato a laureati in medicina,specialisti e specializzandi in ginecologia ed è volto a fornire una preparazione di base sulla colposcopia, sulla patologia del tratto genitale inferiore femminile, sugli equivalenti maschili e sulle tecniche diagnostiche e chirurgiche connesse alla colposcopiaInformazioni: Segreteria e-mail: [email protected], [email protected], sito web: www.scuolapatologiagenitale.itEcm: il Corso sarà accreditato ecm

Day surgery nei territori montaniLimone Piemonte (Cn), 8 ottobreCoordinatore Scientifico: dott. Domenico ClericoObiettivi: nel corso degli ultimi anni la day surgery è diventata necessità, realtà e modello organizzativostandardizzato. Il Convegno è diretto a individuare alcune regole auree costantemente applicabili per una correttadimissione protetta e nel contempo di limare il più possibile i margini di rischioDestinatari: medici, infermieri e operatori socialiInformazioni: Segreteria Scientifica Struttura Semplice Dipartimentale, Chirurgia Generale Day Surgery, tel. 0171 652546, Azienda Sanitaria Ospedaliera, Santa Croce Carle (Cuneo)Segreteria Organizzativa: P & P S.r.l. Marco Pietri, Viale Sarca 41, 20125 Milano, cell. 347 6507318, tel. 02 66103598, fax 02 66103840, e-mail: [email protected]: accreditamento ecm

AdolescentologiaFirenze, 8 ottobre, Auditorium Ordine dei Medici, Via Vanini 15Coordinatore Scientifico: prof. Fabio FranchiniAlcuni argomenti: alimentazione carnea versus alimentazione vegetariana, i culti distruttivi e il controllo mentale: le Sette, arteterapia e scuola, come l'adolescente vive la casa, adolescenti e internetInformazioni: Segreteria Organizzativa dr.ssa Stefania Pisano tel. 338 4315377, d.ssa Giulia Bellini e-mail:[email protected]: e-mail: [email protected]

IpnosiMilano, ottobre 2011- maggio 2012, Sezione Naviglio Grande della Società italiana medicina psicosomatica, Via Giambellino 84Responsabile Scientifico: d.ssa Luisa MeratiArgomenti: tecniche di base, tecniche avanzate e applicazioni dell’ipnosi clinicaInformazioni: Segreteria Scientifica d.ssa L. Merati, 348 6055289, [email protected] Organizzativa: Associazione del Labirinto, tel. 02 48700436, 4048435, fax 02 48715301,e-mail: [email protected]: accreditamento ecm

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Associazione onlus stupendamenteLegalmente: al di là della psichiatria forensePalermo, 25-26-27 ottobre, Hotel Astoria Palace, Via MontepellegrinoPresidente: dott. Marcello AlessandraArgomenti: problematiche cliniche e giuridiche nelle situazioni di mancata collaborazione del paziente, responsabilità dello psichiatra, sessualità e patologia psichiatrica, neurofisiopatologia, il mondo degli adolescentiInformazioni: Segreteria Organizzativa Medea Comunication srl, Via Mensa 19/l, 90126 Catania, tel. 095 377412, fax 095 7225495, e-mail: [email protected], sito web: www.medeacom.comEcm: evento accreditato per: psichiatri, neurologi, medici legali, psicologi

Ipnosi regressivaRoma, 14-15-16 ottobre, presso Earth, Corso Trieste 155 Docente: dott.ssa Manuela PompasObiettivi principali: attivare la capacità regressiva della mente e richiamare episodi traumatici che devono essererielaborati e armonizzati; sviluppare conoscenze teoriche e capacità pratiche circa l’applicazione dell’ipnosi; conoscere gli ambiti di applicazione dell’ipnosi regressivaInformazioni e iscrizioni: European Agency for Relationship and Training Holistic, Corso Trieste 155, Romatel. 06 86580186, fax 06 89689609, 328 6146431, e-mail: [email protected], sito web: www.earth-Nlp.comEcm: richiesti crediti ecm

Aggiornamento ortopedicoRiva del Garda (TN), 14 ottobre, Park Hotel AstoriaPresidenti: dott. Araldo Causero, dott. Paolo DorigottiArgomenti: biotecnologie nelle lesioni osteocartilaginee del ginocchio e nella chirurgia della spallaInformazioni: Segreteria Organizzativa Dimensione evento, Vicolo Parolari 28, 38068 Rovereto (TN), tel/fax 0464 425388, e-mail: [email protected]: richiesto accreditamento per: medico ortopedico, fisiatra, medico di medicina generale, fisioterapista

Società italiana di chirurgia colorettaleDal low cost... all’high-techGenova, 24 - 26 ottobre, Centro Congressi Magazzini del CotonePresidenti: dott. Antonio Amato, dott. Gian Andrea BindaArgomenti: cancro colorettale, fistole anali, sinus pilonidale, dallo xifo-pubico al robot, etica e chirurgia, patologiafunzionale pelvica, malattia emorroidaria, malattie infiammatorie croniche intestinali, stipsi, anastomosi intestinaliInformazioni: Segreteria Siccr: Marina Fiorino tel. 331 6796776, 338 2813863, e-mail: [email protected] Organizzativa: Selene Srl, Eventi & Congressi, Via G. Medici 23, 10143 Torino, tel. 011 7499601, fax 011 7499576, e-mail: siccr@seleneweb, sito web: www.seleneweb.com

Psichiatria e cultura nell’Italia multietnicaMilano, 28 e 29 ottobre, Centro Congressi Fast, p.zzale R. Morandi 2Presidente: dott. Rosalba Terranova-CecchiniArgomenti: psichiatria e cultura nella storia e nel mondo, workshop: teoria, ricerca e dispositivi terapeutici, modelliteorici per il presente e per il futuroInformazioni: Segreteria di Presidenza: sig.ra Pinuccia Pala, e-mail: [email protected], tel. 340 8343447Segreteria Scientifica: dott. Edoardo Re, d.ssa Eleonora Riva, D.ssa Simona Ponzini, e-mail: [email protected]

Università degli Studi di Roma Tor VergataAgopuntura clinicaRoma, a.a. 2011-2012Il programma di studi è strutturato in tre anni accademici, durante i quali si acquisiscono le teorie di base dellafisiologia, della patologia e della clinica, e si confrontano i modelli scientifici della m.t.c. con quelli della medicinamoderna. Le iscrizioni si chiuderanno entro il 31 ottobreInformazioni: Segreteria Scientifica tel. 06 5816789, sito web: www.uniroma2.itEcm: assolti per i 3 anni del master

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CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

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Riflessioni su… la fine della vitaVolpiano (TO), 29-30 ottobre, Sala PolivalenteArgomenti: perché e dove si muore, come si muore, sedazione palliativa: una eventualità, modi di morire: bastanoaccompagnamento e palliazione?, gestione del dolore alla fine della vita: e il medico di famiglia?Informazioni: e-mail: [email protected], sito web: www.tavoladismeraldo.itResponsabile organizzazione evento: dott. Sandy Furlini, tel. 335 6111237Ecm: accreditamento ecm per medici e infermieri

Anti-agingRoma, 15 ottobre, Via delle Scienze 2Direttore: dott. P. FruscellaDestinatari: medici generici, specialisti e specializzandi in dermatologia e chirurgia plastica e geriatriaAlcuni argomenti: medicina legale, responsabilità legale nelle tecniche morfodinamiche e cosmetiche, consensoinformato; inflammaging, nuove frontiere per un invecchiamento di successo; era plastica e omologazionefisionomica, cefalometria istantanea con il ruler, nuove applicazioni della tossina botulinica, riempitori per rughe e atrofie facciali, protesizzazione del contorno corporeo in anestesia locale, ritidolisi meccanicheInformazioni: Airpt Via Parenzo 12, 00198 Roma, sito web: www.airpt.org, e-mail: [email protected], tel. 330 578951, 338 1693848Ecm: richiesto accreditamento ecm

Adolescenza e senescenza nell’evoluzione dell’uomoMilano, 6 novembre, Istituto Aneb, Via Vittadini 3Argomenti: la giornata intende esplorare il concetto di evoluzione in senso trasversale, muovendo dalla concezionearchetipica di Jung secondo cui spirito e materia, psiche e soma sono due facce di una medesima medaglia. Essa svilupperà alcune declinazioni dell’idea di adolescenza e senescenza nel loro significato evolutivo sia a livellofilogenetico che a livello ontogenetico. L’evoluzione verrà esaminata alla luce di relazioni analogiche che legano le moderne concezioni della fisica e della biologia con quelle della clinica, nei loro sfondi mitologici e risvoltipsicosomatici Informazioni: Segreteria Organizzativa Sig.ra Corbelli Gabriella, e-mail: [email protected], cell. 333 3707905, tel. 02 36519170, fax 02 36519170, sito web: www.aneb.itEcm: riconosciuti crediti ecm

Pneumologia e allergologia respiratoriaGaeta ( LT ), 14 e 15 ottobre, Hotel SummitPresidente: Ermanno KuglerDestinatari: medici di base, pediatri, internisti, pneumologi, allergologi, dermatologiArgomenti: insufficienza respiratoria, fumo, imaging pneumologico, razionale terapia infusionale,terapie farmacologiche, riabilitazione, osas, ventilazione meccanica, orticaria, schok anafilattico, immunoterapia,multiple chemical sensitivityInformazioni: Segreteria scientifica: M. Burricco, R. Bisleti, E. Kugler, Pneumologia P.O. Gaeta ( LT ),tel. 0771 779255, fax 0771 779275, cell. 339 2389522, e-mail: [email protected] Organizzativa: Matmedia, tel. 081 405448, fax 081 2140250, cell. 338 6704298, e-mail: [email protected], sito web: www.matmediasrl.it

Emostasi e trombosiGenova, gennaio-dicembre 2012, Università degli Studi, Dipartimento Di.M.I., aula multimediale, Viale Benedetto XVPresidente: prof.ssa Antonietta PianaCoordinatore: Prof. Ugo ArmaniDestinatari: medici, infermieri, infermieri pediatrici, fisioterapisti, ostetriche, tecnici di laboratorio biomedico, tecnicidi radiologia medica, per immagini e radioterapia, tecnici ortopedici, tecnici di neurofisiopatologia, assistenti sanitari,tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, dietisti, biologi, biotecnologi, odontoiatri, chimici, scienze motorieInformazioni e iscrizioni: Segreteria Organizzativa Rosa D’Eventi, Via San Pietro della Foce 2/1, 16129 Genova, tel. 010 5954160, fax 010 585022, e-mail: [email protected], sito web: www.rosadeventi.comTermine perentorio d’iscrizione: 9 novembre 2011

CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

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Congresso nazionale della società italiana di medicina dello sport e dell'esercizio Firenze, 04-05 novembre, Aula magna dell’azienda ospedaliero- universitaria CareggiPresidenti onorari: prof. Gian Franco Gensini, prof. Giuseppe Licata, prof. Gian Gastone Neri SerneriArgomenti: il congresso vedrà insieme le componenti mediche e non mediche unite dal sentire comune volto allaricerca e all’accrescimento culturale nell’ambito della Medicina e delle Scienze dello Sport. Gli argomenti trattatidurante il Congresso spazieranno dalla prescrizione dell’esercizio nella patologie croniche alla valutazione delsoggetto che fa attività fisica, dalla nutrizione agli aspetti metaboliciInformazioni: Segreteria Organizzativa NICO Congressi, Via Jacopo Melani 19/23, 59016 Poggio a Caiano (PO),tel. 055 8797796, 055 8777875, fax 055 8797843, e-mail: [email protected], roberta.bianchi@nicocongressi

Medicina interna in ematologiaGenova, 12 novembre, E.O. Ospedali GallieraPresidente: dott. Giovanni BerissoInformazioni e iscrizioni: Segreteria Organizzativa Rosa D’Eventi, Via San Pietro della Foce 2/1, 16129 Genova,tel. 010 5954160, fax 010 585022, e-mail: [email protected], sito web: www.rosadeventi.comEcm: evento accreditato ecm

Nutrizione clinicaMilano, Roma, Catania, scuola di formazione a.a. 2011/2012Obiettivi: fornire conoscenze specifiche che consentano al nutrizionista di individuare la reale problematica delpaziente, indicare delle possibilità diagnostiche atte a verificare eventuali problematiche individuate con l’anamnesi,saper strutturare e fornire schemi alimentari specifici consoni a migliorare la qualità della vitaInformazioni: Segreteria Organizzativa A.I.Nu.C. Srl, Via Tacito 74, 00193 Roma, dott. Ercole Lauletta, d.ssaMonica Grant, Ilaria Carignola, tel. 06 44202694, fax 06 44265772, cell. 335 6673137, e-mail: [email protected],programma scientifico e modulo d’iscrizione sul sito: www.ainuc.it

Sbiancamento dentaleFiumana, Predappio (FC), 21 ottobreRelatori: dott. Enrico Cogo, dott. Pietro Sibilla, dott. Roberto TurriniObiettivi: i partecipanti impareranno a proporre adeguatamente i trattamenti sbiancanti, fare una diagnosi correttadei vari tipi di discromie, rilevare il colore dei denti ed eseguire le fotografie prima e dopo il trattamento, scegliere iprodotti più performanti sul mercato, eseguire i trattamenti sbiancanti alla poltrona, realizzare le mascherine,consegnare i trattamenti sbiancanti domiciliari, gestire i casi clinici che prevedono sbiancamento, terapieconservative o protesiche, affrontare possibili complicanze ed effetti collaterali indesideratiInformazioni ed iscrizioni: MCR Service Events & Communication, e-mail: [email protected], tel. 055 4364475Ecm: in fase di accreditamento

Posturologia Caserta, 15 ottobre, Grand Hotel VanvitelliPresidente: prof. C. Servodio IammaroneCoordinatore Scientifico: dott. Gianluca SalernitanoObiettivi: il Congresso affronterà una tematica di enorme interesse: la Sindrome Occluso Posturale, ovvero ilrapporto tra l’apparato stomatognatico ed il resto del corpo, per questo il tema è di interesse pluridisciplinare.Vedremo inoltre come viene affrontata anche in ambito sportivoInformazioni e iscrizioni: per iscriversi scaricare il modulo di iscrizione nell’area “eventi e corsi” del sitowww.associazioneitalianastudioericercaposturologia.it ed inoltrarlo alla Direzione Organizzativa A.I.P. via e-mail: [email protected] oppure via fax 081 894 30 73

CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI

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di Andrea Meconcelli

Come e quando è natal’attività?L’attività del kayak

d’alto corso è nata quandoavevo 21 anni, quindi circa34 anni fa. È stato un inna-moramento a prima vistaperché il fiume per me hasempre rappresentato unluogo di fascino, di mistero,non solo di attività sportivama anche di scoperta, di co-noscenza e di avventura. Daallora in poi mi sono dedi-cato alla navigazione di trat-ti di fiume già percorsi da al-tri e anche di alcuni maiesplorati prima.

Come si svolge? Ci sonoscuole?Si tratta di uno sport indi-viduale e di gruppo allostesso tempo, in quanto incanoa si è da soli però le di-scese si affrontano semprein gruppo, soprattutto se sipercorrono fiumi di mediaed elevata difficoltà, perchéè importante la sicurezza.Avere cioè l’appoggio deicompagni di discesa nel ca-so succeda qualunque cosao qualcuno cada in acqua,e anche per attraversarepassaggi e rapide in mag-gior sicurezza con l’aiuto dicorde e di uomini posizio-nati a riva con imbragaturee salvagente. In Italia ci so-no diverse scuole di canoa

fluviale, sparse in tutto ilterritorio con prevalenza alnord che è più ricco di fiu-mi, ma anche al sud. Io so-no anche maestro di canoae facciamo proprio dei cor-si, e preciso che è molto im-portante non avventurarsiin un fiume se si è princi-pianti. Bisogna sempre pos-sedere gli insegnamenti dibase, aver seguito un corsoe andare sempre per gradidi difficoltà, in quanto sicorrono dei rischi e ci si puòfare male.

Quanti sono gli appassio-nati di kayak? Tra essiquanti sono i medici? Abbiamo in Italia migliaiadi praticanti che fanno ka-yak, tra i quali diversi me-

dici che se la cavano egre-giamente devo dire; ma chefacciamo kayak estremo okayak d’alto corso non sa-remo più di un centinaio. Siamo una ristretta cerchia,di punta, che lo pratica qua-si a livello professionistico.Io conosco personalmentealtri medici che come mepraticano questo sport, al-cuni anche con ottimo ren-dimento; io comunque so-no quello che ha disceso piùfiumi nel mondo e houn’esperienza maggiore. Devo dire che stranamenteci sono parecchi corsi d’ac-qua praticabili anche nellamia regione, la Liguria, ter-ra considerata povera d’ac-qua ma che in realtà non èsolo terra di mare, ma an-

che di fiumi, quasi 75, chesono tantissimi.

Domanda a un genovese:quanto costa una canoa?Per quanto riguarda i costidi una canoa ci aggiriamointorno ai 1000 euro, e l’at-trezzatura varia dai 500 ai1000 euro, comprendendopagaia, paraspruzzi, ca-schetto, giacca d’acqua, mu-ta di neoprene, salvagente.Tutto questo logicamenteper chi va in fiume; per chiva invece semplicemente inmare è sufficiente un salva-gente e un paraspruzzi chesarebbe quella specie digonnellino che chiude ilpozzetto e impedisce l’en-trata di acqua. Per pratica-re kayak in fiume bisognaessere decisamente più equi-paggiati, e teniamo presen-te che una buona pagaia inkevlar carbonio può arriva-re a costare intorno ai 500euro, cioè come metà canoa.Io sono un odontoiatra masoprattutto, ci tengo a dir-lo, sono uno dei pochi me-dici specializzato in antia-ging, ovvero medicina pre-ventiva delle malattie dege-nerative età-correlate. Sonoanche personal trainer, in-segno cioè come fare attivi-tà fisica aerobica e anaero-bica correttamente, in abbi-namento a una integrazionespecifica avanzata anchesulla base di esami del san-gue e test genetici indivi-duali.Presto partirò per una spe-dizione a Panama, dove per-correrò fiumi avventurosinella foresta fluviale pana-mense e spero di fare un beldocumentario-reportage diquesta avventura. •

Il dentista e la canoaFrancesco Balducci è un medico odontoiatra che oltre alla professione

dedica anima e, soprattutto corpo, a questa specialissima imbarcazione. Canoista ai massimi livelli mondiali, parla della specialità

con una passione per l’acqua degna di un genovese intrepido

MEDICI E SPORT

Il dottor Balducci alla prese con le rapide di un torrente

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VITA DEGLI ORDINI

428 - 2011

Forlì-CesenaAvviso importante a tutti i colleghiRinnoviamo la richiesta a tutti di for-nire al più presto un indirizzo e-mailvalido e funzionante alla nostra Se-greteria a cui fare giungere comuni-cazioni, avvisi e Notiziario.Mancano all'appello ancora circa 500colleghi, molti dei quali sono Medici

di Medicina Generale ed Ospedalieri, che hanno tutti unaconnessione internet ed un indirizzo di posta elettronicaper motivi di lavoro. Infatti, molto presto, sicuramente en-tro il 2013, la nostra istituzione si allineerà agli indirizzidella FNOMCeO di editare materiale cartaceo solo in oc-casioni eccezionali.Pertanto, anche il Bollettino, tradizionalmente stampatoin formato rivista e inviato per posta, scomparirà nellasua versione attuale e sarà editato solo in formato pdf, dascaricare dal portale www.ordinemedicifc.it.

Dott. Gian Galeazzo PascucciCoordinatore Commissione

Comunicazione ed Informazione

AlessandriaINPDAPDivieto di cumulo per i medici pensionati del SSN riassuntiL’INPDAP, con circolare n. 22 del17/06/2011, ha emanato alcuni chia-rimenti sulle nuove norme in mate-ria di pensionamento dei dirigentimedici del SSN, compresi i respon-

sabili di struttura complessa, di cui al Collegato al lavoro(L. 183/2010), relativamente ai parametri per il colloca-mento a riposo dei medici della dipendenza (il raggiungi-mento dei 65 anni di età oppure i 40 anni di servizio e co-munque entro il 70° anno di età). Tale norma specifica inol-tre che i nuovi requisiti si applicano anche ai medici a ri-poso che erano in servizio al 31/01/2010, i quali poteva-no chiedere di essere riassunti. L’INPDAP ora interpretache in questi casi scatta il divieto di cumulo tra la pen-sione maturata con il precedente periodo di lavoro ed icompensi derivanti dal nuovo rapporto di lavoro, cosìcome la cessazione dal servizio con 40 anni di anzianitàcontributiva non consente l’equiparazione, ai fini del cu-mulo, con il pensionamento derivante dal raggiungimentodei limiti di età. L’INPDAP predisporrà verifiche nei con-fronti dei medici pensionati che hanno optato per la rias-sunzione in servizio.

Ascoli PicenoAttribuzione PINper i liberi professionistiIn seguito a colloqui in-tercorsi tra il presidentedell’Ordine dott. Anto-

nio Avolio, la d.ssa Anna Faragalli dirigente responsa-bile del S.i.a. z.t. 13 e il dott. Remo Appignanesi, dire-zione medica di presidio Asur zona territoriale 12, sicomunica che i medici e odontoiatri liberi professioni-sti iscritti all’albo dell’Ordine della provincia di AscoliPiceno, al fine di ottemperare all’obbligo della trasmis-sione online dei certificati di malattia all’Inps, per otte-nere l’indispensabile codice Pin per l’accesso telematicopossono rivolgersi: z.t. 13, al servizio farmaceutico delP.o. “C. e G. Mazzini” di Ascoli Piceno, persona incari-cata sig. Alberto Bacchetti, tutti i giorni dalle ore 8,00 al-le ore 14,00. Z.t. 12, alla d.ssa Grazia Sciamanna pressoil servizio informatico, palazzina della direzione in via Ma-nara 3/7, tutte le mattine dalle ore 11,00 alle ore 13,00 ei pomeriggi di martedì e giovedì dalle ore 14,30 alle ore16,30. Si invitano i liberi professionisti a portare il tesse-rino ordinistico o altro documento di riconoscimento daesibire al momento della richiesta del Pin.

BolognaIl 20 luglio 2011 con Provvedimen-to del Direttore Generale della Giu-stizia Civile è stata autorizzata l’iscri-zione al registro degli Organismi diConciliazione dell’Organismo nonautonomo di Conciliazione Cittadi-no e Salute, istituito dall’Ordine deiMedici Chirurghi ed Odontoiatri diBologna. L’Organismo è annotatopresso il registro alla posizione n.

427, e rappresenta il primo organo di conciliazione in Ita-lia istituito in seno ad un Ordine Provinciale dei Medici aisensi del d.lgs. n. 28 del 2010. Cittadino e Salute, quale or-ganismo non autonomo, potrà occuparsi della materia del-la responsabilità professionale del medico e dell’odontoia-tra in ambito sanitario in genere, e potrà cercare di favori-re un percorso di mediazione pre-contenzioso attraversol’attivazione di competenze valutative di Mediatori di spe-cifica formazione medica ed odontoiatrica di base. L’isti-tuto della mediazione in materia di responsabilità medicaai sensi del d.lgs 28/2010 rappresenta infatti un appunta-mento di rilievo, nel panorama del nuovo assetto che vadelineandosi nel sistema di prevenzione e risoluzione del-

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VITA DEGLI ORDINI

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le controversie, potendo costituire occasione non solo diconcreta deflattività del contenzioso ma anche di ridimen-sionamento dei fenomeni rivendicativi di sovente promos-si su fattori aprioristici che possono essere meglio chiaritida un preliminare vaglio e confronto consapevole sul pia-no tecnico a scopo conciliativo. L’organismo di Concilia-zione Cittadino e Salute ha sede a Bologna, in Via Zac-cherini Alvisi n. 4, presso l’Ordine e a Ferrara, in PiazzaSacrati n. 11 presso la sede provinciale dell’Ordine dei Me-dici Chirurghi ed Odontoiatri.

SassariUn questionario sull’occupazionee le aspirazioni dei giovani mediciL’Ordine dei Medici Chirurghi edegli Odontoiatri della provinciadi Sassari intende divulgare unquestionario, proposto dal Segre-tariato Italiano Giovani Medici(S.I.G.M.) associazione di riferi-mento per i giovani medici, che ha

lo scopo di effettuare un’indagine sulla condizione e leaspirazioni occupazionali dei giovani medici.Il questionario, di facile e immediata compilazione e informa anonima, si trova sul portale dell’associazione. I dati rilevati dal questionario saranno resi pubblici everranno utilizzati al fine di elaborare proposte volte amigliorare la condizione occupazionale dei giovani me-dici italiani. Tutti i giovani iscritti sono invitati a parte-cipare collegandosi al sito web: www.giovanemedico.it

VicenzaGuardia medica Ricerca ProfessionistiL’I.C.C.S. “E. Medea” – Polo Ve-neto di Conegliano e Pieve di So-ligo è impegnato in campo riabili-tativo con strutture dedicate all’etàevolutiva (Unità per le gravi disa-bilità in età evolutiva – UGDE) eall’età adulta (Unità per la riabili-

tazione delle turbe neuropsicologiche – URNA). Taleattività si colloca nell’ambito del terzo livello riabilita-tivo che prevede la presa in carico per trattamenti in-tensivi di pazienti in condizioni di equilibrio cardio-re-spiratorio. Al fine di assicurare la presenza della guar-dia medica nell’arco delle 24 ore siamo alla ricerca diprofessionisti disponibili a coprire turni di guardia not-turna, prefestiva e festiva.

MessinaCasa Internazionale della Salute Che cosa èLa Casa Internazionale della Salu-te si prefigura come un punto diorientamento del cittadino stra-niero e migrante per: conoscere iservizi erogati dal Ssr, orientare alloro utilizzo, indicare percorsi di

appropriatezza, informare sui costi del servizio, favori-re l’inclusione sociale, assumere dati epidemiologici al-trimenti nascosti, intercettare e canalizzare una nuovadomanda di servizi.Dove saràLa Casa Internazionale della Salute potrebbe sorgereall’interno dei Pta e sarebbe coordinata da un Mmg.Chi parteciperàLa Casa Internazionale della Salute utilizzerebbe la stes-sa èquipe presente nel Pta, affiancata da un/una me-diatrice culturale.

8 - 2011

VercelliIl futuro della Sanità a chi interessa?Cgil, Cisl e Uil hanno organiz-zato una tavola rotonda sul te-ma “il futuro della Sanità ver-cellese, a chi interessa?”. Temacentrale la Riforma sanitaria,proposta dalla delibera del 29

dicembre 2010, che propone un nuovo modello or-ganizzativo: separare le Ast (Azienda sanitaria terri-toriale) dalle Aso ( Azienda sanitaria ospedaliera). Dopo il saluto del presidente della Camera di Com-mercio Giovanni Carlo Verri, l’argomento è stato in-trodotto dal dott. Pier Giorgio Fossale, presidentedell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Ver-celli, alla presenza dei segretari generali di Cisl, Bru-no Ranucci, di Cgil Vercelli e Valesia, Vittorio Gam-ba e della Uil, Pier Giorgio Varini. Ha spiegato Fos-sale: “Il Servizio Sanitario Nazionale è un bene pre-ziosissimo e lo Stato, in Italia, garantisce la tutela delsistema-salute. Ecco perché invito tutti a non espri-mere esclusivamente opinioni, perché queste vannosupportate dai dati reali. Continuare a criticarel’Ospedale di Vercelli è controproducente, così co-me trasformare il Dea in un terreno di battaglia perconflitti personali è disdicevole”.

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MALATI ILLUSTRI

448 - 2011

di Luciano Sterpellone

Igiudizi piuttosto diffusiespressi su Carlo Albertonon sono troppo favore-

voli, segnatamente nei con-fronti del suo scarso sensodecisionale sia nel governoche nella politica: non pochistorici l’hanno definito“L’Italo Amleto” per il suoatteggiamento eternamenteindeciso tra il liberale e ilconservatore; né egli avreb-be nutrito grande simpatiaper i Carbonari, e la libertàdei popoli gli sarebbe ap-parsa un’idea assurda. Così, sceso in campo dopole Cinque Giornate di Mila-no suscitando entusiasmi esperanze dopo i primi suc-cessi, rivelò ben presto lapropria debolezza di strate-ga, tant’è che la I Guerrad’Indipendenza iniziata contante buone promesse si tra-sformò ben presto in un di-sastro. Il che lo indusse adabbandonare l’impresa fug-gendo nottetempo nascostoin una carrozza.Carlo Alberto era molto al-to (forse due metri e tre cen-timetri) e molto magro, sinda giovanissimo accompa-gnato spesso da una febbredi probabile natura tuber-colare (“per il non sufficien-te sviluppo del torace erapredisposto al mal di petto”).Profondamente religioso, si-no al bigottismo, faceva co-lazione con un pezzo di pa-

invidiabili. Già a 14 anni(1812) gli viene riscontrata(testuale) “una lenta infiam-mazione dell’apparato veno-so addominale, specialmen-te del circolo venoso del fe-gato e della vena porta”:un’espressione questa chesuona oggi a dir poco “fu-mosa”, specie se riferita adun adolescente. Per di più, neiprimi anni di regno egli sof-fre di bronchite e di renella.Le cronache lo ricordano nel1828 sofferente a Genova, enove anni dopo in preda aforti dolori addominali, manello stesso tempo anchecompiaciuto del proprio pre-cario stato di salute, espri-mendo (sempre in francese,come sua abitudine) i vari“vantaggi di esser malato”:

Non mi pare sia poi così tri-ste essere malati, perché sihanno compensi che posso-no talvolta essere ben dolci.Quello che oggi mi seduce èd’essere rimasto solo nellamia camera, di non esseredisceso a colazione, di nonaver ricevuto alcuno, d’es-sermi potuto abbandonarecon vera delizia a tutti i mieiricordi e ai miei pensieri. Ilmal di fegato mi fa ancoraringraziare Iddio delle gra-zie che ci manda per sop-portare i nostri dolori.

Altre preziose notizie sullasua costituzione fisica e sulsuo stato di salute proven-gono direttamente dal me-dico Alessandro Riberi, chelo seguì negli ultimi nove an-ni della sua vita. Così questiannota nel ’49:

ne e un po’ d’acqua ghiac-ciata; i pasti erano rigida-mente “conventuali”.Pur non essendo possibileformulare a posteriori una

diagnosi di tutte malattie chehanno influenzato il caratte-re e i comportamenti di Car-lo Alberto, è certo che la suasalute non è stata delle più

H. Vernet, “Carlo Alberto a cavallo”, 1834 ca., olio su tela, Galleria Sabauda, Torino

Carlo Alberto, un paziente in esilioLa precaria salute del “padre” dello Statuto ha caratterizzato tutto l’arco della sua vita, sin dalla giovane età. Tra i vari medici che lo seguirono un famoso torinese: il dottor Alessandro Riberi

Sin da giovanissimo Carlo Alberto fu accompagnato spesso da una febbre

di probabile natura tubercolare

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MALATI ILLUSTRI

458 - 2011

ta a base di riso, uova, pe-sce, carni bianche e gelati-ne vegetali prescritta dalmedico locale Francisco deAssis de Sousa Vaz (dietache egli seguiva in modo ir-regolare). “Il suo corpo eraquasi ridotto a uno schele-tro, fuorché nelle gambeove compariva e scompari-va l’edema”. Al momento,anche ai medici Martino daCruz e Kessler (quest’ulti-mo era medico del re delPortogallo, giunto apposi-tamente da Lisbona) nonresta che emettere una pro-gnosi sfavorevole.Secondo la relazione di Ri-beri, alla malattia si associain ultimo “un doloroso fò-mite tendente a crisi puru-lente, aumento della febbreabituale... unitamente a unamorbosa e soverchia sensi-

bilità psichica e unamesta taciturnità”. Lostomaco tollera ormaisolo un po’ di caffè al-lungato con acqua. Il28 luglio “il suo corpoè diventato tutto unapiaga”. Solo in ultimoviene formulata una-nimemente la diagno-si di tisi. Mentre due servitoristanno sollevandolo nelletto, Carlo Albertoemette un urlo di dolo-re tenendosi il petto.Subito accorso, Ribericonstata una paralisi delbraccio sinistro e unalieve torsione della boc-ca. Dopo una breve ap-parente ripresa, suben-tra un nuovo colpo apo-plettico. E alle tre delpomeriggio, il re-esulecessa di vivere. Cioè disoffrire. •

proseguendo il viaggio conuna carrozza bassa e stretta,al tempo dette escargot.Sempre per via terra, dopoundici giorni di viaggio at-traverso la Francia, varca lafrontiera spagnola e a Tolo-sa viene raggiunto dagli in-caricati di suo figlio Vitto-rio Emanuele per mettereper iscritto l’atto d’abdica-zione, con l’autenticazionenotarile. Quando le stradedivengono troppo cattive,l’ormai ex re lascia la car-rozza per continuare il viag-gio a cavallo, giungendo adOporto il 19 aprile,ventisette giorni do-po la partenza.Ma il viaggio a caval-lo non è certo gra-devole: soffrendo diemorroidi, queste gliprocurano dolori mol-to intensi. E quandoil giorno prima del-l’arrivo giunge a Ca-zal de Pedro, a causadell’“estrema debo-lezza e dell’infiam-mazione che il lungoviaggio ha suscitatonelle emorroidi, Ga-malleri e Valletti [ilcorriere e il camerie-re] devono portarlo abraccia sulle scaledell’osteria”.Carlo Alberto pren-derà poi in affitto unavilla suburbana, la Vil-la Entre Quintas, ove“le antiche infermità

si inasprirono con tanta epertinace ferocia che non po-té più metter piede neppurein giardino”.Né poteva dirsi un paziente“ideale”: non seguiva le indi-cazioni del medico, e per dipiù si sottoponeva a stranediete e ai digiuni imposti dal-le regole religiose, e si guar-dava bene dall’astenersi dalcaffè, dal tè o dalla cioccola-ta come raccomandava il dot-tor Riberi in considerazionedelle pessime condizioni del-lo stomaco. A malincuore eirregolarmente seguiva la die-

A lui la Natura aveva nega-to una forte costituzione;egli aveva trascorsa la suainfanzia nella malattia, diguisa che quasi poteva dir-si la sua vita essere stata laconvalescenza della suamorbosa infanzia: e daquindici anni portava in se-no un fomite [un insieme]di disorganizzazione soven-te rimbalzante e impeditodal progredire solo da con-tinue regole igieniche, die-tetiche..., fomite aggravatodagli impegni dello Stato edalla depressione.

Nel ’37, durante un viaggioa Nizza, Carlo Alberto vienecolto dalla febbre, per la qua-le gli viene prescritta ipeca-cuana. Lo stesso avvienequattro anni dopo in Sarde-gna, ove Riberi, gli proibisce“ulteriori strapazzi”. Per tut-ti gli altri mali, in mancanzadi altre terapie gli prescrivesistematicamente dei salassi,allora praticati per quasi ognimalanno. Il viso assumeràpresto un colore plumbeo, leginocchia appariranno mol-to gonfie, e il fegato moltoingrossato. Il re arriva aesprimere il desiderio di vo-ler morire.A 49 anni, nel 1847 appare“un uomo di sessanta: i suoilineamenti sono abbattuti, lasua statura un po’ curva, ilsuo incedere stentato”. Cio-nonostante, l’uniforme di ge-nerale che indossa lo obbli-ga quasi sempre “a star bendiritto e a nascondere i suoipatimenti”. Nella sua fuga verso l’esilio,Carlo Alberto riesce a supe-rare le fila austriache sotto lopseudonimo di Conte di Bar-ge alla volta del Portogallo,

A 49 anni appare come un uomo di sessanta: i suoi lineamenti

sono alterati, la sua statura un po’ curva, l’incedere stentato

Lo Statuto adottato nel 1848

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MEDICI IN TV

di Ezio Pasero

Chissà perché sono sem-pre e solo uomini i me-dici protagonisti di film

e serie televisive celebri. Acominciare dal “mitico” dot-tor Kildare dei primi anniSessanta e passando via viaper una lunga serie di ca-mici bianchi naturalmentebravissimi e simpaticissimi.Fino all’ormai altrettantomitico Dr. House, anche luibravissimo, ma il cui fasci-no consiste invece nell’es-sere un po’ scorbutico e an-tipatico. Nel nostro paese,la seconda parte della setti-ma serie è ripresa su Italia1 all’inizio di giugno: inter-pretato sempre da HughLaurie, il dottor GregoryHouse è un medico pococonvenzionale ma dotatodi grande capacità ed espe-rienza, a capo di una squa-dra di medicina diagnosti-ca presso il fittizio Prince-ton-Plainsboro TeachingHospital, nel New Jersey.In realtà, però, il “vero” Dr.House è una donna e sichiama Lisa Sanders. Gior-nalista televisiva per 14 an-ni, durante i quali si era oc-cupata proprio di medicinae di storie di medici sul pic-colo schermo, all’età di 36anni Lisa aveva deciso di ri-

mettersi a studiare e di lau-rearsi appunto in medicinanel 1997, a 41 anni, all’Uni-versità di Yale, dove ancoraesercita come medico in-ternista. Interessata in par-ticolare alle diagnosi clini-che, da una decina di anniè titolare di una rubricamensile sul New York Ti-mes Magazine intitolata ap-punto “Diagnosi”. E anchese ha cambiato sesso, il per-sonaggio del Dr. House è in

un certo senso il suo ritrat-to e il frutto delle sue espe-rienze. “All’università miero resa conto che ciò cheera veramente interessanteera il mistero della storiache sta alla base dell’incon-tro medico-paziente”, hadetto Lisa Sanders in unalunga intervista al BritishMedical Journal. “Avevoraccontato una storia deimiei giorni come giornali-sta televisiva a un amico del

New York Times e lui miaveva proposto di scriver-la”. Da lì alla nascita del Dr.House, il passo è stato ab-bastanza breve. Quando iproduttori hanno deciso direalizzare la serie televisiva,ha detto ancora Lisa San-ders, “mi hanno chiamatoper chiedermi se volevo es-sere coinvolta, spiegando-mi che la storia era basatasu un medico arrogante, ir-ritabile e farmaco-dipen-dente che odia i pazienti,ma che ama le diagnosi. Al-l’inizio ero rimasta un po’scioccata, ma ho risposto disì perché non avrei più avu-to un’altra occasione comequesta. Così, adesso, io so-no uno dei tre consulentitecnici del telefilm”.Distribuita in 66 paesi epremiata come uno dei pro-grammi più seguiti al mon-do, la serie trae ispirazionedai gialli del celebre detec-tive Sherlock Holmes e inqualche modo ne imita ilpersonaggio, al punto cheanche il Dr. House ha il suoWatson, un assistente chegli fa da spalla e che nel suocaso si chiama Wilson. Inogni episodio c’è un giallodiverso che il protagonista,attraverso la proprie capa-cità mediche e deduttive,deve risolvere basandosi suvari indizi, quasi semprepoco evidenti. Va da sé cheil Dr. House riesce semprea risolvere il puzzle medicoe a salvare il paziente. In-somma, il collegamento deivari casi con la rubrica diLisa Sanders sul prestigio-so giornale americano è as-solutamente evidente. Maa chi le chiede se il perso-naggio televisivo è il suo al-

Si chiama Lisa Sandersil vero “dottor House”

468 - 2011

Lisa Sanders. A 36 anni decise di rimettersi a studiare e si laureò in medicina cinque anni più tardi

Fare una diagnosi è la storia più complessa ed eccitante

che un medico possa raccontare

La sua rubrica “Diagnosi”, pubblicata sul New York Times Magazine,è stata di ispirazione per il famoso telefilm. Internista presso la scuola di medicina di Yale, è consulente tecnico della serie

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ter ego maschile, lei ri-sponde che “anche il Dr.House ama le diagnosi, maquesto è tutto ciò che ab-biamo in comune. Io hotrascorso molto tempo scri-vendo sull’importanza del-la relazione medico-pa-ziente nel fare una diagno-si. House dice sempre, ed èvero, che tutti mentono. Maciò che non dice è che na-turalmente tutti mentono alui perché è odioso”. Quanto ai motivi che han-no reso così popolare il“suo” personaggio, LisaSanders ha le idee chiare:“Penso che l’amore per lestorie sia universale”, haraccontato, “ed è stato pro-prio questo amore che miha spinto a occuparmi pri-ma di giornalismo e poi dimedicina. Sviluppare unastoria che abbia un senso è

sostanzialmente ciò che fala medicina. Fare la dia-gnosi di un paziente è comerisolvere un mistero: devitirare una serie di piccoli fi-li che alla fine, messi tuttiinsieme, rivelano un senso”.Nel suo ultimo libro, “Ognipaziente racconta una sto-ria: i misteri della medici-na e l’arte della diagnosi”,Lisa Sanders racconta sto-rie di pazienti in cui il me-dico deve rintracciare ilbandolo della matassa pereseguire una diagnosi cor-retta. “Molto spesso questoaspetto cruciale della medi-cina viene sottovalutato”,scrive, “ma altrettanto spes-so è l’aspetto più difficile eimportante di ciò che unmedico deve fare… Il pro-blema di fare una diagnosiè in realtà la storia più com-plessa e eccitante che un me-

dico racconta”. Proprio co-me accade con il Dr. Hou-se, che umanamente sembraa volte un personaggio ri-pugnante. “Ma Hugh Lau-rie è talmente bravo a inter-pretarlo”, secondo lei, “che,

MEDICI IN TV

478 - 2011

L’attore James Hugh Calum Laurie che interpreta il ruolo del DottorHouse nel famoso serial televisivo

nonostante il suo caratte-raccio, si capisce che Hou-se ha un profondo interesseper il paziente. Ed è proprioquesta ambivalenza che lorende un personaggio affa-scinante”. •

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IN ATTENZIONE

di Antonio Gulli

L a storia ci mette sem-pre di fronte alla diffi-coltà di essere raccon-

tata. Il problema della suapossibile “dicibilità” è parialla ricerca del senso da at-tribuirle per poterla com-prendere. Eppure essa è ca-pace di ripetersi, più o me-no uguale, al punto di po-ter far parlare di “corsi e diricorsi”. E che gli eventi ri-corrano più spesso di quan-to si possa immaginaresembra proprio vero. Allo-ra, se un’azione ha fatto giàconoscere le sue conse-guenze nefaste perché ri-petere quel comportamen-to? Un uomo o un sistemache ripete gli stessi erroricome deve venire conside-rato? Nel caso di un indi-viduo uno stolto. Ma nelcaso di un sistema del go-verno di una società? Prendiamo, ad esempio,quanto è successo nell’ulti-mo periodo in Inghilterra.Tutto il mondo ha potutovedere città come Londra,Manchester, Liverpool, Sal-ford, Leicester, NottinghamTottenham, Leeds e Brixtonmesse sottosopra da grup-pi di persone che comeun’orda distruggeva tuttociò che incontrava sullapropria strada. Ma quantevolte parti di quella societàhanno vomitato violenza?La bestia primordiale delladistruzione e della morte

poteva essere imbrigliata edomata? Queste scosse tel-luriche prodotte da unaspecie di “inconscio socia-le” potevano essere evita-te? Prevenute? Forse sì. Ri-leggere la storia e guardarele date può aiutarci a capi-re. Vedere quando gli ac-cadimenti avvengono e inpresenza di quali condizio-ni ci può far comprendere– senza alcun cedimento al-la giustificazione – cometutto ciò che è accaduto siail prodotto di una “razio-nalità perversa”. Per non

andare troppo in là con iltempo partiamo dal 1979,ovvero dalla salita al pote-re di Margareth Thatcher.A lei facciamo seguire – nelracconto – il suo successo-re John Major e, poco do-po, Tony Blair. Diverse co-lorazioni politiche. Diversicaratteri e “visioni della po-litica” ma una uguale con-dizione: recessione econo-mica accompagnata dauguali provvedimenti poli-tici. Provvedimenti impo-polari ispirati da un incau-to liberismo. E andiamoagli eventi. Tra il 1979 e il1997 si contarono quattroondate di riots. La primaavvenne nel 1981 a Brixton

(280 feriti, 150 edifici dan-neggiati e 100 veicoli bru-ciati) e poi, per citare solole città più importanti, aBirmingham, a Londra, aLiverpool, a Manchester, aNottingham, a Bristol, aBedford, a Coventry, aEdimburgo. Nel 1985 Brix-ton fece registrare altri di-sordini. Nel 1990/91 con-tro la Poll Tax voluta dallaThatcher scoppiarono di-sordini in tutta la Gran Bre-tagna. Nel 1995 – sotto ilgoverno di John Major –violenti disordini scoppia-

rono a Manningham e Brix-ton. Nel 2001 – con al go-verno i laburisti Tony Blaire Gordon Brown – scop-piarono disordini a Brad-ford, Oldham e Leeds. Nel2005 – anche se non dellastessa importanza – ci fu-rono sommosse a Birmi-gham. Alla luce di questiaccadimenti, oggi, che co-sa non avrebbe dovuto fa-re il governo inglese perevitare i corsi e ricorsi del-la storia? Forse, nelle zonepiù svantaggiate di Londra,non dovevano essere chiu-si i 13 youth clubs, centrigiovanili di aggregazioneorganizzati dal comune.Forse, non dovevano esse-

re chiuse le migliaia distrutture sociali, dalle bi-blioteche ai presidi socio-sanitari, che offrivano unargine alla disperazione delsentirsi soli con i propriproblemi e angosce. La spe-sa sociale in Inghilterra èstata tagliata del 25% afronte di un incrementodella disoccupazione del10% e dell’aumento del30% delle ricchezze nellemani dei più ricchi. Quan-do in una famiglia ci si im-poverisce non dovrebberoessere i più deboli a veniretutelati? Ma tutto questo haun rilievo – una sua impor-tanza – quando, come ab-biamo visto, a venire sac-

488 - 2011

Ad essere saccheggiati non sono stati i negozi di alimentari

ma i supermarket dell’elettronica

Violenza giovanile,se la società consuma se stessa

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cheggiati non sono stati inegozi di alimentari ma isupermarket dell’elettroni-ca? Oppure: ha un senso ri-cercare le ragioni delle de-vastazioni nell’ennesimoomicidio di un giovane “ne-ro” per mano della polizia?E’ possibile trovare una re-lazione tra i furti di play-station, iPad, una magliadella squadra dell’Arsenal,cellulari e notebook e la di-seguaglianza sociale? Percercare di capire quanto èsuccesso domandiamocichi sono, dove hanno agi-to e come. Al di là delle no-te di colore offerte dall’ar-resto di una ragazza figliadi un top manager, l’orda

che ha devastato le città in-glesi era composta da gio-vani tra i 17 e i 25 anni conqualche eccezione: un bam-bino di 11 anni e un im-piegato pubblico di 34. Lastragrande maggioranzaabita nei luoghi più degra-dati anche se è stato possi-bile, vedendo le foto pub-blicate e dopo gli arresti,scoprire che c’erano anchegiovani provenienti daiquartieri agiati con allespalle famiglie benestanti.E poi: come e dove hannoagito? Iniziamo con il “co-me”, anche se questo epi-sodio non può essere ge-neralizzato. La storia èquella di Asyraf Haziz Ro-

ssli, ragazzo malaysiano di20 anni. Le cronache rac-contano che “passava conla bicicletta mentre infu-riavano gli scontri. Dueteppisti vogliono il suo cel-lulare. Lui resiste, gli sfer-rano un pugno. Cade a ter-ra, si frattura la mandibo-la. Altri due incappucciatilo soccorrono. Lo solleva-no, lo distraggono. Arrivaun terzo complice alle spal-le: gli apre lo zaino e gli ru-ba il pc e l’iPod. Adesso an-diamo a vedere – per lamaggior parte – il “dove”tutto ciò è accaduto. A benvedere sono stati messi a“ferro e fuoco” i quartieridel ceto medio delle cittàrichiamate. Mai le zone ric-che e tantomeno i luoghidove l’Inghilterra si prepa-ra ad ospitare le olimpiadi.Nonostante quest’ultiminon sembrano particolar-mente sorvegliati o protet-ti. Che senso ha tutto que-sto? Si potrebbe risponde-re – guardando ciò chehanno rubato e le vittimeche hanno prodotto – chela violenza che hanno sca-tenato era principalmenterivolta verso ciò che lorosono. E che i bersagli nonsono stati altro che ciò chela realtà rimandava comespecchio della loro vulne-rabilità. Si è parlato di lostgeneration, cioè di “gene-razione perduta”; di formesociali di povertà impove-rita che è cosa diversa dal-la “povertà assoluta”. Conun termine oramai desuetopotremmo semplicementedefinirli sottoproletari. Cioèindividui che non posseg-gono nulla e che per elabo-rare il “lutto del futuro” di-

vorano se stessi proprioperché non hanno più nul-la da perdere. Affamati diquelle forme di integrazio-ne sociale – possesso digadget tecnologici, abiti fir-mati e sneakers griffati –che viene a loro negata dal-la condizione sociale e men-tale di “non speranza”. Perquesta parte di giovanil’esclusione dal benesseresignifica non essere partedella società. Come ebbe ascrivere nel 1995 S. Flamm“per ognuno di loro, al di làdi tutte le utopie, ciò che ri-mane è puro lifestyle”. Edo-nismo egocentrico? Cultoestremo dell’Io? Sicura-mente un individualismoche spettacolarizza il pro-prio caos interiore. Nella ri-cerca di fare affidamentosolo su se stessi, la societàsi presenta come un impe-dimento. Scrisse Max Stir-ner: “Perciò dico basta aogni causa che non sia in-teramente la mia causa!Che cos’è bene, e cosa ma-le? Io stesso sono la miacausa, e non sono né buo-no né cattivo”. In sostanza,dei sociopatici che hannofatto propria l’affermazio-ne della “Lady di Ferro”che “non esiste una cosachiamata società”. Egoismoradicale? Se si rendesseroconto di essere il prodottodi chi li ha condannati, pro-babilmente, la loro dispe-razione la indirizzerebberoverso altri quartieri e at-taccando ben altri tipi diproprietà. Friedrich Nietz-sche – riprendendo il pen-siero degli antichi filosofigreci – scriveva: “Si può es-sere superficiali per pro-fondità”. •

IN ATTENZIONE

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RECENSIONI

508 - 2011

Il Dottor PendolareÈ la storia di un medico napoletano che,trasferitosi per lavoro al Nord, è inizial-mente costretto a viaggiare su e giù perl’Italia per tornare dai suoi cari, alcunidei quali, uno alla volta, salgono al Nordriavvicinandosi al medico che, col tem-po si inserisce bene nel nuovo ambienteottenendo riconoscimenti professionalie una certa notorietà come pittore. Na-poli però è sempre nel suo cuore e dopo una decina d’an-ni vi ritornerà come medico affermato.In questa storia, con i molti elementi di probabile deri-vazione autobiografica, Egidio Perna dà alla narrazione,ben condotta, una compiaciuta completezza nella descri-zione dell’ambiente medico, delle situazioni ambientali e,in particolare, degli stati emotivi accrescendo così l’inte-resse e la curiosità del lettore.

Egidio Perna“Il Dottor Pendolare”

Albatros, Roma - pp. 347, € 19,50

InconsuetudineIl romanzo, scritto da Giorgio Macel-lari, narra l’amore di due persone cheil caso, come per lo più succede, fa in-contrare e le cui vicende non sarebbe-ro molto diverse da quelle di altre cop-pie. Interessante in questa storia è pe-rò il modo in cui vengono descritti i sen-timenti, l’amore e il dolore.L’autore con il suo stile forbito, inter-calando nella narrazione l’intimità deldiscorso epistolare ed un verseggiare sentimentale, segueil nascere e il mutare delle emozioni. In questa analisi, ri-correndo a paragoni con i capolavori della pittura e ispi-randosi ai colori e alle atmosfere dei quadri più famosi ea quelli della natura, introduce il lettore negli angoli piùreconditi dell’animo dei protagonisti e ne evidenzia i mo-ti e i turbamenti più profondi, offrendogli non una sem-plice storia d’amore, ma un viaggio nell’intimità dell’ani-mo umano e nel turbinio dei sentimenti e delle emozioni.

Giorgio Macellari“Inconsuetudine”

Albatros Il Filo, Roma - pp. 290, € 17,50

Il letto di pagliaSilloge di racconti con cui Margherita Pie-rini Marzi esprime il suo amore per la cam-pagna umbra. Le diverse storie, tutte diambientazione contadina, specchio indi-retto del diuturno lavoro dei campi e del-la gioiosità delle feste paesane, siano esseora di argomento amoroso, ora di conte-nuto umoristico, ora riguardanti la salute

e la malattia, la nascita e la morte come erano vissute daicontadini del perugino, tracciano un quadro vivo di quelmondo passato, di cui l’autrice è stata testimone e al qua-le è rimasta sentimentalmente legata. Di quella culturaagreste, ormai superata dalla modernità, l’autrice sembraconsapevole che molti aspetti siano ancora rintracciabilitra i suoi compaesani, dei quali è nota la laboriosità, l’amo-re per la terra e la fondamentale bontà d’animo.

Margherita Pierini Marzi“Il letto di paglia”

Morlacchi Editore, Perugia - pp. 193, € 12,50

Appunti di diario0sservando gli adolescenti

Gli appunti di Fabio Franchini e LauraPecchioli riguardano un problema socia-le di grande complessità: la crescita el’educazione dei fanciulli.Il volumetto, organizzato in dodici capi-toli prende in considerazione l’ambientein cui crescono i giovani, l’importanzadella famiglia, dell’ambiente domestico esociale e il ruolo delicato che devono svol-gere i genitori e la scuola. Affronta inol-

tre argomenti spesso trascurati come l’avviamento al la-voro, l’educazione alla salute e alla vita sessuale e que-stioni scabrose come la violenza sui minori e le devianzedegli adolescenti.La chiarezza del testo, il bagaglio di informazioni forni-te, le osservazioni e i dati statistici citati rendono prezio-so questo volumetto per i genitori e quanti per impegniprofessionali o di volontariato devono intrattenere rap-porti con gli adolescenti.

F. Franchini, L. Pecchioli“Appunti di diario osservando gli adolescenti”

Ed. Centro Studi Auxologici, Firenze - pp. 94, € 16,00

Libri ricevutidi G. F. Barbalace

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518 - 2011

In breveManuale pratico di oncologiaIl manuale curato da Francesco DiCostanzo, con la collaborazione diFrancesco Cognetti e Pierluigi Be-nedetti Panici, riunisce in cin-quantasei capitoli gli interventi dioltre sessanta specialisti, che pre-sentano le caratteristiche dei prin-cipali tumori. Il volume vuole of-frire, ai medici non oncologi e a chiviene a contatto per motivi profes-sionali con gli ammalati di tumo-

re, un prontuario di agile consultazione e di facile lettura.Nel testo sono sviluppati gli aspetti epidemiologici, la dia-gnostica ed il trattamento dei principali tumori solidi edematologici, le nuove tecniche diagnostiche, i sintomi ele complicanze in oncologia medica (vomito, diarrea, neu-tropenia, etc.). Un’ampia sezione è dedicata ai nuovi far-maci antitumorali.

Francesco Di Costanzo“Manuale pratico di oncologia”

Editeam Cento, Ferrara - pp. 263, €35,00

La duplice evoluzione dell’uomo:biologica e culturale

Adalberto Donna svolge un’accu-rata disamina delle teorie evolu-zioniste e creazioniste passando inrassegna le opinioni fin qui svilup-pate dall’antropologia, dalle neu-roscienze e dall’etica per tracciareil percorso dell’evoluzione biolo-gica e culturale dell’uomo. L’inte-ressante excursus ripercorre il pen-siero dei maggiori rappresentantidelle discipline considerate man-tenendo un’impostazione laica-

mente equidistante tra i pareri riguardanti la teoria filo-genetica, i rinvenimenti della paleontologia e le rivela-zioni bibliche. Partendo dai primitivi segni della religio-sità, dalle prime forme di socializzazione e di perfezio-namento del linguaggio, l’autore giunge fino agli svilup-pi della tecnica e delle realtà virtuali dei nostri giorni au-spicando che per l’equilibrato sviluppo della scienza, sem-pre più connessa con il tessuto sociale, e delle tecnologieatte ad accumulare e diffondere la conoscenza, ma cheormai impediscono il passaggio transgenerazionale, sigiunga ad un dialogo interscientifico al fine di impedirel’involuzione dell’umanità.

Adalberto Donna“La duplice evoluzione dell’uomo: biologica e culturale”

CB Edizioni, Poggio a Caiano (PO) - pp. 103

Milena Auletta RossoCHE MI LASCINO IN PACE(alle pressioni telepatiche)Influenzata dalle tempeste telepatiche che dominano la no-stra vita e hanno influenzato le sue letture, inducendola ameditare sui molti aspetti delle vicende umane, l’autrice af-fronta argomenti di carattere etico, sociale, militare, politi-co, ambientale e artistico che svelano al lettore gli effettidella telepatia, temuta e tenuta nascosta dai potenti.Editrice ZONA, Civitelle in Val di Chiana (AR)pp. 115, € 13,00

Antonino BuonoIL MONDO IN UN DITALE DI TERRAQuadretti scritti in bello stile per non dimenticare e per da-re un senso al vortice apparentemente caotico della vita.Sono ricordi di un’infanzia trascorsa in un piccolo paese si-ciliano e di esperienze di un neuropsichiatra. Tratteggian-do i tanti personaggi del suo paese l’autore mostra una sen-sibilità a tratti poetica che non contrasta con le problema-tiche e le incongruenze sociali messe in evidenza.Editrice UNI Service, Trento - pp.189, €14,00

Sebastiano RizzoSCRITTE DI SERALe poesie di questa raccolta, scritte di sera in italiano e indialetto siciliano in anni ormai lontani per fissare immaginidella natura, moti dell’animo e per dare un ordine ai ricor-di, conservano nei i loro versi rimati, nelle frequenti asso-nanze e allitterazioni, il sapore giovanile della spontaneitàe della [email protected] - pp. 41, € 5,00

Carlo AntonelliIL SOLE NERO DI ZEDARacconto fiabesco scritto con uno stile tra l’onirico e il fan-tascientifico, in cui due fanciulli, per merito di due cristalligiunti da un’altra galassia e dotati di strani poteri possonotrasferirsi nel mondo parallelo del pianeta Zeda. Le loro av-venture, a volte paurose, hanno intenti di carattere educa-tivo e sociale.Lulu Editore - pp. 70, € 11,40

Eugenio MorelliVITA IN CASA DI RIPOSOI vari e numerosi impegni di questo medico letterato gli per-mettono di aprire una finestra sul mondo della vecchiaia edelle case di riposo.Queste sono pagine di vicinanza ai ricoverati che fanno os-servare al professionista come rimanga inalterata, anchenella demenza senile, una forte predisposizione alla vita.Edizioni Cronache Italiane, Salerno - pp. 32, € 7,00

RECENSIONI

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IN EDITORIA

528 - 2011

alcune delle più diffuse. Le informazioni sanitarie im-piegate per aggiornare le schede sono state tratte dallefonti più autorevoli: l’Organizzazione mondiale della Sa-nità e la CDC di Atlanta. I dati sulla sicurezza sono sta-ti presi dal sito ufficiale del ministero degli Esteri.

Walter Pasini“Viaggi e salute nei 5 Continenti”

Società italiana medicina del turismo, tel. 0541 24301 – pp. 304

Google. Istruzioni per l’uso in medicinaMedici, infermieri, farmacisti usa-no (anche e molto) Google, spessosenza sapere che gli operatori logi-ci AND e NOT non funzionano, eche è invece possibile trovare “alvolo” la definizione di procedure epatologie o il significato di abbre-viazioni e acronimi. Questa guida dice come fare, conpoche parole e molte immagini.

Carlo Fudei“Google. Istruzioni per l’uso in medicina”

Il pensiero scientifico editore, Roma – pp. 48, euro 8,00

Il quadrato magicoIl libro di Domenico Rinaldi, geriatra e ge-rontologo, è un’opera variegata dai tonicangianti, di ampio respiro, un affrescodell’Europa medievale, ricco di informa-zioni sui luoghi, le consuetudini, il mon-do della cavalleria e le vicende di TerraSanta. Una miniera di notizie su cui si di-pana la trama complessa e affascinante del-le avventure dell’intrepido protagonista, uomo d’azione,di cultura e imprenditore al tempo stesso, pervaso dal-l’insopprimibile ansia di scoprire mondi nuovi.

Domenico Rinaldi“Il quadrato magico”

Satura editrice, Napoli - pp. 336, euro 12,00

Occhi d’Africa. Diario per immagini di un chirurgo volontarioCentoventitré scatti per raccontarela bellezza e le contraddizioni di uncontinente che guarda al proprio fu-turo. Sono “gli attimi” che Piero Na-rilli – chirurgo volontario in diver-se missioni in Africa - ha catturatonella veste inedita di fotografo perfar conoscere alcune delle missioni umanitarie che negliultimi anni hanno visto impegnati medici e infermieri,missionari e volontari, tutti uniti nel segno dell’Italia edella solidarietà.

Emozioni e ricordi della terza etàUn libro che riporta episodi, testimonianze ememorie storiche di cui sono protagoniste per-sone anziane: l’infanzia e l’adolescenza ormailontane aiutano a riscoprire il mondo di ieri, laguerra, la sofferenza della povertà, gli amori.Obiettivo è la valorizzazione di quei valori cul-turali, sociali, etici e professionali, di cui gli an-ziani sono depositari, per il recupero delle tra-

dizioni. Un libro utile per i Centri Anziani, Istituti e Casedi riposo per riflessioni, consultazioni e momenti di lettu-ra. I proventi saranno destinati alla Fondazione Casa Ve-lini di Tradate e Fondazione Don Gnocchi di Malnate.

AA.VV.“Emozioni e ricordi della terza età”

Lions Club International Distretto 108 IB1“I Lions e la terza età”

Info: [email protected]; tel. 333 4714820 pp. 112, Offerta libera

La linea verdeNei dintorni di un paese di montagna, un uomotrova il corpo di una ragazza, svenuta e in gra-vi condizioni. Al suo risveglio la ragazzina, Ne-ve – questo da quel momento sarà il suo nome– si scoprirà priva di memoria. Spesso, fram-menti di ricordi affiorano alla sua mente tor-mentandola; nonostante riesca a instaurare pro-fondi legami con alcuni abitanti del villaggio, vi-

ve esperienze singolari che le fanno scoprire di essere di-versa dagli altri: Neve è in grado di compiere azioni stra-ordinarie e inspiegabili, possiede un dono che, forse, haorigine da un evento che ha segnato la sua vita. Per cer-care di comprendere la propria condizione, decide di spin-gersi oltre i confini del suo nuovo mondo, in un viaggioche la porterà a scoprire una verità inaspettata.

Simone Fancelli“La linea verde”

Albatros Il Filo, Roma – pp. 208, euro 15,90

Viaggi e salute nei 5 ContinentiL’edizione 2011 del manuale curato da WalterPasini, direttore del Centro Travel Medicine &Global Health, fornisce informazioni aggior-nate e sintetiche per ciascun paese sui rischisanitari, sulle certificazioni richieste e sulla pro-filassi da seguire prima di fare le valigie. Sononumerose le epidemie di malattie vecchie enuove che colpiscono diversi paesi e regioni

geografiche. Basti pensare a poliomielite, dengue, chi-gungunya, meningite meningococcica, febbre della Val-le del Rift, febbre del Nilo occidentale, tanto per citare

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IN EDITORIA

538 - 2011

neando come non possa essere “una scalata in solitaria,ma una cordata” in cui “devono starci tutti […] moglie omarito, figli, amici, colleghi di lavoro e il medico, che ametà percorso, quasi sempre, fa già parte del gruppo diamici e viaggia insieme a te”. Un viaggio in cui la comu-nicazione, l’empatia, come sottolinea Ascione, sono es-senziali per trasformare il percorso della malattia nel “per-corso della cura”.

Antonio Ascione, Giovanni Ruggiero“Abbiamo vinto. Insieme”

Messaggero di Sant’Antonio editrice, Padova – pp. 152, euro 8,00

Medicina Anti-AgingLa conoscenza dei meccanismi alla ba-se del funzionamento del nostro orga-nismo e delle strategie da adottare permantenerli in perfetta efficienza costi-tuisce l'elemento indispensabile per al-lontanare il rischio di malattie e preve-nire i danni che ci possono far invec-chiare troppo rapidamente. Il testo spie-ga in modo rigoroso, ma accessibile aun ampio pubblico, come la medicinaanti-aging e la medicina estetica possono aiutare a mi-gliorare la qualità della vita, iniziando dal calcolo dell’etàbiologica generale e proseguendo con indicazioni sullacucina del benessere, integratori, antiossidanti, terapiefarmacologiche e non.

Gianluigi Bertuzzi“Medicina Anti-Aging”

Academia Universa Press, Milano – pp. 224, euro 29,00

Le ombre immutabili di PalermoÈ il racconto di Emanuele e Umberto, dueamici, che dopo alcuni anni tornano a Pa-lermo con l’ambizione, il primo, di cambiarlapoliticamente e moralmente e, il secondo,di poter svolgere una attività commerciale.Le due storie si intrecciano con altre storieumane parallele, ma, in particolar modo,con la durezza della quotidianità di una cit-tà come Palermo, ancora drammaticamen-te controllata dalla malavita. Le storie diEmanuele ed Umberto sono narrate con realismo e sensua-lità. Viene messa in luce la crisi della famiglia e la mercifi-cazione del sesso nelle ville per scambisti. Quando il prota-gonista narratore (Emanuele) è vicino alla realizzazione delsuo sogno politico sarà la mafia a normalizzare il tutto, a to-gliere la speranza e a ricoprire Palermo delle sue ombre.

Enrico Cillari“Le ombre immutabili di Palermo”

Casa editrice Kimerik, Patti (ME) – pp. 146, euro 14,00

Il libro, con la prefazione di Eugenio Scalfari, viene pub-blicato grazie al contributo della Fondazione AVSI – On-lus impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione al-lo sviluppo in 39 paesi del mondo - con la quale nel di-cembre scorso si è svolta la missione “Quattro stelle perl’Uganda”, la prima che ha visto operare in Africa il per-sonale sanitario di tutte e quattro le Forze Armate italia-ne insieme a medici e volontari civili. Il ricavato dellavendita del libro verrà interamente devoluto alle ong im-pegnate in Africa.

Piero Narilli“Occhi d’Africa”

Donzelli editore, Roma – pp. 144, euro 30,00

Dentista italiano. Storia dell’ordinamento della professione

Poiché in Italia il dentista post 1985 nonè più medico, ma il medico ante 1985 èanche dentista e comunque ogni medicoè sempre stomatologo, la normativa cheregola la professione odontostomatologi-ca e dentistica in Italia è caotica e spessofaziosamente interpretata. Questo libro,curato da Massimo Corradini e PaoloZampetti, risponde proprio alla necessitàdi riordinare la materia (leggi, norme, re-

gole e sentenze) sequenzialmente, per consentirne una ri-lettura critica e storica dettagliata. Il libro si rivolge aglioperatori amministrativi, ai rappresentanti di categoria, aipolitici che si occupano di queste problematiche, a colo-ro che attendono ai procedimenti medico-legali in mate-ria e soprattutto rappresenta uno strumento informativoper i medici chirurghi e per gli odontoiatri che si accingo-no ad iniziare la professione: una storia normativa per nondimenticare che l’odontoiatria, come la medicina, è scien-za umana.

Massimo Corradini, Paolo Zampetti“Dentista italiano. Storia dell’ordinamento della professione”

Edizioni U.C.T., Trento – pp. 128, euro 20,00

Abbiamo vinto. InsiemeGiovanni Ruggiero, giornalista, e Anto-nio Ascione, medico epatologo, raccon-tano, alternandosi, il viaggio che medi-co e paziente intraprendono durante iltortuoso percorso della malattia. Rug-giero, colpito da una epatite che lo haportato dalla cirrosi al tumore al tra-pianto, con toccante sincerità descrive idubbi, le paure, le necessità, la “sete disapere” che il malato si trova ad affron-

tare in ogni momento di questo lungo cammino, sottoli-

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TURISMO E CULTURA

di Giorgio Spagnolo

Un documento cata-stale datato 1498 ri-porta l’elenco dei be-

ni di Messer Bernardo diBoninsegna che furono poiereditati da Niccolò Ma-chiavelli: “…un albergocon una loggia chiamatol’Albergaccio, con cella davino di contro a detto Al-bergaccio, più pezzi di ter-ra fructati, boscati e sodi,chiamati Fantalla, Cafag-gio, il Piano e il Poggio, uli-vati e vignati, posti nel po-polo di Santo Andrea inPercussina, piviere di SanCasciano e Decimo…”. Èla descrizione perfetta del-l’attuale Fattoria di San-t’Andrea in Percussina edin particolare delle vigneche ancora oggi vengonocoltivate proprio a Fontal-le, Solatio del Tani, il Pia-no e il Poggio. All’Alber-gaccio, dal 1512 al 1513,durante l’esilio da Firenze,Niccolò Machiavelli scris-se le commedie La man-dragola e Clizia, e terminòla stesura del celebre trat-tato di politica De Princi-patibus, detto Il Principe,oggi ricordato come la suaopera principale. Egli vis-se qui confinato e, cadutoin disgrazia al rientro del-la famiglia Medici in Fi-renze, alternò l’eserciziodelle lettere alle cure deicampi, e trovò modesto sva-go nella famosa osteria, co-

me ci riferisce nella letteraall’amico Pier FrancescoVettori datata 12 dicembre1513: “Mangiato che ho, ri-torno all’osteria: quivi èl’oste, un beccaio, un mu-gnaio e due fornaciai. Conquesti mi ingaglioffo pertutto il dì, giocando a cric-ca e tricche tracche, e poi,dove nascono mille conte-se ed infiniti dispetti di pa-role ingiuriose; e il più del-

le volte si combatte unquattrino e siamo sentiti dimanco gridare da San Ca-sciano…”. Ed ancora oggil’Albergaccio e la sua Oste-ria sono lì, immutati comese il tempo si fosse ferma-to, ad accogliere l’ospite edil viandante.In realtà la Toscana nonsmette mai di stupirci, co-me abbiamo già più volteavuto modo di raccontare

su questa nostra Rivista, edoggi voglio appunto parlar-vi di una esperienza ecce-zionale ed indimenticabileche potrete regalarvi la pros-sima volta che passerete daFirenze.Lasciando l’Autosole al ca-sello di “Firenze Certosa”,dopo avere ammirato a di-stanza ravvicinata la splen-dida trecentesca strutturadella “Certosa del Galluz-zo”, prendete la vecchia“via Cassia” in direzione diSiena e, dopo un paio dichilometri, lasciatela persvoltare a destra sulla viadegli Scopeti in direzionedi San Casciano. Dopo unaltro paio di chilometriraggiungerete “Sant’An-drea in Percussina”. Par-cheggiate la macchina epercorrete a piedi questominuscolo villaggio di unaventina di case, perfetta-mente integro, senza alcu-na stonatura di modernità,e dopo pochi passi incon-trerete sulla destra il gros-so edificio dell’Albergac-cio con la targa marmoreaa ricordo del Machiavelli,e sulla sinistra, accanto alvecchio pozzo, l’Osteriadell’Albergaccio, segnala-ta dall’insegna con l’im-magine di “Ser Niccolò”. Ebbene, credetemi, avetedi fronte quella che è for-se la più antica osteriad’Italia, se non del mondo,ancora oggi in piena atti-vità: vi si mangia benissi-mo ed altrettanto bene visi beve perché siamo inpiena zona del Gallo Nero,ossia del Chianti Classico.E dai fiorentini “doc” l’Al-bergaccio è meglio cono-sciuto come La Fettunta,

L’osteria più antica, l’Albergaccio del Machiavelli

548 - 2011

Nel 1512 e 1513 durante l’esilio da FirenzeNiccolò Machiavelli scrisse qui le commedie

La mandragola e Clizia

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perché da sempre, soprat-tutto nel periodo della rac-colta delle ulive, è tradi-zione andarci a gustare ilpane toscano arrostito suicarboni, stropicciato conl’aglio e innaffiato conl’olio “novo”. Già attiva in-torno al 1450 (anche se il“menu” allora includevacertamente la “fettunta”,ma non poteva contenerepomodori, patate ed altreprelibatezze oggi comuni,in quanto mancava quasi

mezzo secolo alla scoper-ta dell’America…), dopola morte del Machiavellipassò agli eredi e, semprein linea ereditaria, perven-ne alla nobile famiglia fio-rentina dei Serristori. Dapochi anni appartiene al“Gruppo Italiano Vini”,che ha qui alcuni dei suoivigneti più belli e che l’harestaurata in modo perfet-to, rispettandone rigida-mente la struttura origina-le. Ed in particolare si è

quasi miracolosamente riu-sciti ad ottenere che l’oste-ria conservasse nei secoliintatta la sua atmosfera,tanto che, sia arrivandocidirettamente che entran-doci, dopo aver visitato ibellissimi ambienti dellavilla e le splendide cantine,attraverso lo stretto pas-saggio sotterraneo che usa-va il Machiavelli, si ha ve-ramente l’impressione difare un tuffo nel tempo diben 5 o 6 secoli. E mentre, in questi locali“senza tempo”, assaporia-mo un’ottima bistecca fio-rentina innaffiandola conqualche calice dello splen-dido vino proveniente daivigneti circostanti, nonpossiamo fare a meno diimmaginare di trovarci da-vanti Ser Niccolò intento agiocare a “tricche tracche”col beccaio ed il mugnaio,o seduto al tavolo accantoal nostro, intento a scrive-re il suo “Principe”, instil-landoci dentro i grandi

principi della sua “filoso-fia”, come ad esempio lanetta separazione tra la sfe-ra politica e la sfera mora-le, nata da alcune premes-se da lui ritenute verità in-controvertibili: la malvagi-tà della natura umana,l’immutabilità di tale na-tura e quindi la necessitàdi comportarsi tenendoconto di questa amara re-altà. Alcuni hanno ancheaggiunto che questa passi-va accettazione della real-tà avrebbe spinto il Ma-chiavelli a considerare ilpopolo alla stregua di ma-teria bruta, facendo sì chenel “Principe” ci sono i di-ritti dello Stato ma non idiritti dell’Uomo. Ampiecomunque sono le possibi-lità di discussione su diun’opera così complessa eche si propone un fine co-sì ambizioso come quellodi essere una specie di gui-da della classe dirigente delCinquecento italiano, ma,senza volere assolutamen-te entrare nel merito, l’im-portante è tenere bene inmente lo specifico climastorico e culturale nel qua-le maturò la filosofia diMachiavelli. Ed una sostaall’Albergaccio, una visita“diretta” a questo piccologioiello che la nostra To-scana ha saputo così beneconservare proteggendolodalle insidie del tempo, ciaiuta per lo meno a “ten-tare” di comprendere. E scusatemi se questo nonè un piccolo miracolo! •

Questo articolo il dottor Spa-gnolo lo dedica alla mogliescomparsa. “A Rosetta, ricordando...”

TURISMO E CULTURA

558 - 2011

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CLASSICA

tedesca o dalle spondeanglosassoni, animati dal-l’inesausta volontà di dar vo-ce ad un mondo ancora inparte inesplorato. A partiredagli anni sessanta, i lorosforzi portarono un cambia-mento epocale, un approcciodapprima osteggiato dai fau-tori del romanticismo ad ognicosto, che ha conquistato nelcorso del tempo un numerosempre crescente di estima-tori. Oggi l’ambizioso tenta-tivo di riconquistare la pras-si esecutiva dell’epoca, avvicinandosi il più possibile a quel-lo che doveva essere il suono originario, è ormai un fattoaccettato. Numerosissimi i gruppi specializzati in questorepertorio, nutrita la schiera dei cantanti i quali si cimen-tano sull’impervio terreno dell’opera barocca. Se paesi co-me l’Austria e la Germania conservano il proprio ruolo pro-tagonista nel promuovere ricerca attorno a queste temati-che, altri si affacciano prepotentemente alla ribalta, comela Polonia, negli ultimi anni in costante ascesa dal punto divista culturale. In particolare la città di Cracovia sta assu-mendo un ruolo sempre piùcentrale nella promozione del-la musica antica, con alcunemanifestazioni fra le più im-portanti del genere nell’inte-ra Europa. La rassegna Ope-ra rara è ad esempio, nelle in-tenzioni del suo direttore ar-tistico Filip Berkowicz, un’ec-cellente aggiunta al più notoFestival Misteria Paschalia.L’idea è quella di proporre la-vori oggi poco frequentati nel-l’interpretazione dei maggio-ri specialisti del repertorio an-tico, senza per questo rinun-ciare all’utilizzo delle più mo-

derne tecnologie nella mes-sa in scena. Grande atten-zione viene riservata in par-ticolare al Vivaldi operista,poco noto al grande pubbli-co e spesso aprioristicamen-te giudicato minore rispettoal genio creatore dei cele-berrimi concerti. Dopo lapresentazione dell’“Ottone inVilla” e de “La Fida Ninfa”,entrambe in scena lo scorsoanno, dopo il recente suc-cesso dell’“Orlando furioso”,protagonista l’Ensemble Ma-

theus diretto da Jean-Christoph Spinosi, nel cast nomi im-portanti come quello di Veronica Cangemi, il prossimo 8 di-cembre sarà la volta dell’oratorio “L’Oracolo in Messenia”,affidato alle sapienti mani di Fabio Biondi e dell’ensembleEuropa Galante, un’occasione quasi unica per ascoltare unlavoro di rarissima esecuzione. Molto noto a livello interna-zionale e già meta di pellegrinaggio da parte degli appassio-nati è invece il Festival Misteria Paschalia, frequentato daimaggiori specialisti della musica barocca, impegnati nei luo-ghi più suggestivi e prestigiosi di Cracovia. Fra i protagoni-

sti dell’ultima edizione si an-noverano ad esempio MarkMinkowski, Jordi Savall, Chri-stophe Rousset, Ottavio Dan-tone, Philippe Jaroussky e nu-merosi altri. L’alta qualità del-le proposte musicali costitui-sce certo un valore aggiuntoper una città di grande pregio,già patrimonio dell’Unesco invirtù delle sue bellezze archi-tettoniche, la quale ha con-quistato di diritto un posto diprimo piano nel panorama cul-turale europeo. Info: www.operarara.plwww.misteriapaschalia.pl •

Cracovia, capitale della musica barocca

Ènoto che i primi vagiti della ricerca filologica applicata alla musica antica, e con que-sto termine si intende in particolar modo il repertorio del XVI e del XVII secolo, so-no attribuibili ad un manipolo di studiosi, quasi tutti provenienti dai paesi di lingua

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di Riccardo Cenci

POLONIA: UN PAESE DA SCOPRIRE

Grande è l’impegno messo in campo dall’Ente Nazio-nale Polacco per il Turismo (www.polonia.travel.it)

nella promozione del proprio paese, una realtà in con-tinua espansione nonostante la crisi economica inter-nazionale. Nel corso di un recente workshop organizzato pressol’Ambasciata polacca a Roma, presenti numerosi ope-ratori del settore (fra gli altri www.ernesto-travel.pl,www.campanile-cracovie.pl e www.cracowcitytours.pl),si è puntato molto sul vantaggioso rapporto qualità prez-zo, che permette di programmare un soggiorno di gran-de interesse ad un costo altamente competitivo. Per usa-re le parole di Małgorzata Furdal, direttrice dell’Ente:“L’esperienza diretta della Polonia spazza via ogni pre-concetto e rappresenta indubbiamente il miglior tipodi promozione possibile”.

Juliusz Slowacki Theatre

8 - 2011

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MOSTRE

LE COLLEZIONI DI ARTE ANTICADELLA COLLEZIONE CARISBOBOLOGNA – fino al 31 dicembre 2011Della collezione oggi vastissima verràesposta una selezione d’arte rinasci-mentale e barocca che la Fondazione haarricchito recentemente con acquisti mi-rati.

Palazzo Fava - Fondazione Carisbotelefono: 0512754111

IL GIOVANE TIEPOLO. LA SCOPERTA DELLA LUCEUDINE – fino al 4 dicembre 2011L’esposizione sarà volta a ricostruire at-traverso le opere maggiormente signifi-cative il periodo giovanile dell’attività diGiambattista Tiepolo.Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte

Castello di Udinetelefono: 0432271591

GLI ANNI FOLLI. LA PARIGI DI MODIGLIANI, PICASSO E DALÌ. 1918-1933FERRARA – fino all’8 gennaio 2012Monet, Matisse, Mondrian, Picasso, Bra-que, Modigliani, Chagall, Duchamp, DeChirico, Miró, Magritte e Dalí sono iprotagonisti di questa mostra dedicataalla Parigi degli anni Venti.

Palazzo dei Diamantitelefono: 0532209988

MAESTÀ REGIA. ARTE A PALAZZO DAI FARNESEAI BORBONECASERTA fino al 31 dicembre 2011La Reggia di Caserta si presenta al pub-blico dopo i recenti interventi di rialle-stimento volti all’ampliamento dell’of-ferta museale mediante l’apertura dinuovi spazi e percorsi espositivi, al rior-dino delle collezioni ed alla riaperturadi tutte le sale degli appartamenti reali.

Reggia di Casertatelefono: 0823448084

VIRGINIO RIDOLFI“CALANCHI”FERMIGNANO (PU)fino al 30 ottobreUn percorso cronologico che permette divisitare le terre del mondo di Ridolfi; dap-prima brulle, taglienti per poi divenirepoetiche, rilassanti vedute fino all’infini-to. Una mostra marchigiana per un tuffonostalgico nel suo mondo primitivo.

Sala “Bramante”telefono: 0721804001

ESPRESSIONISMOCODROIPO (UD)fino al 4 marzo 2012Oltre cento opere tra dipinti e carte pro-venienti dal berlinese Brücke Museum

raccontano la nascita e lo sviluppo delmovimento denominato “Die Brücke”,la pietra fondante dell’Espressionismo.

Villa Manin di Passarianotelefono: 0432821234

HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC E LA PARIGI DELLA BELLE ÉPOQUETRAVERSETOLO (PR)fino all’11 dicembre 2011La mostra propone un’originale rifles-sione sull’artista francese, le cui operesono in parte sviluppate sulla scia del ja-ponisme ossia dell’arte giapponese.

Fondazione Magnani Roccatelefono: 0521848327

JULIAN SCHNABEL. PERMANENTLY BECOMING AND THE ARCHITECTURE OF SEEINGVENEZIAfino al 27 novembre 2011Importante rassegna dedicata a JulianSchnabel, celebre artista newyorkese dalpoliedrico spirito creativo con 40 ope-re che ne ripercorrono la carriera arti-stica dagli anni Settanta ad oggi.

Museo Corrertelefono: 04142730892

a cura di Anna Leyda Cavallied esposizioni in Italia

Verena D'Alessandro, "Pioggia in arrivo", olio su tela. La pittrice esporrà le sue opere a Roma dal 18 ottobre al 26 novembre presso la Galleria Incontro d’Arte, Via del Vantaggio 17/A - tel. 06 3612267 - orario: 10,30-13,30 /16,00-19,30 - festivi, lunedì e martedì mattina chiuso

8 - 2011

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IL PROIETTORE

più, cogliendo suggerimenti di registi diversissimi fra loro.Perciò tendo a non portarmi dietro uno “stile”, perché cosìcreerei un clichè, che è la morte della creatività.

Chi sono i suoi collaboratori più stretti durante le riprese?I due capo-macchinisti, gli elettricisti, l’operatore, il pri-mo assistente: sono quelli che mettono materialmente inpiedi la mia idea e spesso me li porto dietro di progettoin progetto. Ma in realtà sul set lavori spalla a spalla contutti, dal responsabile del suono al costumista, al truc-catore e via dicendo.

Si parla molto dei vantaggi, anche economici, delle came-re digitali in alta definizione, contrapposti alla pellicola. Un mezzo è un mezzo: cerco di non farmene condizio-nare, guardo a cosa mi può dare, cosa posso ricavarci.L’alta definizione l’ho usata per “Scacco pazzo”, di Ha-ber, ed era stata una scelta di risparmio. E in “Quo vadisbaby?”, di Salvatores, una scelta di sperimentazione. Sedevo usare mezzi “poveri” non cerco di inseguire le pre-stazioni della pellicola: sarebbe una guerra persa. A chiusa il digitale consiglio sempre di non inserire gli auto-

matismi della camera: fate le vo-stre scelte e mettete alla provale vostre idee visive, fate quelloche volete voi e non quello chevuole il mezzo.

Lei non ha mai fatto televisione. Non mi hanno mai offerto delleopportunità reali, progetti inte-ressanti. Non ho nulla contro latv. Siamo di nuovo al discorsosul “mezzo”. Spesso si tirano viale cose e si giustifica la bassaqualità dicendo “è tv”. Non è ve-ro, è un discorso maleducatoverso il pubblico, che in realtàriconosce benissimo un buonprodotto. Il basso livello si spie-ga solo con scelte produttivemiopi, tese solo al risparmio. •

La fotografia? Un lavoro corale

588 - 2011

È l’ultima spiaggia. Quando proprio non si vuol ammettere di aver buttato i soldidel biglietto per un film deludente si sospira: “Però, che bella fotografia!”. Madavvero bastano immagini curate e chiaroscuri sapienti a salvare un film? E

di Maricla Tagliaferri

cos’è davvero una “bella fotografia”? Ne parliamocon Italo Petriccione, direttore di fotografia di fiducia diGabriele Salvatores, al suo fianco da “Marrakech Ex-press” fino a “L’educazione siberiana” (in fase di ripre-se) passando per “Io non ho paura”, che gli valse sia ilDavid di Donatello che il Nastro d’Argento. Ma non so-lo. Dal 1988 ha illuminato una trentina di film che piùdiversi non si può: da “Ovosodo” di Paolo Virzì a “Il viag-gio della sposa” di Rubini, da “Quando la notte” di Cri-stina Comencini (in concorso a Venezia 2011) all’appe-na concluso “Il volto di un’altra” di Pappi Corsicato.

Dunque, cos’è una “bella fotografia”?In sé e per sé non esiste una “bella fotografia”. Esiste lafotografia funzionale alla storia, al film, che è un lavorocorale. Se primeggia, fa un danno a se stessa e al film. Seti “accorgi” della fotografia, se è sfalsata rispetto all’in-sieme, vuol dire che non c’è un equilibrio fra tutti gli ele-menti: qualcosa non ha funzionato.

Eppure ci sono stati direttori di fotografia vere e propriestar, a volte più luminose del regista. Non è più tempo divirtuosismi?Forse non è mai stato tempo divirtuosismi. La parte visiva è le-gata a quella narrativa, il lavorod’immagine viaggia col registache, va detto, è l’unico autore.È lui che sceglie, lui che deside-ra raccontare, lui che dirige eporta tutti in una direzione co-mune. Non puoi fare un lavoro“forte” senza un’idea forte delregista.

Sta sminuendo il ruolo creativodel suo mestiere?Al contrario. La sfida è capirequello che ha veramente in testail regista e studiare cosa posso ag-giungere. È così, nel confronto,che ogni volta imparo qualcosa di

Una scena tratta dal film “Io non ho paura”

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598 - 2011

MUSICA

diversi i suoi modi di porgersi al pubblico di ascol-tatori e di uditori sia dal vivo nei concerti che nelle inci-sioni, strane le sue modulazioni, tanto simpatici quantoinaspettati gli strascicamenti della sua voce roca affabu-lante e malinconica. Ma soprattutto Paolo Conte fa con-tinuo esercizio di ironia e autoironia che coinvolgono esuscitano un’immensa tenerezza in chi lo ascolta. E inpiù, sia benedetto il Cielo, non affligge l’auditorio con lesolite contestazioni insincere, trite e rifritte cui nessunocrede più e che ormai fanno parte del bagaglio poetico diquei cantautori che non sanno cosa dire. “Sublime geniosgangherato” lo ha definito un critico musicale qualcheanno fa, forse Ernesto Assante o Gino Castaldo, azzec-candoci in pieno. Del genio ha l’andare controcorrentescivolando lieto e senza problemi, ha l’originalità dell’in-ventore, il surrealismo delle immagini e delle situazioni,la ricerca delle assonanze, gli accostamenti talvolta volu-tamente trasparenti cui segue l’immediato ammicca-mento di complotto con l’amico ascoltatore: ricorda gliAvion Travel, che certo gli debbono molto. Di sublimeha la struggente, pudica dolcezza con la quale fa traspa-rire i suoi sentimenti (Molto lontano, La donna della tua

vita), l’esposizione delle sue solitudini ma senza fartroppo sul serio, che la vita è lunga e complessa (Luna dimarmellata, Dal loggione). Di sgangherato ha i suoi baf-facci che sembrano due scopini per lavare i piatti, labarba perennemente di quattro giorni, le dita ingiallitedalla nicotina delle puzzolenti sigarette che fuma a loco-motiva, l’irriverente intervento di quel “pernacchiofono”che si chiama kazoo e che in Occidente non viene piùusato dai tempi del primo dixieland di New Orleans,salvo che dall’ex-avvocato Paolo Conte che lo infila sbef-feggiante nel bel mezzo di brani elegiaci o ispirati. Nullada stupirsi allora che sia il cantautore più amato dal pub-blico francese e statunitense, i quali - perlomeno nonquelli di Little Italy - poco apprezzano le canzoni con“cuore” che fa rima con “amore”. È quel suo affabularesurreale, quel suo esibirsi canticchiando più che cantandoa farlo apprezzare oltre i confini. Paolo Conte non è statosempre artista: nato da famiglia della buona borghesiaastigiana, padre notaio con la passione per il piano e iljazz, ha esercitato la professione di avvocato per diversianni prendendo lezione di pianoforte. Poi c’è stato ilprimo complessino, l’abbondante attività di autore di can-zoni, e nel 1974 il suo esordio come cantautore esortatodal produttore Italo Greco che gli fa ottenere un contrattocon la Rca. Escono il suo primo e secondo album, concanzoni che diventeranno classici del suo repertorio, LaTopolino amaranto, Una giornata al mare, La ricostru-zione del Mocambo, Genova per noi, cantata anche daBruno Lauzi. Ma è solo nel 1979 che Paolo Conte riescea farsi apprezzare in pieno dal pubblico con Un gelato allimone, Bartali e Sudamerica. Poi, concerti e concerti,perlopiù all’estero, dove è sempre tutto esaurito. Nel1981 la sua canzone forse più famosa, Via con me, verràpoi usata come colonna sonora nel 2010 nella trasmis-sione quasi omonima su Rai tre condotta da Fabio Fazioe Roberto Saviano. Nel 1988 nasce un suo musical, Raz-mataz, del quale ha progettato tutto, dalle musiche ai co-stumi, con bozzetti e disegni di straordinaria efficacia.Nel 2007 Paolo Conte è eletto come uno dei “maestri delPalio di Asti” avendo dipinto i due tradizionali stendardidell’antica festa astigiana: è l’eclettismo del genio cheper fortuna non accenna a smorzarsi. •

Fa continuo esercizio di ironia e autoironia che coinvolgono e suscitano un’im-mensa tenerezza in chi lo ascolta, Paolo Conte (Asti, 1937) è certamente il meno“italiano” fra i cantautori e i cantanti italiani. Differenti i temi delle sue canzoni,

Un sublime genio sgangherato di Piero Bottali

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608 - 2011

ESISTONO “FINESTRE

DI USCITA”?

Caro Presidente,conoscendo la tua ben nota disponibi-lità verso i colleghi, mi permetto di di-sturbarti anch’io con alcune domande.

Mi sono laureato nel 1973, sono iscritto all’Ordine dei Me-dici dal febbraio 1974, esercito l’attività di MMG dal 1976,ho effettuato il riscatto degli anni di Università ed ho ri-congiunto all’ENPAM, lo scorso anno, alcuni contributi ver-sati all’INPS negli anni ‘70, come assistente universitariosupplente. Ti chiedo pertanto: – nel nostro caso esistono finestre di uscita, relativamentealle pensioni di vecchiaia o di anzianità? Se esistono, comesi possono conciliare con la necessità di presentare le di-missioni dall’attività convezionata prima di poter richiede-re la pensione (cioè, per quanti mesi si resta senza più re-tribuzione e senza ancora la pensione); o vale ancora la re-gola del percepimento della pensione un mese dopo la ces-sazione dell’attività? – a quanto potrà ammontare la mia pensione di MMG sedecidessi di lasciate l’attività con il SSN al compimento dei65 anni o di quanto mi verrebbe ridotta se lasciassi 12 o 18mesi prima?– a quanto ammonterà la pensione relativa al Fondo Gene-rale ai 65 anni? Ti ringrazio in anticipo e porgo i migliori saluti.

(lettera firmata)

Caro Collega,dall’esame della tua posizione previdenziale, si rileva che,avvalendoti del riscatto dei sei anni relativi al corso lega-le di laurea e dei periodi assicurativi ricongiunti, sei già inpossesso di tutti i requisiti previsti dalla vigente norma-tiva regolamentare (58 anni di età, 35 anni di contribu-zione, e 30 anni di anzianità di laurea) per l’ammissionealla pensione di anzianità a carico del Fondo Medici diMedicina generale e che la cosiddetta “finestra di usci-ta” si è aperta dall’1.7.2008.Ipotizzando l’immediata cessazione dell’attività profes-sionale, a decorrere dal mese successivo, potresti con-

seguire una pensione d’importo pari ad euro 3.700,00 lor-di mensili oppure un trattamento misto, costituito da unaprestazione mensile di euro 3.150,00 lordi e da un’in-dennità in capitale di euro 82.000,00 lordi.Nel caso in cui decidessi di proseguire il rapporto in con-venzione con il S.S.N. sino al 31.7.2012, a decorreredall’1.8.2012, la pensione mensile sarebbe pari a euro3.900,00 lordi oppure a euro 3.300,00 lordi qualora ri-chiedessi la liquidazione dell’indennità in capitale di euro85.000,00 lordi.Ti preciso che le suindicate proiezioni sono state effet-tuate computando sia il riscatto di laurea che i periodi as-sicurativi ricongiunti.Ti rendo noto, poi, che, in base alla normativa attualmentevigente, le prestazioni pensionistiche saranno assogget-tate alla ritenuta fiscale determinata dall’I.N.P.S., nellasua qualità di gestore del casellario pensionistico. Qua-lora, tuttavia, risultassi titolare esclusivamente della pen-sione erogata a carico dei Fondi gestiti dall’E.N.P.A.M.,la tua prestazione pensionistica sarà assoggettata alla ri-tenuta fiscale determinata in base agli scaglioni IRPEFprevisti per i lavoratori dipendenti.Sull’indennità in capitale eventualmente richiesta, inve-ce, sarà operata la ritenuta d’acconto del 20%. L’Ammi-nistrazione Finanziaria competente procederà successi-vamente alla determinazione dell’aliquota definitiva, cal-colandola in base all’aliquota media dei redditi da te per-cepiti nel biennio precedente l’erogazione della presta-zione de qua.Ti informo, altresì, che, decisa la data di risoluzione delrapporto convenzionato, dovrai rassegnare le dimissionipresso la A.S.L. di appartenenza rispettando i termini dipreavviso previsti dall’Accordo Collettivo di categoria (ge-neralmente due mesi).Solo successivamente alla cessazione dell’attività pro-fessionale, dovrai attivare il procedimento per il pensio-namento mediante la trasmissione, alla Fondazione, delmodulo di domanda di prestazioni ordinarie reperibile sulsito www.enpam.it, corredato dei documenti ivi indicati.Corre l’obbligo di precisarti che le informazioni rese pre-suppongono la vigenza dell’attuale normativa previden-ziale di riferimento e che non sono comunque impegnati-ve per la Fondazione.

LETTERE AL PRESIDENTE

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618 - 2011

Confidando nell’esaustivitàdelle informazioni rese, col-go l’occasione per inviarti imiei più cordiali saluti.

Eolo Parodi

CHIEDO UN’IPOTESI

DI PENSIONE

Egregio Presidente, mi sono laureato nel 1969.Ho lavorato in ospedale daquell’anno sino al novembredel 1975 come assistente.Dal ’70 al ’71 ho prestatoservizio militare come medi-co. Dal ’75 ad oggi ho svol-to attività di medico di base.Ho riscattato nel 2006-2007quattro anni di laurea. Con la presente le chiedocortesemente di calcolarmiun’ipotesi di pensione al 68°e 70° anno. Nel ringraziarlaanticipatamente colgo l’oc-casione di porle i miei piùcordiali saluti.

(lettera firmata)

Caro Collega,supponendo la cessazionedell’attività professionalesvolta in convenzione con gliIstituti del S.S.N. al 30/6,l’ammontare della renditapensionistica che percepi-resti è quantificabile in circaeuro 5.200,00 lordi mensili.Nel caso decidessi di con-vertire in capitale il 15% del-la pensione maturata, comeconsentito dalle vigenti nor-me regolamentari, ti ver-rebbe erogata una indenni-

tà quantificabile in circa eu-ro 99.000,00 al lordo delleritenute fiscali, congiunta adun trattamento pensionisti-co, lordo mensile, pari a cir-ca euro 4.400,00.Ove, invece, decidessi diprotrarre l’esercizio in con-venzione della medicina ge-nerale fino al compimentodel 70° anno di età, l’am-montare della rendita pen-sionistica che percepirestiè quantificabile in circa eu-ro 5.500,00 lordi mensili. Incaso di trattamento misto,l’indennità in capitale sa-rebbe pari a circa euro100.000,00 al lordo delle ri-tenute fiscali e la renditapensionistica residua, lordamensile, ammonterebbe acirca euro 4.700,00.Nel merito, ti rappresentoche i suddetti importi sonostati determinati sulla basedei contributi riferiti all’ulti-mo quinquennio di attivitàprofessionale, supponen-do una contribuzione co-stante fino alle date indi-cate e considerando l’in-cremento derivante dallaestinzione del debito resi-duo relativo al riscatto di 4anni del corso di laurea inmedicina e chirurgia.Devo precisarti, infine, chea fronte di eventuali modi-fiche della normativa previ-denziale di riferimento leipotesi sopra rappresenta-te potrebbero subire varia-zioni. Ne consegue che lapresente informativa nondeve ritenersi comunqueimpegnativa per la Fonda-zione.Colgo l’occasione per salu-tarti cordialmente.

E. P.

INFORMAZIONI

SULLA MIA POSIZIONE

PREVIDENZIALE

Caro Presidente, approfitto della tua cortesiaper richiederti alcune infor-mazioni sulla mia posizioneprevidenziale. Laureato nel 1980, ho svoltoservizio di Guardia medica si-no al 1981 e successivamen-te, dal 1982, medico di me-dicina generale; ho in corsoil riscatto degli anni di laurea,che si completerà nel 2014.A tale data intenderei anda-re in quiescenza e pertantovorrei sapere a quanto po-trebbe ammontare la miapensione del Fondo MMG(solo pensione o quota mistacapitale e pensione); in alter-nativa, se decidessi di pro-lungare l’attività fino al com-pimento dei 65 anni quali sa-rebbero i vantaggi in terminieconomici. Ringraziandoti porgo i piùcordiali saluti.

(lettera firmata)

Caro collega, sulla base dei contributi ac-creditati a tuo nome pressoil Fondo medici di medicinagenerale, gli uffici hanno prov-veduto a determinare le ri-chieste ipotesi pensionisti-che. Supponendo la cessazionedell’attività professionale svol-ta in convenzione con gli isti-tuti del SSN nel mese di di-cembre 2014 ed estintol’onere derivante dal riscattodegli anni del corso di laurea,

la rendita pensionistica chepercepiresti è quantificabilein circa 4.300,00 euro lordimensili. Nel caso decidessidi convertire in capitale il quin-dici per cento della pensionematurata, come consentitodalle norme regolamentari, tiverrebbe erogata una inden-nità pari a circa 108.000,00euro al lordo delle ritenute fi-scali, congiunta ad un tratta-mento pensionistico lordomensile, ammontante a cir-ca 3.600,00 euro. Ove, invece, decidessi di pro-trarre l’esercizio in conven-zione della medicina genera-le fino al compimento del 65°anno di età, la rendita pen-sionistica ammonterebbe acirca euro 5.500,00 lordi men-sili. In caso di trattamento mi-sto, l’indennità in capitale sa-rebbe pari a circa 122.000,00euro al lordo delle ritenute fi-scali e il trattamento di quie-scenza, loro mensile, am-monterebbe a circa euro4.700,00. Nel merito, devo rappresen-tarti che i suddetti importi so-no stati determinati sulla ba-se della media contributiva ri-ferita all’ultimo quinquenniodi attività professionale, sup-ponendo una contribuzionecostante fino alle date indi-cate e la totale estinzione del-l’onere residuo relativo al ri-scatto degli anni del corso dilaurea in medicina e chirurgia. Ti preciso, infine, che a fron-te di eventuali modifiche del-la normativa previdenziale diriferimento le ipotesi soprarappresentate potrebbero su-bire variazioni.. Colgo l’occasione per salu-tarti cordialmente.

E. P.

LETTERE AL PRESIDENTE

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FILATELIA

628 - 2011

di Gian Piero Ventura Mazzuca (*)

Èiniziata una nuovastagione e i tanti ap-passionati di calcio e

di filatelia si sono dati ap-puntamento sabato 27 ago-sto a Milano, data cheavrebbe dovuto dare inizioal campionato, per acqui-stare i due francobolli emes-si quest’anno.L’emissione a dire il vero èstata un po’ travagliata. Pre-vista prima a giugno e poi a

luglio, rinviata per il conco-mitante episodio di calcioscommesse, è stata poi sta-bilita appunto a fine agosto,in concomitanza con i dueanticipi di campionato, maanche questi sono saltati perlo sciopero dei calciatori.Nonostante tale avversa cir-costanza sono stati numero-si i collezionisti/tifosi che sisono recati allo Spazio Fila-telia del capoluogo lombar-do ad acquistare i bolli nelloro primo giorno di emis-sione… ed è stato derby!Infatti, seppur veramente dipoco, Milan batte Inter per2032 a 2017 singoli fran-cobolli venduti; in effetti lamaggior parte delle perso-ne ha acquistato entrambi,specialmente nella versionea foglietto.(1)I due valori sono gli ultimidi una lunga serie che ri-guarda, a dire il vero un po’

monotonamente, la palla dicuoio. Valutando gli ultimi diecianni di scudetti (2002-2011) abbiamo infatti visto:quattro francobolli per l’In-ter, tre per la Juventus, dueper il Milan, di cui l’ultimodel 2011 è stato accompa-gnato proprio da quello perl’Inter, vincitrice della Cop-pa Italia dedicata al 150°anniversario dell’Unità Na-zionale.La somma degli scudettiomaggiati però fa nove, per-ché nessuna emissione èuscita nel 2006, titolo di uncampionato a tutt’oggi con-teso. Poi, per non far tortoa nessuno, quest’anno è ar-rivato anche quello percommemorare il centenariodell’Associazione ItalianaArbitri, noblesse oblige…Infine nell’ultimo decennio,per la stessa tematica, ne so-no usciti anche due per imondiali: quello celebrati-vo del 2002 e quello trion-fale, naturalmente di Ger-mania 2006.Sempre nel fatidico 27 ago-sto, sono stati invece emes-si altri due valori a caratte-re sportivo, ma riguardantialtre specialità, non voglia-mo assolutamente scordar-cene e riguardano i “Cam-pionati Europei di Tiro conl’Arco di Campagna” ed i“Campionati Mondiali del-

Un derby di francobolli

la Pesca Sportiva”. Ci piaceinfatti sempre sottolinearequanto la filatelia sia utileper la promozione, la diffu-sione e la conoscenza pro-prio di altre discipline che,erroneamente, taluni chia-mano minori.Naturalmente non la pensia-mo così e quindi, prossima-mente, cercheremo di fareuna panoramica sulle tanteemissioni che hanno omag-giato e celebrato moltissimialtri sport. In fondo, anche anoi, il mondo piace un po’più… ovale!!•

(*)[email protected]

Negli ultimi dieci anni omaggiati solo nove scudetti

Tre le emissioni nel 2011 dedicate al calcio: una per lo scudetto del Milan, una per la Coppa Italia dell’Inter ed una per

commemorare il centenario dell’Associazione Italiana Arbitri

(1) fonte: Vaccari News

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638 - 2011

L’AVVOCATO

a cura dell’avv. Pasquale Dui (*)

Con la sentenza n. 1261del 14 giugno 2011 laSuprema Corte stabili-

va che in tema di danno allapersona, conseguente a re-sponsabilità medica, integral'esistenza di un danno ri-sarcibile alla persona l'omis-sione della diagnosi di unprocesso morboso termina-le, allorché abbia determi-nato la tardiva esecuzione diun intervento chirurgico, chenormalmente sia da pratica-re per evitare che l'esito de-finitivo del processo mor-boso si verifichi anzitempo,prima del suo normale de-corso, e risulti inoltre che,per effetto del ritardo, sia an-data perduta dal paziente la“chance” di conservare, du-rante quel decorso, una mi-gliore qualità della vita non-ché la “chance” di vivere al-cune settimane od alcunimesi in più, rispetto a quel-li poi effettivamente vissuti. Con atto di citazione la par-te attrice esponeva di esserestata sottoposta ad un inter-vento chirurgico di lobecto-mia sinistra a seguito di al-cuni accertamenti da cui eraemersa una calcolosi al fe-gato; che presso la medesi-ma struttura, era stato ese-

Responsabilità del medico e perdita di chance

Secondo la Suprema Cortequando sia stata fornita la di-mostrazione, anche in via pre-suntiva e di calcolo probabi-listico, dell'esistenza di unachance di consecuzione di unvantaggio in relazione ad unadeterminata situazione giuri-dica, la perdita di tale chanceè risarcibile come danno allasituazione giuridica di cui trat-tasi indipendentemente dalladimostrazione che la concre-ta utilizzazione della chanceavrebbe presuntivamente oprobabilmente determinatola consecuzione del vantag-gio, essendo sufficiente an-che la sola possibilità di taleconsecuzione. La idoneitàdella chance a determinarepresuntivamente o probabil-mente ovvero solo possibil-mente la detta consecuzioneè, viceversa, rilevante, soltan-to ai fini della concreta indi-viduazione e quantificazionedel danno, da effettuarsi even-tualmente in via equitativa,posto che nel primo caso ilvalore della chance è certa-mente maggiore che nel se-condo e, quindi, lo è il dannoper la sua perdita, che, del re-sto, in presenza di una possi-bilità potrà anche essereescluso, all'esito di una valu-tazione in concreto dellaprossimità della chance ri-spetto alla consecuzione delrisultato e della sua idoneitàad assicurarlo. •

(*) Avvocato del Foro di Milano,

professore all’Università diMilano – Bicocca

una nuova consulenza tecni-ca collegiale, affidata, a spe-cialisti in medicina legale ein anatomia patologica. Riteneva la corte di merito,quanto all'appello principale,che esso andava rigettato, poi-ché all'esito della secondaconsulenza tecnica collegiale,disposta in appello, ed in con-formità delle risultanze dellaprima consulenza e di quellaresa in sede penale, era emer-so che non sussisteva alcunnesso causale tra l'errore isto-patologico effettuato e l'even-to dannoso, nel senso che, ovepure fosse stata tempestiva-mente effettuata una diagno-si di neoplasia o un sospettodiagnostico in questo senso,l'intervento chirurgico non sa-rebbe stato diverso (doven-dosi sempre procedere ad unalobectomia epatica sinistra ra-dicale); che era certo, tuttavia,che la prognosi quoad vitamdella paziente non sarebbe si-gnificativamente evoluta inmelius e ciò a fronte della se-verità della patologia neopla-stica e della carenza di op-portunità terapeutiche sicu-ramente efficaci, sia verso lamalattia al momento della suainsorgenza. Ritiene, dunque,la sentenza di appello, che lacondotta dei sanitari, oggettodel presente giudizio, deve es-sere ritenuta indifferente sot-to il profilo del rapporto dicausalità rispetto all'invalidi-tà ed alla successiva mortedella paziente. Avverso que-sta sentenza veniva, poi, pro-posto ricorso in Cassazione.

guito un esame istopatolo-gico, il cui referto non indi-cava l'eventualità di una pa-tologia tumorale; che peral-tro successivi accertamentiavevano individuato la pre-senza di metastasi ed aveva-no portato a riconoscere neimedesimi reperti istologiciun cistadenocarcinoma epa-tico e comunque la presen-za di “atipie cellulari sugge-stive di malignità”. L'attrice lamentava che dalgrave errore diagnostico com-piuto presso l’Istituto era de-rivata la mancata identifica-zione della neoplasia e di con-seguenza la mancata adozio-ne di provvedimenti specificiterapeutici, con migliora-mento della qualità e della du-rata della vita e rallentamen-to della malattia. La pazienteconveniva in giudizio l'Istitu-to Clinico e il patologo cheaveva sottoscritto il primo re-ferto per ottenerne la con-danna in solido al risarci-mento di tutti i danni (patri-moniali, morali e a caratterebiologico) subiti in conse-guenza, del dedotto errorediagnostico. I convenuti si co-stituivano ed il patologo chie-deva inoltre, e otteneva, dichiamare in giudizio la colle-ga sul rilievo che era stataquest'ultima ad eseguire l'esa-me istologico. Deceduta l'at-trice, intervenivano nel giu-dizio il marito e i figli, i qua-li, con memoria ex art 183c.p.c., estendevano alla ter-za chiamata. Veniva dispo-sta nel giudizio di appello

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Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999

IL GIORNALE DELLA PREVIDENZA

DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI

PERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAM

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MENSILE - ANNO XVI - N. 8DEL 21/09/2011

Di questo numero sono state tirate 451.941 copie

L’autore è a disposizione degli aventi diritto con i quali

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Consiglio di Amministrazione

Èmorto Giovanni De Luca: il professore. Docente di ma-tematica e preside di una scuola pubblica, a 39 annipartecipò a un concorso per un posto da dirigente al-

l’Enpam. Era l’anno 1958. Stravinse la prova grazie anchealla sua preparazione culturale e divenne così, su due piedi,direttore generale dell’Ente di previdenza e assistenza deimedici, braccio destro del primo presidente, l’odontoiatraAndrea Benagiano.Alla fine del mese di settembre 2011 avrebbe compiuto i 92anni. Non ce l’ha fatta. Per la prima volta ha mancato ungrande appuntamento, non certo per colpa sua. Chi lo ri-corda, infatti, tiene a sottolineare la sua precisione quasi ma-niacale, il “distacco” che contraddistingueva il rapporto coni dipendenti, la memoria eccezionale, ma nello stesso tempo,la grande carica di umanità. Non esisteva problema che nonconoscesse a fondo e non fosse pronto a risolvere. Si sapevache aveva fatto parte delle formazioni partigiane (era di sim-patie politiche repubblicane) ma non ne parlava; se chiama-va al telefono gli impiegati pretendeva di essere riconosciu-to anche non presentandosi. Per 27 anni l’Enpam andò avan-ti grazie a questo rullo compressore che all’inizio governavauna ventina di dipendenti, tutti “entrati” per concorso pub-blico. E l’Enpam si ingrandì. Ci furono assunzioni ma so-prattutto iniziative “rivoluzionarie”. Praticamente la “previ-denza” non funzionava: il “professore” si trovò a dover con-teggiare solo i pochi versamenti ambulatoriali. Decise di agi-re favorendo la creazione di fondi di Previdenza con i “con-ti personali” che fece evolvere verso veri e propri Fondi. Nello stesso tempo favorì la nascita e lo sviluppo del patri-monio e lanciò il mutuo per i medici: vi aderirono, quasi su-bito, in 18mila e De Luca, soddisfatto, s’inventò la “rata in-dicizzata”. Nel 1985, a 66 anni, fiero per quanto aveva fat-to, lasciò l’Enpam e la “Fiat 126” che usava per gli sposta-menti. Rimane il commosso e riconoscente ricordo di colo-ro che hanno lavorato e vissuto accanto a lui che si sono rac-colti, per l’ultimo saluto, nella chiesa romana di San RobertoBellarmino. Alla moglie Erminia Carapella, primario pedia-tra docente universitario e ai tre figli le condoglianze de IlGiornale della Previdenza. Un’altra bella storia dell’Enpamsi è conclusa.

G. Gris

È morto De Lucaprimo d.g. Enpam

Prof. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo LACAGNINA • Dott. Antonio D’AVANZO • Dott. Luigi GALVANO • Dott. Giacomo MILILLO • Dott. Francesco LOSURDODott. Salvatore Giuseppe ALTOMARE • Dott.ssa Anna Maria CALCAGNIDott. Malek MEDIATI • Dott. Stefano FALCINELLI • Dott. Roberto LALADott. Angelo CASTALDO • Dott. Giuseppe RENZO • Dott.ssa Francesca BASILICO • Dott. Giovanni DE SIMONE • Dott. Giuseppe FIGLINIDott. Francesco BUONINCONTI • Prof. Salvatore SCIACCHITANODott. Emmanuele MASSAGLI • Dott. Pasquale PRACELLA

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Quota A - pagamento contributi 2011Il 30 settembre scade la terza rata del contributo di Quota A.In caso di smarrimento o mancato ricevimento dell’avvisodi pagamento deve essere tempestivamente inoltrata adEquitalia Esatri S.p.A. tramite fax al n. 02.6416.6617 o al-l’indirizzo e-mail [email protected] un’apposita richie-sta di duplicato completa di nome, cognome, codice fisca-le, indirizzo, recapito telefonico dell’iscritto, accompagna-ta da copia di un documento di identità in corso di validi-tà.Gli utenti registrati nell’area riservata del sito www.en-pam.it possono reperire direttamente tale duplicato dei bol-lettini RAV. In questo caso il pagamento potrà essere effet-tuato esclusivamente presso gli Istituti di Credito oppurecon carta di credito mediante il servizio TAXTEL:– via telefono al n. 800.191.191– via internet al sito www.taxtel.it.

Quota B - redditi professionali 2010Mancato ricevimento modello D personalizzato: coloroche non sono in possesso del modello D personalizzato,possono utilizzare il “modello D generico” disponibile sulsito www.enpam.it, presso la sede dell’E.N.P.A.M. in Romao presso l’Ordine provinciale di appartenenza. Ritardata presentazione modello D: in caso di invio delmodello D oltre il termine del 31 luglio 2011, ovvero – ca-dendo questo di domenica – entro il 1° agosto, è previstal’applicazione di una sanzione in misura fissa pari a euro120,00. Ricevimento del bollettino MAV: coloro che hanno inviatola dichiarazione (modello D) entro il 31 luglio, ovvero en-tro il 1° agosto, riceveranno il bollettino MAV precompila-to con scadenza 31 ottobre. Coloro che, invece, hanno pre-sentato tale dichiarazione successivamente dovranno atten-dere il bollettino MAV.Pagamento del contributo: il pagamento dovrà essere effet-tuato non oltre il termine indicato sul bollettino MAV pre-compilato e dovrà essere effettuato in unica soluzione, nonsono ammesse rateazioni. Il bollettino MAV è pagabilepresso qualsiasi Istituto di Credito o Ufficio postale. Mancato ricevimento del bollettino MAV: la mancata rice-zione del bollettino MAV non esonera dall’obbligo del ver-samento. In tal caso è necessario contattare il numero ver-de della Banca Popolare di Sondrio 800.24.84.64 e chiede-re un duplicato. Gli utenti registrati presso il portale www.enpam.it posso-no stampare dall’Area riservata i duplicati dei bollettiniMAV già emessi a loro carico.Sanzioni per il ritardato pagamento: il vigente regime san-zionatorio, in caso di pagamento dei contributi oltre il ter-mine regolamentare, prevede:- una sanzione in misura fissa pari all’1% del contributo,

Ufficio accoglienza e relazioni con il pubblicoVia Torino 100 - RomaOrari di ricevimento:

dal lunedì al giovedì ore 9.00-13.00 / 14,30-17.00venerdì ore 9.00 / 13.00

qualora il versamento sia effettuato entro 90 giorni dallascadenza (entro il 29 gennaio 2011);

- qualora il versamento sia effettuato oltre tale termine, unasanzione, in ragione d’anno, pari al Tasso Ufficiale di Rife-rimento (T.U.R.) maggiorato di 5,5 punti, fino ad un im-porto massimo pari al 70% del contributo.

Variazione dell’indirizzoMedici pensionati ancora iscritti all’AlboLa variazione dell’indirizzo di residenza deve essere comu-nicata al Servizio Prestazioni Fondo Generale esclusivamen-te tramite l’Ordine provinciale di appartenenza.L’indirizzo di domicilio può invece essere comunicato diret-tamente con l’apposito modulo disponibile sul sito www.en-pam.it (MOD.DOMICILIO PENSIONATI) a mezzo postaordinaria alla Fondazione, via Torino 38, 00184 Roma op-pure tramite fax al n. 06.48.294.648, corredato della copiadi un documento di identità in corso di validità.Medici pensionati non più iscritti all’AlboLa variazione dell’indirizzo di residenza deve essere comu-nicata direttamente con l’apposito modulo disponibile sul si-to www.enpam.it (MOD.RESID.PENS. NON ISCRITTIALL’ORDINE E SUP.) per posta ordinaria alla Fondazione,Servizio Prestazioni Fondo Generale, via Torino 38, 00184Roma oppure tramite fax al n. 06.48.294.648, corredatodella copia di un documento di identità in corso di validità.Superstiti (vedove, orfani, genitori, fratelli e sorelle dell’is-critto deceduto)La variazione dell’indirizzo di residenza deve essere comu-nicata direttamente con l’apposito modulo disponibile sul si-to www.enpam.it (MOD.RESID.PENS. NON ISCRITTIALL’ORDINE E SUP.) per posta ordinaria alla Fondazione,Servizio Prestazioni Fondo Generale, via Torino 38, 00184Roma oppure tramite fax al n. 06.48.294.648, corredatodella copia di un documento di identità in corso di validità.Iscritti attiviLa variazione di residenza deve essere inoltrata all’Enteesclusivamente tramite l’Ordine provinciale di appartenen-za. L’eventuale elezione di domicilio può invece essere co-municata anche alla Fondazione mediante l’apposito modu-lo (MOD.DOM) disponibile sul sito www.enpam.it. La di-chiarazione deve essere trasmessa a mezzo raccomandata otramite fax al n. 06.48.294.913, corredata della copia di undocumento d’identità in corso di validità.

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