Agorà no. 4 - Padri Barnabiti

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    1996-2011BUONCOMPLEANNO

    FAMULLIA SHN NIKOLLA!

    Aspirate ai carismi pi grandi! E

    io vi mostrer una via migliore di

    tutte.

    Domenica 13 Novembre 2011,con una solenne celebrazione

    eucaristica presieduta da SuaEcc. Mons. Rrok Mirdita, arcive-scovo della diocesi di Tirana-Durazzo, la comunit parrocchia-le di Milot, ha voluto ringraziareil Signore per i 15 anni di presen-za dei pp. Barnabiti nella missio-ne albanese. La celebrazione del-lanniversario per noi loccasione per ripercorrere insieme il cammino fatto nel corso degli anni e gettare lebasi per quello che risulta tuttora preminente fare in questo paese che, dopo quasi 20 anni di democrazia,necessita ancora di una spinta che gli permetta di riconciliarsi con il suo passato e far tesoro delle ricchezze

    umane e spirituali che gli sono proprie. La nostra storia dunque inizia cos, dallauspicata apertura del Capito-lo Generale, nel 1994, di unopera missionaria da parte della Provincia Centro-Sud, e dagli eventi storici chein quegli anni si stavano verificando, a seguito del crollo del comunismo e dellapertura dellAlbania versolOccidente. Viste pertanto le circostanze, in poco tempo sono iniziati i primi viaggi di perlustrazione dellAl-bania, terra che fino ad allora conoscevamo solo per le drammatiche notizie riportate dai telegiornali e per ifrequenti sbarchi dei clandestini in Italia, che per primi provavano a fuggire dalla miseria del loro paese. Nel1996 consapevoli dellurgenza evangelica e dellemergenza sociale ed educativa alle quali si andava incontro,i primi a stabilirsi nella cittadina di Milot, scelta come sede pastorale dalla consulta provincializia a seguito diunapprofondita esplorazione del territorio, furono i padri Trufi e Nitti. Le difficolt, numerosissime fin dalli-nizio - vista la mentalit, la cultura, le abitudini e la non conoscenza della lingua non hanno mai scoraggiatoi padri e giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, si riuscito a costruire quanto oggi possiamo mostrar-

    vi, anche con un pizzico di orgoglio, giacch i primi ad esserlo sono i nostri stessi ragazzi che possono goderepienamente di queste strutture edificate per loro. Ed infatti, per loro se siamo qui, e con loro vogliamo con-tinuare a crescere.

    Periodico informativo della Missione

    dei PP. Barnabiti in Albania

    #PPQ++P

    &KEGODTG

    Agor

    f a m u l l i a S h n N i k o l l af a m u l l i a S h n N i k o l l af a m u l l i a S h n N i k o l l af a m u l l i a S h n N i k o l l a

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    1996-201115 anni di presenza dei PP. Barnabiti in Albania

    Per questo, desideriamo ringraziare con voi il Signore perquanto ci ha permesso di realizzare e per ricordare insiemelimpegno di tutti in questo cammino ad oggi percorso, lasce-remo parlare le immagini della storia della nostra missione.Appena arrivati cera solo fango e povere abitazioni. Sapevamoche la nostra presenza era necessaria per riportare in vita il

    piccolo centro di Milot, ma certamente non quanto sarebbestato difficoltoso introdursi in un territorio dove per cinquant-anni era stato sradicato dal cuore della gente il senso religiosoe la dignit di un popolo libero. Pertanto, i primi interventihanno riguardato il ripristino delle strutture esistenti, quali lachiesa e la canonica, e la costruzione di un centro che potesseaccogliere i giovani e le loro famiglie per favorire lo scambioculturale e interreligioso ed insieme la crescita della comunit.

    Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma

    non avessi la carit, sono come un bronzo che risuona o un

    cembalo che tintinna.(1Cor. 13,1)

    1998. P. Giovanni Peragine celebra la messa in unaula della

    scuola statale di Ferr Shkopet.

    La missione in Albania nata con lo scopo di soccorrere lapopolazione principalmente attraverso lopera di evangeliz-zazione. Sebbene faccia parte giuridicamente della Provinciadel Centro-Sud, ben presto diventata un luogo di incontroe di comunione tra realt diverse e soprattutto di crescitapersonale, dove possibile sperimentare la gratuit della-more inteso come dono offerto al prossimo, generosamen-te. Oggi pi che mai ci sentiamo parte di questa terra che hasubito la feroce opera di distruzione da parte delluomo, ma

    anche la generosa dedizione di coloro che si sono donatiinteramente a chi era nel bisogno.

    1999. La canonica quasi pronta. 1997. Il mercato di Milot.

    ...E dove prima cera solo fango, sta sorgendo la nostra realt.

    2006. Gita con i bambini sulle montagne di Milot.

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    Dal 1996 ad oggi molto stato fatto. Gli interventistrutturali non hanno permesso solo di vivere inquesto posto, ma sono stati un segno forte dellapresenza costante dei padri che si sono messi als e r v i z i o d e l l a c o m u n i t d i M i l o t .

    1998. Inizio della ristrutturazione della canonica. Per accogliere gli studenti e i volontari, stato costruito il terzo piano.

    La missione dei pp. Barnabiti in Albania stata autorizzata dalla Consulta Generalizia il9 luglio 1996. Appena un mese dopo , parti-rono i primi due padri, Trufi e Nitti, i qualidiedero inizio alla nuova fondazione. Dasubito stato possibile iniziare le attivitpastorali, grazie alla presenza di una chiesa,dedicata a S. Nicola di Bari, sopravvissutaagli anni del regime e riaperta immediata-

    mente dopo la caduta del regime comunista.Durante il regime tutti i beni ecclesiasticierano stati infatti sequestrati e deturpati, emolti adibiti a condomini. Pertanto, il recu-pero di tali strutture stato particolarmentedifficoltoso e causa delle tensioni con la po-polazione locale.

    Non sono le grandi opere edificate a ren-dere il luogo un esempio di come sia pos-sibile stare accanto al prossimo, ma lacarit dellopera, ovvero donarsi quotidia-namente affidandosi alla volont del Si-gnore. Infatti, quanto realizzato non con-templa lopera delluomo, ma la grazia diColui che ha permesso ci che oggi pos-sibile vedere e condividere insieme.La missione un simbolo di rinascita perla comunit tutta e occasione di speri-mentare se stessi in un paese a cui sonostate strappate le proprie origini e cancel-late ogni forma di culto e di libert civile.

    2011. La canonica.

    2011. Il campetto da calcio. Gli spazi cre-

    ati nella missione sono fondamentali per

    la crescita dei giovani in un luogo sicuro e

    accogliente.

    Agor 2011

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    Allinizio della loro permanenza in Albania, i Barnabitisono stati ospiti presso una comunit di padri, i Roga-zionisti, a Shnkoll, cittadina poco distante da Milot,provvedendo cos a ristrutturare la canonica dellachiesa e un'altra casetta sullo stesso terreno dellacanonica, affidata poi alle consorelle Angeliche.

    Il 6 dicembre 1996, festa di San Nicola, il vescovodella diocesi Durazzo-Tirana con una solenne celebra-zione, ha affidato ufficialmente la missione di Milot aipp. Barnabiti. E in occasione del quindicesimo anni-versario della presenza dei pp. Barnabiti a Milot, do-menica 13 novembre, Sua Ecc. Mons. Rrok Mirdita,ha ricordato con commozione e ammirazione larrivodei primi padri missionari, il loro lavoro e i frutti ger-mogliati dai semi gettati in una terra tanto arida.

    2011. 13 novembre. Celebrazione dellanniversario

    della fondazione dei pp. Barnabiti a Milot.

    2011. Novembre. Festa dei chierichetti.

    Linsediamento dei Padri in Milot e laperturadella missione, non stata impresa semplice epriva di pericoli. LAlbania, infatti, dopo la cadu-ta del regime comunista ha vissuto altri mo-menti di forte crisi economica e sociale, come loscandalo delle finanziarie nel 1997, che haportato allarmamento della popolazione controlo Stato colpevole di aver bruciato i risparmi delpopolo che aveva confidato nelle compagniefinanziarie fallite per gli alti tassi di interessipromessi. Questa forte crisi in breve tempo haportato ad una situazione di totale anarchia.

    Gli stessi padri sono stati assaliti e derubati du-rante questo periodo di forte crisi.Nel 1996, i Padri hanno comprato e occupato lacasetta che affianca la canonica, nella quale si stabilita un paio di anni dopo una comunit diConsorelle Angeliche composte da due suore.Nel luglio del 1998 hanno definitivamente presopossesso della canonica, ormai quasi del tuttoristrutturata. Le Consorelle Angeliche, infatica-bili nella loro opera, fin dallapertura della mis-sione hanno collaborato attivamente soprattut-to nelle attivit di catechesi e di animazione

    della Santa Messa. Nel settembre del 1998 aipadri Trufi e Nitti, si aggiunto il padre Giovan-ni Peragine. Con la presenza di un altro padre si potuto avviare lattivit pastorale anche inaltri villaggi intorno a Milot, oltre ad incremen-tare le attivit di catechesi, di amministrazionedei sacramenti e dei corsi di italiano e di ingleseche si cercavano di portare avanti.Terminati i lavori di ristrutturazione della cano-nica, il 1 settembre 1998, sono iniziati i lavorinella chiesa. Costruita negli anni trenta, la chie-sa fu profanata nel 1967 con la distruzione e

    loltraggio di tutti i simboli di fede. Durante glianni del regime comunista la struttura fu usatacome palazzo pubblico, in cui si svolgevano leattivit ricreative, culturali e giudiziarie.

    Un estratto dellomelia del Vescovo Mons. Mirdita...Un estratto dellomelia del Vescovo Mons. Mirdita...Un estratto dellomelia del Vescovo Mons. Mirdita...Un estratto dellomelia del Vescovo Mons. Mirdita...

    Ringraziando il Signore per aver inviato in soccorso del popolo albanese iPadri Barnabiti, Sua Ecc. Mons. Mirdita ha ripercorso la storia della missio-ne contraddistinta dallo spirito di umile dedizione al prossimo.Il Vescovo ha inoltre sottolineato, come la loro presenza sia fondamentaleanche per il servizio che rendono quotidianamente alla Chiesa locale e ai suoiVescovi. La Congregazione Paolina infatti, dalla sua fondazione, si distin-ta proprio per la sua capacit di essere un tramite allinterno della Chiesa incui opera, al fianco del popolo e dei suoi pastori.

    Il Vescovo, nella sua sentita omelia, ha infine rinnovato la sua profonda fi-ducia nei confronti del lavoro svolto dai Padri, quali pastori zelanti e atten-ti, ribadendo che la presenza di questa missione una vera e propria benedi-zione per la comunit di Milot che negli anni ha visto una rinascita spiritualee sociale grazie allincessante opera caritatevole dei fedeli ministri di Dio.

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    1996. La chiesa di Milot.

    Il 7 maggio 1999 la Chiesa di San Nicola stata riconsacrata con una solen-ne celebrazione eucaristica celebrata da Mons. Rrok Mirdita, il quale duegiorni dopo, il 9 maggio, ha elevato la Parrocchia a Santuario diocesano di S.Nicola, santo molto venerato tra la popolazione albanese. Nella chiesa quindi presente la reliquia del santo, la manna di San Nicola, ovvero un-ampolla contenente del liquido ritenuto miracoloso, in quanto trasuda an-

    nualmente dalle ossa del Santo durante le festivit nicolaiane. Tale reli-quia stata donata ai Padri Barnabiti dal rettore della Basilica di Bari, ri-spondendo cos alla loro richiesta di rafforzare il culto presso la cittadina diMilot e in generale nella popolazione albanese. Nello stesso anno, padreTrufi stato richiamato in Italia. Sebbene con un membro in meno, la co-munit di padri composta dai padri Nitti e Peragine, ha continuato a portareavanti numerose attivit.

    Nel 2000 sono iniziati i lavori per costruire il Centro Agor. Questo centropolivalente sorge adiacente alla chiesa e offre gli spazi necessari per svolgerevarie attivit quali il doposcuola, i corsi di lingua inglese, di lingua italiana edinformatica. Ma viene anche utilizzato per attivit ricreative ed artistiche.Nello stesso anno, sono stati avviati i lavori nei villaggi di Skuraj, Fush Milote Shkopet, nei quali sono state edificate delle cappelle per celebrare la Messae un poliambulatorio.

    2000. Nasce il Centro Agor. Finalmente una struttura dedicata intera-

    mente alle attivit pomeridiane per i giovani e le loro famiglie.

    2002. Il campetto polivalente ieri. 1999. Reliquia di San Nicola.

    2011. Il campetto polivalente oggi.

    Pagina 5Agor 2011

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    Lapostolato nei villaggiE se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e

    tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede cos da

    trasportare le montagne, ma non avessi la carit, non sono

    nulla. (1Cor. 13, 2)

    La missione, oltre alla cittadina di Milot, si estende ad altripiccoli centri quali Fush-Milot, Shkopet, Gallat, Skuraj eMalbardh. La maggior parte di questi villaggi sono situatisulle montagne, spesso difficili da raggiungere a causa dellestrade strette e non asfaltate, che diventano impraticabilidurante quasi tutto linverno. Le condizioni di vita in questivillaggi sono di estrema povert sia materiale sia culturale.Tuttora altissimo labbandono degli studi da parte dei gio-vani e manca un adeguato servizio di infrastrutture per lero-gazione dellacqua e dellenergia elettrica.

    I padri in questi anni per poter evangelizzare e amministra-re i sacramenti hanno costruito delle cappelle e un poliam-bulatorio nel villaggio di Skuraj oltre ad una piccola baita dilegno a Gallat. In modo particolare durante il periodo esti-vo nel villaggio di Gallat possibile svolgere delle attivitdi animazione con i giovani del luogo grazie alla presenzadei gruppi scout che decidono di prestare servizio in Alba-nia. In questi villaggi la povert ancora pi evidente chealtrove. Lisolamento, lassenza di infrastrutture adeguate ela mancanza di un sistema scolastico rendono ancora pidifficile il tentativo di aiutare la popolazione e di sostenerliin questo percorso di crescita. Eppure i Padri non mancanonel far sentire la loro presenza e durante il 2011 hanno ef-fettuato dei lavori di ristrutturazione nelle cappelle e nelpoliambulatorio per garantire un luogo di preghiera e diincontro dignitoso, agevole e sicuro. Lobiettivo dunque difornire a tutti un sostegno e una presenza costante perchanche queste comunit pi isolate si sentano accompagna-te in questo lungo percorso in vista di un domani migliore .

    2000. Chiesa dedicata a San Paolo, Ferr Shkopet.

    2011. Chiesa dedicata alla Madonna della Divina Provviden-

    za e poliambulatorio, Skuraj.

    Anno II numero 4Pagina 6

    2008. Chiesa dedicata alla Beata Teresa di Calcutta, Gallat.

    Sei uno scout?Sei mai venuto con il tuo gruppo in Albania?

    Abbiamo bisogno del vostro servizio per

    portare un po di giochi e di sorrisi ai

    piccoli nei nostri villaggi!!

    Se siete interes-

    sati ad esplora-

    re una nuo- va terra e

    a vivere una nuova

    avventura con noi...

    contattateci allindirizzo mail

    [email protected]

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    La rete dei volontariE se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio

    corpo per esser bruciato, ma non avessi la carit, niente mi

    giova.(1Cor. 13,3)

    In questi anni non abbiamo ricevuto solo solidariet daparte delle famiglie e delle comunit dei pp. Barnabiti inItalia, ma anche da parte di tutti coloro che hanno decisodi trascorrere un periodo in missione, offrendo il loro ser-vizio ai bambini. Dallinizio, infatti, si pensato di crearedelle attivit estive per coinvolgere i giovani interessati afare unesperienza missionaria. Nei primi anni, in partico-lare, sono arrivati diversi giovani dal Nord, grazie al lanciodelliniziativa del kampi veror (campo estivo) sulla gazzettadi Bergamo. Altri invece, tramite i gruppi scout e dal 2007in poi, si avuta una presenza costante di alcuni giovani e

    adulti che hanno espresso il vivo desiderio di abbracciarecon il loro aiuto la nostra missione. Questo modo di faresolidariet, partecipando direttamente alle iniziative pro-poste, ha permesso negli anni di creare una vera e propriarete di volontari provenienti da tutta lItalia. Certamente ibenefici di questa collaborazione sempre pi assidua conmolti di loro, ha permesso di portare avanti altre iniziative,come il sostegno a distanza e la diffusione della conoscen-za della realt di Milot nelle realt italiane pi sensibiliallopera missionaria. Ma soprattutto, stata offerta lapossibilit di prendere parte alla crescita della nostra co-munit e di vivere concretamente unesperienza che la

    maggior parte dei volontari definisce unica. Ad oggi, lerealt barnabitiche vicino a noi sono la comunit di SanFelice a Cancello, la comunit di Eupilio, lIstituto Zaccariadi Milano e i collegi San Luigi di Bologna e San Francesco diLodi. Ma vi sono anche molti volontari che sebbene nonappartengano in modo particolare a nessuna comunitpartecipano attivamente alla costituzione di questa retevirtuale che si sta lentamente formando. Dalla Puglia finoalla Lombardia possibile vivere unesperienza totalmen-

    te diversain cui forteil senso di

    comunionedi intenti afavore dellanostra mis-sione e inpart ico laredei bambiniverso i qualisono rivoltetutte le no-stre atten-zioni.

    Agor 2011

    Soprattutto il campo estivo diventato un momento di forteaggregazione tra i giovani italiani e albanesi che vi partecipano.Questa esperienza, inoltre, favorisce lo scambio interculturaleche crediamo fondamentale per imparare a percepire laltrocome parte di noi. In appena quindici giorni, davvero possibilescoprire una parte di s che spesso viene nascosta o offuscatadalla quotidianit spesso inquinata dallabitudine. Ma questaopportunit preziosissima, quale lo stare insieme per impararea stare insieme giocando, ha lasciato il segno anche in altromodo. infatti doveroso ricordare chi ha speso tutte le sue e-nergie per il bene di questo popolo e della missione. a lui che

    rivolgiamo il nostro grazie, ad Andrea Ruotolo, che desiderosodi vivere ancora una volta lesperienza del campo estivo in Alba-nia con i suoi amici della comunit di San Felice a Cancello, ci halasciato il 2 agosto 2010 in un tragico incidente al fiume Matit.Ricominciare nonostante la tragedia vissuta stato molto diffici-le, e se lo abbiamo fatto stato proprio per raccogliere la suatestimonianza di fervida dedizione al servizio che rendeva adogni suo prossimo. Andrea per noi un modello, una stella chebrilla nel cielo ogni giorno. un amico carissimo che ora pi chemai ci guida e ci insegna ad amare. A lui va tutta la nostra rico-noscenza e il nostro affetto. E i bambini crescono giocando con-sapevoli di poter contare anche su di lui che ci guarda benevolo

    dal cielo. LAlbania dunque anche questo: sacrificare se stessiper gli altri. Ma il dono di s ci che pi di tutto ripaga ognisforzo ed davvero incredibile come basti un abbraccio di que-sti bambini o giocare con loro e vederli divertirsi in un postotranquillo, per essere consapevoli di quanto sia importante que-stopera educativa e il lavoro svolto in questi anni dai padri,dalle suore e dai volontari. Cos diventa assolutamente naturalesentirsi parte di questa famiglia, voler tornare e rimboccarsi lemani. Descrivere lemozione che si prova ogni volta che si torna difficile, lAlbania ti ruba il cuore.

    In una terra che vive ancora il disagio del suo recente passa-

    to e in cui presente il ricordo della violenza subita, ci sonouomini e donne, sacerdoti e suore, che spendono la loro vita

    per gli altri. Osservando loro, ho capito cosa significa donarsi

    al prossimo. Adesso so come aiutarli. E tu?

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    Pagina 8 Anno II numero 4

    Il nuovo logo del Centro Agor

    La presenza dei Padri e delle consorelle Angeliche ha permessodi fare molto in questi anni, sia attraverso la solidariet e il so-stegno alle famiglie, sia favorendo un clima di scambio intercul-turale e interreligioso. Ma lesigenza di crescere e di guardareoltre ha indotto anche a strutturarsi, per meglio affrontare lecriticit con le quali i missionari si confrontano quotidianamen-te. Per questo, dal 2008, nata lidea di creare una rete strut-turata di volontari che possa sostenere direttamente la missio-ne e le attivit di microrealizzazione ed educative proposte. Ivolontari del Qendr Agor sono quindi tutti coloro che siaanimando i campi estivi sia sostenendo i progetti attraverso laraccolta fondi, si sentono parte della comunit dei pp. Barnabitidi Milot, ed insieme compongono la Famiglia Zaccariana. Talerete, ancora informale, cresce di anno in anno grazie proprioalla sensibilit di coloro che conoscendo la realt nella qualeoperiamo, abbracciano le diverse iniziative per il sostegno deipi piccoli e delle loro famiglie. In unottica di crescita dellamissione, attraverso lopera di evangelizzazione e dei progettisempre pi necessari per dare continuit alla realt ad oggicreata, il Qendr Agor si pone lobiettivo di costituire una rete

    strutturata di volontari per collaborare al fianco dei missionari,creando un ponte tra le realt barnabitiche interessate, in vistadi una comune crescita personale e spirituale. Sono dunque ivolontari e tutti coloro che ci sostengono la vera anima dellamissione, che attraverso la fiducia che ripongono nei Padri enelle Suore, permettono di sostenere chi nel bisogno. Perquesto, a fronte di quanto realizzato fino ad oggi, siamo co-scienti che sia giunto il tempo di crescere e di farlo seguendoun percorso ben definito, strutturato, perch la presenza inAlbania produca quei frutti necessari per rilanciare questo po-polo cos brutalmente violentato e deprivato perfino del senti-mento religioso. Partire dai pi piccoli, riporre in loro le nostre

    speranze ed educarli ad un futuro migliore il nostro lavoroquotidiano... speriamo di avervi accanto!

    Il Qendr Agor offre loccasione di vivere

    unesperienza totalmente diversa di vita e

    di servizio al prossimo...

    Collaborare al fianco dei missionari,

    significa aiutare chi in difficolt.

    2010. Kampi veror Nisu me mua (Parti con Me).

    2011. I volontari del kampi veror T rritemi s basku..

    me Ty (Cresciamo insieme.. con Te).

    Per aderire alliniziativa, per partecipare ai campi estivicome volontari, sostenere i nostri progetti o per

    ulteriori informazioni, possibile contattarciallindirizzo di posta elettronica

    [email protected]

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    Pagina 9Agor 2011

    Progetto RilindjaLa carit paziente, benigna la carit; non invidio-

    sa la carit, non si vanta, non si gonfia, non manca di

    rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non

    tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia,ma si compiace della verit. Tutto copre, tutto crede,

    tutto spera, tutto sopporta.(1Cor. 13,4-7)

    Per contribuire: C/C postale n. 12401741 intestatoa Prov.Napoletana Chierici Regolari Barnabiti

    Albania - causale MiNformo oppure S basku.

    Il progetto Rilindja nasce con lobiettivo di sostenere iPadri nella loro opera quotidiana. Si suddivide in duearee di intervento: lambito formativo e delleducazio-

    ne (progetto MiNformo); le micro realizzazioni(progetto S baskuVivere insieme). La modalit disostegno individuato per favorire la crescita della co-munit il sostegno a distanza. Questa modalit disostegno permette di adottare i bambini attraverso ilsostegno della missione. Progetto MiNformo: prevedeil sostegno a distanza di tutte le attivit relative allaformazione e alleducazione. Attraverso un contributomensile possibile aiutare i giovani ad affrontare unpercorso di studi qualificato. Questo grazie alladozio-ne di borse di studio, il modo pi completo e sicuro diadottare un giovane e sostenerlo nella sua crescita.Inoltre, il progetto volto a sostenere le attivit didat-tiche proposte dal Qendr Agor, come il laboratoriodi informatica, la biblioteca e il laboratorio artisticoche tendono a creare un clima di confronto e di scam-bio interculturale allinterno della comunit. ProgettoS baskuVivere insieme: riguarda il sostegno dellemicrorealizzazioni necessarie allo svolgimento dello-pera dei Padri. In particolare garantisce aiuti alimentarie di altre necessit alle famiglie pi povere e disagiate;la manutenzione dei locali della chiesa e delle cappelledei villaggi; la realizzazione di interventi ordinari e stra-ordinari della missione.

    Rilindja significa rinascita. Per noi significa offrireunopportunit concreta ai nostri giovani di educarli alfuturo. Lattenzione dei Padri, oltre allevangelizzazio-ne, da sempre rivolta alla formazione e alleducazio-ne dei giovani. Infatti la principale forma di povertpresente in questo Paese di carattere culturale e ciche pi necessita la popolazione poter contare sulleproprie forze e ripristinare quel tessuto sociale capace

    di produrre e sostenere le attivit economiche e socialiad oggi ancora fortemente carenti. Per meglio sostene-re tale percorso, negli anni stato sviluppato un pro-getto atto ad intervenire proprio sulle due principalicriticit alle quali la missione fa fronte: garantire ai pipiccoli di crescere in un ambiente sano e poter accede-re ad un percorso di studi completo e qualificato.

    Il MiNformo in numeri:con 25 possibile sostenere un laboratorio del Qendr Agor perun mesecon 30 possibile sostenere il trasporto scolastico di un giovaneper un mesecon 125 possibile sostenere una borsa di studio completa(convitto, scuola, acquisto libri e materiale didattico) per un mesecon 150 sostieni lacquisto dei libri scolastici oppure un giovane alconvitto per tre mesi possibile adottare una borsa di studio singolarmente o in gruppo(valore complessivo di 1,500 euro annuali) garantendo in questo

    modo ad un giovane di avere per un anno vitto e alloggio in un col-legio religioso e di poter acquistare i libri di testo e il materiale ne-cessario per affrontare gli studi. I beneficiari delle borse di studiosono direttamente individuati dai Padri che conoscono bene la real-t in cui operano e seguono costantemente il loro percorso durantelanno.

    Il S basku in numeri:con 25 sostieni una famiglia nellacquisto di medicine per un mesecon 30 sostieni una famiglia per un mese (pacco viveri)con 45 assicuri una visita medica specialisticacon 50 sostieni il Qendr Agor per un mese

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    Casa di accoglienza e spiritualit

    La carit non avr mai fine. Le profezie scompari-

    ranno; il dono delle lingue cesser e la scienza sva-

    nir. (1Cor. 13,8)

    Dallinizio di questo autunno nella missione di Mi-lot si organizzano delle settimane di spiritualitmissionaria. Liniziativa, che ha visto gi coinvoltiin via sperimentale due gruppi provenienti da duecollegi barnabiti dellItalia centro-nord, rivoltasoprattutto a tutti coloro che desiderano conce-dersi un momento di riflessione personale, di pre-ghiera e di conoscenza di un luogo non solo dedi-cato interamente allaccoglienza del prossimo, ma

    anche ricco di storia, in cui sono ancora evidenti isegni di un doloroso passato. Durante la settimanasono infatti previste delle escursioni per offrire lapossibilit di esplorare il territorio e conoscere iluoghi e le comunit dove operano i Padri, viven-do cos unesperienza completa, di meditazione edi scoperta di una nuova terra. Gli ospiti, sia grup-pi sia singoli (religiosi e laici), avranno a disposi-zione degli spazi dedicati ottenuti grazie ai lavoridi ristrutturazione dei mesi scorsi. Infatti, adiacen-te alla canonica, stata realizzata una nuova strut-tura a due piani ben distinti,di cui uno riservato acoloro che vogliono fare una nuova esperienzacomunitaria, concedendosi anche un breve viaggioculturale. I locali della missione, grazie alla loropolivalenza, oltre ad accogliere i volontari nel pe-riodo estivo, sono utilizzati durante lanno in occa-sione delle giornate di meditazione e di preghieradai religiosi e laici missionari presenti sul territorio.In questi anni pertanto va accentuandosi la parti-colarit di questopera, nata proprio per essere unluogo di confronto e di condivisione per tutti.

    29 maggio - 4 giugno 2011Settimana di spiritualit

    pp. Barnabiti Milot Albania

    Programma:- preghiera personale e meditazione comunitaria- conoscenza della realt missionaria dei pp. Barnabiti- escursioni nei luoghi simbolo e visita delle citt principali

    Destinatari:singoli e gruppi di laici e religiosi (15/17 persone) desiderosi difare unesperienza missionaria e di vivere un momento di rifles-sione in un ambiente nuovo e arricchente.

    Come arrivare:in aereo: Tirana ben collegata con i principali aeroporti italianie internazionali (www.belleair.it , www.alitalia.com)in traghetto: la linea Bari Durazzo servita da diverse compa-gnie di traghetti.

    Per maggiori informazioni contattaci allindirizzo [email protected]

    Vivere unesperienza di spiritualit missionaria cer-tamente unoccasione di crescita importante. Viverlaqui, dove sono purtroppo visibili i paradossi della sto-

    ria delluomo, sar certamente unica.

    ..ci che ancora non hai visto.. ci che ancora

    non hai provato.. ad un passo dallItalia!

    La settimana di spiritualit missionaria aperta a

    tutti, in modo particolare a coloro che vogliono vivere

    davvero unesperienza diversa e conoscere la realtdellopera dei pp. Barnabiti in Albania.

    2011. La nuova casa e il cortile appena ristrutturati.

    Pagina 10 Anno II numero 4

  • 8/3/2019 Agor no. 4 - Padri Barnabiti

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    Prospettive future

    Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la

    speranza e la carit; ma di tutte pi grande la cari-

    t!(1Cor. 13,13)

    I nostri bambini ieri ed oggi.

    Se non per loro, allora perchi?

    In occasione del decimo anniversario della presenza deipp. Barnabiti in Albania, veniva citato un versetto delvangelo di Giovanni (Gv. 12, 24). Sono trascorsi altri cinque anni, esono stati gettati altri semi in questa terra che sembraessere troppo sterile per dare frutti. Ma i semi invecegerminano anche se lentamente, e prima o poi darannoi frutti sperati. Infatti, non la mano delluomo che co-struisce, ma la grazia del Signore che opera per mezzosuo. Noi siamo solo strumenti nelle Sue mani e cerchia-mo di vivere al meglio il nostro apostolato, saldi nellafede e consapevoli che anche questa terra e con essa ilsuo popolo, potr crescere e svilupparsi offrendo ai suoifigli ci che necessario per vivere dignitosamente. Vol-gendo lo sguardo alla nostra realt, siamo consapevoliche ora pi di ieri necessaria la presenza di una comu-nit barnabita in questo luogo. Il bisogno di una testimo-nianza forte e costante risulta essere prioritaria in que-sto particolare periodo di sviluppo del Paese, soprattut-to a fronte di uno spopolamento delle zone di montagnaper cui si stanno formando nuovi centri rurali e urbani ecresce lesigenza da parte delle persone di avere unluogo di culto dove pregare, stare insieme e ricevere isacramenti. Ci interroghiamo quindi sulla necessit diespandere la nostra opera di evangelizzazione laddoverichiesto ed edificare una nuova chiesa e un santuariodedicato al nostro Fondatore. Ma preme anche il biso-gno di offrire ai nostri piccoli un servizio in pi, un asilo,per intervenire fin dalla prima infanzia nella loro educa-zione. Infine, cogliendo i segnali da quanti ci sostengonoe collaborano al nostro fianco, si punta alla crescita dellamissione attraverso una strutturazione della rete di vo-lontariato.

    Questo passo risulta sempre pi doveroso per sostenere i progettiche con laiuto del Signore intendiamo realizzare. Prende formadunque il desiderio di costituire unassociazione che possa gestire iprogetti e articolarsi a seconda delle necessit individuate sul terri-torio. Lavorare per microrealizzazioni e sostenere i giovani nellostudio, fornendo loro gli spazi adeguati per una crescita personalee spirituale sono i nostri obiettivi e la nostra speranza. Quanto riu-sciremo a realizzare sar di fatto semplicemente opera del Signoreche ci testimonia la Sua presenza viva anche attraverso la genero-sit di chi ci sostiene e crede in questa realt missionaria. La nostrafunzione non meramente assistenziale nei confronti della comu-

    nit locale ma di accompagnamento, che vede nella gratuit dellapresenza un dono e uno stimolo al rinnovamento.

    La carit dunque questo:offrire se stessi attraverso il servizio esostenere chi nel bisogno. La carit, prima tra le virt, rende pos-

    sibile alluomo ci che solo la grazia di Dio pu realizzare nella sua

    infinita misericordia. Pertanto, confidiamo nel Signore e a Lui rivol-

    giamo la nostra quotidiana preghiera perch ci indichi il sentiero da

    seguire e da percorrere insieme. Siamo infatti consapevoli che a

    poco varrebbe la nostra vita se non fosse al Suo servizio per il bene

    di chi ci accanto.

    Agor 2011

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