Agenda di Famiglia n. 216

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Anno XVII - N. 216 26 Maggio 2013 Pubblicazione riservata ai Servi della Carità 216 Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy) tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995 Internet: http://www.provinciasacrocuore.it - Email: [email protected] DON GUANELLA E MONS. NICOLÒ RUSCA A genda di f amiglia San Luigi Guanella 23 ottobre 2011 D on Guanella ne era convinto: «Le anime sante si conoscono a vicenda e a vicenda e con tutto il cuore si amano» 1 . Come ricordava don Leonardo Mazzucchi, la cono- scenza della figura di Nicolò Rusca da parte di Luigi Guanella risale agli anni della giovinezza: «Don Luigi ancor giovane sentiva il fratello Don Lorenzo parlare con Della Cagnoletta già prevosto a Campodolcino della causa dell’Arci- prete Rusca» 2 . Una conoscenza che si era fatta ammirazione e devozione, rafforzata dal pel- legrinaggio sul luogo del suo martirio che egli stesso ricorda nelle sue memorie autobiografi- che: «Per tutti gli anni di vacanza lo studente Guanella ricorda […] un viaggetto col prevosto Della Cagnoletta da Campodolcino a Splügen, Andeer, Thusis per salutare il luogo di martirio del nostro servo di Dio arciprete Nicolò Rusca e ritornare colle calcagna spelate per il giro di Valle di Lei e di Angeloga» 3 . Nel 1885, durante il periodo del suo ministero sacerdotale a Pianello del Lario, don Guanella nella sua operetta Cento lodi in ossequio al 147° ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDOTALE DI SAN LUIGI GUANELLA 26 MAGGIO di DON ADRIANO FOLONARO E SILVIA FASANA

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Anno XVII - N. 21626 Maggio 2013Pubblicazione riservata ai Servi della Carità

216Provincia S. Cuore - Opera don Guanella - Via T. Grossi, 18 - 22100 COMO (Italy)tel. (+39) 031.296.711 - fax (+39) 031.302.995Internet: http://www.provinciasacrocuore.it - Email: [email protected]

DON GUANELLA E MONS. NICOLò RUSCA

Agenda di famiglia

San Luigi Guanella23 ottobre 2011

Don Guanella ne era convinto: «Le anime sante si conoscono a vicenda e a vicenda e con tutto il cuore si amano»1. Come

ricordava don Leonardo Mazzucchi, la cono-scenza della figura di Nicolò Rusca da parte di Luigi Guanella risale agli anni della giovinezza: «Don Luigi ancor giovane sentiva il fratello Don Lorenzo parlare con Della Cagnoletta già prevosto a Campodolcino della causa dell’Arci-prete Rusca»2. Una conoscenza che si era fatta ammirazione e devozione, rafforzata dal pel-legrinaggio sul luogo del suo martirio che egli

stesso ricorda nelle sue memorie autobiografi-che: «Per tutti gli anni di vacanza lo studente Guanella ricorda […] un viaggetto col prevosto Della Cagnoletta da Campodolcino a Splügen, Andeer, Thusis per salutare il luogo di martirio del nostro servo di Dio arciprete Nicolò Rusca e ritornare colle calcagna spelate per il giro di Valle di Lei e di Angeloga»3.

Nel 1885, durante il periodo del suo ministero sacerdotale a Pianello del Lario, don Guanella nella sua operetta Cento lodi in ossequio al

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IV centenario dal transito del beato Andrea da Peschiera apo-stolo della Valtellina (e preci-samente nel capitolo Lotte e trionfi dei nostri fratelli), così ricorda la vicenda di Rusca, martire per la fede «L’arcipre-te Nicolò Rusca in Sondrio fu strappato di notte e strascinato al tribunale di Thusis per l’ac-cusa d’aver avversato i predi-canti evangelici, e si tormentò fino a farlo spirare sotto alle agonie della tortura»4, annove-randolo tra i «santi di Valtelli-na»5, «illustre per santità»6. Le anime sante, appunto, si cono-scono, anzi si riconoscono.Leggiamo inoltre su La Divina Provvidenza del maggio 1898: «Nel luglio del passato anno (1897) il fondatore della Pic-cola Casa della Divina Provvi-denza in Como, sacerdote Luigi Guanella, recossi a passare una quindicina di giorni per motivi di salute, nell’ameno villaggio di Splugen [...]. Erano con lui alcuni degni sacerdoti di Mila-no e di Pavia. Nei loro discorsi spesso il pensiero si volgeva alla vicina Svizzera […]. Fecero

un giorno una corsa a Thusis, e non è a dire di quanta gioia sussultò il loro cuore, nello scorgere una chiesa cattolica di recente costruita ed eretta in parrocchia là, dove un tempo risiedeva il famoso Tribuna-le delle Tre Leghe, che nel 1618 fece martirizzare il vene-rabile servo di Dio, D. Nicolò Rusca, arciprete di Sondrio»7. Ma cosa spinse don Guanella ad impegnarsi perché la santi-tà di Rusca fosse solennemente riconosciuta dalla Chiesa? L’af-fetto e la riconoscenza per il fratello don Lorenzo, che per primo gli aveva fatto conoscere la figura di Rusca. «Nel luglio 1906, nella casa della divina Provvidenza di Como moriva don Lorenzo Guanella Prevo-sto di Ardenno e fratello del Fondatore»8. Così ricordava don Pietro Buzzetti: «Don Luigi Guanella, memore che Giusep-pe Della Cagnoletta [arcipre-te di Sondrio] e don Lorenzo suo fratello [prevosto di Arden-no] più volte conversarono tra loro intorno alla opportunità di promuovere la causa di bea-

Copertine dei due volumi su Nicolò Rusca scritti su commissione di don Guanella: il primo da don Giovanni Formentelli e il secondo da don Pietro Buzzetti San Luigi Guanella nel 1912

tificazione del Rusca, nel giorno susseguente alla disposizione del suo ama-tissimo germano, precisa-mente per rendere omaggio a quei due santi sacerdoti e per appagare l’ardente voto da loro esternato, si recò a Sondrio per assume-re notizie del Rusca stes-so»9. Don Guanella stesso nel 1909 spiegava su La Divina Provvidenza, parlan-do di sé in terza persona: «Da allora a questi nacque l’idea di ordinare a taluno de' suoi figli spirituali Servi della carità, di raccogliere i materiali necessari e scrive-re la vita dell’Arciprete di

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se nella sua infinita misericordia in questi tempi d’indifferenza religiosa il Signore si degnasse infervorare gli animi colla esaltazione del suo Servo fedele l’Arciprete –martire»11.Prese inoltre contatti con i vescovi di Como, Lugano e Coira per favorire l’av-viamento della causa di beatificazione e nel gennaio 1910, durante un’udien-za, ne parlò anche con Pio X. Ricordava don Guanella: «Il Santo Padre, celian-do con bontà tutta paterna, disse che abbiamo bisogno non solo di santi in

Logo della Beatificazione di Nicolò Rusca, gentilmente fornito dal Centro Studi "Nicolò Rusca" di Como.

Sondrio, Piazza Garibaldi, 21 aprile 2013: momenti della Beatificazio-ne di Nicolò Rusca. Processione con le reliquie del nuovo Beato.

Sondrio Don Nicolao Rusca martirizzato nel 1600 dai protestanti a Thusis sotto Coira»10. Idea che si con-cretizzò nel 1909 con la pubblicazione della bio-grafia Valtellina e Rezia. Vita dell’Arciprete Nicolò Rusca, scritta dal confra-tello don Giovanni Formen-telli con lo pseudonimo di Reto-Cenomano.Continua don Guanella: «Ora la vita scritta e stam-pata, fu esaminata a Roma e trovata degna di venera-zione, quindi il Guanella fu consigliato a provarne la causa di venerabilità per il martirio subito e per la sua vita esemplare apostolica. Nella diocesi Comense, in Valtellina e nel Canton Ticino il Rusca è sempre stato venerato dal popolo come apostolo, confessore e martire, ed invocato come patrono e protettore. Queste vite, quantunque non abbiamo ottenuto finora il decreto della Chiesa che sola è giudice competente della san-tità de’ suoi figli, sono già un grande conforto per noi che abbiamo bisogno di specchiarci in quanti hanno saputo riescire vittoriosi nelle lotte contro il mondo, contro il demonio e contro se stessi. Ma quanto mag-giore sarebbe la riconoscenza nostra e quanto lustro ne verrebbe alle nostre contrade e alla stessa fede,

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cielo, ma più di santi che camminino e lavorino sulla terra, poi cambiando tono e assumendo un'aria autore-vole, soggiunge dopo breve pausa: “Sì, sì, fate dei santi, fatene molti che vi aiuteranno”»12.Si interessò anche presso alcuni consultori della Congre-gazione dei Riti, «i quali indicarono migliore e facile via per giungere ad ottenere il culto del Rusca il dimostrar-ne il martirio»13. Incaricò quindi il nipote don Pietro Buz-zetti, che nel 1913 diede alle stampe il volume Niccolò Rusca martire della fede cattolica, dimostrando «nel Rusca il carattere di martire della fede, deducendolo cri-ticamente dalla storia - sguernita d’ogni falsità – dell’ac-cusa e della morte di lui, dalle meraviglie seguite alla sua morte, dal contegno stesso dei protestanti e dei car-nefici, dalla venerazione per le sue reliquie, dai ricorsi per grazie, dall’attestato degli scrittori - dei pittori - dei biografi»14. Quando, il 13 dicembre 1913, il vescovo di Como Alfonso Archi nominò ufficialmente postulatore della causa di beatificazione del Rusca l’«amico»15 don Giovanni Baserga. Guanella manifestò la sua grande sod-disfazione.Ha scritto lo storico della Chiesa don Saverio Xeres: «è importante rilevare come l’iniziativa di don Guanella, con i successivi sviluppi [...], abbia costituito il decisivo anello di collegamento con una lunga tradizione di spon-tanea e diffusa venerazione nei confronti dell’arciprete Rusca»16.Gli sforzi di don Guanella, alla fine, hanno dato i loro frutti. Ci piace pensare che, da Santo, abbia contribuito ancora più decisamente per il riconoscimento del mar-tirio del Rusca, sancito da un decreto di Benedetto XVI proprio il 19 dicembre, giorno natale dello stesso Guanel-la... L’atto finale, il solenne rito di beatificazione, si è svolto il 21 aprile scorso nella Collegiata di Sondrio.

NOTE1 L. GuaneLLa, Regolamento delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, (1911), in Scritti per le Congregazioni, IV,

Centro Studi Guanelliani Roma, nuove Frontiere editrice, Roma 1988, 546.2 L. MazzuCChi, Fragmenta vitae Aloysii Guanella, 1912-1915, manoscritto, aSDG Como, VIIa 2, VII 5 marzo 1913, 3.3 L. GuaneLLa, VdP, edizione S. Paolo, 2011, 51.4 L. GuaneLLa, Cento lodi in ossequio al IV centenario dal transito del beato Andrea da Peschiera apostolo della Valtel-

lina, (1885), in Scritti storici e agiografici, II/2, Scritti agiografici, Centro Studi Guanelliani Roma, nuove Frontiere editrice, Roma 1997, 491.

5 L. GuaneLLa, Cento lodi in ossequio al IV centenario dal transito del beato Andrea da Peschiera apostolo della Valtellina,o. c., 497.

6 L. GuaneLLa, Cento lodi in ossequio al IV centenario dal transito del beato Andrea da Peschiera apostolo della Valtellina,o. c.,497.

7 Lega Lombarda e la Stazione Cattolica dello Splugen, in La Divina Provvidenza, maggio 1898, 46; Cfr. anche a. LeVI, Il Beato Luigi Guanella e Don Nicolò Rusca, in L’Arciprete di Sondrio Rusca, Credito Valtellinese, Sondrio 1993, 159-166.

8 L. GuaneLLa, Conforti e speranze, in La Divina Provvidenza, maggio 1909, 59.9 P. BuzzettI, Niccolò Rusca martire della fede cattolica, Scuola tipografica della Casa Divina Provvidenza, Como 1913,

102.10 L. GuaneLLa, Conforti e speranze, in La Divina Provvidenza, maggio 1909, 59-60.11 L. GuaneLLa, Conforti e speranze, in La Divina Provvidenza, maggio 1909, 60.12 L. GuaneLLa, Udienza particolare, in La Divina Provvidenza, febbraio 1910, 22.13 Nicolò Rusca martire della fede cattolica, in La Divina Provvidenza, luglio 1913, 101.14 Nicolò Rusca martire della fede cattolica, in La Divina Provvidenza, luglio 1913, 101.15 Nicolò Rusca martire della fede cattolica, in La Divina Provvidenza, luglio 1913, 101.16 S. XeReS, L’Arciprete Rusca. Il lungo itinerario verso la beatificazione, in Notiziario della Banca Popolare di Sondrio, n.

120, dicembre 2012, 89.

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Nicolò Rusca: dipinto di A. Caimi, gentilmente fornito dal Centro Studi "Nicolò Rusca" di Como Bedano (TI - Svizzera): la casa natale del Beato Nicolò Rusca e panoramica del paese

«A questi eroi della fede si applica la parola di Gesù: «Voi siete il sale della terra [...]. Voi siete la luce del mondo» card. Angelo Amato, omelia della beatificazione di Nicolò Rusca

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n. 216 • Anno XVII • 26 Maggio 2013 • pagina 5Agenda di famiglia

Cosa Ci insegna il beato niColò RusCa oggi

«Riconoscere Rusca come “martire” significa riproporre quello stile evangelico che, purtroppo, spesso fu (e ancora viene) dimenticato da noi, cristiani di ogni confessione, anziché proporlo, come dovremmo, quale atteggiamento ideale per gli uomini di ogni condizione.

Nicolò Rusca non è solo; non è contro qualcun altro: è dalla parte di tutti coloro che hanno scelto e scelgono di amare la verità e la giusti-zia più di se stessi. È una figura che indica un itinerario in gran parte ancora da percorrere. Per questo non sarà insensato né inutile, d’ora in poi, chiamarlo “beato”».

S. Xeres, L’Arciprete Rusca. Il lungo itinerario verso la beatificazione, in Notiziario della Banca Popolare di Sondrio, n. 120, dicembre 2012, 94.

Chi eRa niColò RusCa

Nicolò Rusca nacque il 20 aprile 1563 a Beda-no, nel Canton Ticino (a quel tempo Diocesi di Como, oggi di Lugano). Studiò a Pavia, a Roma nel collegio gesuitico e a Milano nel Collegio Elvetico, fondato da San Carlo Borromeo per la formazione di chierici pro-venienti dai Cantoni svizzeri; fu ordinato sacerdote il 23 maggio 1587. Nel 1590 venne nominato arciprete di Sondrio, durante il dominio delle Tre Leghe Grigie in Valtellina nel periodo difficile delle lotte tra protestanti e cattolici. L’intensa opera pastorale e la sua azione a difesa della dottrina cattolica, mossa dal desiderio di preservare e ravvivare la fede delle popolazioni della valle, lo esposero pre-sto all’ostilità delle frange protestanti più radicali, che, per ragioni di natura religiosa e politica insieme, ne ordinarono l’arresto con false accuse di tradimento dello Stato retico (in favore della cattolica Spagna) e di ribellio-ne alle sue leggi. Morì il 4 settembre 1618 a seguito delle torture cui era stato condanna-to dal tribunale speciale di Thusis.

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Invitiamo tutte le nostre Case e Parrocchie a celebrare questa giornata e a destinare un contributo per il sostegno delle attività formative e vocazionali

della nostra Provincia S. Cuore.Potete inviare il vostro aiuto economico

con bollettino postale n. 17892225 intestato a Superiore Provinciale Opera don Guanella,

Casella postale 215 - 22100 Como, specificando nella voce causale

“oblazione per le Case di Formazione”. Vuole essere anche questo un segno che, unito

alla preghiera quotidiana per le vocazioni, esprime sostegno, condivisione, sollecitudine...

Vi ricordiamo le nostre Case di Formazione in attività durante questo anno sociale 2012-2013:

Barza d'Ispra, Como Comunità San Giuseppe,

Abor, Kinshasa, Ibadan, Nnebukwu

Una giornata di sostegno e preghiera per le nostre

Case di Formazione

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«La beatificazione dell’arciprete Nico-lò Rusca è un evento importante per la nostra Diocesi che, dopo aver salutato, il 23 ottobre 2011, la canonizzazione del suo sacerdote san Luigi Guanella (fondatore dei Servi della Carità e delle Figlie della Provvidenza che si prodigò instancabil-mente per i più piccoli e i più fragili), acco-glie con gioia un nuovo riconoscimento della forte testimonianza di fede di un membro del clero diocesano. Quella del Rusca è una figura da recuperare nella memoria storica della nostra Chiesa, con l’impegno di cogliere la forza dirompente e liberante del suo messaggio: ricercare il dialogo e proclamare il Vangelo con coraggio, anche quando chieda di donare la propria vita».

D. CoLettI, Vescovo di Como, in Nicolò Rusca Arciprete di Sondrio Martire per la fede (1563-1618), Comitato per la beatificazione di nicolò Rusca, Como 2013.

Un nUovo Santo per la Chiesa di Como

Immagini della Beatificazione del martire Nicolò Rusca

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