Accenni 13

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Desktop illustriDesigners, imprenditori, personalità:sette scrivanie raccontano sette VIP. Sapete indovinare i loro nomi?P

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ttiNella fotoDesign, rigore e razionalità

A chi appartiene questa scrivania? Scoprilo a pag. 17

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L’azienda si pone a totale disposizionedelle persone alluvionate e riserva loro

un trattamento degno del coraggio dimostrato

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insieme ce la faremo

5 editoriale

L’OP

INIO

NE

Ci sono uomini come Oscar Niemeyer che scelgono una strada e la seguono per tutta la vita. Ci sono passioni che attanagliano un uomo e che a volte

scappano, per poi tornare. Ci sono fatti che accadono e che segnano per sempre, nella vita come nel lavoro, nell’arte come nell’anima. A volte queste passioni si vedono già nello spazio di una scrivania, ed è per questo che siamo andati a curiosare in quelle di grandi imprenditori e personaggi della cultura vicentina, per scoprire se l’ordine o il disordine rispecchia sempre la figura dell’uomo di successo. A volte le scrivanie non si vedono, perché al loro posto ci sono attrezzi da lavoro come nel caso di Umberto Borile che con le sue motociclette artigianali e dal design vecchia scuola fa impazzire gli appassionati motociclisti. Non in sella ad una moto ma su un autobus abbiamo fatto un giro con Claudio Cicero, che non guarda in faccia a destra o sinistra. Lui propone la Mobilità, quella con la “M” maiuscola, se poi è verde tanto meglio. Verde come i colori che pescano dalla tavolozza Alberto Dal Lago, Bruna Lanza, Giorgio Dalla Costa, o il designer/arredatore Stefano Pesavento, che a Vicenza vivono grazie all’arte e per l’arte, senza lamentarsi troppo. Accenni fa questo, osserva e racconta, senza troppe regole editoriali, ciò che sembra interessante proporre. Persone che non passano inosservate, perché seguono una strada che, come insegna Oscar Niemeyer, viene solcata lentamente, un po’ alla volta, fino a risultare quella definitiva.

Che un giorno sarei riuscito ad incontrare di persona Oscar Niemeyer nel suo famoso studio di Copacabana, non avrei mai potuto immaginarlo. Ni-emeyer è uno degli architetti che ho più ammirato fin dai tempi dell’Uni-

versità, sia per le straordinarie opere che ha realizzato che per quella poetica tra il rigoroso e il sognante tipica dei sui lavori, ma soprattutto per la fama di bontà e generosità che caratterizza il suo personaggio. Il lungo cammino che mi ha portato ad incontrarlo parte nel 2008, quando con la nostra associazione culturale IEC iniziammo un lavoro espositivo e di ricerca sulla sua figura che ci ha portato a realizzare quattro mostre monografiche a lui dedicate, l’ultima a Ravello in occasione dell’inaugurazione dell’Auditorium Oscar Niemeyer. Questa è stata la premessa che mi ha fatto capire che incontrare Niemeyer non sareb-be stato solo il coronamento di questa appassionante attività, ma era ormai una vera necessità: mi ero infatti messo in testa di consegnargli personalmente i cataloghi delle nostre mostre! Parto dunque per Rio insieme a Carlotta alla fine dello scorso luglio, ospiti dell’amico Salvino Campos che vive sull’Avenida Atlantica vicinissimo allo Studio Niemeyer, ed una volta lì incredibilmente non fatichiamo ad ottenere subito un appuntamento con Oscar, grazie anche all’a-iuto di Federico Motterle che di Niemeyer è amico. Mercoledì 28 luglio, dunque, ci facciamo trovare puntuali ed emozionati sotto l’edificio Ypiranga, e una volta saliti all’attico e ricevuti nel magnifico loft con vista sul Pan di Zucchero, ci viene prospettato un incontro molto breve a causa dei fitti impegni lavorativi che il centotreenne architetto continua a mantenere: e invece il nostro colloquio con Oscar è durato più di un’ora, nella quale ci ha pienamente trasmesso quella sua calorosa accoglienza e quella sua straordinaria umanità di cui abbiamo sempre sentito parlare, raccontandoci prima dei suoi vecchi amici italiani e poi dei suoi ricordi professionali, chiedendoci pure notizie sul recente completamento del discusso Auditorium e preoccupandosi di sapere innanzitutto se sia stato gra-dito dagli abitanti di Ravello. ”Ciò che conta non è l’architettura, ma la vita, gli amici e questo mondo ingiusto che dobbiamo modificare” : questo il motto con il quale ci ha congedato. E nonostante sia una frase che Niemeyer cita spesso in libri ed interviste, sentirla pronunciare dalla sua voce profonda e sicura mentre ci fissava dritto negli occhi, ha suonato come un consiglio vero, che ci ha susci-tato emozioni inaspettate. Grazie Oscar.

Architetto Luca Biancoviso - Vicenza - www.arquitect.eu

Nella foto di Salvino Campos: Oscar Niemeyer riceve Luca Biancoviso e Carlotta La Jacona nel suo ufficio a Copacabana

di Simone Ariotuomini tenaci

e donne di PoLSo

a coLLoQuio con L’icona//taccuino di viaggio. Luca Biancoviso a colloquio con il celebre architetto oscar niemeyer//

In copertina Le scrivanie illustri Silvio Fogarolo per AccenniA pagina 17

Nella grande sfida per una governance efficace ed efficiente nei settori del turismo e della cultura, a giocare un ruolo importante sono le donne, sempre

più determinate e protagoniste. Questo quanto emerso dalla XI Edizione di “Donna, Economia & Potere”, il seminario internazionale promosso dalla Fondazione Marisa Bellisario e tenuto il mese scorso a Vicenza, nella Sala Pavesi della Banca Popolare di Vicenza.Durante il seminario, la tavola rotonda moderata dalla gior-nalista e conduttrice televisiva Safiria Leccese “Imprese: le donne che hanno fatto il turismo” ha fatto il punto su ruolo ed esperienze delle imprese del turismo italiane.

editoRiaLe

Donne nel turismoDa sinistra Elena David (Ad Una Hotel & Resort e Presidente Confin-dustria AICA), Cinzia Renzi (Presidente Fiavet), Maria Concetta Patti (AD Valtur) e Lina Mazzucco (Managing Director Royal Carribean Italia)

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ARTIST PROFILE 9 La continua evoluzione di Lanza

11 Il fantasy secondo Dal Lago

12 I mille volti di Dalla Costa

MOBILITà 27 Cicero, “Mister Rotatoria”

33 Borile, una storia di vita e di moto

58 Scortrans, flessibilità logistica

ABITARE 62 Sovizzo, La Villa del Colle

66 Jesolo, The Beach Houses

INTERIORS 50 Pesavento, senza regole

52 Adotta, dentro l’architettura

54 Il design minimal di Ergo Progetti

56 Vent’anni di Nardi

BUILDINGS 25 La nuova concessionaria Porsche a Vicenza 48 La casa “d’Oro” di Slaviero

60 Il valore dell’esperienza per Trevisan Holding

68 Balbo e l’Hotel Palladio

PERSONE 41 Giovani talenti che non scappano

PERcORSI 39 Velocità su due ruote

42 Schio Design Festival

TEcNIcA 81 Professionisti e servizi

WINES 91 Etichette del territorio

13WINTER TIME

//Mappa dEl Nuovo//Progetti di architetturanel mondo

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In alto: la dama Rossa, Nardi a pag. 56

accenni n. 13Autunno/inverno 2010

A cura diPubliadige SRLIsabella Morseletto

Progetto e coordinamento editorialeVideorunner

Hanno collaboratoSimone AriotMichela BuratiGiorgio CeolatoBen DradserSilvio FogaroloParide GrandisIsabella MorselettoValentina ReaAnna TrentiLaura Zarantonello

Servizi fotograficiNicola Zanettinwww.nicolazanettin.it

StampaMediagraf Spa - PD

© Riproduzione riservata. E’ vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti redazionali e pubblicitari della rivista, senza autorizzazione scritta dell’editore

SOM

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cOVER STORY 17 Scrivanie illustri Curiosando negli uffici di sette VIP

Indovinate l’abbinamento fra personaggio e scrivania

Supplemento al numero odierno de

Direttore ResponsabileArio GervAsutti

Società Athesis S.p.A.

PresidenteGiAn LucA rAnA

Consigliere DelegatoALessAndro ZeLGer

Concessionaria di pubblicità

Vicenza - Via E. Fermi, 205Tel. 0444 396.200

Certificato n. 6640 del 01/12/2009Aut. Tribunale C.P. di Vicenza n. 12 del 25/05/49

Responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs 196/03) è il Direttore Responsabile

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pag 9-07-2010 11:13 Pagina 1

9 artist profile

ARTI

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Se la passione c’è, se è vera passione, non sbiadisce nel tempo ma emerge, scoppia e prende vita.

Bruna Lanza l’ha dimostrato molto chiaramente, con la tenacia che solo gli artisti possiedono. Da ragazza non ha potuto frequentare il liceo artistico, ma non c’è problema, perché la sua scuola d’arte durerà per tutta la vita, nello studio di casa dove passa intere giornate o nei viaggi che la formano e l’ispirano. Giordania, India, Londra, tappe di una formazione che passa per la scuola di Otello de Maria o per l’Accademia internazionale di Grafica di Venezia. E’ proprio nella città lagunare che scopre la sua vocazione figurativa che superata la parentesi analitica si evolve verso l’astratto informale, scorporando la forma come insegna Pollock, o uno degli artisti a cui è più legata, il pittore

americano Mark Rothko. La pittura diventa meditativa, perché dopo l’energia che caratterizza il ‘900 è necessario fermarsi e riflettere, osservare, lasciarsi andare alla lentezza. Per Bruna inizia un nuovo percorso, si fa conoscere esponendo in gallerie italiane ed estere, partecipa ad

esposizioni ed è inserita in cataloghi. L’opera mostra il movimento, lascia intravedere un paesaggio che parte dall’anima, dal profondo, senza alcuna rivendicazione nel reale. Nel suo studio inserito nella cornice di una casa d’architettura contemporanea la luce entra e accarezza i suoi quadri appesi alle pareti, dialoga con la musica sempre accesa, vera e fondante componente dell’ispirazione artistica, illumina le tele silenziose ma piene di idee da esprimere. Come le sculture che da qualche anno accompagnano la produzione pittorica, create con la tecnica Raku e traendo ispirazione dalle forme della natura. Perché la natura è presente sempre, nelle foglie rosse che si vedono in giardino o nel fare distaccato e principesco di Lamou, il gatto di casa.

di Simone Ariot foto di Nicola ZanettinM

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Bruna LanzaLa trentennale esperienza di un’artista in continua evoluzione

11 artist profile

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Alberto Dal Lagogiovane illustratore del genere fantasy riferimento per la categoria

Non tutti gli artisti cavalcano l’onda di uno spirito maledetto e sregolato, perché c’è chi trasforma

la più immediata fra le passioni in una dimensione ben definita e rigorosa, come ben definiti sono i soggetti che disegna. L’illustrazione è considerata a torto una sorta di arte figurativa minore, emersa più recentemente rispetto ad altre e legata molto spesso al mercato editoriale, cinematografico e d’intrattenimento ludico. Copertine di film, riviste, album musicali e romanzi dove creature mitologiche e damigelle in pericolo sono rappresentati dalle matite di esperti illustratori, come Alberto, trentatreenne vicentino abituato a pubblicare in Italia e in giro per il mondo. Mondadori e Piemme tanto per citare due note case editrici con cui collabora, oltre alla Wotc, una sorta di leggenda nell’editoria

fantasy hanno accompagnato mister Dal Lago lungo un percorso che l’ha visto uscire dall’Istituto Europeo di Design di Milano e ritornare nella sua Vicenza. Nel suo studio in via Alberto Mario, dove stanno di casa numerosi artisti, prendono vita le creazioni di mondi fantastici e sconosciuti.

Si parte da un bozzetto disegnato a mano per poi scannerizzare il tutto e passare alla colorazione, passaggio delicatissimo, con l’ausilio del computer. I colori non sono un dettaglio, è forse lì che si passano le ore, ma dopo un paio di settimane d’intenso studio la creazione è servita e l’immagine è resa “epica”. Non si tratta di un campo semplice, i primi tempi sono stati duri ma con la determinazione i risultati sono arrivati. Ora Alberto è ricercato dagli editori e il suo nome conosciuto non solo in Italia, ma non si definisce ancora arrivato. “L’arte non sarà mai perfetta. Non si cerca un punto d’arrivo, ma una continua evoluzione del proprio stile, come se fosse una sorta di sfida”. Secondo noi la sfida è già vinta, e di certo la pensano così le creature che crea. Nel mondo della fantasia, perdon, del Fantasy. E non solo.

12 artist profile

Pittore, scultore, grafico e incisore. Sono i diversi volti di Giorgio Dalla Costa, poliedrico artista

quarantenne con studio a Lonigo, cittadina dalla quale è stato adottato qualche anno fa, dopo aver cambiato vita. Nel 2001 abbandona il suo lavoro di grafico pubblicitario abbandonando il tanto osannato mondo della comunicazione, per rifugiarsi nella sua più intima passione: l’arte. Ciò che prima rappresentava una dimensione creativa ma circoscritta ai momenti liberi diventa ora un occupazione vera e propria, una missione pratica e non solo ideale della propria vita. Pelle, legno, tele, pietra, Giorgio Dalla Costa non si pone troppi limiti per la scelta dei materiali, perché non si tratta di subdole strategie di Marketing o studiate mosse commerciali. L’ispirazione sulle forme e sui materiali arriva dall’osservazione della realtà, da un volto curioso di un

anziano incontrato per strada, dalla natura che scopre correndo a piedi per i colli Berici o da un oggetto che suscita la sua attenzione. Ma questa è solo la prima fase, quella dell’idea, dell’ispirazione. Ora inizia il bello, un processo a ritroso che accompagna come in un viaggio dantesco nei meandri dell’inconscio, ascoltando il soggetto artistico e sé stessi. C’è un movimento della mano, del pennello, c’è l’accarezzare la pietra e levigarla, entrarci dentro, togliere il più possibile per arrivare all’essenziale. “Smascherare”, come avviene per le maschere veneziane in PVC e successivamente riviste e decorate. E’ pura introspezione, viaggio interno ed esterno, perché l’arte ha bisogno di relazionarsi con gli altri. Che si tratti di committenti o amici, di esploratori delle sue esposizioni o di chi ne consente la realizzazione, come i titolari della Stamperia d’arte Busato, il buon Armando

Peotta per la lavorazione della pietra di Vicenza o Giancarlo Bocchese del Loft Gallery Miramarmi, dove spesso espone. Incisione che parte dalla scultura, la sua base, e si evolve nella pittura, il suo sviluppo finale. Arte in continua contaminazione tant’è che Giorgio non ama identificarsi in uno stile, volendo essere libero dagli schemi di catalogo. A spiegare le sue creazioni sono piuttosto i titoli che assegna, sempre, e le frasi di complemento che aggiunge. Sono una chiave di lettura, un input che consenta allo spettatore di continuare la propria interpretazione da solo. Perché parafrasando il Massimo Troisi del Postino quando dice che La poesia non è di chi la fa, ma di chi la usa, potremmo fare la stessa considerazione per l’arte. L’arte è anche per chi la guarda e ci sprofonda dentro. In un viaggio introspettivo.

di Simone Ariot

UN ARTISTA ECLETTICOGiorgio Dalla Costa Pittore, scultore, grafico e incisore, artista poliedrico

CONTORSIONEla diversità degli aspettitecnica: china e crete pastello su cartonlegnocm 36 x 30anno: 2004

NELL’ ANIMOQuando nell’animo si crea l’elemento e si formatecnica: inchiostro, vernice, pelle, su vaso in terracottacm h 51anno: 2005

VIRILITà SMASCHERATAUna fortezza inespugnabile, liberata solo nell’istinto.tecnica: scultura in terracotta, foglia orocm 26,5 x15 x 17 anno: 2008

RESPIROtecnica: incisione a puntasecca edizione: tiratura da eseguiredimensione: 700 x 1600 mmstampa: stamperia d’Arte Busato - Vicenza

IN CUORENel ripristinotecnica: inchiostroe acrilico su telacm 100 x 70anno: 2010

ACCENNI Advertising Speciale per Giorgio Dalla Costa

13 artist profile

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ORACOLO Scrutare e oltre-passare il definito varcando l’indicibile in-finito, scoprendone ogni minima parte finita nell’infinito

scultura in pietra di Vicenza Biancaanno: 2009

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Trent'anni di sostenibilità, mettendo in primo piano estetica e creatività, la soddisfazione dei bisogni dell'utente all'insegna della funzionalità, dell'ergonomia e della sicurezza. Valcucine promuove sia un sistema di equilibrio tra uso e ripristino delle risorse ambientali, sia un risparmio di materie prime, favorendo una progettazione delle cucine basata sulla dematerializzazione, riciclabilità o riutilizzo, riduzione delle emissioni tossiche e lunga durata del prodotto (principi cardine dell'ecocompatibilità)

Ingegno italianoin cucina.

Arredamenti Dal Soglio nasce nel 1930 dall'iniziativa di Virgilio Dal Soglio, che ha iniziato la sua attività con un piccolo laboratorio artigianale di falegnameria. La tradizione e la passione per questo lavoro è continuata per tre generazioni inseguendo poche e semplici regole : Funzionalità e design, gusto e stile. Ingredienti indispensabili per una casa moderna dove non manchi però un'impronta di personalità. Il ritmo di vita sempre più frenetico, i tanti problemi di ogni giorno fanno riscoprire il piacere di entrare tra quattro mura dove regnano l'eleganza e il comfort.Forte di questi capisaldi l’azienda ha deciso da 28 anni di portare avanti il progetto Valcucine che ne rispecchia a pieno tutti i punti.

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Valcucine, nello spirito del rigore formale contemporaneo, ha realizzato la cucina che, attraverso la matericità del legno e la tattilità delle superfici, inverte la tendenza asettica dell’interior design dominante e intraprende una nuova strada per un design più caldo e naturale. La sensibilità dell’azienda ha sempre permesso di anticipare i tempi interpretando i bisogni latenti del consumatore.

Il lungo lavoro di ricerca sui materiali e sui loro limiti di resistenza ha permesso a Valcucine di rivoluzionare il settore del mobile, realizzando la prima base in vetro 100% riciclabile, di cui alcune parti sono ricavate da alluminio riciclato.

Con Artematica Vitrum Arte Valcucine ha sviluppato una speciale tecnica per realizzare su vetro vari disegni ad intarsio: un processo altamente tecnologi-co, che affonda le sue radici nella tradizione artigianale.I disegni vengono ritagliati su una speciale pellicola colorata e applicati manualmente sui pannelli in vetro temprato che andranno a costituire le ante, i piani ed i fianchi delle cucine.Decori eseguiti con pazienza e passione per rendere inimitabile e unica ogni singola composizione.

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Personalmente mi sono trovato spesso, nel mio ufficio, a pensare se anche Steve Jobs, o il suo concorrente Bill Gates avessero una collezione di matite, una Polaroid, o qualche altro oggetto che per i loro visitatori rappresentasse solo l'ennesimo soprammobile‚ appoggia-

to lì, qualche oggetto, che anche per loro andasse oltre il materiale, che ai loro occhi diventasse emozione. Abbiamo incontrato luoghi dove linee e colori rispecchiano uno stile pulito e preciso, ambienti accoglienti come case, altri piccoli come rifugi dall'assillante vita d'ufficio. Piccoli o grandi, sulle scrivanie di questi uomini si apre un mondo personale fatto di forme e colori sempre diversi, in grado di rappresentare spesso non solo l'uomo, ma anche tutta l'azienda o la realtà che egli rap-presenta. Non solo fotografie, ma anche giochi, occhiali da lettura quasi nascosti tra le carte, oro-logi dai complicati meccanismi, moltissimi libri. Ambienti che costruiscono il presente e il futuro di molti, vivono vite parallele, creazione e condivisione, luoghi dove nasce lo spirito di squadra, dove nascono strategie, discorsi, e molto più. Ma anche piccoli angoli di casa dove si trovano a passare molto del loro tempo, un piccolo scorcio di tranquillità dopo un viaggio, una riunione, un angolo che permetta anche di rigenerare lo spirito. Ogni scrivania ci regala emozioni, private, ma necessarie. Ogni scrivania nasconde delle emozioni, travestite da ricordi, oggetti o fotografie, mobili o giocattoli non importa.Quello che importa è che vadano oltre per chi, ogni giorno, le usa per evolvere la propria realtà.

Alberto Del BiondiFin da giovanissimo apprende i segreti del design degli accessori di moda, a contatto con gli artigiani. La sperimentazione diventa successo nella Industria del Design di Noventa Padovanada lui fondata e diretta

Roberto DitriGoriziano di origini, risiede a Vicenza. Ingegnere chimico, amministratore delegato e direttore generale della Marelli Motori. Dal 2009 è Presidente della Fiera di Vicenza

Stefano DolcettaAmministratore Delegato di Fiamm, marchio internazionale vocato alla gestione dell'energia, leader nella produzione di accumulatori elettrici con applicazioni nell'industria automobilistica

Pietro NonisProrettore dell’Università di Padova, dove ha insegnato filosofia fino al 1988, anno in cui viene eletto Vescovo di Vicenza. Nel 2003 si dimette per limiti d’età rimanendo vescovo emerito della diocesi

Antonio SpillereImprenditore di successo a capo di un gruppo industriale attivo nel settore meccatronico.Le principali realtà produttive e commerciali a lui riconducibili sono Telwin, Valex e Metra

Gianni ZoninPresidente della Banca Popolare di Vicenza è conosciuto nel mondo per la casa vinicola che porta il suo nome e che ha il suo quartier generale a Gambellara

Uffici e scrivanie spesso diventano specchi del nostro lavoro, della nostra persona e delle nostre passioni. Un viaggio alla scoperta di ambienti che, racchiudendo in loro sempre più tempo, sempre più energie, sono per questo sempre più vivi

*Sai abbinare ogni personaggio alla sua scrivania? La soluzione a pag. 20

Siamo andati a curiosare in quei luoghi che sempre più si confondono con la nostra

casa, luoghi ai quali dedichiamo sempre più tempo ed energie. Sono gli uffici, luoghi che lasciano trasparire non solo l'impegno per il lavoro - comune a tutte le perso-ne ritratte in questa pagina - ma anche sogni e desideri, passioni ed emozioni. Uffici che hanno visto passare la storia del Veneto. Ma sopra a queste scrivanie, al-cune moderne e lucide, altre pro-fumanti di legno antico, troviamo sempre dettagli che spesso solo l'inquilino d'eccellenza di quel luogo conosce e del quale gelosa-mente ne custodisce il segreto.

ILLUSTRISCRIVANIE

Flavio Albanese

Designer, curatore e

collezionista d'arte contemporanea,

ha costruito la sua professionalità attraverso una

formazione estranea ai percorsi

accademici

foto e testo di Silvio Fogarolo

COVE

RST

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18 cover story

Le scrivanie fotografate in copertina e in queste pagine appartengono ai personaggi di pagina 17: a voi identificare i giusti abbinamenti

In questa pagina

1. Temperature soffuseUna luce soffusa illumina questa

scrivania ordinata e precisa, pochi

sono i tratti distintivi, un orologio,

dal funzionamento sicuramente

non ordinario, un termometro,

pure lui eccentrico. E due

agende, oggetti di fondamentale

importanza

2. Idee fresche come fioriQuotidiani, riviste, matite,

pennarelli e pennelli ci rivelano un

occhio attento al quotidiano, e alle

innovazioni... ovviamente in modo

creativo. Fiori freschi regalano idee

nuove e aiutano a sdrammatizzare

il freddo inverno alle porte

Nella pagina a fianco

3. Pensieri su cartaOgni libro contiene una storia, e

su questa scrivania ne troviamo

molte. Un pensiero per ogni

pagina, una lunga riflessione per

ogni libro chiuso e mai lasciato

alle spalle

4. Patinato formalismoDue fotografie, Ciampi e

Napolitano: non solo ricordi, ma

stimoli per un domani migliore

Il gioco (3)Una collezione di biglie non fa dimenticare il lato ludico della vita

Le fotografie (4)Ricordi di incontri con ipresidenti della Repubblica.

La lampada (2)Pezzo unico di Nanda Vigoacciaio cromato dei primianni Settanta

2

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In copertina

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COVE

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ORY

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SILVIO FOGAROLO Ha curiosato per Accenni sulle scrivanie di queste pagine. Fondatore di sushit.net, portale di arti e design, stimolatore di lavori di squadra, scrive, fotografa e disegna

L’AutORe

Nelle foto

5. Un'impresa quotidianaPiccola questa scrivania, molti oggetti

la rendono un rifugio a misura d'uomo.

Un luogo dove trovare un accogliente

spazio per qualche raro momento,

per staccare dal quotidiano lavoro

6. Strategie condiviseUna scrivania che assomiglia quasi

più ad un tavolo meeting, un luogo

da condividere per fare squadra e

lavorare insieme al creare le strategie

del domani

Le soluzioni Scrivania in copertina: Alberto Del Biondi; Scrivania 1: Antonio Spillere; Scrivania 2: Flavio Albanese; Scrivania 3: Pietro Nonis; Scrivania 4: Gianni Zonin; Scrivania 5: Roberto Ditri; Scrivania 6: Stefano Dolcetta

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Porsche: il mito ora è più vicinoè a Vicenza la più moderna struttura di Concessionaria Porsche attualmente esistente in Italia

La sede Fravad Altavilla Vicentinain via dei Laghi 70

Finalmente Vicenza ha il suo Con-cessionario Porsche, dopo un anno di lavori e seguendo i rigorosi ca-

noni estetici e funzionali di Porsche è stata inaugurata lo scorso 18 novembre la modernissima sede vicentina del pre-stigioso marchio di auto sportive.In questa scintillante struttura è possibi-le vedere con un solo colpo d’occhio tutte le affascinanti vetture della produzione Porsche.

Il Concessionario Porsche di Vicenza è nato grazie all’iniziativa di Frav Srl che da oltre 50 anni opera come Concessionaria a Vicenza e provincia; in una struttura modernissima su di una superficie di ol-

tre 5000 mq. soddisferà le esigenze di un cliente appassionato ed esigente.Presso il Centro Porsche Vicenza ogni cliente ha la possibilità di personalizzare la propria vettura per realizzare una Por-sche che gli assomigli al 100% ed acqui-stare, nello shop interno, gli esclusivi og-getti Porsche Design Driver’s Selection .Il reparto usato offre vetture di assoluta qualità garantite dai rigorosi controlli del Programma Usato Porsche Approved. Perche una Porsche, anche se d’occasio-ne , è sempre una Porsche!La punta di diamante del Centro Porsche Vicenza è l’assistenza. Per mantenere sempre in perfetta efficienza questi me-ravigliosi oggetti nulla è più importante

dell’esperienza e della professionalità. Immaginate una sala operatoria piena di attrezzature all’avanguardia che ser-vono a monitorare e diagnosticare ogni più piccola anomalia, attrezzata con mo-bili che richiamano delle modernissime cucine, ecco come si presenta il reparto assistenza del Centro Porsche Vicenza.Alla Frav ne sono certi: avere le attrezza-ture più moderne ed efficienti ed i tecni-ci più esperti significa non solo dare un miglior servizio ma anche darlo al giusto prezzo e questo grazie ad una maggiore efficienza.I “Porschisti” vicentini possono stare tranquilli ora esiste un luogo dove loro e le loro Porsche saranno coccolati.

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27 cicero

di Simone Ariot ∙ foto di Nicola Zanettin

Veneto dal sangue siciliano, con i suoi progettifuturistici ha cambiato il modo di muoversi in città

CICERO

Nella foto un ritratto di Claudio Cicero

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Era ancora un bambino Claudio Cicero, quando trascorreva le giornate nella sua Tripoli, la città dov’è nato, alla fine-stra a guardare le auto che passavano. Ma non si limitava

a guardarle, lui le auto le contava, le osservava nelle prime lunghe fila che in quella calda Africa occupavano carreggiate, trasfor-mandosi in serpentoni, serpentoni cattivi che invece di muoversi stavano fermi, sprecavano energia, perdevano tempo. La creati-vità e il calore della Sicilia incontravano la praticità e l’umiltà del Veneto in una terra di nessuno, in quella Libia che come una Ba-bele sputa oro nero da tutti i pori, preparandosi a sputare lontano persino i propri figli, come Claudio, cacciato insieme agli italiani

L’UOMO CHE NON SI FERMA AI SEMAFORI

29 cicero

nel ‘70, prima di compiere dieci anni. Sarà forse partita da lì la voglia di fare, di riscatto, la con-sapevolezza di doversene andare da un posto dove era nato, e che sviluppa in lui un’energia che va oltre il lavoro, oltre la pagnotta. Alla mania per il movimento dei mezzi di traspor-to (la mobilità), si unisce la necessità di fare, di agire. Non solo nel lavoro e nella scuola, anche nella sfera personale, tant’è che a 22 anni è già sposato e pronto a mettere su famiglia. Un ri-tratto che inizia così, un po’ romanzato, perché in effetti la vita e l’impegno di Claudio Cicero, italiano nato in Libia e tornato in Italia senza guarire dal mal d’Africa, è un romanzo ancora in divenire, con molti capitoli progettati e solo abbozzati, ma che troveranno modo d’esser completati. Di sicuro la pensione non lo aspet-ta, ce lo dice lui senza mezzi termini. “La pen-sione per me è la morte. Lavorerò sempre, fino alla morte”.

La mobilità è come il fiume, se non scorre si muore

Parlare con Claudio Cicero si rivela più facile del previsto. Una telefonata per agganciarlo, si fissa l’appuntamento

ed è tutto fatto. Non serve fare domande, le risposte arrivano già in anticipo perché è un fiume in piena, come il Bacchiglione che in questi giorni sta combattendo e castigando. Si presenta in ritardo, ma è giustificato, perché scende da un’auto dei vigili in stivali di gomma e giaccone della protezione civile, bello sporco di terra. Sono passati dieci giorni da quel 1° novembre che i vicentini non dimenticheranno, e per un consigliere delegato alla mobilità le cose da fare non mancano, in questi giorni.Abbiamo poco tempo, una ventina di minuti in cui i telefoni squillano per le ultime news sullo stato dei lavori. “Tra dieci minuti il pon-te di Debba riapre, siamo riusciti a sistemare il problema. Prepara il comunicato Anna!” dice Cicero alla segretaria in Assessorato. Partia-

mo da qui, dall’alluvione, perché se di mobilità si doveva parlare mi risulta che esista anche una mobilità fluviale, non solo dell’acqua ma anche di ciò che l’acqua potrebbe trasportare. “è ora che si ripensi ad un ruolo dei fiumi come canale di trasporto, negli anni sono stati ab-bandonati proprio per il mancato utilizzo e ora ne paghiamo le conseguenze. Se la matema-tica non è un’opinione, in un fiume pulito l’ac-qua scorre più facilmente e si riduce il rischio esondazione”. Per ora progetti veri e propri non ce ne sono, le priorità in termini di viabi-lità e trasporto urbano erano altre, ma grazie ad un evento di tale portata si deve ridiscute-re il tutto, partendo proprio dalla presa d’atto che l’acqua può anche farci del male. Ma deve scorrere, nasce per quello, deve scorrere senza impedimento, protetta da argini solidi e diretta verso il mare, senza passare per i campi e le città.

Lo chiamavano “rotatoria”

Molti lo conoscono per le rotatorie, lui lo sa e non si offende, anzi ne va fie-ro. In principio sembrava una moda,

una sua mania personale, poi i tempi dimez-zati per gli spostamenti quotidiani hanno fatto cambiare idea ai vicentini che ora di semafori non ne vogliono sentir parlare. Ne rimangono giusto un paio in zona via Quadri, ma saran-no le prossime vittime di un sistema che ha portato a farsi nemici solo i carrozzieri, consi-derando che gli incidenti sono calati e non di poco. Lo dicono i dati di vendita di lamierati d’auto crollati in pochi anni, grazie alla dimi-nuzione sensibile di incidenti. Lo dicono le as-sicurazioni e lo dicono gli ex scettici ora pro-rotatoria. Lo dicono un po’ meno i ciclisti che si sentono imprigionati dentro, ma per loro la soluzione viene dalle piste ciclabili, che nel pe-riodo di Cicero assessore sono aumentate por-tando un contributo che ha fatto 13, non al to-tocalcio ma nel numero di chilometri costruiti.

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La sua rotatoria preferita è una delle prime, quella dell’Albera (nella foto), una maxi rotonda ispirata a quelle di Los Angeles, con tanto di verde urbano per arredo. Una ronde-point circulaire, come la chiamano i francesi, dove le auto defluiscono, non si fermano, rimangono in movimento. Come il sangue nel corpo umano. Perché il movimento è vita, senza sprechi di energia e perdite di tempo. A vantag-gio dell’inquinamento (che diminuisce), del risparmio energetico, del maggior tempo a disposizione, del buon senso

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31 cicero

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Le intuizioni premiano, e i risultati arriva-no, in politica e nella vita professionale. In politica perché destra e sinistra, rossi

e neri, riconoscono in Claudio Cicero un tecni-co, una persona che non guarda ai vecchi, lenti e inutili giochi ideologici ma ai risultati pratici, che la gente può constatare da sola. Che al go-verno della città ci sia una parte o l’altra lui è lì, pronto a portare il suo contributo, e la gente non ha ancora capito come la pensa politica-mente. Non è importante. L’importante è la soluzione dei problemi. Nella vita professio-nale la passione per la mobilità, per i trasporti, per la viabilità e tutte quelle dimensioni che possono portare ad un miglioramento delle condizioni di vita della città, dell’ambiente e dei suoi cittadini, l’hanno messo in luce anche fuori città. Se le amministrazioni di altre re-gioni gli chiedono consigli, società impegnate nella ricerca sulle energie verdi alternative non sono da meno. La Micro-Vett di Imola, azien-da specializzata nell’elettrificazione di auto e veicoli da lavoro, l’ha voluto come testimonial e p.r coinvolgendolo in un progetto ambizioso per la promozione dell’utilizzo delle auto elet-triche. Alla guida di una Fiat 500 elettrica by Micro-Vett corre nel campionato dedicato alle

auto con questo propulsore non inquinante. Un’auto in grado di spingersi fino a 150 km/h grazie ai 60 kw sprigionati, seppur nel silenzio più totale. Ma il suo impegno professionale non finisce qui, considerando il contributo che ha portato nella progettazione di uno scooter elettrico a tre ruote che a lasciato i tester a bocca aperta, e nel progetto che vuole portare l’elettrificazione nel trasporto pubblico. Primi fra tutti gli autobus, con un mezzo sviluppa-to su più assi in modo da assorbire le asperità stradali trasformandole in energia e ricarican-dosi ad ogni capolinea. Lo sforzo ora sta nel convogliare le energie di diverse aziende per la realizzazione del progetto e sensibilizzare le amministrazioni per avvicinarsi all’idea dei distributori di elettricità, senza i quali le auto elettriche non avrebbero senso, sulla scia di quello che sta accadendo in città come Roma e Pisa. I fiumi distruggono la città, i governi ca-scano, gli scienziati inventano, Cicero sempli-fica. Un po’ alla volta, ma non troppo, perché quel bambino che guardava fuori dalla fine-stra da un palazzo di centro a Tripoli, a furia di guardare lontano ha raggiunto molti traguardi, e molti sono proprio lì, dietro l’angolino del fu-turo pronti ad essere raggiunti.

Un trasporto eccezionale, futurista e elettrificato“L’importante è la

soluzione dei problemi, per portare un miglioramento alle condizioni di vita della città„

33 borile

di Simone Ariot ∙ foto di Nicola Zanettin

Una storia di vita e di moto. Fatte a mano e uniche, come l’amore per un figlio

borileNella foto un ritratto di Umberto borilenel suo Atelierin compagnia del cane Silvestro

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“Piuma 500, B500, Café Racer, Scrambler, Supermotard sono le creazioni che escono come gioielli dall’Atelier Borile„

Nelle foto, soprauno scorcio dell’Atelierdi Umberto Borile

e a latola galleria dei ricordi

In principio fu un aggressivo Suv venuto in anticipo rispetto alla più famosa Cayenne

Un artista che si fa meccanico: 1987, la prima creazione

Il motociclismo muore ma nasce Umberto Bo-rile, o meglio la sua passione che viene dal mondo dell’arte ed approda al fuoristrada,

perché Umberto delle moto in commercio non era mai soddisfatto. Un serbatoio troppo alto, un cupolino troppo basso, e così il garage diventa un laboratorio e il laboratorio una bottega. Gli amici gli chiedono delle special come le sue e il 1987 è l’anno del primo prototipo presentato al salone di Milano. La Piuma 500 interessa anche la Hon-da, il gran colosso delle moto, e Umberto capisce di aver tracciato il giusto solco. B500, Café Racer, Scrambler, Supermotard sono le creazioni che escono come gioielli dall’Atelier di Umberto per partire e raggiungere il mondo intero, fino alle isole della Reunion, in pieno Pacifico. Sono po-che quelle fatte in questi anni, una settantina in tutto tra prototipi e produzione, ma le fa tutte lui. Leggere, monocilindriche, assemblate pezzo per pezzo, senza avviamento elettrico e con l’estetica degli anni ‘70, anni in cui “facevi salire la morosa e partivi, verso la collina, senza troppe preoccu-pazioni e con il vento fra i capelli”. Borile diventa un sogno per gli appassionati, internet si accorge di lui e lo rende una sorta di mito nell’ambiente. Le cose vanno bene ma nel 2006 cede l’attività. Il business prevalente diventa quello legato al turismo, nasce la società Polenta e Motori che organizza giri con i Quad sui colli Euganei, oltre a sviluppare un progetto per una pista di kart ed andare incontro alle passioni del figlio Riccardo. Le moto sfumano, e restano una passione.

Si chiamavano motociclette

In principio le chiamavano motociclette: di fer-ro rude, snelle, essenziali, che sputavano olio e gridavano a voce alta. Erano gli anni ‘50 e

‘60, quando il solo casco conosciuto era quello dei pompieri e il motociclista tipo sapeva smontare un carburatore e regolare il gioco-valvole. Poi, arrivarono le giapponesi (‘70) vestite di plastiche abbondanti e colori sgargianti, il pulsantino ma-gico per accenderle e motori che non si rompe-vano mai, ma che per smontarli dovevi chiamare l’ingegnere. Non saranno più motociclette ma scooteroni, elettronici, carenati, automatici (per-ché così è più facile nel traffico) e a volte con tre ruote, retromarcia e stereo inclusi. Vendono di più, senz’altro. Ma hanno scordato un dettaglio perso in chissà quale file del progetto: l’anima. Ora sono tutti conducenti di mezzi a due ruote, non di motociclette. E il motociclismo muore.

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In anteprima per Accenni, un abbozzo della prossima Enduro 350, pronta a fine 2011

Dal buio alla rinascita

Estate 2009, e la costruzione di moto sem-bra ormai un ricordo, quando quel bastardo destino ti distrugge la vita stessa in un se-

condo. Riccardo, figlio ventenne di Umberto, vola in cielo portando con sè il suo disincanto per la vita. C’è il nulla, il buio, l’indifferenza a tutto, il solo e con-tinuo confronto con il dolore. Rimane poco o nulla. La presenza degli amici e i ricordi che graffiano. Ma una coppia padre figlio si innamorano di una sua moto esposta a Milano e lo contattano, lo corteg-giano, gli propongono di ripartire. Carlo Bassi e il figlio Alberto propongono ad Umberto di fondere le loro passioni. L’artista delle moto è subito conqui-stato dalla semplicità di queste due persone e nel giovane Alberto gli sembra di rivedere l’amato figlio Riccardo.La riacquisizione del marchio avviene in velocità, si riparte da quello che c’era, ma aggiungendo an-

che qualcosa di nuovo, l’obiettivo è quello di rico-minciare a costruire moto. Oltre ai diversi modelli previsti (Cafè Racer, Multiuso, Enduro 350), nascerà una moto speciale. Si chiamerà Ricki 500, solo venti esemplari, dedicata al figlio, fatta dalle sue mani e dal suo sudore. Il progetto parte e l’interesse non manca, le venti moto numerate (come ogni Borile), suscitano attenzione ed emozioni, i cultori delle moto vere chiamano,si interessano, nascono gruppi su Facebook e giornalisti da tutto il mondo vogliono provare le leggerissime moto old style. E per una giusta moto ci vuole un giusto giubbotto, e allora via anche in questa avventura fashion, ispirata all’In-ghilterra degli anni ‘60 e ‘70, a Steve McQueen, alla pelle, al ferro, all’olio che sputa dagli scarichi e al grido arrabbiato del motore che a volte, quando è sopra la collina, cambia tono, e diventa il canto di un angelo, volato in cielo, e trasformato in moto.

≥SIMONE ARIOT

BORIlE B500CR

l’AuTORE

Ha incontrato per Accenni Umberto Borile.Simone Ariot, 30 anni, è ancheappassionato di motociclismo.

Nella fotoindossa un giubbinoin pelle nera in sintonia con la Café Racer Borile

Dimensioni e pesoLunghezza: 1990 mm.Larghezza: 720 mm.Altezza: 1120 mm.Capacità serbatoio: 8,5 lt.Peso a secco: 117 Kg.

Motore Tipo: Borile monocilindico 4 t raffreddato ad ariatesta e cilindro GMCilindrata: 487 c.c.Distribuzione: monoalbero a camme n testa con 4 valvoleAccensione: elettronicaAvviamento: a pedale con alzavalvola manualeCambio: in blocco a 5 rapporti

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SPEED STORY // Siamo sempre alla ricerca della velocità

Gilera RondineStava per scoppiare la II guerra mondiale quando nel 1939 uscì la Gilera Rondine, 4 tempi, sovralimentato, 60CV a 8000 giri. Con questa moto Piero Taruffi, registrò il record mondiale di velocità di 274 Km/h

Laverda 750 SFCMagari non la più veloce, ma una delle più belle degli anni Settanta. Ed è stata prodotta in provincia di Vicenza, precisa-mente a Breganze

Dodge Tomahawk550.000 dollari per esemplare, ovviamen-te in edizione limitata, solo 10, per questa moto da 500CV a 5.600 Giri. 480 Km/h è la velocità massima, un record per una moto prodotta in serie anche se limitata

a cura di Silvio Fogarolo per sushit.net// sushit.net è un portale gestito da giovani creativi particolarmente attenti ai trends della cultura urbana //

Velocità e sicurezza sono due termini che per natura non dovrebbero pro-prio andare così d’accordo, soprattutto per noi umani, che per natura al massimo siamo arrivati a 45km/h (Usain Bolt - 2009). Forse per questo è un argomento che ci affascina, per l’adrenalina che ci può far scorrere,

o almeno sicuramente sognare. Nella storia abbiamo sempre provato a correre di più, sempre più prestazioni, sempre a caccia del compromesso tra estetica, potenza e sicurezza.Qui sotto qualche numero significativo per la velocità. Su due o più ruote.

1939 // 1971 // 2009 //

SPEED NUMBERS // Le moto in Italia

Il numero delle moto che circola inItalia (dal 2004 al 2009)

Il numero di spostamenti in moto(dal 2004 al 2009)

L’utilizzo anche per le famiglie(dal 2004 al 2009)

+33%

UOMO//37,578 km/h//Usain Bolt

BICICLETTA//268,831 km/h

AUTOVETTURA//1.227,98 km/h//Thrust SSC

AEREO//3.529,56 km/h //SR-71 Blackbird

+50%

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a cura di Valentina Rea per sushit.net// sushit.net è un portale gestito da giovani creativi particolarmente attenti ai trends della cultura urbana //

iL Marza // Fotografo che non scappa

Peotta & CristoFari // Designers che non scappano

aLe GiorGini // illustratore che non scappa

All’anagrafe Marco Marzan, classe 1985, è nato e cresciuto a Vicenza. Nel 2009 crea iD Photo Lab, foto di primi piani

nelle più svariate condizioni fisiche e mentali. L’anno successivo nasce iD Creative Lab, una mini-factory che è il risultato naturale dell’a-micizia con Toffy e Pio. Con loro iL Marza crea diversi progetti come le iD Polaro(id) e iD Stop Motion, tutti con dei risultati decisamente poco convenzionali.

www.facebook.com/il.marza

Matteo e Cristian, in arte Pio & Toffy, classe 1983/84. Applicano il loro senso artistico virando le proprie at-

tenzione sull’abbigliamento. Comincia quasi per gioco, la creazione di T-shirt in pezzi unici, realizzate con tecniche spray, che riprendono principalmente i dresscodes che propone Tra-shDance durante le sue serate a base di Beat incalzanti e dancefloor infuocati nello storico locale bassanese “Vinile”.

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Vive, lavora, passeggia a Vicenza. Illustratore, cartoonist, fumettista, vegetariano per scelta, pigro per passione, convinto sostenitore dellapanna montata sul gelato. Ha creato i perso-naggi protagonisti di spot, video e campagne per vari brands (QOOB tv, Island Records, Vir-gin Atlantic, Kronos, MTV). Ha partecipato a decine di esibizioni, performance e mostre in Italia e all’estero e dal 2008 collabora con la galleria MondoPOP di Roma. Ogni mese pub-blica le storie a fumetti del coniglio rosa Ted Bunny su La Repubblica XL. È vignettista di “Loveline”.

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Heroes_Art si propone come brand d’abbigliamento che vuole identifi-care pensieri, non solamente perso-ne. Un brand trasversale che pone grande attenzione al significato del-le cose che ci circondano e ne dà un interpretazione ironica, provocatoria, attrae nte, dinamica, interessante.

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//PercorsiSchio Design Festival 2010: novità dall'evento dedicato al design e all’innovazione//

FIFTEEN PUZZLE // Designer Senior Pasquale Difonzo Designer Junior Martina Bonamigo

Parete divisoria, boiserie o espositore merceolo-gico: diverse le applicazioni di questa sequenza modulare che trae spunto da uno dei più famosi rompicapi del mondo, il Fifteen Puzzle. I moduli possono scorrere verticalmente o orizzontalmen-te secondo uno schema casuale oppure calcolato. La grafica dinamica consente soluzioni creative rinnovabili di volta in volta secondo le esigenze del fruitore che le compone.

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CAPACIS // Designer senior Giorgio PariseDesigner junior Stefano Cattelan

Carrello contenitore per studi dentistici per apparec-chiature, attrezzi e medicamenti a supporto dell’ope-ratività del dentista. Oltre a soluzioni che facilitano il lavoro sono stati adottati sistemi per una migliore estetica dei fili elettrici e una verniciatura che, oltre a dare particolare appeal al mobile - tono su tono tra scocca e cassetti alternati e combinabili con un grigio chiaro neutro-, dona un tocco vellutato al tatto.

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CAMOUFLAGE // Designer senior Taietta + RossettoDesigner junior Alberto Toniolo

Attualizzazione di un capanno per gli attrezzi e attivi-tà legate al lavoro e al tempo libero. Un volume nitido, incorniciato da tetto e pavimento, arricchito di motivi grafici che delimitano spazi precisi come la legnaia e la lunga finestra laterale. L’aspetto cromatico mi-metico è creato attraverso l’utilizzo di perline dipinte in diversi toni del verde. Interessante anche l’interno con la sua inedita candida cromia e lo sviluppo di ac-cessori realizzati in OSB.

La Quercia - Schio - T. 0445.540221

Reportage dalla I° edizione di Schio Design Festival

foto di Enrico A.M. Dalla Valle

L’evento si è svolto dal 16 al 24 ottobre in Fabbrica Saccardo a Schio e ha visto la partecipazione di 10 aziende di diverse dimensioni e provenienti da settori mer-ceologici differenti che accompagnate da designer senior e junior hanno presen-tato 10 prototipi spendibili sul mercato. La sensibilità imprenditoriale, l’apertura verso nuovi approcci di mercato e le gran-di capacità di realizzazione delle aziende partecipanti sono stati fondamentali per il successo della manifestazione.www.schiodesignfestival.it

Concept e coordinamento:M+C Works, Haus+, Renderinprogress, Filippo Busin, Serafini & De Pretto comunicazione, Busa & AssociatiSponsor: Casamania, Gps, Grafiche Antiga, Legnopan, Vibe, Vicenza è, VLedLight

Nella foto, Fabbrica Saccardo

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Progetto innovativo nato dal re-design di una macchina lavatrice industriale per la campiona-tura DM16 svolto tenendo presente le esigenze tecniche, produttive ed economiche. Il cestello della macchina è stato inclinato a 45° per facili-tare l’utilizzo all’operatore permettendo anche di aumentare la superficie dell’oblò di 5 volte. Infine, si è intervenuti sull’aspetto grafico uniformando e ridimensionando gli elementi esistenti della mac-china sottolineando l’aspetto tecnico professiona-le della stessa.

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Tonello - Sarcedo – T. 0445.343200www.tonello.com

CHARGER // Designer senior Paolo Rosa + C.Cappellotto, E.Stella Designer junior Stefano Mazzaretto

Nuovo sistema di illuminazione a infrarossi per gli apparecchi di videosorveglianza che migliora la qualità in termini di potenza, peso e ingombri. Charger svincola il sistema di illuminazione dalla tipologia di macchina e sostituisce gli attuali fari monolitici con un nuovo sistema che prevede l’im-plementazione della variante “modularità”. L’idea concettuale e stilistica è stata curata nel detta-glio per massimizzare robustezza ed essenzialità. Inoltre, un elemento di accoppiamento invisibile assicura l’assemblaggio reciproco fra i vari moduli facendoli sembrare sospesi in aria.

Videotec - Schio -T. 0445.697411www.videotec.com

PETRA //Designer senior Manuela Arsié + Dario ScanavaccaDesigner junior Fabio Girardi

Un progetto che trasforma un oggetto presente in natura, i ciottoli dei greti dei fiumi, in un prodotto dai nuovi contenuti. Petra è una vasca idromassaggio che combina la plasticità della scocca in vetroresina con le geometrie rigorose della vasca in acciaio inox. Il mate-riale più leggero si confronta con il peso dell’acciaio. La superficie è rifinita con una resina epossidica bianca che rimanda al colore dei sassi immersi nell’acqua.

Lotus Italian Swimming Pool - Schio - T. 0445.510337www.lotuspiscine.it

BLOOM // Designer Senior Alessandro Masturzo + Mirco Basso

Il concept di questo prodotto rimanda ad un tavolo che rimane tale o muta in "campo fiorito" in base alla vo-lontà del fruitore. Piccoli e precisi fori che possono es-sere all’occorrenza chiusi accolgono i fiori che, aggiunti al piano classico, diventano radice e parte integrante di un prodotto dal grande impatto scenografico. Un'ispirazione naturale che viene però contestualizza-ta alle esigenze di utilizzo primario e tradizionale del tavolo. Bloom è realizzato in metallo, legno e vetro.

Parise - Marostica - T. 0424.472040www.parise.biz

ENOT-ECO // Designer senior Serafini + De Pretto + ChemelloDesigner junior Lucia Baù

Concept green per un progetto ideato per superare la valenza esclusivamente protettiva dell’imballo in car-tone per bottiglie di vetro. Terminata la sua funzione primaria, il prodotto si reinventa grazie ad una intuiti-va modularità diventando oggetto di design decorati-vo funzionale alle esigenze dell’ambiente domestico. Enot-eco si trasforma in vaso da fiori oppure in piccola cantina componibile da cucina o balcone.

Scatolificio Pasubio - Schio - T. 0445.512500www.pasubio.it

SUPER TRADE 301 SO DIGIT // Designer senior: Studio 28 + Gino Carollo + Cristian Dal Bianco

Dall’esigenza di conferire al prodotto una precisa identità e riconoscibilità, il progetto si è concentrato sulla comunicazione a partire dalla modifica del logo aziendale rendendolo elemento distintivo ed inequi-vocabile di Made in Italy. Successivamente si è inter-venuti sulla macchina posizionando il logo in zone di rilievo e scegliendo il colore blu come rafforzamento del concetto iniziale.

Thomas - Isola Vicentina - T. 0444.976105www.thomas.it

pagina 25-10-2010 9:46 Pagina 1

45 mappa del nuovofonte: archiportale.com

MAP

PADE

L NU

OVO

//mappadel nuovo//Progetti di architettura Nel moNdodinamiche geometrie nord europee

sCHOOL OF ARCHITECTUREHenning Larsen ArchitectsUmeå - Svezia - 2014

sPORT FACILITIEsStudio PopulousRavenscraig - Scozia - 2010

BELLA sky HOTEL3XN ArchitectsCopenhagen - Danimarca - 2011

luce e piani a pianta apertaper favorire l’ispirazione recioproca

La scuola è parte del costruendo Arts Campus cittadino, che comprenderà l’Accademia di Belle Arti e il Museo d’Arte. L’inaugurazione delle due funzioni è fissata per il 2014, anno in cui la cit-tà di Umeå sarà capitale europea della cultura. Pensato come un punto d’incontro tra istruzio-ne, ricerca e imprenditoria nei campi dell’archi-tettura, design, arte e cultura digitale, il nuovo centro d’eccellenza occupa un ex sito industriale sulla spiaggia a nord del fiume Umeå. L’edificio è ripartito unicamente dai piani a pianta aperta e dalle pareti in vetro delle aule, favorendo così l’opportunità di ispirazione reciproca e lo scam-bio di conoscenze e idee tra individui.

la matrice industriale a zig zag rigenera l’arredo urbano

Firmato dallo studio Populous il progetto del nuovo impianto sportivo scozzese, destinato ad ospitare gli International Children’s Games del 2011 e gli allenamenti degli sportivi in vista del-le Olimpiadi 2012 e dei Commonwealth Games 2014, rappresenta uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana mai realizzati in Europa. Il complesso occupa l’ex area industriale del-le acciaierie cittadine. Il rivestimento esterno appare volutamente composto da grandi fasce metalliche ondulate che sembrano fuoriuscire dal suolo per avvolgere la struttura, richiaman-do visivamente le lamine una volta prodotte in gran copia dall’industria locale.

azzardate torsioni dei volumisfidano la forza di gravità

Capolavoro di ingegneria, la struttura sarà ar-ticolata su due torri alte 75 metri e con una pendenza pari a 15° (per fare un confronto, l’in-clinazione della torre di Pisa corrisponde a un angolo di 3,97°). La differenza di pendenza tra pian terreno e sommità dell’edificio sarà pari a 20 metri. La torsione della sommità di una del-le due torri è stata pensata per ammortizzare i problemi di turbolenza dei ventosi cieli di Co-penaghen. Situato nella nuova area urbana di Ørestad, sull’isola di Amager, prossimo sia al centro di Copenaghen che all’aeroporto, l’hotel affiancherà il grosso polo espositivo cittadino, il Bella Center.

47 mappa del nuovofonte: archiportale.com

MAP

PADE

L NU

OVO

//mappadel nuovo//SPIRITUAL CONCEPTProgettare luoghi di culto

Chiesa della ResuRRezioneNothing StudioL’Aquila - 2010/2011

nuovo CentRo shiRat ha-YamStructuraOstia - 2010

Complesso san pio da pietRalCinaStudio Architettura Anselmi & AssociatiRoma - 2010

Volume sacro fatto di legno lamellare e tessuto/membrana

Realizzata con una membrana tralucente in fi-berglass, il sistema costruttivo dell’edificio sacro previsto nella città de L’Aquila è ispirato alle re-alizzazioni di strutture di emergenza. I proget-tisti di Nothing Studio hanno definito il volume architettonico adottando criteri che rimandano al concetto di “impatto zero”, nell’uso dei ma-teriali nonché nel metodo costruttivo low-tech. In questo caso sistemi costruttivi e materiali adottati realizzano uno spazio che esalta le peculiarità dell’ambiente circostante e degli ele-menti naturali che lo caratterizzano. Particolare attenzione è stata inoltre affidata alla scelta del sito, della collocazione e dell’orientamento.

Tradizione e attualità nella nuova sinagogadedicata al Cantico del Mare

Il nuovo Centro Shirat ha-Yam ovvero Il cantico del Mare (il canto che le donne ebree cantarono attraversando il mare, in fuga dall’Egitto ), loca-lizzato a due passi dalla antica Sinagoga nell’a-rea centrale di Ostia Lido, è composto da un im-mobile di tre livelli e di un’area libera. Il giardino sarà realizzato utilizzando le essenze arboree citate nella Bibbia come il cedro, la palma, il mirto, il salice, l’ulivo e il melograno ed una sua prima parte è stata già realizzata. Il padiglione, modulare e autoportante, sarà realizzato in ma-teriali leggeri quali il legno, il vetro e l’alluminio mentre la pietra proveniente da Israele sarà uti-lizzata per alcune porzioni più rappresentative.

Interpretazione contemporanea della tripartizione spaziale e spirituale

Da poco inaugurata, la pianta della chiesa di S. Pio è disegnata da un rettangolo di proporzio-ni 2:1. La posizione dell’altare è inconsueta: è al centro del lato maggiore del rettangolo. L’alzato è definito da curve che si disegnano su piani ver-ticali, collocati in corrispondenza dei lati mag-giori della base. In particolare, sul fronte sud si disegnano tre curve in continuità ma diverse tra loro che richiamano la Trinità. Certamente que-sta è una interpretazione contemporanea della tripartizione spaziale; qui non vi è simmetria, lo spazio fluisce libero nella complessità geome-trica essendo tuttavia diretto verso l’unicità del-la volta che protegge il presbiterio.

48 borile

UNA CASA ”D’ORO”

In prossimità del centro di Caldogno, è stato re-centemente realizzato un edificio in legno che giudichiamo interessante per diverse ragioni,

la prima delle quali è costituita dagli elevatissimi livelli raggiunti in termini di efficienza energetica pari 10 kWh/(m²a), che gli ha valso la certifica-zione da parte dell’Agenzia Casaclima di Bolzano nell’ambita ed ambiziosa “classe GOLD o Oro”, che a dir si voglia, (relativamente all’Efficienza energe-tica dell’involucro).Il riconoscimento, ottenuto il 18 maggio del 2009 è cronologicamente il “1” nel Veneto e 5° in Italia fuori dalla provincia di Bolzano, rilasciati da Casa-clima.E’ un grande risultato che certifica, pertanto, sia la lodevole attenzione prestata dai progettisti, l’arch. Michele Slaviero e collaboratori (arch. J. D. Mazzon), sia la buona realizzazione che dà onore al promotore e realizzatore Tobaldini Mauro legale rappresentante della “NATURHAUS VICENZA srl”, che in collaborazione con l’AGENZIA IMMOBILIA-

RE EUROPA propone un servizio completo dalla ricerca del terreno alla costruzione chiavi in mano di case in legno a basso consumo energetico.Tra gli obiettivi primari dell’iniziativa, in parallelo, era offrire un prodotto esemplare in termini sia di basso consumo energetico, che di alto comfort abitativo ed, al contempo, garantire un alto livello di sostenibilità.Rimane ancora disponibile l’unità posta verso la campagna, che dispone in ben 185 mq, di un’am-pia zona giorno, tre comode camere con tre bagni e ripostiglio, soffitta e grandioso solarium, oltre le terrazze, garage ed una comoda area privata.Composizione volumetrica, attento studio dell’o-rientamento, qualità dei materiali e delle solu-zioni tecnico-costruttive (es. serramenti alta-mente performanti), impiantistica di alta qualità: l’impianto a pannelli solari per l’acqua sanitaria, riscaldamento a pavimento, l’impianto di ventila-zione controllata, impianto di aspirapolvere cen-tralizzato.

EDIFICIO IN LEGNO A BASSISSIMO CONSUMO ENERGETICO 1° NEL VENETO CERTIFICATO DA CASACLIMA IN CLASSE ORO

Agenzia Immobiliare EuropaContrà Porta Padova, 103

Vicenza tel. 0444 304083cell. 333 9630712

www.immeuropa.it

Naturhaus Vicenza srlCorso Palladio, 147

Vicenzawww.naturhausvicenza.com

Case in legno garantite 30 anni

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49 architetto michele slaviero

CASA

D’OR

O

www.micheleslaviero.it

Architetto Michele Slaviero Via Cantarana, 9 Caldogno (VI)

0444 1441280 [email protected]

“Serietà e competenza, creatività ed innovazione contraddistinguono un’attività di progettazione impegnata da anni in una molteplicità di settori: residenziale, industriale, direzionale, commerciale, interni, arredo e design„

L'arch. Michele Slaviero è da diversi anni dedito alla progettazione di edifici sostenibili ed in legno, nei quali

riscontra grandi vantaggi: comfort, bassi consumi, velocità di realizzazione.Nel contempo lo studio affronta interventi nei diversi campi della progettazione, non solo, quindi nelle diverse tipologie

del residenziale, uni-bi-plurifamiliari, ma anche nel settore degli ambienti produttivi e direzionali: nuove realizzazioni o ristrutturazioni di immobili industriali, uffici, sale meeting, show-room, spazi di rappresentanza, Occupandosi di interni o di arredo urbano la progettazione si spinge fino allo studio dettagliato del singolo elemento

d'arredo che in alcuni casi è stato portato alla produzione in serie.L'attenzione alla sostenibilità si coniuga con la costante ricerca di una qualità, in senso lato, che significa, al contempo attenzione agli obiettivi ed alle esigenze della committenza, da una parte, ma anche rispetto e valorizzazione del contesto in cui si opera.

//Architetto michele slaviero//

Alcuni progetti sono in collaborazione con STUDIO FRANZONVia Cantarana, 9 - Caldogno (VI)0444 585402

50 stefano pesavento

Stefano Pesavento ritratto da Nicola Zanettin

ACCENNI Advertising Speciale per Stefano Pesavento

51 stefano pesavento

di Ben Dradser ∙ foto di Nicola Zanettin

è la “regola” di Stefano Pesavento, professionista nell’arredamento e Project Manager di successo

Designer senza regole

LUXU

RYDE

SIGN

Dietro parole come “consulente di arredamento” oppure “interior de-signer” si nascondo spesso espres-

sioni insufficienti o inadeguate a definire figure professionali. è il caso di Stefano Pesavento, il personaggio che presentiamo in queste pagine. Dopo un primo ciclo di esperienze ventennali nell’azienda di fami-glia (Pesavento Martino & Figli) ha lasciato la tranquillità e la certezza del successo ac-quisito per lanciarsi in nuove sfide. “Voglio crescere, ecco perché mi sono mes-so in proprio”, Stefano è un disegnatore raffinato di arredamenti ma anche e so-prattutto un General Manager in grado di scegliere e seguire le squadre di operatori all’interno dei cantieri residenziali: fale-gnami, fabbri, muratori, serramentisti, po-satori, impiantisti, tutte figure con le quali dialogare nella lingua della competenza e del mestiere. Per collaborare anche con i progettisti, non solo con il cliente finale.

Giusto mix tra commerciale e creativo, Ste-fano passa con disinvoltura dal tecnigrafo al cantiere con una nonchalance professio-nale acquisita sul campo seguendo pro-getti di fascia tipicamente medio-alta (non ama parlare di “luxury”) a stretto contatto con i progettisti, gli operatori e ovviamente i committenti, persone da rincuorare, tran-quillizzare e per quanto possibile accon-tentare. Certo, tranquillizzare. Perché chi l’ha provato lo sa quant’è difficile mante-nere la calma quando hai la casa sventrata da tecnici e operai che scorazzano sui tuoi

ambienti più intimi con la leggerezza del rinoceronte, tracciando, scavando, smon-tando... e tu ti chiedi se ne valeva la pena. Stefano esiste per questo, per guidare que-ste squadre, coordinarle, contenere e con-trollare i loro costi, e garantire il rispetto di tempi e metodi, così che la casa torni ad essere quel bel risultato in grado anche di migliorare le aspettative.

Ma Stefano Pesavento è profondamente un designer: per progetti privati si occupa di design nell’arredamento, per l’industria sta attualmente lavorando a progetti di vasche per wellness e chaise longue, mentre a più ampio spettro collabora nella realizzazione di case a basso consumo energetico.Nell’ambito delle sue esperienze è corretto anche ricordare che è accreditato presso il Tribunale di Vicenza al ruolo di CTU (Con-sulente Tecnico d’Ufficio), come del resto è bello pensare che il suo sogno è di andare a lavorare negli Stati Uniti, che per lui rap-presentano in questo momento il giusto connubio tra qualità della vita e del lavoro.

Stefano PeSaventoDesigner e Project ManagerVia De Gasperi, 33Dueville (VI)333 914 [email protected]

Dicono Di lui

Professionalità, competenza, buon gusto, esperienza, una forte empatia e capacità comunicativa, ma soprattutto l’amore per ciò che crea, fanno di Stefano il consulente/arredatore che meglio può accompagnare nell’essere armonicamente se stessi, nella casa in cui si vive. Grazie Stefano”Stefania C.

“Io e mio marito abbiamo avuto modo di conoscere Stefano Pesavento la scorsa primavera, durante la ristrutturazione della nostra abitazione.Una comune amica ci aveva parlato della sua straordinaria abilità di arredatore e ci siamo rivolti a lui, che ci ha suggerito una soluzione a cui nessuno aveva pensato, ha “scovato” le ditte in grado di realizzare i lavori in base ai disegni, ci ha accompagnato a visionare i materiali, ha coordinato i vari lavori e ci siamo sentiti davvero seguiti con competenza e professionalità”.Simonetta G.

“Stefano ha avuto da subito la capacita’ di farmi valutare soluzioni e personalizazzioni che non avevo nemmeno preso in considerazione ma che invece da subito hanno incontrato i miei gusti, soluzioni funzionali e pratiche nella vita di tutti i giorni.Non posso non menzionare la qualità, l’esperienza e la disponiblità dei fornitori a cui si appoggia,professionisti che sono riusciti a realizzare creazioni di eccellenza.In merito all’aspetto umano, Stefano e’ una persona gentile ed educata, sempre disponibile al dialogo e al confronto”. Riccardo M.

“Abbiamo conosciuto Stefano Pesavento tramite amici comuni. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel constatare la maestria con la quale ha saputo integrare i criteri generali di impiantistica ed i concetti illuminotecnici per garantire il massimo effetto tra spazio arredato e spazio illuminato.Una persona che ama il suo lavoro e questa sua passione ci ha svelato, oltre alla figura professionale, i valori etici, culturali ed umani che possiede.Graziano G.

“

„

52 ADOTTA Italia

dentro l’architetturaADOTTA Italia

Giovane impresa vicentina, ADOTTA Italia è specializzata nella produzione di Metàfora, una parete divisoria le cui peculiarità tecniche ed estetiche hanno ottenuto negli ulti-

mi anni un considerevole riconoscimento nel mondo dell’architet-tura, sia italiano che internazionale. Si presenta sul mercato come uno strumento di singolare prestigio nelle mani dell’architetto, un elemento dotato di caratteristiche tecniche tali da farne un pro-tagonista attivo all’interno del progetto architettonico. Accanto al vetro, ADOTTA propone l’utilizzo di altri materiali quali legno, allu-minio, cartongesso, ecc., il cui inserimento viene deciso di volta in volta in base allo studio del progetto, alle richieste del cliente ed alle esigenze dello spazio adibito all’attività lavorativa.

La consolidata collaborazione con partner di fiducia permette all’azienda di garantire ai clienti un servizio completo per la rea-lizzazione del progetto nella sua globalità, costituendo un punto di riferimento per il professionista responsabile della progetta-zione. ADOTTA Italia non solo è in grado di produrre il sistema Metàfora ma anche di installarlo avvalendosi della collaborazione di tecnici montatori, interni ed esterni all’azienda, garantendo al cliente l’assistenza di personale qualificato durante tutte le fasi di posa in opera. Nel corso degli anni ADOTTA Italia ha realizzato più di 400 progetti di varie dimensioni, soprattutto nell’area nor-damericana, oltre che in Italia, collaborando con importanti studi di architettura.

Entusiaticamente proiettata in avanti, l’azienda ha radici profonde, che affondano nel terreno di una lunga esperienza nel settore dell’arredamento per uffici e di un’instancabile ricerca mirata alla sperimentazione, alla progettazione e al perfezionamento di nuove idee, forme e materiali in linea con le tendenze architettoniche contemporanee

Nella fotoAllestimenti nell’ex Lanificio Conte a Schio (Arch. Studio CSA)

In alto a destra,la sede di ADOTTA Italia a Vicenza

ACCENNI Advertising Speciale per AdottA Italia

53 ADOTTA Italia

dentro l’architettura

Allestimenti ADOTTA Italia, nel mondoNelle foto a sinistra, dall’alto

METrOpOlITAnA (TMB) DI BArcEllOnAPer ordine del Grupo Floria Diseño S.A. di Sara-gozza, azienda specializzata nella progettazione di centri di controllo per infrastrutture e traspor-ti, ADOTTA Italia ha completato la fornitura e la posa in opera di pareti divisorie vetrate e cieche per la nuova sala di controllo della metropolitana (TMB) di Barcellona.

UFFIcI AnAlYSIS GrOUp, nEW YOrKADOTTA Italia ha allestito i nuovi uffici della so-cietà di consulenza finanziaria Analysis Group di New York, progettati dallo studio di architettura CBT di Boston.

STUDIO lEGAlE pATTOn BOGGS, DAllASL’allestimento dei nuovi uffici dello studio lega-le Patton Boggs di Dallas (USA), progettati dallo studio di architettura Gensler di Dallas, è stato ultimato nel gennaio 2010. Si tratta della forni-tura e posa in opera di pareti Metàfora per com-plessivi 2300 mq. suddivisi in cinque piani.

ADOTTA Italia srlViale del Lavoro, 12Vicenza0444 [email protected]

www.adottaitalia.com

INTE

RIOR

DESI

GN

54 ergoprogetti

Meno è... più, SeMpLiCe e’ SoFiSTiCATo

ERGOPROGETTI è una società specializzata nella progettazione e realizzazione di architetture d’interni di qualità e nelle forniture integrate “chiavi in mano” di ambienti destinati ad abitazioni, uffici e collettività

Alto contenuto di tecnologia, design ed immagine, unito alla massima personalizzazione delle proposte, fanno di ERGOPROGETTI il partner ideale al quale affidare la

realizzazione di sorprendenti ambienti di prestigio, sostanza e seduzione.

nelle foto: nuova sede_ECOR ACCIAI spaLocalità: Schio_VIDesign: ERGOPROGETTI srl e STUDIO BENETTI & LOVATO ARCHITETTIRealizzazione: ERGOPROGETTI srl

prospetto nord

ACCENNI Advertising Speciale per Ergoprogetti

55 ergoprogetti

INTE

RIOR

FURN

ITUR

E

www.ergoprogetti.it

ERGOPROGETTI srlready interiorsVia Lago di Garda, 80Schio (VI)


prospetto nord

Dalla visione d’insieme al più piccolo dettaglio, ERGOPROGETTI, con il suo team di professionisti e con il supporto delle tecnolo-gie più sofisticate, fornisce un servizio completo e specializzato ad una clientela selezionata ed esigente per pianificare, gestire e risolvere tutte le problematiche connesse al progetto ed alla sua realizzazione.

Mobili, oggetti, controsoffitti, pareti divisorie, sistemi di illumina-zione, tendaggi che esprimono una concezione innovativa dell’ar-redare, basata sull’armonia di bellezza e funzionalità; oltre le mode e le tendenze per creare ambienti autenticamente ergono-mici che siano veri contenitori di energia e sensazioni; insomma luoghi in cui lavorare e vivere meglio, sogni ad occhi aperti che con ERGOPROGETTI diventano realtà!

Agenzia Vicenza e provincia

56 nardi

20 anni di nardi Nardi, l’azienda di Chiampo che pro-

getta e realizza arredi per il giardi-no, compie 20 anni.

Un anniversario importante, testimonian-za di un cammino di impresa e di famiglia.

Anima e identità del marchio Nardi sono Maria Grazia Mecenero e Giampietro Nardi che, uniti anche nella vita e forti della lunga esperienza nella produzione di stampati plastici, nel 1990 fondano la Nardi Spa diversificando, nel tempo, le produzioni e sapendo internazionalizzare i mercati dell’azienda vicentina che con i suoi prodotti è presente in tutto il mondo.

Il polipropilene, una resina termoplastica, accompagna da sempre la storia dell’a-zienda che l’ha studiato a fondo per ren-

derlo qualitativamente ad altissimi livelli e per farlo protagonista di uno stile nel momento in cui ha deciso di entrare in modo autorevole nel mondo del design. Quest’ultimo, unito alla naturale voca-zione alla sperimentazione creativa e alla capacità di cogliere i cambiamenti di mercato, ha portato l’azienda ad esplora-re nuove frontiere tecnologiche e nuovi materiali proponendo il polipropilene in abbinamento con l’alluminio, il tessuto sintetico e il vetro. Sono nate in questo modo differenti col-lezioni adatte a diversi tipi di esigenze e ambienti ma tutte con lo stesso deno-minatore comune fatto di design, robu-stezza e praticità. Il mantenimento di un elevatissimo livello di qualità, infatti, insieme alla costante ricerca dell’esteti-

nelle foto, dalla collezione Zic Zac (sopra) e un particolare della seduta Gemma (in basso) disegnate da raffaello Galiotto

Anniversario importante per Nardi, l’azienda vicentina riconosciutafra i migliori produttori di arredi per gli esterni a livello mondiale

ACCENNI Advertising Speciale per Nardi

57 nardi

DESI

GNA

CIELO

APE

RT0

www.nardigarden.it

NARDI SPAVia Arso, 4Chiampo (VI)


ca e della funzionalità come elementi indispensabili dell’oggetto creato sono e saranno sempre punti strategici ba-silari nella filosofia produttiva di Nardi per dare un valore aggiunto ai propri prodotti che solo l’autenticità è in gra-do di donare. La scelta precisa per il fu-turo non può che puntare ad un conso-lidamento del marchio e alla continua tensione verso l’incremento della qua-lità dei prodotti attraverso scelte pro-duttive esclusivamente made in Italy e di design. Una strategia nelle salde mani dei coniugi Nardi e condivisa con le figlie Floriana e Anna che da sempre hanno respirato e vissuto l’azienda di famiglia e che ne rappresentano con passione e responsabilità la naturale continuità.

20 anni e un percorso di soddisfazioni e di momenti impegnativi che hanno portato ad una crescita a tutti i livelli fondata su intuito imprenditoriale e scelte strategiche che hanno proietta-to Nardi fra i migliori produttori di ar-redi per l’esterno a livello mondiale. Un risultato ottenuto anche grazie all’ap-porto di tutti i dipendenti e collaborato-ri, persone affidabili e competenti con cui Nardi negli anni ha costruito solidi rapporti lavorativi e umani basati sul coinvolgimento, la fiducia e il rispetto reciproco.

La ricetta di quest’azienda si può forse ri-assumere in poche parole: una solida eti-ca del lavoro e del fare impresa e un pun-to fermo e imprescindibile, la famiglia.

Maria Grazia Mecenero e Giampietro Nardi, fondatori di Nardi Spa

nelle foto, da sinistra le collezioniLoto e ninfea dinner, alfa, Gemma e Lauro

Sotto, la seduta damain polipropilene e acciaio

58 scortrans

Flessibilitàlogistica

Spedire e consegnare merci in tutto il mondo, lanciare nuo-vi investimenti con fiducia nelle proprie capacità anche di fronte a congiunture di mercato difficili. Risolvere con pro-

fessionalità e tempestività le più diverse esigenze in tema di tra-sporto e logistica, per consentire alle imprese del Nord Est quella flessibilità che le ha rese famose e vincenti nel mercato globale. E’ una storia tipica del Nordest, costruita sui fatti e sui numeri, quelli di Scortrans, un gruppo al servizio dei trasporti che com-prende Logisco, per i servizi logistici e Scortexpress, con sede in Finlandia. E inoltre le ultime aperture di Milano e di Firenze.Proprio i servizi di trasporto verso i paesi scandinavi, del resto, sono stati a lungo la vera specializzazione di Scortrans, una nic-chia di mercato nella quale ancora oggi l’azienda vicentina è lea-der e che le ha consentito prima di affermarsi e successivamente di accrescere la propria attività fino alla realtà attuale. Il gruppo Scortrans oggi impiega circa 60 dipendenti ed è in grado di curare il trasporto di qualsiasi merce in tutto il mondo, ma anche di offri-

prospetto nord

Da sinistra, Manuel e Dario scortegagna

La grandezza delle imprese venetepassa attraverso partnerships oculate

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59 scortrans

LOGI

STIC

A

www.scortrans.com

ScortranSSpedizioni InternazionaliVia dei Laghi, 35Altavilla Vicentina (VI)


prospetto nord

re un servizio logistico più ampio e completo che può comprendere il prelievo della merce dalla linea di produzione, l’imballaggio e la ge-stione in magazzino, fino appunto alla spedizione. E con particolare attenzione alle spedizioni marittime e aeree, curate da personale specializzato.E i numeri danno ragione all’azienda vicentina, che quest’anno pre-vede una crescita del 35% in ripresa dopo la stasi fisiologica dello scorso anno, rafforzando il proprio posizionamento in diversi mer-cati strategici (da quelli tradizionali, come la Francia e la Scandina-via, a quelli emergenti come la Turchia (“porte” di accesso al Medio Oriente) e ovviamente la Cina.In un periodo di prolungate difficoltà per il settore dei trasporti ag-gravate dall’attuale crisi economica globale, in Scortrans vanno con-trocorrente, dimostrando una grande fiducia nel futuro. Una fiducia ben motivata, in quanto basata sulla professionalità e sulle risorse di un gruppo che da oltre vent’anni costituisce un punto di riferi-mento nei trasporti internazionali e nella logistica integrata.

a sinistrala sede di scortrans

sopra, uno scorcio del centro logistico

60 trevisan holding

Il valore dell’EspErIEnza

Divenuto negli anni un marchio credibile ed affidabile nel mercato delle costru-zioni, il nome Trevisan ha raggiunto un livello di fiducia ed un credito elevati da parte di Enti, Istituti, Investitori, Competitors e più in generale di addetti al

settore, basato sull’evidenza di quanto realizzato e sul riconoscimento della capacità di rispettare tempi e qualità esecutiva.Da sempre la tenacia nell’inseguire e raggiungere obiettivi anche complessi ed ostici, “gettando il cuore oltre l’ostacolo”, ha caratterizzato l’azienda e le persone che ne fanno parte.Le persone della Trevisan condividono a qualsiasi livello gioie e dolori e, in modo compatto e coeso, crescono, si formano, acquisiscono nell’esperienza quoti-diana una competenza assoluta ed impagabile.Tutti i collaboratori del gruppo Trevisan sanno che ogni nuova commessa è una sfida contro il tempo e le difficoltà che di volta in volta si presentano. La missione è chiara: risolvere tutti i problemi del Cliente assicurando allo stesso il raggiungimento del pro-prio obiettivo, la realizzazione della propria idea… a qualsiasi costo.

Profilo di Trevisan Holding società operativa capofila di un gruppo di imprese che operano nell’ambito delle costruzioni edili

“Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito„ Antoine De Saint-Exupéry

nella fotoCentro polifunzionale Torre 18Il progetto inserito nell’ambito delle opere di riqualificazione dell’area “Comparto Milano” prevede la realizzazione di una torre di 18 piani dall’architettura innovativanel centro di Brescia, adiacente al centro commerciale Fascia rossa

di simone squaiella, Direttore Generale Trevisan Holding

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61 trevisan holding

TREV

ISAN

HOLD

ING

www.trevisanspa.it

Trevisan Holding Via Pola, 30 Torri di Quartesolo (VI)


Il Gruppo Trevisan è cresciuto attraverso i propri Clienti, interpretando e leggendo i fabbisogni di ognuno di loro, attrezzandosi secondo necessità, facendo bagaglio dei propri errori ed esperienze.La macchina Trevisan nel corso degli anni si è evoluta, ha investito molto nell’Engi-neering, supporto prezioso in fase di acquisizione delle commesse e di sviluppo delle stesse. Ha acquisito competenze importanti dal punto di vista amministrativo, ur-banistico e contrattuale che le consentono di dialogare proattivamente con Enti ed Istituzioni Pubbliche. Si è guadagnata sul campo la credibilità in ambito costruttivo lavorando su commesse sempre più rilevanti, complesse ed ambiziose sia in ambi-to pubblico che privato, realizzando importanti aree residenziali, interventi turistici qualificati, grosse logistiche ed edifici industriali di pregio, centri commerciali chiavi in mano, reatail park, ipermercati, infrastrutture stradali di ogni genere (ponti, tunnel, urbanizzazioni complete, ampliamenti stradali), impianti fotovoltaici.Trevisan ha saputo ed è in grado di valutare autonomamente operazioni immobi-liari, anche particolarmente complesse, in alcune delle quali ha deciso di intervenire direttamente, mediante acquisizione delle quote societarie, al fine di ottimizzare i margini riducendo al contempo i rischi legati alla semplice gestione dell’appalto. Si è trovata in tal modo a gestire contatti con Investitori ed importanti Tenant disponibili a valutare tali prodotti immobiliari in modo serio e professionale, consolidando im-portanti partnership.

nelle foto, dall’altopolo logistico DHL a Isola Vicentina

retail park “Fascia d’Oro” a Castenedolo (Bs)www.fasciadoro.com

GENERAL CONTRACTOR

Trevisan Holding SpA è la società capofila di un gruppo di aziende operative nelle costruzioni edilie agisce come General Contractornel mercato italiano ed estero

Trevisan Holding SpA ha la direzione ed il controllo delle altre società del gruppo di cui detiene il 100% delle quote. Gestisce le attività comuni ottimizzando costi, processi e dinamiche di pianificazione e controllo negli ambiti:

• Legale• Finanziario• Amministrativo• Services• Personale• Controllo di gestione

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La Villa del ColleNel verde benessere di Sovizzo Colle è disponibile per la vendita una splendida residenza disegnata per una famiglia contemporanea

foto di Nicola Zanettin

Adagiata su un dolce poggio a pochi minuti dalla città, l’ultima villa singola del complesso Le Ville del Colle è giunta alla fase finale della costruzione. L’immobile può essere consegnato nell’arco di tre mesi con la possibilità di scegliere rivestimenti e serramenti interni lasciati alla discrezionalità dell’acquirente.

In questa pagina, nei render in alto sono raffigurate alcune ipotesi delle finiture possibili negli spazi esterni, a titolo di esempio

CASACLIMA CLASSE ATutte gli edifici del complesso Le Ville di Sovizzo Colle sono certificati dall’agen-zia Casaclima di Bolzano in Classe energetica A: tradotto in termini pratici, aldilà degli aspetti legati al comfort,

questo significa che le abitazioni hanno una prestazione energetica di 22 kW/m2 anno, pertanto le spese per il riscaldamento saranno contenute entro i 176,00 Euro/anno ogni 100 m2 di superficie utile

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Un’elegante villa unifamiliare

La villa del Colle è una bellissima villa singola, molto grande, distri-buita su tre piani con una torre che include anche una parte della zona notte. pietra, legno, ovunque materiali e finiture di classe e di eleganza. per durare nel tempo.

Il capitolato di alto livello consente al futuro acquirente ampia possibilità di scelta, a titolo d’esempio citiamo i pavimenti alla Veneziana nella zona giorno, marmo nei bagni, legni di essenze pregiate nella zona notte. Le porte saranno realizzate artigianalmente, in accordo con le preferenze stilistiche dell’acquirente.

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A sinistra, finiture di alto standard:sono disponibili tutte le finiture di pregio secondo i capitolati di Acropolis, che sceglie sempre il meglio per le residenze più eleganti: legno, pietra, palladiana,le soluzioni interne sono ancora da definire, in base alle scelte dell’acquirente

La villa del Colle è un’abitazione di ampie dimensioni, supera i 300 mq commerciali e presenta altezze

importanti. La residenza offre tre camere da letto, una padronale con bagno privato, una camera doppia con terrazzo e una camera singola con vista sui castelli di Giulietta e Romeo. Nel complesso i bagni sono quattro. è inoltre dotata di taverna con camino e finestre, cantina e lavanderia finestrate. Il garage può ospitare più di cinque auto.

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JesoloThe Beach Houses

Da metà dicembre è visitabile l’appartamento campione del complesso residenziale firmato da Richard Meier. Una straordinaria opportunità residenziale nel litorale venezianodi Anna Trenti

Grandi terrazzi arredati offrono viste spettacolari della spiaggia, dei giardini, dei solarium e delle piscine.Negli attici si sublima la quintessenza delle Beach Houses: luce, altezza, spazi infiniti. E su ogni tetto una piscina privata

Un’oasi di eleganza, pace e raffinatezza disegnata da un celebre architetto di fama mondiale, The Beach Houses rappresenta una delle ultime possibilità di affacciarsi

su una spiaggia immacolata, godere una residenza di altissimo livello con servizi eccellenti, con ampie vedute del mare aperto e meravigliosi giardini privati. In questa residenza L’architetto Richard Meier ha saputo applicare alla perfezione il suo inconfondibile stile fino a giungere ad utilizzare la luce per allargare gli spazi, armonizzare i volumi, aprire viste spettacolari da pareti e balconi che affacciano sulle piscine, sui solarium e sui giardini.

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Hobag è una società a conduzione familiare che si occupa di sviluppo immobiliare, con 175 anni di esperienza, stabilità e impegno verso l’eccellenza. Competenza, qualità ed idee sono le parole chiave di questa azienda dinamica riscontrabili in tutti gli aspetti delle loro operazioni. Le attività di Hobag si sono sviluppate negli anni sia in ambito nazionale che all’estero ed il suo portfolio lavori ora comprende progetti residenziali, commerciali, industriali, hotel & leisure e opere pubbliche.

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Le finiture interne sono ovviamente lussuose, curate in ogni dettaglio ed offerte secondo gli standard internazionali, per celebrare degnamente questa nuova icona del vivere, destinata ad essere il punto di riferimento negli anni a venire per Jesolo e per tutta la riviera.

Al piano terra, a disposizione dei proprietari, una serie di piscine contornate da solarium in legno; tranquillità e spazi dove potersi rilassare godendosi la vista del mare. All’interno delle Beach Houses è a disposizione dei residenti una SPA privata con area lounge e sauna.

illustrazioni copyright dbox inc. (2009)

Il progetto Jesolo Lido Village Oltre alle The Beach Houses, l’offerta residenziale Jesolo Lido Village comprende anche le The Pool Houses (sono disponibili gli ultimi 2 appartamenti) e The Hotel & Spa di prossima costruzione. Tutti firmati da Richard Meier & Partners ed ispirati dalla qualità incontaminata della luce naturale, i tre progetti coniugano l’eccellenza architettonica moderna con la bellezza classica del litorale adriatico, e sono vocati a costituire l’icona del design residenziale della costa veneziana.

Richard Meier (foto) è un architetto conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo per le sue opere simbolo. Le opere di Richard Meier & Partners sono immediatamente riconoscibili e godono di un prestigio internazionale.

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aggiornamento dal cantiere:al momento sono in corso i lavori di posa dei serra-menti ed il completamento interno delle pareti e degli impianti, il tutto secondo il programma di consegna previsto per Giugno 2011

Visita l’appartamento campione

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Valter Balbo e l’Hotel Palladio

Il valore dell’EsPErIEnza

“Laddove poteva sembrare ovvio re-alizzare una speculazione edilizia convertendo un palazzo cinque-

centesco in una residenza con appartamenti ad alto reddito, abbiamo voluto scommette-re su questo prezioso hotel e (nel restaurarlo completamente) realizzare un esperimento sul contenimento dei consumi e sulla implemen-tazione delle tecnologie nei centri storici. Inno-

vazione dunque, che ci ha visti impegnati in un terreno difficile (entro le mura) per contribuire all’offerta turistica della nostra città che sem-pre più spesso è meta silente di alte frequen-tazioni e di insospettabili viaggiatori che fanno volentieri base a Vicenza per escursioni giorna-liere nelle vicine città”.

Valter Balbo

a cura di Paride Grandis

foto di nicola zanettin

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Valter Balbo e l’Hotel PalladioDi origini veronesi ma da sempre tra-

piantato a Vicenza, appassionato di architettura e delle costruzioni, è un

viaggiatore attento ai dettagli. Valter Balbo ama pensare che si possono avere idee che si possano realizzare. Fra i mille progetti e le tante proposte che vorrebbe concretamente realizzare per la sua città d’adozione ha messo molto di se nella cura certosina che ha richiesto il re-stauro di questo gioiellino che oggi con-

tribuisce ad innalzare il livello qualitativo dell’ospitalità vicentina. Ma la grande ambi-zione di Valter Balbo è nella sua vision ar-chitettonica ed urbanistica per Vicenza: re-alizzare una cittadella culturale votata agli studi di alta architettura che prenda inizio con un auditorium da innalzare ove ora sor-ge il vecchio tribunale, collegato ai Chiostri ed alla Chiesa di Santa Corona, per poi ide-almente proseguire con il Teatro Olimpico e con Palazzo Chiericati.

L’HOTEL E LE SUE STELLE

Nel dedalo di stradine e viuzze che si intersecano fra la Piazza delle Biade, il Corso Palladio e le Barche, l’Hotel Palladio giace finemente incastonato fra vecchie mura in un antico palazzo risalente al XV secolo, restaurato nel 2007. A solo due passi dalla Basilica Palladiana e dal Teatro Olimpico, con la sobrietà della facciata e la raffinatezza degli ambienti, unisce al comfort un servizio personalizzato, un’atmosfera rilassante ed una calda ospitalità. Il palazzo antico completamente rinnovato, pur conservando lo charme e la classe tipici di un grande albergo è dotato di interessanti innovazioni, dispone di 23 camere arredate con particolare attenzione ai materiali e ai colori. Queste sono disposte su 4 piani facilmente raggiungibili mediante ascensore, curate in ogni minimo dettaglio, arredate con tocco sobrio ed elegante.La perfetta armonia tra stile classico e moderno rendono l’hotel Palladio un ambiente ideale per un soggiorno indimenticabile nella splendida città di Vicenza.

nelle fotoCharme di cittàInterni dell’Hotel Palladio, Vicenza

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A pochi passi dal centro di Vicenza un’ampia zona verde non è stata toccata dall’espansione urbanistica del capoluogo. Su questa proprietà esclusiva la matita dell’Architetto Giuseppe Bertoncello ha disegnato un elegante complesso che esprime l’approccio minimal chic ad uno stile di vita contemporaneo

di Anna Trenti

Le Ville e le Residenze in costruzione a Casale affacciano su ampi spazi liberi dall’edificazione, privi di linee elettriche, di arterie trafficate, di fonti di inquinamento.

Ampie vetrate naturalmente ombreggiate caratterizzano i pro-spetti maggiormente esposti al soleggiamento, per favorire la lu-minosità e la salubrità degli ambienti. I giardini privati hanno su-perfici importanti e adeguati ad accogliere una piscina. E’ lo stile di vita contemporaneo che si apre al futuro.

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il Progettista arch. Giuseppe Bertoncello

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Nerofumi è un’azienda di spazzacamini giovane e dinamica che opera nel settore della pulizia e della fumistica da diversi anni, a Vicenza e nelle provincie di tutto il Veneto.

Il legno è una fonte di energia rinnovabile biologica, neutrale e puli-ta, ma dopo la combustione produce un residuo infiammabile (la fu-liggine) che, se non rimosso, può bruciare dando luogo ad incidenti, oltre che ridurne la resa ed aumentarne i costi. é per questo che la rimozione dei detriti combusti produce maggiori risparmio energetico, tiraggio, resa termica e totale sicurezza evitando ritorni di fumo, odori, intossicazioni di monossido di carboni e prevenendo la formazione di creosoto (catrame). L’azienda è specializzata in interventi di controllo, pulizia, video ispezione di qualsiasi tipo di generatore di calore a com-bustibile solido o liquido nel dettaglio caminetti, stufe, stube, focolai, barbecue, pizzerie, centrali termiche a gasolio. Per quanto riguarda la fumistica, Nerofumi è in possesso dei requisiti tecnici e professiona-li riguardanti il decreto ministeriale D.M. 37/08 per poter progettare, costruire ed installare canne fumarie in acciaio o rame anche in tetti in legno, garantendo così un servizio completo per quanto riguarda la corretta evacuazione dei fumi da combustione delle condense e venti-lazione ed aerazione dei locali.

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Nelle colline circostanti Barbarano nascono nel silenzio piccoli capolavori enologici. L’Azienda Agricola Pialli produce uva da agricoltura biologica che si trasforma in vini pieni di personali-

tà e capacità evolutiva. Il Tai Rosso, antico vitigno, è oggi un vino nuo-vo, strutturato e importante, prodotto in piccole quantità e in modo naturale senza nessun uso della chimica. Una riserva vinificata in pu-rezza che ogni anno riesce a sorprendere i più esperti degustatori e at-tira l’attenzione dei giovani che per le prime volte si avvicinano al vino. Rosso Calbin 2006Un Tai Rosso molto particolare, che rispecchia in pieno le caratteristiche di que-sta fresca annata. Deciso e attraente al naso richiama note balsamiche, con buona presenza di spezie e frutta rossa. Fine e avvolgente in bocca, grande freschezza ed elegante il tannino che emerge per un finale pulito.

Cìo Bacaro 2007 Il più giovane della gamma, il primo certificato Bio. A pochi mesi dall’imbotti-gliamento si può già apprezzare la potenzialità di una delle più grandi anna-te. Note di mora selvatica, frutti di bosco e lamponi si uniscono alle spezie in un’accattivante complessità aromatica. In bocca si sviluppa in una crescente avvolgenza ed una decisa e lunga persistenza. Molto promettente per il futuro, ma già medaglia d’argento al Mundus Vini Biofach, il più grande concorso inter-nazionale dei vini Bio.

Il Brolo Ottenuto da uve di Tai Rosso, questo vino presenta un colore rosso rubino vivo. Ha un profumo vinoso, intenso, con particolari note di fra-gola e ciliegia. Asciutto di sapore, è armonico, leggermente tannico, e presenta una piacevole vena amarognola nel finale. Si accompagna bene a salumi e formaggi nonché a un tipico piatto vicentino, il bacca-là. Viene servito abbastanza fresco, attorno ai 15-16 gradi.

Vecchio vignalone Ottenuto da una breve macerazione di uve provenienti da un vecchio vigneto di Pinot nero. Questo vino si caratterizza per il suo colore ro-sato e per il suo profumo delicato di rosa . Al gusto si presenta sapido con una lieve vena amarognola. Si consiglia di accompagnarlo ad anti-pasti di crostacei, carni bianche e a primi piatti a base di pesce. Servire a 10 gradi circa.

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Per ritrovare l’equilibrio psico-fisico: le thermae, il centro wellness, il beautyclub. Thermae per recupe-

rare salute e ottimismo. Centro Benesse-re con uno staff motivato e professionale per far scorta di energie positive. Beauty Club laureato all’università della bellezza by Maria Galland.Curatissima la cucina e la cantina, goloso il barbecue nel parco della piscina, d’atmo-

sfera il ristorante “White Gloves”. Stanze a tutela del riposo e della privacy(16 tra suites e junior suites, 4 rooms Design, 60 stanze doppie; 54 stanza singole con letto alla francese). L’AbanoRitz non è un luogo di transito ma un approdo! Un hotel con più fascino che lusso, più eleganza vera che formalità, più scelte che consumi.Varie le possibilità di gite ed escursioni per scoprire il territorio: enogastrono-

mia (Strada del Vino) e sport(golf,nordic walking,easy byke) nei Colli Euganei, arte e cultura del Veneto (Padova, Vicenza, Ve-rona e Venezia!). Connubio perfetto tra tradizione e pro-gresso: all’AbanoRitz, segno distintivo dell’ospitalità a cinque stelle, non è l’opu-lenza, ma la tranquillità, l’agio e l’esclusivi-tà. Il tempo per sé, il tempo ritrovato.

ACCENNI Advertising Speciale per AbanoRitz

www.abanoritz.it

AbanoRitz Hotel TermeVia Monteortone, 19Abano Terme (PD)049 8633100

[email protected]

Non è mai troppo presto e sicuramente mai troppo tardi per concedersi un gior-no di vacanza.

Soprattutto quando le giornate diventano trop-po lunghe o troppo pesanti, molto fredde o molto calde, quando la mente è più stanca del corpo: è il momento di staccare la spina.

Se cerca un po’ di relax, se ama fare o farsi un regalo, soprattutto se crede nella salute e nel benessere come mezzi per stare bene con se stessi e con gli altri, si conceda una pausa e venga a trascorrere una giornata da noi.

L’AbanoRitz è un’oasi felice ma senza il deser-to intorno, un grande albergo dove contano le piccole cose, un hotel dove vivere un giorno da re e regine! • Camera d’appoggio (ore 8,00-20,00)• 1 Massaggio di un’ora a scelta• 1 Trattamento estetico a scelta• Noleggio morbido accappatoio e telo spugna

piscina• Piscine termali, sauna e palestra a disposi-

zione• Sport bottle (1/2 lt)• Tea time ore 17,00

208,00 euro feriali / 239,00 euro festivi e weekendN.B. Prenotazione obbligatoria di almeno 48 ore prima

Regala il piacere di una vacanza di be-nessere, regala l’esperienza di un viag-gio che conduce dal corpo all’anima.

AbanoRitz: idee originali per rendere davvero speciale una ricorrenza!Proponiamo di seguito alcuni “pacchetti”, del-le idee regalo esclusive per occasioni speciali.

Un regalo per...

2 noTTi1. Un regalo per chi ha da 25 a 34 anni: la prima casa, la convivenza, la carriera …a quest’età le aspettative sono immense e si vorrebbero poter realizzare tutti i propri so-gni. Consigliato: un regalo per sognare!

2. Un regalo per chi ha da 35 a 44 anni: mil-le cose da fare, problemi da risolvere, figli da coccolare o famiglia da seguire. Per chi si trova in una fase tanto vorticosa quanto en-tusiasmante pensiamo ad una sorpresa dav-vero speciale, ad un regalo carico di energie positive.

3 noTTi3. Un regalo per chi ha da 45 a 54 anni: una personalità matura, una persona splendi-da con tante responsabilità da gestire. Per donne e uomini che vivono questo momen-to della vita elettrizzante ma emotivamente stressante, un regalo d’emozioni.

4. Un regalo per chi ha da 55 a 60 anni: la vo-glia di prendersi cura di sé e di sentirsi in for-ma, pensiamo ad un regalo personalizzato e dedicatissimo che esprima gioia e vitalità. 5.

6 noTTi Un regalo per chi ha da 61 a 70 anni: chi ha più tempo per sé può coltivare i propri interessi e seguire diverse passioni; trovare il regalo giu-sto dev’essere un piacere per chi lo cerca ma soprattutto per chi lo riceve.

6. Un regalo per chi ha più di 70 anni: vivere l’età d’argento alla grande, vivere la propria salute con serenità; per nonni o genitori il re-galo giusto è sempre quello fatto con il cuore.

VICENZA - Via del Commercio, 38

Zona Fiera - Tel. 0444 276861VICENZA - Viale della Scienza, 40

Tel. 0444.348650 Chrysler 300C Touring Limited 3.0 CRD 2010 - Km 0, abs, airbag, esp, pdc, clima,

cambio aut., radio cd mp3, xenon, int. pelle, cruise c., c. lega - € 36.000

Audi A6 Avant 3.0 TDI 240cv F.AP. Quattro ADV - 11/2009 - Km 25.000, full optional, abs, airbag,

esp, pdc, clima, cambio aut., radio cd, xenon, navi, int. pelle, cruise c., c. lega - € 43.500

Audi A4 Avant 2.0 TDI 170cv F.AP. ADV11/2009 - Km 28.000, abs, airbag, esp, pdc,

clima, radio cd, cruise c., c. lega€ 33.500 VW Golf Comfortline 2.0 TDI 110cv

12/2009 - Km 20.000, abs, airbag, esp, clima, radio cd, cruise c., c. lega

Disp. vari colori - € 16.900

BMW 116 D Eletta DPF - 2010Km 0, abs, airbag, esp, clima,

radio cd, cruise c., 5 porte€ 21.900 - Disp. anche BMW 118 D

Dodge Caliber SXT Sport 2.0 CRD - 2010Km 0, abs, airbag, esp, clima,

radio cd, cruise c., c. lega€ 18.000

Audi A3 S.B. 2.0 TDI 140cv Ambition - 2010Km 0, abs, airbag, esp, clima, radio cd mp3,

c. lega, bracciolo, pack CromoListino € 31.780 - Ns. Offerta € 25.200

VW Golf Comfortline 1.6 Benzina11/2009 - Km 24.000, abs, airbag, esp,

clima, radio cd, cruise c., c. lega, 5 porte€ 14.900

Lancia Y 1.2 Oro - 2010Km 0, abs, airbag, clima, radio cd

€ 11.900

VW Golf Plus 1.6 Comfortline - 11/2009 Km 27.700, abs, airbag, esp,

radio cd, cruise c., c. lega€ 14.900

Audi A4 2.0 TDI Avant 170cv F.AP. ADV 11/2009 - Km 45.000, abs, airbag, esp, pdc,

clima, mp3, xenon, cruise c., c. lega€ 31.900 BMW 320 D Touring Eletta F.AP. - 2010 - Km 0, abs,

airbag, esp, pdc, clima aut., radio cd Bose, cruise c., c. lega, bracciolo, volante multif. - Listino € 40.800Ns. Offerta € 31.500 - Disp. anche BMW 320 XD

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