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-TRX IL:19/07/16 21:51-NOTE: -MSGR - 20_CITTA - 23 - 20/07/16-N: 23 Mercoledì 20 Luglio 2016 www.ilmessaggero.it Salute e benessere Fondato in Italia il “Club dei nati scalzi” per il camminare senza scarpe LO STUDIO S e si vuole dimagrire me- glio cominciare a mettere ordine in casa. Meglio in cucina. Il periodo estivo può diventare un’occasione per “allenarsi”. Uno studio della Cornell University di Ithaca in Usa e della University of New South Wales di Sidney in Australia, pubblicato su “Environment and Behaviour” ha scoperto che cucinare e vivere in una casa dove tutto è in disordine invita a mangiare di più. So- prattutto dolci. Questo significa che il suc- cesso di un regime alimentare mirato a dimagrire deve esse- re affiancato ad una generale messa in ordine di quello che ci circonda. «Se ogni cosa è fuori controllo e non è al suo posto perché proprio io dovrei seguire un regime?» questa, secondo Lenny Vartanian, lo psicologo che ha coordinato la ricerca, è la domanda che si pone chi ha deciso di diminui- re il numero delle calorie vi- vendo in un ambiente dove nulla sta dove dovrebbe stare. EFFETTI L’esperimento è stato compiu- to su 100 donne, divise in due gruppi, di aspettare prima di servire la cena ai propri ospiti. Il primo gruppo era in una cu- cina caotica mentre il secondo in una tutta ordinata. Risulta- to: il gruppo che si trovava nel caos, nell’attesa della cena, ha divorato biscotti e cracker mentre l’altro ha aspettato spi- luccando con moderazione. Le donne che erano nella cuci- na disordinata hanno intro- dotto 103 calorie in più rispet- to alle altre che si sono conte- nute. A distoglierci dall’impegno a dimagrire potrebbero essere, oltre i tanti impegni e lo stress, anche i tanti oggetti che ci cir- condano. E, demoralizzati per la fallimentare gestione dei nostri spazi, assecondiamo il “fuori controllo”. Per provare ad invertire la rotta ci si può affidare a “Facciamo ordine in casa, nel lavoro, nella vita” (Mondadori) di Sabrina Tosca- ni, fondatrice di “Organizzare Italia” e presidente dell’asso- ciazione Professional Organi- zers Italia Apoi. Il manuale aiuta a creare un metodo per- sonale di organizzazione vali- do per tutta la giornata. Dalla vita domestica al lavoro, dal tempo libero agli impegni so- ciali. Il manuale spiega in mo- do semplice e pratico come ciascuno possa migliorare le proprie abilità organizzative e come questo possa renderci più sereni e soddisfatti, e quin- di più felici. Re.Ma. © RIPRODUZIONE RISERVATA Metti in ordine in casa e dimagrirai più in fretta LA DISCIPLINA C aldo torrido e afa, via calze e scarpe. Quindi, perché non approfittare di questo periodo per iniziare a prati- care il barefooting, ovvero camminare a piedi nudi. Non solo in casa, ma anche sui prati. «Scalzi su superfici morbide come sabbia o prato – spiega Gae- tano Maci, chirurgo ortopedico presso Villa Erbosa hospital a Bo- logna - ci aiuta a percepire e rico- noscere la posizione del piede, della caviglia e di tutto l’arto infe- riore. Se invece si cammina su piani rigidi, come il pavimento o l’asfalto, oltre a trasmettere diret- tamente tutti i carichi sulle arti- colazioni appesantendo le carti- lagini, non si compensano even- tuali deformità del piede». I CIRCUITI In Italia esiste “Il Club dei nati scalzi” un’associazione che rag- gruppa gli scalzisti nostrani e che organizza incontri e passeggiate in giro per le città ma anche su percorsi dedicati. Da nord a sud, sono stati organizzati itinerari per chi ha appeso le scarpe al chiodo. È di questi giorni l’inau- gurazione, nel comune di Mor- gex, della prima pista di barefoo- ting in Valle d’Aosta. Un percor- so gratuito di circa 600 metri do- ve si cammina a piedi nudi su svariati tipi di terreno: erba, mu- schio, sabbia, acqua, fango, ghia- ia, foglie e fieno. In provincia di Bolzano, nel Parco Naturale Puez Odle, ci si può liberare dagli scarponcini e toccare il suolo in libertà come facevano le streghe che, narra la leggenda, si riunivano qui duran- te l’estate. Per chi preferisce il mare al Montebelli Agriturismo a Caldana (Grosseto) c’è il Labi- rinto, un luogo sacro dedicato al- la contemplazione, alla riflessio- ne dove si può camminare, balla- re, pregare, cantare, il tutto a pie- di nudi. È attrezzato per i piedi nudi il sentiero del rifugio Bo- schetto (Verona) con passaggi su legni, terra, sassolini, erba e altri materiali. Camminare scalzi fa- vorisce la funzione corretta del piede, che, oltre a sorreggere tut- to il peso del corpo, funge da “se- condo cuore”, perché aiuta il ri- torno del sangue verso l’alto. «Il piede umano – continua Maci - è una struttura complessa for- mata da articolazioni, ossa , mu- scoli e legamenti. Normalmente si usa dividere il piede in tre seg- menti: avampiede, mesopiede e retropiede. L’articolazione più coinvolta nella biomeccanica del piede è quella subtalare posta tra calcagno e astragalo. L’osso del piede situato nel tarso che si arti- cola superiormente con la tibia e il perone, inferiormente col cal- cagno e anteriormente con il na- vicolare e trasmette il peso del corpo sul piede. Il movimento del retropiede avviene lungo i tre as- si spaziali ed è fondamentale per comprendere la sua biomeccani- ca. Nel ciclo del passo abbiamo due tempi principali: l’appoggio quando c’è pieno contatto del pie- de con il suolo e l’oscillazione quando non c’è contatto». La “fi- losofia” del barefooting sostiene che indossare le calzature toglie sensibilità ai piedi e provoca ef- fetti negativi sul modo di cammi- nare e sulla postura I BENEFICI Secondo uno studio dell’Universi- tà della California Irvine cammi- nare a piedi nudi migliora anche la fluidità del sangue e la circola- zione, diminuendo così i rischi cardiovascolari come infarto e ic- tus. E sempre secondo lo stesso studio il contatto diretto con la terra avrebbe anche altri benefici effetti come la diminuizione dei disturbi del sonno, di dolori mu- scolari e articolari di vario gene- re, di artrite, diabete e asma. I muscoli dell’arco plantare, la ca- viglia, il polpaccio si riequilibra- no: ecco cos’è il sollievo immedia- to che si prova liberando le estre- mità dalle costrizioni. Spesso in scarpe inadatte, i piedi effettua- no un appoggio difettoso che, a lungo andare, creano una serie di problemi che ha conseguenze sulla salute di tutto il corpo. In particolare, una spinta dei liqui- di non corretta ne determina il ri- stagno che fa gonfiare gambe e caviglie e porta all’accumulo di cellulite su tutta la gamba. «Normalmente – continua lo specialista - i dolori legati a pato- logie, si manifestano durante l’appoggio. Questa fase si divide in tre, contatto, posa e propulsi- va. Nella fase di contatto avviene lo scarico del peso e di tutte le for- ze sul suolo e al retropiede spetta l’assorbimento dell’urto. Nella fa- se intermedia il piede da mobile si trasforma in una leva rigida e risulta fondamentale un buon controllo di sé per il manteni- mento della stabilità e dell’equili- brio. Nella fase propulsiva entra in gioco tutto l’avampiede e la fa- scia plantare. Una patologia a ca- rico dei tre segmenti del piede, per esempio per l’avampiede, al- luce valgo, dito a martello, neuro- ma di Morton o per il retropiede sperone calcaneare, artrosi sot- toastragalica, porta a un’errata distribuzione dei carichi con un’alterata biomeccanica di en- trambi gli arti inferiori e del trat- to lombare». Alessandra Iannello © RIPRODUZIONE RISERVATA Una buona notizia per gli amanti del body building: inutile sollevare pesanti bilancieri, i “pesetti” da mezzo chilo o un chilo sono efficaci quanto i pesi grandi per mettere su massa muscolare e migliorare la forza, l’importante è ripetere l’esercizio molte volte. Lo rivela uno studio condotto in Canada alla McMaster University e pubblicato sul “Journal of applied physiology”. La regola, spiegano gli autori, è fare tante ripetizioni di sollevamento con pesi piccolini fino a sentirsi esausti (o più tecnicamente a raggiungere il “punto di fatica”), spiega l’autore Stuart Phillips. Quindi è del tutto inutile sollevare grossi pesi. Gli esperti hanno studiato un campione di sportivi già esperti di sollevamento pesi e li hanno divisi in due gruppi, chiedendo al primo di fare 20-25 ripetizioni di sollevamento di pesetti, al secondo 8-12 ripetizioni di sollevamento di pesi molto più grandi. Dopo 12 settimane di allenamento i ricercatori hanno calcolato l’aumento di massa muscolare degli atleti utilizzando vari esami e prelievi di sangue. L’aumento di massa e forza muscolare è risultato del tutto identico tra i due gruppi, sia che si sollevino pesi piccolini, sia che si sollevino pesanti piatti. A pareggiare le cose è la fatica: serviranno più ripetizioni dell’esercizio con i pesi piccoli ma quando la fatica arriva il risultato è identico. Basta sollevare i “pesetti” per farsi i muscoli La ricerca I PERCORSI Migliorano la fluidità del sangue e anche l’umore diminuendo i rischi cardiovascolari SASSI E SABBIA A seconda della superficie si attivano ricettori diversi ESPERIMENTO IN AUSTRALIA SU 100 DONNE: LE DISORDINATE MANGIAVANO IN CONTINUAZIONE Da Morgex in Val d’Aosta a Grosseto, da Verona a Bolzano boom di piste dedicate al barefooting Perché camminare scalzi su erba, sabbia ma anche sassi e fango, è un vero toccasana per tutto il corpo A piedi nudi nel parco «FAVORISCE LA FUNZIONE CORRETTA DELL’ARTO E AIUTA IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE» Gaetano Maci chirurgo ortopedico

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Mercoledì 20 Luglio 2016www.ilmessaggero.itSalute e benessere

Fondato in Italiail “Club dei natiscalzi” peril camminaresenza scarpe

LO STUDIO

Se si vuole dimagrire me-glio cominciare a mettereordine in casa. Meglio incucina. Il periodo estivo

può diventare un’occasioneper “allenarsi”.

Uno studio della CornellUniversity di Ithaca in Usa edella University of New SouthWales di Sidney in Australia,pubblicato su “Environmentand Behaviour” ha scopertoche cucinare e vivere in unacasa dove tutto è in disordineinvita a mangiare di più. So-prattutto dolci.

Questo significa che il suc-cesso di un regime alimentaremirato a dimagrire deve esse-re affiancato ad una generalemessa in ordine di quello checi circonda. «Se ogni cosa èfuori controllo e non è al suoposto perché proprio io dovreiseguire un regime?» questa,secondo Lenny Vartanian, lopsicologo che ha coordinato laricerca, è la domanda che sipone chi ha deciso di diminui-re il numero delle calorie vi-vendo in un ambiente dovenulla sta dove dovrebbe stare.

EFFETTIL’esperimento è stato compiu-to su 100 donne, divise in duegruppi, di aspettare prima diservire la cena ai propri ospiti.Il primo gruppo era in una cu-cina caotica mentre il secondoin una tutta ordinata. Risulta-to: il gruppo che si trovava nelcaos, nell’attesa della cena, hadivorato biscotti e crackermentre l’altro ha aspettato spi-luccando con moderazione.Le donne che erano nella cuci-na disordinata hanno intro-dotto 103 calorie in più rispet-to alle altre che si sono conte-nute.A distoglierci dall’impegno adimagrire potrebbero essere,oltre i tanti impegni e lo stress,anche i tanti oggetti che ci cir-condano. E, demoralizzati perla fallimentare gestione deinostri spazi, assecondiamo il“fuori controllo”. Per provaread invertire la rotta ci si puòaffidare a “Facciamo ordine incasa, nel lavoro, nella vita”(Mondadori) di Sabrina Tosca-ni, fondatrice di “OrganizzareItalia” e presidente dell’asso-ciazione Professional Organi-zers Italia Apoi. Il manualeaiuta a creare un metodo per-sonale di organizzazione vali-do per tutta la giornata. Dallavita domestica al lavoro, daltempo libero agli impegni so-ciali. Il manuale spiega in mo-do semplice e pratico comeciascuno possa migliorare leproprie abilità organizzative ecome questo possa rendercipiù sereni e soddisfatti, e quin-di più felici.

Re.Ma.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Metti in ordinein casae dimagriraipiù in fretta

LA DISCIPLINA

Caldo torrido e afa, via calzee scarpe. Quindi, perchénon approfittare di questoperiodo per iniziare a prati-care il barefooting, ovverocamminare a piedi nudi.

Non solo in casa, ma anche suiprati.

«Scalzi su superfici morbidecome sabbia o prato – spiega Gae-tano Maci, chirurgo ortopedicopresso Villa Erbosa hospital a Bo-logna - ci aiuta a percepire e rico-noscere la posizione del piede,della caviglia e di tutto l’arto infe-riore. Se invece si cammina supiani rigidi, come il pavimento ol’asfalto, oltre a trasmettere diret-tamente tutti i carichi sulle arti-colazioni appesantendo le carti-lagini, non si compensano even-tuali deformità del piede».

I CIRCUITIIn Italia esiste “Il Club dei natiscalzi” un’associazione che rag-gruppa gli scalzisti nostrani e cheorganizza incontri e passeggiatein giro per le città ma anche supercorsi dedicati. Da nord a sud,sono stati organizzati itinerariper chi ha appeso le scarpe alchiodo. È di questi giorni l’inau-gurazione, nel comune di Mor-gex, della prima pista di barefoo-ting in Valle d’Aosta. Un percor-so gratuito di circa 600 metri do-ve si cammina a piedi nudi susvariati tipi di terreno: erba, mu-schio, sabbia, acqua, fango, ghia-ia, foglie e fieno.

In provincia di Bolzano, nelParco Naturale Puez Odle, ci sipuò liberare dagli scarponcini e

toccare il suolo in libertà comefacevano le streghe che, narra laleggenda, si riunivano qui duran-te l’estate. Per chi preferisce ilmare al Montebelli Agriturismoa Caldana (Grosseto) c’è il Labi-rinto, un luogo sacro dedicato al-la contemplazione, alla riflessio-ne dove si può camminare, balla-re, pregare, cantare, il tutto a pie-di nudi. È attrezzato per i piedinudi il sentiero del rifugio Bo-schetto (Verona) con passaggi sulegni, terra, sassolini, erba e altrimateriali. Camminare scalzi fa-vorisce la funzione corretta delpiede, che, oltre a sorreggere tut-to il peso del corpo, funge da “se-condo cuore”, perché aiuta il ri-torno del sangue verso l’alto.«Il piede umano – continua Maci- è una struttura complessa for-mata da articolazioni, ossa , mu-scoli e legamenti. Normalmente

si usa dividere il piede in tre seg-menti: avampiede, mesopiede eretropiede. L’articolazione piùcoinvolta nella biomeccanica delpiede è quella subtalare posta tracalcagno e astragalo. L’osso delpiede situato nel tarso che si arti-cola superiormente con la tibia eil perone, inferiormente col cal-cagno e anteriormente con il na-vicolare e trasmette il peso delcorpo sul piede. Il movimento delretropiede avviene lungo i tre as-

si spaziali ed è fondamentale percomprendere la sua biomeccani-ca. Nel ciclo del passo abbiamodue tempi principali: l’appoggioquando c’è pieno contatto del pie-de con il suolo e l’oscillazionequando non c’è contatto». La “fi-losofia” del barefooting sostieneche indossare le calzature togliesensibilità ai piedi e provoca ef-fetti negativi sul modo di cammi-nare e sulla postura

I BENEFICISecondo uno studio dell’Universi-tà della California Irvine cammi-nare a piedi nudi migliora anchela fluidità del sangue e la circola-zione, diminuendo così i rischicardiovascolari come infarto e ic-tus. E sempre secondo lo stessostudio il contatto diretto con laterra avrebbe anche altri beneficieffetti come la diminuizione dei

disturbi del sonno, di dolori mu-scolari e articolari di vario gene-re, di artrite, diabete e asma.I muscoli dell’arco plantare, la ca-viglia, il polpaccio si riequilibra-no: ecco cos’è il sollievo immedia-to che si prova liberando le estre-mità dalle costrizioni. Spesso inscarpe inadatte, i piedi effettua-no un appoggio difettoso che, alungo andare, creano una serie diproblemi che ha conseguenzesulla salute di tutto il corpo. Inparticolare, una spinta dei liqui-di non corretta ne determina il ri-stagno che fa gonfiare gambe ecaviglie e porta all’accumulo dicellulite su tutta la gamba.

«Normalmente – continua lospecialista - i dolori legati a pato-logie, si manifestano durantel’appoggio. Questa fase si dividein tre, contatto, posa e propulsi-va. Nella fase di contatto avvienelo scarico del peso e di tutte le for-ze sul suolo e al retropiede spettal’assorbimento dell’urto. Nella fa-se intermedia il piede da mobilesi trasforma in una leva rigida erisulta fondamentale un buoncontrollo di sé per il manteni-mento della stabilità e dell’equili-brio. Nella fase propulsiva entrain gioco tutto l’avampiede e la fa-scia plantare. Una patologia a ca-rico dei tre segmenti del piede,per esempio per l’avampiede, al-luce valgo, dito a martello, neuro-ma di Morton o per il retropiedesperone calcaneare, artrosi sot-toastragalica, porta a un’erratadistribuzione dei carichi conun’alterata biomeccanica di en-trambi gli arti inferiori e del trat-to lombare».

Alessandra Iannello© RIPRODUZIONE RISERVATA

Una buona notizia per gliamanti del body building:inutile sollevare pesantibilancieri, i “pesetti” da mezzochilo o un chilo sono efficaciquanto i pesi grandi permettere su massa muscolare emigliorare la forza,l’importante è ripeterel’esercizio molte volte. Lorivela uno studio condotto inCanada alla McMasterUniversity e pubblicato sul“Journal of appliedphysiology”. La regola,spiegano gli autori, è fare tante

ripetizioni di sollevamento conpesi piccolini fino a sentirsiesausti (o più tecnicamente araggiungere il “punto difatica”), spiega l’autore StuartPhillips. Quindi è del tuttoinutile sollevare grossi pesi. Gliesperti hanno studiato uncampione di sportivi giàesperti di sollevamento pesi e lihanno divisi in due gruppi,chiedendo al primo di fare20-25 ripetizioni disollevamento di pesetti, alsecondo 8-12 ripetizioni disollevamento di pesi molto più

grandi. Dopo 12 settimane diallenamento i ricercatorihanno calcolato l’aumento dimassa muscolare degli atletiutilizzando vari esami eprelievi di sangue. L’aumentodi massa e forza muscolare èrisultato del tutto identico tra idue gruppi, sia che si sollevinopesi piccolini, sia che sisollevino pesanti piatti. Apareggiare le cose è la fatica:serviranno più ripetizionidell’esercizio con i pesi piccolima quando la fatica arriva ilrisultato è identico.

Basta sollevare i “pesetti” per farsi i muscoliLa ricerca

I PERCORSIMigliorano la fluidità del sanguee anche l’umore diminuendoi rischi cardiovascolari

SASSI E SABBIAA seconda dellasuperficie si attivanoricettori diversi

ESPERIMENTOIN AUSTRALIASU 100 DONNE:LE DISORDINATEMANGIAVANOIN CONTINUAZIONE

Da Morgex in Val d’Aosta a Grosseto, da Verona a Bolzano boom di piste dedicate al barefootingPerché camminare scalzi su erba, sabbia ma anche sassi e fango, è un vero toccasana per tutto il corpo

A piedi nudi nel parco

«FAVORISCE LA FUNZIONECORRETTA DELL’ARTOE AIUTA IL SISTEMACARDIOVASCOLARE»Gaetano Macichirurgo ortopedico