4 set Le strategie di entrata nei mercati...Modalità di entrata sui mercati esteri Tre strategie di...
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Le strategie di entrata nei mercati esteri
Obiettivi della lezione
• Le opzioni disponibili per la penetrazione nei mercati esteri
• Analisi delle forme di esportazione indiretta e diretta
• Accordi di partnership e forme di investimento diretto all’estero
Modalità di entrata sui mercati esteri
Tre strategie di entrata 1. esportazioni (dirette o indirette); 2. alleanze strategiche (accordi e joint ventures); 3. investimenti diretti esteri.
Modalità di entrata sui mercati esteri
L’organizzazione del canale
Penetrazione e impegni
Come scegliere un paese estero?
Determinanti di natura esterna
• le caratteristiche del mercato obiettivo; • le caratteristiche merceologiche del prodotto (per
esempio le condizioni di trasporto); • l’intensità della concorrenza e le scelte delle
imprese market-leader; • la struttura distributiva nel mercato estero (le
caratteristiche dei canali all’interno del Paese estero);
• le normative e le politiche pubbliche in materia di commercio e di investimenti
Determinanti di natura interna
• gli obiettivi alla base della strategia di internazionalizzazione;
• l’esperienza internazionale maturata e la presenza nei mercati esteri già consolidata;
• le sinergie realizzabili con altre modalità di entrata già poste in essere;
• le risorse umane e le competenze disponibili e utilizzabili per entrare nel nuovo mercato estero;
• la dimensione dell’impresa e la disponibilità di risorse finanziarie per le operazioni internazionali;
• particolari spinte del soggetto imprenditoriale o di determinate componenti dell’organizzazione.
Esportazioni indirette
Il buyer
• Il buyer è un soggetto indipendente (può essere anche una singola persona fisica), che risiede in un determinato Paese e rappresenta un certo numero di imprese estere interessate a avere un contatto diretto e continuo con potenziali fornitori operanti nella sua stessa area geografica.
• Le grandi catene di distribuzione (retail e wholesale), i franchisor commerciali sono i tipici soggetti economici che utilizzano i buyer per i loro acquisti internazionali
Il broker
• Il broker è un soggetto che svolge la funzione principale di collegare il produttore con il potenziale compratore estero e di fornire un eventuale supporto consulenziale per favorire la transazione tra i due soggetti.
• È normalmente specializzato su determinate tipologie di prodotti, più frequentemente commodities.
Export management company
• L’export management company (EMC) è un’impresa commerciale che opera nei mercati internazionali come unità di vendita (appunto all’estero) per un certo numero di produttori operanti a livelli diversi di una stessa filiera.
• L’EMC accompagna le esportazioni di un insieme di imprese la cui offerta è integrabile e non in concorrenza
Trading companies
• Le trading companies sono società specializzate nel commercio internazionale di produzioni realizzate da terzi. Sono normalmente organizzazioni di grandi dimensioni, che acquistano i prodotti dalle imprese manifatturiere e li vendono per proprio conto nei mercati esteri.
• Si stima che circa un quarto del commercio mondiale sia intermediato da questo tipo di soggetti.
I consorzi
• I consorzi per l’esportazione sono una struttura molto diffusa nell’internazionalizzazione delle piccole e piccolissime imprese.
• Il consorzio ha la fondamentale funzione di aggregare un adeguato numero di operatori in maniera tale da raggiungere quella “dimensione critica” necessaria per rendere convenienti e economicamente sostenibili le operazioni necessarie per vendere con successo nei mercati esteri
Esportazioni dirette
Reti di vendita per l’estero
• Le esportazioni dirette sono attuate attraverso una rete vendita costituita appositamente per l’estero.
• Questa rete può essere formata da dipendenti dell’impresa, oppure da personale indipendente legato all’azienda da specifici contratti di collaborazione.
• Gli agenti indipendenti sono normalmente individuati direttamente nel paese estero dove l’impresa intende operare
Uffici di rappresentanza commerciale
La costituzione di una rappresentanza commerciale si verifica in tre situazioni:
• quando la presenza dell’impresa in tale Paese diviene significativa
• quando le caratteristiche del business richiedono una presenza strutturata dell’impresa (tipicamente nei mercati in cui la domanda è costituita da soggetti pubblici o da soggetti di grandi dimensioni);
• quando l’impresa vuole raggiungere risultati di crescita significativi
Centrali logistiche
• L’impresa esportatrice può costituire in determinate aree estere una centrale logistica con la funzione di favorire una maggiore rapidità di distribuzione dei prodotti nel mercato estero
• In alcuni casi, presso la centrale logistica sono anche svolte alcune lavorazioni sul prodotto, essenzialmente finalizzate al suo adattamento alle specifiche esigenze dei clienti finali
Filiale commerciale estera
• Nella forma più avanzata, le esportazioni in un determinato paese sono realizzate attraverso la costituzione al suo interno di una società operativa (sussidiaria estera).
• A tale sussidiaria sono trasferite gran parte delle funzioni strategiche in precedenza svolte dall’unità organizzativa per le esportazioni; essa quindi opera con un grado di autonomia strategica rispetto alla casa madre
Commercio elettronico
• Il commercio elettronico risulta una modalità di esportazione particolarmente efficace per quelle imprese che operano in nicchie di mercato, con produzioni molto specializzate.
• In questi casi, infatti, risulta più immediato e meno oneroso per l’impresa dare adeguata visibilità ai propri prodotti su internet, riuscendo a stabilire un contatto con i propri clienti esteri che possa risultare significativo sul piano commerciale.